Il Boss ed il Re

di Taine
(/viewuser.php?uid=708401)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** AIUTO! Arrivano gli alieni! L'obbiettivo è Yuuki Rito! ***
Capitolo 2: *** Battaglia (Inutile) per la Terra! Alieni vs Vongola! ***



Capitolo 1
*** AIUTO! Arrivano gli alieni! L'obbiettivo è Yuuki Rito! ***


* Il qui presente autore dichiara che i vari personaggi non sono di sua creazione. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro*
 
 
Era una giornata tranquilla. Il sole splendeva, gli uccellini cantavano e il ragazzo più imbranato e sfaticato di Nanimori studiava seriamente e (soprattutto) capiva ciò che leggeva. Miracolo! Niente sarebbe potuto andare storto! Almeno, fino alla fatidica frase:

-Ohi Tsuna- disse un esserino dall’aspetto di un bambino, di massimo sei anni, vestito con un completo elegante nero e un cappello del medesimo colore dove si poteva scorgere un camaleonte verde intento a ronfare, come si poteva ben evincere dalla bolla che usciva dal naso. L’interpellato, un ragazzo di quindici anni dai capelli castano chiaro e i grandi occhi di colore castano scuro, magro ma ben allenato, si gira puntando i suoi profondi occhi insicuri su quelli neri del bambino che lo ha chiamato. –Dimmi Reborn. Come puoi vedere sto cercando di studiare. Diavolo la prima superiore è un inferno!- rispose con sguardo misto tra spavento e paura. Quando il suo istruttore col ciucciotto giallo lo chiamava in quel modo, solitamente significavano guai in vista. Ed infatti, l’Ex Arcobaleno gli disse: -La Terra è in pericolo. I miei informatori mi hanno avvisato che da molti mesi, una serie di alieni ha messo piede sulla Terra, in Giappone. Il Nono ha espressamente richiesto l’interevento del Neo Vongola Primo e dei suo Guardiani.- spiegò con un sorrisino contento o/e eccitato. Tsuna lo guardò per qualche secondo. Poi scoppiò a ridere, in preda ad una crisi isterica. –Ahahahah!!! Questa è bella Reborn. Gli alieni! Ahahaha!- rise fino alle lacrime. Purtroppo per lui, Reborn era serio, ed infatti, lo buttò subito giù dalla sedia con un potente calcio in testa: –Ohi! DameTsuna, non sto scherzando. Ho già chiamato tutti i tuoi guardiani. Verranno tutti quanti quì a minuti. Ho anche avvisato Mama di preparare un gran banchetto. Non sei contento?- e così dicendo sorrise, vedendo la faccia del suo allievo sbiancare e assumere un espressione di puro panico e terrore. –D-d-d-DAVVERO?!?!?! GHAAAA! DOBBIAMO SCAPPARE!!!! ANDIAMO VIA DA NANIMORI!!! NO ANDIAMO VIA DAL GIAPPONE!!!! NO NESSUN POSTO E’ SICURO SULLA TERRA!!! SIAMO SPACCIATI!!!- gridò in preda al panico e con le lacrime che continuavano a scendere a fiumi sul pavimento, mentre correva inutilmente in tondo per la sua stanza. Fu il suo maestro a fermarlo, con un secondo calcio in testa che lo stese a terra. –Tsuna, questo non è un comportamento degno del prossimo Boss dei Vongola! Calmati DameTsuna!- concluse, guadagnandosi l’attenzione del futuro Boss. Seppur in lacrime, il ragazzo ascoltò ciò che il suo fidato tutore, la sua unica ancora di salvezza in quel mare di guai. –No aspetta! NOI dobbiamo combatterli? Ma sei fuori! Sono alieni! Ci sbudelleranno, e mangeranno le nostre carni. Mentre siamo ancora vivi!- disse in preda ad un nuovo attacco di panico, e guidato da una fantasia sfrenata. Il killer non si prese nemmeno la briga di prenderlo a calci in testa. –Non se gli attaccheremo per primi. Non se lo aspettano di certo. L’elemento sorpresa molte volte è un fattore decisivo. Ricordatelo Tsuna.- gli disse mentre sorseggiava una tazza di caffè spuntata da chissà dove, mentre si sedette su una sedia presa chissà quando. Nonostante la situazione, Tsuna riuscì nuovamente a calmarsi, per poi sentire suonare il campanello. –Sono arrivati- disse Reborn, scendendo dalla sedia e portandosi in soggiorno. Seppur con riluttanza, Tsuna lo seguì, uscì dalla stanza e si affrettò ad andare ad aprire. Il campanello suonò nuovamente, stavolta più a lungo e frenetico. –Tsu-kun, la porta!- gli gridò la madre, Nana Sawada, con un sorriso allegro e gioioso, visto il gran lavoro che deve svolgere per sfamare tutti gli amici del suo Tsuna. –Sto scendendooooOOO…- iniziò a dire, per poi inciampare sui suoi stessi piedi e ruzzolare giù per le scale. [Sbam] arrivò vicino alla porta, con il mento per terra ed i glutei per aria, e con aria stravolta aprì la porta. Vi trovò ad attenderlo una ragazzo dai capelli argentati e l’aria minacciosa visibilmente in ansia, un ragazzo dai capelli più corti e neri allegro e sorridente, ed un altro ragazzo, stavolta dai capelli bianchi ed un cerotto sul naso tutto eccitato. Il primo gli chiese preoccupato. –Decimo!!! Tutto a posto?! Ha saputo che gli alieni sono arrivati? Temevo che l’avessero presa!- Invece  il corvino gli sorrise e aggiunse: -Che bello un nuovo gioco, stavolta anziché la Mafia gli Alieni?- invece il terzo ragazzo, visibilmente più allenato e muscoloso si limitò a gridare un: -ESTREMOOO!- Tsuna gli fece accomodare in casa, come era suo solito fare: -Gokudera,Yamamoto, Ryoehi Onii-san, mi dispiace che siete stati coinvolti in questo.- disse, con aria preoccupata. –Non preoccuparti Tsuna! La caccia agli alieni sarà divertente!- Lo tranquillizzò Yamamoto con uno dei suoi sorrisi tranquillizzanti. Al contrario, Ryohei non nascondeva l’eccitazione –Combattere gli alieni è ESTREMO!!!- e tutti e tre si accomodarono in salone, mentre Nana, in cucina, stava ancora continuando a cucinare. –Kufufufu, questa volta devo dare ragione al Boxer. Sembra davvero una cosa interessante. Kufufufu…- una risata, alquanto strana a dirla tutta, interruppe la conversazione, mentre da una cortina di nebbia uscirono due persone. Un ragazzo alto dai capelli viola e la capigliatura che ricordava un ananas, ed una ragazza, più bassa e minuta, con la capigliatura identica e dello stesso colore, solo con un occhio bendato. Entrambi avevano un uniforma verde. Reborn li accolse con un sorriso –Ben arrivati Mukuro, Chrome, grazie per essere venuto qui. Anche tu Hibari.- aggiunse il bambino, mentre dalla porta che dava il giardino, entrò, senza una parola un altro ragazzo, dai capelli nero pece e lisci, che ricadevano sugli occhi felini grigi. Indossava la solita camicia a maniche lunghe bianca, sovrastata da un top gakuran nero. Era come al solito accompagnato da un canarino piccolo e giallo, che era appollaiato sulla sua testa, e guardava con curiosità i presenti. –Mukuro! Chrome, Hibari! Non mi aspettavo che veniste anche voi! Ora che ci siete anche voi mi sento più al sicuro…- disse, non nascondendo il sollievo che era apparso quando erano arrivati. –Vongola, gli alieni ci attaccheranno, l’alleanza mi sembra il minimo!- disse Mukuro, puntandogli il tridente contro. –Erbivoro, Nanimori è in pericolo, e poi era una richiesta del bambino. Mi ha promesso un combattimento.-rispose invece Hibari, con tono glaciale. La ragazza invece si limitò a chinare il capo e dirgli: -Non si preoccupi Boss.-  Chi sorridendo, chi sbuffando, tutti quanti si sistemarono intorno al tavolo, molti anche a modo loro. –Dov’è la Scemucca? Anche lui è un Guardiano!