final fantasy remake

di Michael Braviary
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il prigioniero ***
Capitolo 2: *** il confronto tra guerriero e shinigami ***
Capitolo 3: *** due contro uno, lo shinigami ci rimette ***
Capitolo 4: *** lo spettro cavo, hollow in vista ***
Capitolo 5: *** sangue e acqua un piccolo duello sotto la pioggia ***
Capitolo 6: *** l'anima di jerris, omicidio nella capanna ***
Capitolo 7: *** la bestia dagli occhi gialli, il ritorno di un vecchio amico ***
Capitolo 8: *** andando verso sud ***
Capitolo 9: *** vincent è in pericolo ***
Capitolo 10: *** non è una fuga è una battaglia ***
Capitolo 11: *** pronti a tutto ***
Capitolo 12: *** tra la nebbia... ***
Capitolo 13: *** allenamento a rock town ***
Capitolo 14: *** lo shikai attacco a rock town ***
Capitolo 15: *** le lacrime del guerriero ***
Capitolo 16: *** la nuova meta del guerriero solitario ***
Capitolo 17: *** un pericoloso biglietto di andata ***
Capitolo 18: *** il nemico del mio nemico deve essere mio amico ***



Capitolo 1
*** il prigioniero ***


Non è assolutamente come credete! guarda che quelli della soul society non mi hanno congedato, ma mi hanno imprigionato per alto tradimento, se te la devo dire tutta hai sbagliato qualcosa mio caro scrittore, e ora sono qui in prigione non ho niente da fare, hey! e tu che guardi! si dico a te che stai leggendo davanti allo schermo, si può sapere che vuoi? vuoi che ti racconto la mia storia? di come sono finito in questo orrendo posto? va bene però devi garantirmi che non te ne vai, anche se la storia ti annoia, non smettere di leggere! perchè io sono convinto che questa storia ti può piacere, può catturare l'interesse di una persona, e se non è così a fine lettura di tutto il racconto potrai scrivere nelle recensioni che io e quel bravo ragazzo dello scrittore siamo dei falliti, o peggio se ti va, allora? accetti la scommessa? molto bene, allaccia le cinture mio caro lettore perchè questa storia non ha nulla di regolare...

fui svegliato da un tintinnio e un bisbiglio che ripeteva il nome "cloud, cloud svegliati, forza, cloud, cloud, svegliati pigrone" strizzai gli occhi e guardai la direzione da cui veniva il suono: un uomo di colore, molto robusto con la barba continuava a sbattere un mitra sulle sbarre della prigione, e i colpi producevano quel suono fastidioso - che vuoi? basta! la smetti con quel coso?! - gridai irritato, cominciai a vedere meglio di prima e mi accorsi che quel mitra che produceva il tintinnio era attaccato alla sua mano, a quel punto lo riconobbi - barret!! oh quanto tempo, che ci fai qui? non eri rimasto a midgar? - chiesi - no ma che dici! ti tiro fuori di lì, dobbiamo ricomporre l'AVALANCHE, ci sono dei problemi - spiegò, - no non se ne parla assolutamente, io voglio solo stare in pace senza che qualcuno mi costringa a sfoderare la spada capisci? - - si capisco, a proposito dov'è la tua spada? - chiese barret, - me l'hanno confiscata gli shinigami, e ora per favore vai via, non voglio rientrare nell'AVALANCHE, e non voglio nemmeno coinvolgerti nella storia degli shinigami, via! è per il tuo bene barret - gli dissi - no via un cazzo! non sono venuto fin qui per girare i tacchi e tornare indietro, ora io ti porterò con me! che tu lo voglia o no - gridò. sospirai infastidito dalla testardaggine di barret - non sei cambiato in questi 16 anni vero? - gli chiesi guardandolo da capo a piedi, e in effetti non era cambiato di una virgola. - cloud deciditi! quelli stanno arrivando! - gridò - allora vatti a nascondere, perchè se urli ancora dubito che faranno fatica a perdere le tue tracce - dissi - mi stai facendo innervosire cloud, perchè vuoi restare in questo squallido posto? - chiese - te l'ho già detto: non voglio più combattere con nessuno, per un p'ò, finchè non ho scontato la mia pena...barret? barret ci sei? che fine hai fatto? - chiesi accorgendomi che barret non c'era più, avrà seguito il mio consiglio? non credo, uno testardo come lui non seguirà mai i miei consigli. dopo circa tre minuti tornò barret con un mazzo di chiavi - hey cloud senti un p'ò, ma sono questi gli shinigami di cui mi avevi parlato? non mi sembrano forti - disse, -com'erano vestiti? - chiesi - non lo so, avevano un kimono bianco - rispose - kimono...bianco?! quelli sono solo guardie inutili, io ero uno di loro, ma a differenza di quelli io sapevo combattere molto meglio, gli shinigami indossano un kimono nero, e brandiscono delle spade chiamate soul slayer, barret dico sul serio, vattene! se trovassi davvero uno shinigami, moriresti - esclamai, barret non poteva capire, io ero un bravissimo combattente, quindi ho voluto tentare la sorte. - barret! sai perchè sono qui in prigione? loro mi hanno imprigionato perchè ho ucciso uno shinigami - dissi - cosa? ma allora non sono tanto...- - barret! non cominciare a sottovalutare l'avversario come fai sempre - dissi - comunque te l'ho già detto, io ti farò uscire - e detto questo barret infilò la chiave nella serratura e riuscì ad aprirla, egli mi tese la mano e disse -vieni cloud, la salvezza e da questa parte, non da quella, la troverai solo un muro di mattoni e un futuro dietro le sbarre - disse, io sospirai, afferrai la sua mano e dissi -comunque niente AVALANCHE, mi riprendo la spada in un attimo e...- non terminai la frase perchè una voce dietro di me mi fece accaponare la pelle - e cosa? cosa farai dopo cloud strife? ci affetterai tutti proprio come hai fatto con myrigon? - mi voltai lentamente e mi trovai faccia a faccia con un tipo dai capelli neri, gli occhi gialli da felino e un largo kimono nero - sei uno shinigami vero? - chiese barret sfoderando il mitra - oh? e tu chi sei? sei venuto a salvare il tuo amichetto? - chiese - si, e se ce ne sarà di bisogno ti riempirò il culo di proiettili - lo shinigami scoppiò a ridere e con un movimento talmente rapido che i nostri occhi non potevano vederlo estrasse la soul slayer - dunque tu minacci me, di uccidermi? d'accordo ho capito, a quanto pare...cloud strife, tu ritornerai immediatamente in prigione, e tu invece, specie di gorilla isterico, ti aprirò il ventre con le mie stesse mani! - esclamò, barret lo fissò con uno sguardo carico d'odio, io invece gli diedi un'occhiata del tipo "scappa! non hai speranze, lo vuoi capire o no?" ma lui non mi guardò nemmeno e io dissi - mi dispiace barret non posso aiutarti, non ho la spada e sopratutto non posso cercarla perchè quello shinigami potrebbe essere abbastanza veloce da tagliarmi in due anche lontano quindici metri da lui, devo restare qui, ma farò ugualmente il tifo per te - dissi, quand'ero in prigione ho detto che non volevo più sfoderare la spada, ma...non voglio più farlo per me, per i miei scopi, ma per qualcun'altro, lo farò di certo.

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Capitolo 2
*** il confronto tra guerriero e shinigami ***


rissunto cap. 1 il mio nome è cloud strife e lavoravo per la soul society, un giorno vedo uno shinigami che maltratta una criminale, la donna pur essendo una delinquente non meritava di esser picchiata in quel modo, sfoderai la spada e duellai all'ultimo sangue con lo shinigami, egli morì e io fui sbattuto in cella di detenzione per alto tradimento, qualche giorno dopo, un vecchio amico di nome barret scopre in che guaio mi sono cacciato, viene ad aiutarmi, ma io rifiuto il suo aiuto perchè seppure salvando una persona ne ho uccisa un'altra, decisi di rimanere lì ma barret riuscì aconvincermi ma quando stiamo per uscire si presenta uno shinigami con l'intenzione di ammazzare barret perchè lo ritiene inutile, io non avendo la spada non potevo assolutamente combattere, mi avrebbe fatto a pezzi e dunque decido di lasciare la situazione nelle mani di barret che combatterà al posto mio. - sei pronto mezza cartuccia? - lo schernì lo shinigami, - si, eccome, tu invece? nha...i cadaveri non essere pronti - lo schernì altrettanto, ( ma quando lo ha guadagnato questo inutile umorismo?) barret scgliò il primo colpo sparando con il mitra legato al braccio, per fortuna era avvantagiato perchè gli shinigami non sono molto specializzati in attacco a distanza, ma sono temibili corpo a corpo - barret non avvicinarti, ti farà a pezzi! continua a sparargli a distanza come stai facendo - gli gridai - cloud ma sei scemo ho notato la velocità di questo tipo fin dall'inizio se solo gli dò l'occasione quello mi taglia in due - gridò in risposta continuando ad arretrare per via degli ampi colpi inflitti dallo shinigami, dopo lo shinigami scomparve. - hey stronzo! sei andato via? hai paura di me percaso? eh? - continuò a schernirlo, ma all'impprovviso capì immediatamente che tecnica stava usando - barret! le spalle! guardati le...- non finì la frase perchè in un gesto fulmineo lo shinigami gli apparve da dietro e conficcò la sua spada nella schiena di barret che fuoriuscì dal petto versando un mare di sngue sul pavimento. - barret!- gridai, ma non mi avvicinai, barret non era morto, lui ha una resistenza d'acciaio, non muore per così poco, - barret...non mollare resisti, sto arrivando - mormorai a denti stretti, mi girai su me stesso e andai via in cerca della mia spada, ho fatto male a fidarmi di barret, lui non è prudente mi sarei dovuto aspettare che sarebbe finita così. la mia spada era stata portata nell'armeria, raggiunsi l'armeria ecominciai a cercare la mia spada, doveva essere tra queste, all'impprovviso una spada mi balzò agli occhi, non era la mia, eppure l'avevo già vista:la masamune di sephirot, ora ricordo! ma come c'è finita qui? non avevo tempo per pensarci, cercai ancora e la trovai: la mia gigantesca spada a doppio taglio, sollevarla fu un ulteriore motivo per cui mi feci un p'ò di muscoli. l'afferrai, me la misi in spalla e corsi ad aiutare barret. quando arrivai notai che barret era macchiato di più sangue da quando l'ho lasciato solo, sono stato via solo due minuti...lo shinigami! dove cacciato? la cosa che meno volevo era macchiarmi del sangue di un altro shinigami, solo avendone ucciso uno mi è andata a monte la coscienza, però in cuor mio sapevo di aver fatto la cosa giusta. - fatti vedere! non ho paura di te! sono pronto a ucciderti pur di salvare barret! - gridai sperando che lo shinigami si facesse avanti per primo, in caso contrario mi sarei fatto avanti io. lo shinigami venne fuori da un muro trapassandolo letteralmente (sapevo che gli shinigami andassero oltre le capacità umane ma non così ) - se credi che questo mi spaventi sei fuori strada! dovrai almeno tentare di tagliarmi la gola se vuoi che ti ritenga un avversario degno - dissi, lo shinigami ridacchiò e disse - non posso certo perdere con uno come te, sai tra noi shinigami l'onore viene prima della vita stessa - spiegò - non m'interessano le regole della vostra esistenza, voglio solo andarmene via insieme al mio compagno - dissi sfoderando la spada e puntandola verso il nemico - mi fai pena...forse quando ti avrò ucciso per umiliarti anche nella morte ti staccherò la testa e l'appenderò sul mio balcone come monito di aver sconfitto un perdente come te - disse lo shinigami - avanti, poche chiacchere, più azione! - dissi e mi avventai sullo shinigami, egli scomparve e il mio colpo finì a vuoto, - maledetto...- mormorai, ora dove si sarà cacciato? e in quel momento ricordai la mossa che fregò barret: mi voltai di scatto giusto in tempo per parare uno spietato fendente diretto alla schiena, se non fosse stato per barret ora avrei fatto la sua fine, avrei voluto distrarmi un attimo soltanto per vedere dov'era finito, ma non potei: se mi distraevo lo shinigami avrebbe trovato un'apertura dove affondare la sua soul slayer. feci un balzo all'indietro cercando di evitare un altro colpo, ero fregato: se attaccavo io lui spariva, se attacca lui posso solo difendermi, dovevo scappare? no, barret sarebbe morto di certo, dovevo portare a termine il duello. con un colpo di spada ben piazzato feci perdere l'equilibrio allo shinigami che vacillò, trovai un'apertura sulla gamba destra e con un colpo di spada lo ferì provocandogli una ferita che saliva dal piede detro oltre la coscia. - mi hai beccato! te lo concedo ma il prossimo no! - gridò e approfittò della mia distrazione: mi ferì dalla spalla sinitra fino all'anca destra - non male...ma non mi convinco, questo taglio non l'avrebbe sentito nessuno - commentò lo shinigami, cercai di coglierlo impreparato ma riuscì a difendersi bene questa volta - te l'avevo detto che non mi avresti fatto niente al prossimo colpo - e detto ciò contrattaccò mirando alla faccia, quel maledetto riuscì a ferirmi provocandomi una lunga ferita che passava per il naso - tutto qui? non mi hai fatto niente! non capisco come abbia fatto barret a perdere contro di te - mi chiesi, lui digrignò i denti e cominciò a sferrare attacchi a caso innervosito dal mio umorismo. - ti farò a tocchi! - continuava a urlare, e io evitai tutti i suoi attacchi, l'ira lo aveva accecato e mi aveva pure dato il tempo di colpirlo. alla fine parai uno dei suoi colpi e mettendo forza nelle braccia riuscì a disarmarlo, la sua spada volò così lontano che non vidi dove atterrò. - game over - mormorai ansimando per le ferite che mi aveva inflitto. - non posso perdere così, non po... - non riuscì a terminare la frase perchè lo buttai a terra e gli dissi - ascoltami shinigami! io odio uccidere la gente, quindi non ti ammazzo, io ora me ne vado, tu appena arriveranno gli altri shinigami, puoi dir loro ciò che vuoi, loro mi daranno la caccia...e io...li batterò tutti senza problemi! - finì il mio discorso e lo shinigami si sdraiò sul pavimento stremato dalla lotta, io invece andai verso il corpo di barret e gli dissi - ce la fai ad alzarti? - chiesi - si si non ti preocupare, allora vieni fuori con me? - chiese - mi sembra ovvio - risposi e gli tesi la mano, lui l'afferrò, lo aiutai ad alzarsi e lui disse - dejavu? - chiese - proprio così - risposi e senza frette ci dirigemmo verso l'uscita della prigione.

