Memoria perduta

di yuki99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 Lady Anna ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 guai uno dopo l'altro ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 Giro in città ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 Ballo ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 Malattia ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 Canto ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 Torta ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 Luna piena ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 Lady Anna ***


                                                                                    Capitolo 1   Lady Anna

Caro Conte Ciel Phantomhive, le chiedo gentilmente di ospitare la figlia di un Conte la cui famiglia è stata assassinata. Lei è l'unica superstite della famiglia Wood, Anna Wood. Purtroppo il caso ha voluto che perdesse la memoria. Per questo le chiedo di ospitarla nella vostra villa in modo che sia al sicuro almeno finché non riacquisterà la memoria in modo da poterci dire il colpevole. 
Distinti saluti La regina.

POV. Ciel
"Signorino ecco il vostro tè accompagnato da una fetta di torta alla panna." Disse il mio maggiordomo servendomi il tè.
"Fai preparare una camera per gli ospiti." Dissi io mentre prendevo la tazza di porcellana decorata con piccoli ghirigori neri.
"Come mai, se posso sapere." Chiese Sebastian incuriosito.
"Avremmo un'ospite per un periodo di tempo." Risposi io mentre sorseggiavo il mio tè.
"Come desidera." Disse lui facendo un inchino e dirigendosi verso la porta.
"Sarà una vera scocciatura." Dissi io sospirando.

POV. Anna
Dopo un lungo viaggio finalmente sono arrivata alla residenza del conte Phantomhive, mi chiedo che tipo di persona sia. Mi diressi verso la grande porta in legno di ciliegio. Bussai e mi aprii un maggiordomo dagli abiti e i capelli di nero.
"Buongiorno io sono Sebastian Michaelis, il maggiordomo. Lei deve essere Lady Anna Wood." Disse il nero inchinandosi a me.
"Buongiorno. Si sono io." Dissi facendo un sorriso.
"Bene, allora venga le mostro la vostra camera." Disse Sebastian prendendo le mie valige e dirigendosi verso le scale.
Lo seguii, mi portò in una grande stanza un letto matrimoniale, le finestre ero grandissime e avevano delle tende azzurre, c'era anche un armadio bianco con piccole decorazione di color oro. E le pareti erano di un caldo grigio.
"Spero che la camera sia di vostro gradimento." Disse il nero posando sul letto le valige.
"Si lo è!" Dissi io entusiasta della stanza.
"Quando sarà ora di cena la chiamerò io, cosi potrà anche presentarsi al Conte. A è nel armadio ci sono anche dei vestiti, se ha bisogno di me chieda pure." Disse il corvino.
Sebastian stava per uscire dalla stanza quando lo fermai.
"Grazie Sebastian!" Dissi io raggiante.
"Di niente my Lady, è il mio dovere." Disse lui con un piccolo sorriso.
"A un ultima cosa, per favore Sebastian chiamami semplicemente Anna, e dammi del "Tu" e non del " Lei"." Dissi io con un sorriso a trentadue denti.
"Ma signiori...come desidera Anna." Disse lui uscendo dalla camera.
Wow questa stanza è bellissima! Mi guardai in torno, misi apposto le mie cose e mi stesi sul letto.
Toc Toc
Mi alzai e andai ad aprire la porta.
"Buonasera Lady." Disse una cameriera dai grandi occhiali e dai cappelli di un colore che ricordavo il rosso ma allo stesso tempo un po' violacei.
"Salve. Come si chiama?" Gli domandai facendola entrare.
"Mi chiamo Mey-rin, signorina, e sono venuta ad aiutarla a vestirsi." Disse lei prendendo un abito dall'armadio.
"Mey-rin chiamami pure Anna, voglio che diventiamo amiche!" Dissi io avvicinandomi a lei.
"Come desidera, Anna." Disse lei.
Mey-rin mi aiutò a indossare il vestito. Il suo colore ricordava il blu del mare, ma non era troppo scuro, sulla scollatura e sull'orlo c'erano dei piccoli diamanti, e sulla vita un fiore bianco. I miei lunghi capelli neri risaltavano con quel vestito. E i miei occhi color nocciola facevano un bellissimo contrasto. Ai piedi indossavo dei semplici tacchi di colore nero. Al collo avevo la mia collana con il ciondolo a forma di giglio l'unico ricordo dei miei genitori.
"Questo vestito è bellissimo!" Dissi io continuando a guardarmi allo specchio.
Non sono vanitosa ma quel vestito mi piaceva moltissimo e non riuscivo a staccarmi dallo specchio.
"Quel vestito lo ha scelto il signorino." Disse la cameriera mentre posa il vestito che poco fa indossavo.
"Il Signorino?" domandai io perplessa.
"Si, il Conte." Rispose lei.
"Per pura curiosità, quanti ha il Conte?" Chiesi io curiosa della risposta.
"Ora dovrebbe averne 13." Rispose Mey-rin.
"Wow, è più piccolo di me di due anni, non lo sapevo." Dissi io sorpresa.
"Signorina Anna io vado, verrà a chiamarla Sebastian quando sarà ora di cena." Disse la cameriera mentre usciva.
Arrivò l'ora di cena e Sebastian venne a chiamarmi. Andammo in un grande salone, con un enorme lampadario nel mezzo la tavola era imbandita e sopra era piena di cibo.
"Buonasera Conte Phantomhive." Dissi io facendo una piccola riverenza.
"Buona sera a lei Lady Wood." Disse il ragazzo, con un po' di imbarazzo.
Anche se aveva solo 13 anni non li dimostrava per niente al posto dell'occhio destro aveva una benda sull'occhio destro i capelli erano di un nero-blu mentre l'occhio sinistro era di un bellissimo blu mare.
"Può anche chiamarmi semplicemente Anna." Dissi io facendo un sorriso.
"Come vuole, allora Anna lei può anche chiamarmi Ciel." Disse lui sedendosi a tavola.
Mi avvicinai al tavolo e Sebastian allontanò la sedia dal tavolo per farmi accomodare.
"Grazie Sebastian." Dissi io con un piccolo sorriso.
"Di nulla Anna." Disse lui.
"Sebastian come osi chiamarla per nome!?" Disse il Conte infuriato.
"Ciel si calmi, sono stata io a chiedere a Sebastian di chiamarmi per nome, non mi piace essere sempre chiamata Lady." Risposi io con tono calmo.
" Allora va bene." Disse lui facendo un'occhiata a Sebastian, per poco non lo fulminava con lo sguardo.
"Dimmi Anna, prima dell'incidente non ricordi proprio nulla?" Mi chiese il Conte.
"No purtroppo, l'unica cosa che so è che il nostro stemma raffigurava un giglio bianco. E l'unica cosa che mi è rimasta dei  miei genitori è questa collana..." Risposi io, con voce triste. Dall'occhio sinistro mi scese anche una lacrima.
Sebastian si avvicinò a me e con un fazzoletto di seta bianca mi asciugò la lacrima.
"Grazie." Dissi io guardandolo.
"Dovere." Rispose lui secco.
Finito di cenare andai in camera mia e mi misi la camicia da notte di colore blu con pizzo bianco sull'orlo.
Non avevo affatto sonno cosi decisi di fare un giro per la villa. Cammina per un lungo corridoio con le pareti di color bianco crema, a un certo punto mi ritrovai davanti a una porta in legno con delle rifiniture bianche. L'aprii lentamente e vidi che era un'enorme biblioteca. Anche se era notte la luce della luna che entrava dalle grandi finestre riusciva a far vede benissimo. C'erano almeno più di 500 libri! Camminavo tra gli scaffali quando un librò attirò la mia attenzione, era un libro fantasy. Lo presi e incominciai a sfogliarlo, mi intrigava molto la storia. A un certo punto la porta si aprì.
"Lady cosa ci fa ancora sveglia a quest'ora?" Mi domandò il maggiordomo.
"A Sebastian mi hai spaventata! Non avevo sonno cosi ho deciso di fare un giro nella villa e mi sono imbattuta in questa biblioteca, e quando ho visto questo libro l'ho incominciato a leggere e non riuscivo a smettere." Spiegai al nero, guardandolo negli occhi.
La luce della luna rendeva Sebastian come dire affascinante. Mentre lo guardavo negli occhi mi accorsi che cambiarono colore è divennero di un rosso intenso ma tornarono subito normali.
"A capisco. Per quel libro non c'è problema può anche prenderlo, il signorino odia leggere e non entra mai in biblioteca, quindi un libro in meno o in più non farà differenza. Ora l'accompagno in camera." Disse il maggiordomo mentre usciva dalla stanza.
"Lady buonanotte." 
"Sebastian!" Lo fermai prima che uscisse dalla stanza.
"Cosa c'è?" Mi domando incuriosito.
Volevo sapere se i suoi occhi avevano veramente cambiato colore oppure me lo ero semplicemente immaginata, così presi coraggio e glielo domandai. "Ma i tuoi occhi...sbaglio o... va be lascia perdere! Buonanotte Sebastian, a e chiamami Anna!" Non ci riuscii non so perché ma qualcosa mi blocco.
"Come vuoi...Anna." Spense la candela e uscii dalla stanza.
Sarà stata la mia immaginazione. Dopo poco mi addormentai.

