Nobiltà Sanguigna

di Rody98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Grande festa, grande relax... ***
Capitolo 2: *** Piccole rivelazioni ***
Capitolo 3: *** Precauzioni prima della partenza ***
Capitolo 4: *** Departita ***



Capitolo 1
*** Grande festa, grande relax... ***


La festa era ormai finita. Dopo ben tre giorni di casino e festeggiamenti, tutti i mostri se ne andarono dal castello, e mentre si incamminavano nell'uscita davano una pacca sulla spalla a Dracula, che li guardava un pò triste. Mentre nel piano terra del castello era presente tutta quella tristezza, sul tetto, nell'oscurità silenziosa, c'erano due sorrisi bianchi che scherzavano e ridevano.
"Aaaaaah..." dissero entrambi.
"Dimmi... come sono le Haguay?"
"Ma quante volte ti ho detto che non si chiamano cosi? Si dicono Hawaii!"
"Cavolo come sei pignolo! Puoi chiudere un occhio per questa volta?"
"Sarebbe meglio chiuderne due..." rispose sarcasticamente.
"Forza allora, chiudine due..." disse Mavis con una certa malizia, avvicinandosi a Johnny. Egli chiuse gli occhi, mentre Mavis gli diede un bacio appassionato. Johnny, ridendo, le mise la mano sulla guancia, e se la portò a sè,
toccando la sua fronte con la sua, mentre i loro occhi scavavano nel loro animo. Dopo qualche secondo, ma a loro sembravano minuti, Mavis improvvisamente si sedette sulle gambe di Johnny e lo abbracciò.
"Con te, riesco a colmare quella sensazione di vuoto che prima era presente nella vita di tutti i giorni... volevo trovare il modo di colmare questo vuoto, sapevo che era presente nel mondo una persona che poteva farlo, ma non sapevo chi fosse..."
"Cavolo... scusa ma che cosa hai fatto per tutto questo tempo?"
"Mah... non molto, in realtà cose stupide, per esempio andare a caccia di scorpioni con mio padre, conoscere le cripte del castello, dipingere..."
"A proposito di tuo padre, dov'è adesso?"
"Ci sta osservando da mezz'ora da quella lapide, laggiù"
"Hahahahahaha, beccato!" disse Dracula, ridendo forzatamente.
"Stai con noi, se vuoi" disse Johnny.
"N-no, ahah, è che, sapete, mi ricordate dei momenti un pò speciali... sapete com'è..."
"Cavolo! Scusa Drac, non me ne ero accorto!" disse Johnny, staccandosi istantaneamente da Mavis, la quale assunse un'espressione infastiditaarrabbiata.
"N-no, non c'è problema, ahaha." commentò il vampiro. Ci fu una breve pausa, molto imbarazzante, composta da sguardi e espressioni fuggevoli, poi riprese:
"Allora, mia piccola arancia sanguinella, hai deciso dove andare?"
"Ho sempre voluto andare in Francia!" rispose Mavis, piena di entusiasmo.
"Ok, ok" rispose Dracula, un pò impaurito "E quando partirete?"
"Decideremo stanotte" disse maliziosamente, guardando Johnny sorridendo e appoggiando la testa al suo petto "Magari un pò da soli..."
"Aaaahhhh... ehm, si, certo, decideremo... Drac, hai qualche preferenza?" disse lui, molto imbarazzato.
"No, no" rispose, "Adesso io vado a mangiare qualcosa. Volete venire con me?"
"Magari un'altra volta, io e Johnny abbiamo la pancia piena..."
Jonathan stava per dire qualcosa, ma Mavis gli diede una spinta con il gomito, mantenendo un sorrisino e guardando il padre.
"Ook, quindi, ehm, a domani?" disse Dracula.
"A domani papà"
Dracula se ne andò, pensieroso come sempre, mentre Mavis, come pipistrello, prese il suo fidanzato e lo portò in camera sua.

"Wow, la tua camera è cosi... inquietante e figa! Mi ricorda molto il letto di tuo padre!" disse, stendendosi sul suo letto e rilassandosi.