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Capitolo 3
*** due contro uno, lo shinigami ci rimette ***


riassunto capitolo 2: lo shinigami cerca di ucidere barret ma grazie alla mia memoria ricordo il posto dove hanno depositato la mia spada, la recuperai e ingaggiai una durissima lotta con uno shinigami. il combattimento termina con la mia vittoria, decido di risparmiare lo shinigami e procedo oltre insieme a barret. quel corridoio sembrava non finire più, era lunghissimo ma lo attraversammo dopo circa tre minuti, uscimmo all'esterno e la trovammo un altro shinigami pronto ad attenderci - cloud, non fare pazzie, ammetto che te la sei cavata bene con il primo ma guarda come sei ridotto: hai ferite ovunque! non ce la farai contro un altro - disse barret, - ora sei tu quello pessimista - dissi - dammi retta - continuò - oh cavolo barret! credi sempre di aver ragione - mi lamentai - fa come vuoi - disse burbero. in quel momento nel cielo oscurato dalle nuvole ci fu un rombo, alzai il capo e vidi un mastodontico harrie-carrier (si dice così?) con una donna disegnata al lato, lo riconobbi immediatamente: l'ighwind, avevamo girato tutto il mondo con quello. l'ighwind atterrò, si aprì il portello e da lì uscì un uomo biondo sui quaranta, con una giacca da aviatore, degli occhiali da pilota di aerei e brandiva una lunghissima lancia: cid highwind (ecco da dove nasce il nome dell'harrie) - ben rivisto cloud, sono circa vent'anni che non ci vediamo, questo chi è? - chiese indicando lo shinigami - qualcuno che vi farà tornare da dove sieti venuti - rispondè lo shinigami calmo. - non credo proprio...cielo! barret ma come sei ridotto? cloud portalo dentro l'hghwind e chiamami nanaki per favore - disse - agli ordini - dissi e mi diressi verso il portellone aperto dell'highwind. dentro trovai nanki,tifa con una lunga ferita sul braccio destro - hey ragazzi! quanto tempo! - dissi aiutando barret a sedersi - così sei tornato, bene molto meglio - disse nanaki - ciao cloud, ne è passato di tempo - esclamò tifa - già, ma vedo che mancano cait sith, vincent e yuffie - dissi - si te lo spigheremo più tardi -disse nanaki - red, meglio nanaki cid ha detto che ti vuole dire qualcosa - riferì - so già cosa vuole, fa sempre la stessa cosa: vuole che vi porto via al mio villaggio mentre lui combatte - rispose - cosa? ma è assurdo! vado ad aiutarlo - dissi - cloud! - tifa mi bloccò, ci fissammo per cinque o sei secondi e poi mormorò - fa attenzione - annuì e uscendo dall'highwind mi diressi verso quello che sembrava un duello all'ultimo sangue tra cid e lo shinigami. - vedo che red ha già capito senza che glielo dicessi ma tu perchè sei qui cloud? - chiese cid fermandosi solo un attimo - sono qui per aiutarti, non ti prenderai tutto il divertimento, e poi d'altro canto ho un conto in sospeso con loro - spiegai, lui annuì e disse - molto bene...facciamogli il culo! - gridò, e detto ciò sfoderai la spada e mi unì al duello. Io e cid cercammo di sferrare attacchi contemporanei più che potevamo per cercare di disorientare il nemico, però il nostro piano sembrava non aver effetto: lo shinigami riusciva a difendersi ad ogni nostro attacco, francamente sembrava avere più esperienza di quello di prima. Sfortunatamente lo shinigami oltre a difendersi riusciva anche a contrattaccare. cid non essendo più forte come un tempo stava già esaurendo le forze, ma io no sprizzavo energia da tutti i pori, e poi se sono riuscito a battere lo shinigami di prima riuscirò a battere anche questo! - cid! vai via! hai combattuto abbastanza al resto penso io - gridai lui rimase a fissarmi e dopodichè annuì e rimase a terra disteso come se fosse svenuto, io mi girai in avanti per dire allo shinigami che potevamo fare sul serio ma mi resi conto che quella frase detta a cid fu contata come distrazione e lo shinigami con un rapido gesto mi ferì alla gamba sinistra. - stai per morire! quindi sarò franco con te: la tecnica che uso per combattere è diversa da quelle che usano gli altri shinigami, loro attaccano e basta con l'intento di uccidere, il mio metodo è migliore: colpisco gli avversari alle gambe, li rendo zoppi e infine li finisco con il colpo di grazia - disse, e detto ciò saltò in aria e caricò un potentissimo quanto veloce fendente che se mi avesse centrato sarei morto in un colpo. mi scansai di lato rotolando strinsi il manico della spada immaginando fosse la gola dello shinigami e caricai un colpo di spada dritto sulla faccia dello shinigami. egli sorpreso dalla mia mossa reagì d'istinto parando alla meno peggio il colpo, riuscì a pararlo ma dalla sorpresa riuscì a fargli un taglio sulla faccia. - è finita! morirai qui! - mi gridò in faccia lo shinigami, - no amico, per te è finita - gli sussurrai, mi guardò torvo e poi cercò di chiedermi - cosa diavolo stai blaterand... - non riuscì a finire la frase perchè dal petto dello shinigami sbucò la lancia di cid, guardai un attimo solo dietro lo shinigami e vidi cid che teneva salda la presa sulla lancia: cid aveva impalato lo shinigami da dietro - non può...finire...in questo...modo - sussurrò. cid estrasse la lancia dalla schiena dello shinigami e almeno 15 litri di sangue mi schizzarono sulla faccia. lo shinigami si accasciò lentamente a terra e cercò di dire qualcosa, forse un'ultima imprecazione, ma ciò che uscì dalla sua bocca fu soltanto un gemito confuso prima di morire. - è morto - commentò cid, - si, dove si va? l'ighwind con tutti i membri della squadra è a cosmo canyon, non possiamo mica andarci a piedi - dissi - no...forse qui fuori città dovrebbe esserci una stalla di choocobo, posssiamo noleggiarne due e raggiungere cosmo canyon in uno o due giorni - propose cid, io annuì e dissi - beh...è tanto che non cavalco un choocobo, ma dovrei riprenderci la mano in fretta - - anchio è tanto che non ne cavalco uno, ma è la nostra unica chance, e poi al gold soucer abbiamo vinto tante corse, riprenderci la mano non sarà poi così difficile, però cloud mi devi spiegare una cosa: perchè eri in prigione? e sopratutto chi sono questi tizi super veloci con i katana e il kimono nero? non gli ho mai visti in tuuta la mia vita - disse cid, -poi quando arriviamo alla stalla semmai ti spiego tutto abbi pazienza - dissi, lui scrollò le spalle quasi offeso e insieme ci dirigemmo fuori città.

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Capitolo 4
*** lo spettro cavo, hollow in vista ***


eravamo usciti dalla città da almeno due ore, eravamo nel deserto più totale tra alberi marci e lande desolate, - cid non è meglio se usiamo i gil per acquistare una mappa del posto? altrimenti non troveremo mai la stalla - suggerì, - si si potrebbe fare, ma tu vedi qualcuno che ci possa vendere una mappa di questo deserto di campagna? - chiese cid. scossi la testa in segno di "no" poi però vidi una capanna: la riconobbi immediatamente -cid guarda! e la capanna del tipo esperto di choocobo, lui gestisce una scuderia e ha un chocobo verde personale, magari in cambio di qualche gil ce lo presta - suggerì, - andiamo a dare un'occhiata - acconsentì cid, e così ci dirigemmo verso la capanna sperando nella gentilezza del vecchio. uscimmo senza ottenere risultati: il vecchio chiedeva 15000 gil solo per il noleggio del suo rarissimo choocobo verde, che tra l'altro quello d'oro vale venti volte di più. - allora cid che si fa ora? - chiesi, avevamo una meta, ma la meta era lontana e noi non avevamo nessun mezzo con cui raggiungerla. la stalla era troppo distante da qui, il vecchio voleva troppo solo per un noleggio, e a giudicare dal colore del cielo stava per mettersi a piovere - hey cid non senti qualcosa di strano? come un canto? - chiesi, cid stette per scuotere la testa in segno di negazione ma si fermò ed annuì dicendo - si, hai ragione cloud, che sarà mai? - chiese, feci spallucce, poi sentii nella punta del naso un piccolo brivido gelido: una goccia d'acqua mi era caduta sul naso, e da una goccia cominciò a diluviare, e in quella fitta pioggia io e cid non riuscivamo nemmeno a capire da dove fossimo arrivati o dove stava la capanna del vecchio. - cloud riesci a vedere qualcosa? - chiese cid gridando per sovrastare il frastuono della pioggia - se non ci vedi tu...non ci vede niente nemmeno io - risposi gridando, - merda! ma d'altro canto dovevamo aspettarcelo: in campagna piove sempre - esclamò cid furibondo, io sospirai, i cinque sensi erano completamente svaniti: non vedevo nulla perchè la pioggia cadeva rapida e decisa e ciò mi impediva di vedere cosa avevo davanti, il suono, l'unico dei cinque sensi rimasto: sentivo lo scrosciare continuo della pioggia e ancora quel lugubre e lontano canto, già molto lontano perchè quel flebile suono era appena percettibile. - cid lo senti ancora? - chiesi, - se ti riferisci a quello strano suono sì lo sento anche se non capisco da dove proviene e cosa lo emette - rispose cid, - dannazione! - imprecai inspirando a pieni polmoni l'odore di umido e fango che si stava formando vicino a noi. - cid hai intenzione di rimanere qui sotto la pioggia senza un riparo, un buon pranzo e qualcosa per coprirci da questo freddo? dai muoviti! non possiamo rimanere qui - dissi deciso. all'immprovviso lo strano canto si fec forte, forte come se avessi colui che lo emette nell'orecchio - cloud si è fatto più forte, ora lo sento meglio - disse cid, - anchio - mormorai, nel tono di cid sembrò ci fosse un pizzico di timore, ma io ero deciso: non mi sarei mai fatto spaventare da un simile trucco, e se fossero gli shinigami? no impossibile non ci avrebbero seguito mai così lontano. alla fine con tutto quel fragore, e quella nebbia riuscì a scorgere un'alta figura, sì alta almeno uno o due metri più di noi, non era umanoide, sembrava uno scorpione eretto senza coda e al posto della faccia aveva una stranissima maschera da teschio, gli occhi gialli brillavano allinterno delle due cavità di ciò che sembrava una maschera bianca da teschio, la creatura fece schioccare la mascella bianca e poi emise un grido che assomigliava molto al canto di poco fa, ma amplificato di molto. - cloud! scappiamo quello è un hollow! sono spettri senza anima e senza cuore, ci uccideranno! - gridò cid, - hollow senza cuore...avevo già sentito questa parola, diedi una rapida occhiata al petto del mostro e vidi un grande buco, e capii che quella significava la totale assenza di sentimenti, lo guardai bene dritto in quelle due profonde cavità illuminate di un giallo abbagliante prima che il mostro potesse sferrare un attacco e in quel momento ricordai : avevo già sentito la parola "hollow" alla soul society, anche se non so bene cosa siano, cid mi spiegherà tutto più tardi, ora...non avevo assolutamente tempo, sfoderai la spada e la puntai contro l'inquietante creatura - preparati perchè non sarò gentile con te! - esclamai.

