Se la vita è un teatro il copione lo scriviamo noi! di tishi (/viewuser.php?uid=49281)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO 12 ***
Capitolo 14: *** capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** capitolo 18 ***
Capitolo 1 *** prologo ***
prologo
Prologo
Questo diario l'ho voluto rendere
molto più personale perché è testimone del periodo
più bello della mia vita.
Certo eravamo tutti squattrinati , senza un lavoro e con l'affitto
molte volte più alto dei nostri quattro stipendi messi insieme;
eppure la spensieratezza di quei giorni non l'ho mai scordata.
I pianti, le risate, i nostri problemi risolti davanti ad una tazza di latte e biscotti.
Loro sono stati la mia vita, i miei amici sono stati la mia famiglia e
in questo modo voglio ringraziarli, per avermi fatta diventare quella
che sono.
Per avermi incoraggiata ad andare avanti e per avermi insegnato che dietro le nuvole c'è sempre il sole.
E con questo concludo con:
Grazie Naruto per avermi regalato sempre un sorriso anche quando il mondo girava nel senso contrario rispetto al tuo
Grazie Ino per avermi sempre incoraggiata e coccolata anche quando continuavi a chiamarmi "Fronte spaziosa"
Grazie Shikamaru per avermi dimostrato che spesso è molto più importante ascoltare che parlare
E infine
Grazie a
tutti e tre
Per avermi fatto incontrare
L'amore
della mia vita.
La vostra sempre incasinata amica Sakura
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Capitolo 2 *** capitolo 1 ***
capitolo 1
CAPITOLO 1
[NARUTO]
Ormai per
Sakura era diventato un vizio tornare tardi a casa, erano più le
volte che passava a lavoro che quelle con i suoi coinquilini.
Lei diceva che
era in ristrettezze economiche , ma io lo sapevo che lo faceva per non
pensare ed anche Ino l'aveva capito perché per distrarsi faceva
la stessa cosa, solamente che al contrario dell'amica si liberava dalle
angosce punzecchiando Shikamaru.
Condividevamo
quella casa o "Stanzino", come soleva dire Ino, orami da tempi
immemorabili, ed è per questo che potevamo considerarci molto
più che amici e ritenerci in grado di leggere le nostre
anime.Quella volta era molto stanca. Chiuse la porta senza fare rumore
e posò con delicatezza le chiavi. La mezzanotte era passata e
non si sentiva alcun rumore. Entrò quasi di soppiatto in cucina
e dopo aver chiuso la porta della stanza accese la luce. Non aveva
fame, aveva perso pure quell'abitudine, ma io sapevo bene che avrebbe
bevuto una tazza di latte e per questo motivo le avevo messo da parte
una busta di biscotti al cioccolato.
Io non lo
sapevo, neanche lei poteva immaginarlo che da quella sera, per il suo
silenzio e per l'affetto che io provo per lei le nostre vite sarebbero
cambiate.
[....]
"Sakura-chan!"
Una voce impastata dal sonno la fece voltare. Naruto era sulla soglia,
si stropicciava gli occhi assonnati mentre quel buffo cappello da notte
scivolava su un lato del capo mettendo in mostra i capelli ribelli.
"Cosa ci fai in piedi?" "E' così tardi, pensavo ci fosse un
ladro..." La ragazza sorrise flebilmente "Vieni a farmi compagnia" Il
biondo non se lo fece ripetere due volte e molto rapidamente si
affiancò alla ragazza. Era veramente molto triste, ciò
era chiaro, per questo motivo fece una promessa a se stesso : l'avrebbe
salvata, sarebbe pure morto per vederla sorridere.
[INO]
Ho sempre amato il nuovo giorno , ma odiavo entrare in cucina perché
ero conscia del disordine che mi aspettava, quattro inquilini e
nessuno che si degnasse di dare una volta ogni tanto una pulita. Ci
avevamo provato a spartirci i ruoli, la cosa andava bene, almeno per le
prime due settimane, poi di tutta quella bella organizzazione rimaneva
solo un foglio ormai ingiallito sul frigorifero. Ma dovevo fare
colazione, quindi volente o nolente dovetti entrare. Con mio grande
stupore vidi che la colazione era stata preparata ed era logico che era
merito di Sakura. Mi rallegrai subito del bel gesto ma, sapevo con
grande rammarico che la mia amica aveva già lasciato la casa per
tornare a lavoro. Era diventata un fantasma, rientrava di notte e
usciva quando il sole non ancora sorgeva e questo non andava bene ed io
lo sapevo. Tutti lo sapevamo. Poi entrò quello scansafatiche di
Shikamaru, si mise a cercare una tazzina pulita e, come al solito
grazie alla sua fortuna riuscì a trovarne una, l'ultima. Mi
metteva un nervoso assurdo.
[....]
"Buongiorno Ino" Disse Shikamaru sbadigliando "Shka, ma è mai
possibile che non ti impegni minimamente ? Voglio vedere quando sarai
tu ad apparecchiare per la colazione!" " Ecco che ricominciano le
seccature..." Concluse l'amico mentre si sedeva con l'ultima tazzina
pulita della giornata. "We ciao!" Anche Naruto con il suo puntuale
ritardo li aveva raggiunti per fare colazione. Buttò uno sguardo
a destra, uno a sinistra e si rese conto che Sakura non c'era, il suo
volto si crucciò "Ma Sakura-chan è già andata via
?" "Si Naruto, non l'ho nemmeno vista uscire" I loro volti si
adombrarono. "Da quel brutto incidente non è più la
stessa" "Già povera Fronte Spaziosa, ha perso entrambi i
genitori , e pensare che doveva esserci pure lei su quell'auto". I loro
sguardi erano rivolti verso il tavolo. Shikamaru vedendo che la
situazione stava degenerando, decise di intervenire, anche
perchè sapeva che sarebbe diventata una scocciatura più
grande sollevarli da quello stato di sconforto. "E' logico che dovete
fare qualcosa" "Grazie genio!!" Urlò Ino "Senza di te non ci
arrivavamo" "Uffa oggi era meglio che restavo a letto a dormire" " Non
sarebbe stata una novità" "HO TROVATO!" Gridò il biondo
attirando l'attenzione degli amici "La soluzione è molto
semplice" "Allora diccela!" Lo supplicò l'amica. Sorrise
beffardo "Dobbiamo trovarle uno sposo" Al sentire quelle parole
Shikamaru si alzò "Io me ne vado, per oggi ne ho sentite
troppe". Ma mentre stava per lasciare la stanza, la bionda lo trattenne
per un polso "Hai già qualcuno in mente ?" "Anche più di
uno" "Allora mio vecchio volpone vai a prendere carta e penna che si
compila la lista!". Dopo svariati minuti, diversi caffè bevuti e
un paio di sigarette fumate dal moro, l'elenco era pronto. "Ecco qua
Ino, la lista è conclusa, manca solo il nome del piano" "Ma come
potrebbe chiamarsi?" . E dopo tanti minuti di silenzio Shikamaru prese
la parola "Perché non lo chiamiamo OPERAZIONE SCOVA LO SPOSO PER
SAKURA?" Il biondo tutto eccitato sorrise e con la piena approvazione
dell'amica rispose : "Bene che l'operazione 3S abbia inizio!"
[SAKURA]
Ero a lavoro quando Ino mi telefonò. Era così allarmata e
sconcertata che credevo che Naruto avesse nuovamente messo fuoco a
casa. Invece tra le lacrime mi spiegò che la situazione non era
così rosea come immaginavo. Insomma, per dirla tutta, sembrava
dalla descrizione che Naruto stesse per morire o forse era già
morto e si apprestava a chiamare le pompe funebri. Tornai
immediatamente a casa, la corsa, i gradini e le strattonate di quel
giorno non le scorderò mai. Arrivata, ero così
terrorizzata da non riuscire neppure ad infilare la chiave nella toppa,
solo dopo vari tentativi riuscii in quell'ardua missione. Ma lo
spettacolo che mi si prefigurò davanti non era certamente
l'apocalisse, come mi aveva fatto intendere quella "Pig" della mia
amica. La casa era insolitamente pulita e stranamente silenziosa. Poi
eccola lì quell'infame della mia amica! Rideva mentre stava
sulla soglia della cucina. Mi avevano ingannata per qualche strano
motivo, lei era felice e Naruto non stava male (se non perché
stesse cucinando) e con uno strano grembiule da cuoco mi accolse con il
solito sorriso a trentadue denti. Ora era tutto chiaro, quei due
avevano qualcosa in mente e io per qualche bizzarro motivo ero la loro
vittima.
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Capitolo 3 *** capitolo 2 ***
capitolo2 (shika)
CAPITOLO 2
[...]
"E questo cosa significa?" Chiese la ragazza a Naruto che come un cuoco
provetto si destreggiava abilmente fra i fornelli "Niente Sakura-chan,
è che non ci sei mai... volevamo solo coccolarti". La ragazza
dagli occhi smeraldini rimase letteralmente senza parole ."Vieni
Sakuretta fatti abbracciare dalla tua amica preferita e andiamo a
cambiarci, questa sera abbiamo un ospite" "Un ospite? E chi
sarebbe?" "Niente di importante, un ex compagno dell'università
di Shika" Disse sorridendo la bionda mentre conduceva la
coinquilina nella sua cameretta. Aprì con violenza la porta e
Sakura non potette fare a meno di vedere che sul suo letto c'era uno
splendido vestito da sera nero ricoperto di brillantini. "Cosa vuol
dire questo?" Chiese con volto sorpreso mentre teneva con molta
delicatezza l'abito tra le mani "Sai mia cara, Shika vorrebbe fare
bella figura davanti al suo amico, lavora in qualche ramo importante di
non ricordo cosa, e siccome io sono la tua buonissima e bellissima
amica, considerando che tu non hai niente di carino nell'armadio e
ammettendo che tutto sommato io ti voglio bene, ho ritenuto opportuno
farti un piccolo regalino!" L'una sorrideva mentre l'altra continuava a
guardare il vestito quasi come volesse convincersi che non si trattasse
di un sogno. "Ecco ...Mille grazie Ino, ma...dovrei pure farmi una
doccia..." "E che aspetti? La vasca è già pronta e se non
ti sbrighi l'acqua si raffredda... buon bagnetto!" Così dicendo
chiuse la porta lasciando l'amica immersa nei suoi dubbi, ma oramai era
a casa quindi ritenne che valeva la pena assecondare gli amici. Poco
dopo era splendida come non mai e fece il suo ingresso in cucina. "Sei
bellissima Sakura-chan!" "Grazie Naruto". Appena Ino si accorse che
tutto era pronto, si diresse dal biondo e con fare molto significativo
gli disse:"Ma tu non DEVI andare a COMPRARE lo spumante?" "Certo Ino,
vado a COMPRARE lo spumante!" Rispose Naruto imitando l'amica la quale
rassegnata si fece scivolare una mano sulla fronte. "Ma è
impazzito?" Bisbigliò Sakura all'amica "Ah! Lo conosci
quello..." "Ma Shikamaru perchè non è in casa ?" "Non ti
preoccupare dovrebbe tornare tra poco" E mentre Sakura si accertava che
il sugo fosse buono, il telefono squillò ed Ino molto
prontamente andò a rispondere. "Sakura era Shika, è
rimasto a piedi, devo andare a riprenderlo" "Cosa? No ci vado io " "Ma
non ti preoccupare ci penso io" "Se viene l'ospite ?" "Semplice lo fai
entrare" "Ma non so neppure come si chiama!" Urlò visto che
l'amica non le dava retta "Shino" Rispose lei mentre chiudeva la porta
alle sue spalle. Tutto era pronto, mancava solo lui...l'uomo perfetto
(almeno così credevano).
[Shikamaru]
Non so perchè ma alla fine riuscivano sempre a convincermi, o
per essere precisi ad incastrarmi. Indi per cui il binomio Ino-Naruto
spiegava il perché mi trovassi su un ascensore del palazzo di
fronte al nostro, munito di binocolo, a spiare la mia amica Sakura che
era caduta in pieno nella trappola di quei due soggetti. Nemmeno quando
arrivarono a "farmi compagnia" la situazione sembrò meno
seccante, anzi direi più rumorosa con i pop-corn di Naruto.
Così vista l'impossibilità di far ritorno nella mia tana,
rimasi a vedere lo spettacolo che quei due avevano organizzato e solo
dopo capii che la sorte era stata molto più buona con me che con
la povera Sakura. Quel tizio non era particolarmente bello e nemmeno
loquace, e poco dopo sembrò che stessero dando vita ad una
maratona del silenzio. Se ci fosse stato un podio si sarebbero
classificati primi. Passate due ore la bottiglia di vino era vuota e la
mia coinquilina aveva finito per consumare l'orologio da polso con lo
sguardo. Solo dopo dieci minuti Naruto e Ino capirono che la missione
era fallita così il biondo tornò a casa. Ma il bello fu
che non rientrò con la bottiglia di spumante così come
lieto fine si becco una sfuriata dalla ragazza con conseguente fuga da
casa. Ora ero sicuro che Naruto e Ino avessero capito che non dovevano
impicciarsi degli affari altrui. Ma la mia era solo un'illusione,
perché subito fui informato dalla più grande "seccatura"
della mia vita , che la speranza era l'ultima a morire e che la lista
era molto lunga. Era l'inizio della fine, almeno di questo ero certo.
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Capitolo 4 *** capitolo 3 ***
capitolo 3
CAPITOLO 3
[INO]
Il suo umore da malinconico diventò nero. In una settimana
dodici pretendenti le avevano chiesto la mano e lei aveva avuto il
coraggio di rifiutarli. Ma cosa potrebbe chiedere di più una
donna dalla vita oltre ad un diamante ? Invece lei sembrava nauseata da
tutti quei fiori e inviti a cena, tanto che il risultato da noi sperato
non arrivò; anzi si manifestarono i primi effetti collaterali,
l'ospedale era diventato la sua nuova casa e i pazienti i suoi nuovi
coinquilini mentre noi i suoi nuovi pazienti ai quali faceva visita
sporadicamente. Ma io non la biasimavo, la colpa non era sua ma di quei
ragazzi senza spina dorsale che al primo "no" sparivano e non si
facevano più vedere. Quello che ci serviva era un vero uomo, un
impavido amatore capace di farla sentire la donna più bella del
mondo. Forse questa volta, il nome sulla lista non sarebbe stato
depennato.
[...]
"Salve mio splendido fiore di loto!" Sakura si voltò e con
sguardo interrogativo iniziò a fissare quello strano ragazzo dai
capelli a scodella e folte sopracciglia "Mi presento sono Rock Lee
aitante istruttore di aerobica". La ragazza inarcò un
sopracciglio e con voce instabile causata dallo stupore e
dall'insicurezza rispose:"Piacere Sakura..." "Ti piacerebbe correre
verso il sole che tramonta imperlati dal nostro sudore?" "Guardi,
è veramente una proposta allettante ma... devo correre a casa!".
E così si sottrasse velocemente dal suo sguardo. Ma per la prima
volta Ino aveva trovato l'uomo che secondo lei avrebbe fatto innamorare
Sakura. Telefonate, fiori e persino gioielli scandivano ogni sua
giornata. Era così perso per lei che l'aspettava tutti i giorni
davanti all'ospedale, costringendo la povera ragazza a intraprendere
vie alternative e a nascondersi come se fosse una ladra. Ma è
proprio quando il bel tempo sembra non arrivare più, gli occhi
di una sognatrice iniziano a vedere le prime (seppur timide) stelle.
[SAKURA]
La pioggia dopo tanti giorni era cessata, ma il cielo profumava ancora
di prati bagnati e i tetti erano ancora gocciolanti. Aspettavo con
impazienza che l'autobus arrivasse. La stazione pullulava di gente e
nuvole di vapore si levavano sull'aria pungente. Poi l'inevitabile non
si fece attendere. Alzai lo sguardo e vidi che Rock Lee era alla mia
ricerca. Cercai di nascondermi all'interno del colletto della mia
giacca e iniziai lentamente a retrocedere. Un passo... dietro...
l'altro. Poi qualcosa o qualcuno arrestò la mia marcia. Mi
voltai di scatto per chiedere scusa ma non so perchè, sentii che
le parole si strozzarono in gola. Forse la colpa era dei suoi occhi
così indagatori o forse era colpa del suo sorriso saccente
che mi rivolse quando timidamente chiesi scusa. Ma una voce
inconfondibile mi destò ricatapultandomi nel mondo dei comuni
mortali.
[...]
"Ciao Sakura!" Urlò Lee dirigendosi verso di lei. La ragazza
imbarazzata distolse lo sguardo imbambolato dal misterioso sconosciuto.
"Ciao Lee" "Mia cara la giovinezza ci attende vuoi inseguirla con me ?"
Quel tipo dalla tuta così sgargiante e dalla voce squillante
avrebbe segnato a priori la fine di qualsiasi rapporto con quel giovane
uomo così distinto che aveva urtato poco prima. Doveva trovare
una via di fuga e il destino volle aiutarla "Presto Lee guarda!
L'autobus sta già ripartendo!" E in men che non si dica il moro
iniziò la sua corsa contro il tempo per raggiungere quel vecchio
mezzo. Si, per questa volta aveva vinto! Anche se aveva perso
l'autobus. "Accidenti ho perso l'ultima corsa, non è possibile
che sia così sfortunata!" Borbottava mentre si avvicinava al
marciapiede. "Se fossi in lei mi tirerei indietro" Quella voce
così suadente la fece voltare.Era lui.Ma le disgrazie non erano
ancora finite, infatti una macchina che sfrecciava a gran
velocità le inzuppò i vestiti. "Sa, oggi non è
proprio la mia giornata fortunata" "Eppure dicono che il verde porti
fortuna" Ora era chiaro che aveva assistito alla scena di poco prima.
Poi lei si strinse nel suo cappotto cercando di assopire i brividi di
freddo che le percorrevano il corpo. "Tenga, prenda questo" Disse il
ragazzo porgendole il suo giubbotto di pelle nera "No grazie, non si
preoccupi , sto benissimo" Replicò prima che sopraggiungesse uno
starnuto "Guardi che non la sto corteggiando, solamente non vorrei che
prendesse un raffreddore" Disse sfilandosi il giubbotto
"Allora...grazie..." Lui rispose con un cenno. "Taxi!" Gridò
Sakura sporgendosi sulla strada, con il risultato di venire quasi
investita. Il ragazzo sorrise divertito e con un solo gesto della mano
riuscì a far fermare un taxi. "Prego è tutto suo" "No,
no, ne prenderò un altro" "Mi piacerebbe continuare questa
conversazione con lei ma ho un impegno improrogabile" "Allora,
nuovamente grazie..." Salì sul mezzo e lui chiuse la portiera.
"Mi scusi questo è suo" Disse togliendosi il giubbotto "Lo
tenga, è un regalo" Le sue gote si colorirono di un pudico
rossore mentre con lo sguardo continuava a seguira la sagoma dell'uomo
che pian piano spariva oltre la coltre di nebbia che si andava levando.
Questo capitolo è finito, spero vivamente che vi sia piaciuto.
Ringrazio le persone che mi hanno lasciato un commento perché mi
hanno reso veramente felice! Mi scuso per questo ringraziamento
così telegrafico , prometto che imparerò a fare di
meglio.
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Capitolo 5 *** capitolo 4 ***
capitolo 4
CAPITOLO 4
[NARUTO]
Quella sera Sakura tornò a casa raggiante, così splendida da far invidia pure alle stelle,
così stramaledettamente felice che solo a guardarla ti
sentivi bene.Era logico che era successo qualcosa, il mio buon fiuto
non poteva sbagliare. Ma che giorno era ? Estrassi la lista dalla tasca
e nonostante fosse tutta stropicciata, riuscii a leggere con chiarezza
il nome del ragazzo che quel dì avrebbe dovuto incontrare : Rock
Lee.
Subito iniziai con la mia inchiesta. Per prima cosa domandai: "Per caso
hai incontrato qualcuno?" Come era prevedibile mi rispose con un si
perciò andai avanti con le indagini "Per caso ha i capelli neri
e occhi scuri e profondi ?" Aquella descrizione il suo volto si
illuminò. Alzandosi di scatto dalla sedia , mi chiese sorridente
se sapevo chi fosse. Io incrociando le braccia, feci cenno di si con il
capo e pieno di me le mostrai la foto (lista ben dettagliata la
nostra).
Dopo...non ricordo , ci fu qualche minuto di buio alternato da stelline
dorate. Ricordo solo un bernoccolo in fronte e le sue urla di
disapprovazione.
MA COSA AVEVO SBAGLIATO ?
[...]
"Come puoi minimamente pensare che mi piaccia un sopracciglione?" "Dai
Sakura-chan, corrispondeva perfettamente alla descrizione!" Rispose
Naruto mentre agitava freneticamente le mani all'altezza del viso come
atto di difesa. Sakura volse gli occhi verso il soffitto cercando di
immaginare l'intrigante sconosciuto con le folte sopracciglia di Lee.
Rabbrividì.
Proprio in quel momento fecero il loro ingresso i restanti coinquilini
"Ma che succede?" Chiese preoccupata Ino "Niente, Naruto aveva bisogno
di rinfrescarsi le idee". "Sakura, ma cosa ci fai con la foto di un
sopracciglione?" Lei arrossì "E' una lunga storia..." "E noi
abbiamo tutto il tempo per ascoltarla, vero ragazzi ?" Chiese la bionda
mentre teatralmente si sedeva. I ragazzi non provarono nemmeno a
dissentire così Sakura fu costretta a riassumere brevemente gli
eventi che avevano procurato un suo sorriso e una protuberanza sul capo
di Naruto.
