... ciò che non avevo neanche sognato ...

di Kange
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: Mai stata brava a mentire ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 magia? ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3: Nel castello ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4: La mia nuova sveglia a fiori ... più o meno ... ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5: Yume ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6: Un mostrino che prova ad ucciderci ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7: L'altra parte di me ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8: La prima volta ... ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9: Yukio ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10: Nel bosco ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11: La grande festa ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12: Un ciondolo da distruggere Parte 1 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13: Un ciondolo da distruggere parte 2 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14: Un ciondolo da distruggere parte 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


... ciò che non avevo neanche sognato ...

PROLOGO

Sospiri chiudendo il quaderno dove si trovano tuti gli spartiti, tutte le tue idee, le bozze su nuove canzoni, chiudi gli occhi sospirando, ti senti completamente svuotata, sei stanca e non ti è piaciuto come hai suonato.

Ti alzi dalla sedia afferrando il quaderno e noti che da esso è uscito un foglio, ti chini a raccoglierlo, è la prima canzone che sei riuscita a suonare e cantare contemporaneamente, ti risiedi sorridendo ed inizi a suonare mentre la voce ti esce dalle labbra, le tue dita si muovano sulla tastiera come mosse dalla magia.

Ti rilassi, lasci che la musica ti circondi, che ti culli, che porti via la tensione della giornata, quando lo spartito finisce ti senti rincuorata, ti  alzi dalla sedia infilando il foglio dentro il quaderno e lo metti dentro la cartellina dove tieni tutto ciò che riguarda la musica, mandi un messaggio a tua madre dove le dici che esci e che la chiami appena torni, in risposta un semplice "divertiti", sai che preferisce che tu l’avverti quando esci, soprattutto se è a lavoro.

Afferri l’MP3 la bosa e ci butti letteralmente dentro il cellulare e il portafoglio, fatto questo te la metti a tracolla e finalmente esci nel giardino chiudendo la porta di casa a chiave.

Fai la salita della strada sterrata che  divide il tuo piccolo angolo di paradiso dal mondo reale ascoltando la musica che avevi appena smesso di provare, sapendo che tra una settimana esatta dovresti saperla suonare benissimo e che non puoi nemmeno lamentarti con le tue amiche perché sono più stressate di te per questo vostro primo concerto … anche se è in un bar ….

Cammini sul marciapiede ignorando le macchine che ti sfrecciano accanto, dopo mezz’ora ti sei già stancata, vuoi tornare a casa, ma non ti va di fare la strada provinciale, decidi di tagliare per il bosco, non è la prima volta che la fai, sai la strada a memoria.

Inizi a camminare contenta mentre nelle tue orecchie ancora risuona la musica, avresti voglia di metterti a cantare, ma hai troppa paura che qualcuno ti senta, alzi però il volume al massimo anche se sai che alle tue orecchie non fa particolarmente bene, ma in quel momento vuoi solo essere circondata dalla musica, dalle note che per te sono così importanti e dalle parole che sai a memoria.

Apri gli occhi alla fine del pezzo e ti trovi in un luogo che non avevi mai visto, ti maledici mentalmente per esserti persa, ma prima di girarti la tua attenzione viene catturata da un oggetto che mai ti saresti immaginata di trovare qui, un pozzo, proprio come quello del primo anime che hai visto, ti avvicini come incantata mentre di te risuona solamente:

No, non è possibile! Ma questo è il pozzo mangia ossa!

Ti affacci completamente catturata, hai la strana sensazione di essere spiata, di essere guardata, ti volti alle tue spalle, un paio di occhi azzurri ti fissano, ma non riesci a scorgere altro che una forte folata di vento ti fa cadere all’interno del pozzo del quale ritenevi impossibile l’esistenza.

Urli, urli con tutto il fiato che hai in gola pensando che sia arrivata la fine.

Non sai che questo è solo l’inizio, l’inizio di una straordinaria avventura che ti porterà a scoprire cose che mai avresti mai neppure immaginata, e che ti regalerà un amore magico ….

 

 

N.D.A.:

 

Saaaaalve!!!

Eccomi qui ... è la prima storia che scrivo su Inuyasha e sinceramente l'idea a me piace, vorrei sapere un vostro parere su cosa ne pesate (si lo so che è presto, siamo solo al prologo ...).

Ora vi saluto!

Biaci Kange!

<3

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1: Mai stata brava a mentire ***


... ciò che non avevo neanche sognato ...

CAPITOLO 1

Quando riprendi conoscenza la prima cosa che senti è il dolore alla schiena, ma è più sopportabile di quanto ti aspettassi, apri gli occhi e vedi un meraviglioso cielo azzurro che ti fa sorridere, ti metti a sedere con uno sforzo enorme e ti guardi attorno.

Sei nel pozzo, sul fondo per essere precisi, i mattoni non sono in posizione precisa, danno invece dei buoni appigli dove mettere le mani e i piedi, vuoi raggiungere presto la cima e tornartene a casa, ti sei già stancata di questa Domenica che speravi di passare in modo rilassante.

Senti che il luogo dove sei seduta si alza e si abbassa, come un respiro, ed è proprio il rumore di un sospiro quello che ti arriva alle orecchie, un brivido gelido di scende lungo la schiena, ti volti alla tua desta e vedi il volto di un uomo con il corpo però di un corpo in stile criceto, in effetti lo trovi abbastanza orribile, un brivido gelido ti scende lungo la schiena, deglutisci a vuoto terrorizzata.

Guardi nuovamente verso l’alto, verresti già essere la in cima, un altro respiro ed una domanda si fa strada nella tua testa “Ma com’è possibile che un demone viva nella mia epoca? Sono creature di fantasia!” . Ed è qui che hai un flash, il pozzo identico, la folata di vento così forte da farti cadere, il cielo azzurro e non coperto dai rami degli alberi, “Merda, sono nel mondo di Inuyasha, ma com’è possibile?”.

Hai paura semplicemente di tornare a guardare il suo volto, ma non riesci a trattenerti ,vedi l’enorme rivolo di sangue che gli esce dall’occhio destro, e ti geli sul posto quando vedi che apre l’altro così ti ritrovi nuovamente ad urlare, perché sotto la palpebra destra c’è il buco dove doveva trovarsi l’occhio.

Ti alzi di scatto continuando ad urlare, ti allontani il più possibile dal mostro, ma raggiungi subito il muro, quella creatura è enorme, guardi verso l’alto, il pozzo è troppo alto perché tu riesca a raggiungerlo prima che il mostro si riprenda del tutto dallo svenimento, decidi comunque di tentare ed inizi ad arrampicarti, l’unica cosa che puoi fare.

Il demone però si sveglia del tutto prima di quello che ti aspettassi, è alto il doppio di te, hai paura, una paura folle, continui ad arrampicarti più velocemente che puoi, ma adesso sei più alta di lui solo di pochi centimetri, riesce infatti a farti cadere con il sedere a terra semplicemente con una manata non particolarmente forte.

Ti tasti il sedere dolorante e maledici mentalmente la tua altezza troppo minuta, il demone si piega verso di te con un ghigno soddisfatto nel volto, senti gli occhi riempirsi d lacrime, stai per iniziare a piangere, il mostro ti è sempre più vicino e proprio mentre una lacrima inizia a rigarti il volto senti una specie di ruggito.

Il demone alza lo sguardo e te lo imiti poco dopo, all’imboccatura del pozzo vi è il muso di un cane gigante, pensi che sia quello di Sesshomaru e ti senti perduta il doppio, perché è risaputo che non ha un grande amore verso gli umani, e nonostante sia il tuo personaggio preferito era l’ultimo che speravi di incontrare in quella circostanza … ad essere sinceri speravi di non trovarti mai in una situazione del genere, ma nel caso pregavi che in tuo soccorso arrivassero Inuyasha e Kagome.

Continui ad osservare quel muso e quegli rossi che ti guardano, ed hai la sensazione che lo sguardo che ti rivolge sia dolce "No, non può essere Sesshomaru”ti ritrovi a pensare tra il triste ed il sollevato.

Il demone che ti sta affianco ruggisce a sua volta e con un balzo riesce ad uscire dal pozzo e lo invidi per quello, torni a guardare l’uscita affranta prima di alzarti le maniche leggere iniziando ad arrampicarti.

Arrivi in cima con il fiatone ed il mostro che era con te nel pozzo è definitivamente morto, ti senti sollevata, adesso devi solo sperare che l’altro demone sia clemente con te, cerchi di trovare gli ultimi brandelli di forza sulle tue braccia per essere definitivamente fuori “Ma perché Kagome la fa sembrare così facile!” pensi arrabbiata dentro di te poco prima di sentire un paio di braccia che ti sollevano e ti appoggiano sull’erba.

Ti volti sorpresa e davanti a te vedi un personaggio che non avresti mai creduto possibile vedere “Che diamine ci fa Inu NoTaisho qui? Lui è morto!” poco dopo però ti correggi “Effettivamente io sono entrata in un anime, non dovrei stupirmi così tanto …” ti guarda con gli occhi tornati normali ed un sorriso estremamente cortese “Salve” dice semplicemente e solo quella voce ti fa battere forte il cuore.

“Salve” riesci a dire semplicemente balbettanto, lui ti porge la sua mano per aiutarti ad alzare e te non riesci a non afferrargliela “Piacere io sono Inu no Taisho”, stai per rispondergli –si, lo so-, ma ti rendi conto che potrebbe non essere una buona idea, ti limiti a sorridere “Io mi chiamo Amaya”, l’uomo dagli occhi dorati ti sorride anche se ha lo sguardo incuriosito dai tuoi abiti, in effetti indossi dei pantaloni da ginnastica abbastanza stretti ed una maglietta nera un po’ lunga “Sono abiti da passeggio da dove vengo” cerchi di giustificarti, ma lui semplicemente continua a sorriderti prima di voltarsi verso un ragazzo che non avevi notato.

“Lui è mio figlio Sesshomaru” il ragazzo si limita ad un leggero sorriso e per poco non stai per chiedergli di rifarlo per scattargli una foto “Ha sorriso cavolo! Ha sorriso!” ti ritrovi a pensare in preda all’euforia “Dovreste essere più o meno coetanei, lei che età ha?” ti ritrovi con gli occhi sgranati, ma se lui nell’anime alla morte del padre era un bambino … forse ricordi male tu “Diciotto anni” il padre alza le spalle “Lui sedici”.

Osservi il ragazzo, è uguale al Sesshomaru versione adulta, solita luna sulla fronte, solito abbigliamento e ti ritrovi a domandarti se non indossa sempre gli stessi abiti, solite quattro striature viola sulle guance, solo che gli occhi sono più rilassati, freddi ma meno rispetto alla versione che conosci te, e sorridi tristemente pensando a cosa lo aspetterà.

“Mi sembra molto stanca, vuole che l’accompagnammo al suo villaggio, questa foresta è molto pericolosa”, frughi nella tua mente una scusa accettabile per il fatto che tu un villaggio non ce l’hai, sorridi impacciata “Ecco … veramente io … sto cercando lavoro!” l’ultima parte la dici con una voce molto più alta rispetto alle precedenti.

Non hai mai saputo mentire, e questo non ti aiuta.

“Cerca lavoro?” la voce dell’uomo è confusa, annuisci anche se sai che è la scusa peggiore del mondo “Si, nel mio villaggio è un’usanza che le giovani donne prima che per loro venga scelto un compagno abbiano esperienze lavorative all’interno delle case o dei villaggi” l’uomo è incredulo ma ti crede, o almeno speri “E dove era diretta?” vorresti sprofondare “Non so, non ho mai viaggiato ed a dire la verità non so nemmeno dove sono”, l’uomo, o meglio il demone ti sorride cordiale “Allora lavorerà per me se la sente?”.

Vorresti urlare e abbracciate quell’uomo, ma cerchi di evitarlo, ti limiti a sorridere ed ad annuire perché sai che la voce ti tradirebbe.

“Lavorerò nella casa del grande Inu no Taisho, se questo è un sogno è il più bello che ho mai fatto”.

Pensi tra lo sconcertato e l’esaltato, poi ti torna in mente un piccolo particolare … non sai pulire.

 

N.D.A.:

Ok, ce lo fatta per oggi, ecco qui Sesshomaru ... non era come ve lo aspettavate eh? Eheheh ... ho dovuto falsificare un pò l'età perché sennò la protagonista diventava una pedofila o lei era troppo piccola ... eheheh ... -.-''

Bene, spero che il primo capitolo non vi abbia delusi, fatemi sapere cosa ne pensate!
Baci!

Kange!

 

Angolo Dei Ringraziamente (A.D.R.):

Si, è una cosa che inizio da subito per ringraziare le persone che mi seguono si dall'inizio, quindi:

Super ringraziamento a chi a recensito e ha messo la storia tra una delle categorie:

RedSonja: Grazie mille per  averla inserita tra le preferite, spero di sentirti presto con una recensione (Io ci provo sempre XD)

Ed anche un grosso ringraziamento ai 56 paia di occhi che hanno letto sensa recensire, fatevi sentire, anche se vi fa schifo eh!

 

Ancora baci!

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 magia? ***


... ciò che non avevo neanche sognato ...

CAPITOLO 2

In poche parole ti sei scavata la fossa da sola.

Cammini silenziosamente dietro ai due demoni pensando che sei veramente una pessima bugiarda.

Ti immagini a pulire quell’enorme castello ed il solo pensiero ti fa sentire male, e speri, preghi che il signor Taisho sia una persona paziente e credulona.

State camminando da circa un quarto d’ora, siete all’interno della foresta vicina al pozzo dal quale sei uscita e che hai scoperto non essere quello dal quale passa Kagome nell’anime. Alzi lo sguardo osservando il padre ed il figlio accanto, sono la fotocopia l’uno dell’altro, l’unica differenza è l’età.

Hanno la stessa camminata e gli stessi lineamenti, solo che uno è estremamente dolce, gentile e cortese mentre l’altro ogni tanto si volta a guardarti lanciandoti sguardi fulminanti ai quali reagisci o arrossendo pensando che sia veramente un gran fico o con un brivido alla schiena pensando che ti voglia far fuori, ed in effetti la tua sensazione sulle sue intenzioni non sono del tutto sbagliate.

Stai realizzando il sogno di ogni persona abbia visto l’anime nel quale sei entrata, eppure vorresti tanto tornare nella tua epoca, al sicuro e soprattutto senza che tu debba trovare una scusa per il fatto che non sai pulire.

“Tutto bene? È stanca?” sorridi scuotendo la testa davanti alla cortese domanda del demone adulto che continua a sorriderti gentilmente, dalle poche cose che eri venuta a sapere ti era piaciuto come personaggio, ma adesso che lo conosci, ne sei completamente presa, vuoi studiarne tutti gli aspetti e scoprire ogni piccolo particolare di questo demone che ti sta affascinando sempre di più.

“Bene, siamo quasi arrivati” continui a sorridere come un’ebete mentre riprendete a camminare, il tuo sguardo però cade sul ragazzo “È decisamente un gran fico” ti ritrovi a pensare arrossendo, adesso però non ti senti più in imbarazzo per questi pensieri che facevi continuamente quando compariva.

Avresti voglia di toccargli i capelli, vuoi sentire se sono lisci come li immaginavi, vuoi toccargli la pelliccia per sentire se è morbida come il cappello con le orecchie che ti sei comprata al tuo secondo costplay, vorresti semplicemente che parlasse per sentire com’è la sua voce, già, perché finora non ha mai aperto bocca.

Per un attimo ti blocchi “Inuyasha è un anime giapponese giusto? Si, e allora perché parlano in italiano?” pensi sconcertata, costringi le tue gambe a riprendere la camminata mentre inizi a valutare un’opzione che non avevi ancora avuto il coraggio di prendere in considerazione, il perché neanche tu lo sai.

“Che stia sognando?” ed improvvisamente non hai più tanta voglia di tornare indietro, perché, se questo è un sogno, per quanto angosciante, rientra nella top 5 di quelli più belli.

Ti guardi il braccio sospirando, non ti è mai capitato di farlo, ma in fondo c’è sempre una prima volta no?

Ti tiri il pizzicotto più forte che puoi farti e non riesci a trattenere un leggerissimo gemito quando senti il dolore “Ok, non sto sognando” è ciò che pensi mentre continui a camminare seguendo i due demoni, ma non fai in tempo a pensare altro che davanti a te inizia a comparire una strana luce azzurrognola.

“Signor Taisho?” entrambi i demoni si voltano verso di te “Si?” prendi un bel respiro mentre continui a guardare rapita quella luce azzurrognola che danza davanti ai tuoi occhi “Cos’è quella luce?” chiedi indicando il punto dove la vedi maggiormente.

“Padre, avete reso visibile la barriera?” chiede leggermente scioccato il demone adolescente e te ti ritrovi con gli occhi a forma di cuore perché la sua voce ti appare una musica dolcissima, anche se perplessa, fredda e leggermente distante, ma continui a pensare che sia semplicemente fantastica.

“La sua voce sembra come un panno morbido passato sulle orecchie … non è come quella dell’anime che è pungente, questa è liscia” ci ragioni un attimo e ti rendi conto di aver pensato una cosa che se detta ad alta voce ti avrebbe provocato la morte istantanea.

“No, non l’ho fatto. Amaya, davvero riesce a vedere la barriera?” te lo guardi negli occhi, sono dorati come quelli dei figli “Non so se è una barriera, ma vedo una luce azzurrina in questo punto” dici camminando verso il luogo dove la vedi danzare, alzi una mano e la sfiori sentendo una leggera scossa che ti fa fare un urletto di sorpresa e porti via la mano iniziandotela a massaggiare.

“Ma com’è possibile? Non dovrebbe reagire così solo quando” il padre non lo lascia finire “C’è una fonte di potere particolarmente forte” ti volti a guardarli confusa, non capisci di cosa stanno parlando “È una strega Amaya?” ti chiede gentilmente il demone adulto “No, certo che no!” affermi leggermente sconvolta “Un suo antenato lo era?” alzi le spalle “Bo, non saprei, perché?” il demone adolescente ti osserva con un mezzo sorriso sulle labbra “Posso vedere la mano che hai poggiato sulla barriera?”.

Gli tendi la mano dove hai sentito la scossa, lui te la prende iniziandotela a massaggiare, ha le mani calde, dietro di lui Sesshomaru continua ad osservarvi e senti il cuore che ti fa le capriole nel petto.

“Cara, hai una forte magia, solo che non sai farla uscire”, guardi scioccata il demone che ti ha appena lasciato la mano, ti osserva sorridendoti “Che significa?” lui si volta verso il figlio “Domani ricordami di parlarne con Yume” il ragazzo annuisce, torna ad osservarti “Mia cara, domani ti spiegherò ogni cosa, ora però è meglio se rientriamo”, ti limiti a sorridere e ad annuire leggermente più confusa di prima.

Vedi il signor Taisho fare un gesto con la mano ed il bagliore azzurrino si ritira lasciando la forma di una porta dalla quale passi sentendo comunque un’altra leggera scossa.

Una volta che siete passati dietro di voi la barriera si richiude, quando torni a guardare danti a te vedi un meraviglioso castello che fino a poco prima non avevi notato, davanti alla tua vista il demone adolescente ti sorride “Non l’hai visto perché era protetto dalla barriera” lo ringrazi con un sorriso e potresti giurare di averlo visto arrossire.

Riprendete a camminare per raggiungere il demone adulto che aveva continuato a camminare, ti senti agitata, non vedi l’ora di entrare dentro quel palazzo, e soprattutto non vedi l’ora di incontrare Izayoi.

Non ci vuole molto perché le tue voglie vengano soddisfatte, infatti appena entrate ad attendervisi trova proprio la donna che ti sorride gentilmente e dopo aver dato un veloce bacio al compagno e salutato gentilmente Sesshomaru che le risponde con uno sguardo freddo ed andandosene ti regala tutta la sua attenzione.

“Piacere, io sono Izayoi” dice semplicemente, te le sorridi “Io mi chiamo Amaya”, la osservi, è semplicemente meravigliosa, indossa un kimono bianco con dei fiori azzurri ricamati sopra “È già incinta” pensi tristemente guardano con la coda dell’occhio il demone che si stava allontanando da voi.

 

N.D.A.:

Ok, come non detto, ce l'ho fatta per oggi ... eheheh ....

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e ancora una volta di non aver deluso le vostre aspettative.

Sesshomaru è un pò diverso dall'anime vero? Spero comunque che non vi dia fastidio, ci saranno comunque altri aspetti del suo bel caratterino che mi sono immaginata in lui ma che però nell'anime non sono molto approfonditi.

Non penso di riuscire ad aggiornare fino alla prossima settimana, ma non credevo nemmeno di riuscire ad aggiornare prima di domani quindi ....

Una piccola curiosità da nulla che volevo mettere nello scorso capitolo, ma me ne sono menticata ... -.-'' il nome Amaya vuol dire Valle della pioggia, mi ha subito colpito, è molto bello vero?

Ok, ho finito, vi saluto!
Bacione.

Kange <3

 

 

A.D.R. (Angolo Dei Ringraziamenti):

Ed immancabilmente l'angolo che preferisco!

Iniziamo quindi con i ringraziamenti! ^^

Satana1: Ero convinta di averti messo nello scorso angolo, ma sono andata a riguardarlo e non ho trovato quello che ho scritto quindi: SCUSAMI TANTO!!! Chiedo umilmente venia!!! Quindi a te un doppio ringraziamento, sei stata la prima persona che mi ha lasciato una recensione ed in più l'hai messa tra le preferite! Spero tanto che anche questo capitolo ti sia piaciuto, ancora grazie e scusa ^-^ , spero di risentirti presto!

 

RedSonja : Grazie mille anche a te, sono contenta di aver visto una tua recensione, in più sei stata molto carina e gentile ^-^ spero di non aver deluso nemmeno te e di rivederti o meglio, risentirti nel prossimo capitolo.

 

giady benedetti : Prima cosa: Ciao! Sono molto contenta che uno degli occhi silenzioni si sia fatto sentire, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!

 

Spero che continuerete a seguire questa ff!

Ancora bacioni! Kange!

Un'ultima cosa prima che me ne scordi!!

Mi dite dei colori che vi piacciono per sostituire il nero che non è molto allegro come colore? Sempre se non vi da fastidio ... ^^

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Capitolo 4
*** Capitolo 3: Nel castello ***


CAPITOLO 3

 

Ti trovi davanti alla donna che ti sorride gentilmente “Noto che è incinta” dici appena la donna porta la mano sul ventre accarezzandolo dolcemente, annuisce sorridente “Già, sono al quinto mese” ti ritrovi a pensare che ne mancano solo quattro prima che il signor Taisho venga ucciso e ti dispiace da morire.

“Un mezzo demone” dice con un velo di tristezza e te la guardi, lei osserva il pavimento in legno, le sorridi dolcemente “Verrà fuori un gran bel ragazzo, con un futuro radioso, intelligente anche se temo un po’ ottuso in certe cose e soprattutto avrà al suo fianco una compagna meravigliosa”.

Izayoi ti guarda stupita “Lei è in grado di prevedere il futuro?” stai per iniziare a ridere “No, ma ho seguito tutte le serie che parlano di tuo figlio, saprei raccontarti tutta la sua vita!” decidi però di non darle questa risposta, ti limiti sorridere leggermente “Ho delle sensazioni su alcune cose”, ed in parte sai di non mentire, è una capacità che hai avuto sin da piccola, hai delle sensazioni piacevoli o spiacevoli su ciò che succederà.

“È una capacità molto interessante, è una maga?” scuoti la testa “Bè, si fidi, lo è, anche se probabilmente non sa come incanalare le sue capacità, dovrei parlarne con Yume”, ti limiti a sorridere leggermente chiedendoti chi è questa donna che lo stesso Taisho aveva rinominato solo pochi minuti prima.

“È la stessa cosa che le ho detto io amore”, adesso accanto alla donna si trova il grande demone cane che vi sorride gentilmente, lei gli prende la mano dolcemente “Sarebbe utile avere una veggente in casa no?” il demone annuisce “È proprio per questo che ho deciso di darle quel lavoro”.

Sussulti, te dovresti diventare una veggente?

Pensi in maniera critica a quella possibilità, te non hai mani negato dell’esistenza di quella magia, ma non credi nemmeno a queste cose … o almeno credi.

“Ti insegnerà tutto Yume, la conoscerai domani, è una donna in gamba, ma ha già un lavoro che non intende lasciare, il tuo addestramento sarà ogni mattina, nel pomeriggio invece seguirai Sesshomaru”.

Sgrani gli occhi aprendo leggermente la bocca “Quel ragazzo è fuori controllo in questo periodo, il suo potere sta crescendo troppo velocemente ed ha bisogno di una figura accanto che lo possa bloccare quando perde il controllo”, ti indichi “E lei pensa che io ne sarò capace?” il demone cane annuisce sorridente “Credo di aver trovato proprio la persona giusta, lo dovrai seguire in ogni momento della giornata”.

