Un viaggio nel mondo della fantasia

di Hana_Weasley
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Si ricomincia ***
Capitolo 2: *** Nel Medioevo, tra Merlino, Artù e duelli. ***
Capitolo 3: *** Mi raccomando Granger, il libro! ***
Capitolo 4: *** Nella savana, tra Simba, Timon e Pumba ***
Capitolo 5: *** Ad Agrabah: tra Geni, tappeti volanti e Palazzi reali. ***
Capitolo 6: *** Una festa? Buona idea, Bill! ***
Capitolo 7: *** Quando Fred si mette in testa qualcosa... ***
Capitolo 8: *** Nell'Isola che non c'è: tra Peter Pan, polvere fatata e... gelosia. ***
Capitolo 9: *** AVVISO ***
Capitolo 10: *** Sempre che a te vada bene dormire nel mio stesso letto! ***
Capitolo 11: *** In Cina: Tra Unni, Kung Fu e guerre. ***
Capitolo 12: *** Missione Fremione. ***
Capitolo 13: *** In Francia: tra rose, specchi magici e Bestie. ***
Capitolo 14: *** E vissero tutti felici e contenti. ***



Capitolo 1
*** Si ricomincia ***


Note:
- La guerra è finita.
- Fred non è morto, Percy sacrificandosi lo ha savato
- Harry e Ginny non stanno insieme, ma si piacciono
- Hermione e Ron non si sono mai baciati e quindi non stanno insieme.




La guerra era finita, tutti i maghi cercavano di rimettersi in piedi, ricostruire ciò che è stato perso, tutti si danno da fare per aiutare le famiglie in difficoltà e per ricostruire Hogwarts, in moda da poter ospitare di nuovo tutti i ragazzi, bisognosi di insegnamento.
Anche i Weasley stanno lottando – insieme a Harry e Hermione – per ricostruire ciò che è stato tolto. La signora Weasley non ha ancora superato la morte di Percy, ma deve farsi forte davanti agli altri.
Per questo piange di notte, quando nessuno può sentirla, o almeno così crede.
Hermione in quel periodo aveva ritrovato i suoi genitori, avevo tolto loro l’incantesimo di memoria e gli aveva raccontato tutto quello che era successo. Dalla sua partenza per la ricerca degli Horcrux alla vittoria.
Non se la sentiva di tornare a casa sua però, preferì restare dai Weasley e aiutare il mondo magico a rinascere.
Harry al contrario della migliore amica, si era concesso qualche giorno per pensare, ritornando alla vecchia casa a Privet Drive, sola, vuota. Proprio lì ha rincontrato i suoi zii che avevano saputo di quanto accaduto e che con grande sorpresa del prescelto, si sono congratulati con lui.
Ora erano tutti e due alla Tana, ad aiutare i Weasley a fare le pulizie.
“ Mamma guarda la mia faccia!” Urlò furibondo Ron, mentre Harry sghignazzava.
“Fred. George. Fate ritornare di nuovo la faccia di vostro fratello!” Urlò la madre.
“E perché mamma?” disse Fred appena apparso
“Sta meglio così, non credi?” Continuò il gemello, materializzatosi in quell’istante.
“Quante volte devo ripetervi di non usare la magia per ogni singola scemenza!” disse infastidita la signora Weasley.
La giornata anche se faticosa volò, e senza rendersene corto arrivò la sera. Bill e Fleur e Charlie – ospite del fratello – salutarono tutti e si avviarono verso casa.
Gli altri cenarono e poi, Fred e George andarono nella loro camera a provare nuovi prodotti, probabilmente, mentre Hermione leggeva in salotto in compagnia dei suoi migliori amici e di Ginny.
Ad un tratto la luce saltò, e la casa fu immersa nell’oscurità.
“Mamma, ma che è successo?” Urlarono all’unisolo i gemelli che si erano affacciati alle scale.
“Niente panico ragazzi, è saltata la corrente! Lo dicevo io che dovevamo cambiarla, Arthur!” Disse la signora Weasley.
“Ma tra quanto tornerà?” Chiese Hermione lanciando occhiate al suo libro.
“ Per questa sera non tornerà, Arthur deve comprare le lampade e a quest’ora i negozi hanno appena chiuso, sono le sette!” disse Molly.
“Ragazzi vi consiglio di accendere le vostre bacchette e… non so, state insieme in una stanza e fate qualcosa! Credo che sia presto per chiedervi di andare a letto!” Disse gentilmente il signor Weasley.
I sei ragazzi salirono di sopra, verso la stanza di solaio.
Si misero a cerchio seduti. C’era un silenzio imbarazzante.
“ Ehm… Allora che facciamo?” Chiese Ginny.
“Parliamo?” Rispose Ron.
“E di cosa, dai!” replicò spazientito George.
“Io ho un’idea!” disse eccitata Hermione
“Ho un brutta sensazione!” sussurrò avvicinandosi a Harry, Ron.
“Che ne dite se vi leggessi qualche storia? Ma non storie qualunque, ma storie babbane!” Disse sorridente la riccia.
“ Buona idea, mi hanno sempre incuriosito quelle storie!” disse Ginny, sostenendo l’amica.
“Te l’avevo detto” Sussurrò di nuovo Ron all’amico.
“Proviamo” dissero i gemelli, sbuffando.
“La storia si intitola, ‘La spada nella roccia’” Disse la strega più brillante della sua età.
“C’era una volta…” Cominciò
Dopo dieci minuti Ron, George e Ginny stavano russando, Fred si stava appisolando e Harry, anche se annoiato non voleva deludere l’amica così si fingeva interessato.
“Che barba, Granger!” Urlò poi Fred.
“Perché invece di sentire queste storie raccontate da te, non le viviamo?”
I due gemelli si guardarono ghignando.
Poi entrambi fecero un movimento di bacchetta e  i sei ragazzi si trovarono nell’oscurità.



Spazio autrice!

Salve a tutti, e benvenuti in questa ff! 
L'idea di creare una storia così è tratta dal libro/film "Inkheart".
Spero che vi piaccia come idea!
N.B. Questa ff è una fremione!
Mi raccomando recensite, perchè voglio taaanti pareri per migliorare la mia storia!
In più se vi va, potete trovarmi anche in questa One- Shot sempre fremione: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2067105&i=1 

Oppure in questa ff a più capitoli: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2039681&i=1
Alla prossima, Weasley


 

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Capitolo 2
*** Nel Medioevo, tra Merlino, Artù e duelli. ***


I sei ragazzi stavano fluttuando nell’oscurità. Era un tunnel infinito e dopo un po’ Hermione trovò il coraggio di parlare.
“Fred che hai combinato? Dove ci stai portando?” chiese furiosa la strega.
Fred ghignò.
“Stano, Granger che non hai ancora capito! Stiamo andando dentro la storia!” disse il rosso ridendo di gusto con il gemello.
“Cosa?!” urlarono Ginny, Harry e Ron.
“Già… e vi do un consiglio. Per tornare indietro…” Cominciò George.
“FINITE LA STORIAA!” Esclamò Fred urlando. Il tunnel stava finendo e Fred e George erano scomparsi.
“Q…Quindi…” balbettò Ginny.
“Si, dobbiamo rivivere la storia” disse Harry per poi sparire anche lui.
“HARRY!” Esclamò l’amico che subito dopo si dissolse.
Infine sparirono anche le due ragazze.


“Il re d'Inghilterra, privo di eredi, muore lasciando il trono vacante. Da allora si disse che solo un prodigio avrebbe potuto salvare il regno da guerre e razzie, e questi poteva essere solo colui che fosse riuscito ad estrarre una prodigiosa spada da un'incudine in una roccia, divenendo re. Passarono molti anni, ma nessuno riuscì ad estrarre o a smuovere la spada che, col passare del tempo, fu dimenticata.” Disse una voce pomposa.
“Ma che miser…” Ron si guardava intorno e si chiedeva di chi fosse quella voce che rimbombava, non aveva la più pallida idea di cosa fosse una voce narrante.
Si avvicinò a uno specchio e notò di avere degli abiti molto larghi e sporchi.
“Semolaa! Vieni subito fuori da quella stanza!” Sbraitò una voce familiare.
Ron intuì che Semola fosse lui e così uscì, ritrovandosi faccia a faccia con un George tutto agghindato
“Allora? Come ti sono sembrato nella mia interpretazione?” Chiese George.
Ma Ron non rispose. Era troppo occupato a sghignazzare per l’abbigliamento del fratello. Dopo una minaccia di George di calmò.
“Allora, tu chi saresti?” Chiese Ron.
“Da quel che mi ha spiegato quello strano tizio, che ha detto di chiamarsi Caio” sghignazzò.
“Caio… pff… Io sono suo padre e il tuo padre adottivo!”
Ron strabuzzò gli occhi.
“Ti devo trattare male!” disse tutto sodisfatto George.
“Come se già non lo facessi a casa.” Rispose seccato il fratello.
“E ora… Andiamo a caccia!” Annunciò il gemello.
“A caccia? Ma dobbiamo trovare gli altri!” disse il rosso preoccupato.
“Per trovarli dobbiamo seguire il filo logico del racconto, e noi ora andiamo a caccia!” disse George.
I tre si diressero in un bosco.

“Semola tenta di riprendere una freccia perduta da Caio ed accidentalmente cade nella casa di mago Merlino, che vive in…”
“Oh, miseriaccia. La finisci stupida voce!? Sei fastidiosa” Sbraitò irritato Ron.
“Scusa…” Disse offesa la voce.
“Ronnie, non inveire contro la voce! Senza di lei non sappiamo come continua la storia! Hai sentito, no? Devi andare nella casa di Merlino!” Rispose George.
“Ma come fanno questi babbani a conoscere Merlino!?” Si chiese poi.
“Và, su! Stupido ragazzo!”
Quanto mi piace prenderlo in giro,pensò George.
Ron, o meglio Semola, arrivò in una modesta casa fatta di pietra. Busso ma la porta era già aperta.
“Oh, ragazzo! Sapevo che saresti… venutoooo!” Disse una voce alquanto familiare che sembrò imitasse la Cooman.
“Emm… M-merlino?” Chiese leggermente terrorizzato Semola.
“Giorno, fratello!” Disse poi Fred.
“Oh, miseriaccia. Ma perché incontro solo voi?!” disse seccato Ron.
“Hai incontrato George?” Chiese il gemello.
“Si.” Rispose Ron.
“Bene. Io sono Merlino e sarò il tuo insegnante! Ti farò sgobbare come non mai, caro Ronnie. O meglio, Semola!” Disse con aria divertita Fred.
“Uno mi vuole maltrattare, l’altro mi vuole far sgobbare… eh meno male che sono il protagonista!” Disse Ron.
“Sai che non sono solo Ronnie? Ti presento Anacleto, io mio gufo!” Disse Fred d’un tratto.
Da una stanza sbucò fuori Harry con uno di quei vestiti che si mettono ai bambini a carnevale. Era un gufo. O forse era meglio dire che era travestito da un gufo.
“Har… pff” Ron iniziò a ridacchiare per poi abbandonarsi a una risata sguaiata.
“Non ti ci mettere anche tu Ron, tuo fratello mi ha preso abbastanza in giro…” Rispose il prescelto seccato.

“Merlino decide così di essere il suo precettore, sotto il consenso di Sir Ettore, trasferendosi nel suo castello e insegnando al ragazzo con sistemi particolari”
“Voce in che senso ‘sistemi particolari’?” Chiese preoccupato il povero Ron che riceveva scherzi di ogni tipo da parte dei gemelli.
“Buona fortuna” disse solo la voce.

“Semola fu trasformato in un pesce e oggi era arrivato il momento di trasformarsi in uno scoiattolo”  
“Scoiattolo!? Non è bastato il pesce, ora anche lo scoiattolo!” Disse Semola ormai privo di forze.
“Dai Semola! Alzati e raggiungi zio Freddie!” Disse con tono spiritoso George.
“Già, dai retta a papà Georgie!” Rispose Fred.
Ron sapeva di dover ascoltarli per forza, sennò non sarebbero più ritornati indietro. E rimanere Semola a vita era l’ultima cosa che voleva.
Così Fred fece l’incantesimo e Semola divenne un dolce scoiattolino.
Semola cominciò a gironzolare per la foresta.
Proprio qui incontrò uno scoiattolo. Cominciarono a giocare fino a quando lui non urlò, scioccato.
“Ma tu sei una femmina!”
“Però… che occhio Ronald.” Disse la scoiattolina con aria saccente.
L’aveva chiamato Ronald. Solo una persona lo chiama così, e solo una persona avrebbe potuto rispondegli così. Vecchi ricordi riaffiorarono nella mente del ragazzo.
“Hermione!” Esclamò.
“Ci sei arrivato!” rispose lei.
I due ritornarono a casa di Sir Ettore alias George.
“Manca solo Ginny… dove potrà mai essere” Chiese Ron.

“Tutti gli esercizi che compì il nostro Semola lo portarono in una casetta.”
“Ho un brutto presentimento, deglutì il protagonista.
“Merlino! Finalmente sei arrivato! Ti aspettavo da tanto!” Urlò una voce mostruosa.
“Maga Magò…” disse Merlino.
“La conosci?!” chiese spiazzato Harry.
“No! Non ho idea di chi sia! E’ Merlino che la conosce!” Rispose il rosso.
Dalla casa uscì fuori niente popò di meno che Ginny.
“Sembra zia Marge, quando le ho fatto quell’icantesimo…” disse stupefatto Harry.
“I suoi capelli sono peggio di quelli di Hermione” Continuò Fred scandalizzato.
“Puzza come la pro zia Tessie” toccò a Ron, inorridito.
“Ehi! Non è colpa mia se mi è capitato questo personaggio. Ma vedo che neanche voi ve la passate tanto bene.” Rispose Ginny.
Infatti George aveva quegli abiti così appariscenti e assurdi che lo facevano sembrare un pazzo.
Fred aveva una barba lunghissima – stile Silente – e un lungo cappello a punta.
Hermione era uno scoiattolo.
 Harry era travestito da gufo.
 L’unico messo bene era Ron che urlò soddisfatto.
“Giustizia è fatta!”
Ginny e Fred  Magò e Merlino fecero finta di sfidarsi, sentendo la voce narrante annunciare il duello.

“Nel frattempo nel palazzo di Sir Ettore è giunta la grande notizia da parte di Sir Pilade di uno speciale torneo che si svolgerà a Londra per Capodanno in cui il vincitore sarà proclamato re di tutta l'Inghilterra. Nonostante gli sforzi di Merlino volti ad elevarne la cultura e la condizione sociale, Semola accetta con entusiasmo di essere lo scudiero di Caio. Merlino si infuria e parte per l'Honolulu del XX Secolo, lasciando solo il ragazzo.” Disse la voce.
“Beh, addio ragazzi!” Disse Fred che scomparì.
“Pure la vacanza!” Esclamò Ron, ormai stanco di questa storia.
I ragazzi arrivano nel luogo del torneo, dove il povero Ron è costretto a fare da scudiero a Caio.

“Iniziato il torneo Semola si accorge di aver dimenticato la spada che sarebbe servita a Caio per la giostra e, vagabondando per la città cercando come rimediare al suo errore, si imbatte nella famosa spada nella roccia e, estratta con semplicità, la porta da Caio”
“Bene, sono pure un idiota che dimentica la spada”
“Arrivo subito, vado a cercare la spada nella roccia, pure nella roccia… Miseriaccia.” Inveiva Ron.
“Meno male, sta finendo!” Disse Hermione.

