When I love.....I love!

di Sweetie616
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***



Capitolo 1
*** 1. ***


Nuova pagina 1

When I love...I love!

1.

DRIIIIIN!!!!!!!

“No, ancora cinque minuti...che cazzo di ore sono?”

“Mmm” mormorai da sotto le coperte, ancora avvolta dal braccio tatuato di Ville “Amore, non è la sveglia, stanno suonando alla porta”

“Ma chi cazzo è che rompe? È capodanno, ci siamo appena sposati e sono le otto del mattino”

“E abbiamo dormito meno di due ore...” aggiunsi mentre mi stiracchiavo, cercando di emergere dall’abbraccio del mio neo-marito.

“Vado a vedere?” chiesi, poco convinta.

“No...” disse, baciandomi la fronte “resta qui, scendo io ad insultare il rompipalle di turno”.

Si alzò dal letto e non riuscii a trattenere una risatina.

“Ehm...Ville..?”

Mi lanciò un’occhiata assonnata e interrogativa dalla porta.

“Non mi dispiace se giri per casa così, ma forse è il caso che ti metta qualcosa addosso, per andare ad aprire la porta...”

“Ops” disse, sorridendo e recuperando dal pavimento un paio di boxer neri.

“Attento a non congelarti lungo il tragitto” lo presi in giro. L’uomo che dormiva con cinque piumini anche in piena estate, stava andando ad aprire la porta in boxer, il primo gennaio, in Finlandia. Decisamente il matrimonio gli stava dando alla testa, ed eravamo sposati da poco più di 12 ore.

Non vedendolo tornare dopo cinque minuti, decisi di alzarmi e andare a verificare che non fosse di nuovo la pazza psicopatica della sua ex.

Indossai la prima maglietta che trovai di fianco al letto, quella nera dei Black Sabbath che indossava Ville la sera prima, e scesi.

Sentivo due risate buffe quasi identiche provenire dalla cucina. Oltre a Ville, solo un’altra persona poteva ridere in quel modo.

“Ciao Jesse...” salutai, ancor prima di entrare in cucina.

“Ciao, cognatina bella!”

“Che ci fai qui a quest’ora?” chiesi.

Jesse guardò il fratello. “E’ la stessa cosa che mi ha chiesto mio fratello, in modo meno educato , però...”

“Sai com’è, ti presenti qui a rompere le palle dopo la nostra prima notte di nozze...devo pure essere educato?”

“Se non fosse importante non sarei qui” si giustificò “e poi che vi cambia se è la prima notte di nozze? Tanto siete sempre a letto lo stesso!”

“Jesse...!” esclamai guardandolo torva, mentre Ville rideva.

“E tu non ridere!” lo rimproverai.

Per tutta risposta Ville mi prese per la vita, facendomi sedere sulle sue ginocchia. “Ti dona, la mia maglietta...” mi sussurrò all’orecchio.

“Insomma, che c’è di così importante da buttar giù dal letto la gente ad orari assurdi?” chiese poi al fratello.

“Camilla...lo sai che ti voglio tanto bene vero?” disse Jesse.

“Sì grazie Jesse...anch’io ti voglio bene, ma non è un buon motivo per svegliarmi!” gli feci notare.

“Ok... si tratta della tua damigella...”

“Quale delle due?”

“Che domande! Quella bionda, carina, simpatica...”

“Alessandra...” dissi, alzando gli occhi al cielo. “Che ha combinato stavolta?”

“E’ fidanzata?”

“Ti piace Ale?” chiesi, spalancando gli occhi.

“Sì, tanto...” ammise Jesse.

Nascosi il viso nell’incavo della spalla di Ville. “Dimmi che non è vero, dimmi che sto sognando tutto e che tra un pò...tra un bel po’ mi sveglio abbracciata a te, dimmelo, Ville...” sussurrai.

“Vorrei dirtelo...” disse Ville “...ma temo che non sia vero”.

Sbuffai.

“Ok, ti piace Ale” dissi a Jesse. “non è fidanzata, ma in che senso ti piace? Cioè, se pensi di portartela a letto, e LO SO che ci riusciresti, non per niente sei suo fratello!” dissi, guardando Ville che sghignazzava “ se pensi di fare una cosa del genere e poi mollarla, sappi che da me non avrai nessun aiuto, chiaro?”

“Davvero pensi che verrebbe a letto con me?” chiese Jesse.

Lo guardai storto. “Jesse... Ale fino a poco tempo fa aveva la camera piena di foto di Ville...”

“Ah sì?” interruppe il darkman, con aria orgogliosa. Guardai storto anche lui, prima di finire il discorso. “...come pensi che reagirebbe, se qualcuno che “casualmente” di cognome si chiama Valo, ci provasse con lei?”

“Ma io non voglio che lei stia con me per questo!” protestò Jesse.

