Jumanji di Tomi Dark angel (/viewuser.php?uid=40268)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lotta tra leoni ***
Capitolo 2: *** Finalmente a Narnia! in compagnia di topi volanti ovviamente! ***
Capitolo 3: *** Scimmie, zebre, rinoceronti...uno zoo insomma. ***
Capitolo 4: *** Veleno e... ***
Capitolo 5: *** Caos totale ***
Capitolo 6: *** Addio... ***
Capitolo 7: *** Epilogo??? forse...o forse no. ***
Capitolo 8: *** Un saluto al tramonto ***
Capitolo 1 *** Lotta tra leoni ***
Jumanji
Lucy:
Susan, dai! Dobbiamo
andare!!!
Susan:
sì Lu! Arrivo!
Susan
scese le scale della
sua nuova casa. Erano in ritardo, dovevano andare a scuola! Si erano
trasferiti
da poco per motivi di lavoro…tuttavia per loro sarebbe stato
meglio rimanere
dov’erano.
Bum,
bum, bum… Susan alzò gli
occhi verso la soffitta: se l’era immaginato…?
Bum, bum, bum… un sinistro
battere di tamburi, come i rintocchi di un orologio.
Lucy:
Susan? Tutto bene?
S:
i…io…sì, certo…andiamo.
E
uscirono di casa,
inconsapevoli che qualcosa dentro casa si muoveva, qualcosa le
chiamava,
qualcosa che racchiudeva l’inferno e il paradiso per ognuno
dei quattro
Pevensie.
Susan:
siamo tornati! Mamma?
Peter:
mi sa che è uscita.
Susan
salì in camera sua e
gettò la cartella sul letto. Stava per tirare fuori i libri
per studiare un po’
(ma come fa??? O_o) quando successe di nuovo. Bum, bum, bum. Susan scattò in
piedi e si catapultò fuori
dalla stanza. Per poco non investì Edmund.
Ed:
Susan!! Ma che cavolo…
Ma
non finì la frase che la
ragazza era gia in soffitta.
L:
che succede?
P:
la finite di fare
casino??? Stavo…
Ed:
dillo a Susan che mi ha
quasi buttato per aria!
P:
che fine ha fatto?
Ed:
è in soff…
Su
(dalla soffitta): RAGAZZI,
VENITE A VEDERE COS’HO TROVATO!!!
Tutti
salirono le scale di corsa
e videro la ragazza inginocchiata davanti ad un tavolino.
P:
che combini?
S:
guarda qui.
Susan
gli indicò un gioco
aperto sul tavolino. Era un semplice gioco da tavolo fatto di legno con
il
percorso per le pedine e una mezza sfera in rilievo al centro.
Ed:
che roba è?
S:
un gioco…vi va un partita?
L:
perché no? ^__________^
P:
va bene.
Ed:
ok!
Ognuno
prese una pedina di
legno…ma appena le alzarono quelle schizzarono come per
magia al punto di
partenza.
E/L/S/P:
O_________________________O
E:
dimmi che c’è un magnete o
qualcosa di simile…
L:
non mi dirai che c’è la
magia di mezzo?
P:
in un gioco da tavolo?
Andiamo, è impossibile!
S:
tiro io per prima, ok?
Gli
altri annuirono. Susan
prese i dadi e li gettò sul gioco. Nel semicerchio di vetro
comparve lentamente
una scritta:
“Ha
zanne
aguzze
Vi vuole assaggiare
Non vi conviene
temporeggiare.”
I
quattro fratelli si
guardarono con un sopracciglio alzato.
L:
che vuol dire?
P:
non ne ho ide…
Un
rumore come di legno
infranto proveniente dal piano di sotto li fece voltare di scatto.
Ed:
Peter, dimmi che era il
tuo stomaco…
P:
zitto! Scendiamo a dare
un’occhiata.
Scesero
di fretta le scale…e
videro un immenso leone nell’ingresso.
L:
ASLAN!!!
Edmund
la trattenne per un
braccio.
Ed:
Lu…quello…non è Aslan…
P:
ha zanne aguzze…
S:
vi vuole assaggiare…?
Susan
e Peter si guardarono
orripilati. Il leone lanciò un tremendo ruggito e si
scagliò su di loro. I
ragazzi schizzarono nell’ingresso come saette, ma il leone
ormai li aveva quasi
raggiunti. Lucy inciampò e cadde. Il leone si
scagliò su di lei.
S/P/E:
LUCY!!!!!!!!!!!!!!
Un
altro ruggito, più potente
del primo. Un leone diverso si avventò su quello che stava
per sbranare Lucy.
Ci fu una breve lotta, ma in poco il secondo leone atterrò
il primo con una
zampata poderosa e un morso alla nuca.
Aslan:
piccola mia, stai
bene?
L:
A…Aslan!!!
Lucy
abbracciò il leone e
così fecero anche gli altri.
L:
oh, Aslan! Ho avuto tanta
paura!
A:
lo so, ma non vi siete
accorti di quello che avete fatto.
P:
cosa abbiamo fatto, signore?
A:
avete cominciato Jumanji.
Ed ecchime
con
una new storia! Muahahahah cosa succederà adesso ai poveri
fratelli Pevensie?
Vi do un piccolo indizio alla Jumanji:
“In
terre
lontane arriveranno
E l’aiuto di un
principe troveranno”
VI dice
niente?
Per saperlo basta continuare a leggere e magari recensire! *.*
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Capitolo 2 *** Finalmente a Narnia! in compagnia di topi volanti ovviamente! ***
Aslan:
il gioco che avete
appena risvegliato si chiama Jumanji. È un gioco maledetto
dall’Imperatore
d’Oltremare. Fu creato dal dio della morte che lo
usò per manipolare e
torturare diversi innocenti. Non so come sia finito qui, ma una volta
che lo
avrete finito, il gioco sparirà insieme agli orrori che ne
scaturiranno. Dovete
finirlo a tutti i costi.
I
quattro Pevensie erano
spaventati a morte. Alla prima giocata era comparso un leone,
c’era di peggio?
A:
non vi preoccupate, vi
posso offrire un aiuto. Per voi è ora di tornare a Narnia.
S/P:
ma Aslan…avevi detto che
noi non saremmo più tornati…
A:
la situazione è tragica
per voi. Farò uno strappo alla regola, ma badate: non potete
essere aiutati.
Devono partecipare solo i rispettivi giocatori. Ora andate a prendere
il gioco.
Appena lo toccherete sarete trasferiti a Narnia. Veloci.
I
quattro Pevensie corsero
come delle furie in soffitta e afferrarono il gioco contemporaneamente.
Subito
la soffitta sfumò, il pavimento scomparve e di nitido rimase
solo e soltanto il
gioco. Le loro stesse figure erano sfocate. Poi, tutto divenne
azzurro…AZZURRO?!
S/P/L/E:
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH
I
quattro fratelli cadevano
dal cielo! Accidenti, si stavano per schiantare!! Ma Aslan non avrebbe
mai
fatto una cosa del genere. Infatti i ragazzi caddero in mare.
L’acqua fredda li
avvolse come una coperta così improvvisamente che quasi
soffocarono.
S:
ah…accidenti, mai una
volta che trova un modo normale per farci arrivare qui! Peter, il gioco
ce
l’hai tu, vero?!
P:
cos…accidenti, mi è
scivolato di mano!
Susan
si tuffò e vide il
gioco giacere immobile sul fondo dell’oceano. Scese in
profondità, cominciò a
sentire le orecchie fischiare e il torace comprimersi. Doveva
arrivarci, non
poteva fallire…toccò il legno con mani tremanti e
si diede la spinta per
risalire…ma l’aria mancava. Susan chiuse gli occhi
tendendo disperata una mano
verso la superficie che tanto desiderava…un’altra
mano la afferrò
strattonandola verso l’alto. Poco dopo Susan stava respirando
a pieni polmoni
sputando contemporaneamente l’acqua. Peter la teneva stretta
e nuotava verso la
riva.
S:
a…accidenti…a te! La
prossima volta…ci vai tu!
P:
rilassati, Su! Guarda,
siamo ai piedi di Cair Paravel!!!
Era
vero. Cair Paravel si stendeva
maestosa su di loro.
S:
Lucy, prendi il gioco e
tira…
E:
sei pazza? Qui?
S:
prima finiamo, meglio è.
E:
sei pa…
L:
dammi.
Lucy
prese i dadi con occhi
decisi e tirò prima che Edmund potesse fermarla.
