Every time I see your face my heart takes off on a high speed chase

di Idra_31
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Creep ***
Capitolo 2: *** Creepier ***
Capitolo 3: *** You're beautiful ***
Capitolo 4: *** Wonderwall ***
Capitolo 5: *** Take me out ***
Capitolo 6: *** Collide ***
Capitolo 7: *** Taking a chance ***
Capitolo 8: *** I'm yours ***
Capitolo 9: *** Completely mine ***



Capitolo 1
*** Creep ***


marcel

Chi segue le altre mie storie probabilmente si sarà domandato che fine abbia fatto. Eccovi la risposta: sto scrivendo un'altra storia! Vi informo già da adesso che questa fanfic avrà pochissimi capitoli e che ho quasi finito di scriverla, ergo non ci saranno mesi di attesa tra un capitolo e l'altro e soprattutto è sicuro che non la lascerò incompleta. Ok, sicuro è una parola grossa, ma giuro che l'ho quasi finita (così potrò finalmente dedicarmi ad altro).

Mi sto divertendo un sacco a scrivere di Harry in versione Marcel perché finalmente posso scrivere anche un po' di me stessa (e non per gli occhiali il gel i gilet, nel caso ve lo stiate domandando). (E neanche per il suo cervello super sviluppato). 

Spero che questa storia vi piaccia, che non sia scontata, che non somigli alle altre mie storie, che mi lasciate qualche recensione etc etc.

PS: il titolo è tratto dalla canzone "Falling In" dei Lifehouse. Li sto ascoltando ininterrottamente.

PPS: se tutto va bene aggiornerò Flowers alla fine della prossima settimana.

A presto!


When you were here before

Couldn't look you in the eye

You're just like an angel

Your skin makes me cry

Your float like a feather

In a beautiful world

And I wish I was special

You're so fucking special

(Creep - Radiohead)

Marcel!”.

Harry incede a passo svelto lungo il corridoio della scuola diretto alla lezione di Chimica, la testa bassa e le spalle leggermente incurvate più per il fatto che è troppo alto per la sua età che per l'effettivo peso dello zaino.

Marcel!”.

La campana è suonata da tre minuti buoni e lui ha perso tempo a cercare il manuale di Chimica nell'armadietto - sepolto sotto libri di Biologia, Matematica, quaderni con appunti, schizzi, abbozzi di poesie - perciò copre correndo la distanza che lo separa dall'aula.

Marcel, che diamine!”.

Sulla soglia della porta, Harry si sente afferrare per un braccio e si morde la lingua per non imprecare. I suoi gli hanno insegnato che non è educato e sono sempre stati molto severi a riguardo.

Li hai fatti i compiti di matematica?”, domanda colui che lo ha poco gentilmente strattonato, impedendogli di entrare in classe e rubandogli tempo prezioso.

Harry si aggiusta gli occhiali che gli sono scivolati sul naso. Improvvisamente ha le mani sudate e deve fare uno sforzo affinché la voce non gli esca sotto forma di un miagolio indistinto.

Certo che li ho fatti”.

Il ragazzo di fronte a lui sbatte le sue lunghe ciglia da bravo affabulatore quale è.

Me li passi?”.

Harry deglutisce il groppo che ha in gola. Perché Louis Tomlinson, capitano della squadra di calcio, studente modello, ragazzo più desiderato della scuola e – questo probabilmente dovrebbe stare in cima alla lista – combinaguai di prima categoria, che gli ha rivolto la parola sì e no tre volte in sette anni, vuole i suoi compiti?

Non li hai fatti?”.

Louis incrocia le braccia sul petto.

Mi pare ovvio di no se li sto chiedendo a te”.

Harry non è abituato a essere scortese e neanche a negare un favore a chicchessia, però tentenna.

Coraggio, Marcel, non lo scoprirà nessuno”, insiste Louis con un sussurro, come se stessero complottando chissà quale crimine.

Ok”, cede Harry, togliendosi lo zaino dalle spalle e cominciando a cercare il quaderno di matematica. Lui e Louis non sono amici, l'altro ragazzo non sa neanche quale sia il suo vero nome, però Harry non ha altra scelta. Passa spesso i compiti ai suoi compagni di classe e non ha una scusa plausibile per rifiutarli proprio a lui, adesso.

Perfetto”, replica Louis quando Harry gli passa il quaderno. “Ci vediamo a Matematica!”.

Harry rimane imbambolato a fissare la schiena dell'altro ragazzo, che si allontana sicuro di sé verso la parte opposta del corridoio.

Louis non si è quasi mai fatto trovare impreparato in questi anni, Harry lo sa perché lo ha osservato, sa che è uno degli studenti migliori della scuola, tutti gli insegnanti lo amano nonostante la sua lingua lunga e la sua faccia tosta e sono pronti a perdonargli qualsiasi cosa, perché lui è Louis Tomlinson, uno che conquista tutti con un sorriso e una battuta sarcastica. Per questo qualcosa non torna, ma lui non ha tempo di scervellarsi sulla questione. Infatti, scrolla le spalle ed entra in classe, mormorando una scusa per il ritardo al professore – non sarà Louis ma si è guadagnato un occhio di riguardo da parte degli insegnanti per il suo stacanovismo e il suo quasi maniacale rispetto delle regole – e si siede accanto al suo migliore amico.

Dove diavolo eri finito?”, bisbiglia Zayn, la testa sepolta tra le braccia.

Harry risponde senza staccare gli occhi dalla lavagna.

Louis mi ha chiesto i compiti di matematica”.

Anche senza guardarlo in faccia Harry sa che Zayn ha gli occhi sgranati.

Tomlinson? Ha chiesto i compiti a te?”.

Il riccio giocherella con la matita.

Tutti chiedono i compiti a me”.

Zayn si mette dritto sulla sedia.

Louis Tomlinson non è tutti”, replica accoratamente. “Sei sicuro che non sia una specie di scherzo?”.

Harry si sistema gli occhiali sul naso per l'ennesima volta. Anche solo parlare di Louis lo mette in agitazione.

Che genere di scherzo potrebbe architettare col mio quaderno di matematica?”, domanda, incredulo.

In qualsiasi altra situazione, Harry sarebbe la vittima principale degli scherzi e delle cattiverie di gran parte della scuola. Tuttavia, in questa situazione - quella cioè dove si ritrova per caso o per un colpo di fortuna a essere il migliore amico di Zayn Malik – ha una sorta di immunità, che gli ha risparmiato anni di angherie e prese in giro. Certo, molti studenti gli parlano alle spalle, altri hanno l'ardire di ridergli in faccia, la maggior parte lo ignora, però nessuno si sognerebbe mai di mettergli una mano addosso pur di non vedersela con Zayn. Questi emana un'aura di superiorità e intimidazione – coi suoi giubbotti di pelle, gli anfibi, l'immancabile sigaretta dietro l'orecchio - che gli ha fatto guadagnare il rispetto di tutta la scuola. Poco importa se la protezione di Zayn raramente si estende al di fuori dell'orario scolastico, Harry raramente ha una vita sociale al di fuori dell'orario scolastico.

Zayn si stringe nelle spalle.

Non ne ho la più pallida idea”, ribatte. “Staremo a vedere”.

Zayn è uno che tende a vedere il male dappertutto, Harry, d'altra parte, è uno che troverebbe del buono in chiunque. Non c'è da stupirsi che il più sospettoso tra i due sia proprio Zayn.

Se ti dovesse dare fastidio non esitare a dirmelo che ci penso io”, continua.

Harry ride tra sé e sé.

Ok, Batman”.

Zayn sembra compiaciuto dal paragone col suo supereroe preferito e torna a dormire.

*

A Harry piace studiare, c'è poco da fare. Gli piace essere il primo della classe, ama essere impegnato in innumerevoli attività extra-curriculari, ed è particolarmente orgoglioso di aver condotto la sua scuola alla vittoria delle Olimpiadi di Matematica per tre anni di fila. In più, ha una passione per gli scacchi, i libri di Jane Austen, la poesia di Whitman e la scrittura. Sa di essere un adolescente atipico, ma non gliene importa. Sa che i suoi gilet di lana, le sue cravatte, i suoi occhiali enormi e fuori moda, i suoi capelli perennemente ingellati e pettinati da un lato sono soliti suscitare l'ilarità generale, ma fanno parte di lui, perché dovrebbe vergognarsene? Perché dovrebbe voler cambiare?

Però, se c'è una cosa che non ama è lo sport. Ma Educazione Fisica è una materia come un'altra, quindi non gli rimane molta scelta se non indossare i suoi pantaloncini larghi e le sue calze di spugna sotto al ginocchio per due ore a settimana. È un sacrificio che è disposto a fare per il bene del suo rendimento scolastico.

Dopo aver compiuto due giri del perimetro della palestra senza proferire alcuna lamentela, Harry si siede sulla panca accanto a Zayn, approfittandone per riprendere fiato.

Ricordami di nuovo perché tu sei esonerato dalla lezione di ginnastica”, borbotta.

Zayn sorride, fiero di se stesso.

Problemi respiratori”.

E scommetto che le sigarette te le ha prescritte il medico apposta per curarli, giusto?”.

L'altro ragazzo gli da una pacca sulla spalla.

Di questi tempi le sigarette possono fare miracoli, Hazza”.

Harry si scrolla di dosso la mano di Zayn.

Ti detesto, Malik”.

Zayn gli avvolge un braccio attorno alle spalle e lo attira a sé.

Non ne saresti capace neanche mettendoci tutto l'impegno possibile”.

Harry si libera dalla stretta del suo amico.

Torno al mio dovere”, afferma, rimettendosi in piedi e sgranchendosi la schiena. Gli farà un male cane per tutto il giorno, ne è sicuro.

Io nel frattempo mi dedicherò alla meditazione”, replica Zayn, poggiando la testa sul muro dietro di sé e incrociando le mani sul grembo.

Ah, è così che si chiama adesso il riposino di mezzogiorno?”, scherza il riccio, prima di tornare a correre coi suoi compagni.

Harry ha appena finito il suo ultimo giro quando Louis gli si avvicina con un pallone in mano.

Marcel!”, esclama, facendo per tirargli il pallone in faccia.

Harry chiude gli occhi e si prepara all'impatto. Impatto che non avviene.

Mh?”, mugugna, aprendo un occhio in via sperimentale.

Louis gli rivolge un sorriso obliquo. Harry ha il fiatone e il cuore in gola, in parte per la corsa e in parte per lo spavento che gli ha fatto prendere l'altro ragazzo.

Sicuro di non aver bisogno di un respiratore?”, domanda Louis, fingendo di essere in apprensione per lui.

Harry si morde il labbro inferiore. Cosa vorrà Louis adesso? Non ha tempo da perdere con lui, non quando ha la maglia incollata alla schiena e le guance arrossate come se avesse preso un'insolazione. Un'altra caratteristica di Louis – una di quelle che Harry trova tremendamente fastidiose e tremendamente affascinanti allo stesso tempo – è che è sempre perfetto, anche dopo un'ora di palestra. A differenza dei comuni mortali sembra immune alla fatica e al sudore.

Sto benissimo, grazie”, biascica, cercando di resistere alla tentazione di asciugarsi la fronte con la maglia. Non sia mai che Louis veda la canottiera che indossa sotto. Ne ha abbastanza delle sue occhiate di compassione, che Louis crede di sapere nascondere così bene ma che Harry ha imparato a riconoscere visto che ne ha ricevute parecchie negli anni.

Sicuro? Sembri sul punto di sputare un polmone”.

Harry rotea gli occhi.

Sicuro. Ciao, Louis”, dice, superandolo senza pensarci due volte.

Stammi bene, Marcel!”, lo saluta Louis.

Harry non sa cosa sia preso all'altro ultimamente: dopo anni di silenzio, adesso prima gli chiede i compiti – restituendogli il quaderno pieno di scarabocchi e frasi di canzoni, peraltro - poi gli rivolge la parola durante la lezione di Educazione Fisica. Forse Louis è annoiato e ha deciso di sfidare il tacito divieto di 'non importunare Harry Styles se non vuoi vedertela con Zayn Malik'. Harry non è disposto a essere la sua prova di coraggio.

*

L'anta dell'armadietto di Harry fa un rumore sinistro, simile al verso di un gatto schiacciato da un'automobile.

Potresti provare a metterci un po' di quell'olio che usi per i capelli, sai?”.

Harry vorrebbe essere quel tipo di persona che non salta letteralmente in aria quando è colta di sorpresa. Invece è esattamente quel tipo di persona.

Non uso nessun olio per i capelli”, risponde, cercando di ricomporsi.

Louis si appoggia con una spalla all'armadietto accanto al suo.

Davvero?”, domanda, allungando una mano verso la sua testa.

Harry fa un passo indietro, lanciando uno sguardo minaccioso alla mano di Louis.

Ehi, Marcel, non mordo mica!”, si difende l'altro ragazzo.

Harry decide che ne ha avuto abbastanza.

Il mio nome è Harry e dovresti saperlo”, sputa, “visto che frequentiamo le stesse lezioni da anni. Se per tutto questo tempo ti è sfuggito, o sei sordo o hai una soglia dell'attenzione molto bassa”.

Louis non si mostra per niente impressionato dall'orgoglioso discorso di Harry e, anzi, gli regala un sorriso radioso.

So perfettamente chi sei”, ribatte. “Harry Styles: migliore studente del nostro anno, presidente del club di scacchi, genio della matematica, giornalista a tempo perso. Praticamente una superstar”.

Harry cerca di passare sopra al tono canzonatorio di Louis.

Allora perché ti ostini a chiamarmi Marcel?”.

Louis sembra studiarlo per un attimo.

Perché sei un Marcel”.

Harry solleva un sopracciglio.

Cos'è un Marcel?”, domanda, non tanto sicuro di volerlo sapere.

Louis si gratta il mento.

Un Marcel è uno che si veste come il mio bisnonno, usa talmente tanto gel da fare invidia al cast di Grease, indossa occhiali tre volte la sua faccia e non tira fuori il naso dai libri neanche per andare a pisciare”, spiega, tutto d'un fiato. “Avevo un compagno di classe alla elementari che era il prototipo di un Marcel e che si chiamava, appunto, Marcel”.

Harry chiude l'anta dell'armadietto con uno scatto ed è sorpreso lui stesso da questo gesto impulsivo e stizzito.

Meglio essere un Marcel che una testa di cazzo”, sbotta, girando sui tacchi senza guardarsi indietro. È sicuro che le sue orecchie siano andate a fuoco, tanto le sente calde. Louis gli ha fatto infrangere la sua regola del 'non dire parolacce', della quale andava tanto fiero.

Dannatissimo Louis Tomlinson”, impreca, già che ci ha preso gusto.

*

Louis è diventato una presenza costante nella vita scolastica di Harry. Se già prima Harry era più che consapevole della sua esistenza – Louis non si da pace se non può essere al centro dell'attenzione di tutti – adesso fare finta che non esista è un'impresa. Durante le lezioni alle quali Zayn non prende parte, si diverte a lanciargli addosso palline o aeroplanini di carta per distrarlo. Quando Zayn è presente, Harry si sente comunque gli occhi di Louis addosso tutto il tempo. È faticoso e frustrante essere sotto il perenne scrutinio di uno come lui. Harry si sente tre volte più impacciato e imbranato da quando questa persecuzione è iniziata.

Zayn si è offerto di 'risolvergli il problema', ma Harry è convinto che deve riuscire a cavarsela da solo. Louis non è una minaccia vera e propria, ma più che altro una spina nel fianco. Harry può gestirla. Vuole sconfiggerlo con l'indifferenza. Chiedere l'intervento di Zayn significherebbe dargli troppa importanza.

Si trova in Biblioteca quando riceve l'ennesima visita di Louis.

Che leggi?”, domanda questi e senza aspettare una risposta gli ruba il libro dalle mani e comincia a sfogliarlo.

Harry stringe le dita attorno al bordo del tavolo e si morde l'interno della guancia per non urlare.

Sembra piuttosto noioso”, commenta Louis, continuando a voltare le pagine.

Forse letto dal verso giusto potrebbe risultare piuttosto interessante. Perfino per te”, replica Harry, stupendosi del fatto di essere riuscito a pronunciare davanti a Louis, per l'ennesima volta, una frase con più di cinque parole, usando per giunta un tono sarcastico del quale si sente particolarmente orgoglioso.

Louis si accorge di stare guardando il libro al contrario ma piuttosto che mostrare imbarazzo per essere stato colto in flagrante, come Harry aveva sperato, lo lancia verso di lui attraverso il tavolo senza battere ciglio.

Sei mai stato con una ragazza?”, chiede di punto in bianco.

Harry arrossisce all'istante.

Non sono affari tuoi”, ribatte, riaprendo il libro e cercando di riprendere la lettura da dove l'aveva lasciata.

Deduco di no”, dice Louis, gongolando.

Harry lo fulmina con lo sguardo ma non ottiene alcun effetto.

Posso presentarti mia nonna”, afferma Louis. “È vedova da qualche anno, comincia a sentirsi sola. Potresti piacergli visto che ti conci come un settantenne”.

Harry si sforza di ignorarlo.

Ha una certa esperienza in fatto di uomini, potrebbe farti da, come si dice?, nave scuola”, insiste Louis.

Credi di essere divertente?”, lo interroga stancamente Harry.

Louis poggia le gambe sul tavolo e si rilassa sullo schienale della sedia.

Credo di essere esilarante. Anzi, ne sono sicuro”.

Harry si passa una mano sugli occhi da sotto le lenti.

Cosa vuoi da me? Perché mi stai sempre addosso?”.

Louis ha iniziato a giocare con una gomma di Harry, tirandola in aria e afferrandola con le mani poco prima che cada per terra.

Ti do fastidio, per caso?”, domanda Louis senza interrompere il suo passatempo.

Harry ignora del tutto la sua domanda.

Fino alla settimana scorsa non sapevi neanche che esistessi e adesso non fai altro che ronzarmi intorno. Te lo chiedo un'ultima volta: cosa vuoi da me?”.

Louis lo guarda negli occhi per la prima volta da quando è arrivato.

Ti sbagli, Marcel”, dice con serietà, “in tutti questi anni non ti ho perso di vista neanche per un istante”.

Harry sbatte ripetutamente le palpebre mentre cerca di trovare un senso alle parole dell'altro ragazzo. Louis gli fa l'occhiolino e si congeda tirandogli la gomma in fronte. La gomma atterra sotto al tavolo. Harry non la ritroverà più.

*

Ho una teoria”, annuncia Perrie a mensa, dopo aver ascoltato il resoconto degli ultimi giorni di vita di Harry. “Louis ha una cotta per te”.

Harry improvvisamente ha la tachicardia e deve fare uno sforzo immenso per riuscire a inghiottire il boccone che sta masticando. Non immaginava che le parole 'Louis' e 'cotta' nella stessa frase potessero avere questo effetto su di lui. Anche se l'idea è solo una fantasia di Perrie.

Niall scoppia a ridere rumorosamente, beccandosi delle occhiatacce da parte di alcuni ragazzi seduti al tavolo accanto al loro. L'espressione di Perrie rimane impassibile.

Aspetta”, dice Niall scrutando il volto della bionda, “non era una battuta?”.

Perrie scuote il capo.

Pensateci-”.

Smettila”, sibila Harry prima di bere un generoso sorso d'acqua.

Almeno ascolta quello che ho da dire”, insiste Perrie.

Niall allontana il vassoio con il cibo per dedicarle la sua completa attenzione. Perfino Zayn ha smesso di scarabocchiare il suo taccuino e la sta guardando con aspettativa. Harry volta il capo dall'altra parte. E ovviamente, ironia della sorte, il suo sguardo cade sul tavolo di Louis e dei suoi amici.

Louis si sta comportando come uno di quei bambini che fanno i dispetti alla bambina per la quale hanno una cotta solo per attirare la sua attenzione”, spiega Perrie con un ghigno soddisfatto. “Sai, tipo tirarle le treccine o alzarle la gonna”.

Louis non è più un bambino e, soprattutto, io non sono una bambina”, dice Harry, asciutto.

Secondo me Perrie ha ragione”, interviene Niall. “Devi ammettere che Louis trova scuse improbabili solo per avvicinarti e importunarti”.

È un bullo”, ribatte Harry.

Un bullo ti avrebbe infilato la testa nella tazza del cesso”, afferma Niall. “Louis sta cercando di conquistarti”.

Harry scoppia a ridere.

Non mi intendo di rapporti sentimentali ma non credo che funzioni così”.

Perrie e Niall sollevano le sopracciglia all'unisono.

Zayn!”, chiama Harry, cercando il supporto di una persona ragionevole. “È così che hai conquistato Perrie?”.

Zayn passa un braccio dietro alla sedia della sua ragazza.

Io non ho avuto bisogno di ricorrere a certi trucchetti. Mi è bastata un'occhiata per farla cadere ai miei piedi”.

Perrie si allontana con un verso indignato.

Mi sei stato dietro per mesi prima che accettassi di uscire con te, deficiente”.

Eri già cotta di me ma volevi fare la difficile”, si difende Zayn.

Comunque”, taglia corto Harry, “la vostra teoria non ha fondamenta perché Louis è etero”.

Che ne sai?!”, dicono Perrie e Niall insieme. Poi si battono il cinque attraverso il tavolo. Harry si domanda se valga ancora la pena avere degli amici se questo è quello che deve subire.

Quello che dite non ha senso”, insiste. “Io sono...io e Louis è...un'altra cosa”.

Harry lascia vagare lo sguardo sul tavolo dove Louis è seduto assieme al suo migliore amico Liam e agli altri della squadra di calcio. Per la prima volta dopo più di una settimana può prendersi la libertà di osservarlo come faceva una volta, dal momento che Louis è impegnato a costruire una piramide impilando vasetti vuoti di yogurt uno sopra l'altro, mentre Liam controlla ogni sua mossa, forse nella segreta speranza di vederlo fallire. Louis ha gli occhi socchiusi e la lingua in mezzo ai denti, tutto concentrato nella sua missione di creare un'opera d'arte contemporanea entro la fine del pranzo.

Eh? Non sono sicura di aver capito i tuoi vaneggiamenti”, lo sfotte Perrie. “Mi domando come tu faccia ad avere sempre voti alti nei compiti se ti esprimi come uno scimpanzé”.

Gli scimpanzé non parlano”, mugugna Harry.

Quello che voleva dire Hazza”, si intromette Zayn, “è che gli sembra assurdo che uno come Louis, dietro al quale sbava tre quarti della fauna femminile di questa scuola e un quarto di quella maschile, possa ricambiare la sua cotta”.

Cos-Zayn!”, squittisce Harry. “Dici cose perfino più insensate della tua ragazza!”.

Zayn lo guarda fisso.

Mi stai dicendo che non hai una cotta per Louis tipo dal primo anno?”.

No che non ce l'ho!”, esclama Harry.

Non che non ce l'ha, che sciocchezze. Louis è sicuramente bello da far girare la testa e ha un fascino che non ha eguali in tutta la scuola – per una serie di fattori che se Harry dovesse elencarli tutti impiegherebbe il resto del pomeriggio – ma è un po' troppo pieno di sé e ultimamente anche un po' troppo indisponente per piacergli. E poi a lui interessano i tipi più riservati e sull'intellettuale, ecco. Non quelli che definisconoIl Grande Gatsby” noioso, senza averne letto una singola riga.

Se fossi dell'altra sponda penso che anch'io avrei una cotta per Tommo, quindi non me la sento di giudicarti, Haz”, lo informa Niall.

Vuoi abbassare la voce?”, piagnucola Harry.

Ehi, credevo che se tu fossi stato dell'altra sponda avresti avuto una cotta per me”, scherza Zayn. O forse parla sul serio. È facile che la frase di Niall lo abbia toccato nell'orgoglio.

Proprio in questo momento un boato proveniente dal tavolo di Louis cattura l'attenzione di tutta la mensa: la piramide costruita dal ragazzo è appena crollata e i vasetti di yogurt si sono dispersi sul tavolo e per terra.

Louis inizia a raccoglierli, ma piuttosto che gettarli nell'immondizia li lancia addosso ai suoi compagni di squadra. Liam cerca di intercettare più vasetti possibile per evitare che cadano di nuovo per terra.

Liam è un ragazzo assennato. Harry si domanda dove sarebbe finito Louis se Liam non fosse stato il suo migliore amico. Probabilmente dove è adesso, perché, come già accennato, a Louis viene perdonato tutto. Perfino una lotta coi vasetti di yogurt nel bel mezzo della pausa pranzo.

Harry rimane qualche secondo a fissare Louis, le sue braccia scolpite, i polpacci muscolosi che emergono da sotto i suoi pantaloncini da calcio, il ciuffo che ogni giorno pende da un lato diverso, il suo sorriso di quando sta facendo qualcosa di particolarmente pestifero – come quando ha srotolato metri di carta igienica lungo il corridoio, l'anno prima, a mo' di tappeto rosso per dare il bentornato a un'insegnante tornata dopo mesi di malattia o quando ha tappezzato la scuola di fotocopie del suo sedere – fino a quando Louis non si volta e lo becca in pieno.

Marcel! Nessuno ti ha mai detto che è maleducazione fissare la gente?”.

Il riccio emette una specie di grugnito e si sbatte la testa sul tavolo.

Niall si avvicina per sussurrargli: “Haz, non lo vedi che è completamente cotto?” e Harry gli infilza una forchetta nella mano. Il segno dei denti gli rimarrà per giorni ma nessuno si azzardi a dire che non se l'è meritato.

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Capitolo 2
*** Creepier ***


lm

And how can I stand here with you,
And not be moved by you?
(Everything - Lifehouse)

Harry è una persona ottimista ma comunque realista. Per citare una famosa canzone degli anni '80, lui è uno che “spera per il meglio ma si aspetta il peggio”. Motivo per cui non ha pensato neanche per un attimo di credere alla teoria di Perrie. Non che Harry speri che la teoria di Perrie sia valida. Non gliene importa nulla se Louis ha una cotta per lui o meno. Ok, un po' gliene importa. Ma è meglio non pensarci, tanto Perrie e Niall hanno le visioni perché non esiste che Louis abbia una cotta per lui. La tintura bionda avrà dato alla testa di quei due. E anche a quella di Zayn, a giudicare dal suo nuovo ciuffo e dal fatto che abbia appoggiato i vaneggiamenti della sua ragazza e del suo amico.

Tuttavia, due episodi che gli sono capitati nei giorni passati gli hanno fatto sperare che i suoi amici abbiano ragione. No, non sperare, perché a Harry, come già detto, non importa assolutamente nulla se Louis sia interessato a lui, dal momento che chiaramente lui non è interessato a Louis. Neanche un po'. Più che altro questi due episodi potrebbero dimostrare che i suoi amici non siano andati completamente fuori di testa.

Episodio numero uno: Harry e Liam al parcheggio della scuola.

Ehi”, esordisce Liam, andando incontro al riccio. “Harry, giusto?”.

Harry e Liam hanno frequentato le stesse lezioni per anni, quindi è impossibile che l'altro ragazzo non sappia il suo nome.

Sì”, mormora il riccio, in imbarazzo. Liam non fa parte della sua cerchia di amici – considerato che la sua cerchia di amici è composta da tre persone, quattro con l'occasionale aggiunta di Ed– e per di più questa sarà la quinta volta al massimo che si rivolgono la parola. Si consideri anche che Liam è il migliore amico di Louis ed ecco spiegato perché Harry vorrebbe sotterrarsi. Liam però è una persona troppo buona e onesta e non può averlo avvicinato solo per perpetrare il giochetto di Louis. Non lo chiama neanche Marcel, questo può pur voler dire qualcosa.

Tutto bene?”, chiede Liam con estrema gentilezza, come se Harry fosse in uno stato psicologico precario.

Harry annuisce, infilandosi nel frattempo due dita nel colletto della camicia in un gesto che tradisce la sua ansia.

Tu?”, domanda per cortesia.

Liam gli fa dono del sorriso più gentile mai visto addosso a un essere umano.

Tutto bene, grazie”.

Harry si guarda i piedi.

Ehm-”.

Senti”, lo interrompe Liam. “Louis mi uccide se viene a scoprire che abbiamo avuto questa conversazione ma-”. Liam sembra in preda a una sofferenza fisica. “Volevo solo dirti...non essere troppo duro con lui, ok?”.

O Harry si è perso qualche passaggio o Liam lo sta prendendo in giro. Che ne è stato della sua bontà?

Scusa?”.

Louis è praticamente mio fratello e io gli voglio un bene dell'anima...”, continua Liam, dritto per la sua strada.

Quindi?”, riprova Harry.

Liam persiste nell'ignorare la perplessità di Harry.

Però è un tipo testardo e orgoglioso e si rifiuta di accettare i miei consigli o quelli di chiunque altro e fa sempre di testa sua”.

Harry batte un piede per terra ritmicamente, nervoso.

E cosa c'entro io in tutto ciò?”.

Tu?”. Liam sembra accorgersi in questo momento di avere un interlocutore. “Oddio”.

Harry teme che l'altro ragazzo stia per avere un collasso.

No-, non ti sei reso conto di niente, vero?”, balbetta Liam.

Harry vorrebbe davvero riuscire a capirci qualcosa di questa assurda conversazione.

Louis mi ucciderà”, afferma Liam.

Non verrà mai a sapere che abbiamo parlato”, lo rassicura Harry. Anche perché se Louis lo scoprisse Harry non saprebbe cosa dirgli perché non ha la più pallida idea di che cavolo abbiano parlato.

Liam esala un sospiro di sollievo.

Hai ragione”, dice, più rilassato. “Comunque, uhm, sappi che Louis non è quello che sembra. La sua arroganza è solo una maschera per nascondere la sua insicurezza e-, cose così, ok?”.

Harry annuisce come se stesse effettivamente seguendo il discorso di Liam.

Ok, cose così”, gli fa eco.

Vuoi un passaggio a casa?”, propone Liam, gesticolando verso la sua auto.

Harry non ha la minima voglia di essere coinvolto in altre conversazioni criptiche.

No, grazie dell'offerta, ma preferisco prendere il bus”.

Liam fa di nuovo quel suo sorriso inumano e lo saluta.

Bella cravatta, comunque!”.

Episodio numero due: Harry e Louis negli spogliatoi della palestra.

Harry è solito aspettare che i suoi compagni abbiano finito di lavarsi prima di farsi la doccia a sua volta, dopo ogni lezione di Educazione Fisica. Non vuole che gli altri vedano la sua vita stretta e i suoi piedi troppo grandi o la sua quasi totale assenza di peluria. C'è un motivo per cui indossa così tanti strati di vestiti, dopotutto. Per questo sgattaiola in doccia quando ormai non è rimasto più nessuno negli spogliatoi.

Compie lo stesso rituale anche martedì mattina. Solo che questa volta c'è qualcuno ad aspettarlo quando esce dalla doccia. Anche se la sua visione è sfocata, Harry è quasi sicuro che la figura indistinta che si trova davanti a lui in questo momento sia Louis Tomlinson. O è particolarmente sfigato o Louis lo pedina. Istintivamente cerca di schermarsi con le mani, ma per quanto grandi siano queste non riescono a coprire il suo busto per intero.

Louis”, balbetta. “Mi passeresti gli occhiali?”.

Louis non accenna a muoversi.

Per favore?”, pigola Harry. “Sono sulla panca...”. Si sente vulnerabile senza il beneficio di dieci decimi di vista.

Louis deglutisce sonoramente e il suono riecheggia nella stanza vuota.

Ok”, sussurra.

Harry chiude gli occhi. Meglio non vedere nulla che non riuscire a distinguere bene i contorni delle cose, consapevole che Louis sia perfettamente in grado di vedere il suo corpo nudo, ossuto e gocciolante.

Qualche secondo dopo una mano si avvolge delicatamente attorno al suo polso.

Tieni”, dice Louis col tono più gentile che Harry abbia mai sentito uscire dalla sua bocca, mentre lo invita ad aprire la mano per poggiarci sopra gli occhiali.

Quando Harry finalmente se li rimette sul naso, la realtà che lo circonda ha di nuovo contorni netti e colori definiti. Louis è ancora in piedi davanti a lui ed è l'immagine più netta e definita di tutte.

Grazie”, mormora Harry, pensando nel frattempo di meritare un premio per non aver distolto lo sguardo da quello di Louis.

Non avrei mai immaginato che sotto tutto quel gel nascondessi dei ricci”, osserva questi e non c'è ombra di derisione nel suo tono.

Harry inspira dalla bocca. Improvvisamente gli sembra che tutta l'aria nella stanza sia stata risucchiata via da Louis.

È un vero peccato che tu non li tenga liberi”, continua l'altro ragazzo.

Il cuore di Harry batte all'impazzata. Non ha mai desiderato tanto di trovarsi dalla parte opposta della scuola. Città. Globo.

Vorrei vestirmi”, dice. Questo dovrebbe essere più facile che teletrasportarsi.

Louis ride sommessamente.

Devi proprio?”, domanda, percorrendo con gli occhi il corpo di Harry, dalla testa fino ai piedi.

Harry si sente nudo. No, un attimo, Harry è nudo, fatta eccezione per l'asciugamano stretto in vita.

Ehm, le regole della scuola prevedono che non me ne vada in giro come mamma mi ha fatto”, riesce a replicare.

Louis sorride.

Odio le regole”.

Harry arrossisce furiosamente.

Io invece sono un grande fan”, dice d'un fiato. “Cosa ci facevi qui, a proposito?”, cambia discorso.

Cercavo...qualcosa”, risponde Louis vagamente.

Harry decide di non indagare oltre.

Ehm, tu continua pure a cercare, io, uhm, andrò a vestirmi”.

Louis fa un passo indietro.

A dire il vero ho già trovato quello che stavo cercando”, ammette. “Ci vediamo in giro, Marcel”.

Ecco, Harry è un asso in matematica, quindi è più che capace di fare due più due. Però il risultato di questa operazione gli sembra così sbagliato. Nessuno sano di mente si prenderebbe una cotta per il più sfigato della scuola. Di certo non il più figo.

*

Approfittando del fatto che le giornate siano diventate più miti, Harry decide di pranzare all'aperto, sotto il suo albero preferito. Zayn e Perrie si sono imboscati da qualche parte e Niall è dal dentista, perciò lui può godersi un po' di tempo da solo. O meglio, può rivedere i compiti Biologia senza essere disturbato.

È appena arrivato alla fine della prima pagina, il suo pranzo dimenticato sull'erba, quando sente urlare il suo nome. Non il suo vero nome, ma fa lo stesso.

Marcel, attento!”.

Harry registra l'avvertimento di Louis nello stesso momento in cui il pallone lo colpisce in piena faccia. Il crack che ha sentito potrebbe essere tanto il rumore del suo naso che si è spezzato quanto quello dei suoi occhiali andati in frantumi.

Oh mio dio, stai bene?”, domanda Louis, correndo verso di lui.

Harry non è sicuro di stare bene. Di certo i suoi occhiali non stanno bene.

I miei occhiali non stanno bene”, dice infatti.

Louis si inginocchia accanto a lui.

Ho provato ad avvertirti ma-, scusami”, balbetta. “Non volevo-”.

Harry stringe tra le dita i suoi occhiali spaccati a metà.

Merda”.

Le imprecazioni si sprecano ultimamente. Di solito succede quando c'è di mezzo Louis.

Mi dispiace così tanto”, biascica il ragazzo in questione, poggiandogli una mano sul ginocchio.

Harry si immobilizza. Louis è di nuovo troppo vicino e lui è di nuovo troppo cieco per i suoi gusti.

Possiamo provare a ripararli”, suggerisce l'altro ragazzo.

Come? Conosci qualche incantesimo?”, replica Harry con asprezza. Non riesce a leggere l'espressione di Louis ma sente perfettamente il suo sospiro.

Ci mettiamo dello scotch”, propone l'altro, rialzandosi in piedi. “Vieni con me”.

Harry osserva la mano che Louis gli tende.

Ok”, cede dopo qualche secondo, accettando l'aiuto dell'altro ragazzo. La sua mano copre interamente quella di Louis e Harry non dovrebbe avere le farfalle allo stomaco per questo ma ce le ha lo stesso.

Louis raccoglie il libro di Bilogia da terra e se lo sistema sotto il braccio, poi prende Harry per mano e se lo tira dietro. Harry non protesta, perché senza il suo ausilio non saprebbe dove mettere i piedi.

Mi dispiace davvero”, continua a scusarsi Louis.

A Harry non potrebbe importare di meno dei suoi occhiali in questo momento.

Non lo hai fatto apposta”.

Sì, cioè, no”, incespica Louis. “Non miravo alla tua faccia, almeno”.

Harry si ferma di botto obbligando Louis a fare lo stesso.

Mi hai lanciato il pallone addosso intenzionalmente?”.

Questo va un po' oltre il voler attirare la sua attenzione.

Marcel, scusami, sono un idiota, ok? Dimmi che sono un idiota”, piagnucola Louis.

Harry lo troverebbe tenero se non fosse che vorrebbe spaccargli la faccia.

Sei un idiota e il mio nome non è Marcel”.

Louis stringe la presa sulla sua mano. Harry vorrebbe morire ma allo stesso tempo non è mai stato così felice di essere vivo. Louis gli sta incasinando il cervello.

Giuro che ti compro un paio di occhiali nuovi, ti compro quelli che vuoi tu”, promette Louis. “Adesso però cerchiamo di riparare temporaneamente al danno con quello che abbiamo”.

Non abbiamo niente”, ribatte Harry.

La scuola ha una fornitura di scotch tale che ci potremmo imballare l'Inghilterra intera”, afferma l'altro ragazzo.

Harry suo malgrado ride.

Me ne basta un dito”, dice.

Facciamo anche due”, replica Louis, trascinandolo verso l'edificio. Harry cerca di non preoccuparsi del fatto che stiano camminando mano nella mano potenzialmente davanti a tutta la scuola. Se non se ne sta preoccupando Louis perché dovrebbe farlo lui?

Qui”, dice Louis a un certo punto, aprendo la porta di un'aula e spingendolo dentro. Harry non è abituato a essere trattato come un burattino, ma ha poche altre alternative visto come stanno le cose.

Siediti”, ordina l'altro ragazzo, lasciando andare finalmente la mano di Harry e dirigendosi verso l'armadietto in fondo all'aula. Harry si appoggia col sedere su un banco, rigirandosi gli occhiali rotti tra le mani. Fortunatamente le lenti non si sono spaccate, ma questa è comunque una magra consolazione. Sua madre gli ripeterà di nuovo quanto è imbranato e probabilmente si rifiuterà di comprargli un paio di occhiali nuovi almeno fino a quando la sua vista non peggiorerà ancora.

Eureka!”, urla Louis con la testa infilata dentro l'armadietto.

Non parlo fluentemente il greco ma deduco che tu abbia trovato lo scotch”, commenta Harry.

Louis ridacchia.

Non parli fluentemente il greco?!”, esclama. “Mi deludi, Marcel”.

Harry rotea gli occhi e si astiene dal rispondergli.

Tieni unite le due estremità”, ordina Louis, indicando gli occhiali in mano a Harry, poi srotola una striscia di scotch e la spezza coi denti.

