Quando nasce un amore - Guido di Serenella88 (/viewuser.php?uid=429385)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima Puntata ***
Capitolo 2: *** Seconda Puntata ***
Capitolo 3: *** Terza Puntata ***
Capitolo 4: *** Quarta Puntata ***
Capitolo 5: *** Quinta Puntata ***
Capitolo 6: *** Sesta Puntata ***
Capitolo 7: *** Settima Puntata ***
Capitolo 1 *** Prima Puntata ***
Quando nasce un amore - Prima Puntata
Quando
nasce un amore non è mai troppo tardi
scende come un bagliore da una stella che guardi
e di stelle nel cuore ce ne sono miliardi
quando nasce un amore, un amore.
Hai
capito la sexytata?
Ma
come mi esprimo? La
sexytata? Ma chi sono uno dei miei studenti ventenni che sbava dietro a
un paio
di gambe lunghe e una scollatura sempre in bella mostra?
Beh
bella, è bella,
caspita se è bella, ma si fa così? Uno si conosce
da quanto? Due settimane?
Facciamo tre? E ci siamo già baciati? No, mi ha baciato lei,
io non ho fatto
niente, io. Io mi sono premurato di non farle fare brutta figura con la
sua
amica e lei mi ha baciato, è esagerata, come ho notato le
capita spesso.
Anche
quella sera, al
ristorante, quando ci siamo conosciuti ha esagerato, vabbè
diciamo che in quel
caso forse ho esagerato io, è vero. “Era
da un bel po’ che non davo un pugno a qualcuno”,
ma come mi è venuto in
mente di farlo poi. Si, d’accordo, il modo in cui quello
lì la trattava mi ha
dato un fastidio, “questa qui
è una cretina,
è la mia ex, mi ha lasciato” con quel
tono arrogante, quei modi da
impunito. Insomma, non ci ho visto più, anzi mi è
bastato guardare per un
attimo lei, soffermarmi sul suo viso, l’espressione
dispiaciuta per quegli
insulti ed avrei fatto di tutto in quel momento per difenderla. Che
strana
sensazione, eh! Rara, meglio dire, molto rara. Risultato? Ho concluso
la
settimana con un dolore alla mano, scrivere nei giorni seguenti
è stato un tormento,
ho dovuto metterci tanto ghiaccio e avevo un sorriso che mi andava da
un
orecchio all’altro ogni volta che ci pensavo. Invece di darmi
dello stupido per
aver fatto il cavaliere della misteriosa fanciulla, continuavo a
pensare al
fatto che dopo tanto tempo qualcuno mi aveva fatto ridere, ridere di
cuore. Solo
a una che dice che sono stato “fico” a difenderla
poteva venire in mente di
dire all’orecchio di quella signora-sono-chic-solo-io che
mister barbetta ci
aveva provato con una sorella che non ha.
Mi
viene di nuovo da
ridere.
E
poi mi ha pare di
aver sentito che me l’aveva detto anche che viveva in
convento, infatti, mi
sono pure chiesto, ma che è una suora part-time?
Però io prima di trasferirmi
qui in convento sono venuto a conoscere Davide e non l’ho
nemmeno incontrata.
Mah! Sarà stata in giro per ristoranti a cercare lavoro? O a
combinare guai, pure
di quelli ne combina parecchio.Come la seconda volta che ci siamo
incontrati,
prima il male alla mano e il pugno, poi mi poteva mandare
all’ospedale con
quella scarpata che mi ha tirato addosso. La principessa combina guai.
Era
stata una pessima
giornata. Suor Angela aveva già cominciato il suo processo
di avvicinamento tra
me e Davide, Manuela stava già malissimo chiedeva
disperatamente che io
crescessi il suo di figlio, ma non mio. Me ne volevo solo andare a casa
e
schiarirmi le idee, ma quando le ho restituito la scarpa e mi ha detto
con quel
tono “Non ne me va bene una! Mi
hanno
licenziato un’altra volta” io mi sono
sentito in colpa. Si perché l’altro
lavoro l’aveva perso anche per colpa mia. E poi volevo
consolarla, non l’avrei
mai lasciata così triste e sola fuori da un locale senza
averla nemmeno
ascoltata. E quando ho provato a consolarla è stato pure
peggio perché mi ha
detto che aveva deluso una persona e voleva dimostrargli che era
cambiata, che
voleva ricostruire un rapporto con lui, non ho potuto fare a meno di
sedermi,
avrei voluto che mi raccontasse chi era? Cos’era successo?
Insomma tutta la sua
vita se fosse stato possibile, sì avrei voluto sapere molto
di più, ma non era
necessario. Sentir raccontare ad una donna la storia complicata con il
suo
ragazzo è peggio che sentir leggere gli articoli del codice
civile in un’altra
lingua.
Poi
le ho messo la
scarpa “ma come accidenti fanno le donne a camminare su quei
trampoli, lei poi
ha due gambe lunghe che metterebbe in soggezione un uomo anche
camminando
scalza. Che gambe! Quando gliele ho sfiorate…
beh… mi è piaciuto”.
Comunque
la vicinanza
con ragazzi post-adolescenziali, preda di pulsioni sessuali in
fibrillazione e
amorazzi da facoltà mi deve star facendo un pessimo effetto,
speriamo che la
vita di convento mi redima e non mi faccia comportare come
un’idiota!
Quando
sono andato via
dalla panca, deve aver urlato qualcosa, ma non ho sentito molto bene,
mi ero
già allontanato, anzi ho aumentato il passo c’era
un posto in cui volevo
andare, avevo anche io un conto aperto con una persona che mi aveva
deluso o
che forse avevo deluso io per prima non lo so. Nonostante
l’orario, la
vigilanza mi ha permesso di passare e poi in reparto mi hanno dato
quella
notizia. Manuela era morta e i nostri conti, in sospeso o no, non li
avrebbe
fatti più nessuno, erano finiti sotto terra, come
c’è stata seppellita lei.
Sono stati giorni terribili ed ancora adesso io non me lo spiego,
io… io non
posso accettare che Manuela non ci sia più, che tra di noi
sia finito tutto
così.
In
seguito, c’è stato
il tribunale, alla fine suor Angela con Davide ci è riuscita
ad intrappolarmi,
dietro la storia del tutor alla residenza universitaria e del concorso
per la
cattedra a Berlino con l’aiuto del rettore Alfieri,
c’è il suo zampino. Ed ora
devo stare un anno qui, a fare da tutore ad un bambino incredibilmente
sveglio,
molto dolce, che non ha più la mamma, ma che ha mandato a
monte il mio
matrimonio, devo stare lontano da Beatrice, in mezzo alle suore, alle
ragazze
del convitto che sono una più incasinata
dell’altra. Ma chi me l’ha fatto fare
a me? E comunque tra tutte ce n’è una
più incasinata, anzi forse più
“casinista” delle altre: Azzurra! Tra poco comincio
pure ad esprimermi come lei
sgrammaticato e con neologismi opinabili.
Io
non mi ero accorto
di lei in Tribunale, quando sono entrato il giudice e il mio avvocato
stavano già
discutendo, ero adirato, mi sentivo costretto, quasi messo
all’angolo, la
tutela di Davide per la cattedra che mi permette di realizzare la mia
carriera.
Ed anche quando siamo usciti dall’aula ero molto arrabbiato,
io di essere messo
in mezzo proprio non lo sopporto, ma credo purtroppo che qui ci
dovrò fare
l’abitudine.
Per
non parlare di
quando ho preso possesso dell’appartamento in convento,
più messo in mezzo di
così, tra Davide, Beatrice, suor Angela e poi mi spunta lei,
“hai assunto Azzurra”
quando è entrata
sproloquiando sull’invito al matrimonio della sua amica non
sapevo se irritarmi
per i modi, le espressioni che ha usato o ridere a crepapelle
perché è troppo
divertente. Di sicuro così ho scoperto tante cose di lei che
non sapevo, è
diventata povera, ecco perché è alla ricerca di
un lavoro, e detto francamente,
io credo che ne perda uno dopo l’altro perché non
è mai stata molto abituata a
lavorare, poi che è single, allora chissà di chi
parlava quella sera che aveva
deluso e voleva riconquistare e infine che le sue amiche vogliono
umiliarla e
deriderla per il suo nuovo status sociale.
Ed
ora dovremo
“convivere” per un anno e se i presupposti sono
questi la vedo dura o sbotto e
me ne vado prima o finisco per fare qualche pasticcio e il punto
è che non so
quale delle due sia peggio. Ma su dai, quanto può durare un
anno… solo un anno.
Mi
scappa un’altra
risata.
“Miss Moscetta” ma come le
vengono poi, non gliene sfugge una. “Beatrice
ha due lauree, un master, una
cattedra” e lei che chissà come ci
è arrivata alla maturità , però, sa
essere così loquace, così pungente,
così irresistibilmente divertente e
sconsiderata. Sminuire o categorizzare una persona che hai visto mezza
volta
non è buona educazione, eppure a lei gliele riesco a
perdonare tutte! Con lei
sento quasi il bisogno di essere io a giustificarmi e non lei a doversi
dare un
tono. E adesso mi porta a questo matrimonio, pure io poi a darle sempre
corda,
ma quando mai sono andato ad un matrimonio, non vado a quelli delle
persone che
conosco, cerco di evitare queste occasioni che sotto sotto non fanno
piacere a
nessuno ed invece stavolta devo andare al ricevimento di due che non
conosco
nemmeno e con lei che prima o poi mi farà fare qualcosa da
ricordare o da
rinnegare per tutta la vita. Non oso nemmeno immaginare con che vestito
si
presenterà, addirittura mi ha chiesto consiglio, ha chiesto
consiglio a me? A
me che non distinguo la lana dalla seta, no vabbè non
è proprio così, ma chi si
è mai interessato ai vestiti femminili? Manuela era sempre
impeccabile, sempre
bella e ammirabile, Beatrice è ancora più
ineccepibile, mai, non l’ho mai vista
insicura di sé o in difficoltà ad un evento, alla
cena accademica di ogni anno,
ad un’occasione mondana. Menomale che anche Beatrice come me
non le ama e
quindi frequentiamo solo quelle a cui non possiamo mancare. Azzurra, al
contrario, la vedo una di quelle che farebbe carte false per farsi
invitare
alle feste, sempre conscia di essere al centro
dell’attenzione, di avere gli
occhi puntati su di sè e non per le sue brillanti
conversazioni. Questo
matrimonio sarà un incubo lei il pavone ed io la ruota di
scorta. Ma che dovevo
fare? Farò il sacrificio, così lei poi mi aiuta
con i libri e suor Angela la
smette di minacciarmi che mi uccide se la tratto male
un’altra volta. Ma cosa
le è andata a raccontare, dico io, se la suora mi vuole
addirittura fare fuori?