“Volano
di
notte
Meglio scappare.
Con queste creature
Non c’è
da scherzare.”
E:
non mi dire che è un altro
leone…
P:
certo, se hai mai visto un
leone volare!
E:
se è una chimera sì!
P:
le chimere non volano di
notte…
L:
cos’è questo stridio?
S:
eh…?
Una
miriade di pipistrelli
volava loro incontro impazzita. I ragazzi urlarono.
E:
VIA!!!
Susan
afferrò il gioco e
corse dietro agli altri urlando. I pipistrelli li inseguivano facendo
un
baccano infernale. Sbam!!! Peter andò a sbattere contro
qualcuno e cadde.
P:
che ca…
???:
ahio! Ma guarda dove
vai!
Una
ragazza dai lunghi
capelli biondi e gli occhi azzurri si alzò massaggiandosi il
posteriore.
P:
tu chi…
E:
PETER TI SEMBRA IL
MOMENTO?!?!?!?!?!
I
pipistrelli li avevano
quasi raggiunti. La ragazza strabuzzò gli occhi e
cominciò a correre in testa
al gruppo.
???:
SEGUITEMI!!!
Li
condusse davanti al
portone di Cair Paravel sorvegliato da due maestosi e fieri centauri.
Questi li
guardarono con un sopracciglio alzato, poi spalancarono gli occhi alla
vista dello
stormo rumoroso alle loro calcagna.
L:
fateci entrare, siamo noi!
I vecchi sovrani di Narnia!!!
I
centauri aprirono il
portone e tutti si catapultarono dentro.
S:
chiudetelo!!!
Peter
e Edmund aiutati dalle
due creature obbedirono appena in tempo.
???:
ma…ma che diamine…
P:
stai bene?
Peter
tese una mano alla
ragazza aiutandola ad alzarsi.
???:
starei bene se un idiota
non mi avesse investito e una mandria di pipistrelli succhiasangue non
mi
avesse inseguito!
S:
dovevamo lasciarti lì!
???:
senza di me non sareste
arrivati fin qui!
S:
ci saremmo arrivati sicuro
e probabilmente non avremmo rallentato per colpa tua e per quel cretino
di
Peter che non sa correre!!!
P:
ehi!
S/???:
ZITTO!!!
???:
cos’è questo baccano? Signorina
Ivane (che si legge Ivein) è sempre la solita…
Il
dottor Cornelius apparve
in cima alle scale. Si zittì nel vedere la scena: Susan e
Ivane che si
fronteggiavano con occhi fiammanti, Peter in mezzo che si era fatto
piccolo
piccolo, Edmund che rideva e Lucy stesa a terra che ansimava.
C:
cos…VOSTRE MAESTA’!!!
Il
dottore abbracciò i
Pevensie uno ad uno con un gran sorriso sulle labbra.
C:
ah, aspettate qui! Devo
assolutamente dirlo a re Caspian!
E
sparì sulla rampa di scale.
L:
e ora?
MonicaLaBuona:
wow io tra i preferiti!!! Me si commuove! Comunque grazie millissimo
per il commento
ho cercato di fare come dicevi e spero di esserci riuscita anche se
questo
capitolo non è lungo ma l’ho fatto
apposta… che ne pensi? Fammi sapere!!!
Bulmettina:
ovvio
che Susan e Caspian si incontrano! Ma ci sarà un imprevisto
parecchio grosso da
parte di Susan… eheh…quale sarà? U.U
continua a leggere (e a recensire ti
plegoooo *______*) e lo saprai! Grazias per le recensioneeee!!!
Isabel
Lupin: aggiornato!
E riguardo alla pazzia non sei la sola siamo…compagne di
follia! U.U cose di
tutti i giorni. Ma per cattiveria dovrai aspettare ancora un capitolo
per
vedere Susan e Caspian ancora insieme…muahahahahah ma sappi
che ci sarà un
piccolo problema comportamentale da parte di lei: quale?
Grazie a
chi ha
recensito e a chi no vi amooooo!!! Al prossimo capitolo saiyonara! *.*
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Capitolo 3 *** Scimmie, zebre, rinoceronti...uno zoo insomma. ***
S:
accidenti…a chi tocca
tirare?
P:
Su, non così di fretta.
Aspettiamo che arrivi Caspian.
In
effetti era proprio
Caspian che Susan avrebbe voluto NON incontrare. Era stanca di
nascondere la
sofferenza dietro a falsi sorrisi e bugie. Non voleva più
soffrire per lui, era
stanca… Da una parte voleva riabbracciarlo, riassaporare le
sue labbra calde e
delicate, ma dall’altra…dall’altra
sapeva che avrebbe solo sofferto. Sarebbero
andati via una volta finito il gioco e questo non si poteva evitare.
Non avrebbe
più rivisto il re che amava, avrebbe sofferto il
doppio…ne valeva la pena?
Caspian:
Ragazzi? siete voi?
Il
principe comparve in cima
alle scale seguito dal dottore. Non era cambiato per niente, aveva solo
un’aria
un po’ stanca. Susan distolse lo sguardo e scosse la chioma
bagnata nel
tentativo di scrollarsi un po’ d’acqua di dosso. Si
sentì raggelare alla vista
del re che si avvicinava a loro con passo regale.
L:
Caspian! Finalmente!
Il
re scese le scale di
fretta e abbracciò Peter ed Edmund in una stretta fraterna.
Sorrideva
raggiante, i suoi desideri si erano avverati. Aveva rivisto coloro che
sperava
di rivedere…colei che sperava di rivedere. Strinse a
sé anche la piccola Lucy e
si fermò davanti a Susan che fece finta di ignorarlo. Non
voltarti Su, non
voltarti…ignoralo…
La
ragazza raccolse il gioco
maledetto con sguardo di pietra. Fuori era un blocco di marmo, ma
dentro…dentro
si sentiva morta. Si sentiva male, voleva piangere, urlare di dolore
anche
sapendo che non sarebbe servito…
Cas:
Susan?
Ti
prego, non guardarmi, non
pronunciare il mio nome… non capisci che così mi
uccidi?!
S:
ragazzi, spiegategli voi.
Io ho bisogno di riprendere fiato e leggere meglio le istruzioni.
Scusate.
Susan
salì le scale passando
vicino al re a testa bassa e scomparve nel salone.
Cas:
ma cosa è successo?
L:
lasciala stare, Caspian.
Conosco mia sorella, e dall’atteggiamento oserei dire che ha
scelto di
ignorarti o peggio.
Cas:
ma perché?
L:
ha paura.
Lucy
seguì la sorella senza
dare altre spiegazioni. Appena entrò la vide china sul retro
del gioco. Aveva
il volto pallido e bagnato…ma non era l’acqua del
mare.
L:
Susan…
S:
è tutto sbagliato, noi non
dovremmo nemmeno essere qui! Aslan, perché mi fai questo?
Susan
abbracciò Lucy
piangendo. Si sentiva sprofondare, tutto il dolore nascosto per un anno
venne a
galla facendola esplodere. Il nome di Caspian le rimbombava
prepotentemente
nella testa fino a farla impazzire.
Solo
dopo una decina di
minuti, Susan si calmò. Poco dopo entrarono nella stanza
Peter, Edmund, Ivane e
Caspian. Il giovane re guardò Susan in volto:
capì che aveva pianto, ma non
osava proferir parola.
S:
siete pronti? Gioca anche
lei?!
Ivane:
ovvio!
S:
non scherziamo!
I:
non scherzo! Per colpa di
quel coso sono quasi stata sbranata da pipistrelli assatanati!
S:
se sei così lenta da farti
prendere non è colpa nostra!
E:
calma! Caspian, Ivane,
prendete le pedine.
I
ragazzi obbedirono e le
pedine come da programma, schizzarono al loro posto. Peter intanto
sentiva che
qualcosa in lui non andava…perché guardava Ivane
a quel modo? Perché si soffermava
a guardare le sue rosee labbra sottili chiedendosi che sapore
avessero…? Che succede,
accidenti?!
E:
tocca a me tirare…mi
raccomando Caspian, sei sicuro di aver svuotato metà
castello? Non possiamo
essere aiutati.
C:
ho fatto tutto, non ti
preoccupare.
E:
bene… via!
Edmund
tirò i dadi.
“Si
mette male
la missione
Scimmie rallentano la
spedizione.”
I:
scimmie?!
Sì,
una miriade di scimmie
grosse il doppio del normale uscì dal camino.