Dopo che il racconto terminò, Ino si alzò gridando "Ma
è fantastico! Dovresti incontrarlo!" "Si, magari... Ma come
faccio? Non so nemmeno come si chiama, di suo ho solo questo" Disse
mostrando il giubbotto "Hai frugato all'interno delle tasche, in tutti
i risvolti, per vedere se c'era qualcosa tipo un indirizzo o un numero
di telefono ?" "Si Ino, e non ho trovato nulla". "Non ti preoccupare
Sakura-chan, l'amore è cieco!" E così dicendo Naruto
inciampò contro la busta della spesa che Ino aveva lasciato per
terra facendo cadere una pila di riviste. "L'unico ad essere cieco sei
tu bakà!" Inveì Ino mentre il biondo rideva sommerso da
tutti quei giornali, così Sakura andò ad aiutarlo. "Io te
l'ho sempre detto, le donne sono una seccatura; più ci stai
lontano e meno traumi subisci" "Ma smettila Shika, siete vuoi uomini
delle grandissime seccature, vero Sakura ?" Ma lei non rispose, il suo
sguardo era rapito da un'immagine di quella rivista finita sulla
testa dell'amico distratto "Sakura?!" L'altra senza parlare e con la
bocca semi-aperta indicò la pagina "E' lui..." A
quell'esclamazione tutti accorsero "Cosa? Ma quello è Sasuke
Uchiha!" "Perché lo conosci pure tu ?" Chiese spontaneamente
Naruto "Certo bakà, Sasuke Uchiha è uno degli
imprenditori emergenti di questo periodo " Tutti rimasero a fissarla
"E' possibile che non lo conosciate?" Continuarono a fissarla
"Vabbè lasciamo stare, con voi è tempo perso". "Sei
felice Sakura -chan? Adesso sappiamo chi è ed hai pure una sua
foto" Fece notare pieno di entusiasmo il biondo "Ed ora mia cara amica,
cosa hai intenzione di fare?" "Ma ragazzi, apriamo gli occhi, lui
è...è...è lui!!!" "E con questo ? Tu sei
semplicemente e splendidamente tu " Ribattè Ino "Ed hai in
ostaggio il suo giubbotto" Questsa volta un bernoccolo gli fu provocato
dalla bionda. "Uffa ve la prendete sempre con me !" "Una volta che
Naruto fa una brillante osservazione..." Con quelle poche parole
Shikamaru aveva catturato l'attenzione di tutti "Cioè?" Chiese
interrogativa Ino "Mie care seccature, adesso avete una scusa per
andare a trovarlo" "Ma non so dove abita" "Mia dolce Sakura-chan,vive a
villa Uchiha!" Tutti lo guardarono di traverso prima che Shikamaru
prendesse nuovamente la parola "Qui c'è la via" "Visto, si
chiama villa Uchiha!" "Ok ragazzi, ma con che scusa mi presento ?"
"Sakuretta cosa ti canta quella bella testolina? Tu avrai molto di
più di una scusa, con il Q.I. pari a 200 del qui presente
Shikamaru Nara avrai un piano !" "COSA?" Chiese incredulo e
terrorizzato Shika "E Naruto ti aiuterà " "Chi io ?" "Bene
signori, la seduta si scioglie qui, ora io e Sakura andiamo in camera
per lasciarvi elaborare un piano " Così uscirono dalla stanza
lasciando campo libero ai ragazzi. Shikamaru intanto fissava la
fotografia di Sasuke "Eppure il suo volto non mi è nuovo..." E
Naruto sapendo che Shika non si interessava di gossip, lo
squadrò per cercare di capire cosa volesse dire. "E' meglio
tenere gli occhi aperti ".
Questo capitolo di transizione non mi convince molto, anzi lo trovo un
pò noioso ma, se come dice Moravia la noia è divertimento
al contrario perché provoca distrazione allora va bene lo
stesso,vero?
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Capitolo 6 *** capitolo 5 ***
capitolo 5
CAPITOLO 5
<
[SHIKAMARU]
Non ho mai amato l'avventura e nemmeno il pericolo, troppo faticosi per
uno che come me non aveva mai voglia di parlare, scrivere e tantomeno
aprire gli occhi la mattina. Quella cosa poi la odiavo particolarmente.
Non è che fossi pigro, semplicemente scordavo quale fosse la
funzione della sveglia (ed è per questo che vi applicai un
promemoria).
Ma una cosa che amavo c'era...Guardare le nuvole. Adoravo osservarle
soprattutto prima di una tempesta, quando tutto il mondo era avvolto da
un silenzio mortale, i venti rimanevano muti e le nuvole immobili per
essere meglio scrutate.
Per questa ragione elaborai un piano funzionale almeno sotto tre punti
di vista :1°era di facile comprensione, il 2° siccome derivava
dal primo ne implicava la sua facile messa in atto e 3° non mi
avrebbe coinvolto, sarei potuto restare in macchina, ogni tanto
guardare le nuvole e senza che nessuno mi scocciasse. Il mio piano
machiavellico con l'aiuto della fortuna sarebbe stato infallibile. E
questa non era una semplice previsione, era un dato di fatto, una
certezza.
[...]
Quella giornata non era particolarmente bella ma loro, all'interno di
quella vecchia 500 (almeno avevano una decappottabile) troppo presi dai
loro affari affaccendati, non sembravano badarci. "Allora, avete capito
tutti ?" Domandò Shika mentre i tre annuirono. Analizzò
attentamente i loro sguardi soffermandosi su quello di Naruto. "Ok, ve
lo ripeterò per l'ultima volta e prestate attenzione
perché sarà davvero l'ultima" Nessuno fiatò,
orecchie dritte come quelle dei cani "Io resto in macchina con Ino, tu
vai con Naruto suoni e gli dai il giubbotto, intesi?" Annuirono
nuovamente. "Bene, il piano "RESTITUIRE IL GIUBBOTTO" può avere
inizio". Ognuno prese la sua postazione: Ino con il binocolo, Shikamaru
braccia incrociate dietro la nuca per riposare meglio, Naruto e Sakura
davanti all'imponente cancello di Villa Uchiha nell'attesa che qualcuno
aprisse.
"Non risponde nessuno..." "Che bella villa vero Sakura-chan?" "Dai
andiamo" "Cosa? Nemmeno per sogno!". "Cosa vuoi fare?" Chiese a bassa
voce Sakura "Vedere che tipo è questo Sas'ke!" Rispose l'amico
mentre iniziava a scavalcare il cancello "Ma che diavolo hai intenzione
di fare?" Naruto lo sapeva benissimo e il suo sguardo determinato ne
era la conferma "Quello che mi hai sempre detto tu:CARPIRE IL GIORNO!"
"Veramente è carpe diem...comunque...non importa" "Allora
vieni?" Mai domanda le sembrò più dura. Due
possibilità; una era semplice, bastava rinunciare, tornare a
casa con quel giubbotto e lasciare che pian piano il ricordo di quel
ragazzo cadesse nell'oblio, l'altra era difficile, richiedeva coraggio
e il finale era incerto. Ma lei non era mai stata una vigliacca e non
aveva intenzione di iniziare ad esserlo propio adesso. "Aspettami!!"
Velocemente raggiunse Naruto e furtivamente arrivarono davanti ad una
delle immense vetrate della villa. "Wow Sakura-chan, guarda che
meraviglia!" "Si però andiamo, potrebbero pure arrestarci!"
"Solo un attimo..."
[INTANTO IN MACCHINA]
"Shika presto , c'è un problema!" "Ma è impossibile" "Allora guarda brutto pelandrone!!" Disse
Ino afferrando Shikamaru per un polso "Allora?Sta rientrando Sasuke,
bene no?" "Ma stai vedendo o fai finta?" Questa volta si impegnò
un pò di più "Porca miseria Ino, telefona a quei
bakà!"
[NELLA VILLA]
"Naruto credimi, forse è meglio andare..." Disse con voce
tremante la ragazza "Perché?" Lei deglutì "Voltati..." Il
biondo si voltò di scatto ritrovantosi davanti ad un mastino
rabbioso. "Ok Sakura-chan, ho la situazione a portata di mano...
SCAPPIAMO!!!!!!!!"
Iniziarono la fuga. Sakura si arrampicò su una grata ricca di
foglie, mentre Naruto proseguiva la corsa inseguito da quel feroce
quadrupede. Il cancello era stato appena aperto da Sasuke che rimase
quasi travolto da quelle due furie. Ino e Shika invece quando si
accorsero che Naruto, inseguito da quel cane, si dirigeva verso la loro
macchina, ripartirono sgommando lasciando dietro di loro solo una
nuvola di fumo e due amici in balia della sorte.
[SAKURA]
Al sol pensiero le gote diventavano rosse, il fiato corto e le mani
tremanti. I sensi percepirono meglio della mia mente che riuscì
a cogliere poco o niente ciò che successe quel giorno.
Perché? Non lo so, rimbombavano nelle mie orecchie il suono
delle sue parole, riuscivo a sentirle ma non ad ascoltarle. Ci volle
una bella doccia e una bella chiacchierata con Ino per riordinare
ciò che successe a Villa Uchiha.
[...]
"Che male...Mannaggia a Naruto e a quel coso sguinzagliato!"
Bofonchiava Sakura dopo esser caduta per colpa di quella grata
scivolosa "Si è fatta male?" Le bastarono solo quelle quattro
parole per capire a chi appartenesse quella voce "No, non sono caduta,
sono scivolata" Rispose imbarazzata a tal punto che, mentre si alzava
continuava a tener gli occhi ben fissi sul terreno. "Anche oggi
è inseguita dal tizio verde?" "No sono solo venuta a restituirle
il suo giubbotto" Protese le braccia per restituire l'indumento. Sasuke
vi posò lo sguardo senza mutar espressione "Le avevo detto che
poteva tenerlo""Sa...amo restituire le cose" "In questo caso posso solo
ringraziarla" Lei continuava a star zitta mentre una voce interiore
urlava, supplicava, scalpitava affinchè dicesse qualcosa.
Niente. "Mi fa piacere averla rivista" "Anche a me!" Lui la
guardò incuriosito "Cioè mi fa piacere che a lei faccia
piacere" Lui sorrise "Comunque piacere, sono Haruno Sakura specialista
in figuracce" La mano a mezz'aria attendeva di essere stretta. Momenti
interminabili. "Piacere Uchiha Sasuke" Sakura tirò un bel
sospiro di sollievo. "Vuole entrare?" "No grazie è tardi" "Ma
lei sa dire solo no?" "NO...cioè....." "Allora ama contraddirmi"
"Figuriamoci, non è questo" "Allora è timida" "No,
assolutamente no, anzi generalmente sono logorroica, non invadente ma
mi piace discutere, ma non vuol dire che contraddica le persone!" Disse
fissando Sasuke che aveva acquistato un'aria divertita "Bene, allora
credo che sarà piacevolo colloquiare con lei. E' ancora decisa a
non volersi accomodare? Eppure sarei un maleducato se non la
convincessi a rimanere nemmeno per un caffè, dopo essersi
prodigata per riportarmi un giubbotto" "Allora signor Uchiha, accetto
molto volentieri.... " E così dicendo lasciarono il giardino
MA CHE FINE AVEVA FATTO NARUTO???????????????
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Capitolo 7 *** capitolo 6 ***
capitolo 6
CAPITOLO 6
NOTA: Il protagonista di questo capitolo è Naruto che come
Sakura sarà costretto a confrontarsi con la dura realtà
di tutti i giorni... Buona lettura :)
MA CHE FINE AVEVA FATTO NARUTO ?
[...]
"Wow, bella corsa vero?" Chiese Naruto al mastino che come lui, si
era seduto su un marciapiede a riprendere fiato. Quella corsa l'aveva
condotto nei pressi dei quartieri alti dove anche gli alberi, tutti
dritti e senza una foglia fuori posto, sembravano sottolineare in che
zona fosse capitato. Questo a lui non importava, perché sapeva
che essere contava molto più che apparire.Ma l'attenzione del
ragazzo fu subito destata da urla provenienti dalla sontuosa villa
ubicata alle sue spalle:"Sei una delusione, perché non sei come
tuo cugino ?Credevo di poter contare su di te invece.... ti sei
dimostrata un fallimento. Dovresti vergognarti per il disonore
provocato alla tua famiglia".
Come si poteva inveire contro qualcuno che non aveva neanche la forza
per replicare? Lui, Uzumaki Naruto, certe cose non le poteva
tollerare,andavano contro i suoi principi. Sarebbe andato da
quell'arrogante per dirgli la sua. Ma prima che arrivasse alla porta,
questa si aprì. Ne uscì fuori una ragazza dai lineamenti
delicati, con i capelli color dell'ebano e con gli occhi
color...Bhè questo Naruto non poteva saperlo perché la
frangetta metteva al riparo quel viso bagnato dalle lacrime.. La
ragazza aprì la borsetta, ma per l'agitazione il pacchetto di
fazzoletti che aveva appena preso cadde a terra. Il biondo con scatto
felino lo raccolse e lo porse alla giovane. I loro sguardi si
incrociarono. "G...grazie mille" "Di nulla!" Rispose Naruto prima che
la ragazza fuggisse. Gli dispiaceva per lei, ma adesso doveva tornare a
casa per vedere se la sua Sakura-chan stesse bene. Poi, mentre
percorreva la strada del parco la rivide.
"Ciao" Esordì Naruto chinandosi verso la mora "Che per caso hai
un fazzoletto?" "Mi...mi dispiace ma li ho finiti tutti" "COSA? Ma era
un pacchetto pieno!!!" "Ecco; non sono in grado di aiutare nessuno"
Iniziò a versar lacrime. "No, no, non piangere, tieni
prendi questo!" Disse tirando fuori dalla tasca un fazzoletto di stoffa
gigante tutto stropicciato. "Ma...ma avevate detto che..." "Emmm..non
ne avevo uno di carta" Finalmente sorrise. "Piacere io sono Uzumaki
Naruto" .Lei diventò rossa, si sentì come se le fosse
salita la febbre "P...piacere Hi...Hinata Hyuga".... "Mmmm, mi piace il
ramen, soprattutto il ramen gratis e...e.... farmi rincorrere dai
cani!" Continuò mentre si voltava per farle vedere i segni di un
morso che imperavano sul suo ehm....didietro. Lei sembrava divertita.
"E a te? Spero che non ti piacciano i broccoli perché io li
odio!" "N...no, quelli non mi piacciono" "E fai bene, quelli sono
brutti e puzzano" Nel frattempo prese posto accanto ad Hinata "Sono
...come quello lì, un broccolo in carne ed ossa" "V...veramente
quello..." Il suo volto divenne improvvisamente pallido. "Hinata-sama,
deve tornare immediatamente a casa!" "E' mio cugino..." Non poteva
disubbidire e questo lo sapeva, così con il cuore stretto in una
morsa si alzò. "Allora ci vediamo Hinata" Lei accennò un
sorriso. L'altro ragazzo si rivolse alla Hyuga con tono abbastanza alto
da essere sentito dal biondo:"Quante volte le abbiamo detto di non dare
confidenza agli straccioni?" "We straccione a chi dattebayo!"
Sbraitò Naruto. L'altro con calma sovrumana si voltò e si
mise a squadrarlo. Dalla testa ai piedi. "Si specchi e capirà".
I due lasciarono Naruto che ribolliva di rabbia. Il suo orgoglio era
stato ferito, calpestato, fatto a brandelli, ma quel damerino l'avrebbe
pagata.
[NARUTO]
Quando tornai a casa era ormai sera. Come routine Ino e Shika
litigavano e la cena rischiava di essere bruciata. Non avevo voglia di
parlare (strano per uno come me) ed ero così confuso da non
raccapezzarmici più. Ma cosa mi importava se un signorotto
qualunque mi dava dello straccione? Poi finalmente arrivò
Sakura-chan tutta sorridente. Il piano era riuscito così quei
due traditori dei nostri coinquilini non dovevano temere per la loro
incolumità anzi; questo Sas'ke (che io ho visto di sfuggita e
non mi sembrava un gran che bello) ha invitato lei e i suoi amici
(cioè noi) all'inaugurazione sabato sera della sua discoteca che
dovrebbe chiamarsi...Push-Up. Meraviglia delle meraviglie, quattro
straccioni in una discoteca altolocata.Ma Sakura-chan si accorse subito
che qualcosa mi crucciava, mi conosceva troppo bene. Così per
farmi sputar fuori il rospo, mi minacciò dicendo che avrebbe
parlato tutta la sera di Sasuke se non le avessi detto cosa mi
intristiva. Aveva giocato la carta giusta per vincere. Le raccontai
tutto.
[...]
"Che damerino insopportabile e povera ragazza!" "Se potessi Sakura-chan
farei vedere io a quello!" "E dimmi...hai intenzione di rivederla?" "E
come faccio? E' una caserma non una casa" "Scusa, ma tu che lavoro fai
?" "Il lattaio" "Perfetto, da domani il tuo itinerario
cambierà". Il ragazzo la guardò interdetto. "Parla con il
capo e digli che vuoi consegnare il latte a casa di Hinata" Gli occhi
di Naruto si illuminarono:"Grazie Sakura-chan!" E dopo qualche minuto
speso fra saltelli e abbracci i due si augurarono la buona notte e con
il cuore più leggero Naruto spense la luce.
Appena giunto a lavoro Naruto si diresse direttamente dal capo: "Ehi
Ebizu; che per piacere posso consegnare il latte a casa di Hinata?"
"Cosa vai farneticando già di primo mattino? Chi è
Hinata?" "Ehm.... posso portare il latte nella zona ovest?Quella vicino
ai parchi..." "COSA?" Rispose Ebizu sistemandosi gli occhialini sul
naso aquilino, poi riprese la sua predica "Guarda che consegnare il
latte richiede una certa classe" "Guarda che lo so, io tengo al latte
tanto quanto tengo al ramen" "Ma soprattutto in quei quartieri la
classe non è acqua ma latte!" "Dai boss, se mi fa andare
lì..." "Il latte è la mia vita, nulla vale più del
latte" "Le faccio avere una rivista di Icha Icha Play Boy autografata
da Jiraya" "COSA?" Sbottò Ebizu "Si, quel vecchio pervertito
è il mio vicino di casa" "Tieni queste sono le tue nuove chiavi
e il tuo nuovo berretto!" "Grazie non se ne pentirà!" "NON TI
SCORDARE LA RIVISTA!!"Gridò a squarciagola l'uomo ad un Naruto
già volato via.
[VILLA HYUGA]
Il giovane Uzumaki prima suonò il campanello e poi
deglutì. Una giovane donna fu illuminata da uno spiraglio di
luce. Era lei. Gli occhi di Hinata mostrarono il loro stupore ancor
prima che il viso si tingesse violentemente di rosso.
"Na...Naruto-kun?" La sua voce così dolce, gentile e bassa
rincuorarono il ragazzo e i suoi buoni propositi.
"Buongiorno Hinata, latte fresco per te. Ricordati che la colazione
è il pasto più importante della giornata, che fortifica
le ossa e che sono venuto per chiederti se sabato sera vuoi venire ad
una festa con me!" La ragazza travolta da quel fiume di parole
per poco non svenne. Avrebbe risposto sicuramente di si (anche se dopo
un'ora) se la loro conversazione non fosse stata bruscamente
interrotta. "La qualità di questo servizio sta diventando
scadente, devo renderlo noto" "Cu...cugino Neji". Il moro la
guardò di sottecchi intimandole di stare zitta e lei, con il
cuore in frantumi rientrò. I due restarono a guardarsi per
alcuni minuti. "Non credevo che consegnare il latte fosse una mansione
da meccanici" "Naruto serrò i denti. "Sta inquinando l'aria, se
ne vada!" "Guarda che stavo parlando con Hinata!" "Hinata non vuole
parlare con lei" "Cu...cugino Neji..." Hinata timidamente era uscita
dalla dimora pronta a sfidare (anche se a modo suo) tuoni e fulmini che
stavano per infuriare sulle loro teste. "Hinata-sama, credevo ci
fossimo spiegati!" Replicò con modo austero per essere stato
contraddetto. "Pe...permettimi di restituire questo" "Allora si
sbrighi" La ragazza con fare sobrio riconsegnò il fazzoletto per
poi tornare direttamente in "clausura". "Ora si eclissi che
toglie il sole alle begonie" Si voltò , fece prima qualce passo
prima di inveire nuovamente contro il biondo che per non prenderlo a
pugni stava combattendo con chissà quale bestia dentro di
sé. "E l'avverto, giri alla larga da questo quartiere, i cani li
portiamo altrove, in periferia." La sua pazienza era arrivata al
limite, testimone ne era la mano destra che chiusa a pugno stava per
sanguinare. "Io sono abituato a vivere con gli animali, non con le
bestie" "Cosa?" Chiese il moro quasi volesse convincersi di non aver
udito bene "Forse è vero che per voi siamo la feccia della
peggior specie perché non abbiamo i soldi; ma voi siete comunque
feccia perché non avete i sentimenti, allora giacchè devo
essere feccia, preferisco essere la peggiore!" (Eh....Kakashi ...) .
Dopo aver detto la sua si girò per andar via. Però Neji
non poteva lasciarsi umiliare, doveva difendere il suo orgoglio,
così bloccò Naruto trattenendolo per un braccio. Il
biondo si voltò furente. "Tu brutto b..." "Neji ora basta!"
Prima che avesse inizio una rissa il signor Hyuga era giunto
tempestivamente per evitarla. "Mi scusi..." L'uomo lo guardò
bieco "E tu vattene, non voglio mai più rivederti sulla mia
proprietà e ringrazia il cielo se per la tua insolenza perdi
solo il lavoro" Così dicendo rientrò con andatura
altezzosa. I due giovani si lanciarono un ultimo sguardo di sfida e poi
ognuno andò per la propria strada.
Per la seconda volta si sentì sconfitto.Mestamente mise la mano
nella tasca dei jeans per recuperare le chiavi del suo mezzo, poi
qualcosa che vi giaceva all'interno lo fece calmare. Estrasse il
fazzoletto che gli era stato restituito da Hinata. Subito l'occhio
attento notò una scritta bluastra sul lembo. "Aspettami sabato
sera alle 21:00 al parco". Questa scritta dimostrava che anche le cose
cattive hanno un lato buono e che, anche se non fanno molto rumore ci
sono. Ma a Naruto dopo averlo letto gli venne in mente solo una cosa "I
suoi occhi sono come il cielo, rispecchiano i miei ".
Alla fine di questo capitolo volevo solo dire che Neji non è
quello che sembra e sarà una ragazza a dimostrarlo. Poi volevo
soprattutto ringraziare chi continua a leggere questa ff e chi lascia
il proprio pensiero. Grazie a tutti Tishi ;*
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Capitolo 8 *** capitolo 7 ***
capitolo 7
CAPITOLO 7
[...]
