Colori

di Smeralda Elesar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Amaranto ***
Capitolo 2: *** Verde ***
Capitolo 3: *** Rosa ***



Capitolo 1
*** Amaranto ***


Amaranto

 

-Hei, tu! Sì, tu che sparisci ogni tanto, vieni un attimo qui-

 

“Guai. Guai grossi”

 

Pensa subito Randall.

Perché quando uno come Worthington chiama uno come lui, vuol dire sempre guai grossi.

Per quello come lui ovviamente.

Ma intanto non rispondere sarebbe peggio, e così Randall si avvicina al mostro più grande… che inaspettatamente gli mette un braccio intorno alle spalle come se fossero da sempre amiconi.

 

-Bene, Boogs… ti chiami così, giusto? Andrò dritto al sodo. Ai ROR serve un altro elemento della squadra, e quella cosa che fai tu, sai, diventare invisibile e cambiare colore, a me sembra proprio forte-

 

“Uno scherzo, deve essere uno scherzo. Figurati se i ROR si interessano veramente a un secchione!”

 

- Allora, che dici, sei della nostra squadra?-

 

-Stai dicendo davvero?-

 

Da qualche parte ci deve essere la fregatura.

Oppure il mondo è completamente impazzito.

Sam Worthington che lo vuole in squadra… E perché non il rettore Tritamarmo che comincia a distribuire caramelle?

 

-Ma certo che dico sul serio-

 

Randall esita.

Worthington non gli piace.

La gente che Worthington frequenta non gli piace.

E non gli piacerebbe diventare come la gente che Worthington frequenta.

Ma poi Worthington estrae dalla borsa una giacca con i colori giallo e amaranto dei ROR che è proprio della sua misura.

 

-Vedi, c’è già un’ uniforme pronta per te. Che c’è? Non la vuoi questa?-

 

Randall si dimentica di respirare.

Le giacche sono sacre nel campus, e neanche Sam Wothington ne userebbe una per uno stupido scherzo.

Randall la prende ipnotizzato e la indossa.

Lui! Il secchione dei secchioni, l’esempio classico di nerd occhialuto, goffo e timido… è appena diventato un ROR!

Cioè, proprio un ROR, uno di quelli che contano, mica uno di quei patetici O.K. che Mike si è trovato costretto a frequentare dopo il pasticcio che ha combinato in classe.

Sente quel colore che gli brucia addosso, ma senza fargli male. Anzi!

Gli piace quel colore: è vittoria, è coraggio e fiducia in se stesso.

Se ne lascia conquistare e lo sente talmente dentro di se che senza accorgersene cambia colore e diventa della stessa tinta amaranto della giacca dalla testa ai piedi.

Worthington scoppia a ridere.

 

-Ecco, era questo che volevo vedere! Sei forte ragazzo!-

 

Gli sbatte una pacca sulla spalla che lo fa barcollare e Randall ci crede veramente: si sente forte come quel colore.

 

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Cantuccio dell’Autore

 

Salve a tutti, mi chiamo Makoto e questo è il primo lavoro che pubblico in questa sezione.

Ma andiamo alla cosa veramente importante…

La madrina ufficiale di questa raccolta (nonché la persona che mi ha fatto amare il personaggio di Randall Boogs tanto da mettermi a scrivere su di lui) è lei: fate un bell’applauso a MITICA BEP97 !

*per Mitica*

Carissima, questa raccolta è tutta per te. Spero sia all’altezza di quanto ti piace Randall e delle nostre discussioni ;)

 

Grazie a tutti voi che avete letto ed eventualmente, in anticipo, a chi avrà la buona volontà di recensire.

 

 Makoto (che offre cupcakes come Randall… e non me li fate cadere ché vi meno!)

 

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Capitolo 2
*** Verde ***


Verde

 

 

-Coraggio, Mike. Il tuo migliore amico per la vita è proprio dietro questa porta-

 

Un amico! Qualcuno che non lo ha neanche visto e già vuole essere suo amico!

Randall salta giù dal letto con il cuore in gola.

Verde è la prima cosa che Randall vede appena apre la porta.

“Dimentica la timidezza. Presentati, sii simpatico, amichevole, accattivante”

 

-HeisalvesonoRandallBoogsiltuocompagnodistanza-

 

Gli è uscito fuori tutto in una volta, senza pause.

E crede di aver fatto la figura dell’idiota e di essersi appena rovinato la sua prima amicizia al campus ancora prima di cominciarla.

Invece quel mostro verde a forma di palla non si lascia impressionare, anzi parla persino più veloce di lui.

Sembra uno simpatico.

Peccato che quel verde sia un colore troppo sfacciato per i gusti di Randall… bè, pazienza, per il suo migliore amico ci avrebbe fatto l’abitudine.

 

***

 

Verde è l’ultima cosa che Randall ha visto prima che la porta si chiudesse.

“Mike”

Era sicuro che Mike avrebbe fermato Sullivan, insomma, forse volevano solo spaventarlo, Mike non avrebbe davvero lasciato che lo scaraventasse nel mondo umano…

E invece niente. Wazowzky non ha mosso un dito per impedirlo.