C:
scappiamo, chiudiamole qua
dentro!
Caspian
tirò fuori la spada e
cominciò ad abbattere con maestria i malefici animali che si
buttavano a destra
e a sinistra distruggendo tutto. Gli altri corsero fuori, ma
dimenticarono
qualcosina.
L:
il gioco!
Una
scimmia ruppe la finestra
ed uscì: teneva stretto a sé Jumanji.
I/S:
accidenti!
Le
ragazze scesero le scale e
si catapultarono fuori mentre gli altri tenevano a bada le altre
scimmie come
meglio potevano.
I:
cavolo, dov’è finita?
La
videro correre in giardino
e varcare i cancelli di ferro del castello. Susan e Ivane la seguirono,
più
veloci che poterono.
S:
Ivane… se non vedo male,
hai un arco e delle frecce in spalla…
I:
eh…? sì, ma non le so
usare bene…
Ivane
era arrossita mentre
cercava, come Susan, di fermare il fiatone mentre correvano.
S:
non importa. Dammi l’arco
e una freccia. Riusciresti ad attirare l’attenzione della
scimmia su di te?
I:
credo…di sì…uff…
Ivane
passò arco e freccia
alla regina e raggiunse l’albero su cui era appollaiata la
scimmia. Minacciava
di scappare da un momento all’altro e le ragazze non
avrebbero potuta
inseguirla a lungo.
I:
ehm…ehi, mostriciattolo!
Cavolo, e girati!
Ivane
si accorse che l’albero
su cui era posato l’animale era un melo. Colse una mela da
terra e la agitò. La
scimmia la fissò stupidamente, immobilizzandosi per un
attimo. Quell’attimo
bastò. Susan scoccò la freccia che
andò a conficcarsi nel cuore della bestia.
Il gioco cadde dall’albero e Ivane lo prese al volo.
I/S:
siamo grandi!
Incredibile
come le cose
possano cambiare in fretta…un attimo prima le due ragazze
litigavano e un
attimo dopo schiacciavano in cinque con un sorriso da orecchio a
orecchio.
P:
RAGAZZE, STATE BENE?!
Peter
e gli altri correvano
loro incontro impugnando delle spade lucenti e sporche di sangue.
I:
le scimmie?
L:
si sono riversate in
città! Voi avete ripreso il gioco?
S:
sì, ringraziando Ivane.
I:
anche tu hai avuto una
mira ottima!
E:
donne! Prima si scannano e
poi si fanno dei complimenti! Valle a capire!
S:
detto qualcosa, Ed? -.-
E:
ehm…chi, io? Noooo
Improvvisamente
una scimmia
spuntò dal nulla. Urlando azzannò il braccio di
Ivane che urlò di dolore.
P:
IVANE!!!!!
Peter
abbatté l’animale con
un colpo di spada, tagliandogli la testa.
P:
ti sei fatta male?
I:
è solo un morso…
P:
fai vedere.
I:
non è niente, giuro…
P:
zitta e fammi vedere!
Peter
si strappò un pezzo di
camicia e la avvolse delicatamente intorno al morso. Gli dava fastidio
che
Ivane fosse ferita! I tre Pevensie rimanenti si guardarono con un
sorrisino:
Peter così protettivo nei confronti di qualcuno che non sia
della famiglia? Ivane
diventò scarlatta.
L:
avete finito?
P:
sì. Va meglio?
I:
me…meglio, grazie.
C:
a chi tocca?
E:
direi a Peter.
Peter
lanciò i dadi:
“Alcuni
hanno
strisce
Alcuni hanno zanne
Alcuni hanno artigli
Da cui avorio puoi
ricavarne”
Una
mandria di animali enormi
corse loro incontro. Rischiava di schiacciarli da un momento
all’altro.
S/I/C/L/E/P:
VIAAAAAA!!!
P:
CA…CASPIAN LANCIA I
DADI!!!
Caspian
lanciò i dadi.
“Ogni
mese col
quarto di luna
Scoppia il monsone della
natura.”
L:
monsone?
S:
credo che si tratti di
pioggia…
P:
Su…Susan…
S:
che c’è?
Qualcosa
di molto peggio
veniva loro incontro.
Vi prego,
ditemi che è venuto beneeee!!! *.* ho fatto di tutto per
migliorarlo!!! Dovete farmi
sapere assolutamente, ho già pronti gli altri capitoli!!! Mi
raccomando
recensiteee!!! Alla prossima!!! Saiyonaraaaa!!!
MonicaLaBuona:
ecco
a te! Forse sarai rimasta un po’ delusa dalla reazione di
Susan (so che vuoi
una Suspian) ma tu come avresti reagito? Io credo così, ma
non è mai detta l’ultima
parola! Eheh…per quanto riguarda Peter e Ivane, non era in
programma farli
innamorare ma sto cambiando idea così ti accontento! Ai tuoi
ordini!!! Mi raccomando,
fammi sapere!!!
Bulmettina:
spero che Ivane ti incuriosisca ancora di più adesso! Devo
dire la verità: mi
sto affezionando a lei! Però ora che sono a
Narnia…beh…i quattro fratelli
potrebbero anche desiderare di non esserci mai tornati! Il peggio deve
ancora
venire!!! Muahahahahahahah poverini! Fammi sapere mi raccomando!
Miss_Juls_giu:
grazissimo del consiglio ne avevo bisogno! Ho fatto come dici, ora
spero che
sia migliorata! Dimmi di sì!!! sono felice che ti piaccia,
continua a seguirmi
mi raccomando!
Isabel
Lupin: Ivane
piace tantissimo anche a me mi sto affezionando a
lei…però se ti piace tanto
faresti meglio a non andare oltre questo capitolo perché non
ti posso
assicurare la sua incolumità, anzi. Eheh a dire il vero non
ti assicuro l’incolumità
di nessuno perché dopo questo capitolo piangeranno!
Muahahahahah ma come sono
cattiva! Mi raccomando, fammi sapere!!!
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Capitolo 4 *** Veleno e... ***
C:
ragazzi, attenti!!!
Una
cascata d’acqua cadde
loro addosso trascinando via la mandria di animali con un fragore
assordante.
Scoppiò una vera e propria bufera in mezzo minuto e in
altrettanto tempo, i
poveri ragazzi erano zuppi. Lucy starnutì.
S:
dobbiamo ripararci!
L:
AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH
E:
LUCY!!!
Lucy
urlò con quanto fiato
aveva in gola mentre l’acqua la trascinava via. Tutta Narnia
si stava allagando
in poco e niente… di questo passo sarebbe stata la fine!
I:
cavolo!
Edmund
si buttò in acqua e
afferrò la piccola, poi si aggrappò ad un albero.
Susan fece lo stesso, ma
scivolò e rischiò di cadere in acqua se una mano
forte non l’avesse afferrata.
C:
SUSAN, REGGITI!!!
La
ragazza obbedì e con uno
sforzo sovrumano il ragazzo la attirò a sé
stringendola con un braccio mentre
l’altro si reggeva ad un ramo basso.
C
(sussurra): va tutto bene.
Susan
annuì stringendosi a
lui più forte che poteva. Tremava di paura e freddo, ma in
qualche modo l’alito
caldo del re, il suo braccio che la reggeva con forza e la sua dolce
voce
riuscirono a tranquillizzarla. Ivane e Peter erano aggrappati anche
loro ad un
albero, ma la ragazza era terrorizzata e guardava l’acqua con
crescente
apprensione: non sapeva nuotare!
E:
dobbiamo fare qualcosa…IL
GIOCO!!! CHE FINE HA FATTO???
S:
ce…ce l’ho io.
P:
a chi tocca tirare?!
I:
credo…credo a me.
Susan
lanciò il gioco alla
ragazza che lo afferrò al volo mentre l’acqua
continuava a salire. Ivane
tremava da capo a piedi e non riusciva a staccare gli occhi azzurrini
dall’acqua. Sembrava un pulcino bagnato in balia di una
tempesta furiosa.
P:
va tutto bene.
Peter
si sporse e accarezzò
delicatamente la guancia bagnata di Ivane che sorrise debolmente e
annuì: quel
ragazzo era un angelo custode.
C:
TIRA IVANE, TIRA!!!
Ivane
tirò…ma per lei sarebbe
stato meglio, molto meglio non farlo.
“Basterà
un pizzico per farti avvelenare
O con mille starnuti ti
farà dimenare.”
I:
che diavolo…AHI!!!
