IL SALTO CI UNISCE

di miyabi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mizuki racconta... ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 4 ***



Capitolo 1
*** Mizuki racconta... ***


Nuova pagina 1

Mi chiamo Mizuki Ashiya. Sono giapponese e dopo aver vissuto per alcuni anni in America, sono ritornata per studiare nel mio paese natale.

Adesso, ormai, da un anno frequento l’istituto maschile Osaka. Il mio problema è che io in realtà non sono un ragazzo, ma una ragazza. Per adesso nessuno ha scoperto la mia identità, a parte il dottor Umeda, ma lui mantiene il mio segreto ed io il suo (il dottore è gay).

Il perché di questa pazzia? Ho fatto tutto questo solo per conoscere il mio idolo, Izumi Sano. Sano è un grande campione di salto in alto (sport che io praticavo in America), la sua bravura è conosciuta persino negli U.S.A. Io mi consideravo la sua fan n°1 e come ogni ragazzina, anch’io sognavo di conoscere il mio idolo.

Così dopo aver convinto i miei genitori, sono venuta a studiare in Giappone, però loro non sanno che l’Osaka è un istituto maschile. Gli unici, in America, che sanno il mio segreto sono Julia, la mia migliore amica (senza il suo appoggio non avrei mai avuto il coraggio di prendere questa decisione) e il mio fratellone Shizuki. Lui mi ha scoperto quando qualche mese fa è venuto a trovarmi. Era arrabbiatissimo e voleva riportarmi a casa, ma con l’aiuto di Sano si è risolto tutto per il meglio.

Quando sono arrivata qua, ero molto agitata, non ero sicura di riuscire a incontrare Sano e avevo paura di essere smascherata subito, ma la fortuna mi ha aiutato, Sano non solo è il mio compagno di classe, ma anche di stanza!

Nell’ultimo anno ne sono successe di cose, ho provato tante nuove emozioni. La prima naturalmente è stata la forte emozione di incontrare sano dal vivo, io l’avevo visto solo in TV e sui giornali e trovarmelo davanti è stato fantastico! Poi c’è stata la delusione di scoprire che Sano aveva abbandonato il salto a causa di un trauma, ma ora con il mio impegno sono riuscita a fargli riprendere  gli allenamenti. Ora tra me e Sano c’è un forte legame, anche se all’inizio non mi sopportava, io non mi sono mai arresa e ho fatto di tutto per avvicinarmi a lui, adesso io per Sano sono un amico prezioso (almeno così mi ha detto), siamo sempre insieme, non ci separiamo mai e piano piano la mia ammirazione per lui si è trasformata in amore. Sono felice così, mi piace stare accanto alla persona che amo anche se non sono ricambiata, mi basta sapere che lui ha bisogno di me come amico. Lui si apre, si confida solo con me, mi racconta cose che non ha mai detto a nessuno e di questo ne sono felice.

Da un paio di mesi si è trasferita in Giappone anche la mia miglior amica Julia, è venuta per aiutarmi nella mia missione “ far superare a Sano il suo trauma”. Adesso a scuola tutti credono che Julia sia la mia ragazza.

 

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miyabi: Konnichiwa a tutti! questa è l'introduzione alla mia fanfiction... spero vi piaccia :D
Nakatsu. è inutile che fai il sorrisetto idiota alla Naruto tanto nessuno la leggerà. AHAHAH!!!
miyabi: stai zitta stupida scimmia! A cuccia! Mangia la banana e non rompere.
Nakatsu: -_-'
miyabi: e voi lettori COMMENTATE! Al prossimo capitolo!!!

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 1 ***


ECCOMI QUI! DOPO UNA PICCOLA INTRODUZIONE... INCOMINCIA LA STORIA... BUONA LETTURA..

 

CAPITOLO 1

- Ciao Sano.-

- Ciao. Sei qui per Mizuki?-

- No in realtà sono qui per te.- Sano guardò la ragazza che gli stava di fronte “Chissà cosa vuole questa americana da me?” – Noi due dobbiamo parlare. Forza! Dimmi da quanto lo sai?-

- Che cosa?-

- Sai benissimo di cosa sto parlando. Di Mizuki.-

- Non so cosa intendi.-

- é un po’ che ti osservo, mio caro Sano. Ho visto come guardi Mizuki. Tu sai tutto, non è vero? Sei sempre lì che la osservi con molta attenzione e non la perdi mai di vista, anche l’altro giorno quando Mizuki si è sporcata la maglietta, se non fossi intervenuto tu Nakatsu avrebbe scoperto tutto. Sai al contrario di Mizuki, che è troppo tonta perché faccia caso, io mi sono chiesta il perchè del tuo comportamento, era un po’ strano salvo che tu non sapessi di Mizuki. Allora, quando lo hai scoperto?- Sano continuò a guardarla senza aprir bocca. – Guarda che non mollo.-

