Good Girls are Bad Girls or not?

di miry_funnysummer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo giorno di scuola/prologo ***
Capitolo 2: *** 4 Ragazzi,1 pullman? O.o ***
Capitolo 3: *** Emozione e badabum!!! ***
Capitolo 4: *** Momento magico? Meglio lo shopping ***
Capitolo 5: *** A night that we wish never ends... ***
Capitolo 6: *** Scherzi e...succhiotti? ***
Capitolo 7: *** I missed you... ***
Capitolo 8: *** So close but so far away ***
Capitolo 9: *** Impulsiva e...bad girl? ***
Capitolo 10: *** Forget about that stupid little things ***
Capitolo 11: *** Una magica notte di fine estate... ***
Capitolo 12: *** Martin, cosa vuoi dalla mia vita? E tu,Cal? ***
Capitolo 13: *** Gelato curioso ;D ***
Capitolo 14: *** Daylight ***
Capitolo 15: *** Mi fai impazzire... ***
Capitolo 16: *** Because i love him!!! ***
Capitolo 17: *** You are Sexy,Hemmings. ***
Capitolo 18: *** Kisses and PARTY ON! ***
Capitolo 19: *** La LISTA DELLA SPESA ***
Capitolo 20: *** I love you,little Sophie. ***
Capitolo 21: *** Dreams are wishes *^* ***



Capitolo 1
*** Primo giorno di scuola/prologo ***



" I 5SOS nella mia città?"

GOOD GIRLS ARE BAD GIRLS or not?



CAPITOLO 1


E così è iniziato tutto: il solito primo,classico,noioso giorno di scuola. Cosa può accadere il primo giorno di scuola delle superiori,vi chiederete... beh,iniziamo dal principio. 

Io mi chiamo Sophie, e vivo in un piccolo paesino in Italia. Ho 14 anni eh...beh, devo iniziare le superiori. Sono iscritta in una scuola abbastanza difficile,perché mi ritengo abbastanza intelligente (a quanto pare non abbastanza per non perdermi negli occhi di Luke..hehe). Ho lunghi capelli neri che di solito lascio sciolti a ricadermi sulle braccia, e degli occhi celesti che infondo sono l'unica cosa che amo di me.  E quindi, oggi è il mio primo giorno di scuola. Avete presente quelle paure di non essere accettata in una nuova classe,di non farsi amici e cose così? Beh, mi hanno travolto appena mi sono svegliata alle 7 del mattino...DOH. Iniziamo bene la giornata! 
Faccio colazione con i miei genitori, poi metto un blue jeans ed una maglia a maniche corte rossa con delle converse nere. Dopo essermi sistemata ed aver preso la mia fidata borsa con una penna ed il mio diario dei 5 Seconds Of Summer(si, gli amo) corro a scuola ed arrivo appena in tempo per il suono della prima campanella, così entro in classe. La mattinata scorre abbastanza tranquilla, i professori si presentano ed io sono felice di essere seduta affianco alla mia migliore amica Elena. Elena è una ragazza totalmente diversa da me,una a cui non piace la scuola e che è molto più estroversa di me. Lei ha dei capelli biondi e ricci, porta gli occhiali( dei Ray-Ban neri) ed è molto più femminile e carina di me. Diciamo che è il mio opposto, eppure assieme ci completiamo. I miei compagni di classe sono più o meno simpatici, non gli conosco ancora bene. I professori invece... la solita noia. I soliti quattro vecchi  noiosi con i quali devi legare se vuoi prendere un otto invece di un quattro. Questo è più o meno quello che capisco in poche ore. 
Verso la fine dell’ultima ora inizio a sentire della musica provenire dal parco vicino la mia scuola... AMNESIA??!?!?  Devo ammettere che lo stereo nuovo che hanno messo sullo stadio del parco è davvero ottimo, sembra che i 5SOS siano veramente qui! 

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNN!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 

Finalmente è suonata la campanella! Mi affretto a raccogliere le mie cose,e saluto Elena. 
-Hey, io vado a stare un po’ al parco... stanno mettendo della bella musica e voglio sentirla un po'. Ci vediamo domani.- 
-Certo, ci vediamo domani e...mi raccomando, niente ragazzi.- 
 Poi corro al parco per vedere il nuovo stereo in funzione,ma quando arrivo non trovo quello che mi aspettavo...

-I wish that i could wake up with the amnesia...and forget about that stupid little things...- LUKE HEMMINGS in persona che canta nel parco della mia città?? Cosa c’era nel latte stamattina per farmi avere questo tipo di allucinazioni? I 5 Seconds Of Summer nel mio parco il mio primo giorno di scuola?? Certo, è strano che non ci siano altre ragazze... poi leggo un cartello: parco chiuso. E io che sono entrata tranquillamente fischiettando... 
-Ok ragazzi, per oggi abbiamo finito. La prova audio è andata bene,direi. Questo stereo spacca!!- Dice Ash contentissimo prendendo le sue bacchette. 
-Sono d’accordo,ora possiamo andare...aspettate, ma perché quella ragazza laggiù è in iperventilazione? Tra un po’ sviene!- Riesco a capire a malapena che quello che ha parlato è Calum, poi i ragazzi corrono da me e iniziano a cercare di farmi stare meglio sventolando le loro mani davanti a me e facendomi un po’ d’aria. 
-Stai bene? Vuoi un po’ d’acqua?- Mi chiede Michael. Ok,ora è sicuro che sto sognando. 
-Io...voi...sono in paradiso?- 
-No, sei in un parco mezza morta con dei ragazzi che non vogliono che tu svenga. Come ti chiami?- Mi dice Luke guardandomi negli occhi...ok,ora muoio. 
-Sophie...ma voi...siete davvero qui? I 5 Seconds Of Summer nella mia città?- 
-Beh, credo di si. Ragazzi,non siete ologrammi,vero? Puoi anche toccarci, siamo reali.- Io mi do un pizzicotto e cerco di tornare a ragionare. 
-Ok,ma allora...che ci fate qui?- 
-Abbiamo rotto il pullman mentre andavamo in una città qui vicino per un concerto e abbiamo deciso di restare qui per un po’ di tempo, è una città tranquilla e credo che qui riusciremo a scrivere tranquillamente delle canzoni per il nostro nuovo album. Inoltre è un paese piccolo,insomma, quante nostre fan potranno esserci? Stasera faremo anche un concerto. Verrai? – 
-Io...certo che verrò!! Siete i miei idoli!- Poi risero tutti assieme. Michael tornò con una bottiglia d’acqua. 
-Tieni,bevi, ti sentirai meglio. – Poi ci andammo a sedere tutti su una panchina di legno. Io ero tra Luke ed Ashton. Io adesso muoio davvero. 
-Quindi,Sophie... vuoi venire a vedere il nostro pullman?-
-Certo! Sarei felicissima di vedere il vostro habitat naturale!- 
-HABITAT NATURALE?-
-Si,sono una secchiona,non fateci caso. Di solito non sono così espressiva, ma quando sono così emozionata, quando vi vedo, i miei idoli...siete persino più belli che in foto, sapete che vi amo vero? Ve l'ho già detto?- 

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Capitolo 2
*** 4 Ragazzi,1 pullman? O.o ***



"Poi iniziai a suonare e cantare, e mi lasciai trasportare dalla musica cercando di non pensare che stavo suonando per i miei idoli"

E così è iniziata tutta l'avventura. I ragazzi mi accompagnarono nel loro pullman, che si trovava in un parcheggio vicino al parco. Camminai in silenzio,ascoltando le conversazioni fra i ragazzi.
-Secondo me questo paese è carino,accogliente e poi, per non parlare delle ragazze...vero, Sophie?- Disse Ash dandomi dei colpetti sulla spalla. -Sei sempre il solito, Ash. Sempre il più diretto. Un po' di moderazione no?- Disse Michael.
-Beh, modestamente se sono un rubacuori non è colpa mia. Sono le ragazze che cadono ai miei piedi... guardate Sophie,per es...- Io stavo guardando Luke che camminava in silenzio affianco a me. Non stava facendo caso alle conversazioni dei suoi amici, e non so perché il fatto che fosse praticamente il più asociale della band mi faceva venir voglia ancora di più di scoprire il suo vero carattere ed il suo animo. Quel giorno mi sembrava addirittura più bello del solito, con i capelli dorati e quella maglia dei Metallica nera e blu. E poi...quanto adoravo quei jeans neri aderenti che scoprivano il ginocchio?
-Hey, Ash, sembra che per una volta il tuo "charm" non abbia fatto effetto. Sophie è persa per Luke, si vede da un chilometro di distanza.- Disse Calum mentre sia io che Luke ci girammo contemporaneamente verso di loro fulminandoli con lo sguardo.
-Ragazzi, ma sono lo zimbello della band? Non farò molto caso alle stupidaggini che dite,ma ci sento ancora. Sophie, scusali tanto è solo che... non lo so, la presenza di una ragazza gli fa rimbambire ancora di più. - -Non fare tanto il saputello Lukey, abbiamo dei video compromettenti anche di te, non sei meno babbuino di noi.- Disse Ash ridendo. Io mi ricordai di alcuni video che avevo visto in cui Luke faceva lo stupido... speriamo che la stupidaggine non sia virale stando con loro.
-Beh, siamo arrivati, ladies and stupidmans, tadatadatada! Questo è il nostro pullman!!!- Annunciò Michael. Ci aprì la portiera ed entrammo tutti nel pullman per fare una specie di "giro turistico" del luogo. Era abbastanza grande dentro, c'erano due letti a castello ed uno a due piazze. Però li dentro...c'era il casino più casinoso che avessi mai visto. Vestiti per terra, cibo in putrefazione sul tavolino, letti disfatti con mutande appese in giro per tutto il pullman e tante,tante, TANTISSIME foto dei singoli, degli album e dei ragazzi. In un angolo c'erano i regali delle fan, e su uno scaffale erano disposti tutti i premi ricevuti. Non ultimo, quello vinto la sera degli VMA MTV awards per il miglior "lyrics video" per Dont Stop. L'unica cosa che riuscii a dire fu...
-Wow!-
-Beh,se è salita su questo pullman e non è ancora scappata urlando direi che...si,è una nostra vera fan.-
Disse Calum ridendo, nello stesso momento in cui mi cadde una mutanda in testa.
-Ehm, ragazzi, perché ogni tanto non pulite questo posto? Sai com'è... non è molto gradevole avere in testa delle mutande di chissà chi...- Poi tutti guardarono Ash con aria sospettosa, così lui prese le mutande dalla mia testa e le lanciò su un letto a castello.
-Scusami,le mutande sono le mie. Però...dovresti essere felice di avere le mie mutande in testa, dopotutto sono un ragazzo così affascinante e sexy...-
-Non dire stupidaggini, Ash, nessuno al mondo dovrebbe mai avere in testa delle tue mutande, né lo vorrebbe.- Replicò Luke prendendo le mie difese
. - Hey, ragazzi, scusate se interrompo la vostra discussione ma devo rispondere al telefono,è importante. Ci vediamo dopo.- Disse Michael scendendo dal pullman.
-Hey, Sophie, accomodati pure comunque. Guarda, il posto più pulito su cui ti consiglierei di sederti è quel letto a due piazze.- Disse Calum indicandomi un grande letto con le coperte bianche. Così io mi sedetti e, spinta dalla curiosità di sapere chi fosse il più civile lì in mezzo, chiesi una cosa.
-Chi dorme qui?-
-In realtà ci dorme Luke, però non capisco come non fa ad accorgersi che di notte sgattaioliamo tutti e tre nel suo letto...così la mattina dopo ci ritroviamo tutti e quattro ammassati in un letto per massimo due persone. - Poi vidi sul piano di sopra del pullman degli strumenti, i LORO strumenti, e così gli chiesi di portarmici. Vederli e toccarli, ogni singola corda, ogni bacchetta, ogni microfono... questa era la loro vita, così diversa dalla mia... Poi notai una tastiera
. -Hey, ragazzi, posso provare a suonare quella tastiera?-
-Tu suoni il pianoforte? Beh, wow! Certo che puoi suonarla! Cosa ci fai sentire?-Disse Calum
. -Veramente volevo farvi sentire una cover al pianoforte fatta da me di Good Girls.- Poi iniziai a suonare e cantare, e mi lasciai trasportare dalla musica cercando di non pensare che stavo suonando per i miei idoli.


She's a good girl, she's Daddy's favorite
He's saved for Harvard,
She's good at school, she's never truant
She can speak French, 

'Cause every night she studies hard in her room
At least that's what her parents assume
But she sneaks out the window to meet with her boyfriend
Here's what she told me the time that I caught her...

She said to me, forget what you thought
'Cause good girls are bad girls that haven't been caught
So just turn around and forget what you saw
'Cause good girls are bad girls that haven't been caught

Whoa
Whoa
Good girls are bad girls that haven't been caught...


-Ora io e Calum dobbiamo andare, abbiamo un impegno importante. Hey, Luke, trattala bene mentre non ci siamo.- Disse Ashton scendendo dal pullman con Calum . E così io e Luke rimanemmo da soli...

*Spazio autrice*

Ciao a tutti ragazzi,questa è la mia prima fanfiction e spero tanto che vi piaccia. Se vi è piaciuta la storia lasciate un like e recensite, spero di aggiornare presto. Se i capitoli vi sembrano troppo corti o se avete altre critiche o suggerimenti per la storia ditelo, lo apprezzerei molto ;) Ho cercato di fare questo capitolo un po’ più lungo ma non so se ci sono riuscita, anche perché come capitolo è abbastanza statico. Non vi preoccupate, perché il prossimo capitolo sarà speciale... Cosa succederà ora che Sophie e Luke sono rimasti da soli?

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Capitolo 3
*** Emozione e badabum!!! ***



"Poi lui mi guardò negli occhi, quegli occhi azzurri come l'oceano nel quale sarei naufragata da un momento all'altro"

Rimanere da sola con Luke non era come avevo sperato... anzi, si era rivelato più imbarazzante di quello che credevo.  Infatti continuavamo a guardare in giro senza parlarci... i minuti più imbarazzanti di tutta la mia vita.  Poi lui mi guardò negli occhi, quegli occhi azzurri come l'oceano nel quale sarei naufragata da un momento all'altro. In quel momento, per non cedere alla tentazione di fare qualcosa di cui poi mi sarei pentita, presi tutto il coraggio che mi era rimasto e decisi di rompere il ghiaccio.  
-Quindi... com'è essere famosi? Insomma, passare da fare video su YouTube con i propri amici a diventare una vera e propria star che va in giro per il mondo dev'essere stato emozionante.  Come fai a stare sul palco senza avere un po' di ansia... sapendo che tutte quelle fan farebbero di tutto per te?- Poi mi cadde una ciocca di capelli neri sul viso e prima che riuscissi a spostarla Luke la prese e la spostò dietro il mio orecchio.  
-Anche tu faresti di tutto per me?- In quel momento arrossii passando da color pomodoro a rosso bordeaux.  
-Beh...in realtà...io... non mi hai risposto alla domanda.  Prima tu rispondi alla mia e poi io rispondo alla tua.- Ok, ero riuscita a gestire abbastanza bene quell'impulso irrefrenabile di...
-È fantastico, questa è la cosa migliore che mi sia mai capitata.  Voi fan siete fantastiche e i traguardi che abbiamo raggiunto in poco tempo... beh, pensa solo che ai VMA mentre stavamo sul palco a cantare Amnesia io avevo gli occhi lucidi e stavo per mettermi a piangere.  Non sono mai stato bravo a gestire le emozioni e trovarti lì è davvero... non so come descriverlo.  Quel giorno ho faticato per non avere la voce rotta dall'emozione mentre cantavo.Poi gli presi le mani, riprendendo contatto con il suo sguardo.  
-Allora non me l'ero immaginato, ti eri davvero emozionato! Beh, comunque qui dentro fa molto caldo... non avete l'aria condizionata? - Stavo iniziando ad avere dei giramenti di testa e mi sentivo poco bene, quando poi... non vidi più niente. 
'POV LUKE' 
-Hey,  Sophie... Sophie, no, dai, svegliati.  No... Sophie?!?- Sophie era stesa sul letto priva di sensi, così involontariamente mi stesi su di lei per cercare si sentire il suo respiro e per farle un po' d'aria. Finalmente aprì gli occhi, e io tirai un sospiro di sollievo.  
'POV SOPHIE' 
Quando riaprii gli occhi vidi Luke su di me che mi guardava intensamente e mi teneva la testa tra le mani. 
-Meno male che stai bene, mi hai fatto spaventare. Credo  che tu abbia avuto un calo di pressione. -
All'improvviso entrambi realizzammo la situazione in cui ci trovavamo: io ero sdraiata sotto di Luke, e lui mi stava guardando negli occhi. Ci mettemmo insieme a ridere come dei bambini che giocano. Il suo sorriso era la cosa più bella che avessi mai visto. Tutto era perfetto, ed in quel momento...


*Spazio autrice * 
Sono felicissima per le recensioni che mi avete fatto, vi ringrazio davvero tanto per gli apprezzamenti e per le critiche.  Cercherò di pubblicare un capitolo al giorno  e spero anche due. E ora...cosa succederà? 

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Capitolo 4
*** Momento magico? Meglio lo shopping ***



"Tutto era così perfetto"

E  poi,mentre tutto era così perfetto... Michael,Ashton e Calum tornarono su sul pullman ridendo e urlando. Saltellarono fino a dove eravamo io e Luke e poi si misero a ridere e a prenderci in giro.
-Hey, Luke, l’hai proprio conquistata. Però, per piacere, non fate ste cose sul nostro pullman e sul letto dove dormiamo tutti. Trovatevi un posto più adatto, perché ora è l’ora di rompere le scatole a Luke ed alla sua nuova conquista Sophie!- Disse Calum.
-E tutto al rispettabile prezzo di zero euro ed un bacio!- Aggiunse Ash. Ecco, il momento perfetto era rovinato. Luke si spostò immediatamente e si alzò dal letto, lasciandomi circondata da ragazzi impazziti che saltavano sul letto come dei bambini di sei anni...siamo sicuri che loro abbiano dai 18 ai 20 anni? No perché... vabè lasciamo perdere.
-Ragazzi, non è come sembra,insomma... io sono svenuta e lui cercava di farmi riprendere. Tutto qui.- Dissi io cercando di spiegare invano la situazione.
-E perché vi stavate per baciare? E perché Luke era sopra di te? Naughty girl,bad girl...- Disse Michael.
Poi mi squillò il cellulare: era mia madre. Oh oh...
-Ragazzi,scusatemi tanto ma è mia madre, devo rispondere. Credo che io debba tornare a casa per pranzo, quindi ehm...ci vediamo stasera? Cioè...ci rivedremo?-
-Certo! Scherzi? Sei entrata nel nostro pullman,ormai sei ufficialmente una nostra amica. Ti verremo a prendere prima del concerto con una macchina, vogliamo che tu stia nel backstage con noi.- NEL BACKSTAGE? Dove si preparano,si sistemano e si vestono prima del concerto? Questo è un sogno?!
-Oh,wow! Allora ci vediamo stasera! Ora scappo,ciao ragazzi!- Poi corsi fuori dal pullman. Era così strano, era successo davvero? Mentre tornavo a casa non riuscivo a smettere di pensare a quello che era appena successo: ero diventata amica dei 5 Seconds Of summer e stavo per baciare Luke Hemmings? E stasera sarei stata nel backstage con loro? WOW!
“Dopo un noioso pranzo con i genitori...”
-Elena! Scusami se ti ho chiamato a quest’ora, ma non indovinerai mai cos’è successo dopo scuola...-
-Oddio tesoro cosa ti è successo? Stai bene?-
-Benissimo! Non sono mai stata meglio! Io...ecco...ero al parco e la musica...non era lo stereo. Erano LORO!! E poi,e poi... sono scesi perché stavo male, stavo per svenire per l’emozione. Mi hanno aiutata e sono andata nel loro pullman e poi...ho suonato la loro tastiera e io...e Luke siamo rimasti soli e poi... ci stavamo per... ma poi...sono arrivati Ash,Cal e Michael. E stasera fanno un concerto e mi hanno invitata nel backstage!!! Non ci posso credere!!!-
-Oh,aspetta, non ho capito bene. TU SEI STATA CON I 5 SECONDS OF SUMMER E ME LO DICI SOLO ORA?! Ma che ci fanno proprio qui, insomma...nel parco? E stasera fanno un concerto? Io posso venire con te?-
-Ma certo! Penso che ad Ash farà piacere avere un’altra ragazza su cui mettere gli occhi e con cui fare battutine inopportune. Io..non ho realizzato quello che è veramente successo fino ad ora! E’ un sogno! Cioè...-
-Ok, sai una cosa? Ti ci vuole un bel vestito nuovo per stasera! E poi ti devi sistemare i capelli, truccarti...sai che significa?? POMERIGGIO TRA DONNE!!! Shopping,parruchiere...sarà fantastico!- Disse Elena con tutta la felicità del mondo. Era così bello!
-Ok, allora ci vediamo per le cinque al centro commerciale. Ti aspetto lì! Ciao!-
-Ok, ma poi sappi che mi dovrai raccontare tutti  i particolari, perché ci sono alcune parti che non mi convincono e voglio sapere...TUTTO!-
-Certo,ok. Allora ci vediamo dopo.-
-Va bene, ciao!- Poi chiusi il telefono ed ero così felice che avrei scommesso di star volando. I miei genitori mi avevano chiesto per tutto il pranzo perché il primo giorno di scuola fosse stato così incredibile, e io avevo risposto che era stato bello perché i compagni e i professori erano fantastici...beh, infondo posso definire compagni i 5SOS, quindi non ho mentito completamente. Anche se di sicuro i miei non sospettano che possano essere loro, anche io fatico ancora a crederci.
E così, per le cinque, ero al centro commerciale con Elena. La solita ritardataria. Quel pomeriggio lei portava dei pantaloncini a vita alta con una camicetta verde acqua e delle ballerine nere, io invece avevo una minigonna ed una maglia sbracciata nera dei 5SOS... mi sembrava la più appropriata,no?
Il nostro shopping fu fantastico, anche se stancante. Abbiamo girato decine di negozi senza trovare niente di particolarmente bello, ma poi arriviamo a quel negozio...IL NEGOZIO. In vetrina era esposto un vestitino corto rosso con il corpetto a cuore ed una cintura nera di pelle sui fianchi, poi ricadeva una parte ampia di tulle con i brillantini neri fino a sopra le ginocchia. Era forse troppo impegnativo per un concerto dei miei ragazzi? No, perché era abbastanza sbarazzino alla fine visto dal vivo,non era così elegante. Ci abbinai un paio di converse nere ,feci i capelli mossi e li lasciai sciolti dalla parrucchiera. Infine per il trucco misi una matita nera, l’eyeliner, un po’ di lucidalabbra rosso e l’ombretto nero con delle sfumature bianche brillantinate.  Mi sentivo una principessa rock. Invece Elena, tanto per cambiare, era la solita bambolina. Lei aveva un corpetto rosa ed una gonna bianca a fiori a vita alta, con delle ballerine rosa. Aveva piastrato i lunghi capelli biondi ed aveva della matita verde con un po’ di mascara ed un lip gloss rosa confetto. Come al solito, eravamo l’una l’opposto dell’altra. Alle nove puntuali ci venne a prendere una limousine bianca, io rimasi di stucco. Quella era una macchina secondo loro? Era... non so,era tipo la regina delle macchine. Io ed Elena scendemmo in fretta e nella limousine trovammo tutti i ragazzi che ci guardavano stupefatti.
-Buona sera,ragazzi.- Io ed Elena avevamo parlato contemporaneamente senza farci caso.
-Wow! Siete bellissime! Siete davvero...- Disse Luke.
- E tu, devi essere l’amica di Sophie,Elena,giusto?- Disse Ash ammiccando ad Elena... sempre il solito.
-Giusto.- Disse lei.
- Andiamo? Ci aspetta una grande serata.- Rispose Calum

 
*Spazio autrice*

Beh, sono contentissima che siamo già arrivati al quarto capitolo! Vi dispiacerebbe recensire, se vi piace la storia? Ve ne sarei molto grata. Mi dispiace tanto lasciarvi così, ma... fidatevi, gli aspetta veramente una grande serata. Cosa succederà ora? Ci vediamo nel prossimo capitolo ragazze :*

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Capitolo 5
*** A night that we wish never ends... ***