POV. Sebastian.
Che Lady particolare! Mi chiedo se quello che voleva chiedermi era proprio quello che penso...



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Angolo Yuki99
Ecco la mia prima fanfiction su black Butler. Che ne dite come inizio vi piace come storia? Accetterò tutti i vostri consigli! In questa fanfiction la coppia sarà AnnaxSebastian solo che ancora non so se far innamore Ciel di Anna ancora non lo so ma è sicuro che Anna si innamorerà di Sebastian è lui ricambierà!
Ci vediamo al prossimo capitolo!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 guai uno dopo l'altro ***


                                                             Capitolo 2   Guai uno dopo l'altro 
POV. Anna
"Buongiorno Lady Anna." Disse una voce femminile.
"Mh..." Dissi io tirandomi la coperta fino alla testa.
"Su si alzi signolina." Continuo la voce.
"Va bene..." Dissi io scocciata e mi alzai dal letto.
"Buongiorno...Mey-rin." 
Mey-rin prese un vestito dall'armadio e lo poggiò sul letto. Il vestito era di un delicato bianco perla, con del pizzo rosa chiaro sull'orlo. Il corpetto era a fascia e dietro la schiena all'altezza dei fianchi c'era un fiocco dello stesso colore del pizzo.
"Signolina l'aiuto a mettere il vestito." Disse la rossa sempre con tono un po' impacciato ma divertente.
"Va bene. A è quante volte te lo devo dire di chiamami solo Anna!" Dissi io mentre la cameriera mi toglieva la camicia da notte e mi metteva il vestito.
"come desidera Anna. A la colazione è pronta il signolino l'aspetta." Disse lei mentre usciva dalla stanza.
Mey-rin era una cameriera davvero particolare un po' sbadata e con un modo di parlare divertente. Lasciai i capelli sciolti e al collo indossavo sempre la mia collana con il ciondolo a forma di giglio. Mi diressi nella sala  da pranzo a fare colazione con Ciel. Arrivata nella sala trovai il tavolo imbandito, era pieno di cibo. Mi avvicinai e Sebastian mi aiutò a sedermi. La colazione fu più tosto silenziosa, Ciel non aprì bocca eccetto per mangiare. Finito di fare colazione il Conte andò nel suo studio e Sebastian lo seguii, io invece decisi di andare a fare un giro per la villa quando a un certo punto sentii un esplosione provenire dalla cucina. Corsi subito verso la stanza e trovai un uomo con il volto tutto nero e i capelli rigonfi.
"Ma cosa è successo?!" Dissi io guardando la cucina tutta bruciacchiata.
"Stavo cercando di fare una torta ma ho sbagliato qualcosa." Disse lui guardando come era ridotta la cucina. Ma poi si girò verso di me. "A lei deve essere l'ospite del conte!" Disse lui ripulendosi le mani sul grembiule e porgendomi la mano.
"Si, mi chiamo Anna Wood. E lei come si chiama?" Dissi io stringendogli la mano ancora un po' sporca ma non ci badai troppo.
"Io mi chiamo Bardroy e sono lo Chef." Disse.
"Sei uno Chef e non sai preparare una torta!?" Dissi io mentre guardavo la cucina. "Ma cosa hai usato per cuocerla!? Un lanciafiamme!" Dissi io ridendo.
"Be a dire il vero si!" Disse lui ridendo.
"Allora è normale che non sei riuscito a fare la torta!" Dissi io incredula. "Dai ti aiuto io." Mi raccolsi i capelli in una alta coda di cavallo e incominciai a prendere tutti gli ingredienti. In un'ora riuscimmo a preparare una torta al cioccolato, aveva un ottimo aspetto.
"Visto? Non è cosi difficile, basta non usare un lanciafiamme." Dissi io ripulendo la gonna da un po' di farina.
"Non vedo l'ora che il padroncino l'assaggi!" Disse lui felice. "Ma come mai sei cosi brava a cucinare?" Mi chiese.
"Non lo so, non ricordo niente del mio passato forse ogni tanto aiutavo in cucina. Comunque adesso vado." Dissi al biondo e me ne andai.
Stavo camminando per il corridoio quando sentii un pianto, andai nella stanza da cui proveniva ed era Mey-rin che piangeva attera. Corsi da lei e gli chiesi il motivo per cui piangeva.
"Ho lotto un bicchiere è adesso il padroncino si arrabbierà con me! E mi sono anche tagliata un dito." Disse lei in lacrime.
"Dai non piangere." Dissi mentre presi il mio fazzoletto bianco e lo usai per fasciare il taglio al dito. Dopo di che aiutai la cameriera a pulire il guaio che aveva combinato.
"Grazie!" Disse lei.
"Di niente." E me ne andai.
Decisi di fare un giro nel giardino. Adoro i fiori e il loro profumo. Ma i fiori che preferisco sono i gigli, probabilmente mi piacciono perché è l'unica cosa che mi collega ai miei genitori e la mia collana. La presi tra le mani e incominciai a giocarci. Arrivata al gazebo vidi un ragazzo biondo con un cappello di paglia in testa. Il biondo stava piangendo, cosi decisi di avvicinarmi.
"Perché piangi?" Domandai al ragazzo.
"P-per s-sbaglio ho estirpato dei fiori che non dovevo togliere!" Disse lui in lacrime, piangeva peggio di una fontana.
"Su dai non ti preoccupare si può rimediare!" Dissi io mentre prendevo i fiori e li ripiantavo nella terra.
Io e il ragazzo incominciammo a ripiantare i fiori insieme.
"G-grazie." Disse semplicemente il biondo.
"Di niente! A io sono An..." Non finii la frase che il ragazzo mi interruppe.
"M-ma lei è l'ospite del signorino! Mi dispiace di averla disturbata!" Disse i ragazzo un po' turbato.
"Non c'è problema è stato un piacere! A comunque poi anche chiamarmi Anna." Dissi io con un sorriso.
"V-va bene. Io sono Finnian ma può anche chiamarmi Finny!" Disse lui con un sorriso.
"Piace Finny." Dissi stringendogli la mano sporca di terra. "Adesso vado." Dissi salutando Finny  e rientrando nella villa. Mentre camminavo per la villa mi venne una fitta alla testa e stavo per cadere ma riuscii a rimettermi in piedi. Per pochi secondi mi venne in mente una scena di me all'età di circa 5 anni che piantavo dei fiori con un uomo.
"Che fosse mio padre?" Mi domandai, ma non ci diedi troppo peso e continuai a camminare.
 A un certo punto vidi un vecchietto che beveva del tè verde. Mi avvicinai e lui mi invitò a sedermi e mi offrii una tazza di tè.
"Lei come si chiama?" Gli domandai.
"Tanaka, oh, oh, oh." Rispose lui semplicemente.
Feci una piccola risata, era buffo. "Piacere Tanaka io sono Anna." Dissi. Rimasi un po' con Tanaka è un'uomo di poche parole non c'è che dire.
Dopo aver fatto un giro per tutto il giardino e la villa andai in camera mia a riposarmi un po'. Non c'è che dire la servitù di questa villa è davvero particolare! Ma sonno tutti molto gentili! Sentii bussare alla porta cosi mi alzai dal letto e andai ad aprire.
"Salve Anna, ho pensato che un po' di tè e una fetta di torta le avrebbe fatto piacere." Disse il maggiordomo entrando nella stanza.
"A grazie Sebastian."
"Ho visto che oggi ha girato per tutta la villa e che ha aiutato la servitù." Disse il corvino mentre versava la calda bevanda in una tazzina rosa.
"A mi hai vista? Be si e devo dire che non mi sono mai divertita cosi tanto!" Dissi ridendo.
"Lo vedo." Disse lui porgendomi la tazza.
"Siete tutti cosi gentili." 
"E' il minimo che possiamo fare visto il suo stato." Disse il corvino.
Abbassai leggermente il capo e il mio volto si incupii. " Già il mio stato..." 
"Non si preoccupi la sua memoria tornerà, ne sono certo!" Disse Sebastian alzandomi il viso e facendomi un sorriso. Io  arrossii un po' è annui semplicemente.
Il maggiordomo dopo detto questo se ne andò e io rimasi da sola nella stanza. L'ora di cena arrivo molto velocemente decisi di cambiarmi visto che il mio vestito era sporco di farina e terra. Presi uno dei miei vestiti dall'armadio. Era molto semplice era di colore arancione ma non troppo scuro, era con una scolatura a cure e la gonna arrivava fino a terra era di una stoffa molto morbida e alla vita avevo una fascia nera che staccava l'arancione. Ai piedi delle ballerine dello stesso colore della fascia e al collo la mia solita collana. Mi feci una treccia e scesi nella sala da pranzo. Appena Ciel mi vide divenne un pò rosso e distolse lo sguardo, io feci una piccola risata e mi sedetti a tavola.
"S-sta m-molto bene vestita cosi." Disse il blu balbettando.
Io feci una piccola risata e risposi. "Grazie Ciel."
"Ho assaggiato la torta che ha fatto insieme a Bardroy, era molto buona." Disse lui sempre un po' rosso in volto.
"La ringrazio, sono felice che le sia piaciuta." Dissi sorridendogli.
Sebastian si avvicino a me per versarmi l'acqua nel bicchiere e dopo di che si avvicino al mio orecchio. " Questo vestito le sta alla perfezione!" 
"G-grazie." sussurrai in modo da farmi sentire solo da Sebastian.
"Anna che ne dici se domani andiamo a fare un giro per la città?" Mi domando Ciel.
"Si! Mi piacerebbe tantissimo!" Dissi entusiasta.
"Bene, Sebastian prepara tutto il necessario." Disse lui.
"Yes my Lord."
Finito di cenare fui accompagnata da Sebastian in camera mia, ci demmo la buona notte e mi addormentai in un sonno profondo era stata una giornata un po' faticosa ma molto divertente!
POV. Sebastian
Detti la buona notte a Anna e andai nella camera del mio padroncino, e lo aiutai a mettersi la camicia da notte.
"Le ricordo che lei è fidanzato con Lady Elizabeth." Dissi al blu.
"Si lo so perfettamente non c'è bisogno di ricordamelo ogni volta." Disse lui secco.
Diedi la buonanotte al padroncino e mi diressi verso la mia stanza. Mi stavo affezionando a quella umana?! Ma che dico e solo la mia immaginazione.