- richiamò infuriato Gokudera. Neanche a dirlo, una risata infantile riecheggiò in casa, accompagnata dal nostro marmocchio di 5 anni con un pigiama a mucca ed i capelli afro. –Chi ha chiamato il Grande Lambo-san? Ah, è Stupidera! Ehi! Saluta il Grande Lam…- ma la frase viene interrotta da una bambina, dal forte accento cinese, con un'unica treccia e una testa ad uovo. –Lambo! Non interrompere i grandi!- lo rimproverò. Ignorando l’amica, Lambo si sedette sul tavolo davanti al suo fratellone Tsuna. Invece Gokudera era alla destra di Tsuna, il quale si trovava a capotavola, Yamamoto invece alla sinistra del Boss. Chrome era accanto alla Tempesta mentre il Sole affiancava la Pioggia. Hibari era sdraiato poco lontano, sulla veranda, intento ad osservare il cielo mentre Mukuro era sdraiato sul divano del soggiorno, staccato dal fulcro del gruppo. Reborn stava per cominciare a parlare quando una dolce voce femminile interruppe sul nascere la discussione. –Tsuna-san… Onii-chan è a casa tua?- chiese. Due ragazze, una dai lineamenti dolci ed i capelli arancioni, l’altra invece più frenetica nei movimenti e dai capelli castani si affacciarono sulla veranda, poco lontano d Hibari. –Kyoko! Ti avevo detto di non seguirmi!- si alzò in piedi il Sasagawa maggiore, con espressione mista tra lo stupore ed il preoccupato. L’altra ragazza, invece, salutò con la mani e rispose –Ahi! Ormai facciamo parte della famiglia! Quindi abbiamo il diritto di essere messe al corrente di ciò che succede!- ragionamento che non fa una piega anche se Tsuna cercò di replicare: -Kyoko, Haru, mi spiace ma è troppo pericoloso!- Hibari invece fece il suo provvidenziale quanto inaspettato intervento: -E delle erbivore deboli come voi non hanno speranza di sopravvivere.- commentò glaciale e schietto. Tutti quanti, ragazze incluse, rimasero sorprese dall’interessamento dimostrato dalla Nuvola. Reborn ruppe il silenzio che si era creato con un sospiro: -Non importa, tanto sono qui. Allora dicevamo. Gli alieni sono arrivati…- un sussulto spaventato delle ragazze ed un urlo gioioso della Tempesta interruppe il discorso: -Gli U.M.A. sono arrivati! Non vedo l’ora di provare a stringere amicizia con loro! Decimo! Andiamo a prenderli!- disse esaltato. Reborn lo zittì con uno sguardo severo e buttò sul tavolo una busta. –Non sappiamo che intenzioni abbiano, ma sono almeno sette. E girano tutte intorno ad un ragazzo.- Tsuna prese il foglio e spalancò la bocca. –Yuuki Rito. Studente del secondo anno della scuola superiore Seiren. Il padre è un Mangaka, la madre una Stilista. Vive con la sorella, Yuuki Mikan, che va all’ultimo anno di medie. E’ un terrestre. Circa un anno fa un aliena è comparsa nel Seiren. E voci dicono che viva con lui, insieme alle sue due sue sorelle. Sappiamo che le sue coinquiline si chiamano Lala, Momo e Nana. Nell’archivio dei Vongola non è riportata alcuna traccia di un passato sulla Terra. Gli informatori hanno visto spesso veder volare ed usare strani marchingegni, che hanno poco o niente di terrestre. Per il momento è tutto ciò che so. Delle altre tre non sappiamo nulla.- concluse con un sospiro rassegnato. Da quando aveva iniziato a parlare era calato un pesante silenzio nella sala, tranne per Nana, che continuava a fischiettare allegramente ed ingenuamente in cucina, senza prestare attenzione a ciò che dicevano in sala. Tsuna fu l’unico che cercò di rompere la tensione. –Quindi… immagino che il piano sia quello di rapire quel ragazzo… Yuuki Rito, ed usarlo come esca, giusto?- Metà della famiglia lo guardò con un misto di sorpresa e paura. Non era normale per Tsuna essere così schietto in questioni mafiose. Tsuna non lo farebbe mai. E soprattutto non sarebbe mai d’accordo nell’utilizzo di certi metodi. Reborn, il più stupito di tutti, anche se cercò di nasconderlo, gli rispose: -Si… vedo che impari ad inserirti nella mentalità di un Boss, Tsuna.- il Cielo, a sentire quelle parole, tirò un lungo sospiro, seguito da un piccolo singhiozzo disperato. –Reborn. Lo sai che non diventerò mai il Boss dei Vongola. Ma qui è in gioco il destino della Terra. E anche se non mi piace questo metodo, dovrò pur far qualcosa per salvarla.- disse, con aria afflitta ma determinata. I Guardiani, chi più e chi meno, come Hibari e Mukuro, sorrisero, ritrovando in quelle parole ed in quei gesti il loro Tsuna, il ragazzo gentile ed imbranato, timido ma dal gran cuore. Anche Reborn sorrise soddisfatto. Era quello il suo miglior allievo. L’allievo che l’anno prima lo aveva salvato. –Ottimo. Quindi il piano è questo. Concentriamoci a sequestrare Yuuki Rito e sconfiggiamo gli alieni…- disse Tsuna, con un tono di voce che, seppur flebile inizialmente, andava man mano crescendo di intensità e tono, mentre una luce di determinazione si accese negli occhi. Tutti quanti gridarono diedero a modo loro un cenno d’assenso, anche Mukuro, con la sua solita risata e Hibari con un grugnito di approvazione. –Il grande Lambo sconfiggerà tuuutti gli alieni!- esultò il piccolo Lambo, dopo aver ascoltato la conversazione, per poi saltare giù dal tavolo e iniziare a correre entusiasta. Aveva capito solo una cosa. Cacciare gli alieni cattivi. E mentre Tsuna e Guardiani si scaldavano ed iniziarono a preparare un piano per il rapimento, si sentì un gran botto. Tsuna si girò dicendo a Lambo con tono arrabbiato e soprattutto seccato: –Oh, Lambo, pensavo che avevamo deciso di smetterla con Il Bazooka dei Dieci Anni- ma, con sua grande sorpresa, vide Lambo poco distante da li guardarla cortina di fumo con sguardo stralunato e un dito in bocca, e I-Pin accanto a lui che cercava di strabuzzare gli occhi per vedere meglio. E maggior sorpresa e timore si sparse per tutta la famiglia quando il fumo si diradò e fece capolino dapprima una voce e poi un ragazzo, di 16 anni, che disse: -Ohi, ohi! Maledetta Lala ed il suo Warp-kun. Chissà dove sono finito…- e anche il volto dell’ inatteso ospite si fece sorpreso e soprattutto rosso, visto che era completamente nudo! Il ragazzo dai capelli arancioni guardò imbarazzato il Firmamento, per poi soffermarsi sulle ragazze del gruppo. –Oh… una casa.- Ma purtroppo per lui, neanche il tempo di formulare una scusa che si ritrovò un moccioso in smoking che lo scaraventò a terra con un calcio in testa e gli puntò una pistola contro. Gokudera fu il secondo a muoversi, portando i candelotti di dinamite allo scoperto, mentre Tsuna e gli altri si limitarono ad alzarsi ed a mettersi in guardia. Gokudera lo minacciò: -Maledetto Yuuki Rito, osi presentarti a casa del Decimo con così tanta disinvoltura! E pure NUDO! Abbi un po’ di rispetto maledetto!- gli disse visibilmente incazzato. Le ragazze infatti si girarono rosse in viso da un'altra parte, e le due amanti del Boss uscirono dalla casa, visibilmente imbarazzate. Certo, avevano visto Tsuna in mutande, ma un ragazzo nudo è tutta un'altra cosa! E poi lui non era Tsuna! Reborn, con un ghigno malefico, aggiornò la missione: -Uao! Questo è il primo caso di tutta la Famiglia in cui l’obbiettivo si presenta in sede per farsi catturare. Yuuki Rito, sei sotto sequestro dalla Famiglia Vongola!