"Scusa per mio padre, è molto invadente e quando succedono questo tipo di cose lui prova ricordi e sentimenti molto profondi" disse Mavis, guardando per terra, ma all'improvviso cambiò espressione,
le si apri un gran sorriso mostrando i suoi canini e i suoi occhi si accesero di un blu intenso, e disse, con un sorriso malizioso:
"Ma adesso arriva il bello..."




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Sisisisisi, lo so, è molto stupido come inizio (non fateci caso, è la mia prima fanfiction ^^) e anche un pò cortino,
però abbiate fede e commentate se volete ^^!

Ah, e vi dirò, non posso spoilerare niente, l'ho già fatto troppo per la frase rappresentativa :( ma vabbè cosi' è tutto...
più meglio! xD

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Capitolo 2
*** Piccole rivelazioni ***


Sorse il sole. Mavis stava ancora dormendo quando Johnatan si alzò. Ancora frastornato dal sonno, andò a sciacquarsi la faccia, per svegliarsi un pò.
"Che nottata..." disse Johnny. Ed aveva ragione. Ma quello era il momento di alzarsi le maniche e prenotare il volo, non di ricordarsi delle coccole di quella notte.
"Ook, allora... vediamo un pò." disse. Passarono dei minuti, finchè non ne trovò uno.
"Trovato! Aha! Sono anche fortunato, solo due posti rimanenti!" Urlò cosi' tanto che Mavis si svegliò, e furtivamente, lo raggiunse dietro alle spalle per abbracciarlo di sorpresa.
Miracolosamente Johnny non si spaventò, ma continuò a fissare il suo cellulare, pensieroso.
"Che cosa stai facendo, amore?" Chiese Mavis con quel tono tanto coccoloso.
"Sto prenotando il viaggio in aereo..." rispose "...e sembra che il più vicino parte domani alle tre di mattina, il resto dei voli sono tutti pieni."
"Ahi!" un raggio di sole colpi' la mano di Mavis appoggiata alla schiena del fidanzato.
"Cavolo, il volo è alle 3 di mattina, ma io come cavolo farò con il Sole?" disse la vampira.
"Andremo nell'areoporto all'una... e poi alle tre di mattina il Sole non è ancora sorto!"
"Ma no, scemo, non dico all'andata, ma durante il viaggio!"
"Ahahahahaha" rispose il ragazzo "Che sciocchina, ci sono gli oscuranti."
"Che cosa sono?"
"Sono delle piccole tende e servono ad oscurare la luce del sole che entra dagli oblò."
"Ok, a posto allora! Lo sai, l'importante è la tua presenza." Mavis e Johnatan si guardarono negli occhi, con la stessa intensità della sera prima.
Proprio mentre stavano per baciarsi, la porta si spalancò ed entrò Dracula, visibilmente imbarazzato.
"Ehm, scusate, ehehe, io volevo solo avvertirvi che la colazione è pronta..."
"Era ora!" dissero entrambi.


