°THE SLEEPING BEAUTY°

di Vavvina
(/viewuser.php?uid=33374)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ...incastrato! ***
Capitolo 2: *** ...un nuovo inizio? ***



Capitolo 1
*** ...incastrato! ***


°THE SLEEPING BEAUTY°




Maledetto gufo…se la McGranitt non la finisce con il suo discorso sull’importanza della scelta del futuro, giuro che la Schianto davanti a tutti!
E’ un pallosissimo lunedì mattina, e siamo reduci da un’ora con Ruf, due ore con quella pazza della Cooman che, tanto per cambiare, ha predetto che Potter verrà ucciso stanotte nel sonno…chissà, che abbia scoperto che volevamo tendergli un’imboscata?
Ma comunque…è un’ora che la vecchia megera parla a vanvera…ma il fiato non lo finisce mai? Scommetto che ai Grifondoro questi discorsi non glieli fa…
Poi un suono celestiale giunge alle mie orecchie: mai il suono della campana scordata mi è sembrato così soave!
Nemmeno aspetto che finisca di blaterare, mi alzo, prendo la mia borsa ed esco, seguito da tutti gli altri.
Ci dirigiamo progettando qualche scherzo per i Grifoni verso la Sala Grande per il pranzo, e solo allora mi accorgo che Blaise non c’è.
-Ehi, ragazzi…che fine ha fatto Blaise?
-Non ne ho idea…- mi risponde Pansy, controllandosi lo smalto – E’ corso via appena uscito dall’aula.
Ma che fine ha fatto quell’idiota del mio migliore amico?? Perché quando serve sparisce sempre? Volevo chiedergli cosa ne pensa di quella Corvonero laggiù…a occhio porterà una quinta!
-Ciao, Dra!
Eccolo, Blaise.
Dopo circa mezz’ora che siamo tutti a pranzo, tutto trafelato si lascia cadere sulla panca accanto a me.
-Blaise…ma che fine avevi fatto, si può sapere? – chiedo, bevendo un sorso di succo di zucca.
-Ehm…avevo da fare! – risposta mooolto evasiva! –Piuttosto…dopo pranzo ti devo parlare!
-E non puoi farlo ora?- gli metto del roastbeef nel piatto: che bravo amichetto, che sono!
-No…diciamo che è una cosa un po’…delicata!
Ecco! Quando se ne esce con frasi del genere, lasciate in sospeso, mi preoccupo sul serio. Non portano mai nulla di buono…
Dopo pranzo, faccio per avviarmi verso i sotterranei, quando Blaise mi ferma.
-Ti devo parlare, ricordi?
-Sì, ma…non puoi farlo in camera? Mi vorrei stendere un po’…
Un sorriso strano gli increspa le labbra:- No…dobbiamo andare nell’aula di teatro!
Eccolo, il trucco! Ero sicuro che ci fosse qualcosa sotto…il problema è che non so assolutamente cosa! Perché andiamo nell’aula di teatro? Quel posto non mi piace, è frequentato da pazzi…Granger compresa! E questo non va bene, per niente!
Ma il mio caaaaaro amico non mi fa ribattere, e mi trascina lungo i corridoi fino a che non raggiungiamo la temutissima aula.
Senza bussare, Blaise spalanca la porta e mi spinge dentro.
E chi mi ci ritrovo?
Ma che domande, uno stuolo di Grifondoro!
Ci sono la Brown e la Patìl, insieme alla gemella, e poi Finnigan e Thomas, la Habbott e Corner, e qualcun altro di Corvonero e Tassorosso dei quali ignoro i nomi.
Sto per chiedere a Blaise cosa diamine ci facciamo con tutti quei malati di mente, ma non faccio in tempo perché la porta viene nuovamente spalancata.
-Scusate il ritardo, ero in…
Tombola! E ti pareva! Poteva mancare la Granger? Ma guai!
Ed infatti è appena entrata come una furia, tutta trafelata e…in disordine!
Lei, sempre perfetta fino all’ultimo spillo, capelli esclusi, ovvio, è in disordine!
Le pieghe della gonna, leggermente storta, sono sgualcite; la camicetta le esce dal maglioncino legato in vita e i primi bottoni sono slacciati, facendo intravedere il solco tra i seni; i capelli sono disordinatissimi, i boccoli le scendono a caso sulle spalle e sul volto; ha le guance leggermente rosse, è accaldata per la corsa che deve aver fatto, e le sue labbra sono rosse e piene, ideali da baciare, e…NO! Questo non c’entra nulla! Rewind, l’ultima frase non l’ho mai pensata.
Comunque…la So-tutto-io si interrompe a metà frase, probabilmente mi ha notato.
Anzi, certamente mi ha notato, perché si volta verso la Piattola, appena arrivata, e le chiede assottigliando gli occhi:- E lui cosa ci fa qui?
Sfodero il mio solito ghigno made in Malfoy. Non so perché, in fondo anche io ignoro la motivazione della mia presenza qui, ma le labbra si muovono da sole quando lei si sta innervosendo. Se per causa mia, poi, non ne parliamo…
-Oh, beh…vedi, Herm…- la Piattola è decisamente in imbarazzo – Ci mancava un principe, ricordi?
-E SAREBBE LUI?????
Ok, ora parte l’attacco di isterismo! Ma quanto riderò questo pomeriggio?