L'oscurità era tale da rendere quasi indistinguibili le
grandi forme. Era la zona più tetra della città,
per questo motivo sebbene conoscesse esattamente l'ubicazione e
la reputazione (che non era affatto buona) non l'aveva mai percorsa
prima di allora.
"Devo essere impazzita, perché sto passando di qui ?" Chiese a
se stessa la ragazza che mentre attraversava quel vicolo stretto,
riusciva a sentire lo sgocciolare dei canali e il rumore die suoi
tacchi che rimbombavano per quella strada che "puzzava di delitto". Si
voltò; delle sagome avvolte dalle tenebre prendevano sempre
più consistenza. "Cosa ti cantava la testa Sakura? Le
scorciatoie buie e isolate non sono i rimedi giusti per evitare i
ritardi, cosa li vedi a fare i film ?" Quei brutti ceffi accelerarono
il passo, anche la ragazza aumentò il ritmo iniziando quasi a
correre. Sentendosi in trappola le incominciarono a scendere lacrime
calde e salate. Un muro scalcinato segnava quasi la fine della sua
corsa"Mia cara Sakura, nessuno spiderman di quartiere verrà a
salvarti!". Pensò prima di sentirsi afferrare il polso ed essere
condotta in un angolo di quell'angusta via. Ha la schiena contro il
muro. L'espressione di lei divenne molto più viva. Sasuke era
contro il suo corpo , con una mano le chiudeva la bocca, mentre
con l'altra le indicava di far silenzio; accennò un sorriso
"Resta qui, torno subito" Disse l'uomo prima di uscire dal vicolo e
mostrarsi a quei loschi soggetti. "Buonasera gente" Esordì
Sasuke con estrema sicurezza. Uno di loro estrasse un coltello a
serramanico :"Oggi siamo fortunati, questo milionario è venuto a
trovare noi topi di fogna"
"Sono in compagnia di una signora e odio farla aspettare" "Molla il
portafoglio e puoi andare" "Tze, non mi ripeterò una seconda
volta, andatavene" "Perchè altrimenti che fai ? Chiami la
polizia?" "No... un'ambulanza!" Ribattè mostrando uno dei
suoi sorrisi saccenti.
"Ma come ti permetti? Ragazzi, facciamogli vedere chi comanda qui!" .I
tre iniziarono ad accerchiarlo mostrando i loro denti come cani
rabbiosi. Sakura non osò mettere il naso oltre l'angolo, si
accucciò sull'umida pavimentazione vedendo lo svolgersi della
rissa dall'andamento delle loro ombre, fino a quando portò le
mani sugli occhi precludendosi la visione di quella scena.
"Non le consiglio di dormire qui, è umido" Sakura riaprì
gli occhi mostrando al ragazzo il suo sguardo intelligente e
spaventato. Le porse una mano:" Certo che certa gente la conosce solo
lei" "Tra le altre cose ho anche una spiccata propensione nel cacciarmi
nei guai" "Ho notato..." "E' la terza volta che mi salva" "Allora
possiamo darci del tu, che ne dici ?" "Ok". Iniziarono a camminare,
l'uno al fianco dell'altra. "Scusa Sasuke, ma dove hai imparato a ..."
"Non si direbbe , ma sono cresciuto in strada" "E perché ti
trovavi in quel postaccio?" "Non so perché Sakura, ma qualcuno
più in alto vuole che ti protegga" Lei sorrise "Bisognerebbe
trovare qualcuno che ti protegga da me" "Tze! Non mi sembri tanto
minacciosa con quegli occhi" Lei arrossì abbassando lo sguardo
come se temesse di poter essere vista in quell'oscurità. Dopo
poco arrivarono al quartiere della ragazza.
"Io sono arrivata" "Abiti in questo palazzo?" Lei annuì piena di
imbarazzo, perché neanche lontanamente quella grigia costruzione
e quella zona potevano essere paragonabili all'ambiente dove era solito
trascorrere il tempo l'Uchiha. "Adoro il panorama che si vede da questo
lato della città" lei sorrise "Alllora...grazie ancora" Lui si
voltò e si mise ad osservarla, quasi come volesse imparare i
tratti per poterla disegnare. Poi alzò le spalle "Figurati" Non
disse altro con grande delusione di Sakura. "Mi raccomando Sakura, ti
aspetto sabato" "Ci sarò". E restò a guardarlo
finchè non venne inghiottito dalle tenebre.
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Capitolo 9 *** capitolo 8 ***
capitolo 8
CAPITOLO 8
[A CASA]
"Shika vieni a provare il sugo!"
"Uffa Ino non puoi pensarci tu ?
"Cascasse il mondo tu non alzeresti un dito"
"Sono un laureato disoccupato, il mondo già mi è caduto addosso ed è troppo pesante da rialzare"
"Io ti ho detto se vuoi venire a fare il centralinista con me"
"Tzn! Io il lavoro delle femmine non lo faccio "
"Allora non ti lamentare e vieni ad assaggiare il sugo"
Shikamaru non trovava il nesso logico tra lavorare ed assaggiare il
sugo, ma con Ino era meglio non insistere, perché anche se
andava contro ogni logica la vittoria era sua.
Improvvisamente la porta fu aperta e finalmente Naruto dopo una dura
giornata aveva fatto ritorno alla sua amata casetta. Continuava a
farfugliare qualcosa di cui si comprendeva solamente "Hinata..."
"Ma insomma Naruto, vuoi dirmi cosa ti è successo?"
"Niente Ino, sono stato licenziato"
"COSA???"Hai perso il lavoro?"
Shikamaru allora se lo mise a braccetto e disse "Benvenuto nel mondo dei disoccupati!"
"E allora perché hai questo sguardo beato? Questa è una tragedia!"
Lui sospirò "Eh..... Hinata..."
E andò a sedersi su una poltrona messa all'angolo della cucina.
Poi una borsa fu gettata sul tavolo, segno che l'ultima coinquilina era
rientrata. Ino l'accolse con rimprovero quasi materno
"Allora, dove sei stata?"
"In un sogno...." Rispose lasciandosi cadere accanto al biondo.
"Ma tu e Naruto avete fatto lo stesso sogno?"
Sakura si voltò e vide che il ragazzo era abbracciato ad un cuscino e ogni tanto bofonchiava "Hinata..."
Ino lo guardò stupita "Questo è partito" Constatò con cenno di mano.
"Mi stupisce che te ne sei accorta solo ora" Replicò il Nara
"E tu che mi racconti?"
"Che sono stata quasi scippata"
"COSA??"
"Addio soldi dell'affitto....."
"Tu fuma di meno e contribuisci di più!" Rimproverò la bionda al ragazzo.
"Comunque sono stata salvata....da Sasuke!"
"Cara mia , sei la Cenerentola dei nostri giorni".
Si sentì da quell'angolino nuovamente pronunciare "Hinata....."
"Io lo porto a letto"
"Bravo Shika, che qui dobbiamo parlare di cose importanti, cose da donna come... ragazzi, intimo, ricette...."
"Ok, ok, ho capito vado e non torno!"
Ino si voltò sorridente verso l'amica "Quando fa così lo sposerei..."
Sakura sorrise e mentre preparava la tavola raccontò tutto a Ino.
[...]
Sabato sera arrivò senza farsi attendere troppo, visto che le cose da fare e sistemare erano molte.
"Allora Sakura, cosa te ne pare del mio vestito?" Disse Ino facendo una piroetta.
"Fatti vedere... Ma sei stupenda! E dimmi, per chi ci siamo agghindate?" Domandò Sakura ammiccando.
"Non si sa mai chi si può incontrare, forse Sasuke ha un fratello..." Rispose con sorrisetto malizioso.
"Allora ragazze, vi smuovete ? io devo andare a prendere Hinata!"
"Eccoci, siamo pronte"
"Allora andiamo Sakura-chan!" Esclamò Naruto trascinandola fuori casa
Le luci dell'appartamento erano già state spente, solo i
lampioni all'esterno illuminavano il corridoio.Ino stava mettendo il
rossetto sulle fresche labbra, per questo quasi non si accorse della
presenza di Shikamaru alle sue spalle.
"Allora Ino, sei pronta?"
La ragazza aggrottò le sopracciglia "Questi richiami posso averli da tutti, tranne che da te Mr..."
Si voltò. Era veramente bellissimo, e quella maglietta nera
aderente metteva in mostra non solo il suo fisico , ma risaltava anche
quell'espressione perennemente imbronciata (o annoiata) tanto da
lasciare Ino a bocca aperta.
"Lo so Ino, Mr. nullafacente"
"Allora già che lo sai sbrigati, perché altrimenti Miss seccatura inizia con le prediche!"
Shika sorrise, era lei ad aver fatto ritardo ma la colpa era sempre e
comunque la sua. Seguì la bionda che giocava a fare l'offesa.
Un giro di chiave e raggiunse gli amici.
[Nei pressi di villa Hyuga]
Nonostante il biglietto fosse stato esplicito "Ci vediamo al parco" , Naruto ritenne che fosse meglio aspettarla sotto casa.
Era la prima volta che la timida Hinata usciva di nascosto e
soprattutto di sera, ma era convinta che trasgredire una volta una
regola, non avrebbe fatto infuriare suo padre più di tanto,
visto che era già il disonore della famiglia.
"P...papà, io esco, vado a consegnare l'invito a casa della signora Yuhi"
Neji però non venne tratto in inganno da quella scusa,
perché teneva sotto controllo tutto il quartiere e sapeva che la
signora Yuhi era fuori città per lavoro, ma per il momento fece
finta di niente.
Appena aprì la porta , si ritrovò volto a volto con Naruto.
"Na...Naruto?" Le gote divennero rosse e iniziò a sentire improvvisamente caldo.
"We Hinata, vogliamo andare?"
"Ve...veramente non lo so, guarda come sono vestita..."
La ragazza infatti per poter uscire di casa senza destare sospetti, si
era dovuta accontentare della prima cosa che le era capitata sottomano.
"Ma non preoccuparti, le mie amiche sapranno cosa fare!"
"A...Amiche?"
Quella parola le sembrava incredibilmente strana, lei non aveva mai
avuto amiche se non donne che le facevano moine per arruffianarsi il
padre.
"Si, e c'è anche Shikamaru!"
"Sh...Shikamaru?"
Disse nuovamente mentre il ragazzo tutto emozionato la "trascinava" dagli amici che con impazienza li aspettavano al parco.
Dopo qualche minuto arrivarono e Naruto iniziò le presentazioni.
Cominciò con Sakura, continuò con Shika fino ad arrivare
ad Ino
"E questa è Ino!"
La bionda tese la mano "Piace... Oh Cielo! Ma che è successo a quel vestito?"
Molte volte la bionda non si accorgeva di avere la delicatezza di un
elefante e di far sentire in imbarazzo la gente, se poi si trattava di
Hinata... Abbassò lo sguardo e congiunse le estremità
degli indici.
"Io...io ... andavo di fretta e...."
"Ma non ti preoccupare!" Urlò Ino dandole una pacca sulla schiena.
"Ricordati che non c'è niente al mondo a cui io non sappia trovare rimedio!"
E così dicendo iniziò a cacciare da quella borsetta ago, filo, trucchi, forbici, di tutto.
"Pensa mia cara, che mi chiamano Ino MANI DI FATA"
"Io veramente sapevo che ti chiamavano in un altro modo..." Fece notare
Sakura con gli occhi rivolti verso il cielo con l'aria di chi la sa
lunga.
Ino le rivolse un'occhiataccia, poi si voltò verso Shika che era rientrato in macchina
"E tu cosa ci fai qui? Esci immediatamente!"
"Ok boss" E con la velocità di un bradipo raggiunse la panchina
davanti all'auto che sembrava essere stata messa appositamente per lui
"Ino, io telefono a Ten Ten e le dico di raggiungerci qui"
"Bravissima Fronte Spaziosa, ogni tanto hai buone idee"
"Ma senti chi parla, Ino Pig!!"
Si fulminarono con lo sguardo, rimasero per qualche minuto in silenzio ad osservarsi e poi si misero immediatamente all'opera.
Erano passati trenta minuti e di quelle tre nemmeno l'ombra.
Shikamaru seduto su quella panchina, stava fumando beatamente una
sigaretta, mentre Naruto al suo fianco cercava di risolvere il cubo di
Rubik dell'amico, ma alla fine, assalito dal nervoso lo smontò
ricomponendolo poi nell'ordine giusto ( o quasi).
Finalmente lo sportello si aprì. Scese Sakura, si schiarì la voce ed esordì:
"Signori e signori, ecco a voi direttamente dai giardini pubblici....Hinata!"
Così dicendo si mostrò la mora. Era completamente
diversa, bellissima (E non poteva essere altrimenti visto che Ino aveva
curato il suo look)
"Wow Hinata sei bellissima!" Constatò Naruto , e mentre tutti
facevano i complimenti alla Hyuga, si sentirono chiamare da una voce
familiare:
"Ragazzi? Siete voi?"
A Sakura si illuminarono gli occhi "Ciao Ten Ten!"
"Finalmente vi ho trovati, ma cosa ci fate qui?"
"Siamo venuti a prendere la ragazza di Naruto" Intervenne Ino
"Ra...ragazza?" Hinata si sentì mancare.
Sakura la presentò "Lei è Hinata"
"Piacere Ten Ten" Rispose solare la ragazza.
"Va bene, vogliamo andare prima che si faccia giorno o preferite restare qui a ciarlare ?"
"Uffa Shika, oggi sei veramente polemico!" Rispose Ino
"Sarà che tu mi fai un brutto effetto"
E prima che i due si mettessero nuovamente a litigare, Ten Ten se li mise sottobraccio e disse sorridente:
"Dai partiamo, sento che ci divertiremo un mondo questa sera!"
E in sei salirono sulla 500 di Shikamaru per dare inizio alla serata.
Angel23: grazie infinite per il consiglio, spero sinceramente che adesso la lettura scorra di più O////O
Muccina89: si si, hai intuito molto bene, ci sarà anche una Shika/Ino ed anche una Neji/Ten ten O_O
Mi raccomando continuate a seguire la mia storia! bacioni Tishi
;-)
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Capitolo 10 *** capitolo 9 ***
capitolo8
CAPITOLO 9
[...]
Nonostante il parcheggio di fronte al locale fosse così immenso
da poterci ormaggiare le navi, quasi ogni millimetro di quella
superficie era occupata.
All'interno della vecchia utilitaria, tutti divennero rossi per
l'imbarazzo, tranne Shika orgoglioso della sua 500 che trovava
parcheggio ovunque:
"Adoro questa macchina, la puoi parcheggiare dove ti pare!"
Constatò soddisfatto mentre le ragazze facevano finta di guardarsi attorno.
La discoteca era traboccante di gente, forse troppa, e la musica
assordante e le luci psichedeliche rendevano l'atmosfera caotica.
"Ragazzi venite, ho trovato un posto libero" Urlò Naruto.
Lo seguirono, mentre Sakura cercava di trovare Sasuke anche se non era così facile scovarlo.
"Allora, l'hai visto ?" Chiese Ino per distrarla.
"No, non ancora.... comunque io vado a prendere qualcosa da bere, voi che volete ?"
"Per me il barman grazie!" Shika guardò di traverso la Yamanaka
"Non ti preoccupare, ci pensiamo noi"
Sakura si diresse verso il bancone
"Che vuoi?" La ragazza rimase inebetita dalla durezza di quel barista
"Gaara, dacci il solito"
Lei si voltò, finalmente l'aveva trovato , o per meglio dire, lui aveva trovato lei.
"Ciao ben arrivata, allora cosa te ne pare ?"
"Bello, molto affollato"
Sasuke annuì senza sorridere "E quelli sono i tuoi amici ?"
"Si , tre coinquilini e due amiche"
"Vuoi conoscere i miei di amici?"
Lei sorrise, Sasuke le prese la mano facendosi spazio fra la folla.
E questa volta fu Ten Ten a non perdersi la scena:
"Guardate, Sakura ha già fatto colpo!"
Tutti si voltarono e la videro in compagnia dell'Uchiha; poi Ino con fare annoiato prese la parola
"Uffa, io voglio ballare!" Nessuno rispose. Allora la bionda si parò davanti al Nara e lo prese per i polsi
"Dai andiamo a ballare"
"E' l'ultima cosa che vorrei fare!"
"Dai Shika non fare sempre l'orso"
"No, non so ballare e odio tutta la gente che ti sta appiccicata"
"Sai che ti dico? Fai come ti pare, io vado!" E con lo sguardo
imbronciato se ne andò e mentre si dirigeva con passo spedito
verso il centro della pista sussurrò:
"Però potevi stare appiccicato a me..."
Intanto Naruto prendendo spunto da Ino, cercava di convincere Hinata
"Dai Hinata, andiamo a ballare!"
"Ma-ma io non conosco questi balli..."
"Questa è la cosa meno importante, vieni che ti insegno la mossa della volpe!"
"Ma io..."
"WOW ma è il fusto che vedo tutte le mattine!" Urlò Ten Ten facendo voltare i due giovani.
"Oh no! Ma che ha un radar quello?" Sbottò Naruto
"Ma-ma che ci fa Neji qui ?"
"Scusate se vi interrompo" Chiese Ten Ten curiosa "Ma come avete detto che si chiama quello? Neji?"
"Si , ed è il cugino cattivo di Hinata..."
"Bene, voi andate a ballare, lui lasciatelo a me" Disse l'amica tutta sorridente
"Guarda che..."
"Naruto, fai come ti ho detto!" Così si diresse da Neji che aveva un'espressione non proprio cordiale.
"Ciao Neji, ti va di ballare?"
Il moro si voltò stupito :"E lei chi è che mi dà del tu? Ci conosciamo?"
"Veramente si , tutte le mattine l'accompagno a lavoro"
"Non credo proprio"
"E tutte le mattine ti dò il buongiorno"
"Scusi, devo riprendere mia cugina" Disse cercando di liberarsi dalla vista della ragazza.
"Tu invece come un cafone non mi saluti mai..."
Neji allora si fermò e la squadrò dal basso verso l'alto "Io un cafone? Se nemmeno la conosco..."
"Proprio perché è sempre molto attento alla sua 24 ore e non a chi la circonda"
Adesso il ragazzo iniziava ad innervosirsi; perché sapeva tutto di lui?
"Allora per cortesia, mi vuole dire chi è? Se è la nuova
segretaria le ho detto che non mi interessa uscire con una come lei!"
"Con una come me?"
"Allora è dura di comprendonio! Ve lo dico per l'ultima volta..."
La ragazza era stata colta di sorpresa da queste sue affermazioni, non sapeva cosa rispondere.
"Non ho nessun interesse per una ragazza frivola come lei!"
A quel punto Ten Ten si fece prendere da una rabbia insolita, un
nervoso che fu suscitato dall'arroganza e dal poco rispetto di quel
ragazzo che trattava gli altri come zerbini.
"Allora lei oltre ad essere cafone è anche str***o!"
"Cosa? " Chiese quasi perdendo la sua compostezza
"STR***O"
"Adesso basta, la licenzio!"
"Ma chi ti credi di essere? Bene, se è così la lascerò tutti i giorni a piedi"
"Come scusi?"
"Io sono l'autista dell'autobus che prende tutte le mattine signor ecologista!"
Questa si che fu una sorpresa
"Che l'aspetta quando fa ritardo e le riserva il posto in seconda fila,
quello vicino al finestrino, e non perché è uno Hyuga, ma
perché è sempre solo e mi fa pena!"
Neji provò a ribattere, ma venne bloccato dalla ragazza che gli puntò l'indice contro:
"E l'avverto, se prova a dire qualcosa a quei due ragazzi, rimpiangerà di essere nato"
Così dicendo si voltò, ma prima di andarsene lo guardò dritto negli occhi
""Ah! Se si stesse chiedendo se è una minaccia...si , lo è!"
Disse lasciando Neji senza parole. Mai nessuno l'aveva trattato in quel
modo, soprattutto una donna. L'avrebbe potuta far licenziare, ma
qualcosa di imponderabile gli disse che se l'avesse fatto, avrebbe
commesso l'errore più grande di tutta la sua vita.
Ma la notte era ancora giovane e doveva essere degna di nota affinchè venisse immortalata su qualche diario...
"Ciao, posso sedermi qui ?" Chiese una bionda dai tratti decisi a Shikamaru, lui nemmeno la guardò.
"Fai come ti pare"
Si sedette in modo scomposto accanto al moro.
"Odio ballare...."
"Non dirlo a me" Improvvisamente quella ragazza sembrò più interessante
"Comunque sono Temari"
"Piacere Shikamaru"
E intanto Ino che faceva finta di essere presa dalla musica, li
notò e indispettita adocchiò subito un bel
moro (Sai) che cercava anche lui di divertirsi.
"Ciao, ti va di ballare?"
"Certo, solo un fesso potrebbe dire di no ad uno splendore come te!"
Lei sorrise civettuola ed entrambi si lasciarono trasportare dai balli e dal ritmo.
[...]
"E così mi sono ritrovata a vivere con loro..."
In quei pochi minuti Sakura aveva raccontato tutta la sua storia a Sasuke; lui sorrise.
"Forse ho parlato troppo..."
"No affatto, sono io che parlo troppo poco"
Lei lo fissò. Adorava il suo sguardo e cercava ogni minimo
pretesto per richiamare su di sè i suoi occhi, anche solo per un
minuto.
"Sasuke puoi venire u secondo?" E poi c'era sempre qualche guasta feste che rovinava le storie d'amore altrui.
"Si Gaara arrivo, scusami torno subito"
Sakura accennò un sorriso, si ritrovava completamente sola fra
un gruppo di persone che non facevano altro che fissarla incuriositi.
Poi sentì un cellulare vibrare, prese il suo, vide che era in
uno stato comatoso e si mise alla ricerca del colpevole. Lo
trovò; un cellulare all'ultima moda che solo soletto protestava
affinchè qualcuno rispondesse.Sakura lo prese fra le mani e dopo
qualche minuto di amletico dubbio, si decise a rispondere:
"Pronto?"
"Sasuke dove diamine ti sei cacciato ?"
Bene, almeno aveva capito a chi appartenesse l'oggetto, anche se era stato una voce femminile a rivelarglielo.