Cerchi di frenare la voglia di abbracciare il demone, di metterti ad urlare e saltare dalla gioia, seguirai quel gran bel fico da vicino, e ti rendi  conto che tutto ciò che desideravi mentre guardavi l’anime si sta realizzando.

“Izayoi amore, ti spiace guardare se abbiamo un abito per la signorina? Mangeremo a breve e vorrei che indossi un abito giusto”, la donna annuisce tutta contenta e mi prende delicatamente per mano trascinandoti vicino alle scale per arrivare al primo piano.

Ti trascina così velocemente che non riesci ad osservare bene il piccolo corridoio in legno nel quale state passando, apre velocemente una di quelle porte scorrevoli che hai visto così tante volte nell’anime ed entrate in una stanza che è semplicemente meravigliosa.

Ti guardi intorno, la stanza è enorme, Izayoi apre subito le tende e la luce entra all’interno illuminandola, c’è un grosso armadio ed un grande letto con delle lenzuola bianche, un comodino in legno chiaro gli sta accanto e sopra vi è una grande candela ancora da accendere, come stanza è veramente bellissima, ti viene tristezza però a notare che un leggero strato di polvere di è impossessato dei mobili.

“Questa era la stanza della sorella di Inu” sgrani gli occhi “Il signor Taisho ha una sorella?” la donna ti guarda con un velo di tristezza negli occhi ed annuisce leggermente “Già … solo che un paio di anni fa si unì a Katashi” la vedi aprire l’armadio “Ecco, questo è perfetto per te, sai quando aveva un paio di anni meno di te aveva più o meno la tua taglia”.

“Chi è Katashi” le chiedi quando tira fuori un meraviglioso kimono rosa, te lo passa con un’aria triste “Un demone molto potente e cattivo, è riuscito a far innamorare Ai di lui ed alla fine l’ha portata dalla sua parte”, torna a sorriderti “Forza, indossalo e vediamo come ti sta!”.

Detto questo esce dalla stanza.

Ti spogli e ti metti quel meraviglioso kimono, Izayoi rientra appena hai finito con una fascia dello stesso colore che ti stringe in vita “Ecco fatto, prima era troppo largo”, ti fa sedere su una sedia e ti sistema i capelli in una crocchia alta che lascia liberi due riccioli che ti si appoggiano morbidamente sulle spalle, la donna spolvera uno specchio e ti invita a guardarti.

Il kimono arriva sino alle caviglie, ai piedi hai delle specie di ciabatte di legno con degli speciali calzini, i capelli ricci e castani hai la sensazione che non ti siano mai stati così bene, le labbra piccole ma carnose si aprono in un sorriso e i tuoi occhi verdi ti scrutano da sotto le lunghe ciglia nere.

“Sei un incanto tesoro” dice la donna accarezzandoti leggermente la spalla e te non riesci a non sorridere davanti a quel gesto così semplice e dolce.

“Su! Che gli uomini ci stanno aspettando di sotto!” dice con voce squillante, sorridi e ti fai accompagnare nel salone, questa volta però osservi la strada cercando di memorizzarla e di raccogliere quanti più particolari puoi.

Il corridoio, pavimento pareti e soffitto sono in legno scuro, ogni tanto attaccati vi sono dei ritratti.

Uno lo riconosci immediatamente, è il signor Taisho con il suo sorriso appena accennato e lo sguardo estremamente dolce, a fianco Sesshomaru da bambino mentre gioca con una palla, è seduto a terra con la palla tra le gambe che tiene stretta tra le sue manine piccole, ride, ha lo sguardo ed il volto dolce e rilassato e dietro di lui il padre lo guarda dolcemente ed ha una mano sul capo del figlio.

Accanto un quadro con il Sesshomaru di adesso, lo sguardo ambrato gelido che sembra ti entri dentro e questo non può non farti arrossire fino alla punta delle orecchie.

L’ultimo quadro rappresenta Izayoi ed il signor Taisho mentre si guardano e ti ritrovi a pensare che siano estremamente dolci, continui a camminare seguendo la donna, entrate dento la sala da pranzo dove ci sono già ad aspettarvi i due demoni di casa.

Il demone adulto vi sorride facendovi segno di sedervi mentre anche lui si accomoda al suo posto, il figlio è nell’angolo della stanza e ti guarda incuriosito, effettivamente hai  l’aspetto completamente diverso da quando ti hanno incontrato nel bosco con dei pantalonacci, una maglietta larga ed i capelli legati in una coda bassa, non riesci a non arrossire sotto il suo sguardo.

 

N.D.A.:

Eccomi qui sulle note di "Don't stop the music" delle 2NE1 ... vi assicuro che non è pubblicità, le sto davvero ascoltando! >.<

Spero che il capitolo vi sia piaciuto (dal prossimo dovrebbero iniziare le cose interessanti sul serio) e vi dò un consiglio, non dimenticatevi di Ami nè di Katashi, saranno abbastanza importanti ....

Ci sentiamo al prossimo capitolo (che temo non arriverà prima di Giovedì prossimo ... -.-'').

A presto (spero) Kange. <3

 

 

A.D.R.:

(Si, ho la mania di abbreviare tutto ...)

Duuunque ... iniziamo!

Alla nostra lista si è aggiunta un'altra persona! Come sono contenta!

Or dunque (wow ... non credevo di conoscere questa parola) iniziamo con i ringaziamenti! ^^

 

Satana1: Grazie mille per continuare a seguire questa ff! Mi rende sempre felice trovare una tua recensione! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e di risentirti presto!

 

kaori_kuran:Yu-chan grazie per esserti unita a noi! ^^ Sono contenta che la storia ti piaccia e spero che continuerai a seguirla e di risentirti presto!

 

RedSonja:Ciao! Spero che anche a te il capitolo ti sia piaciuto, e che continuerai a seguirmi! ^^

 

(cavoli, devo trovare un sinonimo per spero ...)

Ma non pensiate che mi sia dimenticata di voi occhi silenziosi che spiano nel buio (siete 31), mando un grosso ringraziamento anche a voi e spero (arieccolo!) di non avervi deluso, vi invito come ultima cosa a lasciare una recensione o, se siete così timidi anche un messaggio privato, insomma, fatemi sapere che ne pensate! ^^

 

Dovrei aver detto tutto, non resta che salutarvi e sperare (si, decisamente devo trovare un sinonimo) di sentirvi con il prossimo capitolo.

Ciao ciao!:)

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Capitolo 5
*** Capitolo 4: La mia nuova sveglia a fiori ... più o meno ... ***


Piccola nota prima di leggere il capitolo!

In questo capitolo c'è un esperimeno (voi mi dovrete dire come vi trovate meglio) ho messo al suo interno i pensieri di Amaya e quelli si Maru-kun, quelli della ragazza sono in blu come al solito, ad un certo punto però la narrazzione in I persona passa a descrivere i pensieri di Maru-kun ed i pensieri diretti sono in verde, ditemi se ci capite, altrimenti non ne metto più nei prossimi capitoli.

Buona lettura! ;) Kange!

... ciò che non avevo neanche sognato ...

 

CAPITOLO 4

Il giorno dopo alle sei ancora nel mondo dei sogni distesa sul letto che un tempo era appartenuto ad Ami e che adesso ospita il tuo sonno.

Una figura entra nella stanza sbuffando ma te non te ne accorgi nemmeno “In piedi” dice semplicemente ma ad un volume di voce troppo basso perché tu gli dedichi semplicemente un millimetro della tua attenzione.

“Ho detto in piedi” dice alzando la voce, la tua risposta è semplicemente un: Umh!

“Insomma! Sono le sei ti vuoi alzare!” ecco, lì la voce riesce a raggiungerti “Umh … mamma, ancora cinque minuti …” detto questo ti riaddormenti provocando uno sbuffo alla persona che si avvicina scocciata al letto, si inginocchia con un ghigno sulle labbra, avvicina il suo volto al tuo, appoggia una mano sulla tua spalla scuotendoti leggermente.

Apri gli occhi impastati dal sonno “Buon giorno” ti dice semplicemente, te resti un po’ in silenzio mettendo a fuoco la figura che ti è così vicina, quando realizzi chi è salti sul letto urlando sorpresa.

“Sesshomaru! Che ci fai qui!” la voce ti esce balbettando mentre cerchi di farti piccola piccola in un angolo del letto con le ginocchia abbracciate al petto.

“Ti sono venuto a svegliare, sono le sei razza di dormigliona” inchini la testa a destra con la faccia sorpresa mentre lui si rimette in piedi “Le sei?” il demone annuisce “Oh, ma allora non c’è problema, è presto!” dici allegramente rimettendoti sotto le coperte, il giovane ti guarda iniziando a ridere.

“Ma si può sapere da dove vieni?” ti ritrovi ad osservarlo, è veramente bello quando non fa il Re del Polo Nord, la sua risata è dolce e capace di trasportare chiunque l’ascolti, il suo sorriso è tenero ed il suo sguardo rassicurante, il tuo cuore inizia a battere all’impazzata, questa versione di lui ti piace ancora di più.

“Su muoviti che tra poco arriva Yume”, detto questo esce dalla stanza, ma prima di richiudere la porta senti ancora la sua risata.

Ti porti una mano al cuore “Capperi santi, se sarà sempre Sesshomaru a svegliarmi di centro non mi mancherà la mia adorata sveglia a fiori!” ridi leggermente dopo quell’affermazione, ti alzi dal letto notando che indossi una vestaglia bianca lunga sino alle caviglie “La vestaglia di Ami” pensi con una nota di tristezza mentre ti avvii verso i vestiti che Izayoi ti ha detto di indossare per fare la conoscenza di Yume.

Nel frattempo il giovane demone cammina lentamente per il corridoio in legno ripensando alla faccia terribilmente buffa che ha fatto l’umana quando l’ha visto.

“È proprio scema” pensi semplicemente continuando a ridere dentro di se, eppure, c’è qualcosa in quella ragazzina che ti incuriosisce, che ti attira peggio di una calamita, ieri sera quando l’hai vista entrare dentro la stanza non riuscivi a toglierle lo sguardo di dosso, ti eri ritrovato a pensare che era semplicemente meravigliosa.

A quel ricordo scuoti la testa dandoti dello stupido, “È semplicemente un’umana” cerchi di pensare per togliertela dalla testa.

“L’hai svegliata?” ti chiede sorridente tuo padre, te ti limiti ad annuire, lo superi aumentando il passo “Figliolo?” sei costretto a fermarti nonostante preferiresti mille volte essere il più lontano possibile da lui.

“Grazie”, sbuffi riprendendo a camminare scocciato.

Entri in cucina attirato dall’odore di pesce affumicato.

“Oh, Sesshomaru”, sorridi davanti alla seconda moglie di tuo padre che ti sorride gentilmente “Ne vuoi un po’?” annuisci e ti metti a sedere al tuo posto mentre la donna ti mette davanti il piatto con una porzione abbondante, sa che adori quel piatto.

Ti da un bacio sulla guancia “Buongiorno” ti dice con la voce squillante, le sorridi, nonostante odi tuo padre adori Izayoi, è una persona dolce e sensibile, ha provato ad avvicinarsi a te lentamente conquistando la sua fiducia giorno dopo giorno imparando a conoscerti.

“Grazie” è la tua risposta prima di iniziare a mangiare, ma le bacchette di si fermano a metà mentre il boccone che avevi preparato cade miseramente nel piatto spiattellandosi.

Amaya arrossisce.

“Porca miseria! Mi sento ridicola così!” pensi mentre il tuo cuore riprende a martellarti nel petto sotto lo sguardo fisso del giovane demone “Amaya! Sei stupenda”, sussulti alla voce entusiasta della donna che ti viene incontro con gli occhi luccicanti “Non è vero?” chiede rivolta al demone che è ancora bloccato con le bacchette a mezzaria e la bocca leggermente aperta.

“Sesshomaru?” chiede la Izayoi con la voce leggermente preoccupata, il giovane scuote la testa come rientrato in se dopo una trance “Ehm … si” ammette completamente rosso “Emh … io vado fuori” dice uscendo velocemente dal castello abbandonando piatto, bacchette e pesce senza aver mangiato nemmeno un boccone.

Apri la bocca ma la donna ti fa segno di restare in silenzio per un po’ di tempo “Giuro, non ho mai visto quel ragazzo così” ammette iniziando a ridere “Che significa?” la donna ti guarda con gli occhi sgranati e scuotendo bonariamente la testa “Povera piccola, davvero non ci sei arrivata?” alzi leggermente le spalle sconfitta “È che sei molto carina” sottolinea con la voce il –molto-, ma te continui a non capire.

“Vedi-” ma la donna si interrompe guardando dietro di te iniziando a sorridere alla porta “Che gli è preso? Perché sorride alla porta?” “Yume!”.

“Oh, ecco, non stava sorridendo alla porta … ora mi torna …”.

Ti volti e vedi una signora anziana vestita in un kimono nero, i capelli bianchi tenuti corti e lo con lo sguardo sembra che ti voglia fare i raggi X.

“Questa è la ragazzina che devo allenare?” nella sua voce senti una leggera … ok, forse non tanto leggera, punta di amarezza.

Ti viene vicina e con i suoi occhi azzurri ti guarda gelida “Cerca di non farmi perdere tempo ragazzina ok? Forza, vieni fuori con me” dice prendendoti la mano e trascinandoti fuori a forza, non fai in tempo a chiedere ad Izayoi niente che ti ritrovi nel giardino del castello.

Non vedendo più altre persone in giro decidi di porre la tua domanda direttamente all’anziana signora “Ma come faceva a sapere che ero io, gliel’hanno per caso detto?” la donna scuote la testa scocciata “Ragazzina, so prevedere il futuro!” ti risponde con la voce più acida che ha.

“Si inizia bene, secondo me questa sarebbe la sposa perfetta per quello stronzo del prof di Spagnolo!”.

 

 

N.D.A.:

Eccomi qui!

Ciao gente!

Come vi siete trovati con l'esperimento, ditemelo sinceramente così so se poterlo inserire nel capitolo successivi, evitare o a limite incentrare interamente un capitolo su i pensieri dell'uno o dell'altra.

Vedete un pò voi.

Duuunque ... cosa dovevo dire ... oh si!

Mi auguro (si, signori e signori ho trovato un modo per sostituire spero, voglio un applauso XD) che il capitolo vi sia piaciuto nonostante il mio micro esperimento.

Una curiosità micro micro, Yume è un nome giapponese che significa Sogno.

Aggiornerò sicuramente un'altra volta in questa settimana perché poi fino al prima sono a ... SCIARE!!!

Yeah! >.<

Dovrei ave finito e ordunque passiamo all'altro angolo!

Bacioni Kange!

 

 

A.D.R.:

Ed eccomi qui!!! (Da notare la mia fantasia nell'iniziare gli angoli a fine capitolo ... -.-'')

Iniziamo subito con i ringraziamenti (anche perché non so cosa aggiungere ... -.-''):

 

Satana1: *Saluta con un sorriso a 43 denti* (si, lo so che non abbiamo 43 denti XD) Felice di risentirti, mi ha fatto molto piacere ricevere la tua recensione e sono contenta checontinui a seguirmi!

 

kaori_kuran: Yu-chan ciaooo! :3 ... ... non so che dire ... (-.-'') oltre a GRAZIEEE! Le tue recensioni sono sempre ber accette! Mi auguro che anche questo capitolo ti sia piaciuto e di risentirti presto! :3

 

RedSonja: Ciau! *saluta con la manina* sono contenta che anche te continui a seguire questa storia, ti volevo chiedere (se ti interessa) di dirmi un colore che a te piace per poterti togliere il nero. Spero di sentirti presto! =D

 

 nightfox: Benvenuta! Si, ho visto che hai aggiunto la mia storia tra le seguite, sono strafelicisima che un'altra persona mi segua! *.* e spero che la storia continui a piacere anche a te! Ciau!!! *.*

 

Un grossissimo ringraziamento anche a voi 40 paia di occhi (si, siamo saliti) che mi seguono silenziosamente, unitevi pure alle recensioni!

Ora vi saluto, vado a fare la pappa! Bacioni!

Kange

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Capitolo 6
*** Capitolo 5: Yume ***


Piccola nota prima di leggere il capitolo!

Piccolissima cosa, in questo capitolo vediamo il punto di vista di Maru-kun, infatti il verde è per i suoi pensieri. Ora vi lascio al capitolo e ci rivediamo tra le note per le scuse per l'assenza! ;)

... ciò che non avevo neanche sognato ...

 

CAPITOLO 5

 

Corri più veloce che puoi, hai voglia di scaricarti, di toglierti la sua immagine dalla testa.

Di lei con quel kimono simile a quello che indossano le sacerdotesse con i pantaloni rossi e la parte superiore bianca, i capelli legati in una coda bassa, pronta per iniziare l’allenamento.

Sorridi pensandola sola con Yume e per un attimo ne provi quasi pensa “Quella donna è una strega” ti ritrovi a pensare considerando il suo carattere “No, è peggio di una strega” aggiungi poco dopo scuotendo leggermente la testa.

Finalmente lo senti, quell’odore ti fa venire un ghigno sulla faccia, tiri fuori la tua spada passandotela da una mano all’altra “Prima o poi la devo proprio cambiare pensi guardando il grosso taglio che si trova sulla lama, però ti ci sei affezionato, è la prima arma con la quale hai combattuto sul serio, quella che tuo padre di ha regalato per il compleanno, in fondo speri che nonostante il graffio duri ancora un bel po’.

Alzi lo sguardo verso il cielo sopra di te si trova un demone dall’aura abbastanza forte per farti divertire, lo osservi meglio, ha il muso da drago ed il corpo da verme molto lungo, ghigni, ti piacerò batterlo ed inoltre si dice che la loro carne sia particolarmente buona.

Riparti a correre cercando di prendere più velocità possibile per poi darti lo slancio da un alberello che sembrava stare lì apposta proprio per te, ti avvicini velocemente a chi speri vivamente diventi il tuo prossimo pasto ed affondi con la lama verso la metà dal suo corpo, senti il rumore della carne rompersi, il demone urlare dal dolore, tutto questo ti fa sorridere, la tua arma riesce finalmente ad uscire con la punte dall’altra parte, a questo punto fai forza con il manico verso di te facendola inizia a ruotare e a tagliare la carne del demone che continua a dibattersi, riesci a staccarlo ed entrambe le parti cadono a terra subito seguite da te.

Ti avvicino al muso del tuo –nemico- pronto al suo attacco, si, perché quei demoni sono duri da uccidere, bisogna colpirli in un determinato punto, si fingono morti e quando ti avvicini abbastanza tac! Sei morto e non te ne sei neanche accorto.

“Peccato che io non abbia punta voglia di morire” i suoi occhi sono sempre chiusi, riesce a nascondere il suo respiro, sai che ci vorrà solo ancora un po’ di pazienza.

Eccoli, si aprono, le iridi rosse come il sangue, dal muso prima perfettamente pulito adesso si vedono distintamente due linee rosse di sangue che escono dalla bocca, il demone in meno di pochi nanosecondi ti sovrasta apre la bocca mostrando le sue fauci provando subito ad attaccarti, riesci però a schivarlo di lato.

Sei molto fiero di te in questo momento, non solo perché hai fatto una bella schivata ma soprattutto perché ti piace, sentire l’odore del sangue, le urla di dolore la carne che viene strappata, tagliata dalla tua lama, ora ti attrae da morire, e pensare che da piccolo non lo sopportavi, tutte le volte rischiavi di vomitare.

Il demone si riprende velocemente attaccandoti nuovamente ma anche questa volta lo schivi lateralmente, alzi la spada riuscendo a tagliare un’altra parte del suo corpo, sorridi vedendo il sangue che esce fluido, ne sei talmente incantato che non ti accorgi che il quello è partito nuovamente all’attacco, provi ancora a schivarlo ma scivoli all’indietro atterrando ugualmente in piedi.

Il tuo avversario ti viene incontro “Bè, almeno non è almeno uno di quelli che scappa” pensi ghignando, vuoi finirlo, ed anche alla svelta, non ti vuoi certo perdere la ragazzina e la strega al loro primo incontro no?

Alzi la spada aspettando che si avvicini ancora un po’, la bocca aperta, i denti bene in mostra, inizi a corrergli incontro anche te, salti e con la spada  lo colpisci nel suo punto debole, a quel punto il demone fa un gemito leggero prima di cadere a terra con gli occhi ancora aperti.

Sorridi molto soddisfatto di te, lo osservi, si, hai fatto un bel lavoro, ti carichi in spalla la parte del demone saltando sul balzo dal quale prima sei scivolato trovando le altre sue parti, le distendi l’una accanto all’altra e tiri fuori una corda resistente con la quale leghi le tre parti insieme caricandole sulla spalla.

“E ora torniamocene a casa” pensi tutto soddisfatto di te stesso mentre inizi ad attraversare il bosco correndo così raggiungi preso il castello, le trovi lì, la strega e la strana ragazzina, sono in piedi immobili, avvicinandoti noti il viso di Yume molto severo, ma la donna composta e ben sistemata mentre quando vedi lei non riesci dal non ridere attirando il suo sguardo strabiliato su di te.

Ha i capelli tutti in disordine, il volto pallido ed il vestito completamente sporco “Ma l’ha allenata a combattere o a prevedere il futuro?” pensi continuando a ridere, inizia a farti male la pancia, sarà passata un’oretta e mezza ed è già in quello stato, è messa male la ragazzina.

“Sesshomaru cosa hai in spalla?” chiede squadrandoti, te guardi lo stesso punto dove lei tiene il suo sguardo fisso, il demone ha parso molto sangue e ti ha macchiato completamente la casacca, il volto di Amaya diventa ancora più pallido se possibile “Non è tuo vero?” la voce le esce balbettando e per un attimo ti senti quasi felice per la preoccupazione che la ragazza ti ha rivolto ma poi ritorni subito sulle tue.

Appoggi il demone a terra con il volto rivolto verso di lei, quasi con la speranza di intimorirla “No, è tutto suo” dici indicandole i tre pezzi del tuo ex avversario.

La ragazza sgrana gli occhi “Ora si schifa, ora si schifa, ora si schifa”, continui a ripeterti quelle tre parole in continuazione, non vuoi perderti il cambiamento della sua espressione, ma lei ti stupisce ancora, gli occhi le si illuminano e corre immediatamente verso il cadavere come solitamente le bambine corrono incontro agli animaletti carini.

Si inchina davanti al suo volto, mette le mani sul suo muso ignorando di starsi sporcando completamente di sangue, alza lo sguardo verso di te ancora con gli occhi che le brillano, congiunge le mani come a pregarti e con una vocina come da bambina semplicemente parla “Ti prego, posso aprirlo?” sgrani gli occhi e ti ritrovi a ridere nuovamente, ti inginocchi davanti a lei guardandola “Ma che sei sicura di essere una donna?”.

“Certo che ne sono sicura” ti dice velocemente e con la voce leggermente offesa “Vuoi seriamente aprirlo?” lei annuisce velocemente “Voglio vedere com’è dentro!” scuoti la testa e ti viene naturale di scompigliarle ulteriormente i capelli mentre ti rialzi in piedi.

Quel gesto sorprende anche te che resti immobile guardandoti la mano come se si fosse mossa per conto suo, come se avesse vita propria.

Abbassi lo sguardo verso Amaya, anche lei è rimasta sbalordita dal tuo gesto, arrossisce non appena i vostri occhi si incrociano eppure la ragazza non distoglie lo sguardo, semplicemente sorride e a quel punto sei sicuro, sei arrossito anche tu.

“Ma chi diamine è questa ragazza!” pensi sbalordito “Con lei non riesco più a controllarmi!”.

 

 

N.D.A.:

 

Ohayo!

Vi prego non tiratemi niente addoso! >.<

La mia lunga assenza può essere spiegata!

Da Fine Febbraio al 1 Marzo non ci sono stata e poi quando sono tornata mi sono sentita male ed alla fine ho avuto da studiare un sacco per la scuola, in più ci si è messa la mancanza d'ispirazione, quando sono riuscita a scrivere il capitolo non mi piaceva (e tutt'ora non mi convince un granché) quandi adesso eccomi qui solo adesso ....

VI CHIEDO ANCORA SCUSA! >.<

Spero che il capitolo vi sia piaciuto almeno un pò ... si sò che l'attesa non è stata ripagata ... ma spero bene nel prossimo capitolo (del quale sono già più o meno a metà).

Solo una cosa e poi vi lascio in pace:

Per farmi perdonare pubblicherò almeno un'altro capitolo entro la fine delle vacanze di pasqua!

