I've never had the words to say, but now I'm asking you to stay

di Bekii96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** You're very cute when you blush ***
Capitolo 3: *** Harry is your boyfriend? ***
Capitolo 4: *** You don't have to justify yourself ***
Capitolo 5: *** You're a charm ***
Capitolo 6: *** Because I care about you ***
Capitolo 7: *** Cause you're different ***
Capitolo 8: *** Can I kiss you? ***
Capitolo 9: *** Avviso a tutte voi:* ***
Capitolo 10: *** Unexpected ***
Capitolo 11: *** Forget me ***
Capitolo 12: *** Not again ***
Capitolo 13: *** Can I? ***
Capitolo 14: *** New Castle, part 1 ***
Capitolo 15: *** New Castle, part 2 ***
Capitolo 16: *** I want to... ***
Capitolo 17: *** How can I resist you? ***
Capitolo 18: *** The night ***
Capitolo 19: *** Trouble ***
Capitolo 20: *** The lunch ***



Capitolo 1
*** Prologue ***


Prologue
 
«Ti prego Hazz fermiamoci un attimo» dissi con il fiatone.
«Oh ma che femminuccia che sei Tomlinson!» rispose il mio migliore amico con un sorriso beffardo in viso.
Tutto sommato un po’ aveva ragione dato che erano soli dieci minuti che correvamo per il parco, ma i miei poveri polmoni avevano deciso di abbandonarmi e non riuscivo a respirare.
Mi fermai e mi piegai appoggiando le mani alle ginocchia.
Non appena ripresi fiato cercai Harry con lo sguardo ed eccolo lì che come suo solito flirtava allegramente con una biondina intenta ad allacciarsi le scarpe.
Io e Harry siamo migliori amici da ben dodici anni: in prima elementare eravamo capitati in classe assieme e dopo un iniziale odio reciproco avevamo scoperto di essere essenziali l’uno per l’altra.
Un’altra cosa importante da sapere su Harry è che il suo migliore amico non è altro che il mio fratellone Louis, di ben tre anni più grande di noi. Nonostante questo, Lou è un ragazzo ancora molto “bambinone” e da quando ha visto Harry la prima volta non se n’è mai separato.
Insieme sono dolcissimi, hanno una di quelle amicizie che fanno invidia al mondo.
Mio fratello, castano chiaro con gli occhi del colore dell’oceano e Hazz, ricciolino con gli occhi del colore degli smeraldi, sono la preda di molte di quelle stupide ragazzine che frequentano la nostra scuola.
Posso capire la loro attrazione per quei due idioti, sono bellissimi, ma io conoscendo il loro carattere sono salva da tale fascino. Più o meno.
La mia amicizia con Harry è un qualcosa di molto strano: da quando abbiamo compiuto sedici anni, ovvero l’anno scorso, il nostro rapporto è leggermente cambiato assieme al nostro corpo.
Usciamo insieme quasi tutti i giorni e capita spesso che ci scambiamo qualche bacio, non del tutto casto.
Dalla prima volta che è capitato ci siamo fatti una promessa.
Eravamo spaparanzati sul divano a goderci una nuova puntata di “The mentalist”, come ogni sabato. Il divano era un po’ stretto per ospitare entrambi, ma stringendoci e stando su un fianco ci stavamo. Ad un certo punto sentii Harry annusarmi i capelli così decisi di girarmi di scatto spaventandolo.
«Ahahahaha! Styles non si annusano le persone! Vergognati» lo vidi diventare rosso in viso e abbassare timidamente lo sguardo. Io che avevo messo Harry Styles a disagio? Quando mai? E infatti poco dopo rialzò la testa con un sorrisetto beffardo.
«Sai Julie, le persone non si annusano, ma le fragole si».
Non ebbi il tempo di ribattere a quell’assurda affermazione (che probabilmente si riferiva al profumo del mio shampoo) che le sue labbra si impossessarono delle mie. Dopo alcuni istanti di dolcezza, ci staccammo e ci fissammo.
«Che cosa è appena successo?».
«Ci siamo lasciati trasportare da un momento di tenerezza» rispose Harry come se nulla fosse.
«Ma..».
«No Julls, con quel bacio non intendevo dire che ti amo da sempre e che voglio più di un’amicizia, volevo solo un tuo bacio, mi sento solo ultimamente e ho pensato che se avessi baciato te, conoscendomi avresti capito e accettato».
«Quindi mi stai usando riccio».
«Come se ti dispiacesse».
«Ok, forse non mi è dispiaciuto poi così tanto… però dobbiamo porre delle regole a questa cosa, altrimenti andrà a finire male».
«Giusta osservazione».
«Facciamo così… ci consoleremo a vicenda, ci coccoleremo e ci scambieremo qualche “innocente” bacio fin quando uno dei due non si innamorerà veramente di qualcun altro. In quel caso torneremo all’amicizia che avevamo prima, casta e pura» aggiunse poco dopo.
Anche se sapevo che non era del tutto una buona idea, acconsentii riprendendo a baciarlo.
Con questo racconto non dovete pensare che passiamo interi pomeriggi a sbaciucchiarci come due fidanzatini, anzi.
Ci capita di scambiarci baci spesso, ma capita anche che uno dei due esca con altre persone e all’altro non crea nessun fastidio.
Come adesso per esempio, Harry è intento a sfoderare le sue tecniche di abbordaggio con la biondina e io mi sto riposando su di una panchina in attesa del suo ritorno.
Dopo circa dieci minuti eccolo arrivare.
«Ti ho fatta aspettare molto?».
«Nahh, mi sono goduta un attimo di pausa per far riposare le mie povere membra».
Mi fece un sorriso a trentadue denti.
«Ti ha dato il numero» affermai.
«Si! Finalmente potrò tenermi in allenamento a letto, non mi sembra il tipo da storie serie» disse soddisfatto.
«Harry che schifo! Ti ho detto mille volte che quando si tratta del tuo amichetto Edward non voglio che mi racconti le cose».
«Da quando il mio amichetto ha un nome? Ahahahaha».
«Da adesso» risposi offesa allontanandomi dalla panchina.
«Eh dai piccola, sai che sto scherzando… non te ne parlerò più».
Sorrisi soddisfatta di averlo piegato nuovamente al mio volere e poi mi voltai nella sua direzione.
«Perdonato, per questa volta. Avviamoci a casa che devo preparare tutte le cose per domani… non so se te ne sei dimenticato, ma ricomincia scuola».
«Merda».
Come immaginavo quello svampito non se ne ricordava. Tipico.



Autor space**
Ecco qua il prologo della mia nuova FF.
Oggi mi è venuta l'ispirazione e non ce la facevo ad aspettare a pubblicarlo!
Anche se è cortino (è solamente il prologo, i capitoli saranno più lunghi) spero vi abbia un po' incuriosite.
Ora vi devo dire alcuni accorgimenti:
1.) Aggiornerò una volta ogni tre giorni (ad eccezione del primo capitolo che verrà pubblicato venerdì prossimo in quanto dopodomani parto per il mare e non il tempo per scriverlo D:)
2.) Aggiornerò solo se il capitolo avrà raggiunto le 4/5 recensioni, più ce ne sono meglio è.
3.) Che ve ne pare della copertinaaa?:D
4.) Ho visto in una ff una cosa molto figa, ovvero uno spazio pubblicità, so... che pensate se nelle recensioni mi lasciate anche le vostre FF così nei capitoli seguenti le inserisco e le consiglio? Ovviamente prima me le leggo xD.
Beh, ehmm... tutto qui..♥
Fatemi sapere cosa ne pensate che cambio qualsiasi cosa voi mi diciate :D
Accetto consigli, ma anche critiche perciò... vi aspetto :*
Bacioni xx
-Becks

 

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Capitolo 2
*** You're very cute when you blush ***


1.)
You're very cute
when you blush


«Ehi sono tornata!» dissi chiudendomi la porta alle spalle.
«Eccoti! Giusto in tempo per la cena» rispose dolcemente mia madre, Johannah.
Sentii poi una pacca sua spalla, abbastanza forte.
«Cretino».
«Sempre in giro sei».
«Pff… ero con Harry».
«Appunto».
«È passata Eveline a cercarti» aggiunse poi.
«Wow… e che vi siete detti?» chiesi sorpresa da quell’informazione.
Eveline, una delle mie migliori amiche è sempre stata innamorata di mio fratello, ma non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi a causa della timidezza.
«Nulla, appena ha visto che non c’eri è scappata».
«Va be…».
 
Mangiammo la cena e poi io mi diressi nella mia camera, indossai il pigiama e mi infilai sotto le coperte.
Mi arrivò un messaggio.
 
FROM: Hazza♥ ORE: 21.57
“Buonanotte JiJi ♥…
Louis mi ha invitato a dormire,
sono in camera sua xD”
 
TO: Hazza♥ ORE: 21.58
“Perché non sei ancora qui?”
 
Lo sentii ridere da dietro la mia porta e in due secondi le sue braccia avvolsero i miei fianchi e mi cullarono in un sonno profondo.
 
«Harry…Harry….HARRY?» ed ecco che come ogni mattina, la delicatezza di Louis nel fare silenzio mi aveva portato via a quell’angelo di Luke Hemmings.
La porta si spalancò.
«Oh, eccoti! È da un’ora che ti cerco… mai una volta che dormi con me!» lo sgridò.
«Scusa, ma la compagnia di Julie la notte è leggermente più confortevole del tuo dolce russare».
«Tzz…».
Louis uscì spazientito dalla stanza e Harry lo seguì subito dopo avermi lasciato un tenero bacio sulla guancia.
Andai a farmi la doccia e quando tornai in camera, con addosso solo l’intimo, mi imbattei in Harry a torso nudo in piedi di fronte al mio specchio.
«Non dovresti già essere vestito?».
«Potrei dire la stessa cosa di te».
«Giusta osservazione, e… smettila di guardarmi».
«Eh dai Julls, non sei un po’ cresciuta per indossare ancora l’intimo con gli orsacchiotti? Un po’ di pizzo invece?».
Mi avvicinai cautamente a lui facendo uno sguardo molto sensuale.
Gli scossi l’elastico dei boxer al di sotto dei jeans.
«E a te essendo cresciuto, non dovrebbe crescere anche qualcos’altro?».
Harry mi guardò di traverso e se ne andò.
Uno a zero per Julie, yee.
Indossai l’uniforme della mia scuola costituita dalla solita gonna scozzese, camicetta bianca, cravattina blu scura e giacchetta dello stesso colore.
Ai piedi converse blu.
Qualcosa di buono in fin dei conti l’avevano anche fatto.
Ognuno poteva personalizzare la propria uniforme come voleva, senza esagerare.
Ovviamente, tutte le troiette che vanno dietro a mio fratello e ad Harry hanno pensato bene di personalizzarla rendendo la gonna ridicolamente corta.
La cosa triste è che quei due idioti apprezzano.
Anzi, una volta Harry mi ha anche detto che se lo facevo anche io, sicuramente avrei avuto più occasioni con i ragazzi.
Ma io non sono così.
Io sono la classica ragazza timida, ma allo stesso tempo estroversa con chi conosco bene.
Quando mi trovo bene con una persona divento un uragano e non mi ferma più nessuno.
 
ORE 7.56
Scesi le scale e notai che entrambi gli uomini della mia vita mi stavano aspettando.
«Ce l’hai fatta!» mi rimproverò Lou.
Harry mi accolse invece con uno sguardo basso.
Ci incamminammo verso scuola e il silenzio che incombeva stava diventando decisamente troppo imbarazzante.
«Eddai Hazz… te la sei presa per prima?».
Louis ci rivolse uno sguardo interessato.
«No, figurati».
«Cos’è successo?».
«Niente di che» mi precedette Harry.
«Beh ecco… la verità è che lui mi ha preso in giro per l’intimo che porto e io ho alluso al fatto che non è cresciuto molto… in certi punti…».
«Tu hai visto mia sorella in intimo?!».
«Eddai Lou! Con tutte le volte che siamo andati insieme in piscina, è la stessa cosa!».
«E tu su quali basi hai alluso a tale cosa?».
«L’ho fatto solo per scherzare, ovviamente».
«Beh, posso confermarti che l’amico qua non è messo per niente male».
«Louis!» lo rimproverò Harry.
«E tu come cavolo fai a saperlo?» chiesi sconcertata.
«Facciamo basket insieme e che diamine! Ma che vai a pensare!».
Risi, li salutai e mi avviai dalle mie migliori amiche.
Ci abbracciammo fortissimo e cominciammo a chiacchierare un po’ degli ultimi giorni avviandoci ai nostri armadietti che erano casualmente capitati vicini.
Aurora, bionda, occhi celesti era una delle ragazze più desiderato della scuola, ma a lei non importava.
A lei bastavamo noi e a parte qualche uscita con alcuni ragazzi, non era in cerca di storie serie.
Eveline, mora, occhi blu era una bellissima ragazza, che però nascondeva il suo potenziale a causa della sua forte timidezza.
Come ho detto prima, è pazza di Lou.
«E niente ci siamo scambiati un bacetto, ma nulla di eccezionale… non credo che lo rivedrò».
«Uhmm.. capito.. e tu Eve? Mi ha detto Lou che sei passata a cercarmi ieri?».
«Ehmmm… già… volevo passare un po’ di tempo con te e invece ho incontrato lui» rise nervosamente.
«Diciamolo che non ti è dispiaciuto».
«È già tanto che non gli sono svenuta addosso».
«Bahh… pervertito com’è ti saresti svegliata nel suo letto con lui che ti palpaggiava» rispose Rori (Aurora).
«Terrò a mente per la prossima volta!» sentenziò estasiata l’altra.
«Ma che schifo! Non parlate di mio fratello in quel modo che mi fa strano!».
«Va beh, parlando di te invece Juls?».
«Io cosa?».
«Ragazzi?».
«Per adesso nulla, e non li sto neanche cercando».
«Brava! Ahahah.. dai è suonata la campana io scappo che ho trigonometria.. come iniziare bene l’anno» affermò Rori ridacchiando per poi voltarsi e sparire.
«Pure io ho trigonometria, Rori aspettavi! Ciao bella a dopo» mi salutò un secondo dopo Eve.
Così mi ritrovai da sola in mezzo al corridoio a sistemare gli ultimi libri nell’armadietto.
Alla prima ora avevo avuto la fortuna di avere Ed. Fisica, ma che gioia.
Chiusi l’armadietto, mi preparai psicologicamente per ciò che mi attendeva e mi incamminai a passo svelto verso la palestra.
Notai un messaggio di mia madre e non prestai attenzione a dove camminavo.
Sbam.
Ed ecco che la solita parte imbranata che è in me venne fuori.
Mi cadde la borsa a terra e con essa il suo contenuto.
Mi apprestai a raccogliere tutto ciò che era in mezzo al pavimento quando mi accorsi di due mani olivastre che mi vennero porse come segno di aiuto.
Alzai lo sguardo e mi imbattei in due occhi nocciola, nitidi e perfetti per il viso del ragazzo.
Aveva dei capelli corvini leggermente più corti ai lati e più lunghi e sfatti sopra.
Un accenno di barbetta e due labbra che all’apparenza sembravano la cosa più soffice del mondo.
«Scusami non ti avevo visto» mi disse il misterioso ragazzo.
Ah, quindi non ero caduta da sola come faccio sempre.
Mi ero scontrata con lui, ecco perché.
«F-fa…f-fa niente…».
Mi aiutò a raccogliere l’agenda  e il cellulare per poi imbattersi in un assorbente.
Diventai rossa come un pomodoro e cercai di nascondere il viso sotto i capelli che mi erano ricaduti sul petto.
Non appena finimmo di raccogliere tutto mi alzai di scatto.
«G-grazie.. non ce n’era…b-bisogno..».
Mi sorrise, e che SORRISO.
«Ma figurati! Assorbenti a parte, mi ha fatto molto piacere».
Mi andò di traverso la saliva e feci due colpetti di tosse.
Rise nuovamente di me.
Quante figure di merda riesce a fare Julie in un giorno? Troppe.
«Sei molto carina quando arrossisci».
Ed ecco che non appena finì la frase tornai nuovamente a farlo.
«Ecco proprio così».
Stavolta sorrisi anche io.
«Comunque piacere di conoscerti… io sono Zayn».
Mi porse la mano.
«J-Julie».
Ci scrutammo per qualche istante.
«Non ti ho mai visto in questa scuola».
Non so come, ma riuscii a pronunciare quella frase, piuttosto articolata per le mie capacità fisiche del momento.
«Sono nuovo infatti, frequenterò l’ultimo anno, mi sono appena trasferito… a proposito! Ora ho ed. fisica… non è che sapresti indicarmi la palestra?».
«C-certo, ci devo andare anche io».
«Fantastico».
Mi sorrise, di nuovo.




 
**Autor Spaceeeeeeeeeeeeeeeeeee**

Ehilà gentagliaaa! Come promesso, oggi è venerdì! ed ecco il primo capitoloooooooooooooooo ♥
Io lo trovo hufiahejfjiclakjfoqaljf k o,waòj *-*
Sono orgogliosa di me, ma ciò che conta non è la mia opinione, ma la vostra... perciò RECENSITE(?)
Cosa pensate di Harry? E dell'entrata in scena del nostro ragazzo misterioso alias Zayn?
Se vi va lasciatemi un parere che mi rendete feliceee**
Ci becchiamo tra tre giorni, se questo capitolo arriva almeno a 5 recensioni :*
Bacioni xx

Ecco Auroraaaaaaaaa♥

 

Evelineeeeeeeeeee ♥



Il nostro Zaynnnnnnnnnnnn **


Lou and Hazzaaaaa :3


E ovviamente la nostra Julieeeeeeeee **

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Capitolo 3
*** Harry is your boyfriend? ***


2.)
Harry is your boyfriend?

Stavamo camminando a passo sostenuto verso la palestra, entrambi ovviamente in ritardo.
«Allora… Jenny-».
«Julie» lo corressi subito.
Fantastico, ci conoscevamo da cinque minuti e già si era dimenticato il mio nome.
«Ops… scusami. Dicevo, Julie, strano che anche tu vai in palestra.. mi sembri più piccola(?)».
«Già.. ehm… si… io sono in quarta, ma durante le lezioni la palestra viene divisa in due per permettere di essere utilizzata da due classi…».
«Ahhhh…capisco».
«Anche tu sembri più grande per essere in quinta..».
«Hai ragione. In effetti avrei dovuto diplomarmi l’anno scorso… ma sono successi dei casini e sono stato bocciato».
Sembrò piuttosto imbarazzato così cambiai argomento.
«Ecco il tuo spogliatoio è li… io ora vado in classe se no mi segnano l’assenza… ciao» girai i tacchi e sperai di non inciampare come mio solito.
Lo sentii borbottare qualcosa, ma ero già troppo lontana.
Dopo essermi subita la Scarlett che non era per niente felice del mio ritardo il primo giorno di scuola, indossati quei pantaloncini striminziti e quella canottiera altrettanto striminzita che ci aveva fornito la scuola apposta per le ore di ginnastica, potei iniziare il mio giro di corsa.
Solo dopo due minuti mi accorsi che anche Hazz aveva ed. fisica quell’ora e così lo raggiunsi.
«Sciao riccio».
«Ciao a te bel culetto».
Gli tirai una leggera sberla sul collo e lui fece altrettanto sul mio di dietro.
Risi e scossi la testa per poi incrociare lo sguardo di due occhi scuri e tenebrosi.
Signore e signori Zayn Malik aveva fatto il suo ingresso nella palestra con addosso pantaloncini (grazie preside per questa visione) e maglietta.
Non fui l’unica ad accorgersene dato che in un tempo record tutti gli sguardi femminili si erano rivolti nella sua direzione.
Harry sembrò capire il bersaglio di tali sguardi.
«E quello chi è adesso?» borbottò.
«È nuovo, si chiama Zayn».
Harry mi guardò interrogativo.
«Da quando sei diventata stalker dei nuovi arrivati».
Alzai un sopracciglio.
«Da quando i nuovi arrivati sono fighi e fottutamente attraenti».
Harry mi rispose, ma in quel momento la mia attenzione era focalizzata su di lui.
Sorrideva complice con la sua nuova insegnante di ginnastica e non so per quale assurdo motivo cominciai ad odiarla.
Subito dopo aver consegnato non so quale documento il suo sguardo si spostò da lei a me e mi rivolse uno splendido sorriso sghembo accompagnato da un cenno con la testa.
Ricambiai anche io con un cenno che mi costò una clamorosa caduta con il culetto per terra.
«Julls ti sei fatta male?» il mio iperprotettivo Harry era chinato su di me e mi aiutava ad alzarmi.
«Nono… volevo abbracciare il pavimento…sai non lo fa mai nessuno».
Harry rise spontaneo e dopo avermi fatta alzare mi posò le labbra su una guancia.
«Quanto posso volerti bene?» mi sussurrò all’orecchio per evitare la terza guerra mondiale tra le nostre compagne che stranamente gli correvano dietro.
«Mai quanto te ne voglio io bimbo».
Sorrisi dolce e proseguimmo la lezione insieme.
Dopo essermi cambiata uscii dallo spogliatoio e con mia grande sorpresa trovai Louis.
«LouLou» urlai saltandogli in braccio.
«Ehi piccola come sono andate le prime ore?».
«Insomma… eri li anche tu no?».
Ah già, mi ero dimenticata di dirvelo: a quanto pare mio fratello e il moro dal sorriso mozzafiato erano in classe insieme.
Ironia della sorte insomma.
«Ehi Julie» mi salutò quest’ultimo appena apparso dalla porta dello spogliatoio.
«Ehi» risposi timida abbassando lo sguardo.
«Voi vi conoscete?» chiese mio fratello sorpreso.
«Questa gentilissima signorina mi ha aiutato a trovare la palestra».
«Già» confermai.
«Bene» esclamò soddisfatto mio fratello.
Sentii delle mani avvolgermi i fianchi.
Il profumo del deodorante maschile di Harry mi pervase le narici.
«Ciao rossa».
Gli sorrisi timida.
«Piacere io sono Harry» disse presentandosi al nuovo arrivato e continuando a tenermi stretta a sé.
Eddai Harry, mollami.
«Zayn» rispose l’altro freddo.
«Beh io vado ho spagnolo ora».
«Peccato piccola io ho scienze» disse desolato Harry.
«Ci vediamo a pranzo» li salutai.
«Ciao» replicarono tutti e tre.
 
Finalmente era l’ora di pranzo.
A spagnolo per fortuna avevo beccato Rori e le avevo raccontato tutto l’accaduto.
Avevo proprio bisogno di sfogarmi.
Entrammo insieme nella sala da pranzo e ci dirigemmo al tavolo dei ragazzi.
«Ciao bellezze» li salutò con disinvoltura la mia migliore amica.
«Ciao a te».
Harry mi fece un largo sorriso e mi fece segno di sedermi in parte a lui.
Sorrisi a mia volta.
«Julie ti va di sederti accanto a me?».
Fu allora che mi accorsi della presenza di Zayn al nostro tavolo, esattamente in parte a mio fratello.
Mi voltai subito verso Harry come per scusarmi e lui mi lanciò un’occhiataccia.
«Certo».
Cominciammo tutti a mangiare compresi Liam e Niall, gli altri due ragazzi del gruppo di mio fratello.
Ormai erano di famiglia anche loro, nonostante il nostro rapporto non fosse tanto forte quanto quello con Harry.
«Allora tu sei Zayn?» spezzò il silenzio Rori.
«In carne e ossa» affermò lui convinto.
«Piacere Aurora» lei gli sorrise.
Oh no.
Conosco quel sorriso e non è per fare amicizia.
Dannazione a me e alla mia stupida timidezza.
«Che fai di bello dopo la scuola?».
Ed eccola che è partita all’attacco.
In questo momento vorrei ucciderla anche se è la mia migliore amica.
Lei è più bella, più carismatica e più seducente di me; lei è meglio di me.
Anche volendo non potrò mai competere con Aurora.
Così, tra i miei pensieri malinconici mi alzo e me ne vado senza salutare nessuno e soprattutto senza ascoltare la conversazione che quei due hanno appena intrapreso.
 
ORE 14.15
Finalmente il primo giorno è finito.
Esco sconsolata da quanto la giornata sia andata sempre peggio.
Avevo ignorato Aurora per tutto il dopopranzo e mi sentivo un po’ in colpa perché in fin dei conti lei non aveva fatto nulla di male.
Non poteva sapere che Zayn mi interessava.
Aspetta, Zayn mi interessava?!?
Ma che sto dicendo(?)
Confusa dai miei ragionamenti non mi ero accorta che proprio quest’ultimo mi si era piazzato davanti.
«Scusa non ti avevo visto» biascicai abbassando lo sguardo.
«Harry è il tuo ragazzo?» chiese lui con una punta di acidità nella voce.
«No!».
«Bene» disse solo per poi andarsene e lasciarmi ancora più confusa di prima.
 