E’ stata Azzurra a giocarsi male sue carte che
c’entro io? Poteva parlarmi del
problema di Davide avrei capito e non avrei tradito la fiducia che il
bambino
sta iniziando a riporre in lei, mentre lei poteva cominciare a fidarsi
di me e
a dirmi le cose. Al contrario, ha preferito venirmi contro dicendo che
non mi
avrebbe più sistemato i libri era ovvio che io rompessi
quella specie di patto.
E’ stata lei a cercarsele!
Ed
io perché sono
contento che anche se abbiamo divergenze di opinioni tra di noi ci sia
sempre
qualcosa da dire? Mah! E poi la aiuto con l’amica e lei mi
bacia. Mi tocco le
labbra.
“Non
mi è piaciuto! Non
doveva farlo. Però… beh non è vero che
non mi è piaciuto, è una bugia, ma resta
sempre il fatto che non doveva farlo e non si deve permettere mai
più!
Altrimenti questa chissà che si mette in testa ed io di
altri scompigli non ne
ho bisogno, mi bastano quelli che ho” Meglio che me ne vado a
dormire, anzi
meglio che chiamo un po’ Beatrice. Come ha detto lei al bar
“Che odia i
professori belli, io odio le tate troppo provocanti”
O
forse no?
Che
Dio ci aiuti
|
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Capitolo 2 *** Seconda Puntata ***
Che Dio Ci Aiuti - Seconda Puntata
Ed
è come un bambino che ha bisogno di cure
devi stargli vicino devi darli calore
preparargli il cammino il terreno migliore
quando nasce un amore, un amore.
E
ti pareva che non
finivamo per litigare?
Io
e Azzurra Leonardi
siamo stati programmati per litigare, è l’unica
cosa su cui siamo d’accordo,
l’unico punto di incontro e penso di avere riassunto
perfettamente il tipo di
rapporto che ci lega.
Ma
cos’altro mi potrà
mai legare ad una che articola i periodi, anellando una sfilza di
aggettivi,
senza metterci il sostantivo? E quando glielo faccio notare non solo
non
capisce l’errore commesso, ma scambia sostantivo con qualcosa
che a che fare
con il seno! Parlava di push up, quella roba lì che usano le
donne per sostenere,
io questa roba qui a Manuela, a Beatrice non gliel’ho mai
sentita nominare. Loro
non si preoccupavano di sostenere il seno, loro si sono sempre
preoccupate di
sostenere le conversazioni, loro!
E
di sicuro erano
perfettamente in grado di distinguere una critica da un complimento,
non è che
sublime può essere usato solo in accezione positiva come
pensa lei.
Ma
cosa posso mai
pretendere dalla “regina
dell’ignoranza”?
Nomignolo perfetto, proprio. L’ho
“azzeccato”.
L’altra
sera a quella
specie di cena a quattro in cui mi sono trovato invischiato con lei,
Umberto e
Beatrice di inesattezze ne ha infilate una dietro l’altra,
non sapevo se
correggerla per tamponare la situazione, ridere prendendola in giro
come
facevano quegli altri due o arrabbiarmi e criticarla perché
su certe cose era
ingiustificabile.
Sicuramente
al
ristorante era lei al centro della scena ed io non le ho mai tolto lo
sguardo
di dosso, ma non perché avessi chissà quale
interesse sia ben chiaro, volevo
solo vedere Umberto dove aveva intenzione di arrivare.
Per
me Azzurra può
frequentare chi vuole a me non importa, se ho fatto in modo che
troncasse con
Abati è perché io quello lì non
l’ho mai digerito, non potevo accettarlo.
Speriamo
che lei non
abbia frainteso il mio atteggiamento e soprattutto speriamo che non
l’abbia
frainteso suor Angela, io ho provato anche a spiegarglielo “Azzurra non è un investimento economico
vantaggioso ed era mio dovere dirlo ad Umberto”.
Il
mio amico, inoltre,
voleva solo divertirsi ed io questo non lo avrei permesso.
Con
Azzurra, no!
E
non si tratta di gelosia,
possessività, affetto, assolutamente no, proprio nulla di
tutto questo è una
questione di senso del giusto, Abati può trovarsi
un’altra con cui divertirsi,
perché poi se finiva nei casini con Azzurra la cosa avrebbe
coinvolto me. In
qualità di datore di lavoro di lei e di amico di lui, se
vogliamo chiamarlo
amico, mi avrebbero messo in mezzo, un’altra volta, ed io in
queste storie per
colpa di quella lì non voglio finirci.
Lei
troverà una persona
più adeguata alle sue esigenze, ha fatto la lista e come le
ho detto “volevo dare una chance
anche agli altri
concorrenti”, anzi il mio è stato un
atto di generosità!
Ho
preferito
intervenire prima e stroncare una cosa che non aveva senso sul nascere,
piuttosto che intervenire dopo quando sarebbe stato troppo tardi.
E
comunque, Umberto ha
sempre avuto quel viziaccio di mettere le mani addosso, pure con lei
quella
sera a cena allungava troppo le mani e questo mi dava fastidio, va bene?
Sempre
e soltanto per
una questione di giustizia e di generosità, non per altro!
Mi
ha seccato per
giorni Umberto di qua, Umberto di là menomale che adesso le
è passata. Quando
stava con Abati non faceva nemmeno bene il suo lavoro di tata, dopo
quel
matrimonio dove ha raccolto in giro informazioni su tutti si
è messa in testa
di creare quell’elenco di nomi ed è sparita dalla
circolazione, alla fine mi
ritrovavo sempre io ad occuparmi di Davide, a fargli vedere i compiti,
tra la
storia dell’accusa di omicidio colposo a Margherita e il
mondo delle sue
frequentazioni stava sempre da tutt’altra parte e mai con il
bambino al bar o a
casa.
Infatti,
i risultati si
sono visti Davide si è beccato la nota dalla maestra ed io
sono stato
richiamato dalla scuola perché lei non faceva bene il suo
dovere, adesso le
cose sono un po’ migliorate, comunque da giorni mi sto
assicurando
personalmente che il bambino faccia tutti gli esercizi che deve
eseguire.
Non
c’è niente da fare
lei è stata assunta per prendersi cura di Davide e alla fine
sono io che devo
tenere d’occhio il piccolo e lei. E’ questa cosa ci
tengo a precisarla mi porta
via tempo, energie, concentrazione e serenità, non mi
piace… no, non mi piace
perché mi tiene troppo impegnato.
Anzi,
mi piace, mi
piace proprio perché mi fa sentire attivo, mi da energie
nuove. Ma bado bene
che questo non lo capisca mai nessuno qua dentro e soprattutto che non
lo
intuisca Azzurra altrimenti per me è finita, da professore
universitario
finisco io per diventare il babysitter di tutte e due. O forse a
pensarci
meglio io e Davide dobbiamo tenere a bada lei e solo questo pensiero mi
fa
venire i capelli bianchi prima del tempo.
Già
quello che mi
riserva ogni giorno mi basta, lei si infila nei guai ed io devo tirarla
fuori e
prima il matrimonio della sua amica Camilla e poi si voleva sposare con
Umberto, finisce con lui e trova quell’indubbio scuolabus per
Davide, la sua
macchina ferma, i bolli e il giudice di pace, quella ragazza fa
più eruzioni
dell’Etna ed io a cercare di arginare la lava incandescente
che ne fuoriesce.
Ma
è normale che per
colpa delle sue scelte non ponderate ha fatto prendere la congiuntivite
al
bambino?
Si
è vero poi è stata
lei a medicarlo efficientemente.
Ma
prima fa e dopo
pensa.
Suvvia,
una ragazza che
dovrebbe essere prudente non accetta di essere scarrozzata in giro da
quel tipo
che nemmeno conosce basta che è belloccio e che ha la
Ferrari senza porsi il
minimo problema. Le loro conversazioni saranno state sulle riviste
sportive che
leggerà lui e su quelle di moda che tanto appassionano lei.
Povero Davide che
avrà assistito a quegli scempi.
Da
uno che mi ha dato
un pugno all’improvviso e senza motivo, figuriamoci, se mi
potessi aspettare
che si fosse preoccupato di avere cura della salute di un bambino.
E
per la precisione di
Davide si doveva preoccupare lei, non posso prendermela con lui e per
quanto
riguarda i pugni sferrati all’improvviso forse in questo io
non posso espormi
più di tanto, non sono uno stinco di santo nemmeno io in
merito.
E
la colpa è di
Azzurra, c’è sempre di mezzo lei, è
sempre colpa sua per qualcosa.
Pure
per la questione
del giudice, si è arrabbiata così tanto, prima mi
ha medicato e poi se ne è andata
come una furia, che le dovevo dire?
Perché
dovevo mentirle?
Io ho solo detto la verità.
Punto.