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Capitolo 5
*** sangue e acqua un piccolo duello sotto la pioggia ***


cominciò il mostro attaccando con le sue strane chele, io mi spostai di lato con un salto e poi caricai un colpo dal basso verso l'alto, già proprio così: miravo alla maschera, piegai le ginocchia e saltai verso quell'inquietane maschera bianca, caricai il colpo e lo scagliai: niente, il mostro fu più veloce di me e unì le sue strane chele a X e parò il colpo, la chela di destra rimase immobile ma quella di sinistra si sollevò verso l'alto e caricò un velocissimo colpo a mò di falce che mi lacerò la spalla, caddi a terra gemendo, ma mi rialzai subito, non bastava un solo colpo di quel genere per buttarmi a terra, ce ne vuole di più,...ma quel codardo di cid non ce mai quando serve, ma è meglio così non voglio che altra gente si ferisca lottando per me, dopo che ho visto tifa, barret e gli altri in quello stato...non avevo tempo non potevo pensare ad altro durante uno scontro, mi riconcentrai su quella strana creatura con un foro sul petto. era sparita, incredibile! : ho perso soltanto venti secondi rimuginando su ciò che avevo visto alla soul society e quel maledetto se l'è data a gambe, (o zampe fa lo stesso) la pioggia aveva finito di scendere così impetuosa, ora scendeva talmente piano che sembrava quasi un piacevole brezza, e dato che la pioggia ora non scendeva più così impetuosa riuscivo ad orientarmi di nuovo e la vidi: la creatura di prima stava dando la caccia ad un povero ragazzo che correva qua e la gridando aiuto. io mi misi in mezzo alla creatura e al ragazzo e dissi - che c'è? sei scappato perchè ero troppo forte? dai combatti - la creatura piegò di lato la testa e continuò a fissarmi come se si sforzasse di ricordarsi chi ero. - tanto non ha importanza - mormorai, e saltai caricando un colpo con la mia spada stavolta non sulla maschera ma sul collo: caricai e il mostro rimase sorpreso dalla mia mossa e non fu in grado di fermarmi: gli mozzai la testa di netto, schizzarono rivoli di sangue nero e verdastro, che schifo...l'hollow scomparve riducendosi in piccole briciole. io mi voltai ma il ragazzo era scomparso non c'era traccia, - ma dove sarà finito?... - mi chiesi a voce alta. dopo di ché la ferita sulla mia spalla cominciò a bruciare, mi si appannò la vista e tutte le mie energie sparirono come per magia, mi accasciai lentamente sulla terra umida che la pioggia aveva lavorato per più di un'ora, ero a terra, stanco affannato e...chiusi gli occhi e non vidi più nulla...

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Capitolo 6
*** l'anima di jerris, omicidio nella capanna ***


riaprì gli occhi mezzo addormentato,mi misi a sedere lentamente e cominciai a guardarmi intorno, non ricordavo praticamente nulla dello scontro con il mostro, una cosa che però rimase impressa nella mia mente fu quel ragazzo che scappava dal mostro, che dopo qualche minuto scomparve senza che io me ne accorgessi. cominciavo a vederci meglio e mi accorsi di essere in una stanza, si per la precisione una capanna di legno, e io mi trovavo su un comodissimo sofà rosso, e avevo sopra una coperta di cotone (anch'essa rossa) e alla mia sinistra ardeva un meraviglioso focolare verde, già anche se strano era spettacolare, l'intensità e la luminosità di quel semplice e innoquo focolare, già...io di cose innoque ne ho viste poche...mi alzai dal divano e continuando a guardarmi intorno cercai l'uscita. a giudicare sembrava che in questa capanna di legno ci abitasse un cacciatore, le pareti erano stracolme di teste di vari mostri, in un muro scorsi la testa di una lucertola viola e accanto ad essa c'era la testa di un orribile ragno verde. sentì un rumore come una porta che si apre e una voce alle mie spalle mi fece sobbalzare. - ti piace come ho arredato casa mia? - a giudicare dalla voce sembrava un uomo piuttosto anzaiano, - questa è casa sua? - chiesi voltandomi lentamente, l'anziano annuì, - piacere ragazzo sono sting homon, il vecchio contadino che abita le terre desolate tra nibelhim e cosmo canyon - disse, - cosmo canyon? evvai! allora ce l'ho fatta! - esultai, squadrai l'uomo da capo a piedi e vidi che nella mano destra aveva un piccone e nella sinistra una strana rivista con disegnato su uno strano mostro di colore rosso che mi sembrava familiare. - mi scusi? che cè scritto in quella rivista? - chiesi, l'uomo si guardò bene la mano sinistra e rispose - ah uh...è una rivista che riguarda un leggendario mostro che si trova più o meno a north corel, noi la chiamiamo "l'rma di rubino", la leggendaria ruby weapon, ce ne sono altre sparse per il mondo, ma le armi di diamante e di zaffiro sono morte vent'anni fa, tutte e due uccise a colpi di cannone, e stato un periodo difficile quello...comunque ragazzo, che ci facevi svenuto la in mezzo al nulla? e qual'è il tuo nome? - chiese l'uomo inarcando un sopraciglio, - mi chiamo cloud strife, e beh...riguardo a cosa ci facevo svenuto in mezzo al nulla non me lo ricordo, invece lei...questo posto...sembra più la casa di un cacciatore di mostri che quella di un contadino sa? - osservai, - beh vede signor cloud strife...un tempo ero un cacciatore, anzi eravamo in due, io e mio figlio, si chiamava jerris e veniva con me a tutte le battute di caccia, qualche volta gli feci pure maneggiare il fucile, eravamo una bella copia e avevamo un bellissimo rapporto, poi però...uno strano mostro con una maschera bianca e dei lunghi capelli neri interrompè la nostra battuta di caccia, io riuscì a salvarmi ma jerris, venne squartato e mutilato da quella grossa creatura che non avevo mai visto...che tristezza, da quel giorno in poi decisi di lasciar perdere la caccia e mi diedi all'agriturismo, e a quasi tutto ciò che aveva a che fare con la campagna e l'aria aperta, oddio...jerris non ci rivedremo mai più! - gridò il vecchio e scoppiò in lacrime. io lo guardai senza far nulla e aspettai che finisse e dopo ciò ricominciò a parlare tra un singhiozzo e l'altro - aspetta qui...ti faccio vedere una sua foto - e ancora singhiozzando andò via a prendere la foto, io lo seguì con lo sguardo e aspettai...dopo qualche secondo tornò con una piccola fotografia incorniciata - eccolo... - disse il vecchio e mi mostrò una fotografia in cui erano insieme e mostravano una grossa preda morta, posa lo sguardo sul ragazzino e spalancai gli occhi inorridito...la faccia del ragazzo sulla foto era la stessa di quell'altro ragazzo che l'hollow aveva preso di mira. - qualcosa non va? - chiese il vecchio, io con lo sguardo impietrito risposi - no no, è tutto a posto, ora se non le dispiace devo andare...- dissi, lui tutto di fretta afferrò una bussola arrugginita e me la porse dicendo - era di jerris...voglio che la tenga tu, ti porterà lontano fidati... - disse, io la presi, la strinsi tra le mie mani e ringraziando l'anziano per l'ospitalità me ne andai. non appena fuori dalla capanna mi voltai e cercai di tornare indietro per chiedere qualche informazione sulla ruby weapon ma non ebbi il tempo e la capanna esplose in un miliardo di pezzi, l'esplosione mi spazzò via e mi spinse lontano. quella che finoa un attimo fa era la capanna di sting homon era ora un ammasso di fuoco e legna bruciata, dubito che l'uomo possa essere ancora vivo...mi avvicinai per studiare megliol'accaduto e qualcosa aldi là delle fiamme catturò la mia attenzione: qualcosa di grosso e umanoide si celava oltre il fuoco, non ero assolutamente certo di cosa fosse, ma una cosa era certa eccome: quella era la causa dell'esplosione...

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Capitolo 7
*** la bestia dagli occhi gialli, il ritorno di un vecchio amico ***


la figura dietro alle fiamme inclinò il capo di lato ed emise uno strano verso, dopo di ché cominciò lentamente ad avanzare verso di me. il calore che emetteva il fuco mi impediva di vederlo bene. mi allontanai piano piano dall'incendio per poter finalmente vedere in faccia la causa di quel macello. una cosa era certa: non era sephirot, per svariati motivi: 1- lui è morto vent'anni fa, 2- i capelli lunghi possono confondere, ma il corpo di quell'essere era piuttosto massiccio, e sephirot non è mai stato così muscoloso se non quando si è mutato...la bestia uscì dalle fiamme e finalmente potei guardarla negli occhi...sì, quegli occhi gialli e famelici scavati in un'orrenda e inquietante maschera bianca...poi, il mio sguardo si posò sul petto dove si stagliava un grosso buco. - hollow... - mormorai preuccupato, la creatura mi fissò e fece la stessa cosa di prima: inclinò la testa di lato come per osservarmi meglio ed emise di nuovo lo stesso verso, la differenza è che il gridò risuonò più forte di quello precedente e il modo in cui spalancò le fauci stava significare una sola cosa: un grido di battaglia. lo osservai meglio dalla testa ai piedi: notai che i capelli lunghi che gli ricadevano dalla testa fino alla schiena erano neri e non bianchi come quelli di sephirot, e poi diedi un'occhiata al suo corpo: oltre al grosso foro sul petto notai che indossava degli stracci rossi e neri, ma non erano proprio stracci...sembrava come un vestito strappato...e sulla schiena, sotto i lunghi e folti capelli neri c'era un mantello rosso anch'esso strappato dalla sua stazza. - chi sei? sai parlare? - chiesi neppure minimamente spaventato. la bestia ruggì di nuovo e mi venne addosso cercando di tagliuzarmi, dimenticavo! le sue mani...erano fatte dello stesso materiale della maschera, erano bianche, grosse come tenaglie, e le sue dita erano diventate dei giganteschi artigli bianchi, poi guardando meglio la maschera mi resi conto che era diversa da quella che aveva il precedente hollow: quella dell'altro hollow era tutta bianca e mostrava dei denti simili a quelli umani, invece la maschera di questo hollow oltre ad essere bianca aveva delle striature rosse che partivano dalla tempia destra e andavano a finire nella parte sinistra della mascella, più in su del mento. invece i denti...sembrava avere la dentatura di uno squalo bianco, non sapevo ci fossero tutte queste differenze tra hollow. bando alla cance, cercai di sfoderare la mia spada ma...non c'era! e se il vecchio mi avesse portato con sè ma dimenticandosi la spada? oppure...è rimasta dentro il capannone? qualsiasi ipotesi portava ad una sola conseguenza: avevo perso la mia buster sword per sempre. con cosa potevo combattere quell'essere? prima ancora che potessi pensarci la bestia mi ghermì con le sue gigantesche mani bianche e mi schiantò contro un pino, il tronco dell'albero si spezzò e per poco non mi cadde addosso, mi rialzai e sentì un orribile rumore osseo proveniente dalla mia schiena, - spero non si sia rotta... - mormorai. la creatura ruggì per l'ennesima volta e mio venne addosso questa volta però non mi germì ma con una "manata" i suoi artigli riuscirono a penetrare nella carne del mio ventre e mi squartò. un'onda di sangue investì la strada di terra battuta dove stavamo combattendo, cercai di rialzarmi gemendo e contorcendomi, guardai la mia ferita e rimasi sconvolto, era peggio del previsto: mi aveva quasi sventrato e avevo già perso un ettolitro di sangue, quel colpo era davvero mortale, mi ritengo fortunato di non essere morto...ma senza la mia buster sword avevo uno 0% di vittoria, sarei morto qui. la bestia con la sua velocità mi raggiunse e sollevò la mano destra per il colpo di grazia e lo cosa che infine mi stupì fu che la creatura parlò - addio cloud - disse con una voce roca e inquietante. gemendo io chiesi - tu...conosci...il mio nome? - -sì e so molto altro - rispose e caricando cercò di darmi il colpo di grazia ma si fermò all'istante, qualcosa lo bloccava, dopo di chè si alzò e disse - non ti uccido perchè tra noi ce stato molto in passato - disse la bestia e detto ciò spiccò un balzo tremendo e se andò...io non potendo più rialzarmi restai lì in attesa della mia morte...e pronincia le mie ultime parole: - scusa tifa che non ti sono stato accanto, scusa barret se ho sempre voluto fare di testa mia, scusa cid se ora non sono l' dove sei tu, scusa nanaki se ora non sono lì con te al cosmo canyon,scusa yuffie se anche dopo vent'anni non ci siamo più rivisti, scusami cait sith se non siamo più andati insieme al gold saucer, scusatemi tutti perchè non sarò più con voi...scusami aeris, se sono morto, ma almeno ora potremmo finalmente vederci...