È poco igienico”, gli fa notare il riccio.

Ho degli ottimi anticorpi”, ribatte Louis.

Le mani di Harry sono affette da un leggero tremore mentre Louis sistema lo scotch sulla montatura dei suoi occhiali, ma l'altro ragazzo non se ne accorge, o se se ne accorge non commenta.

Io direi di mettercene un altro po'”, suggerisce.

Harry prova la resistenza degli occhiali e si dichiara d'accordo con lui.

Hai mai pensato di usare le lenti a contatto?”, domanda Louis mentre è intento a passare un altro strato di scotch sugli occhiali.

Mi danno fastidio”, replica Harry.

E lo sai perché le hai provate o perché presumi che ti darebbero fastidio se le usassi?”.

Harry aggrotta la fronte.

Le ho provate”, afferma. Lui non è uno che presume, lui è uno che ricava insegnamenti dall'esperienza.

Peccato che tu debba coprire gli smeraldi che ti ritrovi con questo obbrobrio. Il mondo merita di vederli”.

Nessuno a parte i suoi genitori e probabilmente i suoi nonni aveva mai fatto apprezzamenti sugli occhi di Harry. Di certo non si aspettava che sarebbe stato Louis il prossimo a complimentarsi. Il pensiero gli fa arrossare le guance.

Non credo proprio”, biascica, facendo per rimettersi gli occhiali. L'handicap di non vederci bene lo affligge particolarmente in presenza di Louis.

L'altro ragazzo gli blocca i polsi.

Io merito di vederli”.

Harry non sa come replicare. Louis lo fissa con intensità – o almeno è questo quello Harry che deduce considerata la sua vista limitata - e lui comincia a sentirsi pizzicare la pelle per l'imbarazzo.

Ti sei fatto male”, dice Louis, risvegliandolo dal suo stato di trance.

Mh?”.

Loui solleva una mano e gli sfiora delicatamente con un dito la porzione di pelle in mezzo agli occhi, più o meno alla radice del naso.

Qui”.

Harry impiega tutto il suo autocontrollo per non indietreggiare, anche se il cuore gli batte all'impazzata e gli si è seccata la bocca. Louis gli sta decisamente incasinando il cervello. Non si è mai sentito così idiota in vita sua, e ne ha vissute tante di situazioni imbarazzanti in diciotto anni.

S-saranno stati gli occhiali”.

Già”.

Harry non riesce a valutare bene la distanza che lo separa da Louis ma sicuramente non è molta. L'altro ragazzo gli stringe ancora un polso con una mano e probabilmente è in grado di sentire i battiti furiosi del suo cuore. Anche se Harry fosse uno bravo a mascherare le proprie emozioni – e non lo è – a questo punto si sarebbe comunque già tradito.

Quando vuoi andare a ricomprarli fammi un fischio, ok?”.

Harry si irrigidisce.

Non voglio i tuoi soldi”.

Louis molla la presa sul polso di Harry e si lascia cadere le braccia lungo i fianchi.

Cioè, è stato un incidente, non devi sentirti in dovere di ricomprarmeli”, si corregge Harry.

No?”.

No, sul serio”, insiste il riccio. “E poi, uhm, penso che me li terrò così. Sono personalizzati”.

Louis ride e gli sfila gli occhiali dalle dita.

Non puoi fare a meno di distinguerti, eh?”, domanda, rimettendoglieli sul naso.

Harry abbozza un sorriso. La campana che annuncia la fine dell'ora di pranzo lo salva dal replicare alla frase di Louis.

Che lezione hai adesso?”, chiede l'altro ragazzo che sembra non avere alcuna fretta di andarsene.

Chimica. Tu?”.

Louis si passa una mano tra i capelli. Harry deve distogliere lo sguardo per non fissare i muscoli del suo braccio.

Economia”.

Harry si aggiusta gli occhiali sul naso. Il nastro adesivo gli gratta la pelle, ma ci farà l'abitudine.

Ci vediamo in giro, ok?”, dice Louis, sfiorandogli un braccio.

Harry sussulta. Stare vicino a Louis sta diventando abbastanza faticoso.

Uhm, ok”, mormora. “Grazie per-, tutto quanto”.

Louis solleva un sopracciglio.

Mi stai ringraziando per averti rotto gli occhiali, Marcel? Credevo che mi odiassi per questo”.

Harry arrossisce.

No, per lo scotch”, spiega. “E no, non ti odio. Non quanto dovrei, almeno”. Questa confessione lo lascia senza fiato. Ha proprio bisogno di fuggire da lì, adesso.

Louis sorride.

È un sollievo sentirtelo dire”.

*


Alla fine della lezione di Matematica, il giorno dopo, Harry viene chiamato in disparte dalla sua insegnante.

Vorrei parlarti di una cosa, Harry”.

Il ragazzo ha già le mani sudate.

Ho, ehm, fatto qualcosa che non va?”.

La professoressa ride.

Assolutamente no”, lo rassicura, poggiandogli una mano sulla spalla. “Vorrei semplicemente chiederti un favore”.

Gli insegnanti a volte lo fanno, di contare su di lui quando hanno bisogno di qualcosa. È un ragazzo affidabile e quando prende un impegno lo porta a compimento.

Hai presente Louis, no?”, domanda la donna.

Harry spalanca gli occhi e si domanda cosa abbia combinato questa volta l'altro ragazzo. E cosa c'entri lui, soprattutto.

Tomlinson?”, chiede stupidamente. Non che ci siano altri Louis in tutta la scuola.

La professoressa non bada a questa inezia.

Proprio lui”, afferma. “Inspiegabilmente questo semestre sta avendo delle difficoltà in matematica. Non so a cosa siano dovute, perché ha sempre avuto i voti più alti della classe – dopo di te, ovviamente – però è il suo ultimo anno e non vorrei che i suoi esami finali venissero compromessi per questo motivo”.

Harry ha uno strano presentimento. Un brutto presentimento.

Quindi mi domandavo se per caso ti andasse di aiutarlo”. La professoressa conferma i suoi sospetti. “Non sei tenuto a farlo per forza, con tutto quello che hai da fare, però sarebbe gentile da parte tua dargli una mano, così da non costringerlo a prendere delle lezioni private a pagamento”.

La donna lo ha praticamente messo con le spalle al muro. Harry non si è mai tirato indietro di fronte alla prospettiva di aiutare un compagno in difficoltà. Sarà il suo spirito da buon samaritano o la sua voglia di rendersi utile, di fare qualcosa di buono per qualcuno. Anche quando questo qualcuno non farebbe lo stesso per lui.

Ehm, ok. Lo farò”.

La donna gli sorride come se Harry le avesse dato la notizia migliore della settimana.

Non avevo dubbi”, dice.

Harry sposta il peso da un piede all'altro, ansioso di mettere fine alla conversazione.

Ti lascio il suo numero di cellulare, così potete mettervi d'accordo”.

La professoressa sfoglia velocemente la sua agenda fino a quando non trova un fogliettino di carta, con un numero scritto a matita.

Mi ha detto che puoi chiamarlo quando vuoi”.

Allora Louis sa di questa cosa, non è stata un'iniziativa della professoressa. Per un attimo Harry aveva sperato che Louis non fosse d'accordo a farsi aiutare da lui, e invece...

Ok, grazie”, balbetta, prendendo il pezzo di carta che la donna gli porge e appallottolandoselo in tasca.

Sono sicura che anche tu ricaverai dei vantaggi da questa collaborazione”, afferma la donna.

Harry si trattiene dal manifestarle i suoi dubbi. È più probabile che ci ricavi una serie di momenti imbarazzanti che gli assicureranno il disprezzo perpetuo da parte di Louis. Se c'era una possibilità che Louis avesse una – inspiegabile – cotta per lui, quando l'altro ragazzo avrà la possibilità di conoscerlo veramente - coi suoi modi impacciati, i suoi gusti anormali per un adolescente, la sua difficoltà ad essere avvicinato senza rischiare di avere un collasso a ogni sfioramento casuale – di sicuro ci ripenserà. Nessuno sano di mente si prenderebbe una cotta per il più sfigato della scuola, ma soprattutto, nessuno sano di mente continuerebbe ad avere una cotta per lui dopo aver scoperto a che livelli si estende la sua sfigaggine.


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Capitolo 3
*** You're beautiful ***


marcel

My life is brilliant.
My love is pure.
I saw an angel,

of that I'm sure.

(You're beautiful – James Blunt)

Harry telefona a Louis non appena torna a casa. Fissa lo schermo del cellulare per dieci minuti prima di decidersi a pigiare il tasto per avviare la chiamata e gli ci vuole tutto il coraggio di cui è dotato – poco - per non limitarsi a inviargli un semplice sms.

Louis risponde al terzo squillo con voce annoiata.

Ciao”, dice Harry, quasi sussurrando.

Marcel!”, esclama Louis. “Sei proprio tu?”.

Harry si schiarisce la voce.

Sì, chiamo per-”.

Sai che la tua voce sembra ancora più profonda al telefono?”.

Ok, forse era meglio risolvere questa situazione via sms.

Quando possiamo vederci per studiare?”, taglia corto Harry.

Louis sospira all'altro capo del telefono.

Domani pomeriggio, dopo scuola?”, propone con tono speranzoso. “Andiamo a casa mia?”.

Harry sperava di poter avere più tempo per abituarsi all'idea di dover passare un numero indefinito di pomeriggi assieme a Louis.

Ok”.

Ci vediamo al parcheggio e andiamo con la mia macchina”.

Bene, ci mancava solo il viaggio in macchina con Louis fino a casa sua.

Posso raggiungerti in autobus”, suggerisce Harry con poca convinzione.

E arrivare tipo un'ora dopo? Ho così tanta sete di conoscenza che non posso aspettare”.

Harry ride, ma copre il microfono del cellulare con una mano per non farsi sentire.

Stai soffocando, per caso?”, domanda Louis.

No, ci vediamo domani, Lou”.

Harry si maledice mentalmente. Da dove salta fuori questo diminutivo? Interrompe precipitosamente la telefonata anche se riesce a captare l' awww di Louis e affonda il viso nel cuscino, sperando di soffocare sul serio.

Il pomeriggio seguente, Zayn si offre di scortarlo al parcheggio. Harry gli assicura che non è necessario ma il suo amico lo segue lo stesso.

Louis è poggiato con la schiena alla sua auto e sta giocando distrattamente al cellulare. Quando si accorge dei nuovi arrivati si raddrizza e posa il telefono nella tasca del giubbotto.

Non c'era bisogno che venissi col body-guard”, commenta, guardando Harry con aria vagamente offesa.

Il riccio lancia un'occhiata in tralice al suo migliore amico. Zayn è il ritratto della calma e della rilassatezza. Per adesso.

Volevo solo assicurarmi che non gli succedesse niente di...strano”.

Zayn avrà anche abbracciato la scuola di pensiero di Perrie e Niall ma è ancora diffidente nei confronti di Louis e sospettoso su quali siano le sue vere intenzioni. E per dirla tutta, l'altro ragazzo non gli è mai piaciuto particolarmente.

Non sono qui per rapirlo e vendere i suoi organi al mercato nero”, si difende Louis.

Non era questo quello a cui mi riferivo”.

L'espressione di Louis si trasforma da offesa ad arrabbiata.

Non gli ho mai fatto nulla di male in questi anni e lo sai”, sbotta. “Adesso, se permetti, abbiamo da fare. Sei congedato dai tuoi doveri di baby-sitter per oggi”.

Harry avverte Zayn irrigidirsi, ma l'altro ragazzo si limita a stringere i pugni e a guardare Louis in cagnesco.

Zayn, Perrie ti aspetta”, dice Harry, toccandogli un gomito e cercando in tutti i modi di nascondere il proprio nervosismo. Se Zayn scoprisse che è terrorizzato – e non per i motivi che pensa lui – non lo lascerebbe mai andare.

L'altro annuisce, poi gli sfiora brevemente la nuca.

Mi raccomando”, dice.

Harry gli sorride per rassicurarlo e gli augura un buon pomeriggio. Zayn sfila una sigaretta dal pacchetto che tiene nel taschino del giubbotto e lo saluta con un cenno della mano, non prima di aver lanciato un ultimo sguardo di avvertimento a Louis.

Zayn non è né il mio body-guard né il mio baby-sitter”, afferma Harry arditamente, subito dopo aver preso posto in macchina. “È il mio migliore amico e vuole solo proteggermi”.

Louis gira la chiave ma si prende il tempo di chiedergli “proteggerti?” prima di fare marcia indietro.

Se non te ne sei accorto sono un bersaglio piuttosto facile”, replica Harry, rifiutandosi di guardare Louis. “Lo so che dovrei cavarmela da solo ma sono quasi sicuro che senza di lui non sarei durato un giorno in questa scuola”.

Louis sbuffa.

Punto primo dovresti cominciare a credere un po' più in te stesso e punto secondo Zayn non deve proteggerti da me, visto che non ho intenzione di farti alcun male. Pensavo fosse ovvio”.

Harry si morde nervosamente le unghie: Louis riporta a galla tutte le sue cattive abitudini.

Pensavo fosse ovvio”, ripete l'altro ragazzo, poggiandogli una mano sulla coscia.

Harry è tentato di aprire lo sportello e lanciarsi fuori dall'auto. Come farà a resistere un pomeriggio intero?

Ok”, mugugna.

Non era mia intenzione tirarti il pallone addosso, ieri”.

Harry vorrebbe dire a Louis di spostare la mano, di guardare la strada, di smettere di parlare, qualunque cosa purché la sua attenzione non sia focalizzata su di lui.

Ok, ho capito”, dice invece.

Louis rimette la mano sul volante e Harry si accorge di aver smesso di respirare per qualche secondo.

Ho notato che hai cambiato lo scotch”, osserva l'altro ragazzo.

Harry si aggiusta istintivamente gli occhiali.

Sì, uhm, ne ho messo uno più resistente”.

Li terrai così davvero, allora?”.

Harry non ha voglia di spiegargli che sua madre non gliene comprerà un nuovo paio fino a che non sarà strettamente necessario.

Sì”.

Louis non fa altre domande e Harry non sa cosa dire per riempire l'imbarazzante silenzio che inevitabilmente li accompagnerà fino a casa. Per fortuna, l'altro ragazzo decide di accendere la radio. Harry cerca di spegnere il cervello, di non pensare al fatto che dovrà passare il resto del pomeriggio in compagnia di qualcuno che lo rende nervoso come nessun altro prima d'ora, ma più si sforza di non pensarci più il suo cervello continua a fornirgli tutti gli scenari più imbarazzanti nei quali potrebbero trovarsi. Harry potrebbe andare in black out e dimenticarsi tutta la matematica che ha imparato fino a oggi, potrebbe impappinarsi durante una spiegazione e confondere ancora di più le idee di Louis. Oppure potrebbe non essere più capace di proferire parola o, ancora, potrebbe rendersi ridicolo di fronte ai suoi genitori. Perché ha accettato? Perché gli è fisicamente impossibile dire di no alla gente?

Harry è talmente perso nelle sue elucubrazioni che non si accorge che Louis ha parcheggiato e spento la radio finché l'altro ragazzo non gli schiocca due dita davanti agli occhi.

Ci sei ancora?”, domanda, divertito.

Sì”, replica Harry. Di questo passo andrà avanti a monosillabi.

Dubito che tu voglia tenere la tua lezione in auto, quindi che ne dici di scendere?”.

Harry si slaccia immediatamente la cintura e si fionda fuori dalla macchina prima ancora che Louis abbia rialzato i finestrini.

Impaziente di iniziare?”, domanda l'altro, chiudendo l'auto con il telecomando e facendogli cenno di proseguire lungo il sentiero che porta a casa sua.

Harry crede di essere la persona più socialmente imbranata sulla faccia della terra. Si sente a suo agio solo quando sta facendo qualcosa che gli riesce veramente – e sono molte le cose che gli riescono, per questo potrebbe dare l'impressione, a volte, di essere sicuro di sé – o quando è in compagnia di persone che conosce come le sue tasche. Le cose e le persone nuove gli mettono ansia, non sa come gestirle ed è costantemente preoccupato di fallire. Il più delle volte fallisce proprio perché ha troppa paura. E in questo momento ha decisamente paura di Louis Tomlinson, della sua sicurezza, del suo sorriso sfacciato, delle sue mani che sembrano sempre trovare la strada per una qualche parte del suo corpo. Ha paura di deludere le sue aspettative, ha paura di incontrare la sua famiglia e fare, come spesso gli succede, la figura del disadattato, ha paura di piacergli – per qualche strano e assurdo motivo – e ha paura che Louis gli piaccia. E quando gli piace qualcuno i suoi livelli di ansia e la sue prospettive di fallire si alzano.

Mia madre e Mark lavorano fino a stasera e le ragazze non torneranno prima di cena”, lo informa Louis. “Quindi saremo solo io e te”.

Questo è perfino peggio di incontrare la sua famiglia. Harry potrebbe svenire, potrebbe morire.

Ok”, biascica, asciugandosi i palmi delle mani suoi pantaloni, approfittando del fatto che Louis sia impegnato a infilare la chiave nella toppa.

Casa di Louis non è ordinata come la sua, ma sa di vissuto e odora di buono. Odora di casa. A sua madre verrebbe un infarto se vedesse i giocattoli che sono sparsi sul tappeto del soggiorno o la tazza di tè sporca sul mobile dell'ingresso. Harry cerca di reprimere un'ondata di panico. Lui non è sua madre. Lui è perfettamente in grado di vedere del disordine e non dare di matto.

Louis si toglie le scarpe e gli intima di fare lo stesso, poi lo guida su per le scale fino a quella che è presumibilmente la porta di camera sua.

Non badare al casino, ok?”.

In camera di Louis sembra che sia esplosa una bomba. Harry potrebbe entrare nel panico sul serio, adesso, perciò si impone di respirare. Non è camera sua, Louis ci vive benissimo e non è morto sepolto né dai vestiti né dalla polvere, checché ne direbbe sua madre.

Sentiti libero di guardarti intorno, mentre io mi cambio”.

Louis vuole cambiarsi mentre lui è dentro la stanza?

Esco un attimo, se vuoi”, balbetta.

Louis si è già abbassato la zip dei pantaloni. Harry arrossisce e si volta dall'altra parte.

Dai un'occhiata ai libri, visto che ti piacciono tanto”, suggerisce l'altro ragazzo, indicando un enorme libreria che Harry non aveva notato perché si trova alle sue spalle.

Il riccio inciampa su un paio di pantofole prima di raggiungerla. Sugli scaffali ci sono libri di tutti i tipi: manuali scolastici, romanzi contemporanei, classici, saggi, raccolte di poesie.

Sono tuoi?”, domanda, stupito. “Sono veri?”.

Louis scoppia a ridere.

No, in realtà sono finti”, afferma. “Sono cavi. Dentro ci ho nascosto la mia invidiabile collezione di film porno”.

Harry commette l'errore di voltarsi proprio nel momento in cui Louis è senza maglietta e quasi soffoca con la sua stessa saliva. Ha già visto Louis a petto nudo prima d'ora – Louis gioca nella squadra di calcio della scuola – ma mai a una distanza così ravvicinata. Harry è commosso dalla poesia dei peli sul petto di Louis e si maledice mentalmente per essere così profondo. Meglio questo che sbavare, comunque.

Stavo scherzando”, dice Louis. “Sei anche tu vittima del pregiudizio che chi gioca a calcio e ha successo a scuola è una specie di illetterato?”.

Harry distoglie lo sguardo.

No, lo so che sei uno che studia, i tuoi voti-”.

I voti non sono tutto”, lo interrompe Louis. “Potrei essere il primo della classe e non aver mai letto un romanzo in vita mia”.

Harry deve ammettere che ha ragione e si sente in colpa per aver giudicato Louis da quel poco che sa di lui.

Per tua informazione, non è che studi poi così tanto”, continua l'altro, infilandosi – grazie a dio - una felpa. “Anche se non si direbbe, in classe sto molto attento e ho un'ottima memoria”.

C'è chi ha tutte le fortune del mondo, pensa Harry.

Questo lo hai letto?”, domanda, prendendo una copia de Il Grande Gatsby e iniziando a sfogliarla. Ci sono un sacco di orecchie e di parti sottolineate a matita.

È uno dei miei libri preferiti”, afferma Louis, sbirciando oltre la sua spalla. Harry non si era accorto che si fosse avvicinato e deve resistere alla tentazione di allontanarsi da lui.

Quindi, l'altra volta, in biblioteca...?”.

Louis gli sfila il libro dalle mani.

Ti stavo prendendo in giro, sì”, ammette. “Studiamo?”.

Harry annuisce e si guarda intorno alla ricerca della scrivania. Se questa non fosse stipata di libri e quaderni potrebbe essere di una qualche utilità. Louis si siede sul letto, con la schiena poggiata al muro, e gli fa segno di accomodarsi accanto a lui. Harry sospira ed estrae il libro di matematica dallo zaino.

A che punto hai cominciato a perderti?”, domanda, sedendosi a debita distanza da Louis. L'altro ragazzo si fa più vicino e Harry non è sicuro che riuscirà a parlare di numeri e problemi con la spalla di Louis premuta contro la sua.

Più o meno dall'inizio dell'anno”, borbotta.

Harry ne avrà di lavoro da fare.

Mi sembra strano visto che l'anno scorso eri così bravo”.

Louis sospira in maniera esagerata.

Che ci vuoi fare? Mi sono fatto distrarre”.

Louis gli da una spallata complice e Harry rischia di cadere dal letto per la sorpresa.

Hai molto da recuperare, sarà meglio che iniziamo”, suggerisce. La matematica è il suo campo, ha dimestichezza con le formule e i calcoli, non gli mettono ansia, non gli fanno battere il cuore o sudare le mani come Louis.

Ai tuoi ordini, Marcel”.

Harry si blocca nell'atto di aprire il libro.

No-, non chiamarmi così”, prega.

Scusami”, dice Louis sinceramente. “Harry”.

Il suo nome sussurrato con dolcezza, come se fosse una specie di segreto, fa correre brividi lungo la schiena di Harry. A un certo punto, tra ammirare Louis da lontano prima e cercare di evitarlo poi, si è preso una vera e propria cotta. Una di quelle toste, pure. Ormai è troppo tardi per negarlo.

Harry si impone di non prestare la minima attenzione all'altro ragazzo e immergersi nella matematica. Certo, è difficile ignorare il respiro di Louis vicino al suo orecchio, il suo calore e il suo odore – delicato ma allo stesso tempo deciso, come Louis stesso – però deve farcela.

È intento a spiegare da una buona mezz'ora ormai – Louis non l'ha interrotto neanche una volta – quando decide che è il momento che Louis provi a fare un esercizio, per verificare se effettivamente ci abbia capito qualcosa.

Prova a risolvere questo”, propone, passando la matita al ragazzo al suo fianco. Louis non dà cenno di averlo sentito. Harry alza lo sguardo e scopre che gli occhi dell'altro ragazzo non sono puntati sul libro come aveva immaginato, ma lo stanno fissando intensamente.

Louis?”, chiama.

Louis gli sorride.

Ciao”, mormora e Harry non ha mai sperimentato un caso di 'farfalle nello stomaco' così grave come in questo momento.

Ehm, l'esercizio”, balbetta.

Hai un modo rilassante di parlare”, dice Louis. “Come una ninna nanna”.

Harry arrossisce.

Vuol dire che ti sto annoiando? Parlo troppo lentamente?”.

Louis ride.

No, assolutamente. Potresti parlare per ore e ascolterei ogni singola parola che esce dalla tua bocca”.

Harry non risponde e gli spinge in mano la matita.

Vediamo quello che hai imparato, allora”, biascica.

Louis distoglie finalmente lo sguardo e Harry può tornare a respirare normalmente. Più o meno.

Dopo una serie di esercizi che Louis riesce a risolvere senza problemi – sarà uno che impara in fretta - Harry propone di passare all'argomento successivo.

Basta studiare!”, esclama Louis, chiudendo il libro. “Facciamo qualcosa”.

Harry lo guarda perplesso.

Tipo?”.

Non lo so, cosa ti piace fare?”.

Harry continuerebbe volentieri a studiare.

Ehm”.

Giochiamo alla Play? Guardiamo un film? Giuro che non ho solo porno”.

Finiscono per giocare a dama. Louis ha ammesso di non capire gli scacchi e si è fatto promettere di farseli spiegare da Harry, un giorno o l'altro.

L'atmosfera è più rilassata perché adesso Louis è seduto a gambe incrociate di fronte a Harry, quindi non c'è possibilità di contatto tra i due e il riccio può concentrarsi senza il timore di balzare in aria al minimo sfioramento.

Ehi!”, urla Louis a un certo punto. “Non è legale quello che hai fatto!”.

Harry cerca di nascondere un sorriso di fronte all'espressione imbronciata e indignata dell'altro ragazzo.

Sì che lo è”, si difende.

Tu bari”, protesta Louis. “Potevi dirmelo che si possono mangiare due pedine alla volta”.

Harry aggrotta la fronte.

Te l'ho spiegato tre volte, Lou”, afferma. “Non è colpa mia se non stai attento”.

Questo gioco è troppo complicato, Haz”, ribatte Louis e lo stomaco di Harry fa una capriola al nuovo diminutivo.

Credevo che ci sapessi giocare”, mormora.

Questa scacchiera - o damiera, come cavolo si chiama – è rimasta sepolta sotto il mio letto per almeno due anni, ergo sono due anni che non gioco. Non puoi biasimarmi se sono un po' arrugginito”.

Harry sorride timidamente.

Tocca a te adesso”.

Louis si morde il labbro inferiore e Harry vorrebbe distogliere lo sguardo ma è più forte di lui.

Mhhhh”.

Louis fa la sua mossa e-

Quella è la mia pedina!”, dichiara Harry.

Louis scoppia a ridere.

Un po' di anarchia non fa mai male”.

Harry crede che le regole esistano per essere rispettate, contrariamente al pensiero comune che vuole che esistano perché vengano infrante. A Louis piace infrangerle e a Harry piace Louis. Questo non porterà a nulla di buono.

Mi sono scocciato”, annuncia l'altro ragazzo, spingendo la damiera di lato. “Sono troppo fuori allenamento”.

Harry osserva con orrore i pezzi della dama sparsi sul letto.

Ti è così difficile ammettere che non sei in grado di giocare?”, domanda, semi-serio.

Louis spalanca la bocca esageratamente.

Come osi insinuare una cosa simile?”.

Prima che Harry si renda conto di quello che sta succedendo, Louis gli è addosso. Harry è costretto a stendersi sulla schiena, mentre Louis gli blocca i polsi all'altezza della testa. Il riccio non è mai stato così vicino ad avere un infarto.

Non tutti possiamo essere dei geni come te”, afferma il ragazzo a cavalcioni su di lui. “La maggior parte di noi ha un cervello normale”.

Harry non ha abbastanza forza, o coraggio, per scrollarsi Louis di dosso.

La maggior parte di voi sa giocare a dama, comunque”, osserva sarcasticamente. Gli rimane solo il sarcasmo come scudo, dopo essere stato più o meno letteralmente messo al tappeto da Louis.

L'altro ragazzo ride, gettando indietro la testa.

Ok, ok, sono una schiappa a dama”, ammette. “È un gioco troppo statico, io sono un tipo dinamico”.

Cadi sempre in piedi”, borbotta Harry.

Louis stringe la presa sui suoi polsi, schiacciandolo ancora di più contro il materasso, e si piega su di lui. Harry non riesce a reggere il blu intenso dei suoi occhi per più di tre secondi. Deve trovare un modo gentile per dirgli di andare via senza tradire la sua ansia e il suo imbarazzo, anche se è quasi sicuro di essersi già tradito. Perché Louis non ha pietà di lui?

Mi hai rapito via l'anima con un potere cui non posso resistere, eppure potei resistere finché non ti vidi”, declama Louis. “E anche dopo averti veduto mi sforzai spesso di ragionare contro le ragioni del mio amore”.

Harry sbatte le palpebre, confuso.

Keats?”, squittisce.

Louis sorride, tronfio.

Dato che pensi che io sia una specie di bifolco volevo sorprenderti con la mia profonda conoscenza della poesia inglese”, spiega. “Coraggio, battimi”.

Louis lascia andare i polsi di Harry e si siede comodamente sulle sue cosce, incrociando le braccia sul petto e guardandolo con aspettativa. Harry non è solito tirarsi indietro di fronte a una sfida, ma il suo cervello per adesso lavora più lentamente. Non è facile pensare quando il ragazzo per il quale hai una cotta è seduto su di te.

Parla piano, se parli d'amore”, mormora.

Louis solleva un sopracciglio.

Shakespeare?”, domanda. “Troppo facile”.

Harry rotea gli occhi. Louis si schiarisce la voce.

Ho visto un angelo, di questo sono sicuro”, inizia. Harry cerca di nuovo di sfuggire al suo sguardo ma Louis gli afferra il mento con due dita e lo costringe a guardarlo. “Mi ha sorriso sulla metro, era con un altro uomo, ma non ci perderò il sonno, perché ho un piano”.

Harry scoppierebbe a ridere se non avesse voglia di essere inghiottito dal letto e sparire per sempre.

James Blunt?”.

Louis annuisce.

Ma non è un poeta!”, protesta Harry.

L'altro ragazzo lo pizzica sul fianco.

Chi sei tu per giudicare chi è un poeta e chi non lo è?”, scherza.

Un ciuffo di capelli di Harry è sfuggito al gel e minaccia di accecarlo. Louis lo rimette al suo posto e sorride compiaciuto. Il viso di Harry è in fiamme.

Ho vinto io”, sussurra Louis, piegandosi in avanti. Harry non trova la voce per ribadire alcunché, con Louis così vicino al suo viso, più vicino di quanto nessuno sia mai stato prima d'ora. Istintivamente chiude gli occhi. Succeda quel che succeda lui non ha la forza di guardarlo in faccia.

Qualcuno sceglie proprio questo momento per suonare alla porta. Louis si raddrizza improvvisamente e Harry è troppo sollevato per camuffare il sospiro di sollievo che gli sfugge.

Devono essere le ragazze”, lo informa Louis, abbandonando la sua posizione sulle cosce di Harry. “Quando i miei non ci sono le riporta a casa la nostra vicina”.

Harry si tira su e si aggiusta i pantaloni spiegazzati.

Sarà meglio che io vada”.

Louis lo blocca mettendogli una mano sulla spalla.

Perché non ti fermi per cena? Ti riaccompagno a casa dopo con la mia macchina”.

Harry è combattuto. Stare con Louis è allo stesso tempo un piacere e una tortura. O forse una piacevole tortura.

Per favore?”, prega l'altro ragazzo.

Ok”, cede Harry. Se Louis ci tiene tanto ad averlo tra i piedi forse non ha smesso di piacergli. Prima stava per baciarlo o Harry ha le visioni?

Devi sapere però che non so cucinare. Ordineremo qualcosa”.

Potrei cucinare io”, propone Harry, prima che possa ripensarci. “Me la cavo piuttosto bene ai fornelli. Ehm, se non ti dispiace”.

Louis emette un fischio.

Cazzo, Harry, sai fare proprio tutto tu”.

Harry arrossisce all'istante. Cosa succederebbe se la cena gli venisse fuori uno schifo? Ma non può più tirarsi indietro, adesso.

Il campanello suona di nuovo. Louis lo afferra per un polso.

Vieni, ti presento le mie piccole pesti”.

Harry ha paura dei bambini quasi più di quanta ne abbia dei suoi coetanei. I bambini sono sempre onesti e sinceri, a differenza della maggior parte degli adolescenti, e lui non sa come gestirli. Però, per qualche motivo, i bambini sembrano adorarlo. Forse perché lo trovano buffo, oppure perché tendono a considerarlo uno di loro. Harry non sa se sentirsi lusingato o offeso.

Louis ha quattro sorelle, vivaci e rumorose come lui.

Loro sono Lottie, Fizzy, Daisy e Phoebe”, dice Louis, dopo averle aiutate a liberarsi dei cappotti ed essersi accertato che si siano tolte le scarpe. “Ragazze, lui è Harry”.

Harry le saluta con un cenno della mano.

Non preoccuparti se all'inizio non riesci a distinguere Daisy da Phoebe, anche io ogni tanto le confondo”, scherza.

Harry pensa che avrà problemi a distinguere anche Lottie e Fizzy, tanto si somigliano.

Come è andata oggi a scuola?”, domanda Louis in generale.

Molly ha ucciso Toby”, risponde Fizzy (o è Lottie?).

Louis si irrigidisce.

Molly ha ucciso chi?”.

Il criceto di classe”, spiega la ragazzina. “Questa settimana occava a lei tenerlo e si è dimenticata di mettergli l'acqua”.

Louis tira un sospiro di sollievo.

Oddio, giuro che stavo per chiamare mamma e dirle di iscrivervi a un'altra scuola, una dove non venissero perpetrati brutali omicidi da parte di bambini satanici”.

Harry scoppia a ridere.

Che vuol dire satanici?”, domanda Daisy (o Phoebe?).

Niente, piccola, te lo spiegherò quando sarai più grande”.

Lo abbiamo seppellito in cortile”, continua Fizzy - Harry è quasi sicuro che sia lei – con un tono piuttosto allegro per una che ha assistito a un funerale. “Molly non la smetteva di piangere”.

Sensi di colpa”, osserva Louis. “Lottie, è successo qualcosa degno di nota nella tua classe oggi? Omicidi? Rapimenti alieni?”.

Lottie scrolla le spalle, senza distogliere lo sguardo dal suo cellulare.

Matt si è rotto il polso”.

Louis aggrotta la fronte.

Sto cominciando a pensare che sarebbe meglio educarvi a casa. La scuola non è più un posto sicuro”.

Perché hai dello scotch sugli occhiali?”, domanda Fizzy a Harry.

È l'ultima tendenza in fatto di occhiali”, taglia corto Louis.

Harry ridacchia.

O tuo fratello ha una pessima mira”, afferma.

Louis tossicchia.

Dovresti vederlo quando gioca a freccette”, interviene Lottie.

Grazie, Lottie”, replica Louis. “Adesso tu e Fizzy andate di sopra a fare i compiti mentre io e Harry prepariamo la cena. Daisy e Phoebe, voi potete giocare in soggiorno. Niente TV senza di me, mi raccomando”.

Ceni con noi?”, chiede Fizzy.

Harry annuisce.

Cucina lui”, le informa Louis. “Se vi avvelena andremo tutti a trovare mamma in ospedale”.

Harry gli dà una gomitata e Louis ricambia con un pizzicotto. Sono passi da gigante sul piano del contatto fisico. Dopotutto Louis è rimasto appollaiato su di lui per un quarto d'ora buono e Harry è riuscito a sopravvivere.

Fizzy, non ti venga in mente di giocare alla mia Play Station invece di studiare sennò ti taglio le mani. Lottie, metti via quel cellulare altrimenti è la volta buona che te lo scarico giù per il cesso”.

Lottie sospira ma posa il cellulare in tasca, Fizzy mette il broncio ma è la prima a salire le scale con lo zaino in spalla. Louis sa farsi ascoltare.

Devo avvertire mia madre che mangio qui”, dice Harry.

Ok, io comincio a ispezionare il frigo”.

Cinque minuti dopo Harry raggiunge Louis in cucina.

Se sai cucinare la pasta giuro che ti sposo”, dice questi, stringendo in mano un pacco di spaghetti.

Potrei preparare una carbonara”, propone Harry.

Louis si inginocchia ai suoi piedi.

Harry Marcel Styles, vuoi farmi l'onore di diventare mio marito?”.

Harry si mette una mano davanti alla bocca per coprire le risatine imbarazzate che minacciano di sfuggirgli.

No, ma vorrei che mi trovassi delle uova e della pancetta”, risponde. “E il mio secondo nome è Edward, non Marcel”.

Louis si rimette in piedi e gli porge una mano.

William”.

Harry sbatte un paio di volte le palpebre prima di afferrarla.

Adesso che abbiamo imparato i nostri rispettivi secondi nomi, possiamo cucinare?”, domanda Louis. “O meglio, puoi?”.

Sai almeno sbattere le uova?”.

Louis annuisce.

Sì, sono un professionista nello sbattere le uova”, ribatte. “Dovresti assaggiare il mio eggnog qualche volta”.

Penso che ne farò a meno se non voglio essere io quello a finire in ospedale”.

Louis sbuffa.

Non eri così sarcastico quando ti ho conosciuto”.

Harry ride.

Sarà la tua cattiva influenza”, risponde, anche se è sicuro di essere sempre stato sarcastico.

Stare con Louis è un po' più facile adesso. Harry si sente più a suo agio. Il cuore gli batte all'impazzata quando l'altro si avvicina troppo e la bocca gli si asciuga ogni volta che si prende il lusso di guardarlo mentre Louis è distratto, però adesso si sente meno impacciato e non rischia di svenire a ogni suo battito di ciglia.

P-posso togliermi il gilet?”, chiede dopo un po'. Non vuole rischiare di sciogliersi per il caldo mentre cucina.

Non ho nulla in contrario”.

Louis lo osserva per tutto il tempo mentre si libera del gilet rimanendo in camicia.

Metti questo”, ordina, passandogli un grembiule.

Harry è intento a friggere la pancetta quando Louis fa capolino oltre la sua spalla. Ci manca poco che il riccio cada con la faccia nell'olio.

Ho finito con le uova”, annuncia l'altro ragazzo, posandogli una mano sul fianco.

Bene. Ehm, adesso metti a bollire l'acqua per la pasta”, balbetta.

Ok, ma non chiedermi di fare qualcosa di più difficile perché potrei incendiare la cucina”, replica Louis. “Una volta ho dato fuoco a una padella e non oso immaginare dove sarei adesso se non ci fosse stato Liam a salvarmi”.

Harry ride. Louis gli strizza il fianco prima di cominciare a cercare una pentola adatta.

Torno tra un attimo. Vado a controllare che le gemelle non abbiano messo sottosopra il soggiorno”, dice quando ha finito. “O peggio, acceso la TV senza la mia supervisione”.

Quando Louis ritorna, qualche minuto dopo, porta in braccio le sue sorelle più piccole. Entrambe hanno in mano un foglio e dei pastelli a cera.

Fate vedere a Harry quante siete brave a disegnare”, dice, depositando Daisy e Phoebe su due sedie libere, baciandole poi sulla testa. Harry mostra loro i pollici in su e le bambine ricambiano sorridendo.

L'acqua bolle”, afferma Harry. “Butta la pasta”.

Louis lo guarda impassibile.

Metti la pasta dentro l'acqua, per favore”, si corregge Harry. “L'ho già pesata”.

Louis prende il fascio di spaghetti che Harry ha pesato e si avvicina alla pentola. La osserva per qualche secondo con sguardo diffidente e poi – tenendo il corpo a debita distanza dalla pentola bollente – ci versa gli spaghetti.

Girali”, ordina Harry. Louis gli lancia un'occhiataccia. “Non rischi di prendere fuoco se giri la pasta”, lo rassicura, passandogli una forchetta.

Mentre aspetta che la pasta sia cotta, Harry si siede al tavolo con Daisy e Phoebe, facendo loro domande sui disegni e dispensando complimenti. Gli sembrano le cose giuste da fare, anche se ha il costante timore di sbagliare qualcosa.

