Quando nasce un amore - Guido

di Serenella88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima Puntata ***
Capitolo 2: *** Seconda Puntata ***
Capitolo 3: *** Terza Puntata ***
Capitolo 4: *** Quarta Puntata ***
Capitolo 5: *** Quinta Puntata ***
Capitolo 6: *** Sesta Puntata ***
Capitolo 7: *** Settima Puntata ***



Capitolo 1
*** Prima Puntata ***


Quando nasce un amore - Prima Puntata

 

Quando nasce un amore non è mai troppo tardi
scende come un bagliore da una stella che guardi
e di stelle nel cuore ce ne sono miliardi
quando nasce un amore, un amore.

 

Hai capito la sexytata?

Ma come mi esprimo? La sexytata? Ma chi sono uno dei miei studenti ventenni che sbava dietro a un paio di gambe lunghe e una scollatura sempre in bella mostra?

Beh bella, è bella, caspita se è bella, ma si fa così? Uno si conosce da quanto? Due settimane? Facciamo tre? E ci siamo già baciati? No, mi ha baciato lei, io non ho fatto niente, io. Io mi sono premurato di non farle fare brutta figura con la sua amica e lei mi ha baciato, è esagerata, come ho notato le capita spesso.

Anche quella sera, al ristorante, quando ci siamo conosciuti ha esagerato, vabbè diciamo che in quel caso forse ho esagerato io, è vero. “Era da un bel po’ che non davo un pugno a qualcuno”, ma come mi è venuto in mente di farlo poi. Si, d’accordo, il modo in cui quello lì la trattava mi ha dato un fastidio, “questa qui è una cretina, è la mia ex, mi ha lasciato” con quel tono arrogante, quei modi da impunito. Insomma, non ci ho visto più, anzi mi è bastato guardare per un attimo lei, soffermarmi sul suo viso, l’espressione dispiaciuta per quegli insulti ed avrei fatto di tutto in quel momento per difenderla. Che strana sensazione, eh! Rara, meglio dire, molto rara. Risultato? Ho concluso la settimana con un dolore alla mano, scrivere nei giorni seguenti è stato un tormento, ho dovuto metterci tanto ghiaccio e avevo un sorriso che mi andava da un orecchio all’altro ogni volta che ci pensavo. Invece di darmi dello stupido per aver fatto il cavaliere della misteriosa fanciulla, continuavo a pensare al fatto che dopo tanto tempo qualcuno mi aveva fatto ridere, ridere di cuore. Solo a una che dice che sono stato “fico” a difenderla poteva venire in mente di dire all’orecchio di quella signora-sono-chic-solo-io che mister barbetta ci aveva provato con una sorella che non ha.

Mi viene di nuovo da ridere.

E poi mi ha pare di aver sentito che me l’aveva detto anche che viveva in convento, infatti, mi sono pure chiesto, ma che è una suora part-time? Però io prima di trasferirmi qui in convento sono venuto a conoscere Davide e non l’ho nemmeno incontrata. Mah! Sarà stata in giro per ristoranti a cercare lavoro? O a combinare guai, pure di quelli ne combina parecchio.Come la seconda volta che ci siamo incontrati, prima il male alla mano e il pugno, poi mi poteva mandare all’ospedale con quella scarpata che mi ha tirato addosso. La principessa combina guai.

Era stata una pessima giornata. Suor Angela aveva già cominciato il suo processo di avvicinamento tra me e Davide, Manuela stava già malissimo chiedeva disperatamente che io crescessi il suo di figlio, ma non mio. Me ne volevo solo andare a casa e schiarirmi le idee, ma quando le ho restituito la scarpa e mi ha detto con quel tono “Non ne me va bene una! Mi hanno licenziato un’altra volta” io mi sono sentito in colpa. Si perché l’altro lavoro l’aveva perso anche per colpa mia. E poi volevo consolarla, non l’avrei mai lasciata così triste e sola fuori da un locale senza averla nemmeno ascoltata. E quando ho provato a consolarla è stato pure peggio perché mi ha detto che aveva deluso una persona e voleva dimostrargli che era cambiata, che voleva ricostruire un rapporto con lui, non ho potuto fare a meno di sedermi, avrei voluto che mi raccontasse chi era? Cos’era successo? Insomma tutta la sua vita se fosse stato possibile, sì avrei voluto sapere molto di più, ma non era necessario. Sentir raccontare ad una donna la storia complicata con il suo ragazzo è peggio che sentir leggere gli articoli del codice civile in un’altra lingua.

Poi le ho messo la scarpa “ma come accidenti fanno le donne a camminare su quei trampoli, lei poi ha due gambe lunghe che metterebbe in soggezione un uomo anche camminando scalza. Che gambe! Quando gliele ho sfiorate… beh… mi è piaciuto”.

Comunque la vicinanza con ragazzi post-adolescenziali, preda di pulsioni sessuali in fibrillazione e amorazzi da facoltà mi deve star facendo un pessimo effetto, speriamo che la vita di convento mi redima e non mi faccia comportare come un’idiota!

Quando sono andato via dalla panca, deve aver urlato qualcosa, ma non ho sentito molto bene, mi ero già allontanato, anzi ho aumentato il passo c’era un posto in cui volevo andare, avevo anche io un conto aperto con una persona che mi aveva deluso o che forse avevo deluso io per prima non lo so. Nonostante l’orario, la vigilanza mi ha permesso di passare e poi in reparto mi hanno dato quella notizia. Manuela era morta e i nostri conti, in sospeso o no, non li avrebbe fatti più nessuno, erano finiti sotto terra, come c’è stata seppellita lei. Sono stati giorni terribili ed ancora adesso io non me lo spiego, io… io non posso accettare che Manuela non ci sia più, che tra di noi sia finito tutto così.

In seguito, c’è stato il tribunale, alla fine suor Angela con Davide ci è riuscita ad intrappolarmi, dietro la storia del tutor alla residenza universitaria e del concorso per la cattedra a Berlino con l’aiuto del rettore Alfieri, c’è il suo zampino. Ed ora devo stare un anno qui, a fare da tutore ad un bambino incredibilmente sveglio, molto dolce, che non ha più la mamma, ma che ha mandato a monte il mio matrimonio, devo stare lontano da Beatrice, in mezzo alle suore, alle ragazze del convitto che sono una più incasinata dell’altra. Ma chi me l’ha fatto fare a me? E comunque tra tutte ce n’è una più incasinata, anzi forse più “casinista” delle altre: Azzurra! Tra poco comincio pure ad esprimermi come lei sgrammaticato e con neologismi opinabili.

Io non mi ero accorto di lei in Tribunale, quando sono entrato il giudice e il mio avvocato stavano già discutendo, ero adirato, mi sentivo costretto, quasi messo all’angolo, la tutela di Davide per la cattedra che mi permette di realizzare la mia carriera. Ed anche quando siamo usciti dall’aula ero molto arrabbiato, io di essere messo in mezzo proprio non lo sopporto, ma credo purtroppo che qui ci dovrò fare l’abitudine.

Per non parlare di quando ho preso possesso dell’appartamento in convento, più messo in mezzo di così, tra Davide, Beatrice, suor Angela e poi mi spunta lei, “hai assunto Azzurra” quando è entrata sproloquiando sull’invito al matrimonio della sua amica non sapevo se irritarmi per i modi, le espressioni che ha usato o ridere a crepapelle perché è troppo divertente. Di sicuro così ho scoperto tante cose di lei che non sapevo, è diventata povera, ecco perché è alla ricerca di un lavoro, e detto francamente, io credo che ne perda uno dopo l’altro perché non è mai stata molto abituata a lavorare, poi che è single, allora chissà di chi parlava quella sera che aveva deluso e voleva riconquistare e infine che le sue amiche vogliono umiliarla e deriderla per il suo nuovo status sociale.

Ed ora dovremo “convivere” per un anno e se i presupposti sono questi la vedo dura o sbotto e me ne vado prima o finisco per fare qualche pasticcio e il punto è che non so quale delle due sia peggio. Ma su dai, quanto può durare un anno… solo un anno.

Mi scappa un’altra risata.

