It's Gotta Be You

di 1DalIlaria
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Presentazione e Prologo ***
Capitolo 2: *** I've Fallen For Your Eyes, But They Don't Know Me Yet ***
Capitolo 3: *** Where Have You Been All My Life? (Parte I) ***
Capitolo 4: *** Where Have You Been All My Life? (Parte II) ***
Capitolo 5: *** Where Have You Been All My Life? (Parte III) ***
Capitolo 6: *** Where Have You Been All My Life? (Parte IV) ***
Capitolo 7: *** Been Waiting For A Girl Like You (Parte I) ***
Capitolo 8: *** Been Waiting For A Girl Like You (Parte II) ***
Capitolo 9: *** Been Waiting For A Girl Like You (Parte III) ***
Capitolo 10: *** Been Waiting For A Girl Like You (Parte IV) ***
Capitolo 11: *** Been Waiting For A Girl Like You (Parte V) ***
Capitolo 12: *** I Don't Wanna Miss A Thing (Parte I) ***
Capitolo 13: *** I Don't Wanna Miss A Thing (Parte II) ***
Capitolo 14: *** I Don't Wanna Miss A Thing (Parte III) ***
Capitolo 15: *** I Don't Wanna Miss A Thing (Parte IV) ***
Capitolo 16: *** It Doesn't Mean Anything (Parte I) ***
Capitolo 17: *** It Doesn't Mean Anything (Parte II) ***
Capitolo 18: *** It Doesn't Mean Anything (Parte III) ***
Capitolo 19: *** It Doesn't Mean Anything (Parte IV) ***
Capitolo 20: *** It Doesn't Mean Anything (Parte V) ***
Capitolo 21: *** It Doesn't Mean Anything (Parte VI) ***
Capitolo 22: *** It Doesn't Mean Anything (Parte VII) ***
Capitolo 23: *** It Doesn't Mean Anything (Parte VIII) ***
Capitolo 24: *** Bullshit (parte I) ***
Capitolo 25: *** Bullshit (parte II) ***
Capitolo 26: *** Bullshit (parte III) ***
Capitolo 27: *** Bullshit (parte IV) ***
Capitolo 28: *** Bullshit (parte V) ***
Capitolo 29: *** Fuckin' Perfect (Parte I) ***
Capitolo 30: *** Fuckin' Perfect (Parte II) ***
Capitolo 31: *** Fuckin' Perfect (Parte III) ***
Capitolo 32: *** Fuckin' Perfect (Parte IV) ***
Capitolo 33: *** Fuckin' Perfect (Parte V) ***
Capitolo 34: *** Fuckin' Perfect (Parte VI) ***
Capitolo 35: *** Madness And Worries (Parte I) ***
Capitolo 36: *** Madness And Worries (Parte II) ***
Capitolo 37: *** Madness And Worries (parte III) ***
Capitolo 38: *** Madness And Worries (Parte IV) ***
Capitolo 39: *** Madness And Worries (Parte V) ***
Capitolo 40: *** There's A Place For Us (Parte I) ***
Capitolo 41: *** There's A Place For Us (Parte II) ***
Capitolo 42: *** There's A Place For Us (Parte III) ***
Capitolo 43: *** There's A Place For Us (Parte IV) ***
Capitolo 44: *** There's A Place For Us (Parte V) ***
Capitolo 45: *** There's A Place For Us (Parte VI) ***
Capitolo 46: *** There's A Place For Us (Parte VII) ***
Capitolo 47: *** There's A Place For Us (Parte VIII) ***
Capitolo 48: *** Before The Storm (Parte I) ***
Capitolo 49: *** Before The Storm (Parte II) ***
Capitolo 50: *** Before The Storm (Parte III) ***
Capitolo 51: *** Before The Storm (Parte IV) ***
Capitolo 52: *** Before The Storm (Parte V) ***
Capitolo 53: *** Before The Storm (Parte VI) ***
Capitolo 54: *** Don't Be Scared, I Ain't Going Nowhere (parte I) ***
Capitolo 55: *** Don't Be Scared, I Ain't Going Nowhere (parte II) ***
Capitolo 56: *** Don't Be Scared, I Ain't Going Nowhere (parte III) ***
Capitolo 57: *** Don't Be Scared, I Ain't Going Nowhere (parte IV) ***



Capitolo 1
*** Presentazione e Prologo ***


"E se la scrivessimo anche noi una fanfiction?" Una semplice domanda. Solo 8 parole. E' bastato solo questo per catapultarci in questo "mondo". Un mondo creato in un semplicissimo sabato. Sono serviti solo 15 minuti e la storia era pronta. Idee su idee da mettere per iscritto. Ed ora eccoci qui, due semplici ragazze che decidono di condividere con altre Directioners quelli che, in fondo, sono i loro sogni nel cassetto. Che altro dire? Vi aspettiamo qui ogni sabato per condividere con voi un nuovo capitolo della nostra storia... Non chiediamo altro che una veloce lettura ai nostri "piccoli" pensieri... Dalila e Ilaria. Due ragazze amiche da cinque anni. Due ragazze con gli stessi interessi e le stesse passioni. Unite dall’amore per la musica, per l’inglese e l’Inghilterra. Due ragazze con uno stesso obbiettivo: andare a vivere lì, su quell’isola tanto lontana ma tanto amata da entrambe. Due amiche che condividono lo stesso sogno: poter vedere, assolutamente insieme, quelli che la gente chiama One Direction, ma che loro chiamano: Babbei. Si, quei cinque babbei che hanno avuto la capacità di sconvolgere il loro mondo e che le hanno avvicinate, se possibile, ancora di più.

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Capitolo 2
*** I've Fallen For Your Eyes, But They Don't Know Me Yet ***


16th April 2013, Wednesday 
 
 
 

Dalila e Ilaria.

Due ragazze amiche da cinque anni. Due ragazze con gli stessi interessi e le stesse passioni. Unite dall’amore per la musica, per l’inglese e l’Inghilterra. Due ragazze con uno stesso obbiettivo: andare a vivere lì, su quell’isola tanto lontana ma tanto amata da entrambe. Due amiche che condividono lo stesso sogno: poter vedere, assolutamente insieme, quelli che la gente chiama One Direction, ma che loro chiamano: Babbei. Si, quei cinque babbei che hanno avuto la capacità di sconvolgere il loro mondo e che le hanno avvicinate, se possibile, ancora di più.

Era un normalissimo mercoledì mattina di aprile. E come era di routine Dalila era già in classe nonostante fossero solo le sette e mezza. Seduta sul davanzale della finestra, cuffie nelle orecchie, One Direction a palla, guardava fuori dalla finestra immersa nei sui pensieri. Sapeva che tra meno di dieci minuti, Ilaria, sarebbe arrivata. La classe cominciava a riempirsi, ragazze che si abbracciavano e si salutavano come se non si vedessero da anni.

Dalila scosse la testa e all’improvviso una chioma rossa attirò la sua attenzione.
Saltò giù dal davanzale e si avvicinò alla sua migliore amica togliendosi un auricolare.

<< Ehy Rossa!>> la salutò.

Niente abbracci e niente baci.
Semplicemente un “Ehy, Rossa”.
“Simple but effective” dice Harry Styles.

<< Siamo di buon umore?>> chiese Ilaria.

<< Si, particolarmente>> rispose Dalila guardando alle spalle di Ilaria.

<< Avranno perso il pullman tutti e due>> le rispose Ilaria senza bisogno che l’amica bionda le chiedesse dove fossero Angelo e Domenico.

<< I soliti cretini!>> rispose Dalila divertita.

<< Cretini a chi?!>> sentirono urlare.

Entrambe si girarono già con un sorriso stampato in faccia.

<< A voi, caro Dome!>> lo prese in giro Dalila.

<< Vacci piano biondina!>> la “minacciò” lui.

<< Allora che ci siamo persi?>> chiese Angelo lanciando lo zaino.

<< Niente di che…>> rispose Ilaria alzando le spalle e sedendosi sul banco seguita da Angelo.

Domenico si buttò letteralmente sulla sedia e Dalila tornò al suo davanzale.
I quattro amici cominciarono a parlare, ridere e scherzare ma, si sa, quando ci si diverte il tempo passa in fretta così suonò la prima campana. Dalila e Ilaria si misero ai loro posti, rigorosamente insieme e in fondo. Angelo e Domenico… beh, erano seduti vicini ma davanti alla cattedra. Non erano dei tipi molto silenziosi quei due.
Le lezioni passarono e molto tranquillamente arrivò l’ultima ora.

Dalila e Ilaria stavano parlando quando entrambe captarono una frase.

<< Per colpa di questi cinque inglesi Twitter è bloccato!>> si lamentò una loro compagna di classe.

Ilaria smise di respirare mentre Dalila riuscì ad arrivare al banco della loro compagna e chiedere spiegazioni.

<< I One Direction sono a Milano, alla Mondadori, e le ragazze stanno uscendo di testa>> spiegò velocemente.

Dalila guardò immediatamente Ilaria.
Un solo sguardo e le due si capirono.

<< Dobbiamo andare a Milano adesso!>> disse Ilaria.

Dalila non le rispose e prese il libretto.

<< Aspetta, bionda. Non così in fretta>> la fermò Angelo.

<< Cosa?>> chiese Dalila confusa.

<< Solo tu puoi firmarti l’uscita, Ila non è maggiorenne>> le spiegò Angelo.

<< Vero! Me ne ero dimenticata>> rispose Dalila sedendosi sulla sedia senza forze.

<< Mi dispiace>> rispose Ilaria.

<< Tranquilla, Ila! - disse Dalila voltandosi verso la sua amica - finita scuola prenderemo il primo pullman per la stazione e poi dritte a Milano!>> le disse rassicurandola.

<< Oh. Mio. Dio! Non ci posso credere!>> urlò Ilaria abbracciando Dalila.

Entrò la professoressa e le ragazze si sedettero. Angelo e Domenico davanti a loro si guardarono un attimo dopo di ché il primo dei due si avviò al proprio banco.

<< Gli zaini lasciateli a noi, ve li portiamo noi a casa. Siamo in macchina>> disse Domenico avviandosi anche lui.

<< Grazie, siete fantastici!>> gli urlarono contemporaneamente Ilaria e Dalila.

Si guardarono. Ora solo un ora le divideva dal loro sogno. Una sola ora.
Dalila strinse la mano di Ilaria.
 
 


Finite le lezioni le due amiche si catapultarono in stazione.
Erano sul treno. Dalila e Ilaria si guardarono.

<< Andrà tutto bene>> disse Dalila a Ilaria.

<< Si, hai ragione!>> le rispose contenta Ilaria.

In meno di due ore le ragazze furono a Milano. Corsero come pazze. Dovevano arrivare in tempo.
Corsero il più veloce possibile.

Poi una scritta: Mondadori.

<< Ci siamo dai..>> urlò contenta Ilaria.

Subito dopo le ragazze si dovettero fermare. Una folla di fan bloccava l’uscita.

<< E’ stato così bello vederli!>> disse una ragazza.

Le due udirono solo questa frase. Dalila, presa dal panico, prese per mano Ilaria e la trascinò nella folla. Riuscirono ad arrivare alle transenne. Un uomo grande e grosso uscì dal negozio e tutte cominciarono ad urlare.

Stavano per uscire.

Ilaria guardava la porta. Un altro omone uscì. Un altro. C’erano ben sette bestioni che, in cerchio, circondavano i cinque ragazzi.
Harry, all’interno del cerchiò, fu attirato da qualcosa, o meglio qualcuno, nella folla.
Si girò e la vide.
Una ragazza con i capelli rossi che silenziosamente piangeva.

Si fermò.

Liam si accorse dell’amico e anche lui, girò lo sguardo verso la folla.
L’attenzione di Dalila si fermò su un particolare all’interno del cerchio umano. Poi il suo sguardo incontrò quello di Liam. Non fece nulla, sembrava che il tempo si fosse fermato. Solo una lacrima le attraversò il volto. A Liam non sfuggì il particolare e cercò di avvicinarsi. Uno dei sette bestioni lo fermò e lo fece entrare in macchina.

Erano saliti tutti, solo Harry era fermo a guardare quegli occhi color ghiaccio che, bagnati di lacrime, chiedevano la sua presenza per soli pochi secondi.
Paul richiamò il ragazzo e guardando un’ultima volta la ragazza salì in macchina.

Ilaria e Dalila rimasero lì per un tempo infinito. All’improvviso il cellulare di Ilaria squillò. Quella fu la scusa per le ragazze per rendersi conto che non c’era più nessuno. Ilaria rispose al telefono. Erano Angelo e Domenico. La rossa parlò con loro raccontando che, purtroppo, non erano riuscite ad incontrarli.
Dalila non prestava attenzione. Non aveva detto una sola parola. L'amica chiuse la telefonata e prese Dalila per mano.

<< Angelo e Domenico vengono a prenderci in stazione>> la informò.

Dalila annuì.

<< Bene! Peccato vero?>> chiese con un sorriso sul volto.

Ilaria la guardò. Aveva pensato che,almeno quella volta, l’avrebbe vista piangere ed invece era lì che rideva.
La rossa non trattenne le lacrime e scoppiò a piangere.
Dalila l’abbracciò e con tutte le forze mandò indietro le lacrime.

<< Tranquilla! Dobbiamo solo aspettare luglio!>> la rassicurò.

<< Ma non è detto che li incontreremo durante la nostra vacanza a Londra>> disse Ilaria riprendendosi.

<< Vero, ma come si dice? Mai dire mai!>> le rispose facendole un occhiolino.

Le due presero il treno e più tranquille tornarono a casa, dove i loro amici le aspettavano.
 
 

 
 
Intanto in un albergo di Milano cinque ragazzi erano nella loro camera.

<< Harry! Si può sapere che ti prende? Non hai detto una sola parola da quando siamo tornati!>> chiese tutto contento Louis.

Harry si girò verso di lui ma prima dello sguardo di Louis incontrò quello di Liam.

<< Le hai viste anche tu?>> chiese incredulo Liam al riccioluto.
 
Eppure era convinto di averle notate solo lui.
Niall, attirato dalla conversazione, si avvicinò.

<< Si può sapere di che parlate?>> chiese Louis confuso.

<< Se parli della rossa, si l’ho vista>> rispose Harry non prestando attenzione a Louis.

<< Allora? Che ci siamo persi?>> chiese Niall per fare un po’ il punto della situazione.

Harry si sedette sul letto e cominciò a raccontare della ragazza con i capelli rossi che aveva visto piangere all’uscita della Mondadori.

<< L’hai vista?>> chiese Harry a Liam.

<< Penso di si…>> disse un po’ confuso.

<< Tu a chi ti riferivi, Liam?>> chiese Niall capendo che i due ragazzi parlavano di due ragazze diverse. 

<< Alla sua amica. La ragazza vicino a quella che hai visto tu, Harry. Non l’hai notata?>> chiese Liam.

<< Di chi parli?>> chiese Harry cercando di ricordare.

All’improvviso Zayn si alzò dal letto e, dirigendosi verso la porta, attirò l’attenzione di tutti.

<< Della bionda>> e detto ciò sparì.

Tutti guardarono Liam per avere conferma.
Lui annuì soltanto.
“Come aveva fatto Zayn a notarla, se era dalla parte opposta?” si chiese Liam.
Senza pensarci due volte seguì l’amico.

<< Zayn! Aspetta!>> urlò raggiungendolo.

Zayn si girò verso di lui.

<< Come hai fatto a..>>

<< Non lo so. Ho provato una strana sensazione e mi sono voltato. L’ho vista piangere e poi Paul mi ha fatto salire>> spiegò Zayn in un modo strano, come se fosse…

Liam guardò l’amico.

<< Zayn non ti sarai mica inn…>>

<< Piantala Liam!>> l’ammonì e se ne andò.

Liam rimase nel corridoio sorridendo felice. 

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Capitolo 3
*** Where Have You Been All My Life? (Parte I) ***


1st July 2013, Tuesday
 

 
 
Harry Styles: “Ho solo pochi dettagli: Italia, Aprile, capelli rossi e occhi ghiaccio. Chi sei?”
 
Ilaria lesse quel tweet e rimase a fissarlo per un po’. Non credeva ai suoi occhi così decise di rileggerlo ma improvvisamente il tweet scomparse.
Che si fosse immaginata tutto?
 
<< E noi cosa faremo tutto questo tempo?>> si lamentò per l’ennesima volta Angelo.

<< Suvvia, sarà solo per un mese. Vedrai che passerà velocemente>> gli rispose Dalila voltandosi verso di lui.

Ilaria, Dalila, Angelo e Domenico erano in macchina direzione aeroporto di Bergamo. Domenico alla guida e Dalila al suo fianco, Ilaria e Angelo dietro loro.

<< Certo per voi che starete a Londra il tempo passerà in fretta, per noi no!>> rispose Domenico.

<< Dai ragazzi avete tutto il mese di luglio a disposizione! Divertitevi come solo i maschietti sanno fare!>> suggerì Ilaria raggiante.

Le due amiche, dopo aver passato egregiamente gli esami di quinta superiore, si erano concesse un bel mese di riposo proprio a Londra, lasciando a casa i loro due amici.

<< Noi vi avevamo detto di venire con noi, ma non avete voluto>> rispose Dalila.

<< Lo sappiamo che è una cosa tra voi, non vi avremmo mai infastidito>> rispose Angelo sincero.

<< Sentitelo! Ma che tenero!>> lo prese in giro Ilaria abbracciandolo.

Dalila guardò fuori il finestrino e sorrise.

<< Siamo arrivati!>> urlò contenta.

<< Londra stiamo arrivando!>> urlò a sua volta Ilaria.

Domenico e Angelo si guardarono e, di fronte alla felicità delle loro amiche, non riuscirono a trattenere un sorriso. Domenico parcheggiò e, presi i bagagli, entrarono nell’aeroporto.
Arrivarono a destinazione e così arrivò il momento dei saluti.

Ilaria e Angelo si abbracciarono e Dalila si chiese se respirassero ancora. Domenico al suo fianco sorrise, quei due erano inseparabili. Mentre Cip e Ciop si salutavano Domenico si girò verso l’amica bionda.
Dalila lo guardò alzando un sopracciglio.

<< Che vuoi?>> gli chiese.

<< Non fare la dura…>> le rispose Domenico avvicinandosi.

<< Vieni qui, dai! Fatti abbracciare!>> le disse stringendola.

Dalila ricambiò l’abbraccio sorridendo.

<< Possibile che nemmeno gli arrivederci ti facciano scendere una lacrima?>> chiese Angelo a Dalila mentre l’abbracciava.

<< Non la vedremo mai piangere!>> rispose Ilaria mentre Domenico la stringeva.
 

 
 
Le due amiche, dopo tanti tentativi di Angelo a farle rimanere, salirono sull’aereo.
Si guardarono e, contente, partirono per Londra.

La durata del viaggio sembrò infinita ma alla fine le due ragazze arrivarono a destinazione.
Presi i bagagli le due presero il primo taxi e, dopo un’ora di viaggio, arrivarono in albergo.
<< Eccoci finalmente!>> disse Ilaria.

<< Già..>> rispose Dalila.

Prese le chiavi della camera le due si avviarono verso la loro stanza.
Stanza numero 102.

<< Stanza 102? Come la data di nascita di Hazza!>> disse Ilaria incredula.

<< Bene, così non ci sbaglieremo!>> disse Dalila ridendo.

La bionda aprì la porta.
Una stanza semplice: due letti a una piazza e mezza, televisione, bagno e un super armadio.

<< E’ bellissima…>> disse Ilaria guardandosi intorno.

Dalila intanto aveva messo la valigia sul letto e stava già cominciando a sistemare i vestiti.

<< Ehy! Aspetta un attimo!>> disse Ilaria.

<< No! Prima sistemiamo le cose prima riusciremo a chiamare a casa e, cosa molto importante, prima riusciremo a fare un giro!>> le rispose Dalila.

<< Hai ragione! Allora all’opera!>> disse Ilaria imitando l’amica.
 

 
 
Dopo solo un’ora le due erano già per strada.
Avevano deciso di fare solo un giro senza fare shopping, per quello sarebbe servito un giorno intero, cioè il giorno successivo.

<< Dove siamo finite?>> chiese all’improvviso Dalila.

<< Siamo a Battersea Park>> le rispose Ilaria.

Dalila notò una panchina e andò a sedersi seguita dall’amica.

<< L’avresti mai detto che io e te, da sole, saremmo venute a Londra?>> chiese Ilaria.

<< No… o meglio mi sarei aspettata di avere Angelo e Domenico al nostro fianco>> rispose Dalila chiudendo gli occhi e godendosi quella pace.

Le due rimasero in silenzio per un po’. Non c’era nulla da pensare e niente che le stressasse. Volevano godersi quella vacanza come Dio comandava.
Era la regola numero uno.

Improvvisamente Ilaria toccò il braccio di Dalila.
Quest’ultima senza dire niente aprì gli occhi e guardò l’amica che stava fissando un punto davanti a sé.
Seguì il suo sguardo e sulla panchina opposta alla loro un ragazzo con cappello e occhiali da sole le fissava.
Dalila si sedette meglio e guardò vigile il tipo.

<< Non cominciare a scaldarti>> le chiese Ilaria.

Dalila non le rispose perché il tipo cominciò ad avvicinarsi sempre più.
All’improvviso era davanti a loro. Dalila non faceva nulla se non guardarlo, a Ilaria, invece, sembrava di conoscerlo.

Il ragazzo sembrava sorpreso.
Senza dire una parola si tolse gli occhiali da sole.
Dalila non capì ma Ilaria tirò un mini urlo.
La bionda guardò l’amica.

<< Shh! Ti prego!>> disse lo sconosciuto.

Al suono di quella voce Dalila si voltò di scatto. Non poteva sbagliarsi.

<< Vi prego di non urlare>> chiese.

<< Bè per quanto mi riguarda non sono una tipa che urla davanti a uno dei suoi cinque idoli… per quanto riguarda lei - disse indicando Ilaria - è ancora sotto shock, quindi tranquillo, Harry>> disse Dalila.

<< Wow. È la prima volta che una fan mi riesce a parlare così tranquillamente>> le rispose Harry.

Dalila gli sorrise e si voltò verso l’amica.

<< Ila, ti prego riprenderti>> chiese.

Ilaria annuì e poi sorrise a Harry.

<< Mi dispiace>> disse lei.

<< Tranquilla, è tutto okay!>> disse Harry sorridendole.

Un incanto.
Gli occhi verdi di quelli che solo poche persone possiedono. Così particolari, così espressivi, così dolci.
Un colpo al cuore.
Quel sorriso che si apriva sul suo viso in un modo così perfetto, affiancato da due fossette inconfondibili. Le sue fossette, una sempre più marcata dell’altra.

<< Chi l’avrebbe mai detto?>> disse Harry.

<< Cosa?>> chiese Ilaria tornando sulla Terra.

Dalila era impegnata a guardare quei due. Che razza di sguardi dolci si lanciavano?

<< Chi avrebbe mai detto che ti avrei rivista?>> chiese il cantante a Ilaria.

<< Cosa?>> chiese Dalila.

<< Voi siete venute a Milano, vero?>> chiese il riccioluto.

Le ragazze annuirono e raccontarono a Harry la storia.

<< Ecco perché stavi piangendo>> disse il riccio a Ilaria.

<< Già>> ammise lei arrossendo.

<< Quindi tu sei la ragazza di cui parlavano Liam e Zayn>> disse Harry rivolto a Dalila.

<< Scusa?>> chiese la bionda.

<< Si, sei tu. Liam e Zayn mi avevano detto di averti vista. Ma sinceramente io non ti avevo notata, avevo visto solo lei>> disse puntando un dito verso la rossa, la quale arrossì.

I tre si guardarono.
Ilaria non poteva credere che Harry Styles l’avesse notata tra mille persone. Harry non riusciva a credere di aver trovato quella ragazza che aveva voluto vedere da quel mercoledì di aprile. E Dalila non capiva come mai Liam e Zayn l’avessero notata. Lei non ricordava di aver visto il pakistano.  

<< Prima di farvi la proposta che ho in mente, vi dispiacerebbe dirmi i vostri nomi?>> chiese gentile Harry.

Dalila si alzò e porse la mano a Harry.

<< Piacere, Dalila>> disse ridendo.

<< Piacere mio, Dalila - disse Harry ridendo a sua volta, poi si voltò verso la rossa - e tu invece sei…?>>

<< Ilaria>> disse arrossendo nuovamente.

<< Ilaria. Bene. Allora, Dalila e Ilaria, che ne dite di venire con me a casa dei One Direction?>> chiese.

Ilaria e Dalila si guardarono.

<< Dove hai parcheggiato la macchina?>> chiese Dalila.

<< Oh my God! Sei una che ha sempre la battuta pronta, eh?>> disse Harry indicando la via dove aveva la macchina.

<< Già, è sempre così. Come faccia ancora non lo so>> disse Ilaria ridendo.

Dalila rise e cominciò ad avviarsi.

<< Vi muovete piccioncini?>> urlò Dalila.

<< Quindi lo prendo come un si?>> chiese Harry arrossendo un po’.

<< Ovvio!>> rispose Ilaria facendogli l’occhiolino.

Harry si sentì mancare. Ma che gli prendeva? Quella ragazza dai capelli rossi aveva uno strano potere su di lui. Com’era possibile?
Harry sorridendo si avviò con Ilaria al suo fianco verso Dalila.
  

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Capitolo 4
*** Where Have You Been All My Life? (Parte II) ***


1st July 2013, Tuesday
 

 
 
I tre arrivarono davanti alla macchina di Harry.
<< Prego, salite pure>> disse il riccio prendendo il posto di guida.

<< Sali davanti!>> disse Dalila ad Ilaria in modo minaccioso e rigorosamente in italiano.

La rossa la ringraziò con lo sguardo ed entrambe salirono in macchina.
Alla vista di Ilaria di fianco a sé Harry sorrise contento.

<< Bene, si parte>> disse il cantante.

Durante il mini viaggio nessuno disse niente. All’improvviso il cellulare di Harry squillò.
L’attenzione delle ragazze si posò su di lui.

<< Si, sto tornando. Ehy, Lou? Siete tutti a casa?>> chiese.

Dalila e Ilaria si guardarono raggianti. Harry stava parlando con Louis!

<< Bene, ho una sorpresa per voi. Non uscite di casa!>> disse, e dopo di che riattaccò.

Harry si voltò verso Ilaria e le sorrise.
 
 

 
Passarono dieci minuti dalla telefonata e i tre arrivarono a casa Direction.

<< Wow>> sussurrò Ilaria.

Harry fece segno alle ragazze di raggiungerlo e si misero una a destra e una a sinistra del cantante.

Il riccio suonò e sentirono che all’interno della casa qualcuno si stava uccidendo per correre alla porta.
I tre sorrisero.

All’improvviso la porta si aprì e Liam, Niall e Louis erano davanti a loro.

<< Buongiorno!>> fece Harry.

Nessuno disse nulla.
Liam guardò Dalila. Dalila guardò Liam. Niall e Louis si guardarono e Ilaria era sconvolta.

<< Le hai trovate!>> disse Liam.

<< Visto?>> disse Harry compiaciuto.

<< Prego ragazze, entrate>> disse Niall spostandosi dalla porta.
 
Appena entrata Dalila notò la scala davanti alla porta e all’improvviso il suo respiro si bloccò.

Quegli occhi erano puntati su di lei. Occhi color caramello che avrebbe potuto riconoscere tra mille. Occhi che la travolgevano di mille emozioni. Erano qualcosa di incredibile e difficile da spiegare a parole. Quello sguardo era ciò che Dalila riteneva come “perfetto”. Erano magnetici, ecco la parola adatta.
Magnetici.

Zayn Malik in persona era sulle scale davanti a lei.
Il cuore cominciò a batterle forte ed un sorriso le si dipinse sul volto.
Zayn guardò la ragazza bionda davanti a lui. Non poteva crederci. Cosa ci faceva lei lì a casa sua? Eppure era così. Piccolina, bionda ed occhi azzurri. Un colore difficile da dimenticare. Un colore che era rimasto impresso nella mente del pakistano da quel lontano mercoledì. Occhi che, in fondo, voleva rivedere. Ed ora era lì, per davvero. Il ragazzo non riusciva a credere a ciò che vedeva.

<< Ehy Ilaria, è tutto okay?>> chiese Harry.

Ciò bastò a rompere quella magia che si era creata tra la bionda e il pakistano, perché Dalila si voltò verso la sua amica. Quando si voltò non credette ai suoi occhi. Harry era di fianco a Ilaria e la prendeva per mano.

<< Tranquilli, è solo un po’ agitata>> disse Harry allontanando Louis e Niall.

Dalila si face strada tra i ragazzi e raggiunse Ilaria.

<< Ehy! È tutto okay!>> disse prendendole l’altra mano.
 
Ilaria sembrò tornare sé stessa e Dalila lasciò la sua mano.

<< Scusatemi, è solo che mi sembra tutto così strano..>> disse.

<< Tranquilla, è tutto okay! Non preoccuparti!>> le disse Niall gentile.

Ilaria notò la sua mano intrecciata a quella di Harry e quest’ultimo la lasciò improvvisamente, arrossendo leggermente.

<< Allora che ne dite di andare tutti in sala così facciamo le presentazioni come si devono?>> disse Liam prendendo la situazione in mano.

Annuirono tutti. Ilaria, affiancata da Niall e Harry seguì Louis e Liam.
Dalila e Zayn rimasero da soli davanti alla porta.

<< Ehy>> disse piano Zayn.
 
Aveva una strana sensazione, come se avesse paura di parlare ad alta voce. Come se parlando si potesse svegliare. E lui non lo voleva.
Al suono di quella voce Dalila si sentì mancare. Quel ragazzo aveva ciò che lei non aveva mai trovato in nessun altro. Qualcosa che solo lui aveva.

<< Andiamo?>> gli chiese lei.
 
Zayn annuì semplicemente e i due si avviarono l’uno di fianco all’altro verso il resto del gruppo.

Il pakistano si sedette sulla poltrona; Ilaria, Harry e Niall sul divano a tre, Dalila e Liam sul divanetto a due posti e Louis si sedette sul bracciolo di fianco a Liam.

<< Allora sono loro le ragazze che avevate visto a Milano?>> chiese Niall a Liam, Harry e Zayn.

I tre annuirono.

<< Finalmente vi incontriamo!>> disse Louis.

Dalila gli sorrise. Zayn la guardò attentamente.

<< Allora ci volete dire qualcosa di voi?>> chiese Liam guardandole.

Ilaria guardò Dalila e con un semplice sguardo le chiese di cominciare lei.
Dalila si sistemò meglio sul divano, in modo da vedere bene tutti.

<< Bene!>> disse cominciando.

<< Sapevo che avresti cominciato tu!>> disse Harry ridendo.

Dalila ricambiò il sorriso e cominciò a parlare.
Raccontò tutto su lei e Ilaria: che si conoscevano da cinque anni, le loro passioni, i loro sogni, la passione per i One Direction che le avevano fatte avvicinare, il fatto che fossero diplomate in lingue straniere.

<< Ecco perché parlate così bene l’inglese!>> disse Niall.

Raccontarono anche della volta a Milano.

<< Questo è tutto>> disse Dalila finendo.

<< Però che avventura. Non avrei mai pensato di rivedervi>> disse Liam.

<< A chi lo dici!>> gli rispose Dalila.

<< Per quanto tempo starete qui a Londra?>> chiese Zayn.

Di nuovo quella voce non face capire nulla a Dalila che si bloccò. Fu la volta di Ilaria di salvare l’amica.

<< Per un mese>> disse sorridendo a Zayn.

Zayn ricambiò il sorriso. Dalila si chiese come facesse Ilaria a non svenire alla vista di quel sorriso ma, forse, era la stessa cosa che pensava Ilaria quando Harry sorrideva alla bionda.

<< Bene! Quindi signori abbiamo un mese per stare insieme e divertirci!>> disse Louis alzandosi.

Dalila lo guardò.

<< Che cosa?>> chiese incredula.

Liam si voltò verso di lei.

<< Beh, noi siamo in pausa e staremo qui a Londra…. Quindi, se per voi non è un problema, passeremo questo mese insieme>> le disse.

Le due amiche si guardarono.

<< Affare fatto!>> disse Dalila abbracciando Liam.

<< Allora stasera che facciamo?>> chiese impaziente Louis.

<< Direi di stare a casa e uscire dopo cena>> propose Niall.

<< Bell’idea!>> disse Ilaria.

All’improvviso Dalila si alzò e attirò l’attenzione di tutti.

<< Cosa c’è?>> chiese Liam.

Dalila gli fece segno di aspettare e si rivolse ad Ilaria.

<< Andiamo in albergo, ci cambiamo e torniamo qui>> disse in italiano.

<< Okay>> affermò Ilaria.

Dalila si girò verso Liam pronta per rispondere alla sua domanda.

<< Noi andiamo in albergo ci cambiamo e torniamo qui, okay?>> disse la bionda.

<< Bene, allora vi accompagniamo!>> disse Niall.

Le ragazze risposero che non era necessario ma non riuscirono a convincerli.
Così decisero che Louis sarebbe rimasto a casa per mettere un minimo di ordine a quella dimora e gli altri 4/5 dei One Direction avrebbero accompagnato le due italiane.
 

 
 
Salutarono Louis ed uscirono. Arrivati davanti alla macchina di Harry si accorsero che erano in sei.

<< Harry, Niall e Ilaria con la macchina di Harry - disse Liam e poi si rivolse a Dalila e Zayn - voi aspettatemi qui che prendo la macchina>> e detto ciò sparì.

Ilaria, Harry e Niall salirono in macchina e partirono.
Dalila guardò Zayn. Nessuno dei due sapeva che fare. Grazie al cielo arrivò Liam.
Zayn fece segno a Dalila di salire davanti.

<< No, vai pure io salgo dietro>> gli rispose lei.

Zayn la guardò contrariato.
Liam, stanco di aspettare, prese il peluche a forma di tartaruga e lo mise sul sedile di fianco al suo.

<< Siete obbligati a salire dietro entrambi!>> disse contento.

Così la bionda e il pakistano salirono.

<< Bene! Si parte!>> disse Liam contento, guardando i ragazzi dallo specchietto.

Dalila e Zayn si guardarono e, arrossendo, si voltarono verso il finestrino.

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Capitolo 5
*** Where Have You Been All My Life? (Parte III) ***


1st July 2013, Tuesday
 
 

 
Le situazioni nelle rispettive macchine erano ben diverse. Nella prima, guidata da Harry, tutti erano contenti ed allegri.
Una volta capito l’albergo dove alloggiavano Ilaria e Dalila, Harry si concentrò sulla guida.

<< Sapete - cominciò Ilaria - non riesco ancora a credere che passeremo questo mese insieme..>> ammise.

Niall seduto di fianco a Harry si voltò.

<< Bè è il minimo visto che tempo fa la fortuna non fu dalla vostra parte>> le disse facendole l’occhiolino.

<< Già. Allora vorrà dire che cercherò di stamparmi nella mente tutte le avventure che avremo insieme>> disse Ilaria sorridendo.

<< E’ la cosa giusta da fare..>> le rispose Harry guardandola nello specchietto.

Niall osservò la scena un po’ confuso.
“Perché si guardano in quel modo quei due?” si chiese.
Harry e Ilaria, arrossiti per l’ennesima volta, distolsero lo sguardo.

Il pensiero che girava nella testa del riccioluto ormai da tutto il giorno era sempre lo stesso: non riusciva davvero a credere di aver rincontrato quella ragazza che quel mercoledì di aprile l’aveva stregato, e che ora era nella sua stessa macchina. Dopo pochi mesi era riuscito a trovarla, e tutto per caso.
Uno scherzo del destino?

Anche la rossa probabilmente non aveva ancora messo a fuoco ciò che stava succedendo, non se ne rendeva conto e chissà se si sarebbe mai abituata all’idea di aver conosciuto di persona gli One Direction.

In quel preciso momento però un altro pensiero le sfiorò la mente.
“Chissà Dalila come se la passa…” pensò.
 
 

 
Intanto nell’altra macchina le cose non erano migliorate. O meglio, non completamente.

<< Quindi il vostro albergo non è molto lontano>> disse Liam.

<< Già. Comodo per venire da voi senza bisogno di mezzi pubblici>> continuò Dalila.

Da quando erano saliti in macchina erano solo loro due che parlavano. Dalila sentiva solo la presenza del pakistano, non riusciva a guardarlo, ma lo sentiva, meglio ancora, lo percepiva. Se non fosse stato che l’aveva visto salire in macchina avrebbe pensato di essere sola con Liam.

<< Possiamo sempre venirvi a prendere noi…>> disse Liam.

<< Camminare non ci uccide, sai? Anzi ci fa solo bene!>> gli rispose la bionda.

<< Sai, Dalila, mi piaci!>> le disse Liam guardandola dallo specchietto.

Zayn a quell’affermazione si voltò di scatto.
Dalila guardò Liam sorridendo ignara della reazione del ragazzo al suo fianco. 

<< Nel senso.. sei così te stessa. Chi ti conosce la prima volta conosce la vera Dalila. Non sei una che si tiene le cose dentro, le dici e basta. Vero?>> spiegò Liam notando lo sguardo dell’amico.

<< Vero. Vedo che mi hai inquadrata subito>> rispose Dalila.

<< Fin dalla prima volta che ti vidi a Milano..>> disse Liam parcheggiando.

Dalila si guardò intorno e capì di essere arrivata. Fece per scendere ma qualcosa la bloccò da un polso. Si voltò.

<< Ma che..?>> disse guardando il suo polso stretto in una mano scura. Alzò lo sguardò e incontrò gli occhi profondi di Zayn.

<< Scendi da questa parte>> le disse e, lasciandola, aprì lo sportello.

Zayn scese e Dalila, toccandosi incredula il polso, lo seguì. Quando scese dalla macchina notò che Ilaria, Niall e Harry erano già lì.

<< Eccovi!>> disse Niall.

Dalila non diede retta a nessuno solo si girò verso la macchina di Liam. Notò che Liam aveva parcheggiato abbastanza vicino alla fermata dell’autobus. In quel preciso momento un pullman si fermò a pochi centimetri dalla sua portiera. Immediatamente si voltò verso Zayn che non si era perso nemmeno una scena.

Dalila cercò di avvicinarsi a lui ma Ilaria l’abbracciò. La bionda ricambiò e muovendo solo le labbra ringraziò Zayn. Quest’ultimo le sorrise e si voltò ad ascoltare ciò che l’amico irlandese gli stava dicendo.
Ilaria si staccò da Dalila.

<< Come mai questo abbraccio?>> chiese in italiano, intuendo che non tutti dovevano capire la risposta.

<< Non so>> cominciò la rossa guardando verso Harry che parlava tranquillo con Liam << Mi sento come se..>>

Dalila la fermò.

<< Ila, ti dico solo una cosa: non rovinarti la vacanza. Se le cose accado bene, ma non farti aspettative. Non dobbiamo soffrire>> e detto ciò Dalila si incamminò verso Liam con una strana luce negli occhi. Una luce che Ilaria riuscì ad interpretare.

“E lei si è già fatta aspettative, senza volerlo…” pensò Ilaria fissando la sua amica.
All’improvviso qualcuno le spuntò davanti.

<< Harry!>> disse spaventata.

<< Abbiamo bisogno delle chiavi e le hai tu..>> le disse con faccia innocente.

<< Vero>> e detto ciò si avviò con tutto il gruppo verso la stanza 102.
 

 
 
Entrati nella camera le ragazze presero i vestiti, già decisi in macchina, e andarono in bagno lasciando i cantanti nella stanza.
Zayn si affacciò alla finestra tutto perso nei suoi pensieri, Niall e Liam si sedettero sul letto e Harry sulla poltrona di fronte al bagno.

In meno di dieci minuti le ragazze erano pronte. La prima ad uscire fu Ilaria ed Harry non si perse quell’uscita.
La vide e, di nuovo, quella strana sensazione si impadronì di lui.
La guardò.
Pantaloncini di jeans, converse bianche e una maglia bianca semplice, che lasciava una spalla scoperta. Il tutto completo con capelli rossi, lunghi e lisci, e quel poco di trucco che bastava.
Ilaria si accorse dello sguardo del riccioluto e gli sorrise timida. Le sembrava strano avere lo sguardo di quel ragazzo puntato addosso.

<< Siamo pronte!>> urlò Dalila uscendo dal bagno.

Al suono di quella voce Zayn, ancora alla finestra, si voltò.
Senza dire niente la guardò.
Jeans lunghi blu, converse bianche, canottiera bianca con stampata la “S” di Superman. I capelli mossi e lasciati al vento e matita nera intorno agli occhi azzurri.
Il moro senza emettere un solo suono se ne andò.
“Dannata biondina..” pensò sbattendo la porta.
Tutti guardarono la scena.

<< Che gli prende?>> chiese Niall stupito.

<< E chi lo sa?>> rispose Harry avvicinandosi ad Ilaria.

La rossa capì le intenzioni del minore dei One Direction e si avvicinò all’amica.

<< Che gli è preso?>> sussurrò.

<< Non saprei>> rispose Dalila.
 
Una parte di lei ci rimase male. Cosa poteva aver scatenato una reazione simile in Zayn?
Dalila si spostò da Ilaria e si mise nel centro della stanza.

<< Bene! Lasciamo perdere per un momento lo strano comportamento di Malik e..>>

<< Aspetta!>> la fermò Liam.

<< Che c’è?>> chiese lei a sua volta.

<< Ehy quelle sono le mie scarpe!>> disse guardando prima i suoi piedi e poi quelli delle italiane.

Ilaria e Dalila si guadarono.

<< Ehm… già!>> disse Ilaria.

<< Sai, ogni Directioners che si rispetti le ha!>> disse Dalila facendogli l’occhiolino.

Liam rise contento e fece segno a Dalila di proseguire.

<< Stavo dicendo, che ne dite di andare a casa? Sto morendo di fame!>> ammise.

Niall si alzò dal letto e le andò incontro.

<< Pienamente d’accordo!>> disse mettendo un braccio intorno alle spalle della biondina.

<< Figuriamoci se non eravate affamati voi due!>> disse Ilaria facendo scoppiare a ridere tutti.

Così uscirono uno per uno dalla stanza e si diressero verso le macchine.
Harry si affiancò ad Ilaria e le fece segno di mettersi a braccetto con lui. Ovviamente la ragazza accettò. Aveva deciso di seguire il consiglio dell’amica.
“Chi vivrà vedrà!” si disse.

Uscirono e alla vista del braccio di Niall intorno alle spalle di Dalila, Zayn si agitò. Liam se ne accorse ma non fece nulla. Non capiva lo strano comportamento dell’amico. O meglio una mezza cosa l’aveva intuita, ma era meglio aspettare. 

<< Bene, posizioni di prima! Ci vediamo a casa!>> disse Liam.

Tutti salirono in macchina e si diressero nuovamente a casa Direction.
  

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Capitolo 6
*** Where Have You Been All My Life? (Parte IV) ***


1st July 2013, Tuesday
 

 
 
Quando Louis aprì la porta soffocò le due ragazze in un super abbraccio.

<< Lou, vedi di lasciarle respirare>> l’ammonì Harry.

Una volta entrati tutti, Liam fece il punto della situazione.

<< Dobbiamo decidere dove andare dopo cena, qualcuno deve sistemare la tavola e qualcun’altro deve andare a prendere il cibo!>> disse.

<< Luna Park!>> propose Harry.

<< Andata!>> confermarono tutti.

<< Io, Harry e Lou sistemiamo la tavola!>> rispose Ilaria.
 
I due ragazzi annuirono e, uno alla volta, diedero il cinque alla rossa. 

<< Io e Niall andiamo da Paul per farci prestare il suo macchinone e allora, Dalila e Zayn, voi vi incaricherete del cibo>> disse Liam.

<< Macchinone?>> disse Ilaria mentre Niall urlò << Pizza!>>

Zayn e Dalila si guardarono.
“Perfetto!” pensarono entrambi.

<< Bene, allora i giochi sono fatti!>> disse Niall.

Zayn prese le chiavi della macchina e fece segno a Dalila di andare.

<< Fatevi trovare pronti quando arriveremo con le pizze>> e detto ciò i due sparirono.

Tutti si misero all’opera.

<< Forza ragazzi!>> disse Ilaria piena di energie.

<> disse Louis.

Harry e Ilaria si guardarono e scoppiarono a ridere. Quei tre erano un trio perfetto. Ilaria, dopo aver accantonato il pensiero “Harry-cotta”, riuscì a godersi quel momento in modo eccellente.
Ridevano e scherzavano come se si conoscessero da anni.

<< Finito!>> dichiarò Harry.

<< Bene! Tutti sul divano!>> urlò il maggiore dei tre correndo nella sala.
 
Harry aspettò la rossa e insieme andarono da Louis, che era già bello spaparanzato sul divano.
Si sedettero sul divano a tre, Ilaria in mezzo.
Harry prese il telecomando e cominciò lo zapping. Pian piano Ilaria si ritrovò Louis sdraiato addosso e, di conseguenza, lei era poggiata al riccio.

Nessuno disse niente. Ilaria si godette quella posizione tutta contenta. Harry cercò di stringere la rossa il più possibile a sé senza farsi accorgere. Non voleva che scappasse via, non di nuovo.
La guardò dall’alto e di nuovo quella sensazione si impadronì di lui, sensazione che non l’avrebbe lasciato in pace molto facilmente. Il desiderio di stare con quella ragazza in quel modo per sempre era fortissimo, per non parlare della tentazione di stringerla e proteggerla.

Si sentiva strano.
Cosa aveva quella ragazza di speciale? Come riusciva a farlo sentire così? Decise di non pensarci e di concentrarsi sulla televisione.
 

 
 

Intanto in una macchina in giro per Londra regnava il silenzio.
Zayn al posto di guida e Dalila al suo fianco non si erano rivolti la parola. Dalila odiava quel genere di situazioni. Così disse la prima cosa che le venne in mente.

<< Se vuoi, scendo io a prendere le pizze..>>

Zayn si voltò a guardarla appena il semaforo si fece rosso.

<< Perché?>> chiese.

Dalila fece un po’ di fatica a rispondere a quella voce, ma non si poteva permettere pessime figure.

<< Non vorrei che qualcuno ti riconosca e arrivassimo tardi a casa… voglio andare al Luna Park>> ammise sorridendogli.

In un primo momento Zayn rimase a fissarla. Quella ragazza lo rammolliva e non sapeva nemmeno nulla di lei. Com’era possibile?

Il semaforo diventò verde e Zayn partì.

<< Come vuoi..>> rispose semplicemente.

Dalila sorrise e si voltò verso il finestrino.
 

 
 

Dopo nemmeno mezz’ora la tavola era pronta e Liam e Niall avevano già parcheggiato fuori casa il macchinone di Paul.

All’improvviso il campanello suonò. Niall si precipitò alla porta.

<< Pizza!>> urlò quando vide Zayn e Dalila alla porta.

<< Okay Niall, ma prima facci entrare ti prego>> gli disse Zayn sorridendogli.
 
L’irlandese si spostò e fece passare i due arrivati.
Tutti si catapultarono in cucina e si sedettero.
Ilaria guardò Dalila. Con un semplice sguardo capirono che per entrambe quella mezz’ora era stata perfetta. Si sorrisero felici.

<< Ehy, Zyan>> lo chiamò Liam all’improvviso.

Zayn addentò un pezzo di pizza e guardò l’amico.

<< Non hai incontrato nessuna fan?>> chiese sorpreso.

Zayn mandò giù il pezzo di pizza.

<< No, è scesa Dalila a prendere le pizze>> disse semplicemente.

<< Capisco..>> rispose Liam addentando la sua pizza.

Finito di mangiare e messa apposto la cucina, uscirono. Furono molto veloci. Un gioco di squadra perfetto.

Louis si mise al volante, Zayn al suo fianco e tutti i restanti dietro. Ilaria si trovò in mezzo tra Harry e Niall, mentre Dalila e Liam erano dietro che parlavano.

Zayn fu attirato dalle risate provenienti dai posti dietro. Così, tramite lo specchietto, notò che la bionda e Liam stavano ridendo e scherzando. All’improvviso Liam abbracciò Dalila. Zayn strinse i pugni e guardò fuori dal finestrino.

Dopo un po’ arrivarono a destinazione.
Ilaria e Dalila si guardarono in giro stupite.

<< Vi piace?>> chiese Louis.

<< Ovvio!>> disse Ilaria prendendo sotto braccio Louis.
 
Harry lo notò e, insieme a Niall, affiancò i due.
Dalila era rimasta indietro, ferma a guardare quella meraviglia. Era tutto così luminoso. Amava Londra.

<< Allora? - chiese Liam avvicinandosi - che te ne pare?>>
 
<< Il fatto che sono qui con la mia migliore amica e i miei cinque idoli, al Luna Park di Londra?>> rispose Dalila.

Liam annuì divertito.
Dalila guardò Liam e l’abbracciò.

<< Grazie mille!>> gli disse in un orecchio.

<< Muovetevi voi due!>> urlò infastidito Zayn , poco più avanti.

I due si staccarono, Liam mise un braccio intorno alle spalle della bionda e raggiunsero gli altri.
 

 
 

Nessuno sapeva con precisione quanto tempo fosse passato dal loro arrivo. L’unica cosa che sapevano era che si erano fatti tutte le giostre e che ne mancava una sola.

<< No! No! No! Non ci salgo!>> disse per l’ennesima volta Dalila.

<< Perché?>> chiese Louis esasperato.

<< Perché no!>> disse la bionda incrociando le braccia al petto.

Louis stava per chiedere di nuovo a Dalila di salire sulle montagne russe ma Ilaria lo fermò.

<< E’ inutile. Soffre di vertigini>> spiegò la rossa.

<< Uffa!>> disse Louis arrabbiandosi. Tutti scoppiarono a ridere.

<< Voi salite noi vi aspetteremo qua>> disse Zayn prendendo per mano Dalila e avviandosi verso una panchina.

Dalila lo guardò e si ricordò di un piccolo dettaglio: anche Zayn soffriva di vertigini. Involontariamente strinse la mano di Zayn. Era emozionata ma le sembrava una cosa naturale, come respirare. Come fosse una cosa che faceva ogni singolo giorno. Nel sentire la stretta della bionda Zayn si sentì rincuorato.
“Così va meglio” penso tranquillo.

<< Esatto! Vi aspettiamo qui! Buon divertimento!>> disse voltandosi e salutando con la mano i suoi amici.

Louis fece una linguaccia ad entrambi e tutti, scoppiati a ridere, si misero in coda.

<< E’ una battaglia persa, fidati>> fece la rossa al maggiore.

<< Prima o poi riuscirò a portarli lassù>> disse convinto Louis indicando le alte montagne russe che occupavano imponenti la loro visuale.

<< Buona fortuna allora>> risposero in coro Ilaria e Liam che conoscevano rispettivamente Dalila e Zayn meglio di chiunque altro.

<< Tu invece sei tanto sicura di voler salire lassù?>> chiese Harry mettendo un braccio intorno alle spalle della rossa e puntando il suo sguardo verso la giostra.

La ragazza fece una faccia non molto convinta.

<< Beh, io…>>

<< Proprio quello che volevo sentirmi dire, andiamo>> la interruppe il riccio tenendola stretta per non farla scappare e trascinandola passo dopo passo sempre più vicina alla sua morte.
 

 
 

I due si sedettero e Dalila guardò le loro mani intrecciate. Zayn non aveva intenzione di mollare la presa e lei non fece nulla per scioglierla.

All’improvviso Zayn cominciò a disegnare dei cerchi invisibili sul dorso della sua mano.
“Okay ora posso anche morire…” pensò.
Sembrava che il tempo si fosse fermato. Non c’era nessuno in quel posto se non lei e Zayn. Sospirò piano e si appoggiò a Zayn. Il pakistano a sua volta era incredulo. Non riusciva a capire perché la sensazione della biondina addosso a lui lo facesse sentire così… bene.
Le parole di Liam, di quel lontano mercoledì di aprile, gli tornarono in mente.
Zayn, non ti sarai mica innam…

I suoi pensieri vennero interrotti da un cellulare. Dalila lasciò la mano di Zayn e rispose al telefono.

<< Dome!>> urlò al telefono.

Zayn non capì nulla di tutta la telefonata in italiano. Capì solo una cosa: Dome. Doveva essere un amico della biondina.
Dalila e Domenico stettero un sacco al telefono. Lei gli raccontò tutto ma poi giunsero i momenti dei saluti.

<< Buona notte Dome, un bacione!>> e detto ciò riattaccò.

Chiusa la chiamata i due videro i loro amici tornare. Dalila corse incontro a Liam che l’abbracciò.
“Di nuovo…” pensò Zayn.

Niall si fermò ad una bancarella di caramelle, Louis e Harry stavano parlando e Ilaria… Zayn guardò la rossa. Sembrava non stesse molto bene così le corse incontro e le mise un braccio intorno alla vita.

<< Tutto okay?>> chiese Zayn.

Ilaria lo guardò e si appoggiò al ragazzo.

<< Mi gira solo un po’ la testa>> ammise.

Zayn la tenne su un po’, poi Ilaria si staccò.

<< Grazie, molto meglio ora>> sorrise ringraziandolo.

<< Figurati>> le rispose Zayn facendole l’occhiolino.
 
I due raggiunsero il resto del gruppo.

<< Ragazzi è ora di rientrare>> disse Niall.

<< Okay, allora accompagniamo le ragazze in albergo!>> disse Louis già con le chiavi della macchina in mano.

Salirono tutti in macchina ma le posizioni cambiarono.
Louis al posto di guida con Harry al suo fianco, Dalila tra Liam e Niall e Ilaria dietro con Zayn. Quei due cominciarono a fare conoscenza e, cavoli se andavano d’accordo.

Arrivarono in albergo e Zayn si offrì di accompagnare le ragazze. Dalila e Ilaria salutarono tutti. Ilaria abbracciò Harry e Dalila Liam e, augurata la buona notte, andarono.

<< Harry, ricordi quello che ti ho detto, vero?>> disse serio Louis al riccio che guardava la rossa andare via.
 
Era strano e Louis sapeva perfettamente quello che gli stava passando per la testa.
“Harry, non fare casini con lei”. Le parole del maggiore tornarono in mente al ragazzo dai ricci perfetti che sorrise leggermente, giusto quel poco che bastò per far spuntare la sua famosissima fossetta. 

<< Tranquillo Boo Bear! Ci vado piano…>> rispose Harry rilassandosi sul sedile.

Non avrebbe fatto casino quella volta, non con Ilaria. Non poteva permetterselo.
 

 
 

Intanto i tre ragazzi arrivarono alla stanza 102.

Dalila prese le chiavi e aprì la porta. Si girò giusto in tempo per vedere Zayn che baciava Ilaria sulla guancia. La rossa rimase stupita.

<< Ci vediamo domani>> le disse Zayn.

<< Certo, a domani>> e detto ciò Ilaria entrò in camera.

Dalila era senza parole. Fece per entrare ma qualcuno la bloccò per un polso.
All’improvviso si ritrovò con il viso contro il petto di Zayn che con una mano le accarezzò la testa.

<< Buona notte>> le sussurrò tra i capelli.

Non le diede nemmeno il tempo di rispondere che se ne andò.

<< Buona notte…>> sussurrò Dalila al vuoto.

Entrò in camera e trovò un Ilaria super sorpresa.

<< Oh Jesus!>> disse tutta euforica la rossa.

Dalila non disse nulla e, così com’era, si mise sul letto.

<< Oh my God!>> esclamò di nuovo Ilaria.

<< Piantala Ila!>> l’ammonì Dalila.

<< Sempre la solita dura! Dì la verità. Ti è piaciuto!>> urlò Ilaria dal bagno, mentre davanti allo specchio si struccava.

<< Ovvio!>> fu la risposta della bionda che raggiunse l’amica.

Ilaria rise soddisfatta.

<< Ma ci pensi a quello che ci è successo oggi?>>  chiese sognante Ilaria poggiandosi al lavandino e dando le spalle allo specchio.

<< Scherzi? Io non riesco ancora a crederci!>> rispose Dalila mentre la linea nera intorno ai suoi occhi cominciava a sbiadirsi.

<< Io…>>

All’improvviso il cellulare della rossa si illuminò e interruppe ciò che stava per dire. Meglio così, o si sarebbe persa nei suoi pensieri filosofici.

Dalila la guardò.
Ilaria alzò le spalle come per dire “non so chi possa essere”. La bionda aveva una mezza idea così si girò nuovamente verso lo specchio e le lasciò la sua privacy.
Prese il cellulare e lesse il messaggio.

“Goodnight and sweet dreams, baby! Harry .xx”

Ilaria sorrise più che contenta. Troppe emozioni in quella giornata, emozioni che era convinta non avrebbe mai provato.

La rossa iniziò a svestirsi e si mise il pigiama. Lo stesso fece Dalila dopo che uscì dal bagno. Le due ragazze si infilarono nel letto e la bionda evitò di fare domande. Più che altro immaginava già tutto, era l’improvviso silenzio dell’amica a parlare.

<< Buonanotte>> disse la bionda ad Ilaria.
 
Quest’ultima ricambiò, dopodiché spense la luce.

Nel buio la rossa allungò la mano verso il comodino di fianco a sé ed afferrò il cellulare, portandoselo sotto le coperte. Una luce le illuminò il volto e sullo schermo ricomparve il messaggio del riccio.
Lo rilesse.
Salvò il numero nella rubrica a nome Harry e fissò il cellulare per qualche secondo per assicurarsi che non fosse tutto un sogno.
Credeva che quel numero non sarebbe mai comparso tra quelli dei suoi amici.

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Capitolo 7
*** Been Waiting For A Girl Like You (Parte I) ***


2nd July 2013, Wednesday
 
 

 
 
La mattina seguente il sonno delle due ragazze fu interrotto dalla sveglia di Ilaria.

<< Sveglia bell’addormentata!>> disse Ilaria saltando sul letto di Dalila.

La bionda per tutta risposta si girò sull’altro fianco.
Ilaria stava per saltarle addosso quando le arrivò un messaggio.

“Mezz’ora e siamo da voi. Pronte per lo shopping londinese? P.s. Goodmorning! Harry .xx” 

Ilaria zitta zitta si avvicinò a Dalila.

<< Mezz’ora e i ragazzi, tutti e cinque, saranno qua>> le disse.

Dalila si alzò di scatto e la scena della sera prima le passò davanti come quella di un film.

<< Dannazione!>> disse semplicemente.

<< Vedrai andrà tutto bene!>> le disse Ilaria prendendo i vestiti e dirigendosi in bagno.

Dalila si alzò e andò a vedere cosa mettersi.
All’improvviso le venne in mente una cosa.

<< Ila! Ieri sera mi ha chiamata Dome!>> le urlò.

La testa di Ilaria sbucò dal bagno.

<< Quando?>> chiese.

<< Mentre eravate sulle montagne russe>> rispose Dalila cercando i suoi jeans nell’armadio.

<< Immagino sia tutto okay, visto che non mi hai detto nulla..>> proseguì Ilaria.

<< Esatto.. eccoli!>> disse la bionda trovandoli.

<< E Angy? Come sta?>> domandò la rossa che non sentiva l’amico da un paio di giorni.

<< Bene, ma a quanto pare sente la tua mancanza>> disse sorridendo la bionda.
 
Era solita prenderla in giro sul loro rapporto così “appiccicoso”.

Ilaria le fece una linguaccia e ritornò in bagno << fidati che anche a Dome manchiamo, anche se non lo dà a vedere>>

Dalila fece un sorriso. Domenico era così, anche se ti voleva un bene dell’anima non gli piaceva dimostrarlo troppo spesso.

<< E del signor Malik e della sua stretta di mano che mi dici?>> chiese la rossa.

Dalila si fermò.
“E io dovrei anche incontrarlo questa mattina? Oh no…” pensò arrossendo.
Si diede una calmata e poi si voltò.

<< Posso andare in bagno?>> chiese Dalila ad Ilaria.

<< Certo. E comunque prima o poi ti tirerò fuori qualche informazione>> la minacciò Ilaria.
 

 
 
Intanto a casa Direction qualcuno cominciava ad essere un po’ impaziente.

<< Zayn muoviti!>> urlò Harry tutto agitato.

Sarebbero dovuti partire a momenti e del pakistano nemmeno l’ombra.

<< Ho finito, un attimo!>> urlò Zayn dal piano superiore.

Harry sbruffò.

<< Facciamo così - disse Niall - io, Harry e Lou cominciamo ad andare. Tu e Zayn ci raggiungete poi, okay?>> chiese l’irlandese a Liam.

<< SI!>> disse Harry uscendo di casa seguito da Louis.

Il maggiore dei cinque guardò il riccioluto e sorrise.

<< Okay a dopo>> disse Liam salendo le scale.

Arrivò davanti alla porta di Zayn e bussò.

<< Un attimo Liam ho quasi finito>> rispose Zayn.
 
Avrebbe riconosciuto quel modo di bussare tra mille.

<< Ti aspetto in macchina>> e detto ciò sparì.

Intanto Zayn era seduto sul letto, pronto da più di dieci minuti, e guardava un punto fisso davanti a sé.
Non si era ancora perdonato per la reazione, impulsiva, che aveva avuto la sera prima con Dalila. Eppure era stato più forte di lui.

Ed ora era seduto lì e si chiedeva perché non alzasse il sedere da quel letto.
“Forza Zayn, puoi farcela!” cercava di autoconvincersi. Ma niente era ancora lì.
Aveva una folle voglia di rivedere la ragazza ma era agitato. Come avrebbe dovuto comportarsi? Non lo sapeva nemmeno lui, era la prima volta che gli succedeva una cosa simile.
“ Quella ragazza mi manderà al manicomio” pensò e, con tutte le forze in corpo, uscì dalla sua stanza.

Appena uscì di casa trovò Liam già nella macchina.
Senza dire niente salì e si mise la cintura di sicurezza.

<< Tutto okay?>> chiese Liam.

<< Non lo so>> fu la risposta di Zayn.

Liam capì cosa stava passando nella testa dell’amico e non disse nulla.
Poco dopo arrivarono all’albergo e videro che gli altri 3/5 dei One Direction li stavano aspettando.

<< Eccovi!>> disse Louis vedendoli.

Riuniti salirono alla camera 102.
 

 
 
Ilaria era seduta sul letto e aspettava che l’amica uscisse dal bagno.

Toc, Toc.

<< Arrivo!>> disse la rossa avviandosi alla porta.

Aprì e si trovò tutti e cinque i suoi idoli davanti.

<< Buongiorno!>> urlò Niall.

Ilaria abbracciò tutti, uno alla volta. Poi fu il turno di Harry.

<< Buongiorno>> disse il riccioluto sorridendole.

<< ‘Giorno anche te, Styles>> lo salutò lei abbracciandolo.

<< Dalila?>> chiese Liam.

Zayn si voltò verso la rossa.

<< E’ ancora in bagno>> rispose sciogliendo l’abbraccio da Harry, così che lui la guardò.

Leggins neri, maglia larga a maniche corte lunga con la bandiera inglese e converse rosse.
Ilaria sentì gli occhi di Harry addosso ma non si girò.
Lo aveva già inquadrato: pantaloni neri, maglia bianca e converse del medesimo colore.

<< Eccomi ho fin..>> disse Dalila uscendo.

Rimase bloccata quando trovò la stanza piena.

<< Ehy! Buongiorno a tutti!>> disse ridendo.

Abbracciò Niall, Louis, Harry e si lanciò completamente addosso a Liam.

<< Siamo di buon umore, eh?>> chiese il ragazzo.

<< Sempre!>> e detto ciò si voltò.

Zayn, appoggiato alla parte, era impegnato al cellulare. La squadrò.
Indossava un paio di jeans semplici, le solite Nike ai piedi e una maglia grigia con stampato un Pippo versione rap.

Zayn si sentì osservato e alzò lo sguardo.
Gli occhi azzurri di lei incontrarono quelli scuri di lui.

<< Ciao>> lo salutò lei.

<< Ehy>> fu la risposta di lui.

Grazie al cielo Harry propose di uscire e i due vennero interrotti nel bel mezzo dell’imbarazzo.
Fu il momento per Zayn, però, di squadrare la biondina mentre, ancora una volta, era attaccata a Liam.
“Piantala di essere geloso..” si disse mentre l’osservava.
Partì dal basso: converse alla Liam, jeans stretti e scuri, maglia completamente bianca e a maniche corte e i capelli biondi piastrati.

All’improvviso Dalila si girò.

<< Resti qua?>> gli chiese sorridendogli.

<< No, arrivo>> e detto ciò uscì dalla stanza e aspettò che la bionda chiuse a chiave la porta.
 

 
 
I 4/5 dei One Dirction percorsero il corridoio, per poi scendere nella hall dell’albergo.
  
<< Ehy>> disse Harry camminando e mettendo un braccio intorno alle spalle della rossa.

<< Ehy>> fece dopo un po’ lei con una faccia leggermente stranita.

<< Dormito bene?>> chiese lui cercando di attaccare bottone.

Ilaria sorrise. Adorava quando faceva il timido.

<< Benissimo, grazie>> rispose la ragazza.

<< Sai, sei proprio carina stamattina>> disse lui dopo qualche secondo, squadrandola di nuovo dal basso verso l’alto.

La rossa arrossì abbastanza violentemente.

<< Grazie mille - fece lei sorridendo - anche tu stai molto bene vestito così>>

L’aveva visto milioni di volte con quegli indumenti nelle foto, ma ogni volta era come la prima.
Soprattutto dal vivo.

Harry sorrise contento e proseguirono verso l’uscita dell’albergo seguendo il gruppo.
 

 
 
<< Fatto!>> disse Dalila voltandosi.
 
Quando si girò notò che c’era solo Zayn.

La ragazza si fermò e guardò Zayn. Non disse una parola e fece per andarsene ma fu bloccata dal pakistano.

<< Che c’è?>> chiese in un sussurro.

Zayn la guardò e non disse nulla. Non riusciva a dire nulla.

<< Zayn? È tutto okay?>> chiese di nuovo lei.

Zayn la lasciò e si avviò verso il resto del gruppo.
“Vallo a capire” pensò Dalila mentre raggiunse i suoi amici.
 

 
 
<< Allora dove volete andare?>> chiese Niall alle due ragazze.

Ilaria e Dalila si guardarono. Dalila, intuendo la risposta dell’amica, annuì.

<< In effetti avremmo una richiesta…>> cominciò Ilaria.

<< Spara pure>> disse Zayn tutto sorridente.

Dalila lo guardò: com’è che quando parlava con la rossa era un ragazzo normalissimo e quando parlava con lei si trasformava?
Decise di lasciarlo stare.

<< Beh, ci accompagnereste da Abercrombie?>> chiese Ilaria.

<< Sicuro ragazza!>> disse Louis facendole l’occhiolino.

<< Si!>> disse Dalila tutta contenta.

<< Bene dividiamoci. Abbiamo due macchine>> disse Liam.

<< Io con Louis! Per favore!>> disse Dalila abbracciando il maggiore dei cinque.

Così si divisero.
Ilaria, Harry e Zayn nella macchina del riccioluto. Liam, Louis, Niall e Dalila in macchina con Payne.
Nella macchina di Styles, il proprietario e la rossa continuavano a parlare.

<< Ehy, Zayn?>> lo chiamò Ilaria.

Zayn si voltò verso di lei.

<< Tutto bene? Mi sembri…come dire? Assente>> gli disse.

<< Tutto okay, tranquilla>> le rispose facendole l’occhiolino.

<< Sicuro, Malik?>> chiese Harry.

<< Sicuro, Styles>> gli rispose.

Ilaria sorrise.

<< Come siete carini!>> disse tutta contenta.

Harry e Zayn sorrisero divertiti.
“Perché è così semplice parlare con Ilaria e con la biondina no?” Non riusciva a trovare la risposta.
  

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Capitolo 8
*** Been Waiting For A Girl Like You (Parte II) ***


2nd July 2013, Wednesday
 

 
 

Dopo un po’ di traffico londinese i sette arrivarono a destinazione: Abercrombie.

Entrarono e, una volta dentro, non capirono più nulla.
Harry fermò un attimo tutti.

<< Allora, prendete tutto ciò che vorreste provare poi, tutti insieme, andiamo ai camerini. Chiaro?>> disse.

Tutti annuirono e le danze cominciarono.
C’era chi guardava magliette, chi jeans, chi cappelli e chi, ovviamente, non perdeva di vista le due ragazze. Harry e Zayn nello shopping sfrenato in cui erano immersi non persero di vista Dalila e Ilaria.

Harry affiancò Zayn.

<< Lo hai visto?>> chiese.

<< Si>> rispose Zayn senza spostare il suo sguardo dal commesso che girava intorno alle loro amiche.

Da quando erano entrate il commesso non le aveva lasciate un attimo.

<< Bene, allora sto più tranquillo>> disse Harry avviandosi poi verso Ilaria.

Alla vista del riccioluto e la rossa insieme, il commesso lasciò perdere la rossa. Dopotutto non poteva competere con Harry Styles. Ma non lasciò perdere l’amica della rossa.
Dalila continuava a parlare con il commesso, decisamente carino, che continuava a ronzarle intorno. La credeva scema ma aveva capito che ci stava provando e, anche se a lei non fregava niente, una vocina le diceva di fare la carina.

<< Puoi dirmi dove sono i camerini?>> chiese Dalila.

<< Da questa parte, vieni>> le rispose il commesso.

Dalila, Ilaria e i cinque cantanti si avviarono verso i camerini.
Decisero che Niall e Louis sarebbero stati i primi a provarsi i vestiti che avevano scelto.
Dopo tante risate i due non presero nulla.

<< Siete stati mezz’ora a provare cose e non prendete nulla! Siete senza speranze!>> disse Harry divertito.

Poi fu il turno di Ilaria e Liam.
Quella volta ci furono meno risate e più acquisti. Liam comprò una bella camicia a quadri bianca e verde, Ilaria comprò un paio di jeans e cinque maglie. Ovviamente durante questa piccola “sfilata” il riccio non aveva occhi che per Ilaria, che lo aveva affascinato con ogni singolo cambio che si era provata.

<< Bene Harry, Dalila è il vostro turno>> disse l’italiana uscendo dal camerino.

A quella frase Zayn notò che il commesso si era avvicinato.
Dalila fu abbastanza veloce ed uscì subito dal camerino, mettendosi di fianco a Liam.

<< Dai Harry manchi solo tu! Sto morendo di fame e voglio andare da Nando’s!>> si lamentò Niall.

Harry uscì dal camerino.

<< Secondo voi è piccola?>> chiese indicando la maglia.

Annuirono tutti.

<< Bene - cominciò Harry togliendosi la maglia - prenderò quella più grande >> disse rimanendo a petto nudo.

Ilaria non capì più niente. Lo guardava e non reagiva. Quel ragazzo riusciva a bloccarla in un mondo parallelo dove esisteva solo lui. Era talmente presa dal bel vedere che non si accorse che Louis, Niall e Liam erano andati a pagare e a prendere le macchine per andare da Nando’s.

Harry si rivestì e le si avvicinò.

<< Mi accompagni a prendere la maglia?>> le chiese.

<< C-certo>> gli rispose lei ritornando sul pianeta Terra.

Intanto il commesso si era avvicinato a Dalila e aveva attaccato, per la centesima volta, bottone. Questa volta però, Zayn si rese conto che il tipo si stava avvicinando troppo.
Non ci vide più e, di nuovo, diede vita all’impulso.

<< Ehy hai finito?>> chiese in tono completamente diverso dal solito a Dalila.

Al suono di quella voce la ragazza si girò.

<< Certo>> gli rispose.

<< Possiamo andare allora?>> le chiese gentilmente.

Dalila lo guardò ammaliata.

<< Certamente>> rispose.

<< Bene - disse mettendo un braccio intorno alle spalle della biondina - ci si vede>> disse in modo duro al commesso e strinse a sé Dalila.

I due si allontanarono.

<< Non mi piaceva per niente quel tipo>> disse Zayn ancora tranquillo.

<< Lo so, ci stava provando spudoratamente>> rispose lei.

<< Quindi te ne sei accorta>> disse Zayn rincuorato.

<< Certo. E pensava pure che ci stavo>> fece lei ridendo.

<< Bè… un po’ lo sembrava e..>> si bloccò.

<< E?>> lo incitò lei.

<< E la cosa non mi è piaciuta>> disse lui tutto d’un fiato, lasciandola e raggiungendo Harry e Ilaria alla cassa.

Dalila rimase stupita.
Che volevano dire quelle parole?
“E la cosa non mi è piaciuta”.
Quella frase rimbombava nella mente della biondina.

<< Dalila! Dai muoviti!>> la chiamò Ilaria.

Dalila sembrò svegliarsi dal mini coma.

<< A-Arrivo!>> rispose, e andò alla cassa.

Pagarono e raggiunsero il resto della band.
Louis e Niall erano già in macchina, guidata dal maggiore, mentre Liam era nell’altra.

<< Io vado con Lou e Niall, okay?>> disse Dalila avviandosi verso la macchina.
 
Passò di fianco a Liam.

<< Vai con Lou?>> le chiese.

<< Si! Ti prometto che dopo verrò con te, va bene?>> gli disse sorridendogli.

<< Si, certo come no!>> le rispose lui fingendosi offeso.
 
Dalila scoppiò a ridere e salì in macchina.
Prese le posizioni, i due conducenti partirono.

<< Destinazione Nando’s!>> urlò tutto contento Niall.

Dalila e Louis si guardarono e sorrisero.

Nell’altra macchina intanto le conversazioni si erano divise. Harry e Ilaria parlavano tranquillamente. Zayn era il solito silenzioso,ma Liam capì che era successo qualcosa.

<< Zayn>> lo chiamò serio.

Harry captò la “chiamata” ma capì che era una cosa tra i due, così prese l’I-pod e, data una cuffia a Ilaria, fece in modo di lasciarli soli.

Il pakistano si voltò.

<< Che c’è?>> chiese.

<< Non lo immagini nemmeno cosa voglio chiederti?>> gli rispose Liam.

Zayn guardò fuori dal finestrino e in quel preciso momento la macchina di Louis li affiancò.
Lo sguardò di Dalila incrociò quello di Zayn.
Liam diede gas ed evitò all’amico il problema.

<< Allora?>> chiese Liam riprendendo il discorso.

<< Grazie>> disse semplicemente Zayn.

Il pakistano poi sbuffò.

<< Uscirò di testa… me lo sento>> disse Zayn.

<< Qual è il problema, scusa?>> chiese Liam davvero confuso.
 
Infondo lui aveva instaurato un ottimo rapporto con Dalila fin dall’inizio, come tutti gli altri.

<< Non lo so. So solo che mi succede con una sola delle due>> disse guardando fuori.

Liam capì che non aveva finito di parlare e non disse niente.

<< E, soprattutto, non riesco a controllarmi. Vorrei seguire la testa ma invece…>>

<< Segui qualcos’altro>> concluse Liam al posto suo, parcheggiando.

Scesero tutti dalle rispettive macchine. Zayn guardò Dalila parlare con Niall.

<< Già..>> disse sotto voce.

Appena Dalila vide Liam gli corse in contro.

<< No! Io sono offeso con te>> le disse.

Niall, affamato più che mai, fece entrare tutti nel locale.

<< Forza voi due! Ho fame!>> disse l’irlandese a Liam e Dalila.

<< Arriviamo! - urlò la ragazza voltandosi poi verso Liam - non te la sarai presa davvero?>> gli chiese.

<< Certo!>> rispose lui cercando di rimanere serio.

Dalila lo guardò e gli fece gli occhioni.

<< Ancora arrabbiato?>> gli chiese.

Il cantante la guardò.
 
<< E va bene! Sei perdonata!>> le disse ridendo e abbracciandola.

Sciolto l’abbraccio i due entrarono nel locale.
 
 
 

I sette ragazzi rimasero da Nando’s per… parecchio tempo.

<< Io ve l’avevo detto che ero affamato!>> disse Niall uscendo dal locale.

<< Niall hai mangiato per un esercito!>> gli disse Ilaria sotto shock.

Harry le mise un braccio intorno alle spalle.
 
<< Ti dovrai abituare a vederlo mangiare così>> le disse.

Tutti scoppiarono a ridere.

<< Bene, ora destinazione casa!>> fece Harry.

<< Destinazione divano, volevi dire>> lo corresse Dalila.

<< Sono pienamente d’accordo>> disse Zayn.

Dalila si girò a guardarlo e, semplicemente, si sorrisero. Un semplice sorriso.

<< Forse un pisolino ci sta…>> commentò Niall salendo in macchina di Liam.

Dalila lo imitò e si mise davanti.
Il resto del gruppo salì in macchina con Louis.

Ci misero poco ad arrivare a casa Direction.
Harry, che prese il posto di Louis, e Liam fecero scendere tutti e andarono a parcheggiare. Una volta in casa Ilaria si precipitò in bagno, Niall si catapultò sulla poltrona e Dalila e Zayn si sedettero, a peso morto, sul divano a tre.

Liam arrivò prima di Harry e, vedendo i suoi amici, li imitò e su mise vicino a Dalila. Louis entrò in casa e si lasciò cadere, letteralmente, sull’unico divano rimasto.
Bastarono pochi secondi e Liam, Niall e Louis si addormentarono.

Dalila aveva gli occhi chiusi e piano piano si sentì scivolare. Era senza forze e lasciò che il corpo si accasciasse. All’improvviso due braccia la strinsero. Qualcuno la sistemò meglio e la tirò a sé.
Zayn la vide scivolare e senza pensarci due volte l’afferrò. Ad avercela tra le sue braccia si sentì strano. Si sentiva…completo.
Chiuse gli occhi e, poggiata una guancia sulla testa della ragazza, fece finta di dormire.
Dalila si chiese chi, se Liam o Zayn, la stesse stringendo. Era convinta fosse Liam ma infondo sapeva di sbagliarsi, solo non voleva illudersi.
Decise di aprire gli occhi. Così facendo, davanti a sé vide Liam poggiato al bracciolo che dormiva. Sorrise felice e si lasciò coccolare da quelle braccia, che sapeva fossero di una carnagione abbastanza più scura della sua.

Ilaria, uscita dal bagno, non sentì nemmeno un rumore se non la porta chiudersi. Scese le scale e trovò Harry alla porta.
Lui la vide e le fece segno di guardare verso la sala. Ciò che vide la intenerì un sacco. Niall tutto bello pacifico dormiva sulla poltrona, Louis era perso nel dolce mondo dei sogni. Sul divano opposto Liam dormiva beato e Zayn e Dalila, stretti l’uno nell’altro, erano stati mandati nel mondo dei sogni insieme ai loro compagni.

<< Dovresti fare loro una bella foto>> suggerì Ilaria.

Harry non se lo fece ripetere due volte e, impugnato il cellulare, immortalò quel momento.

<< Fatto!>> disse facendo vedere la foto a Ilaria.

Nel vederla la rossa sorrise e Harry pensò di morire da un momento all’altro. La guardava e ancora non capiva perché quella ragazza avesse quello strano effetto su di lui. Cosa aveva lei in più delle altre? Perché proprio lei lo ammaliava e lo faceva sentire contento? Non riusciva a capire. Era possibile tenere ad una persona che si conosce da così poco tempo? Eppure gli sembrava che si conoscessero da anni e che, come amici di vecchia data, fossero destinati a stare insieme.

Senza troppi pensieri in testa le afferrò la mano e ripescò le chiavi della macchina dalla tasca dei pantaloni.

<< Che c’è?>> chiese Ilaria.

Si era quasi abituata a certi contatti con il riccioluto ma ogni volta, per i primi secondi, doveva sempre far richiamo a tutte le sue forze per cercare di non svenire.

Harry la portò davanti la porta e poi si voltò sorridendo.

<< Io e te, soli - disse sottolineando l’aggettivo - andiamo a farci un bel giro. Tanto a quest’ora non c’è molta gente per Londra>> e detto ciò le fece l’occhiolino.

Ilaria non ebbe il tempo di capire nulla che immediatamente si trovò fuori casa ed Harry le aveva già aperto la portiera.

<< Un pomeriggio solo tra me e te>> disse partendo sorridente.

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Capitolo 9
*** Been Waiting For A Girl Like You (Parte III) ***


2nd July 2013, Wednesday
 

 


Ilaria e Harry erano in macchina già da un po’di tempo.

La rossa aveva capito che il suo accompagnatore non era intenzionato a fare un giro per Londra, la destinazione era un’altra.

<< Che ne dici di un po’ di musica?>> chiese Harry dopo un po’.

Ilaria prima di rispondere si mise con le spalle al finestrino, in modo da vedere bene il suo compagno di viaggio.

<< Musica dal vivo?>> propose accennando ad un sorriso.

Harry si fermò al semaforo e guardò Ilaria.
 
<< Dal vivo? Oh no..>> disse lui ridendo.

La ragazza lo guardò. Cercò di assumere un’espressione il più seria possibile per non lasciar trasparire la sua incertezza in quella proposta.
“Sei sicura di volerlo sentir cantare?” si chiese nella sua mente. Stava giocando con il fuoco, sarebbe potuta anche svenire.

<< E dai! Che razza di cantante sei?>> lo prese in giro.

“Al diavolo i mancamenti, quando mi ricapita un’occasione così?” pensò sicura più che mai. Voleva assolutamente sentirlo.

Harry fissò quello sguardo color ghiaccio a cui era impossibile dire di no. Esitò un po’ ma alla fine cedette.

<< Okay, hai vinto>> disse il cantante arrendendosi.

<< Evvai! Ora sì che sono in macchina con il vero Harry Styles!>> disse contenta Ilaria.

Il riccio la guardò. Il fatto di essere lui la causa del suo sorriso lo faceva sentire maledettamente bene. Ancora si chiedeva perché quella ragazza lo faceva sentire in quel modo così indescrivibile. Era vero, si conoscevano da due giorni, ma forse doveva ammettere a sé stesso che quel mercoledì di aprile qualcosa era successo.

<< Cosa stai aspettando?>> chiese la rossa guardandolo in volto.

<< Eh..?>> domandò il riccio confuso.
 
Era immerso nei suoi pensieri, quando qualcuno suonò il clacson e mise in pausa la sua mente.

<< E’ verde>> disse la ragazza indicando il semaforo.

Harry guardò davanti a sé << Oh, si>> fece partendo mentre la rossa sorrise divertita.
 

 
 
Intanto a casa Direction tutti i maschietti si erano svegliati, solo Dalila dormiva ancora sul divano. Zayn era in piedi a guardarla.

<< Ehy - disse Louis sbucando in sala - perché non la porti in camera così dorme tranquilla?>> suggerì il maggiore.

<< Dove?>> chiese il pakistano.

<< Abbiamo tante camere, Zayn>> gli rispose il maggiore dei due.

Zayn lo guardò. Louis gli sorrise complice.

<< Se vuoi puoi portarla in camera mia>> disse Liam sbucando in sala.

Zayn si voltò verso i due amici che lo guardavano. Che doveva fare?
“Di sicuro in camera di Liam non ce la porto…” pensò il ragazzo convinto.

<< Qualcuno mi aiuta?>> urlò Niall dalla cucina.

<< Che stai facendo?!>> gli rispose Louis andando in cucina e scoppiando a ridere.

<< Zayn>> lo richiamò Liam. Zayn non si voltò a guardarlo ma sapeva perfettamente quello che gli voleva dire.

<< Bene, vedo che hai capito>> gli rispose Liam per poi sparire in cucina.

Zayn guardò la ragazza che, sdraiata sul divano, dormiva pacifica. In quel momento, mentre dormiva, non le faceva nemmeno così tanta paura. Ma, appena quegli occhi si puntavano nei suoi, tutto peggiorava. Eppure, a guardarla in quel preciso momento, sembrava una ragazza semplicissima. Allora perché lui si sentiva in quel modo? Che cosa aveva quella ragazza di speciale per incasinargli la vita fino a quel punto?

Il pakistano scosse il capo e prese tra le braccia la ragazza. Salì le scale e si diresse verso la sua camera. Aprì la porta e, richiusa, posò la ragazza sul letto. Fece per andarsene ma qualcosa lo bloccava. Si girò e vide che Dalila lo teneva per un polso.

<< Resta>> disse lei semplicemente.

Il cantante la fissò incredulo. Che doveva fare adesso? Più la guardava più la voglia di stare lì con lei aumentava. Perché? Troppe domande frullavano nella mente del ragazzo. Troppe domande e nessuna risposta. Chiuse gli occhi per un nano secondo poi reagì.

Zayn senza dire niente si sdraiò al suo fianco e la avvicinò a sé. Dalila si sistemò meglio e, poggiata la testa sul suo petto, chiuse gli occhi. La mano destra di Zayn andò a cercare la mano di Dalila e intrecciò, di nuovo, le loro mani. Con la mano sinistra, invece, cominciò ad accarezzarle i capelli e, anche lui, chiuse gli occhi. Furono dei gesti semplicissimi, come se l’avessero fatto altre mille volte. Eppure non era così.

Impegnati a godersi quel momento nessuno dei due si accorse che qualcuno li spiò dalla porta lasciata socchiusa.
Liam sorrise e decise di lasciarli stare. Avevano bisogno l’uno dell’altro.
 

 
 
Ilaria stava per chiedere di poter scegliere la prima canzone, ma Harry l’anticipò.

<< You’re insicure…>> e partì con “What Makes You Beautiful”.

In un primo momento la rossa rimase senza parole. Teneva lo sguardo fisso su di lui e, incredula, ascoltava quella voce che fino a poco prima sentiva solo tramite il suo I-pod.
Quando si rese conto che tutto ciò stava succedendo davvero, si lasciò cadere sul sedile e, faccia voltata verso Harry, chiuse gli occhi per poter ascoltare quella meraviglia.
Il riccio la guardò con la coda dell’occhio.
Era bellissima.
Sorrise contento e continuò a cantare.
 
Per tutto il viaggio Ilaria tenne gli occhi chiusi e il ragazzo non smise un momento di cantare. Appena la sua bocca emetteva qualche nota sul volto di lei si dipingeva un sorriso impagabile.
Harry avrebbe cantato per sempre pur di vederlo.

<<… I can love you more than this>> concluse.
 
Alla fine di quella canzone la rossa aprì gli occhi giusto in tempo per vedere un cartello stradale che catturò la sua attenzione.

<< Benvenuti a.. Portsmouth?!>> disse Ilaria incredula.

Guardò Harry, il quale stava ridendo.

<< Mi hai portata a Portsmouth?>> chiese.

<< Spero ti piaccia il mare..>> le rispose lui parcheggiando.

La macchina si fermò, Harry scese mentre Ilaria non si mosse.
Il riccioluto le aprì la portiera.

<< Allora che fai? Mi lasci solo o mi accompagni?>> le chiese.

<< Ovvio che ti accompagno! Siamo a Portsmouth! Oh my God!>> disse lei abbracciandolo.

Harry la strinse a sé il più forte possibile, senza farle male.

<< Sono contento che ti piaccia>> le sussurrò.

Ilaria si strinse a lui e appoggiò il volto sul collo del ragazzo. La sua testa si incastrò perfettamente nell’incavo.

<< Grazie>> disse a bassissima voce.

Harry le accarezzò i capelli e poi lentamente la fece staccare. Con il dorso dell’indice le accarezzò una guancia, delicatamente scese lungo tutto il braccio e infine la prese per mano, intrecciando le dita con quelle di lei. Ilaria ricambiò la stretta e guardò le loro mani finalmente insieme. Harry la osservò senza dire niente. Aveva paura che le parole potessero interrompere l’atmosfera.
Ilaria alzò il suo sguardo verso il riccioluto.

<< Ora che siamo qui che facciamo?>> chiese curiosa.

Harry fu lieto di notare che, nonostante le parole, quella specie di magia era ancora presente tra loro. Quel pomeriggio doveva essere assolutamente perfetto.

<< Conosco un posticino…>> le disse sorridendole.

<< E sarebbe?>> chiese lei curiosa.

<< Ti fidi di me?>> le domandò lui serio.

Lei fece finta di pensarci << non saprei…>>

<< Come sarebbe a dire?>> disse il riccio facendo la parte dell’offeso.

Ilaria lo guardò e sorrise rassicurante. Strinse la mano di Harry nella sua ed il riccioluto capì, così iniziarono a camminare verso una meta sconosciuta.
Almeno per la rossa.
 

 

Zayn riaprì gli occhi e guardò la ragazza tra le sue braccia e…Sorrise.
Un sorriso semplice e genuino. Un sorriso che raramente gli si vedeva in volto.
“Finalmente..” pensò.
Avere quella ragazza tra le braccia lo faceva sentire l’uomo più fortunato del mondo. Dalila si mosse e si svegliò.
Aprì gli occhi e incrociò lo sguardo di Zayn.

<< Ehy>> gli disse lui continuando ad accarezzarle i capelli.

<< Ehy>> rispose lei arrossendo leggermente.

<< Dove siamo?>> chiese lei guardandosi in torno.

<< In camera mia>> le rispose Zayn.

<< Oh, okay>> disse più tranquilla e appoggiandosi meglio a Zayn.

Zayn si stupì di vederla ancora lì ma non disse nulla.
Come se stesse ancora dormendo lui continuò a coccolarla e lei accettò quelle attenzioni silenziosamente.
Rimasero in quel modo per un bel po’ fino a quando non vennero interrotti da un urlo.
I due si alzarono di scatto dal letto e, ancora per mano, scesero in cucina.

<< Che succede?>> chiese allarmato Zayn.

Louis, Niall e Liam si voltarono.

<< Niente - rispose Louis - Niall stava per far cadere un piatto ma Liam l’ha preso al volo>> spiegò e poi tornò a ciò che stava facendo.

Liam guardò Dalila e Zayn poi guardò le loro mani.

<< Ma che..>> disse indicandole.

I diretti interessati seguirono lo sguardo del loro amico.
Arrossirono violentemente e si lasciarono andare. Dalila fece finta di niente e andò ad aiutare Louis e Niall. Liam guardò Zayn.

<< Lascia stare, ti prego>> disse semplicemente.

Liam rise e si voltò verso gli altri.

<< Bene visto che anche i due signorini si sono svegliati, che ne dite di cominciare a preparare la cena? Così quando arrivano Harry e Ilaria mangiamo e poi passiamo la serata in mansarda>> spiegò brevemente Daddy.

Si guardarono tutti.

<< Al lavoro!>> urlò Louis.

E così, divisi i compiti, cominciarono a preparare la loro futura cena.
 

 

Dopo minuti di camminata, i due, ancora mano nella mano, arrivarono ad una spiaggia.
Ilaria si guardò intorno. Tutto era perfetto. Era in Inghilterra, in riva al mare, mano nella mano con Harry Styles, suo idolo e amore impossibile… o quasi.
Si sentiva finalmente contenta e completa.

Sorrise e lasciò la mano di Harry per aggrapparsi al suo braccio, stringendosi a lui.
Il cantante sorrise soddisfatto e mise entrambe le mani in tasca.
Dopo un paio di minuti il riccio si fermò.

<< Siamo arrivati?>> chiese Ilaria impaziente.

<< Quasi, manca pochissimo>> le disse lui guardandosi in giro.

Affondando i piedi nella sabbia, arrivarono davanti a degli scogli.

<< Dobbiamo scavalcarli?>> domandò lei guardando i massi.

<< Si, il posto si trova qui dietro>> rispose Harry guardandola.

<< Non preoccuparti, dammi la mano e non ti succederà nulla>> continuò lui afferrandole la mano e sorridendole rassicurante.

Iniziarono così ad arrampicarsi e finalmente, arrivati in cima ad uno scoglio, Ilaria vide il posto dove Harry la stava portando.
Un minuscolo pezzo di spiaggia circondato dagli scogli, isolato da tutti e con vista mare, ovviamente.
Scesero dai massi e rincontrarono la sabbia. Il riccio prese posto e fece sedere la ragazza accanto a sé.

<< Che te ne pare?>> chiese lui.

Ilaria si guardò intorno, era stupendo.

<< E’ bellissimo...>> disse semplicemente.

Il ragazzo sorrise fiero.
I due cominciarono a chiacchierare, Harry voleva sapere tutto di quella ragazza. Il tempo volava e dopo aver chiamato gli amici a Londra e dicendo loro che sarebbero tornati per cena, i due si persero completamente.

Parlavano e parlavano senza mai stancarsi, argomento dopo argomento.
Pian piano i due si avvicinarono senza rendersene conto.
Harry stava raccontando qualche aneddoto del tour quando i loro volti si trovarono a pochi centimetri.

Si guardarono attentamente. Il ragazzo smise di parlare e nessuno osò dire niente. Ilaria teneva gli occhi fissi sul riccioluto e notò che il suo sguardo si posò sulle sue labbra, poi di nuovo sui suoi occhi. Continuò per un tempo infinito a spostare lo sguardo da una parte all’altra, poi la guardò dritta negli occhi come se volesse dire qualcosa.
Un qualcosa che Ilaria desiderava con tutta sé stessa se possibile, ma di cui si spaventava infinitamente.

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Capitolo 10
*** Been Waiting For A Girl Like You (Parte IV) ***


2nd July 2013, Wednesday
 

 


Ilaria capì le intenzioni di Harry fin da subito, poi ne ebbe la conferma quando lo vide chiudere gli occhi e farsi più vicino. La rossa fece solo una cosa: chiuse gli occhi.
Il riccio poggiò la sua fronte su quella di lei e, lentamente, si avvicinò. Le strinse la mano, ancora chiusa nella sua, e con l’altra le accarezzò la guancia.

Poi successe.

Le labbra di Harry incontrarono quelle di Ilaria.
Un incontro lieve, delicato e tanto atteso da entrambi. Fu solo un semplice bacio a stampo, ma bastò a far capire ad entrambi quanto si desideravano.

Il cantante si staccò e riaprì gli occhi. Ilaria sentì lo sguardo di Harry addosso ma decise di non aprire gli occhi, sentiva ancora la pressione delle labbra di lui sulle sue. Con un dito si toccò la bocca, le sembrava tutto un bellissimo sogno. Harry spostò lo sguardo sul mare e Ilaria riaprì gli occhi.

Negli istanti successivi nessuno disse niente, solo guardavano dritto davanti a loro.
Improvvisamente i loro sguardi si incontrarono. Si guardarono negli occhi per qualche secondo, poi Ilaria sorrise, abbassando il volto. Il ragazzo sorrise a sua volta ma continuò ad osservarla. Con un dito sotto il mento di lei le alzò il viso e guardandola serio, le diede un bacio sulla fronte.

Harry sapeva benissimo a cosa lei stesse pensando, e quel contatto rassicurò sia lei che lui, il quale aveva per la mente pensieri non molto diversi da quelli della ragazza.
Quel pomeriggio però doveva essere assolutamente perfetto, così il riccio si alzò e allungò una mano verso Ilaria. Lei accettò l’aiuto e si mise in posizione eretta.

<< Torniamo a casa?>> chiese lui.

<< Certo>> rispose lei.

Scavalcarono di nuovo gli scogli e arrivati sulla spiaggia, la rossa si fermò.

<< Che succede?>> domandò lui confuso.

La ragazza si piegò e cominciò a slacciarsi le converse.

<< Voglio sentire la sabbia sotto i piedi - disse togliendosi le scarpe - secondo me è la sensazione più bella in assoluto>>

Si voltò verso Harry e gli sorrise. Un sorriso che fece reagire d’impulso il riccio, il quale si piegò e si sfilò le converse bianche.

<< Penso che tu abbia ragione>> concordò il ragazzo.
 
Ilaria teneva in una mano le scarpe e l’altra era intrecciata con quella di Harry. Quest’ultimo invece, una mano la lasciò libera, abbandonando le converse nella sabbia.

<< Adesso però quello che ci vuole è un po’ di movimento>> il riccioluto cominciò a correre e di conseguenza tirò con sé la rossa, che non poté fare altro che assecondarlo.
 
Buttò anche le sue scarpe per terra e mano nella mano cominciarono a percorrere la riva della spiaggia semi bagnata.

<< Ti prego basta - disse Ilaria cercando di frenare il ragazzo - tu sei pazzo>> sussurrò con il fiatone.
 
Separò la sua mano da quella di Harry e si lasciò cadere per terra.

<< Non sai quanto>> fece lui imitandola.
 
 La rossa voltò la testa verso la persona che stava al suo fianco e gli sorrise.

<< Perché ridi?>> domandò il riccio.

<< Sono felice>> rispose lei semplicemente.

Cosa poteva volere di più? Era tutto perfettamente perfetto, proprio come nei sogni. E in effetti quello era il suo sogno, che ormai si ripeteva sempre uguale da parecchio tempo. Ora però era lì, con lui. Aveva preso il suo sogno e l’aveva portato con sé nella realtà, senza dimenticare assolutamente nulla. Era proprio questo che rendeva tutto così perfetto.

Dopo qualche istante Harry si alzò e le porse una mano, tirandola su.

<< Andiamo, è ora di tornare>> disse, facendo intrecciare di nuovo le loro dita.
 
Recuperarono le scarpe e si avviarono verso la macchina del cantante.

Camminavano e intanto parlavano. Parlarono di tutto tranne di ciò che era successo quel giorno. Nessuno voleva tirar fuori l’argomento, non ce n’era bisogno. Entrambi avevano capito di volersi ma chi avrebbe avuto il coraggio di fare il primo passo? Nessuno, per il momento, ma ad entrambi stava bene così.
 

 
 
<< Qualcuno di voi sa che fine hanno fatto Ila e Harry?>> chiese Dalila.

<< No, quando ci siamo svegliati erano già spariti>> le rispose Niall.

<< Capisco…>> mormorò la ragazza.

<< Puoi stare tranquilla, se è con Harry non le succederà nulla..>> le rispose Zayn apparendo alle sue spalle.
 
Dalila si voltò verso sinistra e lo vide, tutto concentrato, mentre tagliava i pomodori.

<< Hai ragione>> gli rispose sorridendogli.

I due si guardarono e si sorrisero.
All’improvviso suonarono alla porta.

<< Vado io!>> urlò Dalila che si precipitò all’ingresso.

Aprì la porta e si trovò un Ilaria diversa.
Le due si guardarono negli occhi.

<< Allora, come sono le labbra di Harry?>> le chiese in italiano.

 La rossa rimase senza parole. Come aveva fatto a capirlo?
Guardò la sua amica e capì che anche a lei le cose erano andate bene. La studiò e le bastò poco per capire.

<< Nello stesso modo in cui sono le braccia del tuo bel pakistano?>> chiese la ragazza a sua volta.

Dietro Ilaria sbucò Harry.

<< Ehy! Buongiorno>> disse abbracciando Dalila.

<< Buonasera, Styles!>> gli rispose ricambiando l’abbraccio.
 
Quando si lasciarono Harry capì che le due amiche avevano bisogno di stare da sole, così se ne andò.
Ilaria chiuse la porta e Dalila la prese per mano e la trascino in cucina. Non entrò nella stanza ma si fermò sulla porta. Guardò a sinistra, poi a destra e trovò chi cercava.

<< Zayn?>> lo chiamò.

Ilaria guardò stupita l’amica. Da quando quei due riuscivano a parlare e a rivolgersi la parola così tranquillamente?

<< Si?>> rispose il pakistano voltandosi.

Liam si girò e rimase di stucco di fronte a quella scena. Che era successo a quei due?

<< Possiamo andare in camera tua?>> chiese la bionda.

<< Certo, sai dov’è, vero?>> disse lui.

<< Si! Grazie sei un tesoro!>> gli urlò salendo le scale seguita dall’amica incredula.

<< E già Zayn, sei un tesoro>> lo prese in giro Harry entrando in cucina.

<< Piantala>> lo ammonì il pakistano.

Liam lo guardò. Non poteva crederci Zayn Malik era… agitato?
Zayn andò alla finestra e l’aprì. Si sentiva strano. Cos’era tutta quell’agitazione? Era forse causata dalla conversazione civile e, a suo parare, fantastica con la biondina o era il modo in cui l’aveva chiamato?
“Tesoro..” pensò.
Sorrise contento e tornò a ciò che stava facendo poco prima.
 
 
 

Le due ragazze arrivarono nella stanza di Zayn.

<< Da quando tu e Malik andate così d’accordo?>> chiese Ilaria mentre Dalila la trascinò nella camera del ragazzo.

<< Cosa?>> chiese la bionda confusa.
 
Ilaria fece per rispondergli ma l’amica non le diede il tempo che l’anticipò.

<< Allora?>> chiese Dalila sedendosi sul letto.

<< Allora cosa?>> chiese Ilaria affiancando l’amica.

<< Non mi devi dire niente?>> le chiese la bionda.

<< Che bella camera..>> disse la rossa guardandosi intorno e cercando di perdere tempo.

<< Ila, non farmi arrabbiare - disse la bionda guardandola - tu non vuoi farmi arrabbiare, vero?>> chiese Dalila.

<< No, per carità e poi chi ti ferma?>> le rispose Ilaria sorridendole.

<< Ecco, allora comincia a raccontare>> le “ordinò” Dalila.

<< Cosa vuoi che ti dica?>> le rispose Ilaria arrossendo.

<< Secondo te?!>> disse Dalila senza parole. Cosa pensasse che volesse sapere?

<< Non è facile… non saprei…>> cominciò a dire Ilaria un po’ presa dal panico. Insomma non capitava tutti i giorni di dovere raccontare alla propria migliore amica com’è baciare Harry Styles!

<< Okay..>> cominciò a dire Dalila notando le serie difficoltà che aveva l’amica nell’esprimersi.
 A quanto pare la rossa ed il riccio non erano tanto diversi su questo fronte.

<< Facciamo che ti faccio le domande e tu mi rispondi?>> le chiese.

Ilaria annuì e la ringraziò con lo sguardo.

<< Primo: quando siete spariti?>> chiese Dalila. Niall aveva detto che non c’erano quando loro si erano svegliati  dal pisolino pomeridiano.

<< Appena siamo tornati. Stavo per raggiungervi sul divano ma Harry mi ha trascinata in macchina>> rispose diligente la rossa.

<< Okay, e dove siete andati?>> chiese la bionda.

<< All’inizio aveva intenzione di portarmi in giro per Londra ma poi ha cambiato idea e mi ha portata a… Portsmouth>> rispose Ilaria sorridendo al ricordo.

<< Wow! Posto di mare, eh? Capito ad Harold!>> commentò compiaciuta l’altra.

<< Durante il tragitto? Che avete fatto? Che ti ha detto?>> ormai Dalila era nella modalità “domande a raffica” e nessuno poteva fermarla.

Così Ilaria si voltò verso l’amica e cominciò a raccontare del concerto acustico e privato che Harry le aveva fatto in macchina. La passeggiata in riva al mare e in fine, sotto lo sguardo rapito dal racconto di Dalila, Ilaria arrivò al gran momento: il bacio.

<< E così hai baciato Harry Styles?>> chiese Dalila sotto shock.

Ilaria annuì.

<< E ora?>> chiese Dalila.

<< Ora niente. Nessuno dei due ha detto nulla a riguardo>> disse Ilaria.

<< Ma tu stai bene?>> chiese seriamente preoccupata per l’amica.

<< Certo!>> le rispose Ilaria sincera.
 
Sapeva che agli occhi dell’amica le sembrava strano non aver parlato con Harry, ma quel bacio aveva permesso ad entrambi di far capire le cose come stavano. Si volevano ma non potevano.
Ilaria si voltò verso Dalila e la guardò. Non pensava mica di scamparla.

<< E’ il tuo turno..>> le disse.

<< Lo sapevo…>> disse la bionda svogliata.

<< Non fare quel tono! Io che devo dire?! Mi hai fatto il quarto grado! Quindi rassegnati e racconta!>> la sgridò Ilaria. Finiva sempre così: Ilaria sgridava Dalila. Quelle due non sarebbero mai cambiate.
Mai.

<< Bè immagino di dover saltare la parte sul divano, no? Ci hai visti>> disse Dalila.

<< Esatto…. Poi?>> chiese la rossa.

<< Poi non lo so!>> disse Dalila ridendo.

<< Cosa?!>> chiese Ilaria confusa.
 
<< Non lo so… si, insomma mi sono svegliata su questo letto>> disse Dalila.

<< Ma…?>> domandò l’amica, sapeva che c’era dell’altro da raccontare.

<< Mi ha presa in braccio e mi ha portata qui. Appena mi ha appoggiata sul letto mi sono svegliata e l’ho visto andare via, così… l’ho bloccato per un polso>> ammise Dalila.

<< E..?>> la incitò l’altra italiana.

<< E gli ho chiesto di restare qui>> sussurrò la bionda abbassando la testa.

Ilaria non disse niente.

<< Non guardarmi con quel sorrisino!>> disse Dalila arrossendo.

<< Si, scusa e che… mi sembra strano. Insomma non vi rivolgete nemmeno la parola e TU gli hai chiesto di restare? Che ne è stato dalla mia migliore amica?!>> la prese in giro Ilaria.

<< Piantala! Vuoi che vada avanti o…?>> all’improvviso qualcuno bussò alla porta e fermò la bionda.

<< Avanti>> disse Dalila voltandosi verso la porta.

La porta si aprì e Zayn entrò in camera.
Nella stanza calò il silenzio. Zayn guardava Dalila, lei guardava Zayn e Ilaria guardava entrambi.
Ilaria si alzò e si voltò verso l’amica.

<< E avete dormito abbracciati, giusto?>> disse concludendo in italiano.

Dalila che non l’ascoltava nemmeno annuì e continuò a fissare quegli occhi scuri che aveva davanti.

<< Bene, ci vediamo dopo>> disse Ilaria, anche se sapeva di parlare al vento. Sorrise e li lasciò soli.

<< Ehy>> disse Dalila per interrompere il silenzio.

<< Vi ho interrotte?>> chiese Zayn.

<< No tranquillo, stavamo per scendere>> disse lei alzandosi dal letto.

<< Quindi… - disse Zayn bloccandola per un polso - posso rubarti per un po’?>> chiese lui.

Dalila si voltò e guardò prima il suo polso chiuso nella mano scura del pakistano e poi il diretto interessato.

<< Quanto sarebbe questo “un po’”?>> chiese mentre le si dipingeva sul viso un sorrisino appena accennato.

<< Non saprei…>> ammise lui con lo stesso sorriso sul volto.  

Dalila fece finta di pensarci.

<< Okay, stupiscimi Malik>> disse sorridente.

Zayn le lasciò il polso e le fece segno di seguirlo. I due in totale silenzio salirono una rampa di scale, che Dalila non aveva mai visto, ed arrivarono in mansarda. Ovvio una casa come quella non poteva non avere una mansarda.

Appena Dalila varcò la soglia della porta rimase senza parole. Era grandissima e bellissima. Sulla sinistra c’era il tavolo da bigliardo e una console mentre a destra due divanetti e tanti cuscini per terra erano circondati da casse.

<< Wow>> riuscì a dire Dalila.

<< Ti ho stupita?>> chiese Zayn mentre si avvicinava alla console.

<< Già>> rispose Dalila seguendolo.

Zayn si mise dietro la console e Dalila davanti a lui accarezzando delicatamente la console.

<< Però non capisco perché mi hai portato qui..>> ammise lei guardandolo in faccia.

Zayn la guardò e le sorrise. Okay, non sapeva nemmeno lui che gli stava succedendo ma sapeva che, in quel momento, voleva godersi quel piccolo istante con la bionda.
Dalila si sentì mancare. Dannato ragazzo e dannato sorriso. Doveva rimanere lucida e lui le sorrideva?
“Che qualcuno mi aiuti..” penso Dalila cercando di rimanere lucida.

<< Be primo per compagnia e secondo ho bisogno del tuo aiuto per la musica di stasera>> spiegò Zayn poggiandosi al muro e incrociando le braccia al petto.

<< Fammi capire, io dovrei aiutare DJ Malik?>> chiese incredula.

<< Già… - disse il ragazzo sorridendo all’espressione dell’italiana -Harry mi ha chiesto di preparare la musica e allora mi sono chiesto che tipo di musica ascoltiate tu e Ilaria > spiegò.

<< Capisco… quindi vuoi che ti dica che canzoni vorremmo sentire questa sera?>> chiese la bionda.

<< Esatto! Vedo che hai capito… allora mi aiuti?>> le chiese Zayn.

<< Bè immagino di non potere far nient’altro se non aiutarti, giusto?>> chiese a sua volta Dalila.

Zayn annuì e, preso un quaderno e una matita, si avviò verso i cuscini dove si sedette. Dalila lo guardò in piedi e il cantante le fece cenno di andarsi a sedere di fianco a lui. Dalila fece come “detto” dal moro e lo raggiunse notando, subito, la presenza di un computer. Altro che mansarda quella era il paradiso.

<< Tu detta che io scrivo, poi se non abbiamo tutte le canzoni le scarichiamo>> le disse.

Dalila lo affiancò e cominciò a pensare.

<< Okay ci sono! Pronto?>> disse dopo un paio di secondi di silenzio.

<< Pronto>> affermò il ragazzo.

I dieci minuti successivi passarono facilmente. Dalila diceva un titolo di una canzone e Zayn scriveva. Ad ogni titolo il ragazzo voleva fermarsi e chiedergli il perché di quella scelta. Voleva sapere se dietro ogni canzone c’era un ricordo, una qualsiasi cosa che era collegata al passato della bionda. Ma, ovviamente, non disse nulla e scrisse solo.
Passarono i minuti e la lista fu completa.

<< Basta? >> chiese Zayn sedendosi sulla sedia di fronte al pc.

<< Bè poi immagino che qualche altra canzone la metta il Dj, o no?>> lo stuzzicò la bionda.

<< Vedrai, il Dj sarà fantastico>> le rispose Zayn.

<< E modesto>> rispose Dalila scoppiando a ridere.

<< Okay, okay… cominciamo a scaricare le canzoni, è meglio>> disse Zayn mettendosi comodo sulla sedia e accendendo il computer.

<< Si, devi solo scaricare quelle segnate con la x>> disse Dalila mettendosi in piedi dietro di lui.

Zayn si voltò verso la bionda e le fece segno, battendo la mano sulla sua gamba, di sedersi in braccio.
Dalila lo guardò.
Zayn non disse nulla semplicemente le sorrise. Anche lui voleva avere un rapporto come quello che la bionda aveva instaurato con gli altri ragazzi.
Alla vista di quel sorriso Dalila si calmò e, persa la ragione, si sedette in braccio a Zayn. Quest’ultimo la fece mettere comoda e poi cominciò.

<< Bene, cominciamo>> disse Zayn.

Una volta passato l’imbarazzo iniziale le cose andarono per il meglio. I due ridevano e scherzavano come avevano fatto poco prima sui cuscini. Si comportarono come se si conoscessero da sempre, come due amici che passano un pomeriggio in mansarda ridendo e scherzando.

<< Abbiamo quasi finito…>> disse Zayn lasciandosi andare sulla sedia.

<< Ehy! - disse Dalila mettendogli le braccia al collo - mi fai cadere!>>

Zayn si alzò e i due si trovarono a pochi centimetri.
Tutta quell’aria tranquilla e serena che c’era si congelò in un istante. I due si guardarono dritti negli occhi. Erano in una situazione imbarazzante e pericolosa, molto pericolosa. Dalila guardò il ragazzo davanti a sé e andò in panico. Era lì che la osservava e il suo sguardo passava dai suoi occhi alle sue labbra.
“Non vorrà mica…” pensò la bionda agitata.

Zayn la guardava senza fare niente. Che doveva fare? Perché si sentiva in quel modo? Aveva una strana voglia di accorciare quella dannatissima distanza e far incontrare le loro labbra.
“ Zayn, riprenditi! Che stai pensando?” si sgridò mentalmente. Era più forte di lui ma non poteva cedere, non poteva rovinare quel mezzo rapporto che si era creato pochi minuti prima.

<< Forse è meglio se ti alzi, non vorrei rovinare tutto>> le disse serio.

Quelle parole spezzarono quell’aria tesa che si era creata e Dalila, a testa bassa, si alzò.
Nessuno parlava, entrambi non sapevano che fare. La situazione non era delle migliori.

<< Ragazzi venite a mangiare o Niall non vi farà trovare nulla!>> urlò Louis.

La ragazza, ancora a testa bassa, diede le spalle al ragazzo che era ancora seduto sulla sedia e la fissava senza parole.
Dalila si aspettò che la fermasse che le dicesse qualcosa ma non successe nulla. Andò dritta verso la porta per raggiungere gli amici in cucina. Stava per attraversa la soglia della porta quando successe.

<< Aspetta>> disse Zayn.

Dalila si bloccò sulla porta e, lentamente, si voltò verso il pakistano. Quando si voltò Zayn rimase senza parole. La ragazza era lì, ferma sulla porta, tutta sorridente.
“Perché sorride?” si chiese il cantante senza parole.

<< Tranquillo, hai fatto bene>> gli disse facendogli l’occhiolino.

<< E’…è tutto okay?>> chiese Zayn.

<< Sta tranquillo Zayn, hai fatto la cosa giusta…. E poi non possiamo rubare il momento a Ilaria e Harry>> e detto ciò se ne andò.

Zayn rimase a fissare il punto in cui era scomparsa. Pensava che dopo quello che non era successo ci fosse rimasta male. Un po’ come lo era rimasto lui. Pensava che lei volesse come lo voleva lui.

<< Mi sento confuso…>> mormorò voltandosi verso lo schermo del computer.

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Capitolo 11
*** Been Waiting For A Girl Like You (Parte V) ***


2nd July 2013, Wednesday
 
 
 

Dalila scese in cucina e tutti si sorpresero di non trovarla in compagnia del pakistano.

<< Zayn?>> chiese Liam.
<< Stava finendo di scaricare una canzone..>> disse sedendosi tra Liam e Harry.
Liam si calmò sentendo il motivo dell’assenza dell’amico, aveva pensato all’ennesima litigata. Ilaria notò uno strano tono di voce dell’amica e si voltò a guardarla. Era lì che chiacchierava con Liam tutta sorridente, eppure c’era qualcosa che non andava.

<< Eccomi>> disse Zayn entrando in cucina e sedendosi davanti a Dalila.

<< Ci siamo tutti?>> chiese Harry sedendosi anche lui.

<< Buon appetito!>> disse Niall lanciandosi sul suo piatto.

Ilaria guardò i due ragazzi, uno di fronte all’altro. Erano strani.
Dalila mangiava e parlava con Louis ma stava attenta a non posare lo sguardo sul ragazzo davanti a sé. Zayn, invece, non osava alzare lo sguardo dal suo piatto.
“Che è successo ?” pensò la rossa.

<< Zayn, Dalila?>> disse all’improvviso Harry.

I due alzarono la testa di scatto e arrossirono leggermente.

<< Si?>> chiese la bionda.

<< Avete preparato la lista delle canzoni per stasera?>> chiese il ricciolo.

<< Si, abbiamo fatto tutto come si deve - rispose Dalila, poi si voltò verso Zayn - Vero?>> gli chiese sorridendogli appena.

<< Certo>> disse Zayn sorpreso.

Dopo una buona mezz’oretta arrivò il momento che Louis e Niall temevano di più: mettere in ordine la cucina.

Appena Liam lo disse ad alta voce il maggiore e l’irlandese scapparono in mansarda immediatamente. In cucina rimasero Dalila, Ilaria, Liam, Harry e Zayn che si guardavano divertiti per la reazione dei due.

<< Okay, è evidente che Louis e Niall non ci aiuteranno>> disse Ilaria alzandosi e cominciando a prendere i piatti.

<
< Ferma!>> disse Dalila bloccandola << Andate pure, qui ci penso io>> si offrì Dalila.

<< Da sola?>> chiese Harry.

<< Si, tranquilli>> disse lei, ma nessuno si mosse.
 
Dalila li guardò.

<< Ila, tu non mi puoi aiutare perché devi vedere assolutamente la mansarda, Zayn sei il DJ e non puoi arrivare in ritardo, Harry - disse voltandosi verso il riccioluto - Ilaria ha bisogno di un cavaliere e Liam tu hai già fatto abbastanza>> disse concludendo la bionda.

Liam cercò di replicare ma Dalila lo fermò e buttò fuori tutti dalla cucina.
Era tutta una scusa, semplicemente voleva rimanere da sola. Aveva bisogno di staccare un attimo, di pensare da sola a quello che era successo.

Quando tutti se ne andarono Dalila si mise all’opera mentre la sua mente cominciava a farle domande su domande.
 
 

 
Ilaria entrò in mansarda e rimase sbalordita. Quella stanza era davvero il paradiso, c'era tutto ciò che si potesse desiderare per un momento di svago.

<< Wow! È veramente stupenda!>> esclamò la rossa a bocca aperta.

<< E voi avete questo ben di dio a casa e non dite niente alle Directioners?>> continuò lei.

<< Mica potete sapere tutto>> rispose Louis mettendole un braccio intorno alle spalle.

<< Ora però due Directioners lo sanno>> aggiunse Liam affiancando i due.

<< Oh mio dio! Just Dance 4! Adoro questo gioco!>> Ilaria si avvicinò alla collezione di giochi per Wii e PlayStation.

<< Lascia perdere, io lo odio>> fece Zayn avvicinandosi alla sua console e sistemando alcuni cavi.

<< Lo immaginavo>> rispose la rossa ricordandosi dei suoi precedenti, primo fra tutti il provino ad X-Factor.

Ilaria fece scorrere lo sguardo su tutti i giochi e notò l'intera collezione di Assassin's Creed. Le venne in mente Angelo, quanto adorava quel gioco. Rimase ferma davanti a quella mensola.

<< Ehy, vieni a vedere>> fece Niall arrivandole alle spalle e mettendole una mano sulla spalla << abbiamo un impianto stereo da far paura>> la interruppe dai suoi pensieri portandola via.

<< Immagino. Se non ce l'avete voi...>> rispose la ragazza dirigendosi dove l'irlandese la stava portando.

<< Zayn, non hai collegato questo>> fece Niall voltandosi verso il pakistano con un cavo in mano.

<< Ma dove...?>> sussurrò.

Il biondino guardò gli amici, i quali alzarono le spalle ignari di dove fosse andato il ragazzo.
 

 
 
Mentre gli altri si divertivano, Dalila aveva finito il suo dovere. Fece per avviarsi al piano di sopra ma si fermò.
“ Non vorrei rovinare tutto”

Si appoggiò alla cucina con lo sguardo fisso per terra.
“Dannazione…” pensò triste.

Lei stessa aveva detto ad Ilaria di non farsi aspettative né film mentali, allora perché se li stava facendo lei? Si era ripromessa di non soffrire e di lasciar fare tutto al destino, eppure era più forte di lei. Era masochista. Non voleva soffrire ma lo faceva e per di più doveva anche far finta di niente.
 
Era conosciuta per la sua allegria e per la sua “violenza” e non per la sua tristezza. Fin da bambina aveva dovuto essere sempre allegra e felice anche se dentro non lo era proprio.
“Perché quella faccia? Non ti sia addice!” “Che è successo a Dalila? Perché non ride?” erano sempre queste le frasi che si sentiva dire.
Fino a quando arrivò il giorno in cui decise di farsi vedere sempre sorridente e contenta anche se, in fondo, non lo era.

Era immersa nei suoi pensieri e non si accorse che qualcuno la fissava. Zayn, fermo allo stipite della porta, la osservò e si accorse dalla faccia seria e poco adatta a lei, che aveva in volto.
“E’ strana…” pensò il ragazzo. Aveva una sfrenata voglia di andare lì ed abbracciarla. Dirle, qualsiasi fosse stato il problema, di non preoccuparsi, che si sarebbe risolto tutto e che lui era lì…
“Zayn! Ma che mi prende?!” si chiese sotto shock il ragazzo.

La ragazza sospirò e, a quel suono, Zayn non riuscì a trattenersi e le andò in contro.
Si mise davanti a lei e, messe due dita sotto il suo mento, le fece alzare la testa.
Dalila non credette ai suoi occhi. Che ci faceva lì Zayn?

La ragazza lo guardò e buttò giù la maschera. Nel vedere quell’espressione triste sul volto di quella ragazza Zayn non resistette e l’avvolse tra le sue braccia.
Dalila si lasciò stringere, in fondo era quello di cui aveva bisogno. Aveva sempre desiderato essere stretta da quelle braccia quando si sentiva giù. Aveva sempre voluto che quel ragazzo la stringesse forte e la rassicurasse. Aveva sempre voluto che succedesse quello che stava succedendo in quel preciso momento.
 Dopo pochi secondi Dalila si sentì meglio. Sembrava che piano piano tutta la tristezza si sciogliesse come neve sotto i raggi del sole.
Zayn lo notò e la lasciò andare. Appena si staccarono le prese entrambe le mani e le strinse tra le sue guardandola con un espressione come se volesse dire “quando vuoi, io sono qui”. Poi, all’improvviso, se ne andò.
 

 
 
Louis ed Harry erano in piedi appena davanti alla porta, mentre Liam e Niall sistemavano un po' in giro e Ilaria era seduta sul divano.

<< Allora, dove siete stati di bello?>> chiese Louis ai due ragazzi che quel pomeriggio se l'erano svignata.

<< In giro>> rispose semplicemente il riccio. Cosa avrebbe potuto dirgli?

Il ragazzo guardò la rossa e le sorrise. Quando Harry si voltò verso di lei notò che la ragazza già lo stava guardando e gli sorrise a sua volta.

Il maggiore non chiese altro, quello sguardo bastò come risposta.

<< Ila, potresti alzarti che così sposto il divano per ballare?>> chiese Niall.

Nonostante la chiacchierata con Dalila, il pensiero dell'italiana non si era ancora spostato dal mondo su cui Harry l'aveva mandata, alla realtà. Quella sensazione non aveva proprio intenzione di andare via, non per quel giorno. Era letteralmente al settimo cielo, come se fosse stato il primo bacio.

Il primo di una lunga serie? Chi lo sa.

<< Ila?>> la chiamò di nuovo l'irlandese.

La rossa voltò lo sguardo verso il biondino, ma un pezzo di lei era ancora assente.

<< Ehy, tutto bene?>> domandò preoccupato Liam nel vedere la scena.

<< S-si si certo>> sembrava essere tornata tra loro.

<< Mi fai preoccupare se fai così>> aggiunse Liam.
 
<< Scusate, è che sono un po' stanca. A differenza vostra io non ho dormito oggi pomeriggio>> rise.

Si alzò come chiesto da Niall e raggiunse Liam.

<< Certo che non cambi mai>> sussurrò Louis all'amico riccio al suo fianco.

<< Come?>> chiese Harry confuso.

<< Fai sempre lo stesso effetto alle ragazze>> precisò il maggiore vedendo la scena.

<< Eh già. Quando uno ci sa fare...>> si vantò il riccioluto.

<< Si ma vedi di farla bene questa volta>> fece Louis recuperando un po' di serietà.

<< Tranquillo>> lo rassicurò Harry.

Louis sapeva che quella volta era diverso. C'era qualcosa di differente nell'amico, qualcosa di strano ma allo stesso tempo bello. Né il maggiore, né il riccioluto avevano mai visto una cosa del genere, con l'unica differenza che Louis aveva capito di cosa si trattasse, mentre Harry non ancora.

<< Ecco fatto!>> disse Niall soddisfatto di essere riuscito a collegare bene tutto l’impianto e facendo partire la musica a tutto volume.

L’irlandese e Louis non persero tempo e subito si buttarono in pista a ballare come matti. Liam ed Ilaria si misero su un divanetto ed Harry si sedette su quello opposto. Il riccioluto guardò Ilaria e le sorrise, la ragazza arrossì appena e ricambiò.

Ad un tratto Zayn entrò in mansarda ed andò alla sua postazione sotto lo sguardo attento di Liam e Ilaria, che si chiedevano che fine avesse fatto la bionda.

<< E’ qui la festa?!>> urlò Dalila entrando tutta sorridente.

Tutti i ragazzi in mansarda si voltarono a guardarla sorridenti. Dalila corse a gettarsi sul divano dove c’erano Ilaria e Liam e cominciarono a parlare. Tra una parola e l’altra alla bionda non scappò il piccolo riccio sul divano opposto: Harry non perdeva un attimo di vista Ilaria, che sotto lo sguardo attento del ragazzo, parlava tranquilla con la bionda e Liam.

Dalila sorrise contenta per l’amica e le fece segno di raggiungere il suo principe azzurro. Ilaria seguì il consiglio e andò a sedersi vicino al riccioluto che non perse tempo e la strinse a sé.

La serata passò in modo perfetto. All’improvviso Dalila si ritrovò seduta da sola sul divano. Guardò davanti a sé e vide Ilaria e i 4/5 dei One Direction ballare come dannati. Scoppiò a ridere e si godette lo spettacolo.
Mentre Liam si scatenava in pista notò Dalila. Le si avvicinò e le tese una mano.

<< Vieni a ballare!>> le disse tutto contento.

Dalila fece cenno di no.

<< Non ballo, grazie!>> gli rispose facendogli l’occhiolino. Liam decise di farle fare ciò che voleva e tornò in pista.

Zayn intanto non si perse la scena.
Mentre Dalila stava guardando Louis ballare come una scimmia le arrivò un messaggio.

“Se non balli potresti far compagnia al DJ… :)” 

Dalila rilesse il messaggio un paio di volte poi rivolse il suo sguardo alla console.
Zayn le sorrise e le fece cenno di avvicinarsi.
Dalila lo raggiunse sotto lo sguardo stupito di Ilaria e Liam, che si scambiarono un occhiata confusa. Harry abbracciò da dietro i due.

<< Lasciateli stare e venite a ballare!>> disse prendendo per mano Ilaria e trascinandola in pista.

<< Certo che sono strani quei due>> disse la rossa al riccio mentre si scatenavano insieme.

<< Non più strani dei passi di danza di Lou>> rispose lui indicando il maggiore.

I due ragazzi alla vista di Louis scoppiarono a ridere e si unirono a lui prendendolo in giro cercando di imitarlo.
Dalila raggiunse Zayn e lo affiancò. Mentre i loro amici si scatenavano, Zayn fece divertire un po’ la bionda facendole vedere cosa premere per mettere la musica.
Quando anche l’ultima canzone finì tutti erano esausti.

<< Wow! E’ stato bellissimo!>> urlò Louis.

<< Io ho fatto il Dj!>> disse Dalila tutta contenta. Le era sempre piaciuto provare a far girare quegli strani dischi.

<< Sono d’accordo, proprio una bella serata>> disse Harry sedendosi sul divano seguito da Ilaria.

Quando tutti si calmarono Louis si alzò.
 
<< Bene, porto le ragazze in albergo, okay?>> disse.

Annuirono tutti e scesero, Louis andò a prendere la macchina.
Niall abbracciò le due ragazze e poi andò in camera. Zayn salutò con un “ciao” tutti e, fatto un occhiolino alla rossa, se ne andò. Dalila abbracciò Harry e seguita da Liam uscì.
Rimasero solo Harry e Ilaria.

<< Bene.. - disse Harry avvicinandosi a Ilaria - ci vediamo domani?>> chiese allargando le braccia.

<< Certo!>> disse la ragazza stringendosi al corpo del riccioluto.

Harry la strinse a sua volta.

<< Allora buonanotte>> disse, dandole un bacio sulla guancia. Per quanto non volesse lasciarla, doveva farlo. Quel giorno era stato veramente indimenticabile, ma era sicuro che ce ne sarebbero stati altri.

<< ‘Notte>> gli rispose Ilaria. Si staccò dal ragazzo e si voltò, dirigendosi verso la porta.
 
Prima di varcare la soglia si rigirò indietro e guardando Harry, lo salutò con la mano, gesto che il cantante ricambiò sorridendo.
Intanto fuori Dalila e Liam si stavano abbracciando.

<< Bene allora ci vediamo domani. Veniamo a prendervi io e Harry, di sicuro>> disse ridendo.

<< Di sicuro!>> disse Dalila.
 
I due furono interrotti dall’arrivo di Ilaria, e di Louis che arrivò con la macchina.
Le due, dopo aver salutato Daddy, salirono in macchina. In meno di dieci minuti arrivarono al loro albergo.

<< Grazie mille, Lou!>> disse Dalila scendendo dalla macchina e affacciandosi al finestrino.

<< Grazie a voi! Ci vediamo domani, okay?>> disse il maggiore.

<< Ovvio!>> gli rispose Ilaria dandogli un bacio sulla guancia. Aveva sempre provato un certo attaccamento per Louis, fin da quando era venuta a conoscenza degli One Direction.

<< Allora buonanotte>> disse Louis.

Le due ragazze si voltarono e si capirono.

<< Buona notte Boo Bear!>> dissero prendendolo in giro. Louis scoppiò a ridere come le due italiane e poi se ne andò.

Dalila e Ilaria arrivarono nella stanza 102.
La bionda si buttò sul letto e Ilaria la guardò. Voleva chiederle cosa fosse successo ma decise di lasciarla stare, da quando era salita in mansarda era tornata quella di prima. Solo, si chiedeva se in tutto ciò non c’entrasse il bel pakistano.

<< Non hai intenzione di metterti il pigiama, vero?>> le domandò Ilaria conoscendo già la risposta.

<< No, passo>> disse la bionda infilandosi sotto le coperte.

La rossa le sorrise e, preso il tutto, andò in bagno.
Dalila si mise su un fianco e prese il cellulare dalla tasca. Nessun messaggio o chiamata da sua madre.
“Bene..” pensò posandolo sul pavimento.

Fece per chiudere gli occhi, quando il cellulare s’illuminò.
Si chinò per prenderlo e poi si mise seduta sul suo letto.
Un nuovo messaggio.
Chi poteva essere? Aveva appena controllato e non c’era nulla. Rabbrividì per il freddo e, prima di leggere il messaggio, si mise supina sotto le coperte calde.
Era stanca, chi poteva essere a quell’ora? Era mezzanotte passata!
“Vediamo…” pensò aprendo il messaggio.

“Goodnight and sweet dreams, Blonde… xxx Z”

Dalila rimase senza parole e rilesse il messaggio. Non era possibile. Eppure solo lui firmava in quel modo, lo faceva anche su Twitter. Una stanchezza improvvisa l’avvolse, ma prima di chiudere gli occhi salvò il numero sulla rubrica e rilesse un’ultima volta il messaggio. All’improvviso crollò.

Ilaria uscì dal bagno e notò che l’amica, con un bel sorrisino stampato in volto, era già nel mondo dei sogni. Sorrise ipotizzando ciò a cui Dalila stesse pensando, o meglio sognando, e si infilò sotto le coperte. Anche se quella sera l’aveva vista strana, a vederla ora sembrava che la giornata si fosse chiusa in bellezza.
E per lei la situazione non era per niente diversa. Fino a due giorni prima non avrebbe mai immaginato una cosa del genere, eppure era successa.

Era davvero felice. Felice per ciò che era successo con Harry e felice che anche Dalila sembrava contenta.
Che razza di sogno perfetto stavano vivendo? Dove le aveva catapultate la loro vita?
“Troppo bello per essere vero...E se improvvisamente mi svegliassi?” pensò la rossa fissando il soffitto scuro e toccandosi le labbra con un dito al pensiero di quel pomeriggio.

Scacciò via i brutti pensieri e decise di raggiungere l’amica nel mondo dei sogni. Si girò su un lato e chiuse gli occhi nella speranza di riuscire a dormire.
  

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Capitolo 12
*** I Don't Wanna Miss A Thing (Parte I) ***


3rd July 2013, Thursday
 

 
 
Erano le sette della mattina e la situazione a casa Direction non era delle migliori, specialmente per Harry. Il riccioluto era sdraiato sul suo letto con lo sguardo fisso al soffitto. Per l’ennesima volta guardò l’ora.
“Bene, sono solo cinque ore che non chiudo occhio…” pensò stanco.

Voleva dormire, ma ogni volta che chiudeva gli occhi il suo volto gli appariva. Occhi color ghiaccio, capelli rossi e labbra che desiderava riavere ancora una volta. Tutto ciò bastava per mandare il sonno a farsi un giro.

Possibile che avesse passato la nottata a pensare a lei?
Possibile, era ciò che stava succedendo. Eppure doveva essere contento, quel bacio era ciò che desiderava; invece, più che felice, sembrava preoccupato e nervoso.

Ripensando a quel pomeriggio, da un lato si sentiva leggero non appena gli ritornavano alla mente il suo sorriso, la sua timidezza e la sua voglia di vivere. Dall’altro, si sentiva strano. Forse ciò era dovuto al fatto che di quel bacio non ne avevano parlato, che quindi non sapeva cosa Ilaria ne pensasse, cosa e se era cambiato qualcosa tra loro. Magari non ne avevano parlato perché entrambi erano troppo timidi per farlo, o magari non avevano voluto farlo perché nessuno dei due sapeva cosa dire, o ancora perché per Ilaria non aveva significato nulla.
“Quel bacio…” pensò per la centesima volta.

<< Basta!>> disse mettendosi seduto sul letto. Troppe domande che gli frullavano per il cervello e nessuna risposta che soddisfacesse i suoi dubbi.
 
“Smettila...” pensò, mettendosi le mani sul volto e schiaffeggiandosi da solo “ma che ti prende? Non sei mai stato così paranoico” disse a sé stesso.
Scrollò via tutti quei pensieri e cercò d’impostare la sua mente su qualcos’altro che non fosse lei.

Si alzò, si mise un paio di jeans e, aggiustati i capelli alla mo’ di Styles, scese le scale.
Arrivò in cucina e notò la luce accesa.

Entrando, vide Niall seduto al tavolo intento a fare colazione.

<< Buongiorno!>> farfugliò masticando una brioches.
 
<< ‘Giorno>> rispose sedendosi davanti a lui con movimenti molto lenti. Era in piedi da più di 24 ore e la stanchezza si faceva sentire.

<< Vuoi?>> chiese Niall offrendogli la brioches.

Harry rifiutò l’offerta dell’irlandese scuotendo la testa.
 
<< Tutto okay? - chiese il biondo un po’ preoccupato - hai una faccia...>> osservò.

<< Sono solo stanco. Sta notte non ho chiuso occhio...>> disse Harry sbadigliando.

<< Capisco..>> rispose Niall continuando la sua colazione. Decise di non fargli domande, così nessuno disse più niente.
 

 
 
Intanto nella camera di fianco a quella di Harry qualcun altro era sveglio.

Zayn si rigirava tra le mani il suo cellulare rileggendo l’ultimo messaggio che aveva inviato.
Guardava lo schermo in attesa di una risposta che avrebbe dovuto già ricevere. Era tutta notte che era sdraiato nel letto, ancora vestito, e aspettava.
 
“Zayn, non era obbligata a risponderti” cercava di autoconvincersi. Aveva passato le ultime ore a guardare il cellulare e a chiedersi perché Dalila non gli avesse risposto. Gli sembrava strano che non gli rispondesse, dopo quello che era successo il giorno prima, dalla mansarda alla cucina.

“Se fosse stato un messaggio di Liam avrebbe risposto subito..” pensò cattivo.
Si accorse di quello che aveva appena pensato e si sentì incolpa. Dannazione non gli sembrava di chiedere molto voleva soltanto aver ricevuto una risposta. Una parola, una faccina, una qualsiasi cosa che gli facesse capire che l’aveva ricevuto. Voleva solo sapere se anche lei, prima di andare a letto lo pensava.

Perché, per quale motivo, non aveva risposto? Magari non aveva soldi sul cellulare o non l’aveva letto, oppure era successo qualcosa. Ecco perché voleva tanto aver ricevuto una risposta. Avrebbe saputo che era a letto, nella sua stanza con Ilaria. Era questo il motivo di tanto sonno perso. Era preoccupato. E se davvero fosse successo qualcosa?

A quel pensiero scattò in piedi, si tolse la maglia e se ne infilò una pulita, si mise le scarpe e si avviò verso la porta. Corse fuori dalla camera ma arrivato alle scale ragionò. Se fosse successo qualcosa Ilaria avrebbe chiamato.
“ Che idiota..” pensò. Perché non ci aveva pensato prima?
 
Si accorse di essere sulle scale e che la luce della cucina era accesa.
“Tanto vale scendere” pensò scendendo in cucina.
Quando arrivò trovò Harry seduto al tavolo e Niall che sistemava i piatti per la colazione.
Harry lo vide entrare e lo salutò con molta poca allegria, dalla sua faccia capì che, anche lui non aveva chiuso occhio. Per tutta risposta Zayn alzò una mano a mo’ di saluto. Non aveva nemmeno voglia di parlare. Niall si voltò e lo vide sedersi al tavolo.

<< Vuoi fare colazione?>> chiese l’irlandese.
 
<< No, grazie>> rispose Zayn lasciandosi andare sulla sedia.

Nella sala calò il silenzio. Harry, nonostante la stanchezza, non riusciva a fare a meno di pensare a ciò che aveva pensato tutta notte; Zayn aveva ancora il cellulare in mano.

<< Vado a vedere se riesco a dormire un po’…>> disse Harry sbadigliando di nuovo.

Salutò e se ne andò lasciando soli il pakistano e l’irlandese. Niall guardò l’amico e notò la sua faccia. Era strano, di solito a prima mattina Zayn era come un cucciolo, tutto tenero e cuccioloso, invece in quel momento sembrava avesse passata la peggior nottata della sua vita.

<< Tutto okay?>> chiese.

<< Non lo so…>> rispose Zayn prendendo di nuovo il suo cellulare.

Per la centesima volta lo controllò. Niente. Nessuno messaggio.
Zayn sbruffò, si alzò e si diresse verso la porta, sotto lo sguardo confuso di Niall. Si diede un’occhiata veloce e si diresse verso l’uscita.

<< Dove vai?>> chiese Niall seguendolo.

<< Esco>> rispose aprendo la porta.

Il biondo non lo bloccò, conosceva l’amico e sapeva che in quel momento se ne voleva stare un po’ da solo così lo lasciò fare. 

<< Fa’ attenzione>> gli rispose semplicemente Niall.

Zayn uscì con una sola meta in testa: il parco.
Appena il pakistano chiuse la porta alle sue spalle Niall si rese conto di essere l’unico sveglio in casa.

<< E ora che faccio?>> si chiese grattandosi la testa. Cosa poteva fare? Conosceva i suoi amici e non si sarebbero svegliati molto presto, così si decise.

Si diresse verso le scale, una bella doccia era quello che ci voleva poi, sarebbe uscito anche lui a fare una bella passeggiata.
 

 
 
Intanto in un albergo non molto lontano da lì una ragazza con i capelli rossi si era svegliata.
Ilaria guardò l’ora, erano solo le sette e quarantacinque.

Si girò verso l’amica. Dalila stava dormendo beata e con un super sorriso stampato in volto. Si ricordò dell’immagine vista la sera prima e il suo sguardo si posò sul cellulare che l’amica teneva tra le mani. Scese dal letto, lo prese e lesse il messaggio che la biondina aveva ricevuto la sera precedente.

Sorrise e capì il motivo della sua espressione. Poggiò il cellulare sul comodino e di colpo, senza nemmeno avvisare, il pensiero del pomeriggio prima invase la sua mente. Si lasciò andare sul suo letto e permise ai suoi dubbi di porle un mucchio di domande. Stesse domande alle quali Harry non sapeva rispondere.

“Cos’era stato quel bacio? Che significava? E ora? Come mi comporto?”
A queste però se ne aggiungevano altre, riguardanti il riccioluto. Dalila le aveva detto di non farsi aspettative, ed Harry non era proprio una persona qualunque con il quale instaurare un rapporto.

Ma sinceramente, dopo un bacio come quello, poteva fare finta di niente?

Anche la mente della rossa, analoga a quella del cantante, era inondata di troppe domande senza risposte. Così decise di fare l’unica cosa, oltre la musica, che l’avrebbe distratta e liberata da ogni preoccupazione. Prese un pantalone di una tuta, una maglia a mezze maniche ed una felpa leggera dall’armadio, si infilò in bagno e senza fare troppo rumore si preparò. Uscita dal bagno prese un foglietto e scrisse un bigliettino all’amica che ancora era nel mondo dei sogni, con la stessa espressione di qualche istante prima.

“Tranquilla, non sono scappata! Sono andata a correre. Ci vediamo qui per l’ora di pranzo, okay? Un bacio! P.s. Buongiorno!”

Lo ripose sul comodino della bionda e, preso il cellulare e le cuffie, uscì dalla camera.
 

 
 
Non passò molto da quando la rossa se ne andò che Dalila si svegliò. Si girò verso l’amica e quando non la vide si mise a sedere subito. Dove era finita? Si mise in piedi e solo all’ora notò il bigliettino; lo prese e lo lesse.

Dalila si calmò e si sedette sul letto stiracchiandosi. All’improvviso la sua attenzione si posò sul letto. Il suo cellulare, ancora acceso, sembrava chiamarla. Lo prese e lesse il messaggio. Allora non era stato un sogno! Era successo davvero, Zayn le aveva scritto. Sorrise per l’ennesima volta e, dopo averlo riletto una decina di volte, guardò l’ora. Erano le otto della mattina, Ilaria non c’era e di sicuro i ragazzi stavano dormendo. Non sapendo che fare decise di sistemarsi e di rimettersi a letto, giusto per rilassarsi. Prese i vestiti e si precipitò in bagno, sorridente come non mai.
 

 

Camminava, camminava e il suo pensiero non si spostava da quel messaggio che, stava cominciando a pensare, forse non avrebbe dovuto mandarle. Lo aveva mandato solo perché si era sentito in colpa per come l’aveva lasciata. Aveva salutato entrambe le italiane ma aveva solo fatto un occhiolino alla rossa. Perché non aveva salutato la bionda? Era sparita fuori con Liam, ecco perché. Se l’era portata via e non era riuscito nemmeno a farle un sorriso. O forse, alla vista di lei vicino all’amico, l’aveva infastidito e per “ripicca” non l’aveva salutata.
“Non è giusto dare la colpa Liam..” pensò sentendosi di nuovo in colpa.

Così aveva deciso di mandarle un messaggio, ma non avrebbe mai pensato che quella piccola azione sarebbe stata così pesante per la sua sanità mentale. Aveva passato la nottata in bianco!
 
All’improvviso l’attenzione di Zayn venne catturata da una coda di cavallo rossa. La guardò attentamente e si mise a correre. Arrivò dietro il suo obbiettivo, la prese per un polso e la fece girare.

<< Buongiorno!>> le disse.

Ilaria sussultò e si tolse una cuffia. Realizzò chi fosse e, ripresa dall’infarto, gli sorrise.

<< Zayn!>> disse abbracciandolo.

<< Come mai qui?>> chiese lui.

<< Ero venuta per correre>> gli rispose Ilaria andandosi a sedere su una panchina.

<< Quindi non ti va di tenermi compagnia?>> domandò il pakistano.

Ilaria fece finta di pensarci e alla fine accettò. Avrebbe mai potuto rifiutare una proposta del genere?
Decisamente no.
 

 

Dopo poco uscì dal bagno e cominciò a rifare il suo letto. Mise apposto i vestiti, quando all’improvviso qualcuno bussò alla porta. Si voltò verso questa confusa, possibile fosse già Ilaria?

<< Arrivo!>> urlò dirigendosi alla porta.

Quando l’aprì rimase senza parole, non riusciva a crederci.

<< Buongiorno!>>

<< Niall!>> urlò saltandogli addosso.

<< Wow che accoglienza>> rispose il biondo ridendo.

Dalila si staccò e si fece da parte per far entrare l’amico. Richiuse la porta e gli fece cenno di sedersi sul letto.

<< Come mai qui?>> chiese Dalila affiancandolo.

<< A casa non c’è nessuno con cui passare il tempo >> spiegò.

<< Dove sono finiti tutti?>> chiese la bionda.

<< Zayn è uscito, aveva bisogno di una passeggiata e gli altri stanno dormendo tutti>> spiegò l’irlandese.

<< Che è successo a Malik?>> chiese Dalila. Quell’argomento le interessava particolarmente, peccato che la loro conversazione fu interrotta da una suoneria, quella del cellulare della bionda. Dalila guardò lo schermo dell’apparecchio elettronico, poi Niall. Voleva rispondere, ma voleva anche una risposta alla sua domanda. L’irlandese le risolvette il problema facendole cenno di rispondere e decidendo per lei; la bionda a quel punto decise di seguire il consiglio.
 
 
 
 
<< Tu invece che ci fai qui?>> chiese la rossa ritornando seria.

Zayn abbassò lo sguardo.
Ilaria lo notò e gli si avvicinò.

<< E’ tutto okay?>> chiese preoccupata.

Zayn la guardò dritta negli occhi e senza pensarci disse ciò che gli passò per la testa.

<< E’ successo qualcosa a Dalila?>>

Ilaria lo guardò.

<< Cosa?>> chiese confusa.
 
Zayn sospirò e si lasciò andare sulla panchina.
 
<< Mi spieghi che ti succede?>> domandò la ragazza che non capiva cosa lo turbasse.

Zayn si fece coraggio e decise di parlare con Ilaria.

<< Ieri sera, quando ve ne siete andate, dopo un po’ ho mandato un messaggio a Dalila..>>
 
<< Lo so>> gli rispose l’italiana sorridendo al ricordo dell’espressione beata dell’amica.

<< Ah>>

<< E qual è il problema?>> chiese lei.

Zayn arrossì leggermente.

<< Si, insomma... mi chiedevo perché non mi avesse risposto>> ammise alla fine.

Ilaria lo guardò. Il grande Zayn Malik era preoccupato perché Dalila non gli aveva risposto ad un semplice messaggio?
La ragazza rise ed il pakistano si voltò.

<< Perché ridi?>> chiese Zayn.

Ilaria l’abbracciò intenerita.