“Resisi conto di che spada si trattasse, tutti gli astanti rimangono sbalorditi ed increduli dall'innocenza con cui Semola afferma di averla semplicemente trovata ed estratta da dove si trovava, al punto da sospendere il torneo per mettere alla prova le affermazioni del ragazzo”
“Ancora?! Ma quando finisce, Hermione?” chiese Ron.
“Tranquillo,  ora devi solo estrarre di nuova la spada e sarà tutto finito” Disse la ragazza.
Ron così riestrasse la spada dalla roccia e tutta la folla cominciò a cantare.
“Lunga vita a Re Artù, lunga vita a Re Artù!”
Poi risbucò Fred.
“Contento? Sei diventato re e la storia e finita”  disse Merlino.
Appena dette queste parole si ritrovarono di nuovo nell’oscurità.

“Fred ora riportaci a casa!” Disse furiosa Hermione.
“E perché mai! E’ così divertente! Allora, Modmoiselle, come si chiama la prossima storia?” Chiese ghignando il rosso.
“A casa!” Disse Hermione.
“Dai Herm, alla fine è stato divertente! E poi voglio fare anche io la protagonsta!” disse Ginny scherzando.
“Cosa!? Ginny!” disse indignata Hermione.
“Se ho una parte fica, anche io voglio andare in un’altra storia!” Disse Ron d’un tratto.
“Visto, Granger?! Siamo tutti d’accordo!” disse con un sorrisetto George.
“Andiamo a casa che prendo il libro” Disse secca la ragazza.
“Così mi piaci!” Rispose, sorridendo Fred.
La ragazza arrossì visibilmente.
 



Spazio autrice!
Buonsalve! Rieccomi con il secondo capitolo!
Spero sia piaciuto. Ringrazio le tre persone che hanno messo la storia tra le seguite, e fredxhermionelove per aver recensito!
nb: le parti in corsivo sono la voce narrante, che è stata presa da wikipedia.
Seguite, recensite e GRAZIE A TUTTI!
Ci vediamo nel prossimo capitolo, Weasley.

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Capitolo 3
*** Mi raccomando Granger, il libro! ***


I ragazzi con un tonfo si ritrovarono nel solaio della tana.
Si guardarono per un’ istante e cominciarono a ridere di gusto.
Risero per minuti interi fino a quando non sentirono un rumore.
Si aprì la porta e sbucò la signora Weasley.
“Ragazzi! Sono le undici e mezza passate, siete ancora svegli?!
Andate tutti a letto!” disse Molly che poi si congedò.
Un po’ alla volta i sei cominciarono a uscire, Hermione era la prima ei ragazzi, che poi si fermò e si mise di lato, lasciando passare gli altri mentre aspettava Ginny che era l’ultima.
Fred stava per varcare la porta del solaio ma poi si fermò, a avvicinò ad Hermione e le susurrò in modo quasi impercettibile.
“So di essere affascinante, ma cerca di non mostrare così palesemente il tuo interesse per me! Sei rossa come un pomodoro!”
Questa frase servì solo a far imbarazzare  di più Hermione che prese il colorito dei capelli del ragazzo, lei lo fulminò con uno sguardo.
“Mi raccomando Granger, il libro!” disse Fred che poi si congedò con il fratello.
 
Nessuno riusciva a dormire, ognuno pensava a quella serata bellissima e a quelle che avrebbero passato nei prossimi giorni.
Certo che quei vestiti erano proprio brutti! Io però, sono sempre bello qualsiasi cosa metta!
Pensava George, sul suo letto a pancia in su.

Chissà la Granger che storia sceglierà! La Granger… quanto mi piace… quanto mi piace stuzzicarla volevi dire Freddie, eh!?
Pensava Fred che era steso sul letto a peso morto.

Beh, devo dire che è stato divertente rivivere quella storia! Però quel costume che avevo addosso era veramente fastidioso!
Parlava tra sé e sé il prescelto.

Se nella prossima storia non ho un bel personaggio io… io… me ne vado! Ma chi prendo in giro, resto! Però voglio un personaggio fico! Pensava Ron facendo strane facce.

E’ stato divertente, però… Hermione e Fred… Mh… Hanno qualcosa. Perché Hermione arrossisce così tanto? E perché Fred e così tanto fissato con lei? Ne parlerò con George!
Pensava invece Ginny.

Incosciente! Non dovevo permettere che entrassero nel libro! Poteva essere pericoloso! Potevamo essere uccisi o peggio, rimane incastrati nel libro! Quel Fred… Fred... Ma che vai a pensare Hermione?! Non farti mettere in soggezione da quel Weasley! Però... se ci rimangono secchi si arrangiano, che entrino in tutti i libri che vogliono. 
Rimuginava Hermione girandosi e rigirandosi nel suo letto.

La mattina dopo i gemelli erano andati a lavoro al negozio e Harry, Ron, Hermione e Ginny erano andati a Diagon Alley per pulire il negozio di Olivander assieme a Molly.

Dopo una giornata di pulizie I ragazzi decisero di andare ai Tiri Vispi a salutare i gemelli. Di gemello però ce n’era solo uno.
“Fred! Dov’è George?” chiese la sorella più piccola.
“Oh, mi ha lasciato il negozio ed è andato a pomiciare con la sua Angelina…” rispose Fred con un tono misto tra il seccato e il divertito.
“Vuoi che ti aiutiamo?” Chiese Harry.
“No, ora devo chiudere! Il problema è che senza George non possiamo continuare la storia!” disse Fred guardando Hermione che arrossì.
 
Il giorno dopo, alle sette di sera- il solito orario- si ritrovarono nel solaio della Tana pronti per un’altra avventura.
“Allora Granger, quale libro ci hai portato questa sera?” Chiese George, con il solito sorrisetto sulle labbra.
“Ehm… Ehm… la storia si intitola ‘Il Re Leone’” Disse fiera la riccia.
“Sei fissata con i Re, tu!” disse Fred, facendo ridere tutti. Anche Hermione.
“Bene” dissero i gemelli.
Un movimento di bacchetta e i sei si ritrovarono di nuovo in quell’oscurità molto familiare.



Spazio Autrice!!

So che il capitolo è piccolo però questi capitoli inseriti in mezzo a quelli Crossover servono come introduzione alla storia dei personaggi nel contesto magico e come pausa dai racconti. Hanno il solo fine di mandare avanti la storia!
Non li inserirò sempre, però molto spesso e qualcuno sarà anche importante!
NB: So che il re leone non è un libro, come non lo saranno le prossime storie che scriverò però... fate finta che lo sia u.u
Mi raccomando recensite e fatemi sapere come vi sembra la storia.
Grazie a FredxHermionelove che ha recensito.
Grazie alle sette che seguono la mia storia <3
Grazie alla spendida ragazza che ha inserito la mia storia tra le ricordate <3
Grazie anche alla fantastica ragazza che ha mess la mia storia tra le preferite <3
E grazie a chi legge in silenzio!
Baci, Weasley

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Capitolo 4
*** Nella savana, tra Simba, Timon e Pumba ***


I ragazzi si ritrovarono di nuovo in quel tunnel, questa volta il primo a scomparire fu Harry e Fred, poi toccò a Ginny e Hermione e infine Ron e George.

“Nelle Terre del Branco dell'Africa, un re leone regna sugli altri animali, che celebrano la nascita del futuro re Simba, figlio del re Mufasa e della regina Sarabi alla Rupe dei Re.”
Harry si trovava in mezzo alla foresta, era circondato da tutti i generi di animali ed era tra i denti di un grosso leone. Era preoccupato.
“Festeggiamo mio figlio!” Disse il leone, e tutti gli animali cominciarono a fare rumore.
Entrò poi un babbuino, quel babbuino era Fred che rideva come un matto. Si bloccò di colpo quando vide Harry e cominciò a ridere additandolo.
“Cos’hai da ridere?” chiese il prescelto.
“il tuo costume!” disse il rosso ancora in preda ai singhiozzi.
“Costume?” chiese Harry che poi si guardò.
Non era un leone come immaginava,  Aveva le orecchie da leone e la coda di peluche. Dei baffi e un naso disegnato sul volto con il nero e dei vestiti marroncini.
“Ma capitano sempre a me questi vestiti così… imbarazzanti?!” esclamò Harry.
“Il ragazzo crebbe ma un altro leone era geloso, Scar il fratello di Mufasa, e bramava il trono destinato al piccolo Simba”
Con grande sorpresa dei due, Scar era Hermione. Anche lei era camuffata da leone come l’amico.
“Hermione?” Chiese poi quest’ultimo.
Fred invece continuava a ridere con le lacrime agli occhi.
“Weasley, Anzi, babbuino, la finisci?!”
“Sei bellissima così Hermione” Diceva il ragazzo, ridendo.

 “Pochi anni dopo, mentre Simba cresce, Mufasa gli fa fare un giro delle Terre del Branco, insegnandogli le responsabilità di essere un re. Più tardi quel giorno, Scar inganna Simba facendogli esplorare un cimitero degli elefanti proibito con la sua migliore amica Nala, nonostante le proteste del bucero maggiordomo Zazu”
“Ginny?”
“Ciao ragazzi!”
“Lei è Nala, la tua fida… fidata… amica” disse Hermione sghignazzando.
I ragazzi si addentrarono nel cimitero.
“Questo posto non mi piace!” disse Ginny un po’ spaventata.
“Tranquilla Ginny, ci sono io qui!” Harry la prese per mano.
Fred e Hermione si scambiarono un occhiata.
“Hermione, tu non hai paura? Vieni, ti proteggo io!” disse poi imitando Harry, Fred.
Hermione diventò subito rossa.
“Mi spiace ma non ci tengo a farmi proteggere da un babbuino!”
Rispose la ragazza.

“Al cimitero, i cuccioli vengono attaccati da tre iene maculate, Shenzi, Banzai e Ed prima che Mufasa, essendo stato avvertito da Zazu, li salvi e perdoni volentieri Simba per avergli disobbedito.
Su ordine di Scar, le iene fanno scappare una grande mandria di gnu in una gola dove si trova Simba. Mufasa salva Simba, ma mentre cerca di arrampicarsi sulle pareti della gola, Scar lo getta di nuovo nel tumulto, uccidendolo”

“Ma… Hermione?” disse Ginny con le lacrime agli occhi.
“Dovevo farlo Ginny, se no non ne usciamo dalla storia!” disse la ragazza in preda ai sensi di colpa.
“Che donna spietata” disse poi Rafiki
“In questo momento non sono una donna, bensì Scar!” disse altezzosa la riccia.
“Harry ma stai piangendo?” disse Ginny.
“Io… non lo so perché, ma fa male!” disse il ragazzo con il viso solcato dalle lecrime.
“Certo che sei sfigato amico, anche qui rimani orfano!” disse il rosso.

“Simba, ormai lontano da casa, collassa in un deserto dalla stanchezza, ma viene trovato da Timon e Pumbaa, un suricato e un facocero che lo fanno tornare in salute”
“Hakuna Matata!” disse una voce familiare.
“Ma che dolce poesia!” disse un’altra voce conosciuta.
“Hakuna Matata, tutta frenesia!” disse la prima voce.
“Ron, George! Ma che state combinando?” chiese il bambino che è sopravvissuto.
“Ti diamo il benvenuto!” disse George.
“Senza pensieri, la tua vita sarà!” disse Ron che si era un po’ rimpicciolito, aveva una lunga coda e il contorno occhi nero.
George invece era una palla di ciccia rossa e grugniva.
“Ron!” chiamò l’amico.
“Chi vorrà vivrà, in libertà” continuò il rosso.
“Ron!” riprovò Harry.
“Hakuna Matata!” finirono i due fratelli.
“RON!”
“Miseriaccia Harry, aiutaci. E’ da quando siamo arrivati qui che non facciamo altro che cantare questa stupida canzone!” disse Ron.
“Anni dopo, Simba, ormai adulto, salva Timon e Pumba da una leonessa affamata, che si rivela essere Nala”
“Ginny!” esclamarono i tre ragazzi.
“Harry!” e corse ad abbracciare il sottoscritto.
“Grazie!” esclamarono i fratelli.

“Il saggio babbuino Rafiki”
“Saggio!?” Chiese Hermione sarcastica.
“Saggio, bello, affascinante. Ha dimenticato un po’ di aggettivi!” “un ex consigliere di Mufasa, rintraccia Simba, dicendogli che Mufasa è ancora "vivo" e portandolo a uno stagno dove viene visitato dal fantasma di Mufasa, che gli dice che deve prendere il suo posto legittimo come vero re delle Terre del Branco.”
“Questo non lo faccio! Non sono così smielato!” Esclamò Fred.
“Devi” disse Hermione.
“No!” Rispose pronto lui.
“STUPIDO FRATELLO! MUOVITI A FARE QUESTA STUPIDA SCENETTA E NON DIRE UNA SOLA PAROLA DI DISSENSO SE NON TI VUOI TROVARE UNA FATTURA ORCOVOLANTE!” Sbraitò una dolce Ginny.
Fred aveva sempre avuto paura della sorella, aveva una vaga somiglianza con la madre e aveva imparato a non contraddirla MAI.
“Caro Simba, tuo padre vive in te e in questo stagno, ora specchiati e guarda il caro papino” disse svogliato Fred.
“PIU’ ENFASI!” Disse minacciosa la sorella.
“Okay… Simba, tuo padre è morto certo, ma resterà sempre nel tuo cuore. Io ora voglio mostrartelo. Specchiati in questo stagno e senti ciò che ha da dire. Contenti?!” Finì Rafiki.

“Simba poi si rende conto che non può più scappare dal suo passato e torna a casa. Nala, Timon e Pumba lo seguono, e decidono di aiutarlo a combattere”
“Forge!” disse il gemello ridendo di come si era conciato George.
“Ma dai Gred! Perché tu sei un babbuino e io un facocero? Hai sempre i ruoli migliori tu!” rispose il fratello ridendo.
 
“Alle Terre del Branco, Simba affronta Scar. Scar insulta Simba, che si sente ancora in colpa per la morte di suo padre, ma quando Scar spinge Simba fino al bordo della Rupe dei Re, egli rivela che ha ucciso Mufasa. L'infuriato Simba salta su e…”

“Si, okay voce. Io ho ucciso Mufasa e non intendo morire! Quindi sbrigatevi a fare la pace e a far nascere il vostro bambino!” disse Hermione infastidita a Harry e Ginny.
“Cosa?” chesero Harry e Ginny scioccati.
“Si ragazzi, se volete finire la storia dovete fare un figlio. Baciatevi e finitela” disse Hermione con un piccolo ghigno sul volto.
Fred le si avvicinò e sussurrò.
“Certo che quando vuoi sai essere davvero malefica!” disse divertito.
“Ti ricordo che vivo con i Weasley!” disse la ragazza ridendo.
Harry e Ginny si guardarono per qualche minuto, l’uno perso negli occhi dell’altro.
“Vi muovete?” Chiese seccato Pumba.
I due si guardarono un’altra volta e poi si baciarono. Un bacio dal sapore di menta peperita.

“Qualche tempo dopo, la Rupe dei Re è stata riportata al suo antico splendore e Simba guarda felicemente il suo regno con Nala, Timon e Pumba al suo fianco; Rafiki presenta il neonato cucciolo di Simba e Nala agli abitanti delle Terre del Branco”
“E’ una giostra che vaaa, in questa vita chee!” cantò d’un tratto Fred
“Fred?” disse Hermione sbalordita e divertita.
“Gira insieme a noi, e non si ferma mai!” continuarono la coppia Timon- Pumba.
“E ogni vita lo sa, che rinascerààà Uohouho!” Continuò Mordente.
“In un fioreee, che fine non haaa!” finirono i tre.
“Ragazzi!” esclamarono Harry, Hermione e Ginny.
L’oscurità li invase, stavano tornando indietro.



