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di hermioner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo uno: what's the matter? ***
Capitolo 2: *** capitolo due: dogs and little man ***



Capitolo 1
*** capitolo uno: what's the matter? ***


Con questo mio scritto non intendo in alcun modo offendere orlando bloom e tutti i personaggi reali che userò nella mia storia.
Non vi è alcun scopo di lucro ma di puro e semplice divertimento.
detto questo, buona lettura




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Capitolo uno
What's the matter?




 
Non ho mai sopportato la parola 'amore'
Che senso ha? Amore, amare, innamorarsi sono tutte parole delle quali non ho mai adorato il suono.
Sono troppo caramellose, zuccherose e lasciano un così grande senso di amarezza che ormai non le pronuncio neanche più.
Forse non le sopporto perchè non ho mai provato, sul serio, cosa significa provare quei sentimenti.
Non ho mai provato le farfalle nello stomaco, le gambe molli, la tremarella e l'aumento della temperatura corporea.
Che poi, spiegata così, sembra quasi di avere la febbre quando si è innamorati.
Ma infondo io, la dolce e solare Chanel Gress non ho mai voluto seriamente trovare un'anima gemella.
Ed ora, alla soglia dei miei, ormai, ventinove anni, sto iniziando a capire quanto possa essere brutto e deprimente non aver qualcuno che ricopra quel ruolo che serve per completare l'anima di una persona.
Come lo ying e lo yang, il giorno e la notte, il mare e la terra, l'acqua e il fuoco, l'alba e il tramonto o il buio e la luce.
Qualcuno così diverso da me da risultarmi complementare.
Ed è proprio questo quello che vorrei ora, in questa fredda e umida giornata di un inverno appena iniziato, con l'acqua che batte sui vetri e i guaiti di Sam, Brioche e Alis dal soggiorno per la paura dei tuoni.
Qualcuno che mi stringa al suo petto, che mi baci i capelli e mi accarezzi le guance fredde.
O semplicemente qualcuno che andasse da quei due cani e li facesse smettere di mugolare per dei boati.
Sbuffo e, con un colpo di reni, mi alzo dal caldo e comodo letto per poi infilarmi la vestaglia con gli orsetti e andare dai miei piccoli.
Anche se piccoli si fa per dire.
Arrivo in soggiorno e vengo travolta da una furia nera chiamata anche Alis che spaventata per l'ennesimo tuono mi fa precipitare a terra, aiutata da Sam.
Le raggiunge anche quella palla di ciccia di Brioche che si posiziona sulla mia pancia e io rimango lì, sommersa dai miei cani, nella mia casa a Londra.
Questa si che è una bella domenica.
Cerco di alzarmi e mi avvicino alle finestre, chiudendo le pesanti tende e accendendo la luce che rischiara la stanza.
Un divano in pelle nera pieno di cuscini posto di fronte ad un'enorme televisione a schermo piatto.
Un lato della stanza è completamente coperto da una libreria piena di libri, foto e soprammobili.
Sospiro e mi dirigo in cucina, dove mi preparo una calda tazza di caffè e guardo il telefono rispondendo ai vari messaggi.
Ce ne sono alcuni di mio fratello che mi informa di essere riuscito a trovare un appartamento e mi invita a vederlo e uno di Gwen che delicata e posata, come il suo solito, mi intima di farmi trovare pronta per le tre minacciandomi di accoltellamento in caso di ritardo
Osservo l'orario e, notando che sono solo le dieci di mattina, decido di sdraiarmi sul divano e di accendere la televisione.
Trovo un film decente con Ryan Goslin e rimango l'intera mattinata ferma lì, su di un divano, con la sola compagnia di un bulldog ingelese, un mastiff e un dalmata.
''Viva le amicizie'' borbotto.
 