Arrivati nella sala da pranzo, i tre si sedettero in un piccolo tavolo rotondo. Quasimodo cucinò le sue solite schifezze, le quali erano saporitissime per i mostri,
ma non per gli uomini, purtroppo. Di questo fatto Johnatan se ne ricordò troppo tardi, ma Dracula aveva già pensato a tutto, infatti fece preparare un piatto a parte per l'umano.
Quasimodo portò una sorta di brodaglia composta da cipolle, fagioli e altre piante schifose. Il viso di Johnatan assunse una strana espressione.
Dracula lo vide e rise di gusto, poi disse, riprendendosi "Fidati, è commestibile per gli umani... almeno lo spero, ahahahahah!"
Iniziarono a mangiare. Mavis voracemente, Johnny molto meno. Dracula, osservandoli attentamente, iniziò uno dei suoi soliti discorsi.
"Allora... ieri sera mi avevate detto che decidevate il volo per la Francia, dico bene?"
"Esatto!" risposero i due.
"Ci sono stato in Francia. Una sola volta. E' li' che ho conosciuto tua madre, Mavis." disse il vampiro.
"Davvero?!?!?!?" Mavis parlò con il boccone in bocca, e ne sputò un buon 20%. "Scusate, ihihi..."
"Certo. Poi il resto della nostra storia credo che lo sappiate, tutti e due."
Continuarono a mangiare, ma Johnny vide Dracula molto pensieroso.
"Beh, allora, presumo che partirete presto, eh?"
"Partiremo questa mattina alle 3" disse l'umano.
"Ook, ook... Mavis, dovrai portarti parecchie buste di SimilSan, lo sai? Ah, e non fate niente di sospetto, abbiate rispetto per gli altri e, soprattutto cercate di non dare nell'occhio.
Se qualcuno ti chiede a chi sei figlia, inventati un nome...
" Dracula sorrideva ma era impaurito da chissà cosa.
"Drac, dove vuoi arrivare?..." chiese Johnny, molto perlplesso quanto incuriosito.
"Ascoltatemi attentamente, ragazzi. Ciò che vi voglio dire è molto importante." Tutto d'un tratto la faccia di Dracula divenne tetramente seria.
"Al di fuori della Romania, ci sono altri mostri, quindi altri vampiri. Ma hanno un'organizzazione molto diversa da quella che io ho in qui. Li' esistono vari clan, chiamati 'Casate'.
Se non ricordo male ogni Casata ha un Principe del Sangue, una sorta di capo, e molto spesso ognuno di questi ha una Consorte.
Il migliore amico di ogni Principe del Sangue dovrebbe essere suo Consigliere, il resto sono solo Moventi, ovvero quei vampiri che applicano la volontà del loro Signore.
Adesso, qui in Romania vige una politica neutra, cioè non ho ne nemici, ne alleati, quindi, non c'è bisogno di preoccuparsi, almeno per questo.
Ciò che realmente mi turba, è il fatto che...
" Dracula stava ponderando ciò che voleva dire, e cambiò idea: "...che vi imbattiate in queste persone, ecco.
Vedete, i vampiri in Francia sono un pò strani. Voi lo sapete, io ritengo il sangue umano troppo sporco e grezzo, ma loro lo preferiscono,
perchè credono e lo considerano più nutriente. Mi riferisco a voi due: Mavis, dovrà proteggere Johnatan,
Johnatan invece dovrà non farsi uccidere e non far bere il sangue umano a Mavis.
"
"Perchè non dovrei bere del sangue umano?" chiese la vampira.
"Perchè sei troppo giovane, e devi sapere che è molto simile ad una droga: il Similsan dà ai vampiri Poteri della Notte, ovvero quelli basilari
(come il trasformarsi in pipistrello, paralisi momentanea), il sangue umano dona ai vampiri anche Poteri del Sangue,
come ad esempio potenti incantesimi... ma c'è un problema: i poteri del sangue, con il tempo, possono essere evoluti... Ma adesso basta opprivervi con queste storie,
sono sicurissimo che sarà un viaggio indimenticabile... Cercate solo di fare molta attenzione, ecco tutto.
" spiegò Dracula.
Finita la colazione, Mavis e Johnny si presero del tempo per stare un pò insieme, e quel pomeriggio trascorse molto lentamente.
Dopo una lunga giornata fatta di coccole, baci e varie schifezze cucinate dal cuoco Quasimodo, venne il momento di preparare i bagagli.
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Salve a tutti ragazzi! Come promesso, ecco a voi il secondo capitolo di questa fanfiction... scusate se mi prendo tempo e non vado subito al sodo,
ma è perchè devo controllare alcuni dettagli :( divertitevi e non esitate a commentare :D

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Capitolo 3
*** Precauzioni prima della partenza ***


"Drac, non per mettere fretta a qualcuno, ma... mancano solo cinque ore alla nostra partenza!" disse Johnatan.
"Cavolo!" disse il conte; "Fra tutte le faccende che ho avuto da sbrigare oggi non mi sono ricordato della vostra partenza!"
"Allora, che cosa si fa prima di andare via?" chiese dolcemente Mavis.
"Per prima cosa prepareremo i bagagli. STREGHERIERE!" urlò il vampiro.
In un istante, la porta si spalancò, ed entrarono due stregheriere; la prima gettò sul letto una valigia blu, la seconda una valigia rossa.
Cosi' come arrivarono, le stregheriere sparirono.
"Aspettatemi qui, vado a prendere qualcosa per voi due." Dracula si trasformò in un lampo di luce color corvino e corse nel corridoio.



