Catfish: SOS fake

di BrokenRoses
(/viewuser.php?uid=163170)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Parte prima ***
Capitolo 3: *** Parte seconda ***
Capitolo 4: *** parte terza ***
Capitolo 5: *** parte quarta ***
Capitolo 6: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


                                              Catfish: SOS fake



Era un' altra giornata piovosa nella città di New York e Thad se ne stava sdraiato sul letto a pensare. Ultimamente gli capitava spesso. Dopo che hai passato, i quasi, ultimi tre anni a condividere il tuo appartamento e la tua vita con qualcuno, quando questa persona se ne va lascia un vuoto enorme.

Pensava alle foto che aveva visto di Elliot e quel ragazzo biondo. Era lui il "nuovo ragazzo", era lui il ragazzo per il quale Elliot l'aveva lasciato? Era il ragazzo biondo quello che "Mi fa stare bene Thad, in una maniera in cui tu non riesci più"? Sinceramente, se fosse stato per il sesso, l' avrebbe capito. Eppure, il sesso non c'entrava un cavolo: Elliot era troppo un bravo ragazzo per poter fare una cosa del genere. Si era semplicemente innamorato di un' altro. 

Quindi Thad aveva accettato la cosa, insomma, cosa avrebbe potuto fare? Elliot non sarebbe comunque tornato indietro. Però, nonostante tutto avevano mantenuto rapporti civili - questo voleva dire che non si erano cancellati reciprocamente da Facebook -.
Lui ed Elliot si erano conosciuti alla fine del primo anno di college di Thad, dopo l'esame di disegno anatomico. Elliot era il modello che aveva posato - nudo - per la classe. 

Scacciando quei pensieri Thad riaccese il pc, rientrò nella pagina e si mise a riguardare per l'ennesima volta le foto. Il suo ex ragazzo aveva veramente tante foto con questo tipo e, secondo i tag, il ragazzo si chiamava Sebastian Smythe.
Il suo profilo diceva che era uno studente di giurisprudenza e che viveva a New York. Il ragazzo – Sebastian –  aveva un sacco di foto: selfie in palestra, con gli amici, a Parigi.

Un' idea strana e malsana attraversò improvvisamente i suoi pensieri. Poteva chiedere a lui, magari questo Sebastian conosceva il tipo di Elliot, se non era lui stesso il tipo in questione.
Non appena formulò quel collegamento logico, Thad si diede mentalmente dello stupido.
Se erano amici, di certo il biondo conosceva perfettamente la sua faccia visto i rapporti che lo avevano legato ad Elliot. A meno che non creasse un falso profilo. Era un' idea stupida, lo sapeva, nemmeno Jeff sarebbe arrivato ad ideare una cosa del genere. Ma in fondo non stava mica facendo nulla di male, no?

Cercare di ottenere delle informazioni sul tuo ex a titolo di curiosità non fa male a nessuno.

Uscì dal suo profilo ufficiale, creò un nuovo account email ed un nuovo profilo Facebook. Poi cercò delle foto su internet di alcuni ragazzi e, una volta trovata quella più adatta al falso profilo, scrisse il nome caricando le foto scelte ed aggiungendo qualche ragazzo a caso tra i tipi che frequentavano lo Splash. Ed ecco: Dominic Mega era nato.

A quel punto arrivò il problema del come contattare uno sconosciuto, quindi tornò sul profilo di Sebastian e spulciò le foto alla ricerca di uno spunto.
Ad un certo punto gli apparve una foto di quest’ultimo, senza maglietta e di profilo, dove sulla sua pelle chiara faceva bella mostra di sé un tatuaggio che recitava: " Paris détient la clé du coeur ".

La prima cosa che venne in mente a Thad fu che fosse veramente una cosa strana da tatuarsi, così apri la finestra per mandare i messaggi e scrisse:

“Bel tatuaggio amico ;)”

 

Angolo di BrokenRoses:

Salve a tutti!
Questa mini long non è tutta farina del mio sacco, è stata scritta insieme all' estremamente talentuosa saramermaid.
E' stato un mezzo delirio scriverla a forza di 140 caratteri su Twitter, ma sinceramente è stato divertente lasciare al mio Thad interiore, un po' di libero sfogo. Spero che la storia vi piaccia, tanto quanto è piaciuto a me e alla mia Twin scriverla.
Se vi va, lasciate un piccolo parere, ci farebbe tanto piacere :)

Angolo di saramermaid:


Ok adesso tocca alla pazza aggiungere qualche parolina tra le note.. Sono sicura che la mia twin avrà già detto tutto e che la storia parli da se, ormai sapete che dai nostri deliri escono queste follie, ma posso aggiungere che mi sono divertita un mondo a impersonare Bas ed entrare all'interno della sua psiche alquanto complicata. Spero di esserci riuscita alla perfezione. Buona lettura!
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Parte prima ***


Catfish: Sos Fake


Dominic: Bel tatuaggio amico ;)
 
Sebastian: Ti ringrazio ;)
 
Dominic: Sembro invadente se ti chiedo il significato?
 
Sebastian: Non sei il primo che mi fa questa domanda. Ci sono abituato ;) In ogni caso significa "Parigi ha la chiave del cuore", soddisfatto?
 
Dominic: Soddisfatto ;) Ha qualcosa a che vedere con Anastasia? 
 
Sebastian: Spiacente, non sono il tipo da film per femminucce ;) Come mai tutto questo interesse?
 
Dominic: Le cose belle da vedere suscitano sempre il mio interesse.
 
Sebastian: So perfettamente di essere affascinante, ma fa sempre piacere sentirselo dire.
 
Dominic: E’ inquietante sapere che ti riferisci a te stesso come a un' oggetto.
 Parlavo del tatuaggio genio, anche se tu non sei malaccio ;)
 
Sebastian: Se intendi oggetto come "Dio del sesso" allora hai ragione. Tutti mi desiderano e mi cercano, sono abituato ad avere ammiratori ;)
 
Dominic: Dio del sesso? Wow.. cos'è rimpiazzi con l'enorme ego le mancanze altrove?
 
Sebastian: Sta pur tranquillo che non ho nessuna mancanza ;) Ed il fatto che le mie foto ti abbiano colpito dice tutto a proposito o sbaglio?
 
Dominic: Non sei brutto, ma non sei nemmeno il dio greco che ti credi di essere.
 
Sebastian: Se pensi che non lo sia, perché continui a scrivermi? Questo dimostra interesse.
 
Dominic: Sto solo cercando di sgonfiare l'enorme ego che ti porti appresso.
E comunque sei tu che continui a fare domande, io rispondo solo per educazione :)
 
Sebastian: Ego o no mi piaccio esattamente così come sono, prendere o lasciare.
Comunque stai abilmente sviando la domanda, ma nessun problema se ti infastidisce il mio ego smetterò di rispondere ;)
 
Dominic: No è divertente avere a che fare con il tuo ego.. 
E anche se fossi interessato?
 
Sebastian: Dolcezza non c'è dubbio che tu sia interessato, questo mi era perfettamente chiaro.  Solo mi chiedo in che modo hai trovato il mio profilo.
 
Dominic: Lo Splash, tesoro.
Sei in molte foto, e come ti ho detto io noto le cose che possono essere interessanti. E’ il mio lavoro.
 
Sebastian: Siamo già a "tesoro"? Vado allo Splash praticamente ogni sera ma non mi sembra di averti mai visto in giro.
 
Dominic: Se tu mi chiami dolcezza allora io ti chiamo tesoro. Diciamo che non sono un' abituè.
 
Sebastian: Umh, eppure almeno di vista conosco quasi tutti i ragazzi che frequentano il locale.
 
Dominic: Allora ne abbiamo appena trovato uno che non conosci ;) A parte tutto non vengo quasi mai al locale, ma seguo i social della pagina e hanno caricato delle foto con te dove eri taggato. Mi annoiavo e ho spulciato il tuo profilo.. spero non ti dispiaccia se mi sono fatto un po' gli affari tuoi.
 
Sebastian: Vengo taggato praticamente ogni giorno, non è una novità. Quindi che intenzioni hai?
 
Dominic: Hai paura che sia il lupo cattivo? Giuro che non mordo, a meno che non mi venga espressamente richiesto.
 
Sebastian: Il lupo cattivo della situazione ce l'hai di fronte ;) E' una proposta?
 
Dominic: No, non proprio.. Cos'è, se tu sei il lupo cattivo io sono la damigella in pericolo? Devo preoccuparmi Sebastian?
 
Sebastian: Peccato. Ma mi rifarò con qualcun altro, presumo. Non ti conosco Dominic, non posso dire tu sia la damigella in pericolo ma di sicuro non sono il principe azzurro quindi trai le dovute conclusioni.
 
Dominic: Al massimo tu puoi essere un granchio.
 
Sebastian: Ci risiamo con i riferimenti da femminuccia. Non sono un tipo sdolcinato, non mi sono mai innamorato di nessuno.
 
Dominic: "Gli uomini non riescono a non amare senza sforzarsi. Imparano a farlo”. Ho una sorella più piccola che tutt'oggi mi massacra con i cartoni della Disney.
 
Sebastian: Mi stai forse suggerendo che potrei innamorami? E di chi? Io sono figlio unico per fortuna, non corro il rischio anche se ho il peso di molte aspettative sulle spalle.
 
Dominic: Non ti sto suggerendo nulla, citavo solo un personaggio. Non faccio parte della tua vita, non posso consigliarti di chi innamorarti. Anche perché se ti innamori lo fai e basta, la logica o la scelta non c'entrano un cazzo.
 
Sebastian: Tranquillo quello non fa parte dei miei piani né la parola rientra nel mio vocabolario quindi il problema non si pone ;) Per me soltanto scopate e basta.
 
Dominic: Sei il tipo di persona che delude le aspettative o che le soddisfa? Anche i piani migliori falliscono. Sai lo sospettavo che fossi il tipo da una botta e via.
 