<< Sta tranquillo - iniziò a spigare sciogliendo l’abbraccio - semplicemente, quando ha letto il messaggio è crollata, era stanchissima. Era già a letto quando le hai scritto. Conoscendola non ha avuto la forza di fare niente se non sorridere contenta e addormentarsi. Quando mi sono svegliata questa mattina l’ho trovata che dormiva con un super sorriso sul volto e il cellulare, con il tuo messaggio aperto, tra le mani>> finì.

<< Davvero?>> chiese Zayn più tranquillo.

<< Si, davvero>> disse Ilaria sorridendogli.

I due cominciarono a parlare riguardo ogni cosa. Parlavano, ridevano e scherzavano come se fossero stati amici da sempre.

<< Sai, mi chiedo perché parlare con te sia così semplice e invece con Dalila no>> ammise Zayn che ormai si sentiva in confidenza con quella ragazza.

<< Cioè?>> chiese Ilaria.

<< Niente, lascia stare - le rispose alzandosi - andiamo?>> chiese Zayn sorridendole come se nulla fosse.

Ilaria annuì. Che voleva dire con quelle parole? Che Zayn Malik si fosse “affezionato” alla sua migliore amica? Decide di lasciar perdere. Erano problemi loro.
Si alzò e seguì il cantante.
  

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Capitolo 13
*** I Don't Wanna Miss A Thing (Parte II) ***


3rd July 2013, Thursday 
 



Cominciarono a camminare e continuarono a parlare come poco prima su quella panchina.

<< Tu invece?>> chiese Zayn improvvisamente.

<< Io cosa?>> la rossa non capiva cosa volesse sapere.

<< Che hai combinato ieri pomeriggio con Styles?>> precisò il pakistano con un mezzo sorrisino.

Ilaria arrossì e voltò lo sguardo altrove per non farlo notare.

<< Niente di che, abbiamo fatto un giro...>> disse lei un po’ timida. Zayn la guardò ed intuì qualcosa; in fondo, conosceva l’amico meglio di chiunque altro.

<< E...dove siete andati di bello?>> cercò di perdere tempo e di non arrivare direttamente al punto.

<< A Portsmouth - rispose lei continuando a non guardarlo - ehy, guarda! Uno scoiattolo!>> disse indicando il tronco di un albero. Cercava di cambiare argomento.

<< Scommetto che ti ha portata sulla spiaggia>> ipotizzò lui insistendo.

<< Si, infatti - fece lei semplicemente - ce ne sono proprio tanti qui>> continuò guardandosi intorno, riferendosi agli scoiattoli.

<< E...?>> l’incitò lui.

<< Niente, mi piacciono>> rispose lei guardandolo sorridente.

<< Dai - Zayn le diede una piccola spinta sul braccio - mi riferivo ad Harry>>

La ragazza sospirò, non c’era niente da fare.

<< Abbiamo fatto una passeggiata sulla spiaggia e poi siamo tornati. Non c’è molto da dire>> rispose Ilaria frettolosamente.

<< Non c’è molto da dire? Dalla tua faccia non sembrerebbe>> osservò il pakistano guardandola. Ilaria non era mai stata brava a nascondere le emozioni, soprattutto una come quella.

La rossa si voltò dall’altra parte cercando di nascondere il suo viso << io devo continuare la mia corsa. Che fai, vieni con me?>> la ragazza iniziò a correre ed evitò l’argomento.

<< Ehy! Aspettami!>> Zayn la seguì cercando di raggiungerla.
 

 
 
<< Okay, Ma’! Senti, ci sentiamo dopo, ora devo andare! Salutami tutti!>> disse chiudendo la chiamata e ritornando dall’irlandese.
 
<< Allora, che ne dici di andare a fare un bel giretto io e te?>> propose Niall.

<< E me lo domandi pure?! Ovvio!>> rispose Dalila contenta.

<< Wow, quanto entusiasmo. Nemmeno ti avessi detto chissà quale cosa>> le disse Niall.

<< Se Justin Bieber venisse da te una mattina, così senza dirti nulla, e ti dicesse “Ciao Niall, ti va di andare a fare un giro?”, tu non saresti contento?>> gli rispose la bionda.

<< La persona più felice del mondo>> rispose pronto il ragazzo.

<< Ecco, per me è la stessa cosa. Uno dei miei idoli che mi chiede di fare un giro? Scherzi?! Non capita nemmeno nei miei sogni>> disse Dalila prendendo cellulare e borsa e dirigendosi verso la porta.

<< Bè ma io sono solo Niall!>> disse il cantante seguendo l’amica verso l’ascensore.

<< Certo, Niall detto anche uno dei miei idoli>> disse Dalila entrando.

Era incredibile il modo in cui quei cinque ragazzi credevano di essere dei semplici ragazzi. Nonostante fossero le persone più famosi su tutto il pianeta, loro si comportavano come se nulla fosse.
“Quando si dice essere coi piedi per terra” pensò la ragazza sorridendo. Questo era uno dei mille motivi per cui li amava.

<< Sai, non mi capaciterò mai del comportamento di voi fans, siete incredibili>> disse Niall.

I due uscirono dall’albergo e, uno di fianco all’altro, ripresero a parlare.

<< Nialler, penso che tu ci posso capire meglio di tutti e cinque, infondo tu sei un fan di Justin>> disse Dalila prendendolo a braccetto.

<< Bè, forse si. Anche io facevo, e faccio tutt’ora strane cose, pur di vedere Justin>> disse Niall scoppiando a ridere.

<< Vedi? Pensa se tu non debba nemmeno farle queste pazzie, perché lui viene direttamente da te>>

<< Sarebbe magnifico!>> disse Niall cominciando a capire quello che provava la sua amica.

<< Ecco, questo è quello che tu, stamattina, mi hai fatto provare>> spiegò Dalila.

Il cantante le rivolse un tenero sorriso.
 

 
 
<< Che ne dici di un gelato? - chiese Zayn camminando per il parco al fianco della rossa ed indicando a lato un venditore di gelati - offro io>> aggiunse, notando l’espressione esitante della ragazza che ovviamente non aveva la borsa con sé.

Ilaria sorrise << va bene>>

L’italiana afferrò l’avambraccio del ragazzo ed insieme si avvicinarono all’uomo.

<< Che gusti vuoi?>> domandò il pakistano.

La ragazza osservò attentamente la varietà di gelati, in realtà sapeva già cosa rispondere, voleva accertarsi che ci fossero.

<< Cioccolato e cocco>> disse sicura.

<< Due coni cioccolato e cocco>> replicò Zayn al gelataio sorridente.

La rossa si voltò verso di lui aggrottando le sopracciglia e guardandolo stranita.

<< Che c’è, voglio provare>> ripose il ragazzo accorgendosi dello sguardo fisso di Ilaria su di lui.

In un certo senso era come se volesse sapere tutto di quelle due ragazze catapultate nella sua vita improvvisamente, in modo avventato, senza nemmeno chiedere il permesso. Gusti compresi.

<< Grazie>> disse afferrando i coni e porgendone uno alla rossa. Pagò e sorridendo all’uomo si allontanarono.

Continuarono a camminare per il vialetto del parco uno di fianco all’altro, ora gustando i loro gelati silenziosamente.

Il pakistano si voltò verso la ragazza, puntandole lo sguardo addosso. Lei lo guardò con la coda dell’occhio per paura di voltarsi. Temeva ciò che volesse fare, o meglio dirle. Un sorriso si aprì sul volto di lui, divertito della sua reazione.

<< E dai>> l’incitò Zayn.

La ragazza si voltò << C-cosa?>> finse.

<< So che muori dalla voglia di dirmelo>> ammiccò il pakistano.

La ragazza ancora non lo guardava << ti piacciono i gusti che ho scelto?>> chiese lei cercando disperatamente di cambiare discorso.

<< Smettila - rise lui - non dicendomelo alimenti solo le mie fantasie>>

La rossa sbuffò arresa. Zayn non le tolse gli occhi di dosso, aspettando che cominciasse a parlare. Si conoscevano praticamente da pochi giorni, ma i due avevano fatto presto a legare. Il pakistano voleva semplicemente sapere cosa fosse successo ed assicurarsi che tutto andasse bene, ma soprattutto che lei stesse bene.

<< Ci... ci siamo baciati>> rispose a fatica Ilaria abbassando lo sguardo. Solamente al pensiero arrossì violentemente.

Zayn la guardò con occhi spalancati, ma in fondo non era poi così sorpreso. Gesti del genere erano prevedibili da parte del riccio, e forse lui stesso avrebbe dovuto prendere esempio.

<< E’ stato solo un bacio a stampo>> si affrettò a chiarire lei notando l’espressione del cantante.
 
<< E ora?>> chiese il ragazzo.

Quella domanda la perseguitava: perché tutti glielo chiedevano? Nemmeno lei sapeva rispondersi, come poteva dirlo agli altri?

<< Non lo so... non abbiamo parlato di ciò che è successo>> rispose lei, mentre il rossore sulle sue guance non accennava a sparire.

A quelle parole Zayn si immobilizzò per un momento. La fama di Harry non era una delle migliori, e il pensiero dell’ipotesi che il riccio non avesse affrontato l’argomento perché quel bacio era solo un’altra delle sue scappatelle, invase la sua mente. Il pakistano voleva molto bene all’amico, ma i suoi rapporti amorosi fino ad allora non erano stati il suo forte. A quanto ne sapeva, il minore non si era mai innamorato sul serio.

<< E tu non hai provato ad aprire l’argomento?>> chiese lui serio.

<< No...>> Ilaria arrossì maggiormente. Come poteva parlargli? Era eccessivamente timida per farlo, il bacio era ancora fresco come se gliel’avesse dato pochi minuti prima.

Zayn la guardò e capì che era ancora troppo vulnerabile per farlo.

<< Va tutto bene?>> domandò con una nota di preoccupazione.

<< Certo>> gli sorrise lei.

Il ragazzo ricambiò il sorriso.
Gli faceva tenerezza, era così contenta di ciò che le stava accadendo, così solare, così...ingenua. Forse troppo, da non farsi delle domande che invece avrebbe dovuto farsi.
Improvvisamente fu invaso da un impulso di protezione.
 

 
 
<< Ti confesso, delle volte mi piacerebbe entrare nella mente di una delle nostre fan>> ammise Niall.

<< No, fidati. Potresti rimanerne sconvolto!>> disse Dalila scoppiando a ridere.

<< Perché?>> chiese il ragazzo curioso.

<< Non siamo poi così… come dire? Caste!>> ammise la bionda.

<< Okay! Okay! Ferma!>> disse Niall arrossendo leggermente.

<< Non ho intenzione di andare avanti, tranquillo>> lo calmò l’italiana.

<< Va bene, entrare nelle vostre menti non è possibile...che ne dici di aiutarmi tu allora?>> disse Niall guardandola dritta negli occhi.

<< In che senso?>> chiese Dalila confusa. Un po’ per la domanda un po’ anche per la visione celestiale di quegli occhi. Ogni volta che li vedeva in foto rimaneva sempre senza parole ma dal vivo...cavoli, erano molto meglio.

<< Se ti faccio qualche domanda mi rispondi? Da vera Directioners, però!>> propose il cantante.

<< Certo! Vai con la prima domanda>> disse pronta la ragazza.

Niall cominciò a fare le domande e Dalila, da brava fan, rispose.
“Chissà Zayn…” pensò la ragazza. Si ricordò che prima che la telefonata di sua madre l’interrompesse, la sua ultima domanda a Niall era stata su Zayn.
“E’ uscito, aveva bisogno di una passeggiata”, erano state le parole dell’irlandese, e Dalila di certo non se le era dimenticate.

<< Sapete un sacco di cose su di noi, come fate?>> chiese Niall. Non si era mai capacitato di come venissero a conoscenza di certe cose.

<< Devi sapere che siamo meglio dell’FBI!>> gli rispose Dalila interrompendo i suoi pensieri e scoppiando a ridere.

<< Lo so! Riuscite ad avere video, canzoni e informazioni prima di noi!>> disse Niall sotto shock.

<< Okay, se devo essere sincera a questa domanda non so risponderti. Me lo chiedo anche io!>> ammise sincera.

<< Dalle volte mi spaventate, davvero>> confessò Niall addentando una patatina. I due si erano passati un attimo da Nando’s e ne avevano approfittato per prendere un po’ di patatine fritte. Niall voleva fermarsi ma la bionda era riuscita a portarlo via da lì.

<< Anche io, tranquillo!>> disse Dalila rubandogli una patatina.
 

 
 
Mentre Ilaria e Zayn passavano il tempo tra i negozi di abbigliamento, Niall fece vedere a Dalila tutti i ristoranti di Londra. Entrambe le coppie si divertivano un mondo. Scoprirono cose l’uno dell’altro che nemmeno si immaginavano.

<< Che ore sono?>> chiese Ilaria.

<< Le 12.15>> rispose Zayn.

Ilaria prese il cellulare ed avviò una chiamata.
Dalila e Niall stavano camminando quando il cellulare dell’italiana squillò.

<< Pronto?>> rispose.

<< Ehy sono io!>>

<< Ila, dimmi. È successo qualcosa?>> chiese Dalila seria.

<< No sta tranquilla, volevo solo dirti che ci vediamo a casa dei ragazzi. Va bene?>> chiese Ilaria guardando Zayn che acconsentì.

<< A casa dei ragazzi? - chiese Dalila guardando il suo accompagnatore. Niall annuì contento - certo! Ci vediamo lì>>

Detto ciò le due si salutarono. Così entrambe le coppiette avevano la stessa meta: casa Direction.

Fu il caso, il destino o chissà quale altra cosa ma le due coppie si ritrovarono davanti casa nello stesso momento. Niall e Dalila da una parte e Zayn e Ilaria, a braccetto, dall’altra.
Ilaria e Niall appena si videro sorrisero contenti ma non fu la stessa cosa per la biondina e il pakistano.

Alla vista di Dalila di fianco a Niall, Zayn si ingelosì. Che avessero passato tutta la mattina insieme? Si chiese. Per una volta che non c’era Liam ci si metteva Niall?
“Bè, non posso dire niente…” pensò.

Non poteva essere arrabbiato più di tanto, lui aveva passato la mattina con Ilaria. Dalla sua bocca non uscì nemmeno parola ma il suo sguardo passava dalla bionda al biondo. Dalila invece, a differenza del pakistano, fece capire abbastanza quello che stava pensando. Guardava i due che si tenevano a braccetto. Ilaria, che la conosceva bene, capì e lasciò andare Zayn.

<< Buongiorno!>> disse dirigendosi verso Niall.

<< Ciao>> la salutò l’irlandese affiancandola e andando verso la porta.

Zayn e Dalila, lasciati soli, si sentirono più tranquilli. Non c’erano né Ilaria né Niall.

<< Ehy>> cominciò Zayn.

<< Ciao>> rispose lei.
 
<< Ragazzi dai venite, Liam ha già preparato tutto!>> urlò contento Niall cominciando a varcare la porta di casa seguito da Ilaria.

Dalila fece per raggiungere gli amici ma qualcuno la fermò.

<< Arriviamo>> rispose Zayn.

Niall e Ilaria, la quale si voltò visto lo strano tono del moro, li guardarono e la rossa capì. Prese Niall e lo trascinò all’interno chiudendo i due ragazzi fuori.
Entrati in casa, Niall corse in cucina e prese subito posto, pronto per mangiare. Ilaria lo raggiunse, ma non vide chi era abbastanza impaziente di vedere.

<< Harry?>> chiese con un tono di chi fa una domanda giusto per conversare.

<< E’ uscio con Lou>> rispose Liam mentre poggiò il pranzo sul tavolo.

La rossa annuì semplicemente, mentre dentro sperava davvero di poterlo vedere.
 

 
 
<< Non hai intenzione di mangiare?>> chiese Dalila osservando Zayn, era arrivato tutto contento e sorridente in compagnia di Ilaria.

Zayn non le rispose, la guardava e basta. Forse tutti quei pensieri erano stati inutili, semplicemente non le importava nulla. In fondo aveva passato la mattina con Niall.

<< Zayn?>> lo chiamò lei. Perché non dice o faceva nulla? Se ne stava lì fermo e la guardava.  

Agli occhi della ragazza sembrava che Zayn non stesse facendo niente ma dentro di sé il ragazzo stava combattendo.
“Glielo chiedo? Non glielo chiedo? Che devo fare?” pensò il ragazzo.
Una parte di lui voleva sapere perché non gli aveva risposto, mentre l’altra invece no, non lo voleva sapere.
Zayn strinse la presa sul polso della ragazza e chiuse gli occhi.
Inspirò, aprì gli occhi e parlò.

<< Perché non mi hai risposto?>> chiese. Non lo chiese né arrabbiato, né prepotente, né tanto meno infastidito. lo chiese in modo preoccupato. Finalmente l’aveva detto.

<< Al messaggio di ieri sera?>> chiese Dalila presa in contro piede.

Zayn annuì guardandola dritta negli occhi.

<< Scusa! Mi… Mi sono addormentata>> ammise lei sorridendo innocente. Possibile che si fosse preoccupato perché non gli aveva risposto?

Zayn si rilassò e tirò la ragazza verso di sé. Aprì le braccia e la strinse.
“Grazie al cielo!” pensò tranquillo.
Dalila rimase senza parole. Perché la stava abbracciando? Che gli prendeva?
Non capiva lo strano comportamento del ragazzo ma appena decise di godersi l’abbraccio Zayn la lasciò e si diresse verso la porta.
Dalila lo guardò.

<< Non hai intenzione di mangiare?>> chiese Zayn davanti alla porta.

<< Ma guarda tu che tipo…>> sussurrò Dalila, la quale lo seguì.

Appena entrò in cucina la bionda vide Liam e gli corse incontro. Liam fece in tempo ad alzarsi e la ragazza gli saltò addosso.

<< Liam!>>

<< Buongiorno anche a te!>>

Tutti scoppiarono a ridere, Zayn compreso. Non ne voleva più sapere di arrabbiarsi, era lì con lui e ciò bastava.

<< Allora mangiamo?>> chiese Niall già seduto al tavolo.

<< Vi prego fatelo mangiare! E’ tutta mattina che cerca di trascinarmi da Nando’s>> disse Dalila sedendosi.
 
<< E non ci è riuscito?>> chiese Liam incredulo.

<< Si ma abbiamo solo preso le patatine e siamo andati via!>> disse l’irlandese facendo una linguaccia alla bionda.

<< Okay, allora tripla porzione a Niall>> disse Liam dando il piatto al ragazzo.

Tutti scoppiarono a ridere e cominciarono a mangiare.
 

 
 
Finito di mangiare Niall sparì dalla vista di tutti e si ritirò nella sua stanza, pronto per il pisolino. In cucina rimasero così Dalila, Ilaria, Liam e Zayn. Dalila era tutta presa a parlare con Liam che non si accorse subito di quello che stava succedendo.
Zayn fece segno ad Ilaria di seguirlo fuori in giardino. Zitti zitti i due fecero per andarsene ma Dalila li notò.

<< Se non volevate dare una mano in cucina bastava dirlo>> disse acidina guardando il ragazzo.
 
<< Davvero?>> chiese Zayn rispondendole a tono.

<< Già>> gli rispose lei infastidita.
 
<< Allora… Io e Ilaria andiamo in giardino. Ci pensate voi in cucina?>> le rispose acido anche lui.

Dalila smise di respirare e lo guardò furiosa.
Scherzava, non diceva sul serio, vero? Liam e Ilaria intanto si guardavano. Cosa era successo a quei due? Si erano persi una qualche battuta che aveva scatenato la lite? A loro non sembrava.

<< Allora?>> insistette Zayn.

Dalila stava per scaldarsi e Ilaria lo sapeva. Era in piedi davanti a lui e lo guardava, o meglio lo fulminava.

<< Facciamo così io e Dalila rimaniamo qui e mettiamo apposto, Liam tu vai in giardino con Zayn>> cercò di sistemare le cose la rossa.
 
Liam capì cosa voleva fare Ilaria così l’assecondò.
Liam cercò di raggiungere Zayn ma Dalila lo prese per mano fermandolo.
 
<< No, Liam resta qui con me - disse guardando dritto negli occhi Zayn, poi guardò Ilaria – e poi Zayn in giardino ci vuole andare con te>> finì.

Liam si pietrificò, era meglio non fare nulla, nemmeno respirare. Zayn, furioso, guardò la mano della bionda stretta in quella del suo amico e strinse le mani in pungo. Ilaria guardò l’amica, cercò il suo sguardo, solo tramite quello la poteva capire. Lo incrociò e capì che non ce l’aveva con lei ma con lui. Con uno scambio di sguardi le chiese se davvero doveva andare e Dalila le fece capire di si. La lite era tra lei e il pakistano.

All’improvviso Zayn prese per mano Ilaria.
 
<< Andiamo>> e detto ciò sparirono.

Appena uscirono Dalila lasciò la mano di Liam ed andò ad appoggiarsi alla cucina.
 
<< Ma che è successo?>> chiese Liam confuso.

<< Ma che ne so! L’ennesima litigata inutile>> disse Dalila staccandosi e cominciando a sistemare la tavola.
 
Era confusa anche lei, perché era successo quello che era successo?
Fuori in giardino Ilaria aveva posto la stessa domanda a Zayn.

<< Non lo so nemmeno io…>> le rispose sedendosi sulla sdraio.

<< Ora però dovete fare pace>> fu il consiglio sia di Ilaria che di Liam.

La risposta degli altri due? Una semplice alzata di spalle. Infondo quei due erano uguali.
I due ragazzi in cucina sistemarono il tutto in silenzio, ogni tanto Liam la guardava per capire che le passasse per la testa.
 
Quando finirono il ragazzo si diresse verso il giardino convinto di essere seguito dalla bionda ma appena si sedette sulla sdraio si rese conto che lei non c’era.  
Fece per andare a chiamarla ma notò che Zayn lo anticipò ed entrò in casa. Non sapeva se stesse andando da lei o meno, ma decise di stare seduto lì. Ilaria lo guardò e capirono che entrambi speravano la stessa cosa: che facessero pace da soli.

Ilaria e Liam si stesero sulle sdraio e si rilassarono. La rossa guardava davanti a sé lo specchio d’acqua limpidissimo della piscina, mentre il cantante guardava la ragazza seduta mezzo metro più in là.
Ilaria si sentì osservata, così si voltò verso Liam.

<< Che c’è?>> chiese confusa.

<< Niente>> rispose lui sorridendo.

La rossa non capiva e aggrottò le sopracciglia, mentre Liam continuava a fissarla.
Poi capì.

<< Prima che inizi a chiedermi qualsiasi cosa, non ti dirò niente>> fece lei intuendo che il ragazzo aveva intenzione di farle domande non tanto diverse a quelle del pakistano al parco. Ovviamente, sapeva bene anche lui come si comportava il riccioluto quando usciva con una ragazza.

<< Va bene, scusa>> disse Liam, senza però distogliere il suo sguardo da Ilaria.

La ragazza si voltò di nuovo davanti a sé, ma dopo qualche istante si accorse che il cantante ancora la stava guardando.

<< Bé?>> fece lei che non aveva intenzione di parlarne. Se non sapeva spiegarlo a sé stessa come poteva spiegarlo agli altri?
 
<< Okay okay, hai ragione, non mi riguarda>> si arrese Liam mettendo le mani in alto.
 
Ilaria sorrise soddisfatta e si perse di nuovo a guardare l’acqua, immersa nei suoi pensieri.
 

 
 
Dalila si buttò sul divano e colpì la superficie morbida. Ancora non si capacitava della stupida lite che aveva avuto con Zayn. Perché aveva reagito in quel modo? Cercò di capire perché si fosse arrabbiata così tanto. Era per il fatto che Zayn non voleva aiutare?

“No, non mi frega nulla!” pensò.
“E allora? Che bisogno c’era di fare tutto quel casino?” si chiese. Una vocina le diede la risposta ma si rifiutò di crederci. Non poteva essere gelosa di Ilaria. Era la sua migliore amica! Okay, Zayn voleva stare con Ilaria e non con lei, e allora?
“Dannazione, è per questo..” pensò arrivandoci. Davvero si era comportata come una scema perché gelosa?

La bionda seduta sul divano sospirò e attirò l’attenzione del pakistano appena entrato.
Zayn la sentì e non poté fare a meno di seguirla. Arrivò in sala in silenzio e si sedette sul divano, al fianco della ragazza.

Quando Dalila se lo ritrovò vicino rimase senza parole. Che voleva? La bionda si mise seduta per bene e mise le mani sulle sue ginocchia. Non sapeva bene che fare, come comportarsi.  
All’improvviso Zayn la prese per mano e Dalila si voltò di scatto verso di lui.

Zayn la guardò e le sorrise. Un piccolo sorriso. Un sorriso di scuse. Avevano sbagliato entrambi e lo sapevano. Lui geloso di Liam e lei di Ilaria. Avevano fatto tutto quel casino solo perché volevano stare un po’ da soli.  
Dalila a sua volta cedette a quel sorriso e gli rispose con lo stesso. Anche quello un sorriso di scuse. Zayn, capendo che tutto si era risolto, le lasciò la mano e se ne andò.

Andò in giardino e si sedette sulla sdraio libera. Liam lo guardò e lo trovò più tranquillo.
Ilaria trovò il coraggio e parlò.

<< Dalila?>> chiese Ilaria.

<< Eccomi!>> le rispose piena di energia.

La rossa e Liam la guardarono e poi rivolsero il loro sguardo sul ragazzo che tranquillo se ne stava sulla sdraio. Possibile che quei due fossero così tranquilli come se nulla fosse successo? Che avessero fatto pace in meno di un minuto?
“Che strani…” pensarono sia Liam che Ilaria.

<< Allora che facciamo?>> chiese Liam ricomponendosi.

<< Ci riposiamo sulla sdraio...>> rispose Ilaria buttando la testa all’indietro.

Liam la imitò e Zayn fece lo stesso. Dalila rimase lì a guardarli. C’erano solo tre sdraio, lei dove si doveva mettere?
Zayn la notò e si mise seduto sulla sua, prese una sigaretta e con la mano libera le fece segno di sedersi lì accanto a lui.

Dalila lo raggiunse e rimasero in silenzio. Lui fumava e lei guardava il cielo. Non si dissero nemmeno una parola. Infondo era meglio così, quando lo facevano succedevano casini.
Liam, non riuscendo a stare in quel modo a fare nulla, si mise a sedere e guardò i due ragazzi. Nessuno disse niente poi, contemporaneamente guardarono l’unica ignara di tutto.
I loro sguardi si posarono su Ilaria che, tranquilla, si riposava sulla sdraio ad occhi chiusi.
Dalila non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere.

<< Che c’è?>> chiese Ilaria aprendo gli occhi e guardandosi intorno.  

Nessuno le rispose. Dalila, seduta di fianco al pakistano, rideva come una matta e Liam era nella sua stessa identica situazione.

<< Perché ridete?>> chiese.

Dalila si alzò e si andò a sedere vicino a Liam, appena i due si guardarono ripresero a ridere. A quella scena anche Zayn non riuscì a trattenere un sorriso.

<< Perché ridono?>> chiese Ilaria con tono di una bambina. Cosa si era persa? Cosa era successo di così tanto divertente? Aveva chiuso gli occhi per nemmeno due secondi e Liam e Dalila stavano per morire dalle risate. 

Zayn si alzò e andò ad abbracciarla, sempre con quel sorrisino sul volto. Sentire la bionda che rideva in quel modo non faceva che aumentare il suo sorriso.

<< Dalila è scoppiata a ridere così, senza un motivo e Liam ride perché lei ride>> le spiegò.
 
Era strano ma era quello che era successo. Ilaria guardò prima il pakistano e poi gli altri due. Non riusciva a capire il motivo di tante risate.
Liam e Dalila li guardarono e, dopo essersi scambiati uno sguardo, scoppiarono a ridere di nuovo.

<< Bah..>> rispose Ilaria confusa. Davvero, non ci arrivava. La bionda e il cantante stavano piangendo da tanto stavano ridendo.

Zayn non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere anche lui.

<< Perché ridi anche tu adesso?>> chiese Ilaria. Questa volta aveva gli occhi aperti e non era successo niente.

<< Per la tua faccia>> le rispose Zayn.

Quella risposta diede il via ad altre risate da parte di Dalila e Liam, mentre Ilaria guardò Zayn con sguardo di rimprovero.

<< Simpatico! - disse alzandosi e fingendosi arrabbiata - anzi, simpatici!>> disse indicando tutti e tre i ragazzi presenti.

Dalila e Liam, ormai stanchi, erano sdraiati per terra, non riuscivano a stare nemmeno seduti.
Zayn si alzò, fermando Ilaria per un braccio ed abbracciandola da dietro.

<< No lasciami! Sono arrabbiata con voi!>> rispose la rossa.

<< E dai Ila!>> le disse Dalila ridendo ancora.

<< Non prendertela!>> cercò di dirle Liam tra una risata e l’altra.

Zayn abbracciò ancora di più Ilaria e guardò Dalila. Uno sguardo che sembrò dirle “non conta nulla”. Dalila non capì, non subito.

<< No, sono arrabbiata! Soprattutto con te Mister “Per la tua faccia!”>> continuò Ilaria riferendosi al ragazzo dietro di sé.

<< lo sai che sei ancora più carina quando ti arrabbi?>> le disse Zayn per poi baciarla su una guancia ed avvolgerla ancora di più tra le sue braccia.

Dalila e Liam calmarono le risate e guardarono la rossa, pronti ad una sua reazione.
Zayn, infilando il volto nell’incavo tra la spalla ed il collo di Ilaria, la guardò con una faccia da cane bastonato, e i due ragazzi per terra non si persero la scena.
Ilaria si liberò dalla presa e si voltò verso il pakistano che la guardava sorridente.

<< Non mi compri così car…>> non ebbe il tempo di finire che le parole le morirono in bocca.
Nessuno rideva più.

Liam e Dalila si erano alzati e la ragazza corse ad affiancare il pakistano che sembrava pietrificato.
Ilaria era senza parole.

Guardava quegli occhi. Occhi chiari ,né azzurri né verdi. Occhi di un colore non definito. Occhi semplicemente chiari. Occhi delusi, arrabbiati, feriti.
Allungò una mano per fermarlo, ma se ne andò.

<< Harry, no…>> sussurrò al vuoto.

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Capitolo 14
*** I Don't Wanna Miss A Thing (Parte III) ***


3rd July 2013, Thursday

 

Le parole di Ilaria riecheggiavano ancora nell’aria. Nessuno diceva o faceva nulla. Liam, per la prima volta in vita sua, non sapeva come agire. Zayn era paralizzato. Si sentiva in colpa, se solo non avesse dato quel bacio a Ilaria e non le avesse detto quelle cose…
Dalila era ancora al suo fianco e sembrò capire il suo stato d’animo. La bionda fece per prendergli la mano ma lui l’allontanò.

Ilaria era immobile, pietrificata, sembrava che nemmeno respirasse. Aveva lo sguardo fisso in un punto. Nella sua mente era stampato il ricordo di quegli occhi. Quegli occhi che l’avevano fatta innamorare proprio grazie a quella luce che emanavano. Occhi che adesso, per colpa sua, erano privi di vita ma colmi di delusione e dolore.
Le sembrò di rivedere Harry sulla porta, allungò un braccio per toccarlo ma svanì.

“Harry..” 

Zayn non si perse la scena, si sentì ancora più in colpa e strinse le mani in pugno. Doveva rimediare, per colpa sua due delle persone alle quali teneva di più stavano soffrendo. Zayn si spostò di un passo. Nessuno, se non Dalila, lo notò e il suo sguardo si posò su di lui.

“Che vuole..” cominciò a pensare quando all’improvviso Zayn corse in casa.
Dalila lo guardò allontanarsi velocemente, cercando di capire dove stesse andando. Non riuscì a trattenersi e lo seguì, lasciando fuori Ilaria e Liam. Appena entrò in casa salì di corsa le scale e si fermò in cima. Zayn era fermo davanti alla porta del riccioluto. Fece per bussare ma ritirò la mano ed andò in camera sua. Rimase a fissare il vuoto davanti a sé.
 
Cosa poteva fare per sistemare tutto?
Stava cercando un modo, una qualsiasi idea che potesse aggiustare ogni cosa, quando qualcuno lo abbracciò da dietro. Piccole mani di una carnagione molto più chiara della sua gli stringevano la vita. Piccole mani che si aggrapparono alla sua maglia. Mani che appartenevano a l’unica persona che il cantante volesse avere al suo fianco in quel momento. Zayn prese una delle due mani e allontanò il piccolo corpo per poi abbracciarlo. Nella stanza il silenzio regnava sovrano e il buio inghiottiva i due corpi abbracciati. Corpi che si stringevano e che calmarono il bisogno l’uno dell’altro.

<< E’ tutta colpa mia..>> sussurrò Zayn dopo vari minuti di silenzio.

<< Ed è qui che ti sbagli..>> gli rispose Dalila stringendolo. Non si era sbagliata, il ragazzo si sentiva in colpa quando, alla fine, la colpa era di Harry che aveva frainteso tutto.

Zayn percepì la stretta della ragazza e sprofondò il volto tra i capelli della bionda e il suo odore l’annebbiò.

<< Se solo non avessi..>> cominciò Zayn.

<< Non dirlo nemmeno. Harry ha solo frainteso le cose>> lo zittì Dalila.

Dalila si staccò e si mise davanti al ragazzo, guardandolo dritto in faccia. Dalla sua espressione capì che era preoccupato e che si sentiva in colpa. Nel vederlo in quello stato non riuscì a trattenersi e, con entrambe le mani, gli prese il volto guardandolo dritto negli occhi.

<< Stammi a sentire, non è colpa tua. Capito?>> gli sussurrò dolcemente.

<< Ma se non avessi..>>

<< No, Zayn. Basta spiegare tutto ad Harry e vedrai che si sistemerà>> lo fermò la bionda lasciandolo.

<< No, aspetta..>> le chiese prendendola per mano e avvicinandola a sé.

Dalila non si oppose e si lasciò stringere, sprofondando il volto nel petto del ragazzo.

 
 
<< E’ solo uscito nel momento sbagliato, e quindi...>> spiegò Liam.

<< E quindi ha frainteso tutto>> concluse Louis seduto all’altro fianco della rossa.

<< Già>> annuì dispiaciuto l’amico.

<< Ora capisco..>> disse il maggiore.

Durante tutta la spiegazione di Liam, Ilaria era rimasta zitta. Più il racconto del cantante proseguiva, più i brividi le percorrevano la schiena e la paura saliva. Ritornarono le immagini di poco prima, e tra quelle la più dolorosa: i suoi occhi. Non riusciva a cancellarli, quel verde intenso e brillante era ora diventato cupo e deluso.
Un telefono risuonó nell'aria del giardino.

<< Scusate ragazzi, è Danielle devo rispondere>> disse mentre si alzò dalla sdraio << torno subito>> poi sparì nel giardino posteriore.

Ilaria era ancora immersa nei suoi pensieri.
Quegli occhi... 
Che aveva combinato?
Scosse la testa per cacciare quell'orribile immagine fissa nella sua mente e guardò al suo fianco.

<< Dov'è Liam?>> chiese la ragazza.

<< E' a telefono>> rispose in modo ovvio Louis. Non se n'era accorta? Eppure gliel'aveva detto. 

In quel momento il maggiore capì che la situazione era più grave del previsto.
Il ragazzo si chiese cosa c'era tra l'amico e la rossa: Ilaria sembrava come se stesse in lutto, mentre il riccio al piano di sopra si chiuse in camera e non voleva parlare con nessuno. Sapeva che era pieno di rabbia, infatti preferì lasciarlo sbollire prima di raggiungerlo.
Si accorse della reazione esagerata di entrambi e sospettò qualcosa di più di un semplice interesse.

<< Cosa è successo tra te e Harry?>> chiese Louis improvvisamente.
Ilaria lo guardó confusa.

<< Intendo ieri, cosa è successo?>> chiarì il maggiore.

La ragazza capì che si riferiva all'appuntamento fuori programma con il minore.
Rimase qualche secondo in silenzio, come per prendere coraggio per pronunciare quelle parole. Nonostante avesse già avuto quella conversazione con il pakistano, non si era ancora abituata.
Fece per parlare, ma fu interrotta da un sospiro profondo del ragazzo di fianco a lei. Il maggiore scosse la testa guardando verso il basso con un sorriso appena accennato sul volto.

<< E così la testa riccia ha colpito ancora>> disse Louis anticipandola, come se le avesse letto nel pensiero.

Ilaria arrossì violentemente ed abbassò lo sguardo, cercando di nascondere il suo volto.
<< Beh lui... Noi...>> borbottò la ragazza.

<< Tranquilla, non c’è bisogno>> la fermò il maggiore << ho capito>> disse sorridendole.

<< Eccomi, scusate>> Liam arrivò alle spalle dei due ragazzi, risedendosi al posto di poco prima.

Ilaria sorrise al maggiore in segno di ringraziamento. L’unico sorriso che le avesse visto fare nell’ultima mezz’ora dopo il disastro.

<< Perché non vai a parlargli?>> chiese Louis dopo un po'.

<< Come faccio? Non mi vorrà nemmeno vedere..>> disse Ilaria abbassando lo sguardo verso il prato sottostante.

<< Ma se non ci provi come fai a dirlo?>> le chiese Louis abbassandosi verso di lei e poggiandole una mano sul ginocchio.

<< Lou ha ragione, provaci>> la incoraggiò Liam.

<< E se non mi vuole parlare?>> chiese la rossa. Ilaria rabbrividì al solo pensiero. Anche solo immaginare minimamente che il riccio non l’avrebbe ascoltata la faceva sentire malissimo. E se l’avesse respinta? O se le avesse risposto male o in modo scontroso? Se non fossero riusciti a chiarire? Queste erano le troppe domande che le frullarono per la testa, le quali fecero salire la sua paura alle stelle.

<< Se non darà ascolto a te ci penserò io>> le promise Louis.

<< Davvero?>>

<< Parola di Boo Bear!>> le rispose Louis facendole l’occhiolino.

Ilaria annuì leggermente più sollevata.

<< Ti lasciamo sola… se hai bisogno siamo in sala>> le disse Liam.

I due se ne andarono lasciando la ragazza sola nei suoi pensieri.

 
 
I pensieri della rossa non erano poi così diversi da quelli del pakistano. Come chiarire con Harry? Era questa la domanda che frullava nella mente ad entrambi.

Zayn strinse un’ultima volta Dalila poi la lasciò andare sospirando. Non aveva la più pallida idea di che cosa fare.  
Dalila non si allontanò del tutto ma lo prese per mano, lo fece sedere sul letto e lo raggiunse sedendosi a gambe incrociate.

<< Meglio?>> gli chiese sfiorandogli una guancia.

Zayn le prese la mano e la strinse con la sua. Rimasero per un po’ in silenzio tenendosi semplicemente per mano.

<< Un po’..>> le rispose dopo poco guardandola.

Dalila gli sorrise vedendolo un po’ più calmo e lui ricambiò. L’italiana stava per parlare ma fu interrotta da un suono: un bussare alla porta ma non alla loro. La porta di fianco, la porta di Harry.

<< Harry apri, per favore>> chiese Ilaria.
 
Dalila e Zayn si guardarono in silenzio e ascoltarono. Nessun rumore, nessuna risposta da Harry.

<< Harry, ti prego, apri la porta>> lo supplicò la rossa.

Niente.

<< Harry>> sussurrò Ilaria. Sembrava stesse… piangendo?

Dalila scattò in piedi e si voltò verso la porta pronta per andare dalla rossa ma Zayn la fermò.
Non sentirono più niente se non i passi di Ilaria che scese le scale.
Dalila si voltò verso Zayn e guardò la mano del cantante che la bloccava.

<< E’ la mia migliore amica, non posso lasciarla sola…>> disse cercando di sciogliere la presa.

<< Lo so, ma ora lei vuole solo Harry. Vuole parlare solo con lui, vuole poter chiarire…>> cercò di farla ragionare.

<< Ma ha bisogno di me!>> gli spiegò Dalila. Non poteva starsene lì mentre Ilaria stava male.

<< Anch’io. Anche io ho bisogno di te>> le disse serio Zayn.

Dalila lo guardò scioccata, non riusciva a credere alle parole appena uscite dalle labbra del pakistano.

<< Aiutami a parlare per primo con Harry… se solo riuscissi a chiarire io con lui riuscirei a farli incontrare>> disse Zayn lasciandola e risedendosi sul letto.
Dalila si calmò e si avvicinò a lui inginocchiandosi e prendendogli entrambe le mani.

<< Qual è il piano?>> gli chiese con un piccolo sorrisino sul volto. Aveva deciso di aiutarlo, se l’avesse fatto avrebbe aiutato anche la sua migliore amica.

<< Devo parlare con Harry>> disse Zayn convinto come non mai. Non gli era piaciuto per niente sentire Ilaria in quello stato.

<< Vuoi che venga con te?>> gli chiese Dalila.

Zayn non le rispose ma la prese per mano e la trascinò fuori davanti la camera del minore dei cantanti. Il pakistano non bussò ma aprì direttamente la porta.

<< Cosa? Era aperta?>> chiese in un sussurro Dalila.

I due entrarono e, chiusa la porta dietro di loro, incontrarono lo sguardo distrutto di Harry. Il ragazzo alzò di scattò la testa e alla vista di Zayn davanti a sé non ragionò più, così gli si buttò contro.

<< Si può sapere che razza di amico sei?! >> gli urlò contro.

Zayn spinse Dalila lontana da sé e fermò Harry bloccandogli le mani in aria.

<< E io che ti credevo un mio amico!>> continuò a urlare il minore dei due << mi sbagliavo! Quale amico cercherebbe di fregarti la…>>

<< Piantala!>> gli urlò Zayn facendo uno scatto e bloccandolo contro il muro.

<< Zayn, piano!>> lo richiamò Dalila andandogli incontro.

<< Stanne fuori>> le disse senza nemmeno guardarla.
Dalila si fece da parte ma non li lasciò nemmeno un secondo, era pronta ad intervenire.

<< Se mi credi possibile di una cosa simile allora non mi conosci!>> cominciò a dire il pakistano mentre Harry lo guardava con sfida << se hai creduto che sarei stato capace di fare una cosa simile a te, allora mi dispiace ma non hai capito nulla di me!>> continuò spingendolo ancora più contro il muro.
Harry abbassò lo sguardo e Zayn allentò la presa.

<< Ti sei calmato?>> gli chiese. Harry annuì.

Zayn lo lasciò andare e gli indicò il letto dove i due si andarono a sedere.

<< Possiamo parlare tranquillamente?>> chiese Zayn guardandolo.

<< Si>> annuì Harry.

<< Ehm..>> iniziò Dalila attirando l’attenzione dei due.

<< Io vado… vi lascio soli>> disse al pakistano sorridendogli e avviandosi verso la porta.

<< Aspetta!>> la fermò Harry.
 
<< Che c’è?>> chiese Dalila.
 
<< Io..>> cominciò a dire il riccio.

<< Cosa?>> gli chiese la bionda. Sapeva quello che voleva chiederle ma voleva fosse lui a farlo.

<< Dov’è?>> chiese Harry.

Dalila sorrise intenerita, le faceva piacere sapere che teneva alla sua amica.
<< Immagino sia giù con Liam e Louis>> le rispose Dalila.

Harry abbassò il capo, non riusciva a guardare nessuno in faccia.
<< Guardami>> gli disse Zayn.

Il minore dei due fece come l’amico gli aveva detto.

<< Quello che hai visto e sentito, non ha nessun valore. Semplicemente la stavamo prendendo in giro, per gioco. Hai solo frainteso il tutto>> gli spiegò brevemente il pakistano.
Harry sprofondò il viso tra le mani e cominciò a calmarsi, voleva sapere ogni minimo dettaglio.

<< Ehy>> disse all’improvviso Zayn alla bionda << Vai>> le disse. Sapeva che stava morendo dalla voglia di andare da Ilaria. Dalila gli sorrise e si catapultò giù in sala.

 
 
<< Ila>> disse la ragazza che appena entrò in sala vide l’amica seduta da sola sul divano.

<< Ohi..>> le rispose la rossa priva di vita.
 
Dalila la raggiunse e la prese per mano.
<< Vedrai che tutto si sistemerà. Zayn è con lui>> la informò.
 
<< Cosa?>> chiese Ilaria senza parole. Zayn stava parlando con Harry?

<< Vedrai che sistemerà tutto. Gli sta spiegando cosa è successo. Harry ha solo frainteso tutto.
 
<< Appena finisce Zayn andrai tu>> le disse rassicurandola.

<< Speriamo>> sussurrò la rossa appoggiandosi alla bionda.
 

 
<< Sono un’idiota!>> disse Harry alzandosi.

<< Già!>> rispose pronto Zayn.

<< Devo parlare con Ilaria, adesso!>> disse dirigendosi verso la porta.
 
Zayn lo bloccò giusto in tempo. Aveva una mezza idea in testa e il bel riccio non doveva mandare in frantumi il suo piano.

<< Te la chiamo io… E’ meglio se state qui, lontani da tutti>> gli consigliò.
 
<< Grazie… e scusa Zayn>> disse Harry davvero dispiaciuto.

Il pakistano gli diede una pacca sulla spalla e si diresse verso la porta.
Scese in fretta le scale e andò in sala dove trovò Dalila e Ilaria sedute sul divano.

<< Qualcuno ti vuole parlare…>> disse guardando Ilaria sorridendo.

Ilaria scattò in piedi.
<< Davvero?>> le chiese con le lacrime agli occhi.

<< E’ tutto tuo>> non finì nemmeno di dirlo che la vide correre lungo le scale.
Dalila, seduta sul divano, la guardò andare via e sorrise.

<< Ehy>> disse Zayn attirando la sua attenzione.

<< Cosa?>> chiese.

Zayn salì il primo gradino delle scale e le fece cenno di seguirlo.
Dalila si alzò e gli andò dietro, seguendolo ovunque stesse andando.

 
 
Ilaria giunse nuovamente davanti alla porta del riccio, proprio come poco prima.
Esitò a bussare, mentre la paura si fece strada. Temeva che non fosse vero ciò che Zayn le aveva appena detto, che fosse ancora arrabbiato con lei. Quel che era successo l'aveva completamente sconvolta e non sapeva più cosa pensare.
Decise di sopprimere tutti quei pensieri bussando alla porta di fronte a lei.
Sbatté fievolmente le nocche sul legno e subito una voce risuonò all'interno.

<< Entra>>

La rossa fece pressione sulla maniglia ed oltrepassò la soglia, senza alzare lo sguardo.
Non richiuse nemmeno la porta alle sue spalle che subito si sentì avvolgere da delle braccia. Braccia calde, forti, sicure, che conferivano un senso di protezione che solo con una persona era riuscita a percepire.
E quella persona era finalmente tornata ad abbracciarla.
A quel contatto Ilaria non riuscì a trattenersi e delle lacrime calde cominciarono a scendere lungo le guance.
Harry la strinse forte, come se avesse ritrovato una persona persa ormai da troppo tempo.

<< Harry... Io... Io non...>> la voce della rossa risuonò attutita contro il petto del ragazzo.

<< Shhh... Non dire niente>> la calmò lui << è tutto okay>>

La ragazza scostò la guancia dal corpo di lui e lo guardò << Mi dispiace...>> disse, mentre un'altra lacrima le rigava il viso.

<< No, tu non centri niente. Sono stato uno stupido>> ammise lui guardando gli occhi arrossati di lei.
Ilaria si passò una mano sulla guancia portando via le lacrime scese e lo guardò leggermente confusa.

<< Quando ho visto quella scena, quando ho sentito quelle parole... Insomma io non ci ho più visto>> le spiegò, mentre quelle immagini si facevano spazio nella sua mente << pensavo di averti persa e che non volessi essere più la mia...>> fece una piccola pausa, sorridendo al pensiero di ciò che stava per dire << principessa>>

Il viso della ragazza si illuminò improvvisamente a quelle parole, nessuno prima di allora l'aveva chiamata in quel modo.

<< Quindi non sei arrabbiato?>> gli chiese lei poggiandogli i palmi delle mani sul petto.

<< No>> rispose, passandole il pollice lì dove le lacrime erano scese << sono solo fortunato ad averti qui con me>> le mise una mano sulla testa e la portò contro il suo petto, stringendo forte quel corpo.

La rossa spinse fuori un’ultima lacrima che bagnò la maglietta del riccio. Harry se ne accorse quando lei tirò su con il naso. Allontanò il volto di lei per guardarla in faccia.

<< Ehy...basta piangere>> le disse accarezzandole i capelli e portando una ciocca dietro l’orecchio. Gli faceva male sapere che quel dolore gliel’aveva provocato lui stesso.
La ragazza si asciugò la guancia bagnata.

<< Non sono lacrime di tristezza>> fece sorridendogli.

Improvvisamente il riccio si abbassò e le mise un braccio dietro la piegatura delle gambe e uno dietro la schiena, alzandola.

<< Harry!>> gridò lei presa alla sprovvista e mettendogli un braccio dietro la nuca.

<< Dimmi che mi perdoni>> disse lui fermandosi di fianco al letto.

<< Mmm...>> fece fina di pensarci.

Il ragazzo la lascò per un nanosecondo dandole la sensazione come se stesse per cadere dalle sue braccia.
<< Okay okay! Ti perdono!>> si affrettò a dire.

Harry così sorrise soddisfatto e salì con le ginocchia sul letto, poggiandola piano con la testa sul cuscino.

Si stese di fianco a lei e la strinse forte a sé.
Ora che aveva la sua principessa al suo fianco, si poteva finalmente ritenere completo.

 
 
Dalila e Zayn arrivarono davanti alla porta della camera di lui e il cantante, prima di entrare , la prese per mano. Dalila intrecciò saldamente le loro dita e poi varcò la soglia della porta.
Appena Zayn richiuse la porta alle loro spalle la bionda gli si avvicinò.

<< Allora?>> chiese Dalila prendendogli anche l’altra mano.

<< Allora cosa?>> chiese Zayn poggiandosi alla porta ed avvicinandola a sé.

<< Ti sei calmato?>> gli chiese.

<< Certo>> rispose il pakistano.

Dalila gli sorrise e lo trascinò verso il letto. Zayn la superò e si buttò sul letto con lei.

<< Piano!>> disse la bionda scoppiando a ridere.

Zayn si sdraiò e le fece cenno di avvicinarsi. Nessuno dei due sapeva da dove arrivava quel coraggio ma entrambi decisero di non pensarci. Il cantante si mise su un lato e diede le spalle alla porta in modo da far rannicchiare la biondina al suo petto. Dalila accettò e si strinse a lui sorridendo.
Zayn sorrise ma poi gli venne in mente un cosa.

<< Tu non sei arrabbiata, vero?>> le chiese. Non sapeva bene perché le avesse fatto quella domanda, in fondo loro non erano come Harry ed Ilaria, eppure non riuscì a trattenersi dal farla.

Dalila spalancò gli occhi. Che voleva dire? Che avesse intuito qualcosa? Tipo quello che provava o che, poco prima, si fosse arrabbiata perché gelosa di Ilaria? Decise di non rispondergli e semplicemente fece segno di no con la testa.

<< Ah..>> rispose Zayn un po’ deluso. Una parte di lui avrebbe voluto sentirle dire che anche lei si era ingelosita. Ma non fu così.

Dalila capì che Zayn ci era rimasto male. Non si chiese il perché. Non ne poteva più di tutti quei “why” e di non ricevere “because”, così parlò.

<< No, perché ho capito che tra te e Ilaria c’è l’ho stesso rapporto che c’è tra me e Liam. Quindi non vedo il motivo di arrabbiarsi…>> ammise.

Zayn sorrise molto più contento di quella risposta e l’abbracciò.
Dalila si rilassò immediatamente e Zayn lo notò. Stava per addormentarsi e così fece una cosa che nemmeno lui pensava di poter fare.
Gli uscì così… spontaneo.

<< There is no other place that I would rather be
Than right here with you tonight
As we lay on the ground I put my arms around you
And we can stay here tonight
There's so much I wanna say>> e cantato ciò si addormentò anche lui.
  

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Capitolo 15
*** I Don't Wanna Miss A Thing (Parte IV) ***


3rd July 2013, Thursday
 
 

 
<< SVEGLIA!>> urlarono Niall e Louis davanti alle porte delle coppiette.
 
Harry e Ilaria si svegliarono di soprassalto e il riccio scese dal letto velocemente, andando verso la porta.

<< Che succede?>> chiese Harry uscendo fuori dalla stanza mentre si aggiustava i capelli. Dietro di lui comparve la rossa.
 
<< E’ ora di cena! Quindi portate giù quelle belle chiappe e venite a mangiare che dopo ci spetta un bel film Horror! Capito Malik?!>> urlò Louis aprendo appena la porta del pakistano.

<< E tu urli in questo modo per così poco?!>> chiese seccato Harry.

<< Già, muovetevi>> concluse Louis scendendo le scale seguito dall’irlandese.

Il riccioluto mandò mentalmente a quel paese l’amico e presa per mano Ilaria, ritornò in camera.

<< Non scendiamo?>> domandò confusa la ragazza.

<< Tra due minuti>> rispose il cantante risistemandosi sul letto e tirando con sé la rossa << voglio un risveglio come si deve, non dettato dalle urla di quei due pazzi>>

Quel pomeriggio era stato un vero incubo per entrambi. C’era stata tensione, sofferenza, delusione. Harry aveva rischiato di rovinare il rapporto con Zayn e con Ilaria tutto in un pomeriggio, e solo per colpa di uno stupido equivoco.
Ora avevano bisogno di un momento di pace e tranquillità, da soli.
Solo lui e lei.
Ilaria sorrise e si mise nuovamente tra le braccia del ragazzo, che la stinse forte a sé quasi come a voler fondersi in un unico corpo.

<< Ehy, non scappo...>> sussurrò lei piano, alzando il volto verso quello di lui. Il suo respiro lento e tranquillo le accarezzava il viso.

<< E non farlo mai, qualsiasi cosa succeda>> le posò un bacio debole sulla fronte.

<< Promettimelo>>

Lo sguardo cristallino di lei entrò in quello di lui, fissandolo per qualche secondo mentre la sua mente realizzava le parole appena uscite dalla sua bocca.

<< Promesso>> sussurrò, lasciandogli un bacio delicato sotto l’orecchio.

 
 
Zayn guardò Dalila e sorrise.

<< Scendiamo?>> le chiese.

<< Mmm..>> rispose Dalila stringendosi a lui.
Zayn rise e la staccò dolcemente da sé.

<< Per quanto sia comodo dovrò pur mangiare…>>le sussurrò.

Dalila sorrise e, con tutte le forze che aveva in corpo si mise a sedere per poi stiracchiarsi.

<< Uffa…>> mormorò con tono da bambina.

Zayn si alzò dal letto e aspettò che anche la biondina si alzò. Quando Dalila si mise su due gambe la prese per mano e si avviarono in cucina.
Scesero le scale senza dirsi niente o guardarsi ma prima di entrare in cucina le loro mani si lasciarono.

<< Eccoli!>> disse Louis vedendoli entrare.

<< ‘Sera>> salutò Zayn entrando.

<< Ila ed Harry?>> domandò il maggiore non vedendoli.

Gli ultimi due arrivati alzarono le spalle ed assunsero l’espressione di chi non ne sapeva nulla a riguardo.

<< Harry si sarà riaddormentato, come minimo>> commentò Zayn poggiandosi al lavandino ed incrociando le braccia al petto.

<< Ma c’è Ilaria con lui>> fece Niall sistemando i bicchieri a tavola.

<< Sappiamo quanto può essere persuasivo Harry>> disse la bionda inserendosi nella conversazione, dandosi da fare e prendendo le posate dal cassetto.

<< Sono i ricci>> disse Louis quasi serio.

<< Certo, i ricci...>> rise Dalila insieme al maggiore, per poi essere attirati verso la porta della cucina.

<< Buonasera! O forse dovrei dire buongiorno?>> domandò Louis vedendo entrare la coppia della quale avevano appena sparlato.

Ilaria rise e si avvicinò al tavolo insieme al riccioluto.
La sua attenzione però venne attirata dall’amica che sembrava assente, come se stesse cercando di ricordare qualcosa ma non ci riusciva.

<< Ehy, Da? Tutto okay?>> le chiese avvicinandosi a lei.

Dalila fece per rispondere ma Liam, fischiettando, entrò in cucina e attirò l’attenzione su di sé.
La bionda lo guardò, come se in Liam ci fosse la risposta a ciò che stava cercando.

<< Che c’è?>> chiese il cantante preoccupato.

<< La canzone..>>

<< Stavo fischiettando Stole My Heart, quindi?>> chiese Liam ancora più confuso.

<< Stole My Heart>> pronunciate quelle parole sembrò che alla bionda tornò tutto in mente.
La camera, lei e Zayn sul letto, stava per addormentarsi ma aveva sentito una melodia.

<< Sicura che sia tutto apposto? Sei rossa>> disse Ilaria osservandola in volto.

La bionda non rispose ma guardò il pakistano che, non molto distante, la fissava anche lui rosso in viso.
“Allora non mi sono sognata niente! L’ha fatto davvero!” pensò la ragazza sentendosi le guance sempre più calde.

<< Zayn, dove vai?>> chiese Liam vedendolo uscire dalla cucina.

Dalila e Zayn si guardarono e, alla vista l’uno dell’altro rosso, capirono che entrambi stavano pensando alla stessa cosa.

<< A fumare>> disse per poi salire le scale.

<< Ma è pronto>> mormorò Niall sedendosi al tavolo.

<< Dai, lo sappiamo che non ci mette tanto. Puoi farcela, Niall>> disse Harry scompigliandogli i capelli e sedendosi al tavolo con Ilaria. Anche Louis prese posizione e Liam cominciò a dividere le porzioni.

<< Da?>> disse Ilaria all’amica ancora ferma alla porta.
Dalila sembrò tornare in sé ed andò a sedersi vicino al maggiore di tutti.

<< Tutto okay?>> chiese Ilaria in italiano.

<< Come non mai>> le rispose la bionda sorridendo. Ilaria in un primo momento rimase spiazzata da quel sorriso, ma poi capì che non l’aveva mai vista così contenta e le sorrise.

<< Ecco, Niall>> disse Liam dandogli il suo piatto.

<< Finalmente!>> disse tutto euforico l’irlandese assaggiando la prelibatezza.

<< Mi avete aspettato, mi dicono>> disse Zayn entrando in cucina e sedendosi di fianco a Dalila.

<< L’ho solo assaggiato! Giuro!>> si giustificò il biondino.

<< Tranquillo, stava scherzando>> disse Dalila sorridendo a Niall che tornò al suo cibo e sgridando Zayn con lo sguardo.

Liam distribuì i piatti e tutti cominciarono a mangiare, quando a Dalila venne in mente una cosa.

<< Tutto bene?>> chiese Dalila. Ilaria si voltò verso di lei attirata da quella frase in italiano che non poteva essere rivolta a nessuno se non a lei.

<< Si, forse anche meglio di prima>> le rispose l’amica.

<< Sicura?>> le chiese seria e protettiva.

<< Si, sta tranquilla. Va tutto alla grande>> le rispose sincera e sorridente. Dalila annuì contenta e riprese a mangiare.  

<< Ehy, rendeteci partecipi!>> disse Harry. Per tutta risposta le due italiane gli fecero la linguaccia.

Tutti risero e la cena proseguì.

<< Complimenti al cuoco>> disse Ilaria alzandosi e cominciando a sparecchiare.

<< Grazie>> le rispose Liam aiutandola.

<< Per essere inglese non te la cavi male>> lo prese in giro Dalila.

<< Sono d’accordo>> concordò la rossa scoppiando a ridere con l’amica.

<< Lo prendo come un complimento, detto da voi che siete italiane poi..>> rispose Liam.

<< Non c’è gusto Liam! Non è bello prenderti in giro!>> sbruffò la bionda lasciandosi andare sulla sedia.

<< Che film guardiamo?>> chiese Ilaria mentre metteva apposto i piatti passati da Liam.

<< Paranormal activity 3!>> disse Louis.

<< Davvero?>> chiese Ilaria euforica.

<< Si, ti piace?>> le chiese Harry notando il suo sorriso.

<< Bè ho visto tutti i precedenti e questo era nella lista>> rispose la rossa sedendosi.

<< Che lista?>> chiese Louis.

<< La lista da vedere con i ragazzi>> rispose Dalila come se fosse una cosa logica.

<< Eh?>> domandò il maggiore ancora confuso.

<< In Italia abbiamo una lista di film horror da vedere e questo è sulla nostra lista>> gli spiegò Ilaria, tralasciando un dettaglio: la parola “ragazzi” stava per “Angelo e Domenico”.

<< Già, Domenico sarebbe contento di vederlo>> disse Dalila sorridendo al ricordo dell’amico. Zayn a quelle parole si voltò di scattò e gli venne in mente una cosa.  
“Domenico.. Dome” pensò Zayn. Quel nome… l’aveva già sentito. Era del ragazzo che aveva chiamato Dalila la prima sera al Luna Park.

<< Speriamo di riuscire a vederlo, tu sai a cosa mi riferisco>> disse Ilaria alla bionda.

<< Si, lo so e devo essere sincera mi spaventa>> ammise Dalila.

Per le due ragazze non avere Angelo e Domenico lì con loro non era facile, erano abituate a vedere i film d’horror solo con loro. Angelo e Ilaria si abbracciavano per alleviare la paura mentre Dalila si nascondeva dietro Domenico, che faceva battutine ogni due secondi.

<< Già, Dome..>> disse Dalila sorridendo al ricordo dell’amico.

Zayn, leggermente infastidito, prese la ragazza per mano, senza farsi vedere da nessuno dei presenti. Lì per lì Dalila rimase senza parole, non si aspettava un gesto simile, ma poi ricambiò la presa.

<< Bè, possiamo anche andare, o no?>> propose Harry.

<< Hai ragione, andiamo!>> disse Louis alzandosi e correndo verso la sala.
Harry si alzò di scatto e, presa per mano Ilaria, la trascinò verso la stanza.

<< Piano, Harry!>> disse Ilaria ridendo.

<< Dobbiamo prendere il posto sul divano>> le rispose correndo.

<< E’ senza speranze>> disse Liam facendo scoppiare a ridere la bionda.

Dalila, Liam e Zayn arrivarono in sala e si sedettero sul divano con Harry e Ilaria, mentre Louis e Niall si misero ai loro piedi, seduti per terra.

<< Chi mette il film?>> chiese Niall.

<< Ci penso io!>> disse Louis alzandosi e dirigendosi verso la televisione.

<< Pronti?>> chiese il maggiore risedendosi vicino Niall col telecomando in mano.

<< Pronti!>> risposero tutti.
Spenta la luce e dato un paio di dritte Louis fece partire il film.

<< Ah! Dimenticavo!>> disse all’improvviso Niall.

<< Cosa?>> chiese Ilaria.

<< Durante il film non si parla! Si urla ma non si chiacchiera!>> disse in tono serio.

<< Okay, abbiamo capito. Fa partire il film, Lou>> disse Harry più entusiasta che mai e guardando con la coda dell’occhio la rossa vicino a sé. Non vedeva l’ora che Ilaria si spaventasse per poterla abbracciare.

Il film cominciò.
Passarono i minuti quando all’improvviso Liam si alzò per rispondere a un messaggio di Danielle. Al suo ritornò notò che erano in cinque su un divano per sole tre persone. Così decise di sedersi vicino a Niall sotto i piedi di Dalila.

Harry amava i film horror e in quel momento ancor di più. Ilaria si era spaventata e aveva nascosto il suo viso nel suo petto, proprio come desiderava. Ovviamente ne approfittò per tenersela stretta a sé.
Ilaria si calmò e accettò quell’abbraccio protettivo che il minore dei cinque cantanti le stava offrendo.
 
 A Dalila la scena non sfuggì e guardò la sua migliore amica e il suo eterno amore abbracciati. Sorrise contenta che tutto fosse tornato al suo posto. Harry con Ilaria e… guardò alla sua destra. Zayn era intento a guardare il film ma nonostante tutto notò lo sguardo della biondina. Pian piano si avvicinò a Dalila in modo da far toccare i loro corpi.  

<< Tutto okay?>> le chiese.

Louis non le diede il tempo di rispondere che disse loro di fare silenzio.
Zayn si avvicinò ancora di più e poggiò la sua guancia sulla testa della biondina.

<< Allora?>> le richiese.
Annuì. Se avesse risposto avrebbe capito che non era per niente sincera.

<< Sicura?>> continuò lui premuroso.

Dalila cercò di staccarsi. Non riusciva a ragionare quando quel ragazzo le era così vicino soprattutto se c’erano anche gli altri.
All’improvviso Zayn la prese per un polso e la avvicinò.

<< Non ti faccio nulla…>> le sussurrò piano.

<< Lo so.. é solo che..>> cercò di dire la bionda.

<< E’ solo che.. cosa?>> chiese Zayn con fare malizioso.

Stava per rispondere quando Louis si mise ad urlare e, per lo spavento, Dalila nascose il suo viso tra il petto del pakistano. Dalila si accorse della posizione in cui erano e cercò di allontanarsi ma Zayn glielo impedì.

<< Potevi dirmelo che volevi stare in questa posizione…>> le disse in modo malizioso. Dalila arrossì e ringraziò il cielo che la luce fosse spenta.

<< Ma piantala!>> gli rispose colpendolo.

Dalila sentì che stava ridendo e le vibrazioni del suo corpo la rilassarono. Si appoggiò meglio e il suo sguardo si posò su Liam che li stava guardando. Sorrise contento all’amica e tornò a guardare il film. Dalila cercò di allungare una mano nel tentativo di scompigliargli i capelli ma un’altra la bloccò e si intrecciò alla sua. Guardò la sua mano e quella di Zayn intrecciate e poi guardò lui. Zayn sorrise tranquillo come se nulla fosse. Dalila strinse la presa e contenta si coccolò a lui. Zayn sorrise soddisfatto. Dalila decise di guardare il film ma all’improvviso sentì le sue labbra posarsi sulla sua testa. Lasciò perdere il film, e come la sua migliore amica, si abbandonò a quell’abbraccio protetto da un alibi perfetto: il film.

 
 
Dopo un paio di ore Louis si alzò e accese le luci.

<< Wow!>> disse Niall alzandosi.

<< Bello, mi è piaciuto!>> disse Liam.

<< Ora abbiamo solo un problema>> disse Louis.

<< E cioè?>> chiese Dalila curiosa.

<< Chi si sente di accompagnare le ragazze?>> disse in fine il maggiore.
Tutti scoppiarono a ridere.

<< Ci pensiamo io e Zayn>> disse Harry prendendo le chiavi della macchina.

Le due italiane salutarono tutti e, insieme agli accompagnatori, se ne andarono. In macchina nessuno disse niente. Harry guidava silenzioso, al suo fianco Zayn guardava fuori dal finestrino e le due ragazze dietro erano perse ognuna nel proprio mondo.
Si accorsero di essere arrivati solo quando Harry parcheggiò davanti all’albergo.

<< Bene, eccoci arrivati>> annunciò il riccio spegnendo la macchina.  

Le due ragazze scesero e si affacciarono ai finestrini, Dalila a quello di Zayn e Ilaria e quello di Harry.

<< Bene, buonanotte allora!>> disse Dalila sorridendo ai due ragazzi.

<< Ci vediamo domani?>> chiese Ilaria.

<< Certo, veniamo a prendervi?>> chiese Zayn.

<< NO!>> disse Ilaria ma poi si accorse della risposta che aveva dato e si riprese << Tranquilli, veniamo noi da voi>>

<< Sicura?>> le chiese Harry premuroso.

<< Si, tranquillo>> rispose la rossa.  

<< Okay, allora…‘Notte ragazze!>> disse Harry avvicinandosi al volto di Ilaria per lasciarle un leggerissimo bacio.

Zayn e Dalila si guardarono e si sorrisero. Niente più. Zayn non le si avvicinò ma Dalila non ci rimase male. Sapeva che le cose succedevano solamente tra di loro. Era differente dal rapporto tra Ilaria e Harry che si stavano lanciando sguardi dolci.

<< Andiamo, dai>> disse Dalila richiamando l’amica.

<< Si, andiamo. ‘Notte ragazzi>> disse Ilaria affiancando la bionda e salutando con le mani i due ragazzi che ricambiarono.

<< Ila>> disse Dalila in ascensore << Abbiamo l’insulina in camera?>> chiese.

<< Perché?>> chiese confusa Ilaria.

<< Mi avete fatto venire il diabete!>> disse la bionda rabbrividendo ed uscendo dall’ascensore.

<< Ma piantala!>> disse Ilaria entrando in camera.

<< Okay, okay… invece, dimmi un po’>> disse la bionda prendendo il suo pigiama e andando in bagno << Come mai andiamo noi da loro domani?>> chiese con paura. Sapeva quello che l’amica voleva fare.

<< Domani, shopping e interrogatorio>> disse Ilaria entrando in bagno.

<< No! Ti prego no! Lo shopping okay ma...>> cominciò a lamentarsi la bionda.  

<< Ti lascio stare adesso ma domani non mi scappi, chiaro?>> disse seria Ilaria.

<< Uffa!>> mormorò Dalila cominciando a lavarsi i denti.

<< E non ti lamentare>> disse la rossa affiancandola con il suo spazzolino.
 
Dopo poco le due ragazze uscirono dal bagno e si diressero verso il letto.

<< Wow che giornata>> disse Dalila mettendosi sotto le coperte.

<< A chi lo dici>> disse Ilaria mettendosi comoda.

<< Bene, notte>> disse Dalila dandole le spalle.

<< Notte>> le rispose Ilaria.

All’improvviso i loro cellulari si illuminarono e le ragazze lessero il rispettivo messaggio.

“Avrei voluto darti la buona notte come si deve ma non è stato possibile… Rimedieremo ;) Buonanotte e sogni d’oro, Principessa. xx.”  

Ilaria sorrise e si addormentò.

“…I miss U…’Night and sweet dreams.. Xxx Z”

Questa volta Dalila non si addormentò subito.

“I miss U too. Goodnight.. *3* “

Dopo di che anche lei si addormentò.
  

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Capitolo 16
*** It Doesn't Mean Anything (Parte I) ***


4th July 2013, Friday
 

 
Nella stanza regnava il silenzio più totale se non fosse stato per quel dannatissimo e rilassantissimo rumore dell’acqua della doccia. Dalila si girò su un fianco e sprofondò tra le calde coperte. C’era un modo migliore per cominciare la giornata? Erano quasi una ventina di minuti che Ilaria era sotto la doccia e lei erano una ventina di minuti che si rilassava. Amava il suono della pioggia, era qualcosa di così rilassante. All’improvviso Ilaria chiuse l’acqua e una vibrazione interruppe quell’atmosfera. La bionda, senza tirar fuori la testa, cominciò a testare il materasso intorno a sé alla ricerca di quel dannato cellulare. Dopo varie ricerche lo trovò e lo portò sotto le coperte con sé.
 
Un messaggio ricevuto.
La ragazza curiosa l’aprì, facendo un po’ fatica a leggere visto la luce accecante del cellulare.

“ Buongiorno…” 

La bionda si tolse le coperte di dosso, improvvisamente faceva troppo caldo sembrava che la stanza si stesse riscaldando velocemente o, forse, era lei.

<< Buongiorno>> disse Ilaria entrando in camera.
Dalila la guardò e con un sorriso da ebete le sbiascicò un “buongiorno”.

<< Tutto okay?>> le chiese Ilaria.

<< Così sembrerebbe>> le rispose la bionda sorridendo e stiracchiandosi.

<< Ti ricordi che dobbiamo andare a fare shopping, vero?>> le chiese Ilaria mentre era intenta a cercare cosa mettersi.

<< Certo>> disse Dalila afferrando il cellulare. Aprì un nuovo messaggio, pronta per rispondere a quello appena ricevuto.

<< E che ti devo fare il terzo grado? Quello te lo ricordi pure?>> disse la rossa voltandosi verso l’amica.

<< Si, mi ricordo anche quello>> le rispose Dalila distratta.
 
Ilaria la osservò, possibile che non fosse sveglia da meno di due minuti e già era con il cellulare in mano?

<< Che stai facendo?>> le chiese indagatoria.
Dalila si voltò di scatto e la guardò.

<< Niente>> disse mettendo via il cellulare.
Ilaria alzò un sopracciglio e la guardò profondamente. Sapeva che la metteva in soggezione.

<< Eh piantala!>> l’ammonì la bionda afferrando il cellulare e fiondandosi in bagno.

<< Saluta Malik anche da parte mia!>> le urlò la rossa tornando ai suoi vestiti e sorridendo. Era contenta che quei due avessero preso la via giusta.

 
 
<< Qualche preferenza?>> chiese Liam mettendosi alla guida del veicolo.

<< No, nessuna>> gli rispose Zayn affiancandolo e mettendosi la cintura.

<< Bene, allora andiamo a farci un giro>> disse il castano mettendo in moto l’auto. I due ragazzi si erano svegliati per primi e sembrava che gli altri tre ragazzi non avessero intenzione di alzarsi, così i due avevano deciso di andare a fare un giro. Era presto e per strada non c’era molta gente. Quando Liam si fermò ad un semaforo guardò il ragazzo al suo fianco. Lo vedeva tranquillo e rilassato come poche volte, era proprio curioso di sapere come andava con l’italiana. Fece per aprire bocca ma un’azione dell’amico lo bloccò. Con chi stava messaggiando a quell’ora?

Zayn tirò fuori il cellulare dalla tasca dei jeans e sorridendo aprì il messaggio.

“Buongiorno anche a te J” 

Zayn sorrise e guardò fuori dal finestrino, si sentiva stranamente rilassato.

<< Allora?>> disse Liam interrompendo il silenzio.

<< Cosa?>> chiese il pakistano voltandosi verso l’amico.

<< Come va?>> chiese il castano.

<< L’hai presa larga, eh?>> gli rispose il maggiore sorridendo. Lo conosceva molto bene e sapeva perfettamente dove voleva parare.

<< Touchè!>> ammise Liam ridendo << Allora non c’è bisogno che ti faccia mille domande per arrivare al sodo?>> gli chiese sorridendo.

<< No>> rispose pronto il ragazzo sotto interrogatorio.

<< E non hai nemmeno intenzione di dirmi nulla?>>

<< Lo sai che non parlo e, soprattutto, sai che non scendo mai nei dettagli>> disse Zayn prendendo il cellulare pronto per rispondere.

<< Già, mai una volta che ti lasciassi andare, eh?>> lo prese in giro Liam.

<< Liam, perché non mi dici che vuoi sapere di preciso? Lo so che non ti interessano i gossip, qual è la vera domanda?>> disse il pakistano alzando il suo sguardo dallo schermo al compagno.

<< Va tutto bene?>> gli chiese Liam serio e guardandolo dritto in faccia.

<< Non è questa la domanda che mi vuoi fare, Liam>> disse serio il pakistano. Perché non glielo domandava?
Liam, sguardo fisso sulla strada, sentiva gli occhi del compagno addosso.

<< Okay, non voglio che…>> cominciò Liam serio.

<< Davvero pensi che possa farla soffrire?>> chiese Zayn serio tanto quanto l’amico.

 << Zayn, senti… Ci tengo e non voglio che soffra>> spiegò il castano.

<< Tranquillo, lo so che tieni a lei in un modo particolare>> gli rispose Zayn guardando fuori dal finestrino << E comunque, puoi stare tranquillo>> gli rispose riprendendo in mano il cellulare.
Liam sospirò e tornò alla guida.

 
 
<< Si può sapere che avevi ieri sera? Prima di cenare?>> urlò Ilaria da dentro il camerino.
Le due amiche erano in giro da un po’ e avevano visto un solo negozio. Ilaria riusciva a trovare sempre qualcosa da provare.

<< Che?>> chiese Dalila seduta di fronte al camerino che teneva imprigionata la rossa.

<< Si, che hai capito!>> disse la rossa aprendo le tendine << Che te ne pare?>> chiese.

<< Carina, prendila!>> disse Dalila guardando la maglia che l’amica si stava provando.

<< Okay, ma..>> disse Ilaria richiudendosi dentro il camerino e continuando il discorso << Allora? Che era successo?>> chiese.

<< Ila>> cominciò Dalila che fu interrotta dalla vibrazione del suo cellulare << Cambia domanda>> le disse leggendo il nuovo messaggio arrivato.

“ Che piani hai per la mattina?” 

<< Perché non me lo vuoi dire?>> disse Ilaria uscendo dal camerino e facendo cenno alla bionda di seguirla alla cassa.

<< Perché no, altra domanda?>> chiese la bionda muovendo velocemente le dita sullo schermo del cellulare.

“ Interrogatorio e shopping con Ila… salvami, ti prego!” 

<< Okay, che testa dura! Allora che mi dici del film? Piaciuto?>> le chiese la rossa uscendo dal negozio.

<< E chi l’ha visto?!>> rispose Dalila scoppiando a ridere.

<< Ti capisco, non ho visto nemmeno trenta secondi>> le rispose la rossa.

<< Troppo presa dalle braccia del riccio, eh?>> la prese in giro Dalila dandole una gomitata amichevole.

<< Già>> disse Ilaria con aria sognate << Ma anche a te non è andata diversamente, giusto?>> chiese Ilaria maliziosa.

<< Bè, si lo ammetto!>> disse la bionda seguendola in un altro negozio.

Altra vibrazione nella tasca dei jeans, altro messaggio.
Ilaria guardò l’amica che prese di corsa il cellulare e lesse il messaggio, era tutta mattina che messaggiava. Sapeva chi fosse ma non si aspettava andasse tanto per le lunghe.

<< Non hai intenzione di prendere nulla?>> chiese la rossa.

<< No, non mi sento ispirata>> rispose la bionda aprendo il messaggio.

“Wow! Verrei da te adesso ma Liam mi tiene prigioniero…” 

<< O sei troppo presa dal bel pakistano?>> chiese Ilaria guardandola.

<< Piantala, e fammi un’altra domanda, dai>> le disse la bionda pronta per la nuova risposta, sia all’amica che al ragazzo.

<< Anzi no! Adesso te la faccio io una domanda>> disse la bionda con fare minaccioso.

<< Che è successo?>> chiese Ilaria spaventata dalla reazione dell’amica.

<< Che avete fatto tu e il pakistano ieri?>> chiese.

<< Niente>> rispose vaga Ilaria.

<< Ila>> la richiamò la bionda.

La rossa cedette e cominciò a raccontare nei dettagli la mattinata con Zayn. Sapeva che, anche se non gliel’aveva detto, la bionda voleva i dettagli. Non sembrava ma era molto gelosa del moretto.

<< Gli hai fatto mangiare il cocco?!>> chiese la bionda sotto shock.

<< Si, e gli è anche piaciuto>> le rispose Ilaria facendole la linguaccia.
Dalila rabbrividì e, mentre Ilaria proseguiva con il suo racconto, la bionda riprese il cellulare.

“ Potremmo sempre scappare… che ne dici?” 

<< Vieni che mi provo questo…>> disse Ilaria attirando l’attenzione di Dalila che, da brava cagnolina, la seguì.

 
 
“Non tentarmi…”

<< Okay, è da un bel po’ che stiamo girando a vuoto, che dici andiamo a casa?>> chiese Liam.

<< Bè se non devi fare niente altro, andiamo>> disse Zayn guardandolo dopo aver inviato il messaggio.

I due avevano passato la mattinata in macchina parlando del più e del meno. Era da un po’ che loro due, soli, non stavano un po’ tranquilli a chiacchierare. Accantonato il discorso “bionda” i due si erano comportati come facevano sempre.

Liam diede vita all’auto e, contento, prese la via di casa.
L’auto sfrecciava silenziosa lungo la strada e solo il rumore del vento, causato dai finestrini abbassati, ronzava nel veicolo.

All’improvviso l’attenzione di Liam venne attirata da due ragazze sul marcia piede. Zayn se ne accorse e guardò nella stessa direzione dell’amico.
Una risata improvviso fece avere la conferma al pakistano sui suoi pensieri.

<< Ma quelle non sono…>> cominciò a dire Liam.

<< Si, non l’hai sentita la risata di quell’uragano biondo?>> chiese Zayn ridendo leggermente.
Liam diminuì la velocità e, zitto zitto, affiancò le due ragazze.

 
 
<< Chi sarebbe fatto l’uno per l’altro?>> chiese una voce.
Non una voce qualsiasi. Quella voce. Dalila si girò di scatto alla sua destra.

<< Liam!>> urlò avvicinandosi alla macchina.

<< E Zayn>> disse Ilaria avvicinandosi anche lei al finestrino e guardando il ragazzo seduto al posto del passeggiero.

Dalila alzò lo sguardo verso il ragazzo con cui aveva messaggiato fino a poco prima.

<< Ehy>> la salutò lui.

<< Ciao>> ricambiò lei.

Liam e Ilaria si guardarono stupiti. Quei due non aveva fatto altro che  messaggiare per tutta la mattina e adesso si salutavano così? Sembrava che fossero obbligati a salutarsi. Possibile che dovevano sempre fare i duri?

<< Allora che ci fate in giro?>> chiese Ilaria interrompendo quello strano silenzio.  

<< Niente, non sapevamo che fare e siamo saliti in macchina>> le rispose Zayn sorridendole. Forse cominciava a capire quello che provava Liam nei confronti della bionda. Infondo anche lui si sentiva stranamente protettivo nei riguardi della rossa. Appena aveva saputo del bacio con Harry aveva provato una strana sensazione. Una sensazione di protezione verso quella ragazza che, hai suoi occhi, sembrava tanto contenta ma anche tanto ingenua.

<< Voi?>> chiese Liam interrompendo i pensieri del pakistano.

<< Siamo andate a fare un giro e ora stavamo venendo da voi>> gli rispose Ilaria.

<< Bene, allora saltate su!>> disse Liam.

 
 
Louis salì le scale sotto gli occhi attenti di tutti. Arrivò al piano superiore e si fermò davanti alla porta del riccioluto, chiusa saldamente a maniglia. Bussò con le sue dure nocche contro il legno; gesto inutile, nessuno avrebbe risposto. Varcò la soglia, richiudendo silenziosamente la porta alle sue spalle, anche se la sua intenzione non era esattamente quella di cercare di non svegliarlo. Si avvicinò al letto con passo felpato ed osservò il suo volto addormentato coperto in parte da un ciuffo riccio davanti al viso. Sembrava beato, probabilmente stava facendo un sogno gradevole. Abbassò la schiena, di modo da avvicinare il suo volto a quello del minore, guardandolo attentamente. Sorrise, prima di riempire i suoi polmoni con più aria possibile.

<< Sveglia!!>>

Harry sussultò violentemente nel letto, mettendosi in posizione seduta e buttando all'aria le coperte. Assunse un'espressione spaventata, guardando davanti a sé e non accorgendosi in un primo momento della presenza di Louis.

<< Ma sei pazzo?!>> gridò poi verso l'amico.
Il maggiore era scoppiato a ridere già da tempo e oramai era irrecuperabile.

<< Scusami - riuscì a dire tra le risate - è l'unico modo per svegliarti>>

Il riccioluto, ripreso dallo spavento, si buttò all'indietro, stendendosi nuovamente nella posizione di poco prima. Non resistette e rise anche lui guardando l'amico, il quale si sedette sul bordo del materasso accanto al minore.

<< Come mai mi hai svegliato?>> chiese Harry riprendendosi.

<< E' mezzogiorno - Louis indicò l'orologio digitale sul comodino di fianco a lui - e poi... volevo parlarti>>

Harry capì che quello che stava per intraprendere l'amico era un discorso serio, per cui si mise seduto, trascinandosi all'indietro con la forza delle braccia e toccando la testata del letto con la schiena.

<< Forse già lo sai, lo avrai capito - il maggiore si sistemò il ciuffo sulla fronte - volevo parlarti di Ilaria>>
I due non avevano mai fatto un discorso serio a riguardo, solamente intese e frecciatine.

<< Che è successo? Ti ha detto qualcosa?>> domandò ansioso Harry.

<< No, niente di tutto ciò - sorrise appena - stai tranquillo>>
Il riccio sospirò, lasciandosi andare.

<< Parlo del vostro rapporto>> chiarì il maggiore, tornando serio. Louis trovava la preoccupazione di Harry nei confronti della rossa molto dolce.
Il minore guardò l'amico attentamente e lesse qualcosa nel suo sguardo.

<< Tu sai...>> sussurrò. Il volto di Louis si dipinse con un sorriso poco tirato, ciò bastò ad Harry per fermarsi e non continuare la frase ormai inutile.

<< Oh>> disse il riccio un po' imbarazzato. Ancora una volta Louis era riuscito a scoprire tutto senza tante parole. Ciò che era successo al loro "appuntamento" era trasparito dallo sguardo di Ilaria il giorno prima.

<< E' per questo che volevo parlarti - ribadì il maggiore, sistemandosi meglio sul letto dell'amico - cosa provi per lei ora?>> chiese leggermente insicuro.

Harry esitò a rispondere, semplicemente perché non sapeva che dire. Sentiva che dentro di lui non c'era ancora abbastanza chiarezza per spiegare quello che stava succedendo né a Louis, né a se stesso e né a nessun altro.

<< Io...>> sussurrò appena, prima che il maggiore potesse parlare.

<< Facciamola più semplice - disse, accorgendosi della sua difficoltà nel riordinare le idee. O meglio, i sentimenti - come ti senti quando stai con lei?>>

Harry lo guardò negli occhi. Immediatamente l'immagine di Ilaria gli tornò alla mente e sul suo volto si dipinse inconsapevolmente un sorriso.

<< Indescrivibilmente bene - disse con un'espressione sognante - come nessun altro ha mai fatto>>
Louis lo guardò negli occhi, i quali gli fecero capire cose che aveva ipotizzato già da tempo.

<< Harry, tu ti sei...>>

<< Non lo so>> lo interruppe. Non conosceva il vero significato di quella parola e fino a quando non l'avrebbe capito, non voleva nemmeno sentirla. Brividi gli percorsero la schiena.
Guardò il maggiore in volto e notò il suo sorriso appena accennato.

<< Louis - iniziò a giocherellare con le dita, nervoso - tu pensi che il colpo di fulmine esista?>> 

Louis non abbandonò la sua espressione. Era felice che l'amico stesse finalmente provando tutte quelle cose, se lo meritava.

<< Io penso che conti quello che provi, non come l'hai provato>> rispose il maggiore sincero.
Harry gli sorrise. Forse non aveva fatto chiarezza nei suoi sentimenti, ma parlare con Louis gli aveva fatto davvero bene. Un senso di ottimismo lo pervase, si sentiva sulla buona strada.

<< Chi sarà a quest'ora?>> chiese Louis udendo il citofono. Qualcuno era venuto a fargli visita.

<< Come?>> domandò Harry uscendo dai suoi pensieri.

<< Vado a vedere - fece il maggiore alzandosi dal letto - tu vestiti intanto>>

 
 
<< Ragazze! Che bello vedervi>> disse Louis scendendo le scale, dopo che Niall aveva aperto la porta.

<< Le abbiamo incontrate per caso, erano in pieno momento shopping>> informò Liam poggiando le chiavi della macchina sul tavolino di vetro.

<< E meno male>> commentò Dalila a sussurrando, passando davanti a Liam.

<< Cosa, scusa?>> chiese Ilaria che aveva sentito benissimo, ma voleva che glielo ripetesse ad alta voce.

<< No, niente>> fece la bionda ridendo.
La rossa le si avvicinò e le diede un colpo sul braccio mimando un "ehy" con le labbra.

<< Che avete comprato?>> chiese Liam sorridendo per la scena precedente.

<< Tantissime cose stupende! - rispose Ilaria entusiasta - ti faccio vedere>> si avvicinò al ragazzo, il quale non si sapeva se fosse davvero interessato o lo chiese giusto per conversare, e gli mostrò i nuovi acquisti, sedendosi entrambi sul divano.

<< Oh poveri noi>> sussurrò Dalila alzando gli occhi al cielo. L'amica la fulminò con lo sguardo, mentre tirava fuori dalla busta una maglia.

<< Dov'è Harry?>> chiese Dalila, forse a titolo informativo o forse per salvare Liam dalla shopping-mania con la quale si era svegliata quella mattina Ilaria.

La rossa infatti si bloccò immediatamente e si ricordò del quinto membro della band che in quel momento era l'unico assente nella stanza. Drizzò le orecchie, in attesa di una risposta.

<< L'ho svegliato poco fa, non so perché non sia ancora sceso>> rispose Louis uscendo dalla cucina con un bicchiere di succo d'arancia in mano.
 
<< Ci penso io>> fece Ilaria dopo essersi alzata dal divano e già salendo le scale.

<< No non...>> cominciò Louis, ormai troppo tardi.

Tutti gli occhi si puntarono su di lui, con sguardi interrogativi.
Il maggiore fece segno a tutti di zittirsi e aspettò qualcosa che alla fine non arrivò.

<< Che succede?>> domandò Dalila curiosa.

<< Quando l'ho lasciato gli ho detto di vestirsi>> chiarì il maggiore agli amici.
La bionda spalancò gli occhi e le scappò un risolino che condivise con tutti gli altri.

 
 
Ilaria assunse un'espressione stupita e confusa non appena aprì la porta della camera del riccio e vide che stava ancora dormendo. Eppure Louis aveva detto di averlo svegliato.
"Dev'essersi riaddormentato senza accorgersene" pensò, sorridendo intenerita.
Si avvicinò silenziosamente al letto dopo aver richiuso la porta alle sue spalle.
Osservò il corpo addormentato attentamente e si accorse del sorriso furbo che non scompariva dal suo viso nemmeno quando dormiva. Tutto ciò faceva contrasto con la dolcezza e la tenerezza che trasmetteva solamente guardandolo. Coppia perfetta, Ilaria l'aveva sempre adorata.

Approfittò del fatto che stesse dormendo ed allungò una mano tra i suoi ricci, sfiorandoglieli con le dita. Sorrise, essendo sicura che in quel momento non potesse vederla.
Ammirò il suo corpo come al solito nudo. Probabilmente sotto le lenzuola indossava i boxer, si sperava, ma ciò che si vedeva chiaramente era il suo torace, messo su un lato.
Lo guardò e non resistette. 

Alzò i piedi da terra e mise le gambe sul letto, poggiando la testa sul cuscino al fianco ad Harry. Erano faccia a faccia ed Ilaria non perse tempo per ammirarlo ancora un altro po'. Era lì per svegliarlo, si, ma come poteva? Era talmente ingenuo e spensierato in quello stato.
Chiuse gli occhi, avvicinandosi ancora di più ed inalando quel suo profumo al quale non poteva resistere.

Improvvisamente sussultò nel sentire una mano calda sfiorarle dolcemente il fianco. Aprì di colpo gli occhi e subito si puntarono involontariamente in un paio verde brillante che la fissavano sorridenti.

<< Oh, sei sveglio>> Ilaria abbassò il volto ed arrossì, un po' per essere in quella posizione e un po' per aver posato il suo sguardo su quel petto perfetto. Presa dal panico del momento, fece per divincolarsi dalle sue braccia, ma una mano la fermò.

<< Dove vai?>> il riccio la fece distendere di nuovo senza nemmeno aspettar la risposta. La voleva lì con lui.

<< Il mio lavoro è finito, dovevo solo venire a vedere dov'eri finito>> Ilaria si trovò di nuovo faccia a faccia con quegli occhi, che la guardavano dall'alto.

Harry la guardò confuso.
<< Louis mi ha detto che eri già sveglio, ma siccome non eri ancora sceso mi sono chiesta il perché, così sono venuta e ho visto che ti eri addormentato di nuovo>>spiegò la rossa faticosamente, mentre il cantante saliva e scendeva la mano lungo la schiena della ragazza.

<< Veramente non stavo dormendo>> disse Harry allargando un sorriso. Ilaria lo osservò attentamente.

<< Tu stavi... - disse indicandolo - tu stavi facendo finta?!>>

Il riccioluto scoppiò a ridere mentre la rossa gli diede un colpo sul bicipite che la teneva stretta a lui.

<< Ho sentito che stavate parlando di me e poi dei passi, sapevo che saresti venuta>> spiegò Harry sorridendo maliziosamente.

<< Ah si? - chiese altrettanto maliziosa lei - e come facevi ad esserne così sicuro?>>poggiò i palmi delle mani sul suo petto scolpito, cercando di allontanarlo.

<< Perché non riesci a resistermi>> sussurrò scherzosamente, avvicinandosi e dandole un bacio sul collo.

<< Stronzate! - disse lei cercando di spingerlo indietro - sei troppo pieno di te, Harry>>

<< E tu sei adorabile>> la prese per un polso e la fece voltare dall'altra parte, di modo da avere la sua schiena contro di lui.

<< Non m'incanti Styles>>

<< Io scommetto di si...>> sussurrò vicino al suo orecchio tanto da sentirne il respiro. Ilaria rabbrividì, mentre Harry l'avvolse tra le sue braccia e la strinse a sé.

 
 
<< Non c’è troppo silenzio?>> chiese Louis guardandosi intorno.

<< Magari si è addormentata anche Ilaria...>> disse Dalila poggiando la sua testa sulla spalla di Liam.

<< Forse è meglio anda...>> cominciò Niall che fu interrotto da una voce.

<< Buongiorno>> disse Harry con la sua voce roca mattutina, entrando in sala tenendo la mano intrecciata a quella di Ilaria dietro la schiena.

<< Finalmente! >> disse Louis procurando una risata generale.

<< Fai colazione?>> chiese premuroso Liam << ti abbiamo lasciato tutto sul tavolo>>

Il minore annuì << vieni con me>> disse, trascinando in cucina la rossa, la quale era intenzionata a raggiungere gli amici sul divano.

<< Sai di cosa avrei voglia?>> domandò Louis guardando l’irlandese.

<< Di un’altra fetta di torta al cioccolato?>> chiese Niall speranzoso.

<< Andiamo!>> si alzarono contemporaneamente ed andarono in cucina spediti.

“Ha intenzione di stare in quel modo ancora per molto?” si chiese il pakistano guardando i due ragazzi davanti a sé. Liam e Dalila erano seduti sul divano, uno di fianco all’altro, e la testa della bionda era poggiata sulla spalla del ragazzo. Okay, non doveva essere geloso, sia Dalila che Liam gli avevano detto di essere molto legati, ma era più forte di lui. Si sentiva sempre strano quando uno dei ragazzi le stava vicino.

Senza nemmeno farlo apposta le preghiere del moro vennero ascoltate e il cellulare del cantante squillò. Liam si alzò e salì le scale, mentre rispose tutto contento alla sua dolce metà.
Dalila si rimise a sedere giusta e guardò il ragazzo davanti a sé.

<< Che facciamo?>> chiese la bionda.

Louis, in cucina con il resto del gruppo, captò la domanda della bionda e le rispose.
<< Bagno in piscina!>> urlò.

I ragazzi in cucina apprezzarono la proposta del maggiore e lo dimostrarono urlando, mentre, i due ragazzi in sala, urlarono un “no” molto sentito.

<< Io non sopporto l’acqua, tu?>> chiese il ragazzo all’italiana.

<< Problemi tecnici>> rispose pronta Dalila.

Zayn si sporse verso di lei e si morse il labbro inferiore, segno che stava pensando a qualcosa. Dalila rimase incantata, quel ragazzo le faceva uno strano effetto. La lucidità dalla ragazza tornò quando vide Zayn annuire tra se e se.

<< Cosa?>> chiese Dalila.

Zayn non le rispose ma continuò a guardarla fino a quando non gli venne in mente qualcosa, Dalila riuscì a capirlo perché si illuminò.
Fece per chiedergli a cosa stava pensando quando lui si alzò e, presa per mano, la trascinò verso l’uscita.
 
<< Andiamo>> disse il moro prendendo le chiavi della macchina.

<< Dove pensate di andare voi due, eh?>> chiese Louis sbucando dalla cucina e bloccandoli.

Zayn si sporse davanti alla ragazza coprendola con il suo corpo e guardò l’amico davanti a sé.
<< Fuori?>> lo prese in giro.
 
Il pakistano non diede nemmeno il tempo a Louis di rispondere che aveva già chiuso la porta.
<< E il bagno?>> sussurrò Louis al vento. 

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Capitolo 17
*** It Doesn't Mean Anything (Parte II) ***


4th July 2013, Friday 
 



<< Dove andiamo?>> chiese Dalila salendo in macchina.

<< La cintura>> disse Zayn guardandola, non sarebbe partito finché non l’avrebbe agganciata.
Dalila alzò gli occhi al cielo e se la mise.
 
<< Fatto, ora mi rispondi?>> gli chiese.

<< Da una parte>> le rispose il pakistano mettendo in moto l’auto e partendo.

<< Lo immaginavo, ma dove?>> chiese Dalila curiosa.

<< Sei curiosa?>> le chiese.

Dalila annuì. Era forse uno dei difetti della bionda: non sapeva aspettare. Se qualcuno le accennava una qualsiasi cosa lei doveva saperlo. Sempre.  

<< Allora è una sorpresa!>> le disse Zayn spiazzandola.

<< Cosa?! Non è giusto!>> disse Dalila incredula.

Zayn la guardò in faccia e non riuscì a trattenersi così scoppiò a ridere.
<< Io non lo trovo divertente!>> gli rispose Dalila facendo l’offesa.
 
<< Ma se attendi una cosa quando la scopri è molto più bella, proprio grazie all’attesa…>> le rispose Zayn.

<< Perla di saggezza firmata Malik?>> gli rispose Dalila girandosi verso il finestrino.

Zayn rise e non le rispose, concentrandosi sulla guida.
Dalila sbuffò, mise un braccio al finestrino e poggiò il mento sul palmo della sua mano aperta e con l’altra mano cominciò a giocare con il buco dei jeans.

Nell’auto calò il silenzio, nessuno parlava. Zayn guardava davanti a sé lanciando ogni tanto un’occhiata a Dalila, ancora voltata verso il finestrino ed offesa.
Zayn la guardò un’altra volta e sorrise.
“Sembra una bambina…” pensò sorridendo.
Dalila sentiva lo sguardo del pakistano su di sé, ma per quanto volesse vedere quegli occhi scuri, non si girò. Era una questione di principio!

Ad un certo punto Zayn si fermò ad un altro semaforo e si voltò verso la sua accompagnatrice.
Niente, non si era ancora mossa. Non lo aveva ancora guardato.
“Che testa dura…” penso Zayn inserendo il cambio automatico, in modo da avere una mano libera. Mano che rimase tale per molto poco.

Dalila stava guardando fuori dal finestrino, non perché fosse ancora arrabbiata con Zayn, non più, ma perché tutta quella gente e tutti quei negozi la affascinavano.
All’improvviso sentì la sua mano destra, quella che stava giocando con il buco dei jeans, intrecciarsi a qualcosa. O meglio alla mano di qualcuno. E chi poteva essere se non.. si voltò.

Zayn, mano destra sul volante, guidava tranquillo mentre la teneva per mano.
Dalila strinse la presa e continuò a guardare fuori. Zayn capì che non era più arrabbiata e sorrise soddisfatto.
Il silenzio che regnava nella macchina venne interrotto da un cellulare. Dalila, senza lasciare la mano di Zayn, lo prese e rispose.

<< Pronto?>> rispose in italiano. Zayn si incuriosì, gli piaceva sentirla parlare in italiano.

<< Mamma!>> disse tutta contenta Dalila. Zayn si voltò a guardarla. Parlava e parlava tutta contenta e non sentì nemmeno una volta il nome “Dome”.

<< Okay, ciao!>> disse in fine l’italiana riattaccando.

Zayn le strinse la mano per attirare la sua attenzione, che ottenne.
<< Posso sapere chi era?>> le chiese.

<< Sei curioso?>> gli chiese a testa bassa.

<< Bè un po’… eri così contenta di quella chiamata>> le spiegò notando la strana reazione che aveva avuto.

Dalila sorrise. Era vero era stata felicissima di sentire la sua mamma. Nonostante tutto ciò che le stava succedendo le mancava la sua famiglia.

<< Era mia mamma>> gli rispose alzando lo sguardo verso il suo accompagnatore.

Zayn la guardò e notò qualcosa di strano nei suoi occhi. Erano diversi, come se mancasse qualcosa. Non sapendo che fare le strinse la mano, come per fargli sapere che lui era lì.

<< Ehy..>> le sussurrò piano Zayn. Voleva far tronare quella scintilla azzurra che mancava nel suo sguardo.  

<< Cosa?>> chiese la bionda cercando di fermare quell’acqua salata che cercava di uscire dai suoi occhi.

<< Stai bene?>> le chiese premuroso.

<< Certo>> gli rispose Dalila cercando anche di convincere se stessa.

<< Sicura?>> insistette Zayn lasciando la sua mano e  accarezzandole la guancia.

Dalila si lasciò coccolare per quei pochi secondi, chiudendo gli occhi e rilassandosi.
Prese la mano del ragazzo sulla sua guancia e la strinse con la sua.

<< Va tutto bene, Zayn>> gli disse guardandolo dritto negli occhi.

Il pakistano annuì poco convinto e continuò a guidare, accarezzando con le dita il palmo della mano della bionda.

<< Allora, ci vuole ancora molto?>> chiese Dalila cercando di cambiare discorso.

<< No, tranquilla>> le rispose il pakistano guardandola e facendole l’occhiolino. Le avrebbe tolto quello sguardo triste dal viso, fosse stata anche l’ultima cosa che avrebbe fatto.

 
 
<< Dai buttati!>> urlò Louis ad Ilaria dopo essersi tuffato a modi bomba ed aver bagnato tre dei quattro bordi della piscina.
 
<< Okay! Arrivo!>> urlò la rossa. Si avvicinò alla lastra d'acqua ancora schiumosa per il movimento creato dal maggiore e cercò di fare un tuffo in stile, cosa che riuscì solo in parte.

<< Wow, una tuffatrice nata>> la prese in giro Niall dopo che la ragazza riemerse dalla massa azzurra.

Ilaria gli fece una linguaccia << prova a fare di meglio>> lo sfidò avvicinandosi al biondo e passandosi due dita sugli occhi.

<< Ti mostro io come si fa>> Niall uscì dalla piscina facendo forza sulle braccia e trascinando fuori dall'acqua il suo corpo << fate spazio, per favore>> si fece indietro, salendo con i piedi sull'erba del giardino.

La rossa guardò Louis mentre entrambi creavano un varco tra loro, non sapendo cosa aspettarsi.
Niall prese la rincorsa, buttandosi poi in piscina tra i due amici, cimentandosi in un tuffo di testa con braccia e gambe ben distese. La ragazza si voltò verso il maggiore con espressione stupita, mentre quest'ultimo rise.

<< Okay, devo ammettere che sei riuscito a superarmi>> confessò la rossa non appena l'irlandese tornò a galla.

<< Non c'era dubbio>> si vantò Niall facendo scoppiare a ridere l'italiana.

Harry guardava i suoi amici che giocavano in piscina e non perse di vista Ilaria nemmeno per un secondo. Il suo sguardo era rimasto incantato su quella ragazza che normalmente lo faceva impazzire con i vestiti addosso; ora, in costume, ancora di più.
Un pervertito? Forse, ma era la natura dell'uomo, maggiormente la sua, e non poteva proprio farci niente.

Louis uscì dalla piscina ed andò a raccogliere un pallone da pallavolo lasciato sul prato prima di bagnarsi e si avvicinò al riccio, porgendogli il pallone.

<< No, grazie>> si rifiutò il minore, sistemandosi meglio sulla sdraio e sorridendo malizioso.

<< Dai Harry, vieni a giocare!>> gli disse dalla piscina Ilaria, che non si era persa la scena.

Harry la guardò e scosse il capo, preferiva guardarla tranquillamente dalla sua sdraio. 
Lei non poteva capire, Harry era in paradiso e di certo non poteva giocare a pallavolo. 
La rossa, dopo l’ennesimo rifiuto del riccioluto, uscì dall’acqua e gli andò incontro. 
Harry la guardò e ritirò le gambe in modo da farla sedere. 

<< Allora?>> gli chiese Ilaria sistemandosi i capelli, portandoseli davanti alla spalla.

“The way that you flip your hair gets me overwhelmed…” pensò Harry sorridendo.

<< Cosa?>> domandò Il minore.

<< Perchè non vieni a fare il bagno?>> insistette la rossa.

<< La visione da qui è migliore...>> le rispose Harry sorridendole malizioso. 

<< Sei un pervertito, Styles>> commentò lei colpendolo, prima di andarsene colorata di rosso in volto. 
Harry rise, mettendo le mani dietro la testa e continuando a godersi lo spettacolo.

 
 
<< Okay, adesso basta Malik!>> disse esasperata la bionda voltandosi col busto verso di lui.

<< Che c’è ancora?>> chiese Zayn stanco. Possibile che gli dovesse chiedere ogni due secondi se erano arrivati?

<< Tredici minuti fa mi avevi detto che saremmo arrivati ma siamo ancora qua!>> sbruffò la bionda impaziente.

<< Certo che la pazienza è il tuo forte!>> la prese in giro lui mettendo la freccia e cercando con lo sguardo un posto per parcheggiare.

<< Io la pazi... St. James Park?!>> urlò la ragazza interrompendosi.

<< Si! Siamo arrivati grazie al cielo! Non ti avrei sopportato un secondo di più!>> disse esasperato il ragazzo spegnendo l’auto.
 
Dalila gli lasciò la mano e si catapultò fuori dal veicolo, stanca di stare chiusa in macchina.
Si guardò in torno stiracchiandosi osservando il panorama. Era tutto verde! Era bellissimo, tranquillo e pieno di gente.
 
Mentre la ragazza si guardava in giro Zayn la osservava appoggiato alla portiera. Sembrava che finalmente quell’aria triste che aveva negli occhi fosse sparita per lasciar posto alla sua solita brillantezza. Se c’era una cosa che l’aveva colpito fin da subito erano stati proprio i suoi occhi. Zayn la guardò ancora e Dalila si voltò verso di lui. Le converse bianche, i jeans chiari e la canottiera bianca e rossa. Lo sguardo del pakistano si soffermò sul volto della ragazza, sempre il solito trucco leggero ma che gli risaltava il colore chiarissimo della pelle e l’azzurro dei suoi occhi. Quegli, però, non erano occhi normali, non ne aveva mai visti di simili. Grandi e chiari. Non aveva ancora ben capito di che colore fossero erano strani. L’esterno dell’iride era blu, il suo interno azzurro e la pupilla circondata da un sottilissimo cerchio giallo. Erano… unici.

Dalila si sentì osservata e, arrossendo leggermente, si passò una mano tra i capelli mossi.
<< Okay,>> disse Zayn riprendendosi << Adesso andiamo in un posto>> disse facendole segno di seguirlo.

<< Andiamo!>> disse tutta contenta l’italiano e affiancandolo.

Appena furono uno di fianco all’altro le loro mani si sfiorarono e Zayn non perse tempo per afferrare la mano della bionda. Dalila, a quel contatto, sorrise e ricambiò la presa.
Dopo nemmeno due minuti i due arrivarono davanti ad una grande siepe e si fermarono.

<< Seguimi>> le disse il cantante facendole l’occhiolino e scomparendo dietro la siepe.

Dalila rimase senza parole ma poi lo raggiunse. Oltrepassò la siepe e rimase senza parole.
<< Allora? Che te ne pare?>> chiese Zayn al suo fianco.

La bionda non gli rispose, era incantata. Dove l’aveva portata?
Dalila si guardò intorno. Erano alla riva di un piccolo laghetto ed erano circondati dalla siepe.
Risultato finale?
Nessuno li vedeva. Davanti a loro c’era la piccola distesa d’acqua dolce  e dietro di loro la vegetazione. Chi andrebbe a pensare che dietro quella siepe si nascondevano due persone? Nessuno.

<< Come l’hai trovato?>> chiese Dalila stupita.
 
<< Avevo sei anni e mio padre mi portò qui. Stavo giocando con la palla quando è finita dietro la siepe. Siccome rivolevo la mia palla me la sono venuta a prendere e così l’ho scoperto. Non lo conosce nessuno…>> spiegò Zayn sedendosi sull’erba verde e perfetta.

<< Bè non penso che la gente attraversi le siepi…>> gli rispose Dalila sedendosi di fianco a lui.

<< Allora, ti piace?>> chiese Zayn tenendo lo sguardo fisso sul lago.

<< E’… bellissimo>> rispose la ragazza a corto di parole. Non sapeva bene come definire un posto simile.

Tra i due calò il silenzio, Dalila portò le ginocchia al petto e le strinse a sé, Zayn era perso nei suoi pensieri.
All’improvviso Dalila si voltò leggermente verso il ragazzo alla sua sinistra e lo guardò. Zayn era seduto con le gambe piegate verso l’alto e le braccia erano poggiate ad esse. Il suo sguardo perso lo rendeva ancora più taciturno e misterioso del solito. Era qualcosa di inspiegabile a parole. Il ciuffo perfetto, l’orecchino colpito da un raggio del sole che brillava leggermente e la mascella che si vedeva, anche se ricoperta da una leggera barbetta, era contratta, segno che stava pensando. La maglia nera attillata accentuava il fisico magro e un paio di jeans neri ricoprivano le lunghe gambe.
L’attenzione della ragazza però si soffermò sul suo braccio destro. Era incredibile, ricoperto completamente da tatuaggi. Senza fare nessun movimento particolare allungò la mano verso di esso e solo con la punta del suo indice sfiorò la pelle macchiata d’inchiostro del ragazzo. Zayn si voltò verso di lei cercando di capire che stesse facendo.

<< Scusa>> disse la ragazza ritirando la mano e arrossendo leggermente. Aveva sempre desiderato sfiorare quella superficie colorata.

Zayn sorrise intenerito e, con un colpo di bacino, si avvicinò alla ragazza porgendole il braccio. Dalila lo guardò e gli sorrise riprendendo da dove si era interrotta. Restarono in quel modo per chissà quanto tempo in totale silenzio.

<< Guarda…>> disse Zayn interrompendo l’atmosfera.

<< Cosa?>> chiese la ragazza.
Zayn indicò con l’indice un punto nel laghetto.  

<< Cosa? Non vedo>> disse la biondina sporgendosi verso di lui.

<< Vieni..>> disse Zayn avvicinandosela.
Le mise un braccio intorno alle spalle e le fece inclinare la testa verso il suo petto.

<< Segui il mio dito..>> disse puntando il suo indice verso la distesa d’acqua.
Dalila lo seguì e vide un cigno.

<< Parli del cigno?>> chiese Dalila non capendo quale fosse la cosa strana.

<< Esatto, ora guarda sulla testa del cigno. Cosa vedi?>> le chiese Zayn.
Dalila guardò attentamente e non credette ai suoi occhi.
 
<< Ma… è uno scoiattolo?>> chiese incredula.

<< Già, carino vero?>> le rispose Zayn sorridendole.

Dalila si voltò verso di lui e annuì intenerita.
I due si guardarono e il pakistano, che aveva ancora il braccio sulle spalle della ragazza, la avvicinò di più a sé.

Tra i due calò, per l’ennesima volta, il silenzio. Ma questa volta era diverso, era pesante.
Zayn la guardò e i pensieri che aveva avuto in testa fino a pochi istanti prima tornarono a confonderlo, di nuovo. Mentre la bionda lo guardava il suo cervello cercava di capire perché si sentisse sempre strano, felice e spensierato quando era con quella ragazza che non conosceva nemmeno da una settimana.
 
<< Ti ricordi che ti ho detto quel pomeriggio in mansarda?>> le chiese Zayn spezzando quel silenzio sceso tra i due.
 
<< Che non volevi rovinare tutto?>> rispose Dalila arrossendo.
Zayn annuì.

<< E se avessi cambiato idea?>> sussurrò Zayn.

Dalila non credette alle sue orecchie. Che aveva detto? Non poteva fare sul serio. La ragazza si sentì prendere dal panico e Zayn lo notò, si era irrigidita. Con lo sguardo perso nel vuoto si allontanò dal pakistano e si voltò verso il laghetto. Le parole del cantante ancora riecheggiavano nella sua mente, presa da uno strano senso di panico. Perché le aveva detto quella cosa? Perché? Non poteva lasciare tutto così com’era? Perché rovinare tutto? Stava andando tutto così bene tra loro.

“Perché?” si chiese la ragazza.
Le cose tra loro non dovevano cambiare, lei si doveva staccare da Zayn non poteva affezionarsi più del dovuto a lui. Poi un pensiero. Una sola parola, otto lettere, un immenso dolore. 
Partenza.

Lei sarebbe partita prima o poi e lui lo sapeva. Non poteva dirle una cosa del genere, non a lei! Se ne sarebbe andata e poi? Lui si sarebbe dimenticato e lei avrebbe sofferto a vita. Lo sapeva, si conosceva in fondo sapeva come era fatta. Se si affezionava poi era difficile distaccarsi. Specialmente da lui.
Zayn si voltò verso di lei e si pentì di aver aperto bocca. Perché aveva detto una cosa simile? Scosse leggermente il capò e guardò l’ora sul suo telefono.
 
<< Andiamo?>> chiese il cantante.

Al suono di quella voce Dalila si morse il labbro inferiore e annuì, non voleva parlare. Zayn si alzò e la ragazza lo imitò. Oltrepassarono al siepe e si avviarono verso la macchina. Lui davanti e lei un passo indietro a lui. Zayn percepì una strana sensazione ma fece finta di nulla. I due ragazzi arrivarono all’auto e, nel silenzio più assordante, salirono in macchina. 

 

<< Spuntino!>> urlò Niall uscendo dalla piscina e correndo verso la porta d'ingresso.

Louis lo seguì e i due sparirono dove Liam stava cucinando.
Ilaria uscì dall'acqua e subito ebbe un brivido di freddo che le percorse lungo la spina dorsale. Si diresse verso la sdraio dove aveva lasciato l'asciugamano ma non la trovò; nello stesso momento in cui si accorse dell'assenza di Harry, sentì del calore sulle spalle e su tutto il corpo, seguito da una stretta intorno al torace. 

<< Freddo?>> chiese Harry stringendola.

<< Un po’>> rispose lei arrossendo dopo essersi resa conto della presenza del riccio dietro di lei. Il ragazzo in seguito alla sua risposta la strinse maggiormente, come se così facendo riuscisse a placare i suoi brividi.
Poggiò il mento sulla spalla destra di lei prima che Ilaria sussultasse sentendo le loro guance sfiorarsi.

<< Ti sto bagnando tutto...>> sussurrò Ilaria. 

<< Non importa>> le rispose, prima di premere le sue labbra sulla guancia della rossa.

La ragazza entrò in uno stato confusionale e per evitare che le sue gambe cedessero, buttò la sua testa all'indietro, poggiandola sulla spalla sinistra del riccio. Harry si stupì di quel gesto e guardandola in quel momento, così vulnerabile, gli sembrò strano. Forse i suoi poteri seduttori stavano avendo successo. Gli venne voglia di darle un bacio sul collo, ma bloccò il suo istinto e afferrò la sua mano, sciogliendo l'abbraccio e portandola verso la sdraio.

Si sedette e senza perdere contatto fisico con Ilaria, la fece sedere tra le sue gambe, stringendo la ragazza ancora avvolta nell'asciugamano calda.
Ilaria rabbrividì una seconda volta, forse per il freddo o forse per il contatto della sua schiena contro il torace nudo e a suo parere perfetto, il tutto separato solamente da un sottile asciugamano. Il riccio si accorse della quasi impercettibile vibrazione che le percorse la schiena, così la strinse di più a sé, muovendo le mani su e giù lungo le braccia di lei per riscaldarla.

<< Meglio?>> le chiese in un sussurro. La rossa si bloccò dal rabbrividire di nuovo, questa volta sicura che non sarebbe stato a causa del freddo.

<< Molto>> rispose, voltandosi appena per mostrargli parte del suo sorriso.

Mentre i due si abbracciavano Louis sbirciava dalla finestra e non si perse la scena.
<< Credo che il giardino sarà occupato per un po'>> dichiarò voltandosi verso il tavolo e sedendosi.

Liam e Niall lo guardarono interrogativi, prima che il maggiore indicò con un pollice dietro di sé.

<< Lasciamoli soli…>> spiegò, mentre afferrò un tramezzino unendosi all'irlandese.

Liam e Niall sorrisero osservando la scena dall'altra parte del vetro prima di tornare rispettivamente l'uno a cucinare e l'altro a mangiare.

 

Per tutto il tragitto nessuno dei due disse nulla quando Zayn parcheggiò davanti casa decise di prendere in mano la situazione. Dalila si accorse di essere arrivata e si tolse la cintura di sicurezza. Non vedeva l’ora di vedere gli altri per stare un po’ con loro e per evitare di stare da sola con il pakistano.

<< Hai intenzione di evitarmi ancora per molto?>> chiese Zayn fermandola.

Dalila si voltò verso di lui senza parole, non si aspettava una reazione simile. Era strano, come fosse arrabbiato, deluso ma c’era una strana tristezza nella sua voce.

<< Scusa?>> chiese lei fingendo di non aver capito.

<< Hai capito>> le rispose lui freddo.  Non gli piaceva che lo prendesse in giro.

Dalila non gli rispose e scese dalla macchina. Ormai il piano era quello: meno stava con il ragazzo meno legavano e il problema della sofferenza spariva. Semplice.

<< Ti vuoi fermare?>> chiese Zayn raggiungendola.
Dalila non gli diede ascolto di nuovo ed aprì la porta d’ingresso.

<< Dalila! Dannazione, ti vuoi fermare?>> urlò Zayn entrando.

Tutti i ragazzi presenti in cucina furono attirati dall’urlo del pakistano e si fiondarono verso l’ingresso. Liam e Ilaria erano a capo del gruppo.

<< Che c’è?!>> chiese lei alzando le braccia in aria esasperata.

Zayn la guardò puntando il suo sguardo in quello della ragazza che, non riuscendo a trattenerlo, lo puntò verso i suoi piedi.

<< Ehy ragazz..>> cominciò Liam ma Zayn lo fermò alzando una mano verso di lui. Liam, notando la mascella contratta del ragazzo, si fermò.  

Zayn, con passi piccoli e decisi, si avvicinò a Dalila e, presa per un polso, la trascinò su per le scale dirigendosi verso la sua camera.  
Quando i due ragazzi furono da soli Zayn la lasciò andare. Dalila gli diede le spalle mentre Zayn chiuse la porta dietro di sé. La bionda sentiva il suo sguardo sulla schiena ma non voleva voltarsi. Fu solo quando Zayn la prese per una spalla e la costrinse a voltarsi che i loro sguardi si incontrarono, anche se per pochi secondi, sembrava che per l’italiana le sue scarpe fossero particolarmente interessanti.

<< Che hai?>> chiese Zayn con voce ferma.

<< Niente>> rispose Dalila.

<< Davvero? Allora perché non mi hai rivolto la parola da quando abbiamo lasciato il laghetto? Mi hai ignorato per tutto il tempo >> chiese Zayn incrociando le braccia al petto.

Dalila rimase senza parole. Cosa gli poteva dire? Che stava cercando di evitarlo in modo che non succedesse nulla tra di loro? O che l’idea della partenza già la terrorizzava? Così optò per la soluzione che le sembrava migliore: abbassò la testa e si guardò i piedi.
Zayn  le si avvicinò lentamente e, preso il mento della ragazza tra l’indice e il pollice,  le fece alzare il volto.

<< Guardami>> le disse piano.

<< Guardami>> ribadì il ragazzo facendo incontrare i loro occhi.

<< Zayn, i-io…>> cercò di dire la ragazza allontanandosi da lui e facendo un passo indietro.

<< Cosa? Qual è il problema? E’ forse per quello che ho detto?>> chiese il pakistano.

“E se avessi cambiato idea?”
Le sue parole le tornarono in mente e Dalila andò a sedersi sul letto. Cosa poteva dirgli? Che lui non poteva provare nulla per una come lei? Che lei invece stava cercando di soffocare quei dannatissimi sentimenti nei suoi confronti? O che aveva una terribile paura della sua partenza? Se gli avesse detto che non voleva soffrire, che ne aveva avuto già abbastanza in passato di persone a cui si era affezionata e che aveva perso, le avrebbe creduto? No, certo che no. Poteva dirgli di lasciarla stare e di non avvicinarsi più a lei, se così avesse fatto sarebbe stato tutto più semplice, ma perché il solo pensiero la soffocava? Le stava per esplodere la testa da una parte voleva fregarsene di tutto e godersi quel fantastico ragazzo che il destino le aveva fatto incontrare ma, dall’altra parte, quella razionale, le diceva di tenere le distanze.
 
All’improvviso un bussare alla porta attirò l’attenzione dei due ragazzi.
<< Scusate, è pronto il pranzo>> disse Liam sbucando da dietro il pezzo di legno. Dalila si alzò dal letto, pronta per seguirlo, ma Zayn la anticipò.

<< Arriviamo>> disse semplicemente. Liam annuì e sparì, di nuovo.
Zayn si voltò verso la ragazza e le afferrò entrambi i polsi.

<< Okay..>> cominciò a dire il moro prendendo fiato << Sono stato un idiota a dirti quelle cose, lo so. Non so nemmeno io perché abbia aperto bocca. Ti chiedo scusa>> disse guardandola dritta negli occhi, era l’unico modo che permetteva alla gente di capire quanto fosse sincero.

<< Mi dispiace, qualsiasi cosa abbia combinato al tuo interno dicendoti quelle cose. Davvero, mi dispiace. Ora..>> disse prendendo fiato di nuovo << So, che non sarà facile, ma possiamo fare finta di niente? Lo so che non è giusto ma, dannazione, non mi parli più!>> concluse il ragazzo stringendo la presa sui piccoli polsi della bionda.

Dalila lo guardò e capì che anche lui era confuso, forse tanto quanto lei. Quel leggero panico che gli lesse negli occhi sembrò tranquillizzarla. La bionda chiuse gli occhi e sospirò. Non era successo nulla in fondo, quindi perché fasciarsi la testa prima del dovuto? Un piccolo sorriso le si dipinse sul volto e aprì gli occhi. Dal suo sguardo Zayn riuscì a capire che, in qualche modo, le sue parole avevano avuto effetto e che era tornata la sua biondina.

Dalila fece per dire qualcosa ma il cantante l’anticipò abbracciandola.
<< Solo ti prego, ti prego, non ignorarmi>> le disse stringendola al petto. Detto ciò la lasciò andare e le stampò un leggerissimo bacio sulla fronte per poi voltarsi.
Dalila rimase senza parole e lo guardò andare via.

<< Potevi aspettarmi!>> gli urlò uscendo di corsa dalla stanza sorridente proprio come era uscita quella stessa mattina.

All’improvviso andò a sbattere contro qualcuno.
Dalila alzò lo sguardo e incontrò quello di… Zayn?

<< Ops!>> disse lei sorridendo innocente.

Zayn la guardò e alzò un sopracciglio.
Dalila mise la mani dietro la schiena e gli fece una linguaccia e cominciò a scendere. Zayn la seguì ridendo.

<< Allora possiamo mangiare?>> chiese Harry sedendosi di fianco ad Ilaria con il suo iPhone in mano.

<< No>> rispose triste Niall al riccio, mentre un telefono squillò.

Tutti guardarono Ilaria, la quale non appena puntò lo sguardo sul display improvvisamente s’illuminò come una bambina alla mattina di Natale. Afferrò frettolosamente il cellulare mentre istintivamente si alzò dalla sedia. Harry, che era impegnato a scrivere un messaggio a sua madre, interruppe tutto, preso dall’improvviso scatto della rossa.

<< Pronto?>> disse, fermandosi poco prima della porta della cucina, ansiosa di sentire una qualsiasi risposta pronunciata da quella voce che avrebbe riconosciuto tra mille.

<< Angelo?>> chiese Ilaria incredula. Era talmente felice di quella chiamata che voleva essere sicura che davvero il nome comparso sullo schermo corrispondesse alla persona all’altro capo del telefono.

Il riccioluto ripose il cellulare che ancora teneva fra le mani in tasca e guardò attento la ragazza che stava varcando la soglia della cucina con un sorriso invidiabile sul volto.

“Angelo? E questo adesso chi è?” si chiese Harry.

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Capitolo 18
*** It Doesn't Mean Anything (Parte III) ***


4th July 2013, Friday

 

 
Appena la rossa sparì dalla vista di tutti Dalila scoppiò a ridere.
<< Scusa>> disse Louis attirando l’attenzione della bionda << Posso sapere perché ridi?>> le chiese.

<< Perché non vedremo Ila per un bel po’>> rispose l’unica ragazza in cucina.

<< Che vuoi dire?>> chiese Liam mentre Niall la guardava spaventato.

<< Tranquillo, Niall. Non l’aspetteremo per pranzare a meno che non vogliate mangiare oggi pomeriggio>> disse Dalila notando l’espressione dell’irlandese al suo fianco.

<< Sicura?>> chiese Liam premuroso come sempre.

<< Fidati, li conosco come le mie tasche>> disse Dalila afferrando la forchetta << Buon appetito!>> disse cominciando a mangiare.

Louis, Niall e Liam la imitarono mentre Zayn la fissava, seduto di fronte a lei. Non capiva perché fosse così contenta della chiamata che l’amica aveva ricevuto, sembrava che ci fosse collegato qualcosa anche con lei ma indirettamente.

Dalila non si accorse delle strane occhiate che il pakistano le riservava perché troppo presa dal riccio seduto a capo tavola alla sua sinistra. Harry continuava a fissare la porta della cucina, come se sperasse che da un momento all’altro Ilaria sbucasse. Dalila sorrise contenta della reazione del minore dei cantanti, le faceva piacere che quella telefonata avesse attirato l’attenzione del ragazzo, così tanto da non accorgersi che Louis gli aveva posto una domanda.

<< Harry?>> lo chiamò il maggiore.

Niente. Nessuna risposta dal riccio che, ancora, fissava con interesse quella porta che stava cominciando ad odiare.
“Ma dove diamine è? Possibile che sia ancora al tel…”

<< HAROLD?!>> urlò Dalila attirando, finalmente, l’attenzione di Harry e portandolo alla realtà.

<< Cosa?>> chiese Harry come se si fosse appena svegliato.

<< Ti ho chiesto>> sottolineò Louis il verbo passato << Se per te va bene se stasera andiamo al bowling>>

<< Si, si…>> rispose distratto il ragazzo che portò il suo sguardo verso la sala, fonte da dove arrivava la risata di Ilaria.

<< Allora facciamo così, pomeriggio a casa e stasera bowling>> concluse Liam attirando l’attenzione di Dalila che stava osservando Harry.

“Qualcuno è geloso…” pensò sorridente.
Ma a differenza di Harry Dalila riusciva a seguire la conversazione che i ragazzi stavano avendo.

<< Certo, perfetto!>> disse Dalila distogliendo lo sguardo alla sua sinistra e rispondendo a Liam.
 

 
<< E adesso, per la felicità di Niall, dolce!>> disse Louis alzandosi e cominciando a sparecchiare.

<< Yeah!>> urlò tutto contento l’irlandese mentre aiutava il maggiore con i piatti.

Dalila si guardò in torno e notò che non era cambiato molto nell’ultima mezz’ora. Ilaria era ancora al telefono con Angelo, ed Harry la stava aspettando mentre ribolliva di rabbia. A quel pensiero sul volto della bionda apparve uno sorriso. All’improvviso qualcosa vibrò nella tasca dei suoi jeans. Un nuovo messaggio.

“E’ successo qualcosa di particolare? Stanno al telefono da mezz’ora!”

Dalila sorrise contenta e rispose al cellulare.

“Non che io sappia ma… sappiamo come sono fatti Cip e Ciop!”

“Vabbè… comunque, tutto okay?”

Quel messaggio anche se breve fece sorridere la ragazza. Domenico era così, all’apparenza sembrava che non gli fregasse di nulla e di nessuno ma, infondo, si preoccupava.

“Tutto okay, tranquillo”

Un messaggio veloce e conciso, Dalila sapeva che l’amico non voleva mille dettagli, gli bastava sapere che tutto era apposto.

“Bene. Ci sentiamo, un bacio”

Un ultimo messaggio e come ogni volta la conversazione finiva.
Dalila si accorse che, infondo, nonostante quello che stava succedendo le mancavano Domenico ed Angelo. All’improvviso la sua attenzione venne attirata sotto il tavolo, qualcosa le aveva colpito un piede. Alzò la tovaglia per vedere chi l’avesse colpita.

<< Cosa?>> sussurrò al ragazzo davanti a sé. Nonostante non fossero soli in cucina era come se lo fossero: Harry era presente col corpo ma non con la mente, Liam era in camera sua al telefono con Danielle e Louis e Niall stavano litigando con la lavastoviglie.
Zayn non le rispose ma la fissò dritta negli occhi. Voleva sapere perché quello strano sorriso. Un sorriso che non le aveva mai visto in volto.

Non ricevendo risposta Dalila gli sorrise, non sapendo che altro fare. Non lo capiva quando si comportava in quel modo. Zayn fece per dire qualcosa ma l’urlo disperato di Niall attirò l’attenzione della bionda.

<< Ragazzi>> disse l’italiana alzandosi e andando incontro ai due ragazzi << Prendete pure la torta qui ci penso io>> disse.

<< Siete senza speranza!>> commentò Liam entrando in cucina e sedendosi al tavolo.

<< E’ colpa di quella cosa malefica! Come fanno a starci tutti quei piatti?!>> chiese esasperato l’irlandese.

Scoppiarono tutti a ridere e mentre Dalila sistemava “il mostro” i ragazzi cominciarono a mangiare.

<< Niall, vacci piano!>> l’ammonì Zayn.

<< Ma è solo la seconda>> piagnucolò il biondo.

<< Ci sono anche le ragazze>> gli fece notare il moro.
Dalila si voltò verso i due e guardò il suo “difensore di torte”.

<< Grazie Zayn, ma non mi va. Niall mangiati pure la mia>> gli rispose facendo l’occhiolino al ragazzo che si fiondò sulla fetta di torta.

Zayn la guardò e fece finta di nulla, stava imparando a capirla pian piano. Il pakistano alzò le spalle e continuò a mangiare la sua torta.
Dalila, voltata di spalle, stava sciacquando una pentola quando qualcosa le si parò davanti alla faccia.

<< Apri la bocca>> le sussurrò piano Zayn.

La bionda fece come detto dal ragazzo e qualcosa di morbido e cioccolatoso le riempì le papille gustative.
Zayn ritirò la forchetta e, come se nulla fosse, posò il piattino e la forchetta nella lavastoviglie.
Dalila lo guardò e sorrise intenerita, chissà come aveva capito che la voleva assaggiare ma non voleva impedire a Niall di mangiarne un altro pezzo.   

<< Ehy Zayn metti anche questi>> disse Louis passando anche i loro piattini e le loro forchette.

<< Lascia, faccio io>> disse Dalila fermandolo.
Zayn le sorrise e continuò come se la bionda non le avesse detto nulla.

<< Okay, adesso mi sento abbastanza pieno>> commentò Niall lasciandosi andare sulla sedia. Dalila tornò al suo posto e guardò i ragazzi davanti a sé.

<< Dove siete andati stamattina?>> chiese all’improvviso Liam guardando Dalila e Zayn con aria interrogativa.

Dalila alzò la testa di scatto e arrossì leggermente mentre Zayn guardò l’amico senza far traspirare nessuna emozione.

<< Vero, Malik dove l’hai portata, eh?>> chiese Louis dandogli una gomitata.

Lo sguardo della ragazza si posò sul pakistano. Non sapeva che fare, si sentiva stranamente agitata. Sperava in un salvataggio in calcio d’angolo dal moro.
Zayn per tutta risposta guardò Louis e non disse una sola sillaba. Lo fissava intensamente. Louis sapeva quello che stava facendo, nessuno riusciva a reggere quello sguardo. Zayn aveva quella strana capacità di fissarti e farti innervosire come nessuno riusciva a fare.

<< E vabbè! Tienitelo per te!>> gli rispose Louis facendogli una linguaccia.

Tutti scoppiarono a ridere, Zayn compreso. Il pakistano guardò la ragazza di fronte e, senza farsi vedere da nessuno, le fece l’occhiolino. Il loro segreto era salvo.
Nelle risate generali Louis osservò l’amico riccio che, ancora, aspettava la rossa. Non l’aveva mai visto così. Passava il suo sguardo dalla porta al cellulare e, ogni tanto, si passava nervoso un mano tra i ricci ribelli.
Stava per chiedergli qualcosa quando l’attenzione di tutti fu per una persona sulla porta.

<< Eccomi!>> disse Ilaria raggiante entrando in cucina.

<< Ehy!>> la salutò Dalila.

<< Noi abbiamo già pranzato…>> disse un po’ dispiaciuto Liam.

<< Tranquillo avete fatto bene. Sono stata un’eternità al telefono>> disse Ilaria avvicinandosi alla sedia.

<< Avevate così tante cose da dirvi…>> disse Harry freddo.

Ilaria lo guardò attirata dallo strano tono di voce del ragazzo, Harry senza nemmeno degnarla di no sguardo si alzò e se ne andò.
In cucina calò il silenzio, ognuno fingeva di osservare qualcosa, l’aria si era fatta abbastanza pesante. Dalila se ne accorse e prese in mano la situazione.

<< Allora, miei cari fanciulli>> disse attirando l’attenzione di tutti i ragazzi << Andate pure in sala, io sistemo un po’ la cucina e faccio compagnia ad Ilaria, okay?>>

Louis e Niall non se lo fecero dire due volte e sparirono dalla vista di tutti. Liam guardò l’amica e capì che voleva restare sola con Ilaria, evidentemente avevano molto da dirsi.
Lo stesso ragionamento fece il pakistano ma, sapendo che ciò che si dovevano raccontare le due non gli andava a genio, aprì bocca.

<< Hai già sistemato tutto qui>> le fece notare.

Dalila lo guardò presa in contro piede. Zayn ricambiò lo sguardo compiaciuto di se stesso. Aveva notato la strana aria che si era creata tra Harry e Ilaria dopo quella telefonata e non voleva che, in qualche modo, rovinasse qualcosa tra lui e la bionda. Liam notò che Dalila non sapeva che rispondergli così andò in suo aiuto.

<< Zayn, andiamo sono cose tra ragazze>> gli spiegò << Sei una ragazza?>> gli chiese Liam notando lo sguardo contrario dell’amico.

Zayn cedette e, come se nulla fosse, seguì Liam in sala.
Quando le due ragazze furono da sole e Dalila diede il pranzo all’amica si sedette davanti a lei. Non avrebbe resistito un secondo di più.
Quando le due amiche rimasero sole Dalila si voltò verso Ilaria.

<< Allora? Che ti ha detto Angelo?>> chiese Dalila curiosa.

<< Ma… in sostanza niente di che>> cominciò in italiano la rossa.

<< Siete stati in silenzio per due ore?>> domandò ironica l’amica.

La ragazza rise e cominciò a raccontare << Mi ha detto di come passano il tempo senza noi. Dice che si stanno annoiando e che manchiamo un sacco sia a lui che a Dome>> continuò Ilaria.

<< Che teneri>> disse Dalila sorridendo, facendo poi segno all’amica di continuare.

<< Mi ha detto che l’altro giorno hanno visto un film ma non è stata la stessa cosa…>> aggiunse la rossa sorridendo.

La bionda rise << Ovvio, come guardiamo noi quattro i film horror non li guarda nessuno>> fece Dalila ricordando << e poi? Che ti ha detto più?>> chiese curiosa. Sembrava le dovesse tirare le parole fuori di bocca. Ilaria la guardò sorridendo ed abbassò lo sguardo per coprirsi il volto, come per nascondere qualcosa.

<< Ila?>> la chiamò la bionda << Ila, che ha detto?>> ribadì, non ricevendo risposta.

<< E dai! Non posso dirti tutto, ci sono delle cose private>> rispose la rossa alzando lo sguardo. Dalila si arrese, non poteva insistere su quell’argomento. Non c’era niente da fare, lei ed Angelo avevano un rapporto troppo stretto per potersi insediare tra loro ed ovviamente come migliori amici, si dicevano tutto.

<< Ti ha detto qualcosa di...Ilaria?>> la bionda rabbrividì a pronunciare il nome della ex fidanzata dell’italiano, che nemmeno a farlo apposta, era anche il nome della sua migliore amica.

<< Non l’ha più sentita dalla fine della scuola, sembra completamente sparita>> disse la rossa seria, quasi triste, anche se di tristezza non ne provava minimamente. Quella ragazza non l’aveva mai sopportata nessuno, neppure Domenico, e tutti avevano sempre sperato in una rottura fin dall’inizio della loro storia. Angelo sembrava totalmente stregato da lei, tanto da creare certe volte anche delle crisi nel rapporto di amicizia con la rossa.

<< Che razza di persona, mi chiedo ancora come abbia fatto a stare con lei>> commentò Dalila schifata, ripensando al passato.

<< Però mi sembrava leggermente provato al telefono, non voglio stia soffrendo...>> fece preoccupata Ilaria. L’ultima cosa che voleva era sentire il suo migliore amico in quello stato, e per di più a causa di una come la sua ex.

<< Per Ilaria? Scherzi?!>> chiese scioccata la bionda.

<< Sai che ne sarebbe capace>> ribatté Ilaria, notando una certa difficoltà di Dalila nel rispondere a quell’affermazione. Nonostante gli eventi passati, la sua ex aveva avuto sempre un certo ascendente su di lui, era questa la sua forza.

<< Anche se fosse sono sicura che gli passerà presto. Insomma, l’hai visto? Troverà sicuramente qualcuno di meglio>> fece Dalila infondendo sicurezza alla rossa.

Ilaria sorrise abbassando lo sguardo e dando mentalmente ragione all’amica. Angelo era sempre stato un bel ragazzo, di certo problemi con le ragazze non ne avrebbe avuti e nel caso si fosse sentito giù, lei ci sarebbe stata. In ogni caso.

<< E Mery?>> chiese la bionda, rabbrividendo nuovamente.

<< Sta ancora con Dome, tranquilla>> rise la rossa prima che Dalila sbuffasse ironicamente.

<< Non me ne ha parlato, ma credo siano in crisi>> aggiunse Ilaria.

<< Lo sono da un po’>> commentò l’amica porgendole la fetta di torta al cioccolato che Niall aveva lasciato per lei.

<< Grazie>> afferrò il piattino << si, in effetti...>> concordò con Dalila.

Le due amiche erano talmente prese che non si accorsero che qualcuno stava origliando.
Harry era nascosto vicino la porta della cucina e cercava di captare qualche informazione, ma per sua sfortuna le due ragazze stavano parlando in italiano.
“Dannazione! Devo fare un corso accelerato di italiano!” pensò il cantante continuando ad ascoltare.
Quando però capì di non comprendere niente lasciò stare. Anche se qualcosa l’aveva capita. Due parole che le ragazze ripetevano ogni due secondi.

<< Angy e Dome. Angy e Dome, Angelo…>> continuò a ripetere Harry innervosito passeggiando avanti e indietro nel corridoio.
Zayn, uscendo dalla sala e dirigendosi in cucina, s’imbatté nell’amico e captò ciò che stava dicendo.

<< Tutto okay, Harry?>> chiese Zayn.

<< Angy e Dome>> disse Harry alzando la testa e guardando il pakistano.

<< Scusa?>> chiese Zayn incuriosito.

<< Lo so che non avrei dovuto ma ho cercato di origliare la conversazione delle ragazze..>> ammise Harry sottovoce.

<< E?>> chiese Zayn.

<< Angelo, Dome… l’unica cosa che ho capito e che continuano a ripetere>> disse Harry.

<<” Dome” hai detto?>> chiese Zayn.

<< Si, sembra parlino solo di questo>> spiegò Harry.
Zayn superò l’amico e si fermò a pochi centimetri dalla porta della cucina.

<< O>> disse attirando l’attenzione del riccioluto << di questi>> e detto ciò Zayn entrò in cucina.

“Stanno parlando di due persone?” si chiese Harry paralizzato. Harry fece due più due e il mistero venne risolto. “Angelo” era una persona, maschio.
“ E perché è così contenta di averlo sentito?” si chiese Harry arrabbiato. Provava delle strane sensazioni. Si sentiva arrabbiato, distrutto ma, soprattutto, geloso. Si, geloso in un modo in cui non lo era mai stato.

Zayn entrò in cucina e pensò di nuovo a ciò che l’amico gli aveva detto. In quel momento tutto prese un senso logico: ecco con chi stava messaggiando la bionda. Lo stesso tipo che l’aveva chiamata la prima sera al Luna Park.
“ Di nuovo questo Dome… non è possibile!” pensò riscaldandosi anche lui. Il solo pensiero di quel soggetto, persona che non aveva mai neppure visto, lo irritava particolarmente.
Il suo sguardo incontrò quello di Dalila e gli sembrò che il tempo si fermasse. La guardò e lei gli sorrise. La rabbia sembrò sparire piano piano e ricambiò al sorriso.
Si diresse verso il frigo e prese una lattina di Coca-Cola.
“Meglio non dire niente, non voglio litigare di nuovo..” pensò richiudendo la porta del frigorifero.

<< Ragazze se avete finito, noi siamo sul divano>> disse Zayn alle ragazze ma guardando Dalila.
 
<< Si arriviamo>> gli rispose Ilaria.

Zayn se ne andò e Ilaria guardò Dalila che era intenta ad osservare il bel lato B del pakistano.

<< Primo: piantala di fissarlo in quel modo! Secondo: mi sbaglierò ma quello era un “io sono seduto sul divano tutto solo e vicino a me c’è un posto libero, ti va di venire a tenermi compagnia?”>> disse la rossa sorridendo.

Dalila arrossì violentemente e gli fece una linguaccia.
<< Piantala! >> l’ammonì.

<< Come siete teneri!>> la prese in giro Ilaria ricominciando a parlare in inglese. Ormai il passaggio da una lingua ad un’altra era automatico e non se ne accorgevano nemmeno più.
Dalila la scacciò con la mano e si diresse verso la sala, prima di essere fermata dalle parole di Ilaria.

<< Prima di riattaccare mi ha detto che vorrebbe essere qui con noi, aveva un tono così sincero e triste...>> s’incupì la rossa. Dalila la guardò con espressione intenerita e le accarezzò un braccio in segno di conforto.
Ilaria le sorrise appena, prima di dirigersi entrambe verso la sala.

<< Anche io vorrei tanto essere lì adesso..>> sussurrò appena la rossa. Quella frase venne udita solamente da una persona che in quel momento stava uscendo dal bagno, l’ultima persona al mondo che avrebbe dovuto sentirla.
Al riccioluto crollò il mondo addosso ed abbassò lo sguardo, distrutto.

 
 
<< Eccole!>> disse Lou.

Dalila guardò i divani. C’erano solo due posti liberi: uno vicino a Zayn e uno vicino a Liam.
Non ebbe il tempo di decidere dove sedersi che Ilaria si sedette tra Liam e Niall. Così Dalila fu costretta a sedersi tra Zayn e Louis. Ilaria guardò Harry entrare in sala e andare a sedersi sulla poltrona, ma il riccioluto, che lanciò un’occhiata alla ragazza, spostò subito lo sguardo.
“Ma che gli prende?” si chiese Ilaria.

<< Allora che si fa stasera?>> chiese Ilaria.

Questa innocua domanda diede il via alla lingua lunga di Louis.
Il maggiore dei cantanti spiegò in ogni minimo dettaglio la conversazione che avevano avuto prima riguardo a cosa scegliere di fare la sera. Le chicchere di Louis fecero da ninna nanna a Dalila che pian piano si ritrovò appoggiata a Zayn. Il pakistano senza farsi notare da nessuno avvicinò la ragazza a sé e le mise un braccio intorno alla vita. Intanto di fronte a loro anche Liam si era appisolato.

<< Zayn, mi sa che è meglio se tu, Liam e Dalila andate a fare un bel pisolino>> disse Niall interrompendo Louis.
Il pakistano annuì e, facendo meno movimenti possibili, prese la bionda in braccio.

<< Liam>> lo chiamò Ilaria.

<< Mmh?>> chiese assonnato.

<< Penso che ne abbia bisogno anche tu, ti vedo molto stanco>> gli rispose.

Liam annuì e, sbadigliando, si alzò. Si stiracchiò e mormorando un “che sonno” salì dritto per le scale. Tutti gli sguardi dei presenti si posarono sul ragazzo in piedi. Zayn con calma si sistemò meglio Dalila tra le braccia e, senza dire nulla, si diresse verso le scale.
Il pakistano arrivò davanti alla sua camera ed entrò dirigendosi direttamente verso il letto. Adagiò sulla superficie morbida la ragazza e si voltò per chiudere la porta. Tornò alla ragazza e la sistemò meglio per poi sdraiarsi al suo fianco. Si mise supino con le braccia dietro la testa e con la coda dell’occhio guardò quella biondina al suo fianco.
All’improvviso Dalila si mosse e, lentamente, aprì gli occhi.

<< Ma che..?>> provò a dire la ragazza cercando di fare mente locale sugli ultimi avvenimenti.

<< Ti sei addormentata così ti ho portata in camera>> le rispose Zayn continuando a fissare il soffitto.

<< Oh..>> mormorò l’italiana mettendosi a sedere e voltandosi verso di lui.

<< Ehm..>> disse Dalila attirando l’attenzione del cantante << Grazie per prima, per la torta>> gli disse sorridendo appena.

<< Non c’è di che>> le rispose il moro spostando il suo sguardo dalla ragazza al soffitto.

<< Mi sono persa qualcosa mentre dormivo sul divano?>> chiese Dalila. Stava cercando tutti i modi di fare conversazione con quel ragazzo, da una parte perché amava la sua voce e un’altra perché le sembrava che, a differenza con gli altri, loro due non parlavano più di tanto.