"Scusi, ma il signor Uchiha non è qui "
"Cosa?"
"SASUKE NON C'E!" Urlò più forte
"COSA?"
Si pentì per aver risposto: "UN ATTIMO VE LO PASSO SUBITO!"
Si alzò per recarsi dal moro, ma dopo i primi passi un tornado
le si schiantò contro. Era una cameriera che per concludere in
bellezza il suo ingresso, le versò un cocktail addosso.
"Accidenti, mi scusi sono desolata..."
"Oh no! Il cellulare!"
A causa del violento impatto il telefonino era atterrato violentemente
sul pavimento , ed ora era preda di migliaia di calzari che lo
sballottolavano da una parte e dall'altra della sala.
"Io l'avevo detto che dovevano mettermi in cucina a preparare dango, ma loro niente!"
"Non si preoccupi, ora devo andare, devo sbrigare una commissione"
E così dicendo iniziò a gattonare per la stanza.
[...]
"Hinata, cosa ci fai qui?" Domandò Neji con il tono meno severo del solito
"I-io..."
"Andiamo e non replicare" Come se la ragazza qualche volta avesse osato contraddire qualcuno.
"Scusa Neji" Invece questa volata il moro sembrò irritato più del solito dalla voce di Naruto
"Senta, non si impicci nelle qustioni che non la riguardano,
perché questa volta non c'è il signor Hiuga e sicuramente
io non sono clemente come lui"
"E sentiamo, cosa vorresti fare? Mettermi all'ergastolo come con Hinata?"
"Na-Naruto, lascia stare..." I due rimasero senza fiato per l'intervento inaspettato della ragazza. Chinò il capo.
"Va...va bene così..."
"Ma..."
"Mi sono divertita tanto, grazie..." E così sorrise lasciando
che il cugino la conducesse lontano dalla presenza del biondo.
"NARUTO!"
Era arrivata Ten Ten
"Senti io vado, grazie della bella serata ma non posso trattenermi un minuto di più"
In due secondi era stato lasciato da due ragazze.
"Perché?"
"Niente, mio zio Gai ha alzato un pò il gomito e non vorrei si mettesse a fare sceneggiate"
Voltarono con sincronia il capo e videro Gay in mezzo alla pista atteggiarsi come Tony Manero.
"Ecco appunto, devo andare...."
[...]
Intanto Sakura si trovava sotto un tavolino.
"EVVIVA ti ho preso!" E con fare vittorioso si alzò tenendo il cellulare come se fosse un trofeo.
Gioia effimera. I suoi occhi si inumidirono, il sorriso scomparve dal
suo bel viso. Una ragazza dai capelli rossi stava baciando Sasuke.
I due si voltarono dopo aver sentito quel grido festante. La ragazza la
scrutò, si risistemò gli occhiali sul naso e
domandò:
"E questa chi è?"
"Sakura...." Rispose l'Uchiha lasciando trasparire un minimo di sorpresa dalla sua voce.
"Scusate...io volevo solo ridarti questo..." Nello stato confusionale
in cui si trovava gli porse velocemente il telefono per poi correre via.
Mentre iniziava la sua fuga, Naruto che aveva visto tutta la scena la
trattenne. Lei lo guardò per un paio di secondi , le lacrime le
rigavano le gote.
"Non ti preoccupare, è tutto ok" Constatò divincolandosi dalla presa.
"Sakura-chan" Poi aggrottò le sopracciglia e si diresse da Sasuke:
"Ei tu brutto sbruffone, cosa le hai fatto?"
"Niente che ti riguardi"
"E' una mia amica, la mia migliore amica, è logico che mi riguarda!"
"Non lo so, chiedilo a lei"
Il suo sguardo si fece minaccioso, si avvicinò pericolosamente
al moro "Guai a te se la rivedo piangere, ti spacco il muso!"
Sasuke rimase impassibile.
"Ti sta dando fastidio?"
"No Karin, e tu smettila di starmi così vicina, mi soffochi"
Naruto puntò nuovamente i suoi occhi furenti sul ragazzo "Non
farti più vedere!" Concluse per poi andare alla ricerca
dell'amica.
[...]
Ino si lasciava andare all'abbraccio tentacolare del ragazzo, sperando
che il Nara si ingelosisse, così dopo vari balli estenuanti, si
voltò per vedere se il suo piano avesse avuto effetto. Ma
meraviglia delle meraviglie, lo trovò avvinghiato ad una ragazza
e le sue labbra sembravano non aver nessuna voglia di separarsi da
quelle di lei.
"Scusami bello, adesso devo andare!" Bruscamente allentò la presa del ragazzo e si diresse dai due.
"Ciao bionda, ti sposti?"
"Che vuoi?"
"Niente, che togli quel gran sedere che ti ritrovi da sopra alla mia borsetta!"
Shika infastidito si alzò e la fissò negli occhi stringendole i polsi.
"Che stai facendo?"
"Non lo vedi? Povera borsetta, quell'elefante ti ha ridotta a sottiletta...."
"Chiedile scusa"
"COSA?"
"Ti ho detto di chiederle scusa!"
Lei si morse il labbro.
"Lascia stare, figurati se le barbie mi intimoriscono..."
Ora per Ino era diventata una questione di principio
"ADESSO BASTA!" Urlò
"Se pensate che mi faccia intimorire da due invertebrati come voi , vi sbagliate!"
Shika la guardò negli occhi
"E TU LASCIAMI CHE MI FAI MALE!" Gridò con le lacrime agli occhi.
Lui lasciò la presa e inconsciamente si vergognò per come
l'aveva trattata, ma oramai era troppo tardi per chiedere scusa, lei
era già andata via.
[...]
Non passò molto tempo dal ritorno di Shika a casa, era ancora
tutto buio, qualcuno piangeva e sapeva perfettamente a chi
appartenessero quelle lacrime e chi era stato la carogna che le aveva
fatte versare.
La luce lunare rischiarava la cucina e in quel contrasto di luci ed ombre vide Ino.
"Ino..."
"Vai via Shikamaru!" Doveva essere molto arrabbiata per aver pronunciato per esteso il suo nome.
"Dai, non fare la bambina"
"Vaff***"
"Grazie"
Si avvicinò alla ragazza "Allora, vuoi dirmi che hai fatto?"
Finalmente alzò lo sguardo: "Che ti importa? Tanto sarebbe solo
una seccastura, anzi io sono una seccatura, non è vero?"
"Adesso basta, vuoi dirmi cosa ti prende?"
"NO!" Secco e deciso.
"E' per Temari?"
A quell'affermazione la bionda si alzò e seppur con le lacrime agli occhi si diresse verso Shika
"E cosa mi dovrebbe importare di quell'oca e di quello che fa con te? " Iniziò a percuotergli il petto con i pugni
"Cosa dovrebbe importarmi se la tua mano è sul suo sedere? Il mondo non gira intorno a te!"
"E allora tu? Non eri avvinghiata a quel moretto?" Le bloccò le mani, i loro crpi si sfiorarono.
"Io ti avevo chiesto di ballare..." Disse con voce più pacata, mostrando tutta la sua delusione.
"Perché credi che abbia speso metà del mio stipendio per
questo trucco e per questo vestito? Perché volevo essere bella,
e sai per chi?"
Lui continuava a fissarla e si accorse che l'azzurro di quei due occhi per colpa sua non erano più limpidi ma lucidi.
"Per te stupido che non sei altro" Concluse con tono sommosso, prima di
lasciar sprofondare il suo viso nella maglietta del ragazzo. Lui
sorrise, socchiuse gli occhi e poggiò il suo capo su quello di
Ino. Poco dopo le alzò il viso costringendola a guardarlo negli
occhi:
"E' proprio vero che quando ti arrabbi sei la più bella seccatura del mondo..."
[...]
Naruto sapeva perfattamente dove trovare Sakura quando era veramente
triste, e non era l'ospedale, ma la sponda del fiume che costeggiava la
città.
"Sakura-chan!"
"Cosa ci fai qui? Dovresti stare da Hinata" Disse asciugandosi le lacrime.
"No, questo è l'unico posto dove dovrei trovarmi" Si sedette accanto all'amica.
"Non so perché non me ne va giusta una"
"Ma dai Sakura-chan, cosa vorresti avere di più?"
"E' proprio questo il punto, io non ho niente!"
"Non dire così, tu hai me, lo sai che non ti abbandonerei mai finchè ce la farò a mangiare ramen"
"Io...io... mi sento nuovamente sola, proprio adesso che..." Nascose il viso fra le mani. Naruto si rattristò.
"Sakura, io pure sono solo, lo sono sempre stato, ma da quando ho
trovato te, Ino e Shikamaru sento di aver trovato una famiglia e sono
felice, ma tu ora non lo sei e questo mi distrugge..."
"Lo so, vi sto dando tante pene, vi chiedo di perdonarmi ma... ora che speravo di..." fece un sospiro profondo
"Ma i sogni sono per gli stolti, ora sono cresciuta non dovrei più credere alla favole"
"Non è vero Sakura-chan, i sogni esistono perché devono
essere inseguiti, realizzati, ma se non hai tu il coraggio di farlo,
chi dovrebbe?"
"Naruto devo aprire gli occhi e rendermi conto che la vita non è tutta rose e fiori"
"Hai ragione, devi aprire gli occhi e vedere che il cielo è
pieno di stelle e ognuna di queste brilla perché sono i nostri
sogni a farle brillare...ma devi aver fede e tutto si
realizzerà, e se il mondo ti dà mille ragioni per
piangere, tu trovane una in più per sorridere"
Si voltò regalandole un sorriso caldo e sincero. Lei lo abbracciò e poi insieme contemplarono le stelle.
"Tu vuoi lui, non è vero?" Fece cenno di si.
"Non ti preoccupare, questa sera ci sono tante stelle ad illuminarti il viso"
Lei sorrise... "Naruto... ti voglio bene!"
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Capitolo 11 *** capitolo 10 ***
capitolo 10
CAPITOLO 10
Sembrava fosse passata una vita, un'eternità e invece era solo la mattina del giorno dopo.
"Alla fine ci siamo addormentati" Bofonchiò Ino abbracciata a Shikamaru su quel divano sgangherato.
"Si e devo dirti che russi!"
"Non è vero che russo! Respiro solo in modo profondo..."
Lui sorrise ammettendo che senza trucco e con i capelli scompigliati era ancora più bella.
"Ora ti senti bene?"
"Si grazie mille"
"Figurati, sennò a che servono gli amici?"
"E già ..." Rispose con amarezza.
"Adesso che fai? Chiese Shika vedendo che la ragazza si era alzata quasi infastidita
"Niente, è tardi , è meglio che prepari la colazione"
"Se mi addormento spero di sognarti ancora,
trovare le parole che non trovo ora,
Tra dire e il fare ci sei in mezzo tu,
nel mare delle grane che ti dò sai che farò?
Sopra un'isola nella mia mente ti porterò.
Come in un film a volte un pò felici,
come succede in un film a volte solo amici."
(Giorgia)
La bionda chiuse immediatamente la radio; ci si doveva mettere anche
una canzone ad infierire sul suo stato d'animo? E poi la solita routine:
"Uffa Shika, ma è possibile che non riesci a trovare un lavoro?"
"Non è colpa mia se non c'è lavoro oggi giorno!"
"Ma sono più di cinque mesi che stai cercando, è possibile che..."
"BUONGIORNO A TUTTI, scusate ma devo andare!"
Constatò Naruto rubando il toast sul quale Shikamaru aveva appena finito di spalmare la marmellata.
"E dove?" Chiese il moro rassegnato.
"A lavoro"
"Scusa Naruto..." Intervenne Ino "Ma il signor Ebizu non ti aveva licenziato qualche giorno fa?"
"Si, ma ho trovato un nuovo lavoro...comunque ciao, io vado non vorrei far ritardo proprio il primo giorno..."
Ino a braccia conserte fissò il ragazzo.
"Naruto è proprio fortunato, vero Ino ?"
"Ciao ragazzi!"
"Buongiorno Sakura, ma dove vai ? Non fai colazione ?"
"No altrimenti perdo l'autobus, ci vediamo questa sera!"
Chiuse la porta alle sue spalle.
"Siamo rimasti solo io e te... che seccatura..."
"Non credere che te la scampi!" La bionda gli lanciò la giacca:
"Siccome oggi faccio il pomeriggio, adesso andiamo a cercarti un lavoro"
"COSA?"
"Datti una smossa prima che ti sbatta fuori di casa"
"Che seccatura! Poi di che ti lamenti ? Io le mie bollette le ho sempre pagate"
"MUOVITI!!"
E tra qualche borbottio ma senza troppe obiezioni Shikamaru si mise alla ricerca di un lavoro.
[ALLA FERMATA]
"Buongiorno Sakura!" Esordì Ten Ten che da brava autista accolse Sakura sull'autobus
"Ciao Ten Ten..."
"Anche oggi solita destinazione?"
"Purtroppo si, ma ti confesso che non avrei disdegnato una bella giornata in pieno ozio..." Sospirò
"Dai, vieni qui, siediti accanto a me, ti nomino co-pilota!"
"Wow, grazie signor capitano"
Traffico,macchine, macchine, traffico... Era tutto quello che si poteva
vedere dall'alto durante l'ora di punta, perlomeno fino a quando non si
arrivava nel quartiere degli Hyuga. Alla solita fermata c'era Neji ad
aspettarla, con il suo solito decoro e con i suoi soliti modi misurati.
Come poteva non notarlo Ten Ten ? Eppure aggrottando le sopracciglia
proseguì nel suo tragitto.
"Scusa Ten Ten, ma ti sei persa un passeggero"
"Dici davvero? Che sbadata che sono, ora mi fermo"
Neji tutto composto iniziò a camminare per raggiungerla ...
"Scusa Sakura, ma io non vedo più nessuno e non posso fare tardi...."
Rimise in moto.
"WE TEN TEN!" Si sentì l'urlo di un'anziana signora che occupava gli ultimi posti dell'autobus
"Hai lasciato due volte a piedi il signor Hyuga!"
"Veramente nonna Chiyo? Allora se si tratta del signor Hyuga mi fermo subito"
La scena fu simile a quella precedente.
"Sai Sakura, ultimamente questa vecchia carretta mi dà dei problemi, si ingolfa!"
Così dicendo guardò dallo specchietto e vedendo che Neji
si trovava dietro il tubo di scappamento, diede gas, scurendo
così (a causa del fumo nero) il volto del ragazzo.
Sakura rise mentre Ten Ten apriva le portiere dell'autobus
"Buongiorno!"
Lo Hyuga la guardò di traverso, ma prima che finisse di entrare
la mora chiuse gli sportelli rompendogli l'ombrello fra le ante.
"Ops..." Disse con aria innocente, poi sorrise "Buonagiornata!"
Lui sbuffò.
"Sakura non è ancora finita" Bisbigliò la"piolota" "Se vuoi gustarti la scena voltati".
Diligentemente ubbidì
"Scusa, ma quello non è tuo zio?"
"Si, proprio lui!" Le due si guardarono e scoppiarono a ridere cercando di essere discrete...
"Salve giovane, oggi ho fatto già tre ore di corsa!"
Neji rispose con un ghigno
"E non c'è niente di meglio di una corsa e di una bella sudata, vero Ten Ten ?"
Urlò Gai alzando un braccio per salutare la sua nipotina, mettendo in mostra l'alone di sudore.
Ten Ten guardò Sakura e mormorò "Vendetta fatta!"
E dopo quattro semafori rossi, tre rotatorie e un'apetta, Sakura era giunta a destinazione.
"Bene io sono arrivata"
"Allora ci vediamo"
"Si e... buona fortuna " Concluse Sakura alludendo a Neji.
Uno, due, tre scalini, si lei aveva l'abitudine di contare i gradini,
ogni tanto ci rifletteva, da quanto li contava? Da quando era bambina e
con Ino....
"Buongiorno mio splendido fiore li loto!"
I suoi pensieri furono recisi da quella voce ormai familiare.
Alzò gli occhi al cielo : "Ciao Rock Lee"
"Mi chiedevo se oggi volevi pranzare con me..."
"No" Rispose la ragazza mentre continuava a camminare
"Cenare?"
"No"
"Colazione, merenda, spuntino?"
"NO!"
"Ciao Sakura"
Improvvisamente le gambe della ragazza si arrestarono contro la sua
volontà, e non sapeva più dove si trovasse il suo cuore
se nel petto o nello stomaco... Il panico aveva sfrattato quella sua
calma e si impossessava di ogni sua più piccola cellula.
"C...Ciao... Sa-su-ke..."
"Vuoi venire a pranzo con me?"
Nel frattempo Lee spostava lo sguardo da Sakura a Sasuke e da Sasuke a Sakura
- SI EVVIVA - "No, mi spiace ma devo andare a pranzo con Lee!"
Rispose , soddisfatta del suo autocontrollo e fiera di non aver ceduto ai propri sentimenti.
Si mise sottobraccio a Lee:"Sarà per una prossima volta..."
E con fare molto lento si allontanava con sopracciglione.
"Sakura-san, verrai con me anche a cena?"
"Assolutamente no! E se non la smetti salta pure il pranzo!"
[...]
"Uffa Ino, possiamo smetterla per oggi? I miei muscoli si ribellano!"
"No, la questione è diversa, si sono atrofizzati perché non cammini mai!"
"Buongiorno!" Era arrivato l'autobus
"Ciao Ten Ten"
"Allora Ino, dove vi porto?"
"A casa" Rispose seccato il Nara
"Stai zitto! Alla 14° grazie" Concluse con un sorriso rivolto all'amica.
Ma una nube nera si dirigeva verso la postazione del conducente
"Ora basta! Quando ha intenzione di portarmi alla Big Bank?"
Neji aveva quasi perso le staffe dopo l'infinito giro panoramico offerto dalla giovane.
Lei di risposta indicò un cartellino:" Non disturbare il conducente"
"Lei non sa chi sono io!"
"Uffa, ecco che rinizia con la stessa storia... vabbè
rinfrescare la memoria non guasta mai, sei Nji Hyuga, nipote del
proprietario della Big Bank mentre tu non sai chi sono io e bla bla bla
......"
"Non mi piacciono questi giochetti!"
"A chi lo dice..." Intervenne Shikamaru fissando Ino
"Shika smettila!"
"Ma cosa vuole? Ho solo fatto il giro lungo..."
"Il giro lungo? Questa volta non la passerà liscia!"
"Tze, lei non mi spaventa..."
"Senta, da uomo a uomo le dò un consiglio" Neji si voltò
verso Shikamaru "Non si metta mai contro una donna... la
distruggerà, esperienza personale..."
Rassegnato lo Hyuga si sedette accanto al Nara. Ten Ten sorrise:
"Suvvia, sia felice, per la prima volta c'è un passeggero che vuole conversare con lei...."
[...]
"Pronto? Si Lee, ho finito sto aspettando che arrivi l'ascensore...anzi
è arrivato, ci vediamo all'uscita tra un paio di minuti ciao!"
Sakura chiuse il cellulare ed entrò nell'ascensore.
"Piano terra grazie"
La giovane riconobbe subito quella voce:
"Vuoi smetterla di comparirmi alle spalle?"
Sasuke le si avvicinò:
"Vuoi smetterla di scappare?"
"Non sto scappando..."
"Allora perché non mi guardi?"
"Non c'è bisogno, siamo quasi arrivati..."
Lui bloccò l'ascensore, adesso Sakura incredula lo fissò:
"Cosa stai facendo?"
"Non ti è chiaro?"
"Spostati, Rock Lee mi sta aspettando"
"Adesso esci con lui?" Chiese sornione
"Se permetti esco con chi mi pare!" E con una smorfia gli diede le spalle.
"Ammettilo Sakura, sei pazza di me, altrimenti non ce l'avresti per quel bacio che ieri sera mi ha dato Karin"
Lei si voltò in maniera brusca, quasi indignata per
quell'affermazione e soprattutto per quell'atteggiamento spavaldo
assunto dall'Uchiha.
"COSA? Forse TU sei pazzo di me, fino a prova contraria sei stato TU a bloccare l'ascensore per parlarmi!" Ci tenne a precisare.
"Forse sono pazzo e basta..."
"Senti...che vuoi da me?"
"Portarti a pranzo"
"E perché?"
"Vogli farmi perdonare per ieri; accetti?"
-SI!SI!SI!- "E se non avessi voglia di pranzare con te?"
Lui alzò le spalle: "Nessun problema, sono una persona democratica... se non accetti possiamo rimanere qui dentro..."
"Cosa? Certo che sei veramente insopportabile!"
Lui sorrise soddisfatto: "Allora accetti?"
"Qui c'è sicuramente la fregatura...."
"Sono i rischi della vita"
"E come la metto con Lee?"
"Non preoccuparti, è un tipo sveglio, capirà"
"Ok, però scelgo io dove si va!"
"Affare fatto"
Sorrise compiaciuto e sbloccò l'ascensore.
RINGRAZIAMENTI:
Ringrazio tutti coloro che continuano a leggere la mia storia, chi
recensisce , chi ha inserito la mia ficcy fra le storie preferite e chi
mi ha inserito fra gli autori preferiti. Un abbraccio speciale a
Angel23 che lascia sempre un suo commento...Come farei senza di te?
Grazie ancora, a presto baci tishi ^_^
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Capitolo 12 *** capitolo 11 ***
capitolo 11
CAPITOLO 11
[...]
"Arrivederci, vi faremo sapere"
"Aspetti, non vuole il numero di telef..."
E per l'ennesima volta si ritrovarono una porta chiusa a due centimetri dai loro nasi.
"Visto Ino, non c'è un lavoro per
me!" Constatò Shikamaru con rassegnazione, dopo che con l'amica
aveva visitato tutta la città in cerca di un impiego.
"Smettila , la colpa è solo tua, hai avuto il coraggio di rifiutare ben cinque lavori!"
E così dicendo iniziò ad elencare (con il supporto delle dita) tutte le offerte di lavoro declinate dal Nara:
"Spazzino, venditore porta a porta, sarto, becchino e perfino di fare il modello!"
"Non sono adatti a me, e poi l'unico lavoro che mi piaceva non me l'hai fatto fare"
"Ma piantala, entrare in una band di metallari non è lavorare"
"Ma se mi pagavano..."