Devo
solo capire bene
se ho detto la verità a lei poco fa, che quelle cose non le
pensavo oppure se
mi è scappata la verità su di lei dal giudice e
poi ho cercato di
ridimensionare perché altrimenti Azzurra si illude e poi si
illude Davide e
Suor Angela e mezzo convento e pure io mi posso illudere e dalle
illusioni alle
delusioni è un passo!
Ed
io di passi non ne
voglio fare ne in bene ne in male.
Mettiamola
così “aldilà
delle apparenze questa ragazza ha
delle potenzialità, del talento” su
questo sono convinto, dicevo il vero,
invece, sul fatto che la stimo e credo in lei diciamo che ci
riuscirò
pienamente solo con il tempo, conoscendola meglio e se
riterrò di poterlo fare.
Io
l’ho vista come mi
guardava quando ho detto quelle cose, aveva l’espressione
sognante e le donne
quando hanno quell’espressione prima o poi ti portano su un
altare!
Quindi
negare e
dissimulare mi ci ha costretto proprio lei, inutile che ora ce
l’abbia con me.
Piuttosto
io sto qui a
scervellarmi perché lei è arrabbiata con me e non
mi parla, ne mi guarda, ne mi
considera, invece, dovrei ringraziare che le cose stanno
così punto primo
almeno spero che non volendo avere a che fare con me, non piombi
più a casa
senza bussare e una volta mi becca in boxer e un’altra a
torso nudo, tra poco
me la ritrovo che mi passa l’accappatoio quando esco dalla
doccia. Poi, punto
secondo Azzurra Leonardi più lontano sta da me, meglio
è!
Si,
perché quando ci
avviciniamo se non mi controllo sono scintille, è questo il
motivo per cui a volte
la evito, spesso ci sono davvero cose più importanti da
fare, ma in altri casi
ho l’impressione che sia lei ad esser troppo importante per i
miei pensieri.
Quando
abbiamo
preparato il ricorso al Giudice di Pace ed ha fatto cadere quella
stupida penna,
siamo stati così vicini, eravamo ad un soffio, ho sentito il
suo respiro
affannarsi come il mio, ho visto il suo sguardo intrecciarsi nel mio e
le
nostre labbra… si le nostre labbra…
l’avrei baciata, inutile mentire!
Ma
sarebbe stato
stupido ancora più stupido dell’altra volta e
passi una sbandata durante una
finzione a fin di bene, ma lì non c’era un bel
nulla da fingere e sbandare di
nuovo sarebbe stato solo pericoloso e insensato.
Io
sto con Beatrice e
non sono pronto per mettermi in gioco per niente e per nessuno, non lo
sono ora
e forse non lo sarò mai più. E non
sarà Azzurra Leonardi a cambiare questo!
O
forse si?
Che
Dio ci Aiuti
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Capitolo 3 *** Terza Puntata ***
Che Dio Ci Aiuti - Terza Puntata
E'
un emozione nella gola da quando nasce a quando vola
che cosa c'è di più celeste di un cielo che ha
vinto mille tempeste
che cosa c'è se adesso sento queste cose per te
E’
arrivato Gianandrea,
è arrivato lui, quello giusto!
E’
finalmente abbiamo
sistemato la tata, si è fidanzata, tutto suggellato dal
bacio in giardino con
un pò di testimoni casuali e me e suor Angela appostati per
seguire l’evento.
Domani probabilmente ne parlerà pure il notiziario di Modena
titolando che
Azzurra Leonardi la “regina
dell’ignoranza” (quella che si chiede come mai
Guido Cavalcanti, l’amico di Dante, non ce l’ha in
rubrica) frequenta
Gianandrea Graziosi, il diplomatico italiano in servizio a Mosca, e la
città
avrà di cosa sparlare, mentre la mia tata, cioè
la tata di Davide, avrà i suoi
cinque minuti di celebrità e saremo tutti felici e contenti.
Alla
fine l’ha
conquistato, ed io che non volevo farmi mettere in mezzo,
perché io ancora mi
illudo di non voler essere coinvolto nelle faccende del convento ed in
particolare nelle sue, alla fine l’ho pure aiutata a farlo capitolare il
bell’Antonio.
A
volte non so se sono
più capace o più deficiente nelle faccende degli
altri!
Ma,
poi, perché mi
viene questa considerazione qui pensando ad Azzurra? Perché
dovrei essere stato
deficiente ad aiutarla a conquistare quello lì?
Non
ne colgo il senso.Vabbè!
Sarà
davvero quello
giusto come dice lei? E come penso si stia convincendo anche suor
Angela?
Comunque,
prima,
vederli baciare in giardino, non lo so, non mi ha fatto proprio
piacere,
sicuramente è dovuto al fatto che lei con quel tipo mi ha
ossessionato e
Gianandrea di qua, Gianandrea di là, il seminario, il russo
che secondo lei è
una lingua morta, “babushka”, la grammatica russa,
si era fissata che io dovevo
aiutarla a fare colpo su di lui, io gliel’ho detto a Suor
Angela che non volevo
aiutarla!
Non
volevo perché non
mi va di tenerla sempre tra i piedi, l’ho già
fatto presente, invece, di essere
lei la balia di Davide sembro io che devo tenere a bada lei e questo mi
irrita.
Mi
irrita perché stare
sempre con lei mi fa parlare troppo, le ho pure detto che ha tante
qualità e
che doveva fargli vedere chi era, suor Angela poi che mi ripete che
è una
persona speciale, io che mi lascio sfuggire che va in giro mezza nuda,
quasi
quasi glielo confessavo che non riesco a togliergli gli occhi di dosso
e amen.
Finirò
in un vicolo
cieco prima o poi o divento cieco io a furia di ammirarla.
Che
ci posso fare se la
trovo irresistibilmente bella, sexy, attraente, fuori dalle righe,
solare,
allegra… oh… oh… frena Guido Corsi,
frena che qui ci vai a sbattere se continui
così e menomale che non stai guidando.
Guidare!
Ecco, appunto,
una cosa per cui devo ringraziare lei, suor Angela e Davide, ma
soprattutto
lei! Si, d’accordo ho accettato perché mi ha
sfidato perché volevo dimostrarle
che io non sono come gli altri, che non sono come gli uomini che ha
conosciuto,
io non sono uno di quelli che fa tante promesse e poi al dunque scappa
via, io
non scappo.
E,
infatti, stavolta
non sono scappato e mi ha fatto prendere la patente, si è
vendicata eh, non c’è
che dire, era arrogante, saccente, antipatica, fastidiosa, oddio ma non
è che
anche io quando insegno o agli esami per i miei studenti sono
così?
Di
certo non sono provocante
e provocatoria come lei!
La
colpa è mia che non
riesco a fare a meno di osservarla e se ne è accorta,
però pure lei va in giro
con minigonne inesistenti o con gonne che hanno degli spacchi che se fa
uno
stacco di coscia ti sale la pressione, io sono un uomo e non sono di
legno e
soprattutto lei è bella, troppo bella e in giro
così non ci dovrebbe andare.
Anche
quando è andata
dai russi al seminario, ma perché aveva una gonna quella
mattina?
Speriamo
che ora che si
è messa con Gianandrea moderi un po’
l’abbigliamento perché io se fossi il suo
fidanzato così in giro non l’avrei fatta andare,
sia chiaro!
Ma
che sono il suo
fidanzato io?
No!
Quindi
che mi pongo a
fare problemi inutili?
Quando
è venuta a
bussarmi quella mattina ed abbiamo fatto la guida insieme per Modena,
sono
stato bene, ho avuto modo di conoscerla un po’ meglio, ricca
o non ricca, ad
Azzurra piace sentirsi libera ed indipendente, ma ha un immenso bisogno
di
sentirsi amata e di avere qualcuno da amare, si è
affezionata molto a Davide,
nonostante la sua infanzia non deve essere stata proprio felice, non so
niente
della madre non ne parla mai e con il padre credo che i ponti siano
chiusi da
un po’ e che i rapporti non si siano conclusi proprio bene.
Forse
ha costruito un
buon legame con Davide perché anche lei è
cresciuta con delle tate?
Chissà
che bambina era!
Ma
a me di come era lei
da bambina ma che me ne importa?
Io
non lo so perché
Azzurra accende troppo la mia fantasia, mi fa porre delle domande che
non
dovrei pormi e soprattutto che non voglio pormi!
E
adesso che è in
coppia anche lei, speriamo che la smetta di prendersela con Beatrice
oppure
stuzzicare la mia fidanzata è più forte di lei?
Quando
ci ha interrotto
mentre progettavamo di andare a cena fuori tutti e tre insieme, non ci
è rimasta
molto bene, a dire il vero nemmeno io, ma solo perché non
amo le sorprese, in
genere preferisco programmare tutto, anche gli appuntamenti con
Beatrice così
per stare tranquilli, per abitudine, che poi secondo lei noi siamo una
coppia
senza passione, non è vero, proprio perché
condividiamo molti interessi e
consuetudini siamo una coppia affiatata.
Tra
noi l’abitudine è
sacrosanta, è il nostro equilibrio, ognuno sa sempre cosa
aspettarsi dall’altro
e a me sta molto bene così.
Mi
è dispiaciuto non
uscire a cena con loro, ma in fondo in fondo non ceniamo già
insieme tutte le
sere?
Beatrice
merita le mie
attenzioni ogni tanto e di certo non merita di essere definita Miss
Moscetta da
lei che ad alta voce, con la delicatezza di un elefante che ha di
solito, l’ha
definita “regina assoluta della noia”.
Ma
Beatrice come
prevedibile ha saputo difendersi e lei mi ha fatto morir dal ridere,
perché ha
dovuto incassare.
Ovviamente
ha cercato
di “infilarmi” nel suo dramma del perché
non aveva un fidanzato, ma perché
gliel’ha prescritto il medico, ma da sola non poteva stare?