- Tsuna invece aveva tutt’altro in mente: -Reborn! Almeno fallo vestire! Va bene che è nostro prigioniero, ma almeno non farlo stare in casa mia nudo!- L’Ex Arcobaleno del Sole sbuffò seccato, ma diede ragione al Cielo, e, seppur con riluttanza, ordinò: -Portatelo in camera di Tsuna, legatelo ed imbavagliatelo. E già che ci siete mettetegli un boxer addosso.- Rito, sorpreso e spaventato dalla situazione creatosi, rimase in silenzio, in uno stato di shock momentaneo, non oppose resistenza e non emise un urlo, e quindi venne portato in camera da un ubbidiente Gokudera ed un esaltato Ryohei. Il resto del gruppo lo seguì dopo qualche minuto, trovando il loro (primo) prigioniero vestito solo di un boxer di Tsuna, con delle facce di elefantino sopra e legato. Disperato, il ragazzo chiese –Chi siete? Perché mi avete catturato? Cosa sono i Vongola?- il poveraccio era preso dal panico e lacrimava esattamente come un Cielo di loro conoscenza, tanto che la Pioggia, il Sole e la Tempesta si girarono vero il loro Boss come a controllare che non avessero sbagliato persona. Anche Lambo sembrò notare la somiglianza, e iniziò a sghignazzare: -Ahahah! Un altro DameTsuna! Tsuna ecco il tuo fratello scomparso! Ahahaha!- la mucca fu zittita dell’ennesimo calcio in testa di Reborn, che lo fece scappare via in lacrime. Poveraccio. Gokudera si prese la briga di rispondere al prigioniero: -Yuuki Rito, sei sotto sequestro perché dobbiamo catturare le tue amiche aliene. Sono una minaccia e devono essere messe sotto controllo… Non vedo l’ora di conoscerle!- aggiunse velocemente, con un luccichio negli occhi, sfregandosi le mani: -Chissà che tecnologia porteranno! Chissà come sono fatte! Chissà se…- si interruppe, ricordandosi di avere davanti un ostaggio e doveva comportarsi da buon aggressore. Rosso per l’imbarazzo sulle guance, la Tempesta si schiarì la gola e aggiunse: -Ehm, come non detto. I Vongola sono la Famiglia mafiosa più potente al mondo. E con questo ho…- l’urlo di Rito lasciò in sospeso la frase. –GYAAA! LA MAFIA!- Reborn lo zittì con un calcio al mento, facendolo svenire. –Umpf, la Scemucca ha ragione. E’ uguale a Tsuna.- Il diretto interessato si grattò il capo, un po’ rosso di vergogna per la considerazione fatta, anche se doveva ammettere che il tutore e Lambo non avevano tutti i torti. Un sospiro da parte del Cielo diede loro una sorta di assenso.
Un paio d’ore dopo, Yuuki Rito si riprese dal colpo e si guardò intorno. Era da solo, con il ragazzo che sembrava il Capo del gruppo, Tsuna aveva capito che si chiamava. –Ecco… Tsuna-san, giusto?- chiese timidamente. Il sussulto del ragazzo fu la risposta alla sua domanda. Tsuna si girò, e sorrise al suo ospite. –Si. Yuuki Rito giusto? Scusa per il trattamento dei miei amici.- e mentre lo disse, chinò il capo, visibilmente imbarazzato. L’ostaggio si sorprese. Perché mai il suo rapitore dovrebbe scusarsi? La sua sorpresa aumentò maggiormente quando il capo dei rapitori gli si avvicinò e lo slegò, per poi porgergli un vassoio pieno di cibo e una bottiglietta d’acqua. Tsuna continuò le scuse –Scusali, ma non sono cattivi. Sono un po’… strani. Hanno vissuto brutte esperienze in passato. Sanno essere molto gentili se vogliono. Ma questa storia degli alieni invasori gli ha esaltati…- un sospiro andò a marcare la rassegnazione del Cielo davanti agli strambi comportamenti dei suoi Guardiani. Una volta libero, Rito incominciò a mangiare, e, assicuratosi di essere ancora vivo al primo morso, continuò a mangiare, ed anche di gusto. –E vero che siete mafiosi?- chiese con un velo di preoccupazione negli occhi e nella voce. Tsuna disse abbassando gli occhi: -Non ancora, ma probabilmente lo saremo presto. Almeno ufficialmente. Per quanto odi ammetterlo.- un sorriso stanco si affacciò sul volto. –E’ vero che ospiti alieni a casa tua?- chiese a sua volta. Rito lo guardò per un attimo, sorpreso. Poi annuì. –Si. Tre sorelle. Lala, Momo e Nana. Tre principesse dell’imperatore di questa Galassia.- Tsuna deglutì saliva a sentire la descrizione. –E… vogliono conquistarci? Sono pericolose?- chiese, senza mascherare la paura e la preoccupazione nel volto. –No e no. Sono tutte e tre fuggite di casa. Il Re sa dove sono ma a causa di alcune circostanze, continuano a vivere con noi. Sono pericolose, ma in un altro senso.- disse, facendo apparire lo stesso sorriso tirato e stanco che era apparso a Tsuna poco prima, al ricordo delle tre ragazze che l’avevano assediato. Tsuna sospirò, sollevato, portando una mano al cuore. Poi disse: -Mi fido. Il mio sesto senso mi dice che non menti. E il mio sesto senso non sbaglia mai. Purtroppo.- e mentre disse ciò, si girò verso la porta, che si aprì lasciando cadere uno Gokudera ed un Ryohei per terra, che avevano provato ad origliare la conversazione, un Yamamoto com al solito sorridente ed un Reborn soddisfatto. –Ottimo Tsuna.- disse soltanto. Guardandolo, Rito si chiese: -Da quando Lala è arrivata ne ho viste di stranezze. Ma questo bambino è assurdo!- In tutta risposta, il Decimo azzardò un sorriso. –Non me ne parlare, è straordinario. Non ho mai capito come fà.- e tutti e due, scoppiarono a ridere, per togliersi il peso di quelle ultime ore piena di tensione. Guardandoli, Reborn, Yamamoto e Gokudera non poterono fare a meno di notare le varie somiglianze fra Tsuna e Rito. Il modo in cosi si muovevano, la risata, il modo di parlare. Tutto portava a fidarsi del loro ostaggio, visto che gli ricordava molto il loro Boss. –Su scendiamo Rito-san- disse Tsuna. Furono anticipati dai Guardiani, e intanto Tsuna aiutava l’”ostaggio” ad alzarsi. Una voce femminile li richiamò. Era Haru. –Arriviamo!- rispose Tsuna. Affacciandosi per le scale insieme a Rito, vide Kyoko, Haru e Chrome, giù ad aspettarlo. –Vi raggiungo tra poco…- disse Reborn, mentre si apprestava a scrivere una lettera. Tsuna annuì anche se il bambino più forte del mondo non poteva vederlo, e, insieme a Rito, si apprestò a raggiungere gli altri. –Vieni, ti presento ai miei amiciiIII!!!!- e mentre parlava, inciampò nuovamente sul suo stesso piede, e cadde giù. Anche Rito, quasi in contemporanea, inciampò sul suo piede e accompagnò il Cielo nella frenetica discesa. [SBAM] –KYAAA!!!- gridarono all’unisono le tre ragazze, travolte dai due imbranati. Fu così che Tsuna si ritrovò a palpare il seno di Haru, con la testa affondate nel davanzale di Kyoko, mentre si trovava sopra di lui Chrome, mentre rito, aveva in qualche modo sfilato l’intimo della Nebbia femmina che teneva in bocca, mentre era sopra Haru e con una mano sotto la gonna di Kyoko. Inutile dire le reazioni di Mukuro e Ryohei. –SAWADA! YUUKI! VI PERSTERO ALL’ESTREMOOOO! NON TOCCATE MIA SORELLA!!!-, -Kufufu… VONGOLA FATTI UCCIDERE!!!- e così i due si ritrovarono a scappare per tutta la città dai due ragazzi indemoniati più un Hibari svegliato dal caos creato dal gruppo dei quattro reclamando vendetta per il sonno perduto. Fu così che i Vongola scoprirono l’abilità innata di Yuuki Rito.
 