Infatti uno è quasi finito! ;)

Ora passiamo all'angolo dei ringraziamenti e ricordate che mi dispiace taaaaanto! >.<

 

A.D.R.:

 

Ed eccoci qui all'angolino dei ringraziamenti, spero sinceramente che nessuno abbia deciso di abbandonarci ...

Satana1: Ti ringrazio molto per la recensione (Che ti giuro ho letto almeno tre volte nonostante non ti abbia risposto -.-'') e spero sinceramente che continuerai a seguirmi nonostante la mia LUNGHISSIMA assenza.

 

RedSonja : Ciau! Non ce l'ho fatta ad aggiornare prima di partire come puoi ben notare ... eheheheh ... -.-'' sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto ed ancora mille scusa per non aver aggiornato prima, farò un nodo ad un fazzoletto come impegno a non fare mai più una cosa del genere!

 

kaori_kuran : Ciao! Mi scuso anche con te (anche se immagino che tra tutti non ne potrete più delle mie scuse dato che ho fatto quasi una pagina chiedendovi scusa, ma io continuerò! >.<) spero che ti piaccia questo capitolo e che continuerai a seguirmi!

 

nightfox : Ciao! Ti ringrazio tanto per  tenere la mia storia tra le seguite e spero che continui a leggerla. Scusa anche a te per la mia lunga assenza!

 

 

Bacioni Kange! <3

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Capitolo 7
*** Capitolo 6: Un mostrino che prova ad ucciderci ***


 

Punto di vista di Amaya

P.S. Non l'ho riletta ... XD chiedo umilmente perdono

 

... ciò che non avevo neanche sognato ...

 

CAPITOLO 6

 

“Signorina Amaya torni subito qui! Ancora non abbiamo finito l’allenamento!” alzi lo sguardo verso di lui supplicandolo silenziosamente, fa un leggero no con la testa e te, nonostante lui non lo ammetterebbe mai, sei pronta a giurare che abbia tanta paura di quella donna come te.

Ti alzi come un robot “È davvero stronza come il prof di spagnolo, sono convinta che sarebbero perfetti insieme!” pensi scocciata cercando di non gonfiare le guance, chiaro sintomo di quando sei arrabbiata.

Ti metti nuovamente seduta davanti a Yume, incroci le gambe riprendendo la posizione precedente, il tuo cuore continua a battere all’impazzata  mentre sai chiaramente che lui ti sta guardando, sposti leggermente gli occhi verso Sesshomaru vedendo il suo sguardo divertito non puoi fare a meno di sorridere anche te mentre ti volti nuovamente verso Yume-fujin (è il femminile di -sama).

Chiudi gli occhi ed unisci le punte delle dita delle mani a formare una piramide a quel punto con un gesto velocissimo unisci le mani ed applaudi due volte, serri maggiormente gli occhi prendendo una forte boccata d’aria prima di riaprirli facendo sussultare silenziosamente il demone a causa del fatto che al posto delle tue iridi verdi vi è un unico colore blu.

Yume ti osserva sorridendo mentre vede i tuoi palmi toccare terra dalla quale poco dopo esce un piccolo rivolo d’acqua che sale sulle tue mani muovendosi come un serpente, spalanchi gli occhi iniziando a respirare affannosamente, il rivolo d’acqua si disperde, la donna ti osserva scocciata “Perché ti sei fermata?” ti chiede con la voce irritata, la guardi “Non ce la facevo più” la donna sorrise amaramente “Devi spingerti fono al limite! Svieni se necessario, ma non bloccarti quando ci stavi riuscendo!”.

Sgrani gli occhi “Quindi ci sono riuscita?” la donna si limita ad annuirti velocemente mentre si alza dalla sua posizione elegantemente “Questa sera prima di coricarti richiedi una premonizione ed esercitati ancora nel dominio dell’acqua” annuisci abbassando lo sguardo sotto gli occhi scuri e severi della donna.

“Si Yume-fujin” la donna annuisce evidentemente compiaciuta prima di entrare in casa per salutare Izayoi, te d’altra parte non puoi non essere contenta del fatto che se ne vada, non ti piace, ti senti in soggezione davanti a lei e sei stremata.

Ti lasci cadere all’indietro sentendo l’erba del giardino carezzarti leggermente la testa.

“Bene, sei uscita viva dalla tua prima lezione, che te ne è parso?” te sgrani gli occhi “Perché ti sembro viva! Quella donna mi sembra un orco mangia bambini”, l’ultima parte la dici in un sussurro temendo che la donna abbia qualche strano potere e riesca a sentirti, tuttavia il ragazzo davanti a te ti guarda confuso “Cos’è un orco?” non riesci a trattenerti e scoppi a ridere pensando alla faccia di Sherek “È una creatura mitologica diciamo, e si dice che siano estremamente cattivi e che mangino i bambini”.

Sesshomaru ride pensando che il ruolo le si addica molto, interrompe tuttavia la sua risata alla vista della donna che si congeda con un leggero inchino prima di andarsene.

“Senti, ma mi dici che stavi facendo prima con l’acqua?” è Izayoi a dare la notizia al figlio adottivo sorridente e piena di energie più che mai “Pensa un po’, è venuto fuori che la nostra Amy-chan sia una dominatrice dell’acqua, Yume se ne è talmente interessata che si è nominata sua tutrice da sola” non riesci a trattenere un piccolo sbuffo “Non so se sia una così bella notizia” pensi con l’umore nero totalmente contrastante con quello della donna incinta.

Almeno una cosa adesso la sai:

“Gli insegnanti stronzi si trovano in tutte le epoche”.

Tuttavia questo pensiero rimane fortunatamente sigillato nella tua mente.

“Oh Maru-kun! Questa carne è semplicemente deliziosa sei stato bravissimo grazie” quella frase detta da Izayoi coglie totalmente impreparato il giovane che giuri di aver visto arrossire e sorridere anche se solo per una frazione di secondo.

“Izayoi posso darti una mano in cucina?” la donna annuisce “Però prima vai a farti il bagno, io intanto inizio col metterlo in ammollo”, annuisci sorridente vedendola rientrare in casa lentamente, il peso della panciona influisce molto sulla velocità die suoi movimenti ed inoltre teme di cadere facendo del male al piccolo, quindi sta sempre molto attenta.

“Sesshomaru, ma dov’è che posso farmi un bagno?” il demone ti porge una mano per aiutarti a rialzarti da terra “Vieni, ti ci accompagno io” ti sorprendi di sentire che sta usando con te lo stesso tono dolce e protettivo che così spesso hai sentito usare per Rin.

Accetti volentieri l’aiuto che ti è stato offerto, hai i dolori a tutti i muscoli del corpo e sei veramente stanca, camminate per circa cinque minuti prima di trovarvi davanti ad un grande lago dall’acqua cristallina “Wow! È bellissimo!” gli occhi ti si illuminano mentre ti avvicini velocemente alla riva del lago inginocchiandoti vicina ad esso, allunghi la mano fino a sfiorare la superficie dell’acqua notando che è piacevolmente tiepida.

“Io vado, fatti il bagno alla svelta che poi dobbiamo tornare a casa”, annuisci velocemente mentre lo osservi allontanarsi camminando elegantemente, appena è abbastanza lontano inizi a spogliarti infilandoti completamente nell’acqua ed iniziando a nuotare.

Ti rilassi lentamente sotto il tocco rilassante dell’acqua, chiudi gli occhi lasciandoti trasportare dalle correnti quando un rumore improvviso di fa spalancare gli occhi, ti guardi intorno cercando la fonte del rumore quando vedi una creatura gigante dal corpo rosso.

Dalla testa partano due grosse corna, gli occhi sono piccoli e neri, il corpo è enorme, raggiunge quasi la punta di un abete che è vicino al lago, è coperto solamente in vita da quella che sembra la pelliccia di una tigre, apre la bocca e ne esce un potente ruggito, ti porti le mani alle orecchie urlando per lo spavento mentre ti nascondi maggiormente nell’acqua sperando che quel coso non ti veda. Osservi con orrore ciò che stinge nella mano destra, è una mazza chiodata, inizia a ruotarla in tutte le direzioni abbattendo dei poveri alberi.

Pianta i piccoli occhietti neri gelidi su di te ed un brivido gelido ti scende lungo la schiena.

“Amaya!” ti volti verso il ragazzo dai capelli bianchi, ti osserva per poi guardare con aria scettica il mostro che adesso sposta lo sguardo sul demone, scuote la testa sospirando, torna a guardarti con un piccolo sorriso “Possibile che tu non riesca a fare neanche un bagno senza metterti nei guai?” gonfi le guance, gesto che fai quando sei scocciata e arrabbiata “Non è vero! Io non combino guai!” non ti sei neanche resa conto che mentre lo dicevi ti sei alzata in piedi uscendo leggermente dall’acqua, lo sguardo imbarazzato del ragazzo ti fa ricordare la tua situazione e tornare sott’acqua alla velocità della luce.

Sesshomaru estrae la spada “Appena inizio ad attaccarlo cerca il momento migliore e scappa” ti urla prima di iniziare a correre contro il gigantesco mostro che improvvisamente riconosci come un Aka-oni. Fai come il demone ti ha detto, ti dirigi velocemente verso la riva dove hai lasciato gli abiti, fortunatamente lì vicino c’è anche una grossa roccia dove ti puoi mettere per vestirti.

Osservi i movimenti e gli attacchi dei due attendendo il momento più opportuno che fortunatamente non si fa attendere, esci fuori velocemente dall’acqua afferrando gli abiti e li indossi il più velocemente possibile, una volta fatto ti siedi a terra ben nascosta dietro l’enorme roccia prendendo un grosso respiro prima di affacciarti leggermente per osservare il combattimento.

Sesshomaru sembra essere nettamente in vantaggio nonostante la statura del demone.

Il demone riesce a raggiungere l’altezza del demone saltando e dandosi la spinta con gli alberi, raggiunta l’altezza del viso ruota l’arma cacciandogli la spada in un occhio, l’Oni urla dal dolore mentre lascia la mazza chiodata che cade a terra provocando un piccolo solco portandosi la mano all’occhio mentre dalla ferita esce del sangue nero e viscoso che gli cola su tutto il viso e non riesci a trattenerti, ti alzi in piedi mostrando il tuo rifugio urlando : “Grande Maru-kun!”.

In quel momento ti rendi conto della sciocchezza che hai fatto.

Anzi, delle sciocchezze.

Hai mostrato il tuo nascondiglio, ma questa non è la cosa peggiore, quella è il fatto di aver chiamato il demone Maru-kun.

Ti proti una mano alla bocca davanti allo sguardo sorpreso e scettico del ragazzo dai capelli color della luna, improvvisamente sorridi in modo tirato iniziando a scuotere le mani stendendo le braccia davanti a te “Ups scusate, non fate caso a me, io me ne torno qui dietro la roccia, non intervengo più eh! Prego, riprendete pure” dici prima di lasciarti cadere in ginocchio dietro la roccia.

“Accidenti a me e a quando non sono nata muta!” pensi dandoti una manata sulla fronte.

Torni ad affacciarti da dietro la roccia, i due demoni sono ancora immobili a guardare la roccia, ti abbracci le ginocchia sperando che si dimentichino della tua esistenza, questa tua speranza tuttavia viene presto eliminata dai passi del gigante che si dirigono chiaramente verso di te.

“Amaya vai via subito da lì”, a quell’urlo ti alzi in piedi notando l’Aka-oni che ha recuperato la mazza chiodata e la sta girando in aria sempre più velocemente creando un forte rumore, sgrani gli occhi “Eh no caro mio! Non ci penso proprio a morire così!” pesi iniziando a correre dalla parte opposta al lago e quindi la roccia. L’arma arriva a terra alzando un grosso polverone che ti permette di vedere il minimo indispensabile, inizi a tossire a causa della tessa che non ti permette di respirare bene.

Senti una mano afferrarti il polso da dietro iniziando a trascinarti e te come una scema ti lasci guidare sperando solo che sia Sesshomaru.

Quando torni finalmente a vedere bene il demone dai capelli bianchi è davanti a te e guarda verso il nemico “Torna a casa il più velocemente possibile”, nella sua voce ti sembra di sentire una nota di preoccupazione “Ed evita di fare il tifo ad alta voce”, ora invece il suo tono ti pare scocciato eppure nel suo viso vi è un mezzo sorriso.

“Ma-” lui non ti lascia finire “Non ci pensare nemmeno a rimanere, è troppo pericoloso”, la sua voce sicura ti fa abbassare lo sguardo e mentre lo vedi tornare a combattere contro il mostro rosso, ti volti in direzione del castello iniziando a correre, quando però i rumori della lotta non ti giungo più alle orecchie ti blocchi “Ho appena abbandonato Sesshomaru” ti ritrovi a pensare con amarezza.

È vero che tu sei solo un’umana che per non sai bene quali motivi -probabilmente per una botta improvvisa di fortuna, o sfortuna, devi ancora capire bene quale sia delle due- si è ritrovata dentro il suo primo, nonché preferito, anime, e che molto probabilmente gli sarai solo d’intralcio, però hai sensazione che ti dice che DEVI assolutamente tornare da lui, e siccome tu dai SEMPRE retta alle tue sensazioni non trovi un buon motivo per non tornare da lui.

“Tranne rischiare di rimanere uccisa” pensi cercando di soffocare una risata che ti lascia un piccolo sorriso sul volto.

Ti volti nuovamente nella direzione dove sai che si trovano i due demoni e prendi una grossa boccata d’aria “E pensare che prima mi lamentavo della mia vita monotona” dici chiudendo leggermente gli occhi, fatto questo li riapri iniziando a correre verso il campo di battaglia.

Appena arrivi hai il fiatone, ti nascondi dietro un albero e cerchi di fare meno rumore possibile mentre tenti di reimmettere ossigeno nel tuo organismo, mossa della quale sei ben conscia dell’inutilità dato il grande udito ed olfatto dei demoni, però nel cuore speri che la battaglia li stia distraendo e non si accorgano della tua presenza.

Spii tutte le loro azioni con gli occhi trattenendo il respiro tutte le volte che vedi la mazza chiodata o gli stessi pugni del gigante dirigersi velocemente verso il ragazzo che li schiva TUTTI e non riesci ancora a capire come faccia, insomma, gli Oni sono famosi per la loro forza e lui riesce con facilità a schivare ogni singolo colpo “È strepitoso” pensi tra te e te mentre avverti chiaramente un leggero rossore ricoprirti le guance, lo stesso che ti succedeva mentre vedevi gli episodi con lui e quasi quasi ti dispiaceva quando Inuyasha riusciva a batterlo.

Il demone dai capelli argentati va un salto con la spada tesa sulla propria testa, una volta raggiunta l’altezza del gigante abbassa l’arma con forza e velocità, è il colpo di grazia.

Dalla posizione nella quale ti trovi riesci a vedere tutto, ogni singola mossa, perfino l’arma dell’Aka-oni spostarsi velocemente verso il suo volto e pararsi dall’attacco del ragazzo che perdendo l’equilibrio cade a terra di schiena.

Ti alzi restando dietro l’albero trattenendo il fiato, l’arma di Sesshomaru è finita vicino all’acqua del lago, il gigante si avvicina alzando la mazza in aria, la vedi avvicinarsi velocemente verso il ragazzo, sgrani gli occhi successivamente tutto accade in un attimo.

Stendi il braccio verso il demone aprendo la bocca senza riuscire ad emettere nessun suono.

Tutto dura un battito di ciglia, ma te riesci a vedere chiaramente i vari passaggi nonostante la velocità dell’accaduto, un rivolo d’acqua esce dal lago mettendosi tra i due iniziando ad alzarsi sempre più in alto fino a superare l’altezza dell’Oni quindi si solidifica e diviene molto simile al ghiaccio, ma molto più resistente, riesce infatti a bloccare l’attacco del gigante.

Sesshomaru si volta a guardarti con lo sguardo interrogativo, te rimani immobile a guardare il tuo operato con incredulità, prima non riuscivi nemmeno a muovere un ml d’acqua ed ora addirittura a creare uno scudo?

Ma stiamo scherzando?

L’Oni continua ad attaccare la barriera insistente, ma niente sembra in grado di scalfirla “Ed ora che faccio?” ti chiedi presa dal panico, non sai quanto riesci a reggere, anche se non senti la stanchezza sai benissimo che una grande uantità di energia stà lasciando il tuo corpo.

Le dita ti si stanno informicoland, e senza neanche accorgertene fai un gesto automatico con il polso facendolo girare, la barriera diventa piena di crepe e si distrugge dividendosi in tanti piccoli diamanti che finiscono conficcati nella carne del nemico, da tutte le ferite inizia a colare il sangue nero e viscoso, lo senti urlare dal dolore prima di vederlo accasciarsi a terra privo di vita.

Abbassi il braccio guardando Sesshomaru che alterna lo sguardo dal demone a te, da te al demone senza riuscire a capire come ai fatto.

Incroci le braccia al petto sorridendo di scherno appoggiandoti al tronco dell’albero uscendo allo scoperto “Mi caccio sempre nei guai eh?” chiedi con una punta di ironia, il ragazzo ti sorride alzandsi “Ok, ti devo le mie scuse” dice anch’esso con un sorriso ironico sul volto.

Lo vedi avvicinarsi quando improvvisamente senti la testa girare, ti porti una mano alla fronte chiudendo gli occhi “Tutto bene?” ti chiede preoccupato, annuisci lentamente poco prima di ritrovarti inginocchiata a terra “Amaya che succede?” apri leggermente gli occhi arrossendo per il fatto di vedere le sue mani appoggiate alle tue spalle ed il volto così vicino e pregi perché lui non senta il tuo cure a mille e la tempesta con tanto di tuoni, fulmini e saette che si agita nel tuo stomaco.

“Credo di aver utilizzato più energia di quando credessi”, ti stupisci nel sentire la tua stessa voce così flebile.

 

 

 

 

N.D.A. (lasciate ogni speranza o voi ch'entrate ... speranza di trovare una persona con ancora un po' di sale in zucca):

 

C'è l'ho FATTA!!!!!!

Questo capitolo è stato un parto, quasi letteralmente, avevo 10mila idee in testa senza riuscire a tirarne fuori una decente ma ora ce lo fatta! Yeah! Si, sono molto fiera di me U.U

Chiedo perdono se il combattimento non è molto chiaro, è stata la parte più difficile da fare e ci sto ancora prendendo la mano però mi sto impegnando eh! ;)

Ok, ho già scritto 5 righe di sciocchezzequindi passiamo alle cose serie (?).

Finalmente le cose si stanno movimentando, abbiamo scoperto il potere della piccola Ami-chan e un mostrino (poco -ino) ha attaccato i due giovani, la domanda è il perché ma non penso che lo saprete prima di almeno un altro capitolino :)

Come spero avrete notato il capitolo è più lungo, si signori e signore (ok, solo signore), arriva a 5 pagine invece che ha 3! U.U sono molto fiera di me, sisi U.U

Due cose e vi lascio (finalmente) in pace:

  Il suffisso -fujin  (se internet non mi ha mentito) dovrebbe essere il femminile del suffisso -sama (ma immaginoche lo sappiatedi già data la mia nota accanto XD) che si utilizza per le persone di livello più elevato del nostro come ad esempio con i professori o il datore di lavoro.

  

   Gli Oni sono creature appartenenti alla mitologia giapponese checon il passare del tempo hanno assunto il significato di portatori di sventura, e (sempre se internet non mi ha mentito) gli Aka-oni sono di colore rosso e poi ci sono anche quelli di colore blu, ma non mi ricordo il loro nome al momento ... eheheheh ... -.-''

 

 

Ok, dovrei aver finito.

 

Ah no! ho due notizie:

1) l'angolo per i ringraziamenti nonsarà presente in questo capitolo perché non so sinceramente che scrivervi se non di scusarmi per il fatto di non aver pubblicato in tempo il capitolo ma spero comunque che ne sia valsa la pena.

2) nasce un nuovo angolo! (si, siamo a 3) il: A.C.L. (ovvero Angolo dei Consigli di Lettura! ... lo so, solo a me può venire in mente un'idea così ... -.-'')

 

Ora ho finito sul serio! Kange! Oh mamma che nota lunga! :O

 

 

 

A.C.L. (Angolo dei Consigli di Lettura):

 

Ok, come nasce quest'angolo? Ve lo dico in poche parole perchè sennò rischio di fare i vari angoli più lunghi del capitolo.

Nasce dal fatto che navigando su EFP mi è venuto in mente che io non conoscerò mai tutte le ff di questo sito! Nitizia che mi ha molto rattristato quindi mi sono detta, dato che ho una mia storia e che mi diverto a creare gli angoli più assurdi, perché noncrearne uno dove vi consiglio un'autore o una storia?

Quindi ecco qui questa stronzata genialata ed ovviamente anche voi dovrete potrete partecipare consigliando a vostra volta a mua! ^.^

 

Ok, il mio consiglio è di leggere le storie di: Clara_Oswin

 

Quest'autrice si è particolarmente accanita sulla Walt Disney creando storie comiche una meglio dell'altra, sono previ e io ci rido ancora (sono passati 3 giorni), in particolare: quella di Hecules, quella di Aladin, Pochaontas (queste 3 sono veramente fantastiche) e molto dolce è anche Another edining della Siretta.

 

Ora un bacione grande quanto una casa e spero non vogliate uccidermi per una nota così enorme.

Un grazie enorme a chi è arrivatofin qui.

Kange.

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Capitolo 8
*** Capitolo 7: L'altra parte di me ***


 

Punto di vista di Sesshomaru

P.S. Non l'ho riletta ... di nuovo!  XD chiedo umilmente perdono

 

 

... ciò che non avevo neanche sognato ...

 

CAPITOLO 7

 

Sei sul terrazzo di camera tua, il vento ti muove dolcemente i capelli color della luna, sei completamente appoggiato alla ringhiera, sospiri pesantemente non sai bene cosa stia succedendo al tuo cervello, non fai più ragionamenti chiari e soprattutto tutti ti portano a lei.

Quando l’hai vista cadere, quando hai sentito la sua voce così flebile, quando è svenuta, improvvisamente il tuo cervello si è spento, non sapevi più cosa fare, sei riuscito a capire che dovevi portarla a casa il più velocemente possibile.

Chiudi gli occhi sospirando non riuscendo a spiegarti tutto quest’istinto di protezione che provi solo nei suoi confronti, e che non hai provato per nessun’altro.

Il leggero e dolce bussare alla tua porta ti fa sussultare, la raggiungi velocemente aprendola ed incontrando il volto di una sorridente Izayoi “È solo un po’ stanca, ti chiamo quando è pronto”, ti limiti ad annuire e mentalmente la ringrazi per essere venuta subito a dirti la situazione.

Richiudi la porta sospirando, non hai fame, ma sai che con la donna non c’è nemmeno da provare a pensare di saltare un pasto.

Ascolti i passi della donna allontanarsi, appena la senti scendere le scale la tua mano si porta automaticamente sulla maniglia, vuoi vederla, ed il perché non lo sai nemmeno te, esci dalla stanza e non sai neanche come ti ritrovi davanti alla porta della ragazza.

“Perché? Perché con lei sono così  diverso? A volte non mi riconosco nemmeno!” pensi sbuffando spazientito, ti fai troppe domande per i tuoi gusti, così apri la porta entrando nella camera.

Le tende sono aperte permettendo alla luce di entrare ed illuminare l’ambiente.

Lei è lì, distesa a pancia in su sotto le coperte, gli occhi sono chiusi e le labbra leggermente aperte, il respiro è leggero e ritmico, lei è lì, dorme, sola, indifesa.

“Indifesa” pensi rabbrividendo.

Il pensiero che qualcuno sarebbe potuto entrare in un qualsiasi momento e lei non sarebbe neanche riuscita a provare a difendersi ti da fastidio, scuoti la testa “Ora sto davvero esagerando, chi vuoi che abbia un qualunque vantaggio a farle del male!”, questo pensiero tifa stare meglio.

Ti avvicini al letto e la osservi, il suo odore ti circonda, il suono del suo respiro regolare, non ti sei neanche accorto che mentre la osservavi ti sei sporto verso di lei, la distanza tra di voi diminuisce, siete così vicini che manca veramente poco perché i vostri volti si incontrino.

Sempre più vicini.

La distanza continua ad accorciarsi.

 

Qualcuno però ritiene che non sia ancora il momento, infatti una forte folata di vento spalanca i vetri facendoti sobbalzare ed allontanare da lei.

“Che diavolo mi è preso?” ti chiedi maledicendoti mentre raggiungi la finestra.

Dalla stanza di vede un panorama estremamente bello, la radura che circonda la casa presenta qua e là qualche macchia rossa dei primi papaveri che sbocciano, il verde si alterna al bianco delle margherite ed il piccolo cespuglio di rose rosa che Izayoi ama tanto è pieno di boccioli e di qualche fiore coraggioso che si è già aperto.