 
 
 
Passo l'ultimo strato di mascara quando sento il citofono suonare e diversi abbai.
Scuoto le testa spostando il ciuffo dagli occhi e vado ad aprire ritrovandomi la faccia di Gwen Torres, sud-americana ventinovenne con un'idea in più del diavolo.
'' Sono pronta, niente coltelli'' le dico prima di farle aprire la bocca.
Lei annuisce sorridendo allegra e prende ad accarezzare Sam.
'' Allora'' affermo mentre prendo la borsa, le chiavi di casa e il cappotto (outfit) '' dove mi vuoi portare di bello?'' chiedo dopo aver intimato ai tre cani di non combinare casini ed aver chiuso la porta.
'' Sabato prossimo sono stata invitata ad una sfilata di Versace'' esulta fiera alzando la braccia in alto.
Ah si, quasi dimenticavo, Gwen è una top model.
'' E...what's the matter?'' chiedo stringendomi nel capotto.
'' Tu verrai con me'' conclude facendomi l'occhiolino e trascinandomi dentro ad un taxi.
'' Cosa? Io? Perche?'' chiedo confusa guardandola con gli occhi sbarrati.
'' Perchè sei la mia migliore amica, perchè ti voglio bene, perchè so che ami queste cose e perchè voglio sentire i tuoi commenti sui make up orrendi che faranno a quelle modelle rinsecchite'' spiega contando i perchè sulle dita.
Rido di cuore e accetto l'offerta obbligandola però a venire con me ad una serata di beneficenza che si svolgerà fra due settimane.
Una sfilata di Versace, waoh!





'' Come ti sembra?'' chiede girando su se stessa nel vestito azzurro.
Alzo i pollici in segno di assenso e lei sorride felice, annunciando di prenderlo.
Siamo un negozio di Versace per comprare i vestiti per la festa e io non ne ho ancora trovato uno.
Sono tutti troppo sfavillanti per i miei gusti e non mi convincono.
Vedo uscire Gwen dal camerino e dare il vestito ad una commessa per poi raggiungermi.
''Trovato nulla?'' mi chiede
'' Niente di niente'' esclamo torva sbuffando.
Non dice niente ed incomincia ad osservare i vari vestiti fino a quando non ne prende uno corto mono spalla e me lo da.
'' Provati questo'' ordina spingendomi verso i camerini.
Storgo il naso per la prepotenza e chiudo la tendina per poi spogliarmi ed indossarlo.
Esco fuori e vedo i suoi occhi scintillare.
'' Sei stupenda Chanel!'' batte le mani contenta per poi dire alla commessa ''Lo prendiamo''
 
 
 
 
'' Alis vieni qui!'' urlo dalla panchina in cui mi trovo alzandomi e iniziando a rincorrere il più vecchio dei miei tre cani.
Alis e io siamo insieme fin da quando avevo sedici anni.
E' un'enorme ammasso di pelo e vivacità.
Dispettosa come pochi e leale, molto leale.
Lei abbai giocando e ricominciando a correre per Hyde Park.
La inseguo con il sorriso sulle labbra e l'aria che mi sferza il viso.
Cerco di prenderle il collare ma lei continua a correre in cerchio facendomi stancare.
Mi fermo imbronciata e mi siedo su una panchina.
Alis si avvicina a me, lentamente, per poi appoggiare il muso sulle mie gambe, guardandomi con i suoi profondi occhi scuri.
Sorrido dolcemente e le accarezzo il muso e dietro le orecchie.
Subito arrivando anche gli altri due e coccolo tutti e tre.
Prendo poi una pallina dalla borsa (outfit) e dopo avergliela fatta vedere, la lancio per mandarli a riprenderla.
Alis e Sam iniziano a correre alla ricerca della piccola sfera gialla mentre brioche, sfaticata e poltrona come è, rimane ferma accucciata ai miei piedi, facendomi sogghignare e scuotere la testa.
Guardo dove sono finiti i due cani e li vedo litigare per la palla così ne approfitto per prendere il cellulare e guardare che ore sono.
Rimetto il cellulare in tasca e noto un piccolo bambino che guarda con gli occhi che brillano ma un po' intimoriti la piccola botte che sta acciambellata ai miei piedi.
Accanto a lui, con un sorriso e dei riccioli se ne sta un uomo sulla trentacinquina che guarda intenerito il, credo, figlio.
E devo essere sincera, l'amore che c'è nel suo sguardo farebbe sciogliere anche il più duro dei cuori di ghiaccio.













