I Creepypasta.. sono veri?

di Kia_yo15
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio ***
Capitolo 2: *** Quella notte... ***



Capitolo 1
*** Inizio ***


Mi chiamo Sara ho lunghi capelli neri, occhi del medesimo colore, sono una diciottenne normale...
Abito insieme a una mia amica di nome Alessia andiamo sempre d'accordo, è una ragazza dai capelli
marrone chiari, occhi verdi anche lei diciottenne.
Tutto è cominciato un venerdì, io e Alessia siamo tornate da scuola, lei è andata farsi la doccia e
io sono rimasta in salotto a preparare la cena, apparecchiai e mi sedetti aspettando Alessia.
“Sempre in ritardo” pensai, minuti dopo lei scesi.
-Scusa e che non trovavo un pigiama-
-Certo, siediti se no si raffredda-
Si sedette e cominciammo a mangiare, io come sempre mi abbuffai, dopo aver finito, ci siamo sedute sul letto in camera nostra.
-Oggi ho preso un film che volevo farti vedere- Disse lei con un sorrisetto
-Davvero? E di cosa si tratta?-
-Parla di jeff the killer!- rispose la mia amica con un luccichio negli occhi, era da tempo che parlava di questo Jeff e della sua presunta famiglia di killer “I creepypasta”, ormai si era fissata,
Cominciammo a vedere il film, era davvero interessante e lo guardai con più attenzione rispetto a quanto avevo pensato. Si era fatto tardi meno male che domani non avevamo scuola.
-Il mio Jeff!!! Ti è piaciuto Sara?-
- Si.. però adesso andiamo al letto, è 01:00 del mattino-
-Ok!-
Lei andò nel suo letto e io mi accomodai nel mio, mi mise una coperta sopra, faceva freddo, mi girai dalla parte del muro.
-Buonanotte Sara!-
-Buonanotte..- Dissi io chiudendo gli occhi
-Secondo te Jeff esiste?-
-No... è solo una leggenda..-
-E se esistesse? E se non è una leggenda come dici tu? Come spieghi gli ultimi omicidi misteriosi?-
-Un pazzo omicida-
-Appunto!! Magari è Jeff-
-Non credo.... E poi nessuno a mai avuto prove sulla sua storia, adesso posso dormire?-
-Va bene..-
Dopo quella conversazione, finalmente mi mise a dormire.


Mi svegliai di colpo la mattina, avevo sognato quel maledetto killer, grazie mille Alessia, scesi dal letto e andai giù in salotto, dove mi aspettava la mia amica con un sorriso seduta sul tavolo grigio con sopra due tazze piene di latte, probabilmente una era per me, così mi sedetti.
-Grazie a te ho sognato quel maniaco-
-Ma che bello!!!-
-Non è affatto bello! Ho sognato che mi uccideva!-
-Wow...-
Non so cosa gli passava tra la testa ma sicuramente era quel signorino che avevo sognato, tanto vale lasciar perdere, finì la mia colazione, e andai in bagno, mi cambiai il pigiama e mi mise una maglietta viola con dei pantaloncini blu, andai di nuovo di sotto e sorpresa c'era il mio ragazzo Mark con il suo amico Joy, nonché ragazzo della mia amica.
-Ciao piccola-
-Ciao, scusa se chiedo ma che ci fate qui?-
-Volevamo invitarvi fuori al pomeriggio, che ne dite?-
-Si!!!- Rispose Ale abbracciando Joy
-Ok... ma.. potevi anche mandarci un messaggio-
-No.. volevo anche vederti..-
A quelle parole io arrossì, quel ragazzo era un amore, mi faceva impazzire, non l'avrei mai lasciato.
-Ok.. noi andiamo abbiamo da fare ci vediamo..-  Disse Mark dandomi un bacio.
-Ciao..- dissi chiudendo la porta.
-Dobbiamo prepararci!!-
-Già!-
Siamo salite su e iniziammo a vedere dei vestiti, io scelsi un vestito color verde, Alessia invece uno color rosa brillante che la faceva sicuramente spiccare, lei era sempre così ormai la conoscevo.
Dopo aver scelto siamo andate a veder un po' di televisione, un documentario sui killer.. fantastico ci mancava solo quello.
-Ale c'è un programma che magari ti interessa-
-Adesso sono al computer!-
Io andai verso di lei, cercava immagini su quei creepypasta, vidi scene raccapriccianti, mi incuriosii, così dopo che lei finì di usare il PC lo presi io e cercai su Google: Creepypasta, andai sulle immagini e andando giù vidi un ragazzo, alto capelli neri e spettinati gli arrivavano fino alle spalle, aveva gli occhi azzurri, un naso a cono con delle strisce bianche e nere, sembrava un clown, vidi sopra nella descrizione il suo nome “Laughing Jack”.
-Curioso come nome..-
Andai indietro e mi misi a cercare la sua storia, era davvero interessante, la finì presto e piano piano cercai altri creepypasta.
-Allora? Ti diverti? >> dissi alessia dietro di me ridendo
-Shh.. c'e gente che legge..-
-Ok.. io vado si sopra a riposarmi un po' ricordati che alle 15 dobbiamo uscire!-
-Si ok..-
In realtà non sentii niente di quello che aveva detto, stavo leggendo la storia di Ticci Toby, pensare che un ragazzo normale diventassi tutto di un tratto pazzo... mi ha fatto gelare il sangue, ogni volta che finivo una storia ne ricominciavo un'altra.. Peccato che qualcuno mi ha interrotto.
-Sara!!! Ma hai visto che ore sono?!-
-No..-
-Dovevamo uscire con Joy e Mark!!-
-Ho cavolo è vero!-
“Maledetti creepypasta, perchè sono così interessanti!?!?!” Pensai.
Decisi di chiamare il mio ragazzo e inventarmi una scusa valida per spiegarli quello che era succeso.
< -Grazie...-
L'unica scusa che mi era venuta era quella di aver avuto febbre, fatto sta che alla fine sono andata di nuovo al computer a leggermi altri creepypasta, alla fine di tutte quelle storie si è fatta notte.
-Hey! Mi piace l'idea avremmo qualcosa in più da parlare che Naruto.. ma.. non credi di star un po' esagerando?- Disse la mia amica chiudendo lo schermo del PC.
-Si..forse un po'-
-Dai vieni a mangiare..
Detto questo mi alzai, camminai con una tale voglia fino in cucina che manco uno zombi combinato con Shikamaru poteva fare, arrivai in cucina, mi attendeva una pasta al sugo e dell'acqua, oggi era silenziosa la cena, strano lei non aveva mai la bocca chiusa.
-Stai bene?- Domandai io.
-Si... solo che mi sento osservata..-
-Sarà una tua impressione... O magari è Jeffrey Woods- Dissi io sarcasticamente ridendo
-Non scherzare!-
-Ok.. ok.. scusa..-
Finì la mia pasta, mi feci la doccia e andai a dormire, quella notte era fresca, così mi mise dei pantaloncini e una canottiera,mi aggiustai il letto, fino a che anche Alessia si mise a posto, mi addormentai subito dopo.