<< No, Lou ha aggiornato Ilaria sul piano di stasera>> le rispose.

<< Capisco>> mormorò la ragazza che, capì che la conversazione sarebbe finita lì.

<< Come te la cavi a bowling?>> le chiese Zayn.

Dalila sorrise a quella domanda: allora anche lui parlava.
<< Non saprei>> ammise lei passandosi una mano tra i capelli.

Zayn si voltò sul fianco destra e la guardò.
<< Hai mai giocato a bowling?>> le chiese.

<< Una volta sola>> rispose Dalila sedendosi a gambe incrociate il più possibile vicino a lui.

<< E..?>> la incitò il moro.

<< E possiamo dire che non è il mio forte>> ammise la ragazza sorridendo innocente.

<< Una schiappa in squadra>> disse Zayn.

<< Scusa?!>> chiese la bionda alzando il tono della voce.

<< Mentre dormivi i ragazzi hanno fatto le squadre: io, te e Louis contro Ilaria, Harry, Liam e Niall>> le rispose << Una schiappa in squadra>> ribadì il pakistano.

<< La pianti di darmi della schiappa?>> disse la ragazza colpendolo.

Zayn cercò di trattenere le risate e decise di stuzzicarla ancora, le piaceva quando si arrabbiava, reagiva come i bambini.

<< Schiappa>>

Dalila, pronta, lo colpì di nuovo. La scena si ripeté un paio di volte quando all’ennesimo colpo Zayn reagì e bloccò la ragazza sotto di sé.

<< Hai finito di colpirmi?>> le chiese.

<< Hai finito di darmi della schiappa?>> lo sfidò lei.

<< Tu finiscila di colpirmi e io la pianto>> propose il moro.

<< Andata>> gli rispose Dalila accettando.
Zayn la lasciò andare e si sdraiò di nuovo supino.

<< Schiappa>> sussurrò.
Dalila si mise a sedere e lo guardò infuriata.

<< Avevi detto che avresti smesso!>> lo sgridò fingendosi offesa.

Zayn scoppiò a ridere e per tutta rispose la bionda gli diede le spalle incrociando le braccia al petto. Il cantante cercò di contenere le risate e allungò un braccio verso di lei, la sfiorò e la ragazza si ritirò al tocco.
Zayn sorrise e provò di nuovo a sfiorarla. Allungò il braccio e le accarezzò la schiena, Dalila di nuovo si allontanò.

<< Allora sei proprio arrabbiata>> disse ridendo.

Dalila non gli diede retta e, come se non esistesse, si sdraiò su un fianco e gli diede le spalle.
Zayn la guardò, era messa su un fianco, gambe verso il petto e mano destra sotto la guancia.
Dalila percepì lo sguardo del ragazzo su di sé ma una strana stanchezza l’avvolse e cercò di tenere gli occhi aperti. Quel letto era cos’ dannatamente comodo… senza accorgersene allungò il braccio sinistro dietro di sé e prese la maglia del ragazzo alle sue spalle. Zayn la guardò confuso ma quando sentì che lo stava spingendo verso di lei l’aiutò e le fece appoggiare la schiena contro il suo petto.

<< Ma non eri arrabbiata?>> le chiese abbracciandola.
Dalila annuì e si lasciò cullare dal pakistano.

<< E allora perché…?>> cercò di dire il ragazzo ma fu interrotto dalla ragazza.
Dalila gli sfiorò una guancia ruvida e l’avvicinò a se, ancora di più se possibile.

<< Ho freddo…>> cercò di giustificarsi la bionda.

<< Bella scusa>> sussurrò il ragazzo sorridendo appena.

<< Chiudi il becco, voglio dormire>> disse Dalila arrossendo.

Zayn annuì e, stringendola a sé, le baciò la testa, lasciando i loro corpi annegare nel silenzio più assoluto.
  

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Capitolo 19
*** It Doesn't Mean Anything (Parte IV) ***


4th July 2013, Friday
 
 

 
<< E noi che facciamo?>> domandò Louis seduto al fianco della rossa con un braccio disteso lungo lo schienale del divano dietro la ragazza.

Contemporaneamente si avvicinò Niall, che uscito dalla cucina, si era procurato una lattina di coca-cola. Ilaria distolse lo sguardo dal riccio - che stava osservando da un po' - e si voltò verso il maggiore, ma l'attenzione di tutti i presenti fu attirata dall'irlandese che improvvisamente si bloccò al centro del salotto, proprio di fronte a Louis e la rossa.
 
Successe tutto in un secondo: poggiò la lattina sul tavolino di vetro e tirò fuori dalla tasca dei jeans il suo iPhone che in quel momento stava vibrando. Ilaria ed il maggiore lo guardarono interrogativi mentre il riccio sull'altro divano non era per niente partecipe.
 
Niall diede un veloce sguardo al display, forse immaginava già chi potesse essere e nel suo sguardo si poteva notare una strana luce di speranza che si tramutò in contentezza.
Senza dire niente camminò velocemente verso la porta d'ingresso con il cellulare vibrante tra le mani ed un sorriso stampato sulle labbra. Uscì in giardino, sotto lo sguardo attento di Ilaria e Louis, il quale assunse un'espressione furba mentre scattò dal divano ed andò in cucina, con tutte le intenzioni di spiare il biondino.

La ragazza sorrise a quella scena, prima che il maggiore seguisse furtivamente Niall. Probabilmente in un'altra situazione si sarebbe unita al cantante, ma in quel momento aveva ben altro per la testa.
 
 

<< Pronto?>> rispose lui a bassa voce chiudendosi la porta d'ingresso alle spalle.

Si notò subito il suo sorriso smagliante non appena dall'altro capo del telefono risposero con una voce chiara e dolce, mentre il biondo si sedette sul gradino della porta d'ingresso, pronto a godersi quella chiacchierata.
Intanto il maggiore uscì silenziosamente dal balcone della cucina e si appostò dietro l'angolo, sbucando leggermente con la testa giusto per vedere dove si fosse posizionato Niall. Ritirò il capo e porse solamente l'orecchio, che in quel momento era l'unica cosa che gli serviva.

<< Sono a casa con gli altri. Tu che stai facendo?>>

L'irlandese continuava a parlare al telefono, mentre il maggiore ascoltava con attenzione tutte le sue risposte, cercando di ricostruire la conversazione.

<< Hai deciso quando partire?>>

"Partire? Chi deve partire?" si chiese il ragazzo dietro al muro. Davvero non sapeva chi fosse, ma poteva immaginare che ruolo avesse quella persona nella vita di Niall. Louis non poteva vederlo, ma era sicuro che l'irlandese avesse dipinto sulla faccia uno di quei sorrisi ebeti che facevano tenerezza.

<< Anche tu. Non vedo l'ora che tu prenda quell'aereo>>

Il maggiore sorrise contento. Non aveva capito molto della conversazione, ma aveva compreso cosa ci fosse dietro quelle parole.
Sentì che la chiacchierata stava giungendo al termine, così decise di rientrare, avviandosi nuovamente verso il balcone della cucina con un pizzico di felicità in più.

 
 
Lo osservava attentamente mentre disteso sul divano era impegnato a scrivere qualcosa velocemente con il suo blackberry, ed intanto si chiedeva cosa avesse; era diverso rispetto a quella mattina, da quando avevano terminato di mangiare non le aveva più rivolto la parola.

Dopo alcuni minuti che lo guardava silenziosamente, Harry distolse lo sguardo dal piccolo schermo e lo puntò su di lei. Ilaria per i primi secondi rimase paralizzata, mentre poteva notare nel suo sguardo un'indifferenza ed una passività congelante che metteva i brividi. Gli sorrise timidamente, incerta su cosa dire o fare, ma il minore per tutta risposta ritornò ad osservare il display con totale inespressività. Inutile dire che la ragazza ci rimase male; il suo sorriso, anche se poco accennato, morì in un secondo, ucciso da quello sguardo di Harry che mai avrebbe pensato di vedere in vita sua.

Non sapeva davvero cosa fare. Non conosceva il motivo del pessimo umore del riccio, ed aveva intenzione di chiederglielo, avendo capito che la causa di tutto ciò fosse lei.
Prese coraggio e parlò.

<< Che hai?>> domandò in un sussurro.
 
Non ricevette nessuna risposta, gli occhi di Harry ancora fissi sul suo cellulare. Nonostante il comportamento freddo e distaccato del riccio che le aveva procurato un paio di brividi lungo la schiena in pochi minuti, decise di non lasciar perdere e di continuare finché non le avesse detto qualcosa.

Si alzò dal divano ed accorciò la distanza tra loro, avvicinandosi al ragazzo. Harry non la degnò di uno sguardo e con la coda dell'occhio la vide arrivare. Nonostante ciò e nonostante avesse capito le intenzioni della rossa, il riccio non si mosse di un millimetro, comportandosi come se in quella stanza fosse solo.

Ilaria non demorse e si sedette sul bordo del divano al suo fianco, usufruendo di un piccolo spazio morbido che non era occupato dal corpo di Harry. Il ragazzo si irrigidì impercettibilmente, probabilmente perché in quel momento non sopportava l'idea di averla ad una distanza limitata, o forse perché era arrabbiato e non riusciva nonostante tutto a starle lontano. Per evitare ciò il minore si alzò e si mise a sedere, notevolmente più distante dalla ragazza.
Ilaria lo guardò allibita e a quel punto decise che era davvero troppo.

<< Si può sapere che ti prende? - disse visibilmente infastidita - è tutto il pomeriggio che mi eviti e che non parli>>

Harry la guardò nuovamente, questa volta leggermente più espressivo.
<< Forse dovresti imparare anche tu a parlare di meno>> sputò il riccio nè con cattiveria nè con l'intenzione di offendere. Era...arrabbiato, e la ragazza proprio non riusciva a capire perché.

A quella risposta rimase totalmente pietrificata, sul suo viso si dipinse un'espressione scioccata.
In quel momento sbucò Louis dalla cucina che subito percepì la tagliente tensione che c'era in salotto. Il maggiore guardò i due ragazzi seduti ai due capi del divano, l'uno impegnato con il cellulare e l'altra immobilizzata con lo sguardo fisso nel vuoto.

Niall rientrò in casa con uno sguardo sorridente puntato ancora verso il cellulare con il quale probabilmente aveva appena terminato la sua chiamata, ma non appena venne attirato dallo strano silenzio che incombeva nel salotto, alzò lo sguardo ed assunse la stessa espressione del maggiore di fronte a lui.
Ilaria si voltò verso i due ragazzi e subito si ricompose, levandosi dal viso quello sguardo paralizzato nel nulla.

<< Allora, che si fa?>> chiese la rossa cercando inutilmente di non far notare a Louis e Niall la tesa situazione che si era creata tra lei ed il riccio. Si alzò dal divano e si avvicinò al maggiore; quest'ultimo la guardò con sguardo interrogativo, mentre lei scosse la testa, chiudendo la "conversazione" lì.

<< Che ne dite se andiamo un po' in mansarda?>> domandò Louis guadagnandosi un consenso dall'irlandese.

Harry improvvisamente sembrò essere uscito da quel mondo virtuale che si era creato con il suo cellulare escludendo tutto ciò che lo circondava e si alzò dal divano.

<< Perché no>> rispose, avviandosi direttamente verso le scale dopo aver sorriso forzatamente all'amico.

<< Ci siamo persi qualcosa?>> fece il biondino alla ragazza, la quale scosse la testa arresa.

<< Qualunque cosa fosse, me la sono persa anche io>> rispose lei avvicinandosi alle scale seguita dai due cantanti.

 

Il riccio entrò in mansarda ed assunse esattamente la stessa posizione che aveva al piano di sotto: prese possesso di un divano e si distese su di esso, sistemandosi un cuscino dietro la testa.
Dopo poco varcò la porta anche l'irlandese seguito dalla rossa.

<< Louis?>> domandò il biondino non vedendo nessun’altro al seguito della ragazza. Ilaria si voltò verso la porta appena varcata e constatò che effettivamente il maggiore era sparito.

<< Non lo so>> rispose semplicemente lei andandosi a sedere sul divano, seguita a ruota da Niall.
 
 

Stava attraversando il corridoio per raggiungere la mansarda, mentre la sua mente era occupata da ciò che poco prima aveva furtivamente sentito in giardino. Vide davanti a sé il biondo e la rossa allontanarsi, quando le sue gambe si bloccarono improvvisamente davanti alla porta della camera silenziosa dell’amico. L’aprì piano, senza farsi accorgere né dagli amici davanti a lui né dal ragazzo che dormiva tranquillo sul suo letto.
Si avvicinò nella penombra e si sedette sul materasso affianco al corpo disteso.

<< Liam…>> sussurrò. Nessuna risposta.
 
<< Liam, svegliati>> disse appena più forte, poggiandogli una mano sulla spalla. Un mugugno risuonò nella stanza scura.

<< Louis.. – sbiascicò il castano voltandosi verso l’amico – che succede?>> si mise a sedere improvvisamente, leggermente agitato.

<< Niente, sta calmo>> si affrettò a dire il maggiore. Liam si rilassò e si poggiò con la schiena contro la testata del letto, accendendo la lampada sul comodino.

<< Perché mi hai svegliato allora?>> domandò il cantante passandosi le mani sul viso.

<< Niall>> disse semplicemente Louis.

<< Niall...cosa?>> fece confuso Liam.

<< Credo si stia vedendo con qualcuno – fece, accennando un sorriso – o per lo meno sentendo>>

<< E cosa c’è di male?>> chiese il minore dei due non capendo.

<< Niente, anzi è una cosa stupenda. È solo che... – Louis abbassò lo sguardo – Niall è molto sensibile e...>>

<< E sei preoccupato per lui>> concluse Liam al posto suo, sorridendo. Louis lo guardò e sorrise a sua volta, arrendendosi al mostrare la sua parte più dolce.

<< Non dirlo a nessuno>> disse giocosamente il maggiore.
 
<< Cosa? Che hai un lato dolce e sensibile?>> fece Liam.

<< Ho una reputazione da mantenere>> rispose scherzosamente Louis, scoppiando a ridere insieme all’amico.

<< Come l’hai scoperto?>> domandò Liam mettendosi più comodo sul letto.

<< Ho sentito una telefonata – disse Louis tornando con la mente a qualche momento prima – ha parlato di una partenza, credo non abiti qui a Londra>>

<< Lou, hai origliato una sua telefonata?>> lo riprese Liam.

<< Si, ma non è questo il punto – evitò l’argomento – dobbiamo scoprire di chi si tratta>>

<< Dobbiamo?>>

<< Vuoi farmi fare tutto da solo?>> chiese Louis retoricamente.

Liam sapeva che se l’avesse lasciato fare probabilmente la cosa non sarebbe andata a buon fine, aveva bisogno di un complice. Due teste erano meglio di una.
 
<< Che hai in mente?>> domandò Liam curioso.


 
Louis entrò in mansarda, attirando l’attenzione di tutti.

<< Ragazzi, non siamo venuti per occupare i divani>> disse il maggiore ai tre ragazzi rilassati sulla superficie morbida ed accendendo la tv. Niall ed Ilaria si alzarono mentre il minore sorrise amaramente, scrutando distrattamente i movimenti dell'amico.

<< Dov’eri finito?>> chiese Niall posizionandosi di fianco al maggiore.

<< Dovevo fare una cosa – rispose il maggiore semplicemente - Vi va una partita a Just Dance?>> domandò per evitare altre domande dal biondino.

<< Si! - rispose entusiasta Ilaria raggiungendo i due ragazzi davanti alla televisione - ci gioco spesso con i miei amici in Italia>>

Il riccio alzò lo sguardo e mise un braccio dietro la testa << Devi esserti divertita molto>> sputò. Aveva un'espressione apparentemente tranquilla e rilassata che mostrava il suo sorriso più falso.
 
La rossa rimase nuovamente di sasso come già troppe volte era capitato quel giorno. Louis si voltò verso l'amico che aveva appena parlato e lo guardò semplicemente, cercando di capire cosa gli prendesse e che avesse in mente, senza risultato. Poggiò una mano dietro la spalla della ragazza al suo fianco e le fece segno con lo sguardo di non curarsene. Lei sorrise appena con un angolo della bocca mentre dentro di sé si chiedeva ossessivamente il perché di tutte quelle frecciatine. Decise di tornare alla realtà e di concentrarsi su ciò che stavano facendo Louis e Niall.

<< Che canzone balliamo?>> fece Louis posizionando la schermata sui titoli delle canzoni ed iniziando a scorrere l'elenco. La rossa osservò la lista attentamente, bocciando qualche volta mentalmente e qualche volta ad alta voce le canzoni.

<< Quella!>> gridò improvvisamente Ilaria puntando un dito verso lo schermo.

<< Quale?>> domandò il biondino.

<< La terza>> rispose sicura lei.

<< Vuoi farci ballare la nostra canzone?!>> chiese il maggiore fintamente contrariato leggendo "What Makes You Beautiful". La rossa annuì energicamente mentre Niall sorrise divertito ed afferrò un joystick. 

Inserito il gioco nella console e scelta la canzone da ballare, presero posizione mentre la rossa si avvicinò esitante al divano.

<< Giochi?>> domandò porgendo un joystick al riccio. Il cantante la guadò freddo e scosse la testa svogliato, facendo una smorfia. Ilaria non insistette, ne aveva abbastanza per quella giornata e la situazione sembrava irrecuperabile. Abbandonò il joystick in più sul tavolino e tornò dai due ragazzi pronta a mostrare le sue migliori doti ballerine.
Una volta affiancato Louis, questo la scrutò con la coda dell'occhio, percependo in un attimo il suo possibile stato d'animo.

<< Pronti?>> chiese il maggiore mettendo da parte quella strana atmosfera che si era venuta a creare. Niall annuì energicamente e fece qualche saltello sul posto, riscaldandosi. La rossa si allontanò dalla televisione e si mise in posizione.

"What makes you beautiful" partì ed i tre ragazzi cominciarono a scatenarsi.
Anche se Ilaria non poteva vederlo, Harry la osservava attentamente da dietro; il suo stato psicologico e sentimentale quel giorno non erano dei migliori, ma non avrebbe mai perso occasione di guardarla, soprattutto se assumeva certe movenze.
Quando la canzone arrivò al ritornello sentì una frase che si ritrovò a pensare per la seconda volta nell'arco di poche ore.

"The way that you flip your hair gets me overwhelmed..."
Quelle parole lo riportarono di nuovo a quella mattina, quando aveva aperto le palpebre e si era ritrovato davanti quel viso a parer suo stupendo, con quegli occhi color del ghiaccio reso ancora più intenso dalla luce del sole che filtrava dal balcone semiaperto.
Tutto era cambiato da quella telefonata che forse non sarebbe dovuta arrivare, ma ciò che rese Harry stupito fu l'atteggiamento di lei una volta terminata la chiacchierata.
Era possibile che solo per quel colpo di telefono le aveva visto in faccia un sorriso come mai l'aveva avuto? Un sorriso che nemmeno l'aver incontrato e conosciuto i suoi cinque idoli le aveva regalato.

Ciò che rese il ragazzo ancora più sconcertato fu la frase che sentì uscendo dal bagno. Quelle parole avevano fatto crollare quelle poche certezze che si era creato in quegli ultimi giorni; non era più sicuro di niente, non sapeva se stesse facendo la cosa giusta o meno.
Se il suo cuore era là, come avrebbe potuto lui conquistarlo?

<< Okay, tregua!>> esclamò la rossa con il poco fiato rimastole, buttandosi a peso morto sul divano. Harry si risvegliò da quel coma che sembrava averlo portato in una dimensione parallela e si voltò distrattamente verso Ilaria.

<< Solo perché stai perdendo!>> osservò Louis raggiungendola e sedendosi al suo fianco.

<< Non ho più fiato!>> ribatté la ragazza.

<< Ti lamentavi così anche con i tuoi amici? - domandò Niall avvicinandosi ai due ragazzi - devono essere dei santi per sopportarti>>

<< Perché? - si intromise il riccio guardando la ragazza in modo freddo, uno sguardo che quasi metteva paura - secondo me invece vanno d'amore e d'accordo>>

Ilaria guardò il ragazzo con occhi tristi e allo stesso tempo arrabbiati. Perché diamine si comportava così?

<< Si, effettivamente andiamo molto d'accordo>> gli rispose utilizzando il suo stesso tono.

Louis e Niall intanto seguivano quella conversazione attentamente, passando lo sguardo da l'uno all'altro, mentre respiravano l'aria della stanza ormai tesa e pesante.

<< Bene, allora perché non...>>

<< Perché non facciamo un'altra partita?>> lo interruppe il maggiore alzandosi, intuendo prontamente che Harry stava per pronunciare parole delle quali si sarebbe sicuramente pentito non appena avrebbero lasciato la sua bocca.
Troppo tardi.

La ragazza rimase impassibile di fronte a quella frase non pronunciata della quale aveva capito perfettamente il continuo.
"No, non lo pensa davvero, è stato tutto dettato dalla rabbia. Vero?" fu il pensiero di lei.
Ilaria si alzò di scatto dal divano << Harry, puoi venire fuori un attimo?>> chiese chiara e concisa.

<< Scusa, ma ora non...>>

<< Harry>> lo richiamò di nuovo.

Ne seguirono degli attimi di silenzio, nei quali il minore alzò lo sguardo verso di lei e ne osservò gli occhi freddi e privi di ogni luce che lo fissavano. Il riccio si alzò controvoglia e seguì fuori dalla porta la ragazza, la quale lo condusse nella sua camera da letto.
Lui prese posto sul letto, mentre Ilaria rimase in piedi, socchiudendo la porta dietro di sé.
Nella sua mente mille domande facevano a pugni per essere pronunciate ed avere una risposta, ma nessuna ebbe il coraggio di uscire dalla sua bocca. I suoi occhi azzurri cercavano quelli verdi di lui, non trovandoli perché rivolti verso il pavimento e troppo impauriti e dispiaciuti per sostenere uno sguardo.

<< Dimmi che non volevi dirlo davvero>> disse lei molto più calma di prima.

Il riccio ancora non alzò lo sguardo; doveva calmarsi anche lui per risponderle.
Ritornò con la mente a qualche attimo prima. Davvero stava per dire quella frase? Se Louis non l'avesse fermato l'avrebbe terminata? Sarebbe bastato quello per farla...andare via.
Al solo pensiero rabbrividì.

Valeva la pena tutto quello che le aveva detto e tutta quella freddezza che le aveva regalato? Infondo non sapeva ciò che si erano detti, né conosceva questo "Angelo". Quella telefonata però gli era bastata per capire che tipo di rapporto avessero. E se avesse un fidanzato e lui non lo sapeva? Effettivamente di questo non ne avevano parlato.
E poi, quella frase... Davvero avrebbe voluto essere lì in quel momento? Se aveva lasciato una persona molto importante probabilmente si. Scosse la testa come per scacciare via quelle troppe domande che invadevano la sua mente; se fossero rimaste lì non avrebbero mai avuto risposta.
Alzò lo sguardo ed aprì la bocca per dire qualcosa, ma le parole non risuonarono in quella stanza dove si riscoprì ormai da solo.

 
 
Ilaria rientrò in mansarda sotto lo sguardo attento dei due ragazzi che, rimasti da soli, ne avevano approfittato per iniziare una partita a FIFA. 

<< Tutto bene?>> chiese Louis premuroso. La rossa annuì poco convinta e si sedette sul divano.

<< Harry?>> domandò Niall non vedendolo con la ragazza.

<< Sono qui>> rispose il riccio entrando nella stanza, evitando di guardare in faccia i presenti.

Ci furono dei momenti di silenzio, dovuti alla tensione tra il minore e la rossa, Louis che cercava di capirci qualcosa e la confusione di Niall.

<< Vi va un po' di musica?>> propose il maggiore interrompendo quel silenzio imbarazzante. L'irlandese annuì e si alzò, dirigendosi verso la consolle. Louis lo seguì e non appena ci mise le mani, partì una canzone a tutto volume.

Il maggiore ed il biondino iniziarono a scatenarsi, ballando come matti al centro della stanza. Dopo qualche minuto anche Ilaria si abbandonò alla musica, tirata in pista da Louis; era stufa di stare lì seduta in silenzio con il riccio di fianco che, come ormai faceva da tutto il giorno, non spiccicava una parola.
All’improvviso qualcuno entrò in mansarda.

<< Si può sapere che state facendo?!>> urlò Zayn affiancato da Dalila.
Niall, capendo di aver svegliato l’amico, corse a spegnere la musica.

<< Passavamo il tempo?>> chiese Louis sorridendo innocente.

<< E da quando il tempo si passa urlando come delle scimmie?!>> gli chiese Zayn.

Niall e Ilaria abbassarono la testa, Harry sorrise della scena- in fondo lui non aveva fatto nulla- e Louis guardava Zayn con sguardo da cane bastonato.
Dalila affiancò meglio Zayn e gli mise una mano sulla spalla.

<< Dai, Zayn, non sgridarli così..>> provò a calmarlo la biondina.

<< Esatto. Non sgridarci così…>> disse Louis.
Zayn lo fulminò e poi posò il suo sguardo su Dalila.

<< Li hai sentiti?>> le chiese calmo.
“ La ragazza lo calma..” pensò Louis guardandoli.

<< Si, li ho sentiti, hanno svegliato anche me… ma comunque ci saremmo svegliati tra meno di dieci minuti. È inutile arrabbiarsi>> gli rispose Dalila sorridendogli.

Zayn si voltò verso gli altri.
<< Se questa volta la passate è grazie a lei>> disse indicando Dalila << La prossima volta non mi fermerà nemmeno lei dal prendervi a cal…>>

<< Okay! Abbiamo capito! Non succederà una seconda volta!>> lo fermò Dalila.

Zayn riservò un’ultima occhiataccia al maggiore dei cantanti poi varcò la soglia della porta sotto lo sguardo di tutti. Dalila si voltò verso Louis che fece per avvicinarsi a lei, in fondo gli aveva salvato la vita dalla furia di “Mr siete degli animali”. All’improvviso la ragazza venne trascinata fuori dalla stanza in meno di due secondi, il tempo di lasciare sia lei che i ragazzi in mansarda senza parole.

<< Ma che..?>> cercò di dire la bionda presa in contro piede.

Zayn le diede le spalle e, senza lasciarle la mano, cominciò a scendere le scale. Aveva intenzione di svegliarsi in un modo decente e non da delle urla disumane. I due arrivarono nella camera del pakistano che, sempre sotto lo sguardo confuso dell’italiana, richiuse la porta alle loro spalle e si diresse verso il grande letto. Si sdraiò supino con le braccia dietro la testa e fece appoggiare la testa della bionda sul suo petto. Dalila capì che stava cercando di riprendere la posizione in cui erano prima che le urla dei loro amici disturbarono il loro sonno tranquillo. Così decise di accontentarlo e, dopo aver poggiato la testa sul petto muscolo del ragazzo ed avere intrecciato le sue gambe corte con quelle lunghe di lui, aprì bocca.

<< Posso sapere il perché di tutto ciò?>> chiese mentre Zayn cominciò ad accarezzarle i lunghi capelli chiari.

<< Non mi piacciono i risveglia traumatici>> le rispose a bassa voce e senza fermarsi dall’accarezzarla.
 
Dalila sorrise e, con un piccolo slancio, si mise a pancia in giù guardando il ragazzo davanti a sé. Zayn aveva la mano destra sotto la testa e la sinistra immersa nei lunghi capelli dell’italiana, le mostrò un piccolo sorriso e poi chiuse gli occhi.

Dalila continuò a fissare quel volto rilassato e dannatamente perfetto. Non c’era nulla da fare, era qualcosa di incredibile e di inspiegabile. L’ottava meraviglia del mondo.
La mascella quadrata e ricoperta da quella barbetta lunga al punto giusto e scura, che gli dava l’aria da uomo fatto e finito. La pelle ambrata che lasciava intendere perfettamente le sue origini pakistane. Le labbra chiare e piene al punto giusto, ne troppo sottili ne troppo eccessive con il solito segno sul labbro inferiore causato dal vizio del cantante di morderselo quando agitato, nervoso o pensieroso. Le ciglia lunghe e folte da far invidia a tutte le ragazze, le sopracciglia nere e la piccola cicatrice su quella destra, il tutto circondato dai capelli neri, perfetti e ben curati.

Dalila, senza nemmeno rendersi conto di quello che stava facendo, sfiorò con l’indice il piccolo taglietto. Fu quel piccolo gesto che fece aprire gli occhi al ragazzo sotto osservazione. La ragazza guardò quegli occhi che aveva sempre amato. Le piaceva ogni loro cosa dalla forma, al colore, alla brillantezza. Erano qualcosa di unico e raro. Difficile da spiegare.

<< Che c’è?>> le chiese Zayn accennando un piccolissimo sorriso.

Era lì davanti a lui con la bocca leggermente aperta e lo fissava. Cosa l’aveva zittita per così tanto tempo? La conosceva da poco ma aveva capito che non era una tipa che amava il silenzio e ne aveva avuto, più di una volta, la prova. Gli faceva mille domande, cercava sempre di farlo parlare e non ne conosceva il motivo. Perché cercava sempre di creare una conversazione con lui? Okay, lui non parlava spesso ma non lo faceva apposta solo, a lui bastava vederla, senza parlare. Ma quei minuti di silenzio lo avevano “preoccupato”.

<< Niente>> rispose la ragazza interrompendo i pensieri del pakistano.

<< Okay,>> disse il ragazzo accarezzandole un’ultima volta la testa e mettendosi seduto << Mi devo cambiare>> concluse.

Dalila fece alzare il cantate, che si diresse verso l’armadio stiracchiandosi, e si sdraiò a pancia in giù voltandosi verso di lui.

<< Che ti metti?>> chiese curiosa.

Zayn sorrise riconfermando la sua teoria  ed alzò le spalle continuando ad osservare il vasto armadio.
Dalila lo guardò e il suo sguardo si posò sulla schiena del ragazzo. Nonostante fosse ricoperta dal sottile strato di stoffa della maglia poteva vedere la muscolatura del cantante. All’improvviso il suo sguardo si spostò sul maglioncino che Zayn aveva in mano. pensava di conoscere ogni indumento di quell’armadio e invece si sbagliava. Da dove aveva tirato fuori quel coso?!

<< Aspetta!>> disse mettendosi in ginocchio e attirando l’attenzione del ragazzo davanti a sé.

<< Cosa?>> le chiese.

Quella volta fu Dalila a non rispondergli, si alzò e gli andò incontro incitandolo ad andarsi a sedere sul letto, lasciandolo con un “ci penso io”.

<< Ma io..>> provò a dire il ragazzo.

<< Malik, zitto e fammi fare>> l’ammonì lei.

Zayn si arrese e, sbruffando, si sedette sul letto pronto a vedere cosa quella piccola peste gli proponesse.
  

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Capitolo 20
*** It Doesn't Mean Anything (Parte V) ***


4th July 2013, Friday
 
 



<< Ma perché non quello?>> chiese per l’ennesima volta Zayn.
 
<< Ancora? Zayn piantala di fare il bambino e cambiati. Sei in ritardo>> gli rispose Dalila spingendolo nel bagno in camera.
 
Zayn sbruffò per la centesima volta e si richiuse la porta dietro le spalle lasciandola leggermente socchiusa, in modo da vedere dallo specchio la bionda seduta sul suo letto. Dalila si accorse dello sguardo del pakistano e, dopo averlo visto sbottonarsi il bottone dei jeans, prese il cellulare e fece finta di controllare qualcosa. Sul volto del pakistano si dipinse un piccolo sorriso malizioso.
 
<< Senti un po’..>> cominciò la bionda sempre con lo sguardo fisso sul cellulare.
 
<< Dimmi>> le rispose il cantante chiudendosi la zip dei pantaloni e aprendo completamente la porta.
 
Dalila alzò lo sguardo ma, notando il petto nudo del ragazzo, arrossì e l’abbasso di nuovo.
 
<< Come mai..> disse riprendendo il filo del discorso << tu hai il bagno in camera?>> riuscì a chiedere.
 
<< Anche Harry ce l’ha>> rispose lui infilandosi la maglia e osservandosi allo specchio del bagno.
 
<< Allora, perché solo voi due?>> chiese curiosa Dalila posando il cellulare nella tasca dei jeans.
 
<< Quando siamo arrivati in questa casa per la prima volta>> cominciò a raccontare il pakistano intento ad aggiustarsi i capelli ribelli << Harry si è precipitato nella prima stanza col bagno e se l’è presa. Subito dopo scoprimmo che solo un’altra l’aveva e i ragazzi, di loro spontanea volontà, decisero di darla a me>> concluse.
 
<< Perché a te?>> chiese Dalila al ragazzo che uscito dal bagno stava cercando le scarpe decise dalla bionda poco prima. Dalila gliele indicò e si voltò alla sua destra dove Zayn si sedette per infilarsele.
 
<< Dissero che era meglio così>> rispose il moro alzandosi e andando di nuovo in bagno << Dicono che ci metto un sacco in bagno e, se avessi dovuto usare quello in comune, loro non sarebbero mai riusciti ad entrarci. Esagerati>> commentò dandosi un’ultima occhiata per poi uscire.
 
<< Esagerati?>> chiese sarcastica la bionda.
 
<< Che te ne pare?>> le chiese Zayn facendosi ammirare.
 
<< Non male, sono stata brava>> rispose fiera di sé l’italiana.
 
Dalila si alzò dal letto e si avviò verso la porta quando Zayn la fermò.
 
<< Sei d’accordo con loro?>> chiese tornando al discorso di pochi minuti prima.
 
<< Ovvio! Vanitoso come sei!>> gli rispose Dalila scoppiando a ridere e andando verso la porta.
 
<< Cosa?! Io NON sono vanitoso!>> le rispose seguendola fuori dalla stanza.
 
<< Certo com..>> le parole della bionda si bloccarono e fecero incuriosire il ragazzo che dietro di lei chiuse la porta e le andò a sbattere contro.
 
<< Ehy…>> li salutò Ilaria ferma davanti a loro.
 
Dalila la guardò e capì che qualcosa non andava, che c’era qualcosa che la preoccupava. Il suo sguardo parlava da solo, era spento e palesemente triste.
 
<< Zayn>> lo richiamò Dalila senza voltarsi << comincia a scendere noi vi raggiungiamo subito>> gli ordinò con tono serio.
 
<< E’ tutto okay?>> chiese Zayn non dandole retta e notando lo strano sguardo dell’amica dai capelli rossi.
 
Ilaria fece per rispondergli ma Dalila l’anticipò voltandosi completamente verso il ragazzo. Si mise davanti a lui e con una mano gli sfiorò una spalla.
 
<< Vai, ci penso io…>> gli spiegò.
 
Zayn annuì convinto dallo sguardo della ragazza bionda, aveva tutto sotto controllo. Sapeva quel che faceva. Le sorrise e, fatto un occhiolino alla rossa, si diresse verso le scale.
 
<< Ubbidiente il ragazzo>> scherzò Ilaria.
 
Dalila si voltò a guardarla seria come non mai.
 
<< Piantala>> le disse.
 
<< Cosa?>> chiese Ilaria presa in contropiede, di solito l’amica rispondeva sempre a quel tipo di battutine.
 
<< Ila, che è successo?>> ruppe il silenzio la maggiore delle due.
 
Ilaria abbassò lo sguardo e si guardò i piedi, all’improvviso una strana tristezza l’avvolse.
 
<< Chi?>> chiese Dalila all’improvviso.
 
Ilaria alzò la testa verso la bionda non capendo la domanda.
 
<< “Chi?” cosa?>> chiese la rossa presa alla sprovvista.
 
<< A chi devo mettere le mani addosso?>> chiese seria la bionda scrocchiandosi le mani.
 
Un piccolo sorriso apparve sul viso di Ilaria, era sempre la solita violenta ma, ormai la conosceva, ed era fatta così non la si poteva cambiare. Appena si toccava una persona di quelle che Dalila riteneva importanti si scaldava subito.
 
<< Nessuno, frena i bollenti spiriti>> la calmò Ilaria.
 
<< E allora che è successo? Si tratta di Riccio Man?>> chiese in italiano la maggiore delle due.
 
Ilaria non rispose ma abbassando la testa fece capire all’amica di aver centrato il punto.
 
<< Ila>> la chiamò Dalila con calma e avvicinandosi << Mi vuoi dire che è successo?>> le chiese.
 
<< E’…Strano>> ammise tutto d’un fiato la minore << Freddo, non è il solito>>
 
<< Che vuoi dire?>> chiese Dalila confusa.
 
<< Non mi parla e, se per miracolo dovesse farlo, lo fa in modo gelido. E’ come se fosse arrabbiato>> disse la rossa. Cominciava a capire che, forse, parlandone si sentiva meglio.
 
<< Con te?>> chiese Dalila sempre più confusa, le era sembrato che quei due andassero d’amore e d’accordo.
 
<< Bè si comporta così solo con me, con gli altri è sempre il solito>>
 
<< Per caso è successo qualcosa di preciso tra di voi?>> chiese Dalila, qualcosa doveva essere successa.
 
<< Evidentemente si, ma cosa?>> chiese Ilaria a Dalila. La bionda la guardò presa in contro piede. Lei come faceva a saperlo?
 
<< Cosa l’ha fatto arrabbiare?>> continuò Ilaria parlando più a se stessa che all’amica << Cosa l’ha portato a dirmi quella cosa?>>  si chiese Ilaria.
 
<< Quella cosa?>> chiese Dalila.
 
Ilaria alzò la testa di scatto. Ops. Conoscendo l’amica era meglio che non le dicesse quello che era successo in mansarda con Harry. Si sarebbe scaldata e non avrebbe perso tempo a raggiungere il ragazzo in questione.
 
<< Ila?>> la chiamò seria Dalila << Chi ti ha detto cosa?>> chiese.
 
Ilaria la guardò e cercò in tutti i modi di trovare una qualsiasi cosa da dirle. Non poteva dirle la verità, non in quel momento.
 
La rossa fece per dire qualcosa quando sentirono un urlo.
 
<< Liam! Liam! Aiuto!>>
 
<< No, stanne fuori Liam>>
 
Dalila e Ilaria si guardarono e, capendosi al volo, scesero le scale in fretta e furia. Dalila, davanti ad Ilaria, pensò di capire il perché Louis avesse chiesto aiuto e il perché Zayn non volesse l’intervento dell’amico.
 
<< Allora?>> chiese Zayn avvicinandosi a passi decisi verso Louis << Quante volte ti ho detto di non toccare la mia console?>> lo sgridò.
 
<< Ma..ma..>> Louis fece un passo indietro ed andò a sbattere contro il muro << Zayn, aspetta ti posso spiegare tutto>> disse il maggiore portando le mani davanti a sé.
 
<< Non mi interessano le tue chiacchere. Ti ho sempre detto che non la devi toccare>> disse il pakistano sempre più arrabbiato.
 
<< Si, ma..>> provò a difendersi Louis.
 
<< “Ma” cosa, eh?>> chiese furioso il moro.
 
<< Zayn?>> lo chiamò ad alta voce Dalila ferma sulla porta.
 
Louis si voltò verso di lei e vedendola si calmò. Se Dalila era lì, lui era salvo.
 
<< Dalila!>> la chiamò Louis correndole in contro << Aiutami!>> piagnucolò il maggiore.
 
<< Che state facendo?>> chiese la bionda fissando il pakistano davanti a sé.
 
Tutti i presenti fissarono Zayn che, immobile e preoccupato, guardava la ragazza.
 
<< Niente>> rispose a bassa voce.  
 
<< Bugiardo!>> lo accusò Louis puntandogli l’indice contro.
 
Zayn si voltò verso di lui e lo fulminò.
 
<< Zayn?>> lo chiamò Dalila seria e facendo un passo avanti.
 
Zayn si voltò verso di lei e la guardò spaventato. Dov’era la ragazzina bionda tanto carina e calma? Quella versione di Dalila lo terrorizzava. Solo allora si rese conto che quella ragazza aveva uno strano effetto su di lui. Nessuno riusciva mai a zittirlo o calmarlo. Liam ci provava ogni tanto ma non era mai riuscito a terrorizzarlo come faceva lei.
 
<< Cosa abbiamo detto prima?>> chiese Dalila arrivandogli davanti e non perdendo il contatto visivo con lui.
 
Liam, che si stava godendo la scena, notò lo strano comportamento di Zayn riguardo Dalila e non riuscì a trattenere un sorriso.
 
<< Visto?>> sussurrò Niall al suo fianco.
 
<< Spettacolare, non trovi?>> gli chiese Harry da dietro il divano.
 
<< Assolutamente>> rispose Liam senza parole. Da quando Malik si faceva mettere i piedi in testa? Da una ragazzina di nemmeno un metro e sessanta poi
Zayn non rispose.
 
<< Rispondi! Dai!>> gli urlò Louis.
 
Zayn stava per rispondergli ma Dalila lo anticipò.
 
<< Louis piantala! Così di sicuro non lo calmi, anzi>> lo sgridò e poi si voltò verso Ilaria e le fece cenno di sedersi sul divano con lui. Ilaria annuì e, preso il maggiore per un polso, lo trascinò sul divano libero. Tutti guardarono i due ragazzi in piedi nella sala.
 
<< Allora?>> chiese Dalila a Zayn.
 
<< Cosa?>> chiese lui facendo finta di nulla.
 
<< Zayn non fare il bambino>> lo sgridò la bionda.
 
<< Ma è la mia console!>> piagnucolò il moro.
 
<< E allora? Non te l’ha mica rotta. Hanno solo ascoltato un po’ di musica>> cercò di farlo ragionare.
 
<< Ma è mia!>> sbruffò Zayn.
 
<< Avanti, Zayn! Hai 19 anni e ti stai comportando come un bambino di cinque anni>> continuò la bionda.
 
<< Certo, adesso la colpa diventa mia, no?>> chiese lui.
 
<< Okay, basta!>> disse esasperata la ragazza << Louis, puoi per favore evitare di toccare la console di Zayn?>> gli chiese gentilmente.
 
<< Va bene..>> mormorò il ragazzo.
 
<< Okay, adesso tu>> disse Dalila puntando l’indice contro Zayn << Chiedigli scusa>> ordinò.
 
<< Cosa?! E perché mai?!>> chiese sconvolto il pakistano.
 
Dalila non parlò ma il suo sguardo era chiaro. Zayn indietreggiò e decise di accontentarla.
 
<< Scusa, Lou>> disse a bassa voce.
 
Per un paio di secondi nella sala calò il silenzio interrotto poi da delle risate generali.
 
<< Okay, che ne dite di andare?>> chiese Liam ancora sotto shock per i fatti appena avvenuti.
 
Non credeva che esistesse qualcuno capace di calmare Zayn. Il suo sguardo si posò sull’amico e non credette ai suoi occhi. mentre tutti fecero per uscire Dalila e Zayn erano rimasti indietro. Erano uno davanti all’altra, la ragazza gli dava le spalle ma il sorriso che vide sul volto del pakistano lo lasciò senza parole. Che anche lui avesse trovato la strada giusta?
 
All’improvviso Dalila si voltò e corse verso l’uscita, senza prima sorridere a Liam.
L’attenzione dalla bionda venne attirata da Harry.
 
<< Tu>> disse prendendolo per un braccio << vieni con me>> disse uscendo di casa e gridando agli altri di prendere l’altra macchina.
 
Zayn e Ilaria non si persero la scena e, uno di fianco all’altro, videro Dalila e Harry salire sulla macchina di quest’ultimo.
 
<< Ma che..?>> disse Zayn guardandola andare via con Harry.
 
<< Allora andiamo?>> chiese Niall interrompendo i pensieri dei due ragazzi rimasti sulla porta.
 
 
 

Dalila lasciò il polso del ragazzo solo quando capì che la stava seguendo, voleva proprio stare un po’ sola con lui. La ragazza arrivò davanti alla famosa Range Rover del riccio e si fermò. Harry la raggiunse e si bloccò a guardarla. Era ferma davanti alla portiera destra e aspettava. Continuò ad osservarla mentre accese la macchina. Dalila allungò una mano verso la maniglia e Harry parlò.
 
<< Che stai facendo?>> le chiese con un piccolo sorriso sulle labbra.
 
<< Salgo in macch..>> le parole della bionde si bloccarono. I due si guardarono e scoppiarono a ridere.
 
<< Okay, non mi sono ancora abituata. Non osare prendermi in giro, Styles!>> lo minacciò lei mentre girava intorno alla macchina, per salire dalla parte sinistra.
 
<< Dannati inglesi che guidano al contrario>> borbottò la bionda salendo.
 
Harry salì nell’auto e le diede vita con ancora un piccolo accenno di sorriso.
 
<< Fai sparire quel sorriso, Harold!>> l’avvisò l’italiana.
 
<< Okay, okay>> si arrese ma doveva ammetterlo era stato divertente.
 
Casa Direction si faceva sempre più piccola e piano piano Harry sembrava rilassarsi.
 
<< Allora>> cominciò la ragazza interrompendo il silenzio << Come va?>> gli chiese.
 
<< Potrebbe andare meglio>> rispose freddo lui.
 
Dalila si voltò a guardarlo: era concentrato sulla guida anche se, poteva scommetterci, non stava pensando alla strada. Voleva capire cosa fosse successo tra Harry ed Ilaria, da quello che aveva capito la causa dello strano comportamento del riccio era stata dovuta da una qualche azione della rossa. Quale? Non lo sapeva, ma voleva capire cosa frullasse nella testolina riccia più famosa del mondo.
 
<< Harry, che cosa hai?>> gli chiese improvvisamente seria e sinceramente preoccupata.
 
Il ragazzo al suo fianco si irrigidì per un secondo. Non si aspettava una domanda simile, pensava che volesse indagare sul perché non parlava con Ilaria non che volesse sapere come stava lui. Davvero si stava interessando a lui?
 
<< Non lo so, mi sento… strano>> buttò fuori tutto d’un fiato il ragazzo.
 
<< In che senso?>> cercò di farlo parlare lei.
 
<< Mi sento confuso su me stesso>> all’improvviso si bloccò. Che stava dicendo?
 
Dalila lo guardò e capì il disagio in cui si trovava. Eppure lei voleva che si confidasse, voleva che parlasse con lei.
 
<< Se ne vuoi parlare io sono qui>> cercò di tranquillizzarlo << Ma se non vuoi fa nulla, non ti obbligo mica>> gli disse facendogli l’occhiolino. Harry le lanciò una veloce occhiata, era sincera e veramente preoccupata.
 
<< Sai, sono sempre stato uno che sa cosa vuole, sicuro di se e convinto di conoscere se stesso alla perfezione ma solo oggi ho capito che non è così>> cominciò ad aprirsi.
 
Dalila lo guardò senza dire nulla, voleva farlo sfogare se ce ne sarebbe stato bisogno avrebbe parlato alla fine.
 
<< Non so nemmeno io cosa voglio, perché io mi senta così. Ma soprattutto ho capito di non sapere nulla. Sono andato spedito, senza problemi, senza aver ragionato o pensato. Dovevo aspettarmi che ci fosse qualcosa dietro>>
 
Dalila lo osservava un po’ confusa. Cosa centrava tutto ciò con Ilaria e la loro situazione? Che cosa voleva sapere Harry che non si aspettava?
All’improvviso nella macchina calò il silenzio più totale, ognuno era immerso nei suoi pensieri. La bionda diede un occhiata fuori dal finestrino e notò la scritta luminosa del bowling.
 
<< Vabbè>> disse Harry interrompendo i pensieri della ragazza << Grazie>> le disse voltandosi verso di lei. Gli aveva fatto bene parlare un po’, anche se non aveva detto più di tanto.
 
<< Grazie di cosa? Non ho detto nulla>> disse la bionda slacciandosi la cintura.
Harry parcheggiò e spense la macchina per poi voltarsi verso di lei.
 
<< Non ti sottovalutare>> le disse prendendole una mano << Mi sei stata utile e come>> le disse.
 
Dalila guardò la mano di Harry sulla sua poi fissò quegli occhi verdi che sembrava aver ripreso vita, per pochi secondi e quel famoso sorriso accompagnato dalla solita fossetta.
Dalila gli sorrise e poi parlò.
 
<< Sai, vorrei dirti di non pensarci e di goderti la serata ma so che è difficile>> disse stringendo la presa << Giusto? Non lo farai, vero?>>
 
<< Mi dispiace ma non sono così bravo a fingere. Finché non capirò non potrò..>> le sorrise debolmente.
 
<< Okay, allora aspetterò che tu capisca. Non metterci troppo!>> gli disse lei facendogli l’occhiolino.
 
<< Farò del mio meglio>> promise lui.
 
Dalila sciolse la presa e si allungò verso di lui, giusto per lasciargli un leggero bacio sulla guancia. Harry la guardò allontanarsi e scendere dalla macchina. Sapeva che le poteva sembrare strano che l’avesse aiutato ma era così. Adesso, più o meno, sapeva che fare. Doveva solo sapere ciò che fino a quel pomeriggio gli era sconosciuto. Solo ad all’ora non poteva godersi nulla. Lui voleva sapere.  
 
 
 

Nella macchina dove invece avevano preso posto tutti gli altri, il silenzio non era affatto il benvenuto.
Al posto di guida Liam conduceva la vettura nera mentre parlottava fitto con il compagno al suo fianco.

<< Quindi tu pensi che non sia solo un'amica?>> domandò il ragazzo mentre saldamente teneva il volante con gli occhi puntati sulla strada.

<< Non lo penso, ne sono sicuro>> sussurrò Louis accendendo la radio di modo che nei sedili posteriori non sentissero la conversazione. Lanciò un occhiata veloce all'irlandese che sedeva dietro Liam, poi si sporse verso il ragazzo.

<< Ha detto che non vede l'ora che lei parta>> sorrise a metà tra il malizioso e il sinceramente contento.

<< Secondo te dove abita?>> domandò il castano portando una mano sul cambio ed inserendo la terza.

<< Non lo so, ma per prendere l'aereo dev'essere abbastanza lontano>> rifletté il maggiore osservando davanti a sé la strada illuminata dalla luce giallognola dei lampioni.

<< Magari è una ragazza che ha incontrato in una delle nostre tappe del tour>> ipotizzò Liam lanciando un veloce sguardo al suo vicino.

Louis sembrò non convinto della teoria dell'amico << o magari é una del suo paese>> suppose con sguardo indagatore.

<< Irlandese dici?>>

Il maggiore annuì sorridendo sornione, come se avesse appena fatto una grande scoperta che avrebbe cambiato il futuro dell'intera umanità.

<< Dovunque abiti, tra poco verrà a Londra e noi saremo pronti>> concluse Louis facendo un occhiolino al collega.

<< Lou mi raccomando, dobbiamo essere cauti ed attenti>> si raccomandò il castano portando il suo sguardo dalla strada all'amico e viceversa dopo pochi secondi.

<< Tranquillo - si rimise dritto sul suo sedile - ti ricordo che stai parlando con il maestro dell'indagine sotto copertura>> disse il maggiore afferrando il colletto della giacca che indossava e tirandoselo in avanti per darsi arie.

Liam rise << sarà, ma dobbiamo fare attenzione comunque. Se ci scoprisse...>>

<< Non ci scoprirà - lo interruppe Louis - staremo attenti, promesso>> sorrise rassicurante all'amico. 

Liam era un ragazzo troppo corretto e con la testa sulle spalle, quasi il contrario del maggiore. Ma, si sa, gli opposti si attraggono, e in "missioni" del genere era meglio avere due stereotipi diversi; insieme sarebbero stati sicuramente invincibili.

La situazione nei sedili posteriori invece, non era poi tanto più tranquilla di quella che si presentava davanti.
Dopo alcuni minuti in cui la rossa, piazzata tra il pakistano e l'irlandese, aveva passato in silenzio ripensando a poco prima, si risollevò, mentre nella mente le ritornarono le parole rassicuranti del maggiore.

Poi si voltò verso il finestrino di sinistra ed incrociò il viso di Niall che le sorrise, tornando poi a guardare fuori attraverso il vetro. In quel momento le pervase un pensiero. Anzi, una scena: il biondo che esce di casa con il cellulare vibrante in mano e il maggiore che lo segue furtivamente. Era stata talmente tanto presa da ciò che le era capitato in quella giornata che si era dimenticata di chiedere a Louis cosa avesse scoperto.

<< Niall>> lo chiamò la ragazza.

<< Uhm?>> si voltò lui.

<< Oggi hai ricevuto una telefonata, giusto?>>

L'irlandese ci pensò << Mm... Si, mi ha chiamato Josh>> rispose, ignaro di dove la ragazza volesse arrivare.

<< E nessun altro?>> chiese la rossa sorridendo maliziosa.

Niall la guardò e si ricordò in un momento che in sala c'era anche lei quando era quasi scappato fuori di casa per prendere la chiamata.
Arrossì improvvisamente, anche se nell'oscurità serale illuminata ad intervalli definiti dai lampioni della strada non era facile notarlo.

<< E da un'amica>> ammise poi Niall.

Ilaria sorrise contenta << un'amica, eh?>>

<< Smettila>> fece Niall ridendo e dandole una piccola spinta sul braccio.

La rossa sorrise intenerita. Era stupendo vederlo in quello stato, così intimidito per via di una ragazza. 
Normalmente era un tipo che a vederlo sembrava piccolo ed indifeso, ma poi conoscendolo ci si accorgeva di quanto fosse forte caratterialmente, vivace e determinato. 
Ma in quel momento, in quella macchina, sembrava come se tutte queste qualità fossero svanite in un attimo, e di Niall non fosse rimasto altro che timidezza e dolcezza.

<< Va bene, la smetto...>> sussurrò lei abbassando lo sguardo e facendo finta di essere offesa.

Il biondino la guardò << è ancora tutto da vedere, non posso dirti niente ora>> disse avvicinandosi al suo orecchio.

Ilaria alzò la testa ed osservò il suo sguardo per quanto le era possibile. Aveva degli occhi così luminosi che anche in quel buio riuscivano a brillare come non mai, e non avevano nemmeno pronunciato il suo nome nel corso della conversazione.
Era ormai chiaro che quel ragazzo provasse qualcosa di speciale.

La rossa allungò una mano e gli scompigliò i capelli biondi << va bene>> gli sorrise.

<< Tu invece?>> domandò Niall, probabilmente cercando di cambiare argomento.

<< Io cosa?>>

<< Con Harry...>> fece lui, non più tanto sorridente quanto prima. Aveva capito che era successo qualcosa, c'era fin troppa tensione nell'aria ed anche solo il semplice fatto che ci fosse Dalila in quel momento con il riccio invece che la rossa, faceva pensare.
Ilaria abbassò lo sguardo triste, non sapendo cosa rispondere.

<< Scusami, probabilmente stavi cercando di distrarti>> disse dispiaciuto Niall.

<< No, sta tranquillo - gli sorrise fintamente - non... >> si bloccò, fermata da un improvviso contatto caldo sulla sua mano.

Guardò in basso verso la sua gamba e vide che la sua mano era coperta da un'altra discretamente più grande e soprattutto più scura della sua. Alzò il viso verso destra ed incontrò gli occhi di Zayn che in quel momento erano ancora più difficili da distinguere nell'oscurità.

Rimase interdetta, mentre cercava di capire l'espressione del pakistano, il quale la fissò per qualche secondo, per poi sorriderle appena. Un sorriso che, anche se non smagliante, la fece sentire protetta.
Gli angoli della bocca del ragazzo si alzarono maggiormente, facendo salire alche quelli di lei che non resistette a non ricambiare quel sorriso così perfetto.
La mano di Zayn si spostò da quella di Ilaria alla nuca di quest'ultima, accarezzandola con i polpastrelli, per poi tirarla a sé, e con poca forza la ragazza si trovò con la guancia appoggiata al petto di lui.
Il pakistano le cinse le spalle con un braccio e con l'altra mano cominciò ad accarezzarle la testa.

<< Si sistemerà tutto - le sussurrò avvicinandosi al suo orecchio - fidati>> la rassicurò, nonostante di ciò che era successo sapesse ben poco.

Ilaria rimase leggermente stupita da quella reazione, ma quelle parole la fecero sentire un po' meno sola.
Si sciolse da quella posizione rigida in cui era rimasta per i primi secondi e si abbandonò all'abbraccio che il ragazzo le stava regalando.

Niall guardò i due ragazzi intenerito. Inclinò la testa da un lato e si morse il labbro inferiore per resistere all'impulso di unirsi all'abbraccio. Ci mancava solamente che pronunciasse un lungo "Aww" assumendo l'espressione da cucciolo.
Zayn si accorse della resistenza che l'irlandese stava imponendo a sé stesso, così decise di porre fine alla sua sofferenza.

<< Avanti, vieni>> fece il pakistano, mentre il biondino ancora prima che finisse la frase si era praticamente già fiondato sulla rossa, facendola scoppiare a ridere.

<< Ma come siete carini>> disse Louis voltatosi, attirato dalla poca tranquillità che proveniva dai sedili posteriori.

I tre sorrisero, sciogliendo l'abbraccio poco dopo essendo arrivati a destinazione.

Zayn scese dalla macchina e messi i piedi per terra si voltò indietro, sorridendo e tenendo la portiera aperta ad Ilaria che scese dopo di lui. I cinque raggiunsero l'auto del riccio, dove Dalila aveva già abbandonato la vettura e guardava i suoi amici che si dirigevano verso di lei, osservando il pakistano e la rossa ridere e scherzare.
Non aveva decisamente lo stesso umore del minore, il quale qualche metro più in là aveva parcheggiato la sua Range Rover e si stava avvicinando al gruppo a testa bassa.

Appena scorse la figura della bionda davanti a sé Ilaria la osservò intensamente, cercando di decifrare dalla sua espressione cosa si erano detti lei ed Harry in macchina. Ma la ragazza era più perplessa per lo strano comportamento dell'amica: possibile che poco prima fosse quasi in preda alla depressione e ora era come se nulla fosse successo? Probabilmente il pakistano aveva strani poteri su di lei.

Un attimo... Strani poteri su di lei? Ma cosa stava succedendo? Il suo principe azzurro vagava come un cadavere dovunque andasse logorandosi per quello che era successo e lei rideva e scherzava con Zayn?

La rossa non riuscì a tradurre ciò che stava pensando Dalila, troppo confusa per scegliere che espressione mostrare, così decise di seguire Louis e Liam che contenti stavano entrando nella sala giochi.

<< Ehy, andiamo?>> Niall le mise una mano sulla spalla e la bionda si sciolse da quella posizione paralitica che aveva assunto pensando a ciò che aveva appena visto e pensato.
Annuì e seguì l'irlandese all'interno.

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Capitolo 21
*** It Doesn't Mean Anything (Parte VI) ***


4th July 2013, Friday
 
 
 
 
<< Ditemi>> fece la ragazza al bancone, dietro di lei un intero scaffale di scarpe obbrobriose da bowling.

<< Vorremmo fare una partita>> fece Louis indicando verso le piste.

<< Quanti siete?>> domandò la ragazza.

<< Sette - rispose Liam guardandosi attorno - facciamo due squadre?>> fermò il suo sguardo sul maggiore, il quale annuì.

Louis fece un veloce ragionamento nella sua testa e subito formò le due squadre, basate ovviamente non sulle capacità nel bowling di tutti i componenti, ma su spietati doppi fini.
Louis comunicò le squadre alla ragazza, che inserì i nomi nel computer, poi si voltò verso i suoi compagni.

<< Pista 5: Niall, Zayn, Ilaria ed Harry - li guardò uno ad uno - pista 6: Dalila, Liam ed il sottoscritto>>

Ilaria lanciò una veloce occhiata al riccio il quale guardò altrove, poi portò lo sguardo su Louis che le sorrise innocente.

<< Ma non erano diverse le squadre?>> domandò Zayn che era rimasto ad altri programmi.

<< Ho cambiato idea - tagliò corto il maggiore - prendete le scarpe e raggiungete la vostra postazione>> concluse, afferrando il suo paio di scarpe dal ripiano del bancone ed avviandosi sorridente verso la pista.

<< Perché hai cambiato le squadre?>> chiese piano Liam al maggiore mentre erano seduti per cambiarsi le scarpe.

<< Perché le situazioni sono cambiate - rispose Louis, per poi alzarsi e mettersi davanti ai compagni - bene, che la gara abbia inizio>> annunciò sorridente.

Niall e Liam si alzarono carichi di energia, mentre Ilaria lasciò la sedia solo in seguito a Zayn, e Dalila fece lo stesso, dando prima una pacca sulla spalla al riccio che non aveva spiccicato parola con nessuno da quando erano scesi dalla macchina.

I primi a tirare furono Liam da una parte e Niall dall'altra: otto birilli per il primo e sette per il secondo. Il secondo tiro capovolse la situazione, regalando uno spare al biondino e un altro birillo a terra per il castano, non essendo riuscito a compiere uno split.
L'irlandese fece uno di quei salti che si possono vedere solo pagando un biglietto per i loro concerti. Subito le due italiane si voltarono l'una verso l'altra e si sorrisero capendosi al volo.

Zayn batté il cinque al biondo e gli diede il cambio, dall'altra parte Dalila.
La ragazza lo guardò con sorriso di sfida mentre sceglieva la palla da tirare. Il pakistano era già posizionato all'inizio della pista e l'aspettava sorridente, tornandogli alla mente le parole scherzose scambiate in camera quel pomeriggio.
Si scambiarono uno sguardo, prima di far rotolare quella pesante palla sulla liscia pista in legno chiaro; Zayn buttò a terra otto birilli, Dalila solamente due. La ragazza si voltò verso la sua squadra sorridendo innocente e grattandosi la nuca. Il pakistano colse quella scena e si sentì quasi mancare guardandola comportarsi come i bambini che combinano un guaio e poi fanno finta di niente.

Si avvicinarono entrambi alle loro squadre ed aspettarono che la palla appena tirata tornasse indietro.

<< Schiappa>> sussurrò Zayn mentre sostava vicino al nastro aspettando la palla.

<< Zitto e tira, ne riparliamo a fine partita>> disse la bionda inserendo le dita nei fori ed avviandosi verso la pista.

Il ragazzo fece piazza pulita guadagnandosi uno spare, mentre l'italiana abbatté altri quattro birilli.
Dalila fece una linguaccia a Zayn non curandosi del fatto che il suo punteggio non era dei migliori; loro avevano Louis in squadra, una vera forza a bowling, e nemmeno Liam scherzava.

Mentre stavano ritornando a sedersi il ragazzo le mimò uno "schiappa" con la bocca e Liam non si perse la scena.

<< Ma che simpatico>> scherzò il cantante rivolgendosi alla bionda.

<< Lascialo perdere, è convinto di vincere ma deve ancora nascere la persona che batta Louis Tomlinson a bowling>> controbatté Dalila, mettendosi a sedere di fianco al castano.

<< Puoi dirlo forte>> disse Louis passando davanti ai due compagni di squadra e dirigendosi alla pista.

Dall'altra parte era il turno di Ilaria.

<< Non pensare che non me ne sia accorta>> disse la rossa scegliendo la palla da tirare.

<< Cosa?>> fece finta di niente il maggiore.

La ragazza gli sorrise << stessa squadra o no, continua ad ignorare la mia presenza>>

<< Dagli tempo>> suggerì Louis facendole un occhiolino, andando poi a regalare a tutti uno bellissimo strike. Fece un inchino mentre i suoi due compagni di squadra esultavano; Liam gli diede il cinque e Dalila lo abbracciò.

Dal canto suo Ilaria buttò giù sette birilli con il primo ed altri due con il secondo. La rossa esultò, per essere un po' che non si cimentava in quel gioco era andata bene. Niall si alzò portando le braccia in aria e non appena la ragazza fu davanti a loro Zayn le porse il pugno, battendolo con quello di lei.

Dalila guardò la scena perplessa: cos'era tutta quella complicità tra quei due?
Ilaria arrivò sorridente davanti ad Harry, aspettandosi da lui un po' di spirito di squadra, cosa che non arrivò. Il riccio alzò lo sguardo e finalmente la osservò forse per la seconda volta in quella giornata. L'italiana si sentì sollevata nel rivedere di nuovo quegli occhi verdi che per tutto il giorno l'avevano evitata e fece per dire qualcosa.

<< È il mio turno>> il riccio lasciò la sedia ed andò a tirare.

La ragazza si sedette al posto che il minore aveva riscaldato, lasciandosi cadere sconfitta; quella situazione stava diventando insostenibile.

Harry fece la sua bella figura, riuscendo in uno split a regola d'arte e ricevendo complimenti da tutti, anche se quelli di Ilaria sembravano poco desiderati.
Continuarono i diversi turni sulle piste 5 e 6 ed i computer sopra le loro teste proseguirono sommando i punti di ciascun giocatore ad ogni tiro.

Mentre era il turno del riccio, Ilaria si mise a scambiare due parole con i suoi compagni di squadra. 
La bionda, mentre stava tirando Louis, si voltò verso il gruppetto e li osservò: Niall cingeva le spalle della rossa con un braccio e Zayn le stava davanti a braccia incrociate parlando con entrambi. Vide il biondino gesticolare animatamente ed i tre ragazzi scoppiare a ridere probabilmente per una battuta dall'irlandese.

Liam, seduto vicino alla bionda, non poté fare a meno di notare il suo nervosismo: guardava i tre ragazzi senza staccargli un attimo gli occhi di dosso, muovendo ritmicamente il piede della gamba accavallata su e giù e torturandosi le sue povere unghie già discretamente corte.
 
Il pakistano scompigliò i capelli alla rossa, dopo di che scelse la sua palla e diede il cambio ad Harry, il quale si buttò svogliato sulla sedia. Louis non si perse la scena e, terminato il suo secondo tiro, lo raggiunse. 

Dalila guardava ora ammirata Zayn tirare la palla gialla lungo la lastra di legno lucida, scrutando ogni minimo movimento corporeo. Possibile che fosse perfetto qualsiasi cosa facesse e qualsiasi posa assumesse? Era sicura che lei era sembrata molto maldestra ed imbarazzante quando aveva tirato la sua palla, ma lui...lui no, lui era divino. Notò la sua mandibola contrarsi a causa della concentrazione che stava cercando di avere, poi le scapole che sul suo dorso si mossero verso il centro della sua schiena e viceversa in seguito al movimento del suo braccio, e infine passò al suo bicipite, teso per il peso trattenuto e per la forza della quale stava cercando di caricare la boccia. Con tutti questi particolari messi insieme si sentì mancare, Liam in piedi di fianco a lei non si perse nemmeno un minimo cambiamento della sua espressione e sorrise contento.

Il pakistano tornò indietro a recuperare la palla e notò lo sguardo dell'italiana fisso su di lui con nessuna espressione precisa.

<< Non potrai mai scoprire il trucco del maestro>> la stuzzicò Zayn con un angolo della bocca alzato.

Dalila sembrò uscire dal coma e si ricompose, sorridendo al ragazzo e scacciandolo via con un movimento della mano.
Non appena la sua mente scese dal "pianeta Zayn", la bionda guardò verso l'altra pista e non vide la sua migliore amica presente; erano tutti lì, tranne lei.

La vide poco dopo sbucare da un angolo impreciso della sala, distinguendosi tra la folla di gente accalcata vicino al tavolo da biliardo ed altre attrazioni, con una birra ed una lattina di Pepsi ghiacciate in mano. Porse la prima all'irlandese e la seconda a Zayn che finito di tirare l'aspettava in piedi davanti alla pista: toccava a lei.
Ilaria gli porse la lattina ed il ragazzo le schioccò un bacio sulla guancia; Dalila lo vide mimare un "grazie" con le labbra e andare a sedersi qualche sedia più distante dai due ragazzi che stavano parlando.

<< Che ne dici di toglierti quell'espressione dalla faccia?>> suggerì Louis guardando il viso del riccio. Il minore non accennò a voltarsi verso l'amico e a cambiare atteggiamento.

<< Siamo qui tutti insieme, cerca di goderti la serata, al resto ci penserai dopo - aggiunse, attirando la sua attenzione - altrimenti te ne pentirai>> 

Harry lo guardò sorridergli rassicurante; effettivamente si stava perdendo una grande serata di divertimento, e probabilmente ne aveva abbastanza di riempirsi la mente sempre degli stessi pensieri. Aveva già passato l'intero pomeriggio a logorarsi e a fare strani contorcimenti mentali, forse era ora di finirla. 

Decise quindi di seguire il consiglio del maggiore e gli sorrise di rimando.

<< Zayn, dammene un goccio>> disse il riccioluto afferrandogli la lattina da mano.

<< Ehy - lo riprese il pakistano - com'è che tutto ad un tratto ti sei svegliato?>>

Il minore alzò le spalle, sorridendogli e restituendogli la Pepsi.

<< Vi stracceremo - disse in direzione dell'altra squadra - ed io straccerò voi>> continuò sfacciato verso i suoi compagni.

Ilaria lo guardò incredula tornando dal suo ultimo tiro; lo vide scegliere una palla e farla rotolare sulla pista con conseguente strike.
Esultò chiassosamente, lasciandosi travolgere da Zayn e Niall che gli saltarono addosso presi dall'eccitazione. La rossa gli andò incontro cercando di camuffare la sua esitazione, ma non appena si accorse che Harry non la degnò nemmeno di uno sguardo e non accennò ad avvicinarsi, indietreggiò improvvisamente, sperando che nessuno avesse notato quella scena.
Nessuno tranne Louis, che parlando con Dalila guardò un punto dietro la sua spalla.
Ilaria si sedette e guardò l'irlandese tirare.

<< Non accennano minimamente a sviluppare nessun tipo di contatto quei due>> fece il maggiore alla bionda, la quale si voltò indietro per guardare chi Louis stesse indicando con lo sguardo << Harry l’ha combinata grossa>> continuò.
 
<< Ma cosa è successo precisamente?>> domandò lei confusa. Un paio d’ore prima quando Ilaria era sul punto di dirle cosa fosse accaduto erano state interrotte dalle urla del maggiore contro il pakistano e non era riuscita a capirci niente.

<< Forza, vieni a fare la tua bella figura>> urlò Zayn quel poco che bastò per farsi sentire da Dalila e dirigendosi a scegliere la palla.

<< Tocca a te>> disse Liam alla ragazza venendo dalla pista.

<< Pronti>> fece al castano, per poi rivolgere una linguaccia al pakistano.

Mentre i due ragazzi gareggiavano e si stuzzicavano, Ilaria notò che l'irlandese al suo fianco non era per niente partecipe e che da ormai cinque minuti era stranamente silenzioso.
Gli lanciò una veloce occhiata cercando di non farsi vedere e si accorse che la sua improvvisa tranquillità era dovuta alla conversazione che stava avendo con qualcuno dall'altra parte del cellulare: stava muovendo velocemente le dita sulla tastiera del suo iPhone con in viso un'espressione beata, quasi ebete. La ragazza cercò di leggere il suo display ma non riuscì nell'impresa, anche se il suo volto raccontava tutto.

Si alzò improvvisamente e si diresse verso la pista avversaria, sedendosi accanto al maggiore.

<< Guarda Niall>> gli disse, girandosi verso il soggetto in questione.

<< Sta usando il cellulare>> osservò ovviamente Louis. Liam si sporse da dietro l'amico e si protese verso i due ragazzi. Ilaria lo guardò vigile, bloccando ciò che stava per uscire dalla sua bocca.

<< Tranquilla, puoi parlare>> l'avvisò il maggiore riferendosi a Liam.

La rossa annuì << sei stato trascinato anche tu in questa storia?>> scherzò.

<< Purtroppo si, siamo complici>> rispose il castano divertito.

La ragazza rise, poi Louis le fece segno di continuare.

<< Sta messaggiando, credo con lei>>

<< Come fai a dirlo?>> domandò Liam.

<< Guarda la sua faccia - suggerì lei, mentre tutti e tre si voltarono ad osservarlo - sembra così felice e sta lì come se il mondo intorno a lui fosse sparito>>

<< Forse hai ragione>> constatò il maggiore.

Ad un tratto Niall si sentì degli occhi puntati addosso e si girò di colpo verso i suoi amici mentre Zayn tornava dalla pista. Liam ed Ilaria si voltarono di colpo facendo finta di essere attirati da altro mentre Louis alzò una mano per salutarlo giocosamente.

<< Ehy, torna nella tua squadra>> Dalila, finiti i suoi tiri, notò la rossa seduta vicino ai compagni e la riprese scherzosamente.

<< Hai paura che vi rubi la vostra tattica di gioco? Tanto qui solo Louis e Liam tengono alto il vostro nome>> rispose a tono la ragazza alzandosi.

<< Eccerto, lei invece ci sa fare con le palle>> ribatté la bionda in italiano mentre l'amica se ne stava andando.

<< Non sai quanto>> si girò indietro per rispondere.

Dalila rise, quel giorno tempo per stare insieme non ne avevano avuto e le battutine stuzzicanti le erano mancate.

Niall era di nuovo faccia a faccia con i birilli: era cominciato l'ultimo turno; la situazione delle due squadre sfiorava la parità, quella dell'irlandese leggermente in vantaggio. Ora c'era da vedere se sarebbero stati in grado di mantenere la loro posizione, era la resa dei conti.
Niall se la cavò con uno spare, facendogli guadagnare un terzo tiro; dall'altra parte Liam si esibì in un artistico strike, più sette birilli negli ultimi lanci.

Fu il turno per il pakistano poi di cimentarsi in un'invidiabile strike, mentre Dalila buttò per terra otto birilli in tutto.

<< Questa è classe, baby>> sussurrò il moro andandole vicino, prima di dividersi nelle rispettive squadre. La ragazza lo scacciò con una leggera spinta sul bicipite.

Louis si avvicinò al campo di battaglia mentre la rossa faceva il suo gioco al suo fianco. I due tirarono contemporaneamente, centrando in pieno tutti e dieci i birilli. Si diedero il cinque e ci fu un'esultanza generale.

<< Questa è una sfida all'ultimo sangue>> commentò Liam poggiando un braccio sulle spalle del maggiore.

<< Fai schifo>> disse Dalila all'amica, la quale le rispose con una linguaccia.

Mentre nell'aria ancora si esaurivano gli ultimi commenti, il riccio andò a tirare, totalizzando un discreto ammontare di punti. Ne risultò che la squadra vincente fu quella composta dai quattro ragazzi, i quali cominciarono a saltare qua e là ed a buttarsi l'uno sopra l'altro.

I concorrenti avversari, da bravi sportivi che erano, andarono a complimentarsi con i vincitori: il maggiore scompigliò i biondi capelli di Niall, mentre Liam mise un braccio sulle spalle di Zayn, dandogli una pacca sul petto. Il pakistano poi scambiò uno sguardo ed un sorriso con la bionda, che a lunghi passi si stava avvicinando.

<< Complimenti, bella partita>> commentò lei.

<< Non poteva essere altrimenti>> le fece l'occhiolino lui.

Presa dall'eccitazione la rossa andò in contro ad Harry, alzando una mano e chiedendogli con il solo gesto di darle il cinque. I loro sguardi si incontrarono come da un po' non succedeva e sembrò che il tempo si fosse fermato: lei, con un sorriso smagliante, lui che fermò i suoi occhi su di lei, ma li posizionò subito altrove, come se la sua figura non esistesse.
Ad Ilaria morì improvvisamente il sorriso, lasciò cadere a peso morto la mano lungo il fianco ed alzando gli occhi al cielo gli diede le spalle e se ne andò camminando a passi veloci.

Zayn, ancora a ridere e scherzare con Dalila e Liam, fu attirato dalla figura sfuggente della ragazza, così tolse frettolosamente il braccio dell'amico dalle sue spalle e sorpassando la bionda s'immerse nel punto in cui era sparita Ilaria.
 










Ed eccoci arrivati al capitolo 20!
Wow, in quasi sette mesi di questa storia siamo riuscite a farci conoscere e a creare una discreta cerchia di lettori e lettrici che tempo fa nemmeno ci saremmo immaginate!
Ne vorremmo approfittare per ringraziae tutti/e coloro che leggono questa fanfiction a tutti gli aggiornamenti, a quelli/e che l'hanno rcensita, che l'hanno eletta come preferita / da ricordare / seguita. Vorremmo ringraziare particolarmente quelli/e che nonostante le nostre tarde pubblicazioni non hanno smesso di leggerla e di amarla, recensendola ogni singola volta; tutti/e coloro che seguono il nostro contatto Twitter e che fanno parte della nostra lista, rispondendo ai nostri tweet di aggiornamnto della storia.
Grazie di cuore, davvero <3
-Ila&Da-


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Capitolo 22
*** It Doesn't Mean Anything (Parte VII) ***


4th July 2013, Friday
 
 
 
 
Dalila si bloccò, sapendo perfettamente dove stesse andando il pakistano. Fece per voltarsi, per avere la conferma di vederlo lì a parlare con Ilaria ma qualcuno attirò la sua attenzione.
Lei voleva sapere cosa ci fosse tra Zayn ed Ilaria, perché fossero così uniti da un momento all’altro. Cosa non sapeva lei?
 
“Dovevo aspettarmi che ci fosse qualcosa dietro”.
 
All’improvviso le parole dette dal riccio in macchina presero un senso. Harry non aveva tenuto in considerazione che potesse essere in quel modo, proprio come lei non aveva tenuto in considerazione che tra Ilaria e Zayn potesse nascere qualcosa. Non in senso “amoroso” ma chi vietava ai due di diventare come lei e Liam? Dalila guardò il ragazzo davanti a sé: seduto da solo, sguardo fisso per terra, busto in avanti e mani congiunte appoggiate sulle ginocchia. Lo aveva osservato durante la partita e le sembrava che si fosse un po’ ripreso ma appena restava solo tutti i pensieri gli tornarono a galla.
 
Automaticamente fece un passo in avanti e, passo dopo passo, gli arrivò davanti.
Finalmente aveva capito quale era il problema di Harry. Un problema che non esisteva e lei lo sapeva bene.
 
<< Ehy fustacchione>> lo chiamò sedendosi al suo fianco e dandogli una leggera spinta.
 
<< Ehy>> disse lui guardandola.
 
<< Come va? Meglio?>> cercò di indagare la ragazza.
 
<< Come prima, nessuna novità>> disse con un filo di voce lui.
 
<< Ehy, Mostriciattolo! Vieni con noi al bar?>> la chiamò Liam interrompendoli.
 
Dalila si voltò verso di lui e annuì mettendosi in piedi. Fece un passo ma si bloccò attirando l’attenzione di Harry dietro di lei.
 
<< Harold>> sospirò con voce intenerita e voltandosi leggermente verso di lui << Non c’è nessun altro. Solo tu>> detto ciò sparì.
 
Harry la fissò andare via.
“Che voleva dire?” si chiese confuso.
 
Louis osservò la ragazza che, dritta e sicura di se, avanzava poi guardò l’amico dietro di lei.
 
<< Posso sapere che gli hai detto?>> le chiese Louis appena la bionda gli fu davanti.
 
<< A chi?>> chiese lei fingendo di non capire.
 
<< A Harry>>
 
<< Niente di che, lasciamolo stare>> disse prendendo sotto braccio Louis e Liam e seguendo Niall verso il bar.
 
I quattro ragazzi arrivarono al tavolino rotondo e si sedettero, Dalila tra Liam e Niall mentre Louis si mise davanti alla bionda.
 
<< Okay, che volete da mangiare?>> chiese Niall pronto ad andare al bancone.
 
<< Hot dog!>> rispose Louis guardando gli atri tre per avere conferma.
 
Liam annuì d’accordo col maggiore mentre Dalila rifiutò, non aveva per niente fame.
 
<< Non hai fame?>> chiese Niall incredulo.
 
<< No, ma mi prenderesti una Pepsi?>> chiese l’unica ragazza.
 
<< Certo. Voi, da bere?>> chiese l’irlandese agli altri due.
 
<< Birra>> rispose Louis che però fu fulminato da Liam.
 
<< Che c’è?>> chiese il maggiore << Sono più che maggiorenne, posso bere>>
 
<< E va bene, vorrà dire che guiderò io>> acconsentì Liam.
 
<< Tu?>> chiese il biondo al cantante.
 
<< Anche io vado di Pepsi>> gli rispose facendo l’occhiolino alla ragazza al suo fianco.
 
<< Ci sballeremo!>> annuì Dalila battendo il cinque.
 
I ragazzi scoppiarono a ridere e Niall fece cenno a Louis di seguirlo.
<< Perché?>> chiese svogliato il maggiore di tutti.
 
<< Non posso prendere tutto io! Dai, Lou, aiutami!>> gli rispose Niall prendendolo per un braccio e avviandosi.
 
 
 
La rossa arrivò al bancone del bar e senza espressione in volto ordinò alla cameriera un coca-malibù mentre prendeva posto su uno degli sgabelli alti lì vicino.
Con lo sguardo fisso nel vuoto riprese a logorarsi e a domandarsi ossessivamente il perché della scontrosità del riccio, fino a quando qualcuno non occupò il posto affianco al suo.
Ilaria non si voltò nemmeno a guardare chi fosse.
<< Che è successo?>> chiese Zayn dopo qualche istante di silenzio.

<< Che ne so>> rispose lei quasi irritata. Non ne poteva più di quella situazione.

<< Grazie>> disse alla ragazza che le portò il suo ordine.
 
<< Vai sul leggero>> scherzò sarcastico lui osservando il liquido presente nel bicchiere di lei; si sentiva l'odore di alcol a distanza.

Ilaria non rispose, iniziando a sorseggiare il suo cocktail. Il pakistano sospirò impercettibilmente prima di poggiare sul bancone le mani incrociate tra loro.
<< Hai voglia di parlarne?>> domandò guardando il suo profilo: lei non accennava minimamente a girarsi verso il ragazzo, piuttosto guardava un punto fisso di fronte a lei.

<< No, non direi>> rispose quasi infastidita.

Il moro sospirò nuovamente, facendo mezzo giro su se stesso e scendendo dallo sgabello << va bene...>> sussurrò mentre scivolava con i piedi per terra.

Una delle mani della rossa si mosse velocemente dalla base del bicchiere che teneva stretto ad un punto dietro di lei, afferrando il polso del pakistano. Finalmente lo guardò negli occhi e lui riuscì a fare un'analisi breve ma completa del suo stato d'animo attuale.
Solamente con quello sguardo si scusò per il suo comportamento e contemporaneamente Zayn poté leggere una disperata richiesta della sua presenza lì accanto a lei.

Il moro tornò lentamente al suo posto senza fiatare, solamente afferrò il bicchiere dalle mani della ragazza e ne bevve un sorso.
<< Non ho la minima idea di cosa sia successo, non riesco davvero a capirlo>> parlò lei riprendendo il discorso dopo qualche istante di silenzio.

<< In che senso?>> domandò il pakistano. Non era stato aggiornato nei dettagli sugli avvenimenti delle ultime ore.

<< Non fa altro che guardarmi male, evitarmi e mandarmi frecciatine, e cosa ancora più brutta fa finta che io non esista - la rossa teneva lo sguardo fisso sulla superficie lucida del bancone e guardava le sue mani torturarsi a vicenda - è straziante>> concluse. Era davvero a pezzi.

Zayn prese un secondo sorso di coca-malibù, afferrando il bicchiere con un certo nervosismo che non passò inosservato alla ragazza.
<< Credo abbia a che fare con la telefonata>> confessò alla fine.

<< Che telefonata?>> chiese confusa lei. Zayn era tutto ad un tratto strano.

Il moro strinse maggiormente la presa sul bicchiere, fino a che le nocche diventarono bianche.
 
<< Angelo, Dome… l’unica cosa che ho capito e che continuano a ripetere>> disse Harry.
<<” Dome” hai detto?>> chiese Zayn.
<< Si, sembra parlino solo di questo>> spiegò Harry.
<< O>> disse attirando l’attenzione del riccioluto << di questi>>

 
Il cantante scosse la testa scacciando via i pensieri di quel pomeriggio. Si voltò verso la rossa e vide che era in attesa di una risposta.
 
<< Tu hai lasciato qualcuno di importante in Italia?>> domandò ad un tratto.
 
<< Beh ovvio...la mia famiglia, i miei amici...>>
 
<< No no – la interruppe scuotendo la testa – intendevo qualcuno di molto importante>> si spiegò. Il viso di Ilaria si corrugò in un’espressione alquanto confusa.
 
<< Che vuoi dire Zayn? – o era lui a parlare di tutt’altro, o era lei a non comprendere – sai qualcosa che non so?>>
 
D’un tratto il pakistano si ritrovò a riflettere sulla sua presenza lì in quel momento.
Voleva confortare una persona alla quale cominciava a tenere parecchio, oppure voleva sapere qualcosa di preciso che nemmeno a se stesso riusciva ad ammettere? Probabilmente era stato spinto davanti a quel bancone dalla curiosità di sapere che tipo di rapporti legava al suo paese d’origine Ilaria. E forse anche qualcuno che ultimamente stava stravolgendo la sua vita...
 
 
 
I due ragazzi rimasti al tavolo si guardarono per pochi secondi poi, la ragazza, distolse lo sguardo. Sapeva cosa stesse facendo Liam. In qualche modo a lei sconosciuto aveva capito quello che le frullava in testa.
 
Liam la osservò prendere il cellulare e fare finta di niente. Pensava davvero che non se ne sarebbe accorto che non stava controllando per davvero Twitter? Sapeva perfettamente che la sua mente era proprio dietro alla loro spalle. In effetti anche lui era rimasto sorpreso dal rapporto che si era istaurato tra Ilaria e Zayn, ma non riusciva a capire quale fosse davvero il problema della sua amica. Il modo in cui li guardava, il modo in cui studiava ogni loro movimento, come studiava lui.
 
Proprio come l’aveva già beccata ad osservare Zayn anche in quel momento aveva intuito che la bionda stava combattendo con tutte le sue forze per non voltarsi.
Dalila spense il cellulare quando qualcosa toccò il suo ginocchio, alzò lo sguardo verso il ragazzo alla sua sinistra.
 
<< Se vuoi io sono qui, lo sai>> le disse semplicemente Liam.
 
Dalila lo guardò e non riuscì a trattenersi dal sorridergli, un sorriso genuino, semplice e pieno di sentimento. Voleva un bene dell’anima a quel ragazzo dagli occhi castani.
 
<< Lo so, ed è proprio per questo che non sono già finita al manicomio>> rispose la ragazza avvicinando la sua sedia a quella del cantante e appoggiando la testa sulla sua spalla << Grazie al cielo ci sei tu, Liam>> disse chiudendo gli occhi. Ormai lo sapeva, avere quel ragazzo al suo fianco era una delle cose di cui era più grata.
Amava quei ragazzi ma con Liam era diverso, gli voleva un bene diverso da quello che voleva a Louis o Niall. Era un amore fraterno, un amore per una persona che sapeva sarebbe stata sempre pronta ad accoglierla tra le sue braccia quando qualcosa non andava.
 
Il ragazzo non resistette e le mise un braccio in torno alle spalle accarezzandola. I due rimasero in quel modo per un po’ fino a quando Dalila non parlò.
 
<< Sai cosa vorrei?>> disse appoggiandosi meglio a lui.
 
<< Cosa?>> rispose curioso lui.
 
<< Andare in un posto isolato, con un bel “Chocolate Ice Cream” di Starbucks e farmi due chiacchere con qualcuno>>
 
<< E allora che ne dici se…>> disse Liam facendola alzare e guardandola dritta negli occhi << Un pomeriggio di questi andiamo? Io, te e uno Starbucks, ci stai?>> le propose.
 
Per tutta risposta Dalila annuì e lo abbracciò.
 
<< Sicura di volerci andare con me?>> le sussurrò in un orecchio Liam.
 
Nel sentire quelle parole Dalila arrossì e affondò il volto nella spalla dell’amico. Appunto, provava sentimenti diversi per ognuno di loro. Un sentimento per Liam, uno per Louis, Niall, Harry e… Zayn.
 
Liam la sentì irrigidirsi e scoppiò a ridere, i due si staccarono e ripresero a ridere. Quando i due smisero Dalila si voltò verso Harry e lo vide perso nei suoi pensieri. Contenta si voltò di nuovo verso Liam che la guardava interrogativo.
 
<< Che è successo tra quei due?>> chiese.
 
<< Non lo so, ma so che Harry sta trovando la strada giusta per risolvere tutto>> rispose fiera di lui.
 
<< Eccoci!>> annunciò Niall arrivando con Louis al seguito.
 
<< Eccovi le vostre Pepsi>> disse Louis porgendo i due bicchieri agli amici << Horan, il mio hot dog!>> lo avvisò, conosceva bene l’amico e sapeva che era capace di mangiarsi tutto quello che c’era di commestibile sul tavolo.
 
<< Ehy, non ti fidi?>> chiese deluso Niall.
 
<< Ovvio che no! Fidarmi di te quando si tratta di cibo? Mai!>> rispose Louis sedendosi e addentando il suo panino.
Un’altra risata travolse i ragazzi che presero a mangiare, bere e chiacchierare allegramente. 
 
 
 
<< Hai un ragazzo? – chiese Zayn tutto d’un fiato. Per un attimo pensò che forse ci sarebbe dovuto essere Harry al suo posto a farle domande del genere – in Italia, intendo...>>
 
<< Un ragazzo?>> l’italiana continuava a non capire. Se prima dell’arrivo di Zayn era confusa sul suo rapporto con il riccio, ora aveva dei dubbi sulla sua capacità di costruire un discorso sensato con Zayn Malik.
 
<< Si, un fidanzato...>> ribadì lui, quasi ansioso di sapere la risposta.
 
<< Perché me lo chiedi? – domandò stupita lei – Zayn, Dalila è mia amica...e sai anche tu quanto Harry sia possessivo...non ti ricordi che scenata ha fatto l’ultima volta? E...>> balbettò imbarazzata.
 
<< No no, frena – alzò una mano all’altezza del volto di lei e fermò quel soliloquio inutile che stava prendendo una brutta piega – hai capito male, non te l’ho chiesto per quello>> disse lui accennando un sorriso divertito. La ragazza arrossì mentre dentro di sé tirò un piccolo sospiro di sollievo.
 
<< Te l’ho chiesto perché credo che Harry sia spaventato>> ammise guardandola negli occhi.
 
“Spaventato? E da cosa?” si chiese lei nella sua mente, ma nemmeno il tempo di rivolgere il pensiero a se stessa che i pezzi del puzzle iniziarono a ricomporsi uno ad uno. Uno dopo l’altro tornarono al loro posto, da soli, come se prima ci fosse stato qualcosa che li bloccava immobili ed in disordine, persi nel buio del baratro in cui stavano scivolando Harry ed Ilaria.
 
<< Non dirmi che... – forse finalmente tutto quadrava – lui crede che...>> si bloccò, notando che gli occhi di Zayn non erano più su di lei, ma fissavano un punto preciso che avanzava velocemente dietro la figura della ragazza, con uno sguardo interrogativo e quasi sorpreso.
 
Non fece nemmeno in tempo a voltarsi per capire ciò che il cantante stesse squadrando, che improvvisamente sentì il suo polso avvolto in una presa calda, morbida per il contatto con la sua pelle, ma dura per il modo quasi brusco dell’azione in sé.
Velocemente lasciò lo sgabello e senza riuscire a dire niente a Zayn, seguì il riccio che con passo veloce la trascinava verso l’uscita.
 
 
 
Dalila, ancora seduta vicino a Liam, si voltò per l’ennesima volta verso Ilaria e Zayn e non credette ai suoi occhi.
 
<< Ma che..?>> mormorò attirando l’attenzione di Liam che si voltò.
 
Proprio come loro due anche Zayn guardò Harry ed Ilaria uscire dal locale senza dire nulla.
“Che sia la volta buona?” si chiesero i tre ragazzi. In fondo erano tutti “stanchi” di vedere due dei loro amici in quella situazione.
 
Dalila guardò il pakistano che visibilmente senza parole guardava l’uscita.
Finalmente, dopo tutta la serata, era da solo.
Successe in meno di due secondi, nemmeno lei si accorse delle proprie azioni. Dalila si alzò di scatto e , sguardo sul ragazzo, sorrise.
 
<< Ehy barbone!>>  urlò attirando la sua attenzione << Sfida?>> propose.
 
Zayn si voltò verso di lei e la guardò. Non rispose alla ragazza ma guardò di nuovo verso la porta dove Harry ed Ilaria erano spariti, poi di nuovo lei.
 
“Perché me lo chiedi?- domandò stupita lei- Dalila è mia amica e…”
 
Gli tornarono in mente le parole di Ilaria e l’espressione che aveva avuto quando aveva frainteso le sue parole. Che voleva dire con quella frase? Che c’entrava la bionda? Ilaria aveva reagito di scatto e si era agitata subito, come se stesse facendo un terribile torto alla sua amica.
 
“Non è che…” cominciò a pensare il pakistano.
<< Allora?!>> urlò Dalila attirando l’attenzione del ragazzo che, perso nei suoi mille pensieri confusi, si era dimenticato di darle una risposta. Si voltò verso di lei e sorrise.
 
Era in piedi, voltata verso di lui, mani poggiate sui fianchi e armata di un favoloso sorrisetto di una furbizia infinita. Davvero aveva intenzione di sfidarlo? Non c’era più niente da fare quella ragazza sapeva come sorprenderlo ogni singola volta. La guardò un’ultima volta e, rivoltole un piccolo sorriso, accettò annuendo appena con il capo.
 
Dalila sorrise a sua volta e lo ammirò avvicinarsi in tutto il suo splendore. Doveva ammetterlo, era stata davvero brava nel vestirlo. Nike bianche, jeans blu scuro e la famosa maglia “Cool kids don’t dance” si poteva intravedere da sotto la felpa grigio scuro.
Le arrivò davanti con passo lento e con la testa leggermente inclinata verso sinistra, come se stesse cercando di capire se davvero aveva intenzione di sfidarlo.
 
<< Sicura di volerlo fare, schiappa?>> le chiese marcando l’ultima parola fissandola dritta negli occhi.
 
<< Certo, tesoro>> le rispose sicura lei avvicinandosi << E vedrai che questa volta ti distruggerò>> lo minacciò in un lieve sussurro.
 
Zayn si lasciò scappare una brevissima risata poi diventò serio all’improvviso e le arrivò a due centimetri dal viso.
<< Ne sei davvero sicura?>> le chiese seriamente divertito. Amava quando si stuzzicavano in quel modo. Il solo pensiero di fare una partita con quella ragazza e il sapere di poter godere della visione di quel sorriso per un lungo tempo, non facevano altro che aumentare il suo di sorriso.
 
Dalila gli sorrise semplicemente poi si voltò, pronta ad andare a chiedere qualche consiglio a Louis. All’improvviso qualcosa le bloccò un polso e la fece voltare per poi ritrovarsi di nuovo faccia a faccia con il cantante dagli occhi penetranti.
 
<< E allora>> le sussurrò mettendole una ciocca dietro l’orecchio << Vediamo che sa fare la mia schiappa>> le disse marcando l’aggettivo possessivo.
Dalila non ebbe il tempo di fare nulla che Zayn la sorpassò sparendo dalla sua traiettoria visiva.
 
Come l’aveva chiamata? Davvero Zayn aveva usato quel aggettivo?
Dalila sentì le guance diventare sempre più calde e il battito del cuore aumentare.
Zayn, allontanatosi un po’, voltò quel poco che bastava il capo per poterla spiare con la coda dell’occhio. Sapeva di averla stordita, di aver trovato il suo punto debole. Aveva trovato il punto debole di quella ragazza che, chissà come, era riuscita a demolire ogni sua barriera del suo mondo. Era riuscita a domare il suo carattere difficile, in pochissimo tempo. Come ci era riuscita? Possibile che per quella biondina lui fosse un libro aperto? Eppure così sembrava, in così poco tempo era riuscita a sconvolgerlo in tutti i modi possibili!
 
Zayn sorrise e si avvicinò alla pista.
<< Pronta?>> le chiese prendendo la prima palla che gli capitò.
 
Nell’udire quella voce Dalila fu percorsa da mille sensazioni e brividi.
“Dannazione! Se non mi calmo quello mi straccia e non posso perdere!” pensò cercando di darsi una calmata. Prese un ultimo respiro poi si voltò mostrando il suo sorriso più sicuro e strafottente.
 
<< Certo, Malik>> rispose avvicinandosi alla pista anche lei.
 
Liam, seduto dietro di loro, li guardò confuso.
<< Che state facendo?>> chiese attirando l’attenzione di Niall e Louis.
 
<< La piccoletta qui>> rispose Zayn indicando la ragazza << Mi ha sfidato>> concluse ridendo appena.
 
<< Ehy, piccoletta a chi?!>> lo riprese lei.
 
<< Sei davvero sicura?>> le chiese Niall incredulo. Dalila era una delle persone peggiori a bowling.
 
<< Si, ne vale la mia reputazione>> rispose sicura la ragazza. Insomma non poteva farsi battere da Zayn. No, non poteva.
 
<< E’ un suicidio>> commentò Liam.
 
<< Invece di demoralizzarmi, perché non mi date un po’ di incoraggiamento?!>> chiese esasperata la bionda.
 
<< Vai Dalila! Ricorda l’importante non è vincere!>> le urlò Louis.
 
<< Simpatico>> lo fulminò l’italiana.
 
<< Allora vogliamo iniziare o no?>> chiese Zayn stanco di aspettare.
 
<< Fretta?>> gli chiese lei.
 
<< Non vedo l’ora di stracciarti>> le rispose.
 
I tre ragazzi spettatori scoppiarono a ridere e Niall diede il via.
Il primo a tirare fu Zayn che buttò giù ben sette birilli e poi si voltò verso la ragazza.
<< Prego>> le disse indicandole la pista con la mano.
 
Dalila prese la palla e guardò la pista. Doveva buttare giù almeno un birillo.
“Almeno uno ti prego…” pregò mentre lanciò la palla e chiuse gli occhi.
Il rumore della palla sul parquet rimbombava nelle sue orecchie poi sentì due rumori. Il primo era dei birilli qualcosa era caduto e il secondo era una voce.
 
<< Non ci credo!>> urlò Zayn senza parole.
 
Dalila aprì gli occhi e non credette a ciò che vedendo. Davvero aveva fatto strike?! 
Fece per esultare ma poi decise di giocare le stesse carte del pakistano.
<< Prego>> lo imitò.
 
Zayn prese la palla e mormorò un “Adesso si fa sul serio”.
Dalila si voltò verso gli altri tre cantanti e alzò i pollici.
<< Avanti, puoi farcela>> le mimò Liam facendole l’occhiolino.
 
 
 
<< Dai, dai, dai! No, non di lì… Noooo!>> disse la ragazza arrabbiata. Solo lei era capace di fare andare la palla nel canale a lato della pista.  Per due volte di fila!
 
<< Complimenti, bel tiro>> la prese in giro Zayn prendendo il suo posto.
 
Dalila a testa bassa andò a sedersi vicino a Liam che cercò di consolarla e guardò Zayn che, per la terza volta, fece uno strike.
 
<< Come ci riesci?>> gli chiese Niall che, seduto sulla sedia, si godeva la partita con una bella birretta fresca.
 
<< Quando uno è bravo è bravo>> gli rispose Zayn vantandosi.
 
<< Niall>> lo chiamò Dalila.
 
<< Si?>>
 
<< Me ne dai un goccio?>> gli chiese allungando la mano verso la birra dell’irlandese.
Niall gliela passò e Dalila ne bevette un goccio sotto lo sguardo sorpreso di Liam.
 
<< Eh, come si dice? Meglio affogare i dispiaceri nell’alcool>> la prese in girò Zayn.
 
<< Ehy, se qui c’è qualcuno che affogherebbe in un qualsiasi liquido quello sei tu, cucciolo>> gli rispose a tono Dalila alzandosi e prendendo la palla.
 
<< Woooo! Non rispondi?>> disse Louis ammaliato dalla risposta dall’italiana. L’aveva zittito!
 
<< Non mi abbasso a certi livelli>> rispose indifferente Zayn guardando la ragazza.
 
Dalila si concentro e mise tutta la sua concentrazione in quel tiro. La palla rotolò lentamente sulla pista e colpì quattro birilli.
<< SI!>> urlò la ragazza voltandosi verso gli amici e sorridendo contenta come non mai.
 
<< Brava!>> le disse Louis facendole un applauso.
 
Zayn la guardò e rimase senza parole. Era tutta rossa in volta, i capelli legati in una coda di cavallo improvvisata e un sorriso da far invidia a chiunque. Era così… bambina.
“E’ come una bambina..” pensò guardandola senza parole.
 
<< Dai, adesso butta giù gli altri!>> la incoraggiò Liam.
 
Dalila annuì e presa la palla, la lanciò.
 
<< Si! Altri tre! Liam, hai visto?>> chiese correndogli incontro e abbracciandolo.
 
<< Si, sei stata bravissima>> concordò il castano.
 
<< Oh, è un miracolo!>> la prese in giro Louis.
 
Dalila gli fece una linguaccia poi si voltò verso il pakistano che, pronto, si concentrò sul suo tiro.
<< Se fa di nuovo strike mi uccido>> mormorò la ragazza poggiando la testa sulla spalla di Liam che non perse tempo e l’abbracciò.
 
Zayn lasciò che la palla toccasse il legno del pavimento e raggiunse i birilli. Dalila si coprì gli occhi con le mani e sentì i birilli cadere. Allargò leggermente le dita per sbirciare e la visione di un piccolo birillo innocente rimasto in piedi la fece esultare.
 
<< Voglio proprio vedere come lo butti giù quello…>> disse Louis al compagno rubandole le parole di bocca.
 
Il pakistano non gli rispose e fece il suo tiro. Nulla, il birillo non si mosse di un millimetro.
<< Non sai quanto mi dispiace>> lo prese in giro lei.
 
Zayn le sorrise semplicemente e andò a sedersi.
Di nuovo l’italiana non buttò giù tutti i birilli ma, per i suoi standard, era già qualcosa. Sei birilli erano già qualcosa.
Ormai era da un po’ che la partita andava avanti ed erano arrivati agli ultimi tre tiri.
Zayn si avvicinò alla pista e di nuovo buttò giù tutti i birilli in un colpo solo.
 
<< No, non ci voleva>> mormorò la ragazza guardando i loro punteggi. La stava stracciando, nemmeno un miracolo le avrebbe permesso la vittoria. Ma ovviamente non abbandonò la sfida, avrebbe combattuto fino alla fine. Fece per alzarsi ma la sua attenzione venne attirata dal pakistano.
 
<< Dove vai?>> gli chiese allargando le braccia.
 
<< Via>> le rispose senza nemmeno voltarsi.
 
<< Ma non abbiamo finito!>> gli urlò lei. Perché se ne stava andando così?
 
<< E’ inutile continuare, ho vinto io. Rasseganti>> le disse e, alzato il braccio a mo’ di saluto, uscì dalla struttura.
 
<< Dove sta andando Zayn?>> chiese Niall appena tronato dal bagno.
 
<< Via>> rispose la bionda utilizzando la stessa parola che il pakistano aveva usato con lei.
 
<< Ma la parti…>> cominciò a dire il biondo ma Liam lo bloccò.
 
Il ragazzo guardò verso l’amica e la fissò: ci era rimasta male. Perché doveva sempre comportarsi così Zayn? Perché l’aveva lasciata così?
Si alzò e fece per corrergli dietro ma Dalila lo fermò.
 
<< Lascialo andare, ha ragione era inutile continuare>> gli disse sorridendogli poi si voltò verso Louis e Niall.
 
Liam guardò prima il punto in cui era sparito il moro poi la ragazza che, insieme agli altri due, si stava dirigendo verso i tavolini.
“Non li capirò mai…” pensò rassegnato e seguendo gli altri. 

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Capitolo 23
*** It Doesn't Mean Anything (Parte VIII) ***


4th July 2013, Friday
 
 
 
 
<< Messi! Mettilo! Mettilo!>> disse Niall tutto agitato.
 
<< Come cavolo abbiamo fatto a dimenticarlo?>> si chiese Liam senza parole.
 
Erano una ventina di minuti buoni che Zayn se ne era andato e che i tre ragazzi restanti avevano cominciato a creare la loro squadra calcistica perfetta. I ragazzi, Dalila compresa, erano seduto al tavolo del bar e tra una bibita e un po’ di patatine stavano concludendo la serata. L’unica ragazza presente era silenziosa e pensierosa quindi, quando un messaggio di Josh era arrivato sotto forma di sfida virtuale a calcio i tre cantanti erano finiti nel loro mondo virtuale fatto di calciatori e palloni.
 
<< Chi altro possiamo mettere?>> chiese Louis ai suoi due compagni.
 
<< Mi sembra di aver non aver dimenticato nessuno>> rispose il biondo.
 
<< Quanti giocatori abbiamo?>> chiese Liam.
 
<< Undici titolari più sei riserve.>> rispose Louis controllando la loro creazione << Ora dobbiamo decidere chi sono i titolari>> annunciò il maggiore.
 
Ciò diede il via ad varie discussioni calcistiche della quale Dalila, seduta davanti a loro,  non si era resa conto. Il suo pensiero era fisso, la sua mente era bloccata da quella scena. Perché Zayn se n’era andato così? Era forse successo qualcosa che lei si era persa? Insomma perché di punto in bianco l’aveva lasciata così?
“Dannazione, non lo capisco!” pensò arrabbiata stringendo i pugni.
Quel ragazzo aveva la capacità di distruggere la sua felicità in meno di due secondi. Con una semplice azione le aveva rovinato la serata. Lo sguardo della bionda si posò sui tre ragazzi davanti a sé.
“Forse loro…” cominciò a ragionare.
 
<< Perché Zayn se n’è andato in quel modo?>> chiese tutto d’un fiato.
Liam, Louis e Niall alzarono di scatto la testa verso di lei e la fissarono.
 
<< Eh?>> chiesero confusi.
 
<< Vi ho chiesto perché Zayn ha reagito in quel modo>> ripeté l’italiana.
 
Liam la fissò dritta negli occhi e capì che era colpa di quel pensiero se non aveva detto una parola, stava ancora pensando al moro. Era vero, Zayn era strano ma quella volta aveva stupito anche lui. Si era domando il perché di un comportamento simile e, pian piano, ci era arrivato… più o meno. Sapeva del problema di Zayn, non era la prima volta che succedeva. Ma non sicuro delle sue teorie e paura di dire qualcosa di sbagliato abbassò il capo verso il cellulare di Louis.
 
<< Tranquilla, è sempre così… strano>> cercò di rassicurarla Niall.
 
<< L’irlandese ha ragione, non farci caso. Magari era semplicemente stanco o voleva stare da solo. Non darci troppo peso>> continuò Louis per poi tornare al suo schermo.
La ragazza li guardò senza parole.
 
“Quindi siccome quel babbeo è strano possiamo giustificare ogni sua cazzuta azione?!” si chiese arrabbiata. Davvero lo stavano giustificando in quel modo?
Dalila guardò Liam, aveva notato il suo sguardo pensieroso e il suo non rispondere, perché non aveva dato libero sfogo hai suoi pensieri?
“Liam, cosa sai che non mi vuoi dire?” pensò guardandolo.
 
 
 
<< Dannazione!>> borbottò espirando il fumo della sigaretta e calciando l’ennesimo sassolino sul marciapiede.
 
Zayn, mano sinistra in tasca e mano destra occupata da una piccola sigaretta fumante, camminava veloce ed arrabbiato per le strade londinesi. Era uscito in fretta e furia da quel posto e si era immerso nella città buia inglese. Come succedeva ogni volta aveva reagito d’istinto e, come ogni volta, si trovava arrabbiato con se stesso. Lo faceva sempre appena si apriva un po’ qualcosa al suo interno lo faceva scappare e lo portava via. Via dal posto in cui era, via dalle persone con cui stava. Questa volta però l’aveva allontanato dalla persona sbagliata.
Tirò un ultima volta e poi lasciò cadere il piccolo pezzo di sigaretta per terra, lo schiacciò sotto la suola della scarpa e si passò una mano tra i capelli.
 
“Dove stai andando?”
Di nuovo quelle parole gli tornarono in mente, quel tono di voce triste, quella ragazza…
Strinse le mani a mo’ di pugno e cercò di darsi una calmata.
Continuava a chiedersi perché se ne fosse andato, in fondo tutto stava andando alla grande. Era riuscito a ritagliare un piccolo momento con Dalila e farsi due risate con lei a bowling. Non era contento del fatto di giocare con lei e poter ammirare quel suo sorriso per un po’?
Si, lo era.
“E allora perché me ne sono andato?!” si chiese sempre più arrabbiato.
Non lo sapeva nemmeno lui o meglio, non voleva pensarci. Si rifiutava di crede che l’avesse fatto per quel motivo. Di nuovo. Sapeva che a lui non sarebbe mai potuto succedere una cosa simile. L’aveva già detto a Liam tempo indietro e anche quel lontano mercoledì di aprile e ne era ancora convinto.
Più o meno…
 
Scacciò quei pensieri dalla mente e cercò di pensare ad altro.
Ilaria.
Chissà come se la stava passando, se aveva fatto pace con Harry e se tutto si fosse risolto nei migliori dei modi. Automaticamente prese il cellulare e le scrisse un messaggio, fece per inviarlo ma si bloccò.
“Magari li disturbo…” pensò preoccupato. Non voleva essere quella persona che si odia quando manda un messaggio nel momento meno opportuno.
Cancellò il messaggio e rimise il cellulare nel tasca dei jeans, se qualcosa fosse andato storto Ilaria l’avrebbe chiamato.
 
All’improvviso le parole della rossa e la sua strana reazione gli tornarono in mente. Aveva reagito in modo strano, ovvio pensava che ci stesse provando con lei ma quello che davvero l’aveva colpito era il fatto che avesse tirato in ballo la bionda. Cosa aveva a che fare Dalila con l’incomprensione di Ilaria? Quel suo “Dalila è mia amica..” che significato aveva?
Che la bionda fosse…
 
<< No!>> disse ad alta voce interrompendo i suoi pensieri.
 
Quella piccola sillaba sembrò riportare il ragazzo con i piedi per terra, si guardò in torno e non riuscì a credere ai suoi occhi.
Come ci era finito lì?
 
 
 
"Perché l'ho fatto? Perché ho lasciato che accadesse tutto ciò?"
Durante il viaggio la rossa scrutava attentamente il suo compagno, che nervosamente guidava la sua Range Rover.
"Come al solito traggo subito le conclusioni senza pensare alle conseguenze. Sono solo uno stupido".
Fissava la strada senza espressione in viso e senza mai voltarsi verso la ragazza al suo fianco, la quale notò chiaramente la sua mascella indurirsi di tanto in tanto, coordinato con la stretta sul volante che si accentuava. 
"Come si fa ad essere così superficiali ed ingenui? Ti rendi conto che oggi hai rischiato di perderla sul serio? Vuoi che succeda di nuovo?"
Non l'aveva mai visto così, né poteva immaginarsi di vederlo in quello stato almeno una volta nella sua vita.
Sarebbe stato un eufemismo dire che le metteva paura.

Il riccioluto fermò di colpo l'auto che parcheggiò in malo modo di fronte all'edificio. Lo spegnimento del motore riportò Ilaria alla realtà e guardò fuori dal finestrino, cosa che durante tutto il tragitto non aveva fatto.
Si dipinse sul suo viso un'espressione interrogativa.

<< Harry, che ci faccia...>>

<< Scendi>> tagliò corto lui mentre aprì la portiera.

La ragazza fece come gli era stato chiesto e lasciò la macchina. Il cantante la prese per mano e la portò all'interno, dirigendosi verso l'ascensore.
Camminava in modo veloce, come se avesse...fretta.
"Di cosa?" si chiese la ragazza.
"Devo chiarire con lei, assolutamente" disse il riccio a se stesso mentre le porte automatiche si richiudevano davanti a loro. Pigiò il pulsante con il numero 8 e l'ascensore cominciò a muoversi.

La rossa era confusa. Voleva chiedergli perché l'aveva portata proprio lì e soprattutto perché stavano andando all'ultimo piano, ma non disse niente. Dopo tutto quello che era successo in quella lunghissima giornata anche solo averlo così vicino a sé in uno spazio di un metro quadrato era abbastanza.
Le era mancato.

Harry approfittò di quel silenzio per ripercorrere la giornata e sperare così di chiarirsi un po' le idee.
La mattinata era cominciata bene, anzi, benissimo. Poi era arrivata la telefonata di quell'Angelo e tutto era andato a rotoli: ci aveva parlato per due ore e come se non bastasse, raccontando la loro lunga chiacchierata a Dalila le era uscita di bocca quella frase, mettendo in dubbio tutte le sicurezze di Harry e facendogli pensare che forse lei non era così contente di stare lì a Londra con loro. E per finire, come ciliegina sulla torta, in mansarda il minore stava per dire una cosa che mai e poi mai sarebbe dovuta uscire dalla sua bocca, perché probabilmente sarebbe bastato quello per far sì che la perdesse per sempre.
 
Il silenzio fu interrotto dal tocco acuto dell’ascensore che avvisava di essere arrivato a destinazione e dall’apertura delle porte.
I due ragazzi uscirono ancora mano nella mano da quella piccola stanzetta e subito l’aria fresca di una serata estiva colpì loro il volto.
Ilaria rimase a bocca aperta mentre raggiungeva la ringhiera davanti a sé.
 
<< E’ bellissimo... – sussurrò non appena arrivò al capolinea – non pensavo ci fosse una tale meraviglia qui su>>
 
Erano circa quattro giorni che alloggiava in quell’albergo ma non si era accorta di che panorama stupendo si potesse ammirare salendo solo di qualche piano più su.
Harry poggiò le mani alla ringhiera pensieroso.
 
<< Spesso le cose più belle sono proprio davanti a noi, ma la maggior parte delle volte ci capita di perderle prima di accorgerci della loro esistenza>>
 
Si voltò verso di lui: fissava davanti a sé ed aveva un’espressione decisamente più rilassata rispetto a poco prima in macchina.
Si ritrovò a riflettere sulla frase appena detta dal minore. Si riferiva a qualcosa in particolare o era semplicemente una delle perle di saggezza ereditate da Malik?
 
<< Perché mi hai portata qui?>> chiese la rossa sperando che almeno in quel momento le avesse risposto.
 
<< Cercavo un posto tranquillo>>
 
<< Per fare cosa?>>
 
<< Parlare>>
 
Ilaria si poggiò alla ringhiera dando le spalle al panorama di Londra pronta per ascoltare ciò che Harry aveva da dirle. Il cantante fissava le luci colorate della vita notturna della capitale, assottigliando gli occhi per il leggero venticello che tirava in quel momento.
Abbassò lo sguardo osservandosi le mani giocherellare tra di loro e sorrise con un angolo della bocca; poi, tornò a guardare avanti a sé.
 
<< Non so nemmeno da dove cominciare>>
 
Già, erano successe davvero tante cose nelle ultime ventiquattro ore. Non si poteva di certo dire che la sua era una vita noiosa e monotona.
 
<< Provaci>> lo incitò lei. Finalmente dopo ore di silenzio voleva parlare.
 
Il riccio socchiuse gli occhi e rimise in ordine le idee nel modo più veloce possibile.
Okay, un passo per volta.
 
<< Dimmi... – il minore prese coraggio – davvero vorresti essere adesso?>> disse tutto d’un fiato.
 
Le labbra di lei si schiusero improvvisamente, le sue pupille si fecero più piccole e sentì un colpo duro e sordo al petto. In un attimo le cadde il mondo addosso, proprio come ore prima era successo ad Harry sentendo quella stessa frase.
Aprì più volte la bocca per dire qualcosa, ma le parole non uscirono. Nel frattempo la sua mente tornò a quel pomeriggio, ricostruendo la scena: stava parlando con Dalila, uscendo dalla cucina, ma la sua attenzione era già in sala dagli altri e non l’aveva sentita.
Per quello, a quanto pareva, ci aveva pensato Harry.
“L’ho detta in inglese?” Evidentemente si.
Scosse la testa scacciando tutti quei pensieri poco rilevanti. Lui l’aveva sentita e ciò le importava.
 
Si ritrovò a riflettere sulla domanda postale da Harry, mettendo in ordine le idee.
 “Ti mancano?” Si, tanto.
“Vuoi andare da loro?” Forse.
“Vorresti essere lì in questo momento?”
Guardò il profilo del riccioluto, quel ragazzo che per anni aveva inseguito e che mai si era accorto di lei.
Esitò a rispondere.
“Guardati, cosa ci fai qui?” Sto con Harry.
“E come ti fa sentire?” Tremendamente bene.
“Ti pongo di nuovo la domanda: vorresti essere lì adesso?” Assolutamente no.
 
Di colpo allungò una mano in direzione di quello splendido ragazzo che si trovava al suo fianco ed intrecciò le dita con le sue. Harry si voltò di colpo verso di lei; non si aspettava un contatto, ma una risposta. Ilaria lo tirò verso di sé fino a portarselo davanti.
Delicatamente gli lasciò la mano e portò le braccia dietro il collo di lui, avvicinandosi e diminuendo la distanza tra i loro bacini. Il cantante rimase interdetto e poggiò esitante le mani sui fianchi della ragazza.
Lei si protese lentamente verso il suo orecchio.
 
<< Penso che tutti i posti dove ci sarai tu andranno bene per me>> gli disse in un sussurro.
 
Ilaria poté sentire perfettamente la presa sui suoi fianchi intensificarsi, mentre gli occhi di Harry si spalancarono appena e la sua bocca si piegò in un sorrisetto mostrando la sua caratteristica più bella: la fossetta.
La rossa gli lasciò un piccolo bacio dietro l’orecchio ed il riccio l’avvolse tra le sue braccia, affondando il viso tra i capelli lunghi di lei ed inspirando profondamente.
Finalmente...era di nuovo con lui, non avrebbe potuto chiedere di più. Sarebbe potuto rimanere così anche per il resto della sua vita. Lei era nelle sue braccia, le sue braccia erano intorno a lei, ora tutto quadrava perfettamente.
 
Poi, un pensiero lo pervase.
“No, non farlo...”
C’era ancora una questione da risolvere.
 
<< Harold>> sospirò con voce intenerita e voltandosi leggermente verso di lui << Non c’è nessun altro. Solo tu>>
 
Da risolvere. Forse.
In effetti Dalila gli aveva già risposto con quell’affermazione ed in quel momento l’ultima cosa che avrebbe voluto fare era farle ancora domande, stressare l’argomento e rovinare ciò che stavano costruendo.
 
“No, non lo farò.”
Strinse maggiormente il corpo della ragazza al suo ed inspirò nuovamente, inalando tutto il suo profumo, come se sapesse che un giorno o l’altro non avrebbe potuto più farlo.
I loro corpi aderirono perfettamente l’uno all’altro ed Ilaria si chiese il perché di quella stretta così forte.
 
<< Promettimi che lo farai>> sussurrò Harry tra i suoi capelli rossi.
 
<< Cosa?>> domandò lei confusa, non capendo a cosa si riferisse.
 
<< Essere in ogni posto in cui sarò io>>
 
Sentì un colpo dentro di lei, come se il suo cuore fosse caduto in fondo a qualche pozzo o come se semplicemente fosse scomparso da un momento all’altro e per un attimo fu tentata di poggiare una mano sul suo petto per assicurarsi che ci fosse ancora vita.
Allontanò il viso dal collo di lui e lo guardò dritto negli occhi. I centimetri che le mancavano per raggiungere l’altezza del riccio fecero sì che il suo sguardo cadde sulle sue labbra, proprio di fronte a lei.
 
Irresistibili.
 
Si morse il labbro inferiore per sopprimere quella tentazione che le si presentava su un piatto d’argento, fino a quando un secondo dopo si ritrovò le labbra di Harry sulle sue, morbide come l’ultima volta.
Fu un attimo, solamente uno scambio di respiri e niente più. Solo uno scambio di sapori lasciati a mezz’aria, lì, sulle labbra.
Si separarono e la ragazza tornò nella posizione precedente, mentre il riccio rimase interdetto per l’effetto che gli facevano certi contatti con Ilaria, ora ritrovatosi a sentirlo per la seconda volta.
 
<< Promesso>> soffiò piano la rossa al suo orecchio. Harry sorrise nel sentire quella piccola parola che per lui valeva quanto la sua stessa vita e la strinse a sé, lasciandosi inebriare da quel profumo ancora per secondi, minuti, ore.
 
 
 
<< Sono stanchissimo>> mormorò Niall salendo in macchina seguito da Louis.
 
<< In effetti è tardi>> rispose Liam mettendosi alla guida del veicolo.
 
I quattro ragazzi, dopo aver battuto il loro amico batterista, aveva deciso di tornare a casa. Liam diede gas e la macchina sfrecciò tra le strade desolate di Londra.
 
<< Lou, ti va una sfida?>> chiese Niall al ragazzo al suo fianco.
 
Bastò quella piccola domanda per far si che dei due ragazzi dietro non si seppe più nulla. Immersi nel gioco fino al collo non si accorsero nemmeno della strana aria che c’era nei posti davanti. Liam guidava fingendosi tranquillo e Dalila l’osservava, ancora non aveva detto nulla riguardo al pakistano.
 
<< Pensi che non me ne sia accorta?>> sussurrò la bionda fissandolo.
 
<< Di cosa?>> chiese Liam guardandola velocemente e sorridendole.
 
<< Lo sai, perché non mi hai risposto?>> gli domandò.
 
Il castano non rispose ma sospirò, non sapeva davvero cosa dirle. Si, Zayn era strano ma non era quello il motivo, per lo meno secondo lui, per cui se ne era andato. Se davvero lo conosceva sapeva che in quel momento l’amico si stava interrogando sul suo comportamento. Era già successo in passato che reagisse in quel modo ma, dopo un’oretta buona di dialogo con Liam, Zayn aveva capito che non era come pensava. Quella volta non era la persona giusta. Ma questa volta? Questa volta lei era la persona giusta?
 
<< Dalila io, davvero non so che dir..>>
 
<< Siamo arrivati>> annunciò Niall interrompendo il castano.
Dalila guardò fuori il finestrino e vide l’albergo in cui lei e Ilaria alloggiavano.
 
<< Tranquillo, va tutto bene>> disse a Liam sorridendogli. Lo capiva dal suo sguardo che davvero non sapeva cosa pensare e che cercava di non dire niente che la potesse ferire.
Si slacciò la cintura e poi si voltò verso i due ragazzi dietro.
 
<< Buona notte>> disse sporgendosi per schioccare un bacio ad entrambi.
 
<< ‘Notte>> la salutarono loro riprendendo il loro amato gioco.
 
<< Vuoi che ti accompagno?>> le chiese Liam premuroso come sempre.
 
<< Tranquillo>> disse baciandolo sulla guancia << Vado da sola, tornate pure a casa>> disse aprendo la portiera.
 
<< A domani allora>> la salutò.
 
<< A domani>> Dalila scese dalla macchina e salutati con la mano i cantanti si diresse verso l’entrata.
 
La ragazza entrò nell’edificio con aria pensierosa, aria che aveva da ormai tutta la serata. Non aveva avuto un attimo di pace, il pensiero di Zayn l’aveva perseguitata e ancora non la abbandonava. Quel suo “via” con la quale le aveva risposto, il modo in cui se ne era andato. Senza rendersene conto chiamò l’ascensore. Non dovette aspettare tanto che arrivò. Come sempre si aprirono le porte, pronte ad accoglierla al suo interno. A testa bassa l’italiana entrò nell’ascensore.
“Perché si comporta così?” si chiese appoggiandosi alla parete fredda.
 
<< Buona sera…>> tuonò una voce.
 
Dalila alzò la testa di scatto e non credette ai suoi occhi.
Era lì, davanti a lei. Splendido come sempre, i capelli leggermente disordinati e un piccolissimo accenno di sorriso su quelle labbra carnose.
Zayn la guardò, se ne stava lì ferma senza dire una parola.
All’improvviso la vide staccarsi dalla parete e andargli in contro fiondandosi sul suo petto. Rimase senza parole, non si aspettava una reazione simile, lo stava abbracciando. Non ebbe il tempo di fare nulla che la bionda si staccò e lo fisso dritto negli occhi.
 
<< Che diamine ci fai qui?>> gli chiese furiosa. La contentezza di vederlo lì davanti a sé era stata accantonata e la rabbia cominciava a farsi sentire.
 
<< Sono felice di vederti anche io>> le rispose lui a tono e sporgendosi verso i testi dall’ascensore che improvvisamente si bloccò.
 
<< Che è successo?>> si spaventò la ragazza guardandosi intorno. << Che hai fatto?>> gli chiese. Perché aveva bloccato l’ascensore?
 
<< Quante domande!>> sbottò lui.
 
<< Alla quale non rispondi>> continuò lei.
 
Erano uno davanti all’altro e si guardavano in cagnesco. Dalila era furiosa, dopo il comportamento che aveva avuto prima al bowling adesso si aspettava che fosse contenta di vederlo? Okay, magari ad un primo impatto lo era stata ma, adesso vederlo lì con il sorrisino la mandava in bestia. Era colpa sua se si era rovinata la serata!
 
<< Che ci fai qui?>> gli chiese furiosa fissandolo e allontanandosi un po’ da lui.
 
<< Perché sei arrabbiata?>> le chiese invece lui senza rispondere alla domanda da lei appena posta.
 
<< Scusa?>> Dalila era davvero senza parole << Davvero non ci arrivi?>>
 
Zayn fece per rispondere ma la sua attenzione venne catturata da una chiamata dell’ascensore. Qualcuno stava aspettando. Con tranquillità il pakistano si avvicinò alla ragazza e, allungato un braccio dietro di lei, fece ripartire l’ascensore.
 
<< Ma sei impazzito?!>> urlò lei sconvolta << Se ti vedono è la fine! Non poss…>>
Le parole della ragazza vennero fermate dal petto del ragazzo che la teneva stretta a se.
 
<< Zitta per due secondi e abbracciami>> le disse voltandosi con la schiena verso la porta.
Dalila, anche se contro la sua volontà, fece come detto dal ragazzo e si strinse nella felpa di lui.
 
“Gucci by Gucci” pensò lei appena il profumo del ragazzo le annebbiò la vista. Zayn la guardò dall’alto e, messo il cappuccio della felpa, strinse la ragazza tra le sue braccia e ringraziò chiunque avesse chiamato l’ascensore.
 
All’improvviso un suono e poi le porte si aprirono. Le due ragazze alla vista dei due ragazzi abbracciati si guardarono e sorrisero intenerite dalla coppia. L’ascensore salì di un paio di piani poi le due arrivate uscirono senza prima dare un’ultima occhiata ai due.
Solo quando Dalila sentì le porte chiudersi si staccò dal ragazzo e schiacciò il numero del suo piano. Salirono in silenzio, un silenzio orribile. Zayn continuava a fissarla, era arrabbiata. Lo si poteva capire dalla posizione che aveva assunto: gli dava le spalle e teneva le braccia conserte. Quando arrivarono al piano la bionda si precipitò fuori ed andò dritta alla stanza 102. Infilò la chiave ed entrò in camera lasciando però la porta aperta, sapeva di avere il ragazzo dietro. Si tolse la felpa, lanciò il cellulare sul letto e si legò i capelli.
 
<< Allora? Che hai?>> le chiese Zayn entrando in camera e chiudendo la porta alle sue spalle.
 
<< Che ci fai qui?>> gli chiese lei esasperata. Non ne poteva più, era stanca e voleva solo andare a dormire.
 
<< Continuerai ad evitare la mia domanda?>> le chiese Zayn scaldandosi.
 
<< Continuerai a fare lo stesso?>> gli rispose lei a tono.
 
Nessuno dei due disse più niente, continuavano solo a fissarsi dritto negli occhi, uno dei due avrebbe ceduto prima o poi. Dalila fissava quegli occhi ma non ci vedeva lo sguardo del ragazzo dagli occhi color caramello che amava tanto. Abbassò lo sguardo e si voltò dando le spalle al pakistano.
 
Zayn, ancora fermo alla porta, si grattò la testa e la guardò triste, non voleva andarsene e lasciarla in quello stato. Così, contro ogni logica, contro ogni sua parte razionale, si avvicinò a lei fino ad arrivarle dietro. In totale silenzio allungò le braccia verso di lei e, lentamente, le accarezzò le braccia dalle spalle fino ai polsi. Mentre ripercorreva la strada al contrario sentiva che si stava rilassando, la rabbia si stava sciogliendo come neve al sole. Arrivò alle spalle e prese a massaggiargliele con calma.
 
Dalila nel sentire il calore delle mani del cantante sul suo corpo teso, chiuse gli occhi e si abbandonò a quel piacere.
Quando si calmò del tutto Zayn la fece voltare e, sciolta la coda e liberando i lunghi capelli biondi, le sorrise allargando le braccia. Dalila esitò e, arrossendo leggermente, puntò il suo sguardo verso le sue scarpe.
 
<< Vieni, non ti mangio mica…>> le sussurrò lui prendendola per un polso e stringendola.
Rimasero in quel modo per alcuni secondi poi la bionda trovò il coraggio di parlare.
 
<< Perché te ne sei andato?>> non lo chiese arrabbiata ma triste, per quanto si fosse arrabbiata aveva sentito la mancanza di quel ragazzo in un modo pazzesco.
 
<< Non lo so, mi dispiace..>> rispose sincero lui, infondo davvero non sapeva che gli fosse preso.
 
Dalila strinse il tessuto della felpa di Zayn tra le mani e poi lasciò uscire dalle sue labbra quelle parole.
 
<< Mi sei mancato>> soffiò pianissimo.
 
Il pakistano scosse il capo, aveva sentito bene? L’aveva detto davvero?
Non era sicuro di aver sentito giusto ma qualcosa gli diceva di stringere un po’ di più quel corpicino tra le sue braccia. Seguì il consiglio dettatogli dal suo interno e sentì la ragazza rilassarsi completamente.
 
<< E’ tardi>> disse all’improvviso allontanandola << E’ ora di andare a letto>> le disse accarezzandole una guancia. Dalila si lasciò coccolare per pochi secondi poi si allontanò, tenendo lo sguardo fisso sulle sue mani.
 
Nessuno dei due sapeva che dire, il silenzio era diventato pesante. Zayn si guardò in torno poi voltò le spalle e si diresse verso la porta.
 
<< Aspetta>> lo bloccò Dalila andandogli incontro.
Zayn, mano destra sulla maniglia, si fermò e sorrise.
 
<< C-ci… ci vediamo domani?>> chiese lei.
 
Il pakistano si voltò leggermente e non riuscì a trattenersi dal sorridere. L’italiana era lì davanti a lui mani dietro la schiena e uno splendido sorriso sul volto arrossito.
 
<< Certamente>> le rispose sporgendosi verso di lei.
 
Accadde tutto in pochi secondi. Appena lo vide avvicinarsi la ragazza chiuse gli occhi e sentì le labbra del cantante sulla sua fronte.
 
<< ‘Notte, blonde>> le disse per poi sparire dietro la porta.
 
Dalila, ancora sotto shock, si appoggiò al legno freddo e si lasciò scivolare sul pavimento.
Strinse le gambe al petto e si lasciò sprofondare nei ricordi degli attimi appena avvenuti. Era stato tutto così… strano. Non riusciva a credere a quello che era successo eppure sentiva ancora la pressione delle labbra del ragazzo sulla sua fronte. Era stato così… dolce.
“Dolce?!” davvero l’aveva pensato? Da quando si lasciava andare al romanticismo? Non era una cosa da lei. Dalila non era romantica.
 
<< No, non è stato dolce e stato… tenero>> si disse tra se e se alzandosi e buttandosi sul letto a pancia in su.
 
<< Tremendamente tenero..>> mormorò chiudendo gli occhi.
 
La stanchezza cominciava a farsi sentire e in più lei era ancora avvolta dal suo profumo. Si rannicchiò su se stessa e stretto il cuscino tra le braccia si lasciò andare, gettandosi tra le braccia di Morfeo.
 
 
 
<< E quando invece ho fatto strike? Quello è stato mitico>> commentò Ilaria.
 
<< Perché il mio di strike? Ne vogliamo parlare? Quella era vera classe>> disse il riccio passeggiando per il corridoio del secondo piano stringendo la mano della rossa.
 
<< Va bene, ma non ti esaltare adesso>>
 
<< So riconoscere un bel tiro>> fece Harry voltando l’angolo per arrivare alle scale dell’albergo. Il cantante aveva deciso di fare tutti i piani fino al quarto a piedi, così da allungare la serata e rimanere più tempo possibile con Ilaria.
 
<< Per te tutti i tuoi tiri sono bei tiri>> le fece il verso lei.
 
<< Ehy, ehy...non offendere il maestro>>
 
<< Altrimenti?>> lo stuzzicò la ragazza fermandosi in mezzo al corridoio del terzo piano.
 
<< Altrimenti...>> il riccioluto fece uno scatto felino e la rossa a sua volta si mise a correre cercando di sopprimere delle piccole urla che minacciavano di uscire dalla sua bocca.
 
Svoltò l’angolo e cominciò a salire le scale in fretta per arrivare al quarto piano e rifugiarsi in camera sua. Non riuscì però a sopprimere le risate che risuonavano nei corridoi senza controllo e che la rallentavano, e proprio all’imbocco del piano Harry riuscì a raggiungerla prendendola per la vita e facendole perdere l’equilibrio. Si ritrovarono entrambi stesi per terra a ridere a non finire, quando furono interrotti da una voce che li immobilizzò entrambi.
 
<< Ma insomma! Vi sembra l’ora adatta per fare baccano?! Qui c’è gente che vuole dormire! Ma dove ce l’avete il rispetto?! Sotto i piedi?!>>
 
Un uomo abbastanza paffuto era sbucato dalla camera 81, solo con in dosso una canotta bianca e dei pantaloncini azzurrini.
I due ragazzi, ora seri in volto, si alzarono immediatamente da terra.
 
<< Ci scusi signore, noi...>> tentò di dire Harry, invano.
 
<< Andate a smaltire la sbornia in qualche bar, non qui! Ma guarda tu...>> poi, la porta della camera sbatté violentemente.
 
Ci furono degli istanti di silenzio, poi i due si guardarono e scoppiarono a ridere di nuovo, questa volta il meno rumorosamente possibile.
Attraversarono il corridoio ridendo a crepapelle, e quando arrivarono in prossimità della stanza 102, Ilaria si mise un dito sulle labbra, mimando al ragazzo di fare silenzio.
La rossa si appoggiò con la schiena al muro, cercando di regolarizzare il suo respiro; Harry davanti a lei e le loro mani ancora intrecciate.
 
<< Quindi...è ora>> sussurrò il riccioluto.
 
<< Eh già, è tardi>> rispose lei con una vena di tristezza. Avevano avuto così poco tempo per stare insieme quel giorno.
 
<< Ci vediamo domani>> il cantante si protese verso la sua guancia e le stampò un tenero bacio delicato. La guardò per qualche secondo negli occhi, facendo dei passi all’indietro per avvicinarsi all’ascensore, anche se non aveva proprio voglia di lasciarla andare.
Nel momento in cui le loro mani si separarono Harry si voltò verso la fine del corridoio, ma le sue gambe non avanzarono, fermate da un sussurro.
 
<< Harry>> lo chiamò lei.                                    
 
<< Si?>> si girò verso quegli occhi di ghiaccio che già gli mancavano.
 
<< Resta>>
Il minore rimase per un attimo immobile, poi si avvicinò di qualche passo.
 
<< Stanotte?>> chiese ingenuamente.
 
La ragazza annuì speranzosa. Lo riprese per mano e senza aspettare una sua risposta lo portò all’interno della 102, facendo il più piano possibile per non svegliare Dalila che fortunatamente dormiva abbastanza pesantemente.
Ilaria si sfilò le scarpe lasciandole disordinatamente sul pavimento e si distese sul suo letto ad una piazza e mezza, trascinando con sé Harry.
 
<< Solo fino a quando non ti addormenti>> le sussurrò lui nell’orecchio, stringendola con un braccio e facendo aderire il suo torace con la schiena di lei.
 
La rossa annuì impercettibilmente, chiudendo gli occhi e lasciandosi stringere, cadendo poco dopo in un sonno profondo almeno tanto quanto quello dell’amica.
 
 
 
Infilò le chiavi nella serratura e le rigirò quattro volte, fino a quando la porta d’ingresso si aprì. Entrò e la richiuse nuovamente a chiave.
Si mosse a tentoni nello spazio del corridoio aiutandosi solamente con la debole luce che penetrava dalle porte di sala e cucina, sperando di non incontrare niente sul suo percorso che avrebbe fatto svegliare l’intera casa.
 
<< Harry>> si sentì chiamare non appena mise piede sul primo scalino. Si voltò e trovò Louis appoggiato allo stipite della porta della cucina con un bicchiere d’acqua in mano, vestito del suo solito pigiama a righe.
 
<< Tutto bene?>> gli domandò solamente.
 
Il riccio gli sorrise.
<< Tutto benissimo>> disse sincero e raggiante.
 
Il maggiore si staccò dal legno dello stipite ed avanzò verso l’amico, dandogli una pacca sulla spalla.
 
<< Andiamo a dormire, domani mattina ci aspetta un’intervista in radio>> fece, mettendogli un braccio dietro al collo e salendo le scale nel modo più silenzioso possibile.
 

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Capitolo 24
*** Bullshit (parte I) ***


5th July 2013, Saturday
 
 
 
 
Si voltò in posizione supina emettendo un piccolo mugolio gutturale e subito l’odore di Blue De Chanel invase le narici. In un nanosecondo, come se avesse schiacciato il tasto rewind, le scene di qualche ora prima le tornarono alla mente e immediatamente il suo cervello divenne attivo e scattante, neanche avesse ingerito dosi sovrannaturali di caffè super concentrato.
 
Spalancò gli occhi e buttando una mano sul materasso al suo fianco, non ci fu il contatto che aveva sperato di trovare.
 
<< Solo fino a quando non ti addormenti>>
 
Ah, già.
Ma allora perché sembrava come se fosse lì proprio accanto a lei? Il suo profumo, la sua essenza...intrappolati nel copriletto? Nei vestiti? Nel cuscino?
Si alzò su un gomito. Il letto era fatto, eppure qualcosa la copriva.
Si guardò addosso.
“Oh...”
 
Si mise a sedere ed afferrando per il collo il blazer del riccio se la portò al viso, inalandone tutto il profumo quasi fino a non lasciarne più nemmeno una goccia.
Durante tutta la notte non si era svegliata nemmeno una volta e nella posizione in cui si era addormentata si era anche svegliata. Non un movimento, non un cambio di posizione.
Ora aveva capito perché.
 
I due I-Phone sul comodino s’illuminarono, ma quello della rossa risuonò nella stanza.
“Cavolo, il silenzioso”
Guardò lo schermo.
Un tweet.
Harry Styles.
Un sorriso le si dipinse sul viso. Erano quattro giorni che passavano del tempo insieme e tra tutto quello che stava succedendo le notifiche di Twitter dei ragazzi erano passate in secondo piano. Anzi, totalmente nel dimenticatoio.
Effettivamente però, era un controsenso avere Harry al suo fianco e voler ancora sapere tutto ciò che succedeva nella sua vita, se nella sua vita – almeno per quanto riguardava gli ultimi giorni – c’era anche lei.
“Quante cose sono cambiate in così poco tempo...”
Accantonò quel pensiero ed aprì il tweet.
 
“Il panorama di Londra non smette mai di stupirmi, ieri più di sempre”
 
Allegata, una foto di Instagram.
Sorridendo per la sua onnipresente ossessione per quel social, aprì la foto.
“Ma questo...”
Rimase interdetta.
 
<< Mmh...>> risuonò dalle labbra della ragazza nel letto affianco.
 
<< Scusami, ti ho svegliata>> disse Ilaria rivolgendo la luce del cellulare verso la bionda.
 
<< Che ore sono?>> domandò Dalila portandosi una mano davanti agli occhi.
 
<< Le sette e trentacinque>>
 
<< Torna a dormire, che ci fai sveglia a quest’ora?>> sbiascicò l’amica, rivoltandosi sull’altro fianco e dando le spalle alla rossa.
 
<< Beh i ragazzi tra poco vengono a prenderci, Harry ieri mi ha...>>
 
<< Che?!>> di colpo Dalila si mise a sedere sul letto e fissò sconvolta e assonnata il viso dell’amica illuminato dalla luce del cellulare.
 
<< Hanno un’intervista>> rispose innocente Ilaria.
 
<< E quando pensavi di dirmelo?>> l’irritazione nella voce della bionda era camuffata dalla sonnolenza.
 
<< Ora?>> sussurrò l’altra. Dalila la guardò con sguardo omicida.
 
<< Scusa! Ieri sera praticamente non ci siamo viste, quando sono arrivata dormivi...>>
 
<< Si, va bene, ora muoviamoci però>> la bionda si alzò dal letto e si diresse verso la finestra, aprendola e facendo passare la mattutina luce solare.
Come d’abitudine prese il suo cellulare e controllò messaggi e notifiche.
 
<< Ila>> la chiamò, alzando lo sguardo su di lei. Si bloccò, osservandola attentamente e soprattutto ciò che stava stringendo tra le mani.
 
<< Credo che tu debba raccontarmi un po’ di cose>> disse, voltando lo schermo del cellulare con la foto aperta verso l’amica, la quale sorrise ebete, stringendo il tessuto scuro tra le mani.
 
<< Ti racconto mentre ci prepariamo>> fece Ilaria alzandosi dal letto e lasciando delicatamente la giacca di Harry sulla spalliera della sedia accanto al comò.
 
 
 
<< Ma non ti ha detto a che ora avevano l’intervista?>> chiese Dalila sedendosi sul letto.Ilaria scosse la testa e guardò il cellulare.
<< No, Harry mi ha solo detto che l’avevano e che prima saremmo andati a fare colazione..>> le rispose Ilaria.
 
<< Uffa!>> sbottò Dalila stanca di quella attesa.
 
Le due ragazze stavano aspettando i loro compagni d’avventura ma di loro nemmeno l’ombra.
Ilaria si affacciò alla finestra per la trentesima volta.
Dalila sbuffò spazientita e si alzò dal letto e impugnò il cellulare.
 
<< Adesso basta!>> disse sbloccando l’aggeggio tecnologico.
 
<< Che vuoi fare?>> chiese Ilaria divertita. Dalila era incapace di stare ferma. Era sempre in movimento. Sempre. Se poi ci si metteva anche il fatto che stesse aspettando di vedere Zayn… ciao ciao pazienza.
 
<< Adesso mando un messaggio a quello scimmione misterioso!>> disse cominciando a premere i tasti.
Ilaria la guardò divertita.
 
<< Come mai tanto impaziente? C’è qualcuno che vuoi vedere particolarmente?>> le chiese la rossa guardandola maliziosa.
 
<< Cosa?>> chiese Dalila bloccandosi e diventando leggermente rossa in volto.
 
<< Wow! Dalila che arrossisce! Che ha fatto quel bel pakistano ieri sera?>> Ilaria si alzò dal letto senza parole e andò incontro all’amica. Da quando arrossiva? Anzi, da quando provava certi sentimenti?
 
<< Piantala!>> disse la bionda scacciandola con la mano e rimettendo via il cellulare << Non ha fatto nulla, ti dirò abbiamo persino litigato>> annunciò la bionda guardandola. Ilaria non le rispose subito, la fissò. Aveva una strana luce negli occhi, come se..
 
<< A te piace litigare! O meglio>> le disse fissandola << A te piace bisticciare>>
La bionda si bloccò e cercò di mantenere la calma, se la rossa avesse saputo che qualcosa era successa niente l’avrebbe fermata dal farle un super interrogatorio.
 
<< Voi due avete bisticciato!>> urlò Ilaria arrivandoci.
 
<< Merda>> sussurrò la bionda voltandosi verso la finestra.
 
“Possibile che proprio oggi debbano essere in ritardo?” si chiese la ragazza.
 
<< Cosa? Quando? Come? PARLA!>> le disse Ilaria eccitata di scoprire qualcosa.
 
<< Senti, Ila… Non è succ..>>
All’improvviso Dalila si fermò e guardò Ilaria.
 
<< Ma che cosa è questo..>> cominciò la bionda.
 
<< Rumore?>> concluse la rossa.
 
Dalila non ebbe il tempo di rispondere che il rumore si fece più vicino. Sembrava che una mandria di elefanti fosse nel corridoio dell’albergo.
Le due guardarono la porta poi si guardarono.
All’improvviso il rumore cambiò. Qualcuno stava bussando alla loro porta come un forsennato.
 
<< RAGAZZE!!>> urlò.
Le due amiche si guardarono e si precipitarono alla porta.
 
<< LOU?!>> urlarono stupite.
Dalila e Ilaria guardarono l’amico davanti a loro con il fiatone.
 
<< Che ti è successo?>> chiese Dalila.
Louis si fermò un attimo per riprendere fiato. Senza dire nulla fece capire alle ragazze di chiudere la porta.
 
<< Lou, ci spieghi che succede?>> chiese Ilaria.
 
Louis non rispose, di nuovo, ma rivolse alle due un sorriso di scuse. Prese le due ragazze per i polsi e cominciò a correre.
Dalila rimase senza parole ma, passato il mini shock, cominciò a correre. Ilaria invece di correre si faceva trascinare dal cantante e continuava a chiedere spiegazioni. I tre uscirono dall’albergo e trovarono Harry appoggiato alla macchina con lo sportello aperto.
 
<< Salite!>> urlò.
Louis e le due italiane salirono e la macchina partì in quarta.
 
<< Buongiorno!>> urlò Niall.
 