La radura che circonda il palazzo è circolare e limitata dal bosco che cresce folto, grazie alla tua vista demoniaca riesci a scorgere un piccolo nido di rondini ed i due uccelli in questione volare avanti ed indietro per finire di sistemarlo prima di deporvi le uova.

Noti il polline dei pioppi scendere dolcemente mosso dal vento “sembra neve vero?” ti volti verso la voce femminile che ha appena parlato trovandoti accanto Amaya che ti sorride dolcemente prima di aggiungere in risposta al tuo sguardo confuso “Il polline”.

Senti il tuo cuore accelerare in maniera incredibile.

Scuoti la testa cercando di far tornare operativo il tuo cervello.

“Come stai” ti sorprendi tu stesso della domanda come succede alla ragazza “Bene, non ti preoccupare, è che non sono ancora abituata a dosare la mia energia”, annuisci mentre la guardi continuare a guardare fuori con lo sguardo concentrato, ti senti in colpa, sei ancora talmente debole da aver bisogno che un’umana crei uno scudo e svenga per riuscire a battere un demone.

I tuoi pensieri vengono bruscamente interrotti dall’entrata di Izayoi che sgrana gli occhi sorpresa di trovare te lì e lei sveglia, vi sorride chiudendosi la porta alle spalle “Amy-chan, ti ho portato il pranzo, è meglio se resti in camera per un po’, voglio evitare che ti affatichi”. La ragazza dai capelli castani sorride senza replicare sedendosi al tavolo dove la donna incinta a posato il cibo “Sesshomaru, scendi anche tu, tra due minuti è pronto” annuisci mentre la donna esce.

Senti Amaya sospirare pesantemente, la guardi confuso, lei sta nuovamente osservando il paesaggio da dietro la finestra “Tutto bene?”, la ragazza sussulta evidentemente colta in fallo ed arrossisce vistosamente “Si tranquillo” dice sorridente ma qualcosa ti dice che non p la verità.

“Ti si legge in faccia ragazzina” la senti trattenere il fiato prima di sospirare nuovamente “È che in questi giorni avrei dovuto trovarmi a provare con delle mie amiche per un concerto e non a combattere contro gli aka-oni”.

La guardi confuso “Cos’è un concerto?” Amaya ti guarda scioccata prima di sorriderti gentilmente e darti una spiegazione “È … vediamo, quando una o più persone si mettono a cantare e suonare per un pubblico”, annuisci “Una specie di teatro?” lei annuisce “Si più o meno, solo che non c’è una storia dietro, sono solo canzoni che sono state scritte in più momenti”.

“Ma se questo concerto è così importante per te, perché non lo fai?” la ragazza scuote la testa “Non posso senza tornare a casa” annuisci “O certo, per la cosa di lavorare prima del matrimonio giusto?”, la giovane arrossisce di botto (In realtà si era dimenticata dell’assurda scusa che si era inventata) prima di annuire prorompendo in una risata nervosa prima di oscurarsi in viso.

Quella visione ti stringe il cuore, “Perché non sorride più?” ti chiedi.

“È così importante per te?” Amaya annuisce tenendo lo sguardo basso prima di alzarlo facendo un sorriso forzato “Bè, non-” non la lasci finire “Te che cosa avresti fatto? Cantato o suonato?” la vedi sorridere leggermente “Suonato il piano” sorridi leggermente “Allora dopo pranzo ti porto a vedere una cosa”.

La giovane ti guarda confusa come a chiedere una spiegazione ma scuoti la testa “Ora vado a mangiare” dici prima di uscire e stroncando ogni tentativo della ragazza di scoprirne di più.

Amaya restò a fissare la porta chiusa per un po’ prima di sorridere ed iniziare a mangiare lentamente.

Scendi le scale con un piccolo sorriso sul volto, “Gli tornerà il sorriso appena lo vedrà” pensi mentre raggiungi il salotto.

Per entrambi il pranzo sembra la cosa più lunga del mondo, ed una volta terminato ti fiondi nella camera della ragazza “Pronta?”, vedi Amaya annuire, ed insieme uscite dalla sua camera attraversando i corridoi e salendo una rampa di scale arrivate difronte ad un’altra porta.

La apri lentamente, l’interno è completamente buio, ti dirigi a passi sicuri verso le finestre aprendo le tende, è una stanza semplice e spoglia, al centro vi è solo un pianoforte nero semplicemente stupendo, alla sua vista la giovane si portò le mani davanti alla bocca mentre le si inumidiscono gli occhi “Sesshomaru, è … è” sorridi “Perché non lo suoni?”.

Vedi Amaya sussultare “Davvero posso?” annuisci quasi divertito dalla  domanda sciocca della giovane, si avvicina lentamente come se avesse paura che a fare un gesto brusco l’atmosfera si possa rovinare.

Si siede dolcemente allo sgabello “Sei proprio sicuro?” sospiri esasperato “Ti ho già detto di si, allora che fai, inizi o no?” la vedi annuire entusiasta prima di iniziare a sfiorare i tasti dolcemente “Ha un suono bellissimo” dice con gli occhi illuminati prima di iniziare a suonare un motivetto allegro che conosce a memoria.

Resti con gli occhi sgranati ad ascoltarla, non ti aspettavi che fosse così brava, sei talmente concentrato che non ti accorgi neanche dell’arrivo di tuo padre ed Izayoi che rimangono alla porta ad osservarla meravigliati.

La prima a riprendersi fu la donna che chiuse gli occhi mentre le nasceva un sorriso sul voto, la ragazza muoveva le dita toccando con delicatezza i tasti bianchi quasi conla paura di danneggiare lo strumento dando vita ad una lenta melodia estremamente dolce, la prima che aveva imparato e che sapeva ancora a memoria.

“Incredibile” era l’unica parola che riuscivi a pensare mentre ascoltavi la dolce melodia nascere da quell’oggetto che erano anni che non sentivi suonare, da quando Ami, tua zia si era unita a Takahashi.

Amaya pigiò sull’ultimo tasto lasciando che il suono si spegnesse da solo, quando anche l’ultima nota scomparve ci fu un piccolo attimo di silenzio mentre continui ad osservare lo strumento con dolcezza.

Ti accorgi della presenza dei due silenziosi spettatori solo quando tuo padre inizia a battere le mani, la pianista sussultò voltandosi verso i due ed irrigidendosi si alzò velocemente “Ecco io”, la senti balbettare, stai per intervenire e toglierla dall’impiccio, ma tuo padre fa prima.

“Dove hai imparato a suonare così?” la ragazza si rilassa sorridendo “A scuola” risponde semplicemente mentre voi tre la guardate sorpresi “Sei stata a scuola?” le chiede tuo padre, la vedi diventare viola dall’imbarazzo e te non ne capisci il motivo, in realtà si era semplicemente resa conto della sciocchezza commessa, ma questo tu non lo sai.

Amaya annuisce lentamente e vedi Inuken aprirsi in un sorriso “Non c’è che dire, il villaggio dove abiti deve proprio essere particolare” lei si porta una mano dietro la nuca ridendo imbarazzata “Eh già”.

Da quel  giorno la giovane iniziò ad occuparsi anche dell’intrattenimento musicale, iniziò a riscrivere gli spartiti ed i testi ai quali aveva fatto le foto con il cellulare che teneva spento per consumare meno batteria possibile, con il tempo unì alla musica anche la sua voce lasciandovi nuovamente stupidi.

La musica era sempre diversa passava da pezzi lenti e malinconici a veloci ed allegri, e, nonostante voi non foste abituati a quel tipo di ritmo era comunque molto piacevole da ascoltare.

Amaya continuava ad allenarsi con Yume nonostante non riuscisse più a fare grandi cose da quel giorno, tuo padre ti costringeva a portartela dietro per tutto il tempo che non aveva gli allenamenti nonostante il fatto che tu fossi contrariato, continuava ad affermare che sarebbe stata un buon blocco, ma di questo tu non ne eri così convinto ed il terrore di mostrarle la tua altra parte e magari di stare lontano dalla battaglia.

I giorni si susseguivano fino ad arrivare a due mesi dall’arrivo di quella stana ragazza che ti aveva cambiato la vita.

Ancora un volta però qualcuno aveva intenzione di sconvolgere la tranquillità che si era creata in quei giorni.

La mattina trascorse tranquilla tra gli urli di Yume verso la sua povera alunna che nonostante ci provasse non riusciva a fare grandi passi avanti se non aumentare il volume del vermicello e di farlo congelare, ma quando provava ad andare oltre falliva miseramente, te le guardi dall’interno del castello continuando a chiederti come fosse riuscita quella volta a creare uno scudo ed adesso non riuscisse a fare praticamente nulla.

Dopo pranzo uscite a fare la solita passeggiata cercando di evitare i demoni e quindi evitare di lottare, stavate in silenzio per tutto il tempo pronti a captare il primo movimento che mai arrivava, mai tranne quel giorno, entrambi sentite uno strano suono come quello dello strisciare di un serpente sulle foglie secche, entrambi vi girate verso il suono che proviene da dietro dei cespugli.

Ti ci dirigi facendole capire con lo sguardo di non muoversi, la mano stringe già la spada sguainata “Sarà un serpente” pensi sperando di avere ragione, tuttavia qualcosa ti dice che è una falsa speranza.

Stai per sporgerti verso il cespuglio quando un altro strisciare dalla parte opposta  ti fa tornare verso la ragazza “Sono due e non sono serpenti”, questa consapevolezza ti arriva poco prima di sentire Amaya urlare, ti volti verso il posto che poco prima occupava, è tenuta a mezz’aria per una caviglia da una grossa coda verde e squamosa, è a testa in giù e ringrazi il cielo che indossi la veste delle sacerdotesse munita da pantaloncini.

La sua faccia è tra lo sbalordito ed il terrorizzato, il volto pallido “Sesshomaru!” urla indicandoti, ti volti giusto in tempo per vedere un'altra coda, solo che questa volta è gialla, ti colpisce in pieno stomaco e ti fa volare addosso ad un albero, senti la giovane urlare ancora il tuo nome e sospirare quando ti vede nuovamente in piedi.

Corri con lo sguardo alla ricerca della spada che trovi vicino alla coda del demone  serpente che ti aveva colpito per primo, corri verso di essa evitando l’attacco di testa che prova a farti il tuo nemico, afferri la spada facendo un cerchio con essa ed attaccargli la coda la quale, a rigor di logica si sarebbe dovuta staccare , invece compare solo un piccolo graffio, il demone infastidito ti colpisce nuovamente al mento facendoti cadere a terra, mentre ti rialzi vedi la punta della coda afferrare la spada strappandotela dalle mani e lanciarla lontano “Ok, ora sono fregato” pensi sbuffando.

“Oooh! Così mi fai vomitare!” questa voce ti fa voltare verso la ragazza che è ancora a testa ingiù ed è osservata dal serpente verde con curiosità mentre la scrolla.

Il demone giallo tenta di tirarti una nuova codata che riesci tuttavia a schivare, non hai più la spada, la tua arma è riuscita a fargli solo un graffio, non sai qual è il loro unto debole, sono in due.

Questi pensieri riescono a demoralizzarti parecchio.

“Adesso tu mi molli razza di-” guardi nuovamente la castana mettere le mani verso il muso del demone ed urlare di rabbia mentre un verme d’acqua la raggiunge a terra ingigantendosi e prendendo la forma di una spada che arriva nelle mani della giovane che la caccia nell’occhio del verde il quale la lascia urlando.

Vedi la giovane finire a terra di sedere con la spada ancora stretta in mano, il serpente verde continua ad agitarsi a causa del dolore, torni a concentrarti nel combattimento con il demone giallo che alterna attacchi con la coda ad attacchi frontali, nell’ultimo tentativo del demone di stenderti questo si lancia contro di te di testa, sorridi quando un’idea si fa spazio nella mente, arretri fino a toccare con la schiena un tronco ed aspetti che ti sia abbastanza vicino perché non possa cambiare direzione e salti.

Atterri su un ramo alto, la pianta trema a causa dello scontro del serpente contro di essa, torni a guardare la ragazza che continua a stringere in mano la spada di ghiaccio macchiata del sangue del serpente verde, Amaya è in piedi con un equilibrio instabile a causa del fatto di essere rimasta per tanto tempo a testa in giù.

Vedi il demone verde alzare la testa e scrutarla malignamente dall’occhio buono prima di lanciarle si contro, ti alzi e dandoti una spinta con le gambe e salti riuscendo a raggiungerla e spingerla lateralmente appena in tempo per evitare lo scontro.

La guardi preoccupato, Amaya ti fa  un sorriso forzato e ti passa la spada, la afferri annuendo leggermente prima di voltarti verso i due demoni ed iniziando ad attaccare utilizzando l’arma di ghiaccio, non sai quanto tempo passa, ma non gli hai provocato molti danni, in compenso te inizi a sentire la stanchezza, davanti a te hai il demone verde ancora dolorante a causa del danno inflittogli dalla giovane.

Ti difendi dalla sua coda con la spada e riesci a provocargli un altro graffio abbastanza profondo, il demone urla nuovamente ed il suo urlo viene affiancato da un altro femminile, ti volti verso la ragazza che è attaccata ad un albero con la coda del serpente giallo a stringerle la gola, si dimena calciando cercando di liberarsi.

Afferri più saldamente la spada lanciandoti contro di lui ma quello verde ti prende per una caviglia lanciandoti dalla parte opposta a quella della giovane, ti alzi in piedi mentre Amaya inizia ad ansimare, continua a cercare ti liberarsi con le mani mentre i suoi movimenti si fanno sempre più deboli, senti montarti la rabbia, dei fremiti ti scuotono il corpo e senti la tua coscienza andare in secondo piano, sai che sta succedendo nuovamente, il tuo corpo si muove senza che tuo lo voglia.

Il tuo corpo si tramuta in quello di un cane, ecco, tutti i tuoi sforzi non sono serviti a nulla, stai per mostrarle la tua parte più terribile. Quella demoniaca della uale perdi sempre il controllo.

Lei ti guarda nello sguardo nessuna espressione prima di chiudere gli occhi, senti uno strano dolore al petto prima di comprendere che ti sei lanciato contro il serpente verde e che sei riuscito a staccargli la testa con un semplice morso, il suo corpo si dibatte solo per un altro po’ prima di smettere definitivamente di muoversi.

Corri verso l’altro che lascia la ragazza tentando di difendersi con la coda, gliela afferri con la bocca mentre scrolli la testa poi lo lasci andare, il demone abbatte un albero a causa di uno schianto, in poco gli sei addosso e riesci ad ucciderlo grazie ad i tuoi artigli.

Ti volti indietro, Amaya è distesa a terra, respira ancora e quella constatazione ti fa partire uno strano calore dal cuore, la giovane ti guarda con gli occhi aperti, sei contento che si sia ripresa, ma allo stesso tempo hai paura che adesso possa avere terrore di te, e questo non lo sopporteresti.

La vedi alzarsi traballante sulle gambe “Sesshomaru”, la sua voce così dolce ti colpisce come una pugnalata, ti senti ringhiare.

“No! Non voglio farle del male!”.

“È solo una sciocca ragazza”.

Il tuo corpo si muove verso di lei, le fibre del tuo corpo tese pronte all’attacco “No!”.

La ragazza ti si avvicina sorridendoti quasi capisse cosa stai cercando di fare “Sesshomaru stai tranquillo, è tutto sistemato”, fai dei passi avanti, con il muso davanti al suo volto, lei continua a sorriderti “Non ho paura di te, so che non mi faresti mai del male”.

Quella semplice frase ti fa sorridere “Io non le farò del male” ed appena lo pensi ritorni in te, la tua coscienza torna in primo piano, la ragazza ti sorride notando il cambiamente nei tuoi occhi e ti appoggia una mano sul naso “Oh bravo demonietto” dice prima di iniziare a ridere e dentro di te non riesci a non fare altrettanto prima di riprendere la tua forma normale.

Amaya ti abbraccia con le lacrime agli occhi, rimani immobile imbarazzato per la vicinanza, la distanzi leggermente da te “Stai bene” la vedi annuire, abbassi lo sguardo oscurandoti in volto “Mi odierai ora non è vero?” la ragazza ti sorride scuotendo la testa “Perché? Per il fatto che mi hai mostrato la tua parte demoniaca per salvarmi? Come potrei essere arrabbiata” accenni un sorriso mentre lei nuovamente ti abbraccia.

“Questa ragazza è veramente strana”.

 

 

 

 

N.D.A.:

 

Udite udite!

Ho aggiornato dopo soli sei giorni ed è anche un capitolo lunghino! Sono bravissima! *.*

Anche se devo ammettere che per riuscire ad aggiornare così presto mi sono dovuta mettere a scrivere in pullman e durante le ore di interrogazione ... però devo ammettere che ne è valsa la pena, anche perché non è che avessi tanto da fare.

Spero che questo capirolo vi sia piaciuto come è piaciuto a me scriverlo, anche perché ho fatto la cattivella, mentre lui si chinava quando lei era a letto nella mia idea avrebbe dovuto strappargli un bacio, ma ho deciso di attendere, anche se sappiate che non mancherà molto ... ihihih.

Anche questa volta non l'ho riletto perché sto aggiornando di corsa e domani non posso.

Ora vi saluto.

Bacioni.

Kange.

P.S. Ditemi che ne pensate! ^.^

 

 

 

A.C.L. (Angolo dei Consigli di Lettura):

 

Eccoci qui all'angolo dei consigli, yeeeh!

Sono contenta che quest'idea vi sia piaciuta quindi ecco a voi il mio consiglio:

Maga sfigata di Chelinde

Link ------> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2545464

 

Passate miraccomando!

 

Bacioni Kange <3

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8: La prima volta ... ***


Parla Amaya :)

... ciò che non avevo neanche sognato ...

 

 

 

CAPITOLO 8

 

 

 

Erano passati due mesi da quando Sesshomaru ti aveva mostrato il pianoforte che ti aveva lasciato letteralmente estasiata, suonare quello strumento ti era sembrato quasi una cosa sacrilega, per questo avevi chiesto tante volte al demone se era sicuro che lo potessi fare.

Non ti saresti mai aspettata una cosa tanto dolce dal grande e possente demone cane, anche se ancora non lo era.

Ti eri accorta che da quando il padre lo aveva costretto a portarti dietro prendeva sempre strade dove non compariva mai neanche mezzo demone, parliamoci chiaro, due, tre giorni senza vederne nemmeno uno ci poteva stare, ma due mesi era troppo, si erano presi tutti una vacanza?

Quello ti aveva fatto salire il dubbio che venne affermato dalla sua espressione quando vide comparire i due demoni serpente che avevano iniziato ad attaccarvi.

Quando uno di loro ti aveva preso mettendoti a testa in giù ed avevi richiamato il vermicello ti eri disegnata nella testa l’immagine di una sfera in stile Super Sayan che colpiva il demone verde ma evidentemente il verme aveva un’altra idea.

Si, perché avevi scoperto che quel coso era un essere vivente, per la precisione un’emanazione dello spirito dell’acqua con tanto di testa pensate, avevi inoltre capito che non eravate dicerto fatti per essere amici, infatti vi odiavate, entrambi troppo testardi.

Anche quella volta non aveva seguito minimamente il disegno che ti eri fatta in testa ed aveva agito di testa propria diventando una spada, cosa che poi si era rivelata ancora più utile dato che lo stesso Sesshomaru aveva perso la sua arma.

Lo avevi visto lottare rapita della sua velocità e precisione e quando aveva preso la sua forma originale ti eri sentita incuriosita, avevi anche un po’ di timore, ma la fiducia che nutrivi nei suoi confronti la abbatteva completamente.

“È assurdo avere tanta fiducia in una persona che conosci da soli due mesi!”.

Continuavi a ripeterti, e continui tutt’ora, eppure sapevi che MAI e poi MAI ti avrebbe fatto del male.

Adesso sei qui, seduta al tavolo da pranzo giocando con il cibo, ti senti come un nodo allo stomaco che ti impedisce di mangiare, Sesshomaru era rimasto ferito al fianco durante il combattimento, in realtà non era niente di grave ma ti senti tremendamente in colpa, in fondo era colpa tua se era successo, se tu non fossi stata lì forse non si sarebbe preoccupato di mantenere il controllo sulla sua parte demoniaca.

“Che succede tesoro, non ti piace?” sussulti a quella voce dolce voltandoti verso la donna che ha raggiunto il settimo mese di gravidanza notando che ti osserva leggermente preoccupata “No, è buonissimo ma non ho molto appetito” ammetti abbassando lo sguardo imbarazzata.

Il signor Taisho si alza da tavola una volta finito il suo cibo “Meglio se inizio a prepararmi”, la donna annuisce sorridendo gentilmente osservando il marito uscire dalla stanza.

Una volta finito il pasto aiuti la donna a sparecchiare mentre il ragazzo-demone va nelle proprie stanze “Tesoro, mi faresti il favore di andare a raccogliere altre di quelle erbe per Sesshomaru? Devo cambiargli la fasciatura e le ho finite”.

Annuisci sorridendole, Izayoi ti ricorda molto una seconda madre e ti piace la sua compagnia, sia come donna dolce che come donna dalla grande forza di carattere dato il fatto di riuscire a convivere con due demoni.

Esci dal castello velocemente con una cesta di vimini in mano pronta per raccogliere le erbe delle quali la donna ti ha dato una specie di campione sul quale basarti.

Mentre cammini verso il bosco il tuo pensiero ritorna a vagare senza meta.

Pensi alla futura madre di Inuyasha al settimo mese, tra soli due mesi avrebbe partorito e tutto da allora sarebbe degenerato, ancora fatichi a pensare alla morte di Inu, ed all’odio che avrebbe iniziato a provare Maru-kun nei confronti del fratello e della moglie del padre Sesshomaru.

Tutto ti sembra così impossibile, l’aria in casa è così dolce, il rapporto tra la donna ed il giovane così tranquillo, sembra più teso il rapporto con il padre che con quello della compagna.

Senti la tristezza circondarti ma tenti di eliminarla scuotendo il capo, non è decisamente il momento, devi trovare quelle erbe.

Sei entrata nel bosco già da una ventina di minuti cercando la piantina per il giovane demone, ma di quella pare non esserci neanche l’ombra, e pensare che Izayoi l’aveva trovata appena fuori di casa!

Sbuffi spazientita iniziando ad inveire contro quel vegetale introvabile, quando improvvisamente senti un rumore alle tue spalle, ti volti temendo un altro attacco da parte di un demone e mentre la paura inizia a salire tenti di capire chi ha fatto quel rumore.

Passano una manciata di secondi che sembrano interminabili duranti i quali nessuno si fa avanti, inizia a convincerti del fatto che sia stato un animale quando senti una mano gelida posarsi sulla tua spalla, ti volti velocemente incontrando una figura femminile circondata da un mantello nero.

Ti allontani impaurita, la figura si toglie il cappuccio scoprendo il volto.

I capelli lisci sono argentati e spariscono dentro la mantella, gli occhi rosa confetto, le labbra rosse sangue sono piegate in un sorriso canzonatorio “Non ti preoccupare bella bimba, non ti farò del male”.

Un brivido gelido ti percorre la schiena, sai che ti devi voltare e correre via il più velocemente possibile tuttavia alcuni fattori ti impediscono di muovere le gambe, in primo luogo per la paura ed in secondo per il fatto che sarebbe inutile anche solo tentare.

“Chi sei tu?” riesci a chiedere con un filo di voce “Questo non ha importanza” dice con voce aspra “Immagino tu stia cercando qualcosa dato che sei qui da quasi mezz’ora girovagando senza una meta chiara” annuisci lentamente indecisa se dirle la verità o meno.

Vedi la donna voltarsi verso le sue spalle e tornare ad osservarti con un ghigno soddisfatto sul volto “Molto bene, mi spiace doverti fare del male” si bloccò per un momento prima di scuotere la testa “No, non è vero, sarà un piacere” disse semplicemente prima di liberare la mano destra dalle lunghe unghie demoniache.

Vedi partire un piccolo filo di luce rossa simile alla luce di un laser partire dal suo palmo raggiungendole il cuore, senti una specie di sensazione di ghiaccio per poi una di grande calore, ti senti mancare il respiro, un forte dolore ti fa cadere a terra con le mani strette al petto tentando di riprendere fiato.

La demone se ne va lasciandoti in ginocchio.

Resti in quella posizione per un tempo che ti sembra infinito finché non riesci a riprendere a respirare normalmente ed il cuore ti sembra tornato alla normalità, ti rialzi mentre le tue gambe traballano leggermente.