Zayn’s pov.
Non so perché gliel’avevo chiesto, ma quella domanda mi tormentava da quando li avevo visti abbracciati quella stessa mattina.
Sono abbastanza ridicolo, ma nonostante il fatto che l’ho appena conosciuta, saperla nelle braccia di un altro ragazzo mi dà uno strano fastidio.
Il mio obiettivo con lei era lo stesso di sempre: portarmela a letto.
Io non ero il tipo da storie serie, non ero il tipo da “amorino”, “ti amo”, “facciamoci le coccole”.
Io sapevo quello che volevo dalle ragazze e me lo prendevo.
Ecco perché quella piccola rossina dagli occhi celesti era un bocconcino perfetto.
Bramavo il suo corpicino esile, ma allo stesso tempo con le curve al posto giusto.
Anche Aurora era una bella ragazza, ma era amica della mia preda.
E anche se posso sembrare un insensibile dato che cerco solo sesso dalle ragazze, mi sono sempre promesso di non farlo con due ragazze dello stesso gruppo.
Di sicuro avrebbe litigato per causa mia e non mi sarebbe piaciuto.
Salii sulla mia auto e mi diressi verso casa.
A Julie avevo detto di esser stato bocciato per motivi un po’ vaghi, la verità è molto più brutta di quanto possa sembrare.
Sono stato bocciato perché non ho frequentato gli ultimi quattro mesi di scuola.
E il motivo di questa cosa ha un nome: Amanda.
 
Julie’s pov.
La domanda di Zayn mi aveva sconcertata ed incuriosita allo stesso tempo.
Perché gli interessava sapere se Harry era il mio ragazzo?
Era in qualche modo interessato a me?
Mi ripromisi che tutte questo domande prima o poi avrebbero trovato una risposta.
Nel frattempo avevo invitato Eve a casa mia per raccontargli di Rori.
Per quanto io volessi un bene dell’anima ad entrambe, con Eve mi sentivo più in sintonia dato il punto debole in comune: TIMIDEZZA.
Chiacchierammo un po’ e lei mi tirò su di morale.
Dopo di che, dato che era ancora estate decidemmo di farci un bagno nella piscina che avevo in giardino.
Prestai ad Eve uno dei miei costumi più sexy, ovviamente lei non sapeva del mio piano malefico per farla notare da quell’idiota di mio fratello.
Muahahahah.









**Autor spaceeeeeee**
Lo so, il capitolo fa un po' cagare, ma oggi purtroppo sono stata strapresa tra compiti e patente ed è venuto fuori così.
Ho visto che il primo capitolo non ha neanche raggiunto le 40 visite perciò chi mi aiuto a pubblicizzare un po' questa FF?*fa gli occhi dolci**
Alla prossima, tra tre giorni (5 recensioni) ♥
Bacioni xx


 

 

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Capitolo 4
*** You don't have to justify yourself ***


3.)
You don't have to justify yourself


Eravamo tranquillamente distese sui materassini nel bel mezzo della piscina quando mio fratello uscì, anche lui in costume.
Appena Eve lo notò cadde dal materassino bagnandosi completamente e quasi affogando dato che non sapeva nuotare.
Io presa dallo spavento per qualche secondo rimasi immobile, così fu proprio Louis ad intervenire: in un attimo fu in acqua e portò fuori Eve.
«Stai bene?!?» chiesi uscendo a mia volta dalla piscina.
Lei tossì due volte e poi si schiarì la voce.
«S-si».
Vidi Louis lasciare il fiato che fino a quel momento stava probabilmente trattenendo.
«Meno male» dissi.
Lei arrossì notando che mio fratello la guardava.
«Ehm.. credo che dovrei ringraziarti».
«Figurati cara! E poi… cavoli non ci avevo mai fatto caso… ma quel costume ti sta davvero benissimo!».
Bammmmm! Il mio piano stava funzionando, alla grande direi.
«Oh.. ehm… è di Julie…».
La guardai malissimo per poi tornare ad osservare mio fratello che stava chiaramente analizzando ogni centimetro del corpo della mia amica.
«Beh, mi dispiace cacciarti Eve… ma è ora di cena e mamma stasera ha invitato i nostri zii… perciò…».
«Certo…vado di sopra a cambiarmi e vado».
Annuii e lasciai che andasse di sopra.
Dopo di che presi per un orecchio mio fratello.
«Che stavi facendo primaaa?!?».
«Ahi!! Mi fai male scema!».
«Rispondimi!».
«Ho salvato la tua migliore amica dall’annegamento, a differenza tua!».
«Le fissavi le tette pervertito!».
«Anche se sono tuo fratello sono pur sempre un uomo e che cavolo!».
«Non fare il porco con lei! Sai che è molto fragile».
«E bla bla bla… me lo ripeti da anni!».
Ci guardammo di traverso e poi ognuno prese la sua strada.
 
Il secondo giorno di scuola iniziò meno pesantemente del primo: le prime due ore avevo avuto il laboratorio di cucina e avevamo preparato dei buonissimi biscotti che poi avevo avvolto nella carta stagnola ed infilato in borsa.
Mi aggiravo nei corridoio come una piccola psicopatica rosicchiando i miei biscottini e dirigendomi in biblioteca quando mi imbattei in uno Zayn piuttosto impegnato con una bionda ossigenato con le bocce spropositate (?)
Smisi all’istante di mangiare il mio biscotto, strabuzzai gli occhi e corsi via, ovviamente lui mi aveva visto.
 
Zayn’s pov
Ero appoggiato ad un muro del corridoio a pomiciare con Maggie, ragazza totalmente sconosciuta che avevo abbordato poco prima nel parcheggio, quando con la coda degli occhi scorsi Julie vederci e correre via.
Non so perché ma quella reazione… il fatto che lei ci avesse visti… questo insieme di cose mi fece rimanere male e lasciai subito la bionda per seguire lei.
La cercai ovunque per poi andare nell’unico posto in cui non avevo guardato: la biblioteca.
Ed infatti eccola lì, seduta a terra tra due scaffali intenta a mangiare dei biscotti, era così adorabile.
Da quando penso questi aggettivi per le ragazze (?)
Questa ragazza era sicuramente diversa da tutte le altre con le quali ho avuto a che fare finora.
Lei era dolce, sensibile e soprattutto timida: la così che mi affascinava di più.
Vedevo in lei un obiettivo da raggiungere, ovvero riuscire a farla aprire con me.
Mi avvicinai piano piano tenendo le mani dietro la schiena e fischiettando per far sentire la mia presenza.
Subito sollevò lo sguardo e incatenò il suo sguardo al mio, azzurro e nocciola.
Per la prima volte da mesi, la mia sicurezza e la mia spavalderia sparirono totalmente e lasciarono lo spazio a nuove sensazioni: sorpresa e piacere.
Mi sorprese il modo in cui i suoi occhi studiarono i miei, in ogni loro particolare, cercando di cogliere il significato di quella visita e allo stesso tempo oserei dire che essere al centro della sua attenzione era divenuta la cosa più bella e piacevole del mondo.
Appena mi ripresi da quello stato di trance riuscii a spiccicare parola.
«Ciao Julie..».
«Ciao» rispose secca.
Ahi! Non andiamo bene così.
«Come stai? Strano che non sei a lezione?» cercai di sviare il discorso.
«Sto bene, grazie, comunque io ora ho un’ora buca e la professoressa mi ha lasciata uscire senza problemi, tu piuttosto? Ti ho visto impegnato».
Da quando quella ragazza rispondeva a tono(?)
Per un attimo rimasi con un’espressione confusa in volto, ma poi scossi il capo e lo abbassai.
«Già, ehm… quella ragazza non significa nulla per me…».
«Non devi giustificarti» disse per poi alzarsi e farmi notare quanto quella gonna cadesse perfettamente lungo i suoi fianchi, piuttosto corta rispetto a ieri.
Analizzai poi le sue parole, aveva fottutamente ragione… io e lei non eravamo nulla eppure mi ero sentito in dovere di darle spiegazioni… ma che mi sta succedendo (?)
«Mi sono sentito… in dovere di farlo..» confessai.
«Ok..» disse poi abbassando il capo e ritornando la Julie timida di prima.
Le accarezzai un braccio e vidi le sue guance prendere colore, oh quanto era bella in quel momento.
«Ora d-devo andare».
Ed ecco che interruppe il nostro contatto, troppo presto per i miei gusti, e se ne andò lasciando dietro di sé il suo profumo di fragola.
 
Julie’s pov
Erano passati due giorni dallo strano incontro con Zayn in biblioteca e da quel giorno l’uno ignorava l’altro. O per lo meno, io ignoravo lui.
Mi trovai a lezione di canto (lezione facoltativa) e con mia grande sorpresa anche lui era presente.
Io ero seduta in parte al mio Hazz che dolcemente mi accarezzava la schiena mentre mi raccontava le cose successe in quei due giorni che aveva trascorse al mare con sua madre, una specie di minivacanza solo per loro due.
Appena Zayn si sedette, sentii il dovere di alzare lo sguardo ad ammirarlo.
La cosa che mi sorprese fu che lui stava facendo la stessa cosa, ma più che ammirare lui mi bruciava con gli occhi, anzi bruciava Harry con gli occhi, fissando intensamente nella direzione della sua mano.
«Buongiorno ragazzi, oggi faremo delle coppie che dovranno cantare insieme allo “Showcase” che si terrà poco prima delle vacanze di natale».
Fu proprio lui, mr. Jonson che interruppe il nostro contatto visivo dando alla classe quella notizia che produsse euforia da tutte le parti, tranne che da me.
Io amavo cantare, ma sotto la doccia, no di certo di fronte a cinquecento persone e per di più su di un palco.
Cominciò ad estrarre dei numeri casuali da un sacchettino.
Aurora, anche lei presente al nostro corso, venne messa in coppia con il mio Harry.
Lo guardai triste e gli feci il labruccio.
«Eddai cucciola, non guardarmi così… oggi pomeriggio frullato e coccole» disse guardandomi con gli occhi dolci dolci.
Awww, potevo sciogliermi.
«Ci sto» esclamai soddisfatta.
«…Malik e… Tomlinson».
Come, come, come (?)
Avevo capito male o io e mister tenebroso avremmo dovuto duettare insieme (?)
Ci girammo contemporaneamente con la stessa espressione sconvolta.
 
 


** Angolo autriceeeeeeee **
Chiedo umilmente perdono per il colossale ritardo, anche se, in realtà le 5 recensioni non sono arrivate, ma sorvoliamo ♥
Io lavoro per voi e ci tenevo ad aggiornare soprattutto per quelle poche persone che mi commentano sempre :D
Anche voi lettrici silenziose siete ben accete ♥
Avrete notato che il capitolo è un po' cortino, ma don't worry :D
Ho deciso di lasciarlo cortino perchè già domani pubblico il seguito... spero comunque di ricevere qualche recensione eeeeeeeeeee
soprattutto.... che io pubblichi domani è un'eccezione.... poi tornerà la regola dei 3 giorni e delle 5 recensioni.
Volevo farvi un regaloo...
Parlando del capitolo.. che pensate del comportamento di Zayn?
Vi lascio con qualche fotina ♥
Baci baci xx






 

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Capitolo 5
*** You're a charm ***


4.)
You're a charm


E quindi avrei dovuto cantare con Zayn.
Non potevo ancora crederci, seriamente (?)
Harry mi guardò con un’espressione nervosa e preoccupata a cui risposi sollevando le spalle.
«Non posso credere che tu sia capitata proprio con quello!» esclamò.
«Perché?».
«Insomma, è l’unico che proprio non riesco a farmi andare a genio…».
«Gelosone» dissi per poi stampargli un bel bacio sulla guancia.
«Gne, gne, gne».
La lezione terminò piuttosto in fretta e dopo vi fu la pausa pranzo.
Mi avviai con Harry al solito tavolo dove già sedeva mio fratello con i  suoi amici.
Poco dopo anche Zayn ci raggiunse salutando Lou con un abbraccio da “soci” (avete presente?) e chiedendo se poteva sedersi.
«Ovvio Malik non c’è neanche da chiederlo!» rispose entusiasta guadagnandosi un’occhiataccia di Harry.
Zayn di tutta risposta gli sorrise e il mio cuore perse un battito.
«Allora oggi pomeriggio usciamo?» mi chiese Hazz ad alta voce, credo per farsi sentire dal nuovo arrivato al tavolo.
«Certo Hazz».
«Hei Julie, poi ci dobbiamo organizzare per le prove» intervenne Zayn sollevando gli angoli della bocca in un sorriso beffardo.
«Ehm.. si.. o-ok».
 
Arrivò subito il pomeriggio e ebbi solo il tempo di correre a casa e farmi una doccia dato che Harry voleva uscire presto.
Decisi di indossare degli shorts e una magliettina leggermente corta, stavo bene.
Presi la borsa e uscii.
«Sei un incanto» una voce alle mie spalle mi fece sobbalzare.
«Z-zayn, che ci fai q-qui?».
«Tuo fratello mi ha invitato per un torneo alla play, ma con mio grande dispiacere vede che tu stai uscendo(?)».
«Già».
«Credevo che Harry non fosse il tuo ragazzo».
«Infatti non lo è!» esclamai esasperata.
Zayn stava per rispondermi, ma Harry lo interruppe con il suo arrivo.
«Scusa cucciola, ho dovuto aiutare mia madre con una facc-…» si fermò notando la terza presenza (non pensate male).
«Ah… ciao Zayn».
«Styles» lo salutò freddo l’altro.
«Beh, ci vediamo Julie» aggiunse poi sorridendomi e schioccandomi un bacio sulla guancia.
Ma da quandoooooooo ?!?!?
Subito diventai rossa come un pomodoro, e ovviamente lui se n’era accorto dato che se la rideva mentre entrava in casa.
«Che ci fa qui? E perché sei tutta rossa? Ti piace?» mi interrogò subito il riccio.
«L’ha invitato Louis… s-si… no… che stai dicendo?» chiesi confusa.
«Ti piace» questa volta fu un’affermazione.
«No».
Lo presi per mano e lo condussi nella sua auto.
«Dove sono finiti frullato e coccole?».
«Solo se mi dai un bacino».
Mi allungai dal sedile del passeggero e gli lasciai un dolce bacio a fior di labbra.
«Molto meglio».
Poco dopo prese a baciarmi con più foga e più passione, ma la sensazione che ebbi in quel momento non fu la solita… mi sentii più che altro in colpa così mi allontanai subito.
Scorsi una figura che era affacciata alla finestra di casa mia e che ovviamente ci aveva visti.
Era Zayn.
 
Louis’s pov
Avevo invitato Zayn a passare il pomeriggio a casa nostra.
La nostra amicizia stava migliorando giorno per giorno essendo in classe assieme e nonostante l’aria da duro che dimostra di fronte agli altri io so quanto può essere sensibile.
«Sono felice che tu sia venuto oggi bro».
«Ehh lo so Louis, ma con me non attacca… sono etero!» scherzò subito lui.
«Mi hai spezzato il cuore» dissi toccandomi il cuore con un gesto teatrale.
 «Lo so..lo so» disse a bassa voce.
Scoppiammo in una fragorosa risata, dopo di che io mi accinsi ad accendere la playstation e lui si mise a guardare fuori dalla finestra.
Quando ebbi finito mi girai a guardarlo e vidi in lui un’espressione da zombie.
«Ehi Zayn che succede?» chiesi preoccupato.
«Scusa Lou… non mi sento molto bene… torno a casa… ci sentiamo dopo» disse scappando via e lasciandomi solo con la mia adorata console.
DIN DON.
Il campanello mi risvegliò dalla mia concentrazione per segnare contro il Barcellona.
«Diamine! Palo!» esclamai infastidito.
Andai ad aprire.
«Oh.. ciao Louis… Julie non c’è?».
«Ciao Eve. No è uscita con Harry».
Decisi di fare il gentile e invitarla ad entrare dato che tutte le volte che lo facevo rispondeva di no e scappava via.
«D’accordo».
«Ah… ok… a dom-…. Aspetta hai detto si?» chiesi confuso.
Rise.
«Si».
Quando mi sorrise per la prima volta da quando la conosco notai quanto fosse bella lo forma delle sue labbra unita, ovviamente, al colore spettacolare dei suoi occhi.
Le aprii la porta e le feci segno di entrare, cosa che fece poco dopo.
«Allora ehm… che stavi facendo?» chiese con un pochino di imbarazzo.
«Giocavo a fifa…» dissi rassegnato al fatto che ora che lei era qui avrei dovuto spegnere e fare altro.
«Fantastico! Posso giocare?».
Come, come, come (?)
“Sposiamoci” pensai prima di sorriderle sincero e porgerle un joystick.
 
Julie’s pov
Dopo un primo momento imbarazzante, io e Harry ci eravamo fatti una risata e ci eravamo andati a comprare un frullato: io fragola e panna, lui cioccolato e latte.
«Davvero delizioso» sentenziai sorseggiandone l’ultimo sorso.
«Ora coccoleee» rispose Hazz con un’espressione buffissima in viso.
«Sai riccio, quanto fai così ti riempirei volentieri di baci… ma devo confessarti una cosa» risposi un po’ triste.
«Dimmi» disse lui tornando serio.
«Non riesco più a baciarti come prima… qualcosa è cambiato» confessai tutto d’un fiato.
«Me ne sono accorto…» rispose con un sospiro.
«Ti fa niente se torniamo ad essere migliori amici e basta? Senza effusioni strane?» cercai di fare sembrare la cosa un po’ più comica per evitarmi un momento spiacevole con una delle persone a cui tenevo di più.
«Non so Julls… io mi sono abituato ad averti tutta per me… e ora come ora… mi sono accorto che mi stai scivolando tra le mani…».
Gli sollevai il viso con la mano.
«Hei Hazz.. calma… non è successo nulla… sono sempre la tua svampita e ultramegaiper timida migliore amica.. no?».
Mi rispose con un mezzo sorriso.
«Sei così bella Julls… se devo essere sincero… non so se provo solo amicizia nei tuoi confronti…».
Sbarrai gli occhi a quella confessione.
Si, insomma, anche io ho passato un momento due anni fa in cui ho pensato che per lui non provassi una semplice amicizia, ma ho ora mi era passato e ormai era come un fratello per me.
«Harry…» cercai di iniziare una frase che però non trovò un continuo.
 «Lascia stare… l’avevamo detto che era tutto un gioco e l’avremmo lasciato perdere uno volta che a uno dei due non stesse più bene… ti capisco… davvero…».
Vidi una lacrima scendergli lungo la guancia, questo era davvero troppo.
Lo abbracciai fortissimo e lo riempii di baci sulle guance.
«Julls.. così non fai che peggiorare le cose… tu non puoi essere mia».
«Non potrò mai essere tua in quel senso.. ma sarò sempre e comunque la tua migliore amica, SOLO TUA».
Mi sorrise debolmente.
«Eddai Hazz… e tutte le tipe con cui flirtavi quest’estate?».
«Erano una specie di distrazione… mi piaceva passare il tempo con loro… ma alla fine i miei pensieri ricadevano su di te».
«Senti… io non ti volterò le spalle perché provi un sentimento diverso dal mio… io ci sono e ci sarò per te… in qualunque evenienza… credo che la tua sia solo una cotta tra amici e che tra qualche mese, se non settimana, ti passerà… perciò tranquillo» gli strinsi forte la mano.
«E va bene… per il momento però devo chiederti il favore di stare un po’ lontani… meno di vedo, meno ti penso… mi terrò impegnato con gli allenamenti e con le prove con Rori».
«E bravo il mio riccio!».
Ci demmo un abbraccio da orso e poi tornammo a casa.
 
Due ore dopo ero a tavola da sola con mio fratello, i miei sarebbero rimasti fuori casa per due giorni e avevano dato il compito a noi di tenerla in ordine, cucinare, ecc…
Ovviamente io cucinai e Lou apparecchiò, in fin dei conti eravamo una bella squadra.
«Come mai così sorridente stasera?» gli chiesi mentre addentavo l’ultima patatina dal piatto.
«Ho passato il miglior pomeriggio della mia vita» disse con gli occhi a cuoricino.
Subito abbassai lo sguardo pensando che fosse uscito con Ariette, una delle tipe che ci provava spudoratamente con lui.
«Non mi chiedi con chi?» aggiunse poi picchiandomi nel gomito.
A quel punto mi ricordai di un dettaglio che fino a quel momento avevo scordato: ZAYN.
Mio fratello non aveva passato il pomeriggio col moro che pian piano si stava insinuando nel mio cuore (?)
«Coon.. Zayn?».
«Ah già Malik… no in realtà poco dopo che sei uscita se n’è andato anche lui dicendo che non si sentiva bene».
Era chiaro come il sole che ci aveva visti, dannazione.
«Quindi?».
«Ho passato il pomeriggio con Eve».
«Ah… quella tr-…. EVEEEEEEEE?» urlai sconvolta.
«Si proprio lei, bellissima, alta, mora, occhi spettacolari, hai presente?».
«E che avete fatto?».
«Giocato alla playstation… quella piccolina mi ha battuto ben tre volte! Penso che la sposerò!» risi alla sua risposta e fui felice di sentire quelle parole riferite proprio a lei… mi doveva delle spiegazioni quella furbetta.
Dopo aver finito di fare i piatti andai in camera mia e in un attimo mi addormentai.
 
ORE 2.15
Mi svegliai di soprassalto da un incubo: Harry mi odiava e non voleva più vedermi.
Ero tutta sudata e il cuore mi batteva a mille.
Mi buttai un attimo sotto la doccia (evitando i capelli) e mi rimisi solo l’intimo che avevo acquistato pochi giorni fa, pensando segretamente che se mai Zayn l’avesse visto gli sarebbe piaciuto: nero, tutto in pizzo, ricamato, era una bomba.
Misi sopra una specie di camicia da notte che però tenni aperta dato il caldo che avevo in quel momento e mi diressi in cucina per prendere un bicchiere d’acqua.
L’abitacolo era illuminato semplicemente dalla luce della luna, ma essendoci un enorme vetrata, non vi era il bisogno di accendere le lampade.
Aprii il frigo e non appena lo richiusi quasi mi venne un infarto ritrovandomi di fronte Zayn, con addosso solo i pantaloncini di una tuta.
«Oddio! Mi hai spaventata… che ci fai q-qui?» chiesi perdendomi ad ammirare ogni centimetro del suo petto.
«Dovevo sdebitarmi con tuo fratello per oggi pomeriggio, così per stare insieme mi ha invitato a dormire».
Si fece sempre più vicino.
«Ah» fu l’unico suono che riuscii ad emettere.
Sempre più vicino.
«Che stai f-facendo?».
Le nostre labbra erano a due centimetri di distanza, potei sentire il suo fiato fresco alla menta mischiato all’odore del tabacco sul mio viso.
«Shh».






HOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Hello girls, come promesso sono tornata con questo nuovo capitolo, assai lungo rispetto al solito ♥
Spero di avervi soddisfatte, anche se scrivere la parte di Hazz è stato difficilissimo, povero cucciolo
abbandonato :(
Parlando invece di Zayn... eheheheh... il finale è sospeso... che succederà?
Lo scoprirete solo tra TRE giorni e solo se questo capitolo arriverà alle tanto amate 5 recensioni.
Un bacione xx









 

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Capitolo 6
*** Because I care about you ***


Because I care about you


Le nostre labbra erano a due centimetri di distanza, potei sentire il suo fiato fresco alla menta mischiato all’odore del tabacco sul mio viso.
«Shh».
E in quel momento ecco che l’accensione della luce accecò entrambi.
«Zayn che stai facendo?» chiese uno Louis con la voce totalmente impastata dal sonno.
«Oh…ehm… avevo sete… ho incontrato Julie e mi ha detto che le prudeva un occhio…così….controllavo se le era entrato qualcosa…».
«E tu la controlli con la luce spenta? È ovvio che non vedevi nulla! Fa vedere a me».
Louis si avvicinò a me e mi prese il viso fra le mani con fare “poco delicato”.
«Lou mi fai male!» cercai di dimenarmi.
«Sembrerebbe che il paziente non abbia nessun corpo estraneo all’interno dell’occhio».
«Credo che tu debba continuare a dormire amico, che ci fai alzato?» chiese Zayn divertito dalla situazione.
«Beh si da il caso che avevo sete anche io» rispose incrociando le braccia.
«Io torno a letto» cercai di svignarmela.
«Frena signorina. Ti sembra un abbigliamento consono a questa casa? Da quando hai l’intimo in pizzo?» mi sgridò mio fratello.
Zayn in quel momento spalancò gli occhi e mi squadrò da capo a piedi.
Io presi ovviamente il mio abituale colore rosso sulle guance e me ne andai correndo imbarazzata.
Non mi ricordavo di indossare solo l’intimo!
Chiusi la porta della mia camera e mi appoggiai ad essa scivolando per terra e toccandomi le labbra.
Zayn stava per baciarmi.
 
Il giorno dopo mi risvegliai di buon umore, mi vestii per la scuola e scesi a fare colazione.
«Buongiorno» mi accolse una voce appena varcai la soglia della cucina.
«Buongiorno a te» risposi con un sorriso timido.
«Mi dispiace che ieri sera tuo fratello ci abbia interrotti».
«E che cosa avrebbe interrotto esattamente?».
«Beh, se devo essere sincero, se non fosse arrivato… ti avrei baciata».
Sussultai leggermente nell’udire quella frase uscire dalla sua bocca.
Arrossii.
«Adoro farti quest’effetto» disse accarezzandomi una guancia che aveva appena fatto fuoco.
«Guarda c-che non sei t-tu…» cercai di giustificarmi.
«Vi ho visti ieri» cambiò subito argomento.
«Chi?» mi venne spontaneo chiedere.
«Tu e Harry» rispose con un’espressione dura in viso.
«Ah… giusto…».
Mi guardò in fare interrogativo.
«Senti… non c’è niente tra noi due… ogni tanto ci scappava qualche bacio… ma da ieri pomeriggio abbiamo deciso di tenere solo l’amicizia».
«Dovrei crederci?».
«Non dovresti?» chiesi scocciata da tanto scetticismo.
«Non lo so, dimmelo tu».
«Io ti ho detto le cose come stanno Zayn… e poi non capisco proprio perché mi chiedi tutte queste cose su Harry… che ti importa?».
Il moro stava per rispondere quando mio fratello fece irruzione nella stanza, proprio come la sera precedente.
VADO A VIVERE DA SOLA, GIURO!
«Hola chicosssssssssss» esclamò felice.
«Ciao» lo salutai io accennando un sorriso e avviandomi alla porta dando un ultimo sguardo a Zayn che aveva abbassato la testa e si contemplava le mani.
 
