Jumanji

di Tomi Dark angel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lotta tra leoni ***
Capitolo 2: *** Finalmente a Narnia! in compagnia di topi volanti ovviamente! ***
Capitolo 3: *** Scimmie, zebre, rinoceronti...uno zoo insomma. ***
Capitolo 4: *** Veleno e... ***
Capitolo 5: *** Caos totale ***
Capitolo 6: *** Addio... ***
Capitolo 7: *** Epilogo??? forse...o forse no. ***
Capitolo 8: *** Un saluto al tramonto ***



Capitolo 1
*** Lotta tra leoni ***


Jumanji

Lucy: Susan, dai! Dobbiamo andare!!!

Susan: sì Lu! Arrivo!

Susan scese le scale della sua nuova casa. Erano in ritardo, dovevano andare a scuola! Si erano trasferiti da poco per motivi di lavoro…tuttavia per loro sarebbe stato meglio rimanere dov’erano.

Bum, bum, bum… Susan alzò gli occhi verso la soffitta: se l’era immaginato…? Bum, bum, bum… un sinistro battere di tamburi, come i rintocchi di un orologio.

Lucy: Susan? Tutto bene?

S: i…io…sì, certo…andiamo.

E uscirono di casa, inconsapevoli che qualcosa dentro casa si muoveva, qualcosa le chiamava, qualcosa che racchiudeva l’inferno e il paradiso per ognuno dei quattro Pevensie.

 

Susan: siamo tornati! Mamma?

Peter: mi sa che è uscita.

Susan salì in camera sua e gettò la cartella sul letto. Stava per tirare fuori i libri per studiare un po’ (ma come fa??? O_o) quando successe di nuovo. Bum, bum, bum.  Susan scattò in piedi e si catapultò fuori dalla stanza. Per poco non investì Edmund.

Ed: Susan!! Ma che cavolo…

Ma non finì la frase che la ragazza era gia in soffitta.

L: che succede?

P: la finite di fare casino??? Stavo…

Ed: dillo a Susan che mi ha quasi buttato per aria!

P: che fine ha fatto?

Ed: è in soff…

Su (dalla soffitta): RAGAZZI, VENITE A VEDERE COS’HO TROVATO!!!

Tutti salirono le scale di corsa e videro la ragazza inginocchiata davanti ad un tavolino.

P: che combini?

S: guarda qui.

Susan gli indicò un gioco aperto sul tavolino. Era un semplice gioco da tavolo fatto di legno con il percorso per le pedine e una mezza sfera in rilievo al centro.

Ed: che roba è?

S: un gioco…vi va un partita?

L: perché no? ^__________^

P: va bene.

Ed: ok!

Ognuno prese una pedina di legno…ma appena le alzarono quelle schizzarono come per magia al punto di partenza.

E/L/S/P: O_________________________O

E: dimmi che c’è un magnete o qualcosa di simile…

L: non mi dirai che c’è la magia di mezzo?

P: in un gioco da tavolo? Andiamo, è impossibile!

S: tiro io per prima, ok?

Gli altri annuirono. Susan prese i dadi e li gettò sul gioco. Nel semicerchio di vetro comparve lentamente una scritta:

 

“Ha zanne aguzze

 Vi vuole assaggiare

 Non vi conviene temporeggiare.”

 

I quattro fratelli si guardarono con un sopracciglio alzato.

L: che vuol dire?

P: non ne ho ide…

Un rumore come di legno infranto proveniente dal piano di sotto li fece voltare di scatto.

Ed: Peter, dimmi che era il tuo stomaco…

P: zitto! Scendiamo a dare un’occhiata.

Scesero di fretta le scale…e videro un immenso leone nell’ingresso.

L: ASLAN!!!

Edmund la trattenne per un braccio.

Ed: Lu…quello…non è Aslan…

P: ha zanne aguzze…

S: vi vuole assaggiare…?

Susan e Peter si guardarono orripilati. Il leone lanciò un tremendo ruggito e si scagliò su di loro. I ragazzi schizzarono nell’ingresso come saette, ma il leone ormai li aveva quasi raggiunti. Lucy inciampò e cadde. Il leone si scagliò su di lei.

S/P/E: LUCY!!!!!!!!!!!!!!

Un altro ruggito, più potente del primo. Un leone diverso si avventò su quello che stava per sbranare Lucy. Ci fu una breve lotta, ma in poco il secondo leone atterrò il primo con una zampata poderosa e un morso alla nuca.

Aslan: piccola mia, stai bene?

L: A…Aslan!!!

Lucy abbracciò il leone e così fecero anche gli altri.

L: oh, Aslan! Ho avuto tanta paura!

A: lo so, ma non vi siete accorti di quello che avete fatto.

P: cosa abbiamo fatto, signore?

A: avete cominciato Jumanji.

 

Ed ecchime con una new storia! Muahahahah cosa succederà adesso ai poveri fratelli Pevensie? Vi do un piccolo indizio alla Jumanji:

“In terre lontane arriveranno

 E l’aiuto di un principe troveranno”

VI dice niente? Per saperlo basta continuare a leggere e magari recensire! *.*

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Capitolo 2
*** Finalmente a Narnia! in compagnia di topi volanti ovviamente! ***


Aslan: il gioco che avete appena risvegliato si chiama Jumanji. È un gioco maledetto dall’Imperatore d’Oltremare. Fu creato dal dio della morte che lo usò per manipolare e torturare diversi innocenti. Non so come sia finito qui, ma una volta che lo avrete finito, il gioco sparirà insieme agli orrori che ne scaturiranno. Dovete finirlo a tutti i costi.

I quattro Pevensie erano spaventati a morte. Alla prima giocata era comparso un leone, c’era di peggio?

A: non vi preoccupate, vi posso offrire un aiuto. Per voi è ora di tornare a Narnia.

S/P: ma Aslan…avevi detto che noi non saremmo più tornati…

A: la situazione è tragica per voi. Farò uno strappo alla regola, ma badate: non potete essere aiutati. Devono partecipare solo i rispettivi giocatori. Ora andate a prendere il gioco. Appena lo toccherete sarete trasferiti a Narnia. Veloci.

I quattro Pevensie corsero come delle furie in soffitta e afferrarono il gioco contemporaneamente. Subito la soffitta sfumò, il pavimento scomparve e di nitido rimase solo e soltanto il gioco. Le loro stesse figure erano sfocate. Poi, tutto divenne azzurro…AZZURRO?!

S/P/L/E: AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH

I quattro fratelli cadevano dal cielo! Accidenti, si stavano per schiantare!! Ma Aslan non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Infatti i ragazzi caddero in mare. L’acqua fredda li avvolse come una coperta così improvvisamente che quasi soffocarono.

S: ah…accidenti, mai una volta che trova un modo normale per farci arrivare qui! Peter, il gioco ce l’hai tu, vero?!

P: cos…accidenti, mi è scivolato di mano!

Susan si tuffò e vide il gioco giacere immobile sul fondo dell’oceano. Scese in profondità, cominciò a sentire le orecchie fischiare e il torace comprimersi. Doveva arrivarci, non poteva fallire…toccò il legno con mani tremanti e si diede la spinta per risalire…ma l’aria mancava. Susan chiuse gli occhi tendendo disperata una mano verso la superficie che tanto desiderava…un’altra mano la afferrò strattonandola verso l’alto. Poco dopo Susan stava respirando a pieni polmoni sputando contemporaneamente l’acqua. Peter la teneva stretta e nuotava verso la riva.

S: a…accidenti…a te! La prossima volta…ci vai tu!

P: rilassati, Su! Guarda, siamo ai piedi di Cair Paravel!!!

Era vero. Cair Paravel si stendeva maestosa su di loro.

S: Lucy, prendi il gioco e tira…

E: sei pazza? Qui?

S: prima finiamo, meglio è.

E: sei pa…

L: dammi.

Lucy prese i dadi con occhi decisi e tirò prima che Edmund potesse fermarla.

 

“Volano di notte

 Meglio scappare.