Intanto, in camera di Tsuna, mentre succedeva tutto quel casino, Reborn rileggeva la lettera che stava per spedire alle tre aliene:
A Lala, Momo e Nana.
Yuuki Rito è nelle nostre mani, se lo rivolete intero, venite al Tempio di Nanimori tra due giorni. Portate tutte le vostre armi ed attrezzature. Se non farete come diciamo, Yuuki Rito finirà molto male. E voi non volete che succeda vero?
Vongola X
Sorrise, malefico e soddisfatto, mentre portava la lettera al suo messaggero volatile più veloce. –Eheh. Sarà divertente…- sussurrò soltanto, mentre si apprestava a raggiungere il suo stupido allievo, scendendo le scale.
 
 

ANGOLO TAINE *parte sigla Doraemon(?)*
Salve salvino gente. In attesa di una prossima serie in questa sezione, vi presento il primo capitolo di questa mini saga. Un Crossover, se non l’avete ancora capito, fra To Love Ru e ovviamente Reborn. Sarà prevalentemente d’azione, e, si spera, comico. Se sono riuscito a strapparvi un sorriso, allora mi posso ritenere soddisfatto. Chiedo semplicemente di dirmi se i personaggi sono IC o OOC. Non credo cavalcherà lo spirito del manga Ecchi, non sono bravo in quelle cose. L’ambientazione, per chi non l’avesse capito è Darkness per To Love Ru, e A saga finita di Katekyo Hitman Reborn, un anno dopo, quando ormai Tsuna fa il primo superiore.
Spero che vi siate divertiti!  

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Battaglia (Inutile) per la Terra! Alieni vs Vongola! ***