- Va bene. Lo scoperto pochi giorni dopo che lei è arrivata in Giappone.-

- Davvero? Come l’hai scoperto? Deve essere stata veramente stupida Mizuki a non farsi scoprire.-

- Nakatsu aveva sfidato Mizuki a calcio. Durante il gioco lui l’ha stesa a terra con una gomitata e così mentre la sollevavo per portarla in infermeria mi sono accorto che... lui... aveva... cioè lui non era una lei... perchè sollevandola per sbaglio, ho toccato il suo s... seno.-

- Lo sai che è scorretto da parte tua non dirle niente.-

- Non è vero. Chi credi che l’abbia sempre coperta ogni volta che qualcuno stava per scoprirla? Solo che lei è troppo tonta perché capisca che io lo faccio perchè so tutto.-

- Già. Mizuki è troppo ingenua. Ma non riesco a capire perchè non l’hai smascherata subito.-

- non lo so. All’inizio è stato uno shock scoprire che è una ragazza, non mi è passato neanche per la mente di smascherarla. Pensavo solo a come mi dovevo comportare nei suoi confronti. Io non so trattare con le ragazze. Adesso però ho bisogno di lei, non riesco più a immaginare la mia vita senza Mizuki. Se dovessero scoprirla, sarebbe costretta ad andarsene ed io non voglio. Lei deve restare al mio fianco. Lei è la mia forza, m’infonde coraggio, è grazie a Mizuki se ho ricominciato a saltare. È una ragazza piena di vita, coraggiosa e non si arrende mai.-

- Lo sapevo! Ti sei innamorato!-

- No...-

- Ah, che bello l’amore! Ti sei innamorato!-

- Non lo so. In realtà non so di preciso cosa provo. Voglio solo che lei non se ne vada.-

- Ciao ragazzi!-

- Ciao Mizuki. Sono passata a trovarti, ma poi ho incontrato Sano e abbiamo fatto due chiacchiere. Mi ha fatto piacere parlare, adesso sono molto più tranquilla. Adesso Mizuki è meglio andare.-

- Ma... Julia...-

- Forza. Andiamo.- E si trascinò via la ragazza.

 

- Julia. Di cosa avete parlato tu e Sano?-

- Niente. Avevo bisogno di alcune risposte e le ho ottenute.-

- ?!-

- Non ti preoccupare Mizuki, dai tempo al tempo.-

- Senti. Parlando con Sano non hai notato che lui è un po’ strano?-

- No.-

- Ho notato che in questi giorni Sano è diverso. Forse sarà ancora preoccupato per la faccenda di suo fratello.-

- Forse... ma sono fatti loro. Non fare come sempre. Stavolta stanne fuori.-

- Ho deciso! Vado subito a parlare con Shin.-

- Ma mi stai ascoltando? Ti ho appena detto di non immischiarti.-

- Bene. Io vado Julia. Ci vediamo domani. Ciao.- Mizuki corse via lasciando Julia lì a riflettere sulla stupidità dell’amica “Mai una volta che ascolta quella!” – Come non detto. Che testarda di ragazza! Si deve sempre immischiare in faccende che non la riguardano. Per sicurezza è meglio se avviso Sano.-

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- Hei tu! Devi essere Shin.-

- Che vuoi ragazzina!-

- Io sono Mizuki Ashiya, un compagno di classe di tuo fratello Sano.-

- Ah, ora mi ricordo. Sei il mocciosetto che stava con lui l’altro giorno.-

- Sono venuto qua per parlare con te. Non so cosa sia successo tra te e tuo fratello, ma secondo me dovreste parlarvi. Sano ti vuole bene, io lo sento. Lui sta male per come sono diventati i rapporti tra voi due...-

- STAI ZITTO! Te l’ho detto anche l’altro giorno che non ti devi impicciare in faccende che non ti riguardano!-

- Shin! Ascoltami...-

- Ti ho detto di andartene! O vuoi che ti picchi?-

- Forza! Picchiami! Sono pronto. Sono disposto a fare qualunque cosa per aiutare Sano.- Ormai Mizuki aveva le lacrime agli occhi. – Sano è mio amico e non riesco a vederlo così triste!- La ragazza fu scaraventata a terra da un pugno. – Oh, guarda. Adesso ti metti a fare la femminuccia.- Shin sollevò da terra Mizuki per la maglietta. – lo sai ragazzino che cominci a starmi antipatico. Se non vuoi che ti pesti è meglio che te vai.-

Intanto, Sano rifletteva su ciò che gli aveva detto Julia… “Cosa voglio in realtà da Mizuki? Quest’affetto, questo voler proteggerla, desiderare di stare accanto, la voglia di stringerla tra le braccia… tutto questo cos’è? È questo l’amore? Sono innamorato di lei? Non ci capisco più niente! Ho una tale confusione in testa… io non so come ci si comporta con le ragazze…”