"I'm thinking of you...wherever you are"

Il tragitto in macchina durò una ventina di minuti, tempo in cui successe di tutto in quella limousine bianca.
Elena continuava a flirtare con Ash, i due infondo mi sembravano una bella coppia. Entrambi estroversi, entrambi così aperti e simpatici. L’importante è che lui non la faccia soffrire per un altro paio di belle chiappe, tutto qua. Invece io parlavo un po’ con tutti. Ero seduta a destra di Elena e a sinistra di Calum. Luke era rimasto in silenzio per quasi tutto il tragitto, probabilmente si vergognava ancora per il quasi-bacio. L’unica cosa che aveva detto era stato complimentarsi per come ero vestita appena entrata in macchina. Avevo legato molto con tutti quel giorno, Calum continuava a farmi ridere parlandomi di tutte le cavolate che facevano in tour. Invece Michael stava parlando con Ash ed Elena, e continuava a prenderli in giro anche quando provavano anche solo a toccarsi. Erano così carini! Luke, invece, stava al cellulare ed aveva le cuffie nelle orecchie, cercando di estranearsi da tutto quello che succedeva in quell’auto. Voglio rivederlo sorridere come stamattina, non mi piace quando fa così... non mi ha guardato negli occhi neanche una volta stasera, io non posso stare senza quegli occhi blu mare.
-Hey, Sophie, hai presente quando ci siamo vestiti da tartarughe ninja? Non oso dirti cosa è successo quel giorno. Suonare con quei costumi era divertente, ma faceva un caldo infernale! Comunque voi fan siete così carine... beh, a parte qualcuna un po’ più esplicita che...-
-Sì, Calum, sappiamo tutti che le fan vorrebbero toccare i capelli di Michael, le mani di Ash, le gambe di Luke ed il tuo...ecco...si, insomma hai capito no? Ho visto il video,stavo morendo di risate! E tu con quella faccia da cucciolo contrariato eri tipo: EH?! Sei carinissimo con quell’espressione!- Avevo risposto.
-Allora sai proprio tutto di noi eh, piccola Sophie? Avrai anche solo quattordici anni, ma sembra che in questi anni tu abbia sempre vissuto la nostra vita. Saresti benissimo la nostra mascotte.- Disse Michael facendo pat-pat sulla mia testa.
Poi arrivammo finalmente a destinazione, al parco dove era iniziato tutto ed al parco che mi avrebbe cambiato la vita. Quando scendemmo dalla macchina, di certo nessuno di noi si aspettava tutta quell’ accoglienza: era pieno di fotografi, flash e fan impazzite che urlavano, strepitavano e piangevano. E pensare che in questo paese ci sono solo trentamila persone... e che solo stamattina sarei potuta essere una di loro. E invece eccomi, a camminare fianco a fianco ai miei idoli solo per una fortuita coincidenza. Elena si pavoneggiava camminando mano nella mano con Ash, mentre Cal era stato così gentile da offrirmi il braccio.  Avevo anche riconosciuto un paio di mie amiche lì in mezzo: le odiavo. Ed ora guardale, mi guardavano come per dire: che ci fa quella sgualdrina con i miei idoli? Beh, dolce vendetta cara, dolce vendetta. Finalmente arrivammo dietro al palco, dove si trovava il backstage. I ragazzi ci lasciarono per andare a vestirsi ed a sistemarsi, mentre noi restammo in una sala d’aspetto cercando di capire se stava succedendo davvero. Poi il signor Wilkinson, il manager dei ragazzi, venne da noi e ci chiese di portare degli auricolari ai ragazzi nel camerino. Noi... dovevamo andare nel camerino dei ragazzi?? NOI?!?
-Allora, Elena... se si stanno cambiando chiediamo scusa e usciamo aspettandoli fuori,ok? Non voglio fare figure di merda proprio con loro.-
-Sei proprio sicura di non voler sbirciare solo un po’?-
-Si, sono sicura. Andiamo,su.-
‘POV ASH’
Ho visto le ragazze che ci spiavano mentre ci cambiavamo dalla fessura della serratura, così mi sono detto: perché non aiutarle un po’? E sono andato ad aprire un po’ la porta,quel tanto che bastava perché ci potessero vedere.
-Perché hai aperto la porta, Ash? Ci stiamo cambiando qua dentro, siamo praticamente tutti in mutande!- Disse Luke.
-Tranne me,ragazzi.- Aggiunse Ash.
-Chiudi quella dannata porta, altrimenti ti inseguo con una banana.- Disse Michael ridendo assieme a Calum.
Poi Ash chiuse la porta.
‘POV SOPHIE’
-Dici che ci hanno viste?- Chiesi ad Elena.
-Naah, e poi, anche se fosse? Si sentiranno lusingati! Dai, dobbiamo consegnare questi auricolari, quindi busso.- Poi bussò. Ci aprì la porta Ash con i pantaloni alzati a metà. Elena in quel momento stava praticamente morendo, aveva la bava che gli arrivava fino ai piedi e gli occhi fuori dalle orbite, così anche se io non ero messa molto meglio, cercai di sdrammatizzare il momento.
-Hem... ci hanno detto di portarvi questi. Ora andiamo.- Dissi.
-Siete proprio sicure di non volere entrare per dare un’occhiatina?- Disse Ashton ammiccando. Ok, questo ragazzo diventa sempre più assurdo.
-No, vi aspetteremo fuori. Ci vediamo dopo.- Risposi trascinandomi fuori Elena a forza. Arrivammo sotto il palco ed aspettammo che i ragazzi iniziassero a cantare. Quando salirono sul palco le mie orecchie stavano per far le valigie ed andarsene per colpa delle urla delle fan scatenate. Poi i ragazzi iniziarono a parlare ed a cantare. Suonarono She Looks So Perfect, Amnesia e Dont Stop. Poi ci fu un attimo di silenzio, e Luke prese il microfono.
-Hem...vorrei invitare qui sul palco una persona che conosco da poco, ma che sono sicuro diventerà una mia ottima amica. Sophie, vieni sul palco a cantare una canzone con noi.- Eeeeh???? IO?? Ma stiamo scherzando? NON STA SUCCEDENDO VERAMENTE.  E invece si. Elena mi spinse sul palco ed io mi ritrovai davanti ad un mucchio di persone conosciute con una tastiera ed un microfono, vicino Luke. Stavo con i 5 Seconds Of Summer?
-Che canzone cantiamo?- Chiesi a Luke.
-Wherever you are. La sai?-
-Certo. Ok, ma ho il cuore a mille.-
-Ce la farai, credo in te. Stai tranquilla,andrà tutto bene.- Mi sussurrò. Poi iniziò a suonare, ed io anche lasciai le mie dita andare libere sulla tastiera.


For a while we pretended
That we never had to end it
But we knew we'd have to say goodbye
You were crying at the airport
When they finally closed the plane door
I could barely hold it all inside

Torn in two
And I know I shouldn't tell you
But I just can't stop thinking of you
Wherever you are
You
Wherever you are
Everynight I almost call you
Just to say it always will be you
Wherever You are

I could fly a thousand oceans
But there's nothing that compares to
What we had and so I walk alone
I wish I didn't have to be gone
Maybe you've already moved on
But the truth is I don't want to know


 You can say we'll be together
Someday
Nothing lasts forever
Nothing stays the same
So why can't I stop feeling this way


Torn in two
and I know I shouldn't tell you
But I just can't stop thinking of you
Wherever you are
You
Wherever you are
Every night I almost call you
Just to say it always will be you
Wherever you are.


Io e Luke avevamo cantato fianco a fianco, e lui alla fine della canzone si avvicinò a me e mi abbracciò, dandomi un bacio sulla fronte per rasserenarmi. Avevo ancora il cuore che batteva all’impazzata, ma ce l’avevo fatta.  Quando scesi nel backstage Luke mi prese in disparte e mi chiese una cosa.
-Dobbiamo fare una cosa,io e te.-

 
*Spazio autrice*
Ciao ragazze, ho fatto questo capitolo più lungo e più speciale degli altri, anche perché il terzo mi sembrava troppo corto. Continuate a seguirmi ed a recensire se vi piace, vi voglio un mondo di bene. Siete fantastiche, davvero. Ci sto mettendo tutta me stessa in questa fanfiction, spero vi piaccia. E, come al solito ormai... cosa succederà ora? Cosa vorrà Luke? Ci vediamo nel prossimo capitolo, un bacione :*
 

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Capitolo 6
*** Scherzi e...succhiotti? ***



"-Sei stupenda.-Mi sussurrò all’orecchio, dopo di che abbassò la testa fino al mio collo e mi fece un succhiotto."

Io  continuavo a non capire cosa volesse Luke, ero ancora frastornata dal concerto. Io, Sophie, avevo davvero cantato e suonato con i miei idoli? Cioè... era la cosa migliore che mi fosse mai successa, non che ci volesse tanto per superare la mia ultima festa di compleanno.
-Sophie, ci sei? Mi hai capito?- Mi chiese Luke sventolando la sua mano davanti i miei occhi.
-Io... si, ci sono. Quindi...che vuoi fare precisamente?- Lui mi guardava negli occhi con tutta la serietà immaginabile.
-Allora, hai presente quelle stupide battutine che fa spesso Ash? La mia menticina diabolica ha elaborato un piano per fargliela pagare. Allora, tra una decina di minuti lui andrà a farsi la doccia e poi si cambierà per tornare a casa. Il piano è questo: Elena lo distrae in questi dieci minuti, dovrà flirtare un po’ con lui, ma niente di più. Intanto io vado a prendere le chiavi del camerino ed una bottiglia d’acqua e tu mi aspetti lì. Poi corri dentro, prendi la borsa con i suoi vestiti e me la porti nel bagno. Allora bagneremo i suoi vestiti di ricambio e nasconderemo quelli del concerto,ok? Qualche domanda?-
-Si... in che bagno ci vediamo? Insomma, quello delle ragazze o quello dei...-
-Nel bagno dei camerini. C’è un po’ di casino lì dentro, vestiti e cose varie, acqua per terra ed altro... d’altronde, hai visto il nostro pullman, cosa ti puoi aspettare da noi?-
-Io non oserei mettere piede nel vostro bagno, e poi... non potrebbe essere occupato da Cal o Michael?-
-Ed è per questo che loro sanno tutto. Resteranno fuori con le fan ancora per un po’, ora vai a chiamare Elena. Non le dire dello scherzo, dille solo che Ash la cercava e poi faranno tutto loro, ne sono sicuro conoscendoli. –
-Bene, allora ce la possiamo fare. Dammi il cinque Hemmings!- Ero così emozionata e preoccupata allo stesso tempo. Poteva diventare una situazione davvero imbarazzante se Ashton entrava mezzo nudo o peggio mentre gli bagnavo i vestiti... no, devo fare in fretta. Lo faccio per Luke!
-Hey, Elena, finalmente ti ho trovata! Bene, sai, Ash ti stava cercando... si trova nella sala d’aspetto.-
-Ok, allora corro! Ah, e... sei stata davvero incredibile stasera, Sophie. Ero così fiera di te, non ci potevo credere! Con un inizio così la nostra carriera liceale sarà fantastica!- Disse Elena avviandosi con un immancabile sorriso sul volto verso il posto che le avevo indicato. Poi mi affrettai ad andare al camerino, dove trovai Luke pronto con le chiavi e l’acqua. In un nano-secondo siamo sgattaiolati dentro ed abbiamo preso il borsone di Ash, correndo in bagno.
-Allora, io nascondo questi vestiti e tu bagni quelli, va bene?- Disse Luke.
-Certo. Allora... dove hai messo l’acqua?-
-Io l’avevo poggiata fuori dalla doccia,dovrebbe essere lì...-
-MA NON C’E’!!!- Poi arrivò Calum improvvisamente, con una bottiglietta d’acqua in mano.
-Ragazzi...non vorrei disturbarvi, ma...cercavate forse questa?- Presi l’acqua come un fulmine e la svuotai sui vestiti di Ash. Alla fine ce l’avevamo fatta, eravamo fuori dal camerino e nella sala d’aspetto trovammo Elena ed Ash che si baciavano e pomiciavano. Ci avrei scommesso!
-Ash, muoviti, dobbiamo andarci a sistemare. Domani ci dovremo svegliare presto per scrivere le canzoni, vieni. – Lo chiamò Michael, e così a malincuore lui ed i ragazzi si avviarono nel camerino. Io ed Elena avevamo promesso di aspettarli fuori,invece.
-Allora...cosa c’è tra voi due?- Chiesi guardando Elena insospettita.
-Mah, guarda...niente. Siamo due normali adolescenti che...-
-Ma lui è sei anni più grande di te!-
-Hey, non mi giudicare. Tu piuttosto... cosa c’è tra te e Luke? Dopo il concerto non vi ha più visti nessuno!-
-Beh, non è successo niente. Capirai molto presto, abbi solo un po’ di pazienza.- Ed infatti, una decina di minuti dopo i ragazzi uscirono dal camerino. Era tutto normale, se non fosse che...Ash indossava solo i boxer. Il nostro piano ha funzionato alla perfezione! Quando lo vide Elena iniziò ad arrossire ed a ridere. Lui le fece l’occhiolino e lei gli lanciò un bacio volante. Strano, non si vergognava per niente.
-Chi di voi ragazze mi ha fatto questo scherzo per vedermi così? Bastava chiederlo!- Uff, è così narcisista che neanche uno scherzo ben riuscito può scalfirlo.
Alla fine Michael gli gettò un paio di pantaloni per non far morire le fan là fuori, così usciamo. Torniamo nella limousine bianca e io stavolta mi siedo vicino a Luke, non ne posso più di vederlo fare l’asociale per finta, non dopo lo scherzo ad Ash.
-Hey, Hemmings...è stata una bellissima serata. Grazie mille a te ed ai ragazzi per tutto quello che avete fatto per noi oggi, ci avete davvero cambiato la vita. Conoscervi è stato...un sogno.-
-Sono felice che tu ti sia divertita, Sophie. Noi faremmo di tutto per le nostre fan, purtroppo però siamo solo quattro e loro sono migliaia. Ma nel nostro piccolo,cerchiamo di stare a contatto il più possibile con chi ha potuto farci diventare quello che siamo ora. Senza di voi,davvero, non saremmo nulla. Probabilmente a quest’ora staremmo ancora nella cantina di casa mia a registrare dei video su Youtube con pochissime visualizzazzioni. Grazie, grazie ed ancora grazie. – Poi mi diede un bacio sulla guancia, nello stesso istante in cui Elena ci scattò una foto.
-Hey, perché mi guardate così? Voglio solo vantarmi un po’ su Facebook di essere stata con i 5 SOS. Anzi, ragazzi, che ne dite se ci facciamo qualche selfie?- Propose Elena.
-Massì,perché no? E poi io sono ancora senza maglia. Ragazzi, facciamoci qualche foto.- Disse Ash. Poi ci mettemmo in posa e facemmo delle foto bellissime. Queste le stampo e le incornicio da qualche parte sicuramente. Arrivati a casa nostra, noi scendemmo. I ragazzi,stranamente, scesero anche loro.
-Volevamo salutarvi come si deve. Non possiamo farlo da dentro la limousine.- Disse Cal. Poi scattammo l’ultima foto in piedi, e solo allora mi accorsi di quanto loro e soprattutto Luke fosse alto rispetto a me, che sono si e no un metro e sessanta. Lui sarà tipo...boh, uno e novanta? Salutati tutti, eravamo rimasti fuori dall’auto solo io e Luke.
-Sono felicissimo di averti conosciuta,Sophie. Naturalmente ci vediamo domani,no? Ormai non ci stacchiamo più, almeno fin quando restiamo qui. Poi mi prese le mani e mi guardò negli occhi.
-Sei stupenda.-Mi sussurrò all’orecchio, dopo di che abbassò la testa fino al mio collo e mi fece un succhiotto.
-Beh, ora ti ho marchiata... sei di nostra proprietà,Sophie. Ci vediamo domani pomeriggio. – Disse e,senza neanche darmi il tempo di rispondere, risalii in limousine. Io vidi l’auto partire e poi entrai in casa, dove mi aspettavano i miei genitori ancora svegli.
-Ben tornata, tesoro. Bella serata? Oh,aspetta,ma...cos’è quel segno sul collo?- Disse mio padre ispezionandomi da capo a piedi.
-Oh,niente, si è un po’ arrossato perché mi ha...punto una zanzara. Tutto qui. – Poi sono corsa in camera mia e mi sono messa nel letto a pensare a quello che era successo in quella che all’inizio mi sembrava un normale primo giorno di scuola. E invece...si era rivelato il giorno più bello della mia vita. E così, mentre pensavo, mi arrivò un messaggio da un numero sconosciuto.

SONO LUKE, DOMANI PORTA I TUOI SPARTITI DA NOI,ABBIAMO UNA SORPRESA. AH,E...BUONANOTTE :*

I miei spartiti? E ora cosa vorranno? Mah, forse è meglio che cerco di farmi una bella dormita,dopotutto domani devo andare a scuola,me n’ero quasi dimenticata.
 

*Spazio autrice*
Buon giorno ragazze! Questo è già il sesto capitolo della fan fiction, sono emozionatissima! Un po’ triste, forse, perché non recensite molto ma dopotutto non vi posso costringere. Mi farebbe piacere solo sapere se la storia vi sta piacendo e se avete dei suggerimenti per me. Ah, e nel prossimo capitolo, poi... beh, non aggiungo nient’altro , vi dico solo di tenervi pronte. Alla prossima!! :* 

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Capitolo 7
*** I missed you... ***



"- Lui mi prese per i fianchi e mi avvicinò a sé. Eravamo PERICOLOSAMENTE TROPPO VICINI. E poi..."

‘POV LUKE’
Mentre dormivo tranquillamente nel mio letto, mi accorsi che qualcuno si stava infilando nel mio letto. Per la prima volta me ne sono accorto! Aprii gli occhi e vidi che era Michael, seguito da Ash e Cal. Tutti e tre nello stesso momento? NEL MIO LETTO?!
-Ragazzi...tornate nei vostri letti.- Dissi con una voce iper-assonnata.
-No, noi dormiamo sempre qui. I nostri letti sono scomodi e poi, sinceramente...perchè tu dovresti avere il letto a due piazze e noi i semplici letti a castello?- Disse Calum.
-Già, almeno così lo condividiamo un po’ tutti.- Aggiunse Michael.
-Sì, e poi di solito riesci sempre a dormire quando ci siamo. A meno che il motivo per cui tu sei sveglio non sia un altro...allora Luke, perché continui a pensare a Sophie?- Disse Ash, meritandosi una bella cuscinata in faccia da parte mia.
-Ma io sto scomodo, non è perché sto pensando a Sophie. Va bene, vado a prendere un po’ d’aria qua fuori e mi faccio un giretto, almeno mi rinfresco la mente. E, tanto per essere chiaro, quando torno non vi voglio trovare più qui.- Dissi mettendomi le scarpe. Poi sono uscito, tanto non dormo in pigiama, anzi, spesso mi lascio i vestiti della sera prima addosso. Esco e non vado verso il parco, ma bensì cammino a vuoto, senza avere una meta precisa. Poi, ad un certo punto, la vedo, vicino al parco. Sophie.
‘POV SOPHIE’
Quella notte non ero riuscita a dormire perché continuavo a pensare alla sera prima, e così avevo deciso di uscire una mezz’oretta per rinfrescarmi le idee. Come perfetta ninja ero uscita in silenzio senza farmi scoprire dai miei genitori ed ero andata verso il parco, senza un motivo preciso. Mi stavo lasciando guidare dal mio istinto. E così,mentre camminavo mezza assonnata, intravidi la figura di un ragazzo nel buio. Non ebbi paura, perché mi ricordava vagamente...LUKE!!! Gli corsi incontro talmente velocemente che non mi riuscii a fermare in tempo e gli caddi addosso. Lui mi prese prontamente e mi tenne stretta a sé tra le sue braccia calde ed accoglienti.
-Ciao, piccola Sophie. Cosa ci fai qui a quest’ora della notte?-
-Potrei farti la stessa domanda,Hemmings.-
-Io non avevo sonno...cioè, sono stato svegliato dai ragazzi che si stavano infilando nel mio letto. Così ho deciso di lasciarli stare lì un po’ d tempo e venire a fare una passeggiata. Ora tocca a te.-
-Io...ecco...non riuscivo a dormire. Ero troppo piena di adrenalina per dormire, ero ancora troppo emozionata, e poi...non riuscivo a smettere di pensare a te.- Lo guardai negli occhi celesti, e lui ricambiò il mio sguardo.
-Anche io non riuscivo a smettere di pensare a te. Sei troppo bella per poter dormire. Tu...- Lui mi prese per i fianchi e mi avvicinò a sé. Eravamo PERICOLOSAMENTE TROPPO VICINI. E poi...le nostre labbra si toccarono. Fu un bacio bellissimo, il mio PRIMO bacio. A Luke Hemmings. Era come se le stelle avessero iniziato a brillare più intensamente, come se gli odori si fossero acuiti, come se ogni singolo momento si fosse prolungato negli istanti di quel bacio magnifico, in cui tutto aveva finalmente senso ed allo stesso tempo non lo aveva niente. C’eravamo solo noi, in una dolce danza di labbra, mani e braccia. La danza dell’amore.
‘POV LUKE’
-Ti amo,Sophie. Ti amo dal primo momento che ti ho vista in iperventilazione.-
-Anche io ti amo,Luke. Da circa...un anno più o meno. Dal momento in cui ti ho visto cantare per la prima volta, il mio cuore ha iniziato a battere all’impazzata per te.- Mi aveva risposto Sophie.
 
-LUKE? HEY, LUKEE!!! LUKE, CI SEI? TERRA CHIAMA LUKE!- Mi svegliai di soprassalto per le urla incessanti di Ash. Era tutto un sogno? Quel bacio così bello, quelle parole...
-Allora sei proprio cotto,eh? Sophie, sophie! Ti amo, Sophie! Lo sapevi che parli nel sonno?- Mi aveva detto Ashton. Maledetto... Ma...allora...quel sogno era così bello. Perché non mi potevano lasciar dormire un altro po’?
-Io...hem...no, ma non ho sognato niente stanotte. Figurati se mi sogno proprio Sophie, non la conosco nemmeno da un giorno!- Ash mi guardò negli occhi.
-A me non puoi mentire così, lo sai che riconosco quando menti. Adesso andiamo fuori senza che Cal e Mick possano sentire e mi racconti tutto, chiaro? Voglio capire a che livello ti ha fatto perdere la testa questa ragazza! Perché a me sembra piuttosto grave...- Così gli raccontai tutto il sogno. Strano, non ha fatto battutine stupide per tutto il tempo che gli ho parlato...chi ha rapito il vero Ash?
-Hey, amico, sei proprio cotto. E sai perché non ti prendo in giro? Perché quando si tratta di amore non si può scherzare. So che è una cosa seria, e poi... almeno così ho un’arma di ricatto. Posso dire questo sogno ad Elena che lo dice a Sophie che poi...non so sinceramente che reazione avrà. Quindi...stanotte io dormo nel tuo letto e chiudiamo questa storia.-
-Ma non ci dormi tutte le notti?-
-Si, ma stanotte tu non ci sarai. Buon letto a castello! Ora vado a fare colazione se vuoi scusarmi, ciao!- Disse Ash correndo sul pullman. Quel...
‘POV SOPHIE’
All’improvviso mi suonò la sveglia, dovevo proprio spegnerla?

