La noia degli Shinigami

di _Haru__
(/viewuser.php?uid=306077)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Sospettato ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - Pausa ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - Regole ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Sospettato ***


Capitolo 1: “Sospettato”

Light se n'era accorto ed era sicuro che se ne fosse reso conto anche Near. Mikami aveva agito di propria iniziativa uccidendo Kiyomi Takada un minuto prima che lo facesse Light. Quello stupido ha mandato a monte tutti i miei piani di uccidere Near – pensò Light mentre gli altri membri della sua squadra se ne stavano seduti sul divano di quel quartier generale improvvisato riflettendo su chissà cosa.
Improvvisamente comparve il logo di N sullo schermo del computer di Light e tutti gli altri membri si alzarono agitati come se fino a poco prima stessero aspettando proprio quella chiamata. Light rimase calmo e freddo come suo solito e rispose immediatamente. Oltre Yagami anche tutti gli altri si misero gli auricolari per ascoltare la conversazione. Elle, sono Near aprì l'erede di Lawliet, volevo solo dirti che l'incontro avverrà ugualmente nello stesso luogo e alla stessa ora già stabilita . Lo studente dovette trattenere un sorriso beffardo, aveva già immaginato che nonostante l'incidente di Takada e Mello Near avrebbe comunque confermato l'appuntamento accordato pochi giorni prima. Così dallo schermo svanì la N e la chiamata si concluse.
– Near, penserai di avermi in pugno, ma in realtà quest'incontro confonderà quelle poche idee che ti sei fatto. Il mio primo obiettivo era di ucciderti, ma a quanto pare dovrò rimandare la tua morte ad un altro giorno. Tutta colpa di quell'idiota di Mikami... –.




Finalmente giunse il giorno dell'incontro tra i membri della polizia giapponese e quelli dell'SPK e soprattutto tra Kira e Near.
Dopo che ciascun membro della squadra di Light ebbe inserito la propria password personale, Aizawa prese il Death Note dalla cassaforte; Near stesso aveva chiesto di portarlo all'appuntamento. Ho rilasciato Misa Amane, ci vediamo dopo disse Enne chiudendo immediatamente la chiamata.
Il viaggio non durò moltissimo e la macchina si fermò in un posto isolato davanti a quel che sembrava una casa abbandonata. È questo il posto? disse dubbioso Matsuda, Sì, non ci sono altri edifici come questo qui intorno rispose nervosamente Aizawa. Dopo che quest'ultimo fu entrato e uscito dallo stabile confermò agli altri che all'interno della “Yellow Box” si trovava veramente Near e così tutti avanzarono all'interno attraverso l'unica entrata presente in tutta la struttura.
Al centro della stanza vi era seduto un bambino dai capelli argentati e vestito di bianco che indossava una maschera col volto di Lawliet per nascondere il proprio viso. Dietro, in piedi, vi erano gli altri tre membri dell'SPK. E così quello è Near... pensarono tutti, tranne Aizawa che lo aveva già incontrato di persona in passato. Non è giusto Near, nascondendo il tuo volto fai capire che tieni solamente alla tua vita! contestò Matsuda dopo essersi ripreso dallo stupore. L'altro rispose con un tono pacato simile a quello del primo vero Elle: è solo una precauzione .
Dopo pochi secondi si creò un silenzio totale che subito Near volle spezzare: E va bene, mi toglierò la maschera . Enne appoggiò la maschera a terra mostrando a tutti il proprio volto e Light si lasciò scappare un sorrisetto maligno praticamente invisibile sul viso. Perfetto, sei già a metà strada dalla morte, caro il mio Near –. Ma Near non aveva ancora finito di parlare: tra un po' arriverà una persona che risolverà il caso una volta per tutte... .
Sia Near che Light stavano aspettando l'arrivo di Mikami, entrambi erano sicuri della sua puntualità. ...Quando arriverà sbircerà da quell'unica porta presente per guardarci tutti in volto, dopodiché scriverà sul suo quaderno i nostri nomi –. Tutti rimasero allibiti e Matsuda iniziò addirittura ad urlare dalla paura mentre gli altri provavano a trattenersi e ad avere fiducia in quel bambino sicuro di sè. Che cosa? Stai dicendo che moriremo tutti?! disse Matsuda. L'erede di Lawliet non poté far altro che spiegare con la dovuta calma tutti i dettagli del suo piano: nessun morirà, ve lo assicuro. La persona che sta per arrivare è un burattino che il vero Kira sta usando allo scopo di ucciderci, ma il quaderno che sta portando è un falso creato da Gevanni e proseguì quando arriverà dovrete mantenere la calma e non fare nulla, dopo quaranta secondi sbircerà nuovamente per vedere se siamo morti e a quel punto lo cattureremo .
- Near... lo sapevo! Scommetto che non ti stai riferendo al quaderno falso, ma a quello vero che Gevanni ha rubato a Mikami! Hai intuito che ci fosse un vero quaderno quando Mikami ha ucciso di sua spontanea volontà Takada prima che lo facessi io. Esatto, anche io avevo scritto il nome di Takada su un frammento del Death Note ed è proprio questa la cosa che non puoi sapere...– .
È arrivato, rimanete tutti calmi! disse Near. Finalmente Mikami si era unito all'appuntamento e la porta si aprì leggermente, solo quanto bastava perché l'occhio di Teru potesse scorgere il nome del suo amato “Dio” e quello di tutti gli altri. Matsuda ebbe un attimo di esitazione, ma subito si calmò davanti allo sguardo severo di Near. Mikami stava facendo il suo dovere, stava scrivendo i nomi sul Death Note. Ho finito! urlò Teru. La porta si aprì totalmente e un fascio di luce invase parte del casale. Mikami guardò l'orologio e Light gli chiese quanti secondi mancassero. Trentacinque, trentasei, trentasette, trentotto, trentanove... quaranta! –.