 
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Salve a tutti!
Allora, inizio col dire che è la prima volta che scrivo una storia su di un attore, essendomi sempre fermata a scriverla su cantanti e libri.
Non so come verrà questa cosa, ad essere sincera, spero solo che almeno qualcuno la leggerà.
Ho scritto questa storia perchè, in questo periodo, mi sono praticamente fissata con Orlando Bloom e, come faccio con tutte le mie fisse, ci scrivo una storia sopra.
Non so cosa altro scrivere se non che cercerò in tutti i modi di far una Chanel molto simile caratterialmente a me.
Questo è il volto che ho scelto per Chanel ovvero la bellissima e stupenda Megan Fox, donna che o stimo e amo tanto

Orlando sarà sempre Orlando Bloom

Gwen Torres invece ha preso in prestito il volto di Adriana Lima

Darò un volto a tutti i personaggi che inseriirò nella storia.
Mi piace che possiate immaginarveli.

Detto questo credo di aver finito.

RECENSITE PER FAVORE
Baci
hogvarts



 
                     Brioche                                                               Alis                                                                     Sam
                                        
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** capitolo due: dogs and little man ***


Con questo mio scritto non intendo in alcun modo offendere orlando bloom e tutti i personaggi reali che userò nella mia storia.
Non vi è alcun scopo di lucro ma di puro e semplice divertimento.
detto questo, buona lettura




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Capitolo due
Dogs and little man




 
Sorrido teneramente e faccio segno al bambino di raggiungermi.
'' Vieni, non ti fa niente'' dico allegra abbassandomi e accarezzando Brioche.
Il bambino si avvicina lentamente seguito dal padre che continua a sorridere intenerito dalla scena.
Non so perchè ma ha un no so che di familiare ma, nonostante io sprema le meningi, non riesco a capire dove l'ho già visto.
 
Il piccolo mi affianca posando cautamente una mano sul collo del mio cane per poi farlo con più decisione causando il movimento della sua coda.
Rido divertita e do un veloce sguardo alle altre due bestie.
'' Come si chiama?'' chiede piano con voce squillante e solare.
'' Brioche'' rispondo con un sorriso '' e tu?'' chiedo poi guardandolo.
'' Flynn '' esclama con un sorriso continuando ad accarezzare il bulldog.
'' Piacere Flynn! Io sono Chanel'' porgo una mano al bambino che la stringe vivace per poi guardare il padre che sorride.
Sento abbaiare vivacemente e noto che Alis e Sam mi stanno raggiungendo.
Fischio ai due cani che, allegri, trottano al mio fianco.
Flynn si aggrappa alla gamba di suo padre
'' Sedute!'' ordino e loro mi ascoltano.
Alis posa la palla a terra e la spinge contro il riccio e il bambino.
'' Vuole giocare con te'' alzo le spalle guardandolo negli occhi e sorridendo vivace, accarezzando la testa del mio Mastino.
'' Con me?'' chiede curioso lui poggiando a terra Flynn
'' Già'' rispondo prendendo la palla da terra e porgendogliela.
Lui prende lentamente per poi caricare il braccio e lanciarla.
Subito Sam e Alis corrono a riprenderla, abbaiando felici e scodinzolando.
'' Quanti cani hai?'' chiede curioso '' Ah, comunque... Piacere Orlando'' si presenta porgendomi la mano.
La stringo ripetendo il mio nome per poi rispondere '' Questi tre e basta '' rido divertita.
Lui annuisce con un sorriso.
'' Andiamo Flynn?'' chiede poi porgendo la mano al bambino che smette di coccolare Brioche con una smorfia.
'' Okey'' sussurra triste per poi avvicinarsi a me.
Mi abbasso alla sua altezza e, velocemente, mi sussurra all'orecchio con una voce che mi fa sciogliere '' sei molto bella''
Corre verso il padre che lo guarda curioso e io sorrido dolcemente.
'' Grazie tesoro'' lo ringrazio rialzandomi.
Mi salutano entrambi e io afferro i guinzagli dalla borsa chiamando i miei cani.
 