"Va bene, lascia stare, io mi fermo qui"
Erano giunti in prossimità di un grande edificio grigio, un
mastodontico blocco di cemento che al sol vederlo incuteva terrore.
"E' il posto dove lavori?"
"Si sono arrivata, puoi tornare a casa"
"Ok a dopo"
"Si...ciao" Quella voce così melanconica fece voltare il ragazzo :
"Ino, c'è qualcosa che non va ?"
Certo che c'era, ma era troppo orgogliosa per ammetterlo e così
preferiva diventare aggressiva piuttosto che sembrare debole:
"Ovviamente, io vado a lavorare e tu torni a casa; è il mondo che non va!"
E mentre faceva il suo ingresso continuava con il predicare.
"Questa è matta..." Disse a bassa voce Shika che sconcertato
continuava a fissarla. Poi mise con disinvoltura le mani in tasca e si
accorse che Ino aveva dimenticato le chiavi.
-Uffa...ma perché le donne trovano spazio per tutto nelle loro
borse tranne che per le chiavi ? Adesso devo pure entrare...che
seccatura!-
Con poco entusiasmo raggiunse il terzo livello , e quel poco divenne
praticamente nulla quando vide un uomo basso, grasso , calvo e con gli
occhiali fare avances a Ino.
"Buongiorno" Disse Shikamaru seccato, facendo voltare l'uomo.
"Lei chi è?"
"Niente, un mio amico!" Intervenne prontamente la bionda portando in disparte il coinquilino.
"Chi è quel viscido?" Chiese Shikamaru mentre continuava a fissare l'estraneo.
"E' il mio capo, dimmi che vuoi e vattene"
Spostò lo sguardo indagatore sulla Yamanaka:
"Le chiavi..." Le porse all'amica e senza dire altro andò via, tenendo sempre fisso lo sguardo impavido sul boss.
"Ino! La prossima volta perdi il posto!"
"Scusi signor Gatoo, non accadrà più"
[...]
Neji credeva che dopo esser sceso dall'autobus tutte le sue disgrazie
sarebbero finite ed invece, non appena si risistemò la cravatta,
notò Naruto seduto su una panchina:
"No, non è possibile, questa è una congiura!"
A quell'esclamazione il biondo alzò lo sguardo e vide lo Hyuga. I suoi occhi si illuminarono e subito lo raggiunse
"Scusi cugino di Hinata!"
Neji si fermò:
"Mi scusi, oggi non sono in vena"
"No, volevo solo sapere.... Ma che è successo al suo ombrello?"
Naruto indicò quell'oggetto che sembrava essere reduce di qualche guerra.
"E guardi, è tutta colpa di .... Insomma non cambi discorso, mi dica che vuole e vada via"
"Si, che fiori piacciono ad Hinata?"
"Non lo so, e poi non deve vedere mia cugina!"
"E perché?"
"Perché non voglio vedere lei, da quando l'ho conosciuta sono iniziate le mie sventure! Cominciando da quella matta..."
"Forse sei tu che porti sfiga! Io non posso vedere Hinata ed è solo colpa tua se sei perseguitato dalla sfortuna!"
"Per me può vedere chi le pare, ma non mia cugina"
" Perché?"
Neji arrestò il passo e per la prima volta dall'inizio della discussione guardò il biondo:
"Perché sei..." Lo Riguardò "Anzi non sei... Lasciamo stare..."
"Ma io ci tengo ad Hinata"
"Bene, lo dimostri"
"Perfetto, lo farò!"
"Adesso vada via"
"Si, ci vediamo domani"
"COSA?"
"Ciao..." E così dicendo andò via lasciando Neji preda della disperazione.
[...]
Un prato, un parco, un cielo e due grandi occhi verdi.
Erano così limpidi da far paura, riflettevano i suoi che al
contrario erano due pozze nere che nascondevano una vita. Paura di
rivelare ciò che per tanto tempo era appartenuto all'oblio.
"Allora Sasuke, ti piace il pranzo?" Chiese Sakura che sorridente si sistemava sulla distesa erbosa.
"Io avevo in mente altro comunque... anche l'hot dog va bene"
Prese posto di fianco alla ragazza.
"Ascolta Sakura, volevo dirti..."
"Ma tu ami così tanto la concretezza e arrivare subito al
dunque? Non lo sai che molte volte è più piacevole il
tragitto che la meta?"
"Volevo chiarire quello che è accaduto ieri sera..."
"Non pensiamoci più, anzi salutami Karin!"
Lui sorrise, non volle ammetterlo ma quella ragazza aveva un carattere
dolce come il miele e allo stesso tempo così tenace da riuscir a
tenergli testa. Era veramente unica nel suo genere.
"Se vuoi le puoi telefonare"
"No grazie, potrebbe succedere come con Lee... creo dipendenza sai?"
Sorrise saccente : "Bene, mi fa piacere che ci siamo chiariti, non mi piace tenere le questioni in sospeso"
-Già, non gli piace nemmeno chiedere scusa....Va bene Sakura,
accontentati e approfitta del fatto che sei da sola con lui-
"Ti piacerebbe venire a cena da me?"
La ragazza lo guardò stupita -SI!Sakura ha colpito ancora!-
"Una cena a...a casa tua?"
"Si, sempre se non hai altri impegni, tipo uscire con Lee"
"Cosa? No, figurati..."
"Allora vieni?" Adorava mettere le persone alle strette
"Certo, devo portare qualche amico?"
"No questa sera staremo con i miei amici"
-NO che sfortuna! Addio sogni di gloria...-
"In realtà sarebbe una cena importante e vorrei che tu mi accompagnassi, accetti?"
-Si tutti mi vedranno con Sasuke! Alla faccia di Karin-
"Certo, ma non è che lo fai per non sentirti in colpa?"
Lui sorrise borioso:"Mai avuti sensi di colpa, così come non ho mai ricevuto un no come risposta"
"E se io..."
"Tu non mi dirai di no nonostante la tua testardaggine , perché vuoi venire..."
Avvicinò il suo volto a quello della ragazza, e le sussurrò:
"Non è vero Sakura?"
[a casa]
"Naruto, vuoi aiutarmi a preparare la cena?" Chiese Ino fra i fornelli.
"Mmmm... può venirmi l'ispirazione?" Rispose Naruto mentre
poggiava il mento su una penna dal tappo tutto mordicchiato.
"Ma si può sapere cosa stai facendo?"
"Scrivo una lettera..."
"Una lettera?...Di raccomandazione?"
"NO d'amore...almeno credo..."
"Wow, allora buona fortuna" Disse la bionda tornando al suo bel da fare
"Ma ti sei mai innamorata?"
A quella domanda Ino si voltò esterrefatta :
"Ok, lo so che sono giovane però... Certo che mi sono innamorata!"
"E cosa hai provato?"
"Mmmm...una serie di belle cose"
"E ti è piaciuto?"
"Ma che razza di domande fai?"
"E perché è così bello?" Continuò Naruto intento a prendere appunti
"Forse perché non ti senti tanto sola...non si è un io ma un noi "
"E per te Shika?"
Il moro non si stupì della domanda , sapeva che sarebbe stato chiamato in causa pure lui:
"E' una gran seccatura, ma sicuramente è la più bella perchè mette il buonumore"
"Allora dovresti innamorarti!" Affermò Naruto
"Si... per lui sarebbe troppo faticoso" Aggiunse la bionda guardandolo con la coda dell'occhio.
Poi Sakura fece il suo ingresso trionfale in cucina:
"Salve gente!"
"Cosa porti in mano?" Chiese Ino con quello spiccato spirito di osservazione tipico delle donne.
"Ma... niente di che...è solo un vestito..." Estrasse
delicatamente l'abito dall'involucro che ne nascondeva la bellezza per
farlo ammirare all'amica.
"CAVOLI SORELLA!! Vai a ritirare un Oscar?" Domandò sbalordita, stupita, sorpresa, meravigliata Ino.
"No mia cara... Molto di più... Vado a cena a villa Uchiha!"
"Allora l'hai risentito..." Chiese Naruto lasciando le parole sospese a mezzaria.
"Si..."
"Per la miseria Sakura!! Questo vestito è più caro del nostro affitto!"
"Non ti preoccupare Ino, basta non togliere il cartellino e posso restituirlo senza pagare"
Ino sorrise "Sei un genio!"
"Adesso scusatemi ma devo prepararmi..."
E dopo che Naruto si accorse che Sakura era pronta per il suo debutto,
decise di augurarle una buona serata. Aveva bisogno di conoscere lo
stato d'animo dell'amica ma aveva anche bisogno di essere ascoltato.
Bussò alla porta semichiusa appoggiando leggermente le nocche su
quel legno.
"Avanti"
"Ogni giorno più bella..."
"No, è solo il vestito..." Replicò mentre continuava a
sistemarsi qualche ciocca ribelle. Naruto si distese sul letto:
"L'hai perdonato?"
"Il fatto è che non l'ho mai odiato..."
"Tu non riusciresti mai ad odiare"
"E tu invece cosa stai tramando? E' da quando sono tornata che hai quel foglio in mano!"
"Cerco di scrivere una lettera...."
"Hinata?" Chiese Sakura sorridendo
"Si, vorrei farle capire che mi piace ma... non so come esprimermi... Per te che vuol dire amare o amore?"
"Per me è il bel tempo anche quando piove"
E mentre Naruto era intento a prendere nota di queste ultime parole, Sakura gli bloccò le mani:
"Ma non è quello che penso io ad essere importante... E' quello
che provi tu, quello che senti quando la vedi che conta veramente...Per
te cosa rappresenta Hinata? Cosa provi per lei? Bene, riorganizza le
tue idee e capirai cosa vuol dire l'amore..."
Due colpi di clacson le bastarono per capire che l'autista di villa Uchiha era venuto a prenderla.
"Io vado, adesso puoi continuare anche senza di me" Gli diede un dolce bacio sulla fronte e andò via.
[villa Uchiha]
(Anko) "Buonasera" Disse in modo raggiante una cameriera a Sakura.
"Lei?"
"Lei?"
Le due donne si puntarono rispettivamente gli indici addosso.
"Ma non lavorava in discoteca?"
"Si...Nel tempo libero...Ma mi dia il cappotto"
"Scusi, sa dirmi dove posso trovare il signor Uchiha?"
"Certo, fine corridoio, svolti a destra e troverà un gran salone pieno di gente...lui è lì"
"Grazie mille"
Quel corridoio sembrava non finire mai, troppo lungo per i suoi gusti.
Si insinuava nel suo animo la tentazione di fuggire, andar via da quel
posto.
Cosa ci faceva lì?
E poi una gran luce. Un salone ricolmo di gente. Abiti sfarzosi,
gioielli, titoli altisonanti, tutto brillava di luce propria. E lei
senza dubbio era la più splendida, ma era anche l'unica a non
essersi accorta del suo splendore.
-Forse era meglio restare a casa- Pensò mentre cercava di
rendersi invisibile. Prese posto in un angolino , vicino ad una grande
tenda.
"Finalmente ti ho trovata" Sasuke era arrivato giusto in tempo per salvarla.
"Già, ultimamente nascondermi è diventato il mio hobby preferito"
"Vieni con me, devo ancora salutare qualcuno poi inizia la cena". La
prese per mano come se fosse la cosa più naturale del mondo.
"Buonasera signor Uchiha" Una signora imbellettata si accostò a Sasuke per intraprendere una conversazione.
"Buonasera a lei, si sta divertendo?"
"Si bellissima festa, mi congratulo con lei per il suo buongusto"
"E io mi complimento con lei per la sua finezza"
La donna rise al complimento nascondendo il volto dietro ad un ventaglio rosso rubino.
"E la signorina così graziosa al suo fianco , chi è ? "
"E' Haruno Sakura"
"Molto piacere" esordì la ragazza prima che arrivasse un amico di Sasuke:
"Signore, perdonate la mia scortesia, ma devo rubarvi il signor Uchiha per qualche istante"
"Signore scusate, ma il dovere mi chiama"
Disse sorridendo e prima di seguire l'amico sussurrò a Sakura:" Non scappare...torno subito"
"Allora...lei dove vive?" Chiese la signora che aveva perso tutta la sua finta cortesia
"In città, non molto lontano da qui"
"Vicino ai grandi magazzini?"
"Mmmmm...no"
"Capisco...Al centro ?"
Sakura iniziò a tormentarsi le mani:
"No, abito poco lontano dall'ospedale"
"Non mi viene in mente nessun bel quartiere...Solo palazzi grigi , somog ,accattonaggio e non so che altro..."
"Io abito proprio lì"
"Povera ragazza, come mai? Non ha trovato ancora un buon lavoro?"
"Veramente studio medicina, faccio tirocinio, non ho ancora un vero lavoro..."
"Comunque ha una buona rendita per pagare l'affitto"
La voce di Sakura diventò flebile: "Condivido l'appartamento con altri tre ragazzi"
"Oh Cielo! Allora cosa ci fa lei qui?::::Senza offesa si intende..."
"Sono stata invitata da Sasuke... Cioè il signor Uchiha"
"Si si, io vado...Stia attenta a non stropicciare il vestito...."
E prima di lasciare definitivamente la ragazza bisbigliò:"Bifolchi..."
Le vennero gli occhi lucidi.
"Ma chi si vede"
-Doh! Mancava solo lei- "Ciao Karin"
"E' proprio vero che il livello della serata è sceso di molto"
Disse cercando l'approvazione delle amiche che sghignazzavano alle sue spalle.
"Scusami ma devo andare, SASUKE mi starà aspettando"
"No resta qui con noi, facci un pò di compagnia" La trattenne
per un braccio prima di continuare con il suo sottile sarcasmo:
"Ma che bel vestito Cenerentola, è un regalo della fata?"
"C'è chi si appoggia ai genitori e chi alle fate"
"Ti sarà costato molto...."
"Non ti interessa"
"Ma cosa vedo! Hai scordato di togliere il cartellino!"
Le ragazze al seguito di Karin si misero a ridere
"E adesso bei capelli dove vai?"
"In bagno a togliere il cartellino...Questo vuol dire vestirsi in fretta!"
"Ma no aspetta, ti aiuto io, altrimenti a cosa servono le amiche?"
"Se tu ne avessi una lo sapresti!"
"Qualcuno ha un paio di forbici?" Urlò mettendo in evidenza il
cartellino e suscitando così l'ilarità dei presenti;
"No? Va bene, farò da me!"
Tirò così violentemente l'etichetta da portar via anche
un lembo del vestito. Sopraggiunsero le lacrime, bruciavano, ma
bruciava ancor di più l'umiliazione. Purtroppo non poteva
reagire, era in una tana piena di lupi, non doveva salvarsi ma essere
salvata. Si morse il labbro inferiore e corse via.
"Adesso puoi andare al bagno...A piangere..."
Sakura corse senza prendere fiato fino all'ingresso principale.
"Dove va?" Chiese cortesemente la cameriera di poco prima
"Via di qui!"
"Non lo vuole il cappotto?"
"Può tenerlo"
Uscì sul vialetto, il rumore della ghiaia calpestata fece voltare Sasuke il quale discuteva con alcuni uomini.
"Scusate...Sakura! Sakura!"
La raggiunse prima che varcasse la soglia. Solo il vapore delle loro
bocche riscaldava quella fredda serata. Sasuke le prese delicatamente
un braccio:
"Cosa ti è successo?"
Si voltò con le lacrime agli occhi:
"Vuoi spiegarmi perché ce l'hai con me?"
"Cosa?"
"Non ti è bastato umiliarmi l'altra volta?E' un gioco necessario per sentirti potente e padrone di tutti?"
"Non è così e poi non mi permetterei mai di umiliarti, io ti stimo e tu lo sai!"
"Non è bello scherzare con i sentimenti altrui, qualcuno potrebbe farsi male e tra noi due non saresti di certo tu"
E vuoi che sia il freddo e vuoi che sia la rabbia Sakura iniziò a tremare.
"Andiamo dentro che fa freddo"
"Non credo di voler tornare"
"Io voglio stare lì con te"
"Se fosse veramente così, non mi avresti lasciata fino ad ora con quelle aguzzine"
"Perdonami, non succederà più" Questa volta sembrò sincero.
"Forse non era la mia stella..."
"Vuoi tornare dentro con me?"
Lo fissò; e per la prima volta l'uno riuscì a sostenere lo sguardo dell'altro.
"Solo se mi tieni per mano"
Sasuke sorrise e questa volta le stirnse la mano come se fosse la cosa più preziosa del mondo.
RINGRAZIAMENTI:
Angel23 : Anche a me è piaciuta la parte in cui Neji e Ten Ten
si scontrano :) e mi fa piacere sentirti dire (o meglio vederti
scrivere) che la storia diventa sempre più bella, sei troppo
buona O///O Ci sentiamo presto kissucci Tishi.
Bloody_Sand :Grazie per il commento, perché oltre ad aver
trovato la mia storia carina, ho ricevuto complimenti anche per quel
che riguarda la parte grammaticale ^_^Rinnovo i miei ringraziamenti
ciao ciao Tishi .
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Capitolo 13 *** CAPITOLO 12 ***
capitolo 12
CAPITOLO 12
[...]
-E' così tardi... già si sentono gli uccellini
cantare, il rumore dei passi della gente scendere le scale e Naruto
russare...-
Sakura si fermò per un attimo sulla soglia della cucina e ripetette mentalmente -Naruto russare?-
Il biondo infatti dormiva in quella stanza con la testa poggiata sul
tavolo , con la bocca semiaperta e stringeva nella mano destra una
penna ormai senza più inchiostro. Sakura sorrise prima di
avvicinarsi all'amico per svegliarlo:
"Naruto, sveglia è mattina" Sussurrò.
"Mmm..Sakura-chan..." Solo qualche minuto dopo realizzò che la
sua migliore amica era tornata, dopo averla aspettata per tutta la notte
"SAKURA-CHAN, finalmente sei tornata, guarda cosa ho scritto!" Disse sventolando un foglio bianco.
"Calma Naruto, non urlare altrimenti sveglierai anche Ino e Shika"
"NOOOO" Gridò subito dopo l'Uzumaki
"Adesso cosa è successo ?"
"Ho sbavato mentre dormivo... non si legge più niente..."
"E' proprio vero che certe volte hai la testa quadra...Dai qua, fammi vedere"
Gli strappò letteralmente il foglio dalle mani e iniziò a leggerlo. Alla fine Sakura sorrise.
"Lo so, non è bella"
"Hai ragione, non è bella... è meravigliosa, soprattutto la rima che riguarda la zanzariera" Rise nuovamente.
"Ma ti piace veramente?"
"Si tontolone!"
"Allora io vado a riscriverla, grazie Sakura-chan"
"Figurati"
E mentre Naruto correva per poco non travolse Ino.
"Rima con zanzariera? Ma che robaccia è ?"
"E' la poesia di Naruto"
"L'ha scritta per la WWF?"
Sakura fissò Ino.
"Che c'è? Io non ho mica fatto le ore piccole..."
"Anche questo è vero..."
"Uffa Sakura! Ti devo supplicare per farmi raccontare qualcosa?"
"Cosa vuoi che ti racconti?"
"Che ne so, non sono andata io a cena con Sasuke Uchiha"
"Diciamo che è stata una bella serata..."
"Mmm... Tu con quel sorrisetto non me la racconti giusta... Ti ha baciata?" Chiese con sguardo malizioso.
"INO!"
"Ma non mi dici niente, non mi resta altro che fare supposizioni "
"Era solo una cena di lavoro"
"Si, adesso la chiamano così..."
"Donna di poca fede"
"Ma cosa è successo al vestito?"
Lo sguardo stupito di Ino incontrò quello rabbuiato di Sakura.
"C'era pure Karin..."
"Avete fatto a botte per Sasuke? No perché se le hai tirato un bel destro in faccia il vestito passa in secondo piano!"
"No, la storia è un pò doversa..."
"Accidenti Sakura, adesso come fai?"
Sakura sospirò afflitta:"Sono costretta ad usare i fondi per il mio master"
"No, non devi!"
"E come faccio? I soldi non piovono dal cielo"
"Se incontro quella grandissima...Le metto le mani al collo!!"
"Va bene Ino, però posa quel coltello che mi spaventi"
Rispose Sakura all'amica che aveva impugnato un coltello affilatissimo.
"Ops.."
"Io vado a farmi una doccia..." Disse l'Haruno sbadigliando "Se non crollo prima per il sonno ci vediamo dopo".
Nel frattempo arrivò Shikamaru, solo il profumo del caffè riusciva a fargli abbandonare il letto.
"Buongiorno Shika, ti ho preparato la colazione"
"Che sta succedendo? Hai vinto la lotteria?"
"Uffa, sempre a pensar male...Qualche volta non posso prendermi cura dei miei adorati coinquilini?"
Shikamaru si sedette
"E poi se non mangi chi ti prenderà a lavorare?"
"RAGAZZI SONO TORNATO!"
Proruppe Naruto con un mazzo di fiori di tutti i colori più uno.
"Cosa sarebbe quello?" Chiese Ino indicando la "composizione floreale"
"E' un mazzo di fiori per Hinata"
"Ma è una strategia per confonderle le idee?"
"A te Shikamaru piacciono?"
"Se gli piaci tu figurati se non gradisce quel mazzo di ..di... quello che è"
"Bene, allora io vado e che il bel tempo mi assista!"
"Dai Shika, sbrigati che usciamo anche noi"
"Sapevo che sotto c'era la fregatura"
Ino fece finta di non sentire:
"Sakura questa mattina che programmi hai?"
"Niente, resto a casa"
"Perfetto, allora alla spesa ci pensi tu"
"Ma quando dormo?"
"Sull'autobus mentre vai al supermercato"
E così ebbe inizio una nuova giornata.
[VILLA HYUGA]
Naruto non amava essere sistematico, ma per Hinata era disposto a
tutto, anche riavvolgere il nastro tutte le mattine. Infatti da quando
si recava dalla ragazza, la mattinata poteva essere suddivisa in tre
momenti:
1) Suonata 2) Toccata 3) Fuga. L'ultimo punto era quello che gli riusciva meglio.
E così anche questa volta era pronto per suonare il campanello:
"Ciao Hinata, volevo darti questi...con questo...ciao a presto".