Miss Moscetta” ma come le vengono poi, non gliene sfugge una. “Beatrice ha due lauree, un master, una cattedra” e lei che chissà come ci è arrivata alla maturità , però, sa essere così loquace, così pungente, così irresistibilmente divertente e sconsiderata. Sminuire o categorizzare una persona che hai visto mezza volta non è buona educazione, eppure a lei gliele riesco a perdonare tutte! Con lei sento quasi il bisogno di essere io a giustificarmi e non lei a doversi dare un tono. E adesso mi porta a questo matrimonio, pure io poi a darle sempre corda, ma quando mai sono andato ad un matrimonio, non vado a quelli delle persone che conosco, cerco di evitare queste occasioni che sotto sotto non fanno piacere a nessuno ed invece stavolta devo andare al ricevimento di due che non conosco nemmeno e con lei che prima o poi mi farà fare qualcosa da ricordare o da rinnegare per tutta la vita. Non oso nemmeno immaginare con che vestito si presenterà, addirittura mi ha chiesto consiglio, ha chiesto consiglio a me? A me che non distinguo la lana dalla seta, no vabbè non è proprio così, ma chi si è mai interessato ai vestiti femminili? Manuela era sempre impeccabile, sempre bella e ammirabile, Beatrice è ancora più ineccepibile, mai, non l’ho mai vista insicura di sé o in difficoltà ad un evento, alla cena accademica di ogni anno, ad un’occasione mondana. Menomale che anche Beatrice come me non le ama e quindi frequentiamo solo quelle a cui non possiamo mancare. Azzurra, al contrario, la vedo una di quelle che farebbe carte false per farsi invitare alle feste, sempre conscia di essere al centro dell’attenzione, di avere gli occhi puntati su di sè e non per le sue brillanti conversazioni. Questo matrimonio sarà un incubo lei il pavone ed io la ruota di scorta. Ma che dovevo fare? Farò il sacrificio, così lei poi mi aiuta con i libri e suor Angela la smette di minacciarmi che mi uccide se la tratto male un’altra volta. Ma cosa le è andata a raccontare, dico io, se la suora mi vuole addirittura fare fuori? E’ stata Azzurra a giocarsi male sue carte che c’entro io? Poteva parlarmi del problema di Davide avrei capito e non avrei tradito la fiducia che il bambino sta iniziando a riporre in lei, mentre lei poteva cominciare a fidarsi di me e a dirmi le cose. Al contrario, ha preferito venirmi contro dicendo che non mi avrebbe più sistemato i libri era ovvio che io rompessi quella specie di patto. E’ stata lei a cercarsele!

Ed io perché sono contento che anche se abbiamo divergenze di opinioni tra di noi ci sia sempre qualcosa da dire? Mah! E poi la aiuto con l’amica e lei mi bacia. Mi tocco le labbra.

“Non mi è piaciuto! Non doveva farlo. Però… beh non è vero che non mi è piaciuto, è una bugia, ma resta sempre il fatto che non doveva farlo e non si deve permettere mai più! Altrimenti questa chissà che si mette in testa ed io di altri scompigli non ne ho bisogno, mi bastano quelli che ho” Meglio che me ne vado a dormire, anzi meglio che chiamo un po’ Beatrice. Come ha detto lei al bar “Che odia i professori belli, io odio le tate troppo provocanti”

 

O forse no?

Che Dio ci aiuti

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Capitolo 2
*** Seconda Puntata ***


Che Dio Ci Aiuti - Seconda Puntata

 

Ed è come un bambino che ha bisogno di cure
devi stargli vicino devi darli calore
preparargli il cammino il terreno migliore
quando nasce un amore, un amore.

 

E ti pareva che non finivamo per litigare?

Io e Azzurra Leonardi siamo stati programmati per litigare, è l’unica cosa su cui siamo d’accordo, l’unico punto di incontro e penso di avere riassunto perfettamente il tipo di rapporto che ci lega.

Ma cos’altro mi potrà mai legare ad una che articola i periodi, anellando una sfilza di aggettivi, senza metterci il sostantivo? E quando glielo faccio notare non solo non capisce l’errore commesso, ma scambia sostantivo con qualcosa che a che fare con il seno! Parlava di push up, quella roba lì che usano le donne per sostenere, io questa roba qui a Manuela, a Beatrice non gliel’ho mai sentita nominare. Loro non si preoccupavano di sostenere il seno, loro si sono sempre preoccupate di sostenere le conversazioni, loro!

E di sicuro erano perfettamente in grado di distinguere una critica da un complimento, non è che sublime può essere usato solo in accezione positiva come pensa lei.

Ma cosa posso mai pretendere dalla “regina dell’ignoranza”? Nomignolo perfetto, proprio. L’ho “azzeccato”.

L’altra sera a quella specie di cena a quattro in cui mi sono trovato invischiato con lei, Umberto e Beatrice di inesattezze ne ha infilate una dietro l’altra, non sapevo se correggerla per tamponare la situazione, ridere prendendola in giro come facevano quegli altri due o arrabbiarmi e criticarla perché su certe cose era ingiustificabile.

Sicuramente al ristorante era lei al centro della scena ed io non le ho mai tolto lo sguardo di dosso, ma non perché avessi chissà quale interesse sia ben chiaro, volevo solo vedere Umberto dove aveva intenzione di arrivare.

Per me Azzurra può frequentare chi vuole a me non importa, se ho fatto in modo che troncasse con Abati è perché io quello lì non l’ho mai digerito, non potevo accettarlo.

Speriamo che lei non abbia frainteso il mio atteggiamento e soprattutto speriamo che non l’abbia frainteso suor Angela, io ho provato anche a spiegarglielo “Azzurra non è un investimento economico vantaggioso ed era mio dovere dirlo ad Umberto”.

Il mio amico, inoltre, voleva solo divertirsi ed io questo non lo avrei permesso.

Con Azzurra, no!

E non si tratta di gelosia, possessività, affetto, assolutamente no, proprio nulla di tutto questo è una questione di senso del giusto, Abati può trovarsi un’altra con cui divertirsi, perché poi se finiva nei casini con Azzurra la cosa avrebbe coinvolto me. In qualità di datore di lavoro di lei e di amico di lui, se vogliamo chiamarlo amico, mi avrebbero messo in mezzo, un’altra volta, ed io in queste storie per colpa di quella lì non voglio finirci.

Lei troverà una persona più adeguata alle sue esigenze, ha fatto la lista e come le ho detto “volevo dare una chance anche agli altri concorrenti”, anzi il mio è stato un atto di generosità!

Ho preferito intervenire prima e stroncare una cosa che non aveva senso sul nascere, piuttosto che intervenire dopo quando sarebbe stato troppo tardi.

E comunque, Umberto ha sempre avuto quel viziaccio di mettere le mani addosso, pure con lei quella sera a cena allungava troppo le mani e questo mi dava fastidio, va bene?

Sempre e soltanto per una questione di giustizia e di generosità, non per altro!

Mi ha seccato per giorni Umberto di qua, Umberto di là menomale che adesso le è passata. Quando stava con Abati non faceva nemmeno bene il suo lavoro di tata, dopo quel matrimonio dove ha raccolto in giro informazioni su tutti si è messa in testa di creare quell’elenco di nomi ed è sparita dalla circolazione, alla fine mi ritrovavo sempre io ad occuparmi di Davide, a fargli vedere i compiti, tra la storia dell’accusa di omicidio colposo a Margherita e il mondo delle sue frequentazioni stava sempre da tutt’altra parte e mai con il bambino al bar o a casa.

Infatti, i risultati si sono visti Davide si è beccato la nota dalla maestra ed io sono stato richiamato dalla scuola perché lei non faceva bene il suo dovere, adesso le cose sono un po’ migliorate, comunque da giorni mi sto assicurando personalmente che il bambino faccia tutti gli esercizi che deve eseguire.

Non c’è niente da fare lei è stata assunta per prendersi cura di Davide e alla fine sono io che devo tenere d’occhio il piccolo e lei. E’ questa cosa ci tengo a precisarla mi porta via tempo, energie, concentrazione e serenità, non mi piace… no, non mi piace perché mi tiene troppo impegnato.

Anzi, mi piace, mi piace proprio perché mi fa sentire attivo, mi da energie nuove. Ma bado bene che questo non lo capisca mai nessuno qua dentro e soprattutto che non lo intuisca Azzurra altrimenti per me è finita, da professore universitario finisco io per diventare il babysitter di tutte e due. O forse a pensarci meglio io e Davide dobbiamo tenere a bada lei e solo questo pensiero mi fa venire i capelli bianchi prima del tempo.

Già quello che mi riserva ogni giorno mi basta, lei si infila nei guai ed io devo tirarla fuori e prima il matrimonio della sua amica Camilla e poi si voleva sposare con Umberto, finisce con lui e trova quell’indubbio scuolabus per Davide, la sua macchina ferma, i bolli e il giudice di pace, quella ragazza fa più eruzioni dell’Etna ed io a cercare di arginare la lava incandescente che ne fuoriesce.

Ma è normale che per colpa delle sue scelte non ponderate ha fatto prendere la congiuntivite al bambino?

Si è vero poi è stata lei a medicarlo efficientemente.

Ma prima fa e dopo pensa.

Suvvia, una ragazza che dovrebbe essere prudente non accetta di essere scarrozzata in giro da quel tipo che nemmeno conosce basta che è belloccio e che ha la Ferrari senza porsi il minimo problema. Le loro conversazioni saranno state sulle riviste sportive che leggerà lui e su quelle di moda che tanto appassionano lei. Povero Davide che avrà assistito a quegli scempi.

Da uno che mi ha dato un pugno all’improvviso e senza motivo, figuriamoci, se mi potessi aspettare che si fosse preoccupato di avere cura della salute di un bambino.

E per la precisione di Davide si doveva preoccupare lei, non posso prendermela con lui e per quanto riguarda i pugni sferrati all’improvviso forse in questo io non posso espormi più di tanto, non sono uno stinco di santo nemmeno io in merito.

E la colpa è di Azzurra, c’è sempre di mezzo lei, è sempre colpa sua per qualcosa.

Pure per la questione del giudice, si è arrabbiata così tanto, prima mi ha medicato e poi se ne è andata come una furia, che le dovevo dire?

Perché dovevo mentirle? Io ho solo detto la verità.

Punto.