 Con queste creature

 Non c’è da scherzare.”

 

E: non mi dire che è un altro leone…

P: certo, se hai mai visto un leone volare!

E: se è una chimera sì!

P: le chimere non volano di notte…

L: cos’è questo stridio?

S: eh…?

Una miriade di pipistrelli volava loro incontro impazzita. I ragazzi urlarono.

E: VIA!!!

Susan afferrò il gioco e corse dietro agli altri urlando. I pipistrelli li inseguivano facendo un baccano infernale. Sbam!!! Peter andò a sbattere contro qualcuno e cadde.

P: che ca…

???: ahio! Ma guarda dove vai!

Una ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri si alzò massaggiandosi il posteriore.

P: tu chi…

E: PETER TI SEMBRA IL MOMENTO?!?!?!?!?!

I pipistrelli li avevano quasi raggiunti. La ragazza strabuzzò gli occhi e cominciò a correre in testa al gruppo.

???: SEGUITEMI!!!

Li condusse davanti al portone di Cair Paravel sorvegliato da due maestosi e fieri centauri. Questi li guardarono con un sopracciglio alzato, poi spalancarono gli occhi alla vista dello stormo rumoroso alle loro calcagna.

L: fateci entrare, siamo noi! I vecchi sovrani di Narnia!!!

I centauri aprirono il portone e tutti si catapultarono dentro.

S: chiudetelo!!!

Peter e Edmund aiutati dalle due creature obbedirono appena in tempo.

???: ma…ma che diamine…

P: stai bene?

Peter tese una mano alla ragazza aiutandola ad alzarsi.

???: starei bene se un idiota non mi avesse investito e una mandria di pipistrelli succhiasangue non mi avesse inseguito!

S: dovevamo lasciarti lì!

???: senza di me non sareste arrivati fin qui!

S: ci saremmo arrivati sicuro e probabilmente non avremmo rallentato per colpa tua e per quel cretino di Peter che non sa correre!!!

P: ehi!

S/???: ZITTO!!!

???: cos’è questo baccano? Signorina Ivane (che si legge Ivein) è sempre la solita…

Il dottor Cornelius apparve in cima alle scale. Si zittì nel vedere la scena: Susan e Ivane che si fronteggiavano con occhi fiammanti, Peter in mezzo che si era fatto piccolo piccolo, Edmund che rideva e Lucy stesa a terra che ansimava.

C: cos…VOSTRE MAESTA’!!!

Il dottore abbracciò i Pevensie uno ad uno con un gran sorriso sulle labbra.

C: ah, aspettate qui! Devo assolutamente dirlo a re Caspian!

E sparì sulla rampa di scale.

L: e ora?

 

MonicaLaBuona: wow io tra i preferiti!!! Me si commuove! Comunque grazie millissimo per il commento ho cercato di fare come dicevi e spero di esserci riuscita anche se questo capitolo non è lungo ma l’ho fatto apposta… che ne pensi? Fammi sapere!!!

 

Bulmettina: ovvio che Susan e Caspian si incontrano! Ma ci sarà un imprevisto parecchio grosso da parte di Susan… eheh…quale sarà? U.U continua a leggere (e a recensire ti plegoooo *______*) e lo saprai! Grazias per le recensioneeee!!!

 

Isabel Lupin: aggiornato! E riguardo alla pazzia non sei la sola siamo…compagne di follia! U.U cose di tutti i giorni. Ma per cattiveria dovrai aspettare ancora un capitolo per vedere Susan e Caspian ancora insieme…muahahahahah ma sappi che ci sarà un piccolo problema comportamentale da parte di lei: quale?

 

Grazie a chi ha recensito e a chi no vi amooooo!!! Al prossimo capitolo saiyonara! *.*

 

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Capitolo 3
*** Scimmie, zebre, rinoceronti...uno zoo insomma. ***


S: accidenti…a chi tocca tirare?

P: Su, non così di fretta. Aspettiamo che arrivi Caspian.

In effetti era proprio Caspian che Susan avrebbe voluto NON incontrare. Era stanca di nascondere la sofferenza dietro a falsi sorrisi e bugie. Non voleva più soffrire per lui, era stanca… Da una parte voleva riabbracciarlo, riassaporare le sue labbra calde e delicate, ma dall’altra…dall’altra sapeva che avrebbe solo sofferto. Sarebbero andati via una volta finito il gioco e questo non si poteva evitare. Non avrebbe più rivisto il re che amava, avrebbe sofferto il doppio…ne valeva la pena?

Caspian: Ragazzi? siete voi?

Il principe comparve in cima alle scale seguito dal dottore. Non era cambiato per niente, aveva solo un’aria un po’ stanca. Susan distolse lo sguardo e scosse la chioma bagnata nel tentativo di scrollarsi un po’ d’acqua di dosso. Si sentì raggelare alla vista del re che si avvicinava a loro con passo regale.

L: Caspian! Finalmente!

Il re scese le scale di fretta e abbracciò Peter ed Edmund in una stretta fraterna. Sorrideva raggiante, i suoi desideri si erano avverati. Aveva rivisto coloro che sperava di rivedere…colei che sperava di rivedere. Strinse a sé anche la piccola Lucy e si fermò davanti a Susan che fece finta di ignorarlo. Non voltarti Su, non voltarti…ignoralo…

La ragazza raccolse il gioco maledetto con sguardo di pietra. Fuori era un blocco di marmo, ma dentro…dentro si sentiva morta. Si sentiva male, voleva piangere, urlare di dolore anche sapendo che non sarebbe servito…

Cas: Susan?

Ti prego, non guardarmi, non pronunciare il mio nome… non capisci che così mi uccidi?!

S: ragazzi, spiegategli voi. Io ho bisogno di riprendere fiato e leggere meglio le istruzioni. Scusate.

Susan salì le scale passando vicino al re a testa bassa e scomparve nel salone.

Cas: ma cosa è successo?

L: lasciala stare, Caspian. Conosco mia sorella, e dall’atteggiamento oserei dire che ha scelto di ignorarti o peggio.

Cas: ma perché?

L: ha paura.

Lucy seguì la sorella senza dare altre spiegazioni. Appena entrò la vide china sul retro del gioco. Aveva il volto pallido e bagnato…ma non era l’acqua del mare.

L: Susan…

S: è tutto sbagliato, noi non dovremmo nemmeno essere qui! Aslan, perché mi fai questo?

Susan abbracciò Lucy piangendo. Si sentiva sprofondare, tutto il dolore nascosto per un anno venne a galla facendola esplodere. Il nome di Caspian le rimbombava prepotentemente nella testa fino a farla impazzire.

Solo dopo una decina di minuti, Susan si calmò. Poco dopo entrarono nella stanza Peter, Edmund, Ivane e Caspian. Il giovane re guardò Susan in volto: capì che aveva pianto, ma non osava proferir parola.

S: siete pronti? Gioca anche lei?!

Ivane: ovvio!

S: non scherziamo!

I: non scherzo! Per colpa di quel coso sono quasi stata sbranata da pipistrelli assatanati!

S: se sei così lenta da farti prendere non è colpa nostra!

E: calma! Caspian, Ivane, prendete le pedine.

I ragazzi obbedirono e le pedine come da programma, schizzarono al loro posto. Peter intanto sentiva che qualcosa in lui non andava…perché guardava Ivane a quel modo? Perché si soffermava a guardare le sue rosee labbra sottili chiedendosi che sapore avessero…? Che succede, accidenti?!

E: tocca a me tirare…mi raccomando Caspian, sei sicuro di aver svuotato metà castello? Non possiamo essere aiutati.

C: ho fatto tutto, non ti preoccupare.

E: bene… via!

Edmund tirò i dadi.

 

“Si mette male la missione

 Scimmie rallentano la spedizione.”

 

I: scimmie?!

Sì, una miriade di scimmie grosse il doppio del normale uscì dal camino.

C: scappiamo, chiudiamole qua dentro!