Subito corse via lasciando la ragazza stordita da tutto quel trambusto.
Hinata corse subito in camera, chiuse a chiave la porta e si
appoggiò ad essa. Prese il respiro una, due, tre, quattro volte
prima di aprire quel biglietto. Lo lesse velocemente e dopo esser
diventata rossa in viso lo rilesse per capire cosa c'era scritto:
"Sta sera il vento tira
e questo fuoco m'attira.
Il rumore della zanzariera
mi fa immaginar te donna in carriera.
E non dimenticare :
senza te non posso campare.
Con te farei figli
belli come i gigli.
Bella sei con quei colori
e per questo ti regalerei milioni di fiori.
Tu non ci sei e mi sento come la faccia di una moneta
ma ti vedo e sono su un altro pianeta.
Sei una bellezza fatata
mia cara e dolce Hinata"
Naruto.
Hinata cercò di deglutire mentre si lasciava andare contro la parete:
"Na...Naruto... Zanzariera...Gigli ......" Svenne.
[ALLA FERMATA]
"Ciao Sakura"
"Buon...giorno Ten" Disse sakura fra uno sbadiglio e l'altro.
"Nottataccia?"
"No...Notte lunga, ma bella"
"Come ti invidio, io è da tanto che non mi concedo una notte brava"
"Senti Ten ten, ma quel Neji è arrivato?"
"No no, ecco adesso sale".
La ragazza fermò il mezzo per far salire il suo passeggero preferito:
"Buong..."
"Buongiorno a te Ten Ten alla quale piace mangiare polpette di riso e leggere libri horror"
Così dicendo si diresse al solito posto.Le due si guardarono
mentre cercavano di tenere nascosto quel sorriso dovuto alla sorpresa.
"Complimenti hai fatto colpo"
"Già, il fascino della divisa..."
E mentre si concedevano qualche battuta il moro con passo spedito si diresse dall'autista:
"Adesso che so anche il suo numero di telefono..."
"Perché ha intenzione di chiamarmi? Guarda te lo dico da adesso, sono libera solo di giovedì"
"No, volevo dirle che adesso che ci conosciamo potrebbe anche togliere quella caciotta dal mio sedile"
"Mmm... Non so se..."
"Ok, ho capito da domani andrò in macchina e ora mi faccia scendere"
"COSA?"
"Sono stufo del suo infantilismo, mi faccia scendere!"
La ragazza frenò bruscamente, mise il freno a mano e si alzò.
"E ora cosa ha intenzione di fare?"
"Niente, la mia caciotta non vuole condividere il posto a sedere con
lei e sinceramente non ho voglia di mangiare formaggio con la muffa ,
quindi la tolgo"
Lui continuava a guardarla senza parole.
"Prego, il posto è suo con tutto il mio formaggio... cioè omaggio"
E con soddisfazione tornò al posto di guida.
Per il resto del tragitto non ci furono sorprese, tutto era tornato
come prima: c'era nonna Chiho con il suo circolo di novantenni,
Konohamaru che copiava i compiti di Udon e infine c'era lui,
così sexy nel suo essere imbronciato, almeno così
pensò Ten Ten che si ritrovò ad osservarlo dallo
specchietto retrovisore.
Poco dopo l'autobus si fermò per far scendere i suoi passeggeri, fra i quali c'era anche Neji.
"Comunque..." Disse lo Hyuga a Ten Ten "Domani alle dodici può
venire a pranzo con me, sempre se non desidera mangiare quella cosa"
Disse alludendo alla caciotta.
"Mi dispiace ma io..."
"Dunque, se stacca alle undici e trenta si presuppone che per le dodici sia libera, giusto?"
"Ehm... si"
"Allora vieni a mangiare con me" Concluse mentre scendeva i gradini del
mezzo "Ah! Ten Ten , questa è una minaccia" (Riferendosi a
quello che Ten Ten gli aveva detto in discoteca)
Lui quasi sorrise mentre lei arrossì.
"Non è che ti piace?" Domandò Sakura divertita.
"Cosa? Piacermi quel pesce lesso? Ma che idiozie vai dicendo!"
"Ma... Mi sembrava..."
[ A CASA]
"Sai Shika, dovresti mettere in ordine la tua stanza..." Profferì Ino
"Cosa?"
"Sembra un campo di battaglia"
"Non è in disordine e poi se non ti piace mettila in ordine tu"
Fra i due ci fu uno sguardo di sfida:
"Ok, vado a sfrattare gli acari"
"Ma stai scherzando? La mia camera è perfetta!"
"Per te, ma per me no"
"Io allora vado in camera tua"
"A che fare?"
"A dormire"
"Buona idea"
La ragazza aprì la porta di Shikamaru.
"Le donne... FERMA!"
Di sicuro la stanza non era in disordine, almeno non come quella di
Naruto, ma lei cercava una scusa per curiosare nella sua camera,
dopotutto racchiudeva la sua vita.
"Esci subito dalla mia stanza!"
"Non ti conviene sfidarmi, sono cintura nera io"
"Di certo non si mette in ordine frugando fra i cassetti altrui..."
"Ma non lo sai che negli armadi o nei cassatti si trovano scheletri o farfalle?"
"Le farfalle le puoi trovare solo nel mio portafoglio"
"Mmm... Non c'è bisogno che io metta in ordine lì, già è stato ripulito"
Shikamaru alzò gli occhi verso il soffitto e sospirò.
"Wow un quaderno... Cosa ci sarà mai dentro?"
"Lascialo!"
"Solo se riesci a prenderlo"
Ino iniziò a correre per la stanza.
"Sai Shika, ti facevo più agile"
"Più agile eh?"
Con scatto felino il Nara riuscì a "catturare" l'amica che cadde sul letto .
"Tanto neanche adesso lo prenderai" Diceva Ino mentre tendeva la mano per non far agguantare quel quaderno a Shikamaru.
"Dai Ino basta"
E mentre la bionda continuava ad agitare il quaderno, una foto scivolò via da quelle pagine.
"E questa?"
La osservò: c'era lei che guardava un gattino.
"Beh... io..."
Ino lo guardò con occhi languidi:
"Shika tu..."
La distanza fra i loro visi cominciò a diminuire, i loro volti erano sempre più vicini.
"INO SONO TORNATA" Disse Sakura davanti alla stanza di Shika, poi si
voltò e li trovò in posizioni ambigue, entrambi distesi
sul letto.
"Scusate... Non sapevo...Continuate pure..." Concluse Sakura che sorridente se ne andava via.
"Aspetta Sakura, non è come pensi!" Cercò di smentire Ino mentre si divincolava da Shikamaru...
[...]
"Ciao Sakura-chan!"
"Ciao Naruto, ben tornato!" Rispose Sakura mentre faceva un cruciverba.
"Ino e Shika?"
"Sono andati a comprare la pizza"
"Ok Sakura-chan, io vado a farmi una doccia"
"Va bene... Aspetta un momento brutto birbante!"
Naruto si voltò terrorizzato "Chi io?"
"Si tu! Non devi dirmi niente?"
Il ragazzo deglutì.
"E' andato tutto bene con Hinata?"
"Ah! Hinata"
"Chi altrimenti?"
"E' andata benissimo, mi ha pure scritto una poesia...credo..." Disse sventolando un foglietto.
"Ed è bella?"
"Si bellissima, solo non ho capito cosa vuol dire..."
"COSA?"
"Tieni Sakura-chan, leggila"
La ragazza prese il foglio e iniziò a leggerlo:
"Io sono Euridice e tu Orfeo,
per te ho scelto le tenebre
perché cara per me è la tua luce"
Hinata
Sakura sorrise.
"Allora? Ci sono le tenebre... le faccio paura?"
"No testone, ti ama più di ogni altra cosa..."
A Naruto si illuminò il viso.
"Sorridi Romeo, hai trovato la donna più bella di tutto il firmamento "
RINGRAZIAMENTI:
crAzYtEn: E già questa Karin si trova sempre dietro l'angolo per
rovinare le storie d'amore altrui! Comunque grazie per aver recensito .
Mi raccomando continua a seguire la mia storia XD Tishi
proserpina: Che bello! Sono veramente felice che ti piaccia la mia
storia e come ho delineato Naruto e Shika. Spero di continuar a fare
sempre bene. Ciao ciao Tishi
Valery_Ivanov: Wow che complimentone! Non so come ringraziarti, quando
l'ho letta mi sono commossa... Veramente mille grazie. Un kiss anche a
te Tishi.
Angel23: Già sono state veramente delle arpie, ma logicamente
è tutta invidia, dopotutto Mr. Uchiha ha scelto Sakura... Bene,
ci sentiamo presto sempre Kiss Kiss Tishi^_^
E poi volevo ringraziare tutti quelli che continuano a leggere la mia
fan fiction , coloro che l'hanno messa fra i preferiti e chi ha
inserito il mio nick fra gli autori preferiti.... ^-^ baci Tishi
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Capitolo 14 *** capitolo 13 ***
capitolo 13
CAPITOLO 13
[...]
Gente ordinaria aspettava alla fermata, saliva su di un autobus,
obliterava il biglietto e andava via, chissà dove poi, alla
fine dei conti non c'era alcun posto migliore della propria abitazione.
In quella città continuava a non esserci aria, ma nonostante
tutto la gente continuava a respirare...
"Visto Ino, abbiamo fatto tardi, e di chi è la colpa?" Chiese
infuriata Sakura, la quale con le braccia conserte continuava a fare su
e giù per il marciapiede mentre sistematicamente osservava
l'orario offerto dal grande orologio della farmacia.
"E' tua Fronte Spaziosa, chi si è messa a parlare al telefono con un certo Sasuke?"
Rispose Ino mentre con calma si aggiustava il colletto della giacca.
"Cosa? Vogliamo paragonare i miei due minuti al telefono con le tue due ore allo specchio?"
"Che vuoi, dobbiamo accompagnare Ten Ten al suo appuntamento, non potevo presentarmi come una semplice ragazza di periferia..."
"Guarda che l'appuntamento non ce l'hai tu ma Ten Ten... E forse è già andata via..." Sakura sospirò.
"Ragazze, scusate il ritardo..."
Le due si voltarono, restarono immobili senza fiatare, quasi come fossero alla ricerca di qualche segno divino.
"Accidenti Ten Ten, come direbbe Naruto? Sei bellissima dattebayo!" Esordì Sakura.
"Si certo, solo perché sul suo vocabolario non esiste STUPENDA!"
"Dai ragazze finitela, così mi mettete in imbarazzo"
Rispose Ten Ten nascondendo gli occhi color nocciola sotto la frangetta.
"Hai visto Ino? Si è sciolta anche i capelli"
"Già, è proprio persa per Neji"
"NON è assolutamente vero!" Replicò Ten Ten frapponendosi fra le amiche.
"Si, anche Sakura diceva così di Sasuke..."
"Tu senza che ti fai la superiore mia cara zitellona"
"Guardate che gli uomini sono solo una seccatura, meglio perderli che trovarli, io sono single per scelta"
"Si, per scelta di un altro..." Sussurrò Ten Ten a Sakura.
"Attenta Ino Pig che a forza di stare troppo con Shikamaru parli e pensi come lui."
"Cosa vorresti insinuare Fronte Spaziosa?"
Sakura sorrise:"Che tu sei persa cotta di Shikamaru" Le cacciò la lingua.
"NON E' VERO! Siamo solo AMICI!"
"Si, non ne avevamo dubbi..."
E mentre le tre continuavano a litigare, sorridere e ripaciare, imboccarono la strada principale.
Arrivarono davanti alla vetrata di un cafè.
"TACI Ino!" Sakura con tono deciso rimproverò l'amica.
"Che vuoi?"
"Quello non è Sasuke?"
Tutte e tre incollarono i volti su quel vetro.
"Non può essere.. E' in compagnia di una donna" Decretò Ino.
"Karin..."Sakura pronunciò quel nome a denti stretti.
Ino e Ten Ten fissarono l'Haruno.
"Per favore; dobbiamo entrare"
Quegli occhi supplichevoli erano rivolti soprattutto alla mora:
"Sakura mi dispiace, ma farei tardi al mio appuntamento"
"Solo cinque minuti, vi prego!"
Ten Ten sospirò, il suo problema più grande era quello di non saper mai dire di no: "Ok, ma solo cinque minuti."
Così entrarono nel Cafè. Presero posto in un angolo della sala, dove potevano osservare ma non essere osservate.
"Secondo voi cosa si stanno dicendo?"
Bisbigliò Sakura mentre faceva finta di guardare il menù.
"Ti sei ingrassata brutta porchetta con gli occhiali, lasciami che vivo solo per Fronte Spaziosa"
"Ino smettila di fare la scema!"
"Perché secondo te è una cosa sana spiare la gente?"
"Ragazze...Io mi sento osservata...."
Ino si voltò verso Ten Ten: "Da quelli...."
La bionda seguì lo sguardo di Ten Ten e vide due bei ragazzi,
uno aveva i capelli corti rossi mentre l'amico aveva occhi azzurri ,
capelli biondi molto lunghi e con alcuni volantini aveva realizzato
cigni in origami.
"Ma che dici Ten! Quella è tutta una tecnica per rimorchiare...Io voglio il biondo"
"Perché gli prende la mano?" Continuò Sakura
"Forse saprà predire il futuro..."
"Ragazze, si stanno avvicinando..."
"Fai gli occhi dolci " Rispose Ino senza pensarci troppo.
"Ciao bellezza..."
Le ragazze si voltarono verso quel biondo che si stava rivolgendo a Ten Ten:
"Devo pagare il conto, permetti?" Con sorriso sfacciato mise le mani sulla borsa della mora.
"Ridammi la borsa!"
"Se non se ne va, dovrà vedersela con la mia amica Ino, è cintura nera!"
"Dai Sakura, non esagerare...." Ribattè la bionda mentre agitava le mani davanti al viso.
"Se la rivolete... venite a prenderla"
Ten Ten lo rincorse mentre Ino cominciò ad urlare:"A LADRO. A
LADRO!" Cogliendo così l'attenzione dei presenti, compresa
quella di Sasuke e di Karin.
Appena il biondo vide che Sasuke aveva realizzato ciò che stava succedendo, si rivolse all'amico:
"Presto Sasori, il piano è fatto, prendi una di quelle oche"
"Deidara tu pensa a correre, io so quello che devo fare!" E così dicendo afferrò Sakura:
"AIUTO, QUALCUNO MI AIUTI!"
"Sakura!" L'Uchiha si alzò bruscamente dal tavolo.
"Sasuke, aiutami!"
"Karin, io inseguo il rosso tu cerca di acciuffare quell'altro"
Si lanciarono all'inseguimento, mentre Ino cercava di raggiungere l'amica:"Aspettami Ten Ten !"
Una cosa in tanti anni Ten Ten l'aveva imparata: mai darsi da fare per
nulla, per questo motivo gli avrebbe messo le mani addosso.
Deidara si sentì tirare violentemente la manica del giubbotto,
si voltò e vide la ragazza alla quale aveva rubato la borsetta.
"Brutto s****zo ridammi la borsa!"
"Cretina, lasciami se non vuoi morire"
"Ten Ten!" Ino li aveva quasi raggiunti.
"Tu, fermo!"
Era sopraggiunta anche Karin, così Deidara sentendosi braccato, decise di essere molto più risoluto:
"Scusami zucchero, sarà per la prossima volta..."
E così dicendo strattonò Ten Ten, la ragazza perse
inevitabilmente l'equilibrio e cadde in una pozza di fango causata
dalle continue piogge.
"Ten Ten !" Ino si inginocchiò accanto all'amica per assicurarsi che non si fosse fatta male, arrivò anche Karin:
"State bene?"
"Si" Rispose Ino.
"Ok" Disse mentre riprese l'inseguimento.
[...]
Nella direzione opposta Sasori correva portando sulle spalle Sakura, la quale non faceva altro che dimenarsi:
"Lasciami brutto orco dai capelli da riccio!"
"Smettila di agitarti brutta befana"
"Cosa? BRUTTA BEFANA? Adesso vedi chi è una befana..."
Affondò quei bianchi denti nel braccio del suo rapitore.
"Ca**o , brutta deficiente!"
Le tirò uno schiaffo facendola cadere sul duro asfalto, ma
fortunatamente Sasuke li aveva raggiunti, così ancor prima che
Sasori potesse fare un altro passo, l'Uchiha gli tirò un pugno
colpendolo in pieno viso.
Istintivamente il rosso appoggiò la mano sul naso e la
ritrovò insanguinata, Sasuke invece raggiunse immediatamente la
ragazza:
"Stai bene Sakura?"
Lei non rispose, si limitò a fissarlo con le lacrime agli occhi mentre con una mano si teneva la guancia dolorante.
"Buono a sapersi che il nostro piccolo Uchiha ha un punto debole"
Sasuke aggrottò le sopracciglia , si fiondò contro il
nemico facendolo urtare violentemente contro il muro alle sue spalle
mentre gli teneva un braccio bloccato dietro la schiena.
"Dimmi per chi lavori, è per lui?"
"No, no Itachi è una semplice pedina come noi...Non ti manca il tuo bel fratellino?"
La presa si fece più forte.
"Le domande qui le faccio io, dimmi per chi lavori!"
"Bella la tua amichetta, quando ti stufi di giocarci me la passi?"
La presa questa volta fu più salda e più forte, fino a
quando non sentì il rumore sordo delle ossa scricchiolare e un
urlo profondo :
"SASUKE BASTA!" Gridò Sakura che continuava a piangere.
Sasuke si voltò, lei tremava per il terrore, ma mai voltare le
spalle al nemico, lui è sempre lì , in attesa di un tuo
sbaglio e così Sasori approfittando di questo momento di
debolezza gli colpì l'addome con un coltello a serramanico.
L'Uchiha serrò i denti per l'acuto dolore mentre la mano raggiungeva l'asfalto.
"SASUKE!" Sakura corse immediatamente dal ragazzo.
"Bene, è giunta l'ora di salutarci...ciao ciao pivelli!" E con un ghigno Sasori se la diede a gambe.
"Sakura, stai bene?"
Lei si asciugò le lacrime :"Io si ma tu no! Sanguini"
"Non ti preoccupare, non è niente"
"E' una ferita da taglio , anche se non ti ha preso nessun organo
vitale -grazie Signore, grazie Signore, grazie Signore- è
comunque profonda, dobbiamo andare al Pronto Soccorso"
"Non se ne parla !" Disse a denti stretti cercando di sopportare al meglio il dolore.
"Allora vieni a casa mia"
"E' solo un pò di sangue, non darti pena"
Sakura chinò il capo e vide la camicia di sasuke intrisa di
sangue, così l'Haruno capì che per quel testardo di un
Uchiha non poteva far ricorso alle buone maniere:
"Adesso smettila di fare il bambino! Tu sei ferito per questo o vieni a casa mia o andiamo all'ospedale, sono stata chiara?"
Rimase qualche secondo senza dir nulla.
"Vada per casa tua, ma non ci vorrà molto vero?"
"No, però sbrighiamoci se non vuoi morire dissanguato..."
"Ok, telefono a Karin"
Sakura lo guardò di sottecchi "Io telefono a Ino"
[...]
"Sasuke da te tutto bene? Io non sono riuscita a fermarlo...Le ragazze le ho perse comunque stanno bene... Ok ci vediamo dopo"
Karin spense il cellulare.
"Si, si, No, stiamo bene anche se non siamo riuscite a recuperare la borsa. Si sakura ci vediamo a casa, ciao"
Anche Ino riattaccò.
"Allora Ino, lei sta bene?"
"Si è con Sasuke, tu?"
Ten Ten si alzò dal gradino sul quale si erano sedute:
"Benissimo, ho solo qualche capello fuori posto, il cappotto infangato se non vogliamo parlare del vestito..."
"Mi dispiace... Però amica mia non è tutto perduto! All'appuntamento ci puoi ancora andare..."
"Ma smettila Ino, dove mi presento conciata così?Ma mi hai visto?"
La bionda l'osservò e notò che nonostante avesse gli occhi lucidi non versava una lacrima:
"Riderebbe di me e non lo sopporterei...sembro uno spaventapasseri"
"Uffa Ten Ten , non ti riconosco più! Non eri tu quella che diceva che l'abito non conta?"
"Dai Ino non è il momento"
"Vuoi forse farti scappare l'occasione della tua vita? Tu che puoi corri da lui e digli quanto lo ami!"
Adesso erano i due ad avere gli occhi lucidi.
"Dammi il cappotto e vai da lui, qui ne basta una di sciocca..."
Ten Ten sorrise "Dopotutto se non l'ha fatto desistere mio zio Gai..."
"Appunto , non perdere altro tempo io rimarrò qui a fare il tifo per te"
Cosa stava facendo? Neanche lei lo sapeva, sentiva solo il bisogno di
correre, correre da quell'essere altezzoso e scorbutico che aveva
abbandonato un pò del suo orgoglio per invitarla a pranzo.
Forse quello di Neji era solo un modo per farsi vendetta o forse era
giunto il momento per la cenerentola degli autobus di vivere la propria
favola. Doveva correre per scoprirlo.
Arrivò davanti al locale. Il fiato era corto, i capelli
scompigliati, del trucco non era rimasto quasi nulla e certamente non
indossava scarpette di cristallo, solamente un paio di stivaletti
infangati.
"Buongiorno, dovrei entrare" Disse all'uomo con i capelli grigi e occhialetti che era all'ingresso del ristorante.
"Mi spiace signorina, ma vestita così non posso farla entrare"
"Ma Neji mi sta aspettando"
"Chi scusi?"
"Ho un appuntamento con il signor Hyuga"
"Ah! Il signor Hyuga....Ve lo chiamo?"
Nel frattempo una donna che usciva dal locale le lanciò una monetina.
In quell'istante il mondo si fermò. Era impazzita? Entrare in
quel locale e avere la presunzione di essere in compagnia di uno Hyuga?
Fino ad ora aveva scherzato, ma non voleva assolutamente umiliarlo e soprattutto non voleva che lui si vergognasse di lei.
"No... Lasci stare..." Disse schiarendosi la voce che si fece bassa.
Voltò le spalle al cameriere e iniziò a camminare per
quel marciapiede che affiancava la grande vetrata del ristorante.