Devo solo capire bene se ho detto la verità a lei poco fa, che quelle cose non le pensavo oppure se mi è scappata la verità su di lei dal giudice e poi ho cercato di ridimensionare perché altrimenti Azzurra si illude e poi si illude Davide e Suor Angela e mezzo convento e pure io mi posso illudere e dalle illusioni alle delusioni è un passo!

Ed io di passi non ne voglio fare ne in bene ne in male.

Mettiamola così “aldilà delle apparenze questa ragazza ha delle potenzialità, del talento” su questo sono convinto, dicevo il vero, invece, sul fatto che la stimo e credo in lei diciamo che ci riuscirò pienamente solo con il tempo, conoscendola meglio e se riterrò di poterlo fare.

Io l’ho vista come mi guardava quando ho detto quelle cose, aveva l’espressione sognante e le donne quando hanno quell’espressione prima o poi ti portano su un altare!

Quindi negare e dissimulare mi ci ha costretto proprio lei, inutile che ora ce l’abbia con me.

Piuttosto io sto qui a scervellarmi perché lei è arrabbiata con me e non mi parla, ne mi guarda, ne mi considera, invece, dovrei ringraziare che le cose stanno così punto primo almeno spero che non volendo avere a che fare con me, non piombi più a casa senza bussare e una volta mi becca in boxer e un’altra a torso nudo, tra poco me la ritrovo che mi passa l’accappatoio quando esco dalla doccia. Poi, punto secondo Azzurra Leonardi più lontano sta da me, meglio è!

Si, perché quando ci avviciniamo se non mi controllo sono scintille, è questo il motivo per cui a volte la evito, spesso ci sono davvero cose più importanti da fare, ma in altri casi ho l’impressione che sia lei ad esser troppo importante per i miei pensieri.

Quando abbiamo preparato il ricorso al Giudice di Pace ed ha fatto cadere quella stupida penna, siamo stati così vicini, eravamo ad un soffio, ho sentito il suo respiro affannarsi come il mio, ho visto il suo sguardo intrecciarsi nel mio e le nostre labbra… si le nostre labbra… l’avrei baciata, inutile mentire!

Ma sarebbe stato stupido ancora più stupido dell’altra volta e passi una sbandata durante una finzione a fin di bene, ma lì non c’era un bel nulla da fingere e sbandare di nuovo sarebbe stato solo pericoloso e insensato.

Io sto con Beatrice e non sono pronto per mettermi in gioco per niente e per nessuno, non lo sono ora e forse non lo sarò mai più. E non sarà Azzurra Leonardi a cambiare questo!

 

O forse si?

Che Dio ci Aiuti

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Capitolo 3
*** Terza Puntata ***


Che Dio Ci Aiuti - Terza Puntata

 

E' un emozione nella gola da quando nasce a quando vola
che cosa c'è di più celeste di un cielo che ha vinto mille tempeste
che cosa c'è se adesso sento queste cose per te

 

E’ arrivato Gianandrea, è arrivato lui, quello giusto!

E’ finalmente abbiamo sistemato la tata, si è fidanzata, tutto suggellato dal bacio in giardino con un pò di testimoni casuali e me e suor Angela appostati per seguire l’evento. Domani probabilmente ne parlerà pure il notiziario di Modena titolando che Azzurra Leonardi la “regina dell’ignoranza” (quella che si chiede come mai Guido Cavalcanti, l’amico di Dante, non ce l’ha in rubrica) frequenta Gianandrea Graziosi, il diplomatico italiano in servizio a Mosca, e la città avrà di cosa sparlare, mentre la mia tata, cioè la tata di Davide, avrà i suoi cinque minuti di celebrità e saremo tutti felici e contenti.

Alla fine l’ha conquistato, ed io che non volevo farmi mettere in mezzo, perché io ancora mi illudo di non voler essere coinvolto nelle faccende del convento ed in particolare nelle sue, alla fine l’ho pure aiutata  a farlo capitolare il bell’Antonio.

A volte non so se sono più capace o più deficiente nelle faccende degli altri!

Ma, poi, perché mi viene questa considerazione qui pensando ad Azzurra? Perché dovrei essere stato deficiente ad aiutarla a conquistare quello lì?

Non ne colgo il senso.Vabbè!

Sarà davvero quello giusto come dice lei? E come penso si stia convincendo anche suor Angela?

Comunque, prima, vederli baciare in giardino, non lo so, non mi ha fatto proprio piacere, sicuramente è dovuto al fatto che lei con quel tipo mi ha ossessionato e Gianandrea di qua, Gianandrea di là, il seminario, il russo che secondo lei è una lingua morta, “babushka”, la grammatica russa, si era fissata che io dovevo aiutarla a fare colpo su di lui, io gliel’ho detto a Suor Angela che non volevo aiutarla!

Non volevo perché non mi va di tenerla sempre tra i piedi, l’ho già fatto presente, invece, di essere lei la balia di Davide sembro io che devo tenere a bada lei e questo mi irrita.

Mi irrita perché stare sempre con lei mi fa parlare troppo, le ho pure detto che ha tante qualità e che doveva fargli vedere chi era, suor Angela poi che mi ripete che è una persona speciale, io che mi lascio sfuggire che va in giro mezza nuda, quasi quasi glielo confessavo che non riesco a togliergli gli occhi di dosso e amen.

Finirò in un vicolo cieco prima o poi o divento cieco io a furia di ammirarla.

Che ci posso fare se la trovo irresistibilmente bella, sexy, attraente, fuori dalle righe, solare, allegra… oh… oh… frena Guido Corsi, frena che qui ci vai a sbattere se continui così e menomale che non stai guidando.

Guidare! Ecco, appunto, una cosa per cui devo ringraziare lei, suor Angela e Davide, ma soprattutto lei! Si, d’accordo ho accettato perché mi ha sfidato perché volevo dimostrarle che io non sono come gli altri, che non sono come gli uomini che ha conosciuto, io non sono uno di quelli che fa tante promesse e poi al dunque scappa via, io non scappo.

E, infatti, stavolta non sono scappato e mi ha fatto prendere la patente, si è vendicata eh, non c’è che dire, era arrogante, saccente, antipatica, fastidiosa, oddio ma non è che anche io quando insegno o agli esami per i miei studenti sono così?

Di certo non sono provocante e provocatoria come lei!

La colpa è mia che non riesco a fare a meno di osservarla e se ne è accorta, però pure lei va in giro con minigonne inesistenti o con gonne che hanno degli spacchi che se fa uno stacco di coscia ti sale la pressione, io sono un uomo e non sono di legno e soprattutto lei è bella, troppo bella e in giro così non ci dovrebbe andare.

Anche quando è andata dai russi al seminario, ma perché aveva una gonna quella mattina?

Speriamo che ora che si è messa con Gianandrea moderi un po’ l’abbigliamento perché io se fossi il suo fidanzato così in giro non l’avrei fatta andare, sia chiaro!

Ma che sono il suo fidanzato io?

No!

Quindi che mi pongo a fare problemi inutili?

Quando è venuta a bussarmi quella mattina ed abbiamo fatto la guida insieme per Modena, sono stato bene, ho avuto modo di conoscerla un po’ meglio, ricca o non ricca, ad Azzurra piace sentirsi libera ed indipendente, ma ha un immenso bisogno di sentirsi amata e di avere qualcuno da amare, si è affezionata molto a Davide, nonostante la sua infanzia non deve essere stata proprio felice, non so niente della madre non ne parla mai e con il padre credo che i ponti siano chiusi da un po’ e che i rapporti non si siano conclusi proprio bene.

Forse ha costruito un buon legame con Davide perché anche lei è cresciuta con delle tate?

Chissà che bambina era!

Ma a me di come era lei da bambina ma che me ne importa?

Io non lo so perché Azzurra accende troppo la mia fantasia, mi fa porre delle domande che non dovrei pormi e soprattutto che non voglio pormi!

E adesso che è in coppia anche lei, speriamo che la smetta di prendersela con Beatrice oppure stuzzicare la mia fidanzata è più forte di lei?

Quando ci ha interrotto mentre progettavamo di andare a cena fuori tutti e tre insieme, non ci è rimasta molto bene, a dire il vero nemmeno io, ma solo perché non amo le sorprese, in genere preferisco programmare tutto, anche gli appuntamenti con Beatrice così per stare tranquilli, per abitudine, che poi secondo lei noi siamo una coppia senza passione, non è vero, proprio perché condividiamo molti interessi e consuetudini siamo una coppia affiatata.

Tra noi l’abitudine è sacrosanta, è il nostro equilibrio, ognuno sa sempre cosa aspettarsi dall’altro e a me sta molto bene così.

Mi è dispiaciuto non uscire a cena con loro, ma in fondo in fondo non ceniamo già insieme tutte le sere?

Beatrice merita le mie attenzioni ogni tanto e di certo non merita di essere definita Miss Moscetta da lei che ad alta voce, con la delicatezza di un elefante che ha di solito, l’ha definita “regina assoluta della noia”.

Ma Beatrice come prevedibile ha saputo difendersi e lei mi ha fatto morir dal ridere, perché ha dovuto incassare.

Ovviamente ha cercato di “infilarmi” nel suo dramma del perché non aveva un fidanzato, ma perché gliel’ha prescritto il medico, ma da sola non poteva stare?