- Sano!- il ragazzo si sollevò dai suoi pensieri e vide che Julia gli veniva incontro sbraitando. –Che cosa vuoi ancora, Julia?-

- Vedi. Anf…anf… Mizuki… lei è andata a parlare con tuo fratello.-

- Cosa!? Che ragazza testarda!-

 

************************************************************************************

 

Mizuki era stata spaventata a terra e stava ricevendo una serie di pugni da Shin. – Allora? Femminuccia, ti arrendi?-

- No… non… ci penso… per niente!- e sottolineò la sua affermazione con un gancio destro. Shin parò il colpo. – Niente male per un bambocetto. Ma non sei abbastanza forte per sovrastarmi!- Mentre stava caricando un altro pugno, Shin, si sentì strattonare da qualcuno e scaraventare lontano da Mizuki. Il ragazzo stordito alzò la testa e si ritrovò il fratello maggiore ribollente di rabbia. – CHE INTENZIONI HAI SHIN?- urlò. - È stato lui a venire da me.- Sano si volse verso Mizuki per assicurarsi che stesse bene e vedendo com’era ridotta male, prese il fratello per il collo della maglia e lo tirò su. – Se provi di nuovo a toccarlo ti uccido!- poi lo lasciò. – Adesso è meglio che te ne vai se non vuoi che ci ripensi e ti riduca a brandelli!- Shin si alzò e corse via. – CON ME HAI CHIUSO SHIN!- dopo aver urlato dietro al fratello, andò a soccorrere Mizuki svenuta a terra. – Mizuki. Mizuki, mi senti? Apri gli occhi.-

- Sa… Sano…- la ragazza aprì leggermente gli occhi e fu felice di aver davanti il suo Sano. Il ragazzo, felice che lei stesse bene, la abbracciò forte a sé. – Meno male che stai bene…- poi si distaccò leggermente per guardarla e la baciò. Un bacio così profondo da lasciare Mizuki sorpresa, completamente spiazzata. – Ma… Sano… tu… tu… sei ga… cioè… a te piacciono… i raga…zzi?-

- No! Sei matto! Non sono mica Nakatsu!-

- Ma… ma… allora perché…- Sano le si piazzò a 2 cm dalla faccia e le disse sorridendo. – Sei un’ingenua. Una sciocca ragazzina.-

- ?!-

- Guarda che so chi sei. Io non bacerei mai un uomo!-

- Ma… quando? Come?!-

- L’ho sempre saputo, da quando sei arrivata qua all’Osaka. L’ho scoperto quando sei rimasta a terra dopo lo scontro a calcio con Nakatsu. Quando ti ho preso in braccio così…- Sano la sollevò. -… e ho capito subito che eri una ragazza.-

- Sano! Che fai? Mettimi giù!-

- Sei debole, ti accompagno alla macchina.-

- Macchina?!-

- Sì. Per fare veloce ho chiesto al dottore di accompagnarmi. Anche tu però! Venire fino a qui in treno per farti picchiare…-

- Io… non volevo… mi dispiace. Ero preoccupata per te.-

- Non importa. Ora andiamo a casa.-

- Sano?-

- Nh?-

- Se tu lo hai sempre saputo, perché non hai mai detto niente a nessuno?-

- Ne riparliamo più tardi. Siamo già arrivati alla macchina ed è meglio se prima ti fai visitare dal dottor Umeda. Sai, non hai un bell’aspetto.- il dottore venne incontro ai due. – Ragazzi! Mizuki, sei ridotto maluccio. È meglio tornare all’istituto così posso medicarti per bene le ferite. Su! Salite.-

 

********************************************************************************

 

-  Sano! Finalmente! È tutto il giorno che non ti si vede in giro. Adesso che ci penso non ho visto nemmeno Mizuki. Dov’è? E come mai non è sceso per cena?-

- Non ti preoccupare Nakao. Mizuki non è sceso perché gli girava un po’ la testa e ha preferito restare a letto. Dopo gli porterò qualcosa da mangiare.-

- Cosa? Mizuki sta male! Cosa gli è successo?-

- Nakatsu sta calmo, è solo un giramento di testa.-

- Meno male. Forse dovrei salire per vedere come sta.-

- No. Per adesso è meglio lasciarlo dormire. Lo vedrai domani. Adesso scusatemi, torno in camera così porto qualcosa da mangiare a Mizuki.-

 

*******************************************************************************

 