Don’t stop doin’ what you’re doin’
Every time you move to the beat
It gets harder for me
And you know it, know it, know it
Don’t stop ’cause you know that I like it
Every time you walk in the room
You got all eyes on you
And you know it, know it, know it


Sì,dovevo proprio spegnerla. E poi dovevo andare a scuola...uffa. Potrò vedermi con i ragazzi solo oggi pomeriggio. E poi,quel sogno...quel bacio...se i sogni sono desideri...naah, era solo uno stupido sogno. Certo, un sogno in cui baciavo Luke Hemmings, ma pur sempre un sogno. E poi lui era così carino!!
-Tesoro, è pronta la colazione!- Urlò mia mamma dal piano di sotto.
Dopo aver fatto colazione ed aver messo la mia maglia nera dei 5SOS ed un jeans blu chiaro con le mie converse nere ho preso la borsa e sono andata a scuola. Appena arrivata mi accorsi che...mi guardavano tutti. E poi le ragazze iniziarono a circondarmi ed a bombardarmi di domande. Forse su ieri sera? Si.
-Hey, ma come sei finita lì? –
-Tu e Luke state assieme?-
-Eri bellissima, mi puoi portare un loro autografo?-
-Ho visto le foto di Facebook, ne puoi dare una anche a me?- La testa mi scoppiava ed era ancora prima mattina, ma per fortuna mi salvò la campanella. Entrata in classe, c’era un ragazzo seduto alla mia sinistra che mi fissava.
-E così...tu sei Sophie. Eri uno schianto ieri sera.-

 
*Spazio autrice*  
Bene bene bene, vi piace questo capitolo extra? Vi ringrazio molto inoltre per la recensione. Ve lo sareste aspettate che era tutto un sogno? Scommetto che la vostra reazione è stata tipo: no...ma...davvero? UN SOGNO? Si, vi ho illuse un pochino, scusate, non impiccatemi per favore ;) Beh e quindi...chi sarà questo ragazzo misterioso? Cosa vorrà da Sophie? Al prossimo capitolo, ciaooo :*

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Capitolo 8
*** So close but so far away ***



"Potevo sentire il suo cuore battere allo stesso ritmo del mio, era così bello. Sentivo le sue braccia possenti attorno al mio corpo, era tutto perfetto. Era il mio eroe. "

-Scusa ma...ci conosciamo?- Chiesi al ragazzo che mi continuava a guardare incessantemente. Aveva i capelli castani/rossicci e gli occhi verde erba. Sì, diciamo che era guardabile, ma non mi attraeva più di tanto... non dopo che Luke Hemmings mi ha fatto un succhiotto sul collo.
-No, ma spero che ci conosceremo presto, visto che andiamo nella stessa classe e che siamo seduti vicini. Piacere, io mi chiamo Stefano. E tu...beh, ti ho vista ieri sera sul palco con quei tizi, i  5 Seconds qualcosa. Eri brava.- Poi Elena arrivò in classe e mi prese per il braccio,sussurrandomi nell’orecchio.
-Quel tipo ti sta mangiando con gli occhi...che aspetti a parlare un po’ con lui?-
-Infatti ci sto parlando! E poi...non mi interessa più di tanto, sai che per me conta solo Luke.- Le risposi cercando di non farmi sentire da Stefano.
-Allora, Sophie... che si dice? Come ti sei ritrovata lì ieri sera? E poi...solo per curiosità, non mi fraintendere, ma tra te ed il biondino c’è qualcosa?- Che razza di domande sono? Ci conosciamo appena, anzi, diciamo che io non lo conosco proprio. E lui che fa? Mi chiede se sto con qualcuno?
-Non ti riguarda. E poi...anche se fosse?- Magari! Soprattutto dopo il sogno di stanotte! Lui mi guardò negli occhi e si avvicinò a me.
-Non te la tirare troppo, piccola, non sei nessuno. Volevo solo farmi qualche amico, chiaro? E poi, figurati se  mi interessa veramente cosa c’è tra te e quello. Sai, hai un bel caratterino tu, mi piaci.- Disse facendomi l’occhiolino. Questo ragazzo mi sta sempre più antipatico.
-Sophie, aspetta, ma...cos’ hai sul collo?- Avevo messo una sciarpa attorno al collo per cercare di mascherare il succhiotto, ma a quanto pare si poteva ancora intravedere. Per fortuna l’arrivo della professoressa Parieli mi salvò, santa professoressa! Non mi andava proprio di spiegare ad Elena di quello che era successo la sera prima con Luke, no.
-Buon giorno ragazzi, sappiate che da oggi si studia sul serio. So che è ancora il secondo giorno di scuola, ma non siamo qui per perdere tempo. Dunque...prendete il libro di Latino ed apritelo alla prima pagina.-
Dopo un’ora, che tra l’altro mi sembrò infinita, di un’incessante lezione di Latino , la lingua morta che ormai non si caga più nessuno...il mio caro Hemmings finalmente si fece sentire, mandandomi un messaggio.
HEY, SOPHIE, DORMITO BENE? NOI RAGAZZI STIAMO SCRIVENDO DELLE CANZONI PER IL NUOVO ALBUM, ED AVEVO INTENZIONE DI DEDICARNE UNA A TE, MI SEMBRA UNA BUONA IDEA. SPERO CHE IL TUO SECONDO GIORNO DI SCUOLA STIA ANDANDO BENE, RISPONDIMI SE PUOI. VOGLIO PARLARE CON TE, E POI... NON CREDO CHE TI PIACCIA TANTO STARE A SENTIRE LE CHIACCHIERE DEI PROFESSORI. XOX , LUKE.
Questo ragazzo dovrebbero santificarlo! Santo Luke! Nel cambio d’ora la mia risposta non tardò ad arrivare.
BUON GIORNO HEMMINGS, DORMITO BENE? IO NO,HO DELLE OCCHIAIE(SARA’ ANCHE PER IL TRUCCO SCIOLTO) CHE SEMBRO UN PANDA. TI DO UN CONSIGLIO: NON STUDIARE MAI LATINO! PER IL RESTO, VA TUTTO BENE. ASPETTA...VUOI DAVVERO SCRIVERE UNA CANZONE PER ME? *O*
Ora le cose si stavano facendo interessanti. Wow!
-Hey, Sophie...lo sai che è vietato usare i cellulari a scuola. Piuttosto...con chi stai parlando?- Ancora Stefano? Chi è lui per intromettersi nella mia vita privata!?
-Buon giorno Hemmings...aha! Vi ho scoperti! Scommetto che è il biondino di ieri sera!- Lui mi aveva preso il cellulare mentre mi ero distratta...maledetto! Non riuscivo a prenderlo!
-Ridammelo, inutile gnomo!-
-E se te lo do cosa mi dai in cambio, eh, Sophie?- Mi aveva fatto l’occhiolino.
-Assolutamente niente, è il mio cellulare e me lo devi ridare!- Cercavo ancora di prenderglielo dalle mani, ma lui era troppo veloce.
-Hey, hey, stai calma. Te lo ridò se...mi dai un bacio dopo la scuola. Un bacino veloce, a meno che tu non voglia che io dia questo cellulare al prof. Allora, affare fatto?- Ok, ora ne ero certa. ODIAVO quel ragazzo.
-Io...ok, affare fatto. Però niente lingua!-
-E’ schizzinosa la ragazzina,eh? Va bene. Te lo restituirò...dopo il bacio. Adesso ti conviene star zitta, è entrato il professore.- E...Luke? Così non potevo più rispondergli ai messaggi! Mi sentivo così male...
Praticamente passai le ore successive a pensare ai ragazzi ed al fatto che non avevo risposto a Luke. E finalmente, suonò l’ultima campanella.
-Hem...Elena, senti, oggi torno a casa da sola. –
-Perché? Non vuoi tornare con la tua amica? Oh, va bene, allora vorrà dire che farò una piccola deviazione casuale per...il parco. Ci vediamo oggi pomeriggio!- Mi rispose Elena allontanandosi felicemente. Stava davvero andando da ASH?! Che ci posso fare,è fatta così. Alla fine prendo la mia borsa ed esco dalla scuola.
Stefano mi aspettava in un angolo dietro la scuola, con il mio cellulare in mano.
-Allora, sei pronta? Oh, che importa, baciami e basta.- Lui si avvicinò pericolosamente a me...io non volevo dare il mio primo bacio ad un ragazzo stupido ed insolente come lui!
-No...no, NO!! FERMATI!!- Ma lui continuava ad avvicinarsi, e mentre iniziavo a sentire il suo respiro...
-Non avvicinarti di un altro millimetro a lei!- LUKE? Ma...cosa ci faceva lì? Corse verso di noi, prese il cellulare dalle mani di Stefano e mi abbracciò.
-Vattene di qui e non farti più vedere se non vuoi finire male. Hey, Sophie...ma che stavi facendo? Stai bene?- Le lacrime iniziarono ad inondare i miei occhi, mentre bagnavo la maglia di Luke.
-Io...non lo so perché l’ho fatto, ma lui aveva il mio cellulare e...- Lui mi alzò la testa e mi guardò negli occhi.
-Shh, piccola, va tutto bene. Ora sei con me, stai tranquilla. Non mi piace quando piangi, lo sai? Voglio vederti felice. Mi fai un sorriso?- Il suo sguardo mi stava facendo davvero affogare nel celeste dei suoi occhi. Alla fine riuscii a fare un sorriso forzato.
-Grazie...meno male che ci sei tu. Hey, Hemmings...non dire a nessuno di questo, ti prego. Neanche ai ragazzi, me lo prometti?- Lui mi asciugò una lacrima accarezzandomi il viso.
-Te lo prometto. Non voglio che tu soffra per tipi come lui.- Poi lui mi strinse a sé. Potevo sentire il suo cuore battere allo stesso ritmo del mio, era così bello. Sentivo le sue braccia possenti attorno al mio corpo, era tutto perfetto. Era il mio eroe. Stavo quasi per cedere alla tentazione di baciarlo, ma per una volta il mio cervello non mi abbandonò e mi suggerì di stare ferma se non volevo rovinare la nostra bella amicizia.
-Hey, Luke, ti va di pranzare da me oggi?- Gli chiesi tutto d’un tratto.
-Mi piacerebbe tanto, ma non posso. Ho promesso ai ragazzi di stare con loro. Ci vediamo oggi pomeriggio, va bene, piccola Sophie? E voglio vederti felice,chiaro? Porta i tuoi spartiti, mi raccomando. Ora devo andare.- Mentre si avviava, lo fermai. Non sapevo precisamente perché.
-Aspetta...io...devo dirti una cosa...-  


*Spazio autrice* 
Ed eccoci all'ottavo capitolo! La storia si sta svolgendo diversamente da come me l'ero immaginata, ma...mi piace. Lo so,lo so...perchè non gli ho fatti ancora baciare? Beh, e chi lo sa...diciamo perchè vi voglio TAAAAAANTO bene e quindi voglio tenervi sulle spine il più possibile. Non so voi, ma io odio Stefano...(no, non solo perchè si chiama come il mio ex stronzo....hehehe) però non poteva essere tutto troppo perfetto. Vi piace la storia? Cosa vorrà dire Sophie di tanto importante a Luke...lo scoprirete nel prossimo capitolo. Ciaooo :* 

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Capitolo 9
*** Impulsiva e...bad girl? ***



 "Luke è Luke, è quel ragazzo della porta accanto, quello che si offende e che si arrabbia facilmente, il più introverso ma che, a parere mio, una volta che lo conosci davvero diventa la migliore persona al mondo."

-Dimmi pure,Sophie.- Non sapevo decifrare benissimo il suo sguardo, ma ero comunque convinta di averlo sorpreso con l’ultima frase. Sinceramente, non ero sicura neanche io di quello che avrei detto. Bastavano due parole, ma io ne dissi tre.
-Ti voglio bene,Luke. Anche se ci conosciamo da poco sento che tra noi c’è sintonia. Sei davvero un amico che non vorrei perdere per nulla al mondo, anche perché quando sto con te mi sento protetta.- Ecco fatto Sophie, la frase peggiore che tu abbia mai detto! FRIENDZONE!!! Mi faccio schifo da sola, bene! Ho auto-friendzonato Luke Hemmings? Non è che Heartbreak Girl mi ha influenzato? Naah, perché avrei dovuto spezzargli il cuore, so che lui per me non prova niente. Ci conosciamo da troppo poco tempo, è si e no un giorno, ed è successo tutto così in fretta! Sono stupida, non mi devo illudere da sola. E’ colpa di questo maledetto carattere romantico,sdolcinato e tutte queste cose qui. Che volete da me? Sono una semplice adolescente in piena crisi! Voi che fareste al posto mio,scusate? Ok, lo ammetto, sono davvero una stupida. Grazie cervello, mi hai salvata una volta, ma ora puoi anche fare le valigie ed andartene.
-Anche io ti voglio bene. Di solito le fan sono molto dirette con noi, e a volte non le capisco. Tu invece sei sincera, anche io allora voglio essere sincero. Sebbene la differenza dello stile di vita ed il fatto che non resteremo molto qui, sono felice di averti conosciuto. A volte, lo ammetto, mi sono comportato come uno stupido. E scusami per ieri sera, non so che mi è preso con quel succhiotto, era l’euforia del momento. Allora, ci vediamo oggi pomeriggio?-
-Certo, ci vediamo oggi pomeriggio.- Meno male! Credevo di aver fatto la peggiore figura della storia! Sono così felice che lui pensa lo stesso di me. Devi smetterla di essere così impulsiva, Sophie,smettila. Dal momento in cui ho visto i ragazzi non ho più smesso un solo momento di pensare a loro, è come se fossero una parte della mia vita che è sempre esistita. Ci conosciamo da un solo giorno, e con questo? Mi sembra di conoscerli già da una vita. Ashton con il suo carattere estroverso e...diciamolo, anche un pochino narcisista. Calum che è molto aperto a fare nuove amicizie, ed è quello che arrossisce più facilmente. E poi c’è Michael, con quel suo modo di fare da bambinone, che poi un bambino non riuscirebbe a mangiare come lui neanche una volta. Sì, Mike, ti ho visto mentre finivi quella pizza da solo, I’M WATCHING YOU. E poi, beh, Luke. Di lui, non c’è neanche bisogno di fare alcuna presentazione. Luke è Luke, è quel ragazzo della porta accanto, quello che si offende e che si arrabbia facilmente, il più introverso ma che, a parere mio, una volta che lo conosci davvero diventa la migliore persona al mondo. E questo, credetemi, ho potuto testarlo da sola. E io, se mi dovessi descrivere, mi definirei come una testona. Sono impulsiva,determinata, cerco sempre di raggiungere i miei obbiettivi. Se c’è qualcosa da fare mi rimbocco le maniche e la faccio. Però, da un altro punto di vista, sono una ragazza molto fragile e debole. Posso sembrare forte, ma se qualcuno mi fa soffrire...soffro veramente. E quando mi innamoro, credetemi, di solito soffro molto. Fin ora ho avuto un solo ragazzo, non ci siamo mai baciati. Lui si è arrabbiato perché non volevo baciarlo e perché “me la tiravo troppo”, ma che cavolo, ho solo 14 anni! Se non me la sentivo di dare il mio primo bacio a lui, non è di certo colpa mia! Ecco, direi che sono come un uovo. Fuori ho un guscio, sembro forte e tutto, ma dentro sono molto fragile ed anche un movimento sbagliato fa andare il mio cuore in mille pezzi. Sto andando troppo in fretta con Luke ed i ragazzi? Si. Me ne sto pentendo? No, per ora. Ma se mi affeziono troppo, poi non potrò lasciarli andare...
‘POV LUKE’
Quelle parole continuavano a ronzarmi in testa. “Ti voglio bene,Luke. . Sei davvero un amico che non vorrei perdere per nulla al mondo, anche perché quando sto con te mi sento protetta.” Già, Sophie,anche io non vorrei perderti per nulla al mondo... E non intendo come amica. Avrei voluto dirle tutto, del sogno, del colpo di fulmine, del fatto che in un giorno si può scoprire tanto su una persona, ed io avevo capito che lei era davvero una bella persona,sia fuori che dentro. Me ne andai con un senso di malinconia, ce l’avevo con me stesso per non averle confessato i miei veri sentimenti, ma avevo troppa paura. Paura di innamorarmi di lei e poi di doverla lasciare, paura dell’amore stesso, paura di soffrire per la distanza da lei, paura dei miei stessi sentimenti. Paura di tutto...tutto ciò che riguardava lei, Sophie. Mi ero mai sentito così prima d’ora? No, ed anche questo mi spaventava. La conosco da troppo poco tempo, magari lei non è come credo. E poi, magari non le piaccio. Lei vive qui, la mia vita invece è in giro per il mondo tra concerti, interviste e fan. Lei è una brava ragazza, va bene a scuola, i suoi genitori...aspetta un attimo, ma questo è praticamente il testo di Good Girls!

 

'Cause every night she studies hard in her room
At least that's what her parents assume
But she sneaks out the window to meet with her boyfriend
Here's what she told me the time that I caught 'em

 
"Perché tutte le notti lei studia molto nella sua stanza, almeno questo è quello che i suoi genitori credono. Ma lei sguscia fuori dalla finestra per incontrarsi con il suo ragazzo, questo è quello che mi ha detto l’ultima volta che l’ho conquistata."
 
Non credevo che il testo di una mia canzone avrebbe mai potuto darmi un’idea su quello da fare nella mia vita reale. WOW! E se io non le piacessi? E se...
 
‘POV SOPHIE’
E così sono tornata a casa, mi sembrava di camminare con un grosso masso nello stomaco. Poi mi chiamò Elena.
-Hey, Sophie! Non indovinerai mai con chi sono!-
-Mmh, lasciami indovinare,questa la so...Ashton?-
-Era così ovvio?- Disse Ash dall’ altro capo del telefono ridendo con Elena.
-Nooo, ma figurati! SI,ASH, ERA COSI’ OVVIO.- Risposi sarcastica.
-Hai già pranzato?-
-No, perché?-
-Perché allora muoviti a pranzare e poi vieni qui. E poi, solo per sapere, cosa hai fatto a Luke? E’ tornato senza dire una parola e si è gettato sul suo letto con le cuffie nelle orecchie.-
-Io? Non gli ho fatto niente! A meno che, beh...non se la sia presa per il ti voglio bene. Lo sapevo che non dovevo dirlo!-
-Hey, guarda che siamo in vivavoce! Sei fortunata che lui non ti ha sentita, comunque ti conviene venire subito perché ho delle buone notizie per te,Sophie. E sono davvero,DAVVERO molto buone.- Disse Ash.
-Ok, allora tra una mezz’ oretta sarò lì, ci vediamo dopo ragazzi!
 
“DOPO PRANZO”
 
Sono corsa verso il pullman dei ragazzi con gli spartiti che mi uscivano da tutte le parti possibili ed immaginabili, un po’ tipo la sabbia. Lì trovai Elena ed Ash che mi aspettavano fuori, mentre dentro c’erano Luke che continuava a fare l’asociale con le cuffie e poi Cal e Mike che facevano un “riposino”.
-Allora,Sophie, preparati per quello che ti stiamo per dire. Ash, glielo dici tu o glielo dico io?- Chiese Elena guardandomi e aggiustandomi un po’ i capelli che si erano scompigliati al vento.
-E va bene, allora ascoltami attentamente. Stanotte Luke ha fatto un sogno...su di te. Era notte, e lui non riusciva a dormire così- Io lo interruppi prima che potesse aggiungere altro.
-Così è uscito a fare una passeggiata e mi ha trovata e ci siamo baciati. Io ho sognato la stessa cosa!- Era così strano!
-Davvero? Questa cosa non è normale. Cioè...tu hai sognato la stessa cosa di Luke? E nel sogno entrambi vi baciavate! Però, sembra un po’ offeso, o una cosa del genere. Sinceramente non so perché, è strano che non è neanche venuto a salutarti.- Magari non è così strano dopo che l’ho friendzonato...
-No, avrà i suoi buoni motivi.  E poi, non voglio stragli troppo appiccicata, insomma, ci conosciamo amalapena da un giorno! Non possiamo già parlare di baci e cose varie, non sono così beota. E’ già tanto se siamo amici e se vi abbiamo conosciuto,ragazzi.- Ash mi prese la mano.
-E allora com’ è che io ed Elena ci siamo messi assieme?-
-Tu cosa?? Voi COSA?!?!?!? Ma...ma...- Ok, cosa?? Ci deve essere ancora qualche speranza allora.
-Comunque, sinceramente, neanche io ho tanta voglia di vedere Luke dopo la figuraccia che ho fatto. Lui mi aveva...cioè, no niente. Ehm, allora, se è tutto qui, io andrei.-
-No, aspetta! Sta arrivando il nostro manager! Ti ha vista ieri sera e vuole sentirti suonare il piano. Non so perché, ma credo che sia comunque qualcosa di buono.- Cal scese velocemente per annunciarci la notizia. Che coosaaa??? Si era fatto il ciuffo biondo? Si, non avevo fatto tanto attenzione alle sue parole,quanto ai suoi capelli.
-Hey, ragazzi, eccovi finalmente. E così, tu sei Sophie.- Disse il manager dei ragazzi. 

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Capitolo 10
*** Forget about that stupid little things ***


"Cause i'm not fine at all"

Aspettate,forse avrei dovuto concentrarmi su quello che mi aveva detto Calum. Che ci fa qui il manager dei 5SOS? E,soprattutto, perché mi vuole sentire suonare?! Non mi dovevo soffermare sul ciuffo biondo di Calum, maledetta me...
-Hem, si, io sono Sophie. E lei è il manager dei ragazzi? Ma, perché mi vuole sentire suonare?- Il signore aveva una folta barba ed i capelli neri. Indossava un jeans ed una giacca su una normale t-shirt. Wow.
-Ah, ti ho sentita ieri sera ed i ragazzi mi hanno parlato così bene di te che mi sono incuriosito, così ho deciso di sentirti. Non c’è nessun motivo in particolare, mi sei solo sembrata brava.- Ehi ehi ehi, aspettate tutti, cosa?!?!? I ragazzi hanno parlato di me al loro manager? E lui pensa che io sia brava?
-Oh,wow, sono onorata. Mi piacerebbe molto farle sentire alcune delle cover per pianoforte che ho scritto sui brani dei ragazzi.- Allora,Sophie, mantieni la calma. Pensa e metti in moto il cervello per non fare figuracce. Tranquilla, tranquillissima...
-Allora seguimi nel pullman, andiamo sul piano di sopra dove ci sono gli strumenti. Ah, comunque puoi darmi del tu, altrimenti mi fai sentire vecchio. Mi chiamo Adam, Adam Wilkinson. Tu puoi chiamarmi solo Adam, tranquilla. - Questo tipo è forte! Adam...bel nome! Intanto ci avviammo dentro, dove vidi Luke sul letto con le cuffie. Aveva gli occhi chiusi, per fortuna non mi vide, ma io lo vidi benissimo ed il mio cuore sobbalzò. SONO STATA UNA STUPIDA.
-Ragazzi, venite tutti a sentire Sophie suonare! Su,anche tu Luke...LUKE!- Disse andando a togliere le cuffie dalle orecchie di Luke, mentre tutti gli altri si alzarono e si avviarono verso il piano di sopra.
-Che vuoi?!- Gli rispose lui arrabbiato.
-Vieni a sentire Sophie con gli altri!- Finalmente lui guardò dietro di Adam e mi vide. Fece una faccia indifferente...ma che gli prendeva? Che gli avevo fatto di male?
-Certo, arrivo subito.- Disse senza degnarmi di un altro sguardo. Poi ci avviammo tutti sopra, anche Elena venne con noi. Ero emozionatissima, mi tremavano le mani per l’emozione.
-Dai, piccola Sophie, facci sentire cosa sai fare.- Disse Michael con aria di sfida.
-Con piacere.- Dissi cercando di mostrarmi calma e prendendo lo spartito di Amnesia.
-Vi farò sentire una delle ultime canzoni che hanno fatto i ragazzi, penso che la conosciate bene. Amnesia.- Dissi sistemandomi alla pianola ed iniziando a suonare.


I drove by all the places we used to hang out getting wasted
I thought about our last kiss, how it felt the way you tasted
And even though your friends tell me you’re doing fine
Are you somewhere feeling lonely even though he’s right beside you?
When he says those words that hurt you, do you read the ones I wrote you?
Sometimes I start to wonder, was it just a lie?
If what we had was real, how could you be fine?


Poi Luke si avvicinò a me.

‘Cause I’m not fine at all.

Disse lui, iniziando a cantare con me il ritornello. Intanto i ragazzi avevano preso i loro strumenti e avevano iniziato ad accompagnarmi, mentre continuavo a suonare ed a cantare con Luke.

I remember the day you told me you were leaving
I remember the make-up running down your face
And the dreams you left behind you didn’t need them
Like every single wish we ever made
I wish that I could wake up with amnesia
And forget about the stupid little things
Like the way it felt to fall asleep next to you
And the memories I never can escape

‘Cause I’m not fine at all

If today I woke up with you right beside me
Like all of this was just some twisted dream
I’d hold you closer than I ever did before
And you’d never slip away
And you’d never hear me say

I remember the day you told me you were leaving
I remember the make-up running down your face
And the dreams you left behind you didn’t need them
Like every single wish we ever made
I wish that I could wake up with amnesia
And forget about the stupid little things
Like the way it felt to fall asleep next to you
And the memories I never can escape

‘Cause I’m not fine at all...