"Hai mai visitato la Francia?" chiese la vampira.
"No, e guarda un pò, avevo proprio voglia di visitarla quest'anno!" rispose.
Detto questo, lo sguardo dei due fidanzati si incrociò di nuovo, con la stessa intensità di quella mattina.
Cavolo. Quello si che era il momento perfetto per un bacio. Finalmente anche Johnatan lo capi', e cosi' i due,
lentamente, avvicinarono la testa, fino al punto in cui le calde labbra di Johnny incontrarono le tiepide labbra di Mavis.
Passarono secondi, ma ai due giovani sembravano ore interminabili.
Il bacio fini' lentamente e dolcemente, ed il loro sguardo si incrociò, ancora una volta.
"La prima volta è sempre quella più indimenticabile, giusto?" obiettò la vampira.
"Hai ragione" disse Johnathan "e scommetto che lo sarà anche per me, anche se non è la mia prima volta..."



Passò qualche minuto, e finalmente Dracula ritornò: aveva in mano due piccole valigiette, una nera e l'altra bianca.
"Ok, adesso fatemi spiegare una piccola cosa." disse il conte "La valigia blu sarà di Johnatan, quella rossa sarà di Mavis;
ma sono queste due piccole scatolette che ho in mano ad essere estremamente importanti. La scatola nera - destinata a Mavis - continene buste di Similsan, ed una bussola.
"
Dracula apri' la scatoletta nera per mostrarne il loro contenuto. Ma mentre il vampiro la stava per richiudere, Johnatan lo fermò.
"Un momento... questa bussola è rotta Drac. Da quanto tempo la possiedi? So benissimo che il Nord è alla mia destra, non verso di te!"
"Beh, non ho detto che questa fosse una normale, semplice bussola. Vedi, questa bussola punta al vampiro più potente o meno nutrito - e quindi più pericoloso - nel raggio di 15 metri."
"Ma scusa, se sarò vicino a Mavis tutto il tempo, e magari ci sarà un altro vampiro, come farò a rivelarli?" chiese l'umano.
"Mavis non è un vampiro potente, ha appena compiuto i suoi centodiciotto anni, nel mondo ci sono vampiri con oltre mille anni di vita.
Ve l'ho già spiegato, è vero, i vampiri che si nutrono solamente di Similsan sono molto più deboli di coloro che si nutrono del sangue umano, ma
anche i poteri di un vampiro che si nutre di Similsan possone essere migliorati nel tempo;
nonostante ciò, la loro miglioria è molto più lenta rispetto a chi si nutre del sangue umano.
" spiegò.
"Va bene... ma cosa c'è nell'altra scatola? Quella bianca..." Mavis la indicò con l'indice della sua mano sinistra.
"O-oh, mia piccola arancia sanguinella, questa scatola la può aprire solo Johnny..." rispose Dracula.
"Perchè solo io?!?" obiettò.
"Ve lo spiego subito: in questa piccola scatola c'è un crocifisso. Prima che me lo chiedi... è dannatamente letale. Per tutti noi. Tutti noi mostri, si intende."
"Ma come?! Voi siete mostri dall'animo buono e gentile. Io so che Dio..."
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!" Non appena pronunciò quella parola, Mavis urlò come una dannata, tremando e trattenendosi la testa,
mettendo in mostra i suoi canini, che le si erano allungati a dismisura.
Subito Johnatan guardò Dracula, preoccupato, perchè temeva che anche lui avesse avuto la stessa reazione di sua figlia.
Ma, sorprendendemente, quest'ultimo non ebbe la stessa reazione. Certo, si poteva intuire che stava provando un dolore lancinante dalla sua faccia, ma sembrava contenersi.
Mavis urlò per qualche secondo, ma poi smise, svenendo sul letto; l'esperienza la lasciò in un respiro affannoso.
"Ecco perchè, a mio avviso, gli umani sono più pericolosi dei mostri..." disse il conte.
"Stavo dicendo" riprese l'umano "che D. punisce solo chi ha cattivi propositi... o chi si allea con Satana."
"Hai ragione; ma ti sfugge un solo, piccino piccino dettaglio: noi siamo non-morti. Noi, semplicemente, non dovremmo camminare fra i vivi." spiegò Dracula.
"Aaah, ecco perchè. Scusami per questa situazione... a proposito, quando si rialzerà Mavis?" chiese Johnathan.
"Ci vorrà del tempo, non so quanto. Ma adesso non preoccuparti. Prepara la tua valigia, mettici le due scatole che vi ho dato, oltre alle tue cose indispensabili.
Dato che ci sei, pensa anche a Mavis; mettile tutti quei dannati vestiti che riesci a infilare dentro quella borsa.
"