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Angolo autrice
Ed ecco il secondo capitolo!!!! Che ne dite? la storia vi interessa? Spero di si. Ho cercato di scrivere la voce di May-rin in modo un po' buffo mettendo la lettera "L" al posto della "R", pero che capite lo stesso XD
Che dite Anna riacquisterà la memoria?? Lo scoprirete nel continuando a leggere.
saluti Yuki99

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 Giro in città ***


                                                                                         Capitolo 3 Giro in città
POV. Anna
Come ogni mattina Mey-rin mi svegliò mi aiutò a vestirmi e feci colazione con Ciel. Quella mattina per andare in città indossavo un semplicissimo vestito beige che stringeva sulla vita che rifiniva le mie curve, aveva delle maniche un po' a sbuffo, e al collo indossavo la mia preziosa collana mentre ai piedi avevo dei tacchi non troppo alti. Mi feci una treccia che poi pian piano scendeva sulla spalla sinistra. Dopo aver fatto colazione salimmo sulla carrozza che era trainata da due cavalli neri. Arrivammo in città dopo 15 minuti.
"Siamo arrivati signorino." Disse Sebastian fermando la carrozza.
"Bene." Disse Ciel scendendo dalla carrozza e porgendomi la mano per aiutarmi a scendere.
"Grazie Ciel." Dissi mentre scendevo dalla carrozza.
"Wow! Com'è grande la città!" Dissi io mentre mi guardavo in torno con occhi spalancati.
"Che ne dici di fare un giro nei dintorni? Più tardi faremo un pic-nic su una pianura ricoperta di fiori." Disse il blu.
"Ottima idea!" Ero entusiasta.
Camminammo per la città per un po', io guardavo le vetrine mentre Ciel e Sebastian ero completamente indifferenti.
"Che ne dici se compriamo un po' di caramelle?" Mi domandò Ciel indicandomi un negozio che si chiamava "Sweet Candy".
"Siiii." Risposi io facendo un sorriso a trentadue denti, e con un po' di rossore sulle guance. Alla fine anche se ho 15 anni mi comporto ancora da bambina di 5.
Entrammo nel negozio e comprammo un po' di tutto.
"Sei sicura che riesci a mangiare tutte queste caramelle?" Mi domandò Ciel mentre indicava tutte le caramelle che avevamo comprato e che stava portando Sebastian. 
Un po' mi fece pena vedere Sebastian portare tutte quelle buste. Feci un sorriso e gli risposi.
"Non mangerò solo io quelle caramelle, ma le mangerete anche tu e Sebastian!" Dissi sorridendo.
"C-cosa!?" Disse lui incredulo, dopo di che fece un respiro profondo. "E va bene..." Disse Ciel oramai rassegnato.
A guardarlo non potei far altro che ridere era davvero buffo!
"Perché ridi?" Disse guardandomi.
"Be, perché sei cosi carino quando ti abbatti e ti arrabbi." Dissi io semplicemente con un sorriso.
Il blu divenne rosso e girò la testa altrove. Io non potei far altro che ridere di nuovo. Incominciammo a mangiare le caramelle e a camminare per la città.
"Tieni Sebastian." Gli dissi porgendogli una barretta di cioccolato.
"No grazie Lady Anna." Disse freddo.
"Insisto è chiamami solo Anna!" 
"Come volete." Disse prendendo la barretta di cioccolato e facendomi un sorriso.

POV. Sebastian
Era stata gentile a darmi del cioccolato, e poi quando sorride è molto carina. Ma chi sa perché mi sentivo una strana area negativa provenire da dietro di me. Mi girai ed era il mio padroncino che mi guardava male. Non ci badai molto e continuai a camminare. Non riuscivo a togliere lo sguardo da lei, era cosi delicata e si comportava come una bambina in un negozio di giocattoli.

POV. Ciel
Quello stupido demone non smette di togliere lo sguardo da lei, non so perché ma mi da fastidio! Voglio che abbiano il meno contatto possibile! A un certo punto Anna si allontanò e si avvicinò a una grande folla, io e Sebastian la seguimmo.

POV. Anna
C'era molta gente radunata nella piazza cosi decisi di avvicinarmi e dare un'occhiata. Al centro della piazza c'erano delle persone che ballavano, bambini, donne e uomini. Sembrava che si divertissero.
"Cosa succede?" Mi domando una voce maschile.
Mi girai ed era Ciel. "Ci sono delle persone che ballano. Sembra divertente che ne dici se andiamo anche noi?" Dissi guardandolo sperando che la risposta fosse positiva.
"C-che cosa? Che ci trovi di tanto divertente?" Disse lui.
"Deve sapere Anna che il signorino non sa ballare." Aggiunse Sebastian. Ciel a quelle parole lo fulminò con lo sguardo.
"Non c'è problema ti insegno io!" Dissi prendendolo per un braccio e dirigendomi verso le altre persone che ballavano.
Incominciammo a ballare sul ritmo di flauti chitarre e tamburi. Da lontano Sebastian ci guardava e rideva del suo padroncino. Cosi mi avvicinai a lui e lo presi per un braccio.
"Su vieni anche tu Sebastian!" Dissi portandolo a ballare. 
Io e lui incominciammo a ballare mentre Ciel ballava con un'anziana signora.
"Hahahaha vedi come balla Ciel!" Dissi ridendo e indicandolo.

POV. Sebastian
Anna quando balla è cosi leggiadra. Non mi sarei mai sognato di ballare non lo avrei mai fatto eppure quando me lo ha chiesto lei non gli avrei mai potuto dire di no. E poi vedere il signorino ballare è uno spettacolo bellissimo!
"Si hai ragione! Se non fosse per lei non avrebbe mai ballato." Dissi continuando guardalo e a ridere.
"Davvero?" Mi domandò.
"Si, l'unica volta che ha ballato è stato con Lady Elizabeth, la sua fidanzata." Dissi.
"Davvero?! Non sapevo che fosse fidanzato mi piacerebbe conoscerla." Disse lei guardando Ciel ballare.
"Non ve lo consiglio e una ragazza molto particolare!"
"Come mai?" 
"Lo scoprirà quando verrà a trovarci, aveva detto che sarebbe passata in settimana." 
"Non vedo l'ora."
Mi faceva pena, non si immaginava minimamente cosa sarebbe successo quando sarebbe venuta.

POV. Anna
Ciel si avvicinò a me e Sebastian.
"Sono stanco morto!" Disse, mentre a malapena si reggeva in piedi.
"Non puoi dire che non è stato divertente!" Dissi io ridendo.
"Se lo dici tu." 
"Che ne dite se andiamo a mangiare?" Disse il maggiordomo.
"Ottima idea!" Dissi con un piccolo sorriso.
Ci dirigemmo verso la pianura dove avremmo fatto il pic-nic. La pianura era ricoperta di fiori di ogni tipo. C'erano rose, tulipani, viole, margherite e persino gigli. Ci sedemmo sotto un albero di ciliegio dove la vista era bellissima. Incominciammo a mangiare, Sebastian aveva cucinato di tutto e di più. Finito di mangiare io e Ciel ci siamo stesi sul prato, Ciel si addormento mentre io continuavo a guardare le nuvole.
"Hey Sebastian, stenditi anche tu!" Dissi indicandogli di sedersi al mio fianco.
"Come desidera." Disse semplicemente.
"Guarda! Quella nuvola sembra un coniglio!" Dissi indicando la nuvola.
"Si hai ragione. Invece quella sembra un gatto!" Disse. Non smetteva di togliere lo sguardo dalla nuvola a forma di gatto.
"Vedo che ti piacciono molto i gatti!" Dissi ridendo.
"Si." 