E…no, fermi tutti! Ha detto principe? Ha detto che gli mancava un principe? Cosa diavolo è questa storia?
Ora anche io fisso la Piattola, incuriosito.
E lei cosa fa?
Sorride! Un sorriso di quelli talmente tirati, da plastica facciale, che mi domando come faccia a reggerlo.
E poi emette un flebile “sì”, che mi chiedo come spera che la gente possa sentirla.
Ma la Granger la sente, perché si accascia su una sedia e fa un sospiro profondo, prima di iniziare a parlare con voce lenta e misurata, come se ce l’avesse con una bimba che non vuole mangiare.
-Vedi, Ginny…non si può! Lui non può fare il principe, non può proprio! A parte che lo scopo della rappresentazione non è degno di lui – e mi lancia uno sguardo sprezzante – non si abbasserebbe mai a fare una cosa del genere…e poi io non voglio! Mi rifiuto!
La Piattola tenta di ribattere, ma con scarso successo.
E cosa succede, allora?
Il mio amico si avvicina alla Weasley, le circonda la vita con un braccio e poi si rivolge alla Granger:-Herm…se ci rifletti ti accorgerai da sola che è la soluzione migliore!
…Herm???? Da quando Blaise chiama la Mezzosangue nemmeno per nome, ma con un assurdo nomignolo???? E poi…da quando Blaise abbraccia la Piattola???
-E’ vero, Herm! Avanti…è di bell’aspetto, e questo non puoi negarlo – per fortuna che te ne accorgi anche te, Weasley – e poi Blaise dice che sa recitare, biondo è biondo, e lo scopo è nobile…
-Ma io non voglio lui…qualcun altro?
-Harry e Ron sono troppo occupati con lo studio, la McGranitt li ha strigliati per bene, e non ci è venuto in mente nessun altro…preferivi Tiger o Goyle?
Ehi, ehi! Non sono mica uno scarto, io…
Ma non capisco assolutamente di cosa stiano parlando, e questo non va bene!
-Ci sono anche io, sapete? – faccio, con voce strascicata – E gradirei avere una spiegazione a tutto ciò!
Blaise e la Piattola si scambiano uno sguardo strano, poi il mio amico mi fa sedere e inizia a parlare, con una calma decisamente artefatta: cosa avranno in mente??
-Vedi, Draco…la McGranitt ha una cara amica che gestisce un orfanotrofio babbano. Questa sua cara amica le ha chiesto se agli alunni della sua scuola, che naturalmente non sa essere di magia, avevano voglia di preparare uno spettacolo per i suoi bambini, che sarebbero molto contenti. Inoltre, le ha spiegato che avrebbe fatto venire tutte le coppie che con le quali trattava abitualmente, e tutte le coppie interessate all’adozione ad assistere allo spettacolo, facendo loro pagare un piccolo biglietto. I ricavati andranno in beneficenza per i bimbi meno fortunati…cosa poteva risponderle la prof, se non sì?
Ok, la causa è buona…cioè, non che me ne freghi qualche cosa, ma non importa. Il vero problema è: cosa diavolo c’entro io???
-…e allora? Io cosa cavolo c’entro?
Blaise sbuffa.
-Stai calmo, Dra, ora ci arrivo…dicevo che la McGranitt, allora, ha chiesto ad Hermione di organizzare qualcosa, e noi ci siamo associati. La scelta è caduta sulla fiaba babbana della Bella Addormentata nel Bosco…
-Ma chi è quella scema che si addormenta in un bosco?
-Draco, fammi finire..
-Ok, scusa!
-Dicevo…il problema è che ci manca una persona, bionda, che faccia il principe di Aurora, Filippo.
-E la scelta, Malfoy, è ricaduta su di te.
-Alt! La scelta è stata soltanto vostra!- si intromette la Granger, sfoderando di nuovo il suo cipiglio incazzoso.
-Si, vabbè…il concetto è lo stesso!
-Allora, Dra…lo faresti?
-Ma che domande, Blaise…certo che no! Parliamoci chiaro, amico…mi ci vedi, in calzamaglia, a fare il babbanissimo principe di una babbanissima fiaba davanti a un branco di babbanissimi mocciosi? E’ semplicemente assurdo!
Semplice. Lineare. Conciso. Ma davvero Blaise si aspettava una risposta affermativa?
-Oh, grazie a Dio! Lo vedete, ha detto no, fine della storia!
La detesto!
-Scusa, Granger, ma mi spieghi una cosa? – le domando, mellifluo – Ma a te cosa importa? Lo devi solo dirigere lo spettacolo, no?
-Ti piacerebbe, eh, Furetto? Invece faccio anche la parte di Aurora, la protagonista, e si da il caso che non voglia assolutamente recitare con te!
Chissà perché ha calcato tanto l’accento sull’ultima parola…
No, un attimo! Lei la principessa??? E io il suo principe??? Eheheh…ma quanto si è fatto Blaise, prima di venire qui?
-Non esiste, Blaise! Io recitare con la Mezzosangue? Mai e poi mai…
Ma il mio amico, anziché disperarsi, fa un ghigno. E io tremo, perché quando lo fa vuol dire che ha qualche asso nella manica.