Sebastian: Secondo mio padre propendo per la prima ipotesi, ma non mi importa un accidenti di lui. Che si fotta! Gli do retta solo per quieto vivere. I miei piani non falliscono mai.
 
Dominic: A volte i genitori hanno aspettative irrealistiche sui figli. Se lo dici tu ;)
 
Sebastian: Da come ne parli sembra che tu ne sappia qualcosa di aspettative deluse, sbaglio? In ogni caso me la sono sempre cavato da solo.
 
Dominic: Mio padre aspetta ancora il giorno in cui io torni etero, quindi, si ne so qualcosa.
 
Sebastian: Il mio non ha mai avuto problemi sul fatto che fossi gay, ma non posso scegliere la strada lavorativa che voglio. Devo per forza prendere in gestione lo studio legale di famiglia.
 
Dominic: E cosa vorresti essere se dipendesse da te?
 
Sebastian: Prima del college frequentavo una scuola privata esclusivamente maschile e facevo parte del Glee Club della scuola. Amo cantare e ballare ma la carriera artistica è vietata a quanto pare.
 
Dominic: Quindi ballerino o cantante? Puoi sempre laurearti in legge e nel frattempo iniziare dagli spettacoli off Broadway. Cioè io farei così.
 
Sebastian: Direi entrambi. La facoltà di giurisprudenza è impegnativa non potrei mai conciliare le due cose. Perciò devo rinunciare ai miei sogni. Di te invece non hai detto nulla.
 
Dominic: Cosa vuoi sapere?
 
Sebastian: Lascio a te la scelta, è indifferente. So soltanto che hai una sorella più piccola e tuo padre non approva che tu sia gay.
 
Dominic: Ho una laurea in arte e una secondaria per l'insegnamento.
 
Sebastian: Sei un artista eppure dalle foto del tuo profilo sembri un modello. 
 
Dominic: E sono il tipo da relazioni serie, e ho un certo fetish per i tatuaggi e mi tengo in forma.
 
Sebastian: Puoi sempre fare un tatuaggio anche tu, alla fine non fa così tanto male. 
Che ti tieni in forma è evidente direi, ma non sembri il tipo da relazioni serie.
 
Dominic: Li trovo più affascinanti sui corpi degli altri.
E perché non sembro un tipo da relazione seria?
 
Sebastian: Il tuo fisico e le tue foto comunicano altro. E ora che ci penso se abiti a NY anche tu è strano non ci siamo mai incontrati al campus. Insegnamento e giurisprudenza sono vicine. Sei sicuro di non essere un fake?
 
Dominic: Università del Michigan. Mi sono laureato l'anno scorso, sono abbastanza sicuro sulla mia vita.
 
Sebastian: Sul profilo c'è scritto New York e se frequenti lo Splash sei a NY. Domani sera farò un salto al locale, magari potresti passare anche tu se ti interessa il mio tatuaggio ;)
 
Dominic: Mi offri da bere?
 
Sebastian: Può darsi. Ma soltanto se decidi di venire.
 
Dominic: Stai tranquillo che di solito vengo..


*Dominic is offline*
 
Angolo di Broken:

scusate per l'orario indecente con cui pubblico, ma io e saramermaid ci tenevamo a farvi avere il capitolo, dato che non ero sicura di poter pubblicare domani - o oggi a questo punto?-.
L'avventura ha ufficialmente inizio. 
Se vi va, lasciateci un piccolo commento, mercì :)

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Parte seconda ***


Catfish: Sos Fake 



Alcune settimane dopo
 

Sebastian: Hey dolcezza, com'è andata la tua giornata? La mia è stata assolutamente disastrosa...
 
Dominic: Decente, adesso però è meglio ;) Ne vuoi parlare?
 
Sebastian: Contento di sentirmi? Solita storia con mio padre...Discussioni su discussioni, urla, porte sbattute e parole di troppo..
 
Dominic: Io sono sempre contento di sentirti, dovresti saperlo tesoro. Vorrei prendere a cazzotti quel cazzone di tuo padre, senza offesa.
 
Sebastian: Non mi offendo, lo farei volentieri anche io. Anche se in teoria secondo lui sarebbe meglio non fossi nato..
 
Dominic: Coglione. E' solo uno stupido se non riesce a vedere il magnifico figlio che ha.
 
Sebastian: E questa è una delle frasi più carine che ha pronunciato. Non mi va di ripeterle e credo salterò la cena, mi è passata la fame. 
Mi stai dicendo che sono magnifico?
 
Dominic: Dovresti mangiare qualcosa, saltare i pasti non  fa bene.
Si, ti sto dicendo che sei magnifico. Adesso però non mi arrossire eh!
 
Sebastian: Il mio stomaco credo non riesca a mangiare. Con te non arrossisco mai dolcezza, dovresti saperlo. E credo che abbraccerò il cuscino.
 
Dominic: Prima o poi ti regalerò un orso gigante da poter abbracciare.
Riuscirò mai a farti fare qualcosa che di solito non fai?
 
Sebastian: Potresti sempre farlo direttamente tu, abbracciarmi intendo. E sto sorridendo, cosa molto rara quindi direi che sei sulla buona strada.
 
Dominic: Quindi sono un po' come la tua eccezione? Mi piacerebbe essere la tua eccezione.
 
Sebastian: Ho quasi timore ad ammetterlo ma si...lo sei. Sei già la mia eccezione, è la prima volta che mi sento vulnerabile e mi mostro così.
 
Dominic: Così come?
 
Sebastian: Vulnerabile. Odio esserlo.
 
Dominic: Non so se ti consola,  ma anche io mi sento vulnerabile.
 
Sebastian: Come mai? 
 
Dominic: Perché sento come se.. Ti ho detto cose che non ho detto a nessuno e.. 
Potresti spezzarmi da un momento all'altro e questo mi terrorizza.
 
Sebastian: Non approfitterei mai delle tue debolezze... Posso fare qualcosa per farti star bene?
 
Dominic: Non sto dicendo che te ne approfitteresti, è che sei diventato così importante per me che .. non so nemmeno come spiegartelo. 
Resta.
 
Sebastian: Non ho intenzione di andar via sono qui con te e, dannazione, sento cose strane quando ti parlo.
 
Dominic: Sento cose strane pure io.
 
Sebastian: Cosa provi per me?
 
Dominic: Quanto posso essere sincero.
 
Sebastian: Hai paura che non potresti piacermi se ci incontrassimo? 
E non hai risposto alla domanda. Cosa senti per me Dominic?
 
Dominic: Non mi era arrivata.
Penso che se continuiamo così finirò per innamorarmi. E sono terrorizzato di quello che potrebbe succedere se ci incontrassimo.
 
Sebastian: Sono il lupo cattivo ricordi? Non dovresti innamorati di me eppure sono egoista a tal punto da non volerti lasciar andare. Non più ora che..
 
Dominic: Non credo che tu sia il lupo cattivo Bas. Io non voglio che tu mi lasci andare, anche se questo significa che mi farò male.
 
Sebastian: Credo che al limite ci faremo male entrambi, perché potresti diventare tu l'eccezione anche del mio cuore... E questo mi terrorizza. 
Adoro quando mi chiami Bas :)
 
Dominic: Bas Bas Bas Bas Bas Bas Bas Bas Bas
Vorrei poterti dire di non aver paura, ma non posso perché l'amore fa paura.
 
Sebastian: Ti piace proprio il mio nome o forse il suo proprietario...
Se fossi accanto a te cosa faresti? Rispondi con la prima cosa che ti viene in mente. 
 
Dominic: Vorrei baciarti. 
Vorrei poter baciare via tutto lo schifo.
 
Sebastian: Te lo lascerei fare, ti lascerei vedere il vero Sebastian.. Quello che nessuno conosce, che nessuno vede e che non voglio vedano. 
Sarebbe troppo dirti che ti bacerei anche io?
 
Dominic: Sarebbe troppo poco.
 
Sebastian: Perché troppo poco? A cosa stai pensando Dom?
 
Dominic: Perché mi sarei aspettato proposte molto più indecenti.
Perché sinceramente se fossi lì col cavolo che ti bacerei e basta. Se fossi li, vorrei prendere tutto.
 
Sebastian: Pensavo anche a quelle, ma con te è diverso. Ed io inizio a pensare di volere tutto e di donartelo.
 
Dominic: Non penso di meritarmelo.
 
Sebastian: Perché credi di non meritarlo? 
 
Dominic: Perché io non ho mai fatto nulla per meritarmi qualcuno di meraviglioso come te.
 
Sebastian: E' la prima volta che qualcuno mi descrive così, facendolo in modo sincero e non per compiacermi o farsi portare a letto.
Anche tu sei speciale, Dom. Lo sei per me.
 
Dominic: Tu mi sopravvaluti Bas.
 
Sebastian: Io credo sia tu a sottovalutarti. E' così sbagliato volerti stare accanto, uscire insieme o condividere ogni cosa?
 
Dominic: No, non c'è nulla di sbagliato.
 
Sebastian: C'è un "ma" presumo e credo che comprenda il fatto che tu non voglia incontrarmi.
 
Dominic: Sei arrabbiato con me per questo?
 
Sebastian: Cosa te lo fa pensare, Mega? A quanto pare mi sto facendo prendere per il culo.
 
Dominic: Se tu ti facessi prendere per il culo sarebbe decisamente meglio, tesoro.
 
Sebastian: Non ho voglia di scherzare ed in ogni caso quello che subirebbe saresti tu.
 
Dominic: Io infatti non scherzavo. Te lo sogni di mettere le mani sul mio culo.
 
Sebastian: Oh ma non c'è bisogno che io lo faccia, me lo lasceresti fare perché mi desideri. Non negarlo.
 
Dominic: Desidero molte cose Sebastian, ma non questa.
 
Sebastian: Quindi le tue sono soltanto parole e nient'altro. Dovevo aspettarmelo. Va te faire niquer!
 
