Il nuovo professore

di Ari_in_wonderland
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hannibal Lecter ***
Capitolo 2: *** Un triste ricordo ***
Capitolo 3: *** Il bacio ***



Capitolo 1
*** Hannibal Lecter ***


Il nuovo professore

Quel giorno era stato particolarmente stressante per il povero Will Graham, studente di Criminologia a Baltimora. Aveva appena lasciato la sua ragazza, Alana Bloom, perchè si sentiva troppo male con sé stesso in quel periodo per riuscire a sopravvivere ad una relazione con una donna. Anche con un uomo ovviamente. Soprattutto con un uomo affascinante e diabolicamente bello come il suo nuovo professore di biologia, Hannibal Lecter. Dal primo momento in cui era entrato in classe aveva capito che lui non era come gli altri insegnanti. Era alto, snello e perfetto nel suo completo a tre pezzi blu cobalto, coordinato con camicia color crema e cravatta nocciola scuro. Aveva i capelli  tirati indietro con il gel e due occhi marroni scuri penetranti, sì insomma un normalissimo professore sulla quarantina. Molti sospiri si erano levati quando nella classe quando si era presentato. Il maledetto aveva una voce profonda e suadente neanche fosse un diavolo tentatore. Will lo aveva osservato durante tutta la lezione, senza mai staccargli gli occhi di dosso. Aveva un eleganza quasi nobile in ogni cosa che faceva, percino mentre scriveva alla lavagna. Al termine della lezione si attardò nel mettere via i libri, volendo scrutare ancora una volta quella misteriosa ed intrigante figura. Quando si avviò verso l'uscita dell'aula si accorse di essere rimasto solo con il professore e il suo cuore prese a battere troppo forte nel petto. Si diede dello stupido: lui non era una ragazzina con una cotta per l'insegnante, dannazione! Hannibal incrociò il suo sguardo e gli disse:
-Tu devi essere William Graham.
-Uhm sì, signore.
-Ho sentito parlare bene di te dai miei colleghi, spero non deluderai le mie aspettative con la mia materia.
-Certamente professore, farò del mio meglio.
-Benissimo, allora buona giornata Will..
-Anche a lei.
'Will'. L'aveva chiamato col suo nome! Sussurrato come se fosse un segreto, accarezzato da quelle malefiche labbra. Il ragazzo andò nel suo appartamento condiviso con i suoi amici e compagni di classe Jack Crawford e Beverly Katz. Dopo cena iniziarono a discutere animatamente dell'argomento che avrebbe assillato gli incubi  di Will: Hannibal. Beverly sosteneva che doveva essere un ottimo professore, mentre Jack era convinto che fosse tutta apparenza. Quando chiesero il suo parere, Will non era certo della risposta, da un lato era entusiasta del nuovo insegnante, dall'altro era arrabbiato e triste. Prese un bel respiro e iniziò a parlare:
-Per me è un bravo professore, ma si cura troppo del suo aspetto, per lui è importante l'impressione che fa alla gente e si sente superiore a tutti. E' un manipolatore egocentrico e narcisista.
-Wow, Will, non vi sarete mica picchiati vero?- scherzò Jack dandogli una pacca sulla spalla.
-Ma è così affascinante..- disse sognante la ragazza- Ti ci vorrà un pò per conoscerlo ma sono certa che ti piacerà! "Sì, come no.." pensò Will stringendo i pugni.

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Una voce calda e profonda sussurrava febbrilmente il suo nome nell'orecchio di Will, che era sdraiato sulla cattedra della sua classe, con il suo professore di biologia nudo sopra di lui. Si sentì mancare il respiro alla vista del corpo da statua greca, con leggeri peli argentei che decoravano i pettorali. Lo sguardo di Hannibal era infuocato mentre entrava in lui strappandogli gemiti di piacere e di dolore.
-Sei mio, Will.
Will si risvegliò bruscamente al suono della sveglia, maledicendo sé stesso per aver fatto un sogno del genere e il suo corpo per essersi eccitato al pensiero. Si diresse in bagno e fece una doccia fredda, nel tentativo di calmare gli impulsi del suo corpo e lavare via la sensazione del sogno.
-Ma che mi succede..Speriamo non capiti più.
Si preparò per andare a scuola con Jack e Beverly e gli tornò il buon umore, ma poi scoprì di avere biologia alle prime due ore e l'umore tornò sottoterra.
Quando entrarono in classe il professore era già arrivato e stava conversando amabilmente con Alana Bloom, amante della sua materia, nonché ex ragazza di Will. Vedendoli sentì una morsa attanagliargli lo stomaco ma non ci fece troppo caso, dando la colpa al non aver fatto colazione.  La lezione iniziò e appena sentì la stessa voce che gli aveva parlato in sogno gli vennero brividi lungo la spina dorsale.
"Sei mio, Will"
Era certo che sarebbe impazzito.