Durante scuola ebbi modo di chiedere a Eve del suo pomeriggio con Lou e lei fu molto entusiasta di raccontarmi tutti i particolari, ma proprio tutti.
«Beh a parte il pomeriggio di ieri… oggi Niall mi ha chiesto di uscire» disse all’improvviso.
«E io ho accettato» aggiunse poi.
«COSAAAAA?» urlai in tutta risposta.
«Già» disse per poi scoppiare in una fragorosa risata.
«Non ci credo!».
«Credici, credici perché è tutto vero… sai… anche se ieri ho passato un pomeriggio stupendo con Lou… sono stanca di stare ad aspettare un miracolo… io credo che lui mi veda solo come un’amica e quindi preferisco… aprirmi altre porte…ecco..».
Per quanto quella confessione mi sconvolse, fui molto felice del fatto che finalmente Eve non avrebbe più passato le giornate ossessionata da mio fratello.
Durante la pausa pranzo mi imbattei in Zayn che era affiancato da due rosse che lo tenevano a braccetto.
«Malik» lo salutai distaccata rivolgendo un’espressione dura alle rosse.
«Juliette» ricambiò lui e per quanto vederlo nuovamente con ragazze diverse mi facesse davvero imbestialire, il modo in cui la sua lingua accarezzava il mio nome mi fece venire dei brividi di piacere.
Mi sedetti al tavolo ancora persa tra i miei pensieri per poi accorgermi che Harry non c’era.
Mi guardai attorno spaesata, ma non lo trovai da nessuna parte.
Mi rattristai e decisi di lasciare il mio pranzo a Niall dirigendomi nel giardino sul retro.
 
Fuori l’aria era fresca, nonostante fossimo ancora a settembre, il venticello faceva svolazzare i miei capelli e le mie mani erano intente a giocherellare con il braccialetto che lui stesso mi aveva regalato.
Il mio rapporto con Harry era da sempre quello su cui avrei puntato tutto l’oro del mondo. Qualunque cosa fosse successa, noi c’eravamo, l’uno per l’altra: eravamo ANIME GEMELLE.
In quel momento mi domandai se quella relazione sarebbe mai potuta ritornare quella di una volta e così presi coraggio e gli inviai un messaggio.
 
TO: HAZZA<3 ORE: 13.07
Ehi riccio, tutto ok? Ho visto che non c’eri a scuola :(
Mi manchi.
 
Passarono cinque, dieci, quindici, venti minuti ma non ottenni risposta.
Nell’attendere un suo messaggio avevo praticamente deciso di saltare l’ora di matematica e, perse le speranze, mi misi ad ascoltare un po’ di musica.
Cause when I’m not with you I’m weaker
Is that so wrong? Is it so wrong? That you make me strong”

Canticchiai a bassa voce il ritornello di quella canzone che ormai sentivo nostra poi mi accorsi che non ero più sola.
«Canti davvero bene!».
«G-grazie».
Zayn era di fronte a me con le mani in tasca e un sorriso sghembo, avrei potuto mangiarlo di baci in quel momento, se solo fosse stato possibile.
«Figurati… senti noi dovremmo provare insieme per lo showcase, ricordi?».
«Si».
«Perché oggi pomeriggio non vieni da me?» propose.
«Ehm… va bene… anche se non sono molto dell’umore adatto…» confessai.
Zayn si abbassò sulle ginocchia e mi sollevò il mento per far raddrizzare il mio sguardo sul suo.
«Che succede?» chiese premuroso.
«È una storia lunga».
«Ho tempo».
«Perché dovrei raccontarla proprio a te?».
«Per lo stesso motivo che stavo per dirti stamattina prima che tuo fratello ci interrompesse. Perché a me importa di te».




Angolo autrice:
Lo so, il capitolo è cortissimo, ma abbiate pazienza.... tra poco ho l'esame della patente e sono stata
davvero mooooooooooooolto occupata... domani avrò più tempo e risponderò alle recensioni
a cui non ho ancora risposto e scriverò un po' il seguito..... Cmqqqqqqqqq
che ne pensate di questo capitoloooo?:3
Il prossimo arriva tra 5 recensioni♥
Un bacioneeeeeeeee xx




 

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Capitolo 7
*** Cause you're different ***


6.)
Cause you're different


«A te im-importa di me?».
«Certo Julie… come fai a non capirlo? Come fai a non essertene ancora accorta… quando sei da sola spunto sempre fuori per parlarti…».
«E quando non lo sono ti trovo in giro con una ragazza diversa ogni giorno…».
«Posso spiegarti anche questa faccenda… se accetterai il mio invito di oggi pomeriggio».
Nonostante il mio buon senso mi urlasse contro di rifiutare, la mia curiosità prese il sopravvento.
«Va bene, ci vediamo al parcheggio quando suona l’ultima ora, ciao» dissi per poi andare in classe.
 
L’ultima ora passò molto lentamente.
Ovviamente i miei pensieri erano rivolti al misterioso moro che da quando è arrivato mi ha scombussolato la vita.
«Bss…bss…Jullie!» sentii qualcuno chiamarmi dal dietro, mi girai ed era Rori.
«Dimmi» mimai con le labbra per non attirare l’attenzione del professore di chimica che stava spiegando non so che fasi delle cellule.
«Tutto ok? Sembri strana».
«Si tranquilla» sorrisi.
«Oggi vedo Harry» disse felice.
Io corrugai la fronte e per un attimo rimasi male.
Lui non mi aveva risposto al telefono, ma a lei deve aver scritto altrimenti non si sarebbero potuti incontrare.
Lui non voleva sentirmi.
Lui non sarebbe più stato lo stesso di prima.
 
Arrivai nel parcheggio e mi sorpresi nel trovare Zayn già pronto appoggiato alla sua auto nera intento a fumarsi una delle sue solite sigarette.
«Ehi» lo salutai con non troppo entusiasmo.
«Ciao bellissima» rispose lui lasciandomi un bacio leggero sulla guancia.
Il mio cuore prese a battere particolarmente veloce, STRANO.
Ahahaha, si come no.
«Prego» disse con un sorrisetto sghembo aprendomi la portiera dal lato del passeggero.
«Grazie» risposi con un sorriso.
Partimmo e in meno di dieci minuti arrivammo di fronte ad una palazzina bianca.
Zayn accostò nel parcheggio di fronte.
Scese e mi fece strada stando due passi di fronte a me.
Così facendo ebbi l’occasione di ammirarlo in tutta la sua bellezza posteriore.
Ma grazie Zayn!
Mi morsi il labbro inferiore perdendomi ad ammirare il suo fondoschiena, che per me aveva una forma perfetta.
Per mia gran sfortuna lui si girò proprio in quel momento e mi beccò in fallo.
Probabilmente si era accorto di ciò che stavo facendo dato che rise scuotendo la testa prima di prendere un mazzo di chiavi dallo zaino e aprire il portone.
L’atrio non era molto grande, anche se nel complesso era molto carino.
Ci dirigemmo nell’ascensore e il moro premette il tasto “Piano 4”.
DIN.
Percorremmo un lungo corridoio fino ad arrivare alla porta dell’appartamento 2b.
«Ehmm… benvenuta a casa mia… non fare caso al disordine, ma ecco… vivo da solo… e non ho mai il tempo di mettere apposto…» disse grattandosi il capo con una mano.
«T-tranquillo» lo rassicurai.
Aprì la porta e ci ritrovammo in un salotto-cucina piuttosto… pieno.
Libri, cd, vestiti erano un po’ da tutte le parti e nel lavandino c’erano ancora i piatti della sera prima.
Non mi aspettavo che lui abitasse da solo… e la cosa mi sorprese molto.
Prima di andarmene avrei sicuramente cercato di chiedergli che cosa era successo, sempre se non fosse stato qualcosa di troppo grave.
«Che ne pensi?» chiese titubante.
«È…c-carino…» gli sorrisi nel modo migliore.
«Lo sapevo che non ti sarebbe piaciuto!» esclamò.
«Ma non è vero… dai… vivendo da solo… è normale…».
Ovviamente per me non sarebbe normale date le mie manie di pulizia e ordine, ma per un ragazzo si.
Basti pensare a Louis: la sua camera era un vero macello e se io non gliel’avessi sistemata ogni tanto non troverebbe nemmeno le mutande!
«Siediti pure» disse indicandomi il divano.
Feci come mi disse.
«Vuoi qualcosa da bere?».
«Per ora no, grazie».
Non so perché  ma il Zayn casalingo era molto sexy da vedere.
«Eccomi» disse sedendosi proprio accanto a me.
«Da cosa vuoi cominciare?» mi chiese premuroso.
«Come mai vivi da solo?» mi lasciai sfuggire la domanda senza neanche riflettere su cosa mi uscisse dalla bocca.
Dannazione!
«Oh..ehm.. ahahah… sapevo che la tua curiosità sarebbe venuta subito fuori… comunque…è una storia…lunga».
«Ho tempo» dissi con un sorriso imitando ciò che aveva fatto lui qualche ora prima.
Mi sorrise complice e poi rispose.
«Bene… allora ti racconterò tutta la storia… così che tu possa capire anche la faccenda delle ragazze con cui sto in giro a scuola. Tutto è iniziato all’incirca un anno e mezzo fa… era appena finita la scuola e finalmente erano iniziate le vacanze estive… al parco conobbi una ragazza. Era bellissima e subito cercai di conquistarla. Lei mi faceva stare bene… mi faceva ridere… mi piaceva… insomma me n’ero innamorato… lei sembrava ricambiare e così ci mettemmo insieme» fece una pausa per osservare la mia espressione.
Io, dal canto mio, ero seduta in una posizione un po’ strana: gambe incrociata e mani che non la smettevano di torturarsi a vicenda.
Era palese che la sua storia mi interessasse più di quanto volessi dare a vedere.
Mi sentivo nervosa e impaziente di sentire il seguito.
«Vai avanti» lo incitai.
«Si… ecco… dopo circa cinque mesi…. Scoprii che lei mi tradiva con Kurt… uno dei miei migliori amici e rimasi così sconvolto che non le parlai per settimane. Quando ormai mi era passata lei si riavvicinò a me…e io… ci ricascai…» disse con un fil di voce abbassando lo sguardo.
In quel momento mi venne spontaneo posare una mano sul suo ginocchio, come per dargli il mio sostegno.
Sollevò lo sguardo e mi sorrise per quel gesto che probabilmente non si aspettava.
«Nell’ultimo periodo dell’anno iniziai a saltare scuola tutti i giorni… lei mi chiedeva sempre di accompagnarla in mille posti…e io da scemo la accontentavo. Verso maggio scoprii nuovamente un suo tradimento e da quel momento la allontanai completamente dalla mia vita.
Cominciai a perdere fiducia nelle ragazze e allo stesso tempo iniziai ad usarle solo per un fattore fisico. Ogni sera tornavo a casa con una ragazza diversa… venni bocciato e mia madre… cattolica fino al midollo… mi cacciò di casa dato che non approvava il mio nuovo stile di vita. Mi trasferii qui pagando l’affitto con i risparmi che avevo via da una vita e continuando a lavorare in un bar nel week end».
Ora tutto aveva un senso.
Tutto tranne il fatto che gli importava di me… aveva appena detto di aver perso completamente fiducia nelle ragazze, no(?)
«Z-zayn… se non ti fidi più delle ragazze… perché…. Perché ti importa di me?» chiesi in un sussurro abbassando la testa.
Lui mi fece alzare lo sguardo sollevandomi il mento.
«Perché tu sei diversa Julie… tu…tu… sei così innocente… così pura… ogni cellula del mio corpo mi grida di starti accanto… e io desidero con tutto me stesso di farlo… ma il mio passato non è facile da superare… e molte volte cerco di difendermi da tutta questa voglia di starti vicino…. Cercando distrazioni in altre ragazze di cui non mi importa nulla».
«Non…non devi farlo» dissi scuotendo la testa.
«Io…io non ho mai provato così tanta attrazione per un ragazzo come quella che ho provato sin dal primo giorno che ci siamo incontrati…».
I suoi occhi subito cercarono una conferma nei miei e io cercai di fargli capire che era tutto vero.
Posò la sua mano fredda sulla mia guancia bollente e ovviamente arrossata.
Piano piano si avvicinò a me per poi fare incontrare  le nostre labbra in un contatto breve, ma allo stesso tempo decisamente intenso.
Fu un semplice bacio, niente lingua, niente passione, ma era come se lui volesse dirmi “mi fido di te” e per questo per me ebbe un’importanza unica.
 
 
Louis’s pov
Liam mi aveva chiesto di uscire con lui e io, non avendo altro da fare, accettai.
Ci trovammo alle tre e andammo allo Starbucks in centro.
Stavo ridendo di gusto ad una sua battuta quando mi accorsi di una presenza molto piacevole da vedere: Eve era all’interno del locale.
Il mio sorriso si spense quando mi accorsi che non era sola.
Anzi.
Con lei non c’era altro che il mio caro amico Niall.
Da quando quei due uscivano insieme?
E da quando questa cosa mi importava tanto?
Avevo sempre saputo che Eveline provava un’attrazione nei miei confronti, ma non gli avevo mai dato importanza.
Però… dopo quel pomeriggio passato insieme a giocare alla play…. Qualcosa era cambiato in me….
«Oh guarda! Ci sono Niall e Eve! Andiamo a salutarli» dissi a Liam trascinandolo per un braccio.
«Ma che fai!» esclamò lui cercando di opporre resistenza.
«Ciao ragazzi! Ma che coincidenza… anche voi qui?» chiesi sedendomi accanto a Eve e sorridendo come un idiota.
«G-già» rispose quest’ultima.
La reazione di Niall fu leggermente diversa: divaricò le narici in segno di disapprovazione e poi tornò a sorseggiare il suo caffè.
Liam mi guardò in cagnesco come per dire: “alza quel culo”.
«Possiamo farvi compagnia?» chiesi invece io.
«Veramente ce ne stavamo andando» rispose Niall.
Guardai la mora con uno sguardo triste.
«Ah…».
«Dai…c-ci vediamo in giro…ciao» rispose lei scattando in piedi e seguendo Niall all’esterno del negozio.
«Ma che ti è saltato in mente!» mi urlò contro Liam appena i due se ne andarono.
«Perché?».
«È da settimana che cerca di uscirci insieme e per una volta che lei ha accettato… stavi per rovinargli tutto».
Mi sentii subito in colpa per ciò che avevo fatto.
Allo stesso tempo però mi sentii giustificato, dato che in una parte di me sapevo che stava nascendo qualcosa per quella ragazza, anche se non l’avrei mai ammesso.



Hello genteee**
Ecco solo per voi un nuovo capitolooo :D
Essendo che ho pubblicato solo l'altro ieri quello di oggi è piuttosto corto :<
Vi prego di dirmi, come sempre, che cosa ne pensate!
Aspetto i vostri pareri e seeeeeeee
EFP non mi creerà altri problemi sarà felice di rispondere ;)
Aspetto con ansia almeno 5 recensioni ♥
Pubblicherò sicuramente dopo martedì perchè fino ad allora
ho troppe cose da fareeeeeeeee D:
Che pensate della storia del nostro Zayn?
Ora tutto ha un senso?
E Louissssssss? D:
AHAHAHAH, vi aspetto nella prossima puntata
un bacione xx








 
 

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Capitolo 8
*** Can I kiss you? ***


7.)
Can I kiss you?

Mettete questa di sottofondo....http://www.youtube.com/watch?v=WBKnpyoFEBo

D
opo le confessioni, Zayn era diventato più sciolto e mi aveva chiesto se avevo idee per la canzone.
«Non saprei proprio» risposi guardandomi attorno in circa di un suggerimento.
Vi furono diversi momenti di silenzio poi lo sentii canticchiare distrattamente.
«I'm here alone, didn't wanna leave...my heart won't move, it's incomplete...wish there was a way that I can make you understand...».
«But how do you expect me to live alone with just me...'cause my world revolves around you...it's so hard for me to breathe....» risposi io prontamente riconoscendo la canzone.
«Tell me how I'm supposed to breathe with no air
Can't live, can't breathe with no air
It's how I feel whenever you ain't there
It's no air, no air
Got me out here in the water so deep
Tell me how you gonna be without me
If you ain't here, I just can't breathe
It's no air, no air» finimmo insieme contemporaneamente e solo allora mi accorsi di quanto fosse intenso il suo sguardo e di come ci stavamo tenendo per mano.
«Wow» disse con una nuovo sfumatura negli occhi, ora sorpresi.
«Adoro quella canzone» riuscii a dire per poi diventare rossa e cercare di nascondermi.
«Io non pensavo che avessi quella voce... cioè.... wow» disse continuando a fissarmi intensamente.
«Ti prego... smettila di fissarmi».
La sua risposta fu un sorrisetto sghembo che mi fece venire un'irrefrenabile voglia di baciarlo.
«Tu smettila di arrossire in modo così tenero» disse facendomi la linguaccia.
«Ma oh!» cercai di difendermi cominciando a fargli il solletico.
Non avevo mai sentito una risata tanto sincera e piacevole all'udito... avrei potuto ascoltarla per ore.
«Dai dai... tregua» disse scansandomi da me e cadendo a terra.
«AHAHAHAHAHAHA...» mi venne spontaneo scoppiare a ridergli in faccia.
Così facendo però non mi accorsi che lui nel frattempo si era rialzato ed era pronto a contrattaccare facendo il solletico a me.
«Noo..ti prego Zayn... non lo posso sopportare!».
«Tanto meglio» rispose prontamente saltandomi addosso.

Una mezz'oretta dopo ci eravamo sistemati e avevamo deciso di guardarci un bel film, le prove le avremmo fatte l'indomani.
«Che ne dici di una commedia?».
«Massi» risposi sorridendo e sistemandomi sotto la coperta che poco prima mi aveva lanciato addosso.
«Si chiama "Quel momento imbarazzante"» disse passandomi il dvd.
Mi misi a leggerlo.
«Uhm... ottimo...c'è Zack Efron...» commentai distrattamente soddisfatta di tale scoperta.
«Come scusa?» chiese Zayn girandosi di colpo e facendo muovere il ciuffo.
«N-nulla».
Strinse gli occhi a fessura e, dopo aver schiacciato play, si mise in parte a me.
«Mi concede l'onore di mettermi sotto le coperte insieme a lei?» disse facendo finta di essere un galantuomo.
Annuii completamente innamorata di quell'espressione.
Mi stavo rincoglionendo a tutti gli effetti.
Tutto procedeva normalmente quando sentii qualcosa sulla spalla.
Mi voltai appena e capii che si trattava della mano di Zayn.
Lo guardai dal basso e notai che lui stava facendo lo stesso.
Decisi di girarmi del tutto verso di lui e avvicinarmi di più appoggiandomi all'incavo del suo collo.
Lo sentii inspirare a pieni polmoni sui miei capelli.
«Hai un profumo così delizioso».
Per fortuna ormai era sera e la stanza era piuttosto buia, altrimenti si sarebbe accorto che stavo arrossendo, di nuovo.
«G-grazie...».
«Juliette... posso baciarti?» sussurrò quella frase come un bambino che richiede le caramelle di nascosto alla madre e la cosa mi sciolse il cuore.
Annuii appena e poco dopo le sue labbra furono sulle mie, dolci, morbide e assolutamente instancabili.
Quando finalmente Zayn si era deciso ad approfondire maggiormente il bacio aggiungendoci un po' di lingua mi squillò il telefono.
Mi staccai (a malincuore).
«Scusa» sussurrai per poi rispondere al telefono.
«Pronto!» dissi scocciata.
«Sorellinaa! Dove cavolo sei?!? È ora di cena e la mamma dice che non sei tornata neanche dopo scuola... dobbiamo preoccuparci?».
STUPIDO LOUIS.
«No no...arrivo... poi ti spiego.. a tra poco..» dissi sfuggente per poi mettere giù.
«Scusami Zayn... purtroppo me ne devo andare...».
Lui scattò subito in piedi e mi venne incontro.
«Non vuoi restare a cena?» chiese con due occhi da cucciolo abbandonato.
«Ehm... mi piacerebbe... ma non posso... facciamo un'altra volta(?)» chiesi cercando di sfuggire al suo sguardo sistemando le mie cose nella borsa.
«Domani?» rispose prendendomi per il gomito e avvicinandomi a se.
«Vedremo».
Gli stampai un veloce bacio sulla guancia e scappai via.

Louis's pov
«Dove sei stata?» chiesi non appena Julie varcò la porta d'ingresso.
«Ma che t'importa!» rispose scocciata.
«Ehi signorina... ti sembra il modo di parlare a tuo fratello?».
«No....scusa Lou... sono solo un po'...stressata...» disse per poi venire ad abbracciarmi.
«Lo vedo..» ricambia l'abbraccio.

Dopo cena decisi di andare in camera sua e racimolare informazioni riguardo Eveline.
«Toc..toc! Si può?» chiesi aprendo leggermente la porta.
«Entra» sentii urlare da dentro.
«Ehi bimba!».
«Ehi pirla!».
«Pff... io non ti ho offeso..».
«Dai scherzo Lou... dimmi tutto».
«Ehm... si tratta di.......di Eve...».
La vidi strabuzzare gli occhi e guardarmi perplessa.
«Eve?? Eve la mia migliore amica?».
«Si, proprio lei» confermai.
«Ah... e cosa vorresti sapere?».
«Beh...ecco... oggi l'ho incontrata insieme a Niall.. stanno....uscendo... tu pensi che lui le piaccia?».
«Non saprei, può darsi... ti interessa?».
«Ma no! Che stupidaggini vai dicendo! Era solo per curiosità».
«Tu non me la conti giusta...» commentò lei.
«Nemmeno tu.. dov'eri oggi?» cambiai argomento.
«Ero con Zayn» ed ecco che un sorriso si formò sul suo viso.
«Come mai? Vi frequentate? Ti piace? Ci hai fatto sesso?» chiesi tutto nel giro di cinque secondi.
«Ehi..ehi..ehi... frena...uno, ero con lui perchè dobbiamo preparare la canzone per il duetto; due, non ci frequentiamo, tre non...non mi piace....(poco convinta) e poi s-sesso? Ma che domande sono! Lo conosco da  nemmeno un mese Louis!».
Strinsi gli occhi a fessura e la guardai di traverso.
«Sarà meglio... altrimenti dovrò fargli un piccolo discorsetto».
Julie mi lanciò un pupazzo in faccia.
«Tzz... ora vattene! Voglio dormire... buonanotte».
«Muahahah...sisi... buonanotte... fai sogni tranquilli....».

Julie's pov
Erano le sette circa quando quella mattina aprii gli occhi e guardai l'ora sul telefono.
Con mia grande sorpresa c'era un messaggio....di Harry.

FROM: Hazza<3 ORE: 6.58
Buongiorno... scusami se non mi sono fatto più sentire... avevo bisogno di sfogarmi un po'...
se ti va oggi pomeriggio ci vediamo così ti racconto un po'....

TO: Hazza <3 ORE: 7.02
Buongiorno a te!:) speravo mi scrivessi.... tutto bene? Vero?


....mi sei mancato....

FROM: Hazza<3 ORE: 7.04
Più o meno tutto nella norma...  non hai risposto per oggi(?)



(mi sei mancata anche tu)



Dannazione! Ora che finalmente avevo cominciato a sentirmi in sintonia con Zayn e avevo semi accettato l'invito di passare la giornata con lui... Harry era tornato e voleva parlarmi.
Che cosa dovevo fare(?)
A chi avrei dovuto dire di si(?)




Buon sabato sera girlsssssssssssssssss**
Vi sono mancataa? Voi a me si... comuuuuunque...
dopo intrepide missioni come passare l'esame teorico
della patente... stare dietro al moroso che si è preso una distorsione
e andare, ovviamente, a scuola...sono di nuovo tra voi comuni
mortali :') Lo so... il capitolo è un po' corto... ma volevo venisse così
.. il prossimo sarà più lungo...
Dunque... cosa ne pensateeeeee? A chi deve dire di si la nostra
Julie? Aspetto almeno cinque recensioni poi aggiornerò :P
Alla prossima bellezze xx


cucciolo di panda che ride*-*




Ehmm..ehmm...



Per la mia cara amica Daniela...


 

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Capitolo 9
*** Avviso a tutte voi:* ***


Buongiornoooo :-) Vi devo delle enormi scuse!

Purtroppo non sono più riuscita ad aggiornare perchè

ho avuto due settimane davvero piene ! D:
Non disperate però, la storia ovviamente non è finita
e appena posso aggiornerò (spero entro questa settimana
ma non prometto nulla D:)
È un periodo un po' schifoso... spero mi capiate e mi aspettiate!
Un bacione a tutteeee :*

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Capitolo 10
*** Unexpected ***


8.)
Unexpected


Dove eravamo rimasti (?)
“Erano le sette circa quando quella mattina aprii gli occhi e guardai l'ora sul telefono.
Con mia grande sorpresa c'era un messaggio....di Harry.