Spazio Autricee!!
Salve a tutti :) 
Questo capitolo all'inizio non mi convinceva per niente ma alla fine, con qualche modifica e grazie al sostegno della mia cara amica Yukiiiiiii mi sono sentita soddisfatta di ciò che ho scritto.
Io tra 3 giorni parto e poi dovrò studiare per l'esame di riparazione quindi non so se potrò aggiornare. Mi dispiace :(
Ma dal 5 ricomincerò ad aggiornare regolarmente! 
Ringrazio le tre che hanno recensito la storia, mi avete fatto sciogliere :3
Ringrazio le 11 persone che seguono la mia storia, vi adoro!
Ringrazio le 4 che l'hanno messa tra le preferite siete fantastiche!
Ringrazio la ragazza che l'ha messa tra le ricordate, sei stupenda!
Al prossimo capitolo, Weasley

 

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Capitolo 5
*** Ad Agrabah: tra Geni, tappeti volanti e Palazzi reali. ***


Mi scuso il disagio del ritardo di pubblicazione di questo capitolo.


Erano passati tre giorni dal viaggio nella savana, in quei giorni erano riusciti finalmente a ricostruire tutto ciò che era stato distrutto durante la guerra magica. Erano tutti sollevati e felici di rivedere quei posti prendere dei vivaci colori che non si vedevano da un po’.
La sera, al solito orario, i ragazzi si ritrovarono nel solaio. Quel posto che sembrava tanto marcio e inutile ora aveva acquistato un certo valore per quei sei ragazzi. Era ricco di ricordi e risate.
“Allora Granger, come si chiama il libro?” chiese Fred.
“Aladdin” disse lei.
“Parla di re?” chiese ironico George.
Hermione rise di gusto. Era ala prima volta che lo faceva con i gemelli.
Ma non ebbe il tempo di riprendersi che erano già nel tunnel.
Questa volta scomparirono per primi Fred e Ron, poi George e Hermione e infine Harry e Ginny.

"Aladdin era un ragazzo atletico quanto povero. Si aggirava per i mercati con la sua fedele scimmietta, Abù, e rubava cibo molto astutamente" 
“Ma dai, sono un pezzente! Questo Aladdin è più povero di noi!” disse Fred.
“Almeno tu sei umano!” rimbeccò Ron.
Infatti Ronald, era la deliziosa scimmietta di Aladdin: Abù.
Fred cominciò a ridere additando il povero fratello, che anche in questa storia sapeva già che sarebbe stato vittima di angherie da parte dei gemelli.
I due cominciarono a passeggiare per i mercati, sotto che occhiatacce di tutti i mercanti. Poi qualcosa attirò la loro attenzione.
Una ragazza, dai capelli lunghissimi, neri  e raccolti in una treccia.
“M-ma io… non volevo rubarla!” disse la ragazza.
I volti dei due ragazzi si illuminarono nel sentire quella melodiosa voce. Sapevano chi era la ragazza. Hermione.
“Stupida ragazzina, chi ti credi di essere per imbrogliarmi?!” Tuonò il mercante, che poi strattonò Hermione.
“Ehi, chi ti credi di essere tu, per maltrattare una ragazza?” disse deciso Fred.
“Fred?” bisbigliò la ragazza.
“E tu chi saresti, pezzente?” urlò l’uomo.
“Chiamami pure Gentiluomo!” disse con nonchalance Fred.
“Tu… piccolo, schifoso…” cominciò l’omone avvicinandosi pericolasamente al ragazzo.
“Ehm… Fred, che…?” deglutì Ron indietreggiando insieme al fratello.
“Scappiamo!”  urlò il rosso.
 
“Grazie Fred, per avermi salvata!” disse arrossendo Hermione.
“Di nulla prefetto-perfetto!” ammiccò il ragazzo.
“Ehm… tu… sei il protagonista! Sei Aladdin. Tu Ronald sei Abù e io… sono Jasmine. La figlia del sultano”
“Wow!” disse Fred. I due si osservavano, l’uno era perso negli occhi dell’altro.
“Ehm, ehm… possiamo andare avanti con la storia e cercare gli latri?” disse in tono seccato Ron.
Hermione sapeva come sarebbe andata a finire questa storia. Sapeva cosa sarebbe successo tra lei e Aladdin ma non disse niente. Non sapeva come affrontare la cosa, così decise di lasciare che tutto prenda una piega senza inervenire.
 
"Jafar, emette un ordine di cattura nei confronti del ragazzo. Quando Aladdin viene arrestato dalle guardie, capeggiate da Razoul, Jasmine ne ordina liberazione in veste di principessa, ma Jafar la inganna dicendo che Aladdin è già stato giustiziato"
“Harry?” disse sbalordita Jasmine.
“Hermione, sono il cattivo! Ma dai!” disse arrabbiato il prescelto.
Harry era vestito di nero e rosso, aveva un abito lungo e pesante e molto appariscente. Sul capo era posato un lungo cappello del medesimo colore e di una strana forma. La faccia li si era allungata e sul mento era apparso un lungo pizzetto nero.
“Dove sono Ron e Fred?” chiese d’un tratto Hermione, conoscendo già la risposta.
“Li ho dovuti far arrestare, la voce me lo ha detto!” disse Harry.
“Hermione annuì e andò in camera.

"Sotto forma di vecchio decrepito e deforme, Jafar libera Aladdin e Abu dalla prigione e, dopo aver rivelato l'esistenza della Caverna delle Meraviglie, li conduce alla sua entrata, per la lampada e poi gli darà la ricompensa. La gigantesca porta a forma di testa di Tigre permette ad Aladdin e Abu di entrare ma intima loro di non toccare nient'altro che la Lampada. Ciononostante, Abu tenta di rubare un rubino e la Caverna si liquefà, trasformando il terreno in lava. Grazie all'aiuto di un Tappeto volante tra gli oggetti proibiti, Aladdin riesce a trovare l'uscita prima che la lava lo travolga ma, quando esce in superficie, Jafar cerca di ucciderlo e di impadronirsi della Lampada. Abu riesce a difendere il padrone mordendo ripetutamente Jafar, ma a quel punto la Caverna si richiude inghiottendo al suo interno Aladdin, Abu e il Tappeto"
Chi è lei? Che cosa vuole? Noi non abbiamo fatto niente! Ci faccia uscire!” Urlò in una cella, Ron nel panico a un vecchio.
“Ron sono io, Harry!” disse il vecchio.
“Harry? Sei sicuro?! Non sei un po’ vecchio per essere Harry?” chiese dubbioso Ron.
“No, sono io…” rispose il ragazzo.
“Oh, Harry! Facci uscire! E magari fatti anche una doccia…”  disse Fred.
Harry liberò i due ragazzi e poi gli disse di andare alla grotta e prendere la lampada. Poi disse a Ron di toccare un rubino e se ne andò.
 I due così dopo aver “lottato” contro il vecchietto Harry rimasero chiusi nella caverna. Inutile dire che Ron era sempre di più nel panico e Fred sempre più spazientito.
“Oh Merlimo! Come usciamo di qui? Uno straccione, una scimmia e un tappeto… Miseriaccia, resteremo chiusi qui! Così non finirà la storia. E se non finirà la storia noi rimarremo dentro qui. E se rimarremo dentro qui, non torneremo più a casa. E se non torneremo più a casa non rivedrò più mamma e papà, e Bill e Charlie. MORIREMO TUTTIIIIII!” urlava Ron.
“Per Godric, stai zitto! Cerchiamo un modo per uscire. IN SILENZIO!” rispose Fred,  mandando occhiatacce al fratello minore.

"Nelle viscere della Caverna Aladdin, ripresosi, strofina la Lampada per leggerne meglio l'iscrizione, liberando così il Genio, che si rivela dotato di grande umorismo e capacità di trasformismo. L'essere magico afferma di poter esaudire tre desideri. Con un abile inganno, Aladdin si fa liberare dalla Caverna senza esaudire un desiderio"
“Mordente!” Urla il Genio.
“Lobo solitario!” ricambia Aladdin.
“Oh no!” continua Ron.
“Caro gemello più brutto di me, questa volta sono io ad avere il fuolo più fico della storia!” disse George.
“Certo fratello… perché mai essere dei panzoni, giganti, blu dovrebbe essere fico?” chiese scettico Fred.
“Si da il caso che il panzone, gigante, blu ha il potere di esaudire tre desideri a tua scelta e di cambiare forma!” rispose tutto fiero il gemello.
“Okay, hai vinto!” si arrese il rosso.
 
"Dopo aver parlato di Jasmine, Aladdin chiede al Genio di trasformarlo in un principe fenomenale, così da poter conquistare il cuore della principessa"
“Allora, fratello… esprimi il tuo desiderio!”
“Ehm… penso di non avere molta scelta. Devi seguire la voce…” rispose Fred arrossendo.
Fred arrossito. No, qui c’era qualcosa che non andava.
“Eh si può sapere chi è questa Jasmine? E’ una di noi o fa parte della storia?” chiese curioso George.
“E’… una di noi…”
“La Granger!”
“M-ma tu come fai a sapere che è lei che impersona Jasmine?”
“Dai, Freddie… sono tuo fratello. Io le capisco certe cose…” rispose George.
Quali cose? Fred aggrottò la fronte.
“Okay, siamo in sei e a meno che Jasmine non sia impersonata da Harry, rimangono solo Ginny e la Granger. Non credo che tu useresti un desiderio per farti vedere bello agli occhi di nostra sorella, quindi rimane solo lei. Certo che hai dei gusti… piacerti la prefetto- perfetto…”
“A me non piace la Granger…” disse Fred, più  a se che a suo fratello.

"Proprio mentre Jafar sta per costringere il Sultano a cedergli la mano della principessa con l'ipnosi, Aladdin arriva trionfante ad Agrabah in una splendida parata, portando il nome di Alì Ababwa. Nonostante l'iniziale rifiuto da parte di Jasmine, Aladdin riesce a ingraziarsi la principessa esprimendo i propri sentimenti e facendole fare un giro insieme a lui sul tappeto volante, per vedere il mondo che le è sempre stato negato"
“Fred! Cioè… Ron! Come stai?” chiese la riccia avvicnandosi al rosso.
Fred intanto ghignava. E dietro di lui, anche George ghignava…
Signorina… vuole seguirmi, prego?” chiede Fred.
“Weasley… ma che…”
“La voce, devo portarti in giro!”
 
“Granger?”
“Si?”
“Alla fine di questa storia, tu e io staremo… hai capito, no?”
“Si, Aladdin”
“E suppongo che io ti debba baciare” rispose Fred.
“Aladdin. Lui mi deve baciare” continuò la strega.
“Beh, allora…”
Il rosso si avvicinò alla ragazza. Nella sua testa lei si diceva di scansarsi, ma invece rimaneva ferma.  Prima a fissare gli occhi del ragazzo che aveva davanti e poi il vuoto, chiudendo i suoi occhi.
Lui la baciò, con dolcezza. Senza troppa passione. Lei ricambiava quel bacio, pieno di parole.
Si staccarono e si guardarono per un po’, poi non dissero più nulla fino a quando non tornarono nella reggia.
 
"Quella stessa notte Jafar cattura Aladdin di nascosto e, dopo averlo imbavagliato, lo getta in mare. Il Genio salva Aladdin, esaudendone il secondo desiderio. Aladdin torna al Palazzo e rivela il piano architettato da Jafar, che viene quindi cacciato. Mentre se ne va, Jafar nota la Lampada sotto il turbante di Aladdin, realizzando così la vera identità di Alì Ababwa. Mentre Aladdin è indeciso se rivelare chi è veramente o no, Iago gli ruba la Lampada e la porta a Jafar, che diventa il nuovo padrone del Genio"
“Ciao fratellino!” disse amorevole Ginny, mostrandosi per la prima volta. Era un pennuto, un rosso pappagallo un po’ ciccione.
“Ginny!” disse Fred.
“Mi dai la lampada?” chiese la sorella.
“Ma ora dove te ne vai?” chiese il rosso.
“Da Harry” urlò in lontananza la ragazza.

"Jasmine viene imprigionata in un'enorme clessidra e Jafar si trasforma in un gigantesco Cobra. Mentre stringe Aladdin tra le sue spire, Jafar afferma di essere il più potente essere vivente sulla terra. Aladdin gli dice che l'essere superiore è il Genio. Realizzato questo fatto, Jafar usa il suo terzo ed ultimo desiderio per tramutarsi in un Onnipotente Genio. Nonostante ora sia più potente del Genio, Jafar viene comunque sconfitto da Aladdin, che lo imprigiona nella sua nuova Lampada nera insieme a Iago. Dopodiché, il Genio la scaglia nel deserto facendoli finire nella Caverna delle Meraviglie"
“Io credo che non ci sia bisogno di fare tutta questa messa in scena..” disse Harry.
“Già! Direi di legarvi semplicemente e andare avanti con la storia!” continua George.
Harry  e Ginny così vengono legati a malincuore da Ron.

"Aladdin decide di tornare ad essere povero e libera il Genio dalla sua Lampada. Realizzando che sua figlia è davvero innamorata di Aladdin, il Sultano cambia la legge per permettere alla figlia di sposare chiunque ritenga degno. Aladdin e Jasmine, innamorati, si baciano e festeggiano il loro fidanzamento"
“Forza, Hermione! Baciatevi e facciamola finita!” disse Ginny imitando l’amica.
Forse era meglio se non glielo avessi detto in quel modo, nella savana pensò Hermione.
George intanto rideva a crepapelle del gemello, Harry cercava di trattenersi e Ginny sorrideva. Ron invece era rosso dalla rabbia.
Mentre Fred si avvicinava, bisbigliò, con il suo solito ghigno, alla riccia una frase che sentì solo lei.
“Dai, Granger. Non essere così tesa. Infondo l’abbiamo già fatto!”
“Jasmine. JASMINE!”
“Non essere così puntigliosa” rispose lui.
“meglio ricordartelo…”
I due così si guardarono di nuovo negli occhi, come la prima volta fino a quando le loro bocche non si toccarono. Era la seconda volta.
Poi, di nuovo il tunnel.





Spazio Autrice!!
Salve a tutti! Come vi è sembrato il capiolo? So che tranne Fred e Hermione gli altri hanno avuto un ruolo marginale nel capitolo però avevo bisogno di introdurre la fremione!
Il prossimo capitolo non sto nella pelle di scriverlo, sarà magnifico! 
Grazie a
fredxhermionelove e Kami sama ch hanno recensito lo scorso capitolo.
Grazie alle
13 persone che seguono la storia.
Grazie alle
5 persone che hanno inserito la storia tra le preferite.
Grazie alla
ragazza che ha inserito la storia tra le ricordate.
Alla prossima, Weasley.

 
                                                                                     
 

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Capitolo 6
*** Una festa? Buona idea, Bill! ***


Il mattino dopo Molly Weasley come di consuetudine era sveglia alle cinque del mattino, indaffarata a pulire e preparare la colazione a l’esercito di gente che viveva in casa sua.
Ad un tratto si materializzò Bill.
“Bill, cosa ci fai qui? E Fleur?” chiese allegra la donna.
“Ciao mamma” La baciò su una guancia.
“Sono venuto a salutarti e farti una proposta. Mi ha consigliato Fleur!” disse il figlio maggiore.
“Dimmi, tesoro!”
“Pensavamo di organizzare una festa per la fine dei lavori, a casa nostra. C’è tanto spazio fuori e possiamo ospitare tutti! Che ne dici?” propose il rosso.
“Oh, ma è un’idea fantastica!”
“E volevamo che le persone vengano in coppia, così sarebbe più carino, no?”
“Ma certo! Ora tu vai, ci penso io ad avvisare i ragazzi! Quand’è?” chiese mamma Weasley.
“Domani sera! Puoi occuparti di spargere anche la voce?” chiese il figlio.
“Ovviamente”
I due si salutarono e poi Bill andò via.
 