Angolino dell'autrice:
Ciao a tutti! Siate clementi, è la mia prima storia su questo fandom anche se ne sono drogata e ne ho lette parecchie anche in inglese di fanf  su sti due bei babbuini. Comunque spero vi piaccia, a brave posterò il continuo:)
Au revoir!

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Capitolo 2
*** Un triste ricordo ***


Ed eccomi qua con un nuovo capitolo! Sono felice che abbiate recensito e che vi sia piaciuta la mia storia..ho abbastanza idee da farci una long di 4-5 capitoli ma non sono ancora sicura che la continuerò, ditemi voi ahah:') Buona lettura! *si dilegua magicamente come un jinn*

-Se il signor Graham è ancora tra noi, vuole per caso darmi sintomi e nome greco della malattia scritta alla lavagna?
Fortunatamente per lo sciagurato Will, sua madre era morta per colpa della malattia, la leucemia, quindi riuscì a dare una risposta soddisfacente.
-Le cause della malattia non sono ancora del tutto chiare, ma vi sono alcuni fattori di rischio che possono indurre la nascita di forme leucemiche -il ragazzo fece una breve pausa, ripensando alla morte della madre, alla quale era capitata quella acuta, diagnosticata troppo tardi.
-Vada avanti.
- Si manifesta con anemia, astenia, facile affaticabilità, pallore cutaneo, dispnea ,palpitazioni ,rigonfiamento dei linfonodi.
-Vedo che è informato, in ogni caso dovrebbe seguire la lezione data la vicinanza del test di inizio semestre.
-Certamente signore, non accadrà più.
-Ne sono certo, bene proseguiamo.
Will cercò di seguire il resto della spiegazione, lasciandosi cullare da quella voce profonda e allo stesso tempo lieve, come una brezza che potrebbe diventare una raffica di vento capace di farti gelare nelle ossa.
Tirò un sospiro di sollievo al termine delle due ore, con l'immagine della madre morta sul letto dell'ospedale ancora impressa nella mente. Uscì in fretta dall'aula, per andare a mangiare qualcosa in caffetteria dato che non aveva ancora toccato cibo, quando una mano gli si posò sulla spalla e lo trattenne. Will si girò bruscamente pensando fossero Beverly o Jack. Non aveva voglia di parlare con nessuno in quel momento, niente di meno che con-
-Sta bene Will?
-Sì, signore..
-Ne è certo? Sembra molto pallido.
-In effetti non ho fatto colazione stamattina..
-E' il pasto più importante della giornata! Dovresti stare più attento alla tua salute.
"E' il colmo, adesso mi dice anche cosa devo mangiare a colazione!"
-Ehm certo signore, prima di andare alla lezione della signorina Lounds passerò dalla mensa per un caffè.
-Ti accompagno, voglio accertarmi che mangi anche qualcosa di solido, non certo che tu svenga in aula. Non ci penso nemmeno a  portarti in infermeria come la bella addormentata.
"Adesso lo ammazzo."
-Non c'è bisogno che mi accompagni, non voglio mica disturbarla inutilmente.
-Nessun disturbo.
-Ok..
"Questo maledetto infame ora mi vuole anche pedinare!" pensò Will ancora turbato per l'argomento affrontato in classe.
-Ti vedo piuttosto pensieroso, Will.
-Ehm..sì ho fatto un brutto sogno stanotte e non ho dormito molto..
-Un incubo?
-G-già, una specie di incubo..-le immagini piccanti del suo 'incubo' assillarono la mente del ragazzo.
-Sogna spesso, Will?
-Sì..ma mi dica di lei, da quanto tempo insegna?
Erano arrivati in mensa e Will prese una pasta e un caffè e si sedette ad uno dei tavoli.
-Da un anno circa, prima ero un dottore.
-E come mai ha deciso di darsi all'insegnamento?
-Non saprei, il mio lavoro non mi soddisfaceva, e sono sempre stato attratto dalla mente umana. Quale modo migliore di studiarla plasmando la mente di giovani come voi?
-Come se lei fosse vecchio, professor Lecter.
-Puoi chiamarmi anche Hannibal, fuori dall'aula.
Un sorrisetto increspò le labbra sottili dell'uomo, che guardava divertito il povero Will arrossire, e distogliere lo sguardo.
-Va..bene, Hannibal.
-Ora è meglio che torni in classe, se no la signorina Lounds ne dirà quattro sia a me che a te!
-Certamente, vado subito.
Il ragazzo si alzo con il professore e fece per andarsene quando si accorse della vicinanza tra di loro.
Gli occhi di Hannibal erano come due carboni ardenti, scuri con sfumature rossastre. L'insegnante si avvicinò e gli mise il palmo della mano su una guancia, accarezzandolo dolcemente.
Will chiuse gli occhi sotto quel tocco morbido, credendo fosse un sogno, e quando li riaprì il professore era scomparso. Will espirò tutta l'aria che aveva trattenuto e si avviò verso l'aula di Psicologia.
Durante la pausa pranzo ricevette un messaggio da Alana che gli chiedeva se potevano parlare quel pomeriggio. Il ragazzo non poteva certo dire di no, anche perchè lei meritava una spiegazione.