Nessuno morì. Siamo ancora vivi...? chiese tremante Matsuda. Catturatelo e tappategli la bocca! ordinò Near. Con una velocità incredibile due membri dell'SPK bloccarono Mikami e gli misero un fazzoletto intorno alla bocca affinché non rivelasse il vero nome di Near. Gevanni passami il quaderno –.
Gli occhi di Enne si sbarrarono, dovette rileggere più volte la serie di nomi scritti su quel quaderno perché si convincesse di non essersi sbagliato. Bastardo... – pensò. Light non poté che godere di quella scena, ce l'aveva fatta, aveva fregato davvero quel bambino presuntuoso. Allora Near, siamo tutti curiosi di sapere quale nome non è scritto sul quaderno, cioè il vero nome di Kira disse provocatoriamente lo studente.
Hai intuito sul serio le mie mosse? Ti ho sottovalutato Light Yagami, ma saprai bene anche tu a che conseguenze stai per andare incontro...– pensò Near. Dopo un breve silenzio il rivale di Mello si decise a parlare: Aizawa, può cortesemente venire a vedere i nomi scritti sul quaderno? Non legga ad alta voce, dica solo ai suoi compagni quale nome manca .
Certo, noi ci fidiamo di Aizawa ma vorremmo vedere con i nostri occhi chi è Kira! obiettò Matsuda. Nessun altro parlò e questo bastò a Matsuda per ritirare la propria obiezione. Aizawa andò dietro a Near per leggere i nomi sul quaderno. Probabilmente anche se il caso sarà risolto Near vorrà far conoscere a meno persone possibili la sua vera identità, sarà per quello che ha chiamato solo me, d'altronde sono stato l'unico a collaborare segretamente con lui e dunque si fida solo di me – pensò Aizawa.
Appena ebbe letto i nomi il suo volto mostrò un'espressione più che sorpresa e quasi non riusciva a pronunciare il nome che mancava.


L'unico nome che non c'è è quello di...


...Tota Matsuda! – ripeté in mente Light, sghignazzando silenziosamente.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 - Pausa ***


Capitolo 2: “Pausa”