“Mamma, con chi stavi parlando? Sembrava la voce di Bill” domandò un’ assonnato Ron.
“Era Bill! Ron, perché non vai a svegliare gli altri, che devo dirvi una cosa?” chiese Molly.
Il ragazzo corse su per le scale e dieci minuti dopo tornò giù con tutta la banda.
Una banda messa male. Chi con gli occhi gonfi, chi con i capelli in disordine e chi con le occhiaie.
 
“Ragazzi, domani sera siamo invitati a casa di Bill per una festa. Mi raccomando vestitevi bene e… trovate un’ accompagnatore o un’accompagnatrice!”
I ragazzi, che alla parola “festa” si erano gasati, dopo aver sentito la parola “accompagnatore” avevano nel viso un’espressione di panico e preoccupazione.
Subito dopo, Ginny e George cominciarono a ghignare. Il solito ghigno di marca Weasley. Non era un segno positivo.
“George, puoi venire un attimo con me?” chiese mielosa Ginny.
“Ma certo, sorellina cara” la assecondò George.
 
“Volevo parlarti di Fred” andò subito al sodo la sorella.
“Mi hai letto nel pensiero!”
“Non hai notato che è strano da quando abbiamo iniziato a viaggiare nei libri?” chiese Ginny.
“Oh si, se l’ho notato! Sta sempre attaccato alla Granger!” rispose George.
“Già! E anche Hermione è strana! Perché arrossire quando ti parla Fred?” disse Ginny.
“Lui voleva… baciarla!” disse con disgusto il gemello.
“Non c’è altra spiegazione!” affermò la rossa.
“Si piacciono!” esclamarono entrambi contemporaneamente.
“Ma sono due stupidi, non lo capiranno mai!” disse poi Ginny.
“Per questo credo che abbiamo bisogno di una spinta… da parte nostra, cara sorellina!”
“E questa festa a coppie casca a fagiolo! Ma come facciamo con Ron? Sappiamo tutti che è cotto di Hermione!” disse Ginny.
“Non conosci nessuno disponibile a far coppia con Ronnino?” chiese George, pensieroso.
“Ma certo!” esclamò d’un tratto la sorella, e se ne andò saltellando.
 
“Ginny!” disse il prescelto incrociando la rossa tra le scale.
“Harry!”
“Ehm… Hermione ti cercava” farfugliò il ragazzo.
“Ah, grazie” lo superò per raggiungere l’amica.
“Ginny!” urlò lui. Lei si fermò e si girò verso di lui.
“Ti andrebbe di venire con me alla festa di domani sera? Intendo… essere la mia accompagnatrice…”
“Certo!” rispose lei, continuando a scendere, più allegra e con un sorriso ebete stampato sulla faccia.
“Ginny, posso chiederti un consiglio?” arrivò di corsa Ron.
“Certo, dimmi pure fratello!” disse lei allegramente.
“Ma che ti prende?”
“A me dici? Niente, io sono normalissima!” disse lei.
Il ragazzo la guardava allibito, era iperattiva.
“Dici che a Hermione farebbe piacere se la invitassi alla festa di domani?” bisbiglio Ron.
“Oh… no! Cioè, non che non le farebbe piacere…ma… lei ha già un accompagnatore, si!” disse più a se stessa che al fratello.
“Oh…”
“Ma tranquillo! Ti ho già trovato un’accompagnatrice!” disse la ragazza.
“E cioè?” chiese il fratello estremamente preoccupato.
Ginny si avvicinò all’orecchio del fratello e bisbigliò qualcosa.
“No, NO! Con lei no!”
Ma Ginny era già scomparsa, e il danno ormai era fatto.
 
“Hermione, vieni. Dobbiamo cercare dei vestiti per domani sera. Noi non siamo molto esperte in queste cose quindi ci serve più tempo possibile!” disse euforica Ginny.
“Ma Ginny io non… come mai così felice?” chiese con un sorrisetto Hermione.
“Harry mi ha invitata!” disse saltellando la rossa.
Hermione l’abbracciò. Era contenta per lei, e per lui. Il problema adesso era che lei non aveva ancora un cavaliere.
“Ginny, volevo chiedere a Ron se mi accompagna domani sera, sai dov’è?” chiese Hermione con un sibilo.
“Oh, ma lui è già occupato!” disse con nonchalance  Ginny.
“Ginny ma allora chi invito? Sono tutti occupati!” disse disperata la riccia.
“Beh… non tutti!” disse Ginny.
“Promettimi che chiunque io dica, tu ci andrai insieme!”
“No, no! E’ mia la scelta!” ribattè la strega.
“Okay, allora andrai da sola domani…” Ginny si stava incamminando verso l’uscita.
“No, va bene… prometto!”
“Fred Weasley” disse solo Ginny.
“No! Neanche per sogno!” disse Hermione.
“Oh si, hai promesso!” disse la rossa.
“E come faccio?! Vado da lui e gli dico ‘Ehi, ciao Fred! Che ne dici di venire con me domani sera anche se siamo solo conoscienti e ovviamente solo come amici?’ Ma per favore…” disse seccata.
“Sarà lui a chiedertelo, tu devi solo aspettare” disse Ginny con un ghigno in bella vista.
 
Intanto nella camera dei gemelli…
“Ehi, Forge! Hai già trovato qualcuno che ti accompagni domani sera?” chiese con la solita allegria Fred.
“Angelina! Tu?” chiese ghignando George.
“Ancora nessuna. Non so chi invitare. Vorrei qualcuno con cui conversare e divertirmi…”
“Io ho il nome giusto!” disse poi il gemello.
“E cioè?” chiese Fred
“La Granger!”
“Ma per favore!” Fred scoppiò in una sonora risata.
“E lei sarebbe una che conversa e divertente?”
“Beh, tu quando sei con lei ti diverti! Dai, ammettilo che ti piace!” disse George puntando un dito sul petto del gemello.
“Ma che stai blaterando? Una caccabomba ti ha offuscato il cervello?”
“Tu non vuoi andare alla festa con lei perché hai paura che possa succedere qualcosa, anzi ha paura che tu possa capire i tuoi sentimenti!” sentenziò il malandrino.
“Ah si? E questo che pensi, caro fratello più brutto di me?!” disse Fred che aprì la porta e poi si rigirò verso il gemello.
“Ora vado ad invitarla!” e si chiuse la porta.
Nella stanza George stava ghignando. Missione compiuta.
 
“Ciao Ginny. Granger, avrei bisogno di te un attimo. Grazie” disse di fretta Fred che trascinò la povera ragazza.
“Ma che maleducato, Weasley!” disse stizzita la Granger.
“La smetti di chiamarmi per cognome?”
“Anche tu lo fai!” ribattè Hermione.
“Comunque non volevo parlarti di questo. Domani sera tu vieni con me alla festa” disse sicuro Fred.
“E’ per caso un ordine?!” chiese sbalordita la ragazza.
“Si, cioè… no! Ma no credo ti dispiaccia” balbettò il ragazzo.
“Tesi poco convincente, Weasley… Comunque accetto!”
“Bene, e mi raccomando fatti bella!” ammiccò il rosso.
 
Il Giorno dopo alla Tana c’era un gran casino. Gente che urlava, che si urtava, che correva da una parte all’altra della casa…
Nella camera di Ginny e Hermione le due ragazze si stavano mettendo i vestiti che avevano comprato in un negozietto babbano il giorno precedente.
Ginny aveva preso un vestito lungo fino a terra, azzurro cielo. Il corpetto era ricoperto di diamanti argento e scendeva dritto. I suoi capelli rosso fuoco erano raccolti in uno chignon sfarzoso, sugli occhi c’era un filo di matita azzurra, un po’ di mascara nero e un ombretto argento. Sulle labbra aveva un rossetto del colore dei suoi capelli. Le unghie erano tinte di blu. Le scarpe, con il tacco erano argento.  Con quel vestito Ginny era più bella che mai.
Hermione invece aveva un vestito lungo fino a terra rosa, aveva la scollatura a cuore e la schiena scoperta. Il corpetto era drappeggiato. I capelli ribelli ora erano lisci, metà sciolti che ricadevano sulle spalle, metà raccolti un un piccolo chignon. I suoi occhi erano contornati da una matita nera e un mascara del medesimo colore. Un Eyes-Lyner oro e sulle labbra un lucidalabbra rosa. Le sue unghie erano tinte di un rosa più scuro del vestito. Le scarpe con il tacco erano bianche e oro. Hermione così era bellissima.
 
Nella camera di Ron e Harry i due erano seduti sul letto e nervosi. Avevano già finito di prepararsi. Avevano entrambi uno smoking nero, una camicia bianca e una cravatta nera. Ma avevano paura di fare una figuraccia con le loro dame.
 
Nella stanza dei gemelli. I due si stavano ammirando allo specchio. George aveva uno smoking e una camicia color panna, un gilet e la cravatta argento . Fred invece aveva uno smoking blu elettrico, una camicia bianca, una cravatta blu notte.
 
Mezz’ora dopo tutti erano fuori dalla porta della tana pronti a smaterializzarsi. Molly, che avevo un vestito blu chiaro drappeggiato, lungo; Arthur con uno smoking classico; I gemelli, Angelina con un vestito rosso e argent; Harry, Ginny, Hermione e Ron.
“Ci siamo tutti?” chiese Arthur.
“No, manca la mia accompagnatrice” tuonò Ron.
“A proposito, non mi hai ancora detto chi è!” bisbigliò Harry a Ron.
Le orecchie del rosso diventarono scarlatte, aprì la bocca per parlare ma non fece in tempo.
Si udì un rumore secco e davanti a tutti c’era una ragazza con un abito corto, bianco e nero, e molto voluminoso.  Ecco la compagna di Ronald Weasley.
Luna Lovegood.




Spazio Autrice!
Non vedevo l'ora di scrivere questo capitolo! Quando ho partorito la storia avevo già deciso di mettere una festa!! E ammetto che sono soddisfatta ^^
Ho cercato di inserire direttamente le immagini dei vestiti qui, ma non riesco. Pardon, dovrete accontentarvi del link!
Ginny: 
http://italian.alibaba.com/product-gs-img/2012-new-design-birthday-party-dresses-for-women-487552511.html
Hermione: http://www.chicabiti.com/abito-da-feste-elegante-senza-spalline-a-terra-acm007-p-7.html
Harry: http://www.eshopsartoriarossi.it/media/catalog/product/cache/1/image/9df78eab33525d08d6e5fb8d27136e95/s/m/smoking-nero-2.jpg
Fred: http://www.lemienozze.it/operatori-matrimonio/vestiti_da_sposo/abiti-per-lo-sposo/media/foto/10
Angelina: http://www.chicabiti.com/lunghi-abiti-cerimonia-formali-rossi-chiffon-acm351-p-416.html
George: http://it.dhgate.com/product/white-groom-tuxedos-men-s-wedding-dress-suits/142944435.html
Molly: http://matrimonio.pourfemme.it/foto/abiti-da-cerimonia-per-taglie-forti_3125_39.html
Arthur: http://it.123rf.com/photo_12454231_l-39-uomo-elegante-in-smoking-classico-con-sfondo-bianco.html
Ron: http://it.aliexpress.com/item/Quality-men-new-style-black-Groom-Tuxedos-Best-Man-Suits-Jacket-tie-and-Pants/992401205.html
Luna: http://www.nozzeclick.com/report/abiti-da-sposa-per-matrimonio-civile.html (numero 5)
Grazie a Kami Sama e Miky_Night16 per aver recensito!
Grazie alle 18 che seguono la storia!
Grazie alle 6 che hanno messo la storia tra le preferite!
Grazie alla ragazza che ha messo la toria tra le ricordate!
GRAZIE A TUTTI!
Alla prossima, Wealsey

 

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Capitolo 7
*** Quando Fred si mette in testa qualcosa... ***