I seguenti due giorni, passarono in un lampo, mentre il Cielo ed il suo nuovo amico, Rito, si raccontavano a vicenda le loro avventure (sventure). Rito parlò di come aveva conosciuto la prima aliena, Lala, descrisse l’esperienza nei minimi particolari, e raccontò a Tsuna ogni avvenimento che aveva fino ad ora vissuto con lei, dalla più divertente, alla più imbarazzante, rischiando più e più volte al povero Boss un collasso cardiaco, al solo immaginarsi la scena. Rito non poté fare a meno di pensare della loro somiglianza in questo lato. Il Cielo si comportava al suo stesso modo, poco prima di incontrare la maggiore delle principesse aliene, Lala. Non poteva avvicinarsi ad una ragazza senza diventare rosso come un peperone. Rito gli raccontò del suo primo amore, Haruna Sairenji, di Yami, l’assassina intergalattica, di Nana e Momo, le sorelline di Lala, di Yui Kotegawa, l’ unica del gruppo che si possa definire abbastanza normale, e sopratutto, di Nemesis e di Mea, le sue ultime due grane. Insomma, in quei due giorni raccontò tutto il suo ultimo anno di vita.
A sua volta Tsuna raccontò a Rito di come aveva conosciuto Reborn, delle sue battaglie dapprima contro i più normali esseri umani per poi scalare a Mukuro, poi il Boss dei Varia Xanxus, per poi tutta l’avventura vissuta nel futuro contro un folle Byakuran per passare infine, ai vendicativi Simon ed ai terribili Vindice. Ovviamente descrisse del suo sconfinato amore per Kyoko, la sorella minore di Ryhoei, ossia la ragazza dai capelli arancioni che avevano molestato qualche giorno prima, come testimoniavano i vari lividi sulla schiena e sul resto del corpo, seguite da varie bruciature di lieve entità e morsi di animali.
Così i due giorni passarono in un lampo, con Rito che si ambientava sempre meglio con i Guardiani di Tsuna. Legò particolarmente con Lambo ed I-Pin, i due bambini, con i quali, se Rito non era con il Decimo a parlare, era sicuramente con i due a giocare, che sia a rincorrersi sia a sfuggire alla morte a causa di un bambino preso a caso che lanciava granate quando piangeva.
Passati i due giorni, Reborn richiamò tutti i Guardiani a casa di Tsuna: –Oggi consegneremo Rito alle tre aliene, Lala, Momo e Nana. Le ho mandato una lettera che le invitava gentilmente a trovarsi al tempio di Nanimori. Ora andiamo!- ordino, calciando in testa il Boss ed il Re. Ci aveva preso gusto. Due vittim… ehm allievi erano decisamente meglio di una da tortura… pardon allenare.
Così, la Decima Generazione si avviò al gran completo al tempio. C’erano tutti. Il fulcro del gruppo era composto da Tsuna, Yamamoto, Gokudera e Rito, intorno ai quali giocavano a rincorrersi Lambo ed I-Pin. Kyoko, Chrome ed Haru erano poco dietro il gruppo, a distanza di sicurezza per evitare eventuali cadute. Ryohei era più avanti, a correre come un pazzo, per allenarsi. Mukuro era poco dietro di lui, che parlava da solo e continuava a ridacchiare tra se e se. Anche Hibari era con loro, interessato agli alieni e sperando che ci sia un “carnivoro” tre il gruppo di aliene. Era dietro le ragazze, a debita distanza dagli altri. Il più eccitato, era Gokudera, che si era portato insieme tutto il Sistema C.A.I. per confrontarlo con le tecnologie aliene, insieme a qualche talismano portafortuna, che non fa mai male. Rito era il più sollevato, contento di rivedere sua sorella Mikan, Lala e le altre. Yamamoto, come al solito, era tranquillo e sorridente. Portava con se la spada di Kendo, casomai servisse, anche se ne dubitava. Tsuna invece era visibilmente nervoso, e mentalmente, sperava che niente sarebbe andato storto. Reborn, infine, seduto sulla spalla di Tsuna, sorrideva impercettibilmente, maligno e, a modo suo, anche eccitato. Sarebbe stata una giornata fantastica.
Arrivarono al tempio salendo la lunga scalinata che portava al santuario. Man mano che salivano, l’eccitazione aumentava. Tutti quanti, chi più, chi meno, per motivi molto diversi tra loro, volevano conoscere queste fantomatiche aliene. Alcuni avevano ascoltato la storia di Rito, ma questo non era riuscito a placare la loro curiosità, e volevano vederle con i loro occhi. Le ragazze, in particolare, non vedevano l’ora di conoscerle.
Arrivati in cime, trovarono il grande e spazioso piazzale, circondato da giganteschi alberi di ciliegio in fiore,  vuoto. Il tempietto, distante da li, non dava come al solito segni di vita, ed i soffi freddi del vento erano la loro unica compagnia.
Ad un tratto, si sentirono vari fruscii, di ali, ali gigantesche a giudicare dal suono, che battevano. Tutti quanti alzarono lo sguardo al cielo, e videro, con gran stupore, una serie di ragazze, un uomo sulla ventina ed un bambino volare, chi da solo, chi grazie al supporto di macchinari, chi aggrappato ad una compagnia. Quando atterrarono, due ragazza, dai lunghi capelli lilla, vestita con una particolare uniforme bianco-blu con un gran cappello bianco che sembrava avere occhi propri, dal quale uscivano delle grandi ali da pipistrello, ed una dai capelli corti e blu si fecero avanti per prime, facendo qualche passo avanti.
Gokudera fu il primo a commentare, e solo il suo gruppo lo sentì, per fortuna: -Cazzo, sono un esercito o cosa?-  e con queste parole, ricevette qualche cenno d’assenso da parte di un sorpreso Yamamoto, uno Ryohei stranito ed una risatina da parte di Rito, che d’altra parte era sbiancato, ed osservava con un misto di terrore e preoccupazione il bambino, dai capelli neri e con degli orecchini appesi alle orecchie, avvolto da un manto nero.
Fu allora che la ragazza lilla e vestita in modo strano, diciamo pure assurdo parlò: -Chi di voi è la Vongola X?- chiese, con una punta di severità ma molta curiosità nella voce. Il diretto interessato si fece avanti, sorpreso di essere stato chiamato così. –Ah… eccomi qui. Tu devi essere Lala, e la ragazza accanto a te Haruna giusto?- sorrise cordialmente, mentre parlava. Diavolo erano davvero carine, soprattutto quell’ Haruna… gli ricordava molto Kyoko-chan. Lala lo guardò, spaesata e si rivolse ad una ragazza, poco dietro di lei, dai lunghi capelli castani e leggermente mossi. –Mikan, ma non è una vongola,  nemmeno una X!- disse puntando il dito contro il Cielo, che per poco non cadde a terra.
Mikan, che sembrava poco più piccola di loro, gli rispose, con aria stanca –Lala, era impossibile che sia una vongola od una X con credi? Piuttosto, come fa a sapere i nostri nomi?- aggiunse, visibilmente preoccupata, mentre tutti puntavano gli occhi su quel ragazzo castano. Un'altra ragazza, sempre dai capelli Lilla, ma con dei codini, aggiunse: -Mi aspettavo un tipo diverso però. Insomma, più grosso e minaccioso. Non un ragazzino debole e dalla faccia da scemo.-