Dalila si guardò intorno. Liam al volante affiancato da Harry, guidava un po’ agitato. Ilaria, intanto, si girò e salutò Niall dietro di lei e sorrise a Zayn. Quest’ultimo le fece l’occhiolino e le sorrise. Harry interruppe il silenzio.
 
<< Buongiorno>> disse alle due ragazze ma guardando Ilaria negli occhi.
 
<< Buongiorno>> lo salutò Ilaria sorridendogli.
Zayn stava per toccare la spalla di Dalila ma appena arrivò non la trovò.
 
<< Liam!>> urlò la bionda.
 
Zayn la guardò. La ragazza era appoggiata al sedile davanti, quello del guidatore, e abbracciava da dietro Liam.
Zayn la guardò.
 
<< Buongiorno anche a te, Mostriciattolo>> la salutò Liam.
 
Dalila rise e gli schioccò un bacio sulla guancia poi si voltò.
Sorrise a Niall che la salutò con la mano e poi guardò Zayn. Il pakistano era voltato verso il finestrino infastidito come non mai.
 
<< Ehy>> lo chiamò.
 
Zayn si voltò e la guardò. Nessuno sguardo speciale, quelli che solo loro si scambiavano e che capivano. Niente, solo un semplice sguardo.
Zayn alzò la testa a mò di saluto e si voltò.
 
<< Buongiorno anche a te..>> gli rispose Dalila sarcastica e sedendosi composta sul sedile.
 
“Ovviamente..” pensò la ragazza incrociando le braccia al petto “Non sia mai che il signor Malik si lasci andare..”
Possibile che avesse la capacità di farla rimanere sempre senza parole? La sera prima era tenero e adesso manco la salutava.
Zayn, sguardo fisso sul sedile davanti a sé, capì che ci era rimasta male, lo capiva dalla posizione che aveva assunto, aveva la testa poggiata al finestrino e non stava prestando attenzione a ciò che stava accadendo in macchina.
“Così impara… Liam si e io no?” pensò il ragazzo geloso. Dopo tutto quello che era successo la sera prima… insomma sarebbe dovuto lui il primo ad essere salutato. La guardò davanti a se e vide l’espressione triste dell’italiana, e abbassò lo sguardo. Non le piaceva vederla in quello stato. Proprio come la sera precedente una strana sensazione lo avvolse. Non voleva vederla in quello stato.
 
Si guardò intorno e notò che tutti erano impegnati a parlare. Louis stava spiegando il motivo del suo comportamento da pazzo scatenato: i ragazzi erano in ritardo per l’intervista.
Così decise di agire. Si sporse verso il sedile davanti al suo e posizionò le sue labbra all’altezza dell’orecchio di Dalila.
 
<< ‘Giorno, Blonde>> le sussurrò piano.
Dalila rabbrividì e sorrise contenta. Zayn lo notò e, soddisfatto, si risedette al suo posto.
La bionda sembrò cadere dal pero e capì ciò che Harry aveva appena detto.
 
<< Che cosa?! La colazione la facciamo dopo l’intervista?!>> chiese preoccupata.
 
<< Si, siamo in ritardo. Ci dispiace>> le rispose Harry sincero.
 
<< Morirò..>> disse Dalila lasciandosi cadere sul sedile.
Tutti scoppiarono a ridere, mentre Niall le mise una mano sulla spalla. La ragazza si voltò.
 
<< Tieni>> le disse il biondino dandole un pacchetto di biscotti.
 
<< Niall sei il mio salvatore!>> urlò accettando i biscotti e dandogli un bacio sulla guancia.
 
“Baci gratis a tutti…” pensò Zayn alzando gli occhi al cielo.
Dopo poco i ragazzi arrivarono e scesero tutti di corsa dalla macchina.
Zayn fece per avvicinarsi a Dalila ma Liam lo anticipò e affiancò la biondina che, subito, lo abbracciò.
 
<< Me le tieni per favore?>> chiese il ragazzo alla bionda, dandole le chiavi della macchina.
 
<< Certo>> gli rispose Dalila e mise le chiavi in tasca.
 
Liam le diede un bacio sulla guancia e si mise all’inizio del gruppo.
“Adesso o mai più..” pensò Zayn accelerando il passo e affiancando la bionda e facendo scontrare i loro corpi.
 
<< Ciao, Malik>> lo salutò lei a bassa voce.
 
<< Oggi baci gratis?>> chiese lui con un pizzico di fastidio nella voce.
Entrarono nel grande edificio e cominciarono a salire. Liam davanti a tutti si fermò di colpo.
 
<< Ma dico, sei impazzito?!>> lo sgridò Harry che afferrò Ilaria giusto in tempo.
 
<< Grazie>> gli disse la rossa.
Harry sorrise.
 
<< Ragazze>> cominciò Daddy voltandosi << Non potete venire con noi>> disse Liam dispiaciuto.
 
<< Perché?!>> chiese Harry.
 
<< Pensa se ci vedessero arrivare con loro. Cosa penserebbero?>> lo fece ragionare.
 
<< Liam ha ragione>> disse Niall.
 
<< Tanto per cambiare>> disse Louis ridendo.
Per pochi secondi si guardarono tutti.
 
<< Che state facendo ancora lì?>> chiese Ilaria.
Tutti la guardarono.
 
<< Siete in ritardo! Dai ci vediamo quando avete finito alla machina, okay?>> disse.
 
Annuirono tutti e cominciarono a salire. Harry la guardò e, datole un bacio sulla guancia, raggiunse i compagni. Zayn si avviò verso il gruppo quando qualcuno lo bloccò.
 
<< A dopo>> gli sussurrò Dalila per poi lasciargli un piccolo bacio sulla guancia.
 
Il pakistano le sorrise e poi corse a raggiungere i compagni.
Quando i ragazzi sparirono dalla loro vista Ilaria si voltò verso Dalila.
 
<< Che..?>> cercò di dire la rossa che venne fermata.
 
<< Prima di fare domande su di me, pensa alla situazione>> le disse la bionda.
 
<< Eh?>> che stava dicendo?
 
<< Stanno per avere un’intervista>> le fece notare l’altra.
Ilaria cominciò a ragionare e alla fine ci arrivò.
 
<< E noi come la sentiamo l’intervista?>> chiese un po’ triste.
Dalila sorrise sicura e mise una mano in tasca.
 
<< Guarda che ho qua>> le rispose facendole vedere le chiavi della macchina di Liam.
Ilaria capì subito.
 
<< Perfetto!>> e detto ciò andarono in macchina.
Arrivarono e prese le posizioni accesero la radio.
 
 
 
1D: << Hi! We’re One Direction!>> salutarono allegri.
 
I: << Buongiorno ragazzi! Allora come va?>> chiese con voce dolce ma squillante.
 
Li: << Bene, grazie>> si sistemò meglio sullo sgabello.
 
I: << Nonostante siate fermi da un po’, vi trovo in forma>>
 
Lo: << Beh, non siamo in tour ma alla fine del nostro corpo ci importa!>> passò una mano sul petto del riccio in modo sensuale.
 
I: << E si vede, Louis – rise, squadrandoli – allora, come vi sembra questa, chiamiamola, nuova vita?>>
 
N: << Ti riferisci al fatto di non essere in tour?>>
 
I: << Esatto. Sarà strano per voi>>
 
Z: << Abbastanza, ma ci siamo abituati molto in fretta>>
 
I: << In fin dei conti un po’ di riposo ve lo meritavate. Avete fatto un tour magnifico>>
 
Li: << Grazie>>
 
I: << Siete stati ovunque. America, Australia, Nuova Zelanda…>>
 
H: << Già, tutti posti bellissimi>>
 
I: << Ma nonostante la pausa non siete propriamente fermi>>
 
N: << Beh adesso, nel mese di luglio, si lo siamo. Infatti siamo a casa>>
 
I: << Mentre prima, appena finito il tour eravate già in studio per registrare, giusto?>>
 
Li: << Esatto. Ora mese di riposo e poi si ritorna in studio per le ultime rifiniture>>
 
I: << Capisco. Quindi il nuovo album è alle porte>>
 
Z: << Più o meno… speriamo di farlo sentire alle nostre fan entro la fine dell’anno>>
 
I: << Addirittura?!>>
 
H: << Certo! Non ci piace stare fermi>>
 
I: << Si vede! Quindi i vostri progetti per il futuro quali sono?>>
 
Lo: << Prego, Liam, è il tuo turno>>
 
I: << Allora, Liam?>>
 
Li: << Beh come ha già detto Zayn, il nuovo album è, diciamo, la priorità. Possiamo dire che tra i progetti futuri ci sono il nuovo singolo, con l’uscita dell’album, e magari un altro tour?>>
 
I: << Insomma progetti niente male…>>
 
H: << Aggiungi anche il progetto “ incontrare tutte le nostre fan”!>>
 
I: << Già, sono molte e non vedono l’ora di rivedervi all’opera>>
 
Z: << E non le faremo attendere molto>>
 
I: << Immagino che per loro sia una bella risposta. Ma ora passiamo ad un altro argomento. Liam, Louis come va con le vostre rispettive ragazze?>>
 
Li: << Alla grande!>>
 
I: << L’altro giorno ho visto una foto della tua Danielle mentre si allenava con le ballerine per il nuovo tour di Jessie J>>
 
Li: << Si, si sta esercitando giorno e notte. Il tour di Jessie J non è una cosa da niente>>
 
I: << Immagino. Quindi nonostante gli impegni le cose tra voi vanno a gonfie vele>>
 
Li: << Si, anche se la vita che conduciamo è molto frenetica le cose vanno nel migliore dei modi>>
 
I: << Sai, Liam, devo essere sincera con te… tu e Danielle siete una coppia fantastica>>
 
Li: << Oh, grazie mille>>
 
I: << Non c’è di che. Louis, tu che mi dici della tua dolce metà?>>
 
Lo: << Oh, con El va tutto benissimo. Il fatto di essere qui a Londra poi, ci aiuta particolarmente. È molto più facile vedersi quando si è nello stesso Paese>>
 
I: << Bè comunque la si è vista molto spesso anche in America>>
 
Lo: << Vero, il fatto che lei avesse terminato scuola ci è stato utile e ho potuto farla venire per un po’ con noi. È stato fantastico>>
 
I: << Si, le foto che erano uscite rispecchiavano molto la vostra felicità. Harry?>>
 
H: << Si?>>
 
I: << Tu come stai invece? Sei contento per Louis o il tuo cuore è a pezzi?>>
Harry rise, seguito da Louis.
 
H: << Se ti riferisci a Larry Stylson è tutto okay>>
 
I: << Davvero?>>  chiese sarcastica.
 
H: << Davvero>> ammiccò.
 
I: << Sembri molto sicuro…E questo perché c’è qualcun’altra che occupa la tua mente e il tuo cuore?>>
 
Ecco dove voleva arrivare.
Il riccioluto abbassò lo sguardo e bevve un sorso d’acqua cercando di prendere tempo mentre la sua mente cercava disperatamente una risposta dritta, concisa e che non lasciasse trapelare niente.
 
Lo: << Oh, guardatelo, sta arrossendo!>>
 
I: << Allora Harry, chi è la fortunata?>>
Obiettivo fallito. Dannato Louis.
 
I: << Non sarà Mia, la nostra segretaria che hai incontrato alla reception?>>
Il minore rise per scaricare la tensione.
 
H: << Beh in effetti devo ammettere che è molto carina>> divagò sull’argomento, sperando che quella conversazione andasse sfumandosi.
 
I: << Quindi potrebbe darsi che abbia già il tuo numero>> gli fece l’occhiolino.
 
H: << No no, basta flirt per ora>>
 
I: << Il più famoso don Giovanni del ventunesimo secolo che frena i suoi istinti? Ci dev’essere qualcuno di davvero importante allora>>
 
H: << Non posso svelarti nulla>> si passò freneticamente una mano tra i capelli.
 
I: << E perché?>>
 
“Perché no. Perché le fan la mangerebbero viva. Perché io devo ancora chiarirmi le idee. Perché è entrata nella mia vita all’improvviso ed io non ero per niente pronto. Perché penso che mi piaccia da morire, ma devo dirlo a lei e non a te.”
 
H: << Beh perché è ancora tutto da vedere. Voglio andarci con i piedi di piombo>>
 
I: << Uuh! Sarà solo un altro flirt o questa volta è una cosa seria? A quanto pare il nostro Harry non si vuole proprio sbilanciare. Possiamo almeno sapere da quanto tempo va avanti questa storia?>>
 
H: << Diciamo... 4 mesi circa>>
 
Lo: << COSA?!>>
 
Li: << COME?!>>
 
Z: << CHE?!>>
 
N: << CHE COSA?!>>
 
I quattro ragazzi rimasero letteralmente a bocca aperta, mentre Harry alzò un angolo della bocca.
 
I: << E nessuna foto con questa presunta fiamma?>>
 
H: << Questo è il vostro lavoro, non il mio>> rispose prontamente, sorridendo vittorioso.
 
I: << Va bene, meglio non indagare, abbiamo capito che non hai intenzione di dirci niente. Quindi... Niall?>>
 
N: << Io? Cosa?>>
 
I: << Si si, proprio tu bel biondino. Come va la tua storia con il cibo?>>
 
N: << Ovviamente va tutto alla grande, il cibo non mi tradisce mai!>>
 
I: << E se ti dicessi di una certa Demi Lovato? Cosa mi diresti?>>
 
N: << Cosa vorresti sapere di preciso?>>
 
I: << Immagino tu sappia dell’ultima intervista fatta a Demi>>
 
Z: << Se ti riferisci al fatto che Demi ha detto che è carino e che non le dispiacerebbe passare del tempo insieme per conoscersi meglio… fidati, lo sa!>>
Louis e Liam si lanciarono uno sguardo confuso.
 
I: << Quindi c’è dell’interesse reciproco. Allora cos’è che vi blocca?>>
 
N: << Gli impegni, il lavoro, insomma… non tutto gira a nostro favore>>
 
Lo: << Però il tempo per tenervi in contatto non vi manca>> lo stuzzicò. Liam gli lanciò uno sguardo fulminante.
Niall guardò il maggiore.
 
N: << In verità non ci sentiamo da un po’>>
Louis si voltò verso Liam al suo fianco e si protese verso di lui.
 
<< Non è lei>> gli sussurrò in un orecchio. L’amico annuì.
 
I: << Beh Niall, dopo una dichiarazione del genere da parte di Demi, ti suggerirei di darti da fare>>
 
N: << Grazie del consiglio>> le sorrise e liquidò in fretta l’argomento.
 
I: << Quindi possiamo dire che 4 su 5 sono impegnati. Ora, care ragazze, vediamo l’ultimo membro che ci dice. Zayn, cosa ci racconti?>>
 
Z: << Ehm… riguardo cosa?>>
 
Lo: << L’argomento è sempre quello>> fece sarcastico.
 
I: << Esatto, Louis. Vorremmo sapere come va la tua vita sentimentale>>
 
Z: << Semplice, non c’è niente da dire>>
 
I: << Mi stai dicendo che sei single?>>
 
Z: << Si>>
 
I: << E quindi non provi niente per nessuno?>> chiese sorprsa.
 
Z: << Ehm.. esatto>>
 
I: << Ah… okay. Quindi care ragazze possiamo confermare che solo uno dei 1D è libero, fiondatevi!>>
 
Z: << Sono tutto solo soletto… Vi aspetto!>>
 
I: << Bene, ed ora un piccolo break, per poi tornare in compagnia dei 1D e giocare al “Fans Questions”>>
 
 
 
Dalila strinse il volante tra le mani, Ilaria al suo fianco non diceva una parola.
Ciò che aveva detto Harry l’aveva spiazzata. All’inizio credeva parlasse di lei ma poi… “4 mesi”. Come era possibile che fosse lei se si conoscevano da poco? Eppure i suoi comportamenti non rispecchiavano quelli di un ragazzo innamorato di qualcun’altra.
 
Lo sguardo di Ilaria si posò su l’amica al suo fianco. La fine dell’intervista era stata un botta in testa per la biondina. Dalila non aveva detto niente, non respirava nemmeno. Stringeva il volante talmente stretto che le nocche divennero bianche. Ilaria pensava che tra lei e il pakistano ci fosse del tenero. Anzi, ne era sicura ma le affermazioni di Zayn smontarono i suoi pensieri. Il pakistano era stato proprio sincero. Dolorosamente sincero.
“Nemmeno una lacrima…” pensò Ilaria riguardo alla amica mentre cercava di cacciare in dietro quelle gocce salate che le riempivano gli occhi.
 
All’improvviso Dalila lasciò andare il volante e lo colpì con un pugno. Ilaria sussultò ma non disse nulla. Quando Dalila era arrabbiata poteva fare di tutto.
 
<< Cazzo>> disse piano la biondina toccandosi la mano rossa.
 
Ilaria provò a dire qualcosa ma Dalila la spiazzò.
La vide cominciare a contare con le dita e in silenzio come se non avesse appena tirato un pugno al volante e la mano non le faceva male.
 
<< Ehy, Da, lo sappiamo che non sei un genio in matematica… lascia stare>> disse Ilaria per spezzare l’aria cupa che si era formata nella macchina.
 
<< Shh!>> la zittì la bionda continuando a contare.
 
Intanto i ragazzi stavano parlando tutti tranquilli. Solo Liam era silenzioso e non diceva nulla. Era immerso nei suoi pensieri. Pensieri identici a quelli di Dalila.
I ragazzi si accorsero del silenzio proveniente dall’amico e lo guardarono. Contemporaneamente Ilaria guardava l’amica.
 
<< Ho capito!>> urlarono Dalila e Liam contemporaneamente.
 
<< Cosa?>> chiesero Niall e Ilaria, sempre all’oscuro che stavano facendo la stessa conversazione.
 
<< Ho capito chi è la nuova fiamma di Harry!>> disse Liam.
 
Dalila guardò Ilaria e le sorrise.
“Come mai è così felice?” pensò la rossa.
 
<< Siamo a Luglio, giusto?>> cominciò la bionda.
Ilaria annuì. L’amica cominciava a spaventarla.
 
<< Ora 4 mesi fa circa… che mese era?>>
Ilaria la guardò e capì che l’amica parlava davvero. Così si fece due calcoli e rispose.
 
<< Aprile>>
 
<< Esatto! E ad aprile i ragazzi dove erano?>> chiese Dalila.
 
<< Eravamo in Italia!>> urlò Louis.
 
<< Quindi cari signori>> cominciò Liam soddisfatto << Il nostro Harry parlava della rossa!>>
 
<< Harry parlava di te! Vi siete conosciuto 4 mesi fa!>> disse Dalila contentissima.
Ilaria smise di respirare. Il ragionamento non faceva una piega. Aggiunti i comportamenti del ricciolo.
 
<< Oh. Mio. Dio!>> disse Ilaria sorridendo.
Dalila la guardò soddisfatta.
 
<< Parlava di te!>> le disse facendole l’occhiolino.
 
<< Harry, Liam ha ragione?>> chiese Niall.
 
Il ragazzo non ebbe il tempo di rispondere perché l’intervistatrice li chiamò. Ma il rossore sulle guance del ragazzo bastò agli amici per capire, che sì, Liam aveva ragione.
 

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Capitolo 25
*** Bullshit (parte II) ***


5th July 2013, Saturday
 
 
 
 
I: << Bene, ricominciamo. Una fan ci chiede se nel vostro prossimo album ci saranno canzoni scritte da voi>>
 
Lo: << Sì, l’album conterrà canzoni scritte interamente da noi e altre scritte in collaborazione, ma nelle quali ci abbiamo messo del nostro. Ci piace essere partecipi e poi, Niall era un pozzo di ispirazione!>>
 
I: << Un’altra invece vorrebbe sapere se con l’uscita del nuovo album ci sarà anche un nuovo tour>>
 
Li: << Certamente! Nuovo album, nuovo tour!>>
 
H: << Si, e questa volta qualche tappa in Europa non ce la vieta nessuno: Spagna, Francia, Italia...>>
 
I: << Se ci fosse un posto al di fuori dell’Inghilterra dove vi piacerebbe vivere, quale sarebbe?>>
 
Lo: << America!>>
 
N: << Italia!>>
 
H: << Italia, senza ombra di dubbio>>
 
Li: << Spagna, magari a casa di Simon>>
 
Z: << Bradford>>
 
Lo: << Bradford?!>>
 
Z: << Si, Bradford>>
 
Lo: << E dai, pensaci un po’!>>
 
I: << Allora?>>
 
Z: <<… Bradford>>
 
Lo: << Sei proprio un guasta feste!>>
 
I: << E infine, una ragazza vorrebbe chiedervi di esibirvi nel rap de Il Principe Di Bel Air>>
 
Li: << Pronti!>>
 
 
 
<< Dannazione! Non trovo più le chiavi!>> disse Liam mentre tutti stavano scendendo le scale.
Si fermarono tutti e lo guardarono.
 
<< Come non le trovi più?>> chiese Harry.
Liam si toccò le tasche dei Jeans. Niente.
 
<< E ora come facciamo?>> chiese Niall.
 
<< Calma. Andiamo alla macchina prima poi ci pensiamo>> propose Zayn.
 
Annuirono tutti e si avviarono.
Quando arrivarono alla macchina Zayn bloccò tutti.
 
<< Che c’è?>> chiese Louis.
 
<< C’è qualcuno in macchina>> disse serio.
 
Tutti volsero lo sguardo alla macchina. Era vero.
Liam si fece coraggio e affiancato da Zayn andò a bussare al finestrino.
Il vetro si abbassò.
 
<< Eccovi!>> disse Ilaria cercando con lo sguardo Harry.
 
<< Ehy! Voi che ci fate in macchina?>> chiese Niall senza parole e tornando a respirare regolarmente.
Dalila staccò le chiavi e le mostrò.
 
<< Me le hai date tu>> disse guardando Liam.
 
<< Ops. Me ne ero dimenticato>>
 
Tutti scoppiarono a ridere e le ragazze scesero dall’auto.
Ilaria andò vicino ad Harry e gli sorrise.
 
<< Scusate ma che ci facevate in auto?>> chiese Niall.
Dalila scesa dalla macchina facendo attenzione alla mano, che le faceva male. Zayn lo notò.
 
<< Abbiamo ascoltato l’intervista>> disse la bionda.
 
Le reazioni a quella frase furono tante. Niall e Louis erano sempre i soliti. Harry e Ilaria si guardarono e arrossirono, facendo capire ad entrambi che tutti sapevano chi fosse la misteriosa ragazza di cui parlava Harry. Dalila guardò Zayn più fredda del ghiaccio e il pakistano sbiancò.
“Dannazione..” pensò ripensando a ciò che aveva detto.
 
<< Dai salite!>> urlò Louis salendo sul posto del guidatore affiancato da Niall.
 
Lo sguardo di Zayn si posò sulla mano rossa e gonfia di Dalila. Ilaria e Harry salirono in macchina, seduti ovviamente vicini.
 
<< Che hai fatto alla mano?>> chiese Zayn a Dalila attirando l’attenzione di tutti.
 
Specialmente di Liam e Ilaria. Il primo preoccupato guardò la mano destra dell’amica e la seconda preoccupata per la reazione che la bionda avrebbe potuto avere.
Dalila non gli rispose.
 
<< Ehy, mi hai sentito?>> le chiese Zayn.
Dalila si voltò a guardarlo e, di nuovo, non rispose.
 
<< Che hai fatto alla mano?>> chiese Zayn prendendola per il polso sinistro.
Dalila inspirò.
 
<< Non. Toccarmi>> gli rispose fulminandolo con lo sguardo.
 
Zayn rimase senza parole. Non credeva possibile che Dalila, la sua biondina testarda e sempre allegra, potesse essere così… fredda.
Dalila prese per mano Liam e, insieme, si sedettero dietro. Zayn ancora sotto shock si sedette vicino a Ilaria.
Nessuno disse nulla e Louis, improvvisamente serio, diede vita all’auto. Direzione: bar… o inferno?
 
 

Appena Louis girò la chiave nel quadrante si accorse dell’aria pesante nel veicolo. Sembrava che le parole di Dalila fossero ancora nell’aria, il tono in cui aveva risposto a Zayn…
Diede una rapida occhiata nei posti dietro: tra Ilaria e Harry sembrava che fosse tutto okay, forse solo un po’ di imbarazzo per le precedenti rivelazioni, ma comunque l’aria tra i due sembrava limpida e fresca, come un giorno di primavera. Lo sguardo del maggiore si spostò sugli altri tre ragazzi. Dire che l’aria tra loro fosse cupa, triste e tesa era scontato, a differenza dell’allegra coppia, loro erano un grigio giorno d’autunno. Il 2 novembre.
 
<< Allora, dove andiamo a fare colazione?>> chiese Niall mettendo via il suo cellulare e guardando il conducente.
 
<< A casa>> rispose breve e conciso Louis.
 
<< Perché a casa?>> chiese Harry, pensava dovessero andare a fare colazione fuori.
 
<< Harry, te l’ha già spiegato Liam prima: non possiamo farci vedere con loro>> disse indicando le due ragazze presenti <<  Quindi scendo, prendo qualcosa al bar e andiamo a casa>> concluse.
 
<< Potremmo fare colazione in giardino>> si intromise nel discorso Liam.
 
<< Esatto, era quello a cui stavo pensando>> gli rispose il maggiore fissandolo dallo specchietto retrovisore.
 
 
 
Il viaggio fu stranamente silenzioso, per tutti. Quando Louis spense la macchina sembrò che tutti fossero tornati in vita, interrompendo i proprio pensieri.
 
<< Aspettatemi qui>> disse per poi abbandonare il posto di guidatore e chiudere in fretta l’auto.
 
“Così non possono uscire ed allontanarsi. Meglio che la situazione si sistemi il prima possibile” pensò mettendo la mani in tasca e sfoderando il suo solito sorrisetto da furbetto.
 
<< Dannazione, ci ha chiusi dentro!>> sbottò incazzato Zayn. Aveva una maledetta voglia di fumare. Anzi, aveva proprio il bisogno fisico e psicologico di fumare e lui dov’era? Chiuso in macchina!
“Dannato Tomlinson!” pensò arrabbiato e stringendo i pugni.
Ilaria lo notò e si voltò verso di lui.
 
<< Tutto okay, Zayn?>> gli chiese cauta, non voleva farlo arrabbiare ancora di più.
 
Il pakistano si voltò di lei ma il suo sguardo incontrò quello di Dalila, seduta proprio dietro la rossa.
 
<< Una meraviglia>> sbottò sarcastico.
 
<< Che simpatico>> borbottò Dalila in italiano. Voleva che la sentisse ma non che capisse, infondo sapeva che era infuriata con lui. Avrebbe capito che sarebbe stato rivolto a lui.
Tutti i ragazzi, esclusa Ilaria, si voltarono verso di lei.
 
<< Problemi?>> le chiese Zayn acido.
 
In macchina calò il silenzio. Tutti guardarono i due interessati e nessuno aveva il coraggio di dire o fare qualcosa, sarebbe bastato poco per farli scoppiare entrambi. Erano lì fermi che si scannavano con lo sguardo.
Solo quando un “click” rimbombò nel veicolo i due smisero di “guardarsi”.
 
<< Eccomi!>> annunciò tutto allegro Louis salendo in macchina.
 
<< Già fatto?!>> chiese  Niall sconvolto ma molto, molto contento. Era stato velocissimo!
 
<< Diciamo che c’è un certo vantaggio ad essere Louis Tomlinson!>> gli rispose facendogli l’occhiolino.
 
 
 
<< Niall, Harry voi andate a sistemare il tavolo e le sedie. Ragazze e Liam voi preparate. Io vado a fare una telefonata e vi raggiungo. Zayn, ti prego, va a fumarti una sigaretta>> urlò il maggiore appena arrivarono a casa.
 
Zayn sparì sotto lo sguardo di tutti. Niall prese Harry per un bracciò e lo trascinò, nel vero senso della parola, in giardino.
 
<< Ehy piano!>> si lamentò il riccio preso in contropiede.
 
<< Oh tranquillo, Romeo! Ilaria ci raggiunge subito>> lo prese in giro l’irlandese.
L’italiana arrossì e Liam e Dalila scoppiarono a ridere.
 
<< Tieni>> disse Liam ad Ilaria porgendole la tovaglia << Comincia a mettere questa>>
 
<< Okay>> annuì lei ancora rossa in volto.
 
<< Ecco Giulietta! Che ti avevo detto?>> urlò Niall non appena la ragazza arrivò in giardino.
I due ragazzi rimasti in cucina scoppiarono a ridere ed anche loro si misero al lavoro. Mentre Liam metteva le brioches sul vassoio, Dalila prendeva piatti, bicchieri e posate.
 
<< Ehy, va… va tutto bene?>> chiese all’improvviso Liam.
 
Dalila, voltata di spalle, posò il bicchiere che aveva in mano e fissò la mano destra ancora dolorante e… tremante. L’aveva colpito bene il volante. Mai che sbagliasse un colpo. Provò a muoverla ma una leggera smorfia apparve sul suo volto. Fece finta di nulla e cercò di calmarsi.
 
<< Certo>> gli rispose voltandosi armata di uno splendido sorriso. Aveva imparato a non far caso al dolore, ormai era diventata brava.
 
<< Ehy servono latte, thè e succhi>> disse Harry entrando in cucina e interrompendo i due.
 
<< Tutto nel frigo>> disse Liam indicandoglielo.
 
<< A me serve lo zucchero>> disse Ilaria entrando anche li in cucina. Insomma, dove c’era uno c’era l’altro!
 
<< Lì, sul primo ripiano>> le rispose Liam.
 
Dalila guardò Harry che stava litigando con le bevande. Aveva davvero intenzione di prenderle tutte in una volta?
“Uomini…” pensò affacciandosi in giardino.
 
<< Niall! Vieni qui!>> urlò la bionda.
 
<< Agli ordini, capo!>> disse serio Niall entrando in cucina.
 
<< Aiuta Styles o altrimenti ci toccherà bere leccando il pavimento>> disse prendendolo in giro.
 
Scoppiarono tutti a ridere e, armati di tutto il necessario, uscirono in giardino. Liam guardò Dalila e la bloccò per un polso.
 
<< Che c’è?>> chiese lei presa in contropiede.
 
<< Non pensare che non me ne sia accorto>> le disse fissando prima la sua mano destra coperta dalla stoffa della felpa e poi i suoi occhi << ne riparliamo dopo, okay?>> le disse dolcemente. L’italiana non ebbe il tempo di dire nulla che le baciò una guancia. Lei sorrise e solo quando Liam uscì in giardino si accorse del ragazzo fermo sulla porta.
 
<< Tutto okay?>> chiese Louis entrando in cucina.
 
<< Certo!>> gli rispose la bionda sorridendogli.
Il maggiore dei cantanti le si avvicinò e presi i piatti che aveva in mano uscirono in giardino.
 
<< Che gentiluomo>> disse la ragazza fingendosi colpita.
 
 
 
Zayn espirò il fumo e spense la sigaretta, la seconda, nel posacenere che se ne stava in bilico sulla ringhiera del balcone. Sospirò per l’ennesima volta e poi si appoggiò con i gomiti sul pezzo di ferro. Il contatto della sua pelle calda con il freddo del ferro lo fece rabbrividire. Era freddo proprio come lei. Il modo in cui l’aveva rispinto, il modo in cui gli aveva rivolto la parola erano stati glaciali. Ma ciò che lo sconvolse fu il modo in cui l’aveva guardato. Freddo, distaccato, gelido, deluso, triste, arrabbiato, tutti aggettivi che mai avrebbe pensato di attribuire alla sguardo di quella biondina che l’aveva stravolto con i suoi modi di fare vulcanici e quella scintilla da bambina nei suoi occhi azzurri.
 
All’improvviso delle risate lo fecero tornare sulla terra, su quel balcone della sua stanza. Un piccolo sorriso apparve sul suo volto.
“Niall e la sua risata contagiosa…” pensò, quel ragazzo riusciva sempre a strappargli un mezzo sorriso. Quando riprese il completo controllo del suo corpo si stiracchiò e rientrò nella sua stanza. Andò dritto alla porta, la superò e fece per scendere.
 
<< Dai Niall! Lasciali stare!>> la voce di Louis e le risate degli altri attirarono l’attenzione del pakistano.
 
 Era proprio curioso di vedere che stessero facendo ma di andare in giardino non se ne parlava. Non aveva voglia di litigare o meglio, non aveva voglia di essere ignorato dall’italiana. La sua attenzione si posò sulla porta della stanza di Liam.
“Il suo balcone si affaccia sul giardino…” pensò. Si avviò verso la stanza e si precipitò sul balcone.
 
Appena si affacciò un mini sorriso si dipinse sul suo volto. Louis e Niall era sdraiati per terra e ridevano a crepapelle. Liam cercava di contenersi ma non era proprio bravo a trattenere le risate; Harry ed Ilaria erano in piedi, uno di fianco all’altro, entrambi con espressione imbarazzata. Qualcosa gli diceva che fossero nel mirino di Louis e Niall.
 
<< Allora? La finite di prendere in giro la coppietta?>> chiese Dalila arrivando in giardino.
 
<< Non sei d’aiuto!>> la sgridò Ilaria mentre la bionda cominciò a ridere.
 
Tutti i ragazzi si guardarono e scoppiarono a ridere, ma Harry ed Ilaria non riuscivano a rimanere arrabbiati con quei babbei.
L’irlandese cercò di rimettersi in posizione eretta soffocando le ultime risate mentre la rossa decise di mettere fine a quella situazione. Perché tutti li avevano puntati? Forse l’idea del riccio di uscire allo scoperto non era stata una gran bella scelta. D’altro canto però la dichiarazione di Harry non era stata l’unica quella mattina, e se la sua non era stata una buona idea, quella del pakistano era decisamente da evitare.
La ragazza si avvicinò al biondino ormai in piedi con sguardo di sfida e un sorriso appena accennato in volto.
 
<< Fossi in te non tirerei troppo la corda>> gli disse, per poi fargli l’occhiolino ed allontanarsi sorridente.
Niall rimase un attimo interdetto, poi afferrò ciò che Ilaria voleva dire mentre il maggiore ancora a terra la rimproverò con lo sguardo.
 
<< Ci vuole ancora molto?>> chiese Niall aiutando Louis ad alzarsi e facendo in modo di cambiare argomento.
 
<< Appena il caffè e il latte sono pronti, chiamiamo Zayn e possiamo mangiare>> gli rispose Harry.
 
Zayn vide i suoi compagni continuare a parlare ma il suo sguardo si posò sulla ragazza dai capelli rossi che si avvicinava cauta all’amica. Dalila la guardò e Ilaria le chiese qualcosa che il ragazzo non riuscì a sentire.
Vide solo la bionda irrigidirsi e Ilaria all’ungare una mano verso la manica della felpa dell’amica. Dalila si ritirò al contatto e sorrise ad Ilaria, come per rassicurarla. Cosa che non riuscì a fare perché Ilaria la guardò un’ultima volta e poi si allontanò alzando la sguardo verso il cielo. Fu solo allora che si accorse della presenza del pakistano. I due si guardarono ma la ragazza fu trascinata da Liam in cucina, sotto le risate di Niall e Louis ed un Harry leggermente infastidito.
 
Zayn guardò l’unica ragazza rimasta e rimase senza parole. La vide controllare che nessuno la stesse guardando e poi, con cautela, alzò leggermente la manica della mano destra.
“Cavolo!” pensò il pakistano preso in contropiede. Come diavolo aveva fatto a conciarsi una mano in quel modo? Conosceva bene la botta, se n’era procurate un paio anche lui ed era ben afferrato nel “campo botte”. Ciò che vedeva, il rossore e il leggero gonfiore sulle nocche gli dava la più totale certezza che avesse tirato un pugno da qualche parte. Ma… dove?
 
Liam ed Ilaria arrivarono in giardino con caffè e latte fumanti e poi sentì un urlo disumano di Louis che gli ordinava di scendere. Guardò un’ultima volta la bionda e, immerso nei suoi pensieri, raggiunse i compagni. L’unico modo per dare risposte alle domande che lo perseguitavano era scendere e sperare che non succedesse nulla che potesse peggiorare la situazione. Esisteva davvero una situazione peggiore di quella?

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Capitolo 26
*** Bullshit (parte III) ***


5th July 2013, Saturday
 
 
 
 
La colazione non era poi andata così male come, d’altra parte, la maggior parte dei ragazzi credeva. Appena Zayn arrivò in giardino l’aria si fece decisamente più tesa ma, come spesso succedeva, Niall e il suo stomaco erano riusciti a spezzare quell’aria.
 
Durante tutta la durata non successe nulla di particolare, Louis continuava a lanciare frecciatine a Harry ed Ilaria, Dalila lo assecondava e Niall e Liam cercavano di farli tacere.
 
Insomma era andato tutto bene, almeno finchè Dalila e Zayn non si rivolgevano lo sguardo cosa che, per fortuna, non accadde molto spesso. Dopo che la bionda lo ignorò per tre volte di fila il pakistano aveva deciso di lasciar perdere e rimandare i chiarimenti.
 
<< Okay, è il momento di mettere apposto>> annunciò Liam alzandosi.
 
A quelle parole Harry prese Ilaria per un polso e la trascinò, di fretta e furia, in casa diretto alla sala. Era arrivato il momento di stare un po’ soli, i ragazzi se la sarebbero cavata senza di loro. Louis, come se nulla fosse, si alzò e continuando a chiacchierare con l’irlandese salirono dritti nella stanza del maggiore. Gli ultimi tre rimasti si guardarono.
 
“Perfetto..” pensò Liam guardando i due ragazzi in piedi davanti a lui.
 
Dalila come se niente fosse cominciò a sparecchiare e non degnò nemmeno di uno sguardo il pakistano al suo fianco. I due ragazzi si guardarono e Liam fece cenno a Zayn di lasciar stare, almeno per il momento. Tutti e tre, nel silenzio più orribile, sistemarono la tavola e la cucina.
 
 
 
<< Ehy, piano!>> disse Ilaria seguendo forzatamente Harry, il quale se la trascinava dietro per un polso.
 
<< Si può sapere perché così tanta fretta? E poi perché siamo qui? Dovremmo dare una mano a sparecchiare>> continuò.
 
<< Ce la faranno anche da soli, io no>> fece Harry chiudendo la porta della sua camera spingendola con la schiena, come se usando tutta la forza del suo corpo potesse saldarsi e non riaprirsi più.
 
<< Che vuoi dire?>> domandò la rossa rimanendo in piedi di fronte al riccio, non sapendo quello che doveva aspettarsi.
 
<< Che io non ce la faccio da solo – disse lui cominciando ad avvicinarsi – praticamente tutta mattina non abbiamo avuto un momento per stare soli>> spiegò.
 
La ragazza si aprì in un leggero sorriso mentre Harry le afferrò delicatamente una mano, guidandola verso il letto.
In effetti quella mattina aveva dichiarato in radio cose alle quali la rossa non poteva rimanere indifferente ed ancora non ne avevano parlato, non sapeva cosa ne pensasse, non conosceva il suo parere riguardo tutto ciò.
 
Si sedettero entrambi sul bordo del letto, poi il cantante si sdraiò senza lasciare la mano di lei, come ad invitarla a fare lo stesso. La ragazza gattonò sul letto fino ad arrivare al fianco del riccioluto e quest’ultimo aprì un braccio per far si che poggiasse la testa sul suo petto.
 
<< Aspetta – Ilaria si fermò in posizione seduta – prima dovrei farti un paio di domandine>> gli disse col sorrisetto.
 
<< Dimmi tutto>> fece lui pronto a rispondere a qualsiasi cosa.
 
<< Quando hai fatto la foto di ieri sera?>> chiese curiosa la rossa assottigliando gli occhi. Erano stati insieme tutto il tempo e non si era accorta di nulla.
 
<< Mentre scappavi dentro perché stava cominciando a piovere>> sorrise, fiero di se stesso per essere riuscito a fare tutto di nascosto e di conseguenza di essere riuscito a stupirla quella mattina; sapeva che avrebbe dato un’occhiata al suo contatto Twitter.
 
<< Ecco perché ti chiamavo e non rispondevi>> gli diede un colpetto sulla spalla con la mano chiusa a pugno.
 
<< Ouch!>> Harry si piegò in una smorfia di dolore, chiudendo gli occhi e toccandosi la spalla con una mano. Subito dopo aprì un occhio per sbirciare la ragazza di fronte a lui ed entrambi scoppiarono a ridere.
 
<< Ma smettila>> fece lei, di nuovo colpendolo nello stesso punto di prima.
 
<< No, smettila tu>> rispose il riccioluto sorridendo, riferendosi al suo improvviso spirito manesco.
 
<< Scemo>> rise lei, incrociando le gambe.
 
Il cantante la osservò per qualche secondo, poi si alzò su un gomito di modo da averla di fronte e poterla guadare meglio. Allungò un braccio verso il suo viso e con l’indice e il medio le spostò delicatamente una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
 
<< Sarà, ma dove lo trovi un altro scemo che rimane a dormire con te?>> le sussurrò, chinando la testa da un lato.
 
Ilaria arrossì appena al ricordo del corpo di lui stretto al suo e di come abbia reso dolce il suo lasciarsi andare alla stanchezza quella sera.
Poi si ricordò di una cosa.
 
<< A proposito di questo – si guardò le mani, impegnate a giocherellare tra di loro – grazie per la giacca>> gli sorrise.
 
<< Figurati. Ho pensato che avessi freddo ma non sapevo dove trovare una coperta e non volevo svegliarti – spiegò Harry – adesso che ci penso se ti avessi svegliata sarei potuto rimanere ancora con te, in fondo il patto era fino a quanto non ti fossi addormentata>>
 
L’italiana arrossì maggiormente ed abbassò lo sguardo per poi rialzarlo subito dopo, illuminato da un’idea.
 
<< Beh, possiamo sempre recuperare...>> disse, sistemandosi in posizione supina tra le braccia del riccio, il quale sorrideva a modi ebete per quella frase che mai lo aveva fatto impazzire di più.
 
La ragazza si posizionò poggiando la guancia sul suo petto e per un po’ rimasero in silenzio.
 
<< Stamattina avevo intenzione di restituirti la giacca, ma nella fretta l’ho dimenticata in albergo>> lo informò lei, continuando il discorso.
 
<< Tienila>> disse semplicemente Harry.
 
<< Perché?>> domandò Ilaria alzando lo sguardo su di lui.
 
<< Così avrai qualcosa di mio>> rispose il riccio abbassando il suo su di lei.
La ragazza sorrise al pensiero che stava elaborando la sua mente.
 
<< Sai, solo qualche giorno fa avrei ammazzato per avere qualcosa di tuo – confessò la rossa riposizionandosi con la testa sul suo petto – ora però non ne ho più bisogno>> si spinse a dire, poggiando una mano a palmo aperto sullo stomaco del cantante e stringendosi maggiormente a lui.
 
 
 
Zayn diede un’ultima occhiata alla cucina, era tutto okay. Prese le sigarette nella tasca posteriore dei jeans e, a testa bassa, si diresse in giardino. Arrivò alla sdraio e si sedette, con lo sguardo rivolto alla cucina, dove guardò i due ragazzi al suo interno.
Liam si avvicinò cauto alla bionda e si mise davanti a lei. Dalila si irrigidì e fece per spostarsi ma il castano la bloccò per un polso e la fermò.
 
<< Cosa?>> chiese la ragazza.
 
<< Avevamo qualcosa in sospeso…>> disse il maggiore dei due.
 
Il pakistano vide Dalila sbruffare e Liam indicarle la tavola, dove lei si sedette.
“Ma che..?” Zayn non riusciva a capire cosa stessero facendo quei due. Solo quando Liam prese il braccio destro dell’italiana e le alzò la manica capì. Vide l’amico controllare la mano della ragazza e dirle qualcosa e Dalila, per tutta risposta, nè lo guardava nè tanto meno gli rispondeva.
 
All’improvviso Liam si allontanò e si diresse verso il frigo, prese del ghiaccio e ritornò dall’amica.
 
<< Dammi la mano>> le disse cauto.
Dalila, contro voglia, gli porse la mano e quando il ragazzo poggiò l’affare freddo ritirò la mano di scatto.
 
<< Stai ferma, non ti farò male. Promesso>> le disse lui cercando di tranquillizzarla.
 
Sembrò funzionare, Zayn ancora seduto sulla sdraio, vide Dalila calmarsi e decise di agire.
Si alzò e si diresse verso i due ragazzi che “giocavano” al dottore e alla paziente.
Entrò in cucina e attirò l’attenzione dell’altro ragazzo, lei invece non fece una piega.
 
<< Si?>> chiese Liam guardandolo e cercando di capire che intenzioni avesse. La sua mascella contratta non lo tranquillizzava per niente. Sapeva che quando Zayn era nervoso reagiva in modo strano.
 
<< Ci puoi lasciare soli, per favore?>> chiese cercando di mantenere la calma, non voleva agitarsi più del dovuto.
 
Liam guardò la ragazza davanti a sé e cercò una qualsiasi cosa che gli facesse capire se voleva restare sola con lui ma Dalila fissava il pavimento priva di vita.
 
<< Liam?>> lo chiamò Zayn in modo cauto.
 
<< E va bene..>> acconsentì ma prima di andare fece alzare il volto alla ragazza << Tieni questo sulla mano, dopo vediamo che fare, okay?>> le disse premuroso.
 
Dalila annuì e tornò a fissare il pavimento. Liam riservò un’ultima occhiata al pakistano e poi sparì da quella stanza socchiudendo la porta alle sue spalle.
Zayn lo seguì e chiuse bene la porta, voleva restare solo con lei.
 
Si mise davanti alla ragazza e la fissò, aspettava che facesse una qualsiasi cosa. Qualunque reazione avesse avuto era già un passo avanti. Ma niente, se ne stava lì, seduta sul tavolo ad ammirare quel dannatissimo parquet.
 
Rimasero in silenzio ognuno perso nei propri pensieri. Dalila cercava di controllare la rabbia che pian piano le stava crescendo all’interno e, stare nella stessa stanza con lui, di certo, non aiutava.
Zayn, dal canto suo, cercava delle risposte. Risposte al perché avesse detto quelle parole in radio o su come si fosse procurata una mano simile. Cosa che in quel momento aveva la priorità su tutto.
 
<< Allora? Abbiamo intenzione di stare in questo stato ancora per molto?>> disse Zayn interrompendo il silenzio.
Nulla, nessun tipo di reazione dalla bionda. Nulla, vuoto totale. Sembrava stesse parlando al muro.
 
<< Dalila?>> la chiamò piano lui.
Nel sentire il suo nome pronunciato da lui, la bionda si mosse leggermente. Le faceva uno strano effetto.
 
<< Ehy..>> mormorò lui avvicinandosi piano << Allora?>> le chiese tranquillo.
 
Quando lo vide davanti a sé l’italiana scese dal tavolo e si appoggiò alla cucina. Zayn mandò giù il boccone amaro ma non si arrese. Respirò tranquillizzandosi e ci riprovò.
 
<< Possiamo parlare, per favore?>> le chiese facendo una passo verso di lei.
Dalila, senza degnarlo di uno sguardo, fece un passo indietro. Più lui si avvicinava più lei indietreggiava.
 
<< Okay, ho capito. Non mi avvicino ma… possiamo almeno parlare?>> le disse fermandosi esattamente nel punto in cui era.
La ragazza sbruffò sonoramente e si voltò verso il pakistano. Zayn rimase spiazzato da quegli occhi e fece un passo indietro. Di nuovo quello sguardo più freddo del ghiaccio.
 
<< Cosa hai fatto alla mano?>> le chiese piano, più che parlare sussurrò.
 
<< Niente>>  gli rispose la ragazza.
 
<< Davvero? Quindi la tua mano è sempre gonfia e rossa in quel modo?>> le chiese sarcastico lui.
 
<< Perché non mi dici che hai fatto?>> le chiese facendo un passo avanti.
 
<< Non ti avvicinare>> lo avvisò lei bloccandolo.
 
<< Perché? Perché ti comporti così?>> le chiese esasperato << Che ti è successo?>> le chiese ormai stanco di quella situazione.
Dalila lo guardò un’ultima volta poi, come se non le stesse nemmeno parlando, gli diede le spalle e fece per andarsene.
 
<< Dannazione! Perché ti comporti così?!>> urlò Zayn, la pazienza partì definitivamente.
Nel sentirlo urlare la bionda si bloccò e si voltò di scatto.
 
<< Cosa vuoi?! Cosa?!>> urlò anche lei.
Per un paio di secondi nessuno disse nulla, solo si guardavano in cagnesco entrambi comandati dalla rabbia.
 
<< Voglio parlare con te ma se te ne vai come faccio, eh?!>> chiese lui ormai urlando completamente.
 
<< Cosa vorresti dirmi, eh? Mi pare che tu abbia già detto abbastanza stamattina!>> esplose lei.
 
A quelle parole Zayn si bloccò e guardò la ragazza. Era lì davanti a lui e lo guardava, era furiosa lo si vedeva ma ciò che colpì il pakistano erano i suoi occhi. Non erano più freddi e distaccati ma… tristi.
Dalila lo guardò un’ultima volta e poi si diresse verso la porta, fu quel piccolo passo che fece ritrovare la lucidità al ragazzo e scattò e bloccò la ragazza per un polso.
 
<< Asp..>>
 
<< Non toccarmi!>> scattò lei scrollandosi di dosso il ragazzo.
 
<< Davvero? Non mi sembrava che ieri sera fosse un problema!>> ormai la pazienza di entrambi era lontana anni luce.
 
<< Mi sembrava che ieri sera andassi bene anche io!>> gli rispose la bionda.
 
<< I-io…>> Zayn rimase senza parole, non sapeva che dire.
 
<< Lascia perdere. Non voglio perdere altro tempo>> disse Dalila calmandosi.
 
<< No! Aspetta! Dove pensi di andare?>> le fermò Zayn. Perché non la lasciava andare? Che altro voleva? Il concetto era chiaro, perché insistere? Si chiese la ragazza che in quel momento più che mai non ne poteva più. 
 
<< Lontano! Il più lontano possibile da te!>> urlò Dalila.
 
Zayn rimase senza parole e la guardò. Rimasero in quel modo per un po’ poi a Dalila tornarono in mente le parole del pakistano durante l’intervista. “Vi aspetto!”.
 
<< No! Tu resti qua!>> disse Zayn tornando lucido e guardando la ragazza andarsene, di nuovo.
 
<< Bene allora vattene>> gli urlò contro Dalila.
 
<< Cosa?>> chiese Zayn incredulo. Lo stava allontanando?
 
<< Ti ho detto vattene! Sparisci!>> disse di nuovo Dalila urlando completamente.
 
Zayn le si avvicinò fino a farla mettere con le spalle alla porta. Erano uno davanti all’altro, lui la guardava serio e lei fissava il pavimento. Sapeva di non poter reggere la vista di quello sguardo. Sapeva che non avrebbe visto gli occhi caldi e rassicuranti dello Zayn che le piaceva. 
 
<< Dimmelo di nuovo, ma guardami in faccia>> la sfidò Zayn.
Bastò quel tono sfacciato a far perdere la testa alla ragazza che finalmente lo guardò.
 
<< Dimmelo in faccia! Se è davvero ciò che vuoi, dimmelo guardandomi dritto negli occhi!>> le urlò contro Zayn.
 
Dalila sorrise amareggiata e, poggiate le mani sul suo petto, lo allontanò.
<< Ma si può sapere cosa vuoi?! Che problemi hai?!>> urlò Dalila.
 
La ragazza non diede il tempo di rispondere e continuò.
<< Perché sei qui? Sparisci! Hai tante di quelle persone che ti vorrebbero al loro fianco e tu invece sei qui!>> urlò Dalila senza mai incrociare il suo sguardo.
 
<< E secondo te perché sono qui, eh?! Perché?!>> le urlò Zayn.
 
<< Vattene, dannazione, vattene!>> ribadì di nuovo la bionda.
 
<< Sei una pessima bugiarda>> le rispose Zayn.
 
<< Mi dispiace, ma il migliore in questo campo sei tu! >>
 
I due rimasero fermi in mezzo alla cucina a guardarsi poi, capendo che la situazione sarebbe precipitata del tutto, Zayn la superò e si avviò verso la porta. Arrivò davanti a quel pezzo di legno e mise una mano sulla maniglia.
Si voltò a guardarla un’ultima volta. Gli dava le spalle, non poteva vedere nulla se non la sua schiena rigida come il marmo.
 
<< Non era così che doveva andare..>> le disse calmo Zayn guardandola.
 
<< Ho detto vai..>> gli disse Dalila di nuovo.
 
Zayn aprì la porta e, senza guardare nessuno, salì in camera.
Dalila lo guardò andare via poi incrociò lo sguardo incredulo di Ilaria, Liam, Harry, Louis e Niall.
Quest’ultimi due furono attirati al piano inferiore proprio per le urla dei due ragazzi. La biondina lanciò il ghiaccio sul tavolo e, dato un calcio alla gamba del tavolo, uscì in giardino.
 
<< Cazzo!>> la sentirono urlare.
Niall era senza parole proprio come Louis e Harry. Liam non credeva ai suoi occhi mentre Ilaria era preoccupata.
 
<< Io.. Sono senza parole>> disse Niall.
 
<< E questo non è niente>> mormorò Ilaria.
 
<< Non dovresti andare a parlarle?>> chiese Louis.
 
<< Ora è molto difficile avvicinarla..>> disse Ilaria andando comunque verso il giardino.
Liam la fermò.
 
<< Posso andarci io?>> le chiese.
 
<< Liam, senti… quando Dalila è in questo stato non la calma nessuno. Ti urla contro e basta. Non vuole sentire spiegazioni. Nemmeno io riesco a calmarla, e la conosco da una vita… senza offesa ma non penso che tu riesca a calmarla. Nessuno ci riesce>> gli spiegò la rossa.
 
<< Ti prego fammi provare>> la supplicò Liam.
Ilaria cedette e annuì. Liam si avviò ma Ilaria lo fermò.
 
<< Aspetta!>>
Liam si voltò a guardarla.
 
<< Se ti urla contro o alza la voce e ti tratta male… ricorda che non è la vera Dalila che parla>> concluse la rossa. Liam le sorrise e sparì dalla vista di tutti.
 
 
 
Appena i ragazzi non videro più Liam iniziarono a vociferare sull’accaduto, meno che Ilaria. Era ancora davanti alla porta, rimase in silenzio a guardare il pavimento, era preoccupata. Sapeva che Dalila avrebbe avuto bisogno di parlare con lei, come lei aveva sempre avuto bisogno di parlare con Dalila quando qualcosa non andava, ma sapeva bene che prima era meglio lasciarla sbollire.
 E poi ora c’era Liam con lei.
 
<< Ehy>> la chiamò il riccioluto attirando la sua attenzione. Mentre Louis e Niall parlavano come se si stessero confessando un grande segreto, lui non aveva fatto altro che guardare la rossa e cercare di leggere i suoi pensieri.
E non era stato molto difficile.
 
Batté i polpastrelli delle dita sulla superficie morbida del divano al suo fianco, così la ragazza iniziò ad avanzare verso di lui. Si sedette ed Harry distese un braccio dietro lo schienale del divano.
 
<< Sei preoccupata?>> chiese, anche se la risposta era più che evidente. Ciò che voleva era farla parlare, far uscire tutto quello che aveva per la testa e trasformarlo in parole, e voleva che lo facesse con lui.
 
La rossa annuì fissando un punto di fronte a lei con sguardo vacuo, poi sentì il respiro di Harry più affannoso sul suo collo, così si distese leggermente scivolando in avanti, appoggiando la nuca sulla spalla del cantante. Il riccio portò anche l’altro braccio sul corpo di lei e la strinse, mentre Ilaria chiuse per qualche secondo le palpebre, sospirando.
 
<< Non l’ho mai vista così>> sussurrò appena, la voce che le tremava.
 
<< Se vuoi saperlo, nemmeno io ho mai visto Zayn così>> cercò di confortarla lui.
 
<< Prima o poi doveva succedere>> commentò la ragazza.
 
Pensò a tutte quelle volte che prima di conoscere i ragazzi Dalila si era arrabbiata con Zayn, pur non conoscendolo, perché c’era sempre, sempre, qualcosa che non andava. Faceva sempre qualcosa di sbagliato, e puntualmente la bionda se la prendeva con lui.
“Vado a Bradford e lo prendo a calci!” diceva, e la rossa scoppiava a ridere, perché adorava il modo in cui si irritava per cose futili e che non la riguardavano. Ma la faceva sentire bene, perché era uno dei tanti modi per sentirli più vicini, tutti e cinque, come se facessero parte della loro vita da anni.
 
Le scappò un sorriso al ricordo di quei momenti, mentre il volto di Harry al suo fianco mostrò un’espressione confusa per la sua affermazione.
 
<< Che vuoi dire?>> domandò, ma la risposta non arrivò.
 
Il riccioluto si sporse in avanti e guardò il viso della ragazza: le sue labbra leggermente dischiuse ed i suoi occhi erano puntati verso la porta d’ingresso, ma non quella dalla quale era uscita la bionda, bensì quella della sala. Se avesse avuto i raggi x avrebbe fissato le scale attraverso il muro, cioè ciò che qualche minuto prima era stata la via di fuga del pakistano.
 
<< Se vuoi andare vai>> disse Harry risistemandosi sul divano. Ilaria alzò la testa verso di lui ed i loro occhi si incontrarono.
 
<< Davvero?>> chiese, afferrando dolcemente la mano del ragazzo che le penzolava dalla spalla. In verità avrebbe voluto essere in entrambi i posti contemporaneamente: se da un lato il suo istinto la portava da Zayn, dall’altro non vedeva l’ora di rimanere un po’ con Harry dopo la rivelazione che aveva fatto alla radio.
 
Il cantante annuì, sorridendo appena. La rossa allungò il collo ed arrivando alla guancia di lui, gli lasciò un leggero bacio.
Harry la lasciò andare ed Ilaria si diresse verso le scale.

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Capitolo 27
*** Bullshit (parte IV) ***


5th July 2013, Thursday
 
 
 
 
Arrivò davanti alla porta di Zayn e bussò.
 
Nessuna risposta.
 
Bussò di nuovo, stesso esito.
 
Decise così di entrare ugualmente ed una volta dentro, richiuse la porta alle sue spalle.
Zayn era disteso sul letto, mani dietro la testa e cuffie nelle orecchie. La rossa si avvicinò e si sedette al suo fianco, ma quest’ultimo non la guardò nemmeno, fissava piuttosto un punto davanti a sé con sguardo vuoto.
 
La ragazza continuava a tenere gli occhi puntati su di lui, ma il cantante si ostinava a fare finta di niente, come se in quella stanza ci fosse solamente lui. Non poteva sentire ma poteva vedere.
 
<< Zayn…>>
 
Niente.
 
<< Zayn>>
 
Di nuovo niente.
 
<< Zayn!>> gli disse togliendogli una cuffia.
 
<< Che c’è?!>> le rispose lui infastidito.
 
Ilaria rimase immobile a fissarlo, rimanendo spiazzata da quella scontrosità che fino a quel momento non aveva mai usato contro di lei. Capì che forse sarebbe stato meglio lasciarlo sbollire, poi magari in un secondo momento, parlare, proprio come Dalila. Alla fine quei due non erano poi tanto diversi.
 
Fece per andarsene ma qualcuno ebbe la prontezza di trattenerla per un polso.
 
<< No, resta>> le disse Zayn un po’ più calmo, probabilmente rendendosi improvvisamente conto che Ilaria era lì per aiutarlo.
 
<< Scusa è che… - continuò il pakistano - mi farà andare fuori di testa, me lo sento…>> disse Zayn mettendosi a sedere e abbassando lo sguardo.
 
Ci fu un attimo di silenzio.
 
<< Cosa è successo prima in cucina?>> gli chiese Ilaria cercando di farlo parlare.
 
<< Io le ho solo chiesto cosa aveva fatto alla mano…>> disse lui ancora non guardandola in faccia.
 
<< E…?>> lo incitò lei.
 
<< E non mi rispondeva, così…>>
 
<< Così hai alzato la voce>> concluse la rossa al suo posto.
 
Zayn la guardò in faccia, mentre lei ricambiava con uno sguardo leggermente di rimprovero.
 
<< Non è colpa mia, ho perso la pazienza…quando fa così non la sopporto>> disse il pakistano.
Sul volto della rossa si allargò un piccolo sorriso.
 
<< Perché ridi?>> le chiese Zayn confuso.
 
<< Niente..>> le rispose lei guardandolo negli occhi ancora sorridente. Un altro dei rimproveri della bionda al pakistano le tornarono in mente. “Non lo sopporto!” era un’altra delle sue frasi.
 
Possibile che il loro destino era quello di discutere?
 
<< Cosa ha fatto alla mano?>> chiese dopo un po’ Zayn lasciando perdere ciò che circolava nella testa dell’amica.
 
Ilaria abbassò lo sguardo.
 
<< Ti prego almeno tu rispondimi…>> la implorò il pakistano abbassando il volto a livello di quello della rossa per attirare la sua attenzione. Quest’ultima alzò la testa e lo guardò dritto negli occhi, cedendo alla sua richiesta.
 
 
 
Liam entrò in cucina e trovò il ghiaccio per la mano dell’amica per terra. Si piegò sulle ginocchia e lo prese per poi posarlo sul tavolo.
 
“Non ho mai sentito nessuno litigare in quel modo… tanto meno Zayn. La cosa non è delle più semplici” pensò Liam fino ad arrivare alla finestra che dava al giardino.
 
Il suo sguardo si posò sulla sdraio e la vide. Dalila era seduta, gambe strette al petto e sguardo fisso davanti a se. Uno sguardo pieno di tristezza. Uno sguardo che non si addiceva a quella che Liam stava cominciando a considerare la sua migliore amica.
 
Liam rimase a guardarla per un po’, in modo da farle sbollire un po’ la rabbia, proprio come consigliato da Ilaria. Eppure, più la guardava, più in lei non vedeva rabbia. Vedeva tutt’altro. Tristezza, malinconia e, soprattutto, bisogno di qualcuno. Si, qualcuno che le stesse vicino.
 
All’improvviso Dalila fece una smorfia di dolore e si guardò la mano. Liam non resistette e, preso l’occorrente per fasciare la mano, uscì in giardino. Senza farsi sentire arrivò fino alla sdraio e, in silenzio, si sedette vicino alla bionda. In un primo momento Dalila si irrigidì, ma quando capì che era Liam quello vicino a lei si rilassò e…si, si stupì. Le sembrò strano non avere l’amica rossa al suo fianco. Si chiese dove fosse ma una strana sensazione le fece capire dove potesse essere.
 
La rabbia cominciò a rimontarle dentro fino a che Liam, delicatamente, non le prese la mano dolorante. Dalila non disse e non fece nulla e lo lasciò fare.
Liam le spalmò la crema per bene senza farle male e alla fine le fasciò, con cura, la mano. Quando finì si alzò ed entrò in casa. Dalila si sentì in colpa. Non voleva restare sola, voleva Liam al suo fianco. Non ebbe nemmeno il tempo di pensarlo che lo rivide sedersi vicino a lei.
 
<< Sei pronta per parlare?>> le chiese dolcemente Liam.
 
Dalila scosse la testa. Non se la sentiva ancora di aprir bocca. Aveva paura. Una terribile paura di parlare e di cominciare ad urlare con Liam. L’unica persona al mondo che non si meritava un trattamento simile. Eppure non voleva comportarsi così, con Liam doveva parlare non era colpa sua se era successo tutto ciò che era accaduto. Così chiamò a raccolta tutte le sue forze e parlò.
 
<< Non ancora… aspetta, ti prego>>
 
Liam sorrise contento e le si avvicinò fino a toccarle la spalla con la sua.
 
<< Tranquilla, ho la giornata libera>> le rispose.
 
Dalila sorrise. Aveva sempre immaginato che Liam fosse una persona speciale, una persona rara e adesso ne aveva la conferma. Non esisteva nessun altro al mondo come lui. Liam era il fratello maggiore che non aveva mai avuto e che mai avrebbe potuto avere.
 
<< E’ un sorriso quello che sto vedendo?>> chiese.
 
<< Forse..>> gli rispose Dalila.
 
 
 
<< Quando ha sentito ciò che hai detto alla radio riguardo alla tua situazione sentimentale ha reagito d’impulso come il suo solito e ha colpito il volante della macchina con un pugno…>> gli spiegò Ilaria.
Zayn distolse lo sguardo dalla rossa e, fissando un punto davanti a sé, strinse forte i pugni.
 
Ilaria lo guardò preoccupata.
 
<< Cosa ho fatto…>> sussurrò piano, ma la ragazza lo sentì. Di scatto si alzò dal letto, ma la rossa cercò di trattenerlo, sapeva cosa voleva fare.
 
<< Zayn dove vai…fidati di me, per ora è meglio se la lasci stare. Più tardi magari…>> gli consigliò in modo tranquillo Ilaria.
 
Zayn si fermò e la guardò. Rifletté sul da farsi: da un lato voleva risolvere il più in fretta possibile la faccenda, chiarire ed abbracciarla di nuovo come se niente fosse successo, come se fossero tornati indietro nel tempo ed avessero cancellato tutto, perfino i ricordi.
Dall’altro però sapeva che in quel momento era meglio starsene al proprio posto ed aspettare che entrambi facessero chiarezza dentro di sé e poi trovare il momento giusto per parlarne.
 
Rilassò i muscoli e lasciando cadere le braccia lungo i fianchi, iniziò a camminare nervosamente avanti e indietro davanti alla portafinestra del balcone.
 
<< Io non volevo dire quello che ho detto>> confessò passandosi nervosamente una mano tra i capelli.
 
<< Allora perché l’hai fatto?>> gli chiese di rimando la ragazza.
 
<< Semplicemente non volevo parlarne in radio>> si giustificò lui.
 
<< Si ma non credi di aver esagerato un po’? Soprattutto con quel “Sono tutto solo soletto… Vi aspetto”>> gli fece osservare Ilaria.
 
Zayn abbassò lo sguardo, sapeva che aveva ragione. Non capiva però perché avesse detto quelle cose in radio, non riusciva a spiegarselo.
Si lasciò andare di nuovo sul letto, stanco di pensare e di farsi domande.
 
<< E adesso che faccio?>> chiese Zayn dopo qualche attimo di silenzio.
 
<< Semplice, quando avrà sbollito la rabbia, le andrai a parlare e chiarirete>> gli disse Ilaria sorridendogli. In realtà, conoscendo il carattere della bionda, tanto semplice non era, ma voleva apparire il più confortante possibile agli occhi del pakistano, sapeva che ne aveva bisogno.
 
<< E se andassi adesso?>> chiese Zayn impaziente.
 
<< Se la conosco bene, penso sia ancora troppo presto>> disse la rossa.
 
Il ragazzo la guardò, illuminato improvvisamente da un dubbio.
 
<< Tu perché non sei con lei?>> le domandò.
 
<< Beh so che in situazioni del genere è difficile da avvicinare – rispose lei tranquilla – ad ogni modo volevo provare a parlarle, ma Liam mi ha anticipata>>
 
Zayn a quella frase s’irrigidì improvvisamente mentre la ragazza capì subito i suoi pensieri.
 
<< Zayn avanti, basta con questa gelosia. Dalila e Liam sono buoni amici, niente di più. Quando lo capirai?>> sputò spazientita. Non ce la faceva più di quella situazione.
 
Zayn la osservò e capì che non lo diceva solo per tirarlo su, ma perché era quello che pensava davvero. E se lo diceva lei che era la sua migliore amica e la capiva meglio di chiunque altro, probabilmente avrebbe dovuto fidarsi.
 
Le sorrise, poi l’abbracciò.
 
<< Perché mi riesce così facile parlare con te mentre con Dalila è tutto così difficile?>> chiese all’improvviso il pakistano.
 
<< Hai mai tenuto in considerazione l’ipotesi che tu ti possa essere innamorato?>> azzardò la ragazza.
<< Ma per favore…>> disse Zayn girando la testa dall’altra parte.
 
<< Zayn, fino a quando non lo ammetterai a te stesso le cose non potranno mai andare bene…>> gli disse sincera Ilaria.
 
Zayn guardò in basso e rimase in silenzio per un tempo che sarebbe stato interminabile se la rossa non fosse intervenuta.
 
<< Senti, facciamo così: tu da adesso inizi un periodo di riflessione per schiarirti le idee e per capire cosa c’è qui dentro - gli disse lei puntandogli un dito al petto - e io ovviamente ti darò una mano a fare ciò>> continuò la rossa.
 
Zayn la guardò sorridendole. Negli ultimi anni al posto di Ilaria c’era stato sempre Liam ad aiutarlo a combattere battaglie di ogni tipo, ma ora che si trovava in una situazione tutta nuova e complicata, forse un’amica in più al fronte gli sarebbe servita. Soprattutto se conosceva a fondo il nemico.
 
<< Metti le scarpe>> gli ordinò Ilaria.
 
<< Perché?>> chiese lui confuso.
 
<< Ti porto in un posto>> annunciò lei alzandosi dal letto.
 
<< Sarebbe?>> domandò curioso il cantante.
 
<< Seguimi>> gli disse Ilaria prendendolo per mano.
 
 
 
Dopo qualche minuto di silenzio Liam si alzò e prese Dalila per mano.
 
<< Andiamo..>> le disse.
 
<< Dove?>>
 
<< In camera mia..>>
 
<< Perché?>> chiese Dalila sempre più confusa.
 
<< Lo sai anche tu di che dobbiamo parlare e non vorrei che tutto il quartiere senta… avete già fatto sentire abbastanza>> le disse Liam a mo’ di sgridata.
 
<< Mi dispiace>> disse Dalila abbassando lo sguardo.
 
<< E’ tutto okay…>> disse Liam tornando tranquillo e sereno << Ma adesso andiamo>> e, detto ciò, entrarono in casa.
 
 
 
Zayn seguì Ilaria fuori dalla stanza ma subito si bloccarono. Nel corridoio, di fronte a loro, c’erano Dalila e Liam. Zayn, ancora per mano con la rossa, alla vista dei due ragazzi strinse la presa. Ilaria incontrò lo sguardo di Dalila, uno sguardo di rabbia misto a delusione, come se volesse chiederle “Ma che stai facendo?”.
 La rossa si liberò subito della presa del pakistano e quest’ultimo, guardando la bionda, mise una mano dietro la schiena di Ilaria e la fece andare avanti, subito dopo lui la seguì. Dalila, priva di vita, non riuscì a fare un passo e Liam la guardò preoccupato.
 
Zayn e Ilaria, ancora senza parole, scesero le scale e si diressero verso la porta d’ingresso.
 
<< Dove andate?>> chiese Louis appoggiato allo stipite della porta della cucina.
 
La ragazza si avvicinò al maggiore e superandolo, entrò nella stanza.
 
<< A fare un giro – gli rispose raggiungendo il riccioluto appoggiato al ripiano della cucina e stampandogli un bacio sulla guancia – ma non preoccupatevi, torneremo per l’ora di cena>> continuò, sorridendo al minore e dirigendosi verso la porta d’ingresso con Zayn.
 
Appena i due ragazzi furono fuori casa Louis si voltò verso il riccioluto: dopo i precedenti che c’erano stati voleva assicurarsi che fosse tutto a posto ed essendoci già il problema del pakistano e della bionda, di certo non avevano bisogno di altre incomprensioni e fraintendimenti.
 
Harry alzò le spalle e le mani e un’espressione di non curanza mista a divertimento si fece spazio sul suo viso, come essendo ignaro di ciò che stesse succedendo e di cosa stessero andando a fare quei due fuori casa.
 
Louis sorrise, felice di scoprire che per quel giorno non ci sarebbero stati altri problemi, anche se in quella casa non si poteva mai abbassare la guardia e ormai bisognava vivere alla giornata.
 
 
 
Liam strinse la mano sinistra di Dalila per avere la sua attenzione. Dalila si liberò dalla presa ed entrò, in fretta e furia, in camera del ragazzo.
 
Il castano la seguì e la trovò seduta per terra con le spalle al muro di fronte al letto.
Liam la guardò e sorrise triste. Quell’incontro l’aveva messa di nuovo k.o.
 
Le si avvicinò e si abbassò davanti a lei.
 
<< Ehy..>> la chiamò dolcemente.
 
Dalila lo guardò e Liam rimase senza parole. Quello sguardo diceva una cosa sola: abbracciami.
Liam si sedette e la fece accomodare tra le sue braccia. La ragazza si strinse il più possibile tra le sue braccia e, trattenendo le lacrime, cercò di calmarsi. Liam era lì con lei, era grazie a questo pensiero che riuscì a trattenersi dal prendere a pugni il muro dietro di lei. Si strinse a Liam e cercò di respirare regolarmente.
 
All’improvviso Dalila ruppe il silenzio.
 
<< Cosa ci facevano insieme?>> chiese in un sussurro.
 
<< Non lo so.. ma non è niente di quello che stai pensando tu. Ilaria è tua amica>> le rispose.
 
Dalila si alzò e si mise in piedi davanti al ragazzo, che la raggiunse mettendosi sulle gambe anche lui.
 
<< Amica?! Se lo fosse stato adesso sarebbe qui con me e non con… Lui>> disse Dalila piena di rabbia.
<< Tu la chiami amica una persona che esce con..>>
 
Dalila si bloccò.
 
<< Con..?>> chiese Liam.           
 
Il ragazzo aveva capito tutto. La ragazza dura e arrabbiata che aveva davanti era totalmente cotta del suo amico.
 
<< Lascia stare..>> disse Dalila dandogli le spalle.
 
Liam sorrise e le si avvicinò, cingendole le spalle da dietro. Era così piccola e indifesa. Dalle urla di poco prima e quel fare da ragazza sicura di sé, capì che infondo Dalila era debole. Appariva forte e dura ma non era così, anche lei aveva i suoi punti deboli.  
 
<< Ilaria non prova nulla per Zayn e poi sono stato io ad insistere per venire da te, stava venendo lei>> spiegò Liam.
 
A quelle parole Dalila si sentì uno schifo. Era talmente arrabbiata che aveva dubitato persino della sua migliore amica.
 
<< Sono pessima… non avrei dovuto dubitare della mia migliore amica>> disse infine.
 
<< Tranquilla, me l’aveva detto Ilaria: quando è arrabbiata non è la vera Dalila che parla>>
 
<< Mi conosce, non c’è che dire…>> disse Dalila sciogliendo l’abbraccio e voltandosi verso Liam.
 
<< E ti conosco anche io>> disse Liam guardandola << e ho capito che Za..>>
 
<< Non me lo nominare!>> lo ammonì Dalila.
 
<< Che lui non ti è indifferente e, ci scommetto, e anche lui il motivo della tua mano fasciata>> concluse Liam.
 
Dalila abbassò lo sguardo e, superato il ragazzo, andò a sedersi sul letto.
 
<< Giusto>> ammise lei accarezzando la superficie morbida con la mano buona.
 
<< Quale delle due?>> chiese Liam raggiungendola.
 
<< Entrambe..>> ammise Dalila arrossendo.
 
<< Aww.. piccola cucciola vieni qui!>> disse Liam abbracciandola.
 
<< E dai, Liam! Mi soffochi!>> disse Dalila cercando di liberarsi.
 
Liam la lasciò e, serio, la guardò.
 
<< Mi dici che hai fatto alla mano?>> chiese.
 
Dalila sospirò e gli raccontò tutto. Della sua reazione alle parole di Zayn quella mattina alla radio, al problema che aveva con la rabbia e, sì, al fatto che Malik non le era indifferente.
 
<< Non capisco quale sia il vostro problema>> disse Liam dando a Dalila una bottiglietta d’acqua e chiudendo la porta della camera.
 
<< Siete cotti l’uno dell’altro>> cominciò lui.
 
All’improvviso Dalila si strozzò con l’acqua che stava bevendo.
 
<< CHE?!>> chiese.
 
<< Non fare così, si vede che c’è qualcosa tra di voi… solo non capisco perché litighiate invece di comportarvi come… non lo so.. come Harry e Ilaria? È un esempio…>> chiese Liam.
 
<< Se ti dicessi “Na Na Na”?>> gli rispose la bionda sorridendo.
 
<< Ti direi che siete pazzi! E che però, c’è sotto qualcos’altro… da parte tua>> le rispose, voleva capire quale fosse il vero problema.
 
Dalila abbassò lo sguardo e, sotto lo sguardo confuso di Liam, andò alla finestra.
 
<< Qual è il problema, mostriciattolo?>> le chiese, voleva farla parlare sapeva che, una volta fatto, si sarebbe sentita più leggera.
 
Dalila sorrise del nomignolo e poi rispose. Voleva parlarne con qualcuno, ne aveva il bisogno. Aveva pensato di dirlo ad Ilaria ma, era così felice con Harry che non voleva farle affrontare la realtà.
 
<< La mia partenza>> disse Dalila in un sussurro << Liam, non voglio… N- Non voglio affezionarmi più del dovuto a Zayn… lo so che non sono sulla buona strada… ma quel giorno comincia a mettermi paura. E poi>>
continuò lei << Zayn non prova nulla per me>>
 
<< Ne sei sicura?>> disse Liam convinto del contrario.
 
<< Voglio semplicemente pensarla così…>>
 
<< E se ti stessi autoconvincendo della cosa sbagliata?>> le chiese lui mettendole una mano sulla spalla.
 
<< Liam>> disse Dalila voltandosi verso di lui << Non è semplice e non piace nemmeno a me… ma devo farlo. Non voglio soffrire>> e detto ciò abbassò lo sguardo.
 
<< Vieni qui, mostriciattolo>> disse Liam abbracciandola.
 
Dalila ricambiò l’abbraccio e si fece cullare da Liam. Era confortante averlo li, era… Liam.
Rimasero in quel modo per un po’, poi Liam si accorse della stanchezza di Dalila, aveva passato una mattina intensa.
 
La prese in braccio e la fece stendere sul letto. L’accarezzò e poi fece per andarsene.
 
<< Liam?>> lo chiamò lei.
 
<< Dimmi..>> le rispose voltandosi.
 
<< Grazie di tutto. Ti voglio bene>>
 
<< Quando vuoi, io sono qui. Ti voglio bene anche io, mostriciattolo>> e detto ciò sparì.
 

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Capitolo 28
*** Bullshit (parte V) ***


5th July 2013, Thursday
 
 
 
 
<< Andiamo a piedi?>> le chiese Zayn una volta usciti.
 
<< Certo, è qui vicino>> gli rispose Ilaria non guardandolo, ma sorridendo.
 
<< Okay, in fondo a questa strada si dovrebbe girare a sinistra…>> disse Ilaria pensando ad alta voce.
 
<< Ma dove stiamo andando?>> chiese Zayn che non capiva dove lo stesse portando.
 
<< Poi a destra…si si è di qua, ne sono sicura>> continuò a parlottare Ilaria.
 
<< Si può sapere dove mi stai portando?>> chiese di nuovo Zayn che non otteneva risposte.
 
“Mi sembra di aver già vissuto questa scena…” pensò Zayn. Il ricordo riaffiorò. Lei di spalle, i capelli biondi che le ricadevano sulla schiena, arrabbiata con lui perché non le voleva rivelare il luogo dove la stava portando.
 
<< Shh, ora lo scoprirai>> disse la rossa scacciandolo con una mano e continuando a guardare la strada con un’espressione di chi sta cercando di orientarsi.
 
<< Eccolo!>> urlò Ilaria dopo cinque minuti di camminata.
 
<< Scusa ma che ci facciamo qui?>> chiese il pakistano con espressione interrogativa ad un’Ilaria sorridente.
 
<< Lo vedo ogni volta dalla macchina quando ci riportate in albergo e ho notato che a quest’ora è sempre deserto. Sarebbe stato meglio un campo con erba alta, ma ci faremo bastare anche il campo da calcio>> disse Ilaria guardando lo spiazzo verde soddisfatta.
Zayn ancora non capiva. Perché lo aveva portato in un campo da calcio? Voleva giocare?
 
<< Si ma che vuoi fare qui?>> chiese il pakistano.
 
<< Vieni con me, mi devi aiutare a scavalcare il cancello>> disse Ilaria avviandosi.
 
Zayn rimase immobile per qualche secondo, poi la seguì.
 Arrivarono al cancello, ovviamente era chiuso. Ilaria poggiò la borsa per terra e iniziò ad arrampicarsi, ma l’agilità non era molto il suo forte.
 
<< Che dici, mi dai una mano o rimani lì imbambolato?>> disse Ilaria guardando il cantante, il quale l’aveva vista in difficoltà ma non mosse un muscolo per aiutarla.
 
<< Scusa, è che mi stavo godendo la scena. Sei un’ottima arrampicatrice>> disse Zayn soffocando qualche risata.
 
<< Non sei divertente – disse Ilaria facendogli una smorfia – ora aiutami, hai già visto abbastanza>> continuò la rossa.
 
Zayn le diede una mano e quando Ilaria era in cima al cancello e stava iniziando a scendere dall’altra parte, iniziò ad arrampicarsi anche lui portando con sé la borsa della rossa. Una volta dentro i due rimasero immobili e si guardarono intorno. La ragazza rimase incantata dalla grandezza di quella chiazza verde. I campi d’erba -di qualsiasi tipo- le trasmettevano sempre una sensazione bellissima.
 
Ilaria poi si avviò verso il centro del campo senza dire niente.
 
<< Ehy dove vai, aspettami>> disse Zayn seguendola.
 
La ragazza arrivò nel centro preciso del campo, da dove si batte il calcio d’inizio. Lì si sedette, poi si stese rilassata posizionando la sua borsa dietro la testa. Zayn era in piedi di fianco a lei.
 
<< Ma che fai?>> chiese lui sorridendo divertito.
 
Ilaria chiuse gli occhi e batté la mano sull’erba di fianco a lei per invitarlo a stendersi.
Zayn si abbassò, ma rimase in posizione seduta, guardandosi attorno. La ragazza aprì un occhio per sbirciare e lo vide seduto, così lo prese per la spalla e lo tirò giù.
 
Erano stesi uno di fianco all’altro al centro del campo da calcio, Zayn guardò Ilaria, la quale aveva gli occhi chiusi e un’espressione rilassata. Voltò la testa verso il cielo e dopo un po’ chiuse gli occhi anche lui.
 
<< Perché siamo qui?>> chiese lui dopo qualche minuto.
 
<< Per aiutarti a non pensare a niente – disse lei godendosi il venticello fresco che aveva da poco iniziato a soffiare – il fatto di essere sdraiati in una distesa enorme d’erba...non ti dà un senso di libertà questo posto?>> continuò.
 
Zayn aprì gli occhi e guardò il cielo: era pieno di nuvole bianchissime, sembravano vicinissime a loro. In quel momento lo pervase una sensazione di serenità ed improvvisamente  l’angoscia, la tristezza, la rabbia, svanirono nel nulla insieme al peso che da ore gravava sul suo stomaco. Sembrava che tutti i suoi problemi si fossero volatilizzati in un attimo.
Stava stranamente...bene.
 
Richiuse gli occhi e decise di rilassarsi come stava facendo l’amica al suo fianco.
Ad un tratto si sentì toccare l’orecchio, poi della musica.
Ilaria aveva messo una cuffia al suo orecchio e l’altra l’aveva lei.
 
Rimasero per un tempo infinito stesi lì, senza dire niente, semplicemente rilassandosi ed ascoltando musica.
Quando la luce del sole cominciò a prendere i colori dell’arancione, si accorsero che la giornata stava volgendo al termine.
 
<< È meglio se andiamo, staranno iniziando a preparare la cena>> disse Ilaria spegnendo l’I-pod.
 
Zayn si alzò e porse una mano ad Ilaria per aiutarla. Di nuovo scavalcarono il cancello e con assoluto silenzio, si avviarono verso casa.
Durante il tragitto la ragazza guardò Zayn: camminava tenendo le mani in tasca e la testa bassa, calciando un sassolino che aveva trovato per strada e che si stava portando dietro da un po’.
 
<< Come ti senti?>> domandò lei mettendosi a braccetto con lui.
 
Il pakistano sembrò come uscire dal coma e la guardò.
 
<< Meglio – disse in un sussurro – mi è piaciuto molto questo pomeriggio>> le sorrise sincero.
 
<< Quindi ha funzionato la mia “terapia”?>> chiese conferma.
 
<< Direi di si – rispose – dovremmo rifarlo qualche volta>> le propose.
 
<< Assolutamente>> annuì lei sorridente.
 
Arrivati in giardino Ilaria fece per entrare, ma Zayn la fermò chiamandola.
 
<< Cosa c’è?>> chiese lei.
 
Zayn le andò vicino e l’abbracciò.
 
<< Grazie>> le sussurrò semplicemente.
 
Ilaria sorrise.
 
<< Figurati, quando vuoi>> rispose lei stringendolo.
 
Sciolsero l’abbraccio e dopo che Zayn le ebbe rivolto un sorriso, entrarono in casa.
 
<< Siamo tornati>> disse Ilaria andando in sala.
 
Zayn per un primo momento rimase fermo sulla porta. Aveva paura. E se avesse ricominciato ad urlare con Dalila? Eppure voleva vederla. Così si fece coraggio ed entrò in sala.
 
<< Ben tornato>> disse Niall guardandolo. Zayn lo salutò con un sorriso, poi cominciò a perlustrare la stanza. Louis e Niall giocavano a carte, Liam, che non si era accorto di nulla, messaggiava al cellulare e Ilaria era già seduta di fianco ad Harry.
 
<< Dov’è?>> chiese Zayn senza fare nomi.
 
A quelle parole Liam posò il cellulare e lo guardò.
 
<< E’ su che dorme>>
 
<< Dove?>> chiese Zayn. Sembrava che tra i due ci fosse un po’ di tensione. Gelosia da parte del pakistano e un po’ di rabbia da parte di Liam.
 
<< In camera mia. Lasciala stare, è a pezzi>> gli rispose Liam.
 
In sala calò il silenzio. Zayn sentì completamente tutti i sensi di colpa addosso e, a testa bassa, salì le scale. Quando arrivò davanti alla stanza di Liam si fermò ed aprì la porta.
Zayn sbirciò quel poco che bastava per placare il suo desiderio di vederla e chiuse la porta dirigendosi in camera. Si cambiò e si mise la tuta e decise di scendere. Quando arrivò non trovò nessuno in sala e andò in cucina. Tutti erano presi a fare qualcosa.
 
<< Posso esservi utile?>> chiese.
 
<< Mmm… no, però potresti andare a svegliare Dalila?>> chiese Niall.
 
Liam si voltò di scatto, proprio come Ilaria.
Zayn cercò lo sguardo dell’amico e dell’amica. Voleva un consiglio, poteva andare da lei o era meglio di no?
Sia Liam che Ilaria annuirono e Zayn si fece coraggio e salì.
Arrivò davanti alla stanza di Liam e questa volta bussò.
 
<< Avanti..>> rispose Dalila con voce assonnata.
 
Zayn aprì la porta, i due si guardarono e mille emozioni esposero all’interno dei due. Per entrambi la prima reazione fu quella di avvicinarsi all’altro. Ma Dalila, ricordandosi di ciò che era accaduto, distolse lo sguardo. Zayn capì che era arrabbiata e che non gli avrebbe rivolto la parola. Prima di dire qualcosa il pakistano notò la mano fasciata della sua biondina.
“Sono un idiota!” si sgridò.
 
<< Ehm.. è ora di cena… che fai scendi?>> le chiese.
 
La tensione tra i due era incredibile. Dalila, senza rispondergli, si alzò e si incamminò verso di lui. Zayn si spostò dalla porta e la vide uscire e scendere.
 
<< Lo prendo come un si..>> mormorò Zayn, rimastoci un po’ male.
 
Quando tutti furono seduti cominciarono a mangiare. Tutti parlavano e ridevano tranne Dalila. Appena il suo sguardo si alzava dal piatto si posava sul pakistano davanti a se. Era una cosa automatica ma riuscì restare in quella situazione per poco più di dieci minuti poi si alzò.
 
<< Che c’è?>> chiese Liam.
 
<< Qual è il programma per la serata?>> chiese Dalila evitando la domanda.
 
<< Andiamo al cinema, perché?>> chiese Louis.
 
<< Mi chiami quando dobbiamo scendere?>> chiese a Liam.
 
Liam annuì e poi Dalila sparì dalla vista di tutti.
 
 
 
<< Ehy, per caso Dalila è uscita?>> chiese Liam entrando in sala.
 
<< No>> gli rispose Louis.
 
<< Perché?>> chiese allarmato Zayn.
 
<< Non è in nessuna delle nostre camere, e nemmeno in bagno..>> rispose Liam.
 
Tutti si guardarono e si precipitarono verso un’unica meta: la mansarda.
Dalila era seduta sui cuscini tranquilla quando sentì un esercito avanzare verso di lei.
 
<< Dalila?>> urlarono tutti.
 
La bionda non ebbe nemmeno il tempo di alzarsi che tutti si precipitarono in mansarda.
 
<< Si?>> chiese la ragazza appena li vide tutti davanti a se.
 
<< Sei qui!>> disse Louis correndo ad abbracciarla.
 
<< Liam la prossima volta ti uccido con le mie mani!>> lo minacciò Niall avvicinandosi alla bionda.
 
Tutti scoppiarono a ridere.
 
<< Scusate ma..AHI!>>
 
Liam non riuscì a finire la frase perché qualcuno lo colpì.
 
<< Sei un idiota, ci hai fatto spaventare per nulla>> lo rimproverò Zayn andandosene.
 
<< Qualcuno si è preoccupato un po’ troppo..>> lo prese in giro Harry.
 
Ilaria l’ammonì con un’occhiata e tutti ripresero a ridere.
 
<< Si può sapere che volete?>> chiese Dalila ancora confusa.
 
<< Niente>> disse Liam allungandole una mano per aiutarla ad alzarsi << Andiamo, il film sta per cominciare>> e detto ciò uscirono tutti.
 
In macchina la situazione sembrava delle migliori, almeno finche’ Dalila e Zayn non si guardavano. Arrivati al cinema Louis andò a fare i biglietti, e preso da mangiare si diressero alla sala.
 
Niall si sedette in fondo in modo da chiudere la fila. Di fianco all’irlandese si misero Harry ed Ilaria, quest’ultima affiancata dal maggiore di tutti. Zayn si sedette e Liam lo raggiunse. Conclusione? Liam divideva Dalila da Zayn. Cosa a favore per la bionda ma a sfavore del pakistano che voleva poter chiarire con lei.
In quel preciso momento l’unica cosa che Zayn voleva era poter parlare con Dalila. Si fece coraggio e si avvicinò a Liam. Primo passo: far cambio posto con Liam.
 
<< Ehy>> lo chiamò.
 
<< Che c’è?>> chiese Liam avvicinandosi.
 
Zayn non rispose subito perché le luci della sala si spensero.
 
<< Facciamo cambio posto? Ti prego Liam..>> lo supplicò Zayn.
 
Liam stava per annuire quando Dalila lo attirò a se. Liam si voltò verso l’amico e con un’occhiata gli fece capire di tenersi pronto.
 
<< Tutto okay?>> chiese Liam a Dalila.
 
Lei annuì semplicemente.
 
<< Hai spento il telefono, vero?>> le chiese Liam.
 
<< Oh no! Me ne sono dimenticata!>> sussurrò Dalila piegandosi verso la borsa per spegnere l’aggeggio. Dalila spense il cellulare e si risedette comoda.
 
<< Grazie mille>> disse tenendo lo sguardo fisso sullo schermo.
 
<< Figurati>> rispose una voce.
 
Una voce inconfondibile. Una voce non di Liam. Dalila si voltò di scatto e non credette ai suoi occhi.
Zayn al suo fianco guardava tutto contento verso lo schermo. Dalila senza parole si sporse in avanti nella ricerca di Liam. Ed eccolo lì, tranquillo che parlava a bassa voce con Louis. Che doveva fare adesso? Non poteva cambiare posto ora, il film sarebbe cominciato di lì a poco. Piano B? indifferenza.
 
 
 
<< Innanzitutto abbiamo scoperto che non si tratta di Demi>> osservò Liam parlando fitto a Louis.
 
<< Io l’avevo detto che è qualcuno delle sue parti>> rispose il maggiore a bassa voce.
 
<< Ma Niall ha un sacco di amici irlandesi>> fece notare il ragazzo dagli occhi color nocciola.
 
<< Proviamo a restringere il campo alle amiche, non credo sia ancora passato all’altra sponda>> scherzò Louis, facendo scoppiare a ridere anche l’amico.
 
<< Il fatto è che non conosciamo tutte le sue amiche>> disse Liam provando a pensarci.
 
<< E secondo te il tuo bel socio che ha sempre un piano che ci sta a fare?>> fece il maggiore dandogli una pacca sulla spalla.
 
<< “Il mio bel socio” ha sempre piani che non funzionano>> gli rispose Liam enfatizzando le prime parole.
 
<< Non è vero!>> protestò Louis aggrottando le sopracciglia.
 
<< Vogliamo parlare di quella volta che volevi assolutamente scoprire il regalo che ti avesse fatto Eleanor per Natale, nonché il tuo compleanno, e sei stato scoperto?>> gli ricordò il minore tra i due.
 
<< È stata colpa di Lottie, non ha seguito alla lettera le mie indicazioni>> si giustificò l’amico.
Liam lo guardò assottigliando gli occhi.
 
<< E invece ti devo ricordare di quando ti sei messo in testa di scoprire se Danielle avesse un ragazzo prima che ci provassi io? “Non preoccuparti amico, ci penso io” – lo imitò – ancora mi sento in imbarazzo per quello>> ammise Liam coprendosi la faccia con una mano al ricordo.
 
<< Se non fossi intervenuto tu sarebbe andato tutto alla perfezione>> rispose il maggiore additando l’amico.
 
<< Louis, sei entrato nel camerino delle ballerine mentre si stavano cambiando!>>
 
<< Non sapevo fossero mezze nude, io volevo soltanto origliare la conversazione di Danielle su di te>> provò a giustificarsi Louis.
 
Liam alzò un sopracciglio.
 
<< Dai, ammettilo che è piaciuto anche a te>> lo stuzzicò il maggiore.
 
L’amico lo fissò con espressione atona e seria.
 
<< No, eh? Va bene...>> ci rinunciò Louis.
<< Ah! – si ricordò all’improvviso Liam – senza poi dimenticare quella volta che sei...>>
 
<< Va bene basta! Ho capito!>> lo interruppe Louis lasciandosi andare sulla poltrona del cinema.
 
<< Di questo non ne sono sicuro, ma avrai sicuramente capito che questa è una situazione delicata, motivo per cui faremo a modo mio>> annunciò il più piccolo ma il più responsabile tra i due.
 
<< Va bene – Louis rinunciò a ribattere – ma sappi che questa volta il mio piano avrebbe funzionato alla perfezione>> gli disse, fingendosi offeso ed incrociando le braccia al petto.
 
<< Fammi indovinare, avresti tentato di scoprire quando e dove quei due si sarebbero incontrati e li avresti seguiti>> azzardò Liam con un piccolo sorrisetto.
 
Louis si voltò verso l’amico << pfff, no...>> disse prendendo una manciata di pop-corn.
Di nuovo il ragazzo dagli occhi nocciola alzò un sopracciglio.
 
<< Sono così prevedibile?>> domandò il maggiore.
 
 
 
<< Che mi dici di quei due?>> chiese Harry alla rossa, indicando con un gesto del capo nella direzione di Dalila e Zayn.
 
Ilaria guardò i due ragazzi: seduti vicini ma nessuno dei due si decideva a parlare o...
Aspetta, seduti vicini? Da quando?
La rossa sorrise, quel ragazzo aveva una testardaggine ed un’intraprendenza davvero invidiabile.
Si voltò di nuovo verso il riccioluto.
 
<< Beh, Dalila non ha tutti i torti, Zayn ha esagerato un po’ in radio...>> disse lei.
 
<< Già – concordò il minore – se avessi potuto l’avrei fermato, sembrava così convinto mentre lo diceva>>
 
<< Mente – esordì Ilaria – mente a sé stesso, crede che così facendo terrà il problema a distanza>> fece lei seria.
 
<< Quale problema?>> chiese Harry guardandola.
 
<< Non riesce ad ammettere di provare qualcosa per Dalila, credo abbia paura>> spiegò la rossa a bassa voce.
 
Il riccio la fissò per qualche secondo, sorridendo lievemente.
 
<< Che c’è?>> domandò la ragazza non capendo il motivo della sua espressione.
 
<< Da quando riesci a capire le persone? E soprattutto, da quando riesci a capire Zayn Malik?>> chiese Harry avvicinandosi di poco alla rossa.
 
<< Già – fece una voce – perché capisci tutto anche da un semplice sguardo? Non leggerai mica nella mente della gente>> disse Niall intromettendosi nel discorso, prendendo un sorso dalla sua coca-cola.
 
L’irlandese la guardò con sguardo quasi di sfida e la ragazza capì che il discorso si era spostato da Zayn a Niall e la sua misteriosa ragazza.
 
<< No, niente super poteri – rispose Ilaria sporgendosi dalla sua poltrona e guardando verso il posto successivo a quello di Harry – semplicemente sono una ragazza e come tutte le ragazze so che anche i maschi hanno dei punti deboli>> spiegò.
 
<< Le ragazze>> rispose Harry guardando la rossa e sorridendole.
 
<< Esatto>> disse lei annuendo al riccio e sorridendo a sua volta.
 
<< Ma come facevi a sapere che era una ragazza?>> domandò Niall.
 
<< Come ogni ragazza degna di questo nome so anche che i maschi non riescono a nascondere niente – continuò a spiegare Ilaria – avresti dovuto vedere la tua faccia quando ha iniziato a squillarti il cellulare, anche un cieco se ne sarebbe accorto>> concluse.
 
L’irlandese sorrise ed arrossì leggermente, prendendo i suoi pop-corn e posizionandosi meglio sulla sua poltrona.
 
<< Riunione “ragazza misteriosa” appena possibile>> annunciò Louis voltandosi verso la rossa.
 
<< Ricevuto>> annuì lei, riportando poi la sua attenzione sul riccio al suo fianco.
 
<< Di che parla?>> domandò Harry riferendosi a ciò che il maggiore aveva appena detto.
 
<< Niall si sente con qualcuno>> lo informò lei.
 
<< Davvero?>> chiese conferma lui. La rossa annuì.
 
<< E cosa avete intenzione di fare?>> domandò il minore.
 
<< Louis e Liam vogliono scoprire di chi si tratta – spiegò lei – non so come, ma sono coinvolta anche io>>
 
Le luci si affievolirono improvvisamente, segno che il film stava per iniziare.
Ilaria prese in mano il recipiente con i pop-corn e cominciò a mangiarne qualcuno.
 
<< Comunque i ragazzi non sono tutti uguali>> esordì improvvisamente il riccioluto a bassa voce, tenendo lo sguardo fisso sull’enorme schermo davanti a lui.
 
Ilaria si voltò a guardarlo.
 
<< Ah si?>> chiese, puntando nuovamente gli occhi di fronte a lei e sorridendo appena.
 
<< Già – rispose lui – io, per esempio, so fare le cose di nascosto>> sussurrò avvicinandosi ancora di più.
 
Alzò il braccio destro e lo posizionò dietro le spalle della rossa, tenendola più stretta a sé.
Si scambiarono un sorriso e la ragazza si lasciò andare, appoggiando la testa sulla spalla di lui.
 
<< Mi piacciono le cose di nascosto>> disse lei, poco prima che fu mandata la proiezione.
 
 
 
Il film era cominciato da un po’ e Zayn non era ancora riuscito a parlare con Dalila.
 
<< Lo sai vero che io e te dobbiamo parlare?>> le chiese avvicinandosi.
 
Al suono di quella voce così vicina, del suo odore che le riempiva il naso Dalila si irrigidì. Non voleva parlargli e lui insisteva.
 
<< Se non ti dispiace vorrei vedere il film>> lo liquidò lei.
 
Zayn ci rimase male ma non perse le speranze. Passarono altri minuti e di nuovo Zayn cercò di parlare con Dalila, ma la risposte di lei fu sempre la stessa. La scena si ripetette per un paio di volte ancora.
 
Ciò che mandava in bestia il ragazzo era che lui sapeva che anche lei voleva chiarire. Lo dovevano fare ma lei era ancora arrabbiata.
 
<< Appena finisce il film io e te parliamo, chiaro?>> le disse Zayn per l’ennesima volta.
 
Questa volta però non fu la bionda a zittirlo ma la guardia del cinema che chiese ad entrambi di fare silenzio.
Quella risposta mandò la pazienza di Zayn a farsi un giro e non potendone più prese per mano Dalila e la trascinò fuori dalla sala.
 
<< Ehy! Fermo!>> cercò di liberarsi Dalila.
 
Zayn non le diede retta e la trascinò su per delle scale.
Quando arrivarono in cima al nulla Zayn spinse Dalila contro il muro.
 
<< Si può sapere che vuoi?>> chiese Dalila.
 
<< Non lo immagini?>> le rispose Zayn.
 
Dalila abbassò lo sguardo. Non ne voleva sapere nulla, ne aveva avuto abbastanza per quel giorno. Perché non la lasciava andare?
Zayn si mise davanti a lei e, delicatamente, le fece alzare il volto. Dalila lo allontanò, non voleva avere più niente a che fare con Zayn, era arrivata al capolinea.
 
<< Allora? Possiamo parlare come delle persone normali e senza urlarci contro?>> chiese Zayn con calma.
 
<< No>> rispose Dalila fredda.
 
<< Il perché lo posso sapere?>> chiese Zayn sempre mantenendo la calma.
 
<< Perché no>> rispose lei.
 
<< Dammi una sola ragione e, per questa sera, ti lascio stare>> le rispose Zayn sincero.
 
<< Senti, per oggi ne ho avuto abbastanza di te e di litigare, non ne voglio sapere più niente. Sono stufa. E ora lasciami>> rispose Dalila.
 
Quelle parole furono una coltellata in pieno petto per il pakistano. Zayn si spostò e Dalila ne approfittò per andare di nuovo da Liam e degli altri.
Appena si sedette tutti la guardarono.
 
<< Zayn?>> chiese Harry.
 
Dalila alzò le spalle e fissò lo schermo. Tutti si guardarono confusi ma Liam decise di lasciarli stare entrambi e così continuarono a vedersi il film.
“Ne ho abbastanza di te”
Queste erano le parole che rimbombavano nella testa di Zayn. Il cantante era seduto sulle scale di fronte alla porta della sala e fissava il vuoto.
Davvero Dalila gli aveva detto quelle parole?
Così sembrava.
E davvero lui si sentiva così male?
Si, non poteva non far caso a quel dolore.
Che avesse ragione Ilaria?
No, lui non si era mai innamorato e non lo era nemmeno questa volta.
Anche se… che cos’è l’amore? Se l’era sempre chiesto. Si chiedeva se un giorno l’avesse riconosciuto. Magari l’aveva trovato ma non lo sapeva. Che fosse lei? Impossibile. La conosceva da così poco tempo, era impossibile che si fosse innamorato. Eppure quel dolore…
 
<< ZAYN!>> urlò Niall.
 
Zayn sobbalzò e si ritrovò tutti i suoi amici davanti.
 
<< Il film è finito..>> gli disse Louis guardando la sua espressione smarrita.
 
Zayn annuì e cercò Dalila. La vide infondo al gruppo che gli dava le spalle.
Di nuovo quel dolore.
 
<< Andiamo?>> chiese Ilaria sbadigliando.
 
<< Certo>> le rispose Harry prendendola per mano e andando verso l’uscita.
 
Tutti seguirono il minore dei cantanti. Zayn senza dire una parola seguì il gruppo. Liam si voltò a guardarlo e iniziò a preoccuparsi davvero. Dalila al suo fianco non parlava, Zayn dietro sembrava privo di vita. Quei due dovevano far pace. Assolutamente.
 
Il viaggio in macchina fu dei peggiori, nessuno disse nulla nemmeno Louis. Quando arrivarono all’albergo Dalila e Ilaria scesero dalla macchina. Ilaria si fermò al finestrino di Harry mentre Dalila se ne andò senza salutare nessuno.
Tutti la guardarono andar via, Zayn compreso.
 
<< Ehm..okay>> cominciò Ilaria interrompendo il silenzio. Tutti la guardarono.
 
<< Ci vediamo domani?>> chiese la rossa.
 
<< Certo>> le rispose Harry sorridendole.
 
<< Passiamo a prendervi o venite sole?>> chiese Louis.
 
<< Tranquilli, veniamo noi. Allora buonanotte!>> disse Ilaria salutando tutti.
 
<< ‘Notte!>> la salutarono tutti.
 
Harry le schioccò un bacio sulla guancia e la guardò andare via.
Ilaria si fermò e vide la macchina sparire nel cuore della notte.
 
Eppure non era la sola. Un’altra persona affacciata alla finestra guardò andare via la macchina. Una macchina che conteneva la sua ragione di vita. La ragazza si asciugò una lacrima e si avvolse tra le coperte.
 

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Capitolo 29
*** Fuckin' Perfect (Parte I) ***


6th July 2013, Friday
 
 
 
 
“Domani mattina, appena arrivano le ragazze, andiamo dritti allo zoo”.

Erano state queste le parole di Louis la sera prima. Parole che rimbombavano nella mente dell’unica persona, in tutta Londra, ancora sveglia da tutta la notte.

Zayn, ancora vestito dalla sera precedente, era sdraiato sul suo letto, mani dietro la testa e cuffie nelle orecchie, e pensava. Pensava alla litigata con Dalila, all’intervista, alla gelosia che provava nei confronti di Liam, a ciò che gli aveva detto Ilaria riguardo l’innamoramento e, purtroppo, anche alle ultime parole che Dalila gli aveva rivolto al cinema. Erano state come lame taglienti, proprio dritte al petto. Un dolore che mai in vita sua aveva provato. Aveva passato la notte tra le mille domande ma non aveva trovato nessuna risposta. Nemmeno mezza. Aveva pensato di andare da Liam e chiedergli aiuto ma... Erano le 2 di notte così aveva lasciato perdere. Il pensiero successivi fu all'amica dai capelli rossi ma, anche lei come il castano, era nel mondo dei sogni. Così, una volta capito di essere solo, cercò di cavarsela da solo senza, però, ottenere risultati. Anzi qualcosa durante quella nottata infernale l'aveva capita. Solo una cosa era sicura: doveva far pace con lei. Ne sentiva il bisogno fisico e psicologico.
Fosse stata anche l’ultima cosa che avesse fatto.
 
Immerso in quel pensiero guardò di nuovo l’ora. Erano le otto passate. Decise di alzarsi e di vestirsi. Louis aveva detto alle ragazze di venire per le nove. Si mise davanti allo specchio e si guardò.
Che fosse davvero lui quello che lo specchio rifletteva? Zayn si toccò la faccia stanca e quello lo imitò. Si, era lui.

“Quella ragazza mi distrugge…” pensò allontanandosi dallo specchio e prendendo il primo paio di jeans. Si mise una maglia qualsiasi e scese.

<< ‘Giorno>> salutò entrando in cucina.

<< Wow… Che faccia, Bro>> gli disse Niall vedendolo.

<< Non ho chiuso occhio per tutta la notte>> spiegò Zayn sedendosi a peso morto sulla sedia.

<< Buongiorno a tutti!>> disse Liam entrando in cucina.

Il suo sguardo si posò su Zayn.
“Mamma che faccia… E’ messo molto male..” pensò Liam. Era seduto sulla sedia, stanco morto fino al midollo e quei segni scuri sotto gli occhi non erano facili da non notare. Non l'aveva mai visto conciato così. 

"Forse è arrivato il momento di fare due chiacchiere" pensò il castano restando in piedi. Fece per chiamare il pakistano quando qualcuno entrò in cucina. 

<< Allora, a che ora arrivano le ragazze?>> chiese Harry impaziente.

<< Dovrebbero essere qui a momenti… Agitato?>> chiese Louis sorridendo all’amico.
Harry si aggiustò i capelli e sorrise contento. Il riccioluto non vedeva l’ora di vedere la sua Ilaria.

Zayn lo guardò. Era invidioso di Harry. A lui andava tutto alla grande. Abbassò lo sguardo verso i suoi piedi e il pensiero per eccellenza tornò a galla. 
Le mancava. 
Le mancava tremendamente. Ma come poteva far pace con Dalila, se lei non gli si avvicinava nemmeno?

“Forse… l’idea dello zoo non è così male..” pensò mettendo in moto il cervello. Doveva trovare qualcosa di positivo in ogni singola cosa. 
Sul suo viso spuntò un sorriso. Un sorriso di speranza. Era arrivato il momento di rimediare e di riprendersi la biondina. La sua biondina.

Zayn si alzò di scatto e corse verso le scale, tutti i restanti in cucina si voltarono a guardarlo. 

<< Dove...?>> provò a dire Harry ma Liam lo bloccò e segui il pakistano. 

Il castano arrivò davanti alla camera dell’amico e, preso un bel respiro, bussò.

<< E’ aperto>> mormorò il ragazzo all’interno della camera.

<< Posso?>> chiese Liam aprendo la porta e affacciandosi.

<< Ti ho mai vietato l’ingresso?>> gli chiese Zayn mentre si allacciava le scarpe.

<< No, in effetti no>> rispose il castano richiudendo la porta alle sue spalle.

Un fastidioso silenzio riempì la stanza, Liam andò a sedersi sulla poltrona mentre Zayn, come fosse da solo, continuò a vestirsi.

<< Ti serve qualcosa?>> gli chiese il pakistano stanco di quella situazione.

Liam lo osservò, era strano come se mentre si vestiva stesse cercando nella sua mente una soluzione ad un enigma che si porta dietro da giorni. Ed era così, lui sapeva quale fosse l’enigma.

<< A me no, a te, Zayn? Hai bisogno di qualcosa?>> formulò la domanda in modo che il ragazzo in piedi capisse che era tutto inutile negare.

Zayn sbruffò e andò a sedersi sul letto, davanti all’amico. Si passò una mano tra i capelli e, ragionando tra se e se, arrivò ad una conclusione.

<< Liam, è successo di nuovo>> ammise in un sospiro.

<< Avevo intuito>> disse il castano raggiungendolo sul letto << E’ dalla serata del bowling che stai così, giusto?>>

<< Aiutami, ti prego>> lo pregò Zayn.

Liam lo fissò dritto negli occhi e rimase senza parole, non l’aveva mai visto così.
Mai.

<< Non so se lo sono o meno… quindi evita di domandarmelo>> lo anticipò il moro.

<< Le sensazioni sono le stesse? Ti senti come l’ultima volta?>> chiese Liam cauto, sapeva che doveva andarci piano. Zayn era molto irascibile a riguardo e una lite con lui non era la benvenuta, non in quel momento. Non mentre era in corso un’altra lite, con un’altra persona.

Il minore dei due, non ottenendo risposta, guardò l’amico.

<< Zayn? Stai provando le stesse cose?>> chiese leggermente preoccupato dal silenzio dell’amico.

<< No>> sussurrò a malapena il pakistano. Sembrava avesse paura di parlare, anzi era così. Zayn aveva paura.

<< In che senso? Sono le stesse ma in modo diverso o sono del tutto nuove?>> chiese Liam.

<< Non possono essere le stesse, sono due rapporti differenti… e queste sono più strane, più forti>> disse il maggiore fissandosi le mani.

<< Nonostante il rapporto sia inesistente, se facciamo il confronto tra i due, queste sensazioni sono più forti adesso>> concluse Liam.

<< E’ questo che mi sconvolge>> ammise il ragazzo << Sarebbe stato più logico se mi fosse successo tempo fa… ma adesso? Adesso lo sono?>> chiese disperato all’amico.

<< Zayn>> cominciò Liam avvicinandosi << E’ possibile>> cercò di essere il più pacato possibile.

<< Adesso? Dopo nemmeno una settimana?>> chiese il moro senza parole.

<< Ehy, non è una cosa che puoi decidere, succede e basta..>> cercò di spiegargli Liam.

<< Liam, a me? A me?>>

<< Si, anche a te. Perché a te non dovrebbe succedere Zayn? Sei umano anche tu>>

<< Dannazione…>> sussurrò Zayn passandosi le mani sul volto. Non era possibile.

<< Senti,>> disse Liam all’improvviso << Non diamolo per certo, aspettiamo e vediamo come si evolve la situazione, okay? Infondo non ti è mai successo e devi scoprirlo… quindi tranquillo>> gli disse mettendogli una mano sulla spalla e cerca di tranquillizzarlo.

<< Che devo fare?>> chiese Zayn sospirando.

<< Primo: cerca di sistemare tutto. Secondo: non ci pensare>> gli consigliò.

<< Non ci devo pensare?>> chiese senza parole Zayn.

<< Si, succederà qualcosa più avanti che ti farà comprendere tutto>> disse Liam alzandosi e dirigendosi verso la porta.

<< Qualcosa?>>

<< Si, qualcosa che cambierà la routine e che ti farà provare cose diverse. Se saranno più forti allora…>> Liam si bloccò e aprì leggermente la porta.

<< Allora lo sono>> concluse il pakistano capendo.

<< Esatto>> rispose il castano voltandosi verso la porta.

<> lo bloccò Zayn. 

<< Che c'è?>> chiese richiudendo la porta alle sue spalle. 

<< Io...>> cominciò impacciato il maggiore dei due. 

<> Liam lo guardò confuso, che gli doveva dire? 

Zayn abbassò lo sguardo verso le sue mani. Se gliel'avesse detto, se avessero parlato, si sarebbe sentito meglio e sarebbe stato un problema in meno. 

<< Che c'è tra di voi?>> sputò tutto in un colpo. 

<< Tra noi chi?>> chiese Liam davvero confuso. 

<< Tra te e... Lei>> rispose Zayn senza nominarla. 

<< Primo>> disse Liam alzando un po' la voce e attirando l'attenzione dell'amico << non cominciare anche tu con i pronomi! Si chiama Dalila non lei!>> possibile che nessuno dei due volesse nominare l'altro? Dalila che lo chiamava "lui" e Zayn che la chiamava "lei". Dove erano alle elementari? 

Sul viso del pakistano spuntò un mini sorriso, non aveva mai visto Liam in quel modo. 

<< E secondo>> continuò l'altro << tranquillo, tra noi non c'è nulla... Non nel senso che intendi tu>> gli rispose. 

<< E in che senso allora?>> chiese il pakistano. 

<< È un rapporto particolare. Zayn a Dalila ci tengo>> gli rispose più serio che mai. 

<< Ho notato...>> disse Zayn con un briciolo di fastidio nella voce. 

<< Ehy, tranquillo>> gli disse Liam sorridendo << è tutta tua!>> gli disse facendogli l'occhiolino. 

Zayn, nel sentire quelle parole, arrossì violentemente. 

<< C-Che..>> balbettò lui impacciato. 

Liam scoppiò a ridere e si avviò di nuovo verso la porta. 

<< E adesso finisci di prepararti hai qualcosa da sistemare>> concluse il minore dei due sorridendogli.

<< Già, grazie Liam. Grazie di tutto>> disse Zayn guardandolo dritto negli occhi.

<< Dai, muoviti!>> gli rispose sorridendo e lasciandolo solo nella stanza.

“Okay, prima cosa da fare: pace” pensò Zayn fiondandosi nel bagno.



Non molto lontano da li, in una stanza d'albergo due ragazze si stavano preparando, immerse nel silenzio più totale. 

Ilaria si volto verso l'amica e cercò di capire in che stato fosse. Furiosa? Arrabbiata? Triste? Non lo sapeva con certezza da quando si erano svegliate non si erano rivolte la parola. La bionda, sotto lo sguardo attento dell'amica, continuò a vestirsi come se nulla fosse. Non era arrabbiata ne tanto meno furiosa era... Stanca. Non voleva più saperne di litigare e/o urlare con lui. Basta, come la sera prima, era arrivata al limite. Con quei pensieri fissi in testa andò in bagno e cominciò a truccarsi. Guardò per pochi secondi la ragazza riflessa nello specchio e poi, sforzato un sorriso, cominciò a truccarsi. 

Ilaria, rimasta da sola, cominciò a pensare al da farsi... Doveva parlare con Dalila prima di andare dai ragazzi. Almeno se avesse urlato non l'avrebbe fatto di nuovo davanti a loro. Sospirò ed armata di pazienza si alzò dal letto. Era arrivato il momento di affrontarla. 

<< Ila?>> sussurrò una voce dietro di lei. La ragazza si voltò sorpresa e trovò l'amica ferma sulla soglia del bagno. Dalila le stava rivolgendo la parola? Che fosse così grave la cosa? 

<< Dimmi>> le rispose cauta. 

<< Io... Be'...>> cominciò impacciata la bionda << mi dispiace>> concluse abbassando lo sguardo. 

Ilaria la guardò senza parole, perché le stava chiedendo scusa? Non era con lei che aveva litigato. 

<< E di cosa?>> 

<< Per quello che ho detto ieri a Liam... Non avrei dovuto>> le rispose la bionda. 

<< E.. Cosa avresti detto a Liam?>> le chiese Ilaria. 

Dalila si bloccò, sapeva cosa stesse cercando di fare l'amica. Una domanda poi due fino ad arrivare ad un interrogatorio per "parla così ti sentirai meglio". Ma, purtroppo non era ciò che voleva fare la bionda. Lei voleva solo mettersi la coscienza in pace con l'amica, per aver dubitato di lei ed essersi arrabbiata. Non voleva parlare del giorno prima. 

<< Niente, lascia stare. Scusa e basta, okay?>> le rispose fredda la bionda. 

Ilaria la guardò e capì che ancora la rabbia non le era passata o, per lo meno, tornava a galla al solo pensiero. 

<< Come vuoi...>> le rispose Ilaria andando in bagno per truccarsi. 

Il silenzio calò di nuovo e le due ragazze continuarono a prepararsi. Quando Ilaria finì di truccarsi ed uscì dal bagno guardò Dalila alle prese con la fasciatura. 

<< Dai qua, faccio io>> le disse prendendole la mano e sciogliendo il tessuto. 

<< Piano, dannazione!>> mormorò Dalila infastidita. 

<< Se stai calma un attimo vedrai che non ti faccio nulla>> la rimproverò Ilaria.

<< Okay! Basta! Adesso che arriviamo dai ragazzi chiedo a Liam di rifarmi la fasciatura..>>
disse Dalila innervosita. Ilaria rimase senza parole e la guardò uscire dalla camera. 

“Se lei e Zayn non fanno pace finiremo tutti al manicomio!” pensò la ragazza chiudendo la porta dietro di se. 
Ilaria seguì l’amica e senza dirsi niente si incamminarono verso la casa dei cantanti.
Dopo dieci minuti di cammino circa, le due amiche arrivarono a casa Direction. Ilaria suonò e la porta si aprì all’improvviso.

<< Eccoti!>> le disse Harry abbracciandola.

Ilaria ricambio l’abbraccio ed Harry la baciò sulla guancia.
A quella scena Dalila se ne andò. Tutta quella dolcezza a prima mattina le faceva venire il mal di stomaco. Dalila entrò in casa e il suo sguardo si posò sulle scale. Il suo cuore smise di battere.

Zayn, fermo a metà scale, rimase anche lui senza parole. I due si guardarono per pochi secondi che, però, sembrarono anni.

Più Dalila lo guardava più si sentiva distrutta, era lui la causa di tutto quel dolore, di tutta quella stanchezza ma, specialmente, era lui la causa di quel sorriso finito sul suo volto. D’altro canto Zayn si sentì meglio. Vederla lì davanti a se lo tranquillizzava e placava, almeno un po’, quel dolore. Il pakistano non resistette e sul suo volto spuntò un sorriso.

<< ‘Giorno>> la salutò dolcemente.

Dalila lo guardò priva di vita. Esternamente sembrava che quella parola, quel tono di voce ma, soprattutto, quella persona non avesse nessun effetto su di lei. Internamente cuore e cervello stavano litigando come non mai. Il cuore le suggeriva di andare da lui e chiarire una volta per tutte, il cervello gli ricordava il motivo di quella lite. Dalila diede retta a quest’ultimo e, sempre guardandolo negli occhi, fece ciò che nemmeno lei si aspettava.

<< Liam? Dove sei?>> urlò.

Zayn la guardò senza parole. Si era comportata come se non esistesse. Indifferenza. Pura e dolorosa indifferenza. Una vera e propria coltellata.
Liam sbucò dalla cucina e vide l’amica.

<< Mostriciattolo!>> la salutò abbracciandola.

<< ‘Giorno, Doc!>> ricambiò il saluto lei.

Zayn rimase senza parole e si nascose meglio, non voleva essere visto da Liam.

<< Ho bisogno del tuo aiuto..>> disse Dalila.

Liam la guardò e lei gli fece vedere la mano.

<< Okay, andiamo…>> disse mettendole un braccio intorno alle spalle e andando in cucina.
Zayn guardò i due sparire, voleva seguirli ma fu distratto dall’entrata di Ilaria e Harry.

<< Ehy!>> lo salutò Ilaria.

<< Buongiorno, bellezza!>> le rispose il pakistano abbracciandola.

Harry lo allontanò e strinse Ilaria tra le sue braccia.

<< Ehy! La rossa è prenotata!>> disse fingendo.

Zayn e Ilaria scoppiarono a ridere e, tutti e tre insieme, andarono in sala. In cucina, intanto, Liam fece sedere Dalila sul tavolo pronto per medicarle la mano. La ragazza gli porse la mano e lui cominciò a metterle la crema. Mentre, delicatamente, le spalmava la crema, Liam la fissò, cercando di capire come stesse. 

Aveva lo sguardo perso nel vuoto e non si era nemmeno accorta che Liam aveva quasi finito. Solo quando cominciò a fasciarle la mano e a parlare tornò in vita.

<< Come va?>> chiese piano lui.

<< Tutto okay, la mano non fa nemmeno tanto male>> gli rispose lei guardandolo lavorare.
Liam, finito con la mano, la guardò serio.

<< Non mi riferivo alla mano… Tu come stai?>> le chiese.

Dalila abbassò lo sguardo ma lo rialzò subito.

<< Uno schifo! Ma nessuno mi impedirà di godermi questa giornata!>> disse sorridente << Finito con la mano?>> chiese Dalila.

Liam annuì sconvolto dal comportamento dell’amica. Lo sapeva quanto male stesse, la lite con Zayn e il pensiero della sua partenza la stavano distuggendo poco a poco. Dalila lo ringraziò e, datogli un bacio sulla guancia, scese dal tavolo.
La ragazza si fermò davanti le scale e prese un bel po’ di fiato.

<< Niall?! Louis?! Ci siete?!>> urlò.

Harry, Ilaria e Zayn si spaventarono ma tutti nella casa aspettarono la risposta dei due.

<< Arriviamo!>> urlò Louis.

Dalila sorrise.

<< Vi aspettiamo in sala!>> urlò di nuovo.

<< Sai, puoi anche salire..>> disse Liam mettendole un braccio intorno alle spalle e andando con lei in sala.

<< Non c’è gusto così..>> disse lei sorridendo.

I due entrarono in sala e Dalila rimase stupita da ciò che vedeva. Si stupì di non trovare Zayn vicino a Ilaria ma di trovarlo seduto da solo sulla poltrona. Pensava che tra i due ci fosse qualcosa. Ma ciò che la stupì per davvero era Di vederlo tranquillo e contento. La bionda fece finta di niente e andò a sedersi sul divano con Liam.

Nessuno disse nulla, semplicemente tutti guardavano i due ragazzi. Dalila e Zayn. Sembrava che nemmeno si conoscessero, non si scambiarono nemmeno uno sguardo.
Il silenzio fu interrotto dall’arrivo di Niall e Louis.

<< Salve!>> salutò Niall sorridendo.

Dalila e Ilaria lo salutarono.

<< Ehy, bell’irlandese>> lo chiamò Louis << Va a sederti vicino a Dalila>> disse infine.

Niall seguì l’ordine e, una volta seduto, tutti guardarono Lou.

<< Allora>> cominciò il maggiore << Il programma della giornata è molto semplice: abbiamo prenotato, solo per noi, lo zoo di Londra>>

All’interno della casa si sentì solo una cosa: silenzio.

<< CHE COSA?!>> urlò Dalila sconvolta e alzandosi in piedi.

<< Voi..avete..voi avete fatto cosa?!>> chiese Ilaria senza parole.

Harry scoppiò a ridere e abbracciò Ilaria.

<< Volevamo andare allo zoo con voi ma volevamo anche goderci la giornata e così abbiamo prenotato tutto lo zoo per noi>> spiegò il riccioluto.

Dalila si risedette sul divano.

<< Giuro, sono senza parole… ed è una cosa molto rara!>> disse.

<< Io..davvero, non so che dire..>> disse Ilaria stringendosi ad Harry.

Niall si alzò e guardò tutti.

<< Bene! Siccome nessuno ha niente da dire, alzate quelle belle chiappe e andiamo in macchina>> e detto ciò uscirono.

<< Bene le machine sono due, come ci dividiamo?>> chiese Liam.

Dalila si precipitò verso di lui e lo prese sotto braccio. Non aveva intenzione di separarsi da lui. Liam le sorrise tranquillizzandola, non l'avrebbe lasciata sola. 

<< Louis e Liam alla guida!>> disse Niall.

Harry e Ilaria salirono sulla macchina di Louis, Niall affiancò Liam e Dalila si sedette dietro il guidatore. Mancava solo Zayn. Il pakistano, contro la sua volontà, si avviò verso la macchina di Louis, ma il maggiore dei cantanti mise in moto e lo lasciò lì.

<< Sali!>> disse Liam ridendo.

Zayn sorrise e affiancò la bionda che, alla vista del ragazzo, si irrigidì.
In macchina calò il silenzio. Liam guidava attento la strada, Niall parlava di quanti e quali animali volesse vedere. Zayn guardò Dalila. La ragazza gli dava le spalle. Zayn sorrise intenerito. Il solo fatto di averla vicina, nonostante non gli parlasse, lo calmava.

“Però… devo trovare il modo di restare da solo con lei…”

Ecco cosa passava per la testa del ragazzo mentre, tramite il riflesso del finestrino, guardava la ragazza al suo fianco.
Doveva parlare e fare pace con Dalila, non poteva reggere quella situazione ancora per molto. Sarebbe impazzito.

<< Okay, Niall, abbiamo capito! Vuoi vedere le scimmie!>> disse esasperato Liam zittendo l’amico biondo.

<< Esatto!>> disse Niall sorridendogli.

Tutti nella macchina scoppiarono a ridere.

<< Sei senza speranze, Niall!>> lo prese in giro Zayn.

<< Già!>> concordò Dalila.

Zayn la guardò incredulo. Gli aveva rivolto la parola? Dalila si accorse di ciò che era accaduto e, arrossita e arrabbiata con se stessa, guardò fuori dal finestrino. Niall e Liam non sembrarono accorgersi di niente e continuarono a parlare tranquilli. Zayn, di fianco alla biondina, sorrise contento.
 


<< Scusa ma perché mi hai detto di partire in modo così frettoloso?>> chiese Louis alla rossa nell’altra macchina.

<< Zayn si stava avviando verso di noi, mentre è stato meglio che sia andato con Liam. Più tempo passa con Dalila e meglio è per tutti, devono assolutamente fare pace, c’è sempre una tale tensione…>> rispose Ilaria facendosi avanti ed appoggiando le braccia sui sedili anteriori, di modo da parlare meglio con i due ragazzi.

<< Hai capito che furbetta..>> sorrise Harry guardandola. La ragazza ricambiò il sorriso.
 
Il viaggio proseguì tranquillo in entrambe le macchine e, finalmente, arrivarono allo zoo.

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Capitolo 30
*** Fuckin' Perfect (Parte II) ***


6th July 2013, Friday
 
 
 
 
Scesero tutti dalle auto e, contenti come bambini, entrarono.
Appena furono dentro, Sul viso di Dalila spuntò un piccolo sorriso sincero. Aveva sempre amato gli animali, fin da bambina.

<< Felice?>> chiese Liam notando la serenità sul viso dell'amica affiancandola.

<< Non immagini quanto! Mi sono sempre piaciuti gli animali!>> gli rispose la bionda guardandolo. 

<< Davvero? Qual'è il tuo animale preferito?>> le chiese facendo toccare le loro spalle. 

<< Mi fanno impazzire i felini! Ma gli animali che mi piacciono di più sono le tigri e i leoni!>> disse Dalila prendendolo a braccetto.

<< I micioni un po' cresciuti insomma...>> le rispose Liam sorridendole.
All’improvviso, Louis davanti a tutti, si fermò.

<< Che c’è, Lou?>> chiese Harry che era mano nella mano con Ilaria.

Louis non rispose ma si voltò sorridendo.

<< Diamo inizio ai giochi!>> urlò.

Tutti scoppiarono a ridere e cominciarono a visitare il luogo. Era tutto loro. Uno spazio immenso pieno di animali, liberi e in gabbia, tutto per loro. Potevano fare ciò che volevano senza fretta.

Dalila si guardava intorno stupita da tutti quegli animali che la circondavano. Erano bellissimi. Distolse lo sguardo da quelle creature magnifiche e vide Zayn affiancare Ilaria.
Il ragazzo disse qualcosa all’orecchio della rossa e lei l’abbracciò. Dalila abbassò lo sguardo arrabbiata.

“Non ci devo pensare! Non mi rovinerà la giornata!” pensò alzando gli occhi e concentrandosi sul panorama. Quel ragazzo non gli avrebbe rovinato una delle giornata più belle di tutta la sua vita. 

Arrivarono nell’ala acquatica dello zoo. Ilaria, che si teneva ancora per mano con Harry, appena vide i delfini lo lasciò e corse vicino alla loro vasca.

Gli altri sei ragazzi la seguirono. Di fronte alla vasca dei delfini, li osservavano sorridenti. Ilaria, di fianco ad Harry, era ammaliata da quello che vedeva, letteralmente ipnotizzata. Li osservava con sguardo intenerito e le mani appoggiate al vetro, come un bambino che guarda una vetrina di un negozio di giocattoli. Le erano sempre piaciuti i delfini, li aveva visti solo una volta in Italia, all’acquario di Genova.

<< Deve essere davvero bellissimo nuotare con queste meraviglie…>> disse sottovoce Ilaria ancora attaccata al vetro.

<< Dai Ila, andiamo avanti. Se perdiamo così tanto tempo per ogni animale non riusciremo a vedere niente>> disse Dalila dopo 10 minuti che la rossa aveva passato a fissarli.

Ilaria si staccò dal vetro dandogli un’ultima occhiata. Poi si girò per riprendere la posizione di prima con Harry, ma non lo vide.

<< Ragazzi, avete visto Harry?>> chiese l’italiana cercandolo con lo sguardo.

Tutti si guardarono intorno, nessuna traccia del riccioluto. Dopo qualche istante lo videro scendere dal piano superiore.

<< Harry dove sei andato?>> chiese Ilaria.

<< Al piano di sopra, ci sono le vasche aperte in superficie, si possono vedere i delfini dall’alto.
 
Ho chiesto al custode se era possibile fare un bagno con loro>> disse Harry a tutti ma guardando Ilaria.

La ragazza si illuminò.

<< E..?>> chiese curiosa lei.

Harry si mise le mani in tasca e sorrise.

<< E ha detto che oggi farà un’eccezione per noi>> annunciò il riccioluto.

<< Si!>> esultò Ilaria saltando. Buttò le braccia al collo di Harry e gli diede un bacio sulla guancia.

<< Venite anche voi?>> si rivolse Harry agli altri ragazzi prendendo Ilaria per mano.

<< Io non ho mai nuotato con i delfini, deve essere divertente, magari…>> iniziò a dire Niall.

<< Magari lo faremo dopo Niall, prima visitiamo il resto dello zoo. Non volevi andare a vedere le scimmie?>> disse Liam mettendo un braccio sulle spalle sia a Niall che a Louis e portandoli via.

<< Ci vediamo più tardi ragazzi>> disse Louis girandosi verso Harry e Ilaria mentre Liam lo trascinava via. Il maggiore dei cantanti fece un occhiolino al riccioluto senza farsi vedere dalla rossa.

<< Voi ragazzi che fate?>> chiese Ilaria rivolgendosi a Dalila e Zayn.

<< “Voi” niente. Io>> disse la bionda sottolineando il soggetto singolare << vado a vedere le tigri… >> e detto ciò Dalila se ne andò.

Zayn guardò Ilaria e sospirò rassegnato. Possibile che andasse sempre peggio? 

<< Che ci fai ancora qui? Seguila!>> lo incitò Ilaria.

Zayn le sorrise, poi si voltò e cominciò a seguire Dalila.
Harry e Ilaria salirono le scale e una volta al piano di sopra si diressero verso il dipendente per farsi dare tutto l’occorrente. Ilaria andò a cambiarsi con un sorriso a trentadue denti sul volto e quando uscì Harry era già pronto con la tuta addosso, la maschera sulla testa e le pinne.
 
<< Ma come siamo carini in versione subacquea!>> disse sorridendo Ilaria.
 
<< Anche tu non sei niente male con quella tutina aderente..>> disse il riccioluto con sguardo malizioso.
 
<< Styles!>> urlò Ilaria correndo verso di lui.
 
Harry più veloce che mai si abbassò la maschera sugli occhi e si buttò in acqua per sfuggirle. Quando ritornò in superficie vide Ilaria in piedi con le mani ai fianchi, così scoppiò a ridere e le fece una linguaccia.
 
<< Ti senti potente lì dentro, eh? Aspetta che arrivo e…>>
 
<< E..? Cosa vorresti farmi, sentiamo>> disse Harry ancora con lo stesso sguardo di poco prima.
 
<< Styles sei un pervertito>> disse Ilaria mentre si stava mettendo le pinne seduta a bordo vasca.
 
<< Perché vorresti dirmi che non ti piacerebbe?>> le chiese Harry avvicinandosi a lei ed aggrappandosi con le mani al bordo.
 
La ragazza fece finta di pensarci, poi si aprì in un sorriso perverso almeno quanto il suo, avvicinandosi lentamente al volto di lui.
 
<< Forse si...>> gli soffiò sulle labbra, e poteva sentire quanto il riccioluto si fosse irrigidito alla sua vicinanza. Harry allungò il collo, protendendosi verso la rossa, come se stessero per...
 
<< O forse no>> disse lei, e nello stesso tempo con una mano sulla testa capelluta di lui, lo spinse sott’acqua, scoppiando a ridere.
 
Affondato il riccio, che ormai tanto più riccio non era, continuò indisturbata a sistemarsi le pinne ai piedi. Quando ebbe finito, si accorse che Harry non era ancora tornato a galla, così posizionandosi la maschera sugli occhi, con le mani si spinse in acqua e cominciò a guardarsi intorno.
 
Nessuna traccia di una testa dai ricci stirati dall’acqua. Dov’era finito?
 
Solo quando Ilaria cominciò lentamente a spostarsi verso il centro dell’enorme vasca, improvvisamente si sentì afferrare per una caviglia mentre le sue orecchie ormai udivano solamente il rumore dell’acqua che si muoveva intorno alla sua figura.
 
Si ritrovò almeno un metro più in basso di prima e davanti a lei poté finalmente vedere Harry, in compagnia di un delfino al suo fianco. La rossa spalancò gli occhi, trovandosi quel fantastico animale marino così vicino a sé ed allungò una mano per accarezzarlo, mentre il delfino subito prese confidenza e cominciò a nuotare contento intorno ai due ragazzi.
 
Harry sorrise divertito, dopodiché prese per mano la ragazza ed insieme salirono a galla.
 
<< Mio Dio, sono bellissimi>> disse Ilaria ancora meravigliata.
 
<< Già...>> fece Harry guardandosi intorno. Sembrava stesse cercando qualcosa. O qualcuno.
 
Un uomo in piedi a bordo vasca con indosso una tuta nera aderente alzò la mano in aria ed Harry si voltò di nuovo verso la rossa, guardandola sorridente. Ilaria lo guardò interrogativa e fece per dire qualcosa, ma fu subito interrotta da qualcosa che sbucò dall’acqua intorno a loro.
 
Quattro delfini salirono a galla contemporaneamente facendo una capriola e circondarono i due ragazzi, mentre il cucciolo raggiunse la rossa ed il riccio al centro della vasca.
La ragazza rimase a bocca aperta per le acrobazie e rise divertita non appena il più piccolo si avvicinò a loro dando la vaga impressione di voler giocare.
 
Ilaria notò l’uomo a bordo vasca che continuava a fare segni con le braccia ai delfini e vide che sul bordo opposto una ragazza faceva la stessa cosa.
 
<< Allora, che ne pensi?>> domandò Harry afferrandole un fianco sott’acqua ed avvicinandola a sé.
 
<< É...magico – rispose lei guardandosi intorno stupita – grazie>> disse poi, dandogli un bacio sulla guancia.
 
Harry le sorrise, poi le afferrò una mano.
 
<< Vieni, andiamo a dargli da mangiare>>
 
 
 
La bionda lo sentiva dietro di sé ma non si voltò. Se l’avesse ignorato, magari, l’avrebbe lasciata stare.

Quando arrivò davanti alle gabbie dei “Big Cats” e sorrise contenta. C'erano tutti! Dai leoni, alle pantere... Insomma ogni tipo di felino! La ragazza si fermò lì davanti e, presa di coraggio, si voltò. Sapeva cosa stava per vedere ma voleva esserne sicura. Si girò e dietro di se non vide Zayn. Dalila sorrise. Non era un sorriso di allegria o di felicità. Era un sorriso rassegnato. Era stata lei a non calcolarlo, non lo voleva con se. E allora perché ci rimase male? Era giusto così, lei non lo voleva.

"Ne sei sicura?" le chiese una vocina interna. Non ebbe il tempo di risponderle perché qualcuno, da dietro le sbarre, attirò la sua attenzione. Dalila si abbassò e sorrise al piccolo cucciolo di tigre che la guardava.

<< Ciao piccolino..>> lo salutò la bionda.

Era bellissimo. Piccolo, dalla statura si capiva che fosse nato da poco, il pelo arancione e nero e due occhi azzurro cielo. Era l'esemplare più bello che avesse mai visto. 
Il cucciolo si avvicinò ancora di più. Dalila portò la mani all’altezza del cucciolo e lo accarezzò.

<< Lo sai che sei morbidissimo?>> chiese al tigrotto.

La ragazza sapeva che non avrebbe ottenuto risposta ma continuò a parlare con il cucciolo ed ad accarezzarlo.

<< Sei proprio un bel tigrotto! Potessi tenerti tra le mani o stare lì con te a giocare un po’..>> disse Dalila mo’ di desiderio. Aveva sempre desiderato avere un cucciolo di tigre tutto carino e coccoloso che le girasse per casa ma, ovviamente, non era mai stato possibile. 

All’improvviso dietro il cucciolo una persona si abbassò al livello dall’italiana. Dalila se ne accorse e alzò lo sguardo per scusarsi. Sapeva che non poteva stare così vicina agli animali.
Ma appena fece per parlare le parole le morirono in bocca.

<< Vuoi venire?>> le chiese Zayn da dietro le sbarre.
 
 
 
I due ragazzi raggiunsero l’uomo che prima si stava sbracciando: si tolsero maschera e pinne e si sedettero a bordo vasca, lasciando le gambe a penzoloni nell’acqua.
 
L’uomo gli lasciò un secchio pieno di pesci all’interno e si raccomandò di non dargliene troppi.
Il cucciolo fu il primo ad avvicinarsi e dopo che la rossa gli diede un pesce, lo accarezzò sulla testa e sul muso, sorridendo intenerita.
 
Harry intanto rimase a guardarla: com’era possibile che una semplice ragazza venuta da un qualsiasi posto sperduto nel mondo, riuscisse ad alterare le sue emozioni e sensazioni in ogni cosa che facesse? Da quando l’aveva incontrata riusciva a vedere la sua esistenza in un’ottica diversa, era tutto cambiato, come se avesse cominciato a vivere la vita di qualcun’atro.
 
Eppure si sentiva così sé stesso ed era sicuro che quella vita era la sua. Ma quelle sensazioni da dove venivano fuori? In diciannove anni non le aveva mai provate, perché proprio ora?
 
Che fosse innamorato? Credeva di sapere cosa fosse l’amore, ma se davvero era ciò che stava provando, allora per tutto quel tempo aveva avuto delle certezze sbagliate perché ciò che si stava scatenando dentro di lui era del tutto nuovo ed inaspettato.
 
<< Cos’è, ti fa paura dargli da mangiare?>> domandò Ilaria guardando il cantante al suo fianco immobile e ancora con il primo pesce in mano.
 
<< Cosa? – i pensieri nella sua mente si fermarono – no, ehm...scusa, pensavo>> ammise, sporgendosi in avanti per nutrire uno degli animali acquatici davanti a loro.
 
<< A cosa?>> chiese lei accarezzandone uno.
 
<< Che... – fece una pausa, richiudendo nei cassettini della sua testa i pensieri di pochi secondi prima – non avevo mai fatto un’esperienza del genere>> disse indicando con lo sguardo i delfini. Forse però dentro di sé si riferiva a tutto ciò che stava vivendo negli ultimi giorni.
 
<< Sul serio?>> fece lei leggermente stupita.
 
Harry annuì << prima volta>> le disse sorridendo.
 
<< Anche per me – fece la rossa, smettendo di dar da mangiare ai delfini – voglio dire, li avevo già visti prima, ma mai così vicini>> spiegò.
 
<< Un po’ come te>> commentò il cantante osservandola. La ragazza lo guardò confusa.
 
<< Ti avevo già vista, ma mai così vicina – spiegò lui sporgendosi in avanti per accarezzare un delfino riemerso – non fino a circa una settimana fa>> concluse sorridendole.
 
Ilaria sorrise di rimando, ripensando a come si erano incontrati giorni prima.
 
<< Ritieniti fortunato allora>> scherzò lei.
 
Harry la guardò << lo sono>> annuì.
 
La rossa rimase interdetta, spiazzata da ciò che aveva appena detto. Lui era fortunato? E lei che doveva dire?
 
Dopo qualche secondo gli sorrise, distogliendo lo sguardo ed ammirando i delfini.
 
<< Quella volta a Milano, tu... – sussurrò, non guardandolo ancora in faccia – si, insomma...come hai fatto a notarmi?>> chiese, finalmente voltandosi verso il riccio.
 
Harry guardò di fronte a lui sorridendo, come se si fosse aspettato quella domanda, prima o poi.
 
<< Non lo so – rispose, guardandosi le mani – il mio sguardo si è posato su di te e non si è più voluto staccare. Sono rimasto immobile, era come se le mie gambe si rifiutassero di rispondere ai comandi>> spiegò Harry assorto nel ricordo che la sua mente stava tornando a ripescare. Ilaria lo ascoltava attentamente, completamente rapita dalle sue parole.
 
<< In realtà anche il mio cervello aveva smesso di dare comandi, tutte le mie attenzioni erano su di te. L’unica cosa che ricordo sono i bodyguard che continuavano a chiamarmi – fece una pausa, voltandosi verso l’italiana – oltre ovviamente ai tuoi occhi>> confessò lui.
 
La rossa rimase a fissarlo, senza riuscire a dire niente. Quello che aveva descritto era ciò che aveva provato anche lei quando l’aveva visto, oltre ovviamente alla disperazione per non essere riuscita ad arrivare in tempo per il meet&greet.
 
Rimasero per alcuni secondi entrambi senza fiatare, poi Ilaria trovò il coraggio per interrompere il silenzio.
 
<< Quello che hai detto ieri in radio...>>
 
<< È tutto vero – la interruppe lui, sapeva che avrebbe dovuto dargli spiegazioni – i quattro mesi...da Aprile non mi sei più uscita dalla testa>> ammise.
 
Ilaria rimase letteralmente sbalordita.
Aveva sentito bene? Com’era possibile che una semplice fan lo aveva colpito così? Non aveva mai pensato che fosse possibile.
 
Harry la guardò e si accorse di averla lasciata senza parole. Gli scappò un sorriso, poi continuò.
 
<< Ho scritto persino un tweet su di te. Avrei voluto cercarti, ma non sapevo da dove cominciare>> confessò.
 
Ci mancò poco che la mascella della rossa toccasse terra.
Il tweet...lei se lo ricordava. Lo aveva visto, ma pensava fosse stato tutto frutto della sua immaginazione, colpa della malinconia post-incontro.
 
<< Però mi ha portato fortuna, il pomeriggio di quello stesso giorno ti ho ritrovata>> proseguì il cantante.
 
<< Io...l’ho visto – riuscì a pronunciare la ragazza – il tweet intendo, l’ho letto ma subito dopo è sparito>>
 
Il riccio si voltò di scatto, stupito.
 
<< L’ho cancellato subito, pensavo che non sarebbe servito a niente. Sapevo troppe poche cose di te>> spiegò lui.
 
Rimasero per qualche minuto in silenzio, cercando di metabolizzare e capire bene ciò che entrambi avevano appena scoperto.
 
Chi l’avrebbe mai detto che per quattro mesi Harry Styles aveva cercato una ragazza all’insaputa di tutti? E chi l’avrebbe mai detto che quella ragazza era una fan qualsiasi “incontrata” ad un meet&great?
 
<< È incredibile...>> riuscì a sussurrare lei, ancora incapace di rendersi conto di quelle dichiarazioni.
 
<< Già – concordò il riccioluto, guardandola negli occhi – non avrei mai pensato di rincontrarti, soprattutto senza fare sforzi>> si avvicinò di poco, mentre Ilaria era incantata e persa in quel suo sguardo così ipnotizzante. Sapeva essere il suo punto di forza.
 
<< Mi sei apparsa davanti quattro mesi dopo, ma credimi – si avvicinò ancora, il suo sguardo passava dai suoi occhi alle sue labbra velocemente – non ho mai perso le speranze>> continuò lui.
 