L’ultima frase la disse solo Luke. Avevamo davver cantato assieme? Avevo appena suonato con i ragazzi? Era come se stessi camminando sulle nuvole!
-Beh, ragazzi, che posso dirvi...siete fantastici assieme! Avete un affiatamento naturale! Mi piace molto il mix di voci, sia con Luke che con Calum. Beh, direi che va benissimo. Vi farò sapere prossimamente, ora scappo perché devo finire di organizzare alcune cose del tour. Ciao ragazzi!- Aspetta, di cosa stava parlando? E poi io credevo che avrei suonato da sola, e loro... io non ci capisco più niente!
-Sophie, non ti spaventare. Non parlava di niente in particolare, ma non l’ho mai visto così entusiasto. Magari vuole proporti di suonare con noi una volta o due qui vicino, non credo niente di più.- Disse Cal cercando di rassicurarmi. Suonare con LORO?! STIAMO SCHERZANDO,VERO?
-Sophie, respira, non mi morire adesso. Ragazzi, avete un po’ d’acqua? Quando è troppo emozionata le succede sempre, va in iperventilazione.- Disse Elena facendomi sedere su una poltrona. Stavo male, ma mi sentivo benissimo dentro! Iniziai a vedere i volti dei ragazzi sfocati, Luke che si sedeva vicino a me e mi prendeva la mano ed i ragazzi che si affrettavano per prendere qualcosa per farmi stare meglio.
-Sophie, stai calma, non svenire. Ci sono io con te,stai tranquilla. Sophie, Sophie...- Ormai il dolce suono della sua voce era solo un sussurro per me. PERCHE’ FACCIO SEMPRE COSI’? Stupida Sophie, stupida. Devi controllarti.
La vista mi si annebbiò ancora, ma prima che potessi perdere i sensi qualcuno mi gettò dell’acqua gelida addosso.
Io mi ripresi in fretta, e poi guardai Elena. Tutti la stavano guardando.
-Hey, che volete? E’ già successo altre volte ed ha sempre funzionato! E poi, l’Ice Bucket non è la moda del momento? Sophie, sorridi. – Disse facendomi una foto con il suo smartphone. Non sapevo se ringraziarla od ucciderla. Magari farò entrambe le cose, a momento debito.
-Adesso stai bene? Ci hai fatto spaventare.- Disse Ash, che era seduto affianco a me. Ma prima non c’era Luke lì? Era lui che mi stava tenendo la mano? No, Luke mi guardava da lontano con in mano una bottiglia d’acqua. Sembrava stravolto, ma non lo dava a vedere più di tanto. Adesso avevo freddo.
-Hey, ragazzi, non è che avete dei vestiti asciutti, no perché Sophie sta tremando.- Disse Mike. Poi vidi Luke correre giù e tornare con una maglia nera con la scritta “You complete me” ed un jeans scuro. Sembravano i suoi vestiti, ed io adoravo quella maglia. Me li tirò con una mano, e poi se ne andò. Perché fa così? Non può darmi i suoi vestiti e poi tornarsene alla sua vita, non va bene. Si contraddice da solo.
-Ma io...non posso accettare questi vestiti. Davvero,ragazzi, sono i vostri.- Dissi.
-Ssh, ora tu vai in bagno e ti cambi, senza fare storie. A meno che, non voglia dare spettacolo...in quel caso apprezzerei, eh.- Disse Ash, meritandosi uno schiaffo da Elena.
-Hey, stavo scherzando! In ogni caso, il bagno è di sotto.- Così presi i vestiti e scesi, ma mi resi conto di non avere idea di dove si trovasse il bagno. Per fortuna Cal mi precedette.
-Il bagno è la prima porta a sinistra.- Disse. Era proprio affianco al letto di Luke...
Cercando di non pensarci, passai indifferente ed entrai in bagno, mettendomi i vestiti di Luke. Anche se erano di un ragazzo, devo ammettere che mi stavano benissimo! Ma è possibile che porti la stessa taglia di pantaloni di Luke? Certo, mi andavano un po’ lunghi, come la maglia, ma mi stavano bene!
Uscii con un sorriso sul volto, e Luke mi guardò. Io ricambiai il suo sguardo, ma poi corsi sopra da Elena. Credo che mi stesse continuando a guardare... in fondo, erano pur sempre i suoi vestiti. Che ora indossavo io. IO?!
Quando salii sopra, trovai Ash ed Elena che confabulavano qualcosa.
-E così...bene,allora è tutto perfetto. Sì...ah,ciao Sophie.-
-Che state combinando voi due?- Gli chiesi inarcando un sopracciglio.

 
*Spazio autrice*
Bene, credo che siate fiere di me. Ho deciso di continuare la storia, grazie mille per il supporto ragazze,siete fantastiche. Ho avuto una specie di “crisi” da scrittrice, ma grazie a voi ho risolto. Così, continuerò a pubblicare capitoli. Ed ora, cosa staranno progettando Ash ed Elena? Alla prossima, un bacione :* 

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Capitolo 11
*** Una magica notte di fine estate... ***



"Mentre eravamo sdraiati vicini, le nostre mani si sfiorarono per un secondo, ed il mio cuore saltò un battito. Così lui mi prese la mano, ed io feci lo stesso."

Ash mi stava guardando con un suo sorrisone sul volto.
-Wow, sei fantastica con i vestiti di Luke! Hey, Luke, perché non le presti i tuoi vestiti più spesso? Basta solo che gli accorci un po’!- Ecco, ma bravo, era riuscito a cambiare discorso ed a farmi arrossire allo stesso tempo. Cos’è che mi vogliono nascondere?
-Elena, sai che ho già parecchi motivi per lasciare libero il mio istinto omicida, quindi perchè non mi dici cosa state tramando voi due?- Elena si alzò e fece il broncio.
-Noi non stiamo tramando proprio niente! Sai che non ti farei niente di male, certo, niente che non sia una secchiata d’acqua gelida... però no, non stiamo tramando niente. Anzi, ti va se stasera usciamo assieme? Abbiamo tante cose da dirci!- Non mi convinceva affatto, però cercai di crederle.
-Va bene, infondo sei sempre la mia migliore amica. Mi sembra giusto che ci ritagliamo un po’ di tempo solo per noi due, negli ultimi giorni siamo state sempre appiccicate a loro come cozze.-
-No, ma noi siamo felici di avervi con noi. Non ci date alcun fastidio, anzi, sono entusiasto di avervi conosciute.- Disse Cal venendosi a sedere vicino a me. Poi mi diede un bacio sulla guancia. Eeh??!?!
-Oh, ehm, grazie Cal. Sono felice di non darti fastidio stando qui, ma ho bisogno di stare con la mia migliore amica.- Ero diventata rossa come un peperone, non va bene Sophie, non va affatto bene arrossire così anche per lui. D’altro canto, però, Luke sembra non volerne sapere di te, e lui invece...MI STO FACENDO TROPPE IMMAGINAZIONI, SMETTILA DAVVERO SOPHIE!
-Certo,capisco. In ogni caso, ti va se domani usciamo un po’?Infondo è Domenica e voi non andate a scuola. Strano che abbiano fatto iniziare la scuola di Venerdì però. Comunque, voglio visitare la città e mi serve una guida. Tu saresti disponibile?- Mi chiese Calum. Guardandomi negli occhi.
-Già, anche io vorrei conoscere la città. Posso venire con noi?- Disse Michael avvicinandosi a noi.
-No, Michael, cioè...non ti ricordi? Domani abbiamo un impegno io e te. Dobbiamo...andare a parlare col manager per un problema. E’ finita la pizza.- Disse Ash tirando Mike verso di lui e  sussurrandogli qualcosa nell’orecchio. Ma cosa sta succedendo? E’ finita la pizza? COSA?? Ora sono confusa.
-Ah, si, è vero. Scusatemi, faremo un altro giorno.-Rispose andando al piano di sotto. Ok, qui la situazione si fa imbarazzante. Beh, alla fine quel pomeriggio ho suonato con Ash e Cal per tutto il resto del tempo. Luke ha continuato a fare l’asociale e Mike non si è più visto. Ero così felice di suonare con loro! Invece Elena stava vicino ad Ash mentre suonava e gli sussurrava delle cose nelle orecchie a volte, facendogli perdere la concentrazione. Elena, stasera mi devi dire tutto, preparati. E’ quasi giunta l’ora della verità.
Alla fine abbiamo salutato tutti, tranne naturalmente Luke che era uscito fuori poco prima che finissimo l’ultima canzone. Cosa ci posso fare con questo ragazzo? E’ così e basta. Per quanto mi sembra di non avergli fatto del male, lui sembra soffrire molto. Ma infondo gli ho detto solo delle cose belle, e poi aveva detto che mi avrebbe sempre protetta. Ah, io non li capisco proprio i ragazzi!
-Bene, allora noi andiamo. Ci vediamo domani, oppure se volete fare un giro ci sentiamo per telefono. Ciao!- Dissi uscendo dal pullman con Elena che salutò Ash con un bacio. Sempre la solita, lei, anche se erano una bella coppia. Erano molto simili di carattere infondo, erano perfetti l’uno per l’altra. Poi ci avviammo sotto le ultime luci del tramonto verso casa parlando come non facevamo da due tre giorni. Mi sembrano passati piuttosto due o tre secoli in realtà, sapete?
Arrivata a casa salutai Elena e ci mettemmo d’accordo per vederci al parco alle nove. Magari sarei passata anche a fare un salutino ai ragazzi, e chi lo sa?
Tornata a casa, ebbi una sorpresa. Citofonai, e mi aprì la porta... sto avendo un’allucinazione? Mio fratello è tornato?
-Sophie! Sei cresciuta tanto, vieni qui e fatti abbracciare!- Disse Martin venendo verso di me. Mio fratello Martin è circa dieci anni più grande di me, si è laureato e si è trasferito in Germania per lavoro dove si è fidanzato e dove si sposerà l’anno prossimo. Per me però è rimasto sempre il mio fratellone. Lui mi ha vista crescere, e quando se n’è andato era triste perché avrei affrontato l’adolescenza senza di lui. Ma tranquilli, tra di noi non è tutto così perfetto. Diciamo che abbiamo un rapporto di amore e odio, quindi a volte ci vogliamo bene come ora e magari il momento dopo...
-Cosa sono quei vestiti? Non sono i tuoi. Perché questa maglia ha il profumo di un ragazzo sopra? Sophie, dove sei stata?- Disse tirandomi verso di sé.
-E’ una storia lunga, ma non è successo niente di che. Sono stata con Elena e poi è succeso un casino che ora non ho voglia di spiegarti perché mi devo andare a preparare. Ben tornato comunque, fratello.- Dissi avviandomi verso camera mia e cercando di evitare la conversazione il più possibile. Per essere Settembre faceva ancora caldo, così misi i miei pantaloncini ma non me la sentii di cambiare maglia, perché quella mi faceva sentire vicina a Luke. Poi misi delle ballerine nere e presi una borsa a tracolla rossa. Era vero che la maglia di Luke con la scritta “You complete me” odorava del suo profumo, che inziavo ad amare così tanto.
Mi feci una treccia che lasciai ricadere sulla spalla destra. Poi misi un po’ del mio profumo per non fare insospettire di più mio fratello ed i miei genitori. Misi una matita nera, dell’eyeliner, il mascara ed il lucidalabbra rosso. Poi andai a fare cena con i miei genitori, mangiai dell’insalata ed una cotoletta. Alle nove meno un quarto ero pronta e, salutai Martin ed i miei genitori ed andai al parco.
Aspettai fino alle nove ed un quarto ma non arrivò nessuno. Ero seduta su una panchina e guardavo le stelle aspettando che Elena la ritardataria facesse la sua comparsa, quando finalmente sentii dei passi avvicinarsi a me. Poi una mano mi oscurò la visuale.
-Elena, dai, non prendermi in giro. So che sei tu. Perché arrivi sempre in ritardo?- Quando la mano si spostò dai miei occhi affianco a me c’era seduto LUKE. LUKE?!?
-Beh, diciamo che mi scuso per il ritardo. Ah, se vuoi chiamarmi Elena fai pure, però preferirei Luke.- Disse ridendo. E nello stesso momentò mi guardò negli occhi.
-Scusami se oggi pomeriggio sono stato acido e non ti ho parlato, ma non so neanche io cosa mi è preso. A volte faccio così e basta. Comunque, tu non sei Ash.- Ash? ASH! E’ questo che progettavano oggi lui ed Elena! Volevano farci stare assieme!
-Neanche tu mi sembri Elena, sai?- Poi lui si avvicinò a me e mi squadrò.
-Indossi ancora la mia maglia? Sono felice che ti piaccia. Puoi tenerla se vuoi, tanto ne ho tante altre.-
-Ma è tua, insomma, scusa se me la sono messa. Mi mancavi e così questa maglia mi fa sentire più vicina a te.- Il cielo era ormai completamente buio, rischiarato solo dalle stelle luminose. Ero nel posto giusto al momento giusto, con il ragazzo giusto.
-Non dirlo neanche per scherzo, anche io sono felice che tu la indossi. E poi a te sta molto meglio che a me, sai, piccola Sophie? Anzi, ti va se ci andiamo a sdraiare per terra sulla collinetta per vedere le stelle?-
-Certo, si può fare. Andiamo.- Dissi andando a sdraiarmi sull’erbetta. Avevo una sensazione di pace e benessere che non avevo mai provato prima. Mentre eravamo sdraiati vicini, le nostre mani si sfiorarono per un secondo, ed il mio cuore saltò un battito. Così lui mi prese la mano, ed io feci lo stesso.
-Hey, hai visto quella stella cadente? Era piccolina, non so se l’hai vista...- Dissi io all’improvviso. Lui si girò verso di me su un fianco, così io feci lo stesso.
-Sì, l’ho vista. Le ho anche dato un nome, perché mi ricordava una persona. L’ho chiamata Sophie.- I suoi occhi risplendevano al chiarore della luna, e mi stavo perdendo nelle sue parole.
-Davvero? Beh, che desiderio hai espresso,Hemmings?- Gli chiesi mentre il mio cuore andava a mille.
-Se te lo dico non si avvera,piccola Sophie. Però, forse, posso fartelo capire.- Disse avvicinandosi verso di me. Eravamo così vicini che sentivo il suo respiro su di me, potevo sentire anche il suo cuore battere come il mio. Poi chiusi gli occhi, mentre assaporavo la sensazione di quel dolce bacio in una notte di fine estate. Sentivo il calore delle sue labbra, mentre giocherellavo con il suo piercieng. Lui mi accarezzò sulla schiena e per i fianchi, mentre io avevo le mani nei suoi capelli. Quel momento doveva prolungarsi per sempre. Era come in un sogno, solo che stavolta era la realtà. Stavo baciando Luke Hemmings, ed era vero stavolta. Quando finalmente ci staccammo, lui iniziò a canticchiare a bassa voce.
-She looks so perfect standing there...- Io iniziai a canticchiare con lui. Era una notte magica, indimenticabile.


*Spazio autrice*
Ed eccoci all'undicesimo capitolo. Finalmente, questi due si sono baciati. Alleluia!! *BALLA LA MACARENA IN TUTTA LA CASA* Si, lo so, non sto bene xD Allora, adesso cosa vi aspettate dal prossimo capitolo, cosa succederà? Finalmente tutti i tasselli del puzzle stanno andando al loro posto, ma c'è ancora qualcosa che intralcia il loro cammino...cosa sarà? Alla prossima, un bacione :*

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Capitolo 12
*** Martin, cosa vuoi dalla mia vita? E tu,Cal? ***



"Poco dopo vidi in lontananza la figura snella ed alta di Calum avvicinarsi a noi. Era carino quella mattina. SOPHIE, SMETTILA!! Quando mi vide con Luke, mi sembrò che avesse una faccia un po' delusa, ma forse era solo una mia impressione."

Dopo il bacio, purtroppo, ci furono dei lunghi secondi di imbarazzo. Io continuavo a fissarlo ed  a pensare che era troppo bello per essere vero. Era troppo perfetto per avermi appena baciato. Alla fine per fortuna fu lui a rompere il ghiaccio.
-Allora...- Disse tornando a guardare le stelle.
-E’ una bellissima serata, e non per altro, ma perché sto con te. E’ sempre stato il mio sogno, Hemmings.- Dissi avvicinandomi, e lui mi abbracciò. Io invece mi misi sul suo petto, potevo sentire il battito del suo cuore.
-Sophie, tu ti sottovaluti molto. Il mio sogno è sempre stato quello di stare con una ragazza come te, invece, una che non ha pretese, una che non ti salta addosso, una che non ti ama solo perché sei famoso, ma ti accetta per quello che sei veramente. Anche se a volte, magari, posso comportarmi come uno stupido asociale.- Disse ridendo. QUANTO AMAVO IL SUO SORRISO. Il resto della serata trascorse in un soffio, parlando e ridendo come due bambini sotto le stelle. La gente che era intorno a noi ci guardava e per qualche strano motivo non osava avvicinarsi, forse li mettevamo in soggezzione. E a me andava bene così, perché quella serata fu solo nostra, e di nessun altro.
Il giorno dopo venni svegliata dalla vibrazione del mio cellulare: erano ancora le otto e mezza di mattina, e che cavolo! Vidi che c’era un messaggio.
BUON GIORNO, SOPHIE J DORMITO BENE? SPERO DI SI. A CHE ORA CI VEDIAMO? E DOVE? CAL.
La mia risposta non tardò ad arrivare e poi non ho capito una cosa...ma questi si svegliano alle otto di mattina anche quando si possono riposare? Mah.
SI, HO DORMITO BENE, GRAZIE. CI VEDIAMO PER LE DIECI AL PARCO,OK? BACI, SOPHIE.
Ecco fatto, me n’ero completamente dimenticata che quel giorno avrei dovuto fare da guida a Calum per la città, sai com’è, tra Luke ed i suoi baci e tutto il resto, non ho avuto molto tempo per lasciare il mio cervello vagare fino a Cal. Capita, no? Avevo baciato Luke Hemmings, certo che capita!!
Mentre continuavo i miei pensieri filosofici sul perché della vita, venni interrotta dallo squillo del mio telefono che avrei riconosciuto tra mille. She Looks So Perfect.
-Pronto?- Dissi mentre mi rifacevo il letto.
-Hey, Sophie! Come stai? Io benissimo. Allora, stamattina ti va di uscire un po’? Sono stato benissimo con te ieri sera, oggi sarai mia.- Rispose Luke facendomi avvampare nel preciso istante in cui iniziai ad avere MOLTO CALDO. TROPPO. Ehm, cervello, ci sei ancora? Terra chiama cervello di Sophie, devi rispondere!
-Si, certo, credo si possa...ah, no scusa. Ho promesso a Cal che gli avrei fatto da guida per la città stamattina.- Poi mi venne un’illuminazione. –Però, puoi venire con noi. Anche io voglio stare con te, godiamoci al massimo questi giorni che possiamo stare assieme.- Bene, Sophie-1 Cervello cretino-0.
-Ok, certo. A che ora? Ti vengo a prendere io, non si discute.- Immaginare Luke appena sveglio all’altro capo del telefono mi fece tenerezza. Scommetto che per quanto io sono uno zombie/panda di prima mattina, con le occhiaie che mi arrivano fino a sotto i piedi ed i capelli più disordinati di Ash, lui è perfetto come sempre.
-Per le nove e mezza, a presto!- Gli dissi mandandogli un bacio per telefono, mentre chiudevo la conversazione.
Poi andai in cucina per fare colazione, dove trovai mio fratello Martin che si stava riempiendo un bicchiere di succo all’arancia rossa.
-Buon giorno sorella che se ne va in giro tutto il giorno con i 5 Seconds Of Summer senza dire niente a nessuno. Dormito bene?- Mi chiese sedendosi tranquillamente sulla sedia. MALEDETTO. Alla sua affermazione avevo fatto quasi cadere per terra il tazzone pieno di latte.
-Io, ehm, tu come fai a saperlo? Cioè, insomma, sei un indovino?- Lui inarcò un sopracciglio e mi guardò negli occhi.
-Cara, io so molto di più di quello che tu credi. E poi, non si parla d’altro che di te e di quel tipo, come si chiama... Laky? Avete cantato assieme l’altra sera al concerto,no? E sembravate anche molto affiatati. Insomma, o mi spieghi tutto ora oppure dico a mamma e papà che te ne vai in giro con quattro ragazzi per cui vai pazza e che hai la maglia di uno di loro . Vuoi per caso restare segregata in casa fino a quando non farai ottant’anni? Vedila come vuoi, sorella. -
-Allora, numero uno, lui si chiama LUKE: L-U-K-E. Secondo: come fai a sapere tutte queste cose? Terzo: in  che senso non si parla di altro che di me e di quel tipo?- Gli chiesi rigirando la domanda.
-Ero andato a prendere un giornale sportivo in edicola e mi è casualmente caduto l’occhio su un giornalino per teen-ager. Parlava di un certo Luke Hemmings e di una ragazza sconosciuta di nome Sophie che ha cantato e suonato con lui e con la sua band. Voi due, sorella, eravate in copertina. E ora, ti conviene parlare.- Disse finendo il suo succo con nonchalache.
-Va bene, va bene. E’ iniziato tutto il primo giorno di scuola...- Gli confessai tutta la storia in breve, naturalmente tralasciando i particolari amorosi/sentimentali.
-Ok, ti lascerò andare stavolta. Sei proprio cresciuta, Sophie. Ma ti giuro che se li becco anche solo sfiorarti io gli rovino quel bel faccino che piace tanto. Comunque, che farai stamattina?- Disse bloccandomi mentre cercavo di scappare da quella cucina.
-Io devo uscire con i ragazzi, e niente e nessuno potranno fermarmi. Quindi ciao.- Dissi andando in camera mia per passare da modalità zombie a modalità guardabile. Mi truccai un po’ e misi un jeans nero aderente. Poi aggiunsi una maglia bianca e celeste a righe sbracciata , le mie amate converse nere e presi la mia borsa. Erano le nove e mezza precise quando sentii suonare il campanello di casa. Corsi alla porta facendo una maratona per cercare di aprire, e soprattutto perché poteva aprire qualunque membro della mia famiglia. Quando arrivai, sfortunatamente, vidi che mio padre aveva aperto la porta prima di me.
-Salve signore, io sono...- Luke si bloccò quando vide che gli stavo facendo segno di stare zitto.
-Si, papà, lui è un mio compagno di scuola. E’ venuto per riportarmi una penna, grazie...Laky.- Affermai sperando con tutta me stessa che mio padre ci sarebbe cascato. Certo, Luke era alto per avere la mia età, era anche alto almeno quindici centimetri più di mio padre, ma contavo sul fatto che mio padre si era appena svegliato e non aveva gli occhiali.
-Oh, va bene. Allora torno a fare colazione.- Disse avviandosi verso la cucina. Non ci credo, ce l’avevo fatta! C’era cascato! Prima di incappare in altre complicanze afferrai Luke e lo trascinai abbastanza lontano dalla porta di casa mia.
-Simpatico tuo padre,eh?- Disse tirandomi verso di sé ed abbracciandomi.
-Già. Beh, buon giorno Hemmings. Mi sei mancato.- Mentre parlavo mi ero avvicinata per dargli un bacio.
-Anche tu mi sei mancata molto, Sophie.- Confessò guardandomi negli occhi e ricambiando il bacio. Un altro bacio di Luke Hemmings, siamo a quota due ragazze! Due baci nel giro di neanche dodici ore, record assoluto! Oh, ma che cavolo, ora inizio anche a parlare da sola? BASTA SOPHIE,BASTA.
Poi andammo assieme al parco parlando e ridendo come due bambini, mano nella mano. Arrivati ci sedemmo sulla panchina della sera prima per aspettare Cal, eravamo arrivati in anticipo.
Poco dopo vidi in lontananza la figura snella ed alta di Calum avvicinarsi a noi. Era carino quella mattina. SOPHIE, SMETTILA!! Quando mi vide con Luke, mi sembrò che avesse una faccia un po' delusa, ma forse era solo una mia impressione.
-Buon giorno Sophie, Luke. Non credevo saresti venuto anche tu.- Disse guardando Luke.
-Già, ma più si è meglio è,no?- Disse Luke guardando Cal. Cosa stava succedendo?
-Certo, amico. Allora,andiamo? Sarà una mattinata impegnativa.- Rispose Calum. E lo sarebbe stata davvero, una mattinata impegnativa.