FROM: Hazza<3 ORE: 6.58
Buongiorno... scusami se non mi sono fatto più sentire... avevo bisogno di sfogarmi un po'...
se ti va oggi pomeriggio ci vediamo così ti racconto un po'....


TO: Hazza <3 ORE: 7.02
Buongiorno a te!:) speravo mi scrivessi.... tutto bene? Vero?


....mi sei mancato....


FROM: Hazza<3 ORE: 7.04
Più o meno tutto nella norma...  non hai risposto per oggi(?)



(mi sei mancata anche tu)



Dannazione! Ora che finalmente avevo cominciato a sentirmi in sintonia con Zayn e avevo semi accettato l'invito di passare la giornata con lui... Harry era tornato e voleva parlarmi.
Che cosa dovevo fare(?)
A chi avrei dovuto dire di si(?)”

 
Arrivai a scuola puntuale come un orologio svizzero.
Mi appostai al solito albero in attesa dell’arrivo di qualcuno di conosciuto, Louis quella mattina aveva allegramente saltato scuola per andare ai mercatini che c’erano in centro insieme a dei suoi amici.
Secondo me ci sarebbe andato con una ragazza: Louis? A dei mercatini? Per sua scelta? Quando mai?
Svuotando per un attimo la mente da tutti i pensieri intravidi la figura di Aurora venirmi in contro.
«Ehi bellezza» mi salutò raggiante schioccandomi un bacio sulla guancia.
«Ciao Rori» risposi timidamente spostando una ciocca di capelli che mi era caduta sul volto.
«Come mai così di buonumore?» decisi di chiedergli una volta notato il sorriso permanente stampato sul suo viso.
«Ho passato due giorni stupendi!» ammise guardando in cielo.
«Ah si? E con chi? Se si può sapere…».
«Beh ecco, con…-».
«Buongiorno ragazze» ed eccolo lì, in tutto il suo splendore, Harry Styles era arrivato.
Per un attimo mi persi ad ammirare quegli occhioni smeraldo e quelle fossettine tanto carine che non vedevo da due giorni.
Fino a quel momento non mi ero resa conto di quanto mi fossero mancate, di quanto LUI mi fosse mancato.
Gli sorrisi timidamente, un sorriso dolce.
Il riccio rispose al mio sorriso sollevando i lati delle labbra in una linea altrettanto dolce.
Aurora in quel momento spezzò la nostra magia avvicinandosi a lui abbracciandolo e stampandogli un bacio, sulla guancia per sua fortuna.
Cominciai a gonfiare un po’ le guance per la gelosia e, di sicuro, ad arrossire.
Harry sembrò un po’ turbato dal contatto così ravvicinato della mia amica, ma non appena superò il disagio ricambiò calorosamente il suo abbraccio.
«Ehmm… vi lascio soli dai… mi avvio in classe» dissi voltandomi.
Feci un paio di passi, ma qualcuno mi fermò tenendomi per il gomito.
«Aspetta… io e te…. Dovevamo parlare no?».
Nel voltarmi mi ritrovai faccia a faccia con il mio migliore amico.
«S-si».
«Da quando balbetti con me?» chiese stupito dalla mia reazione.
«Da quando tu sparisci per due giorni senza farti sentire e al tuo ritorno vedo l’atteggiamento che hai nei confronti di una delle mie migliori amiche».
«Ehi ehi ehi… frena. Primo, se sono stato via per due giorni è stato solo per trovare una soluzione che avrebbe evitato che la nostra amicizia venisse rovinata da uno stupido sentimento non ricambiato! Secondo, io mi sono avvicinato normalmente… è stata lei che mi è saltata addosso, e riguardo a questo… ti devo raccontare un po’ di cose…. Oggi pomeriggio ti va bene?».
Trattenni il fiato per un secondo.
Era arrivato il momento di prendere una decisione e per quanto io morissi dalla voglia di passare un’altra giornata con Zayn, la cosa più giusta da fare era un’altra.
«Va bene» risposi convinta.
Harry sorrise alla mia affermazione e poi mi salutò.
«Ciao bimba, ci vediamo a pranzo».
Mi lasciò un leggero bacio sulla guancia che fece suscitare in me una punta di felicità.
Per quanto fossi presa da Zayn, non ero affatto pronta a rinunciare al rapporto intimo che c’era tra me e Harry e questo sarebbe stato di sicuro un problema.
 
Ben presto passarono le ore e arrivò il momento di andare a pranzare.
Note positive: finalmente avevo rivisto Harry e avremmo potuto chiarire.
Note negative: non avevo ancora visto Zayn e quindi non avevo ancora potuto avvisarlo che non avrei potuto andare da lui. Oltre al fatto che non avevo ancora visto Eve, chissà come mai non c’era.
Decisi di chiamarla.
Tu…tutu….tu….tutu
«Pronto?».
«Ehi mora, dove ti sei cacciata?».
«Ehi rossa, sono ai mercatini in centro… scusa mi sono dimenticata di avvertirti!».
Mercatini in centro… questa cosa non mi è nuova…. Ma certo! LOUIS!
«E con chi sei li?!?!».
«Con Niall… mi ha fatto due occhietti da cucciolo ieri, non potevo dirgli di no!».
«Ma quindi ti piace?».
«Non saprei dirti… cioè… mi piace passare il tempo insieme a lui… è dolcissimo e mi fa tanti di quei regali che… penso che tutte le ragazze desidererebbero un ragazzo così….».
«Però…».
«Non ho detto che c’è un però!».
«Dai Eve, è ovvio che c’è un però!».
«E va bene! Il però ha un nome e un cognome e il secondo è proprio come il tuo!».
«Lo sapevo!».
«…».
«Dai non scoraggiarti! Sarai felice di sapere che anche lui è ai mercatini stamattina… e secondo la sua versione ci è andato con i suoi amici».
«Perché secondo la sua versione?».
«Perché secondo la mia ci è venuto per spiarvi!».
«Ahahahah! Ma non farmi ridere… ora scusa ma devo riattaccare! È tornato il biondo! A dopo baby!».
«Ciao scema» conclusi riattaccando.
Nel giro di trenta secondi mi ritrovai della mani davanti agli occhi.
«Indovina chi è».
Disse una voce da me conosciuta accompagnata dall’odore del fumo e della menta che lo caratterizzavano.
«Professor Smith è proprio lei?» scherzai girandomi ridacchiando.
«Come puoi avermi invecchiato di trent’anni, potrei anche offendermi» ammise il moro sollevando il mento in modo fiero e facendo un’espressione da persona “superiore”.
«Edddaiiii!» dissi supplichevole strattonandogli un braccio per fare in modo che le nostre iridi si scontrassero.
«Potrei anche perdonarti se mi dai qualcosa in cambio» rispose con un sorriso beffardo in viso.
«Tipo?» chiesi avvicinandomi un pochino per “provocare”, ovviamente nei miei soliti modi di fare anti sensualità.
«Uhmmm…. Tipo dandomi un bacino… magari quello che è stato interrotto ieri dal tuo caro fratello».
Risi piano e mi avvicinai al suo volto diretta alle labbra.
Lui le schiuse leggermente e espirò forte per poi inumidirle con la lingua.
Non appena fui a pochi centimetri da esse, cambiai direzione e gli lasciai un bacio all’angolo della bocca.
«Mi dispiace Malik… ma i miei baci te li devi meritare!».
Detto questo sorrisi timidamente, anche se con una punta di malizia e mi diressi al tavolo dove sedevano i miei amici, incluso Hazz.
«Uuuhhh! A quanto pare la nostra Julie ha fatto colpo su qualcuno» disse sorridendomi maliziosamente Rori.
Sentii Harry, accanto a me, irrigidirsi e tossire leggermente.
«Scusate ma ho bisogno del bagno».
Lo guardammo tutti allontanarsi dal tavolo a passo svelto e deciso.
Zayn colse l’occasione per sedersi al suo posto e riprendere la nostra conversazione.
«Allora oggi vieni da me?».
Lo chiese con un’espressione tanto beata in volto, tanto da bambino sognante che mi si chiuse il cuore a dover rifiutare.
«Purtroppo ho avuto un imprevisto…. Non possiamo vederci nel pomeriggio».
Vidi il suo sorriso spegnersi e la tua testa abbassarsi.
«Ma se l’offerta è ancora valida potrei raggiungerti verso sera così ceniamo insieme» aggiunsi poi senza nemmeno rendermene conto.
«Perfetto» esclamò lui entusiasta della nuova proposta.
Ricambiai il sorriso e poi mi voltai di nuovo verso la porta della sala: Harry ci stava scrutando da lontano con uno sguardo duro e abbattuto.
L’ultima cosa che vidi furono le sue spalle che si voltavano per poi sparire oltre la porta scorrevole.
 



SPAZIO AUTRICE ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Lo so ragazze faccio schifoooo D:
Avrei dovuto aggiornare un sacco di tempo fa, ma gli impegni scolastici uniti a quelli personali
si sono coalizzati e mi hanno bloccata fino ad oggi, che finalmente ho trovato uno spazietto
per riprendere da dove ci eravamo interrotte.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi prego di lasciare un parere.
Continuerò solo quando ne avrò ricevuto qualcuno.
Intanto grazie mille a tutte coloro che sono ancora qui a seguirmi,
significate tanto per me!
Bacioniiiiiiiiii xx


Quanto sei bellloooooo *-*






aaaaaaaaaaaa beh *-*

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Capitolo 11
*** Forget me ***


10.)
Forget me

Dove eravamo rimasti?
“Ricambiai il sorriso e poi mi voltai di nuovo verso la porta della sala: Harry ci stava scrutando da lontano con uno sguardo duro e abbattuto.
L’ultima cosa che vidi furono le sue spalle che si voltavano per poi sparire oltre la porta scorrevole.”
Feci per raggiungerlo, ma la campanella mi avvertì che la lezione successiva stava cominciando così deviai verso la mia classe.
Appena trovai posto presi il cellulare e gli scrissi un messaggio.
 
TO: Hazza<3 ORE: 13.34
Ehi che ti prende? Perché te ne sei andato via così? Ci vediamo ancora oggi vero?
 
FROM: Hazza<3 ORE: 13.40
Si, a dopo
 
La sua risposta mi fece rattristare parecchio, ma decisi di non pensarci troppo.
In men che non si dica anche l’ultima lezione era terminata e finalmente potei avviarmi all’ingresso dove avrei aspettato il riccio.
Mentre lo aspettavo qualcun altro mi si avvicinò con un bellissimo sorriso stampato in viso.
«Ehi Tomnlison, che ci fai ancora qui? Non avevi da fare oggi pomeriggio?» chiese il moro dalla carnagione ambrata subito dopo essersi sporto in avanti per lasciarmi un leggere bacio sulla guancia.
«Ehi…ehm… si esatto… sto aspettando una persona…».
«Ahh… capisco» rispose stringendo le labbra in una linea dura.
«Ci vediamo stasera allora» affermò sorridendo e sorprendendomi di nuovo.
«Certo, a stasera Malik» gli sorrisi e lo osservai finchè non oltrepassò il cancello della scuola.
«Attenta che ti sta cadendo la bava!».
«Harry! Mi hai fatto spaventare…».
«Sono così brutto?» chiese facendomi la linguaccia.
«Assolutamente no» risposi prontamente ricambiando il gesto.
«Allora dove mi porti?» aggiunsi poi entusiasta del fatto che finalmente potevamo passare un po’ di tempo insieme e chiarire molti dettagli che non facevano altro che peggiorare le cose tra di noi.
«Pensavo al parco… hanno aperto un nuovo chiosco dove fanno delle piadine da urlo».
«E parco sia» affermai dandogli uno schiaffetto sulla spalla e dirigendomi insieme a lui verso la macchina.
Durante il tragitto non parlammo molto se non della musica da ascoltare.
Arrivammo in meno di dieci minuti e riuscimmo subito a trovare un bel tavolo, vicino al laghetto e allo stesso tempo lontano dagli altri.
Era perfetto.
Harry andò ad ordinare per entrambi mentre io risposi al cellulare che non aveva smesso di squillare nemmeno un attimo da quando eravamo arrivati.
«Pronto?».
«Jullsssssss ma dove cavolo ti sei cacciata?».
La voce acuta di Louis si impadronì del mio udito: allontanai il telefono dall’orecchio con un’espressione scocciata per poi tornare ad appoggiarlo nel medesimo punto.
«Ma che problemi hai Lou? Ho finito scuola un quarto d’ora fa e ora sono al parco con… con Harry».
«Ah» si zittì subito.
«Ma che c’è? È successo qualcosa?».
«Niente di che… ero convinto che dovessimo pranzare insieme…».
«Ma tu non eri alla fiera stamattina?» chiesi confusa.
«Si… però poi… mi sono stufato e sono tornato a casa… ed ero tutto solo… e ho pensato di chiamarti….».
«Che è successo alla fiera Louis?» chiesi sospirando.
«Niente» rispose con lo stesso tono che usano i bambini quando sono imbronciati.
«Com’è che non ti credo per niente?».
«Boh… non saprei…».
«Daiii… non farti pregare….».
«Potrebbe essere che io abbia visto…. Niall… e… Eveline… scambiarsi… un bacio…».
Scoppiai a ridere all’istante per quella confessione tanto assurda.
«E qual è il problema Lou? Da quando ti interessa di Eve? E da quando sei geloso di lei?».
«Io non sono geloso!» sbottò offeso dalla mia insinuazione.
«Ceeeerto… come no…».
«Pff… mi sono già stufato di parlare con te… ci vediamo a casa!» e attaccò.
Sospirai con un sorriso sulle labbra.
«Che succede?» chiese Hazz arrivando con le due ordinazioni tra le mani.
«Mio fratello… sta perdendo la testa…».
«Come sempre» rispose ridendo.
«Già» confermai ridacchiando a mia volta.
Mangiammo in silenzio, godendoci l’uno la compagnia dell’altra e viceversa.
«Allora… che mi dovevi dire?» chiesi io per iniziare il fatidico discorso.
Harry si irrigidì per un attimo alla mia richiesta, ma poi sembrò riacquisire il pieno controllo di se.
«Beh ecco… non saprei da dove cominciare».
«Prova dall’inizio» lo esortai.
«Ok...ehm… me ne sono andato perché avevo bisogno di riflettere… il fatto che tu non ricambiassi i miei sentimenti mi ha spezzato l’illusione che avevo su noi due… non fraintendere… io adoro il nostro rapporto da migliori amici…ma ho sempre pensato che saremmo potuti essere qualcosa in più… e ho avuto la conferma che mi interessassi davvero quando ha fatto la sua comparsa quel Malik…» fece una piccola pausa.
«Io lo vedo come lo guardi… come se nella stanza ci fosse solo lui… ma la cosa all’inizio non aveva molta importanza dato che conoscendo la sua reputazione… sapevo che lui non era il tipo da storie serie… e perciò pensavo che non avrebbe causato problemi…. Ma poi… poi ho capito che tu non gli sei indifferente…».
Le sue parole mi scioccarono; sapevo che Zayn non era del tutto apatico nei miei confronti, dopo il bacio dell’altra sera ne avevo avuto la conferma, ma sentirselo dire da una persona esterna alla vicenda mi fece capire quanto fosse vero.
Mi schiarii la voce prima di esortarlo a continuare.
«Si… beh… un’altra cosa che devi sapere è che… durante la mia assenza ho incontrato parecchie volte Aurora… avendo il musical insieme… ho pensato che provare mi avrebbe distratto…ed infatti è stato proprio così… anche perché beh ecco… ci siamo… baciati…».
Spalancai gli occhi a quella confessione che proprio non mi aspettavo.
«Non ci posso credere! Come hai potuto?!?» chiesi alzandomi dal tavolo e recuperando la borsa.
«Aspetta!» urlò trattenendomi per un braccio.
«Non capisco perché te la prendi Julie… io ti ho detto che provo qualcosa per te… e tu… tu mi hai respinto accidenti! Perché se bacio un’altra ragazza non va bene?».
«La questione è proprio questa Harry… tu tre giorni fa mi hai detto di provare qualcosa di forte per me… e solo dopo un giorno già eri a baciarti con lei! Che importanza ho io nella tua vita? Se avessi provato qualcosa di così tanto forte per me non ti sarebbe passato nemmeno per la testa di baciarla!» sbottai con le lacrime che ormai mi rigavano le guance.
«Non posso credere che tu mi stia dicendo proprio queste cose…» affermò abbassando lo sguardo e scuotendo la testa.
«E io non posso credere che ancora una volta quando c’è da scegliere tra me e lei… tu abbia scelto lei!».
Fu a quel punto che vidi Harry alzare lo sguardo e distendere le sopracciglia: aveva capito.
«Julie… io non credevo ch-».
«Lascia perdere Harry… va bene così… d’altronde lei è sempre stata più bella, più estroversa e più piacevole di me… va sempre a finire così… non voglio saperne più nulla… stai con lei… dimenticami Harry, dimenticami».
Detto quello me ne andai.
 
HARRY POV
All’inizio non capii la sua reazione, ero io quello che era stato respinto, no(?)
Eppure lei non si fece problemi a urlarmi contro che quello che aveva sbagliato ero io.
Poi capii: due anni fa avevo avuto un problema personale e la sola persona con cui ne avevo parlato era stata proprio Aurora.
Quando Julie lo era venuta a sapere avevamo litigato e qualcosa nel nostro legame si era spezzato.
Era più che ovvio che quando si trattava di Rori, Juliette era molto più fragile di quanto pensassi.
Fu allora che realizzai che il problema della mia migliore amica non era che avevo baciato un’altra ragazza, quanto chi avessi baciato.
Mi sentii terribilmente in colpa, date le innumerevoli insicurezze di Julie, per aver messo di nuovo il dito in quella piaga: da piccoli anche se eravamo amici, quando si trattava di ragazze io andavo da Rori invece che da lei, e una volta le avevo addirittura chiesto di aiutarmi a imparare a baciare, litigando con Julie e facendola stare male.
 
JULIE POV
Ero abbastanza scossa da tutta la situazione con Harry, ma decisi comunque di andare a casa di Zayn, d’altronde un po’ di coccole avrebbero fatto solo che bene.
Bussai lentamente alla porta sistemandomi il vestitino turchese che mi cingeva la vita e attesi che venisse ad aprirmi.
«Buonasera» disse inchiodandomi con lo sguardo.
«Ehi» risposi mostrando un sorriso.
«Entra pure» aggiunse facendo spazio tra lui e la porta per permettermi di farlo.
Fu allora che potei ammirarlo in tutta la sua bellezza: indossava dei jeans stretti neri con dei tagli sulle ginocchia, una camicia che gli stava proprio a pennello e avevo i capelli ribelli e fottutamente sexy.
Mi avviai in cucina sorprendendomi del fatto che fosse tutto apparecchiato, con tanto di coca cola.
Ok, io lo amavo.
«Woww… Malik… ti sei proprio organizzato per la serata».
«Volevo fosse una serata da ricordare» disse facendomi sedere.
«Uhmmm… e il cibo dov’è però?».
«Pff… non mi sottovalutare.. non sapendo che cosa ti piacesse ho optato per qualcosa che piace a tutti».
«Ovvero?».
«Pizza» disse con un sorriso beffardo e accattivante.
La serata era iniziata nel migliore dei modi, non c’erano dubbi.





AUTOR SPACEEEE*****
Heilàààà, ebbene si ci sono ancora... ho finalmente finito la patente e spero di avere molto più tempo da dedicare alla storia ora :')
Allora che ne pensate della discussione con Hazzz? E come procederà la serata con il nostro Malik?
Lo scoprirete nel prossimo capitoloooooooooo ♥
Aspetto un po' di recensioni prima di aggiornare, se ci tenete fatevi sentire ;)
Un bacioneeee






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Capitolo 12
*** Not again ***


11.)
Not again

Dove eravamo rimasti?
“Mi avviai in cucina sorprendendomi del fatto che fosse tutto apparecchiato, con tanto di coca cola.
Ok, io lo amavo.
«Woww… Malik… ti sei proprio organizzato per la serata».
«Volevo fosse una serata da ricordare» disse facendomi sedere.
«Uhmmm… e il cibo dov’è però?».
«Pff… non mi sottovalutare… non sapendo che cosa ti piacesse ho optato per qualcosa che piace a tutti».
«Ovvero?».
«Pizza» disse con un sorriso beffardo e accattivante.
La serata era iniziata nel migliore dei modi, non c’erano dubbi.”
 
Ci sedemmo a tavola l’uno di fronte all’altro.
«Allora… com’è andata la giornata?».
Complimenti Malik, hai fatto la domanda giusta!
«Veramente è andata uno schifo… l’unica cosa che dovevo risolvere si è trasformata in un casino più finito».
«Oh».
«Già».
«Mi dispiace. Spero di risollevarti un po’ il morale io allora» mi sorrise.
«Per ora non te la cavi male moro».
 
Finimmo di cenare e ci stendemmo sul suo divano. Inizialmente avevo pensato di sdraiarmi e chiedergli di abbracciarmi da dietro, ma la cosa mi faceva pensare troppo ad Harry, così mi sedetti vicino al bracciolo in suo attesa.
Ed eccolo arrivare con in mano dei dvd e una coperta.
L’ho già detto che potrei sposarlo?
«Allora, che ti va di vedere? Ho un po’ di tutto, da “Titanic” a “Hunger games”».
Scoppiai a ridere.
«T-titanic? Davvero? Non l’avrei mai detto!».
«Perché?» chiese con un sorriso sghembo sedendosi in parte a me e porgendomi i dvd.
«Perché ai cattivi ragazzi non piace Titanic».
«Chi ha mai detto che sono un cattivo ragazzo?».
«Uhhmmmm… tutti direi».
Zayn fece l’offeso.
«Tz… non mi conoscono allora!».
«Vabbe».
Trr… trr…
«Scusa un secondo» sussurrai al ragazzo mentre rispondevo al cellulare.
«Pronto?».
«We Julls, quando torni a casa?».
«Louis, te l’ho ripetuto anche oggi pomeriggio, stasera non torno per cena».
«Ahh… vero! Me l’ero dimenticato».
«Sei in giro con Eve?» chiese subito dopo.
«No fratellone, da quando hai un pensiero fisso per la mia migliore amica?» chiesi sghignazzando.
«C-cosa? No! Non ho nessun pensiero fisso, stavo solo chiedendo».
«Uhmm… ok».
«Va beh, a dopo stronza!» e riattaccò.
«Bah» sospirai.
«Che c’è?» chiese Zayn premuroso coprendomi interamente con la coperta.
«Louis è strano… credo che gli interessi Eveline».
«Si, è abbastanza palese».
Lo guardai sgranando gli occhi.
«Da quanto lo sai?».
«Io non lo so. Cioè, non me l’ha detto nessuno… ho solo fatto un’ipotesi in relazione agli sguardi che le lancia e all’interesse che sta dimostrando nei suoi confronti».
«Molto intelligente» constatai.
Alla fine optammo per una commedia come le altre, dal titolo “Tutte contro lui”.
Le protagoniste erano tre donne accomunate da un uomo.
La prima era la moglie, la seconda e la terza delle amanti che non sapevano di essere tali.
«Pff… uomini… non sanno tenerlo nei pantaloni» commentai l’ennesima scena in cui lui si portava a letto l’amante numero uno.
«Ehi! Cos’è tutto disprezzo verso il genere maschile?».
«Siete voi che vi fate disprezzare comportandovi da sciupafemmine!».
«Pensi questo anche di me?» chiese inchiodandomi con lo sguardo e avvicinandosi fino a lasciare non più di tre centimetri dal mio viso.
«B-beh…ecco…».
«Te l’ha mai detto nessuno che sei bellissima quando sei imbarazzata?».
«N-no» balbettai nuovamente.
Zayn stava per far scontrare le nostre labbra, ma l’arrivo di un messaggio sul suo cellulare spezzò la magia che si era creata in quei pochi istanti.
«R-rispondi» gli dissi cercando di fare un sorriso rassicurante.
Il moro sbuffò sonoramente e cacciò fuori il telefono dalla tasca.
Scorsi di sfuggita il nome di una ragazza, Jessica, forse.
«Scusami, ma devi andare».
«Non capisco Zayn, che,,, che stai dicendo?».
«Non ho più tempo per stare con te, deve arrivare un’altra persona» rispose freddo e senza il minimo contatto visivo.
«O-ok».
Non me lo feci ripetere due volte, indossai la giaccia e uscii sbattendomi la porta alle spalle.
Ma tutti gli stronzi li attiravo io(?)
 
Zayn pov
Ero in compagnia di Julie quando un messaggio di Jessica mi fece ricordare che stavo facendo solo un gran casino.
 
FROM: JESSICA ORE: 22.02
Ehi bel fusto, ti va di venire da me? Ho comprato un nuovo reggiseno che ti piacerà moltissimo xx
 
Ecco. Quella era il tipo di ragazza che mi ero ripromesso di frequentare. Non una come Julie, non una di cui ci si poteva innamorare.
Io, io non potevo permettermelo.
Non di nuovo.
Non potevo permettermi di nuovo di soffrire.
 