POV. Sebastian
Era davvero bella mentre guardava le nuvole. Presi una margherita e gliela misi tra i capelli.
"Com'è bella." Disse mentre guardava il fiore. Sulle sue piccole guance si formo un po' di rossore.
"Mai quanto te." dissi guardandola negli occhi.
"C-cosa?!" Disse balbettando. Era molto graziosa anche quando era a disagio.

POV. Anna
Aveva detto che ero bella?! Incominciai ad andare a fuoco, Sebastian è davvero molto bello solo guardarlo mi mette disagio. Il nero si avvicino a me e mi diede un piccolo e caldo bacio sulla guancia. Ora ero diventata più rossa di una rosa!
"Che ne dice di svegliare il signorino? A e che rimanga tra noi il bacio." Disse mettendosi un dito sulle labbra facendo il gesto che indicava il silenzio. Io annuii semplicemente.
Dopo aver svegliato Ciel tornammo alla villa e io andai nella mia stanza ero davvero stanca. Mi cambiai e misi il fiore che mi aveva dato Sebastian sul comodino e presi il libro che presi nella biblioteca e incominciai a leggerlo. Era molto bello parlava magia, e animali particolari anche loro muniti di poteri. Verso le undici smisi di leggere e decisi di mettere la margherita tra le pagine del libro in modo da seccarsi e poterlo conservare con me. Fatto questo mi addormentai subito ero molto stanca, e solo a ripensare a Sebastian divento tutta rossa!




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Angolo Yuki99
Ecco il 3 capitolo spero che vi sia piaciuto! Cercherò di far uscire ogni giorno un nuovo capitolo. 
Saluti Yuki99

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 Ballo ***


                                                                                                      Capitolo 4 Ballo

POV. Anna

Come ogni mattina Mey-rin mi aiuta a vestirmi. Faccio colazione con Ciel dopo di che vado in biblioteca a leggere il libro che avevo scelto di cui parla di magia, quel libro parla anche di alcuni esseri chiamati "Demoni". Creature mostruose e dagli occhi color rosso lucente tendente al rosa. Sono creature molto affascinanti non c'è che dire, in quel momento mi apparve per pochi secondi il volto di Sebastian ma scomparì subito. Smisi di leggere perché senti una foce femminile più tosto acuta provenire dal salone. Mi diressi per vedere chi fosse e vidi una ragazza verso la stessa età di Ciel dai capelli biondi legati da due codini. Indossava un vestito con molti fronzoli di colore rosso. Dopo di che vidi che l'intero salone era tutto decorato con nastri e fiocchi. I quattro servitori erano vestiti con vestiti molto decorati, mentre Sebastian indossava solo una cuffia rosa con dei fiori gialli.
Mi avvicinai a Sebastian, ridendo per come era conciato. Lui mi fulminò con lo sguardo. "Ma chi è?" Gli chiesi mentre guardavo la ragazza.
"E' Lady Elizabeth, la fidanzata del signorino." 
"A capisco." 
La ragazza si avvicino a me con un grande sorriso in volto.
"Ciao! Mi chiamo Elizabeth ma tu puoi anche chiamarmi Lizzy!" Disse prendendomi per mano.
"Io sono Anna Wood, sono felice di conoscerti non vedevo l'ora!" Dissi io felice.
"Bene diventeremo amiche! Ora vieni con me!" Disse portandomi in una stanza.
Dopo un decina di minuti uscii indossando un vestito molto elaborato di un colore rosa acceso, era pieno di merletti e altri fronzoli che non mi piacevano. Sebastian quando mi vide fece una piccola risata e io lo fulminai con lo sguardo.
"Ti piace Anna?" Mi domandò la bionda.
"Be non è nel mio stile." Dissi un po' disgustata da quel vestito.
A un certo punto la ragazza corse via. Saltò letteralmente al collo di Ciel.
"Mi sei mancato tanto!" Disse mentre lo abbracciava.
"Ciao Lizzy." Disse Ciel freddo. "Come mai sei qui?" Gli domandò.
"Sono qui perché sei invitato al ballo che hanno organizzato i miei genitori. La festa sarà alle 20:30." Disse semplicemente. "A sei invitata anche tu Anna!" Disse avvicinandosi a me. "Non vedo l'ora di mostrarti la mia camera." Disse Lizzy con un sorriso.
"Sarò felice di vederla." Dissi io con un piccolo sorriso forzato.
Dopo aver salutato me e Ciel, Lizzy se ne andò.
"Ora capisco perché mi avevi detto che sarebbe stato meglio non conoscerla." Dissi guardando Sebastian con aria distrutta.
Lui fece semplicemente una risata e se ne andò. Io me ne andai in camera mia e mi cambiai l'abito.
Si fece sera ed era ora di andare al ballo. Io indossavo un vestito senza maniche ed era di color blu notte, il corpetto era a fascia ricoperto di brillantini, la gonna arrivava fino a terra ed era di tulle, sulla vita c'era una fascia con dietro un fiocco sempre di colore blu. Le scarpe erano con un tacco 10 sempre dello stesso colore del vestito, avevo deciso di lasciare i capelli sciolti, con al collo la mia solita collana. Mentre Ciel indossava un semplice smoking nero. E Sebastian il suo solito vestito da maggiordomo. Arrivammo alla villa di Lizzy dopo una ventina di minuti. Entrammo nel salone, era molto luminoso ed addobbato in modo meraviglioso. C'erano molte persone che chiacchieravano.
"Ciel! Anna! Da questa parte!" Disse una voce femminile. Ci voltammo verso la voce ed era Lizzy che ci chiamava agitando un braccio. Ci dirigemmo verso di lei, indossava un vestito rosa ricoperto di pizzo.
"Ciao Lizzy." Dissi.
"Anna ti avevo promesso di farti vedere la mia stanza." Mi prese per un braccio e mi trascinò verso la sua camera, mentre Sebastian e Ciel ci guardavano allontanarci ridendo. Me la pagheranno questo è sicuro.
Mi fece visitare tutta la villa quando poi finalmente mi lascio in pace. Mi diressi verso il balcone ad ammirare le stelle. Si riusciva a vedere persino la stella polare. A un certo punto mi sentii qualcosa di caldo sulle spalle mi girai ed era Sebastian che mi metteva la sua giacca sulle spalle.
"A grazie Sebastian." Dissi arrossendo un po'.
"Di niente." Disse. "Non entrate a ballare?" Mi chiese.
"No non ne ho voglia." Dissi mentre guardavo le stelle.
"Che ne dice se balla con me?" Mi chiese facendo un inchino e porgendomi la mano.
"Certo!" Dissi entusiasta.
Incominciammo a ballare sotto le stelle che risplendevano. Mi sentivo come se fluttuassi mi sentivo leggera.

POV. Sebastian
Quella sera rispendeva più del solito! Quanto mi piacerebbe tenerla stretta tra le mie braccia per sempre. E' leggiadra come una farfalla, è semplicemente bellissima! Quei suoi bellissimi capelli neri, che volano mentre balliamo, sembravano quasi seta. Si vedeva era agitata un riusciva a togliere lo sguardo da terra. Cosi la presi per la vita e la strinsi più vicino a me.

POV. Anna
Io ero diventata rossa come un peperone! Ero vicinissima al suo volto. Sebastian si avvicinava sempre di più alle mie labbra ma a un certo punto mi venne una fitta alla testa, mi venne in mente una scena di un ballo e vidi le sagome di una donna e di un uomo con dei vestiti molto eleganti e da dietro di loro sbucava una bambina dai capelli corti di colore nero. Che fossi io e i miei genitori? Non riesco a ricordare. I miei pensieri furono fermati da una voce.
"Come mai siete qui fuori?" Ci domando Ciel con rabbia.
"Niente, io mi annoiavo a stare dentro e non volevo stare da sola cosi ho chiesto a Sebastian di farmi compagnia." Dissi tranquillamente.
"Va bene allora." Si vedeva era arrabbiato.
Finita la festa tornammo alla villa. Io andai in camera mia e mi misi a dormire.

POV. Ciel
"Sebastian devi stare lontana da lei!" Dissi mentre lui mi toglieva le scarpe.
"Non capisco cosa intenda signorino." Disse il nero.
"Non fare lo stupido! Hai capito esattamente cosa intendo! Non voglio che ti avvicini a Anna, lo so che di lei vuoi solo la sua anima!" Dissi infuriato.
"Yes my Lord." 