A un certo punto, quella che dovrebbe essere Daisy gli chiede di provare gli occhiali. Harry non è in grado di dire di no a un adulto, figuriamoci a un bambino, perciò acconsente. La piccola indossa gli occhiali con una certa difficoltà, visto che, se su di Harry sembrano grandi, su di lei sono enormi.

Come sto?”, domanda, tenendoseli sul naso con entrambe le mani.

Ce ne vorrebbero un paio della tua misura”, replica Harry, sorridendo.

Daisy, restituisci gli occhiali a Harry”, interviene Louis, che sta lavando le stoviglie che l'altro ha utilizzato per cucinare. “Non sono un giocattolo, gli servono per vedere meglio”.

Come al nonno?”, si inserisce Phoebe.

Harry scoppia a ridere.

Più o meno”, spiega.

Anche tu hai la dentiera?”, domanda Daisy, restituendogli gli occhiali.

Oh mio dio, D, non puoi chiedere alla gente se porta la dentiera!”, esclama Louis, coprendosi il viso con una mano.

Harry ride di nuovo.

No, non porto la dentiera. Guarda, sono veri”, dice, scoprendo i denti e facendo finta di tirarseli via con le mani. Daisy allunga una mano per toccarli ma Louis la intercetta giusto in tempo.

Andate a lavarvi le mani e chiamate Fizz e Lottie che è quasi pronto”, ordina.

Le due bambine si alzano da tavola e sgambettano nell'altra stanza.

La carbonara non sarà troppo pesante per loro?”, domanda Harry.

Macché, hanno lo stomaco d'acciaio quelle due”.

Harry ride e si aggiusta gli occhiali sul naso. Louis prende uno spaghetto dalla pentola con la forchetta, lo afferra con due dita e lo avvicina alla sua faccia.

Apri”, dice, stringendogli il mento.

Harry apre la bocca. Louis soffia un secondo sullo spaghetto e glielo infila in bocca. Harry mastica piano mentre Louis aspetta il responso.

Cotta”, dichiara.

Louis gli strizza una guancia.

Bene, tu asciuga la pasta mentre io apparecchio la tavola”.

Harry scoppia a ridere.

Si dice scolare non asciugare”.

Louis scrolla le spalle.

Quello che è”.

Quando Harry ha finito di condire la pasta le sorelle di Louis sono già tutte a tavola.

Lottie, cosa ti ho detto prima a proposito del cellulare?”.

Oddio, Lou, ti rendi conto che non sei la mamma?”, si lamenta lei continuando ad armeggiare col telefono.

E tu ti rendi conto che abbiamo un ospite?”.

Lottie si gira a guardare Harry. Il riccio vorrebbe sorriderle per assicurarle che non ha problemi, ma così facendo metterebbe in discussione l'autorità di Louis. Si sente in trappola.

Scusami”, mugugna Lottie. Harry fa spallucce.

Tieni”, dice Louis, passandogli il primo piatto da riempire.

Harry ha appena finito di servire tutti e si sta lavando le mani, quando Louis gli si avvicina, si mette sulle punte dei piedi e gli stampa un bacio sulla guancia. Harry è troppo shockato per reagire.

Me l'ha detto il grembiule”, afferma l'altro ragazzo a mo' di spiegazione.

Harry si sfila il grembiule e vi scopre impressa la scritta Kiss The Cook.

E se il grembiule ti avesse detto Kill The Cook?”, scherza, cercando di resistere alla tentazione di toccarsi la guancia nel punto dove Louis ha poggiato le sue labbra. Si sente ancora pizzicare il viso.

Non avrei avuto altra scelta se non quella di ucciderti”, afferma l'altro ragazzo. “Non davanti alle bambine però, tranquillo”.

Louis si siede a capotavola, indicando a Harry di prendere posto al suo fianco.

Devi fare una preghiera prima di iniziare?”, domanda.

Harry aggrotta la fronte.

No?”.

Ok, perfetto, buona cena!”, esclama Louis, girando una manciata di spaghetti attorno alla forchetta e infilandoseli in bocca con un rapido movimento della mano.

Harry ha lo stomaco chiuso perché ha paura di aver combinato un disastro, sebbene la carbonara sia uno di quei piatti che saprebbe cucinare a occhi chiusi.

Caz-spiterina!”, esclama Louis. “Haz, questa pasta è-”.

Harry inghiotte il groppo che ha in gola.

È...?”.

Non mi viene altro termine in mente se non-”, Louis si interrompe di nuovo. “Lottie tappa le orecchie a Fizzy, Fizzy tu tappale a Daisy, Daisy tu tappale e Phoebe e, per favore, Harry, tu tappale a Lottie”.

Dopo aver messo su questa specie di coreografia – alla quale stranamente le sue sorelle partecipano volentieri – Louis prosegue.

Dicevo, questa pasta è pornografica”.

Harry arrossisce. Nessuno aveva mai chiamato pornografica la sua carbonara, considerato che prima d'ora l'ha preparata solo ai suoi genitori e a sua sorella.

Possiamo smetterla? Mi fanno male le braccia”, si lamenta Lottie.

Louis annuisce. Lottie lascia andare la testa di sua sorella e le altre la imitano.

Che vuol dire pronografica?”, domanda Daisy.

Fizzy, ti avevo chiesto di fare una cosa”, borbotta Louis.

Fizzy abbassa la testa sul piatto e Harry le dà un colpetto col piede da sotto il tavolo. La ragazzina solleva lo sguardo e lui le sorride.

Harry, mangia che si fredda”, gli intima Louis.

Ti piace veramente?”, domanda il riccio con titubanza.

Harry, è la cosa più buona che abbia mai mangiato al di fuori di un ristorante”, dice Louis con enfasi. “E sono sicuro che piaccia anche a questi mostricciatoli qui. Ragazze, cosa ve ne pare della carbonara di Hazza?”.

Lottie mostra il pollice in su, troppo impegnata a masticare per parlare, Fizzy fa un eloquente verso di apprezzamento, Phoebe si lecca le labbra prima di rispondere “è deliziosa” e Daisy replica “buoniiiiiissima”.

Harry china leggermente il capo e sorride.

Grazie”, sussurra, prima di decidersi finalmente a mangiare.

Lou, Harry ha le pozzette!”, esclama Daisy.

Louis rimane un attimo interdetto.

I buchi. Qui”, spiega Daisy, toccandosi la guancia con la forchetta.

Tesoro, quelle si chiamano fossette”, la corregge suo fratello.

Fossette”, ripete Daisy tra sè e sè.

Sì, ce le ha”, continua Louis. “E sono parecchio adorabili. Lo invidio da morire”.

Harry diventa paonazzo.

Non sono niente di che”, balbetta.

Dici così solo perché ce le hai. C'è chi ha tutte le fortune del mondo”.

Già”, mormora Harry.

A cena ultimata Louis impone alle sue sorelle di aiutarlo a sparecchiare.

Posso tornare di sopra a studiare?”, domanda Lottie quando ha finito, con un piede già fuori dalla stanza.

Studiare, sì”, le fa eco Louis.

La ragazzina alza gli occhi al cielo e, dopo aver salutato Harry e averlo ringraziato per la cena, si fionda su per le scale.

Io posso giocare alla Play? Posso posso posso?”, implora Fizzy, saltellando attorno al fratello.

Solo se hai finito i compiti e solo se non cancelli le mie partite precedenti”, concede Louis.

Oook”.

Fizzy sorride al fratello poi, cogliendolo di sorpresa, avvolge le braccia attorno alla vita di Harry e affonda la testa nella sua pancia.

Torna presto a trovarci, H”.

D'accordo”, afferma lui, scompigliandole i capelli.

E con torna presto a trovarci Fizzy intende torna presto a cucinare per noi che mio fratello è un incapace”, precisa Louis.

Fizzy gli fa la linguaccia e Harry scoppia a ridere.

Piccole, volete guardare un cartone animato?”, domanda Louis alle gemelle.

Sììì!”, esclama Daisy.

Ok. Harry, vado un attimo di là a scegliere un DVD da far guardare alle gemelle”.

Harry decide di lavare i piatti per occupare il tempo. È intento a insaponare le posate quando sente Louis nell'altra stanza esclamare “il Re Leone 2 è un eresia!” e Daisy replicare “che significa resia?”.

Scusami se ti ho fatto aspettare, le gemelle non sapevano decidersi”, afferma Louis qualche minuto dopo, di nuovo in cucina. “Che diavolo stai facendo?”.

Harry gli sventola in faccia una mano inguantata.

I piatti..?”.

Luois scuote il capo, contrariato.

Lo vedo, era una domanda retorica”, borbotta, prima di chiudere l'acqua del rubinetto. “Non tocca a te fare i piatti visto che hai già cucinato. Ci penserò io più tardi”.

Harry cerca di protestare ma Louis gli mette un indice davanti alla bocca.

Shhh, non si discute”, lo zittisce. “Ti va del vino?”.

Harry si gratta il capo in un gesto che palesa tutta la sua indecisione e si ricorda troppo tardi di avere i guanti e che i guanti sono bagnati. Era riuscito a non rendersi completamente ridicolo tutto il pomeriggio, ma evidentemente adesso ha esaurito la sua scorta di figaggine della giornata.

Sei astemio?”, chiede Louis quando non riceve alcuna risposta.

Harry non è tecnicamente astemio, si astiene solo dal bere, tutto qui. Come spiegarlo a Louis senza fare la figura di quello che non ha mai bevuto? Perché lui ha bevuto. Non si è mai ubriacato, d'accordo, però ha ingerito dell'alcool nella sua vita. Solo che non sente la necessità di riprovare questa esperienza. Tuttavia, dopo qualche secondo di riflessione, decide che un bicchiere di vino a stomaco pieno non può fargli poi così male.

No, accetto volentieri il vino”.

Ti piace il bianco?”.

Harry annuisce automaticamente. Bianco o rosso, che differenza può fare?

Louis versa il vino in due bicchieri di vetro e fa cenno a Harry di sedersi.

Lo avrei messo in tavola ma c'erano le bambine”, spiega, passandogli un bicchiere.

Harry lo ringrazia e assaggia subito il vino. Aspro, frizzante, forte. Solo in un secondo momento gli viene in mente che forse Louis avrebbe voluto fare una specie di brindisi.

Che te ne pare?”, lo interroga l'altro ragazzo.

Harry si lecca le labbra.

Ehm, non sono un intenditore, ma mi sembra buono”.

Neanche io sono un intenditore, se ti può consolare. Ho preso una bottiglia a caso”.

Harry continua a sorseggiare il suo vino. Si sente già accaldato, ma probabilmente questo è dovuto al fatto che Louis non gli ha staccato gli occhi di dosso per tutto il tempo.

I tuoi sanno che...bevi?”, domanda.

Louis prende un sorso di vino, continuando a fissarlo.

Non sono un alcolizzato, non ho bisogno di nascondergli niente”.

Harry arrossisce.

Ok, scusa”.

Louis gli dedica un sorriso gentile.

No, scusami tu, non intendevo essere brusco”.

Harry affonda il naso nel bicchiere.

Ti riaccompagno a casa quando torna mia madre. Non dovrebbe volerci molto”, lo informa Louis.

Le tue sorelle mi piacciono”, dice Harry. Il vino sta contribuendo a eliminare dal suo corpo ogni residuo di ansia. Potrebbe parlare a ruota libera. Potrebbe lasciarsi toccare da Louis. Vorrebbe tanto che Louis lo toccasse.

Più di quanto ti piaccia io?”, domanda l'altro ragazzo, fallendo nel tentativo di mettergli il broncio.

Harry ride.

Chi ti dice che tu mi piaccia?”.

Per un attimo Louis sembra realmente colpito dalla frase di Harry, ma si ricompone in fretta.

Ti piacerò, dammi tempo”.

Il riccio scuote il capo e beve l'ultimo sorso rimasto sul fondo del bicchiere. A quanto pare Louis è del tutto ignaro della cotta che Harry ha per lui. Oppure fa solo finta?

Ne vuoi ancora?”, offre il padrone di casa.

Una strano formicolio scorre nelle vene di Harry. Accetta dell'altro vino perché non vuole che smetta.

Ti va di vedere Le Follie dell'Imperatore con le gemelle?”, propone Louis.

Certo”.

Harry farebbe qualunque cosa che l'altro ragazzo gli proponga, in questo momento. Il fatto che Le Follie dell'Imperatore sia uno dei suoi cartoni animati preferiti è una fortunata coincidenza.

Finisci il vino e andiamo di là”.

Il vino è fresco e gli pizzica la lingua in maniera piacevole, perciò Harry non ha nessun problema a berlo tutto in un lungo sorso.

Vacci piano, Haz, non vorrei riconsegnarti a tua madre sbronzo!”, esclama Louis.

Harry si asciuga la bocca col dorso della mano.

Andiamo”, dice, mettendosi in piedi. Gli gira la testa, ma non è una sensazione spiacevole. Si sente avvolto da una nebbia che rende i suoi movimenti fluidi e gli fa da scudo contro le ansie. Chi l'avrebbe mai detto che per la prima volta si sarebbe ubriacato a casa di Louis Tomlinson? Zayn non lo dovrà mai sapere.

Louis gli avvolge un braccio attorno alla vita. Se fosse lucido il primo istinto di Harry sarebbe quello di scansarsi, invece si lascia andare contro il corpo dell'altro ragazzo. Vorrebbe di più, di più, di più...

Louis lo guida in soggiorno – dove le gemelle sono sedute sul tappeto e fissano lo schermo della TV senza fiatare – e lo fa sedere sul divano.

Harry si ritrova a trattenere il fiato nell'attesa che Louis gli sieda vicino. L'altro ragazzo si lascia cadere accanto a lui e poggia un braccio dietro alla sua testa.

Dimmi la verità”, sussurra Louis sporgendosi verso di lui, “non pensi che Kuzco e Pacha formino una bella coppia?”.

Harry scoppia a ridere, seguito a ruota da Louis. Daisy li ammonisce con uno “shhh” e Harry si trattiene dal rispondere per evitare di incorrere nell'ira della bambina.

Il corpo di Louis emana calore e odora di qualcosa che Harry non riesce a definire ma che gli fa venire voglia di poggiare la testa sul suo petto e respirarlo a pieni polmoni. Harry non ha mai sentito così intensamente il bisogno di stringersi a qualcuno, perché non è mai stato a suo agio così vicino a qualcuno prima d'ora. Probabilmente è il vino, probabilmente domani, quando sarà sobrio, Louis gli farà paura come e più di prima, perciò vuole godersi questo momento. Spinge indietro la testa fino a incontrare la mano di Louis. Questi sembra subito afferrare le sue intenzioni, perciò comincia ad accarezzargli la nuca e passare le dita tra i capelli che sono finalmente sfuggiti al gel dopo essere rimasti in trappola una giornata intera.

Mi ricordi un gatto”, sussurra Louis, solleticando la guancia di Harry col fiato che sa di vino. “Sei schivo e diffidente e non abbassi mai la guardia, ma adesso che ti ho dimostrato che sono tuo amico accetti le mie le coccole”.

Harry fa le fusa. O quasi.

Ma i gatti si stancano presto delle coccole e quando meno te lo aspetti ti graffiano”, continua Louis. “Mi graffierai, Haz?”.

Harry scuote il capo.

Neanche se, per esempio, facessi questo?”, domanda l'altro ragazzo, prima di poggiare le labbra sulla sua guancia. Non è un bacio, Louis si limita a sfiorare delicatamente il suo viso con le labbra.

Il battito del cuore di Harry accelera esponenzialmente. Ha sempre più caldo ed è sempre più confuso. Si ritrova a sperimentare due desideri contrastanti: il desiderio che Louis la smetta di provocarlo e lo baci sul serio, e il desiderio di allontanarlo, alzarsi dal divano e ricostruire mattone dopo mattone quel muro che lo ha sempre protetto dal resto del mondo e del quale adesso ha tanto bisogno per proteggersi da Louis, da ciò che Louis vuole da lui ma soprattutto da ciò che lui vuole da Louis. Harry capisce che non sempre quello che desidera corrisponde a ciò di cui ha veramente bisogno.

Sarà meglio che faccia un passo indietro prima che mi ritrovi le tue unghie conficcate nella carne. Metaforicamente parlando, spero”, afferma Louis, allontanandosi e lasciando a Harry spazio per respirare e pensare.

È frustrante volere e non volere allo stesso tempo. Harry aveva sperato che il vino fosse riuscito a confondere questa linea sottile, invece la parte razionale – o irrazionale? - di lui è dura a morire.

Qualche minuto dopo la porta di casa si apre.

Sono tornati mamma e Mark”, annuncia Louis a beneficio di Daisy e Phoebe che però continuano a guardare la TV.

Harry teme questo momento da quando è arrivato a casa di Louis. Adesso non solo dovrà i conoscere i suoi genitori ma dovrà conoscerli mentre è ubriaco. O brillo, o qualunque altra cosa sia.

Non mi aspetto che stendiate il tappeto rosso per me, ma almeno salutarmi!”, esclama la mamma di Louis, in piedi sotto la cornice della porta, con le mani suoi fianchi.

Louis dà una pacca sul ginocchio a Harry per intimargli di alzarsi.

Ciao ma', sono con un amico”.

Harry si mette in piedi e inghiotte a fatica il groppo che ha in gola.

Salve, sono Harry”, dice, porgendo un mano alla donna.

La donna gli sorride e gli stringe la mano.

Io sono Jay, piacere di conoscerti”.

Harry sa cucinare meglio di te”, afferma Louis con un ghigno.

Non è vero”, borbotta Harry.

Jay sembra prenderla bene, infatti continua a sorridere.

Hai cucinato tu?”.

Harry annuisce.

Louis ha sempre detto che sono la cuoca migliore del mondo, ma a quanto pare adesso ho un rivale”

Il riccio si sforza di sorridere. Non vede l'ora che questa conversazione finisca. Non gli piace essere al centro dell'attenzione, checché ne dicano i suoi compagni di classe. A lui piace eccellere non per essere lodato, ma perché ogni successo ottenuto è una vittoria su stesso.

Il coprifuoco di Harry sta scadendo, devo riaccompagnarlo a casa”, dice Louis, poggiandogli una mano sulla spalla. “Ma non credere che ti libererai di lui e del suo talento culinario tanto facilmente, è il mio nuovo compagno di studi”.

Ci vediamo presto, allora”, dice la donna. “Spero di assaggiare uno dei tuoi piatti, un giorno”.

Harry saluta le gemelle – che gli prestano poca attenzione, essendo troppo assorbite dal cartone animato - e ha un – per fortuna - breve incontro con Mark prima di recuperare il suo zaino di sopra e le sue scarpe all'ingresso.

In macchina Louis non accende la radio. Harry si tiene occupato giocando al cellulare. Se per quasi tutta la sera si è sentito a suo agio, dopo quello che è successo sul divano e adesso che l'effetto del vino sta scemando, l'atmosfera è di nuovo tesa. Lui è teso. Probabilmente Louis è rilassatissimo. Non è colpa sua se Harry è fatto così, se è complicato da trattare, se è difficile da avvicinare. Finirà che Louis si stancherà di lui e smetterà di provare a prenderlo dal verso giusto.

Spero che tu abbia passato una bella giornata”, dice l'altro ragazzo, stringendo nervosamente il volante. Ok, forse Harry non è l'unico a essere agitato e insicuro.

Sì, ho passato una bella giornata”, replica ed è la verità. Stare con Louis lo rende sì nervoso, come se dovesse avere un colpo da un momento all'altro, ma è un piacere passare del tempo assieme a lui, un onore. Mai avrebbe immaginato che l'altro ragazzo potesse essere interessato a lui, mai avrebbe pensato di poter essere interessante per uno come Louis. Ha scoperto che loro due sono compatibili e se solo Harry non fosse un adolescente con problemi relazionali il loro rapporto potrebbe decollare, invece che sfracellarsi come lui teme.

Non darai le dimissioni dal tuo ruolo di mio insegnante personale, vero?”.

Harry ride, un po' più calmo di quando è entrato in macchina, rassicurato in qualche modo dalle insicurezze di Louis.

No, ma mi aspetto di essere pagato per le mie prossime prestazioni culinarie”, scherza.

Hai avuto la tua ricompensa scalfendo l'orgoglio di mia madre, Haz. Non essere troppo avido”.

I due impiegano il resto del viaggio a discutere modalità di pagamento alternative. Louis ha un senso dell'umorismo che si adatta a quello di Harry ed è facile scherzare con lui. Harry deve solo evitare di pensare a quanto l'altro sia bello, a quanto sia espansivo, a quanto sia vicino, per non andare di nuovo in corto circuito.

Ci vediamo a scuola”, lo saluta Louis, fermandosi davanti casa sua. “Non fare finta di non conoscermi, mi raccomando”.

Solo se la smetti di tirarmi addosso palline di carta durante le lezioni”.

Affare fatto”.

NOTE:

I versi che Louis declama a un certo punto appartengono a una lettera d'amore scritta da Keats alla sua amata, Fanny, quella con le famose parole "I cannot exist without you".  Harry cita invece un verso di Shakespeare tratto dalla commedia Much Ado About Nothing. Poi Louis conclude con una frase da "You're beautiful" di James Blunt.

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Capitolo 4
*** Wonderwall ***


marcel

Because maybe

You're gonna be the one that saves me

And after all

You're my wonderwall”

(Wonderwall- Oasis)

Harry va a casa di Louis come minimo due volte a settimana adesso. Non si è più fermato a cena perché sua madre gli ha fatto storie dopo la prima volta, però ormai è abituato a trascorrere parecchie ore in presenza dell'altro ragazzo (e delle sue sorelle, delle quali adesso non ha più paura). Louis sembra aver recepito il messaggio che Harry non è un grande fan del contatto fisico, perciò fa lo sforzo di trattenersi. Certo, le loro spalle si toccano costantemente quando studiano sul letto e a Louis deve piacere veramente tanto infilare le dita nelle fossette di Harry, di tanto in tanto, però non è niente che Harry non possa gestire. Ci sono volte in cui Louis fa una qualche battuta particolarmente ardita che fa infiammare il volto dell'altro ragazzo, però il resto delle loro conversazioni scorre su binari sui quali è difficile che lui deragli. I loro cervelli pensano quasi all'unisono e Harry crede sia un vero peccato che loro due non si siano conosciuti prima. 

La maggior parte del tempo studiano matematica – Louis sembra aver fatto qualche passo indietro rispetto alla prima lezione, dimostrandosi un po' meno recettivo, però a Harry piace spiegargli le cose che non capisce, fondamentalmente perché adora l'espressione confusa sul suo volto – però quando si stancano, o meglio, quando Louis si stanca, giocano alla Play Station, guardano un film o trascorrono del tempo con le bambine, fino a quando non è ora che Harry prenda l'autobus o che Louis gli dia un passaggio a casa.

Ogni giorno che passa, Harry è sempre più infatuato di Louis. Gli piace imparare sempre cose nuove su di lui, scoprire che hanno interessi in comune o abitudini simili. Anche Louis ama Harry Potter, ha una passione più o meno segreta per le commedie romantiche, colleziona bastoncini di gelato coi quali vorrebbe costruire un castello di Hogwarts che occupi un'intera parete, è un grande fan del Manchester United del quale possiede tutto il merchandising possibile e immaginabile e non porta mai i calzini tranne quando gioca a calcio. Gli piace parlare – anche se tre quarti del tempo dice idiozie – ma è anche un ottimo ascoltatore e non interrompe mai Harry anche se parla lentamente facendo delle pause che di solito gli altri trovano snervanti. Louis pensa che Harry sia divertente, ride a ogni sua battuta e lo incoraggia a raccontare aneddoti buffi della sua vita che Harry si vergognerebbe a raccontare a chiunque altro.

Sono amici, adesso, anche se a lezione non siedono mai vicini e a mensa continuano a mangiare con le stesse persone di sempre, però non si ignorano, parlano spesso nei corridoi, si incontrano ogni tanto in cortile e Harry a volte segue i suoi allenamenti, quando ha tempo. E non solo perché Louis è una visione con la divisa della squadra di calcio o perché quando i muscoli delle sue cosce si flettono Harry si sente ogni volta sempre più vicino al Paradiso. Louis è un leader naturale e non si ferma un attimo sul campo, per questo è un piacere guardarlo giocare e il fatto che i pantaloncini da calcio mettano ancora meglio in evidenza il suo sedere è un gradito effetto collaterale.

Harry vorrebbe fare qualcosa o, in alternativa, vorrebbe che Louis facesse qualcosa, perché è evidente che si piacciano. L'altro ragazzo spesso si ferma a guardarlo con uno sguardo carico di ammirazione o affetto o un qualche sentimento che fa avviluppare le viscere di Harry e gli fa venire voglia di baciarlo e insieme di trasferirsi in un altro continente, oppure lo riempie di complimenti per il suo talento per la matematica, per la sua abilità con le parole, per i suoi occhi o le sue mani, una volta perfino per la forma delle sue sopracciglia. Se questo non è un chiaro segno che Louis è interessato cosa altro può essere?

Ma è solo colpa di Harry se nessuno dei due fa niente. Lui neanche in un milione di anni si sognerebbe di fare il primo passo e Louis probabilmente ha paura che facendo una qualunque mossa rischia di far fuggire Harry.

Se la vita fosse una partita a scacchi Harry probabilmente saprebbe come uscire da questa impasse. Però la vita è, beh, la vita e lui forse non ha mai capito le regole per giocarla.

*

Ti rendi conto che questa situazione è ridicola?”, domanda Perrie.

Stanno pranzando all'aperto, sotto il famoso albero – che Zayn ha voluto per forza marchiare coi loro nomi – e Harry non ha idea di che cosa stia parlando la sua amica.

Quale situazione?”, ribatte, dopo aver masticato e deglutito la sua insalata.

Quella tra te e Louis”.

Zayn sbuffa.

Ancora con questa storia? Te ne viene in tasca qualcosa, per caso, se loro due si mettono assieme?”.

Zayn si fida un po' di più di Louis, adesso, ma a quanto pare non riesce proprio a farselo piacere.

Non devo mettermi assieme a nessuno io”, borbotta Harry.

Perrie lo ignora.

Sei geloso”, dice, punzecchiando il suo fidanzato con la forchetta. “Oh mio dio, sei geloso ed è una cosa tenerissima”, squittisce.

Zayn le rivolge uno sguardo a dir poco omicida.

Ti conviene rimangiarti quello che hai detto”, minaccia.

Perrie non si fa intimidire.

Non ti preoccupare, è normale”, spiega. “Harry non ha avuto occhi per nessun altro se non per te in questi anni, pensando che tu fossi la creatura più figa che abbia mai calpestato il suolo terrestre, e adesso è dura per te ammettere che gli piace qualcun altro”.

Harry vorrebbe spaccarle il contenitore dell'insalata in testa. Sì, è vero, c'è stato un periodo in cui ha avuto una piccola cotta per Zayn, ma questo è successo anni fa, prima ancora che Zayn e Perrie si conoscessero. Zayn è attraente e tutto quanto ma è il suo migliore amico, che diamine.

Tu sei pazza”, dicono Harry e Zayn all'unisono.

Ok, magari ho un tantino esagerato, però non puoi negare che sei geloso”, insiste la ragazza.

Zayn prende la sigaretta che ha dietro l'orecchio e se la mette in bocca. Non può fumare all'interno del perimetro scolastico – fatta eccezione per il cortile – quindi deve essere parecchio frustrante per lui non poter accendere la sigaretta in questo momento.

Quella che tu scambi per gelosia è semplice apprensione, mia cara”, afferma.

Oh, ma piantala, non sei mica sua madre!”.

Zayn è parecchio suscettibile quando si tratta del suo ruolo di protettore di Harry. Difenderlo dagli altri è stata la sua missione in questi anni. Harry stesso deve ammettere che è ora che ci dia un taglio. Come dice Louis, deve imparare a credere in se stesso e a cavarsela da solo. Non tutti là fuori vogliono fargli del male e se qualcuno volesse fargliene lui deve riuscire a badare a se stesso. E comunque, Louis è l'ultima persona della quale Zayn deve preoccuparsi.

Lascia che Harry e Louis vivano la loro storia d'amore in santa pace”, interviene Niall.

Harry e Zayn lo fulminano con lo sguardo nello stesso momento.

Non sappiamo ancora quali siano le vere intenzioni di Louis”, dice Zayn. “E Harry è ancora troppo inesperto per imbarcarsi in un qualche tipo di relazione con qualcuno”.

Niall si schiaffa una mano sulla faccia.

Deve pur iniziare da qualche parte”, osserva Perrie.

Non voglio che sia qualcuno come Louis il primo a spezzargli il cuore”, replica Zayn freddamente.

Chi ti dice che Louis farà una cosa simile?”, continua Perrie. “Da quello che racconta Harry, Louis mi sembra piuttosto preso”.

Vuole solo farselo”, replica Zayn. “Rubare la verginità a quello sfigato è un vanto per quelli come lui”.

Harry stringe i pugni. Non può essere come dice Zayn, Louis non è così, non lo farebbe mai.

Grazie per lo sfigato, Zayn”.

Un lampo di preoccupazione attraversa lo sguardo dell'altro ragazzo.

Scusami, Haz, non volevo offenderti, ma-”.

Harry si volta dall'altra parte.

Potresti avere ragione se Harry fosse una ragazza”, dice Perrie. “Dubito che sia un vanto rubare la verginità a un ragazzo, di questi tempi, se sei un altro ragazzo”.

Zayn non risponde.

La penso come Perrie”, afferma Niall, pulendosi la bocca con un tovagliolo.

Visto che siete sempre d'accordo tutti e due perché non vi mettete insieme?”, sbotta Zayn.

Perrie gattona verso di lui e gli si inginocchia davanti.

Sei un cretino colossale”, dice con affetto, prima di afferrargli i polsi per calmare il nervosismo che gli prende ogni volta che vorrebbe fumare ma non può. “Noi vogliamo il bene di Harry come lo vuoi tu, ma devi dargli più fiducia. Non è più un bambino, sa quello che vuole, sa di chi fidarsi e di chi non fidarsi. Dobbiamo solo aiutarlo a sbloccarsi”.

Harry odia quando i suoi amici tirano fuori questo discorso.

Non voglio che si sblocchi con la persona sbagliata”, mormora Zayn.

Io penso che Louis sia la persona giusta, invece”, insiste lei. “Se però le cose non dovessero andare tra di loro, questo errore gli servirà a crescere”.

Harry butta gli occhi al cielo.

Potreste evitare di parlare di me come se non ci fossi?”, prega. “E di trattarmi come se fossi vostro figlio?”.

Perrie lo zittisce con un gesto della mano.

Lo facciamo per te, Harry, per aiutarti”.

Non ho bisogno del vostro aiuto”.

Solo lui può aiutare se stesso, di questo è fermamente convinto. Gli fa piacere che i suoi amici si preoccupino per lui, ma non possono farci nulla.

Io ti direi di buttarti”, interviene Niall. “Carpe diem”.

Zayn ridacchia.

E se te lo dice Niall”, scherza. “In latino, poi”.

Harry non risponde alla provocazione.

Dove lo trovi un altro come Louis?”, continua l'irlandese. “Buttati”.

La fa facile lui.

Cosa ha di tanto speciale questo Louis, dio santo!”, esclama Zayn. “Lo venerate tutti come una specie di divinità...”.

Dici così perché non lo conosci”, mormora Harry che è stanco di sentir parlare male di Louis dal suo migliore amico. Forse un po' geloso lo è veramente. Oppure è semplicemente testardo.

Dai, Zayn, Louis è simpatico, intelligente, carismatico”, elenca Niall. “Ben messo”.

Zayn butta gli occhi al cielo.

Stai cercando di fare coming out, Niall?”.

Niall scoppia a ridere.

Sì, mi hai beccato, sono passato al lato oscuro”, scherza, facendo l'occhiolino a Harry.

Lato oscuro?”, domanda questi.

Lato arcobaleno?”.

Harry si prende la testa tra le mani ma non riesce a impedirsi di ridere.

Temo che tu non abbia tutti i requisiti adatti per passare dalla nostra parte”, scherza.

Ovvero?”.

Ovvero non ti piace l'uccello!”, gli suggerisce Perrie.

Niall si imbroncia.

Non è detto”, afferma, cocciuto. “Che ne sapete che non ho avuto una specie di illuminazione in questo ultimo periodo?”.

Oh mio dio”, dice Zayn guardando il suo amico con compassione. “Cosa non faresti per avere un po' di attenzione...”.

Harry ride. È sollevato che la conversazione si sia spostata da lui alla presunta omosessualità di Niall. O meglio, all'inesistente omosessualità di Niall.

Lui, per esempio”, continua il biondo, “è un bel ragazzo”.

Harry segue il suo sguardo.

Liam Payne?”.

Dire che qualcuno è un bel ragazzo non fa di te un omosessuale”, osserva Perrie.

Devo andare lì a succhiarglielo per convincervi?”, sbotta Niall.

Sei ridicolo”, dice Harry, sorridendo.

To', non c'è bisogno che vada tu, sta venendo lui qui”, lo informa Perrie.

Niall arrossisce di botto. Harry e Perrie si scambiano uno sguardo d'intesa.

Ciao, Harry”, lo saluta Liam allegramente.

Harry osserva con la coda dell'occhio la reazione di Niall. Il suo viso ha assunto tutte le sfumature del rosso. Ci sarà da divertirsi.

Ciao, Liam”.

Tutto bene?”, domanda l'altro ragazzo.

Sì, tu?”.

Tutto bene, grazie”.

Perrie continua a pizzicare la coscia di Niall. Harry si morde il labbro inferiore per non scoppiare a ridere. Liam sembra ignaro di tutto.

Come va con Louis?”, chiede. “Nel senso, con la matematica..?”.

Harry aggrotta la fronte.

Ehm, bene, sta, ehm, facendo progressi”.

È una mezza verità, ma non c'è bisogno che Liam sappia tutta la verità (cioè che Louis potrebbe fare di meglio).

Ottimo”, dice Liam.

Perché me lo chiedi?”.

Liam sembra colto di sorpresa.

So che la settimana prossima avrete un compito in classe e quindi...”.

Non ti preoccupare, se la caverà”.

Liam sorride.

Ok”, mormora. “Sono molto contento che tu lo stia aiutando”.

Harry annuisce.

E io sono contento di aiutarlo”.

Davvero? Non è una seccatura per te?”.

No, affatto”.

Il sorriso di Liam si allarga.

So che Louis può sembrare un coglione, a volte, però quando lo conosci meglio-”.

Lo sto conoscendo meglio”, lo interrompe Harry. Non capisce perché Liam senta sempre il bisogno di giustificare il suo migliore amico.

Bene”.

Ti va di sederti a mangiare con noi?”, interviene Perrie. Harry è sicuro che moriva dalla voglia di dirlo da quando Liam è arrivato.

Veramente ho già mangiato”, replica l'altro ragazzo.

Perrie si limita a fissarlo.

Però, uhm, posso sedermi con voi lo stesso”, cede Liam.

Perrie ghigna.

Conosci Niall?”, domanda.

Harry non ha mai visto Niall così in imbarazzo in vita sua. Il fatto che sia divertito dalla situazione fa di lui un pessimo amico?

Sì, siamo a Musica insieme”, risponde Liam.

Niall suona la chitarra”, lo informa Perrie.

Lo so”.

Anche se gli piacerebbe suonare il flauto”, continua la ragazza e Zayn, che ha cercato di trattenersi da quando Liam è arrivato, scoppia a ridere incontrollabilmente. Perrie lo segue a ruota ed entrambi si accasciano sull'erba, tenendosi la pancia. Harry si copre la bocca con una mano perché non gli sembra educato sbellicarsi dalle risate davanti a un Liam più che confuso. Niall è così rosso che potrebbe prendere fuoco da un momento all'altro.

Siete dei cazzoni”, borbotta, guardando dappertutto tranne che nella direzione di Liam.

Probabilmente cazzoni non è la parola adatta in questo momento perché Perrie e Zayn cominciano a ridere ancora più forte. Harry sta rischiando di soffocare pur di non lasciarsi andare come loro.

Mi sono perso qualcosa?”, domanda Liam, spostando lo sguardo tra tutti i presenti. Se non fosse che metterebbe nei casini Niall, Harry gli spiegherebbe volentieri cosa sta succedendo, per non rischiare che si offenda.

Scusaci”, dice Perrie, asciugandosi le lacrime. “Non stavamo ridendo di te, comunque”.

Avete finito?”, sbotta Niall. Zayn gli dà una pacca sulla spalla che l'irlandese accetta con riluttanza.

Liam scrolla le spalle.

Tranquilli”, dice con tono di scusa.

Quando fanno così basta ignorarli finché non la finiscono”, afferma Niall, rivolgendo lo sguardo e la parola a Liam per la prima volta.

Non ti preoccupare”, ribatte Liam con un sorriso. “Tutto ok?”, aggiunge poco dopo, probabilmente impressionato dal suo rossore.

Niall annuisce.

Sì, questi qui che mi prendono per il culo è normale amministrazione”.

Liam ridacchia.

È quello che fanno sempre gli amici, no?”.

Amici, sì”, ribatte Niall prima di ingaggiare una lotta di pizzicotti con Zayn.

Liam passa il resto del pranzo con loro, parlando di musica con Niall – mentre questi cerca di ignorare le battute di Zayn - e del più e del meno con gli altri.

Louis ti ha parlato di quella cosa?”, domanda a Harry mentre tornano verso la scuola, dopo che è suonata la campana.

Quale cosa?”, chiede il riccio, confuso.

Ah, ok, non te l'ha detto”.

Harry si aggiusta gli occhiali.

Mi devo preoccupare?”.

Assolutamente no”, lo rassicura l'altro. “Però tu, ehm, ricordaglielo, ok?”.

Harry annuisce. Muore dalla curiosità di sapere, ma dovrà chiedere a Louis stesso.

Ci vediamo in giro”, si congeda Liam.

Ciao!”.

*

Liam mi ha detto che devi parlarmi di una cosa”, è la frase con la quale Harry esordisce non appena entra in macchina di Louis.

L'altro si blocca con la chiave a mezz'aria.

Da quando tu e Liam vi parlate?”.

L'espressione di Louis è così buffa che Harry vorrebbe scoppiare a ridere. Non lo fa, comunque. Louis potrebbe prenderla sul personale.

C'è una qualche legge della quale io non sono a conoscenza che mi vieta di parlarci ?”, scherza. È facile ormai battibeccare giocosamente con Louis, non c'è alcun rischio.

Ovvio che no”, replica l'altro, mettendo finalmente in moto. “È che mi fa strano”.

Harry stringe nervosamente la cintura.

Allora?”, domanda. “Che mi devi dire?”.

Se deve essere sincero ha un po' di apprensione. Un po' tanta, se vogliamo proprio dirla tutta. Non riesce a immaginare di cosa l'altro voglia parlargli. Sarà qualcosa di serio? Sarà una sciocchezza delle sue?

Non puoi aspettare che arriviamo a casa?”.

Lou, mi stai facendo preoccupare. Parla”, insiste Harry.