E da quando sono qui che tra ex amici miei, tipi incolti e primitivi in Ferrari, liste di scapoli d’oro non passa un giorno senza “innamorarsi” di qualcuno.

Poi chiede a me perché non riesce a trovare l’uomo giusto, ma io che ne so?

Che posso risponderle?

E soprattutto a queste domande non voglio rispondere perché ho paura di quello che potrebbe saltare fuori, quindi meglio evitare, meglio ignorare.

Comunque, sono contento di averla aiutata con Gianandrea almeno ho rimediato un po’ al modo in cui mi sono comportato ieri mattina, l’ho fatta arrabbiare lo so, si è sentita offesa, mi sono semplicemente espresso male e lei che è permalosa e subito si offende.

Io non intendevo dirle che l’uomo adatto a lei è un decerebrato, anzi, Azzurra è un mondo da scoprire e per chiunque abbia la forza, il coraggio, la passione, la fiducia di avventurarsi in una storia d’amore con lei non ne resterebbe deluso.

Ci vuole coraggio però ripeto e molta molta pazienza ci tengo a precisarlo.

 “Ti amo. Sposami. Baciami” mi ritornano in mente le parole che voleva imparare in russo quando è venuta a cercare la grammatica.

Era un secolo che non sentivo dire a qualcuno quelle parole, con Beatrice preferiamo non dirci cose così importanti, frasi così impegnative, sono una responsabilità e noi non vogliamo un rapporto che vada oltre quello che abbiamo reciprocamente e consapevolmente stabilito.

Con Manuela ci sono state e per come siamo andati a finire meglio lasciar perdere.

E Azzurra?

Il modo in cui le ha pronunciate, la sua voce, il suo sguardo, i suoi occhi illuminati da una strana luce, io per un attimo… ma solo per un attimo, mi sono chiesto cosa proverei se invece che in russo per Gianandrea, queste confessioni le facesse a me?

Cosa proverei io a sentirmi dire queste frasi da lei?

Ma è stato solo un attimo, per fortuna, è volato via, così come è venuto se ne è andato, senza lasciare conseguenze.

Ora voglio stare un po’ con Davide, con questa cosa di Azzurra, Gianandrea e la Russia l’ho visto un po’ preoccupato, voglio rassicurarlo, fargli capire che lei ha la sua vita ed ha il diritto di legarsi a chi sente, che non possiamo ricattarla emotivamente o costringerla a stare qui con noi per sempre.

Ma che in ogni caso lui non resterà solo.

Vado a tranquillizzare il bambino, tuttavia, prima o poi un discorsetto con “Babuskha” lo devo fare, d’accordo che si è appena baciata con il diplomatico e che è in una fase di frequentazione, ma se ha altre intenzioni me lo deve dire, io ho il diritto di sapere se vuole trasferirsi a Mosca e se vuole davvero mettersi insieme a lui, ho il diritto di saperlo, ma solo perché come tata di Davide deve farmi conoscere i suoi progetti anche con un certo anticipo per questioni organizzative, solo per questo.

Se lei vuole fidanzarsi con Gianandrea e sposarlo come per tutto quello che riguarda Azzurra non sono affari miei.

O forse forse…

Che Dio ci Aiuti

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Capitolo 4
*** Quarta Puntata ***


Che Dio Ci Aiuti - Quarta Puntata

farò di te la mia estensione

farò di te il tempo della ragione

farò di più

farò tutte le cose che vuoi fare anche tu.

 

Sono ancora nel mio studio, ho evitato anche di pranzare insieme agli altri, ho inventato una scusa dicendo che avevo delle faccende arretrate da sbrigare per conto della residenza universitaria, in parte è vero, in parte oggi pare che sono in vena di raccontare bugie, cosa gravissima perché io le bugie non le dico mai e soprattutto non le sopporto.

Potevo mai dire che non volevo stare in sala pranzo, con tutti, perché preferisco non incontrare subito Azzurra dopo il nostro confronto di stamattina?

Confronto, poi! Dopo il mio sproloquio sul fatto che quando sto male deliro e non so che cosa ho detto o cosa ho fatto, altra bugia, enorme bugia!

Le ho chiesto di dimenticare, facile a dirsi e magari sarà ancora più facile per lei a farsi ed io?

Io quello che è successo me lo dimenticherò mai? Le cose che le ho detto! I baci che ci siamo dati! Li dimenticherò mai?

Sono stato così trasparente, le ho confidato tutto, senza remore, senza difese, senza pensarci nemmeno un secondo, sono straripato come un fiume in piena.

Male, molto male!

Speriamo di essere riuscito a metter un argine ora.

Si lo ammetto, è così, è vero, tutto quello che le ho detto, è vero, lo penso, l’ho scoperto dentro di me quasi per caso, mi sono accorto di provarlo senza volerlo provare, senza essermelo andato a cercare. Eppure stavolta sono state quelle “emozioni” a trovare me, a sorprendermi inerme, indifeso.

Ma non sarei Guido Corsi se non fossi in grado di controllare anche ciò che provo.

Come ho detto a lei prima, a me basta restare in piedi e con Beatrice riesco a reggere benissimo la situazione, tutto sotto controllo.

Si, Azzurra mi ha fatto sbandare non lo posso negare, ma ora che ho imparato a guidare nulla di più semplice che tornare in carreggiata e proseguire sempre sulla mia strada, la stessa.

Quando sono stato male, ero debole, fragile, volevo che qualcuno si prendesse cura di me e volevo che fosse lei, sentivo la sua presenza e gioivo della sua vicinanza. Non volevo che se ne andasse via mai, nemmeno per occuparsi di Davide, non volevo che la sua mano lasciasse la mia, da quel che ho potuto capire quando ho avuto la febbre alta, quella notte, la notte in cui ero fuori di me o forse ero troppo in me non lo so, insomma quella notte, abbiamo dormito insieme.

Io ho sentito il suo calore, ho percepito le sue cure, ho sentito di non essere solo e sono stato sereno nel sapere che c’era qualcuno accanto a me ed anche senza vederla, senza toccarla,  sapevo che era lei e non avrei mosso un dito per stare ancora così chissà quanto.

Lei si è appoggiata alla mia spalla ed il suo respiro lento e regolare era la dolce melodia che ha cullato il mio sonno a tratti confuso, a tratti profondo.

Azzurra è una persona generosa, non si tira mai indietro se c’è bisogno di lei, se qualcuno che le sta a cuore ha bisogno di lei, non si risparmia, raramente mi è capitato di incontrare una donna così, ecco perché lei è diversa.

Manuela era una donna piena di interessi, di impegni, di amicizie, tanti rapporti ma pochi legami profondi, era disponibile con tutti, ma sempre nei limiti dei suoi spazi e della sua libertà.

Beatrice, invece, è ancora più differente da questo punto di vista, lei odia le malattie, ci tiene alla sua salute, alle precauzioni, agli ambienti disinfettati e salubri, è una donna intelligente, razionale, acuta, ma non chiedetele assistenza perché non è capace, non riesce a essere risolutiva.

Azzurra, no, si butta nella mischia e si da con tutta se stessa. L’avevo notato già con Margherita, quando era stata accusata di omicidio volontario a seguito di quell’incidente, poi lo vedo nel quotidiano, ogni giorno con Davide, ma la vera dimostrazione si nota nei momenti più complessi, ha rinunciato ad uscire con Gianandrea per restare con il piccolo, gli è stata vicino, l’ha curato, ha cercato di rendergli la quarantena meno noiosa e triste, gli ha comprato le figurine, si premurava di fargli l’infuso di belladonna come avrebbe fatto Manuela, ha avuto quella splendida idea del guanto per la manicure per cui la ringrazierò per sempre, un vero toccasana per quel prurito che era davvero insopportabile, povero Davide che inizialmente ha dovuto subire anche la mia insofferenza, ma io non lo sapevo che fosse così.

Provare per credere.

Azzurra spesso si è addormentata anche accanto a lui per fargli compagnia. Anzi, pure là io stavo facendo danni qualche sera fa, quando sono andato in camera ed ho visto che dormivano insieme, sono stato favorevolmente colpito da quella scena, erano così vicini, così dolci, non sono rimasto proprio impassibile, poi lei si è alzata, stava per cadere, volevo solo aiutarla ed invece stavo per baciarla per la prima volta, no non per la prima volta, ci siamo già baciati per quella stupida cosa del matrimonio dell’amica, diciamo che ci stavamo quasi baciando per la prima volta, no nemmeno così perché in effetti anche quando stavamo preparando il ricorso per il giudice ci siamo quasi baciati. Vabbè, vabbè lasciamo stare, diciamo che io e Azzurra Leonardi a trovarci nelle situazioni equivoche e troppo vicini siamo imbattibili.

E a dirla tutta pure poco fa, nonostante quello che le dicessi, nonostante scegliessi le parole per allontanarla da me solo guardarla mi faceva lottare contro l’impulso di baciarla ancora, di averla tra le mie braccia e di lasciarmi andare. Solo lasciarmi andare.