Qualcosa
l’aveva morsa alla
caviglia. Una zanzara enorme si allontanò estraendole il
pungiglione dalla
caviglia.
S:
INSETTI!!! OTTIMO, C’E’
ALTRO??? PERCHE’ NON METERCI ANCHE DUE O TRE SQUALI, MANCANO
ALL’APPELLO!!!
P:
Ivane!!
La
ragazza si era accasciata
lungo l’albero e stava per lasciare la presa. Peter la prese
al volo,
stringendola a sé. Ivane tramava il doppio di prima e
balbettava a voce così
bassa che non si capiva cosa dicesse.
P:
che ti succede, Ivane?!
Peter
non capì, ma quando
vide un morso di insetto arrossarsi e grondare liquido viola dalla
caviglia
della ragazza sbiancò. Cercò di tenersi calmo, ma
quando parlò il suo tono era
tutt’altro che controllato.
P:
IVANE E’ FERITA!!! L’ANNO
PUNTA!!!
Susan,
Lucy e Edmund non
l’avevano mai visto così spaventato.
S:
Peter, lanciami il gioco!
Tocca a me!
P:
Susan…
Peter
era pallidissimo e
stringeva a sé la ragazza quasi inerme. Non poteva
morire… Ivane…la sua Ivane…
S:
andrà tutto bene! L’unico
modo per salvarla è finire il gioco!
Peter
annuì debolmente e
lanciò il gioco che fu afferrato prontamente da Caspian.
L’acqua arrivava loro
ai fianchi, non c’era molto tempo.
C:
Susan, io lo reggo, tu
tira.
Caspian
tenne il gioco aperto
con una mano cercando con l’altra di reggere Susan. I loro
nasi si sfiorarono,
ma Susan cercò con tutta se stessa di non farci caso e
concentrarsi sul
gioco…grave errore.
“Nella
giungla
dovrai stare
Finché un 8 o un
5 non compare.”
C:
SUSAN!!!
Susan
tirò un urlo
agghiacciante mentre il gioco la risucchiava al suo interno.
E:
SUSAN, NO!!!
Caspian
strinse a sé il gioco
scuotendolo come se Susan potesse uscire da un momento
all’altro. Calde lacrime
in contrasto con la gelida pioggia caddero sul legno di Jumanji. Quel
maledetto
gioco…quel maledettissimo gioco… aveva preso
Susan… non poteva essere…no…
L:
CASPIAN! TOCCA A ME,
LANCIAMELO!
C:
no…Susan è qui dentro, non
posso lasciarla…
Sembrava
impazzito. Stringeva
a sé il gioco e mormorava il nome della regina del corno.
E:
se non finiamo il gioco
non la rivedremo più! Lancia!
Caspian
obbedì, riluttante.
Lucy prese i dadi e li lanciò sul gioco.
Muahahahahahahah
come sono cattiva, vi mollo così! Sorry se il capitolo
è cortino ma ho…ehm…dovuto
apportare una leggerissima modifica al prossimo…
e… ehm… ho avuto qualche
problemino in poche parole quindi ho un ritardo giustificato se
vogliamo
mettere che per poco il pc non prendeva fuoco (fumava!) e la tastiera
se ne
andava a farfalle (???) non ho ancora capito perché!
MonicaLaBuona:
Caspian
e Susan dovranno affrontare parecchi guai (vedi: “nella
giungla dovrai stare
ecc, ecc.) e anche Peter e Ivane avranno il loro momento, ma
più in là. Continua
a recensire mi raccomando mi sto affezionando ai tuoi commenti ^//////^
a
presto!!!
Bulmettina:
ecco
il prossimo capitolo my lady! Purtroppo però i ragazzi
preferirebbero non
andare avanti perché ci saranno parecchi guai per loro!
Questo è niente!!! Ma non
mancheranno i momenti romantici e quelli divertenti! Continua a
recensire
grazie millissimo perché mi stai seguendo tanto!!! Grazie!
Me si commuove ç.ç
Kimly:
ecco a te il nuovo capitolo spero ti piaccia! A
presto!!
|
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Capitolo 5 *** Caos totale ***
La
situazione? Puro caos.
L’acqua era ormai arrivata quasi alle spalle dei ragazzi,
Ivane era stata morsa
da un insetto velenoso e le restavano massimo due ore di vita, Susan
era
intrappolata nel gioco e Lucy era l’unica speranza dei
rimanenti. O un cinque o
un otto per riavere indietro la regina…
L:
oh, no! Un sette!!!
“Ti
manca
ancora per arrivare
Ora la terra si mette a
tremare.”
E:
ma che ca…
Un
boato assordante li fece
quasi cadere in acqua. La terra tremò sempre più
forte, scuotendoli come un
cagnolino cerca di scrollarsi di dosso delle insignificanti pulci. Una
crepa si
aprì nel cortile. Divenne sempre più grande e
presto se ne aprirono delle altre
a catena. L’acqua sprofondò nelle crepe e i
ragazzi benedirono Lucy che aveva
tirato, ma…c’è sempre un ma.
E:
oh no! Il gioco!!!
Fortunatamente
Caspian riuscì
a prenderlo appena in tempo: non avrebbe lasciato la sua Susan sul
fondo di un
crepaccio! Strinse i denti e si aggrappò più
forte all’albero mentre la potenza
dell’acqua trascinata nei crepacci rischiava di trascinare
via anche lui.
C:
l’ho…preso…
P:
Caspian, dobbiamo fare
qualcosa per Ivane! Ha perso i sensi e se non ci muoviamo…
C:
lo so! Guarda che anche
Susan è nei guai!!! Forse non ti ha nemmeno sfiorato
l’idea che sia finita
DENTRO al gioco, vero????
P:
Susan se la caverà! Ivane
sta morendo!
C:
che ne sai che se la
caverà? Eh??? se FUORI dal gioco è
così immaginati che inferno sarà DENTRO!!!
P:
è mia sorella la conos…
L:
basta! Così non aiutiamo
Susan e Ivane! A chi tocca?!
I
due ammutolirono, ma
continuarono a guardarsi in cagnesco.
E:
a me!
Edmund
tirò i dadi. Cinque:
“Del
pavimento
immobile non ti fidare
Stai attento nelle sabbie
mobili
Ti potrai
insabbiare”
L:
oh, no…
Il
pavimento divenne
improvvisamente molle. Caspian e Peter che erano i più
pesanti erano già dentro
fino alle ginocchia e rischiavano di finire sotto in meno di un minuto.
Accidenti, sarebbero soffocati sottoterra! Ivane intanto era in braccio
a Peter
e rischiava più di tutti perché non poteva
reagire. Lucy e Edmund affondavano
più lentamente, ma cercavano di divincolarsi selvaggiamente,
con l’unico
risultato che si incastravano il doppio.
L:
accidenti, a chi tocca?!
P:
Lucy, dammi il gioco!!!
Peter
era immerso quasi fino
alle spalle e teneva le braccia alzate per poter tirare.
“Un
cacciatore
dalla giungla nera venuto
Ti fa sentire un bambino
sperduto.”
C:
che…diavolo…?
Dall’ingresso
del castello
venne loro incontro un cacciatore con grossi baffi e un fucile in mano.
Aveva
un’aria da folle, gli occhi spalancati
all’inverosimile e le labbra che
scoprivano i denti gialli in un ringhio selvaggio. Sembrava immune agli
effetti
del gioco, forse perché era venuto dal gioco stesso.
???:
AH! altre prede!!!
Puntò
il fucile su Caspian
ormai immobilizzato fino al collo. Peter teneva Ivane alta con tutta la
forza
che aveva e gli altri due erano bloccati fino ai gomiti. Caspian
maledisse il
gioco che gli impediva di utilizzare la sua spada…era
finita… non poteva
muoversi e se non lo avesse fatto il cacciatore, ci avrebbero pensato
le sabbie
mobili…chiuse gli occhi, desiderando però di
rivedere almeno per un’ultima
volta la sua Susan…doveva chiederle scusa per non averla
salvata, per aver
permesso che quel gioco la intrappolasse al suo interno…
doveva chiederle
perdono per averla fatta soffrire.
L:
no! Accidenti…
???:
preda numero
uno…abbattuta.
Ma
qualcuno venne in loro
aiuto. Una freccia si piantò nella mano dell’uomo
che gridò di dolore. Un’altra
freccia gli sfiorò il gomito destro e un’altra la
gola lasciandogli graffi
parecchio profondi. Il sangue cadde silenziosamente a terra
???:
maledizione!