“Sono ancora viva” pensi stupita “Quella stupida demone ha sbagliato!” pensi mentre un sorrisetto divertito ti si dipinge in volto “Forse però è meglio uscire il più velocemente possibile da qui” ti dici prima di iniziare a camminare verso il castello ed è proprio al limitare del bosco che la vedi, quella dannatissima erba era proprio all’inizio del bosco!

Ti inchini a raccoglierla con la delicatezza dovuta al fatto che è per Sesshomaru altrimenti ti saresti messa a strapparla con le tue mani.

Raggiungi il castello dove Izayoi ti accoglie con un sorriso molto gentile “Temevo avessi incontrato difficoltà nel trovarla” annuisci con un sorriso imbarazzato sul volto “Non riuscivo proprio ad individuarla” ammetti imbarazzata mentre le passi il cestino di vimini.

“Dai, vieni con me, ti insegno” dice semplicemente prima di dirigersi verso le stanze del figliastro con un passo più veloce che il suo pancione le consente, la segui senza fare storie, sarà un’esperienza molto utile per il tuo presente e per il tuo futuro “In qualunque epoca vivrò” pensi con tristezza mentre la tua mente torna a tutto ciò che hai lasciato nel tuo tempo.

Entrate nella stanza del demone dopo che la donna dai capelli corvini ha bussato velocemente.

Sesshomaru chiude velocemente la finestra guardandovi incuriosito, Izayoi semplicemente indica il cestino con le erbe mediche per risposta mentre si dirige verso il letto del ragazzo facendo segno di sedervisi, te chiudi la porta dolcemente mentre una strana sensazione di imbarazzo ti sale facendoti arrossire leggermente.

“Amaya oggi starà a guardare, le sarà utile”, il demone non risponde, semplicemente incontra il tuo sguardo che distogli immediatamente mentre la sensazione di imbarazzo aumenta, affianchi la donna vedendola slegare con facilità il nodo che aveva fatto alla fasciatura “I nodi che fai devono essere resistenti, ma devi essere capace di scioglierlo, se non ci riesci puoi comunque utilizzare una lama, ma dipende dal tipo di ferita”.

Annuisci tentando di appuntarti l’informazione nella mente mentre vedi la donna togliere lentamente e delicatamente la fasciatura mostrando il lungo taglio sul fianco, per un attimo trattieni il fiato pensando che molto probabilmente è solo colpa tua.

Segui tutte le mosse della donna, sostituendo la fasciatura con una nuova.

Infine la vedi riporre tutte le cose nella cesta prima di rialzarsi lentamente “Vado da Inu” dice prima di uscire, te resti nella stanza del demone, abbassi lo sguardo mentre lo osservi “Ehm, ecco, io ti volevo chiedere scusa” dici a bassa voce mentre fai un inchino di scuse come l’hai visto fare ad Izayoi certe volte.

Il demone ti guarda confuso non capendo il motivo per il quale ti stai scusando “Per la ferita, se non ci fossi stata io magari tu avresti preso prima le tue vere forme ed avresti evitato questo” ammetti mentre lentamente abbandoni la posizione dell’inchino per tornare eretta.

Incontri il suo sguardo che è fisso su di te in modo penetrante, lo distogli subito tornando a guardare quelle strambe ciabatte giapponesi, tutto questo in meno di tre secondi.

Senti l’inizio di una sua parola ma non lo lasci continuare, se  lui iniziasse a parlare sai bene che non riusciresti più a farlo te.

“Aspetta” dici prendendo un grosso respiro “Io, non voglio che tu rischi ancora di ferirti, e nemmeno che tu ti senta costretto a portarmi con te, quindi non ti devi preoccupare a dirmi che non vuoi” dici semplicemente girandoti per uscire “Tolgo il disturbo” affermi mentre senti gli occhi inumidirsi, ma non riesci a fare un passo che improvvisamente senti la tua schiena toccare il petto del demone.

Sgrani gli occhi sentendoti avvampare mentre due braccia ti circondano le spalle, vedi una ciocca di capelli argentati posarsi sulle braccia che ti stringono, “Sesshomaru ma che-” la voce ti esce in un sussurro ma la frase ti muore in bocca quando lui ti costringe a voltarti e vedi il suo sguardo serio su di te.

“Non è colpa tua” dice serio “Evito sempre di prendere quella forma perché perdo il controllo” ammette abbassando lo sguardo per poi tornare a fissarti in modo ancora più serio “È vero, mio padre mi ha costretto a portarti dietro contro la mia volontà”, senti la stretta delle sue mani sulle tue spalle farsi più forte,  “Ma io non volevo perché temevo che tu potessi rimanere ferita”.

Inizia a dolerti il punto nel quale ti stringe ma non lo senti, le sue parole  lo coprono.

“Però, io-”, lo vedi prendere un bel respiro “Non so cosa mi succede, ma quando sono con te io-”, si blocca, apre la bocca per poi richiuderla immediatamente dopo, fa questo processo per un paio di volte prima di sospirare pesantemente “Accidenti” sussurra chiudendo gli occhi e lasciandoti le spalle.

“Ma cosa diamine mi hai fatto si può sapere?”.

Sgrani gli occhi tornando a trattenere il fiato mentre senti nuovamente gli occhi inumidirsi, lui sembra accorgersene, probabilmente per l’odore, e si affretta a correggersi “Ma no! Io non intendevo dire questo!” dice mettendosi la mano sinistra sulla fronte.

“Accidenti, non riesco ad esprimermi” dice sospirando “Io quando sono con te non riesco a parlare, a muovermi, a non sentirmi teso, non riesco a non preoccuparmi per te” ammette iniziando a guardarsi vero il basso “Io non ho mai provato niente di simile, e non so neanche che cosa significhino” continua a bassa voce.

Sgrani gli occhi mentre il tuo cuore aumenta il battito tremendamente perché anche tu provi le stesse cose.

“Io lo so” dici balbettando leggermente mentre il demone alza lo sguardo facendoti arrossire fino alla punta dei capelli “Si chiama amore, significa tenere alla vita, alla felicità di un’altra persona piuttosto che alla tua”, fai una piccola pausa prendendo un bel respiro “Ed è quello che io provo per te”, il demone dai capelli argentati ti guarda accennando un piccolo sorriso.

“È quello che prova mio padre per Izayoi non è vero?” sorridi dolcemente, è proprio come parlare ad un bambino “Già”, in poco tempo ti ritrovi nuovamente tra le sue braccia, il volto sul suo petto, il suo odore ti riempie le narici, chiudi gli occhi mentre ti godi l’abbraccio capendo improvvisamente quanto sei più bassa di lui.

“Gli arrivo a malapena all’attaccatura del collo” pensi sorridendo leggermente.

“Come ci si comporta in queste situazioni?” ti chiede staccandosi leggermente “Io non lo so” ammetti abbassando sguardo, la sua mano ti alza il mento facendo si che i vostri sguardi si rincontrano “È la prima volta per me” ripete con un piccolo sorriso imbarazzato “Dovrai portare pazienza”, annuisci mentre le vostre fronti si toccano, sorridi prima di trovarti nuovamente tra le sue braccia.

 

 

N.D.A.:v

Konnichouwa!

Vi chiedo scusa per il ritardo, ma la scuola mi ha letteralmente ucciso, poi ci sono stati problemi di connessione, insomma, alla fine sono riuscita ad aggiornare solo ora (e comunque oggi ho il saggio di musica ... PANICOOO!!!).

Comuuunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto, a me molto, sopratutto l'ultima parte! *^*

Sappiate che se pensate che siamo vicini alla fine vi sbagliate di grosso.

Vi dò un piccolo consiglio, in questo capitolo c'è una parte fondamentale (oltre a quella di Amaya e Sesshy-kun), vediamo se capite qual'è ... ihihih, sarà abbastanza importante! ;)

Sono lieta di annunciare che si sono aggiunte molte persone alla comitiva di questa fic e voi non potete neanche immaginare quanto questo mi renda felice! ^.^

Si, perché anche se mi sono arrivate solo due recensioni (una via messaggio) e sappiate che questa me la lego al dito XD (ovviamente scherzo) ci sono ben 9 persone che hanno messo questa storia in una delle liste! YEAH! Grazie mille a tutti!

Spero vivamente di non aver affrettato troppo le cose tra i due e che questa svolta vi sia piaciuta.

Bacioni.

Kange <3

P.S. Se mi volete contattare su Ask per qualunque cosa: Rachele Barberi (ci dovrebbe essere la foto di una ragazza con delle ali d'angelo e delle orecchiette) e dovrebbe venire sotto "@rachelebarberi"

A.C.L. (Angolo dei Consigli di Lettura):

 

Se conoscete Martin Mistere vi consiglio di passare da qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2236615

 

Bacioni!

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Capitolo 10
*** Capitolo 9: Yukio ***


ATTENZIONE DA LEGGERE PRIMA DEL CAPITOLO!!!
All'interno del capitolo ci saranno sia i pensieri di Amaya
che quelli di un nuovo personaggio in sequenza (capirete
meglio quando lo leggerete) quelli di Amaya come sempre
sono in blu mentre quelli dell'altro sono solo in grassetto.

 

... ciò che non avevo neanche sognato ...
 


CAPITOLO 9
 

“Ora devo andare” dici sciogliendo di malavoglia l’abbraccio ed avviandoti alla porta, esci, ma prima di chiuderla lo guardi sorridendo leggermente.

Una volta chiusa sospiri portandoti una mano sul cuore, ti batte forte contro la cassa toracica, ed è una sensazione così bella che non riesci a reprimere un sorriso di pura gioia.

Scendi velocemente verso il salotto dove Izayoi sta ordinando degli ingredienti sul piano della cucina “Non è un po’ presto per iniziare a preparare la cena?” la donna ti guarda ridendo leggermente “In realtà sto guardando quali ingredienti mancano per domani”, la guardi interrogativa “Perché? Che succede domani?”.

“Domani torna la servitù, si occuperanno di preparare il banchetto” sgrani gli occhi “Ho due domande, uno, avete la servitù? Due, ci sarà un banchetto?” la donna dai capelli neri ride allegramente “Si, abbiamo la servitù, solo che preferiamo non usarla in quanto non tutti accettano la storia tra me e Inuken quindi li chiamiamo solo quando non ci sono altre possibilità ed io cerco di non farmi vedere”.

Annuisci tristemente, non dev’essere bello essere odiati da tutti in quel modo.

“E per rispondere alla tua seconda domanda, si, tra due giorni ci sarà un ballo quindi anche un banchetto”, sbianchi “Un ballo?” chiedi balbettando leggermente, la donna annuisce su di giri “Si, sono invitati dei cari amici di Inuken e pensa un po’, è stato organizzato per te”.

Ti indichi “Per me?” la bruna si lascia scappare un’altra risatina “Si, verrai presentata ufficialmente come dominatrice dell’acqua” ti senti morire “E dovrò fare una dimostrazione?” la donna annuisce “Ma io non ne sono ancora in grado” sussurri, Izayoi ti viene davanti facendoti una leggera carezza affettuosa “Non ti preoccupare, andrai benissimo”.

“E poi d’ora in poi faremo ancora più allenamento” quella voce gracchiante ti fa sobbalzare, ti volti lentamente e con la faccia di chi ha visto la morte, sotto il mantello nero vedi Yume “Ma se è grossa se riesco a sopravvivere all’allenamento normale!” pensi leggermente frustrata.

“Muoviti che iniziamo”, sospiri leggermente prima di salutare Izayoi ed uscire con la donna che ti fa da allenatrice.

“Avanti, richiama l’emanazione”, annuisci chiudendo gli occhi.

“Vermicello … vermicello … vermicello … vermicello”.

“Ma quanto sarai antipatica, ti ho già detto che non mi chiamo vermicello” la voce che senti nella tua testa è la sua, sorridi dentro di te.

“Hai ragione verme”.

“Stupida ragazzina ti ho già detto che mi chiamo Yukio!”.

Sospiri “Va bene va bene, ma ora muoviti Yukio!” l’ultima cosa che senti è il suo sbuffo infastidito.

Riapri gli occhi, ed aspetti solo una manciata di secondi prima di vederlo comparire.

“Molto bene, ora fai in modo di creare un cerchio in torno a te con l’acqua”, annuisci iniziando a concentrarti, chiudi nuovamente gli occhi, nel nero è come se la tua coscienza si staccasse da te, ti vedi dall’alto seduta a gambe incrociate mentre tutto intorno a te compare un cerchio azzurro.

Riapri lentamente gli occhi pregando che quello che ti sei immaginata sia avvenuto realmente, ed infatti intorno a te lo vedi, senti la gioia conquistarti ma devi trattenerti dal metterti a saltare ed urlare tutta la gioia che provi.

“Adesso fai in modo che il cerchio al suo interno abbia un strato d’acqua”.

“Ma così mi bagnerò tutta!” pensi ma riesci a trattenerti, hai capito che non è il caso di contraddirla quindi ti limiti ad obbedire.

Fai la stessa cosa di prima ed anche questa volta quando riapri gli occhi tutto è come volevi, ne sei estremamente stupita “Chissà, forse quello stupido verme ha capito chi è che comanda” pensi ghignando.

“Molto bene ed ora poggiavi le mani e fallo congelare”, aggrotti leggermente le sopracciglia prima di annuire, non hai capito che diamine ha intenzione di farti fare Yume, speri solo di riuscire a farlo.

Fai come ti ha detto, appoggi le mani all’interno del cerchio e senti il sottile strato d’acqua che hai creato bagnarti i palmi, cosa che invece non è capitata al kimono che indossi, stringi gli occhi più forte che puoi “Congela!” urli nella tua mente, riapri gli occhi, adesso sotto di te si trova uno strato di ghiaccio molto resistente, Yume annuisce accennando un piccolo sorriso.

“Adesso fallo alzare, il meccanismo è molto semplice a quello con il quale fai fare i movimenti ai piccoli agglomerati d’acqua, solo che questa volta ci vuole un po’ più di energia”.

Annuisci nuovamente, appoggi ancora le mani sul ghiaccio e lo guardi intensamente immaginandolo alzarsi da terra con te sopra.

Senti una piccola scossa, quasi come quella di un terremoto, chiudi gli occhi spaventata e quando li riapri noti che di sei alzata di circa tre centimetri da terra.

“Bene, cerca di farlo alzare ancora un po’” annuisci eseguendo nuovamente il processo che avevi precedentemente fatto.

Quando torni a guardare la tua insegnante lei ti guarda stupita, inizialmente non ne capisci il motivo, poi ti rendi conto che sei a più di tre metri da terra, sgrani gli occhi.

“Adesso non ti montare troppo la testa, è solo che non ho voglia di litigare!”.

“Ma sta zitto piccolo verme, è solo perché hai capito che hai finalmente capito chi è che comanda!”.

“Sese, adesso ti faccio vedere io chi è che comanda ragazzina!”.

“Cosa vuoi fare piccolo sgorb-” non riesci neanche a finire la frase che il ghiaccio sotto i tuoi piedi si scioglie e cadi a terra battendo il sedere e la schiena “Comanda lui” dici a mezza voce “Come?” chiede Yume, torni a sedere a gambe incrociate ignorando la fitta di dolore alla schiena “Nulla nulla!” dici scuotendo le mani davanti alla faccia visibilmente imbarazzata.

La donna sospira “Molto bene, facciamo una pausa, questi esercizi richiedono molta energia, ti do due minuti” dice prima di alzarsi e rientrare all’interno del castello, ti asciughi le piccole gocce di sudore che ti colano sulla fronte, è estate inoltrata e si sente molto bene dato il caldo.

“Certo che due minuti non sono molti per riposarsi” dici sotto voce “Bè, sempre meglio di nulla” aggiungi poco prima di distenderti a terra e chiudere gli occhi.

“Yukio?” lo chiami nella tua mente, devi assolutamente fargli un bel discorsetto.

“Che vuoi ragazzina?”.

“Amaya”.

“Come?”.

“Mi chiamo Amaya”.

“Ah …”, solo in quel momento ti rendi conto che non ti sei mai presentata a lui realmente.

“Scusami”.

“Per cosa?”.

“Per non essermi mai presentata in modo giusto”.

“Umh …” sospiri “Senti, io … mi dispiace, cerchiamo di sopportarci almeno per la dimostrazione che c’è da fare”.

“Ok, cercherò di sopportarti e rendere reali le tue immagini anche se sono decisamente stupide”.

“Eih!” sospiri, almeno hai ottenuto qualcosa, riapri gli occhi lentamente, i raggi del sole ti danno un po’ di fastidio sposti lo sguardo verso le finestre della dimora Taisho, guardi il balcone di Sesshomaru, lui è lì affacciato sul balcone, guarda avanti a sé, il vento gli muove i lunghi capelli argentati lisci “Dannazione, è così bello da sembrare un Dio” pensi sospirando leggermente.

Credi di esserne veramente cotta, questa è decisamente una cosa che non avresti neanche mai immaginato.



N.D.A.:
Saaalve gente!!!!
Ho aggiornato con solo un giorno di ritardo rispetto alla mia tabella di marcia! Yippieee!!!
Spero che il capitolo vi piaccia, è una cosa di passaggio e tran po' le cose inizieranno a muoversi moltomoltomoltomolto!!!! *.*
Comuuuunque qui vi ho presentato Yukio il vermiciattolo che Amaya odia profondamente ama così tanto!
Piccola curiosità, Yukio è un nome maschile il cui significato è blu (si, ho molta fantasia U.U).
Ora vi saluto.
Bacioni K-chan!
P.S. sto lavorando ad uno special che arriverà prossimamente!! Ok, so che non ve ne frega nulla ma io ve lo scrivo lo stesso U.U

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Capitolo 11
*** Capitolo 10: Nel bosco ***


... ciò che non avevo neanche sognato ...

CAPITOLO 10

Il giorno dopo ti svegli con tutti i muscoli indolenziti, l’allenamento di ieri non ti ha solo stancato, ti ha letteralmente distrutto, hai un mal di testa terribile che non si decide a lasciarti, non sei più riuscita a parlare con Sesshomaru a causa di Yume e questo di dà sui nervi!

Si è trattenuta perfino dopo cena costringendoti a restare sempre al suo fianco, in fondo, anche se tu avessi avuto il tempo di parlare con il demone non avresti saputo cosa dirgli e sarebbe stato abbastanza imbarazzante, questo è stato l’unico pensiero che ti ha permesso di non ucciderla con le tue mani, dato che nel fatto di sbarazzarti di quella donna era d’accordo anche Yukio.

“Amaya sei già sveglia tesoro?” la voce di Izayoi ti convince che devi decisamente iniziare la giornata uscendo da quella stanza dato che sei già in piedi da un po’.

“Si” dici aprendo la porta, la donna si apre in un bellissimo sorriso luminoso “Siccome oggi Yume non verrà”, a quelle parole stai per metterti a saltare dalla gioia ma decidi di trattenerti, non sarebbe carino farlo davanti a lei “Ed io mi devo … diciamo … nascondere, ti va di andare a fare un giro insieme”, le sorridi gentilmente, adori quella donna, è così semplice e spontanea, capisci bene come mai Inu si sia innamorato di lei nonostante le razze diverse.

“Certo, perché no, sarà divertente” le dici, quella tua frase la fa apparire un sorriso ancora più grande sul volto “Bene, vado a preparare una cosa e poi ti raggiungo all’uscita ok?” annuisci prima di vederla allontanarsi verso le sue stanze “È al settimo mese di gravidanza ma non sembra darle fastidio” sussurri prima di chiudere la porta iniziando a sistemarti velocemente i capelli che hai deciso di lasciare sciolti dato che ultimamente sono sempre stretti in un elastico.

Ti sono mancati i tuoi ricci castani caderti morbidi sulle spalle!

Esci velocemente dalla tua stanza raggiungendo l’uscita del castello, ti appoggi alla porta aspettando la donna.

“Amaya” ti volti verso il corridoio incontrando gli occhi ambrati del demone che ha la capacità di farti andare nel pallone, senti il cuore iniziarti a martellare sempre più forte nel petto e le guance andati a fuoco “Eih Sesshomaru!”, la voce però ti esce balbettando e sottovoce, tutto ciò che non avresti voluto.

“Senti, riguardo a ciò che è successo ieri”, il cuore ti perde un battito, possibile che si sia pentito di ciò che ti ha detto ieri?

“No! Non è possibile, queste sono cose che succedono solo negli anime e nei manga”, ti blocchi per un momento “Capperi fritti, ma io sono in un anime!” pensi presa dal panico.

“Ecco, io volevo” non ti accorgi nemmeno che stai trattenendo il fiato “Sesshomaru? Ma non dovevi essere con Inu?” vedi il demone voltarsi verso la donna ed annuire leggermente “Si, infatti stavo proprio per raggiungerlo” dice per poi tornare sui suoi passi.

“Ho interrotto qualcosa” ti chiede timidamente la donna, ti limiti a scuotere la testa non fidandoti della tua voce “Andiamo” aggiunge semplicemente oltrepassando il portone seguita da te.

Fate un pezzo della strada in silenzio godendovi i suoni della natura, e quando iniziate ad inoltrarvi nella foresta un brivido gelido di percorre la schiena, non vuoi rincontrare quella strana demone.

“Che meraviglia questa giornata” annuisci all’esclamazione di gioia di Izayoi, la temperatura è semplicemente perfetta, calda ma non quel caldo che ti fa morire dopo tre passi “Dì la verità, tre te e Sesshomaru c’è qualcosa vero?” a quella domanda arrossisci fino alla punta delle orecchie, mai avresti immaginato che la donna che ti sta al fianco riuscisse ad avere un lato malizioso.

“Bè, infondo è una donna, tutte abbiamo un lato malizioso …” pensi mentre il cuore è tornato al galoppo.

“Nono! Ma cosa te lo fa pensare” dici scuotendo le mani davanti al viso con un tono evidentemente troppo alto ed acuto dato il fatto che Izayoi subito ti prende con un: “Bugiarda” talmente sicuro da bloccarti.

“Fermiamoci un attimo” dice sedendosi sul tronco di un albero caduto, hai la strana sensazione che questo sia lo stesso posto dove te e Sesshomaru avete incontrato quei due demoni serpente, solo il suo nome è capace di farti tornare in preda all’agitazione, ti siedi al fianco della donna che ti guarda sorridente.

“Sai, Sesshomaru non è molto bravo ad esprimere le sue emozioni, inizialmente pensavo che mi odiasse, in realtà dopo del tempo che sono stata con lui ho capito che in realtà il trattamento che concedeva a me era di affetto” ti guarda continuando a sorridere raggiante “Il rapporto tra lui e suo padre può sembrare un po’ freddino”.

“Glaciale” la correggi mentalmente ma non osi dirlo ad alta voce, vuoi capire fin dove vuole arrivare.

“In realtà anche Inu ha il suo stesso problema si vogliono un gran bene, ma il terrore che uno dei due possa farsi del male li blocca, hanno paura di soffrire” questa frase di fa salire una grande rabbia, ti alzi di scatto dal tronco incrociando le braccia “Ma non possono andare avanti così! Se ne pentiranno amaramente poi!”.

Izayoi sospira, torni a guardarla “Già, quei due si assomigliano talmente tanto in quel carattere che non riescono proprio avvicinarsi, io ce l’ho fatta solo perché non ho quel tipo di carattere e lo stesso vale per te” la guardi interrogativa “Sei riuscita a conquistarlo perché sei una persona che ha un posto per tutti all’interno della sua vita e che non vuole lasciare nessuno a distanza”.

“Io l’avrei” la donna ride davanti al tuo imbarazzo “Si tesoro mio, l’hai conquistato” dice mentre si rialza lentamente dall’albero “Ed ora dimmi di che stavate parlando prima”.

Prendi un respiro profondo prima di iniziare il tuo racconto, hai bisogno di una persona che ora ti dica come comportarti con lui.

“Temo che si sia già pentito di quello che è successo”, Izayoi ti guarda aggrottando le sopracciglia “Mi sembra strano dato quello che mi hai raccontato, si è aperto completamente con te riconoscendo anche il fatto di non avere esperienze in questo campo”.

Riprendete a camminare nel bosco, si sta bene, le fronde degli alberi fanno si che si che la temperatura si mantenga fresca.

“Come vi siete conosciti te ed il signor Inu?” vedi la donna arrossire completamente “Ecco vedi, io mi sono già sposata”, sgrani gli occhi sorpresa “Incredibile, Izayoi è già stata sposata?” ti chiedi sotto shock “E lo è stato anche Inu ovviamente” sorridi “Lo immaginavo, Sesshomaru è un demone completo”.

La donna continua a sorriderti con il volto rosso per l’imbarazzo.

