Day by day

di Kange
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: 1° appuntamento ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Matrimonio ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Figli ***
Capitolo 4: *** Ringraziamenti ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: 1° appuntamento ***


Day by day
 
CAPITOLO 1:

1° Appuntamento

Avevano due caratteri totalmente opposti, erano così diversi che spesso chi li conosceva si chiedeva come facesse il loro matrimonio a non essere già scoppiato, da quella casa erano più le volte che uscivano urla che risate, sì perché una cosa in comune l’avevano: la forza di carattere, entrambi volevano vincere, avere la meglio.
Si erano conosciuti in una biblioteca quando erano ancora studenti universitari, la prima a parlare fu lei, Sofia, ventidue anni studentessa di lettere moderne, lo aveva osservato per quasi cinque mesi, lo aveva studiato talmente a lungo e con una tale attenzione che se chiudeva gli occhi riusciva a ricreare perfettamente i suoi capelli biondi cenere tenuti estremamente corti, i suoi piccoli occhi scuri nascosti dietro gli occhiali da vista che utilizzava solo per leggere, le sue spalle larghe ed il suo fisico slanciato.
In tuti i viaggi mentali che si era fatta sul momento nel quale si sarebbero presentati ufficialmente si era immaginata che anche lui l’avesse notata, o che quantomeno si ricordasse delle dieci volte in cui lei casualmente lo aveva scontrato, tutto si sarebbe aspettata tranne che un:
“Scusa ma noi ci conosciamo? Perché in caso contrario non mi interessa”.
Fabio credeva realmente di essere riuscito a disfarsi di quella “ragazzina” dai lunghi capelli lisci e neri ed i grandi occhi azzurri che aveva spesso sorpreso a spiarlo, tuttavia non aveva tenuto conto della grande caparbietà di lei che dopo aver passato un giorno a guardarlo demoralizzata era tornata alla carica riuscendo dopo vari tentativi ad ottenere un’uscita che si sarebbe ripetuta solo se lui si fosse divertito.
Inutile dire che tutte le proposte da lei fatte, come andare al luna park, a visitare il giardino delle rose o a fare una camminata in un parco, furono bocciate con una rapidità ed una crudeltà di parole quasi sconcertante, un po’ per reale disinteresse da parte del giovane un po’ per dimostrare il fatto che lui usciva con lei malvolentieri.
Erano passati solo dieci minuti dall’inizio del loro quasi appuntamento e già Sofia sentiva che una seconda opportunità non le sarebbe stata concessa quando davanti a loro comparve l’insegna del museo di storia naturale.
Fu un riflesso incondizionato il fatto che gli occhi le si illuminarono e che rallentò il passo davanti all’entrata ma Fabio comprese il tutto come un invito ad entrare.
Non seppe bene cosa lo spinse a non bocciare anche quell’idea e quindi ad oltrepassare quella soglia, forse fu la strana luce che le illuminava lo sguardo.
Infondo lui aveva sempre provato un forte ribrezzo davanti alle ossa, agli animali impagliati o scheletrizzati e soprattutto verso i resti mummificati mentre la corvina non si faceva scrupoli ad ammirare la differenza tra le vertebre dei dinosauri e quelle umane o nel sentire il differente peso tra le ossa di un volatile e quelle di un cerbiatto.
Forse fu proprio la sua gioia bambinesca nell’osservare quei resti che gli fece nascere un po’ di curiosità nei confronti di quella strana giovane donna che lo invitava a toccare resti, ad ammirare quello o quell’altro scheletro e che gli tirava il braccio conducendolo da una sala all’altra e che gli infilava le cuffie per sentire i richiami delle balene, animali dei quali a lui non importava un fico secco.

 
[544 parole]
 


N.D.A. (Nota D'Autrice):
Salve a tutti!!!
Benvenuti nella mia prima raccolta originale di sempre ^^
Come immagino abbiate letto nell'introduzione la storia partecipa al contest di Red Wind: "Gli opposti si attraggono".
Spero che vi sia piaciuta e vi invito a lasciarmi una recensione.
Un bacione Kange.
(Prego notare l'importanza che mi sono data utilizzando il colore oro ^^)

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Matrimonio ***


Day by day

CAPITOLO 2:

Matrimonio

 

La loro relazione non era mai stata facile ma tra una bisticciata e l’altra con grande sorpresa di tutti Fabio e Sofia annunciarono che all’età di ventiquattro anni si sarebbero sposati.