Tutti si smaterializzarono nella grande distesa verde, davanti a Villa Conchiglia. Una grande luce arrivava dall’entrata e si sentiva rumore, segno che alcuni ospiti erano già arrivati.
Il gruppo si avviò insieme fino all’entrata, poi si separarono. Arthur e Molly andarono a salutare Bill e Fleur, i ragazzi andarono a cercare un tavolo dove accomodarsi.
                                                                                                                        *
I ragazzi stavano chiacchierando amabilmente quando Bill si alzò, e cadde il silenzio nell’enorme giardino.
“Grazie a tutti per aver accettato l’invito! Sono felice di sapere che la gente ricomincia a sorridere. Volevo ringraziare la mia famiglia, anche voi Harry e Hermione, mia moglie e tutti voi che avete aiutato a ricostruire tutto ciò che era stato distrutto. Inoltre vorrei fare un piccolo minuto di silenzio per ricordare i caduti di questa guerra, persone innocenti che si sono sacrificate”
Fleur adesso teneva la mano del marito, che tremava leggermente.
Non si era mai sentito così tanto silenzio.
Dopo un minuto, Bill parlò di nuovo:
“Grazie. E ora, scatenatevi sulla pista da ballo!” disse allegro il ragazzo.
Entrarono cinque persone e con le loro bacchette fecero apparire una batteria, due chitarre, un microfono e una pianola. Era la band.
Tutti a poco alla volta si alzarono e si avviarono verso la pista da ballo.
“Ginny, ti va di ballare?” chiese risoluto Harry.
“Certo! Mi piace questa canzone!” disse allegra lei, che si avviò in mezzo alla massa insieme al suo accompagnatore.
George e Angelina erano già scomparsi e al tavolo c’erano solo Hermione, Ron, Luna e Fred.
Ron aveva un’espressione esasperata. Non ne poteva più di ascoltare Luna parlare di Nargilli, Gorgosprizzi, Ricciocorni e Thestral.
Luna era una ragazza simpatica e di buon cuore, intelligente e carina, ma si doveva ammettere che era anche un po’ pazza!
Così Ron per fermare le chiacchiere della bionda la invitò a ballare. Invano. Luna anche mentre ballava parlava di quelle cose!
Al tavolo erano rimasti solo Hermione e Fred e tra loro due c’era un silenzio imbarazzante. Chiunque sarebbe passato di lì non avrebbe mai detto che quei due erano andati insieme alla festa!
“Hermione… Sei bellissima così!” disse senza imbarazzo Fred.
Per la prima volta l’aveva chiamata con il suo nome. Hermione uno strano calore dentro il suo corpo.
“Grazie. Anche tu stai molto bene, Fred!” rispose lei con un sorrisetto.
“Anche tu stavi molto bene, Fred”? Solo questo?!  Lui era fantastico, bellissimo, stupendo. Non solo “molto bene”.
Una vocina nella testa di Hermione parlò.
Poi di nuovo silenzio. Entrambi guardavano Ron sopportare Luna.
“Poverino” disse lei, vaga.
“Sei innamorata di lui?” chiese andando subito al sodo, il rosso.
Hermione si sentì morire dentro. Innamorata di Ron? Lei? Si, pensava a un rosso ma forse non era il rosso a cui alludeva Fred.
“Mi piaceva” rispose Hermione dopo averci pensato.
“E adesso?” chiese il ragazzo.
“No” rispose lei secca.
“E sei innamorata di qualcuno?” domandò con insistenza.
E adesso? Era innamorata di quel rosso, o era solo una cottarella? Cosa rispondere?
Alla fine decise di mentire.
“No”
Bugiarda. Risuonò di nuovo la voce nella sua testa.
“Bene. Allora, ti va di ballare?” chiese Fred con un ghigno, tendendo la mano verso la ragazza.
“Va bene” rispose raggiante lei, prendendo la sua mano.
Partì subito un lento e i due in mezzo alla pista cominciarono a ballare, lui le cingeva i fianchi, lei il collo. Sembravano fidanzati.
Non è innamorata di nessuno. Si ripeteva nella testa il ragazzo.
Ma infondo che mi importa? E’ solo la Granger! Si ripetè tra sé e sé Fred.
Certo… “Solo la Granger!” Peccato che sei cotto di Solo-Granger!  disse una vocina nella sua testa che scoppiò in una risata. Non sapeva il perché, Fred, ma questa vocina aveva la voce di George.
La canzone intanto era finita e Fred era tornato nella realtà, o quasi.
Era rapito da Hermione. Non riusciva a smettere di fissarla.
Poi notò che lei stava guardando alla sua destra e ghignava, così seguì il suo sguardo e capì.
Harry e Ginny si stavano baciando al centro della pista, come se tutto intorno a loro fosse sparito.
Finalmente. Pensò Hermione.
Quei due si piacevano da un’eternità, ma nessuno di loro due aveva mai trovato il coraggio di dichiararsi o di capire i sentimenti dell’altro.
Harry e Ginny, mano nella mano, si allontanarono dalla pista. Si sedettero in un piccolo tavolino e si ribaciarono. Erano proprio belli insieme.
“Granger, vieni un po’ con me!” disse d’un tratto Fred. Prese la mano della riccia e la trascinò via dalla pista da ballo.
Hermione era sorpresa. Cosa voleva? E perché la porta fuori dal giardino?
Fred poi di Smaterializzò con Hermione, mano nella mano.
Hermione stava per sbraitare contro Fred, ma venne interrotta da quest’ultimo.
“Aspetta! Prima guarda dove siamo”
“Ma questo… è un lago!” disse sorpresa Hermione.
“Già!” disse Fred.
“M-ma perché mi hai portato qui?” chiese meravigliata la ragazza.
“beh, ho pensato che ti servisse una pausa, dopo tutto quello che è successo negli ultimi tempi! E poi volevo ringraziarti perché stai vicino alla mia famiglia e perché hai accettato di venire con me stasera!”
“Oh, sei molto gentile Fred! E questo posto è bellissimo!”
Fred poi le prese la mano e indico insieme a quella di Hermione una piccola casetta che si scorgeva in lontananza.
“La vedi quella casetta? Beh, non ci vive nessuno ed è da anni che io e George la usiamo per rilassarci. Vieni con me!” disse lui con un sorriso, non un ghigno.
Così i due, mano nella mano, si incamminarono lungo la stradina, diretti in quella casetta.
Hermione pensò che Fred si era dimostrato diverso rispetto al solito. Era più umano, forse. Quel suo lato le piacque molto. Sentiva che i suoi sentimenti si facevano più realistici.
Entrarono nella casetta. Era molto accogliente e assomigliava un po’ alla Tana. C’era un piccolo caminetto, un divano rosso e un tavolo di dimensioni modeste con intorno delle sedie. Sembrava tutto molto pulito. Andando avanti c’era una piccola cucina, fornita delle cose essenziali. Poi c’era un piccolo corridoio con una porta che conduceva al bagno e un’altra che portava alla camera da letto, con una scrivania e un letto.
“Siediti qui, devo prendere una cosa!” disse Fred, facendola accomodare su una sedia del salotto.
Dopo qualche minuto tornò con due bicchieri pieni di burrobirra.
“Tieni, per festeggiare!” disse il rosso.
I due alzarono il bicchiere, brindando e poi bevvero
I due poi cominciarono a parlare amichevolmente. Ridevano, insieme seduti vicini sul divano. Era una strana sintonia mai provata prima. Poi i due si fermarono a guardarsi, l’uno negli occhi dell’altro. Hermione non si era resa conto che si era fiondata sulle labbra del rosso davanti a lei. Ora si stavano baciando in modo passionale, Fred ghignava tra le labbra della ragazza, poi Hermione si staccò rimase in silenzio. Scioccata da quel gesto così irrazionale.
“Ehm… scusa. Possiamo tornare a Villa Conchiglia? Ci staranno cercando” disse a disagio la riccia.
Fred e Hermione si smaterializzarono a casa di Bill.
                                                                                                                      *
“Allora fratellino, com’è andata con la Granger? Hai scoperto se è innamorata di te?” chiese allegro George il mattino dopo.
“Di cosa stai parlando?!” chiese con finta ingenuità il gemello.
“Dai, non fingere con me! Ho visto che è scomparsa un bustina di zucchero d’amore** dalla nostra dispensa! Volevi sapere se lei è innamorata di te!”
“Okay, mi hai scoperto!” Ammise Fred.
“E allora? Ti ha baciato?” chiese impaziente il rosso.
“Certo!” rispose con un ghigno Mordente.
“Ah lo sapevo! E tu cosa provi per lei? Ti ha fatto qualche effetto il bacio?”
“Beh… si. Lo ammetto, mi piace la Granger!”
“E allora va da lei e diglielo!” disse come se fosse la cosa più ovvia, George.
“No. Mi voglio un po’ divertire con lei…” rispose ghignando.



**Prodotto Tiri Vispi Weasley di mia invenzione.




SPAZIO AUTRICE!
Okay prima di tutto mi scuso per il ritardo di pubblicazione, ma ho avuto un po' di impegni. Secondo, mi scuso per questo capitolo! Non mi piae per niente ed è troppo corto. Però volevo che fossero chiari i sentimenti di Hermione per introdurre i prossimi capitoli!
Detto questo, il prossimo capitolo sarà in un nuovo mondo... dove li porterò?  Vi tengo sulle spine v.v
Andiamo ai ringraziamenti ora!
Grazie a Kami Sama che recensisci sempre, e mi fai sempre tani complimenti (anche se non li merito!).
Grazie a Miki_Night16 anche tu mi fai sempre tanti complimenti e recensisci sempre! ^^
Grazie a Julia_Fred Weasley la nuova entrata! Grazie per esserti divorata la mia storia hahah!
Grazie alle 24 che seguono la mia storia <3
Grazie alle 2 che la ricordano <3
Grazie alle 8 che l'hanno inserita tra le preferite <3
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!
Vostra, Weasley :D

 

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Capitolo 8
*** Nell'Isola che non c'è: tra Peter Pan, polvere fatata e... gelosia. ***


I soliti sei ragazzi per la quarta volta erano inghiottiti dal buio. Sparirono in ordine Ginny, Harry e Ron; poi George, Hermione e infine Fred.

i preparativi di Agenore e Mary Darling per partecipare a un festa sono sconvolti dalle buffonate dei bambini, Gianni e Michele, che recitano una storia di Peter Pan e i pirati che gli è stata raccontata dalla loro sorella maggiore, Wendy.

“Ragazzi..” disse Ginny guardandosi intorno.
Ma i due continuavano a lottare con delle spade giocattolo.
“RAGAZZI! VOI NON VOLETE ESSERE AFFATTURATI, VERO?” chiese, gentilmente Ginny ai due.
“Beh, seguivamo la storia!” protesto Ron.
“No, cioè, Okay…” disse subito vedendo la sorella infilarsi la mano nella tasca dei jeans.
“Siamo nella storia di Peter Pan!” poi disse d’un tratto Harry.
“Peter che?!” chiese in coro i due Weasley.

Il loro padre, che è stufo delle storie che hanno reso i suoi figli meno pratici, dichiara con rabbia che Wendy è diventata troppo grande per continuare a stare nella stanza dei bambini con loro, ed è il momento per lei di crescere e di avere una stanza tutta per sé. Quella notte, i tre bambini ricevono la visita nella loro stanza di Peter Pan in persona

“Salve, gente!” una voce risuonò nella stanza.
“George! Ma come ti sei conciato?” chiese Ginny trattenendo un risolino che però non riuscirono a fermare Ron e Harry.
George infatti aveva una lunga calzamaglia verde, una giacca del medesimo colore e un cappello verde con una piuma rossa. Era molto imbarazzante come vestito.
“Lascia stare, sono io il protagonista questa volta!” rise di gusto lui.
“FINITELA VOI DUE!” tuonò poi all’indirizzo di Harry e Ron.
I due cessarono di colpo, ma erano scossi ancora da qualche sighiozzo.
“Con me ho anche qualcun altro” disse George.
“Ciao ragazzi” salutò incerta Hermione.
“Oh cielo, Hermione! Sei bellissima così!” disse Ginny correndo subito verso l’amica.
Infatti Hermione aveva un vestitino corto verde chiaro, delle scarpette verdi con dei pon-pon e i capelli legati.
“Grazie, Ginny. Ma mi sento a disagio con questo vestito…”
“Ma che dici, stai benissimo! Fred stavederà per te!” esclamò soddisfatta la rossa.
“Cosa?” chiese Hermione con gli occhi fuori dalle orbite.
“Ehm… cioè, volevo dire…tutti, stavederemo per te… Hermione…”
 
Così Peter insegna ai tre fratelli a volare e insieme vanno verso l’Isola-che-non-c’è. Arrivano nel villaggio e incontrano i bimbi sperduti, bambini che seguono Peter come leader. Gianni e Michele poi partiranno con i bimbi sperduti alla ricerca degli indiani. Ma vengono catturati e accusati del rapimento di Giglio Tigrato.

“Come li hanno rapiti? M-ma è mio fratello e il mio ragazzo e… DOBBIAMO TROVARLI SUBITO!” esclamò Ginny.
“Beh, allora andiamo da Uncino!” disse come se fosse ovvio Hermione.
“Bene, allora muoviamoci!” disse subito George.
“No! Tu resta qui. Andiamo noi a liberare Giglio Tigrato!” esclamò la riccia.
 
Così partirono alla volta di Capitan Uncino, il pirata crudele nemico giurato di Peter Pan.

“Bene, bene, bene. Finalmente siete arrivati!”
“Fred?!” esclamò sbalordita Ginny.
“Ciao Ginny! Granger… Volete riavere Giglio Tigrato?” chiese Fred con un sorrisetto malizioso.
“Gradiremo, si. O non ne usciamo più” rispose Hermione.
“Beh, mi spiace ma per ora non posso darvela!”
“Cosa?! Fred, ma che dici? Dobbiamo seguire la storia!” disse Ginny sorpresa.
“Beh, si. Ma quella Giglio Tigrato… è molto sexy! E’-è… wow! Quindi vorrei sfruttare la sua presenza ancora un po’!” disse con un sorriso Fred.
“Hai abusato di lei? Ma Fred, da quando tu…” Ginny non riuscì a finire la frase, aveva notato lo sguardo di Hermione. Uno sguardo assassino. Che le vedeva solo quando era veramente arrabbiata. Gli occhi le scintillavano in modo maniacale, aveva i pugni serrati, così tanto che le nocche erano diventate bianche. Il suo respiro era sempre più lungo e rumoroso, il naso dilatato. Si stava scatenando una furia. E sembrava che anche il ragazzo lo avesse notato perché ammutolì e guardò Hermione.
“Tu…” esordì piano.
La quiete prima della tempesta, pensò Ginny.
“STUPIDO ODIOSO SUPERFICIALE! IO TI ODIO! CON CHE CORAGGIO AFFERMI QUELLE COSE? TI IMPORTA SOLO DELL’ASPETTO FISICO, DELLA BELLEZZA, DI QUANTO UNO E’ SEXY, COME DICI TU! BEH, SAI CHE C’E’ DI NUOVO? MI SONO ROTTA DI STARTI DIETRO. ENTRACI DA SOLO LA PROSSIMA VOLTA IN UN LIBRO, COSI’ MAGARI INCONTRI UN’ALTR RAGAZZA CHE TI SODDISFI!”
Hermione tremava di rabbia ma si stupì di vedere Fred sorridere.
Gelosa, Granger?” chiese con un sorriso malizioso.
“NO!” rispose Hermione secca. Poi prese Giglio Tigrato per un braccio e la portò con sé.
“Vieni Ginny”
Tutte e tre sparirono mentre Fred ghignava. Oh si, si stava divertendo molto.
 
“…e Hermione gli ha sbraitato contro!” Ginny finì di raccontare agli altri l’avventura.
“Wow, Granger. Non ti facevo così aggressiva!”

La mattina dopo decisero di andare da Capitan Uncino- Fred e finire la storia ma Hermione si rifiutò categoricamente di andare con loro.
“Non ho intenzione di ritrovarmi davanti quel verme. Resterò con Giglio Tigrato qui”
“Ma se non ci sei anche tu magari l’incantesimo non funziona e rimaniamo qui!” protestò Ginny.
“Per favore, Ginny! Certo che funzionerà!” ribattè Hermione.
 
Così cominciò il duello per la libertà. Peter Pan contro il perfido Capitan Uncino.

“Allora Fred, ora che non hai più distrazioni va bene se ce ne torniamo a casa?” chiese Harry un po’ irritato.
“Ma manca qualcuno…Ma certo, nessun ronzio di discorsi lunghi e complicati, dov’è la Granger?” chiese Fred con un largo sorriso.
“E’ ancora arrabbiata per ieri. L’hai ferita e non parlare di lei così!” ribattè nervosa Ginny.
“Ora vogliamo andarcene? Ho fame!” protestò Ron.
“Tipico di te, Ronnie” scherzò George.
“Ma ha ragione. Me ne voglio andare anche io!” continuò Harry.
“Va bene, va bene! Mi arrendo. Peter Pan ha vinto!”
E così come era apparsa all’inizio, i ragazzi si trovarono dentro una densa oscurità che li stava riportando in quel solaio.
Atterrarono con un tonfo.
“Oh, Granger! Quale piacere vederla” disse scherzosamente Fred.
“Oh, Weasley! Quale piacere non vederla” disse lei, fredda come non lo era mai stata, con una voce così glaciale da gelare il sangue, affrettandosi a raggiungere la porta d’uscita e sparire dietro di essa.
“Bravo Fred!” lo canzonò Ginny che seguì subito la scia che aveva lasciato l’amica.






Spazio autrice!!!