E
da quando sono qui
che tra ex amici miei, tipi incolti e primitivi in Ferrari, liste di
scapoli
d’oro non passa un giorno senza
“innamorarsi” di qualcuno.
Poi
chiede a me perché
non riesce a trovare l’uomo giusto, ma io che ne so?
Che
posso risponderle?
E
soprattutto a queste
domande non voglio rispondere perché ho paura di quello che
potrebbe saltare
fuori, quindi meglio evitare, meglio ignorare.
Comunque,
sono contento
di averla aiutata con Gianandrea almeno ho rimediato un po’
al modo in cui mi
sono comportato ieri mattina, l’ho fatta arrabbiare lo so, si
è sentita offesa,
mi sono semplicemente espresso male e lei che è permalosa e
subito si offende.
Io
non intendevo dirle
che l’uomo adatto a lei è un decerebrato, anzi,
Azzurra è un mondo da scoprire
e per chiunque abbia la forza, il coraggio, la passione, la fiducia di
avventurarsi in una storia d’amore con lei non ne resterebbe
deluso.
Ci
vuole coraggio però
ripeto e molta molta pazienza ci tengo a precisarlo.
“Ti amo. Sposami.
Baciami” mi ritornano in
mente le parole che voleva imparare in russo quando è venuta
a cercare la
grammatica.
Era
un secolo che non
sentivo dire a qualcuno quelle parole, con Beatrice preferiamo non
dirci cose
così importanti, frasi così impegnative, sono una
responsabilità e noi non
vogliamo un rapporto che vada oltre quello che abbiamo reciprocamente e
consapevolmente stabilito.
Con
Manuela ci sono
state e per come siamo andati a finire meglio lasciar perdere.
E
Azzurra?
Il
modo in cui le ha
pronunciate, la sua voce, il suo sguardo, i suoi occhi illuminati da
una strana
luce, io per un attimo… ma solo per un attimo, mi sono
chiesto cosa proverei se
invece che in russo per Gianandrea, queste confessioni le facesse a me?
Cosa
proverei io a
sentirmi dire queste frasi da lei?
Ma
è stato solo un
attimo, per fortuna, è volato via, così come
è venuto se ne è andato, senza
lasciare conseguenze.
Ora
voglio stare un po’
con Davide, con questa cosa di Azzurra, Gianandrea e la Russia
l’ho visto un
po’ preoccupato, voglio rassicurarlo, fargli capire che lei
ha la sua vita ed
ha il diritto di legarsi a chi sente, che non possiamo ricattarla
emotivamente
o costringerla a stare qui con noi per sempre.
Ma
che in ogni caso lui
non resterà solo.
Vado
a tranquillizzare
il bambino, tuttavia, prima o poi un discorsetto con
“Babuskha” lo devo fare,
d’accordo che si è appena baciata con il
diplomatico e che è in una fase di
frequentazione, ma se ha altre intenzioni me lo deve dire, io ho il
diritto di
sapere se vuole trasferirsi a Mosca e se vuole davvero mettersi insieme
a lui,
ho il diritto di saperlo, ma solo perché come tata di Davide
deve farmi
conoscere i suoi progetti anche con un certo anticipo per questioni
organizzative, solo per questo.
Se
lei vuole fidanzarsi
con Gianandrea e sposarlo come per tutto quello che riguarda Azzurra
non sono
affari miei.
O
forse forse…
Che
Dio
ci Aiuti
|
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Capitolo 4 *** Quarta Puntata ***
Che Dio Ci Aiuti - Quarta Puntata
farò
di te la
mia estensione
farò
di te il
tempo della ragione
farò
di più
farò
tutte le
cose che vuoi fare anche tu.
Sono
ancora nel mio
studio, ho evitato anche di pranzare insieme agli altri, ho inventato
una scusa
dicendo che avevo delle faccende arretrate da sbrigare per conto della
residenza universitaria, in parte è vero, in parte oggi pare
che sono in vena
di raccontare bugie, cosa gravissima perché io le bugie non
le dico mai e
soprattutto non le sopporto.
Potevo
mai dire che non
volevo stare in sala pranzo, con tutti, perché preferisco
non incontrare subito
Azzurra dopo il nostro confronto di stamattina?
Confronto,
poi! Dopo il
mio sproloquio sul fatto che quando sto male deliro e non so che cosa
ho detto
o cosa ho fatto, altra bugia, enorme bugia!
Le
ho chiesto di
dimenticare, facile a dirsi e magari sarà ancora
più facile per lei a farsi ed
io?
Io
quello che è successo
me lo dimenticherò mai? Le cose che le ho detto! I baci che
ci siamo dati! Li
dimenticherò mai?
Sono
stato così
trasparente, le ho confidato tutto, senza remore, senza difese, senza
pensarci
nemmeno un secondo, sono straripato come un fiume in piena.
Male,
molto male!
Speriamo
di essere riuscito
a metter un argine ora.
Si
lo ammetto, è così,
è vero, tutto quello che le ho detto, è vero, lo
penso, l’ho scoperto dentro di
me quasi per caso, mi sono accorto di provarlo senza volerlo provare,
senza
essermelo andato a cercare. Eppure stavolta sono state quelle
“emozioni” a
trovare me, a sorprendermi inerme, indifeso.
Ma
non sarei Guido
Corsi se non fossi in grado di controllare anche ciò che
provo.
Come
ho detto a lei
prima, a me basta restare in piedi e con Beatrice riesco a reggere
benissimo la
situazione, tutto sotto controllo.
Si,
Azzurra mi ha fatto
sbandare non lo posso negare, ma ora che ho imparato a guidare nulla di
più
semplice che tornare in carreggiata e proseguire sempre sulla mia
strada, la
stessa.
Quando
sono stato male,
ero debole, fragile, volevo che qualcuno si prendesse cura di me e
volevo che
fosse lei, sentivo la sua presenza e gioivo della sua vicinanza. Non
volevo che
se ne andasse via mai, nemmeno per occuparsi di Davide, non volevo che
la sua
mano lasciasse la mia, da quel che ho potuto capire quando ho avuto la
febbre
alta, quella notte, la notte in cui ero fuori di me o forse ero troppo
in me
non lo so, insomma quella notte, abbiamo dormito insieme.
Io
ho sentito il suo
calore, ho percepito le sue cure, ho sentito di non essere solo e sono
stato
sereno nel sapere che c’era qualcuno accanto a me ed anche
senza vederla, senza
toccarla, sapevo
che era lei e non avrei
mosso un dito per stare ancora così chissà quanto.
Lei
si è appoggiata
alla mia spalla ed il suo respiro lento e regolare era la dolce melodia
che ha
cullato il mio sonno a tratti confuso, a tratti profondo.
Azzurra
è una persona
generosa, non si tira mai indietro se c’è bisogno
di lei, se qualcuno che le
sta a cuore ha bisogno di lei, non si risparmia, raramente mi
è capitato di
incontrare una donna così, ecco perché lei
è diversa.
Manuela
era una donna
piena di interessi, di impegni, di amicizie, tanti rapporti ma pochi
legami
profondi, era disponibile con tutti, ma sempre nei limiti dei suoi
spazi e
della sua libertà.
Beatrice,
invece, è
ancora più differente da questo punto di vista, lei odia le
malattie, ci tiene
alla sua salute, alle precauzioni, agli ambienti disinfettati e
salubri, è una
donna intelligente, razionale, acuta, ma non chiedetele assistenza
perché non è
capace, non riesce a essere risolutiva.
Azzurra,
no, si butta
nella mischia e si da con tutta se stessa. L’avevo notato
già con Margherita,
quando era stata accusata di omicidio volontario a seguito di
quell’incidente,
poi lo vedo nel quotidiano, ogni giorno con Davide, ma la vera
dimostrazione si
nota nei momenti più complessi, ha rinunciato ad uscire con
Gianandrea per
restare con il piccolo, gli è stata vicino, l’ha
curato, ha cercato di
rendergli la quarantena meno noiosa e triste, gli ha comprato le
figurine, si
premurava di fargli l’infuso di belladonna come avrebbe fatto
Manuela, ha avuto
quella splendida idea del guanto per la manicure per cui la
ringrazierò per
sempre, un vero toccasana per quel prurito che era davvero
insopportabile,
povero Davide che inizialmente ha dovuto subire anche la mia
insofferenza, ma
io non lo sapevo che fosse così.
Provare
per credere.
Azzurra
spesso si è
addormentata anche accanto a lui per fargli compagnia. Anzi, pure
là io stavo
facendo danni qualche sera fa, quando sono andato in camera ed ho visto
che
dormivano insieme, sono stato favorevolmente colpito da quella scena,
erano
così vicini, così dolci, non sono rimasto proprio
impassibile, poi lei si è
alzata, stava per cadere, volevo solo aiutarla ed invece stavo per
baciarla per
la prima volta, no non per la prima volta, ci siamo già
baciati per quella
stupida cosa del matrimonio dell’amica, diciamo che ci
stavamo quasi baciando
per la prima volta, no nemmeno così perché in
effetti anche quando stavamo
preparando il ricorso per il giudice ci siamo quasi baciati.
Vabbè, vabbè lasciamo
stare, diciamo che io e Azzurra Leonardi a trovarci nelle situazioni
equivoche
e troppo vicini siamo imbattibili.
E
a dirla tutta pure
poco fa, nonostante quello che le dicessi, nonostante scegliessi le
parole per
allontanarla da me solo guardarla mi faceva lottare contro
l’impulso di
baciarla ancora, di averla tra le mie braccia e di lasciarmi andare.
Solo
lasciarmi andare.