Matsuda, non ti ho scelto a caso. Tu eri ad Aoyama insieme a me quando il secondo Kira, ovvero Misa, ha affermato di aver incontrato per la prima volta Kira. Inoltre tu stesso hai confessato molte volte di ritenere giusto ciò che Kira sta facendo e che un mondo senza criminali sarebbe un mondo perfetto. Ora avrai tutta l'attenzione che hai sempre cercato, per una volta sei stato utile a qualcuno –.
Per qualche secondo regnò un silenzio di tomba, Matsuda non si rese subito conto di ciò che era appena accaduto. Era ormai ovvio che lui fosse Kira, ma Near non ammetteva di aver perso ed era sicuro che fosse un trucchetto ben architettato da Light. Io? C-ci deve essere un errore. Ragazzi, ve lo giuro, non sono io Kira! Certo, a volte ho pensato che fosse giusto il suo pensiero, ma non ho mai minimamente pensato di poter usare i suoi stessi mezzi. Almeno voi mi credete, vero?! urlò Matsuda voltandosi verso Light e gli altri colleghi. Matsuda, ormai è tutto finito... disse tranquillamente Aizawa avvicinandoglisi e posandogli una mano sulla spalla. Near rimase muto e immobile, non poteva credere di essersi sbagliato veramente; per lui il caso non era certamente chiuso.
Arrestate l'agente Tota Matsuda, ormai non ci sono dubbi che sia Kira dato che l'unico nome che Mikami non ha scritto sul quaderno è proprio il suo disse Enne. Immediatamente Gevanni andò incontro a Matsuda e gli mise le manette senza aver la minima opposizione da parte dell'ormai certo Kira. Il viso di quest'ultimo non poté che riempirsi di lacrime.
– Matsuda, sei talmente idiota che aprendo bocca riusciresti anche a passare da innocente a colpevole. Ed ora manca il colpo finale, tu non mi servi più... – Pensò Light guardando le lancette del proprio orologio.
All'improvviso le pupille di Mikami si dilatarono e il suo corpo iniziò ad agitarsi mentre i due membri dell'SPK tentavano di tenerlo fermo. Near, Mikami sta avendo un attacco cardiaco! urlò uno dei due agenti. Nessuno ebbe tempo di fare nient'altro che il corpo di Teru era già a terra, morto.
Ormai non mi saresti più servito a nulla dato che Near non ti avrebbe mai dato modo di farmi conoscere il suo vero nome, ho capito che affidare il potere a qualcun altro può essere vantaggioso ma anche mortale, questa volta ho veramente rischiato di essere smascherato per un tuo stupido errore. Un dio a quanto pare deve cavarsela da solo. Una volta aver trovato il modo di strappare un frammento da uno dei due quaderni rimasti sulla Terra dovrò solo sbarazzarmi di Aizawa facendogli scrivere da qualche parte il vero nome di Enne subito prima di morire. Per uccidere Mikami ho esaurito l'ultimo pezzo del quaderno che conservavo all'interno del mio orologio, se avessi intuito prima il piano di quel moccioso avrei potuto farmi spedire qualche foglio da Mikami –.