-Ah, no? Cos’è, Draco, non ti senti all’altezza? Pensi di non poter competere con Hermione?
Maledetto! Non può far leva sul mio orgoglio personale!
-Sai benissimo che non è così! – ribatto, velenoso – Io non posso di certo abbassarmi a certi livelli!
-Vai alla grande, Herm! – si intromette la Piattola – Sei migliore di Malfoy anche nella recitazione!
Eh, no, eh! Ora anche queste scemate non le accetto! La Granger sarà pure un genio, ma in quanto a recitazione sono sicuramente più bravo io! Ma non posso assolutamente cedere ad una provocazione del genere!
-Va bene, lo faccio!
Ecco, appunto. Maledizione a me, al mio maledetto orgoglio di Malfoy, a Blaise, alla Piattola e alla Mezzosangue! E pure alla vecchia megera!
Blaise scocca un bacio sulla guancia alla Piattola, ma che schifo, gli altri sorridono e la Mezzosangue sospira, accasciandosi ancor di più sulla sedia.
-Lo spettacolo è rovinato…poveri bambini…
-Ehi, Granger, bada a come parli! Io sono un attore nato…
-Sì, come no…
-Perfetto! – esclama la Piattola – A questo punto, qualcuno dovrà raccontare la storia a Malfoy!
-Beh, noi abbiamo da studiare…
Con una scusa del genere si defilano tutti, lasciandomi solo con la Granger.
-Ma perché queste cose succedono solo a me?
-Ehi, guarda che io non è che sia al settimo cielo all’idea di passare il pomeriggio con te a parlare di fiabe babbane, sai?
Anche se qualcos’altro lo farei volentieri…ODDIO, DRACO, MA CHE STAI DICENDO??? O meglio, che vai a pensare?? Ma stiamo scherzando?? Parliamo della Granger, della Mezzosangue Zannuta, della So-tutto-io…
-Vabbè…andiamo fuori, però, che qua dentro mi manca l’aria…
Contrariato, non so se per la situazione o per i miei pensieri, la seguo fuori dall’aula, e poi oltre il portone in legno della scuola, nel grande parco, dove il venticello autunnale ci investe, facendoci appena rabbrividire.
Infilandosi il maglioncino, la Granger si avvia verso la grande quercia dove è solita stare quando vuole essere lasciata in pace, che è off-limits per chiunque tranne lei, e si accoccola sotto la sua grande chioma, poggiando la schiena al tronco e tenendo le ginocchia al petto. Anche io, seguendo il suo invito, la imito, e lei inizia a parlare e a raccontarmi la storia, con gli occhi chiusi e la voce sognante.
-C’erano una volta, tanto, tanto tempo fa, un re e una regina che, in onore della prima figlia, nata dopo tanta attesa, diedero una grande festa, invitando tutto il regno tranne la strega cattiva Malefica. Malefica, però, venne a sapere della festa e, molto adirata…
Penso che la scena, vista dall’esterno, sia abbastanza assurda. Io e la Mezzosangue, che in genere ci salutiamo con un insulto, seduti sotto lo stesso albero, senza scannarci.
E, cosa ancor più eclatante, la sto ascoltando! Cioè, lei racconta una storia babbana, e io la ascolto! E pure interessato!
Ma come potrei non farlo? In questo momento è così…così…dolce.
Oddio, ho detto dolce? Ho detto che la Granger è dolce? Sto male…
Ma che posso farci? Il vento le manda indietro i capelli, i ricci si muovono per conto loro, e lei ha un’espressione così tranquilla, così rilassata, così…sognante. Ha una voce molto melodiosa, se non ti snocciola a memoria tutte le date della rivolta dei Troll! E poi, ammettiamolo, è una bella ragazza…
Sì, sto decisamente male! Sto davvero facendo dei pensieri sulla Granger? E le sto anche facendo dei complimenti? Vecchio Draco…che fine hai fatto?
-…e così, il principe baciò Aurora, facendola svegliare dal suo lungo sonno, così come tutti i presenti nel castello. I due, finalmente felici accanto alla persona amata, si sposarono poco dopo, e i due regni furono finalmente uniti! Fine della storia.
La Granger apre gli occhi e mi guarda, spezzando quell’atmosfera di magia che si era creata intorno.
-Mmmmh…- commento, mettendo un filo d’erba in bocca – Direi che i babbani hanno una strana concezione della magia…cioè, quelle tre vecchie…
-Erano tre fatine!
-Sì, è lo stesso…comunque, con un Avada Kedavra ben scagliato potevano benissimo mandare all’altro mondo Crudelia!
-Malefica…- mi corregge di nuovo
-Oh, il senso è lo stesso! E poi…tutte queste storie sul vero amore, sul bacio che ti salva sempre, sul principe azzurro sul cavallo bianco…sono tutte favole! E’ inutile illudersi così! L’amore non esiste, come non esiste il principe azzurro!
-Sei cinico, Malfoy…e anche disilluso e sfiduciato!
-Carino, Granger, dei nuovi insulti tutti per me!- ghigno, ma lei rimane seria.