Caspian tirò fuori la spada e cominciò ad abbattere con maestria i malefici animali che si buttavano a destra e a sinistra distruggendo tutto. Gli altri corsero fuori, ma dimenticarono qualcosina.

L: il gioco!

Una scimmia ruppe la finestra ed uscì: teneva stretto a sé Jumanji.

I/S: accidenti!

Le ragazze scesero le scale e si catapultarono fuori mentre gli altri tenevano a bada le altre scimmie come meglio potevano.

I: cavolo, dov’è finita?

La videro correre in giardino e varcare i cancelli di ferro del castello. Susan e Ivane la seguirono, più veloci che poterono.

S: Ivane… se non vedo male, hai un arco e delle frecce in spalla…

I: eh…? sì, ma non le so usare bene…

Ivane era arrossita mentre cercava, come Susan, di fermare il fiatone mentre correvano.

S: non importa. Dammi l’arco e una freccia. Riusciresti ad attirare l’attenzione della scimmia su di te?

I: credo…di sì…uff…

Ivane passò arco e freccia alla regina e raggiunse l’albero su cui era appollaiata la scimmia. Minacciava di scappare da un momento all’altro e le ragazze non avrebbero potuta inseguirla a lungo.

I: ehm…ehi, mostriciattolo! Cavolo, e girati!

Ivane si accorse che l’albero su cui era posato l’animale era un melo. Colse una mela da terra e la agitò. La scimmia la fissò stupidamente, immobilizzandosi per un attimo. Quell’attimo bastò. Susan scoccò la freccia che andò a conficcarsi nel cuore della bestia. Il gioco cadde dall’albero e Ivane lo prese al volo.

I/S: siamo grandi!

Incredibile come le cose possano cambiare in fretta…un attimo prima le due ragazze litigavano e un attimo dopo schiacciavano in cinque con un sorriso da orecchio a orecchio.

P: RAGAZZE, STATE BENE?!

Peter e gli altri correvano loro incontro impugnando delle spade lucenti e sporche di sangue.

I: le scimmie?

L: si sono riversate in città! Voi avete ripreso il gioco?

S: sì, ringraziando Ivane.

I: anche tu hai avuto una mira ottima!

E: donne! Prima si scannano e poi si fanno dei complimenti! Valle a capire!

S: detto qualcosa, Ed? -.-

E: ehm…chi, io? Noooo

Improvvisamente una scimmia spuntò dal nulla. Urlando azzannò il braccio di Ivane che urlò di dolore.

P: IVANE!!!!!

Peter abbatté l’animale con un colpo di spada, tagliandogli la testa.

P: ti sei fatta male?

I: è solo un morso…

P: fai vedere.

I: non è niente, giuro…

P: zitta e fammi vedere!

Peter si strappò un pezzo di camicia e la avvolse delicatamente intorno al morso. Gli dava fastidio che Ivane fosse ferita! I tre Pevensie rimanenti si guardarono con un sorrisino: Peter così protettivo nei confronti di qualcuno che non sia della famiglia? Ivane diventò scarlatta.

L: avete finito?

P: sì. Va meglio?

I: me…meglio, grazie.

C: a chi tocca?

E: direi a Peter.

Peter lanciò i dadi:

 

“Alcuni hanno strisce

 Alcuni hanno zanne

 Alcuni hanno artigli

 Da cui avorio puoi ricavarne”

 

Una mandria di animali enormi corse loro incontro. Rischiava di schiacciarli da un momento all’altro.

S/I/C/L/E/P: VIAAAAAA!!!

P: CA…CASPIAN LANCIA I DADI!!!

Caspian lanciò i dadi.

 

“Ogni mese col quarto di luna

 Scoppia il monsone della natura.”

 

L: monsone?

S: credo che si tratti di pioggia…

P: Su…Susan…

S: che c’è?

Qualcosa di molto peggio veniva loro incontro.

 

Vi prego, ditemi che è venuto beneeee!!! *.* ho fatto di tutto per migliorarlo!!! Dovete farmi sapere assolutamente, ho già pronti gli altri capitoli!!! Mi raccomando recensiteee!!! Alla prossima!!! Saiyonaraaaa!!!

 

MonicaLaBuona: ecco a te! Forse sarai rimasta un po’ delusa dalla reazione di Susan (so che vuoi una Suspian) ma tu come avresti reagito? Io credo così, ma non è mai detta l’ultima parola! Eheh…per quanto riguarda Peter e Ivane, non era in programma farli innamorare ma sto cambiando idea così ti accontento! Ai tuoi ordini!!! Mi raccomando, fammi sapere!!!

 

Bulmettina: spero che Ivane ti incuriosisca ancora di più adesso! Devo dire la verità: mi sto affezionando a lei! Però ora che sono a Narnia…beh…i quattro fratelli potrebbero anche desiderare di non esserci mai tornati! Il peggio deve ancora venire!!! Muahahahahahahah poverini! Fammi sapere mi raccomando!

 

Miss_Juls_giu: grazissimo del consiglio ne avevo bisogno! Ho fatto come dici, ora spero che sia migliorata! Dimmi di sì!!! sono felice che ti piaccia, continua a seguirmi mi raccomando!

 

Isabel Lupin: Ivane piace tantissimo anche a me mi sto affezionando a lei…però se ti piace tanto faresti meglio a non andare oltre questo capitolo perché non ti posso assicurare la sua incolumità, anzi. Eheh a dire il vero non ti assicuro l’incolumità di nessuno perché dopo questo capitolo piangeranno! Muahahahahah ma come sono cattiva! Mi raccomando, fammi sapere!!!

 

 

 

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Capitolo 4
*** Veleno e... ***


C: ragazzi, attenti!!!

Una cascata d’acqua cadde loro addosso trascinando via la mandria di animali con un fragore assordante. Scoppiò una vera e propria bufera in mezzo minuto e in altrettanto tempo, i poveri ragazzi erano zuppi. Lucy starnutì.

S: dobbiamo ripararci!

L: AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH

E: LUCY!!!

Lucy urlò con quanto fiato aveva in gola mentre l’acqua la trascinava via. Tutta Narnia si stava allagando in poco e niente… di questo passo sarebbe stata la fine!

I: cavolo!

Edmund si buttò in acqua e afferrò la piccola, poi si aggrappò ad un albero. Susan fece lo stesso, ma scivolò e rischiò di cadere in acqua se una mano forte non l’avesse afferrata.

C: SUSAN, REGGITI!!!

La ragazza obbedì e con uno sforzo sovrumano il ragazzo la attirò a sé stringendola con un braccio mentre l’altro si reggeva ad un ramo basso.

C (sussurra): va tutto bene.

Susan annuì stringendosi a lui più forte che poteva. Tremava di paura e freddo, ma in qualche modo l’alito caldo del re, il suo braccio che la reggeva con forza e la sua dolce voce riuscirono a tranquillizzarla. Ivane e Peter erano aggrappati anche loro ad un albero, ma la ragazza era terrorizzata e guardava l’acqua con crescente apprensione: non sapeva nuotare!

E: dobbiamo fare qualcosa…IL GIOCO!!! CHE FINE HA FATTO???

S: ce…ce l’ho io.

P: a chi tocca tirare?!

I: credo…credo a me.

Susan lanciò il gioco alla ragazza che lo afferrò al volo mentre l’acqua continuava a salire. Ivane tremava da capo a piedi e non riusciva a staccare gli occhi azzurrini dall’acqua. Sembrava un pulcino bagnato in balia di una tempesta furiosa.

P: va tutto bene.

Peter si sporse e accarezzò delicatamente la guancia bagnata di Ivane che sorrise debolmente e annuì: quel ragazzo era un angelo custode.

C: TIRA IVANE, TIRA!!!

Ivane tirò…ma per lei sarebbe stato meglio, molto meglio non farlo.

“Basterà un pizzico per farti avvelenare                                                                                                             

 O con mille starnuti ti farà dimenare.”

I: che diavolo…AHI!!!

Qualcosa l’aveva morsa alla caviglia. Una zanzara enorme si allontanò estraendole il pungiglione dalla caviglia.