La rossa era letteralmente incantata sia dal suo sguardo, sia dalle continue confessioni che il riccioluto le stava facendo.
 
E se fosse stato tutto un sogno? Poco le importava, avrebbe dormito per i prossimi cent’anni.
 
In quel momento, dopo le parole di Harry, si rese conto di quanto lei fosse importante per lui e che non stava vivendo una semplice storiella estiva. Il cantante si stava affezionando sul serio a lei, e questo la spaventava non poco.
 
Se fosse stata uno dei suoi semplici flirt, non le avrebbe mai detto quelle cose e non l’avrebbe mai cercata per tutto quel tempo.
 
Ma Harry aveva sempre avuto una fama da conquistatore, da don Giovanni, e questo l’aveva sempre resa un po’ esitante. Se fosse andato avanti a corteggiarla in quel modo, lei avrebbe ceduto in men che non si dica, e si sarebbe di nuovo ritrovata a soffrire, accecata dall’illusione.
 
Per questo all’inizio nemmeno lei aveva dato molta importanza ai comportamenti di Harry nei suoi confronti.
 
<< Non rovinarti la vacanza. Se le cose accadono bene, ma non farti aspettative. Non dobbiamo soffrire>> le aveva detto Dalila giorni prima, e lei così aveva fatto.
 
Quelle parole erano state un avvertimento, perché la bionda sapeva cosa aveva subito Ilaria in passato, quanto lei fosse stata male per quello che era successo negli ultimi anni e soprattutto sapeva cosa aveva sempre provato per Harry.
 
E la rossa non voleva assolutamente che capitasse di nuovo.
 
Ma ora sembrava che il riccio avesse davvero preso tutto sul serio e questo andava contro le aspettative di Ilaria: possibile che fosse lei la ragazza che gli avrebbe fatto mettere la testa a posto? Questo pensiero non la sfiorava minimamente.
 
Poteva essere possibile che Harry ci volesse provare con lei, poteva essere probabile che l’avesse colpito tanto da essergli rimasta in mente per mesi, ma non poteva assolutamente essere possibile che voleva lei al suo fianco.
 
Probabilmente Harry non sapeva cos’era l’amore e aveva frainteso i propri sentimenti, aveva sbagliato ad interpretare ciò che provava.
 
Davvero Harry si era innamorato di lei?
 
“Non è assolutamente possibile...”
 
Convinta e confusa da tutto ciò, vide che il cantante continuava ad avvicinarsi con quel suo modo di fare davvero irresistibile.
 
<< Credo che dovremmo andare, siamo qui da troppo tempo – disse lei distogliendo lo sguardo e voltando il viso dall’altra parte – il custode ci ammazzerà>> continuò alzandosi.
 
Harry uscì da quell’ipnosi che stava subendo e guardò la rossa in piedi al suo fianco. Sapevano entrambi che il custode aveva detto loro che potevano rimanere quanto volevano, ma aveva intuito fosse una scusa.
 
Ora bisognava capire il perché di quel comportamento.
 
Ancora confuso, si alzò ed affiancò la ragazza, ed entrambi si diressero verso le loro asciugamani.
 
 
 
Dalila rimase immobile a fissarlo. I due si guardarono senza dire niente. Lui la guardava con un sorriso che diceva tante cose. Un sorriso di scuse, di voglia di fare pace e di dimenticare tutto. Lei, d’altro canto, lo guardava incredula. Voleva superare le sbarre e corrergli incontro. Voleva fare pace e sentirsi felice e fortunata come la sua migliore amica.

Dalila smise di accarezzare il cucciolo di tigre e si concentrò su quegli occhi scuri. Occhi che l’avevano fatta innamorare, che lo volesse o no. Ormai era annegata troppe volte in quegli occhi, ogni volta sempre più in fondo. Non sapeva più come uscirne, la strada del ritorno era stata smarrita troppo tempo fa. 

Il piccolo, accortosi che la ragazza non aveva più occhi per lui, le si avvicinò fino a toccarle la mano.

<< Qualcuno vuole le coccole..>> disse Zayn guardandola e interrompendo il silenzio.

Dalila guardò il cucciolo e sorrise intenerita. Aveva una voglia pazzesca di stare con quel mammifero. 

<< Come faccio ad entrare?>> chiese Dalila a Zayn senza guardarlo.

Zayn le indicò l’uomo davanti alla porta della gabbia che l’aspettava e la ragazza si alzò.
Il pakistano rimase con il cucciolo e lo guardò. Il piccolo stava guardando Dalila. Non la perdeva un attimo di vista, seguiva ogni movimento della bionda.
Il cantante si abbassò verso il cucciolo e lo guardò serio. 

<< Vedi di non rubarmela, prima ci devo fare pace io, poi, potrai giocarci>> gli disse a mo’ di minaccia.

Il cucciolo si voltò a guardarlo ma i due furono costretti a distogliere lo sguardo quando Dalila si presentò davanti a loro.

<< Ehy>> la salutò Zayn alzandosi e avvicinandosi. Dalila lo fermò e gli fece capire che, anche se era lì con lui, non voleva dire che non fosse arrabbiata. Zayn captò il messaggio e si fermò.
 
Era già tanto che erano nello stesso metro quadrato.
Il cucciolo di tigre si strofinò alle gambe dell’italiana e attirò le sue attenzioni. Dalila si abbassò e cominciò ad accarezzarlo guardandosi intorno.

<< Dove sono gli altri animali?>> chiese.

<< Ti ho vista che parlavi con il cucciolo e ho chiesto al guardiano se era possibile restare nella gabbia solo con lui>> disse indicando la palla di pelo ai piedi di Dalila.

<< E li ha spostati?>> chiese Dalila guardandolo.

<< Si, resteranno nell'altra gabbia fino a che non ce ne andremo>> spiegò Zayn.

<< Quindi, abbiamo tutta la gabbia nostra?>> chiese Dalila.

<< Esatto. Possiamo fare ciò che vogliamo anche con lui>> disse abbassandosi e accarezzando anche lui il cucciolo.

<< Tanto è un cucciolo nato da poco e non è per niente aggressivo>> concluse Zayn.

Dalila, sorridente, si alzò e cominciò a correre.
Il cucciolo cominciò ad inseguirla e iniziarono a giocare. Zayn, ancora sulle ginocchia, li guardò intenerito. 
I due si inseguirono per un po’, poi La bionda gli si avvicinò. 

<< Stanca?>> chiese.

Dalila si sedette per terra e accolse il cucciolo tra le sue gambe.

<< E’ un giocherellone>> disse.

Zayn la guardò accarezzare il tigrotto, quel sorriso sul suo volto lo mandava in estasi. Sembrava un bambina alla quale i genitori avesse appena comprato il tanto desiderato cucciolo di cane. Il pakistano non resistette e si sedette davanti alla bionda, avvicinò una mano per accarezzare il piccolo che lo separava dall'italiana. 

<< E coccolone. Guarda come si prende tutte le tue coccole>> disse Zayn lasciando il cucciolo e facendo l’offeso.

<< Lui se le merita…>> disse Dalila abbassando lo sguardo.

<< Hai ragione…>> concordò Zayn.

La ragazza capì che, anche se ci stava girando intorno, le stava chiedendo scusa.

<< Allora>> disse Dalila alzandosi e parlando con il tigrotto << Che facciamo adesso? Giochiamo con la palla?>> disse la bionda.

Il tigrotto si mise sulle zampe e i due cominciarono a giocare. Dalila lanciava la palla e il cucciolo gliela riportava. Andarono avanti così per un po’ fino a quando la palla non finì tra i piedi di Zayn. Il pakistano si piegò e prese la palla tra le mani. Il cucciolo di tigre gli corse incontro e Zayn cominciò ad accarezzarlo.
 
Dalila guardò la scena e si intenerì. Non era la prima volta che vedeva il cantante giocare con un cucciolo, l'aveva visto già altre volte dietro uno schermo del computer. Ma in quel momento era li davanti a lei e vederlo in quello stato... La metteva ko. 

Zayn sembrò accorgersi dello sguardo dell’italiana e le fece segno di avvicinarsi. Per un primo momento Dalila indossò la solita maschera di indifferenza ma, alla fine, fece come richiesto dal ragazzo e si avvicinò.
Zayn guardò la ragazza in piedi davanti a se e decise che era arrivato il grande momento.

<< Abbassati..>> le sussurrò.

Dalila si inginocchiò davanti a Zayn e cominciò, con la mano fasciata, ad accarezzare il cucciolo. I due continuarono ad accarezzarlo senza dire una parola. All’improvviso Zayn sfiorò la mano fasciata di Dalila e i due si guardarono.

<< Scusa>> disse Zayn. 

<< Tranquillo, non è niente>> gli rispose Dalila.

<< Non mi riferivo alla mano… bè si anche a quello>> disse Zayn cercando le parole adatte.
Dalila lo guardò confusa. Dove voleva arrivare?

Zayn alzò lo sguardo sul volto della ragazza e, finalmente, decise di dire ciò che gli passava per la testa.

<< Non avrei dovuto dire quelle cose>> cominciò.

Dalila capì dove stava andando a parare e si irrigidì.

<< Credimi, non le penso nemmeno non so perché abbia detto certe cose. Io…si insomma… mi dispiace anche per la mano>> disse Zayn cercando di prendergliela.

Dalila ritirò la mano e si allontanò leggermente da lui. 

<< Non centri nulla tu con la mia mano>> gli rispose lei fredda. 

<< Non dire stronzate, lo so come ti sei procurata una mano del genere>> disse Zayn facendole capire che era inutile negare, Ilaria gli aveva detto tutto.

<< Quindi adesso, grazie alla tua nuova amichetta, tu sai tutti i fatti miei?>> chiese Dalila arrabbiata.

La bionda si alzò di scatto e Zayn la imitò.

<< Almeno “la mia nuova amichetta” me le dice le cose!>> cominciò Zayn.

<< E non è colpa mia se con te non riesco a parlare! Sei irraggiungibile! Quando si tratta di me ti allontani il più possibile! E ti chiedi anche il perché io parli con Ilaria?!>> disse sfogandosi completamente.

Dalila non disse nulla ma si voltò dandogli le spalle, voleva andarsene da lì. Pensava che le cose stessero migliorando e invece erano, di nuovo, nel bel mezzo di una lite.
Zayn capì le intenzioni della ragazza e la prese per un polso.

Successe tutto all'improvviso e Dalila si ritrovò con il volto contro il petto di Zayn senza parole.
Il ragazzo l’abbracciò e la strinse forte a se.

<< Resta qui..>> le sussurrò tra i capelli << Perché dobbiamo allontanarci ogni volta?>> le chiese.

La ragazza era senza parole, che stava succedendo? Perché non lo allontanava e se ne andava? Perché era ancora ferma li tra le sue braccia? 
"Perché ti manca" le rispose la vocina.
 
La bionda chiuse gli occhi e inspirò quel suo profumo particolare. Puzzava particolarmente di fumo, aveva fumato più del solito. Infondo Zayn non aveva tutti i torti. Certo, le cose che aveva detto l’avevano fatta infuriare ma se lei non si faceva avvicinare come avrebbe fatto lui a chiederle scusa?

“E davvero ciò che vuoi? Finisce qui? Non sei più arrabbiata?” le chiese il cervello.
Quest’ultimo non aveva tutti i torti, finiva così?

Zayn intanto aspettava di sentire le braccia di lei stringerlo, se l’avesse fatto tutto sarebbe tornato come prima. Dalila mise le mani sul petto di Zayn e si allontanò quel poco che bastava per guardalo in faccia. Gli aveva fatto male e voleva che lui lo capisse.
 
Alzò lo sguardo verso il suo e buttò giù la maschera, mostrando tutta la sofferenza che aveva in corpo. Zayn rimase senza parole, gli faceva male vederla in quello stato. Con entrambe le mani le prese il viso e le accarezzò le guance. Poteva vedere perfettamente le lacrime che stava cercando di trattenere. All'improvviso Dalila abbassò lo sguardo per poi rialzarlo un secondo dopo. 

Con un semplice sguardo la bionda chiese al ragazzo se stesse dicendo la verità. Non voleva parole, sapeva che Zayn non era bravo in certe cose, ma il suo sguardo non poteva mentire.
Zayn capì e la fissò dritta negli occhi. Era dispiaciuto e distrutto, voleva che anche lei lo capisse. È fu così. 

Dalila sorrise e si gettò tra le braccia del pakistano. Zayn la strinse forte a se e sprofondò il volto tra i suoi capelli.
 

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Capitolo 31
*** Fuckin' Perfect (Parte III) ***


6th July 2013, Friday
 
 
 
 
“Perché mi ha rifiutato?”
 
Questa era la domanda che continuava a frullare nella testa del riccio mentre con un asciugamano si tamponava i capelli.
 
Non riusciva affatto a spiegarsi il suo comportamento, così diverso da quando erano usciti la prima volta a Portsmouth: sembrava così spensierata e felice, come se stesse vivendo un sogno. In fin dei conti lei glielo aveva sempre detto che incontrarli era il suo sogno, ma quello che stavano vivendo andava oltre, eppure c’era qualcosa che non andava.
Ma cosa?
 
Harry iniziò a togliersi la tuta e se l’abbassò fino alla vita, rimanendo a petto nudo mentre i sensi della rossa andarono tutti a quel paese.
Il riccio si scosse i capelli alla mo’ di Styles e si avvicinò ad Ilaria, che intanto aveva afferrato un asciugamano e aveva iniziato a strofinarsi i capelli. Quando vide Harry vicino a sé si fermò e lo guardò.
 
<< Tutto okay?>> chiese la rossa un po’ preoccupata dal suo sguardo.
 
Harry non rispose. Semplicemente le mise una mano sul volto e le sistemò una ciocca di capelli dietro l’orecchio, che appesantita dall’acqua le cadeva davanti al viso. Poi scese lungo la guancia accarezzandola delicatamente.
 
Ilaria gli sorrise, mentre tutto il suo corpo si irrigidì sotto il tocco del cantante.
 
Il riccioluto notò con piacere che lui le faceva un certo effetto e che non le era indifferente.
Ma allora perché poco prima si era allontanata in quel modo?
 
<< Sai che stai benissimo con i capelli mossi?>> disse tranquillo Harry facendo sembrare il gesto di poco prima il più normale del mondo.
 
<< Perché ora sono bagnati, vedessi quando li asciugo..>> rispose Ilaria un po’ arrossita.
 
<< Secondo me stai benissimo comunque>> disse il cantante riprendendo a passarsi un asciugamano tra i capelli.
 
<< Allora vorrà dire che qualche volta li lascerò al naturale>> rispose lei sorridendo e cercando di non far notare quello che stava succedendo dentro di sé.
 
<< Hai fame?>> chiese il riccioluto ritornato di nuovo tale.
 
<< Un po’>> rispose Ilaria riprendendo a strofinarsi i capelli.
 
<< Okay allora cambiamoci, poi andremo a mangiare da qualche parte>> disse Harry raccogliendo la sua maschera e le sue pinne e andando in cabina. Ilaria annuì.
 
La ragazza si rimise i vestiti che indossava prima, si asciugò i capelli e si ritoccò il trucco, salvato in parte dalla maschera che indossava. Uscì ed Harry era già fuori che l’aspettava. Il riccioluto la fissò.
 
<< Che c’è?>> chiese Ilaria che non capiva il motivo di quello sguardo.
 
<< Visto? Te l’avevo detto che stai benissimo con i capelli mossi>> disse Harry mettendosi i suoi occhiali da sole squadrati Ray Ban e prendendola per mano.
 
Ilaria sorrise abbassando lo sguardo.
 
Uscirono dallo zoo e camminarono in cerca di un posto dove si potesse mangiare. Lo zoo era fornito di bar, fast-food e ristornati, così appena ne videro uno entrarono affamati.
 
<< Che ne dici se prendiamo il menù da portar via e mangiamo da qualche parte vicino agli animali?>> chiese Harry alla ragazza mentre guardava il menù.
 
<< Si! Potremmo mangiare davanti al recinto delle giraffe! Non le ho mai viste dal vivo>> rispose Ilaria entusiasta mentre arrivarono davanti alla cassa. Harry sorrise ed ordinò.
 
Usciti dal fast-food si diressero al recinto delle giraffe, come proposto dalla rossa. Si sedettero su una panchina proprio di fronte agli animali dal collo lungo e scartarono i loro panini.
 
Ad un tratto sentirono una forte risata nelle vicinanze, ma chi poteva essere se c’erano solo loro lì dentro?
 
<< Sembra la risata di Lou>> disse Harry con la bocca piena.
 
<< Non si parla con il cibo in bocca!>> disse Ilaria ridendo e colpendolo sul braccio. Harry rise.
 
<< Ehy ragazzi!>> sbucò improvvisamente Louis con Liam e Niall.
 
<< Ciao!>> rispose Ilaria sorridente.
 
<< Com’è andata con i delfini?>> chiese Louis.
 
La mente della rossa si bloccò, tornando a poco prima.
“Da Aprile non mi sei più uscita dalla testa”
“Avrei voluto cercarti, ma non sapevo da dove cominciare”
 
Queste parole continuavano a vagare ininterrottamente nella sua memoria, senza tregua.
Ma chi gliele aveva dettate quelle parole? Il cuore o la testa?
 
E se fosse stata un’altra illusione?
 
“Non voglio soffrire di nuovo...” si rispose mentalmente.
 
Scosse la testa scacciando via quei pensieri, mentre Louis la guardò confuso aspettando una risposta.
 
<< Benissimo! È stato davvero stupendo>> fece la rossa riprendendosi.
 
<< Fono d’accovdo, un’efpevienfa daffevo unica>> Harry farfugliò parole incomprensibili.
 
Ilaria lo guardò con sguardo interrogativo << Che hai detto?>> scoppiarono a ridere.
 
<< Visto che loro stanno già mangiando? Uffa, io sto morendo di fame!>> brontolò Niall mettendosi una mano sulla pancia.
 
<< Non avete ancora mangiato? Povero Niall! Vuoi?>> chiese Ilaria offrendogli gentilmente un po’ delle sue patatine.
 
<< Non ti conviene o te le finirà tutte>> l’avvisò Liam.
 
<< Liam ha ragione, con la fame che ho potrei fare danni. Non fa niente, grazie comunque. Tanto ora andiamo a mangiare, vero?!>> disse Niall guardando Louis e Liam.
 
Quest’ultimo fece per rispondere, ma fu bloccato da un suono, più precisamente da un cellulare.
L’irlandese afferrò il suo iPhone dalla tasca e si allontanò dal gruppo, rispondendo alla chiamata.
 
I quattro ragazzi si guardarono, Harry smise di masticare.
 
<< È fei?>> farfugliò di nuovo il riccio. Louis lo guardò confuso e divertito.
 
<< Si Harry, credo proprio che sia lei – rispose Liam guardando il minore – è tutta mattina che va avanti così>> disse.
 
<< Davvero?>> chiese sorpresa la rossa.
 
<< Si, continua a messaggiare. Questa è la prima chiamata che riceve oggi>> informò Liam.
 
<< E non avete scoperto niente di nuovo?>> domandò la ragazza.
 
<< No, ma sta tranquilla, io ho un piano>> rispose convinto Louis. Ilaria lo guardò, aggrottando le sopracciglia.
 
<< Ne hai uno anche tu, vero?>> chiese Ilaria a Liam.
 
<< Ehy! – fece il maggiore, guardando la rossa – perché nessuno crede che il mio piano funzionerà?!>> continuò, rivolgendosi all’amico.
 
I quattro ragazzi scoppiarono a ridere, mentre Niall si avvicinò di nuovo a loro.
 
<< Che mi sono perso?>> domandò il biondo vedendo tutti ridere.
 
<< Nulla, Louis ha fatto una delle sue battute – rispose Liam – ragazzi, noi andiamo a mangiare, altrimenti Niall ci muore di fame e non ho nessuna intenzione di averlo sulla coscienza>> continuò, guardando i due ragazzi seduti sulla panchina.
 
<< Okay, ci becchiamo in giro>> disse Harry.
 
<< Ciao ragazzi, a dopo!>> li salutò Ilaria.
 
<< A dopo>> fece Liam, allontanandosi con i due amici al suo fianco.
 
<< Comunque la mia non era una battuta!>> disse Louis ormai a qualche metro di distanza da Harry ed Ilaria, che sentendolo, scoppiarono a ridere.
 
“Chissà come sta andando a Zayn e Dalila..” pensò la rossa.
 
 
 
Erano fermi in quella posizione da chissà quanto tempo, eppure a nessuno dei due importava. Erano stati lontani per troppo tempo.

Dalila si stava godendo quell’abbraccio quando qualcosa le toccò la gamba. Si spostò quel poco che bastava per capire cosa fosse e si trovò il cucciolo di tigre che la fissava triste.
Dalila si allontanò da Zayn e si piegò sulle ginocchia e accarezzò l’animale.

Il cantante la imitò e le si mise al suo fianco, seduto per terra a gambe incrociate. Dalila lo guardò e le venne un’idea. Si alzò e si sistemò davanti a Zayn e poi si sedette sulle sue gambe. In quella posizione il cantante era una poltroncina molto comoda per l’italiana. Lì, tra le sue braccia, Dalila continuò ad accarezzare il cucciolo.

<< Vieni qui, piccolo..>> disse la bionda al tigrotto.

All’improvviso Zayn portò le sue labbra vicino all’orecchio sinistro della bionda.

<< Mi sei mancata…>> le sussurrò.

Il cuore della ragazza cominciò a battere all’impazzata. Con tre semplici parole quel ragazzo l’aveva messa K.O.

Dalila si appoggiò completamente al petto del pakistano e voltò la testa verso sinistra, fino a toccargli il collo con il naso e la bocca.

<< Anche tu..>> gli sussurrò lei appoggiando le labbra sul suo collo.

Zayn si allontanò un po’, giusto per guardarla dritto negli occhi e le sorrise dolcemente sfiorandole il naso con il suo.

I due si guardarono senza dire niente. Nessuno dei due lo sapeva ma entrambi stavano pensando alla stessa cosa: si desideravano.

Si volevano ma avevano paura di ciò che sarebbe potuto succedere dopo. Il pensiero della partenza era ancora fisso nella mente di Dalila ma per una volta la ragazza diede retta a ciò che provava. Guardò un’ultima volta Zayn e poi, lentamente, chiuse gli occhi. Il ragazzo capì ciò che la bionda voleva ma che doveva fare? Quali sarebbero state le conseguenze? Zayn spostò una ciocca di capelli dal viso di lei e poi capì. Capì la cosa giusta da fare. Cosa che desiderava terribilmente. Avrebbe placato questo suo desiderio ma non fino in fondo, si sarebbe accontentano anche di una piccola parte.

Anche lui chiuse gli occhi e poi successe. Le loro labbra si sfiorarono delicatamente. Fu un bacio che durò meno di tre secondi. Un bacio veloce ma pieno di sentimento. Un bacio. Il loro bacio.

I due si staccarono ed aprirono gli occhi.

“E adesso?” si chiesero entrambi imbarazzati.

Dalila, non sapendo che fare, affondò il viso nel petto del ragazzo. Aveva davvero baciato Zayn Malik? E ora con quale coraggio l’avrebbe guardato in faccia? Al quel pensiero Dalila affondò il più possibile il volto nel petto del pakistano stringendo la maglia tra le mani. 
Zayn la guardò ancora sotto shock. Era stato un bacio velocissimo, ma pieno di sentimento. Aveva baciato altre mille ragazze ma nessun bacio era mai stato come quello. Perfetto.
 
Sorrise felice e guardò la ragazza, arrossita, tra le sue braccia. 

Zayn l’abbracciò stretta e poggiò il suo mento sulla sua testa. Voleva tranquillizzarla un po’, sentiva che era agitata. Pian piano Dalila cominciò a calmarsi ma il coraggio di alzare la testa era ancora molto lontano. All’improvviso sentirono un rumore, che li riportò alla realtà. Era una specie di pianto. Come se un gatto stesse piangendo. Dalila alzò il volto e guardo davanti a se, fonte da dove arrivava il pianto.

Il cucciolo di tigre guardava la ragazza triste. Anche lui voleva le attenzioni della bionda.

<< Spiacente, palla di pelo, è la mia biondina!>> disse Zayn abbracciando Dalila e facendo la linguaccia al suo rivale.

<< Ehy!>> disse Dalila allontanandolo.

<< Cosa?>> chiese Zayn confuso.

<< Come l’hai chiamato?>> disse Dalila guardandolo arrabbiata. Zayn la guardò attentamente e capì che stava scherzando e decise di stare allo scherzo.

<< Palla di pelo>> rispose Zayn. 

<< Povero cucciolo! Vieni qui..>> disse Dalila allontanandosi da Zayn e accarezzando il tigrotto.

<< E io?>> chiese il pakistano triste, era stato preferito ad un cucciolo di tigre. 

Dalila lo guardò e scoppiò a ridere. Era li davanti a lei e la guardava con gli occhi da cucciolo e il labbro inferiore sporgente. 

<< Ma se sei grande e grosso!>> disse Dalila prendendolo in giro. 

<< Ah si?>> chiese Zayn alzandosi offeso << Allora vi lascio soli, non vorrei disturbare..>> e si voltò per andarsene.

Dalila lo vide fare qualche passo poi si alzò di scatto e gli corse incontro. Non aveva intenzione di stargli lontana nemmeno mezzo secondo. Aveva sentito troppo la sua mancanza. 

All’improvviso Zayn sentì delle braccia che gli strinsero la vita.

<< Dove vai?>> chiese Dalila cercandolo con lo sguardo.

<< Via. Tanto tu hai già compagnia…>> rispose Zayn fingendosi offeso.

<< E se volessi andare a visitare anche gli altri animali?>> chiese Dalila con il suo modo da bambina.

<< Portaci il cucciolo tenero e coccoloso che ti piace tanto>> le rispose lui.

Dalila lo prese per mano e si avviò verso l’uscita.

<< Ehy! Io parlavo di palla di pelo!>> disse Zayn.

<< Ma tu hai detto di andarci con il cucciolo tenero e coccoloso che mi piace tanto>> gli rispose lei fermandosi << Quindi, andiamo!>> disse sorridendogli.

<< Ma non sono un cucciolo un po’ troppo cresciuto?>> chiese Zayn scoppiando a ridere.

<< Vabbè quelli sono i dettagli!>> gli rispose lei sorridendogli.

Zayn strinse la sua mano e l’avvicinò a se posando la mano libera sul fianco di lei. 

<< Allora, che cosa vuoi andare a vedere?>> le chiese avvicinandosela. 

<< Le scimmie!>> disse Dalila contenta.

Zayn la guardò e sorrise. Era come una bambina. Sempre contenta e allegra, aveva la capacità di godersi ogni piccola cosa, l’importante però, Zayn l’aveva capito a sue spese, era non farla arrabbiare. Allora la bambina spariva e compariva un mostro. Un mostro che aveva la capacità di sbriciolarti l’intero mondo e di farti sentire la persona più orribile e triste di tutta la galassia. Era capace di renderti la vita priva di ogni gioia.

<< E scimmie siano!>> disse Zayn cominciando ad avviarsi verso l'uscita. Quando i due superarono la gabbia il custode gli andò in contro. 

<< Ora può far tornare gli altri animali>> gli disse Zayn.

<< D'accordo>> rispose l'uomo << spero ti sia divertita>> disse rivolgendosi alla bionda. 

Dalila guardò Zayn e poi annuì contenta al signore. I due ragazzi salutarono e armati di macchina fotografica ripresero la perlustrazione del posto. 

I due, sempre mano nella mano, videro un sacco di animali. Mammiferi, volateli, rettili, insetti, insomma, tutti e, ad ogni animale, scattarono mille foto. Era metà pomeriggio circa e i due ragazzi avevano girato l’intero zoo.

<< Okay, ora che facciamo?>> chiese Dalila mentre camminavano.

<< Avrei una mezza idea, ma dobbiamo prendere la macchina…>> le rispose Zayn sorridendole. Ormai i due si comportavano normalmente, lo shock del bacio precedente era stato superato. Nessuno disse nulla a riguardo ma ogni tanto entrambi ci ripensavano. 

<< Ci sto! Andiamo!>> disse Dalila sorridendogli.

<< Okay, ma prima passiamo da una parte>> disse Zayn avviandosi verso la zona dei “big Cats”.

Quando arrivarono davanti alla gabbia Zayn si fermò.

<< Perché ti sei fermato?>> chiese Dalila.

<< Guarda chi sta arrivando>> le disse Zayn mettendola davanti alle sbarre e posandole le mani sulle spalle. Giusto per non perdere il contatto fisico.

<< Palla di pelo!>> urlò Dalila abbassandosi.

Zayn scoppiò a ridere e li guardò. Dalila accarezzava il cucciolo e lui, ovviamente, si prendeva tutte le sue coccole.

All’improvviso Zayn notò mamma tigre che li osservava.

<< Ehy, andiamo. Qualcuno si sta innervosendo>> disse Zayn attirando l’attenzione della bionda. Dalila alzò lo sguardo e vide la mamma del suo piccolo Palla Di Pelo.

<< Già, meglio andare>> disse alzandosi e prendendo per mano Zayn << Ciao ciao Palla Di Pelo!>> lo salutò con la mano.
 
I due ragazzi si allontanarono sotto lo sguardo triste del piccolo cucciolo di tigre che aveva compiuto il grande miracolo. La pace era tornata per quei due ragazzi che in quel momento, mano nella mano, stavano lasciando lo zoo.

<< Okay, andiamo in macchina>> disse Zayn andando verso il parcheggio.

Appena Dalila vide la macchina lasciò la mano di Zayn e corse verso di essa.

<< Apri! Apri!>> disse Dalila tutta agitata.

<< Okay, dammi il tempo di prendere le chiavi>> disse Zayn ridendo del suo comportamento.

Il cantante aprì il veicolo ed entrarono, mise in moto e partirono.

<< Come mai tutta questa felicità di entrare in macchina?>> chiese Zayn guardando la ragazza al suo fianco.

<< So che non mi dirai dove stiamo andando, e siccome sono curiosa, voglio vederlo subito>> rispose Dalila sorridendogli.

<< Sei incredibile>> disse Zayn ridendo e accarezzandole la testa. 

Dalila sorrise e, afferrata la mano scura del ragazzo al suo fianco, si voltò verso il finestrino.
 
 
 
Durante il pranzo Ilaria rimuginò ancora sull’accaduto. Era confusa, parecchio confusa. Non sapeva davvero cosa pensare riguardo a ciò che potesse provare Harry nei suoi confronti, così decise di non pensarci proprio.
 
“Non voglio rovinarmi la giornata...”
 
Decise di seguire le parole della bionda e di vivere alla giornata senza troppe aspettative e soprattutto tenendo alla larga i sentimenti. Solo puro divertimento.
 
<< Ehy, hai già quasi finito di mangiare!>> osservò Ilaria incredula che il riccioluto ci avesse messo così poco. Harry stava già quasi per finire le patatine.
 
<< Tu non ti muovi, sei troppo lenta>> rispose Harry mettendosi una patatina in bocca con un’espressione superiore.
 
<< Spero che quella patatina ti vada di traverso>> lo minacciò lei sorridendo.
 
Harry ne prese una da quelle di Ilaria e la mangiò.
 
<< Perché prendi le mie? Ce le hai in mano le tue!>> disse Ilaria indicando le sue patatine e mangiando l’ultimo pezzo del suo panino.
 
<< Si ma voglio le tue, sono più buone>> rispose Harry prendendone un’altra.
 
<< Ah si?>>
 
<< Si. E poi così ti do una mano a finirle, sei lenta>> fece Harry di nuovo.
 
<< Bene, allora io prenderò le tue>> rispose Ilaria allungando un braccio sulla panchina al di là delle gambe di Harry, dove il riccioluto aveva appoggiato le sue patatine.
 
<< Eh no, così non vale!>> disse Harry mettendole le mani ai fianchi e iniziando a farle il solletico, approfittando della sua posizione.
 
<< No Harry fermati, ti prego!>> urlò Ilaria con una voce soffocata dalle risate.
 
<< E tu lascia stare le mie patatine!>> le ordinò Harry continuando a farle il solletico.
 
<< Okay, okay! – lasciò la presa – ora però basta, non ce la faccio più>> disse lei mentre si lasciò cadere sulla panchina riprendendo fiato.
 
<< Nessuno può rubarmi le patatine, è la legge>> la informò Harry alzatosi in piedi per scrollarsi le briciole di dosso.
 
<< Ma davvero?>> chiese Ilaria cercando di far finta di niente mentre allungava una mano dietro di lui. Non si era ancora arresa.
 
<< Allora devo averla infranta questa legge...>> continuò lei afferrando le patatine del riccioluto. Harry a quella frase si girò di scatto. Ilaria gli mostrò la vaschetta di patatine fiera.
 
<< Ma sei una ladra!>> urlò Harry mentre cercò di afferrare Ilaria, forse per farle ancora il solletico, ma lei scattò dalla panchina ed iniziò a correre verso le giraffe davanti a loro. Ad un certo punto Ilaria dovette fermarsi, giunta al capolinea. Era arrivata al recinto e non aveva via di scampo. Si voltò per vedere dove fosse Harry e lo trovò più vicino di quanto si aspettasse.
 
<< Ridammele!>> urlò Harry reclamando le sue patatine.
 
<< Mai!>> gli rispose Ilaria.
 
La rossa, riuscita a sedrsi sulla ringhiera che formava il recinto ed Harry davanti appoggiato a lei, aveva il braccio con le patatine in mano in alto, per cercare di non farle prendere al riccioluto. Presi dalla lotta, non si accorsero che qualcun’altro era stato più furbo di loro. Alzarono lo sguardo e videro una delle giraffe che immergeva tranquilla il muso nella vaschetta e si gustava le patatine del riccioluto.
 
<< Ehy tu, mi hai chiesto se potevi mangiarle?>> Harry si rivolse alla giraffa cercando di rimanere serio, ma alla fine non riuscì a trattenersi dalle risate. Ilaria invece stava ridendo già da un po’.
 
<< Tra i due litiganti il terzo gode>> disse Ilaria buttando via la vaschetta di patatine di Harry nel cestino e dirigendosi verso la panchina.
 
<< Spero che almeno tu abbia gradito>> fece Harry alla giraffa.
 
Poi guardò Ilaria allontanarsi. La partita non era ancora finita.
 
<< Adesso ti faccio vedere io...>> sussurrò Harry mentre iniziò a correre per cercare di afferrare Ilaria qualche metro più avanti.
 
<< Cos...>> non riuscì a finire la frase che la rossa si trovò due mani intorno ai fianchi che la prendevano da dietro.
 
<< No Harry di nuovo no! Ti prego, basta!>> lo implorò Ilaria.
 
<< L’hai voluto tu! Te l’avevo detto che non dovevi rubarmi le patatine, è la legge!>> rispose Harry continuando a farle il solletico.
 
Ilaria a quella frase cercò di divincolarsi dalla sua presa, si girò faccia a faccia con il riccioluto e tentò di arrivare ai suoi fianchi, senza successo.
 
<< Harry basta, per favore!>> riuscì a dire Ilaria tra le risate.
 
<< Chiedimi scusa altrimenti non la smetto>> la minacciò Harry.
 
La ragazza ormai era accasciata per terra per il troppo solletico, ed il riccioluto con lei.
 
<< Avanti, chiedimi scusa>> ripeté il cantante che non aveva ricevuto alcuna risposta.
 
<< Va bene, va bene! Scusa...>> mormorò lei, che per il troppo ridere non aveva più fiato.
 
<< Come? Non ho sentito bene>> fece lui, giusto per farla soffrire ancora un po’.
 
<< Scusa!>> si arrese Ilaria, ormai al limite delle sue forze.
 
<< Così va meglio>> disse Harry fiero mentre si alzava da terra.
 
Ilaria era ancora stesa per terra che riprendeva fiato. Il ragazzo le porse una mano per aiutarla ad alzarsi, ma lei rifiutò fingendosi offesa.
 
<< Sei cattivo>> disse la rossa mentre si alzava da sola e si avviava verso la panchina.
 
<< Ah io sarei cattivo? Di la verità, tu e quella giraffa eravate complici fin dall’inizio>> disse Harry alla rossa seguendola.
 
<< Si, può essere…sta di fatto che ora mi è molto simpatica>> rispose lei risedendosi sulla panchina e facendogli una linguaccia.
 
<< Ah si? Bene, allora passalo con lei il resto della giornata>> fece il cantante sedendosi di fianco a lei, incrociando le mani al petto e fingendosi offeso.
 
Ilaria lo guardò. “Dovrei essere io quella arrabbiata...” pensò.
 
Afferrò le sue patatine e gliele porse davanti agli occhi. Harry la guardò.
 
<< Per farmi perdonare>> disse lei indicando le patatine con lo sguardo.
 
<< Ma io non ero quello cattivo?>> le ricordò Harry che fingeva ancora di essere arrabbiato.
 
<< Già, ma ora siamo pari non credi?>> disse Ilaria ad Harry, che girò di nuovo la testa dall’altra parte, continuando la recita. Non essendo riuscita nel suo intento, decise di colpirlo nel suo punto debole.
 
<< E poi... – iniziò lei attirando l’attenzione del riccioluto – è stato scientificamente provato che non riesco a resistere ai cattivi ragazzi – lo osservò dal basso verso l’alto – quindi, se non hai niente in contrario, potremmo fare pace>> concluse la ragazza facendogli gli occhi dolci.
 
A quella frase Harry non poteva di certo dire di no.
 
Le sorrise e si avvicinò. Le mise un braccio intorno alle spalle e la strinse a sé. Ilaria appoggiò la testa sulla sua spalla. Rimasero su quella panchina a guardare le giraffe e a sgranocchiare patatine, fino a quando anche quelle non finirono.

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Capitolo 32
*** Fuckin' Perfect (Parte IV) ***


6th July 2013, Friday
 
 
 
 
<< Andiamo? Abbiamo ancora una parte dello zoo da visitare>> disse Harry piano interrompendo il silenzio e rivolgendo lo sguardo verso la ragazza appoggiata a sé. Era passata più o meno mezz’ora.
 
<< Mmh, va bene..>> mormorò Ilaria, la quale stava talmente bene in quella posizione che non si accorse che stava per addormentarsi.
 
Harry si mosse e si sfilò dal corpo di Ilaria, raccolse i residui di carta e cartone del pranzo dalla panchina e li buttò nel cestino. Si mise di fronte alla rossa e le porse la mano per aiutarla ad alzarsi. Lei la strinse e, con tutta la forza di volontà che riuscì a trovare, si alzò ed iniziarono a camminare.
 
Andarono a vedere i graziosi panda che mordicchiavano canne di bambù, incontrarono gli elefanti, cento volte più grandi di loro, videro anfibi e rettili, ma saltarono la parte degli insetti, per gentile richiesta della ragazza. Ovviamente fecero tantissime foto.
 
Videro anche tigri, leoni e leopardi, dove poco prima erano passati Dalila e Zayn.
“Se questi animali potessero parlare...” pensò Ilaria che più che curiosa di sapere com’era andata tra il pakistano e la bionda, era preoccupata per quello che sarebbe potuto succedere. Dopo l’intervista alla radio le cose non andavano molto bene, e sapeva che in quelle condizioni potevano essere entrambi pericolosi.
 
<< Okay, ora ci manca da visitare solo la parte dei volatili, poi abbiamo finito>> disse Harry interrompendo il circolo infinito di pensieri che aveva preso vita nella testa di Ilaria.
 
<< Bene, andiamo! Mi piacciono tanto gli uccelli tropicali, con tutti quei colori accesi>> rispose Ilaria entusiasta e piena di energia.
 
Arrivarono nell’area dello zoo dei volatili, e subito un vortice di colori e un’atmosfera tipica dei tropici l’invase da capo a piedi.
 
<< È bellissimo..>> sussurrò Ilaria guardandosi intorno con occhi spalancati.
 
C’erano tucani, cacatua, canarini, pappagalli parlanti e non, e molti altri.
 
<< Guarda, laggiù ci sono i “love birds”>> disse Harry indicando lontano davanti a sé.
 
<< Love birds? Che strano nome>> rispose Ilaria mentre si avvicinò alla loro gabbia.
 
<< Si chiamano così perché quando trovano la loro anima gemella la scelgono per la vita – spiegò Harry osservando i pappagallini all’interno della gabbia – e rimangono insieme per sempre>> concluse guardando la ragazza al suo fianco.
 
Ilaria guardò affascinata quei graziosi pappagallini che si accoccolavano l’uno nel petto dell’altro e le sembrarono la dimostrazione d’amore e di tenerezza più speciale e meravigliosa di questo mondo.
 
Rimase incantata davanti alla loro gabbia com’era successo quella mattina davanti alla vasca dei delfini. Ad un tratto un uomo con una tuta da lavoro tutta d’un pezzo e i guanti si avvicinò ai volatili.
 
Era un dipendente dello zoo che, insieme ad altre persone, si prendeva cura degli uccelli.
Andò verso la gabbia e l’aprì. Infilò con una mano un pappagallino azzurro cielo con la testa bianca e la punta delle ali blu. Ilaria guardò l’uomo con espressione interrogativa. Che l’avesse portato fuori dalla gabbia perché stava male? O magari era riuscito a scappare?
 
<< È un esemplare arrivato stamattina allo zoo, è un maschio>> disse l’uomo che sembrava aver letto nei pensieri della rossa.
 
<< È stupendo>> disse Ilaria.
 
<< Ora lo vedrete volare come un dannato per tutta la gabbia, ma non preoccupatevi, sta solo cercando la sua compagna – li informò il dipendente – per istinto dovrebbe mettersi con una femmina della sua stessa specie e in questa gabbia ne abbiamo solo una, quella laggiù, quindi penso proprio che sarà lei la sua compagna per la vita>> continuò l’uomo.
 
Il volatile fece una decina di volte il giro della gabbia, fino a quando improvvisamente si posò su un ramo, di fianco al suo simile del sesso opposto. Si avvicinò e iniziarono i riti di seduzione tipici di quella specie. All’inizio lei provò a scansarsi, poi pian piano cominciarono a prendere confidenza, fino a quando i due gonfiarono il petto e si accoccolarono teneramente l’uno di fianco all’altro.
 
<< Che scena meravigliosa..>> sussurrò Ilaria incantata da ciò che aveva appena assistito.
 
Harry a quell’affermazione la guardò e gli venne in mente un’idea.
 
<< Io vado un attimo al bagno, torno subito>> disse Harry ad Ilaria, la quale annuì solamente, ancora presa ad ammirare i pappagallini.
 
Il riccioluto si allontanò e fece cenno al dipendente di avvicinarsi.
 
<< Ho letto che qui è possibile adottare animali, giusto?>> gli chiese Harry.
 
<< Certo, di qualsiasi tipo. Se decideste di adottarne qualcuno potete portarlo a casa se possibile oppure decidere di lasciarlo qui sotto la nostra tutela. Nel secondo caso verrete informati di tutto: spostamenti, cambiamenti, vaccinazioni, eccetera>> gli spiegò l’uomo.
 
<< Interessante... – sussurrò Harry mettendo un braccio sulle spalle dell’uomo ed allontanandosi dal posto dove sostava Ilaria – E mi dica un po’...>>
 
Ilaria intanto si sedette su una panchina e, nell’attesa che Harry tornasse, decise di scrivere un messaggio a Zayn. Voleva sapere come stava andando, ma fino ad allora non riuscì a decidersi se mandargli un sms o no, aveva paura di disturbare.
 
 
 
Erano in macchina da un po’ fermi ancora nella stessa posizione. Lui alla guida, lei viso rivolto verso il finestrino e le loro mani intrecciate saldamente. Sembravano entrambi rilassati e spensierati ed era così in parte. Nell’auto il silenzio regnava sovrano ed i due ragazzi erano immersi nei loro pensieri più profondi.
 
Zayn, sguardo fisso sulla strada,  pensava a ciò che poco prima era successo. Avevano fatto pace e, se non ricordava male, era la prima cosa che Liam gli aveva consigliato di fare. Okay, non aveva specificato come ma la cosa importante era farla, bacio più bacio meno.
 
“E adesso?” si chiese il pakistano. Cos’altro aveva detto l’amico? Di lasciare le cose così come erano e aspettare che succedesse qualcosa per capire bene in che situazione sentimentale fosse. Ripensò a quello che era successo in quella gabbia il dialogo, la lite mancata, lo sguardo a pezzi di lei, l’abbraccio e in fine il bacio. Erano capitate tante cose, forse avrebbe potuto capire qualcosa da esse.
 
Il cantante cominciò a pensare a cosa ogni avvenimento avesse scatenato dentro di sé. Paura, rabbia, dolore e in fine… felicità. Sì, era ciò che aveva provato e adesso si sentiva completo e felice. Esattamente l’opposto del giorno precedente. Al solo pensiero si sentì sbiancare di nuovo e, immediatamente, strinse la mano della ragazza, la quale ricambiò la stretta.
 
 La bionda, anche lei persa nei suoi pensieri, guardava sorridente tutti i negozi sulla strada. Sì, era contenta ma anche un po’ confusa. Dopo la chiacchierata con Liam e le sue convinzione sul “siete cotti l’uno dell’altro” e ciò che era successo allo zoo si sentiva un po’ “sotto-sopra”.  Era talmente presa dei suoi pensieri che non si accorse subito di dove fosse.
“Ma quello è…” pensò mettendo a fuoco ciò che aveva davanti. 
 
<< Fermo!>> urlò all’improvviso la bionda.
 
<< Che c’è?>> chiese Zayn allarmato. Che le prendeva? Era stata in silenzio per tutto il tragitto ed ora urlava?
 
<< Parcheggia appena puoi!>> continuò la ragazza tendo lo sguardo fisso sul negozio.
 
Zayn, ancora sconvolto, fece come detto dall’italiana e parcheggiò.
 
<< Allora>> cominciò il ragazzo spegnendo l’auto e voltandosi verso di lei << Si può sapere che ti è preso?! Ti sembra il modo di fare? Dannazione, mi hai fatto spaventare! Non hai detto una parola per tutto il tempo e poi all’improvviso ti metti a gridare! Mi hai fatto morire, te ne rendi conto?!>> la sgridò arrabbiato Zayn.
 
Dalila lo guardò senza dire una parola. Era rivolto verso di lei, lo sguardo arrabbiato misto alla preoccupazione e, a furia di gridare, gli si erano anche gonfiate leggermente le vene sul collo. 
 
<< Andiamo alla Disney?>> sussurrò Dalila.
 
Zayn la guardò sconvolto. Gli aveva fatto perdere 20 anni di vita solo perché voleva andare alla Disney?
 
<< Ti prego, Zayn! Portami alla Disney!>> cominciò a supplicarlo la ragazza facendogli gli occhioni.
 
<< Ma…Certo>> rispose Zayn ripreso dallo shock.
 
<< Si!>> urlò contenta Dalila battendo le mani e sorridendo felice.
 
Zayn la guardò. Davvero era così contenta? Eppure, così sembrava. Era li davanti a lui che sorrideva come una bambina. Era felice, lo si capiva dal suo sguardo: era splendente.
 
<< La prossima volta basta chiederlo e non farmi spaventare>> disse Zayn concludendo la ramanzina.
 
Dalila si slacciò la cintura e si sporse verso di lui.
 
<< Grazie!>> disse schioccandogli un bacio sulla guancia e scendendo dall’auto.
 
Zayn rimase senza parole, per l’ennesima volta. Quell’entusiasmo, quel bacio… quella ragazza lo mandava in tilt!
 
<< Dai Zayn! Andiamo!>> lo chiamò Dalila impaziente.
 
<< Arrivo, arrivo!>> disse il cantante riprendendosi e scendendo dalla macchina.
 
Appena il ragazzo affiancò la bionda, lei lo prese per mano e lo trascinò davanti all’immenso negozio.
Quando furono davanti alla porta di ingresso la bionda si fermò.
 
<< Che c’è?>> chiese Zayn stringendole la mano.
 
<< Wow.. io..>> cominciò Dalila.
 
<< Cosa?>> chiese Zayn. Che le prendeva ora? Prima era tutta contenta di entrare e ora era bloccata davanti all’entrata.
 
<< Sai, fin da bambina, e ancora adesso come avrai capito>> cominciò Dalila guardando il ragazzo al suo fianco << Ho sempre amato i cartoni Disney. Appena posso li guardo, sono la mia ossessione. Nonostante sia grande ormai la Disney è l’unica cosa a cui non riesco a rinunciare della mia infanzia. Sono una specie di bambina un po’ cresciuta… ed essere qui adesso, con te, mi sembra di essere in paradiso>> concluse Dalila sorridendo.
 
Zayn non resistette, mise una mano dietro il collo di lei e la fece appoggiare al suo petto.
 
<< Allora, pronta per il paradiso?>> le mormorò piano.
 
Dalila alzò il viso quel poco che bastava per guardarlo negli occhi e annuì. Delicatamente Zayn l’allontanò e lei rivolse il viso verso l’entrata.
 
<< Andiamo>> le sussurrò.
 
Per un primo momento Dalila rimase senza parole bloccata all’entrata poi, lasciata la mano del ragazzo, cominciò ad avvicinarsi agli scaffali. Zayn si guardò in giro notando con piacere che non ci fosse nessuno. Guardò la ragazza avvicinarsi ad uno scaffale e la raggiunse.
 
<< E’… Bellissimo!>> disse Dalila correndogli incontro ed abbracciandolo.
 
<< Sono felice che ti piaccia>> le rispose Zayn abbracciandola.
 
<< Ma adesso..>> disse Zayn allontanandola << Guardati bene intorno, attentamente, e scegli una cosa>> concluse lui.
 
<< Per fare cosa?>> chiese Dalila non capendo.
 
<< Scegli una cosa, quella che vuoi, io ti aspetto qui>> disse Zayn.
 
<< Ma come non vieni con me?>> chiese lei spiazzata. In fondo voleva stare con lui il più possibile.
 
<< No, io ti aspetto qui. E ti raccomando torna con la cosa che ti piace di più>> le disse.
 
<< Okay… ma sei sicuro?>> chiese di nuovo Dalila.
 
<< Si, vai!>> le disse lui facendole l’occhiolino.
 
Dalila lo salutò con la mano e, armata di un super sorriso, cominciò ad esplorare quello che per lei era il paradiso.
C’erano tantissime cose, vestiti, giocattoli, peluche… e tutto riportava alla sua infanzia. Ogni scaffale era dedicato ad un cartone animato. Toy Story, Cenerentola, Cars, Winnie the Pooh, Aladin, c’erano tutti!
 
All’improvviso  gli occhi di Dalila si illuminarono. Quello era il vero paradiso.
Dalila si avvicinò a quell’angolo e girò su se stessa. Ovunque guardasse vedeva cose de “Il Re Leone”.
 
<< Wow>> sussurrò piano lei. Aveva paura che parlando ad alta voce quel paradiso scomparisse.
 
All’improvviso le arrivò un messaggio. Prese il cellulare e lo lesse.
“Mi sono dimenticato di dirti una cosa: non badare a spese! Buon divertimento! Xxx Z”
Dalila sorrise. Cosa voleva fare? Una mezza idea l’aveva ma non voleva illudersi più di tanto. Posò il cellulare e continuò a guardarsi intorno. I suoi occhi si posarono in alto. C’era uno scaffale pieno di peluche, di tutte le dimensioni. Dai più grandi ai più piccolini. Il suo sguardo si posò su i primi tre peluche, i più grandi. Uno rappresentava Simba, il protagonista, e gli altri due Nala, l’eterno amore del leoncino. Dalila guardò il primo peluche e gli venne in mente tutto ciò che Zayn le aveva detto. Rimase lì a fissare Simba fino a quando una commessa non le si avvicinò.
 
<< Posso esserti utile?>> le chiese.
 
Dalila la guardò e annuì.
 
<< Posso avere l’ultimo Simba gigante rimasto?>> chiese.
 
<< Subito>> rispose la ragazza gentilmente.
 
In meno di un minuto la ragazza porse a Dalila l’enorme peluche.
 
<< Grazie mille>> disse Dalila contenta.
 
<< DI niente>> e dopo di che la commessa sparì.
 
Dalila guardò il peluche tra le sue mani e sorrise contenta. Era bellissimo, sembrava quasi vero. Strinse il peluche tra le sue braccia e riprese il giro.
Continuò a visitare il negozio tenendosi stretta il suo piccolo, per modo di dire, tesoro. Si divertì un sacco anche se ogni tanto il pensiero del ragazzo che l’aspettava all’entrata la incitava a fare il prima possibile.
 
Quando si ritrovò davanti all’angolo dedicato ad “Aladin” capì di aver visto ogni centimetro quadrato del negozio decise di tornare dal suo Aladin.
 
 
 
Zayn intanto, rimasto da solo, ricevette un messaggio.
Ilaria.
 
“Ehy! :) Allora, come sta andando?”
 
Zayn sorrise.
 
“Bene, ora va molto meglio.. :)”
 
“Ma come, la lite era già finita?” pensò stupita Ilaria, anche se forse non avrebbe dovuto, sapeva che quei due erano fatti così, ma erano fatti per stare insieme.
 
“Wow, mi fa piacere! Poi mi dirai come hai fatto a farti perdonare così in fretta!”
 
Ilaria conosceva l’amica meglio di chiunque altro, e vedendo la reazione che aveva avuto il giorno prima, era abbastanza strano che l’avesse già perdonato. Insomma, avevano avuto una lite abbastanza accesa.
 
“Sono stupito anche io, ma molto  felice :)”
 
Ilaria sorrise contenta. Forse Zayn era sulla buona strada.
 
<< Che ne dici di Harry e Ilaria?>> disse il riccioluto tornando dalla rossa.
 
<< Come?>> chiese lei un po’ confusa e distogliendo gli occhi dal cellulare.
 
<< I nomi per la neo-coppietta – disse Harry indicando i pappagallini – che te ne pare?>> continuò.
 
<< Vuoi dare i nostri nomi ai pappagalli?>> domandò Ilaria che ancora non capiva.
 
<< Si, visto che li abbiamo adottati ora hanno anche bisogno di un nome, non credi?>>
 
<< Cosa abbiamo fatto noi?!>> chiese la rossa alzandosi stupita mentre il dipendente si avvicinò a loro con un foglio in mano.
 
Harry le mostrò il certificato di adozione.
 
<< Oh mio dio tu sei pazzo..>> disse Ilaria osservando il pezzo di carta ancora incredula.
 
“Già, di te..” pensò Harry guardandola.
Ilaria gli buttò le braccia al collo e gli diede un bacio sulla guancia.
 
<< Grazie>> sussurrò lei.
 
Intanto l’uomo stava estraendo i pappagallini dalla gabbia per metterli in un’altra più piccola.
 
<< Però..>> cominciò a dire lei dopo qualche istante di silenzio, sciogliendo l’abbraccio con il riccio. Ilaria fece una sosta per pensare, Harry la guardò con un’espressione che le chiedeva di continuare.
 
<< Io non li chiamerei con i nostri nomi>> disse lei con faccia pensierosa.
 
<< E come vorresti chiamarli?>> domandò Harry.
 
<< Mmm, vediamo... – fece lei iniziando a mettere in moto il cervello – trovato! Potremmo chiamarli Noah ed Allie!>> disse la ragazza entusiasta dell’idea che le era appena venuta.
Harry ci pensò un po’, non capendo al volo il riferimento.
 
<< Non ci credo! Anche a te piace quel film?>> chiese lui dopo che nella sua testa si fosse accesa una lampadina.
 
<< Scherzi? “Le pagine della nostra vita” è uno dei miei preferiti – rispose entusiasta – e poi un pochino la storia si riflette se ci pensi. Anche loro stanno insieme per tutta la vita e restano uniti sempre, nonostante le difficoltà>> spiegò lei sorridendo alla dolcezza di quel pensiero.
 
Harry le sorrise << Andata per Allie e Noah>>
 
La ragazza gli cinse la vita con le braccia e nascose il volto nel suo petto. Lui l’abbracciò e, datole un bacio sulla fronte, poggiò il mento sulla testa di lei.
 
 
 
<< Eccom..>> Dalila si fermò e si zittì.
 
<< Grazie mille!>> disse la ragazzina a Zayn.
 
<< Figurati, è stato un piacere>> disse Zayn sorridendole.
 
Dalila rimase ferma lì a si godette tutta la scena. Una volta che la ragazza uscì dal negozio, tutta contenta con il suo autografo, lo sguardo di Zayn di posò sulla biondina.
 
<< E quello da dove sbuca?>> chiese guardando Simba.
 
<< Bè io ho fatto quello che mi hai detto tu..>> disse Dalila abbassando lo sguardo.
 
<< Posso?>> chiese Zayn.
 
<< Certo>> gli rispose Dalila porgendogli il peluche.
 
<< Questo è Simba, giusto? Il protagonista de “il Re Leone”>> chiese.
 
<< Si, è lui>> annuì la ragazza << Ma… possiamo dire semplicemente, il mio cartone animato preferito>> disse l’italiana sorridendo.
 
<< Capisco… quindi hai scelto?>> chiese Zayn accarezzando l’enorme peluche tra le sue mani.
 
Dalila annuì.
 
<< Perfetto!>> disse Zayn andando verso la cassa.
 
Dalila rimase bloccata lì e guardò Zayn pagare alla cassa.
Quando finì si voltò verso di lei.
 
<< Eccoti>> le disse porgendole il peluche.
 
<< E’ mio?>> chiese Dalila prendendolo.
 
<< Ovvio!>> rispose Zayn sorridendole.
 
<< Davvero?>> chiese Dalila senza parole.
 
Zayn annuì e lo sguardo dell’italiana si posò sul suo regalo.
 
<< E’ mio>> disse più a se stessa che al ragazzo davanti a se. Solo quando realizzò le parole appena uscite dalla sua bocca capì. Zayn le aveva fatto un regalo o meglio, le aveva fatto IL regalo. Aveva sempre desiderato quel peluche. Sapeva che in quel momento in Italia, sul suo letto c’erano altri leoncini simili a quello che il quel momento era tra le sue braccia, solo maggiormente più piccoli.
 
Dalila posò il peluche su una cesta piena di peluche lì vicino e corse ad abbracciare il ragazzo. Gli gettò le braccia al collo e lo strinse il più forte possibile.
 
<< Grazie! Grazie! Grazie! Grazie!>> disse Dalila al massimo della felicità.
 
<< Sono contento che ti piaccia>> sussurrò Zayn.
 
Dalila si staccò e, preso il peluche sotto braccio e Zayn per mano, uscirono dal negozio.
 
<< Non ci posso credere! Mi hai comprato il peluche! Io Zayn, davvero..>> cominciò Dalila fermandosi alla macchina.
 
<< Fermati!>> le disse Zayn facendola poggiare alla macchina e poggiando le sue mani sulle spalle di lei.
 
Dalila guardò prima le mani di Zayn poi il diretto interessato. Era lì davanti a lei e la guardava con un piccolo sorriso accennato sul viso.
 
<< Te lo spiego in poche parole: ho, semplicemente, voluto farti un regalo. Tutto qui>> le disse.
 
<< Si ma..>>
 
<< Niente “ma” è così e basta, okay?>> la bloccò.
 
<< Okay>> sussurrò la bionda.
 
Zayn le sorrise e, schioccatole un bacio sulla fronte, si allontanò.
Dalila, ripresa dal mini shock, aprì la portiera posteriore e poggiò Simba sui sedili posteriori e poi si mise al fianco di Zayn.
 
<< Grazie>> disse la ragazza dandogli un bacio sulla guancia.
 
Zayn diede vita alla macchina e partì. Se per la ragazza al suo fianco il paradiso era quel negozio per lui era ovunque ci fosse lei. Bastavano pochi gesti dell’italiana per mandarlo in paradiso.
 
<< Adesso dove andiamo?>> chiese Dalila interrompendo i pensieri del pakistano.
 
<< Dove dovevamo andare prima>> le rispose il pakistano.
 
Dalila annuì e si sporse verso il ragazzo al suo fianco.
 
<< Che c’è?>> chiese Zayn sorridendole.
 
<< Niente, sono felice!>> rispose lei prendendo la mano sinistra del ragazzo e stringendola tra le sue.
 
Per tutto il tragitto nessuno dei due disse niente. Ogni tanto Dalila si voltava verso Simba e sorrideva.
All’improvviso Zayn si fermò.
 
<< Siamo arrivati>> disse Zayn spegnendo l’auto. Le loro mani si sciolsero e i due scesero dall’auto.
 
Dalila lo seguì e si guardò intorno.
 
<< Ma siamo vicino casa, vero?>> chiese stiracchiandosi.
 
<< Esatto>> disse Zayn andando ad aprire il cofano della macchina.
 
<< Mi passi Simba?>> le chiese allungando una mano verso di lei.
 
Dalila lo guardò confusa. Che voleva fare?
 
<< Non vorrei che qualcuno lo prenda>> spiegò Zayn.
 
Dalila aprì lo sportello, prese Simba e l’abbracciò forte.
 
<< Dai, non stai mica partendo per un viaggio in Cina!>> la prese in giro il pakistano.
 
<< Geloso?>> gli rispose lei facendogli una linguaccia.
 
<< Dammi qua>> disse il cantante non rispondendo alla domanda e afferrando il peluche.
 
Chiuso il leoncino nella macchina Zayn affiancò Dalila e la prese per mano.
 
<< Andiamo>> sussurrò stringendo la piccola mano chiara della ragazza.
 
 
 
<< Sono le 7.30, che ne dici se andiamo a cercare gli altri così torniamo a casa?>> disse Harry ancora stringendo la ragazza tra le sue braccia.
 
<< Va bene...>> rispose lei con poco entusiasmo. Harry se ne accorse.
 
<< Che c’è?>> le domandò avendo intuito che qualcosa non andava. Ilaria staccò la testa dal suo petto di modo da poterlo guardare in faccia, ma non tolse le braccia dalla sua vita, e non lo fece nemmeno lui.
 
<< Nulla, è che sono stata talmente bene oggi che sarà dura tornare a casa ora>> disse lei sorridendo ma abbassando lo sguardo. Harry mise in moto il cervello.
 
<< Beh, la giornata è ancora lunga e... – incominciò lui. Ilaria lo guardò – possiamo anche decidere di non farla finire qui>> concluse sorridendo alla ragazza di fronte a lui.
 
Sul volto di Ilaria si dipinse un piccolo sorriso.
 
<< Che hai in mente?>> domandò la ragazza.
 
<< Potremmo cenare da un’altra parte, solo io e te. Che ne dici?>> le propose il riccioluto.
 
<< Dico che sarebbe fantastico – rispose lei contenta – ma non finirai per viziarmi così?>> concluse ridendo.
 
<< Mi piace viziare le persone a cui voglio bene, è uno dei miei difetti>> spiegò Harry sorridendo a sua volta.
 
La rossa abbassò il volto. Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima, ed in quel momento troppi pensieri navigavano nella sua mente con il rischio di essere letti attraverso il suo sguardo.
 
Un’altra persona al suo posto probabilmente sarebbe stata al settimo cielo durante tutta quella magnifica giornata, ma quella strana sensazione che l’aveva invasa da quando avevano parlato alla vasca dei delfini non la lasciava andare nemmeno un secondo.
 
<< Ehy, tutto bene?>> chiese Harry mettendole l’indice sotto il mento ed alzandole il viso per guardarla negli occhi.
 
<< Certo – la rossa gli sorrise incerta, cercando con tutte le sue forze di nascondere i suoi pensieri – allora, qual è il programma della serata?>> domandò, portandolo su un altro argomento.
 
<< Passiamo prima da casa per lasciare Noah ed Allie e poi ce ne andiamo>> rispose Harry.
 
<< Va bene. Ma...noi non ci cambiamo?>> chiese Ilaria guardando i vestiti che indossava.
 
<< Veramente io avevo pensato di andare in un localino in centro a mangiare del sushi, una cosa molto tranquilla. Per me vai bene anche così, ma se vuoi passare in albergo a cambiarti ti accompagno>> si propose gentilmente lui.
 
<< Sushi? Magnifica idea! Tranquillo, non c’è bisogno di passare in albergo, non ho bisogno di cambiarmi>> disse lei prendendo sotto braccio Harry, il quale aveva la gabbia di Noah ed Allie nell’altra mano.
 
<< Andiamo!>> concluse entusiasta.
 
<< Okay, allora chiamo Lou per sapere dove sono>> fece Harry avviandosi verso la macchina con Ilaria.
 
<< Pronto Lou? Dove siete? – chiese il riccioluto al telefono – oh okay, noi siamo qui alla macchina, vi aspettiamo>> concluse mettendo giù. Intanto arrivarono vicino l’auto.
 
<< Lou ha detto che stanno arrivando>> la informò il cantante. La rossa annuì.
 
<< Non ho mai mangiato giapponese>> disse Ilaria dopo un po’.
 
<< Davvero? Allora stasera mi divertirò a farti provare tante prelibatezze>> disse lui con sguardo di chi stava architettando qualcosa.
 
<< Cos’è quella faccia?>> gli chiese lei.
 
<< Niente – sorrise – vedrai, ti piacerà>> continuò lui con la stessa espressione.
Ilaria fece per dire qualcosa ma fu interrotta.
 
<< Eccoci!>> disse Louis avvicinandosi già con le chiavi della macchina in mano.
 
<< Siete solo voi? Dalila e Zayn?>> chiese Liam accorgendosi della mancanza dei due ragazzi.
 
<< Non so dove siano, ma manca la macchina. Meglio lasciarli stare>> rispose Ilaria.
 
<< Al loro posto però abbiamo altri due passeggeri>> disse Harry mostrando i pappagallini agli altri ragazzi.
 
<< E loro da dove vengono fuori?>> chiese Louis.
 
<< Sono Noah ed Allie, li abbiamo adottati qui allo zoo e abbiamo deciso di portarli con noi a casa – spiegò il riccioluto – spero non vi dispiaccia se li teniamo a casa>> concluse.
 
<< No affatto, sono tenerissimi!>> osservò Niall avvicinandosi alla gabbia ed infilando un dito tra le sbarre.
 
<< Bene, la famiglia Direction si sta allargando!>> disse Louis aprendo la portiera del posto guida ed entrando in macchina.
 

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Capitolo 33
*** Fuckin' Perfect (Parte V) ***


6th July 2013, Friday
 
 
 
 
Salirono tutti in macchina: Liam accanto a Louis, il guidatore, ed i restanti dietro. Noah ed Allie erano per terra tra le gambe di Harry, Ilaria accanto a lui affiancata da Niall.
 
<< Allora ragazzi, com’è andata la vostra giornata allo zoo? Quando vi abbiamo lasciati Niall era in pericolo di morte>> disse ridendo Ilaria.
 
<< Già, stavo morendo di fame!>> fece Niall con un leggero tono di rimprovero nei confronti dei due amici.
 
<< Si ma poi ha mangiato due Mc Menù che gli hanno salvato la vita>> rispose Liam.
 
<< Niall, sei incorreggibile!>> esclamò Ilaria.
 
<< A voi invece tutto bene?>> chiese Louis guardando Harry nello specchietto.
 
<< Certo, tutto bene>> rispose il riccioluto incontrando gli occhi del maggiore.
 
Subito dopo Harry abbassò lo sguardo, per poi portarlo sulla rossa di fianco a sé, la quale gli sorrise. Louis posizionò meglio lo specchietto retrovisore, prendendo anche la figura della rossa. Poté notare che tra i due c’era una strana aria, non limpida e pulita come sempre.
 
Qualcosa poi attirò l’attenzione della ragazza. Sentì il cellulare nella sua borsa vibrare, le era arrivato un messaggio. Dalila non poteva essere, per come l’aveva vista quella mattina di sicuro non le avrebbe mandato un messaggio. Conoscendola, era troppo nervosa ed infastidita per parlare con qualcuno. Neanche Zayn poteva essere, visto che l’aveva sentito poco prima, Harry era con lei, quindi...
Decise di ignorarlo, almeno per il momento.
 
I cinque ragazzi arrivarono fuori casa.
 
<< Lou, non andare in garage, mi serve la macchina. Io e Ilaria andiamo a mangiare qualcosa fuori>> lo avvertì Harry.
 
Louis così si fermò fuori casa. Scesero tutti: Niall e Liam si avviarono alla porta di casa, Louis aspettò Harry che stava tirando fuori dalla macchina la gabbia dei pappagallini.
 
<< Resta qui, porto un attimo loro dentro e arrivo>> disse alla rossa indicando i volatili.
 
Ilaria annuì. Lei scese dalla macchina e si spostò sul sedile anteriore, di fianco al guidatore.
Harry entrò in casa con Louis. Posò la gabbia per terra in cucina, mentre il maggiore dei due prendeva una lattina di Coca-Cola dal frigo. Harry fece per andarsene.
 
<< Harry>> lo chiamò Louis.
 
<< Dimmi>> il riccioluto si fermò e si girò verso l’amico. I due si guardarono per qualche secondo senza parlare. I loro sguardi fecero capire tutto l’uno all’altro, non c’era bisogno di dire niente.
 
<< Divertiti>> rispose Louis infine, dopo essersi assicurato che Harry avesse capito. Harry sorrise ed uscì dalla cucina.
 
Intanto, rimasta sola, Ilaria si ricordò del messaggio ricevuto poco prima. La curiosità le fece affondare la mano nella borsa ed estrarne il cellulare.
 
Un nuovo messaggio.
 
Angelo.
 
“Ehy! Se non mi facessi sentire io tu non lo faresti mai! Allora, come va lì? :)”
 
Sul volto di Ilaria si dipinse un sorriso: un sorriso amaro, un sorriso di felicità mescolato con un pizzico di tristezza e di vuoto. Il suo vuoto, quello del suo migliore amico.
 
“Oi! Qui va tutto bene, tranne per il fatto che tu e Dome mi mancate tantissimo! Scusa se non mi sono fatta viva in questi giorni, ma sono successe talmente tante cose... ho così tanto da raccontarti...”
 
Angelo notò la nota di tristezza nelle sue parole. In fondo era un po’ quello che provava anche lui.
 
“Beh allora bisogna rimediare… ;)”
 
Pian piano la tristezza cominciava a scivolare via. Le faceva bene sentirlo, anche solo per messaggio. Riusciva sempre a farla sorridere.
 
Alzò lo sguardo e vide Harry chiudere la porta di casa alle sue spalle.
 
“Magari si potesse fare come quando mi bastava uscire di casa per parlarti..  Scusa, ora devo andare... ti chiamo domani, promesso :) un bacio, ti voglio bene”
 
<< Allora, pronta per il giapponese?>> le chiese Harry entrando in macchina e posizionandosi al posto di guida.
 
<< Certo! È da tantissimo tempo che voglio provarlo>> rispose lei.
 
<< Si vede che ci volevo io. Sai, serve anche la giusta compagnia>> fece Harry alludendo a qualcosa. Ilaria non capiva cosa avesse intenzione di fare, perché a qualcosa stava pensando, ne era sicura.
 
<< Beh lo ammetto, stavo proprio aspettando di conoscere uno dei miei cinque idoli per andarci>> disse lei sarcastica.
 
Harry rise mettendo in moto la vettura e dirigendosi verso la strada che li avrebbe portati verso la loro serata.
 
 
 
<< Posso sapere cosa ci facciamo in questo fantastico campo da calcio?>> chiese Dalila.
 
<< Questo… cosa?>> chiese Zayn. Aveva davvero detto “fantastico”?
 
<< Questo fantastico campo da calcio>> ripeté la biondina osservando ogni metro quadrato del campo.
 
Era di un verde splendente e le linee bianche era precisissime. Ovvio, non era san Siro ma era ben fatto. Dalila si voltò verso il pakistano. La stava guardando in un modo abbastanza strano.
 
<< Che c’è?>> chiese Dalila confusa. 
 
<< Tu… hai detto..>> cominciò a balbettare il ragazzo << Non dirmi che ti piace il calcio>> disse Zayn sconvolto. Insomma, era una ragazza! Alle ragazze non piace il calcio. 
 
<< Ehy, sono un interista sfegatata. A differenza della altre ragazze io amo il calcio>> disse Dalila seria.
 
Appunto. Ormai era appurato: ciò che Zayn credeva impossibile Dalila lo faceva diventare possibile.
 
<< Davvero?>> chiese Zayn senza parole.
 
Dalila annuì sicura.
 
<< Sei la prima ragazza che conosco che ama il calcio>> disse Zayn entrando, seguito dalla bionda, nel campo.
 
<< Già, me lo dicono in molti>> rispose Dalila guardandosi intorno << Ma cosa facciamo qui se non abbiamo una palla?>> chiese confusa.
 
Zayn le sorrise senza risponderle e andò verso il centro del campo. Dalila capì che era inutile fare domande e seguì il ragazzo. All’improvviso Zayn si sdraiò in mezzo al campo e fece cenno a Dalila di sdraiarsi di fianco a lui. La bionda fece come le aveva detto il ragazzo e si sdraiò proprio di fianco a lui.
 
Nessuno disse niente, Dalila capì che non c’era bisogno di parlare. Era lì con Zayn, dopo aver fatto pace con lui, e si sentiva la persona più felice del mondo.
 
Dalila guardò Zayn al suo fianco. Il ragazzo aveva gli occhi chiusi e Dalila ne approfittò per prenderlo per mano e avvicinarsi a lui. Zayn la fece appoggiare al suo petto, la strinse a se con entrambe le braccia e cominciò ad accarezzarle i lunghi capelli.
 
<< Non vado da nessuna parte…>> sussurrò Dalila accorgendosi dell’abbraccio molto protettivo del cantante.
 
<< Non vorrei rischiare..>> le sussurrò  Zayn tra i capelli.
 
Dopo quello che era successo precedentemente con la ragazza e il fatto di averla quasi persa, il cantante non voleva rischiare. I due rimasero in quel modo per un tempo a loro sconosciuto. Rimasero in silenzio ognuno con i propri pensieri.
 
All’improvviso Dalila notò la respirazione troppo regolare del pakistano e alzò la testa quel poco che bastava per guardarlo. Stava dormendo?
 
Dalila l’osservò attentamente, cosa che non era riuscita ancora a fare, e si accorse della stanchezza sul suo volto. Sembrava che non chiudesse occhi da una vita. Il suo viso non era quello di sempre era come spento.
 
Zayn, immerso in quella tranquillità assoluta, si accorse dello sguardo della ragazza posato su di se ed aprì gli occhi. Il suo sguardo si imbatté in quello azzurro di Dalila.
La bionda, alla vista di quel viso “completo”, non resistette e l’accarezzò.
 
<< Ehy..>> sussurrò Zayn.
 
<< Che ti è successo?>> chiese Dalila sempre in un sussurro.
 
Zayn la guardò confuso.
Dalila si mise seduta di fianco a lui e continuò ad accarezzare quel viso.
 
<< Sembra che tu non dorma da giorni..>> ammise in fine l’italiana.
 
Zayn chiuse gli occhi e si godette quelle carezze.
 
<< Bè questa notte non ho proprio chiuso occhio>> spiegò Zayn.
 
<< Come m..>> cominciò a chiedere Dalila ma si bloccò.
 
Zayn aprì gli occhi e la guardò. Tanto bastò a Dalila per capire che la sua intuizione era corretta. Zayn aveva passato la notte in bianco pensando a ciò che era successo tra i due. Lei aveva dormito sì ma solo perché era stanca e le lacrime silenziose che aveva versato tutta notte le avevano conciliato il sonno.
Dalila smise di accarezzarlo e fece per allontanare la mano ma Zayn la fermò.
 
<< Adesso tocca a me essere coccolato>> disse Zayn.
 
<< Non mi dirai che sei davvero geloso di Palla Di Pelo>> disse ridendo appena.
 
Zayn annuì sicuro e guardò Dalila aspettando che lei riprendesse da dove si era fermata.
 
<< Sto aspettando>> disse Zayn chiudendo gli occhi e aspettando di sentire la mano morbida di lei sul suo viso.
 
<< Ma non posso>> disse Dalila.
 
<< Perché?>> chiese Zayn aprendo gli occhi.
 
<< Non oserei mai toccare i capelli di Zayn Malik!>> disse lei solenne.
 
“Anche se è una delle cose che desidererei di più…. Ma tutti sanno che i capelli di Malik non si toccano” pensò Dalila.
Zayn sorrise divertito e si mise a sedere e la guardò serio. Il cantante le si avvicinò fino a toccare la guancia della ragazza con la sua.
 
<< E se facessi un’eccezione solo per te?>> le sussurrò strofinando la sua guancia ruvida con quella morbida dell’italiana.
 
Dalila rabbrividì e affondò il viso tra la spalla e il collo del ragazzo. Zayn se ne accorse e sorrise intenerito. Gli piaceva farla arrossire, sembrava ancora più piccola di quello che era. Dalila affondò il volto nel collo del ragazzo e inspirò quel suo profumo particolare che amava. Sembrava una cavolata ma quel profumo la faceva sentire protetta. Era strano ma era così.
 
All’improvviso il cellulare di Zayn squillò interrompendo l’atmosfera creata. Il cellulare continuava a suonare e la ragazza alzò il volto verso il pakistano.
 
<< Che fai non rispondi?>> chiese Dalila guardandolo.
 
Zayn prese il cellulare e guardò chi lo stava chiamando.
 
<< E’ Liam..>> rispose rimettendo il cellulare in tasca. In quel momento aveva altro a cui pensare che parlare con Liam al telefono, aveva una biondina da coccolare.
Dalila afferrò il cellulare giusto in tempo e rispose al posto del proprietario.
 
<< Liam!>> lo chiamò la biondina.
 
<< Si, siamo vicino casa. Si, capisco. Okay, stiamo arrivando. Un bacio!>> disse la bionda chiudendo la chiamata. Dalila dette il cellulare a Zayn e lo guardò.
 
<< Perché non hai risposto a Liam?>> chiese.
 
Zayn posò il cellulare nella tasca dei jeans e voltò lo sguardo da un’altra parte. Non riusciva a reggere quello sguardo, non quando era arrabbiato.
 
Dalila si mise a quattro zampe e cercò il viso del ragazzo, che cercava di evitarla. La bionda gli si avvicinò fino a far mettere il ragazzo con le spalle sull’erba. In quella posizione non poteva non guardarla. 
 
<< Allora?>>  chiese Dalila continuando a tenere il suo sguardo puntato su quello scuro di lui.
 
<< Zayn? Perché non hai voluto rispondere a Liam?>> richiese lei. Di nuovo nessuna risposta dal pakistano.
 
<< Hai litigato con Liam? È successo qualcosa tra di voi?>> chiese lei curiosa.
 
Zayn non le rispose e si mise seduto, portando la ragazza nella stessa posizione. Le riservò un’ultima occhiata e poi si alzò, cominciando ad avviarsi verso la macchina.
 
<< Zayn!>> lo richiamò Dalila rimasta lì da sola. Si alzò e gli corse dietro, che gli prendeva?
 
<< Uffa!>> sbottò il cantate voltandosi << Io volevo stare qui con te ancora un po’!>> disse il ragazzo.
 
Dalila si fermò a qualche metro dal ragazzo  e lo guardò intenerita. Zayn sembrò accorgersi di quello che aveva appena detto ed abbassò lo sguardo leggermente arrossito.
Dalila sorrise e cominciò ad avvicinarsi al ragazzo che la guardò. Zayn la vide farsi più vicina ma poi lo superò e si mise dietro le sue spalle.
 
<< Tieniti pronto>> gli disse semplicemente lei.
 
Zayn si voltò per capire cosa stesse per fare e la vide prendere la rincorsa e corrergli incontro. Con un salto Dalila si aggrappò alle spalle di Zayn. Il pakistano preso alla sprovvista non fece nulla e la ragazza cominciò a scivolare.
 
<< Zayn!>> lo chiamò Dalila.
 
Il cantate sembrò riprendersi e saldò per bene la ragazza al suo corpo.
 
<< Grazie, eh! Volevi farmi cadere?>> chiese Dalila stringendo le braccia al suo collo.
 
<< Bè tu me lo potevi anche dire!>> le rispose Zayn guardandola con la coda dell’occhio.
 
I due si guardarono e scoppiarono a ridere.
 
<< Andiamo, dai>> disse Zayn tenendo stretta Dalila e avviandosi verso la macchina.
 
<< Zayn?>> lo chiamò Dalila piano.
 
<< Si?>> rispose Zayn.
 
<< E’ successo qualcosa con Liam?>> chiese la bionda.
 
<< No, tranquilla. Tra noi va tutto alla grande>> le rispose sincero lui.
 
<< E ci torneremo qui, vero?>> chiese Dalila.
 
<< Se vuoi, certamente>> rispose Zayn cercandola con lo sguardo e sorridendole.
 
<< Si, ma la prossima volta ci portiamo la palla>> disse Dalila appoggiandosi a Zayn e godendosi quel dondolio continuo e rilassante.
 
<< Va bene..>> le rispose Zayn.
 
I due arrivarono alla macchina e Zayn fece scendere Dalila dalle sue spalle. Il pakistano salì in macchina e accese l’auto mentre Dalila prima di salire andò a prendersi Simba e lo portò davanti con se.
 
<< Non è un po’ troppo grande?>> chiese Zayn mettendo in moto.
 
<< Si, ma tanto siamo quasi arrivati..>> spiegò Dalila accarezzando il leoncino.
 
Nessuno disse più niente e in meno di due minuti arrivarono. Zayn archeggiò  la macchina fuori, avrebbe dovuto accompagnare le ragazze a casa, e i due scesero precipitandosi alla porta.
Zayn suonò e immediatamente qualcuno si precipitò ad aprire.
 
<< Eccovi!>> disse Niall aprendo la porta.
 
<< ‘Sera>> salutò Zayn entrando.
 
<< Buona sera!>> disse Dalila entrando e baciando sulla guancia Niall.
 
Louis e Liam raggiunsero i tre ragazzi davanti alla porta e, salutati tutti, andarono tutti in cucina.
 
<< Ilaria e Harry?>> chiese Dalila sedendosi sul tavolo sempre con Simba vicino a se.
 
<< Sono andati a mangiare fuori, siamo solo noi stasera>> spiegò Louis.
 
<< Scusa>> chiese Niall a Dalila << Ma quello?>> chiese indicando l’enorme peluche che la ragazza teneva stretto.
 
Zayn  prese una bottiglia d’acqua dal frigo e salì in camera sotto lo sguardo attento di Liam. Gli sembrava che Zayn fosse… arrossito? Che era successo tra quei due? 
 
<< Me l’ha regalo Zayn>> disse Dalila scendendo dal tavolo e dirigendosi verso le scale.
 
<< Cosa?>> chiese Liam ancora più confuso.
 
<< Malik aspettami!>>  urlò la ragazza evitando la domanda e salendo di corsa le scale.
 
I tre ragazzi rimasti in cucina si guardarono sconvolti.
 
<< Gliel’ha regalato Zayn?>> chiese Liam.
 
<< Hanno fatto pace?>> chiese Niall.
 
<< Così sembra>> rispose Louis ad entrambi.
 
<< Grazie al cielo!>> risposero tutti e tre contemporaneamente.
 
Scoppiarono a ridere e continuarono a preparare la cena.
 
 
 
In dieci minuti giunsero al locale giapponese e si sedettero ad un tavolo per due, uno di fronte all’altro. Il posto era magnifico: luci soffuse, colori caldi ed atmosfera orientale. Ilaria era sempre stata affascinata da tutto questo, fin da quando aveva iniziato a studiare cinese alle superiori.
 
<< Stasera, se permetti, vorrei ordinare io per te. Essendoci già stato vorrei farti assaggiare delle cose che ho in mente molto buone>> disse Harry sfogliando il menù.
 
<< Ho passato un’intera giornata con te e sono ancora viva, quindi penso di potermi fidare>> rispose lei ironicamente.
 
<< Dovrei essere io quello che ha perso la fiducia nei tuoi confronti dopo oggi pomeriggio>> ribatté lui sorridendo.
 
<< A quanto mi risulta non sono io quella che fa il solletico a tradimento>> fece Ilaria allontanando il dorso dallo schienale della sedia e poggiando i gomiti sul tavolo.
 
<< Avete già scelto?>> la cameriera con uno strano accento orientale interruppe il loro piccolo battibecco.
 
Il cantante guardò Ilaria assottigliando gli occhi ed esibendo un sorrisetto, per poi rivolgersi alla cameriera << Si, allora...>>
 
Intanto che Harry parlava con la donna ed ordinava tutte doppie porzioni con nomi strani, Ilaria era immersa nei suoi pensieri. La sua mente in un attimo volò fino in Italia ed iniziò a sviluppare pensieri su Angelo e su quei messaggi che si erano scambiati poco prima. Nonostante stesse vivendo un sogno, il suo sogno, quello che la accompagnava da tutta una vita, Angelo le mancava, e tanto.
 
Era inevitabile, dopo sei anni che si conoscevano. Per lei c’era sempre stato solo e soltanto lui. Era come una droga: sapeva che le faceva male, ma nonostante ciò non riusciva a smettere di stare con lui, seguirlo ovunque e sentirlo praticamente tutti i giorni.
Sembrava che più la faceva soffrire e più lei aveva bisogno di lui. Com’era possibile?
Ora però c’era Harry e questo cambiava tutto. Ancora non aveva capito però, se in meglio o in peggio.
 
<< Ila?>> Harry riportò la mente dell’italiana a Londra.
 
<< Si?>> rispose lei distratta. La cameriera se n’era andata.
 
<< Tutto bene? Ti vedo pensierosa>> disse Harry notando che era rimasta assente per qualche minuto.
 
<< Si, scusa. Stavo pensando che.. – fece una piccola pausa – che non ho capito niente di quello che hai ordinato>> mentì.
 
Il riccio rimase qualche secondo interdetto, cercando di interpretare la sua espressione.
 
<< Tranquilla, sono tutte cose buonissime, vedrai>> rispose poi, facendo finta di non essersi accorto di niente. Era tutto il giorno che era strana.
 
<< Va bene, per questa sera mi sono fidata, ma cerca di non perderla di nuovo questa fiducia>> disse lei ridendo.
 
Dopo dieci minuti arrivò da mangiare: adagiati su piatti bianchi di forme moderne, giaceva del pesce crudo cucinato e decorato in modi diversi, con varietà di spezie, verdure e salse.
 
<< Okay, per prima cosa ti faccio provare questo>> Harry prese con le tipiche bacchette orientali un pezzo di pesce dal piatto e lo intinse in una salsina dal colore arancino.
Allungò il braccio verso Ilaria, la quale aprì la bocca e lo assaggiò.
 
<< Buono, davvero ottimo! Si, approvato>> disse la ragazza gustandosi il boccone.
 
<< Bene – prese un altro pezo di sushi – ora prova questo. Qui si cambia un po’ sapore>> allungò di nuovo il braccio verso di lei per imboccarla.
 
<< Mmh, buono anche questo... leggermente piccante ma buono>> disse Ilaria assaporando lentamente.
 
<< Ed ora il pezzo forte>> fece Harry mentre un sorrisino gli spuntava sul viso.
 
Intinse un pezzo di sushi in una salsina dal colore verdognolo. Ilaria lo assaggiò. Una volta che la rossa iniziò a masticare quel sorriso di Harry divenne sempre più grande. Stava aspettando qualcosa.
 
<< Buono, però ha un sapore strano, e..>> intanto Ilaria masticava lentamente << mmh... e...>> lo assaporava sempre più << BRUCIA!>> urlò infine.
 
Harry scoppiò a ridere, era riuscito nel suo intento. Ilaria intanto si affrettò ad afferrare il bicchiere d’acqua davanti a sé e a berselo tutto. Il bruciore si placò, ma non del tutto. Pizzicava ancora abbastanza.
 
<< Styles questa me la paghi!>> riuscì a dire mentre si versava dell’altra acqua. Harry intanto rideva senza pudore.
 
<< Te l’avevo detto che era il pezzo forte>> disse lui tra le risate.
 
<< Ma come fanno a mangiare questa roba>> si chiese Ilaria mentre, placato il bruciore, si lasciava andare sulla sedia.
 
<< Non ti è piaciuto?>> chiese Harry sarcasticamente.
 
<< Simpatico! – gli rispose – ora mangio da sola, ho capito che non mi posso fidare di te>> continuò lei iniziando a prendere le bacchette in mano.
 
<< Aspetta, ti do una mano... – disse alla rossa, vedendo che non riusciva ad usare le bacchette – questa la tieni con il pollice e l’indice, poi con il medio ti aiuti..>> le spiegò posizionandole le bacchette in mano.
 
Anche in quell’occasione la lucidità di Ilaria spariva a tratti, le mani di Harry erano una cosa assolutamente inspiegabile.
 
<< Grazie. Finalmente ho capito come si usano, non sono mai stata capace>> confessò lei.
 
Finirono tutto, non lasciarono niente nei piatti, tranne la salsa super piccante che Ilaria, dopo l’esperienza che aveva avuto, non toccò più.
 
<< Per favore, mi può portare il conto?>> chiese Harry ad una cameriera che passava di lì.
 
<< Mi sento super sazia, era tutto buonissimo>> disse Ilaria poggiando una mano sullo stomaco.
 
<< Sono contento. La prossima volta ti porto in un ristorantino messicano dove fanno dei Tacos buonissimi. È il mio locale preferito, poi io adoro i Tacos, ma sapevo che stasera era chiuso quindi ho optato per il giapponese>> spiegò lui.
 
<< È un invito a cena questo?>> domandò la rossa avvicinandosi al riccio.
 
Ad Harry scappò un sorriso << Può darsi>> disse malizioso.
 
Poco dopo pagarono ed uscirono dal locale.
 
<< Che ne dici di una passeggiata sul fiume?>> chiese Harry alla rossa.
 
<< Si, perché no>> rispose lei sorridendo e prendendo Harry per mano.
 
 
 
Dalila arrivò davanti alla camera di Zayn e senza pensarci aprì la porta entrando, come fosse camera sua.
 
<< Ehy!>> urlò Zayn spaventandosi.
 
<< Scusa! Ti stai vestendo?>> chiese Dalila girandosi dall’altra parte.
 
<< No, già fatto>> disse Zayn mettendo la maglia nell’armadio.
 
Dalila si voltò e arrossì.
 
<< E tu questo lo chiami vestirsi?>> chiese tutta rossa in volto.
 
Zayn la guardò velocemente ed alzò le spalle.
 
<< Zayn hai addosso solo i pantaloni!>> urlò Dalila coprendosi gli occhi con una mano.
 
<< E allora?>> chiese Zayn avvicinandosi. Dalila aprì leggermente le dita per sbirciare e capire cosa stesse facendo il ragazzo.
 
<< E’ inutile tenere la mano davanti agli occhi se sbirci>> la prese in giro il pakistano.
 
<< Touché!>> ammise la ragazza e togliendo la mano dalla faccia.
 
Dalila lasciò per terra Simba e lo guardò avvicinarsi. Era… bellissimo.
“ Wow..” pensò stringendo le mani in pugni, doveva lottare con tutte le sue forze contro la voglia di sfiorarlo, di accarezzarli il petto scuro e tatuato.
Zayn si avvicinò e allungò una mano verso la ragazza, gesto che la distrasse dal suoi pettorali e addominali.
 
Dalila si aspettò di sentire la mano di Zayn sulla sua faccia e invece sentì la porta chiudersi e la sua schiena appoggiarsi ad essa.
La ragazza era bloccata tra la porta e Zayn davanti a sé. La mano sinistra del ragazzo era appoggiata alla porta e con l’altra mano libera mise una ciocca bionda dietro l’orecchio della ragazza.
 
Dalila continuò a guardarlo, si sentiva persa in quell’oceano color caramello sciolto. Il suo sguardo era così penetrante e sconvolgente. Bastava guardalo per più di due secondi per finirci dentro e non uscirne più.
 
Zayn con la mano  libera le accarezzò il volto, scese lungo il collo, percorse il braccio e quando arrivò alla mano della ragazza la intrecciò alla sua. Si avvicinò ancora di più alla ragazza fino a quando i loro volti non furono a meno di due centimetri di distanza. Dalila capì cosa stava per succedere nei prossimi secondi e lentamente chiuse gli occhi. Ancora pochi secondi e avrebbe assaporato, di nuovo, quelle labbra. 
 
<< Ragazzi scendete!>> urlò Louis facendo spaventare i due ragazzi.
 
Zayn si allontanò da Dalila, le diede le spalle e andò a prendere una maglia lasciata sul letto. Dalila lo guardò vestirsi e, ripresa la concentrazione, prese Simba ed aprì leggermente la porta.
 
<< Puoi lasciarlo qui sul letto. Non mi sembra il caso di portarlo a cena>> disse Zayn  guardandola andare via.
 
<< Forse hai ragione>> disse Dalila facendo retromarcia e posando il peluche sul letto del cantante.
 
I due si sfiorarono e Zayn notò la solita e buffa espressione sul viso della ragazza.
 
<< Ehy>> le disse prendendola per un polso e stringendola tra le braccia << Va tutto bene, tranquilla>> le sussurrò accarezzandole la schiena. Magicamente la bionda si sentì più tranquilla e alzò il viso verso quello del pakistano.
 
<< Scendiamo, dai>> gli disse baciandogli delicatamente una guancia.
 
Quella volta fu Zayn a rimanere senza parole, sciolse la presa e guardò la ragazza avviarsi verso la cucina.
 
<< DALILA! ZAYN!>> urlò Louis.
 
<< Tomlinson appena scendo ti distruggo!>> gli urlò lei. Non poteva aspettare un attimo? Aveva già “disturbato” abbastanza, insisteva pure?
 
Zayn sorrise e uscì anche lui dalla camera.
Dalila scese e arrivò in cucina. Liam, Louis e Niall erano già seduti. Dalila si sedette di fianco a Liam, seduto a capo tavola, e guardò il posto davanti al suo.
 
<< La prossima volta ti riduco in poltiglia, capito William?>> gli disse minacciosa.
 
<< Ho interrotto qualcosa?>> le chiese malizioso il maggiore. 
 
<< Dov’è Zayn? Sto morendo di fame!>> si lamentò Niall.
 
Dalila guardò male il castano davanti a se ma poi tutti rivolsero le loro attenzioni al ragazzo che arrivò in cucina.
 
<< Eccomi>> disse il ragazzo entrando in cucina.
 
Zayn si sedette di fianco a Dalila e tutto sembrò tornare normale. Nessuno nella stanza poteva immaginare che tra gli ultimi arrivati c’era stato un bacio e uno era stato interrotto prima del dovuto.
All’improvviso si sentirono dei cinguettii provenienti dalla sala.
 
<< E questo rumore cos’è?>> chiese Zayn guardando i tre ragazzi.
 
<< Ci siamo dimenticati di fare le presentazioni!>> disse Louis alzandosi e andando in sala.
 
Il maggiore dei cantanti tronò in cucina con la gabbia dei due piccolo Love Birds.
 
<< E loro da dove sbucano fuori?>> chiese Dalila alzandosi e andando a vederli da vicino.
 
<< Dalila, Zayn vi presento Allie e Noah!>> disse Liam facendo le presentazioni.
 
<< Sono una coppia di pappagallini che hanno adottato Harry e Ilaria>> spiegò Niall con la bocca piena.
 
<< Chiudi quella fogna!>> lo sgridò Liam. Niall eseguì l’ordine e continuò a mangiare. 
 
<< Aww! Ma che sono teneri!>> disse Dalila guardandoli.
 
<< Resteranno qui?>> chiese Zayn a Louis.
 
<< Si, Harry li ha adottati e da oggi in poi resteranno qui>> spiegò il maggiore.
 
<< Quel ragazzo fa sempre a modo suo>> disse il pakistano scuotendo il capo.
 
<< Perché? Non ti fa piacere averli qui?>> gli chiese Dalila.
 
<< Certo, solo che Harry ogni tanto fa le cose senza chiedere. Tutto qui>> spiegò il moro.
 
<< Che sei noioso!>> lo prese in giro Dalila facendo scoppiare a ridere tutti. 
 
<< Bene adesso che avete visto i nuovi inquilini di casa Direction possiamo tornare alla nostra cena!>> disse Louis portando in sala i due uccellini. Liam andò a sedersi e Dalila lo seguì. All’improvviso qualcuno la bloccò per un polso.
 
<< Intanto, il noioso non ti dispiace>> le sussurrò Zayn lasciandola ferma lì dove era e andando a sedersi.
 
<< Non vieni a mangiare?>> chiese Louis arrivando in cucina e notandola.
 
<< S-si… andiamo>> disse la ragazza arrossendo leggermente.
 
Liam la guardò e lei gli sorrise cercando di nascondere l’imbarazzo. Quel pakistano l’avrebbe pagata, ne era certa. 
 

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Capitolo 34
*** Fuckin' Perfect (Parte VI) ***


6th July 2013, Friday
                    
 
 
 
<< Wow che mangiata!>> disse Dalila.
 
<< Era tutto ottimo, bravo Liam!>> disse Niall.
 
Liam lo ringraziò con lo sguardo e cominciò a sparecchiare.
Dalila si alzò e cominciò ad aiutarlo.
 
<< Ferma, faccio io. Tu, Niall e Louis andate pure in sala>> disse Zayn mettendole una mano sulla sua e fermandola. Dalila guardò prima le loro mani e poi il ragazzo.
 
<< Tranquilla, ci penso io>> le disse il pakistano sorridendole.
 
<< Okay, come vuoi>> gli rispose la bionda. Aveva capito che il moro voleva restare da solo con l’amico. Che dovessero parlare di qualcosa di importante? 
Dalila seguendo gli altri due cantanti sotto lo sguardo protettivo di Zayn e quello confuso di Liam. 
 
<< E così avete fatto pace..>> cominciò il castano riprendendo a sparecchiare.
 
<< Già>> rispose Zayn.
 
<< E come è successo?>> chiese curioso Liam.
 
<< Diciamo che…>> cominciò Zayn sorridendo << E’ stato merito di un cucciolo di tigre>> disse in fine.
 
<< Davvero?>> chiese sorpreso Liam.
 
<< Già, se non fosse stato per lui a quest’ora…>> il pakistano non concluse la frase e rabbrividì leggermente. Non voleva pensare in che situazione sarebbero stati lui e la bionda se Palla Di Pelo non li avesse riavvicinanti.
 
<< E il peluche?>> chiese Liam curioso e cambiando discorso.
 
<< Quello… è solo un regalo>> rispose Zayn passandogli un piatto.
 
<< E che significato ha?>> Liam lo guardò attentamente.
 
<< Non lo so. So solo che le ho fatto un regalo>> confessò il maggiore dei due.
 
<< Non guardarmi così!>> lo scacciò Zayn. Si sentiva già abbastanza confuso per fatti suoi se ci si metteva anche Liam e la sua faccia maliziosa, di sicuro, non aiutava.
 
<< Ma che sei tenero!>> lo prese in giro Liam.
 
<< Piantala!>> lo sgridò il moro arrossendo.
 
<< Zayn che arrossisce! Che ti ha fatto quella ragazza?!>> continuò la presa in giro il castano.
 
<< Liam, non ti sopporto quando fai così>> gli disse Zayn guardandolo serio.
 
Il minore dei due smise di riedere e guardò attentamente l’amico.
 
<< Come ti senti?>> gli chiese improvvisamente serio.
 
<< Non lo so… penso bene. Ma sono ancora confuso>> gli rispose il moro.
 
<< Capito… Be, comunque avete fatto pace e questo è già qualcosa. Vedrai che si sistemerà tutto>> gli disse dandogli una pacca sulla spalla.
 
<< Non ci devo pensare, giusto?>> disse Zayn guardando l’amico.
 
<< Esatto, mio dolce Zayn>> lo prese in giro Liam scoppiando a ridere.
 
Zayn non ebbe il tempo di rispondergli che Dalila spuntò sulla soglia della porta.
 
<< Ehy>> disse Zayn salutandola.
 
<< Vi lascio soli>> disse Liam andando verso Dalila e facendole l’occhiolino. Dalila arrossì un po’ e poi si rivolse al pakistano davanti a sé.
 
<< Sei stanca?>> chiese Zayn.
 
Dalila annuì. Come aveva fatto a capire che voleva chiedergli di accompagnarla a casa?
 
<< Okay, prendo la giacca e ti porto in albergo>> disse Zayn salendo sul primo gradino della scale.
 
<< Ti porto giù Simba?>> le chiese fermandosi.
 
<< No, posso lasciarlo qui da voi?>> chiese Dalila.
 
<< Certo, lo tengo in camera mia?>> chiese Zayn.
 
<< Mi faresti un favore, non voglio lasciarlo in albergo>> disse Dalila.
 
<< Okay>> e detto ciò Zayn salì sparendo dalla vista della ragazza.
 
Dalila entrò in sala ma si fermò sulla porta e sbadigliò.
 
<< Vuoi che ti accompagniamo?>> chiese Louis.
 
Dalila non ebbe il tempo di rispondergli che qualcuno, alle sue spalle, lo fece al suo posto.
 
<< L’accompagno io>> disse Zayn prendendo le chiavi della macchina.
 
<< Okay, allora a domani!>> disse Louis alzandosi e andando ad abbracciare l’italiana.
Poi fu il turno di Niall e in fine quello di Liam. Quest’ultimo le schioccò un bacio sulla guancia e le diede la buona notte.
 
<< A domani ragazzi! ‘Notte!>> disse Dalila poi Zayn la trascinò fuori.
 
I due uscirono dalla porta e Zayn la prese per mano. I due salirono in macchina e per l’intero viaggio, che durò più o meno dieci minuti, nessuno disse nulla.
 
 
 
Camminarono lungo una strada, per poi arrivare al Tamigi. La luna era piena e il cielo stellato, non una nube copriva la cupola di quel blu intenso. La strada costeggiava la lunga distesa d’acqua, nella quale si riflettevano luci dai colori caldi che facevano contrasto con il colore scuro dell’acqua. Traghetti illuminati scivolavano lenti sul fiume, il quale affiancava le meraviglie turistiche più conosciute di Londra.
 
Su quella strada poi c’erano loro, due ragazzi appena usciti da un ristorante, che avevano alle spalle il ricordo di una giornata meravigliosa passata insieme. Due ragazzi che passeggiavano tenendosi per mano, per non lasciarsi mai. Per non perdersi, non di nuovo. Probabilmente entrambi sapevano che tra di loro c’era qualcosa di speciale, ma a quanto pareva non proprio tutto era perfetto.
 
Arrivarono più o meno a metà strada, camminavano già da una mezz’ora. Al di là del fiume scorsero la London Eye, imponente e ancora più bella di sera con le cabine illuminate.
 
<< É stata una giornata davvero magnifica>> disse lei camminando con lo sguardo rivolto verso il fiume, mentre si lasciava accarezzare i capelli da un venticello lieve e piacevole.
 
<< Hai ragione, anche io sono stato benissimo oggi>> Harry guardò Ilaria e lei si girò verso di lui. Si scambiarono uno sguardo, poi la ragazza guardò davanti a sé.
 
<< Oggi per me è stata la giornata delle prime volte se ci pensi. La prima volta che ho nuotato con un delfino, la prima volta che ho visto le giraffe e molti altri animali dal vivo e la prima volta che ho mangiato giapponese – girò lo sguardo verso di lui – è un giorno da ricordare>> finì.
 
<< Per quanto mi riguarda sono tutti giorni da ricordare da quando ti ho incontrata per la prima volta>> disse Harry sorridendo.
 
In un attimo la mente della rossa corse velocemente indietro nel tempo, tornando a circa tre anni prima.
 
“Da quanto tempo ti piace?”
“Da quando l’ho incontrato per la prima volta.”
 
Scosse la testa, scacciando immediatamente quel pericoloso ricordo che era riemerso senza motivo. Il cantante la guardò improvvisamente serio, notando che per l’ennesima volta in quella giornata la testa di Ilaria era da tutt’altra parte tranne che lì con lui.
 
<< Sai, potrei dire anche io la stessa cosa>> disse lei con un pizzico d’ironia, soffocando subito quel pensiero.
 
<< Ma?>> fece il riccio quasi rassegnato.
 
<< “Ma” cosa?>> chiese la ragazza confusa dalla sua domanda. Per lei non esisteva nessun “ma”.
 
<< Ma non lo dici>> Harry smise di camminare e si voltò verso la rossa per guardarla dritta in faccia.
 
Ilaria lo osservò, diventando anche lei subito seria e lasciando uscire un sospiro profondo.
Tenendosi ancora per mano, la rossa lo tirò verso il muretto a lato della strada che costeggiava il fiume e si sedette, invitando il cantante a fare lo stesso. Harry si mise al suo fianco e la guardò senza però trovare il suo sguardo, intento ad osservare le proprie mani.
 
<< Mi dici che succede? – chiese il riccioluto vedendo che la ragazza non si decideva a parlare – è tutto il giorno che sei strana, la tua mente sarà stata presente per nemmeno la metà del tempo che abbiamo passato insieme>> continuò.
 
La ragazza ancora non rispose, ma prese a torturarsi le mani più pesantemente ed Harry notò che le tremavano.
Il cantante poggiò una mano su quelle di lei, cercando di tranquillizzarla.
 
<< Ci siamo divertiti>> constatò lei in un sussurro.
 
<< Certo che ci siamo divertiti – rispose il riccioluto sorridendo – ma ho notato che qualcosa è cambiato da quando... – fece una pausa, cercando di captare la reazione della ragazza – da quando abbiamo parlato nella vasca dei delfini>> concluse.
Lei ancora non lo guardava negli occhi, le sue mani presero a tremare più forte. Un pensiero l’assaliva e la spaventava.
 
<< È per quello che ci siamo detti?>> domandò esitante lui, vedendo che Ilaria non accennava a rispondere. Sperava con tutto il cuore che non fosse quello il problema.
 
<< Harry... – cominciò lei in un sussurro, mentre il ragazzo sospirò quasi rassegnato – il fatto è che sono successe troppe cose>> disse, finalmente guardandolo in faccia.
 
Probabilmente si stava arrampicando sugli specchi, doveva a tutti i costi nascondere ciò che le passava per la testa. Cosa poteva dirgli? Che il suo passato la spaventava e aveva paura che potesse ripetersi in futuro...con lui?
 
Ilaria cominciò a stringere la presa sulla mano di Harry, accarezzandogli il palmo con il movimento continuo del pollice.
 
<< Sono venuta qui per passare una vacanza con la mia migliore amica, invece incontro te e mi stravolgi tutti i miei giorni – spiegò la rossa – e poi la radio e ciò che mi hai detto stamattina...>>
 
Ilaria portò la mano libera al volto del riccioluto, poggiandogliela delicatamente su una guancia a palmo aperto.
 
<< Dammi solo il tempo di abituarmici>> continuò lei sorridendogli appena. Harry chiuse gli occhi al tocco della ragazza ed annuì, riaprendoli.
 
<< Quindi è solo questo il problema?>> chiese il cantante, quasi sollevato. La rossa annuì, cercando di sembrare il più convincente possibile.
 
<< Ti serve del tempo?>> domandò il riccio allontanando la mano da quella di lei.
 
<< Ehy... – fece Ilaria alzandosi dal muretto e posizionandosi in piedi tra le gambe di Harry – non mi serve niente, non voglio che ti allontani>> disse, tenendogli ancora una mano sulla guancia e l’altra poggiata sulla sua spalla.
 
<< Sei sicura?>> domandò lui serio, puntando lo sguardo in quello di lei.
 
La ragazza lo osservò attentamente, perdendosi prima nei suoi occhi chiari, per poi passare alle sue labbra morbide e non poté nascondere il suo desiderio di baciarle di nuovo. Ma cosa sarebbe successo se l’avesse fatto? Era confusa e un bacio sarebbe potuto essere sia curativo che devastante. Avrebbe potuto capire ciò che desiderava e ciò che era più giusto fare, oppure avrebbe potuto renderla ancora più confusa ed insicura, facendola cadere in un baratro dal quale sarebbe stato difficile uscire.
 
Senza però nemmeno sfiorare le sue labbra, lo guardò negli occhi e capì che lei desiderava Harry, lo desiderava più di ogni altra cosa, ma quella paura la bloccava. Si accorse che era invasa dalla paura, così potente da poterla fermare dall’amare la persona alla quale forse teneva di più e che l’aveva aiutata tante volte quando le era capitato di rinchiudersi in camera ed abbandonarsi ad un mare di lacrime.
 
Ma probabilmente, se quel sentimento non fosse sparito, non avrebbe potuto concedersi a lui e lasciarsi andare come desiderava. Però, l’unica cosa della quale era sicura era che doveva scacciarlo da sola, solo lei poteva aiutare sé stessa, ma aveva bisogno che Harry le stesse accanto, anche ignaro di ciò che stava succedendo dentro di lei. Le bastava la sua sola presenza.
 
Tenendo lo sguardo fisso negli occhi verdi di lui gli accarezzò nuovamente una guancia.
 
<< Sicura>> gli sorrise.
 
Si scambiarono ancora qualche sguardo, poi la rossa gli mise le braccia al collo e lo abbracciò, stringendolo forte.
 
Ma non appena il suo volto scomparve dietro la spalla del riccio, il sorriso di poco prima svanì e la sensazione di poco prima prese il suo posto.
 
 
 
Arrivati all’albergo Zayn parcheggiò e spense la macchina. Dalila slacciò la cintura di sicurezza e si voltò verso il ragazzo, pronta per salutarlo. Solo quando Zayn si slacciò anche lui la cintura Dalila capì che la serata non era finita, che la stava accompagnando in camera.
 
I due scesero dall’auto,  Zayn affiancò Dalila e, presa per mano, entrarono in albergo. Sempre in silenzio i due presero l’ascensore e salirono fino al piano dove alloggiavano le due ragazze. Quando i due arrivarono Zayn lasciò la mano di Dalila ed uscì per primo. Dalila lo guardò mettersi con le spalle al muro di fianco alla porta della sua stanza. Dalila uscì dall’ascensore senza distogliere lo sguardo da quello del cantante. Le porte dell’ascensore si chiusero e quella piccola azione sembrò creare un mondo parallelo. Un mondo in cui c’erano solo due persone: Dalila e Zayn.
 
Dalila lo guardò dal basso verso l’alto: scarpe scure, jeans, maglia bianca e giacca di pelle. Gli occhi di lei incontrarono quelli di lui. Un semplice colpo di sopracciglia del pakistano fece perdere il senno alla bionda. Dalila cominciò avvicinarsi verso di lui, sotto lo sguardo attento di Zayn. Gli arrivò davanti e lo prese per mano, sorridendogli debolmente. Zayn strinse la presa e l’avvicinò a se posando la mano libera sul fianco di lei.
 
<< Ehy..>> sussurrò il ragazzo.
 
Dalila rabbrividì, ogni volta che le rivolgeva quel suo “Ehy” dal tono basso e dolce, la mandava in estasi e Zayn, ormai, l’aveva capito.
 
<< Ehy>> rispose lei sorridendo e appoggiandosi a lui.
 
In un primo momento Zayn non seppe che fare ma poi sentì il volto della ragazza incastrarsi perfettamente tra il suo collo e la sua spalla. Zayn si riprese e la strinse a sé. Dalila se ne accorse e si strinse ancora di più al cantante che cominciò ad accarezzarle lentamente la schiena.
 
Zayn la guardò dall’alto e capì che era stanca, infondo avevano passato una giornata ricca di emozioni e sentimenti. 
 
<< E’ora di andare a letto..>> le sussurrò anche se contro la sua voglia. Voleva stare ancora un po’ con lei, non voleva lasciarla da sola in una camera d’albergo.
 
<< Mmm..>> mormorò contraria lei. Non voleva che se ne andasse.
Zayn sorrise soddisfatto, anche lei voleva stare con lui?
 
<< Ancora due minuti… ti prego>> lo supplicò lei.
 
<< Okay, due minuti ma poi a letto..>> le propose Zayn.
 
Dalila annuì e continuò a godersi quell’abbraccio. Finalmente si sentiva completa. Zayn era lì con lei e la giornata era stata una delle migliori in tutta la sua vita. Lo zoo, Palla Di Pelo, il bacio, la pace fatta con Zayn, la Disney, il regalo che Zayn le aveva fatto, insomma era andato tutto per il meglio.
 
Per non parlare della frase che le aveva detto Zayn al campo da calcio.
“Uffa! Io volevo stare qui con te ancora un po’!”.
 
Dalila sorrise leggermente al ricordo, senza farsi vedere dal pakistano e si coccolo a lui.
Zayn  la guardò e sorrise contento. Tutto era andato per il meglio ed ora era lì con lei.
 
Come aveva già accennato a Liam la confusione non gli era passata, era ancora confuso ma in quel momento non gli fregava nulla. l’unica cosa che gli era chiara era che avere quella ragazza tra le braccia lo faceva sentire in pace. Non voleva sapere ne perché ne come mai. Ci sarebbe stato un momento per le domande e, chiaramente, non era quello.
 
All’improvviso la stanchezza si fece sentire e Zayn si accorse che Dalila era arrivata al limite. Non avrebbe retto ancora molto.
 
<< Sei stanca?>> chiese Zayn accarezzandole la nuca con i polpastrelli.
 
Dalila si staccò quel poco che bastava per appoggiare la sua guancia contro quella di Zayn e, portate le braccia all’altezza del collo di lui, l’abbracciò.
 
<< Si..>> rispose lei. Non voleva andarsene ma la stanchezza chiamava. Voleva restare in quel modo ancora un po’ ma non voleva che si addormentasse tra le braccia del pakistano.
 
<< Okay, allora va a dormire>> le rispose Zayn dolcemente e staccandosela da dosso.
 
Le prese il viso tra le mani e con entrambi i pollici le accarezzò delicatamente le guance che, al contatto con la sua pelle, arrossirono un po’.
 
<< Sei a pezzi>> le disse il moro sorridendole << E’ meglio che tu vada a letto o crollerai qui davanti a me>> le sorrise e mise le mani nelle tasche del giubbotto.
 
Dalila lo guardò superarla e non resistette, si voltò di scattò e lo afferrò per il giubbotto.
 
<< Che c’è?>> chiese Zayn voltandosi.
 
<< Aspetta… ti prego>> mormorò Dalila che l’abbracciò stretto. Era così dannatamente difficile lasciarlo andare, faceva male. L’abbraccio durò poco e la bionda si staccò lasciandogli un bacio sulla guancia.
 
<< ‘Notte, Malik>> disse Dalila senza guardarlo in faccia e prendendo la sua mano grande tra le sue piccole.
 
Zayn le strinse i polsi con una mano sola e con l’altra le fece alzare il volto. Le prese il mento e gli fece voltare leggermente il viso verso sinistra. Avvicinò la guancia chiara di lei alle sue labbra e le lasciò un piccolo bacio.
 
<< ‘Notte, piccola>> le sussurrò.
 
La lasciò andare e, guardata un’ultima volta, le diede le spalle e prese le scale. Dalila si voltò verso la porta e l’aprì. Richiuse il pezzo di legno alle sue spalle e si lasciò andare ai sentimenti. Era così… contenta, felice e completa. Qualcosa di umido le sfiorò la guancia e, immediatamente, si sfiorò. Da dove era uscita quella lacrima? Che fossero le famose lacrime di felicità?
 
Il cantante scese le scale ancora annebbiato. Era stato un finale bellissimo. Aveva passato tutta la giornata con la sua biondina e non riusciva a crederci nemmeno lui.
“E pensare che ieri era stato tutto il contrario” pensò il ragazzo uscendo dall’albergo.
 
Appena arrivò alla macchina guardò verso la finestra della ragazza ma non la vide. Che fosse già a letto?
 
Dalila era ancora ferma alla porta e ripensava, anche lei,  alla giornata che era appena trascorsa.
 
Zayn salì in macchina ma prima di mettere in moto si rilassò un attimo. Non poteva guidare in quelle condizioni, non era lucido abbastanza.
 
“Hai considerato l’idea di esserti innamorato?”
Le parole di Ilaria gli tornarono in mente.
 
Zayn sorrise senza darsi una risposta e prese il cellulare. Aprì un nuovo messaggio quando il cellulare gli vibrò tra le mani.
Un nuovo messaggio.
 
 “Grazie mille per la fantastica giornata. E’ stata la migliore in tutta la mia vita! Grazie davvero Zayn. Xxx
p.s. prenditi cura di Simba!

 
Zayn sorrise. Stava per scriverle lui e lei lo aveva anticipato.
 
Sono d’accordo una delle giornate più belle di tutta la mia vita. Tutto grazie a te, blondie … tranquilla mi prenderò cura di Simba come se fossi tu. Nessuno lo toccherà. Adesso va a dormire. Goodnight, my little blonde xxx
 
Dalila lesse il messaggio di risposta e rimase a bocca aperta. Lo rilesse un centinaio di volte poi un rumore la portò alla realtà. Sentì una macchina mettere in moto. Dalila si alzò e si fiondò alla finestra. Vide la macchina di Zayn infilarsi nelle strade oscure di Londra. Quando la macchina sparì dalla sua vista andò a sedersi sul letto e prese di nuovo il cellulare in mano.
 
Aprì l’ultimo messaggio ricevuto e cliccò su “rispondi”.
Le sue dita scivolarono veloci sulla tastiera e in meno di due secondi scrisse e inviò il messaggio.
 
 “…Love U…”
 
Non aspettò molto, nemmeno tre secondi che le arrivò un messaggio. Il cuore della bionda palpitava al massimo. Se non si fosse calmata le sarebbe venuto un infarto. Aprì il messaggio e lo lesse.
 
“ Love u 2”
 
Dalila si lasciò andare sul letto e sorrise felice. Si sentiva così contenta. Si mise sotto le coperte e con il cellulare in mano e rileggendo i due ultimi messaggi  si addormentò.
 
 
 
 
Harry guardò l’ora. Era quasi mezzanotte.
Il suo sguardo si spostò alla ragazza al suo fianco, che teneva la testa appoggiata sulla sua spalla.
 
<< Ehy, che ne dici se ti riaccompagno in albergo? Si sta facendo tardi>> disse Harry piano, sapendo che Ilaria si era rilassata. La ragazza alzò la testa dalla spalla di Harry.
 
<< Va bene – si alzò sulle sue gambe – è stata una giornata lunga ed effettivamente sono un po’ stanca>> sbadigliò.
 
Harry sorrise. Era bella anche con l’espressione assonnata.
 
<< Andiamo, ti porto a dormire>> la prese per mano.
 
Arrivarono alla macchina, vi salirono e durante il viaggio, di circa dieci minuti, nessuno disse niente. Ilaria era molto stanca ed anche la sua mente che per quel giorno aveva lavorato parecchio, andò in stand-by.
 
Giunsero all’albergo ed Harry l’accompagnò al piano della sua camera.
 
<< Ci vediamo domani?>> gli chiese lei.
 
<< Si, vi passiamo a prendere domani mattina, poi decideremo cosa fare>> rispose lui.
 
<< Va bene, allora... – lo guardò – buonanotte>> gli disse dolcemente.
 
<< Buonanotte>> le si avvicinò lentamente e le diede un bacio sulla guancia, ma questa volta un po’ più vicino alle labbra. Al momento del contatto Ilaria chiuse gli occhi, poi li riaprì quando il calore sulla sua pelle era svanito.
Sorrise.
 
Harry sparì dietro le porte dell’ascensore e Ilaria aprì la porta della camera. La richiuse alle sue spalle e si diresse verso il suo letto, sedendosi.
 
In quel momento mille pensieri misti a ricordi di quella giornata le tornarono alla mente, ma lei chiuse gli occhi e li bloccò tutti; non voleva assolutamente pensare a niente.
Poggiò due dita là dove il riccio le aveva lasciato il bacio e subito dopo sentì il suo cellulare vibrare.
 
“Grazie per la giornata meravigliosa, sono stato davvero bene. Per quanto riguarda il ristorante messicano...si, era un invito. Dovrebbero capitare più spesso giornate come questa.
Ci vediamo domani. Buonanotte, Principessa .x”
 
Sorrise, rileggendo di nuovo il messaggio. Un’altra giornata idilliaca con Harry Styles? Stava per forza sognando. Eppure il messaggio che era davanti ai suoi occhi ne era la prova.
E poi, di nuovo quel “Principessa”...ogni volta le faceva effetto come la prima.
Stupendo.
 
Dopo poco vibrò di nuovo il cellulare, un altro messaggio.
 
“P.S.: Non mi allontanerei mai da te, nemmeno se me lo chiedessi tu in persona. ‘Notte, mia Allie .x”
 
Il suo sorriso si allargò maggiormente ed in un attimo era come se si sentisse più leggera, come se tutti i problemi che si era fatta quel giorno fossero improvvisamente scomparsi.
Guardò lo schermo del suo iPhone e rispose al messaggio.
 
“Grazie a te, mi hai fatto vivere esperienze fantastiche. Sono d’accordo, giorni così dovrebbero essere più frequenti, perciò accetto volentieri l’invito.”
 
Si bloccò un istante, poi aggiunse ancora una frase al messaggio.
“P.S.: Lo so che non lo faresti mai... me l’hai detto tu che i Love Birds una volta trovata l’anima gemella rimangono insieme per tutta la vita, no? Prenditi cura dei pappagallini. A domani, mio Noah xx”
 
Premette su “invio” e sorrise contenta.
Si tolse le scarpe e camminò silenziosamente, in modo da non svegliare Dalila che forse già dormiva. Posò il cellulare sul comodino e lasciò andare la borsa per terra, si spogliò lasciando i vestiti dove capitava e si mise il pigiama. Si infilò nel letto con un’espressione beata e si stese in posizione supina fissando il soffitto scuro.
 
Sarà stata la magia della notte, ma si sentiva meglio. Che quella sensazione stava cominciando a sparire?
 
No, doveva essere la presenza di Harry. Così come in passato l’aveva sempre aiutata pur non essendo stato presente fisicamente, così stava facendo anche in quel momento. Le stava vicino, lo sentiva vicino e ciò la faceva stare...bene.
 
Non sapeva esattamente cosa fosse, ma le piaceva da morire.

 

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Capitolo 35
*** Madness And Worries (Parte I) ***


7th July 2013, Saturday
 
 
 
 
Un raggio di sole entrò nella stanza ed illuminò il volto del ragazzo, che pacifico, dormiva abbracciando un enorme peluche. Il cantante si voltò dalla parte opposta alla finestra e affondò il viso nel pelo morbido del leoncino vicino a se. Un odore gli riempì le narici. Non un odore qualsiasi. Il suo odore. Zayn si alzò di scatto e si guardò intorno.
 
Confuso prese il cellulare e guardò l’ora: erano le sette e mezza. Tese un orecchio e non sentì nessun rumore, gli altri stavano dormendo. Zayn si mise a sedere e appoggiò la schiena allo schienale e riprese ad accarezzare il peluche. Lo guardò e sorrise. Il suo sguardo si posò sul cellulare e gli vennero in mente gli ultimi due messaggi ricevuti.
 
L’ultimo l’aveva colpito particolarmente ma si era autoconvinto di non farsi strani film. Lei era italiana e, a differenza degli inglesi, loro usavano parole ben distinte per dire cose ben diverse. Zayn guardò il cellulare e si chiese cosa volesse dire quel “Love U” che aveva ricevuto. Era un semplice “ti voglio bene” o era... qualcosa di più?
 
Decise di non pensarci, non voleva rovinare niente ora che tutto era perfetto. Fece per posare il cellulare quando un’immagine gli passò davanti. Si alzò di scatto dal letto e si vestì. Si mise i primi jeans che trovò, la maglia bianca della sera prima e la camicia a quadri azzurra e blu. Si infilò la solite Nike blu e si fiondò in bagno. Si guardò allo specchio e sorrise. Quello che vedeva non aveva nulla a che fare con il riflesso della mattina precedente. Prima di sistemarsi i capelli corse in camera e prese il cellulare.
 
Tra quindici minuti passo a prenderti. Non voglio scuse.
Ps. Buongiorno xxx Z
 
Inviò il messaggio e ritornò davanti allo specchio. Due secondi prima che si ingellasse le mani gli arrivò un messaggio.
 
Non ho altra scelta… Squillami quando sei qua sotto.
Ps. ‘Giorno anche a te, Malik!
 
Zayn sorrise contento e si dedicò a se stesso. Quella giornata doveva essere perfetta. Nulla doveva andare storto. Finito in bagno uscì e andò in camera. Si guardò allo specchio.
 
<< Perfetto>> disse ammirandosi.
 
Prese il cellulare, portafoglio e chiavi della macchina e si fiondò al piano di sotto.
Non c’era anima viva e, in silenzio, uscì. Direzione? Albergo.
 
Dalila si guardò un’ultima volta allo specchio. Liam Converse, pantaloncini di jeans tendenti all’azzurro e una canottiera bianca semplice. Si raccolse i capelli con una mano in una lunga coda di cavallo bionda.
 
“Mmm.. no!” pensò lasciandoli cadere lungo la schiena.
“Molto meglio!” pensò mettendosi l’elastico al polso e guardandosi il trucco. Anche quello andava bene, gli occhi azzurri erano circondati da rimmel, matita e eye liner, tutto rigorosamente nero.
 
Guardò l’ora, Zayn sarebbe arrivato a momenti. Messi gli occhiali da sole, prese il cellulare e la borsa e si affacciò alla finestra. Giusto in tempo per  vedere Zayn parcheggiare.
 
Quando la macchina si fermò il suo cellulare iniziò a vibrare. Dalila sorrise contenta e senza fare nessun tipo di rumore uscì dalla stanza. Iniziò ad aspettare l’ascensore ma era troppo ansiosa e finì per prendere le scale. Scese tutti i piani alla velocità della luce e appena arrivò davanti alla porta si fermò.
 
Prese un bel respiro ed uscì tranquilla, come se quei quindici minuti non furono passati con un’infinita lentezza. La distanza tra lei e la macchina era minore al metro quando le vennero in mente i messaggi che aveva ricevuto la sera prima. Come si doveva comportare con il ragazzo adesso? Andò in panico. Non sapeva cosa aspettarsi e, tanto meno, sapeva come comportarsi. Lo sapeva che Zayn non era un tipo semplice.
 
Il suo sguardò si posò sul finestrino abbassato e i loro sguardi si incontrarono. Ciò bastò per far passare tutte le paure alla bionda. Solo un semplice sguardo a quegli occhi bastò per tranquillizzarla. Zayn era lì, non c’era altro che le importasse. Dalila aprì lo sportello, si sedette, chiuse lo sportello, lanciò la borsa sui sedili posteriori e si voltò verso Zayn.
 
<< Buongiorno>> la salutò Zayn sorridendole.
 
Dalila si sporse verso di lui e, baciatogli una guancia, lo salutò.
 
<< ‘Giorno!>>
 
Zayn sorrise contento e diede vita alla macchina. Dalila si mise la cintura e poi si voltò verso il pakistano che purtroppo aveva indossato gli occhiali da sole.
 
<< Allora?>> cominciò lei.
 
Zayn la guardò confuso e cercò di capire che volesse sapere di preciso. Fece per aprire bocca quando la bionda allungò una mano verso il suo viso e gli tolse gli occhiali da sole, sistemandoli sul cruscotto.
 
<< Non c’è poi tanto sole>> gli disse con naturalezza ammirando quegli occhi che, a dir poco, amava. 
 
<< “Allora” cosa?>> chiese il pakistano tornando al discorso precedente.
 
<< Come sta il mio Simba?>> chiese la ragazza guardandolo.
 
<< Sta bene tranquilla>> rispose Zayn ridendo << Ha dormito con me tutta notte>> le rispose
 
 << Dimenticavo di dirti..>> disse Zayn fermandosi ad un semaforo e guardandola << Spegni il cellulare>> finì.
 
<< Perché?>> chiese la bionda.
 
Zayn ripartì e, guardando la strada, sorrise.
 
<< Perché non voglio che nessuno, e dico nessuno, ci disturbi>>
 
Dalila sentì il cuore accelerare di un battito e si voltò per prendere la borsa. Spense il cellulare e la mise di nuovo dietro di se.
 
<< Fatto>> disse Dalila.
 
<< Perfetto>> rispose Zayn contento.
 
Dalila capì che la conversazione era finita e si mise comoda sul suo sedile. La situazione nella macchina poteva essere assurda agli occhi di un estraneo. Quei due non si rivolgevano nemmeno una parola. Eppure erano tutti e due contenti. A loro bastava semplicemente essere lì, l’uno di fianco all’altro. Ma si sa, Dalila era conosciuta per la sua lingua lunga e quando notò che i due stavano uscendo da Londra ruppe il silenzio.
 
<< Posso sapere dove stiamo andando?>> chiese anche se conosceva già la risposta.
 
Zayn sorrise e la guardò. Era chiaro come il sole che stava morendo dalla curiosità ma si impose di non cedere a quello sguardo da cerbiatto e non dirle nulla.
 
<< Ovviamente no!>> le rispose ridendo.
 
<< Pff! Lo immaginavo..>> disse Dalila scacciandolo con la mano.
 
Il silenzio calò di nuovo nella macchina ma Zayn conosceva la sua compagna di viaggio. E sapeva che la conversazione non era finita. Sarebbe andata per le lunghe, sapeva che non si sarebbe arresa facilmente.
 
<< Ma…almeno sai cosa stiamo andando a fare?>> chiese Dalila ritornando alla carica.
 
La curiosità la stava distruggendo. Voleva sapere dove la stesse portando Zayn.
Zayn sorrise, aveva previsto perfettamente la reazione della bionda.
 
<< Si, lo so>> rispose Zayn lasciandola ancora sulle spine.
 
<< E…?>> chiese Dalila.
 
<< Non è difficile>> cominciò a spiegare Zayn accendendo un piccola speranza in Dalila << Andiamo in questo posto e ci passiamo l’intera giornata>> spiegò Zayn.
 
Era riuscito a darle una spiegazione senza far uscire nessun dettaglio.
 
<< L’intera giornata?!>> chiese Dalila incredula.
 
<< Ehm.. Si>> disse Zayn guardandola << E’ un problema?>> chiese.
 
<< Certo che no!>> rispose Dalila senza riflettere.
 
Quando la ragazza capì ciò che aveva detto si tappò la bocca con entrambe le mani e mormorando un “ops!”. Dannata lei e la sua lingua lunga!
 
 << Bene..>> rispose Zayn sorridendo soddisfatto. La ragazza si era fatta scappare un dettaglio che al pakistano piacque molto.
 
<< Ma almeno mi dici il perché di questa gita?>> chiese Dalila dando le spalle al finestrino in modo da vedere meglio il suo accompagnatore.
 
Zayn decise che almeno questo poteva dirglielo anche perché sennò non l’avrebbe lasciato stare per l’intero viaggio.
 
<< E’ semplice>> cominciò a spiegare << Stamattina mi sono svegliato e ho pensato: oggi voglio andare lì>> disse Zayn.
 
Dalila lo guardò, la prendeva in giro? Che razza di spiegazione era? 
 
<< E io che ruolo ho in tutto questo?>> chiese Dalila tentando un’altra domanda.
 
A questa domanda doveva rispondere! Non avrebbe accettato nessuna risposta “inutile”!
 
<< Mi serviva compagnia..>> spiegò il cantante vago.
 
Dalila lo guardò un po’ confusa. Che aveva detto?
 
<< Potevamo venire tutti insieme, no?>> chiese. Perché non aveva organizzato una cosa tutti insieme? Si sarebbero divertiti, ovunque stessero andando.
 
<< No, non sarebbe stata la stessa cosa..>> rispose Zayn spiazzando la bionda.
 
Era già la seconda volta che Zayn evitava il gruppo e faceva di tutto per rimanere solo con lei. Dalila non sapeva che fare. Da una parte era contenta, insomma, Zayn voleva passare del tempo con lei ma dall’altra si sentiva in colpa. Non voleva lasciare i ragazzi e Ilaria da soli per l’ennesima volta. Erano lì per divertirsi tutti insieme e poi lei non vedeva l’amica da quasi due giorni! Con tutto quello che era successo non avevano avuto nemmeno mezzo secondo per stare da sole.
 
<< Quindi>> riprese Dalila << Stiamo andando in un determinato posto per passarci l’intera giornata.. io e te soltanto, giusto?>> chiese. Aveva bisogno di sentirselo dire. Voleva sentire Zayn dire che era una cosa solo tra di loro. Non voleva farsi film mentali inutilmente. Almeno se avessero mollato il gruppo l’avrebbero fatto per una buona causa. Passa un’intera giornata con Zayn era una buona causa, giusto?
 
<< Esatto… soli io e te>> rispose Zayn sorridendole.
 
<< Capisco..>> rispose Dalila zittita da quelle parole guardando fuori dal finestrino. Era arrossita per l’ennesima volta. Zayn si voltò a guardarla e, dal suo riflesso sul finestrino, capì che la sua risposta le era piaciuta. Lo faceva impazzire quel rossore e l’espressione che assumeva il suo viso quando le diceva cosa che la spiazzavano. Era così.. piccola.
 
Il silenzio calò di nuovo e il cantante guardò con la coda dell’occhio la ragazza al suo fianco, stava pensando a qualcosa.
 
<< Aspetta!>> urlò Dalila all’improvviso << Non stiamo andando in un posto di mare, vero?>> chiese allarmata.
 
<< Primo: non ricominciare ad urlare all’improvviso o ti lascio qui in autostrada>> la sgridò << Secondo: non ti dico nulla>> le rispose il ragazzo.
 
<< Ti giuro, non voglio sapere dove stiamo andando, ma… io non ho il costume!>> disse Dalila in panico.
 
<< Non ti sarebbe servito comunque..>> le rispose Zayn.
 
<< Come no?! Io un bel bagnetto me lo farei..>> disse Dalila sorridendo al pensiero. Aveva proprio voglia di immergersi nell’acqua salata e farsi una piccola nuotata. Sarebbe stato come tornare alle sue origini. L’acqua salata la faceva sentire un po’ più vicina a casa, alle spiagge e paesaggi del sud Italia. 
 
<< Non in mia presenza!>> rispose Zayn impallidito al solo pensiero della ragazza in acqua.
 
<< Perché?>> chiese Dalila triste.
 
<< Non so nuotare>> rispose Zayn, come se fosse la cosa più ovvia al mondo.
 
<< Si, lo so… ma il bagno l’avrei fatto io>> cercò di convincerlo la bionda.
 
<< Assolutamente no>> rispose Zayn irremovibile dalla sua idea.
 
<< Ma, Zayn, io so nuotare!>> disse Dalila come una bambina. Perché era così testardo? Che gli costava farle fare un bagno?
 
<< Io no, e sarei inutile se ti dovesse succedere qualcosa>> disse Zayn senza tanti giri di parole.
 
<< Si, ma io.. Aspetta. Cosa?!>> chiese la ragazza sconvolta.
 
Che aveva detto il bel pakistano al suo fianco?!
Zayn si fermò ad un semaforo e guardò la ragazza. Lo sguardo che le rivolse voleva dire una sola cosa: il discorso finisce qui.
 
<< Tu resti al mio fianco, okay?>>chiese Zayn serio come non mai.
 
Dalila annuì zittita da quelle parole e, senza farsi vedere, sorrise. Era così tenero quando faceva il protettivo nonostante la corazza da duro. 
 
Il semaforo divenne verde e Zayn ripartì perso nei suoi pensieri. Il cantante ripensò a ciò che aveva detto la bionda. “Ma il bagno l’avrei fatto io!”. Rabbrividì al solo pensiero della sua biondina in mezzo al mare. Non esisteva! Lei non avrebbe toccato l’acqua nemmeno con un dito! Zayn attivò il cambio automatico e, alla sprovvista della ragazza, la prese per mano. Dalila rimase senza parole ma bastò un solo sguardo al viso del ragazzo per capire a cosa stava pensando.
 
<< Tranquillo, non mi muoverò di un centimetro. Sarò la tua ombra>> gli promise la ragazza accarezzandogli la mano.
 
Zayn la guardò e sembrò si fosse calmato, lei ricambiò il sorriso poi la sua attenzione si posò su altro. 
 
Dalila guardò la sua mano destra stretta in quella di Zayn.
“Dannata fasciatura…” pensò infastidita.  Il fatto di avere la mano fasciata le impediva di stringere e godersi la stretta della mano di Zayn. Voleva sentire quel calore rassicurante della mano di lui che stringeva la sua.
 
All’improvviso Dalila lasciò la presa e ritirò la mano. Zayn non lo diede a vedere ma ci rimase male. Con la coda dell’occhio però vide Dalila togliersi la fasciatura. Quando la tolse tutta provò a muovere la mano e sorrise contenta. Non le faceva per niente male.
 
<< Come va?>> chiese Zayn riferendosi alla mano.
 
Dalila prese la fascia e la lanciò sulla borsa e poi prese la mano di Zayn. Automaticamente le due mani si intrecciarono, come fosse una cosa naturale.
 
<< Decisamente meglio …>> disse Dalila sedendosi comoda e stringendo la mano di Zayn. Il pakistano sorrise e, senza lasciare la mano della ragazza, accese la radio.
 
 
 
Ilaria aprì gli occhi e si trovò a guardare il letto di fronte a lei.
Era vuoto.
 
Si mise a sedere e ancora mezza assonnata cercò di collegare il cervello al mondo reale per pensare e capire dove potesse essere. Scese dal letto e si avviò verso la porta del bagno.
Non c’era.
 
Si guardò in giro, magari aveva lasciato un bigliettino da qualche parte.
Niente.
 
La chiamò sul cellulare.
Staccato.
 
Dov’era finita?
 
 
 
Si sedette sul letto e mise in moto il cervello. “Magari i ragazzi sanno dov’è, o magari è proprio a casa loro..” pensò, anche se il suo ragionamento non filava molto, in qualche modo l’avrebbe avvisata. Tutti questi pensieri non fecero altro che peggiorare il suo stato d’animo.
 
Aprì l’armadio, afferrò dei pantaloncini e una maglietta e si preparò. Trucco, Converse e sistemata ai capelli. Si incamminò verso casa Direction, forse lì avrebbe svelato il mistero. Ma non voleva chiamarli per saperlo: se non l’avesse trovata nemmeno lì non avrebbe voluto rimanere da sola in albergo, queste situazioni la spaventavano un po’. O forse sotto sotto c’era anche la voglia di vedere qualcuno.
 
Bussò, erano le 8.45. Forse stavano ancora dormendo, ma lei era preoccupata.
Aprì Louis.
 
<< Ehy buongiorno! Come mai da queste parti a quest’ora? Credevo ti venisse a prendere Harry>> Louis era ancora in pigiama e con i capelli scompigliati.
 
<< Buongiorno…si lo so ma quando mi sono svegliata Dalila non c’era e non so dove possa essere. Al cellulare non risponde e io sono preoccupata. Voi non ne sapete niente?>> intanto Louis la fece entrare in salotto.
 
<< Beh io non so dove sia Dalila, ma ti posso dire che qui manca anche Zayn. L’ho sentito che usciva presto stamattina ma non so dove stesse andando>> la informò Louis che sembrava tranquillo.
 
<< Allora saranno sicuramente insieme>> Ilaria iniziò a calmarsi.
 
<< Sta tranquilla, saranno usciti a fare un giro>> Louis sbadigliò assonnato.
 
<< Mi dispiace di avervi svegliato>> disse Ilaria che si sentiva un po’ in colpa.
 
<< Non fa niente, tanto tra poco mi sarei svegliato comunque, è ora di alzarsi. Anzi, ora vado a buttare giù dal letto anche quegli altri tre>> Louis fece per avviarsi alle scale quando una chioma bionda seguita da una color nocciola scesero dal piano di sopra.
 
<< Lou, chi era alla…>> Niall portò lo sguardo verso la rossa.
 
<< Ilaria! Buongiorno!>> dissero Niall e Liam.
 
<< Buongiorno!>> rispose lei.
 
<< Fai colazione con noi?>> chiese Niall che già aveva aperto la dispensa per tirare fuori di tutto e di più.
 
<< Volentieri. Sono uscita talmente di fretta dall’albergo che non ho neanche pensato di mangiare qualcosa>> Ilaria si sedette per servirsi.
 
<< Harry?>> chiese Louis.
 
<< Dorme ancora ovviamente>> rispose Liam. Louis alzò gli occhi al cielo.
 
A Ilaria spuntò un sorriso sul volto.
“Ogni volta Lou perde la testa quando non mi sveglio e mi diverto un sacco”
Le tornarono alla mente le parole di Harry quella volta che lo andò a svegliare e le confessò il suo “giochetto”.
 
<< Perché non vai a svegliarlo tu? A quanto pare sei l’unica che ci riesce>> disse Louis rivolgendosi a Ilaria.
 
<< Come? Io? Ma no, sono sicura che starà per scendere. L’avrò svegliato bussando il campanello>> Ilaria cercò di sviare, dopo la giornata che avevano avuto e i messaggi che si erano scambiati alcune ore prima non sapeva proprio come comportarsi ed una parte di lei voleva evitare di trovarsi in certe situazioni da sola con lui.
 
<< Non credo proprio, neanche le cannonate lo svegliano>> Louis addentò una brioche.
 
<< L’ho chiamato anche io un sacco di volte prima di scendere, ma non c’è stato verso>> si intromise Liam sorseggiando una tazza di latte e caffè.
Silenzio.
 
Tutti puntarono gli occhi su Ilaria. Non aveva scampo.
 
<< Va bene, ho capito, vado io>> Ilaria si alzò e si avviò verso le scale. Louis sorrise soddisfatto prima di riempirsi la bocca con un altro morso di brioche al cioccolato.
 
 
 
Arrivò davanti alla porta della camera di Harry e una marea di pensieri le pervasero la mente. Non voleva entrare, non ne aveva il coraggio dopo il giorno prima.
 
Però doveva svegliarlo, che figura ci avrebbe fatto con gli altri?
 
Ripensò a quei messaggi e a quanto aveva avuto il bisogno di sentirlo vicino.
“Va bene, entro, lo sveglio senza avvicinarmi e poi esco” pensò. Fu un pensiero che la rassicurò e le diede coraggio.
 
Varcò la porta.
 
Harry come al solito dormiva beato abbracciando il cuscino e con un’espressione da angioletto, cosa che aveva solo quando veniva spedito nel mondo dei sogni.
 
<< Quant’è bello..>> le scappò. Per fortuna lo disse pianissimo, in modo quasi impercettibile.
 
O forse no.
Sul volto del ragazzo spuntò un sorrisino, ma dormiva ancora.
 
“Oh no, non mi avrà mica sentito..” la ragazza iniziò ad agitarsi. “Forse starà facendo un bel sogno” cercò di giustificare a sé stessa l’espressione del ragazzo.
 
Ad un tratto Harry prese a muoversi e si girò con il volto verso il soffitto. Portò le braccia al viso e si stiracchiò. Aprì gli occhi e si girò verso la porta. Si sentiva osservato.
 
<< Ehy..>> riuscì a dire mezzo assonnato. Ilaria era ancora in piedi vicino alla porta e non aveva fatto un passo verso di lui.
 
<< Buongiorno. Louis mi ha mandato a svegliarti, la colazione è pronta>> disse lei, e dopo di che si girò e fece per uscire dalla stanza.
 
<< Dove vai?>> Harry la fece fermare.
 
<< In cucina, stavo per fare colazione con gli altri>> rispose lei.
 
<< E non mi fai un po’ compagnia?>> Harry passò una mano sulla zona del materasso di fianco a lui.
 
Ilaria non disse niente, rimase lì immobile, ma nella sua testa stava pensando disperatamente ad una risposta da dargli che fosse stata un rifiuto, ma senza farlo rimanere male. La risposta non arrivò.
 
<< Dai vieni qui. Per cinque minuti potranno fare a meno della tua presenza>> le chiese Harry.
 
Ilaria non resistette. Si avvicinò al letto e si sedette di fianco a lui. Il riccioluto la prese per un polso e la tirò a sé facendola stendere al suo fianco.
 
Il cantante poté percepire il corpo dell’italiana irrigidirsi sotto il suo tocco ed un sorrisetto malizioso gli spuntò sul viso.
 
<< Potrei anche abituarmi ad un risveglio così>> sussurrò Harry.
 
Ilaria si strinse a lui e solo allora, finalmente, si sentì più tranquilla. Sorrise e chiuse gli occhi godendosi quell’abbraccio.
 
 
 
<< Ragazzi se non scendete Niall si mangia tutte le brioches!>> urlò Louis dal piano di sotto dopo un po’.
 
Ilaria aprì gli occhi e guardò Harry. I due a quella frase sorrisero.
 
<< Meglio andare o ci daranno per dispersi>> Harry si staccò da Ilaria e si alzò dal letto. I due scesero in cucina.
 
<< Finalmente! Quindi anche per te è difficile svegliare Harry, visto il tempo che ci metti ogni volta>> farfugliò Niall con in bocca una brioche.
 
<< Non sai quanto..>> rispose Ilaria guardando Harry con un mezzo sorrisino sul volto mentre si sedeva per fare colazione.
 
<< Visto che siamo solo noi cinque oggi, che facciamo?>> chiese Liam a tutti gli altri.
 
<< Potremmo fare un bagno in piscina>> propose Louis.
 
<< Oppure stare in mansarda>> azzardò Niall.
 
<< O magari potremmo andare a fare shopping!>> disse Ilaria entusiasta.
Silenzio.
 
Liam, Niall e Louis la fissarono come se avessero visto un alieno.
 
<< Per me va bene>> rispose Harry che non avrebbe mai rifiutato una proposta di shopping.
 
Ilaria sorrise ad Harry.
 
<< Ragazzi, non ho detto niente di strano, non guardatemi con quelle facce spaventate>> la rossa si rivolse agli altri tre che ancora la stavano fissando sconvolti.
 