-Non sono insulti, Furetto, è una semplice constatazione. – mi risponde, con voce atona – Voglio dire…sicuramente la vita non è una favola, e la realtà e pessima, a volte…ma l’amore esiste! Non per forza quello tra un uomo e una donna…tua madre ti ha messo al mondo, e ti amava ancor prima di farlo. Ogni genitore ama il proprio figlio, e questo è amore. E poi tra persona e persona…tenere ad una persona è una dimostrazione d’amore, anche se non di quello che intendi tu…il mondo è una continua sorpresa, ma se te parti con un’idea negativa e pessimistica, di sicuro non ne trarrai giovamento.
E’ un discorso serio, il suo, e sensato anche. Ma io non sono cresciuto in una famiglia dove le dimostrazioni d’amore fossero all’ordine del giorno, anzi…
Rimango un po’ in silenzio, a riflettere sulle sue parole, poi d’improvviso le domando, a bruciapelo:- Granger tu credi nell’amore vero? Cioè, in quello tra un uomo e una donna, al principe azzurro?
Lei si gira e mi guarda con quei suoi occhi color dell’ambra. Non mi ero mai accorto che fossero così profondi. Poi la sua espressione si fa malinconica, e si perde a guardare l’orizzonte mentre mi risponde.
-Sai, Malfoy…io critico tanto te, ma non è che le mie idee siano tanto meglio. Sono demoralizzata e demotivata, ma spero sempre che un giorno l’amore bussi alla mia porta…credo nella presenza di un’anima gemella per ognuno di noi, nel mondo, ma non so se tutti la trovano…però mi piace sognare!
E un sorriso, luminoso come mai ne ho visti, le torna sul volto, mentre mi guarda.
-Beata te, Granger, beata te…io non posso permettermi il lusso di sognare, rischiando di perdere di vista la realtà.
Mio padre non me lo permetterebbe mai…piuttosto la morte, ma guai a perdere di vista l’obiettivo della vita per perdersi dietro a “sceme fantasticherie”…che poi, qual è il mio obiettivo, nella vita? Di certo non quello di mio padre…
-Sognare non costa nulla, Malfoy…
Restiamo un altro po’ lì sotto, in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri, fino a quando la Granger si alza e si sistema le pieghe della gonna.
-E’ ora di andare! Devo ripassare Rune Antiche per domani!
-Ma quanto studi?? – le domando, con il mio solito ghigno: l’atmosfera di prima è definitivamente scomparsa.
-Affari miei! – acida come al solito…
-Piuttosto…- la interpello di nuovo, mentre ci avviamo verso il castello – Che mi dici di Blaise e la Piattola?
Sbuffo dalla mia interlocutrice.
-La “Piattola” ha un nome, si chiama Ginny! E comunque, loro due stanno insieme…
Mi blocco al centro del parco, con la bocca che non raggiunge terra per pochi centimetri.
-Loro…COSA???? – boccheggio.
-Stanno insieme, Malfoy, non è un concetto tanto complesso…
-Ho capito, ma…da quanto tempo??? E perché io non ne sapevo nulla??
La Mezzosangue sorride.
-Non riesci a risponderti da solo? Non te l’ha detto perché temeva la tua reazione…ed aveva perfettamente ragione! Non sei ancora abbastanza maturo…e comunque, stanno insieme da un mesetto scarso…
-Non sono maturo???? Io????
-Ti rendi conto della scenata che stai facendo? Credo che Blaise sia abbastanza grande e abbastanza maturo – e calca su questa parola – per decidere da solo con chi stare, senza bisogno di una balia!
-Ma non può mettersi con la Piattola! Con chiunque, ma non con lei! Lei è…una Weasley!
Nel frattempo, siamo arrivati davanti al ritratto di quella grassona che nasconde la Sala Comune dei Grifondoro. Ma come ci siamo arrivati? Mah…
-Vedi, Malfoy? Tu critichi tanto la realtà che ti circonda e la gente che ti sta intorno, ma se te sei il primo ad avere tutti questi pregiudizi, non puoi certo lamentarti!
E con questa frase, sussurra la parola d’ordine e mi molla lì.
Tempo tre secondi, e la sua massa di boccoli sbuca nuovamente fuori dal ritratto.
-Ah, dimenticavo…ci vediamo domani pomeriggio per le prove!
E sparisce di nuovo.
Rimuginando su quello che mi ha detto oggi la Granger, mi avvio verso il sotterraneo di Serpeverde…ho bisogno di un po’ di sana umidità!
Devo ammettere che non è stato così male come mi aspettavo.
Cioè…è stato piacevole parlare con lei, forse mi ha capito come pochi altri.
Anche se resta comunque la Mezzosangue Zannuta!
E poi…devo uccidere Blaise! Per non avermi detto nulla di lui e della Piattola, e per avermi cacciato in questo guaio, maledetto il mio orgoglio!
...occavolo...lì per lì non ci ho pensato, ma...non è che dovrò baciare davvero la Granger???