È incredibile, Matsuda è sempre stato Kira. Sembrava così innocente... disse sconsolato Aizawa agli altri mentre recuperava le sue poche cose che aveva lasciato al quartier generale improvvisato da Light. Yagami non poteva ancora credere di essere riuscito a togliersi tutti i sospetti di dosso, ma sapeva bene che Near aveva capito tutto e sicuramente non avrebbe creduto come gli altri alla storiella che Matsuda fosse Kira. Light, ti devo delle scuse. Ammetto che recentemente ho creduto che Elle e Near avessero ragione, che tu fossi Kira. Tutti gli indizi sembravano portassero a te, ma la prova di ieri non ha lasciato alcun dubbio sulla tua innocenza e purtroppo sulla colpevolezza di Matsuda disse Aizawa con un senso misto tra gioia e tristezza. Light fu più che soddisfatto delle scuse del collega e alzandosi dalla sedia girevole si voltò e rispose: ti capisco Aizawa, anche io fossi stato in te avrei sospettato su Light Yagami. Dopotutto gli indizi andavano tutti contro di me, è lecito che tu abbia creduto per un istante che io fossi Kira –. Aizawa si concesse un lieve sorriso di consolazione nonostante quell'atmosfera opprimente e insieme agli altri si congedò da Light.
Rimasto solo, si rivolse a Ryuk. Ryuk, Near ha il mio Death Note, quindi ti può vedere – tagliò corto lo studente. Eh? Effettivamente se ha toccato il quaderno significa che anche durante l'incontro mi poteva vedere rispose Ryuk grattandosi la testa. Se Near facesse toccare a qualcuno il quaderno e mi facesse pedinare capirebbe subito che io sono Kira. Devi stare insieme a lui, non c'è altro modo di agire continuò il secondo Elle. Ryuk intanto stava cercando qualche mela lì intorno e quando Light terminò la frase si fermò e aprì le ali. E va bene, starò insieme a Near, ma non ti aspettare che ti riferisca il suo vero nome o roba del genere... non ebbe neppure il tempo di finire la frase che Kira lo fermò: Lo so, lo so. Hai deciso di goderti lo spettacolo da una posizione neutrale e così continuerai a fare per sempre. Ormai ti conosco, Ryuk –. Detto ciò lo Shinigami spiccò il volo ed uscì dal quartier generale mettendosi in cerca di Enne.
Dannazione! urlò Light battendo un pugno sulla scrivania. Ora la situazione si è fatta più difficile. Dove lo trovo un Death Note su cui scrivere il nome di Aizawa e successivamente quello di Near?! Sono un Kira senza quaderno della morte, gli unici due esistenti nel mondo degli umani sono in mano a Near. L'intera squadra ha deciso di lasciare anche quello che era in nostro possesso ad Enne. Comunque anche se ora avessi un Death Note non potrei farci nulla dato che se uccidessi qualcuno tutti capirebbero che Matsuda è innocente e che Kira è ancora a piede libero. Sono in trappola, è la prima volta che non riesco ad elaborare un piano... è come se fossi una persona comune che vorrebbe ottenere un Death Note –. Light rimase qualche minuto in silenzio continuando a riflettere su cosa avrebbe potuto fare. Improvvisamente giunse una chiamata. Era Enne. Ma che cosa vuole da me ancora? – pensò Light poco prima di premere il pulsante di risposta. Light Yagami, sono sicuro che in questo momento solo tu mi stai ascoltando iniziò Near con un certo tono quasi ironico, poi continuò pensandoci bene non mi piace avere la possibilità di possedere ben due Death Note, quindi ho deciso di ri-affidare a voi della polizia giapponese il vostro quaderno affinché lo conserviate con cura . Non ci volle molto per Light a rendersi conto che lo stava mettendo solo alla prova. Abbiamo deciso tutti insieme di concederti il nostro quaderno perché siamo sicuri che non lo userai rispose. Light Yagami, devo confessarti una cosa... io sospetto ancora che tu sia Kira disse Near curioso di sapere come avrebbe risposto l'altro. Ancora con questa storia? Per quanto mi dispiaccia per Matsuda tu stesso hai dimostrato che è lui ad essere Kira, come fai ancora a sospettare di me? Non vuoi ammettere di esserti sbagliato per una volta? rispose il secondo Elle con un tono di sfida. Ti sto dando la possibilità di sciogliere ogni mio dubbio sul tuo conto. Se non morirà nessun criminale in circostanze sospette mentre tu possiedi il quaderno significherà che tu non sei Kira, mi sembra una buona proposta. Te lo spedirò a quell'indirizzo, ma ti chiedo di non farne parola con nessuno. A presto, Light Yagami. così dicendo Near chiuse la chiamata senza ascoltare cosa avesse da dire il sospettato.

– È ovvio che tu mi stia mettendo alla prova, Near. Mi chiedo però quali siano le tue vere intenzioni. Sicuramente farai controllare bene il quaderno prima di spedirmelo e quindi non potrò spezzare frammenti dai fogli. Vorrà dire che per ora Kira si prenderà una pausa, vedremo cosa mi verrà in mente poi –.

– Light Yagami, tu sei Kira. Hai intuito il mio piano solo perché anche tu avevi scritto il nome di Takada su un frammento, ma dopo Mikami ovviamente. Ora se ucciderai Aizawa per farti dire il mio vero nome dimostreresti di essere Kira, mentre se non farai nulla non potrai continuare a creare quel mondo perfetto che hai sempre sognato di governare. Ti ho incastrato Light Yagami, al tuo primo errore ti catturerò e solo a quel punto il caso sarà definitivamente chiuso –
.




Intanto, nel mondo degli Shinigami...


Che noia! Quasi quasi invidio Ryuk! Chissà quanto si sta divertendo laggiù, nel mondo degli umani .
Ci stiamo annoiando tutti, non solo tu zuccone. Ecco perché ho rubato questi al Grande Capo disse un altro Shinigami mostrando 5 Death Note.
Tutti lo guardarono spaventati. Ma che cosa ti salta in mente? Verremo puniti! urlò un altro. Ryuk non è più furbo di noi, se ce l'ha fatta lui ce la facciamo anche noi. Perché voi quattro non scendete con me a divertirvi? Date un quaderno ad un essere umano che preferite e spassatevela! concluse il ladro consegnando agli altri un Death Note ciascuno.