Ancora ogni tanto, quando il cucciolo umano non è in casa, Randall apre la porta dell’armadio e spera, prega con tutte le sue forze, che prima o poi dietro compaia il suo mondo invece che l’ammasso informe dei vestiti.

Come in quel momento.

Stringe forte la maniglia. Stavolta è la volta buona. Deve esserlo.

Lasciarlo nel mondo umano è solo uno scherzo crudele che prima o poi finirà, no?

Wazowzky si sarà deciso ormai a riattivare quella maledetta porta, no?

 

-Coraggio, Mike. Il tuo migliore amico per la vita è proprio dietro questa porta-

 

Sussurra Randall nella cameretta buia.

 

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Cantuccio dell’Autore

 

Domanda: quanto ci vuole a fare copia/incolla di un capitolo già pronto?

Risposta: ma niente, saranno cinque minuti.

 

Domanda: quanto ci vuole per trovare il tempo di fare il benedetto copia/incolla?

Risposta: nel mio caso tanto, ma taaanto tempo. Tipo una settimana più del necessario ecco.

 

Comunque il nuovo capitolo è qui, e vi assicuro che mi ha intristita tantissimo a scriverlo.

Mi consola solo il pensiero che Randy ha trovato asilo politico nell’armadio di Mitica.

 

Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo.

 

                                                                            Makoto

 

 

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Capitolo 3
*** Rosa ***


Rosa

 

Che c’è di male nel rosa?

È solo una delle tante sfumature di colore possibili! In fondo è la stessa tinta dell’amaranto di John J. Worthington III, solo un paio di lunghezze d’onda espresse in Angstrom in meno.

E poi lo stesso Worthington spesso gli chiede di cambiare colore per fare un po’ di spettacolo per i ragazzi, e se di colori ce ne sono tanti prima o poi è normale che capiti anche il rosa.

Ma in quel caso Worthington non è per niente contento.

 

-Eri rosa, maledizione!-

 

Un solo sbaglio gli è costato l’intera reputazione.

E comunque ancora Randall non capisce cosa ci sia di male nel colore rosa.

 

*

Randall sta studiando le schede dei bambini di cui si occupa, quelli di cui è lo spaventatore più adatto.

Ancora ha nelle orecchie le parole del signor Wathernoose.

 

-Randall, ho la tua parola che niente di quello che sto per dirti uscirà mai da questa stanza? Né il CDI né nessun altro verranno mai a sapere di questa conversazione-

 

Gli aveva parlato a lungo della crisi energetica, della difficoltà sempre crescente di estrarre urla da bambini desensibilizzati dalla TV e tutta una serie di cose che Randall sapeva già a memoria perché erano all’ordine del giorno di ogni dannata riunione aziendale.

Poi però Mr. Wathernoose aveva cominciato a dire cose che non avrebbe mai detto ad una riunione aziendale.

C’era un altro modo per ottenere energia.

Molto più rapido, economico ed efficiente dello spavento tradizionale.

Ma che non tutti avrebbero avuto il coraggio di mettere in atto.

 

-Con tutto il rispetto, signor Wathernoose, ma perché lo dice a me? Non è James Sullivan il suo migliore spaventatore?-

 

Wathernoose aveva scosso la testa.

 

- Qui non si tratta più di spaventare, ed una cosa come questa non la proporrei mai e poi mai a Sullivan. Lui è bravissimo nel suo campo ma non è adatto per questo, capisci cosa intendo? Lo sto chiedendo a te, Boogs, perché so che tu sei fatto di una pasta diversa da tutti loro-

 

E allora Randall aveva accettato, perché, accidenti, se per una volta era stato reputato in grado di fare una cosa di cui Sullivan era addirittura all’oscuro… , come poteva farsi scappare un’occasione come quella?

 

Studia le schede dei suoi bambini alla ricerca di qualcosa di particolare.

Uno di loro non rivedrà mai più la sua cameretta, non giocherà mai più con i suoi giocattoli, non riceverà mai più il bacio della buonanotte dai suoi genitori, e lui deve scegliere quale.

Ma in fondo che differenza fa? Uno vale l’altro, no? Sono tutti uguali: degli animaletti da cui estrarre energia.

Sta cominciando seriamente a pensare di pescare un fascicolo a caso.

No, no, no… Mr. Wothernoose gli ha chiesto di scegliere.

Randall mette da parte un fascicolo e ne apre un altro.

E poi in base a quale criterio dovrebbe…?

Lei!

Decide all’improvviso.

La bambina nella foto ha una camicia da notte rosa.

 

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Cantuccio dell’Autore

 

Eh-ehm… salve… parecchio che non aggiorno, eh?

Il motivo è che avevo già scritto “Rosa” ma poi mi è venuta in mente un’altra idea che mi piaceva di più e allora ho cancellato tutto e riscritto daccapo.

In questo capitolo Randall mi sembra tanto uno di quei serial killer che hanno avuto un’infanzia traumatizzata e scelgono le loro vittime per esorcizzare/vendicare quel trauma *Red Dragon mode on*

Tra l’altro proprio il capitolo sul colore rosa, che è un colore tanto tenero, mi è venuto molto dark. Strano, no?

, spero vi sia piaciuto.

 

                                                                Makoto

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