POV. Sebastian
Che quel moccioso sia innamorato di Anna? Non posso lasciarla a lui, lei mi piace e non miro alla sua anima ma al suo cuore!
"Signorino posso farle una domanda?" Dissi mentre gli mettevo la camicia da notte.
"Se proprio devi." Disse freddo.
"Lei è innamorato di Anna?" 
"C-come t-ti viene di farmi questa domanda?!" Disse balbettando.
"Cosi per curiosità." Dissi mentre mettevo a posto lo smoking.
"Non sono innamorato di lei, mi sono solo affezionata a lei, tutto qui...o almeno credo." Disse con voce bassa.
Dopo di che mi congedai. Non lascerò a quel marmocchio Anna! E' incredibile io un demone mi sono innamorata di un insulso essere umano! Però lei è diversa è sempre così solare e disponibile.

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Angolo Yuki99
Mi dispiace che questo capitolo sia un po' più corto degli altri. Che dite Anna riacquisterà la memoria? E Ciel è innamorato di Anna? Quante domande XD a parte questo vi piace questa fanfiction?

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 Malattia ***


                                                                                                Capitolo 5 Malattia

POV. Anna
Dopo aver pranzato decisi di fare un giro per il giardino. Decisi di sedermi sull'erba a leggere. Continuai dove ero rimasta prima che mi interrompesse Lizzy. "Demoni, creature che si cibano di anime, esseri mostruosi e spregevoli." Ecco cosa diceva il libro su queste creature. "Mi piacerebbe vederne una, sarebbe interessante." Pensai. Non riuscii a finire di leggere il libro che mi venne un capogiro e svenni sull'erba.

POV. Finny
Stavo passeggiando per il giardino quando vidi Anna stesa sull'erba, corsi subito da lei e mi accorsi che era svenuta. La presi delicatamente in braccio e la portai dentro la villa.
"Sebastian!" Urlai cercandolo per la villa.
"Cosa c'è Finny?" Mi domando.
"Anna è svenuta." Dissi mentre la guardavo tra le mie braccia.
Sebastian si avvicino a me e la prese dalle mie braccia. "Prepara dell'acqua fredda con un panno, io la porto nella sua stanza." Disse allontanandosi.
"Va bene." 
Preparai l'acqua e il panno e lo portai nella stanza di Anna.

POV. Sebastian
Poggiai Anna sul letto la coprii con una coperta e le misi una mano sulla fronte, scottava.
"Ecco l'acqua e il panno." Disse Finny entrando in camera.
Presi il panno lo immersi nell'acqua, lo strizzai e glielo misi sulla fronte.
"Si rimetterà?" Mi domando il biondo.
"Ora ha bisogno di riposo e di mangiare, andrò a preparagli qualcosa. Mentre io cucino tu di tanto in tanto bagna il panno." Dissi uscendo dalla stanza.
"Si!"
Mentre andavo in cucina il padroncino mi fermò.
"Hai vistò Anna?" Mi chiese.
"Si signorino, è nel suo letto che riposa, e svenuta nel giardino a quanto pare ha un po' di febbre." Dissi.
"Cosa?! Perché non me lo hai detto?!" Disse correndo verso la stanza di Anna.
Feci un sospiro e mi incamminai verso la cucina.

POV. Ciel
Entrai nella camera di Anna e vidi Finny che era seduto sul letto.
"Come sta?" Gli chiesi.
"Non sembra stare molto bene." Disse lui guardandola.
Mi avvicinai al letto. "Vai pure rimango io vicino a lei."
"Yes, my Lord." Disse uscendo dalla stanza.
Anna aveva il respiro molto pesante, gli spostai una ciocca dal volto e gli bagnai il panno. E' cosi bella...In quel momento entrò Sebastian con del brodo di pollo.
"Padroncino sarebbe meglio fagli mangiare qualcosa." Disse avvicinandosi al letto.
"Si hai ragione." Dissi alzandomi dal letto. "Pensaci tu a farla guarire io vado nel mio studio." Dissi uscendo dalla stanza.
"Yes, my Lord."

POV. Sebastian
"Anna, sveglia." Dissi con voce dolce.
"Mh..." Disse rigirandosi nel letto.
L'aiutai ad alzarsi, e a sedersi in modo che potesse mangiare. Presi un po' di brodo con il cucchiaio e glielo porsi vicino alle sue bellissime labbra.
"M-ma c-che fai!?" Disse balbettando e con il viso tutto rosso un po' per via della febbre e un po' per l'imbarazzo.
Feci una piccola risata. "Non è in grado di mangiare da sola in queste condizioni." Dissi.
"S-si è vero ma..." Non fini la frase che la interruppi mettendogli il cucchiaio in bocca.
"Che buona!" Disse "Ma non farlo senza preavviso." Disse urlando.
"Hahaha, va bene." 
"Prima di svenire stavo leggendo un libro, sai se è rimasto in giardino?" Mi chiese.
"Sta parlando di questo libro?" Dissi prendendo il libro da dietro la schiena, non c'è che dire noi demoni sappiamo fare di tutto e di più!
"Si! Grazie Sebastian!" Disse con un grande sorriso. A quel gesto non potei far altro che arrossire e girare la testa dall'altra parte.
"Sai prima di svenire stavo leggendo alcune cose riguardanti i "Demoni" sarebbe bello vederne uno!" Disse mentre guardava il libro.
"Come mai desideri tanto vederne uno?" Gli chiesi curioso di sapere la risposta.
"Mh...nel libro c'è scritto che sono esseri spregevoli e mostruosi, ma non credo che siano cosi e poi mi piacerebbe chiedergli una cosa." Disse semplicemente mentre continuava a guardare il libro.
Ero sorpreso dalla risposta, e feci un sorriso. " Se posso chiedere, cosa vorrebbe chiedergli?"
"Vorrei sapere che sapore hanno le anime." Disse guardandomi.
I miei occhi per un istante si illuminarono di quella luce color rosso lucente tendente al rosa.

POV. Anna
Che strano per un attimo gli occhi di Sebastian hanno cambiato colore, ma sarà per via della febbre che mi fa avere allucinazioni.
"Sarebbe meglio se si cambiasse, e completamente sudata." A quelle parole arrossii.
"C-cosa?!" Dissi urlando.
"Non ti preoccupare userò una benda nera cosi non vedrò niente." Disse semplicemente mente si metteva la benda.
"M-ma..." Non riuscii a finire la frase che Sebastian aveva già sbottonato il vestito, in pochi secondi mi tolse il vestito mi asciugò e mi mise una camicia da notte di un bianco molto candido con dei merletti.
"Ora è meglio che riposi." Disse uscendo dalla stanza portando con se quel poco di brodo che era rimasto.

POV. Sebastian
Che pelle morbida, quanto mi piacerebbe accarezzala di nuovo. Gli piacerebbe vedere un demone, ma ironia della sorte!
Decisi di pulire tutta la villa, dopo di che prepari la cena e misi a letto il padroncino. Si fecero le 22.45 decisi di andare nella stanza di Anna per vedere come stava. Mi avvicinai al letto e vidi che si dimenava nel letto, stava facendo un incubo. 
"No ti prego!" Diceva mentre si dimenava. "Non farlo! Non ucciderli!" Mentre diceva queste parole dai suoi occhi uscivano delle lacrime.
Mi avvicinai a lei e la strinsi fra le mie braccia.
"Non preoccuparti ci sono io, non piangere." Dissi per rassicurarla.

POV. Anna
Qualcuno mi stava abbracciando, ma non riuscivo a capire chi fosse, so solo che lo strinsi più forte. Avevo paura, il sogno parlava di come erano morti i miei genitori, purtroppo non si vedeva chi fosse stato. 
"Stai meglio?" Mi chiese la voce.
A quelle parole capii chi era. "Scusa Sebastian." Dissi continuando a stare tra le sue braccia.
"Per cosa?" Mi chiese.
"Per questo sfogo." Dissi.
"Non c'è bisogno di scusarti, quando hai bisogno sappi che sono sempre al tuo fianco!" Disse il nero allontanandosi da me e guardandomi negli occhi.

POV. Ciel
Non riuscivo a dormire cosi mi alzai e andai in camera di Anna per vedere come stava, vidi che la porta era leggermente aperta e sentivo delle voci. Decisi di sbirciare dentro e vidi Sebastian che abbracciava Anna. A vedere quella scena strinsi i pugni. 
"A quanto pare non mi ama...Ma va bene l'importante che sia felice." Pensai ritornando nella mia stanza.

