La Profezia

di MaxJovanotti
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** Capitolo II:10 Anni dopo ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


La nostra storia comincia con Merticole, sacerdotessa del tempio di Apollo. Viveva a Sorlotene, città di dotti scrittori e suonatori di lira, in cui regnava la pace. Però nascondeva un segreto: aveva avuto un figlio con lo stesso Apollo, e la nostra storia comincia proprio da qui. 431 B.C: la città di Sorlotene era stata invasa dai Traci, Merticole era nella sua casa e teneva stretto Alertone. ''Non piangere, andrà tutto bene, c’è la tua mamma con te. Tu diventerai un grande uomo, colui che farà compiere la profezia!''Mise il bambino nella sua culla, gli diede un bacio sulla fronte e gli lasciò il proprio ciondolo, infine corse via, lasciando il povero Alertone piangente. Corse via, fra le strade di Sorlotene, inseguita da un piccolo gruppo di Traci. ''AIUTO'' gridava invano, nessuno sarebbe venuto in suo soccorso. Oramai stremata,finì in un vicolo con le spalle al muro, senza via di uscita. ''Risparmiatemi'' implorò i soldati, ma quelli non le diedero retta e la uccisero, trapassandole il cuore con una lancia. Nel momento in cui stava per spirare, profetizzò il destino dei Traci. ''Quando un Sorloteno, raggiungerà il suo diciottesimo anno di vita, la vostra armata verrà demolita da un semidio di Apollo figlio, che tra voi porterà scompiglio''. Dopo lo sterminio dei Sorloteni, il sovrano dei traci, re Tarclamennone, ordinò il saccheggio di tutte le case. A capo dei Traci c'era il generale Maximone. Misero a ferro e fuoco ogni casa di quella bellissima città che era Sorlotene,con i suoi campi verdi e i suoi edifici fregiati dai migliori scultori. Arrivando davanti alla casa di Merticole, Maximone sentì un gemito. Prima di appiccare il fuoco, entrò nella casa, ne setacciò ogni angolo, fino a quando trovò Alertone. Lo prese fra le sue possenti braccia ed iniziò a cullarlo come se fosse figlio suo. Subito Alertone smise di piangere e guardò gli occhi dolci di Maximone, accennando un sorriso. Maximone diede il segnale, ed anche la casa di Merticole venne rasa al suolo. È da qui che inizia la storia del grande eroe della profezia.

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Capitolo 2
*** Capitolo II:10 Anni dopo ***


10 anni dopo, Sorlotene era ormai un ricordo per i Traci, che miravano all'espansione su tutto il Mediterraneo ed il Mare Egeo. La citta di Memoricla era una delle città più sviluppate, con case di materiali pregiati, campi arati ovunque e strade percorribili da qualunque mezzo. Vicino a questa splendida città c'era, però, un bosco tetro ed oscuro con rami intrecciati e rovi. Ed è proprio qui che incontriamo il nostro eroe, Alertone, oramai cresciuto studiando la cultura dei Traci, si poteva definire un Tracio vero e proprio. Con i suoi 11 anni, era ancora nella fanciullezza, e si divertiva a sguazzare nel fiume nel tentativo di prendere qualche pesce. Quando uscì dall'acqua, si stese sul bordo del fiume nel tentativo di asciugarsi, chiuse gli occhi e tentò di ricordare di chi fosse la voce che aveva sognato e che gli risuonava nella mente. ''Non ti preoccupare, andrà tutto bene'' diceva quella voce così dolce che avrebbe potuto cullare anche il più ostinato dei bambini. Ma, quando apri gli occhi, si ritrovò di fronte a un centauro! Per chi non ne fosse a conoscenza, dicasi centauro una creatura mitologica mezzo uomo e mezzo cavallo, capace di scagliare frecce possenti con il suo potente arco. Ma tornando a noi, quando Alertone, nel tentativo di difendersi dal calcio che stava per ricevere dal centauro, alzò le mani, una barriera lo avvolse e respinse il centauro, che corse nei boschi impaurito. Alertone, spaventato dell'accaduto, corse via, in direzione della città città verso la casa dove lo aspettava Maximone. Attraversò le strade decorate da affreschi mitologici, mentre il sole lo illuminava con la sua luce fioca al tramonto, arrivato a casa urlò ''Una barriera gigantesca mi ha difeso da un centauro, che cos'è, Maximone? Cosa mi sta succedendo?'' Maximone lo guardò, lo prese in braccio e gli disse ''Caro Alertone, ciò che è successo può sembrarti strano, ma non ti preoccupare, gli dei sanno che sei un ragazzo forte e coraggioso e per questo hanno deciso di difenderti. Adesso mangia qualcosa e vai al letto, ché è tardi''. Dopo cena, Alertone nel suo letto giocherellava con il suo ciondolo, quando si accorse che dietro di esso c'era un simbolo. ''Che cos'è questo simbolo?'' si chiese fra sé e sé ''Forse indica qualcosa, ma cosa?'' In quel momento il sonno lo prese e cadde addormentato nel suo letto, ancora dubbioso per ciò che aveva visto e per ciò che gli era accaduto.

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