-  Mizuki? Come va? Ti ho portato un po’ di cibo.-

- Grazie. Ma non mi va.- Mizuki era sul suo letto girata verso il muro dando le spalle a Sano. – Tutto bene, Mizuki?- La ragazza si voltò verso di lui con gli occhi in lacrime. – Sano… ho avuto tanta paura… se… se non arrivavi tu… sigh… non sono mai stata picchiata…- Sano si avvicinò, la prese giù dal letto e la strinse forte. – Non ti preoccupare. Piangi pure, sfogati. Adesso ci sono io con te.- Mizuki sentiva confortante piangere tra le braccia di Sano. – Grazie.-

- Perché prima mi hai baciato?-

Ero felice che stessi bene… e poi… credo di amarti. In realtà non lo so, io non so cosa sia l’amore. Provo dei sentimenti per te. Ne ho parlato con Julia e secondo lei questo è quello che si prova quando si è innamorati. Quindi non ti preoccupare. Io non dirò mai a nessuno il tuo segreto, perché non voglio che ti costringano ad andartene. Voglio che tu rimanga con me.- Mizuki si sentiva felice tra le braccia di Sano. La ragazza alzò lo sguardo e lo baciò. Finalmente aveva realizzato il suo sogno.

************

miyabi: ah... Sano! Amore mio! Ke figo ke sei!

Izumi: Vai via! Io nn ti voglio! Io sto con Mizuki. Strega!

Shin: eh fratellone, tutte le donne cadono ai tuoi piedi...

Izumi: ma io voglio solo Mizuki. E tu stai zitto! con te non ci parlo ... hai osato mettere le mani addosso a Mizuki!

Mizuki: :'( sigh...sigh... Shin mi ha picchiato... sigh...

Shin: scusa Ashiya... io nn volevo è tutta colpa dell'autrice (però mi ha dato l'aria da figo ^-^)

Mizuki: sigh... sigh... mi ha picchiato! TT_TT

Izumi: Shin! lascialo stare!

Mizuki: oh! SANO MI HA BACIATA! +-+! ODDIO! ^////^

miyabi: si è ripresa subito... U_U eh... sì... l'amor!

Sano brothers: -_-'

Nakatsu: perchè Sano bacia Mizuki! oddio! Sano hai rubato la purezza del mio Mizuki!

miyabi: ora basta. l'autrice interviene e mette fine a questa inutile conversazione U_U... E ADESSO TORNATE TUTTI AI VOSTRI POSTI PERSONAGGI DEL CAVOLO!!!! :@

 

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 2 ***


CAPITOLO 2

 

Mizuki dormì tutta la notte abbracciata a Sano nel letto del ragazzo com’era successo tante volte, ma questa volta con la consapevolezza di essere un ragazzo e una ragazza che si amavano.

“Com’è bello poterla stringere. Ti giuro Mizuki che più nessuno ti toccherà. Ti proteggerò. Ci penso io a te, dormi tranquilla”.

 

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Dopo una notte serena, Mizuki si svegliò e vedendo davanti a sé il viso di Sano che la fissava, capì che tutto quello che era successo la sera prima non era stato un sogno. Aveva dormito tra le braccia di Sano! Poi Sano le aveva detto che la amava! – Buongiorno Sano.-

- Buongiorno.-

- Dormito bene?-

- E come facevo con te accanto?-

- Io invece ho dormito benissimo.- Mizuki si strinse di più a Sano accoccolandosi un po’ di più. -Ashiya. È meglio se ci alziamo se non vuoi che ti salti addosso! Forza, scendiamo per la colazione. Hai bisogno di forze, ieri sera non hai mangiato niente.- così dicendo le diede un bacio sulla guancia, si alzò dal letto e si diresse verso il bagno. – Uffi! Potevi aspettare un altro po’. Io volevo stare ancora a letto.-

- Pigrona! Alzati! È tardi! Rischiamo di rimanere senza colazione e uno sportivo come me ha bisogno di cibo.-

 

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-Oh! Mizuki! Mizuki caro! Come stai? E il mal di testa? Non hai niente di rotto vero? Vuoi che ti porti qualcosa? Ero così in pensiero per te! Non ho chiuso occhio tutto la notte all’idea che il mio adorato Mizuki stesse male!-

- Non ti preoccupare Nakatsu. Io sto bene. Non era niente di grave. Mi è anche tornato l’appetito.- disse sfoderando uno dei suoi soliti sorrisi ingenui a 32 denti. – Mmmm… ho una fame!-

- stai attento con quei dolci. Non ne hai mangiati abbastanza? E non t’ingozzare! Se vai avanti così diventi una bomba.-

- Non importa. Devo recuperare le forze! Lo hai tu stamattina.-

- Ah! Ah! Ah!-

- E adesso cos’hai da ridere Sano?-

- Ah! Ah! Ma ti sei visto? Hai la faccia pena di cioccolata! Sei buffissimo! Guarda che devi mangiare solo con la bocca. Non ti serve tutta la faccia! Dai vieni qua che ti pulisco.- Appena sentì il tocco di Sano, Mizuki diventò rossa come un peperone. – No. Dai Sano. Faccio da solo…- nel pulire il viso Sano tolse anche il fondotinta che copriva il viso della ragazza. Così furono visibili a tutti i lividi che le aveva lasciato Shin il giorno prima. Nakatsu si agitò subito. – Mizuki! Che cosa ti è successo al viso?-