 

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Capitolo 3
*** Il bacio ***


Ed eccoci al terzo captolo! Pensavo di finirla qui anche se ho già il continuo pronto..ditemi voi se ne vale la pena ecco;) un bacio e buona lettura!

Incontrò Alana in un parco nel centro di Baltimora e si diede dello stupido per averla lasciata. Era alta, magra ed elegante come sempre: i capelli corvini erano raccoli in una coda alta e gli occhi limpidi erano allungati da un accenno di eyeliner.
-Ciao Will..
-Ciao..
-Volevo solo chiederti una spiegazione per quello che è successo ieri. Mi hai lasciata all'improvviso, non mi sembrava che andasse così male..
-Hai ragione, ora ti racconto tutto. Si sedettero su una panchina lì vicino e lui iniziò.
Non erano stati insieme per molto, giusto due mesi, ma Will si era reso conto di non essere quello che Alana stava cercando, anche se lei lo avrebbe negato. Will capiva cosa pensava e cosa voleva la ragazza da una relazione per colpa del suo dono scomodo: l'empatia.
Lui non era un ragazzo da sposare e con cui metter su famiglia, era nato per l'azione e se fosse entrato nell'FBI avrebbe rischiato spesso la sua vita, quindi non c'era spazio per una famiglia. Inoltre a volte era molto instabile, soprattutto mentre dormiva. Durante certi incubi si aggirava in preda al sonnambulismo e avrebbe potuto far del male a qualcuno in casa con lui, perciò non voleva che quelli a lui cari corressero questo rischio- anche se con Beverly e Jack non era ancora capitato nulla di grave. Dopo aver spiegato le sue ragioni ad Alana, lei lo scrutò dubbiosa.
-Sicuro che non ci sia un'altra?
-No, te lo giuro.
-Va bene..e comunque non puoi stare da solo per sempre Will..Non lo meriti.
-Per ora devo farlo, in futuro vedremo..
-Promettimi che avrai cura di te.
-Te lo prometto Alana.
Lei lo abbracciò stringendolo forte e rimasero seduti ancora un pò immersi nel silenzio della natura.
Dopo aver accompagnato Alana a casa, Will entrò in un bar elegante e molto sofisticato che aveva aperto da poco, per prendersi una birra, ma appena raggiunse il bancone vide una figura familiare che lo fece gelare sul posto. Hannibal. Il suo professore stava parlando con un altro uomo sulla trentina, vestito in giacca e cravatta, e subito lo stomaco di Will si contorse. Il ragazzo si sedette il più lontano possibile da loro e aspettò di potersi gustare il suo boccale: all'improvviso aveva la gola secca. Purtroppo per lui, quando Hannibal chiese al barista un altro giro lo vide e subido un sorriso si allargò sul suo volto, mentre si alzava per andare a salutarlo.
-Buonasera Will, la trovo meglio di stamattina.
-Sa prof, il risveglio è traumatizzante per tutti.
-Hai proprio ragione! Io sono il dottor Chilton, ma puoi chiamarmi Frederick.
-Io sono William Graham, ma può chiamarmi Will.
-Ho sentito tanto parlare di te, caro Will.
Chilton guardò Hannibal con un sorriso complice e il ragazzo sentì le guance andargli a fuoco.
-Io e il dottore eravamo colleghi nello stesso ospedale tempo fa e lui continua ad esercitare.
-Mentre tu mi hai tradito per l'insegnamento!
-E' un bravo professore..
-Ne sono certo, aveva talento anche da medico. E' un uomo dai mille talenti, il nostro Hannibal..
-Troppi complimenti! Come se tu non fossi il più bravo studente della scuola e tu un medico di fama nazionale!
-Eheh, qui non si scherza mica- ridacchiò Frederick e subito tutti e tre scoppiarono in una calorosa risata.
Si avvicinava l'ora di cena, così Will li ringraziò per la bevuta e fece per andarsene quando il professore, come ormai da abitudine, si offrì di accompagnarlo a casa.
"Neanche fosse mio padre.."
Quell'uomo si preoccupava troppo per lui, ma la cosa stranamente non gli dava fastidio.