“Mio marito non è mai stato un tipo garbato o intelligente e non ha mai posseduto nemmeno un pregio che mi mostrasse” mentre parlava il volto era diventato triste “Così un giorno sono fuggita nella foresta dove ho incontrato Inu” in questa parte le tornò un sorriso bellissimo “È stato così dolce che ho iniziato quasi subito a provare qualcosa per lui”.

“Che bella storia” pensi piena di dolcezza.

“Inizialmente ci incontravamo una volta a settimana poi tre ed infine tutti i giorni” era nuovamente arrossita “Un giorno ci sedemmo su un tronco di un albero caduto, oh, ovviamente la madre di Sesshomaru se ne era già andata all’epoca” si affrettò ad aggiungere diventando ancora più rossa “E ci siamo detti i nostri sentimenti” la donna fa una piccola pausa sospirando “Solo che io ero ancora sposata”, una piccola risata nervosa le nasce dalle labbra e te ti ritrovi a fissarla con un piccolo sorriso sul volto.

“Mio marito di lì a poco mi tradì con un’altra donna, il marito una volta che ne venne a conoscenza lo sfidò e lo uccise e così è nata la mia storia con Inu, tragica vero?” ti chiede con un po’ di tristezza sul volto.

“È una donna veramente speciale” pensi osservandola di sottecchi.

 

 

 

 

 

 

 

N.D.A.

Finalmente ce l'ho fatta ho aggiornato, ora però sono di corsa quindi scappo!!!!

Mi spiace di non poter scrivere di più ma non ho proprio tempo, ma mi farò perdonare (prima o poi) *^*

Bacioni Kange

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Capitolo 12
*** Capitolo 11: La grande festa ***



Attenzione:

Vi ricordo che nel grassetto blu si trovano i pensieri di Amaya ed in grassetto nero quelli di Yukio (il vermicello ^.^)




... ciò che non avevo neanche sognato ...

CAPITOLO 11

Ti guardi al grande specchio, indossi un kimono blu notte che alla fine reca dei rami di rose che sembrano risalire lungo la gonna regalando vivaci macchie rosse, ti hanno messo un grosso strato di polvere bianca sul viso ed i capelli sono stati legati in una elegante e molto resistente crocchia   che ti deve resistere per tutta la sera, anche se in  realtà non ci credi molto, non ti hanno mai retto certe acconciature.


"Signorina, è perfetta" ti dice una ragazza dai capelli biondi cenere, quella che ti ha truccata, è rimasta solo lei nella stanza, le altre due, una per l'abito e l'altra per i capelli sono già uscite, la  giovane ti fa un piccolo inchino "Vado ad avvertirli" dice prima di uscire e tu rimani finalmente sola.


Le ultime parole di Izayoi durante la passeggiata ti risuonano nelle orecchie: "L'importante è non mentirgli", sospiri, te ti sei creata un mondo di bugie e temi che questo possa distruggere il tuo      sogno. Senti gli occhi inumidirsi ma non ti puoi permettere il lusso di piangere a causa del trucco   ed è proprio in quel momento che senti un acuto dolore all'altezza del cuore, come se qualcuno te lo stesse stritolando tra le sue due grandi mani.


Cadi in ginocchio, le braccia strette al petto, sul volto un'espressione di dolore, respiri in modo affannoso, l'ossigeno sembra non entrarti più nei polmoni, appoggi un palmo a terra per sorreggerti, è già la seconda volta che ti succede in quel giorno, inizi a spaventarti, ti gira la testa, chiudi gli occhi cercando di regolarizzare la respirazione facendo delle grosse inspirazioni e tentando di calmarti, pian piano il dolore ti lascia e finalmente sul tuo volto ritorna il tuo classico colorito roseo di sempre.


Ti alzi ancora frastornata ed hai giusto il tempo di riprendere un minimo di lucidità che Izayoi irrompe nella stanza tutta sorridente “Su forza tesoro, gli ospiti staranno per arrivare”, lei si ferma un secondo ad osservarti e poi mettendo su un’espressione preoccupata avvicina il suo viso al tuo “Ti senti male”, scuoti la testa fingendo un sorriso “No, non preoccuparti, sto bene” le rispondi senza quasi accorgertene che le hai dato del tu.


Da quanto lo fai?


Non sapresti dirlo. Tuttavia lei non sembra farci molto caso e ti trascina velocemente fuori dalla porta che si richiude alle vostre spalle con un tonfo sordo.


Raggiungete la grande sala del ballo, è la prima volta che la vedi e la sua imponenza ti lascia senza parole, è la stanza più grande del palazzo, di una bellezza unica nella sua semplicità, ad illuminare tutt’intorno a voi ci sono grandi candelabri d’argento d’una bellezza indicibile, la stanza è piena di finestre al tuo lato sinistro che in quel momento mostrano il Sole che inizia la sua discesa, le tende sono perfettamente bianche legate da una parte con dei piccoli pezzetti di corda chiara.


Ad un lato della stanza si trova il tuo amato pianoforte e:“Mio, ora sto iniziando a pretendere troppo, non è mio, tento troppo spesso a dimenticarmene” è ciò che aggiungi subito dopo.


Al lato destro si trovano molte tavole riempite con ogni cibo che possa venire in mente ad una persona, e cosa più importante quei deliziosi dolci dei quali non ricordi il nome che la donna ti preparò un paio di volte.


Ti volti verso Izayoi che ti stava osservando da quando eravate entrate nella grande stanza, ed ancora una volta sorridi nel pensare che Inu no Taisho abbia fatto un vero affare ad incontrare una donna come lei, nella sua altezza, che diciamocelo non era molta, era perfetta, aveva tutto ciò che si poteva volere in ogni donna, una grande cortesia, gentilezza, dolcezza, sensibilità, vocabolario, cultura, curve al punto giusto e talmente tanto perfette che il pancione la rendeva ancora più bella di quanto non fosse già normalmente.


“Che ti sembra?” ti chiede con una voce leggermente ansiosa “Izayoi, è .. è …” ti manca la parola adatta a descrivere l’ambiente, quindi ti limiti ad aprire le braccia ed ad indicare l’intera sala, lei però sembra fraintendere “Ho esagerato quindi?” ti chiede mentre un’ombra di tristezza le passa sul volto “No, è semplicemente perfetto, fantastico, stupendo”, lei torna subito a sorridere. “Lo pensi d’avvero?” annuisci “Non ho mai visto qualcosa di più bello”, questa frase sembra appagarla e farla tornare tranquilla che i suoi sforzi nello spiegare tutto come voleva ai servitori fossero ben riusciti.


“Conto molto sul fatto che la musica riesca ad accontentare tutti, è così difficile trovare un musicista decente in questo periodo”, questa frase ti fa tornare in mente la presenza del pianoforte situato sul lato sinistro davanti ad una grande finestra “Giusto, chi è che suonerà?” le chiedi cortesemente ed il suo sguardo malizioso ti fa capire improvvisamente tutto.


Inutili tutte le preghiere di non fartelo fare, inutile il fatto che tu continuassi a ripeterle di non avere spartiti adatti ma solo veloci, lei desiderava te e nessun altro.

 

“Te ne prego Amaya, ho tentato di trovare qualcun altro, ma la tua musica è senz’altro la migliore, inoltre ho scelto dei brani che sono adatti”, questa frase, palesemente una bugia nella prima parte, ti costringe ad annuire e quando lei esce fuori dalla sala tutta contenta dicendo che deve raggiungere il marito ti rendi conto che ti ha fregata.


Ti vengano fatti presente i testi poco tempo dopo, circa una mezz’oretta quando davanti a te si ripresentò Izayoi che si mise a sfogliare con te i vari spartiti, tra quelli scelse anche la sigla de “Pirati dei Caraibi” nella versione lenta che avevi presentato loro, e quasi quasi ti piacerebbe vederli danzare al ritmo vero.


“Devi stare tranquilla, per la musica delle danze c’è un’orchestra a parte, la tua musica servirà solo di tanto in tanto per alleviare l’atmosfera”

“Ma perché non possono continuare a suonare quelli ingaggiati per le danze?”.


Lei ti ignora andando avanti “Poi tra uno spartito e l’altro potrai gironzolare fra le persone e fare conoscenza”.


A quel punto non sapevi più cosa ti spaventava maggiormente, se l’idea di suonare davanti a molte persone spartiti che te avevi modificato per rendere lenti, tranne pochi eletti che lo erano già, oppure quella di dover conversare con persone con le quali non ritenevi che avresti mai avuto rapporti, oltre che per il fatto che sarebbero stati tutti demoni anche per la loro situazione sociale, della quale non t’intendi molto certo, ma certe cose le hai chiare persino te.


Ti siedi nel piccolo salottino adiacente alla grande sala, prima quella stanza ti sembrava tanto grande, ma dopo la vista di quella dove sarebbe avvenuta la festa sembra quasi lo sgabuzzino delle scope, eppure proprio il fatto che adesso ti appaia così piccola te la fa sembrare ancora più cara.


La piccola poltroncina dove ti sei seduta ti accoglie dolcemente con le piume del suo cuscino, ti senti stanca e piccola in questo mondo così totalmente diverso dal tuo, e le grandi diversità ti appaiono ora più chiare che mai.


“Amaya, stanno iniziando ad arrivare gli ospiti, che ci fai ancora lì seduta, su forza muoviti!” ti alzi velocemente raggiungendo la donna con una breve corsa e presto siete nel corridoio dove poco distanti si trovano due donne ed un uomo che avanzano verso di voi delicatamente.

Vi inchinate tutte e cinque com’è regola e dopo questo osservi meglio il piccolo gruppo, la donna sembra essere più giovane di Izayoi, eppure sai bene che quell’impressione può non essere veritiera in quanto i demoni hanno la durata della vita e della crescita alterata rispetto a quella degli umani.


Ha i capelli verdi lunghi sino alla schiena ed indossa un kimono azzurro chiaro che reca disegni marini, alla sua sinistra quella che dovrebbe essere la figlia, i capelli come quelli della madre ed un semplice kimono giallo, alla destra dalla donna il marito anch’esso coi capelli verdi ed indossa un kimono maschile che ricorda molto il colore delle alghe marine.


Al tuo fianco Izayoi gli fa segno di accomodarsi dentro l’ampia sala e per un attimo sul volto della ragazza che dimostrerebbe solo pochi anni meno di te passa l’ombra dello sbalordimento per poi ritornare al volto gelido assieme ai suoi genitori, continui ad osservarla, i suoi occhi arancioni sono di una bellezza indicibile, sei talmente presa da essi che non ti accorgi nemmeno che vi hanno raggiunti i due uomini della casa e sussulti quando senti la voce di Inu “Speriamo di non avervi fatto attendere troppo Maestro Gensho”.


Ti volti a guardarli, Inuken indossa un kimono maschile marroncino, i capelli lasciati sciolti, al suo fianco poco più basso di lui Sesshomaru con i capelli legati in una coda bassa ed il kimono nero, lo sguardo fisso sull’uomo che è da poco entrato all’interno del castello “Siamo appena arrivati” risponde lui gelidamente.


“Inizia a fare un po’ freddino”.


“Già”.


Per una volta ti trovi d’accordo con Yukio e questo ti ribadisce il concetto che quella non sarebbe stata una serata tranquilla, o comunque normale.


“Lei d’essere la dominatrice” dice la donna squadrandoti dall’alto in basso, ti inchini “Si signora” dici cercando di mantenere il controllo sulla tua voce che nei momenti meno opportuni si diverte a tradirti.


“Il tuo caro Sesshomaru la sta congelando con lo sguardo”.


“Yukio ti prego, sono già abbastanza imbarazzata, non ti ci mettere pure tu”, ti rialzi tornando ad osservare i demoni davanti a te, la moglie di quello che hai capito chiamarsi Gensho apre la bocca ma è costretta a richiuderla a causa dell’intervento della figlia “Siamo impazienti di vedere la sua esibizione” dice con una dolcezza incredibile che ti lascia sbalordita “Già, e spero che mi lasci entusiasta” aggiunge l’uomo facendoti tornare tutto il nervosismo. Ti sta già antipatico.


“Tesoro, stanno arrivando altri ospiti” dice Inu alla maglie dolcemente così che lei possa almeno volgersi alla porta ed essere pronta ad accogliere altri demoni in casa sua.


Ben presto le persone cessano di arrivare per tua grande gioia, tutti ti guardano freddamente, a dire il vero squadrano sia te che Izayoi, forse perché non accettano la presenza di umane e ti chiedi perché se odiano gli umani sono venuti ben sapendo chi avrebbero trovato.


“Speriamo bene” sussurra la donna al tuo fianco, le posi una mano sulla spalla sorridendole incoraggiante “Sarà tutto perfetto e gli faremo rimangiare tutte le brutte idee che hanno su noi due” le sussurri con la voce più bassa che puoi all’orecchio e solo Inuken ed il figlio che vi stanno accanto vi sentono, sui loro volti compare un tenero sorriso, anche se si raffredda presto.


Finiti i nuovi arrivi, finiti gli inchini finito e l’obbligo di stare lì immobili finalmente ti puoi buttare sui mochi, il dolce che ti piaceva tanto e del quale finalmente ti sei ricordata il nome, ti dirigi velocemente verso il grande tavolo pronta a prendere uno di quei deliziosi spiedini quando una mano ti si posa sulla spalla e ti allontana lasciando che il tuo braccio rimanesse sospeso nel vuoto senza poter afferrare niente.


Ti volti incontrando i suoi occhi ambrati, arrossisci immediatamente, lui ti sposta delicatamente verso l’inizio del tavolo “Puoi mangiare i dolci solo in fondo”, sbatti le ciglia incredula “Ma è ingiusto” dici a bassa voce facendolo sorridere “È la regola” annuncia subito dopo facendoti arrossire, perché il suo sorriso ha questo potere?


Afferri la piccola ciotola di porcellana mettendovi svogliatamente del riso e munendoti di bacchette che hai miracolosamente imparato ad usare dopo vari e vari tentativi e lezioni da parte della donna che tutte le volte rideva chiedendoti che strani strumenti usavate nel tuo paese per mangiare se non le bacchette, e descriverle le posate italiane era molto molto difficile.


“Mi dispiace per come l’hanno trattata i miei genitori”, a quella voce ti volti sorpresa di rivedere la ragazzina dagli occhi arancioni “Non c’è problema, sono convinta che a fine si ricrederanno”, lei ti sorride come a dirti “Certo, l’importante è crederci” e ti dà leggermente fastidio ma tenti di nasconderlo dietro un bel sorriso “Sono molto curiosa di vedere la sua esibizione e sono sicura che ci stupirà tutti” dice prima di andarsene “Che gentile” ti lasci sfuggire “Già” è il freddo commento del ragazzo al tuo fianco.


Ti volti sorridendogli perché hai capito che il suo atteggiamento è solo il frutto della paura che anche solo uno di quei demoni tenti di attaccare te o Izayoi.


La cena avviene in modo tranquillo anche se nessuno ti parla ma tutti ti fissano, cosa che sinceramente odi, al temine di essa inizia la musica per le danze e vedi che si formano le varie coppie per il ballo, afferri l’ennesimo mochi, ne hai già mangiati cinque “Ma non ti vengano mai a noia sti cosi?” ti chiede in modo alquanto sgarbato Sesshomaru e te ti limiti a scuotere il capo convinta “Se a te le cose dolci non piacciono non significa mica che io non ne possa essere golosa” ribatti dolcemente mentre mangi l’ultimo boccone.


“Ti va di ballare?” sgrani gli occhi davanti a quella domanda prima di divenire completamente rossa e noti che anche per lui è lo stesso.

“Non sono in grado” riesci a dire a bassa voce, “Ma come, Izayoi non ti aveva insegnato in questi giorni?” annuisci lentamente “Ma comunque non ho imparato molto” ammetti passando dal rosso al viola, “Bene, vorrà dire che ti condurrò io” ti dice facendo un sorriso, ti afferra per il polso e ti trascina in mezzo alla pista da ballo mettendoti in posizione con le braccia e posandoti una mano sulla vita e prendendo l’altra con la mano “Ti pesterò i piedi” inizi spaventata di fare una figura terribile, ma la sua risposta è semplicemente una risata “Ti renderò zoppo a vita” ribatti.


In quel momento si blocca e ti guarda in modo serio “No. C’è, stai parlando sul serio?” inizia “Tu rendermi zoppo, ti devo forse ricordare che sono un demone?” ti chiede in tono ironico “Un’umana dovrebbe riuscire a rendermi zoppo?” concluse con un sorriso divertito, te cerchi di trattenerti dal ridere ma ti limiti ad annuire “Ti devo forse ricordare che ho la straordinaria capacità di rompere tutto ciò che tocco?” gli chiedi riferendoti ai sette incidenti che sono avvenuti in soli tre mesi dove hai distrutto un tavolo, tre vasi, un servito e sciupato due abiti a causa degli attacchi dei demoni serpente uno e l’altro per un allenamento particolarmente terribile da parte di Yume.


“Non sono né un abito né un vaso, quindi non ho niente da temere” ti sussurra all’orecchio facendoti aumentare terribilmente i battiti del cuore, perché lui ha questo potere terribile su di te?


Seriamente non se ne accorge o si diverte?


“Ed ora lasciati condurre” dice prima di farti iniziare a danzare ignorando totalmente le tue lamentele e le tue suppliche, che poi non sono state molto e nemmeno dette in modo convinto perché fondamentalmente ti piace stare tra le sue braccia.


Inizi a goderti il ballo nonostante sei sicura ogni tanto di pestargli i piedi ma lui non fa un pio, guardi le facce intorno a voi, tutti si sono scostati e vi guardano rabbiosi, poche coppie di giovani sono rimaste a danzare con voi e vi ignorano.


Capisci improvvisamente il perché di tutti quei volti bui, te sei un’umana e lui un demone “Non posso fargli questo” pensi tristemente cercando di porre fine alla danza, ma la sua risposta è di stringerti ancora più forte a sé “Lasciali perdere” ti sussurra in un modo che ti fa tornare immediatamente rossa “Ma te-” lui ti blocca con un sorriso di quelli che tanto ami “A me importa di te” ammette e questo ti fa tornare a goderti il ballo.


Non ti curi dei loro sguardi e ti lasci condurre dalla musica e dai suoi movimenti, è uno dei momenti più felici che tu abbia mai avuto e desidereresti che tutto si fermasse a quel momento con te tra le sue braccia a ballare, eppure tu non sei un demone e dopo un po’ inizi a sentire la stanchezza, ti sforzi di ignorarla ma ben presto è troppa, Sesshomaru sembra capirlo e ti propone di fare una pausa, e tu sei costretta ad annuire anche se di malavoglia.


Tornate alla zona del buffe e guardate la sala da ballo dove Inuken e Izayoi danzano, lentamente a causa dell’ottavo mese nel quale si trova la donna, guardarli è una festa per gli occhi, lui la guida con una dolcezza e delicatezza incredibile, quasi temendo di poterla rompere e lei lo guarda con occhi pieni d’amore, entrambi sorridono felici della loro vita seppure piena di difficoltà.


“Mio padre è stato molto fortunato a trovare Izayoi” dice il ragazzo al tuo fianco e te sorridi dolcemente “Si amano in un modo incredibile” affermi, vuoi cercare di entrare nel discorso che dovrebbe comportarsi diversamente con suo padre poiché se si vogliono bene non possono comportarsi così freddamente quando improvvisamente senti nuovamente una leggera fitta all’altezza del cuore che tuttavia non è così forte da farti cadere a terra ma ti fa iniziare un forte giramento di testa.


Ti porti una mano alla fronte mentre riprendi a respirare a fatica, senti la vista oscurarsi “Amaya tutto bene?” ti volti recuperando lucidità, tutto ciò che non vuoi è farlo preoccupare “Si tranquillo, mi manca solo un po’ d’aria”, lui annuisce prendendoti delicatamente il polso e trascinandoti verso l’uscita della sala attirando molti sguardi curiosi, freddi e rabbiosi, ma non perché state uscendo, la perché la vostra pelle è a contatto.


In men che non si dica ti ritrovi fuori dal castello.


L’aria fresca ti circonda e la respirazione ti sembra più facile, ti rilassi mentre tutto torna alla normalità. “Va meglio?” la voce del ragazzo che hai accanto è tesa e preoccupata, annuisci “Si grazie, forse mi faceva troppo caldo”, lui ti guarda attentamente cercando di capire se gli stai mentendo, ti senti arrossire anche perché sai bene che se continuasse per molto rischierebbe di capire che non è tutto, devi cambiare argomento ed il prima possibile.


“Senti, mi sento molto meglio, ti va di tornare a ballare?” dici velocemente per poi voltarti ed iniziare a camminare verso la porta, poi tutto accade velocemente, lui ti afferra per il polso e ti impedisce di muoverti, ti sposta ancora più lontano dalle finestre sbattendoti in modo decisamente poco delicato al muro.


“Sesshomaru” riesci appena a sussurrare mentre lui ti fissa senza dire una parola “Sesshomaru lasciami” dici con una finta sicurezza ma lui sembra non darti ascolto ed è in quel momento che ti rendi conto con orrore che i suoi occhi hanno cambiato colore diventando rossi come il sangue, un brivido gelido ti scende lungo la schiena.


“Qualcosa o qualcuno ha preso il possesso della sua mente”, una rabbia cieca ti sale addosso.


“Nessuno può permettersi di fare questo al mio Sesshomaru” pensi non rendendoti neanche conto dell’aggettivo qualificativo che hai usato.


“Yukio, mi serve qualcosa che lo allontani senza fargli del male”.


“Un’onda d’energia” ti risponde prontamente lui, la immagini e quanto questa avviene lui si ritrova spostato di un paio di metri, lo vedi tirare fuori la sua spada e ti si lancia contro, lo schivi con non sai nemmeno te bene quali riflessi “È il potere dei dominatori, ti fa diventare estremamente rapita nei momenti di vero bisogno, lo acquisti solo che hai fatto amicizia con la tua emanazione”.


Sorridi leggermente “Bene, questo vuol dire che siamo amici quindi?”, Yukio ride “Non ti estendere troppo ragazzina”, la sua risposta ti fa ridere inconsciamente ma ben presto il riso ti si spegne a causa di un altro attacco da parte del demone.


“Come faccio a liberarlo?”, gli chiedi mentre schivi l’ennesimo fendente che però questa volta ti lascia un leggero graffio sul kimono, e tenti saluti anche al terzo vestito “Devi risvegliare la sua mente”.


“Grazie mille e come faccio genio?"


“E che diavolo ne so io!”


“Molto utile, molto utile davvero” dici con un tono ironico.


Fai un piccolo salto indietro mentre con la coda dell’occhio vedi uscire tutti i vari ospiti attirati probabilmente dai rumori esterni, in prima fila Izayoi ed Inu vi guardano la prima terrorizzata ed il secondo immobilizzato dalla sorpresa.


“Sesshomaru ma cosa stai facendo?” urla la donna mentre il marito si avvicina a grandi falcate verso di voi “Non permettere che si intromettano o non potrai risvegliarlo, solo una persona lo può fare e sei tu!”, osservi il demone “Signor Inu non si avvicini!” ma lui ti ignora e continua ad avanzare, schivi l’ennesimo fendente “La prego, si fidi di me!” niente, ti guardi intorno cercando di capire come impedire la sua intromissione “Yukio, uno scudo di ghiaccio!” gli ordini immaginandolo velocemente nella tua mente, vedi un piccolo verme spuntare fuori dal terreno e creare la barriera sottile e quasi indistruttibile.


“Aiutami, non so come fare”, per un bel pezzo c’è silenzio e te continui a tentare di schivare gli affondi sempre più numerosi a forti, fuori dalla barriera tutti vi guardano smarriti ed impauriti, perfino i demoni più forti non vorrebbero trovarsi al tuo posto.


“Yukio, ho bisogno di aiuto!” urli dentro di te disperatamente, le gambe ti bruciano e non riesci più ad essere così pronta di riflessi, velocemente sul tuo corpo si creano piccoli graffi più e meno superficiali “Non ce la faccio più!” aggiungi dopo poco sentendo solo il silenzio “Non so come aiutarti Amaya” ammette dopo poco.


All’ennesimo fendente che schivi con un piccolo salto di lato lo chignon ti cede definitivamente ed effettivamente devi ammettere che ti ha retto più di quanto avresti mai pensato.


Senti le gambe cederti e ti ritrovi in ginocchio ansimante, appoggi le mani a terra, non ce la fai più e non puoi chiedere aiuto a Yukio perché può impegnarsi in una sola cosa per volta.


Alzi lo sguardo verso Sesshomaru incontrando i suoi occhi rossi, lo vedi alzare la lama, il volto inespressivo “Maru-kun” sussurri appena vedendo scendere l’arma velocemente verso di te, chiudi gli occhi ma il colpo non arriva, aspetti pochi secondi terrorizzata, quando riesci a recuperare abbastanza coraggio per riaprirli li alzi verso quelli del demone e noti che si schiariscano passando dal rosso all’arancione fino al suo solito ambrato, in circa dieci secondi.