-Nana, non insultare così gli altri, si più ragionevole- la sgridò quella che probabilmente dovrebbe essere la gemella, dai capelli corti, lilla.
Tsuna iniziò a perdere la pazienza, ed il sorriso scemò in una smorfia, ma solo per qualche istante, per poi ritornare un sorriso: -Ehi… comunque Rito ci ha parlato di voi…-  Il bambino dai capelli neri sbuffò visibilmente seccato ed anche deluso: -Ha cantato.- disse solamente.
Tsuna si grattò il capo, visibilmente confuso da quell’affermazione. –Cos’…- ma Yami una ragazza dai capelli biondi, vestita in nero, non lo lasciò finire. –Princess, è il momento dello scambio. Tira fuori le tue invenzioni.- disse alla ragazza accanto a lei, con il suo sguardo serio e glaciale.
Tsuna ancora una volta non capì a cosa si riferì: -Scambio? Scusate non vi seg…- e ancora una volta, non riuscì a finire la frase. Ma non perché uno degli alieni lo avesse interrotto. Infatti con un calcio, Reborn atterrò Rito, e gli puntò la pistola in testa. Con un ghigno divertito, disse: -Arrendetevi e dateci tutte le vostre tecnologie, o Yuuki Rito farà una brutta fine!- minacciò.
La sorpresa di tutta la Famiglia, salvo un caso raro (chiamato Hibari Kyoya, altrimenti noto come la Nuvola), si manifestò con uno sguardo sorpreso ed un urlo collettivo che comprendeva anche Rito –EEEEHHH????- tranne uno Tsuna che tuonò disperato –Reborn!? Che stai architettando?-
Ma gli alieni non lo sentirono, e subito si misero sulla difensiva. La prima a muoversi fu proprio Golden Darkness,  che scattò contro Tsuna, mentre una mano si trasformò in una lama e dai capelli si levarono numerosi pugni biondi: -Yuuki Rito è il mio Target. Non vi permetterò di interferire…- disse solamente, mentre i pugni si abbattevano su un indifeso e sorpreso Tsuna, che iniziò ad agitarsi.
Quel colpo non andò mai a segno. Un calcio allo stomaco della bionda fermò il colpo. Hibari Kyoya, frappostosi fra l’attacco e l’”erbivoro”, prese la parola, rivolgendosi al Cielo, che si calmò notando chi lo aveva soccorso durante l’attacco: -Erbivoro, lei è mia. Che nessuno si intrometta.- minacciò, mentre le sue armi, un paio di tonfa, venivano avvolte da delle inquietanti fiamme viola. Con un colpo di tonfa prontamente schivato dall’assassina, Hibari allontanò la ragazza. –Mpf, niente male umano.- disse, senza perdere l’espressione fredda e composta.
-Kamikorosu- rispose prontamente la Nuvola, mentre la sua bocca che solitamente mostrava un espressione neutra, o addirittura annoiata, si apriva a quel che poteva essere l’accenno di un sorriso: un ghigno divertito.
E con queste parole i due partirono all’attacco, mentre armi di vario genere da una parte, e solo un paio di tonfa dall’altra, iniziarono a scontrarsi, sempre più furiose e pericolose.
Per qualche minuto, le due fazioni osservarono il combattimento in corso. Per ogni colpo andato a segno dalla nuvola, rispondeva un taglio dell’assassina aliena. Insomma uno scontro in perfetta parità. Una delle tante ragazze, dai capelli rossicci raccolti da una lunga treccia, commentò stupefatta: -Però, il ragazzo è forte, se riesce a mettere in difficoltà Yami onee-chan.-
All’improvviso, la ragazza trasformò la treccia in un arma laser e la puntò nuovamente contro Tsuna. –Be’ mi dispiace ma Yuuki Rito è il Target di Yami onee-chan e del Master, quindi fatemi il piacere di morire!- disse tranquillamente, mentre sorrise cordialmente e sparò un colpo.
Un laser rosso partì dal cannone e viaggiò a gran velocità contro Tsuna, che si ritrovò nuovamente in pericolo. Ed ancora una volta il ragazzo fu salvato da uno dei suoi guardiani.
Yamamoto, veloce come non mai, estrasse la spada e la ricoprì di una fiammata azzurra: -Shigure Souen Ryu: Sakamaku Ame.- e così dicendo con un movimento verticale della sua spada, il ragazzo sollevò dal nulla un ondata di quel che sembrava acqua che intercettò l’attacco.  
-Mmm, questo è inaspettato.- notò Mea, sorpresa. Non perse però il suo sorriso, che si allargò in un espressione divertita: -Questi terrestri non sono per niente deboli.- commentò, mentre l’acqua scomparve lasciando vedere a tutte la fazione delle ragazze il risultato dello scontro.
Tsuna era circondato da tre dei suoi guardiani, la Pioggia, il Sole e la Tempesta. Lo spadaccino aveva in volto un espressione a sua volta divertita, con un sorriso e gli occhi socchiusi. Gokudera aveva liberato il Sistema C.A.I., un sistema di cerchi che levitavano a mezzo metro da terra, che fungevano da barriere e al braccio aveva legato un piccolo cannone che era legato al braccio sinistro, dove spiccava la testa di un teschio. Infine vi era Ryohei, in agitazione, che teneva la guardia alzata.
-Ecco le aliene! Lambo-san le ucciderà tutte!!!- gridò a quel punto Lambo, mentre, dai capelli ricci, uscì una scarica elettrica che illuminò il corpo del ragazzo, accecando chiunque guardasse. E quando la luce si placò, ne apparve un toro corazzato in molti parti del corpo. –VAI GYUUDON!!!!- gridò il Fulmine, in groppa al toro, ridendo come un matto, mentre il toro partì alla carica contro le povere malcapitate.
Invano fu il tentativo di Tsuna di placare il Bovino. Partì alla carica, e per fortuna, le ragazze che non sapevano volare, riuscirono a scansarsi in tempo, rotolando a terra.
-Che diavolo ha questo bambino!- disse Mikan, spaventata e allo stesso tempo perplessa dall’aggressività del bambino vestito da mucca.
-Lambo-san non è un bambino! Lambo-san ha già 5 anni ed è il miglior assassino del MONDO!!- gridò in preda alle risa, facendo partire nuovamente alla carica Gyuudon, mentre il gruppo delle ragazze si spostava ancora.
Nel frattempo, neanche Gokudera decise di rimanere da parte: -Ottimo lavoro Scemucca!- disse infatti l’albino, con un sorriso d’approvazione. Poi puntò ad una delle aliene, quella che sembrava la maggiore e la più stupida. –Vi pentirete di aver attaccato il Decimo! FLAME ARROW!!- gridò, sparando dal cannone una fiammata rossa, che puntò dritto contro Lala.
-Fantastico! Questa tecnologia mi è nuova!- disse la ragazza, guardando con occhi luccicanti il sistema C.A.I. della Tempesta ed evitando il colpo alzandosi in alto, nel cielo.
-Tch, mancata.- sbottò seccato Gokudera. E così dicendo sparò due colpi consecutivi contro la Principessa maggiore, cercando di colpirla.
 