Anche se hanno fatto pochi metri dal parcheggio della scuola Louis decide di accostare. Deve essere una cosa seria se ha dovuto per forza fermare la macchina. Forse è la volta buona che Harry svenga.

Haz, non c'è bisogno che ti agiti, non sono incinto o robe simili”, cerca di tranquillizzarlo l'altro ragazzo.

Harry è ben lontano dall'essere calmo, a questo punto.

N-non hai deciso di lasciare la scuola, vero? Se pensi che verrai bocciato in matematica possiamo studiare di più, possiamo-”.

Louis scoppia a ridere.

Che stronzate dici? Come ti salta in mente?”.

Harry si blocca nel bel mezzo delle sue farneticazioni e lo guarda di sottecchi, vagamente offeso.

Louis dimentica per un attimo la regola che si è auto imposto e gli accarezza una guancia.

Non voglio lasciare la scuola e sono sicuro che non verrò bocciato in matematica”, afferma.

Harry rimane immobile a fatica sotto il suo tocco.

E allora?”.

Quello di cui voglio parlarti riguarda me e te”.

Harry se è possibile si agita ancora di più. Ci siamo, pensa, e improvvisamente si pente di avere chiesto.

Ti va di venire con me da una parte?”, sussurra Louis, incerto.

Ok, non è quello che Harry si aspettava, però adesso può smettere di stare quasi in apnea.

Cioè?”.

Louis giocherella nervosamente con le chiavi.

Lottie e Fizzy sono state invitate a una festa in piscina e io dovrò fare praticamente il baby-sitter”, spiega. “Ti va di farmi compagnia?”.

L'ultima cosa che Harry desidera è farsi vedere in costume da Louis, però l'altro ragazzo lo ha visto quasi nudo, che differenza può fare? In più ha veramente voglia di passare del tempo con lui al di fuori della sua camera e lontano dai libri.

Quand'è?”, temporeggia.

Questo sabato”, risponde Louis. “Se hai altri impegni non ti preoccupare. Avrei chiesto a Liam ma è un migliore amico di merda e so che piuttosto che passare il sabato in piscina con un'orda di ragazzini si castrerebbe”.

Harry ride.

Dubito”, mormora. Louis lo pizzica sulla spalla. “Comunque, va bene, verrò con te”.

Louis agita un pugno in aria in segno di esultanza.

Grazie, mi hai salvato la vita”.

Per così poco?”.

Non ne hai idea”, dice Louis con enfasi. “Mi ci vedi a stare un intera giornata con dei mocciosi senza dare di matto all'ennesimo gavettone?”.

Harry sorride.

Più che altro non riesco a immaginare te che ti trattieni dall'unirti a loro”.

Louis lo schiaffeggia sulla spalla.

Sono una persona matura e responsabile io”.

Harry non vuole infierire, perciò lascia correre.

Ricordati di portare la crema solare”, lo ammonisce Louis. “Non vorrei che ti scottassi”.

È Aprile”, replica Harry con ovvietà. “Piuttosto dovrei portarmi un maglione”.

Louis sgrana gli occhi.

Ti prego, Hazza, non venire in maglione o in gilet o in qualche altra diavoleria che ti piace tanto”.

È il turno di Harry di pizzicarlo.

Verrò in giacca e cravatta, per chi mi hai preso?”.

Oh mio dio”, geme Louis, lasciandosi cadere con la testa sul volante.

Harry ride.

Che ne dici se andassimo a casa tua adesso...?”, suggerisce

Non voglio fare sesso con te, non dopo averti immaginato in giacca e cravatta”, scherza Louis. Poi sembra ripensarci. “No, aspetta, te in giacca e cravatta, oddio”.

Harry sta per morire dall'imbarazzo. Louis non era mai stato così esplicito prima d'ora.

Possiamo andare a studiare? Ti prego?”.

Louis rimette in moto.

D'accordo”, acconsente. “Comunque, ti consiglio di fare qualcosa per questa tua dipendenza dallo studio. Che ne dici di un rehab a base di videogiochi?”.

Harry incrocia le braccia sul petto.

Zitto e guida”.

Oook”, dice Louis. “Secchione”.


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Capitolo 5
*** Take me out ***


marc

Take me out tonight
Take me anywhere, I don't care
I don't care, I don't care
And in the darkened underpass
I thought Oh God, my chance has come at last
(But then a strange fear gripped me and I
Just couldn't ask)


(There Is A Light That Never Goes Out – The Smiths)


Harry sta aspettando Louis sul marciapiede di fronte casa sua, lo zaino in spalla e un impellente desiderio di sfregarsi l'occhio destro per la terza volta in due minuti. L'auto dell'altro ragazzo accosta davanti a lui proprio quando stava quasi per cedere alla tentazione.

Hai messo le lenti a contatto o dovrò farti da cane guida per tutto il giorno?”, è la frase col quale lo accoglie Louis.

Harry saluta Lottie e Fizzy, sedute sui sedili posteriori, prima di rispondere.

Ho messo le lenti, sai, per fare il bagno in piscina”, mugugna.

Quindi sarai autonomo e tutto quanto? Meno male”.

Spogliarsi dei suoi soliti abiti e indossare una tuta e in più rinunciare agli occhiali in favore delle lenti a contatto è stata una scelta piuttosto sofferta, ma Harry non aveva molta alternativa. Un uomo deve fare quello che un uomo deve fare.

Mi auguro tu abbia un costume lì sotto”, dice Louis poco dopo.

Potevi dirmelo che mi sarei dovuto mettere il costume!”, esclama Harry, cercando di trattenersi dal ridere. “Non ho indossato nulla sotto ai pantaloni e adesso non potrò entrare alla festa perché non ho rispettato il dress code!”.

Louis gli dà uno scappellotto sulla nuca.

Cretino, per un attimo ti avevo creduto”, borbotta. “E comunque, dubito che qualcuno si sarebbe dispiaciuto nel vederti nudo”.

Harry arrossisce, ma in fondo se l'è cercata.

La festa alla quale Lottie e Fizzy sono state invitate si svolge in una piscina all'aperto. Harry pensa che chiunque l'abbia organizzata sia stato fortunato a beccare una bella giornata, senza una nuvola in cielo né un alito di vento. Aprile solitamente non è di certo uno dei mesi più miti dell'anno in Inghilterra.

Non capisco perché tutti gli altri bambini siano venuti coi genitori e io sia stato l'unico fratello coglione che abbia accettato di accompagnare le proprie sorelle”, si lamenta Louis non appena messo piede alla festa.

Non usare quella parola con la C”, lo ammonisce Lottie. “E sai benissimo che mamma e Mark non potevano venire perché lavorano tutto il giorno”.

Per tutto risposta Louis sbuffa.

Ogni tanto mi sorge il dubbio che sia lei la sorella maggiore”, lo prende in giro Harry.

Louis punta il mento in alto con fare borioso e lo supera, dirigendosi verso un gruppo di sdraio libere.

Porta il tuo culo secco qui, Styles, e non farmi pentire di avere invitato te piuttosto che Liam”.

Harry ride e prende per mano le due ragazzine, guidandole verso il fratello.

Credevo avessi detto che Liam non sarebbe mai venuto”, osserva.

So essere molto persuasivo quando mi ci metto di impegno”, risponde Louis senza guardarlo, impegnato com'è a stendere l'asciugamano sulla sdraio.

Lou, posso fare il bagno?”, domanda qualche minuto dopo Fizzy, che si è già liberata dei vestiti ed è rimasta in costume.

Prima piega i vestiti che ti sei tolta e metti l'asciugamano sulla sdraio”, ordina Louis. “Stessa cosa vale per te, Lottie”.

Le due sorelle roteano gli occhi all'unisono.

Ricordatevi cosa vi ha raccomandato mamma: non cercate di annegarvi a vicenda, non toglietevi il costume davanti agli altri bambini, non fate il bagno dopo aver mangiato, non fate pipì in acqua e non cercate di annegarvi a vicenda”.

È una cosa che fanno di solito?”, domanda Harry quando le ragazzine hanno raggiunto i loro amici in acqua. “Cercare di annegarsi a vicenda?”.

Louis si stringe nelle spalle.

No, ma sai come si dice? Meglio prevenire che morire”.

Harry ride.

Sono quasi sicuro che il proverbio non finisse così”.

Louis non replica e inizia a spogliarsi. Harry è tentato di distogliere lo sguardo ma si rende conto che non ha senso. Non può mica ignorare Louis tutto il pomeriggio. Certo che Louis avrebbe potuto rendergli le cose più facili se solo non avesse deciso di indossare degli slip.

Tu rimani vestito?”, domanda l'altro ragazzo. “Guarda che non mi offendo se sotto sei veramente nudo, spogliati pure”.

Harry interrompe la contemplazione dei fianchi di Louis – è riuscito con successo a non far cadere lo sguardo più in basso – e comincia a giocherellare con la zip della propria felpa.

Uhm”.

Non è niente che non abbia già visto”, dice Louis con malizia.

Ti ho già detto che non sono nudo!”, esclama Harry facendo voltare alcune teste.

Louis ride.

Peccato”.

Harry fa un respiro profondo. O la va o la spacca. Louis conosce già il suo petto pallido e le sue gambe magre perciò temporeggiare non ha più senso.

Adesso va molto meglio”, commenta l'altro ragazzo, facendo scorrere lo sguardo sul suo corpo, gli angoli della bocca piegati in un mezzo sorriso.

Harry non è abituato a essere guardato in questo modo e non desidera altro che rivestirsi. Cosa ci troverà di attraente Louis in lui è ancora un mistero.

Che ne dici di buttarci anche noi in acqua?”, propone Louis.

Harry ha la pelle d'oca, più per gli occhi di Louis che ancora viaggiano sul suo corpo che per la frizzantezza dell'aria, però si dichiara d'accordo. In acqua Louis non potrà vedere oltre al suo petto.

L'altro ragazzo prende la rincorsa e si butta in piscina, incurante del rischio di atterrare sulla testa di qualcuno. Harry opta per usare la scaletta.

L'acqua della piscina è riscaldata e nonostante sia abbastanza profonda lui riesce a toccare. Fa qualche bracciata cercando di scansare gli altri corpi che galleggiano e si mette alla ricerca di Louis. Questi sbuca alle sue spalle e gli sputa dell'acqua sulla nuca.

Spero per te che qualcuno non abbia già fatto pipì in acqua”, afferma Harry.

Louis corruga la fronte.

Nessuno può fare pipì in acqua, è contro le regole”.

E da quando ti interessano le regole?”.

Louis gli spruzza l'acqua addosso con una mano. Harry risponde spruzzandogliene una quantità maggiore. Le sua mani grandi si rivelano di una qualche utilità, ogni tanto.

Continuano questo gioco fino a quando Fizzy non si avvicina a loro, sua sorella al seguito.

Facciamo la lotta?”, propone.

Louis si illumina.

D'accordo, facciamo vedere a questi qui come ci si diverte!”, esclama, indicando gli altri natanti, per la maggior parte bambini. “Haz, tu prendi Lottie, io prendo Fizzy”.

Detto questo sparisce sott'acqua e si carica sulle spalle la sorella. Harry lo imita.

Non è giusto, Lottie sta più in alto, è avvantaggiata”, protesta Fizzy.

Continua a girare il dito nella piaga della mia bassezza, Fizz”, brontola Louis.

Non conta l'altezza, ma la forza delle braccia”, lo rassicura Harry, che non ha mai giocato a questo gioco ma che si sente in dovere di incoraggiarla.

Non ci fanno paura i vostri centimetri in più”, afferma Louis. “Vi faremo mangiare la polvere. O il cloro. O quello che è”.

Harry stringe le mani attorno alle gambe di Lottie.

Paura, Styles?”, domanda Louis.

Ti piacerebbe”.

Il loro combattimento presto attira un bel po' di spettatori. C'è chi fa il tifo, chi urla strategie, chi prega i propri genitori di prenderli sulle spalle per fare lo stesso gioco.

Lou, Fizzy graffia!”, si lamenta Lottie.

Tutto è lecito in amore e in guerra”, replica Louis.

Dopo un attacco particolarmente violento Harry sente Lottie scivolargli giù dalle spalle.

Abbiamo vinto!”, esclama Louis, battendo un pugno sull'acqua.

Tutto bene?”, domanda Harry quando Lottie riemerge.

Giocano sporco quei due”.

Harry ride.

Abbiamo lottato fieramente, non c'è vergogna nella nostra sconfitta”, dice con tono grave.

Zitto, Shakespeare, e accetta il fatto che avete perso clamorosamente”, dice Louis.

Ci rifaremo la prossima volta”, replica Harry allungando una mano verso il proprio avversario.

Louis la stringe, attirandolo a sé con uno strattone.

Non ci sarà una prossima volta, non voglio umiliarti di nuovo”, sussurra a pochi centimetri dal suo viso.

Harry si divincola e gli dà le spalle per farsi una nuotata. Louis lo raggiunge poco dopo e lo afferra per una spalla.

Stavo scherzando, lo sai?”, afferma con apprensione.

Harry gli sorride.

Lo so”.

Restano un altro po' in ammollo fino a quando Louis non inizia a lamentarsi dell'eccessivo affollamento della piscina. Dopo essersi accertato che le sue sorelle siano al sicuro l'altro ragazzo esce dall'acqua aiutando Harry a risalire la scaletta.

Sai quanti bei tatuaggi potresti farti sul quel busto chilometrico che ti ritrovi?”, osserva.

Harry si era ipnotizzato un attimo a fissare i rivoli d'acqua sulle sue braccia e ci mette qualche secondo a capire le parole di Louis.

Un tatuaggio?”, domanda. “Ti piacciono i tatuaggi?”.

Non su di me, ma avrei qualche idea su cosa mi piacerebbe che ti tatuassi tu”.

Harry si avvolge l'asciugamano attorno alle spalle coprendosi anche il petto e la pancia.

È fuori discussione che io mi tatui”.

Dicono tutti così prima di trasformarsi in una specie di lavagna”.

Harry ride e si siede sulla sua sdraio.

Non mi tatuerò mai”.

Mai dire mai”.

Harry comincia a sfregarsi le braccia con le mani per riscaldarsi ma non riesce a fermare il tremore che scuote il suo corpo.

Louis si accorge che sta battendo i denti.

Freddo?”.

Harry annuisce.

Sì, ora passa”.

Louis si para davanti alla sua sdraio.

Fammi spazio”.

Harry è sul punto di protestare ma l'altro ragazzo non gliene dà il tempo perché scivola dietro di lui, circondandolo con le gambe e coprendo entrambi col proprio asciugamano.

Ti aiuto a riscaldarti”, afferma, attirandolo contro il proprio petto.

Harry oppone istintivamente resistenza, spaventato dall'improvvisa vicinanza e dall'improvviso contatto.

Voglio solo aiutarti a riscaldarti”, ripete Louis, accarezzandogli le braccia e le spalle con le mani.

Harry si impone di calmarsi. Non sta succedendo niente di grave. Louis è caldo e le sue cosce avvolte attorno alla sua vita hanno una presa ferma e rassicurante.

Rilassati”, dice Louis, appoggiandosi allo schienale. Harry si lascia andare contro il suo petto e poggia i gomiti sulle sue ginocchia.

L'altro ragazzo continua a sfregargli le braccia e Harry è così concentrato a non essere teso e rigido che non sente più freddo.

Va meglio?”, domanda Louis dopo un po', soffiandogli inavvertitamente sul collo.

Harry annuisce.

Bene. Vuoi che me ne vada?”, mormora Louis.

Il problema principale di Harry quando è con Louis è che passa quasi tutto il tempo a sognare che l'altro ragazzo gli stia vicino e lo tocchi – perché gli piace sentirsi desiderato, gli piacciono le mani di Louis e il loro tocco gentile e mai pressante, gli piace il suo odore - ma poi quando questo avviene prova improvvisamente il bisogno opposto, perché si sente vulnerabile e acutamente consapevole di se stesso e del suo corpo. È un'ambiguità che lo dilania.

No, resta”, decide. Deve resistere, deve sbloccarsi, come dicono i suoi amici. Lui vuole Louis, lo vuole così tanto che gli viene da piangere perché se non può averlo è solo colpa sua.

Ok. Posso toccarti i capelli?”.

Harry fa cenno di sì con la testa.

Odio quel maledetto gel, perché lo usi?”, domanda Louis, passando le dita tra i suoi capelli umidi. “Guarda qua che bei ricci”.

Il gel mi aiuta a tenerli a bada”, spiega Harry.

E perché dovresti tenerli a bada? È una roba da matti”.

Harry non risponde. Sta cercando di non pensare al fatto che Louis sia premuto contro di lui e che le sue dita vaghino tra i suoi capelli. Vuole solo godersi la sensazione, che è incredibilmente piacevole e gli manda brividi lungo la schiena.

Vedi quella donna lì?”, domanda Louis dopo un po'. “Ti guarda da quando siamo arrivati. Sapevo che oggi avresti fatto conquiste”.

Harry guarda dall'altro lato della piscina dove una donna, seduta su una sdraio come loro, li sta osservando. Deve essere la madre di uno degli invitati.

Chi ti dice che non stia guardando te?”.

Non dire sciocchezze. Le piaci tu”, sussurra Louis, le labbra che sfiorano l'orecchio di Harry.

Però forse non ha recepito il messaggio”, continua l'altro ragazzo. “Tu sei solo mio”.

Louis lo bacia dietro l'orecchio e Harry viene scosso da un brivido così forte che, data la vicinanza, non può essere sfuggito all'altro ragazzo. Il cuore gli batte all'impazzata e deve combattere l'urgenza di allontanarsi e insieme quella di chiedergli di farlo di nuovo.

Louis sospira – forse cosciente di aver scavalcato un qualche tipo di confine - e riprende a giocare con i capelli di Harry, divertendosi a scompigliarli il più possibile. Quando glieli spiaccica in faccia impedendogli di vedere il riccio gli afferra i polsi.

Basta”, ordina.

Louis fa per ritirare i polsi e Harry non solo stringe la presa su di essi ma se li poggia sul petto. È un altro piccolo passo avanti e Harry si sente orgoglioso di se stesso. Vuole Louis, lo vuole vicino, lo vuole addosso, lo vuole ovunque e deve smetterla di avere paura di averlo.

Louis incastra il mento tra il collo di Harry e la sua spalla.

Pare che la MILF se ne sia andata”, dice, indicando con la testa l'altro lato della piscina.

Harry scoppia a ridere, poi, quando si è calmato, passa il pollice attraverso il braccialetto di stoffa che Louis indossa, cominciando ad accarezzargli il polso. È un gesto che a chiunque altro sarebbe venuto spontaneo ma lui invece lo fa consapevolmente, perché vuole sforzarsi diprendere confidenza con Louis, con la sua pelle, col suo corpo - col proprio corpo – un pezzo alla volta.

Come siete carini”, dice Lottie, appena uscita dalla piscina, guardandoli con una luce di divertimento negli occhi. I raggi del sole alle sue spalle

formano un'aureola attorno alla sua testa e fanno brillare le gocce d'acqua che le scorrono lungo il corpo.

Vuoi qualcosa o sei qui solo per farci ombra?”, domanda Louis, leggermente seccato.

La mamma di Mandy vuole sapere se volete qualcosa da bere”, risponde la ragazzina. “Ci sono anche delle birre per voi maggiorenni”.

Louis stringe un pollice di Harry per attirare la sua attenzione.

Ti va della birra, Haz?”.

Harry fa cenno di no con la testa. Vuole evitare l'alcool fintanto che è con Louis.

Ok, berremo del succo di frutta”, dice l'altro. “Va bene?”.

Harry annuisce. Louis gli sfiora una tempia col naso e sembra che stia per poggiarci un bacio ma all'ultimo secondo ci ripensa.

Al tavolo delle bibite incontrano la donna che li stava guardando prima. Harry si premura di non separarsi dal fianco di Louis neanche per un attimo, affinché lei – come ha detto l'altro ragazzo – recepisca il messaggio. Lui è di Louis, non importa se l'altro sia – per ora - ancora un amico che lui ha troppa paura di toccare figuriamoci di baciare o col quale fare altro. E Louis lo sa che Harry ormai è suo, ed è questo quello che conta.

Louis versa per lui e per Harry del succo d'arancia in due bicchieri di plastica e prende due di quelle cannucce lunghe e colorate che Harry trova particolarmente affascinanti, anche se deve piegarle per poter bere.

Ti va di giocare al biliardino?”, propone Louis quando hanno finito.

Sono, ehm, una frana, ma va bene”, acconsente il riccio, sfilando il bicchiere vuoto di Louis dalle sue mani e dirigendosi verso un cestino dell'immondizia. “Torno subito”.

Che gentiluomo”, commenta l'altro ragazzo.

Harry sta per gettare via la sua cannuccia fucsia assieme al bicchiere quando gli viene un'idea.

Ce ne hai messo di te-”, inizia Louis, interrompendosi bruscamente quando Harry – senza riuscire a guardarlo negli occhi – gli passa la cannuccia alla quale ha cercato di imprimere la forma di un cuore. Sembra più che altro un fegato, ma basta il pensiero, no? “Oh”.

Louis arrossisce. Louis Tomlinson arrossisce! Harry la considera una vittoria personale.

Andiamo a giocare?”, cerca di tagliare corto per non morire di imbarazzo. Si sente un scolaretta delle elementari. I ragazzi della sua età ci provano con le persone alle quali sono interessati mandando sms provocanti, allungando le mani, o usando chissà quale altro stratagemma. Lui invece modella cuori di plastica. Spera almeno che Louis abbia colto la metafora del ti faccio dono del mio cuore o qualcosa del genere.

Grazie, Haz, nessuno mia aveva mai regalato una cannuccia a forma di non-so-che prima d'ora”.

Harry abbassa la testa. Certo che Louis poteva essere un po' più-

Lo so che è un cuore”, dice l'altro ragazzo. “Ti prometto che avrò cura del tuo cuore finché avrò vita”.

Ok, stavolta Harry va in tachicardia. Perché Louis riesce a dire queste cose e lui non è neanche in grado di sostenere il suo sguardo?

Vado a posarlo nello zaino, tu aspettami al biliardino”.

Harry raggiunge il biliardino che però è occupato da un gruppo di ragazzini. Louis fa la sua comparsa dopo qualche minuto, sfiorandogli un fianco per rendere nota la sua presenza.

Ehi, vedete quell'uomo là?”, dice ai ragazzini, indicando una specie di clown che sta intrattenendo un gruppo di bambini poco lontano. “Distribuisce biglietti del circo gratis, perché non andate a prenderli prima che finiscano?”.

I ragazzini interrompono la partita e si guardano l'un l'altro per qualche secondo prima di fiondarsi verso il clown.

Ok, il biliardino è tutto nostro”, annuncia Louis.

Sei crudele”, afferma Harry.

Louis si stringe nelle spalle e lancia la pallina sul tavolo da gioco.

Harry conosce le regole basilari ma il suo problema è che in tutti gli sport – o pseudo tali – manca di riflessi e coordinazione, per questo Louis mette a segno tre goal senza che lui sia riuscito a sfiorare la palla neanche una volta. In più continuano ad andargli i capelli negli occhi ed è estremamente fastidioso.

Ok, aspetta un attimo”, dice Louis, fermando il gioco.

Harry lo segue con lo sguardo: l'altro ragazzo ruba un foulard a fiori annodato a una delle sdraio e glielo porta con un sorriso orgoglioso.

Mh?”.

Louis sbuffa e gli fa segno di girarsi di spalle e di piegare un po' le ginocchia, poi gli lega il foulard attorno alla testa. Harry non ha il coraggio di protestare, anche perché Louis ha avuto l'idea migliore per evitare che il ciuffo gli cada continuamente sugli occhi.

Ti sta bene”, commenta. “Sembri un hippy”.

Harry sorride impacciato e lo invita a continuare la partita.

Visto che il foulard non gli ha conferito un qualche tipo di super potere Harry è ancora una schiappa. Louis lo prende in giro ma non ha intenzione di smettere di giocare.

Sono giunti alla loro terza partita quando Louis si blocca nell'atto di lanciare la pallina sul tavolo. Il suo sguardo è fisso sul petto di Harry.

C'è qualcosa che non va?”, domanda il riccio, nervoso.

Hai tre, no aspetta, quattro capezzoli?!”, esclama Louis.

Harry incrocia le braccia sul petto. Ecco un'altra delle cose che lo rendono insicuro riguardo al proprio corpo, anche se dopo anni ci ha fatto l'abitudine e tende a dimenticare questa sua particolarità. A meno che qualcuno non gliela faccia notare.

Ehi, è una cosa fighissima”, lo rassicura Louis, vedendo che l'espressione del suo volto esprime disagio.

Sembro una mucca”, borbotta Harry.

Louis scuote il capo.

Hai mai pensato di fare un piercing a ogni capezzolo e unirli tutti e quattro con una catenina?”, domanda.

Harry, suo malgrado, ride.

Perché dovrei fare una cosa del genere?”.

Non lo so, io la farei”.

Harry insiste affinché abbandonino l'argomento capezzoli e tornino a giocare. Continuano fino a quando Louis ne ha abbastanza di vincere e Harry di perdere, perciò cedono il biliardino a un gruppo di ragazzine che è in attesa da almeno dieci minuti.

Non è che ti stai scottando?”, domanda Louis. “Ho della crema solare, se vuoi”.

Il sole non è per niente forte”, replica Harry semplicemente.

Stanno camminando a bordo piscina diretti alle loro sdraio quando qualcuno piomba addosso a Louis e lo scaraventa in acqua.

Lottie mostra a Harry i pollici in su, orgogliosa del suo scherzo.

Harry ride. Louis gli spruzza dall'acqua dalla piscina.

Pensi di buttarti anche tu o vuoi continuare a sghignazzare?”.

Harry si tuffa in piscina senza pensarci due volte. Louis continua a spruzzarlo, offeso.

Non sono stato io!”, protesta il riccio.

È uguale”.

Harry non si rende conto che gli si è sfilato il foulard fino a quando Louis non lo recupera dall'acqua e lo agita come un lazzo contro di lui. Harry cerca di sfuggire all'altro ragazzo, ma Louis riesce a spingerlo verso il muro della piscina, non lasciandogli alcuna possibilità di fuga.

Cosa vorresti fare?”, domanda Harry, a metà tra il divertito e il preoccupato.

Louis gli si avvicina fino a che le loro ginocchia non si sfiorano sott'acqua, poi gli circonda il collo col foulard e tenendone i lembi attira Harry verso di sé.

Preso”, dice trionfante. “Sei mio”.

L'espressione di Louis è seria e c'è un punto di domanda nei suoi occhi e nel tono della sua voce. Harry vorrebbe dirgli sì, sono tuo, non lasciarmi andare, sono tuo.

Dovremmo restituire il foulard alla legittima proprietaria”, dice invece.

Louis osserva le sue labbra come se stesse pensando ad altro e non lo avesse neanche sentito. Harry vorrebbe essere una di quelle persone che fanno quello che vogliono quando lo vogliono, invece evidentemente è uno di quelli ai quali piace collezionare rimpianti e ricordi di cose che sarebbero potute succedere ma non sono successe perché è uno stupido codardo.

Se la proprietaria lo avesse voluto indietro lo avrebbe cercato”, afferma Louis.

Harry non se la sente di contraddire l'inoppugnabile logica della sua affermazione (dove per inoppugnabile si intende inesistente). Louis lascia il foulard a galleggiare sull'acqua e esce fuori dalla piscina usando la scaletta. Il riccio si concede il lusso di ammirare il suo leggendario sedere e le sue cosce scolpite. Nonostante il suo invalidante problema col contatto fisico, Harry ha degli istinti sessuali come qualsiasi altro adolescente, per questo non gli dispiacerebbe affatto palpare il culo di Louis o mordere quelle sue cosce che lui definirebbe peccaminose. Nella sua fantasia tutto è possibile, nella realtà invece riesce a malapena a stargli vicino senza andare in iperventilazione.

Harry allontana questi pensieri dalla propria testa e segue Louis fuori dalla piscina. L'altro ragazzo si lascia cadere sulla sdraio con un sospiro. Harry lo imita.

Rimane un po' a crogiolarsi al sole – sempre più basso in cielo e sempre meno caldo, ma lui stranamente non sente freddo come prima – fino a quando non sente la sdraio di Louis scricchiolare, indizio che l'altro ragazzo si è mosso. Harry segue il suo sguardo e assiste alla stessa scena alla quale Louis sta assistendo a bocca aperta: Lottie ha appena svuotato una caraffa di tè freddo - ghiaccio compreso - in testa a un altro bambino.

Charlotte!”, esclama Louis, saltando in piedi e correndo verso la sorella. Harry lo segue, con l'ansia che gli monta nel petto.

Sei impazzita?”, domanda Louis, afferrando la sorella per un braccio.

Lottie ha gli occhi lucidi e il labbro inferiore tremolante. Il ragazzino davanti a lei la guarda con gli occhi sgranati mentre cerca di asciugarsi la faccia col dorso della mano.

Cosa ti è saltato in mente?”, insiste Louis, strattonandola.

Lottie deglutisce, cercando evidentemente di ricacciare indietro le lacrime.

Che ti ha fatto?”, interviene Harry, preoccupato. Sa che i bambini sono dispettosi, crudeli anche, a volte, e lo sa per esperienza. Ed è quasi sicuro che deve essere successo qualcosa di grave per aver spinto Lottie a reagire a questo modo. Forse Louis non è della stessa opinione, visto che continua a stringere il braccio della sorella con violenza.

Ha chiam-chiamato”, balbetta Lottie con uno sguardo spaurito che fa stringere il cuore di Harry. “Ha chiamato Louis frocio”.

Louis molla la presa sul suo braccio e rivolge la sua attenzione al ragazzino.

Davvero?”, domanda, assottigliando gli occhi. Il ragazzino fa un passo indietro, scontrandosi con una donna – probabilmente sua madre – che gli avvolge le braccia attorno alle spalle.

Che succede qui?”, domanda la donna.

Avresti dovuto spaccargli la brocca in testa, allora, altro che”, continua Louis, ignorandola, parlando invece a sua sorella, con un tremore nella voce che tradisce il suo nervosismo.

Cosa stai dicendo?!”, esclama la donna. “Cosa è successo?”, chiede poi al figlio, asciugandogli il viso con un asciugamano. “Perché ti ha fatto questo?”.

Il ragazzino non parla ma continua a guardare Louis terrorizzato.

Tom è un imbecille!”, esclama coraggiosamente Lottie, stringendosi alla vita del fratello.

E tu sei una maleducata!”, replica la donna.

Louis alza una mano per zittirla.

Dovrebbe insegnare a suo figlio a non usare certe parole”, dice, cercando di mantenersi calmo. “Mia sorella è stata fin troppo buona con lui”.

La donna stringe le labbra, come se volesse trattenersi dall'urlargli contro.

Cosa avrebbe detto mio figlio da giustificare un simile comportamento da parte di tua sorella?”.

Louis sostiene il suo sguardo fieramente.

Ha detto che sono frocio”.

Ci manca poco che la donna gli scoppi a ridere in faccia.

E non è forse la verità?”.

Louis stringe i pugni e le sue spalle si irrigidiscono. Harry vorrebbe fare qualcosa per calmarlo, ma non sa come l'altro potrebbe reagire in questo momento.

Ok”, dice Louis, poi sposta lo sguardo sul ragazzino. “Non mi stupisco che tu abbia usato un termine del genere, essendo stato educato da questa persona qui. Spero tu riesca a emanciparti presto dalla tua famiglia perché, se crescendo scoprirai di essere frocio anche tu, non avrai vita facile in una casa di omofobi del cazzo”.

La donna emette una specie di squittio ed è pronta a replicare, ma Louis le volta le spalle, trascinandosi dietro sua sorella.

Harry rimane un attimo indietro.

Quella che hai usato è una brutta parola”, spiega al ragazzino, ignorando le proteste della madre. “Una parola che ferisce la gente, ok? Non usarla mai più”.

Il ragazzino annuisce ripetutamente.

Molte persone la dicono senza pensarci, oppure lo fanno di proposito per ferire qualcuno perché sono cattive, e tu non vuoi essere una di quelle persone, giusto?”, continua Harry. “La parola da utilizzare in questi casi è gay, ma non va usata come un'offesa perché devi sapere che non c'è niente di male a essere gay, checché ne dicano gli altri”.

Il riccio accarezza la testa del ragazzino e gli sorride.

È sbagliato anche versare il tè sulla testa della gente, comunque, checché ne dica Louis”, conclude, perché vuole fare le cose per bene.

Quando raggiunge Louis, poco più avanti, questi sta abbracciando la sorella, che ha la testa affondata sul suo petto e sta piangendo.

Shhh, va tutto bene”, sussurra. “Non è successo niente”.

Le parole di Lottie sono inframmezzate da singhiozzi.

Nessuno, nessuno ha il diritto di chiamarti così”, balbetta.

Louis le accarezza i capelli.

Lo so, ma non possiamo farci niente, succede”.

Lottie piange ancora più forte. Nel frattempo i due sono stati affiancati da Fizzy e alcune amiche.

Ero così arrabbiata”, mormora Lottie. “Dovevo farlo”.

Louis le asciuga le lacrime e la bacia sulla fronte.

Grazie per aver difeso il mio onore”, le dice con dolcezza. “Sono orgoglioso di te”.

La ragazzina finalmente sorride.

Farei di tutto per il mio fratellone”, afferma, stringendosi di nuovo alla vita di Louis.

Il ragazzo nota la presenza di Fizzy e allarga le braccia per invitare anche lei a unirsi all'abbraccio.

Ho sentito quello che è successo”, dice la bambina. “Posso dire che Tom è uno stronzo?”.

Louis si acciglia.

Solo per questa volta”, borbotta, prima di sorridere e fare l'occhiolino a Harry che sta osservando la scena con sguardo ammirato. L'armonia e l'affetto tra Louis e le sue sorelle è qualcosa di commovente.

Adesso tornate a giocare con le vostre amiche”, continua Louis. “E cercate di trattenervi dall'uccidere Tom sennò poi chi la sente mamma?”.

Lottie si mette sulle punte per dargli un bacio sulla guancia, poi prende Fizzy per mano e si ferma davanti a Harry.

Possiamo abbracciare anche te?”, domanda, arrossendo.

Il sorriso che nasce sul volto di Harry è sorpreso e sincero.

Certo”.

Le bambine lo circondano con le braccia e Harry vorrebbe piangere. Sta assaporando un assaggio di quella che è una famiglia calorosa, di quello che è l'affetto fraterno e di quello che è il supporto di persone che ti amano nonostante tutto.

Mi dispiace che tu abbia dovuto-, non lo so”, balbetta Louis, quando rimane solo con Harry. “Io cerco di lasciarmele scorrere addosso certe cose, ma a volte non riesco proprio a trattenermi. Immagino che Lottie abbia ereditato il mio stesso temperamento”.

Harry gli sorride.

Hai fatto quello che dovevi fare”.

Tu avresti fatto la stessa cosa?”, domanda Louis.

Harry si morde il labbro inferiore. Probabilmente non avrebbe fatto la stessa cosa. Nonostante il suo discorso al bambino, non è sicuro che sarebbe riuscito a fronteggiare sua madre come ha fatto Louis. Gli è capitato spesso che a scuola alcuni suoi compagni lo insultassero sotto voce – una volta qualcuno gli ha pure scritto finocchio sull'armadietto, armadietto che Zayn ha sfondato con un pugno, per la rabbia, mandando a tutti l'inequivocabile messaggio non fatelo mai più se non volete che la prossima volta tocchi alla vostra faccia – o che facessero delle battute di un certo tipo al suo indirizzo, però lui non è mai riuscito a difendersi, a difendere il proprio diritto a essere quello che è. A scuola solo Zayn, Perrie e Niall sanno con certezza che è gay, quindi le offese dei suoi compagni sono completamente gratuite. Harry non vuole ostentare la sua omosessualità ma allo stesso tempo non vuole neanche nasconderla. Sono fatti suoi, cosa gliene importa a gente che non conosce della sua sessualità? Deve essere la stessa situazione in cui si trova Louis, perché Harry non avrebbe mai sospettato che l'altro ragazzo fosse gay. Eppure Louis sa come difendersi con orgoglio e dignità e Harry lo invidia e lo ammira per questo.

Sì”, mente.

Louis improvvisamente lo avvolge con le proprie braccia.

Le mie sorelle ti hanno abbracciato e io ho abbracciato le mie sorelle, però noi non ci siamo ancora abbracciati”, mormora contro la sua spalla.

Harry preme le mani sulle sue scapole. Sono a petto nudo entrambi e la pelle di Louis e liscia e fresca e profumata e invitante. Sarebbe uno sciocco se non approfittasse di questo momento e lui è stato sciocco per troppo tempo ormai.

È un problema per te farlo davanti a tutti?”, chiede Louis. La sua barba appena accennata graffia il petto di Harry ma allo stesso tempo gli fa venire le farfalle allo stomaco.

È solo un abbraccio”, ribatte Harry, strusciando la guancia sui suoi capelli.

È proprio questo il problema, è solo un abbraccio”, afferma Louis semi-serio, staccandosi da lui. “Oh, guarda, è arrivata la torta”.

Harry e Louis aspettano pazientemente che tutti gli invitati facciano le foto con la torta prima di fiondarsi al tavolo.

Questa è la torta più rosa che abbia mai visto in vita mia”, commenta.

Quindi non ne vuoi?”, domanda sarcasticamente la madre della festeggiata, che è intenta a tagliarla.

Scherza?”, esclama Louis. “Io amo il rosa!”

I due ragazzi prendono le loro fette di torta e si siedono a bordo piscina, con le gambe in ammollo.

Questa torta è talmente dolce da essere quasi nauseabonda, però, uhm, mi piace”, afferma Louis.

Non ci riesci proprio a non lamentarti, mh?”, lo prende in giro Harry.

Louis gli fa la linguaccia.

Hai un po' di panna qui”, dice poco dopo.

Harry si tocca istintivamente la faccia.

Dove?”.

Qui, sulla fossetta”, replica Louis, prima di infilare un dito nella propria fetta di torta e sporcare di panna la guancia di Harry.

Ehi!”, protesta il riccio, poi prende un po' di panna e gliela spalma sulle labbra. Ottima scusa per toccargli la bocca. Louis si lecca le labbra mentre Harry contempla rapito il movimento della sua lingua.

Hai dell'altra panna qui”, dice Louis, sporcandogli la fronte.

La torta non era poi così buona e a Harry non dispiace sprecarla in questo modo, perciò procede a spiaccicare un altro po' di panna sul mento di Louis.

Sono tutto appiccicoso”, commenta pulendosi la faccia con una mano, quando hanno finito il loro gioco. Forse.

Sei ancora sporco”, lo informa Louis.

Harry gli lancia un'occhiataccia.

Dico sul serio”, afferma Louis, ridendo.

Harry guarda con diffidenza la mano che l'altro ragazzo allunga verso il suo viso. Louis passa un pollice sul suo zigomo e poi, come se niente fosse, lecca via dal proprio dito la panna che ha tolto dalla faccia di Harry. Al riccio sembra una cosa talmente intima che gli si annoda lo stomaco.