Il cuore ti fa una capriola nel petto quando riconosci il suo sguardo dietro ai suoi occhi “Ce l’hai fatta” dice Yukio dolcemente e pieno di felicità mentre lentamente fa scendere la barriera.


“Amaya” dice appena in un sussurro il demone davanti a te, lascia cadere la spada al tuo fianco e si mette in ginocchio davanti a te poggiandoti una mano sulla spalla ma nel sentire un tuo gemito soffocato la ritrae subito scoprendola insanguinata del tuo stesso sangue.


“Amaya, io, mi dispiace, non so cosa mi sia preso”, gli sorridi notando che la barriera non è ancora stata riassorbita per la metà, gli appoggi una mano sulla guancia “Non è stata colpa tua, è stata un’entità che ha preso possesso della tua mente, va tutto bene” gli dici dolcemente.

“No che non va tutto bene io ti ho-” lo blocchi velocemente “Non è stata colpa tua punto” dici sorridendogli e stringendogli delicatamente la mano, lo vedi alzarsi, ti tende la mano aiutandoti a rimetterti in piedi, la barriera è stata quasi riassorbita tutta ed Izayoi ed Inuken si stanno avvicinando velocemente mentre gli altri spettatori rimangono immobili.


Sentite dei passi veloci allontanarsi e voi due vi guardate “Dev’essere stata l’entità che ha preso possesso della sua mente” ti dice Yukio e sei sicura che anche lui lo sospetti infatti subito dopo aver lanciato uno sguardo al padre che si era anch’esso fermato per ascoltare il rumore parte in corsa verso la direzione dei passi seguito a ruota dall’uomo.


Senti nuovamente quel dolore al cuore ancora più forte di quello che ti era preso nella tua stanza prima di scendere nella sala, ti porti le mani al cuore stringendole fino a farti male, nuovamente la sensazione di non riuscire a ricevere abbastanza ossigeno, la vista ti si oscura e torni nuovamente in ginocchio.


“Amaya!” urla Izayoi prima di iniziare a correre per quanto possibile dal suo stato, ma quell’urlo richiama i due demoni che si voltano verso di te ed il più giovane ti raggiunge prima della donna, torna ad inginocchiarsi accanto a te “Amaya, Amaya che succede?” ti chiede allarmato, vorresti dirgli che è tutto apposto ma non riesci ad emettere un singolo suono presto ti ritrovi circondata da quella che è diventata la tua nuova famiglia, “Tesoro, ma cosa le sta succedendo”, la voce della donna ti pare lontana e flebile.


I volti sembrano oscurarsi davanti a te fino a scomparire, improvvisamente tutto diventa più scuro “Amaya, Amaya, cerca di resistere”.


Poi le forze ti abbandonano, ti lasci cadere in avanti, senti due forti braccia accoglierti, l’ultima cosa che vedi sono i suoi occhi ambrati.





N.D.A.:

 

 

Kange: Oggi la nota d'autrice sarà a cura mia e di Sesshomaru-sama!!

Il quale è ovviamente molto felice di vedere quante persone seguono la storia e la recensiscono non è vero Maru emh ... Sesshomaru-sama?


Sesshomaru: Stai scherzando spero! Diamine! Io dire certe cose? Non lo farebbe nemmeno quel bastardo di Inuyasha, voi che seguite la storia siete tutte pazze!! 25 recensioni pe' sta roba? Ma poi chi diavolo sono quelle 5 persone  che l'hanno messa tra le preferite? Le 3 tra le ricordate e le 6 tra le seguite? Ma dico io siete tutti sce-


*L'autrice tira una padellata in testa a Sesshomaru-sama in stile Rapunzel facendolo svenire*


Kange: Scusate molto, ma non pensava davvero le cose che diceva è solo molto tim-


Sesshomaru: Certo che le pensav-


*Altra padellata in testa*


Kange: Dicevo che è solo MOOOOLTO timido, ed è felicissimo che ci siano così tante persone che la seguono, non avrei mai creduto di trovare così tante persone gentili che accogliessero questa storia! E mi scuso per il ritardo, ma come sapete ero (e sono) al mare e internet è un pò mancante, ma è arrivato un mio amico con la connessione super potente (si, in pratica la sto scroccando U.U) e molto gentilemente me l'ha data senza neanche ribattere (non abbiamo fatto il tira e molla eh! ^^'').Spero che il capitolo vi sia piaciuto, come vedete è anche un po' lunghino, sono quasi 8 pagine tonde tonde, l'ho riletto un paio di volte e spero quindi che non ci siano orrori grammaticali, inoltre ho ricontrollato che i pensieri dei vari personaggi fossero sistemati a dovere, ma se me ne sono persa qualcuno chiedo umilmente venia! >_<

Il prossimo capitolo arriverà ad Agosto (credo), forse un po' prima e così io vi lascio, ci vediamo all'angolo dei consigli di lettura!

Un bacione K-chan.

P.S. Mi sono divertita molto a lasciarvi con lei che sviene lo devo ammettere! Ihihih. E voi? :D



A.C.L.:


Kange: Ronfff ... Zzzzz ... Ronfff ... Zzzz ....


*L'autrice si è addormentata a causa dei salti mortali che ha fatto per scrivere il capitolo*


Rin: Quindi sta a Rin consigliarvi la lettura! Ebbene ... non sa sinceramente quale storia consigliarevi perché le piacciono tutte, però vi lascia questo link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2668072&i=1

La storia si intitola Kagome in Wonderland e a Rin piace tantissimo.

L'autrice è Sesshomaru_sama che tra le tante segue la storia (non sto cercando di ingraziarti giuro! N.D. Autrice che si è appena svegliata).

Quindi passate.

Un bacione dalla vostra Rin.


Kange: Cavolo come sei carina! La prossima volta lascio a te la cura del mio angolo dell'autrice invece che a Maru-kun.


Sesshomaru: Chi hai chiamato Maru-


*Altra padellata in testa*.


Kange: MOOOOLTO timido!!


 

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Capitolo 13
*** Capitolo 12: Un ciondolo da distruggere Parte 1 ***


... ciò che non avevo neanche sognato ...

 

CAPITOLO 12

 

 

Sei lì, seduto su una sedia a guardarla da tutta la notte del ballo fino a pomeriggio inoltrato, sospiri, i suoi occhi chiusi non si aprono, il suo petto si alza e si abbassa a ritmo regolare, le labbra sono leggermente dischiuse, i capelli castani scompigliati sul cuscino ed il corpo coperto da due spesse lenzuola calde per mantenere il calore del corpo, non puoi credere a ciò che le è successo.

“Sesshomaru”, la voce di tuo padre ti fa sussultare, non lo avevi neanche sentito arrivare “Padre, portate notizie?”, lui scuote la testa facendoti chiudere gli occhi e sospirare pesantemente “Le avremo presto” si affretta però ad aggiungere.

Ti volti a guardarla “Ho paura che sarà troppo tardi”, dici in un sussurro, Inuken ti posa una mano sulla spalla “Ce la faremo, se c’è qualcuno che conosce mia sorella quello sono io”, lo guardi, sul volto un sorriso triste “Anche se è cambiata certe cose restano le stesse”, annuisci lentamente sperando vivamente che sia vero.

Lo guardi uscire dalla stanza ed al suo posto entra Izayoi, sotto gli occhi si trovano delle occhiaie piuttosto vistose “Ancora niente?” ti chiede, la sua voce ridotta ad un filo, non l’avevi mai vista in questo stato, ma la capisci, si è affezionata particolarmente ad Amaya, prova un affetto simile a quello che prova per te, vederla in quello stato sicuramente le duole.

La donna si fa avanti sedendosi sulla sedia a guardarla “Quando sono entrata in camera prima della festa l’avevo vista strana ma ero troppo presa dalla mia sciocca preoccupazione per capire se dietro il suo nulla si trovava in realtà qualcos’altro” ammette mentre un singhiozzo le esce dalle labbra.

Restate lì per un tempo che non saresti decifrare, alla fine esce sotto tuo consiglio di provare a risposare, restate nuovamente soli tu e lei.

“Amaya, perché non hai detto a nessuno del maleficio?”.

Pensi continuando a guardarla, quella ragazzina così sciocca e coraggiosa nelle piccole cose, quella ragazzina che ti ha conquistato il cuore e sembra non volertelo più rendere e che adesso si trova lì distesa sul quel letto che è diventato suo immobile a causa di una forza più grande di quella che possiede e che eppure è riuscita a tenere sotto controllo per chissà quanto tempo.

Sorridi dolcemente mentre le prendi la mano stringendogliela delicatamente, le posi un leggero bacio sul dorso “Amaya” sussurri appena mentre senti chiaramente gli occhi inumidirsi di lacrime, da quanto non ti succede?

“Sesshomaru” la sua voce flebile ti fa alzare la testa di scatto ed incontri i suoi occhi verdi dischiusi “Amaya, come ti senti?” la tua voce è piena d’ansia, lei ti fa un sorriso tirato “Mi sento bene, non so cos’è successo, ma ora sono in forma” dice con un tono di voce pieno d’energia, ma il suo colorito così pallido  la contraddice “Sciocca, non devi mentirmi!” le dici con risentimento “Stai rischiando tanto, dovevi dirci prima di averla incontrata”.

La vedi sgranare gli occhi “Incontrare chi scusa?” ti chiede non capendo “Hai incontrato mia zia Amaya” le dici sospirando “È stata lei a farti questo”, lei tenta di alzarsi mettendosi a sedere, ma le forze le mancano e la fanno ricadere distesa, l’aiuti a sedersi e ti ringrazia con un piccolo sorriso appena accennato “Qualche tempo fa ho incontrato una donna dai capelli rosa che mi ha fatto un discorso strano sul farmi morire o roba del genere e mi ha centrato all’altezza del cuore con una specie di raggio di luce, intendi forse questo?”.

“E te non ci hai detto niente di tutto questo?” le chiedi quasi urlando mentre ti alzi bruscamente dalla sedia “A dire la verità mi era passato di mente” ammette facendo una risatina nervosa che ti dà ancora più sui nervi, tuttavia appena quella risata si trasforma in tosse torni a guardarla preoccupato, inizia a tremare, le appoggi una mano sulla guancia scoprendola fredda.

“Quella donna Amaya” inizi sistemandole le coperte addosso “Era mia zia, ti ha fatto una specie di maleficio, è come se il tuo cuore si stesse congelando, il sangue si raffredda e la temperatura corporea scende, quegli attacchi di dolore che hai avuto erano solamente il frutto dell’incantesimo, solitamente fa effetto in due giorni” le spieghi sospirando.

Lei sbatte le ciglia incredula prima di posarsi una mano sul cuore “Quindi?” ti chiede leggermente preoccupata “Stiamo facendo di tutto per trovarla, una volta distrutto il ciondolo che porta al collo tutto sarà finito”, le stringi la mano “Non permetterò che succeda niente, mi unirò a mio padre nella ricerca e distruggerò quel ciondolo”.

Lei scuote la testa lasciandoti incredulo davanti alla sua reazione.

“È molto forte” inizia con la voce preoccupata e gli occhi velati di lacrime “Non posso permettere che a te o a tuo padre succeda qualcosa a causa mia” ti dice, le dai un piccolo bacio sulla fronte “Scodatelo” dici semplicemente lasciandola sbigottita, esci subito dalla stanza diretto da tuo padre ed Izayoi, devi avvertirli che si è svegliata.

Il mattino arriva più in fretta di quanto avresti pensato, tuo padre è partito prima di cena per la ricerca, avresti voluto seguirlo ma le tue forze erano allo stremo e sei stato costretto a rimandare la partenza alla mattina.

Entri nella stanza di Amaya trovandola avvolta nelle coperte a guardare fuori dalla finestra.

“Sesshomaru, non lo fare, te ne prego” ti dice con la voce quasi rotta dal pianto, continui a guardarla, ti dà le spalle.

“Non posso permettere che tu muoia senza che io possa fare niente” ribatti deciso a non mollare, ti avvicini di qualche passo “Non ti avvicinare per favore” ti dice flebilmente e questa frase è capace di ferirti come una pugnalata.

“Amaya, tutto questo lo sto facendo per te” dici quasi in un sussurro, un singhiozzo le esce dalle labbra “Lo so, lo so bene, ma non posso permettere che tu e tuo padre rischiate la vita per me!” il suo doveva essere un urlo eppure le esce come una frase dal tono normale, la voce le è sempre più debole e sta peggiorando velocemente.

“Amaya” inizi ma ti blocchi immediatamente vedendo le sue gambe cedergli e lei cadere verso terra, riesci a fermare la sua caduta.

Gli occhi chiusi, le labbra sono viola e la pelle è ancora più bianca rispetto a ieri, la appoggi delicatamente sul letto coprendola e noti con orrore che le coperte sul suo letto ora sono cinque.

La copri accuratamente e le accarezzi la guancia come saluto prima di partire, è ancora più fredda di prima.

“Ce la farò Amaya, lo distruggerò, tu starai bene e tutto tornerà alla normalità”.

Pensi prima di uscire dalla sua stanza ma non prima di averla guardata ancora una volta.

Esci velocemente dal castello dopo aver dato un rapido saluto a Izayoi, inizi a correre verso il bosco, le parole di tuo padre ti tornano alla mente “L’unica che possiede questo tipo di potere è mia sorella”, non vuoi neanche pensare a quanto possa essere dura per tuo padre tutta questa situazione, tua zia, quella donna così buona e generosa ha fatto questo ad Amaya, il suo volto bianco, le sue labbra viola, le occhiaie nere ed il ricordo della sua pelle gelida di fanno salire ancora di più la rabbia.

Tua zia vi ha traditi, ha tradito te, tuo padre e tutta la tua famiglia ancora una volta.

Adesso senti chiaramente di non poterla più perdonare.

“Se Amaya morisse …” scuoti la testa, non vuoi neppure pensare a quell’eventualità, lei sopravvivrà, punto e basta.

Il vento che ti investe la faccia non riesce a far diminuire la tua rabbia o a cancellarti i brutti pensieri come succede di solito, decidi di continuare la tua corsa sugli alberi, dall’alto riuscirai ad avere una maggiore percezione di rumori ed odori che a terra non avresti.

Ti ci vuole un intero giorno per riuscire a raggiungere la piccola radura che ti aveva indicato tuo padre, era il luogo dove li portavano i loro genitori quando erano ancora bambini, nel mezzo dello spazio vi è una piccola casa in legno dal cui comignolo esce del fuoco “Ci siamo” pensi mentre atterri il più delicatamente possibile al suolo.

Ti avvicini lentamente e silenziosamente, i primi raggi dell’alba donano all’atmosfera qualcosa di irreale, vedi la porta spalancarsi violentemente lasciando il posto ad una donna dai lunghi e lisci capelli rosa.

“Zia …”

 

 

N.D.A.

Salve a tutti!!!

Scusatemi per l'enorme ritardo ma ho avuto tanto da fare! >.<

E non sono proprio riuscita a concludere il capitolo che comunque era già a buon punto, non è particolarmente lungo perché come già detto ho avuto da fare e ne avrò ancora tante di cosine quindi mi sono detta che un capitolo non particolarmente lungo è meglio di nessun capitolo! ^.^

Spero che siate conprensive nei miei confronti!!

Sesshomaru: E allora perché ti nascondi dietro ad uno scudo?

Perché spero che siano comprensive verso di me, ma se vogliono uccidermi devo essere pronta!

Sessho: Se vogliono uccidert basta dirmelo, sarò molto felice di adempiere a questo compito

-.-'' Che cattivo che sei!!! *inizia a piangere*

Sessho: Ma che fai ora ti metti a piangere?

Ueeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!

Sessho: No dai smettila! Ah e va bene, non ti ucciderò, a limite ti farò da guardia del corpo va bene?

*Tira su con il naso* Shi grashie Sesshomaru *Tira su con il nasino*

Sessho: Temo di essermi affezionato a sta pazza sclerata

Cosha hai detto?

Sessho: °\\-\\° NULLA!!

E dai dimmelo!!

Sessho: No!

E dai!!

Sessho: NOOOOO! *Scappa via*

Chisshà cosha ha detto ... bah!

*Scuote la testa facendo sparire ogni traccia del pianto*

Fatemi sapere cosa ne pensate ed un bacione a voi dalla vostra Kange!!! :D

 

 

A.D.C. (Angolo delle curiosità da non confordere con quello dei consigli di lettura!!):

 

Slave gente!

Ebbene si, la mia mente malata ha elaborato un nuovo angolo, quello dei "Sapevate che ..."

Sessho: ... l'autrice è pazza?

-.-''

Meglio ignorare, andiamo avanti

Sessho: ... che è sadica?

Smettila botolo ringhioso

Sessho: ... che ha iniziato la collaborazione con un ragazzo per creare un manga?

°_°

Stupido scemo, doveva essere uno dei "Sapevate che ..."!!!

Sessho: Si, lo so! ^.^

-.-'' Io lo ucciderò questo

...

...

...

Vediamo di chiudere presto cquest'angolo, il cui inizio non è stato dei migliori!

Il "Spevate che ..." di questo capitolo è:

 

Sapevate che questa storia è nata da un sogno che ha fatto l'autrice dove era lei ad impersonare Amaya e che il titolo gli è piaciuto perché appunto lei ha sognato questa storia?

 

 

Sessho: Ma non ha senso!

Zitto tu!!!! GRRRR

A presto!!

<3

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Capitolo 14
*** Capitolo 13: Un ciondolo da distruggere parte 2 ***


Prima di lasciarvi alla lettura

vi ricordo che i pensieri in blu

sono di Amaya e quelli in grassetto

nero di Yukio.

Se ho fatto errori nel "colorare"

i pensieri fatemelo sapere, li ho

ricontrollati ma non si sa mai ^^

Buona lettura, tanto ci vediamo infondo!

 

... ciò che non avevo neanche sognato ...

 

CAPITOLO 13

 

Ti alzi dalla sedia, la testa ti gira, le parole di Sesshomaru ti ronzano ancora nelle orecchie “Quindi il sangue mi si sta congelando?” pensi mentre il freddo ti aggredisce nuovamente le ossa, afferri due coperte e ti accoccoli vicino al fuoco, senti finalmente un leggero tepore, Izayoi non aveva dovuto insistere molto per farti uscire dalla tua camera, non riuscivi più a sopportare quelle quattro mura inoltre nel salotto si sta così bene con il grande caminetto che l’hai praticamente abbracciata da quanto eri contenta.

Sospiri leggermente stendendo le mani verso il fuoco “Eih”, ti volti verso la voce femminile che ti  ha appena parlato, i capelli corvini della donna sono la prima cosa che noti “Come ti senti?” ti chiede toccandoti con il dorso della mano la guancia “Bene, sembra che ti sia riscaldata almeno un po’” ti dice sorridendoti.

Le restituisci il sorriso tuttavia lei si rabbuia immediatamente “Mi dispiace” sgrani gli occhi “Che?”.

Perché mai lei dovrebbe scusarsi con te?

“Perché quando sono entrata nella tua stanza avrei dovuto capire che non stavi bene, ed inoltre sono stata io quella volta a mandarti nel bosco” ti dice in un sussurro e tu non riesci a trattenere un sorriso di tenerezza verso quella donna semplicemente meravigliosa, le appoggi la testa sulla spalla “Non è stata colpa tua, io più che altro non mi sarei dovuta dimenticare di ciò che era successo nel bosco” ammetti facendo una piccola risata.

“Troveranno Amy e distruggeranno quel dannatissimo ciondolo, puoi starne certa Amaya” ti dice con voce estremamente sicura mentre si alza con gli occhi illuminati, quello sguardo non glielo hai mai visto e quasi quasi ti preoccupa.

Poco dopo la vedi sparire diretta verso la cucina e la senti parlottare con qualcuno, ti alzi barcollante e ti affacci alla soglia, avresti preferito restare lì vicino al fuoco, ma il pensiero che possano essere i due demoni riesce a battere la pigrizia, tuttavia ciò che vedi ti fa scendere un brivido gelido lungo la schiena.

“No, non può essere, non lui”.

Osservi con orrore i suoi capelli neri legati in un codino in stile samurai ed i suoi occhi verdi-grigi, l’uomo sposta il suo sguardo su ti te subito imitato da Izayoi che con un grande sorriso di presenta “Takemaru, lei è Amaya, tesoro, lui è il mio carissimo amico Takemaru”, al suono del suo nome ti senti morire “Il momento è davvero così vicino?” pensi terrorizzata “Izayoi non mi crederà mai, devo parlare con Inuken o Sesshomaru” aggiungi poco dopo mentre fingi un sorriso ed un piccolo inchino.

“Piacere di conoscervi” è la sua fredda risposta.

Resti nella stanza nonostante il freddo torni a dominare il tuo corpo ed il pensiero del caldo caminetto ti richiami nell’altra, tuttavia non vuoi lasciare la donna, hai paura che lui possa farle del male prima del tempo.

“Bè, è il caso che io vada, ho molte faccende da sbrigare” si decide finalmente a dire il corvino “A presto signore” dici fulminandolo con lo sguardo “È simpatico vero?” ti chiede la donna sorridente “Già” dici dopo un piccolo attimo di esitazione “Come un pugno nei denti” è il pensiero che eviti di far diventare parola.

Torni nel salotto tornando ad accoccolarti accanto al caminetto.

“Tutto bene? Hai guardato storto Takemaru per tutto il tempo” ti chiede Izayoi affacciandosi al salotto con le braccia incrociate e guardandoti con una leggera aria di rimprovero, ti volti verso di lei “Non devi fidarti di lui”, la risata cristallina della donna ti fa arrabbiare ma ti dici di calmarti, infondo lei non sa nulla di tutto quello che succederà.

“È pericoloso Izayoi, metterà in pericolo sia te che Inuken” il volto di lei si oscura “Cosa intendi?”, sospiri “Hai avuto una visione?” annuisci leggermente “Bè, più o meno è la verità”, la corvina non ti risponde, semplicemente torna  in cucina mentre te torni a concentrarti sul fuoco.

Devi trovare un modo per avvertire Inu e Sesshomaru, ma come?

A causa tua loro sono partiti alla ricerca di Amy e chissà dove si troveranno adesso.

Sospiri affranta, scuotendo leggermente la testa “Devo raggiungerli” pensi con sicurezza, anche se sinceramente non sai bene come farai a trovarli dato che riesci a malapena a stare in piedi.

Decidi di raggiungere la donna nella cucina, se ne sta seduta su una sedia, la testa appoggiata al palmo della mano, lo sguardo nel vuoto, forse hai esagerato a dirle di Takemaru “Izayoi mi dispiace” le dici facendo qualche passo verso di lei, la corvina alza lo sguardo inespressivo verso di te, si alza senza risponderti e ti supera in totale silenzio, la senti salire le scale pesantemente “Mi dispiace” ripeti in un sussurro mentre senti i tuoi occhi inumidirsi “Amaya!”.

L’urlo di Yukio di fa tornare nel presente tutta insieme “Eih, che succede?” gli chiedi preoccupata “Sesshomaru è in pericolo”.

Bastano queste quattro semplici parole a farti andare il più velocemente possibile nella tua camera.

“Come fai a saperlo?”.

“Una sensazione, le persone che ti sono legate in un modo particolarmente forte hanno un legame anche con me ed io sono molto più sensibile a voi esseri umani per le sensazioni”.

“Come faccio a trovarlo?” per un attimo, che a te sembra un’eternità, c’è un silenzio totale “Vai da Ah-uhn e chiedigli di seguirne l’odore, forse può riuscire a rintracciarlo”, quell’idea totalmente assurda ti sembra geniale e velocemente ti cambi d’abito indossando la maglietta ed i pantaloni con i quali ti sei ritrovata nell’epoca Sengoku.

Afferri una piccola sacca e vi riponi un pezzetto di pane ed una borraccia d’acqua, non sai quanto ti ci vorrà per trovarlo, speri non molto ma è meglio essere previdenti.

Ti rechi velocemente verso le scuderie dove trovi quello strano demone a due teste  dal pelo marrone spento e la code di un serpente, gli poggi una mano sul muso, a quel contatto Ah-Uhn si rilassa e sembra gioire per quella mini carezza “Bello, sapresti portarmi da Sesshomaru?” il demone fa un lungo verso e non sai nemmeno te il perché ma comprendi che si tratta di un si.