 
*Spazio autrice*
Ciao a tutte ragazze! Scusatemi tantissimo se il capitolo di oggi è uscito un po’ in ritardo, ma ho avuto dei problemi. Problemi chiamati valigie, perché domani parto per Milano. Starò una settimana, e non so se riuscirò a pubblicare tutti i giorni. Magari passeranno due o tre, massimo quattro giorni tra un capitolo e l’altro, mi dispiace tanto. Se volete, però, vi saluto il palco sul quale sono saliti i ragazzi a Giugno xD Beh, e cosa succederà ora? Alla prossima, un bacione :*

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Capitolo 13
*** Gelato curioso ;D ***



''Ogni giorno scoprivo un nuovo lato del suo carattere, e questo mi incuriosiva e mi spaventava allo stesso tempo.''

Dopo che Cal arrivò, io e Luke ci alzammo dalla panchia e ci avviammo con lui per fare il giro della città. Decisi di iniziare portandoli a fare un giro nel corso principale della città, anche perchè era abbastana piccola.
-Allora, quindi è quì che vivi tutti i giorni. Certo, non è Sidney ma è carina. Cosa fate qui per divertirvi?- Chiese Cal camminando affianco a me. Quel giorno indossava una maglia grigia che gli lasciava scoperte le braccia muscolose, un jeans blu scuro e delle scarpe nere.
-In realtà non c'è molto da fare. Si fa una passeggiata, avanti e indietro e bene che va vai in qualche bar o nella discoteca. Però , a mio parere, non è importante il luogo in cui si sta, ma piuttosto con CHI si sta.- Dissi guardando Luke e facedogli l'occhiolino. Calum stava camminando tranquillamente, quando si fermò ad una gelateria, sembrava che avesse gli occhi a cuoricino.
-Io, ecco, vorrei fermarmi a prendere un gelato. Ho sempre desiderato mangiare il gelato italiano, ed eccomi nell'occasione della mia vita. Ne volete uno anche voi?- Disse avviandosi dentro il bar.
-Non lo so, non ho molta fame. E tu, Luke?- Gli chiesi prendendogli la mano.
-A me piacerebbe un po' di gelato, però non tutto. Sophie, sei proprio sicura di non volerne neanche un pochino?- Mi chiese faccendo gli occhioni dolci e mettendo il labbro inferiore fuori per sembrare più tenero. Oh e va bene, come potevo resistere a quella faccetta amorosa? Ci mancava solo che iniziava a dire frasi tenere come i pupazzetti del tipo: ''Strapazzami di coccole'' .
- E va bene, possiamo fare metà ciascuno la coppetta.- Dissi ordinando un gelato al limone, invece Calum aveva preso un gelato vaniglia,cioccolato e kinder. Insomma, una cosa leggerissima. Infine ci sedemmo su una panchina nella villa, a pochi metri dalla gelateria. Appena iniziammo a mangiare i nostri gelati piombò il silenzio più totale, perchè eravamo indaffarati a mangiare i nostri gelati.
-Sophie, adesso mi spieghi come hai fatto a sporcarti persino il naso di gelato. Aspetta, ti pulisco io.- Disse Luke leccandomi la punta del naso. Dio, quanto era attraente quando faceva così. Calum ci stava guardando incuriosito, non facendo caso al suo gelato che sciogliendosi gli stava cadendo in mezzo al pantalone. Io mi liberai dalla presa di Luke e presi un fazzoletto dalla borsa per pulire Cal, ma ero così stupida che non mi accorsi che stavo strofinando un fazzoletto proprio LI'. Quando lui iniziò ad avere il respiro affannato e quando vidi che si stava mordendo il labbro lasciai subito il fazzoletto e mi tirai su. Che diavolo avevo appena fatto in presenza di Luke? Quando mi girai verso di lui vidi che stava praticamente morendo dal ridere, mentre Cal era diventato rosso come un peperone. Ecco Sophie, sei stata capace di fare una delle peggiori figure di merda della storia, BRAVA. UN APPLAUSO.
-Scusatemi tanto se vi lascio così presto, ma vado a cambiarmi i pantaloni, non mi va di camminare in queste condizioni, ci vediamo.-Disse praticamente scappando via. Ah, sempre il solito panda amoroso, Cal.Appena si allontanò abbastanza, Luke mi prese e mi mise di fronte a lui, guardandomi negi occhi diventando improvvisamente serio.
-Sophie, che cavolo stai facendo? Ormai sei mia, non puoi metterti a fare certe cose con Cal, davanti i miei occhi.- Disse prendendomi per il bacino.
-Ma stavo solamente aiutando Cal a pulirsi i pantaloni sporchi di gelato!Non ho fatto niente di male, e poi non sono tua.- Dissi ricambiando il suo sguardo.
-Tu non hai capito, Sophie. Ora sei mia, e te lo farò capire molto presto, credimi.- Disse avvicinandosi a me e baciandomi appassionatamente. Ogni giorno scoprivo qualche lato di lui che non conoscevo, e questo mi incuriosiva e spaventava allo stesso tempo. Poi riuscii a trovare la forza di staccarmi da quel bacio, anche se contro la mia volontà. Ero troppo orgogliosa per farmi trattare così da un ragazzo, anche se era Luke Hemmings.
-Non dovevi farlo, Sophie. Capisci che mi fai soffrire? Tu mi piaci veramente, non voglio perderti. Soprattutto non per il mio migliore amico, è da quando andavamo alle elementari che siamo amici. Non voglio che una ragazza ci divida. Scusami se a volte mi comporto così, ma quando tengo veramente ad un persona faccio delle cavolate, e poi me ne pento. Tu hai solo quattordici anni, ci conosciamo da solo due giorni e infondo ci siamo solo baciati. Forse sto andando troppo in fretta, forse tu non vuoi impegnarti e ne hai tutte le ragioni, anche perchè tra meno di una settimana dobbiamo riprendere il tour e continuare a registrare il video di Good Girls. Mi dispiace, dovevo capirlo, sei una fan che ha conosciuto i suoi idoli, forse anche io reagirei così.- Ma che stava dicendo? Io lo amavo! Cioè, almeno credo...
-Ma non è vero, mi dispiace. Tu hai reagito come un qualsiasi ragazzo reagirebbe vedendo la sua ragazza fare certe cose. E' colpa mia,scusa.- Le lacrime mi stavano appannando gli occhi, quando mi abbracciò e mi iniziò ad accarezzare i capelli.
-Shh, Sophie, non piangere. Andrà tutto bene,vedrai. Siamo degli stupidi, litighiamo per delle cavolate. Però ora ho bisogno di stare un po' da solo, scusami. Ci vediamo dopo,ok?-
-No, non andare via di nuovo! Non voglio stare senza di te,io...io ti amo.- Gli dissi afferrandolo per la maglia disperatamente.
-Tra quattro giorni ce ne andremo. In America.- Mi confessò. Sapevo che non sarebbero stati qui per sempre, ma solo altri quattro giorni... Erano troppo pochi. Ed ora?

*Spazio autrice*
Ciao a tutte ragazze, vi scrivo da Milano! Sono sveglia dalle quattro e mezza di notte, potevo riposarmi ora ma no! Io devo scrivere per voi, quindi eccovi un capitolo fresco fresco. Vi piace? Spero di si. Domani vado al Duomo ed a San Siro, quindi vi saluto davvero il palco dei ragazzi. E ora cosa succederà tra Luke e Sophie? Al prossimo capitolo!

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Capitolo 14
*** Daylight ***



"Si, mi piace, Luke. Amo tutto di lei. Il modo in cui parla, il suo sguardo, i suoi lunghi capelli neri, il modo in cui canta e suona. Non lo so, non mi era mai successa una cosa del genere."

In quel momento tutto il mondo mi crollò addosso come un macigno. Sarei potuta stare con loro solo altri tre giorni, poi non li avrei mai più rivisti... Iniziai a piangere come non avevo mai fatto, mi sedetti e mi coprii la faccia con le mani, mentre singhiozzavo in silenzio per non farmi vedere da Luke. Lo so, era stato bellissimo, come un sogno, ma stava tutto per finire.
-No, non fare così...ci rivedremo, te lo prometto. Farò di tutto per venire da te appena posso, ma sono pieno di impegni. L’unica cosa che possiamo fare è goderci al massimo questi giorni che ci rimangono, mi dispiace tanto. E’ per questo che io ed i ragazzi non vogliamo fidanzarci, abbiamo troppo poco tempo da passare con loro. Siamo continuamente in giro per il mondo, non rimaniamo mai troppo tempo in un posto. Ed è già tanto che siamo rimasti qui una settimana...- Disse sedendosi vicino a me e stringendomi forte. Mi tirò su la testa per fare in modo di guardarmi negli occhi, ma ahimè ero impresentabile. Continuavo a piangere ed il trucco mi era tutto colato sulle guance, mentre lui mi sorrise.
-Sei bellissima anche così. Andiamo, tieni asciugati le lacrime e torniamo nel pullman. Stiamo un po’ con i ragazzi, e poi voglio chiarire le cose con Cal.- Disse prendendomi per mano e dandomi un fazzoletto.
Camminammo in silenzio, io continuavo a pensare a quello che mi aveva detto Luke, ed a quello che era successo in così pochi giorni. La piccola Sophie, in un paesino qualunque, il primo giorno di scuola incontra i suoi idoli. La sera canta con Luke Hemmings, ed il giorno dopo sono di nuovo distanti come prima, se non fosse che la sera Sophie bacia Luke sotto le stelle. Il giorno dopo fa una figuraccia con Cal e Luke, e poi capisce che tutto questo non puo’ durare per sempre. Il riassunto dei giorni migliori della mia vita.
Arrivati al pullman, salimmo come al solito. C’erano Cal e Michael che si stavano impegnando per scrivere qualcosa su un foglio, forse una nuova canzone. Invece dal piano di sopra sentivo la risata inconfondibile di Elena assieme a quella di Ash. Il pullman, Gus come lo chiamavano loro, era ancora in uno stato da profughi, anzi, era quasi peggio della volta prima. Ora c’erano le bandane di Ash sparse su tutto il pavimento e le loro mutande dell’American Apparel erano aumentate ed ora ricoprivano tutto il tavolino affianco a quello dove stavano scrivendo Cal e Mike. Aspettate, non ve l’avevo detto? Si, i ragazzi a quanto pare indossano davvero le mutande dell’American Apparel, in She Looks So Perfect non stavano scherzando.
-Ciao ragazzi, come va?- Dissi andandomi a sedere di fronte a Cal e Mike e cercando di sembrare felice. Michael oggi ha i capelli rosso fuoco, wow! Ma cambia un colore di capelli al giorno questo qui?
-Oh, ciao Sophie! Ci rivediamo finalmente! Scusami se non ti ho vista subito, ero intento a cercare una parola per una canzone che stiamo scrivendo...mmh, over fa rima con...COLDER! Si, ecco, ci siamo! Dai Cal, scrivi I FEEL OUR BODIES GETTING COLDER. Comunque, come è andata la mattinata?- Disse Mike facendomi pat pat sulla testa.
-Hey, Sophie! Scusami se prima sono scappato, ma mi vergognavo tantissimo. Mi sono cambiato pantaloni, quindi non ti devi preoccupare. Come è andata il resto della mattinata?- Disse Calum diventando di nuovo rosso peperone. Amavo quando arrossiva, giuro. Era carinissimo, però capii solo in quel momento che si era ricreata una situazione imbarazzante.
-Beh, diciamo che poteva andare meglio. Ho saputo che tra quattro giorni andrete in America, in che città?- Chiesi andando verso le scale per il piano di sopra, mentre avevo lasciato Luke seduto con i ragazzi. Forse volevano restare da soli a parlare quei due,no? Così decisi di andare sopra a disturbare i due piccioncini. Quando entrai vidi Elena seduta alla batteria sulle gambe di Ash, con le bacchette in mano. Ashton le teneva le braccia e la stava aiutando a suonare, mentre aveva appoggiato la sua testa sulla spalla di Elena.
-Voi due non me la raccontate giusta!- Annunciai andandomi a piazzare davanti la batteria e salutando Ash ed Elena con un abbraccio.
-Sophie! Come va? Io stavo...ehm...insegnando ad Elena a suonare la batteria. Me l’ha chiesto lei ed ho deciso di darle qualche lezione.- Si, lezioni di sbaciucchiamenti sullo sgabello della batteria. Certo.
-SOPHIEEE!!!! Dove sei stata? Dimmi tutto! E poi, comunque, come è andata ieri sera con Luke? Non ci avete fatto sapere niente.- Disse fingendosi offesa.
-Siete stati voi a progettare tutto, eh? Maledetti. Comunque, infondo è stata una bella serata. Abbiamo visto le stelle,cisiamobaciati e bla bla bla, le solite cose. Voi invece, che mi dite? Come va la vostra relazione?- Dissi andandomi a sedere su una poltroncina rossa e inarcando un sopracciglio per guardare i ragazzi insospettita. Avevo detto la parte del bacio ad una velocità incredibile, per cercare di non farglielo capire.
-Aspetta un attimo, Sophie Marie Drew. TU HAI BACIATO LUKE?! E NON ME L’HAI DETTO?!!!- Urlò Elena correndo a sedersi affianco a me, lasciando Ash sulla batteria tutto solo.
-Vuoi che lo sappiano fino in Australia? Shh, non urlarlo a mezzo mondo! Beh,  comunque non proprio...è stato lui a baciare me, ma io non mi sono affatto opposta.-
-Visto Elena? I miei piani funzionano sempre!- Disse Ash alzandosi dalla batteria. Poi Michael corse sopra ed arrivò con il fiatone.  -Aspettate un attimo, ho capito bene? SOPHIE E LUKE SI SONO BACIATI? Wow, questo si che è uno scoop! Il nostro piccolo Lukey sta crescendo!- Piccolo Lukey? Quello alto un metro e novanta con dei muscoli che mi fanno sbavare e che è quattro anni più grande di me? Se lui è piccolo allora io sono una neonata! Però, in effetti, Luke è il più piccolo della band...
-Si, adesso lo sano anche in Cina. Grazie, Mike, davvero.- Dissi mettendomi una mano sulla faccia e sospirando. Sempre i soliti...
-Wow, auguri! Ma...vi continuerete a sentire anche dall’America?- Rispose Michael guardandomi.
-America? Cosa? Ashy, è vero? Andrete in America?- Disse Elena spalancando gli occhi e mettendosi una mano alla bocca. Bene, adesso anche lei si sente come mi sento io. E l’ha saputo persino in un modo peggiore.

“POV CALUM”

Quando io e Luke rimanemmo soli, ci guardammo negli occhi. Eravamo migliori amici da tanto tempo, e sinceramente non capitava spesso che io e lui parlavamo di cose serie. Avevo appena sentito Mike urlare che Sophie e Luke si sono baciati...
-E’ vero?- Chiesi spostando il foglio con il testo della canzone che stavamo scrivendo, Daylight.
-Sì. Non so se stiamo assieme, però si, ci siamo baciati ieri sera. Però ora tocca a me farti una domanda. Ti piace Sophie?- Mi chiese guardando verso il basso e grattandosi la fronte. Presi un respiro profondo e cercai le parole giuste.
-Si, mi piace, Luke. Amo tutto di lei. Il modo in cui parla, il suo sguardo, i suoi lunghi capelli neri, il modo in cui canta e suona. Non lo so, non mi era mai successa una cosa del genere. Però non ti voglio rubare la ragazza, ok? Ormai ci stai tu assieme, e a quanto pare io non le piaccio. Tra l’altro tra pochi giorni ce ne andremo, quindi è meglio se ci scordiamo questa storia. Fai finta che io non ti abbia mai detto niente e cancella questa mattinata. Scusami per prima, Luke, ma sai...infondo sono pur sempre un maschio.- Stavo malissimo dentro, non mi era mai successo di stare veramente male per una ragazza. Una che comunque conosco da solo un paio di giorni,eh.
-Non ti devi scusare, dopotutto non hai fatto niente di male. Uno non può scegliere di chi innamorarsi, è normale. Solo...ti chiedo di starle lontano. Sono certo che infondo un po’ le piaci, altrimenti non sarebbe uscita con te. So che ti costa molto, però è solo per pochi giorni. Fallo in nome della nostra amicizia, ti prego. Sai che quando tengo davvero ad una cosa faccio di tutto per proteggerla e tenerla solo per me, quindi ti prego. Stai lontano da lei.- E’ vero, a volte Luke diventa possessivo. Ed ora è uno di quei momenti, anche se di solito ha degli attacchi di rabbia. Ora invece si sta mantenendo abbastanza calmo, il che mi sorprende. Deve amarla davvero tanto...proprio come me.
-No. Non posso farlo. Mi dispiace Luke, non posso stare lontano da lei. Per me è come un fiore per le api, è come l’altro capo di una calamita. Sono attratto da lei, non posso più negarlo, né a me stesso né agli altri.- Dissi.
-SOPHIE E’ MIA! Tu puoi essere un bravissimo ragazzo, ma ti conosco bene e so che fai solo soffrire le ragazze. Prima credi che siano il tuo “vero amore”, e dopo massimo una settimana ti scocci e le lasci. Ma non ti permetterò di fare lo stesso con Sophie,NO! Nei prossimi giorni, stai lontano da noi. Altrimenti non rispondo più di me, chiaro?- Disse Luke sbattendo un pugno sul tavolo ed alzandosi. Quando si girò, feci un mezzo sorriso.

“POV LUKE”

-Che cavolo sta succedendo qui?!- Mi disse Sophie vicinissima.
-Chiedilo a Luke.- Disse Cal con un sorriso strafottente avviandosi verso l’uscita del bus. Merda.
 


*SPAZIO AUTRICE*
CIAOOOO RAGAZZE!!! Dopo circa una settimana nella quale non ho pubblicato capitoli, BAM! Sono finalmente tornata da Milano, e per farmi perdonare ho fatto questo capitolo più lungo degli altri. IMPLORO UMILMENTE PERDONO!!! Beh, rieccoci di nuovo. Ora che Cal e Luke hanno litigato, Elena ha saputo che i ragazzi partiranno per l’America, e Sophie ha sentito quello che ha detto Luke...cosa succederà?? Al prossimo capitolo, CIAOOO!!!! <3 

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Capitolo 15
*** Mi fai impazzire... ***



"Dimmi, stai per caso cercando di farmi impazzire? E poi non puoi venire con la mia maglia, ok? Mi fai perdere la testa, dannazione."

Sophie era di fronte a me e mi guardava come non aveva mai fatto. Sono troppo impulsivo, si, Luke non devi più fare così. E quell’altro, Cal, se ne era uscito tranquillamente con un sorriso stampato in faccia, lasciandomi solo con una Sophie infuriata.
-Allora, iniziamo dal principio. Uno: IO NON SONO TUA. Due: STO CON CALUM QUANDO VOGLIO,OK? Tre: se tocchi anche solo un capello di Cal, non ti parlo più,ok? Lui è un mio amico, non ti devi preoccupare! Perché fai sempre così? Tu sei l’unico che mi piace, chiaro? Certo, lui è carino, però è solo un mio amico, ed io tratto i miei amici come fratelli. Non ti devi preoccupare, per caso non ti fidi di me? LUKE?- Disse Sophie con gli occhi che le andavano a fuoco e la faccia rossa per la rabbia. Non l’avevo mai vista così.
-Io...non so cosa mi prende, ma quando sto con te non riesco a controllarmi. Sento il tuo sguardo anche quando non ti posso vedere, sento il tuo tocco anche quando sei distante da me...dimmi, stai per caso cercando di farmi impazzire? E poi non puoi venire con la mia maglia, ok? Mi fai perdere la testa, dannazione.- Ed era vero, ogni suo movimento, ogni sua parola, tutto di lei mi faceva impazzire. Era...non lo so, però era perfetta. Anche quando si arrabbiava con me, era persino più sexy.
-Luke, ti sei reso conto di aver detto le stesse parole della canzone Voodoo Doll?- Mi chiese con un sopracciglio alzato, ridendo e prendendomi per mano.
-Ah, è vero. Non me ne sono accorto...per caso stai nascondendo una bambola Voodoo?- Le dissi abbracciandola. Per quanto litigavamo, alla fine si sistemava sempre tutto, se non fosse che...
“POV SOPHIE”
-No, scemo. Non ho una bambola voodoo,ok?- Gli dissi dandogli un bacio sul collo.
-Sophie, andiamo a casa?- Disse Elena scendendo le scale in lacrime. Ah, mi ero quasi scordata di come aveva saputo che i ragazzi sarebbero andati in America... Ma proprio ora che  avevo fatto pace con Lukey?
-Certo, andiamo. Luke, ci vediamo oggi pomeriggio?- Gli dissi andando a prendere la borsa che si trovava sul tavolino dietro di lui.
-No, oggi pomeriggio non posso. Devo aiutare i ragazzi a scrivere una canzone, però possiamo vederci stasera.- Disse lui circondandomi con le sue braccia e dandomi un bacio sulla fronte.
-Stasera non posso io, devo andare fuori con la mia famiglia a mangiare una pizza perché è tornato mio fratello Martin dalla Germania...quindi ci vediamo domani?- Gli chiesi prendendo un fazzoletto dalla mia borsa per darlo a Sophie. Poi Luke si avvicinò a me e mi sussurrò:- Hey, allora ci vediamo stanotte, bambola.- Poi mi diede un bacio vicino l’orecchio e mi fece l’occhiolino. SOPHIE,CALMA, RESPIRA. Non devi assolutamente saltargli addosso,ok!? Nooo, non devi farlo. Girati, subito, prima che te ne penti. Cacchio, ma perché continuo a parlare da sola? DEVO SMETTERLA!
Poi mi girai e mi ci volle tutta la mia forza di volontà per lasciare quel pullman con Elena, ma lei è pur sempre la mia migliore amica e non mi piace vederla in questo stato.
-Elena...che ti è successo? Cioè, so che i ragazzi devono andare in America,ma...-
-Io ed Ashton ci siamo lasciati,ok? Lui ha detto che non vale la pena restare assieme solo per pochi giorni, dato che non ci rivedremo mai più. Ha detto che non vuole affezzionarsi a me, capito? NON MI HA MAI AMATA, ero solo il suo giochino del momento! Mi ha usata per un paio di giorni, poi si è stancato, arrivederci e grazie.- Disse Elena scoppiando a piangere. Giuro che Ash non arriva a domani, giuro che lo uccido. Come ha osato far soffrire così la mia migliore amica? Sembravano una così bella coppia!
-Shh,tesoro, non piangere. Lo sai che poi ti vengono le occhiaie,no? Dai, su, sei sempre stata forte, hai superato tanti fidanzamenti finiti male, che sarà un altro nella lista? Vuol dire che non era quello giusto, altrimenti non avrebbe fatto così. E’ quello che succede ad innamorarsi di qualcuno troppo fuori dal proprio limite, dalla propria portata. Lui è una star che gira il mondo, ha un milione di ragazze che farebbero di tutto per lui, quindi è meglio che ti ha lasciata ora che non dopo, quando magari scopri da un giornalino scadente per teen ager che sta con un’altra. Vedi il lato positivo.- Le dissi asciugandole le lacrime. Faccio proprio schifo a consolare le persone, anche perché in fondo io sto vivendo la sua stessa situazione, solo che Luke la pensa in modo diverso e vuole che restiamo assieme fin quando possiamo, Ash invece...ha paura di affezzionarsi troppo a qualcuno, ha paura di impegnarsi veramente.
-Hai ragione, Sophie, so che è così, ma non riesco proprio a sentirmi meglio, mi sento triste ed è come se il mondo mi fosse crollato addosso. Sono pochi giorni che stiamo assieme, ma sono stati i giorni migliori della mia vita, capisci?! Per me è come se fossi stata sempre con lui...tu sei l’unica che mi può capire. Però tu l’hai presa meglio,no? Come hai fatto?- Mi chiese continuando a camminare.
-Non l’ho presa meglio, fidati. Sono solo brava a nascondere le emozioni, è da quando sono piccola che lo faccio. Ma io so cosa ci vuole in questi casi...ti va di andare a prendere un bel frappè alla fragola,eh? Sono sicura che ci farà sentire meglio. Poi puoi stare un po’ con me a casa, ci guardiamo un bel film e stiamo assieme. Va bene?- Le chiesi aggiustandomi un ciuffo ribelle di capelli che mi era caduto sugli occhi. Odio questi capelli.
-Ok,va bene.- Disse facendo il primo sorriso dopo aver pianto.
‘UN FRAPPE,UN FILM ED UNA NOIOSA PIZZA IN FAMIGLIA DOPO...’
Mentre tornavo a casa, ricevetti un messaggio.
 