S: INSETTI!!! OTTIMO, C’E’ ALTRO??? PERCHE’ NON METERCI ANCHE DUE O TRE SQUALI, MANCANO ALL’APPELLO!!!

P: Ivane!!

La ragazza si era accasciata lungo l’albero e stava per lasciare la presa. Peter la prese al volo, stringendola a sé. Ivane tramava il doppio di prima e balbettava a voce così bassa che non si capiva cosa dicesse.

P: che ti succede, Ivane?!

Peter non capì, ma quando vide un morso di insetto arrossarsi e grondare liquido viola dalla caviglia della ragazza sbiancò. Cercò di tenersi calmo, ma quando parlò il suo tono era tutt’altro che controllato.

P: IVANE E’ FERITA!!! L’ANNO PUNTA!!!

Susan, Lucy e Edmund non l’avevano mai visto così spaventato.

S: Peter, lanciami il gioco! Tocca a me!

P: Susan…

Peter era pallidissimo e stringeva a sé la ragazza quasi inerme. Non poteva morire… Ivane…la sua Ivane…

S: andrà tutto bene! L’unico modo per salvarla è finire il gioco!

Peter annuì debolmente e lanciò il gioco che fu afferrato prontamente da Caspian. L’acqua arrivava loro ai fianchi, non c’era molto tempo.

C: Susan, io lo reggo, tu tira.

Caspian tenne il gioco aperto con una mano cercando con l’altra di reggere Susan. I loro nasi si sfiorarono, ma Susan cercò con tutta se stessa di non farci caso e concentrarsi sul gioco…grave errore.

 

“Nella giungla dovrai stare

 Finché un 8 o un 5 non compare.”

 

C: SUSAN!!!

Susan tirò un urlo agghiacciante mentre il gioco la risucchiava al suo interno.

E: SUSAN, NO!!!

Caspian strinse a sé il gioco scuotendolo come se Susan potesse uscire da un momento all’altro. Calde lacrime in contrasto con la gelida pioggia caddero sul legno di Jumanji. Quel maledetto gioco…quel maledettissimo gioco… aveva preso Susan… non poteva essere…no…

L: CASPIAN! TOCCA A ME, LANCIAMELO!

C: no…Susan è qui dentro, non posso lasciarla…

Sembrava impazzito. Stringeva a sé il gioco e mormorava il nome della regina del corno.

E: se non finiamo il gioco non la rivedremo più! Lancia!

Caspian obbedì, riluttante. Lucy prese i dadi e li lanciò sul gioco.

 

 

Muahahahahahahah come sono cattiva, vi mollo così! Sorry se il capitolo è cortino ma ho…ehm…dovuto apportare una leggerissima modifica al prossimo… e… ehm… ho avuto qualche problemino in poche parole quindi ho un ritardo giustificato se vogliamo mettere che per poco il pc non prendeva fuoco (fumava!) e la tastiera se ne andava a farfalle (???) non ho ancora capito perché!

 

MonicaLaBuona: Caspian e Susan dovranno affrontare parecchi guai (vedi: “nella giungla dovrai stare ecc, ecc.) e anche Peter e Ivane avranno il loro momento, ma più in là. Continua a recensire mi raccomando mi sto affezionando ai tuoi commenti ^//////^ a presto!!!

 

Bulmettina: ecco il prossimo capitolo my lady! Purtroppo però i ragazzi preferirebbero non andare avanti perché ci saranno parecchi guai per loro! Questo è niente!!! Ma non mancheranno i momenti romantici e quelli divertenti! Continua a recensire grazie millissimo perché mi stai seguendo tanto!!! Grazie! Me si commuove ç.ç

 

Kimly: ecco a te il nuovo capitolo spero ti piaccia! A presto!!

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Capitolo 5
*** Caos totale ***


La situazione? Puro caos. L’acqua era ormai arrivata quasi alle spalle dei ragazzi, Ivane era stata morsa da un insetto velenoso e le restavano massimo due ore di vita, Susan era intrappolata nel gioco e Lucy era l’unica speranza dei rimanenti. O un cinque o un otto per riavere indietro la regina…

L: oh, no! Un sette!!!

 

“Ti manca ancora per arrivare

 Ora la terra si mette a tremare.”

 

E: ma che ca…

Un boato assordante li fece quasi cadere in acqua. La terra tremò sempre più forte, scuotendoli come un cagnolino cerca di scrollarsi di dosso delle insignificanti pulci. Una crepa si aprì nel cortile. Divenne sempre più grande e presto se ne aprirono delle altre a catena. L’acqua sprofondò nelle crepe e i ragazzi benedirono Lucy che aveva tirato, ma…c’è sempre un ma.

E: oh no! Il gioco!!!

Fortunatamente Caspian riuscì a prenderlo appena in tempo: non avrebbe lasciato la sua Susan sul fondo di un crepaccio! Strinse i denti e si aggrappò più forte all’albero mentre la potenza dell’acqua trascinata nei crepacci rischiava di trascinare via anche lui.

C: l’ho…preso…

P: Caspian, dobbiamo fare qualcosa per Ivane! Ha perso i sensi e se non ci muoviamo…

C: lo so! Guarda che anche Susan è nei guai!!! Forse non ti ha nemmeno sfiorato l’idea che sia finita DENTRO al gioco, vero????

P: Susan se la caverà! Ivane sta morendo!

C: che ne sai che se la caverà? Eh??? se FUORI dal gioco è così immaginati che inferno sarà DENTRO!!!

P: è mia sorella la conos…

L: basta! Così non aiutiamo Susan e Ivane! A chi tocca?!

I due ammutolirono, ma continuarono a guardarsi in cagnesco.

E: a me!

Edmund tirò i dadi. Cinque:

 

“Del pavimento immobile non ti fidare

 Stai attento nelle sabbie mobili

 Ti potrai insabbiare”

 

L: oh, no…

Il pavimento divenne improvvisamente molle. Caspian e Peter che erano i più pesanti erano già dentro fino alle ginocchia e rischiavano di finire sotto in meno di un minuto. Accidenti, sarebbero soffocati sottoterra! Ivane intanto era in braccio a Peter e rischiava più di tutti perché non poteva reagire. Lucy e Edmund affondavano più lentamente, ma cercavano di divincolarsi selvaggiamente, con l’unico risultato che si incastravano il doppio.

L: accidenti, a chi tocca?!

P: Lucy, dammi il gioco!!!

Peter era immerso quasi fino alle spalle e teneva le braccia alzate per poter tirare.

 

“Un cacciatore dalla giungla nera venuto

 Ti fa sentire un bambino sperduto.”

 

C: che…diavolo…?

Dall’ingresso del castello venne loro incontro un cacciatore con grossi baffi e un fucile in mano. Aveva un’aria da folle, gli occhi spalancati all’inverosimile e le labbra che scoprivano i denti gialli in un ringhio selvaggio. Sembrava immune agli effetti del gioco, forse perché era venuto dal gioco stesso.

???: AH! altre prede!!!

Puntò il fucile su Caspian ormai immobilizzato fino al collo. Peter teneva Ivane alta con tutta la forza che aveva e gli altri due erano bloccati fino ai gomiti. Caspian maledisse il gioco che gli impediva di utilizzare la sua spada…era finita… non poteva muoversi e se non lo avesse fatto il cacciatore, ci avrebbero pensato le sabbie mobili…chiuse gli occhi, desiderando però di rivedere almeno per un’ultima volta la sua Susan…doveva chiederle scusa per non averla salvata, per aver permesso che quel gioco la intrappolasse al suo interno… doveva chiederle perdono per averla fatta soffrire.

L: no! Accidenti…

???: preda numero uno…abbattuta.

Ma qualcuno venne in loro aiuto. Una freccia si piantò nella mano dell’uomo che gridò di dolore. Un’altra freccia gli sfiorò il gomito destro e un’altra la gola lasciandogli graffi parecchio profondi. Il sangue cadde silenziosamente a terra

???: maledizione!