- Non ti preoccupare. Non è niente. Sono caduta dal letto.-

- Non raccontare bugie! Quelli non sono i segni di una caduta! Si vede benissimo che qualcuno ti ha picchiato! Chi è stato?- Nakatsu si girò verso Sano e lo aggredì. – Sei stato tu? Per questo ieri sera non volevi farmelo vedere. COSA GLI HAI FATTO?-

- Nakatsu! Lascialo stare. Lui non centra niente.-

- Perché lo difendi sempre? Sei sempre dalla sua parte! Perché? Lui ti tratta sempre male, quando litigate tu soffri, stai male e vieni a piangere da me, ma alla fine sei sempre tu che devi scusarti, e cercare di capirlo, la colpa non è mai sua. Perché fai così?-

 

*flash-back di Nakatsu*

Mizuki era davanti alla porta della sua stanza appoggiato al muro rannicchiato con le ginocchia raccolte e la testa nascosta tra le gambe. – Ashiya? Cosa c’è? Stai bene?-

- Sono uno stupido. L’ho fatto arrabbiare di nuovo…-

- Chi? Sano?-

- Lui è così freddo con me… io non volevo impicciarmi delle sue cose…-

- Perché non entri e sistemi tutto?- Mizuki alzò la testa e guardò Nakatsu, aveva gli occhi terrorizzati e pieni di lacrime. – No. Ho paura. Non ci riesco. Ci ho provato a entrare, ma non ce l’ho fatta. Ho troppo paura. Dovevi vedere la sua reazione… era così…- riabbassò la testa sulle ginocchia e continuo a piangere, Nakatsu, che gli si era seduto accanto, gli appoggio una mano sulla testa spettinandogli i capelli. – Non ti preoccupare. Sfogati pure.- E Ashiya appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo continuando a piangere.- Sai? Alla fine sono io che ho sbagliato, quindi devo trovare la forza di entrare lì dentro e scusarmi con lui…-

*fine flash-back*

 

- Perchè Mizuki?- 

- Ti stai sbagliando…-

- Quando aprirai gli occhi?- Mizuki cominciò a piangere. – Nakatsu… io… io non posso lasciare Sano da solo. Perché… perché… io lo amo!- Si alzò di scatto e se andò. – MIZUKI!-

- Nakatsu. È meglio lasciarlo solo per un po’.-

- Lasciami Sano! Stammi lontano! Tu… tu… non ti rendi conto della fortuna che hai a essere amato da un ragazzo come Mizuki… così lo fai solo soffrire!-

- Non è vero. Io me ne rendo conto, credimi. E anch’io lo amo, non sai quanto… ma la situazione è un po’ complicata…- Se ne andò lasciando tutti a bocca aperta, soprattutto Nakatsu, per questa rivelazione.

 

**************

miyabi: Ciao a tutti! spero ke via sia piaciuto. COMMENTATE :D!

Shin: Perchè non compaio in questo capitolo?

Izumi: perckè se compari ti meno!

Shin: ma io sono la star di questa fanfiction! Me lo ha promesso l'autrice!

miyabi: U_U io nn ho mai detto niente di simile...

Shin: BUGIARDA!

miyabi: scusa... basta leggere il titolo della fanfiction per capire che à una storia d'amore tra i due protagonisti del manga U_U

Shin: non è verò! tu mi hai detto ke "il salto ci unisce" era una riappacificazione tra me e mio fratello...

Izumi: io nn ci penso per niente ad riavvicinarmi a te... soprattutto dopo ke hai pestato Mizuki

Nakatsu: OH, MIZUKI! ç_______ç PERKè MI HAI DETTO KE AMI SANO? ç______ç COSì MI SPEZZI IL CUORE

Mizuki: io amo Sano trallallatrallala!!!! :D

Shin: l'autrice mi ha fregato ç___ç

Nakatsu: ç_________________________ç MIZUKI NN MI AMA! TT__TT

Mizuki: Sano *-*

miyabi: qualcuno vuole una tazza di te? U_U

 

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 3 ***


CAPITOLO 3

 

- Lo sa vero che è una cosa gravissima quello che ha fatto?-

- Sì. Lo so, ma vorrei che per adesso non si sappia niente della mia espulsione. Mi dia il tempo di lasciare l’istituto. La prego…-

- Va bene. Le consiglio di andarsene mentre tutti sono a lezione se vuole che non si sappia. Non ci posso credere! Mai successa una cosa del genere nel nostro istituto!-