Angolo del autrice
Eccomi qua!!! con la mia seconda fic!! epero vi piaccia! lasciate recenson e se trovate
errori non iate troppo duri! grazie ciau!

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Capitolo 2
*** Quella notte... ***


Mi svegliai di colpo e vidi una sagoma ai piedi del letto di Alessia. Mi spaventai molto e presi la prima cosa che vidi cioè il mio computer e lo colpì da dietro, la mia amica si svegliò per il rumore e urlò vedendo la figura per terra.
-Ma chi è?-Chiese la mia amica con una voce sterica scendendo dal letto.
-N-Non lo so... ma l'ho colpito.. col PC...-
Ero spaventata, il mio cuore batteva a mille.
-Cosa facciamo?... Oh cazzo ha un coltello!-
-Prendilo!-
Alessia lo prese e me lo diede, lo posai e mi avvicinai a quello che sembrava un ragazzo, aveva i capelli neri e una felpa bianca sporcata di sangue, al apparenza sembrava un nostro coetaneo.
-Aspetta!-  Disse all'improvviso Ale
-Che cosa succede?-
-Quella felpa!-
-Non hai mai visto una felpa!?-
-Si... Ma... Non ti sembra conosciuta?-
A quelle parole, mi misi a pensare, in effetti mi sembrava molto conosciuta quella felpa, cosi mi avvicinai ancora di più fino al viso che era coperto dai capelli neri del ragazzo, sudavo freddo, quello lì ci stava per uccidere probabilmente.
Mi feci passare una matita dalla mia amica con cui spostai un po' di ciuffi, vidi una cosa che riconobbi molto bene era un sorriso tagliato sulla faccia di quello lì.
-Ale... non urlare...ok?-
-Perché che hai visto?-
-O è un pazzo maniaco che imita il tuo amato killer o è veramente lui..-
-Cosa?!-
-Ha un sorriso tagliato fino alle orecchie..-
Lei si sorprese e si tappo la bocca, probabilmente sapeva anche lei che stava per urlare, sentii dei versi provenire dal ragazzo, presi di nuovo il computer per difendermi in caso si alzasi.
 
POV Alessia

Mi sentivo emozionata e se davvero era il mio caro e amato killer?  Se lo era ci avrebbe ucciso di sicuro, ma per me sarebbe stato un'onore se lo avrebbe fatto.
Vidi Sara che prendeva il suo computer, sicuramente aveva paura, era normale per lei anche se sembrava che i creepy gli piacevano  stava appena iniziando ad apprezzarli.