SONO LUKE, MI APRI?
 
Aspetta, come mi apri? Io sono appena arrivata a casa, c’è tutta la mia famiglia...
Poi arrivai in camera mia, e vidi  un ciuffo biondo sbucare dalla finestra. Cosa cavolo vuole fare? Vabè, apriamo e vediamo.
-Cosa ci fai qui? Sai che se ti vedono i miei, o peggio mio fratello, ammazzano prima te e poi me?- Gli chiesi aprendo la finestra ed aiutandolo ad entrare. Era fradicio, perché fuori pioveva come se non ci fosse un domani.
-Ti avevo detto che ci saremmo visti, no? Eccomi qui.- Disse dandomi un bacio bagnaticcio. Stava tremando, così decisi di andargli a prendere un asciugamano.
-Tieni, asciugati, non voglio che tu prenda un raffreddore o la febbre. E poi...ah, giusto, ho ancora i tuoi vestiti dell’altro giorno, puoi metterti quelli.- Dissi porgendogli l’asciugamando ed aprendo il mio armadio. Uscii fuori i pantaloni neri, ma indossavo la sua maglietta.
-Allora, io mi cambio maglia un attimo, tu ti giri  così non mi vedi, ok?- Gli dissi dandogli i pantaloni.
-Dai, non dire cavolate. Mi dovrei girare?- Disse ridendo.- Tu non ti devi girare quando mi cambio, quindi io non mi girerò.- Continuò.
-Almeno chiudi gli occhi,ok? E poi io non ci tengo a guardarti mentre ti cambi.- Dissi, ma ahimè lui si stava già iniziando a sfilare i pantaloni. Allora chiuse gli occhi ed io mi tolsi la maglia. Wow, che fisico che aveva. Dovrei chiudere gli occhi? Non potevo assolutamente! Lui invece sembrava tenere gli occhi chiusi mentre ero senza maglia...no,scherzavo. Sono aperti, ok,calma. Non è niente.
-Sei sexy così,Sophie.- Disse Luke tirandomi verso di lui. Io caddi sopra di lui, era imbarazzante però,perché lui era in intimo ed io avevo solo i pantaloni addosso, anche se ero stranamente felice. Anche lui sembrava molto felice, era come la prima volta che ci siamo ritrovati così quando sono svenuta. Lui si morse il labbro dove c’era il pircing...io feci lo stesso. Così ci iniziammo a baciare,lui mi accarezzava dolcemente ed io chiusi gli occhi.
Poi sentii il rumore della porta aprirsi improvvisamente.

 
*SPAZIO AUTRICE*
Non mi odiate!!! Ahahahaha, eccoci di nuovo in un altro capitolo. Diciamo che volevo farlo più...piccante. Si, vi voglio tutte morte ahahah. Comunque, se volete vi do il mio account Twitter, è questo: @miryfunnysummer. Se vi piace la storia seguitemi :D allora, cosa sarà mai la porta aperta? E Luke e Sophie?? Vi dispiace per Ash ed Elena? E per Cal? Al prossimo capitolo, un bacione :* 

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Capitolo 16
*** Because i love him!!! ***



"
Sentii qualcuno che mi accarezzava dolcemente i capelli, quando aprii gli occhi lentamente, ancora assonnata. Venni subito accecata dalla luce del giorno, ma quando la mia vista si riabituò riconobbi gli occhi celesti come il mare che mi guardavano. Luke."

-Ma che diavolo...!- Quando girai la testa vidi Martin sulla soglia della porta con la bocca spalancata. Era in pigiama e ci guardava sorpreso ed infuriato. Cavolo. Io feci in fretta ad alzarmi e mettermi la maglia sopra, Luke fece lo stesso.
-Io,noi...non è successo niente! Non è come sembra!- Dissi cercando di scusarmi. Che pena, la classica frase da film:NO,NON E’ COME SEMBRA! E nei film, di solito, è sempre come sembra...
-Cosa cazzo stavate facendo voi due?- Disse Martin sedendosi sul mio letto. Luke mi guardava cercando di scusarsi solo con lo sguardo, non sapeva dove mettere la faccia. Come me,d’altronde.
-Io sono venuto a riprendermi la maglia che avevo prestato a Sophie, lo giuro! E’ successo un casino, praticamente lei si era sentita male, Elena l’ha bagnata tutta e le ho prestato i miei vestiti per non prendere un malanno e sono venuto a riprendermeli, tutto qui. Mi stavo cambiando, lei è scivolata ed è caduta.- Rispose Luke parlando con mio fratello, in fondo lui è più grande e magari viene preso più sul serio da Martin.
-Allora, ragazzino viziato, se provi anche solo a PENSARE a mia sorella anche solo una mezza volta, ti giuro che ti schiaccio come una mosca. Vado in palestra da otto anni, non ti conviene sfidarmi, chiaro? Non voglio vedervi mai più insieme! E tu, Sophie, facciamo i conti dopo noi due, devo ancora decidere se rovinarti la vita o dirlo a mamma e papà... magari tutte e due le cose,no?- Disse Martin aprendo la finestra e spingendo Luke verso essa.
-Si, ok, chiaro. Allora...ciao.- Disse Luke guardando mio fratello, poi cercando di non farsi vedere da lui mi fece un occhiolino, uscendo dalla finestra. Cosa cavolo è appena successo? Non l’ho capito neanche io!
L’unica cosa che ora importava era che ero in una stanza solo con mio fratello e lui era molto arrabbiato.
-Che cavolo stai facendo, Sophie? Hai solo quattordici anni, maledizione! Vuoi rovinarti la vita così? Fai pure, ma non mi chiamare quando lui ti avrà lasciata per un’altra fan tra un mese, non ti far sentire quando diventerai depressa, non ti far SENTIRE PIU’! OK? Ascolta, non sono arrabbiato con te, infondo lui è bello e ti piace, è il tuo idolo, non è così strano. Sono arrabbiato con lui, capisci che si sta solo approfittando di te? Non voglio fare la parte del cattivo, però mi devi promettere che non lo vedrai più.- Io allora presi la mia borsa e ci misi dentro l’essenziale, avviandomi verso l’uscita della stanza, ma poi mi girai verso Martin.
-Non posso. Perché lo amo.- Dissi correndo giù per le scale quando, vicino l’ingresso, sentii che qualcuno mi afferrava per il polso. Mi aveva fatto male.
-Dove credi di andare, hai solo quattordici anni! Se esci da quella porta, non ti verremo a cercare, sappilo. Ma poi, non farti più vedere qui.- Mi sussurrò Martin stringendomi il polso. Io presi tutta la forza che avevo e riuscii a dimenarmi ed iniziai a correre verso il pullman dei ragazzi, senza guardarmi indietro. Stavo facendo una pazzia, una grande cavolata. Probabilmente me ne sarei pentita, ma non m’importava, nei miei pensieri l’unica cosa importante in quel momento era sono una: LUKE.
Corsi a perdifiato, quando raggiunsi il pullman era ormai mezzanotte e mezza circa. Le luci erano spente, così decisi di bussare. Le lacrime continuavano a scendermi lungo le guance come un fiume in piena, ma non potevo più trattenerle ormai. Iniziai a bussare più forte, quando finalmente qualcuno aprì la porta. Calum.

-Hey, Sophie, che ci fai qui a quest’ora? Perché piangi?- Disse, mentre si stropicciava gli occhi appannati dal sonno. Io lo abbracciai.
-Dov’è Luke?- Gli chiesi con la voce rotta dal pianto. Lui mi strinse a sé.
-Non ti preoccupare, è ancora fuori, ma tornerà subito. Intanto perché non vieni dentro, ti calmi e mi spieghi cosa è successo? Vieni, bevi un po’ d’acqua.- Disse Cal aiutandomi ad entrare nel pullman. Ero esausta. Vidi Mike che aveva aperto gli occhi e stava cercando di capire cosa fosse successo,mentre Ash si era messo seduto sul letto e cercava di sistemarsi i capelli scompigliati più del solito mentre si metteva la maglia. Io mi sedetti sul letto di Luke, e venni subito accerchiata da tutti e tre i ragazzi, che mi guardavano preoccupati ma ancora assonnati. Io invece continuavo a piangere, ma mi sentivo un po’ meglio, mentre Cal mi accarezzava i capelli per cercare di farmi calmare. Presi un respiro profondo e buttai fuori le parole come un getto d’acqua, raccontando tutto quello che era successo ai ragazzi.
-Mi dispiace tanto Sophie... ma per questi giorni puoi restare con noi, va bene? Sarai la nostra mascotte. Puoi dormire qui, tanto il letto è a due piazze, per qualche notte noi possiamo rimanere a dormire nei nostri letti.- Mi disse Mike cercando di rassicurarmi. Ash invece era restato in silenzio per tutto il tempo cercando di non guardarmi negli occhi, si sentiva a disagio dato che aveva lasciato la mia migliore amica. Avrei voluto ucciderlo solo per quello, ma mi stava offrendo ospitalità dopotutto.
-Già, dormiremo nei nostri letti. Possiamo fare questo piccolo sacrificio per te, Sophie, e comunque...scusa se mi sono comportato come uno stronzo senza cuore con Elena,però...- Ash mi guardava come un cucciolo, si vedeva che era davvero dispiaciuto.
-Va bene, non fa niente. Infondo è una scelta tua, non sono affari miei, mi è solo dispiaciuto vedere Elena soffrire, ma si riprenderà in fretta perché è una ragazza forte.- Dissi stendendomi sul letto, ero stanchissima.
-Allora, mi sembra che qui siamo tutti stanchi, quindi direi di andare a dormire...buona notte, Sophie.- Disse Cal dandomi un bacio sulla fronte. Quella è stata l’ultima cosa che ricordo, prima di cadere in un sonno profondo. Quella notte non sognai niente, ero stanchissima. La mia mente era sgombera dai pensieri che mi avrebbero inondata il giorno dopo, ero andata in stand-by.

Sentii qualcuno che mi accarezzava dolcemente i capelli, quando aprii gli occhi lentamente, ancora assonnata. Venni subito accecata dalla luce del giorno, ma quando la mia vista si riabituò riconobbi gli occhi celesti come il mare che mi guardavano. Luke. Era steso vicino a me con le coperte bianche che lo ricoprivano fino all’ombelico, che lasciavano scoperti gli addominali ed il suo fisico perfetto. Poi mi diede un bacio sulla guancia.
-Buon giorno, piccola Sophie. Stanotte hai dormito come un angelo, eh?-  Mi alzai leggermente per stare più comoda.
-Beh, ieri è stata una giornata pesante,ero stanca. Tu invece hai dormito qui vicino a me?-
-Si. Non ti sei accorta quando ti ho abbracciata?- Io mi avvicinai e gli passai una mano fra i capelli dorati che amavo tanto e che risplendevano alla luce del sole.
-No, ma mi sarebbe piaciuto.- Dissi, guadagnandomi un abbraccio da parte di Luke. Io poggiai la mia testa sul suo petto. Mi sentivo in pace con il mondo intero in quel momento, vicina alla persona che amavo. Purtroppo, però, quella pace venne interrotta dallo squillo del mio cellulare. Era mio padre. Non accettai la telefonata e chiusi, ritornando fra le braccia di Luke. Mi sentivo al sicuro lì, non so cosa avrebbero pensato i miei genitori, ma Martin gli avrebbe fatto un racconto dettagliato della situazione. E chi se ne frega se era lunedì e dovevo andare a scuola, non ci sarei andata per un po’ di giorni e poi avrei fatto firmare la giustifica da uno dei ragazzi, dopotutto erano maggiorenni.
All’improvviso sentii dei movimenti provenire dai letti dei ragazzi. Vidi sbucare un ciuffo di capelli neri dal letto, Cal. Lui si girò verso di noi e si venne a sedere sul letto.
-Giorno. Dormito bene? Sophie ieri sera è crollata come un sasso, tu invece a che ora sei tornato, Luke? Dove sei andato?- Ci chiese sbadigliando.
-Ho fatto un giro per sbollire la rabbia e per tornare a pensare logicamente. Ieri sera ero furioso con Martin, ma quella passeggiata mi ha aiutato a schiarire le idee. Sono tornato più o meno... all’una e mezza. Avevo bisogno di stare da solo. Ma ora ci sei tu,Sophie. Ti possiamo adottare per i prossimi giorni?- Disse Luke sorridente. Io ricambiai il sorriso.
-Certo che potete adottarmi per questi giorni! Se siete d’accordo, naturalmente, starò con mamma Luke e papà Calum. Poi sto con zio Mike e nonno Ash.- Dissi provocando una risata generale.
-Hey, e perché io sarei il nonno? Sembro così  vecchio?- Chiese una voce fuori campo proveniente dal letto di Ashton.
-Perché sei il più vecchio della band, ovvio! E come dice un antico proverbio cinese... ching chung chang cha cha cha.- Rispose Mike alzandosi dal letto ed andando a prepararsi la colazione.
-E che significa, scusa?- Disse Luke.
-E che ne so io, mica parlo cinese! Chiedi a Cal!-  Scherzò Michael.
-Per l’ennesima volta,Michael, non sono asiatico!- Rispose Calum ridendo.
Per il resto della mattinata restammo a divertirci come dei bambini, a ridere, scherzare,  ed aiutai anche i ragazzi a scrivere le frasi di una canzone ed a trovare l’arrangiamento giusto. Mentre stavo sopra a suonare la tastiera accompagnando i ragazzi,sentii qualcuno che bussava alla porta, così Mike scese giù ed aprì.
-Ciao, Mike. C’è per caso...Sophie?- Quando riconobbi la voce di Elena, per poco non feci cadere la tastiera.

 
*SPAZIO AUTRICE*
Ciaoo belle pupe!! Vi annuncio che inizierò a pubblicare i capitoli a distanza di più giorni, ora diventerò più impegnata perché comincerà la scuola ed è abbastanza difficile continuare a pubblicare un capitolo al giorno. Allora, che ve ne pare di questo capitolo? Volevo un colpo di scena, e l’ho ottenuto. Vi piace come stanno andando le cose nella storia? Comunque vorrei ringraziare tutte le recensioni e le persone che hanno messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate ed anche per chi segue la storia in silenzio. Vi va di lasciare una recensioncina qua sotto pleaseee? Bene, al prossimo capitolo!! 

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Capitolo 17
*** You are Sexy,Hemmings. ***



"-Non riesci proprio a resistermi,eh? Beh, visto che ti sei praticamente gettata su di me sia ieri che oggi, guarda, decido di ricambiarti il favore.- Mi appoggiò contro il muro e mi prese per i fianchi, poi si leccò il labbro con il pircing."


-Si, beh, Sophie è...- Mentre Mike cercava di rispondere ad Elena io corsi giù per le scale ed andai ad abbracciarla. Lo feci istintivamente, ma ero felice di vederla.
-Sophie! I tuoi sono preoccupatissimi, Martin gli ha detto che sei scappata di notte e che non sa dove saresti potuta andare, tuo padre ti sta cercando dappertutto, ma io sapevo  che tu eri qui. Ho parlato con Martin e mi ha detto quello che è successo davvero ieri sera, così ho capito che questo era l’unico posto dove saresti potuta essere.- Poi abbassò il tono della voce ed avvicinò la sua bocca al mio orecchio.
-Comunque...cosa stavate facendo tu ed Hemmings? Siete riusciti a...- Io la bloccai prima che continuasse. Lei non si faceva i film mentali, no, Elena nella testa aveva un’intero cinema! Mi sa che vede troppa televisione...
-NO! Non è successo niente, ora non ti ci rimettere anche tu! Ti spiegherò tutto a tempo debito, ora devi solo far capire ai miei che sto bene. Mi sto divertendo un casino a stare con i ragazzi, ti giuro! Se potessi resterei sempre qui, e poi ho dormito nel letto di Lu- Venni interrotta da Michael che mi faceva segno di stare zitta. -Nooooo, ora io vado sopra dagli altri e vi lascio parlare un po’ da sole qui, non voglio sapere tutto quello che c’è in quelle testoline adolescenziali, ok?-  Così Mike salì di sopra ed iniziò a parlare con i ragazzi. Che cavolo crede? Non direi mai cose troppo esplicite in sua presenza in ogni caso, e poi mi ha preso per una pervertita o cose del genere? Aah, i maschi... tutti uguali.
-Elena...Elena, mi guardi? ELENA!! Terra chiama Elena!- Lei stava osservando il letto di Ash con un’aria malinconica, mentre stringeva nelle sue mani delle bacchette. Oh, giusto...
-Ah, certo, ti sento. Non ti preoccupare, parla pure.- Disse cercando di velare la tristezza che l’affliggeva, anche se si poteva notare da tre chilometri di distanza, non solo perché aveva gli occhi lucidi.
-No, non posso vederti così, chiaro? Ora noi andiamo sopra e tu parli con Ash. Meriti delle scuse decenti. In ogni caso, non è successo niente con Luke. Ti stavo solo dicendo che ho dormito nel suo letto, vicino a lui, ma ci siamo solo abbracciati.- Dissi con nonchalanche.
-Uff, e io che credevo chissà cosa fosse successo. Comunque...non ho voglia di andare a parlare con Ash. Non mi va.- Disse mettendo il broncio, nell’esatto momento in cui Ashton entrò silenziosamente nella stanza. Quel giorno indossava una maglia grigia sbracciata e, sentite che miracolo, dei blue jeans!! Ma non aveva il suo solito portamento fiero, anzi, sembrava piuttosto timido ed impacciato. Cosa è successo, Ashton Fletcher Irwin? Chi ti ha rapito?
-Ciao. Io volevo solo dire che... insomma, si, io sembro così forte e sorrido sempre, ma non sai neanche quanto ho sofferto per lasciarti, Elena. Non volevo farlo, ma per una volta ho lasciato decidere al mio cervello e non al mio cuore. Si,ti amo, ok? Non te l’avevo mai detto. E, si, ti trovo assolutamente sexy, sei bellissima, per non parlare poi di quel fondos...ehm, niente. Dicevo...- Ecco, certo, le hai appena detto che ti piace il suo culo, bel modo di scusarsi! – In ogni caso, tu mi piaci. Tanto. Ma tra pochi giorni ce ne andremo, questo lo sai già, però Sophie e Luke mi hanno fatto capire che non importa se per un giorno, una settimana, un mese, un anno o una vita...l’importante è stare assieme. L’importante è che ci amiamo. Quindi... vuoi tornare con me? Facciamo finta che questo non sia mai successo, ti prego.- Chiese Ash prendendo la mano di Elena e guardandola negli occhi. Lei non rispose subito, rimase immobile per qualche secondo, poi...gli si gettò addosso e lo baciò. Sempre molto tatto lei, certo.
-Ok, se volete scusarmi, io vi lascerei soli, non voglio fare il terzo in comodo e non voglio vedere la mia migliore amica fare certe cose. Vado sopra.- Dissi praticamente scappando da quella situazione imbarazzante.

Mentre salii sopra andai a sbattere contro qualcosa e mi bloccai. Quando alzai lo sguardo, capii che era più qualcuno, e quelli occhi celesti li avrei riconosciuti tra mille.
-Non riesci proprio a resistermi,eh? Beh, visto che ti sei praticamente gettata su di me sia ieri che oggi, guarda, decido di ricambiarti il favore.- Mi appoggiò contro il muro e mi prese per i fianchi, poi si leccò il labbro con il pircing. Quanto era sexy quando faceva così. Mise la sua bocca affianco al mio orecchio, per poi sussurrarmi:- Oggi sarai mia davvero. Non ti resisto più.- Poi iniziò a baciarmi, fino ad arrivare sul collo. Sentivo il suo respiro e la sua lingua andare su e giù sul mio collo.
-Hemmings, cosa hai intenzione di fare?- Gli chiesi passando le mie mani sotto la sua maglia, sui suoi addominali. Iniziai da sopra, per andare sempre più giù. –Lo scoprirai presto, fidati.- Disse avvicinando le sue labbra alla mia bocca. Così iniziò un bacio appassionato, quanto potevo amare quel ragazzo. Quando ero con lui non capivo più niente, era come se non controllassi più il mio corpo. Mi sarei lasciata andare totalmente nelle sue braccia, se non fossimo stati sulle scale del pullman della sua band. Poi aprii gli occhi, ed incrociai i suoi. Non potevamo andare avanti, non lì, non in quel momento. Anche se a malincuore, presi tutta la forza di volontà che mi rimaneva, e mi staccai da lui.
-Vieni con me.- Disse semplicemente Luke prendendomi per mano e trascinandomi fuori dal pullman senza aggiungere nient’altro. Mi portò nella loro limousine bianca con i vetri oscurati, che era parcheggiata vicino il pullman. Entrammo e lui mi stese sulla poltroncina, chiudendo la porta della macchina e sdraiandosi su di me. – Ora non mi scappi.- Disse togliendomi la maglia.
-Non voglio scappare. Voglio stare con te.- Dissi, per poi lasciarmi totalmente andare a lui.
 
‘QUELLA SERA’
Era stato il pomeriggio più bello della mia vita. Avevo provato emozioni nuove, e mi era piaciuto. Eravamo rimasti in quella macchina tutto il pomeriggio assieme, ed ora eravamo stanchi, ma felici. Io mi ero appena rivestita, ed ero ancora nelle braccia di Luke.
-Allora?- Mi chiese dandomi un bacio. Era ancora più sexy con i capelli scompigliati.
-Cosa vuoi sentirti dire, scusa? Si, sei bravo, ok? Sei perfetto, sei bellissimo. Però ho fame.- Dissi ridendo assieme a lui.
-Si, andiamo a fare cena. E’ stata una giornata lunga e faticosa. Però ne è valsa la pena.- Disse dandomi un bacio sulla fronte e facendomi l’occhiolino. Poi scendemmo dalla limousine ed andammo in pullman, non prima di aver cercato di sistemarci un po’ i capelli( e forse è meglio non accennare al fatto che lui ci ha messo più tempo di me per aggiustarsi i capelli, il che non è normale). Appena entrati, tutti gli sguardi della band si puntarono su di noi. Che vogliono?
-Siete contenti? Possiamo fare cena ora?- Disse Ash guardandoci insospettito. Hey, loro non dovrebbero sapere niente! Però...mmh, che buon odore, hanno comprato la pizza!!
-Io, pizza, fame...- Prima di finire la lista di parole senza senso, mi ero già abbuffata sulla pizza, degna fan dei 5 Seconds Of Summer. In poco tempo finii due pezzi e mezzo di pizza, quando vidi che tutti mi stavano fissando.
- Che volete? HO FAME! Sono stanca.-Dissi finendo il terzo pezzo di pizza e pulendomi tutta la faccia. La mozzarella era arrivata anche sul naso, ma come diavolo ho fatto?Capita.
-Luke, ma come fa ad essere così affamata? Cioè, l’hai messa ai lavori forzati oggi pomeriggio?- Chiese Cal.
-Più o meno... però non l’ho forzata.- Rispose prendendomi in braccio e buttandomi sul letto.
-LUKE! Sei impazzito? Non sifanno queste cose a tradimento dopo che mangi mezzo chilo di pizza!-
-Guarda che sei stata tu a dire che eri stanca, ti ho solo velocizzato il compito. Ora dormi e buona notte.- Disse mettendomi un dito sulla bocca per dirmi di stare zitta.
-Ma non ho sonno! E poi, non ho neanche un pigiama! Non voglio dormire ancora con i vestiti che uso da due giorni!- Così lui prese una sua maglia sbracciata, abbastanza lunga per me, e me la diede.
-Questo si può risolvere. Tieni ,mettiti questa. E poi io ed i ragazzi dobbiamo scrivere, tu però sei stanca. Buona notte, Sophie.- Poi Luke mi diede un bacio sulla fronte e mi rimboccò le coperte. Ma io non avevo sonno! E beh, poi non parliamo di...