Per fortuna, sono bravo a tenere a bada le emozioni, i facili sentimentalismi, le smancerie, i gesti appassionati, gli impulsi di tenerezza, mi dispiace non esserci riuscito con la febbre, ma da questo momento in poi quello che è accaduto non accadrà mai più. Azzurra va a tenuta a distanza di sicurezza, poche parole, poche frasi o situazioni male interpretabili e soprattutto distanza, il contatto fisico non ha portato mai a niente di buono, mai. Solo cose effimere e superficiali. Io non baratto la passione di un momento con la tranquillità, la serenità, la routine a lungo termine.

E poi lei è troppo romantica e cerca qualcosa che io non sarei più in grado di dare, crede alle favole e ai film d’amore in cui il principe azzurro ricco e affascinante salva la cenerentola bella ma povera e sconsolata. Ed il principe azzurro non sono io. Ma ricordo male o quel film me l’ha fatto pure rivedere durante la febbre? Mi è sembrato di sognare Richard Gere e Julia Roberts?

Mah!

Ad ogni modo non ho mai fatto tanti danni durante una febbre come per questa. Menomale che ho un buon sistema immunitario e mi ammalo raramente sennò che combinavo durante il mio anno di permanenza qui?

E poi meglio fare un buon esame di realtà, qui ci devo restare solo per un anno e Azzurra non ha solo pregi e non è solo la zingarella del boccaccino, non è solo un’opera d’arte, una bellezza delicata, innocente, ma travolgente che passa dai suoi occhi, si fissa sulle sue labbra e si sprigiona dal suo corpo. Azzurra Leonardi sa il fatto suo, è piena di difetti, è quella che ti prendeva in giro perché non avevi la patente e perché non avevi mai preso la varicella, è quella che ti preparava quelle centrifughe, quei “bibitoni” durante la convalescenza che non so quanto siano stati propriamente salutari e preparati con le dovute accortezze, e non da ultimo Azzurra Leonardi è fidanzata! E questo le batte tutte!

Gianandrea ci tiene a lei, ed anche per Azzurra è un rapporto importante, qualunque cosa più o meno stupida ci sia stata tra noi non ha intaccato il loro rapporto, anzi, Gianandrea dopo la varicella è stato perennemente qui.

Ed anche ora.

Sempre in mezzo, pure con Davide e per l’organizzazione della sua festa. Beatrice è Miss Moscetta, beh Azzurra è fidanzata come Mister Perfezione, sempre presente, sempre attento, sempre dolce, sempre romantico, sempre composto, sempre elegante, misurato, sempre perfetto. Di sicuro, è anche molto geloso di lei, possessivo ed io lo capisco perché anche io sono molto geloso di lei.

No… no… ma che cosa ho detto? E’ colpa di suor Angela che mi condiziona e dice che sono geloso di lei e di Davide. Mi sono sbagliato, ho detto male, intendevo solo dire che se fosse la mia fidanzata sarei stato geloso anche io, ma è naturale, sarebbe per chiunque così.

Tra mezz’ora chiudo tutto e propongo a Davide di andare a vedere un cinema insieme, tanto a lavoro ho combinato poco e niente ed anche ora ho tanti di quei pensieri che mi affollano la testa che concentrarmi su altro mi costa fatica. Ho bisogno di stare un po’ con lui, di parlargli, se ci riesco di spiegargli che oggi non sono riuscito ad andare sulla tomba di Manuela insieme a lui, ma che sono passato dopo a salutarla da solo. Solo pochi minuti. Non ero mai stato sulla sua tomba. Non ho ancora accettato che sia morta, non ho ancora accettato quello che mi ha fatto e forse non accetterò mai come è finita tra noi. Ma Davide non ha colpe.

Anzi, forse solo io so quello che prova, solo io posso davvero aiutarlo a ricordare Manuela e a tenerla dentro il cuore ora che non la rivedremo mai più. A volte anche io ho paura di averla dimenticata per sempre. Anche io mi sento in colpa. Ma quello che abbiamo condiviso, quello che per me ha rappresentato, Manuela sarà sempre un pezzo della mia vita, un amore che ho avuto nel mio cuore.

Spero che la vicinanza di Azzurra e Suor Angela sulla tomba della madre abbiano aiutato Davide più di quello che ho fatto io fino ad ora, anche se mi impegnerò per stargli vicino nel futuro. Mi sono preoccupato per i suoi malesseri, il suo mal di pancia alla festa di compleanno ed anche Azzurra lo era, mi auguro di essere in grado di aiutarlo d’ora in poi almeno finché non sarà in grado di farlo suo padre.

Esco dallo studio e vedo Azzurra e Gianandrea uscire, lui le tiene la mano e l’accarezza e lei si lascia coccolare “Se giochi sempre in difesa non vinci mai”, io devo difendermi, mi difenderò strenuamente, mi difenderò sempre e ad ogni costo, sono già andato in pezzi una volta per rischiare di andarci la seconda. Stavolta non sarai tu Azzurra Leonardi a spingermi a scendere in campo e andare all’attacco.

O forse si?

Che dio ci aiuti

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Capitolo 5
*** Quinta Puntata ***


Quando nasce un amore - Quinta Puntata

Ti fa bene, ti piace questa voglia di dare
e ti senti capace non ti puoi più fermare
come un fiume alla foce che si getta nel mare
quando nasce un amore, un amore...

 

Sono nel mio ufficio e sto controllando il resoconto mensile della mia carta di credito, tra un po’ do uno strillo che mi sentono fino a Mosca e non ho scelto la città a caso!

Massaggi per due presso una SPA del centro città: 200 euro, articoli sportivi per bambino in un negozio specializzato: 100 euro, lettore mp3 50 euro, Profumeria Venere rossetto “Baci di Passione” 20 euro  e non oso leggere fino in fondo per arrivare a capire come ha speso tutti gli 800 euro! Pure il rossetto per accendere la passione si è comprata?

Ed io pago!

Tanto il fesso sono sempre io, no?

C’è da consolare Margherita, da viziare Davide o da appassionare Gianandrea, che problema c’è? Per Azzurra Leonardi è tutto facile come bere un bicchier d’acqua, non si ferma mai un attimo a pensare, mai!

Comunque si è scusata, mi ha abbracciato, mi ha fatto anche sentire in colpa perché mi sono rimangiato quello che è successo la notte della febbre, facciamo che per questa volta l’ho perdonata, ma prima di ridarle di nuovo la carta di credito e il mio Pin in mano ne dovrà passare di acqua sotto i ponti e non c’entra la mancanza di fiducia, c’entra che se quella continuasse così mi prosciugherebbe il conto in banca.

Io non mi fido più di nessuno da un pezzo, però nelle ultime due settimane Azzurra mi ha insegnato tanto, chissà forse di una come lei potrei anche fidarmi?

Certo che Azzurra che insegna qualcosa a me fa ridere lo so bene, eppure è così. Il suo rapporto con il padre, il modo in cui ha affrontato tutto quello che è successo, l’ho detto anche a lei “mi ha sorpreso per il suo coraggio”, l’ho ammirata molto davvero, io ho sempre pensato che la strada migliore per non soffrire è non mettersi in gioco, mai! Non farsi soggiogare dai sentimenti, non dare spazio alle emozioni per niente, per nessuno, nemmeno per un bambino e infatti anche con Davide ho sempre agito così, con lui poi non è difficile perché anche se è straordinario è stato una della cause più profonde della fine del mio matrimonio. E invece Azzurra mi ha offerto un’altra chiave di lettura, comodo, facile non usare il proprio cuore e quindi non rischiare che ti venga spezzato, ma poi cosa ti resta?

Alla fine pur essendo soddisfatto della mia vita non è che è come se mi fossi ibernato e sto sopravvivendo senza vivere davvero?

Io volevo difenderla, volevo proteggerla, avevo paura, ero preoccupato per lei e per quello che avrebbe potuto farle di male il padre e come fa sempre anche stavolta Azzurra ha saputo ribaltare la mia prospettiva. Non so se abbia capito davvero quanto ero impensierito per lei, forse non sono stato nemmeno bravo a dimostrarlo, ma mi ha permesso di capire che non è scappando e rifuggendo da quel che si prova che si risolvono le cose, bisogna affrontare le proprie emozioni, i propri sentimenti e non tirarsi indietro.

E’ stata brava e la apprezzo molto, mi è stata di esempio, ora non sono ancora pronto, ma chi l’ha detto che non potrà mai accadere anche a me?

Il padre di Azzurra è stato pessimo, dopo il suo arrivo grazie alle discussioni con le altre ragazze ho finalmente avuto più chiaro quello che è successo tra loro, oltre a tener presente il punto di vista di Azzurra devo sempre tenere in mente una cosa se a Suor Angela uno non piace, meglio evitarlo e tirare fuori gli artigli per rispondere agli attacchi.

Leonardi non ha fatto eccezione.

E’ venuto con la solfa di voler ristabilire il rapporto con Azzurra che ha praticamente disconosciuto negli ultimi sei mesi, lasciandola in convento, non passandole più un soldo e ignorandola, ma non solo ha respinto anche ogni tentativo di contatto da parte della figlia. Ha, perfino, cercato di mandarla in mezzo alla strada con tutto il convitto.

