SAYOONARA, KOIBITO

di ALUCARD_90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** UNA TRAGICA SCOPERTA ***
Capitolo 2: *** IL RITORNO A CASA ***
Capitolo 3: *** LA DISCUSSIONE E IL RICOVERO ***
Capitolo 4: *** UNA FINE E UN INIZIO ***



Capitolo 1
*** UNA TRAGICA SCOPERTA ***


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SAYOONARA, KOIBITO

Di: ALUCARD_90

CAP 1: UNA TRAGICA SCOPERTA

Un giorno di freddo inverno, erano tutti quanti riuniti in casa Garcia si teneva la tipica festa di Natale organizzata dai padroni di casa.

C’erano molti degli amici dell’uno e dell’altro proprietario della dimora Garcia: Iori Yagami e la moglie Leona accompagnati dai figli Yuri e Shiro, Terry e la fidanzata Mary, Mai e Andy, Alba Meira ed il fratello Soiree, Kyo, Yuki, Ryu, Guile, Chun-li, Honda ed altri ancora.

Arrivò la mezzanotte.

“È tempo di scartare i regali e di stappare lo spuman...”. Robert non fece in tempo a finire la frase che s’inginocchiò e cominciò a tossire sangue fino a svenire.
Venne trasportato d’urgenza all’ospedale più vicino, dove venne ricoverato immediatamente come codice rosso.

Dopo attenti esami e cinque ore di accertamenti, smentite ed ipotesi il medico uscì dalla stanza assegnata a Robert chiedendo chi fosse “la dolce metà” che il paziente aveva nominato senza dire quale fosse il suo nome.

Istintivamente il dottore si mosse verso Leona, che se ne stava con i suoi due figli in disparte, non sapendo che l’italospagnolo fosse gay.

Leona scosse la testa e disse: “Guardi, non sono io la moglie di Robert ma Ken”

Scusatosi per la gaffe, l’uomo di medicina si diresse verso il biondo e gli spiegò la situazione: Robert era malato ai polmoni, ad uno stadio troppo avanzato per poter sperare in una cura o un trattamento per attenuare gli effetti della malattia

Quella rivelazione scioccò tanto il poveretto che il suo cuore sembrò andare in pezzi e il suo dolore fu tale che scappò via con le lacrime agli occhi e l’animo completamente sconvolto.

Il povero bel biondo venne inseguito dall’ex-moglie Eliza e dal migliore amico Ryu, il quale cercò di fermare il proprio amico, nonché compagno d’avventure, a furia di sparare Hadouken a destra e a manca.

Alla fine la fuga di Ken venne bruscamente interrotta a causa dello scontro con qualcosa di duro come il marmo; alzò lo sguardo e si ritrovò di fronte a Iori Yagami, che lo guardava con indifferente superiorità.

Il biondo americano stava per andarsene via quando la voce profonda come un buio abisso di Iori gli parlò: “Non ti servirà a nulla scappare. O forse scappi perché hai paura? Dovresti vergognarti!”

Quelle parole scossero l’animo già abbastanza tormentato del biondo, che si sentì fortemente e profondamente mortificato per il suo comportamento.

Ma comunque non se la sentiva di tornare; ma prima che potesse anche solo muovere un passo il rosso lo colpì con un violento pugno allo stomaco spedendolo nel mondo dei sogni.

Se lo caricò in spalla e lo riportò dove doveva stare: accanto a colui che diceva di amare.

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Capitolo 2
*** IL RITORNO A CASA ***


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CAP2: IL RITORNO A CASA

È passata una settimana dalla diagnosi e dopo molte insistenze Robert venne dimesso ma con l’obbligo di rimanere a casa sotto stretta sorveglianza.

Quanto gli era mancata quella casa! Il suo profumo il suo calore, nonché il suo padrone!

Si era così immerso nella sensazione di essere tornato a casa che non si era accorto che Ken lo aveva abbracciato da dietro, beandosi della vicinanza del suo ragazzo.

“Allora, vieni a letto?” gli chiese il biondo con la fronte appoggiata ai muscoli possenti delle spalle dello spagnolo.

L’altro si girò verso il compagno: “Come? Sono appena tornato e già vuoi tornare fare sesso? Ti ricordo che sono convalescente!”

Fu così che Robert si beccò un pugno in testa

“Scemo! Non intendevo questo!” precisò l’americano stizzito, poi addolcendosi, continuò: “Però, se vuoi, possiamo farlo”.

I due salirono in camera tra baci, carezze e abbracci; avevano appena cominciato a spogliarsi quando suonò il campanello.

“Hanno suonato....”

“Che t’importa, koibito? L’importante è che non rispondiamo e pensiamo a noi”

“E se fosse una cosa urgente?”

“Aspetterà...”

“Smettila di fare il bambino, Rob!”

“E tu finiscila di essere apprensivo”

il campanello continuò a suonare

“Ho deciso vado a rispondere!”

“Ma, Ken...”

“Tu sta’ lì, torno subito” lo zittì il bel biondo.

Così Ken lasciò il fidanzato adagiato languidamente sul letto, in attesa del ritorno del suo amore.

Il biondo karateka andò ad aprire la porta e si ritrovò davanti l’ultima persona che si sarebbe aspettato: Yuri Sakazaki era sulla soglia di casa sua!

“C’è Robert in casa? Gli devo parlare...”

L’altro la guardò storto e la fulminò con il suo gelido sguardo

“Cosa vuoi da lui? Sai che lui non ti ama più!”