POV Sara
Stava cominciando a muoversi e mi irrigidì di colpo avevo paura, lo colpì di nuovo, per sicurezza.
-Dobbiamo portarlo via da qui.. mettiamolo in cantina...-
-S-Sì...-
Lo trascinammo con molta attenzione, perché non si svegliasi.
-Facciamolo sedere qui... passami una corda...-
-E dove la trovo?-
-Non lo so, cercala e basta!- 
Mentre la mia amica saliva le scale, io rimasi a fissarlo forse era davvero lui... Forse ci avrebbe anche ucciso.
-No non voglio morire!- Dissi singhiozzando
Mi sedetti per terra, ad aspettare, sentivo l'adrenalina salire, sudavo freddo, mentre due lacrime scendevano, forse erano due o tre minuti che pensavo alla mia vita, venni interrotta dal rumore dello scotch che la mia amica toglieva dal nastro per poi legare il ragazzo, era davvero coraggiosa adesso...
Fino a quel momento ero sempre stata io la che aveva sempre la situazione in pugno, ora però era diverso, mentre lei stava finendo di legarli le gambe lui si alzò e vidi Alessia, prese il coltello che era per terra e la pugnalò era successo tutto troppo in fretta io potei solo urlare il  nome della mia cara amica in lacrime.
-Ma guarda, ci sei anche tu..- Dissi lui con un ghigno sulla faccia
-Bastardo! Cosa vuoi da me?- Risposi urlandogli contro.
-Lo vedrai presto-
Mi prese per il braccio, stava per accoltellarmi, ma si fermò e mi cadde addosso. Mi spostai in fretta così il corpo del ragazzo andò per terra, spostai lo sguardo e vidi Ale con un palo in mano.
-Stai bene?- Mi domandò lei con voce tremolante
-Sì... Ma tu..?-
POV Alessia
Mi sentivo dolorante, mi aveva ferito, guardai in basso e vidi la mia ferita che perdeva molto sangue, probabilmente non sopravviverò ma... Ho fatto tutto quello che avrei voluto, insomma non mi sarebbe dispiaciuto morire, ero felice, e avrei potuto raggiungere i miei genitori.
Avevo la vista sempre più appannata, era sempre tutto più confuso, fino a quando tutto divenne nero.
POV Sara
-Cosa faccio?!La mia amica è svenuta e c'è un killer in casa-
Ero davvero andata in panico, ma trovai una soluzione in fretta, cominciai a legare quel maledetto, quando fini lo lasciai lì per terra e portai Alessia fuori dalla cantina, ci dirigemmo in cucina presi il mio cellulare e cominciai a digitare il numero della polizia,  lei però alzò la testa e prese il mio telefono.
-No... Non farlo... per favore..-
Perché quella richiesta? Perché non voleva che quel killer fosse arrestato? Eppure l'aveva accoltellata senza esitazioni...
Feci come lei mi disse, mi sarei pentita lo so, dovevo portarla all'ospedale ma come avrei fatto, i dottori mi avrebbero sicuramente chiesto cosa è successo, meglio non rischiare di essere accusata di tentato omicidio, così presi un coltello e glielo feci toccare, sarebbe passato come un incidente se la polizia fosse arrivata per accertarsi del fatto, forse stavo esagerando ma meglio prendere precauzioni, dopo presi dei guanti e spalmai un po' del suo sangue sul coltello, mi restava poco tempo e Ale continuava a sanguinare.
“Maledizione!” Pensai.
Chiamai il pronto soccorso, pochi minuti dopo la chiamata arrivò, la misero sul lettino che poi trasportarono nell'ambulanza, io la accompagnai ero piena di sangue sui vestiti, avevo ancora la canottiera e i pantaloncini infondo era ancora notte fonda, forse l'una o due del mattino
Arrivammo in ospedale, era un caos lì dentro, aspettai fuori, era già passata un ora e mi addormentai non so per quanto fino a che una infermiera mi chiamò. Andai subito nella stanza dove mi aveva detto che Alessia.
Il giorno dopo mi dissero di andare a casa, io non volevo lasciarla lì ma dovevo, mi dissero che potevo ritornare di pomeriggio. Quello che loro non sapevano e che avevo un serial killer in casa, ma non esitai.
Presi l'autobus e ritornai a casa, mi cambiai e andai di sotto in cantina.
Lui era sveglio e appena mi vide cominciò ad agitarsi.
Avevo paura ma non come prima, ero più tranquilla sapendo che era legato e che non poteva fare niente per quel momento, mi avvicinai sempre di più, volevo avere la conferma che fossi lui, così avevo pensato di domandarglielo, forse era un pazzo qualunque, ossessionato con quel Jeff e voleva prenderne le somiglianze.
-Tu chi sei?-
-Io sono Jeff the killer!- Disse lui con una tale sicurezza che quasi ci credevo.
-E' impossibile che tu lo sia! Lui non esiste! Nessuno dei creepypasta esiste!-
-Esistono invece, ci sono io come prova! Incredula! Ti fidi di quello che raccontano i giornali e i poliziotti! Sei come tutti gli altri! Credete che siamo leggende inventate... ma non lo siamo-
-Smettila sono soltanto leggende! Ed è vero!-
-Se non mi credi sono cazzi tuoi... ma tra pochi giorni avrai la conferma che ti aspetti...- Disse lui ridendo
Io non sopportavo più quella situazione.
Perché non voleva che chiamassi la polizia?!
Questo proprio non lo capivo, andai di sopra lasciando quel pazzo in cantina.

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