Per
fortuna, sono bravo
a tenere a bada le emozioni, i facili sentimentalismi, le smancerie, i
gesti
appassionati, gli impulsi di tenerezza, mi dispiace non esserci
riuscito con la
febbre, ma da questo momento in poi quello che è accaduto
non accadrà mai più.
Azzurra va a tenuta a distanza di sicurezza, poche parole, poche frasi
o
situazioni male interpretabili e soprattutto distanza, il contatto
fisico non
ha portato mai a niente di buono, mai. Solo cose effimere e
superficiali. Io
non baratto la passione di un momento con la tranquillità,
la serenità, la
routine a lungo termine.
E
poi lei è troppo
romantica e cerca qualcosa che io non sarei più in grado di
dare, crede alle
favole e ai film d’amore in cui il principe azzurro ricco e
affascinante salva
la cenerentola bella ma povera e sconsolata. Ed il principe azzurro non
sono
io. Ma ricordo male o quel film me l’ha fatto pure rivedere
durante la febbre?
Mi è sembrato di sognare Richard Gere e Julia Roberts?
Mah!
Ad
ogni modo non ho mai
fatto tanti danni durante una febbre come per questa. Menomale che ho
un buon
sistema immunitario e mi ammalo raramente sennò che
combinavo durante il mio
anno di permanenza qui?
E
poi meglio fare un
buon esame di realtà, qui ci devo restare solo per un anno e
Azzurra non ha
solo pregi e non è solo la zingarella del boccaccino, non
è solo un’opera
d’arte, una bellezza delicata, innocente, ma travolgente che
passa dai suoi
occhi, si fissa sulle sue labbra e si sprigiona dal suo corpo. Azzurra
Leonardi
sa il fatto suo, è piena di difetti, è quella che
ti prendeva in giro perché
non avevi la patente e perché non avevi mai preso la
varicella, è quella che ti
preparava quelle centrifughe, quei “bibitoni”
durante la convalescenza che non
so quanto siano stati propriamente salutari e preparati con le dovute
accortezze, e non da ultimo Azzurra Leonardi è fidanzata! E
questo le batte
tutte!
Gianandrea
ci tiene a
lei, ed anche per Azzurra è un rapporto importante,
qualunque cosa più o meno
stupida ci sia stata tra noi non ha intaccato il loro rapporto, anzi,
Gianandrea dopo la varicella è stato perennemente qui.
Ed
anche ora.
Sempre
in mezzo, pure
con Davide e per l’organizzazione della sua festa. Beatrice
è Miss Moscetta,
beh Azzurra è fidanzata come Mister Perfezione, sempre
presente, sempre
attento, sempre dolce, sempre romantico, sempre composto, sempre
elegante,
misurato, sempre perfetto. Di sicuro, è anche molto geloso
di lei, possessivo ed
io lo capisco perché anche io sono molto geloso di lei.
No…
no… ma che cosa ho
detto? E’ colpa di suor Angela che mi condiziona e dice che
sono geloso di lei
e di Davide. Mi sono sbagliato, ho detto male, intendevo solo dire che
se fosse
la mia fidanzata sarei stato geloso anche io, ma è naturale,
sarebbe per
chiunque così.
Tra
mezz’ora chiudo
tutto e propongo a Davide di andare a vedere un cinema insieme, tanto a
lavoro
ho combinato poco e niente ed anche ora ho tanti di quei pensieri che
mi
affollano la testa che concentrarmi su altro mi costa fatica. Ho
bisogno di
stare un po’ con lui, di parlargli, se ci riesco di
spiegargli che oggi non
sono riuscito ad andare sulla tomba di Manuela insieme a lui, ma che
sono
passato dopo a salutarla da solo. Solo pochi minuti. Non ero mai stato
sulla
sua tomba. Non ho ancora accettato che sia morta, non ho ancora
accettato
quello che mi ha fatto e forse non accetterò mai come
è finita tra noi. Ma
Davide non ha colpe.
Anzi,
forse solo io so
quello che prova, solo io posso davvero aiutarlo a ricordare Manuela e
a
tenerla dentro il cuore ora che non la rivedremo mai più. A
volte anche io ho
paura di averla dimenticata per sempre. Anche io mi sento in colpa. Ma
quello
che abbiamo condiviso, quello che per me ha rappresentato, Manuela
sarà sempre
un pezzo della mia vita, un amore che ho avuto nel mio cuore.
Spero
che la vicinanza
di Azzurra e Suor Angela sulla tomba della madre abbiano aiutato Davide
più di
quello che ho fatto io fino ad ora, anche se mi impegnerò
per stargli vicino
nel futuro. Mi sono preoccupato per i suoi malesseri, il suo mal di
pancia alla
festa di compleanno ed anche Azzurra lo era, mi auguro di essere in
grado di
aiutarlo d’ora in poi almeno finché non
sarà in grado di farlo suo padre.
Esco
dallo studio e
vedo Azzurra e Gianandrea uscire, lui le tiene la mano e
l’accarezza e lei si
lascia coccolare “Se giochi sempre in difesa non vinci
mai”, io devo
difendermi, mi difenderò strenuamente, mi
difenderò sempre e ad ogni costo,
sono già andato in pezzi una volta per rischiare di andarci
la seconda.
Stavolta non sarai tu Azzurra Leonardi a spingermi a scendere in campo
e andare
all’attacco.
O
forse si?
Che
dio ci aiuti
|
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Capitolo 5 *** Quinta Puntata ***
Quando nasce un amore - Quinta Puntata
Ti
fa bene, ti piace questa voglia di dare
e ti senti capace non ti puoi più fermare
come un fiume alla foce che si getta nel mare
quando nasce un amore, un amore...
Sono
nel mio ufficio e
sto controllando il resoconto mensile della mia carta di credito, tra
un po’ do
uno strillo che mi sentono fino a Mosca e non ho scelto la
città a caso!
Massaggi
per due presso
una SPA del centro città: 200 euro, articoli sportivi per
bambino in un negozio
specializzato: 100 euro, lettore mp3 50 euro, Profumeria Venere
rossetto “Baci
di Passione” 20 euro e
non oso leggere
fino in fondo per arrivare a capire come ha speso tutti gli 800 euro!
Pure il
rossetto per accendere la passione si è comprata?
Ed
io pago!
Tanto
il fesso sono
sempre io, no?
C’è
da consolare
Margherita, da viziare Davide o da appassionare Gianandrea, che
problema c’è?
Per Azzurra Leonardi è tutto facile come bere un bicchier
d’acqua, non si ferma
mai un attimo a pensare, mai!
Comunque
si è scusata,
mi ha abbracciato, mi ha fatto anche sentire in colpa perché
mi sono rimangiato
quello che è successo la notte della febbre, facciamo che
per questa volta l’ho
perdonata, ma prima di ridarle di nuovo la carta di credito e il mio
Pin in
mano ne dovrà passare di acqua sotto i ponti e non
c’entra la mancanza di
fiducia, c’entra che se quella continuasse così mi
prosciugherebbe il conto in
banca.
Io
non mi fido più di
nessuno da un pezzo, però nelle ultime due settimane Azzurra
mi ha insegnato
tanto, chissà forse di una come lei potrei anche fidarmi?
Certo
che Azzurra che
insegna qualcosa a me fa ridere lo so bene, eppure è
così. Il suo rapporto con
il padre, il modo in cui ha affrontato tutto quello che è
successo, l’ho detto
anche a lei “mi ha sorpreso per il suo coraggio”,
l’ho ammirata molto davvero,
io ho sempre pensato che la strada migliore per non soffrire
è non mettersi in
gioco, mai! Non farsi soggiogare dai sentimenti, non dare spazio alle
emozioni
per niente, per nessuno, nemmeno per un bambino e infatti anche con
Davide ho
sempre agito così, con lui poi non è difficile
perché anche se è straordinario è
stato una della cause più profonde della fine del mio
matrimonio. E invece
Azzurra mi ha offerto un’altra chiave di lettura, comodo,
facile non usare il
proprio cuore e quindi non rischiare che ti venga spezzato, ma poi cosa
ti
resta?
Alla
fine pur essendo
soddisfatto della mia vita non è che è come se mi
fossi ibernato e sto
sopravvivendo senza vivere davvero?
Io
volevo difenderla,
volevo proteggerla, avevo paura, ero preoccupato per lei e per quello
che
avrebbe potuto farle di male il padre e come fa sempre anche stavolta
Azzurra
ha saputo ribaltare la mia prospettiva. Non so se abbia capito davvero
quanto
ero impensierito per lei, forse non sono stato nemmeno bravo a
dimostrarlo, ma
mi ha permesso di capire che non è scappando e rifuggendo da
quel che si prova
che si risolvono le cose, bisogna affrontare le proprie emozioni, i
propri
sentimenti e non tirarsi indietro.
E’
stata brava e la
apprezzo molto, mi è stata di esempio, ora non sono ancora
pronto, ma chi l’ha
detto che non potrà mai accadere anche a me?
Il
padre di Azzurra è
stato pessimo, dopo il suo arrivo grazie alle discussioni con le altre
ragazze
ho finalmente avuto più chiaro quello che è
successo tra loro, oltre a tener
presente il punto di vista di Azzurra devo sempre tenere in mente una
cosa se a
Suor Angela uno non piace, meglio evitarlo e tirare fuori gli artigli
per
rispondere agli attacchi.
Leonardi
non ha fatto
eccezione.
E’
venuto con la solfa
di voler ristabilire il rapporto con Azzurra che ha praticamente
disconosciuto
negli ultimi sei mesi, lasciandola in convento, non passandole
più un soldo e
ignorandola, ma non solo ha respinto anche ogni tentativo di contatto
da parte
della figlia. Ha, perfino, cercato di mandarla in mezzo alla strada con
tutto
il convitto.
