10 parole per dire Aureficent

di KimberStormer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ancora ***
Capitolo 2: *** Spazzola ***
Capitolo 3: *** Bacio appassionato ***



Capitolo 1
*** Ancora ***


Rating Verde
Ancora
Il calore del sole mattutino stava man mano aumentando, così come il piacere che provava lei ad allungare, stiracchiare ed allargare le ali e tutte le sue piume.

Da quando quelle erano ritornate da lei, Malefica lo faceva tutte le mattine appena sveglia: esercizi di ginnastica soleva definirli Aurora quando l’aveva scoperta un giorno che era rimasta a dormire nella Brughiera.

Malefica alzò il volto al cielo mentre la brezza fresca s’intrufolava tra i suoi capelli scompigliandoli e tra le piume separandole una ad una.

Rabbrividì di piacere e scrollò le enormi ali lentamente verso l'esterno.

Un gemito attrasse la sua attenzione, si voltò e vide la piccola principessa che anche quella notte era rimasta a dormire accanto a lei tra le fronde del suo maestoso albero. Al solito idacchiava addormentata per via delle piume primarie che nel movimento le erano finite sul volto.

Invece di scostarle la fata le mosse di nuovo incantata da quel volto dolce, e la ragazza sorrise nel sonno facendo una strana smorfia mugugnando:

-Ancora…

 
Fine della prima :D man mano che andrò avanti inserirò il rating arancio ;) ringrazio ScarlettBell per l'ispirazione e per avermi dato le parole e la voglia di scrivere queste flashfic *^* e piccola infò, l'immagine l'ho messa momentaneamente per dare colore alla flashfic in cerca di una più consona ;)

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Capitolo 2
*** Spazzola ***


Rating verde
Spazzola
 
 
Appollaiato sul davanzale della finestra del coctage delle tre fatine nel bosco, Fosco sbirciava le cure quotidiane che Aurora aveva per i suoi capelli.

Muoveva sul suo capo uno strano piccolo bastoncino che finiva in una forma arrotondata. Man mano che lo passava su uno stesso punto lisciava quei fili d’oro che la ragazza aveva per capelli.

Non era mai stato accanto ad un umano tanto a lungo dal riuscire a notare una cosa di questo genere, i corvi non venivano molto apprezzati in genere.

Si fissò le piume beccandosi un poco per sistemarsele, sarebbe stato diverso se fosse nato usignolo?

-Cosa stai facendo?

La voce inaspettata della sua padrona lo fece agitare, quasi svolazzare via dalla paura. Ma con un gesto della mano davanti al proprio volto Malefica gli fece cenno di fare silenzio, tornando a guardare Aurora fare quegli strani movimenti con le mani.

Uno lungo e lento dal capo fino alla spalla, due più rapidi alla fine dei capelli, e ricominciava: uno lento, due rapidi, uno, due, uno…

Senza quasi accorgersene Malefica passò le mani sui propri capelli colore dell’ebano che ricadevano lisci fino alla vita. Lei non aveva bisogno di quell’aggeggio di legno pensò, né delle cure che Aurora metteva nel districarseli.

Si voltò e senza fare rumore scomparve alla vista di Fosco.


 
Seduta sotto il tronco del suo albero per la prima volta dopo tanto tempo Malefica si guardava tramite il riflesso dell’acqua della laguna delle fate.

Quello che vedeva era una creatura ormai adulta e praticamente perfetta.

Sorrise: non le accadeva mai di avere i capelli fuori posto o di sporcarsi di fango, fatta eccezione nei momenti in cui Aurora decideva che era il momento di giocare. Comunque non le capitava più da quando molti anni prima era stata anche lei giovane e spensierata.

-Malefica! Eccoti qui!

La voce squillante di Aurora la distrasse dalla piega amara dei suoi pensieri.

-Bestiolina…- si voltò a guardarla alzando un sopracciglio- cos’hai fatto ai capelli? - le chiese stupita: minuscoli fiorellini di ogni colore erano intrecciati ad ogni singola ciocca.

Aurora girò su se stessa ridendo:

-Ti piacciono? – si sfilò la tracolla di dosso. – ecco, ho portato l’occorrente, così possiamo farli anche a te. – aggiunse tirando fuori l’attrezzo di legno che le aveva visto usare quella mattina. – con la spazzola sarà tutto più facile!