E così cinque Shinigami annoiati si lanciarono sulla Terra con l'intento di creare scompiglio nel mondo degli umani...

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 - Regole ***


Capitolo 3: “Regole”


Ma dove si sarà cacciato quel nanetto? – pensò Ryuk volando nei cieli notturni della città.
Ehi, guardate chi c'è! esclamò Doom, uno Shinigami i cui occhi neri quanto l'oscurità e il sorriso malvagio facevano sempre rabbrividire chiunque, tranne Ryuk ovviamente.
Doom? E anche voi? Ma che ci fate nel mondo degli umani? Lo sapete che non avete il permesso... disse Ryuk sghignazzando come suo solito.
E tu invece, hai già recuperato il quaderno? Perché altrimenti dovresti stare appiccicato ventiquattro ore su ventiquattro all'umano che lo possiede ribattè Kull, un altro del gruppo che nel mondo degli Shinigami era sempre solito immergersi nella lettura di uno strano libro mentre gli altri se la spassavano, si fa per dire, con strani giochi usando resti di ossa come dadi da lanciare per vincere chissà quale incredibile scommessa riguardante magari un modo originale per uccidere col Death Note qualche essere umano.
È solo momentanea la cosa, molto presto ritornerò dal proprietario del quaderno. Comunque sia non avete risposto alla mia domanda, cosa ci fate qui? Qualcuno potrebbe infuriarsi e punirvi... rispose Ryuk ridendo di gusto.
Non sei l'unico ad annoiarti lassù e non sei l'unico così furbo da ingannare il Sommo Capo... riprese Doom mostrando i cinque quaderni.
Abbiamo intenzione di sconvolgere il mondo e di divertirci un po', proprio come hai fatto tu caro Ryuk concluse un altro Shinigami di nome Tek prendendosi il Death Note dalle mani di Doom.
E pensate che se lasciaste cadere ben cinque quaderni della morte in un mondo così marcio il Sommo non se ne accorgerebbe? Non durerete molto, eh eh! concluse Ryuk già intenzionato a congedarsi da quell'incontro di famiglia.
Al massimo diremo che li abbiamo perduti e che dobbiamo andare a recuperarli, proprio come hai fatto tu disse Doom sorridendo in modo alquanto inquietante.
Beh, fate come vi pare... io vi ho avvisati, non mi importa nulla della vostra sorte, ciao ciao! terminò l'altro puntando verso la direzione in cui stava andando prima di incontrare i suoi cosiddetti 'amici'.
I cinque non dissero una parola di più e bastò loro uno sguardo di gruppo per capire che avrebbero dovuto incominciare un piano già stabilito in precedenza. Si divisero senza neppure salutarsi.


Due giorni dopo...