Il
cacciatore scappò. Susan apparsa
dal nulla prese il gioco. Era bagnata, piena di graffi e ferite di
vario genere,
aveva i vestiti strappati e aveva un’aria terrorizzata.
Sembrava sull’orlo delle
lacrime, ma le tratteneva coraggiosamente.
L:
Susan!!
S:
a chi tocca?!
La
sua voce era secca, ma
tremava leggermente.
P:
a Caspian!
Susan
passò il gioco al
ragazzo mentre i suoi piedi cominciavano ad essere lentamente
inghiottiti dalla
terra.
“Vuoi
una mano?
Sei malridotto?
Sei fortunato, ne abbiamo
otto.”
Le
sabbie si immobilizzarono,
ma in compenso dei ragni grossi il doppio se non il triplo del normale,
correvano verso di loro (ma che sfiga! Autrice potresti non farci a
fette??? Ne
Edmund)(zitto! Qui comando io! Nd autrice domina). Lucy
urlò: aveva il terrore
dei ragni! Era aracnofoba (si dice così? O.o)!
S:
non muoverti, sono
velenosi.
E:
e tu come…
S:
sono stata nella giungla
per una settimana, chi credi che mi abbia fatto questi graffi?!
P:
u…una settimana?
Susan
cominciò a scoccare
frecce una dopo l’altra trafiggendo la mandria di ragni che
veniva loro
incontro. Non poteva farcela, erano troppi! Intanto però, un
rombo assordante
si fece udire con forza mentre un'altra valanga di giganteschi animali
(quelli
di prima o altri usciti dal gioco) correvano inferociti verso i poveri
ragazzi.
S:
c***o!
L:
oddio, ci schiacceranno!
P:
ma che cavolo, e ora?!
Aslan
apparve davanti a loro
per un momento. La sua pelliccia lucente sembrava brillare di luce
propria e
illuminava i ragazzi intrappolati, chi più chi meno, nella
terra. Soffiò e il
pavimento li sputò tutti fuori, poi scomparve
così com’era apparso. I ragazzi
sputacchiavano, tremavano di freddo e paura, imprecavano a bassa voce.
S:
non è che poteva anche
annientare questo zoo?!
E:
chiedi troppo! Ora
CORRI!!!
Aprirono
le porte bagnate del
castello ed uscirono…l’unico problema è
che anche gli animali impazziti fecero
lo stesso e si riversarono in città, cominciando a
calpestare gli abitanti,
mentre le zanzare li avvelenavano.
C:
accidenti…
S:
qualcuno ce la farà
pagare…
C:
vuoi dire che qualcuno la
farà pagare a ME!
L:
INSETTI, PIPISTRELLI,
RAGNI, LEONI E UNA MANDRIA IMPAZZITA! MA NON POTEVANO ESSERE ANIMALI
PARLANTI?!?!?!?!
P:
zitti e correte!
S:
Ivane! Deve tirare lei!
P:
ti sembra in grado di
giocare?!
S:
dobbiamo fermarci da
qualche parte.
E:
sei fuori!
S:
no! Muovetevi ora!
Si
poteva andare peggio di
così? Beh…volete
una risposta realista?
E
riecchime a
rompere i cosiddetti a tutti voi con un new capitolo!!! Vi avverto che
il
prossimo sarà tragico perché perderemo uno del
gruppo…ma non vi anticipo altro,
ho gia detto troppo forse
^__________^’’’’’’’’’’’’’’’’’’
Mff_castle27:
ecchime in new capitolozzo! Fammi sapere mi raccomando!!! ^.^ al tuo
servizio
sempre e comunque grazie per la recensione!!!
Ilaria1993:
oddio come l’hai indovinato?! Credevo che non ci sarebbe
arrivato nessuno!!!
Effettivamente il personaggio è preso da lei ma di aspetto
è un tantinello più
giovane.
^.^’’’’’’’’’’
comunque mi fa piacere che ti piaccia sono strafelice! E
poi onore al merito a chi ha capito da dove era spuntata Ivane!!!
Bravizzima!!!
Me applaude.
MonicaLaBuona:
alla fine l’hai sognato il continuo? Se era così
è un miracolo! Voglio sapere
se l’hai sognato e comeeee raccontaaaaa!!! Grazie per la
recensione ti farò una
statua d’oro per avermi seguito fin adesso!!! Grazie! Me si
commuove ç.ç
Bulmettina:
grazie dei complimenti! E rieccoti Susan! Chissà che
succederà dopo… ma è
probabile anzi probabilissimo che se la ficcy ha successo la continuo!
Ho già
in mente cosa potrebbe succedere dopo perché penso che al
capitolo dopo
tenterete di farmi a fette! Me scappa.
Cavallinobianco91:
ce l’hanno fatta! a recuperare Susan...ma ora che
accadrà? lo scoprirete nella prossima puntata
muahahahahahahahahao91
potrebbe
succedere dopo perché penso che al capitolo dopo tenterete
di farmi a fette!
|
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Capitolo 6 *** Addio... ***
Susan
si appoggiò al muro
ansimando. Si erano fermati vicino a Cair Paravel, cercando inutilmente
di
ignorare le urla degli abitanti di Narnia.
S:
dobbiamo…tirare…dobbiamo
tirare.
Tutti
la guardarono con gli
occhi sbarrati.
E:
sei pazza!
L:
ci uccideremo!
S:
ZITTI!!! ORA DECIDO IO!!!
Nessuno
aveva mai visto Susan
così isterica. Sembrava quasi impazzita.
P:
S…Susan…ora dovrebbe
tirare Ivane e…
Una
voce flebile si fece
udire.
Ivane:
P…Peter…passami i
dadi…
Ivane
aveva aperto gli occhi,
ma sembrava come impazzita. Sudava, tremava e un rivolo di sangue le
usciva
dalla bocca socchiusa. Peter asciugò le labbra della ragazza
con un dito.
P:
Ivane…te la senti?
I:
mi…mi restano massimo…due
o tre…minuti…Susan…
Susan
trasalì e la guardò.
I:
se…se un giocatore…muore…voi
potete…continuare la partita?
P:
No, no… Ivane non dire
sciocchezze! Vivrai, ce la farai!
Susan
lo zittì con
un’occhiata gelida.
S:
sì.
I:
a…allora promettimi… che
li…li aiuterai…che gli farai finire…
finire il gioco… promettimelo…
Ivane
alzò una mano che fu
prontamente afferrata da Susan. La regina sorrise debolmente ma con le
lacrime
agli occhi.
S:
te lo prometto. La mia
pedina e quella di Edmund sono vicine al traguardo… nelle
istruzioni era
scritto che dobbiamo urlare il nome del gioco una volta raggiunta la
destinazione e tutto sparirà…ce la faremo.
Ivane
sorrise e tossì
violentemente. Respirava a fatica.
I:
Peter…passami i dadi…
Peter
la strinse a sé
trattenendo coraggiosamente le lacrime e le passò i dadi. Li
chiuse nella mano
debole e tremante della ragazza e insieme li lasciarono cadere sul
gioco. Ivane
sollevò gli occhi sul re supremo e sorrise debolmente.
I:
ti…ti ringrazio…
Dopodichè,
Ivane chiuse gli
occhi e smise di respirare. Peter la chiamò disperato, la
scosse delicatamente,
le baciò la fronte, ma lei non apriva gli
occhi…li aveva chiusi per sempre. Il
re supremo sollevò la testa al cielo e lanciò un
grido straziato di dolore.
Edmund chinò il capo tristemente, stringendo a sé
la piccola Lucy che
singhiozzava con quanta forza aveva. Era incredibile come la vita
avesse
abbandonato così semplicemente quel giovane
corpo…Ivane non lo meritava.
Caspian
si voltò a guardare
Susan: lei non piangeva, non era triste…era furiosa. Lui le
prese la mano,
stringendola, cercando di infonderle coraggio, ma lei non si
voltò nemmeno a
guardarlo. Sembrava non sentirlo.
Nella
confusione della morte
di Ivane però, nessuno si era accorto che una scritta era
apparsa nella mezza
sfera del gioco:
“Crescono
più
in fretta del bambù
Sta attento, non ti mollan
più.”
Una
pianta gigantesca spuntò
dal terreno, intrappolando con un sol gesto Lucy ed Edmund. Susan
rotolò su un
lato per schivare un ago che le aveva sparato contro un bocciolo
violaceo.