Ora capisco tante cose, capisco la disperazione di suor Angela e la determinazione con la quale ha fatto stabilire qui la residenza universitaria per avere ulteriori introiti a coprire l’improvviso e notevole aumento di affitto, capisco chi voleva “riconquistare” Azzurra quando si impegnava a cercare lavori e veniva puntualmente licenziata.

Da buon Leonardi, il padre si è presentato in un modo e poi si è rivelato tutt’altro fino al pentimento finale che spero possa essere stato sincero e affettuoso nei confronti della figlia.

Faceva tutto quello dolce, premuroso, pure con Davide era amorevole, in realtà gli interessava solo avere la piena proprietà della casa a San Vito Lo Capo per venderla, recuperare i soldi più in fretta possibile e scappare con la sua amante e in tutto questo voleva lasciarsi dietro, una ragazza mandata in galera da innocente dopo averla raggirata e Azzurra! Per lei scoprire soltanto dopo che il riavvicinamento del padre era stato solo per truffarla sarebbe stato tremendo.

Avrei fatto di tutto per evitarlo, anche quando è stata aggredita Leonardi era così pacato, rassicurante, quasi calmo, ma io l’ho visto bene negli occhi era furente ed io ero sinceramente inquieto per quello che le avevano fatto e che avrebbero potuto farle in futuro.

In quel momento, un pugno l’avrei voluto tanto dare anche io a chiunque avesse intenzione di farla soffrire. L’avrei fatto solo per sfogarmi e forse anche per vendicarmi, ma solo un po’!

Anche Azzurra spesso si presenta con delle intenzioni e poi ne ha delle altre, basta solo a pensare a questa cosa della carta di credito, a volte dice battute taglienti, si mostra spavalda e menefreghista, ma ora l’ho capito lei non è così, fa la dura e invece… Beh di sicuro non nasconde piani delinquenziali e di sabotaggio come il padre, lei non sarebbe capace di fare del male consapevolmente. Non è come lui, per fortuna.

Mi ha stupito anche dopo, nonostante gli avvertimenti miei e di suor Angela, alla fine ci è arrivata da sola a comprendere le reali intenzioni del notaio, è meno superficiale di quello che si possa pensare, lo è meno di quello che lei stessa crede!

Mi sarei aspettato un’Azzurra depressa, pronta a piangersi a dosso e ad asfissiare tutti con litanie sul perché oltre ad essere povera ora dovesse avere anche un padre che voleva raggirarla e che era finito in carcere. Invece no, si sarà anche lamentata, ma ha cercato di sorridere subito e di buttarsi nella mischia. Addirittura ha provato, a modo suo ovviamente, ad aiutare prima Margherita che si è lasciata con Limbiati e poi me per la faccenda di Giuliana e Marcello.

Beatrice, al contrario, ne avrebbe fatta una tragedia greco-romana, per lei sarebbe stato un affronto, un’onta insuperabile, vabbè forse è inverosimile che il padre di Beatrice per quel poco che lo conosco finisca in galera, però io mi dimentico sempre che Azzurra non è come Beatrice, anzi non è nemmeno paragonabile a lei, il punto è che devo ancora capire se questo è un bene o un male.

Anzi, forse l’ho capito, ma la questione è meglio non ammetterlo o  ammetterlo e basta oppure l’opzione più comoda è ammetterlo e poi ritrattarlo?

Beatrice non mi è stata vicino più di tanto neanche quando Giuliana è stata in coma e tra me e Marcello rischiavamo di far scoppiare una guerra civile. Ma non devo certo stupirmi, i patti sono patti ed io ho sempre voluto così. Ognuno la sua vita, i suoi problemi, i suoi drammi, la sua autonomia, l’autosufficienza, senza l’intervento dell’altro, senza interferenze. E’ giusto così, in fondo non ho voluto nemmeno l’aiuto di Azzurra, sono stato molto sgarbato con lei, lo ammetto. Però lei a differenza di Beatrice voleva starmi vicino, ci ha provato, mi ha fatto sentire che c’era. Infatti l’estratto conto della carta di credito fumante ne è la prova! Ironie a parte, io non potevo comunque accettare, non volevo e non potevo. Sono stato costretto a fare così. Era la cosa più giusta da fare.

Sto cercando disperatamente da mesi, ci sto provando con tutto me stesso a tenerla lontano da me, il mio piano di allontanarla, di restare in piedi, di stare a distanza di sicurezza, io combatto ogni santo giorno per essere distaccato e invece sempre invischiato con lei mi ritrovo.

Io voglio stare da solo, essere libero e indipendente, non voglio essere come quel pesce che si dibatte ma è già finito nella rete dei pescatori. Io non provo nulla per Azzurra, non ho nulla da condividere con lei oltre il fatto che è la tata di Davide e non voglio legarmi troppo a lei, non voglio neanche i suoi abbracci. Distanza di sicurezza ecco la parola d’ordine. Ci sono riuscito e ci riuscirò ancora.

 

O forse no?

Che Dio ci aiuti.

 

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Capitolo 6
*** Sesta Puntata ***


E' l'universo che si svela quante parole in una sola
amore mio immenso e puro

ci penso io a farti avere un futuro

 

 

Giornata da dimenticare figuriamoci la nottata! L’unica nota positiva è che ancora pochissime ore e sarà finito anche questo San Valentino con buona pace di tutti o quasi! No, di sicuro, pace per me nemmeno un pò.

Non è stato per niente un giorno come tutti gli altri né sono riuscito a ignorare quest’amore vero o presunto, intimo o esternato che sembra essersi diffuso nell’aria.

Già, l’amore.

Ultimamente ci sto pensando sempre di più e sempre più spesso e non va bene.

Penso a Giovanna e alle sue parole, al fatto che ha voluto aprirmi gli occhi che con il suo gesto d’amore estremo e incondizionato mi ha riportato a Manuela e di colpo ho capito tante cose che prima non avevo visto, non avevo compreso, non avevo mai considerato.

Penso ad Armando, al loro bambino, ai dubbi che lui aveva inizialmente che non fosse figlio suo, alla sua disperata e dolorosa battaglia per salvare sua moglie pronto anche a condannare la loro creatura. Ero pronto a sostenerlo legalmente e come amico, ho appoggiato incondizionatamente la sua posizione ed inevitabilmente mi sono scontrato con suor Angela e non solo con lei.

Mi sono trovato a lottare con il fantasma di Manuela e con uno spettro di odio e rancore nei confronti di Davide che, per fortuna, non è mai veramente esistito. Non mi ha mai invaso davvero.

Ho detto a suor Angela che se voleva davvero aiutare il figlio di Giovanna doveva lasciare che morisse altrimenti Armando quel bambino lo avrebbe odiato e lo avrebbe sempre ritenuto responsabile della perdita del suo amore.

Lo credevo veramente e l’ho creduto ardentemente per quasi 8 lunghi anni. Ho sempre pensato a Davide come alla rovina del mio amore, del mio matrimonio, della mia felicità.

Non era così, non è così.

Ora più che mai so che ho amato Manuela perdutamente, ma il mio amore è stato anche molto egoistico. La volevo solo per me ma io non ho amato con tutto me stesso solo lei. Amavo troppo anche il mio lavoro. Lei mi ha tradito fisicamente, ha avuto un figlio da un altro, ma io l’ho tradita con la testa e non poche volte.

Ne ho parlato anche con Nina l’altra sera “il lavoro è tanto ma non è tutto e ora non rifarei lo stesso errore”. Non sto giustificando Manuela per i suoi sbagli, sto semplicemente facendo i conti anche con la mia parte di sbagli.

Davide non è un errore.

Nessuna creatura lo è mai.

Ringrazio Dio… no vabbè ringrazio Suor Angela che mi ha permesso di conoscerlo contro la mia volontà e di stargli vicino, di dargli sicurezza e stabilità anche se sarà solo per poco tempo.

Quel bambino è davvero una cosa “bellissima”, è una delle cose migliori che Manuela potesse fare, il mio unico e vero dolore è che non sia mio. Ma quando lo abbraccio e lo consolo perché qualcosa è andato diversamente da come immaginava, per esempio la cena che voleva organizzare tra me e Azzurra, o quando gli regalo la spada a cui tengo tanto perché oggi è la festa di tutti i tipi di amore, quando gli sento urlare contro su un campo di calcio che è una pippa nel mio cuore esplode qualcosa, qualcosa che mi sono fatto anche scappare a voce alta nella furia di un momento “è mio figlio”, io lo sento ed anche se non è sangue del mio sangue Davide è come se fosse mio figlio!

Si lo so che è sbagliato, è un errore macroscopico crederlo perché poi mi ricade tutto addosso come un macigno! Lui ha un padre che un giorno all’altro spunterà da qualche parte e me lo porterà via da sotto il naso ed io non devo affezionarmi troppo a lui. Ed anche se nel mio cuore lo considero un figlio, fuori non deve trapelare nulla devo essere bravo a gestire questa delicata situazione per non fare troppo male ne a lui ne a me.

Con i sentimenti degli altri non si scherza, mai!

A proposito di sentimenti non mi ha fatto trovare pace nemmeno lei! Azzurra!

Non ci posso credere ho davvero usato le parole Azzurra e sentimenti nella stessa frase?

Si perché è vero che non voglio mostrare agli altri ciò che provo ma almeno a me stesso posso smettere di mentire!