Pensò che forse era meglio così, stava per commettere l'errore più grande della sua vita.
E poi lo vide. Era lì, seduto in maniera perfetta che scrutava
l'orologio e poi, vicino al braccio destro giacevano tre rose bianche.
Ten Ten fece scivolare una mano sul vetro opaco, vi era solo quel sottilissimo vetro a separarli, ma lui non la vedeva.
E il cielo iniziò a piangere mentre le lacrime della ragazza si confondevano con la pioggia.
RINGRAZIAMENTI:
CrAzYtEn : Ma lo sai che sei troppo simpatica? Adoro leggere le tue
recensioni, sono spassosissime. E ti ringrazio sapendo che non mollerai
per un attimo questa ficcy, altro che il : finchè morte non vi
separi!
Angel23: Ti ringrazio per il commento sulla poesia perché non
è mia ma di un ragazzo che l'aveva scritta per mia sorella (ho
cambiato solo il finale) , l'ho solo riutilizzata. L'avevo trovata
troppo divertente e poi l'aveva scritta un ragazzo!!! Niente di
più veritiero... Ci sentiamo presto tvb tishi ^_^
ilachan89yamapi: Grazie sono molto felice che ti piaccia, continua a seguirmi =) Tishi.
E POI RINGRAZIO
floraeco per gli autori preferiti e:
Angel23
chicchetta
Ellyina
Fly_92
Kry333
Ladymanga94
LaProz
muccina89
Rukia_chan
SaphiraLearqueen
sasukina90
terachan
toru85
_sakura
per aver inserito la mia storia tra i preferiti.
E GRAZIE a tutti quelli che continuano a leggerla XD
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Capitolo 15 *** capitolo 14 ***
capitolo 14
CAPITOLO 14
- [...]
"La vita va talmente di fretta che anche il tempo è eternamente
in ritardo, ma se tutta questa gente provasse a rallentare il passo
scoprirebbe quello che è inosservato..."
"Sasuke siamo arrivati"
Con calma apparente e con mani tremanti estrasse il mazzo di chiavi dalla borsa e con gesto risoluto aprì la porta.
"Sakura-chan sei tu?"
"Si Naruto..."
"Ma cosa è successo?" Chiese il biondo che con passo spedito li aveva raggiunti.
"Niente, solo un piccolo incidente..."
Certo, Naruto poteva anche essere un "bakà" ma sicuramente non
era così orbo da non capire che quell'incidente era molto
più che piccolo, visto che l'Uchiha doveva servirsi del sostegno
dell'Haruno.
"Ma posso fare qualcosa?"
"Si, una cosa ci sarebbe... non dire niente a nessuno, questo fatto non deve uscire da queste quattro mura"
Dopo aver cercato e trovato l'approvazione dell'amico condusse Sasuke nella sua stanza.
"Mi dispiace Sakura, non volevo procurarti tanti problemi" Cercò di scusarsi mentre la ragazza trafficava per la stanza.
"Sasuke, non è questo il momento delle chiacchiere, togliti la camicia per favore"
"Accidenti, mai nessuna donna è stata così diretta" Tentò di sorridere.
Poco dopo era a torso nudo, per qualche secondo la mente di Sakura
divagò, sicuramente l'aveva sognato molte volte, ma il sognare
è ben diverso della realtà.
Chinò il capo.
"Allora dottore, sopravviverò?"
"Non ti preoccupare , basterà solo qualche punto di sutura,
l'unico problema consiste nel'aver perso troppo sangue, ma hai il
fisico resistente, non impiegherai molto a riprenderti"
Con gesto quasi materno gli passò la mano sulla fronte madida di sudore:
"Hai anche la febbre, ma non credo si tratti di infezione, è dovuta dalla debolezza, è causa d..."
Sasuke le bloccò la mano per catturare nei suoi occhi il suo sguardo:
"Sakura, io mi fido di te" Sorrise flebilmente.
"Non preoccuparti, non ti deluderò"
Passò mezz'ora, un'ora, un'ora e mezza e durante tutto questo
tempo d'attesa e di angoscia, Sakura restò curva sul ragazzo. Il
peggio era passato , ma anche quando ormai lui dormiva tranquillo, la
giovane donna non smetteva di vegliare su di lui.
C'era un filo che seppur sottile li teneva uniti, Naruto l'aveva
dedotto in quei pochi minuti in cui si era soffermato ad osservarli, e
così non potette far altro che sorridere e tornare in cucina.
"Qui Naruto non ce la raccontano giusta"
"Cosa vorresti dire con questo Shika?"
"Niente, dico solamente di tenere ben gli occhi aperti su questo Sasuke"
Constatò mentre metteva le mani in tasca alla ricerca di qualcosa.
"Senti mi vai a comprare le sigarette?"
"Cosa? Perché proprio io? Non puoi andarci tu? Io devo assistere Sakura-chan!"
"Dai, ci metti un attimo, se ci vai apparecchio io visto che quella seccatura non è ancora tornata a casa"
"E va bene, ma solo per questa volta!"
Scese velocemente le scale di casa per poi percorrere ancora più
rapidamente la via che lo avrebbe condotto dal tabacchino,
"Buonasera, pago questo pacchetto di gigomme" -Così si
toglie quel brutto vizio e i miei capelli non sanno di posacenere-
"M...Mi scusi, potrebbe dirmi dove si trova l'ufficio delle poste?"
Naruto si voltò, chi poteva saperlo meglio di lui che era stato eletto postino del mese?
Si avvicinò a quella ragazza che gli dava le spalle:
"Io lo so, se vuo ti accompagno"
La ragazza si voltò mostrando quel viso dai lineamenti delicati.
"HINATA! Sei tu che bello!!"
"Na...Naruto-kun"
L'abbracciò con così foga da far scompigliare i capelli che la Hyuga aveva accuratamente raccolto in una treccia.
"Ma perché cerchi le poste?"
"Io...." Fece coincidere le estremità degli indici "Volevo sapere dove abiti..."
"Ma io abito qui vicino, vuoi ven... Ti andrebbe di visitare il mio quartiere?"
"C...Certo però a mezzanotte devo farmi trovare al parco perché viene a riprendermi mio cugino Neji"
Naruto scostò la manica della felpa per vedere che ora fosse, poi si ricordò di non avere più un orologio.
"Quanto tempo abbiamo?"
"C...circa un'ora"
"Bene, allora seguimi, ti farò vedere tutto ciò che ha reso Naruto Uzumaki quello che è!"
Le prese la mano e la condusse fuori dal locale.
Era piovuto tutto il giorno , la temperatura era scesa, ma si potevano
ammirare le stelle che timidamente erano apparse con le ombre della
sera...
"Eccomi qui, ti ho portato il gelato con il mio gusto preferito...Pan di Stelle"
Era notte, faceva freddo e le aveva portato un gelato...Ma Hinata non
trovò cosa migliore visto che in sua presenza si sentiva
sciogliere.
Vi posò le labbra per assaporare quella crema:
"E' la cosa piùà buona del mondo, anche del
paté du fragrant (pardon ma non so come si scrive
^_^*) "
"Di cosa?"
"Del fegato d'oca"
"Ma che schifo!!C'è solo una cosa migliore del Pan di Stelle, il ramen e precisamente il ramen di Ichiraku!"
Disse incrociando le braccia, Hinata sorrise.
"Perché ridi?"
"H...Hai il naso sporco di gelato"
Naruto tirò fuori la lingua cercando di raggiungere,senza alcun risultato, quella dolce macchia alla crema.
"Aspetta, ci penso io"
La Hyuga prese un fazzoletto, poi si chinò su Naruto.
Per la prima volta furono le gote del ragazzo a tingersi di rosso
mentre il suo stomaco ballava la samba. Erano così rosa le sue
labbra che aveva voglia di sapere che sapore avevano. Si
avvicinò impercettibilmente al suo viso per baciarla e l'avrebbe
fatto se solo...
[...]
"Non è possibile Ten Ten, non è possibile che siamo
così sfigate, qui te lo dico io che è successo, qualcuno
ci sta facendo il malocchio!"
"Se fosse così semplice dare la colpa al malocchio ti giuro Ino che io..."
"Guarda Ten! Quei due seduti su quella panchina non sono Naruto e Hinata?"
""Si... quanto sono carini, beati loro...Senti non facciamoci veder..."
Cercò di dire Ten Ten all'amica prima di scoprire che già si stava dirigendo verso la coppietta felice.
"RAGAZZI! CIAO!"
Naruto all'udire la voce di Ino sobbalzò:
"AHHHHHH!!!!" Urlò l'Uzumaki contro Hinata che a sua volta fece lo stesso.
"Naruto ma sei scemo? CHe ti urli?!"
"I...Ino che ci fai qui?"
"Sono giardini pubblici, secondo te che ci faccio? Ah, comunque ciao
Hinata" Disse la bionda rivolgendo un sorriso caloroso alla ragazza.
"Secondo me spii le coppiette..." Replicò biascicando le parole.
"COSA HAI DETTO?"
"Ciao ragazzi" Era giunta anche Ten Ten.
"Che bella rimpatriata, ci manca solo Fronte Spaziosa"
"Oh no Ino! Per colpa tua mi sono macchiato la mia maglietta preferita...."
"E' la tua preferita perché è l'unica che hai!"
"Ma perché non sei a casa a torturare Shikamaru? Adesso ho capito perché fuma"
"Cosa vorresti insinuare?"
"Na...Naruto..."
"Si Hinata? " Disse a voce bassa e con tono dolce.
"Lì c'è una fontana, potresti sciacquarti" Abbassò lo sguardo.
"Buona idea, torno subito"
Nel frattempo le ragazze occuparono la panchina.
"Ah! Gli uomini...chi li capisce è bravo..."
"Forse siamo noi ad essere terribili..."
"Ma cosa dici Ten, sono loro ad essere degli inguaribili bakà, prendi Naruto per esempio"
"Na...Naruto?"
"Non ti preoccupare Hinata, qui l'unico uomo ad essere un bakà è Neji Hyuga!"
"M...Mio cugino?" In soli due minuti quelle due ragazze avevano
declassato il ragazzo che gli piaceva da una vita e uno dei pochi
parenti che tenevano veramente a lei.
"Con lui è una guerra persa" Sospirò rassergnata Ten Ten
"Dai non può essere così tremendo, avrà sicuramente un lato positivo, vero Hinata?"
Ten Ten speranzosa puntò gli occhi sulla Hyuga
"Si, si certo...per esempio è puntuale "
"Continuarono a fissarla.
"E...e poi è protettivo"
"Sapete che vi dico? L'unica ragazza ad aver colpa fra tutti questi
intrighi amorosi è Sakura. Cosa aspetta quella fronte Spaziosa a
mettersi con Sasuke? Più tempo ci impiega e più tardi ci
trasferiremo tutti a villa Uchiha"
Le tre si guardarono prima di scoppiare in una fragorosa risata. Nel frattempo tornò Naruto.
"Bene, allora ci vediamo" Disse Ten Ten prendendo per un braccio Ino.
"Proseguite pure e scusate se vi abbiamo interrotto"
"Ti scusi troppo Ten!" La rimproverò la bionda.
"Buonasera, perdonatemi ma devo portare a casa Hinata-Sama"
Quella voce sconsolata provocò un arresto cardiaco a Ten Ten. Si
Sentì cedere le gambe così con movimento quasi meccanico
si voltò verso il ragazzo che era comparso alle sue spalle:
"C...Ciao"
Lui rimase sorpreso ma con fare impassibile la scrutò:
"Giustamente non potevi mancare...Non si tratta di un pranzo"
"Ecco, volevo, volevo chiederti scusa per oggi, è successo che..."
"Non mi interessa, non sono affari miei, signorina Hinata, vogliamo andare?"
"We tu, perché non la smetti di comportarti da bigotto asociale e non senti quello che ha da dirti la mia amica ?"
"Lascia stare Ino..." Replicò Ten Ten chinando il capo "La
verità è che lui non vuole mai sentire ragioni, è
sempre e solo impegnato a pensare a se stesso!"
"Cosa? Non hai alcun diritto di giudicare la gente se non la conosci"
"Io la gente come te la conosco!"
"E io con la gente despota come te non ci voglio aver nulla a che fare!"
"Pss Ino, cosa significa despota?" Chiese Naruto coprendosi il viso con una mano.
"Stai zitto, fammi sentire!"
"Come mi hai chiamata?"
"Perché ti sembra normale una persona che rompe gli ombrelli fra le portiere degli autobus?"
"L'ho fatto solo perché volevi l'infelicità di tua cugina!"
"E come la giustifichi la caciotta vicino al mio posto?"
"Una caciotta?" Chiese Ino
"Era per farti capire che a forza di fare l'acido ti stai ammuffendo!!"
Dopo quell'affermazione lui sorrise sarcastico.
"Grazie, adesso ho capito perché non sei venuta a pranzo con me,
potevi dirmelo, perché riesco a sopportare tutto tranne che le
persone ipocrite!"
Lei lo fissò negli occhi e con amarezza nella voce quasi sussurrò ciò che aveva da dirgli:
"Bene, scusami se non sono venuta al tuo stupido pranzo, scusami se
sono stata scippata e scusami se nel tentativo di liberarmi
dall'aggressore sono caduta in una pozza di fango, scusami se
mentre tu eri seduto in quel locale con quelle tre rose bianche il
cameriere non mi ha fatta entrare e perdonami se sono così
orgogliosa da non versare una lacrima, ma almeno so ammettere quando
sbaglio, ma tu Neji, tu lo sai fare?"
Continuò a fissare i suoi occhi in cerca di una risposta ma ci fu solo silenzio.
"Come immaginavo..." Ten Ten si voltò verso gli amici:
"Ragazzi scusatemi se vi ho rovinato la serata, io ora vado, si è fatto veramente tardi...."
"Ten aspetta!"
"No Ino, voglio stare da sola... Buonanotte a tutti" Corse via.
"Hinata-Sama, dobbiamo andare..."
"Vieni Hinata, facciamo un tratto di strada insieme, tanto non credo
che potrebbe essere una buona compagnia tuo cugino, visto che non ha
saputo dire neppure una parola come per esempio SCUSA o ASPETTA!"
Così dicendo Ino si mise la mora sottobraccio.
"Na...Naruto...grazie..."
Lui sorrise mentre le due iniziarono ad allontanarsi .
"Secondo me dovevi inseguirla" Neji si voltò verso naruto che
aveva le braccia incrociate dietro la nuca e le gambe accavallate.
"Prego?"
"Se non sei bravo con le parole agisci..." L'Uzumaki si alzò continuando ad avere le braccia incrociate:
"Anche un bakà come me ha capito che ti piace... Comunque...Ciao
e non starci troppo a pensare la prossima volta" E mentre fischiettava
si allontanò.
Sorrise. Ad essere stupido lo era, non c'erano più dubbi, lei
era andata via e lui non aveva nemmeno provato a fermarla. Si sedette
sulla panchina. Per la prima volta si sentì veramente solo
mentre le stelle non sembravano più così belle.
RINGRAZIAMENTI
Angel23 : Scusami se non sono riuscita ad aggiornare presto, anzi... Ho
ritardato molto più del solito ^_^* Comunque grazie
perché lasci sempre un commento =) AH! Non vedo l'ora di leggere
il continuo della tua ff: L'amore non ha confini... Kiss Tishi
ilachan89yamapi: Grazie veramente, spero di non deluderti ! Ciao a presto Tishi
CrAzYtEn: De hi hi ho , i tuoi commenti sembrano una fanfiction nella
fanfiction, sono tentata a dirti :"Aggiorna presto!" Kiss* Tishi
E Poi Grazie a:
Angel23
chicchetta
Ellyina
Fly_92
Kry333
ladymanga94
LaproZ
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Rukia_chan
SaphiraLearqueen
sasukina90
teddy bear punk
terachan
toru85
_Sakura
E come sempre un abbraccio a tutti quelli che continuano a seguirmi ^_^ Ciao ciao a tutti Tishi
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Capitolo 16 *** capitolo 15 ***
capitolo 15
CAPITOLO 15
-Adesso c'è pace, sto bene, non vorrei svegliarmi
più. A chi appartiene questo profumo così dolce? Io lo
conosco, mi piace.
Sento una mano fresca che stringe la mia, è forte la sua
stretta, come se volesse che non andassi via. Non può essere
lei... o forse si...-
Sasuke aprì lentamente gli occhi , la vista era appannata e la
testa gli faceva male, ma aveva imparato a sopportare il dolore.
Voltò il capo notando che al suo fianco c'era Sakura dormiente.
Sorrise. Si ritrovò ad ammettere che era veramente bella; forse
anche troppo e che avrebbe baciato molto volentieri quella fronte che
lei definiva "Spaziosa". Poi scosse la testa, stava sicuramente
delirando e per questo si affrettò a lasciare la stanza dopo
aver coperto Sakura che si era rannicchiata all'estremità del
letto.
Un pò stordito giunse in cucina:
"Naruto vero?"
"Si Sasuke!"
Il moro lo guardò perplesso.
"Ti offrirei un caffè ma non ritrovo la macchinetta"
Sasuke fece vagare lo sguardo per la stanza....Sembrava ci fosse passato Taz, il diavolo della Tasmania.
"Senti Sas'ke, io vado a buttare la spazzatura, tu fai come se fossi a casa tua....Lava qualche tazzina"
Concluse Naruto lasciando l'ospite con espressione interrogativa. Decise di iniziare la caccia al tesoro.
Nel frattempo quasi in punta di piedi arrivò Sakura :
"Ciao, mi sono svegliata e non ti ho trovato così mi sono preoccupata"
"Sai Sakura, ti offrirei volentieri un caffè ma non so dove sia la macchinetta"
La ragazza arrossì violentemente, certo se avesse saputo che
Sasuke sarebbe stato a casa sua avrebbe riordinato, invece
riuscì solo a dire"E' colpa di Ino! Potrebbe anche pulire
qualche volta!"
"Eccola qui, l'avevate rimessa a posto"
"Perciò non la ritrovavamo...Lascia stare, ci penso io"
Ma le figuracce erano appena iniziate, dal fondo del corridoio
arrivarono le voci di Shikamaru e Ino che stavano senza alcun dubbio
litigando.
"Non farci caso, sono solo gli altri due coinquilini"
"Uffa Shika ti ho detto che non devi intrometterti, quello è il mio lavoro!"
"Lavoro molto discutibile il tuo..."
"Almeno del mio si può discutere perché almeno io ce l'ho!"
"RAGAZZI!!!!" Urlò Sakura richiamando la loro attenzione "Lui è Sasuke Uchiha"
E prima che potessero stringersi la mano, proruppe Naruto con una tale
forza d'urto da far quasi scardinare la porta della cucina:
"SHIKA AVEVI RAGIONE TU" Tutti si voltarono con sguardo attonito,
così l'Uzumaki prima di far danno mise in moto il cervello:
"Lo zucchero è finito..."
"Già che sei uscito potevi comprarlo , no bakà?"
"Ino, non l'ho comprato solo per la tua dieta, dopo si deposita tutto su i tuoi fianchi"
"COSA HAI DETTO?"
"Quello che hai detto tu ieri mattina"
"Che figura ci facciamo con Sasuke? E' un Uchiha"
"Allora poteva portarlo lui lo zucchero visto che è venuto a trovarci a mani vuote"
Sakura iniziò a desiderare ardentemente che il pavimento crollasse facendo precipitare quei due al piano sottostante.
"ORA VOI..."
"Sakura, io adesso devo andare altrimenti mi daranno per disperso"
"Di già? Forse dovresti restare un altro pò"
"No grazie, ho recato anche troppo disturbo"
"Ma che dici? A noi fa piacere se resti, anzi sarebbe meglio se rimanessi un altro pò...."
Ino si avvicinò a Sakura e biascicando le parole le disse:
"Fronte Spaziosa, cosa combini? Tu devi trasferirti da lui e non il contrario! Qui già stiamo troppo stretti!"
"Grazie di tutto , ma devo proprio andare"
"Perfetto, allora Sakura ti accompagna, visto che è in pena per te e ha la giornata libera, va bene?"
Sasuke li guardò perplesso "Ok..."
"Bene, allora Sakura fai le valige... cioè preparati che devi uscire!"
"INO!" Urlò mentre la bionda li conduceva fuori dalla cucina
"Non preoccuparti, mi ringrazierai dopo" La congedò facendole l'occhiolino.
"Naruto....Le mie sigarette?"
"Tieni Shika, meglio le 'gomme" Gli lanciò il pacchetto.
"Perché mi fai questo?"
"Almeno quando baci la tua ragazza non sai di posacenere"
"Già, adesso saprò di fragola e cannella"
"Io adoro la cannella" Cinguettò Ino mentre andava in bagno. Shika seguì con lo sguardo ogni suo passo.
"Ma perché non le dici che ti piace?" Domandò Naruto
"Chi Ino?"
"No Sasuke...." Sbottò Naruto.
"Siamo amici, se le dicessi che mi piace potrei rovinare il nostro rapporto"
"Perché non potresti migliorarlo? Io non capisco perché dovete sempre pensare in negativo!"
"Fosse così semplice..."
"Secondo me dovresti dirle che ti piace, sempre meglio un rimpianto che un rimorso , non credi? Poi fai come ti pare"
Shikamaru prese una gomma.
"Ah Shika Avevi ragione tu. Prima sono sceso e ho visto due loschi soggetti appostati vicino ai cassonetti "
"Naruto stiamo all'erta, ma non diciamo nulla alle ragazze, non vorrei che si preoccupassero, intesi?"
Ringraziamenti:
Ciao Angel, come mi fa piacere che lasci sempre una recensione....^_^
Comunque no, Sasuke e Sakura non si sono ancora baciati, sto cercando
ancora la situazione giusta... speriamo arrivi
presto......ù.ù Ci sentiamo presto bacioni Tishiiiii
*********
E grazie a :
FragolinaSisi
Angel23
chicchetta
Ellyina
Fly_92
Kry333
ladymanga94
LaProz
muccina89
Rukia_Chan
SaphiraLearqueen
sasukina90
teddy bear punk
Toru85
_Sakura
E logicamente un grazie a tutti coloro che continuano a seguire questa ff ciao Tishi
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Capitolo 17 *** capitolo 16 ***
capitolo 16
CAPITOLO 16
Cenette tranquille, sorrisi e coccole sul divano mentre facevano finta di vedere un film.