Dominic: Lo sai cosa desidero Bas? No, sai cosa? E' di questo che parlavo quando dicevo che tu hai il potere di spezzarmi.
 
Sebastian: Anche se mi chiami Bas non sperare di addolcirmi, non ci riusciresti! Dimmelo tu cosa.
 
Dominic: Solo perché non desidero stare sdraiato a prenderlo in culo tu stai mettendo in dubbio tutto quanto. A volte vorrei non averti mai chiesto di quel cazzo di tatuaggio.
 
Sebastian: Hai praticamente detto di non desiderarmi né di voler stare con me, quale reazione ti aspettavi? Cazzo Dom! Mi sto praticamente mettendo a nudo con te e sai che è la prima volta che succede.
 
Dominic: Non ho MAI detto di non desiderarti o di non volere una relazione con te. Ho solo detto di non voler essere il passivo in un' eventuale rapporto sessuale.
 
Sebastian: Non vuoi incontrarmi, mi hai dato buca già una volta ed ho la strana sensazione di non interessarti sul serio.
 
Dominic: E allora cosa ci fai ancora qui? Io non posso darti più di questo, pensavo che lo avessi capito.
Se non fossi egoista ti avrei mandato via io, ma non ce la faccio ok?
 
Sebastian: E questo si va ad aggiungere alla mia giornata già di merda... Forse dovrei essere io a decidere per entrambi ed essere meno egoista.
 
Dominic: Non volevo peggiorare la tua giornata.
Mi dispiace Sebastian.
 
Sebastian: Spiacente, è troppo tardi.
Sarò io quello meno egoista per una fottutissima volta, forse dovrei lasciarti andare.
 
Dominic: Non posso dirti cosa fare.
 
Sebastian: Bene vorrà dire che lo farò da solo.
 
*SEBASTIAN IS OFFLINE*
 
 
 
A: Jeff
Da: Thad
Cosa si fa quando commetti un errore che non puoi correggere?

 

Angolo di Broken:
Buon pomeriggio a tutti. Eccoci qua con il nuovo capitolo. 
Mi scuso anche a nome di Saramermaid per la botta di angst del capitolo.
Grazie a tutti coloro che leggono, e se non ci sono imprevisti ci vediamo domani. 
Un bacio  

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** parte terza ***


Catfish:SOS fake


Quell’assurda storia era iniziata poco tempo prima e se ci rifletteva attentamente non riusciva ancora a trovarvi un senso logico. Sapeva che il suo profilo Facebook, pieno di foto particolari o di Parigi e selfie in cui compariva persino a torso nudo, attirava molti ragazzi e persino ragazze. Più volte, infatti, aveva ricevuto miliardi di commenti pieni di complimenti sul suo aspetto fisico; gli occhi verdi, i capelli castani abilmente pettinati, il naso raffinato, le labbra sottili e persino la sua corporatura slanciata non passavo di certo inosservati. Eppure, nonostante ormai dovesse esserci abituato, Sebastian non faceva che pensare a quell’assurda relazione online iniziata quasi per gioco ma che col tempo si era trasformata in qualcosa di più.
Tutto era iniziato in una giornata piovosa, decisamente abituale a New York, quando lui era rientrato nel suo appartamento dopo un’intensa sessione di lezioni. Frequentava la facoltà di giurisprudenza e spesso gli capitava di dover restare fuori quasi tutto il giorno. I suoi professori erano abbastanza severi e pignoli e lui sapeva perfettamente di non potersi permettere errori. Suo padre si aspettava molto dalla sua istruzione professionale, soprattutto se considerato che una volta laureatosi lo avrebbe aiutato a portare avanti lo studio legale di famiglia.

Sebastian ricordava perfettamente quel giorno perché gliene erano capitate di tutti i colori; dalla metro in enorme ritardo, ai vestiti completamente zuppi per via di un ombrello dimenticato, al caffè che faceva incredibilmente schifo perché il tizio della caffetteria si era rifiutato di correggerglielo con un goccio di courvoisier. Se chiudeva gli occhi poteva chiaramente collegare tramite immagini ogni suo gesto; le chiavi che ruotavano nella serratura, la tracolla buttata malamente sul divano, l’acqua della doccia che scorreva sulla sua pelle e poi il login su Facebook. Inizialmente aveva soltanto prestato attenzione alle ben 20 notifiche lampeggianti sulla barra in alto, spulciandole una per una e ghignando di fronte ai tag che la maggior parte dei ragazzi dello Splash – un famoso night club gay di New York – avevano condiviso insieme a lui. In molte di quelle foto lui era presente, magari abbracciato a qualcuno conosciuto soltanto cinque minuti prima o del tutto sconosciuto. Del resto Sebastian era gay ed era assolutamente fiero di esserlo, non aveva timore di mostrarlo al mondo intero.

In seguito ricordava di aver puntato le iridi verdi sull’icona dei messaggi e di averci trovato scritto il numero “uno” a caratteri scintillanti. Aveva quindi aperto il messaggio di un certo Dominic Mega e letto il contenuto. Vi era solo scritto: “Bel tatuaggio amico ;)” e nient’altro. Sicuramente lo sconosciuto aveva visualizzato le sue foto ed era rimasto colpito dalla scritta che portava sul fianco sinistro. Lì per lì non gli aveva dato molta importanza, pensando fosse l’ennesimo tizio in cerca di attenzioni, poi osservando il profilo e le foto si era incuriosito. Questo Dominic era indubbiamente un bellissimo ragazzo come denotavano il fisico molto più muscoloso del suo, i capelli corti biondo cenere e gli occhi scuri e, a giudicare dagli scatti, poteva benissimo fare il modello. Da allora avevano iniziato a chattare con sempre più frequenza e lui, da ragazzo superficiale allergico ai rapporti seri, si era ritrovato ad essere molto più coinvolto di quanto potesse immaginare.

Il suono del microonde, dove aveva messo a scaldare la cena, lo riportò bruscamente alla realtà Le sue dita tamburellarono nervosamente sul ripiano della scrivania e Sebastian era totalmente indeciso se inviare quella mail oppure far finta di nulla. Passarono esattamente circa dieci minuti prima che si decidesse a cliccare il tasto di Invio, dopo averne riletto per la milionesima volta il contenuto. Ormai era fatta e lui non poteva più aspettare oltre per sapere se quel Dominic Mega, il ragazzo che gli aveva scombussolato il cuore e le giornate, fosse reale o semplicemente un fake.

Da: smythecharm@gmail.com
A: catfishnev@gmail.com
Oggetto: SOS Fake

Cari Nev & Max, Mi chiamo Sebastian, ho 24 anni e vivo a New York. Nonostante i miei impegni al college, mi è capitato più volte di seguire il vostro programma in tv e mai avrei pensato di poter essere proprio io un giorno a chiedere il vostro aiuto. Intendiamoci, sono perfettamente consapevole del mio fascino e della mia bellezza. Il mio fisico alto, gli occhi verdi, la mia arguzia ed il mio carattere non passano mai inosservati nemmeno per strada e spesso ci sono miliardi di ragazzi che mi contattano su Facebook provando a rimorchiarmi. Se ve lo state chiedendo, sono gay e sono fiero di esserlo. Ho bisogno del vostro aiuto perché alcune settimane fa un ragazzo mi ha contattato tramite – appunto - il mio profilo Facebook e, anche se all’inizio ho pensato di snobbarlo come faccio di solito con i ragazzi che mi porto a letto ogni sera, stranamente ho cambiato idea. Da quel momento chattiamo praticamente almeno una volta al giorno. In base alle foto che ha sul profilo è un bellissimo ragazzo e sembra anche simpatico, ma inizio seriamente a pensare che dietro di lui ci sia soltanto un fake. Non sono il tipo che prega le persone o chiede aiuto, anzi direi che è sempre il contrario sono gli altri che pregano me, ma questa volta ho davvero bisogno di sapere la verità. Non posso più aspettare o far finta di niente considerato il fatto che Dominic – questo è il suo nome – ha più volte rifiutato di incontrarmi nonostante abitiamo praticamente entrambi nella Grande Mela. Conto in un vostro intervento.
Sebastian


*

Il campanello del suo appartamento suonò con insistenza e Sebastian posò la matita sulla pagina che stava studiando prima di andare ad aprire. Tra due settimane aveva un esame abbastanza importante ed ogni minuto libero lo passava praticamente a studiare. Quando l’uscio si spalancò rimase del tutto stupito di trovarsi davanti Nev e Max seguiti dall’intera troupe televisiva, non si aspettava una loro visita tanto presto, ma come sempre non lo diede a vedere indossando la maschera di freddezza che si era abilmente costruito. «Ciao Sebastian. Io sono Nev e questo è il mio amico Max, abbiamo letto la tua particolare mail e siamo subito partiti per venirti a dare una mano.» Disse Nev tendendogli una mano in segno di cortesia. «Grazie di essere venuti, anche se non sembra lo apprezzo molto. Prego accomodatevi.» Rispose dopo aver ricambiato la stretta di mano.