Lo so, sono SPREGEVOLE! Non mi sono fatta sentire per tantissimo tempo e non ho scusanti. Ma ho avuto veramente tanto studio e problemi con il pc. (Ma sappiate che non sono scuse! Lapidatemi, fate di me ciò che volete dopo questo tradimento!)
Il capitolo sappiate che mi fa schifo come è uscito, ma l'ispirazione è ancora in vacanza ._.
Quindi posso dirvi solo due parole: MI DISPIACE! 
Detto questo, passo ai ringraziamenti! 
Grazie a: Miki_Night16, Julia_FredWeasley e Kami Sama che recensiscono SEMPRE. Vi adoro :3
Grazie alle 27 persone che seguono la storia, alle 2 che la ricordano e alle 9 che l'hanno inserita tra le preferite. 
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE *^* 
Cercherò di aggiornare il prima possibile, prometto :3
Hana_Weasley

 

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Capitolo 9
*** AVVISO ***


Salve a tutti. Vi sarete chiesti dove io sia finita per tutti questi mesi! (?) Ebbene, ho avuto molti problemi, tra famiglia e sopratutto scuola. Quindi mi scuso veramente con voi, sono mortificata! 3 mesi senza farmi sentire... Mi inginocchio per ricevere venia. Nonostante fossi molto impegnata, ogni giorno mi dicevo 'cavolo, io devo continuare quella ff' ma poi non trovavo proprio il tempo materiale per ideare il capitolo. Scusatemi! Comunque, oltre a farvi sapere che sono ancora viva (?) volevo dirvi che potrebbe esserci un aggiornamento settimana prossima (ci sono le mini-vacanze di carnevale :3) e quasi sicuramente ad Aprile, durante le vacanze di Pasqua! Contenti? Quindi, vi prego di non lapidarmi! Sempre con afffetto, la vostra Hana_Weasley

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Capitolo 10
*** Sempre che a te vada bene dormire nel mio stesso letto! ***


Erano passati tre giorni dall’ultimo viaggio del gruppo di amici. Hermione e Fred non si parlavano, e quando uno entrava nella stanza, l’altro si alzava e alzava in camera sua. A causa di questo, un nuovo viaggio tra i libri era stato posticipato.
“Dobbiamo fare qualcosa! Non reggo più questa situazione!” disse Ginny misurando la stanza di suo fratello a grandi passi.
“Che situazione?” chiese George, distratto.
“MA MI STAI ASCOLATANDO, RAZZA DI FRATELLO DEGENERE?! QUALE SITUAZIONE? NON HAI NOTATO CHE QUANDO QUEI DUE ENTRANO IN UNA STANZA ESSA SEMBRA CHE SI CONGELI? E TU MI CHIEDI QUALE SITUAZIONE?” sbottò Ginny, furiosa.
“Calmati, Ginny!”
“Calmarmi…” borbottò la rossa.
“Comunque ho notato anche io, quell’imbarazzo… Ma cosa possiamo fare noi?”
“Beh… io ho un’idea!” disse Ginny illuminandosi.
“Oh no…”
“Vuoi essere affatturato, caro fratellino?” chiese con voce velata e con un leggero tic all’occhio la sorella.
“Su, sentiamo…”
 
**
 
Era notte fonda ed Hermione non riusciva a dormire, molti pensieri la tormentavano. Perché si era comportata così? Perché era gelosa? In fondo era solo Fred Weasley, solo lui. E non c’era motivo di essere gelosa di lui. O forse c’era?
No, non è possibile. Pensò la riccia.
Non avendo sonno allora decise di scendere in cucina a prendere un po’ di camomilla. Uscì dalla stanza il più silenziosamente possibile per non svegliare Ginny e si diresse verso le scale.
Non si era accorta che Ginny era già sveglia.
Intanto nella camera dei gemelli, anche un altro rosso non si dava pace nel sonno.
Ma perché è andata a finire così?! Io ho fatto tutta quella sceneggiata solo per vederla un po’ gelosa! Ma io che ne sapevo che quella avrebbe reagito così? E adesso non so come fare…” Pensava Fred.
Alla fine si alzò e si diresse verso il bagno.
George nell’istante in cui Fred lasciò la stanza si alzò e si fiondò in camera di Ginny.
“Tutto secondo i piani” sussurrò George alla sorella.
“Bene, e adesso dobbiamo solo far sì che si vedano e chiariscano…”
“Okay, io torno in camera. Domani ci aggiorniamo sulla situazione! Notte, sorellina”
“Notte, George!” sussurrò Ginny.
 
In quel momento, Hermione tornò su e si diresse di nuovo nella sua camera e con sua grande sorpresa si accorse che era chiusa a chiave e aveva lasciato la bacchetta in camera. Perché Ginny aveva chiuso la porta a chiave?
Fred in quel momento era salito e era rimasto ad osservare la riccia che tentava in tutti i modi di aprire la porta della sua camera e intimava a bassa voce a Ginny di aprire. Ma era tutto inutile.
“Ehi, Granger!” bisbigliò Fred.
“Per la barba di merlino, Fred! Mi hai fatto prendere un colpo!” esclamò dopo un balzo il prefetto.
“Che è successo? Ginny si è portata dentro Harry e ha chiesto di non disturbarli mentre fanno le loro “cose”?!” scherzò il rosso.
“Ah-ah. Non lo so che sta combinando Ginny, ma fatto sta che è notte fonda e io ho bisogno di un letto!” rabattè seccata Hermione.
“Vedo che ti è passata l’arrabbiatura nei miei confronti!” esclamò Weasley.
La riccia non rispose, così Fred continuò.
“Potrei solo sapere perché ti sei arrabbiato così tanto? Non è normale che un’amica sia così possessiva… O forse sei più di un’amica?”
“Ti avevo chiesto di non chiamarmi per cognome…” rispose il prefetto.
“Okay, Hermione. Ma non hai ancora risposto alla mia domanda.” La incalzò Fred.
“Ehm… io... ehm… tu invece cosa pensi? C’è dell’altro?” lo canzonò Hermione.
“Io penso che non mi dispiacerebbe” rispose il rosso per poi voltarsi e dirigersi verso la sua stanza.
“E, Hermione! A meno che tu sia in verità un cavallo e abbia quindi la capacità di dormire in piedi, ti consiglio di venire a dormire nella mia stanza.” Disse Fred.
“Sempre che a te vada bene dormire nel mio stesso letto!” aggiunse poi, con un pizzico di malizia.
La ragazza arrossì all’istante ma dopo una veloce analisi della situazione lo seguì, preferendo dormire con lui piuttosto che sul pavimento.
**
La mattina dopo Hermione si svegliò più riposata del solito. Aprì gli occhi e rimase di stucco quando si ritrovò accoccolata ad un petto, nudo. E arrossì violentemente quando si accorse di essere osservata da due occhi blu.
“ ‘Giorno, Hermione!”
“Ehm… buongiorno… io… vado in bagno!” e così si fiondò subito via dalla stanza dei gemelli.
 
“Ginny, apri subito questa porta! Ginny! GINNY!” urlò Hermione.
“Hermione, ma perché urli così tanto?” chiese una stanchissima Ginny.
“Perché!? Fammi entrare subito, Ginevra Weasley, così ti posso uccidere!” rispose Hermione con uno strano luccichio negli occhi.






 
Spazio Autrice!!!

La musica che sentite di sottofondo sono i cori dell'Aleluja! Eh si gente, dopo un'eternità ho finalmente aggiornato!! Potete morire in pace adesso! Che dire del capitolo, questo come al solito è uno di passaggio. La situazione si è un po' calmata, ma al momento c'è mooolto imbarazzo... Cosa succederà nel prossimo capitolo? E dove andranno? Lo scoprirete presto! (Spero xD)
Alla prossima, Weasley

 
 

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Capitolo 11
*** In Cina: Tra Unni, Kung Fu e guerre. ***


"Da lungo tempo i territori della Cina di fine VIII secolo, sono protetti dalla Grande muraglia.
La gente vive, però, ancora in un periodo di guerra solo contro gli Unni, che guidati dal sanguinario Shan Yu, per avere un territorio loro e non essere nomadi barbari come in Europa, riescono a superare l'immane costruzione e dilagano per il paese.
La guardia della muraglia accende in tempo un rogo su di una torre e manda all'imperatore la notizia per ogni provincia. La tranquilla vita di un villaggio cinese è scossa dalla notizia dell'invasione. Ogni famiglia deve fornire un componente maschio ad affrontare gli invasori.
Mulan, giovane, forte ed atletica donna, sin da piccola, della famiglia Fa, con l'intento di salvare il padre rimasto zoppo nelle guerre precedenti e per riscattare l'onore perduto nell'incontro con la Mezzana-educatrice di età adulta, si traveste da uomo e parte per il campo di addestramento”

“Oh si! Sono finalmente io la protagonista!” esclamò Ginny.

“Mulan è accompagnata da Mushu, un gracile drago cinese, incaricato di risvegliare l'antico drago di pietra con il gong, distrugge la statua per un incidente e viene licenziato come guardiano, per poi decidersi di seguire Mulan al suo posto.”

Così comparve il famoso Mushu e Ginny cominciò a ridere come un’isterica.
“Grazie per il benvenuto sorellina!” esclamò un indignato George.
“Come faccio a non ridere se sei vestito così?” disse Ginny.
Infatti George un enorme vestito rosso, una lunga coda da lucertola e delle piccole corna sulla testa.
Poi aveva dei baffi sottili e delle unghie lunghe e affilate.
“Guardati tu” rispose George stizzito.
Ginny aveva dei vestiti tipici dei guerrieri cinesi di un tempo. Un codino e una spada sul fianco.
Vestita così sembrava ancora più letale di quanto non fosse normalmente.

“Shan Yu decide, intanto, di non prendere nessun accordo di resa cinese.
Mulan, che ha scelto il nome Ping per nascondere la sua identità, deve convivere nel campo militare con uomini di tutte le specie, rozzi e maschilisti. Tra questi il capitano Shang, che deve formare dei veri soldati in grado di affrontare il terribile nemico.”


“Harry!” esclamò subito Ginny, quando vide un Harry a torso nudo e con il codino entrare in scena.
I due si raggiunsero e si abbracciarono.
“Bleah! Scena degna dei peggior film sdolcinati” esclamò Ron entrando insieme a Hermione e Fred.
I tre erano pressochè ridicoli.
Fred aveva preso come minimo 200 chili e non aveva più i suoi capelli rossi. Era pelato.
Ron era diventato un lillipuziano e pure lui aveva mangiato un po’ troppo.
Aveva poi delle sopracciglia enormi, che farebbero invidia a Darren Criss e una folta barba ai lati. Infine aveva un bell’occhio nero.
Hermione invece era diventata più alta ma molto più sciupata. Aveva poi le orecchie a sventola, una faccia allungata e le mancava anche un dente.
“Tecnicamente ci dovremmo allenare ora…” constatò Hermione.
“Ecco! Harry, falli lavorare!” esclamò divertito George.

Così Ginny, Fred, Ron e Hermione si ritrovarono a faticare sotto la tirannia di Harry  George.
“Si! Ginny, Sali sopra quell’albero a prendere la freccia!”
“Stai scherzando!?” disse furiosa la ragazza.
“No! Fred, caro fratellino, spacca quel pezzo di marmo con le mani!” “Ma per chi mi hai preso! Fallo fare a Ron” esclamò il rosso.
“Granger! Pesca quanti più pesci possibili!”
Hermione rispose con uno sbuffo.
“Ronnie, cammina su quei pezzi di legno e guai a te se cadi in acqua!”
“M-ma non mi puoi chiedere questo!” cercò di dire Ron.
“Oh i che posso! Quanto mi diverto.” Disse poi rivolto a Harry, che intanto si era messo le mani tra i capelli, dalla pazzia del cognato.
Poi partì un motivetto e la consapevolezza colpì Ron in un attimo.
“Oh no. Non di nuovo! Non anche qui!” continuava a ripetere sconvolto.
“Di che stai parlan-“ cominciò Ginny.
“Se cercate un fatto, io ve lo darò!” cantò Hermione.
“Gli Unni hanno vita corta, chi vivrà vedrà!” la affiancò subito Fred.
“NO!! L’incubo è ricominciato! Perché la vita è così ingiusta?!” continuava ad urlare Ron, in preda al panico.
“E anche se voi siete deboli, lavorerete sempre più.” Continuò Ginny.
“Si vedrà, l’uomo che non sei tu!” cantarono tutti insieme.
E mentre la canzone andava avanti, tutti notavano che stavano migliorando nelle mansioni, dategli da George.
“E sarai veloce come è veloce il vento” cantò Hermione, pescando non si sa come, venti pesci tutti in una volta.
“E sarai un uomo vero senza timore” toccò a Ron, saltando tutti i pezzi di legno senza bagnarsi.
“E sarai potente come un vulcano attivo” continuò Fred rompendo cinque pezzi di marmo tutti in una volta.
“Quell’uomo sarai che adesso non sei tuuu” e finì Ginny, con un acuto mostruoso mentre era in cima all’albero dove c’era la freccia.

“I soldati sono pronti per partire verso il fronte e verso un valico di montagna del Tibet in cui le truppe invasori devono necessariamente passare, ma trovano il generale Li, padre di Shang, ucciso dagli Unni.
Lo scontro con le truppe di Shan Yu si presenta subito arduo.
Ecco apparire l'orda di guerrieri Unni a cavallo.”


“MORIREMO TUTTIIII” urlò Ron mentre correva non si sa dove.
“Calmati Ronald” disse impaziente Hermione.

“Ma mentre le truppe di Shan Yu stanno per travolgere l'esercito di Shang, Mulan, usando nuovamente le sue doti intellettive, si precipita verso i nemici da sola per lanciare l'ultimo fuoco-dragone di artiglieria contro una vetta innevata provocando così la valanga che permetterà la sconfitta dell'esercito unno, travolto dalla neve.”

Così Ginny fece ciò che la voce aveva detto.

“La valanga però trascina con sé, oltre Mulan, anche Shang, che, semisvenuto, viene soccorso dalla ragazza.”

“Harry! Resisti, ti vengo a prendere!” urlò Ginny, che si precipitò subito dove c’era la valanga che le stava portando via il suo amore.
Era pericoloso, ma Ginny avrebbe fatto di tutto per salvare Harry, così distese le mani che il prescelto prese subito.
“Ragazzi! Non state lì impalati come sacchi! Aiutatemi!”

“Shang è salvo ma Mulan comincia a sanguinare e così viene scoperto il suo vero sesso.
La notizia è esplosiva: una donna tra uomini in arme è inammissibile, scandaloso e disonorevole per l'armata cinese.
Mulan merita la morte, ed è Shang, sotto l'ordine di Chi Fu, consigliere dell'imperatore, a doverla uccidere, decapitandola.
Ma, avendo Mulan dimostrato il suo valore come soldato, contribuito alla (apparente) sconfitta degli Unni e avendo salvatagli la vita durante la valanga, la grazia, considerando il suo debito saldato.”


“Oh Ginny, amore mio, non potrei mai decapitarti! Tu sei stata così coraggiosa!” disse Harry.
“Harry, sei tu il mio eroe, io ti amo così tanto!” rispose lei con voce zuccherosa.
I due poi si avvicinarono per scambiarsi un bacio e-
“La vogliamo finire qui? Sembra una puntata di Beautiful!” sbottò Ron.
“E tu come fai a sapere cos’è Beautiful?” chiesero spiazzati Harry ed Hermione.
“Oh papà ci ha rimediato un televitore e stava trasmettendo quell’orrore che è diventata la passione della mamma”
“Si dice televisione, Ronald” lo riprese Hermione.

“Mulan è lasciata disperata al suo destino sulla montagna, mentre l'esercito l'abbandona e torna dall'imperatore a comunicare la sconfitta dell'esercito unno. 

Shan Yu, il falco e pochi uomini del suo esercito sono però sopravvissuti alla valanga, e si dirigono verso l'imperatore per un attacco finale.
Solo Mulan si accorge di questo e, aiutata da Mushu, torna per avvisare del pericolo i suoi compagni, che giunti alla Città Imperiale stanno festeggiando con una parata la recente vittoria, ma, essendo una donna e quindi non degna di attenzione, non riesce a convincere i compagni e i propri compatrioti del nemico.
Gli Unni così rapiscono l’imperatore e si chiudono nel palazzo. Ma Mulan ha un piano!”

“Scontato” commentò George saccente.
“Finitela di interrompermi!” sbottò la voce.
“Qualcuno è nervosetta qua…”

“Farò finta di non aver sentito. Dicevo, Mulan fa vestire Yao, Chien Po e Ling da concubine così che possano distrarre gli Unni a guardia della porta del palazzo.”

“Neanche per sogno!” sbottarono Fred e Ron.
“E invece voi lo fate!” esclamò Ginny la furia.

“Così Shang riesce ad entrare all’interno del palazzo e cominciando a combattere con il capo degli Unni. Intanto Mulan porta fuori l’imperatore.”

“Ma si può che passo la vita a combattere contro i cattivi?! Prima Voldemort adesso questo Shan Coso” esclamò Harry.

“Segue un inseguimento tra i corridoi del palazzo, che si sposta sui tetti deserti fino a quando Shan Yu viene finalmente atterrato dal kung fu di Mulan.
Mushu sputa fuoco ed arrostisce il falco e prima che Shan Yu si rialzi e colpisca Mulan con una tegola del tetto, carica un razzo da fuochi artificiali, che sfreccia ed investe Shan Yu, esplodendo contro una torre del Palazzo Imperiale ed uccidendolo.”


“Beh è stato facile!” disse fieramente Ginny.