Ora
capisco tante cose,
capisco la disperazione di suor Angela e la determinazione con la quale
ha
fatto stabilire qui la residenza universitaria per avere ulteriori
introiti a
coprire l’improvviso e notevole aumento di affitto, capisco
chi voleva
“riconquistare” Azzurra quando si impegnava a
cercare lavori e veniva
puntualmente licenziata.
Da
buon Leonardi, il
padre si è presentato in un modo e poi si è
rivelato tutt’altro fino al pentimento
finale che spero possa essere stato sincero e affettuoso nei confronti
della
figlia.
Faceva
tutto quello
dolce, premuroso, pure con Davide era amorevole, in realtà
gli interessava solo
avere la piena proprietà della casa a San Vito Lo Capo per
venderla, recuperare
i soldi più in fretta possibile e scappare con la sua amante
e in tutto questo
voleva lasciarsi dietro, una ragazza mandata in galera da innocente
dopo averla
raggirata e Azzurra! Per lei scoprire soltanto dopo che il
riavvicinamento del padre
era stato solo per truffarla sarebbe stato tremendo.
Avrei
fatto di tutto
per evitarlo, anche quando è stata aggredita Leonardi era
così pacato,
rassicurante, quasi calmo, ma io l’ho visto bene negli occhi
era furente ed io
ero sinceramente inquieto per quello che le avevano fatto e che
avrebbero
potuto farle in futuro.
In
quel momento, un
pugno l’avrei voluto tanto dare anche io a chiunque avesse
intenzione di farla
soffrire. L’avrei fatto solo per sfogarmi e forse anche per
vendicarmi, ma solo
un po’!
Anche
Azzurra spesso si
presenta con delle intenzioni e poi ne ha delle altre, basta solo a
pensare a
questa cosa della carta di credito, a volte dice battute taglienti, si
mostra
spavalda e menefreghista, ma ora l’ho capito lei non
è così, fa la dura e
invece… Beh di sicuro non nasconde piani delinquenziali e di
sabotaggio come il
padre, lei non sarebbe capace di fare del male consapevolmente. Non
è come lui,
per fortuna.
Mi
ha stupito anche
dopo, nonostante gli avvertimenti miei e di suor Angela, alla fine ci
è
arrivata da sola a comprendere le reali intenzioni del notaio,
è meno
superficiale di quello che si possa pensare, lo è meno di
quello che lei stessa
crede!
Mi
sarei aspettato
un’Azzurra depressa, pronta a piangersi a dosso e ad
asfissiare tutti con
litanie sul perché oltre ad essere povera ora dovesse avere
anche un padre che
voleva raggirarla e che era finito in carcere. Invece no, si
sarà anche
lamentata, ma ha cercato di sorridere subito e di buttarsi nella
mischia.
Addirittura ha provato, a modo suo ovviamente, ad aiutare prima
Margherita che
si è lasciata con Limbiati e poi me per la faccenda di
Giuliana e Marcello.
Beatrice,
al contrario,
ne avrebbe fatta una tragedia greco-romana, per lei sarebbe stato un
affronto,
un’onta insuperabile, vabbè forse è
inverosimile che il padre di Beatrice per
quel poco che lo conosco finisca in galera, però io mi
dimentico sempre che
Azzurra non è come Beatrice, anzi non è nemmeno
paragonabile a lei, il punto è
che devo ancora capire se questo è un bene o un male.
Anzi,
forse l’ho
capito, ma la questione è meglio non ammetterlo o ammetterlo e basta oppure
l’opzione più comoda
è ammetterlo e poi ritrattarlo?
Beatrice
non mi è stata
vicino più di tanto neanche quando Giuliana è
stata in coma e tra me e Marcello
rischiavamo di far scoppiare una guerra civile. Ma non devo certo
stupirmi, i
patti sono patti ed io ho sempre voluto così. Ognuno la sua
vita, i suoi
problemi, i suoi drammi, la sua autonomia, l’autosufficienza,
senza
l’intervento dell’altro, senza interferenze.
E’ giusto così, in fondo non ho
voluto nemmeno l’aiuto di Azzurra, sono stato molto sgarbato
con lei, lo
ammetto. Però lei a differenza di Beatrice voleva starmi
vicino, ci ha provato,
mi ha fatto sentire che c’era. Infatti l’estratto
conto della carta di credito
fumante ne è la prova! Ironie a parte, io non potevo
comunque accettare, non
volevo e non potevo. Sono stato costretto a fare così. Era
la cosa più giusta
da fare.
Sto
cercando
disperatamente da mesi, ci sto provando con tutto me stesso a tenerla
lontano
da me, il mio piano di allontanarla, di restare in piedi, di stare a
distanza
di sicurezza, io combatto ogni santo giorno per essere distaccato e
invece
sempre invischiato con lei mi ritrovo.
Io
voglio stare da
solo, essere libero e indipendente, non voglio essere come quel pesce
che si
dibatte ma è già finito nella rete dei pescatori.
Io non provo nulla per
Azzurra, non ho nulla da condividere con lei oltre il fatto che
è la tata di
Davide e non voglio legarmi troppo a lei, non voglio neanche i suoi
abbracci.
Distanza di sicurezza ecco la parola d’ordine. Ci sono
riuscito e ci riuscirò
ancora.
O
forse no?
Che
Dio ci aiuti.
|
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Capitolo 6 *** Sesta Puntata ***
E'
l'universo che si svela quante parole in una sola
amore mio immenso e puro
ci
penso io a farti avere un futuro
Giornata
da dimenticare
figuriamoci la nottata! L’unica nota positiva è
che ancora pochissime ore e sarà
finito anche questo San Valentino con buona pace di tutti o quasi! No,
di
sicuro, pace per me nemmeno un pò.
Non
è stato per niente un giorno
come tutti gli altri né sono riuscito a ignorare
quest’amore vero o presunto,
intimo o esternato che sembra essersi diffuso nell’aria.
Già,
l’amore.
Ultimamente
ci sto pensando
sempre di più e sempre più spesso e non va bene.
Penso
a Giovanna e alle sue
parole, al fatto che ha voluto aprirmi gli occhi che con il suo gesto
d’amore
estremo e incondizionato mi ha riportato a Manuela e di colpo ho capito
tante
cose che prima non avevo visto, non avevo compreso, non avevo mai
considerato.
Penso
ad Armando, al loro
bambino, ai dubbi che lui aveva inizialmente che non fosse figlio suo,
alla sua
disperata e dolorosa battaglia per salvare sua moglie pronto anche a
condannare
la loro creatura. Ero pronto a sostenerlo legalmente e come amico, ho
appoggiato incondizionatamente la sua posizione ed inevitabilmente mi
sono
scontrato con suor Angela e non solo con lei.
Mi
sono trovato a lottare con il
fantasma di Manuela e con uno spettro di odio e rancore nei confronti
di Davide
che, per fortuna, non è mai veramente esistito. Non mi ha
mai invaso davvero.
Ho
detto a suor Angela che se
voleva davvero aiutare il figlio di Giovanna doveva lasciare che
morisse
altrimenti Armando quel bambino lo avrebbe odiato e lo avrebbe sempre
ritenuto
responsabile della perdita del suo amore.
Lo
credevo veramente e l’ho
creduto ardentemente per quasi 8 lunghi anni. Ho sempre pensato a
Davide come
alla rovina del mio amore, del mio matrimonio, della mia
felicità.
Non
era così, non è così.
Ora
più che mai so che ho amato
Manuela perdutamente, ma il mio amore è stato anche molto
egoistico. La volevo
solo per me ma io non ho amato con tutto me stesso solo lei. Amavo
troppo anche
il mio lavoro. Lei mi ha tradito fisicamente, ha avuto un figlio da un
altro,
ma io l’ho tradita con la testa e non poche volte.
Ne
ho parlato anche con Nina l’altra
sera “il lavoro è tanto ma non è tutto
e ora non rifarei lo stesso errore”. Non
sto giustificando Manuela per i suoi sbagli, sto semplicemente facendo
i conti
anche con la mia parte di sbagli.
Davide
non è un errore.
Nessuna
creatura lo è mai.
Ringrazio
Dio… no vabbè ringrazio
Suor Angela che mi ha permesso di conoscerlo contro la mia
volontà e di stargli
vicino, di dargli sicurezza e stabilità anche se
sarà solo per poco tempo.
Quel
bambino è davvero una cosa “bellissima”,
è una delle cose migliori che Manuela potesse fare, il mio
unico e vero dolore
è che non sia mio. Ma quando lo abbraccio e lo consolo
perché qualcosa è andato
diversamente da come immaginava, per esempio la cena che voleva
organizzare tra
me e Azzurra, o quando gli regalo la spada a cui tengo tanto
perché oggi è la
festa di tutti i tipi di amore, quando gli sento urlare contro su un
campo di
calcio che è una pippa nel mio cuore esplode qualcosa,
qualcosa che mi sono
fatto anche scappare a voce alta nella furia di un momento
“è mio figlio”, io
lo sento ed anche se non è sangue del mio sangue Davide
è come se fosse mio
figlio!
Si
lo so che è sbagliato, è un
errore macroscopico crederlo perché poi mi ricade tutto
addosso come un
macigno! Lui ha un padre che un giorno all’altro
spunterà da qualche parte e me
lo porterà via da sotto il naso ed io non devo affezionarmi
troppo a lui. Ed
anche se nel mio cuore lo considero un figlio, fuori non deve trapelare
nulla
devo essere bravo a gestire questa delicata situazione per non fare
troppo male
ne a lui ne a me.
Con
i sentimenti degli altri non
si scherza, mai!
A
proposito di sentimenti non mi
ha fatto trovare pace nemmeno lei! Azzurra!
Non
ci posso credere ho davvero
usato le parole Azzurra e sentimenti nella stessa frase?
Si
perché è vero che non voglio
mostrare agli altri ciò che provo ma almeno a me stesso
posso smettere di
mentire!