Mi ero addormentata. Davvero? Stiamo scherzando?! Però mi risvegliai abbastanza presto, forse era mezzanotte. Tenevo gli occhi chiusi, ma sentivo qualche frase. Stava parlando Luke.
-Non so come fare, davvero... mancano così pochi giorni. Ragazzi, non capite... io...non posso lasciare che finisca così. Perché...- Poi non capii la fine della frase.
-Già, era per questo che avevo deciso di lasciar perdere...  però, non so, non avrei mai creduto che potesse succedere una cosa del genere,davvero. E’ così strano...davvero, non voglio più fingere ed andare avanti così. Dobbiamo trovare una soluzione...- Adesso aveva parlato Ashton.
-Non me ne parlate,ok? Se non ho ancora litigato con Luke è solo perché mi devono fare santo. Non so, davvero...anche io sono nella vostra stessa situazione. Non vorrei proprio finire qui...- Cal. E’ stata l’ultima frase che ricordo, prima di ricadere in un sonno profondo.

 
*SPAZIO AUTRICE*
Salve salvino, sono tornata con un altro capitolo! Vi piace? Beh, che vi aspettate dal prossimo capitolo? Sono in ansia quanto voi, sappiatelo xD E quindi... cosa starà succedendo? Finalmente Luke e Sophie stavano così bene assieme, però c’è un nuovo ostacolo muahahahaahah no, ok, sto impazzendo perché tra un po’ inizia la scuola :O capitemi xD 

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Capitolo 18
*** Kisses and PARTY ON! ***



"Poi Luke si avvicinò a me e mi fece fare una piroetta, per poi squadrarmi da capo a piedi. -Da quand’è che i miei vestiti ti stanno così bene?- Io avvicinai la mia bocca al suo orecchio.
-Da quando quella limousine è così comoda?- Gli sussurrai, facendolo arrossire."


Il giorno dopo mi svegliai abbracciata a Luke, questa volta ero stata io ad abbracciarlo nel bel mezzo della notte. Lui aveva una faccia angelica mentre dormiva, con le labbra socchiuse ed i capelli dorati. Non resistevo più, dormiva beatamente, ma gli diedi un bacio. Era troppo bello per resistergli. Lui aprì leggermente un occhio e mi guardò, girandosi verso di me e ricambiando l’abbraccio. Eravamo l’uno di fronte all’altro, vicinissimi. Lo vidi sorridere leggermente, mentre si stropicciava gli occhi.
-Buon giorno, piccola Sophie.- Mormorò sbadigliando. Era il mio panda-orsacchiotto teneroso, non si discute. E’ così...perfetto. Poi mi accorsi che la sua maglia era tutta alzata, e lasciava scoperta tutta la pancia e il mio intimo, per fortuna solo lui era sveglio e mi aveva vista. Mi affrettai ad abbassare la maglia e mi alzai per andare in bagno a farmi la doccia, non prima di essere fermata da Luke che mi aveva tirata a sé.
-Dove scappi?Stai un po’ con me, dai.- Disse facendo una faccetta da cucciolo.
-Mi piacerebbe tanto, signor Hemmings, ma devo andare a farmi una doccia. Posso usare un vostro asciugamano?- Chiesi avviandomi verso il bagno.
-Sì, ci dovrebbe essere il mio sotto il lavandino. Puoi usare quello.- Disse accucciandosi sotto le coperte ancora di più. Stavo per avere un attacco di diabete, giuro.
Poi entrai in bagno, mi svestii ed aprii l’acqua calda, entrando nella doccia. Amavo stare sotto la doccia, era una sensazione rilassante, mi sentivo benissimo. Come al solito, iniziai i miei discorsi mentali filosofici sulla vita e chiusi gli occhi. All’improvviso sentii bussare alla porta, ma quando stavo per rispondere “occupato” qualcuno aprì la porta. La doccia non era opaca, così mi affrettai a sedermi sul fondo della doccia ed a coprirmi le parti essenziali .
-Oh, scusa! Non sapevo che tu fossi a farti la doccia!- Vidi Cal che mi osservava con gli occhi spalancati.
-E allora? Copriti quegli occhi ed esci subito! Dimmi che non hai visto niente, ti prego!- Urlai. Oh, ma che cavolo, un po’ di privacy,no?
-Beh... per mia fortuna sono riuscito ad intravedere qualcosa. Bel fisico, Sophie. Bel fisico.- Detto questo FINALMENTE uscì dal bagno. MA CHE HO FATTO DI MALE PER MERITARMI QUESTO!? Oh, al diavolo.
Uscita dalla doccia cercai l’asciugamano dove mi aveva detto Luke, ed era lì. Aveva il suo profumo, era buonissimo. Me lo attorcigliai intorno e mi accorsi che era corto. No, anche questo no! Ti prego!! Lo abbassai il più possibile, ma mi copriva amalapena le parti X. Uscii in fretta ed andai a cercare i miei vestiti, sperando che gli altri stessero ancora dormendo. Invece, sentii un fischio. Cavolo, ora ci si mette anche Mike?
-Amico, devo ammettere che hai scelto bene! Guarda un po’ la piccola Sophie!- Disse Mike ridendo. No.
-Hey!- Dissi dandogli uno schiaffo. Bene, se lo meritava. Nello stesso momento vidi Ashton alzarsi dal letto, ok, ci mancava solo lui! Ma non posso vestirmi in pace, no, vero?
-Ullallà, guarda un po’ chi c’è. Luke, l’hai fatto apposta?- Disse Ash prendendo gli occhiali e mettendoseli. Aspettate un attimo, da quando ha ricominciato a mettere gli occhiali? Mi sono persa qualcosa?
-No! Cioè, le ho detto di mettersi il mio asciugamano, io di solito lo metto solo sotto, non mi ero reso conto che lei l’avrebbe dovuto mettere così, non credevo fosse così corto. E comunque, che state a guardare tutti!? Lei è mia, chiaro? Solo io la posso vedere così.- Disse mettendosi davanti a me per coprirmi. Era dolcissimo quando faceva il geloso, oww!!
-E ora, se volete scusarmi, dovrei vestirmi. Quindi giratevi e se vi azzardate anche solo a girarvi di un grado, giuro che vi spezzo in due.- Dissi prendendo i miei vestiti. – Luke, anche tu.- Lo guardai negli occhi, cercando di fargli capire il messaggio sottinteso “loro non devono sapere niente. Nessuno deve sapere quello che è successo apparte noi”. Speriamo che questo ragazzo ci arrivi!
-Oh, ehm, certo. Allora, ragazzi, facciamo come dice lei.- Disse mentre io ringraziavo il cielo per avergli fatto recepire il messaggio.
-Da quando ti fai dare ordini da una ragazza, amico?- Chiese Cal girandosi dall’altra parte e ridendo, assieme agli altri.
-Da quando sei diventato così stronzo?- Gli rispose lui a tono. Fanno sempre così, ormai ci ho rinunciato.
Alla fine mi affrettai a vestirmi, misi i vestiti di Luke perché i miei erano in condizioni pessime. Lui mi prestò una sua camicia rossa a quadretti ed un pantalone nero, quanti pantaloni neri tutti uguali avrà nell’armadio? Mah... in ogni caso, la sua camicia mi stava inaspettatamente bene, un po’ larga, ma niente di grave. Mi bastò rigirare le maniche e sistemare i bottoni. Infondo, stavo bene. Bene, se tutti i vestiti  di Luke mi stanno così bene inizierò a fare compere nel reparto uomini, magari.
-Ok, ok, ora potete girarvi.- Annunciai platealmente spazzolandomi un po’ i capelli bagnati. Per fortuna faceva ancora caldo, avevo deciso di lasciarli asciugare all’aria aperta, anche se sapevo che sarebbero usciti mossi.
Poi Luke si avvicinò a me e mi fece fare una piroetta, per poi squadrarmi da capo a piedi. -Da quand’è che i miei vestiti ti stanno così bene?- Io avvicinai la mia bocca al suo orecchio.
-Da quando quella limousine è così comoda?- Gli sussurrai, facendolo arrossire. Amavo quando arrossiva, diventava così carino! Lui non resistette e girò la testa per far incontrare le nostre bocche. Davanti a tutti, ok. Io cercai di non lasciarmi andare troppo, sapevo di essere osservata da tutti gli altri, ma lui sembrava non fregarsene minimamente. Gli morsicchiai il labbro col pircing, per poi staccarmi improvvisamente. Era così bello poter controllare tutte le sue emozioni, lo avevo sorpreso staccandomi dal suo bacio, ma... Cal era sceso in fretta dal pullman senza dire niente, ed io me n’ero accorta. Siamo degli stupidi.
Corsi subito dietro a Calum per parlargli, e lo trovai sdraiato sull’erbetta del parco da solo. Sembrava essere arrabbiato e triste allo stesso tempo, era come se stesse tentando di non piangere e di non uccidere qualcuno. Io mi stesi accanto a lui e lo guardai. Stavo cercando le parole giuste, ma le uniche parole che mi uscirono furono:-Mi dispiace...-
Lui continuava a rimanere in silenzio ed a fissare il cielo, ora aveva un’aria malinconica. Poi, finalmente, si girò verso di me e mi guardò negli occhi. Non mi ero mai accorta di quanto quegli occhi scuri come la notte potessero farti perdere. Erano come un pozzo senza fine.
-Non ti devi scusare. Tu lo ami, e questo lo devo capire. E’ solo colpa mia, ma non posso reggere certe cose. Sophie, domani è l’ultimo giorno che possiamo stare assieme. Dovevo dirti questo prima di andare, devo dirti che io...ecco...- All’improvviso si avvicinò a me e mi baciò. Ero in un subbuglio di emozioni contrastanti, da una parte ero spaventata per quello che avrebbe pensato Luke, dall’altra ero stranamente felice. E nello stesso tempo, mi sentivo amata e odiata. Non ci stavo capendo più niente. Quando le nostre labbra si allontanarono, cercai di tornare a ragionare,ma il mio caro amico cervello ormai si era totalmente fuso. Immaginavo quello che stava succedendo nella mia testa: ATTENZIONE, SOVRACCARICO DI EMOZIONI. SCAPPARE SUBITO, SITUAZIONE DI EMERGENZA.
-Scusami, non dovevo...- Cal mi stava guardando imbarazzato, ma io gli misi un dito sulla bocca.
-Non si può scegliere chi amare, si può solo scegliere come amare. Non credo che questa cosa sia giusta, Cal, non è che tu non mi piaci. Guardati, hai milioni di ragazze che farebbero di tutto per te e tu che fai? Ti innamori proprio di me, della ragazza del tuo migliore amico? Io non ho niente di speciale, ok? Sono una ragazza come tante altre, solo che sono stata fortunata e vi ho conosciuto. Mi piaci, Cal. Ma non so neanche io se provo qualcos’altro. E poi, c’è Luke...- Ok, avevo bisogno di calmarmi un attimo e di schiarirmi le idee.
-Ti amo, Sophie. Ma riconosco l’amore vero, e so per certo che tu ami Luke. Scusami se ti ho baciata, non ho saputo resistere. Non lo dirò a nessuno, ok? Questo non è mai successo.- Io mi morsi il labbro, ero ancora molto confusa.
-Scusami, Cal, ma ora credo che andrò a fare un giro.- Dissi alzandomi e prendendo il telefonino. Pigiai i numeri senza pensarci, non avevo la più pallida idea di quello che stavo facendo.
-Pronto?- Sentii dire dall’altro capo del telefono. Non risposi subito, perché le lacrime mi inondarono gli occhi.
-Mamma? Sono Sophie.- Dissi scoppiando a piangere. Non ce la facevo più, ormai il danno era fatto, dovevo scaricare tutte le emozioni accumulate in quei giorni.
-Sophie! Grazie a Dio stai bene! Non piangere, tesoro, va tutto bene. Perché non mi racconti quello che è successo, eh? Oh, la mia piccolina. Lascia stare quello che ha detto tuo fratello, torna a casa, ti prego.-
-No, mamma, non è questo... è solo che... sai, è successo un casino.- Le dissi inziando a raccontarle tutto dal principio. Perché lo stavo facendo? Sicuramente mi avrebbe messa in punizione fino a quando non sarei morta. Però, ormai non riuscivo più a smettere di parlare, le parole mi uscivano come un fiume in piena. Non le dissi solo la parte della “LIMOUSINE”.
-Sophie, cosa hai combinato? Allora , so io che ci vuole. Intanto smettila di piangere, chiarisci le cose con quei ragazzi, e poi ho avuto un’idea. Perché... non gli organizzi una festa a sorpresa d’addio?-  Propose mia madre. Ecco perché le volevo tanto bene, sapeva sempre la cosa giusta da dire.
-Ecco, certo! E’ una fantastica idea! Ma dove prendo i soldi?-
-Tesoro, sono famosi, la organizzerebbero anche gratis una festa se ci sono loro. E poi, posso sempre darti qualcosina.-
-Ti voglio bene, mamma.-
 E così, era iniziato qualcosa di indimenticabile. Organizzare la festa d’addio per i 5 Seconds Of Summer sarebbe stata una bella avventura,davvero.

 
*SPAZIO AUTRICE*
Allora, non so davvero da dove iniziare. Grazie per  le 16 recensioni, per le 600 visualizzazzioni e per le 8 preferite, 3 ricordate e 9 seguite. GRAZIE DAVVERO TANTO!! Un ringraziamento speciale va a _Marta16_ che ha recensito quasi tutti i capitoli, sei fantastica <3 Beh, cosa succederà nel prossimo capitolo? Non sarà affatto facile organizzare una festa a sorpresa per quattro ragazzi come loro ;) ne succederanno di tutti i colori, ve lo prometto xD e quindi... ci vediamo nel prossimo capitolo :D 

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Capitolo 19
*** La LISTA DELLA SPESA ***



"Finalmente dopo un pomeriggio lungo e faticoso tornai a casa e mi addormentai affianco a Luke, ma non gli parlai molto. Sia perché ero stanca, sia perché altrimenti gli avrei spifferato tutto della festa, sia perché avevo baciato il suo migliore amico."

Tornata nel pullman, trovai i ragazzi che stavano mangiando dei panzerotti. Quello era il loro pranzo, si.
-Hey.- Dissi andandomi a prendere un panzerotto ed un po’ d’insalata. Mi andai a sedere vicino a Mike, perché non avevo voglia di stare vicino Luke o Cal, così scelsi la persona più “neutra” in tutta questa storia.
Luke mi guardava confuso, poi diede una pacca al posto vuoto vicino a lui come per dire:vieni a sederti qui.  Io invece restai vicino a Mike, che stava strafogando il suo panzerotto come un profugo. LA FINEZZA IN PERSONA.  D’altronde, io non ero da meno, ma non ci pensiamo.  Che dieta seguono questi qui? Pizza, panzerotti e rock’n roll?
Finalmente vidi arrivare anche Ash, ma non aveva un panzerotto nel piatto. Aveva due foglie di insalata ed un paio di patatine fritte. Davvero, erano due contate. Non sto scherzando.
-Ash, quando la smetterai di mangiare come una formica? Non hai bisogno di stare a dieta, sai che non ingrassi se mangi, ti muovi molto. – Affermò Mike dopo aver finito il suo panzerotto. Quasi quasi, l’avrei cronometrato per vedere in quanto aveva finito quel benedetto panzerotto, saranno passati  più o meno... venti secondi?
-Ma io ci tengo alla linea ragazzi, non mi strafogo come voi. Vorreste sentirvela voi Elena che vi dice che siete grassi e che dovete mangiare cose ipocaloriche per tutto il giorno? Io no. Preferisco non mettere su neanche un chilo, quella è fissata con la dieta. Mi ha detto cose che voi babbani non potete neanche immaginare...- Disse addentando una foglia di insalata ed iniziandola a masticare molto lentamente.
 
ASHTON FLETCHER IRWIN
 Specie: vegetale.
 Impiego: batterista in un gruppo di matti
Stato civile: sposato con le sue bandane.


Scrissi tutto su un fazzoletto in fretta e furia e me lo misi in tasca. Stavo prendendo appunti sui ragazzi per organizzare al meglio la festa, e quello era il momento perfetto per osservarli nel loro habitat naturale.
 
MICHAEL GORDON CLIFFORD
Specie: umpalumpa mangia-pizza
Impiego: chitarrista nei Teletubbies
Stato civile:in una relazione complicata con i suoi capelli.

 
Ora mi toccava quel cretino di Calum Tibacioatradimento Hood.
 
CALUM THOMAS HOOD
Specie: panda orsacchiottoso teneroso
Impiego: bassista nei  5 Seconds Of Bacioland
Stato civile: flirtando con la fidanzata del suo migliore amico.


Ok, mi mancava soltanto...
-Che stai  facendo, Sophie?- Mi chiese Mike accorgendosi del fazzoletto su cui stavo scrivendo.
-N-niente... stavo solo facendo la lista della spesa.- Lui mi guardò male, mentre io nascondevo il fazzoletto.
-Ok, allora aggiungi anche la pizza. Michael wants another slice!!- Disse provocando una risata generale. Avevo ragione sul suo conto, Sophie non si sbaglia mai.  Feci in fretta a riprendere il fazzoletto e mi misi ad osservare Luke che beveva un bicchiere di Coca-Cola. Ok, il mio giudizio deve essere oggettivo ed imparziale.

LUKE ROBERT HEMMINGS
Specie: raro pinguino in via d’estinzione
Impiego: cantante/chitarrista nei SIAMO DEI FIGHI E LO SAPPIAMO
Stato civile: fidanzato con la sottoscritta, anche se mi tradisce con il suo pupazzetto pinguino...

 
Fatto, ora posso stare più tranquilla ed iniziare ad organizzare seriamente la festa. Finii in fretta il mio panzerotto, diedi un bacio sulla guancia a Luke, salutai i ragazzi e mi andai a sedere su una sedia al parco. Così chiamai Elena, mi doveva assolutamente aiutare.
-Hey, come stai? Ascoltami bene, ho una notiziona! Si chiama: domani faremo una festa a sorpresa per la partenza dei ragazzi e mia madre è d’accordo. Sei con me?- Le chiesi con gli occhi a cuoricino.
-Scherzi? No.- Il mio cuore saltò un battito. Avevo sentito bene? Aveva davvero detto di no?
-Ma...ma...perchè?- 
-Perché io avevo pensato lo stesso, ok? Non mi puoi copiare le idee! Va bene, avevo già fatto una lista delle cose da prendere per la festa. Non voglio invitare troppa gente, e poi ci rimane da trovare un luogo adatto per fare la festa.- Questa si che era la mia migliore amica. Era per questo che andavamo così d’accordo.
-Sinceramente mi è appena venuta un’idea. E se la facessimo... in piscina? Cioè, hai presente mia zia Rosa? Lei ha una piscina enorme, con un grande giardino e tanto spazio per mettere tavoli, sedie e cose così. Potremmo farla lì, se mi da il permesso. Tanto non ci va mai, però la tiene bene e sono sicura che se glielo chiedo mi farà fare la festa lì se le prometto di non rompere niente e di pulire dopo.  Infondo fa ancora caldo, si può fare, no?-
-SIII! E poi, per le decorazioni ci penso io. Per il cibo...-
-Aspetta, chi invitiamo? Andiamo solo noi e loro? Non mi sembra una bellissima festa. Chi possiamo invitare? Possiamo chiedere ai ragazzi se hanno qualche amica qui, così le invitiamo.- Proposi.
-Ok, ci vediamo alle cinque e sistemiamo tutti i dettagli, intanto cerca di convincere tua zia.-

Alla fine,era uscito che Mike e Cal non conoscevano nessuno qui a parte noi, quindi avevamo deciso di portare un paio di nostre buone amiche (tra l’altro loro fan), Christine e Valery. Sarebbe stata una festa abbastanza intima, non volevamo troppa gente. Ci saremmo divertiti lo stesso così, anzi, forse anche di più. Mia zia aveva acconsentito a fare la festa, naturalmente non sapendo che ci sarebbero stati anche dei ragazzi (oops, mi sono CASUALMENTE scordata di dirglielo). Elena aveva preso delle decorazioni fantastiche, rosse, dorate e celesti. Erano fantastiche. Poi avevamo fatto con del cartoncino e del glitter uno striscione gigante con una foto dei ragazzi e la scritta:
5SOS, RESTERETE SEMPRE NEI NOSTRI CUORI.
Avevamo preso delle patatine, qualche bibita e la torta, non volevamo stare a mangiare tutto il tempo, e poi non si può entrare in piscina se mangi troppo ( si, come al solito ogni tanto si vede che sono una secchiona).  Avevamo già sistemato tutte le decorazioni per il giorno dopo, al cibo invece ci avrebbe pensato Elena qualche ora prima della festa. E poi, avevamo preso un costume nuovo sia io che lei. Il mio era un bikini a due pezzi turchese e dorato, a fascia. Il suo invece era nero, con uno strato più coprente sotto e con un altro strato sopra di una specie di “pizzo”. Devo ammettere che sembrava molto sexy, Ash ha scelto proprio bene.
Finalmente dopo un pomeriggio lungo e faticoso tornai a casa e mi addormentai affianco a Luke, ma non gli parlai molto. Sia perché ero stanca, sia perché altrimenti gli avrei spifferato tutto della festa, sia perché avevo baciato il suo migliore amico. Quindi entrai nel pullman e mi gettai sul letto, riuscendo a prendere sonno quasi subito. 
Il giorno dopo venni svegliata dalla sveglia di Luke, erano già le undici! Mi sporsi su di lui per cercare di spegnerla, ma come cavolo fa a continuare a dormire con questo casino?
Quando finalmente riuscii a raggiungere la sveglia lui mi circondò sulle braccia e mi tenne stretta a sé, dato che gli ero praticamente addosso. Io gli diedi un bacio. Restammo lì a pomiciare per una mezz’oretta abbondante, volevamo goderci il nostro ultimo giorno assieme.

Quella mattinata la passai tutta con lui, ed anche il primo pomeriggio. Ero felice di stare con lui, ma ogni tanto mi ricordavo che se ne sarebbe andato presto e che non lo avrei più rivisto... ed in quei momenti il mio stomaco si attorcigliava e mi iniziavo a sentire male, così preferii non pensarci per tutta la giornata. Ed ora veniva la parte più difficile: portare i ragazzi alla festa senza fargli sospettare niente.
-Sentite,ragazzi, questa è l’ultima sera che possiamo stare assieme, vi va di andare da qualche parte a divertirci? Conosco un posto molto bello, ci andiamo?-
-Certo, perché no! Un attimo che mi vado a cambiare...- Disse Cal. Dopo un’oretta tornarono tutti sistemati e vestiti come al solito, ma non sapevano cosa li aspettava. Come avrei fatto per il costume? Beh, diciamo che c’era una piccola sorpresina per loro.
Mi ero già messa d’accordo con l’autista della limousine, così appena entrammo in macchina gli diedi un indirizzo falso, mentre lui sapeva bene dove ci avrebbe dovuti portare. 
-Insomma, Sophie, com’è questo posto?- Mi chiese Mike rompendo il silenzio che si era creato in macchina.
-Bello, fidatevi di me. Lo scoprirete presto.- Per fortuna il mio costume non si vedeva sotto il vestitino rosso che avevo messo la sera del concerto. Finalmente, dopo mezz’ora di scherzi e risate con i ragazzi, la macchina si fermò. Loro si guardarono intorno confusi, ma poi scesero dalla macchina.

Ed ora, diamo inizio allo show.

 
*SPAZIO AUTRICE*
Sono tornata! Oggi è iniziata la scuola, ho iniziato il primo e purtroppo non sono stata fortunata come la nostra Sophie. Io ero lì, all’ultima ora, sperando che i 5 Seconds Of Summer iniziassero a suonare dal parco... purtroppo non è successo niente :/ vabè, lasciamo perdere le mie avventure scolastiche e parliamo del capitolo. Scusate se è un po' statico ma era di passaggio per prepararvi alla festa... e.e  Vi piace? Cosa vi aspettate dalla festa? E cosa succederà dopo, quando i ragazzi partiranno e lasceranno Sophie ed Elena? Beh, ci vediamo nel prossimo capitolo allora ;D 

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Capitolo 20
*** I love you,little Sophie. ***



"-Allora...- Non riuscivo più a trattenermi, così mi gettai nelle braccia di Luke e gli bagnai tutta la maglia con le mie lacrime. Lui mi iniziò ad accarezzare i capelli dolcemente, cercavo di imprimere nella mia mente il suo odore, come ci si sentiva a stare tra le sue braccia, il suo tocco. Poi una goccia mi bagnò i capelli, qualche lacrima stava scorrendo sulle guancie di Luke che piangeva in silenzio.
-Ti amo, piccola Sophie. Non ti scorderò mai.- Mi sussurrò dolcemente."