Io per lei provo qualcosa… come le dissi anche durante la varicella, qualcosa che sta cominciando a diventare sempre più chiaro cos’è, ma non voglio ancora farci i conti, non lo voglio sapere perché se davvero è come sento io poi non potrò mentire a lungo, soprattutto a lei.

Quella matta! Si perché Azzurra è matta e prima mi fa fare tardi una mattina sì e l’altra pure, poi ruba i miei caffè, alla fine riesce pure a salutarmi e a scordarsi Davide. Io, poi, vorrei sapere la testa dove ce l’ha?

A chi pensa?

Ahahahahah errore professor Corsi lo sai benissimo a chi pensa, al suo fidanzato non vi è dubbio! La matta poi come se non bastasse non mi fa dormire tranquillo e non perché la penso o tormenta i miei sogni d’amore struggenti, niente di tutto questo, quella mi fa vivere di incubi.

Possibile che uno viene sorpreso, in pieno sonno, da lei che si intrufola nel mio letto per parlarmi del fatto che Davide a calcio è un brocco?

Le persone normali parlano nei luoghi e negli orari consoni, capisco che volesse tutelare il bambino non facendogli percepire la sua scarsa propensione al calcio, ma poi dovevamo stare al buio altrimenti gli altri ci vedevano, ma gli altri chi?

Per non dare nell’occhio poteva chiamarmi in disparte dopo cena oppure poteva parlarmene domattina a colazione, non è peggio se qualcuno l’ha vista entrare in casa mia di notte? Mah!

Io nella mia testa mi faccio tutto un discorso di mantenere le distanze, non ricambio nemmeno i suoi abbracci pur di tenerla lontano da me e fare qualcosa di sconsiderato, del resto sarei anche ripetitivo perché l’ho già fatto e lei si sdraia accanto a me, a pochi centimetri da me e ci sta come la facilità con cui si sorseggia un caffè oppure come se fossimo marito e moglie da anni. E se non l’avessi cacciata io lì sarebbe rimasta.

Lei è matta e in un manicomio ci finirò io, garantito!

Ma poi pure sta storia del ballo che magari dovrei ricominciare ad uscire, a divertirmi, a ballare ma che altro si starà mettendo in testa?

Noi due siamo inconciliabili, non abbiamo proprio nulla in comune, siamo un tutore legale di un bambino e una tata niente di più e niente di meno, non siamo una famiglia come qualche volta fa sembrare Azzurra e sono sicuro che neanche lei potrebbe mai trovarsi bene con me al di fuori dei nostri ruoli, del resto su una cosa anche se non ce la siamo mai detti chiaramente concordiamo “manteniamo le distanze, grazie”.

Ma perché non la posso nemmeno sfiorare?

E’ scattata via come un razzo! Neanche l’avesse morsa una tarantola!

Perché non la posso nemmeno toccare?

Andiamo bene tra poco mi metto pure a scodinzolare quando la vedo! Io non la DEVO toccare e a certe cose non ci devo nemmeno pensare!

Che poi a farci abbracciare e ad organizzare le cene ci pensa Davide!

Me lo sta influenzando negativamente, mi sta diventando matto pure il bambino!

E prima sul campo di calcio ci fa stringere intorno a lui ed ora era arrivato anche alla cena di San Valentino con i cuoricini e chissà quali fantasie si era fatto per rimanere così deluso.

Ed io quali fantasie mi ero fatto?

Io avevo creduto alla storia delle Carmelitane Scalze, era un po’ strano il vestito elegante ma ormai di fronte alle richieste di Suor Angela non mi sorprendo più di nulla. Quando poi ho visto Davide così atterrito, la suora mi ha detto della cena e alla fine mi ha raccontato pure che è saltata perché Gianandrea che non doveva venire si è presentato, insomma un po’ di sangue al cervello mi è salito lo ammetto! Quello che non ammetto e che  non saprei dire quale tra tutte queste cose è quella che mi ha fatto arrabbiare di più.

Ma non è che sotto sotto sono geloso del russo? Del diplomatico italiano in Russia per la precisione.

Nooh, impossibile.

Quando sono rientrato in casa la rabbia era svanita magicamente e almeno questo lo so perché! Perché nel chiostro mi stavo scontrando con lei ed era una visione. Era bellissima, stasera era un incanto, così elegante, composta eppure così sexy, ammaliante.

Si, vabbè!

Riprendermi non è stato facile, infatti, lei non se ne sarà nemmeno accorta e menomale ma io so bene di averle detto “Davide ha organizzato una cena per noi” avrei dovuto dire “aveva organizzato” persino i tempi verbali mi fa sbagliare lei. La grammatica italiana buttata alle ortiche, ma poi non è che il tempo verbale che ho usato era giusto perché forse forse covavo ancora la segreta speranza che cenassimo insieme stasera?

Uffà quasi quasi ho di nuovo la tentazione di accendermi una sigaretta e non è la prima volta ultimamente, Azzurra è fidanzata l’ho detto anche a Davide e alla festa di San Valentino si cena con il proprio partner! Cosa c’è di questo passaggio che non mi vuole entrare in testa?

Io poi devo tener presente un’altra cosa sicuramente con Gianandrea lei ha dei progetti familiari e magari nella sua follia lei si “allena” in qualche modo ad essere una famiglia con me e con Davide per prepararsi a quella che si creerà con lui. Fa le prove, semplice. Quindi io a certe cose ma che ci penso a fare?

E’ sbagliatissimo illudersi.

Sbagliatissimo perché sto cercando di essere indifferente ed insensibile con gli altri per non soffrire ed anche stavolta non posso essere io a ritrovarmi con un cuore sparpagliato in mille pezzi! Non sarà così! Di nuovo, no!

O forse si?

Che dio ci aiuti

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Capitolo 7
*** Settima Puntata ***


Quando nasce un amore - Settima Puntata

 

amore che sta già chiedendo strada tutta per sè
farò di te la mia estensione farò di te il tempo della ragione
farò di più farò tutte le cose che vuoi fare anche tu.

 

“Con me chi imbroglia ha chiuso” e due giorni dopo questa frase sono ancora furente, non amo provare rabbia, non mi piace il senso di delusione che sento e ancor meno mi fa piacere essere distaccato con gli altri, con le persone con cui praticamente vivo.

Non ci vivrò ancora per molto ormai e questo è ovvio!

O almeno spero sia ovvio a tutti gli altri, così magari è più facile che diventi chiaro anche per me.

Suor Angela l’ha fatta grossa, è imperdonabile, ha giocato con i miei sentimenti e con quelli di Davide che ha solo 8 anni. Ha dato delle speranze a lui e con il suo piano ha finito per dare delle speranze anche a me, ed io non le volevo.

Io voglio stare in pace! Non voglio sentirmi in colpa se vado a Berlino e non voglio sentirmi un mostro perché lascio da solo un bambino come Davide. Berlino è il mio sogno, è la mia aspirazione, Beatrice è la donna giusta per questa nuova avventura, e Davide, beh lui non è solo perché qui in convento sarà in buone mani.

Si è vero, ultimamente a bugie stanno messi male, Azzurra, Suor Angela passano dal mentire su una finta caviglia slogata a nascondere di aver ritrovato, forse morto, il padre di Davide con una facilità che mi sconvolge e tutto questo proprio in un convento e con la suora sempre in mezzo! Non è mica normale!

E poi c’è lei, anche lei, Azzurra mi dice le bugie!

Mio caro Corsi tu, ancora una volta, non hai capito niente, sei riuscito a farti raccontare delle frottole di nuovo, sia per un’indagine che potevi fare benissimo tu e, invece, forse volutamente hai delegato ad una suora sia da Azzurra, dalla persona che ami, inutile nasconderlo!

Ma che c’ho scritto stupido in fronte?

Credulone?

Io non devo fidarmi di nessuno, di nessuno ed anche se voglio bene a Davide, anche se per me suor Angela è diventata un punto di riferimento, anche se sono innamorato di Azzurra non posso fidarmi di nessuno di loro, non devo sentirmi legato a loro nonostante ci sia finito dentro con tutte le scarpe.

Per quanto riguarda Davide, anche se suo padre potrebbe non arrivare mai più, io non lo abbandonerò, ci tengo a lui e mi continuerò ad occupare di lui, ma non è mio figlio e non è giusto che il bambino mi scambi per il padre che non sono.

Suor Angela poi, buona lei, sempre pronta a tirarmi in mezzo anche solo per il capriccio di sentire la mia opinione che 110 volte su 100 è contraria alla sua, mi coinvolge per darmi contro è incredibile, ma è come se fossi funzionale ai suoi colpi di testa.

Vogliamo parlare di quando ha portato qui Manuel oppure di come ha gestito la faccenda della paternità/fraternità di Rodolfo e del padre?

Alla fine riesce sempre ad arrivare al suo proposito devo ammetterlo! Ma è anche chiaro che io ci vedo giusto sulle cose, ho ragione, i fatti lo palesano. Solo che lei, poi, mi dimostra che pur essendo corretta la mia diffidenza e il mio proposito di lasciar perdere si può ottenere molto di più impicciandosi che lasciando fare semplicemente al caso e quindi un ragazzo come Manuel, che poteva rovinarsi con dei brutti giri, trova la forza nel suo obiettivo di correre e nella voglia di affermarsi nello sport. Rodolfo che era così convinto che fosse stata Irina a prendere in giro il padre e ad approfittarsi di lui, ha compreso che suo padre era molto più consapevole e più giudizioso di quanto potesse immaginare.