Caspian sguainò la spada e tagliò il ramo che
aveva quasi colpito Susan con un
colpo. Peter non si muoveva, stringeva a sé Ivane, incapace
di accettare la
verità… incapace di accettare il fatto che lei
non gli avrebbe più parlato, non
lo avrebbe più guardato, non avrebbe più
riso…non avrebbe più vissuto.
P:
Ivane…io…sono uno
stupido…è troppo tardi ormai… ma
voglio dirtelo lo stesso…
C:
PETER!!!
Caspian
e Susan combattevano
come due furie per impedire alla pianta di stritolarli come stava
già facendo
con Lucy ed Edmund.
S:
lontani dai baccelli
viola, sparano punte avvelenate!
C:
ma diavolo, ancora
veleno?!
S:
lamentati col cretino che
ha creato il gioco!!!
P:
Ivane…io ti amo…ti ho
amato dal primo istante che ti ho vista e ti amo ancora… ti
prego…se hai un
minimo di umana pietà…apri gli
occhi…aprili, guardami, dimmi che sono un’idiota
ma non lasciarmi così…ti prego…
Peter
posò le sue labbra
calde su quelle ormai gelide e inermi della ragazza. Peter si
spaventò nel
sentirla così fredda. Calde lacrime caddero sulle loro
labbra unite a
sigillarle in un muto bacio di morte che li avrebbe legati per sempre
forse…
C:
SUSAN, LEVATI DI LI!!!
Caspian
spinse la regina di
lato e un ramo particolarmente acuminato gli trapassò la
spalla. Un altro si
avvolse intorno alla sua caviglia, capovolgendolo e alzandolo da terra.
Caspian
gemette per il dolore quando il ramo uscì con uno scatto
dalla sua spalla
sanguinante.
S:
Caspian!!! Peter, passami
il gioco!
Peter
scosse violentemente il
capo. Non voleva lasciare Ivane.
S:
se non lo fai, Ivane sarà
morta invano! Lanciamelo!!! Ora!!!
Peter
sbarrò gli occhi. Quel
gioco…era stato lui la causa di tutto…dovevano
finirlo, dovevano e basta!
Lasciò il corpo inerme di Ivane e sguainò la
spada. Lanciò il gioco a Susan e
tagliò di netto quello che reggeva Caspian. Susan intanto,
venne colpita alle
spalle dalla pianta e rotolò a terra con un tonfo.
E:
TIRA SU!!! TIRA!!!!!!!
Susan
tirò i dadi. Un sei per
arrivare alla meta…oppure il sole sarebbe tramontato sulle
loro speranze
perdute per sempre. Per Ivane, per Aslan, PER NARNIA!!!
Non mi
pestate!
Doveva crepare qualcuno, mi diverto a vedere la gente agonizzante U.U
chissà,
magari il prossimo è Caspian…
Fan di
Caspian:
ADDOSSOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Me lancia
un
fumogeno.
Tomi:
muahahahahahaaaaa
non mi avrete maiiiiiiiii
Me scappa
vestita da ninja.
MonicaLaBuona:
aracnofobica?
O.o ah ecco! Grazie!!!
^_________^’’’’’’’’’’
sono un po’ ignorante… hai sognato
gli attori di Narnia? Beata te li voglio sognare anch’io!
Comunque ecco il
continuo, spero che ti piaccia…non calpestarmi, prendete il
coso che ha morso
Ivane! È colpa suaaaaa!!! (ma tu hai scritto la storia! Nd
tutti)(zitti voi! Nd
io) fammi sapere ci tengo ai tuoi commenti!!!
Mff_castle27:
ecco
il continuo spero che ti piaccia!!! Muahahahahahah chi tira le cuoia
adesso??? Lo
scoprirete moooolto presto!
Cavallinobianco91:
avevi indovinato su chi lasciava il gruppo? Dai, dimmelooo!!! Me
saltella come
un idiota. Fammi sapere che ne pensi anche qui!!! A presto!
Bulmettina:
eccoti
il capitolo ed eccoti chi lascerà il gruppo! E ora che
faranno senza Ivane? Eheh…
me essere malvagia! Grazissimo per i complimenti, devi farmi sapere che
ne
pensi anche di questo sono troppo curiosa di vedere se vi colpisce!
Yunie the
Black
Angel: ci avevi azzeccato? Secondo te era davvero Ivane che ci
lasciava? Ma chissà
se ci ha lasciato davvero…non sperare che resuscita, la
storia continuerà
separatamente e FORSE ritroveremo la nostra carissima amica
viva… non do altri
indizi altrimenti mi ammazzano!!! Fammi sapere che ne pensi!!! Grazie
per il
commento!!!
AlexiaLil:
grazie
del commento e non ti preoccupare se commenti solo quel capitolo, sono
contentissima che hai lasciato una recensione ognuno di voi mi permette
di
continuare a scrivere! Io vado avanti grazie a tutti voi!
|
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Capitolo 7 *** Epilogo??? forse...o forse no. ***
Allora, dal momento
che non so se continuare il chappy o no, mi affido a voi: metto ai voti
chi
vuole che continui, fatemi sapere, altrimenti, sono stata iper super
felice di
aver letto commenti e critiche, sono arrivata fin qui grazie solo e
soltanto a
voi, graziegraziegrazie!!! Ci scriviamo a fondopagina!
Cinque.
Era uscito cinque.
S:
cavolo!!!
“Ha
i tuoi
occhi non ti fidare
Contro te stesso dovrai
lottare.”
L’ombra
di Susan si alzò dal
terreno e prese i colori. Era identica all’originale ma un
sorriso diverso
aleggiava sulle sue labbra, un sorriso animalesco, bestiale.
L’ombra
si avventò su Susan e
le due cominciarono a combattere senza esclusione di colpi: calci,
pugni, di
tutto.
C: Susan!
S: Lucy! Fate…tirare Lucy!
Susan
tirò un pugno allo
stomaco dell’ombra, ma quella la colpì con un
calcio all’addome. Improvvisamente
uno sparo colpì l’ombra in pieno petto,
smaterializzandola. Il cacciatore venne
loro incontro a passo di marcia impugnando un fucile.
In
quel momento, Caspian
recise la pianta che imprigionava Lucy e Peter tranciò
quella di Edmund. I due
ragazzi caddero all’unisono a terra con uno schianto.
P:
Lucy, tira! Qui ci
pensiamo noi!!!
Lucy
si lanciò sul gioco e
tirò mentre Susan schivava di un soffio uno sparo:
“Fuori
gioco
sei rimasto
Con la dura pietra non farai
più contrasto.”
Lucy
lanciò un grido
agghiacciante mentre i suoi piedi si tramutavano in pietra.
E:
NO!!!
Il
grigio della pietra salì,
bloccando gambe, braccia…e infine la testa. Lucy rimase
immobile, la bocca
spalancata in un grido muto e le braccia a parargli il viso, come se
qualcosa
stesse per colpirla in faccia.
Cacciatore:
non fuggire!
Il
cacciatore inseguì Susan
che scappava velocemente, allontanandolo dai compagni. Caspian e Peter
intanto
erano sull’orlo di una crisi di nervi: più
tagliavano i rami, più quelli
crescevano.
E:
no, Lucy!!
P:
tira Ed!!!
Edmund
afferrò i dadi con
rabbia e li scagliò sul gioco: accidenti, un punto in
più avrebbe finito!
“Il
tuo crimine
è stato giocare
Più indietro dei
dadi dovrai ritornare.”
Edmund
urlò con quanto fiato
aveva in gola: le sue mani erano ricoperte di peluria e gli era
spuntata una
lunga coda pelosa! Stava diventando una scimmia o peggio!!!
Susan
corse loro incontro.
Aveva più graffi di prima e il cacciatore le correva dietro.
La regina afferrò
il gioco come una partita di rugby e lo lanciò a Peter. Il
ragazzo lo afferrò
prontamente e lanciò, ricominciando subito a combattere con
la pianta
impazzita.
Improvvisamente,
quella
scomparve.
C:
cosa…
Si
voltarono a guardare il
gioco:
“Varrà
come oro
Ti dimezziamo il
lavoro.”
P:
almeno una cosa buona…
Un
grido echeggiò nell’aria:
Edmund era inseguito da un rinoceronte impazzito. Pochi centimetri, e
il
ragazzo sarebbe diventato una frittella.
P:
ED!!! CASPIAN, LANCIA I
DADI!!!