“Ecco, già va meglio...e non provare nemmeno ad usare la tattica *occhioni verdi da cucciolo bisognoso di affetto*, per favore!”

“Ti prego...organizzi qualcosa per farmela incontrare di nuovo, prima che parta?”

“Ale rimane ad Helsinki una settimana.. è Giada che è dovuta ripartire subito...”

Guardai Ville, che mi rispose con un’occhiata rassegnata.

“Sì ma voi due partite domani, se non me la fai incontrare oggi, come faccio?”

Io e Ville ci scambiammo un’altra occhiata, d’intesa stavolta.

“Già, noi partiamo domani!” rispose.

“Eh sì...dobbiamo anche fare le valigie, amore!” aggiunsi.

In realtà non andavamo proprio da nessuna parte. Avevamo deciso di trascorrere la luna di miele chiusi nella nostra torre, facendo credere a tutti che partivamo per le Maldive. In questo modo avremmo evitato giornalisti, fans, amici e cognati molesti... e ci saremmo dedicati solo ed esclusivamente a noi stessi...e a quella che, secondo Jesse, era la nostra occupazione preferita... beh, in effetti non aveva tutti i torti!

Solo la madre di Ville doveva aver intuito qualcosa, conoscendo l’avversione di entrambi per l’abbronzatura.

“E va bene, Jesse...” dissi, rassegnata “fammi dormire altre due ore, poi chiamo Ale..”

“Sentito? Fuori di qui!” gli intimò Ville, ridendo.

Jesse uscì da casa nostra con un sorriso da un orecchio all’altro.

“E....quale sarebbe la tattica *occhioni verdi da cucciolo bisognoso di affetto*?” chiese Ville, abbracciandomi da dietro.

“Uhm...tu dovresti conoscerla molto bene” risi “visto che è quella che hai usato con me!”

“Allora ha funzionato! Aspetta che riprovo...” disse, guardandomi intensamente “Sei sicura di voler tornare a dormire?”

“Mmm...non necessariamente...” risposi, con aria maliziosa appoggiandomi al suo petto.

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Capitolo 2
*** 2. ***


Nuova pagina 1

2.

“Davvero posso venire a casa vostra?” chiese Ale, quando la chiamai. “E’ stupendo, vedrò la casa di Ville!”

Alzai gli occhi al cielo. Sarebbe stata una lunga, lunghissima giornata.

“Che è anche casa mia...” precisai “comunque sì, ti passo a prendere tra un’oretta in albergo. Ci sarà anche Jesse, il fratello di Ville. Vi siete conosciuti ieri, no?”

“Ah. C’è anche Jesse.” Disse Ale, con un tono strano.

“Cosa c’è che non va?” chiesi.

“No, niente...ci vediamo tra un po’, allora!”

Sì, sarebbe stata davvero una lunga giornata.

“Ricordami perché non abbiamo fatto finta di partire oggi stesso...” dissi a Ville, rituffandomi, tanto per cambiare, tra le sue braccia, il mio posto preferito al mondo.

“Uhm...per far finta di salutare i nostri amici che ieri sera erano troppo sbronzi?”

“Già” risi “è un valido motivo...” e improvvisamente mi rabbuiai, ricordando la scena pietosa di Bam che cadeva dal tavolo, trascinandosi dietro di tutto.

“Lo so...” disse Ville, sorridendo “ti si legge in faccia quello che stai pensando.”

“Non lo sopporto proprio, Ville...non posso farci niente” sospirai. Per quanto adorassi i ragazzi della band e gli altri amici di Ville, con Bam proprio non ce la facevo. Lo detestavo, era un perfetto idiota...e proprio non capivo come Ville potesse essergli amico. Per non parlare di sua moglie...

“Ah...credo di non averti detto cosa mi ha proposto Missy, ieri sera..”

Ville spalancò gli occhi. “Cosa?”

“Mi ha chiesto se ho mai pensato di posare per Playboy” dissi, sconvolta “mi ha anche offerto il numero di telefono del suo agente.”

“Se provi anche solo a pensare di fare una cosa del genere, chiedo il divorzio ora” disse, serio “Tu sei mia e basta.”

Adoravo le sue crisi di gelosia. “Dovresti saperlo che non ci penso neanche” risposi, dandogli un bacio. “E dovresti sapere anche che non sopporto nemmeno Missy!”

Scosse la testa sorridendo.

Mentre uscivo di casa per andare a prendere Ale, suonarono alla porta. Andai ad aprire, già sapevo che era di nuovo Jesse... agitato più di prima.

“Allora, novità?”

“Buongiorno di nuovo, Jesse! Sto andando a prendere Ale...”

Mi ringraziò, stringendomi in un abbraccio stritolatore.

“Fratellino, giù le mani!” ridacchiò Ville “Se vuoi abbracciare Milla devi prima chiedermi il permesso!”

Alzai gli occhi al cielo. I fratelli Valo insieme erano una vera e propria associazione a delinquere!