°°°°°°°°°°°°°°°






Ed ecco a voi una nuova fic!!
Che volete farci? Draco ed Hermione mi piacciono troppo, e adoro letteralmente "La Bella Addormentata nel Bosco"...e dal connubio di queste mie due passioni è nata questa storia, che ho diviso in due capitoli per questioni di praticità...
Che ne pensate?? Me lo lasciate un commentino per farmi avere un vostro giudizio sincero??
Grazie, in anticipo, e ci sentiamo a breve con la seconda ed ultima parte della mia ficcina!
...BaCiNi...




Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** ...un nuovo inizio? ***


°THE SLEEPING BEAUTY°




Mamma mia, mi sto addormentando…ma perché Ruf è così soporifero, quando spiega? Non che Storia della Magia sarebbe interessante in qualche altro modo, ma così è insostenibile…

Già poco me ne frega di cosa ci facessero un’orda di Elfi domestici dentro al Louvre, armati di tutto punto, ma con la sua voce e quel suo movimento ondulatorio, concilia il sonno in un modo incredibile…
-Allora, Dra, che ne pensi della storia?- mi fa Blaise, dandomi una gomitata per risvegliarmi dal mio torpore.
-Ne penso che non me ne frega nulla di un manipolo di stupidi elfi!
-Ma no, scemo, non questa storia! Parlavo di quella che ti ha raccontato Hermione…
-Ah…beh, è una babbanata bella e buona! Tutte quelle palle sull’amore…
-Sei il solito cinico!
-…e poi mi hai fatto venire in mente una cosa: devo ucciderti per non avermi detto di te e della Piattola!
Blaise assume un’espressione colpevole, mentre un mezzo sorriso affiora sulle sue labbra.
-Beh…temevo una tua reazione…che ne pensi?
-Oh, beh…per la reazione, tranquillo, se l’è sentita la Granger…e diciamo che non approvo più di tanto, ma che posso farci se il mio migliore amico è un cretino?
Gli sorrido: non potrei assolutamente fare a meno di Blaise nella mia vita, non posso assolutamente litigarci! E poi, diciamo che parlare con una certa persona mi ha fatto tutto sommato bene…
-Dra…cosa ti ha dato la Granger? Cioè, niente scenate, niente prediche sull’importanza del rango, niente discorsi sui Weasley…la accetti e basta??
Alzo un sopracciglio, indispettito.
-Beh, se ti scoccia, la scenata te la faccio lo stesso! E comunque…non mi ha fatto nulla!
-Allora sono contento!
-Bene…perché se non rispondi correttamente alla mia domanda, non lo sarai per molto!
Il sorriso gli si gela sul viso, e deglutisce a vuoto.
-Blaise caro…nella favola la Bella Dormigliona…
-Addormentata…è Bella Addormentata!
-Sì, lei…si risveglia con un bacio…io NON dovrò baciare la Granger, VERO?????
Il mio amico deglutisce di nuovo, a vuoto, e si guarda in giro imbarazzato: è nervoso, e non è buon segno!
Driiiiiiiiiiiiiiin.
Salvato in corner sul suono della campanella, Blaise si alza al volo e corre via, con la scusa che deve incontrare Ginny.
Anzi, la Piattola. Cavoli, i discorsi della Granger mi stanno plagiando…
Comunque, di malavoglia mi dirigo verso l’aula di teatro, che trovo con la porta appena schiusa.
Mi avvicino piano, e la socchiudo un altro po’, giusto per sbirciare dentro.
E lì, affacciata alla finestra, con il vento che le corre dolcemente tra i capelli, c’è lei.
La Granger.
Di nuovo mi fa uno strano effetto, sembra così fragile, così…umana.
Mi schiarisco un po’ la voce, per farle captare la mia presenza, e lei si gira come un fulmine, arrossendo appena.
-Oh, ciao! Non mi ero accorta che ci fosse qualcuno…è molto che sei lì?
-No, sono appena arrivato…e poi non mi metterei mai a spiarti, Granger…
-Idiota, non intendevo quello…ma è inutile che io parli con te!
-Dove sono gli altri? - domando, lasciando perdere il discorso precedente, per il bene di entrambi.
-Ah, non lo so…hanno deciso che oggi non vengono, visto che ancora te non sei pronto…
Sbuffo: un altro pomeriggio con lei non sono sicuro di reggerlo!
-Allora possiamo andarcene anche noi, o no?
Sbuffa anche lei, probabilmente insofferente quanto me a questa frequentazione obbligata.
-No, non possiamo…perché lo spettacolo è tra un mese, e se non inizia a studiarti subito il copione non ce la faremo mai.
Nel frattempo, ha tirato fuori dalla sua cartella un plico di fogli che mi passa mentre mi accomodo su una sedia: il pomeriggio sarà moooolto lungo…
-Questo è il copione, ho evidenziato tutte le tue parti…
-Mh…
Velocemente, scorro le pagine con gli occhi.
Il testo è scritto con un’ottima grammatica, semplice e lineare, di modo che possano comprenderla senza problemi anche i bambini, e il concetto espresso è chiaro: lo avrà sicuramente scritto la Mezzosangue.
-Gli altri ruoli come sono divisi? - domando, dopo essermi accertato avere battute che diano abbastanza importanza al mio personaggio.
-Beh…Calì, Lavanda e Padma faranno le tre fatine, Flora, Fauna e Serenella; Seamus e Dean fanno i servitori di Malefica, che sarà impersonata da Ginny…per esigenze di copione, il corvo di Malefica è stato trasformato in un uomo, che sarà Blaise, e i genitori di Aurora li fanno Hannah e Michael…e poi, io sarò Aurora, e te il principe Filippo!
A questo punto, sento il bisogno impellente di farle QUELLA domanda, altrimenti starò a logorarmi assurdamente per un sacco di tempo, e non è proprio il caso!
-Granger…ma la scena portante…
Sta già assottigliando gli occhi, probabilmente ha capito la mia domanda.
-…sai, quella del bacio…la dovremmo fare?
La Mezzosangue storce il naso e arriccia le labbra, dopodiché pronuncia un flebile “Sì”.
E io stramazzo al suolo.
Metaforicamente, si intende.
In compenso do una gran craniata sullo schienale della sedia alla quale sono appoggiato.
-Lascia perdere, Malfoy, non vorrei assolutamente nemmeno io, credimi! Ma la storia è così, e non si può saltare quella scena. E poi la McGranitt ha detto che valuterà il lavoro che faremo, e dunque non possiamo fingere, voglio il massimo dei voti! Anche se mi fa terribilmente schifo solo l’idea di doverti baciare…
-Ehi, Granger, modera i termini! Mica sono un insetto, che faccio schifo! E poi baciare il sottoscritto dovrebbe essere un onore, per te!
-Sì, come no…
-Ti ricordo che stai parlando con il ragazzo più sexy e più desiderato di tutta Hogwarts!
-Se tutta Hogwarts è matta, mica posso farci nulla, io…
-Ma quale matta e matta! Che io sia stupendo è un dato di fatto!
-Non sbilanciarti troppo, Malfoy…sarai pure bello, ma hai un carattere di merda, sei borioso, arrogante, viziato…
-Ok, capita l’antifona…
-…e poi, ti preferisco senza dubbio come Furetto!!
La guardo in modo truce, questa del Furetto è una storia che detesto, e lei, invece di scusarsi, scoppia a ridere!
-Non ti permettere di ridere!
-Andiamo, Malfoy…hai una faccia assurda!
La Granger continua a ridere, e io non posso far altro che starla a guardare con aria di sufficienza: stupida Mezzosangue…
Quando finalmente si degna i riprendersi e di assumere un atteggiamento da persona normale, decidiamo di comune accordo che la scena del bacio la faremo soltanto il giorno dello spettacolo, onde evitare qualsiasi contatto se non lo stretto necessario, ed iniziamo a provare le scene che abbiamo insieme.
Il pomeriggio passa veloce, quasi senza che io me ne renda conto, e insieme ci avviamo verso la Sala Grande per la cena.
E’ stato strano…mi sto rendendo conto sempre di più che è una ragazza come le altre, alla fine anche oggi non è stato così male.
Io riso per le sue gaffe, e lei per le mie, come se ci conoscessimo da sempre, e poi devo ammettere che con la recitazione ci sa fare.
Non ho quasi mai trovato qualcuno che stia al mio livello, ma con lei non sono sprecato, vale la pena recitarci insieme.
Peccato che si solo una Mezzosangue!