Peter
corse incontro al
fratello. Caspian afferrò i dadi, ma un altro grido, seguito
da un tonfo lo
fece voltare: Susan era caduta a terra e il cacciatore puntava il
fucile tra
gli occhi terrorizzati della regina del corno.
C:
SUSAN!!!
Caspian
lasciò i dadi e
afferrò il gioco… lo lanciò con forza
sul cacciatore, colpendolo ad una spalla.
L’uomo urlò di dolore mentre il gioco cadeva ai
piedi di Susan con un tonfo
secco. Caspian corse da lei… Contemporaneamente, Edmund e
Peter si trovarono
spalle al muro e il rinoceronte che li caricava impazzito. Chiusero gli
occhi,
pronti a non riaprirli più…Susan e Caspian si
abbracciarono, cercando di
proteggersi a vicenda dal colpo mortale. Era finita…
Cacciatore:
le vostre ultime
parole?
S:
Caspian!
Susan
indicò il gioco ai suoi
piedi… la pedina di Caspian era sulla mezza sfera e in essa
era apparsa
un’altra scritta…
C:
Jumanji…
Il
cacciatore li guardò con
un sopracciglio alzato:
Cacciatore:
prego?
S/C:
JUMANJI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cacciatore:
basta con queste
buffonate!
Il
cacciatore sparò. Caspian
abbracciò Susan, proteggendola col suo corpo.
C
(sussurra): ti amo…
Susan
sbarrò gli occhi mentre
il proiettile si fermava a pochi millimetri da loro.
Contemporaneamente, il
rinoceronte si arrestò con il corno a pochi centimetri da
Edmund e Peter.
Scimmie,
elefanti, leoni,
pipistrelli, piante, zanzare, acqua, tutto venne risucchiato nella
mezza sfera
del gioco in un turbine orribile. Ci fu un baccano pazzesco, poi il
silenzio.
Susan
aprì gli occhi: era nel
suo letto, a Londra… ma allora aveva sognato… era
stato uno stupido sogno…
Scese
dal letto con un
sospiro… ma improvvisamente si accorse di avere una spada
lucente poggiata sul
letto.
Susan
la afferrò con mani
tremanti: era la spada di Peter!!!
S:
ma allora…ho sognato o no?
Silenzio…poi…un
rullo di
tamburi provenne dalla soffitta.
Sarà
il finale?
O vogliamo sapere cosa ne è stato del gioco, di Ivane,
Caspian e Narnia? Chissà!
Grazie soprattutto a: MonicaLaBuona e Bulmettina che hanno recensito
tutti i
capitoli dalla A alla Z, ma un ringraziamento dal cuore anche agli
altri
commentatori non mi sono scordata mica di voi! Ok, volevo far tirare le
cuoia
anche a Caspian ma visto che tutti ora pensano che sono sadica meglio
risparmiarlo (anche perché poi mi fate a pezzi!!!) XD!!! Dedico questa storia,
ogni singola parola e
ogni singolo capitolo a voi recensori, vi devo tantissimo!!!
Yunie the Black
Angel: eheh ti ho accontentata, Caspian è vivo! Ti ringrazia
anche lui gemella!!!
XD comunque, riguardo ad Ivane… potrebbe essere
viva…o forse no. Fammi sapere
se vuoi saperlo! (mio dio che scioglilingua!!!) grazie della
recensione!!!
Mff_castle27: vivi
entrambi! Sei la trentesima persona che mi dice che sono sadica,
sarà vero? U.U
naaaaaaaaa!!! XD grazie del commentozzo!!! Un bacione anche a te
bello/a!!!
fammi sapere!!!
Isabel Lupin:
sadicaaaaa
me essere sadicaaaaaa!!! Muahahahah!!! E anche fuori di testa (colpa
dell’inizio
della scuola U.U) in ogni caso se vuoi faccio cadere un meteorite su
Narnia che
distrugge tutto e uccide i ragazzi. per quanto riguarda Aslan che non
crepa mai
farò in modo di dargli fuoco giustificandomi che la sua
criniera era l’unico
materiale infiammabile che avevo intorno. Si arrabbierà?
Naaaaa!!! U.U fammi
sapere anche qui carissima!!!
Cavallinobianco91: non
ti preoccupare Caspian è vivo (per ora! Muahahah!!!) fammi
sapere se vuoi un
continuo! Alla prossima!
Bulmettina: prima
di tutto voglio ringraziarti per aver recensito tutti i capitoli, sei
stata
importantissima per il continuo della storia! Non finirò mai
di ringraziarti! Comunque
Caspian è vivo, FORSE!! Chissà che è
successo quando Susan e gli altri sono
tornati a casa… vuoi saperlo? Recensisci se vuoi! E grazie!!!
MonicaLaBuona:
forse non saprete mai che è successo a Ivane e Caspian
dopo…dipende da voi…comunque
non vi siete chiesti chi è Ivane? Sarà una
suddita di Caspian? Una principessa?
O qualcun altro? E sarà viva? Fammi sapere e grazie infinite
per tutte le tue
recensioni e per la pazienza che hai avuto con me!!! Grazie mille,
dedico
questa storia a tutti voi, anche se è poco, spero che vi sia
piaciuta o che vi
piacerà se ci sarà un continuo! Baci!!!
AlexiaLi: Caspian
sta bene forse. Eheh non lo saprete maiiii…o forse
sì! grazie per la recensione
grazie veramente! By SADICA 2008!!! XD
|
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Capitolo 8 *** Un saluto al tramonto ***
Bum,
bum, bum… i tamburi, di
nuovo loro. Susan salì la prima rampa di scale tremando, e
per poco non si
scontrò con Edmund e Peter.
S:
non ditemi che lo sentite
anche voi…
P:
viene dalla soffitta…
E:
ditemi che non è quello
che penso…
Susan
e Peter lo guardarono
con un sopracciglio alzato.
S:
Jumanji?
P:
Ivane?
E:
Caspian?
Si
guardarono orripilati.
S:
state scherzando…
Cominciarono
a salire le
scale in fretta e furia, mentre il rullo di tamburi aumentava.
Spalancarono la
porta di scatto: Aslan era seduto al centro della stanza affiancato da
una Lucy
felice e sorridente e…
S:
TIENICI LONTANO QUEL
COSO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Susan
non si era mai rivolta
così al grande leone, ma non aveva potuto farne a meno alla
vista di Jumanji,
intrappolato sotto la zampa di Aslan.
A:
tranquilla, Susan. È
finita, per ora.
P:
come per ora?!
A:
nel senso che non posso
portarlo con me e nemmeno distruggerlo. Dovete sbarazzarvene voi. Vi
aprirò una
porta per Narnia, ma potete stare lì solo e soltanto quel
tempo che basta a
dare il gioco a chi dovete. Vi va bene?
I
quattro fratelli si
guardarono, poi annuirono con un sorriso. Susan chiuse gli occhi mentre
il
grande leone soffiava dolcemente su di loro. Si sentì
sprofondare per un
momento, poi qualcosa le scivolò in mano: il gioco.
Rabbrividì mentre lo
stringeva a sé per non perderlo.
SPALSH!!!
I quattro Pevensie
caddero in acqua con un sordo tonfo e riemersero, tirando profondi
respiri d’aria
calda.
E:
mi ricorda qualcosa questa
scena…
L:
secondo me si diverte a
farci il bagno…
P:
lo penso anch’io…
Peter
si interruppe mentre
una ragazza dai lunghi capelli biondi li osservava a bocca aperta con
due
immensi occhi azzurri.
P:
non è possibile…
Peter
nuotò verso la ragazza
con foga, seguito dai fratelli. Era davvero lei? Possibile? Raggiunsero
la riva
ansimando, e Peter si fermò davanti alla giovane, che si era
irrigidita.
P:
sei…tu?
???:
Peter…?
P:
non è possibile…tu eri…morta.
La
ragazza guardò gli altri
tre fratelli quasi spaventata, poi lanciò
un’occhiata a ciò che Susan reggeva
tra le braccia.
Ivane:
CHE CI FA QUEL…QUELL’ABOMINIO
QUI?????????????? PORTALO VIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ORA!!!!!!!!!!!!!!!
Ivane
indietreggiò tremando. Peter
le afferrò la mano con dolcezza. La ragazza si
immobilizzò e lo fissò arrossendo.
Questa volta lui non arrossì, ma sorrise dolcemente
accarezzandole una guancia
rosea.