Il cacciatore scappò. Susan apparsa dal nulla prese il gioco. Era bagnata, piena di graffi e ferite di vario genere, aveva i vestiti strappati e aveva un’aria terrorizzata. Sembrava sull’orlo delle lacrime, ma le tratteneva coraggiosamente.

L: Susan!!

S: a chi tocca?!

La sua voce era secca, ma tremava leggermente.

P: a Caspian!

Susan passò il gioco al ragazzo mentre i suoi piedi cominciavano ad essere lentamente inghiottiti dalla terra.

 

“Vuoi una mano?

 Sei malridotto?

  Sei fortunato, ne abbiamo otto.”

 

Le sabbie si immobilizzarono, ma in compenso dei ragni grossi il doppio se non il triplo del normale, correvano verso di loro (ma che sfiga! Autrice potresti non farci a fette??? Ne Edmund)(zitto! Qui comando io! Nd autrice domina). Lucy urlò: aveva il terrore dei ragni! Era aracnofoba (si dice così? O.o)!

S: non muoverti, sono velenosi.

E: e tu come…

S: sono stata nella giungla per una settimana, chi credi che mi abbia fatto questi graffi?!

P: u…una settimana?

Susan cominciò a scoccare frecce una dopo l’altra trafiggendo la mandria di ragni che veniva loro incontro. Non poteva farcela, erano troppi! Intanto però, un rombo assordante si fece udire con forza mentre un'altra valanga di giganteschi animali (quelli di prima o altri usciti dal gioco) correvano inferociti verso i poveri ragazzi.

S: c***o!

L: oddio, ci schiacceranno!

P: ma che cavolo, e ora?!

Aslan apparve davanti a loro per un momento. La sua pelliccia lucente sembrava brillare di luce propria e illuminava i ragazzi intrappolati, chi più chi meno, nella terra. Soffiò e il pavimento li sputò tutti fuori, poi scomparve così com’era apparso. I ragazzi sputacchiavano, tremavano di freddo e paura, imprecavano a bassa voce.

S: non è che poteva anche annientare questo zoo?!

E: chiedi troppo! Ora CORRI!!!

Aprirono le porte bagnate del castello ed uscirono…l’unico problema è che anche gli animali impazziti fecero lo stesso e si riversarono in città, cominciando a calpestare gli abitanti, mentre le zanzare li avvelenavano.

C: accidenti…

S: qualcuno ce la farà pagare…

C: vuoi dire che qualcuno la farà pagare a ME!

L: INSETTI, PIPISTRELLI, RAGNI, LEONI E UNA MANDRIA IMPAZZITA! MA NON POTEVANO ESSERE ANIMALI PARLANTI?!?!?!?!

P: zitti e correte!

S: Ivane! Deve tirare lei!

P: ti sembra in grado di giocare?!

S: dobbiamo fermarci da qualche parte.

E: sei fuori!

S: no! Muovetevi ora!

Si poteva andare peggio di così?  Beh…volete una risposta realista?

 

E riecchime a rompere i cosiddetti a tutti voi con un new capitolo!!! Vi avverto che il prossimo sarà tragico perché perderemo uno del gruppo…ma non vi anticipo altro, ho gia detto troppo forse ^__________^’’’’’’’’’’’’’’’’’’

 

Mff_castle27: ecchime in new capitolozzo! Fammi sapere mi raccomando!!! ^.^ al tuo servizio sempre e comunque grazie per la recensione!!!

 

Ilaria1993: oddio come l’hai indovinato?! Credevo che non ci sarebbe arrivato nessuno!!! Effettivamente il personaggio è preso da lei ma di aspetto è un tantinello più giovane. ^.^’’’’’’’’’’ comunque mi fa piacere che ti piaccia sono strafelice! E poi onore al merito a chi ha capito da dove era spuntata Ivane!!! Bravizzima!!! Me applaude.

 

MonicaLaBuona: alla fine l’hai sognato il continuo? Se era così è un miracolo! Voglio sapere se l’hai sognato e comeeee raccontaaaaa!!! Grazie per la recensione ti farò una statua d’oro per avermi seguito fin adesso!!! Grazie! Me si commuove ç.ç

 

Bulmettina: grazie dei complimenti! E rieccoti Susan! Chissà che succederà dopo… ma è probabile anzi probabilissimo che se la ficcy ha successo la continuo! Ho già in mente cosa potrebbe succedere dopo perché penso che al capitolo dopo tenterete di farmi a fette! Me scappa.

 

Cavallinobianco91: ce l’hanno fatta! a  recuperare Susan...ma ora che accadrà? lo scoprirete nella prossima puntata muahahahahahahahahao91 potrebbe succedere dopo perché penso che al capitolo dopo tenterete di farmi a fette!

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Capitolo 6
*** Addio... ***


Susan si appoggiò al muro ansimando. Si erano fermati vicino a Cair Paravel, cercando inutilmente di ignorare le urla degli abitanti di Narnia.

S: dobbiamo…tirare…dobbiamo tirare.

Tutti la guardarono con gli occhi sbarrati.

E: sei pazza!

L: ci uccideremo!

S: ZITTI!!! ORA DECIDO IO!!!

Nessuno aveva mai visto Susan così isterica. Sembrava quasi impazzita.

P: S…Susan…ora dovrebbe tirare Ivane e…

Una voce flebile si fece udire.

Ivane: P…Peter…passami i dadi…

Ivane aveva aperto gli occhi, ma sembrava come impazzita. Sudava, tremava e un rivolo di sangue le usciva dalla bocca socchiusa. Peter asciugò le labbra della ragazza con un dito.

P: Ivane…te la senti?

I: mi…mi restano massimo…due o tre…minuti…Susan…

Susan trasalì e la guardò.

I: se…se un giocatore…muore…voi potete…continuare la partita?

P: No, no… Ivane non dire sciocchezze! Vivrai, ce la farai!

Susan lo zittì con un’occhiata gelida.

S: sì.

I: a…allora promettimi… che li…li aiuterai…che gli farai finire… finire il gioco… promettimelo…

Ivane alzò una mano che fu prontamente afferrata da Susan. La regina sorrise debolmente ma con le lacrime agli occhi.

S: te lo prometto. La mia pedina e quella di Edmund sono vicine al traguardo… nelle istruzioni era scritto che dobbiamo urlare il nome del gioco una volta raggiunta la destinazione e tutto sparirà…ce la faremo.

Ivane sorrise e tossì violentemente. Respirava a fatica.

I: Peter…passami i dadi…

Peter la strinse a sé trattenendo coraggiosamente le lacrime e le passò i dadi. Li chiuse nella mano debole e tremante della ragazza e insieme li lasciarono cadere sul gioco. Ivane sollevò gli occhi sul re supremo e sorrise debolmente.

I: ti…ti ringrazio…

Dopodichè, Ivane chiuse gli occhi e smise di respirare. Peter la chiamò disperato, la scosse delicatamente, le baciò la fronte, ma lei non apriva gli occhi…li aveva chiusi per sempre. Il re supremo sollevò la testa al cielo e lanciò un grido straziato di dolore. Edmund chinò il capo tristemente, stringendo a sé la piccola Lucy che singhiozzava con quanta forza aveva. Era incredibile come la vita avesse abbandonato così semplicemente quel giovane corpo…Ivane non lo meritava.

Caspian si voltò a guardare Susan: lei non piangeva, non era triste…era furiosa. Lui le prese la mano, stringendola, cercando di infonderle coraggio, ma lei non si voltò nemmeno a guardarlo. Sembrava non sentirlo.

Nella confusione della morte di Ivane però, nessuno si era accorto che una scritta era apparsa nella mezza sfera del gioco:

 

“Crescono più in fretta del bambù

 Sta attento, non ti mollan più.”

 

Una pianta gigantesca spuntò dal terreno, intrappolando con un sol gesto Lucy ed Edmund. Susan rotolò su un lato per schivare un ago che le aveva sparato contro un bocciolo violaceo. Caspian sguainò la spada e tagliò il ramo che aveva quasi colpito Susan con un colpo. Peter non si muoveva, stringeva a sé Ivane, incapace di accettare la verità… incapace di accettare il fatto che lei non gli avrebbe più parlato, non lo avrebbe più guardato, non avrebbe più riso…non avrebbe più vissuto.