Si, queste erano sicuramente le cose belle della vita, semplici, senza
alcuna pretesa ma che rendavano la vita degna di essere vissuta. Poi
Shikamaru rivolse furtivamente un'occhiata ad Ino che cercava di
trovare una stazione radio che soddisfacesse le sue esigenze, si
lasciò sfuggire un ghigno.
Una vita tranquilla con quella seccatura? Non era così ingenuo
da credere che con Ino sarebbe stato tutto rose e fiori, però
sapeva che con lei al suo fianco avrebbe superato ogni tempesta,
giungendo alla conclusione che erano fatti l'uno per l'altra.
Frenò bruscamente. Lui e Ino? Non avrebbe mai messo in mostra i
suoi sentimenti per paura di perdere tutto ciò che con il tempo
aveva pazientemente conquistato, questo era tutto, non aveva altro da
aggiungere.
"Ehi tu sbadato di un Nara, vuoi fare attenzione? Rischiavo di sbafare il rossetto!"
Disse la ragazza rivolgendo uno sguardo imbronciato all'amico.
"Comunque grazie per il passaggio, puoi lasciarmi qui"
"L'hai preso l'ombrello? Sta per piovere"
"Ma a cosa mi serve? Tanto verrai tu a riprendermi, non è vero?" Chiese con sorrisetto malizioso.
"Dai seccatura sbrigati, qui non posso sostare altrimenti mi fanno la multa"
"Uffa Shika, sei più petulante di Brontolo" Concluse la bionda mentre apriva lo sportello della macchina.
Shikamaru continuò ad osservarla fino al momento in cui non
arrivò all'ingresso dell'edificio e il suo capo non le
andò contro con aria scontrosa:
"Signorina Yamanaka, vuole spiegarmi il comportamento oltraggioso che ho ricevuto questa mattina per telefono?"
-Bravo Shika, ottimo lavoro!- "Mi scusi signor Gatoo, sono veramente mortificata"
"Sai quante ragazze vorrebbero stare al suo posto?"
"Credo molte" Affermò Ino abbassando lo sguardo.
"Si esatto, molte e molto più qualificate di lei! Dovrei licenziarla"
"No la prego, non mi licenzi... Sono pronta a rimediare"
Lui sorrise malefico mentre conduceva la giovane donna all'interno del
palazzo, incurante che un moro dal capello ribelle da lontano li
osservava e che pian piano si stava alterando. Scese dal veicolo
"Sa signorina, non dovrebbe avere certi amici...Vediamo ... Verrebbe questa sera a cena con me?"
"Q...questa sera?"
"Si, questa sera!" Ripetette l'uomo imitando la sua voce.
"Non saprei..."
"Io non ho tempo da perdere !"
"No, no ! Questa sera va benissimo" Gli afferrò la manica della giacca per farlo voltare.
"Adoro sentirla parlare in questo modo...A proposito... Ho comprato un
magnifico vestito e vorrei che lo indossasse... Posso chiamarti Ino?"
"Ma certo"
E senza indugiare oltre fece scivolare la sua mano viscida sul sedere
della ragazza che si sentì così mortificata a tal punto
che gli occhi iniziarono ad inumidirsi.
Ma una porta fu aperta con così tanta violenza da far voltare tutti i dipendenti.Era Shikamaru.
"E lei cosa fa qui?"
Shikamaru aggrottò le sopracciglia prima di prendere Gatoo per
il colletto scaraventandolo su una scrivania e facendo cadere tutto
ciò che vi era sopra.
"Shika!" Il ragazzo la prese per mano.
" Andiamo via da questo porcile" Affermò il Nara trascinandola via.
"Lei non la passerà liscia! E lei è LICENZIATA!"
Shikamaru sentì il sangue arrivargli fino al cervello,
arrestò il passo per dirigersi nuovamente verso Gatoo. Lo
guardò dritto negli occhi: "Forse non hai capito...è lei
che si licenzia"
E così riprese per mano Ino conducendola fuori dalla struttura.
Continuava a tenerla per mano e a camminare.
"Shika fermati, SHIKA!" Sembrava non sentirla.
"Accidenti Shika, ti ho detto di fermarti!"
Il ragazzo si bloccò voltandosi verso la ragazza.
"Vuoi dirmi perché l'hai fatto? Vuoi dirmi come ce la caviamo adesso? RISPONDIMI!"
"Lo sai perché"
"No che non lo so! E non riuscirtene con quella storia, voglio la verità!"
"Vuoi saperlo? Lo vuoi veramente?"
"SI!" Anche lei aveva alzato la voce per contrastare quella di Shikamaru.
"Prché odio vederti triste, e non sopporto vederti con gli
altri, io ti voglio solo per me e sai perché? Perché ti
amo seccatura che non sei altro!!"
Lei sorrise tuffandosi fra le sue braccia: "Era ora! Cosa aspettavi per dirmelo?"
Lui inarcò un sopracciglio cercando di capire se dovesse
rispondere, ma lei si avvicinò al suo viso e chiudendo gli occhi
iniziò a baciarlo. Iniziarono a baciarsi. Cominciò a
diluviare. I due si separarono restando sempre abbracciati e lei con il
tono della voce che era tra il pianto e il riso gli disse:
"E io non ho neanche l'ombrello"
"Non fa niente, io ho la macchina" Disse mentre avvicinava nuovamente le labbra a quelle di lei.
"Per caso ti riferisci a quella?"
Shikamaru si voltò e vide che la stavano trainando perché in divieto di sosta.
Si voltò verso di lei.
"Non vai?"
Lui sorrise:"Ho qualcosa di meglio di cui occuparmi".
E poi solamente mani intrecciate e labbra che sorridono. Non avevano
più un lavoro, non avevano più una macchina e pioveva.
Eppure quella era una giornata perfetta.
[ E lo stesso giorno prima che iniziasse a piovere Sakura e Sasuke.....]
Ringraziamenti:
Kimly: Ciao Kimly ^_^ Anche io amo le Sasu-Saku ma questa Ino-Shika mi
ha preso troppo ^_^* Grazie per ritenere questa ff stupenda, sono molto
lusingata...Kiss Tishi =*
Valery_Ivanov: Ben tornata dalle vacanze!! Spero ti sia divertita ^_^
(le mie sono state corte...) Grazie per aver inserito la mia storia fra
i preferiti Baci =* Tishi
E poi grazie a :
Angel23
chicchetta
Ellyina
Fly_92
Kimly
Kry333
Ladymanga94
LaProz
muccina89
Rukia_Chan
SaphiraLearqueen
Sasukina90
Teddy bear punk
Toru85
Valery_Ivanov
_Sakura
e
FragolinaSisi
E come sempre grazie mille a tutti coloro che continuano a seguirmi ^_^
|
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Capitolo 18 *** capitolo 17 ***
capitolo 17
CAPITOLO 17
-Ho sempre desiderato camminare per la città quando
è gremita di gente, quando nessuno ti guarda perché
troppo impegnata, quando tutto scorre ma a te non importa perché
lui ti tiene per mano e allora il mondo sembra fermarsi...E invece no!
Io sono inghiottita dal caos e lui nemmeno mi guarda, anzi parla al
telefono con quella Karin...Ah cosa ho fatto di male da non meritare la
tua attenzione ?- Sakura sospirò mentre continuava a fissare le
scarpe.
"Karin, tra poco sono a casa, non ti preoccupare stò bene, no Sakura non è morta!"
L'Haruno inarcò un sopracciglio mentre Sasuke riagganciò.
"Senti Sasuke, posso sapere chi è Karin ?"
"E' la mia socia in affari , il mio braccio destro"
"Quindi al cafè discutevate di affari ?" Tenne a precisare.
Lui la guardò divertito, ora si spiegava molte cose ...
"Si, dobbiamo vendere e acquistare alcune azioni"
"Non sono pratica di queste cose, però mi sembravate moolto affiatati"
Si voltò verso il ragazzo inseguendo qualcosa di non definito su
quel placido viso; un pensiero nascosto o una frase non detta...
Perché diventava tutto così difficile quando si parlava
di lui ?
"Sakura, se credi che Karin sia la mia ragazza ti sbagli"
-Ecco adesso l'ho fatto arrabbiare- "Scusa, sono stata inopportuna...
Dopotutto non c'è tutta questa confidenza fra noi, siamo quasi
estranei"
Sasuke si voltò sorpreso. Lei non lo guardava, aveva assunto
quell'espressione triste che aveva catturato la sua attenzione
quel giorno che si videro per la prima volta, alla stazione.
La prese per mano. Sakura alzò lo sguardo incrociando i suoi
occhi che con molta accortezza fece divagare verso un punto indefinito:
"Hai la mano fredda"
Lei arrossì: "Anche l'altra"
Sasuke sorrise.
[A VILLA UCHIHA]
"Per poco e restavamo vittime di questo temporale" Constatò
Sakura che scrutava il cielo mentre si sedeva sul corridoio di legno
che sporgeva sul giardino di villa Uchiha.
"Ecco, ho scordato le chiavi a casa tua"
"Che cosa? Hai preso l'ombrello e non le chiavi?" Iniziò a ridere
"Fortunatamente Karin stà per arrivare"
Sakura smise improvvisamente di ridere. Adesso fu lui a canzonarla:
"A me sembra che tu sia gelosa, non è vero?"
"E? Io gelosa di Karin? Questa è bella!"
"Io non ho mica detto di Karin..." Continuò ad osservarla con la
coda dell'occhio per scoprire che le gote le erano diventate
vistosamente rosse.
"E' solo che non la trovo simpatica..."
"Effettivamente ha un bel caratterino... Come il tuo del resto..."
"COSA? Io e quella non abbiamo nulla in comune, nemmeno il numero di scarpe!"
"Hai ragione, sei unica...Nel tuo modo di mettere il broncio"
"E io che mi sono persino preoccupata per te e ti ho accompagnato a casa... Roba da matti!"
"E adesso dove vai ?"
"Torno a casa mia, tanto FORTUNATAMENTE stà per tornare Karin... Di cosa dobbiamo preoccuparci ?"
"Diluvia"
"E allora? Non saranno quattro gocce a fermarmi"
E mentre stava per andar via la trattenne stringendole la mano.
"Cos..."
La prese tra le braccia e iniziò a baciarla. Lei lo
lasciò fare, desiderosa di quei baci lenti e sfuggenti , mentre
lui assaporava quelle labbra così calde come non aveva mai
sentito. E poi la tenne stretta a sè:
"Vuoi andare ancora via?"
"Perché dovrei? Diluvia" Sorrisero.
E prima che Sasuke la baciasse nuovamente , mentre teneva fra le mani quel viso pensò
-Amore: l'avevo quasi dimenticato-
[MA PERCHE' KARIN NON ARRIVAVA ?]
L'asfalto era inccredibilmente scivoloso quando pioveva, soprattutto se
bisognava correre con scarpe da ginnastica dalle suole consumate.
-Accidenti a me, devo decidermi a comprare una macchina o perlomeno
comprare i biglietti per l'autobus- Pensò Naruto mentre si
addentrava in un vicolo in cerca di riparo. Lo trovò sotto il
cornicione di una vecchia casa abbandonata. Si passò velocemente
le mani fra i capelli cercando di asciugarli , fino a quando non
alzò lo sguardo e vide il tizio con la faccia da pesce che aveva
notato quella stessa mattina sotto casa. Si nascose dietro l'angolo
cercando di capire con chi stesse parlando. Era una donna. Diede
un'occhiata alla casa, era mal ridotta ma aveva ancora una scala
antincendio pure se cigolante e arrugginita. Vi salì e si
appostò cercando di non fare rumore. Non riusciva a sentirli
chiaramente ma la visuale era ottima tanto che identificò quella
figura femminile; era Karin.
"Allora dolcezza, cosa mi dici di Sasuke?"
"Tu cosa vuoi sapere ?"
Lui sorrise saccente:"Se la ragazza ha quello che cerchiamo e il punto debole del piccolo Uchiha"
Lei lo scrutò.
"Non cambi mai eh Karin?"
"Tutto ha un prezzo"
"Soprattutto le tue informazioni"
"Se la cosa non ti va bene puoi andartene"
"Non ti scaldare dolcezza, prendi è tutto tuo"
L'uomo lanciò una mazzetta di banconote di grande taglio. Lei li contò attentamente.
"Mmmm, state in banca rotta?"
"Senti pupa, allora?"
Mise i soldi in tasca. "Ha quello che cercate"
"E poi ?"
"E' lei il suo punto debole" Abbassò lo sguardo come se si sentisse in colpa per aver fatto quell'affermazione.
"Cosa? Non dici veramente..."
"Quel cretino ha trasgredito la più importante fra le regole"
"Deve essere veramente un bel bocconcino questa ragazza per aver accalappiato il nostro piccolo Uchiha"
"Non mi riguarda"
"Non dirmi che sei gelosa!"
"Sai che mi interessano solo i soldi"
Lui sorrise sarcastico: "Deve essere proprio bello vendere gli amici"
Lei rimase impassibile.
"Va bene Karin, non mangiarmi"
"Se ho altre informazioni vi faccio sapere"
"Sai dove trovarci" Si congedarono.
Dall'altra parte Naruto aveva colto una parola ogni quattro, ma di una
cosa era sicuro, la sua Sakura-chan era in pericolo e lui doveva
tornare a casa il prima possibile.
[VILLA UCHIHA]
"Non piove quasi più"
"Sembra che ti dispiaccia"
"Solo un pò" Disse la ragazza accucciandosi sotto il suo braccio.
"Senti Sasuke...Veramente io sono come quella ?"
"Quella chi ?"
"Lo sai chi!" Replicò Sakura guardandolo di traverso.
"Se tu fossi come Karin non avrei fatto quello che ho fatto"
"Certo che non sei uno che si spreca con i complimenti"
Lui sorrire stringendola più forte a sè:
"Questo è tutto quello che posso offrirti"
"Credimi , è tutto ciò che ho sempre desiderato"
"Allora devo piacerti veramente tanto" Domandò divertito.
Sakura iniziò ad accarezzare la medaglietta circolare ornamento
della catenina: "Allora sei anche intelligente oltre ad essere
bello...Solitamente i ragazzi hanno solo una di queste qualità"
Il ragazzo sorrise prima di far cadere l'occhio sul ciondolo con cui la ragazza giocherellava.
"Dove l'hai preso?"
"Cosa? Questo?" Domandò Sakura indicando l'oggetto; Sasuke annuì.
"Ma niente, è una sciocchezza, me l'ha regalato Naruto, guarda
qui....Una volpe a nove code e in ognuna di queste è incastonata
una pietra o uno zircone...non saprei dirti"
Il ragazzo iniziò ad esaminarlo.
"Sarà costato molto"
"No... L'ha comprato durante un mercatino , a me piaceva molto
così me l'ha regalato...Anche se devo dire che quel tizio
sembrava avere una gran voglia di liberarsene per il prezzo stracciato
con cui l'ha venduto..."
Sasuke non rispose, continuò solo a fissarlo.
"A cosa stai pensando?"
"Come?"
"Hai un'espressione così strana...A Cosa pensi?"
"A nulla"
Lei lo fissò :"E' nulla cioè niente o c'è qualcosa sotto?"
Buttò giù la prima cosa che gli venne in mente "Non sono perfetto sai?"
"E con questo?"
"Niente, volevo solo farti sapere che anche io ho dei difetti"
Lei sorrise divertita: "Veramente? E io che credevo che tu sapessi volare...."
La sua espressione si fece improvvisamente seria "Non scherzo, forse dovresti sapere a cosa vai incontro"
Sakura si accigliò; cosa voleva dire? E poi il rumore di penumatici sopra la ghiaia li fece voltare.
"E' arrivata Karin" Constatò Sasuke. Si alzarono.
"Bene, allora io vado"
"Vuoi un passaggio ?"
"No grazie, basta che mi presti l'ombrello"
"Non è tuo?"
"No perché te l'ho appena regalato"
"Come mai?"
"Così posso restituirtelo"
Lui sorrise "Ok , quando hai intenzione di farlo avvertimi così mi faccio trovare in casa"
Lei arrossì "Va bene Sasuke. Passerò in un giorno di sole"
"Sembra un pretesto per non tornare più"
"Non può mica piovere per sempre..."
Un lampo squarciò il cielo accompagnato dal rimbombo di un tuono. Sorrisero.
"Mi toccherà aspettare, vero?"
"Dipende..."
"Da cosa?"
"Da te" E in punta di piedi lo baciò quasi furtivamente per poi
correre via come se fosse una ladra. Una ladra che aveva rubato un suo
sorriso, un suo bacio e forse qualcosa di più.
RINGRAZIAMENTI
Un grazie e un forte abbaccio sono per Angel23, Valery_Ivanov, Kimly e
Ilachan89yamapi. Bene ragazze, grazie per aver lasciato un commento sul
capitolo precedente. Eh si, dopo tanto si sono dichiarati (era ora!)
Invece questa volta è stato il turno di Sasuke e Sakura ...Certo
che con uno che ha un caratterino come quello di Mr. Uchiha le
cose non sono mai semplici... Comunque bacionissimi spero che ci
sentiremo presto Tishi =*
Grazie a :
FragolinaSisi
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E tanti kiss a tutti voi che continuate a leggere!!! Ciao alla prossima XD
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Capitolo 19 *** capitolo 18 ***
capitolo 18
CAPITOLO 18
-Dovrei fare la spesa, pagare le bollette, ritirare la giacca dalla lavanderia e poi....
Ma insomma Sakura!!!!! Devo schiaffeggiarmi mentalmente ? Sasuke mi ha appena baciata...
Comunque devo assumere un'espressione seria altrimenti la gente mi prende per pazza...
Ma che mi importa, sono troppo felice per pensare alla gente e al
resto. Anzi , corro subito a casa per raccontare tutto ad Ino...
Chissà che faccia farà quando le dirò cosa
è accaduto.-
E con il sorriso sulle labbra , mentre correva con un unico pensiero fisso nella mente raggiunse la sua dimora.
"Ino sono tornata!" Urlò dirigendosi direttamente in cucina.
Non trovò nessuno, sentì solo qualche rumore provenire
dalla stanza dell'amica e poi vide la bionda fare il suo ingresso.
Aveva le guance imporporate e cercava di risistemare i ciuffi che le
erano usciti dalla coda.
"Ciao Fronte Spaziosa, già a casa? Sono solo le 18:00"
"Ma se sono fuori da questa mattina! Comunque, ho una cosa molto importante da dirti" Le brillavano gli occhi.
"Eppure credevo di aver rimesso la panna in frigo"
"INSOMMA INO!Mi vuoi ascoltare ?" Tuonò l'Haruno.
"Ho una cosa importantissima da raccontarti!"
"Va bene, scusa, ti ascolto"
Nel frattempo le raggiunse Shikamaru con il suo solito modo di fare annoiato:
"Non vi preoccupate, prendo qualcosa da bere e torno subito in camera"
Sakura sorrise prima di notare che Shika aveva messo la maglietta al contrario.
La ragazza si fermò per un attimo , poi un'intuizione giunta come un fulmine a ciel sereno le schiarì le idee:
"Un momento... Intendeva camera sua o... Camera tua?"
"Ma...ma cosa ti fa credere una cosa del genere ?"
"Che balbetti?"
L'altra si morse il labbro inferiore mentre Sakura si alzò con scatto dalla sedia:
"Brava Ino-Pig, e io povera illusa, pensare che aver baciato Sasuke Uchiha fosse uno scoop!"
"CHE? L'hai baciato? E perché non me l'hai detto subito ?"
"Perché non mi hai fatto parlare!"
"Ma che importa Fronte-Spaziosa, vieni qui abbracciamoci"
Iniziarono a dar sfogo alla loro felicità.
"Certo che sei proprio una pig Ino! Ti sei data subito da fare, non hai perso tempo"
"Cosa? Sono anni che desidero questo momento , ho un sacco di tempo perduto da recuperare"
"Allora datti da fare"
"Proprio quello che stavo facendo prima che qualcuno dalla fronte molto spaziosa ci interrompesse"
"La prossima volta mettete un cartello"
"No la prossima volta chiudo a chiave la porta di casa"
"A proposito di chiavi... Sasuke ha scordato qui le sue" Si divincolarono.
"Ho trovato un mazzo in cucina, le ho messe a posto"
"Strano... dovevano essere in camera mia.. Forse ricordo male"
Andò a prendere le chiavi.
"Si sono queste" Avanzò verso l'ingresso.
"Dove vai?"
Sakura sorrise: " A restituirle..."
"Ogni scusa è buona eh ?"
"Dovreste prendere esempio da me"
"Se sono giunta al punto di prendere consigli da te...vuol dire che sono messa proprio male"
"E adesso dove vai ?"
"A finire quello che ho iniziato, non mi piace lasciare il lavoro a metà"
"Allora mi raccomando, metti il cartello... Tipo LAVORI IN CORSO"
"Provvederò"
Sorrisero e chiusero porte ben diverse alle loro spalle.
Ma per ogni porta che si chiude un'altra si apre. Era Naruto.
RINGRAZIAMENTI:
Kimly: Ciao Kimly ^_^ e già altri due li ho sistemati per le
feste...Eh Eh... adesso devo occuparmi degli altri...Speriamo di
riuscirci... Bacioni a presto!!! Ciaùz Tishi
LaProz: Karin... Io proprio quella non la sopporto !!! E speriamo che
il presentimento di Valery_Ivanov sia giusto...Se non muore almeno si
tolga da in mezzo ai piedi... Comunque tornando a noi, sono felice che
questo colpo di scena ti sia piaciuto!!! Baci e Abbracci Tishi
Valery_Ivanov: Bene, come ho detto sopra speriamo che Karin sparisca!
Personaggio inutile però fastidioso!! Comunque ci sarà
una svolta positiva alla Neji/Ten Ten anche se dopo un avvenimento
diciamo ...mmmm... semi-tragico (ma nemmeno). Ci sentiamo presto
baciùz Tishi.
E grazie a:
FragolinaSisi
Angel23
chicchetta
Ellyina
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