Fu una sorpresa per la famiglia di lei perché ritenevano impossibile che la storia fra i due potesse realmente funzionare e per quella di lui poiché tutto si sarebbero aspettati tranne che una ragazza avrebbe preso in casa un uomo brontolone e pieno di sé, tuttavia la normalità tornò a governare la casa quando poco dopo l’annuncio i due iniziarono a litigare se il matrimonio si sarebbe dovuto celebrare in chiesa come desiderava la futura sposa o in comune come voleva lo sposo, la tranquillità tornò a governare i cuori delle due famiglie sicure che in realtà le nozze non avrebbero mai avuto luogo.

Passarono tre mesi durante i quali il ricordo dell’annuncio diventò l’aneddoto divertente da raccontare quando i protagonisti non erano presenti, ma quando furono passati esattamente novantatré giorni i futuri sposi avevano raggiunto un accordo, si sarebbero sposati in chiesa ma solo con i parenti più stretti e non il matrimonio in grande stile che la corvina aveva in mente, inoltre il pranzo sarebbe dovuto durare non più di due ore dopo le quali sarebbero partiti per il viaggio di nozze in montagna passando un mese a sciare, una delle poche passioni che avevano in comune.

Inutile dire che la notizia per poco non portò alla morte della nonna di Sofia che semplicemente odiava l’uomo che l’adorata nipotina intendeva sposare.

La scelta dell’abito fu una delle poche cose che la giovane poté fare liberamente ed accompagnata solo dalla madre visitò tutti, o quasi, i negozi da sposa che offriva Firenze e dopo essere passate dall’abito principesco, a quello classico, a quello pieno di merletti e pizzo riuscì a sceglierne uno dalla coda a sirena e con delle maniche lunghe che sembravano quasi guanti se non fosse stato per la mano lasciata scoperta, un piccolo strascico dietro ed il velo lungo sino all’altezza dei gomiti.

Una volta risolto questo problema se ne aggiunse subito un altro, quello dell’acconciatura, ed anche qui la scelta non fu affatto semplice.

Sin da bambina sognava capigliature complicate, i capelli legati in eleganti chignon come nei film dell’ottocento, ma adesso che si trovava faccia a faccia con la scelta tutto ciò che fino ad allora si era immaginata le sembrava incredibilmente stupido e ridicolo, tentava di trovare la risposta tartassando le sue amiche o la parrucchiere che si era occupata dei suoi capelli da sempre o ancora ricorrendo ad internet, tuttavia nulla di ciò che vedeva o che le veniva proposto non l’accontentava completamente.

Mancava meno di un mese al grande giorno e lei non riusciva a stare tranquilla, fu durante una notte che le arrivò l’idea, stava facendo un incubo dove veniva rincorsa da una donna con i capelli legati in una treccia che le poggiava davanti, quando si svegliò urlando capì che la sua acconciatura sarebbe stata una treccia che partiva da dietro la testa e che le terminava sulla spalla sinistra decorata con dei fiori bianchi, rosa e rossi, i colori del bouquet.

Forse il matrimonio non era esattamente quello che Fabio aveva immaginato per sé se mai si fosse sposato, ma quando vide Sofia varcare la soglia della chiesa si disse che infondo era valsa di scendere a compromessi se quella era la sua ricompensa e quando il parroco disse: “Vi dichiaro marito e moglie, ora puoi baciare la sposa” l’uomo non riuscì a trattenere un sorriso mentre baciava quella che era divenuta sua moglie.

 

 

[600 parole]

 

 

N.D.A. (Nota D'Autrice):

Ok, io non posso finire una storia e poi iniziare a pubblicarla dato il mio tentativo di aggiornare una volta ogni settimana è andata a farsi friggere ed è stata grossa se ho resistito tre giorni ... T.T

Vabbuono, dato che oramai è fatta e la mia voglia di pubblicare ha avuto la meglio vediamo di scrivere qualcosa di intelligente in questa povera Nota D'Autrice.

Sto aggiornando guardando i Barbapapà ^^

Ok, forse non era una cosa molto intelligente da dire  però non ho proprio idee ... T.T

Questo è il penultimo capitolo (è già, siamo quasi alla fine).