P: Ivane…io…sono uno stupido…è troppo tardi ormai… ma voglio dirtelo lo stesso…

C: PETER!!!

Caspian e Susan combattevano come due furie per impedire alla pianta di stritolarli come stava già facendo con Lucy ed Edmund.

S: lontani dai baccelli viola, sparano punte avvelenate!

C: ma diavolo, ancora veleno?!

S: lamentati col cretino che ha creato il gioco!!!

P: Ivane…io ti amo…ti ho amato dal primo istante che ti ho vista e ti amo ancora… ti prego…se hai un minimo di umana pietà…apri gli occhi…aprili, guardami, dimmi che sono un’idiota ma non lasciarmi così…ti prego…

Peter posò le sue labbra calde su quelle ormai gelide e inermi della ragazza. Peter si spaventò nel sentirla così fredda. Calde lacrime caddero sulle loro labbra unite a sigillarle in un muto bacio di morte che li avrebbe legati per sempre forse…

C: SUSAN, LEVATI DI LI!!!

Caspian spinse la regina di lato e un ramo particolarmente acuminato gli trapassò la spalla. Un altro si avvolse intorno alla sua caviglia, capovolgendolo e alzandolo da terra. Caspian gemette per il dolore quando il ramo uscì con uno scatto dalla sua spalla sanguinante.

S: Caspian!!! Peter, passami il gioco!

Peter scosse violentemente il capo. Non voleva lasciare Ivane.

S: se non lo fai, Ivane sarà morta invano! Lanciamelo!!! Ora!!!

Peter sbarrò gli occhi. Quel gioco…era stato lui la causa di tutto…dovevano finirlo, dovevano e basta! Lasciò il corpo inerme di Ivane e sguainò la spada. Lanciò il gioco a Susan e tagliò di netto quello che reggeva Caspian. Susan intanto, venne colpita alle spalle dalla pianta e rotolò a terra con un tonfo.

E: TIRA SU!!! TIRA!!!!!!!

Susan tirò i dadi. Un sei per arrivare alla meta…oppure il sole sarebbe tramontato sulle loro speranze perdute per sempre. Per Ivane, per Aslan, PER NARNIA!!!

 

Non mi pestate! Doveva crepare qualcuno, mi diverto a vedere la gente agonizzante U.U chissà, magari il prossimo è Caspian…

Fan di Caspian: ADDOSSOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Me lancia un fumogeno.

Tomi: muahahahahahaaaaa non mi avrete maiiiiiiiii

Me scappa vestita da ninja.

 

MonicaLaBuona: aracnofobica? O.o ah ecco! Grazie!!! ^_________^’’’’’’’’’’ sono un po’ ignorante… hai sognato gli attori di Narnia? Beata te li voglio sognare anch’io! Comunque ecco il continuo, spero che ti piaccia…non calpestarmi, prendete il coso che ha morso Ivane! È colpa suaaaaa!!! (ma tu hai scritto la storia! Nd tutti)(zitti voi! Nd io) fammi sapere ci tengo ai tuoi commenti!!!

 

Mff_castle27: ecco il continuo spero che ti piaccia!!! Muahahahahahah chi tira le cuoia adesso??? Lo scoprirete moooolto presto!

 

Cavallinobianco91: avevi indovinato su chi lasciava il gruppo? Dai, dimmelooo!!! Me saltella come un idiota. Fammi sapere che ne pensi anche qui!!! A presto!

 

Bulmettina: eccoti il capitolo ed eccoti chi lascerà il gruppo! E ora che faranno senza Ivane? Eheh… me essere malvagia! Grazissimo per i complimenti, devi farmi sapere che ne pensi anche di questo sono troppo curiosa di vedere se vi colpisce!

 

Yunie the Black Angel: ci avevi azzeccato? Secondo te era davvero Ivane che ci lasciava? Ma chissà se ci ha lasciato davvero…non sperare che resuscita, la storia continuerà separatamente e FORSE ritroveremo la nostra carissima amica viva… non do altri indizi altrimenti mi ammazzano!!! Fammi sapere che ne pensi!!! Grazie per il commento!!!

 

AlexiaLil: grazie del commento e non ti preoccupare se commenti solo quel capitolo, sono contentissima che hai lasciato una recensione ognuno di voi mi permette di continuare a scrivere! Io vado avanti grazie a tutti voi!

 

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Capitolo 7
*** Epilogo??? forse...o forse no. ***


Allora, dal momento che non so se continuare il chappy o no, mi affido a voi: metto ai voti chi vuole che continui, fatemi sapere, altrimenti, sono stata iper super felice di aver letto commenti e critiche, sono arrivata fin qui grazie solo e soltanto a voi, graziegraziegrazie!!! Ci scriviamo a fondopagina!

 

Cinque. Era uscito cinque.

S: cavolo!!!

 

“Ha i tuoi occhi non ti fidare

 Contro te stesso dovrai lottare.”

 

L’ombra di Susan si alzò dal terreno e prese i colori. Era identica all’originale ma un sorriso diverso aleggiava sulle sue labbra, un sorriso animalesco, bestiale.

L’ombra si avventò su Susan e le due cominciarono a combattere senza esclusione di colpi: calci, pugni, di tutto.

C: Susan!

S: Lucy! Fate…tirare Lucy!

Susan tirò un pugno allo stomaco dell’ombra, ma quella la colpì con un calcio all’addome. Improvvisamente uno sparo colpì l’ombra in pieno petto, smaterializzandola. Il cacciatore venne loro incontro a passo di marcia impugnando un fucile.

In quel momento, Caspian recise la pianta che imprigionava Lucy e Peter tranciò quella di Edmund. I due ragazzi caddero all’unisono a terra con uno schianto.

P: Lucy, tira! Qui ci pensiamo noi!!!

Lucy si lanciò sul gioco e tirò mentre Susan schivava di un soffio uno sparo:

 

“Fuori gioco sei rimasto

 Con la dura pietra non farai più contrasto.”

 

Lucy lanciò un grido agghiacciante mentre i suoi piedi si tramutavano in pietra.

E: NO!!!

Il grigio della pietra salì, bloccando gambe, braccia…e infine la testa. Lucy rimase immobile, la bocca spalancata in un grido muto e le braccia a parargli il viso, come se qualcosa stesse per colpirla in faccia.

Cacciatore: non fuggire!

Il cacciatore inseguì Susan che scappava velocemente, allontanandolo dai compagni. Caspian e Peter intanto erano sull’orlo di una crisi di nervi: più tagliavano i rami, più quelli crescevano.

E: no, Lucy!!

P: tira Ed!!!

Edmund afferrò i dadi con rabbia e li scagliò sul gioco: accidenti, un punto in più avrebbe finito!

 

“Il tuo crimine è stato giocare

 Più indietro dei dadi dovrai ritornare.”

 

Edmund urlò con quanto fiato aveva in gola: le sue mani erano ricoperte di peluria e gli era spuntata una lunga coda pelosa! Stava diventando una scimmia o peggio!!!

Susan corse loro incontro. Aveva più graffi di prima e il cacciatore le correva dietro. La regina afferrò il gioco come una partita di rugby e lo lanciò a Peter. Il ragazzo lo afferrò prontamente e lanciò, ricominciando subito a combattere con la pianta impazzita.

Improvvisamente, quella scomparve.

C: cosa…

Si voltarono a guardare il gioco:

 

“Varrà come oro

 Ti dimezziamo il lavoro.”

 

P: almeno una cosa buona…

Un grido echeggiò nell’aria: Edmund era inseguito da un rinoceronte impazzito. Pochi centimetri, e il ragazzo sarebbe diventato una frittella.

P: ED!!! CASPIAN, LANCIA I DADI!!!