POV. Anna
"Grazie." Dissi con un sorriso.
Sebastian si avvicinò ancora di più di prima. Poggiò un dito sulle mie labbra.
"Come sono morbide." Disse guardandole. Io arrossi e non dissi niente.
Dopo di che tolse il dito dalle labbra. "Chiudi gli occhi."
"Perché?" Chiesi.
"Tu fallo è basta!" Disse un po' alterato da quella domanda, cosi li chiusi e basta.
Ad un certo punto sentii qualcosa di caldo sulle mie labbra, aprì gli occhi ed era Sebastian che mi baciava. Ero felicissima per quel bacio, cosi richiusi gli occhi e contraccambiai quel bacio con uno ancora più passionale. Aprii leggermente le labbra per far entrare la sua lingua e non esitò ad entrare, aveva un tocco cosi delicato, le nostre lingue si muovevano con grazia. Il mio cure aveva mille battiti al secondo.

POV. Sebastian
Era cosi carina anche quando era agitata il suo cure batteva velocissimo, cosi per calmarla mi staccai dalle sue morbide labbra e l'abbraccia con molta delicatezza.
Mi avvicinai al suo orecchio e per scherzo gli diedi un piccolo morso, lei sussulto.
"M-ma c-che fai?!" Disse urlando e toccandosi l'orecchio.
"Hahaha, era solo un piccolo scherzo, ora avvicina l'orecchio devo dirti una cosa." Dissi ridendo.
"Devo fidarmi?" Disse con aria interrogativa.
"Si non preoccuparti." Dissi avvicinandomi.
Avvicinò il suo orecchio alle mie labbra. "Sei mia!" Dissi con un sorriso malizioso.
"C-cosa?!" Disse balbettando.
"Ora e meglio se torni a dormire, buona notte." Dissi uscendo dalla stanza.

POV. Anna
"Cosa intendeva dire con sei mia?" Mi domandai, ancora tutta rossa in volto tornai a dormire, riuscii ad addormentarmi subito grazie a Sebastian.

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Angolo Yuki99
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Ci ho messo un po' per scrivere questo capitolo ma ho avuto degli impegni cercherò di scrivere il prima possibile il sesto.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 Canto ***


                                                                                          Capitolo 6 Canto
POV. Anna
Mi alzai e indossai un vestito un vesti azzurro corto, che arriva alle ginocchia, con il corpetto a fascia con le maniche corte con al collo la mia collana a giglio e ai piedi delle ballerine bianche. Andai nella sala da pranzo per fare colazione con Ciel, mi sedetti.
"Come stai oggi Anna?" Mi chiese il blu.
"Molto meglio, grazie. Se non fosse stato per Sebastian non mi sarei rimessa cosi facilmente." Dissi guardando il nero che versava del latte a Ciel.
"E m-mio d-dovere." Disse tossendo.
"Sebastian stai bene?" Gli chiesi preoccupata.
"S-si." Disse semplicemente.
Lo guardai bene e vidi che era pallido, cosi mi alzai da tavola e mi avvicinai a lui. Misi una mano sulla sua fronte per controllare se avesse la febbre.
"Scotti!" Dissi ritirando subito la mano. "Non puoi lavorare cosi!" Dissi guardando Ciel.
"M-ma n-non posso lasciare la villa in mano a quei quattro guasta feste." Disse con tono basso e tossendo.
"Non ti preoccupare me ne occupo io!" Dissi facendo un sorriso a trentadue denti.
"Ma..."
"Sebastian è un ordine vai in camera tua e riposati!" Disse Ciel alzandosi da tavola e uscendo dalla sala.
"Y-yes, m-my Lord."
Accompagnai Sebastian in camera sua e lo misi a letto.
"Mi raccomando non ti alzare per nessun motivo!" Dissi prima di uscire dalla stanza.
"Come vuoi."
 Dopo di che mi diressi da Mey-rin che stava pulendo l'argenteria.
"Oggi Sebastian non potrà lavorare ha la febbre, quindi lo sostituisco io." Dissi aiutandola a pulire.
"V-va bene." Disse la rossa.
"Ah!!!" Mi girai verso Mey-rin che aveva urlato.
"Cosa c'è? Perché hai gridato?" Gli domandai preoccupata.
"C'è un topo!!" Disse urlando e indicandolo.
Era un minuscolo topo bianco, mi avvicinai e lo presi fra le mani e lo cacciai via.
"Ecco fatto! Tra l'altro era anche carino." Dissi con un piccolo sorriso.
"Mey-rin mentre io vado in giardino a vedere cosa fa Finny tu pulisci il resto della casa, e cerca di non rompere niente. Se hai ancora bisogno di me chiedi pure." Dissi mentre uscivo dalla stanza.
"V-va b-bene, g-grazie." Disse con tono impacciato.
Andai in giardino e vidi Finny piangere a terra, mi avvicinai a lui e lo consolai.
"A grazie per ieri." Dissi con un sorriso. "Ora dimmi perché piangi."
"B-be ho sradicato un albero per sbaglio." Disse ancora con le lacrime agli occhi.
"C-come h-hai fatto?! Va be lasciamo perdere, comunque non preoccuparti si può ancora rimediare basta ripiantarlo, come abbiamo fatto con i fiori quella volta, ricordi?" Dissi mentre gli asciugavo le lacrime.
"S-si." Disse alzandosi da terra. " Dimmi cosa fare e lo faccio."
"Bene! Allora per prima cosa prendi l'albero e rimettilo al suo posto, aggiungi della terra per mantenerlo saldo e metti un po' di fertilizzante." Dissi sorridendo.
Finny fece esattamente quello che dissi. " Bene adesso vado in cucina da Bardroy." Dissi togliendo un po' di terra dal vestito.
"Va bene, grazie Anna." Disse sorridendo.
"Prego."
Rientrai nella villa e andai in cucina, era tutta sporca di diversi ingredienti.
"Ma cosa è successo?!" Dissi guardando in che stato fosse la cucina.
"Ho avuto un piccolo incidente." Disse ridendo.
"Non voglio neanche sapere cosa è successo." Dissi prendendo una scopa. "Tu pulisci mentre io cucino per Ciel e anche per Sebastian." Dissi prendendo vari ingredienti.
Dopo un'ora il pranzo per Ciel era pronto e anche quello per Sebastian. 
"Ora servi questo a Ciel." Dissi porgendogli il vassoio.
"Tu non mangi?" Mi chiese.
"No, io non ho fame ho mangiato molto a colazione." Dissi prendendo il brodo di pollo e dirigendomi in camera di Sebastian.

POV. Ciel
"Questo non lo hai cucinato tu vero?" Chiesi al biondo mentre guardavo il piatto.
"E' già! Lo ha preparato Anna." Disse ridendo.
Non c'è che dire se la sta cavando, la villa è completamente pulita, il giardino e intatto e il pranzo è ottimo.

POV. Sebastian
Toc toc
Sentii bussare mi alzai dal letto e aprii la porta. Era Anna con in mano del brodo di pollo.
"Ti avevo detto di non alzarti. Bastava dire "Avanti" e sarei entrata!" Disse con tono autoritario.
"Scusa." Dissi io con una faccia da cucciolo.
"Hahahaha sei carino quando fai quella faccia." Disse ridendo e con le guance un po' rosee.
"Non sarà buono come il tuo ma è sicuro che e meglio di quello che fa Bardroy!" Disse mentendo il brodo in un piatto.
"Sicuramente." Dissi. "Mi sa che devi imboccarmi tu." Dissi con voce maliziosa.
"C-che c-cosa?!" Disse con il volto rosso.
"Ieri lo fatto io ora tocca a te! E' sta colpa tua se mi sono ammalato." Dissi con un sorriso.
"M-ma s-se sei stato tu a baciarmi!" Disse urlando. "Ma non ho altra scelta, vero?" Disse rassegnata.
"Hahahaha, già." Dissi ridendo, avevo persino le lacrime agli occhi.

POV. Anna
Mi sedetti sul letto e incominciai a imboccarlo. 
"Bene hai finito." Mi alzai dal letto. "Ora cerca di riposare."  
Mentre stavo per uscire dalla stanza una voce mi fermò.
"Aspetta, puoi rimanere ancora un po'?" Mi chiese Sebastian.
"Certo." Dissi con un dolce sorriso.
"Grazie." 
Mi sedetti sul letto affianco a lui. Passarono un paio di minuti e Sebastian si addormentò, sembra un bambino, quando dorme e cosi carino. Mi avvicinai e gli spostai una ciocco dalla fronte.
"Sembra che la febbre si sia abbassata." Dissi a bassa voce in modo da non svegliarlo.

E' una tenue pioggia.
Possa la canzone che sto intonando raggiungerti, ovunque tu sia. 
Non importa quanto saremo lontani, sono certa che riuscirò a trovarti.
Ti vedo nelle gocce che scendono.
Le gocce di pioggia brillano magnificamente attorno a te, e, mentre la tristezza viene lavata via, il mondo ritornerà alla vita.
Per piacere, vieni, pioggia delicata.
Vieni, pioggia delicata.