Juliette pov
Delle lacrime salate scesero lungo il mio viso facendo colare il poco eyeliner che avevo accuratamente messo per uscire.
Non potevo crederci, la giornata non poteva andare peggio.
Arrivata a casa salutai velocemente i miei e poi mi chiusi in camera a riflettere.
Percorsi ogni parte della serata alla ricerca anche del più piccolo errore che aveva portato Zayn a cacciarmi via in quel modo.
L’unica risposta plausibile era il messaggio che aveva ricevuto.
Era stato proprio quello a fargli cambiare idea sul come passare la serata, e questa Jessica di sicuro era una compagnia migliore della mia.
Sentii la porta aprirsi e poco dopo qualcuno mi aveva raggiunta sul letto.
Gli occhi azzurri di Louis cercarono i miei sotto la luce della luce che penetrava dall’ombrosa portafinestra.
Gli bastò uno sguardo per capirmi e per fargli fare la cosa giusta: stringermi forte fino a farmi addormentare.
 
Il giorno dopo quando mi risvegliai ricordai vagamente l’accaduto del giorno prima. Decisi di lasciarmi tutto alle spalle e uno volta fatta la cartella mi avviai a scuola a piedi.
Avevo salutato Louis ringraziandolo per la sera prima e dicendogli che avevo bisogno di una bella passeggiata.
Arrivata a scuola la prima cosa di cui mi accorsi fu Zayn, in compagnia di una di quelle sciacquette del secondo anno che gli stava appiccicata.
Ottimo, ora capisco. Pensai.
Non feci in tempo a girare lo sguardo che ciò che mi ritrovai di fronte fu Harry insieme a Rori.
Doppio ottimo! Un’altra giornata fantastica direi.
Mi avviai all’interno dell’edificio evitando lo sguardo sia dell’uno che dell’altro.
Nessuno dei due aveva avuto il coraggio di rimanere al mio fianco e se avrebbero cercato un rappacificamento, di sicuro glielo avrei negato.
Io non sono il giocattolo di nessuno.
 
Finito la terza ora, mi diressi nella sala per le assemblee, il rappresentante di istituto aveva una comunicazione da dare a quelli del quarto e del quinto anno.
«Bene ragazzi, ora che ci siete tutti questi posso dirvi la fantastica novità a cui io e altri collaboratori stiamo lavorando da qualche giorno».
Fece una pausa in attesa della fine dei fischi di ammirazione dei vari ragazzi che erano all’ascolto.
«La grande notizia è che domani, tutte le quarte e le quinte partiranno per un viaggio di istruzione di tre giorni a…. Rullo di tamburi Sammmm…- disse rivolgendosi all’amico al suo fianco – New Castle!» esordì poi tutto entusiasta.
La ragazza al mio fianco esplose insieme alle amiche dicendo «Oh mio Dio!! È dove viene girato Geordie Shore!!».
Mi venne da ridere a vederle così entusiaste.
La gita non sembrava male, ma il fatto che avrei dovuto trascorrere tre giorni nella stesso posto con Zayn ed Harry all’improvviso mi fece allarmare.
Sentii poi una mano sulla spalle, mi girai e trovai Eve che mi guardava tutta sorridente.
«Allora Jey?! Sei feliceeee?» chiese con un sorrisone.
«Solo perché ci sei tu!» risposi teneramente abbracciandola.
«Con Niall come va?» le chiesi mentre ci incamminavamo insieme verso la lezione successiva.
«Bene dai, come ti ho detto ieri ci siamo baciati… ma è finita lì, non abbiamo più parlato».
«E Louis?».
«Devo essere sincera Ju, non l’ho ancora rimosso dai miei pensieri… tant’è che mentre baciavo il biondo per un attimo ho immaginato fosse lui».
«Male male amica mia! Non si fanno queste cosacce!» la rimproverai scherzosamente.
«Lo so, ma non ho potuto farci nulla» disse con un sorriso triste.
La strinsi forte e una volta arrivate in classe ci sedemmo insieme all’ultimo banco.
 
Terminate le lezioni aspettai Louis all’uscita.
«Eccomi!» mi gridò dall’entrata della scuola correndo affannato.
«Ehi tranquillo fratellone! Ti avrei aspettato altri dieci minuti!» risposi ridendo delle sue condizioni.
«Non volevo lasciarti sola troppo a lungo» disse guardando per terra.
«Sto bene» affermai.
Bugia.
«Sai Juliette, con me non serve che menti».
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE**
Toc toc! C’è ancora qualcuno quiiiiii???
Scusate l’enorme, GIGANTE, ABNORME ritardo.
Non ho potuto fare a meno di aggiornare solo ora a causa del casino che è la scuola in vista delle vacanze di natale. Tutti i professori convinti che facendoci fare milioni di verifiche a settimana noi daremo il meglio! :’) Insomma… scusate, scusate e ancora scusate!
Spero di essermi fatta perdonare con il capitolo che è leggermente più lunghetto del solito. Ora che arrivano le vacanze dovrei riuscire ad aggiornare più spesso… per ora GRAZIE a tutte coloro che hanno avuto pazienza e mi hanno aspettato ♥ siete fantastiche!
Dato che è da molto che non pubblicavo, mi farebbe piacere avere un vostro parere. Vi costerebbe solo un minuto lasciarmi la vostra opinione… *vifagliocchiacuore*
Beh, ora mi dileguo nuovamente e spero di risentire qualcuna di voi, VI PERSEGUIRO’ muahahahahahha…. Ok, sto male :<…
Un bacione e alla prossimaaaaaaaaaaaaa ♥






 

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Capitolo 13
*** Can I? ***


12.)
Can I?

Dove eravamo rimasti?
Terminate le lezioni aspettai Louis all’uscita.
«Eccomi!» mi gridò dall’entrata della scuola correndo affannato.
«Ehi tranquillo fratellone! Ti avrei aspettato altri dieci minuti!» risposi ridendo delle sue condizioni.
«Non volevo lasciarti sola troppo a lungo» disse guardando per terra.
«Sto bene» affermai.

Bugia.
«Sai Juliette, con me non serve che menti».
 
«Io? Mentirti?».
«Già Julls, proprio tu! È da ieri sera che sei giù… dimmi cosa ti è successo… ti prego non farmi preoccupare più di quanto io non lo sia già».
«Eh va bene… se mi offri il pranzo ti dirò tutto».
Lou strinse gli occhi a due fessure e fece la sua proposta facendo la faccia da mafioso.
«Mc Donald, tra diesci minuti.. zolo io e te! Ce siamo capiti?» disse cominciando a camminare verso la sua auto.
«Idiota, andiamo in macchina insieme!».
«Oh giusto! Vieni cara» rispose aprendomi lo sportello del passeggero.
Quindici minuti dopo stavo addentando il mio double cheeseburger mentre osservavo schifata mio fratello che divorava la new entry del menù: la Marchigiana.
«Ma non sai proprio contenerti!» dissi facendo un’espressione corrucciata.
«Non sono io quello che ha le labbra sporche di formaggio, comunque non cercare di distrarmi, siamo qui per parlare di te!».
Sbuffai pulendomi la bocca.
«Ok, hai ragione. Il fatto è che ho litigato sia con Harry che con Zayn».
«Come come come? Tu ed Harry amico per le palle.. cioè per la pelle non siete più pappa e ciccia?» ed ecco il Louis geloso.
«Io me ne vado».
«No aspetta! Scusami… non volevo rispondere così… sono un cretino».
Lo guardai seria e lui fece lo stesso.
«Devi smetterla di essere geloso del rapporto che c’è… c’era… tra me e Harry».
«Hai ragione» rispose con un’espressione di rassegnazione.
«Comunque stavo dicendo… Harry mi ha confessato di provare dei sentimenti nei miei confronti… e io non ricambiando appieno… cioè non fraintendere… io lo adoro… ma non sono sicura di volere quel tipo di relazione con lui… e poi ora che esce con Aurora… non me la sento neanche di andarci a parlare… sai quanto ho sofferto in passato per colpa sua… lei era sempre meglio di me, e anche questa volta è stata scelta al posto mio».
Louis mi ascoltava molto attentamente annuendo ad ogni parola.
«Capisco sorellina, ma io non credo che Haz abbia scelto lei. Piuttosto credo che lei sia una specie di ripiego per tenergli la mente occupata e non fargli pensare a te» scrollò le spalle.
Lo guardai confusa «dici?».
«Julie, se mi dici che potrebbe aiutarti… proverò a parlargli e a capire come stanno veramente le cose».
Annuii e gli strinsi la mano per manifestare la mia gratitudine.
«E per quanto riguarda Zayn? Da quello che ho capito è anche colpa sua se tu non sai cosa fare con Harry, dico bene?».
«Dici proprio bene. Zayn mi piace, e parecchio direi… ma non ho alcuna possibilità con lui… o per lo meno non più».
«Perché dici così?».
«Perché ieri sera avevamo una specie di “appuntamento” e non ci ha pensato due volte a cacciarmi via dopo aver ricevuto un messaggio di una ragazza» confessai affranta.
«Che stronzo! Appena lo vedo gliene dico quattro!».
«No, Lou! Non voglio che tu ti intrometta, ho già preso la mia decisione».
«Ossia?».
«Ignorerò entrambi».
«Va bene sorellina… io ci sono per qualsiasi cosa… sappilo».
Mi avvicinai stringendolo in un abbraccio.
«Lo so fratellone, ti voglio un mondo di bene».
«Anche io».
In men che non si dica arrivò sera e mi ritrovai a casa con Eveline coinvolta nella preparazione delle valige per la gita.
«Questo lo porto?» chiesi tenendo in mano un abitino carinissimo tutto bianco in pizzo.
«Oh Jay così li farai sbavare entrambi!» affermò la mia amica facendomi un occhiolino e il pollice in su.
«Scema!» la ripresi tirandole addosso un cuscino.
Finito di preparare la valigia scendemmo di sotto dove trovammo un Louis tutto preso dalla sua di valigia.
«Beh sei proprio a buon punto direi» lo canzonai.
«Fai poco la spiritosa tu!» mi sgridò per poi rimanere incantato a guardare Eve.
Mia madre entrò nel salone interrompendo il momento.
«Ciao dolcezza, ti vuoi fermare a cena? Sono già le sette e mezza» disse accarezzando la mia migliore amica che arrossendo un poco accettò.
 
La cena passò piuttosto velocemente tra chiacchiere e risate, e soprattutto sguardi.
Si, gli sguardi che mio fratello lanciava a Eve erano degli sguardi di fuoco: se la stava mangiando con gli occhi.
Di fatti, il mio caro fratellone che aveva la fama di essere un “chiacchierone” non aveva spiccicato parola per tutta la sera.
«Louis ma che hai stasera? Come mai non parli?» chiese stranita mia madre.
«C-cosa? No, non ho nulla… mi sto solo godendo la cena».
Mia madre lo guardò un po’ stranita, ma alla fine cambiò argomento.
«Tutto pronto per domani ragazzi?».
«Si» rispondemmo trionfanti io e la mora all’unisono.
«Quasi» sussurrò invece Lou.
Mi alzai sbarazzando il mio posto e quello di Eve e poi andai alla finestra.
«Accidenti! Ha cominciato a piovere… È meglio se ti accompagniamo in macchina» dissi rivolta a lei.
«No, ma tranquilla non c’è bisogno… faccio due passi».
«Non se ne parla! Ti accompagnerà Louis» si intromise nostra madre.
«D’accordo» rispose lei in un sussurro abbassando la testa.
E fu così che in modo molto impacciato li vidi uscire e salire in macchina.
 
Louis pov
A quanto pare la fortuna stasera girava dalla mia parte.
Senza volerlo avevo avuto la mia occasione per stare un attimo da solo con Eve e scoprire di più riguardo alla sua relazione con Niall.
Una volta saliti in macchina cercai di metterla a suo agio dicendole di scegliere la musica che preferiva e di non farsi problemi.
«Allora… con Niall… come va?».
La vidi sobbalzare per un attimo.
«N-Niall dici?».
«Si».
«Normale… siamo… siamo usciti qualche volta».
«Quindi non state insieme?».
«N-no no».
«Ahh, capisco» risposi con un sorriso soddisfatto.
«Perché me lo chiedi?».
Ed ecco che il mio sorriso sparì lasciando lo spazio ad un’espressione inquietata.
«Ehm… ma no… cioè… così… non volevo essere invadente, scusa».
Ok, ero totalmente nel panico.
«Tranquillo».
Accostai la macchina nel suo vialetto e poi facendo un respiro profondo mi girai verso di lei.
«Sai… sei molto carina stasera» cercai di attaccare bottone.
«G-grazie».
Quanto era tenera quando balbettava, anche mia sorella quando parlava con persone sconosciute o comunque che non conosceva di persona aveva il vizio di chiudersi in se stessa e balbettare e io lo avevo sempre trovato un difetto adorabile.
«È la semplice verità» risposi sorridendole dolce.
«Meglio che vada… si è… si è fatto tardi».
«D’accordo, ci vediamo domani Eveline» la salutai accarezzando con la lingua ogni lettera con componeva il suo bellissimo nome.
«A domani» disse avvicinandosi e stampandomi un bacio sulla guancia con le sue candide labbra.
Con un semplice gesto era riuscita a scaldarmi il cuore e a sorprendermi.
Ormai ero perso. Ero cotto di lei.
 
Juliette pov
La mattina della partenza mi alzai molto presto per sistemare le ultime cose e fare un riassunto su ciò che avevo preparato, evitando di dimenticarmi qualcosa di importante.
Fu solo allora che mi accorsi di aver dimenticato la piastra: pessimo errore a cui avevo rimediato.
Raggiunsi la scuola dove ci attendeva un enorme pullman a due piani insieme ad uno Louis tutto addormentato e sognante.
Chissà come erano stati quei dieci minuti che era stato con Eveline, sicuramente avrei indagato non appena avrei incontrato quest’ultima.
Arrivammo che il professor Smith stava già facendo l’appello.
Per fortuna avendo un cognome con la T, sia io che mio fratello, potevamo permetterci di essere più in ritardo rispetto ad altri.
«Leroy…- presente -… Malik» mi girai cercando il moro con lo sguardo e non fui sorpresa nel trovarlo assieme ad una delle sue ochette nel mentre lei lo palpava ovunque.
«Presente» disse alzando la mano.
L’appello continuò normalmente e fu quando il professore chiamò Harry che mi accorsi che lui era proprio dietro di me.
«Ciao» mi salutò un po’ tentennante.
Gli feci un cenno con la testa e cercai di rimanergli indifferente anche se dentro di me stavo morendo.
«Ti va di sederti in parte a me sul pullman?».
La sua proposta mi sorpresa parecchio, ma allo stesso tempo mi mise in crisi. Solo il giorno prima mi ero ripromessa che non gli avrei più rivolto la parola ed ora ero così tentata di accettare.
«Ehm… non.. s…-» fui interrotta dall’arrivo di Rori che sbraitando cercava di farsi notare da noi.
«Ciao bellissimi! Come mio solito ho fatto tardi!» esordì riprendendo fiato.
«Ciao» la salutai.
«Riccio che ne dici di sederti con me?» chiese raggiante sistemandosi la gonna.
Perfetto, Aurora senza saperlo aveva risolto il mio problema.
Harry allarmato mi guardò interrogativo.
«Vai pure» dissi fingendo un sorriso.
«Ne sei sicura?» chiese triste.
«Si».
No.
«Se vuoi sto con te» mi sussurrò senza farsi sentire da Rori che nel frattempo stava salutando altra gente.
«Non preoccuparti».
Resta con me.
 
Salii sicura di me sul pullman e anche se ero ancora amareggiata per quello che era successo con Harry sorrisi ai miei compagni salutandoli come mio solito.
Trovai un posto vuoto e mi ci catapultai subito sperando di rimanere da sola per tutto il viaggio.
Avevo bisogno di pensare, avevo bisogno di musica.
Dopo circa un quarto d’ora tutti avevano un compagno di viaggio e girandomi notai che Eve era finita in parte a Niall e Louis era proprio dietro di loro insieme a Liam.
Poco più avanti di me c’erano Harry e Rori, lei gli parlava serena mentre lui sembrava pensieroso e preoccupato.
Di Malik nessuna traccia, meglio così, probabilmente era andato a sedersi nel piano superiore.
Dovetti ricredermi quando poco dopo le porte si chiusero e un moro dall’aria strafottente fece il suo ingresso cercando qualcosa con gli occhi.
Fu allora che mi accorsi che quello che cercava era un posto libero e l’unico rimasto era proprio quello affianco a me.
«Posso?».





ANGOLO AUTRICE**
Hola gentagliaaa ♥ sono tornataaaa, lo so... faccio schifo... aggiorno una volta ogni morte di papa, ma se siete ancora qui a leggere
significa che siete ficdjsiovfjmaiwsof jwsmi *-* quindi prima di tutto GRAZIE MILLE!
Non voglio fare false promesse, ma volevo dirvi che cercherò di aggiornare almeno una volta a settimana d'ora in poi  ♥
Che pensate del capitolo?
LASCIATEMI UNA RECENSIONE D: VI PREGOOOOOOO ♥ anche se è negativa, voglio solo un parere!
Ciao bellezze, alla prossima xx



Sexy LOU che pensa a Eve ♥

Quella cucciola di Eveeeeee ♥

I due figoni della situazione *-*
CHE NE PENSATE DELLE GIF DI FINE CAPITOLO? ♥
Lasciatemi i vostri commenti :3
 

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Capitolo 14
*** New Castle, part 1 ***


13.)
New Catle, part 1

Dove eravamo rimasti?
Poco più avanti di me c’erano Harry e Rori, lei gli parlava serena mentre lui sembrava pensieroso e preoccupato.
Di Malik nessuna traccia, meglio così, probabilmente era andato a sedersi nel piano superiore.
Dovetti ricredermi quando poco dopo le porte si chiusero e un moro dall’aria strafottente fece il suo ingresso cercando qualcosa con gli occhi.
Fu allora che mi accorsi che quello che cercava era un posto libero e l’unico rimasto era proprio quello affianco a me.
«Posso?».

 
Dannazione.
«Si» sputai per poi scegliere una canzone e girarmi verso il finestrino.
In pochi minuti il pullman cominciò a muoversi e persa tra i miei pensieri e la musica mi addormentai.
Mi risvegliai sentendomi leggermente intorpidita, ma stranamente al caldo.
Fu allora che mi accorsi che ero completamente appoggiata a Zayn. Oh. Mio. Dio.
Lui non poteva vedere che avevo gli occhi aperti, quindi non poteva nemmeno sapere che mi ero svegliata. Decisi di rimanere in quella posizione ancora per un po’, anche se probabilmente standogli così vicina faceva del male solo a me stessa dato che tra di noi non avrebbe mai potuto esserci nulla.
Stranamente il moro stava immobile e sembrava perfettamente a suo agio con me, la cosa che più mi stupì fu che con la mano sinistra mi accarezzava dolcemente la gamba che era appiccicata alla sua. Quel gesto significava molto per me anche se non ne capivo il motivo.
Non aveva detto che non aveva tempo per me?
Non aveva preferito vedersi con un’altra ragazza e presentarsi il giorno dopo con un’altra ancora?
Non lo capisco, non lo capisco proprio.
Trr Trr.
Merda! Mi era appena arrivato un messaggio che aveva fatto vibrare entrambe le nostre gambe in quanto troppo vicine.
Feci finta di svegliarmi e notai che Zayn ritirò subito la mano con la quale mi accarezzava quasi a nascondere quel gesto. Mi ricomposi allontanandomi da lui e tirai fuori il telefono per leggere il contenuto del messaggio.
 
FROM: HAZZA<3 ORE: 9.51
Jiji mi manchi… ti prego risolviamo la cosa… a me non interessa nulla di Rori.. cioè le voglio bene ed è molto attraente… ma lo sai che il mio cuore appartiene a te…:(
 
Quel messaggio mi fece avvampare rendendo le mie guance dello stesso colore dei pomodori.
Cercai Harry con lo sguardo e lo trovai che fissava il telefono in attesa della mia risposta.
 
TO: HAZZA<3 ORE: 9.52
Anche tu mi manchi… dopo parliamo di persona, dai xx.
 
Ok è vero, avevo detto che non avrei parlato con nessuno dei due e stavo già infrangendo la mia promessa, però non potevo rimanere arrabbiata con lui per sempre.
Harry era una delle persone a cui volevo più bene al mondo e non avrei mai potuto stare senza di lui. Un modo per tenerlo nella mia vita dovevo trovarlo e perdonarlo era di sicuro un buon inizio.
 
FROM: HAZZA<3 ORE: 9.54
Grazie grazie grazie! Sono felice ora ♥ appena scendiamo ti stritolo in un abbraccione xx.
 
Sorrisi leggendo il messaggio e decisi di riporre il telefono nella tasca dei jeans.
Mi girai lentamente verso la persona che avevo in parte scoprendo che mi stava fissando.
«Che c’è?» chiesi arrossendo di botto.
Zayn trasalì quando sentì la mia voce.
«Ehm… no nulla… mi chiedevo con chi messaggiavi dato che avevo un grande sorriso sulle labbra…».
«Non vedo perché dovrebbe interessarti» dissi fredda guardando verso il basso.
Il moro era titubante sul da farsi ma alla fine lasciò perdere e si girò dal lato opposto al mio.
 
Louis pov
Eravamo quasi arrivati a destinazione e io non facevo altro che fissarla mentre rideva e scherzava con il biondo.
Anche se Niall era sempre stato uno dei miei migliori amici in questi giorni avevo cominciato a provare odio nei suoi confronti che era ovviamente dettato dall’enorme gelosia che mi faceva vederlo insieme a lei.
Perché cavolo non mi sono accorto prima di lei?
Perché non le ho dato importanza le innumerevoli volte in cui Julie mi aveva parlato di lei?
Preso dai miei pensieri non mi ero nemmeno accorto che Liam mi stava parlando.
«Louis ma che hai oggi? È già la terza volta che ti parlo e non mi ascolti!».
«Sarà innamorato» disse Niall sghignazzando dal sedile davanti a noi.
«Forse» ammisi per poi guardare Eve negli occhi.
Ovviamente lei non resse il mio sguardo per più di due secondi e si girò subito.
«Sono così felice di questa gita» disse il biondo entusiasta.
«Già…anche io…» rispose la mora leggermente imbarazzata.
«Siii! Pure io! Così possiamo conoscerci tutti un po’ meglio» dissi sorridendo.
«E bravo Lou! Questo è lo spirito giusto!» esclamò Liam dandomi una pacca sulla spalla.
Ero sicuro che in quei tre giorni sarei riuscito a conoscerla meglio, ero sicuro che sarei riuscito a legarla a me e farle capire quanto io ne avessi bisogno.
 
Zayn pov
Eravamo arrivati a New Castle e svogliatamente avrei dovuto separarmi da Julie.
Il destino aveva fatto in modo che l’unico posto in cui mi sarei potuto sedere fosse quello in parte a lei e non potevo esserne più felice.
Cercavo di controllare le mie emozioni, sapevo che ormai avevo creato un legame con lei, anche se ci conoscevamo da poco, e sapevo anche che una parte di me cercava di reprimere le emozioni per evitare di farli legare troppo.
Durante il viaggio senza accorgersi si era addormentata su di me e mi si era riempito il cuore di gioia a sentirla così vicina, non riuscii a trattenermi dall’accarezzarla.
Fosse stato per me l’avrei riempita di baci, l’avrei coccolata e l’avrei fatta stare bene.
Per qualche assurdo motivo tutto questo non potevo farlo, non potevo perché la paura che poi l’avrei persa era troppo grande. Preferivo guardarla da lontano e viverla così, piuttosto che arrivare al punto di non riuscire a stare senza.
La vibrazione del cellulare la fece svegliare e subito ritrassi la mano e cercai di ricompormi.
Juliette rispose sorridente al messaggio e fui fottutamente geloso di quel sorriso.
Chi era stato a provocarglielo? Perché non potevo essere io?
«Che c’è?» mi chiese notando che la stavo fissando.
«Ehm… no nulla… mi chiedevo con chi messaggiavi dato che avevo un grande sorriso sulle labbra…».
«Non vedo perché dovrebbe interessarti» rispose fredda.
Avrei voluto urlarle che mi importava eccome e che ero troppo, troppo geloso di questa persona. Ma la cosa migliore da fare era starsene zitti e non crearle altri casini.
Appena scendemmo dal pullman la vidi camminare a passo svelto verso qualcuno, Harry.
Ecco chi era la causa del suo sorriso.
Mi ero costretto ad allontanarmi da lei per non soffrire eppure era proprio quello che stavo facendo.
Che coglione.
 