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Capitolo 8
*** andando verso sud ***


....rosso...rosso...solo il colore rosso era presente nella mia testa, nel mio raggio visivo...era l'alta quantità di sangue che era fuoriuscita dalla mia ferita, credevo che sarei durato molto di meno, invece...a quanto pare per me è dura distaccarmi dalle cose materiali e a tutto ciò che riguarda questo mondo, ma la morte era ormai imminente, non c'era nessuno nel raggio di dieci chilomentri, ero spacciato, ma chi era quell'essere che decise inutilmente di risparmiarmi? non ci capisco più niente: la mia vita finisce quando attacco uno shinigami in difesa di una donna maltrattata, accetto di sfoderare la spada come vent'anni fa e accetto di tornare con barret e gli altri, lotto per l'evasione dalla soul society, ci disperdiamo io e cid, ci troviamo faccia a faccia con un hollow ma cid se la da a gambe e mi ritrovo a proteggere un fantasma, mi sveglio in una casa che ha dell'incredibile, conosco un contadino che mi parla di suo figlio morto ormai da tempo e di una creatura leggendaria che si trova in mezzo alle sabbie mobili che poi questo contadino muore in un esplosione causata da un energumeno travestito che in cinque minuti riesce a farmi perdere sangue da tutte le parti e quando ha l'occasione di finirmi se ne va dicendo che un tempo eravamo stati amici. che razza di vita ho vissuto? quella di vent'anni fa posso dire che non era male, mi trovavo bene con il team AVALANCHE, adesso invece ero solo e perduto in un'area desertica che a stento conoscevo e in più satavo per morire quando mi ricordai...tirai fuori la bussola che mi diede l'anziano contadino prima di morire: la osservai bene, l'aprì e vidi che nel pezzo basso c'era la vera bussola che indicava NORTH,SOUTH,WEST e EAST, invece sulla parte alta c'era la foto di jerris, il ragazzino che avevo salvato da quel famelico hollow, o almeno la sua anima...chiusi la bussola e la strinsi a me in attesa della fine che sembrava avvicinarsi: sentivo un dolore incommensurabile all'addome e la vista cominciava lentamente ad offuscarsi...poi però sentii una voce alle mie spalle che chiese - quella mia...tel'ha data papà vero? - chiese, io mi voltai e mi trovai davanti il volto piangente di jerris, il bambino che avevo salvato ieri - allora? non mi rispondi nemmeno? - chiese il bambino aumentando le sue lacrime, io lo fissai e risposi pacatamente - si è stato lui, ma...adesso tuo padre dove si trova? non è con te? - chiesi, lui scosse la testa e si asciugò le lacrime che tentavano di scivolare giù dai suoi occhi, - mio padre è diventato un'anima vagante, ovvero la sua anima si è staccata dal corpo e sta aspettando di essere mandata in paradiso, solo gli shinigami possono mandarti in paradiso - spiegò, io annuì e dissi - tra poco sarò anchio lì con voi - dissi, il bambino scosse il capo un'altra volta e disse - non necessariamente...tu sei quello di ieri vero? il guerriero che sconfisse l'hollow e mi salvò - chiese smettendo immprovvisamente di piangere - si ero io... - dissi piano piano quasi un sussurro fu la mia risposta - allora tu mi hai fatto un favore e io devo sdebitarmi - disse il bambino che avanzò e si chinò sul mio corpo straziato dagli attacchi dell'hollow e ci posò le sue piccole mani - cosa stai... - non finì la frase perchè vidi un'immensa luce abbagliante su tutto il corpo, poi non vidi oltre perchè la luce era troppa e mi impediva di vedere. quando la luce comincò ad affievolirsi mi tastai il corpo e vidi di non avere più ferite o dolore e la mia schiena stava benone, ero tornato in forma, mi sentivo come nuovo. - come hai fatto? - chiesi sbalordito al ragazzino quando la luce scomparve del tutto - ho usato un tipo di magia curativa che possono usare solo le anime, comunque non sto qui a spiegartelo, è troppo complicato per i mortali - si giustidìficò sorridendo allegramente, - beh fa nulla, grazie mille, ora mi rimetto subito in viaggio devo raggiungere cosmo canyon, sai da che parte è? - chiesi al piccolo ragazzo, - certo che lo so... - disse e scomparve - dove sei finito? chiesi, - sono qui - mi avvertì, la sua lieve voce proveniva dalla mia tasca, frugai e trovai la bussola, la sua voce proveniva dalla bussola - io non ti ho mai abbandonato cloud, da quando mio padre ti diede la mia vecchia bussola e come se ti avesse donato un pezzo della mia anima senza saperlo, ora finchè tu terrai con te quella bussola io starò sempre con te, sarò il tuo oggetto guida, ti guiderò io fino a cosmo canyon - disse, - d'accordo, allora partiamo - dissi mi misi in tasca la bussola e poi mi resi conto che avevo ancora la mia buster sword sulla schiena - comè possibile' io non l'avevo nello scontro - dissi e jerris mi rispose - quando ho purificato il tuo corpo altre due cose si sono purificate: la tua anima e la spada, perchè quella sword grazie ad un potere nascosto in essa può interagire con la tua anima e qundi quella spada è legata alla tua anima - spiegò, io aggrottai le sopraciglia e lui disse - te l'ho detto che è complicato, ora andiamo cloud non perdiamo tempo! - disse e gli feci eco - giusto andiamo - e così grazie all'aiuto di questo ragazzino riuscì a salvarmi da un'inevitabile morte e sempre grazie a lui raggiungerò gli altri a cosmo canyon.

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Capitolo 9
*** vincent è in pericolo ***


Grazie all'aiuto di jerris arrivai in tre giorni a cosmo canyon, la mi aspettavano tutti tifa,barret,nanaki,cid e stranamente anche cait sith. mi sedetti sul sofà e chiesi sotto voce a tifa - ehm...quando avete trovato cait sith? - tifa mi fissò distrattamente e rispose - ci stava già aspettando qui, si era fermato per una sosta, non mi ricordo dove volesse andare di preciso...- - mhm...- io annuì e rivolsi il capo verso l'alto e fissai il soffitto. da unaporta entrò barrett zoppicante sorretto da cait sith, lo aiutò a sedersi sul divano insieme a me e tifa, e stiracchiandosi tutto contento esclamò - cloud! hey non ci siamo ancora salutati, è un piacere vederti dopo 20 anni...mi chiedevo come sei arrivato qui a cosmo canyon in tre giorni senza mappa e senza morire?- io sorrisi imbarazzato e risposi -beh...ho usato la mia bussola...e non sono morto perchè sono uno in gamba?- risposi con ancora il sorriso sulle labbra, -oh però...-rise anche lui, - tu invece sei sempre lo stesso- aggiunsi - beh che ti devo dire? i gatti hanno sette vite, e sono ancora alla prima - rispose. Dopo la nostra chiaccherata irruppe cid nella stanza e chiese - posso parlare un momento con cloud in privato? - tutti mi fissarono e cid aggiunse - devo dargli la bruta notizia...- e tutti mi incitarono a seguire cid. mi alzai e lo seguì, egli mi condusse in una stanza buia e fredda piena di ragnatele, c'erano solo due sedie di legno, io e cid ci accomodammo (anche se erano parecchio scomodoe) e cid cominciò - hai visto quella creatura? 3 giorni fa nel deserto? quello è un hollow, usano uno strano metodo di riproduzione, e per riprodursi appunto sfruttano le anime umane, le staccano dal proprio corpo, spezzano la cosidetta "vatena dell'anima" cioè una catena spirituale che se viene spezzata: il corpo materiale comincerà pian piano a marcire lentamente (si decompone) mentre l'anima comincerà una veloce trasformazione in un fantasma (hollow appunto) si formerà la classica maschera bianca che proteggerà l'hollow dalle forme di bontà e gliene fornirà di cattive, il buco nel petto è stato lasciato dalla precedente catena dell'anima ormai irrecuperabile, in breve gli hollow sono spiriti maligni che un tempo erano buoni a cui è stata tolta la catena dell'anima, e ora sono mostri famelici pronti ad attaccare gli ex-cari e chiunque provi a sfidarlo - concluse cid, - poi...arriviamo alla parte spiacevole, durante questi lunghi vent'anni un menos (un capo degli hollow) attaccò vincent valentine, te lo ricordi? il menos fu troppo forte e sconfisse vincent, ruppe la sua catena dell'anima e tramutò l'anima di vincent in hollow, ora lui è ancora in circolazione se ben ricordi quello che ho detto: un hollow una volta trasformato andrà alla ricerca di suoi precedenti cari, e li ucciderà, vincent ci sta dando la caccia - concluse, rimasi senza parole, e tutto ciò che disse cid lo collegai immediatamente a ciò che successe vicino alla casa dell'anziano, quel mostro che mi attaccò e quasi mi uccise era vincent, e infatti in quel momento la bussola nella mia tasca s'illuminò di azzurro, ciò significa che jerris stava pensando ciò che pensavo io.

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Capitolo 10
*** non è una fuga è una battaglia ***