Dracula se ne andò dalla camera. Dopo molto tempo, la vampira si svegliò, trovandosi stesa nel letto con accanto Johnatan.
Intui' subito che il suo fidanzato le aveva preparato la valigia, perchè era aperta, con i vestiti dentro. Chiuse gli occhi, e istantaneamente, scivolò in un sonno profondo.



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Ed eccoci ad un nuovo capitolo, corto ma sostanzioso, anche perchè ci ha fatto intuire che la più grande debolezza di un vampiro non è il Sole...
Andrò in vacanza fino a Settebre, non credo che pubblicherò prima di allora :(
Mi raccomando non dimenticatevi di commentare qualcosa di costruttivo, magari qualcosa che vi piacerebbe che si introduca nella trama...
A VOI LA SCELTA! ^^ (Ovviamente deciderò se sarà il caso o no ;) )

 

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Capitolo 4
*** Departita ***


"Psst... Mavy! Forza, dobbiamo svegliarci!" sussurrò Johnatan "Sono le due e un quarto..."
Mavis si svegliò e, ancora imbambolata, si mise a sedere. "Ahhhh... la testa mi gira troppo..." obiettò la vampira.
"Ti credo" rispose "ma dobbiamo comunque prepararci."
Johnatan scese dal letto e si alzò in piedi, prese i suoi abiti e andò in bagno per cambiarsi.
Anche Mavis decise di alzarsi. Apri' l'armadio per scegliere un vestito, ma ne trovò solo uno, il suo classico vestitino nero. Ormai rassegnata, lo prese, e con una giravolta se lo mise.
Proprio in quel momento Johnny apri' la porta del bagno. Non era vestito come al solito, per questa occasione portava una maglia dell'Hard Rock Cafè bianca con dei pantaloncini neri.
"Che bella quella maglietta!" esclamò Mavis "Dove l'hai comprata?"
"In un negozio dell'Hard Rock a Londra" rispose il ragazzo, visibilmente compiaciuto "...ma adesso non è il tempo di perderci in chiacchiere. Dovresti andare a fare colazione."
"Si, certo..." detto questo, la ragazza si trasformò in un pipistrello, usci' dalla finestra e si diresse verso la cucina.


Johnny rimase un altro po di tempo in camera per lavarsi. Dopo qualche minuto, scese le scale per dirigersi nella cucina.
Scese le scale; mentre stava scendendo, le stregheriere lo guardavano e gli auguravano buon viaggio.
Per Johnatan, partire ed andare a visitare un altro posto era cosa quotidiana ma, stranamente, provava qualcosa di diverso dalle altre sue ordinarie departite, qualcosa che lo completava: lui sarebbe partito con il suo Zing.


Quando arrivò nel salone, Johnny vi trovò Mavis che stava mangiando una delle solite schivezze per mostri, ma da sola.
"Papà non è sveglio, credo..." commentò la vampira "probabilmente sta ancora nella sua bara. Tu non mangi?"
"Certo che mangerò Mavy" rispose "ma non qui, non queste cose, insomma..."