I due ragazzi e la troupe si spostarono al centro del salotto e lui prontamente li invitò a sedersi sui due divani a tre posti. Con fin troppa calma, nonostante la stretta che sentiva allo stomaco, rispose a tutte le domande generali che Nev gli poneva e dopo pochi minuti iniziò ad abituarsi alla presenza delle telecamere. Dopo l’ennesima domanda Sebastian spostò in salotto il suo pc portatile per mostrare ai due il profilo e le conversazioni con Dominic. «Questo è il profilo di Dominic, giusto?» Gli chiese Nev mentre lui scorreva il cursore del mouse sulle foto del ragazzo in modo da mostrargliele. «Esatto. Questo è il presunto profilo di Dominic Mega.» Rispose. «Ha molte foto ed è anche un bel ragazzo. Gli scatti sembrano quelli che di solito i fotografi commissionano per i modelli.» Gli fece abilmente notare Nev. «Questa è infatti la prima cosa che mi insospettisce, per uno che insegna è strano ed ogni scatto sembra finto oppure poco naturale. Gli ho anche fatto notare più volte in chat di come sembrasse un modello e lui ha sempre abilmente cambiato discorso.» Ammise Sebastian passandosi nervosamente una mano tra il ciuffo castano. «Indubbiamente è molto sospetto. Nella mail hai detto che entrambi vivete qui a New York e che nonostante tutto non vi siete mai incontrati.» Riprese il moro continuando ad osservarlo, probabilmente in maniera incoraggiante, mentre scorreva i messaggi che si erano scambiati. «La prima sera che ci siamo sentiti l’ho praticamente invitato ad incontrarci in questo locale, lo Splash, e lui inizialmente ha accettato. Ma la sera dell’incontro non si è presentato nessuno e quando ho chiesto spiegazioni ha espressamente detto di aver avuto problemi a lavoro.» Spiegò pazientemente notando l’espressione guardinga dei due conduttori. «Ci sono oltre 1000 messaggi in chat. Wow!», esclamò il moro, «e le conversazioni si sono decisamente spostate su un piano più serio. L’ultimo messaggio è di una vostra litigata perché Dominic si rifiuta ancora una volta di vederti.» «Esatto. Nev sono stanco di questa situazione, adesso voglio solo capire quale sia la verità.» Ammise in un sospiro stringendo le nocche delle mani. «Siamo qui per questo, Sebastian. Io e Max ci metteremo subito a lavoro e faremo delle ricerche, in genere tendiamo a non illudere chi ci chiede aiuto ma mi sembra che tu sia già preparato al peggio.» Rispose Nev mettendosi in piedi e pronto a tornare in albergo per la fase di ricerca. «Sono pronto a qualsiasi risultato.» Mormorò Sebastian accompagnando alla porta i ragazzi e restando di nuovo da solo in quell’appartamento ora decisamente soffocante.

*

Martedì, ore 10:15

Sebastian era decisamente nervoso e nemmeno tutto il caffè corretto del mondo era in grado di sciogliere i nervi. Quella mattina Nev lo aveva chiamato per comunicargli che c’erano novità e gli aveva chiesto se potevano incontrarsi al bar sotto casa sua. In meno di dieci minuti si era vestito e quando era giunto davanti alla porta d’entrata del locale si era accorto di avere il fiatone a causa della fretta con cui aveva sceso le scale. La troupe era già pronta a registrare e lui in completo silenzio prese posto sulla sedia libera. «Ieri abbiamo fatto delle ricerche approfondite ed abbiamo scoperto un po’ di cose interessanti. Sei pronto?» Chiese immediatamente Nev andando subito al sodo. «Voglio sapere la verità.» Fu tutto quello che rispose con tono deciso. «Per prima cosa abbiamo prelevato le foto per inserirle nel motore di ricerca su Google e vedere se erano rintracciabili da qualche altra parte. I risultati hanno individuato il sito ufficiale di un agenzia per modelli da cui sono stati presi gli scatti.» A quelle parole il suo cuore prese a battere più veloce, poteva sentirlo pulsare attraverso la gabbia toracica ed era sicuro che il magone che sentiva in gola non sarebbe scomparso tanto presto. Tuttavia si limitò ad abbassare il capo mentre sulle labbra si apriva un sorriso amaro e privo di qualsiasi emozione positiva. Fece cenno al suo interlocutore di continuare, più il tempo passava più aveva il timore di non riuscire a reggere la quantità di informazioni tanto a lungo. «Possiamo assolutamente affermare con certezza che il ragazzo delle foto non sia Dominic o almeno non sia lui quanto ad aspetto fisico. Ma c’è dell’altro, abbiamo rintracciato il numero di telefono del presunto posto di lavoro. La scuola ci ha confermato che presso di loro non è impiegato nessun Dominic Mega.» Terminò Nev. Sebastian strinse i pugni con rabbia continuando a fissare con sguardo assente le increspature del tavolino di legno. Ingoiò a vuoto per diverse volte, costringendosi ad accantonare la fitta dolorosa che sentiva all’altezza del petto. Non avrebbe ceduto, non lì e non davanti alle telecamere. Lo avrebbe fatto a modo suo, nel silenzio della sua stanza e completamente da solo. «La cosa più assurda è che lo sentivo, avevo questa strana sensazione ed ho preferito accantonarla per un qualcosa che praticamente non esiste e forse mai è esistito. Questo è assolutamente esilarante, davvero.» Proruppe a fatica cercando di recuperare una parvenza del suo abituale ghigno. «Sebastian non devi assolutamente vergognarti, è capitato anche a me e non sei tu che hai mentito.», gli fece notare l’altro mettendogli una mano sulla spalla, «Se te la senti di andare avanti proverò a scrivere a Dominic, o chiunque si spacci per lui, per chiedergli un incontro.» Sabastian si limitò ad annuire a quelle parole, ormai era in ballo e tanto valeva continuare ad andare fino in fondo a tutta quella faccenda. Vide Nev digitare i tasti per spedire il messaggio al profilo di Dominic spiegando brevemente all’altra persona chi era e per quale motivo aveva scritto. Ci furono interminabili minuti di silenzio e Sebastian attese per tutto il tempo con il fiato sospeso. Quando il ragazzo moro finalmente annunciò l’arrivo di un messaggio di risposta, lui non seppe decifrarne l’espressione mentre ne leggeva il contenuto. «Dominic ha accettato di incontrarci.»

 

Angolo di Broken:
Eccoci qui, con un nuovo capitolo. 
Come forse avrete capito, ci avviciniamo alla fine della storia.
Mancano solo due capitoli, e il bello deve ancora venire!! 
Baci!!

Angolo di saramermaid:
Come avrete notato questo capitolo indica un punto di svolta per Sebastian che decide di chiedere aiuto a Nev e Max, è stata dura dare a Bas la possibilità di aprirsi e lasciar trasparire qualsiasi altra emozione diversa da ciò che siamo abituati, ma credo fosse necessario.
Ho lavorato parecchio sulla psiche del nostro francese e Broken, la mia twin, ha fatto altrettanto con Thad. Speriamo di esserci riuscite.
Ci farebbe piacere sapere cosa ne pensate quindi se volete lasciate una recensione e vi risponderemo.
Alla prossima.
Besos,
Sara

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** parte quarta ***


Catfish: Sos fake

I raggi caldi del sole riscaldavano quella giornata di metà Marzo. Si erano dati appuntamento in una parte meno frequentata e meno turistica di tutto Central Park.

Mentre i tre ragazzi e la troupe si avvicinavano, potevano distintamente notare la figura di un ragazzo seduto su una panchina in posizione fetale. Questi era talmente assorto nei suoi pensieri che non si rese conto dell' arrivo degli altri fino a quando non furono ad un centinaio di metri da lui. Quando furono abbastanza vicini, Sebastian lo osservò.
Il volto dell’altro era stanco, con le occhiaie e i capelli in disordine, come se ci avesse passato la mano dentro molte volte. 

“Ciao. Io sono Nev, lui è Max, questa è la troupe del programma e, come ben sai, lui è Sebastian." Disse Nev nella speranza di mettere un po' più a suo agio l'altro ragazzo.

"Ciao, io sono Thad." Rispose il ragazzo della panchina, soffermando un attimo lo sguardo su Sebastian.

"Direi che è inutile che mi presento. Chi sono io tu già lo sai dato che non ho mai mentito su nulla." Proruppe in maniera brusca Sebastian.

Thad sobbalzò, non aspettandosi tutto questo astio fin da subito. "Già. Io, mi dispiace, seriamente. Io non volevo.. tutto questo.. mi è sfuggito di mano." Spiegò il ragazzo, mantenendo gli occhi bassi.

"Posso chiederti cosa volevi quando hai aperto il falso profilo e contattato Sebastian?" Chiese il taciturno Max mentre contemporaneamente Sebastian chiedeva a Thad

"Dimmi solo perché, Thad, perché mi hai mentito." stringendo i pugni e cercando di non mostrare quanto realmente deluso fosse.

"Non c'è un modo per dirla bene" cominciò Thad risiedendosi sulla panchina, "Avevo rotto con il mio ex da poco perché si era innamorato di un' altro..e pensavo che Sebastian fosse questo ragazzo o che almeno lo conoscesse. Aveva parecchie foto insieme a lui, allo Splash.. Non volevo tornare con il mio ex, ero solo.. curioso. Per questo ti ho contattato all'inizio."

"Mi hai contattato con un falso profilo solo perché volevi sapere se scopavo col tuo ex? Dio, io nemmeno lo conosco questo ragazzo!" Replicò Sebastian alzando il tono della voce.

"Ho creato un falso profilo per non sembrare patetico." Precisò Thad con un filo di voce.

"Merde!" Sbottò l'altro con tono duro ed in francese, facendosi sbiancare le nocche.

"Adesso lo so, quattro mesi fa no! MI DISPIACE! Non ho mai voluto tutto questo! Perché dovrei voler ferire le persone a caso?" Disse il ragazzo moro.

"Mi hai preso in giro per tutto questo tempo! Hai mentito su tutto! Va te faire niquer!" Urlò Sebastian a Thad, passandosi una mano fra i capelli.

"Forse è meglio se ci calmiamo un attimo." Intervenne Nev sperando di calmare Sebastian.

"Quando mi sono reso conto di cosa stava diventando tutto questo era tardi. Non sono un modello, non sono biondo, non sono alto, non ho una laurea né un fisico palestrato, ma tutto il resto ero io. Volevo dirtelo, ma tu ti eri già aperto così tanto con me e stavi sviluppando dei sentimenti per Dominic. So di non poter far nulla o dire nulla che cambi questo schifo ma voglio che tu sappia che non è iniziata con l'intento di ferire o di ferirti." Continuò a spiegarsi Thad.