Io
per lei provo qualcosa… come
le dissi anche durante la varicella, qualcosa che sta cominciando a
diventare
sempre più chiaro cos’è, ma non voglio
ancora farci i conti, non lo voglio
sapere perché se davvero è come sento io poi non
potrò mentire a lungo,
soprattutto a lei.
Quella
matta! Si perché Azzurra è
matta e prima mi fa fare tardi una mattina sì e
l’altra pure, poi ruba i miei
caffè, alla fine riesce pure a salutarmi e a scordarsi
Davide. Io, poi, vorrei
sapere la testa dove ce l’ha?
A
chi pensa?
Ahahahahah
errore professor Corsi
lo sai benissimo a chi pensa, al suo fidanzato non vi è
dubbio! La matta poi
come se non bastasse non mi fa dormire tranquillo e non
perché la penso o
tormenta i miei sogni d’amore struggenti, niente di tutto
questo, quella mi fa
vivere di incubi.
Possibile
che uno viene sorpreso,
in pieno sonno, da lei che si intrufola nel mio letto per parlarmi del
fatto
che Davide a calcio è un brocco?
Le
persone normali parlano nei
luoghi e negli orari consoni, capisco che volesse tutelare il bambino
non
facendogli percepire la sua scarsa propensione al calcio, ma poi
dovevamo stare
al buio altrimenti gli altri ci vedevano, ma gli altri chi?
Per
non dare nell’occhio poteva
chiamarmi in disparte dopo cena oppure poteva parlarmene domattina a
colazione,
non è peggio se qualcuno l’ha vista entrare in
casa mia di notte? Mah!
Io
nella mia testa mi faccio
tutto un discorso di mantenere le distanze, non ricambio nemmeno i suoi
abbracci pur di tenerla lontano da me e fare qualcosa di sconsiderato,
del
resto sarei anche ripetitivo perché l’ho
già fatto e lei si sdraia accanto a
me, a pochi centimetri da me e ci sta come la facilità con
cui si sorseggia un
caffè oppure come se fossimo marito e moglie da anni. E se
non l’avessi cacciata
io lì sarebbe rimasta.
Lei
è matta e in un manicomio ci
finirò io, garantito!
Ma
poi pure sta storia del ballo
che magari dovrei ricominciare ad uscire, a divertirmi, a ballare ma
che altro
si starà mettendo in testa?
Noi
due siamo inconciliabili, non
abbiamo proprio nulla in comune, siamo un tutore legale di un bambino e
una
tata niente di più e niente di meno, non siamo una famiglia
come qualche volta
fa sembrare Azzurra e sono sicuro che neanche lei potrebbe mai trovarsi
bene
con me al di fuori dei nostri ruoli, del resto su una cosa anche se non
ce la
siamo mai detti chiaramente concordiamo “manteniamo le
distanze, grazie”.
Ma
perché non la posso nemmeno
sfiorare?
E’
scattata via come un razzo!
Neanche l’avesse morsa una tarantola!
Perché
non la posso nemmeno
toccare?
Andiamo
bene tra poco mi metto
pure a scodinzolare quando la vedo! Io non la DEVO toccare e a certe
cose non
ci devo nemmeno pensare!
Che
poi a farci abbracciare e ad
organizzare le cene ci pensa Davide!
Me
lo sta influenzando negativamente,
mi sta diventando matto pure il bambino!
E
prima sul campo di calcio ci fa
stringere intorno a lui ed ora era arrivato anche alla cena di San
Valentino
con i cuoricini e chissà quali fantasie si era fatto per
rimanere così deluso.
Ed
io quali fantasie mi ero
fatto?
Io
avevo creduto alla storia
delle Carmelitane Scalze, era un po’ strano il vestito
elegante ma ormai di
fronte alle richieste di Suor Angela non mi sorprendo più di
nulla. Quando poi
ho visto Davide così atterrito, la suora mi ha detto della
cena e alla fine mi
ha raccontato pure che è saltata perché
Gianandrea che non doveva venire si è
presentato, insomma un po’ di sangue al cervello mi
è salito lo ammetto! Quello
che non ammetto e che non
saprei dire quale
tra tutte queste cose è quella che mi ha fatto arrabbiare di
più.
Ma
non è che sotto sotto sono
geloso del russo? Del diplomatico italiano in Russia per la precisione.
Nooh,
impossibile.
Quando
sono rientrato in casa la
rabbia era svanita magicamente e almeno questo lo so perché!
Perché nel
chiostro mi stavo scontrando con lei ed era una visione. Era
bellissima,
stasera era un incanto, così elegante, composta eppure
così sexy, ammaliante.
Si,
vabbè!
Riprendermi
non è stato facile,
infatti, lei non se ne sarà nemmeno accorta e menomale ma io
so bene di averle
detto “Davide ha organizzato una cena per noi”
avrei dovuto dire “aveva
organizzato” persino i tempi verbali mi fa sbagliare lei. La
grammatica
italiana buttata alle ortiche, ma poi non è che il tempo
verbale che ho usato
era giusto perché forse forse covavo ancora la segreta
speranza che cenassimo
insieme stasera?
Uffà
quasi quasi ho di nuovo la
tentazione di accendermi una sigaretta e non è la prima
volta ultimamente,
Azzurra è fidanzata l’ho detto anche a Davide e
alla festa di San Valentino si
cena con il proprio partner! Cosa c’è di questo
passaggio che non mi vuole
entrare in testa?
Io
poi devo tener presente
un’altra cosa sicuramente con Gianandrea lei ha dei progetti
familiari e magari
nella sua follia lei si “allena” in qualche modo ad
essere una famiglia con me
e con Davide per prepararsi a quella che si creerà con lui.
Fa le prove,
semplice. Quindi io a certe cose ma che ci penso a fare?
E’
sbagliatissimo illudersi.
Sbagliatissimo
perché sto
cercando di essere indifferente ed insensibile con gli altri per non
soffrire
ed anche stavolta non posso essere io a ritrovarmi con un cuore
sparpagliato in
mille pezzi! Non sarà così! Di nuovo, no!
O
forse si?
Che
dio ci aiuti
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Capitolo 7 *** Settima Puntata ***
Quando nasce un amore - Settima Puntata
amore
che sta già chiedendo strada tutta per sè
farò di te la mia estensione farò di te il tempo
della ragione
farò di più farò tutte le cose che
vuoi fare anche tu.
“Con
me chi imbroglia
ha chiuso” e due giorni dopo questa frase sono ancora
furente, non amo provare
rabbia, non mi piace il senso di delusione che sento e ancor meno mi fa
piacere
essere distaccato con gli altri, con le persone con cui praticamente
vivo.
Non
ci vivrò ancora per
molto ormai e questo è ovvio!
O
almeno spero sia
ovvio a tutti gli altri, così magari è
più facile che diventi chiaro anche per
me.
Suor
Angela l’ha fatta
grossa, è imperdonabile, ha giocato con i miei sentimenti e
con quelli di
Davide che ha solo 8 anni. Ha dato delle speranze a lui e con il suo
piano ha
finito per dare delle speranze anche a me, ed io non le volevo.
Io
voglio stare in
pace! Non voglio sentirmi in colpa se vado a Berlino e non voglio
sentirmi un
mostro perché lascio da solo un bambino come Davide. Berlino
è il mio sogno, è
la mia aspirazione, Beatrice è la donna giusta per questa
nuova avventura, e
Davide, beh lui non è solo perché qui in convento
sarà in buone mani.
Si
è vero, ultimamente
a bugie stanno messi male, Azzurra, Suor Angela passano dal mentire su
una
finta caviglia slogata a nascondere di aver ritrovato, forse morto, il
padre di
Davide con una facilità che mi sconvolge e tutto questo
proprio in un convento
e con la suora sempre in mezzo! Non è mica normale!
E
poi c’è lei, anche
lei, Azzurra mi dice le bugie!
Mio
caro Corsi tu,
ancora una volta, non hai capito niente, sei riuscito a farti
raccontare delle
frottole di nuovo, sia per un’indagine che potevi fare
benissimo tu e, invece,
forse volutamente hai delegato ad una suora sia da Azzurra, dalla
persona che
ami, inutile nasconderlo!
Ma
che c’ho scritto
stupido in fronte?
Credulone?
Io
non devo fidarmi di
nessuno, di nessuno ed anche se voglio bene a Davide, anche se per me
suor
Angela è diventata un punto di riferimento, anche se sono
innamorato di Azzurra
non posso fidarmi di nessuno di loro, non devo sentirmi legato a loro
nonostante ci sia finito dentro con tutte le scarpe.
Per
quanto riguarda
Davide, anche se suo padre potrebbe non arrivare mai più, io
non lo
abbandonerò, ci tengo a lui e mi continuerò ad
occupare di lui, ma non è mio
figlio e non è giusto che il bambino mi scambi per il padre
che non sono.
Suor
Angela poi, buona
lei, sempre pronta a tirarmi in mezzo anche solo per il capriccio di
sentire la
mia opinione che 110 volte su 100 è contraria alla sua, mi
coinvolge per darmi
contro è incredibile, ma è come se fossi
funzionale ai suoi colpi di testa.
Vogliamo
parlare di
quando ha portato qui Manuel oppure di come ha gestito la faccenda
della
paternità/fraternità di Rodolfo e del padre?
Alla
fine riesce sempre
ad arrivare al suo proposito devo ammetterlo! Ma è anche
chiaro che io ci vedo
giusto sulle cose, ho ragione, i fatti lo palesano. Solo che lei, poi,
mi
dimostra che pur essendo corretta la mia diffidenza e il mio proposito
di
lasciar perdere si può ottenere molto di più
impicciandosi che lasciando fare
semplicemente al caso e quindi un ragazzo come Manuel, che poteva
rovinarsi con
dei brutti giri, trova la forza nel suo obiettivo di correre e nella
voglia di
affermarsi nello sport. Rodolfo che era così convinto che
fosse stata Irina a
prendere in giro il padre e ad approfittarsi di lui, ha compreso che
suo padre
era molto più consapevole e più giudizioso di
quanto potesse immaginare.