Vi fu una breve pausa. Mentre Mavis mangiava, Johnatan si stiracchiò, e prese in mano i biglietti dell'aereo, per studiarli meglio.


"Finito! Sono pronta!" esclamò gioiosa "Ma prima, voglio scrivere una lettera a papà."
Prese carta e penna, ci scarabocchiò qualcosa sopra, poi ripiegò il foglio a mo di cigno e lo posò sul tavolo.


Finito ciò si alzò, si avvicinò al suo fidanzato e lo guardò intensamente.
"Allora, cosa stiamo aspettando?... Voglio andare" gli sussurrò.
"Andiamo" le rispose Johnatan.
Chiusero gli occhi, e nella piccolissima pausa che vi segui', vi fu un gentile bacio.
Mavis prese aria, stranamente, come se trattenesse il respiro. Johnatan lo notò, ma non obiettò nulla.
Insieme aprirono il portone principale, e la vampira spirò l'aria trattenuta.
"E' da tantissimo tempo che volevo farlo..." sussurrò "e non credo che questa volta verrò presa in giro."
Johnatan rise. Sapeva che lei aveva ragione.


Stranamente, davanti all'hotel non c'era un taxi per mostri, come i due si aspettavano, ma un taxi normale, umano.
Incuriositi, entrambi si avvicinarono allo sportello per chiedere alcune informazioni.


Quando il finestrino si apri', il tassista rispose balbettando "E-e-entrate, v-veloci, sono le due del m-mattino e sono in un posto orrendo, c-c-ci sono un sacco di persone strane qui... non sarei m-mai venuto se non mi avessero pagato il triplo!"
I due fidanzati si guardarono divertiti. Caricarono le loro valigie nella macchina e vi salirono.
Il taxi parti'. Fuori dal castello, vi era un'oscura e fitta selva, che sembrava inghiottire la strada.
"Pfiuu..." commentò il tassista "meno male che ne siamo usciti tutti interi, eh?!? Hahaha..."
"Quanto manca per l'aereoporto?" chiese Mavis.
"Non molto" rispose l'uomo "finalmente tornate a casa, eh? Non so neanche come avete fatto a sopravvivere, in quell'hotel..."
Mavis stava per dire qualcosa, ma Johnatan la interruppe, silenziosamente. Le diede uno sguardo pieno di significato; Mavis capi' che lui ne avrebbe approfondito dopo.
"Et-voila, siamo arrivati!" esclamò.


L'aeroporto si stagliava in mezzo alla foresta, avvolta nell'oscurità. Era un'edificio molto alto, ma eccelleva anche in larghezza. Era molto illuminato, con luci a LED situate in diversi angoli della struttura.
"Volete anche una mano per i bagagli? Vi costerà qualcosina..."
"No grazie, facciamo da soli" lo interruppe Johnny.


Detto questo, aprirono il bagagliaio, presero le due borse e i due fidanzati si incamminarono per l'aereoporto.
L'aereoporto non tradiva nemmeno le sue proporzioni anche dall'interno: era immenso.
"Johnny, io adesso non so che fare..." disse la vampira preoccupata "come faremo a sapere qual'è il nostro volo?"
"Hahaha, che buffa che sei" rispose Johnatan "non ti preoccupare, guarda: abbiamo i biglietti. Dobbiamo solo dare le nostre valigie, passare per il chek-in, trovare il nostro gate..."
"Non so cosa stai blaterando" rispose Mavis, sorridendo "ma in ogni caso... seguirò te!"


Passò del tempo. I due fidanzati superarono tutti i controlli normalmente, aspettarono al loro gate l'arrivo dell'aereo, ed insieme vi si imbarcarono.



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Ecco qua un altro capitolo, qui mi sono dedicato un pò più al romanticismo fra i due... spero vi piaccia, e che mi perdoniate per l'assenza :(
Un saluto ad una mia follower (credo cosi' si dica) Dacky_93!

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