"Lo hai fatto.. Mi sono fidato di te, Thad! Ti ho detto cose che non ho mai detto a nessuno, sono stato me stesso e per cosa? Per nulla." Rispose Sebastian cercando di calmarsi e sentendo che la sua maschera si stava sgretolando pian piano.

"So che al momento è fuori luogo ma..", disse Thad mentre tirava fuori un' oggetto dalla tracolla, "Ieri mentre tornavo a casa in una vetrina ho visto questo e.. te l'avevo detto che prima o poi te ne avrei regalato uno.  Vorrei che lo accettassi." finì la frase il moro mentre porgeva all' altro un orsacchiotto di peluche di medie dimensioni.

"Forse è meglio che vi lasciamo parlare un po' da soli ragazzi." Intervenne ancora una volta Nev per poi allontanarsi insieme alla troupe, fatta eccezione per un paio di cameraman che rimasero lì a filmare il tutto.

"Perché? Per quale motivo mi stai regalando un orso di peluche?" Chiese il castano non potendo comunque mascherare lo stupore e prendendo in mano l’oggetto che l’altro gli stava porgendo.

"L'ho visto, ho pensato a te e l'ho preso. Non sempre servono i perché per fare qualcosa." gli rispose allora Thad.

"C'è sempre un perché dietro ad ogni gesto ed almeno ora ti prego di dirmi la verità. Ne ho bisogno.. io.." Mormorò Sebastian, mettendosi a sedere sulla panchina con i gomiti posati sulle ginocchia e la testa tra le mani, sentendosi per la prima volta veramente vulnerabile.

"Vuoi veramente la verità da un bugiardo come me?" Chiese a quel punto l'altro.

"Voglio solo capire." Ammise cercando di impedire al suo cuore di battere troppo forte. Si stava per l’ennesima volta esponendo ed era terrorizzato dall’idea di essersi innamorato di qualcuno che non ricambiava.

Thad prese un respiro profondo prima di parlare "Mi sono innamorato di te, senza se e senza ma. Quando l'ho capito era troppo tardi per dirti che non ero chi credevi. Avevo paura che ti avrei perso e così ho continuato a mentirti, e a farti e a farmi del male. E ti ho regalato l'orso perché dall'ultima volta che ci siamo parlati ho continuato ad immaginarti abbracciato a quel fottuto cuscino e mi spezzava il cuore sapere di essere stato io a causare tutto questo. Mi dispiace così tanto Sebastian."

Sebastian stette in silenzio, stava metabolizzando ogni singola parola che l'altro gli aveva detto. Si sentiva così scombussolato e confuso.
"Tu mi ami", realizzò tutto ad un tratto il castano voltandosi verso l'altro, " ed anche io sono innamorato di te. Ma mi serve del tempo per poter tornare a fidarmi."
Thad afferrò una delle mani di Sebastian.

"Posso aspettare.. tutto quello che vuoi.”
Sebastian strinse la mano del ragazzo beandosi del calore di quella presa e sentendo un brivido attraversarlo dalla testa ai piedi.

"Come fai ad essere così così..anche in una situazione del genere?" Gli domandò allora Thad.

"Non voglio più dovermi chiedere se ogni parola che dici sia vera oppure no, non potrei sopportarlo. Non più..", chiarì Sebastian, "Così come...?" Aggiunse specchiandosi negli occhi marroni dell’altro.

"Non potrei mai più mentirti Sebastian. Magnifico. Sei assolutamente magnifico, in tutti i suoi significati." Affermò il moro.

"Dimmelo Thad. Ho bisogno di sentirtelo dire a voce”, mormorò il ragazzo più alto con il cuore che batteva a mille e sperando che Thad capisse che voleva sentigli dire che lo amava. Era cosciente del fatto che ci sarebbe voluto del tempo per perdonarlo, ma non poteva ignorare quello che sentiva. Lui amava Thad anche se non era il ragazzo delle foto.

"Che sei magnifico? Stupendo? Unico nel suo genere? Con un' ego spropositato? Che hai il tatuaggio più sexy di tutto lo stato di New York?" Chiese allora Thad con un mezzo sorriso stampato in faccia. 

"Non era questo che intendevo, anche se hai detto che sono sexy", gli rispose sfoggiando un leggero ghigno, " Dimmelo Thad" Gli mormorò all'orecchio avvicinandosi ed intensificando la presa sulle mani dell' altro.

Thad lo guardò negli occhi "No, non così. E non lo dico perché non voglio, ma perché voglio portarti a cena fuori, magari in un ristorante elegante a Manhattan, ordinare vino costoso e cenare con te. E magari dirtelo mentre tu stai gustando qualche piatto di cui io non so pronunciare neanche il nome. Voglio che sia speciale, perché ti meriti che sia speciale. Io sarò anche un fottuto romantico però.. io lo faccio Bas."

"Thad", rispose l'altro cercando di mascherare le emozioni e di ignorare il nodo allo stomaco, "Sono un coglione ma muoio dalla voglia di baciarti e non mi aiuti se dici frasi così." Terminò Sebastian.

Thad si avvicinò all’altro tanto da poterne sentire il respiro sulle proprie labbra. "Ogni tanto, dovresti essere più egoista e prenderti ciò che vuoi, Sebastian." Controbatté.
"Ricordi cosa ti dissi? Con te è diverso. Ma spero che mi perdonerai per questo.." Sussurrò il castano prima di azzerare le distanze e coprire le labbra di Thad con le proprie in un bacio decisamente casto.
Fu un breve bacio a stampo e subito dopo restarono in silenzio qualche attimo, fino a quando Thad non parlò. "Potresti darmi il numero di telefono Sebastian?" 

"Soltanto se anche tu mi darai il tuo." Acconsentì quest’ultimo passandosi la lingua sulle labbra in cerca del sapore di quelle di Thad. 

"La mia idea era quella, infatti." Gli fece notare l’altro con un mezzo sorriso sul volto.

Sebastian stirò leggermente gli angoli della bocca in risposta e, sfilando il cellulare dalle mani di Thad, digitò alcuni numeri prima di ripassarlo al suo proprietario. 
"Hai ufficialmente il mio numero" Disse il ragazzo, scrutando il volto di Thad su cui era apparso un sorrisino un po' ebete.

"Bene.. Grazie.." Balbettò l'altro.

"Per quanto mi piaccia il tuo sorriso, che ne dici se anche tu mi dai il tuo numero?" Gli fece notare Sebastian mentre le loro dita continuavano a sfiorarsi.

"Oh..Oh! Giusto.. scusa" Rispose imbarazzato Thad. Digitò velocemente il suo numero e lo salvò.
Sul volto di Sebastian comparve un sorriso mentre fissava il display e successivamente lo riponeva in tasca. Sapeva che fra poco si sarebbero dovuti separare e sarebbe dovuto tornare a casa, ma moriva dalla voglia di passare dell' altro tempo con Thad.

"Thad mi piacerebbe passare del tempo con te." Affermò Sebastian dando voce ai propri pensieri e mordendosi le labbra dal nervosismo.

"Sei ..sicuro?" Gli rispose allora il ragazzo moro, specchiandosi nelle iridi verdi dell'altro.

"Si, lo sono. Ne ho bisogno per riuscire a fidarmi.. Abbiamo ancora tanto da discutere e preferirei non farlo con le telecamere." Ammise con sincerità passandosi una mano tra il ciuffo castano che non ne voleva sapere di star fermo.

"Si, va bene. Assolutamente" Disse Thad, sistemando con la mano libera il ciuffo di Sebastian che si era spostato per l'ennesima volta.

"Credo di sapere quale sia il posto perfetto, ma sarà una sorpresa quindi non ho intenzione di dirtelo." Rispose Sebastian, indossando la sua solita espressione impertinente, mentre continuava a stingere le dita di Thad fra le sue.

"Okay, mi fido. Grazie.. per sai.. darmi una possibilità." Sussurrò Thad, abbassando lo sguardo.

Sebastian non seppe rispondere a parole, sentiva troppe emozioni confuse che non riusciva a sbrogliare, tuttavia allungò la mano sul volto dell' altro percorrendone i contorni con i polpastrelli, come se volesse imprimere nella sua mente quella nuova immagine per scacciare definitivamente quella del falso profilo. Non era Dominic a far parte della sua vita, ma Thad. Per questo chiuse gli occhi verdi godendosi quella strana sensazione di familiarità. Il legame era ancora presente, lui doveva soltanto provare a fidarsi del suo cuore.

"Abbracciami" Fu tutto quello che riuscì a dire alla fine. Thad non se lo fece ripetere due volte buttandosi letteralmente fra le braccia dell' altro.

L'angolo di saramermaid:

Siamo ormai giunti forse più importante di questa mini long e finalmente c'è l'incontro fra i nostri Thadastian. Posso assolutamente affermare che è stato più complicato del solito scavare nel carattre di Bas e tirare fuori le giuste reazioni, per cui mi sembrava più giusta la parte della mezza reazione e degli insulti in francese ed altrettanto giusta credo sia stata la parte in cui esprime i suoi sentimenti aprendosi con Thad. Perchè diciamocelo,  Bas qui è innamorato e quando si è innamorato si fanno cose pazze.Vi auguro buona lettura e non esitate a lasciarci un commento perchè davvero vogliamo sapere cosa ne pensate di questa mini long.
Besos,
Sara.