- qualcosa non va? - chiese cid fissando la piccola luce azzura che filtrava dalla mia tasca, - oh no niente, lascia stare, ho capito, vincent è diventato un hollow e cercherà di ucciderci...sì l'ho già incontrato venendo qui, però all'inizio non ci ho fatto caso che alla sua somiglianza, ma rifettendoci bene era lui di certo - cid annuì, - beh allora? che facciamo? pensi che vincent voglia attaccarci qui a cosmo canyon? - chiesi, - probabile, se ci sono hollow nel deserto perchè non dovrebbero essercene qui a sud? è ovvio che vincent ci sta aspettando, ci tende un agguato - propose cid, - io l'ho incontrato e combattuto, è fortissimo non c'è dubbio su questo, ma non mi sembra affato tipo da agguati, e poi quando l'ho incontrato ero abbastanza lontano da cosmo canyon, seconde me tarderà ad arrivare se deve arrivare...- dissi io, - non è questo il punto cloud...gli hollow ci si muovono con estrema velocità, e non importa quanto ci metterà vincent ad arrivare, ti basta solo sapere che se arriverà, nessuno si salverà...nemmeno tu, cloud - spiegò cid parecchio serio. io annuì pensieroso e mi grattai i miei folti capelli biondi cercando qualcosa da dire in merito, ma non mi venì nulla. - ora capisci qual'è la gravità della situazione? - chiese cid, - un p'ò sì ma mi piacerebbe sapere come fai a sapere quant'è forte vincent hollow? - chiesi io, - è ovvio, mi basta vedere quant'è potente lo spirito corrotto di un essere umano per capire che vincent ci spazzerà via, tu l'hai combattuto, da uno a dieci che voto daresti alla sua forza? - chiese cid, - ehm...onestamente, undici - risposi, - ecco! i particolari della battaglia non mi interessano, ma non mi serve averla vista per sapere quant'è forte - esclamò, - e ne tanto meno m'interessa cosa ne sarà della mia vita a questo proposito, per me vincent può anche sbudellarmi se servisse a tenerlo lontano da voi, da te,da tifa, da cait sith, da barret, da nanaki e da yuffie, ovunque lei sia... - aggiunse. sospirai, ormai non sapevo che dire, già sephirot è stato un arduo avversario, ma il nuovo vincent hollow mi fa ricredere su tutta la fatica che abbiamo fatto per distruggerlo, anche le perdite contano, già perdere aerith mi ha causato una crisi emotiva, ci manca solo che cid si metta a fare il martire. - nessuno si sacrifica per nessuno, dobbiamo restare tutti vivi, capito cid? questa non è una fuga o una caccia all'uomo...questa è una battaglia tra l'AVALANCHE e vincent corrotto, dobbiamo combattere, alzarci e reagire e non scappare come delle galline che hanno sentito il tanfo della volpe, noi ci aggrappiamo alle nostre speranze, le nostre forze, le nostre più recenti esperienze e i nostri ideali, cid, dobbiamo combattere contro vincent e fermarlo...a proposito c'è un modo per ritrasformarlo? - chiesi infine, cid scosse la testa piena di rammarico, se dobbiamo vincere, vincent dovrà morire per forza - - cavolo! - esclamai poggiando le mie mani sudate sulla fronte, - tutte le vittorie hanno un prezzo da pagare...- aggiunse cid serio e pacato. - ragazzi! fate le valigie andiamo a costa del sol con l'inghwind, sbrigatevi - disse cait sith spuntando all'improvviso sulla soglia. io e cid ci alzammo e chiesi a cait sith - adesso? all'una di notte? - chiesi strofinandomi un occhio, cait sith rispose -no beh...dovete solo farvi le valigie, partiamo domani mattina - e cid chiese il motivo, - beh qui intorno, a makoro site è stato avvistato un mostro con una maschera bianca simile al volto di uno scheletro, si dice che era enorme e aveva degli artigli bianchi giganteschi e ha fatto fuori un intero cantiere, ora è sotto sequestro - rispose, - ok ottima mossa ragazzi, bene partiamo domattina - disse cid, - cid! - chiamai senza dir nulla e con lo sguardo intuì cosa volevo, - no cloud, questa è la cosa migliore pe tutto il team AVALANCHE, non dobbiamo rischiare inutilmente - rispose - si ma non dobbiamo nemmeno scappare come dei conigli - ribadì e allora cid disse - affrontalo te allora...su dai coraggio, affrontalo! ci tieni tanto a uccidere un vecchio amico? che per tanto è anche impossibile, allora su fallo! - esclamò cid, - non posso...da solo sono quasi morto, ho bisogno di voi per farlo...- mi giustificai, - beh mi spiace cloud, io e il resto del team non vogliamo morire così, e ora va a farti le valigie e fatti una bella dormita cloud, magari capisci di che sto parlando...- io ci rinunciai e chiesi a cait sith una borsa dove mettere le cose, e andai nella mia stanza, mi sdraiai sul letto, poggiai la mia buster sword a terra e misi la bussola di jerris sul comodino, che nonostante aver udito l'intera converazione non disse una parola sola in mia difesa, forse jerris la pensava come cid? non lo so...tutto quello che seppi è che domani saremmo partiti per costa del sol e che quello fu il mio ultimo pensiero prima di adormentarmi.

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Capitolo 11
*** pronti a tutto ***


- cloud!!!!!!!!! muoviti dobbiamo andarcene - la profonda voce di barret irruppe dal salotto (così si poteva definire...) mi aggiustai i capelli scompigliati con una scrollata e presi la bussola,la spada e la mia sacca, e mi diressi in soggiorno riunendomi al team. - dov'è cid? - chiesi e barret mi rispose - è andato a prendere l'highwind, tronerà tra poco - aspettammo...dopo venti minuti non arrivò nessuna notizia ne di cid ne dell'highwind. - buono a nulla incapace, aspettate qui, vado prenderlo io, intanto voi salutate nanaki - disse barret, - cosa?! nanaki resta? - esclamai, - già proprio così, mi dispiace cloud, ma mi sento un p'ò troppo vecchio per queste avventure e quando abbiamo sconfitto sephirot credevo non ci sarebbe stato più nulla di pericoloso se non i mostri che trovi nelle aree disabitate, mi ritiro...buin viaggio a tutti - concluse, accarezzai la criniera rosso fuoco di nanaki e lo salutai, lui aggiunse - dopotutto...cercate di capirmi questo è il luogo dove sono nato, e dove è morto mio padre...anche io voglio morire qui, perdonate la mia scelta ma questa presumo sarà l'ultima volta che ci vediamo -, il resto dell'avalanche salutò per sempre nanaki. barret entrò di corsa gridando - ragazzi venite fuori, siamo nella merda! - esclamò barret allarmato e tutti noi ci precipitammo fuori a vedere. cid era rannicchiato in una angolo e perdeva molto sangue, - che è successo? - chiese tifa, - cloud! - cercò di chiamarmi con la voce spenta, mi precipitai da lui - è vincent vero? - chiesi, lui annuì lentamente e toccandosi la ferita disse - è arrivato il momento di salutarci... - disse, io mi allarmai e dissi preoccupato - no! stai scherzando spero...non puoi lasciarci, ho bisogno di te cid, tutti ne abbiamo, abbaimo bisogno l'uno dell'altro, non puoi andartene così! - esclamai, cid chiuse gli occhi e rimase immobile, misi l'indice sulla sua giugulare, le pulsazioni c'erano, deboli ma c'erano. - è ancora vivo, ma dobbiamo fare presto o morirà - dissi, presi in braccio il suo corpo e lo portai dentro, lo poggiai sul divano e dissi a nanaki - sei vecchio e ti posso capire, la lotta non fa più per te ma almeno salva cid! te ne prego nanaki, usa le doti della tua generazione, il tuo popolo si tramandava sicuramente qualcosa sulla medicina - dissi, nanaki rispose - mio padre era un guerriero non un dottore ma mi sembra i avere almeno un libro sulla medicina - - grazie a Dio! - esclami sollevato, - cloud dobbiamo andare o faremo la fine di cid - disse tifa - già - fece eco barret, io abbassai lo sguardo e riflettendo tirai fuori la bussola e sussurrai - jerris...aiutalo sta morendo ti prego... - nessun suono o segno di vita uscì dalla bussola - ora parli anche con le bussole? fantstico! - esclamò barret, - ragazzi non perdiamo tempo! io so che cosa ha ridotto cid in quel modo e so anche che quella cosa ci sta cercando...- s'intromise cait sith, - parli di vincent corrotto? - chiese tifa, caith sith annuì, - jerris andiamo! - dissi, la bussola s'illuminò di azzurro e il volto trasparente di jerris apparve sul coperchio della bussola - finalmente, c'è un mio amico che sta moredno dissanguato, devi aiutarlo jerris ti prego! - jerris scosse la testa e rispose - mi dispiace cloud, io ti ho aiutato perchè sono in debito con te, tu hai liberato la mia anima da quel hollow che mi inseguiva, ma io non sono in debito con quest'uomo - si giustificò, - è mio amico! faresti comunque un gran piacere anche a me - - non posso...- e jerris scomparve... - no! - esclamai, - ecco qua! - nanaki arrivò con un libro enorme sulla schiena, lo poggiò sul tavolo e disse - andate pure, io mi occupo di lui - disse nanaki cominciando a sforgliare il libro. - si ma come facciamo? quella cosa che prima era vincent fiuta ognuno di noi, e se magari attacca voi? non siete in grado di difendervi - disse tifa, - già non possiamo portare cid sull'highwind, sarebbe a rischio - intervenne barret. in quel momento ripensai alla conversazione tra me e cid di ieri sera, cid non ha avuto il tempo di raccontare la mia proposta...magari così mi avrebbero aiutato a combatterlo... - ragazzi ascoltate, ho un piano: nanaki e cid restano qui a cosmo canyon, noi invece andiamo sull'highwind e ci accertiamo che vincent ci segua così nanaki e cid non correranno pericolo, ma noi sì, quindi dobbiamo essere pronti a batterci con lui, che ne pensate? - proposi, - non è un gran chè come idea ma io non ho nulla di migliore da esporre...sono con te cloud - disse barret, - anche io - disse tifa, - non posso mica essere l'unico a dire di no, vengo anche io - disse cait sith. - allora non dobbiamo perdere tempo - dissi, - già...ma chi guida? - chiese cait sith, - ok...barret! io vado a cercare vincent, lo attiro da noi e tu quando ci vedi arrivare metti in moto, al resto penso io - dissi, - ok - disse lui. salutammo nanaki e uscimmo a prendere l'highwind, il problema di questo piano...è che avevamo sottovalutato vincent, di nuovo...

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Capitolo 12
*** tra la nebbia... ***


Avevo mollato tifa, barret e cait sith all'highwind raccomandando di eseguire il piano come gli era stato detto, io invece ero già partito alla ricerca di vincent ma non avevo idea di doce cercarlo. tornai all'highwind e barret per poco vedendomi arrivare non mise in moto, imprecò e chiese - che ci fai ancora qui? dov'è vincent? - - dove hai trovato cid? - chiesi - hmmm...là in mezzo ai canneti - annuì e mi diressi dove barret aveva indicato, non si vedeva niente per via delle canne presenti nello stagno e per il fatto che era appena l'alba. nell'acqua notai tracce di sangue - sono nel posto giusto...- sussurrai, mi alzai di scatto sfoderando la spada e quel che uscì dal canneto furono un paio di uccelli impauriti dal mio gesto immprovviso. stetti per rinfoderare la spada quando udii un leggero brontolio, cupo e tetro: veniva da dietro di me! mi girai di scatto giusto in tempo per parare un pugno di vincent, questa volta lo guardavo con occhi diversi sapendo che quella bestia alta due metri era un mio vecchio amico, vincent sorrise e disse con voce cupa e rauca - ciao cloud, perchè mi guardi così? -chiese, - e tu perchè vuoi azzannare me e i miei amici? - chiesi, lui aggrottò le sopraciglia (si anche se aveva la maschera era come una seonda faccia, poteva farlo) e rispose - bella domanda...e sai cloud cosa succede quando non trovo una risposta alla domanada? uccido! - gridò colpendomi con la sua grossa mano e scaraventandomi fuori dal canneto, il suo colpo mi lascò tre piccoli segni di sangue sulla guancia, - fatti sotto vincent non ho paura di te! non più almeno! - da lontano sentivo il brontolio delle eliche dell'highwind: evidentemente barret aveva udito la mia voce e si era prevenuto. rinfoderai la spada e cominciai a correre gridando - forza vincent! vieni qui! non volevi uccidermi? allora perchè non mi insegui? - e corsi verso l'highwind. vincent sembrò irritarsi a quelle parole e cominciò a rincorrermi, cid non scherzava quando ha parlato di mobilità rapida da parte di un hollow. mi aveva quasi raggiunto, l'highwind era sospeso da terra di una settantina di cm circa e con un salto mi aggrappai al carrello elevatore e partimmo, vincent ci guardò dal basso fermo e immobile, dopo un p'ò spiccò un balzo altissimo e ci raggiunse, anche lui si aggrappò al carrello elevatore e piegandolo si arrampicò, barret gridò - oh merda! vincent è a bordo! dobbiamo combattere! - - cloud dove stiamo andando? - chiese cait sith velcemente, - andiamo alle rovine antiche, la non combineremo danni - risposi, - vuoi uccidere vincent? - chiese, - non abbiamo scelta cait sith - dissi. - aiuto!!!! - gridò barret che fece un volo tale da cadere quasi dall'highwind ma per poco riuscì ad aggrapparsi alla ringhiera. vincent teneva imrigionata tifa in una mano e cait sith cercava inutilmente di liberarla con qualche vecchia magia debole. barret mi si avvicinò e disse - questo non faceva parte del piano cloud, rovini sempre tutto! - si lamentò, - sei tu che mi hai liberato di prigione con scuse convincenti...quindi la colpa è tua! - dissi io - dha! tu finirai per farci ammazzare tutti cloud! - si lamentò di nuovo, - non è proprio colpa mia, è più un tratto di carattere che io...sai sono fatto così, creo casini ma alla fine li risolvo - dissi e barret mi sfidò - risolvi questo genio! - disse indicando vincent che sta per fare in mille pezzettini tifa, e cait sith era a terra svenuto. - prendi un attimo il controllo dell'highwind, io vado a salvare tifa - barret prese il timone e io con la spada sfoderata feci un salto e colpì vincent alla testa, gridò e lascò andare tifa, - prendi cait sith e nascondetevi nella sala riunioni - tifa annuì e andò a raccogliere cait sith, - ok vincent, hai una seconda possibilità...solo io e te! - gli corsi in contro e parai i primi due pugni, il terzo colpo era una sberla ad artigli sguainati che mi ferì all'anca, sentì un crack e andai a sbattere su una parete del veivolo. mi rialzai come se niente fosse (nonostante già perdessi sangue dall'anca) mi misi in guardia e chiesi - è tutto qui? quella volta mi hai mostrato di peggio! - lo provocai, vincent emise un ruggito per niente umano e mi caricò lo evitai e li piantai la sapda sulla nuca, feci schizzare del sangue nero che andò a bagnare i suoi capelli lunghi. vincent con una scrollata veloce mi fece caderea terra e la buster sword rimase inficcata sulla nuca del mostro, - di le tue ultime preghiere...- disse vincent tenendo il pugno alzato, - no grazie, barret! piano B: spara ai motori! - barret non se lo fece ripetere e sparò creando una coltre di fumo, ci furono scintille ovunque, piccoli incendi e scoppi, - stiamo precipitando! - gridò barret notando che l'highwind precipitava verso il basso. la velocità aumentò, - ci schianteremo!!! - gridò ancora, - ma è questo il piano! - dissi io, - che cavolo ti viene in mente?! - chiese barret, - immprovviso! - risposi, vidi che vincent per la sua stazza faceva fatica a rimanere in pedi e cadde di faccia. sbirciai un attimo fuori e gridai - atterriamo in mare! - - uh che bello! - rispose barret ironicamente,l'highwind toccò terra (anzi acqua) e ci fu uno schianto fortissimo, tutti quanti ( vincent compreso ) perdemmo tutti i sensi.