- Mi dispiace…-

 

******************

 

-Ragazzi, sono preoccupato per Mizuki. È da colazione che non si vede. Non è venuto neanche a lezione.-

- Sano? Tu ne sai qualcosa?-

- No. Dopo colazione ho provato a cercarlo, ma non l’ho trovato.-

- Ragazzi! È successa una cosa terribile!- Nakao arrivò di corsa tutto affannato –Ragazzi! Mizuki… Mizuki…-

- Nakao, cosa è successo a Mizuki?-

- È STATO ESPULSO!-

- CHE COSA!?- Sano non poteva crederci. Perché uno come Mizuki era stato espulso? –Nakao ti stai sbagliando.-

- No, Sano. Ho sentito che ne parlavano in sala insegnanti. Non ho capito bene il motivo, ma credo che neanche i professori lo sanno. Lo sa solo il preside.- Sano non poteva crederci! E se il preside avesse scoperto tutto? Si alzò e si diresse di corsa verso la propria camera, magari avrebbe trovato lì Mizuki che stava facendo ancora le valigie. –Sano! Dove stai andando? Aspettaci, veniamo con te. Forza ragazzi! Seguiamolo.- Tutti si diressero verso la stanza di Sano e Mizuki. Il ragazzo entrando nella stanza non trovò nessuno. Non ci poteva credere! Mizuki l’aveva abbandonato. Adesso cosa poteva fare senza di lei? Sano pieno di rabbia cominciò a buttare, tutto ciò che gli era intorno, per terra. Nakatsu gli si avvicinò per cercare di calmarlo. –Calmati Sano. Non c’è bisogno di reagire così.- Sano si girò e lo fissò in faccia. –Tu non puoi capire cosa provo!-

- Che cosa credi che io non ci sia rimasto male che Mizuki se ne sia andato? E poi senza neanche salutarci. Non c’è bisogno che reagisce così.-

- Andate via! Lasciatemi solo!-

- Sano?!-

- Che cosa vuoi Nakao? Vi ho detto di andarvene!-

- Guarda. Attaccato alla porta.- Sano andò vicino alla porta e vide un biglietto attaccato, lo prese e lo lesse: “Scusami Sano. Ti amo. Mizuki.” –Per favore ragazzi, ho bisogno di rimanere solo.-

- Ok. Va bene. Forza ragazzi usciamo.- Rimasto solo, Sano poté riflettere sull’accaduto. Si chiedeva il perché dell’espulsione di Mizuki. Non sarebbe più stata la stessa cosa senza di lei, senza il suo sorriso dolce e ingenuo. –Mizuki…-

 

Dopo qualche giorno, Sano trovò fuori dalla scuola Julia che lo aspettava. –Cosa ci fai qua? Non sei scappata in America con la tua amica?-  

-Non ti preoccupare. Sono in partenza, non posso lasciare Mizuki da sola a disperarsi in America, ma prima dovevo darti una lettera per te da parte di Mizuki.- Il ragazzo prese la lettera e se andò. –Almeno potresti dire grazie! Che maleducato! Guarda che Mizuki è andata via contro il suo volere!-

 

Sano, chiuso nella sua camera, cominciò a leggere la lettera…

 

Ciao Sano,

            scusa se me sono andata così all’improvviso… e proprio quando avevamo appena scoperto di amarci… mi dispiace, ma i miei genitori hanno scoperto tutto. Hanno raccontato tutto al preside, così lui mi ha espulso. Ho chiesto al preside di non dire a nessuno il motivo della mia espulsione.

I miei genitori mi hanno costretto a tornare in America.

Perdonami se non ti ho salutato, ma se ti avrei visto per me, sarebbe stato impossibile lasciarti.

Ti prego, promettimi che non lascerai mai più il salto in alto… promettimi che continuerai a saltare… fallo per me. Ti prometto che anch’io, una volta in America, ricomincerò a saltare. Vedrai che sarà il salto a farci ritrovare.

Addio. Ti amo.

 

Mizuki.

 

***********************

miya: scusate per il ritardo e per il capitolo un po' breve ma il lavoro in hotel mi toglie tutte le energie... sono troppo stanca la sera per aggiornare
Shin: ke pigrona!
miya: tu stai zitto! e poi ke ci fai qui? ki ti ha kiamato?
Shin: visto ke mi hai imbrogliato e nn mi vuoi più nella fan fiction, ho deciso ke sto qui, appiccicato a te per torturarti ^.^
miya: ç___ç

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Capitolo 5
*** CAPITOLO 4 ***


CAPITOLO 4

 

UN ANNO DOPO…

               

-Sano! Leggi qua. “Dopo una lunga pausa, Izumi Sano è tornato a volare per noi. Ha avuto un inizio un po’ difficile, ma ora si è ripreso alla grande tornando il campione di una volta. Diamo un caloroso bentornato al vecchio Sano. Tutto il Giappone si aspetta molto da questo ragazzo alle olimpiadi.” Hai sentito? Ormai sei su tutti i giornali! Tutti parlano di te! È fantastico!-

- E allora?-

- Non sei contento? Domani partirai per le Olimpiadi! Non è fantastico? Dai andiamo a festeggiare!-

- Nakatsu non mi va di festeggiare.-

-È da quando lui è andato via che sei così cupo, non è che prima eri tutta questa allegria, ma stai peggiorando. BASTA! FATTENE UNA RAGIONE! È PASSATO UN ANNO!-

- Scusa… vado a preparare i bagagli.- Si alzò e se ne andò.