“Su questo penso ti dovrai ricredere: vedi mi chiamato quando era in ospedale e mi ha detto che aveva dei dubbi sui suoi sentimenti per te”

Quella rivelazione colpì Ken in pieno petto, il cuore sembrò sprofondare negli abissi del mare.

Robert che aveva dubbi? Perché?

In quel momento il giovane italiano scese le scale e si trovò davanti al proprio ragazzo, il quale aveva un’espressione rabbiosa e lo travolse sulla scalinata, chiudendo poi a chiave la porta della camera da letto.

Restò lì a piangere senza uscire mai per tutto il resto della giornata.

Ma ci fu un evento inatteso: infatti Eliza arrivò nel momento in cui Yuri se ne fu andata, e stavolta fu Robert a trattare freddamente la ragazza, la quale però fornì sconcertanti rivelazioni.

“Mi dispiace di essere arrivata all’improvviso” cominciò lei “Ma devo parlare con Ken, è importante!”

“Che ci fai tu qui? Lo sai che lui è mio!” sbottò lo spagnolo

“Se fosse tuo come dici non mi avrebbe detto che si sentiva come trascurato da te negli ultimi tempi e che sta cominciando a credere che forse non ti ama come dovrebbe!” lo accusò l’americana

Per Robert fu uno shock: come poteva il suo Ken avere dubbi? È vero che anche lui ne nutriva ma pensava che almeno lui fosse sicuro del loro amore!

Fu così che Garcia, dopo che la ragazza se n’andò via, rimase tutta la notte sul divano con i dubbi che gli attanagliavano il cuore.

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Capitolo 3
*** LA DISCUSSIONE E IL RICOVERO ***


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CAP3: LA DISCUSSIONE E IL RICOVERO

Il giorno dopo.

A casa GarciaMasters si respirava aria di tempesta: i due padroni di casa litigavano furiosamente

“Perché,Garcia? Se non mi amavi perché ti sei voluto mettere con me? Volevi forse vedermi soffrire nel mentre che scoprivo che non conto nulla per te? Rispondi!”

“Masters tu non capisci un tubo! E poi parli proprio tu che hai dubbi su di noi nonostante tu abbia sempre detto che per te ero la cosa più importante? Che cosa rispondi, Masters?”

“Come posso risponderti se tu stesso sei andato a dire alla tua ex che cominciavi ad avere dubbi sulla nostra relazione? Stiamo insieme da un anno e dieci mesi e tu hai ripensamenti proprio ora! È inaccettabile!”

“Anche tu hai fatto lo stesso! Dì la verità tu non mi hai mai amato!”

“Non è così! È ch....”

Robert cominciò a tossire sangue

“Rob! Rob! Santo cielo cos’hai?”

Ancora una volta, in pochi giorni, Robert fu portato all’ospedale, stavolta più grave della scorsa visita.

Come l’ultima volta l’italospagnolo chiese del ragazzo per parlargli.

“Ken, scusami. Non è vero che io non ti ho mai amato, solo che il mio amore era come una cometa: intensa ma breve, ma sappi che ti ho amato tantissimo. Torna da Eliza, fai figli con lei e amali con tutto il tuo cuore. Perdonami se ti rubato tempo, se ti ho fatto soffrire e piangere. Durante la mia convalescenza ho avuto modo di pensare: sapevo che non c’erano più speranze per me e dunque volevo tu stessi con qualcuno che ti stesse accanto e ti amasse quanto e forse più di me e mentre pensavo alla mia sempre più vicina morte ho avuto paura, non so di cosa ma ti riguardava e in quell’istante capii che il mio amore era agli sgoccioli così come la mia vita. Ti chiedo solo di non odiarmi”.

La sua voce era molto flebile e vicina all’essere un sussurro.

“Robert come potrei anche solo pensare di odiarti? Per tutto il tempo che siamo stati insieme sei stato la luce di riferimento del mio cammino, mi hai sempre consolato e ti sei sempre scusato se eri dalla parte del torto. Sei unico! E se il mio prossimo figlio sarà un maschio gli darò il tuo nome e gli dirò che persona fantastica sei, che ne dici?”

Ma Robert non poteva più sentirlo: se n’era andato via con un’espressione serena e il sorriso tanto amato da coloro che lo avevano amato sulle labbra.

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Capitolo 4
*** UNA FINE E UN INIZIO ***


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CAP4: UNA FINE ED UN INIZIO

Dopo un mese dai funerali di Robert Garcia, Ken spedì gli inviti del suo secondo matrimonio con Eliza a tutti coloro che avevano partecipato al funerale del suo ex-ragazzo.

Il discorso del giovane Masters al banchetto nuziale fu dolcissimo:

“Vorrei che i presenti non mi giudicassero male per essermi risposato con la mia ex-moglie poco tempo dopo la morte di Robert. Era stato il suo ultimo desiderio. Voleva che vivessi e che lo facessi anche per lui, per questo credo sarebbe ingiusto verso di me e la sua memoria un vostro malevole giudizio. Per cui vi chiedo di onorarlo anche festeggiando questo matrimonio, anche se forse suona un po’ egoista come richiesta”

Dopo appena un anno di matrimonio Eliza diede alla luce un bel maschietto e di comune accordo entrambi i coniugi decisero di chiamarlo Robert.

Ndautore: Allora che ve ne pare? Spero siceramente che vi sia piaciuta. Mi dispiace per le fan dello yaoi, ma io Robert Garcia non lo sopporto proprio, per cui a morte!

Un bacio

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