“Mulan è, a tutti gli effetti un'eroina e prima l’Imperatore e poi tutti si inchinano a lei. Inoltre entra a far parte dei membri del consiglio.
Mulan così torna a casa e riabbraccia la famiglia.
Ma vengono interrotti da Shang che poi diventa il suo fidanzato.”


“Okay, adesso potete baciarvi” esclamò Ron.
E così i due eroi unirono le loro labbra in un leggero e casto bacio.

“Intanto Mushu riesce, finalmente, a convincere gli antenati a ridargli il posto di guardiano della famiglia Fa, toltogli 500 anni prima per una sua inadempienza che causò la morte di un membro della famiglia.”

“Uhuh! Pure io ho il lieto fine!” disse George.
“E noi che fine facciamo?!” domandarono i tre comari, o comare.
Poi divenne tutto nero.











Spazio Autrice!!!

Rieccomi qui con l'aggiornamento.
Scusate l'enorme ritardo ma prima la scuola, e dopo l'oratorio, mi hanno preso tutto il tempo. 
In questo capitolo vediamo i nostri eroi nel mondo di Mulan, e questo è anche il mio sarcasmo che cammina.
Seriamente, è pieno di sarcasmo questo capitolo, ovunque! 
Ma bando alle ciance, volevo chiedere una cosa hai lettori che riguarda il prossimo(?) capitolo.
Quale storia vi piacerebbe vedere di più tra La Bella Addormentata e La Bella e La Bestia? 
Vi prego di rispondermi perchè è importante.
Detto questo, spero che vi sia piaciuto e come al solito volevo ringraziare le 37 che seguono la storia, le 4 che l'hanno messa tra le ricordate e le 17 che l'hanno messa tra le preferite. 
e poi volevo ringraziare Mordente98, Kami sama, Miki_Night16, Julia_Fred Weasley, Kendra00 e Krucci che hanno recensito lo scorso capitolo <3
Alla prossima, Weasley :D

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Capitolo 12
*** Missione Fremione. ***


“Siamo qui riuniti per un motivo ovvio che tutti noi sappiamo”
“Non tutti, io non ho capito” confessò Ron, cauto.
“Eh quando mai” commentò George.
“Caro fratellino, siamo tutti qui in questo stanzino per discutere di un grosso problema: la Fremione” disse Ginny con tono serio.
“Fremione?” chiese disorientato Harry.
“Oh, sono l’unione di Fred ed Hermione, l’ha inventato Ginny” rispose pronto George.
“Ahh” esclamarono gli altri due.
“Ma io non capisco ancora qual è il problema” disse Ron.
“Ronald Ronald Ronald…” cominciò Ginny.
“Quei due si piacciono a vicenda da impazzire!”
“Ah si?”
“SI RAZZA DI FRATELLO!” sbraitò Ginny.
“Come ne siete sicuri se posso chiedere, amore mio?” chiese il prescelto.
“Fred lo ha detto di persona a George. Ha rivelato sia che a lui piace Hermione sia che lui piace ad Hermione”
“Fred sa di Hermione?” chiese confuso Harry.
“Si ma non è questo il punto” disse sbrigativo George.
“Probabilmente quello di domani sarà l’ultimo viaggio che faremo, e sappiamo tutti che manca solo una persona ad essere il protagonista di una storia” continuò Ginny.
“Hermione” esclamarono tutti insieme.
“Qual è il piano?” chiese Harry curioso.
“Dobbiamo trovare una storia, una storia efficace. Qualcosa che gli faccia capire i loro sentimenti e decidersi finalmente a dichiararsi. Ma niente di banale, vi avverto!”
“E poi lì che faremo?” chiese Ron.
“Dovremo solo sperare che a fare la parte dell’eroe sia Fred. E spingerli a seguire la storia per com’è…” disse Ginny grave.
“Avete idee?” chiese George.
“Ehm… io avrei in mente una storia…” disse titubante Harry.
“Oh Harry! Sei grande, ti amo” rispose Ginny che lo abbracciò per quanto poteva.

“E ora usciamo di qui, è diventato tutto troppo stretto!” disse George.
“Okay” risposero gli altri.
Non avevano però presente il concetto di “spazio stretto” e “quattro persone” e “uno alla volta” perché si ritrovarono a muoversi tutti in contemporanea così da scontrarsi.
Tutti caddero facendo un gran baccano per via delle scope e i secchi che cadevano sopra di loro.
“Miseriaccia!” imprecò Ron.

Poi la porta venne aperta e la luce del sole li travolse.
“E voi quattro che diamine ci fate dentro lo stanzino delle scope?” domandò uno sconvolto Fred.
“Oh…ehm… stavamo…” cominciò Ginny.
“Giocando a nascondino!” disse Ron.
Ginny diede una gomitata al fratello.
“Giocando a nascondino? Seriamente Ron?” disse a denti stretti.
“Ah… e con chi se posso chiedere?” indagò il gemello.
“Mi sembra ovvio, fratello. Con gli gnomi!” esclamò George.
“Oh, emozionante” disse Fred.

“Comunque, mettendo da parte il nascondino con gli gnomi… Ginny ti cercava Hermione. Era esasperata, ha detto che dovevate uscire.”
“O Merlino, perché che ore sono?” domandò la sorella strabuzzando gli occhi.
“Le quattro e mezza” rispose Fred alzando gli occhi al cielo.
“COSA!?” urlò scioccato Ron.
“Per la barba di Merlino, devo andare!” continuò Ron, correndo da una parte all’altra.
“Dove devi andare da solo?” chiesero stupiti i gemelli.
“Ehm… non sono da s-solo” balbettò in risposta il Grifondoro.
“Ti sei trovato la ragazza Ronnie?” chiese malizioso Fred.
Ron avvampò di colpo, diventando rosso quanto i suoi capelli.
“Ohoh! Chi è?” chiese ghignando George.
“Non ve lo dico… mi prendereste in giro a vita.”
“Dai fratellino!”
“Luna” disse Ron, correndo poi via come una scheggia. 






Spazio Autrice!!!


Salve gente! Sono tornata subito, contenti?
Questo come avete visto è un capitolo di passaggio ed è abbastanza corto.
Vediamo la cara banda bassotti al completo che pensa al piano finale per far mettere insieme (finalmente) quei due.
Ci riusciranno?
Non ve lo dico xD
Comunque... come avrete capito, la storia ormai è quasi finita. *si asciuga la lacrimuccia*
Infatti secondo i miei calcoli, dovrebbe esserci il prossimo capitolo più un epilogo.
Ma non temete, se volete leggere qualcosa scritto da me, sto lavorando ad altre storie.
*Auto pubblicità*
Quindi se vi va potete passare a dare un'occhiata alla mia crossover "Per la barba di Merlino, cos'è un Glee club?", che ho già pubblicato.
Sto anche lavorando ad una raccolta di One Shot e ad un'altra storia che devo decidere se sarà una One Shot o una Mini Long.
Ma passo ai ringraziamente, va...
Grazie alle 23 che hanno aggiunto la storia ai preferiti, le 4 che l'hanno inserita tra i ricordati e alle 43 (43 SCHERZIAMO!? IO VI AMOO) che la seguono.
Poi ringrazio alessiavictorie, Krucci, _stefy_x3, Fred6 e LaSabriii che hanno recensito lo scorso capitolo.
Al prossimo, capitolo!
Weasley :D
 

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Capitolo 13
*** In Francia: tra rose, specchi magici e Bestie. ***


“Bene. Per questo ultimo viaggio, io pensavo di andare nel-“
Hermione, venne fermata.
“Frena, Hermione. Ho pensato io alla storia per oggi” disse Harry.
“Ah.”
Uno sguardo di Harry ai gemelli e alla sua ragazza, un cenno di assenso e un piccolo ghigno, poi tutti vennero circondanti dal buio.

“Nella Francia del XVIII secolo, una fata travestita da vecchia mendicante, offre ad un principe una rosa rossa in cambio di un riparo per la notte, per metterlo alla prova e vedere se lui abbia un buon cuore. Ma quando il principe la allontana maleducatamente per l’aspetto aspetto, lei lo punisce trasformandolo in una bestia e tramutando i suoi servi in mobili.
La fata, però, dà alla Bestia uno specchio magico che gli permetterà di visualizzare gli eventi nel mondo esterno, e una rosa incantata, che rimarrà fiorita fino al suo ventunesimo compleanno. Se il principe entro quella data riuscirà ad amare ed essere amato prima che tutti i petali della rosa cadano egli e i suoi servitori torneranno al loro aspetto originale, altrimenti il principe rimarrà una Bestia per sempre. Da quel giorno però la Bestia divenne sempre più chiusa e maleducata.”

“Oddio, ma sono orrendo!” esclamò uno scioccato Fred, che si guardava allo specchio disgustato.
Il ragazzo aveva una pelliccia folta e marrone, i denti più lunghi e appuntiti, orecchie a punta, un naso enorme e delle corna che spuntavano dal capo. Infine era grosso e massiccio.

“Anni dopo, in un villaggio vive Belle. Una ragazza di una bellezza non convenzionale e molto colta e saggia, che vive insieme al padre vedovo: Maurice. Ella, è corteggiata da il belloccio del villaggio di cui tutte le ragazze sono infatuate, Gaston. Belle però non sopporta il suo modo di essere e fare.”

“Quindi io dovrei cercare di conquistarti?” chiese scettico George.
“Sei tu Gaston?” chiese allibita Hermione.
“Così sembra, anche se credo che un altro rosso dovrebbe corteggiarti…” disse con un sorriso sghembo George.
“Come scusa?” chiese allora la ragazza arrossendo violentemente.
“Oh niente, Granger.” Rispose con nonchalance il ragazzo.

“Una notte, Maurice si perde nel bosco insieme al suo cavallo. Vengono attaccati dai lupi che fanno fuggire il cavallo. Fortunatamente Maurice riesce a salvarsi avvistando, ignaro, la casa della Bestia, dove entra.”

“Ma perché mi becco sempre io le parti peggiori?!” bottò seccato Ron, mentre scavalcava vari rovi e piante per arrivare alla casa.
“Insomma, prima il servetto maltrattato dai fratelli, poi quella suricata canterina quasi sbranata da sua sorella, poi la scimmietta di mio fratello, il fratellino ritardato sotto dittatura della sorella e il guerriero messo ai lavori forzati dal fratello sadico. E ora un vecchio!” Continuò il suo monologo Ron.
“Per Godric, sono proprio amato dai miei fratelli!” disse mentre ripensava a tutto quello che aveva passato in questi viaggi.
Ron finalmente raggiunse la casa ed entrò.
Poi il ragazzo vide delle ombre, e okay, lo ammetteva. Aveva paura. Il castello era poco illuminato e molto silenzioso. Quelle ombre lo mettevano il soggezione. Almeno fino a quando non vide a chi appartenevano.
“Harry! Ginny!” disse. Poi li guardò meglio. E a quel punto cominciò a ridere, pensando che in fin dei conti non se l’era cavata male questa volta.
“Evita di commentare, Ron. Sappiamo benissimo di essere ridicoli” disse Harry con l’imbarazzo che si leggeva negli occhi e con voce seccata.
Harry aveva un enorme vestito in 3d a forma di orologio a cucù. E cosa più importante, aveva delle calzamaglie marrone chiaro.
Quello si che era molto imbarazzante.
Ginny invece aveva un baby doll beige, le la faceva sembrare più grossa di quello che sembrava, e due enormi guantoni. Impugnava in entrambe le mani degli accendini accesi e Ron non capiva il perché, ma decise di non chiedere.
“Okay. Adesso parliamo cose importanti” disse subito Ginny, diventando seria.
“La prima parte del piano ha funzionato. Fred ed Hermione sono i protagonisti. Ora dobbiamo solo fargli seguire il filo della storia.” Disse decisa la ragazza.
“Okay!” dissero in coro i due uomini.
“Ora Ronnie, fatti mettere in prigione” disse Ginny prendendolo per un gomito e scortandolo verso la stanza.
“Lo avevo detto che i miei fratelli mi odiano” borbottò tra sé e sé.

“Belle si fa condurre fino al castello della Bestia dal cavallo. Arrivata lì chiede alla Bestia di liberare il padre e di prendere lei al suo posto. La Bestia pensa all’incantesimo e così accetta.”

“Oddio non ci credo.” Sbottò Hermione quando si trovò davanti la cosiddetta Bestia.
“Che hai?” chiese Fred, sentitosi osservato.
“Perché tu?” chiese con un gemito sconsolato la ragazza.
“Secondo me è un segno del destino” rispose lui, ammiccando verso Hermione che divenne subito rossa.
“Si certo” borbottò Ginny nell’orecchio di Harry.
“Ora vi lasciamo un po’ da soli, eh?” e detto questo si trascinò dietro il suo ragazzo.
 
**
“Allora Hermione, che ne dici se adesso ceniamo? Poi dopo possiamo metterci nel letto insieme, come due notti fa. Sai, possiamo anche fare cose interassanti…” disse Fred con sguardo malizioso.
“Come osi? Idiota!” sbottò la ragazza.
“Devo prenderlo come un no?” urlò Fred in direzione di lei, che era già scappata.

“Belle così rifiuta la cena. Lumiere però, disubbidisce agli ordini della Bestia, e porta del cibo alla povera ragazza. Poi Lumiere e Tockins portano Belle a fare il giro del castello. La ragazza così si imbatte nella rosa incantata. Ciò provoca l’ira della Bestia, che la caccia. Belle spaventata scappa ma viene attaccata dai lupi.
A salvarla, sarà proprio la bestia che i ferisce. Belle, colpita dal gesto decide di tornare nel castello”

“Non dovevi farti ferire veramente, lo sai questo Fred?” disse Hermione mentre stava medicando il fianco del ragazzo.
“Lo so. Ma volevo farlo.”
“Senti, io volevo scusarmi per il comportamento che ho nei tuoi contronti.” Disse in imbarazzo Fred.
“Per Merlino! Fred Weasley che si scusa! Ora sicuramente comincerà a nevicare!” disse sarcastica ma colpita Hermione.
“Ah ah. Spiritosa” ripose lui, sorridendo.
I due ragazzi si osservarono negli occhi. Nocciola nel verde. Terra nell’erba.
Poi, Fred si avvicinò lentamente al viso di Hermione, che si accorse solo in quel momento di avere trattenuto il fiato.
Fred posò una mano a coppa sulla guancia della ragazza di fronte a lui. Chiuse gli occhi sporgendosi per chiudere quella distanza.
Ma proprio quando sentiva sulla sua bocca il respiro di Hermione, lei si riprese e si allontanò.
Si alzò, barcollando, e si diresse verso la porta.
“Scusami, Fred. I-io non posso. S-solo, scusami” diceva mentre cominciava a vedere intorno a sé tutto sfocato, per le lacrime che minacciavano di uscire.
“Perché?” chiese semplicemente lui.
Non ebbe risposta.

“La Bestia così è deciso a conquistare Belle, e sotto i consigli di Lumiere, le regala la biblioteca”

“Fratellino, a te piace Hermione. Vero?” chiese Ginny.
“No! Ma come ti salta in mente!” rispose subito, con troppa enfasi, Fred.
“Allora dimmelo guardandomi negli occhi” lo sfidò la sorella.
Lui ci provò, ma proprio non riusciva a mentire se guardava gli occhi della sorella, così simili a quelli di sua madre.
“Okay, lo ammetto. Mi piace, io si, provo qualcosa per lei”
“AHHH! LO SAPEVO!” Ginny cominciò a saltare e urlare per la stanza, tirò perfino fuori da una tasca del vestito un cartellone con scritto “Fremione is on”.
Alla fine Fred seguì il consiglio della voce narrante per conquistare la sua Belle.
Hermione quando vide la biblioteca rimase molto felice, ma poi quando guardo Fred negli occhi fece un sorriso timido, come ringraziamento, e si avviò alla ricerca di un buon libro.