Continuiamo a vederci praticamente tutti i giorni, studio permettendo, anche con il resto del gruppo, anche se il più delle volte proviamo solo noi due.
E devo ammettere che forse quei Grifondoro non sono poi tanto male, e la Piattola è quasi simpatica…d’altronde, Blaise mica poteva scegliersi un’oca, no?
Certo, le prove con la Granger sono davvero massacranti, soprattutto per la mia psiche…non è piacevole passare interi pomeriggi a sentirti dire che quello non va bene, che quell’altro fa schifo, che non ti impegni abbastanza, che sembri uno zombie, e cose simili…
Se non altro, oggi siamo davvero ben preparati.
Esatto, il gran giorno è proprio oggi!
Infatti sto correndo verso la Sala Grande, e sono maledettamente in ritardo, dove la McGranitt ci ha dato appuntamento per andare tutti insieme nella Londra babbana.
-Signor Malfoy, alla buon’ora!
Maledetta megera…
-Mi scusi, professoressa! Ho avuto un piccolo…inconveniente…
Mica posso dirle che Pansy non voleva farmi andar via dal suo letto, no?
-Va bene…andiamo, ora!
Tutti insieme prendiamo le carrozze, e poi l’Espresso di Hogwarts, che però è stato alleggerito di qualche vagone, visto che noi siamo in pochi.
E’ la solita Londra confusionaria e caotica, quella che ci accoglie, ma alla McGranitt sembra non importi più di tanto, visto che prende una viuzza sulla sinistra, sicura di sé.
Vedo la Granger, e noto che si sta mangiando le unghie…segno di nervosismo, ormai l’ho imparato, e dunque mi conviene starle lontana, se voglio sopravvivere!
La professoressa cammina a passo svelto e sicuro attraverso le strade della grande metropoli, sembra conoscerla molto bene.
Devo ammettere che mi sento un pochino nervoso anche io.
Ovviamente non per il fatto di dover recitare, ci mancherebbe altro, sono nato per stare al centro dell’attenzione…ma per il fatto di dover baciare la Mezzosangue! E’ una cosa che ultimamente mi sta davvero tormentando, e non ne capisco il motivo!
-Ehi, Dra, tutto ok? Ti fuma il cervello…- e chi può essere, se non Blaise?
-Sì, Bla, tutto bene…te? Agitato?
-Chi, io? Guarda che io vivo per stare sotto i riflettori…- eccone un altro che forse è più montato di me! - Piuttosto, è Ginny che credo stia per avere una crisi di nervi…
-Pfui! - sbuffo - Donne…adorano quando l’attenzione è rivolta solo a loro, e poi guarda te come si innervosiscono…
-Malfoy, finiscila di atteggiarti a grande attore, per cortesia!
Mi mancava parlare con la Granger, stamattina…
-Io non mi atteggio a grande attore, Mezzosangue, io lo SONO!
-Sì, e io sono Miss Mondo…
-Chi sei, tu?
-Lascia perdere, Draco…- è Blaise che ferma il nostro battibecco, onde evitare il degenero ancor prima di cominciare.
A volte mi chiedo che farei senza di lui…probabilmente buona parte del mondo sarebbe distrutta!
D’improvviso ci fermiamo, davanti ad un’imponente costruzione di mattoni dall’aria molto antica, forse quasi medievale, data l’austerità e il tipo di architettura che posso indovinare dall’esterno.
La McGranitt bussa al grande portone di legno che subito viene spalancato per far spazio ad una donna sulla sessantina, bassa e minuta, con i capelli ormai grigi raccolti attorno al capo e un grembiulone a quadri legato in vita, sopra al vestito a campana larga.
La donna bacia sulla guancia la McGranitt, che deve abbassarsi per essere al suo livello, e poi si presenta a noi: Melinda Crowell.
Melinda si fa da parte, permettendoci di entrare in quello che è un grande atrio di pietra decorato in rosso, e con festoni e ghirlande tutte colorate, suppongo, dato lo stile, fatte dai bambini.
Faccio appena in tempo a pensare la parola “bambini”, che subito ne arriva un’orda, che si lancia festosa sulla McGranitt.
Non so perché, ma non ce l’avrei mai vista attorniata da bambini, mentre ora sembra quasi una nonna che distribuisce dolciumi ai nipotini.
Le ragazze stanno sorridendo tutte, Granger compresa, e si stanno avvicinando ai mocciosetti, facendo sorrisini e carezze ai più piccoli.
Finito il momento di coccole, la direttrice dell’orfanotrofio fa andare via alcuni bambini, sussurrando loro qualcosa in un orecchio, e poi ci chiede chi fa le parti dei protagonisti.
Io e la Granger ci facciamo avanti e due bambini, un maschio e una femmina, si avvicinano e timidamente ci prendono per mano.
-Jenny, Lucas, sapete cosa fare! - dice loro dolcemente Melinda, e loro, annuendo contenti, iniziano a trascinarci per le scale.
Io la Mezzosangue ci scambiamo un breve sguardo, e poi li seguiamo: come se avessimo altra scelta!
La femmina, che ho capito chiamarsi Jenny, avrà sì e no cinque anni, occhietti vispi e due codine sbarazzine bionde che le danno un’aria, lo ammetto, molto dolce.
La sua mano nella mia è minuscola e gelata…chissà quanto soffrono questi bambini…
La Granger, dietro di noi, tiene per mano l’altro bimbo, Lucas, che penso abbia una decina di anni, moro e con gli occhi scuri, e lo guarda con dolcezza mentre lui fissa davanti a sé, chiaramente imbarazzato.
I due bambini ci conducono su per le scale e poi ci indicano una porta in fondo a un lungo corridoio, sulla destra, dove ci fanno entrare.
-Vi potete cambiare qui…- dice Lucas, prendendo per mano Jenny.
-Avete un’oretta…- aggiunge la bambina.
-Ma…- fa la Granger, bloccando i bambini sulla porta - Ecco…dovremo cambiarci…nella stessa stanza???
Occavolo, non ci avevo pensato! Non è possibile, non possiamo cambiarci nella stessa stanza!
-Perché, vi vergognate?
Beata innocenza…
-Beh…sì…
-E perché? Noi ci cambiamo sempre tutti insieme…