– Eccolo, non pensavo ci mettesse così poco tempo – pensò Light afferrando una busta anonima e aprendola lentamente. – Come immaginavo, il Death Note... –.
– È ovvio che ora non possa farne alcun uso, altrimenti farei il gioco di Near. Devo inventarmi qualcosa, ma cosa...? –
pensò Yagami rimettendosi seduto sulla sedia girevole intenzionato a far lavorare il proprio cervello fino a che non fosse riuscito ad elaborare un piano perfetto per uccidere il suo secondo rivale dopo Lawliet.
Improvvisamente un'oscura presenza comparve dal nulla alle sue spalle, era Ryuk. Che tempismo, Ryuk. Scommetto che è stato lo stesso Near a farti tornare da me dato che ora ho il tuo quaderno, non è vero? disse Light palesemente ironico. Da quel punto di vista Near gli aveva semplificato la situazione dato che ora sarebbe stato normale che Ryuk gli stesse sempre attaccato, fortunatamente Enne non sapeva che lo Shinigami dovesse stare vicino al vero proprietario del quaderno e non a chi lo possedeva in quel momento. Come sempre a regole era in vantaggio Light dato che, anche se non poteva sembrare, Ryuk in un qualche modo era suo alleato.
Light, c'è dell'altro disse Ryuk tirando fuori un altro Death Note.
Cosa?! Un altro quaderno? Dove l'hai preso? Non l'avrai mica rubato a Near spero! esclamò Yagami per una volta seriamente preoccupato della cosiddetta “neutralità” di Ryuk, da lui ci si poteva aspettare di tutto dato che non era lì per aiutare qualcuno ma solo per spassarsela.
Nah, non avrei voglia di passare intere giornate in carcere insieme a te e soprattutto senza mangiare mele! rispose lo Shinigami afferrando una mela e ingoiandola per intero, l'ho trovato per terra mentre ritornavo dal quartier generale segreto di Near continuò.
Mi stai dicendo che un altro Shinigami ha lasciato cadere il suo Death Note qui sulla Terra? chiese Light lasciandosi scappare un lieve sorriso.
Già, probabile. Eh eh! rispose l'altro.
– Ryuk mi sta nascondendo qualcosa, chissà se ha trovato realmente quel quaderno in giro come afferma oppure se è un suo scherzo per prendersi gioco di me. Non devo sottovalutare questo Shinigami, anche se ora che ci penso potrei sempre trovare il modo di ucciderlo e rubargli entrambi i quaderni in suo possesso. Francamente però, come faccio ad uccidere un tipo come Ryuk? Non si affezionerebbe mai a nessuno. –
– C'è qualcosa che non va, Light? – chiese il Dio della Morte grattandosi il capo.
No Ryuk, è tutto apposto. Stavo solo pensando a quanto tu possa essere stato fortunato a trovare un Death Note in giro prima che lo facesse qualcun altro. Stavo pensando anche che avendolo toccato per primo ora ne sei diventato tu il proprietario, o sbaglio? disse Light che aveva finalmente trovato il modo di sbarazzarsi di Near, anche se questa volta sarebbe stato tutto merito di Ryuk o per lo meno della sua grande fortuna.
So benissimo che vuoi che te lo presti o che rinunci alla sua proprietà per cederlo a te così da uccidere quel nanetto. Sappi che era mia intenzione consegnartelo, altrimenti non ti avrei detto nulla e me lo sarei tenuto io. A me ne basta uno, sono curioso come questa storia continuerà dopo che ti avrò ceduto questo quaderno. Sappi solo che presto ci saranno delle sorprese. Eh eh! disse Ryuk consegnando il quaderno al ragazzo e sghignazzando ferocemente. – Perfetto, ora non mi basta che inventare una scusa a Near per ri-spedirgli il quaderno indietro e a quel punto potrò ucciderlo senza destare sospetti. Caro il mio Enne, anche la fortuna si è inchinata al cospetto del Dio di un Nuovo Mondo. Presto potrò continuare la costruzione del mio regno e finalmente governarlo! –.


Dopo un mese...


– Finalmente Near possiede entrambi i quaderni. Nessuno è morto nell'arco di quei quindici giorni in cui ho avuto io il quaderno, Near probabilmente contava sul fatto che io non potessi resistere avendo davanti l'unica possibilità di ucciderlo. Certo che ti stai aggrappando proprio ad uno specchio, Enne. Ora starai sicuramente elaborando qualche tuo stratagemma per fregarmi, ma non sai che io posseggo un altro quaderno caduto dal cielo! Ho aspettato altri quindici giorni per ucciderti affinché gli altri non sospettassero ancora di me ed ora è arrivato il momento di scrivere il primo nome su questo quaderno. Prima di tutto Aizawa che mi farà il favore di lasciarmi un biglietto con su-scritto il tuo vero nome prima di suicidarsi. E poi toccherà a te caro il mio Near... –
Qualcuno interruppe i pensieri di Light bussando alla porta di quell'appartamento nel quale il giovane si era ancora permesso di abitare. Erano Aizawa, Mogi e Ide convinti di essere stati invitati per un normale incontro di gruppo. Finalmente ci si rivede, Light Yagami! È un sollievo incontrarsi senza il pensiero di dover indagare sul caso Kira disse Aizawa stringendo la mano al ragazzo. Tutti si sedettero sui divanetti al centro della stanza e intrapresero un lungo dialogo di argomenti per una volta al di fuori di Kira o della polizia. Però Light stava aspettando solo una cosa e l'orologio appeso alla parete di fronte a lui e dietro Aizawa e Mogi non poté che renderlo felice ad ogni movimento delle lancette.
– Morirete tutti di arresto cardiaco e grazie ad Aizawa potrò uccidere tutti i membri dell'SPK, compreso Near. Nessuno mi ostacolerà più d'ora in avanti! Mancano solo cinque secondi, quattro, tre, due, uno... –


La conversazione continuò allegramente.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2807680