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Capitolo 13
*** allenamento a rock town ***


riaprì gli occhi e ispezionai il luogo in cui mi trovavo: un'isoletta a due metri dalla costa, e in un lampo ricordai tutto l'accaduto, l'highwind era a pezzi, purtroppo il mio piano questa volta ci ha portato al limite, mi rialzai a fatica e cercai immediatamente vincent, al suo posto trovai una grande scritta incisa sulla terra: i will find you (ti troverò) stranamente vincent si era svegliato e lasciando soltanto un messaggio intimidatorio se ne andato senza aprofittare del fatto che tutti eravamo privi di sensi. mi chiesi se in lui annidava ancora qualche pezzo buono della sua anima. raccolsi da terra la spada e mi tastai la tasca: era vuota! avevo perso in giro la bussola di jerris, mi misi a cercarla quando udì una voce - cloud! qui! - mi girai e la voce proveniva da sotto un rottame dell'highwind, sotto c'era la bussola di jerris, la presi me la rimisi in tasca. dovevo trovare gli altri, in un angolo vidi i resti cibernetici scassati di cait sith, lui era un robot è vero...anche lui se n'era andato. andai in ricerca di barret e tifa, ma poi mi ricordai di aver detto a tifa di andare insieme a cait sith in sala riunioni, quindi tifa doveva essere lì per forza. - cloud! - barret mi chiamò da lontano, andai da lui - barret! da quanto sei sveglio? - chiesi, - adesso...- rispose massaggiandosi il capo, - hai visto tifa per caso? - chiesi ancora, - e tu hai visto quella canaglia di vincent? comunque no... - rispose, - se n'è andato...ha lasciato...cavolo! vincent ha rapito tifa! ecco perchè...mi sembrava strano che se ne fosse andato così per caso senza farci nulla, maledetto! - esclamai, barret mi mise una mano sulla spalla e disse piano piano - la troveremo - io mi calmai e dissi - vediamo di capire dove siamo... - - cait sith? - chiese lui, - andato - risposi. - andiamo verso nord - proposi, barret annuì, io estrassi la bussola e andammo nella direzione nord. con due ore di cammino arrivammo ad una città, si insomma un paesino. chiedemmo dell'acqua e un posto dove stare la notte, fummo accontentati e passando per la strada un vecchio strillò - hey tu sei soldier! - io lo guardai e poi mi guardai il vestito ( non lo avevo ancora cambiato...) - no non lo sono più - risposi, - dici sul serio? e quella spada? perchè la porti in giro allora? - chiese, - beh...non sono un soldier ma combatto ancora - - hey che città è questa? - chiese barret al vecchio, - rock town, siete stranieri? - chiese, annuimmo, - so che c'è un piccolo dojo infondo alla strada, lì abita un sensei, potrebbe mantenervi per un p'ò - consigliò, - grazie abbiamo già... - stetti per dire ma barret chiese - è gratis? - - credo di sì - rispose, -ok...- dissi io. raggiungemmo il dojo e parlando con il sensei uscì fuori l'argomento - perchè siete venuti a rock town? - chiese l'anziano, era calvo e portava un kimono azzurro e un katana con sè ( mi ricordava quei rompiscatole degli shinigami, era un p'ò che non ne vedevo uno, sicuramente per il fatto che da quando sono uscito di prigione non ho fatto altro che spostarmi di continuo redendomi impossibile da localizzare). - ehm siamo finiti qui per sbaglio, vede l'anima di un nostro amcio è stata corrotta, ora è un hollow e ci da la caccia, simao finiti qui per caso durante uno scontro con lui - raccontai, - oh capisco...beh se l'hollow è forte potrei fornirti un p'ò di addestramento spirituale e una tecnica potente - propose il sensei, - di che si tratta? - chiesi, - si chiama "shinkai", con un grandissimo sforzo spirituale, puoi stabilire un contatto fisso tra la spada e la tua anima, così da poterne cambiare aspetto e potenza, questo è lo "shinkai" - spiegò, - ah...e lei pensa che questa tecnica potrebbe aiutarmi contro il mio amico corrotto? - chiesi, - certo! lo shinkai è una tecnica spirituale, tutte le magie spirituali sono efficaci sugli hollow, fidati, lo shinkai è la tecnica spirituale più forte che conosco, ti aiuterà - disse, - non comporta costi aggiuntivi vero? - chiese barret, - lo shinkai non è una cosa che s'impara in tre secondi, ci vogliono due giorni minimo, 50 gil e siamo a posto - barret sospirò, - se aiuterà contro vincent non posso rifiutare - dissi, - ok però spendi i tuoi gil, d'accordo? - disse, - sì - risposi e porsi i 50 gil al vecchio sensei che disse - vieni cominciamo subito, quel'è il tuo nome intanto? - chiese - cloud strife - risposi, - piacere cloud, io sono sepha, il tuo nuovo insegnante, lo shinkai è una tecnica di grado elevato, ci vuole applicazione e impegno per apprenderla - spiegò sepha, io annuì e lo seguì, sperai solo che questa tecnica mi avrebbe aiutato a salvare i miei amici...

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Capitolo 14
*** lo shikai attacco a rock town ***


Una volta entrato nella sala addestramento di Sepha sottovalutai parecchio la difficoltà di apprendere questa nuova tecnica, ma ovviamente dovevo starmi zitto, apprendere lo shinkai sembrava la cosa più difficile mai fatta al mondo (dopo battermi con Vincent). L'esercizio era quello di concentrarsi a fondo e di svuotare la mente per riempirla di potere che poi andrebbe concentrato sulla lama della spada, ed essa dovrebbe infliggere il triplo dei danni contro il nemico, ma l'apprendimeto era impossibile! come avrebbe fatto uno come me a svuotare la mente quando era piena di ansia e pensieri orribili? Vincent mi aveva battuto per la seconda volta, e ha anche rapito Tifa! sono molto in pensiero... Nel frattempo irruppe Barret nella sala e chiese - allora? come procede? - lo fissai e risposi - male, veramente male, Sepha ha detto che devo svuotare la mente, è impossibile! non riesco a pensare ad altro se non a quel furfante di Vincent, cavolo e pensare che un tempo è stato un nostro amico, ci ha aiutati a sconfiggere Sephirot, il suo aiuto è stato notevole, e ora...mi ha quasi ammazzato quando mi trovavo alla baita - raccontai, - e come sei sopravvissuto? - chiese, - fortuna? - dissi stringendo forte la bussola all'interno della mia tasca, - Beh d'accordo, ti lascio ai tuoi allenamenti - e detto ciò Barrett scomparve dalla sala. Non voglio che sappiano di Jerris, per precauzione...afferrai la buster sword e mi rimisi all'apprendimento della mossa. Dopo circa un'ora arrivò SEpha che cercò di aiutarmi, alla fine il risultato fu questo: la lama della mi spada si illuminò di un azzurro violaceo e risplendè in un tutta la stanza creando dei bagliori. Sepha mi fece i complimenti incoragiandomi che c'ero quasi, ma dopo quel risultato neanche completo ammisi di essere un po stanco e riposai fino a sera. Fui svegliato da dei rumori e degli spari, capì immediatamente che gli spari che avo sentito provenivano dall'arma di Barrett, rock town era in pericolo! uscì di corsa con buster sword in mano e individuai il nemico: Vincent era tornato per il terzo round e aveva messo terrore agli abitanti della città spaccando case e uccidendo un paio di persone, vidi Barrett ferito che cercava di fare quello che poteva per respingerlo ma niente da fare, l'hollow ebbe la meglio e lo scaraventò sul muro di una casa, in quel momento temetti per la vita di Barrett. Andai incntro a Vincent e alzai la spada contro di lui - fermati! hai già fatto abbastanza - gridai, lui inclinò di lato la testa e rispose - tu credi? - alzò i suoi enormi pugni fatti di ossa e li battè al suolo provocando un teremoto, io saltai e lo ferì alla schiena, ma egli sembrò non sentire nemmeno il danno, - quella volta allam baiata ho avuto pietà di te Cloud, non ti aspettare che ne abbia anche questa volta - disse minaccioso, - non ho bisogno della tua pietà, e poi se ci tenevi potevi evitare di rapire Tifa e di attaccare questa città, che cosa ti ha fatto? - chiesi, - la mia furia...è incontrollabile, io sono qui per uccidere te e Barrett! - esclamò, io rimasi perplesso e lui mi attaccò buttandomi a terra, mi rialzai e parai il suo attacco, fece tuttua la sua forza sulla spada tanto ch'egli si graffiò le mani e io cedetti, mi afferrò e sbattè al suolo facendo "rimbalzare" la buster sword che finì lontano da me, in un gesto disperato, per cercare di liberarmi dalla morsa di Vincent tirai fuori la bussola di Jerris, ma Vincent con una manata la lanciò via e anch'essa finì lontano, mi divincolai e usai tutta la mia forza per liberarmi, ma Vincent mi sollevò e mi lanciò contro un albero, la mia schiena fece "crack" al momento dell'impatto, ma nonostante ciò, riuscì ad alzarmi, presi la spada e pensai << non mi rimane che tentare>> mi concentrai in modo assoluto e svuotai la mente:niente, riprovai un altro paio di volte, la quarta volta la spada s'illuminò come prima ma non successe nulla, la sesta volta che feci uso di tutta la mia concentrazione, la spada s'illuminò di più e coiminciò a cambiare forma, la spada mutò: il manico cambiò e la lama divenne di cristallo, essa brillava e non vedeva 'ora di affettare qualcosa...Vincent con un balzo mi raggiunse, io partì alla carica, tentò di colpirmi con un colpo immprovvisato ma io lo evitai con una scivolata, lo ferì alle gambe e con un gesto rapido mi alzai e lo pugnalai alla schiena, dalla sua bocca uscì un verso animalesco e racappricciante simile a un grido, egli si voltò infuriato e cercò di colpirmi con una serie di colpi veloci,potenti ma non calcolati, questo mi permise di pararli e di contrattaccare: lo colpì sulla maschera bianca, gliene staccai un pezzo, da lì s'intavedeva un lembo della sua carne rosa, dietro quella maschera c'era la sua faccia! Vincent si accasciò e io mi avvicinai lentamente per dargli il colpo di grazia...