Peter corse incontro al fratello. Caspian afferrò i dadi, ma un altro grido, seguito da un tonfo lo fece voltare: Susan era caduta a terra e il cacciatore puntava il fucile tra gli occhi terrorizzati della regina del corno.

C: SUSAN!!!

Caspian lasciò i dadi e afferrò il gioco… lo lanciò con forza sul cacciatore, colpendolo ad una spalla. L’uomo urlò di dolore mentre il gioco cadeva ai piedi di Susan con un tonfo secco. Caspian corse da lei… Contemporaneamente, Edmund e Peter si trovarono spalle al muro e il rinoceronte che li caricava impazzito. Chiusero gli occhi, pronti a non riaprirli più…Susan e Caspian si abbracciarono, cercando di proteggersi a vicenda dal colpo mortale. Era finita…

Cacciatore: le vostre ultime parole?

S: Caspian!

Susan indicò il gioco ai suoi piedi… la pedina di Caspian era sulla mezza sfera e in essa era apparsa un’altra scritta…

C: Jumanji…

Il cacciatore li guardò con un sopracciglio alzato:

Cacciatore: prego?

S/C: JUMANJI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Cacciatore: basta con queste buffonate!

Il cacciatore sparò. Caspian abbracciò Susan, proteggendola col suo corpo.

C (sussurra): ti amo…

Susan sbarrò gli occhi mentre il proiettile si fermava a pochi millimetri da loro. Contemporaneamente, il rinoceronte si arrestò con il corno a pochi centimetri da Edmund e Peter.

Scimmie, elefanti, leoni, pipistrelli, piante, zanzare, acqua, tutto venne risucchiato nella mezza sfera del gioco in un turbine orribile. Ci fu un baccano pazzesco, poi il silenzio.

 

Susan aprì gli occhi: era nel suo letto, a Londra… ma allora aveva sognato… era stato uno stupido sogno…

Scese dal letto con un sospiro… ma improvvisamente si accorse di avere una spada lucente poggiata sul letto.

Susan la afferrò con mani tremanti: era la spada di Peter!!!

S: ma allora…ho sognato o no?

Silenzio…poi…un rullo di tamburi provenne dalla soffitta.

 

Sarà il finale? O vogliamo sapere cosa ne è stato del gioco, di Ivane, Caspian e Narnia? Chissà! Grazie soprattutto a: MonicaLaBuona e Bulmettina che hanno recensito tutti i capitoli dalla A alla Z, ma un ringraziamento dal cuore anche agli altri commentatori non mi sono scordata mica di voi! Ok, volevo far tirare le cuoia anche a Caspian ma visto che tutti ora pensano che sono sadica meglio risparmiarlo (anche perché poi mi fate a pezzi!!!) XD!!! Dedico questa storia, ogni singola parola e ogni singolo capitolo a voi recensori, vi devo tantissimo!!!

 

Yunie the Black Angel: eheh ti ho accontentata, Caspian è vivo! Ti ringrazia anche lui gemella!!! XD comunque, riguardo ad Ivane… potrebbe essere viva…o forse no. Fammi sapere se vuoi saperlo! (mio dio che scioglilingua!!!) grazie della recensione!!!

 

Mff_castle27: vivi entrambi! Sei la trentesima persona che mi dice che sono sadica, sarà vero? U.U naaaaaaaaa!!! XD grazie del commentozzo!!! Un bacione anche a te bello/a!!! fammi sapere!!!

 

Isabel Lupin: sadicaaaaa me essere sadicaaaaaa!!! Muahahahah!!! E anche fuori di testa (colpa dell’inizio della scuola U.U) in ogni caso se vuoi faccio cadere un meteorite su Narnia che distrugge tutto e uccide i ragazzi. per quanto riguarda Aslan che non crepa mai farò in modo di dargli fuoco giustificandomi che la sua criniera era l’unico materiale infiammabile che avevo intorno. Si arrabbierà? Naaaaa!!! U.U fammi sapere anche qui carissima!!!

 

Cavallinobianco91: non ti preoccupare Caspian è vivo (per ora! Muahahah!!!) fammi sapere se vuoi un continuo! Alla prossima!

 

Bulmettina: prima di tutto voglio ringraziarti per aver recensito tutti i capitoli, sei stata importantissima per il continuo della storia! Non finirò mai di ringraziarti! Comunque Caspian è vivo, FORSE!! Chissà che è successo quando Susan e gli altri sono tornati a casa… vuoi saperlo? Recensisci se vuoi! E grazie!!!

 

MonicaLaBuona: forse non saprete mai che è successo a Ivane e Caspian dopo…dipende da voi…comunque non vi siete chiesti chi è Ivane? Sarà una suddita di Caspian? Una principessa? O qualcun altro? E sarà viva? Fammi sapere e grazie infinite per tutte le tue recensioni e per la pazienza che hai avuto con me!!! Grazie mille, dedico questa storia a tutti voi, anche se è poco, spero che vi sia piaciuta o che vi piacerà se ci sarà un continuo! Baci!!!

 

AlexiaLi: Caspian sta bene forse. Eheh non lo saprete maiiii…o forse sì! grazie per la recensione grazie veramente! By SADICA 2008!!! XD

 

 

 

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Capitolo 8
*** Un saluto al tramonto ***


Bum, bum, bum… i tamburi, di nuovo loro. Susan salì la prima rampa di scale tremando, e per poco non si scontrò con Edmund e Peter.

S: non ditemi che lo sentite anche voi…

P: viene dalla soffitta…

E: ditemi che non è quello che penso…

Susan e Peter lo guardarono con un sopracciglio alzato.

S: Jumanji?

P: Ivane?

E: Caspian?

Si guardarono orripilati.

S: state scherzando…

Cominciarono a salire le scale in fretta e furia, mentre il rullo di tamburi aumentava. Spalancarono la porta di scatto: Aslan era seduto al centro della stanza affiancato da una Lucy felice e sorridente e…

S: TIENICI LONTANO QUEL COSO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Susan non si era mai rivolta così al grande leone, ma non aveva potuto farne a meno alla vista di Jumanji, intrappolato sotto la zampa di Aslan.

A: tranquilla, Susan. È finita, per ora.

P: come per ora?!

A: nel senso che non posso portarlo con me e nemmeno distruggerlo. Dovete sbarazzarvene voi. Vi aprirò una porta per Narnia, ma potete stare lì solo e soltanto quel tempo che basta a dare il gioco a chi dovete. Vi va bene?

I quattro fratelli si guardarono, poi annuirono con un sorriso. Susan chiuse gli occhi mentre il grande leone soffiava dolcemente su di loro. Si sentì sprofondare per un momento, poi qualcosa le scivolò in mano: il gioco. Rabbrividì mentre lo stringeva a sé per non perderlo.

SPALSH!!! I quattro Pevensie caddero in acqua con un sordo tonfo e riemersero, tirando profondi respiri d’aria calda.

E: mi ricorda qualcosa questa scena…

L: secondo me si diverte a farci il bagno…

P: lo penso anch’io…

Peter si interruppe mentre una ragazza dai lunghi capelli biondi li osservava a bocca aperta con due immensi occhi azzurri.

P: non è possibile…

Peter nuotò verso la ragazza con foga, seguito dai fratelli. Era davvero lei? Possibile? Raggiunsero la riva ansimando, e Peter si fermò davanti alla giovane, che si era irrigidita.

P: sei…tu?

???: Peter…?

P: non è possibile…tu eri…morta.

La ragazza guardò gli altri tre fratelli quasi spaventata, poi lanciò un’occhiata a ciò che Susan reggeva tra le braccia.

Ivane: CHE CI FA QUEL…QUELL’ABOMINIO QUI?????????????? PORTALO VIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ORA!!!!!!!!!!!!!!!

Ivane indietreggiò tremando. Peter le afferrò la mano con dolcezza. La ragazza si immobilizzò e lo fissò arrossendo. Questa volta lui non arrossì, ma sorrise dolcemente accarezzandole una guancia rosea.