Quando arrivai davanti all’albergo, Ale era già lì, più agitata del solito, vestita e truccata fin troppo bene per una mattinata in casa di amici...o almeno, vestita troppo bene in confronto a me, che ero uscita di casa senza trucco, con un paio di jeans miracolosamente recuperati dal pavimento e una felpa verde militare col cappuccio rubata a Ville.

“Mi spieghi cosa c’è sotto?” chiese, appena salita in macchina.

La guardai, perplessa. “Perché?”

“Perché c’è anche Jesse?”

“Non ci vedo nulla di strano, Ale... è il fratello di Ville.”

“No, è che....” disse Ale, diventando di un bel rosso acceso. Buon segno, pensai. “Camy, mi mette in agitazione quel ragazzo, aiuto!!”

Non riuscii a non ridere. “Jesse ti mette in agitazione?”

“In agitazione, in soggezione, mi manca il respiro!! Aiuto! Non lo so, sarà l’effetto Valo, ti ricordi quando mi hai presentato Ville e stavo per svenire? Ecco...Se Jesse mi fa quest’effetto solo parlandoci... io davvero non riesco a capire come fai ad essere sopravvissuta al primo bacio con Ville!”

Ricominciai a ridere. “In effetti quel giorno ho quasi rischiato di svenirgli tra le braccia!! La verità è che Ville ha sposato il mio fantasma!”

Rise anche Ale. “No davvero... è carino da morire Jesse, ma io mi sento una cretina, quando c’è lui”

“Ok... tanto sei seduta, non puoi cadere! Mi ha chiesto lui di venirti a prendere... ci ha tirati giù dal letto alle otto per dirmi che voleva rivederti”

“Cooosa?? Che hai detto? Oh mio Dio!” Ale si accasciò sul sedile. “Io l’ho sempre detto che dovevo trasferirmi in Finlandia!”

Ale restò seduta con gli occhi sbarrati e lo sguardo assente finchè non arrivammo alla Torre. Mi veniva troppo da ridere ma cercai di controllarmi...meno male che Ville era rimasto a casa con Jesse, altrimenti, conoscendolo, non si sarebbe trattenuto affatto.

“Oddio, la torre...” disse Ale.

“Sì, siamo arrivate! Ora però calmati!” dissi parcheggiando la macchina lungo la piccola via fiancheggiata dagli alberi.

Ale tirò un sospirone, e cominciò già dalle scale a guardarsi intorno incantata. Non feci nemmeno in tempo a prendere le chiavi, che già Ville aveva aperto la porta, con un’espressione buffissima.

“E poi ero io quello assillante..” sussurrò, dandomi un bacio “...non lo sopporto più!”

Lo abbracciai “Ma se ce ne andiamo e li lasciamo soli?” ridacchiai.

“La piantate di fare i piccioncini?” ridacchiò Jesse, per poi cambiare del tutto espressione per salutare Ale, che nel frattempo era diventata rossa come un pomodoro maturo.

Andai in cucina a preparare il caffè, seguita a ruota da un Ville particolarmente sghignazzante.

“Mio fratello si è innamorato! Non ci posso credere!”

“Prima o poi capita a tutti, no?” dissi, facendogli l’occhiolino.

“Dici? A me proprio no...” mi fece la linguaccia, tirandomi verso di sé per darmi un bacio.

“No, eh? Ah, se è per questo nemmeno a me...” sussurrai, tra un bacio e l’altro.

In quel momento, entrarono in cucina Ale e Jesse.

“A quanto pare, non è molto saggio piombare in casa di due piccioncini in luna di miele” rise Ale “soprattutto se sono Milla e Ville!”

“Forse hai ragione...” disse Jesse, imbarazzato “Magari...ecco...beh... se vuoi possiamo lasciarli soli e andare a fare un giro, che ne dici?”

Io e Ville ci scambiammo un’occhiata d’intesa. Ad essere del tutto sincera, era la cosa più saggia che avessi sentito dire a Jesse quella mattina!

“Avremmo dovuto pensarci prima... bastavano un paio di innocui bacetti per farli fuggire!” sussurrò Ville, ridendo.

Eccomiii qua a ringraziarvi *me si inchina*

sisko: ehm sì io ho sognato stanotte che prendevo un caffè al Loose con il Sommo *ale saluta il suo cervello ormai andato*

missmar: uuuh grazie!!! l'hai letta tutta insieme? che coraggio XD spero che il seguito non ti deluda^^

glo: no, tranquilla... per ora niente demone in vista XD ma non si sa mai...

Mossiiii: grazie^^ davveroo? ma com'è piccolo il mondo, sei la migliore amica del futuro marito della Pam? (ehm lui non sa nemmeno questo, in realtà... dettagli anche questi XD)

lithi: premesso che non so se vivrei dopo per raccontarla, anch'ioooo voglio quell'espressione sommica!! rivolta a me però XD

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