Dopo la rituale apertura dei regali il sole è ormai tramontato.

Sarà meglio che recuperi Lottie e Fizzy”, dice Louis, alzandosi in piedi e offrendogli una mano.

È già ora di andare?”.

Louis annuisce.

Abbiamo il coprifuoco”.

Lungo la strada tra la piscina e l'auto Louis passa una mano attorno alle spalle di Lottie.

Tutto ok? Ti sei divertita?”.

Sua sorella annuisce.

Sì, a parte quel piccolo incidente”.

Louis le stringe una spalla.

E tu, Fizz?”.

Fizzy, che saltella davanti a loro ancora piena di energia, risponde entusiasticamente.

Sì, a parte quando Charlie ha vomitato la torta sul mio asciugamano”.

Louis ride.

Quella torta conteneva troppo zuccheri per essere digerita normalmente”, dice, poi si rivolge a Harry. “E tu, Haz, tutto ok?”.

Harry annuisce e può vedere con la coda dell'occhio il sorriso di Louis. Camminano così vicini che le loro mani si sfiorano continuamente. D'istinto, il riccio accarezza un dito di Louis. Il sorriso dell'altro ragazzo si allarga quando lo prende per mano, intrecciando le loro dita.

È tutto quello che Harry può offrirgli per adesso - per fargli capire che lo vuole, che è suo, che non va da nessuna parte – e glielo offre volentieri.

Le dita piccole e sottili di Louis si incastrano perfettamente in mezzo alle sue. Il cuore di Harry fa le acrobazie. Lui e Louis condividono qualcosa che non può ancora essere definito, che non ha un nome, ma è un qualcosa pieno di promesse.

Accompagno prima le ragazze altrimenti si addormentano e poi lascio te”, gli comunica Louis una volta in macchina.

Non abbiamo mica sonno!”, protesta Fizzy. “Sono le otto!”.

Mamma vi vuole a casa”, la zittisce Louis.

Harry è convinto che Louis voglia lasciare prima le sorelle per rimanere un po' solo con lui.

Ed è infatti quello che succede dopo che Lottie e Fizzy scendono dalla macchina.

Non ti sei annoiato, oggi, vero?”, domanda Louis, speranzoso.

Probabilmente Harry non si è mai divertito tanto in vita sua.

No che non mi sono annoiato, perché fai domande stupide?”.

Louis lo guarda in tralice.

Fare domande stupide è la mia specialità”.

Harry ride.

Avevo intuito”.

Louis fa per accendere la radio ma poi ci ripensa.

Non mi dispiacerebbe uscire con te qualche altra volta”, mormora. “Senza le ragazze”.

Harry arrossisce. Per fortuna che fuori è buio.

Neanche a me dispiacerebbe”.

Ok”.

Harry si aspettava che Louis gli chiedesse esplicitamente un appuntamento, eppure non lo ha fatto. Forse è meglio così, non saprebbe gestire l'ansia di un appuntamento. Un uscita da solo con Louis senza l'etichetta di 'appuntamento' è più facile da sopportare.

Louis ferma l'auto davanti casa sua e la spegne. Harry si slaccia la cintura, una mano giù sulla maniglia.

Harry”, lo chiama Louis in tono serio.

Il riccio comincia ad allarmarsi.

No-, non ho fatto niente che ti abbia messo a disagio, oggi, giusto?”, domanda l'altro.

Qualunque cosa Louis faccia lo mette a disagio, ma non è colpa sua. Harry però non può dirglielo.

Giusto”, mente.

Louis si slaccia la cintura e si sporge verso il suo sedile. Improvvisamente l'atmosfera è carica di tensione. Harry spera che Louis non stia per fare quello che lui pensa che stia per fare, ma allo stesso tempo è come se non aspettasse altro. Però ha paura, è presto, lui non è pronto, non ce la può fare.

Sai quanto è difficile non riuscire a pensare ad altro che a fare una cosa ma non poterla fare?”, sussurra Louis. Le luci dei lampioni gli illuminano il volto ed è l'immagine più bella che Harry abbia mai visto.

Credo di sì”, balbetta. La frase di Louis è praticamente la storia della sua vita.

L'altro ragazzo si sporge in avanti e Harry volta il viso giusto in tempo, in modo che le labbra di Louis si poggino a metà strada tra la sua bocca e la sua guancia.

È il suo primo bacio ed è un primo bacio a metà. Gli viene da vomitare. Riesce a rovinare sempre tutto.

Scusa, ehm, ci vediamo domani”, balbetta, aprendo la portiera dell'auto.

Mentre cammina a capo chino verso il portone di casa, cerca di dimenticare l'espressione ferita sul volto di Louis quando lui ha rifiutato il suo bacio.

ANGOLINO:

Avete notato che ho inserito una citazione da Harry Potter, vero? Vero?

Alla prossima!


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Capitolo 6
*** Collide ***


mr

Aggiorno da Londra, per questo l'orario è improponibile. Abituatevici, visto che non so che orari avrò in futuro (SE avrò un futuro qui) (evviva

l'ottimismo). Spero che il capitolo vi piaccia ma soprattutto spero di finire la stesura dell'altro capitolo prima di farvi perdere le speranze. 

Ah, dovrebbero mancarne due o tre alla fine della storia.

Grazie a tutti e alla prossima!!!

I'm quiet, you know
You make a first impression


I've found I'm scared to know
I'm always on your mind

(Collide – Howie Day)

Le cose non vanno per niente bene. Anzi, a dirla tutta, le cose vanno da schifo. Dopo il suo Primo Mezzo Bacio – o il suo Mezzo Primo Bacio, Harry ancora non ha deciso come chiamarlo – Louis lo ha tempestato di sms chiedendogli ripetutamente scusa e ha pure provato a chiamarlo, ma Harry non ha voluto rispondergli. Il mattino dopo Louis gli ha scritto di nuovo per domandargli se il loro pomeriggio di studio, previsto per il giorno dopo, fosse confermato. Harry ha continuato a ignorarlo.

Il punto non è che Harry non voglia più vedere Louis o dimenticarsi della sua esistenza, il punto è che se lo rivedesse dovrebbe parlargli e spiegargli che ha paura perché lui gli piace troppo e non è sicuro che Louis possa capire. Il corso naturale degli eventi prevede che quando due persone si piacciono facciano qualcosa a riguardo. Harry perciò crede di essere contro natura, perché ha paura, paura, paura, non ha mai avuto tanta paura perché nessuno gli è mai piaciuto così tanto ma, soprattutto, lui non è mai piaciuto a qualcuno così tanto da spingere questo qualcuno a volerlo baciare. Per questo è intenzionato a ignorare Louis, perché come fa a spiegargli che è lui è fatto di paura e che questa paura è una malattia che gli ha invaso le ossa il cuore e il cervello e che non ha cura?

Fedele al suo piano, lunedì salta la lezione di Matematica – cosa che non aveva mai fatto in vita sua – per non incontrare Louis. Martedì decide di pranzare in bagno perché Louis lo ha intercettato lungo la strada verso la mensa e l'unico modo per sfuggirgli era eclissarsi in un posto dove nessuno immaginerebbe mai che un essere umano sano di mente si metta a mangiare. Mercoledì le cose si sono complicate perché Harry si è accorto che anche Liam Payne sta cercando di braccarlo, probabilmente per aiutare il suo migliore amico. Giovedì non ha potuto saltare di nuovo Matematica per non perdersi il test e Louis ha passato quasi tutto il tempo a lanciargli addosso palline di carta – Harry ha impiegato almeno dieci minuti per togliersele dai capelli dopo – senza ottenere il risultato sperato, cioè costringerlo a voltarsi e parlargli. Venerdì pomeriggio Harry raggiunge l'apice del ridicolo: mentre si sta dirigendo verso la lezione di Biologia nota Liam dall'altro lato del corridoio e per evitare di incrociarlo si infila nella prima stanza disponibile, vale a dire uno sgabuzzino.

È qui che Zayn lo trova, rannicchiato in un angolo e con una scopa premuta fastidiosamente contro la schiena.

Come hai fatto a trovarmi?”, domanda, cercando di riabituare gli occhi alla luce, dopo che il suo migliore amico ha premuto l'interruttore per illuminare lo stanzino immerso nell'oscurità.

Liam Payne è venuto a dirmi che ti eri nascosto qui dentro e che se fosse venuto a chiamarti lui sicuramente non saresti mai uscito”, spiega Zayn stancamente.

Harry si toglie gli occhiali e iniziare a pulire le lenti con una manica del maglione. La polvere dello sgabuzzino glieli ha appannati, rendendogli difficile vedere quello che ha davanti a sé.

Zayn si siede a gambe incrociate di fronte a lui.

Rispondi a una semplice domanda e non provare a mentirmi: è necessario che io spacchi la faccia a Louis Tomlinson?”.

Harry si porta le ginocchia al petto e nasconde la testa in mezzo alle gambe. Gli bruciano gli occhi e c'è talmente tanta polvere che inizia ad avere difficoltà a respirare.

Zayn, tu mi vuoi bene?”, domanda.

Zayn si batte un pugno sulla coscia.

Certo che ti voglio bene!”, esclama. “Adesso, te ne prego, mi diresti cosa è successo? Sono giorni che sei strano e non credere che non abbia capito che c'entri Louis”.

Harry inspira forte dal naso ma questo peggiora solo le cose perché respira un sacco di polvere.

Per favore, Zayn, per favore, se mi vuoi bene, mi uccideresti?”, piagnucola. Non è mai stato così vicino alle lacrime davanti a qualcuno prima d'ora.

Zayn si mette in ginocchio improvvisamente, cogliendolo di sorpresa e facendogli sbattere la testa contro il bastone della scopa dietro di lui.

Cosa. Cazzo. Stai. Dicendo?”, scandisce il suo amico. “Non ti permetto di dire una cosa del genere, non-”.

Zayn, per favore”, si lamenta Harry. Per favore liberami da questa condanna, per favore lasciami stare, per favore dì a Louis che ho paura paura paura ma lo voglio lo amo lo-

Harry sente un peso sul petto che diventa sempre più insopportabile ogni secondo che passa. Prova a prendere fiato ma più cerca di incanalare aria nei polmoni più il suo petto sembra stringersi e farsi pesante, pesantissimo. Il suo fiato ormai è ridotto a un sibilo e gli gira la testa. Sta per morire ma è doloroso e non liberatorio come aveva immaginato e sperato.

Harry, stai male? Harry?”.

Zayn gattona verso di lui ed è pallido e preoccupato. Harry sta morendo e non può dirgli niente di quello che vorrebbe dirgli.

Harry, dov'è il tuo inalatore?”.

Il suo inalatore è dove Harry ha preso l'abitudine di lasciarlo quando le sue crisi asmatiche hanno cominciato a diventare sempre meno frequenti, ovvero nel cassetto del comodino di casa sua.

Cazzo, merda”, impreca Zayn.

Harry lo afferra per la maglia e la stringe fino a farsi sbiancare le nocche.

Dobbiamo andare in infermeria”, ordina Zayn, cercando di farlo alzare in piedi.

Harry vuole aria, vuole ossigeno, vuole respirare. Harry vuole morire e vuole rinascere una persona diversa, migliore. Harry non vuole continuare a vivere così. Però non vuole morire in questo modo, lento doloroso soffocante.

Resisti per favore ti prego”, implora Zayn, tirandolo su di peso e trascinandolo verso la porta.

Harry non vuole essere Harry, non vuole essere Marcel, non vuole essere sé stesso, non vuole allontanare Louis, non vuole vivere senza di lui, non vuole morire, non vuole morire.

*

Harry si risveglia in infermeria. Lo capisce subito che è in infermeria e che non è morto, perché è circondato dai suoi amici. Se fosse morto non ci sarebbe niente e nessuno.

Secondo voi posso picchiarlo adesso che è cosciente?”, domanda Zayn.

Harry si schiarisce la voce.

Perché vorresti p-picchiarmi?”, balbetta.

Dove cazzo tieni l'inalatore?”, sbotta il suo amico.

A casa”, mugugna Harry. “Erano anni che non avevo un attacco del genere”.

Forse se non ti fossi nascosto dentro uno sgabuzzino pieno di polvere...”, interviene Niall.

Harry non riesce a vederlo bene, essendo senza occhiali, però gli fa un gesto di saluto con la mano.

Rimettetegli gli occhiali, per favore, che è praticamente cieco”, dice Zayn.

Una figura bionda – Perrie – troneggia sopra di lui e gli poggia delicatamente gli occhiali sul naso.

Abbiamo chiamato tua madre. Tra un po' dovrebbe venire a prenderti”, lo informa.

Harry si lecca le labbra.

Posso avere un po' d'acqua?”, domanda, mettendosi seduto.

Perrie estrae dal proprio zaino una bottiglietta e gliela passa.

Ci hai fatto preoccupare da morire”, mormora, sedendosi sul letto.

E tu non c'eri”, le dice Zayn con enfasi. “Pensavo sarebbe morto tra le mie braccia”.

Esagerato”, ribatte Harry, dopo essersi scolato mezza bottiglietta d'acqua.

Vaffanculo”, sputa Zayn, prendendo posto dall'altro lato del letto. “Non avevo idea di cosa fare, deficiente che non sei altro”.

Harry si rende conto di essere inzuppato di sudore nonostante qualcuno lo abbia spogliato del maglione, lasciandolo in canottiera.

Mi dispiace”, dice, liberandosi nel frattempo delle coperte.

Dove credi di andare?”, domanda Niall, alzandosi di scatto dalla sedia.

Da nessuna parte, mamma, sto semplicemente morendo di caldo”.

Niall si risiede.

L'infermiera ha detto che devi rimanere a letto finché non arriva tua madre”, gli comunica.

Voi non dovreste essere a lezione?”, chiede Harry.

Niall, Zayn e Perrie sbuffano all'unisono.

Scusami se non ti ho lasciato soffocare in quello sgabuzzino per non perdermi Letteratura Inglese”, lo prende in giro Zayn, stringendogli un ginocchio.

Harry gli deve molto, in effetti. Chissà quanto. Forse sarebbe morto in uno stanzino pieno di scope. O forse no. Per fortuna non lo scoprirà mai.

Grazie”, mormora, offrendogli un sorriso.

L'espressione di Zayn si addolcisce.

Finché ci sarò io in giro, non potrà succederti niente di male”.

Harry si sente invadere il petto da un'ondata di affetto e gratitudine. Se li merita davvero degli amici così?

Perrie gli aggiusta un ciuffo di capelli sfuggito al gel. La sua “acconciatura” rischia di cedere considerato quanto ha sudato.

Ti va di parlarci di quello che sta succedendo?”, domanda gentilmente. “Cosa c'è che non va?”.

Harry non ha raccontato a nessun del bacio – mezzo bacio – tra lui e Louis, non solo perché si vergogna da morire per come è fuggito a gambe levate dall'occasione della sua vita, ma anche perché non ha la minima voglia di sentirsi fare dei discorsi di incoraggiamento da parte dei suoi amici. Gli diranno le solite cose – sbloccati, non c'è niente di cui aver paura, ormai hai diciotto anni, è ora che tu faccia qualcosa – e lui non ha voglia di ascoltarli. Se non ce la fa non ce la fa, punto.

Va tutto bene”, sussurra. “Non c'è niente che non vada”.

Perrie gli afferra una caviglia.

Allora perché tu e Louis non vi vedete più? O meglio, perché stai facendo di tutto per evitarlo?”.

Harry abbassa il capo.

Non ne voglio parlare, ok?”.

Perrie sospira.

Sapevo che sarebbe finita male”, borbotta Zayn. “Ve lo avevo detto”.

Harry vorrebbe avere l'ardire di contraddirlo, perché non è colpa di Louis, come pensa lui, ma solo colpa sua, sempre e solo colpa sua.

Quando avrai voglia di parlarne noi ci saremo, va bene?”, dice Perrie.

Harry annuisce. Avere degli amici è bello, avere degli amici è la cosa migliore del mondo, ma ogni tanto lui ha bisogno di spazio e tempo e solitudine.

Qualcuno bussa alla porta. Harry si irrigidisce.

Posso?”, domanda Liam, facendo capolino sull'uscio.

Certo!”, trilla Perrie.

Liam si avvicina al letto.

Come va?”.

Adesso bene”, risponde Harry.

Liam gli sorride.

Meno male”, dice. “Hai avuto un attacco d'asma?”.

Harry annuisce.

Sì”, risponde. “Zayn mi ha salvato la vita...credo”.

Liam si rabbuia.

Mi sento in colpa”, afferma. “Se non ti avessi, ehm, spaventato non ti saresti mai nascosto in quello sgabuzzino”.

Harry arrossisce.

Non è colpa tua se Harry è scemo”, lo rassicura Niall.

Non è colpa tua”, ripete Harry. “Poteva succedere in qualsiasi momento”, mente.

Liam si guarda nervosamente alle spalle.

Ehm, c'è qualcuno che vorrebbe vederti”, balbetta. “Posso farlo entrare?”.

Il cuore di Harry accelera i battiti. La presa di Zayn sul suo ginocchio si stringe.

Ok”, acconsente il riccio. Non può dirgli di no, non avrebbe alcuna scusa plausibile. E poi ci sono tutti i suoi amici, non è solo.

Liam esce un attimo dalla stanza e ritorna con un Louis così pallido che sembra debba svenire da un momento all'altro.

Ehi”, mormora questi a disagio. Gli occhi di tutti sono puntati su di lui e probabilmente deve sentirsi giudicato. Di sicuro è così che vorrebbe farlo sentire Zayn.

Ciao”, dice Harry.

Louis è bello anche quando ha le spalle incurvate, il viso cianotico e le occhiaie. Louis è bello sempre ed è troppo per Harry, troppo.

Mi fa piacere che sei ancora tra noi”, prova a scherzare.

Harry non riesce a sorridergli, non riesce a guardarlo, non riesce a parlargli.

Ok”, dice con voce roca.

Louis si tortura le mani.

Poss-, potremmo parlare?”, domanda. “Da soli?”.

Harry rischia di avere un altro attacco di asma. Non vuole stare solo con lui, non vuole assolutamente.

Mia madre sta venendo a prendermi”, dice, risoluto.

Per favore?”, implora Louis con un filo di voce.

Dai, usciamo”, dice Perrie, afferrando il proprio ragazzo per il gomito.

Harry la guarda con tanto di occhi ma Perrie si ostina a evitare il suo sguardo. Non è giusto, i suoi amici non possono abbandonarlo.

Zayn non sembra intenzionato a muoversi.

Non vado da nessuna parte finché non me lo dice Harry”.

Harry sta per dirgli di rimanere ma lo sguardo di supplica negli occhi di Louis lo fa desistere dal suo intento. Forse glielo deve, dopo essersi comportato da insensibile con lui. Solo che non ha idea di come affrontare una conversazione che non aveva pianificato di avere.

Puoi andare”, dice a Zayn, deglutendo il groppo che ha in gola.

Lousi fa un sospiro di sollievo e Liam gli mette una mano sulla spalla a mo' di conforto.

Come vuoi”, afferma Zayn. “Siamo qui fuori se hai bisogno”.

Perrie lo prende per mano e lo guida fuori dalla porta. Liam dà una pacca sulla spalla al suo migliore amico e aspetta che Niall si alzi dalla sedia prima di uscire assieme a lui.

Grazie”, sussurra Louis, trascinando la sedia dove era seduto Niall più vicino al suo letto.

Harry torna a coprirsi fino al petto. Non gli importa del caldo, adesso, ha bisogno di uno scudo, di un qualcosa che gli dia l'illusione di essere protetto.

Louis rimane in silenzio per qualche secondo. Harry sposta lo sguardo da lui alla porta, come se sperasse di essere salvato da un momento all'altro dall'arrivo di sua madre.

Ti devo delle scuse”, esordisce Louis.

Harry non lo ha mai sentito usare un tono così dimesso prima d'ora. Louis parla a voce alta ed entusiasta, il più delle volte, oppure, quando gli sta confidando qualcosa, a voce bassa e soffice. Non gli aveva mai parlato così.

Per cosa?”.

Louis si schiarisce la gola.

Per sabato. Non avrei dovuto fare...quello che ho fatto”.

Harry non risponde. Louis non ha nessuna ragione per scusarsi, non ha fatto niente di male, ha fatto quello che doveva, quello che voleva, quello che volevano entrambi. Non lo si può biasimare per averne avuto il coraggio.

Sono un idiota”, continua Louis, poggiando i gomiti sulle ginocchia e prendendosi la testa fra le mani. “Credevo che tu-, credevo che-”.

Harry si porta le ginocchia al petto. Quello che sta facendo a Louis non è giusto, neanche un po'. È crudele. Ma che alternativa ha?

Mi credo tanto intelligente e furbo, invece non avevo capito un cazzo”, dice l'altro ragazzo. “Ho visto quello che volevo vedere e ho visto male”.

Invece ha visto benissimo. Solo che Harry non può dirglielo perché altrimenti dovrebbe spiegargli che nonostante siano sulla stessa lunghezza d'onda, lui rimarrà sempre un po' più indietro.

Ho rovinato qualcosa di bello solo perché sono stupido”, si lamenta Louis.

Non sei stupido”, interviene Harry.

Invece sì”, insiste Louis. “Sono stupido e senza speranza”.

Una parte remota dentro di Harry vorrebbe piangere, però lui non piange davanti agli altri, non perché non vuole ma perché non può.

Louis continua ad asciugarsi i palmi delle mani sui jeans. È nervoso e serio e forse anche terrorizzato.

Non voglio metterti ancora di più in difficoltà, ma devo dirtelo. Lasciamelo dire, ok?”.

Harry trattiene il fiato. Dove sono i suoi amici? Dov'è sua madre?

Lo avrai già capito ma...mi piaci da morire”, ammette Louis. “Da morire. Non faccio altro che pensare a te, continuamente, e non riesco a concentrarmi su nient'altro che non sia tu. Sto diventando pazzo”.

Harry vuole sparire. Perché il letto non lo inghiotte?

Mi ero illuso che anche io ti piacessi ma mi sono sbagliato e ho combinato una cazzata”, continua Louis, senza distogliere lo sguardo. Come si fa a dire certe cose a una persona guardandola negli occhi? Harry lo invidia. Tutto quello che desidera in questo momento è sparire.

Però ti giuro, te lo giuro, che non proverò mai più a fare una cosa del genere, te lo prometto”, afferma Louis. “Voglio continuare a essere tuo amico perché non voglio smettere di vederti. Per favore?”.

Non è possibile, non è fattibile. Harry non è abbastanza coraggioso neanche per questo. Verrà il giorno in cui riuscirà a essere una persona normale ma quel giorno è ancora molto lontano.

Non penso sia una buona idea”, dice infatti.

Louis fa un verso di sorpresa. Probabilmente non si aspettava questa risposta. Forse non ha capito fino a che punto sia sbagliato e mal funzionante Harry. Forse gli ha dato troppa fiducia. E proprio per non deluderlo che Harry deve troncare questa cosa. Non è bravo a gestire i fallimenti e non vuole essere il più grande fallimento nella vita di Louis Tomlinson.

Harry, non puoi farmi questo”, prega Louis, guardando il soffitto e sbattendo ripetutamente le palpebre, come a voler impedire alle lacrime di uscire dai suoi occhi. “Per favore”.

L'istinto di conservazione di Harry spesso lo costringe a essere egoista e insensibile, perfino con le persone alle quali tiene di più.

Louis allunga un mano per toccarlo ma ci ripensa e si blocca a mezz'aria.

Perché?”, domanda, con voce rotta. “Ti prometto che non farò niente che ti metta a disagio, non ti toccherò nemmeno. Harry, ti prego, ti prego”.

Harry riesce a essere freddo come il ghiaccio quando vuole, anche se la la lacrima che sfugge da un occhio di Louis mette a dura prova la sua artificiale indifferenza.

È meglio che tu vada”, mormora.

Louis si passa un braccio sugli occhi e inavvertitamente gli scappa un singhiozzo.

Come faccio..?”.

Harry non risponde. Cosa dovrebbe dirgli? Se per te sarà dura per me sarà praticamente insopportabile? Vivere costantemente di rimpianti è peggio, molto peggio che avere il cuore spezzato. È meglio soffrire che non provare mai niente per paura di soffrire.

Mi stai facendo malissimo, lo sai?”, balbetta Louis e c'è un sottofondo di rabbia adesso nelle sue parole.

Mi dispiace”, dice Harry.

Se ti dispiacesse davvero non ti comporteresti così”.

Louis, vattene, ti prego”.

Louis si alza dalla sedia di scatto.

Quindi è finita?”.

Non è mai iniziata, vorrebbe rispondere Harry ma sarebbe cattiveria gratuita, a questo punto.

Troverai qualcun altro”, ribatte. Meno male che non voleva essere cattivo.

Non hai capito niente”, sbotta Louis. “Addio, Harry”.

Harry guarda Louis uscire a passo svelto dalla stanza e sprofonda nel letto.

Che hai combinato?”, domanda Perrie, esasperata, entrando in camera un attimo dopo.

Non ti ci mettere anche tu”, replica Harry, aspro.

Signor Styles, è arrivata sua madre”, lo informa l'infermiera, facendo ingresso nella stanza.

La mamma di Harry fa irruzione in camera e, prima che lui possa realizzare quello che sta succedendo, lo stringe in un abbraccio che gli toglie il fiato. Non succedeva da mesi. Doveva essere in punto di morte perché accadesse una cosa simile?

Amore mio, come stai?”.

Harry affonda il naso tra i suoi capelli. Adesso potrebbe piangere. Le braccia di sua madre gli sembrano quasi estranee. Harry ha un vago ricordo di un periodo – c'è stato veramente questo periodo nella sua vita o lo ha solo immaginato? - in cui le braccia di sua madre erano il suo habitat naturale.

Bene. Possiamo andare a casa?”.

Sua madre lo bacia sulle guance.

Sì, andiamo, andiamo”.

Harry vorrebbe dormire nell'abbraccio di sua madre per giorni. Forse questa potrebbe essere la cura della quale ha tanto, tanto bisogno.

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Capitolo 7
*** Taking a chance ***


ml

Looking at you
Holding my breath
For once in my life
I'm scared to death

I'm taking a chance

Letting you inside.
(First Time - Lifehouse)


Quando ci si abitua alla presenza di qualcuno nella propria vita è difficile riabituarsi quando questa diventa improvvisamente un'assenza, una di quelle ingombranti, per di più.
 
Louis gli manca così tanto che Harry quasi non sopporta i suoi amici perché non gli sembrano abbastanza. Eppure prima gli bastavano, poi è arrivato Louis e ha cambiato tutto. Non sarebbe dovuto succedere.


Giuro che se non ti togli quel muso lungo dalla faccia ti prendo a schiaffi”, minaccia Zayn mentre aspetta che Harry recuperi le sue cose dall'armadietto.

Zayn, per favore”.

Il suo migliore amico rotea gli occhi.

Per favore che? Cazzo, sei insopportabile con questa faccia da funerale”.

Harry chiude l'armadietto.

Dovresti essere al settimo cielo adesso che io e Louis non siamo più amici”, afferma. Il nome dell'altro ragazzo è un macigno e ha un sapore amore sulla sua lingua.

Certo, non vedi come sono estasiato?”, dice con sarcasmo Zayn.

Harry lo ignora e si dirige verso l'aula di Chimica.

Niall mi ha detto che Liam gli ha detto che Louis è messo male”, continua Zayn.

Harry ha una fitta al petto.

Niall si fida di Liam e io mi fido di Niall, quindi sono sicuro che non abbia detto una cazzata”, afferma Zayn. “Forse mi sbagliavo su Louis”.

Harry si ferma in mezzo al corridoio.

Vaffanculo, Zayn, sinceramente”, sbotta.

Al diavolo Zayn e le sue epifanie in ritardo! Tanto ormai non gli serve più il suo parere o la sua approvazione.

Chi ti ha insegnato le parolacce, Haz?”.

Harry continua il suo percorso verso la classe. Zayn lo afferra per un braccio.

Senti”, inizia, “non ce la faccio a vederti così, mi fa male il cuore, giuro. Se per caso il tuo allontanamento da Louis è colpa mi fustigherò a vita-”.

Tu non c'entri niente”.

Ok, va bene. Allora quale è il problema? Che è successo?”.

Harry non risponde.

Harry, certe cose capitano solo una volta nella vita, lo sai?”.

Il riccio si volta di scatto.

Cosa? Che qualcuno si interessi a me?”.

Zayn scuote il capo.

No, mi riferivo al trovare la tua anima gemella”.

Dov'è Zayn e che ne hai fatto di lui?, vorrebbe chiedergli Harry.

La mia anima gemella non esiste”, risponde invece.

Zayn gli conficca un dito nel petto.

Non immagini quanto sia stanco, dopo anni, di sentirti dire cazzate simili”, scandisce. “Parli sempre di te stesso come se tu fossi una specie di alieno e sai che c'è? Mi dispiace deluderti ma devi sapere che sei pateticamente uguale a tutti noi, quindi per favore scendi dal tuo cazzo di piedistallo. Grazie”.

Harry è senza parole. Zayn è sempre stato una persona cinica e diretta ma non gli ha mai parlato così prima d'ora.

Louis potrebbe essere quello che stavi aspettando, Haz. Dagli un'opportunità. Se non provi non sai, giusto?”, aggiunge, aggiustando il tiro.

Harry sospira. Nessuno può capirlo. Nessuno può mettersi nei suoi panni. Quello che per gli altri è facile per lui è un'impresa titanica.

Muoviti che sta per suonare la campana ”, replica, sperando di mettere un punto alla discussione.

Zayn sbuffa e lo supera correndo.

*

Le parole di Zayn gli ronzano in testa per tutto il giorno. Se i suoi amici lo vedono come una persona normale, può darsi che lo sia veramente? Eppure nessuno può conoscerlo meglio di come si conosce lui e, soprattutto, nessuno può provare quello che prova lui.

In più, il fatto che Zayn adesso gli abbia dato la sua benedizione su di Louis non fa che peggiorare le cose. L'unico ostacolo alla loro relazione è Harry stesso. L'unico da biasimare è lui. L'unico che verrà roso dai sensi di colpa e divorato dai rimpianti è lui.

Ma una relazione con Louis sarebbe troppo difficile. Cosa succederà quando l'altro ragazzo si accorgerà che Harry è una persona piena di insicurezze, insicurezze invalidanti, insicurezze che non gli permettono di vivere una vita normale in mezzo agli altri, insicurezze che gli rendono impossibile relazionarsi con la gente? Louis ha visto solo una parte di lui, una parte superficiale, se scavasse scoprirebbe una persona incapace di amare come si deve, incapace di esprimere i propri sentimenti, incapace di lasciarsi andare perché è così che è cresciuto, è così che ha vissuto per diciotto anni. Gli sembra di essere sempre stato amato con riserva ed è questo l'unico modo di amare che conosce, un modo di amare che non prevede carezze abbracci ti voglio bene. Nessun gesto d'affetto da parte della sua famiglia ha mai spazzato via le sue insicurezze o forse in primo luogo è proprio questa mancanza che le ha generate, coltivate, innaffiate. Quello che gli resta è solo la paura di sbagliare, di amare male, di abbracciare male, di baciare male, perché nessuno gli ha mai insegnato quale è il modo giusto. I suoi amici hanno cercato di farglielo capire ma hanno sempre trovato uno zoccolo duro.

Quanto ci vorrà prima che Louis si stanchi e molli tutto? Harry non è pronto a farsi spezzare il cuore, Zayn aveva ragione. Harry non è pronto a ricevere un rifiuto ed è per questo che continua a rifiutare.

*


Alla fine dell'ultima lezione Harry incontra Louis in bagno. In un istante di panico valuta l'opportunità di uscire dal bagno senza lavarsi le mani ma essendo questo contro le norme igienico-sanitarie che si è auto-imposto per condurre una vita libera dalla paura di contrarre una malattia – ok, chiamatelo pure ipocondriaco – decide che un'operazione del genere non gli ruberà più di un minuto e lui può passare un minuto accanto a Louis senza il rischio di svenire per l'ansia, giusto?

Louis si accorge della sua presenza solo quando alza lo sguardo dal lavandino e incrocia quello di Harry nello specchio. La sua espressione volge repentinamente dal sorpreso al triste. Non è un'espressione che gli dona, questa. Il blu delle sue iridi è fatto per brillare di gioia e l'assenza delle pieghe agli angoli dei suoi occhi – assenza interamente imputabile a Harry – è un crimine contro l'umanità.

Non entrare nel panico, me ne sto andando”, mugugna Louis chiudendo il rubinetto e scrollandosi l'acqua in eccesso dalle mani.

Harry apre la bocca per parlare ma la sua voce si rifiuta di uscire.

Louis fa per superarlo senza prestargli attenzione quando ci ripensa e si ferma sulla porta.

S-sei felice adesso, senza di me?”, balbetta e nonostante si stia sforzando di mantenere un'espressione neutra dal suo sguardo trapelano delusione e disapprovazione.

Il cuore di Harry accelera i battiti quando in un attimo di auto consapevolezza realizza che non vuole ricevere questo sguardo dalle persone che ama per tutta la vita ma che è questo il rischio che corre se continua a comportarsi come si è sempre comportato.

Lou, io-”, inizia ma viene bruscamente interrotto da Louis.

Se devi rispondere con qualche cazzata è meglio che stai zitto, ok?”.

Harry impallidisce. Non si aspettava questa asprezza da parte dell'altro ragazzo, ma dopotutto se l'è meritata. Anche se saperlo non rende le parole e il tono di Louis meno dolorosi.

Ecco, immaginavo”, sbotta Louis di fronte al silenzio di Harry.

Non potrò mai essere felice”, mormora il riccio. Senza di te, vorrebbe aggiungere ma – come al solito – non ne ha il coraggio.

Forse hai ragione”, mormora Louis con gli occhi bassi.

Harry ha un tuffo al cuore. Louis non dovrebbe assecondarlo, giusto? Louis dovrebbe inculcargli un minimo di senno, no?

Il riccio allunga una mano verso l'altro ragazzo ma Louis non lo nota e, senza aggiungere altro, esce dalla stanza.

Harry si appoggia al lavandino con tutte e due le mani e fa un respiro profondo. Non un altro attacco d'asma per favore non adesso per favore no no no. Solo quando è sicuro di non stare per morire - di nuovo – si rimette dritto, si guarda allo specchio e scruta la propria immagine riflessa. Oltre agli occhiali troppo grandi per il suo viso, i capelli fuori moda e il gilet con le trecce...non ha niente di diverso dagli altri. Se il suo cuore si spezza come quello di tutti gli altri allora lui non può essere diverso da tutti gli altri. Nessuno ama in modo perfetto eppure tutti ci provano lo stesso. Nessuno è perfetto eppure tutti meritano di essere amati, con le loro insicurezze le loro paure le loro imperfezioni.

Deve fare qualcosa e deve farla prima che, per l'ennesima volta, sia troppo tardi. Basta coi rimpianti, da oggi in poi vuole solo rimorsi. Se con Louis dovesse andare male nessuno potrà dire che lui non ci abbia almeno provato.

*

Harry raggiunge Zayn al parcheggio. Senza avvertirlo della sua presenza apre lo sportello dell'auto del suo migliore amico e prende posto sul sedile.

Devi darmi un passaggio”, afferma perentorio.

Devo?”, domanda Zayn. “Sto aspettando Perrie”.

Dille di farsi accompagnare da Niall, per oggi”, implora Harry. “Per favore. Voglio che mi accompagni a casa di Louis. Subito”.

Zayn sgrana gli occhi.

Che diavolo sta succedendo? Che devi fare?”.

Devo dirgli tutto quello che si merita di sentirsi dire, cioè che mi piace e che il problema sono io e non lui, che se sono scappato quando mi ha baciato è perché avevo paura e non perché non lo volessi-”.

Ehi, frena un attimo! Ti ha baciato?”.

Harry arrossisce.

Sì, sabato scorso-”.

Allora ecco quale era il tuo cazzo di problema. Sei un cagasotto”.

Grazie, Zayn”, sbotta Harry. “È proprio per questo che-”.

Zayn lo interrompe di nuovo.

Quindi lui ti ha baciato e tu hai deciso di chiudere qualunque cosa ci fosse tra di voi perché hai sclerato?”.

Più o meno”, risponde Harry. “Zayn, ho rovinato il mio primo bacio perché avevo troppa paura-”.

Di cosa?”.

Non lo so, cioè, lo so”, balbetta Harry. “Ho paura che mi conosca meglio e scopra quanto sono imbranato coi sentimenti e con i gesti di affetto. Ho paura di non poterlo ricambiare come si merita. Ho paura di spaventarlo con la mia stramberia”.

Zayn lo schiaffeggia sulla nuca.

Ahi!”, si lamenta Harry. “Che problemi hai?”.

No, tu che problemi hai?”.

Harry si massaggia la nuca.

Lo sai benissimo che problemi ho”.

Zayn estrae una sigaretta dal pacchetto e usa l'accendino dell'automobile per accenderla.

Te l'ho già detto prima e te lo ripeto: non sei niente di speciale. Sei come tutti noi. Mettitelo in testa”.

Harry vorrebbe protestare ma Zayn non ha finito il suo monologo.

Ti sei creato un'immagine di te stesso che non corrisponde alla realtà e la stai usando come alibi”, afferma. “Anche il tuo modo di vestire è una specie di scudo per te. Vuoi passare per quello strano solo perché non vuoi essere notato. Per un po' ha anche funzionato, poi è arrivato Louis. Adesso è ora di smetterla con questa storia e di uscire le palle”.

Harry incrocia le braccia sul petto. Zayn ha in parte ragione ma ha fondamentalmente torto. Lui non vuole passare per quello strano, lui è quello strano. E non perché gli piace studiare e ama i gilet di lana, ma perché ha paura di essere toccato perché essere toccato significa dover toccare di conseguenza e nessuno gli ha mai spiegato come si fa; perché ha paura ad esprimere i propri sentimenti dal momento che non sa farlo nel modo giusto; perché odia sentirsi vulnerabile poiché essere vulnerabile significa essere alla mercé degli altri, significa essere aperto e nudo. Ok, forse Zayn ha più ragione di quello che pensava: i suoi vestiti, i suoi capelli, il suo riserbo, la sua indifferenza non sono altro che uno scudo.

Se Louis ti ha detto che gli piaci vuol dire che gli piaci, punto”, continua Zayn. “Nonostante tutti i tuoi accorgimenti ti ha notato e gli sei piaciuto e se vuole stare con te è perfettamente consapevole di ciò a cui va incontro. Quindi le tue sono tutte scuse”.

Tu e gli altri avete origliato la nostra conversazione, vero?”.

Zayn si stringe nelle spalle.

Non abbiamo avuto altra scelta”.

Harry si aggiusta gli occhiali.

Se non quella di spiarci?”.

Zayn getta la sigaretta fuori dal finestrino.

Non cambiare argomento, furbone”, dice. “Dicevo, Louis ormai avrà capito come sei fatto e nonostante tutto vuole stare con te. E sai perché? Perché non c'è niente che non vada in te. Non sei strambo, sei solo insicuro ed emotivamente costipato ma non è una cosa irrimediabile. Però se continui così potrebbe diventarlo”.