L'angolo di Broken:
Sara, vi ha già detto le cose importanti.
Vi auguro buona lettura, vi porgo i fazzoletti nel caso vi servissero e vi aspetterò Domenica per l'ultimo capitolo!
Un abbraccio a tutti coloro che hanno letto gli scorsi capitoli, e un' altro a tutti coloro che leggeranno!
See you soon!
Kiss!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Epilogo ***


Catfish: Sos fake

Era passato esattamente un anno da quando si erano conosciuti e da quando la vita di entrambi era cambiata drasticamente.
Un anno da quando Dominic Mega era stato creato e poi cancellato, un anno da quando Thad e Sebastian avevano iniziato a ricostruire pian piano quel rapporto all’inizio nato esclusivamente in chat e poi coltivato dal vivo.
Ci stavano tutt’ora provando a rimettere insieme i pezzi di tutto quello che era andato in frantumi e ci sarebbe voluto ancora qualche sforzo da parte di Sebastian per riacquistare a pieno la fiducia in Thad. Tutto sommato però si trovavano ad un buon punto e non si erano persi di vista, come ci si sarebbe aspettato visto il disastroso evolversi della storia e lo smascheramento delle bugie di Thad grazie a Catfish. 

Entrambi ora si trovavano dietro le quinte degli Studios ed erano pronti ad affrontare sia il pubblico che le domande di Nev. Qualche settimana prima erano rimasti sorpresi nel ricevere un invito per partecipare alla trasmissione in vista della Reunion – una tappa fondamentale del programma.
Prima di prendere una decisione ci avevano riflettuto sopra per diverse ore facendo una lista di pro e di contro. Alla fine avevano convenuto che quello era l’ennesimo passo che li avrebbe aiutati a lasciarsi completamente alle spalle il passato. 

Ed ora eccoli lì, leggermente ansiosi e soprattutto attenti a non lasciar trasparire alcuna emozione.
Sebastian strinse la mano di Thad tra la sua cercando di infondergli sicurezza; fu un contatto breve tanto da sembrare di averlo immaginato ma fu altrettanto sufficiente per calmare i nervi del moro. Quando sentirono Nev pronunciare i loro nomi, seppero che il momento era giunto e si affrettarono a seguire gli assistenti di produzione.
Le luci e il vociare della folla stordirono Sebastian per qualche secondo, ma nonostante tutto lui e Thad fecero qualche passo avanti.

"Facciamo entrare Sebastian e Thad. Ciao ragazzi è un piacere rivedervi. Come state?” Chiese subito quest’ultimo allungando una mano che entrambi strinsero prontamente. 
A quelle parole il pubblico li accolse con un caloroso applauso mentre loro prendevano posto sul divanetto, vicini, ma anche sufficientemente lontani.

"Ciao Nev." Risposero salutando contemporaneamente il conduttore. Erano sinceramente contenti di rivederlo ed in fondo era merito di Nev se tutto procedeva abbastanza bene.

"Grazie dell' invito. Noi stiamo bene." Proseguì Sebastian che, fra i due, era quello meno nervoso. Thad infatti sembrava aver perso la voce all’improvviso. 

"Dunque veniamo subito al sodo. Vi farò la domanda che tutti aspettano con ansia. Siete una coppia oppure solo amici?" Domandò Nev sinceramente interessato e dando voce ai pensieri collettivi sia del pubblico in studio che dei telespettatori a casa.

"Sapevo che ci avresti fatto questa domanda, Nev. Dopo l'incontro abbiamo parlato molto io e Thad e c'è voluto del tempo per andare avanti. I primi periodi sono stati difficili, sopratutto per me sostituire l'immagine di Thad con quella di Dominic, quindi per rispondere alla domanda di prima, usciamo insieme qualche volta e ci sentiamo anche per telefono. Niente più falsi profili, questo è un passo avanti." Gli rispose pacatamente ed in modo pragmatico Sebastian con un sorriso appena accennato sul volto.

"Dominic se n'è andato, niente più bugie." Puntualizzò Thad, ritrovando un pizzico di coraggio, mentre cercava di resistere all'impulso di torturarsi le mani o di stringere le dita di Sebastian fra le sue.

"Siete rimasti molto sul vago ragazzi ma non vogliamo indagare oltre. Cos'è successo il giorno dopo l'incontro? Thad vuoi rispondere tu?" Chiese il conduttore rivolgendo la sua attenzione al moro.

"Umm.. non molto..avevamo due grossi esami per cui studiare, quindi ci siamo sentiti solo via sms. Ma una volta dati gli esami, ci siamo visti, abbiamo parlato e chiarito." Raccontò Thad, mentre lentamente cominciava ad abituarsi alle telecamere. Nev annuì e spostò lo sguardo sul castano che aveva seguito in silenzio quello scambio di parole.

"Sebastian ho una domanda per te questa volta. Sei riuscito a perdonare Thad oppure c'è ancora qualche attrito fra voi?" Domandò quest’ultimo con naturalezza. 
"Come ho detto, i primi giorni è stato tutto abbastanza strano. Dovevo ancora realizzare cos'era successo ed anche come mi sentivo io al riguardo. Provavo troppe sensazioni contrastanti ed avevo ancora dubbi su dubbi. E' stato difficile abituarsi a non vedere più Dominic ma alla fine credo di aver capito le motivazioni di Thad. Quindi direi di si, credo di averlo perdonato." Rispose, cercando di essere il più diplomatico possibile.

"Credi?" Chiese il moro guardandolo dritto negli occhi verdi.

"Andiamo Thad, lo sai cosa voglio dire." Chiarì allora Sebastian guardando Thad in una maniera, si poteva dire, tenera.

"Grazie della risposta Sebastian.”, tagliò corto il conduttore, “Thad altra domanda per te, com'è stato parlare con Sebastian senza le telecamere? Hai avuto difficoltà?" Aggiunse subito dopo.

"E’.. stato strano.. sopratutto perché non pensavo che sarebbe potuto accadere.. almeno non dopo avergli mentito e tutto il resto." Rispose tranquillamente Thad ormai completamente a suo agio nello studio.

Il pubblico era stranamente silenzioso, sembrava che nessuno volesse perdersi una singola sillaba di quell’intervista molto simile ad un interrogatorio. E Nev ovviamente era molto abile nel porre le domande giuste al momento giusto per cercare di ricavare quante più informazioni possibili.

"Sebastian, ora che hai avuto modo di conoscere Thad, ti senti ancora attratto da Dominic oppure no?" Tornò alla carica il conduttore alternando le domande tra i due ragazzi.

Thad vide Sebastian per la prima volta in seria difficoltà da quando quella breve intervista era iniziata; il castano non sapeva cosa rispondere ed iniziava a sentirsi sottopressione tanto da stringere saldamente le dita attorno alla stoffa della maglietta che indossava. Così decise di rispondere al posto suo. 

"Io direi di si. Ha chiamato l'orsetto Dom." Esclamò Thad con tono abbastanza ovvio. 

"Thad!!" Lo rimproverò l’altro di rimando, facendo finta di essersi offeso.

"Che c'è?! E’ vero che l'hai fatto." Si difese il moro con un sorrisetto divertito sulle labbra.

"Dominic era indubbiamente un bel ragazzo e non nego che con lui sentivo una certa attrazione fisica, ma anche Thad ha un suo perché." Puntualizzò infine Sebastian, rispondendo alla domanda che inizialmente gli era stata posta.

"Io ho molto il mio perché, dolcezza." Chiarì allora Thad guardando Sebastian con un sopracciglio alzato.
"Tu hai sempre il tuo perché, tesoro. Ed avrò anche chiamato l'orsetto Dom, ma quel tizio non ha di certo quel culo sodo e invitante che.. Ouch!" Non fece in tempo a finire quello che stava dicendo perché Thad gli tirò una lieve gomitata sul braccio.

"Ok ragazzi abbiamo capito che siete amici ma ho ancora altre domande per voi.”, intervenne Nev nonostante fosse divertito da quel siparietto comico, “Thad ti pongo la stessa domanda fatta a Sebastian. Ti senti attratto da lui oppure dopo esservi incontrati non provi più quella specie di legame?" Aggiunse continuando a scrutarli con calma.

"C'è ancora." Mormorò semplicemente il diretto interessato.

"Quindi non ti sono indifferente. Wow." Constatò Sebastian voltandosi verso Thad e stampandosi sopra il volto un ghigno compiaciuto.

"Possiamo dire che sei piuttosto carino." Gli concesse il moro.

"Sono molto più che carino, ma per questa volta mi accontento." Evidenziò il castano alzando gli occhi al cielo in modo esasperato.

"Sisi, come vuoi." Gli rispose allora Thad, in modo da poter chiudere la questione.

Nev adesso era sinceramente divertito, in senso buono, da quei due ed aveva tutta l’intenzione di continuare quella conversazione alquanto particolare. Del resto sin da quando aveva letto la mail di Sebastian si era accorto che quella storia non sarebbe stata ordinaria come le altre.

"Entrambi sentite ancora quel legame e voglio farvi un'ultima domanda: pensate ci siano buone possibilità per diventare una coppia?" Terminò quest’ultimo lasciando tutti col fiato sospeso per l’importanza del quesito che aveva appena posto.

"No, sfortunatamente lo sopporto solo a piccole dosi." Rispose velocemente Thad come se Nev avesse detto chissà quale assurdità.

"Concordo pienamente con lui. Diventa una piattola rompipalle a lungo andare e probabilmente ci ammazzeremmo a vicenda." Constatò Sebastian incrociando le braccia ed aggrottando leggermente la fronte.

"E poi lui cerca solo botte e via.. lui è il ragazzo che non s'innamora." Rincarò la dose il moro, facendo il verso a Sebastian.

"Guarda che io sono qui eh! In ogni caso non mi faccio problemi quando si tratta di divertirmi, quindi Nev credo che per ora la risposta sia negativa." Rispose Sebastian
guardando il conduttore ed ignorando volutamente il tono ironico di Thad.

"Ok, ringraziamo ancora Thad e Sebastian per essere stati qui. Buona fortuna ragazzi." Li salutò Nev annunciando la pubblicità e la prossima coppia che avrebbe partecipato alla Reunion.

Thad e Sebastian tornarono dietro le quinte ed appena furono sicuri di essere lontani dall' occhio delle telecamere, si avviarono insieme verso l'uscita degli Studios tenendosi per mano. C’erano parecchie cose che avevano volutamente omesso di dire e che nessuno a parte loro avrebbe mai saputo. Qualunque cosa fosse successa, ormai quella era la loro vita e ne avevano decisamente abbastanza di telecamere o tecnologia.
 