 
Persa nei suoi pensieri magicamente cadenzati dal ritmico spazzolarle i capelli, Malefica non fece affatto caso a Fosco che seduto appollaiato sul ramo le guardava beccandosi qua e la qualche piuma anche lui.

E non fece neanche caso a quello che diceva la bestiolina: la sua voce calma e quella danza che faceva con la spazzola erano quasi più ipnotici della magia stessa.

Alla fine non le interessava poi molto non essere più giovane e ribelle come era stata un tempo, le andava benone anche così, c’era chi aveva vitalità per due adesso accanto a lei.

Chiuse gli occhi alzando il capo al calore del sole, sentendo il ritmico spazzolare della sua preziosa bestiolina sui suoi capelli: uno lento e lungo, due corti e più veloci, uno, due…

-Vedrai che meraviglia quando…

-Ti avverto, niente fiorellini tra i capelli!

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Capitolo 3
*** Bacio appassionato ***


Rating verde
Bacio appassionato
 
Aurora correva a perdifiato nella brughiera: doveva assolutamente saperlo!

Filippo le aveva messo nella testa quell’assurdità, ma se era vera solo una persona glie lo avrebbe rivelato.

La vide appollaiata sul ramo dell’albero dove spesso aveva giocato insieme a lei quando era una bambina.

-Malefica! – gridò correndo verso di lei, l'altra con un battito di ali le fu accanto preoccupata.
 
-Bestiolina, va tutto bene? - le poggiò le mani sulle spalle.

Ansimante per la corsa la ragazza produsse un suono simile ad un sì dicendo poi subito:

-Anzi no. Non lo so.

Attratto da quel chiacchiericcio, Fosco planò su di loro tramutandosi in uomo:

-Cosa sai e non sai?

-Devo assolutamente verificare se ciò che mi ha detto Filippo è vero o meno! – riuscì a dire una volta preso fiato.

-Cosa ti ha detto Filippo? – le chiese vedendo che la ragazza la fissava seria. - qualcosa su di me? Per questo sei venuta a cercarmi così di corsa?

-In realtà su tutti coloro che amo. Asserisce che il vero innamoramento non viene dal bacio del vero amore, ma dal bacio appassionato.

-Cosa? – Fosco guardò la sua padrona alzando un sopracciglio e la fata dilatò le pupille riportando lo sguardo sulla principessa.

-Quindi devo dimostrare una cosa. – si voltò verso Fosco. – dopo proverò con te –poi tornò a rivolgere la sua attenzione alla fata: si alzò in punta di piedi e la baciò.

Le labbra di Malefica erano piene e morbide, ad Aurora piacque molto sentirle sulle sue, sentire il suo respiro smorzato così’ caldo e dolce.

Senza accorgersene le ali della fata la circondarono attirandola a se.

Poi la ragazza si scostò rossa in volto fissandola adorante e sorridendo.

-Padrona? Principessa? Ma cosa…? – s’intromise Fosco spiazzato.

-Dovevo provare a vedere se funzionava. - asserì convinta.- con Filippo non ha sortito effetto, a parte un leggero disgusto e dolore quando ha battuto i denti sui miei. – le aveva preso una mano portandosela al viso. – questo mi ha fatto capire davvero che sono innamorata, e di chi.

Era poi uscita dalla dolce prigione di quelle ali, sempre sorridendole felice:

-Devo tornare al castello adesso, la mia istitutrice mi insegna l’aritmetica oggi, e devo assolutamente andare prima che si accorga della mia assenza, ci vediamo dopo!

Li salutò con un gesto della mano correndo via.

-Un bacio appassionato per capire di chi è innamorata? Devo riconoscerlo, - ammise spiazzata - quel Filippo è un vero genio.

Vedendo che la sua padrona non muoveva un muscolo le si parò davanti ridacchiando:

-Dopo tocca a me allora! -si mise le mani dietro la schiena fingendo di riflettenre- Scoprire il vero amore, vediamo…

Con un gesto della mano la fata zittì le proteste del uomo tramutandolo in una gallina.

-Così forse imparerai l’educazione, ricorda Fosco, se non vuoi essere spedito alle cucine del palazzo reale dovrai fare il bravo.

Per tutta risposta il corvo ormai gallina tentò di beccarle la mano piccato. La fata si scansò volando.

-Oh già, le galline non sanno volare. – rise e prima di dirigersi verso il castello. – invece sai cosa sanno fare? Le uova!
 

Vi prego non odiatemi perchè ho inserito il rating verde  -__-  la prossima avrà per lo meno il giallo  :D

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