Juliette pov
Scendemmo e subito corsi da Harry, il quale mi abbracciò forte come se non lo facesse da anni.
«Scusami piccola, scusami per tutto» disse stringendomi e strofinando il naso tra i miei capelli.
«Un po’ è stata colpa mia, devo smetterla di essere gelosa di lei… io sono io e lei è lei… siamo diverse e va bene così» dissi sorridendogli.
«Ti voglio bene» disse tenendomi il viso tra le mani.
«Ti voglio bene anche io riccio!» risposi riempiendolo di baci sulle guance.
Dopo aver recuperato le valigie cominciammo ad incamminarci a braccetto verso l’albergo.
Il professor Smith, una volta entrati, prese la parola.
«Bene ragazzi, innanzitutto ci sistemeremo nelle camera, poi scenderemo per il pranzo, e poi faremo un giro nei punti principale della città, tutto chiaro?».
«Siii» rispondemmo tutti in coro.
«Bene! Dato che non voglio casini le stanze le sceglierò io» esordì sorridendo sotto i baffi.
«Dunque… stanza 102 Tomlinson, Anderson e Seyfried».
Evviva! Ero in stanza con Eve e Rori.
Mi girai entusiasta verso di loro che già erano vicine e mi fecero un occhiolino.
«Stanza 103 l’altro Tomlinson, Styles e Malik, stanza 104 Horan e Payne…».
Oh cavolo! Harry e Zayn sarebbero stati nella stessa camera.
Quando il professore ebbe finito la distribuzione delle camere, tutti ci dirigemmo all’interno e cominciammo a sistemarci.
«Wow! Questo posto è fantastico!» esclamò la mora spalancando la finestra.
«Ci puoi scommettere!» rispose prontamente la bionda con altrettanto entusiasmo.
«Rori posso parlarti un attimo?» chiesi titubante.
«Certo, dimmi» rispose sorridendomi tranquillamente.
Ci sedemmo entrambe su un letto.
«Ecco… volevo dirti che… be ecco… non te l’ho confessato prima, ma il fatto che tu sia stata con Harry mi ha dato un po’ fastidio… lui è il mio migliore amico e devi sapere che poco tempo fa mi aveva confessato di provare per me qualcosa di più dell’amicizia… quindi volevo solo chiederti scusa per averti un po’ ignorata ultimamente… il motivo era quello…».
«Oh Julls! Mi dispiace un sacco di averti messo in una brutta situazione… io non immaginavo che Harry fosse preso da te… comunque c’è stato solo qualche bacio, ma nulla di serio… per adesso siamo solo amici… certo, è un bellissimo ragazzo e mi piacerebbe avvicinarmi di più a lui… ma se mi dici che è off-limits non lo farò… tu conti di più».
L’abbracciai forte felice delle parole che aveva appena detto.
«Oh Rori! Non sai quanto io sia felice per quello che mi hai appena detto… comunque io non credo di provare qualcosa di più dell’amicizia per Harry… credo che il rapporto che avevamo mi abbia un po’ confuso le idee… sai essendo entrambi single quando capitava ci comportavamo anche come una coppia… e vedendolo insieme a te mi sono resa conto che lui non può essere solo mio…».
«Quindi cosa provi per lui?» chiese accarezzandomi una guancia.
«Io…io provo amore nei suoi confronti… ma è più un amore fraterno, capisci?».
«E per Zayn cosa provi?» chiese continuando a coccolarmi.
«Credo che lui mi piaccia… ma non ho alcuna speranza» dissi triste.
«Perché dici così piccina?».
«A lui interessa un altro tipo di ragazza purtroppo…».
Le ragazze mi consolarono e dopo esserci vestite per il pranzo, truccate e pettinate scendemmo nella hall.
Io indossai una gonna bianca ricamata con una canotta nera con delle stampa e lasciai i capelli sciolti.

Eve indossò degli shorts con una magliettina bianca e una camicetta a scacchi rossa, anche lei lasciò i capelli sciolti.

Rori indossò invece una canottiera nera con dei jeans rossi, raccolse i capelli in uno chignon e fece una treccia a mo di cerchietto.

Arrivate nella hall trovammo i ragazzi anche loro pronti e non potei fare a meno di mordermi il labbra alla vista di uno Zayn troppo, troppo sexy per un pranzo.
Indossava semplicemente una maglietta bianca con sopra una camicia di jeans e dei jeans, ma io lo trovavo davvero irresistibile, e non ero l’unica dato che anche le anche ragazze lo guardavano con la bava alla bocca. Accanto a lui c’era un Harry tutto intento a parlare, anche lui bellissimo nei suoi jeans neri e maglia bianca.

Dietro di loro c’erano Niall, Liam e Louis anche loro pronti per pranzare, specialmente il biondo.

Le porte della sala da pranzo si aprirono e tutti ci precipitammo dentro e ci sedemmo.
Io mi ritrovai in mezzo a Harry e Eve, la quale a sua volta era in parte a Niall, dall’altro lato del tavolo Liam (di fronte a Niall), Louis, Zayn e Rori, poi tutti gli altri compagni.
Il moro dagli occhi del colore del cioccolato era proprio di fronte a me e non faceva altro che fissarmi.
«Che ha Zayn da fissarti?» mi chiese Harry sottovoce.
«Non lo so» risposi nervosa guardando il menù.



SPAZIO AUTRICE**
Hola genteeee :) sono tornata dopo circa una settimana, come promesso xD
Devo dire che sono contenta di aggiornare anche se sono un po' delusa per non aver ricevuto nessuna recensione
allo scorso capitolo. Non voglio obbligarvi a scrivermi, ovviamente, ma che senso ha scrivere una storia e pubblicarla
se nessuno mi da il suo parere a riguardo? D:
Vi prego di spendere un minuto per dirmi cosa ne pensata, oppure sarò costretta a troncarla :'( e mi dispiacerebbe.
So che siete tutte molto impegnate, lo sono anche io, perciò non pretendo chissà quanto... almeno due o tre recensioni... i primi
capitoli sono arrivati ad averne 8... non capisco cosa sia successo :(
Parlando del capitolo... Julie ha perdonato Harry e ha sistemato le cose anche con Rori... Harry è un cucciolo di panda che da abbraccioni
grandi grandi e Zayn è... Zayn... quel cretino non ha ancora capito i suoi veri sentimenti! O forse si (?)
Louis, Louis, Louis... a quanto pare si è "innamorato" anche lui alla fine... vedremo come andrà avanti, ma solo se mi farete sapere un parere!
Ora mi dileguo... perfavore scrivetemi... ne ho bisogno D:
Comunque per il momento vorrei ringraziare:
** le 18 che seguono la storia,

** le 7 che l'hanno messa nelle ricordate,
** le 10 che l'hanno messa nelle preferite,
** e le 45 che hanno recensito fin'ora ♥
** le lettrici silenziose... fatevi sentire ogni tanto! Non mordo ;)
Siete tutto per me ragazze, un bacione alla prossimaaa xx

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Capitolo 15
*** New Castle, part 2 ***


14.)
New Castle, part 2


Il pranzo passò piuttosto velocemente tra chiacchiere e sguardi, soprattutto sguardi, tra me e il moro.
Io davvero non so cosa pensare! Più tardi lo prenderò da parte e gli chiederò delle spiegazioni a riguardo.
«Chi vuole il dolce?» chiese il cameriere sorridente.
Era proprio un bel ragazzo, castano con gli occhi del colore dell’oceano, per tutto il pranzo mi aveva guardata sorridendomi.
Quando tutti ebbero ordinato, il suo sguardo si rivolse a me.
«E tu dolcezza non prendi nulla?».
Vidi sia Harry che Zayn irrigidirsi a quel vezzeggiativo e mi venne da sorridere a pensare che entrambi erano gelosi del cameriere.
«No, ti ringrazio» dissi passandomi la lingua sul labbro superiore.
Mi sarei divertita a stuzzicarli, si, se lo meritavano proprio.
«Beh, io ci ho provato» rispose facendomi un occhiolino.
«Abbiamo visto» sputò Harry scontroso.
Gli accarezzai la gamba da sotto il tavolo e gli rivolsi uno sguardo rassicurante.
«Scusa» sussurrò posando la sua mano sopra la mia.
«Tranquillo».
Poco dopo il cameriere tornò con le ordinazioni e fu allora che mi accorsi che Zayn aveva preso le fragole con la panna montata. Senza accorgermene i miei pensieri cominciarono a diventare piuttosto perversi, immaginavo di mangiare quel dolce su di lui. Ma che cavolo mi stava prendendo?
«A che pensi?» chiese mio fratello con uno sguardo furbo in viso.
«C-cosa? Niente!» mi affrettai a rispondere.
«Bugiarda! Fissavi Zayn mordendoti il labbro come se volessi essere tu a mangiare il suo dolce su di lui! Ti ho beccato!» disse sghignazzando.
Zayn cominciò a guardarmi con un sorriso beffardo sulle labbra e gli occhi vispi.
«Ma no! Cosa dici!» cercai di dissimulare, ma ovviamente il rossore sulle mie guance confermava ciò che quel cretino di mio fratello aveva appena fatto notare a tutti.
Harry cominciò a guardarmi in modo strano, ma alla fine anche sulle sue labbra apparve un sorriso che fece addirittura spuntare le fossette.
Eveline scoppiò a ridere a sua volta attirando l’attenzione di mio fratello che prese a fissarla incantato, lo stesso che fece il biondo.
Oh cara amica, hai fatto proprio centro.
 
Finito il pranzo ci riunimmo tutti nella hall per partire alla visita della città. Quello era il momento perfetto per parlare con Zayn.
Mi avvicinai quatta quatta a lui, senza farmi notare da nessuno, e lo spinsi in un angolo della sala.
«Ehi bellezza, se volevi fare qualcosa di sconcio dovevi solo chiedere» disse ammiccando.
«Scemo! Mi spieghi perché continui a fissarmi?» chiesi arrabbiata.
«C-cosa? Io non continuo a fissarti!» affermò con uno sguardo perplesso.
«Si certo, e io sono la regina Elisabetta!».
«Davvero Julie, non capisco cosa ti spinga a pensare questo» disse alzando le spalle.
«Mi sono accorta che mi fissi, smettila di negare… voglio solo sapere il perché… è importante per me…».
Detto quello i suoi occhi si illuminarono.
«Hai detto che è importante per te?» chiese cingendomi il fianco con una mano, mentre con l’altra mi accarezzò la guancia.
«Ehm… si cioè…-».
«Ragazzi stiamo uscendo tutti sbrigatevi!» sentimmo esclamare da Rori.
Dopo aver lanciato un’ultima occhiata al moro, mi staccai da lui e raggiunsi le mie amiche. Ma che cosa stava succedendo prima? Perché Zayn sembrava tanto interessato al fatto che per me era importante? Non ci capivo più nulla!
Durante il viaggio per raggiungere il centro, che facemmo ovviamente a piedi, Harry mi si affiancò e prese a parlarmi.
«Allora piccola Jiji, non devi dirmi nulla?» chiese alzando un sopracciglio.
«Del tipo?».
«Del tipo… quel Malik ti piace davvero, vero?».
Mi fermai di colpo e lo guardai.
«C-cosa?».
«L’ho capito da come lo guardi…» rispose continuando a camminare con lo sguardo basso.
«Forse».
«Ci ho parlato un po’ prima… quando eravamo in camera insieme. Sembra un tipo davvero simpatico, anche se in fatto di ragazze non ha proprio una bella fama. Dicono che non abbia mai una ragazza fissa e che non faccia altro che andare a letto ogni sera con una diversa. Però queste sono solo delle voci».
«Cosa stai cercando di dirmi Harry?».
«Sto cercando di dirti che qualunque sarà la tua scelta io ci sarò, mi sono reso conto che in un modo o nell’altro ti voglio nella mia vita, anche se significa vederti con un altro ragazzo».
Mi fermai di nuovo, con gli occhi lucidi e lo abbracciai forte.
«Oh Harry! Non sai quanto questo significhi per me! Cioè voglio dire… non sono sicura che Zayn potrebbe essere qualcosa di più… anche perché come hai detto tu… non ha proprio una bella fame e io non voglio soffrire… però sapere di averti sempre e comunque dalla mia parte non può che farmi stare bene!» dissi riempiendogli le guance di baci.
«Ehi ehi ehi… vacci piano! Ok che ti ho detto che mi va bene essere solo tuo amico, ma questo non significa che di punto in bianco tutti i miei sentimenti per te sono spariti… sono ancora sensibile al tuo charme» rispose ridendo.
I miei occhi si fecero a cuoricino nel vederlo così vulnerabile e dolce.
«Scusami, hai perfettamente ragione» concordai prendendolo a braccetto e proseguendo con gli altri verso la piazza principale.
L’insegnante fece una piccola presentazione del luogo per poi lasciarci liberi di visitare ciò che volevamo tra le attrazioni che c’erano in quella zona.
Le visite furono davvero interessanti, non avrei mai immaginato di rimanere così soddisfatta. Passai tutto il tempo con Eve e Harry scherzando e ridendo, rimanendo seri quando serviva.
Ritornammo in albergo e ci venne detto che la cena l’avremmo potuta fare dove volevamo e che per quella sera eravamo liberi.
«Io direi che stasera potremmo mangiare in un ristorante in centro e poi andare al Millenium Bridge, che ne dite?» chiese Liam entusiasta.
«Ci sto!» disse Rori tutta esaltata.
«Anche io» dissi a mia volta.
«Allora ci sto anche io» rispose Zayn rivolgendomi uno sguardo misterioso.
«Anche noi» dissero Harry e Eve all’unisono.
Stessa cosa che fecero Niall e Louis non appena sentirono la risposta affermativa della moretta. Ah, l’amour!
«Bene! Sono solo le sei, ci ritroviamo nella hall alle otto» disse Liam soddisfatto andando verso la sua camera.
Dove aver dato un ultimo sguardo ai ragazzi, io e le altre ci avviammo nella nostra camera per prepararci.
«Spero di non aver interrotto niente oggi tra te e il moro» esordì in tono malizioso Rori.
«No, assolutamente. Gli stavo solo chiedendo una cosa».
«Che cosa, che cosa?» chiesero entrambe le mie amiche saltando dalla curiosità.
«Niente di che… gli stavo chiedendo perché continuava a fissarmi…».
«E lui?».
«E lui non ha fatto altro che negare…».
«Vedrai che prima o poi tirerà fuori ciò che prova veramente… oggi durante il pranzo l’ho osservato molto. Gli piaci Julie!» disse sicura di sé Rori.
«Io non credo…» dissi sbuffando e andando a farmi la doccia.
Erano le otto meno venti quando tutte tre avevamo finito di prepararci.
«Accidenti, siamo pure in anticipo» affermò Eve sorridendo e dandoci il cinque.
Io indossai un vestito bianco e acconciai i capelli in modo tale da tirare indietro i ciuffi davanti con delle trecce.

Eve indossò un vestitino a fiori con un golfino, tenendo i capelli sciolti.

Rori indossò un vestitino nero molto scollato e tenne i capelli tutti da una parte.

Aspettammo che si fecero le otto chiacchierando, quando all’improvviso qualcuno busso alla porta.
Io andai ad aprire e mi trovai davanti uno Zayn che più che un ragazzo sembra un Dio greco caduto dal cielo.

Cominciai a respirare irregolarmente.
«D-dimmi» sussurrai.
Zayn non rispose, mi prese la mano sorridendo e mi fece segno di seguirlo.
Stavo per essere risucchiata dalle sue tenebre, e non desideravo altro.
 
Eveline pov
Bussarono alla porta, Julie andò ad aprire e dopo due secondi sparì oltre ad essa. Io e Rori ci guardammo perplesse e io decisi di andare a vedere dov’era andata.
Uscii dalla camera giusto in tempo per vederla sparire nell’ascensore.
Chissà con chi era(?)
Feci per ritornare in camera quando un braccio mi fermò.
Sussultai per lo spavento e subito cercai di capire chi fosse.
«Louis» esclamai ansimando per lo spavento.


ANGOLO AUTRICE**
Ciao bella genteeeeeee :D Sorpresonaaa ** Oggi non si sa perchè mi sono svegliata con la voglia
di scrivere e visto che il capitolo di ieri ha ricevuto due recensioni come speravo, ho pensato di aggiornare
per farvi feliciiiii** (non frega nulla a nessuno, LOL) ahahahah
Comuuuuuuuunque... so che il capitolo finisce un po' di cacca, cioè so che vorreste leggere subito il seguito perchè
resta in sospeso, ma è proprio questo il bello ♥
FATEMI SAPERE CHE COSA NE PENSATE DI TUTTOO ;) aggiornerò tra qualche giorno...
nel frattempo ecco un'altra sorpresona... l'ho trovata online



Non sono perfetti l'uno per l'altraaaaaaaaa? ♥.♥
Awwwwwwww io ne sono innamorata! Ahhh quasi dimenticavo... recensite dicendomi chi shippate tra:
-Loveline (?) Evouis (?)--> ditemi voi se avete un altro nome in mente per Louis e Eveline dato che mi sono usciti solo questi, ahah
-Zulie(?) Jayn(?) ♥♥♥
-Hulie(?) Jarry(?) ♥♥♥
Boh ditemi voi ragazze :D
Aspetto almeno tre recensioni prima di aggiornare, un bacione xx
Grazie a tutte per essere passateeeeeee :D

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Capitolo 16
*** I want to... ***


14.)
I want to...

Dove eravamo?
Eveline pov
Bussarono alla porta, Julie andò ad aprire e dopo due secondi sparì oltre ad essa. Io e Rori ci guardammo perplesse e io decisi di andare a vedere dov’era andata.
Uscii dalla camera giusto in tempo per vederla sparire nell’ascensore.
Chissà con chi era(?)
Feci per ritornare in camera quando un braccio mi fermò.
Sussultai per lo spavento e subito cercai di capire chi fosse.
«Louis» esclamai ansimando per lo spavento.
 
«Scusami, non intendevo spaventarti» disse premuroso.
«N-niente».
«Senti Eve… io ci pensavo da un po’… e…ecco… mi piacerebbe conoscerti meglio…».
Sgranai gli occhi a quella confessione e presi a fissarlo per capire se stesse scherzando o meno.
«Davvero?» chiesi smarrita.
«Davvero» confermò.
«Ehm… va… va bene» dissi accennando un sorriso.
«E con Niall?».
«Cosa?».
«Non si arrabbierà?».
«Non stiamo insieme» affermai decisa.
«Ah, be meglio» rispose regalandomi uno dei migliori sorrisi che avessi mai visto.
Prese poi a fissarmi.
«Comunque sei davvero bellissima stasera» disse dandomi un’ultima occhiata.
Arrossii immediatamente e portai una mano alla bocca per cercare di nascondermi.
Louis la afferrò con la sua dolcemente e me la riportò al suo posto.
«Non nasconderti, non ce n’è bisogno» mi sussurrò accarezzandomi una guancia.
Se avrebbe continuato in quel modo sarei morta ancora prima di uscire. Abbassai quindi lo sguardo abbozzando un sorriso sincero.
Fu in quel momento che mi baciò delicatamente la guancia che mi stava accarezzando per poi prendermi per mano e accompagnarmi all’ingresso dove gli altri ci stavano aspettando.
Appena uscimmo dall’ascensore decisi di allontanare la mia mano dalla sua, onde evitare che qualcuno potesse fare strani pensieri.
Louis mi inchiodò immediatamente con uno sguardo interrogativo.
«Preferisco che per ora rimanga una cosa… tra di noi… non voglio che Niall ci rimanga male…».
«D’accordo» rispose annuendo e lasciando un sospiro.
Ci ritrovammo in poco tempo con gli altri, all’appello mancavano solo Zayn e Julie.
Aspetta, Zayn e Julie(?)
Corrugai la fronte pensando a dove potessero andati insieme per poi essere chiamata da un Niall tutto sorridente che mi chiedeva dolcemente un bacio sulla guancia.
Come gli avrei detto che avevo intenzione di uscire con Louis?
Come gli avrei detto che in realtà l’unico di cui mi importava era lui?
«Ragazzi ma dov’è Julie?» chiese Harry preoccupato.
«Non lo so… prima hanno bussato alla porta, lei è andata ad aprire ed è uscita con quella persona ma sia io che Eve non siamo riuscite a capire chi fosse» rispose Rori alzando le spalle.
«Piuttosto Zayn dov’è?» chiesi io.
«Ha detto che andava a farsi un giro e a fumare una sigaretta prima di uscire, strano che non sia ancora qui con noi» rispose Liam grattandosi la testa.
Vidi Harry stringere i pugni e sospirare, era chiari a tutti che quei due erano insieme.
 
Juliette pov
Usciti dall’ascensore ci ritrovammo sul tetto dell’albergo, il quale era formato da un’enorme terrazza con una vista mozzafiato, piena di piante.
«Che ci facciamo qui?» chiesi ammaliata da quella visuale.
«Beh ecco, prima gironzolando ho trovato questo posto e… ho pensato che sarebbe stato bello farlo vedere anche a te» disse poggiando una mano dietro il collo e alzando le spalle.
Era davvero adorabile mentre cercava di giustificarsi.
Per quanto sarei rimasta volentieri a fissarlo per un’eternità, era ovvio che dovevo tornare alla realtà, quella in cui lui mi aveva fatto sentire come una fra tante di cui, tra l’altro, non aveva bisogno.
«E perché hai pensato proprio a me?».
Zayn fu sorpreso dalla schiettezza della mia domanda.
«Perché… perché sì».
«Non mi basta».
Il moro sospirò e cominciò a guardarmi intensamente come se stesse pensando a cosa dire e come dirlo.
«Ok, ascolta… io non so perché ma provo… un forte interesse nei tuoi confronti… non so perché, nell’ultimo anno non ho mai provato una cosa simile, stavo con tante persone, ma nessuna di loro aveva importanza per me… non sono abituato a questa roba, non più».
Rimasi stupita dalla sua confessione, ancora non sapevo se quello che mi aveva detto era un bene oppure un male.
«Q-quindi?» chiesi titubante.
Zayn abbassò la testa chiudendo gli occhi.
«Ecco, lo vedi? Solo al sentirti balbettare comincio a fare pensieri come “quant’è adorabile” o roba simile, questo… questo non è da me».
Lo guardai confusa, ma il mio cuore a sentire quel pensiero diretto perse un battito.
Lui pensava che io fossi adorabile? Ma si era visto allo specchio? L’avrei riempito volentieri di baci!
«Non capisco dove vuoi arrivare…» mi costrinsi a dire per accorciare quel momento di straziante attesa.
Zayn in quel momento alzò lo sguardo e lo incatenò al mio facendomi avvampare e facendomi addirittura girare la testa per quanto fosse intenso.
«Non lo so Julie. Io ho con te ho delle voglie strane, non fraintendere, intendo che delle volte ho voglia di portarti con me in dei posti come questo, ho voglia di fare cose nuove con te, ho voglia di conoscere le mille sfaccettature che ti caratterizzano e che nascondi dietro quella personalità tanto timida quanto dolce» disse avvicinandosi sempre di più e mettendomi le mani sui fianchi.
«Possiamo… possiamo provare a frequentarci? Posso provare a far avverare tutte queste voglie insieme a te?» chiese mettendomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Lo guardai persa nei suoi occhi più confusa che mai.
«Ehm…».
«Devo essere sincero, non so come potrebbe essere dato che non ci ho mai provato, non voglio illuderti, però sento che ci voglio provare».
Mi presi un momento per analizzare le sue parole e dopo una piccola pausa risposi.
«Va bene».
Zayn sembrò esplodere di felicità alla mia risposta e prese subito ad abbracciarmi stretta a sé.
«Però… ad una condizione» dissi.
Subito riportò il suo sguardo su di me allarmato.
«Certo piccola, dimmi».
«Beh ecco… se… se esci con me, non voglio che ti vedi con altre ragazze» confessai.
Io ero un tipo piuttosto geloso e sapevo perfettamente che se mai l’avessi anche solo visto insieme ad un’altra sarei impazzita e avrei mandato tutto a quel paese.
Ci pensò un po’ su ma alla fine annuì.
«Non ci sono abituato, ma in fondo credo che sia giusto» disse quasi a convincere se stesso delle sue parole.
«Bene signore, ora le devo chiedere di spostarsi perché è giunta l’ora di raggiungere gli altri» risposi in tono scherzoso alzando il mento in modo da superiore.
«Certo signorina, prego» disse facendo un inchino e facendomi il gesto di passare con la mano.
«Scemo» lo scherzai ridendo di gusto.
In poco tempo raggiungemmo gli altri che, anche se eravamo in ritardo, ci avevano aspettati.
«Oh finalmente! Ma che fine avevate fatto?» chiese Louis appena facemmo il nostro ingresso.
«Scusateci, ci siamo incontrati per la scala e ci siamo persi via a parlare» mentii.
«Ma allora chi era alla porta quando sei andata ad aprire?» chiese Rori con un’espressione confusa.
«Alla p-porta dici? Ehm… era…-» essendo stata colta alla sprovvista entrai nel panico e non seppi continuare.
«Era la cameriera del piano, chiedeva se c’erano tutte le salviette, stava per bussare anche alla nostra porta ma io l’ho beccata prima e le ho risposto per tutti» mi salvò Zayn facendomi un occhiolino di nascosto.
Lo ringraziai mentalmente mentre annuii alla sua versione.
«Bene, ora che abbiamo risolto il mistero e ci siamo tutti possiamo andare» affermò Liam.
Così facemmo ci incamminammo tutti insieme verso il centro e andammo a cenare in un ristorantino davvero carino.
Senza dare nell’occhio ero riuscita a sedermi vicino a Zayn, la sorte aveva deciso che i miei amici lasciassero proprio quel posto libero per me.
Chiacchierammo tutta la sera insieme ed eravamo praticamente appiccicati e distaccati dal resto del gruppo che parlava invece di altre cose.
La stessa cosa mi accorsi stavano facendo anche Louis ed Eveline, qui gatta ci cova pensai.
Harry sembrava piuttosto pensieroso e mi dispiacque vederlo così. Decisi quindi di lasciare un attimo il mio moretto per andare da lui e coccolarmelo un po’.
«Ricciolino mio, che hai che non va?» chiesi facendogli il labbruccio mentre l’abbracciavo da dietro la sedia e gli stampavo un bacio sulla guancia.
«Sono solo un po’ stanco» mi disse accennando un sorriso.
«Non dirmi le bugie» lo sgridai.
«E va bene… mi fa strano vederti con lui… vedo che c’è molta intesa tra di voi… ho un po’ paura che mi metterai da parte quando la cosa diventerà seria».
La confessione di Harry mi turbò, ma più di tutto il fatto che solo guardandoci aveva detto che la cosa sarebbe diventata seria. Avevo il cuore a mille, ma dovevo concentrarmi sull’altra parte della frase.
«Non mi dimenticherei mai di te Hazz, per te ci sarò, anche se dedicherò più tempo a lui, su me puoi sempre contare non dubitarne!» cercai di confortarlo stringendolo ancora di più.
«Lo spero… mi sembra di essere al tavolo degli innamorati! Da quando hai parlato con Rori non mi caga più e non fa altro che chiacchierare con Liam… tuo fratello è perso per Eveline ed è abbastanza chiaro, e Niall, beh Niall sta amoreggiando con la sua pizza» concluse scuotendo la testa con gli occhi chiusi.
Non potei trattenermi dallo scoppiare a ridere e questo non passò inosservato al resto del tavolo. Subito mi ritrovai gli occhi di sei persone addosso.
«Che c’è?» chiesi timidamente.
«Cos’è che fa tanto ridere?» chiese Niall con la bocca piena di pizza.
Io e Harry ci scambiammo un’occhiata d’intesa e scoppiammo nuovamente in una risata facendo rimanere perplessi tutti gli altri.
Finita la cena cominciammo a camminare lungo il viale del centro, ma qualcosa non andava. Zayn mi stava ignorando, e di questo ero più che certa.