Si sentiva il rumore della musica appena siamo arrivati. I ragazzi continuavano a guardarsi intorno spaesati, ed io finalmente mi decisi a trascinarli in cortile con un sorriso stampato in faccia. Non avevano davvero sospettato niente? Cavolo, la prima volta che mi riesce qualche sorpresa.
-Sophie, ora mi spieghi dove diavolo ci hai portati.- Disse Ash ottenendo il consenso dei ragazzi.
-Credo sia giunto il momento di svelarvi tutto. Questo non è un bar, o qualcos’altro...- Finalmente entrammo in cortile, e non appena arrivammo tutti i ragazzi rimasero a bocca aperta. Le casse stavano dando il ritornello di Never Be, aggiungendo un tocco di malinconia alla festa. Presi Luke sotto braccio, mentre Elena andava a salutare Ash e le altre due ragazze avevano gridato: SORPRESA!
Christine era una ragazza dai capelli rossicci e ribelli, che lasciava spesso ricadere in maniera naturale. Era abbastanza magra ed alta, era più alta di tutte noi e con i tacchi riusciva persino a raggiungere l’altezza dei ragazzi (ma non del mio Lukey, certo); inoltre aveva il volto ricoperto di lentiggini che le davano un’aria simpatica e fresca. Era una sempre con la battuta pronta, capite il genere? Invece Valery invece aveva dei lunghi capelli lisci color nocciola (davvero lunghi, le arrivavano quasi al fondoschiena), dei bellissimi occhi verde che davano qualche sfumatura sul giallino ed era un po’ più formosa di Christine, ma non era grassa. Lei era più timida e riservata, anche se quando la conoscevi a fondo capivi che era la più pazza del gruppo. Erano le nostre migliori amiche alle medie, andavamo ancora d’accordo.
Io iniziai a ridere come un’isterica quando vidi i costumi che avevo fabbricato personalmente per i ragazzi. Erano tutti di colori diversi: quello di Luke dorato, quello di Cal era verde smeraldo, quello di Ash era rosso fuoco e quello di Mike era argentato, ma la cosa migliore era che sul didietro avevano scritto a caratteri cubitali 5 S O S ( in ordine, andavano a: Luke, Mike, Ash e Cal). Erano supermegastrastupendi!
Quando i ragazzi li notarono, su un tavolo in bella vista di fronte a loro, iniziarono a ridere anche loro istericamente come me. Era questo quello che amavo di loro, la loro risata, il loro essere sempre felici, semplicemente loro.
-Cosa cavolo...? Io non lo metto quello, Sophie. Nooo, tu hai capito male, piuttosto faccio il bagno in mutande.- Disse Luke ridendo, mentre io mi ero già messa in costume ed ero andata a prendere le collanine hawaiiane con i fiorellini che aveva fatto Christine, così gliele misi al collo.
-Oh si, tu lo metti e non si discute. Ti pregooo, fallo per meee, è l’ultima serata che trascorriamo assieme!- Gli risposi facendo la faccetta dolce a cui sapevo che non riusciva a resistere. Alla fine, per accontentarmi, afferrò quel costume ed andò a cambiarsi dentro casa, mentre gli altri lo seguirono continuando a protestare. Ma che cavolo, è per divertirci, no?
Poco dopo tornarono tutti con i costumi addosso, erano semplicemente FAN-TAS-TI-CI. Mi ricordavano la versione marina del video di Don’t Stop.  Elena non perse tempo ed andò ad afferrare le guanciotte di Ash ed a strapazzarle, Christine invece andò all’attacco versò Mike e Valery si avvicinò a Cal. In effetti non mi sarebbero dispiaciute quelle coppie, Christine era perfetta per Mike, così come Valery per Cal, se solo lui riuscisse a mettere da parte quello che prova per me per una serata...
Io immortalai il momento, eravamo davvero carini. Mi feci qualche foto con il Dr.Fluke al mare, e poi andai a prendere un bicchiere di aranciata. Luke mi seguiva come una cozza, non si spiccicava un secondo da me, era carino quando faceva così. Oh, ma che sto dicendo? Lui è SEMPRE carino. Anzi, no, lui è sempre PERFETTO.
Mentre stavo finendo l’aranciata, mi sentii afferrare per le braccia e per le gambe. Luke mi aveva presa in braccio e si avviava verso la piscina.
-No, Luke, non vuoi fare davvero quello che io credo che tu voglia fare. Luke, no, Luuuu!!!- Poi si tuffò in piscina tenendomi fra le sue braccia. L’aveva fatto, non ci posso credere!
Appena riemersi iniziai a schizzarlo, così entrarono tutti in acqua ed iniziò una vera e propria guerra di schizzi.
-Ragazze, tutte contro i 5SOS!!- Dissi proclamando ufficialmente guerra a quei quattro. Ci divertimmo come matti, poi facemmo la lotta. Io ero sulle spalle di Luke ed Elena era sulle spalle di Ashton, mentre Valery era sulle spalle di Cal e Christine su quelle di Michael.
-Bene, uno, due... che la lotta abbia inizio!- Proclamò Mike lanciandosi all’assalto contro il compagno dai capelli neri, mentre Luke mi stava trascinando verso Elena. Io le cercai di immobilizzare le braccia, mentre lei mi spingeva per farmi cadere con insistenza. Luke invece cercava di fare il solletico all’amico, che aveva iniziato a ridere come un matto, finchè non cedette facendo cadere la sua fidanzata in acqua.
-VITTORIA!! Dammi il cinque, Hemmings.- Dissi dando il cinque a Luke e tuffandomi in acqua.  Lui mi diede un bacio subacqueo, e quando riemersi vidi Ash che stava accarezzando il fenicottero che mia zia usava come decorazione per la piscina.
-Perché mi guardate così,ragazzi? Non vi ricordate Flamingo, mentre registravamo il video di Amnesia? E’ tornatooo!!!- Urlò strapazzando quel povero fenicottero rosa.
Poi Elena uscì dalla piscina e si fiondò sulla pista da ballo. -Hey, perché non balliamo un po’? –
-Siii!!- Rispondemmo tutti all’unisono uscendo dalla piscina. Noi stavamo andando a mettere la musica dalle casse, quando i ragazzi sparirono. Tornarono poco dopo con i loro strumenti, ma se li portavano dappertutto?
-Sono gli strumenti d’emergenza, li teniamo sempre in limousine. Vogliamo dedicarvi una canzone, come minimo, dopo tutto quello che avete fatto per noi.- Annunciò Cal salendo sul palco con i ragazzi.
Quando sentii le prime note di She Looks So Perfect iniziai ad avere le lacrime agli occhi. I ragazzi stavano iniziando a suonare, mentre io e le ragazze eravamo sotto il palco ad iniziare a ballare.


Hey, hey, hey, hey
Hey, hey, hey
Hey, hey, hey, hey
Hey, hey, hey


Io iniziai a cantare con i ragazzi quella canzone che mi aveva cambiato la vita. Era passato poco da quel giorno di Maggio in cui avevo ascoltato questa canzone per la prima volta alla radio e me n’ero follemente innamorata, eppure guardami, a cantare e ballare proprio questa canzone con loro, con i miei idoli. Questa canzone, che mi sta dedicando il mio ragazzo, Luke Hemmings. 

Simmer down, simmer down
They say we're too young now to amount to anything else
But look around
We worked too damn hard for this just to give it up now
If you don't swim, you'll drown
But don't move, honey



Luke mi stava guardando negli occhi, ci stava mettendo tutto se stesso in quelle note. Ed era solo per me, per quest’unica notte che non scorderò mai.  I suoi occhi brillavano più del solito, di felicità ma anche di lacrime trattenute perché purtroppo sapevamo tutti che di lì a poco sarebbe tutto finito. Eppure, in me c’era ancora qualche piccola speranza...

She looks so perfect standing there
In my American Apparel underwear
And I know now, that I'm so down
Your lipstick stain is a work of art
I got your name tattooed in an arrow heart
And I know now, that I'm so down


Ormai ci eravamo tutte scatenate in pista, io avevo gli occhi inondati di lacrime per tutta l’emozione, ma per qualche oscuro motivo riuscivo ancora a non piangere come una fontana.  Cercavo di trattenermi, proprio come stava facendo il mio pinguino preferito, che aveva tutti gli occhi lucidi. Eppure, continuava a cantare proprio come il primo giorno in cui l’avevo visto, anzi, ci stava mettendo più passione. Io presi Elena ed iniziai a ballare con lei, notando che anche lei era nella mia stessa situazione. Probabilmente di lì a qualche ora saremmo scoppiate tutte e due a piangere, ma ora era il momento di divertirsi!.


Hey! Hey, hey, hey, hey
Hey, hey, hey


Let's get out, let's get out
'Cause this deadbeat town's only here just to keep us down
While I was out, I found myself alone just thinking
If I showed up with a plane ticket
And a shiny diamond ring with your name on it
Would you wanna run away too?
'Cause all I really want is you


She looks so perfect standing there
In my American Apparel underwear
And I know now, that I'm so down
I made a mix-tape straight out of '94
I've got your ripped skinny jeans lying on the floor
And I know now, that I'm so down


Poi Luke mi tese una mano e lo raggiunsi, gli diedi  un bacio ed iniziai a cantare con loro, divertendomi. Era uno dei momenti più belli della mia vita. Poi lui mi prese per il bacino e mi tenne stretta a sé mentre ricominciava a cantare. Io poggiai la mia testa sul suo petto guardando le stelle e lasciandomi andare alla musica.

Hey! Hey, hey, hey hey
Hey, hey, hey, hey

She looks so perfect standing there
In my American Apparel underwear
And I know now, that I'm so down
Your lipstick stain is a work of art
I got your name tattooed in an arrow heart
And I know now, that I'm so down...


Finii la canzone girandomi verso di Luke e baciandolo, mentre Elena era andata a sedersi su di Ash e fece lo stesso. Christine era andata a parlare con Mike e ci stava provando con lui, invece Valery era vicino a Cal e gli sussurrava qualcosa all’orecchio.
Poi suonarono qualche altra canzone:  Don’t Stop, Daylight (era la prima volta che la sentivo), What I Like About You e finirono con Amnesia... la canzone perfetta, eh?
 

Cause I’m not fine at all...

E così era mezzanotte passata, eravamo ormai stanchi morti e ci facemmo venire a prendere dalla limousine, dopo aver riportato gli strumenti dentro ci sedemmo in macchina, e quando arrivammo al loro pullman io sapevo che sarebbe stata l’ultima volta che gli avrei visti. Eravamo arrivati, così scendemmo dalla macchina. Io andai un attimo dentro a prendere le mie cose, quella sera sarei tornata a casa e loro sarebbero partiti alle cinque di mattina. Christine e Valery se n’erano già andate, ma a quanto pare avevano conquistato il moro e la carotina. Eravamo rimasti io, Elena, ed i ragazzi. In piedi, davanti al loro pullman.
-Allora...- Non riuscivo più a trattenermi, così mi gettai nelle braccia di Luke e gli bagnai tutta la maglia con le mie lacrime. Lui mi iniziò ad accarezzare i capelli dolcemente, cercavo di imprimere nella mia mente il suo odore, come ci si sentiva a stare tra le sue braccia, il suo tocco. Poi una goccia mi bagnò i capelli, qualche lacrima stava scorrendo sulle guancie di Luke che piangeva in silenzio.
-Ti amo, piccola Sophie. Non ti scorderò mai.- Mi sussurrò dolcemente. Poi mi staccai da lui, ed andai ad abbracciare gli altri talmente forte che riuscivano a respirare a malapena, ma non m’importava.  Alla fine abbracciai anche Ash, che era appena tornato ad essere libero dalla presa di Elena, che stava cercando ancora di trattenere le lacrime inutilmente. Poi mi allontanai un po’ e gli osservai tutti. Era così che doveva finire tutto? Michael, Calum, Ashton e Luke erano la mia famiglia ormai...
-Anche io ti amo, Luke. Non vi scorderò mai, ragazzi.- Dissi trovando la forza di girarmi.
-Neanche noi vi scorderemo mai.- Iniziai a fare qualche passo, non dovevo guardarmi indietro. Per un attimo, però, girai la testa e vidi per l’ultima volta gli occhi in tempesta di Luke. Poi ripresi a camminare, ormai rassegnata ad un pianto silenzioso.
-Aspettate tutti!- AVEVO SENTITO BENE?

 
*SPAZIO AUTRICE*
Hey ragazze, siamo giunte al penultimo capitolo  ^.^ Mi è costato tanto scrivere questo capitolo, sappiate che non è normale piangere mentre si scrive la propria storia :’( Non vi voglio dire nient’altro, comunque. Cosa potrà essere adesso quella voce dal nulla? Beh, ci vediamo nel prossimo capitolo, L’ULTIMO. Un bacione :*

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Capitolo 21
*** Dreams are wishes *^* ***


                                   


Tutto il mondo mi stava crollando addosso, odio nutrire false speranze, ma infondo infondo speravo di restare con i ragazzi.
-Aspettate tutti!-
Mi girai all’improvviso e rimasi abbagliata da due fari. Un’auto stava correndo verso di me, Luke aveva urlato per cercare di avvertirmi, ma l’auto era troppo veloce. Non vidi più nulla, dopo quel bagliore.


“POV LUKE”

Sophie era stesa per terra, la macchina l’aveva presa,ma non sembrava che avesse nulla di grave, eppure era pallida come un fantasma. Le andai incontro e mi sedetti affianco a lei, prendendole la mano.
-Andiamo,Sophie, non fare così, stai bene. Non ti sei fatta niente, su, svegliati.- Iniziai a piangere, ma la sollevai e la tenni stretta a me. Le diedi un bacio sulla fronte, i ragazzi erano rimasti scioccati ed Elena se n’era già andata. Cal aveva preso il cellulare, stava chiamando un’ambulanza.
All’improvviso, mentre stringevo Sophie sul mio petto, sentii qualcosa bagnarmi la maglia. Erano lacrime. Le sue lacrime.
-SOPHIE!- Le vidi aprire lentamente gli occhi, ed il mio cuore lentamente iniziò a rilassarsi.
-Luke...non mi lasciare.- Disse appena sussurrando, stringendomi la maglia.
-Non ti lascio, tranquilla. Shh, stai bene?- Le dissi guardandola negli occhi e sorridendole. Lei fece segno di sì con la testa, mentre Cal chiuse la comunicazione per l’ospedale, vedendo che Sophie stava bene.
Pian piano la misi a terra, ma la sorreggevo perché faticava a stare in piedi, era ancora scossa. Ed era comunque bellissima, come sempre.
-Scusa se vi ho fatto preoccupare.- Disse a bassa voce, con le lacrime che le rigavano il viso.
-Non è colpa tua. E’ colpa di quel cretino con l’auto, che se n’è anche andato, tra l’altro. Ora ti accompagno a casa, va bene?-  Le dissi dolcemente. In tutto quel casino, io ero con Sophie, Ash era rimasto dentro il pullman per tutto il tempo, quindi non sapeva niente. Invece, Mike era diventato bianco e stava cercando di aiutarmi a sorreggere Sophie.
-Allora ci pensi tu a lei, Luke? Mi raccomando trattala bene. Allora... addio Sophie.- Cal si girò e se ne andò, evidentemente ancora spaventato e triste. Poi ripresi Sophie in braccio e la portai così fino a casa. Nel tragitto qualche curioso fece delle foto a me con lei in braccio, qualche fan mi aveva guardato male. Chi se ne frega, lei è la ragazza che amo e basta, non mi importa di quello che pensano gli altri, io farei di tutto per lei.
-Grazie Luke. Di tutto quello che fai per me.- Sentivo il suo respiro sulla mia spalla, il suo solo tocco mi faceva impazzire.
-Di niente piccola. Farei di tutto per te.-

“POV SOPHIE”

Ero rimasta in braccio a Luke per tutto il tempo. Ero confusa e mi faceva male tutto, ero contenta di avere lui. Almeno avremmo passato qualche minuto in più assieme. Lo stavo stringendo, quando arrivammo a casa. Lui suonò il campanello, aprì mia mamma.
-Sophie! Cosa ti è successo! Oh, tu devi essere Luke. Comunque, è successa una cosa mentre voi eravate a festeggiare. Venite pure dentro.- Mia mamma non sapeva se essere felice perché ero tornata o triste per COME ero tornata, tuttavia io mi rimisi a camminare sulle mie gambe, ora mi sentivo un po’ meglio. Entrammo in salotto, c’erano mio padre e... ADAM?
-Ciao, ragazzi. Oh, Luke, non credevo di trovare anche te,ragazzo mio. Scusate se non mi sono fatto sentire prima, ma avevo delle pratiche da sbrigare. Allora, possiamo darle la bella notizia?- Chiese lui rivolgendosi a mio padre e dandogli una pacca sulla spalla. Lui annuì.
-Ho appena firmato un contratto. Per farti suonare con i ragazzi. Entrerai a far parte dei 5 Seconds Of Summer Sophie, congratulazioni, Adam è rimasto colpito dalla tua sintonia con i ragazzie dal modo in cui suonavi il piano e cantavi. Ci ho riflettuto in questi giorni, ed ho deciso che, ahimè, ti lascerò libera di spiccare il volo. Ma, e sarò chiaro su questo, NON DEVI ASSOLUTAMENTE FIDANZARTI CON UNO DI LORO. Chiaro?- Bella battuta! Mi stava prendendo in giro, vero? Io nei 5SOS? A suonare in giro per il mondo con loro?
-Ahahaha, papà, potevi anche risparmiarti questa battut...- Vidi che tutti mi guardavano seriamente. Oh, non stanno scherzando. Io? Andiamo, davvero?
-Ehm, grazie mille papi! Anche a lei, Adam. Mamma, vi voglio bene! Aspettate, questo significa che devo partire stanotte con loro? Non ho neanche le valigie, non ho salutato Elena!-
-Congratulazioni, Sophie, sono felicissimo che verrai con noi!- Disse Luke baciandomi. Si, davanti ai miei genitori. Io mi staccai subito, non era assolutamente possibile che stava succedendo davvero, proprio a me. Ho solo 14 anni!
-Partiamo proprio col piede sbagliato. Bell’imbusto, vedi di stare lontano da mia figlia.- Disse mio padre a Luke, ok, non ha reagito così male come mi aspettavo.
-Tesoro, le valigie te le ho già fatte io, devi solo prenderti le ultime cose. Sarà una bella avventura.-  Iniziai a saltare di gioia come una pazza, si, per me era normale. Abbracciai tutti con tanta forza che riuscivano a respirare per pochissimo, poi corsi sopra e presi le ultime cose. Il giorno dopo sarebbe iniziata la mia nuova vita. Niente scuola, niente famiglia, eppure... concerti, fan, successo, amore, IL MIO AMORE, Luke, Cal, Ash, Mike. Loro sarebbero stati la mia nuova famiglia, era incredibile. E’ incredibile come trovarsi nel posto giusto al momento giusto possa cambiarti la vita, eppure a me è successo. Ero felicissima come non lo ero mai stata. Dopo aver preso tutte le valigie scesi in fretta dalla mia camera e salutai i miei genitori. Mi sarebbero mancati, tanto, però mi sarebbe mancata tanto anche Elena, così come...
-Sorellina, alla fine ce l’hai fatta. Sono felice per te, sarà una fantastica avventura. E...scusami tanto. Ci vediamo presto, ok? Se passate in Germania, ogni tanto vieni a farmi un salutino.- Poi Martin mi abbracciò.
Uscii finalmente dalla porta di casa, con Adam e Luke. Mi stavo lasciando indietro la mia vecchia vita per iniziarne una nuova, da sola. Era la fine di un capitolo e l’inizio di un altro, dal momento in cui chiusi quella porta lasciando i miei genitori e mio fratello. Adesso, avrei avuto un’altra famiglia.
Arrivammo in pullman, dove sistemai le valigie e mi misi sul letto di Luke. Chissà se gli altri avevano saputo la notizia... però ora stavano già  dormendo tutti come dei sassi, quindi preferii dormire un po’ anche io.

Il giorno dopo, venni svegliata dai ragazzi. Il pullman era stranamente in ordine! Forse perché avevano messo tutto nelle valigie, forse perché dovevamo lasciare il pullman e prendere l’aereo per l’America?
 Era così strano stare con loro...
-Sophieee!!! Perché non ci hai detto niente? Sei un nuovo membro della nostra band e non ce lo dici neanche?- Mi disse Mike scuotendomi dal letto. Iniziamo bene...
-Beh, dormivate come angioletti, eravate stanchi e quindi, niente.- Gli risposi sbadigliando, mentre notai che Ash stava ancora nel letto.
-Allora, benvenuta nei 5 Seconds Of Summer. Siamo davvero cinque ora, che figo! Sei l’unica ragazza in un gruppo di quattro ragazzi, sicuramente ora la smetteranno di chiamarci boy band. E poi, sei sexy, ora possiamo ampliare il nostro pubblico anche a dei ragazzi!! Ah, comunque, qualcuno ha visto la mia maglia? Non voglio andare in aereoporto senza maglia, le fan mi attaccherebbero e non ne uscirei vivo.- Cal era a torso nudo( come dormono più o meno tutti) e stava cercando una maglia nel letto. Quella notte Luke non aveva dormito vicino a me, che strano, erano restati tutti e quattro nei letti a castello. Cosa è cambiato?
Finalmente Ash si alzò dal letto.
-Ash, Ash!! Sophie è nella band!! Suonerà con noi!!- Ash aveva gli occhi rossi... aspettate, non ditemi che il grande Ashton Irwin ha pianto perché ha dovuto lasciare Elena?
-Oh, fantastico! Così potrò sentire di più Elena!- Rispose sorridende, andandosi a mettere una maglia nera degli AC/DC e stiracchiandosi. Poi si mise gli occhiali ed andò a svegliare Luke, era l’ultimo rimasto che dormiva, perché Cal era in bagno a sistemarsi il ciuffo. E’ il mio narcisista preferito, ovviamente dopo Luke . 
Alla fine eravamo tutti pronti, prendemmo le valigie e scendemmo dal pullman. Appena scesi, trovai Elena fuori che ci aspettava e si gettò ad abbracciarmi.
-Sophie, non mi hai detto niente! Oh, non ci posso credere, la mia migliore amica è nei 5 Seconds Of Summer, nel mio gruppo preferito! Ash, eccoti! Abbracciamoci!- Poi ci abbracciammo tutti e tre.
-Ti chiamerò tutte le volte che posso, Elena, te lo prometto. Sai che ti voglio bene, ricordatelo sempre.-
-Ragazze,scusate, ma se perdiamo altro tempo l’aereo sarà già partito.- Ci disse Adam, invitandoci a salire sulla limousine. Salutai per l’ultima volta Elena e mi avviai verso la mia nuova vita.
All’aeroporto era pieno di fan adoranti, guardavano i ragazzi e piangevano, ridevano, si facevano foto. Alcune urlavano il mio nome, era così nuovo e strano per me. Io non volevo salire sull’aereo, in realtà avevo un po’ paura, ed ero preoccupata. Sapevo che se ci fossi salita, sarebbe stato davvero l’inizio di tutto.
-Sophie, tutto bene?- Mi chiese Luke guardandomi negli occhi, lasciando perdere per un attimo le fan.
-Più o meno...-
-Stai tranquilla, andrà tutto bene. Ora respira e...- Mi diede un bacio veloce, prendendomi la mano. Così mi avviai verso l’aereo,fianco a fianco di Luke Hemmings, Calum Hood, Michael Clifford ed Ashton Irwin.
 Era davvero giunto il momento di lasciarmi alle spalle la timida Sophie insicura, quella che crede che non riuscirà a realizzare niente nella vita, e lasciar uscire fuori la Sophie che suonerà con i suoi idoli, quella che ha conquistato il cuore di Luke, quella che in pochi giorni è riuscita a cambiare la sua vita. I sogni son desideri, si dice. Beh, allora, ho appena realizzato il mio desiderio. Non basta solo sognare qualcosa, fidatevi, bisogna fare di tutto per cercare di realizzare un sogno,  se ci tenete veramente, ce la farete. E così io, Sophie Marie Drew, ho cominciato quello che sarebbe stato davvero un sogno diventato realtà.


-Ti amo, Hemmings.-
-Ti amo, piccola Sophie.- 

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