<< Io... – iniziò a dire Louis guardandosi intorno in cerca di una scusa – vado a lavare i vestiti! Ce n’è una montagna enorme in camera mia!>> improvvisò iniziando a sparecchiare la tavola.
 
<< Ti do una mano Lou!>> si aggregò Nall.
 
<< Louis non hai mai lavato i vestiti>> fece Harry, facendogli notare la pessima scusa che aveva trovato. Il maggiore o fulminò con lo sguardo.
 
<< Adesso che mi ricordo io devo vedermi con Danielle>> fece Liam afferrando il cellulare dal tavolo ed alzandosi.
 
<< Okay fermi tutti! – Ilaria si alzò dalla sedia e fece immobilizzare i tre ragazzi che stavano cercando di darsela a gambe – ho capito che non avete voglia di venire, ma non è che potreste fare uno sforzo per una delle due vostre Directioners preferite?>> la ragazza li implorò con l’espressione più dolce che sapeva fare.
 
<< Oh avanti, non è adorabile?>> disse Harry avvicinandosi alla rossa e mettendole un braccio intorno alle spalle.
 
<< E va bene, andiamo a fare shopping!>> cedette Liam.
 
 << Si!>> Ilaria corse verso Liam e lo abbracciò. Louis e Niall erano ancora fermi nello stesso punto e non dissero niente.
 
<< Dai Niall, se vieni ti compro quei dolcetti che ti piacciono tanto alla pasticceria in centro>> cercò di convincerlo Liam.
 
Niall ci pensò un po’.
 
<< Okay, mi avete convinto>> accettò Niall.
 
Ilaria si avvicinò a Louis e gli fece gli occhi dolci, pregandolo di venire.
 
<< Va bene, va bene, vengo! Basta che non continui a guardarmi così!>> Louis non finì nemmeno di parlare che Ilaria gli buttò le braccia al collo.
 
<< Bene! Allora tutti allo Westfield!>> disse Harry contento.
 
Finirono di mettere apposto le cose della colazione e tutti si avviarono alle proprie camere per prepararsi. Ilaria non sapeva che fare, così si diresse verso il divano.
 
<< Vieni con me>> Harry era davanti alle scale pronto per salire e andare nella sua stanza. Tese un braccio verso di lei e le porse una mano.
 
<< Dove?>> chiese lei avvicinandosi.
 
<< In camera, fammi compagnia>> rispose Harry sorridente e prendendo la mano della rossa.
 
“Cosa? Io dovrei stare in camera con Harry Styles mentre si cambia?” pensò sconvolta e scioccata lei mentre saliva le scale.
 
Arrivati in camera Harry aprì l’armadio e si tolse la maglia. Ilaria lo aveva già visto a torso nudo, ma ogni volta era comunque un duro colpo.
 
<< Che ne dici di questa?>>  Harry le mostrò la sua maglia bianca classica con scollo a V.
Ilaria scosse la testa e si avvicinò a lui.
 
“Okay stai calma, non fissarlo anche se è maledettamente figo” ripeteva il suo cervello. Si concentrò sulle magliette.
 
<< Metti questa>> Ilaria gli porse la maglia dei Ramones. Il riccioluto l’afferrò e se la mise.
 
<< Tu sai qualcosa di Zayn?>> chiese all’improvviso Ilaria. Il pensiero di dove fosse Dalila non l’aveva ancora mollata.
 
<< In che senso?>> Harry era ancora davanti all’armadio e stava per tirare fuori i pantaloni neri.
 
<< I jeans, Harry>> lo fermò Ilaria indicandogli quelli giusti.
 
Harry li prese e si infilò in bagno rimanendo la porta un po’ aperta.
 
<< Nel senso.. sai dov’è andato?>> chiese la ragazza a voce un po’ più alta per farsi sentire.
 
<< No, non mi ha detto niente>> si sentì la voce del ragazzo provenire dal bagno.
 
<< Vedrai che stanno bene, saranno solo andati a fare un giro insieme. Li hai visti ieri come andavano d’amore e d’accordo, no? Cosa gli potrà succedere>> disse Harry ritornando in camera e infilandosi le converse bianche.
 
La rossa non rispose. Il ragazzo capì che Ilaria era sul serio preoccupata per Dalila.
 
<< Ehy..>> Harry le mise una mano sotto il mento e le alzò il viso verso di lui << non pensarci, goditi la giornata come molto probabilmente stanno facendo quei due>> il riccioluto le fece una carezza.
 
Ilaria sorrise, Harry in fin dei conti aveva ragione.
 
Il ragazzo la prese di nuovo per mano e insieme scesero al piano di sotto. Trovarono Liam seduto sul divano.
 
<< Sono pronti Niall e Lou?>> gli chiese Harry.
 
<< Louis è andato a tirare fuori dal garage la macchina e Niall…>> si fermò accorgendosi del biondo che scendeva le scale << eccolo>> concluse Liam alzandosi dal divano.
 
<< Bene! Allora andiamo!>> Ilaria si avviò verso la porta con Harry.
 

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Capitolo 36
*** Madness And Worries (Parte II) ***


7th July 2013, Saturday
 
 
 
 
Le note di One Thing riempirono la macchina e Dalila guardò Zayn senza parole. Davvero ascoltava il suo cd mentre era in macchina? Zayn parve capire i pensieri della bionda e alzò le spalle a mo’ di risposta. Dalila sorrise divertita e cominciò a cantare accompagnata del cantante.
 
I due continuarono a cantare tenendosi per mano. Ad ogni acuto di Zayn Dalila si perdeva nel suo viso, lo guardava e si godeva quello spettacolo tutto per se. Gli occhi fissi sulla strada ma che ad ogni nota brillavano sempre più, la bocca perfetta che si allargava e cercava di prendere tutte le note. E poi quelle dannatissime vene sul suo collo! Le aveva sempre amate, era come se Dalila da esse capisse quanto amore e quanto impegno ci metteva il ragazzo nel cantare. Più lo guardava e più si innamorava di lui come cantante.
 
Amava tutte e cinque le voci dei ragazzi, ognuno le faceva provare emozioni diverse . Harry la mandava in estasi, Liam la rilassava, Louis con il suo strano timbro vocale la ammaliava e Niall la mandava in tilt. Forse la pronuncia o chissà cosa ma quel biondino la metteva K.O.
 
E poi c’era Zayn. La bionda non sapeva esattamente che emozioni le provocasse la sua voce perché ogni volta che cominciava a cantare la trasportava in un mondo dove l’unica cosa che sentiva era la sua voce. Non provava nessuna emozione riusciva solo ad ascoltare.
 
Non riusciva a descriverla e in quel momento quella voce perfetta era tutta per lei. La ragazza sembrò rendersi conto della fortuna che stava avendo e cominciò a guardare il ragazzo con occhi diversi, con occhi innamorati.
 
 All’improvviso Dalila non resistette e si sporse verso di lui per lasciargli un velocissimo bacio sulla guancia.
 
<< Come mai?>> chiese Zayn sorpreso ma contento. Aveva quel vizio di prenderlo sempre alla sprovvista ma, doveva ammetterlo, gli piaceva.
 
Dalila per tutta risposta alzò le spalle e sorrise.
“Ed è già tanto che non mi sia appropriata delle tue labbra! Dannato pakistano sexy dei miei stivali!” pensò la bionda cercando di nascondere i suoi pensieri, doveva stare calma o se ne sarebbe accorto.
 
L’attenzione dell’italiana si posò sulla radio e sbiancò: traccia 7.
“Oh no! Quella no! ” pensò Dalila entrando in panico.
Sapeva che traccia fosse e sapeva che la canzone la cantava quasi tutta il ragazzo alla sua destra ma il problema non era quello. Il problema era l’acuto finale del ragazzo. Sarebbe riuscita a trattenersi? Non riusciva a controllare le sue emozioni quando l’ascolta con il suo ipod, cosa sarebbe successo ora che l’ascoltava dal vivo?
 
Zayn cominciò a cantare e Dalila lo guardò perdendosi per l’ennesima volta in quel mondo. Quel mondo in cui sarebbe rimasta per sempre, il mondo in cui c’era lui.
 
La canzone andava avanti e l’acuto si avvicinava sempre di più. Solo un ritornello la separava dal paradiso. Zayn, che sentiva lo sguardo della ragazza su di se, sembrò capire lo stato d’animo della bionda e si preparò. Doveva fare l’acuto migliore di tutta la sua carriera, non sapeva perché ma qualcosa gli diceva che doveva impegnarsi. Prese abbastanza fiato e successe.
 
Zayn concluse in bellezza e continuò a cantare tranquillo. Dalila al suo fianco era senza parole e lasciò andare la mano del ragazzo. Zayn si voltò sorpreso e la guardò.
 
<< Tutto okay?>> le chiese quando la guardò in faccia.
 
Dalila lo guardava senza fare nessun tipo di movimento. Se non fosse stato che Zayn la vedeva respirare avrebbe pensato fosse morta. Il suo sguardo si posò su quello della biondina e rimase senza parole. Dalila distolse lo sguardò e si guardò i piedi.
“Dannate lacrime!” pensò bloccandole giusto in tempo e rimandandole indietro.
 
Zayn allungò una mano verso di lei e le accarezzò una guancia. Dalila, ricacciate in dietro le lacrime, lo guardò.
 
<< Ehy..>> le sussurrò Zayn intenerito. Che le prendeva?
 
<< No! Non è come pensi!>> disse Dalila riprendendosi e indossando la solita maschera da dura. Non avrebbe mai pianto di fronte a lui. Mai.
 
<< Va tutto bene?>> le chiese Zayn. Voleva sapere cose fosse successo per scatenare una reazione simile in lei.
 
<< Si, ma la prossima volta…>> cominciò Dalila << vedi di non farlo più!>> lo sgridò.
 
<< Cosa?>> chiese Zayn confuso. Che aveva fatto questa volta?
 
<< Si, cosa! Tu e il tuo acuto da brividi!>> farfugliò lei torturandosi le mani.
 
<< Quindi sono stato io?>> le chiese prendendole una mano tra la sua << Sono stato io a farti quasi pi..>>
 
<< Non dirlo!>> lo ammonì lei.
 
<< Okay..>> rispose Zayn spiazzato e sorridendo appena.
 
L’aveva davvero fatta emozionare così tanto? Davvero lui e i ragazzi riuscivano ad emozionare fino a questo punto le loro fans? Zayn guardò Dalila con la coda dell’occhio e la vide pensierosa mentre guardava fuori dal finestrino. Le ultime tracce del cd i due ragazzi le ascoltarono semplicemente. Dalila era ancora sotto shock e Zayn non sapeva bene come comportarsi. Era la prima volta che si trovava in una situazione simile. Che doveva fare? Quando anche l’ultima canzone finì in macchina calò il silenzio.
 
Dalila sembrò riprendersi e, per fortuna di Zayn, sembrò tornare quella di sempre.
 
<< Allora?>> chiese tutta contenta.
 
<< Cosa?>> chiese Zayn.
 
<< Ci vuole ancora tanto? La mia curiosità ha un limite, lo sai?>> disse Dalila.
 
<< No, tranquilla manca molto poco>> la tranquillizzò Zayn.
 
<< Evvai!>> disse Dalila tutta contenta prendendolo per mano.
 
Dalila guardò fuori dal finestrino e le si illuminarono gli occhi.
 
<< Brighton?!>> urlò euforica.
 
Zayn si voltò e le mostrò un sorriso perfetto. Un sorriso non delle labbra ma dell’intero viso. Sorrise sì con le labbra ma anche con gli occhi e tutto perché era contento di vederla felice. Vederla in quello stato e sapere che era merito suo lo rendeva la persona più contenta del mondo.
 
<< Ti piace?>> chiese Zayn distogliendo lo sguardo e puntandolo sulla strada.
 
Dalila non gli rispose ma gli buttò le braccia al collo abbracciandolo il più forte possibile.
 
<< Sto…sto guidando!>> cercò di dire Zayn.
 
<< Ops!>> si spostò Dalila guardandolo innocente.
 
Zayn si sistemò e non riuscendo a trattenere le risate scoppiò a ridere seguito dalla ragazza.
 
<< Quindi potevo portare il costume..>> disse Dalila intravedendo il mare all’orizzonte.
 
<< Non ricominciare con questa storia!>> la sgridò Zayn.
 
<< No no, scusa!>> Dalila alzò le mani a mo’ di resa << Era solo un’affermazione>> si giustificò.
 
<< Bene>> disse Zayn serio.
 
<< Zayn?>> lo chiamò la bionda con voce da bambina.
 
<< Che c’è?>> chiese Zayn un po’ brusco.
 
<< Ma…mi porti almeno in spiaggia?>> chiese Dalila facendogli gli occhioni.
 
<< Se ti comporterai bene sì, altrimenti no>> la minacciò Zayn.
 
<< Okay..>> sussurrò Dalila sedendosi composta sul sedile.
 
Zayn la guardò e scoppiò a ridere. Come faceva ad essere così… così lei. Non c’era modo di descriverla.
 
<< Sei incredibile!>> le disse il pakistano accarezzandole la testa.
 
<< Questo vuol dire che mi porterai in spiaggia?>> chiese Dalila speranzosa.
 
Zayn fece finta di pensarci e poi gli venne un’idea.
 
<< Ad una condizione>> cominciò lui.
 
Dalila invece di chiedere quale fosse gli schioccò un bel bacio sulla guancia.
Zayn la guardò stupito. Come aveva fatto a capire quello che voleva?!
 
<< Mi porti?>> chiese Dalila.
 
<< Sì, ma resti vicino a me>> l’avvisò Zayn.
 
<< Ti darò la mano, promesso!>> disse Dalila.
 
<< Okay>> acconsentì Zayn provocando una gioia incontenibile della ragazza.
 
Dopo meno di due minuti Zayn trovò un posto abbastanza appartato dove lasciare la macchina e parcheggiò. Dalila si slacciò la cintura e scese dall’auto. Zayn la guardò divertito mentre si stiracchiava e prendeva una bella boccata d’aria.
Quando si accorse di averla guardata già abbastanza decise di scendere anche lui.
 
<< Allora? Che te ne pare?>> chiese Zayn avvicinandosi.
 
Dalila si voltò verso di lui e, infilati gli occhiali da sole, gli corse incontro.
 
<< Bellissimo!>> disse Dalila saltandogli addosso a mo’ di koala.
 
Zayn la prese giusto in tempo e le sorrise. Le gambe della ragazza erano allacciate alla vita del ragazzo e la braccia di quest’ultimo la tenevano su.
 
<< Grazie>> le disse malizioso.
 
<< Io parlavo del panorama ma..>> disse Dalila guardandolo << Si dai, nemmeno tu sei tanto male>> disse tirandogli una guancia.
 
Zayn non le rispose ma strinse la presa e l’avvicinò ancora di più a sé guardandola come solo lui sapeva fare.
Per i primi secondi Dalila rimase a fissare quel volto perfetto poi gli colpì l’intero volto con la mano e lo scacciò.
 
<< Sei sempre il solito!>> gli disse Dalila arrossita leggermente.
 
Zayn le sorrise e la fece scendere.
 
<< Bene, e adesso? Qual è il programma?>> chiese Dalila tornando a guardarlo.
 
<< Allora, io direi>> cominciò a spiegare Zayn.
 
Dalila si sedette sul muso della macchina e l’ascoltò attentamente.
 
<< Adesso andiamo a farci un giro per la città poi andiamo a pranzare, magari al “Fish and Chips” e poi il pomeriggio>>
 
<< Spiaggia!>> l’anticipò Dalila.
 
<< Si, spiaggia e la sera andiamo a farci un giro al Luna Park, che ne dici?>> chiese Zayn concludendo il discorso.
 
<< Perfetto!>> disse Dalila scendendo dalla macchina e prendendolo per mano.
Fecero due passi ma poi la biondina si fermò e lasciò andare la mano del pakistano.
 
<< Ehy, che c’è?>> chiese Zayn prendendola per un polso. Come mai si era intristita in quel modo?
 
<< Non possiamo andare in giro in questo modo>> disse Dalila in un sussurrò.
 
<< In che… Oh>> Zayn capì a cosa si riferiva. Se qualcuno l’avesse visto mano nella mano con Dalila sarebbe scoppiato il fini mondo. Fece per alzarsi il cappuccio della felpa ma si accorse di aver messo la camicia.
 
Dalila abbassò lo sguardo triste, lei voleva solo passare una giornata con Zayn ma qualcuno aveva deciso che le cose sarebbe andate diversamente.
 
Zayn notò il suo sguardo e mise in funzione il cervello. Non sopportava quell’espressione triste sul suo viso. Cosa voleva? Non essere riconosciuto. Come poteva fare? Gli occhiali da sole li aveva già… mancava solo…una felpa!
Zayn corse alla macchina ed aprì uno sportello posteriore.
 
<< Ci deve essere..>> mormorava tra sé e sé.
 
All’improvviso Dalila lo vide togliersi la camicia e infilarsi una felpa. Da dove l’aveva tirata fuori? Lo vide chiudersela e mettersi il cappuccio, si infilò gli occhiali da sole e, contento, chiuse la macchina.
Dalila lo vide avvicinarsi e, una volta davanti a lei, prenderla per mano.
 
<< Scusa, chi sei?>> chiese Dalila sorridendo.
 
Zayn scoppiò a ridere e le mise un braccio intorno alle spalle stringendola a se. 
 
<< Perfetto ora possiamo andare!>> disse Zayn tutto contento.
 
Dalila sorrise e si strinse a lui prendendo la mano del ragazzo sulla sua spalla e cominciando a giocare con le sue dita.
 
 
 
Salirono in macchina e in un quarto d’ora giunsero allo Westfield Shopping Centre.
Fecero un passo solo oltre la porta e Ilaria si fermò.
 
<< Oh mio dio.. >> la rossa rimase a bocca aperta.
 
<< Bello vero? Anche io ho avuto la stessa reazione la prima volta>> disse Harry.
 
Si trovavano in una struttura grandissima ed imponente, con un’architettura moderna. Portici, corridoi sopraelevati e gallerie formavano la fitta rete di negozi di ogni marca, genere e tipo.
 
<< È davvero enorme.. qui ci perderemo una giornata intera!>> disse contenta Ilaria avanzando il passo e tirando con sé Harry.
 
<< Ehy rossa, calma. Non ho intenzione di stare qui dentro 24 ore. All’ora di pranzo si va a casa, quindi datti da fare ora>> la avvisò Louis.
 
<< Agli ordini! Forza Harry andiamo!>> Ilaria trascinò Harry verso la sua morte e gli altri li seguirono.
 
Harry, Louis, Niall e Liam si fermarono in negozi come Calvin Klein, Armani, Burberry e Hollister. Per fortuna c’erano anche negozi un pochino più accessibili come H&M, Bershka, Blanco, Orange e Pull and Bear, dove forse Ilaria avrebbe potuto comprare qualcosa anche per lei. La rossa trascinò i ragazzi anche da Kiko, dove comprò 3 o 4 smalti.
 
Passarono davanti a Prada e Ilaria si fermò di colpo.
 
<< Mi piace troppo Prada! Facciamo un giro!>> disse lei entusiasta con già 6 o 7 buste.
 
Appena entrò rimase incantata. Persino l’architettura del negozio era particolare, in marmo bianco e particolari in nero e oro.
 
<< Oh mio dio guarda che bello quel vestito!>> disse lei avvicinandosi. Harry la seguì.
 
<< Già, è davvero bello. Ti starebbe bene>> Harry osservò il vestito e lo immaginò addosso alla ragazza.
 
<< Già.. >> rispose Ilaria abbassando lo sguardo e rimettendo l’abito al suo posto.
 
<< Beh dai, andiamo che si sta facendo tardi>> Ilaria si avviò verso l’uscita. Harry rimase fermo.
 
<< Che fai non lo provi?>> Harry la fece fermare e lei si voltò.
 
<< Perché?>> chiese, visto che non poteva comprarlo.
 
<< Voglio vedere come ti sta. Forza, vai a provarlo>> Harry le porse il vestito.
 
Ilaria lo afferrò incerta e si diresse verso i camerini un po’ confusa. Il riccioluto la seguì.
La rossa entrò in un camerino e tirò la tenda, mentre Harry si appoggiò con la schiena al muro di fronte e mise le mani in tasca.
 
Dopo due minuti Ilaria aprì la tenda e si voltò verso lo specchio. Non disse niente, quel vestito la incantava. Harry si staccò dal muro e le andò vicino senza dire una parola. Si mise dietro di lei ed appoggiò una mano alla parete del camerino; lo sguardo fisso sul suo corpo. La squadrò più volte dal basso verso l’alto e viceversa.
Era semplicemente stupenda.
 
Intanto, Louis, Liam e Niall stavano girando il negozio e si guardavano intorno. Ad un certo punto Louis sbucò davanti al corridoio dei camerini e vide Harry affacciato ad uno di essi, dove evidentemente c’era Ilaria. Fece qualche passo indietro per nascondersi dietro la parete ed evitare che lo vedessero.
 
Harry aveva un’espressione imbambolata e per la prima volta nella sua vita non seppe cosa dire ad una ragazza in un bel vestito. Tutti i complimenti esistenti a questo mondo gli sembrarono ad un tratto troppo banali e scontati.
 
Louis notò l’imbarazzo dell’amico ed il modo in cui se la stava mangiando con gli occhi, ma non in modo perverso come era solito fare, piuttosto in modo stupito, affascinato, come se al mondo non ci fosse meraviglia più bella di quella che gli si presentava davanti in quel momento. Il maggiore sorrise ed andò avanti a visitare il negozio.
 
Harry guardò Ilaria in volto e vide il suo sguardo quasi innamorato di quell’abito.
 
<< Ora lo tolgo così ce ne andiamo>> disse lei voltandosi verso lui.
 
Harry annuì senza dire nulla e si allontanò dal camerino, così Ilaria richiuse la tenda e si rivestì. Quando uscì fece per mettere di nuovo al suo posto il vestito, ma Harry la seguì e la fermò.
 
<< Dallo a me>> il cantante tese la mano verso di lei.
 
<< Perché?>> chiese lei confusa.
 
Harry non rispose ma rimase immobile nella stessa posizione per ribadire la richiesta. Ilaria gli porse il vestito e Harry si diresse alla cassa.
 
<< Harry cosa fai?>> Ilaria aveva capito le sue intenzioni, ma non le andava che le comprasse qualcosa di così costoso.
 
<< Compro il vestito, no?>> disse Harry dando l’abito alla cassiera e guardando Ilaria sorridendo.
 
<< Harry ma.. >> iniziò la rossa.
 
<< “Ma” niente... – la interruppe lui – consideralo un regalo per me, perché è ciò che mi farai ogni volta che lo indosserai>>
 
Quella frase fece rimanere Ilaria senza parole e non le rimase altro che abbassare lo sguardo e nascondere il rossore sulle sue guance.
 
Quando aveva aperto la tenda in camerino poco prima non le aveva detto nulla, non ci era riuscito, ma quella frase valeva più di qualsiasi altro complimento per lei.
 
Finito di pagare Harry le diede il sacchetto con il vestito e sorrise contento.
 
<< Grazie>> disse lei dandogli un bacio sulla guancia.
 
Si avviarono verso una delle tante uscite del centro commerciale, quando Ilaria fu attirata da un’insegna.
 
“Tiffany & Co.”.
 
Rimase immobilizzata.
 
<< Che succede?>> chiese Harry accorgendosi che la ragazza era rimasta indietro.
 
<< Oh mio dio... non ho mai visto un negozio di Tiffany dal vivo in vita mia>> disse lei incantata.
 
<< Ragazzi, Niall sta morendo di fame>> fece Liam qualche metro più avanti.
 
<< Ci torneremo – Harry la prese per mano portandola via dalla vetrina – te lo prometto>> le disse sorridendo, mentre insieme raggiungevano gli altri.
 
Uscirono dal centro commerciale, arrivarono alla macchina e, dopo aver sistemato le buste nel cofano dell’auto, Louis mise in moto per tornare a casa.
 
 
 
<< Cavolo, è stata davvero una sfacchinata – disse il maggiore entrando in casa e buttandosi sul divano – giuro che shopping con te non lo farò mai più>> concluse rivolgendosi alla rossa.
 
Niall e Liam imitarono l’amico e si misero anche loro sul divano distrutti.
 
<< Avanti Lou, non è stato poi tanto male>> gli fece notare Harry sedendosi al suo fianco.
 
<< Già, forse per te>> disse Louis sorridendo malizioso e ripensando a ciò che aveva visto nei camerini da Prada.
 
<< Wow, ho messo K.O. quattro ragazzi in sole tre ore, dovremmo farlo più spesso>> disse Ilaria poggiando per terra vicino alla porta d’ingresso le buste.
 
<< E ora chi cucina?>> chiese Niall affamato.
 
Ilaria fece per andare a sedersi vicino ad Harry, ma siccome era l’unica in piedi, attirò l’attenzione di tutti. La ragazza si sentì osservata e si fermò.
 
<< Non credi che ora sia arrivato il momento di fare tu qualcosa per noi?>> chiese Louis guardandola in piedi davanti a lui. Ilaria non aveva scampo, non poteva dire di no.
 
<< Va bene, per ricambiare il sacrificio che avete fatto per me vi cucinerò un bel piatto di pasta all’italiana – fece lei arrendendosi e avviandosi verso la cucina – qualche preferenza?>> si voltò verso i ragazzi prima di varcare la porta.
 
<< Beh, questo dovresti chiederlo al frigo – Louis sapeva che probabilmente era quasi vuoto – comunque a me piace molto la carbonara>>
 
<< E carbonara sia, è anche veloce da fare. Vado a vedere se c’è tutto>> Ilaria scomparve in cucina.
 
In sala scese il silenzio, erano tutti molto stanchi. Louis, Niall e Liam erano completamente stesi sui divani, mentre Harry era seduto ai piedi del maggiore e si guardava intorno. Non ci sarebbe rimasto ancora per molto su quel divano, e si vedeva.
 
Louis lo notò e con un piede gli bussò sulla gamba. Harry si girò ed il maggiore gli fece un cenno con la testa verso la cucina. Harry gli sorrise e si diresse verso la rossa.
 
Entrò e richiuse la porta. Ilaria era davanti al frigo aperto e dava le spalle alla porta, non si accorse di chi entrò in cucina. Era intenta a cercare gli ingredienti per la carbonara, fortunatamente trovò tutto. La pancetta a cubetti era sul tavolo e stava prendendo due uova dalla confezione.
 
All’improvviso si sentì due mani sui fianchi che la presero da dietro e la tirarono a sé. La rossa si spaventò e lasciò cadere per terra le uova che stringeva nelle mani.
 
<< Harry! Mi hai fatto spaventare!>> Ilaria si girò di scatto e si trovò il riccioluto davanti agli occhi. Poi volse lo sguardo al pavimento.
 
<< Guarda cosa mi hai fatto combinare!>> si abbassò e iniziò a raccogliere i pezzi di guscio da terra.
 
<< Tranquilla, sono solo due uova>> Harry la prese per un polso e la fece alzare, mettendole le braccia dietro la schiena e tirandola a sé.
 
<< Sei fortunato che ce ne sono altre>> Ilaria si trovò faccia a faccia con il riccioluto, troppo vicino.
 
<< Mmh, mi stanno capitando molte fortune in questi giorni...>> Harry la guardò dritta negli occhi, decisamente troppo vicino. Per un attimo rimasero a fissarsi a vicenda: anche se la testa della ragazza le diceva di staccarsi da quello sguardo, lei non riusciva a farlo.
 
<< Harry, devo cucinare – disse lei scuotendo la testa e distogliendo lo sguardo – è tardi e gli altri stanno aspettando di mangiare>> la rossa si divincolò dalla presa del riccioluto e iniziò a pulire il disastro delle uova.
 
<< Lascia, ci penso io>> disse Harry afferrando uno straccio.
 
“Continua a sfuggirmi...” pensò mentre puliva il pavimento.
 
Ilaria così si mise ai fornelli e finalmente incominciò a cucinare senza distrazioni.
O almeno così fu per un po’.
 
Harry finì di pulire e si avvicinò alla ragazza.
 
<< Ti serve una mano?>> chiese lui mettendole un braccio sulle spalle.
 
<< Si, per favore mi prendi il pepe che non so dove ce l’avete?>> rispose lei mentre rompeva le uova in un piatto.
 
<< Ecco a te – Harry le porse il pepe – attenta a non metterne molto o sarà troppo piccante>> disse con uno sguardo che lasciava intendere tutto. Ilaria lo guardò in faccia e rise, anche se quello sguardo, lo sguardo alla Styles, le piaceva da impazzire.
 
<< Che ne dici di mangiare in giardino?>> chiese lei per interrompere il discorso, non avrebbe retto a lungo quello sguardo.
 
<< Si, perché no>> rispose lui sorridente.
 
<< Bene, allora perché non ti dai da fare ed organizzi fuori insieme agli altri?>> domandò Ilaria. Voleva allontanarlo per un po’, era impegnata in altro e se Harry avesse continuato in quel modo sarebbe uscita fuori di testa.
 
<< Agli ordini capo!>> il ragazzo le poggiò una mano sul fianco e, tirandola leggermente verso di sé, le schioccò un bacio sulla guancia. Harry uscì dalla cucina e questa volta Ilaria davvero riuscì a cucinare senza distrazioni di nessun tipo.
 

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Capitolo 37
*** Madness And Worries (parte III) ***


7th July 2013, Saturday
 
 
 
 
“ Zayn fino a quando non lo ammetterai a te stesso le cose non potranno mai andare bene”.
 
Le parole di Ilaria gli tornarono in mente. L’amica dai capelli rossi gli aveva consigliato di iniziare a capire, seriamente, cosa provasse per la ragazza che stringeva a sé in quel momento. Sia Liam che Ilaria erano convinti che lui fosse innamorato della bionda eppure lui continuava a negare. Negava di non provare niente per lei, ma come poteva esserne sicuro se nemmeno sapeva cosa fosse l’amore. Okay, lui non lo sapeva, ma poteva essersi innamorato di una ragazza che non conosceva nemmeno? Era questa la cosa più assurda. Non si dava pace su questo punto: non la conosceva.
 
<< Ci eri mai stata qui?>> chiese Zayn mentre camminavano per le vie di Brighton.
 
<< Si, anni fa. La prima volta che sono venuta in Inghilterra>> rispose Dalila sorridendo al ricordo.
 
<< E con chi?>> chiese Zayn.
 
Aveva deciso, voleva conoscere quella ragazza. Voleva sapere ogni singola cosa su di lei e la sua vita poi avrebbe dato una risposta sicura a Liam, Ilaria e a se stesso.
 
<< Con la scuola, il mio primo stage>> spiegò Dalila.
 
<< E dimmi un po’, oltre alla musica, alle lingue, al calcio e alla Disney che altro ti piace?>> chiese Zayn curioso.
 
<< Come mai questo quarto grado?>> chiese Dalila voltandosi a guardarlo. Come mai tutto d’un tratto le faceva mille domande?
 
<< Bè tu sai tutto su di me ma io non so poi molto su di te e, se devo essere sincero, mi incuriosisci molto>> le rispose il pakistano.
 
I due rimasero senza parole. Dalila non credeva possibile che lui, Zayn Malik, provasse questa “curiosità” su di lei e Zayn rimase di sasso davanti alla sua spontaneità. Da dove veniva fuori?
 
<< Bè, mi sembra giusto..>> disse Dalila riflettendoci un po’. Lui era famoso e le notizie su di lui giravano su internet ma lei, lei era una ragazza qualunque, nessuno sapeva niente su di lei. 
 
<< Okay, ho deciso! Risponderò a tutte le tue domande>> disse Dalila sorridendogli.
 
Zayn la guardò in attesa della risposta alla domanda che le aveva appena posto.
 
<< Si, ci sono altre cose, oltre a quelle che hai già elencato che amo, come dormire, il mare, la mia  famiglia, i miei amici, Ilaria, poi…>> cominciò Dalila.
 
<< Aspetta>> la fermò il cantante attratto da un particolare << Ilaria non fa parte degli amici?>> chiese un po’ confuso Zayn.
 
<< No>> rispose Dalila lasciandolo incredulo << Sai, Ilaria non è proprio una mia amica e più come...vediamo come posso fartelo capire...>> disse Dalila tra se e se. Zayn la guardò immergersi totalmente nei suoi pensieri e sorrise. Era così carina quando era tutta concentrata.
 
<< Ci sono!>> disse Dalila arrivandoci << Lei è come la sorella che non ho mai avuto. Ci divertiamo, parliamo, litighiamo-non molto spesso- e si, mi sgrida anche. Ecco perché non la considero una mia amica>> rispose infine Dalila soddisfatta della sua risposta.
 
Come poteva spiegare a parole chi fosse Ilaria per lei? Era impossibile, specialmente se nemmeno lei lo sapeva con chiarezza. La spiegazione che aveva dato al cantante le sembrava la più simile a ciò che provava per la ragazza dai capelli rossi. 
 
<< Wow>> disse Zayn senza parole. Quelle due erano fortunate ad aversi a vicenda.
 
Dalila lo guardò impaziente di un’altra domanda. Cominciava a piacerle quel “gioco”.
 
<< Colore preferito?>> chiese Zayn. Sembrava una cavolata ma aveva intenzione di sapere ogni minima cosa anche la più insignificante.
 
<< Azzurro! Ma mi piacciono i colori accesi in generale>> rispose la bionda.
 
<< Città preferita?>> domandò Zayn.
 
<< Londra, ma finché non vedrò Los Angeles non potrò darti la risposta definitiva!>> ammise lei.
 
<< Fidati, è bellissima!>> disse Zayn sicuro di quello che diceva.
 
<< Grazie, Capitan Ovvio! Tu ci sei stato non so quante volte!>> lo prese in giro lei.
 
Zayn sorrise. Se ne usciva sempre con certe sparate, da dove le tirava fuori?
 
<< Cibo preferito?>> chiese Zayn curioso della risposta.
 
<< Non ne ho uno in particolare, amo mangiare!>> gli rispose lei scoppiando a ridere.
 
<< Ma ci sarà qualcosa che ti piace più di tutte>>
 
<< Mmm… No, mi dispiace!>> rispose Dalila.
 
<< Allora, che cibo non ti piace?>> chiese Zayn.
 
<< Pomodori, cocco, crostacei… e penso basta>> disse Dalila pensandoci bene.
 
<< Wow!>> disse Zayn incredulo << Paure?>> chiese il pakistano.
 
<< Okay, soffro di vertigini-ma questo lo sapevi- e poi ho una paura tremenda degli aghi>> disse Dalila rabbrividendo.
 
<< Intendi siringhe?>> chiese Zayn.
 
<< No, aghi in generale>> specificò la bionda.
 
I due passarono davanti ad un negozio di tatuaggi e al ragazzo venne in mente la domanda successiva.
 
<< Immagino allora, che tu non abbia tatuaggi, giusto?>> chiese con ovvietà.
 
<< Errore!>> disse Dalila ridendo.
 
<< Ma se hai detto di detestare gli aghi!>> disse Zayn incredulo.
 
<< Vero, ed è così. Ma sai..>> cominciò a spiegare la bionda.
 
<< Non valgono i tatuaggi che si trovano nelle patatine!>> la fermò Zayn scoppiando a ridere.
 
<< Idiota>> disse lei scoppiando a ridere << Stavo dicendo… è stata una cosa che abbiamo deciso di fare io e Ilaria… per quanto avessi paura l’ho fatto ma..>> Dalila si bloccò.
 
<< Ma..?>> chiese curioso più che mai il ragazzo.
 
<< Dopo averlo fatto sono.. si insomma… sono svenuta>> concluse Dalila sorridendo.
 
<< Davvero?!>> chiese Zayn cercando di trattenere le risate, anche se inutilmente.
 
<< Dai non ridere! Te l’ho detto, ho paura!>> lo sgridò la bionda facendo la finta offesa.
 
Zayn, calmatosi,  si fermò e le si mise davanti cominciandola a squadrare. Dalila restò ferma e si lasciò guardare, Zayn stava cercando il misterioso tattoo. Le fece cenno di girarsi e la ragazza gli diede le spalle. Zayn partì a guardarla dalle gambe: niente. Salì di poco e si fermò.
 
“Wow…” pensò osservando il lato B della ragazza davanti a se. Quando si accorse del pensiero poco carino scosse il capo e tornò alla ricerca del tattoo. Niente, non lo trovava.
 
<< Dov’è?>> chiese Zayn arrendendosi.
 
Dalila si voltò e gli sorrise.
 
<< Ti arrendi?>> chiese un’ultima volta.
 
Zayn annuì sicuro. Dove poteva averlo?
Dalila gli diede di nuovo le spalle e si spostò i lunghi capelli biondi su una spalla ed eccolo.
Zayn lo vide e le si avvicinò. Delicatamente Zayn passò un dito lungo la scritta cinese che la bionda aveva sul collo.
 
<< Wow>> sussurrò ammirandolo.
 
Dalila, al contatto con la pelle calda del pakistano, rabbrividì e si girò.
 
<< Piace?>> sussurrò guardandolo negli occhi. 
 
<< Bello, è fatto veramente bene… ma che vuol dire?>> chiese Zayn.
 
<< Sia io che Ilaria abbiamo lo stesso tattoo, nello stesso posto. Bè il significato è semplice: amica>> rispose Dalila.
 
Zayn la fece girare e, tolti i capelli, ammirò di nuovo i due caratteri cinesi.
Mise la mano sul collo della ragazza e con il pollice lo accarezzò un paio di volte.
Dalila rimase senza parole. Quel contatto la stava mandando in tilt. Grazie al cielo Zayn si fermò e lei potette voltarsi.
 
<< Continuiamo con la passeggiata e le domande?>> chiese cercando di ritornare in se.
 
Zayn annuì e, una volta presa la ragazza per mano, ripresero a camminare per le strade di Brighton.  I due continuarono a chiacchierare su altri mille argomenti all’improvviso Dalila si fermò davanti alla vetrina di un negozio di caramelle.
 
<< Entriamo?>> chiese Zayn, conoscendo la risposta.
 
Dalila annuì e varcò la soglia. Zayn la guardò mentre si guardava in torno e gli occhi le brillavano ad ogni tipo di caramella che vedeva. Era una bambina fatta e finita, pensò sorridendo intenerito.
 
<< Le prendiamo? Così mentre camminiamo le mangiamo>> chiese la bionda voltandosi verso il cantante. 
 
Zayn annuì e i due ragazzi si buttarono su tutti quegli zuccheri. Dopo un paio di minuti i due uscirono con un sacchetto enorme pieno di caramelle.
I due ripresero il cammino e a Zayn venne in mente un’altra cosa da chiederle.
 
<< Principe azzurro?>> chiese all’improvviso.
 
Dalila si voltò a guardarlo confusa.
 
<< Non esiste!>> gli rispose lei come fosse la cosa più ovvia del mondo.
 
<< Come no?>> chiese Zayn. Da quando una ragazza non aveva un principe azzurro in cui credeva?
 
<< Non credo nel principe azzurro>> spiegò senza tanti giri di parole Dalila.
 
<< Ragazzo ideale, allora? Che mi dici?>> chiese Zayn << Avrai un tipo di ragazzo che preferisci>> le chiese.
 
<< Semplice, scuro>> rispose Dalila sedendosi su una panchina.
 
<< In che senso?>> chiese Zayn affiancandola.
 
<< Mi piacciono i ragazzi con i capelli, gli occhi e la pelle scura. Niente biondo occhi azzurri, con tutto il rispetto per Horan>> spiegò.
 
<< Per pelle scura che intendi? Ragazzi di colore?>> chiese il pakistano.
 
Quella ragazza era un pozzo di cose sconvolgenti.
 
<< Anche i ragazzi di colore, ma quelli mulatti hanno un non so che in più..>> rispose Dalila mettendosi in bocca una caramella.
 
Quando mandò giù il boccone si voltò verso il ragazzo e lo guardò.
Ops.
Dalila aveva descritto perfettamente Zayn. Eppure fin da quando era piccola pensava queste cose, il caso poi, aveva voluto che incontrasse Zayn.
 
Il ragazzo la guardò malizioso e Dalila per tutta risposta gli fece una linguaccia e si dedicò alle caramelle.
Zayn sorrise e, allungate le braccia lungo la spalliera della panchina, buttò la testa all’indietro. Stava cercando qualche altra cosa da chiederle.
 
<< Che mi dici del problemino con la rabbia?>> chiese all’improvviso serio.
 
Dalila si bloccò, Zayn se ne accorse e la guardò con la coda dell’occhio.
 
<< Che vuoi sapere?>> chiese Dalila piano.
 
<< Tu che vuoi dirmi?>> chiese lui lasciandole campo libero.
 
Dalila alzò le spalle e continuò a non guardarlo. La verità era che non ne voleva sapere, non voleva parlare riguardo quel suo problemino.
 
<< Quando è cominciato?>> chiese il pakistano.
 
<< Quando ero alle elementari. Ultimo giorno di quinta,  non ho resistito e ho tirato uno schiaffo al mio compagno, quella fu la prima e ultima volta che misi le mani addosso a qualcuno. Alle medie stava per ricapitare ma il mio ex migliore amico mi ha fermata giusto in tempo…>> spiegò  brevemente Dalila senza guardarlo.
 
<< Cosa ti porta a reagire così?>> le chiese.
 
<< Non saprei…>> rispose lei in un sussurrò.
 
<< Quando ti capita?>> chiese lui << Ogni volta che ti arrabbi?>> cercò di capire.
 
<< No, se mi si “tocca” qualcuno a cui tengo o…>> fece una pausa per prendere fiato << O se sono coinvolta emotivamente al centro per cento>> ammise.
 
Il pakistano rimase senza parole. Perché aveva colpito il volante dell’auto giorni prima? Perché le era stato toccato qualcuno a cui teneva? No, Ilaria aveva detto che aveva reagito a ciò che lui aveva detto. Che fosse il caso di “esserci coinvolta al cento per cento”? Che ruolo aveva il ragazzo nella sua vita?
 
<< Ma comunque non la sai ancora controllare bene>> disse Zayn indicando la sua mano e interrompendo le mille domande nella sua testa. 
 
<< Già>> rispose Dalila abbassando lo sguardo << almeno non me la prendo con le altre persone>> si giustificò.
 
<< Ah, davvero? Quindi pensi sia più giusto distruggerti?>> la sgridò Zayn.
 
Era arrivato il momento della cazziata del pakistano? Già lei non ne voleva parlare se poi ci si metteva anche lui che alzava la voce, la cosa non andava migliorando. Dalila inspirò e cercò di calmarsi.
 
<< Eh? E’ questo il tuo piano?>> continuò il cantante.
 
<< E che dovevo fare? Prendere a pugni te?!>> chiese Dalila alzando la voce. Non sopportava sentirlo urlare contro di lei, non le piaceva.
 
I due rimasero in silenzio e si guardarono. Dalila abbassò lo sguardo per prima, non voleva rovinare la giornata, tutto stava andando per il meglio. I sensi di colpa del ragazzo invece lo fecero alzare dalla panchina e diede le spalle alla ragazza.
Dalila lo vide e si alzò di scatto. Dove stava andando?
 
“No, aspetta..” pensò allungando un braccio verso di lui. Non voleva rimanere da sola, non in quel momento.
“Zayn, non…” i suoi pensieri furono interrotti dal ragazzo che fece un paio di passi in avanti, sempre più lontano da lei. Dalila non resistette e gli andò incontro. Corse veloce verso di lui e l’abbracciò da dietro. Si aggrappò forte alla felpa del ragazzo e lo strinse il più forte possibile.
 
<< Scusa, non volevo urlarti contro..>> sussurrò la bionda con la faccia nella schiena del ragazzo << Ti prego, non andartene>> lo supplicò.
 
Dalila strinse la prese e lo abbracciò ma Zayn sciolse la presa delle sue mani dalla sua felpa e l’allontanò. Dalila ricevette il messaggio e, con lo sguardo a pezzi, lasciò la stoffa e portò le braccia lungo i fianchi. Zayn si voltò e la vide li davanti a se con lo sguardo basso.
 
<< Promettimi una cosa>> disse all’improvviso Zayn interrompendo il silenzio.
 
Dalila alzò lo sguardo sorpresa e non credette ai suoi occhi. Perché stava sorridendo?
 
<< La prossima volta che stai per prendere a pugni qualsiasi cosa, vieni da me. Anche se sei arrabbiata con me, vieni. Non permetterò che ti faccia del male di nuovo>> le disse posandole le mani sulle spalle e stringendo la presa.
 
Dalila lo guardò incredula, che voleva dire? Cosa avrebbe potuto fare lui? Già qualcun altro aveva provato ad aiutarla ma non era andata bene, per niente.
Ma la ragazza notò la strana luce che Zayn aveva negli occhi e decise di fidarsi. Lui sarebbe stato lì per lei? Non lo sapeva con certezza ma aveva deciso di fidarsi.
 
<< Promesso>> disse Dalila avvicinandosi lentamente, aveva paura di un altro rifiuto.
Zayn accorciò la distanza tra di loro e l’abbracciò stingendola forte a se.
 
<< Ricordati: io ci sono>> le mormorò.
 
Dalila si irrigidì leggermente a quelle parole. Aveva detto “ci sono” non “ci sarò”. Una familiare tristezza cominciò ad avvolgerla ma Zayn la strinse ancora più forte e sembrò scacciarla.
 
“Non è il momento di pensare al futuro, adesso è qua. Questa è la cosa che conta ora” pensò la ragazza ricambiando l’abbraccio.
Una volta sciolto l’abbraccio i due ripresero a camminare.
 
 
 
Harry, Louis, Liam e Niall sistemarono il tavolo in giardino e l’irlandese aspettava con ansia il momento del pranzo. Amava alla follia il cibo italiano.
 
Dopo una decina di minuti Harry tornò in cucina, ma per fortuna la ragazza aveva finito.
 
<< Porti questa a tavola?>> Ilaria gli indicò la pasta, che lei stessa aveva trasferito in una grande ciotola. Il ragazzo l’afferrò e si diresse in giardino seguito dalla rossa. Niall alla loro vista si illuminò.
 
<< Okay – la ragazza attirò l’attenzione di tutti oltrepassando la porta d’ingresso – premetto che non so com’è venuta, perché non ho mai cucinato così tanta pasta tutta insieme>> disse la ragazza giustificandosi prima, nel caso la sua cucina fosse stata un fallimento.
 
Fecero i piatti e Niall fu il primo a provarla.
 
<< Wow, è favolosa! I miei complimenti!>> fece Niall ormai con la testa nel piatto.
 
<< Concordo con Niall, è davvero buona!>> disse Liam.
 
<< Già! Io ho provato altre volte a farla, ma non mi è mai riuscita così>> fece Louis.
 
<< È il tocco italiano>> commentò Harry guardando prima il maggiore e poi la ragazza.
 
<< Tranquillo, c’è tempo per imparare>> disse Ilaria facendo l’occhiolino a Louis.
 
I cinque ragazzi mangiarono il loro piatto di carbonara accompagnato con battute, scherzi e risate.
 
<< Non è che magari hai fatto anche il dolce?>> chiese Niall speranzoso.
 
<< No Niall, mi dispiace – rispose Ilaria ridendo – la prossima volta ti prometto che lo faccio>> concluse.
 
<< Bene, quand’è che cucini di nuovo?>> disse il biondo, facendo scoppiare tutti a ridere.
 
<< Se volete c’è il gelato>> informò Liam.
 
<< Lo vado a prendere>> Ilaria si alzò e sparì in casa. Harry afferrò tutti i piatti sporchi dalla tavola e li usò come pretesto per seguire la rossa in cucina.
 
<< Ti ho portato questi>> Harry si avvicinò al lavandino e poggiò i piatti al suo interno.
 
<< Grazie>> disse lei sorridendo. La ragazza capì che erano solo una scusa, avrebbero sparecchiato più tardi.
 
<< Ehy, perché non ce ne andiamo un po’ al parco qui vicino solo io e te?>> chiese il riccioluto all’improvviso.
 
<< Non mi sembra il caso... stiamo qui con tutti gli altri, ieri non li abbiamo visti quasi per niente>> rispose la ragazza cercando di evitare di stare sola con lui per troppo tempo.
 
<< Porti fuori questo? Io prendo i cucchiai e le coppette>> Ilaria sviò subito l’argomento, porgendogli la vaschetta di gelato e sorridendo.
 
Lo stava evitando, si, ma non lo faceva perché lo voleva sul serio, semplicemente perché aveva paura di poter perdere il controllo e fare qualcosa di sbagliato. Il giorno prima per due volte le era capitato di essergli troppo vicina da rischiare un bacio ed Harry con quei “giochetti” di certo non l’aiutava.
 
Il cantante afferrò la vaschetta di gelato e la posò sul tavolo di fianco a lui.
 
<< Me lo dai almeno un abbraccio?>> sorrise lui.
 
<< Fuori stanno aspettando il gelato>> Ilaria fece per afferrare la vaschetta sul tavolo ma Harry ci mise una mano sopra e la bloccò.
 
La rossa voleva con tutta sé stessa cedere alle sue richieste, ma sapeva che se l’avesse fatto non si sarebbe più controllata, perché era questo l’effetto che Harry aveva su di lei.
Il ragazzo capì che non sarebbe riuscito ad ottenere nulla, così decise di passare alle “maniere forti”.
 
<< Neanche un abbraccio? Bene!>> Harry si abbassò e le cinse i fianchi con le braccia. La vita di Ilaria si poggiò sulla spalla del ragazzo ed il riccio si alzò. La prese di peso e la portò in giardino.
 
<< Harry cosa fai! Mettimi giù!>> urlava la ragazza inutilmente.
 
Louis, Niall e Liam sentirono le urla, poi li videro varcare la porta d’ingresso e li osservarono divertiti.
Harry si dirigeva verso la piscina. Ilaria, anche se era di spalle, se ne accorse. “Non lo farà davvero..” pensò preoccupata.
 
<< Harry non ci provare!>> non finì nemmeno la frase che sentì una sensazione di acqua fresca sul corpo. Troppo tardi. Era in piscina.
 
Quando riemerse trovò i ragazzi al tavolo che ridevano, Niall più di tutti, e Harry con un’espressione soddisfatta in volto a bordo vasca.
 
<< Non posso credere che tu l’abbia fatto!>> disse lei mentre si avvicinava al bordo per uscire. La soddisfazione sul viso del ragazzo si accentuava sempre di più. Ilaria uscì dalla piscina e si mise di fronte a Harry. Lo guardò con uno sguardo un po’ arrabbiato, ma in fondo non lo era.
 
<< Non volevi un abbraccio?>> disse lei allargando le braccia ed avvicinandosi al riccioluto.
 
Harry si allontanò ma Ilaria si avvicinava sempre di più, fino a quando entrambi non si trovarono a rincorrersi attorno alla piscina. Harry correva e Ilaria, letteralmente fradicia, lo inseguiva. I tre cantanti al tavolo semplicemente si godevano la scena divertiti.
 
Ad un tratto Ilaria si fermò. Capì che se avrebbero continuato a rincorrersi non sarebbe mai riuscita a prendere Harry, così le venne un’idea.
 
Si diresse verso il tavolo e con la mano umida afferrò il cellulare del riccioluto. Si avvicinò alla piscina e tese il braccio su di essa. Harry guardò il cellulare, poi lei.
 
<< Non lo faresti mai>> disse lui convinto.
 
<< Davvero? Fossi in te non rischierei, una volta che è caduto non puoi farci più niente>> fece lei con sguardo di sfida.
 
Harry sapeva che non l’avrebbe mai fatto, ma sotto sotto un pretesto per buttarsi in piscina e stare con la rossa era quello che gli serviva. Ilaria continuava a fissarlo e aspettava una sua decisione.
 
<< Va bene, va bene. Mi butto>> si arrese il riccio.
 
Ilaria ritirò la mano con il cellulare in mano e rimase ferma ad aspettare il suo tuffo, che non arrivò. La rossa lo guardò e gli fece un cenno del capo come per incitarlo a buttarsi.
Harry non aveva scampo. Si tuffò.
 
Nessuno dei due faceva sul serio in realtà: Ilaria non avrebbe mai buttato il cellulare di Harry in piscina e Harry era stato al gioco. Amava scherzare con lei in questo modo e gli piaceva da matti stuzzicarla come aveva fatto prima in cucina, in queste cose lei gli dava delle soddisfazioni.
 
<< Perfetto>> disse lei soddisfatta allontanandosi dalla piscina e posando il cellulare del ragazzo di nuovo sul tavolo.
 
<< Ehy dove vai? Vieni a farmi compagnia>> Harry era riemerso e trovò la rossa troppo lontana da lui per i suoi gusti.
 
<< Assolutamente no>> replicò lei avvicinandosi al bordo della piscina.
 
<< Dai.. tanto ormai sei già bagnata, che ti costa>> cercò di convincerla il cantante.
 
Ilaria lo guardò per qualche secondo. Stava pensando ad una risposta, ma Harry con i capelli e la maglietta bagnata era dannatamente sexy e oltre a non permettere al suo cervello di pensare, la convinsero a buttarsi insieme a lui.
 
<< Okay ma sappi che non vuol dire che io ti abbia perdonato per avermi buttato in acqua con la forza>> disse lei fingendosi arrabbiata.
 
Ilaria prese una leggera rincorsa e si tuffò in piscina. Quando risalì Harry le andò incontro.
 
<< Tanto lo so che non riesci a rimanere arrabbiata con me>> sussurrò lui avvicinandosi alla ragazza e mettendole una mano dietro la schiena per ridurre la distanza tra i loro due corpi.
 
<< Harry ci sono gli altri>> improvvisò lei sussurrando per non farsi sentire dai ragazzi che durante tutto il tempo li avevano guardati tranquilli e divertiti mentre si gustavano il loro gelato. In realtà avrebbe fatto di tutto per resistergli anche se fossero stati da soli. Non doveva cedere, non poteva cedere.
 
Louis però, l’unico che non dava le spalle alla piscina, si godette la scena meglio di tutti e si accorse anche del particolare appena accaduto. Quel ragazzo aveva gli occhi ovunque.
 
Harry guardò verso gli altri tre cantanti e si accorse che Ilaria aveva ragione, così si accontentò di darle un bacio sulla guancia. Il riccio uscì dalla piscina e, tendendo una mano alla rossa, l’aiutò a risalire.
 
<< Ragazzi io vado a farmi una doccia perché QUALCUNO mi ha buttato in piscina>> disse lei con sguardo accusatorio verso Harry. Il ragazzo rise.
 
<< Sparecchiate voi la tavola?>> la ragazza si rivolse agli altri tre.
 
Louis, Niall e Liam annuirono e si alzarono portando i piatti in cucina. Harry intanto si tolse la maglietta, la strizzò e si scosse i capelli alla mo’ di Styles. Ilaria fece sgocciolare i capelli per bene per evitare di bagnare il pavimento in casa ed entrò seguita da Harry.
 
La ragazza salì le scale ed Harry, cercando di non farsi notare da nessuno, la raggiunse. Louis però se ne accorse e, dopo che i due ragazzi sparirono al piano di sopra, li seguì.
 
<< Mi daresti un asciugamano?>> chiese Ilaria entrando in camera di Harry con quest’ultimo al suo seguito. Harry aprì un cassetto e le porse ciò che aveva chiesto.
 
<< Ah e mi servirebbe anche una maglietta>> fece lei ricordandosene. Il riccioluto aprì l’armadio e iniziò a guardare le sue magliette, ma Ilaria gli andò vicino e mettendogli una mano sulla spalla attirò la sua attenzione.
 
<< Avrei una richiesta da farti, ma non so se mi dirai di si>> Ilaria guardò nell’armadio del ragazzo cercando ciò che aveva in mente con lo sguardo.
 
<< Dimmi>> disse lui.
 
<< So che ci tieni tanto, ma non è che potresti prestarmi la tua maglia di Mick Jagger? Ho sempre sognato di indossarla>> rispose lei facendo gli occhi dolci. Il riccioluto sorrise e sospirò.
 
<< È vero, ci tengo parecchio e non l’ho mai fatta indossare a nessuno, neanche ai ragazzi>> Harry si girò verso la rossa e poggiò un braccio contro l’anta dell’armadio.
 
Ilaria capì che la risposta sarebbe stata negativa, così iniziò a rassegnarsi, non le andava di insistere.
 
<< Ma per te farò un’eccezione>> continuò il ragazzo facendo spuntare un sorriso enorme sul volto di lei.
 
<< Grazie! Sta tranquillo, la tratterò benissimo!>> Ilaria gli buttò le braccia al collo e quando si staccò Harry le porse la maglietta da lei richiesta.
 
La ragazza uscì dalla camera e si diresse verso il bagno. Entrò e lasciò la porta aperta mentre preparava la doccia e tutto l’occorrente. Qualcuno si avvicinò alla porta del bagno e la osservò fare tutto ciò.
 
Intanto Louis era all’inizio del corridoio appoggiato con la schiena e la pianta del piede destro contro il muro opposto al bagno e le braccia incrociate al petto che si godeva la scena. Sapeva che tra poco il riccioluto ne avrebbe fatta una delle sue.
 
Ilaria si girò e si trovò faccia a faccia con Harry.
 
<< Perché hai deciso di farmi venire un infarto oggi? È già la seconda volta che mi appari alle spalle all’improvviso>> disse Ilaria portandosi una mano al petto.
 
Harry rise. Poggiò una mano sullo stipite della porta e tese il braccio, in modo da portare il peso del suo corpo dall’altra parte e bloccare l’uscita.
 
<< Comunque.. ti serve qualcosa?>> Ilaria non capiva perché fosse lì, visto che gli aveva detto che si sarebbe fatta una doccia e di conseguenza, il bagno era inutilizzabile al momento.
 
<< Beh dovrei farmi la doccia>> rispose lui molto tranquillo.
 
<< Si, ma ricordi che due secondi fa ho detto che l’avrei fatta io?>> la ragazza era confusa, perché era lì e voleva farsi la doccia quando sapeva che l’avrebbe fatta lei?
 
<< Quando ho finito andrai tu>> concluse la rossa.
 
<< Ma.. non vuoi compagnia?>> ed ecco che lo sguardo alla Styles ritornò all’attacco, e sapeva benissimo che Ilaria non riusciva a resistergli. Infatti prima che uscisse fuori di testa, la ragazza gli chiuse la porta in faccia sorridendo ed alzando gli occhi al cielo.
 
<< Era solo una domanda!>> urlò Harry alla porta ormai chiusa mentre si staccò dallo stipite ed allargò le braccia.
 
Louis, che nessuno aveva notato, si staccò dal muro e camminò verso il riccioluto fermo davanti alla porta del bagno.
 
<< Ahi!>> fece il minore dei due dopo che l’amico, passando, gli diede un colpo sulla nuca.
 
<< Sei sempre il solito>> disse Louis continuando a camminare, poi sparì in camera sua.
 
Harry tornò in stanza e aspettò che Ilaria uscisse dal bagno. Si sedette sul letto e, schiena contro la testiera, iniziò a smanettare con il cellulare.
 
Dopo circa dieci minuti Ilaria tornò in camera e si avviò verso lo specchio di fronte al letto tutta sorridente perché indossava la maglietta di Harry Styles comparsa in tantissimi video e foto che hanno fatto il giro del mondo. Il ragazzo la seguì con gli occhi.
 
<< Scusa ma sotto?>> chiese lui.
 
<< Sotto cosa?>> Ilaria non capiva.
 
<< Vuoi metterti solo la maglietta?>> domandò di nuovo in modo più chiaro.
 
<< Beh penso sia abbastanza lunga da coprirmi..>> rispose la ragazza in modo innocente.
 
<< Non se ne parla tu non scendi così in sala davanti a tutti>> Harry si alzò dal letto e si avviò verso l’armadio.
 
<< Harry ma..>> Ilaria non finì neanche di parlare che il riccio le porse dei pantaloni di una tuta. La ragazza si arrese e se li mise, ma in fondo quel suo comportamento le faceva piacere.
 
<< Molto meglio>> disse Harry di fronte a lei guardandola soddisfatto.
 
Ad un tratto lui si avvicinò lentamente e altrettanto lentamente le tolse l’asciugamano che la ragazza aveva in testa a modi turbante. I capelli lunghi e rossi le scivolarono sulla schiena ed Harry delicatamente, infilò una mano tra di essi accarezzandoli in tutta la loro lunghezza. Poi posò la mano su una spalla e fievolmente scese lungo il braccio provocandole un brivido che le percorse la schiena. Di nuovo quella sensazione di desiderio stava prendendo il sopravvento, ma Ilaria non poteva permetterlo.
 
<< Perché non vai a farti la doccia? Così dopo andiamo ad organizzarci per la serata con gli altri>> riuscì a dire lei mentre la sua mente in parte era ancora in quel mondo parallelo dove ogni volta il riccio la portava.
 
Harry, con ancora le punte delle dita sul polso di lei annuì e, preso l’occorrente, si avviò al bagno.
 
<< Lasciali mossi>> disse prima di uscire.
 
Ilaria sorrise e si mise di fronte allo specchio, cominciando ad asciugarsi i capelli.
 

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Capitolo 38
*** Madness And Worries (Parte IV) ***


7th July 2014, Saturday
 
 
 
 
I due continuarono a visitare l’interno della città senza fermarsi un attimo, almeno finché i loro stomaci non si fecero sentire. I due scoppiarono a ridere e con un solo sguardo si capirono.
 
<< “Fish and Chips”!>> urlò contenta Dalila.
 
<< Andiamo>> disse Zayn pienamente d’accordo con la ragazza.
 
I due arrivarono a destinazione ma il pakistano si fermò proprio davanti all’entrata.
 
<< Che c’è?>> chiese Dalila non capendo cosa l’avesse bloccato.
 
<< Che ne dici se lo prendiamo e andiamo a mangiare sulla spiaggia?>> propose Zayn.
Dalila annuì contenta.
 
<< Bene, allora aspettami qui. Torno subito>> disse Zayn entrando e lasciandola da sola.
 
Dalila si sedette sulla panchina vicino all’entrata e guardò il mare davanti a se. Ancora non riusciva a credere di essere da sola con Zayn. Tutto stava andando alla grande e si sentiva semplicemente felice. All’improvviso prese il cellulare ma si ricordò che era spento. Zayn aveva detto niente cellulare e lo rimise in borsa.
 
“Chissà Ilaria! Me ne sono andata senza dire niente… di sicuro appena torno mi farà una super cazziata!” pensò rabbrividendo al solo pensiero della rabbia della rossa.
Chissà cosa stava facendo adesso, se era con gli altri 4/5 della band. Solo domande ma nessuna risposta. I suoi pensieri furono interrotti dall’arrivo di Zayn.
 
<< Tutto okay?>> chiese vedendola pensierosa.
 
Dalila lo guardò e sorrise. Le dispiaceva per i loro amici, ma quella giornata era dedicata solo a lei e a Zayn.
 
<< Si, sto morendo di fame!>> disse Dalila alzandosi.
 
Zayn le fece cenno di andare e i due andarono in spiaggia.
Appena arrivarono si sistemarono per terra e cominciarono a mangiare, ridere e scherzare.
Zayn la guardava. Ogni volta che lo toccava, ogni volta che gli rivolgeva un sorriso si sentiva strano. Come se fosse finalmente completo. Era buon segno, vero?
 
<< Zayn mi ascolti?>> chiese Dalila riportandolo al mondo terreno.
 
<< Scusa?>> chiese lui riprendendo lucidità.
 
<< La vuoi quest’ultima patatina?>> chiese Dalila.
 
Zayn l’osservò e capì che la voleva lei.
 
<< Si>> disse prendendola e mordendone metà.
 
Dalila lo guardava triste, la voleva lei, Zayn scoppiò a ridere e le porse l’altra metà.
La bionda addentò la metà rimanente e poi gli si buttò addosso, abbracciandolo.
 
<< Grazie!>> gli disse sorridendogli.
 
Dalila si staccò e fece per sdraiarsi ma Zayn la fermò. Lo vide alzarsi e andare a buttare le cartacce e tornare da lei. Le tese una mano e l’aiutò ad alzarsi.
 
<< Vieni>> le disse prendendola per mano e cominciando a correre piano.
 
Dalila non chiese niente ma tenne il passo del ragazzo. Dopo una mini corsa i due arrivarono in un posto abbastanza appartato. Zayn le sorrise e la fece sedere di fianco a se.
 
<< Come mai qui?>> chiese Dalila guardandolo sdraiarsi.
 
<< Almeno posso stare tranquillo che nessuno mi veda>> spiegò chiudendo gli occhi e portando le braccia sotto la sua testa.
 
Dalila annuì e si portò le ginocchia al petto e, poggiatoci il mento sopra, osservò quell’enorme distesa d’acqua davanti a lei. Zayn, non sentendola più, aprì gli occhi e la guardò. Aveva appoggiato la fronte sulle ginocchia e chiuso gli occhi, sembrava si stesse rilassando. Il pakistano senza fare il minimo rumore si alzò e si mise dietro di lei. Allungò le gambe aperte e l’abbracciò da dietro. Dalila alzò la testa di scatto ma quando capì che era Zayn si rilassò e si appoggiò a lui.
 
<< Meglio?>> chiese Zayn spostandole i capelli da una sola parte e lasciando l’altra libera.
 
Con la punta del naso iniziò a fare su e giù lungo il collo chiaro di lei.
 
<< Decisamente>> rispose lei in un sussurrò. Se c’era una parte in cui la ragazza era particolarmente sensibile era proprio il collo, appena glielo si sfiorava si rilassava immediatamente. Perdeva la capacità di reagire e/o pensare. Le sue amiche la prendevano in giro dicendole che entrava in catalessi ogni volta.
 
Zayn continuò per un po’, quando poi la bionda si accorse che la punta del naso del ragazzo fu sostituita dalle sue labbra, lentamente, si allontanò.
 
<< Che c’è?>> chiese Zayn non capendo perché si fosse allontanata così.
 
La ragazza invece di rispondere si  alzò e stiracchiò, quando finì si appoggiò alla parte scogliosa e guardò il mare. Non poteva stare ancora in quel modo con Zayn, la lucidità stava cominciando ad andarsene.
 
Zayn si voltò a guardarla e si accorse che era troppo lontana. Così si alzò e si mise davanti a lei. Fu un déjà-vu per entrambi. Solo che invece di essere in camera erano al mare e lì non c’era Louis. Zayn le si avvicinò e, come la bionda si aspettava, mise una mano alla parete alle sue spalle.
 
 La guardò dritta negli occhi e la ragazza non riusciva a distogliere lo sguardo. Zayn fece sfiorare i loro nasi e le sorrise intenerito.
 
Dalila appoggiò le mani sul suo petto ma invece di allontanarlo, cosa che voleva fare, strinse la sua felpa tra le mani. Zayn avvicinò le sue labbra alla sua guancia e la baciò. Fu un bacio lievissimo e veloce, ma riuscì comunque a far accelerare il battito cardiaco della ragazza. Zayn le si avvicinò ancora di più e fece aderire i loro corpi perfettamente. Il pakistano abbassò il volto verso il collo bianco di lei e, contemporaneamente, sentì il cuore della ragazza battere veloce, stava per avere un infarto.
 
Fu lì che Zayn non seppe che fare. Se fosse andato avanti avrebbe sicuramente baciato la ragazza davanti a se ma se si fosse allontanato cosa avrebbe pensato la bionda? Aveva capito, grazie alle palpitazioni di lei, che lui non le era indifferente. Zayn alzò il suo viso dal collo di lei e la guardò.
 
Non resistette e si avvicinò, pericolosamente, a lei. Dalila lo guardò spaesata, era in panico e non sapeva che fare. Da una parte voleva avere tutto per se quel ragazzo ma dall’altra voleva allontanarlo e far tornare tutto come prima. I loro nasi si sfiorarono un’altra volta e la paura aumentò ancora di più.
 
<< Zayn…>> sussurrò pianissimo Dalila cercando di fermarlo.
 
Zayn non le rispose e la guardò. Doveva fermarsi, non poteva rovinare tutto. Così optò di nuovo per la scelta del “accontentarsi di poco”, come aveva fatto il giorno prima, e posò le sue labbra sulla guancia della ragazza.
 
All’improvviso, però, le sue labbra scesero pian piano verso il collo ma, appena si posarono su di esso, le braccia della ragazza gli circondarono il collo. Zayn alzò di scatto il volto e cercò quello di lei. Dalila gli sorrise e, fatto un mini saltino, gli circondò la vita con le gambe. Zayn per impedire di farla cadere la fece appoggiare meglio alla parete e la prese per le gambe. Quando Dalila si sentì tranquilla allentò la presa e cominciò ad accarezzargli il collo. Le mani della bionda salirono fino a che non prese, con entrambe le mani, il volto del ragazzo. I due si guardarono.
 
Un solo sguardo fece capire ad entrambi di doversi fermare. Con un solo sguardo capirono che si, entrambi volevano andare oltre, ma avevano paura delle conseguenze. Dalila avvicinò il volto del pakistano al suo, gli schioccò un bacio sulla guancia e poi l’abbracciò sospirando debolmente. Rimasero in quel modo per un po’, il tempo che Zayn percepì che la ragazza si fosse calmata.
 
<< Ehy>> la chiamò spostando un po’ il viso giusto per vederla in faccia.
 
<< Mmm…>> mormorò lei strofinando il viso nel collo di lui.
 
<< Non volevi fare una passeggiata sulla spiaggia?>> le sussurrò piano.
 
La bionda annuì e si staccò da lui chiedendogli semplicemente con lo sguardo di lasciarla andare. 
Zayn la fece scendere e si allontanò da lei, lasciandola sola con i suoi pensieri. Mentre lei cercava di darsi una calmata lui si sistemò il travestimento e, sguardo rivolto sul mare, aspettò che lei finisse.
Quando sentì che si stava avvicinando si voltò verso di lei e le sorrise.
 
<< Sali>> la incitò allungando le braccia all’indietro.
 
Dalila non se lo fece ripetere due volte e, presa la rincorsa, salì in spalle al ragazzo.
 
<< Che facciamo adesso?>> chiese la bionda quando il ragazzo cominciò a camminare.
 
<< Mi hai tartassato l’anima che volevi fare la passeggiata sulla spiaggia, quindi adesso ti porto sulla spiaggia>> le rispose il pakistano stringendola salda a se.
 
<< Perfetto>> mormorò Dalila appoggiando il suo mento sulla spalla di lui e lasciandosi coccolare da quel dondolio continuo.
 
Parlavano e parlavano senza mai fermarsi. Si prendevano in giro e un secondo dopo si abbracciavano. Erano fatti così: imprevedibili.
All’improvviso, mentre erano mano nella mano e camminavano tranquilli, Dalila si fermò.
 
<< Che c’è?>> chiese Zayn guardandola.             
 
<< Hai detto per caso ai ragazzi, dove siamo?>> chiese lei, i sensi di colpa cominciavano a farsi sentire. Erano spariti da più di dieci ore e Ilaria non sapeva nemmeno dove fosse.
 
<< No, non lo sa nessuno. Perché?>> chiese Zayn stringendo la presa sulla mano di lei.
Dalila non rispose ma abbassò lo sguardo. Era preoccupata per l’amica, non voleva farla preoccupare.
 
<< Ehy>> la chiamò lui << Stai tranquilla, è tutto okay. Ilaria sta mattina sarà andata dei ragazzi e quando avrà visto che mancavo anche io si sarà tranquillizzata>> cercò di tranquillizzarla Zayn.
 
<< Si, immagino che lo sappiano che siamo insieme ma…>> Dalila non finì la frase.
 
<< Ehy, guardami>> le disse Zayn mettendole un dito sotto il mento e alzandole il volto << Che ti ho detto in macchina? È la nostra giornata, quindi non pensarci e andiamo a goderci quel Luna Park sul mare>> le disse Zayn.
 
La bionda abbassò lo sguardo non convinta e il pakistano cercò una soluzione, se fosse rimasta in quello stato la serata non sarebbe andata come da copione.
 
<< Ti farebbe sentire più tranquilla mandarle un messaggio?>> le chiese spezzando quel silenzio odioso.
 
Dalila alzò lo sguardo verso il ragazzo e cercò di capire se credeva davvero in quello che le aveva appena detto. In fondo era stato lui a dirle l’esatto contrario quella stessa mattina.
Lo guardò e capì che lui voleva che la cosa rimanesse tra loro, come se, facendola di nascosto, fosse più eccitante. Dalila ci pensò un po’ poi cedette, non voleva rovinargli la giornata, sembrava ci tenesse particolarmente così cedette.
 
<< Allora? Andiamo a sto luna park o no?>> chiese spiazzando il ragazzo davanti a se.
 
<< Eccola qui la mia bionda>> disse Zayn mettendole un braccio intorno alle spalle e baciandole la testa.
 
I due camminarono in silenzio fino a quando non arrivarono al Luna Park.
 
<< Io opterei per non fare nessuna giostra, mi sembrano tutte molto alte>> disse Dalila.
 
<< Sono pienamente d’accordo>> le rispose Zayn.
 
I due girarono tutte le bancherelle sempre tenendosi per mano. Ad un certo punto la ragazza si fermò davanti ad una bancherella. Zayn guardò cosa stesse ammirando la ragazza con tanto interesse e il suo sguardo si posò su un peluche a forma di tigre.
 
<< Non ti ricorda Palla di Pelo?>> le sussurrò in uno orecchio.
 
<< Già>> gli rispose lei sorridendo al ricordo del tigrotto.
 
Zayn guardò la bancherella, per vincere bisognava far cadere  tutti i barattoli. Stava pensando all’eventualità di giocare, in fondo aveva una buona mira, quando qualcuno gli rivolse la parole.
 
<< Vuoi giocare?>> chiese la ragazza dietro al bancone, ammiccando al cantante.
 
Dalila, al suono di quella voce da gallina, si voltò verso di lei. E quella ora che voleva?
Stava per dire di no e andarsene ma Zayn l’anticipò con un sì.
 
Dalila lo guardò scioccata, che aveva intenzione di fare?
La moretta diede le palline a Zayn e lui cominciò a giocare. Dalila, braccia incrociate al petto, non perdeva di vista un attimo la ragazza.
Non l’aveva riconosciuto ma ci stava provando alla grande.
 
“Ma tu guarda questa! Lo sta spogliando con gli occhi!” pensò gelosa la bionda.
Dalila stava per avvicinarsi a Zayn quando il suo sguardo si posò su un bambino vicino a lei. Notò che stava guardando Zayn, era ipnotizzato dal cantante. Era impossibile che un bimbo così piccolo lo riconoscesse, allora la ragazza seguì il suo sguardo. Zayn aveva colpito tutti i barattoli!
 
<< Complimenti!>> disse l’oca arrapata.
 
Zayn le sorrise cortesemente ma non la degnò di una risposta.
 
<< Hai fatto il punteggio massimo, quindi puoi decidere quale premio prendere tra i più grandi>> gli disse avvicinandosi.
 
Dalila li guardò fare, voleva vedere che cosa avrebbe fatto il pakistano.
Zayn si voltò verso Dalila e le sorrise, spiazzandola.
 
<< Posso avere il tigrotto?>> chiese camuffando leggermente la voce.
 
Dalila rimase senza parole. Aveva davvero giocato solo per avere il peluche? 
 
<< Ma con il punteggio che hai fatto ti meriti di meglio>> gli disse la mora guardando male l’italiana.
 
<< Si, ma io volevo quello>> rispose Zayn gentile.
 
La mora si arrese e porse al ragazzo il peluche, Zayn la ringraziò e si voltò verso Dalila.
 
<< Palla di Pelo>> le disse porgendole il premio.
 
Dalila gli sorrise e prese tra le mani il peluche vinto dal pakistano. 
 
<< E’ morbidissimo!>> disse accarezzandolo lentamente.
 
<< Wow>> sussurrò qualcuno.
 
Gli sguardi dei due ragazzi si posarono sul bambino di fianco a Dalila.
 
<< Ti piace?>> gli chiese Dalila abbassandosi sulle ginocchia.
 
Il bambino annuì intimidito.
Dalila guardò Zayn e, senza parlare, chiese il suo permesso per fare quello che aveva in mente. Zayn annuì e sorrise orgoglioso.
 
<< Tieni>> disse Dalila porgendo il tigrotto al bambino.
 
<< Ma è tuo>> disse il bimbo.
 
<< Ma io lo voglio dare a te>> rispose Dalila in modo tenero.
 
<< Ma l’ha vinto il tuo ragazzo per te, non per me>> rispose il bambino.
 
Dalila e Zayn a quelle parole arrossirono.
“Il mio ragazzo? Ma magari piccolo mio…” pensò la bionda sarcastica.
 
<< E se io lo volessi dare a te? Io ormai sono grande…>> cercò di convincerlo Dalila.
 
<< Sicura?>> chiese il bimbo.          
 
Dalila annuì e porse il peluche al bambino.
 
<< Grazie!>> disse il bimbo prendendo il peluche.
 
<< Però>> disse Dalila attirando l’attenzione del piccolo << Mi devi fare un favore>> gli disse.
 
<< Certo>>
 
<< Devi chiamarlo Palla di Pelo, me lo prometti?>> chiese Dalila.
 
Il bambino annuì e poi fu richiamato dalla madre. Dalila lo salutò e poi si avvicinò a Zayn.
 
<< Mi dispiace>> gli disse sincera. Lui l’aveva vinto per lei e ora il peluche l’aveva un bambino della quale non sapeva nemmeno il nome.
Zayn la prese per mano e l’avvicinò a se abbracciandola.
 
<< Hai fatto la cosa giusta. Sei stata fantastica>> le sussurrò accarezzandole i lunghi capelli.
 
Dalila sorrise ma si accorse che qualcun altro stava osservando la scena. La mora era davanti a lei e la guardava.
Dalila alzò un sopracciglio e le sorrise strafottente.
 
“Alla faccia tua, vipera” pensò la bionda guardando male l’altra.
I due si staccarono e, sempre per mano, ripresero a visitare il Luna Park.
 
<< Che ore sono?>> chiese Dalila appoggiandosi a Zayn.
 
<< Sei stanca?>> le chiese mettendole un braccio lungo il fianco.
 
<< Un po’..>> rispose sbadigliando.
 
<< Allora andiamo a casa…>> annunciò  Zayn stringendola.
 
<< Si, anche perché tu devi guidare>> disse Dalila << Non vorrei che fossi troppo stanco>> mormorò lei premurosa.
 
<< Non ti devi preoccupare>> la rassicurò lui sorridendole.
 
I due arrivarono alla macchina e Dalila, lasciata la mano del pakistano, corse verso di essa.
 
 
 
Quando ebbe quasi finito con il phon qualcuno entrò in camera, ma la rossa non ci fece caso, avendo l’asciugacapelli acceso. Ad un tratto si accorse di una persona nello specchio che stava seduta sul letto dietro di lei.
 
<< Louis, che ci fai qui?>> disse lei in un sussulto.      
 
<< Scusa, ti ho spaventata?>> chiese il ragazzo.
 
<< No tranquillo, tanto oggi mi appaiono tutti alle spalle>> rispose Ilaria alludendo agli episodi di Harry.
 
La ragazza poggiò l’asciugacapelli sul mobile di fronte allo specchio e si girò verso Louis.
 
<< Volevi dirmi qualcosa?>> Ilaria si sedette di fianco al maggiore. Quest’ultimo fece una pausa, poi cominciò a parlare.
 
<< Ho visto che negli ultimi giorni tu ed Harry avete legato molto>> il ragazzo guardò Ilaria negli occhi, la quale arrossì nello scoprire che Louis aveva notato qualcosa.
 
<< Da quando ci sei tu, da quel giorno in cui vi ha trovate al parco, Harry è cambiato>> a quelle parole la rossa credette di aver fatto qualcosa di male e guardò il ragazzo con una leggera espressione di preoccupazione, ma lo lasciò continuare.
 
<< È molto più felice e spensierato>> Ilaria tirò un sospiro di sollievo dentro di sé, però ancora non capiva dove volesse arrivare.
 
<< Mi fa piacere, ma perché mi stai dicendo tutto questo?>> chiese lei un po’ confusa.
 
<< Vedi.. come avrai capito Harry è un ragazzo molto sensibile, anche se non si direbbe>> Ilaria annuì, questo lo sapeva. Harry era il perfetto mix tra perversione e romanticismo, scherzo e dolcezza, passione e sensibilità.
 
<< Io.. ti chiedo solo di non farlo soffrire>> a quella frase Louis guardò dritto negli occhi Ilaria, la quale distolse subito lo sguardo, non riuscendo più a sostenerlo.
 
Le venne un colpo al cuore non appena le parole di Louis le fecero tornare in mente Harry ed i pensieri del giorno prima.
 
Davvero il maggiore era lì davanti a lei e lo stava proteggendo? Quella conversazione non fece altro che spaventarla maggiormente: se Louis le stava dicendo quelle cose voleva dire che anche lui, pur non essendo nella testa del riccio, aveva capito che Harry faceva sul serio.
 
Ma possibile che il minore si fosse davvero innamorato? Di lei?
E se invece credeva solo che fosse così mentre in realtà aveva preso solo un abbaglio? Cosa sarebbe successo poi?
Avrebbe sofferto, ovviamente.
E lei non voleva assolutamente tutto ciò.
Da un paio di anni ormai aveva promesso a sé stessa che si sarebbe tenuta lontana da qualsiasi disastro sentimentale e che non si sarebbe più ripetuto ciò che accadde anni prima.
 
In quel momento però uno dei migliori amici del riccioluto le stava chiedendo di dargli sicurezze, voleva sapere se poteva fidarsi e se poteva stare tranquillo. Capire in che mani fosse capitato Harry.
 
Lei era confusa, certo, ma non se la sentì proprio di negare una risposta al maggiore o di metterlo in allarme. E poi, qualsiasi cosa fosse successa, non avrebbe mai permesso che Harry stesse male, per nessun motivo al mondo. Anche se questo avrebbe comportato la sua di sofferenza.
 
Ilaria mise la sua mano su quella del ragazzo poggiata sul letto e sorrise intenerita.
 
<< Non mi permetterei mai di fargli del male, gli voglio bene quanto te>> disse lei confortando il ragazzo al suo fianco.
 
Louis la guardò senza far trapelare i suoi pensieri e cercò di scrutare ciò che la mente della ragazza stava elaborando. La tarda risposta e la poca sicurezza nelle sue parole gli fecero pensare che forse c’era qualcosa che non andava, ma ancora non aveva capito cosa.
 
<< Va bene – abbassò lo sguardo – ricordati una cosa però – il maggiore strinse la mano della ragazza – se ci fossero dei problemi, in qualsiasi momento, sappi che io ci sono>> le sorrise.
 
La ragazza ricambiò il sorriso e lasciata la mano del maggiore, lo abbracciò quasi come se ne sentisse il bisogno, come se da giorni non stesse aspettando altro.
 
<< Grazie>> sussurrò lei chiudendo gli occhi.
 
<< È un piacere>> rispose lui stringendola.
 
Sciolsero l’abbraccio e si scambiarono un altro sorriso.
 
<< Sai, non conoscevo questo tuo lato tenero>> disse lei dandogli un colpetto sulla spalla.
 
<< Già, ma non spargere la voce. Devo mantenere la mia figura>> rispose Louis facendole l’occhiolino.
 
<< Terrò la bocca cucita>> giurò Ilaria.
 
Louis le sorrise e le scompigliò i capelli, poi si alzò dal letto ed uscì dalla stanza. Ilaria lo guardò andare via e il sorriso sulla sua bocca svanì in un secondo.
Si rimise davanti allo specchio e continuò ad aggiustarsi i capelli con vari prodotti per renderli di un mosso più definito.
 
Dopo due minuti che Louis se n’era andato Harry uscì dal bagno e tornò in camera. Varcò la porta e Ilaria lo guardò tramite lo specchio: era a torso nudo.
“Che novità...” pensò sarcastica, mentre i suoi sensi prendevano un volo diretto e senza ritorno verso un pianeta lontano e sconosciuto.
 
Harry poi si diresse verso di lei e l’abbracciò da dietro, poggiando il mento sulla sua spalla. Quando sentì le braccia del riccio intorno alla vita si fermò e lo guardò. Si guardarono l’un l’altro nello specchio in silenzio, e ad entrambi spuntò un sorrisetto sul viso.
All’improvviso Harry cominciò a parlare.
 
O meglio, a...cantare?
 
“Baby you light up my world like nobody else, the way that you flip your hair gets me overwhelmed, but when you smile at the ground it ain’t hard to tell you don’t know...you don’t know you’re beautiful..” cantò le note del suo assolo.
 
Quella voce, quella melodia, Ilaria l’aveva sempre amata e sentendola in quel momento, così vicina, così reale, era...incredibile. La ragazza si bloccò improvvisamente e lo fissò immobile.
 
<< Cos’hai?>> chiese lui sorridendo sempre guardandola allo specchio. Ilaria si girò e si trovarono faccia a faccia.
 
<< Davvero hai il coraggio di chiedermi cos’ho? – chiese lei sorridendo sarcastica – ti ricordo che sono una Directioner, e nel caso te ne fossi dimenticato, le Directioners amano le vostre cinque voci alla follia>>
 
Harry le strinse le braccia dietro la schiena, avvicinando maggiormente i loro bacini. La rossa poggiò le mani sulle spalle di lui.
 
<< Diciamo che...ammazzeremmo per sentire anche una sola nota provenire dalla vostra bocca>> fece lei come se stesse dicendo la cosa più normale del mondo.
Risero entrambi, poi Ilaria si fece improvvisamente seria.
 
<< Amo la tua voce, sul serio. Certe volte vorrei averla tutta per me>> disse, disegnando con l’indice il contorno della “A” tatuata sulla spalla sinistra del cantante.
 
<< Beh, solo ed esclusivamente per te non posso assicurartelo, diciamo che posso non fartene sentire la mancanza>> fece lui sorridendole.
 
<< Mi accontenterò>> annuì lei, tenendo sempre lo sguardo sul tatuaggio.          
 
Ilaria era come incantata. Il suo dito scivolava sulla linea nera e il suo viso era inespressivo.
“A...” si ripeteva nella mente, più volte come se non ci arrivasse.
Poi il suo cervello collegò.
 
In un attimo allontanò il dito dalla spalla di Harry come se si fosse scottata e distolse lo sguardo dal tatuaggio, liberandosi dalla presa del riccio.
 
<< Che succede?>> domandò il riccio allarmato dal suo scatto di movimenti.
 
La ragazza gli fissò il tatuaggio sulla spalla. Stava tranquillamente parlando con Harry, perché la sua paura doveva uscire fuori anche nei momenti meno opportuni? Stava diventando incontrollabile.
 
<< Ehy mi dici cos’hai?>> ripeté lui leggermente più spaventato. La rossa spostò lo sguardo dal tatuaggio agli occhi di Harry, attirata dalla leggera preoccupazione nel suo tono di voce.
Lo guardò per alcuni secondi, allontanando la confusione e pensando il più lucidamente possibile ad una risposta da dargli.
 
<< N-niente, è che... Dalila e Zayn non hanno ancora chiamato, sono quasi dodici ore che sono spariti>> fece lei, mentendo.
 
Il cantante le andò in contro e le poggiò le mani sulle braccia.
 
<< Sta calma, a quest’ora saranno sicuramente in giro a divertirsi>> cercò di tranquillizzarla lui.
 
<< Ma allora perché non hanno fatto nemmeno un colpo di telefono?>> chiese Ilaria dando uno sguardo all’orologio digitale sul comodino.
 
<< Sai come sono fatti, avranno perso la cognizione del tempo stando insieme – Harry si avvicinò alla rossa – anche a me succede quando sto con te>>
 
La ragazza abbassò lo sguardo, sorridendo appena.
 
<< Comunque se ti fa stare più tranquilla adesso andiamo giù e proviamo a richiamarli insieme agli altri>> Harry le accarezzò la schiena passando le dita sulla sua spina dorsale.
 
Improvvisamente la ragazza si tranquillizzò e si rilassò in un tempo infinitamente breve, come se il riccio avesse premuto il tasto reset, azzerando tutte le sue sensazioni.
Il cantante poi, dopo aver indossato una maglia, la prese per mano e insieme scesero le scale.
 
<< Finito con le docce?>> chiese Niall che stava spaparanzato sul divano.
 
<< Si, lavati e profumati>> rispose Ilaria andando a sedersi sul divano di fianco a Liam, seguita dal riccio.
 
<< Ehy Liam, hai sentito Dalila o Zayn per caso?>> chiese la rossa al ragazzo.
 
<< No mi dispiace...ho provato a chiamarli qualche minuto fa ma hanno i cellulari staccati>> Liam afferrò il suo cellulare e riprovò per l’ennesima volta a richiamarli.
 
Alla frase del cantante ad Ilaria vennero in mente pensieri orribili, ma scosse la testa per scacciarli subito. Più cresceva la preoccupazione e più la sua mente viaggiava ai limiti dell’impensabile.
 
<< Ragazzi è assodato che siamo tutti abbastanza preoccupati, ma proviamo a pensare positivo...io credo che siano semplicemente usciti stamattina per fare un giro insieme e avendo i cellulari spenti non si sono accorti dell’orario, presi da qualunque cosa stiano facendo>> Louis cercò di prendere in mano la situazione.
 
<< D’accordo, ma non si spiega perché abbiano i cellulari spenti>> continuò Liam.
 
<< Forse si sono scaricati>> azzardò Niall.
 
<< O forse li hanno spenti loro>> ipotizzò Louis.
 
Ilaria ascoltava solamente a testa bassa, anzi, non ascoltava nemmeno più da tutti i pensieri che le invadevano la mente. Harry si accorse dell’assenza della ragazza di fianco a lui e cercò di fermare tutto ciò.
 
<< In ogni caso stanno bene – disse improvvisamente il riccioluto mettendo un braccio intorno alle spalle della rossa e stringendola a sé – che ne dite se mentre li aspettiamo stasera ci ordiniamo una pizza?>> il minore della band cercò di cambiare discorso.
 
<< Si! Pizza!>> urlò Niall. Louis e Liam annuirono e risero per la solita reazione del biondo alla parola “pizza”.
 
Per un attimo alla rossa sembrò di essere ritornata alla normalità, come i giorni passati.
Ma la verità era che mancavano Dalila e Zayn.
“Dove siete?” chiese il suo pensiero.
 
<< Io e Niall andiamo a prendere le pizze, voi intanto apparecchiate>> disse Liam alzandosi dal divano insieme all’irlandese. I restanti tre annuirono e i due cantanti uscirono di casa.
Ilaria fece per alzarsi ma Harry la fermò prendendola per un polso.
 
<< Sta tranquilla, ci pensiamo io e Lou. Hai già cucinato per noi oggi>> Harry la vedeva molto preoccupata e assente, così decise di lasciarla riposare un po’.
 
<< Grazie>> rispose la rossa. Ilaria si stese sul divano e guardò il soffitto.
 
Intanto Harry e Louis erano in cucina ad apparecchiare ma avendo la porta aperta, riuscirono a vedere la ragazza in sala.
 
<< Se quei due non arrivano, presto avrà una crisi di nervi>> disse Louis con lo sguardo rivolto verso la sala.
 
<< Non c’è modo di tranquillizzarla...fino a quando non li avrà davanti agli occhi non si darà pace – fece Harry guardandola a sua volta – ma in fondo la capisco, non abbiamo loro notizie dall’intera giornata. Anche io inizio a preoccuparmi ora>> continuò il riccioluto.
 
<< Già, nemmeno Zayn è mai sparito per così tanto tempo senza dire niente>> concordò il maggiore dei due.
 
Intanto Ilaria aveva lo sguardo perso nel vuoto bianco del soffitto e pensava. Non era la prima volta che si trovava in situazioni del genere: altre volte le era capitato di avere problemi, qualcosa che non andava, ma quella volta era diverso e non capiva il perché. Si sentiva strana, come se non avesse fatto qualcosa che di solito in situazioni del genere faceva, e che la faceva sentire meglio.
 
Ad un tratto le venne un’illuminazione, aveva capito.
 
Afferrò il cellulare e si diresse verso la cucina, dove il maggiore e il minore della band stavano parlando dei due ragazzi scomparsi.
 
<< Shh, sta arrivando>> disse Harry sottovoce. Non voleva farle sentire ciò che stavano dicendo, se avesse saputo che anche loro erano preoccupati si sarebbe sentita ancora peggio.
 
<< Scusa Harry, posso andare in camera tua a fare una telefonata?>> chiese Ilaria ferma sul ciglio della porta.
 
<< Certo>> rispose il riccio sistemando le posate sul tavolo. Appena la ragazza lasciò la stanza Harry guardò Louis, chiedendosi mentalmente perché Ilaria fosse così seria.
 
 

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Capitolo 39
*** Madness And Worries (Parte V) ***


7th July 2014, Saturday
 
 
 
 
Ilaria salì le scale ed entrò in camera di Harry chiudendo la porta. Si sedette sul letto, afferrò il cellulare e aprì la rubrica.
Eccolo. Il primo numero dell’elenco. Chiamò.
 
<< Pronto? Si, sono io, ciao. Come stai?>> Ilaria iniziò la conversazione al telefono con voce un po’ triste.
 
<< Si va tutto bene... - continuò con lo stesso tono - tu invece ti stai divertendo senza di noi?>> disse, per cambiare discorso.
 
<< Si sono sicura, va tutto bene. Ti ho chiamato perché ieri ti ho promesso che l’avrei fatto. E poi perché avevo bisogno di sentirti...>>
 
Nonostante il passato, nonostante ciò che aveva vissuto, quella voce dall’altra parte del telefono la sollevava, almeno per un po’, da tutte le preoccupazioni che la stavano assalendo. Ogni volta che qualcosa non andava Ilaria era solita andare a parlare con lui, il solo che riusciva a confortarla e a tirarla su. E in quel momento, nel quale lui era lontano, ci riuscì ancora meglio.
 
 
 
Nel frattempo in cucina, i due ragazzi non dissero più niente.
Louis lanciò uno sguardo ad Harry che distrattamente apparecchiava la tavola.
 
<< Harry>> lo chiamò il maggiore.
 
<< Dimmi>> il riccio alzò lo sguardo verso l’amico.
 
<< Senti ma... – cominciò esitante – con Ilaria va tutto bene?>> chiese Louis scrutando attentamente ogni suo minimo movimento.
 
<< Certo, tutto alla grande>> gli rispose lui sforzandosi in un sorriso.
 
<< Sei sicuro?>> insistette il maggiore abbassando il viso al livello dell’amico per attirare la sua attenzione e poterlo guardare negli occhi.
 
<< Si – disse il riccioluto guardandolo in faccia – perché me lo chiedi?>>
 
 
 
<< Va bene, un bacio anche a te. Ciao Angelo, ti voglio bene>> Ilaria concluse la chiamata.
Si sentiva meglio. Lasciò andare il busto all’indietro e si stese sul letto.
 
Dall’altra parte Angelo si accorse dal tono e da alcune affermazioni della rossa, che oltre alla preoccupazione per ciò che le aveva raccontato di Dalila, sentiva la sua mancanza.
Doveva fare qualcosa.
 
 
 
<< Da un paio di giorni la vedo strana – spiegò Louis sistemando i bicchieri – certi suoi comportamenti, non so... non mi convincono molto>> finì.
 
Harry lasciò perdere i patti e guardò serio l’amico di fronte a lui. Tirò una sedia da sotto il tavolo e si sedette lasciandosi cadere quasi a peso morto, sospirando.
 
<< Già, l’ho notato anche io>> sussurrò il minore.
 
Louis imitò il riccio e si sedette anche lui.
 
<< Non hai la minima idea di cosa possa essere?>> chiese il maggiore. Harry si limitò a scuotere la testa, abbassando lo sguardo e perdendosi in una marea di pensieri.
 
<< Eccomi! Si mangia?>> Ilaria arrivò in cucina interrompendo la mente in moto del riccioluto.
 
Harry poté notare di come il suo stato d’’animo si fosse risollevato negli ultimi dieci minuti, solamente con una telefonata.
 
“Ancora lui...” disse la sua testa, ma represse subito il pensiero prima che potesse svilupparsi maggiormente. Aveva ben altro a cui pensare.
 
<< Certo che si mangia!>> entrò Niall con le pizze in mano e Liam al suo seguito.
 
 
 
Zayn aprì la macchina e la ragazza salì.
 
<< Finalmente>> disse godendosi quel bel sedile morbido.
 
Zayn si sedette al suo fianco e diede vita al motore.
 
<< La prossima volta cerca di fare meno il carino!>> disse Dalila all’improvviso.
 
<< Con chi?>> chiese Zayn. Possibile che avesse quel dannatissimo vizio di farlo spaventare urlando all’improvviso?
 
<< Si, certo come se non te ne fossi accorto>> rispose lei sarcastica.
 
<< Posso sapere di chi stai parlando?>> chiese Zayn veramente confuso.
 
Dalila lo guardò. Davvero non si era accorto che la mora ci stava provando alla grande?
 
<< Davvero non ti sei accorto di nulla?!>> chiese la bionda seriamente sorpresa.
 
<< Ti ripeto che non ho capito di chi stai parlando>> disse sincero Zayn.
 
<< Della ragazza della bancherella>> disse Dalila.
 
<< E che ha fatto?>> chiese Zayn.
 
<< COSA?! Ti ha spogliato con gli occhi! Mi vuoi dire che non ti sei accorto che quell’oca arrapata ci stava provando?>> chiese Dalila.
 
<< Davvero?>> chiese Zayn guardandola.
 
<< Si!>> rispose Dalila infastidita.
 
<< Gelosa?>> chiese Zayn malizioso.
 
<< Si! Cioè… c’è modo di fare le cose!>> cercò di rimediare la ragazza.
Zayn la guardò.
 
<< Stai tranquilla, non mi interessa>> le disse scrollandosi di dosso il pensiero.
 
<< Si ma resta il caso che lei ci abb..>>
 
<< Ehy, mi pare di aver passato il tempo con te non con lei, ed è con te che sono adesso, o no?>> disse Zayn zittendola.
 
<< Si, ma… uff>> sbruffò ancora nervosa la bionda.
 
<< Non capisco quale sia il problema>> disse il pakistano guardandola con la coda dell’occhio.
 
<< Mi ha dato fastidio, okay?>> ammise in fine la bionda esasperata.
 
Zayn sorrise appena e scosse il capo incredulo, davvero quella ragazza ci aveva provato? E davvero lui non se ne era accorto? Di solito non perdeva di vista certe cose, non era da lui.
 
“Che abbia a che fare con ciò che dicono Liam e Ilaria? Il fatto di essere stato con lei non mi ha fatto notare la ragazza della bancarella?” si chiese il ragazzo confuso. Era questo ciò che la gente chiamava innamoramento?
 
Zayn inserì il cambio automatico e guardò con la coda dell’occhio la bionda di fianco a se, era ancora nervosa.
 
<< Ehy>> disse il cantante interrompendo il silenzio e prendendo la ragazza per mano << Sta tranquilla, okay?>> concluse stringendola la mano e sorridendole.
 
Dalila si calmò e ricambiò il sorriso poi nessuno disse più niente. Il viaggio proseguiva e ancora non si erano rivolti la parola. Zayn stava per chiederle se fosse arrabbiata ma appena si voltò vide che si era addormentata.
 
Zayn sorrise intenerito e, ripensando alla giornata fantastica che avevano passato, spinse sull’acceleratore. Voleva andare a casa. Guardò Dalila e notò che si era addormentata profondamente così decise di non portarla in albergo, l’avrebbe svegliata per niente. Così accostò un attimo la macchina e le abbassò completamente il sedile. Si tolse la felpa e gliela mise addosso a mo’ di coperta. Dalila si mosse e, senza aprire gli occhi, afferrò la mano di Zayn. Il pakistano intrecciò le sue dita con quelle della ragazza e ripartì. Direzione? Casa Direction.
 
Il silenzio e la pace regnavano in quella macchina, mentre veloce sfrecciava sull’asfalto inglese. Zayn si voltò verso la ragazza al suo fianco e sorrise, per l’ennesima volta.
 
Dalila era rannicchiata in posizione fetale, i capelli davanti al volto e riposava tranquilla. Zayn non resistette le tolse i capelli dal volto. La guardò e sorrise intenerito. Già lei era una bambina di suo ma in quel momento, come non mai, lo sembrava. Guardò l’ora, era tradissimo.
 
Avevano davvero passato così tanto tempo insieme? Il pensiero di Zayn si spostò su i quattro ragazzi che lo stavano aspettando a casa. Era sparito per tutto questo tempo senza dire niente e si era portato la ragazza con se, sempre all’oscuro di tutto.
 
Okay, era definitivo appena sarebbero arrivati a casa una cazziata dagli altri non gliel’avrebbe tolta nessuno. Zayn alzò le spalle, era rassegnato ma ne era valsa la pena.
 
Aveva passato l’intera giornata con Dalila, senza litigare, cosa poteva fare una lavata di capo? Ormai quel che era fatto era fatto! Zayn entrò in Londra e dopo meno di venti minuti arrivò a casa. Parcheggiò la macchina e scese, sempre in silenzio.
 
Andò dalla parte di Dalila e aprì lo sportello. Le tolse la felpa da dosso e la prese in braccio. La ragazza rabbrividì e Zayn riprese la felpa e gliela mise di nuovo addosso. Chiuse la macchina e arrivato davanti alla porta si fermò e guardò la ragazza tra le sue braccia. Sorrise e le baciò la fronte. Guardò la porta davanti a se e, preso un bel respiro, l’aprì.
 
 
 
Si sedettero al tavolo ed iniziarono a mangiare affamati, Ilaria un po’ di meno. Più passava il tempo e più la situazione peggiorava.
 
La rossa guardò l’orologio, erano le 9.45. Ancora niente. Mangiò si e no due pezzi di pizza, aveva lo stomaco abbastanza chiuso. Harry al suo fianco, ogni tanto le dava un’occhiata, ma più che starle accanto non sapeva che fare.
 
Finito di mangiare Liam si alzò da tavola senza dire niente e si andò a sedere sul divano in sala. Afferrò il cellulare e, guardata per l’ennesima volta l’ora sul display che indicava le 10.12, provò a chiamare di nuovo i due ragazzi. Ilaria si accorse dell’assenza di Liam e andò da lui.
 
<< Sei preoccupato anche tu, vero?>> chiese la ragazza sedendosi affianco al cantante.
 
<< Già... – rispose a testa bassa Liam – avessero almeno chiamato, uno si sarebbe messo l’anima in pace>> il ragazzo iniziò a perdere un po’ la pazienza e Ilaria si stupì, non lo credeva possibile. La rossa poi abbassò lo sguardo.
 
<< Scusa, invece di tirarti su sto facendo peggio>> fece Liam accorgendosi dell’espressione in volto della ragazza. Le mise un braccio dietro la schiena e Ilaria poggiò la testa sulla spalla del cantante mentre quest’ultimo le accarezzava il braccio per consolarla.
 
Gli altri tre ragazzi arrivarono in sala dopo aver sparecchiato e si sedettero sui divani anche loro.
 
<< Ragazzi, ho avuto un’idea. Che ne dite se domani andiamo a fare un bel picnic tutti insieme?>> disse Louis per rompere il silenzio che si era creato in sala; si sentiva solamente il ticchettio dell’orologio.
 
<< Si! Sarebbe fantastico>> concordò Niall.
 
<< Perché no>> ripose Harry.
 
Liam e Ilaria non fiatarono. Probabilmente non avevano nemmeno sentito.
Ad un tratto il cellulare di Liam squillò ed attirò l’attenzione di tutti rompendo il nervosismo nell’aria.
 
<< È Danielle..>> disse il ragazzo che fino a un secondo prima era speranzoso di trovare scritto sullo schermo uno dei loro due nomi. Ilaria si riappoggiò allo schienale del divano stufa di quella situazione. Liam andò al piano di sopra a parlare al telefono ed Harry prese il suo posto.
 
<< Ehy..>> disse avvicinandosi. Ilaria non disse niente, appena il ragazzo si sedette comodo lei alzò le gambe sul divano e poggiò la testa sulle ginocchia di Harry. Il riccioluto cominciò ad accarezzarle i capelli, sperando di farla sentire meglio. Intanto Liam aveva finito la chiamata ed era sceso di nuovo in sala.
 
Ilaria guardò di nuovo l’orologio: le 11.06. Non ce la faceva più, per quanto ancora avrebbe dovuto sopportare quella situazione?
 
Ad un tratto sentirono la porta aprirsi. La ragazza si alzò di scatto dalle gambe di Harry e guardò speranzosa la porta d’ingresso. Tutti gli altri si misero subito in piedi e appena scorsero una testa bionda corsero vicino alla porta. Sbucò Zayn con in braccio il corpo rannicchiato di Dalila che era stata spedita nel mondo dei sogni cullata dal viaggio in macchina.
 
<< Oh, ciao ragazzi>> disse Zayn piano per non svegliare la bionda.
 
Ilaria e i 4/5 dei One Direction rimasero immobili a fissarli, un po’ perché dovevano ancora realizzare che erano davvero loro e un po’ perché erano stupiti della tranquillità del pakistano.
 
Davvero non aveva niente da dire? Com’era possibile che li vedeva tutti e cinque davanti a lui con faccia preoccupata sull’orlo di una crisi di nervi e non accorgersi di niente?
 
Zayn tranquillo iniziò a salire le scale e portò la bionda in camera sua, adagiandola sul letto. Al piano di sotto i cinque ragazzi avevano ancora la stessa espressione di poco fa, poi si spostarono dalla porta e si diressero di nuovo verso i divani. Ilaria si sedette sconvolta.
 
<< Ma come cavolo fa ad essere così tranquillo e beato quando noi qui abbiamo passato delle ore d’inferno?>> chiese la rossa ormai perdendo la pazienza. La preoccupazione era sparita certo, ma ora a quella si sostituì il nervosismo e la rabbia accumulati nelle ultime ore, e dovevano uscire fuori.
 
Zayn scese di nuovo le scale, il che catturò l’attenzione di Ilaria. Il pakistano si diresse in cucina e la rossa lo seguì con lo sguardo per tutto il tragitto. Nessuno disse niente. Zayn uscì dalla cucina con una bottiglia d’acqua in mano e molto tranquillo e beato si diresse di nuovo verso le scale.
 
<< Zayn>> lo chiamò Ilaria con tono deciso. Il ragazzo si girò verso di lei e si fermò. Ilaria si alzò dal divano e gli andò incontro.
 
<< Non hai niente da dire?>> chiese lei con espressione seria.
 
<< Mmm no>> rispose innocente.
 
Liam ed Harry affiancavano la ragazza, Niall era seduto sul divano e Louis sul bracciolo di fianco al biondo. Ilaria stava per perdere la pazienza.
 
<< Dove siete stati?>> la ragazza cercava di mantenere la calma, anche se la tensione accumulata si faceva sentire, e non poco.
 
<< A fare un giro>> rispose semplicemente Zayn.
 
<< E perché avete spento i cellulari?>> il tono di voce di Ilaria si faceva man mano sempre più aggressivo. Degli altri nessuno fiatò. Per quel poco che conoscevano la ragazza, non l’avevano ancora vista arrabbiata e non sapevano nemmeno ne fosse capace.
 
<< Ma quante domande, non mi pare di dovervi dare delle spiegazioni>> disse tranquillo più che mai Zayn.
 
<< E invece si che ce le devi! Ti pare il modo di sparire questo?!>> Liam esplose, la tensione e la preoccupazione avevano colpito anche lui. Il pakistano non rispose, alla fine un po’ se l’aspettava.
 
<< Zayn perché non avete avvisato nessuno? Perché avete spento i cellulari e ve ne siete andati via sparendo per una giornata intera?! Hai almeno la minima idea di quello che abbiamo passato noi qui nelle ultime ore? – Ilaria aveva cominciato a buttare tutto fuori, e ora chi la fermava più – ti pare il modo di fare questo? È da stamattina che mi preoccupo per voi due perché non so che cazzo di fine avete fatto e voi dov’eravate? A divertirvi! E in più avete avuto anche la brillante idea di spegnere i cellulari, giusto per fottersene dei propri amici che intanto vengono logorati da pensieri orribili!>> Ilaria gli buttò tutto in faccia urlando e ad ogni parola faceva un passo in più verso Zayn, il quale indietreggiava. Non l’aveva mai vista così.
 
“Cavolo devo averla fatta preoccupare parecchio...” pensò il pakistano un po’ pentito. Si aspettava una ramanzina, si, ma non così piena di rabbia e soprattutto non da lei.
Zayn la guardava semplicemente, non rispondeva in alcun modo e questo le faceva salire il sangue alla testa ancora di più.
 
<< Mi vuoi rispondere?!>> la rossa era totalmente fuori controllo.
 
<< Zayn cazzo, rispondimi!>> ormai non le importava più di niente.
 
<< Cosa dovrei dirti? È vero, sono uscito con Dalila, me ne sono andato via senza dir niente e siamo stati fuori tutto il tempo spegnendo i cellulari volontariamente! E ci siamo anche divertiti! È questo che vuoi sentirti dire?!>> urlò Zayn che non ce la faceva più a sentire le sue urla addosso.
 
Ilaria rimase immobile, ciò che il pakistano aveva detto la deluse molto. Davvero non capiva quello che era successo e ciò che aveva fatto passare a lei e a tutti gli altri? Era incredibile come riusciva a fregarsene altamente.
 
Ilaria e Zayn si guardarono a vicenda negli occhi e il silenzio dominava intorno a loro. Tutti erano rimasti a bocca aperta.
 
<< Zayn sai che ti dico? – la rossa ruppe il silenzio, non poteva sopportare ancora per molto quella situazione – vaffanculo>> finì.
 
Si allontanò da Zayn e andò verso Harry, il quale le mise un braccio dietro la schiena e la tirò a sé.
Il pakistano guardò Ilaria con un leggero sguardo di scuse, ma non parlò.
 
<< Hai sbagliato. Spero che tu abbia capito la lezione>> concluse Liam avvicinandosi al ragazzo e puntandogli un dito sul petto.
 
Zayn senza dire una parola risalì di nuovo le scale e raggiunse Dalila. Il resto dei One Direction e Ilaria rimasero in sala. La ragazza aveva bisogno di sbollire la rabbia e di tranquillizzarsi.
 
<< Ci sei andata giù pesante>> osservò Louis mettendo fine al silenzio che era sceso da quando Zayn se n’era andato. I ragazzi non sapevano come comportarsi, avevano appena scoperto un lato di Ilaria che non conoscevano.
 
La ragazza non rispose, stava ancora pensando alla risposta di Zayn che assolutamente non si aspettava.
 
<< Va bene, andiamo a dormire e mettiamo fine a questa giornata che è stata fin troppo lunga>> fece Harry alzandosi dal divano. Porse una mano alla rossa e la trascinò al piano di sopra mentre gli altri tre ragazzi li seguivano.
 
Arrivati davanti alla porta della camera del minore, Louis passò di fianco alla rossa accarezzandole una spalla in segno di conforto per poi tirare dritto verso la sua camera insieme a Niall che le porse un sorriso. Quanto la faceva sentire bene, era di certo il gesto più bello che il biondino potesse fare.
 
<< Non pensarci, l’importante è che ora sono qui>> disse Liam prima di stringere la ragazza in un abbraccio.
 
Ilaria annuì e sorrise al cantante, il quale andò anche lui nella sua stanza.
La rossa si voltò verso Harry che aprì la porta della camera e la richiuse una volta che furono entrambi dentro.
 
 
 
“Ecco come mandare una giornata perfetta a quel paese!” pensò nervoso Zayn entrando in camera. Appena mise piede nella stanza il suo sguardo si posò sulla bionda sul suo letto e sorrise, calmandosi un po’.
 
Zayn si tolse le scarpe e così com’era, jeans e maglietta, si sdraiò sul letto, mani dietro la testa. Il suo sguardo si posò sul soffitto bianco della stanza e i suoi pensieri tornarono indietro di pochi secondi. Okay, Liam e Ilaria avevano ragione ad arrabbiarsi, erano spariti per quasi 24 ore, ma che bisogno c’era di scaldarsi così? Non erano due ragazzini, erano grandi, maggiorenni e vaccinati!
 
Eppure la reazione della rossa, non gli dava pace. L’aveva fatta arrabbiare e poi, quell’ultima parola… era stata veramente sincera.
 
Forse avrebbero dovuto almeno chiamare per dire che non sarebbero tornati per cena, ma il bello della giornata era stato proprio il fatto che esistevano solo loro due.
Lui e Lei.
Dalila e Zayn.
 
Se avessero chiamato tutta l’atmosfera si sarebbe frantumata in un attimo.
“E se ti fossi trovato al loro posto?” chiese una vocina.
 
Zayn ci pensò. Come si sarebbe sentito se Ilaria e Harry fossero spariti senza dire niente per un’intera giornata?
Okay, forse la rossa aveva fatto bene a sgridarlo. Ma il modo in cui l’aveva fatto? Era corretto?
 
Si, Ilaria aveva fatto bene. La sua migliore amica era scomparsa senza dirle niente, senza lasciare nessuna traccia di sé, era più che normale che avesse pensato al peggio.
Dalila aveva ragione: dovevano chiamarli ma lui aveva detto no.
 
“Uffa! Io volevo solo passare una giornata con lei!” disse Zayn.
 
Non voleva passare per “il cattivo di turno”, ma se l’era cercata. Zayn aveva capito l’errore che aveva commesso, semplicemente non si trattava soltanto di loro due. Erano in un “gioco” a squadre, e la squadra era formata da sette persone non da due.
 
I suoi pensieri furono interrotti da Dalila, che dormendo, si appoggiò a lui. Zayn, senza fare troppo rumore, la prese tra le sue braccia e, date le spalle alla porta, la strinse forte a se.
“Domani mattina devo chiedere scusa a tutti. Specialmente a Ilaria e Liam..” pensò posando il mento sulla testolina bionda della ragazza tra le sue braccia. Zayn ripensò alla faccia dell’amico e sorrise. Liam si era preoccupato come non mai. Che anche lui avesse trovato il fratello che non aveva mai avuto?
 
Dalila si mosse e si strinse a lui. Zayn la lasciò un attimo, il tempo che si sistemasse, e poi  prese il leoncino dietro di se e lo mise tra se e la bionda. Dalila, ancora addormentata, strinse l’enorme peluche tra le braccia e cercò il petto di Zayn che l’accolse e la strinse. La guardò un’ultima volta e, baciatagli la testa, si lasciò andare tra le braccia di Morfeo.
 
 
 
<< Wow>> Harry chiuse la porta e la ragazza si mise in piedi vicino al letto << ma che gattina che sei, hai tirato fuori gli artigli>> disse avvicinandosi malizioso.
 
<< È quello che si meritava. Mi sarei aspettata almeno delle scuse, ma lui niente, anzi..>> Ilaria era ancora abbastanza arrabbiata.
 
<< Va bene, ma ora basta..>> Harry le mise le mani su entrambe le braccia e le stampò un bacio leggero sulla fronte. Ilaria gli sorrise ed il minore ricambiò.

<< Sai, non sapevo fossi capace di reagire così>> continuò il riccio andando a stendersi sul letto e posizionandosi con le braccia dietro la testa.
 
<< Beh non mi capita molto spesso, ma stavolta ero davvero preoccupata>> disse lei più tranquilla.
 
<< Però mi piace>> Harry continuò con il suo solito sguardo.
 
Ilaria sorrise e si avvicinò a lui.
 
<< Mi accompagni in albergo?>> chiese lei.
 
<< Perché non dormi qui? Non mi piace saperti da sola in quella stanza>> propose il cantante. Ilaria fece finta di pensarci, ma in realtà sperava in una proposta del genere, neanche lei aveva voglia di stare da sola.
 
<< Va bene>> rispose lei facendosi spazio di fianco al ragazzo e sedendosi sul letto << a patto che mi lasci dormire con questa maglietta>> chiese sorridente indicando la maglia di Mick Jagger che indossava da tutto il pomeriggio.
 
<< Affare fatto>> rispose sicuro lui. Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di farla dormire con lui, ma i suoi piani non andarono proprio come li aveva pensati.
 
<< Allora io vado a dormire, sono davvero esausta. Sempre che io ci riesca..>> la ragazza si abbassò e gli diede un bacio sulla guancia, poi si avviò verso la porta.
 
<< Aspetta, dove stai andando?>> chiese Harry mettendosi a sedere.
 
<< In salotto>> rispose lei un po’ confusa.
 
<< Non vorrai mica dormire sul divano>> Harry si alzò di scatto dal letto.
 
<< Perché no? Guarda che non mi faccio problemi>> per Ilaria era una cosa naturalissima, Harry invece la fece sembrare come una cosa fuori dal mondo, ma solo perché la voleva al suo fianco per quella notte.
 
<< Non se ne parla, tu dormi qui con me>> Harry la prese per mano e la portò vicino al letto.
 
Ilaria guardò lui, poi guardò il letto.
“Io, lui, letto matrimoniale. Assolutamente no” pensò la sua testa.
 
<< No guarda, preferisco dormire in salotto, davvero>> cercò di convincerlo la ragazza.
 
<< Ma il divano è scomodo e io qui ho un letto abbastanza grande per tutti e due>> insistette Harry, che con quella frase di certo non raggiunse il suo scopo.
 
Era proprio per quello che Ilaria non voleva restare, soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti del giorno prima.
Nonostante lo spavento e la preoccupazione per Dalila e Zayn, quei pensieri erano ancora lì e non si erano mossi.
 
<< Grazie – Ilaria gli poggiò una mano sulla guancia sinistra del cantante ed Harry pensò così di averla convinta – ma io dormo sul divano, buonanotte>> e detto ciò la rossa uscì dalla stanza.
 
“ Che testa dura..” pensò il riccioluto. Scoraggiato e deluso, si mise il “pigiama”, che per lui voleva dire boxer, e si infilò nel letto, riuscendo ad addormentarsi solamente dopo una mezz’ora.
 
Al piano di sotto Ilaria stava sistemando i cuscini e, preso un plaid che i ragazzi tenevano sempre sotto un cuscino della seduta del divano in caso di necessità, si stese su un fianco abbracciando parte del cuscino. Non riuscì a dormire subito, nonostante la giornata fosse stata spossante; troppi pensieri le frullavano nella testa. Tra Harry e ciò che era successo con Zayn, il sonno riuscì a catturarla solamente a notte inoltrata.
 
 
 
In camera di Harry l’orologio segnava le 2:34 quando il riccioluto si svegliò improvvisamente. Si girò dall’altra parte del letto e la vide vuota.
 
“Andiamo, non vorrai mica farti sfuggire quest’occasione...” gli disse la testa mentre fissava il soffitto.
 
Si alzò di scatto e silenziosamente scese le scale. Si avvicinò alla ragazza che finalmente era riuscita ad addormentarsi e la guardò sorridendo. Dopo di che infilò le sue possenti braccia sotto il corpo di lei e l’alzò dal divano.
 
Cercando di non farla svegliare si diresse piano verso camera sua. L’adagiò sul letto e delicatamente si stese anche lui stringendosi il più possibile a lei.
 
<< Che stai facendo?>> mormorò lei mezza addormentata.
 
Harry rimase per un paio di secondi immobile. Ops, l’aveva svegliata.
 
<< Niente – disse con sguardo innocente – é solo un sogno, continua a dormire>> improvvisò lui sistemandosi meglio.
 
Anche se il cervello della rossa era scollegato e in parte era nel mondo dei sogni, aveva capito perfettamente cosa stesse succedendo.
 
La ragazza lo guardò, poi si lasciò stringere meglio.
 
<< Ne parliamo domani, Styles>>
 

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Capitolo 40
*** There's A Place For Us (Parte I) ***


8th July 2013, Sunday
 
 
 
 
Un leggero vento fece rabbrividire la ragazza sul letto e la costrinse ad aprire gli occhi. Dalila si stiracchiò in quel letto grande, comodo  e… matrimoniale? Di scatto si mise a sedere e si guardò intorno.
 
“Ma dove…” cominciò a pensare ma si fermò quando vicino a se vide l’enorme peluche che Zayn le aveva regalato due giorni prima.
 
La ragazza, sempre più confusa, si guardò intorno e mise a fuoco la stanza.
Come ci era finita nella stanza di Zayn? Cercò di fare mente locale e si ricordò del giorno precedente.
 
“Evidentemente mi sono addormentata e Zayn non mi ha portato in albergo” pensò.
All’improvviso quel vento la fece rabbrividire per la seconda volta. La bionda si voltò verso il balcone e sorrise. Si alzò e si diresse verso il balcone aperto, si sentiva stranamente bene.
 
<< Nervoso?>> chiese non appena mise piede fuori.
 
Zayn si voltò di scatto e, espirato il fumo, la guardò. Aveva tutti i capelli sotto sopra e il trucco leggermente sbavato sotto gli occhi. Sembrava un cucciolo di panda in quelle condizioni.
 
<< ‘Giorno>> la salutò sorridendole.
 
Dalila si affacciò, prese una bella boccata d’aria e, dopo essersi stiracchiata per bene, si voltò verso di lui.
 
<< ‘Giorno>> gli rispose sorridendo a sua volta. Lo guardò e si chiese come faceva ad essere così perfetto nonostante si fosse appena svegliato. Non aveva il ciuffo perfetto ma in quel modo, leggermente calato sulla fronte, era ancora più bello del solito. 
Zayn tirò di nuovo con la sigaretta e espirato il fumo si rivolse verso di lei.
 
<< Dormito bene?>> chiese.
 
<< Come non mai…>> rispose la bionda.
 
Dalila appoggiò le mani sulla ringhiera e, preso lo slancio, si avvicinò al ragazzo davanti a se.
Zayn, facendo attenzione alla sigaretta, l’accolse tra le sue braccia e la strinse. Dalila si godette quell’abbraccio fino a che un odore non le riempì il naso.
 
<< Puzzi!>> disse allontanandosi dal pakistano.
 
<< Cosa?>> chiese Zayn sconvolto.
 
<< Puzzi di fumo! Bleah!>> disse la bionda allontanandosi.
 
Zayn scoppiò a ridere e, spenta la sigaretta, riaprì le braccia pronto per riaccoglierla. 
 
<< Non ci pensare nemmeno!>> disse Dalila spostandosi e cercando di entrare.
 
<< Dove pensi di andare, eh?>> chiese Zayn ridendo e bloccandola per un polso.
 
Dalila, conoscendo la forza del cantante, non oppose resistenza e si fece abbracciare da quelle braccia che tanto amava.
 
Zayn appoggiò il suo mento sulla chioma bionda di lei e l’abbracciò.
Dalila si strinse al ragazzo ma qualcosa le diceva che non tutto era okay. Lo sentiva strano, come se ci fosse qualcosa che lo preoccupava.
 
<< Zayn, va tutto bene?>> chiese.
 
Zayn rimase senza parole. Cos’era quella ragazza? Una veggente?
 
<< Davvero non hai sentito nulla ieri sera?>> chiese Zayn allontanandola quel poco che bastava per guardarla in faccia.
 
<< No, che è successo?>> chiese Dalila colta alla sprovvista.
 
Zayn sospirò e cominciò a raccontare della litigata avuta con Ilaria.
 
<< Che cosa?!>> chiese Dalila staccandosi da lui.
 
<< Già… Non è stato piacevole>> disse Zayn sedendosi sulla poltrona in vimini.
 
Dalila lo guardò e capì che si sentiva in colpa.  Continuava a passarsi una mano tra i capelli e il posa cenere lì vicino le dava la certezza dei suoi pensieri. O Zayn aveva passato la nottata in bianco o quelle cinque sigarette le aveva fumate una dopo l’altra.
 
Lo raggiunse e, sedutasi su di lui, cominciò ad accarezzargli il collo, proprio sopra dove aveva il tatuaggio.
 
<< Vabbè, adesso appena si svegliano tutti farete pace>> gli disse sorridendogli e cercando di tranquillizzarlo.
 
<< Senza dubbi>> rispose Zayn chiudendo gli occhi e godendosi quelle carezze.
 
<< Solo…>> cominciò Dalila a bassa voce << Mi dispiace che te la sia subita solo tu, è stata anche colpa mia>> concluse.
 
<< Tranquilla, ti ho salvato dall’inferno>> le rispose Zayn senza aprire gli occhi.
 
<< E’ stata davvero così…>>
 
<< Terribile? Cattiva? Arrabbiata?>> chiese Zayn anticipandola.
 
Dalila sorrise, conosceva l’amica e sapeva che non si arrabbiava mai. Se si era comportata in quel modo la sera precedente era perché si era preoccupata sul serio.
 
<< Si>> concluse il pakistano sospirando.
 
<< Povero cucciolo!>> disse Dalila abbracciandolo.
 
<< No>> disse Zayn staccandosi << Continua con i grattini>> le chiese già con gli occhi chiusi.
 
Dalila rise e, sedutasi a cavalcioni su di lui, ricominciò da dove si era fermata.
Rimasero in quel modo per un po’ e intanto la mente di Dalila era piena di pensieri.
Uno era rivolto all’amica, davvero si era preoccupata così tanto? L’aveva davvero stupita questa volta, davvero aveva urlato contro Zayn?
 
Un altro pensiero era dedicato alla giornata precedente. Era stata una delle più belle in assoluto! Aveva passato quasi ventiquattro ore con Zayn ed era andato tutto alla grande.
 
E l’ultimo pensiero, ma non meno importante, era per il ragazzo davanti a lei.
Erano lì, sul balcone di camera sua, seduti uno sopra l’altro e lei lo stava coccolando. Davvero era Zayn Malik quello davanti a lei?
 
 
 
Intanto nella stanza affianco qualcun altro si era svegliato. La ragazza dai capelli rossi aprì gli occhi e si stiracchiò aspettandosi di accusare qualche leggero dolorino alla schiena, come quella di una persona che ha passato una notte sul divano. Allungò le braccia sopra la testa e invece si ritrovò in un letto comodo e spazioso, da sola.
 
Di colpo la sua mente si precipitò alla sera prima e cercò di attivare subito il suo cervello e di liberarlo dalla nebbia che aveva lasciato il sonno. Le passarono davanti agli occhi le immagini di qualche ora prima e capì.
 
“Che dolce però...” pensò ricordandosi del riccioluto che nel cuore della notte l’aveva trasportata per le scale e l’aveva fatta dormire con lui.
 
Subito però mise da parte quell’attimo di tenerezza mattutina e le venne a mente di aver lasciato un discorso in sospeso con il cantante. Si mise a sedere e lo cercò con lo sguardo. Non c’era da nessuna parte. Sentì il rumore dell’acqua scorrere, così si diresse verso il bagno, diede una spinta con la mano alla porta socchiusa e scorse la schiena nuda di Harry che in piedi davanti al lavandino, si stava asciugando il viso.
 
 Il riccioluto scostò l’asciugamano dalla faccia e fissò la figura di Ilaria allo specchio.
 
<< Buongiorno>> disse Harry sorridente.
 
<< Buongiorno>> rispose un po’ meno sicura la ragazza. Era davanti a lei e indossava solamente un paio di boxer. Quella visione le annebbiò la mente e le fece dimenticare il motivo per il quale era andata a cercarlo.
 
<< Perché mi fissi così?>> chiese Harry che faceva finta di ignorarne il motivo.
 
“Perché sei dannatamente sexy, lo vuoi capire?!”
 
<< Ti sembra il modo di presentarti?>> chiese la rossa fingendosi infastidita.
 
<< Beh dovresti saperlo ormai che il mio pigiama è questo e che amo stare nudo – disse Harry voltandosi verso di lei e appoggiandosi con la schiena al lavandino – ringrazia che almeno indosso i boxer>> continuò, mentre sul volto gli spuntò un sorriso malizioso.
 
Ilaria sentì improvvisamente una vampata di calore non appena il ragazzo le rivolse il suo lato A.
 
<< Va bene – disse lei voltandogli le spalle e nascondendo subito i pensieri che sarebbero potuti trasparire sul suo viso – vestiti che scendiamo a fare colazione>> lo scacciò con la mano, dirigendosi verso il balcone.
 
Harry, ancora in bagno, sorrise soddisfatto.
 
 
 
<< Ora capisco perché Palla di Pelo voleva la tua attenzione tutta per se>> disse Zayn interrompendo i pensieri di Dalila.
 
La ragazza non riuscì a rispondere perché la tapparella della camera affianco si alzò.
 
<< Ilaria è sveglia…>> sussurrò Dalila all’orecchio del ragazzo.
 
Zayn non le rispose ma si irrigidì. La ragazza smise di coccolarlo e, datogli un bacio sulla guancia, scese dalle sue gambe.
 
<< Io so che puoi farcela!>> disse Dalila aiutando il ragazzo a rialzarsi.
 
<< Mi starai vicino?>> le chiese Zayn entrando in camera.
 
<< Ti ricordo che prima ci devo parlare io. Se sarò viva sarò al tuo fianco>> gli rispose Dalila prendendolo per mano e scendendo verso la cucina. Appena furono davanti alla porta le loro mani si staccarono e i due fecero finta di niente. Come se tra loro non ci fosse quello strano rapporto.
 
<< Buongiorno!>> disse Dalila entrando e cercando di essere il più socievole e contenta possibile.
 
Ilaria, Harry, Niall e Louis si voltarono e guardarono i due ragazzi.  Alla vista della ragazza così spensierata e di Zayn fermo alla porta con il panico in faccia, fece si che i presenti in cucina si chiesero se la bionda sapesse o meno della sera precedente.
 
<< Fermi!>> disse Dalila << Prima di dire una qualsiasi cosa, fatemi parlare>> disse guardando i tre ragazzi.
 
<< Mi dispiace!>> disse facendo gli occhioni << Abbiamo sbagliato! Avremmo dovuto fare almeno una telefonata! Mi dispiace! Non succederà mai più! Promesso!>> concluse.
 
Tutti e tre i cantanti scoppiarono a ridere e la bionda li guardò confusa.
 
<< Perdonata?>> chiese Dalila.
 
<< Certo! Vieni qua!>> disse Louis abbracciandola. Dopo aver abbracciato tutti e tre Dalila guardò Ilaria.
 
<< Non dire una parola e, soprattutto, non urlami contro!>> le disse prima che la rossa potesse dire qualsiasi cosa.
 
<< Abbiamo sbagliato, lo so ma..>> disse in inglese.
 
<< Ma..?>> chiese Ilaria.
 
<< E’ stata una giornata indimenticabile!>> le rispose la bionda in italiano.
 
Ilaria si alzò e le andò davanti. Dalila si coprì la faccia impaurita e guardò l’amica.
La rossa alzò una mano e Dalila chiuse gli occhi.
 
<< Ahi!>> disse la bionda riaprendoli e toccandosi la testa.
 
L’amica poi tornò al suo posto per continuare la colazione, mantenendo lo stesso sguardo di poco prima.
 
<< Sono... – Dalila si scoprì il volto e guardò la rossa – sono perdonata?>> chiese in un sussurro insicuro.
 
<< Assolutamente no – rispose Ilaria mentre sorseggiava la sua tazza di latte e caffè – dovrai fare molto di più>>
 
<< C- cioè?>> chiese Dalila che non sapeva davvero cosa aspettarsi.
 
<< Come prima cosa mi dovrai raccontare tutto – disse in italiano guardando l’amica con ovvietà – poi vedremo>> continuò in inglese, sorridendo e prendendo un altro sorso dalla sua tazza.
 
Harry, davanti a lei, si godette la scena e sorrise complice.
 
<< Mi devo preoccupare?>> domandò la bionda sempre rimanendo a distanza. La rossa intanto si alzò dal tavolo ed afferrò la tazza ormai vuota.
 
<< Decidi tu>> rispose Ilaria alzando le spalle e dirigendosi verso il lavandino.
 
Dalila e Zayn si scambiarono uno sguardo preoccupato, mentre la testa del pakistano cominciò ad attivarsi per trovare un modo per far sì che il suo perdono fosse migliore di quello della bionda.
 
<< Qualcuno sa dov’è Liam?>> chiese Dalila interrompendo il silenzio. Era arrivato il momento di affrontare anche lui.
 
<< Dorme>> rispose Harry.
 
<< Allora vado a svegliarlo>> disse facendo per uscire dalla cucina, ma prima si fermò davanti a Zayn.
 
<< Mi avevi promesso che saresti stata con me>> le sussurrò Zayn in preda al panico.
 
<< Devo andare a prendermi la cazziata da Liam. Puoi farcela>> gli sussurrò all’orecchio.
 
<< Come ce l’hai fatta tu?>> la prese in giro lui. Dalila gli fece una linguaccia ed uscì dalla cucina.
 
Zayn guardò Ilaria e quest’ultima distolse lo sguardo.
“Posso farcela... Si, come no…” pensò Zayn sconsolato.
 
 
 
Dalila entrò zitta zitta nella stanza del cantante e andò a sedersi sul suo letto.
 
<< Liam>> lo chiamò piano muovendolo leggermente.
Il ragazzo mormorò qualcosa di incomprensibile, si voltò dall’altra parte e tornò a dormire.
 
<< Liam, sono io… sono pronta per la lavata di capo>> gli disse sempre piano.
 
Liam si svegliò e, quando riconobbe la voce della ragazza, si mise a sedere.
I due si guardarono e Liam la fissò attentamente. La guardò da testa a piedi, notò che stava bene e la rabbia della sera precedente tornò a galla.
 
<< Ma io dico! Vi rendete conto di quello che ci avete fatto passare, eh? Non avete detto nulla, non avete lasciato nemmeno un biglietto e, in più, avete spento i cellulari! Perché? Che vi è passato per la testa, eh?>> Liam si fermò e riprese fiato << Dannazione, Mostriciattolo, mi hai fatto morire. Tu e quell’irresponsabile di Jawaad>> concluse abbracciandola.  
 
<< Wow… >> disse Dalila spiazzata.  Prima le urlava contro e poi l’abbracciava. Aveva fatto tutto lui.
 
<< Scusa, abbiamo sbagliato,  lo so..>> disse Dalila abbassando lo sguardo una volta libera dalla presa.
 
Liam le mise un dito sotto il mento e le fece alzare il volto.
 
<< Scusa non dovevo alzare la voce e che… Solo, mi avete fatto prendere un colpo, Mostriciattolo>> le disse abbracciandola.
 
<< Tranquillo, sapevamo di doverci subire una cazziata da tutti>> ammise la bionda << Non così, ma lo sapevamo>>
 
<< Ma si può sapere dove siete stati? Che avete fatto per quasi 24 ore?>> chiese Liam curioso come non mai. Che cavolo avevano fatto per sparire per così tanto tempo?
 
<< Mi credi se ti dico che non abbiamo fatto niente di che? Siamo stati tutta la giornata a Brighton, tutto qui>> disse la ragazza senza entrare nei dettagli.
 
Liam la guardò e le venne in mente il rapporto in cui erano quei due giorni indietro.
 
<< Come stai?>> le chiese premuroso.
 
<< Sto bene, Liam. Sto bene>> rispose sincera e tranquilla l’italiana.
 
<< E si vede. Sono contento che si sia risolto tutto>> le rispose abbracciandola.
 
<< Anche io>> mormorò la ragazza per poi staccarsi << Vieni a fare colazione?>> chiese la bionda.
 
<< Si, arrivo>> disse Liam alzandosi dal letto e stiracchiandosi.
 
Dalila, dato un bacio sulla guancia al ragazzo,  uscì dalla stanza e si imbatté nell’amica. Senza pensarci due volte la prese per un polso e la portò in camera del pakistano.
La fece entrare e, chiusa la porta, le fece segno di sedersi sul letto.
 
<< E quello?>> chiese la rossa indicando il peluche.
 
<< Ci sono un sacco di cose che ti devo dire..>> disse Dalila poggiando la schiena alla porta.
 
<< Tipo?>> chiese Ilaria.
 
<< Mmm… non saprei… un mezzo bacio, quel regalo.. Brighton…>> disse indicando Simba.
 
<< Un mezzo che?!>> chiese Ilaria.
 
Dalila sorrise al ricordo e si andò a sedere sul letto. Non credeva possibile, stava per avere un quarto grado da Ilaria e non era preoccupata, o almeno, non come al solito. Forse era la coscienza sporca per il giorno precedente che le faceva accettare la cosa senza tanti giri di parole.
 
<< Lasciami raccontare, quando ho finito, se avrai domande, me le farai, okay?>> chiese Dalila. Ilaria annuì e la bionda partì con il racconto.
 
Le disse tutto. Da Palla di Pelo, al bacio, alla Disney e tutto ciò che era successo nei due giorni precedenti. Raccontò tutto senza omettere particolari. Forse… solo una cosa non ammise: la paura. Perché nonostante fossero stati due dei giorni più belli della sua vita e che i prossimi a seguire sembravano essere tali, il pensiero della partenza era ancora fisso nella sua mente.
 
<< E adesso?>> chiese Ilaria una volta che la ragazza finì.
 
<< Adesso niente. Ci coccoliamo ma niente di che>> le rispose Dalila. Dallo sguardo della rossa capì che non aveva capito e le raccontò dei “grattini” di poco prima.
 
<< Oh, capisco>> disse Ilaria sconvolta dal racconto. Tre giorni prima si gridavano cose orribili contro e i due successivi erano tutto un “baci e abbracci”. Quanto strani erano quei due? 
 
<< E questo è tutto….>> disse Dalila sdraiandosi sul letto e abbracciando Simba.
 
Ilaria stava per parlare quando qualcuno bussò e la interruppe.
 
<< Avanti>> disse Dalila mettendosi a sedere.
 
“Sembra che sia in camera sua…” pensò contenta Ilaria guardando l’amica che, finalmente, era spensierata.
 
La porta si aprì e le reazioni delle due ragazze furono differenti. Dalila sorrise mentre Ilaria, alla vista del pakistano, si irrigidì. Era ancora furiosa con lui, sapeva quello che era successo e perché avevano deciso di non dire nulla, ma il modo in cui si era comportato una volta a casa non le era piaciuto per niente.
 
<< Come mai qua?>> chiese Dalila.
 
<< Cucciola è camera mia >> disse Zayn sorridendole << E secondo, sapevo che eri qui con Ilaria e, siccome le devo parlare, ho bisogno di un testimone>> disse Zayn guardando Ilaria.
La rossa guardò prima lui e poi lei. Come l’aveva chiamata? Cucciola? Okay, adesso era più confusa di prima. Che rapporto avevano quei due?
 
Immersa nei suoi pensieri si accorse solo dopo un po’ che Zayn guardava la rossa, ma questa di nuovo distolse lo sguardo.
 
<< E dai, Ila!>> disse Zayn avvicinandosi alla ragazza.
 
Dalila si mise a sedere al centro del letto e, Simba sotto mano, si godette la scena come fosse al cinema.
 
Ilaria non rispose. Voleva che Zayn capisse quello che le aveva fatto provare, capisse che il suo comportamento era stato sbagliato.
 
<< Okay, abbiamo sbagliato ma adesso è tutto finito! Mi hanno perdonato anche i ragazzi, Liam compreso>> disse piegandosi sulle ginocchia e arrivando all’altezza della rossa.
 
<< Dai Ila..>> disse Dalila.
 
<< Tu zitta!>> l’ammonì la rossa puntandole un dito contro. Non si doveva azzardare a tenergli la parte. 
 
Dalila strinse Simba a sé e si cucì la bocca, era meglio non dire nulla.
Ilaria guardò Zayn che a sua volta la guardava con uno sguardo di scuse.
 
<< Io posso anche perdonarti – cominciò Ilaria, mentre il ragazzo non riuscì a trattenere un sorriso – ma prima devi fare una cosa per me>>
 
Dalila guardò l’amica confusa e lo stesso fece Zayn. La rossa si sporse verso l’orecchio del ragazzo e cominciò a bisbigliargli qualcosa.
 
La bionda li guardò in attesa che uno dei due le spiegasse qualcosa, ma vedeva solo lei che continuava a sussurrargli parole e lui che annuiva e che allargava sempre più il sorriso sul suo viso.
 
<< Scusate... Ci sarei anche io qui!>> disse Dalila agitando una mano.
 
Ilaria si staccò dall’orecchio del pakistano ed aspettò una sua risposta, non calcolando minimamente Dalila, che aggrottò le sopracciglia in segno di dissenso.
 
<< Va bene, ci sto>> accettò lui facendole l’occhiolino.
 
<< Bene – sorrise lei – oh, e un’altra cosa...>>
 
<< Dimmi>> fece disponibile Zayn.
 
<< Se capita di nuovo..>> cominciò Ilaria in tono quasi severo.
 
<< No! Non capiterà! Promesso>> disse Zayn alzandosi con un piccolo sorriso di speranza sul viso.
 
<< Se >> disse Ilaria marcando bene il “se” << dovesse succedere di nuovo, giuro, che ti ammazzo con le mie mani>> disse Ilaria seria come non mai.
 
<< Ti voglio bene anche io!>> disse Zayn abbracciandola.
 
Ilaria si sciolse scoppiando a ridere e ricambiò l’abbraccio con il pakistano.
 
<< Evviva! Avete fatto pace!>> urlò contenta Dalila battendo le mani.
 
Zayn e Ilaria, ancora abbracciati, la guardarono e scoppiarono a ridere. Dalila li guardò e mise a fuoco la posizione in cui erano. Il sorriso le morì sul viso e diventò improvvisamente seria.
 
<< Ila>> la chiamò con accento italiano << Toglili le mani di dosso o te le sciolgo nell’acido>> la minacciò. Ilaria deglutì e si staccò da Zayn che le guardava confuso.
 
<< Bene>> disse la rossa lasciando il ragazzo << Ora posso anche scendere, preparatevi che oggi è giornata pic-nic>> disse, e dopodiché uscì dalla stanza. 
 
“Che Malik simpatico  e divertente… Lo sapevo che quei due sono fatti per stare insieme” pensò la rossa scendendo le scale e andando in cucina.
 
<< Sei ancora vivo>> disse Dalila lasciando Simba e andando verso il ragazzo seduto sul letto. La ragazza a carponi gli arrivò alle spalle e cominciò a massaggiargliele.
 
Zayn non le rispose ma gettò la testa all’indietro appoggiandola alla spalla della ragazza, rilassandosi completamente.
 
 
 
<< Harry?>> chiese Ilaria entrando in cucina e non vedendolo.
 
<< E’ in camera>> rispose Louis.
 
Ilaria fece retromarcia e si diresse nella stanza del riccioluto. Pensava che si fosse dimenticata? Sbagliava, lo aveva solamente accantonato per il momento.
Sapendo di trovarlo ormai vestito, entrò in camera e richiuse la porta spingendola con la schiena.
 
<< Stavo scendendo >> disse Harry avvicinandosi alla porta.
 
<< Non prima di esserti preso ciò che ti spetta>> rispose lei mettendogli una mano sul petto e spingendolo leggermente indietro.
 
<< E cosa mi dovrebbe spettare?>> Harry la guardò con sguardo malizioso.
 
<< Scemo – alzò gli occhi al cielo e sorrise – devo farti un discorsetto riguardo stanotte>> continuò tornando seria.
 
<< Stanotte? Guarda che ho tenuto le mani a posto, non ho fatto nulla>> rispose lui che non capiva cosa la ragazza intendesse.
 
<< Mi riferisco al fatto che mi hai portata nel tuo letto quando ti avevo detto che avrei dormito sul divano>> Ilaria cercò di rimanere seria, ma con le sue risposte perverse non era facile.
 
<< Dai, non potevo lasciarti dormire su quel divano scomodo quando qui c’era un posto libero. Non dirmi che non ti ha fatto piacere>> il riccioluto le mise una mano su un fianco e l’avvicinò a sé. La ragione della ragazza andò a farsi un giro.
 
<< Va bene, ammetto che ho dormito bene – disse lei, ed il sorriso del riccio improvvisamente si allargò – ma rimane il fatto che hai agito di testa tua>> si affrettò a continuare, anche se il suo vero scopo non era quello di fargli una ramanzina, ma di stuzzicarlo con un discorso mascherato da ramanzina.
 
<< Già, è uno dei miei difetti>> disse Harry sorridendo e dandole un bacio sulla guancia.
 
<< Ma davvero?>> domandò lei poggiando le mani sul petto di lui.
 
<< Oh si>> rispose il riccio mentre i loro bacini erano ancora molto vicini.
 
<< E sentiamo, ne hai qualcun altro?>> chiese la ragazza, un sorriso di scherno accentuato sul suo viso.
 
<< Più di quanti tu possa immaginare – tracce di voce roca mattutina erano ancora presenti nelle parole del riccioluto ed aggiungendo la malizia che prese possesso della sua espressione, fecero avvampare la ragazza, ancora tenuta a lui dal suo braccio possente – ma li scoprirai un po’ alla volta, solo se mi starai vicino>>
 
Occhi verdi puntati in quelli azzurri ed un sorriso di speranza che presentava una fossetta.
 
Quella frase sembrava voler dire molto di più di come poteva apparire e prima che quella strana sensazione prendesse il sopravvento di nuovo, quando la rossa cominciò a sentirla crescere dentro di sé, scosse la testa, lottando internamente per scacciarla.
Niente le avrebbe rovinato quella giornata che si progettava fantastica.
Niente.
 
<< Sai una cosa?>> disse Ilaria guardando le sue mani. Harry la osservò curioso.
 
<< Non vedo l’ora>> tornò a guardarlo, mentre sul volto del riccio si dipinse il sorriso forse più sincero e genuino di sempre.
 

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Capitolo 41
*** There's A Place For Us (Parte II) ***


8th July 2013, Sunday
 
 
 
 
<< Okay, adesso basta o ti addormenti>> disse Dalila staccandosi da Zayn improvvisamente e facendo perdere l’equilibrio al cantante che  cadde sul letto.
 