 
*
 
 
Qualche tempo dopo
 
Quando si svegliò, il sole filtrava già fra le tende scure. Sbatté un paio di volte le palpebre per far abituare i suoi occhi alla luce e dopo si fermò un' attimo a guardare il suo ragazzo che dormiva disteso accanto a lui.
Cercò di alzarsi dal letto facendo il meno rumore possibile, recuperò un paio di boxer puliti e si avviò a piedi scalzi in cucina. Cercò nei vari mobili tutto il necessario per fare i pancakes al cioccolato ed una volta trovati gli ingredienti si mise all'opera.
Aveva quasi finito di preparare la suntuosa colazione - che oltre ai pancakes prevedeva il caffè corretto al Courvoisier, il succo d'arancia e delle Eclaire alla crema Chantilly - quando sentì il suo ragazzo entrare nella piccola cucina dell' appartamento.

"Che ci fai già in piedi?” Gli chiese mettendo un piccolo broncio per non essere riuscito a portargli la colazione a letto.

"Buongiorno tesoro, si ho dormito bene grazie per avermelo chiesto." Gli rispose ironico Sebastian prima di avvicinarsi e baciarlo. Quello era il suo personale risveglio e non ci avrebbe rinunciato per nulla al mondo. 

" 'Giorno bellezza." Rispose di rimando Thad assaporando a pieno quella piccola abitudine che entrambi avevano fatto propria. 

Rimasero in silenzio per un attimo a specchiarsi l'uno negli occhi dell' altro, poi Sebastian ruppe il silenzio dopo aver notato la quantità industriale di cibo presente nella cucina dell’appartamento che condividevano. 

 "Thad perché hai preparato la colazione per un' esercito? Abbiamo ospiti e non ne so niente?" Chiese stranito, visto la suntuosa colazione.

" E' il tuo grande giorno." Precisò Thad con un aperto sorriso sulle labbra carnose, come se quello giustificasse tutto quel casino.

"Hai fatto tutto questo per me? Dio, Harwood non hai idea di quanto ti adori quando mi vizi." Proruppe il ragazzo castano, visibilmente sorpreso e con un accenno di sorriso sulle labbra.

"Volevo fare qualcosa di.. speciale." Aggiunse Thad con evidente imbarazzo e con le guance leggermente arrossate a causa dei rari sorrisi privi di smorfie che l’altro riservava soltanto a lui.

"Mi basti tu di speciale. Dai, vieni qui." Sebastian aprì le braccia in un chiaro invito che l’altro non si lasciò sfuggire. In pochi attimi erano stretti l’uno all’altro nel calore delle loro pelli a contatto.

" E comunque tu mi adori a prescindere dal fatto che io ti vizi." Puntualizzò Thad baciandolo a stampo.

"Touchè. Adoro sopratutto il tuo culo lo ammetto." Ribadì Sebastian con un leggero ghigno sul volto, dandogli una pacca sul sedere come conferma, per poi andare a sedersi allo sgabello della piccola isola e bere il caffè. 

"Ed ecco che rovini tutta l'atmosfera. " Si lamentò il moro, togliendo dal fuoco anche l'ultimo pancake e poggiando il piatto sull' isola, vicino al fidanzato.

"Semplicemente adoro quando metti il broncio, sei decisamente sexy. E te lo dimostrerei molto volentieri se non avessi le prove che mi aspettano." Disse a quel punto
Sebastian tirando Thad sulle sue ginocchia per farlo sedere, baciandogli poi il collo e facendo combaciare le loro fronti. Sul volto dell’altro apparve un’ espressione maliziosa a causa di quel gesto improvviso.

"Le prove possono aspettare." Gli rispose per poi baciarlo lentamente mettendogli le braccia intorno al collo. Sebastian rispose all' abbraccio stringendogli i fianchi e passando le dita sulla nuda schiena del compagno.

"Thad ..se mi provochi farò davvero tardi e non ci sarà nessuno spettacolo. Ti ho anche riservato la prima fila." Mormorò tra un bacio e l’altro non riuscendo comunque a staccarsi da quel corpo invitante e soltanto suo.

"Baas.." Mugolò Thad facendo gli occhi dolci e baciando ogni centimetro libero di quel volto perfetto. 

"Al diavolo le prove! Sarà la mattinata più stancante delle tua vita, mon amour!" Esclamò Sebastian trascinando l’altro sul tavolo per dedicarsi ad attività molto più interessanti della colazione.

*
 
Un’ora dopo

"Amore dov'è finita la cravatta blu?" Urlò Sebastian a Thad, mentre finiva di abbottonarsi la camicia elegante in tinta col completo che indossava.

"Non ne ho la più pallida idea." Gli rispose il moro dallo stipite della porta dove era appoggiato a braccia incrociate e del tutto impegnato a fissargli il sedere.

"Merda! Thad dammi una mano invece di fare la radiografia al mio fondoschiena!" Proruppe esasperato il più alto girandosi e lanciandogli uno sguardo più che eloquente.

A quel gesto Thad si avvicinò al fidanzato e sbottonò i primi due bottoni della camicia lasciando un lembo di pelle nivea scoperta.

"Non è colpa mia se hai un bel culo." Si difese allora. "Niente cravatta, stasera sarebbe di impiccio." Aggiunse subito dopo.

"Ok, niente cravatta." Concordò Sebastian girandosi verso lo specchio per sistemarsi il colletto e constatare che tutto fosse in ordine. Ci teneva alla perfezione, soprattutto in un momento tanto importante.

Una volta che il colletto fu abilmente sistemato e che i capelli furono in ordine quasi maniacale, si voltò verso Thad e gli sussurrò maliziosamente nell' orecchio prima di baciarlo.

"E tu te ne sei preso cura con piacere fino a poco tempo fa."

"Se non vuoi che il regista ti linci, esci di qui perché in caso contrario, non assicuro che arrivi alle prove." Gli rispose seriamente Thad con gli occhi pieni di lussuria.
Sebastian ghignò baciandolo un' ultima e fermandosi poi sull'uscio della porta.

"Thad? Ti amo." Aggiunse con un vero sorriso ad illuminargli il volto e con gli occhi verdi stranamente più caldi ed amorevoli.

"Ti amo anche io, Sebastian. Ci vediamo stasera." Gli rispose di rimando Thad, anche lui con il sorriso sulle labbra ed uno sguardo assolutamente innamorato.

"A stasera. Sarò quello figo con il giubbotto di pelle." Disse Sebastian sbattendosi la porta di casa alle spalle.

*
Sebastian era rientrato da qualche minuto nel camerino; l’applauso del pubblico ancora gli rimbombava nelle orecchie e stentava a credere che finalmente uno dei suoi più grandi sogni si fosse avverato.
Ricordava ancora alla perfezione i mesi precedenti quando, durante la solita passeggiata di ritorno a casa, aveva notato il cartello affisso davanti al teatro. La scritta Grease era impressa in bianco e nero sulla lastra di metallo ed i suoi occhi si erano improvvisamente illuminati di fronte alla possibilità di poter fare un’audizione.

Inutile dire di come avesse fatto una corsa immane per raggiungere l’appartamento che divideva con Thad e raccontargli tutto. A ben vedere, quei mesi erano stati tutto un susseguirsi di avvenimenti caotici e c’era voluto poco tempo prima che venisse scritturato per la parte del protagonista: Danny Zuko.

Il flusso dei suoi pensieri venne interrotto dal rumore di qualcuno che bussava e subito dopo vide la porta aprirsi, rivelando la figura di Thad vestito in un' elegante completo nero.

"Ehi amore!" Disse quest’ultimo entrando nel camerino.

"Ciao tesoro! Sono contento che tu sia qui." Gli rispose Sebastian togliendosi il giubbotto di pelle nera e raggiungendo il suo ragazzo ancora impalato accanto alla porta.

"Sono contento che tu sia contento di avermi qui. Queste sono per te." Affermò Thad con un giro di parole, porgendo al castano un mazzo di rose profumate ed incartate in un involucro trasparente. Sebastian rimase colpito da quel gesto dolce e non poté impedire alle sue iridi verdi di diventare più limpide ed accoglienti. 

"Non smetti mai di stupirmi, Thad. La colazione, il tuo amore, i fiori.. Non mi chiederai mica di sposarti vero?” Gli chiese allora, prima di baciarlo con passione.

"Vuoi che ti chieda di sposarmi?" Volle allora sapere il moro con un' espressione stupita sul volto.

"L'idea non mi dispiacerebbe, signor Harwood", gli sussurrò allora in maniera sensuale all'orecchio, "Ma attualmente non ce lo possiamo permettere." Concluse continuando a baciare ogni lembo di pelle di quel viso per lui assolutamente perfetto.  

"Quando vorrò sposarti, perché un giorno lo faremo, non saranno certo i soldi a fermarmi." Chiarì Thad, accarezzando la guancia di Sebastian e sentendo sotto i polpastrelli un accenno ruvido di barba. 

"Per il momento mi basti tu, Thad. Ero abbastanza nervoso stasera ma quando ti ho visto seduto in prima fila con quello sguardo speciale che mi rivolgi ogni giorno è tutto scomparso. La paura, il terrore e l'ansia non c'erano più, mi è bastato osservarti e questo vale molto di più di un voto all'altare." Confessò Sebastian intrecciando le dita delle loro mani in una presa salda e delicata al tempo stesso. 

"Sei stato fantastico stasera, il miglior Danny Zuko della storia. Sono così fiero di te." Si complimentò il moro, prima di sciogliere la presa delle mani ed avvolgere le braccia intorno al busto dell'altro.