 
E mentre le battaglie infuriavano, solo pochi erano rimasti con le mani in mano. In primis, Kyoko ed Haru. Anche Mukuro era rimasto ad osservare i vari combattimenti, mentre Chrome si era fatta avanti ad affrontare un uomo sulla ventina, circondato con un armatura che sembrava fatta di ossa umane, armato di spada. E aveva già vinto, a giudicare da come si muoveva lo spadaccino, colpendo avversari che apparivano solo a lui. Era caduto in trappola.
Dei Vongola, rimasero in disparte anche Reborn, che sovrastava ancora Rito, e Tsuna.
Dalla parte degli alieni, solo il bimbo corvino era rimasto in disparte, a guardare con disapprovazione lo svolgersi degli eventi, che andavano nettamente a sfavore.
–ZASTIN SEI UN INCAPACE!!!- urlò in preda alla rabbia, vedendo che lo spadaccino affrontato da Chrome cadeva a terra, privo di sensi.
-Cazzo, dovrò occuparmene io…- disse tra se e se. Peccato che Rito, Tsuna e Reborn lo sentirono.
-Che vuole fare il bambino?- chiese Tsuna, con una nota canzonatoria nella voce.
Rito lo ammonì subito: -Tsuna… quello lì non è un bambino.-  e così dicendo, deglutì a vuoto. Anche Reborn parve essersi accorto della sua forza: -Già, quel bambino non è normale.-
Tsuna si spaventò. Se Reborn era così preoccupato, voleva dire solo una cosa: guai. E seri anche.
-Chi è, Rito?- chiese Reborn, togliendo la pistola dalla testa del Re.
-Lui è il padre di Lala. Il Re di Deviluke.- spiegò grave, con gran spavento nella voce.
Come a sottolineare il concetto, il “bambino” liberò la sua energia. Pestò i piedi per terra e scaricò sul terreno violente scariche elettriche, che fermarono i combattimenti in corso, spazzando via la maggior parte dei presenti.
 