Zayn, non ho mai avuto un ragazzo prima d'ora. Non ho mai baciato un ragazzo prima d'ora”.

Zayn sbuffa.

Perrie ha ragione: devi pur iniziare da qualche parte. E Louis è la persona perfetta per te in questo momento”.

Harry aggrotta la fronte.

Preferivo quando tu e Perrie eravate in disaccordo”.

Zayn lo colpisce di nuovo sulla nuca.

Preferivo quando non dovevo picchiarti ogni due minuti per infilarti un po' di sale in quella zucca vuota che ti ritrovi”.

Harry rimane in silenzio per un po'.

Ho paura”, mugugna.

E fin qui ci eravamo”, ribatte stancamente Zayn.

No, sul serio, ho paura di quello che devo fare adesso. E se Louis fosse talmente arrabbiato con me da non volermi più vedere? E se io fossi così imbranato da non riuscire a spiegargli quello che provo?”.

E se e se e se”, gli fa eco Zayn. “Louis non ha avuto paura ad aprirti il suo cuore nonostante tu glielo abbia praticamente spappolato. Prendi esempio da lui, abbi un po' di coraggio! Glielo devi”.

Harry si appresta a fare la cosa più spaventosa che abbia mai fatto in vita sua: aprire il suo cuore. Lui stesso sa a malapena quello che ci sia dentro, a parte il nome di Louis impresso come una cicatrice che lui non può - non vuole - cancellare.

Sai dove abita Louis?”.






ANGOLINO:

Vi amo tutti anche se non rispondo alle vostre recensioni singolarmente. Dimostratemi il vostro amore - se mi amate ancora - lasciandomi un commento, pls. Oggi ho particolarmente bisogno di belle parole perché ho iniziato a lavorare e vorrei che qualcuno mi tirasse su di morale. Ovviamente potete scrivermi anche "brutte parole" se lo ritenete strettamente necessario.

Alla prossima!


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Capitolo 8
*** I'm yours ***


marcel

Every time I see your face

My heart takes off on a high speed chase

Now, don't be scared, it's only love

That we're falling in

I would never do you wrong

Or let you down or lead you on

Don't look down, it's only love

Baby, that we're falling in

(Falling In – Lifehouse)

Quando Harry suona al campanello di Louis spera con tutto sé stesso che in casa non ci sia nessuno a parte lui. Non è mai stato così ansioso prima d'ora, nessun compito in classe, nessuna gara di matematica, niente lo ha mai messo tanto in difficoltà. Sta per giocarsi tutto ed è solo, non ha una squadra, non ha degli amici a supportarlo. Zayn ha già fatto abbastanza e Harry probabilmente non lo ha ringraziato come merita.

Louis è la cosa più bella che gli sia mai capitata e lasciarsela sfuggire significherebbe portarsi dietro questo rimpianto per tutta la vita. Harry ha la sensazione di non aver mai vissuto neanche un giorno. Dopo diciotto anni sprecati ad avere paura è giunto il momento di prenderla a pugni, questa paura, e di farle vedere che lui può batterla. Ha trovato un pretesto per farlo e questo pretesto ha appena aperto la porta.

Harry?”.

Trovandosi improvvisamente al cospetto dell'altro ragazzo, Harry scopre di non essere pronto al grande atto di coraggio che si appresta a fare, ma da qualche parte ha letto che, dopottutto, non esiste qualcosa come “essere pronti”. Esiste solo la volontà di fare una cosa o di non farla, tutto il resto è inutile procrastinazione. E lui ha deciso di smettere di procrastinare – che poi non è che un altro modo di avere paura - e di prendere le cose di petto. Si sente una persona nuova anche solo per aver preso questa decisione.

Solo che Louis - così piccolo sotto l'alto arco della porta di casa sua - con indosso una t-shirt di Superman, dei pantaloni costellati di buchi e dei calzini con gli orsacchiotti, invece che un ragazzo normale – che lui ha reso vulnerabile e al quale ha spezzato il cuore - gli sembra un gigante impossibile da affrontare.

È per questo che invece di esordire con un “sono un deficiente”, come aveva pianificato di fare, o di chiedergli “posso entrare?”, Harry opta per una divagazione, che gli esce spontanea come se non fosse, appunto, solo una strategia per distrarre l'avversario. Da quando Louis è diventato un avversario?

Sapevi che qualcuno ha abbattuto la vostra cassetta delle lettere?”.

Louis sembra colto di sorpresa. Come se l'arrivo di Harry non lo avesse sorpreso abbastanza.

Cos-ehm, uhm, sì, lo so, deve essere stato il figlio del vicino con la sua fottuta Range Rover. A quanto pare non ha ancora affinato l'arte della marcia indietro”.

Harry fa una smorfia compassionevole. Brutta roba i vicini distratti e incompetenti.

Volevi qualcosa?”.

La domanda di Louis, fatta in tono freddo e distaccato, lo riporta alla realtà. Non si aspettava certo che Louis lo accogliesse a braccia aperte però la sua maschera di indifferenza mina le riserve di coraggio di Harry. Il cuore gli batte all'impazzata, lo sente fino in gola.

Ehm”, balbetta. Posso parlarti?, non è una frase troppo difficile da formulare però gli occhi glaciali di Louis sembrano avergli gelato i muscoli.

Sei venuto qui solo per darmi la notizia della dipartita della mia cassetta delle lettere o c'è dell'altro?”, insiste Louis. “Hai per caso avuto un qualche tipo di epifania e non vedevi l'ora di rendermi partecipe della tua scoperta?”.

Ho scoperto che non voglio perderti, vorrebbe dire Harry e sarebbe anche una gran bella dichiarazione, da commedia romantica adolescenziale, una di quelle in cui i due protagonisti, nel giro di cinque minuti, si confessano il proprio amore reciproco, perdonano, dimenticano e si lanciano l'uno tra le braccia dell'altro baciandosi appassionatamente, lì sulla porta di casa, perché entrare dentro non avrebbe soddisfatto le manie voyeuristiche dei vicini di casa (e degli spettatori). Però la vita non è un film – soprattutto la sua – e non è partita nessuna colonna sonora melensa a fare da sottofondo a questo momento carico di pathos e....Harry è ancora lì impalato sotto lo sguardo interrogativo ma diffidente dell'altro ragazzo.

È come se stesse vivendo una specie di esperienza extra-corporea, come se il suo corpo fosse lì e la sua mente da tutt'altra parte, come se si stesse guardando da fuori, perché non ci può credere che è veramente lui quello che ha pregato il suo migliore amico di accompagnarlo in tutta fretta a casa della persona alla quale deve dichiararsi prima che sia troppo tardi e che questa persona sia proprio davanti a lui che aspetta delle risposte. Lui non fa queste cose.

Il panico si sta di nuovo impadronendo di lui e la tentazione di correre via senza guardarsi indietro rischia di prendere il sopravvento. Non può rientrare in questa spirale, non può.

Louis sembra avvertire il suo disagio (o puro terrore, che dir si voglia).

Entra, possiamo parlarne in casa”, gli dice in tono gentile, apprensivo quasi, ma un po' troppo formale.

Harry annuisce, sorridendo debolmente e, dopo essersi aggiustato gli occhiali sul naso, supera l'altro ragazzo che gli sta tenendo la porta aperta. Come di consueto – l'ha fatto decine di volte – si toglie le scarpe e le sistema vicino a quelle di Louis. Non ci sono altre paia di scarpe, indizio che Louis deve essere solo. Almeno una cosa sta andando come aveva sperato.

Posso offrirti qualcosa da bere?”, domanda Louis, senza incrociare il suo sguardo. “Un tè? Un caffè? O magari del vino?”.

Un po' di vino aiuterebbe Harry a rilassarsi, a rilasciare la tensione che lo tiene in ostaggio. Però, d'altro canto, bere dell'alcool potrebbe essere rischioso: non può permettersi di affrontare la conversazione per la quale è venuto brillo o addirittura sbronzo.

No, grazie”, rifiuta gentilmente.

Louis lo guarda un attimo negli occhi, poi distoglie di nuovo lo sguardo. Harry lo osserva mentre si morde le labbra, la fronte aggrottata. Sembra perso, incerto sul da farsi.

Senti, possiamo andare in camera tua?”, gli viene in soccorso Harry. Dopotutto è lui quello che ha bussato alla porta di Louis, irrompendo in casa sua e nella sua vita d'improvviso, dopo avergli fatto più o meno chiaramente intendere di non volere avere più niente a che fare con lui, ed è lui che deve prendere in mano la situazione.

Uhm, ok”, acconsente l'altro ragazzo, rivolgendogli una breve occhiata per poi fargli strada su per le scale senza un parola in più.

Harry lo segue, aggrappandosi al corrimano come se da questo dipendesse la sua vita. Louis gli sta rendendo le cose difficili, ma Harry sa che non lo sta facendo di proposito, per ferirlo. Non lo avrebbe accolto in casa se fosse stato così, giusto?

Una volta in camera sua, Louis si siede sul letto. Harry valuta per un attimo l'idea di prendere posto sulla sedia della scrivania, stranamente sgombra, però decide che così facendo manderebbe all'altro un messaggio sbagliato. Lui è venuto per riavvicinarsi a Louis non per mettere tra di loro ulteriore distanza, perciò si siede sul letto di fronte a lui.

Louis si agita sul posto, come se l'improvvisa vicinanza di Harry lo turbasse. Una volta era il contrario, pensa il riccio amaramente.

Ehi, Lou, po-potresti guardarmi in faccia per favore?”, balbetta.

Louis rimane immobile per qualche secondo, poi sospira e si risolve a rivolgere la sua attenzione a Harry.

Grazie”.

Louis gli fa dono di un sorriso tirato e per adesso può bastare.

Quindi...di cosa volevi parlarmi?”, domanda dopo qualche secondo di silenzio. “O sei venuto solo per farti guardare?”.

Harry può leggere chiaramente il pentimento per essere stato così aspro sul volto di Louis.

Scusami”, dice, infatti, l'altro ragazzo.

Fa niente”, replica Harry, stringendosi nelle spalle. In fondo se lo merita.Hai tutto il diritto di avercela con me”, aggiunge, infatti.

I lineamenti di Louis si contorcono in un'espressione...amareggiata?

No, non è-”, comincia, poi si interrompe. “Posso sapere perché sei venuto? Ci stai girando intorno da quando sei arrivato e francamente vorrei sapere cosa hai da dirmi prima di-”. Louis si passa una mano tra i capelli. “ Per come la vedo io, la nostra futura conversazione può avere solo due esiti, uno decisamente negativo o uno decisamente positivo, quindi prima che me la faccia sotto dalla paura o, peggio, prima che mi crei delle false aspettative, parla”.

Harry ha perso il filo, Louis ha detto troppe cose e le ha dette troppo in fretta.

Paura?”, gli fa eco. È lui quello che dovrebbe avere paura dell'esito di questa conversazione. Louis non può essere così ingenuo da credere che si sia presentato alla porta di casa sua per dargli di nuovo picche.

Louis butta gli occhi al cielo.

Smettila di fare lo gnorri, Harry”, prega. “E sputa il rospo”.

Il riccio è messo alle strette però gli manca ancora quel briciolo di coraggio per fare il passo definitivo, per dirgli perdonami e voglio stare con te e ti amo e baciami e tutte le altre cose che sperava di avergli già detto a questo punto (se non tutte, almeno metà di esse). Perché anche se vuole dirle queste cose – glielo deve – prima ha bisogno di sapere se le dirà invano o se c'è ancora speranza. Quindi si appresta a fare la domanda più difficile di tutte. Perciò prende fiato e stringe la coperta con entrambe le mani, per aggrapparsi a qualcosa ed evitare si svenire.

Quello che mi hai detto in infermeria...vale ancora?”.

Louis rimane un attimo congelato, come un animale sorpreso dai fari di una macchina in autostrada, ma meno spaventato e più sbalordito.

Mi stai chiedendo se mi piaci ancora, Harry?”, mormora, strizzando gli occhi come se improvvisamente non riuscisse a mettere a fuoco il ragazzo di fronte a sé.

Harry deglutisce, china il capo e annuisce. Non è nemmeno in grado di fare una domanda diretta, come pretende di riuscire a dichiararsi?

È ovvio che mi piaci ancora, non è che può passarmi da un giorno all'altro”, risponde finalmente Louis, con un tono a metà tra lo stupefatto e il seccato.

Harry è così sollevato che improvvisamente gli gira la testa. Ci sono il cinquanta per cento di probabilità che non torni a casa col cuore in frantumi, adesso. Tocca a lui assicurarsi che le probabilità aumentino fino a diventare certezze.

P-posso chiederti perché?”, domanda. “Perché ti piaccio?”.

Harry dovrebbe imparare che a caval donato non si guarda in bocca, però...

Louis piega la testa di lato e lo osserva per interminabili secondi senza parlare. Harry sente uno stormo di farfalle nello stomaco perché gli occhi di Louis sono così carichi di...qualcosa. Nessuno, nessuno, neanche sua madre, lo aveva guardato così prima d'ora, come se riuscisse a vedere dentro di lui qualcosa di meraviglioso celato al resto del mondo. Harry è quasi certo che non ci sia proprio niente di meraviglioso in lui, eppure Louis gli fa sperare il contrario.

Non riesci a vederlo, vero?”, domanda Louis con voce soffice, vellutata, ed è come se gli avesse letto nel pensiero. “Non riesci a vedere quanto sei bello e speciale ed è per questo che-”. Il ragazzo si lecca le labbra e continua a fissare Harry così intensamente che questi viene attraversato da una vampata di calore e affetto da capo a piedi. “È per questo che ti nascondi”.

Le parole di Louis rievocano quelle di Zayn e Harry si ritrova a pensare che forse, forse, i due ragazzi abbiano ragione. Zayn ha formulato il suo discorso in maniera diversa – gli ha detto che non è niente di speciale, l'esatto contrario di quello che ha detto Louis - ma il punto è sempre lo stesso: Harry è convinto che in lui ci sia qualcosa di diverso, di storto, di vergognoso e per anni non ha fatto altro che avallare questa tesi, col suo atteggiamento, col suo modo di vestire. Ha sempre indossato un'armatura per nascondere tutto ciò che di orribile ci fosse sotto, ha sempre cercato di non mostrare niente di sé: il vero colore dei suoi occhi, celato dalle grosse lenti; la vera natura dei suoi capelli, domati dal gel; il suo busto sottile, i suoi fianchi sporgenti, le sue gambe secche e vagamente femminili, imprigionando tutto ciò dentro vestiti sformi e fuori moda; i suoi veri sentimenti, i suoi desideri, reprimendoli per paura di non essere compreso o di non essere all'altezza.

E poi arriva Louis che gli dice che è bello e speciale, facendo vacillare pericolosamente le sue mura protettive.

Farei tutto ciò che è in mio potere – se me lo permettessi – per farti capire che non c'è bisogno di nascondere nulla e non c'è bisogno di avere paura”, continua Louis, sentendosi autorizzato dal silenzio di Harry a proseguire. “Ne avrei di lavoro da fare, per rimuovere uno per uno tutti gli strati dietro ai quali ti sei barricato, però ne varrebbe dannatamente la pena”.

Louis gli offre un sorriso fiducioso e triste allo stesso momento, sperando che Harry accetti la sua proposta ma temendo, allo stesso tempo, che l'altro ragazzo rifiuti.

Harry sarebbe uno sciocco se dicesse di no, eppure ha così tanti dubbi sull'effetiva riuscita del piano di Louis. L'affetto non basta: con lui servono pazienza e comprensione. Louis è davvero disposto a lottare contro le sue ansie e le sue paure? È davvero disposto ad aspettare che Harry si senta pronto a “rimuovere uno per uno gli strati dietro i quali si è barricato”?

Forse non mi credi quando ti dico che sei bello”, va avanti Louis. Meno male che era Harry quello che doveva parlare. “Però lo sei, Harry. Mi dispiace solo non averlo notato prima, però quando me ne sono reso conto non sono più riuscito a staccarti gli occhi di dosso”.

Uhm, sì, è parecchio difficile crederti”, borbotta Harry e vorrebbe schiaffeggiarsi per aver una volta ancora messo in dubbio le parole dell'altro ragazzo. Ha perso un'altra occasione per starsene zitto.

Louis rotea gli occhi, spazientito.

Harry, cazzo, taci”, sbotta. “Scusa”, si affretta ad aggiungere un attimo dopo, carezzandogli un ginocchio. Harry non sente l'urgenza di scanzarsi.

Ok”, acconsente.

Sei il ragazzo più bello che abbia mai visto e non mi riferisco solo alla bellezza esteriore, se è questo che stai pensando”, prosegue Louis. “Sei intelligente ma non sei presuntuoso e questo è raro in una persona con le tue doti, sei educato senza essere affettato, sei generoso ma non pretendi mai niente in cambio, sei premuroso e accorto e gentile e divertente e...un milione di altre cose che non mi vengono in mente in questo momento perché, scusa, ma non avevo preparato questo discorso visto che mai mi sarei aspettato che mi avresti voluto parlare di nuovo”. Louis fa una pausa. “Sei tutto ciò che ho sempre desiderato – senza saperlo – e non ho potuto fare a meno di innamorarmi di te”.

Harry è sul punto di avere un infarto e di morire nel momento più importante della sua misera vita e, tra tutte quelle che gli sono toccate in sorte, questa sarebbe l'ingiustizia più grande di tutte. Louis è innamorato di lui?

Quasi non sente il resto del discorso – monologo? - di Louis, troppo occupato a cercare di controllare i battiti del suo cuore e i mille pensieri che si rincorrono nel suo cervello.

Non so se lo sono sempre stato o se è successo dopo che ti ho conosciuto, però, uhm, diciamo che ero condannato sin dall'inizio. Altrimenti non si spiega perché io abbia fatto le cose più assurde e ridicole del mondo per farmi notare da te e diventare tuo amico”, conclude Louis con un sorriso imbarazzato.

Harry cerca di rispondere al suo sorriso meglio che può, col cuore che gli batte all'impazzata, il respiro corto e la mani sudate. È sicuro che la smorfia sul suo viso è ben lontana dal sorriso che aveva intenzione di rivolgere a Louis.

Tipo lanciarmi palline di carta a ogni lezione?”, domanda, cercando di allentare la tensione.

O romperti gli occhiali”.

O chiedermi i compiti di matematica e restituirmeli pieni di scarabocchi?”.

Louis spalanca le palpebre.

Non erano scarabocchi!”, protesta. “Ti ho scritto frasi di canzoni che mi facevano pensare a te nella speranza che le le leggessi e le ascoltassi e ti rendessi conto che fossi pazzo di te”.

Oh”.

Non lo avevi capito?”.

Come avrei potuto capirlo?”.

Louis ridacchia, più per la sua stessa ingenuità che per quella di Harry.

In effetti...”, ammette, poi, con grande sorpresa di Harry, inizia a cantare. “I listen close for I'm not smart, you wrap your thoughts in works of art, and they're hanging on the walls of my heart”.

La sua voce è così...così Louis. Harry non sapeva sapesse cantare e adesso muore dalla voglia di sentirlo ancora e ancora.

Louis è di tutt'altro avviso, però.

È una canzone degli Script, si intitola I'm Yours”, spiega. “Quand'ero in classe e ti sentivo parlare, mi veniva sempre in mente”.

Harry si ripromette di andarla ad ascoltare (o di obbligare Louis a cantargliela).

Quindi è per questo che hai chiesto i compiti proprio a me?”, domanda, in un istante di realizzazione.

E per farti credere che avessi problemi in matematica”.

Harry apre e chiude la bocca a ripetizione per qualche secondo, come un pesce moribondo. Non riesce a credere alle sue orecchie.

Scusa?”.

Louis si nasconde il viso dietro le mani.

Te l'ho detto che ho fatto cose assurde e ridicole”, mormora.

Hai rischiato di essere bocciato solo per-”.

Per prendere ripetizioni da te, sì”.

Harry è combattuto tra l'essere lusingato e il voler prendere Louis a schiaffi.

Questa è la cosa più stupida che qualcuno abbia mai fatto per me”, afferma, ma non riesce a impedirsi di sorridere. “O, meglio, l'unica cosa stupida che qualcuno abbia mai fatto per me...più o meno”.

Cosa non si fa per amore”, replica Louis, scrollando le spalle.

Harry ride. Si sente la testa leggera e il cuore pieno di...riconoscenza per questo idiota che ha messo a rischio la propria carriera scolastica solo per conoscerlo.

Credevo che non avresti mai accettato di passare del tempo con me se non avessi trovato un pretesto che ti obbligasse moralmente a farlo”.

Probabilmente hai ragione”.

Louis sorride.

Allora il mio sacrificio non è stato vano”.

No...però hai fatto comunque una cosa stupida e immatura-”.

Lo so, shhh, non me lo ricordare”.

Louis lo fissa in silenzio e il suo sorriso comincia a scemare dopo qualche secondo, sostituito da un'espressione tesa.

Allora?”, domanda. “Io ho detto tutto quello che volevo dire, adesso tocca a te. Spara”.

L'altro ragazzo spalanca le braccia, come a lasciare a Harry campo libero per affondare una spada affilata nel suo cuore. Come se non lo avesse già fatto.

No, aspetta”, dice Harry precipitosamente. Tutto quello che aveva da dire è passato in secondo piano, non perché non sia importante, ma perché c'è qualcosa che gli preme di più in questo momento, qualcosa che vale più di mille parole, per far capire all'altro ragazzo che si fida. E poi perché lo vuole, veramente, come non ha voluto niente prima d'ora in vita sua. “P-potresti baciarmi? Ti prego”.

Louis è così sorpreso che fa un piccolo salto sul posto, che fa sobbalzare il materasso e il cuore di Harry.

Sei sicuro?”, domanda.

Harry non riesce a parlare, tanto è teso, perciò si limita ad annuire.

Ho bisogno di sapere una cosa prima”, dice Louis. “Questo è bacio è determinante, nel senso che ti sevirà a capire delle cose, o hai già capito...?”.

Harry deglutisce a fatica.

Ho g-già capito”, ammette.

Quindi è solo, uhm, l'inizio di qualcosa?”.

Harry fa cenno di sì.

Sei sicuro di volerlo questo qualcosa?”.

Harry non è mai stato più sicuro in vita sua ma sta morendo di ansia. Neanche dovessero scambiarsi le promesse di matrimonio.

Sono sicuro, Lou, adesso baciami, per favore”.

Louis fa un sorriso da un orecchio all'altro.

Guai a te se ti rimangi tutto”, minaccia, prima di inginocchiarsi davanti a Harry, che si ritrova il suo viso a pochi centimetri dal proprio in una frazione di secondo.

Pronto?”, sussurra Louis ed è così bello che Harry non si capacita di come abbia potuto essere così fortunato a fare innamorare un ragazzo come lui.

Louis si avvicina sempre di più e alterna lo sguardo tra i gli occhi e le labbra di Harry, che rischia di diventare strabico per non perderlo di vista.

Sta per succedere, pensa il riccio. Il suo Primo Bacio – tutto intero - dista solo un battito di ciglia.

Le labbra di Louis sono così vicine a quelle di Harry che questi riesce a sentire il fantasma di un bacio sulla bocca anche se il contatto non è ancora avvenuto.

Aspetta”.

Louis si immobilizza, trattenendo il fiato.

V-voglio togliere questi”, spiega Harry, allontanandosi e liberandosi degli occhiali, che ripiega e poggia sul letto accanto a sé.

Louis esala un sospiro di sollievo, poi gli poggia una mano sulla coscia e si piega di nuovo in avanti.

Devo tenere gli occhi aperti?”, domanda stupidamente Harry.

Come preferisci”, risponde pazientemente Louis, leccandosi le labbra.

Se Harry pensa che queste labbra saranno sulle sue in poco, pochissimo tempo...Non vede l'ora ma è terrorizzato, però è la voglia di essere baciato che ha la meglio.

Ok”, mormora, chiudendo gli occhi.

Un attimo dopo sente di nuovo il fiato di Louis sulle labbra ma non fa in tempo a farci l'abitudine che Il Bacio arriva.

Dura tre secondi al massimo, giusto il tempo di un piccolo schiocco. Sarebbe durato anche di meno se Louis non avesse deciso di indugiare un attimo di più e se le loro labbra non fossero rimaste incollate per un secondo nel momento in cui Louis ha tirato indietro la testa.

E questo bacio è stato tutto il contrario di ciò che si era sempre aspettato: vale a dire meravigliosamente fantastico, anche se Harry si è limitato a ricevere e non ha mosso un muscolo. Potrebbe sembrare un cliché, ma ha davvero sentito i proverbiali fuochi d'artificio dei quali ha sempre sentito parlare ma ai quali non aveva mai creduto, proprio all'altezza del petto e una sensazione di calore - una vampa, più che altro - gli ha attraversato il corpo, dalla punta dei capelli alla punta delle dita. Ha la testa leggera e vuota come se avesse bevuto dieci bicchieri di vino, ma il vino non avrebbe mai potuto farlo sentire così. L'euforia che prova è quella che si prova quando si fa un salto nel vuoto col paracadute: la paura di schiantarsi al suolo non esiste quando sai che ci sarà qualcosa a salvarti e il pensiero che il paracadute all'ultimo momento possa non aprirsi è relegato in un angolo recondito della tua mente.

Harry”, lo chiama dolcemente Louis e Harry si rende conto di avere ancora gli occhi chiusi. Quando li riapre, inaspettattamente, una lacrima gli sfugge dall'angolo di un occhio. Louis la asciuga con un dito e gli sorride. “Tutto ok?”.

Sì”, sussurra Harry ed è così...felice. Non credeva si potesse essere tanto felici e in così poco tempo ma soprattuto per così poco. “Grazie”.

Louis poggia una mano sulla sua guancia e gli accarezza con un pollice la porzione di pelle sotto l'occhio.

Allora ti piaccio anch'io?”.

Harry gli scoppia a ridere in faccia, mentre un'altra lacrima sfugge al suo controllo.

Puoi dirlo forte”, risponde, ed è come se qualcosa si fosse impossessato di lui, perché quello che fa subito dopo - cioè lanciarsi sulle labbra di Louis come se da questo gesto dipendessero le loro vite, o la salvezza dell'universo - è qualcosa che non avrebbe mai immaginato di fare prima di questo pomeriggio. Se non addirittura prima di cinque minuti fa. Il risultato è che Louis viene sbilanciato all'indietro, ma non sembra dispiacergli, visto che si tira addosso Harry senza tanti complimenti.

L'unico problema è che il riccio non sa bene cosa fare quando le sue labbra "atterrano" su quelle dell'altro ragazzo, perciò rimane immobile, la bocca incollata a quella di Louis, respirando dal naso. 

Dopo qualche secondo Louis scoppia a ridere, con le labbra strette e le dita serrate attorno alle braccia di Harry, che tira indietro la testa e lo guarda con un'espressione sconsolata.

"Riproviamoci, ok?", suggerisce Louis, incoraggiante. 

Harry si perde per un attimo nel blu dei suoi occhi - il colore intenso degli occhi di Louis è l'unica cosa che riesce a distinguere con chiarezza, data la sua vista limitata - e annuisce, chinando il viso per andare incontro a quello dell'altro ragazzo. Ha paura di schiacciarlo col proprio peso, ma Louis non si sta lamentando e lui teme che qualsiasi movimento possa in qualche modo rompere l'incantesimo.

Piegando leggermente la testa di lato, con esitazione accosta il volto a quello di Louis, fino a che i loro nasi non si sfiorano. Lo sbuffo d'aria che scappa dalle labbra di Louis potrebbe essere facilmente assimilabile a una risata ma Harry non ha voglia di indagare, perciò chiude gli occhi e preme le labbra contro quelle dell'altro. Stavolta passano solo pochi secondi prima che Louis prenda l'iniziativa, aprendo leggermente le proprie, invitando Harry a fare lo stesso.

Il riccio non sa esattamente cosa fare, perciò decide di fare quello che crede che si debba fare quando si sta baciando qualcuno: lasciarsi andare. E non pensare che qualcosa stia andando storto, anzi non pensare e basta.

Una mano di Louis risale dalle spalle al suo viso, esercitando una leggera pressione, ed è tutto così piacevole: le labbra di Louis sono piacevolmente soffici, il filo di baffi proprio sopra al suo labbro superiore strofina piacevolemente contro la bocca di Harry e anche il fatto che l'insieme sia piacevolmente bagnato è un piacere.

Sto baciando un ragazzo!, urla il cervello di Harry, mentre il suo cuore è impegnato a ballare una danza fuori tempo, rimbalzando violentemente contro la sua gabbia toracica, così rumorosamente che il riccio ha paura che si possa sentire. Nonostante il suo sconvolgimento interiore, però, Harry è stranamente calmo.

È solo quando Louis stuzzica il suo labbro inferiore con la lingua che Harry si blocca e, mezzo secondo dopo, stacca le proprie labbra da quelle di Louis, tirandosi su, facendo leva su un braccio.

Scusa”, mormora Louis, spostandogli un ciuffo di capelli dagli occhi. “Mi sono fatto trascinare e non ho pensato-”.

No, scusami tu, non fa niente, io-”, balbetta Harry, mortalmente imbarazzato per la sua improvvisa reazione dovuta al panico di aver scoperto che, beh, a volte nei baci sono coinvolte anche le lingue.

Abbiamo tempo, sarà per la prossima volta”, lo rassicura Louis. “Se avrai ancora voglia di baciarmi”.

Avrò voglia di baciarti fino all'ultimo giorno della mia vita, vorrebbe rispondere Harry.

Louis sorride all'espressione sconvolta del riccio e, schioccandogli un ultimo bacio sulle labbra, poggia il proprio peso su un gomito, spronando l'altro ragazzo a sollevarsi.

Harry si rimette seduto e, tastando il materasso, ritrova gli occhiali. Si era così abituato a una visione sfocata della realtà che quando è finalmente in grado di mettere a fuoco Louis è come se lo vedesse per la prima volta.

Ti ricordi Francis Turner?”, chiede all'improvviso, rendendosi conto di averci pensato tutto il tempo senza esserne stato consapevole.

Le labbra di Louis si muovono come se volessero formulare una domanda (“Chi?”), ma Harry non gliene dà il tempo.

Edgar Lee Masters, Antologia di Spoon River”, spiega. “Baciandola con l'anima sulle labbra, all'improvviso questa prese il volo”.

Louis annuisce cautamente.

Oh, certo, la poesia sul malato di cuore che muore dopo aver dato il suo primo bacio”, osserva. “Harry, stai bene?”, domanda un attimo dopo, mettendo una mano sulla spalla del riccio e guardandolo con più di un briciolo di apprensione.

Harry scoppia a ridere.

Oddio, sì”, lo rassicura. “Stavo pensando che nonostante abbia sempre creduto di avere qualcosa in comune con lui, sono sopravvissuto al mio primo bacio”.

Quanto sei idiota!”, esclama Louis, slanciandosi per abbracciarlo.

Harry gli poggia le mani sui fianchi, poi, abbandonando ogni residuo di esitazione, circonda la sua schiena con entrambe le braccia.

Ti amo”, afferma Louis, affondando il naso dentro il suo orecchio e facendogli involontariamente il solletico.

Harry non vuole lasciarlo andare mai più. 

Scusami”, mormora. “Scusami se sono stato cattivo, se ti ho mentito, se ti ho trattato male, se ti ho fatto credere che non mi importasse niente di te”.

Louis sospira ma non dice una parola. Harry se lo stringe ancora di più contro il petto. Dio, se pensa che stava per rinunciare a tutto questo...

Avevo paura e ho reagito come ho sempre fatto: scappando”, continua. “Potrai mai perdonarmi?”.

Louis scioglie l'abbraccio e, poggiandogli entrambe le mani sulle spalle, lo guarda con serietà: “Sono stato male come mai in vita mia, Harry, ma non potrei mai fartelo pesare”.

E invece dovresti!”, protesta Harry.

E che senso avrebbe? Non lo hai fatto di proposito”.

Harry distoglie lo sguardo.

Mi dispiace davvero”.

Louis gli prende una mano e la stringe tra le sue.

Quello che conta è che sei qui con me adesso”, dice con trasporto. “E sei qui per restare. Giusto?”.

Per tutto il tempo che vuoi, per sempre, se mi vorrai.

Sono qui per restare”, conferma Harry, la sua voce estranea alle sue stesse orecchie. Sta succedendo veramente?

Non ti faccio più paura?”, domanda Louis.

Un lampo di senso di colpa attraversa il volto di Harry.

Non mi hai mai fatto paura”, ammette in un attimo di auto-consapevolezza. “Era di me che avevo paura. Che ho paura”.

Per tua fortuna, io sono una persona molto coraggiosa”, dichiara Louis. “Spero di poterti aiutare a capire che non c'è niente di spaventoso nell'amare qualcuno e nel lasciarsi amare”.

Harry annuisce, sopraffatto. Non è spaventato in questo momento però è preoccupato che la paura riprenda il sopravvento, un giorno, e che tutte le sue insicurezze rovinino quello che Louis vorrebbe costruire per loro.

Ti fidi di me, Harry?”.

E come potrebbe non fidarsi quando Louis lo sta guardando con questi occhi?

Sì”, ammette. Vuole provare a fare questo atto di coraggio, per Louis, per entrambi.

Harry Edward Styles", esordisce Louis solennemente. "Alla luce di quanto dichiarato, vuoi diventare il mio ragazzo?”.

Sei sicuro?”, domanda Harry prima di riuscire a trattenersi.

Louis sta chiaramente combattendo il bisogno di buttare gli occhi al cielo.

Mai stato più sicuro di qualcosa in vita mia”, dice quando ha finito la sua battaglia contro le proprie espressioni facciali, optando per un sorriso a trentadue denti. Accecante.

Harry ridacchia.

Okay”.

Mi aspettavo qualcosa di più solenne e altisonante di un okay”, si lamenta Louis mettendo il broncio.

Okay, Louis William Tomlinson, voglio diventare il tuo ragazzo”, dice Harry. “Non ti accontenti mai”.

Ehi, sto cercando di fare le cose per bene, io”, protesta Louis, aggrottando le sopracciglia.

Harry allunga una mano verso il suo viso e passa l'indice lungo le pieghe sulla sua fronte.

Anche tu sei b-bello e speciale, ma probabilmente già lo sai”, sussurra timidamente, senza riuscire a incontrare gli occhi di Louis.

L'ho sempre sospettato, a dire il vero”.

Harry schiaffeggia l'altro ragazzo sulla coscia.

Ma modestia e umiltà non sono le tue doti principali”, scherza.

Louis blocca la sua mano e se la porta alle labbra.

È per questo che ci completiamo, Harry”, mormora, semi-serio, prima di baciarne il dorso.

Harry è così grato al mondo per questo ragazzo e così grato a questo ragazzo per aver scelto lui e non aver mollato.

Ehi, Lou”, lo chiama, col cuore gonfio di quello che – non si può sbagliare – è sicuro sia amore. “Anch'io potrei-anch'io sono-”.

Anche tu sei?”, lo incoraggia Louis, sollevando un sopracciglio, un'espressione divertita sul volto.

Anch'io sonoinnamoratodite”.

Louis è raggiante.

Ti chiederei di farmi lo spelling ma non voglio infierire”.

Harry gli getta le braccia al collo ed è così felice, perché non ha paura. È profondamente consapevole di tutti i punti in cui i loro corpi si stanno toccando ma, per la prima volta nella sua vita, probabilmente, desidera il contatto con un altro essere umano più di quanto lo tema.

Grazie”, mormora, baciando Louis sulla guancia. “Grazie di esistere”.

***

NOTE:
Se ripenso a quando vi ho detto che avrei finito questa storia in fretta perché avevo scritto quasi tutti i capitoli mi viene da ridere. No, non è vero mi viene da piangere perché sono una persona cattiva e poco affidabile, CHIEDO VENIA. Ma passiamo oltre....

Questa storia è giunta a una conclusione, finalmente. Se devo essere sincera mi aspettavo che il capitolo venisse fuori meglio, che fosse più lungo e dettagliato etc., però questo è quanto sono riuscita a partorire, quindi pace

Vi anticipo che ci sarà un piccolo (?) capitolo extra. Non credetemi se vi dico che lo pubblicherò presto, però lo sto scrivendo quindi, salvo imprevisti, non dovrebbe vedere la luce il prossimo anno, ecco.

Vi lascio il link della canzone alla quale fa riferimento Louis, I'm Yours, così che possiate conoscerla se non la conoscete già e ascoltarla. Secondo me è una bellissima canzone d'amore però mi mette un po' di tristezza, anche se non so perché (onestamente non mi viene in mente una canzone dei The Script tra quelle che conosco che non mi metta tristezza)

Questa è la poesia citata da Harry. Non vorrei fare la maestrina, ma leggetela. Leggete tutto il libro se potete (prima o poi, nella vita).


Al prossimo e (questa volta sul serio) ultimo capitolo!

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Capitolo 9
*** Completely mine ***


Marcel last chap

Siamo finalmente giunti all'ultimo capitolo di questa storia. Spero che possiate apprezzarlo, nonostante non sia esattamente “nelle mie corde”.

Avvertimenti: salto temporale in avanti di qualche anno rispetto allo scorso capitolo, fluff, probabili spoiler di Cime Tempestose anche se è stato pubblicato quasi duecento anni fa, fluff, probabilmente fastidiosi link YouTube nel bel mezzo della storia, probabile mistificazine (uao, che parolona) di alcune tradizioni inglesi che, ahimé, conosco poco (capirete leggendo).

Ah, continuo ad avere difficolta col layout della pagina, perdonatemi. Non riesco a capire perché e non imparerò mai. Spero non vi dia fastidio (so che ve lo darà ma sono proprio incapace, scusate).


We are gonna build a life together

You and I for ever and ever

And we'll, we'll make babies on the beach

Under the stardust

And I'll hear your voice come through the door

A thousand times, maybe more

And I'll smile inside to know you're mine

Completely”

(The Wedding Song – Angus & Julia Stone)


Harry è stanco, no, è più che stanco, è esausto, sfinito, spossato e il suo unico desiderio è quello di dormire per almeno due settimane e dimenticarsi del resto del mondo. La sessione di esami è quasi finita, ma è proprio quel quasi che gli fa venire voglia di strapparsi i capelli e mollare tutto. Per fortuna – o purtroppo – lui non è uno che si arrende.

Percorrendo il tragitto che dal campus porta agli alloggi degli studenti, Harry si fruga nelle tasche per cercare le chiavi del piccolo appartemento che condivide con Louis. Lui e l'altro ragazzo hanno in programma di cenare con Zayn e Perrie, ma è tutto il pomeriggio che Harry si sta scervellando per trovare una scusa plausibile per non andare. Magari Louis potrebbe venirgli in soccorso, inventandosene una delle sue. Dopotutto è lui quello bravo con le parole, con la sua quasi laurea in Letteratura e tutto quanto. A Harry è sempre piaciuto scribacchiare, poesie più che altro, ma è Louis che ha sempre avuto fantasia.