"E' merito tuo. Sei tu il primo che ha creduto in me e che mi ha spronato ad inseguire i miei sogni. Ti ricordi? Anche col profilo di Dominic mi dicesti di tentare la carriera off Broadway. Non avrei mai pensato un anno fa di trovarmi qui con te come protagonista di un Musical. Ma soprattutto non avrei mai pensato di riuscire ad amarti così tanto." Proseguì Sebastian con tono sincero, lasciando trasparire le sue emozioni e tutto l’amore che sentiva per quel nanetto sexy.

"Nemmeno io avrei immaginato tutto questo un' anno fa. Solo.." Thad non finì la frase, lasciandola in sospeso e abbassando lo sguardo.

"Cosa c'è che non va, amore?" Gli chiese il castano sollevandogli il mento con le dita e costringendolo a puntare gli occhi marroni nei suoi verde prato.

"No, è una stronzata lascia perdere.."Cercò di cambiare argomento Thad non potendo comunque evitare che sul suo volto apparisse un’espressione incerta e turbata.

"Tesoro ciò che provi non è mai una stronzata, soprattutto se ti rende triste. Ed io amo vederti sorridere perché questo batte solo per te." Sottolineò Sebastian posando la mano di Thad all' altezza del proprio cuore.

"Avrei voluto che i tuoi avessero visto quanto eri meraviglioso stasera." Gli spiegò in un sussurro Thad, mentre appoggiava la testa al petto del fidanzato. Nell' abbraccio sentì Sebastian irrigidirsi appena a quelle parole.

"Mi dispiace.. non avrei dovuto dire nulla.. scusa." Si affrettò poi ad aggiungere, avendo paura di avergli rovinato l'umore.

"Sai una cosa? Non mi importa un accidenti se non sono qui, la mia famiglia sei tu adesso ed è questo che conta per me." Mormorò con determinazione il più alto continuando ad abbracciarlo e regalandogli uno di quei sorrisi luminosi che riservava solo a lui e che lo portò a sorridere di rimando pochi istanti dopo.

"Mi sento come se.. non fossero qui a causa mia.. se non avessi litigato con tuo padre adesso loro sarebbero qui." Proseguì Thad riuscendo finalmente a confidarsi del tutto.

"Thad guardami. Se avessero voluto non sarebbe stata di certo la litigata furiosa dell'altro giorno a fermarli. Non sentirti colpevole ok?" Cercò di tranquillizzarlo il castano stringendo la presa sul corpo dell’altro ed accarezzandogli amorevolmente la schiena nel tentativo di calmarlo.

"Non so se ci riesco..", ammise Thad abbozzando un sorriso, "Certo che tuo padre è un tale cazzone." Aggiunse cercando di sdrammatizzare un po' e rompere quella strana tensione che si era venuta a creare.

"Se l'è meritata la tua sfuriata e poi sei decisamente eccitante in versione aggressiva." Sussurrò Sebastian maliziosamente facendo scendere la mano sul sedere di Thad.

"Per quanto vorrei battezzare anche il camerino, dobbiamo andare.. Ci sono un paio di persone che non vedono l'ora di conoscerti." Gli fece presente quest’ultimo
cercando di non cedere all’impulso di sbattere il suo fidanzato al muro.

"Peccato, avrei tanto voluto sentirti gemere sul quell'invitante divanetto lì in fondo. Per questa volta hai vinto, ma stasera non mi scappi mon amour." Mormorò Sebastian in perfetto francese sapendo che a Thad piaceva quella cadenza assolutamente sensuale.

"Cazzo." Mormorò infatti frustato quest’ultimo. "Ok, facciamo veloce, non voglio che la mia famiglia ci becchi." Cedette , infine, prima di provare a trascinare il suo ragazzo verso il suddetto divanetto.

"Oh è esattamente ciò che avrai", ribatté l'altro con un ghigno eloquente mordendogli il collo, "ma dovrai attendere fino a stasera." Aggiunse prima di dirigersi verso la porta del camerino e resistendo volutamente alle avances di Thad.

"Baas.." Mugulò con tono abbastanza lamentoso il moro da dietro le sue spalle.

"Che c'è? Hai detto tu che mi aspettano, io ho solo seguito il consiglio." Esclamò ironicamente Sebastian indossando la sua tipica espressione impertinente con tanto di sopracciglio inarcato.

"Non vorrai mica che io debba andare a cercare qualcuno che mi aiuti con il mio piccolo problemino, vero?" Rincarò la dose Thad con un' espressione decisamente maliziosa ed ammiccante stampata sul viso. 

"In questo caso...", acconsentì il castano facendo scattare la serratura, "Cerca di non urlare così forte anche se so che è impossibile." Terminò con tono basso raggiungendolo ed iniziando a spogliarlo velocemente.
Le sue dita sottili corsero automaticamente sulla camicia dell’altro sfilandola e lasciandola scivolare sul pavimento lucido.
Sebastian si beò per pochi secondi della vista di quel torace nudo e muscoloso, desiderando vezzeggiarlo con la lingua com’era solito fare tutte le volte che facevano l’amore, ma si costrinse a passare direttamente alla zip dei pantaloni scuri strattonandoli verso il basso una volta aperti e lasciando Thad con indosso soltanto un paio di boxer ormai decisamente stretti.

"Tu mi adori quando urlo." Lo contraddì il diretto interessato, lasciandosi sfuggire un gemito ed iniziando a spogliarlo a sua volta. 

“Touchè”, bisbigliò con voce roca, “Ma non vorrai dare spettacolo davanti a tuo padre spero, anche se questo è decisamente eccitante." Aggiunse facendo scontrare i loro bacini in un chiaro invito che l'altro sicuramente avrebbe colto.
A quel contatto Thad sgranò gli occhi in preda alla lussuria inarcando la schiena e procedendo poi a scoprire il petto di Sebastian, lasciando una scia di baci bollenti man mano che si avvicinava al bassoventre.
Adorava il profumo di quella pelle calda e liscia, era sicuro che non se ne sarebbe mai stancato e che l’odore muschiato dato dal bagnoschiuma gli sarebbe rimasto impresso nelle narici per un tempo indefinito.

“Devi proprio nominare mio padre adesso?”, mormorò abbassando i pantaloni e i boxer di Sebastian in un unico gesto secco lasciandolo completamente nudo ed esposto, “Siediti sul divanetto” Gli ordinò poi posizionandosi fra quelle gambe slanciate ed iniziando a prepararlo con maestria. 

"Sei tu che l'hai tirato in ballo", constatò a fatica il castano scrollando le spalle con noncuranza, "Dio, Harwood!" Esclamò mentre Thad si prendeva decisamente cura del suo corpo spingendo le dita all’interno della sua apertura per stimolarla a dovere.
All’ennesimo movimento circolare Sebastian si morse le labbra con forza per non farsi sfuggire il sonoro gemito bloccato in gola, mentre Thad sollevava le iridi marroni puntandole sul suo volto.

Il moro non era disposto a perdersi una sola emozione che attraversava il viso di Sebastian. Lo faceva sempre in quei momenti, quando entrambi erano privi di barriere e potevano scrutarsi fin nel profondo. All’ennesimo mugolio, Thad seppe che l’altro era pronto e con un’unica spinta decisa entrò in lui beandosi del calore di quella stretta. Stette in mobile per alcuni secondi, non voleva rischiare di far del male al suo ragazzo, poi iniziò a spingersi fino in fondo trovando magistralmente la prostata.
Sebastian inarcò la schiena e schiuse le labbra per incamerare aria aggrappandosi con le unghie alla schiena di Thad e seguendo quelle spinte decise. Erano talmente eccitati che ci misero poco a venire entrambi del tutto appagati.

“Ti amo” Gli sussurrò il moro con un leggero affanno uscendo da lui senza staccare la stretta delle loro braccia e delle loro gambe.

"Ti amo anche io Thad, non immagini quanto", rispose Sebastian baciandogli con estrema dolcezza la fronte sudata, "Coraggio andiamo, i critici mi stanno aspettando."Aggiunse mentre iniziava a rivestirsi aiutando Thad a fare altrettanto dopo essersi rimessi in piedi. Si scambiarono l’ennesimo bacio a stampo, dirigendosi poi verso l’uscita una volta che furono di nuovo presentabili.

“ THATO! Dove sei finito?” La voce della sorella di Thad arrivò nitida alle orecchie di entrambi e Sebastian alzò gli occhi al cielo esasperato. Quella ragazza era un vero terremoto ed una ficcanaso e lui ringraziò mentalmente chiunque gli avesse suggerito di bloccare la serratura della porta.
Non ci teneva ad essere beccato dalla famiglia Harwood in atteggiamenti intimi con Thad.

Pensando al suo ragazzo un sorriso fece capolino sulle sue labbra sottili, mentre un pensiero gli attraversava la mente.

Stringendo quella mano calda tra la sua, Sebastian si impedì di indossare il suo solito ghigno pensando alla faccia che avrebbe fatto Thad quando quella sera, sul comodino accanto alla finestra, avrebbe trovato una scatolina di velluto contenente una piccola fedina argentata.

 

Angolo di Broken:

Eccoci alla fine di questa avventura. Io non so veramente cosa dire. 
Vorrei ringraziare ogni persona che ha letto, recensito e seguito il nostro viaggio. Grazie di cuore.
Questa è la fine, almeno per il momento.
Un bacio,
Broken

Angolo di saramermaid:

 
Se siete giunti fin qui vuol dire che questa nostra follia è riuscita almeno un pò a stupirvi e coinvolgervi. Non ci sono parole per dire quanto io e la mia twin vi adoriamo per averci seguito e commentato in queste varie tappe. E' stato un cammino affrontato insieme e speriamo di avervi regalato le stesse emozioni che abbiamo vissuto noi mentre scrivevamo. Le gioie, i dolori, il senso di malinconia...Grazie di cuore ad ognuno di voi. E don't worry sono pronti i fazzoletti per chi volesse usufruirne. Alla prossima.
Besos,
Sara

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2768937