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Capitolo 15
*** le lacrime del guerriero ***


Erano sempre meno i passi che mi separavano dal corpo enorme ed esanime di Vincent Valentine, come me anche lui era arrivato allo stremo delle forze, dentro di me non c'era altro che rabbia, Vincent aveva fatto del male a troppe persone innocenti, per quanto possa dire di essere stato suo amico ha fatto del male alle persone che più gli volevano bene e le ha quasi uccise per non parlare di coloro che ha ucciso veramente...so che devo fare quello che va fatto...eppure...non posso dire di averne il coraggio. Prima che potessi anche solo pensare di sollevare la nuova spada dalla lama luccicante da terra per giustiziare il mio vecchio compagno ripensai a tutto quello che ci fu tra noi e ripensai anche alla promessa di non voler più usare la spada contro gli altri e al motivo per il quale mi trovavo nella prigione dalla quale Barrett mi tirò fuori: ero finito lì per aver ucciso uno shinigami...il giorno che fuggì dalla prigione della Soul Society l'ho fatto a colpi di spada per salvare Barrett nonostante la mia promessa...ora invece, sono qui, con la nuova promessa di combattere solo per i miei amici ma sto per uccidere un mio amico per proteggere gli altri...onestamente Vincent mi ha quasi tirato fuori le budella dal corpo perciò mi chiedo: ne vale davvero la pena? dovrò uccidere Vincent per il bene mio e degli altri? se non lo faccio lui farà ancora del male alle persone, ucciderà me e tutti i miei amici...non posso farglielo fare. Tutta la rabbia nel mio corpo si scaricò sul fendente che diedi a vuoto: non avevo il coraggio, che razza di soldier dovrei essere io? non capivo più niente ma forse, non volevo capire...volevo solo combattere insieme ai miei amici, non contro di loro...ma proprio in quel momento avvertì la presenza di una figura alle mie spalle e subito una voce tagliente, calma e fin troppo familiare mi fece voltare di scatto -quindi non ne hai il coraggio?- chiese la voce lentamente: un giovane dai capelli lunghi e bianchi, gli occhi di un azzurro celeste si stagliava dritto di fronte a me, portava una lunga veste nera, era tutto vestito di nero e brandiva una katana dalla lama che pareva infinita, mi guardava come se fossimo vecchi amici, ho avuto molto a che fare con i vecchi amici ultimamente ma lui proprio non lo era. -Sephiorth!- gridai a voce strozzata per lo stupore, sentì come se la rabbia ammontasse ancora una volta dentro di me, rimasi a fissarlo dimenticandomi completamente di Vincent che era ancora lì fermo e privo di forze. Dimenticai tutto, ogni cosa che mi stava intorno scomparve: rock town,Vincent,i miei amici rimasti feriti nel combattimento, persino Tifa che non sapevo dov'era, in quel momento nella mia testa risuonavano troppe domande: perchè lui era lì? a me interessava solo quella, ero sicuro di averlo distrutto...non capisco più...sono confuso. -scommetto che ora ti stai chiedendo come faccio ad essere vivo, vero Cloud?- disse calmo quasi sottovoce -la verità è che starei qui a parlartene ma non ho tempo, vedi ho bisogno del tuo aiuto- continuò ma io ribattei pronto -non mi interessa come tu faccia ad essere vivo, e sta pur certo che non ti aiuterò, una volta provavo ammirazione nei tuoi confronti, ora c'è solo odio- -credi forse che stia chiedendo davvero il tuo aiuto Cloud? io non lo sto chiedendo, tu mi aiuterai, l'ultima volta l'incantesimo meteor aveva quasi funzionato ma ora sono sulle tracce della scoperta di un nuovo potere, dovrei fare qualche test però prima di lanciarmi alla fase finale e direi che tu sei il soggetto ideale, la forza delle tue emozioni non conosce limiti, l'amore per i tuoi compagni, la tua determinazione nel volerli salvare e nel voler diventare più forte, la vendetta verso di me ma sopratutto la compassione per questa nullità- Sephiroth indicò brevemente con un cenno un Vincent ancora fermo e alla stregua della sua energia, poi mi guardò e continuò -vedo che già hai rivelato uno stadio di potenza maggiore della tua spada, lo stesso potere che hai usato per effettuare tale tecnica è ciò di cui ho bisogno per far uscire allo scoperto la tua vera natura- io continuai a fissarlo e dissi -tu invece come hai riavuto la tua spada? l'ultima volta che l'ho vista era sotto chiave- lui mi guardò poi sorrise e rispose sempre calmo -ho dato fuoco ad un'altra città per riaverla, sai non è stato neanche facile dal momento che neanche ora sono qui fisicamente, il mio corpo è andato distrutto nel nostro ultimo confronto, perciò sto ricorrendo anche ora alla mia forza spirituale- -quindi, se ti attaccassi ora come faresti?- chiesi con aria dura, lui rispose -mmh pensi forse che non possa combattere? forse sarò meno potente ma non credere che io abbia smarrito le mie doti da spadaccino, se ti stai interrogando ancora sui miei limiti posso darti una dimostrazione di ciò che sono ancora in grado di compiere facendo quello che dovevi fare tu 5 minuti fa- detto ciò Sephiroth sollevò la masamune e colpi Vincent al collo. -NO! bastardo!!- mi scagliai su di lui ma intercettò il mio colpo con la sola mano libera fermando la mia lama, si avvicinò e sussurrò -sei ancora debole Cloud, diventa più forte, scopri i tuoi limiti e forse capirai cosa ho in serbo per te, ma fino ad allora le nostre strade non si incroceranno più di tanto- detto ciò ghignò un'ultima volta poco prima di scaraventarmi per terra e di sparire nel nulla. Mi alzai di scatto senza raccogliere neppure la mia spada, mi guardai intorno per capire dove fosse andato, ma era completamente sparito, in quel momento mi ricordai di tutto ma sopratutto che Vincent è ormai arrivato al capolinea. Mi chinai velocemente sul suo corpo per scoprire che era ancora vivo e la sua maschera da hollow giaceva in pezzi vicino a lui: dopo anni potevo finalmente rivedere il suo viso; lui aprì gli occhi e mi guardò, cercò di dire qualcosa con la ferita aperta sulla giugulare che continuava a perdere sangue, le parole uscirono difficilmente dalla sua bocca ma il loro contenuto era molto semplice -ciao Cloud...- io lo guardai dritto negli occhi sorreggendogli la testa sulle ginocchia -Vince, io...cos'è successo?- -ho sbagliato...dovevo proteggervi...non darvi la caccia...ma Sephiroth...- -lui?- chiesi -che c'entra? era stato un menos no?- dissi, ma lui mi guardò e rispose - un che?...no...è stato lui a farmi questo...Cloud...non mi è...rimasto più...tempo- biascicò, -devo dirti una cosa...un'ultima...cosa- continuò, -no! Vince non puoi lasciarci, lo so che è stata dura, ma noi ora ci saremo, ti aiuteremo! noi ti guariremo!- lui mi guardò scuotendo lentamente il capo, mi alzai di corsa e andai a raccogliere la vecchia bussola nella polvere delle macerie e gridai -Jerris! ti prego aiutalo! lui sta...sta...- le parole mi morirono in gola, soffocate dalle lacrime che cominciavano ad uscire dai miei occhi. Dalla bussola non uscì nulla, nessun suono, nessun segno, Jerris non rispose, forse si era rotta pensai. -Cloud!- chiamò Vincent tossendo, corsi da lui -Cloud ascolta...la cosa che ti dovevo dire...devi dirla anche agli altri...- disse lentamente, -che cosa?- chiesi, lui mi fissò intensamente e mormorò in un sussurro disperato -mi dispiace.......- ed esalò il suo ultimo respiro. Io rimasi impietrito di fronte a tale scena, la sua testa divenne più pesante sulle mie ginocchia e il suo sguardo si spense a poco a poco lasciandomi da solo in mezzo a quell'inferno di macerie e deboli fiamme. Non riuscivo a comprendere quali fossero i miei sentimenti in quel momento, non sapevo se ero più triste per la perdita di Vincent o se ero più infuriato per il ritorno di Sephiroth e per ciò che aveva appena fatto, ma una cosa era sicura: lui avrebbe pagato, non mi importa come aveva fatto a tornare, lo avrei ucciso un'altra volta.

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Capitolo 16
*** la nuova meta del guerriero solitario ***


Dopo una rapida sepoltura per il corpo di Vincent dissi due parole veloci affinché almeno ora possa trovare la pace. Successivamente mi diressi nel centro città di rock town o in quel che ne resta, cercavo tracce di Barrett o Sepha ma quando arrivai mi resi conto solo nella calma e nella tristezza di quella sconfortante tranquillità che i morti erano a decine, la speranza di trovare Barrett vivo si affievoliva. Fortunatamente dopo pochi minuti di ricerca lo vidi spuntare da un edificio che si poteva definire "intatto" ma lo era sicuramente in confronto a tutte le altre strutture della città. -Cloud! dove diavolo eri finito?- a quelle parole non risposi, neanche me la sentivo, perciò mi limitai ad annuire, -dov'è Vincent?- chiese più calmo, lo guardai di nuovo ma stavolta mi limitai a rispondere -andato- Barrett mi fissò come se non capisse e chiese nuovamente -come andato? che significa? se ne è andato di nuovo? quel bastardo...- -Barrett, è morto!- dissi scocciato, Barrett mi fissò con lo stesso sguardo di prima ma più interrogativo ancora, egli fece per dire qualcosa ma lo interruppi -non sono stato io...è stato Sephiroth- stavolta lo sguardo di Barrett era diverso e così dissi ancora - si, è tornato-. Entrammo nella struttura e lì mi resi conto che quell'edificio era stato trasformato in un ospedale improvvisato, se fuori dall'edificio i morti erano tanti lì dentro saranno stati il doppio, non morti ma feriti, alcuni molto gravi, le lesioni degli abitanti della città erano dovute per lo più a crolli di strutture e incendi, davvero pochi erano quelli che riscontravano ferite da taglio dovute ad un incontro ravvicinato con l'hollow Vincent. -mio dio...- mormorai in mezzo a tutto quel dolore, -ne abbiamo salvati quanti più potevamo, molti non ce l'hanno fatta e nessun elisir riesce a curarli completamente, anzi quanto a scorte siamo messi veramente di merda...- spiegò Barrett. In quel momento pensai di tirare fuori la bussola, ma dopo l'episodio di prima dubito di poter ricevere l'aiuto di Jerris, e ancora non capivo perché... -Barrett avete trovato Sepha?- chiesi, lui mi guardò e mi fece cenno di seguirlo. Mi portò ancora più avanti in mezze ai letti piene di persone sofferenti e si fermò poco dopo di fronte al letto sul quale poggiava il vecchio Sepha al quale s'illuminarono gli occhi quando mi vide -ce l'hai fatta giovanotto- disse tossendo, -come sta?- chiesi lentamente, il vecchio mi fissò, diede un'occhiata a sé stesso e poi scosse il capo -ne abbiamo perduti tanti stanotte...- mormorò lui -...e credo che presto mi unirò a loro, perciò giovanotto voglio dirti un paio di cose che potranno esserti utili per il futuro del tuo cammino- continuò, io senza dire niente mi avvicinai di più al suo lettino per sentire cosa volesse dirmi -la tecnica che ti ho insegnato ti potrà sicuramente essere utile contro hollow piccoli e medi come quelli che hai affrontato fin'ora, ma se davvero vuoi diventare più forte e proteggere i tuoi amici dovrai ampliare la tua esperienza e la tua tecnica, lo shikai è una tecnica base per iniziati che vogliono scalare la vetta della propria potenza ma la verità è che non si finisce mai di imparare...il tuo prossimo obbiettivo sarà l'apprendimento del bankai, la tecnica suprema del potenziamento della propria lama, solo i capitani della soul society e alcuni shinigami più forti sono stati in grado di apprenderlo, vorrei ci fosse un altro modo, davvero ragazzo...te lo insegnerei io se ne fossi in grado e sopratutto se non fossi prossimo ad unirmi ai miei antenati...perciò sappiamo entrambi in quale direzione procederà il tuo cammino, un nemico forse se ne è andato, ma uno più forte comparirà sempre all'orizzonte, e tu dovrai essere pronto altrimenti i tuoi compagni pagheranno il prezzo della tua debolezza, sii più forte ragazzo e non lasciare che la rabbia e l'odio guidino i fendenti della tua spada, mantieni il controllo e abbi fede nelle tue capacità ma sopratutto nei tuoi compagni, sappi che loro non sono solo persone da difendere ma potrebbero essere anche la tua unica salvezza in particolari circostanze...io...ti auguro buona fortuna ragazzo...- e con queste ultime parole il vecchio Sepha si placò e chiuse gli occhi. -è ridotto parecchio male, meglio lasciarlo riposare- commentò Barrett, -Barrett ho bisogno che tu mi faccia un favore, occupati di ritrovare Tifa e sopratutto gli altri membri della squadra, io nel frattempo seguirò il consiglio del vecchio: diventerò più forte- -che hai intenzione di fare? io non ti lascio solo, l'ultima volta che ci siamo separati sei pure finito in prigione- ribatté -già...è proprio in quel posto che devo tornare, alla soul society mi odiano, sarà dura convincerli ma la ci sono gli unici che possono insegnarmi la tecnica del bankai, se non la imparerò vi metterò ancora in pericolo, sono stufo che paghiate voi al posto mio, perciò Barrett ho bisogno che tu ti prenda cura degli altri, radunali tutti e tenetevi pronti, quando sarà il momento vi chiamerò- -d'accordo, ammesso che voglia fare a modo tuo come pensi di convincere quegli shini-cosi ad aiutarti? l'ultima volta ti volevano in gabbia e poi morto- -lo so, ma se li conosco mi ascolteranno e capiranno quanto Sephiroth può essere pericoloso, non so cosa abbia in mente ma ha parlato di un nuovo potere, nulla di buono per noi e perciò credo che se capiranno non obbietteranno più di tanto- risposi, al che Barrett mi guardò mogio e chiese -quindi è davvero tornato? come?- -ancora non lo so...ma poco importa, come la prima volta va fermato, in più è la causa di ciò che è successo a Vincent e non ho intenzione di perdonarglielo...- dissi serio, -cosa?! è stato lui? bastardo...- -Barrett ascolta, devo fare questa cosa da solo, perciò ti chiedo di aiutarmi da qui: raduna tutta la squadra a rock town, aiutate il resto dei feriti e state pronti alla mia chiamata, appena tornerò dalla soul society andiamo a prendere Sephiroth-. Barrett annuì al che io uscì dall'edificio e cominciai di già il cammino sotto le stelle della notte oscura diretto al regno della soul society.