Quando Harry ha scelto il suo corso di laurea, quasi due anni prima, era psicologicamente preparato per quello che gli sarebbe toccato – Chimica non è una passeggiata – solo che non aveva messo in conto la stanchezza fisica. Onestamente non si sarebbe aspettato che otto, dieci ore di lezione al giorno, più intermibabili ore in laboratorio sparse lungo il corso della settimana, più fare il bucato, cucinare, rassettare, mettere a posto la casa, lo avrebbero distrutto. Per fortuna che c'è Louis ad aiutarlo (se non proprio con le faccende di casa, almeno ad allentare la tensione).

Massaggiandosi gli occhi con le dita, Harry estrae le chiavi dalla borsa – erano lì e non in tasca, dopotutto – e le inserisce nella toppa. Per un attimo indugia con la fronte appoggiata sulla porta, ma si riprende in fretta, per non correre il rischio di addormentarsi in piedi.

Lou, sono tornato!”, annuncia, appena messo piede in casa, ma non riceve alcuna risposta. Louis sarà in camera a studiare. O a guardare Breaking Bad, visto che è quello che fa quando vuole rilassarsi. Harry è riuscito a togliere dalla testa di Louis l'idea che, con le sue abilità e il proprio fiuto per gli affari, tutte e due avrebbero potuto mettere su un laboratorio per “cucinare” droghe se le cose con l'Università fossero andate storte.

Vado in bagno a togliermi le lenti a contatto che mi stanno uccidendo e vengo da te”, continua il riccio, consapevole di non avere un ascoltatore.

Dopo essersi liberato di quelli che lui definisce “aggeggi infernali” - Louis lo ha convinto a indossarli a tempo pieno – Harry si reca in camera.

Lou, non trovo gli occhiali!”, esclama, aprendo la porta. La stanza è immersa nella semi-oscurità, le persiane sono chiuse e l'unica fonte di luce proviene da una piccola abat-jour sul comodino.

Avvicinandosi a letto, Harry scopre che Louis sta dormendo su un fianco in posizione fetale, una mano sotto la guancia e un libro aperto stretto nell'altra mano.

Louis”, lo chiama Harry, mentre un sorriso si fa strada sul suo volto. Lui è appena tornato da un pomeriggio infernale in biblioteca e il suo ragazzo è qui che dorme come un angioletto, come se non avessero una sfilza di esami da preparare in tempo record. Però Louis è così tenero, mentre russa leggermente, come un bambino, pacificamente appisolato come se non avesse alcuna preoccupazione al mondo.

Harry si inginocchia per essere all'altezza del viso di Louis e riuscire a vederlo meglio. Lo sveglierebbe con un bacio sulle labbra, a mo' di principe Filippo che sveglia da un sonno secolare la sua Bella Addormentata, se Louis non avesse un filo di bava che gli cola da un angolo della bocca.

Il riccio ridacchia, estasiato dalla visione che ha davanti agli occhi, prima di sporgersi verso l'altro ragazzo e baciarlo sul naso.

Louis si sveglia di soprassalto – Harry fa appena in tempo a spostarsi per evitare di beccarsi una testata sul mento – e, dopo essersi messo a sedere, si asciuga la saliva col dorso della mano, osservando Harry con un'espressione offesa.

Stavo dormendo”, piagnucola.

L'ho visto”, replica Harry con un sorriso. “Non dovevi studiare?”.

Stavo studiando!”, protesta Louis, sventolandogli il libro che ancora stringe in mano davanti alla faccia.

Harry poggia le braccia sul letto, intreccia le mani e ci si appoggia col mento.

Cime Tempestose è nel programma d'esame?”, domanda, tenendo gli occhi semi-chiusi per mettere meglio a fuoco il ragazzo davanti a sé.

Louis annuisce.

Devo scrivere un saggio sul significato della brughiera e-”. Il ragazzo sbuffa e si lascia di nuovo cadere su un fianco. “Non ne ho voglia, Haz. Non ne ho dannatamente voglia”.

Hai visto i miei occhiali?”, chiede Harry che non ne può più di strizzare gli occhi e di vedere Louis come un ammasso di colori senza contorni.

Sono dove li lasci sempre, sul lavandino. Sei proprio cieco tu, eh?”, risponde prontamente Louis. “E grazie per la considerazione, ti stavo raccontando le mie disgrazie e tu pensi ai tuoi occhiali!”.

Harry ride e scuote il capo.

Fammi spazio”, ordina, mettendosi in piedi. Non ha voglia di trascinarsi di nuovo fino al bagno, e poi, se tutto va come deve andare, tra poco si sarà addormentato e gli occhiali per dormire, fortunatamente, non gli servono.

Louis si sposta verso il centro del letto, senza cambiare posizione. Harry si stende accanto a lui, dandogli le spalle.

Devo continuare a parlare con la tua nuca?”, domanda Louis.

Mh-mh”, replica il riccio, cercando a tentoni dietro di sè il braccio dell'altro ragazzo e avvolgendoselo intorno al petto. “Parla pure, ti ascolto con le orecchie, non con gli occhi. E poi, comunque, non ci vedo”.

Louis si fa più vicino, aderendo col petto alla schiena di Harry e infilando una gamba in mezzo a quelle del suo ragazzo.

Comodo?”, mormora.

Sì”, sospira Harry, soddisfatto. “Dicevi?”.

Dicevo che non ho voglia di scrivere questo saggio”, continuna Louis come se non vedesse l'ora di riprendere il discorso. “E poi odio Heathcliff”.

Heathcliff è sexy”, mormora Harry, chiudendo gli occhi.

Heathcliff è un pazzo furioso!”, esclama Louis, con tale foga che a Harry prende quasi un colpo. “E Catherine è una psicopatica con manie di controllo!”.

Non ti piace proprio questo libro, eh?”, mugugna il riccio.

No, al contrario, lo adoro”, dice Louis con trasporto. “Solo che ho qualcosa da ridire su come Heathcliff e Catherine abbiano gestito la loro relazione”

Harry ridacchia.

Quiei due sono pazzi e scusami se non ci trovo niente di romantico nel modo in cui si sono distrutti a vicenda”, insiste Louis.

Sono pazzamente innamorati”, offre Harry che è sempre uno che cerca di trovare il lato positivo nelle cose.

Anche io sono pazzamente innamorato di te, ma non per questo la nostra deve essere una storia d'amore tragica”, ribatte Louis. “Più che pazzi d'amore loro sono pazzi e basta, secondo me. Tutto questo amore sprecato...”.

Triste, vero?”, mormora Harry, sonnecchiante, giocherellando con le dita di Louis.

Devastante”, risponde accorato l'altro ragazzo. “Questo libro è snervante. Non ho mai letto un libro che mi abbia fatto sentire più...impotente di questo. Sei costretto ad assistere allo spettacolo di Heathcliff e Catherine che volontariamente sabotano la loro felicità e non puoi farci niente”.

Non puoi mai farci niente, quando leggi un libro”, replica Harry. “Che tu lo voglia o no, devi accettare il destino che l'autore ha scelto per i suoi personaggi”.

Louis sospira contro la nuca di Harry, provocandogli la pelle d'oca.

Però speri sempre in un lieto fine, no?”.

Nella vita come nella letteratura il lieto fine non è assicurato, lo sai”.

Louis esita un attimo.

Non è per questo che leggiamo? Perché abbiamo bisogno del nostro lieto fine assicurato?”.

Sentendo il fiato caldo di Louis sulla pelle e la pressione del suo braccio sul petto, Harry ha la certezza di aver già trovato il suo lieto fine.

Credo che ognuno abbia un motivo diverso, se per leggere ci sia bisogno di un motivo, si intende”, replica Harry. Per essere uno che ha studiato fino a mezz'ora prima e che rischia di crollare addormentato da un momento all'altro, ha un cervello piuttosto sveglio. “I miei libri preferiti, per esempio, hanno tutti un finale triste”.

Questo succede perché sei una persona cattiva, Harry, che augura ai personaggi di un libro tutto il male del mondo”, lo prende in giro Louis, stringendoselo al petto.

Allora è colpa mia se Heatcliff e Catherine non riescono a coronare il loro sogno d'amore?”.

No, è solo colpa di Emily Brontë che era una zitella acida”, replica Louis.

Harry ride silenziosamente, troppo stanco pure per trovare la forza di manifestare come si deve la propria ilarità.

Scherzo, amo Emily”, aggiunge subito dopo Louis. “Solo che darei qualunque cosa pur di non scrivere questo saggio. Scrivilo tu per me”.

Harry alza gli occhi al cielo. Inutilmente, visto che Louis non può vederlo.

E tu prepara l'esame di Biochimica per me”, gli fa eco prontamente.

Louis appoggia la fronte sulla sua spalla, emettendo un lamento di frustrazione.

Non vedo l'ora che arrivi il giorno del matrimonio, almeno avremmo finito con gli esami”.

Harry accarezza le dita ossute del suo ragazzo, dalla base fino alla punta. Quando se le avvicina al viso – per indagare sul motivo per cui sembrino macchiate di qualcosa – scopre che è gli rimasta una traccia di inchiostro sui polpastrelli. A lui succede spesso quando legge, che l'inchiostro della pagina stampata gli sporchi le dita. Gli è sempre piaciuta l'idea che i libri possano lasciare una traccia sulla pelle, per quanto labile. È come se si instaurasse un'ulteriore connessione tra lui e loro.

Mi fai il solletico”, mormora Louis.

Mh-mh”, replica Harry noncurante, continuando a giocherellare con le sue dita.

In due anni di relazione con Louis, Harry ha fatto passi da gigante nel campo del contatto fisico. All'inizio è stato difficile lasciarsi andare, ma Louis non gli ha mai, mai fatto pressioni di alcun genere. Ci hanno messo due mesi prima di scambiarsi qualcosa di più di un semplice bacio, e nove mesi prima di fare l'amore. A Harry serviva tempo per ottenere fiducia in Louis e soprattutto in sé stesso e Louis ha saputo aspettare senza mettergli alcuna urgenza. Harry non poteva trovare persona migliore.

Certo, agli occhi di chi non è Louis, Harry può sembrare ancora il solito ragazzo freddo e impacciato, però se si guarda alle piccole cose il cambiamento è evidente: quegli abbracci che ogni tanto regala al suo migliore amico – Zayn se ne stupisce ogni volta - e i ti voglio bene che dispensa ai suoi cari ne sono la prova. Louis lo ha aiutato a trovare un equilibrio e a superare le sue paure e insicurezze, proprio come aveva promesso di fare e non passa giorno che Harry non gliene sia grato. Non è che l'altro ragazzo lo abbia cambiato, gli ha solo dato una mano per far emergere la persona che si celava dietro Marcel.

Hai deciso che camicia indossare per il matrimonio?”, domanda il riccio dopo qualche istante di silenzio, più che altro per il timore che l'altro si sia addormentato. E no, questo non può succedere se lui è ancora sveglio.

La tua, no?”, replica Louis, dimostrandogli di essere ancora vigile. “Dopotutto l'ho comprata io”.

Da quando Harry ha deciso di dare un tocco più moderno al suo guardaroba, Louis è diventato una sorta di personal stylist per lui. Harry non glielo lascia fare perché la parola di Louis è legge ma perché lui stesso è pigro e preferisce lasciarsi guidare dal fiuto di qualcun altro piuttosto che scervellarsi a trovare un abbinameno adeguato o un capo di abbigliamento che non gli stia tre volte più grande.

Mi sembra la scelta migliore, visto che non abbiamo tempo per fare shopping, impegnati con lo studio come siamo”, concorda.

Non abbiamo tempo per fare niente”, protesta Louis, facendo scivolare una mano verso l'addome di Harry in maniera allusiva.

Il riccio scoppia a ridere e gli blocca il polso.

Dove credi di andare?”.

Louis gli morde una spalla. Harry sente la puntura dei suoi denti attraverso la maglia e stringe la presa sul suo polso, riportandolo all'altezza del proprio petto.

Adesso ho troppo sonno per fare qualunque cosa”, borbotta, tracciando i contorni della corda tatuata sul polso di Louis con le dita.

Questo è solo uno dei tatuaggi di Louis che si “abbina” a uno di Harry. I loro corpi raccontano la loro storia d'amore meglio di come potrebbe fare qualunque libro. Contrariamente a quanto ci si aspetti, è stato Harry il primo a entrare nel tunnel dei tatuaggi. Louis lo ha seguito a ruota e adesso i due hanno ingaggiato una specie di gara a chi ne ha di più. Harry è attualmente in vantaggio.

L'università sta logorando la nostra vita sessuale. Dovremmo sporgere denuncia”, si lamenta Louis.

Harry ride.

Fai pure”, lo incoraggia. “Poi fammi sapere come va a finire”.

Louis lo bacia sulla nuca.

D'accordo”.

Harry sbatte le palpebre ripetutamente, per combattere la tentazione di chiuderli e addormentarsi. Sta così comodo, col corpo dell'altro ragazzo a fargli da coperta e il suo respiro a cullarlo.

Harry?”, lo chiama Louis dopo qualche secondo, allarmato.

Harry si irrigidisce immediatamente.

Sì?”.

Dimmi che non è stasera la cena con Zayn e Perrie”.

Te lo direi volentieri, Lou, ma è proprio stasera”.

Louis si lascia sfuggire un verso che è quasi un ruggito. Harry lo sente vibrare nella propria cassa toracica.

Dobbiamo inventarci qualcosa, non ho voglia di andarci”, piagnucola l'altro ragazzo.

Harry è felice che lui e Louis siano così in armonia da desiderare – o non desiderare – le stesse cose.

Pensa a una scusa”.

Louis poggia il mento sulla spalla di Harry e la sua barba di una settimana gli punge la pelle.

Potremmo dirgli che abbiamo contratto una malattia altamente contagiosa e non possiamo uscire perché il rischio di contagiare qualcuno è veramente alto”, suggerisce. “Oppure potremmo inventarci l'improvviso decesso di un nostro prozìo a caso”.

Harry sospira, improvvisamente pervaso dal senso di colpa.

Oppure potremmo dire la verità”, afferma. “Cioè che siamo stanchi e preferiremmo rimanere a casa”.

Ci odieranno per sempre”.

L'onestà è sempre la soluzione migliore”.

Hai ragione, saggio Harold”, ammette Louis. “Manda un sms a Zayn”.

Harry corruga la fronte.

Perché io?”.

Zayn è il tuo miglioe amico”.

E Liam è il tuo ma avresti fatto comunqe disdire me”.

Louis grugnisce.

Ok, gli scrivo io”, si arrende. “Dammi cinque minuti e vado a prendere il cellulare”.

Harry sorride.

E già che ci sei ordina una pizza che non ho voglia di cucinare”.

Louis lo morde di nuovo sulla spalla.

Cosa faresti se non ci fossi io?”.

Probabilmente starei già dormendo come sogno di fare da quando sono tornato a casa”.

Louis si solleva su un gomito improvvisamente e afferra il viso di Harry con una mano, obbligandolo a voltarsi verso di lui.

Scusami se sono un ostacolo al tuo riposo”, scherza, prima di stampargli un bacio sulla bocca. “Mi tolgo dai piedi così puoi dormire”.

Harry arriccia il naso.

No, cretino, dobbiamo mangiare prima”.

La presa di Louis è ancora salda sul suo viso e Harry comincia a fare male il collo.

Avverto Zayn e chiamo la pizzeria”, lo rassicura Louis. “Ti amo”, conclude con un ultimo bacio prima di lasciarlo andare.

C'era una volta, i primi tempi, in cui Harry rispondeva a ogni ti amo di Louis con un impersonale idem o anch'io, quando era ancora restìo a manifestare vocalmente i propri sentimenti, preoccupato di rendersi troppo vulnerabile. Ma quei tempi sono finiti e non c'è niente che lo trattenga adesso dall'aprire il suo cuore.

Ti amo”, replica infatti senza esitazione. “Adesso vacci a procurare la cena”.

*

Il fatto che Louis sia nervoso sta rendendo Harry nervoso.

Ehi, Lou”. Il riccio attira l'attenzione del proprio ragazzo toccandogli un gomito. “Calmati, andrà tutto bene”.

Louis si sbottona l'unico bottone della giacca poi, ripensandoci, lo riabbottona.

Oggi è un giorno importante”, afferma. “Come sono i miei capelli?”.

Harry rimane perfettamente immobile per qualche secondo mentre Louis cerca di specchiarsi nei suoi occhiali da sole.

I tuoi capelli sono perfetti, Lou”, dichiara, afferrandogli le spalle. “Non c'è niente che non vada in loro. O in te”.

Louis chiude gli occhi, inspira ed espira.

Va meglio?”, domanda Harry.

No, voglio vomitare”.

Harry gli prende il viso tra le mani. La pelle di Louis non è mai stata così liscia. Ci voleva un matrimonio per farlo sbarbare completamente.

Non ti sembra di stare esagerando?”.

Louis cerca di evitare gli occhi di Harry.

Oggi è un giorno importante”, ripete. “Aspetta, non è che la giacca mi sta troppo corta dietro?”.

Harry grugnisce mentre Louis si divincola dalla sua presa e si volta affinché lui possa esaminare la lunghezza della giacca. Il riccio si gode per un istante l'immagine del sedere del suo ragazzo fasciato nei pantaloni eleganti che Louis ha scelto per il matrimonio, prima di rispondere.

Non è troppo corta”, dice seccamente. “Altre paranoie?”.

Louis si rigira, sconsolato.

Ho la nausea, forse ho bevuto troppo all'addio al celibato”.

Harry si passa una mano sul viso.

È stato due giorni fa”.

Louis si asciuga i palmi delle mani sui pantaloni.

Mi ami?”, domanda con un filo di voce.

Harry solleva un sopracciglio.

Ti sembrano domande da fare?”.

Louis fa un passo verso di lui e gli afferra tutte e due le mani.

Rispondimi”.

Harry getta gli occhi al cielo.

Certo che ti amo, non c'è biso-”.

Louis lo sorprende con un bacio, mettendolo a tacere. Harry gli poggia le mani sui fianchi per non rischiare di essere sbilanciato all'indietro.

Perfetto”, sussurra l'altro ragazzo, posando la testa sulla sua spalla. “Avevo bisogno di sentirtelo dire”.

Harry ridacchia, passandogli una mano tra i capelli. Louis si allontana improvvisamente.

Mi spettini”, si giustifica.

Harry si morde la lingua per non imprecare.

Sei insopportabile”.

Però mi ami lo stesso, giusto?”.

Non sarei qui con te a sorbirmi le tue paranoie se non ti amassi, giusto?”.

Louis fa un sorriso tirato.

Okay”.

Perché hai questi dubbi proprio oggi?”, domanda Harry. L'altro ragazzo non è mai stato così insicuro, qualcosa non va.

Louis si stringe nelle spalle.

Che ne dici di sbottonare questa camicia, Harold?”, propone, cambiando discorso.

Harry si porta istintivamente le mani al petto quando Louis allunga le proprie verso la sua camicia.

Sbottonare?”, gli fa eco. “Non esiste che io entri in chiesa con le tette al vento”.

Louis scoppia a ridere e Harry si sente sollevato. La tensione non ha abbandonato le spalle dell'altro ragazzo ma con la sua risata sembra averne rilasciato un po'.

Aprila almeno durante il ricevimento”, implora.

Harry non è sicuro che andarsene in giro con la camicia aperta a un matrimonio sia di buon gusto. Il suo stesso outfit – assemblato da Louis – gli sembra già abbastanza fuori luogo. Potesse almeno liberarsi della sciarpa! Ma gliel'ha regalata la madre di Louis quindi è fuori discussione.

Louis, Hazza!”, esclama una voce.

Harry osserva Perrie incedere verso di loro, una mano a tenere il vestito per evitare che strofini per terra e l'altra a schermarsi il viso affinché le piume del suo fascinator non le cadano sugli occhi.

Bel cappello, Harry”, commenta la ragazza quando li raggiunge, leggermente a corto di fiato.

Uhm, grazie”, replica il riccio, che odia il suo cappello ma che si rifiuta di togliere perché lo protegge dal sole. Almeno una parte del suo abbigliamento si sta rivelando utile sotto il sole di Luglio.

Louis, tu non dovresti essere da qualche altra parte a fare qualche altra cosa?”, domanda la bionda, il cui rossetto rosso dona al suo viso un'aria aggressiva.

Tipo?”, ribatte Louis, sulla difensiva.

Tipo supportare Liam nei suoi ultimi minuti da uomo libero?”.

L'espressione di Louis è quasi sofferente.

Andrà tutto bene”, ripete Harry per l'ennesima volta.

L'altro ragazzo si mette gli occhiali da sole sul naso ed esibisce un'espressione decisa. La sua trasformazione in una sorta di James Bond determinato a far funzionare il matrimonio del proprio migliore amico ha richiesto solo qualche secondo e un paio di Ray-Ban.

Ok, raggiungo il mio uomo”, dichiara. “Ci vediamo in chiesa”.

Ehi, credevo di essere io il tuo uomo!”, protesta Harry.

Louis si solleva sulle punte e gli stampa un bacio sulla bocca.

La gelosia ti dona”, osserva. “A dopo, ti amo”.

Non sono geloso”, borbotta Harry, parlando alla sua schiena.

Sbaglio o Louis è un po' acidello oggi?”, domanda Perrie, tirandosi su il vestito e mettendo in mostra i suoi tacchi vertiginosi. Perché abbia scelto un abito così lungo è incomprensibile a Harry.

È solo...nervoso”, ribatte il riccio, scrollando le spalle. O almeno questo è quello che gli piace ripetersi. L'atteggiamento di Louis gli ha fatto annodare lo stomaco in maniera spiacevole.

Neanche dovesse sposarsi lui!”, esclama la ragazza.

Sì, ma Louis è il testimone dello sposo, è normale che sia un po' in ansia. Credo”, mormora, incerto.

Tra un po' tocca a te, lo sai?”, squittisce Perrie agitandogli il suo anello di fidanzamento sotto il naso.

Questo lo dici tu”, replica Harry. “Zayn non mi ha mai chiesto di fargli da testimone”.

Non te lo ha ancora chiesto, vuoi dire”, lo corregge Perrie, arricciando le labbra. “Chi altri potrebbe scegliere? Sei tu il suo migliore amico”.

Harry non sa cosa rispondere all'obiezione della ragazza.

Accompagnami da Zayn e Niall”, ordina Perrie, prendendolo sotto braccio.

Dove sono?”.

All'ingresso della chiesa. Li ho lasciati lì a parlare con Andy”.

Harry la scorta lungo il prato guardando ostinatamente per terra, per paura di calpestarle accidentalmente il vestito.

Ehi, guardate chi vi ho portato?”, annuncia la bionda, sventolando una mano verso il suo ragazzo e l'irlandese.

Zayn e Niall si voltano verso di loro. Il moro piega la testa di lato, accigliato.

Amico, come diavolo ti sei conciato?”.

Harry si sente avvampare. Già di per sé non si sente granchè a suo agio con il proprio abbigliamento, se poi qualcuno gli fa notare di essere conciato come un hipster scappato da un manicomio (di hipster) la situazione non può che peggiorare. Ammettere che è stato Louis a scegliere i suoi vestiti, però, lo metterebbe ancora di più in imbarazzo.

Dai, non è male”, interviene Niall, il cui abbigliamento formale – con tanto di giacca e cravatta – rende Harry ancora più consapevole di essere un tantino fuori luogo col suo cappello da ebreo ortodosso, il suo foulard vagamente femminile e i suoi stivali da motociclista.

Sicuro di non esserti buttato nell'armadio stamattina ed esserne uscito con le prime cose che ti sono rimaste attaccate addosso?”, lo prende in giro Zayn.

Zayn, piantala”, lo rimprovera Perrie. “Smettila di prenderti gioco dell'eccentricità del nostro Harold”.

Harry le lancia uno sguardo di disapprovazione.

Così non aiuti”.

Niall scoppia a ridere e Perrie stringe le labbra per evitare di emularlo.

Harry era convinto che, da qualche parte, nel manuale del “buon amico” ci fosse scritto che gli amici vanno supportati in tutto e per tutto e soprattutto non vanno presi per il culo nei momenti di maggiore debolezza. Ma forse i suoi di amici non lo hanno mai letto. E se lo hanno fatto lo hanno sicuramente dimenticato.

Andy ci ha detto che dovremmo entrare in chiesa”, li informa Zayn. “La sposa dovrebbe arrivare tra poco e Liam è già dentro”.

Con uno scatto che fa temere a Harry che con i tacchi che indossa avrebbe potuto prendere una storta, Perrie li supera.

Potevi dirlo prima!”, si lamenta. “Sbrigatevi!”.

Harry, Zayn e Niall le arrancano dietro mentre Perrie percorre la navata principale – i suoi tacchi fanno un rumore che attrae l'attenzione di tutti – fino alla panca in terza fila indicata loro dall'usciere, Andy, appunto. La chiesa è adornata di fiori bianchi e profumati, in maniera sobria e non pomposa. Di pomposo però ci sono i cappelli di alcune delle invitate sedute proprio davanti a loro quattro.

Liberandosi del proprio di copricapo, Harry rivolge la sua attenzione all'altare, dove Louis sta parlando all'orecchio di Liam. Quest'ultimo ha le mani giunte dietro la schiena e, a giudicare da come le stringe, sembra terrorizzato.

Sentendosi gli occhi di Harry addosso, Louis si volta a guardarlo. Il riccio gli sorride incoraggiante e l'altro ragazzo gli rivolge un cenno del capo per poi girarsi di nuovo verso lo sposo. Tutto qui?

Secondo me Louis vuole lasciarmi”, è la frase che sfugge dalle labbra di Harry quando il nodo che Louis gli ha annodato allo stomaco diventa troppo stretto.

Che cazzo dici?”, esclama Perrie al suo fianco, facendo voltare quasi tutta la fila davanti.

Harry le lancia uno sguardo shockato, più per l'epifania che ha appena avuto che per l'esternazione della ragazza.

Perrie, siamo in chiesa, per dio!”, sussurra Zayn, peggiorando la situazione con la sua imprecazione. Gli invitati della fila davanti – tutti parenti di Liam – continuano a rivolgere sguardi di disapprovazione al loro indirizzo.

State dando spettacolo”, li avverte Niall.

Harry dice caz-volate”, si giustifica Perrie.

Louis è convinto che non lo ami abbastanza e ha capito che non vale la pena stare con me e vuole lasciarmi”, piagnucola Harry.

Il matrimonio del migliore amico del proprio ragazzo non è il posto – o il momento – ideale per avere una crisi, ma Harry non può farci niente. È iniziata.

Harry, sei proprio un coglione”, dice Perrie, mollandogli un pugno sul braccio.

Oh mio dio”, geme Harry prendendosi la testa fra le mani. Era solo questione di tempo prima che Louis si accorgesse che lui fosse una causa persa. Tuttavia, non capisce dove abbia sbagliato e cosa abbia fatto esattamente per dare al suo ragazzo l'impressione di non amarlo abbastanza.

Potreste evitare di usare certi termini in un luogo sacro?”, interviene una voce, appartenente a una donna della fila davanti, che si è voltata con tutto il corpo e che adesso li sta guardando dall'alto in basso.

Mi perdoni, signora, ma la situazione è tragica”, afferma Perrie, pallida in volto.

Posso sapere qual è il tuo problema?”, domanda Zayn, scavalcando la sua ragazza e afferrando Harry per una manica.

Harry è impazzito”, lo informa Perrie.

Impazzito in che senso?”, si intromette Niall, sbucando oltre la spalla di Zayn.

Ti ricordi quando ci ha comunicato la sua decisione di votarsi a una vita di castità permanente perché pensava che non sarebbe mai riuscito ad andare a letto con Louis?”, risponde la ragazza. “ Questa volta è peggio”.

Stavolta sono in tre a voltarsi, due donne e un uomo. Harry sarebbe mortalmente in imbarazzo se non fosse che ha altre preoccupazioni ad affliggerlo.

Usciamo un attimo”, propone Niall.

Il matrimonio sta per iniziare”, afferma Zayn.

Harry ha perso il senno”, dice Perrie. “Dobbiamo intervenire”.

Niall scatta in piedi e, chiedendo scusa a tutte le persone sedute sulla loro stessa panca, si fa strada verso la navata laterale.

Perrie e Zayn trascinano Harry fuori dalla chiesa.

Se mi fai perdere l'ingresso della sposa ti uccido”, minaccia Perrie.

Nessuno vi ha chiesto di mettere su una squadra di pronto intervento”, sbotta Harry che è già abbastanza fuori di sè per aver realizzato che la sua relazione è agli sgoccioli. L'unico amore della sua vita vuole lasciarlo, come potrà andare avanti?

Perrie lo colpisce in testa con la borsetta.

Allora, che cosa si è inventato questa volta?”, domanda Niall, guardando Harry come se fosse mentalmente instabile.

Questo deficiente si è convinto che Louis voglia lasciarlo”, lo informa Perrie.

Zayn scoppia a ridere. Harry è nel bel mezzo della crisi esistenziale più grave della propria vita e il suo migliore amico gli ride in faccia?

Zayn”, lo chiama Perrie a mezza bocca.

L'altro ragazzo è piegato in due dalle risate.

Voglio andare a casa”, annuncia Harry.

Tu non vai da nessuna parte”, sentenzia Perrie, afferrandolo per un braccio.

Hai sbattuto la testa?”, domanda Niall, seriamente preoccupato.

Niall, avresti dovuto vederlo, Louis oggi è stranissimo”, piagnucola Harry. “Non so cosa ho fatto, ma credo gli siano venuti dei dubbi e penso che voglia lasciarmi”.

Il riccio è consapevole di sembrare un pazzo vaneggiante ma è terrorizzato, non ha mai avuto tanta paura nella sua vita. Niente può competere col terrore di perdere la persona che più si ama al mondo.

Perrie si aggrappa al braccio di Niall – Zayn ha ancora un ghigno dipinto sul volto e sembra ancora più matto di Harry – e sospira.

Harry, Louis ti ama più della sua stessa vita, cazzo”, afferma l'irlandese. “Anche un cieco lo vedrebbe”.

Appunto per questo non può più stare con me”, ribatte Harry. “Il problema sono io che non sono in grado di amarlo come si deve”.

Niall lo fissa in silenzio, a corto di parole.

Probabilmente questo matrimonio gli ha fatto capire che io e lui non possiamo funzionare”, continua Harry. “Lui merita qualcuno che lo ami come Sophia ama Liam”.

E cioè?”, interviene Perrie.

Come una persona normale ama un'altra persona normale”.

Ricomincia con questa storia”, borbotta Zayn, accendendosi una sigaretta. “Pensavo avesse superato questa fase”.

Perché, tu come lo ami Louis?”, indaga Perrie.

Pazzamente”.

In fin dei conti, pensa Harry, la storia d'amore tra lui e Louis è tragica come quella di Heathcliff e Catherine e, come la loro, non è destinata ad avere un lieto fine.

Fammi capire, secondo la tua logica Louis dovrebbe lasciarti perché lo ami troppo?”, domanda Niall.

No, perché lo amo male!”, esclama Harry.

Che cazzo vuol dire?”, insiste l'irlandese.

Non lo so”, mormora Harry. Ed è vero, non ha la più pallida idea di cosa sia andato storto ma qualcosa è decisamente andato storto.

Perrie, dammi la borsetta”, ordina Niall.

Harry, per un attimo, teme che il suo amico voglia dargliela in testa, ma l'altro ragazzo la apre e ne tira fuori una fiaschetta.

Bevi, ne hai bisogno”.

Harry guarda la fiaschetta con orrore.

Come potrebbe aiutarmi?”.

Fidati, l'alcool aiuta sempre”.

Harry ingolla un sorso di quello che sembra essere rum e si sente un po' meglio. O, comunque, non è più sull'orlo dello svenimento.

Harry, ascoltami bene”, gli intima Zayn, schiacciando col piede il mozzicone di sigaretta. “Louis non ti lascerà mai, capito? Mai. Fidati di me, che sono il tuo migliore amico e non ti ho mai detto una bugia in vita mia. E adesso, per favore, rientriamo che è arrivata la macchina della sposa”.

Il muso di un automobile è appena sbucato alla fine del vialetto. È solo questione di minuti prima che il mezzo giunga all'ingresso della chiesa.

Perrie si morde le unghie, chiaramente combattuta tra il tornare subito in chiesa e mollarli tutti lì e rimanere a supportare il suo amico. Quando si rende conto di essersi sporcata le dita di rossetto, impreca.

Sei sicuro?”, mormora Harry senza staccare gli occhi dal proprio migliore amico.

Zayn lo fissa, serio e irremovibile.

Te lo prometto, Harry”.

Qualcosa nello sguardo e nel tono dell'altro ragazzo fa sì che il corpo di Harry venga attraversato da un'ondata di sollievo.

Ok”.

Perfetto, disastro scampato, possiamo rientrare?”, implora Perrie.

Harry monitora con la coda dell'occhio l'avanzare dell'auto.

Posso avere un altro sorso di quello prima?”.

Perrie strappa dalle mani di Niall la fiaschetta e se la rimette in borsa.

No, andiamo dentro!”, ordina. “Adesso”.

Con un ultima pacca sulla spalla di Harry, Zayn lo congeda e si affretta dietro alla propria ragazza, che in poche falcate supera la soglia della chiesa e sparisce dalla sua vista.

Se non ti va di entrare adesso posso rimanere qui fuori con te per un po'”, offre Niall.

Il rumore del freno a mano risveglia Harry dal suo stato di trance.

No, tranquillo, sto meglio, andiamo”.

Ed è vero che Harry si sente meglio, anche se i capelli sulla sua nuca sono umidi di sudore, per l'ansia e la corsa fuori - e dentro - la chiesa. Lui e Niall non fanno neanche in tempo a risedersi sulla panca che le note della Marcia Nuziale di Mendelssohn annunciano agli invitati l'imminente ingresso della sposa, imponendo a tutti di alzarsi in piedi.

Harry non può impedirsi di sentirsi un po' in colpa per aver allarmato i suoi amici, mentre osserva Perrie – il rossetto leggermente sbavato e qualche ciuffo di capelli fuori posto – che ha lo sguardo ostinatamente rivolto verso l'entrata. Il suo momento di panico gli sembra improvvisamente stupido e immotivato, anche se la stretta allo stomaco non si è del tutto allentata. C'è comunque qualcosa che non va in Louis e lo stress per essere il testimone dello sposo giustifica solo in parte il suo strano atteggiamento.

Quando Sophia mette piede dentro la chiesa, a braccetto del padre e col suo seguito di damigelle e paggetti, Harry sente Niall fremere al suo fianco.

Chi è quella?”, domanda.

Harry è sul punto di rispondere “la sposa, cretino”, prima di rendersi conto che il suo amico non si sta riferendo a lei.

La Damigella d'Onore”, replica, seguendo il suo sguardo. “Credo sia la sua migliore amica”.

Accidenti”, mormora Niall e Harry è sicuro che abbia fatto un grande sforzo per non usare un imprecazione più colorita. “Come si chiama?”.

Barbara, è una mo-”.

Perrie lo zittisce prima che Harry possa finire la frase.

Sophia non è solo bella ma è raggiante. Sembra che un alone dorato le circondi il capo e le faccia risplendere il viso. I capelli sciolti le ricadono sulle spalle nude e a ogni passo la gonna del suo abito di raso color avorio ondeggia dolcemente. È una visione che commuove.

Harry rivolge uno sguardo allo sposo: il volto di Liam esprime un caleidoscopio di emozioni. Tra queste, prevalgono orgoglio e incredulità. Il riccio riporta l'attenzione su Sophia, i cui occhi sono fissi sulla figura dell'uomo che la aspetta all'altare. Il suo brillare non è dovuto ai gioielli, al vestito o alla luce, ma nasce dal desiderio di congiungersi all'uomo che ama e alla prospettiva di ciò che li aspetta. Harry si è sempre domandato cosa rendesse gli sposi così belli ai matrimoni e adesso crede di aver trovato la risposta.

Osservando le peonie del bouquet di Sophia, si domanda che profumo abbiano. Non si ricorda se ha mai avuto l'opportunità di annusarle.

Penso di essere diventata lesbica”, afferma Perrie a un certo punto, sovrappensiero, con un tono di voce abbastanza sostenuto da farsi udire da un po' di gente. Qualcuno - Harry non è sicuro se della fila davanti o di quella di dietro – tossicchia.

Potevi pensarci prima”, ribatte Zayn, mentre Niall se la ride.

Sul serio, l'hai vista?”, insiste Perrie, indicando la sposa col mento.

Mi dispiace, ma è già impegnata”, replica Zayn, scrollando le spalle.

I colpi di tosse diventano più insistenti.

Dateci un taglio”, prega Harry. È un miracolo se non li abbiano già buttati fuori dalla chiesa.

Devo farmi presentare quella Barbara”, afferma Niall.

Chi?”, domanda Zayn.

Ragazzi”, implora Harry.

Quando Sophia raggiunge Liam all'altare, questi si sporge in avanti, come se volesse baciarla, si rende conto dell'errore, fa un passo indietro, inciampa. In chiesa scoppia un boato di risa.

Sophia si nasconde il viso dietro al bouquet, ridendo garbatamente, poi allunga una mano per stabilizzare il suo futuro marito.

Louis si volta verso il quartetto e fa l'occhiolino a Harry. Questi avvampa. So quello che stai pensando, vorrebbe dirgli. Forse la sua crisi di prima è stata davvero insensata. Forse Harry ha qualcosa che non va nel cervello.

Se tu facessi una cosa del genere il giorno del nostro matrimonio ti mollerei sull'altare”, afferma Perrie all'indirizzo del suo fidanzato, nascondendo la minaccia dietro un sorriso.

Prendo nota, grazie”, ribatte Zayn, chinando il capo.

Perrie gli poggia una mano sulla spalla e si sporge per parlargli all'orecchio.

Stavo scherzando”, sussurra. “Me la vedrei con te dopo la cerimonia”.

Uh-uh”, fischia Niall, col risultato di attirare l'attenzione di sposi, testimoni, damigelle e via dicendo.

Non badate a me, iniziate pure!”, esclama, rosso come un pomodoro.

Sophia e Liam scrollano le spalle e Barbara ride. Un punto per Niall.

Vi odio”, borbotta, rivolgendosi a Zayn e Perrie.

Harry gli dà di gomito.

Almeno ti sei fatto notare da qualcuno”.

Bella figura di merda!”, esclama l'irlandese. Questa volta ci manca poco che qualcuno degli invitati gli lanci in testa il libro delle preghiere.

*

Harry sta ancora cercando di liberarsi degli ultimi chicchi di riso che gli sono rimasti attaccati ai capelli – come hanno fatto ad arrivare fino a lui, poi? - quando Louis si avvicina a lui e agli altri.

Sembro un panda, vero?”, si lamenta Perrie mentre cerca di ripulirsi dal mascara che le è colato sulla faccia.

Se non avessi frignato tutto il tempo”, le fa eco Niall.

Scusa se sono una persona emotiva e non un pezzo di ghiaccio come te”, ribatte la ragazza.

Zayn le circonda le spalle con un braccio.

Sembri un adorabile panda, sì”.

Perrie mette il broncio.