ANGOLO AUTRICE**
Ciao bella genteee :P
Stranamente sono riuscita ad aggiornare piuttosto presto e mi sento molto soddisfatta di ciò,
ovviamente sono stata spinta dall'arrivo immediato di tre recensioni allo scorso capitolo:D
Non sapete quando mi avete resa felice ragazze ♥
Spero vivamente che anche questo capitolo avrà qualche parere ;) Ditemi cosa pensate
delle coppiette che si stanno formando..(?)
E la confessione di Zayn? Ve l'aspettavate ?
Rispondetemi in molteeeeeeeeeee ♥
Ci vediamo tra qualche recensione ;)
GRAZIE INFINITE a tutte coloro che seguono la storia e in particolar modo a chi mi ha sempre sostenuto ♥
e RECENSITO ** Siete le mie preferite :*
UN BACIONEEEE




Quanto possono essere belle? *-*

e LOROOOO? Vi stanno supplicando di recensire ♥ ahahahahaha
Vi adoro comunque ragazze :* BACII

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Capitolo 17
*** How can I resist you? ***


16.)
How can I resist you?

Finita la cena cominciammo a camminare lungo il viale del centro, ma qualcosa non andava. Zayn mi stava ignorando, e di questo ero più che certa.
Decisi quindi di chiedere a Eveline se lei aveva notato qualcosa.
«Scusa fratellino, te la rubo un attimo» dissi a Louis, il quale come risposta mi guardò piuttosto scocciato. Ma che stava succedendo tra quei due(?)
Appena fu al mio fianco incrociò le braccia e mi guardò con gli occhi a fessura.
«Che c’è?» chiesi stranita.
«Perché vi siete inventati quella palla tu e Zayn? È palese a tutti che eravate insieme e che è stato proprio lui a bussare alla nostra porta, e poi io vi ho visti!».
«Ahhhh… ehm… non saprei… al momento mi è venuta l’ansia e ho risposto così… sai che poi ti avrei raccontato tutta la verità» dissi facendogli gli occhi dolci.
«Sarà meglio».
«Comunque neanche tu sei da meno…. Da quando passi così tanto tempo con il mio fratellino? E sentiamo un po’, da quando non caghi più Niall?».
La mora arrossì immediatamente e fece un’espressione colpevole.
«Non me n’ero accorta… di ignorare Niall intendo… comunque beh ecco… tuo fratello mi è venuto a parlare prima di uscire e mi ha chiesto se potevamo provare a frequentarci».
«Ma è la stessa cosa che ha chiesto Zayn a me!» esclamai sconvolta.
«Cosaaaaaaaa? Zayn ti ha chiesto se potete frequentarvi? E quelle ragazze con cui l’abbiamo visto ultimamente? Continuerà a vederle?».
Eveline era la ragazza più timida che conoscevo, ma quando era con me si trasformava nella persona più logorroica del mondo, seconda solo a Louis.
«No ma che dici! Ovvio che no! Però ha anche detto che per lui è tutto nuovo quindi non mi assicura che la cosa andrà sempre tutta rose e fiori diciamo…».
«Capisco… beh tu sei felice?».
«Come una Pasqua» risposi con gli occhi a cuoricino.
«Allora sono felice per te bellezza» disse abbracciandomi forte.
«Graziee! Comunque ti avevo cercata per un motivo: Zayn mi sta ignorando da un po’…» aggiunsi poi un po’ triste.
«L’ho notato anche io… e se vuoi sapere la verità credo che la causa sia Harry…».
«C-cosa? Harry?».
«Ovvio… hai cominciato a coccolarlo e poi ridevate escludendo tutti gli altri dal “vostro mondo”, Zayn è certamente geloso del vostro rapporto… prova a metterti nei suoi panni… come ti sentiresti se lui si comportasse con una ragazza che conosci da poco come tu ti comporti con Harry?».
«Oh mio Dio! Non ci avevo pensato proprio! Accidenti e adesso cosa posso fare?».
«Parlaci!» mi esortò lei.
«Lo farò» dissi a testa bassa raggiungendo il gruppo mentre lei faceva lo stesso con mio fratello.
Passarono circa dieci minuti prima che ci trovassimo nel posto in cui dovevamo arrivare. Decisi quindi di prendere da parte Zayn e parlarci.
Appena lo cercai con lo sguardo lo trovai che osservava il fiume dal muretto con una sigaretta in bocca.
«Non sapevo che fumassi» gli dissi avvicinandomi sempre di più fino ad essere al suo fianco.
«Solo quando sono nervoso» rispose scontroso continuando a guardare l’orizzonte.
«Quindi ora sei nervoso?» chiesi con un po’ di magone.
«Sì, molto».
«Posso chiederti perché?» dissi facendo un altro passo verso di lui.
«Preferirei di no».
«Perfavore» lo pregai accarezzandogli il braccio.
«Rispondi sinceramente, ti piace Harry?» chiese inchiodandomi con lo sguardo.
«NO! E mi dispiace che tu lo abbia anche solo pensato».
«Era ovvio che l’avrei pensato! Cazzo Julie, ma non ti accorgi di come ti comporti con lui? Non ti accorgi del modo in cui lui ti guarda? Pieno di amore e di adorazione? Non ti accorgi di quanto sembrate due fidanzati invece che due amici?» esplose arrabbiato.
«M-mi dispiace… mi sono sempre comportata in questo modo con lui, è sempre stato il mio migliore amico, e basta. Se devo essere sincera lui mi ha confessato di provare qualcosa per me, qualche tempo fa, ma io gli ho detto che non ricambiavo e abbiamo deciso di far correre la cosa» dissi mentre cercavo di trattenere le lacrime che stavano per uscire.
«Qualche tempo fa? Quando?».
«Appena io e te ci siamo conosciuti, probabilmente guardando il modo in cui io ti fissavo si è accorto che mi voleva come più di un’amica, insomma tu gliel’hai fatto capire».
«Oh bene! Quindi è colpa mia se il tuo migliore amico si è magicamente innamorato di te!».
«No! È colpa tua se sei così dannatamente bello che anche un ceco capirebbe che ho occhi solo per te!» gli urlai disperata mentre le lacrime avevano fatto la loro apparizione.
Appena chiusi bocca mi accorsi di quello che avevo appena detto e mi portai una mano sulle labbra, quasi a fermare le parole che potevano uscire.
Zayn mi fissava con un’espressione sorpresa accompagnata da un mezzo sorriso.
«Davvero?» chiese cingendomi i fianchi.
Arrossii e mi nascosi nell’incavo del suo collo.
«Non volevo farti piangere, perdonami» disse poco dopo.
«Tranquillo» mi costrinsi a rispondere.
«Mi dispiace per aver tirato in piedi una discussione che poteva benissimo essere evitata, mi perdoni?» chiese asciugandomi delicatamente le lacrime e facendo il patolino.
«Come faccio a resisterti?» chiesi sorridendo.
«Beh, effettivamente nessuno può resistere al fascino di Zayn Malik» si vantò lui.
«Pff… vanitoso» lo punzecchiai.
«Realista direi» scherzò lui, anche se sembrava un po’ serio.
«Gelosone direi io».
Zayn si fece serio e assunse un’espressione piuttosto buffa, con gli occhi a fessura.
«Non sono geloso!».
«Si che lo sei! Dai ammettilo!» lo esortai.
«No, sei tu che sei bellissima e che attiri troppa gente per i miei gusti» rispose stringendomi di più a me e facendo scontrare i nostri bacini.
«Sei solo un ruffiano» lo ammonii.
Scoppiò a ridere regalandomi il suono migliore che avessi mai sentito e poi prese a baciarmi e mordicchiarmi il collo, centimetro dopo centimetro.
«S-sai… dovremmo… t-tornare… dagli altri» dissi faticando a respirare.
«No dai, restiamo ancora un po’ da soli, per favore piccola».
«Non ti facevo così appiccicoso» lo scherzai per poi perdermi tra i suoi baci e le sue dolci carezze.
 
Eveline pov
Appena Julie mi aveva lasciata libera ero subito corsa da Louis ricomponendomi per apparire al meglio, Niall a quanto pare aveva deciso di traviare la mia decisione mettendosi in mezzo.
«Ehi bellissima» disse affiancandomi e stampandomi un bacio sulla guancia.
«Ehi» risposi timidamente guardandomi attorno.
«Pensavo avessimo superato la tua timidezza» scherzò colpendomi piano con la spalla.
«S-si…».
«Senti io ti volevo chiedere una cosa…» disse poi di punto in bianco.
«Dimmi» dissi titubante.
«Per te che significato ha il bacio che siamo dati?».
Arrossii al solo sentir nominare quel fatto.
«Beh ecco… è stato un bacio… e basta…» risposi accigliata.
Il viso di Niall si rabbuiò e quest’ultimo abbassò la testa rassegnato.
«Quindi non provi interesse nei miei confronti…» affermò.
«Non per quel tipo di relazione… l’ho capito solo negli ultimi giorni… non fraintendere, io ti adoro, davvero, però so che non potrò provare altro che molto bene nei tuoi confronti».
«Non preoccuparti» rispose solo per poi andarsene.
Mi dispiaceva per lui sì, ma sarebbe stato peggio continuare ad uscirci avendo in mente un’altra persona.
Pensi al diavolo e spuntano le corna, non era così(?)
«Eve» mi sentii chiamare dal ragazzo dai grandi occhi blu.
«Ehi Lou» lo salutai sorridendo come una cretina.
«Stai sorridendo» chiese-affermò, non avevo capito.
«S-si» risposi perplessa.
«Smettila, altrimenti tutti gli altri si innamoreranno di te» disse serio fissandomi intensamente.
Dire che rimasi stupida era di sicuro riduttivo.
«C-cosa?».
«Oh diamine! Non ho intenzione di trattenermi oltre!» disse per poi prendermi il viso tra le mani e far scontrare le sue labbra con le mie. Louis mi baciò avidamente, come se da quel bacio dipendesse tutto il resto. Quando avevo cominciato ad abituarmi al contatto con quelle labbra tanto morbide lui mi chiese accesso con la lingua e un po’ impacciatamente glielo concessi. Quante volte avevo sognato quel momento? Quante volte mi ero fatta fantasie sul baciare proprio lui? Il mio stomaco aveva fatto le capriole almeno tre volte durante il bacio, il mio cuore non aveva smesso neanche un secondo di battere all’impazzata, era così che ci si sentiva a baciare la persona giusta?
Ci staccammo per prendere fiato e Louis mi guardò amorevolmente, e con un pizzico di desiderio.
«Wow».
Mi morsi il labbro nervosa del responso del bacio.
«Allora… com’è stato per te?».
«Assolutamente il miglior bacio della mia vita!» esultò felice.
«Ora andiamo» disse prendendo la mano e cominciando a correre.
«Dove?» chiesi confusa.
«In albergo».



SPAZIO AUTRICE**
Buonasera dolcezza, sono di nuovo qui con un nuovo capitolo piuttosto piccante :D
Alllorrrrraaaaaaaaaaaa.... partendo dalla coppia Zulie c'è stata la prima vera litigata a neanche due
ore dal loro riavvicinamento, complimenti ahahah :') Tutto sembra essere andato bene però ;)
Parlando invece degli Louveline, cioè non so se avete capito gente! L'HA BACIATA signore e signori!
E ora a quanto pare se la vuole portare in albergo il furbetto.
Cosa vorrà fare?
Lo scoprirete prossimamente, cercherò di aggiornare presto, nel frattempo ci tengo a ringraziare
tutte coloro che mi hanno recensito l'ultimo capitolo :D mi avete reso felicissima ♥
Spero di avere altrettante recensioni in questo, vi aspetto bellezze ;) mi basta anche solo un piccolo
parere in merito alla litigata e al bacio.. vi pregooo *-* fa gli occhi dolci!
SIETE COMUNQUE TUTTE FANTASTICHE! MILLE VOLTE GRAZIEEEEEEE ♥
P.S. mi chiedevo se potevate dirmi di chi preferite che io metta le foto di fine capitolo? Vi piace che metto
foto delle ragazze e dei ragazzi? Ne vorreste di più?
Fatemi sapere ♥






 
 
 

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Capitolo 18
*** The night ***


17.)
The night

Eveline pov
Dove eravamo?
«Ora andiamo» disse prendendo la mano e cominciando a correre.
«Dove?» chiesi confusa.
«In albergo».

Louis mi prese per mano e prese a camminare.
«E gli altri?» chiesi preoccupata.
«Li vedremo dopo» rispose con nonchalance.
Uhmm, va be.
Arrivammo all’albergo e subito venni condotta nella camera dei ragazzi.
Entrammo e ci sedemmo sul letto con le gambe incrociate.
«Allora, che mi dici di te?» chiese lui sorridendomi dolcemente e accarezzandomi una mano.
«Non c’è molto da dire… sono una persona piuttosto introversa».
«Beh, questo dice molto di te».
«Che intendi?».
«Intendo dire che la tua timidezza è incredibilmente dolce, e attraente».
«Attraente?».
«Oh andiamo, mezza scuola ti viene dietro» disse alzando gli occhi al cielo.
«Ma io… non me ne sono mai accorta» risposi guardandomi le mani.
Louis mi sollevò il mento e mi costrinse a rivolgergli lo sguardo.
«Ed è proprio per questo che mi piaci, tu… tu non ricerchi le attenzioni degli altri, tu non te ne interessi nemmeno e questa è una cosa introvabile al giorno d’oggi, sei unica nel tuo genere».
Senza pensarci due volte mi chinai verso di lui e gli lasciai un casto bacio all’angolo della bocca. Subito mi ritirai per captare la sua reazione e quando i miei occhi furono nei suoi mi accorsi di quanto le sue pupille si fossero dilatate.
Arrossii istantaneamente, ma poi sorrisi e lo baciai di nuovo, stavolta sulle labbra. Poco dopo, il bacio si fece più profondo e molto meno casto. Non pensavo che sarei mai stata in grado di baciare così, ma con Louis era tutto così intenso, era così diverso da tutto ciò che c’era stato prima. Lui era tutto ciò che desideravo da tempo e non riuscivo a capacitarmi del fatto che finalmente fosse “mio”.
Sentivo un fuoco dentro il petto e non potevo fare altro che chiedergli di più, e lui non faceva altro che darmelo. Ad un certo punto ci staccammo e non potei non notare il respiro affannoso che aveva Lou. Ero io a fargli quell’effetto?
«Ehi ehi ehi… frena…» disse infatti quest’ultimo respirando più profondamente.
Vidi il suo sguardo abbassarsi e seguendolo capii il motivo per il quale aveva voluto fermarsi: i suoi jeans stretti ora presentavamo un rigonfiamento piuttosto pronunciato.
Mi misi una mano davanti alla bocca per coprirmi dalla vergogna.
«S-scusa…».
«Piccola, ma non c’è bisogno che ti scusi! Piuttosto io dovrei… si insomma… mi sento imbarazzato…» rispose grattandosi la nuca.
«Sono… sono stata io?».
«Beh…ecco…si».
«Sei così bella, non so come io abbia fatto a non notarti per tutti questi anni» disse poi una volta accoccolati con la testa appoggiata al cuscino.
«L’importante è che alla fine l’hai fatto» gli sorrisi dolcemente.
Louis mi accarezzò dolcemente un braccio e cominciò a giocherellare con i miei capelli girandosi su un fianco.
«Resta a dormire con me».
«C-come?» chiesi confusa.
«Resta qui… voglio stringerti a me… per tutta la notte».
«E gli altri?» chiesi cominciando ad immaginarmi la situazione con gli occhi sognanti.
«Si arrangeranno» rispose.
«Mmm…».
Vista la mia indecisione, prese a baciarmi il collo per poi salire al mento, alla guancia, al naso, alla fronte, alle labbra. Stavo decisamente impazzendo.
«E va bene! Mi hai convinto!».
«Yeeee!» esclamò soddisfatto alzandosi e sollevando le mani a mo di pugno della vittoria.
Gli tirai un cuscino.
«Scemo. Dove vai?».
«Vado un attimo a sistemarmi per dormire dolcezza, se hai bisogno di una maglia o qualcos’altro per dormire prendi pure» disse facendomi un occhiolino.
Dato che faceva piuttosto caldo, ero molto indecisa sul cosa mettere. Aspettando una decisione da parte del mio cervello cominciai a spogliarmi il vestito e rimasi in intimo. Per fortuna quella sera avevo indossato quello che avevo comprato qualche settimana prima con Julie, quando lei pensando a Zayn aveva voluto rinnovare il suo intimo “troppo da bambina” come l’aveva definito Harry, ovvero un intimo in pizzo blu scuro.
Mentre stavo osservando le magliette di Louis, lo sentii rientrare dal bagno e inizialmente entrai in panico, ero mezza nuda davanti a lui, oh oh.
Mi girai per vedere la sua espressione e lo trovai a fissarmi con le labbra schiuse e gli occhi vogliosi.
Si leccò leggermente le labbra per poi chiuderle e guardarmi serio.
«Hai intenzione di dormire così?» chiese avvicinandosi e permettendomi di osservarlo in tutto il suo splendore con addosso solo i boxer.
«E tu?».
«Io si, ma ti avverto, se hai intenzione di stare nel mio stesso letto con addosso solo questo- disse tirandomi una spallina del reggiseno- non posso assicurarti che me ne starò buono e soprattutto che lui se ne starà buono» aggiunse poi indicando con lo sguardo la sua protuberanza che era già piuttosto presente.
Quella volta fui io a schiudere le labbra fissandolo attentamente.
«M-meglio che mi metta una maglietta allora» dissi mandando il groppo che avevo in gola.
Era palese che la voglia che provavamo l’uno per l’altra era molto forte, ma non volevo rovinarmi il nostro primo “semi” appuntamento per una stupida voglia, il tempo ce l’avevamo.
«D’accordo» rispose baciandomi una spalla e passandomi una maglia delle sue.
«Comunque sei fottutamente sexy con questo completino… sappi che muoio dalla voglia di togliertelo… anche se non lo farò».
Dopo circa dieci minuti l’atmosfera era mutata da bollente a divertente. Eravamo entrambi sul letto a chiacchierare e scherzare. Decisi quindi di esprimergli una delle mie voglie più nascoste.
«Tu in questo momento non hai voglia di rotolare?».
Louis scoppiò a ridermi in faccia per poi tornare a guardarmi con un’espressione indecifrabile.
«Sei seria?» chiese alzando le sopracciglia.
Io misi il broncio e incrociai le braccia. Così lui decise di stringermi forte tra le sue braccia e cominciò a rotolare sul letto tenendomi appiccicata al suo corpo.
Ridevamo come matti e una volta caduti a terra ci scambiammo qualche bacetto per poi decidere di metterci a letto e dormire, erano già le due di notte d’altronde.
«Ricordati del fatto che questa sera io ho soddisfatto una delle tue voglie più grandi, per il futuro intendo» mi disse sottovoce.
«Stupido» risposi scuotendo la testa e accoccolandomi su di lui.
 
Juliette pov
Anche se avrei voluto con tutto il cuore restare tra le braccia di Zayn per tutta la sera, era venuto il momento di tornare dagli altri e raggiungere l’albergo.
Le uniche persone che però trovammo, furono Liam, Harry e Rori.
«Ehilà» dissi avvicinandomi mano nella mano con Zayn.
Harry aveva ovviamente notato quel gesto e aveva abbassato lo sguardo.
«Ehi!» rispose Rori tutta sorridente mentre teneva una mano sulla spalla di Liam.
«Ma gli altri?» chiesi perplessa.
«Louis ed Eve sono spariti da non so quanto… e Niall l’abbiamo perso un po’ di tempo fa… ha detto che andava a farsi una birra, ma non riusciamo a trovarlo» ci aggiornò Harry.
«Capito» risposi sorridendogli riconoscente.
«Che facciamo torniamo in albergo?» chiese a quel punto Zayn.
Tutti acconsentirono e così ci avviammo.
Una volta arrivati al nostro piano i ragazzi furono presi alla sprovvista dalla “scomparsa” della loro chiave e dal fatto che la porta della stanza fosse addirittura chiusa a chiave.
Bussarono parecchie volte, ma l’unica risposta che ricevettero fu un lamento di Louis in cui gli diceva chiaramente di trovarsi un altro posto per la notte.
«Sentite… potete… venire da noi se volete» proposi ad Harry e Zayn mentre Liam si avviava un po’ giù di morale verso la sua camera con Rori alle sue spalle.
«Aspetta Rori… dove vai?».
«Stanotte tengo compagnia a Liam… falli pure dormire da noi» disse scomparendo poco dopo oltre la porta.
Quei due non me la contavano giusta.
Mi girai quindi a guardare interrogativa il bel moro dallo sguardo strafottente e il meraviglioso riccio dallo sguardo dolce.
«Per me va bene» disse Zayn sorridendomi colpevole.
«Anche per me» rispose Hazz un po’ più in imbarazzo.
Li feci entrare e solo in quel momento mi ricordai i letti che avevamo a disposizione erano uno singolo e un matrimoniale.
«Se volete potete dormire insieme lì… io dormirò in quello di Rori» dissi indicandogli il matrimoniale.
«Ma tu sei pazza! Due uomini non dormono nello stesso letto» esclamò Zayn sconvolto.
«Già» confermò Harry inorridito.
«Beh… allora cosa facciamo?» chiesi esasperata.
«Posso dormire con te, tanto non è la prima volta» rispose Harry ovvio.
Vidi Zayn incenerirlo con lo sguardo per poi voltarsi verso di me in attesa della mia risposta.
Oh cazzo.



SPAZIO AUTRICE**
Ciao ragazzeeeeeeeee :) innanzitutto grazie per essere quiii ♥
Poiii... volevo dirvi che mi dispiace di averci messo un po' ad aggiornare, ma
un po' stavo aspettando recensioni allo scorso capitolo... e un po' non ho avuto
tempo... comunque il capitolo è arrivato ora e è successo qualcosa di molto...
uhmmm.... passionale? ahahahah Louis e Eveline ci  danno dentro insomma!
FATEMI SAPERE IL VOSTRO PARERE SUL CAPITOLO ♥
GRAZIE MILLE A TUTTE COLORO CHE ANCHE SE HANNO DA FARE,
SI FERMANO SEMPRE UN MINUTO A COMMENTARMELO, LA STORIA VA
AVANTI GRAZIE A VOI RAGAZZE ♥
Aggiornerò appena posso e appena avrò un buon responso :)
Non tanto perchè voglio un buon numero di recensioni, ma perchè voglio
dei pareri sulla storia e voglio sapere se migliore in qualcosa :)
UN BACIONEEE XX







 

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Capitolo 19
*** Trouble ***


19.)
Trouble

Dove eravamo rimasti?
“Una volta arrivati al nostro piano i ragazzi furono presi alla sprovvista dalla “scomparsa” della loro chiave e dal fatto che la porta della stanza fosse addirittura chiusa a chiave.
Bussarono parecchie volte, ma l’unica risposta che ricevettero fu un lamento di Louis in cui gli diceva chiaramente di trovarsi un altro posto per la notte.
«Sentite… potete… venire da noi se volete» proposi ad Harry e Zayn mentre Liam si avviava un po’ giù di morale verso la sua camera con Rori alle sue spalle.
«Aspetta Rori… dove vai?».
«Stanotte tengo compagnia a Liam… falli pure dormire da noi» disse scomparendo poco dopo oltre la porta.
Quei due non me la contavano giusta.
Mi girai quindi a guardare interrogativa il bel moro dallo sguardo strafottente e il meraviglioso riccio dallo sguardo dolce.
«Per me va bene» disse Zayn sorridendomi colpevole.
«Anche per me» rispose Hazz un po’ più in imbarazzo.
Li feci entrare e solo in quel momento mi ricordai i letti che avevamo a disposizione erano uno singolo e un matrimoniale.
«Se volete potete dormire insieme lì… io dormirò in quello di Rori» dissi indicandogli il matrimoniale.
«Ma tu sei pazza! Due uomini non dormono nello stesso letto» esclamò Zayn sconvolto. «Già» confermò Harry inorridito.
«Beh… allora cosa facciamo?» chiesi esasperata.
«Posso dormire con te, tanto non è la prima volta» rispose Harry ovvio.
Vidi Zayn incenerirlo con lo sguardo per poi voltarsi verso di me in attesa della mia risposta.
Oh cazzo.”