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Capitolo 17
*** un pericoloso biglietto di andata ***


Ormai è da più di due giorni che cammino in avanti, ho attraversato molte città ma non mi sono mai fermato, da quando siamo scappati con l'highwind non ho più idea di come tornare materialmente alla soul society dal momento che essa appartiene ad un'altra dimensione del nostro mondo. L' ultima volta sono stati gli shinigami a farmici entrare quando gli incontrai e mi offrì di lavorare con loro, solo che poi sappiamo tutti com'è andata a finire... Diciamo pure che se la prima volta ci sono entrato grazie agli shinigami questa volta farò lo stesso, infatti visto che non ho alcuna idea di come arriviarci io da solo fisicamente, ho in mente qualcosa che mi permetterà di arrivarci come l'ultima volta, solo che non pensavo che questo piano comprendesse camminare per più di due giorni... interruppi i miei pensieri e mi fermai in piedi su una duna di terra ad osservare il paesaggio, ormai il calare della notte era prossimo ancora una volta, io sentivo il corpo sprofondare sempre di più in quella massa di terra non del tutto compatta. Posai a terra la spada e rimasi a fissare quell'incredibile tramonto dipinto da sfumature arancio-violacee, era meraviglioso, non c'era un filo di vento in quella landa deserta ma la prossima città sembrava in vista ma forse troppo lontana per arrivarci con le poche forze che mi restavano nel corpo. Scesi dalla duna e mi sedetti con la schiena rivolta verso di essa, mi appoggiai a contemplare l'arrivo della notte, anche io ero prossimo ad appisolarmi, avevo camminato troppo e avevo bisogno di riposo e la città anche se in vista mi sembrava per ora irraggiungibile, perciò decisi di fermarmi lì in quel piccolo antro di semi riparo che la duna poteva dare per riprendere le energie anche se prima di ciò utilizzai le mie ultime energie per aspettare la notte e guardare le stelle...erano così belle...guardandole così pure e luminose, mi chiesi quante volte nella mia vita io abbia mai avuto tempo per fermarmi a fissarle, onestamente la risposta che mi diedi è: poche, molto poche...questo pensiero mi rimandò alla notte in cui promisi a Tifa che sarei diventato un Soldier e che l'avrei protetta...in fin dei conti neanche stavolta sono riuscito a proteggerla, hollow Vincent l'aveva rapita e portata chissà dove...ora lui era morto per cui non abbiamo nessuna pista di dove trovarla, ho chiesto a Barrett di radunare gli altri e cercarla ma non penso che impiegheremo poco a trovarla, ammesso che sia viva...no...deve esserlo... e fu con queste parole che scivolai in un profondo sonno fatto di pensieri,sogni e preoccupazioni, quanto ai sogni sognai proprio Tifa e la nostra ultima notte a nibelheim...un'altra città caduta sotto i colpi di Sephiroth...quel bastardo...ero convinto di averla vendicata insieme ad Aeris...invece lui è vivo...e se avesse lui Tifa? chi lo sa...prima di battermi con lui ho bisogno di diventare più forte per poterlo sconfiggere, mi serve la tecnica finale del bankai. Fui svegliato dal fruscio continuo del vento, quando aprì gli occhi notai che il cielo era parecchio chiaro solo che non capì se si trattava della mattina o del pomeriggio. Mi girai per cercare la mia spada ma non la vidi da nessuna parte, non posso averla mica persa! mi alzai quasi di scatto e alle mie spalle una voce disse -ma buongiorno! cercavi questa?- il tono di quelle parole era parecchio beffardo e la voce apparteneva sicuramente ad un giovane, mi girai di scatto e lo vidi, anzi li vidi: erano in due, uno con la testa rasata da un lato e i capelli lunghi e lisci dall'altro e l'altro aveva la pelle bianca, i capelli neri ricadenti sulla fronte e un paio di occhi gialli luminosi, entrambi portavano un kimono nero e una spada giapponese legata in vita da una fascia, quello dalla pelle bianca aveva preso la mia spada e l'aveva gettata lontano. -tu...pensavo fossi morto- dissi a denti stretti fissando lo shinigami dagli occhi gialli -ehehe anche io lo pensavo, ma tu invece lo sarai presto e per davvero- disse ghignando, gli shinigami estrassero le loro soul slayer e si misero in guardia, camminavano lentamente di lato tutti e due, probabilmente con lo scopo di accerchiarmi e tagliarmi la via di fuga, ma io non avevo alcuna intenzione di scappare, anzi stavo proprio aspettando loro e così dissi -va bene! mi arrendo!-.

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Capitolo 18
*** il nemico del mio nemico deve essere mio amico ***


Gli shinigami si fermarono di colpo e si scambiarono una rapida occhiata confusa dopodiché ritornarono nuovamente a fissare me al che io ripetei -si mi arrendo! avete capito bene, e secondo il vostro codice d'onore voi non potete attaccare, ferire o uccidere un avversario che si arrende, sarete costretti a riportarmi in cella- spiegai, lo shinigami dalla testa per metà rasata abbassò la spada e disse sommessamente -ha ragione...- ma l'altro shinigami sembrò arrabbiarsi al suono di quelle parole -questo stronzetto e i suoi amici mi hanno quasi ammazzato l'ultima volta, tu non hai la minima idea di quanto io volessi vendetta, cosi mi sono unito alle squadre di ricerca dedite al ritrovamento del prigioniero Cloud Strife, sapevo che lo avrei trovato io, doveva essere così e sappi che ora solo perché lui si arrende strategicamente non ho intenzione di lasciarlo vivere neanche per 5 secondi di più, al diavolo il codice d'onore, lo voglio morto!- detto ciò si scagliò contro di me io lo evitai rotolando di lato ma lui non ci mise molto a riprendersi dal colpo dato a vuoto, egli mi sia avventò addosso di nuovo ma questa volta invece di attaccarmi con la soul slayer mi prese per la gola con la mano libera e mi alzò da terra, la sua presa era sorprendentemente forte, sembrava di avere la gola serrata nella morsa di una tenaglia. Senza la mia buster sword potevo fare poco e niente, dovevo riprendermela in qualche modo o sarei morto. La spada era stata gettata troppo lontano da me, non ci sarei arrivato in nessun modo se non mi fossi liberato dalla presa dello shinigami, ma non potevo liberarmi senza di essa...sapevo solo che se non l'avessi raggiunta lo shinigami mi avrebbe finito, dovevo averla...desiderai immensamente di averla tra le mani per potermi liberare: era tutto ciò che potevo fare messo in quelle condizioni ma poco prima che lo shinigami potesse piazzare il suo colpo decisivo si manifestò un lucente bagliore davanti a tutti noi e lo shinigami mi lasciò andare tra un misto di paura e stupore e nel mentre, io che potevo respirare di nuovo mi ritrovai con la mia buster sword in mano dalla lama di cristallo: desiderando di riavere la mia spada tra le mani essa si è trasformata in un bagliore di luce e mi è volata fra le mani, imparai così una nuova tecnica anti disarmo, alzai così al cielo la mia ULTIMA SWORD (decisi di rinominarla così) e carico di potenza attaccai lo shinigami dalla pelle bianca ma lui sollevò subito la spada per parare il mio colpo, lui non voleva cedere e nemmeno io, cosi ci trovammo in un duello di lame incrociate, lui pressava la sua lama contro la mia e io facevo altrettanto, durante tale azione i nostri sguardi penetravano l'uno dentro gli occhi dell'altro, ma con la forza della mia ultima sword lo respinsi indietro al che lui sopreso mi fissò e disse -quella spada...hai effettuato uno shikai senza nemmeno possedere una vera soul slayer...ma chi diavolo sei tu?- la sua grinta era andata e io mi stavo lanciando contro lui: era il mio momento per finirlo ma ero fortunato che quello shinigami non fosse morto quel giorno, ne avevo già sulla coscienza uno, decisi di non volerne un altro se potevo evitare, perciò abbassai la spada e lo colpì con un calcio, una volta a terra misi un piede sul suo petto e lo tenni fermo puntandogli la spada al collo, lui mi fissò esterrefatto senza dire nulla, poi voltò la testa verso il suo compagno che guardava la scena fermo e distaccato, quasi non gliene importava del suo compagno tanto che aveva rinfoderato la sua soul slayer. -idiota! aiutami!- gridò al suo compagno ma egli sospirò e rispose -si era arreso, visto che la forza di contrattaccare non gli mancava mi chiedo perché lo ha fatto, ma sta di fatto che hai reagito male tu per primo trasgredendo il nostro codice e io non aiuto gli indegni come te, perciò per quanto mi riguarda sei colpevole tu quanto lui- -ma sei idiota?! lui ha ucciso Myrigon! non ti importa nulla di questo? e poi è molto più grave di ciò che posso aver fatto io- nell'ultima frase la voce dello shinigami divenne quasi pietosa, a quel punto lo shinigami estrasse la spada e disse -vi arresterò tutti e due- io tolsi il piede dal petto dello shinigami e rinfoderai la spada dietro la schiena -so che ho sbagliato uccidendo il vostro compagno, ancora oggi mi dispiace, ma non ho affatto intenzione di ucciderne un altro, vi stavo cercando perchè ho bisogno di arrivare alla soul society, non so come arrivarci da solo e ho un importantissimo favore da chiedere ai membri del gotei 13- spiegai. lo shinigami mi guardò e rispose -credi che bastino delle scuse per quello che hai fatto Cloud Strife? e poi sei così arrogante da venirci a chiedere aiuto? non pensare che ti aiuteremo, tu sei un fuorilegge per noi- rispose lui, -ho detto che so cosa ho fatto, ma mi serve il vostro aiuto, una grande minaccia incombe su tutto il creato, se non uniremo le forze anche solo per breve tempo moriremo tutti probabilmente- ribattei, lo shinigami abbassò lentamente la lama e fissandomi chiese -di quale minaccia stai parlando?- -un'enorme minaccia, ma ho bisogno di parlarne con il gotei 13, devi farmi accedere alla soul society, una volta scongiurato il pericolo potrete incarcerarmi pure se vorrete- dissi, lo shinigami mi fissò ancora dopodiché ripose completamente la soul slayer e disse -vedo cosa posso fare, ma sappi che la decisione non spetta certamente a me o al gotei 13, spetta al consiglio dei 46, decideranno loro se aiutarti o meno- rispose lui voltandosi e cominciando a fare degli strani gesti nel vuoto -sarebbe sciocco non aiutarmi vista la grandezza del pericolo che corriamo, e non mi sembra una caratteristica del consiglio dei 46, giusto?- -bada a come parli ragazzo, non osare insultare il consiglio dei 46, è il più importante organo politico e giuridico in tutta la soul society, la vecchiaia e l'esperienza dei suoi membri risale a decenni prima della tua nascita- rispose lo shinigami con tono duro. I gesti che fece mentre parlavamo aprirono una sorta di quadrato giallo luminescente nell'aria e dentro si intravedeva un ambiente celeste, parecchio differente dal deserto arido e brullo nel quale ci trovavamo noi ora, ne dedussi che si trattava di una sorta di portale che conduceva alla soul society. -entra, se scopriamo che ci hai mentito o farai qualche strana mossa noi ti uccideremo, perciò ora è il momento di pensare davvero se vuoi tornare nel luogo da dove sei stato bandito oppure dartela a gambe ora in quest'istante- mi avvertì, lo shinigami dalla pelle bianca e gli occhi gialli entrò prima di me senza dire una parola mentre l'altro, quello con il quale avevo parlato fin'ora mi invitò di nuovo ad entrare stavolta però con un semplice cenno del capo, così mi apprestai ad entrare in quel portale, neanche io sapevo come avrei fatto a convincere gli shinigami ad insegnarmi la tecnica del bankai ma ancor di più mi chiedevo come avrei fatto a convincerli a non uccidermi per il mio crimine.

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