Senza neanche accorgermene incominciai a cantare, non so da dove viene questa canzone, so solo che e come se fosse scritta nella mia mente. Ecco ora ricordo questa canzone me la cantava mia madre per farmi dormire, ma non ricordo altro.
"Hai una bellissima voce!" Una voce proveniva da dietro di me.
"Ma sei sveglio!?" Dissi urlando e alzandomi dal letto.
"Si, mi sono svegliato quando hai incominciato a cantare." Disse facendo un sorriso.
Si avvicino a me e mi incominciò ad accarezzare i capelli.
"Puoi cantare ancora per me?" Mi chiese mentre mi guardava negli occhi.
"Si!" Dissi io semplicemente.
Ricominciai a cantare, mi piaceva cantare mi distoglieva dai miei pensieri. Quando ebbi finito si era già fatta sera. Sebastian si avvicinò a me e mi diede un piccolo bacio.
"Grazie, ora sto molto meglio, grazie alla tua canzone mi sento benissimo."
Le mie guance si colorarono di nuovo di rosso. "Sono felice che adesso stai meglio!" Dissi sorridendo.
Sebastian mi prese per un braccio e mi tirò a se.
"Promettimi che rimarrai con me." Disse mentre mi stringeva.
"Si, lo prometto." Dissi senza pensarci, mi piaceva stare fra le sue braccia.
Si avvicinò al mio orecchio,
"Anna io t..." 
Ma non riuscii a capire cosa disse per via di un tuono. Mi strinsi di più a lui.
"Anna cosa c'è?" 
"Ho paura! Questo suono mi ricorda quello di una pistola." Dissi terrorizzata.
"Non preoccuparti ci sono io, vieni sotto le coperte." Mi disse indicandomi di mettermi affianco a lui.
Senza pensarci feci cosi. Mi diede un bacio sulla testa e mi addormentai tra le sue braccia.

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Angolo Yuki
Ed ecco il sesto capitolo! Che ve ne pare? Forse è un po' ripetitivo ma dovevo farlo XD
la canzone che canta Anna e una canzone di un anime se volete vederlo vi lascio il nome: Soredemo Sekai wa Utsukushii 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 Torta ***


                                                                                                   Capitolo 7  Torta
POV. Anna
Mi svegliai e mi ritrovai ancora tra le braccia di Sebastian.
"Buongiorno." Disse ancora un po' assonnato ma comunque con voce calda.
"Buongiorno." Dissi mentre il mio sguardo cadde su un particolare, la camicia da notte di Sebastian era sbottonata e si intravedevano i suoi bellissimi muscoli scolpiti, a quella visione avampai, e divenni completamente rossa.
"C-c-copriti!" Dissi urlando e lanciandogli il cuscino.
"Ahi! Mi hai fatto male." Disse mentre si massaggiava il naso. "Devi avere una punizione." Si avvicinò a me e mi prese per i polsi, e mi fece stendere sul letto. Lui era sopra di me che mi teneva per i polsi,  mi guardava con i suoi bellissimi occhi color rosso sangue. Si avvicinava sempre di più alle mie labbra, una parte di me desiderava essere baciata da uno dei suoi bellissimi baci passionali e l'altra diceva di no che in lui c'era qualcosa di "cattivo".
Sebastian gira il capo verso l'orologio che segnava le 6.50. "Meglio alzarsi, fra dieci minuti devo andare a svegliare il padroncino." Disse alzandosi dal letto, io annuì semplicemente e ritornai in camera mia. 
Mi cambiai indossai un semplice abito corto, color panna con le maniche corte un po' rigonfie, e ai piedi dei sandali. Dopo essermi cambiata andai fare colazione come al solito. Dopo aver fatto colazione andai nella mia stanza e mi misi a leggere. Nel libro c'era scritto che alcuni demoni avevano un particolare simbolo a forma di stella all'interno di un cerchio quando stringevano un contratto con un umano. Mi venne un po' di fame così andai in cucina, vidii Sebastian intento a leggere una ricetta.
"Che cosa fai?" Chiesi incuriosita.
"Voglio preparare un dolce." Disse semplicemente senza togliere lo sguardo dalla ricetta.
"Posso aiutarti?" Chiedo senza pensarci, mentre mi legavo i mie lunghi capelli neri, in una alta coda di cavallo.
"Se ci tieni tanto." Disse freddo porgendomi un grembiule bianco. Lo presi e lo indossai.
"Di che ricetta si tratta?" Chiesi guardando il ricettario.
"Una torta al pan di spagna con crema chantilly al cioccolato." Disse semplicemente.
"Sembra buona!" Dissi con le guance che si colorarono di un leggero rosa. "Elencami gli ingredienti, cosi li prendo." 
"Per il pan di spagna servono: La farina, uova, zucchero e vaniglia." 
Presi tutti gli ingredienti e li poggiai sul tavolo, incominciammo a unire gli ingredienti e ne uscii un impasto molto omogeneo. Lo versammo in uno stampo e lo mettemmo in un forno a legna.
"Bene il pan di spagna lo abbiamo fatto ora prepariamo la farcitura." Disse mentre prendeva gli ingredienti per la crema. Preparare questo dolce mi ha fatto venire in mente una scena. Ero io, all'età di 10 che mangiavo una fetta di torta al cioccolato preparata da mia madre, ma purtroppo il ricordo si ferma li. Non ci badai tanto, e poggiai lo sguardo su Sebastian.
Prese il latte, la panna, il cioccolato e lo zucchero a velo per la crema.
"Puoi sciogliere il cioccolato a bagnomaria?" Mi domando porgendomi il cioccolato.
"Certo!" Dissi prendendo il cioccolato.
Misi l'acqua sul fuoco, presi il cioccolato e lo tagliai a pezzetti.
"Ahi!" Dissi urlando.
"Cosa c'è?" Mi domandò preoccupato.
"Mi sono tagliata."
Sebastian si avvicinò a me mi prese la mano e la avvicino alle sue labbra, iniziò a leccare il sangue che usciva dal dito. Arrossi, ma mi piaceva, la sua lingua era calda e morbida, non volevo che smettesse. Dopo di che prese un cerotto e lo mise sul taglio.
"Ecco fatto." E mi diede un bacio sul dito. "Cosi non ti farà più male."
"G-grazie." Dissi balbettando con il volto ancora rosso.
Quando l'acqua fu pronta la versai nella ciotola, mentre i cioccolato che poco prima avevo tagliato lo misi in un altra. Misi la ciotola con il cioccolato sopra quella con l'acqua e incominciai a mescolare il cioccolato.

POV. Sebastian
Gli umani sono esseri davvero troppo delicati al minimo contatto con qualcosa ti tagliente si feriscono, e le loro ferite hanno bisogno di molto tempo per guarire completamente, mentre le nostre ferite ci mettono pochi istanti a guarire. Però devo dire che il sangue di Anna è molto dolce, ma ha anche un sapore un po' pungente, un po' come il suo carattere.

POV. Anna
"Ho sciolto il cioccolato." Dissi porgendo la ciotola al nero.
La prese dalle mie mani e si tolse il guanto sinistro, immerse leggermente l'indice nel cioccolato, portò il dito alla bocca e lo assaggiò. "Buono, ne vuoi un po'?" Mi domando con un sorriso malizioso.
Si avvicinava sempre di più a me e io indietreggiavo fino a quando alle mie spalle c'era il muro. Portò il suo dito indice alle mie labbra e mi fece assaggiare il cioccolato. Incominciai a leccarlo, come lui aveva fatto con il mio dito.
"Com'è?" Mi chiese malizioso.
"B-buono." Dissi balbettando e arrossendo.
Ma Sebastian si fermò, si allontanò da me e si diresse verso il forno.
"C'è mancato poco, stava per bruciarsi." Disse cacciando la torta e mettendola sul tavolo.
Lasciò raffreddare la torta, dopo che divenne fredda la tagliò in due parti e la farcì.
"Ecco è pronta!" Disse entusiasta del suo lavoro. "La servirò ne salone con del tè, tu Anna e meglio che vai a cambiarti, immagino la accia del padroncino se ti vedesse conciata cosi." Disse indicando il vestito ricoperto da vari ingredienti.
"Si hai ragione." Dissi uscendo dalla cucina.
Mi feci un bagno e indossai un vestito con delle bretelle sottili, la gonna arrivava alle ginocchia, era color crema mentre il corpetto era di pizzo color oro, alla vita avevo un ficco del medesimo colore del pizzo, ai piedi dei tacchi non troppo alti.
"Adesso che ci penso sulla mano sinistra di Sebastian mi pare di ave visto un simbolo tipo una stella dentro un cerchio, ma dove lo già visto?" Dissi mentre ero seduta sul letto. "Ma certo! Adesso ricordo dove ho visto quel simbolo!" Dissi alzandomi in piedi di scatto.