P: credevo di averti perduto per sempre…

Ivane abbracciò il re supremo mentre calde lacrime le rigavano il volto. Questa volta non erano lacrime di tristezza…erano lacrime di gioia. Lacrime che valevano più dell’oro, così come quell’abbraccio non avrebbe mai avuto prezzo, né per lei, né per lui. I due si separarono, sorridendo. Improvvisamente sembrarono accorgersi degli “spettatori”.

I: Susan. Dammi quel gioco, lo nasconderò io.

S: Ivane…sei sicura?

???: fidati di lei.

Susan riconobbe la voce. Si voltò di scatto, trovandosi faccia a faccia con  re Caspian. La regina lo abbracciò, poi, mandando letteralmente a quel paese il fatto che i fratelli e Ivane li stavano guardando, i due si baciarono con trasporto. A Susan erano mancate quelle labbra dolci e morbide. Sentì la lingua di Caspian accarezzarle le labbra, quasi timorosa. Lei schiuse la bocca lentamente e i due cominciarono un gioco di lingue che solo loro conoscevano e capivano.

P: vi dispiace?

Susan si staccò dal re e lo accarezzò su una guancia.

S: ti amo anch’io.

Peter e Ivane si presero per mano e guardarono il sole che lentamente tramontava. Il loro tempo era scaduto. Avevano dato il gioco in mani sicure… ora era finita davvero.

L: dobbiamo…dobbiamo andare.

La piccola sembrava in procinto di scoppiare in lacrime. Non voleva lasciare Narnia… non voleva e basta. Edmund le passò un braccio intorno alle spalle, stringendola a sé. Una figura nera apparve alle loro spalle: Aslan, bello e maestoso come sempre, li aspettava vicino ad un varco appena creato con un dolce sorriso sulle labbra.

C: cosa…? No! Ve ne andate di già????

S: dovevamo solo darvi il gioco…ora credo che sia in buone mani.

Susan sorrise ad Ivane che annuì.

I: lo è di certo, regina del corno.

E: ma forse sarebbe meglio lasciarlo a Caspian…può abbandonarlo nella stanza del tesoro reale…

C: no, la regina Ivane sarà degna di questo compito.

I quattro fratelli guardarono Ivane:

S/L/P/E: REGINA??????????????????????????????????????????

Ivane sorrise, poi si slacciò un piccolo braccialetto d’oro che portava al polso. Il monile cadde a terra con un tintinnio mentre gli occhi della ragazza diventavano obliqui e felini, le unghie si allungavano e diventavano appuntite come micidiali artigli, la pelle diventava di un magnifico candore lunare e le orecchie si allungavano e diventavano a punta.

P: che significa?!

Ivane sorrise e s’inchinò.

I: sono Ivane, figlia di Eleferi e regina degli elfi bianchi.

L: un elfo… non ci credo…sei bellissima.

Ivane sorrise con dolcezza, poi accarezzò la guancia della piccola e la ringraziò.

A: piccoli miei…è ora.

I quattro Pevensie si voltarono a guardare il leone e annuirono tristemente.

C: aspetta, Susan.

Caspian si scostò il colletto sfilacciato della camicia e si slegò dal collo un ciondolo: era bellissimo, rappresentava un paio d’ali d’angelo, una d’oro giallo e una d’oro bianco. Il re le spezzò. Porse l’ala d’oro a Susan con un sorriso e la ragazza la prese, allacciandosi la catenella al collo con un sorriso.

C: ogni re di Narnia riceve quest’oggetto…deve darlo alla persona che ama e che amerà per sempre…e io ti amerò per sempre, Susan Pevensie. Non ha importanza il tempo, l’età o qualsiasi altra cosa…io ti amo.

Susan si premette una mano sulla bocca, piangendo in silenzio. Gettò le braccia al collo del giovane re e lo baciò un’ultima volta…com’era diverso quel bacio dal precedente. Era triste, umido…colmo di dolore e consapevolezza che probabilmente non si sarebbero mai più rivisti.

P: allora…addio, regina Ivane.

Peter si inchinò e cercò invano di sorridere. Ivane prese il braccialetto da terra: era d’argento, modellato così finemente che sembrava quasi irreale. Lo allacciò al polso del re supremo e lo guardò negli occhi. Ivane premette le sue sottili labbra su quelle di Peter. Un bacio casto, ma pieno di cose non dette, pieno di amore…amore sigillato da una singola lacrima versata da lui quando lei giaceva immobile tra le sue braccia.

I: che la mia benedizione vi accompagni… addio…

Ivane chinò il capo per non farsi vedere in lacrime dal ragazzo. Peter la abbracciò forte, mentre lei gli accarezzava dolcemente la testa.

I: andate.

Peter, Susan, Lucy ed Edmund varcarono la porta creata da Aslan. Si ritrovarono in soffitta, silenziosi e immobili a guardarsi come statue. Susan e Lucy piangevano silenziosamente, guardando il punto in cui poco prima sedeva Aslan. Non sarebbero più tornate…infondo quel maledetto gioco…era stato una benedizione. Ma ora era finita, dovevano ricominciare a vivere…vivere per loro, vivere per Narnia, vivere per coloro che amavano.

S: andiamo?

Peter annuì e le passò un braccio intorno alle spalle mentre i quattro ragazzi scendevano le scale che portavano alla soffitta dopo essersi chiusi la porta alle spalle… non sarebbero più tornati… o almeno… loro credevano così… quanto si sbagliavano.

 

Ecco qui il gran finale. U.U cosa volevo dire con le frasi finali? Chissà! Forse un giorno lo scoprirete… comunque grazie infinite, grazie davvero a tutti voi! Non so come ringraziarvi, ma non lo ripeto ancora sennò divento noiosa ^.^’’’’’’

Yunie the Black Angel: ecchite l’altro capitolo gemella! Caspian vivrà per sempreee!!! Non oserei mai far fuori un bonazzo del genere!!! U.U sarebbe un sacrilegio! Comunque povero Sasuke, dai!!! Non lo maltrattare!!! Chiamo il numero verde!!!!!!!!!!!!!! Muahahahahah alla prossima carissima!!

 

Isabel Lupin: continuata! Sempre e comunque ai tuoi ordini!!!!!! Fammi sapere anche qui!!!!!!!

 

Mff_castle27: anche a me sarebbe piaciuto mollarla così, almeno lasciavo la souspance!!!! Ma a quanto pare qui si arrabbiavano un po’ se la lasciavo così ^___^’’’’’’ grazie dei tuoi commenti, grazie di tutto! Ciao!!!

 

Fuffima: ecco a te il finale…ma lo sarà davvero? E chi lo sa! U.U grazie del commento!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Cavallinobianco91: continuatoooooo!!! Dedicato a voi!!! Sempre e comunque!!! ;-) grazie del commento! Jumanji tornerà, parola di Tomi dark angel!!!!!!

 

MonicaLaBuona: eh no, Ivane non è la sorella di Caspian…ma credo che era un po’ difficile scoprire chi era. Però NON A CASO ho fatto capire chi era… prossimamente sarà molto importante…ops! Non dovevo dirlo!!! Dimentica eh! tu non hai letto niente!!! U.U grazie mille carissima, non so come avrei fatto senza di te, sinceramente mi avete aiutato ad andare avanti, quindi dedico tutto a voi… diciamo che avete un po’ scritto con me! ;-)

 

Bulmettina: ecco la fine…o meglio “la fine”. Eheh, capirete, capirete! Per non lasciarti con la tristezza della fine… ok, basta! Non posso dire altro!!!!!!!!!!!!! Comunque grazie di tuttissimo, questa storia è tutta vostra e lo sarà sempre. Grazie dei commenti, delle critiche, se sono ancora qui…lo devo a voi. grazie, grazie!!!

 

AlexiaLi: eheh, ovvio che Susan non lo evita più, ma i problemi per lei e Caspian non sono finiti purtroppo! Anzi, sono appena cominciati!!! Non posso anticipare perché non sono certa di quello che faccio, si vedrà! U.U grazie e ciao!

 

 

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