Ma
suor Angela non è
infallibile, nemmeno lei, ogni tanto da pure i numeri e non parlo delle
sue
bugie e delle sue manovre, ma di certe affermazioni campate in aria,
per
esempio l’altro giorno quando ha detto “che ci
troveranno tutte ste donne in
te?”
Che
cosa voleva dire?
“Ma
quali donne?”
Io
praticamente sono
ostaggio degli ragazzi della residenza universitaria e delle suore del
convento, capirai quante donne vedo o frequento.
Vabbè
a parte Beatrice,
purtroppo ultimamente ci siamo visti poco, e poi… poi
c’è lei. Ecco è questo
che mi ha fatto innamorare di lei, è una cotta, solo una
cotta, banale ed anche
normale, sempre qui, sempre a contatto 24 ore su 24 e la sua
“degenza” nel mio
appartamento non ha fatto altro che “peggiorare” le
cose, abbiamo passato
intere serate insieme, ha dormito nella stanza accanto alla mia, i
risvegli che
abbiamo condiviso si era creato un certo clima
“familiare”, beh vero pure che
tra Beatrice e Gianandrea non riuscivamo mai a stare tranquilli senza
essere
interrotti. Ma che avevo fatto di male io che mi dovevo trovare il
diplomatico,
con mazzo di rose rosse incorporato, in giro per casa mia di prima
mattina? Io
di quello sono sempre stato geloso, beh intendevo dire che sono un
po’ geloso,
è così!
Però
io e Azzurra
abbiamo parlato tanto e ci siamo conosciuti molto di più. Ed
è proprio come ho
detto l’altro giorno alle consorelle, io mi sono innamorato
di lei, perché
anche se è così diversa da me, così
estroversa, passionale, avvenente,
inaffidabile lei sa essere anche così dolce, sensibile,
romantica…
Eh
si, si buonanotte.
Quando
comincio a
pensare a lei parto per la tangente proprio, addirittura la mattina
dopo San
Valentino ho avuto l’impressione che ci fosse qualcuno nella
mia stanza, come
se mi osservasse mentre dormivo e non qualcuno a caso, ma lei! Mi
sembrava di
sentire nell’aria il suo profumo, di aver ascoltato la sua
voce, l’avrò
sognato, sicuramente l’avrò immaginato,
sarà stato un’allucinazione.
Non
è che sto passando
il confine da innamorato ad impazzito?
Corsi
tu devi tener
presente che l’unico confine che devi passare a breve
è quello tra Italia e
Germania! Tu una sola cosa devi fare: andare a Berlino! Quando Beatrice
me l‘ha
comunicato alla festa, così all’improvviso, in
quel modo, non sono stato
proprio felice come credevo sarei stato, ma stranamente ero sorpreso.
Insolito
visto da quanto tempo aspetto quella cattedra ed il mio anno qui doveva
essere
solo propedeutico a quello! Sorpreso di cosa poi? Anzi
c’è una sensazione che
ho distinto nettamente tra le altre, qualcosa che andava in mille
pezzi,
all’altezza del cuore. Vedere andare via Azzurra
così non mi ha di certo
aiutato, mi sono dato dello stupido per il resto della serata,
è scappata via
quasi fosse una ladra e Beatrice è diventata subito padrona
della situazione e
della scena.
Non
è stato giusto.
Che
poi quando si
tratta di lei ho dei difetti anche a distinguere cosa sia giusto e cosa
sia
sbgaliato. La sera della festa accademica è
stata…, beh è stata come lei quella
sera, bellissima. Se devo essere sincero quando ci ripenso io sento che
è stata
magica! Azzurra era incantevole ed accompagnava me, era per me, con me,
non
passava inosservata e non solo per il colore del vestito che indossava
che mi
avrebbe permesso di distinguerla tra tutte. E’ poi si
è impegnata così tanto,
ha cercato di stare in compagnia e di esprimere la sua opinione, le sue
idee,
non si è risparmiata con gli altri anche se, era chiaro a
tutti e credo che lo
sia stato anche per lei, cercavano di sminuirla e di farla sentire
inadeguata.
Ma
la mia tata… la tata
di Davide sa il fatto suo, d’altronde anche il bambino nel
disegno che le ha
fatto l’ha definita “pazzesca”
aggiungendo, inoltre, che fa tutto per noi. E,
infatti, lei ha dato davvero il massimo per me quella sera, ha fatto
ripetizioni con Davide per non essere impreparata ed era
così bella quando
aveva degli incubi in cui mescolava storia, zoologia, politica.
Quando
mi ha invitato a
ballare, c’era quell’elettricità, io
l’ho sentita così chiara, così nitida.
Mi
ha invaso, impadronendosi di me, non avrei voluto mai che quel ballo
finisse e
invece la realtà mi ha preso a schiaffi e lei se ne
è andata dalla festa,
mentre io tra poco me ne vado dall’Italia.
Mi
viene da ridere se
penso a quando è arrivato l’invito per la festa
accademica, a pensarci bene era
la mattina dopo la notte di San Valentino, sempre quella mattina ed
Azzurra è
stata di nuovo “strana” perché lei di
solito i caffè me li frega, ecco, in quel
caso si è premurata di darmi il buongiorno e di servirmelo
al tavolino, vero è
che poi ho aperto la busta, lei non so che stava farfugliando, mi sono
spazientito per l’invito alla cena e poi mi sono ritrovato
circondato, Davide,
Suor Angela che mi fa le poste da dietro, sono stato costretto ad
andarmene in
giardino.
Io
pensavo di portarci
Beatrice e alla fine causa sciopero aeroportuale ho invitato lei!
All’inizio
l’ho presa in giro dicendo che non era certo il tipo di festa
adatto a lei, ma devo
confessare che quando dovevo invitarla, beh avevo paura che mi rendessi
ridicolo, che si facesse una grassa risata e mi desse buca! E
sicuramente me lo
meritavo pure! Sono stato felice quando ha accettato e spero solo che
non
l’abbia fatto perché, tanto per cambiare, ci ha
messo lo zampino suor Angela o
magari per Davide per non deluderlo. L’avrà fatto
per me?
Se,
vabbè! Il solito
illuso.
L’ha
fatto per non
essere scortese.
Che
in fin dei conti
l’unico scortese della faccenda sono stato io, non mi sono
preoccupato per lei
quando è andata via dalla festa e quando suor Angela mi ha
chiamato
dall’ospedale dicendomi che aveva avuto un incidente, credo
mi stesse venendo
un colpo, lo ammetto ho avuto paura, paura che stesse male, che aveva
avuto
bisogno di me ed io non c’ero! Ero così
preoccupato e invece anche lì mi hanno
preso in giro! La paura, la preoccupazione, il vedermela lì
così bella, quello
che provo per lei, beh è naturale che le chiedessi di venire
a stare a casa mia
e di Davide. Dovevo rimediare e volevo prendermi cura di Azzurra, non
solo per
riconoscenza perché anche lei l’avevo fatto per
me, ma sono idiota lo so, forse,
in cuor mio volevo godermi questo ultimo periodo qui e volevo stare
accanto a
lei e a Davide. E quindi anche quando mi ha confessato che non stava
davvero
male, non sono riuscita ad arrabbiarmi, in fondo in fondo, quella bugia
aveva
fatto piacere anche a me. E poi, purtroppo per lei,
c’è stata anche una parte
di verità per la sua salute non si era slogata la caviglia
ma si è presa la
febbre, quella sera in cui sono entrato nella sua stanza, era
così dolce,
abbandonata al sonno, non sono riuscito a fare a meno di toccarla, di
accarezzarla e lì mi ha confessato che negli ultimi tempi
non era stata proprio
una campionessa di sincerità. In quel frangente anche io ho
coltivato la mia
dose di bugia, anzi è più corretto parlare di
omissione nel mio caso, non sono
riuscito a dire a nessuno della cattedra Berlino e non ci sono riuscito
nemmeno
in quella situazione. Alla fine sono stato vigliacco e Azzurra
l’ha scoperto da
sola. Quella sera non scottava solo lei, ma anche le parole che mi ha
detto,
quel discorso sul volere tutto in amore, sul voler essere presente per
la
famiglia che si costruirà, per uno che seppur ha capito di
essere innamorato di
lei ma che ha praticamente una valigia fuori dalla porta è
stato un pugno in
pieno viso, non è stato facile per niente, ma è
giusto essere chiari subito e
non illudersi, io non sono pronto a darle quello di cui ha bisogno e
non sono pronto
a darlo nemmeno a Davide.
E’
meglio per loro che
me ne vada. Prima che i sentimenti che provo per loro mostrino i loro
limiti,
la loro inadeguatezza, che possano fargli del male perché
non sono abbastanza,
devo andarmene.
Meglio
perdermi che trovarmi.
Io
non posso dare
proprio niente. A nessuno.
O forse no?
Che
Dio ci Aiuti
N.d.A.
beh giusto perché
non mi piace lasciare le cose incomplete e dato che avevo scritto
questi pov
tanti e tanti mesi ci tenevo a chiudere questi topic in attesa
trepidante della
nuova serie.
P.s.
Non ho fatto i POV
dell’ottava puntata perché ho idealmente pensato
che tutto quello che avevano
da dirsi lo hanno fatto in qualche modo condividendolo insieme e non
confessandosi con se stessi come potrebbe essere accaduto per le
precedenti
puntate che io ho provato a ripercorrere. GRAZIE a chiunque mi abbia
seguito
anche in questa mia ennesima e modesta scrittura. Un bacio, Serena.
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