La piccola è confusa, mentre Lucas, che ne sa sicuramente più di lei, sghignazza da una parte.
Per fortuna è la Granger che le parla, io non avrei proprio saputo cosa dirle! Mica le posso spiegare che i bambini nascono quasi così…
-Vedi, Jenny…alla vostra età va bene, è normale…ma poi quando si cresce…diciamo che uno inizia a vergognarsi un po’…
Ok, la Mezzosangue inizia ad essere decisamente in difficoltà!
Così, faccio un cenno a Lucas, che mi capisce al volo e che, agguantata Jenny, se la trascina fuori, chiudendosi la porta alle spalle e lasciandoci soli.
-Bene, Granger, vuoi iniziare a cambiarti te? - esordisco, in tono malizioso.
Lei arrossisce, com’è prevedibile, e poi sguaina la sua bacchetta e inizia a mormorare parole che non riesco ad afferrare, ma dal nulla spunta fuori un separé.
-E se poco poco provi anche solo ad avvicinarti, giuro che ti Schianto, Malfoy! - mi minaccia, prima di sparirvi dietro con il borsone con i vestiti.
Decido di lasciar perdere, mi sembra troppo nervosa, e io alla mia vita ci tengo, così inizio a spogliarmi pure io.
Purtroppo, però, né io né lei abbiamo considerato il fattore luce.
Infatti, quel genio ha messo il separé davanti alla finestra, cosicché la luce le si riflette addosso, e la sua ombra è perfettamente nitida.
Mi incanto, mio malgrado, ad osservare il suo corpo snello che si piega a sfilare i jeans e che poi si allunga per togliere anche il maglioncino, di modo che le sue grazie siano ancor più evidenti.
Sono talmente assorto, che nemmeno mi accorgo che lei è riemersa dal separé e che io sono soltanto in boxer.
-Malfoy! Ma ancora non sei vestito?? - esclama, coprendosi gli occhi e imporporandosi sulle gote.
-Guarda che lo so che ti sei sbrigata solo per vedermi nudo… - diciamo che è quello che avrei fatto io, ma fa lo stesso!
-Brutto maniaco pervertito! Mica mi chiamo Pansy Parkinson, io! - urla, voltandosi di schiena.
E devo ammettere che la gonna, anche se larga, le fa un buon effetto, da dietro! Ma questo evito di dirglielo, se no la volta buona che mi uccide davvero.
-Vabbè, vabbè…ora girati, che io finisco di vestirmi…
La osservo mentre si rifugia nuovamente dietro al separé, accoccolandosi sul davanzale della grande finestra.
In fretta, ma facendo attenzione ad ogni minimo dettaglio, mi vesto anche io, e devo dire che l’effetto non è poi tanto male.
Certo, questa calzamaglia color melanzana me la sarei volentieri evitata, ma gli stivali mi slanciano ancor di più, la casacca mi conferisce un’aria importante e il cappello con la piuma..beh, mi sono sempre stati bene i cappelli!
-Hai finito di pavoneggiarti, Malfoy, o pensi di averne ancora per molto? - mi interpella la Mezzosangue dopo un po’ - Non vorrei che si sciupasse lo specchio, sai com’è…
-Ho finito, ho finito…e non mi stavo pavoneggiando, mi stavo soltanto ammirando in tutta la mia bellezza!
Che volete farci, la modestia non è proprio il mio forte…
-Allora diamoci una mossa, che i bambini saranno già tutti sistemati in attesa di vedere un bello spettacolo…
-Oh, se ci sono io non saranno delusi, vedrai!
-Infatti, vorranno andare a suicidarsi, ma per fortuna ci sono io…
-…che li spingerai dalla finestra così sarà omicidio?
Adoro battibeccare con lei!
Per tutta risposta, mi lancia uno sguardo di fuoco e spalanca la porta, uscendo poi fuori e allontanandosi lungo il corridoio, ancheggiando pericolosamente.
La seguo, e insieme entriamo dietro alle quinte del palco preparato appositamente per noi.
Ci sono già tutti, là dietro, e noto che tutti sono piuttosto nervosi.
Ma non faccio in tempo a dire mezza parola, che la McGranitt spunta dalle pesanti tende rosse e ci dice:- Ragazzi…tocca a voi, ora! In bocca al lupo!
E poi sparisce.
I primi ad entrare in scena sono il re e la regina, ossia la Habbott e Corner, che sono due fasci di nervi.
Poi le scene si susseguono, una dopo l’altra, con una velocità che mi sembra quasi irreale.
E poi tocca a me! Esco sul palco, e non posso fare a meno di sorridere.
Davanti al palco, che non è molto grande, ci saranno una trentina di bambini accoccolati per terra, che guardano la scena con le bocche socchiuse, totalmente rapiti da ciò che stiamo mettendo in scena apposta per loro. Dietro di loro, accomodati su delle panche in legno, ci sono degli adulti, probabilmente coppie con cui l’orfanotrofio tratta abitualmente, e in piedi, di lato, noto la McGranitt e la sua amica che sorridono compiaciute.
Inizio a recitare come se per me fosse la cosa più naturale del mondo, focalizzando l’attenzione dei bambini completamente sul mio personaggio, e la storia va avanti, fino alla fatidica scena del bacio.
Quando tocca a me, entrare per svegliare la Bella Dormiglione, Blaise mi fa un cenno, e io apro le tende laterali.
Al centro esatto del palco, c’è una panca larga, che è stata trasformata in letto, con delle lenzuola e un baldacchino sopra, e sopra di essa c’è la Granger.
Involontariamente, mi blocco a guardarla.
E’ morbidamente adagiata sull’asse di legno, le mani incrociate sul petto, i morbidi boccoli castani che ricadono dolcemente sul cuscino, le labbra rosse appena socchiuse.
Lentamente, e anche con un po’ di panico, in effetti, mi avvicino e mi abbasso su di lei.
Sento il pubblico trattenere il fiato, e un’ondata di panico allo stato puro mi invade.
Ma come diamine ci sono finito io, Draco Malfoy, il Purosangue, il Serpeverde, in questa situazione del cavolo????
Sono in calzamaglia, con uno stranissimo cappello in testa, davanti a una massa di bambinetti bavosi, e sto per baciare la Granger che pare morta! E magari lo fosse davvero!