 

************

 

-Per la categoria femminile del salto in alto l’americana Mizuki Ashiya.- Sano non poteva credere a quello che aveva appena sentito. Il ragazzo rimase incantato a fissare la stupenda ragazza dai capelli lunghi e castani, volare oltre la sbarra, leggera e aggraziata, sembrava avere le ali ai piedi. Le era mancata tantissimo e adesso era a pochi passi da lui. –Sano! Non rimanere imbambolato! Vatti a riscaldare che dopo che la categoria femminile ha finito tocca a te.-

- Sì coach. Vado.-

 

***************

 

-Mizuki! Fantastica! Il tuo salto è stato grandioso! Che emozione!-

- Potevo fare di meglio.-

- Non è assolutamente vero.-

-…-

- Stasera sei libera?-

- Sì. L’allenatore ha detto che siamo stati bravi sia noi della squadra femminile sia quelli della squadra maschile e quindi come premio ci lascia la serata libera.-

- Bene. Allora andiamo in giro per locali!-

- Guarda, io sono un’atleta, non posso bere.-

- Non importa. Berrò io per te. Io non devo gareggiare, sono solo un’accompagnatrice.-

- Julia. Non voglio fare troppo tardi. Preferisco restare in hotel.-

- Ma così non potremo rimorchiare qualche ragazzo!-

- Qui alloggiano i migliori atleti del mondo. Vuoi un calciatore? Un tennista? Nuotatore? Sollevatore di pesi? Tutto quello che vuoi. Un ragazzo lo trovi di sicuro.-

-Io non voglio un atleta! Dimmi la verità. Tu vuoi rimanere in hotel perché speri di incontrare Sano, vero?-

- Non sono ancora riuscita a parlargli…-

- Ok. Ho capito. Andremo senza di te.-

- Grazie Julia.-

- A proposito di Sano, andiamo a vedere la sua prova?-

- Certo. È da tanto che non lo vedo saltare.-

 

************************

 

-Oggi non è andata male, però Sano domani devi dare il massimo!-

- Certo Nakatsu. Adesso scusa, ma vorrei salire in camera a riposare.-

- Perché invece non usciamo a bere qualcosa?- Da quando Mizuki era tornata in America Sano e Nakatsu da rivali in amore sono diventati grandi amici e per questo che Sano ha voluto che fosse Nakatsu ad accompagnarlo alle Olimpiadi. –Oggi non mi va. Vai tu con gli altri, io ho bisogno di dormire.-

- Va bene. È meglio che ti riposi. Domani il nostro campione dovrà essere in forma!- Mentre parlava con il suo amico, Sano vide passargli davanti agli occhi la sua dolce Mizuki. –Scusami, ma devo andare. Divertitevi. Ci vediamo.-

Mizuki si sentì afferrare da dietro, appena si girò il suo sguardo si perse in quello dell’uomo che amava. - Ciao.-

-Sano…- La ragazza aveva le lacrime agli occhi per la felicità che provava in quel momento, finalmente rivedeva Sano dopo un anno. Il ragazzo le accarezzò i capelli. –Sono cresciuti…-

- Li avevo così prima di tagliarli per iscrivermi all’Osaka.- Continuarono a fissarsi nel mezzo della Hall dell’hotel. –Sano? Non sei arrabbiato con me, vero? Io non volevo andarmene da te.- Sano continuava a fissarla senza aprire bocca. – Ti prego. Dimmi qualcosa.-

- Mizuki! Per caso questo ragazzo ti sta importunando?- La ragazza si girò verso quella voce e vide che era di Tom, un membro della squadra di salto in alto della sua scuola in America. – No Tom. Lui è Izumi Sano…-

- … il campione giapponese. Mizuki. Certo che so chi è visto che partecipiamo alle stesse gare. Ti chiedevo solo se ti stava dando fastidio.-

- No. Scambiavamo due parole. Ah! Sano, lui è Tom…-

- Il suo ragazzo.- Sano rimase sbalordito, non poteva crederci che lei si era trovata un altro e si era dimenticata di lui. Si girò e se andò. Mizuki si rivolse a Tom in tono arrabbiato. –Sei uno stronzo! Perché hai mentito? Hai combinato un bel casino! Lo sai che Sano è il mio ragazzo?-