<< Ehy!>> disse alzandosi e cercando con lo sguardo la biondina.
 
La vide e si alzò di scatto cominciandola a rincorrere per tutta la stanza.
I due correvano e Zayn non riusciva a prenderla così gli venne un’idea. Si fermò e prese Simba.
 
<< Che vuoi fare, Malik?>> chiese Dalila fermandosi.
 
<< Avvicinati e vedrai che non gli succederà niente>> disse Zayn a mo’ di minaccia.
 
<< No, aspetta>> disse Dalila avanzando << Che centra lui?>> chiese.
 
<< Niente, ma è l’unico modo per farti stare ferma>> rispose il pakistano serio.
 
<< Okay, che vuoi in cambio della sua liberazione?>> chiese Dalila seria tanto quanto lui.
 
Zayn la guardò e non riuscì a trattenersi. Scoppiò a ridere lasciando Simba sul letto.
Dalila sorrise e, presa la rincorsa, saltò sul letto e si precipitò verso la porta.
 
<< No!>> disse Zayn bloccandola e stringendola da dietro.
 
<< Si può sapere che vuoi?>> chiese lei lasciandosi coccolare.
 
<< Niente>> le rispose il pakistano stringendola.
 
Dalila cercò di liberarsi e Zayn la lasciò fare. La vide dirigersi verso l’armadio e frugarci dentro.
 
<< Che vuoi fare?>> chiese Zayn sedendosi sul letto.
 
<< Ti vesto>> rispose Dalila esplorando tutti i vestiti, che conosceva già, del ragazzo.
 
<< Allora prima mi devi spogliare, fare la doccia e poi vestirmi>> disse malizioso Zayn.
Dalila arrossì al solo pensiero ma decise di stupirlo.
 
<< Lo farei, peccato che anche io devo andare in albergo a cambiarmi>> disse voltandosi maliziosa.
 
Zayn la guardò incredulo.
 
<< Sto scherzando!>> disse Dalila ridendo e tornando a prestare attenzione all’armadio.
 
<< Peccato…>> disse Zayn sdraiandosi a pancia in su.
 
Tra i due calò il silenzio. Il pakistano, sdraiato sul letto, chiuse gli occhi e finalmente si sentì apposto. Aveva fatto pace con Ilaria, aveva chiarito con Liam e con la biondina andava tutto alla grande. Che altro poteva chiedere?
 
<< Okay! Trovato!>> disse Dalila interrompendo il flusso di pensieri del cantante.
 
Zayn si alzò sui gomiti e guardò la sua stilista personale. Senza che le chiedesse niente Dalila gli fece vedere i vestiti. Jeans chiari e strappati, maglia a maniche corte nera e le solite Nike blu.
 
<< Scusa ma io non metterei quelle scarpe..>> disse Zayn mettendosi seduto.
 
<< Dove li tieni gli orecchini?>> chiese Dalila senza rispondergli.
 
Zayn le indicò il primo cassetto del comodino. La bionda andò, l’aprì e rimase senza parole. Il fondale del cassetto era ricoperto da della spugna e c’erano tutti gli orecchini del cantante” infilzati” dentro.
 
<< Wow>> mormorò mentre prese la stella e il cerchio blu.
 
<< E per concludere, accessori blu!>> gli rispose facendogli l’occhiolino.
 
Zayn guardò il tutto e annuì soddisfatto. Doveva ammettere che non era male come abbinamento.
 
<< Lo sai vero, che ti toccherà vestirmi per tutti i prossimi giorni>> le disse Zayn alzandosi e andandole alle spalle.
 
Dalila, che non se ne accorse, posò i vestiti sulla poltrona e quando si girò  si ritrovò con la faccia nel petto del ragazzo.
 
Zayn la fece indietreggiare fino a che la ragazza non fu con le spalle al muro. Zayn le sorrise e pian piano abbassò il suo viso verso quello di lei. Ormai l’aveva preso come vizio, appena poteva la metteva con le spalle al muro. Dalila lo vide avvicinarsi sempre più fino a quando non sentirono un urlo.
 
<< Dalila, Ilaria, Harry e Zayn scendete immediatamente!>> urlò Louis.
 
I due si staccarono spaventati per l’ennesima volta, Louis aveva una strana telepatia.
 
<< Dannatissimo Louis!>> imprecò Zayn avviandosi verso la porta. Dalila sembrò riprendersi e affiancò il ragazzo. Scesero in salotto e Zayn guardò male Louis.
 
<< Io ti ammazzo, giuro>> lo minacciò il pakistano.
 
<< Perché? Che ho fatto?>> chiese Louis sconvolto, possibile che erano tutti contro di lui?
Dalila si sedette sul divano e Zayn la raggiunse senza rispondere al maggiore dei cantanti.
Appena l’affiancò notò un piccolo sorrisino sul suo viso e, senza farsi vedere, si avvicinò a lei.
 
<< Io non lo trovo divertente>> le disse Zayn senza farsi sentire.
 
<< Scusa>> rispose Dalila soffocando una risata.
 
<< Lou, potresti evitare di sgolarti ogni volta? – disse Harry scendendo le scale seguito da Ilaria – ricordati che la voce è importante per noi, amico>> continuò, dandogli una pacca sulla spalla ed andandosi a sedere.
 
<< Grazie>> concordò il pakistano in tono di rimprovero verso Louis.
 
Il maggiore alzò gli occhi al cielo e vedendo Liam arrivare, andò a sedersi sulla poltrona, mentre Dalila, Zayn e Niall erano seduti sul divano a tre ed Harry e Ilaria su quello a due.
 
<< Come mai questa riunione?>> chiese Niall.
 
<< La cosa è semplice>> cominciò Liam << Ilaria, Dalila voi due andate in albergo con Louis e Harry; Niall ed io ci occupiamo delle cose da portare>> concluse il capo.
 
<< E lui?>> chiese Louis indicando il pakistano.
 
<< Io mi faccio una bella doccia>> disse Zayn sorridendo.
 
<< E magari ti radi anche quella barbetta>> disse Niall guardandolo male. Odiava la barba di Zayn. Anche lui la voleva ma, ormai, aveva perso le speranze. Non avrebbe mai avuto la barba, mai. 
 
<< Non è colpa mia se io ce l’ho>> gli rispose Zayn facendogli una linguaccia.
 
Tutti scoppiarono a ridere e Zayn, senza farsi notare da nessuno, notò lo sguardo della biondina sulla sua “barba”.
 
<< E’ tanto carina..>> sussurrò pianissimo la bionda tra i suoi pensieri.
 
<< Bene, quindi siamo apposto così?>> chiese Harry alzandosi dal divano.
 
<< Si>> rispose Liam.
 
Tutti e sette i ragazzi si guardarono e poi cominciarono a svolgere ognuno il proprio compito.
 
Liam e Niall sparirono in cucina, Louis, Harry e Ilaria andarono a prendere la macchina. Rimasero solamente Zayn e Dalila davanti la porta, fermi uno davanti all’altro.
 
<< Ci vediamo dopo>> lo salutò lei non sapendo cosa fare. Poteva avvicinarsi? O dargli un bacio sulla guancia? Infondo non erano in camera e Liam o Niall avrebbero potuto vederli. 
 
Zayn, capì che non sapeva come muoversi, così reagì lui. Le si avvicinò, le diede un rapidissimo bacio sulla guancia e, sorridendole appena, la salutò. Dalila rimase lì immobile e lo guardò salire le scale, solo quando sentì la macchina di Louis fermarsi davanti casa si riprese ed uscì. Appena mise piede fuori notò Harry e Ilaria che si tenevano per mano.
 
“Bene, bene…” pensò la ragazza guardando le loro mani intrecciate saldamente.
“Styles, oggi faremo un bel discorso… soli io e te” pensò Dalila guardandolo.
 
Louis scese dalla macchina e fece cenno ai tre di salire a bordo.
 
<< Ragazze ditemi che sapete già cose mettervi!>> le supplicò Louis.
 
Dalila ci pensò su e annuì.
 
<< Si, penso di sapere cosa mettere…>> disse Ilaria con il pensiero nel suo armadio.
 
In meno di dieci minuti arrivarono e tutti e quattro salirono. Dalila si fiondò all’armadio e, presi i vestiti, andò in bagno. Ilaria aspettò con Harry e Louis in camera.
 
<< Veloci!>> ribadì Louis. Lui voleva spararsi una giornata al parco con amici, cibo e palla.
 
<< Tranquillo Dalila è la più veloce!>> disse Ilaria tranquillizzandolo.
 
Dopo nemmeno dieci minuti la bionda uscì già vestita con i trucchi in mano.
 
<< Ila, vai pure in bagno io mi trucco qui>> disse poi si voltò verso Louis << Almeno non perdiamo tempo!>> gli disse facendogli l’occhiolino.
 
<< Brava ragazza!>> disse Louis battendole un cinque.
 
Ilaria sorrise ed entrò in bagno.
Dalila, Louis e Harry erano seduti sul letto e stavano aspettando che Ilaria uscisse dal bagno. Louis e Dalila perché volevano andare e Harry… beh, lui voleva vederla. La porta del bagno si aprì e Ilaria uscì.
 
Harry la squadrò: pantaloncini di jeans, canottiera con la bandiera inglese, converse rosse; tutto contornato con trucco leggero e capelli sciolti mossi.
 
La bionda e il maggiore si accorsero dell’occhiata del riccioluto ed uscirono dalla stanza.
 
<< Wow>> sussurrò Harry prendendo Ilaria per mano e seguendo gli amici.
 
<< Grazie>> gli rispose lei sorridendogli.
 
I quattro risalirono n macchina e sfrecciarono verso casa.
 
<< Siamo arrivati!>> urlò Louis entrando.
 
Dalila e Ilaria si precipitarono in cucina, Harry e Louis in sala stravaccati sul divano.
 
<< Avete bisogno di una mano?>> chiese la rossa.
 
<< No, tranquille. Abbiamo già fatto tutto!>> rispose Niall lasciando la cucina e salendo in camera sua.
 
<< Bene, io allora vado in sala>> e detto ciò Ilaria sparì.
 
<< Io? Che faccio?>> chiese Dalila.
 
<< Va da Zayn e digli che tra un po’ partiamo>> disse Liam sorridendole, sapeva di farle un favore.
 
<< Okay!>> e la bionda sparì.
 
<< Malik muoviti che dob..>> Dalila entrò in camera e rimase senza parole.
 
<< Si?>> chiese Zayn guardandola.
 
Dalila lo guardò e non disse nulla. Il cantante era davanti a lei con addosso solo i jeans, senza maglia e senza calze. Solo con i jeans e tutti i tatuaggi esposti alla luce.
 
“Mio Dio..” pensò la bionda bloccandosi all’entrata. Era la visione più celestiale che potesse esistere. 
 
<< Ehy>> la richiamò Zayn cercando di farla tornare presente nella stanza. Era ferma sulla soglia, la mano ancora poggiata sulla maniglia e la bocca leggermente aperta.
 
Dalila distolse lo sguardo dal corpo del ragazzo e si concentrò sul suo volto, pensando di migliorare la situazione. Errore. Era perfetto, i suoi soliti capelli ben curati, gli occhi di un colore non ben definito, le labbra carnose, la mascella quadrata e quella barbetta che non si era rasato.
 
<< Se continui a guardarmi così mi sciupi!>> la prese in giro Zayn dandole le spalle e sedendosi sul letto.
 
“Oh no… la schiena no!” pensò Dalila cercando di non guardare anche se inutilmente. Come poteva non guardare quel piccolo uccellino appoggiato ad una foglia tatuato sulla sua schiena? Era come impedire a Zayn Malik di specchiarsi.
Impossibile.
 
 Zayn, seduto sul letto le dava le spalle, si infilò le scarpe e si alzò, si mise la maglia e guardò la ragazza.
 
<< Sono pronto>> annunciò guardandosi allo specchio.
 
Dalila, chiamate a raccolta tutte le sue forze, riuscì a tornare nel mondo dei vivi e sorrise al cantante. Fu la volta di Zayn per squadrare la bionda, che era già uscita e si stava dirigendo in sala. Converse di jeans, pantaloncini e canottiera bianca con la scritta “I love London”.
 
Tutto completo con capelli lisci e il solito trucco. Zayn la guardò davanti a se e non resistette. La bloccò per un polso e le fece appoggiare la schiena contro il suo petto. Dalila rimase senza parole. All’improvviso Zayn le spostò i capelli dal collo e posò le sue labbra su di esso lasciandole un piccolo bacio su di esso. La biondina fece per voltarsi e guardarlo in faccia ma sentirono dei passi e si staccarono.
 
<< Eccovi, siete pronti?>> chiese Ilaria sbucando dalle scale e fermandosi davanti ai due.
 
<< Si, stavamo… scendendo..>> rispose Dalila cercando di mantenere la calma e di non far capire niente alla rossa.
 
<< Sei pessima>> la prese in giro Zayn scoppiato a ridere. 
 
Ilaria guardò prima Dalila poi il pakistano. Che stava succedendo a quei due?
 
<< Non sei per niente simpatico!>> gli urlò dietro la biondina.
 
<< Ma…che..?>> chiese Ilaria all’amica.
 
<< Niente, lascia stare… Andiamo?>> chiese cominciando ad andare.
 
Le due arrivarono in sala e Ilaria si precipitò da Harry mentre Dalila cercò con lo sguardo Zayn. Appena si guardarono Dalila gli fece una linguaccia e Zayn scoppiò a ridere.
 
<< Che vi prende?>> chiese Niall.
 
<< Niente, Zayn è un babbeo>> gli rispose Dalila.
 
<< Un babbeo sexy, però!>> disse il cantante continuando a ridere.
 
Dalila lo fulminò e si voltò verso gli altri.
 
<< Andiamo? Prima che lo uccido con le mie mani?>> chiese.
 
Liam diede le chiavi della macchina a Louis.
 
<< Andiamo!>> disse.
 
Entrarono tutti in macchina, Louis alla guida affiancato da Liam. Harry prese per mano Ilaria e fecero per salire nei due posti dietro ma Zayn li anticipò e  fece sedere Dalila su uno dei due posti.
 
<< Ehy, Malik!>> l’ammonì il riccioluto.
 
Zayn lo guardò e gli sorrise innocente e poi si sedette di fianco a Dalila.
Niall si mise dietro Louis e alla coppietta non rimase che affiancare l’irlandese.
 
Ilaria e Dalila, in tutto ciò, si guardarono sconvolte. Quei due stavano litigando per i posti dietro?
 
<< Non stanno bene!>> disse Ilaria in italiano.
 
<< Non lo sono mai stati!>> le rispose la bionda scoppiando a ridere.
 
<< Allora, pronti?>> chiese Louis tutto contento.
 
<< Aspetta!>> lo fermò Niall.
 
<< Che c’è?>> chiese Louis guardandolo dallo specchietto.
 
<< Abbiamo preso la palla?>> chiese.
 
<< Yeah buddy!>> gli rispose Louis facendogli l’occhiolino.
 
<< Okay, allora possiamo andare>> concluse il biondo più tranquillo.
 
<< Bene, Regent’s Park stiamo arrivando!>> urlò Louis partendo.
 
Nel veicolo tutti erano abbastanza tranquilli: Louis guidava tutto contento, Liam era alle prese con il suo cellulare, Niall, Ilaria ed Harry parlavano e ridevano senza fare troppo rumore; visto che Harry non era riuscito ad ottenere i posti dietro, almeno passava del tempo con uno dei suoi migliori amici. Avrebbe recuperato un momento da solo con Ilaria in giornata, trovare un po’ di spazio per loro due soltanto non era mai stato un problema per lui.
 
Dietro di loro, invece, la situazione era diversa. O almeno così sembrava agli altri passeggeri. Liam provò a sbirciare i due ragazzi in fondo ma Dalila era voltata verso il finestrino e ammirava fuori tranquilla mentre Zayn era stravaccato sul sedile con la testa all’indietro e gli occhi chiusi.
 
Dalla posizione in cui era si capiva che le sue mani erano sigillate nelle tasche dei jeans. Aveva fatto tutto quel casino per prendersi quei posti e poi non si calcolavano nemmeno? Quei due erano senza speranze. Ma la situazione era abbastanza differente. Sì, Dalila guardava fuori dal finestrino  e Zayn era tranquillo e pacifico ma i due si stavano tenendo per mano, solo non volevano farsi vedere dagli altri. Le loro mani erano intrecciate saldamente e Zayn, come ogni volta, disegnava cerchi invisibili sul dorso  della mano di lei.
 
Il viaggio non durò molto e quando Louis parcheggiò ognuno rivolse la propria attenzione al paesaggio fuori dal finestrino, capendo di essere arrivati a destinazione.
Le mani di Dalila e Zayn si staccarono immediatamente e i due si guardarono semplicemente.
 
Scesero tutti dalla macchina e sorrisero contenti.
 
<< Andiamo!>> urlò Louis prendendo tutto dalla macchina ed insieme agli altri si avviò nel parco.
 
<< Dobbiamo trovare un posto un po’ appartato>> suggerì Niall.
 
<< Giusto, Niall ha ragione>> rispose Harry affiancando Ilaria e intrecciando le loro mani.
 
<< Okay, andiamo>> rispose Liam mettendosi a capo del gruppo affiancato da Louis.
 
<< Liam aspetta..>> lo chiamò Niall affiancandolo e cominciando a parlare.
 
Harry avvicinò a se Ilaria e seguirono il gruppo. La rossa si voltò e spiò i due ragazzi rimasti dietro. Dalila e Zayn erano uno di fianco all’altro e stavano parlando a bassa voce. Più che parlando sembrava che stessero bisticciando, Dalila spinse via il pakistano che cercò di abbracciarla.
 
<< Che c’è?>> chiese Harry notandola.
 
<< Guarda quei due..>> disse Ilaria indicandogli i ragazzi dietro.
 
<< Ma che teneri..>> mormorò Harry lasciando la mano della rossa e impugnando il suo cellulare. Ilaria lo guardò curiosa.
 
<< Ehy voi due!>> li chiamò Harry.
 
Dalila e Zayn si voltarono verso di lui, interrompendo la mini lite giocosa, e Harry scattò la foto.
 
<< Perfetta!>> disse voltandosi soddisfatto. 
 
Dalila e Zayn si guardarono confusi e poi ad entrambi venne in mente la fissazione del ricciolo.
 
<< Non osare metterla su Istagram!>> urlarono i due contemporaneamente.
 
<< Parlano anche insieme ora – sussurrò la rossa al minore di fianco a sé – siamo rovinati>>
Harry e Ilaria scoppiarono a ridere e il ricciolo, messo un braccio intorno alle spalle di Ilaria, si voltò a guardarli.
 
<< Tranquilli, potete fidarvi di me!>> rispose il riccio facendogli l’occhiolino.
 
<< Possiamo fidarci?>> sussurrò Dalila al pakistano avvicinandosi fino a toccarlo con la spalla.
 
<< Be in teoria… se la mette su internet scoppierebbe un casino, e non se lo può permettere>> disse Zayn mettendole un braccio intorno alle spalle.
 
Dalila si irrigidì un po’ ma poi decise di fare come la sua migliore amica, lei si stava godendo il suo eterno amore senza problemi. Avrebbe fatto anche lei così. Almeno finché la testa gliel’avrebbe permesso.
 
Dopo vari minuti di cammino il gruppo di ragazzi arrivarono in un posto abbastanza appartato.
 
<< Bene, ci mettiamo qui?>> chiese Liam.
 
Annuirono tutti e Louis posò il tutto per terra.
Niall lo affiancò e gli sussurrò qualcosa. Contemporaneamente Harry e Zayn lasciarono le rispettive ragazze e si sdraiarono per terra mentre Louis e Niall sparirono con la scusa del “andiamo a vedere cosa c’è in giro”.
 
Gli ultimi tre rimasti, Liam, Dalila e Ilaria sistemarono tutto l’occorrente per il pranzo.
 
<< Allora, come va?>> chiese Harry a Zayn.
 
<< Che vuoi, Styles?>> chiese il pakistano.
 
<< Ehy, voglio solo fare conversazione>> rispose il minore dei due.
 
<< Che vuoi sapere, Harry?>> chiese il pakistano che conosceva perfettamente l’amico.
 
<< Come va con la biondina?>> chiese il riccioluto.
 
Zayn si voltò verso di lui e lo guardò alzando un sopracciglio. Non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che qualcuno si piazzò davanti ai due.
 
<< Lo sapete>> cominciò Ilaria fulminando Harry con lo sguardo.
 
<< Siete proprio inutili!>> concluse Dalila guardando l’altro ragazzo.
 
Harry e Zayn alzarono gli occhiali, guardarono le due ragazze e poi si guardarono.
 
<< Va, non ti preoccupare per me, so cavarmela da solo>> rispose Zayn.
 
<< A chi lo dici, bro!>> rispose Harry battendogli il cinque.
 
I due si abbassarono gli occhiali da sole e ignorarono le due ragazze.
Liam, un po’ più distante si godette tutta la scena e scoppiò a ridere, poi il suo telefono squillò e cominciò a parlare con Danielle.
 
<< Cosa?!>> disse Dalila sconvolta da quella risposta.
 
Zayn guardò la ragazza e cominciò a preoccuparsi. Era in piedi lì davanti a lui, le mani sui fianchi e l’espressione furiosa.
 
<< Malik, ti do tre secondi di vantaggio>> disse seria la bionda.
 
Ilaria e Harry si godettero tutta la scena. Zayn, posò gli occhiali da sole, scattò in piedi e cominciò a correre e Dalila, dopo aver contato fino a tre, cominciò ad inseguirlo.
 
<< Vieni qua! Razza di babbeo!>> urlava Dalila correndogli dietro mentre il pakistano scappava ridendo come non mai.
 
Ilaria scoppiò a ridere come Harry.
 
<< Bè, non mi fai compagnia?>> chiese Harry calmandosi e guardando Ilaria.
 
Lei lo guardò, di nuovo quello sguardo irresistibile. Doveva smetterla!
Ilaria gli sorrise ed Harry allargò le gambe, di modo che la rossa si potesse sedere tra di esse. Il riccio non strinse la ragazza a sé e lasciò le braccia poggiate sulle proprie ginocchia, di modo che entrambi potessero guardare i due che si inseguivano.
 
Ilaria osservò l’amica ed il pakistano rincorrersi, ma probabilmente si perse qualche particolare della lotta, perché la sensazione del respiro del riccioluto sul suo collo la distraeva non poco.
 
Dalila era riuscita sì ad acchiappare Zayn peccato che il ragazzo fosse più forte di lei.
 
<< No! Mollami! Mettimi giù! Dai Zayn!>> urlò la ragazza bionda.
 
Il cantante aveva preso la ragazza a mo’ di sacco di patate e la ragazza cercava di liberarsi.
 
<< No! Così impari!>> le rispose il pakistano.
 
<< Sono carini insieme vero?>> chiese Ilaria al suo cantante.
 
<< Mmm.. – fece finta di pensarci Harry ma poi la guardò – ma conosco qualcuno di più carino>> le rispose guardandola.
 
<< Louis ed El, vero?>> chiese Ilaria prendendolo in giro.
 
<< Cosa?!>> chiese Harry colto di sorpresa.
 
<< Dai, scherzo… Ho capito>> disse Ilaria sorridendogli e lasciandosi andare all’indietro, facendo aderire la sua schiena al petto di lui.
 
Harry sorrise e l’abbracciò.
 
<< Zayn Jawaad Malik, mettimi immediatamente giù!>> urlò la ragazza prendendo a pugni la schiena del ragazzo.
 
<< Altrimenti che fai? Sei talmente piccolina…>> la prese in giro il pakistano.
 
<< Zayn, mettila giù e venite a mangiare>> disse Niall arrivando con Louis.
 
<< Dove siete stati?>> chiese Liam tornando dalla chiamata con la ragazza.
 
<< In giro, niente di che>> rispose Louis sedendosi per terra e prendendo il primo panino.
 
Niall si sedette vicino al maggiore e cominciò a mangiare anche lui, Ilaria si spostò affianco al minore e si ritrovò tra Louis e Harry, Liam si mise vicino a Niall e tutti guardarono gli ultimi due.
 
<< Zayn, sarà anche piccola ma picchia da far paura. Fossi in te farei attenzione>> lo avvisò Ilaria preoccupata per l’amico dai tratti orientali.
 
Zayn arrivò davanti alla tavola improvvisata da Liam e le due italiane e si fermò per poi mettere giù la ragazza. Appena Dalila fu sui suoi piedi cercò di riprendere l’equilibrio che le vertigini le rubavano sempre e, quando capì di stare bene, si voltò verso il cantante dal ciuffo perfetto.
 
<< Che c’è?>> le chiese Zayn come se lui non avesse fatto nulla.
 
La bionda, seria come non mai, gli si mise davanti.
 
<< Dai, Da. Lascialo stare>> cercò di fermarla Ilaria anche se sapeva che erano parole sprecate.
 
<< No! Certo che non lo lascio stare! Ti pare?>> disse la bionda ancora arrabbiata << L’hai visto?>>
 
<< Non finiranno mai di litigare quei due…>> mormorò Ilaria prendendo anche lei un panino.
 
<< Sei un cretino, fattelo dire!>> gli disse Dalila puntandogli l’indice contro il petto.
 
<< Oh, davvero?>> chiese Zayn guardandola con una strana luce negli occhi.
 
<< Che vuoi fa..>> le parole si fermarono sulle labbra della ragazza che vide il pakistano piegarsi sulle ginocchia come se stesse per prenderla dalla gambe. Dalila capì e si voltò pronta alla fuga.
 
<< No, Zayn dai… Non puoi farlo..>> cercò di calmarlo.
 
<< Oh, così impari a darmi del “cretino”>> la minacciò il pakistano avvicinandosi.
 
<< Okay, basta!>> disse Liam che attirò l’attenzione dei due << Venite a mangiare adesso, non voglio più ripetervelo, okay?>> li sgridò.
 
<< Bravo, Liam>> disse Ilaria applaudendolo.
 
<< Okay, papà>> risposero i due ragazzi in piedi.
 
Dalila si sedette di fianco a Liam e Zayn al suo fianco. Il castano passò un panino prima al pakistano e poi si voltò verso la ragazza.
 
<< Usate quella bocca per sfamarvi e non per litigare in continuo>> disse dando il panino alla bionda.
 
<< Ha cominciato lui>> sbottò la bionda. Liam la guardò rimproverandola con gli occhi e la bionda abbassò lo sguardo afferrando il panino.
 
<< Grazie, sei gentilissimo>> rispose per poi voltarsi verso Zayn e fargli una linguaccia.
 
Il pranzo volò. Niall mangiava di tutto, Liam cercava di frenare la sua infinita fame, Louis che faceva il pagliaccio più del solito, Dalila e Zayn che continuavano a litigare e Ilaria e Harry che, pur cercando spesso il contatto fisico, prendevano in giro tra di loro l’italiana ed il pakistano e davano corda alle battute cretine del maggiore.
 
<< Okay, possiamo dichiarare finito il pranzo visto che Niall ha mangiato tutto!>> disse Louis.
 
<< Ops!>> rispose l’irlandese con faccino innocente.
 
Tutti scoppiarono a ridere e, dopo aver messo un minimo di ordine, si sdraiarono tutti sull’erba.
 
Niall e Liam giocavano a carte, Louis era sdraiato per terra con la testa di Harry poggiata sulla sua pancia e Ilaria che, a sua volta, era appoggiata a lui. Zayn, poco distante, era messo a pancia in su con le mani dietro la testa e lo sguardo fisso al cielo mentre Dalila era seduta al suo fianco con le gambe strette al petto.
 
La bionda non resistette e si alzò, aveva bisogno di sgranchirsi le gambe.
 
<< Dove vai?>> chiese Niall.
 
Zayn aprì un occhio solo e la guardò, non aveva intenzione di perderla di vista nemmeno un secondo.
 
<< A fare un giro, tranquilli>> rispose lei sorridendo e avviandosi con le mani in tasca. Zayn continuò a guardarla stando sempre lì sdraiato, all’apparenza sembrava che non gli importasse nulla. All’improvviso la vide fermarsi e guardare qualcosa.
 
La bionda passeggio per un po’ finche qualcosa non attirò la sua attenzione. Sorrise intenerita e fece per chiamare Zayn ma poi si accorse che, se avesse urlato il nome del ragazzo, qualcuno avrebbe potuto sentirla. Così corse verso il gruppo di amici.
 
<< Zayn! Zayn! Vieni!>> lo chiamò una volta davanti a lui.
 
Il ragazzo non si mosse ma aprì entrambi gli occhi. Era tutta agitata e continuava a guardare lui e dietro di se.
 
<< Che c’è?>> chiese Liam sorpreso da quella reazione.
 
<< Zayn! Dai ti prego devi venire a vedere!>> lo supplicò lei cominciando a saltellare sul posto.
 
<< Cosa?>> chiese Zayn senza muoversi di un millimetro.
 
<< Vieni e basta!>> disse Dalila prendendolo per mano e facendolo alzare.
 
<< Uff..>> mormorò Zayn alzandosi << Non si può nemmeno riposare in santa pace>> mormorò il ragazzo mentre la bionda lo trascinava verso la sua grande scoperta.
 
Dalila intrecciò la sua mano con la sua e corse verso ciò che aveva visto, sotto l’occhio curioso degli amici.
 
Ilaria li guardò andare e fermarsi davanti a qualcosa, che per via della posizione in cui erano, non potevano vedere.
 
<< Guarda lì!>> indicò la bionda al pakistano.
 
<< Vediamo che c’è di tanto importante da vedere…>> Zayn spostò lo sguardo verso sinistra e lo vide.
 
<< Non ci posso credere..>> mormorò.
 
<< Visto?>> chiese Dalila sorridendogli intenerita.
 

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Capitolo 42
*** There's A Place For Us (Parte III) ***


8th July 2013, Sunday
 
 
 
 
Zayn guardò prima lei e poi il cartellone pubblicitario.
“Perché non vieni a trovarmi?” diceva il cartellone pubblicitario dello zoo e sotto un cucciolo di tigre li guardava.
 
<< Ma quello è..>> cominciò Zayn guardando di nuovo la ragazza vicino a se.
 
<< Sì, è Palla Di Pelo!>> disse Dalila sorridendo al ricordo.
 
<< Ne sei sicura?>> chiese Zayn.
 
<< Assolutamente, lo riconoscerei tra mille>> gli rispose lei. Avrebbe riconosciuto quel cucciolo in mezzo a mille. Non avrebbe mai dimenticato il suo sguardo azzurro e la macchia nera che sembrava la piccola cicatrice che aveva il pakistano al suo fianco sul sopracciglio destro.
 
Zayn guardò prima Dalila poi il tigrotto. Se non fosse stato per lui a quest’ora quei due non si rivolgevano la parola. Sarebbe stato grato in eterno a quella palla di pelo.
 
<< Non posso crederci…>> mormorò Zayn.
 
<< A chi lo dici..>> gli rispose la bionda affiancandolo e facendo toccare i loro corpi.
Zayn si voltò a guardarla e, senza farsi vedere da nessuno, intrecciò la sua mano con quella della ragazza.
 
Rimasero per un po’ in quel modo fino a che Zayn non le lasciò la mano e cominciò ad avviarsi verso il resto del gruppo.
 
<< Aspetta>> lo fermò Dalila.
 
<< Che c’è?>> chiese Zayn.
 
<< Mi porti in spalla?>> chiese lei facendogli gli occhioni.
 
<< Ma sono solo due passi!>> rispose Zayn.
 
Dalila lo guardò e Zayn cedette. La fece salire sulle sue spalle e, stretta per bene, si avviò.
 
<< Grazie>> gli disse la bionda baciandolo tra l’orecchio e la mascella.
 
<< Figurati>> le rispose stringendola ancora di più al suo corpo.
 
I due, raggiunti gli amici, videro che Liam e Niall erano impegnati nella super partita di carte e Louis li guardava annoiato. Il pakistano fece scendere la ragazza e si sedette per terra. Aveva intenzione di riprendere il suo pisolino interrotto poco prima.
 
<< Avete detto di aver portato la palla, giusto?>> chiese Dalila attirando l’attenzione di tutti i maschietti.
 
<< Dove vuoi arrivare?>> chiese Harry guardandola sospettoso.
 
<< Che ne dite di fare due tiri?>> propose la ragazza.
 
<< No! Dai davvero vuoi giocare?>> le chiese Ilaria senza parole.
Dalila le sorrise e prese la palla.
 
<< Chi mi fa compagnia?>> chiese Dalila mentre Ilaria mormorava un “sei proprio un maschiaccio!”.
 
Tutti i maschi si alzarono e cominciarono a giocare con la bionda. Ilaria guardò Harry al suo fianco.
 
<< Tu non vai?>> gli chiese.
 
<< Se vado tu rimani da sola..>> le rispose Harry.
 
<< Tranquillo, vai si vede che stai morendo dalla voglia di giocare>> gli disse Ilaria.
 
<< Grazie, sei unica!>> le disse il cantante baciandola sulla guancia e raggiungendo gli amici.
 
<< Passa qua, Italiana!>> urlò il ricciolo alla bionda.
 
<< A te? Lo so che sei il giocatore peggiore al mondo>> lo prese in giro la ragazza passando la palla a Louis che, al contrario, era un fenomeno con la palla.
 
<< Ehy!>> disse Harry fingendosi offeso mentre tutti scoppiarono a ridere.
 
Ilaria li guardò giocare e sorrise intenerita.  Erano sei bambini che si ammazzavano per prendere la palla. Ilaria guardò uno ad uno i suoi amici e si poteva vedere, chiaro come il sole, che si stavano divertendo. Louis era come impazzito, Niall cercava di fare strani giochini con la palla, Liam si era trasformato da “il bravo ed educato ragazzo” al “ti faccio vedere io chi è il più bravo!”, Zayn sorridente come non mai ogni tanto si fermava per ammirare l’unica ragazza con cui avesse mai giocato a calcio.
 
“E’ fantastica..” pensò il pakistano quando Dalila, con un colpo di tacco, gli passò la palla e fece goal. Dalila corse a battergli il cinque e poi ripresero il gioco.
 
Ilaria guardava quei due sotto shock. Dopo una litigata come quella che avevano avuto si sarebbe aspettata di vederli insieme nel giro di una settimana e invece eccoli che giocavo contenti.
Più guardava l’amica più era convinta che quei due fossero fatti per stare insieme.
 
Mentre la rossa stava guardando i suoi amici il suo sguardo si posò su Harry. Il minore dei cantanti era fermo con le mani sulle ginocchia per riprendere un po’ di fiato. Come se si fosse accorto di tutto Harry guardò Ilaria. In quello sguardo i due si persero ed Harry non resistette. Si mise eretto e andò dalla rossa.
Senza dire niente le allungò una mano e l’aiutò ad alzarsi. Harry le sorrise e i due si allontanarono zitti zitti.
 
Dalila vide Harry andare dalla parte opposta della palla e fece per riprenderlo quando lo vide allontanarsi con Ilaria.
 
<< Ma dove…>> cominciò a dire guardando Harry e Ilaria che mano nella mano si stavano appartando.
 
<< Vogliono stare un po’ da soli, tutto qui>> rispose Zayn  sbucando dietro di lei.
Dalila continuò a guardarli un po’ preoccupata, si era ripromessa di parlare con Harry ma non ci era ancora riuscita e, in quel momento, lui era con la sua migliore amica.
 
<< Ehy>> la chiamò Zayn sfiorandole un braccio << Che c’è?>> chiese guardandola. Era strana, continuava a fissare i due… o meglio, fissava Harry.
 
<< Io devo…>> cominciò a dire la bionda facendo un passo in avanti.
 
<< Tu devi venire a giocare, con me>> la bloccò per un polso e la fece voltare << Non mi vorrai lasciare da solo contro quei tre>> le chiese guardandola come solo lui sapeva fare.
 
<< Va bene! Andiamo a distruggerli!>> disse la bionda lasciando un piccolo bacio sulla guancia del ragazzo e tornando in se.
 
“Chissà che le è preso…” si chiese il pakistano mentre la guardava tornare in se e rincorrere Niall per rubargli la palla. 
 
 
 
Harry mise un braccio intorno alle spalle di Ilaria e lei prese la mano del riccioluto che le pendeva dalla spalla destra facendo intrecciare perfettamente le loro dita.
 
<< Non volevi continuare a giocare?>> gli chiese lei che poco prima aveva letto nei suoi occhi la voglia sfrenata che aveva di prendere a calci quel pallone.
 
<< Ora voglio stare con te>> rispose guardandola e sorridendole.
 
La rossa abbassò lo sguardo, sorrise involontariamente e non riuscì ad evitare che le sue guance si dipingessero di rosso.
 
La sua reazione esteriore era quella di una ragazza non indifferente ai complimenti e alle belle parole di un ragazzo fantastico.
 
Interiormente però, qualcosa la degradava lentamente.
Una sensazione indescrivibile, qualcosa che la bloccava, che la teneva legata a se stessa e che non riusciva a mandare via. Sapeva di non riuscire ad essere pienamente se stessa, quella non era lei. Se la sua mente ed il suo cuore fossero stati in pace, probabilmente a quell’ora starebbe vivendo la storia più bella di sempre; avrebbe voluto accarezzarlo, passare la mano tra i suoi ricci, abbracciarlo, baciarlo...
Ma tutto questo era impossibile.
 
Cercava di far finta di nulla, ma tutti sanno che i problemi non si risolvono evitandoli, bensì affrontandoli.
 
Ma come poteva affrontarlo? Sapeva benissimo di cosa si trattasse, e proprio per questo sapeva che di fronte a quel problema era impotente. Ci aveva provato per tanti anni, migliaia di volte si era rimboccata le maniche e aveva preso la questione di petto, ma mai, mai, era riuscita ad affrontarla e a distruggerla.
 
Come si faceva ad ignorarlo? Era un sentimento fin troppo forte e o sarebbe impazzita standoci dietro, o lo avrebbe vissuto fino in fondo; eliminarlo non era affatto possibile. A quanto pareva però, Ilaria aveva scelto la prima opzione, e rischiava davvero di impazzire.
 
In tutto questo però c’era Harry.
Aveva sempre pensato, ancora prima di incontrarlo, che lui sarebbe riuscito a portarla fuori da tutto, che sarebbe riuscito una volta e per tutte a sradicare il problema ed eliminarlo per sempre.
 
In effetti, pur non conoscendolo di persona, il riccio le era sempre stato vicino e lei si rifugiava sempre da lui quando stava male, nella sua musica, nelle sue canzoni, nella sua voce. Ed aveva sempre funzionato.
 
Ma perché allora in quel momento non ci riusciva?
Forse perché erano ancora agli inizi, forse perché il pensiero di lui era ancora intatto, forse perché ci vuole troppo tempo e pazienza per risanare un cuore in frantumi.
 
Harry dal canto suo, certe volte la vedeva distratta, ma non ci dava molto peso. Forse perché ogni volta che la rossa era nei paraggi i suoi sensi andavano a farsi un giro, forse perché era davvero troppo felice, o forse perché si stava innamorando.
 
Ma davvero lei era quella giusta per lui? Davvero sarebbe stata la ragazza che gli avrebbe fatto perdere la testa come una sola volta capita nella vita? Lui stava cominciando a pensare che fosse così.
 
<< Non sei una tipa sportiva vero?>> le chiese lui mentre passeggiavano su un’enorme distesa verde.
 
<< No, non molto. Diciamo che non mi piace praticarlo, ma gli eventi sportivi a livello mondiale mi piace seguirli>> Ilaria cominciò a rilassarsi. Passeggiava abbracciata al riccioluto abbastanza tranquilla, ma sentiva i suoi occhi puntati addosso.
 
<< Quindi non hai mai praticato nessuno sport?>> chiese lui curioso.
 
<< No, mai. A scuola durante le ore di educazione fisica io e Dalila ce ne andavamo in giro a perdere tempo ogni volta che potevamo. Lei a differenza mia però ha la passione per il calcio, e le piace molto anche la pallavolo>> rispose lei per fare un po’ di conversazione. Era la prima volta che Harry le faceva delle domande su di lei.
 
<< E a te invece cosa piace?>> chiese Harry che aveva deciso di conoscere qualcosa in più su di lei.
 
<< La mia passione è sempre stata la musica, più precisamente mi piace tantissimo cantare – Ilaria iniziò a giocherellare con le dita del riccioluto – in questo io e te siamo uguali>> disse, rivolgendo lo sguardo al ragazzo al suo fianco.
 
<< Davvero?>> Harry aveva scoperto una cosa che non sapeva di lei. E non una cosa qualsiasi, una cosa che per entrambi era una grande passione.
 
<< Si. Ho iniziato in un coro quando avevo 9 anni, poi dopo 5 anni ho cominciato a prendere lezioni da solista – raccontò lei, vedendo il riccio particolarmente interessato – mia mamma mi ha sempre detto che fin da quando avevo pochi mesi di vita appena sentivo la musica iniziavo a muovermi a ritmo, ce l’ho avuta sempre nel sangue>> per Ilaria quella è stata la prima cosa della quale le sia importato davvero nella vita.
 
Harry rimase ad ascoltarla mentre raccontava tutto ciò, non si aspettava di avere in comune quello che per lui significava una parte importante della sua vita con la persona che era la sua vita.
 
<< Raccontami ancora qualcosa di te>> il riccioluto si era incuriosito, e voleva sapere il più possibile su di lei.
 
Ilaria ci pensò, poi gli rispose.
 
<< Per esempio non sai che ho due sorelle>> la rossa si staccò da Harry e si sedette nell’erba con le gambe piegate verso il petto e le mani poggiate dietro la schiena. Il ragazzo la imitò e si mise di fianco a lei.
Un’altra cosa che non sapeva.
 
<< Parlami di loro>> Harry si rese conto che c’erano troppe cose che non sapeva della ragazza che gli aveva rubato il cuore. Gli era capitata l’occasione perfetta per approfondire e ne approfittò.
 
<< Beh hanno 23 anni, sono gemelle e frequentano l’università di design della moda a Milano>> rispose lei in un riassunto.
 
<< Wow gemelle! Come le sorelline di Lou. Me le farai conoscere un giorno>> Harry sorrise solamente al pensiero di poter incontrare la sua famiglia e di poter vedere da vicino com’è la sua vita in Italia.
 
Ilaria rimase un po’ spiazzata da quella risposta. Davvero voleva conoscere le sue sorelle? O lo aveva detto così per dire?
 
<< Anche tu hai la passione per la moda?>> chiese Harry.
 
<< No, non direi. Diciamo che so come vestirmi. Ho un mio stile e non seguo le tendenze>> rispose lei guardando davanti a sé. In lontananza poteva scorgere i cinque ragazzi che si divertivano a giocare, ma più che una partita di calcio sembrava una lotta libera dove vinceva chi si buttava più volte a terra per niente o saltava addosso a qualcun altro facendolo cadere a sua volta.
 
<< Però devo dire che questo stile mi pace – disse Harry guardandola dal basso verso l’alto – stai molto bene vestita così>> continuò.
 
<< Grazie, ma non ho messo niente di che>> Ilaria distolse lo sguardo dai suoi amici e si voltò verso di lui sorridendo e arrossendo leggermente.
 
<< Tu stai sempre bene>> le fece i complimenti il cantante.
 
<< Ma che carino, grazie!>> Ilaria cercò di nascondere il rossore sulle sue guance, ma non ci riuscì.
 
<< Ah, quindi sono carino?>> Harry cercò di alleggerire la cosa, notando la reazione, secondo lui dolcissima, che aveva avuto la rossa.
 
<< No, io intendevo dire che quello che hai detto è carino da parte tua>> rispose Ilaria buttandola sul ridere.
 
<< Quindi vuoi dire che non sono carino?>> continuò a stuzzicarla lui.
 
<< No, affatto>> fece lei stando al gioco.
 
<< Cosa?!>> Harry la guardò con gli occhi spalancati per quello che aveva detto, mentre Ilaria scoppiò a ridere.
 
Appena il riccioluto staccò le mani dal terreno e le portò verso la rossa, Ilaria si alzò di scatto per paura che le potesse fare qualcosa ed iniziò a correre. Harry quando la vide sfuggirgli dalle mani ed allontanarsi a gambe levate si alzò ed iniziò ad inseguirla.
 
<< Vieni qui! Dove scappi!>> urlò lui, che però non riuscì a farla fermare.
 
Ilaria corse per qualche metro, poi davanti a lei scorse una distesa enorme di erba che le arrivava quasi ai fianchi. La ragazza pensava di averlo lasciato indietro abbastanza da entrare in quel campo e nascondersi tra l’erba alta. Così iniziò a correre tra i fitti fili verdi e giallognoli, ma quando si voltò per vedere dove fosse Harry, lo trovò già nel campo dietro di lei.
Ilaria così si voltò verso di lui che ormai l’aveva quasi raggiunta.
 
<< Non farmi niente, ti prego>> mise le mani davanti a sé come difesa e indietreggiò a piccoli passi.
 
Il ragazzo la afferrò per un polso e cercò di tirarla verso di sé, ma Ilaria opponeva resistenza e continuava a camminare all’indietro.
 
<< Tranquilla, non ti faccio niente>> Harry sorrideva, ma la sua espressione non lasciava intendere lo stesso che diceva la sua bocca.
 
<< Non ti credo, non mi fid...>> le parole di Ilaria si interruppero.
 
La ragazza, ancora con il polso trattenuto dalla mano di Harry, nel camminare all’indietro inciampò in un sasso e cadde a schiena per terra, tirando con sé il riccio.
I due si trovarono faccia a faccia, lei sotto, lui sopra.
 
Uno scambio di sguardi.
 
Dieci secondi.
 
Mille emozioni.
 
Ilaria lo guardò dritto negli occhi e si perse nel verde smeraldo che invadeva il suo sguardo così perfetto. Harry allo stesso tempo naufragò invece in un mare chiaro.
 
Ed a prendere l’iniziativa fu proprio il naufrago, il quale non riuscì a resistere allo sguardo.
Neanche mezzo secondo ed entrambi scoppiarono in un bacio appassionato che nessuno dei due aveva messo in conto. Questa volta però l’incontro durò molto di più della volta precedente ed entrambi lo riempirono di una passione che non avevano mai messo prima di allora.
 
In un attimo la sensazione che appesantiva il cuore della rossa scoppiò in modo violento ed improvviso e lo liberò dalle catene che lo avevano trattenuto in quegli ultimi giorni.
In quel momento il suo problema, ciò che non le faceva vivere il momento, sembrava come piccolissimo ed insignificante e per un attimo riuscì a sentirsi se stessa, finalmente con le idee più chiare e determinata ad ottenere ciò che desiderava.
Perché ora, sapeva perfettamente quello che voleva.
 
Improvvisamente la mano che poco prima tratteneva il polso della rossa e che nonostante la caduta era ancora saldamente ferma lì, salì fino al palmo, intrecciandosi alle dita della ragazza delicatamente.
 
Il bacio si fece più intenso, lui strinse forte la mano di lei, lei nel sentire la sua presa strinse a sua volta la mano di lui ed entrambi si sentirono completi.
 
Il bacio durò parecchio, poi finalmente le loro labbra si separarono. Si guardarono di nuovo negli occhi senza dire niente.
 
“Wow..” pensarono entrambi dopo aver provato la sensazione più intensa di sempre. Harry aveva baciato tante ragazze prima di allora, amava baciare, ma nessuno mai era stato come quello. Ilaria era senza parole, ma anche senza pensieri. Né la sua bocca né la sua mente sapevano cosa dire.
 
Davvero un semplice bacio aveva cambiato tutto? Non era più confusa, non si sentiva più bloccata da qualcosa...sapeva ciò che voleva.
La preoccupazione di quegli ultimi giorni aveva trovato sfogo nella passione di ciò che era appena successo.
 
<< Hai...hai intenzione di rimanermi addosso ancora per molto?>> chiese Ilaria dopo essere tornata sulla terra e aver capito che era ora di interrompere l’atmosfera che si era creata: bellissima ed imbarazzante allo stesso tempo.
 
<< Oh... no, scusami>> disse Harry che era ancora abbastanza scombussolato.
 
Il ricciolo si alzò ed aiutò la rossa a mettersi in posizione eretta, entrambi senza staccare un attimo gli occhi l’uno dall’altra.
 
Ilaria poi spostò di poco lo sguardo e notò all’orizzonte una testa bionda e una scura qualche metro più in là di un enorme albero rigoglioso. Si passò le mani sui vestiti per togliere il terreno che le era rimasto addosso.
 
<< Andiamo, raggiungiamo Dalila e Zayn laggiù>> disse Ilaria afferrando la mano del riccioluto saldamente e avviandosi verso i due ragazzi.
 
 
 
<< Hai capito a quei due..>> mormorò Zayn.
 
<< Già..>> gli rispose Dalila sulle sue spalle. Dalila e Zayn, coppia calcistica perfetta, avevano stracciato Liam, Louis e Niall, stavano tornando da una mini passeggiata e la bionda, troppo stanca per camminare, si era fatta prendere in braccio da Zayn che aveva commentato con un semplice “Sei senza speranza”.
 
I due ragazzi stavano guardando Ilaria e Harry che, mano nella mano, li stavano raggiungendo. I loro sorrisi non lasciavano molto spazio all’immaginazione e Dalila e Zayn capirono cosa successe tra i due.
 
“Devo fare un discorsino a Styles..” pensò Dalila guardando il viso contento e rilassato dell’amica.
 
<< Ehy Malik, fammi scendere>> chiese Dalila tenendo lo sguardo sul minore dei cantanti.
 
Zayn fece come le aveva chiesto e si girò verso di lei per chiederne il motivo ma, appena si voltò, la vide camminare verso un albero e appoggiarsi ad esso.
“Di nuovo…” pensò il pakistano notando lo strano comportamento che aveva avuto la ragazza.
 
La bionda attirò l’attenzione della coppietta e i due le sorrisero.
 
<< Scusa, Styles, posso parlarti..>> lo chiamò Dalila.
 
Ilaria e Harry si fermarono mentre Zayn cercava di capire che volesse fare.
 
<< Dimmi..>> rispose Harry tranquillo.
 
Dalila guardò Ilaria e le sorrise.
 
<< Da soli>> specificò la bionda.
 
<< Cosa?>> chiese Harry confuso. Cominciava a spaventarlo. Dalila era poggiata con la schiena all’albero e, mani in tasca, lo guardava seria.
 
In un primo momento Ilaria rimase senza parole ma poi decise di fare come le aveva chiesto l’amica. Si poteva fidare no?
 
<< Okay, vi lascio soli..>> disse Ilaria baciando Harry su una guancia e raggiungendo Zayn.
 
<< Che le prende?>> chiese il pakistano appena Ilaria lo affiancò.
 
<< Non lo so, vuole parlare da sola con Harry..>> gli rispose Ilaria.
 
Zayn e Ilaria si guardarono e poi spostarono i loro sguardi verso i due ragazzi ancora all’albero.
 
<< Meglio non perderla di vista..>> mormorò Zayn.
 
<< Vedo che hai compreso il comportamento di Dalila..>> rispose Ilaria.
 
<< Non è difficile…>> rispose il pakistano senza spostare lo sguardo dall’italiana bionda.
 
<< Già..>> rispose Ilaria. 
 
<< Allora? Che c’è?>> chiese Harry sorridente.
 
<< Fai sparire quel sorrisino>> l’ammonì Dalila.
 
<< Ma che ti prende?>> chiese Harry.
 
<< Mettiamo in chiaro una cosa: io non ce l’ho con te…>> disse Dalila seria.
 
<< Non sembrerebbe…>> le rispose Harry.
 
<< Ma..>> continuò l’italiana << In questo preciso momento ti sto parlando non come “Dalila la Directioners con cui stai passando le vacanze” ma come “Dalila la migliore amica di Ilaria e di cui non importa quanto famoso sei”, chiaro?>> chiese gelida.
 
<< Mi stai mettendo paura ma comunque sì, sei stata chiara>> le rispose Harry cominciando a prendere sul serio il discorso.
 
<< Bene>> disse Dalila togliendo una mano dalla tasca e sistemandosi i capelli << Il discorso che devo farti non è poi così difficile>> cominciò la bionda.
 
Harry non le rispose e le fece cenno di andare avanti. Era curioso di sapere che gli volesse dire.
Intanto Ilaria e Zayn qualche metro più in là, osservavano un po’ confusi la conversazione.
La rossa si voltò verso il pakistano e lo scoprì a scrutare attento la scena.
 
<< Stai cercando di leggere il labiale per caso?>> chiese la ragazza ironica, con un mezzo sorriso sulla faccia.
 
<< Cos... – guardò la rossa – no>> disse poco sicuro.
 
Ilaria sorrise.
 
<< Quindi non ti importa cosa stanno dicendo?>> domandò stuzzicandolo.
 
<< Stanno solo conversando>> osservò Zayn.
 
<< Già, ma sembra qualcosa di importante...>> continuò lei.
 
<< Può essere... – disse lui – comunque sia non mi interessa>> distolse lo sguardo dalla coppia di ragazzi in lontananza.
 
<< Okay... – fece lei ancora sorridendo – allora...perché non ne approfitti per farti perdonare?>>
 
Zayn la guardò confuso.
 
<< Ricordi quello che ti ho detto in camera?>> lo aiutò lei.
 
<< Oh, certo>> il pakistano sembrò ricordare. Poi cominciò a guardarsi intorno.
 
<< È proprio lì>> indicò Ilaria un punto in lontananza.
 
<< Andiamo>> disse Zayn cominciando a camminare.
 
Prima di allontanarsi definitivamente però, dette un ultimo sguardo alla bionda ed al riccio, per poi sparire con la rossa.
Dalila portò improvvisamente lo sguardo dietro le spalle del minore nel punto in cui sostavano il moro e l’amica.
Nessuna traccia di loro.
 
Dalila così si allontanò di scatto dall’albero e arrivò a due centimetri dal viso di Harry.
 
<< Falla soffrire anche venti secondi e giuro che ti spacco quel bel visino che ti ritrovi, chiaro?>> chiese Dalila prendendolo per la maglia.
 
Harry rimase senza parole ma annuì, serio anche lui. Aveva capito che non c’era da scherzare in quel momento, non con Dalila in quello stato. 
 
<< Bravo, ragazzo..>> disse Dalila lasciando la stoffa della maglia e dandogli una pacca sulla spalla e andandosene.
 
<< Aspetta!>> la fermò Harry.
 
Dalila si voltò e lo guardò.
 
<< Perché mi hai fatto questo discorsetto?>> chiese Harry.
 
<< Perché..>> disse Dalila voltandosi verso di lui << Non è difficile capire che rapporti ci sono tra voi due, tesoro>> gli rispose Dalila.
 
<< Ma chi ti dice che sia io a fare il passo sbagliato?>> le chiese Harry.
 
<< Fidati, conosco Ilaria e il suo cuoricino tenero e romantico meglio di chiunque altro, e lei non farebbe il passo sbagliato>> gli rispose Dalila incrociando le braccia al petto.
 
<< Ma non conosci bene me per dire che sia io a farlo..>> continuò Harry.
 
<< Infatti non lo so…>> disse Dalila.
 
<< E allora?>> chiese Harry.
 
<< Conosco lei e so come possa reagire e proprio perché non conosco bene te che ti metto in guardia. So ciò che Ilaria potrebbe fare quindi sto tranquilla, ma non posso dire la stessa cosa di te..>> disse Dalila.
 
Harry provò a dire qualcosa ma Dalila lo fermò alzando una mano.
 
<< Quindi per precauzione ho voluto parlarti con calma e serenità… se avessi dovuto farlo a fatto compiuto di sicuro non avrei usato le parole ma queste>> gli disse mostrandogli le mani.
 
Harry sorrise.
 
<< Ci tieni molto, vero?>> le chiese.
 
<< Non immagini quanto>> gli rispose Dalila puntando il suo sguardo chiaro in quello di lui.
 
<< Comunque puoi stare tranquilla, non farò stronzate questa volta>> le disse Harry più serio che mai.
 
<< Bene!>> gli sorrise Dalila cominciando ad allontanarsi. Scorse in lontananza Zayn ed Ilaria tornare, forse de una passeggiata.
 
<< Ricorda le mie parole, Styles!>> gli urlò voltandosi di nuovo verso il riccio.
 
Poi guardò di nuovo davanti a sé, il moro e la rossa ora erano più vicini.
 
<< Ma cosa..?>> chiese Dalila confusa.
 
Quando Zayn ed Ilaria le furono davanti la rossa le sorrise vittoriosa.
 
<< Quello – indicò con un dito – cos’è?>> domandò rivolgendosi all’amica, scandendo bene ogni singola parola.
 
La ragazza si voltò verso il punto indicato dalla bionda.
 
<< Non so, mai visto>> rispose lei sarcastica. Dalila la fulminò con lo sguardo.
 
<< È un gelato, no?!>> rispose Ilaria.
 
<< Non è quello che penso, vero?>> fece la bionda seria.
 
<< Non so cosa pensi, Da>> disse la rossa ironica. Quel sorriso ancora era presente sul suo viso.
 
<< Ila, non scherzare>> l’avvisò Dalila.
 
<< Te l’avevo detto che non ti avevo ancora perdonata>> si difese la rossa.
 
<< E vuoi farmela pagare facendomi mangiare il gelato al cocco?>> chiese la bionda con occhi spalancati.
 
Dalila odiava il cocco più di ogni altro cibo, ne odiava il sapore e l’odore. Al contrario, Ilaria ne andava matta.
 
<< Non tu – porse uno dei due coni che aveva in mano al ragazzo al suo fianco – lui>>
 
Zayn lo afferrò, un sorrisino gli spuntò sul volto.
 
<< Malik, non ti azzardare>> lo mise in guardia Dalila.
 
<< Ehy, guarda che conviene ad entrambi. Io mi faccio perdonare e tu sconti la tua pena – cercò di farla ragionare Zayn – e poi a me piace>>
 
<< Ma puzza!>> protestò la bionda, ma non fece nemmeno in tempo a dirlo che il pakistano se lo stava già gustando.
 
Ilaria guardò Zayn sorridendo vittoriosa, poi passò ad osservare Dalila, che aveva un’espressione di incredulità mista a disgusto.
 
<< Perdonato>> disse la rossa lasciando un bacio sulla guancia al pakistano.
 
<< Anche tu sei perdonata>> continuò, facendo per abbracciare la bionda.
 
<< Non toccarmi>> la fermò Dalila.
 
<< Va bene, ti abbraccerò più tardi>> disse Ilaria lasciando i due ragazzi e dirigendosi dove l’amica aveva lasciato Harry. Sapeva che Dalila stava scherzando, era ancora sotto shock per quello che Ilaria aveva fatto.
 
Gliel’aveva detto tante volte, in fondo.
“Fai mangiare il cocco a Malik e non ne esci viva”
Non lo sopportava proprio, e la rossa lo sapeva bene. Vendetta completata.
 
La rossa giunse dal riccioluto, che ancora fermo all’ombra dell’albero, la stava aspettando.
 
<< Ehy>> fece lui.
 
<< Ehy>> rispose lei. Ilaria prese a mangiare il suo gelato, silenziosamente.
 
<< Non vuoi sapere cosa mi ha detto Dalila?>> domandò lui dopo un po’.
 
<< No – prese un altro po’ di gelato – è strano che abbia voluto parlarti, ma mi fido di lei>> disse sorridente.
 
<< Okay>> rispose il riccio leggermente sorpreso. Le due ragazze avevano un rapporto davvero straordinario.
 
<< Che hai combinato?>> domandò Harry indicando con la testa verso la bionda ed il pakistano, che ancora discutevano nel punto in cui li aveva lasciati la rossa.
 
<< Nulla – disse Ilaria, presa dal suo gelato – si sono solo fatti perdonare per ieri>>
 
<< E perché Dalila sembra così arrabbiata?>> osservò Harry vedendola gesticolare animatamente.
 
<< Non so>> alzò le spalle e si voltò nella direzione dei due ragazzi. Poi tornò a guardare Harry con un sorriso in volto di chi la sa lunga.
 
<< Gelato?>> chiese lei porgendogli il suo cono.
 
 
 
<< Posso sapere qual'è il problema?>> chiese il pakistano continuando a mangiare il suo gelato.
 
Dalila non gli rispose. Era a dir poco furiosa e sconvolta, non credeva possibile che Ilaria avesse fatto una cosa simile. Eppure la conosceva bene, sapeva che non avrebbe mai superato una cosa simile. Era cosa nota che la bionda odiasse il cocco. Non ne sopportava l'odore e per di più quando si trattava di quel frutto sembrava avesse l'olfatto di un segugio. Lo percepiva anche se in poche quantità. E ora Zayn stava mangiando un gelato al cocco. Risultato? Avrebbe puzzato di cocco per l'intera giornata ma, cosa ben peggiore, non avrebbe potuto abbracciarlo o farsi coccolare. Quell'odore le dava troppo fastidio, era più forte di lei!
 
<< Dalila?>> la richiamò il ragazzo ma, niente, non ascoltava.
 
<< Non posso stare una giornata senza di lui!>> continuò a lamentarsi la bionda.
 
Farfugliava strane parole in italiano e la preoccupazione del cantante aumentava sempre di più.
 
<< Dannata Ila! Io l'uccido! La fac...>> all'improvviso la ragazza si fermò e si voltò.
 
Guardò il ragazzo davanti a se poi la sua mano stretta sul suo braccio.
 
<< Ehy, calmati>> le sussurrò il pakistano.
 
La ragazza si calmò e, senza essere troppo sgarbata, sciolse la presa del ragazzo. L'odore del gelato al cocco le arrivò dritto dritto al naso. Si allontanò un po' e si sedette per terra, portando le braccia al petto. Zayn la seguì e l'affiancò.
 
<< Allora?>> chiese il pakistano interrompendo quello strano silenzio.
 
<< Cosa?>>
 
<< Qual'è il problema? Non ti piace il cocco, allora?>> cercò di capire il ragazzo.
 
<< No, non mi piace ma ciò che è peggio è che odio, nel vero senso della parola, l'odore del cocco>> confessò la ragazza. Dalila si voltò verso Zayn e capì che non gli era chiaro il concetto.
 
<< Zayn,>> lo chiamò << Tu adesso puzzi di cocco>> chiarì.
 
<< E allora? Non mi starai vicino per questo?>> chiese sarcastico.
 
<< Esatto>> confermò la bionda.
 
<< Sei seria?>> chiese il ragazzo senza parole.
 
<< Mi da troppo fastidio..>> sussurrò la ragazza.
 
<< Oh>> il concetto era chiaro: niente più biondina, almeno finché non si sarebbe fatto una doccia.
 
Zayn mise in moto il cervello e cominciò a pensare ad una soluzione. Doveva levarsi di dosso quell'odore. Tutto ciò che gli serviva era una doccia, quindi tutto stava nel tornare a casa.
 
All'improvviso si alzò e tese una mano alla ragazza per aiutarla ad alzarsi.
Non appena furono entrambi in piedi il pakistano cominciò ad incamminarsi verso il gruppo di amici che stava sistemando tutto, pronti per lasciare quel parco.
 
<< Andiamo?>> chiese la bionda non appena arrivarono dagli altri.
 
<< Si>> le rispose Liam guardandola. Perché non era attaccata a Zayn come al solito? E come mai lui era ritornato zitto e taciturno?
 
Harry poco distante notò lo sguardo del castano e l'affiancò.
 
<< Tranquillo, è tutto okay. Semplicemente Ilaria l'ha fatta pagare ad entrambi>> gli spiegò brevemente.
 
<< Oh, come?>> chiese curioso il ragazzo.
 
<< Non ne ho la più pallida idea>> ammise il ricciolo.
 
<< Andiamo?>> chiese Louis. Tutti annuirono e si avviarono alla macchina, tutti dietro il maggiore. Ilaria si guardò intorno e notò che Dalila e Zayn erano separati, lei camminava poco dietro Louis con lo sguardo perso nel suo iphone mentre Zayn se ne stava per i fatti suoi e ogni tanto lanciava qualche sguardo alla bionda.
 
<< Non pensi di aver esagerato?>> le chiese Liam affiancandola.
 
<< No, si sistemerà tutto in meno che non si dica. Tranquillo!>> lo calmò la rossa. Sarebbe bastata una doccia.
 
Appena arrivarono alla macchina Zayn guardò Harry e gli fece cenno di sedersi dietro con la sua dolce metà. Il minore dei cantanti lo ringraziò e si sedette con Ilaria dietro. Louis alla guida affiancato da Niall e Dalila si ritrovò tra Zayn e Liam.
 
A differenza del viaggio d’andata quello del ritorno durò un po’ di più. Quel poco che bastò alle due italiane di crollare. Ilaria si addormentò tra le braccia di Harry mentre Dalila posò la sua testa sulla spalla di Liam e anche lei raggiunse l’amica.
 
Nel totale silenzio, per non svegliare le due ragazze, arrivarono a casa. Louis parcheggiò e Niall corse ad aprire la porta per far passare Harry e Zayn che, con i braccio le ragazze, entrarono in casa e si diressero nelle camere.
 
Zayn adagiò Dalila sul suo letto e, messo Simba vicino a lei, le baciò la fronte e la lasciò riposare.
 
Harry arrivò in camera e coricata Ilaria sul suo letto la guardò. Quella mattina svegliarsi con lei al suo fianco era stata una delle cose più belle di tutta la sua vita. Era stato così…perfetto.
 
Guardò la ragazza sul suo letto e un’idea gli balenò alla mente.
Chiuse con calma la porta e corse lungo le scale per raggiungere i ragazzi in sala.
 
<< Harry tutto okay?>> chiese Liam seduto sul divano con Zayn. Harry li guardò, Niall sulla poltrona e Louis sdraiato sul divano.
 
<< Ho una proposta da farvi>> annunciò Harry serio più che mai.
 

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Capitolo 43
*** There's A Place For Us (Parte IV) ***


8th July 2013, Sunday
 
 
 
 
<< Ma sono due ragazze e noi siamo cinque maschi!>> disse Niall sconvolto.
 
<< Ma non sono due ragazze qualsiasi! Sono Dalila e Ilaria!>> ribatté Harry.
 
Liam si alzò e fece segno ad entrambi di calmarsi.
 
<< Harry non ha tutti i torti…>> cominciò a spiegare Liam << se Dalila e Ilaria restassero qui fino alla loro partenza per noi sarebbe più comodo>>
 
<< Visto?>> disse Harry a Niall.
 
<< Ma>> continuò Liam attirando l’attenzione << anche ciò che dice Niall non è sbagliato. Nel senso… siamo sempre stati tutti maschi non è semplice vivere con delle ragazze>> spiegò Liam.
 
<< Bè, Dalila può considerarla una di noi>> disse Zayn sorridendo.
 
<< Si ma loro hanno anche prenotato un albergo..>> disse Louis.
 
<< Esatto, quindi la cosa non è semplice>> disse Liam.
 
Tutti e cinque i cantanti si guardarono.
 
<< Mettiamola ai voti allora>> suggerì Harry.
 
Tutti annuirono e Harry si voltò verso Zayn.
 
<< Zayn tu che dici?>> gli chiese.
 
<< Bè il fatto che siano donne, come dice Niall, non mi crea problemi ho vissuto con tre sorelle… E poi il fatto di averle qui ci permette di evitare di andare a prenderle o comunque accompagnarle>> disse Zayn.
 
<< Quindi?>> chiese Louis.
 
<< Per me va bene>> disse Zayn acconsentendo.
 
Harry sorrise contento, Zayn era nella sua stessa barca era ovvio che dicesse sì.
 
<< Liam?>> chiese.
 
<< Per me va bene, ma sappiate che primo devono essere loro a dare la risposta definitiva e secondo dobbiamo vedere come cambiare le camere se sarà un sì>> disse Liam.
 
<< Alle camere poi ci pensiamo, Louis?>> chiese il riccio.
 
<< Non lo so, mi piacerebbe un sacco avere quelle due pazzoidi con noi ma…>>
 
<< Louis si o no?>> chiese Harry.
 
<< Si, va bene. Ma sono d’accordo con Liam>> disse il maggiore dei cantanti.
 
<< Niall?>> chiese Liam alla fine.
 
<< Qualsiasi sia la mia risposta avete già vinto>> rispose l’irlandese.
 
<< No, devi rispondere non è giusto sennò>> gli rispose Harry.
 
<< Bè, io non ho mai vissuto con delle ragazze ma se voi siete qui sani e salvi… e poi devo ammettere che Harry ha ragione, non sono semplici ragazze…>>
 
<< Quindi?>> chiese Zayn.
 
Niall annuì.
 
<< Perfetto!>> disse Harry tutto contento.
 
<< Fermo!>> lo placcò Liam << Le stanze>> spiegò.
 
<< Ilaria può dormire con me>> suggerì Harry.
 
Tutti lo guardarono ma alla fine fu Louis a rispondergli.
 
<< Non fare il cretino, le ragazze dormiranno insieme>> lo sgridò.
 
<< Okay, avete ragione>> acconsentì Harry. Non voleva andare di fretta e soprattutto non voleva mettere a disagio Ilaria.
 
<< Bè, la suddivisione è semplice..>> disse Louis attirando l’attenzione di tutti.
 
<< Hai già una mezza idea?>> chiese Zayn.
 
<< Io e Niall possiamo dormire insieme e una delle nostre camere la diamo alle ragazze>> disse il maggiore guardando il biondo.
 
<< Io e te?>> chiese Niall.
 
Louis annuì e i due si guardarono complici.
 
<< Andata! Le lasciamo camera mia, okay?>> chiese Niall.
 
<< Quindi io, Zayn e Harry nelle nostre camere, Louis e Niall in quella di Boo e le ragazze in quelle di Niall. Bene! Ora dobbiamo solo dirlo a loro>> disse Liam.
 
Harry si precipitò verso le scale ma Zayn lo bloccò giusto in tempo.
 
<< Sveglia Dalila e ti piastro i capelli>> lo minacciò stringendo la presa sul polso dell’amico.
 
<< Harry stai calmo per l’amor del cielo! Stanno dormendo quando saremo tutti seduti a tavola glielo chiediamo, okay?>> disse Louis.
 
<< Okay>> disse Harry andando a sedersi sul divano.
 
In casa calò il silenzio ogni ragazzo era immerso nei suoi pensieri. Vivere con due ragazze non sarebbe stato semplice ma che costava provarci?
 
Tutti erano seduti in sala.
 
Harry guardava un punto fisso e sorrideva. La sola idea di vivere con Ilaria e di provare l’emozioni che aveva provato quella stessa mattina lo mandava in paradiso.
 
Louis guardava l’amico e cominciò a pregare che non facesse nulla d’azzardato.
 
Liam si chiese se avessero preso la decisione giusta, per Harry e Ilaria le cose sarebbero andate bene ma, per Dalila e Zayn? Forse il fatto di vivere insieme li avrebbe portati a capire i propri sentimenti.
 
Zayn non sapeva cosa pensare da una parte era contento ed entusiasta della novità ma dall’altra aveva paura. Paura di qualche lite che potesse scoppiare tra i due. Il pakistano scacciò quel pensiero e si promise di passare il resto dei giorni con la bionda proprio come avevano fatto quella mattina stessa.
 
Niall non sapeva cosa aspettarsi. Era l’unico dei cinque ad aver vissuto con un fratello quindi non aveva la più pallida idea di cosa sarebbe potuto accadere.
 
<< Scusate>> disse all’improvviso Louis interrompendo quello strano silenzio. Non era mai successo che stessero zitti per così tanto tempo, escludendo la notte.
 
Tutti e quattro i ragazzi tornarono lucidi e lo fissarono.
 
<< Ma che mangiamo stasera?>> chiese Louis.
 
Tutti scoppiarono a ridere escluso Niall che, d’accordo con il maggiore, annuiva serio.
 
<< Che ne dite di ordinare le pizze?>> chiese Harry.
 
Si guardarono tutti ed annuirono.
 
<< E pizza sia!>> disse Liam alzandosi dal divano.
 
<< Dove vai?>> chiese Zayn.
 
<< Be sono quasi le otto, io direi di preparare, svegliare le ragazze e farci portare le pizze>> disse Liam.
 
<< Giusto, allora io vado a svegliare Ilaria>> disse Harry salendo le scale.
 
<< Io e Louis andiamo a preparare, tu Liam puoi anche ordinare le pizze e tu Zayn..>> disse Niall.
 
<< Si, vado a svegliarla>> disse salendo anche lui le scale.
 
 
 
Zayn arrivò davanti alla porta di camera sua e sorrise aprendola piano. Sbirciò dentro e vide che Dalila stava ancora dormendo. Senza fare troppo rumore Zayn richiuse la porta dietro di se e si avvicinò al letto.
Stranamente si sentiva strano, come fosse agitato. Doveva solo svegliarla, non doveva fare chissà che!
 
“Forza Zayn devi solo chiamarla un paio di volte, tutto qui..” cercò di calmarsi.
 
Zayn, contrariamente a ciò che la testa gli aveva detto, spostò Simba di fianco al corpo della ragazza, si sedette sul letto e la fissò.
 
Dalila, messa in posizione fetale, dormiva tranquillissima con un mini sorrisino stampato sul volto. Zayn la guardò e sorrise a sua volta.
 
All’improvviso la ragazza si mosse e strinse il ragazzo di fianco a se.
Zayn la guardò e smise di respirare. Che doveva fare?
 
Senza essere troppo sgarbato sciolse la presa della ragazza e si sdraiò di fianco a lei. Dalila si avvicinò a lui e appoggiò la sua testa sul petto di Zayn.  Il cantante non resistette e cominciò ad accarezzarle la schiena lentamente.
 
<< Mmm..>> sentì mormorare dopo un po’.
 
Zayn allora smise di accarezzarle la schiena e cominciò con il braccio, partendo dalla spalla fino al polso e poi viceversa.
 
Dalila si mosse di nuovo e si strinse di più a Zayn. Di nuovo la bionda mormorò qualcosa, stava per svegliarsi così il pakistano portò le sue labbra a livello del suo orecchio.
 
<< Ehy, blonde…>> la chiamò piano.
 
<< Mmm..>> rispose la ragazza cercando di stringersi di più al pakistano.
 
<< E’ quasi ora di cena>> le disse Zayn mettendosi a sedere e facendola alzare.
 
Dalila si sedette sul letto e, aperti gli occhi, si guardò intorno. Piccoli flash le tornarono in mente.
 
<< Buonasera>> la salutò Zayn sorridendole.
 
Dalila non gli rispose ne gli sorrise.
 
<< Che è successo?>> le chiese il ragazzo spiazzato.
 
La ragazza non si mosse di un millimetro e aspettò di sentirlo. Aspettò ma non arrivava. Dov'era quell'odioso odore dolce di cocco?
 
Zayn la guardò e cercò di capire che le passasse per la testa. Era seduta in mezzo al letto, non molto lontana da lui, e sembrava confusa, come se non fosse successo qualcosa che si aspettava. Solo dopo un po' ci arrivò.
 
<< Mi sono fatto la doccia e lavato i denti, lo giuro>> disse il cantante interrompendo il silenzio. 
 
Dalila sbadigliò e, sorridendo come una bimba, si accoccolò tra le braccia del pakistano che, ovviamente non aspettò molto prima di stringerla a se.
Zayn l’abbracciò e sorrise intenerito. Era come i bambini, quando li si sveglia bisogna coccolarli per non farli scoppiare a piangere.
 
Dopo un po’ la bionda si allontanò e si sedette sulle gambe del ragazzo e gli portò le braccia al collo poggiando la sua testa nell’incavo del collo del cantante. Senza pensarci portò le sue labbra sul suo collo e lo baciò risalendo fino alla mascella per poi schioccargli un bacio sulla guancia.
 
<< ‘Sera>> rispose Dalila guardandolo.
 
Zayn poggiò la sua fronte contro quella di Dalila e le sorrise.  Se avessero deciso di rimanere li con loro sarebbe stato questo quello che l’aspettava? Ogni giorno? Zayn sorrise e sperò con tutto il cuore che le due ragazze accettassero. Sapeva bene che la bionda non avrebbe dormito con lui o, meglio, che lei aveva una stanza tutta sua ma… chi gli impediva di farla sgattaiolare nel cuore della notte? 
 
<< Dormito bene?>> le chiese.
 
Dalila annuì semplicemente poi staccò le sue braccia e si allungò per prendere Simba.
Zayn si sedette meglio sul letto e la fece riaccomodare sulle sue gambe.
 
<< Lavato per bene?>> chiese lei a sua volta.
 
Dalila, come una bambina, poggiò la sua testa sul petto di Zayn e cominciò ad accarezzare Simba.
 
<< Senti odore di cocco?>> le chiese lui sorridendo.
 
<< Mmm..>> la ragazza gli si avvicinò ed iniziò ad annusarlo, imitando un cane.
 
<< Dai piantala!>> scoppiò a ridere Zayn allontanandola. Entrambi scoppiarono a ridere poi, quando si calmarono, ritornarono nella posizione precedente. I due rimasero in quel modo per un po’ fino a quando Dalila non rabbrividì.
 
<< Freddo?>> le chiese Zayn guardandola e notando che un’anta del balcone era aperta.
 
<< Un po’..>> rispose la ragazza stringendosi il più possibile al petto del ragazzo.
 
Zayn la fece scendere e andò davanti all’armadio e prese una delle sue felpe più piccole per poi darla alla bionda.
 
<< Grazie>> disse Dalila indossandola.
 
<< Troppo grande?>> le chiese non vedendo le mani della ragazza sbucare dalle maniche.
 
Dalila si alzò e si sistemò la felpa che le arrivava a metà coscia quasi.
 
<< Bè è grande ma va bene, mi piacciono le felpe grandi>> gli rispose sorridendogli e stringendosi nel tessuto morbido e profumato di lui.
 
<< Si>> disse Zayn guardandola << Ma ti va enorme>> disse ridacchiando.
 
<< Non è colpa mia se tu sei un gigante!>> lo prese in giro lei colpendolo al petto.
 
<< Non sono io che sono enorme>> le disse Zayn afferrando la mano dell’italiana e avvicinandosi << Sei tu quella piccola>>
 
Dalila lo guardò senza parole, era così vicino che sarebbe bastato meno di un passo per accorciare la distanza tra di loro. 
 
<< Sei piccola>> le disse il pakistano senza smettere di fissarla negli occhi. Quella sera erano completamente diversi dal solito. Non erano azzurri come sempre erano più tendenti al blu. Erano profondi, ecco. 
 
<< E allora?>> chiese Dalila non capendo il filo del discorso. Non era una novità che fosse piccola, era sempre stata piccola. 
 
<< Niente>> disse Zayn prendendola in braccio a mo’ di koala << Sei la mia piccola>> le disse sorridendole appena.
 
<< Bè, allora questo cambia tutto…>> sussurrò la ragazza sorridendo leggermente e circondando il collo del ragazzo con le braccia. 
 
I due si guardarono e, arrossita leggermente, Dalila nascose il suo viso nella spalla del cantante. Non aveva la più pallida idea di che cosa stesse succedendo tra di loro ma non le importava molto. Erano poche le cose che riusciva a capire in quel momento. Era in braccio a Zayn e lui l’aveva chiamata “la sua piccola” che altro? Niente di davvero importante.
 
 Nel rielaborare quei pensieri la ragazza sentì la faccia andare in fiamme e si strinse ancora di più al pakistano, doveva darsi una calmata. Il ragazzo sentì il corpo della ragazza irrigidirsi e il suo cuore battere all’impazzata. Lentamente andò a sedersi sul letto e la fece sedere sulle sue gambe, sempre con la faccia incastrata nel collo del ragazzo. Con un braccio la tenne stretta a se e con l’altra mano libera le accarezzò i lunghi capelli chiari.
 
Rimasero in quel modo per un po’, fino a quando Zayn sentì che si era calmata e che le palpitazione fossero diminuite.
 
<< Allora? Andiamo giù?>> le sussurrò dolcemente il pakistano.
 
<< Adesso?>> chiese a sua volta Dalila senza guardarlo. Dovevano per forza? Stava tanto bene in quel modo…
 
<< Bè tra un po’ arriveranno le pizze..>> le spiegò il ragazzo con un piccolo sorriso stampato in viso. Lei non era la sola che sarebbe rimasta in quel modo ancora per un bel po’.
 
<< Cosa?>> chiese Dalila alzando la testa e guardandolo << Hai detto pizze?>> chiese euforica.
 
<< Si, perché?>> chiese Zayn spiazzato. Due secondi prima era tutta rilassata e svogliata all’idea di dover scendere e ora era tutta contenta di scendere e solo perché aveva detto “pizza”?
 
“Dannazione, sa sempre come lasciarmi senza parole…” pensò il ragazzo ridendo appena. 
 
<< Si! Pizza!>> disse tutta contenta Dalila abbracciandolo forte. Se c’era una cosa che la ragazza amava particolarmente era la pizza, non avrebbe mai detto “no” ad un pezzo di pizza. 
 
Zayn scoppiò a ridere e Dalila lo guardava confusa. Perché rideva in quel modo? Che aveva detto di tanto divertente?
 
<< Perché ridi?>> gli chiese sempre più confusa, davvero non riusciva a capire il perché avesse reagito in quel modo.
 
<< E’ che sei così…>> cominciò a dire il pakistano.
 
<< Così come?>> chiese la ragazza ridendo anche lei, era impossibile non ridere davanti ad uno Zayn del genere.
 
All’improvviso Zayn divenne serio e la guardò dritta negli occhi << Così… Tu>> le rispose prendendole il viso con entrambe le mani e avvicinandolo al suo.
 
Entrambi smisero di ridere e nella stanza calò uno strano silenzio, di quelli che nei film prevedeva sola una cosa. La ragazza arrossì leggermente e, messe le sue mani chiare su quelle scure di lui, le allontanò dal suo viso. Zayn non perse tempo e, intrecciate le loro mani, fece per avvicinarsi. Come da copione il pakistano si avvicinò sempre di più ma la ragazza gli sorrise e lo fermò. Spostò leggermente il viso verso destra e gli lasciò un piccolo bacio sulla guancia, lasciando il ragazzo colto di sorpresa. Dalila sciolse la presa tra le loro mani e, scesa dalle gambe del cantante, si precipitò sul balcone.
 
 Appena uscì l’aria fredda l’avvolse e la bionda si strinse nella felpa calda del ragazzo. Aveva capito perfettamente le intenzioni del cantante, sapeva che volesse fare ma qualcosa l’aveva portata a reagire in quel modo. Non sapeva nemmeno lei perché si fosse spostata, perché non avesse fatto incontrare le loro labbra. Immersa nei suoi pensieri tirò su il cappuccio della felpa e si fece accarezzare dal vento freddo. Non veda il ragazzo dietro di se ma sentiva che fosse ancora nella stessa posizione in cui l’aveva lasciato.
 
Zayn seduto sul letto era senza parole, era la prima volta che gli succedeva una cosa simile. Non era mai successo che non riuscisse a baciare una ragazza. Mai, era sempre riuscito ad avere il controllo della situazione, era sempre lui che dirigeva il gioco. Eppure, quella volta niente era andato secondo le sue idee. Lei si era spostata e aveva cambiato tutti i “programmi”. Era strano ma ciò che lo sconvolgeva veramente era lo stato in cui si trovava in quel momento. Non era arrabbiato, innervosito o quant’altro.
 
Sorrise, sorprendendosi lui stesso del suo comportamento, e si alzò dal letto. Si voltò verso il balcone e vide la bionda immersa nella sua felpa. Si sentiva bene perché, come aveva detto poco prima, era “così lei”. Era difficile da spiegare ma era come se ogni cosa diversa dal solito che succedeva con quella ragazza fosse nella norma. Con Dalila le cose non andavano mai come ci si aspettava. E il bacio mancato ne era una prova, con lei era tutto nuovo. Quella ragazza racchiudeva in se un mondo che Zayn non aveva mai visto prima e non vedeva l’ora di scoprire, con i tempi giusti, ogni singolo luogo di quel mondo. Passo dopo passo arrivò dietro di lei e lentamente le tirò giù il cappuccio lasciando che il vento le accarezzasse i lunghi capelli.
 
<< Ehy..>> le sussurrò il pakistano arrivandole alle spalle.
 
Dalila allungò una mano dietro di se e aspettò che Zayn l’afferrasse. Il ragazzo guardò prima la mano dell’italiana e poi lei stessa li davanti a se. Non la fece aspettare molto e intrecciò le loro mani attirandola verso di se. Dalila si appoggiò al ragazzo e quando sentì la sua schiena aderire al petto del ragazzo si rilassò. Chiunque avrebbe pensato che, dopo ciò che “non era accaduto”, l’aria tra i due fosse strana. Ma ormai l’avevano capito: loro erano ancora più strani. Nessun tipo di imbarazzo o tensioni tra di loro, nulla di tutto ciò.
 
<< Ma no avevi freddo?>> le chiese Zayn interrompendo il silenzio e lasciandole la mano.
 
<< Si, ma avevo bisogno di una boccata d’aria>> gli rispose la ragazza mentre Zayn l’abbracciò da dietro e appoggiò il suo mento sulla sua spalla.
 
Dalila mise le sue mani piccole e chiare su quelle grandi e scure di Zayn. Erano enormi a confronto e colorate. L’aveva sempre notato nella maggior parte delle foto che vedeva su internet: Zayn aveva sempre i bordi delle mani colorate. Aveva sempre immaginato che fosse a causa della sua passione per il disegno. Dalila prese la mano destra del ragazzo e la portò verso il suo viso e la guardò da vicino. Il suo sguardo si posò sulla piccola rondine tatuata sul dorso e lo sfiorò con le dita, era ancora più bella vista dal vivo.
 
<< Che c’è?>> le chiese Zayn guardandola.
 
<< Niente… Solo che le tue mani sono sempre così colorate>> gli rispose la bionda sorridendo.
 
<< E’ a causa dei disegni>> le rispose lui afferrando le sue mani e chiudendole tra le sue.
 
<< Che non ho ancora visto… >> Dalila lasciò le sue mani e si voltò a guardarlo << E’ ovvio che non li tieni in camera>>
 
<< Esatto, non sono in camera>> le rispose il pakistano mettendole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
 
<< E allora dove sono?>> chiese curiosa. Dove poteva avere i suoi tesori se non nella sua camera?
 
<< Li vuoi vedere?>> le chiese curioso. Nessuna ragazza si era mai interessata ai suoi disegni, se non la piccola Safaa ma a lei erano sempre piaciuti i colori in generale. Gli sembrava strano che gli avesse chiesto di farglieli vedere.
 
<< Se è possibile sì. Ho sempre desiderato vedere dal vivo qualche tua opera e…>> Dalila si zittì immediatamente incuriosendo ancora di più il ragazzo.
 
<< E..?>> la incitò ad andare avanti.
 
<< Vederti disegnare>> sussurrò abbassando lo sguardo.
 
<< Oh>> Zayn era senza parole, voleva vederlo disegnare? << Perché?>> le chiese senza nemmeno rendersene conto.
 
<< Non lo so. Ti ho sempre immaginato disegnare, chino sul foglio mentre ti concentri, socchiudendo leggermente gli occhi e mordendoti il labbro inferiore…>> Dalila non si accorse di quello che stava dicendo, finalmente parlava senza pesare il valore delle parole. Semplicemente si era aperta al cento per cento con il pakistano.
 
Zayn la guardò e non riuscì a trattenere un sorriso era… emozionante sentirla parlare di lui in quel modo. Mentre lui rielaborava le parole appena uscite dalle labbra della ragazza davanti a se, lei sembrò accorgersi di ciò che aveva appena detto.
“Ops…” pensò leggermente imbarazzata, non aveva mai parlato in quel modo di nessuno e con nessuno. Nemmeno con Ilaria e ora l’aveva detto proprio a Zayn.
 
<< Ehm..>> cominciò a dire la ragazza interrompendo il silenzio << Non dovremmo scendere?>> disse nascondendo l’imbarazzo sotto un sorriso.
 
Zayn, ancora perso nei suoi ricordi, annuì semplicemente e seguì la ragazza dentro la sua camera. Era lì davanti a lui, qualche passo avanti e si stava dirigendo verso la cucina.
 
<< Io..>> disse Zayn all’improvviso e attirando l’attenzione della ragazza che si voltò a guardarlo.
 
<< Nessuno…>> era lì davanti a lei e non riusciva a dire una parola.
 
<< Cosa?>> Dalila si avvicinò e si mise davanti al pakistano che afferrò il polso della ragazza e piano scese verso la sua mano che strinse.
 
<< Nessuno mi ha mai chiesto di fargli vedere i miei disegni o di vedermi disegnare..>> sembrò che si stesse sbloccando nel parlare << E’ strano…>> ammise il ragazzo.
 
<< Nessuno te l’ha mai chiesto?>> chiese sorpresa la bionda. Lei avrebbe ucciso pur di vederlo disegnare.
 
<< Ecco perché… S-si, insomma mi hai preso contro piede>> Zayn prese anche l’altra mano dell’italiana << Non prendertela ma… E’ strano per me>> stava cercando in tutti i modi di non essere sgarbato o cattivo ma l’idea di far entrare qualcun altro nella sua stanza lo spaventava un po’.
 
<< Ehy, se stai cercando di dirmi che non sei pronto, va bene>> Dalila strinse la presa << Tranquillo, quando vorrai e se vorrai sai dove cercarmi>> concluse sorridendo.
 
<< Ho una stanza>> sbottò il pakistano.
 
<< Eh?>> chiese Dalila.
 
<< Ho una stanza dove disegno e tengo i miei disegni. Non l’ha mai vista nessuno>> ammise il ragazzo.
 
<< Nessuno?>> chiese la bionda, non aveva mai condiviso con nessuno la sua passione?
 
<< Nessuna con cui sono uscito o i ragazzi e nemmeno familiari. Nessuno>> spiegò il cantante.
 
<< E’ una cosa tua, per questo non sei favorevole al farmela vedere?>> gli chiese dolcemente lei.
 
<< Io vorrei ma.. te l’ho detto è strana come cosa. Sei la prima ragazza che mi chiede una cosa simile>>
 
<< Ragazza?>> chiese la bionda curiosa.
 
<< Bè Liam non me l’hai mai chiesto ma lo conosco e so dirti che, se ne avesse avuto il coraggio, me l’avrebbe chiesto molte volte, ma non l’ha mai fatto>> spiegò << Ma ragazze nessuna>>
 
<< Senti>> cominciò a rassicurarlo dolcemente << Non sei obbligato a condividere con me il tuo piccolo mondo. Sappi solo che se vorrai qualcuno con cui parlare o un consiglio io ci sono, okay?>>
 
Zayn sorrise rincuorato e avvicinò la ragazza a sé, soffocandola in un abbraccio.
 
<< Dammi tempo>> le sussurrò tra i capelli << e, ti giuro, sarai la prima a vedere la mia stanza>>
 
<< Tutto il tempo che vorrai>> Dalila ricambiò l’abbraccio e poi si staccò << Andiamo, dai!>> disse prendendolo per mano e avviandosi verso la porta.
 
<< Pizza sto arrivando!>> urlò la ragazza facendo scoppiare a ridere il ragazzo dietro di se.
 
<< Sei senza speranze>> le sussurrò Zayn.
 
Appena scesero le scale i due si lasciarono e si guardarono. Uno sguardo in codice, come per dire “nessuno deve sapere nulla”. Era una cosa tra di loro, punto. 
 
<< Dal..>>
 
<< Non ti azzardare, Tomlinson!>> lo minacciò Dalila entrando in cucina.
 
Louis si fermò e guardò i due ragazzi entrare in cucina.
 
<< Vi stavo giusto per chiamare>> le rispose Louis sorridendole.
 
<< Sai, Lou>> disse Zayn attirando l’attenzione del maggiore << Dovresti toglierti questo pessimo vizio>> lo minacciò il pakistano fulminandolo con lo sguardo.
 
<< Sono d’accordo>> rispose Dalila andando verso Liam e sorridendogli, era da un po’ che non lo vedeva.
 
<< Buonasera>> la salutò il castano mettendole un braccio intorno alle spalle.
 
<< Già>> mormorò Dalila in italiano << Proprio una buonissima serata>>
 
 
 
Intanto Harry era andato a svegliare Ilaria.
 
Facendo lentamente pressione sulla maniglia della porta di camera sua, Harry aprì quel poco che bastò per spiare la ragazza dai capelli rossi adagiata sul letto: stava esplorando il mondo dei sogni stesa in posizione supina, con il bacino un po’ inclinato verso destra e le gambe leggermente piegate. Una mano a palmo aperto poggiava sul cuscino di fianco al suo viso, voltato verso il ragazzo ancora vicino alla porta che aveva appena richiuso alle sue spalle.
 
Rimase lì in piedi ad osservarla per qualche minuto, e intanto pensava.
 
Pensava a come sarebbe stato trovarla in quel letto ogni giorno, al suo fianco, stringerla mentre la sua mente faceva i sogni più belli. Solamente al pensiero di tutto ciò si sentiva felice, era tutto ciò che di più bello potesse esserci.
 
Poi la sua mente tornò indietro.
 
Le ragazze non sapevano ancora niente della proposta e non era detto che avrebbero accettato. E in ogni caso, i ragazzi avevano detto che Dalila e Ilaria avrebbero dormito insieme, anche se, a dirla tutta, non sarebbe di certo stato quello a fermarlo. Poteva considerarlo senza dubbio un problema tranquillamente superabile.
 
 Ritornò sulla Terra e sorrise. Sorrise perché solamente la possibilità di vederla girare per casa 24 ore su 24 lo faceva sentire bene, e sorrideva per la bellissima immagine che aveva davanti agli occhi.
 
Si avvicinò silenziosamente e si sedette di fianco a lei. Con una mano le accarezzò i capelli rosso scuro svariate volte.
 
“Dorme profondamente...” pensò Harry vedendo che Ilaria non accennava a nessun movimento.
 
La guardò per qualche istante ancora, poi non resistette più. Le su labbra si schiusero di qualche millimetro e fecero passare un filo di fiato caldo e sonoro.
 
<< There are many things that I would like to say to you, but I don’t know how... – le note gli uscirono fievoli dalla bocca – because maybe, you’re gonna be the one who saves me...>>
 
Harry cantava piano, Ilaria si mosse appena e strinse le braccia al cuscino.
 
<< And after all…>> la rossa fece un respiro profondo, ma il cantante continuò indisturbato.
 
La mano che il riccio stava usando per accarezzarle i capelli improvvisamente invece che toccare la massa rossa, si poggiò sulla guancia di lei con una delicatezza mai vista e percorse con un dito il profilo del viso.
 
<< You’re my wonderwall>> sussurrò lui infine, mentre la ragazza senza dire nulla portò la sua mano sinistra su quella di Harry che le stava accarezzando il viso e la strinse leggermente. Allungò le gambe come per stiracchiarsi ed aprì piano li occhi.
 
<< Mmm...buongiorno>> disse lei sorridendo all’immagine di Harry al suo fianco.
 
<< Buongiorno principessa>> rispose lui. A quella parola Ilaria lo guardò. Ma che razza di risveglio favoloso era?
 
<< Che ore sono?>> chiese la ragazza guardandosi intorno in cerca di un orologio.
 
Sembrava non essersi accorta, almeno per il momento, delle note appena uscite dalla sua bocca, o meglio, dal suo cuore.
 
<< Le otto>> Harry la guardava sorridendo. Sembrava strano ma appena sveglia la trovava ancora più bella. Forse perché sembrava più dolce ed indifesa.
 
<< Le otto?! Ma quanto ho dormito?>> Ilaria si mise a sedere ancora mezza assonnata.
 
<< Abbastanza>> Harry si alzò dal letto << andiamo, tra poco arrivano le pizze>> le tese una mano. Era ansioso di darle la notizia e doveva portarla al piano di sotto insieme agli altri per farlo.
 
<< Aspetta>> disse lei scendendo dal letto e andando verso il balcone.
 
<< Che fai?>> il riccioluto era confuso.
 
Ilaria non gli rispose ed uscì.
 
<< Che ci devi fare con loro?>> chiese Harry quando la vide entrare accompagnata.
 
<< Sai, ogni tanto bisogna farli uscire dalla gabbia e farli svolazzare un po’. Chiudi il balcone per favore?>> Ilaria poggiò la gabbia per terra e cominciò a tirare fuori Noah ed Allie.
 
<< Farli volare? Qui per casa?>> fece Harry che non capiva cosa intendesse.
 
<< Certo, e dove sennò? Tranquillo, non ti rovineranno la camera>> rispose lei tenendo Allie sulla sua mano destra.
 
<< Sembri molto a tuo agio con i pappagalli>> osservò Harry di fronte a lei.
 
<< Qualche anno fa ne avevo uno, si chiamava Kiki. L’abbiamo presa quasi appena nata, quindi in pratica l’abbiamo cresciuta noi>> rispose lei pensando ai bei ricordi.
 
Ad un tratto Allie prese il volo e si poggiò sulla spalla di Harry.
 
<< Ha capito già tutto della vita>> disse il riccioluto indicando il pappagallo sulla sua spalla.
 
Dopo pochi secondi Noah aprì le ali ed uscì dalla gabbia rimasta aperta, dirigendosi sulla spalla di Ilaria.
 
<< A quanto pare anche lui>> fece lei ridendo divertita. Ilaria cominciò ad accarezzare Noah con un dito e il volatile a poco a poco si avvicinò sempre più all’incavo del collo della ragazza e gonfiò il petto, accoccolandosi ad occhi chiusi.
 
<< Ehi vacci piano, la rossa è già occupata>> disse Harry rivolgendosi a Noah, vedendo che i due si stavano scambiando gesti affettuosi.
 
<< Potrei dire anche io la stessa cosa>> rispose Ilaria indicando Allie. Il pappagallo sulla spalla di Harry stava squadrando il riccio già da parecchio tempo.
 
<< Beh ma Allie può farlo>> fece Harry sorridendo.
 
<< Ah si? – la rossa alzò un sopracciglio – bene, allora io e Noah andremo da un’altra parte a scambiarci effusioni amorose>> Ilaria fece per andarsene, il ragazzo la bloccò per un polso e la tirò a sé piano, facendo attenzione ai pappagallini.
 
Si trovarono faccia a faccia.
 
<< Intendevo che la mia Allie può guardarmi senza problemi>> disse Harry sottolineando l’aggettivo possessivo.
 
Il cantante fissò il suo sguardo in quello di lei accennando un sorriso con un angolo della bocca. Sapeva perfettamente che Ilaria non avrebbe resistito a lungo a qull’espressione, la faceva impazzire.
Ilaria prese Noah dalla sua spalla e lo mise in gabbia.
 
<< In questo caso – iniziò lei mentre prendeva Allie in mano – vorrà dire che le coccole dovrò farle al mio Noah>> la rossa fece sì che Allie raggiungesse la sua anima gemella in gabbia, dopo di che prese per mano il ragazzo e lo tirò verso il letto.
 
Ilaria si sedette a gambe incrociate, poggiando la schiena contro la testiera del letto. Harry si stese e mise la testa sulle gambe della ragazza.
 
La rossa cominciò ad accarezzargli dolcemente i capelli, e passando le mani tra quei ricci, provò una strana sensazione. Si ricordò di quando si era ripromessa che se un giorno avesse avuto l’opportunità di incontrare Harry Styles, gli avrebbe chiesto di toccare i suoi ricci perfetti.
 
Sorrise.
 
Sorrise a quel pensiero, perché ora quei ricci li aveva tutti per lei e poteva accarezzarli quando più ne aveva voglia.
 
<< Certo che Noah è davvero fortunato, queste coccole sono speciali>> disse Harry rilassato. Ci mancava poco che si addormentasse.
 
<< Per Noah questo ed altro>> rispose la rossa continuando a muovere lentamente le mani tra i ricci.
 
<< Ah, solo per lui?>> domandò il cantante alzando la testa con sguardo offeso verso la ragazza. Ilaria scosse la testa e rise.
 
<< Intendevo per il mio Noah>> disse, citando le parole di Harry di poco prima.
 
<< Sentito Noah? Ora sono io il preferito>> fece il riccioluto riposizionandosi con la testa sulle gambe di lei e chiudendo gli occhi, dopo di che sentì una piccola risata provenire dall’unica persona presente in quella stanza a parte lui.
 
Continuò a rilassarsi ed a godersi le coccole più belle che avesse mai ricevuto mentre desiderava che quel momento non finisse mai.
 
Improvvisamente però gli tornò in mente la conversazione avuta con i ragazzi poco prima in salotto ed il suo cuore perse un battito.
 
Aprì di nuovo gli occhi e puntò lo sguardo dritto al soffitto.
 
<< Tutto bene?>> chiese Ilaria confusa. Era convinta che stesse quasi dormendo.
 
Harry esitò nel rispondere, troppo perso a fantasticare con la mente su ciò che sarebbe stato a partire da quel pomeriggio in poi. Aveva uno sguardo pensieroso, ma un sorriso stampato sulla bocca.
 
<< Ricordi quando stamattina ti ho detto che scoprirai i miei difetti un po’ alla volta?>> chiese il ragazzo.
 
<< Si>> disse lei un po’ esitante, non capendo dove volesse arrivare.
 
<< Penso di sapere come>> rispose Harry allargando il piccolo sorriso che già aveva precedentemente. Se l’avesse avuta lì ventiquattro ore su ventiquattro, avrebbe potuto sicuramente scoprire di più su di lei e lei su di lui. Il solo pensiero lo faceva impazzire.
 
<< Cioè?>> domandò lei curiosa ma anche un po’ impaurita da quell’affermazione.
 
Il suono della voce di lei interruppe i bellissimi pensieri e il sorriso si spense appena: non era il momento di dirglielo, doveva farlo in presenza degli altri ragazzi e di Dalila.
 
<< Continuando a farmi le coccole ovviamente!>> fece lui, cercando in fretta qualcosa da dire per placare la sua curiosità.
 
<< Sei impossibile>> disse Ilaria scoppiando a ridere.
 
La ragazza continuò a godersi la sensazione delle mani tra i famosi ricci di Harry Styles ancora per qualche minuto, dopo di che il suo stomaco si fece sentire.
 
<< Andiamo, prima che tu raggiunga il mondo dei sogni ed io muoia di fame>> fece lei poggiandosi una mano sulla pancia.
 
Il riccioluto si mise a sedere e la rossa si alzò dal letto, avviandosi verso la porta. Notò che Harry non la stava seguendo, così si voltò.
 
<< Non vieni?>> chiese al ragazzo ancora seduto.
 
<< Me le farai ancora?>> fece lui.
 
Ilaria sorrise.
 
<< Ogni volta che vorrai>> rispose.
 
Harry scese dal letto e le andò incontro. Le diede un bacio sulla guancia e, mano nella mano, si avviarono al piano di sotto.
 

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Capitolo 44
*** There's A Place For Us (Parte V) ***


8th July 2013, Sunday
 
 
 
 
<< Allora? Si mangia?>> chiese Ilaria entrando in cucina seguita da Harry.
 
<< Si>> disse Liam entrando anche lui nella stanza << Eccole!>> disse posandole sul tavolo.
 
<< Si!>> urlarono contenti Dalila e Niall.
 
Zayn, poggiato alla cucina, guardò la bionda e sorrise.
 
<< Allora? Chi glielo dice?>> chiese Niall.
 
Dalila e Ilaria si guardarono confuse. Di che stavano parlando quei cinque?
 
<< Harry!>> disse Zayn.
 
<< Perché io? Liam è Daddy!>> rispose il ricciolo.
 
<< Ma l’idea è stata tua!>> gli rispose Louis.
 
<< Ehy! Abbiamo deciso tutti insieme alla fine!>> disse Harry.
 
<< Che c’è, Styles? Timido?>> chiese Zayn prendendolo in giro.
 
I cinque maschietti cominciarono a “litigare” e le due ragazze li guardarono sconvolte.
 
<< Basta!>> urlò Dalila zittendo tutti.
 
<< Grazie>> le disse Ilaria.
 
<< Adesso vi sedete tutti e cinque e con calma ci dite ciò che dovete, okay?>> ordinò Dalila. Il silenzio calò nella stanza e ognuno prese posto intorno alla grande tavola.
 
Niall si mise a capotavola, Louis alla sua destra seguito da Ilaria e Harry. Liam, Dalila e Zayn si misero a sinistra dell’irlandese.
 
<< Allora?>> chiese Dalila prendendo il primo pezzo di pizza.
 
I ragazzi la guardarono ma nessuno le rispose.
 
<< Sentite, avete detto di doverci dire qualcosa quindi..>> cominciò Dalila.
 
<< Harry ti prego parla, sennò chi la ferma più Miss Curiosona>> la interruppe Zayn.
 
Dalila si voltò verso di lui e gli fece una linguaccia.
 
<< Dai, Harry che ci devi dire?>> disse Ilaria al riccioluto.
 
Harry la guardò e si fece coraggio. Se avesse detto quelle semplici parole lei sarebbe rimasta con lui. Doveva farlo!
 
<< Okay.. Io e i ragazzi>> disse guardandoli uno ad uno << Avevamo pensato che, se per voi andava bene, potevate restare qui con noi fino alla vostra partenza>> disse Harry.
 
In cucina calò il silenzio. Liam e Louis guardavano le due italiane, Zayn non staccava gli occhi di dosso alla bionda, Harry guardava sorridendo Ilaria e Niall, continuando a masticare, guardava un po’ tutti.
 
<< Avevamo pensato che>> disse Liam prendendo in mano la situazione << Se voi restaste qui ci verrebbe più comodo per tutti. Sappiamo che avete già pagato l’albergo però… insomma la decisione finale spetta a voi>> concluse Liam. Non c'era molto che potesse dire.
 
Lo sguardo di Ilaria si fiondò sull'amica davanti a se mentre la bionda, abbassò lo sguardo, pensierosa.
 
<< Che facciamo?>> chiese Ilaria in italiano.
 
Dalila alzò il viso e, dopo aver guardato per pochi secondi l'amica, voltò lo sguardo alla sua sinistra. L'aveva evitata spudoratamente. I ragazzi se ne accorsero e le guardarono un po' sorpresi.
 
<< Da?>> la richiamò Ilaria. Non poteva pensare a quello in un momento del genere.
 
La bionda, di nuovo, fece finta di niente e voltò il viso dall'altra parte.
 
<< Oh avanti! Puoi mettere da parte il cocco per un secondo? E' una questione importante!>> la sgridò la rossa. Non poteva crederci! La stava evitando perché aveva fatto assaggiare il cocco al cantante?
 
Dalila alzò le spalle e riprese a mangiare il suo pezzo di pizza. Le aveva detto che non avrebbe mai dovuto fare una cosa del genere. Ora ne pagava le conseguenze.
 
<< Dalila! Dai!>> cercò di farla tornare in se la rossa.
 
Con tutta la calma del mondo, la bionda ingoiò il boccone e poi si voltò a guardare l'amica, o meglio “la traditrice”.
 
<< La prossima volta ci pensi bene prima di fargli mangiare il cocco!>> le rispose arrabbiata la bionda. In fondo non ce l'aveva davvero con Ilaria, solo voleva farle capire che non scherzava, odiava per davvero quell'odore.
 
Ilaria la guardò incredula e decise di passare al piano B. Se c'era qualcosa a cui Dalila non sapeva resistere era... Ilaria guardò alla destra della bionda e sorrise appena.
 
<< Pensaci bene...>> le sussurrò piano la rossa, sapeva che avrebbe capito a cosa si stesse riferendo.
 
Ilaria guardò Zayn e aspettò una reazione dell'amica. Ed eccola: la bionda, che aveva abbassato leggermente la guardia, guardò il pakistano al suo fianco. Guardò quel meraviglioso ragazzo che il destino le aveva fatto incontrare e... immediatamente si voltò verso Liam con il viso leggermente colorato.
“Bingo..” pensò Ilaria, se avesse fatto leva su Zayn l'amica avrebbe ceduto.
 
<< Guardalo, è nervoso. E tu sai cosa fa quando è nervoso...>> continuò la rossa.
 
Dalila chiuse gli occhi e cercò di non pensare al ragazzo al suo fianco che, come al solito, si mordeva il labbro inferiore. Scacciò quell'immagine e espirò cercando di contenersi.
 
<< Immagina di averlo sott'occhio 24 ore su 24, tutti i giorni...>> continuò Ilaria.
 
<< Ila..>> mormorò Dalila cercando di non cedere.
 
Zayn, oggetto di “discussione” tra le due, notò lo strano tono di voce della bionda e notò le sue mani chiuse in pugno. Non stava capendo molto di ciò che le due stessero dicendo ma non era così stupido da non capire che era di lui che stavano parlando le due italiane.
 
<< Immagina quante notti potresti dormire con lui..>> riprese la rossa.
 
<< Ilaria..>> il crollo della bionda era vicino e il suo tono di voce ne era la prova.
 
Il pakistano continuava a guardare le due ragazze e al comportamento della bionda il sorriso sul suo viso si allargava sempre di più.
 
<< Quante volte potresti vestirlo...>> continuò la minore delle due.
 
<< Ila, stai marcando male...>> sussurrò Dalila, sempre più vicino al crollo.
 
<< O..>> alzò la voce Ilaria << svestirlo>> le disse maliziosa.
 
<< Piantala!>> urlò la bionda. Basta, quando era troppo era troppo.
 
<< Ragazze, state calme!>> cercò di calmare le acque Liam.
 
<< Noi siamo calme!>> gli urlarono le due contemporaneamente.
 
<< Mai direi ad una ragazza di stare calma, specialmente a due>> disse Harry con fare saggio all'amico che, spaventato, aveva ripreso a mangiare la sua pizza zitto zitto.
 
<< Zayn,>> disse Louis interrompendo il silenzio e attirando l'attenzione di tutti << Perché stai sorridendo come un ebete?>>
 
Lo sguardo di tutti e sei i ragazzi presenti nella cucina si puntarono sul pakistano che arrossì leggermente e cercò di calmarsi.
Ilaria guardò l'amica che, con un piccolo sorriso, stava guardando il ragazzo alla sua destra.
 
<< A quanto pare..>> disse Ilaria in italiano e attirando l'attenzione dell'unica persona che potesse capirla << anche il tuo bel pakistano è dalla mia parte>>
 
Dalila guardò Ilaria e la fulminò, la conosceva troppo bene. Alla rossa bastarono pochi secondi per capire che per far cedere l'amica la cento per cento avrebbe dovuto cambiare argomento. E, ovviamente, sapeva di che argomento si trattasse.
 
<< Pensa..>> riprese la rossa << Partecipare agli scherzi di Louis>>
 
Dalila si irrigidì e fece finta di nulla. Non poteva credere che stesse passando agli altri suoi punti deboli.
 
<< Sentire perennemente l'accento di Niall..>>
 
Dalila, in meno due secondi, portò le mani sulle orecchie e se le tappò.
 
<< Lalalala..>> cercò di fare più rumore possibile.
 
Sui visi dei cinque ragazzi si dipinse un piccolo sorriso, quelle due erano uno spasso. Più che due diciottenne e diciannovenne sembravano due bambine di tre anni che si facevano i dispetti.
 
<< La voce mattutina di Harry...>> continuò Ilaria. E a quella frase si sentì mancare anche lei, ma doveva resistere se voleva raggiungere il suo scopo.
 
<< Lalalala!>> Dalila alzò la voce sempre di più.
 
<< Liam...>>
 
<< LALALA!>> Ilaria la guardò prossima ad una crisi di nervi, odiava quando Dalila faceva così. Cercò di fare finta di nulla e continuò con il suo piano.
 
<< Zay..>>
 
<< LALALA!>>
 
Quelle ultime tre sillabe uscite dalla bocca della bionda fecero perdere la pazienza alla rossa e successe tutto in due secondi.
 
Ilaria afferrò un pezzo di pane davanti a se e lo lanciò verso la ragazza. Dalila se ne accorse ma non riuscì a proteggersi e chiuse gli occhi. Aspettò di sentire il tocco del pane sulla sua pelle ma... niente. Aprì gli occhi e vide una mano scura ferma di fronte a se con il pezzo di pane tra le dita. La bionda fece per ringraziare il ragazzo al suo fianco ma un grido la distrasse.
 
<< BASTA!>> urlò Niall in piedi. Era stato zitto e buono per tutto il tempo ma anche lui era arrivato al limite. << Fermi tutti! E voi due statemi bene a sentire>> riprese guardando le due italiane << Se volete rimanere qui la prima regola è: non sprecare il cibo! Capito?>> chiese furioso.
 
<< Ehm..>> disse Harry spezzando il silenzio << Ma la prima regola non era..>>
 
<< NO! Il cibo viene anche prima del sesso!>> lo fermò l'irlandese con tono severo.
 
Uno strano silenzio avvolse l'intera stanza e tutte le persone presenti. Quella piccola quiete durò poco perché, nemmeno dieci secondi dopo, Harry scoppiò a ridere e anche il resto dei ragazzi riprese vita. Ilaria si voltò verso il ragazzo dai ricci perfetti e lo guardò incredula: non aveva mai visto Harry ridere così. Cosa l'aveva portato ad esplodere in una risata contagiosa come quella? Con un piccolo sorriso sulle labbra l'italiana si porse verso il ragazzo.
 
<< Perché ridi?>> gli chiese.
 
Intanto Liam, Niall e Louis si erano buttati in una strana conversazione. I due inglesi non potevano credere alle parole appena uscite dalla bocca dell'irlandese.
 
<< Dai, Nialler! Ci abbiamo perso giorni interi per decidere!>> disse Liam.
 
<< Non puoi decidere adesso, in nemmeno trenta secondi, che c'è una regola più importante di quella!>> disse Louis senza parole.
 
<< Lou ha ragione!>> annuì convinto Liam. Non poteva credere che quei giorni fossero stati buttati al vento in quel modo. Se solo pensava a come erano andate le cose..
 
<< Non mi interessa. Il cibo prima di tutto!>> continuò convinto il biondo << Non mi importa di quella regola>> concluse addentando un pezzo di pizza.
 
Nel sentire quelle parole Harry riprese a ridere e Ilaria non resistette. Senza farsi notare da tutti avvicinò le sue labbra all'orecchio del cantante.
 
<< Qual'è questa regola?>> chiese in un sussurro curiosa e preoccupata allo stesso tempo. Qualcosa le diceva che forse era meglio non saperlo ma la reazione di Harry l'aveva incuriosita fino al punto che non le importava. Poteva essere la cosa più sciocca o oscena del mondo, adesso la voleva sapere.
 
Harry la guardò e, tra una risata e l'altra, sussurrò qualcosa di veloce nell'orecchio della rossa.
Dalila, che cercava di dare un senso alla conversazione di Liam, Louis e Niall, all'improvviso sentì qualcosa avvicinarsi. Non si mosse di un millimetro ed aspettò una prima mossa dal ragazzo.
 
Zayn posò una mano sulla guancia della bionda e avvicinò le labbra al suo orecchio, come fanno i bambini quando devono dire un segreto alla mamma.
 
<< Dai piccola… resta>> le sussurrò dolcemente per poi morderle il lobo in modo molto malizioso, mentre il riccio di fronte a loro confidava alla rossa la prima regola di quella casa.
 
<< Oh Dio...>> mormorarono le due italiane contemporaneamente.
 
I ragazzi guardarono le due ragazze entrambe arrossite e immobili al loro posto. Solo Zayn e Harry, autori dello stato delle due ragazze, avevano uno strano sorrisino stampato in volto.
 
<< Ragaz..>> cominciò Liam.
 
<< Dove dobbiamo portare le nostre cose?>> chiese Dalila spiazzando tutti.
 
<< Davvero?>> le chiese Ilaria in italiano.
 
<< Non ho intenzione di tornare in albergo>> le rispose seria la bionda.
 
<< Allora? Quale sarà la nostra camera?>> chiese Ilaria sorridendo.
 
<< Si!>> urlò contento Harry abbracciando Ilaria.
 
Liam sorrise contento e scompigliò i capelli alla bionda. Non aveva capito cosa fosse successo ma era contento che le ragazze fossero rimaste.
 
<< Si! Ci sarà da divertirsi!>> urlò tutto contento Louis.
 
Niall continuava a mangiare tranquillo ma con un sorrisone a trentadue denti.
 
<< Harry mi soffochi!>> disse Ilaria facendo scoppiare a ridere tutti.
 
<< Bene ma..>> disse Dalila prendendo un pezzo di pizza << Le camere?>> chiese.
 
<< Semplice! Tu e Ilaria dormite in camera di Niall che dormirà con me e gli altri.. come al solito>> rispose Louis.
 
<< Bene!>> disse Dalila mordendo il suo pezzo di pizza.
 
La cena continuò tra battute e sorrisi, specialmente per Harry e Ilaria. Dalila guardò il ragazzo alla sua destra. Zayn non aveva detto nulla, ne una parola, un sorriso o una stretta di mano sotto il tavolo, nulla. Dalila provò a guardarlo con la coda dell’occhio ma era preso a ridere con Ilaria. Okay, non voleva far scoprire niente agli altri ma ignorarla in quel modo? Dopo quello che aveva detto e fatto? Dalila decise di non pensarci e prese un altro pezzo di pizza.
 
<< Ovviamente Harry aveva optato per farti dormire con lui..>> disse Louis ad Ilaria.
 
Harry, che stava bevendo, sputò e cominciò a tossire.
 
<< Harry! Ma sei sempre il solito maniaco pervertito!>> lo sgridò Ilaria.
 
<< E tu Lou sempre il solito traditore!>> lo prese in giro Zayn.
 
Tutti scoppiarono a ridere e quando il minore dei cantanti si riprese guardò Ilaria.
 
<< Cioè, io stavo morendo soffocato e tu mi urli contro?>> chiese Harry fingendosi offeso.
 
Tutti, per l’ennesima volta, scoppiarono a ridere.
 
<< Okay, basta!>> disse Dalila alzandosi. Tutte quelle risate cominciavano ad essere incontenibili.
 
<< Dove vai?>> le chiese Ilaria.
 
<< Non scappo tranquilla! Vado in bagno, la mia vescica ne ha abbastanza di tutte queste risate>> le rispose la bionda.
 
Zayn la guardò andare via. Perché non aveva detto nulla riguardo la loro permanenza? Avrebbe voluto abbracciarla, sorriderle e dirle che era contento, ma non fece nulla del genere.
“Devo seguirla…” pensò cercando un modo per alzarsi.
Si toccò la gamba e si accorse di avere il cellulare.
Lo prese e si alzò.
 
<< Dove vai?>> chiese Liam attirato dall'amico.
 
Zayn non rispose al ragazzo ma fece finta di rispondere al telefono e salì le scale.
I restanti si guardarono maliziosi.
 
<< Il trucco più vecchio del mondo>> commentò malizioso Louis.
 
All’improvviso Dalila entrò in cucina e tutti la guardarono sorpresi.
 
<< Zayn?>> chiese sedendosi al suo posto.
 
<< Al telefono>> rispose Ilaria delusa.
 
<< Per davvero>> mormorò Harry senza parole.
 
Dalila si sedette vicino a Liam e guardò il posto vuoto di fianco a se.
I ragazzi ripresero a mangiare e a ridere ma di Zayn nemmeno l'ombra. Erano una decina di minuti che era sparito. Dalila si chiese cosa stesse facendo e moriva dalla voglia di poter stare un attimo con lui. Voleva vedere cosa fosse successo se fossero rimasti da soli visto i precedenti. Lo sguardo della bionda si posò sull'irlandese che ancora stava mangiando e le venne un'idea.
 
<< Vado a chiamare Zayn, prima che Niall finisca tutto>> disse riferendosi a Liam.
 
Il ragazzo la guardò e annuì, aveva capito cosa stesse frullando nella testa dell'amica e decise di non attirare l'attenzione di tutti. Dalila lo ringraziò con lo sguardo e zitta zitta se ne andò diretta nella camera del cantante.
Liam fece finta di nulla e si allungò per prendere la bottiglia d'acqua ma qualcuno gliela porse.
 
<< Grazie>> disse educato come sempre.
 
<< Hai fatto la cosa giusta>> gli rispose Ilaria ringraziandolo anche lei con lo sguardo.
 
<< Di cosa?>> chiese Liam non capendo a cosa si stesse riferendo.
 
Ilaria per tutta risposta alzò gli occhi verso il soffitto, verso il piano superiore dove, in quel momento, c'erano solo due persone.
 
<< Oh...>> capì il castano. I due si guardarono un'ultima volta poi ripresero a comportarsi come al solito.
 
 
 
Dalila arrivò davanti alla porta del pakistano e cercò di origliare ma non sentì nulla. Aprì la porta e rimase senza parole.
Zayn, seduto sul letto, alzò la testa e sorrise appena la vide.
 
<< Cosa… Che stai facendo? Non eri al telefono?>> chiese Dalila chiudendo la porta.
 
<< Ce ne hai messo di tempo..>> disse il moro avvicinandosi lentamente alla ragazza.
 
<< Cosa..?>> chiese la bionda confusa.
 
<< Shh..>> le rispose Zayn prendendola per mano e attirandola a sé. Con la punta del naso e la lentezza più assoluta le accarezzò il collo.
 
Dalila era senza parole, non sapeva che dire o fare, non riusciva a fare nulla se non godersi quella piccola tortura.
 
<< Quindi..>> sussurrò il pakistano allontanando il viso dal collo della ragazza e guardandola << Sono riuscito a convincerti?>> le chiese orgoglioso di se stesso.
 
Dalila lo guardò e non credette ai suoi occhi: chi era quel ragazzo pieno di arie e sicuro di se? Non credeva che Zayn Malik avesse anche un lato “presuntuoso” e “pieno di se”.
 
<< Tu?>> chiese la ragazza allontanandosi e superando il ragazzo dirigendosi verso il letto.
 
<< Mi vuoi dire che non è merito mio?>> le chiese seguendola con lo sguardo.
 
<< Certo che no! Avrei detto di si comunque>> rispose la bionda salendo sul letto. Non ebbe nemmeno il tempo di sedersi che qualcuno le saltò addosso.
 
<< Non sai mentire>> scoppiò a ridere il ragazzo bloccando l'italiana sotto di se.
 
<< Disse quello che mi conosce da una vita>> lo prese in giro lei cercando di liberarsi.
 
<< Mi stai cacciando?>> chiese sconvolto il cantante guardando prima lei poi le sue mani sulle sue braccia muscolose.
 
<< Ehy “Mr Universo”!>> disse sconvolta da tutto quell'ego la ragazza.
 
<< Oh avanti...>> mormorò il ragazzo abbassando il tono della voce << Ti dispiace?>> le chiese guardandola bloccata sotto di se.
 
All'improvviso l'aria tra i due si congelò. Dalila guardò le sue mani ferme sul bicipite del pakistano. Lentamente mosse le mani lungo tutto il braccio accarezzandolo delicatamente. Mentre le sue mani scesero lo sguardo della bionda si bloccò sul viso del ragazzo sopra di lei. Era perfetto e impossibile da descrivere, più lo guardava più era convinta che non potesse essere umano, reale. Aveva voglia di accarezzare quel viso che per anni era stato nei suoi sogni, nei suoi pensieri e desideri. Era tutto ciò che aveva sempre desiderato. Senza accorgersene allungò una mano verso il viso del pakistano che, accortosi dello strano comportamento della ragazza, rimase immobile e cercò di capire le sue attenzioni.
Vide la mano chiara e piccola della ragazza avvicinarsi sempre di più fino a quando, delicatamente, la sentì accarezzargli la guancia ricoperta dalla barba.
 
All'improvviso sentì uno strano calore che l'avvolse e, poteva capirlo perfettamente, partiva dalla sua guancia sinistra. Non resistette e mosse piano il viso toccando con la punta del naso le dita della ragazza. Quel contatto sembrò portare entrambi in vita, Dalila pian piano allontanò la mano e gli sorrise debolmente. Zayn la fissò per un'ultima volta e, senza pensare, le lasciò un piccolo bacio sulla fronte per poi mettersi a sedere al suo fianco.
 
<< E così>> cominciò il ragazzo << Ti avrò sempre per casa>> le disse.
 
Dalila si mise seduta vicino a lui e fece toccare i loro corpi.
 
<< Sembrerebbe proprio di si…>> mormorò torturandosi le mani. Non aveva avuto il tempo di pensarci ma... avrebbe davvero vissuto con i suoi idoli?
 
<< E'... un problema?>> chiese Dalila guardandolo con la coda dell'occhio.
 
<< Mmm..>> il ragazzo fece finta di pensarci.
 
<< Ci stai davvero pensando?!>> gli chiese senza parole la ragazza.
 
<< Penso proprio di no>> le disse lui mettendole un braccio sulle spalle e avvicinandosela per poi baciarle la testa.
 
<< Scendiamo, avevo detto ai ragazzi che ti avrei chiamato perché Niall stava finendo tutta la pizza..>> disse Dalila staccandosi contenta della risposta.
 
<< Vabbè diremo che stavo finendo di fumare>> rispose Zayn alzandosi.
 
<< Andiamo?>> chiese Dalila mettendo una mano sulla maniglia.
 
<< Certo>> le disse Zayn uscendo dalla stanza.
 
<< Muoviti, coinquilina>> le disse il cantante vedendola bloccata alla porta.
 
<< Arrivo!>> gli rispose la ragazza riprendendosi.
 
“ Speriamo non sia tutto un sogno...” pensò la bionda correndo dietro a quel ragazzo fantastico.
Quando i due arrivarono in cucina trovarono solo Ilaria e Liam.
 
<< Spiacente Malik, ma abbiamo finito tutto. Anzi, Niall ha finito tutto>> disse il castano scusandosi per l'irlandese.
 
<< Tranquillo, non avevo più fame>> rispose Zayn.
 
<< Allora? Come mai ci hai messo tanto a chiamarlo?>> chiese Ilaria guardando in modo malizioso gli ultimi due arrivati.
 
<< Già...>> concordò il castano tenendo il gioco alla rossa e poggiandole un braccio sulla spalla.
 
<< Stavo fumando sul balcone e questa babbea invece di chiamarmi mi ha aspettato in camera>> disse il pakistano alzando gli occhi al cielo.
 
<< EHY!>> urlò la bionda colpendolo << Babbea a chi?>> lo sgridò.
 
<< A te!>> le rispose prendendola in giro.
 
<< Non è colpa mia se mi da fastidio l'odore del fumo!>> gli rispose la bionda facendogli una linguaccia.
 
<< Si, certo..>> la scacciò con la mano Zayn << Gli altri?>> chiese rivolto a Liam.
 
<< Fuori>> rispose il ragazzo ridendo del comportamento dei due.
 
Lo sguardo di Dalila incontrò quello di Ilaria. La rossa la stava… esaminando? Studiando?
 
<< Andate pure fuori voi due, ci pensiamo noi qui>> disse Ilaria distogliendo lo sguardo da Dalila.
 
I due ragazzi non se lo fecero ripetere due volte e raggiunsero gli amici in giardino.
 
<< Ila, posso sapere perché mi guardi così?>> chiese Dalila.
 
<< Sei strana...>> le disse la rossa in italiano.
 
Dalila cercò di deviare lo sguardo dell'amica, se solo l'avesse guardata per dieci secondi avrebbe capito che il pakistano non aveva fumato e che qualcosa era successa.
 
<< Che mi nascondi?>> chiese Ilaria curiosa.
 
<< Niente, tranquilla Ila>> disse Dalila << Mi passi il piatto che lo asciugo?>> chiese la bionda cercando di cambiare discorso.
 
<< Non cambiare argomento!>> l’ammonì Ilaria. Aveva ragione allora!
 
Dalila alzò gli occhi al cielo, possibile che si accorgeva sempre di tutto?
 
<< Raccontami tutto!>> le disse.
 
<< Ila, ti prego. Non è successo niente di chissà che…>> le rispose Dalila.
 
<< Nemmeno un bacio?>> chiese Ilaria.
 
<< No. Non sono io quella che limona spesso…>> disse Dalila maliziosa.
 
<< E basta con sta storia!>> disse Ilaria diventando rossa.
 
<< Visto? Io so quello che è successo a te, più o meno, e tu sai quello che è successo a me. Senza dettagli. Love and peace!>> disse Dalila cercando di chiudere l’argomento.
Il destino volle che prima che Ilaria potesse risponderle Harry entrò in cucina.
 
<< Io vado a chiamare mia mamma! >> disse la bionda dileguandosi.
 
Ilaria si voltò verso la porta e alla vista di Harry capì perché l’amica si era volatilizzata così in fretta. Poi si rigirò verso il lavandino e passò le mani sotto l’acqua.
Il riccio senza dire una parola si avviò verso il tavolo e con uno slancio si sedette sopra. La rossa chiuse il rubinetto e, afferrato uno strofinaccio, si girò verso il ragazzo, appoggiando la schiena al lavandino dietro di lei.
 
Si guardarono per qualche secondo stando zitti entrambi, l’una che si asciugava le mani e l’altro che guardava un po’ lei ed un po’ in giro.
 
<< Sei stato bravo, sai?>> ruppe il silenzio Ilaria, sorridendo appena.
 
<< A fare cosa?>> chiese il cantante leggermente confuso.
 
<< A convincere gli altri>> si spiegò meglio lei.
 
Il riccioluto sembrò afferrare e tirò un angolo della bocca in su, precisamente quello della fossetta.
 
<< Chi ti dice che l’abbia fatto?>> domandò Harry con la stessa espressione.
 
La ragazza lo guardò fisso senza dire nulla, alzando leggermente un sopracciglio. Era palese che fosse stato lui. Sapeva già che era stata una sua idea, ma di sicuro ci aveva messo del suo per far si che tutti e cinque fossero d’accordo.
 
Il riccio sorrise ed abbassò lo sguardo.
 
<< Era questo che intendevi prima? – la ragazza si staccò dal lavandino e si avvicinò ad Harry, lasciando lo strofinaccio sul tavolo e poggiandosi con un fianco ad esso, alla sinistra del ragazzo – era questa la soluzione che avevi trovato?>> gli chiese.
 
Il cantante rispose solamente dopo qualche secondo, annuendo appena.
Ilaria lo guardò e sorrise: Harry non lo dava spesso a vedere, ma in quella casa era forse il più dolce di tutti e quando si vergognava era davvero tenero.
 
Poco dopo al riccioluto tornò in mente la scena di poco prima.
 
<< Ma...ci sono problemi con Dalila?>> chiese lui riferendosi alla sua conversazione con l’amica a tavola.
 
<< No – la rossa rise – diciamo che anche io ho dovuto fare del mio meglio per convincerla – si passò una mano tra i capelli – ma ho saputo toccare i tasti giusti>> disse con sguardo che Harry giudicò malizioso.
 
<< Non voglio sapere quali>> si affrettò a dire, facendo scoppiare a ridere la ragazza.
 
Lo sguardo di lei si poggiò distrattamente sul pacchetto di sigarette ovviamente del pakistano appoggiate sul ripiano della cucina; Zayn doveva averle dimenticate lì.
 
Un attimo. Il pakistano era sì entrato in cucina poco prima, ma non si era per niente avvicinato dov’erano le sigarette, era rimasto sulla porta.
Quindi...aveva ragione, non aveva fumato!
“Hai capito a quei due...” pensò la rossa contenta.
 
La sua mente subito dopo venne invasa da un pensiero.
 
<< Spero solo che questa convivenza giovi a Dalila e Zayn>> disse fissando le sigarette.
 
<< Non saprei dirtelo, quei due sono troppo imprevedibili persino per me – disse il riccio sorridendo, ma vedendo la ragazza impassibile, continuò – vedrai che andrà tutto bene>> fece, passandole una mano sul braccio. Era incredibile quanto tenesse a Dalila e alla sua felicità.
 
Ilaria lo guardò ed annuì, sforzandosi in un sorriso tirato.
 
In realtà era preoccupata: era vero, era stata lei a convincere l’amica, ma era una decisione che aveva preso a scatola chiusa. Non sapeva con certezza come sarebbe andata, ma era abbastanza certa che questa cosa li avrebbe aiutati. Si trattava solo di vedere cosa sarebbe successo durante il tragitto per arrivare al lieto fine.
 
<< E a noi invece?>> domandò Harry interrompendo i pensieri della rossa.
 
Ilaria lo guardò confusa.
 
<< Come andrà per noi?>> chiese coraggiosamente il ragazzo, afferrandole una mano e tirandola verso di sé, facendola posizionare tra le sue gambe.
 
<< Beh, tu sarai sempre il solito pervertito, sfacciato e testa dura di sempre>> disse lei scherzando. Il riccioluto sorrise guardandola.
 
<< E tu continuerai a ripetermelo>> fece lui, non tanto come lamentela o predica, ma più come una richiesta, come...una promessa.
 
<< Sempre>> lo rassicurò lei avvicinandosi di più al cantante. Harry le mise le mani dietro la schiena e la facilitò tirandola maggiormente verso di sé.
 
<< E poi, dovrai essere capace di mostrarmi tutti i tuoi difetti, come mi avevi promesso>> continuò la rossa poggiandogli le mani sul petto.
 
<< Ovviamente – rispose lui – io le promesse le mantengo, questo è un pregio>>
 
<< O un difetto, dipende dalle promesse. E con te le promesse sono pericolose>> disse lei con fare malizioso. Stava diventando sempre più come Harry.
 
<< Qualcosa mi dice che questa cosa ti piace>> azzardò il ragazzo osservandola.
L’italiana abbassò il viso, leggermente arrossita. Poi, in un secondo, le venne in mente una cosa.
 
<< A proposito della tua perversione – si liberò dalle mani di Harry dietro la sua schiena – mi spieghi questa prima regola? Sono alquanto scioccata>> disse, ripensando alle parole che il riccio le aveva sussurrato nell’orecchio poco prima.
 
Il cantante rise, sapeva che prima o poi gli avrebbe chiesto spiegazioni.
 
<< Che cosa vuoi sapere?>> domandò lui con nonchalance.
 
<< Prima di tutto chi ha fatto queste regole>> fece lei cercando una risposta a tutte le domande che aveva in testa. Dopo quello che le aveva detto Harry era rimasta senza parole.
 
<< Le abbiamo decise tutti insieme. Ne avevamo bisogno per poter vivere nella stessa casa>> rispose lui semplicemente.
 
<< Okay, fin qua tutto normale, ma...perché esiste una regola del genere al primo posto?>> chiese lei. Era quello che al scioccava maggiormente.
 
<< Beh vedi...le regole, oltre che per essere infrante, sono fatte anche per limitare certi comportamenti>> spiegò Harry tranquillamente, come se ciò di cui stessero parlando era la cosa più normale al mondo.
 
<< Mi vuoi dire che ci sono stati dei precedenti?!>> chiese la rossa spalancando gli occhi sempre più stupita.
 
<< Beh...>> riuscì solamente a sussurrare lui, mentre la ragazza si allontanò definitivamente dall’inglese, letteralmente sbigottita.
 
Ma probabilmente il peggio doveva ancora arrivare.
 
<< Okay – disse lei cercando di tranquillizzarsi – ho seriamente paura a chiederlo, sono terrorizzata al solo pensiero, ma devo saperlo – si fermò un secondo, per trovare il coraggio di parlare e sperare con tutta sé stessa che i suoi sospetti fossero sbagliati – chi di voi ha fatto una cosa del genere?>> buttò fuori tutto d’un fiato.
 
Harry non ebbe il coraggio di guardarla mentre la sua espressione cambiava di male in peggio.
Non rispose ed abbassò lo sguardo, guardandosi le mani che nervosamente giocherellavano tra di loro.
 
Sentì solamente un “non posso crederci” appena sussurrato ed avvertì la figura della ragazza allontanarsi da lui, per poi cominciare a passeggiare per la cucina avanti e indietro.
Il riccioluto alzò il volto e la guardò: lei lo fissava con un’espressione indecifrabile sul viso.
 
<< Non è poi così grave, chi non ha mai fatto giochetti del genere>> disse lui in sua difesa.
 
Non riusciva a leggere le sensazioni di Ilaria. Era stupita? Arrabbiata? Spaventata? Preoccupata? Non lo sapeva.
Lo capì solamente qualche momento dopo, quando nel silenzio la rossa scoppiò improvvisamente in una sonora risata che durò parecchio.
 
Fu il momento di Harry di sentirsi confuso. Perché quella risata improvvisa? La faceva davvero ridere la cosa o era una risata isterica?
 
<< Perché ridi?>> domandò allora lui.
 
<< Ma ci pensi – rise di nuovo – mi immagino la faccia dei ragazzi quando l’hanno scoperto>> scoppiò a ridere nuovamente, non riuscendo a trattenersi.
 
Il cantante tirò un sospiro di sollievo, l’aveva presa bene, decisamente bene. Come sperava e come piaceva a lui: take it easy.
 
Quando Ilaria si riprese dalle risate decise di volerne sapere di più. Qualunque directioner avrebbe voluto saperlo, questi sono gli scoop che vogliono le loro fan.
 
<< Che hai combinato? E come l’hanno scoperto gli altri?>> chiese curiosa e divertita.
 
<< Non lo vuoi sapere>>rispose lui.
 
<< Invece si>>
 
<< Non credo>>
 
<< Harry...>> lo richiamò lei.
 
<< Te lo dirò un’altra volta>> rispose lui.
 
<< Perchè?>> domandò la ragazza. Cosa sarebbe cambiato un’altra volta?
 
<< Mi vergogno troppo>> disse piano Harry, ma la rossa riuscì perfettamente a sentirlo e scoppiò di nuovo a ridere.
 
<< Hai finito di prendermi in giro?>> fece finta di arrabbiarsi lui.
 
<< Scusami – cercò di tornare seria – vai, ti ascolto>>
 
<< Non voglio dirtelo>> ribadì il cantante. Ilaria capì che con le buone non avrebbe ottenuto nulla.
 
<< Ricordati che ho appena accettato di convivere con voi, quindi potrei andarmene quando mi pare – si avvicinò al ragazzo a piccoli passi – potrei ricattarti>> concluse, credendo di averlo in pugno.
 
<< Che modi duri che usi – allungò il braccio e le afferrò una ciocca di capelli, passandosela tra le dita – potrei chiederti qualcosa in cambio>> disse con fare malizioso.
 
La rossa assottigliò gli occhi, cercando di capire cosa gli frullasse per la testa.
 
<< Mi fanno paura le tue proposte>> confessò lei, facendo spuntare un sorriso al ragazzo.
 
<< Se vuoi che te lo dica queste sono le mie condizioni>> disse lui fiero di sé. L’aveva incastrata, ora poteva chiederle tutto quello che voleva.
 
La ragazza non rispose e la sua testa cominciò a lavorare per capire se avrebbe dovuto accettare oppure no. Il punto era che voleva saperlo, quasi a tutti i costi.
Non le avrebbe mai chiesto cose fuori dal mondo...no?
“In che guaio mi sto cacciando...” pensò preoccupata.
 
<< Cosa vuoi che faccia?>> disse piano, come se non volesse dirgli che aveva ceduto al compromesso.
 
Harry però aveva sentito benissimo e con un sorriso di scherno la tirò verso di sé prendendola per mano e la fece posizionare di nuovo tra le sue gambe.
 
<< Tranquilla, non è nulla di perverso se è questo che ti preoccupa>> cercò di tranquillizzarla lui, ma senza risultato. Fare un compromesso con Harry era come fare un patto con il diavolo.
 
<< Non si sa mai con te>> commentò Ilaria.
 
<< Che ci vuoi fare, sono imprevedibile. Io lo metterei nella lista dei pregi>> disse lui dandosi le arie.
 
<< Non sono d’accordo, no>> lo contraddisse Ilaria.
 
<< Io dico di si>> insistette il cantante.
 
<< Allora fa in modo che cambi idea>> disse la ragazza mentre cominciò a giocare con il tessuto della maglietta di Harry.
 
<< Lo farò sicuramente>> accettò il riccio sorridendo come se già avesse qualcosa in mente.
 
<< A parte gli scherzi comunque – Harry riprese il discorso di prima – non ti chiederei mai una cosa del genere – mise una mano dietro la schiena della ragazza e l’altra la intrecciò con quella di lei – non a te>>
 
Ilaria sorrise, visibilmente sollevata sia dalle parole sia dal tocco dell’inglese.
 
<< Oggi mi hai detto che ami cantare – Harry cominciò ad accarezzarle il dorso della mano con il pollice – voglio sentirti>> concluse guardandola negli occhi. Occhi che Ilaria spalancò subito dopo che Harry finì di parlare.
 
<< Io? Cantare? – chiese stupita della richiesta – davanti a te? Davanti ad un membro degli One Direction? Assolutamente no!>> si rifiutò categoricamente.
 
<< Perché no?>> chiese spiegazioni lui.
 
<< Tra un po’ non canto nemmeno davanti ai miei amici, figuriamoci davanti a te>> Ilaria cercò di liberarsi dalla presa, ma Harry non la lasciò andare.
 
<< E sbagli – cercò di calmarla lui – dimenticati che sono Harry Styles quello famoso. Non lo sono mai stato, nemmeno quando salgo su un palco, di fronte a milioni di persone, nemmeno quando mi consegnano un premio, mi chiedono di partecipare ad una trasmissione televisiva o di fare un’intervista. Non mi sono mai sentito così e mai succederà; lo sono solo per gli altri, quelli che mi osservano su un palco perché ho un microfono in mano ed ho venduto milioni di dischi – Ilaria si tranquillizzò, catturata da quelle parole – io non sono qui per giudicarti, io voglio solo ascoltare la tua voce, voglio vedere abbandonarti alla musica, proprio come succede a me>>
 
La rossa lo guardò incantata. Conosceva bene il pensiero di Harry, sapeva che non si era mai montato la testa, ma non credeva che lo pensasse in un modo così profondo.
 
<< Non... – cercò di parlare – non so se ne sono capace>> disse in un sussurro.
 
<< Certo che ne sei capace. La musica è tutta la tua vita, e questo basta – fece lui sicuro – devi buttare fuori ciò che senti, assecondare il tuo bisogno di cantare, perché lo so che ce l’hai – Harry strinse leggermente la presa della sua mano – tu sei come me>> concluse, passando due dita sulla spina dorsale della ragazza.
 
Ci fu un momento di silenzio, nel quale Ilaria abbassò lo sguardo non riuscendo a spiccicare parola ed Harry la sentì tremare leggermente sotto il suo tocco.
 
<< Pensi di poterlo fare?>> chiese lui abbassando il volto al livello del suo per attirare la sua attenzione.
 
La rossa lo guardò e vide che quel ragazzo credeva in lei come nessuno aveva mai fatto prima di allora.
Non poteva deluderlo.
 
<< Credo di poterci provare>> fece lei sorridendo leggermente ed Harry subito dopo la strinse in un abbraccio. Abbraccio che Ilaria si godette fino in fondo, fino a quando non le venne in mente l’argomento che stavano affrontando prima e per il quale era dovuta scendere a compromessi.
 
Si separò di scatto dal corpo del ragazzo, sorridendo.
 
<< Ora però tocca a te – disse contenta – sono tutta orecchi>>

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Capitolo 45
*** There's A Place For Us (Parte VI) ***


8th July 2013, Sunday
 
 
 
 
Terminata la chiamata con sua mamma, Dalila scese le scale, diretta al giardino dove avevano preso posto tutti gli altri.
O quasi tutti.
 
Pronta per aprire la porta d’ingresso, qualcuno nel corridoio la fece fermare, prendendola alla sprovvista.
 
<< Ehy bionda>> disse il maggiore dei cantanti mettendole un braccio sulle spalle.
 
<< Ehy Louis – rispose lei – tutto bene con Niall?>> chiese, riferendosi al piccolo battibecco successo a tavola.
 
Dopo la bella notizia che le ragazze sarebbero rimaste, la conversazione si era spostata su di loro e sulla sistemazione, senza trovare però una conclusione per quanto riguardava la discussione tra l’irlandese, Louis e Liam. La bionda non aveva ben capito di cosa stessero parlando, ma dopo che lei era sparita con Zayn i tre avevano ripreso il discorso.
 
<< Si, diciamo che siamo riusciti ad arrivare ad un compromesso – disse il maggiore – quando si tratta di cibo Niall esce letteralmente fuori di testa>>
La ragazza annuì; lo sapeva bene, era una vecchia storia.
 
<< Ma cosa è successo di preciso?>> domandò, sperando di avere un chiarimento.
 
<< È una lunga storia, ma molto divertente – rispose lui ridendo al solo pensiero – vieni fuori, te la racconto insieme agli altri e ci facciamo quattro risate>> Louis prese a camminare verso la porta d’ingresso, portando Dalila con sé.
 
Non fecero nemmeno in tempo ad afferrare la maniglia che furono attirati da una sonora e lunga risata proveniente dalla cucina.
 
<< Non ci posso credere!>> si sentì tra le risate di una voce femminile.
 
<< C’è bisogno di ridere così? Mi vergogno già abbastanza!>> udirono come risposta da una più grave e roca.
 
<< Ma che succede?>> chiese Dalila bloccandosi e voltandosi indietro. Guardò Louis che alzò le spalle, ignaro di quello che stava accadendo.
 
<< Oh mio Dio!>> urlò la rossa uscendo dalla cucina ed imbattendosi nei due ragazzi.
 
<< Sapevo che non dovevo dirtelo!>> fece Harry seguendo Ilaria e sorridendo timidamente. In quel momento avrebbe voluto sparire.
 
La ragazza si piegò dalle risate e si appoggiò con una mano alla spalla di Dalila per sostenersi.
 
<< Ila, che ti prende?>> domandò l’amica preoccupata per quanto stava ridendo e curiosa di sapere cosa ci fosse di così divertente.
 
<< Da – sbiascicò tra le risate – non puoi capire>>
 
<< Qualcosa mi dice che gliel’hai detto>> osservò Louis ironico.
 