«Sentite… io vado a mettermi il pigiama, scegliete voi» farfugliai chiudendomi in bagno. Non avrei potuto acconsentire alla proposta di Harry, non davanti a uno Zayn così affettuoso e dolce come lo era stato per tutta la serata. Allo stesso tempo, però, non potevo nemmeno dire che preferivo dormire con Zayn davanti a Harry, ci sarebbe rimasto sicuramente male.
Era così presa dai miei pensieri che non mi accorsi che erano già passati dieci minuti e io ero ancora vestita davanti allo specchio del bagno. Scossi la testa per liberarmi da qualsiasi turbamento e indossai il pigiama (pantaloncini e canottiera). Entrai in camera timidamente cercando di capire com’era la situazione, ma l’unica cosa che vidi fu Zayn sdraiato sul letto matrimoniale.
«Dov’è Harry?» chiesi un po’ perplessa.
«Dopo poco che sei andata in bagno, abbiamo parlato un attimo e gli ho detto quello che è successo tra di noi… cioè che voglio provare a fare sul serio con te. Lui ha capito e quindi mi ha detto di dormire con te».
«Ok… ma dov’è andato?».
«Questo non te lo so dire… ha farfugliato qualcosa tipo “cerco un’altra camera” e se n’è andato» rispose il moro alzando le spalle.
«Capisco».
Mi avvicinai cautamente al letto e mi misi sotto le coperte, nel frattempo Zayn si era alzato e si stavo spogliando tranquillamente davanti ai miei occhi.
Schiusi le labbra a quella visione paradisiaca e cominciai a fantasticare su come sarebbe stato se fossi stata io a togliergli i vestiti, per poi averlo sopra di me.
Oh. Mio. Dio. Ancora una volta i miei pensieri avevano preso una piega totalmente diversa da quella che avevano normalmente, ma Zayn era così, era in grado di farmi quest’effetto che mi faceva sentire una maniaca.
Si girò di scatto e ancora una volta mi beccò a fissarlo.
«Ti piace quello che vedi?» chiese con uno sguardo focoso, avvicinandosi sempre di più al mio viso.
Cominciai a deglutire rumorosamente e a respirare affannosamente.
«Ehm.. s-si… cioè… no, volevo dire...-» non riuscii a finire la frase che il moro cominciò a baciarmi il collo dolcemente, mordicchiandolo di tanto in tanto.
«Non c’è bisogno che tu risponda, il tuo corpo lo sta già facendo per te» disse proseguendo il suo pericoloso percorso che ebbe come meta finale il lobo del mio orecchio sinistro.
«Mmm...» cominciai a sentire sensazioni del tutto nuove, emozioni così intense da farmi avvampare e farmi volere sempre di più.
«Vedere l’effetto che ho su di te… è la cosa più bella che io abbia mai visto… Julie… ti vorrei così tanto in questo momento…» sussurrò sospirando dolcemente nell’incavo del mio collo.
«Anche io… ti voglio» confessai a bassa voce.
Zayn si sollevò e mi guardò dritta negli occhi, accarezzandomi dolcemente la guancia destra.
«Piccola, penso sia evidente che io ti voglia più di qualsiasi cosa… ma come ti ho detto oggi in terrazza…voglio provare a frequentarti… voglio conoscerti… voglio sapere tutto di te… perciò voglio evitare di correre troppo».
Quelle parole mi risvegliarono dallo stato di trance in cui ero entrata e mi fecero rendere conto della situazione.
«H-hai… hai ragione…» risposi abbassando lo sguardo.
«Ehi» disse alzandomi il mento dolcemente.
Ci guardammo dritti negli occhi, lui studiava ogni mia espressione e io mi godevo il panorama di quelle due pozze scure.
«Hai ragione Zayn… mi dispiace».
«No problem, fosse per me… potresti anche stuprarmi» disse scoppiando a ridere teneramente.
Arrossii immediatamente e decisi di nascondermi sotto il lenzuolo per evitare altre figuracce. Nonostante il disagio che si era impossessato di me, Zayn riuscì a tranquillizzarmi avvolgendomi tra le sue braccia. Il resto è tutto confuso, in quanto mi addormentai quasi subito.
Il mattino seguente, non appena aprii gli occhi, mi ritrovai di fronte la visione più bella che avessi mai visto: Zayn dormivo come un bambino con la bocca che formava una perfetta o, un braccio appoggiato sul mio ventre (come se volesse tenermi stretta a lui), e una gamba tra le mie. Era la prima volta che dormivo con un ragazzo che non fosse Harry o mio fratello, ma mi resi conto che mi sarebbe piaciuto continuare a farlo, anche in futuro. Cominciai lentamente e districare le nostre gambe e a togliere il suo braccio dalla mia pancia per poi alzarmi e correre in bagno. Il viso che mi trovai di fronte alla specchio mi stupì parecchio: avevo un sorriso da ebete, le guance arrossate probabilmente dalla piega che avevano preso i miei pensieri per il moro che dormiva di là, i capelli tutti arruffati, e gli occhi, luccicanti, vivi. Decisi di farmi una bella doccia per darmi una sistemata e non appena ebbi finito, misi la crema per il corpo alla fragola, il mio gusto preferito un po’ per tutto.
Dopo essermi avvolta in una salvietta, uscii dal bagno per andare a recuperare i vestiti da indossare. Lanciai un’occhiata a Zayn per assicurarmi che dormisse ancora, e non appena scorsi i suoi occhioni ancora chiusi, indossai velocemente la biancheria e, dandogli le spalle mi misi una maglietta bianca corta e degli shorts di jeans. I capelli, nel frattempo asciutti, mi ricadevano leggermente mossi sulle spalle.

Sorrisi soddisfatta alla specchio della camera e mi voltai per andare a svegliare Zayn. Fu proprio in quel momento che mi accorsi che quest’ultimo era già sveglio e mi fissava con una strana luce negli occhi.
«B-buongiorno» biascicai a bassa voce, imbarazzata.
Zayn si sollevò dal letto e mi venne incontro facendomi arretrare leggermente
«Buongiorno piccola» rispose regalandomi un sorrisetto perverso e avvicinando pericolosamente le sue labbra alle mie, per poi mordicchiarle dolcemente.
«Da… da quanto tempo sei sveglio?» chiesi mordendomi l’interno della guancia.
«Ti dico solo che avrei voluto svegliarmi prima» rispose riponendo una ciocca di capelli che mi copriva il viso, dietro l’orecchio.
«Sei un pervertito!» lo accusai tirandogli uno schiaffetto sul braccio.
«Come se non ti piacesse» rispose divertito, cingendomi per i fianchi.
«Non mi pare di averti mai detto che mi piace» gli sussurrai all’orecchio per poi superarlo e andare verso la porta.
«Ti aspetto giù a fare colazione, sarà meglio che ti vesti ora, potrei ingelosirmi se qualcun’altra ti veda con addosso solo i boxer» dissi prima di uscire facendogli un occhiolino a cui rispose con la risata più bella che le mie orecchie avessero mai sentito.
 
«Allora racconta, cos’avete fatto? Sono troppo curiosa!» esclamò Rori non appena gli dissi che alla fine mi ero ritrovata a dormire da sola con Zayn.
«Oh Rori, per l’amor del cielo, ci conosciamo ancora da poco, e poi mi ha chiesto di frequentarci proprio ieri, secondo te cos’abbiamo fatto?» chiesi esasperata.
«Beh, vedendo Zayn, io fossi stata in te probabilmente gli sarei saltata addosso all’istante» rispose provocando una risata generale.
«Beh, non è successo».
Anche se c’è mancato poco.
«E tu invece Eve?» cambiai discorso per togliere l’attenzione da me.
«Io cosa?» chiese facendo finta di non capire e continuando a sorseggiare il suo cappuccino.
«Devo forse ricordarti che per colpa tua e di mio fratello, Zayn e Harry non avevano più una camera?» chiesi retorica.
«Aaa… beh ecco, io non c’entro nulla, è stato tuo fratello che ha voluto che dormissi con lui e che gli altri stessero fuori. Ho cercato di convincerlo a farli entrare, ma era troppo convinto della sua idea» si giustificò.
«Sssse, se».
«Sentite, qua quella che non la conta giusta è Rori… cos’hai fatto tu stanotte?» esordì la mora per togliere l’attenzione da sé.
«Io sono stata tutta la notte a parlare con Liam… poverino, che resti tra di noi… ma la sua ragazza l’ha tradito e l’ha scoperto ieri sera, così ho deciso di fargli compagnia per non farlo sentire solo e depresso».
«Cavoli, mi dispiace un sacco!» dissi rattristandomi pensando a come mi sentirei io se venissi a sapere che Zayn fosse stato con un’altra. Anche se, io e Zayn in realtà non stiamo nemmeno insieme. Devo smetterla di farmi tutte queste paranoie.
Presa dai miei pensieri, non mi ero accorta che i ragazzi ci avevano raggiunto.
«Ehi» salutò Zayn per poi prendere una sedia e mettersi vicino a me, donandomi un sorriso d’intesa che mi fece perdere un battito.

Rimasi imbambolata a fissarlo per almeno cinque minuti, rendendomi conto di quanto può essere bello osservarlo mangiare una brioche al cioccolato.
Mi sto rincoglionendo di brutto, non c’è niente da fare. Scuoto la testa per riprendermi e poi giro lo sguardo per cercare quello di Harry. Mi ero completamente dimenticata di lui, e di dove avesse dormito la notte appena passata. Decisi così di alzarmi e di andare da lui.
«Ciao ricciolino» lo salutai dandogli un bacio sulla guancia.
«Ehi» rispose un po’ imbronciato.
Mi morsi il labbro inferiore e lo fissai per qualche istante.
«Mi dispiace» sussurrai in modo che solo lui potesse sentirmi, abbassando la testa e contemplando le mie mani.
Poco dopo, sentii una mano accarezzarmi la guancia e sollevarmi il mento.
«Ehi, tranquilla, non importa» mi disse con uno sguardo tenero.
Vedere quello sguardo mi fece capire quanto lui tiene a me, mi fece capire quanto io lo stia facendo soffrire spiattellandogli la mia pseudo relazione con Zayn in faccia, dopo così poco tempo da quando mi ha confessato di provare qualcosa per me.
Una lacrima mi rigò la guancia e decisi di correre via, lasciando tutti confusi.
Corsi in bagno presa da un attacco di panico e scoppiai in un pianto liberatorio.
Da quando ero così emotiva (?)
Dopo una decina di minuti che ero seduta per terra, mi accorsi di avere uno strano crampo alla pancia.
Ottimo, ci mancava solo il ciclo!
 
Dopo essermi sistemata, andai a cercare gli altri dove li avevo lasciati, ma lì non c’era più nessuno.
Decisi quindi di controllare il telefono.
10 chiamate perse e 5 messaggi.
Merda.
Prima controllai le chiamate, che ovviamente erano da parte di Harry, Eve e Zayn, poi aprii i messaggi.
 
FROM: HAZZ<3 ORE: 9.01
Dove sei scappata? Ho fatto qualcosa di male? :(
 
FROM: HAZZ<3 ORE: 9.10
Ehi, non escludermi… io voglio solo aiutarti cucciola… ti prego non farmi stare peggio di quanto io non stia già…
 
FROM: EVE** ORE: 9.18
Dove ti sei cacciata rossa? Tutto bene? Tra poco dobbiamo andare a visitare il centro… e il professor Smith ci ammazza se non ti troviamo!
 
FROM: ZAYN ORE: 9.23
Mi sono perso qualcosa?
 
FROM: ZAYN ORE: 9.34
Cazzo, rispondi per favore!
 
Okay, ero proprio nei guai.






HOLA CHICAAAAASSSSSSSSSSSSSSSS!
Ebbene si, non sono morta, anche se l'avete pensato!
Dirvi che mi dispiace per non aver aggiornato prima è ovviamente scontato... ma purtroppo un'insieme di eventi (maturità) uniti alla mancata ispirazione mi hanno bloccato per un sacco di mesi.
Non vi faccio promesse per i futuri capitoli, ma spero che comunque seguirete ancora la storia♥
Parlando del capitolo... mmm alla fine sembrerebbe che la sorte abbia scelto Zayn, ma alla fine del capitolo Julie piange per Harry(?) Ci sarà mai pace nel cuore di quella ragazza?
Vedremo.
Sono molto curiosa di vedere i vostri commenti... se ancora ci siete :'(
Aspetto almeno tre recensioni... tanto per capire se vale la pena continuare o meno :)...
Intanto, GRAZIE GRAZIE GRAZIE a tutte coloro che hanno letto il capitolo ♥ SIETE L'AMORE, GIURO :D
UN BACIONE E ALLA PROSSIMA :D

Ciao Harry :Q___

Eve e Roriiiiiiii

 

 
 

 
 
 
 

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Capitolo 20
*** The lunch ***


20.)
The lunch


Dove eravamo rimasti?
«Ehi» salutò Zayn per poi prendere una sedia e mettersi vicino a me, donandomi un sorriso d’intesa che mi fece perdere un battito.
Rimasi imbambolata a fissarlo per almeno cinque minuti, rendendomi conto di quanto può essere bello osservarlo mangiare una brioche al cioccolato.
Mi sto rincoglionendo di brutto, non c’è niente da fare. Scuoto la testa per riprendermi e poi giro lo sguardo per cercare quello di Harry. Mi ero completamente dimenticata di lui, e di dove avesse dormito la notte appena passata. Decisi così di alzarmi e di andare da lui.
«Ciao ricciolino» lo salutai dandogli un bacio sulla guancia.
«Ehi» rispose un po’ imbronciato.
Mi morsi il labbro inferiore e lo fissai per qualche istante.
«Mi dispiace» sussurrai in modo che solo lui potesse sentirmi, abbassando la testa e contemplando le mie mani.
Poco dopo, sentii una mano accarezzarmi la guancia e sollevarmi il mento.
«Ehi, tranquilla, non importa» mi disse con uno sguardo tenero.
Vedere quello sguardo mi fece capire quanto lui tiene a me, mi fece capire quanto io lo stia facendo soffrire spiattellandogli la mia pseudo relazione con Zayn in faccia, dopo così poco tempo da quando mi ha confessato di provare qualcosa per me.
Una lacrima mi rigò la guancia e decisi di correre via, lasciando tutti confusi.
Corsi in bagno presa da un attacco di panico e scoppiai in un pianto liberatorio.
Da quando ero così emotiva (?)
Dopo una decina di minuti che ero seduta per terra, mi accorsi di avere uno strano crampo alla pancia.
Ottimo, ci mancava solo il ciclo!
 
Dopo essermi sistemata, andai a cercare gli altri dove li avevo lasciati, ma lì non c’era più nessuno.
Decisi quindi di controllare il telefono.
10 chiamate perse e 5 messaggi.
Merda.
Prima controllai le chiamate, che ovviamente erano da parte di Harry, Eve e Zayn, poi aprii i messaggi.
 
FROM: HAZZ<3 ORE: 9.01
Dove sei scappata? Ho fatto qualcosa di male? :(
 
FROM: HAZZ<3 ORE: 9.10
Ehi, non escludermi… io voglio solo aiutarti cucciola… ti prego non farmi stare peggio di quanto io non stia già…
 
FROM: EVE** ORE: 9.18
Dove ti sei cacciata rossa? Tutto bene? Tra poco dobbiamo andare a visitare il centro… e il professor Smith ci ammazza se non ti troviamo!
 
FROM: ZAYN ORE: 9.23
Mi sono perso qualcosa?
 
FROM: ZAYN ORE: 9.34
Cazzo, rispondi per favore!
 
Okay, ero proprio nei guai.
Non sapendo a chi rispondere per primo, decisi di inviare a tutti e tre un diplomatico “arrivo”. Non appena varcai la porta dell’ascensore mi accorsi che non c’era più nessuno in albergo e così corsi fuori dove trovai tutti presi a rispondere all’appello.
«Qualcuno sa dove sia la signorina Tomlinson?» chiese il professor Smith con fare accusatorio.
Vidi Eveline ed Harry cominciare a balbettare qualcosa tipo “sta arrivando”, “è in bagno” e così per toglierli da quella situazione imbarazzante corsi fino a raggiungerli.
«Eccomi professore! Mi scusi, mi sentivo poco bene e non ho pensato ad avvisarla» dissi abbassando lo sguardo.
«Che cos’ha signorina? Preferisce rimanere in albergo?» chiese addolcendosi leggermente.
«La ringrazio, ma penso di potercela fare» sorrisi gentile.
«D’accordo. Bene ragazzi, ora che ci siamo tutti direi che possiamo andare».
Detto questo il professore cominciò a camminare tranquillo seguito da tutto il gruppo. Eveline ed Harry furono i primi ad affiancarmi.
«Ma dov’eri? Davvero stavi male?» chiese quest’ultimo con aria preoccupata.
Arrossii di colpo per ciò che dovevo rispondere.
«Beh si, ecco… mi… mi è arrivato… il…-».
«Ok, ok. Ho capito Julls non c’è bisogno che tu aggiunga altro» mi interruppe quasi immediatamente con un sorrisetto vispo, per poi scoppiarmi a ridere in faccia. Si meritò quindi una bella sberla sul braccio, da parte mia, che ovviamente fece più male a me che a lui.
«Idiota!» lo insultai assottigliando lo sguardo. A quel punto Harry rise ancora più forte regalandomi la visione di entrambe le fossettine ai lati della bocca. Non potei fare a meno di sorridergli di rimando per poi continuare a camminare e, ovviamente, inciampare.
«Ahhh Tomlinson, non cambierai mai» disse Harry sorridendo nuovamente e sorreggendomi per un braccio in modo tale da farmi ristabilire l’equilibrio.
Eveline, che aveva assistito a tutta la scena in uno strano silenzio, mi prese per l’altro braccio e mi fece fermare, facendo invece al riccio il segno di proseguire.
«Che ti prende?» le domandai confusa.
Lei non rispose a parole, ma con un segno del capo. Voltai a mia volta la testa nella medesima direzione per ritrovarmi di fronte uno Zayn che fumava e stava a braccetto con Ashley.
Quel ragazzo era davvero impossibile da gestire! Un secondo prima si comportava da amante modello, e il secondo dopo io, per lui, non esistevo minimamente.
Sbuffai indignata da quella scena e poi mi rivoltai verso Eve.
«Guarda io non lo capisco! Ma se stavolta pensa che andrò io da lui, si sbaglia di grosso! Ha deciso di ignorarmi? BENE. Io fare uguale» esplosi.
«In effetti, il suo atteggiamento non ha senso… vedremo fin dove si spingerà con questo teatrino» affermò Eve.
«Ben detto! Vedremo».
 
Passarono un paio d’ore, nelle quali visitammo tutti i principali siti della città. Io stetti tutto il tempo con Eve e Harry, mentre Zayn stette con Ashley ed altre sue amiche (oche).
Dire che ero nervosa era davvero “minimizzare” la situazione dato che, oltre alla rabbia che mi aveva fatto salire Zayn, si era aggiunto il terribile dolore che avevo alla pancia.
Era ormai mezzogiorno, quindi decidemmo che ero giunto il momento di fermarci a pranzare da qualche parte. Fu proprio in quel momento che scorgemmo un Mc Donald’s e dopo un sondaggio veloce per vedere se andava bene a tutti, entrammo.
Ovviamente, ci dividemmo in piccoli gruppetti. Con mia grande sorpresa, mentre ero in coda sentii due mani avvolgermi i fianchi. In un primo momento mi spaventai, ma quando girai lo sguardo e mi accorsi di chi fossero quelle mani mi rilassai leggermente.
«Oh guarda, ti sei ricordato che esisto» esclamai indifferente continuando a guardare di fronte a me.
«Non posso dire lo stesso di te» rispose prontamente cominciando ad accarezzarmi il fianco piano piano.
«Ho visto che eri impegnato» dissi acidamente lanciando un’occhiataccia nella direzione di Ashley e le sue fedeli compagne.
«Potevi venire comunque, sai che mi interessa più di te che di loro» replicò mentre mi spostava i capelli dalla spalla per lasciarvi un leggero bacio.
Mi vennero immediatamente i brividi, ma cercai comunque di mantenere un po’ di controllo.
Decisi di non rispondere e rimanere in silenzio mentre avanzavamo ancora un po’ con la fila.
«Davvero non sei stata bene?» chiese facendo sbucare la testa dalla mia spalla in modo tale da guardarmi in viso.
«G-già».
«Mi dispiace, cos’avevi?» domandò facendomi il labbruccio.
Come si fa a resistergli quando è così tenero?
«Beh, ecco… avevo mal di pancia…» dissi arrossendo.
«Oh povera la mia piccola, sei entrata nella settimana ketchup?» mi strinse a sé dolcemente.
«Non avevo mai pensato a chiamarla in questo modo, ma si…».
«Scusami se sono venuto da te solo adesso» esordì fissandomi dritta negli occhi.
«Sono un coglione».
«Sì, lo sei» confermai per poi sorridergli.
«Soprattutto perché con tutte le persone che ci sono, hai deciso di lasciare via libera proprio ad Ashley e alle sue amichette» aggiunsi con disprezzo.
«Ehi, che hanno che non va?» chiese con un sopracciglio alzato.
«Andiamo! Ma hai visto come sono vestite?» domandai retorica alzando gli occhi al cielo.
«Non è che ho guardato molto i vestiti».
«Cretino!» lo insultai tirandogli uno schiaffo dietro la nuca.
Lo sentii ridere per poi accorgermi che la fila era finalmente terminata.
«Buongiorno cosa volete?» chiese il cameriere.
«Alloraa, vorrei un chicken burger, un cheeseburger con bacon, un hamburger, e poi patatine e coca media» risposi osservando concentrata i cartelloni alle sue spalle.
«Bene, apposto così?» chiese sorridendomi in modo un po’ “provocante”.
«Si-». «No, aggiungi anche tre chicken burger, due hamburger e una coca cola grande» rispose Zayn interrompendomi.
«Ehi!» cercai di replicare.
«Fanno 10 sterline» ci interruppe il cameriere, ora un po’ impacciato.
Feci per tirare fuori il mio portafoglio, ma Zayn fu più veloce e pagò per entrambi.
Scossi la testa innervosita e lo fulminai con lo sguardo.
«Andiamo, pensavi davvero che ti avrei lasciata pagare?» disse alzando gli occhi al cielo.
«Almeno la mia parte, pensavo di si».
«Su angioletto, non ti arrabbiare, non ti fa bene» rispose accarezzandomi la guancia, mentre io sospiravo di nuovo.
Una volta pronte le nostre ordinazioni, ci andammo a sedere in un tavolino piuttosto isolato.
«Ma dove sono finiti tutti?» chiesi guardandomi in giro, notando che non c’era nessuno dei nostri compagni.
«Saranno al piano di sopra» rispose tranquillo Zayn mentre addentava uno dei suoi panini.
«Ti spiace passare un po’ di tempo da sola con me?» chiese fingendo di essere ferito da tale possibilità.
«Assolutamente no, però mi dispiace aver abbandonato i miei amici… mi sembrava fossero dietro di me prima che arrivassi tu».
«Infatti lo erano».
«Oh mio Dio! Li hai uccisi!» dissi spalancando la bocca e mettendoci davanti la mano in modo melodrammatico.
«Ora che l’hai scoperto dovrò uccidere anche te» rispose avvicinandosi piano piano con le mani ai miei fianchi.
«Alt! Se hai intenzione di uccidermi con il solletico, fermati subito perché ho mal di pancia e piegarmi per difendermi peggiorerebbe solo le cose» lo avvertii.
«Veramente io volevo ucciderti di baci, ma se preferisci che mantengo le distanze, d’accordo» disse alzando le mani e ritornando dritto sulla sua sedia.
Mi morsi il labbro inferiore, pensando a come sarebbe stato morire per i suoi baci. Credo che l’avrei fatto molto volentieri effettivamente.
«Smettila» lo sentii sussurrare.
«Di fare cosa?» domandai perplessa.
Zayn si avvicinò pian piano fino a far sfiorare i nostri nasi e poi con il pollice fece in modo che i miei denti dessero libertà al labbro.
«Di morderti il labbro, mi rendi difficile fare quello che ho appena detto».
«Ovvero?».
«Mantenere le distanze».
«A me sembra che tu abbia già rotto questa promessa».
«In effetti hai ragione» rispose in un sussurro prendendo poi il mio viso tra le manie cominciando a muovere le sue labbra sulle mie a ritmo sostenuto. Dopo poco sentii la sua lingua chiedere il permesso per entrare nella mia bocca, cosa che ricevette all’istante. Cominciai a sentire il battito accelerare e i brividi salire lungo la schiena. Infilai una mano tra i suoi capelli e lo avvicinai ancora un po’ a me. Lui emise un gemito a quel gesto e poco dopo, mi sollevò le gambe sopra le sue e con un rapido movimento fece in modo che io mi ritrovassi completamente seduta su di lui. Eravamo vicinissimi. Praticamente appiccicati, e non avevo mai provato una sensazione migliore.



HOLA RAGAZZE ♥ Dopo un po' di tempo, eccomi di nuovo qui :3 come al solito, mi vorrei scusare per l'attesa. Purtroppo ero impegnata a studiare per i test dell'università e non ho avuto molto tempo :( spero che voi ci siate ancora... per la storia :D Questo Zayn è un po' problematico, ma alla fine è un tenerone ♥.♥
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE :3
GRAZIE PER ESSERE ANCORA QUI :) ♥
BACIONI.


 

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