Ma suor Angela non è infallibile, nemmeno lei, ogni tanto da pure i numeri e non parlo delle sue bugie e delle sue manovre, ma di certe affermazioni campate in aria, per esempio l’altro giorno quando ha detto “che ci troveranno tutte ste donne in te?”

Che cosa voleva dire?

“Ma quali donne?”

Io praticamente sono ostaggio degli ragazzi della residenza universitaria e delle suore del convento, capirai quante donne vedo o frequento.

Vabbè a parte Beatrice, purtroppo ultimamente ci siamo visti poco, e poi… poi c’è lei. Ecco è questo che mi ha fatto innamorare di lei, è una cotta, solo una cotta, banale ed anche normale, sempre qui, sempre a contatto 24 ore su 24 e la sua “degenza” nel mio appartamento non ha fatto altro che “peggiorare” le cose, abbiamo passato intere serate insieme, ha dormito nella stanza accanto alla mia, i risvegli che abbiamo condiviso si era creato un certo clima “familiare”, beh vero pure che tra Beatrice e Gianandrea non riuscivamo mai a stare tranquilli senza essere interrotti. Ma che avevo fatto di male io che mi dovevo trovare il diplomatico, con mazzo di rose rosse incorporato, in giro per casa mia di prima mattina? Io di quello sono sempre stato geloso, beh intendevo dire che sono un po’ geloso, è così!

Però io e Azzurra abbiamo parlato tanto e ci siamo conosciuti molto di più. Ed è proprio come ho detto l’altro giorno alle consorelle, io mi sono innamorato di lei, perché anche se è così diversa da me, così estroversa, passionale, avvenente, inaffidabile lei sa essere anche così dolce, sensibile, romantica…

Eh si, si buonanotte.

Quando comincio a pensare a lei parto per la tangente proprio, addirittura la mattina dopo San Valentino ho avuto l’impressione che ci fosse qualcuno nella mia stanza, come se mi osservasse mentre dormivo e non qualcuno a caso, ma lei! Mi sembrava di sentire nell’aria il suo profumo, di aver ascoltato la sua voce, l’avrò sognato, sicuramente l’avrò immaginato, sarà stato un’allucinazione.

Non è che sto passando il confine da innamorato ad impazzito?

Corsi tu devi tener presente che l’unico confine che devi passare a breve è quello tra Italia e Germania! Tu una sola cosa devi fare: andare a Berlino! Quando Beatrice me l‘ha comunicato alla festa, così all’improvviso, in quel modo, non sono stato proprio felice come credevo sarei stato, ma stranamente ero sorpreso. Insolito visto da quanto tempo aspetto quella cattedra ed il mio anno qui doveva essere solo propedeutico a quello! Sorpreso di cosa poi? Anzi c’è una sensazione che ho distinto nettamente tra le altre, qualcosa che andava in mille pezzi, all’altezza del cuore. Vedere andare via Azzurra così non mi ha di certo aiutato, mi sono dato dello stupido per il resto della serata, è scappata via quasi fosse una ladra e Beatrice è diventata subito padrona della situazione e della scena.

Non è stato giusto.

Che poi quando si tratta di lei ho dei difetti anche a distinguere cosa sia giusto e cosa sia sbgaliato. La sera della festa accademica è stata…, beh è stata come lei quella sera, bellissima. Se devo essere sincero quando ci ripenso io sento che è stata magica! Azzurra era incantevole ed accompagnava me, era per me, con me, non passava inosservata e non solo per il colore del vestito che indossava che mi avrebbe permesso di distinguerla tra tutte. E’ poi si è impegnata così tanto, ha cercato di stare in compagnia e di esprimere la sua opinione, le sue idee, non si è risparmiata con gli altri anche se, era chiaro a tutti e credo che lo sia stato anche per lei, cercavano di sminuirla e di farla sentire inadeguata.

Ma la mia tata… la tata di Davide sa il fatto suo, d’altronde anche il bambino nel disegno che le ha fatto l’ha definita “pazzesca” aggiungendo, inoltre, che fa tutto per noi. E, infatti, lei ha dato davvero il massimo per me quella sera, ha fatto ripetizioni con Davide per non essere impreparata ed era così bella quando aveva degli incubi in cui mescolava storia, zoologia, politica.

Quando mi ha invitato a ballare, c’era quell’elettricità, io l’ho sentita così chiara, così nitida. Mi ha invaso, impadronendosi di me, non avrei voluto mai che quel ballo finisse e invece la realtà mi ha preso a schiaffi e lei se ne è andata dalla festa, mentre io tra poco me ne vado dall’Italia.

Mi viene da ridere se penso a quando è arrivato l’invito per la festa accademica, a pensarci bene era la mattina dopo la notte di San Valentino, sempre quella mattina ed Azzurra è stata di nuovo “strana” perché lei di solito i caffè me li frega, ecco, in quel caso si è premurata di darmi il buongiorno e di servirmelo al tavolino, vero è che poi ho aperto la busta, lei non so che stava farfugliando, mi sono spazientito per l’invito alla cena e poi mi sono ritrovato circondato, Davide, Suor Angela che mi fa le poste da dietro, sono stato costretto ad andarmene in giardino.

Io pensavo di portarci Beatrice e alla fine causa sciopero aeroportuale ho invitato lei! All’inizio l’ho presa in giro dicendo che non era certo il tipo di festa adatto a lei, ma devo confessare che quando dovevo invitarla, beh avevo paura che mi rendessi ridicolo, che si facesse una grassa risata e mi desse buca! E sicuramente me lo meritavo pure! Sono stato felice quando ha accettato e spero solo che non l’abbia fatto perché, tanto per cambiare, ci ha messo lo zampino suor Angela o magari per Davide per non deluderlo. L’avrà fatto per me?

Se, vabbè! Il solito illuso.

L’ha fatto per non essere scortese.

Che in fin dei conti l’unico scortese della faccenda sono stato io, non mi sono preoccupato per lei quando è andata via dalla festa e quando suor Angela mi ha chiamato dall’ospedale dicendomi che aveva avuto un incidente, credo mi stesse venendo un colpo, lo ammetto ho avuto paura, paura che stesse male, che aveva avuto bisogno di me ed io non c’ero! Ero così preoccupato e invece anche lì mi hanno preso in giro! La paura, la preoccupazione, il vedermela lì così bella, quello che provo per lei, beh è naturale che le chiedessi di venire a stare a casa mia e di Davide. Dovevo rimediare e volevo prendermi cura di Azzurra, non solo per riconoscenza perché anche lei l’avevo fatto per me, ma sono idiota lo so, forse, in cuor mio volevo godermi questo ultimo periodo qui e volevo stare accanto a lei e a Davide. E quindi anche quando mi ha confessato che non stava davvero male, non sono riuscita ad arrabbiarmi, in fondo in fondo, quella bugia aveva fatto piacere anche a me. E poi, purtroppo per lei, c’è stata anche una parte di verità per la sua salute non si era slogata la caviglia ma si è presa la febbre, quella sera in cui sono entrato nella sua stanza, era così dolce, abbandonata al sonno, non sono riuscito a fare a meno di toccarla, di accarezzarla e lì mi ha confessato che negli ultimi tempi non era stata proprio una campionessa di sincerità. In quel frangente anche io ho coltivato la mia dose di bugia, anzi è più corretto parlare di omissione nel mio caso, non sono riuscito a dire a nessuno della cattedra Berlino e non ci sono riuscito nemmeno in quella situazione. Alla fine sono stato vigliacco e Azzurra l’ha scoperto da sola. Quella sera non scottava solo lei, ma anche le parole che mi ha detto, quel discorso sul volere tutto in amore, sul voler essere presente per la famiglia che si costruirà, per uno che seppur ha capito di essere innamorato di lei ma che ha praticamente una valigia fuori dalla porta è stato un pugno in pieno viso, non è stato facile per niente, ma è giusto essere chiari subito e non illudersi, io non sono pronto a darle quello di cui ha bisogno e non sono pronto a darlo nemmeno a Davide.

E’ meglio per loro che me ne vada. Prima che i sentimenti che provo per loro mostrino i loro limiti, la loro inadeguatezza, che possano fargli del male perché non sono abbastanza, devo andarmene.

Meglio perdermi che trovarmi.

Io non posso dare proprio niente. A nessuno.

 O forse no?

Che Dio ci Aiuti

 

 

 

N.d.A. beh giusto perché non mi piace lasciare le cose incomplete e dato che avevo scritto questi pov tanti e tanti mesi ci tenevo a chiudere questi topic in attesa trepidante della nuova serie.

P.s. Non ho fatto i POV dell’ottava puntata perché ho idealmente pensato che tutto quello che avevano da dirsi lo hanno fatto in qualche modo condividendolo insieme e non confessandosi con se stessi come potrebbe essere accaduto per le precedenti puntate che io ho provato a ripercorrere. GRAZIE a chiunque mi abbia seguito anche in questa mia ennesima e modesta scrittura. Un bacio, Serena.

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