 
Yami e Hibari furono due dei pochi che rimasero impassibili davanti a tale forza:
-Il Re si è scatenato. E’ finita per voi.- ma, con sua grande sorpresa, l’avversario non mostrò alcun segno di paura. Anzi, sbuffò evidentemente seccato da quell’interruzione. –Mpf. Ci penserà l’erbivoro a lui.- disse soltanto, portando un altro colpo contro la ragazza, che lo schivò per un pelo tale era la sorpresa.
-Quel ragazzino più debole di Yuki Rito? Lo chiami tu stesso erbivoro, come può batterlo?- chiese, con gli occhi sbarrati e con sorpresa. Che sia impazzito?
Invece, con una grande sorpresa, constatò che nessuno dei presenti, ne l’avversario, ne i compagni dei presunti rapitori, avevano mostrato segno di voler aiutare. Anzi rimanevano impassibili ad osservare la scena, alcuni più preoccupati degli altri, ma poi i loro volti si aprirono tutti quanti in un sorriso, tranne quello di Hibari e Mukuro, che sembrava più un ghigno canzonatorio.
-Gli erbivori hanno un loro modo per difendersi. E ora combatti. Ci penserà Sawada Tsunayoshi a quel moccioso.- e così dicendo tirò un altro colpo di tonfa, che questa volta andò a segno per la sorpresa e lo sgomento dell’assassina, che puntò lo sguardo nuovamente sulla battaglia del Re di Deviluke contro il Cielo, curiosa di vedere come reagirà quel ragazzo dall’apparenza debole e insignificante.
 
Scena simile, si era svolta nel presso di tutti gli altri scontri. Lambo stesso si era fermato ad osservare il suo “fratellone” picchiare l’”alieno cattivo”.
Gokudera aveva permesso alla propria avversaria di osservare l’inizio dello scontro, per far capire alla donna la vera potenza del Decimo. A nulla erano serviti gli avvertimenti lanciato dalla ragazza: -Ora il Decimo romperà il culo a quell’Imperatore della Galassia.- aveva risposto soltanto, sorridendo, fiero ed orgoglioso, notando come il suo Boss, a differenza delle altre volte, non aveva l’aria eccessivamente spaventata, anzi, sembrava più seccato.
 
-Aaahh! Mi sa che devo combattere anche io…- e così dicendo fece qualche passo avanti, mettendosi alle mani dei guanti di lana, ignorando gli sguardi sorpresi di tutti gli alieni e delle ragazze avversarie che evitavano Lambo.
-Cosa vuoi fare con quei guanti moccioso?- lo canzonò il Re dall’aspetto di un bambino, scagliandosi contro di lui, con un pugno carico di elettricità che si andò ad abbattere contro il Boss Vongola.
Il colpo causò un esplosione violenta e potente. Non ci fu un urlo da parte dei un guardiani, solo sguardi carichi di preoccupazione ma soprattutto fiduciosi nei confronti del loro Boss.
E infatti, quando la luce si spense, ed il polverone si posò per terra, ne comparvero un sorpreso Imperatore con il pugno bloccato dalla mano del ragazzo. E già questo bastò a far sbarrare gli occhi a la maggior parte degli avversari.
-Mi spiace. Ma devo sconfiggerti per mettere fine a questa inutile battaglia.- disse Tsuna, con una voce atona, riemergendo dal polverone. I guanti di lana, erano diventati guanti di pelle nera, con una grande X sopra incisa. Gli occhi, erano diventati meno espressivi, ma più determinati, e avevano una sfumature arancione. E infine, sulla fronte, era comparsa una grande fiamma arancine, che scoppiettava allegramente, calda, che irradiava energia al possessore.
Era entrato in Hyper Mode, lasciando tutti quanti, Rito compreso, sorpresi.  
 
 
 
Angolo Autore (parte Doraemon)
Ecco il nuovo capitolo de: “Il Boss ed il Re”. Come promesso, niente ecchi, qui ci saranno più combattimenti che altro.
Che ne dite? Ho fatto fare un ottima entrata in scena a Tsuna?
Dite che ho fatto i personaggi OOC?
Ditemi i vostri pareri! Anche con un messaggio se volete.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2757035