P:
credevo di averti perduto
per sempre…
Ivane
abbracciò il re supremo
mentre calde lacrime le rigavano il volto. Questa volta non erano
lacrime di
tristezza…erano lacrime di gioia. Lacrime che valevano
più dell’oro, così come
quell’abbraccio non avrebbe mai avuto prezzo, né
per lei, né per lui. I due si
separarono, sorridendo. Improvvisamente sembrarono accorgersi degli
“spettatori”.
I:
Susan. Dammi quel gioco,
lo nasconderò io.
S:
Ivane…sei sicura?
???:
fidati di lei.
Susan
riconobbe la voce. Si voltò
di scatto, trovandosi faccia a faccia con
re Caspian. La regina lo abbracciò, poi,
mandando letteralmente a quel
paese il fatto che i fratelli e Ivane li stavano guardando, i due si
baciarono
con trasporto. A Susan erano mancate quelle labbra dolci e morbide.
Sentì la
lingua di Caspian accarezzarle le labbra, quasi timorosa. Lei schiuse
la bocca
lentamente e i due cominciarono un gioco di lingue che solo loro
conoscevano e
capivano.
P:
vi dispiace?
Susan
si staccò dal re e lo
accarezzò su una guancia.
S:
ti
amo anch’io.
Peter
e Ivane si presero per
mano e guardarono il sole che lentamente tramontava. Il loro tempo era
scaduto.
Avevano dato il gioco in mani sicure… ora era finita davvero.
L:
dobbiamo…dobbiamo andare.
La
piccola sembrava in
procinto di scoppiare in lacrime. Non voleva lasciare
Narnia… non voleva e
basta. Edmund le passò un braccio intorno alle spalle,
stringendola a sé. Una figura
nera apparve alle loro spalle: Aslan, bello e maestoso come sempre, li
aspettava vicino ad un varco appena creato con un dolce sorriso sulle
labbra.
C:
cosa…? No! Ve ne andate di
già????
S:
dovevamo solo darvi il
gioco…ora credo che sia in buone mani.
Susan
sorrise ad Ivane che
annuì.
I:
lo è di certo, regina del
corno.
E:
ma forse sarebbe meglio
lasciarlo a Caspian…può abbandonarlo nella stanza
del tesoro reale…
C:
no, la regina Ivane sarà
degna di questo compito.
I
quattro fratelli guardarono
Ivane:
S/L/P/E:
REGINA??????????????????????????????????????????
Ivane
sorrise, poi si slacciò
un piccolo braccialetto d’oro che portava al polso. Il monile
cadde a terra con
un tintinnio mentre gli occhi della ragazza diventavano obliqui e
felini, le
unghie si allungavano e diventavano appuntite come micidiali artigli,
la pelle
diventava di un magnifico candore lunare e le orecchie si allungavano e
diventavano a punta.
P:
che significa?!
Ivane
sorrise e s’inchinò.
I:
sono Ivane, figlia di
Eleferi e regina degli elfi bianchi.
L:
un elfo… non ci credo…sei
bellissima.
Ivane
sorrise con dolcezza,
poi accarezzò la guancia della piccola e la
ringraziò.
A:
piccoli miei…è ora.
I
quattro Pevensie si
voltarono a guardare il leone e annuirono tristemente.
C:
aspetta, Susan.
Caspian
si scostò il colletto
sfilacciato della camicia e si slegò dal collo un ciondolo:
era bellissimo,
rappresentava un paio d’ali d’angelo, una
d’oro giallo e una d’oro bianco. Il re
le spezzò. Porse l’ala d’oro a Susan con
un sorriso e la ragazza la prese,
allacciandosi la catenella al collo con un sorriso.
C:
ogni re di Narnia riceve
quest’oggetto…deve darlo alla persona che ama e
che amerà per sempre…e
io ti amerò per sempre, Susan Pevensie. Non ha importanza
il tempo, l’età o qualsiasi altra
cosa…io ti amo.
Susan
si premette una mano
sulla bocca, piangendo in silenzio. Gettò le braccia al
collo del giovane re e
lo baciò un’ultima
volta…com’era diverso quel bacio dal precedente.
Era triste,
umido…colmo di dolore e consapevolezza che probabilmente non
si sarebbero mai
più rivisti.
P:
allora…addio, regina
Ivane.
Peter
si inchinò e cercò
invano di sorridere. Ivane prese il braccialetto da terra: era
d’argento,
modellato così finemente che sembrava quasi irreale. Lo
allacciò al polso del
re supremo e lo guardò negli occhi. Ivane premette le sue
sottili labbra su
quelle di Peter. Un bacio casto, ma pieno di cose non dette, pieno di
amore…amore
sigillato da una singola lacrima versata da lui quando lei giaceva
immobile tra
le sue braccia.
I:
che la mia benedizione vi
accompagni… addio…
Ivane
chinò il capo per non
farsi vedere in lacrime dal ragazzo. Peter la abbracciò
forte, mentre lei gli
accarezzava dolcemente la testa.
I:
andate.
Peter,
Susan, Lucy ed Edmund
varcarono la porta creata da Aslan. Si ritrovarono in soffitta,
silenziosi e
immobili a guardarsi come statue. Susan e Lucy piangevano
silenziosamente,
guardando il punto in cui poco prima sedeva Aslan. Non sarebbero
più tornate…infondo
quel maledetto gioco…era stato una benedizione. Ma ora era
finita, dovevano
ricominciare a vivere…vivere per loro, vivere per Narnia,
vivere per coloro che
amavano.
S:
andiamo?
Peter
annuì e le passò un
braccio intorno alle spalle mentre i quattro ragazzi scendevano le
scale che
portavano alla soffitta dopo essersi chiusi la porta alle
spalle… non sarebbero
più tornati… o almeno… loro credevano
così… quanto
si
sbagliavano.
Ecco qui il gran
finale. U.U cosa volevo dire con le frasi finali? Chissà!
Forse un giorno lo
scoprirete… comunque grazie infinite, grazie davvero a tutti
voi! Non so come
ringraziarvi, ma non lo ripeto ancora sennò divento noiosa
^.^’’’’’’
Yunie the Black
Angel: ecchite l’altro capitolo gemella! Caspian
vivrà per sempreee!!! Non oserei
mai far fuori un bonazzo del genere!!! U.U sarebbe un sacrilegio!
Comunque
povero Sasuke, dai!!! Non lo maltrattare!!! Chiamo il numero
verde!!!!!!!!!!!!!!
Muahahahahah alla prossima carissima!!
Isabel Lupin:
continuata!
Sempre e comunque ai tuoi ordini!!!!!! Fammi sapere anche qui!!!!!!!
Mff_castle27: anche
a me sarebbe piaciuto mollarla così, almeno lasciavo la
souspance!!!! Ma a
quanto pare qui si arrabbiavano un po’ se la lasciavo
così
^___^’’’’’’
grazie
dei tuoi commenti, grazie di tutto! Ciao!!!
Fuffima: ecco a te
il finale…ma lo sarà davvero? E chi lo sa! U.U
grazie del
commento!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cavallinobianco91:
continuatoooooo!!!
Dedicato a voi!!! Sempre e comunque!!! ;-) grazie del commento! Jumanji
tornerà,
parola di Tomi dark angel!!!!!!
MonicaLaBuona: eh
no, Ivane non è la sorella di Caspian…ma credo
che era un po’ difficile
scoprire chi era. Però NON A CASO ho fatto capire chi
era… prossimamente sarà
molto importante…ops! Non dovevo dirlo!!! Dimentica eh! tu
non hai letto
niente!!! U.U grazie mille carissima, non so come avrei fatto senza di
te,
sinceramente mi avete aiutato ad andare avanti, quindi dedico tutto a
voi…
diciamo che avete un po’ scritto con me! ;-)
Bulmettina: ecco la
fine…o meglio “la fine”. Eheh, capirete,
capirete! Per non lasciarti con la
tristezza della fine… ok, basta! Non posso dire
altro!!!!!!!!!!!!! Comunque
grazie di tuttissimo, questa storia è tutta vostra e lo
sarà sempre. Grazie dei
commenti, delle critiche, se sono ancora qui…lo devo a voi.
grazie, grazie!!!
AlexiaLi: eheh,
ovvio che Susan non lo evita più, ma i problemi per lei e
Caspian non sono
finiti purtroppo! Anzi, sono appena cominciati!!! Non posso anticipare
perché
non sono certa di quello che faccio, si vedrà! U.U grazie e
ciao!
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