Monti velocemente la sella e indossi due mantelli di lana pesanti che si trovavano dentro la stalla, fatto questo Sali sulla sua groppa e gli fai due carezze sul collo, ti sporgi fino a raggiungergli l’orecchio “Raggiungilo, il più in fretta che puoi” gli ordini in un dolce sussurro, lui non se lo fa ripetere due volte ed inizia a galoppare il più velocemente possibile, ti volti a guardare il castello e ti senti stringere il cuore al pensiero della donna che ora vi si trova sola “Izayoi, tornerò presto, te lo prometto” pensi in un sorriso.

Torni a guardare la strada, state per superare la barriera, ti sembra strano di farlo da sola, o meglio, senza avere al tuo fianco quelli che sono diventati la tua nuova famiglia, torni ad accarezzare il demone “Devo fermare questo delirio prima che tutto perda il controllo, anche se per fare questo dovessi morire, non lascerò che prima Inuken e poi Izayoi muoiano per la mia stupidità”.

Il vento che ti schiaffeggia il volto ti fa sentire bene, hai sempre adorato la sensazione dell’aria sulla faccia, ti godi quel contatto che ti gela ulteriormente le guance ma in questo momento non te ne importa, vuoi solamente che i brutti pensieri se ne vadano lontano da te, che la tristezza e la paura vengano sostituite da un finto senso di pace ed inoltre se questi sono realmente i tuoi ultimi momenti di vita meglio goderseli appieno “Non morirai”, il commento sicuro e determinato di Yukio ti fa sorridere dolcemente “Non lo permetterò”, improvvisamente la risposta alla domanda che ti tormenta da mesi ti si palesa davanti.

“Sai, credo di aver trovato la risposta”

“A cosa?”

“Alla mia domanda sul fatto se sono stata fortunata o meno ad essere trasportata nell’epoca Sengoku”, è bello poter parlare tranquillamente di questo fatto con qualcuno e Yukio è l’unico con cui puoi farlo tranquillamente senza paura che non ti creda o che si senta preso in giro.

“E qual è la risposta?”

“Sono stata molto fortunata” senti una sua risata “È strano sentirtelo dire data la situazione” ti lasci sfuggire una piccola risata anche tu Ho incontrato te, Izayoi, Inuken e … Sesshomaru, se questa non è fortuna non so cosa potrebbe esserlo”.

“Forse riuscire a sopravvivere?” continui a ridere “Quello sarebbe veramente il massimo amico!”, dopo una manciata di secondi lo senti  unirsi alla tua risata, proprio non ce la fai, quando le cose si fanno brutte te ti ritrovi a ridere come una scema.

Ti sistemi meglio i due cappucci calandoteli maggiormente sul viso,  è pomeriggio inoltrato e nonostante tu dovresti sentire un gran caldo senti solo tanto freddo, gli occhi ti si chiudano da soli e ti abbandoni sul collo del demone mentre le tenebre ti circondano, l’ultima cosa che vedi è il volto della tua famiglia nella tua epoca e di quella in quella dove ti trovi attualmente.

Non sai per quanto tempo dormi, vieni risvegliata a notte inoltrata dalla voce preoccupata di Yukio.

“Cosa succede?” chiedi confusa mentre ancora con la vista appannata cerchi di capire cosa accade davanti a te “Amaya, Sesshomaru!” alzi lo sguardo vedendo nella valle davanti a te due persone che si scontrano, il suono del metallo che si scontra arriva fino alla collinetta dove ti trovi.

I due combattenti sono estremamente veloci e precisi ma non riusciresti mai a dire quale sia la donna del bosco e quale il demone che ami, ti ritrovi ad odiare la tua natura umana, se tu fossi un demone potresti benissimo sapere chi è chi ed andare lì a spaccare il muso alla sbruffona della Zia del ragazzo.

Scendi da Ah-Uhn con la maggiore delicatezza che puoi anche se sei sicura che se anche iniziassi a ballare la lap dance ti ignorerebbero tanto sono presi a concentrarsi nello schivare e nell’attaccare.

Accarezzi il demone sorridendogli come ringraziamento mentre inizi a scendere la collina diretta in un punto non lontano dai due combattenti, perfetto per osservarli e per intervenire

Al rumore dei pesanti passi del demone ti irrigidisci e dopo aver lanciata una rapida occhiata nel campo di battaglia notando che i due non si sono accorti di nulla ti volti verso il demone che ti ha condotta sino a lì, ti posi l’indice sulle labbra intimandogli di fare silenzio e gli fai segno di rimanere lì, lui per dimostrarti di aver capito –soprattutto il secondo comando- si mette a sedere provocando un secondo rumore leggermente metallico, torni a guardare i combattenti e per la seconda volta ti trovi a dover trattenere un sospiro.

Torni a scendere la collina “Cos’hai intenzione di fare?” la domanda di Yukio ti prende alla sprovvista “A dire la verità non ne ho la più pallida idea”.

“Benissimo genio! Io contavo che almeno avessi pensato ad un piano!”.

“Eih! Contavo di poterlo architettare mentre ero in viaggio ma mi sono addormentata e poi potevi anche pensarci tu no?”.

“E come diamine facevo io a sapere che Sesshomaru aveva già trovato sua Zia?”.

“E io scusa? Cosa sono una veggente?”.

“In realtà hai anche quella capacità”.

“Te l’ho già detto, tutte quelle cose le so perché da dove vengo tutto questo è un anime, solo che è ambientato dopo che Inu e Izayoi sono morti!”.

“Hai sempre la scusa pronta tu!”.

“Guarda che anche tu ti giustifichi sempre!” gli fai notare leggermente irritata mentre ti nascondi dietro una albero, hai raggiunto il posto che avevi visto prima, da qui riesci ad avere un’ottima visuale.

Sesshomaru stringe la spada recuperata dal padre dal bosco dopo che vi era stata scaraventata da quei dannatissimi demoni serpente, i capelli prima legati in una coda bassa sono mezzi fuori e terribilmente spettinati , il suo volto illuminato dalla luce della luna gli dona un’aria maledettamente fica.

Al contrario la Zia con quel ghigno sadico che le deturpa il viso sembra solamente più terrificante di prima, impugna una lancia a due punte che ha l’aria estremamente pericolosa a causa del fatto che può fare due attacchi estremamente rapidi anche se uno viene bloccato, il demone è spesso costretto a scostarsi rapidamente proprio per cercare di ridurre il rischio di essere ferito, ed il graffio sulla guancia sinistra e lo strappo della tunica sul braccio sinistro dimostra che ha sperimentato sulla pelle la pericolosità dell’oggettino che la donna dai capelli rosa utilizza così tranquillamente.

Tuttavia anche lei non sembra essere messa particolarmente bene, sul lato destro –l’unico che riesci a vedere- ha la tunica simile a quella delle sacerdotesse solo di colori diversi strappata in più punti e del sangue esce da un taglio sulla coscia, ferita che tuttavia non sembra essere particolarmente profonda dato che non le impedisce di muoversi con una rapidità ed una agilità che ti lasciano sbalordita.

“Potremmo mandarla alle Olimpiadi” è l’unico commento buono che puoi fare su di lei.

Il demone dai capelli argentati tenta un attacco laterale che viene parato facilmente dalla donna che senza farselo ripetere due volte dopo aver fatto allontanare la spada del nipote fa ruotare la sua arma tentando prima un attacco frontale che viene parato e subito dopo, senza lasciare possibilità al ragazzo di riprendersi, uno alla gamba che il giovane riesce comunque ad evitare facendo un salto indietro.

Dopo aver sorriso furbescamente gli punta l’arma contro con negli occhi una strana scintilla “Non sarà così facile battermi!” urla prima di portare la spada sopra la spada e corrergli incontro iniziando a sferrare colpi su colpi che vengono o parati o schivati, tuttavia il demone non si arrende continuando quella sequenza ed improvvisamente al suo posto vedi Inuyasha, la luce negli occhi di chi non vuole perdere perché ha una ragione importante per vincere, gli attacchi rapidi ed in sequenza, manca solo Tessaiga.

Sorridi dolcemente “Si vede che sono fratelli” pensi con un amore che non credevi di possedere.

Ti stringi maggiormente nei mantelli mentre dei brividi di freddo ti scuotano leggermente il corpo “Non è stata una buona idea venire qui” ignori totalmente il commento dell’emanazione continuando a spiare la battaglia con il cuore che ti martella sempre più forte nel petto, hai paura che possa succedergli qualcosa.

Vedi la donna schivare un attacco spiccando un salto indietro che la porta a diversi metri di distanza dal nipote, la distanza viene tuttavia riaccorciata quando entrambi si corrono incontro con le armi tese davanti pronti all’attacco.

Il rumore delle lame che si scontrano torna a dominare la piccola radura

Vedi Sesshomaru cadere a terra a causa di un attacco al fianco dove la tunica si è lacerata e vi cola molto sangue, il ragazzo è disteso con la schiena a terra, sua Zia lo guarda senza togliersi quel ghigno malefico dal volto, fa ruotare velocemente la lancia sopra la sua testa ed infine cala l’arma verso il nipote.

Ti ritrovi a sgranare gli occhi ed a guardare il tutto con aria terrorizzata, il colpo è diretto alla testa del ragazzo, allunghi il braccio verso di lui “Scudo!” urli nella tua testa “Amaya, è troppo pericoloso!” ignori ciò che ti ha risposto Yukio “Scudo!” ripeti nuovamente.

Senti fuoriuscire dalle tue dita l’energia, la testa inizia a girarti e ti ritrovi a cadere a terra mentre le tenebre tornano a circondati.

“Ti prego, fa che sia arrivato in tempo!” è il tuo ultimo pensiero prima di lasciare che anche l’ultima goccia di energia abbandoni il tuo corpo.

 

 

 

 

N.D.A.:

Ohayo minna-saaaan!!

Mi scuso nuovamente per il ritardo ma questo capitolo è stato un parto, me lo sarò immaginato almeno una trentina di volte e l'ho scritto due per riuscire ad ottenere qualcosa che mi soddisfasse, e questo devo ammettere che mi piace U.U

Cosa sarà successo alla dolce Amaya?

E lo scudo sarà arrivato in tempo per proteggere Sesshomaru?

Solo il prossimo capitolo potrà dirvelo!

Che altro dire ... sorprese dall'arrivo di Takemaru?

Pensate che inizialmente non lo avevo proprio pensato ma dato che il momento si sta avvicinando era decisamente il caso di iniziare almeno a nominarlo, e qui arriva una nuova domanda:

Ce la farà Amaya a modificare il passato o questo rimmarrà uguale?

U.U mi sento molto sadica a lasciarvi così ... pace, dovrete aspettare ;)

Vi saluto e ci vediamo nel prossimo angolo!

K-chan

 

A.D.C. (Angolo delle curiosità):

Ed il sapevate che di oggi è:

 

 

 

"Sapevate che la storia è divisa in tre parti? La prima è questa, ed è quasi finita, le prossime quali saranno?"

 

Sessho: In poche parole non le vuoi lasciare in pace queste povere ragazze

Me: No! U.U però la 2° parte è la più breve e la 3° dovrebbe comunque essere più breve di questa ... molto bene, anche quest'angolo si è concluso, ci vediamo al prossimo!

 

A.C.L. (Agolo dei consigli di lettura):

Sessho: Wow, ma quale onore, oggi tre angoli!

Me: Zitto tu! Dunque, il consiglio di lettura di oggi é:

"SEO-Sengoku Era Online" la trovate a questo link-> http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=2763150

A presto!

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Capitolo 15
*** Capitolo 14: Un ciondolo da distruggere parte 3 ***


Prima di lasciarvi alla lettura

vi volevo avvertire che a raccontare

è Sesshomaru-sama e che abbiamo

un salto nel passato più o meno

nel momento in cui si è interrotto

il capitolo 12.

Ci vediamo infondo!!

 

... ciò che non avevo neanche sognato ...

 

CAPITOLO 14

“Sesshomaru”, la sua voce è dolce ed il suo sguardo fisso su di te è gentile, ti si avvicina lentamente, rimani immobile “Quanto sei cresciuto” dice accarezzandoti la testa gentilmente “È da quando eri piccolo che non ti vedo” i suoi occhi sono tristi, ti guarda come a voler recuperare tutto il tempo che si è persa della tua crescita, il tuo sguardo cade sul ciondolo che porta legato ad uno stretto nastro rosa legato intorno al collo, tutto ti ritorna alla mente. Come vi ha abbandonato, come ha attaccato Amaya, la rabbia torna a possedere tutto te stesso, desideri ucciderla per il male che ha fatto a tutta la tua famiglia.

Ti scosti in malo modo da lei e sembra quasi rimanerne stupita “Sesshomaru” dice con la voce flebile, scuoti la testa “Tu sarai pure mia zia, ma tutto quello che ci hai fatto non lo perdonerò mai!” le urli contro, i suoi occhi si riempiono di tristezza e quasi ti senti in colpa, infondo è stata raggirata da un demone più potente di lei che crede di amare, non è tutta colpa sua.

Ti addolcisci leggermente “Zia, mi dia quel ciondolo, permettimi di liberare Amaya dalla vostra maledizione”, lei ti osserva per un tempo che ti sembra infinito “Non lo posso fare Sesshomaru” dice facendo un passo indietro “Perché no?” le chiedi tentando di mantenere il tono di voce dolce “Perché mi è stato ordinato di ucciderla, e poi perché mai dovrei liberarla? Tu la ami forse?”.

Bella domanda ti lascia spiazzato.

Si, la ami, moriresti pur di salvarle la vita, pur di vederla sorridere e ridere nel suo modo così buffo, non sopporti di vederla indifesa e debole, non sopporti il pensiero che lei possa morire, eppure perché non riesci a dirlo ad alta voce?

Sul suo volto compare un piccolo sorriso strafottente “Come immaginavo” dice in un sorrisetto “Cos’è che capisce? voi non sapete niente di ciò che accade nella mia vita!”, il tuo urlo la fa sussultare ed il suo sguardo si raffredda immediatamente “Molto bene, siccome io non so nulla ti puoi scordare il mio ciondolo e di salvare la tua cara amichetta!” sul suo volto si disegna un ghigno malefico.

Ami si allontana velocemente sfoderando la sua arma, una lancia a doppio taglio e puntandola contro di te “Preparati perché se lo vuoi dovrai combattere contro di me”, un brivido di eccitazione ti scende lungo la schiena, sfoderi la tua spada “Non mi farò scrupoli!”.

La sua risata ti dà sui nervi, è il momento di combattere.

Stringi più forte la presa sull’impugnatura della tua spada e studi i suoi movimenti, Ami ti si lascia contro urlando, la schivi facilmente tentando un attacco alla schiena che viene però parato facilmente, le vostre armi sono a contatto e ti ritrovi a guardare gli occhi della donna che ti ha cantato le ninna nanne, che ti ha coccolato e che ti ha curato le ferite.

“No, lei non è più quella donna”.

È solo questo pensiero che riesce a spingerti a continuare la lotta.

Alza l’arma preparando un attacco diretto alla tua testa che schivi facendo un salto indietro, tuttavia lei facendo ruotare l’arma ti ferisce alla spalla, una fitta di dolore ti raggiunge prepotentemente il cervello, ti schivi leggermente per riprendere fiato, tuttavia decidi di tornare subito all’attacco, provi un affondo che riesce però a schivare saltando in aria, la imiti raggiungendola ed iniziando una serie di affondi e parate in aria, a pochi metri da terra vi allontanate atterrando leggermente distanti.

“Sei diventato bravo” ti dice con un piccolo sorriso, gesto che non ricambi, al contrario ti lanci in un altro affondo che però lei schiva ancora una volta facilmente, ti colpisce alla schiena con l’impugnatura della spada facendoti cadere a terra “Ma non abbastanza”, stringi i denti mentre  ti rimetti in piedi lanciandoti contro di lei, dopo un paio di colpi lei salta ma la tua arma le provoca un leggero taglio sulla gamba che le fa perdere l’equilibrio facendola cadere a terra malamente, si rialza e prima che tu riesca a vederla inizia a far ruotare la sua lancia creandoti varie ferite su tutto il corpo, ti distanzi da lei di qualche metro con un salto all’indietro, stringi la spada mentre le osservi quel ghigno che non si è tolta per tutto lo scontro.

Senti un rumore metallico ma decidi di lasciarlo perdere, sai bene che anche un minimo di distrazione potrebbe farla vincere.

Dopo che te tenti un attacco laterale la serie di attacchi della donna riprende, riesci a schivarli tutti, i suoi colpi stanno diventando prevedibili, ti distanzi da lei e portandoti l’arma sulla spalla sorridi malignamente “Non sarà così facile battermi!” gli urli contro iniziando una serie di colpi su colpi che vengono o parati o schivati dalla demone dai capelli rosa tuttavia non le danno la possibilità di tentare attacchi contro di te.

Quando lei tenta di distanziarsi ricopri subito la distanza ma prima che tu riesca a ferirla lei riesce a prenderti sul fianca, cadi nuovamente a terra di schiena.

“È finita” ti dice amaramente alzando la spada.

La guardi, quindi è così he finisce?

Tutta questa strada per aiutarla e non riesci nemmeno ad avvicinarti al ciondolo?

“Mi dispiace Amaya, non sono stato in grado di proteggerti”.

Poi tutto accade velocemente, la sua arma scende velocemente verso di te e tutto accade in meno di un battito di ciglia, quando la lama è oramai vicina a te vedi qualcosa come uno specchio d’acqua, successivamente diventa leggermente opaca, lo riconosci, è lo scudo di Amaya.

“Ma com’è possibile, Amaya è al castello” pensi incredulo mentre la punta della lancia lo colpisce.

Seti un leggero tonfo, non sai nemmeno perché ma ti volti e la vedi.

Lei è lì.

Il suo odore riempie la valle.

Perché allora non te ne sei accorto prima?

Metti a fuoco la sua immagine.

È distesa a terra.

Immobile.

Nessun suono viene captato dalle tue orecchie.

“No … non è possibile!” urli dentro di te mentre ti alzi correndole incontro e mandando al diavolo il combattimento.

“Amaya” ti inginocchi davanti a lei, il braccio steso in avanti conferma che è stata proprio lei a creare quello scudo, le scosti dei capelli dal volto, gli occhi chiusi e le labbra leggermente aperte, le sfiori una guancia notando con orrore che è terribilmente fredda.

“Stupida, si può sapere perché sei venuta qui?” le chiedi prendendola per le spalle, senti solo il silenzio, senti i tuoi occhi inumidirsi “Non ho fatto in tempo” la stringi a te maledicendoti per esserti affezionato ad un essere così debole “Stupida” dici in un sospiro.

Te non lo sai ma immobile dove l’hai lasciata tua Zia Ami ti guarda con un piccolo sorriso triste sul volto, sta pensando a quanto tu sia fortunato ad aver incontrato una persona che per continuare a vederti vivere è arrivata persino ad utilizzare la poca energia che le era rimasta.

“E va bene, per premio al tuo amore Amaya ti farò un regalo”, la donna demone si toglie il ciondolo e lo lascia cadere a terra, sospira leggermente poggiandovi sopra il piede “Rendilo felice ragazzina” dice a bassa voce prima di fare forza e romperlo, rialzi subito il sandalo e guardi il leggero fumo violaceo che si rialza dai cocci dell’oggetto andando velocemente verso la ragazza dai capelli castani.

Continui a stringerla quasi sperando di riuscire a cancellare tutto ciò che è successo, tornare all’attacco di quei serpenti quando ancora niente di tutto questo era successo.

Non ti accorgi della leggera nebbiolina che vi raggiunge senti solo un leggero respiro.

Sgrani gli occhi guardandola, improvvisamente spalanca gli occhi prendendo un grosso respiro, si poggia una mano sul cuore sbalordita ed infine si volta verso di te.

Restate così, semplicemente a guardarvi, nessuno dei due riesce a credere a ciò che è successo.

“Sesshomaru” la sua voce così dolce ti fa tornare al presente.

L’abbracci.

Il suo odore ti riempie le narici, il suo respiro ti sembra la musica più bella che tu abbia mai sentito, desidereresti restare così per sempre, non lasciarla mai andare, tenerla per sempre tra le tue braccia.

“Sesshomaru” ripete lei facendosi una leggera forza per staccarsi da te ma la tua risposta è semplicemente quella di tenerla ancora più forte a te “Aspetta, non posso permetterti di vedermi così” ammetti, non vuoi che ti veda piangere, ti senti già abbastanza patetico.

L’odore di tua zia si fa sempre più lontano, sta andando via ma non t’importa, sai che se la ragazza che ami è ancora viva è solo grazie a lei.

“Va tutto bene” ti risponde semplicemente riuscendo a liberarsi dal tuo abbraccio e ti sorride leggermente “Amaya” inizi poggiandole una mano sulla sua guancia calda, la vedi sorriderti e ringrazi il cielo di avere ancora la possibilità di vederlo “Ti amo” riesci infine a dire sentendo chiaramente le tue guance diventare calde e capisci con grande fastidio che sei sicuramente arrossito.

Sposti lo sguardo guardando altrove quando senti le sue mani spostarti il volto verso di lei, ha un sorriso che non le hai mai visto “Anche io ti amo Maru-kun” ti dice facendoti un leggero occhiolino.

Normalmente le avresti detto di non chiamarti con quello stupido soprannome ma l’unica cosa che fai realmente in quel momento è di poggiare le tue mani sulle sue spalle e poggiare le tue labbra sopra le sue.

Non sapresti spiegare le sensazioni che ti attraversano in quel momento.

Felicità, amore, passione, imbarazzo, desiderio che il mondo si fermasse in quel momento, quando vi staccate entrambi avete il colorito dei peperoni, ti alzi velocemente in piedi porgendole una mano per aiutarla a fare lo stesso, aiuto che lei accetta volentieri.

“Senti, mi spieghi come hai fatto ad arrivare fino a qui?” lei indica una piccola collinetta dove seduto si trova Ah-uhn, sorridi verso l’animale “Bè, hai avuto un’ottima idea” dici semplicemente sorridendole, la vedi sbiancare “Sesshomaru, c’è un problema” dice rabbuiandosi immediatamente.

Senti il racconto della castana in assoluto silenzio quasi non riuscendo a crede a ciò che ti dice, Takemaru ucciderà tuo padre e tenterà alla vita di Izayoi?

“Ne sei certa?” lei annuisce e la sua convinzione ti fa capire che ciò che ti ha appena detto succederà realmente.

“Cosa dobbiamo fare?” le chiedi “Non lo so” ti risponde in un sospiro, guardi il cielo pieno di stelle “Se mio padre verrà ucciso da Takemaru mentre protegge Izayoi forse è meglio tornare a casa e cavarcela da noi” la vedi annuire lentamente “Sei sicura di farcela?” ti sorride “Si, ho recuperato tutta l’energia”.

“Bene, allora sbrighiamoci”.

L’aiuti a salire su Ah-Uhn dopodiché partite verso la vostra nuova meta, ti volti a guardarla “Non succederà niente né a mio padre né a Izayoi né tantomeno a te Amaya. Non lo permetterò”.

 

 

 

N.D.A.:

Dai dai che questa volta non sono in ritardo! >_<

Sono così felice *^*

Vi è piaciuto questo capitolo?

Avete visto quanto sono buona, non è morto nè Maru-kun nè Amaya U.U però neanche la stron ... zietta Ami ci ha rimesso le penne ... per ora ... chissà che più avanti ... U.U

Ora le cose si faranno ancoooora più difficili! U.U Sadica me XD

Molto bene passiamo alle cose serie ... come se in questo angolo si parlasse mai di cose importanti ^^

Questa volta però una notizia ve la lascio!

Chi di voi è fan di Sailor moon?

Ebbene su Boing oggi c'era la prima puntata e nonostante io me lo stessi ripetendo da una settimana me ne sono dimenticata DX sono terribile T.T comunque credo che la mandino tutti i giorni una puntata intorno alle 22 o le 22:30 ... pensate che io non ho mai visto Sailor moon se non a spizzichi e bocconi eppure tutti nella mia famiglia che lo hanno visto mi hanno detto che il mio carattere è simile a quello di Bunny ... spero sia un complimento ^^''

Ok, direi che l'angolo delle cavolate è finito, ci vediamo al prossimo!

Bacioni K-chan!

 

A.D.C. (Angolo delle curiosità):

Il sapevate che di oggi è ... :

 

"Sapevate che il capitolo che ha raggiunto il numero maggiore di recensioni è stato il capitolo 11: La grande festa con 6 recensioni!! ^^"

 

Al prossimo angoletto.

K-chan <3

 

 

A.C.L. (Agolo dei consigli di lettura):

Vi consiglio di leggervi questa storia, io sono morta dalle risate:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2712865

Ma non vi fermate a questa, entrate nel profilo dell'autore e leggete tutte le sue storie (io conosco solo quelle del fandom di Inuyasha ma fanno tutte morire dal ridere! XD)

E questo è tutto dalla  vostra Kange.

A voi in studio!

(Ma che cazz!? O.o)

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