Tutto ok?”, domanda Louis a Harry, aiutandolo a staccare un chicco di riso intrappolato in uno dei suoi ricci. “Questi cosi sono il male. Penso che mi siano arrivati fin dentro alle mutande”.

Harry ride, sollevato.

Sì, tu?”.

Diciamo di sì”, risponde Louis. “È stato un lavoraccio calmare Liam prima della cerimonia, ma penso di aver fatto un buon lavoro”.

Hai fatto un ottimo lavoro”, lo rassicura il riccio.

Peccato che Liam abbia fatto quella gaffe all'inizio”, interviene Niall.

Ehi, non posso fare miracoli”, ribatte Louis. “Gli ho spiegato per filo e per segno tutto quello che avrebbe o non avrebbe dovuto fare, ma quando uno è scemo è scemo”.

Povero Liam, era emozionato!”, esclama Harry.

A proposito di gaffe...vi siete fatti notare, voi quattro”, afferma Louis. “Sbaglio o a un certo punto siete perfino spariti, poco prima dell'inizio della funzione?”.

Harry lancia uno sguardo di supplica ai suoi tre amici, una silenziosa preghiera per non farli parlare.

Avevo bisogno di prendere un po' d'aria”, mente. “E loro mi hanno accompagnato”.

Louis corruga la fronte.

Come mai?”, domanda, accarezzandogli il viso.

Non lo so”, mormora Harry. “Ma non ti preoccupare, sto bene”.

Gli occhi di Louis indugiano sui suoi per qualche secondo.

Meno male”, dice infine. “Adesso andiamo che ci aspettano per le foto”.

L'altro ragazzo prende Harry per mano e lo guida verso il retro della chiesa, dove si terrà il ricevimento. Un gigantesco tendone bianco, eretto al centro dell'ampio prato, ospiterà il banchetto.

Lou”. Harry tira il suo ragazzo per il braccio, imponendogli di fermarsi e voltarsi verso di lui. Perrie, Zayn e Niall li superano, senza prestare loro troppa attenzione.

Qualcosa non va?”, domanda Louis, con un leggero tremore nella voce.

No, è che-”. Harry si interrompe, fissando per un attimo gli invitati oltre le spalle di Louis. “Io ti amo, ok?”.

Louis impallidisce. Harry riesce chiaramente a vedere il colore abbandonare di botto il suo viso.

Mi stai lasciando?”, squittisce Louis, ritraendo la mano ancora stretta a quella del suo ragazzo. “Mi stai lasciando oggi”.

Un fulmine colpisce Harry. O almeno questo è quello che prova lui nell'udire le parole del suo ragazzo.

No, tu mi stai lasciando!”, accusa.

Ci stiamo lasciando?”, domanda Louis, con gli occhi sbarrati.

Harry sente le ginocchia cedere. Vorrebbe accasciarsi per terra. Non ha idea di quello che sta succedendo.

Io non voglio lasciarti”.

Neanche io!”, esclama Louis.

Il cuore di Harry manca un battito.

Ah, no?”.

No, come ti salta in mente? È proprio l'ultimo dei mie piani”

Harry si lancia addosso a Louis e lo stringe tra le braccia. Quelle di Louis sono intrappolate tra i loro due corpi, privandolo della possibilità di ricambiare l'abbraccio.

Ti amo, Louis. Ti amo! Non ne dubitare mai!”.

Louis scoppia a ridere.

E io ti odio, mi hai fatto prendere un colpo”.

Tu mi hai fatto prendere un colpo”.

Io non ho fatto niente”.

Harry fa un passo indietro.

Hai ragione, sono un idiota”.

Louis gli prende il viso tra le mani.

Io sono più idiota di te, fidati”.

Harry si sporge in avanti.

Sicuro che non vuoi lasciarmi?”, domanda sulle sue labbra.

Chiedimelo un'altra volta e ci faccio un pensierino”, replica Louis, poi stringe la presa sul suo viso. “Sto scherzando. Baciami, idiota”.

Harry ridacchia prima di premere le labbra su quelle di Louis.

Adesso andiamo che dobbiamo fare le foto con gli sposi”, dice questi. “E poi ho bisogno di bere qualcosa di forte perché devo essere adeguatamente preparato per quello che ho progettato di fare durante il banchetto”.

Cioè?”.

Lo vedrai”.

Lou, eravamo d'accordo che non avresti messo troppo in imbarazzo Liam nel tuo discorso da testimone”.

Louis scoppia a ridere.

Fidati, non sarà Liam quello a sentirsi in imbarazzo”.

Dopo le foto di rito, gli invitati sciamano dentro al capannone per consumare il banchetto. Harry ha preferito farsi sistemare allo stesso tavolo dei suoi amici piuttosto che sedersi accanto a Louis, il cui posto d'onore è al tavolo degli sposi. Il riccio si sarebbe sentito a disagio seduto al lungo tavolo con gli sposi, i loro genitori, il testimone e le damigelle, perciò, con la scusa di non voler abbandonare Zayn, Perrie e Niall – i quali non conoscono prarticamente nessuno a questo matrimonio – ha chiesto a Liam di fargli un favore.

Ho fame”, brontola Perrie, togliendosi il fascinator e poggiandolo sul tavolo. “Quando si mangia?”.

Perrie, hai vent'anni non cinque, controllati”, la rimprovera Zayn.

Anch'io ho fame”, si intromette Niall.

Lo stomaco di Harry si trova d'accordo con loro.

Tutto bene qui?”, domanda Andy, fermatosi al loro tavolo.

Abbiamo fame”, lo informa Perrie, beccandosi un'occhiataccia da parte del suo ragazzo.

Oh, temo che ci vorrà ancora un po' prima di mangiare”. Andy frantuma il loro sogno di riempirsi lo stomaco. “Comunque, se non vi va di starvene qui ad aspettare potete uscire fuori e ingannare l'attesa passeggiando sul prato o giocando a cricket”.

Cricket? Perchè dovrei voler giocare a cricket?”, domanda Niall quando Andy se n'è andato.

Non lo so, ma Liam ha pensato che qualcuno avrebbe voluto farlo, al suo matrimonio”, ribatte Zayn, versandosi un bicchiere d'acqua.

Solo perché a lui piace il cricket non significa automaticamente che debba piacere a tutti”, protesta Niall. "Fosse stato il golf...".

Non è che gli piaccia il cricket, Liam è nella squada di cricket dell'università, praticamente ne è ossessionato”, interviene Perrie.

Niall si stringe nelle spalle.

Penso che me ne starò qui ad aspettare, voi andate se volete”.

Guarda che non prendi in giro nessuno”, lo avverte Harry. “ Tu vuoi rimanere qui a sbavare su Barbara”.

Oh, sta zitto”, replica Niall ma la direzione del suo sguardo lo tradisce. Barbara è in piedi di fronte al tavolo degli sposi che parla con Louis, nell'attesa che gli sposi tornino da chissà dove si siano andati a cacciare per poter dare inizio al pranzo.

Harry non vuole fare il fidanzato appiccicoso – anche se tutto ciò a cui riesce a pensare in questo momento è mettere le mani su Louis e non lasciarlo più andare, per scongiurare un'altra crisi - perciò opta per farsi un giro fuori dal capannone.

Versandosi un bicchiere di vino, il riccio si congeda dai suoi amici.

Non conoscendo quasi nessuno e, soprattutto, non avendo voglia di ingaggiare una conversazione con qualcuno, Harry tira fuori il cellulare con l'intento di fare qualche foto interessante da caricare su Instagram (Louis non la smetterà mai di prenderlo in giro per questa sua fissazione).

Mentre si guarda intorno alla ricerca del suo prossimo soggetto, la sua attenzione viene attirata da una familare testa rossa, che si sta guardando intorno con aria smarrita.

Ed!”, esclama.

Il destinatario del suo richiamo si volta di scatto verso di lui.

Che ci fai qui?”, domanda Harry quando l'altro ragazzo lo ha raggiunto, con una chitarra in spalla e un abbigliamento ancora più bizzarro del suo. “Non sapevo venissi”.

Ed si guarda le scarpe.

Ehm, è stata una cosa dell'ultimo minuto, a dire il vero”, afferma.

Credevo che Liam avesse affittato una band per la festa”, osserva Harry, lo sguardo fisso sulla chitarra del suo amico.

Ed si gratta il capo.

In realtà mi ha chiamato Louis”, ammette.

Louis?”. Harry è perplesso. “Perché?”.

Diciamo che aveva bisogno di un altro musicista”.

L'atteggiamento di Ed è sospettoso, però la sua spiegazione è plausibile. Louis, in quanto testimone, ha avuto una sua parte nell'organizzazione del matrimonio, quindi è comprensibile che abbia pensato lui all'intrattenimento musicale. Quello che è strano, però, è che non abbia accennato a Harry della presenza di Ed.

Come per magia, Louis compare alle sue spalle.

Ecco dov'eri!”, esclama, poggiandogli una mano su un fianco. “Il banchetto è appena iniziato e ti consiglio di affrettarti dentro se non vuoi rimanere a digiuno. Oh, ciao, Ed, bene arrivato”.

Ed sposta lo sguardo alternativamente tra Harry e Louis, stranamente a disagio. L'ipotesi che i due nascondano qualcosa diventa certezza.

Ciao, Louis”.

Il tuo concetto di eleganza mi...sbalordisce”, commenta l'altro ragazzo, ispezionando l'abbigliamento del rosso, che indossa una giacca nera su un paio di jeans e porta ai piedi delle Converse.

Ed non batte ciglio.

Disse quello che sta insieme a questo qui”, replica, indicando Harry.

Il riccio ha finalmente la certezza che non avrebbe dovuto seguire i consigli di moda del proprio ragazzo. Soprattutto quando suddetto ragazzo lo ha obbligato a sbottonarsi la camicia.

Louis scuote il capo, ignorando le parole di Ed.

Voi non avete fame?”.

Una volta dentro al capannone, Louis saluta Harry con un bacio sulla guancia, prima di dirigersi al tavolo degli sposi, dove molti stanno già mangiando. Sembra che sia cresciuta di nuovo un po' di distanza tra di loro e Harry non riesce a scrollarsi questa sensazione di dosso. È tutto il giorno che i suoi sentimenti nei confronti dell'altro ragazzo sono altalenanti. Quando sembrava che tutto si fosse aggiustato ecco che l'ansia che qualcosa non vada ritorna.

Tornato al proprio tavolo, Harry trova i suoi amici intenti a fissare i propri piatti vuoti.

Credevo aveste già iniziato a mangiare”, dice, stupito.

Aspettavamo te!”, ribatte Niall, scattando in piedi.

Mentre stanno colmando i loro piatti di cibo, al tavolo del buffet, Harry avverte una presenza al suo fianco.

Quelle sembrano buone”, afferma una voce sconosciuta, indicando delle patate lesse che non sembrano buone affatto.

Il riccio ci mette qualche secondo per realizzare che Barbara non si sta rivolgendo a lui ma a Niall. L'irlandese si blocca con il cucchiaio col quale si stava servendo a mezz'aria.

Uhm”.

Le proverò”, decide la ragazza, regalando a Niall un sorriso, nonostante il ragazzo sia troppo sconvolto per articolare una frase di senso compiuto.

Stai bene?”, domanda Harry, dopo che Barbara si è spostata di qualche passo.

Niall la sta ancora fissando intontito, mentre il cucchiaio che tiene in mano sgocciola il suo contenuto sulla tovaglia.

Quell'essere angelico mi ha parlato o è stato tutto un sogno?”.

Harry ridacchia.

Sei messo male”, commenta, come se lui di solito sia messo meglio.

Harry, tu non capisci, la mia vita ha appena acquistato un senso e adesso devo mangiare, ciao”.

Il riccio non fa neanche in tempo a rispondergli che Niall fugge verso il loro tavolo.

Barbara sarà felice di sapere che Niall l'ha definita un essere angelico”.

Harry si volta verso il suo nuovo interlocutore.

Liam!”, esclama sorpreso, come se la presenza dello sposo al buffet sia un evento straordinario.

L'altro ragazzo sorride.

Dobbiamo presentarli”, continua.

Harry adocchia il roast-beef con l'acquolina in bocca.

Sì, ti prego, fa qualcosa”, risponde distrattamente.

Liam scoppia a ridere.

Volentieri”.

Harry gli dà una pacca sulla spalla.

Ti ringrazio a nome di Niall”.

Mi inventerò qualcosa”, promette Liam.

Harry prende una generosa quantità del tanto agognato roast-beef.

Non ho fatto colazione”, si giustifica.

Liam aggrotta la fronte.

Oh, tranquillo, mangia tutto quello che vuoi”, lo rassicura. “Io non ho molta fame”.

Il riccio lo guarda con la coda dell'occhio.

Ti capisco, anche a me si chiude lo stomaco in certi momenti”.

Liam ridacchia.

Vedremo il giorno del tuo matrimonio”.

Harry distoglie l'attenzione da alcuni ortaggi bolliti che è indeciso se mettere nel piatto o meno.

Penso che il giorno del mio matrimonio non riuscirei neanche a bere dell'acqua”, ammette, con le farfalle allo stomaco. Non che ci abbia pensato molto, al giorno del suo matrimonio, però...ci ha pensato abbastanza, soprattutto dopo l'annuncio del fidanzamento di Zayn e Perrie. Sembra che tutti i suoi amici si siano sposati o siano sul punto di farlo. Pensare che sono così giovani.

La loro conversazione è interrotta dall'arrivo di Perrie.

Liam, è tutto buoni-ssimo!”, dice, masticando e parlando senza premurarsi di mettersi una mano davanti alla bocca.

Grazie”, replica Liam, compiaciuto.

Pare che tu abbia apprezzato particolarmente anche il vino”, afferma sarcastico Harry.

No, è che Niall ci ha versato dentro un po' del suo rum”. Perrie arrossisce, lanciando uno sguardo in tralice a Liam. “È buono anche senza”, si corregge.

Lo stomaco di Harry si contorce al pensiero di un cocktail di vino e rum. Come facciano i suoi amici a ingurgitare cose simili va al di là della sua comprensione.

Non ne dubito”. Liam sorride, divertito. “Torno dalla mia consorte, adesso. Buon proseguimento”.

Ha detto consorte!”, squittisce Perrie. “Che carino!”.

Harry la afferra per un braccio e se la tira dietro fino al loro tavolo, al quale si è aggiunto anche Ed.

Hazza, chi è questa Barbara della quale Niall non smette di parlare?”, domanda il rosso.

La Damigella d'Onore”, lo informa Harry.

Ma non è tipo una modella?”.

Harry annuisce.

Sì, è una modella di intimo. Credo che di recente abbia firmato un contratto con qualcuno di famoso”.

Niall si strozza col purè. Zayn gli versa da bere.

Sai per chi ha lavorato prima?”. Ed non demorde. “Non mi dispiacerebbe vedere qualche suo...lavoro”.

Ehi, l'ho vista prima io!”, protesta l'irlandese. “E mi ha pure parlato”.

Harry fa cenno di no con la testa verso Ed.

Le hai almeno risposto?”, domanda Perrie.

Niall scuote il capo, sconsolato.

Mi ha colto di sorpresa”.

Sei un deficiente”, lo prende in giro Ed.

Harry decide di auto-escludersi dalla conversazione, rivolgendo la propria attenzione al tavolo degli sposi. Per quanto possa essere patetico, Louis gli manca. E pensare che lui è sempre stato un tipo al quale è sempre bastata la compagnia di se stesso.

Ma questo era prima che arrivasse Louis, prima che si innamorasse, prima di scoprire che condividere la propria vita con qualcun altro non significa necessariamente rinunciare alla propria individualità e indipendenza. Louis gli ha sempre concesso i suoi spazi e Harry si è sempre più spesso ritrovato a desiderare di voler colmare questi spazi con la presenza di Louis. Dopo più di due anni insieme questo desiderio non si è ancora sopito, anzi, si è amplificato. Forse non è sano, ma è quello che è. Gli viene in mente una frase di Cime Tempestose, che ha riletto assieme a Louis dopo gli esami: “Lui è sempre sempre, sempre nella mia mente: non come una gioia, non più di quanto io lo sia per me stessa, ma come il mio stesso essere”. Harry rabbrividisce.

Quando tutti, o quasi, hanno finito di consumare il proprio pasto, il padre della sposa attira l'attenzione dei commensali picchiettando un coltello su un bicchiere di vetro. È arrivato il momento del brindisi agli sposi e dei discorsi. Harry prova una fitta di ansia in vece di Louis.

Dopo che il padre della sposa e quello dello sposo si sono espressi in discorsi brevi, concisi e poco carichi di emozione – bisogna ammetterlo – è il turno del testimone.

Harry cerca di apparire il più rilassato possibile, nel caso Louis decida di puntare lo sguardo verso di lui e, di conseguenza, farsi prendere dal panico. Perrie batte le mani in maniera eccitata, Zayn ha un ghigno preoccupante sulla faccia, Niall è distratto da Barbara e Ed...è sparito.

Salve, sono Louis”, inizia il ragazzo, armeggiando con un foglio in mano. Harry lo osserva con un misto di preoccupazione e tenerezza mentre cerca di aprirlo. Il fruscìo della carta riverbera per tutta la stanza – amplificato dal microfono – immersa in un silenzio carico di aspettativa.

Scusate”, dice Louis, con un sorriso imbarazzato, prima di fermarsi un attimo a prendere fiato. Quando riprende a parlare sembra essere tornato se stesso: sicuro di sé e impenetrabile. “Dicevo, sono Louis e quello che tengo in mano è il discorso che ho scritto per Liam e Sophia. Ho promesso al mio migliore amico che non ci sarei andato giù pesante e l'unica ragione per la quale ho mantenuto la mia promessa è che il mio ragazzo ha supervisionato il processo di stesura e mi ha impedito di scrivere il, diciamo, novanta per cento di quello che avrei voluto scrivere. Quindi, Liam caro, è lui che devi ringraziare se non ho menzionato quella volta in cui ti sei ubriacato e hai cantato al karaoke Wrecking Ball in mutande cavalcando una banana gigante. Il che è avvenuto due giorni fa al tuo addio al celibato”. L'intera sala scoppia a ridere. Harry si schiaffa una mano sulla faccia. Non ha il coraggio di sbirciare la reazione dello sposo, men che meno quella della sposa. “Oops”.

Louis continua raccontando di quando e come e dove ha conosciuto Liam.

Per farvi capire quanto Liam sia una persona fantastica, vi basta sapere che quando, a quindici anni, gli ho confessato di essere gay – è stata la prima persona alla quale l'ho detto e anche l'unica, per un po' – lui mi ha baciato. Scusami Sophia, spero tu non sia gelosa”. Louis si ferma per saggiare la reazione della ragazza. Sophia sta sorridendo senza alcuna riserva. Louis lo considera come un incentivo a continuare. “Lo ha fatto per dimostrarmi che non ci fosse niente di male e per farmi sentire meglio, sebbene per colpa di questo suo gesto disinteressato e istintivo io mi sia preso una cotta durata un'estate. Però non smetterò mai di ringraziarlo, perché, forse lui non lo sa, ma mi ha aiutato tantissimo e a volte penso che la mia vita avrebbe preso un corso diverso se in quel momento così delicato Liam non mi avesse fatto sentire immediatamente accettato e amato per quello che sono”.

Harry era un po' incerto su questa parte del discorso, però, dopo che Louis gli ha assicurato che Liam non si vergogna di quello che ha fatto e che, anzi, spesso è lui stesso a raccontare questa storia, ha dato all'altro ragazzo la sua approvazione.

Dopo una digressione su come Liam abbia conosciuto Sophia e di come Louis abbia capito che lei fosse quella giusta (“Liam è sempre stato uno fissato con le apparenze, ma quando una volta ha accolto in casa sua Sophia senza cambiarsi d'abito ma rimanendo in tuta e pantofole, ho capito che lei sarebbe rimasta nei paraggi per un po'”), il ragazzo conclude il suo discorso con l'ennesimo brindisi agli sposi.

Tuttavia, contrariamente alle aspettative di tutti, Louis non sembra intenzionato a mollare il microfono.

Spero che adesso non si metta a cantare”, dichiara Niall, lanciando un'occhiata al posto lasciato vuoto da Ed. Harry pensa che in fondo c'era da aspettarselo: la presenza del rosso al matrimonio era alquanto sospetta. Forse Louis non si sentiva a suo agio a cantare spalleggiato da una band sconosciuta e, dal momento che lui e Ed hanno cantato insieme qualche volta, gli sarà sembrato naturale proporre all'altro ragazzo di farlo assieme a lui.

A riprova del fatto che sia il migliore migliore amico che potessi desiderare, Liam mi ha consentito di rubargli le luci della ribalta per qualche minuto”, annuncia Louis. “Grazie, Liam, ti voglio bene. E grazie, Sophia, anche se tu, come tutti gli altri, non hai la più pallida idea di quello che sta per succedere”.

Louis sposta indietro la sedia, aggira il tavolo e si sistema al centro della sala. Le luci si abbassano nello stesso momento in cui Ed prende posto su uno sgabello accanto a lui.

Harry”, esordisce.

Il cuore di Harry fa una capriola. Anzi, due. Forse anche tre. Gli invitati seguono lo sguardo di Louis e uno dopo l'altro spostano la loro attenzione su Harry, che è combattuto tra la voglia di sentire quello che ha da dirgli – cantargli? - Louis e quella di sotterrarsi. Lui odia essere al centro dell'attenzione. Il suo ragazzo lo sa.

Non è mia intenzione metterti in imbarazzo, ma, conoscendoti è inevitabile”, continua. Harry decide che vuole sotterrarsi. “Però ti prego di ascoltare quello che ho da dirti prima di fuggire a gambe levate. Per favore”.

Harry annuisce debolmente, tenendo gli occhi fissi su Louis, perché non ha il coraggio di voltarsi e vedere gli occhi di tutti puntati su di lui.

Ti amo, ti ho sempre amato – non dal primo momento che ti ho visto, perdonami, ma è perché non ti avevo visto bene – e ti amerò sempre. Mi piace pensare che sia stato il destino a metterti sulla mia strada, perché non avrei trovato una corrispondenza migliore neanche se mi fossi impegnato a cercarla. Forse non mi merito la fortuna che ho avuto, però chi sono io per ribellarmi al destino? Però penso che mi sarei volentieri ribellato al destino se non avesse scelto te ma qualcun altro. Nessuno mi avrebbe fatto sentire me stesso come te, nessuno mi avrebbe completato come te e nessun mi avrebbe amato come te. Per citare la nostra amata Emily: di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la mia e la tua sono identiche. Per questo non vorrò mai nessun altro. Non potrei volere nessun altro. Lo so che anche tu mi ami, perché il destino non potrebbe essere stato così stronzo da farmi innamorare di una persona che non avrebbe potuto ricambiarmi, e ti assicuro che non ne ho mai dubitato. Se ogni tanto ti chiedo se mi ami è perchè temo che tu ne possa dubitare e fare qualcosa di sconsiderato. Non che io non abbia fiducia in te, ne ho più di quanta immagini, ma a volte sei tu che non ce l'hai e questo mi addolora terribilmente. Però io credo in te, credo in noi e ti amo come si sono amati Heatcliff e Catherine: fino alla fine del mondo. Eccetto che voglio stare con te in questa vita e non nell'altra, possibilmente. Cioè, anche nell'altra. Però, uhm, non mi va di fare piani per l'aldilà mentre siam nell'al-di-qua, ecco”.

Il silenzio che si è creato all'inizio del discorso di Louis viene spezzato da qualche risata. Harry pensa che, se Louis gli avesse fatto questa “dichiarazione” in privato, a questo punto lui sarebbe stato in lacrime. Ma c'è troppa gente e le sue emozioni sono, in qualche modo, bloccate. Questo non gli impedisce di essere profondamente toccato, e rassicurato, dalle parole dell'altro ragazzo. Adesso aspetta con ansia di sapere cos'altro ha in serbo Louis per lui, non senza una certa apprensione.

Voglio cantarti questa canzone perché mi sembra un modo carino e originale per, uhm, farti una richiesta particolare”, dice Louis.

Harry si rende conto di essersi perso nella sua mente per qualche secondo. Richiesta particolare?

Ed inizia a suonare la sua chitarra, accompagnato da una violinista della band ingaggiata da Liam. Le luci si concentrano su Louis e i musicisti. Nel capannone nessuno osa fiatare, tutti pendono, silenziosi e immobili – come il cuore di Harry – dalle labbra di Louis.

Zayn poggia una mano sulla gamba del riccio per arrestarne il tremito.

Rilassati, ok?”.

Harry posa una mano su quella del suo amico e annuisce, nello stesso momento in cui Ed fa il conto alla rovescia prima che Louis inizi a cantare. 

(Love Is On The Radio)

I was alone and my stomach was twisted,
But I can get up now, the dark clouds have lifted
Back in the old life, before you existed,
I couldn't see right, my windows were misted
Said one word, made me feel much better,
Starts with L and it's got four letters

Harry riconosce vagamente la canzone, anche se non sa attribuirle un titolo. Louis canta con la sicurezza di uno che lo fa di mestiere e il suo talento innato si nota. 

Things are looking up, looking up
There's magic everywhere you go
Strangers stop to say hello
So turn it up, turn it up
As loud as you can make it go
'Cause love is on the radio

Ed ogni tanto accompagna Louis con la voce e sembra divertirsi un mondo.

Now that I've found you, my heart's beating faster,
We could be happy forever and after
We could be married, like Mr and Mr,
We'll have a son and we'll give him a sister
Just one thing holding us together,
A four letter word and it lasts forever

Harry ci impiega tutto il ritornello per ricollegare le parole richiesta particolare con il pezzo che Louis ha appena cantato e ci manca poco che svenga per l'ondata di amore e felicità che lo pervade. Gli sembra di annegare e quasi non si rende conto che Louis si è avvicinato per cantargli in faccia l'ultima strofa, con un sorriso che va da un orecchio all'altro. Il resto della stanza non esiste più, è tutto un Louis Louis Louis e we could be married...

Funny one thing led to another,
You came along, filled my days with colour
And its been an everlasting summer,
Since we found each other

Louis fa un giro su se stesso e continuna a cantare, coinvolgendo gli altri invitati. Harry è in uno stato di shock tale che, anche se sa che Zayn gli sta parlando all'orecchio, non riesce a capire una singola parola.

Quando Louis finisce di cantare è accolto da un scroscio di applausi assordanti. Il ragazzo fa un breve inchino prima di rivolgere la sua attenzione a Harry, poggiare il microfono sul tavolo e inginocchiarsi davanti a lui. Per la prima volta nella sua vita, senza mettercisi di impegno, Harry riesce a dimenticare l'esistenza del resto del mondo e a concentrarsi sul momento, su Louis.

Harry Edward Styles, alla luce di quanto cantato, vuoi diventare mio marito?”.

Harry ha un momento di deja-vu e ripensa a quel momento di quasi tre anni prima, quando, nella sua cameretta, Louis gli ha proposto di diventare il suo ragazzo.

Senza la minima esitazione – e come potrebbe esitare?, è tutto quello che ha sempre desiderato, anche se fino a questo momento non ne aveva idea – Harry risponde:

Okay”.

Louis finge indignazione, anche se ha un ghigno che gli deforma la faccia.

Harry scoppia a ridere, sebbene sia una risata bagnata di lacrime.

Okay, Louis William Tomlinson, voglio diventare tuo marito”.

Zayn, Perrie, Niall e gli invitati seduti ai tavoli vicini – quelli che effettivamente siano stati in grado di udire lo scambio di battute tra i due – applaudono.

Louis si rimette in piedi e si piega in avanti per circondare Harry in un abbraccio.

Ti amo da impazzire”, dice questi, da qualche parte nei pressi dell'orecchio di Louis.

Solo un pazzo avrebbe accettato di sposarmi”, ribatte il suo futuro marito, sedendoglisi in grembo.

Harry gli stringe la vita, appoggiando la testa sul suo petto.

Ovviamente non c'è nessuna fretta”, continua Louis. “Non dobbiamo sposarci domani. E per quanto riguarda i figli, insomma, possiamo parlarne-”.

Harry ridacchia.

Mi va bene tutto, Lou, voglio fare tutto con te”, afferma, strusciando la faccia sulla camicia di Louis. “Possiamo aspettare o possiamo sposarci domani, se lo vuoi. E possiamo avere tutti i figli che vuoi”.

Louis gli prende una mano.

Davvero?”.

Davvero sullo sposarci domani o sull'avere figli?”.

Non c'è bisogno di sposarci domani, Harry caro, vorrei finire l'università prima”, lo rimprovera Louis. “Ma davvero vuoi avere dei figli con me? Anche se siamo così giovani?”.

Sebbene non abbiano mai affrontato l'argomento bambini, Harry ha sempre fantasticato su un futuro assieme a Louis comprendente dei figli. E poi loro due ci sanno proprio fare, altrimenti la loro amica Lou non li avrebbe nominati baby-sitter ufficiali della figlia Lux.

Sì”, risponde semplicemente Harry.

Louis gli afferra il mento con due dita e lo bacia sulle labbra.

Ti amo”.

Scusate”, li interrompe Perrie. “È stato tutto fantastico e commovente, ma non vi pare che manchi qualcosa?”.

I due la guardano con sospetto. La ragazza agita le dita della mano sinistra. Louis impallidisce.

L'anello”, mormora. “L'ho...l'ho dimenticato a casa”.

Harry gli stringe un fianco con le dita.

Non importa, me lo darai dopo”, lo rassicura. Non aveva minimamente pensato all'anello e, comunque, non gli importa davvero.

Che stupido che sono, inginocchiarmi, farti la proposta e dimenticare l'anello”.

Lou, sul serio, non fa niente, hai avuto tante cose a cui pensare, oggi”.

Vuoi davvero sposare uno che si dimentica anche delle cose più elementari?”.

Harry lo pizzica sulla coscia. Louis scatta in piedi, rimuove una margherita dal vaso di fiori al centro della tavola, ne accorcia il gambo coi denti e si inginocchia di nuovo ai piedi di Harry.

Dammi la mano”.

Harry allunga la mano sinistra e aspetta pazientemente che Louis avvolga il fiore al suo anulare.

Va meglio?”.

È il migliore anello di fidanzamento di sempre”, commenta Harry, sventolando la mano di fronte alla faccia corrucciata di Perrie.

Mentre loro erano impegnati in questo siparietto, gli sposi si sono preparati per il primo ballo insieme. Harry, con Louis di nuovo in braccio, osserva Liam e Sophia danzare. Liam sembra una tavola di legno e il riccio prova un moto di compassione per lui, misto a comprensione.

Quando l'invito a ballare è esteso al resto della sala, Louis si alza in piedi e offre una mano a Harry.

Non puoi dirmi di no”, implora.

Harry sospira e accetta la sua proposta. In fondo, è solo un lento, non può fare peggio di Liam. O forse sì.

Louis lo trascina al centro della sala e gli poggia le mani sui fianchi. Harry unisce le mani dietro la sua testa e si guarda i piedi.

Non è poi così difficile”, lo incoraggia Louis.

È la prima volta che balliamo insieme”, ribatte Harry, mentre le note di A Thousand Years risuonano per tutto il capannone. “Anzi, per me è la prima volta che ballo, punto”.

Considerala come la prova generale del nostro primo ballo al nostro matrimonio”, replica Louis con un ghigno.

Quando Harry riesce a rilassarsi scopre che, in effetti, non è poi così difficile.

Ehi”, lo chiama Louis, dopo un po'. “Puoi sempre ripensarci, lo sai? Il fatto che tu abbia accettato subito la mia proposta non è una garanzia di-”. Louis si morde le labbra. “Insomma, non hai esitato un attimo prima di accettare di passare il resto della tua vita con me quindi magari è stata una decisione affrettata e, uhm”.

Harry lo guarda fisso finché Louis non solleva lo sguardo.

Ho sempre saputo che avrei voluto passare il resto della mia vita con te, Louis”, afferma convinto. “Matrimonio o meno. Voglio stare con te per il resto della mia vita e, te lo giuro, non ho il minimo dubbio”.

Louis si rilassa.

Ero così agitato, oggi”, ammette. “Tra le mie responsabilità da testimone e l'ansia per come avresti reagito...stavo impazzendo”.

Harry accarezza la nuca di Louis con le dita.

Ho notato”, afferma. “Quando io e i ragazzi siamo usciti dalla chiesa, prima dell'inizio della cerimonia, è stato perchè ho avuto una specie di attacco di panico. Credevo fossi strano perché volessi lasciarmi”.

Louis aggrotta la fronte.

Solo tu puoi farti dei film del genere, lo sai?”.

Harry ride.

Ehi, anche tu hai creduto che io stessi per lasciarti, prima!”.

Louis non ha la possibilità di rispondere perché Liam spunta al loro fianco.

Congratulazioni!”, esclama, poggiando una mano sulla spalla di Louis e l'altra su quella di Harry. “Anche se da laggiù non ho sentito molto qualcosa mi dice che adesso siete ufficialmente fidanzati”.

Fidanzati, io e Louis siamo fidanzati, pensa Harry. Ha promesso all'uomo che ama che, prima o poi, lo sposerà e, nonostante sia un passo importante, Harry sente che poco è cambiato tra loro due. Davvero ha sempre saputo che loro avrebbero passato insieme il resto della vita, stupide crisi a parte. Tuttavia, non vede l'ora di informare i suoi amici. Aspetta, i miei amici lo sanno già, sono tutti qui!, pensa, rimproverandosi mentalmente per la propria stupidità. Deve dirlo a sua madre e sua sorella. Forse è la volta buona che Anne si complimenti con lui per qualcosa.

Perdonami se ho rovinato il tuo ricevimento, Payno. Porgi le scuse a Sophia da parte mia”, dice Louis, semi-serio.

Scuse?”, domanda Liam, incredulo. “Sophia non solo si è commossa ma ha anche ripreso tutto col cellulare. Presto sarai una star di YouTube!”.

No, ti prego”, mormora Harry, che non ci tiene particolarmente a essere il co-protagonista di un video virale.

Bell'anello”, scherza Liam. "Comunque...Harry Tomlinson o Louis Styles? Quale suona meglio?".

Harry strabuzza gli occhi. Non ha la minima idea di come funzioni la storia dei cognomi. Dovranno parlarne. Ci sono una montagna di cose delle quali dovranno parlare, ma non è questo il momento.

"Louis Styles sembra il nome di un pornodivo", commenta Louis.

Liam si piega in due dal ridere. 

Mentre Harry contempla l'idea di dare a Louis, o a Liam, una rispostaccia, una mano si poggia sull'altra sua spalla.

Ragazzi, Perrie è ubriaca”, annuncia Zayn. “Posso partecipare al vostro strano ballo?”.

Harry realizza che lui e Louis stanno ancora ballando e che anche Liam sta ondeggiando insieme a loro.

Accomodati pure”, afferma Louis, mettendogli una mano sulla nuca.

Come va, Harry?”, domanda Zayn. “Piaciuta la sopresa di Louis?”.

Harry assottiglia gli occhi.

Tu lo sapevi!”, esclama. “Ecco perché oggi ridevi!”.

Zayn fa spallucce.

Chi altri lo sapeva?”, domanda il riccio a Louis.

Solo Liam e Zayn”, risponde. “Mi servivano due persone dalla mia parte”.

E Ed?”.

Sapeva della canzone – l'abbiamo preparata qualche giorno fa – ma non che volessi chiederti di sposarmi”.

Ehi, che succede qui?”, interviene Niall, sbucando alle spalle di Zayn. “Perché mi sento tagliato fuori da qualcosa di importante?”.

Liam scoppia a ridere.

Stiamo solo ballando, non stiamo facendo niente di importante”, spiega. “Ma sei comunque il benvenuto”.

Niall si posiziona tra Harry e Zayn.

Louis, non ho avuto il tempo di dirtelo perché tu e Harry eravate una cosa sola su quella sedia, ma sei stato fenomenale, prima”, dichiara.

Quando? Io sono sempre fenomenale”.

Louis viene fulminato da quattro paia di occhi.

Quando fa così basta ignorarlo”, consiglia Harry.

Ehi!”, protesta Louis, pestandogli un piede. “Non sono ancora tuo marito e già mi maltratti”.

Aspettati una vita di maltrattamenti, allora!”, ribatte Harry, facendogli la linguaccia.

Perché perdiamo ancora tempo con questi due?”, si lamenta Liam.

Non lo so, io sono qui per nascondermi da Perrie”, risponde Zayn, lanciando uno sguardo alla sua ragazza che sta ballando con un'anziana signora.

Niall quella è una fiaschetta di alcool o sei felice di vederci?”, domanda Liam.

Niall scoppia a ridere e si tocca la tasca dei pantaloni.

Ne vuoi un po'?”.

Liam scuote il capo.

No, ma se vieni con me ti presento qualcuno a cui farebbe piacere berne un sorso”.

Niall arrossisce.

Vai”, ordinano in coro Harry, Louis e Zayn.

A dopo, ragazzi!”, si congeda Liam seguito da uno zompettante Niall.

La situazione è diventata imbarazzante”, afferma Zayn, spostando lo sguardo da Louis a Harry. “Vado a salvare la nonna di Liam dalle grinfie di Perrie”.

Finalmente soli”, scherza Louis quando Zayn se n'è andato.

Harry rimane qualche secondo in silenzio a osservarlo, sulle note di All Of Me.

My head's under water but I'm breathing fine, you're crazy and I'm out of my mind.

Grazie”, sussurra, alzando una mano per accarezzargli il viso.

Di che?”.

Mi rendi felice”.

Louis sorride, con un velo di timidezza.

È il mio scopo nella vita”, afferma. “Spero di non fallire mai la mia missione”.

Harry ricambia il suo sorriso.

Non lo farai, ne sono certo”.

THE END (!!!)

So che di solito le dediche si fanno all'inzio, però avrei rischiato di spoilerarvi qualcosa, quindi le faccio adesso: dedico questo capitolo a M., che mi ha fatto conoscere i McFly, mi ha “portato” a un loro concerto e mi ha consigliato di superare il “blocco dello scrittore” ascoltando le loro canzoni (ha funzionato) e che mi manca tantissimo, e a B., che inconsapevolmente mi ha dato l'idea per scrivere questo capitolo e che è la più grande Sophiam shipper che esista, probabilmente. Grazie mille a tutte e due, care!

E grazie a voi che avete letto e/o recensito questa storia. Vi voglio bene!

Ah, avrete notato che mi sono divertita a prendermi gioco dell'abbigliamento di Harry al matrimonio di Jay. Non possiamo negare che stesse da dio, ma onestamente non ho mai visto qualcuno conciato così a un matrimonio. Forse solo in qualche episodio di Four Weddings, a pensarci meglio.

E un'ultima cosa: per coloro che shippavano Niam nella mia storia, mi dispiace!

Ps: non vorrei rompervi le scatole, però vi consiglio di ascoltare i McFly, se non li conoscete già. Sono tutto ciò che vorrei fossero i One Direction (o che mi auguro diventino un giorno), ovvero liberi e al sicuro dai, come dire, drammi, nei quali, ammettiamolo, troppo spesso si ritrova coinvolto il fandom dei 1D.


Alla prossima storia!

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