Spero che vi sia piaciuto e vi invito a lasciarmi una recensione anche inaina.

Un bacione K-chan!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Figli ***


Day by day

CAPITOLO 3:

Figli


Fabio non aveva mai voluto dei figli, non capiva cosa la gente trovasse di bello e dolce in degli “involtini di carne” che per i primi anni hanno come obbiettivo quello di fare la pupù, piangere e non fare dormire i genitori.
Sofia invece ne avrebbe voluti almeno dodici, quei “cosetti” tutt’occhi che ti sorridono e tendono le loro braccia in formato mini verso di te per farsi prendere in collo lei li trovava semplicemente stupendi e vedeva le notti in bianco solo come il lato nero di una cosa meravigliosa.
Così mentre il marito si assicurava di avere sempre abbastanza anti-concezionali la moglie evitava accuratamente di prendere la piccola sperando che prima o poi la scorta del compagno sarebbe venuta meno.
Questo successe una notte di Agosto, erano andati a passare una settimana a Venezia e, chissà perché, nonostante il biondo fosse sicuro di aver messo i preservativi nella valigia questi non si trovavano, così risoluto ad evitare ogni rapporto sessuale con la moglie si era messo a letto tentando invano di prendere sonno, ma come resistere quando davanti a te la donna che ami e desideri inizia a comportarsi nel modo più sexy possibile?
Il suo tentativo di evitare di fare ginnastica venne completamente demolito ed i risultati si seppero circa tre mesi dopo quando per ridere la corvina fece un test di gravidanza con una sua amica, quando tornò a casa aveva il colorito dei petali dei ciliegi in fiore ed un sorriso ad illuminarle il volto, preparò una bella cena  per il marito ed aspettò pazientemente che rientrasse da lavoro.
Il biondo varcò la soglia di casa puntuale come un orologio e si sentì accogliere da un:
“Tesoro, dobbiamo parlare”.
Fabio non riusciva a credere che Sofia fosse rimasta incinta quando erano andati a diritto solo una volta, vero anche che dopo tre anni di matrimonio l’arrivo  di un bambino non sarebbe stata una cosa così brutta, ma mentre lei con il suo rendere semplici le cose non vedeva come un bebè potesse essere un problema lui pensava alle pappine, i biberon, la culla, il vasino e soprattutto i pannolini, tutte cose che andavano comprate e loro avevano appena iniziato a lavorare.
Di una cosa però erano sicuri, il problema c’era e sarebbe rimasto, d’aborto non se ne poteva neanche parlare.
La corvina era sicuramente la più felice della situazione e ad ogni controllo ed ogni radiografia si portava dietro il marito che la seguiva senza riuscire a capire se era contento o meno, fu proprio durante uno di questi incontri che il biondo per poco non ci rimetteva la pelle, si era oramai abituato all’idea di diventare genitore, preferibilmente di un maschio, ma non si era minimamente preoccupato di pensare che forse sarebbero potuti essere due gemelli.
L’uomo non aveva mai visto la moglie tanto felice che in quei mesi, era di buon umore, canticchiava, sorrideva ancora più spesso ed era ancora più accondiscendente ed a tavola l’argomento prediletto erano i nomi da scegliere per i due gemelli.
La felicità della giovane donna raggiunse l’apice quando scoprì che i figli erano eterozigoti ed uno, per la gioia del compagno, era un maschietto mentre l’altra era una bambina come aveva tanto desiderato.
 I nove mesi terminarono prima di quanto i due si aspettassero e quando gli infermieri dettero la bambina in braccio al padre lui improvvisamente capì per quei due “involtini di carne formato ridotto” avrebbe fatto qualunque cosa.
Infondo era stato un bene che la moglie gli avesse tolto gli anti-concezionali dalla valigia.
La loro vita era solo all’inizio, avrebbero dovuto passare ancora tanti momenti belli e brutti, ma sapevano bene che avrebbero abbattuto ogni problema insieme, perché ora erano una famiglia a tutti gli effetti.
 
FINE

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Capitolo 4
*** Ringraziamenti ***


Ringrazio molto i pochi che hanno seguito questa storia, mi spiace di aver atteso tanto prima di aggiornare, ma proprio mi ero dimenticata di questa storia. Bene, è conclusa anche questa mia mini avventura che a me sinceramente è piaciuta molto. Un bacione Kange.

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