 
 
 
 
Scrivo velocemente sulla tastiera del mio pc, seduta sul divano del mio appartamento con una tazza di cioccolata calda poggiata sul tavolino in vetro difronte a me.
Le mie dita scorrono sui tasti mentre informo mia madre di ciò che è successo questo mese, cosa che faccio ormai tutti i mesi da quando mi sono trasferita a Londra, quattro anni fa.
Sono nata a cresciuta a New York, in una famiglia italo-americana benestante.
All'età di 21 anni decisi di lasciare il nido familiare che mi aveva protetto per tutta la mia infanzia e la mia adolescenza, così iniziai a girare il mondo in cerca del mio posto.
E lo trovai una mattina primaverile di due anni dopo la mia partenza, nella piazza di Piccadilly Cyrcus, nella City of Westminster.
E come dice Samuel Selvon in 'The Lonely Londoners'
' Always, from the first time he went there see Eros and the lights, that circus have a magnet for him, that circus represent life, that circus is the beginning an the endind of the world'
Quel cerchio rappresentava la vita, quel cerchio era l'inizio e la fine de mondo.
Quel cerchio mi diceva che era quella città il posto che faceva per me.
E io decisi di trasferirmici.
Fine della storia.
Invio l'email a mia madre e chiudo il pc.
Mi sto annoiando e non so che cosa fare.
Osservo l'ora e noto che sono solo le tre del pomeriggio così decido di chiamare Gwen e di chiederle di uscire.
Accetta volentieri e mi da appuntamento alle 3.45 p.m. davanti a Sturbucks.
Mi vesto velocemente e esco di casa.
Arrivo con dieci minuti di anticipo e mi fermo seduta su di una panchina, lasciando che il tiepido sole mi riscaldi.
Che sensazione paradisiaca!
Aspetto di vedere la bellissima faccia della mia migliore amica e intanto gioco con qualche app sul mio telefono.
Non passa molto tempo e Gwen mi raggiunge con un sorriso stupendo stampato in faccia.
Adoro quella ragazza, sempre solare e sorridente, con la voglia di vivere e la bellezza dalla sua parte.
Perchè Gwen Trever è la persona più bella che io conosca.
'' Luce dei miei occhi'' esclamo in italiano avvicinandomi a lei e posandole un bacio sulla guancia.
'' Amor de mi vida'' mi saluta lei in spagnolo.
La prendo a braccetto e ci avviano nel bar.
Ordiniamo e parliamo del più e del meno, mi racconta del servizio fotografico che ha appena concluso
'' Ah, a proposito, Rachel ha bisogno di te per il nuovo servizio. Poveretta, la make up che ha fa seriamente schifo e sono troppo importanti per lei questi scatti.'' mi informa bevendo un sorso del suo cappuccino.
'' Certo, perchè no! Mi sto annoiando, ultimamente, e ho bisogno di un po' di lavoro'' dico sfregandomi le mani tra di loro e sorridendo felice. '' In più adoro Rachel! Dille di dirmi quando e dove''
'' Fantastico!'' esclama prima di guardare l'orologio '' oddio, si è fatto tardi, ora devo scappare. Ci vediamo mi corazon '' mi fa un occhiolino per poi legarsi la sciarpa al collo e prendere la borsa.
Posa una banconota sul tavolo e se ne va.
Inutile dire che mentre passa tutti gli occhi sono puntati su di lei e sul suo incredibile fondo schiena.
Rido di cuore e scuoto la testa: adoro quella ragazza.
 









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Ed eccomi ancora qui con il secondo capitolo di questa storia!
Mi scuso per il ritardo, non era mia intenzione farvi aspettare tanto ma ho avuto un problema con il computer, che ho risolto, ed ho potuto aggiornare solo ora.
Lasciate che ringrazi x_X_Rapunzel e NiNieL82 per aver lasciato una recensione al mio scorso capitolo.
Ora vi saluto, 
un bacio
erica 





 

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