Ma chi me l’ha fatto fare, eh? Chi?
Ah, Blaise…se mi capiti tra le mani sei morto, parola di Malfoy!
Dannazione, mica è possibile! Avrò baciato un centinaio di ragazze, mica posso essere nervoso con la Granger, no?
Mi sa che sto indugiando un po’ troppo…e infatti la Mezzosangue aggrotta le sopracciglia e mi soffia, sembra un gatto incazzato!
Al che, prendo il coraggio a quattro mani, mi abbasso ancora di più su di lei e, finalmente, poggio le mie labbra sulle sue.
E mi ritrovo ad assaporarle di gusto, probabilmente più del dovuto.
Di malavoglia mi stacco da lei, e continuiamo lo spettacolo.
Le porgo una mano, che lei accetta, e la faccio alzare, conducendola ad un lato del palco, di modo che possano spostare l’improvvisato letto, e la osservo per bene, mentre fingiamo di scendere le scale del castello.
Indossa un vestito di più tonalità di rosa, che le cinge gentilmente il busto, mettendo in risalto il suo seno perfetto, e che poi si apre in un’ampia gonna che le scende fino ai piedi. Il bustino ha lo scollo a barca, lascia vedere il solco tra i seni e le lascia le spalle scoperte, per poi scendere giù fino alle mani.
E lei, con una mano poggiata sulla mia, sorride radiosa a tutti quei bambini che la stanno guardando incantati, e agli adulti che la guardano con espressione dolce.
Insieme, mentre anche tutti gli altri ritornano sul palco per l’ultima scena, noi due iniziamo a volteggiare sulle note che la McGranitt ha fatto partire da un vecchio giradischi. E’ così esile, tra le mie braccia, si lascia guidare morbidamente dal mio passo esperto, e mi viene voglia di stringerla più di quel che sarebbe necessario.
E poi è un attimo.
Lei alza lo sguardo, io abbasso il mio, e i nostri occhi finiscono come per incatenarsi, ambra fusa nell’argento, argento fuso nell’ambra.
Non so come, il mio corpo si muove da solo, e in un secondo le nostre labbra si ritrovano di nuovo, come se non si fossero mai lasciate.
E, mentre il nostro pubblico scoppia in un applauso, mi rendo conto che è una sensazione nuova e stupenda, mi sento completo e in pace con tutti, e, per la prima volta nella mia vita, sento che sto facendo davvero ciò che è giusto, anche se non ne conosco la ragione.
Innumerevoli volteggi dopo, lo spettacolo è terminato, e la McGranitt ci presenta ufficialmente uno per uno, invitandoci a fare un passo avanti quando chiama il nostro nome.
-…ed ora, i protagonisti! Hermione Granger nel ruolo di Aurora e Draco Malfoy nel ruolo del principe Filippo!
Come c’era da aspettarsi, ci ha chiamati insieme.
Guardo la Granger, che allo stesso tempo mi osserva di sottecchi imbarazzata, con le guance color porpora che perfettamente si intonano con l’abito che indossa, e le porgo ancora una volta la mano.
La vedo tentennare un attimo, prima di sorridermi timidamente e posare la sua mano nella mia: devo averla sconvolta parecchio, con quel bacio fuori programma, ma non credo lei abbia disdegnato…in fondo, sono pur sempre Draco Malfoy, il miglior baciatore di tutta Hogwarts!
Uno scroscio di applausi accoglie la nostra avanzata, ci inchiniamo e tutti i bambini si alzano in piedi, chiedendoci il bis.
E allora la McGranitt cosa fa? Ma che domanda idiota…fa partire nuovamente la musica, e noi siamo costretti a ricominciare a ballare.
Ma questa volta la Granger non mi guarda, tiene lo sguardo basso, in terra, così mi avvicino al suo orecchio e le sussurro:- Ti ho sconvolta così tanto, Granger?
Il suo sguardo battagliero di sempre fa capolino tra la massa di boccoli castani, e mi risponde a tono, come sempre:- Figurati, Malfoy…tu non sconvolgerai mai una come me!
-Ah, no? Ne sei sicura, Granger?
-Sì, Malfoy, ne sono più che sicura!
Ghigno, prima di domandarle con voce bassa e melodiosa:- Proviamo…usciresti con me, Granger?
La vedo spalancare i grandi occhi ambrati, e fissarli nei miei, alla ricerca di un indizio che possa dirle se scherzo o se sono serio.
-Tu…tu scherzi!
-No, Granger, non scherzo affatto. Te l’avevo detto, che ero capace di stupirti, no?
Poi, senza attendere risposta, la bacio ancora, assaporando quel dolcissimo sapore di fragola che hanno le sue labbra.
E, dalla sua risposta appassionata, so già che uscirà con me, se non altro per provare che sono serio.
Mentre il sipario, con le sue pesanti tende rosso scuro, si chiude davanti a noi, mi trovo a pensare che forse, per una volta, sto facendo davvero quello che voglio…e chissà, magari sarà proprio la Granger ad aiutarmi a voltare quella pagina della mia vita così dolorosa.
Per il momento, mi limito a crogiolarmi nel calore che emana il suo corpo a stretto contatto con il mio, e ad annusare il delizioso odore di albicocca che emanano i suoi capelli.
Forse, tutto sommato, Blaise e la Piattola non dovranno morire così presto…a meno che non mi vada male con Hermione, ovvio!
Oddio…l’ho chiamata davvero Hermione???????







°°°°°°°°°°°°°°°





Ecco a voi il secondo e ultimo capitolo della mia shottina!!
Sono molto contenta che sia piaciuta, e per questo ringrazio le due persone che hanno recensito, falalula e GrEEn, le 15 persone che hanno messo la mia fic tra i preferiti e le oltre 500 che l'hanno letta...naturalmente invito anche a lasciarmi un commentino..fa sempre piacere ad un autore ricevere un giudizio sulle proprie storie..in fondo che vi costa scrivere due paroline???
Ok, ora la smetto di ammorbarvi.. ci sentiamo alla prossima fic!!

...BaCiNi...


Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=280387