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Si sentiva bene a passeggiare con Hannibal al suo fianco, come se quello fosse il posto in cui fosse destinato ad essere. Per la prima volta dopo molti anni, Will si sentì in pace con sé stesso. Arrivarono davanti  al condominio di Will e lui si girò per ringraziare il professore ma trattenne il respiro per la sua improvvisa vicinanza. Poteva sentire il suo profumo e il suo respiro caldo sfiorargli la fronte e le ciglia. Lo guardò intensamente nei suoi occhi scuri, che nella sera sembravano completamente neri come l'oscurità stessa. Appoggiò una mano sul suo petto chiedendosi da dove arrivava tutto quel coraggio e il suo cuore mancò un battito quando Hannibal colmò la distanza tra i loro volti, congiungendo le loro labbra in un bacio dolce e spontaneo. Il cuore di Will batteva all'impazzata quasi volesse uscirgli dal petto e sentì un piacevole calore irradiarsi in tutto il suo corpo. Will strinse i capelli dell'uomo, leggeri e morbidi tra i suoi polpastrelli. Hannibal approfondì il bacio cingendo la schiena del suo studente preferito. Le loro lingue dapprima timide, una volta venute in contatto si unirono in una danza lenta e passionale, quasi quei due uomini volessero succhiarsi l'anima a vicenda. Will era in preda a emozioni mai provate prima, si sentiva leggero e incapace di formulare anche un solo pensiero razionale.
-P-professore- ansimò Will riprendendo fiato.
-Will, va tutto bene.
-Ma potrebbero licenziarla!
-Tu sei maggiorenne o sbaglio?
-Sì..
-E allora non vedo quali problemi possano esserci se abbiamo una relazione extrascolastica..
-Ma-
-Niente ma, a meno che ovviamente non ci becchi il preside a fare cose selvagge sulla cattedra della tua classe..
Will lo guardò scioccato mentre un ghigno malizioso increspava le labbra di quel pervertito del suo insegnante.
"Anche tu non sei da meno, l'hai sognato"
-Sto scherzando, non scappare!
-Bene, allora buonanotte..
-A domani, Will..
Così dicendo sfiorò le labbra di quel ragazzo così speciale e se ne andò avvolto dalle tenebre di cui era padrone.

Angolino dell'autrice:
Allora che ne dite?? Eheheh al bacio mi sono commossa anche io..lo troverò bene un uomo come Hannibal prima o poi..magari non killer e cannibale XD Io come ho già detto, avrei altri capitoli già pronti, ma volevo sapre solo se vorreste un seguito ecco:)
ciao ciaooo!
un bacione,
Ari (l'amante di Mads Mikkelsen)

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