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Angolo Yuki99
Ciao! Questo doveva essere l'ultimo capitolo ma non volevo che poi uscii troppo lungo cosi nel ottavo capito scriverò la fine, ancora non so se poi farò un capitolo extra su Anna e Sebastian o lo metterò ne ottavo capitolo tutto dipende da quanto sarà lungo. XD

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 Luna piena ***


                                                                                          Capitolo 8 Luna piena

POV. Anna

"Adesso che ci penso sulla mano sinistra di Sebastian mi pare di ave visto un simbolo, tipo una stella dentro un cerchio, ma dove lo già visto?" Dissi mentre ero seduta sul letto. "Ma certo! Adesso ricordo dove ho visto quel simbolo!" Dissi alzandomi in piedi di scatto.
Mi avvicinai al comodino che si trovava al lato sinistro del mio letto è presi il libro che era poggiato sopra. Andai alla pagina dove parlava dei demoni, lo trovai, il simbolo con la stella all'interno di un cerchio.
"Che sia quello che penso..." Dissi sedendomi sul bordo del letto. "No non è possibile, però quello che c'è scritto nel libro conduce a molti particolari di Sebastian, come gli occhi." Ma non ci diedi troppo peso, mi alzai dal letto e andai nella sala dove avrei dovuto mangiare insieme a Ciel la torta che avevo preparato quel pomeriggio con Sebastian.
Trovai Ciel seduto a sorseggiare del tè, mentre Sebastian stava in piedi di fianco a lui. 
Quando mi vide le sue guance si colorarono leggermente di rosa, io a quella scena non potetti fare altro che ridere. "Stai benissimo con quel vestito." Disse Ciel un po' freddo ma comunque dolce.
"Grazie!" Feci un sorriso a trentadue denti.
Mi sedetti su una poltrona di velluto bianco e il Sebastian mi servì del tè verde, e mi diede una fetta di torta.
"Ciel com'è la torta che abbiamo fatto?" Chiesi curiosa di sapere il suo parere.
"E' molto buona." Disse semplicemente. "Hai fatto tu la crema?" A quella domanda io arrossii perché ripensai alla scena che era successa per pomeriggio per via del cioccolato.
"S-si." Feci un caldo sorriso e assaggiai la torta ancora rossa in volto. Girai lo sguardo su Sebastian aveva il capo girato è stava ridendo. "Come mai stai ridendo!" Dissi un po' alterata.
"N-non sto affatto ridendo." Disse secco.
"Se lo dici tu." E ritornai a mangiare la torta. 
Dopo aver mangiato la torta cenammo alle 8.00 e dopo aver finito ognuno andò nella propria stanza.
 Presi il mio libro mi sedetti sul bordo della finestra e continuavo a leggere e rileggere con l'aiuto della luce della luna piena la descrizione riguardanti i demoni, non potevo credere che il mio Sebastian, si il "Mio" Sebastian potesse essere una creatura come quella. Però il marchio sulla sua mano sinistra e gli occhi color rosso lucente tendente al rosa, sono gli stessi particolari di cui parlava il libro, però diceva anche che sono creature mostruose e spregevoli ma lui non è così, anzi è gentile, mi ha consolato quella volta quando ero malata e piansi nel sonno per via della morte dei miei genitori, è anche quella volta in città quando rideva di Ciel per via del modo di ballare, aveva un sorriso così solare, ne sono sicura lui non può essere un demone. Ho dei ricordi troppo belli con lui.
 Chiusi il libro e posai lo sguardo sulla luna, era bellissima risplendeva in un modo meraviglioso non riuscivo a togliere lo sguardo da essa. 
Senza accorgermene incominciai a cantare, ma era una canzone diversa da quella che cantai a Sebastian quando era malato.

POV. Sebastian
Stavo facendo un giro per la villa quando sentii una voce. Una voce calda e soave che proveniva dalla stanza di Anna. Senza farmi sentire aprii la porta e entrai, mi misi ad ascoltarla senza farmi vedere.

POV. Anna

Kokoro no okude taita tomoshibi. (Una fiamma ardente brucia nel mio cuore.)
Tayasazu massugu hashiruyo! (Anche se andrò sempre avanti, non la lascerò mai spegnere!)
Hiroi sekai de yatto Mitsuketa kimi to iu kiseki kawari wa inai. (Finalmente ho scoperto che tu sei un miracolo unico che niente può sostituire.)
Nagai nagai yoru ga owari wo tsugete hikari terasu asa ga hajimaru youni. (Sei la luce che mi sveglia all'alba che mi accompagna fino alla fine delle mie notti insonni.)
Tonari de warau kimi wo toushite. (Mentre guardo il tuo meraviglioso sorriso.)
Ima kanjiteru utsukushii mono tachi ga. (Inizio a vedere tutte le meraviglie di questo mondo.)
Sekai wo irodoru yo sagasou bokura no shinjitsu. (Cercherò la nostra unica verità colorando il mondo come piace a me.
)

Non so da dove venga questa canzone, però è bellissima forse fa parte dei miei ricordi. Girai lo sguardo verso una luce rossa, guardai meglio ed era Sebastian che mi guardava da lontano in un angolo.

POV. Sebastian

Che voce magnifica e poi la luce della luna che la circonda la rende ancora più bella. Poi noto che mi guarda e mi accorgo che i miei occhi hanno preso il colore rosso acceso. Stavo per uscire dalla sua camera quando...

POV. Anna

I suoi occhi sono dello stesso colore della descrizione sul libro che sia... no non può essere, mi accorgo che stava per uscire dalla stanza.
"A-aspetta!" Dico senza pensarci, e mi avvicino a lui.
"Scusa sono entrato senza permesso." Dice con sguardo verso il basso, probabilmente per nascondere gli occhi.
Prendo il suo volto tra le mie mani e gli alzo il viso, lo guardo dritto negli occhi.
"A-allora era come pensavo." Dissi senza togliere lo sguardo dai suoi bellissimi occhi demoniaci.
"Che cosa?" Mi chiede mentre i suoi occhi mi scrutano.
"T-tu sei un demone vero?" Chiedo fredda.
Lui toglie lo sguardo dai miei occhi e gira il capo. "Si." Dice secco.
"Allora sei uno dei demoni più belli!" Dissi con un sorriso.
Lui gira il volto di scatto e mi guarda. "Non hai paura di me?" Mi chiede guardandomi curioso dalla risposta che gli avrei dato.
"E' perché mai dovrei? Tu sei la persona più gentile è dolce che abbia conosciuto o almeno che ricordo." Dissi guardandolo negli occhi. "E poi hai dei bellissimi occhi color sangue, a differenza dei miei che sono orribili al cospetto dei tuoi."
"Non dire sciocchezze i tuoi occhi color nocciola e i tuoi bellissimi capelli neri sono meraviglio." Disse.
"Posso farti una domanda?" Chiesi.
"Certo!"
"Che sapore hanno le anime?" Chiesi curiosa.
"Bhe, dipende dalla persona, se una persona è sempre cattiva e sgradevole ha un sapore amaro o se una persona pensa solo alla vendetta ha un sapore molto forte, ad esempio sono sicura che la tua anima è dolce come una caramella." Disse.
"Ho capito."
Sebastian si avvicinò alle mie labbra. "Ti amo!" E mi diede un bacio, un bacio passionale, caldo e dolce.
"Anche io ti amo e non mi porta se sei un demone, ti amo per quello che sei e voglio diventare anche io come te!" Dissi senza pensarci e stringendolo in un abbraccio.
"Non potrei mai farti una cosa del genere!" Disse prendendo il mio volto tra le sue grandi e morbide mani.
"Ti prego Sebastian." Dissi quasi in lacrime.
"Va bene, farà un po' male quindi resisti." Disse con voce seria.
Sebastian si tolse il guanto sinistro e si diede un morso sull'indice in modo che esca del sangue disegnò lo stesso simbolo che ha sulla mano sul mio petto dopo di che premette con il palmo su marchio. A quel gesto mi sentii come se fossi stata pugnalata. Ma non uscii sangue ma comunque svani. Quando riaprii gli occhi ero tra le braccia di Sebastian e vidi i bellissimi occhi demoniaci del mio amato, ora anche i miei occhi che un tempo erano color nocciola sono di un color rosso lucente tendente al rosa.
"G-grazie." Dissi con un filo di voce.
Lui si avvicinò alle mie labbra e mi diede un piccolo è delicato bacio. "Ora potremo stare insieme per sempre!" 

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Ed ecco l'ultimo capitolo!!!! Vi è piaciuto? Comunque farò un capitolo extra più breve. Mi erano venute altre idee per dei capitoli ma adesso è un po' tardi ma se volete potrei metterli come capitoli extra decidete voi. La canzone e la sigla dello stesso anime dell'altra canzone nel capitolo 6. Vorrei farvi una domanda secondo voi il personaggio di Anna è troppo semplice, vorrei sapere se ha abbastanza personalità, secondo voi? Fatemi sapere!

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