- Allora è lui il ragazzo che hai lasciato in Giappone! Ed io che credevo che Izumi Sano fosse gay.-

- E invece no! Lui sta con me! Anzi stava… tutta colpa tua!-

- Io stavo scherzando… scusa…-

 

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Mizuki s’informò dove fosse la stanza dove alloggiava Sano. Provò a bussare alla porta, ma nessuno rispose. – Sano? Ci sei?- Niente. Nessuna risposta. Forse è uscito. La ragazza si accovacciò davanti alla porta in attesa del rientro di Sano. In realtà il ragazzo era in camera ma non voleva parlarle.

Nakatsu mentre rientrava a notte inoltrata, notò la ragazza addormentata di fianco alla porta della stanza dove alloggiavano lui e il suo amico Sano. –Sano! Svegliati! Lo sai che c’è una bellissima ragazza che dorme a terra fuori dalla nostra camera?- Sano si alzò di colpo. –Mizuki…- Si avvicinò alla ragazza e tentò di svegliarla. –Svegliati. Non puoi dormire qui. Sei una stupida, così prendi freddo. Se ti ammalerai domani non puoi saltare.- Mizuki aprì gli occhi e lo fissò. –Non m’importa. Io ho iniziato a saltare solo per te. Te lo avevo detto che un giorno il salto ci avrebbe fatto rincontrare. Io mi sono impegnata per mantenere la promessa. Ma… ora che non mi vuoi più, non mi importa più niente di saltare.-

-Ma che stai dicendo? Sarei io quello che non ti vuole? Sei tu quella che si è trovata un fidanzato in America!-

- Non è vero. Tom non è il ragazzo. È solo un idiota! Lui si è inventato tutto. Io sono stata baciata da un solo ragazzo in vita mia.- Sano l’abbracciò forte. –Sei una stupida, ma sono felice di rivederti.-

- Anch’io sono felice… Sano…- Nakatsu, che aveva assistito a tutta la scena, non capiva cosa stava succedendo. Era convinto che Sano fosse gay ed innamorato di Mizuki. –Scusa Sano se v’interrompo, ma questa qui chi è?- Mizuki alzò lo sguardo verso Nakatsu. Gli occhi di quella ragazza gli ricordavano qualcosa, il suo sguardo gli provocava degli strani brividi che non sentiva da tempo. –Come? Nakatsu non mi riconosci? Anche se ho i capelli più lunghi e porto una gonna sono sempre la stessa.- Quegli occhi... quello sguardo ingenuo da bambina… gli ricordavano… no. Non è possibile. – Dai Nakatsu! Sono Mizuki.-

- Cosa!? Vuol dire che sei diventata una ragazza? Hai fatto tutto questo solo per Sano? Se sceglievi me, ti avrei accettato così come eri. Io di certo non mi sarei vergognato del fatto che siamo due ragazzi.- Sano e Mizuki scoppiarono a ridere. –Il solito idiota.-

- Sano! Come ti permetti di darmi dell’idiota!-

- Io sono una ragazza dalla nascita. Mi ero travestita da ragazzo per potermi iscrivere all’Osaka.-

- Oh, Mizuki! Sono così felice di vederti! Mi sei mancato… cioè… mancata.- Nakatsu continuò ad abbracciare la ragazza stringendola forte. –Che bello! Sono così felice!- Sano afferrò Nakatsu separandolo da Mizuki. –Nakatsu! Cerca di tenere le mani a posto con la mia ragazza!-

- Si sì… invece di restare qui in corridoio entriamo in camera a parlare. Mizuki avrà tante cose da raccontare.- I tre ragazzi parlarono di tutto quello che avevano fatto nell’ultimo anno, finché Mizuki si addormentò sul letto di Sano. –Guarda Sano è crollata.- Sano fissava la ragazza addormentata tra le sue braccia. –Era da tanto tempo che non guardavo il suo viso addormentato. È così bella… dovrei portarla in camera, ma non so dov’è la sua stanza.-

- Lasciala dormire qui. Tanto non è la prima volta che dormite insieme. È meglio dormire, domani vi aspetterà una giornata faticosa.-

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Alle Olimpiadi io e Sano non abbiamo vinto, ma questo non è importante. Siamo felici. Finalmente ci siamo ritrovati. Siamo molto innamorati. Abbiamo anche risolto il problema della distanza, fra qualche mese io tornerò in Giappone ed io e Sano ci iscriveremo alla stessa università… naturalmente in un istituto misto!

 

The End

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miya: ciao a tutti... scusate il ritardo... ma finalmente ho finito di ricopiare al computer la fanfiction.... spero vi sia piaciuta... alla prossima!

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