“Con il passare del tempo, i due diventano sempre più uniti e creano una profonda amicizia, che i servi sperano che diventi definitivamente amore, con una serata romantica.”

“Fred posso parlarti?” chiese Hermione.
“Certo mia Belle” disse Fred.
Hermione arrossì sentendo quel mio.
“Volevo solo dirti che in questi ultimi mesi io ti ho conosciuto veramente. E non sei quello che pensavo.” Cominciò lei.
“E cosa pensavi?” chiese sinceramente curioso Fred.
“Bhe… pensavo, come dire… che fossi vanitoso, superficiale, antipatico, id-“
“Credo di aver capito il concetto” disse Fred, ridacchiando.
“Beh, ho capito che non sei così. Cioè si, sei vanitoso e a volte anche antipatico, ma sei anche passionale, divertente, un buon amico” disse lei, sorridendogli.
“Solo un amico?” chiese poi lui.
“Cosa vorresti dire?” chiese Hermione allarmata.
“Sai benissimo cosa intendo. Noi non siamo solo amici, non puoi negarlo!” si rabbuiò Fred.
Hermione rimase senza parole.
Perché era vero. Loro non erano solo amici.
Avevano passato gli ultimi mesi a punzecchiarsi e flirtare. Si erano baciati più di una volta, avevano dormito insieme e Hermione provava molto più che amicizia per Fred. Ma aveva paura.
Non aveva ancora capito quali fossero i sentimenti di lui.
 
“Intanto, Maurice è tornato al manicomio e ha detto a tutti del rapimento della figlia. Ma nessuno gli crede, così Gaston mette in atto uno spregevole piano per avere Belle. Spedisce Maurice in un matrimonio e vuole costringere Belle a sposarlo per liberare il padre.
Belle dopo aver ammesso di essere felice con la Bestia, gli dice che le manca il padre. Così la Bestia le mostra lo specchio e i due vedono che il padre è in una foresta innevata. La Bestia così lascia andare Belle dandole lo specchio.”

“Merlino, che schifo di personaggio!” borbottò per la centesima volta Ron.
“La finisci Ron?” sbottò Hermione.
“Lui ti piace, vero?” chiese lui guardandola.
“Lui chi?” chiese la ragazzo.
Un’occhiata di Ron, fu più che sufficiente.
“Si.” Rispose allora lei.
“E allora perché non glielo dici? Sono sicuro che lui ne sarebbe felice!” disse lui, con ovvietà.
“E’ complicato” disse semplicemente Hermione.
“No Hermione. Non è complicato. Sei tu che sei complicata!
Lui è pazzo di te, si vede da come ti guarda. Trapela tutto il suo amore dai suoi occhi.
E lo stesso tu. Si vede da come lo osservi quando pensi di non essere vista, o come ridi con lui.
Con nessuno sei mai stata così libera e felice. Quindi, te lo dico una volta sola: non perdere tempo.
So come va a finire, fidati. Vai da lui e mettetevi insieme, miseriaccia!”
Hermione lo guardò, poi sorrise.
“Grazie Ron. Sei un buon amico” disse lei poi abbracciandolo.

“Gaston obbliga Belle a sposarlo oppure chiuderà il padre in un manicomio. Ma Belle, grazie allo specchio, dimostra che la Bestia esiste veramente assicurandoli che è una persona dolce.
Gaston si ingelosisce e convince il popolo ad andare ad uccidere la Bestia. Poi chiude Belle e Maurice nella sua cantina.
Ma i due vengono liberati dalla tazzina, Chicco e tutti si recano a casa della Bestia.”

“Okay, io adesso direi di evitare tutto il combattimento, con la mia conseguente morte.” Disse George a tutti.
“M-ma dobbiamo finire la storia, sennò-“
“Granger! Vieni con me. Anche tu Fred”
Il ragazzo li prese entrambi sottobraccio e li mise uno di fronte all’altro.
“Ora voi due vi chiarite!” disse George.
“Her-“ cominciò Fred.
“No! Lascia parlare me, prima” disse lei decisa.
“Io sono innamorata di te, Fred.
Non volevo accettarlo e per mesi mi sono tenuta tutto dentro sperando che i sentimenti sparissero da un momento all’altro.
Ma invece aumentavano sempre di più e ogni fottuta volta in cui ti guardavo o ti pensavo o sentivo parlare di te… io avevo il batticuore.
E poi ho così tanta paura che non siano ricambiati i miei sentimenti e p-probabilmente adesso mi sto rendendo ridicola, ma tutto questo mi fa stare male, anche fisicamente e io no-“
“Ti amo, Hermione.” La interruppe, Fred.
“Si lo- COSA?” chiese scioccata.
“Sono innamorato di te.
Non pensavo che avrei mai provato nulla del genere, ma tu sei grandiosa e io sono semplicemente pazzo di te” disse Fred con convinzione.
Hermione aveva le lacrime agli occhi, e quando Fred si avvicinò, lei si lasciò andare al tanto agognato bacio.
Le loro labbra si unirono, e il bacio fu inizialmente casto, uno sfioramento di labbra.
Poi divenne sempre più passionale; e quando Fred passò la lingua sul labbro inferiore della ragazza, lei subito socchiuse le labbra e accolse la lingua di Fred, e in quel momento le due lingue cominciarono dolcemente a sfidarsi per la supremazia.

E mai come in quel momento, Fred ed Hermione si sentirono più vivi e nel posto giusto, con la persona giusta. Ed erano sicuri che sarebbe andato tutto bene, da quel giorno in poi.
Intanto, Harry, Ginny, George e Ron applaudivano sorridendo ai due ragazzi che si staccarono per riprendere fiato e sorridersi per poi riavvicinarsi per un altro bacio questa volta più urgente e umido.

Hermione e Fred erano ancora l'uno stretti all'altro, quando si ritrovarono nel buio familiare e poi nel solaio della Tana.
 









Spazio Autrice!!!
 
*Si asciuga la lacrimuccia*
Eccomi qui! Questo, come avrete capito, è l'ultimo capitolo. 
Ma tranquilli, ci sarà un'epilogo!
Spero che il capitolo vi abbia un po' emozionato e che sopratutto sia stato di vostro gradimento.
Questa volta non mi allungo molto, i ringraziamenti finali li lascio al prossimo capitolo :)
Intanto ringrazio Kendra00, _stefy_x3, Julia_Fred Weasley, Krucci, ginevra anne weasley e alessiavictorie per le belle recensoni che mi avete lasciato nello scorso capitolo!
Poi ringrazio le 26 che hanno aggiunto la storia alle preferite, le 4 tra le ricordate e le 46 tra le seguite.
Inoltre se vi va, passate a dare un'occhiata alle altre mie due storie: 

I Can't Fight This Feeling 
Per la barba di Merlino, cos’è un Glee Club?

Al prossimo capitolo, Weasley :D
 

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Capitolo 14
*** E vissero tutti felici e contenti. ***


“Con il passare del tempo, l’amore tra Hermione e Fred crebbe sempre di più.
Ogni giorno, sentivano di essere sempre più vicini al loro partner, e non era solo una questione fisica o sentimentale;
Loro sapevano che erano le loro anime ad essere irreversibilmente collegate, come da un filo invisibile, forse il filo del destino.
Non smettevano mai di conoscersi meglio, o di innamorarsi, amarsi.
Hermione era un po’ come la Terra, Fred era la sua personale Luna.
Erano sempre insieme e una forza superiore li faceva gravitare l’uno intorno all’altro.
Arthur e Molly rimasero piacevolmente colpiti della notizia. Non si sarebbero mai aspettati che quei due potessero andare d’accordo, ma si sbagliavano.
Bastò loro vedere Fred e Hermione qualche minuto, per rendersi conto di tutto l’amore che provavano l’uno per l’altro.
Quei piccoli gesti, all’apparenza così insignificanti, ma in realtà così quotidiani e pieni di affetto.
Uno sfiorarsi di dita, uno sguardo, un sorriso.
Era tutto lì.
Erano perfetti nelle loro imperfezioni. Litigavano, certo.
E anche tanto. Ma finivano sempre per fare pace, poco dopo e rotolarsi tra le coperte del loro letto, facendo l’amore.
E tutti quelli che gli erano intorno non potevano che essere felici, perché mai Hermione e Fred erano sembrati più spensierati e sereni, semplicemente soddisfatti della loro piccola vita e quotidianità.
Fred continuava a lavorare ai Tiri Vispi Weasley insieme a George, e il loro locale andava veramente bene. Faceva grandi affari, e i gemelli erano semplicemente felici.
Hermione invece aveva inizialmente cercato la brillante carriera che tanto voleva al Ministero, poi però trovò la sua vocazione quando andò ad assistere Ginny al parto del primo figlio.
Quel giorno, si guardò intorno mentre aspettava che Ginny uscisse dalla sala.
E vide tutta la passione che ci metteva la gente, nel prendersi cura delle altre persone, più bisognose.
E in quel momento, realizzò che anche lei voleva aiutare gli altri.
Così dopo molto studio e impegno, Hermione divenne un fantastico, brillante e soprattutto famoso medico, al San Mungo.
Quando Angelina, annunciò a tutta la famiglia che aspettava un figlio, anche Fred decise di darsi una mossa.
Voleva anche lui una famiglia con Hermione.
Avevano già una casa, dei lavori stabili e ben pagati, cosa aspettava a concretizzare tutto?
Così, una sera riunì tutta la famiglia.
Li portò a cena fuori e poi andarono alla casa sul lago, che era anche diventata il posto dove abitavano i due.
E lì, Fred aveva decorato tutto con delle bellissime e profumate candele e petali di rose;
Si era inginocchiato, davanti alla sua amata, e le chiese di sposarla.
“Hermione.
Qui ci siamo scambiati il nostro primo vero bacio.
Qui abbiamo fatto progetti, abbiamo approfondito il nostro amore, abbiamo pianto, riso, litigato.
Io ti amo. Non ho più paura di questo sentimento da anni, da quando ti ho incontrato e mi hai mostrato come si dona il proprio cuore.
Perché tu hai il mio. Ogni singolo frammento.
Ma io non ho paura, ne sono felice. Perché tu sei tutto quello che voglio nella mia vita, e ripongo tutta la fiducia e l’amore in te, donandoti il mio cuore.
Vorrei farlo letteralmente, ma credo che la cosa sia disgustosa, quindi ho cercato di esprimere il tutto in un altro modo.
Io dal primo momento in cui ti ho incontrato, Hermione, ho capito che eri diversa. E mi sembrava più di ricordarti che di conoscerti. Come se in qualsiasi vita, qualsiasi universo, noi ci fossimo sempre trovati e innamorati. Ogni singola volta.
E sono così fortunato, amore mio. Non hai idea.
Quindi, Hermione, amore mio.
Permettimi di amarti incondizionatamente, starti vicino, supportarti e venerarti.
Mi vuoi sposare?”
Ed Hermione, completamente in lacrime aveva accettato, si era fatta mettere l’anello di fidanzamento, con sopra un piccolo cuore di rubino, e aveva baciato con trasporto Fred.
E il matrimonio fu un successo.
Hermione in quel bellissimo vestito bianco, che le stringeva tutti i punti giusti.
Fred, con il suo smoking e quell’adorabile faccia nervosa ma entusiasta.
Ginny, testimone di Hermione, con un delizioso vestito color prugna mano nella mano con il figlio.
George, testimone di Fred, che lanciava degli amorevoli sguardi ad Angelina e al figlio appena nato, in braccio alla donna.
Harry, così fiero della sua migliore amica.
Ron e Luna, mano nella mano, lei con il pancione, lui che con l’altra mano gliela accarezzava delicatamente.
I Weasley, chi in lacrime, chi con il sorriso.
Quello fu un giorno davvero bello per Fred ed Hermione.
Ma mai avrebbe superato la nascita della loro piccola.
Quel giorno, diventarono genitori, e poterono abbracciare per la prima volta Belle, la loro piccolina.
Già, la loro figlia venne chiamata Belle.
Perché né Hermione né Fred volevano dimenticare quel periodo, quando tutto ebbe inizio.
E adesso, i tre erano una famiglia, una felice famiglia. E si amavano, e nulla sarebbe cambiato.”
Hermione finì di parlare, si girò verso la piccola creatura che le si era rannicchiata accanto.
Si sedette, cercando di fare meno rumore per non svegliare la piccola, poi le spostò una ciocca di capelli che cadeva sulla fronte, e le posò un delicato bacio.
Si alzò e si diresse verso la porta, si fermò lì accanto.
“Buonanotte, Belle” sussurrò con un dolce sorriso materno.
Uscì dalla camera della figlia e si diresse verso il salotto, dove suo marito la aspettava.
“Si è addormentata?” chiese dolcemente Fred.
“Si. Ha insistito perché le raccontassi la solita storia. Non si stanca mai di ascoltarla” disse Hermione, con un sorrisino, accoccolandosi di fianco all’uomo e posando la testa sulla sua spalla.
“Neppure io mi stanco mai di ascoltarla” disse Fred, scherzosamente, mentre carezzava il capo della sua donna.
Hermione girò la testa in modo da poter guardare Fred negli occhi, quegli occhi che la rapivano sempre, e gli posò un dolce bacio, a fior di labbra.
“Io pensavo che potevamo fare altro” rispose Hermione, con una leggera nota di malizia.
“Dici?” non ebbe neppure il tempo di chiederlo, che la ragazza lo stava già paciando con trasporto.
Un bacio che valeva più delle parole, languido, che fece gemere entrambi ognuno nella bocca dell’altro, per smorzare il rumore.
Fred si alzò, prese la mano di Hermione, con delicatezza, baciò ogni nocca e piano piano la condusse verso la camera da letto.
Nel tragitto ripresero a baciarsi, impazienti, e quando arrivarono alla porta, Hermione la chiuse e i due si lasciarono andare alla passione.
Perché erano felici e si amavano.
 











Spazio Autrice!!!

Okay. Datemi qualche momento per riprendermi.
Ammetto di essermi commossa, scrivendo questo epilogo.
Non riesco a crecerci, che siamo già arrivati all'epilogo, seriamente.
Questa storia ci ha accompagnato per un anno intero, e non avrei mai,
MAI, immaginato che potesse avere questo successo.
L'ho scritta inizialmente per puro sfogo e piacere, ma poi mi sono impegnata per 
voi e ovviamente anche per me stessa.
Non so seriamente cosa dire, se non GRAZIE!
Grazie per avermi lasciato un pensiero, una frase, una recensione, qualsiasi cosa.
Grazie a quelli che hanno letto in silenzio.
Grazie ai miei amici per avermi motivata e aiutata nel momento del bisogno.
Grazie.
E' la mia prima vera long, se escludiamo l'altra che era più un esperimento. 
E vi assicuro che, cliccare su quella casellina con scritto 'completa' è doloroso.
Ma basta, non mi voglio allungare ancora e farvi deprimere con le miei chiacchiere!
Quindi, Grazie a chi ha seguito/messo tra i preferiti/messo tra le ricordate/recensito la storia e a tutti quanti i letto silenziosi.
Dedico questa storia alla mia migliore amica, che mi è sempre vicina, e che amo più della mia stessa vita.
E dedico la storia anche alla mia Famigleea, che ormai è un pezzo indispensabile della mia esistenza, e non saprei che fare senza quei ragazzi. Vi voglio bene <3
Vi ricordo che potete seguirmi ancora con le atre due storie "Can't Fight This Feeling" (Glee) e "Per la barba di merlino, cos'è un glee club?" (Crossover tra Harry Potter e Glee) e se mai dovesse venirmi l'ispirazione, scriverò sicuramente della Fremione, ancora!
Di nuovo grazie a tutti.
Alla prossima, 
La vostra Weasley :D
 

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