Harry lo fulminò visibilmente con lo sguardo, poi puntò gli occhi su Ilaria. Avrebbe continuato ancora per molto?
 
<< Oh andiamo, non dirmi che ce l’hai ancora con me per quella storia>> fece il maggiore mettendo un braccio sulle spalle del riccio.
 
Harry si sottrasse al contatto fisico con l’amico e fece per rispondere, ma fu anticipato da qualcun altro.
 
<< Ma cosa? – chiese Dalila curiosa – com’è che qui tutti sanno qualcosa tranne me?>>
 
<< Ora te lo dico io>> si offrì Ilaria. Doveva assolutamente riferirle cosa le aveva detto il riccio.
 
<< Se sopravvivi a tutte queste risate ti ascolto volentieri>> rispose la bionda mettendole un braccio dietro la schiena per far si che non si accasciasse.
 
<< Come sarebbe ora glielo dici tu?>> chiese il minore spalancando gli occhi.
 
Improvvisamente la rossa si riprese da tutto quel ridere e, acquisito un briciolo di lucidità, capì che doveva scappare se voleva raccontare tutto a Dalila.
 
<< Riunione urgentissima!>> gridò, afferrando in un secondo la mano della bionda e trascinandola su per le scale.
 
Corse verso la camera di Harry, aprì velocemente la porta e si fiondarono dentro; ma il riccioluto era veloce almeno quanto loro e le raggiunse in fretta, riuscendo a bloccare la porta in tempo prima che la chiudessero a chiave.
Ilaria sostava davanti all’ingresso della camera e subito dietro di lei Dalila assisteva alla scena.
 
<< Questo non era nei patti!>> disse Harry.
 
<< Appunto>> ribatté la rossa in modo ovvio.
 
<< Non puoi dirglielo>> il riccioluto cercò di dissuaderla dal farlo.
 
<< Non mi hai detto nulla a riguardo se non sbaglio>> obbiettò la ragazza.
 
<< Mi ero dimenticato della piccola peste>> rispose il cantante indicando la bionda dietro le spalle di Ilaria.
 
<< Ehy!>> protestò Dalila.
 
<< Mi dispiace, non so che farci>> disse la rossa con fare strafottente, prima che l’amica potesse dire qualcos’altro.
 
Harry fissò Ilaria assottigliando visibilmente gli occhi, pensando ad una soluzione.
 
<< Due canzoni>> propose.
 
<< Una canzone>> la ragazza decise che non avrebbe ceduto.
 
<< Una canzone e le coccole>> disse allora lui più ragionevolmente.
 
L’italiana guardò fisso Harry, mentre la sua mente rimuginava. Forse avrebbe dovuto accettare, in fondo cosa le costava fargli le coccole? Anzi, pensandoci bene era un piacere anche per lei.
 
<< Affare fatto>> disse infine, stampandogli un bacio veloce sulla guancia e facendo per chiudere la porta, ma il riccioluto la bloccò nuovamente.
 
<< Magari non dirle proprio tutto tutto...>> fece lui a voce bassa, ma la sua richiesta non fu ascoltata e per tutta risposta Ilaria alzò gli occhi al cielo sorridendo e spinse la porta chiudendogliela in faccia.
 
<< Andiamo amico, non ci pensare>> disse Louis che era rimasto fermo sui primi gradini della rampa di scale a godersi la scena. I battibecchi tra quei due erano la cosa che gli piaceva di più e ora che sapeva che le ragazze sarebbero rimaste, sarebbe stato un vero spasso per lui.
 
<< Tu zitto, hai già fatto abbastanza>> disse Harry andando verso di lui.
 
<< Pensavo l’avessimo superata, non ritiriamo fuori vecchie storie>> fece il maggiore sorridendo e scendendo le scale con l’amico.
 
Harry si girò verso Louis e lanciandogli solamente un’occhiata in risposta, si avviò al piano di sotto.
 
 
 
<< Ma dirmi cosa?>> chiese per l’ennesima volta Dalila che da quando si erano sedute a tavola non aveva capito più nulla e, cosa ancor peggiore, sembrava essere l’unica.
 
<< Eh, sapessi!>> esclamò la ragazza non riuscendo a stare ferma un attimo.
 
<< Magari se me lo dicessi lo saprei anche io>> rispose in modo ovvio la bionda.
 
<< Siediti perché è una cosa grossa>> fece Ilaria facendole segno con la mano verso il letto del riccio.
 
Dalila la guardò con un’espressione che era un misto tra confusione e curiosità; non vedeva l’ora che parlasse per capirci qualcosa di più.
La rossa si posizionò in piedi davanti all’amica e quando si sentì pronta a parlare la guardò. Ma nemmeno due secondi dopo scoppiò a ridere, ripensando a ciò che Harry le aveva detto e alla scena che si era immaginata.
 
<< Smettila di ridere e parla!>> la bionda cominciò a perdere la pazienza, odiava far attendere la sua curiosità ed Ilaria lo sapeva benissimo.
 
<< Scusami, è che non posso crederci>> disse l’altra continuando a ridere.
 
<< Dai! Dimmi che ha combinato Styles!>> incitò Dalila; ormai era arrivata al limite.
 
<< Okay, okay – la rossa cercò di calmarsi e si poggiò una mano sulla pancia, respirando profondamente – allora... Hai presente la prima regola?>> chiese sorridendo.
 
L’amica non annuì nemmeno ed un “la sai?!” uscì prepotente dalla sua bocca. Era proprio quello che voleva sapere e ciò che Louis poco prima aveva intenzione di dirle.
 
<< Si>> rispose l’amica incredula, un po’ per ciò che la regola diceva ed un po’ perché in quel momento si rese conto di sapere uno degli “oscuri segreti di Harry Styles”. E chissà quanti altri ce ne sarebbero stati.
 
<< E cosa stai aspettando?! Parla!>> esclamò Dalila. Odiava quando Ilaria perdeva tempo in chiacchiere e risposte inutili invece di dirle ciò che voleva apposta per far aumentare la sua curiosità a livelli incontenibili.
 
<< Okay calma – disse Ilaria, forse più a sé stessa che all’amica – non ci crederai mai>>
E fu in quel momento che Dalila fece per alzarsi dal letto, furiosa che la rossa stesse continuando a divagare.
 
<< Okay okay! Parlo! – esclamò mettendo le mani avanti mentre la bionda si rimise a sedere – la prima regola di casa Direction è – fece una pausa, pronta per la reazione dell’amica – non fare video mentre si fa... – si fermò, sicura che Dalila avrebbe capito, e poi – quello>> concluse sorridendo a trentadue denti per cercare di contenere le risate che ancora una volta le scappavano da morire.
 
Ci fu un attimo di silenzio: Dalila guardava fisso Ilaria e per un attimo pensò che la stesse prendendo in giro, ma poi pensò che visto il soggetto in questione tutto poteva essere possibile, soprattutto se si trattava di cose perverse.
 
Nemmeno due secondi dopo la bionda scoppiò a ridere almeno tanto forte quanto aveva fatto Ilaria poco prima in cucina di fronte al diretto interessato.
Dalila si accasciò all’indietro stendendosi sul letto e l’amica rise con lei, anche se dentro la sua testa sapeva benissimo che il pezzo forte doveva ancora arrivare.
Dopo un paio di minuti Dalila si rialzò con le lacrime agli occhi e si rimise seduta, cercando di calmarsi.
 
Una volta tornata in sé la ragazza ci pensò un momento: se lei avesse diviso la casa con qualcuno sicuramente avrebbe fatto delle regole, ma di certo non ne avrebbe messa una del genere al primo posto, a meno che...non ce ne fosse stato bisogno!
 
<< Scusa Ila, ma perché hanno fatto una regola del genere?>> chiese allora; la domanda sorgeva spontanea.
 
<< E qui viene il bello – disse la rossa sorridente – è stata la stessa cosa che mi sono chiesta anche io e sono dovuta scendere a patti con Harry per farmelo dire>> ammise Ilaria.
 
<< Immagino cosa possa averti chiesto in cambio>> commentò Dalila allusiva.
 
<< Nulla di ciò che pensi tu – si affrettò a dire l’altra, poi subito dopo ci pensò un attimo – che peccato però>>
 
<< Ila!>> la rimproverò l’amica.
 
<< E dai scherzo! – esclamò Ilaria – anche se...cavolo>> continuò ripensandoci.
 
Dalila la fissò inarcando un sopracciglio.
 
<< Lasciamo perdere>> disse la rossa lasciando cadere l’argomento.
 
<< Raccontami piuttosto che ha combinato Styles>> suggerì Dalila incitandola.
 
<< Va bene – acconsentì Ilaria – ma promettimi che una volta che lo saprai non ci andrai giù pesante con lui>> le chiese; in fin dei conti Harry le aveva fatto un favore lasciandole raccontare tutto a Dalila. D’accordo, non era un segreto di stato, ma in fin dei conti non era una cosa della quale andare fieri e probabilmente lei si sarebbe comportata nello stesso modo.
 
<< Vedremo>> rispose Dalila con espressione furba. L’amica la rimproverò con lo sguardo.
 
<< Va bene, va bene! – cedette la bionda; ma non in modo convinto, e Ilaria lo sapeva – tu dimmi>>
 
Ilaria la guardò: sapeva che quella non era una promessa e ci avrebbe messo la mano sul fuoco che da lì ad un paio di giorni ne avrebbe combinata una delle sue fino a quando l’argomento non fosse andato sminuendosi.
Ma che ci poteva fare? Ormai doveva dirglielo, o meglio, voleva dirglielo; e poi, ci sarebbe stato solo da divertirsi.
 
Così la rossa cominciò a raccontare.
 
<< Circa due anni e mezzo fa, nel periodo appena dopo X-Factor e prima di traslocare in questa casa, Harry non aveva una ragazza fissa, diciamo che si godeva la fama che stava acquistando in quel periodo e se la spassava...ma questo già lo sappiamo>> cominciò a narrare la ragazza.
 
<< L’hai presa molto alla larga>> commentò Dalila ironica.
 
<< Si, ti riferisco tutto ciò che mi ha detto Harry>> rispose l’amica velocemente, impaziente di raccontare tutta la vicenda.
La bionda annuì e le fece cenno di continuare.
 
<< Una sera portò una ragazza a cena fuori e poi andarono a casa sua, o meglio, casa dei suoi genitori. Ovviamente i coniugi Styles non c’erano  e già a quell’epoca Harry aveva una particolare passione per i giochetti perversi>> continuò Ilaria, ma si fermò non appena notò che Dalila aveva capito.
 
<< Ha fatto un video con questa ragazza mentre...>>
 
<< Esattamente>> la assecondò la rossa, risparmiandole così di raccontare tutti i particolari, cosa che Harry aveva cominciato a fare – solo in parte – per cercare di guadagnare tempo ed evitare di arrivare al punto.
 
<< So che non mi dovrei scandalizzare, ma dare per certa una cosa del genere fa un certo effetto>> commentò la bionda.
 
<< Non rilassarti, il bello deve ancora arrivare>> fece Ilaria, mentre le scappò un’altra risata.
L’amica si posizionò meglio, pronta per ascoltare il resto.
 
<< Quando i ragazzi hanno deciso di convivere, Harry ha portato qui tutte le sue cose ed ovviamente non poteva lasciare quel video incustodito a casa dei suoi ad Holmes Chapel, così l’ha portato con sé e l’ha nascosto in camera sua>> proseguì nel racconto Ilaria.
 
<< No! – la bloccò la bionda – i ragazzi l’hanno trovato e l’hanno visto!>> azzardò Dalila.
 
Ma la rossa subito le fece cenno con la mano di calmarsi; odiava quando anticipava ciò che voleva dire senza lasciarle modo di parlare, era una cosa che non sopportava.
 
<< Calma! Fammi parlare!>> la rimproverò infatti.
 
La bionda si zittì e si strinse nelle spalle.
 
<< Grazie – le sorrise l’amica –praticamente questo video l’aveva nascosto nella custodia del film Love Actually, perché siccome è il suo preferito, lo teneva in camera sua invece che nella loro videoteca ed era sicuro che così nessuno l’avrebbe mai toccato>> spiegò.
 
Dalila fece per aprire la bocca e parlare, ma Ilaria le urlò contro un “zitta!” prima che tirasse le sue conclusioni azzardate, poi la bionda scoppiò a ridere, la stava solamente prendendo in giro.
 
La rossa a quel punto afferrò un cuscino dalla poltrona dietro di lei e lo tirò contro l’amica, la quale continuò a ridere.
 
<< Dai, va’ avanti>> la incitò Dalila.
 
Ilaria sorrise, perché sapeva che ora sarebbe venuto il pezzo forte.
 
 
 
Era una di quelle sere in cui Niall non poteva assolutamente perdersi la partita in tv e l’aveva detto chiaro agli altri ragazzi: “Se non vi interessa andate da un’altra parte, io stasera non mi muovo dalla sala”.
 
E così Liam uscì a cena con Danielle, Zayn dopo una sigaretta post-pasto si chiuse nella sua stanza da disegno, Harry uscì con Nick – detto Grimmy – ed altri amici e Louis, non sapendo cosa fare, decise di guardarsi un film in camera sua.
 
Andò in mansarda per scegliere un DVD dalla loro enorme videoteca e dopo aver optato per uno dei tanti Fast & Furious, il suo cellulare squillò.
 
<< Amore, ciao>> rispose Louis.
 
Anche lui quella sera avrebbe voluto seguire le orme di Liam, se non fosse che Eleanor aveva deciso di studiare quella sera, da lì ad una settimana avrebbe avuto un esame all’università.
 
<< Nulla di che, ora vado a guardarmi un film in camera perché Niall stasera ha il monopolio della tv>>
 
Uscì dalla mansarda e si diresse nella sua stanza, pronto per riguardare per la centesima volta quel DVD. Però gli dava un’adrenalina pazzesca e gli piaceva da matti.
 
<< Hai ragione, Harry mi ha consigliato molte volte di guardarlo...andata per quello. Grazie tesoro>>
 
Mollò Fast & Furious sul letto e si incamminò verso la stanza del minore, sapeva che quel film lo custodiva lui gelosamente.
 
<< Va bene, chiamami quando hai finito di studiare. Un bacio>>
 
Chiuse la chiamata ed afferrò Love Actually dalla mensola nella camera del riccio.
Tornò nella sua stanza e dopo aver inserito il DVD nel lettore, si sistemò comodamente sul letto pronto per fare play.
 
La scena seguente fu Louis improvvisamente immobile nella sua posizione, occhi spalancati e bocca semiaperta che subito dopo si dipinse con un sorrisetto di scherno non appena il ragazzo realizzò ciò che aveva davanti.
 
Si mise a sedere meglio sul letto guardando  fisso lo schermo ed intanto la sua mente escogitava un piano: quella cosa non poteva rimanere nell’ombra.
 
 
 
Il giorno dopo il maggiore dei cantanti, appena dopo pranzo, cominciò a vagare per casa e vide Harry e Nall giocare a carte in cucina e Zayn che fumava in giardino con Liam che gli teneva compagnia facendo due chiacchiere. Insomma, nessuno stava facendo qualcosa di utile, così gli venne un’idea.
 
<< Ragazzi, vi va un film tutti insieme?>> chiese Louis uscendo in giardino.
 
<< Finisco la sigaretta ed arriviamo>> rispose il pakistano mentre il castano annuiva.
 
<< Harry, Niall! Noi guardiamo un film in sala, se volete unirvi prendete posto sul divano prima che arrivino Zayn e Liam!>> urlò il maggiore salendo in fretta le scale.
 
I due si alzarono dalle sedie sospendendo la partita e si lanciarono letteralmente l’uno sul divano e l’altro sulla poltrona.
 
<< I soliti animali>> commentò Liam entrando dalla porta d’ingresso giusto in tempo per assistere alla scena.
 
<< Ehy riccioman, alzati, non puoi prenderti tutto il divano>> disse Zayn avvicinandosi ad Harry che era completamente steso.
 
<< Mi spiace Malik, sei arrivato tardi. Prendi un cuscino e siediti per terra>> gli rispose il riccioluto strafottente.
 
Intanto Louis scese al piano di sotto e si avviò verso la tv.
 
<< Dai Harry, dobbiamo sederci tutti>> fece Liam più ragionevolmente come sempre.
 
<< Va bene>> cedette il minore, mettendosi sulla parte del divano con la penisola.
 
<< Pronti? Sta per partire>> disse Louis allontanandosi dalla tv con il telecomando in mano.
 
<< Che film hai scelto?>> domandò Liam dopo aver preso posto.
 
<< Oh, adesso lo scoprirai>> rispose il maggiore posizionandosi sul tappeto ai piedi di Zayn e sorridendo divertito.
 
<< Tommo, non...>>
 
La frase di Niall si bloccò improvvisamente, così come i suoi occhi si bloccarono sullo schermo della tv.
Zayn guardò fisso per qualche secondo, poi appena realizzò scoppiò a ridere; Liam spalancò occhi e bocca, incredulo.
 
<< Ma cos... Oh s**t>> Harry appena si accorse di quello che stava succedendo scattò subito dal divano a spegnere la tv.
 
Louis scoppiò a ridere per ciò che aveva appena fatto, per la reazione di Harry e per le facce degli altri tre ragazzi.
 
<< Oh God! – disse Liam incredulo – puoi spiegare?!>> chiese ad Harry.
 
<< Che c’è da spiegare Liam, l’abbiamo visto tutti>> osservò Zayn ancora ridendo.
 
<< Niall ti prego, riprenditi>> disse Louis scuotendo il braccio dell’irlandese al suo fianco; era caduto per terra dalla poltrona per le troppe risate.
 
<< Louis! Come cavolo ti sei permesso?!>> urlò Harry al maggiore; era fermo in piedi di fianco alla tv, rosso in volto.
 
<< Io? Cosa c’entro ora? Tu nascondi certi video al posto dei film e la colpa è mia?>> disse in sua difesa.
 
<< Non dirmi che è stato tutto un caso, perché non ci credo>> fece il riccioluto estraendo il DVD dal lettore e riprendendoselo.
 
<< Esattamente, io non ho fatto nulla di proposito>> ribatté Louis recitando alla perfezione.
 
Era per quello che i suoi scherzi gli uscivano benissimo.
Harry fece per rispondergli, ma Liam lo fermò.
 
<< Quando l’hai fatto?>> gli chiese.
 
<< È vecchio, non faccio più certe cose – spiegò il minore con più calma – i video intendo>>
 
<< Ma chi era quella?>> domandò il pakistano curioso poggiando un braccio lungo lo schienale del divano.
 
<< Una ragazza...>> rispose Harry evitando di dare troppi dettagli.
 
<< Oh, lo spero amico>> disse Niall che si era appena ripreso dalle risate.
 
<< Più che altro l’abbiamo visto>> commentò Louis scatenando le risate degli altri tre.
 
<< Eccome>> aggiunse Zayn sorridendo.
 
<< E non hai visto il seguito, più avanti è ancora meglio>> informò il maggiore riferendosi al pakistano e battendogli il pugno.
 
<< Cosa? L’hai visto tutto?!>> domandò sconvolto Harry.
 
Louis si voltò verso il minore con espressione di chi non avrebbe dovuto parlare.
 
<< Va bene, basta ragazzi. Questo rimane in camera mia e che nessuno si azzardi più a toccarlo>> avvertì Harry avviandosi verso le scale.
 
<< Non so voi, ma io sono abbastanza scioccato>> disse Liam non appena la figura di Harry fu sparita.
 
<< Pensa me quando l’ho scoperto>> commentò Louis.
 
<< Ma come è successo?>> domandò Niall curioso e divertito.
 
<< Volevo semplicemente guardare Love Actually, e invece ne sono uscito traumatizzato>> raccontò il maggiore, facendo scoppiare tutti a ridere.
 
 
 
La ragazza rideva talmente tanto che Ilaria si preoccupò che non respirasse più. Anche lei rideva insieme all’amica, ma il grosso l’aveva già scaricato in cucina con Harry.
 
<< Che bastardo Louis! – commentò Dalila ridendo a non finire – mi immagino le facce dei ragazzi>> si mise una mano sulla pancia, le risate la stavano sfinendo.
 
<< Hai capto ora perché ridevo in quel modo – domandò indirettamente la rossa – abbiamo uno scoop nelle mani>>
 
E dopo quell’ultima frase della rossa, Dalila si riprese un attimo e si alzò dal letto, guardandosi intorno. Si diresse in un secondo verso la mensola della camera del riccio ed osservò attentamente da vicino.
 
<< Da, che stai facendo?>> chiese Ilaria avvicinandosi all’amica; era quasi una domanda retorica, perché aveva capito cos’avesse nella testa.
 
<< Lo voglio vedere anche io!>> disse lei tornando a ridere.
 
<< Ma sei pazza?! Non avrei nemmeno dovuto dirtelo figuriamoci se te lo lascio guardare!>> fece la rossa cercando di tirarla via da lì.
 
<< E dai! Una sbirciatina veloce veloce!>> la pregò Dalila continuando a cercare.
 
<< No! – afferrò l’amica per una mano – non c’è nemmeno qui, penso che l’abbia nascosto altrove vista l’ultima esperienza>> ragionò Ilaria ridendo.
 
<< E allora cerchiamolo! – Dalila si liberò dalla presa della ragazza e cominciò a cercare in giro – da qualche parte deve pur essere!>> aprì le ante dell’armadio.
 
<< Dalila! – urlò Ilaria, facendola voltare verso di lei, spaventata – smettila, mettiti qui>> la prese per le spalle e la fece sedere nuovamente sul letto.
 
<< Ascoltami bene – cominciò la rossa puntandole un dito contro – noi quel video non lo guarderemo, non di nascosto>>
 
<< Figurati se Styles ci da il permesso di guardarlo!>> si lamentò la bionda interrompendo l’amica.
 
<< E allora non lo guarderemo! – disse semplicemente Ilaria categorica – chiaro?!>> esclamò.
 
<< Ma...>>
 
<< No!>> ribadì la rossa.
 
<< Un pochino...>> insistette Dalila.
 
<< Ho detto di no!>>
 
Dalila sbuffò, incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio.
 
Era incredibile come con i ragazzi – specialmente con Zayn – lei fosse così autoritaria mentre con Ilaria si comportava come una bambina che aveva bisogno sempre di essere ripresa e guidata, tanto che a volte per scherzo la chiamava “mamma”. Era sempre stata così, aveva bisogno dei consigli e delle dritte della rossa, così come Ilaria aveva bisogno di quelli della bionda, ma lei in più aveva questo carattere infantile nel senso positivo del termine, e necessitava infinitamente di qualcuno al suo fianco come la rossa.
 
Poi alla bionda venne in mente una cosa e proprio come le bambine spietate e che non si danno per vinte, parlò ancora, forzando su un altro punto.
 
<< Non dirmi che tu non vuoi vederlo nemmeno un po’...>> disse la bionda alzandosi in piedi e guardando l’amica con espressione perversa.
 
Ilaria abbassò le difese lentamente e le scappò un sorrisetto.
 
<< Sei incredibile!>> esclamò la rossa mentre un “lo sapevo!” usciva dalla bocca di Dalila.
 
<< Magari vorrà farlo anche con te>> azzardò la bionda.
 
<< Dalila!>> la riprese l’altra.
 
<< Che c’è! Il lupo perde il pelo ma non il vizio! – disse lei in sua difesa – e sappiamo entrambe di che lupo stiamo parlando...>> continuò, alzando un sopracciglio maliziosa.
 
<< Da, finiscila...>> fece Ilaria a bassa voce, in tono di avvertimento.
 
<< E poi potresti scoprire tutte le sue tecniche, i suoi modi di...>>
 
<< Va bene basta! – la interruppe l’amica, un po’ rossa in volto – questa conversazione finisce qua, Harry mi aveva detto di non dirtelo – le mise due mani dietro la schiena e cominciò a spingerla verso l’uscita della stanza – raggiungiamo gli altri in giardino>>
 
<< Aspetta! – Dalila si voltò verso Ilaria – tu sai perché Niall, Liam e Louis stavano discutendo prima?>> domandò lei; effettivamente quello ancora non gliel’aveva detto nessuno.
 
<< Si, la storia non era finita, ma te lo dirò un’altra volta>> fece Ilaria offesa, dirigendosi verso la porta per aprirla.
 
<< No no! Dai continua! – la implorò la bionda – faccio la brava>> si rimise seduta sul letto composta.
 
Ilaria la guardò, poi sospirò e si avvicinò all’amica.
 
<< Va bene – cedette – ma alla prossima battutina scendiamo giù dagli altri>> l’avvertì.
Dalila annuì sorridendo soddisfatta.
 
 
 
<< Ragazzi, mi pare evidente che dopo l’accaduto di ieri in questa casa servono delle regole per convivere>> disse saggiamente Liam, mentre Harry, seduto sul divano, in quel momento si sentì come voler sparire, scivolando leggermente in avanti.
 
<< Concordo, Niall lascia sempre i calzini sporchi in giro>> disse Louis guardando l’irlandese.
 
<< Almeno io li uso i calzini>> rispose il biondo, mentre il maggiore gli fece una linguaccia.
 
<< Si, penseremo anche a quello – fece Liam calmando gli animi – ora facciamo una lista di regole da seguire, okay?>> propose.
 
<< Ci sto>> rispose Zayn; era forse quello che più di tutti aveva bisogno dei suoi spazi, e delle regole gli facevano proprio comodo.
 
<< Io propongo come prima regola di non sprecare il cibo per nessuna ragione al mondo>> disse Niall alzandosi in piedi.
 
<< Beh ma quella è una regola ovvia, Niall>> ragionò Liam.
 
<< Ha ragione Liam. Io piuttosto proporrei come prima regola quella di non fare certi video che bloccano la crescita>> fece Louis alludendo al minore, ma senza guardarlo.
 
<< Non ne farò più, non c’è bisogno di farne la prima regola>> commentò Harry cercando di dissuaderli dal farlo.
 
<< Harry, sappiamo come sono le tue promesse, soprattutto se riguardano certe cose>> disse Zayn, scatenando i ricordi di tutti.
 
<< Esatto, come quando promettesti che non avresti più portato ragazze a casa>> rimembrò il maggiore.
 
<< Non è bello trovare perfette sconosciute mezze nude in giro di mattina>> proseguì Liam.
 
<< Infatti è successo solo un’altra volta dopo che me l’avete detto>> disse il minore in sua difesa.
 
<< Si, ma la mattina dopo ne abbiamo trovate due invece che una>> gli ricordò Louis, sfacciato come sempre.
 
<< Grazie per averlo puntualizzato – fece Harry verso il maggiore – comunque dopo non è più successo>>
 
<< Sta di fatto che non ci possiamo fidare, amico>> ribadì il pakistano.
 
<< Malik, ma da che parte stai?>> lo rimproverò il minore.
 
<< Io opto sempre per la regola di non sprecare il cibo>> disse di nuovo l’irlandese alzando la mano.
 
<< Niall, ma noi non sprechiamo il cibo>> gli fece notare Liam.
 
<< Louis fa sempre le lotte con il cibo ed Harry e Zayn lo assecondano>> precisò il biondino.
 
<< Su questo non posso darti torto, ma non mi pare una cosa da mettere come prima regola>> disse Liam.
 
<< Non puoi vietarci di fare le lotte con il cibo>> si ribellò Louis.
 
<< Invece si, non va usato così>> gli rispose per le rime Niall.
 
<< Va bene, amico – fece il maggiore mettendogli un braccio sulle spalle – ma pensa se un giorno di questi tu volessi guardare un film ed improvvisamente ti trovassi davanti un video porno con uno dei tuoi compagni di band...sarebbe più traumatico questo, no?>>
 
<< Non è un video porno! E poi sei stato tu a...>>
 
<< Ragazzi, calmi. – disse Liam – Harry, qualunque cosa sia, non è stato bello. E Louis...evita di ribadirlo ogni volta>> li riprese Daddy.
 
<< Io direi di metterla ai voti>> propose Zayn nella tranquillità più totale.
 
<< Questa è una buona idea – concordò Liam – chi vuole quella di non fare determinati video come prima regola?>> chiese.
 
Louis e Zayn alzarono subito la mano. Liam la alzò dopo poco, dopo che uno “scusa amico” rivolto al riccio uscì dalla sua bocca. Harry non si pronunciò e li guardò fare privo di interesse.
 
Niall sbuffò ed incrociò le mani al petto.
 
<< Ve ne pentirete secondo me>> commentò il biondo.
 
<< Scusaci Niall, bisogna mettere un paio di freni al riccio laggiù>> disse Louis a bassa voce indicando Harry.
 
Il minore però sentì e con un sorrisetto sul viso di chi la sa lunga si alzò dal divano e si diresse in cucina.
 
<< Harry torna qui, dobbiamo fare le altre regole!>> urlò Liam al riccioluto nella stanza affianco.
 
<< Possiamo mettere quella del cibo almeno come seconda?>> domandò Niall speranzoso.
 
 
 
<< Ora capisco perché discutevano in quel modo>> disse Dalila.
 
<< L’ho fatto arrabbiare tirandoti addosso il pane>> fece la rossa ridendo.
 
<< È incredibile quel biondino, sembra che il suo unico amore sia il cibo>> osservò la bionda alzandosi dal letto.
 
Ilaria non rispose, anche se sapeva benissimo che quella non era la giusta deduzione. Era vero, Niall aveva uno speciale rapporto con il cibo, ma sotto sotto anche lui si stava facendo strada nel campo sentimentale in modo molto silenzioso.
 
<< Secondo me per lui la prima regola è stata sempre quella, è come se avesse una lista a parte>> commentò Ilaria cambiando direzione al discorso ed aprendo la porta della camera di Harry: il suo racconto era terminato.
 
Dalila rise mentre uscì dalla stanza e la rossa chiuse la porta alle sue spalle.
Improvvisamente però, prima di scendere il primo gradino della rampa di scale la bionda si voltò verso l’amica.
 
<< Ma... – cominciò sussurrando – sei proprio sicura di non volerlo vedere?>> le chiese di nuovo.
 
La rossa per tutta risposta l’afferrò per una mano e la trascinò giù per le scale con sé, mentre Dalila sbuffò sonoramente.
 

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Capitolo 46
*** There's A Place For Us (Parte VII) ***


8th July 2014, Sunday
 
 
 
 
L’aria era abbastanza fresca per essere una serata di luglio, il cielo azzurro del pomeriggio appena passato stava cedendo il posto a quel blu scuro notte che Niall amava. L’irlandese alzò lo sguardo verso l’alto e notò quei piccoli puntini luminosi che, con la scomparsa del sole, prendevano posto circondando quella piccola fettina di luna. Il ragazzo era immerso nei suoi pensieri più intimi e segreti, era inevitabile guardare quelle piccole stelle e non pensare a quegli occhi..
 
<< Niall!>> urlò Zayn esasperato. Che diamine stava pensando? Erano dieci minuti buoni che lo chiamava.
 
<< Si si! Dimmi!>> rispose il biondo cercando di non far capire i suoi pensieri a quei quattro ragazzi che, increduli, lo guardavano.
 
<< Tutto okay?>> gli chiese il pakistano. Non l’aveva mai visto così.
 
<< Certo>> rispose lui cominciando a ridere per la figura appena fatta.
 
Come spesso accadeva il suono della sua risata lo salvò, cominciarono tutti a ridere e pregò che i suoi compagni cambiassero discorso.
 
Così accadde se non fosse che Louis stava già comunicando con Liam, seduto davanti a se, senza dire una parola. Ad entrambi bastò un semplice sguardo e si capirono: che il bell’irlandese stesse pensando a lei?
 
Liam fece cenno al maggiore dei due di lasciar perdere, non era quello il momento per il solito interrogatorio alla Tomlinson. Louis annuì, ma Liam non sapeva che il suo obbiettivo, per quella sera, non era il biondo ma qualcun altro.
 
<< Dicevo... – riprese Zayn guardando Niall – che ne dici della rimanenza delle ragazze?>> chiese.
 
Sapeva che non era proprio propenso alla proposta del riccio e voleva sapere se l’aveva presa bene o meno. Era più forte di lui, non poteva fare a meno di preoccuparsi per l’irlandese.
 
Gli altri tre ragazzi si voltarono verso i due ad ascoltare la conversazione: Zayn non era l’unico preoccupato.
 
<< Se devo essere sincero sono proprio curioso>> rispose il biondo sincero.
 
<< In che senso?>> chiese Liam intromettendosi nel discorso.
 
<< Bè è la prima volta che ci capita di vivere con delle ragazze e poi – si fermò e guardò in modo malizioso verso Zayn e poi poco più in là verso il riccio – non sono ragazze qualsiasi, o no?>> chiese ai due interessati.
 
Liam e Louis scoppiarono a ridere proprio come Niall mentre Harry e Zayn arrossirono leggermente.
 
<< Che vorresti insinuare, eh?>> gli rispose il moro ridendo e colpendolo.
 
<< No, Zayn non picchiarlo – disse Harry alzandosi e avvicinandosi ai due – c’è solo un modo per distruggere il bel biondino>> continuò il minore.
 
Il pakistano lo guardò e, dalle mani del riccio verso l’irlandese, capì cosa intendesse.
 
<< Oh.. Capito Haz>> disse Zayn avvicinandosi anche lui.
 
<< Ragazzi, che volete fare?>> chiese Niall terrorizzato dai due.
 
<< Così impari a prenderci in giro>> risposero contemporaneamente.
 
Nei minuti successivi non si capì più nulla: Niall era sdraiato a terra morto dalle risate mentre Zayn ed Harry gli facevano il solletico, tutto ciò con un sottofondo musicale molto particolare: le risate incontenibili di Liam e Louis.
 
Solo quando Zayn si rese conto che il biondo avrebbe rischiato l’infarto si fermò e con lui anche il riccio.
 
<< Basta. Basta vi prego..>> continuò a mormorare Niall mentre cercava di riprendere fiato.
 
<< Te la sei cercata, caro>> gli rispose Harry tornando al suo posto come se nulla fosse.
 
<< Mai mettersi contro Zarry>> rispose il pakistano mettendosi in piedi e toccandosi le tasche dei jeans.
 
<< Un’altra Zayn?>> chiese Liam incredulo.
 
<< Che c’è?>> gli rispose il pakistano guardandolo.
 
<< Niente, ci rinuncio ormai…>> disse Liam.
 
Avrebbe voluto tanto che anche Zayn smettesse di fumare proprio come avevano fatto lui e Louis, ma non c’era verso di staccare il pakistano da quelle sigarette.
 
<< Lo dici sempre Liam ma ci provi ogni volta – rispose Louis alzandosi in piedi anche lui – è grande e vaccinato saprà quando smettere, vedrai>> cercò di tranquillizzarlo e seguì il pakistano verso la cucina.
 
<< Se smettessi potresti evitarti ogni volta tutte quelle scale..>> mormorò Louis come se nulla fosse.
 
<< Lou, non ti ci mettere anche tu>> rispose il pakistano mettendo le mani in tasca ed evitando, palesemente, di guardare l’amico. Sapeva che era sbagliato, non c’era bisogno di rinfacciarglielo ogni volta ma non poteva farci nulla, era più forte di lui.
 
<< D’accordo..>> annuì il maggiore.
 
Diceva tanto a Liam ma lui forse era uno di quelli che avrebbe voluto che smettesse sul serio. Non gli piaceva l’idea che lui, una delle persone che più era importante nella sua vita, si rovinasse in quel modo. Vero, aveva detto a Liam che era grande ma, per quanto se lo ripeteva, non aveva intenzione di seguire il suo stesso consiglio e cercava in tutti i modi di aiutare il pakistano.
 
I due fecero per entrare in cucina quando sentirono delle voci, incuriositi si bloccarono ad ascoltare.
 
<< Daiiii!>> piagnucolò Dalila. Nel sentire quella voce Zayn allungò il collo verso l’interno della stanza ma non vide la ragazza dai lunghi capelli biondi.
 
<< No, di nuovo>> rispose Ilaria e dalla voce si poteva ben capire che la rossa era arrivata al limite di sopportazione. Quando ci si metteva Dalila sapeva essere davvero cocciuta.
 
<< Ma perché? Non vedo il problema!>> continuò ad insistere la maggiore delle due.
 
<< Sei seria?!>> la sgridò Ilaria.
 
Ci furono pochi secondi di silenzio poi Ilaria parlò di nuovo.
 
<< Da, avanti non fare la bambina!>> cercò di farla ragionare.
 
Nel sentire quelle parole sul viso del pakistano si dipinse un piccolo sorrisino: allora non era l’unico che la vedeva in quel modo.
 
<< Pff.. non fare la bambina>> le fece il verso la bionda.
 
Zayn e Louis entrarono in cucina e anche le due ragazze, inconsapevoli della presenza dei due cantanti, misero piede nella stanza.
 
<< Non farmi il verso, chiaro? >> la guardò male la rossa.
 
<< Qualcosa mi dice che ne hai combinata una delle tue, vero?>> chiese Zayn attirando l’attenzione delle due italiane.
 
<< Ehy>> salutò Ilaria sorridendo a Louis che ricambiò con un semplice occhiolino.
 
Dalila guardò il pakistano e gli sorrise, con tutto quello che era successo si era, per un attimo, dimenticata di lui.
 
<< Non è colpa mia!>> ricominciò la bionda.
 
<< Ho detto di no – la guardò Ilaria – chiaro? Non vogli più tornare sull’argomento!>> detto ciò e fatta un’occhiataccia alla bionda, se ne andò diretta verso il giardino.
 
<< ANTIPATICA!>> le urlò dietro l’ultima italiana rimasta facendo scoppiare a ridere i due inglesi.
 
<< Uffa, quando ci si mette è davvero dura da convincere>> mormorò Dalila mettendo il cervello in moto, doveva trovare un’altra soluzione. Ilaria non l’avrebbe aiutata? Bene, se la sarebbe cavata da sola.
 
La sua attenzione si posò su i due ragazzi che la guardavano con un piccolo sorriso accennato sul viso.
 
<< Che stavate facendo?>> chiese Dalila guardando solo uno dei due.
 
Louis capì che la domanda sì era rivolta ad entrambi ma lo sguardo della bionda parlava da solo, così si avvicinò al frigo e lasciò un piccolo momento di privacy ai due.
 
<< Stavo andando su a fumare>> le rispose Zayn anche se il suo sguardo diceva più di quella semplice informazione.
 
Louis, notando lo strano tono di voce del pakistano, pensò che non era da lui farsi i fatti suoi e decise di farne una delle sue.
 
<< Che motivo c’è di fumare su? – chiese richiudendo il frigo e guardando il ragazzo – va a prendere le sigarette e vieni in giardino, no?>> chiese con ovvietà.
 
Zayn, preso in contro piede non seppe che rispondere. Lui voleva solo approfittarne un po’ per stare con la bionda.
 
<< Zayn? Sicuro che si tratti solo di fumare?>> chiese malizioso il maggiore dei due.
 
Il pakistano lo fulminò con lo sguardo e Louis sorrise soddisfatto; poi fu il momento della bionda e della sua reazione alla frecciatina, così si voltò a guardarla.
Ma appena si girò vide lo sguardo azzurro di lei puntato fisso su di se.
 
<< Blonde?>> chiese Zayn avvicinandosi e sfiorandole un braccio.
 
La bionda, sguardo fisso sul suo obbiettivo, sorrise e si ritirò al contatto col pakistano.
Zayn guardò i due ragazzi che si fissavano e, non gli era chiaro il modo, ma sembrava stessero avendo una conversazione riservata.
 
<< Io vado a fumare..>> disse rivolto verso l’italiana, più che un’affermazione sembrava una frecciatina a lei.
 
Dalila non fece una piega e, contrariamente a ciò che Zayn si aspettava, fece un passo verso Louis e lo ignorò completamente.
 
Incredulo e anche infastidito il pakistano sparì dalla cucina, luogo dove in quel momento, non era proprio ben visto e considerato.
 
<< Dimmi pure..>> la provocò Louis accortosi di essere rimasti soli.
 
<< Tu..>> disse la bionda persa nei suoi pensieri.
 
<< Già, io.. – chissà come gli sembrava di leggere nella mente della bionda – io non sono Ilaria, lo sai>> concluse.
 
<< Oh, certo che lo so!>> rispose la bionda con uno splendido sorriso sul volto.
 
<< Quando sarai pronta vieni pure da me, ti dirò ciò che vuoi sapere>> le promise.
 
<< Per il momento è meglio di no, se Ilaria lo venisse a sapere mi legherebbe un sasso alla caviglia e mi lascerebbe affogare nel Tamigi – cominciò a dire la bionda – ma… Diciamo che possiamo divertirci in un altro modo, che ne dici Tomlinson?>> propose l’italiana.
 
<< Sono più che d’accordo – Louis le si avvicinò e le offri un braccio – andiamo?>> le chiese.
 
<< Che i giochi abbiano inizio..>> mormorò la bionda mettendosi a braccetto con il castano.
 
<< Sai – disse Louis uscendo dalla cucina e abbassando il tono della voce – sono così contento che abbiate accettato, ci sarà da divertirsi>> mormorò ridendo come un bambino.
 
<< Sono così contenta di averti al mio fianco, Lou>> gli rispose lei con lo stesso tono.
 
<< Come tutti del resto. Chi non vorrebbe avere Louis Tomlinson al suo fianco?>> disse il ragazzo lasciando libero sfogo al suo ego.
 
<< Vabbè – disse la bionda cambiando discorso – facciamo una cosa per bene, okay Tommo?>> propose la ragazza.
 
<< Okay, un po’ alla volta>> annuì il cantante che si allontanò dall’italiana e raggiunse il gruppo di amici.
 
Louis si sedette sulla sedia a sdraio al fianco di Liam; davanti a loro, su un’altra sdraio, Ilaria e Harry sedevano vicini mentre Niall si sedette a bordo piscina. Dopo quello che Harry e Zayn gli avevano fatto passare preferiva stare un po’ più lontano e, soprattutto, solo.
Dalila notò l’ultima sdraio libera e, fatti due calcoli, decise di sedersi per terra appoggiando la schiena ad essa.
 
L’attenzione della bionda fu attirata prima dallo sguardo di Ilaria. Dalila sembrava volesse capire in che stato fosse il suo atto di convincimento e solo quando l’amica le rispose con una linguaccia si tranquillizzò. Quando capì che Ilaria aveva “abboccato” si voltò verso Louis e gli sorrise semplicemente, proprio come fece anche con Liam, giusto per farla sembrare una cosa normale. Quel sorriso era più un “codice segreto” tra i due; era un “Ilaria non sospetta nulla, possiamo cominciare”.  
 
All’improvviso qualcuno arrivò in giardino e si trovò una dozzina di occhi puntati addosso.
 
<< Cos’è? Già finito o hai bisogno del tuo personale accendino? Quello che accende la passione amorosa?>> chiese malizioso Louis puntando il suo sguardo dal pakistano alla bionda seduta per terra.
 
<< Qual è il tuo problema, Lou?>> chiese Zayn evitando palesemente la domanda del maggiore e sedendosi - come previsto dalla bionda - sulla sdraio libera.
 
Louis non gli rispose ma gli sorrise. Sembrava che quella sera fossero tutti a portata di “sputtanamento alla Tommo” ma, proprio quella sera, c’era il pezzo forte. Non poteva deconcentrarsi dal fattore “riccio”. Per quella sera l’avrebbero passata tutti, ma solo ed esclusivamente per quella volta.
 
<< Ragazze – disse Liam prendendo in mano la situazione – avete qualche domanda?>> chiese guardando prima la bionda poi la rossa.
 
<< Bè qualcosa da chiedere ci sarebbe>> disse Ilaria.
 
<< Prego, usiamo questa serata per fare un attimo il punto della situazione>> disse Liam.
 
<< Daddy is back!>> lo prese in giro Zayn.
 
<< Lascialo stare – lo zittì la bionda – almeno lui fa la persona seria>> disse Dalila alzandosi da terra e sedendosi al fianco del pakistano.
 
<< Grazie – la ringraziò Liam – prima domanda?>> chiese rivolto ad Ilaria.
 
<< Regole?>> chiese semplicemente la rossa.
 
<< Tante. Molte>> rispose Louis con lo sguardo di chi la sapeva lunga.
 
<< Immaginavo..>> disse la rossa.
 
<< Okay, la prima la sappiamo tutti quindi passiamo alla seconda – disse Dalila sorridendo, poi si voltò verso Harry – a meno che non ci sia altro da aggiungere…>>
 
<< Cosa?>> chiese il riccio.
 
La bionda non gli rispose ma semplicemente alzò le spalle come se nulla fosse.
 
<< Seconda regola?>> chiese Ilaria cercando di cambiare argomento. Sentì Harry tirare un sospiro.
 
Zayn guardò la ragazza al suo fianco.
 
<< Come fai a saperla?>> le chiese a bassa voce e sorridendo. Era tremenda.
 
<< Zayn, so più cose di quelle che immagini – gli rispose alzando il tono della voce – come so che una volta eri simpatico o, per esempio – si fermò un attimo, giusto per essere sicura che tutti la stessero ascoltando – che Harry era un ragazzo molto aperto>> concluse guardando maliziosa il riccio.
 
<< Ehy! Io sono simpatico!>> disse il pakistano deviando il discorso da Harry a se stesso.
 
<< Dici? E tu Hazza? Sempre aperto?>> chiese la bionda.
 
Ilaria fulminò con lo sguardo l’amica in modo scherzoso; aveva capito come sarebbe andata da lì in poi quella serata. Harry al suo fianco buttò la testa all’indietro esasperato: a quanto pareva anche lui aveva intuito la piega che stava prendendo la conversazione.
 
<< Okay, perché non parliamo della regola più importante?>> disse Niall cercando di arrivare ad un punto a lui molto caro.
 
<< Niall, è ovvio che non sprechiamo il cibo!>> gli rispose Ilaria scoppiando a ridere.
 
<< Vi conviene, capito? Se vengo a sapere che avete fatto una guerra col cibo o lo avete sprecato in qualche modo vi lego ad una sedia e vi ficco in bocca tutto ciò che avete sprecato, okay?>> concluse l’irlandese come se non le avesse appena minacciate.
 
<< Stai tranquillo>> gli sorrise la rossa parlando anche per Dalila.
 
<< Quindi è un vizio legare?>> chiese Dalila rivolgendosi a Louis.
 
<< Diciamo che qui c’è gente che sa il fatto suo>> di nuovo lo sguardo di tutti fu puntato sul riccio che, per l’ennesima volta, fece finta di nulla. Prima o poi si sarebbero stufati e l’avrebbero fatta finita.
 
Ormai era chiaro cosa stessero facendo Dalila e Louis e, nessuno dei presenti, riuscì a trattenere un sorriso.
 
<< Si lega anche più di una persona alla volta?>> chiese la bionda fingendosi incredula.
 
<< Siamo arrivati a solo due persone… - rispose Zayn tenendo il gioco ai due amici – poi lo abbiamo bloccato>> concluse il pakistano non specificando nomi.
 
<< Due, eh?>> chiese Ilaria come a sottolineare la cosa, guardando con la coda dell’occhio Harry.
 
<< Si si, non oltre…>> rispose in modo solenne Louis.
 
<< Altra regola?>> chiese la bionda.
 
<< Non si tocca la mia console! Ma a quanto pare – disse il pakistano voltandosi verso il maggiore di tutti – non è molto chiara questa regola, vero?>>
 
<< Scusa! Non lo faccio più promesso!>> si scusò il castano in fretta.
 
<< Zayn, dovresti legarlo..>> disse Dalila trattenendosi dallo scoppiare a ridere.
 
<< Non sono io quello che lega le persone>> precisò subito il pakistano.
 
<< Tu sei quello che ammanetta?>> chiese Ilaria con uno strano sguardo malizioso.
 
<< No, non sono nemmeno quello>> rispose il moro.
 
Scoppiarono tutti a ridere, ormai stava diventando un gioco di squadra, non più una cosa a due: Louis e Dalila non erano da soli.
 
Il riccio intanto se ne stava zitto e la rossa non ci fece caso più di tanto.
 
<< Altra regola – disse Niall – non si colorano i muri di casa, vero Malik?>>
 
<< Ehy! Primo: era il muro di camera mia. Secondo: non era nulla di sconcio>> rispose il ragazzo sotto accusa e questa volta lanciando lui una frecciatina. Gli piaceva l’idea di “stare dalla stessa parte” della bionda, reggerle il gioco insomma.
 
<< Non ci piacciono le immagini in 2D. Preferiamo il 3D, eh?>> commentò Louis.
 
<< Bè rende meglio..>> continuò Dalila facendo scoppiare a ridere tutti.
 
Ilaria sorrise alla battuta, ma dopo pochi secondi dovette trattenere le sue risate, sentendo il riccio irrigidirsi al suo fianco.
 
<< Un’altra regola è: non si entra nelle camere altrui senza bussare>> disse Niall guardando Liam.
 
<< LIAM!>> scoppiò a ridere Dalila.
 
<< Ehy! E’ il Daddy che è in me! Non è colpa mia! e poi non lo faccio più!>> cercò di giustificarsi il castano.
 
<< Ti credo! Chi vorrebbe vedere certe cose>> disse la bionda scoppiando a ridere.
 
<< Già, non è proprio il massimo… specialmente se ti aspetti tutt’altro!>> commentò Louis.
 
<< E’ come prendere un CD e vedere una cosa al posto di un’altra!>> Dalila lanciò il pezzo grosso.
 
Niall e Liam scoppiarono a ridere, Zayn non riuscì a credere di quanta malvagità ci fosse il quel corpicino ma, nel vedere la faccia dell’italiana, anche lui scoppiò a ridere.
Louis si allungò col braccio verso la ragazza e le diede il cinque.
 
Solo Ilaria rimase per un momento pietrificata: quella era stata pesante.
Sarebbe scoppiata a ridere anche lei se non fosse che lanciando uno sguardo al cantante al suo fianco, lo vide voltare la testa nel verso opposto. Le sue mani cominciarono a sfregarsi l’una contro l’altra e si vedeva che stava utilizzando tutte le sue forze per far finta di nulla.
Quindi trattenne le risate e cercò di capire cosa stesse succedendo, ma i suoi pensieri furono interrotti dall’amica.
 
<< Altre regole?>> chiese Dalila una volta che tutti si fossero ripresi e guardando i padroni di casa.
 
<< Si, se Niall vi chiede di fare la spesa con voi la risposta è “no”>> disse Liam alle due ragazze.
 
<< Uffa…>> mormorò il biondo del gruppo.
 
Dalila curiosa chiese il perché e Zayn cominciò a raccontarle dell’unica volta in cui lo lasciarono andare e tornò con più di dieci buste stracolme di cibo.
 
Ilaria, che stava ascoltando il racconto del pakistano, venne attirata di nuovo dal ragazzo al suo fianco. Era seduto con le braccia poggiate sulle ginocchia e le mani unite reggevano il mento. Era strano, non l’aveva mai visto in quel modo. Che gli passava per la testa? A cosa stava pensando?
 
<< Quanti? Nove pacchi di patatine?>> urlò Dalila sotto shock attirando l’attenzione dell’amica.
 
<< Okay, Niall non provare a chiederlo nemmeno – disse Ilaria tornando in se – tu non ti avvicini nemmeno al supermercato!>>
 
<< Si si, lo so!>> le rispose l’irlandese facendole una linguaccia.
 
<< Poi… altre regole? Non mi viene in mente nulla…>> commentò Liam.
 
<< SI! C’è ne una molto importante>> disse Zayn.
 
<< Cioè? – chiese Dalila sorpresa da quella reazione eccessiva – qualcosa mi dice che ha a che fare con il tuo riposino, vero?>> lo prese in giro lei.
 
<< E’ vietato fare scherzi dalle 2 di notte alle 8 di mattina>> disse il pakistano.
 
<< Che antipatico... – gli rispose il maggiore – è solo colpa tua se la mia arte è stata limitata!>>
 
<< Ma quale arte e arte! Lou, senza offesa, ma non era il massimo addormentarsi con l’ansia!>> gli fece notare Liam.
 
<< Era una gran rottura di palle!>> disse molto espansivo Niall.
 
<< Niall! Un minimo di contegno!>> lo sgridò Liam.
 
<< Ma… non mi pare che il contegno sia un pezzo forte in questa casa… - puntualizzò la bionda – eppure ci vuole quando si fanno determinate cose… non è bello condividerlo con i propri coinquilini!>> disse guardando con la coda dell’occhio Harry e scoppiando a ridere insieme al resto del gruppo. Ilaria sorrise e contemporaneamente guardò il ragazzo; non sapeva bene perché, ma era preoccupata.
 
<< Lou ti prego, dimmi che hai fatto una foto alle loro facce!>> disse Dalila. Nessuno nominava il fatto vero e proprio ma tutti si capirono al volo.
 
<< Bionda, dovevi vederli! Pensa che le parole di Liam furono: “Puoi spiegare?”>> le raccontò il maggiore di tutti.
 
<< Liam, ti era ancora sconosciuto quel mondo?>> lo prese in giro la bionda.
 
<< Evidentemente si perchè era spiegato mooolto bene!>> disse Zayn sorridendo malizioso al ricordo.
 
<< Almeno io ho detto qualcosa! Niall stava morendo soffocato e tu… - il ragazzo si fermò – tu eri impegnato a guardare!>> lo accusò.
 
<< Bè ce da ammettere che da guardare ce n’era di roba!>> ammise il pakistano.
 
Ripresero tutti a ridere, anche Dalila che, avendo fatto caso alle parole appena dette dal moro, lo colpì violentemente.
 
<< Che c’è?>> chiese preso in contro piede.
 
La bionda, mentre continuava a ridere fingendosi divertita dalle sue parole, lo guardò male.
 
<< Ehy, qualcuno è geloso?>> le sussurrò il ragazzo in un orecchio.
 
Ilaria, che non perdeva mai di vista la bionda e il pakistano, non si accorse nemmeno di quel piccolo scambio di battute tra i due, troppo presa a guardare Harry alzarsi ed allontanarsi verso la porta d’ingresso sussurrando un debole “vado al bagno”.
 
Rimase immobile ed impassibile su quella sedia a sdraio, mentre gli altri ridevano e seguivano la discussione, ed Harry spariva dietro la porta di casa.
 
Aggrottò leggermente le sopracciglia, davvero non capiva cosa gli fosse successo. Cosa avevano fatto di male? Era per le battute? Doveva andare davvero in bagno? Era preoccupato per altro che lei non sapeva?
Purtroppo per il momento ignorava la risposta a tutte le sue domande.
 
Improvvisamente la sua attenzione fu attirata dalla voce squillante di Louis e le risate di Niall e cercò di capire di cosa stessero parlando, di riprendere il filo del discorso e non pensare al riccioluto.
 
“Prima o poi tornerà” pensò leggermente insicura.









Salve a tutti! Eccoci al capitolo 45! :)
Wow, certo che abbiamo scritto tanto, e voi siete state impeccabili ogni singola volta. Siete sempre pronte a leggere un nostro nuovo capitolo ed alcune di voi lo aspettano davvero con ansia, come se fosse la cosa più importante della settimana, e di questo vi ringraziamo immensamente.
Ci sono arrivate recensioni e messaggi stupendi e ci teniamo a dirvi quanto ci faccia piacere.
Ci preme anche ringraziare di cuore Asia (su EFP  liamvsspoons) che ha letto la nostra fanfiction e ha scritto una recensione con segnalazione all’amministrazione come storia scelta. Ci ha colpito molto, grazie mille. Anche lei è una scrittrice che con una sua amica sta sviluppando una storia; andate a leggerla se vi va ;)
Ci scusiamo se qualche volta pubblichiamo in ritardo (a volte anche troppo), ma con la scuola è così. Inutile dirvelo, lo sapete anche voi… Ma la cosa fantastica è che continuate a seguirci nonostante vi facciamo aspettare e vi infliggiamo torture lente e sfiancanti >.<
Intanto, godetevi questo capitolo (anche se in ritardo). Speriamo sia valsa la pena aspettare :)
A presto

-Ila&Da-

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Capitolo 47
*** There's A Place For Us (Parte VIII) ***


8th July 2014, Sunday
 
 
 
 
Perché si trovava sul letto di camera sua? Perché con una scusa se n’era andato? Non era mai stato un tipo che si prendeva sul serio, ma allora perché quella volta si sentiva come infastidito dai loro commenti?
 
In realtà l’unica cosa che si chiedeva in quel momento era cosa pensava la rossa di lui.
Stava facendo di tutto per non far trapelare la persona che era ed il cambiamento graduale e silenzioso che stava cercando di intraprendere. Per nulla al mondo avrebbe buttato tutto all’aria per qualcosa che non era più e che ormai non aveva più nessuna importanza.
 
Era sempre stato molto affascinato dalle ragazze, e dopo X-Factor, la sua entrata in quel mondo a soli sedici anni lo portò ad esserne circondato, mentre l’inesperienza lo portò a fare degli errori. Dopo le prime delusioni e la consapevolezza della piega che la sua reputazione sui giornali stava prendendo, cominciò a crescere e a capire che non era quello il modo. Fu giudicato male, altre persone ci finirono di mezzo, e per questo decise che da allora in poi ci sarebbe andato con i piedi di piombo.
 
Era un mondo pericoloso quello, e ci si accorgeva degli errori che si facevano solamente quando ci si sbatteva contro violentemente; era tutto inaspettato, non calcolato né deciso. Era un mondo nuovo e non sapeva assolutamente come comportarsi.
 
E proprio poco tempo dopo aver intrapreso il processo di cambiamento che si era prefisso, bastò una visita lampo nel paese famoso per la moda, il cibo e l’arte, che tutti i suoi buoni propositi divennero in un attimo realtà.
 
Vide quella ragazza, nel mese che separava il freddo inverno dalla calda estate; solo un’occhiata e subito un flash forward su tutta la sua vita gli passò davanti agli occhi.
Tutto improvvisamente gli fu più chiaro.
 
Ma forse in quel momento chi non aveva le idee chiare era Ilaria; chissà cosa pensava dell’accaduto.
 
Harry cominciò a rimuginare su cosa avrebbe potuto dirle, perché si, doveva parlarle.
 
 
 
I dieci minuti seguenti all’entrata di Harry in casa, la rossa li passò pensando proprio a lui. Non capiva perché se ne fosse andato così, con quella strana espressione sul volto; sapeva che non era andato davvero in bagno, così non vedendolo tornare decise di andare a cercarlo.
 
Si diede un’occhiata in giro cercando di passare inosservata agli occhi dei presenti e quando fu sicura che nessuno la stesse guardando, fece uno scatto felino verso la porta d’ingresso, richiudendola subito dopo alle sue spalle.
 
Solo Niall, che per un attimo si distrasse dalle battute a raffica che Louis e Dalila stavano facendo sul ricciolino, fu catturato dalla vista di qualcosa, o meglio qualcuno, che si muoveva velocemente. Guardò la ragazza sparire in casa ed un’espressione pensierosa gli si dipinse sul viso.
 
 
 
Ilaria salì le scale silenziosamente guardandosi intorno e, dopo essersi assicurata che il bagno fosse libero, entrò in camera di Harry: se la sua scusa fosse stata vera, probabilmente avrebbe usato quello della sua stanza.
 
Non appena aprì la porta però, lo trovò disteso sul letto in direzione diagonale di modo da non far toccare le scarpe con la coperta. Tenendo le mani dietro la testa, si voltò verso la porta della stanza e vide la ragazza ferma sul ciglio. Non le disse niente e dopo averla guardata per qualche secondo girò nuovamente lo sguardo verso il soffitto. Non aveva un’espressione arrabbiata, nemmeno delusa o triste; era più...come sovrappensiero.
 
La rossa socchiuse di nuovo la porta alle sue spalle e si avvicinò al ragazzo, stendendosi lentamente al suo fianco e poggiando la testa sul suo addome.
 
Rimasero così, fermi e pensierosi.
 
Lei, che si chiedeva cos’avesse lui, perché se ne fosse andato in quel modo quando la serata era così tranquilla e serena e cosa la sua testa stesse elaborando.
 
Lui, che semplicemente cercava disperatamente un modo per parlare di quel video e tutto ciò che riguardava quella sua parte di vita.
 
Ad un tratto il cantante si rese davvero conto che la ragazza era lì, tra le sue braccia, addossata al suo corpo. Abbassò di poco lo sguardo e vide la sua testa rosso ramato e riccia; si stupì che lei l’avesse raggiunto, che avesse capito che era solamente una scusa. Ma perché era lì in fin dei conti? Che avesse capito qualcosa?
 
<< Non ti si può nascondere nulla, vero?>> domandò Harry tenendo lo sguardo fisso al soffitto.
 
Ilaria non rispose, semplicemente scosse la testa ed il riccioluto capì il suo “no” dai movimenti sul suo stomaco.
 
<< Sei arrabbiato?>> chiese lei invece.
 
Il minore fece un grosso e lungo sospiro: se l’aspettava quella domanda, da com’era uscito di scena poco prima era ipotizzabile una diagnosi del genere da parte della ragazza. Cercò di rilassarsi, ma continuava a chiedersi se era il momento di affrontare quel discorso oppure era troppo presto.
 
<< No>> rispose quasi in un sussurro.
 
La rossa aggrottò le sopracciglia, c’era qualcosa che non le tornava.
 
<< Cosa c’è che non va allora?>> alzò la testa, poggiando piano il mento nel posto dove l’attimo prima c’era la sua guancia; lo guardò, come per volergli leggere i pensieri.
 
<< Volevo starmene un po’ da solo>> disse lui guardandola, per poi tornare a fissare il soffitto.
Dopo poche decine di secondi ad Ilaria scappò una piccola risata, che portò il ragazzo a puntare gli occhi su di lei.
 
<< Ma come siamo permalosi>> commentò lei punzecchiandogli la pancia con l’indice. Aveva capito che era andato via in quel modo per via delle battute degli altri sul suo conto.
 
Harry non si mosse dalla sua posizione e tornando a guardare altrove, cercò di trattenere un sorriso, senza successo.
 
Non appena le fossette scomparvero, il ragazzo tornò serio. Fissò davanti a sé,  forse pensando a cosa dire, a come formulare bene la frase in modo che esprimesse ciò che voleva, forse evitando totalmente di rispondere.
 
La ragazza si mise a pancia in giù e si poggiò sui gomiti per guardarlo meglio, ma lui ancora non accennava né a parlare, né a rivolgerle uno sguardo.
 
<< È che non sarebbe dovuto uscire fuori così>> farfugliò alla fine, forse mettendo finalmente fine ai suoi complessi mentali ed ai suoi conflitti interiori.
 
<< Che vuoi dire?>> chiese lei cercando di farsi dare una spiegazione più approfondita. Aveva capito si trattasse del video, ma perché quell’affermazione?
 
<< Avresti dovuto saperlo in modo diverso, magari in un altro momento>> disse Harry non guardandola.
 
<< Harry, è solo un video...>> fece lei molto tranquillamente.
 
<< Non è solo un video – puntò improvvisamente gli occhi su di lei: si stava forse irritando? – cioè...si, ma mostra la persona che ero>> concluse calmandosi, accorgendosi che era con lei che stava parlando.
 
Ilaria lo fissò, non sapendo cosa dire per qualche decina di secondi. Non ci stava capendo molto a dire la verità: un momento prima erano in cucina ed Harry le raccontava cosa era successo un paio d’anni prima, e l’attimo dopo erano su quel letto a discuterne. Forse stava cominciando a comprendere il perché di tanta vergogna nel raccontarlo alla rossa.
Quella vergogna era forse in realtà...paura?
 
<< Ma adesso non sei più così... – affermò lei leggermente insicura – no?>> chiese conferma.
Il riccio cercò di non esitare, voleva rassicurarla a tutti i costi.
 
<< Non proprio così ma... non sono ancora perfetto>> rispose il cantante in un sussurro.
 
<< Non devi essere perfetto>> disse la rossa di getto.
 
Harry tornò a guardarla, degli occhi sorpresi la fissavano e le chiedevano di andare avanti.
 
<< Si insomma... – la ragazza prese a giocherellare con la stoffa della maglietta di lui – non sei più quella persona, questo basta – gli spiegò guardandosi le mani – tutto il resto di te credo che vada bene così>> concluse sorridendogli.
 
Harry rispose al sorriso e sfilando una mano da dietro la testa, le accarezzò il profilo della guancia sinistra. Lei abbassò lo sguardo, intimidita.
 
<< Ma... – d’un tratto le venne in mente una cosa – perché proprio adesso ti è venuto questo complesso mentale?>> chiese, gesticolando con le dita le virgolette sulle ultime due parole.
 
<< È complicato – lasciò andare il braccio stendendolo vicino al corpo della ragazza – in realtà pensavo di riuscire ad affrontarla meglio>>
 
Non poteva di certo dirle che temeva quello che lei probabilmente pensava di lui e nemmeno che non avrebbe voluto farle vedere ciò che era qualche anno prima, perché per il riccio la ragazza stava diventando qualcosa di importante e la paura di rovinare qualcosa tra loro lo terrorizzava.
 
<< E poi pensavo che sarebbe rimasta fra noi, invece adesso lo sanno tutti e i ragazzi continuano a mettere il dito nella piaga>> aggiunse il minore.
 
La ragazza abbassò lo sguardo, si sentiva un po’ colpevole.
 
<< Mi dispiace di averti costretto a dirmelo e di averlo raccontato a Dalila>> si scusò lei.
 
<< Non è colpa tua – Harry afferrò una ciocca dei lunghi capelli di lei – non avrei dovuto cedere alle tue suppliche>> disse scherzoso.
 
Ilaria rise ed il riccioluto la osservò: era magnifica.
 
Sfilò anche l’altra mano da dietro la testa e la fece poggiare con la guancia sul suo petto; la sinistra di lui e la destra di lei si intrecciarono ed il cantante affondò la mano restante tra la folta chioma della ragazza. Passò tra i suoi ricci rosso ramato, anche lei come lui li aveva naturali. Li adorava e decise che da quel momento in poi le avrebbe detto sempre di non farli lisci.
 
<< Comunque secondo me dovresti prenderla meno sul serio – disse Ilaria rimanendo nella stessa posizione e riprendendo il discorso – ci abbiamo riso su tutti e penso che dovresti farlo anche tu>>
 
Il sorriso di Harry scomparve in pochi secondi: la ragazza non aveva capito sul serio e fino in fondo quello che intendeva il riccio. D’accordo, l’aveva presa sul ridere e questa non era una cosa del tutto negativa, ma quel video lo riportava ad un pezzo del suo passato e se la rossa avrebbe dovuto far parte della sua vita come credeva e voleva, allora doveva saperlo.
 
Scosse la testa e fece per parlare, ma la ragazza alzò la testa improvvisamente dal suo petto, sentendo delle risate provenire dal balcone semiaperto.
 
<< Andiamo?>> domandò lei guardando Harry; si vedeva dalla sua faccia che moriva dalla voglia di sentire le battute di Louis.
 
Il ragazzo però al contrario era un po’ scettico ed avrebbe preferito mille volte rimanere esattamente dov’era, con Ilaria tra le braccia.
 
<< Dai, non fare il pesante! – la ragazza si alzò dalla posizione stesa e si mise in ginocchio sul materasso – vieni in giardino con me, forza>> la rossa gli afferrò una mano e lo tirò verso di sé.
 
<< Non mi piacciono gli asociali>> lo avvisò lei.
 
Ilaria scese dal letto e tirando nuovamente il riccio per un braccio quest’ultimo dopo poco si convinse e mise in moto le sue gambe.
 
<< Finalmente!>> disse la ragazza varcando la soglia della porta della stanza.
 
Harry le sorrise di rimando, ma in realtà nella sua testa c’era ben altro.
La rossa non aveva capito bene ciò che lui intendeva: quella parte della sua vita non gli piaceva ed in pochi la conoscevano. Molto spesso la gente gli aveva dato addosso, i giornalisti avevano detto cose spiacevoli e tutto questo in una carriera appena iniziata può far nascere dei pregiudizi ma soprattutto può metterti K.O.
 
Ilaria forse non aveva colto il punto fino in fondo e per questo l’aveva presa così alla leggera. Aveva paura che una volta scoperta tutta la storia, se ne sarebbe andata; aveva paura che lei si affidasse solo a ciò che dice la gente e che si fosse fatta un’idea sbagliata su di lui.
 
E quindi la vera domanda era: Ilaria ignorava ciò che lui aveva intenzione di spiegarle oppure l’aveva capito ma non gliene importava nulla perché non era interessata sul serio ad Harry?
 
 
<< Ehy ragazzi! Dov’eravate finiti?>> domandò Louis vedendo la rossa ed il riccio tornare in giardino.
 
<< Beh il tempo per un rapido video ce l’hanno avuto, Lou>> rispose Dalila guardando prima l’orario sul cellulare e poi il maggiore.
 
<< Veramente siamo venuti a dirvi che andiamo a dormire>> prese parola Ilaria, interrompendo non tanto Louis ma Dalila: quella sera stava un po’ esagerando.
 
<< Non insieme spero>> commentò la bionda, la quale sembrava avere ispirazione per continuare in quel modo all’infinito.
 
<< Non preoccuparti, Da – l’italiana la fulminò con lo sguardo – dormirò con te, ti starò molto attaccata>> rispose lei fissandola e comunicandole più con gli occhi che con le parole.
 
La bionda abbassò lo sguardo, colpevole e la rossa si sentì soddisfatta, avendo messo finalmente fine a quella storia; o almeno quella era la sua speranza.
 
<< Io direi – sbadigliò, stanco anche lui – di andare a dormire tutti>> propose Niall stiracchiandosi.
 
Gli altri ragazzi annuirono e tutti insieme si alzarono ed entrarono in casa.
 
<< Bene – disse Liam facendo il punto della situazione – ragazze, in bagno vi abbiamo messo delle asciugamani pulite e degli spazzolini nuovi. Vi serve altro?>> chiese premuroso.
 
<< Io posso prestarti qualcosa da mettere>> fece Harry ad Ilaria; quest’ultima lo guardò sorridendo complice, poi voltò lo sguardo altrove, incredula al pensiero di poter indossare qualcosa del minore.
 
<< Io posso dormire così>> disse Dalila senza problemi; non era assolutamente la prima volta che capitava.
 
<< Magari qualcuno può prestarti qualcosa>> avanzò Liam, ma la bionda insistette dicendogli di lasciar stare. Zayn guardò l’amico e capì che quel “qualcuno” non era puramente casuale; si scambiarono uno sguardo e Liam decise di lasciar perdere e di non voler sapere nulla.
 
<< Dubito che abbiate uno struccante, giusto?>> chiese Ilaria sorridendo.
 
<< Sbagli – rispose Louis attirando l’attenzione delle due ragazze – ci dovrebbero essere ancora le salviette di Eleanor, le ha lasciate per quando rimane a dormire qui>>
 
<< Beh non c’è che dire, siete attrezzati>> commentò Dalila.
 
<< Certo bionda! Avevi dubbi?>> disse il maggiore cominciando a salire le scale.
Tutti lo seguirono a ruota.
 
<< A questo punto penso che abbiate tutto, poi domani vi accompagneremo a prendere le vostre cose in albergo>> Liam informò le due ragazze.
 
<< D’accodo, grazie mille>> rispose Ilaria sorridendogli.
 
<< Il solito Daddy>> disse Louis mettendo una mano sulla spalla all’amico e facendo ridere tutti gli altri.
 
<< Bene ragazzi, allora a domani>> fece Niall avviandosi verso la camera di Louis con il maggiore al suo seguito.
 
<< Buonanotte>> disse Liam lasciando nel corridoio la cerchia di ragazzi, i quali risposero al saluto.
 
<< Buonanotte Zayn>> fece Ilaria alzando una mano; il pakistano le rispose con un occhiolino ed Harry si avvicinò con la rossa alla sua camera.
 
<< ‘Notte blonde>> sussurrò Zayn all’italiana.
 
<< ‘Notte Malik>> disse Dalila in risposta ed allontanandosi verso l’ultima camera in fondo al corridoio.
 
Harry aprì la porta e la rossa si fermò sulla soglia.
 
<< Lascia perdere gli avvenimenti di oggi, non contano nulla>> gli sussurrò lei per non farsi sentire dall’amica che in quel momento le passò alle spalle. Il riccio annuì e sorrise.
 
<< Passo dopo a prendermi qualcosa da indossare, okay?>> disse lei allontanandosi di qualche passo verso la stanza gentilmente concessa dall’irlandese.
 
<< Certo, ti aspetto>> le disse, poggiando una mano sullo stipite.
 
Prima di chiudere la porta delle rispettive camere, si sorrisero.
 
Ilaria raggiunse l’amica, la quale si sedette sul letto.
 
<< Cos’è quel sorriso?>> chiese alla rossa.
 
<< Nulla – evitò lei abbassando lo sguardo – piuttosto... – tornò a guardarla – ma che hai combinato là fuori?>>
 
<< Niente>> Dalila fece finta di ignorare la situazione.
 
<< Ci sei andata giù un po’ pesante>> commentò Ilaria sfilandosi le scarpe.
 
<< Non poteva passare inosservata una cosa del genere!>> si difese la bionda.
 
<< Un complotto con Tomlinson, ma ti rendi conto?! È come fare un patto col diavolo!>> disse l’altra un po’ più aggressiva.
 
<< Appunto!>> rispose lei ridendo.
 
Dalila sembrava non capire, era addirittura entusiasta di ciò che aveva fatto. La rossa alzò gli occhi al cielo; non aveva né la forza né la voglia di discutere per qualcosa che ad ogni modo non avrebbe compreso.
 
<< Solo una cosa: non farlo più per favore>> concluse Ilaria, senza cercare di spiegare all’amica la situazione.
 
<< Ma perché te la prendi tanto? Ci siamo solo divertiti un po’ – fece Dalila, non capendo il perché del suo comportamento – e poi anche tu ci stavi all’inizio>>
 
<< Lo so ma...ho sbagliato anche io infatti>> disse lei lasciandosi andare sul letto e stendendosi di fianco all’amica.
 
Dalila aggrottò le sopracciglia. Perché tutta quella serietà da un momento all’altro?
 
<< Ila, che succede?>> le chiese allora.
 
La rossa la guardò.
 
<< Non ne ho idea>> rispose lei mettendosi un cuscino in faccia.
 
<< Ne vuoi parlare?>> domandò l’amica.
 
<< No...è complicato, vorrei prima capirci qualcosa di più>> fece Ilaria alzandosi sui gomiti.
 
<< Okay, ma tu stai bene?>> chiese Dalila; era ciò che alla fine le interessava di più.
 
<< Si tranquilla – le sorrise – è qualcosa che riguarda Harry... credo>> aggiunse aggrottando le sopracciglia; l’unica cosa certa era la confusione che aveva in testa.
 
<< Meglio così>> le sorrise la bionda.
 
<< Vado prima io in bagno?>> domandò Ilaria alzandosi dal letto.
 
<< Si, vai tu che sei quella che ci mette di più>> rispose l’amica, mentre la rossa le fece una linguaccia.
 
<< Aspetta!>> la bloccò la bionda ripensandoci un attimo.
 
<< Cos..>>
 
La rossa non ebbe il tempo di dire nulla che Dalila sfrecciò fuori dalla camera e corse chissà dove. Pochi secondi dopo Ilaria la rivide tornare in camera con tutta tranquillità e con una salvietta struccante in mano.
 
<< Se volevi andare prima tu bastava dirlo>> le fece notare la più piccola delle due.
 
<< No, tranquilla solo – si fermò cominciando a struccarsi – mi prudono gli occhi>> concluse continuando a grattarsi gli occhi.
 
<< Okay, allora vado io>> le sorrise Ilaria avviandosi verso la porta.
 
<< Ah, Ila – la chiamò Dalila prima che l’italiana uscisse dalla stanza – chiedi scusa ad Harry da parte mia>>
 
<< D’accordo>> le sorrise Ilaria, sparendo poi dietro la porta.
 
 
 
La rossa uscì dalla sua stanza, ma prima di arrivare a quella che era la sua destinazione, andò dalla parte opposta, verso l’inizio del corridoio, lì dove la porta della prima camera a sinistra era socchiusa.
 
Bussò piano con le nocche sul legno e una voce roca le disse “avanti”. Con una piccola spinta alla porta scorse la figura del ragazzo seduto sul letto con i gomiti poggiati sulle ginocchia e il cellulare tra le mani; con sguardo puntato su di lei, gli si dipinse un sorriso sul volto.
 
<< Disturbo?>> chiese lei avendolo visto impegnato a trafficare con l’aggeggio elettronico.
Il ragazzo lanciò un veloce sguardo a ciò che aveva fra le mani.
 
<< No, assolutamente>> disse poggiando il cellulare sul comodino al suo fianco ed alzandosi in piedi.
 
<< Ero venuta per i vestiti>> gli rinfrescò la memoria lei; la guardava come se già se ne fosse dimenticato.
 
<< Oh...certo>> rispose lui ricordandosene improvvisamente e andando verso il suo guardaroba.
 
Era tutto inutile, la sola vista di lei - soprattutto se inaspettata - gli offuscava la mente; in più era immerso completamente nei suoi pensieri riguardanti la loro conversazione.
Aprì le ante dell’armadio e parte della sua figura vi sparì dietro.
 
I minuti seguenti furono abbastanza silenziosi: entrambi non sapevano cosa fare dopo ciò che si erano detti e mentre Ilaria cercava di pensare a qualcosa da dire che non riguardasse il video, Harry era preoccupato e non riusciva a pensare ad altro che alla conversazione avvenuta in quella stessa camera poco prima. Oltre tutto gli risultava difficile concentrarsi nello scegliere gli indumenti con la figura della ragazza poco più in là, sentiva che lo stava scrutando.
 
<< Che ne dici di questi?>> ruppe il silenzio il riccio, mostrandole una maglia bianca a mezze maniche classica ed un paio di pantaloncini gialli che Ilaria gli aveva già visto indosso in alcune foto dove era andato a fare jogging. Sorrise leggermente a quel pensiero.
 
<< Andranno benissimo>> rispose lei afferrandoli e ringraziandolo.
 
Lui le sorrise ma non disse niente, la sua mente era ancora altrove.
 
<< Allora...vado>> fece lei non sapendo cosa dire ed indicando dietro le sue spalle.
 
<< Si, va bene>> commentò semplicemente lui, seguendola verso l’uscita della camera.
 
<< ‘Notte>> disse lei sorridendogli.
 
<< Buonanotte>> rispose il cantante con un po’ meno entusiasmo ma cercando di nasconderlo.
 
La rossa uscì dalla stanza e si diresse verso la fine del corridoio dov’era situato il bagno.
 
 
 
Nel frattempo, appena Ilaria aveva chiuso la porta di quella che per il momento era la loro camera, la bionda aveva aspettato pochi secondi per poi riaprirla armata di spazzolino, con tanto di dentifricio sopra, ed era andata zitta zitta nel bagno al piano inferiore. Sapeva che l’amica ci avrebbe messo troppo e lei sarebbe crollata in meno di cinque minuti quindi decise di anticiparla.
Dopo essersi lavata i denti e sciacquata la faccia con l’acqua gelida si diresse di nuovo nella stanza dell’irlandese.
 
Non appena arrivò si fiondò sul letto dove si buttò a pancia in su. Si sentiva stranamente bene, spensierata e contenta. Quella serata passata in giardino con i suoi nuovi amici le aveva lasciato una sensazione bellissima. In fondo lei lo diceva sempre: non c’era nulla di più bello di una serata tra amici. Niente bar, pub, discoteche o altri posti dove i giovani andavano per passare le serata. Per lei era tutto molto più semplice, bastava una casa, o comunque un posto dove poter stare, e la semplice presenza delle persone con cui amava passare il tempo. Non era nulla di che ma era proprio questo il bello.
 
Mani dietro la testa pensava a tutto quello che lei e Louis avevano combinato nelle ultime due ore; si erano proprio divertiti.
 
Le parole di Ilaria le tornarono in mente e fece iniziare nella testa della bionda strani pensieri. Che Harry ci fosse rimasto particolarmente male? Forse lei e Louis avevano davvero esagerato?
 
<< Vabbè ho detto a Ila di chiedergli scusa…>> disse ad alta voce la ragazza; sembrava stesse cercando di zittire la sua coscienza.
 
Però…
 
<< Okay!>> disse esasperata l’italiana afferrando il cellulare.
 
Aprì un nuovo messaggio e cominciò a digitare.
“Hazza ricordati che ti voglio bene lo stesso! Scusa! :) Da x”
 
<< Spero tu sia contenta, dannata coscienza!>> disse la bionda sdraiandosi di nuovo sul letto riprendendo i pensieri interrotti poco prima.
 
Una delle cose che più le piacque fu la complicità di tutti gli altri ragazzi, si erano divertiti tutti insieme ognuno facendo la propria parte. Dalle minacce di Niall alla versione paterna di Liam, per non dimenticare Zayn…
 
Nel silenzio più totale della camera si riuscì ad udire perfettamente il sospiro che uscì dalle labbra della ragazza nel ripensare al modo in cui il pakistano le teneva testa; per un attimo c’era stata una complicità bella e pura tra i due.
 
<< Quel ragazzo mi farà uscire fuori di testa…>> mormorò in italiano la bionda arrossendo violentemente.
 
Accortasi della reazione che aveva avuto si portò le mani sul viso e, dopo essersi seduta, cercò di darsi una calmata; non era da lei fare certe cose.
Eppure quando si trattava di quel dannatissimo pakistano il suo cervello andava a farsi un giro chissà dove.
 
Solo in quel preciso momento si rese conto di una cosa.
 
<< Che razza di idiota sono?!>> si sgridò da sola.
 
Come diavolo aveva fatto a non capire che Zayn non voleva fumare? Aveva completamente ignorato il suo segnale, non aveva dato peso a quel “Stavo andando su a fumare..”.
L’avrebbe capito anche un bambino, Zayn voleva solo stare un po’ con lei e cosa aveva fatto lei? Niente, completamente ignorato.
 
All’improvviso le vennero in mente le parole di Louis poco dopo in giardino, aveva fatto cenno ad una “fumata mancata” del pakistano.
 
<< Ora che ci penso..>> cominciò a ragionare la bionda << Non puzzava!>> disse sorpresa; non le era sembrato di aver sentito quell’odioso odore di fumo addosso a Zayn.
 
Cercò di mettere in ordine le idee per arrivare ad una conclusione.
Zayn le aveva chiesto - anche se in modo molto poco esplicito e abbastanza contorto - di stare un po’ insieme, lei non l’aveva calcolato e lui, chissà perché, non aveva fumato.
Che lei lo influenzasse? Possibile?
 
<< Vediamo..>> mormorò con una strana luce negli occhi e fiondandosi fuori dalla stanza.
 
Senza nemmeno bussare aprì la porta della camera del pakistano e ci sbirciò dentro. Lo vide giusto in tempo mentre usciva sul balcone con l’accendino nella mano destra e una sigaretta in quella sinistra.
 
“Tempismo perfetto! Vediamo se riesco a impedirgli di fumare…” pensò la ragazza chiudendo rumorosamente la porta.
 
Zayn, immerso nei suoi pensieri, fece per portarsi la sigaretta tra le labbra quando un rumore attirò la sua attenzione; si voltò e rimase senza parole.
Dalila, come se nulla fosse, era seduta al centro del letto con le gambe incrociate e un sorrisino diabolico sul viso.
 
<< Ehy, che ci fai qua?>> le chiese posando la sigaretta e l’accendino sul tavolino sul balcone e rientrando in camera.
 
<< Ciao>> lo salutò lei con tono da bambina.
 
I due si guardarono senza dire nulla, non avevano idea di che dire o fare. Zayn sorrise leggermente, era impressionante il modo in cui, quella piccola peste, riusciva a farlo sentire felice. Era semplicemente seduta lì senza fare nulla, eppure lui si sentiva così bene.
 
La raggiunse e si sedette sul letto leggermente girato verso di lei col busto.
 
<< Oh dimenticavo!>> disse all’improvviso lei riprendendo vita << Domani mi dovrai far vedere il famoso disegno sulla parete!>> gli rispose come fosse la cosa più ovvia del mondo.
 
Zayn annuì semplicemente poi si rese conto che la bionda aveva ancora addosso i jeans.
 
<< Okay ma adesso - cominciò a dire alzandosi e andando verso l’armadio - va’ a metterti questi>> le disse lanciandole un paio di pantaloni di una tuta e una sua maglia.
 
Dalila prese i vestiti e guardò il pakistano davanti a se; che doveva fare di preciso?
 
<< Non vorrai dormire così>> le disse indicandola.
 
<< Oh..>> mormorò la bionda notando il suo abbigliamento.
 
<< Bè quando Ila esce dal bagno andrò a cambiarmi>> gli rispose sorridendo. Anche se non lo dava a vedere ascoltava e si preoccupava più di quel che sembrava.
 
<< Puoi be… il mio bagno è libero>> le disse indicandole la porta del suo bagno in camera.
 
<< Sicuro?>> chiese la bionda.
 
<< Certo>> le rispose il ragazzo mettendo le mani nelle tasche dei pantaloni. Lo faceva ogni volta che si sentiva in imbarazzo; l’italiana lo guardò e pensò che fosse una delle cose più dolci del pianeta.
 
<< Okay allora vado a cambiarmi tanto mi sono anche già lavata i denti - si alzò dal letto e si diresse verso il bagno - grazie mille>> disse rivolta al cantante che la guardava con un leggerissimo rossore in volto.
 
Non appena la bionda chiuse a chiave la porta Zayn si riprese e fissò il letto davanti a se.
“Bè in fondo me l’ha chiesto… perché aspettare?” pensò per poi mettersi all’opera.
 
 
 
Dopo che Ilaria uscì dalla sua stanza, Harry socchiuse nuovamente la porta e con sguardo basso rifletteva.
Ancora vestito ma senza scarpe, si distese sul materasso e mise le mani dietro la testa.
 
Sentiva una brutta sensazione addosso, come in colpa, come se volesse sparire immediatamente.
 
Perché aveva avuto quel comportamento così silenzioso e distaccato? Perché continuavano a ronzargli nella testa le parole di Ilaria? All’inizio sembrava avesse capito e volesse tirarlo su, era convinto che sarebbe andato a finire tutto bene come sempre, perché si, in quei giorni si sentiva davvero bene con la rossa al suo fianco. Era convinto che sarebbe riuscito a gestire meglio la situazione, che non sarebbe uscito fuori tutto quello che in realtà poi si era venuto a sapere, ma soprattutto che non si sarebbe sentito in quel modo; aveva promesso a se stesso che non se lo sarebbe mai permesso.
 
E invece ci era caduto di nuovo, e ancora quella paura ritornava, come in quei giorni accadeva troppo spesso. Per ogni minima cosa che non andava come aveva in programma lui si sentiva perso e una sensazione come se presto sarebbe caduto in un burrone lo invadeva.
 
Ma perché? Perché quello stato? Ilaria era una persona, era una ragazza; ce n’erano state tante di ragazze nella sua esistenza, ma nessuna di loro era mai stata ciò che contava di più. Se per qualche motivo le perdeva, si consolava subito, perché le cose più importanti della sua vita erano altre, come la famiglia e la musica.
 
Che fosse questo l’amore? Era davvero così? Eppure pensava di essere innamorato della sua prima ragazza, pensava di essere innamorato della persona con la quale per la prima volta si era spinto più in là del bacio, pensava di essere innamorato della musica, ma nessuna di quelle sensazioni era paragonabile o lontanamente simile a quella che stava vivendo in quel momento.
 
Strizzò gli occhi, incapace di continuare a pensare a tutto ciò. Si passò una mano sul viso e cercò di smettere di ragionare, o presto avrebbe avuto bisogno di uno psichiatra.
 
Si alzò dal letto e cominciò a spogliarsi, poggiando i vestiti sullo schienale della poltrona presente in camera, li avrebbe sistemati l’indomani.
 
Si avvicinò al letto e lo disfò, buttando il lenzuolo leggero alla fine del materasso e stendendosi nuovamente: a parte il clima estivo, l’ansia ed i troppi pensieri fecero sì che non sentisse il bisogno di ricoprirsi.
 
I suoi pensieri ripresero da soli, senza bisogno di permessi; ogni volta che si fermava la sua mente cominciava a viaggiare. Ma più che un viaggiare, era un vagare senza meta.
 
Improvvisamente venne invaso da rabbia, rabbia verso se stesso.
 
Se la rossa aveva davvero tutte le potenzialità per essere lei, e tutto questo sarebbe stato fermato dal suo dannatissimo passato, Harry non se lo sarebbe mai perdonato. Cominciava ad odiare quel ragazzo di qualche anno fa. Se solo all’epoca avesse saputo che ad un certo punto della sua esistenza sarebbe arrivata una persona così importante, sicuramente la storia sarebbe andata in altro modo.
 
Ma se c’era una cosa che Harry aveva imparato negli ultimi anni, soprattutto dalla straordinaria storia della formazione della sua carriera, era che non ci si doveva mai piangere addosso e guardare al passato; quella era di certo una parte della sua vita che non avrebbe mai cancellato.
 
Ora doveva fare lo stesso, doveva applicare quella lezione imparata tempo prima alla situazione attuale. Doveva smettere di voler cambiare ciò che aveva fatto, non si poteva. L’unica cosa da fare era mettere a posto il presente, di modo che anche il futuro sarebbe stato straordinario.
 
E poi, cos’era mai? Un video, e se lei avesse pensato qualcosa che in realtà non era, le avrebbe dimostrato il contrario, come solo lui sapeva fare.
 
Improvvisamente si mise a sedere: doveva fare qualcosa.
 
Si alzò dal letto e si infilò un paio di pantaloncini larghi - i primi afferrati dall’armadio - e si precipitò velocemente fuori dalla sua stanza.
 
 
 
Era davanti allo specchio del bagno e si spazzolava i denti. Fissava la figura davanti a sé nel riflesso, ma in realtà non era lei ciò che la sua mente guardava.
 
Perché aveva avuto un comportamento così strano?
Se l’era presa forse per le battute fatte in giardino? Eppure Harry non era mai stato un tipo permaloso, ci avrebbe giurato che si fosse messo a ridere anche lui insieme ai suoi amici.
Si sciacquò la bocca ed il viso, poi afferrò i vestiti del cantante e cominciò ad infilarseli. Erano tutte azioni meccaniche e non pensate, il suo cervello in quel momento era occupato da ben altro.
 
E la loro conversazione...perché se l’era presa tanto? Cos’è che avrebbe dovuto sapere in un altro modo? Ilaria sapeva benissimo che Harry era un casanova; certo, non poteva dare per certo l’esistenza di un video del genere, ma non era poi un dramma il fatto che l’avesse girato e che ce l’avesse ancora conservato.
 
Il riccio invece sembrava prenderla sul serio, e davvero non capiva il motivo di continuare a rimuginare sulla cosa, addirittura andare via dal giardino in quel modo, come se l’avessero ferito in profondità.
 
Lei l’aveva presa alla leggera, si, eppure sentiva che qualcosa la preoccupava; qualcosa che però non riusciva a capire, a portare in superficie, come quando si ha una parola sulla punta della lingua ma non si riesce a catturare.
 
Il rumore di una porta nel corridoio chiusa per niente in modo silenzioso interruppe i suoi pensieri.
 
Afferrò i vestiti che si era tolta ed uscì dal bagno, dirigendosi verso la camera che per quel momento era sua e di Dalila. Aprì la porta e ancora sovrappensiero la richiuse, andando alla poltrona per poggiarci sopra i suoi vestiti.
 
<< Andiamo a do...>> la sua frase si interruppe non appena si voltò verso il letto e non vide la sua amica.
 
Dov’era finita? Possibile fosse ancora in bagno? Eppure la bionda era veloce.
Improvvisamente le venne in mente il rumore della porta chiudersi ed in qualche modo collegò, era sicuramente là. Sorrise al pensiero, ricordandosi di quanta fatica aveva dovuto fare per convincerla ad accettare la proposta dei ragazzi quello stesso pomeriggio. Ed ora si trovava con il suo bel pakistano, davvero un ottimo inizio.
 
Si posizionò davanti allo specchio del comò ed afferrò la salvietta struccante presa dal bagno. Ma appena alzò lo sguardo rimase paralizzata, incapace di spostare gli occhi da quel riflesso alle sue spalle.
 
 
 
<< Malik questi pantaloni sono super com..>> le parole della bionda si bloccarono.
 
Zayn si voltò verso di lei e rimase senza parole. Vederla li con i suoi vestiti addosso gli faceva uno strano effetto; indossava i suoi pantaloni della tuta e la sua maglia, che le andava enorme, e aveva legato i capelli in uno chignon improvvisato all’ultimo momento.
 
All’improvviso si rese conto che la stava squadrando spudoratamente e cercò di riprendere il controllo di se. Le si avvicinò e, lentamente, intrecciò la sua mano con quella della bionda.
 
<< So che avevi detto domani ma... Eccoti>> le disse il pakistano indicandole il muro davanti a loro.
 
Dalila guardò prima il letto spostato, poi il ragazzo ed infine la parete davanti a se. Non riusciva a credere che avesse spostato il letto a quell’ora solo per farle vedere il disegno.
 
“Che carino però..” pensò la ragazza stringendo la mano scura del ragazzo ancora stratta con la sua.
 
<< Era questo?>> chiese avvicinandosi alla parete e abbassandosi.
 
<< L’idea era di fare Londra di notte, con tutte le luci della città in lontananza e qualche supereroe della Marvel nel cielo>> le spiegò lasciandola andare e guardandola mentre osservava la parete.
 
<< Ma te l’hanno impedito>> concluse lei mettendosi in piedi << Che peccato però>> mormorò.
 
<< L’idea era buona ma vabbè…>> Zayn la fece allontanare e, come poco prima, spostò di nuovo il letto e lo mise al suo posto nascondendo quella bozza di disegno.
 
<< Come ti vanno i vestiti?>> le chiese il cantante sdraiandosi supini sul morbido materasso.
 
<< Stavo giusto dicendo, prima di vedere la tua opera d’arte inconclusa, che questi pantaloni sono comodissimi!>> rispose lei lanciandosi sul letto al fianco del ragazzo.
 
<< Bene>> dopo di che portò le mani dietro la testa e sospirò.
 
Dalila lo guardò e cominciò a guardarsi intorno non sapendo bene cosa fare. Doveva rimanere o doveva andare in camera sua?
 
Zayn, non sentendola più dire nulla, aprì gli occhi e la guardò. I due si guardarono e, con un semplice sguardo, si capirono. Dalila gli sorrise si sdraiò al suo fianco e poggiò la guancia sul petto del pakistano.
 
Un po’ di coccole pre-nanna non era male come idea e, in fondo, era un modo per recuperare il tempo “perduto” quella stessa sera.
L’italiana cominciò a rilassarsi quando sentì il ragazzo irrigidirsi; aprì gli occhi e gli chiese spiegazioni.
 
<< Aspetta un attimo>> le disse lui staccandosela di dosso e alzandosi.
 
Dalila lo guardò andare verso il balcone e, senza darlo a vedere ci rimase male, per un po’ aveva pensato che grazie a lei avrebbe potuto staccarsi da quelle dannate sigarette. Avrebbe tanto voluto che Zayn smettesse di fumare, non le piaceva l’idea che si rovinasse la salute in quel modo, specialmente per il suo lavoro. Al solo pensiero che quelle cose avrebbero potuto rovinargli la voce, sentiva una strana tristezza avvolgerla. Non avrebbe mai potuto vivere senza la sua voce.
 
Zayn si bloccò davanti al balcone e guardò la sigaretta che poco prima stava per fumare poi guardò la ragazza nel suo letto.
Non fumava da dopo cena, era passato troppo tempo dall’ultima volta. Guardò di nuovo la ragazza e cercò di pensare a cosa fare; fumare o stare con la biondina?
 
“Oh ma chi se ne frega! Per una volta può aspettare!” pensò il ragazzo chiudendo il balcone e dirigendosi verso il letto.
 
Per una volta che aveva quella ragazza tutta per se non aveva intenzione di lasciarsela scappare; avrebbe fumato un’altra volta.
 
<< Ehy dove pensi di andare?>> la placcò il pakistano.
 
Dalila, che fece per scendere dal letto, si bloccò e si voltò verso di lui.
 
<< A dormire?>> rispose con ovvietà.
 
Zayn si sdraiò nel letto e, presa per un polso, la trascinò di nuovo al suo fianco.
 
<< Non dire cazzate, tu non vai da nessuna parte>> le rispose lui abbracciandola e poggiando una guancia sulla sua testa.
 
<< E chi lo dice?>> chiese lei; voleva che questo “gioco” continuasse, le piaceva quello Zayn.
 
<< Io>> rispose pronto il pakistano.
 
Le parole della bionda poco prima in giardino erano ancora nella sua testa. Gli aveva rinfacciato il fatto che “una volta” era simpatico e voleva rinfacciargli che lui lo era ancora. Okay, magari con lei non lo mostrava molto ma non era colpa sua se lei stessa sconvolgeva lui e il suo modo di fare.
 
<< Be questo cambia tutto allora>> Dalila scoppiò a ridere e si strinse al ragazzo.
 
Quella risata causata da lui gli riempì il cuore. Era vero, lui non si comportava come faceva di solito ma anche lei non si comportava con lui come faceva con gli altri ragazzi. Sentirla ridere proprio come faceva con loro lo riempiva di gioia.
 
<< Esatto>> rispose più che convinto Zayn che non perse tempo ad abbracciarla ancora più stretta.
 
Il pakistano guardò la ragazza tra le sue braccia e poi decise di agire. Non voleva rischiare di perderla per quella sera, la voleva con se a tutti i costi.
 
<< Quindi… Resti?>> le chiese in un sussurro.
 
<< Posso?>> chiese lei.
 
Aveva capito che, anche se ci stava girando intorno, le stava chiedendo di restare ma voleva che fosse lui per una volta a dirle chiaro e tondo quello che voleva.
 
Zayn, senza risponderle, si mise sul fianco destro e fece mettere la ragazza appoggiata al suo petto. Dalila capì le sue intenzioni e si sistemò mettendosi anche lei sul fianco e affondando il viso nel petto del ragazzo che la strinse con entrambe le braccia.
 
<< Tutte le volte che vorrai..>> sussurrò Zayn baciandole delicatamente la testa << Puoi venire tutte le sere che vuoi, io sono qui…>>
 
Dalila non credette alle sue orecchie e, arrossita leggermente, guardò il ragazzo dritto negli occhi.
 
<< Gr..>>
 
Zayn la bloccò posandole una mano sulla guancia e accarezzandogliela teneramente.
 
<< Shh…>> la zittì dolcemente il pakistano << Buonanotte, bimba>> le sussurrò per poi baciarla sulla guancia.
 
Dalila chiuse gli occhi e si godette quel piccolo bacio per poi sprofondare il viso nel petto duro e protettivo del ragazzo.
 
I due ragazzi, stretti l’uno nell’altro, si addormentarono in quella stanza buia e che, per la prima volta, non odorava di fumo.
 
 
 
Lei si voltò e lo guardò; lui la fissava ed intanto si avvicinava a lei, sorridendo appena. L’afferrò per un polso e la portò verso l’uscita della stanza.
 
<< Harry, ma cosa fai?>> chiese lei mentre veniva letteralmente trascinata per il corridoio verso la camera del riccio; la salvietta struccante stretta ancora nella mano.
 
<< Non lo so, non me lo chiedere>> rispose lui arrivando a destinazione e portandola all’interno della stanza. La ragazza rimase immobile di fronte a lui.
 
<< Sai, io ho una stanza>> disse lei intuendo ciò che volesse fare.
 
<< E sai, io agisco d’impulso>> rispose lui prontamente.
 
Ad un tratto si zittì, osservando la figura davanti ai suoi occhi dal basso verso l’alto e viceversa. Possibile che bastasse guardarla per far si che tutti i problemi ed i pensieri svanissero?
 
<< Stai proprio bene con i miei vestiti>> fece il cantante sorridendo malizioso, ed Ilaria sorrise a sua volta, notando che l’Harry di sempre era tornato.
 
<< A proposito, grazie ancora per avermeli prestati>> disse lei dirigendosi verso lo specchio per cercare di struccarsi, finalmente.
 
<< Il piacere è tutto mio>> commentò lui godendosi i pochi passi che fece la ragazza dalla porta al comò.
 
Ilaria cominciò a strofinarsi gli occhi ed intanto Harry si stese sul letto, ormai sicuro che non sarebbe scappata. Quando ebbe finito si voltò, raggiungendo il riccioluto sul materasso.
 
Il ragazzo non le tolse gli occhi di dosso: era davvero lei quella? Era leggermente diversa senza trucco, ma era sempre bellissima, anche di più se fosse stato davvero possibile.
 
La rossa si distese al suo fianco e mettendosi a pancia in giù, poggiò la testa sul petto di lui.
 
<< Mi hai fatto abbandonare Dalila>> disse lei cominciando a muovere la mano su e giù sullo stomaco del riccio.
 
<< Oh andiamo, Dalila è con Zayn e lo sai anche tu>> rispose lui in modo ovvio. Ilaria alzò la testa di scatto e lo guardò.
 
<< Ma come...>>
 
<< No no no – Harry le mise una mano in testa e la riportò alla posizione di poco prima – niente perché e niente come. Solo io e te, per festeggiare la convivenza>>
 
La rossa sorrise, quel ragazzo era incredibile.
 
<< D’accordo>> acconsentì lei.
 
<< A proposito di Dalila, mi ha detto di chiederti scusa per prima>> proseguì la ragazza, ricordandosene improvvisamente.
 
<< Si, mi ha mandato un messaggio prima>> la informò lui.
 
<< Oh – rispose lei un po’ sorpresa – meglio così>> si strinse maggiormente al corpo di Harry.
 
<< Hai freddo?>> domandò lui.
 
<< Un po’>> rispose Ilaria alzando la testa e guardandolo.
 
Il cantante allora si alzò ed afferrò il lenzuolo lasciato alla fine del letto, tirandolo sui loro corpi e riposizionandosi poi come prima.
 
<< Grazie>> fece lei sistemandosi meglio.
 
Il riccio cominciò ad accarezzarle i capelli e la rossa si godette quel contatto.
 
<< Questi pantaloncini sono enormi, mi vanno larghi>> disse la ragazza ridendo.
 
<< Toglili>> rispose in modo ovvio lui.
 
Ilaria alzò la testa e lo guardò spalancando gli occhi.
 
<< Che c’è, anche a me danno fastidio i vestiti, ti capisco>> si difese Harry.
 
<< Infatti non hai la maglia>> osservò lei rimettendosi giù con la testa sul suo petto - nudo, per l’appunto.
 
<< È già tanto che indossi qualcosa, non dovrei avere nemmeno quelli>> disse lui riferendosi ai pantaloncini che aveva messo per andare a rapire la ragazza.
 
<< Cos’è, te l’ha detto il medico?>> scherzò la rossa, prendendolo in giro.
 
<< Perché poi mi vorresti dire che non ti piacerebbe>> commentò Harry; lei non poteva vederlo in faccia, ma dal tono era sicura che sul viso aveva il suo tipico sorrisetto malizioso che adorava.
 
La ragazza stette in silenzio, non sapendo cosa dire.
 
<< Non rispondi adesso?>> la stuzzicò il riccioluto.
 
<< Cambiamo discorso, va’>> disse lei arrossendo leggermente.
 
<< No, adesso voglio una risposta>> insistette lui.
 
<< E io voglio dormire>> rispose lei sorridendo.
 
Ilaria si alzò dalla sua posizione e si protese sul cantante, allungando il braccio e cercando di arrivare alla lampada sul comodino per spegnerla. Harry però le afferrò prontamente il polso, impedendole di farlo e cominciò invece a farle il solletico.
 
<< No Harry, ti prego – fece lei tra le risate e qualche urletto stridulo – sveglieremo tutti così>>
 
Il ragazzo allora si fermò dopo poco, rendendosi conto che non era il momento più adatto; non voleva far sapere agli altri che Ilaria si trovava in camera sua, almeno per il momento. Non voleva scaturire nuove battute da parte loro offrendogliele tra l’altro su un piatto d’argento.
 
<< Domani lo voglio sapere però>> disse il riccioluto mettendo le mani a posto e stendendosi come prima.
 
<< Si, va bene, domani>> fece lei giusto per accontentarlo.
 
<< No no, lo voglio sapere davvero>> ribadì.
 
<< Si ho capito, va bene – alzò gli occhi al cielo e rimise la testa sul petto del cantante – spegni la luce per favore?>>
 
<< E voglio anche le coccole>> continuò lui ignorando le parole della ragazza.
 
<< Harry, la luce>> disse di nuovo.
 
<< Me le hai promesse>> fece il riccio allungando il braccio e spegnendo la lampada.
 
<< Si lo so, non me ne dimentico>>
 
<< Ci sarei comunque io a ricordartelo>> disse il ragazzo saggiamente.
 
<< Oh meno male, come farei senza di te>> commentò lei, chiudendo gli occhi nella stanza buia.
 
<< Se lo chiedono in tanti – rispose il cantante – ma non cambiamo discorso, domani mi devi...>>
 
<< Harry santo cielo, dormi!>> lo interruppe la rossa, esausta.
 
<< Okay – si affrettò a dire – buonanotte>> fece con tono di un bambino che è stato appena sgridato.
 
Ilaria sorrise per il suo comportamento, adorava quando faceva lo stupido. Alzò la testa e nel buio gli diede furtivamente un bacio sulla guancia.
 
<< Buonanotte>> rispose, rimettendosi a posto e lasciando un sorriso sul volto del riccio.




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Capitolo 48
*** Before The Storm (Parte I) ***


9th July 2014, Monday
 
 
 
 
La bionda uscì furtivamente dalla stanza del pakistano e in punta di piedi si diresse verso l’ultima porta in fondo al corridoio. La aprì nel modo più silenzioso possibile, rimanendo delusa ed allo stesso tempo confusa vedendo la stanza assolutamente vuota.
 
Nessuna traccia della rossa, ed il piano di Dalila, studiato nei due minuti precedenti, di non far capire ad Ilaria che non aveva dormito con lei, andato in fumo nei due minuti successivi. Il letto era disfatto nello stesso esatto modo in cui lo aveva lasciato lei la sera prima ed era freddo proprio come se nessuno l’avesse usato per quella notte.
 
La ragazza si chiese dove Ilaria fosse, così decise di scendere al piano di sotto: magari si era già svegliata e le avrebbe chiesto spiegazioni.
 
Richiuse la porta di quella che per quel periodo era la ex stanza di Niall e fece per dirigersi verso le scale, ma qualcun altro l’anticipò.
 
Ilaria in quello stesso momento usciva dalla stanza del riccio richiudendo piano la porta.
Entrambe alla vista dell’altra si pietrificarono, immobili e colpevoli come un bambino beccato con le mani nel barattolo dei biscotti.
 
<< Ila!>> sussurrò Dalila in corridoio.
 
<< Cosa?>> disse l’altra arrossendo.
 
<< Cos’hai fatto?>> chiese la bionda sorpresa.
 
<< Quello che hai fatto anche tu!>> la colpevolizzò la rossa.
 
Dalila comprese in quel momento che l’amica aveva capito tutto: un sorrisetto le comparve sul volto e gli occhi guardarono verso il basso, troppo pieni di vergogna per sostenere lo sguardo della rossa.
 
Ad un tratto le due sentirono un rumore provenire dalla stanza di Liam, così Ilaria si diresse verso l’amica, l’afferrò per un polso e la trascinò in camera, chiudendo la porta alle loro spalle.
 
Le due poi si guardarono senza dire nulla per alcuni secondi, dopo di che entrambe scoppiarono a ridere.
 
<< Oh mio Dio>> esclamò la rossa mettendosi le mani in faccia e camminando per la stanza.
 
<< Già>> disse solamente Dalila, sedendosi sul letto.
 
<< Cioè ma...>> fece Ilaria guardando con occhi spalancati l’amica.
 
<< Si...>> rispose lei incredula.
 
Le due si guardarono ancora senza dire niente.
 
<< Davvero...?>> chiese di nuovo conferma la rossa.
 
L’amica annuì.
 
<< Non ci credo>> commentò Ilaria sedendosi di fronte a Dalila sul pavimento.
 
<< A chi lo dici>> rispose l’altra fissandola sorridente.
 
Entrambe scoppiarono a ridere, probabilmente ripensando ognuna al proprio post-serata; se qualcuno le avesse viste in quel momento avrebbe pensato avessero assunto sostanze stupefacenti.
 
<< Come sai che ero da Zayn?>> chiese poi curiosa la più grande.
 
<< Sono venuta in camera e non ti ho trovata. Mi è sembrato strano non ci fossi ancora, ci ho messo un’eternità in bagno...così ho fatto due più due>> spiegò Ilaria.
 
Dalila si mise una mano dietro la testa e fece la faccia da bambina innocente.
 
<< Subito al sodo tu, eh?>> la stuzzicò la più piccola.
 
<< Che vuoi dire?>> domandò la bionda.
 
<< Non  siamo qui nemmeno da ventiquattro ore e già ti infili nel suo letto>> la rossa la mise davanti ai fatti.
 
<< Non ci ho fatto nulla! – si difese l’amica – e poi, ti devo ricordare che ti ho appena vista sgattaiolare fuori dalla stanza di Styles?>> l’accusò lei.
 
<< Non è stata colpa mia!>> rispose Ilaria.
 
<< Ah no? Mi vuoi dire che Harry ti ha puntato una pistola alla tempia e ti ha imposto di dormire con lui?>> ironizzò Dalila.
 
<< Divertente>>
 
<< E magari hai anche opposto resistenza>> continuò la bionda.
 
<< Hai finito? – disse l’amica cercando di zittirla – ha fatto irruzione in camera e mi ha letteralmente trascinata da lui>> spiegò.
 
<< Povera>> disse sarcastica la maggiore delle due.
 
La rossa la scacciò con la mano e lasciò cadere il discorso.
 
<< Tu invece che ci facevi lì?>> chiese.
 
<< Diciamo che volevo fare un’opera buona>> disse Dalila.
 
L’amica la guardò alzando un sopracciglio.
 
<< Non in quel senso! – scoppiò a ridere – è che volevo vedere se le mie intuizioni erano giuste>> chiarì la bionda.
 
<< E poi hai pensato che la strada fin qui era troppo lunga e che avresti fatto bene a rimanere lì>> disse Ilaria sarcastica.
 
<< Esatto>> rispose prontamente l’altra.
 
<< Mi hai abbandonata!>> fece la minore delle due fintamente offesa.
 
<< Scherzi?!>> esclamò Dalila allibita.
 
<< Ovviamente!>> rise la rossa.
 
<< Ma scusa, perché...>> cominciò la minore delle due.
 
<< Ila>> la interruppe l’altra.
 
<< Che c’è?>>
 
<< Basta domande. Ricordi cos’abbiamo detto? Niente dettagli>> consigliò Dalila, mettendo a tacere la curiosità dell’amica.
 
<< Va bene>> si arrese lei, dando mentalmente ragione alla bionda. Era curiosa si, forse anche leggermente preoccupata per il rapporto totalmente instabile che quei due avevano, ma forse era meglio così; se ci fosse stato qualche problema se ne sarebbe accorta, e decise che sarebbe intervenuta solamente in quel caso.
 
<< Piuttosto... – cominciò Dalila con tono di ramanzina – sei stata abbastanza stronza ieri a cena>>
 
<< Ehy!>> la riprese Ilaria.
 
<< Scusa! È che hai giocato sporco!>> disse l’altra in sua difesa.
 
<< Era l’unico modo per convincerti – spiegò la rossa – e poi se non l’avessi fatto non sarebbe successo tutto quello che è successo>> continuò ridendo.
 
<< Abbiamo scatenato una guerra, sul serio>> commentò Dalila ripensando al giorno prima.
 
Ilaria la guardava sorridente e con sguardo immobile, come se la sua mente stava elaborando tutt’altro.
 
<< Ma ti rendi conto? – disse ancora incredula la rossa – ti rendi conto di dove siamo? Di cosa ci hanno chiesto i ragazzi? Una settimana fa una cosa del genere sarebbe stata impensabile>>
 
<< È davvero tutto così assurdo>> disse l’amica buttandosi con la schiena all’indietro.
 
Il movimento di Dalila catturò l’attenzione di Ilaria, la quale la osservò.
 
<< Da, ma quelli sono i vestiti di Malik?>> chiese guardando la ragazza stesa sul letto di fronte a lei, mentre dalla tasca dei pantaloncini di Harry che indossava tirò fuori il cellulare e cominciò a scrivere.
 
<< Mmm...si>> rispose l’altra poco sicura. Decise di rimanere in posizione supina, di modo che la rossa non potesse vederla; avrebbe sicuramente capito tutto dalla sua espressione.
 
<< E come ci sono finiti addosso a te?>> domandò sorridendo l’altra, mentre i suoi pollici si muovevano velocemente.
 
<< Eccola che comincia di nuovo con la sua curiosità>> commentò ironicamente Dalila.
 
<< Rispondi solo a questa, poi non ti chiedo più niente, promesso>> la incitò la minore delle due, inviando il messaggio appena scritto.
 
<< Alla fine anche lui li ha prestati a me>> tagliò corto la bionda.
 
L’altra rispose con una semplice risata strozzata mentre infilava di nuovo il cellulare nella tasca. La bionda si alzò sui gomiti e la guardò.
 
<< Che c’è?>> chiese Ilaria sentendosi osservata.
 
<< Ho fame>> rispose la bionda mettendosi seduta.
 
<< Strano>> commentò l’amica; Dalila non era solita mangiare di prima mattina.
 
<< Lo so – disse alzandosi e dirigendosi verso la porta – ma mi si è aperto lo stomaco>>
 
<< Chissà perché>> la rossa si alzò dal pavimento e seguì Dalila.
 
 
 
La vibrazione del cellulare rimbombò nelle sue orecchie e lo portarono ad aprire gli occhi nel buio. Strano, non aveva mai avuto un sonno così leggero. Solo delle righe sottili di luce penetravano nella stanza, ma erano sufficienti per vedere il cellulare sul comodino.
 
Lo afferrò.
 
La luce dell’apparecchio lo accecò, ma vide benissimo il messaggio che segnalava sullo schermo.
 
“Sai, penso che il tuo modo di reagire d’impulso comincia a piacermi. PS: Buongiorno”
 
Sorrise di reazione a quel messaggio, era davvero un buongiorno quello.
 
Poi subito dopo si voltò e guardò al suo fianco, tastando le lenzuola fredde. Quel sorriso si spense leggermente quando capì che forse quel buongiorno sarebbe stato ancora meglio se quelle lenzuola sarebbero state riscaldate da un corpo.
 
Spostò lo sguardo nuovamente al suo cellulare e scrisse velocemente qualcosa.
 
“Il mio impulso mi direbbe di venirti a prendere e di portarti di nuovo qui. Sai, non sopportiamo chi ci abbandona così. PS: Buongiorno anche a te, principessa”
 
Lo inviò e subito dopo aver abbandonato il cellulare tra le coperte, si rotolò su un fianco, inspirando profondamente su quel cuscino piacevolmente impregnato del suo odore.
 
Il pensiero che ogni mattina da quel giorno in poi sarebbe potuta essere così gli tornò alla mente ed una sensazione come se niente e nessuno potesse rovinare quei giorni lo invase.
Cos’avrebbe potuto chiedere di più?
 
Il cellulare vibrò di nuovo in un punto indefinito del materasso ed il riccio lo cercò con le mani, trovandolo solo dopo qualche secondo.
 
“Scusa se ti ho abbandonato, ma ho dovuto... Comunque sono in cucina, vieni”
 
 
 
<< Ma berti solo un buon caffè no, eh?>> disse Dalila preparando la macchinetta.
 
<< Posso fare colazione come dico io?>> rispose Ilaria mettendo il pentolino sul fuoco.
 
<< Ma puzza il latte caldo!>> esclamò la bionda al suo fianco.
 
<< Lo devo bere io, tu cosa c’entri?>> fece la rossa; da anni era sempre la stessa storia quando facevano colazione insieme.
 
La sua tasca vibrò e cercando di non farsi sgamare lesse il messaggio.
 
“Perché invece non vieni tu? Il letto è più comodo”
 
La ragazza arrossì improvvisamente e un sorriso le scappò.
 
<< Cos’è quella faccia?>> le chiese Dalila guardandola.
 
<< Quale faccia?>> domandò a sua volta Ilaria facendo finta di nulla.
 
<< Niente>> rispose l’altra mettendo la macchinetta del caffè sul fuoco ed allontanandosi con un sorrisetto sul viso.
 
<< Non avevamo detto niente dettagli?>> la rossa ripeté le sue stesse parole.
 
<< Si, infatti. Lascia stare>> rispose la bionda sedendosi al tavolo.
 
Ilaria lasciò perdere l’amica e tornò a guardare il suo cellulare.
 
“Per quanto io voglia venire e stare tutto il giorno lì con te non posso, devo andare con Dalila in albergo a prendere le nostre cose...”
 
<< Ila, se lasci ancora un po’ il latte sul fuoco diventerà formaggio>> fece Dalila indicando alle spalle della rossa e sgranocchiando un biscotto.
 
La ragazza si girò e spense prontamente il fuoco. Versò il latte ormai bollente nella tazza ed insieme all’amica aspettò che uscisse il caffè.
 
<< Buongiorno ragazze>> disse Harry entrando in cucina.
 
<< ‘Giorno Styles, dormito bene?>> chiese Dalila con un sorrisetto sul viso.
 
<< Stupendamente grazie – rispose il riccio aprendo il frigo e tirando fuori del succo; poi rivolse lo sguardo alla ragazza in piedi, sorridendole.
 
<< Immaginavo>> disse la bionda guardando la rossa, la quale la fulminò con lo sguardo e le porse una tazza del caffè che aveva appena finito di zuccherare.
 
<< Tu invece?>> le chiese Harry afferrando un bicchiere dal mobile pensile.
 
<< Bene grazie>> disse lei con nonchalance.
 
<< Solo bene? – il minore versò il succo nel bicchiere – se ti sentisse Malik>>
 
Ci furono degli attimi di silenzio, la bionda pietrificata guardava Ilaria. Nell’istante in cui il riccioluto passò dietro Dalila per andare a sedersi al tavolo di fianco a lei, la ragazza guardò l’amica con occhi spalancati, mentre questa le rispondeva mimando con la bocca un “non sono stata io”.
 
<< Sai, la prossima volta faresti meglio a cambiarti prima di scendere in cucina>> fece Harry guardandola dal basso verso l’alto, bevendo poi un sorso di succo.
 
Dalila rimase in silenzio, e forse per la prima volta da quando la conosceva il riccio la vide arrossire.
 
<< Comunque – il cantante cambiò discorso – che ne dite se vi accompagno a prendere le vostre cose in albergo? Così non perdiamo tempo>> domandò alle due ragazze.
 
<< Bell’idea, anche perché se aspettiamo che si sveglino anche gli altri si fa troppo tardi>> rispose Ilaria sorridendogli e sedendosi di fronte a lui con la sua tazza di latte macchiato.
 
Non c’era niente da fare, alla fine l’aveva vinta sempre lui. Aveva deciso che doveva stare con lei, e così fece.
 
<< Bene, allora vado a cambiarmi>> disse Dalila riponendo la tazzina nel lavandino e dirigendosi verso l’uscita della cucina.
 
<< Già, fai bene>> le fece Harry. La bionda si girò a guardarlo, fulminandolo scherzosamente con lo sguardo; poi si diresse su per le scale.
 
<< Dovevi proprio?>> gli domandò la rossa una volta rimasti soli in cucina.
 
<< Diciamo che mi sono preso la mia piccola rivincita per ieri sera>> rispose il riccioluto sorridendo. Ilaria scosse la testa sorridendo anche lei e cominciò a sorseggiare il suo latte.
 
 
 
Dopo essersi cambiate, Ilaria e Dalila scesero nuovamente al piano di sotto, trovando Harry già pronto per uscire seduto sul divano in soggiorno.
 
<< Pronte?>> chiese il riccioluto alle due ragazze appena entrate nella stanza.
 
<< Si>> rispose la bionda, mentre l’amica sparì in cucina dicendo agli altri due di aspettare un attimo.
 
<< Che è successo?>> domandò Harry non appena la ragazza li raggiunse di nuovo.
 
<< Niente, ho scritto ai ragazzi che siamo andati in albergo. Non vorrei che si sveglino e non ci trovino>> concluse la rossa guardando l’amica, sottolineando l’ultima frase e lanciandole una frecciatina.
 
Dalila alzò gli occhi al cielo e cominciò ad avviarsi alla porta.
 
<< Andiamo?>> chiese Harry ad Ilaria.
 
<< Certo>> rispose la rossa prendendolo a braccetto.
 
Dopo aver dato un paio di mandate alla porta, Harry aprì la macchina e Dalila si sedette dietro, in modo da lasciare il posto davanti all’amica. I tre salirono in macchina ed Harry diede vita al motore.
 
<< Ila>> disse Dalila attirando l’attenzione dell’amica che si voltò.
 
La rossa rimase senza parole, Dalila era completamente sdraiata dietro di loro.
 
<< Si?>> chiese Ilaria un po’ spiazzata.
 
Appena incontrò lo sguardo della ragazza, alla bionda tornò alla mente la conversazione avuta per telefono il giorno prima.
 
 
 
<< Sicura che possiamo?>> chiese il moro.
 
<< Ma certo! Ve l’ho detto, abbiamo l’albergo già pagato e nessuno sta utilizzando la stanza in questo momento. Non c’è davvero nessun problema>> rispose lei con tono contento.
 
<< Va bene, ma vi restituiremo i soldi>> aggiunse il castano.
 
La bionda dall’altra parte del telefono roteò gli occhi e sospirò.
 
<< A questo poi ci penseremo>>
 
<< Quindi...vado?>> sentì dire lei da uno dei due, probabilmente quello seduto di fronte allo schermo del computer.
 
<< Vai>> udì rispondere l’altro.
 
<< Vai>> aggiunse lei con un sorriso a trentadue denti.
 
<< È fatta>> disse il moro pochi secondi dopo.
 
<< Evvai!>> cominciò a saltare la bionda. Non riusciva davvero a contenere il suo entusiasmo.
 
<< Chissà come sarà contenta Ila!>> fece lei pensando al momento in cui l’avrebbe scoperto.
 
<< A proposito di Ilaria, non dirle nulla, mi raccomando! Vogliamo farle una sorpresa>> disse il moro guardando il castano, il quale annuì sorridente.
 
<< Tranquillo! Sarò muta come un pesce>> rispose lei.
 
 
 
<< No, niente>> disse Dalila puntando lo sguardo verso il finestrino. La voglia di dirglielo era tanta, ma l’aveva promesso. Doveva resistere ancora per poco.
 
Ilaria la guardò perplessa, poi decise di lasciar perdere e si voltò di nuovo verso la strada. Persa nei suoi pensieri la bionda non si accorse di essere arrivata all’albergo finche Harry non parcheggiò.
 
I tre in silenzio salirono fino alla stanza 102. Ilaria prese le chiavi ad aprì la porta.
 
<< Bene – disse Harry lanciandosi sul letto – mentre voi vi cambiate e fate i bagagli io mi riposo!>> concluse il ricciolo.
 
Ilaria alzò gli occhi al cielo mentre Dalila cominciò a prendere i vestiti dall’armadio per dirigersi poi verso il bagno.
 
<< Non hai dormito stanotte?>> chiese la bionda, rispondendo alla frecciatina di poco prima nella cucina di casa Direction.
 
Ilaria ed Harry arrossirono e Dalila, ridendo, andò in bagno, senza lasciare il tempo al riccioluto di rispondere.
 
La rossa intanto aprì l’armadio e cercò qualcosa da mettersi.
 
<< Perché non metti la camicia?>> chiese Harry indicandola tra i vestiti appesi.
 
Ilaria si voltò a guardarlo e le venne l’ “illuminazione”. Prese un paio di pantaloncini di jeans, una canottiera bianca e la camicia a quadri bianca e rossa che le aveva indicato Harry.
 
<< Va bene?>> chiese la rossa al suo stilista personale, poggiando i vestiti scelti sul letto di fianco al ragazzo.
 
Harry li guardò ed annuì soddisfatto, cominciando ad immaginarsi la ragazza vestita in quel modo.
 
Poi volse il suo sguardo verso di lei: improvvisamente si alzò dal letto di scatto e si avvicinò ad Ilaria; lentamente la prese per mano e piegò il suo viso verso quello dell’italiana, che non capendo cosa gli fosse saltato in mente, lo guardava confusa.
 
 Ad un tratto sentirono che la serratura del bagno stava per aprirsi e i due si allontanarono immediatamente. Aperta la porta, Dalila uscì e li guardò sospetta.
 
<< Bagno libero>> disse all’amica facendo finta di nulla.
 
<< Vado>> disse Ilaria afferrando i vestiti dal letto e scomparendo subito da quella situazione imbarazzante.
 
Harry andò a buttarsi di nuovo sul letto e guardò la biondina che lo stava studiando.
 
<< Che c’è?>> chiese il cantante.
 
<< Nienteeee>> cantilenò la bionda sorridendo.
 
<< Sicura?>> chiese Harry.
 
Dalila annuì, poi prese la valigia da sotto il letto e la mise sopra il materasso, vicino ad Harry.
 
La ragazza si fermò e corse davanti allo specchio, sotto lo sguardo curioso di Harry. Si infilò una mano nella tasca posteriore dei jeans e tirò fuori matita nera e rimmel.
Dalila cominciò a truccarsi sotto lo sguardo attento e curioso di Harry.
 
<< Vuoi venire a vedere?>> chiese la bionda voltandosi verso di lui, vedendolo interessato.
Harry annuì e si avvicinò allo specchio.
 
<< Come fate a ficcarvi quella cosa nell’occhio…. Non fa male?>> chiese Harry indicando la matita che Dalila si stava mettendo.
 
<< No>> rispose l’italiana concentrata sul suo occhio.
 
Dalila continuò a truccarsi e Harry la fissava.
 
All’improvviso Ilaria uscì dal bagno e li vide, cercando di capire che stessero combinando.
Harry, attirato dal rumore della porta, si voltò e la guardò. In un attimo la sua attenzione lasciò perdere definitivamente la bionda e si concentrò tutta sulla rossa.
 
<< Vedi? Avevo ragione>> disse Harry sorridendole.
 
<< Già, grazie>> fece Ilaria lasciandogli un bacio sulla guancia.
 
Dalila roteò gli occhi, era incredibile quanta dolcezza riuscissero a metterci quei due in un gesto così semplice. Si guardò un’ultima volta allo specchio e poi lo lasciò libero all’amica.
 
<< Grazie>> le disse la rossa.
 
Dalila le sorrise, poi si dedicò alla sua valigia.
 
Harry affiancò Ilaria e la guardò.
 
<< Posso guardarti mentre ti trucchi?>> chiese.
 
Ilaria lo guardò sorpresa, ma annuì.
 
<< Certo>> gli rispose.
 
<< Harry, non cambia molto da come hai visto me truccarmi>> disse Dalila mentre prendeva tutte le sue maglie.
 
Ilaria guardò Harry confusa. 
 
<< Non ho mai capito come facciate a truccarvi in quel modo, così ho  guardato Dalila prima e adesso tocca te>> spiegò Harry.
 
La rossa a differenza dell’amica spiegò al riccio passo dopo passo quel che faceva e il ragazzo la seguiva attentamente. La bionda intanto sistemava la valigia e si fermava ad osservarli. Erano davvero perfetti insieme.
 
All’improvviso la sua attenzione fu catturata dal suo cellulare che vibrò nella tasca dei jeans.
 
Certo mi sveglio e non ci sei! Bel risveglio… :(
 
La ragazza si voltò verso la finestra e rispose al messaggio.
 
Povero cucciolo… :)
 
Inviò il messaggio e tornò alla sua valigia.
 
<< Tutto okay?>> chiese Ilaria che stava riempiendo la sua; era troppo silenziosa per essere Dalila.
 
La ragazza fece per risponderle ma di nuovo l’affare tecnologico vibrò.
 
<< Si...>> rispose la bionda distrattamente, andando alla finestra e leggendo il messaggio.
“Vedi di muoverti! Ti aspetto…”
 
Dalila sorrise intenerita, fece per rispondere ma Ilaria urlò un “finito!” e Dalila tornò al mondo reale.
 
<< A che punto sei?>> chiese Harry alla bionda.
 
<< Penso... – cominciò a dire guardandosi intorno – sì, ho finito!>> disse cominciando a chiudere la valigia.
 
<< Bene, allora andiamo>> disse il minore dei cantanti afferrando le chiavi ed aprendo la porta alle due ragazze, le quali uscirono con i loro trolley.
 
 
 
Il viaggio durò poco e in meno di dieci minuti i tre ragazzi furono a casa.
 
<< Casa dolce casa>> disse Ilaria scendendo dalla macchina.
 
Harry la guardò e sorrise. Quello era il paradiso!
 
Aprì il bagagliaio e scaricate le valigie, si diressero verso l’ingresso di quella casa che avrebbe, per quel periodo, ospitato sette persone.
 
I tre entrarono e lasciarono le valigie vicino alle scale.
 
<< Ben tornate!>> le salutò Niall in cucina.
 
<< Ehy bell’irlandese!>> lo salutò Dalila battendogli il cinque.
 
Harry e Ilaria, perennemente uno di fianco all’altro, lo salutarono.
 
<< Avete preso tutto?>> chiese Niall.
 
<< Certo>> rispose la rossa sedendosi sul tavolo mentre i due cantanti si appoggiarono alla cucina.
 
Dalila sorrise e si voltò verso il frigo quando la sua attenzione si posò sulla porta.
 
<< Ehilà!>> lo salutò Ilaria sorridendo.
 
<< Buongiorno>> la salutò Zayn entrando in cucina e dandole un bacio sulla guancia.
Lo sguardo di Ilaria si posò su Harry, ma il minore dei cantanti le sorrise tranquillo. Non voleva scatenare un inferno e litigare, di nuovo, con lei o con Zayn.
 
<< Sai... – cominciò Dalila dando le spalle a Zayn e aprendo il frigo – potresti anche vestirti>> disse la bionda riferendosi al fatto che il pakistano indossasse semplicemente i pantaloni della tuta.
 
<< Perché? Solo perché voi siete qua?>> le chiese Zayn alzando un sopracciglio.
 
Se qualcuno dei presenti in cucina avesse saputo che quei due poco prima si erano sentiti tramite messaggi - e che messaggi! - non ci avrebbe creduto.
 
<< Bè un minimo di decenza...>> disse la bionda infilando una mano nel frigo.
 
<< Ti da fastidio?>> chiese Zayn stuzzicandola.
 
Dalila non gli rispose ed afferrò la bottiglia.
 
<< O – cominciò Zayn ridendo appena – non riesci a concentrarti?>> le chiese indicando la bottiglia che aveva in mano.
 
Dalila guardò ciò che aveva in mano: arrossì leggermente e posò il ketchup, prendendo poi la bottiglia d’acqua.
 
<< Pff! Finiscila>> rispose chiudendo il frigo.
 
I due si guardarono e la bionda se ne andò, scontrandosi prima con il pakistano.
La ragazza arrivò in sala e si buttò a peso morto sul divano. Intanto in cucina tutti stavano ridacchiando dell’accaduto, Zayn compreso.
 
Ilaria lo osservò rimproverandolo con lo sguardo e il ragazzo sorrise facendole l’occhiolino.
Zayn ripensò all’accaduto e sorridendo salì in camera.
 
<< Possibile che quei due debbano sempre discutere? Non si sono nemmeno salutati>> chiese Harry piano.
 
<< Ma se sono così teneri!>> rispose Niall sorridendo.
 
<< Sono d’accordo e poi...loro sono fatti così, sono due teste dure>> rispose Ilaria.
Niall ed Harry cominciarono a parlare quando l’attenzione della rossa si posò sulle scale. Zayn stava scendendo di nuovo.
 
“Oh no…” pensò Ilaria guardandolo e mettendosi una mano sulla bocca.
Pantaloni della tuta grigio chiaro, maglia a maniche corte semplice e verde fosforescente, capelli bagnati e tirati all’indietro e, per concludere, occhiali da vista.
 
<< Oh povera...>> disse Ilaria quando vide Zayn andare in sala.
 
Niall ed Harry si voltarono perplessi e confusi verso di lei e Ilaria li guardò.
 
<< Che c’è?>> le chiese Niall vedendo la faccia della ragazza.
 
<< Tre, due, uno..>> contò la rossa e poi lo sentirono.
 
<< Eh no! Dannazione!>> urlò Dalila dalla sala e correndo su per le scale.
 
<< Ma che..?>> cominciò a chiedere il ricciolo che, però, fu interrotto dalla risata di Ilaria.
Quest’ultima scoppiò a ridere e fece cenno ai due ragazzi di lasciar stare, dopo di che seguì l’amica.
 
Aprì la porta ed entrò ridendo ancora.
 
<< Non è divertente!>> l’ammonì Dalila in italiano.
 
<< Come no?! E’ stato fantastico!>> disse Ilaria buttandosi sul letto.
 
<< No, per niente!>> disse Dalila affacciandosi alla finestra e cercando di calmarsi.
“Dannato pakistano sexy... lo odio!” pensò la ragazza arrossendo un po’.
 
<< Dovevi vedere la faccia di Harry e Niall quando ti hanno sentita!>> disse Ilaria continuando a ridere.
 
<< E’ tutta colpa sua! E’ un babbeo!>> fece la bionda cercando di difendersi.
 
<< Si, certo. Un babbeo sexy e che ti manda il cervello a quel paese solo perché ha i capelli tirati indietro e gli occhiali!>> le rispose Ilaria mettendosi a sedere.
 
<< Pff! Capirai..>> disse la bionda cercando di non ripensare a Zayn e a come si era conciato. “Era così dannatamente... NO! Non ci devo pensare!” si ammonì da sola.
 
<< Ehy ragazze – disse Niall sbucando sulla porta – vi ho portato le valigie su>> fece, lasciandogliele vicino alla porta.
 
<< Grazie Niall! – fece Ilaria alzandosi dal letto ed andandogli incontro, abbracciandolo – sei un tesoro>>
 
<< Figurati – le sorrise – sentite, io e Liam stiamo uscendo, volete venire con noi?>> chiese gentilmente.
 
<< Ci piacerebbe ma è meglio che mettiamo a posto le nostre cose>> rispose Ilaria guardando Dalila, la quale le annuì solamente, pensando ancora al pakistano.
 
<< Vengo io!>> urlò Louis sbucando nella camera e dando il buongiorno alle due ragazze.
 
<< Okay, allora a dopo>> disse Niall salutandole.
 
<< A dopo!>> ricambiarono le due ragazze.
 
Poi si guardarono e si capirono con un solo sguardo. Era arrivato il momento di mettere apposto. Ognuno prese la sua valigia e l’aprì: un ultimo sospiro e poi cominciarono a togliere i vestiti e a metterli apposto. Per tutto il tempo nessuno disse niente. In casa regnava il silenzio fino a che non sentirono qualcuno urlare.
 
<< Zayn non andare in bagno! Mi devo fare la doccia!>> urlò Harry dalla cucina.
 
<< Okay!>> urlò a sua volta Zayn in mezzo alle scale.
 
La reazione delle due ragazze fu la stessa, ognuna pensò al proprio cantante e sorrise.
 
<< Serve una mano?>> chiese Zayn sbucando sulla porta.
 
<< No>> gli rispose fredda Dalila senza nemmeno guardarlo. Non poteva posare il suo sguardo su di lui conciato in quel modo.
 
<< No, grazie>> gli rispose Ilaria sorridendo della reazione dell’amica.
 
<< Okay – disse Zayn entrando e sedendosi sulla poltrona vicino l’armadio – vi spiace se resto?>> chiese.
 
<< No, tranquillo!>> rispose Ilaria facendogli l’occhiolino.
 
Dalila fece finta di nulla e andò a posare le cose nel guardaroba. Chiuse il cassetto e fece per tornare indietro verso la valigia quando Zayn la bloccò per un polso.
Voleva una risposta alla sua domanda.
 
<< Fa’ quello che vuoi…>> gli rispose la bionda fingendosi disinteressata.
 
Zayn la guardò malizioso e sorrise soddisfatto.
 
<< Piantala!>> l’ammonì sottovoce Dalila colpendolo.
 
Ilaria li guardò e sorrise, erano così carini.
 
<< Ehilà>> disse Harry entrando anche lui in camera.
 
<< Ma non dovevi fare la doccia?>> chiese Dalila.
 
<< Si, e a proposito... – cominciò Harry guardando Ilaria in modo molto malizioso e come solo lui sapeva fare – qualcuno mi viene a fare compagnia?>> chiese.
 
<< Harry!>> l’ammonì Dalila ridendo insieme a Zayn. Ilaria, invece, non gli rispose ma, preso un cuscino, glielo lanciò contro.
 
<< Sparisci!>> gli disse Ilaria.
 
Harry uscì ridendo dalla stanza e si precipitò in bagno.
 
<< Sta facendo di tutto per attirare la tua attenzione>> disse Zayn alla rossa.
 
<< Che vuoi dire?>> domandò la ragazza cominciando ad arrossire leggermente.
 
<< L’ha fatto apposta ad urlarmi di non andare in bagno prima, sarebbe potuto benissimo andare in quello di camera sua>> spiegò il pakistano.
 
<< E anche tu usi il tuo>> continuò la bionda.
 
<< Infatti – Zayn guardò Dalila annuendo – era per farti sapere che doveva fare la doccia>> si rivolse poi ad Ilaria. Quest’ultima arrossì e non disse niente, continuando a sistemare le sue cose.
 
<< Poi non contento è venuto qui e te lo ha detto direttamente>> concluse il ragazzo.
 
<< Con tanto di proposta>> gli tenne il gioco Dalila.
 
<< È sempre il solito pervertito>> disse Ilaria scuotendo il capo.
 
<< Che ti piace tanto>> la prese in giro Zayn.
 
Dalila lo guardò e gli diede il cinque.
 
<< Già!>> rispose Dalila ridendo.
 
<< É meglio per entrambi – disse Ilaria guardando prima uno e poi l’altra – che io non dica nulla>> li minacciò.
 
La rossa sapeva cosa provavano quei due e non era il caso di sfidarla.
Dalila e Zayn arrossirono violentemente e la bionda, facendo finta di niente, tornò a sistemare le ultime cose, proprio come l’amica.
 
Ad un tratto il cellulare di Zayn squillò: osservò lo schermo e, alzatosi dalla poltrona, si diresse fuori dalla stanza per non disturbare le due ragazze, pronunciando uno “scusatemi, mi stanno chiamando”. Ilaria annuì ed il pakistano richiuse la porta alle sue spalle.
 
Le due continuarono intanto a fare avanti e indietro dall’armadio alla valigia, dividendosi gli spazi e canticchiando qualche canzone.
 
Quando anche l’ultima maglia fu al suo posto le due ragazze si sedettero sul letto.
 
<< Finalmente!>> esclamò Dalila sospirando.
 
<< Abbiamo finito>> continuò la rossa chiudendo le ante dell’armadio.
 
Ad un tratto alla bionda venne in mente qualcosa, qualcosa che avrebbe dovuto cancellare dalla sua mente già il giorno precedente.
 
<< Ila>> la chiamò Dalila.
 
<< Dimmi>> rispose Ilaria con tono quasi scocciato; era in ginocchio, abbassata per sistemare le valigie ormai vuote sotto il letto, ma dal tono sottile ed acuto della bionda capì che non era nulla di buono ciò ch stava per chiederle.
 
<< Senti ma... – la più grande delle due si bloccò, prendendo del tempo – sei proprio sicura di non essere curiosa nemmeno un po’?>> le domandò.
 
La rossa alzò di scatto la testa e guardò l’amica con sguardo quasi spaventato.
 
<< Che intendi?>> chiese fissandola con occhi sottili.
 
<< Si beh...>> disse lei guardandosi le mani.
 
<< Dalila...>> la chiamò l’amica con tono di rimprovero.
 
<< Che c’è, non ho ancora detto niente!>> esclamò la bionda alzando le mani.
 
<< Si ma io ho già capito tutto>> rispose la rossa buttando anche la seconda valigia sotto il letto.
 
“Uff, maledetta telepatia!” pensò Dalila facendo una smorfia. Ilaria si alzò in piedi e si sedette vicino all’amica, guardandola.
 
La ragazza le sorrise e si grattò la testa.
 
<< Da – la chiamò la rossa e la maggiore delle due la guardò – no>>
 
<< Uffa! Ma perché?!>> protestò la bionda.
 
<< Lo sapevo! – Ilaria si alzò dal letto, buttando in aria le braccia – pensavo che il discorso fosse chiuso!>>
 
<< Abbassa la voce, Zayn potrebbe essere qui fuori>> sussurrò Dalila.
 
<< Meglio se sentisse, almeno la smetteresti di chiedermi certe cose>> la rimproverò la più piccola delle due.
 
<< Ma che ho detto di male! Sono sicura che anche tu muori dalla voglia di vederlo, devi solo rendertene conto>> fece la bionda sicura di sé e fissandola. L’amica la guardò e sembrò abbassare un po’ le difese.
 
<< Ah-ah! Visto? Io ne ero sicura>> disse Dalila contenta. Forse stava per cedere.
 
<< No, no, non possiamo farlo>> cercò di auto convincersi la rossa.
 
<< Invece sì che possiamo. Zayn è al telefono, Harry è in doccia e gli altri sono usciti...cosa potrà mai succedere? Non lo scoprirà nessuno!>> disse la bionda facendola semplice.
Ilaria non le rispose, solo la fissava.
 
Ma nella sua testa, qualcosa stava elaborando.
 

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Capitolo 49
*** Before The Storm (Parte II) ***


9th July 2014, Monday
 
 
 
 
<< Tutto chiaro?>> richiese per l’ennesima volta Dalila.
 
<< Mmm..>> mormorò la rossa seduta sul letto.
 
<< Oh avanti! Non sei ancora sicura?>> la bionda guardò l’amica che se ne stava seduta con il viso tra le mani.
 
<< Mmm..>> erano più di dieci minuti che Ilaria andava avanti a “mormorii” e la maggiore delle due stava per perdere la pazienza: non potevano perdere altro tempo.
 
<< Ila, qual è il problema?>> le chiese usando l’ultima briciola di calma che le era rimasta in corpo.
 
<< E se ci becca? E se si arrabbia? E poi.. come fai ad essere così sicura?>> la rossa non poteva credere a quanta tranquillità regnava sul viso dell’amica.
 
<< Non ci beccherà ne si arrabbierà perché il piano è P-E-R-F-E-T-T-O!>> rispose la maggiore delle due incrociando le braccia al petto.
 
<< Quindi noi adesso andiamo in camera di Harry e, mentre io faccio da palo, tu prendi il DVD?>> chiese la rossa per conferma; non credeva possibile che tali parole fossero uscite dalla sua bocca. Quella ragazza dai lunghi capelli biondi era il diavolo fatto a persona; chissà che casini avrebbe combinato.
 
<< Si, ti ho anche detto dov’è!>> rispose più che orgogliosa Dalila.
 
<< Tu sei sicura al mille per mille che il video si trovi nella custodia di “Love Actually”? E che il dvd si trovi a sua volta nel cassetto della biancheria intima di Harry?>> non credeva possibile che Dalila fosse sicura di tale teoria. Come diamine ci era arrivata?
 
<< Si, sono sicura e sai perché?>> chiese la bionda a sua volta.
 
<< Perché?>> rispose la rossa temendo per la risposta.
 
<< Perché Harry è un babbeo! Ci scommetto Malik in persona che il ricciolo avrà pensato qualcosa tipo – la bionda prese un respiro e cominciò ad imitare l’amico dai ricci perfetti – “ I ragazzi immaginano che io abbia cambiato custodia al cd quindi lo rimetto qui e nessuno verrà a cercarlo! Sarebbe troppo scontato! Sono un genio!”>> Dalila concluse il suo monologo e sorrise soddisfatta all’amica.
 
<< Primo: Harry non parla così. Secondo: non è un babbeo. Terzo: la teoria del cassetto?>>
 
<< Primo e secondo non mi interessa – rispose Dalila come se nulla fosse – per il terzo punto è semplice! Gli serviva un posto che potesse controllare spesso senza dare nell’occhio. Quale posto migliore del cassetto dove tiene i suoi bei boxer? Lo apre ogni giorno e ogni giorno sa che il dvd è lì>>
 
Ilaria fece per aprir bocca ma si bloccò: il ragionamento non faceva un piega. Ma ciò che la bloccò furono le parole dette dalla bionda. Quel suo “ci scommetto Malik in persona” le fece credere che forse tutto sarebbe andato per il meglio. Infondo Dalila tirava in ballo Zayn solo quando era sicura al mille per mille delle sue teorie; era una cosa che faceva quando aveva bisogno che qualcuno, come Ilaria, le credesse. Lei sapeva quanto il pakistano fosse importante per la sua migliore amica quindi ogni volta che scommetteva su di lui si fidava ciecamente. Non avrebbe mai rischiato di perdere una persona come Zayn.
 
Dalila, vedendo l’amica abbassare le difese, ne approfittò. Prese Ilaria per un polso e la trascinò nella stanza di Harry.
 
<< Qui finisce male>> mormorò la rossa.
 
<< SHH!!>> la zittì la bionda.
 
Arrivate in camera di Harry le due si guardarono e furono felici di sentire la voce di Zayn che ancora parlava al telefono e, ancora più bello, fu sentire l’acqua della doccia in cui il riccio era immerso.
 
Dalila guardò Ilaria e poi si diresse verso il tanto discusso cassetto. Appena arrivò davanti sorrise e l’aprì.
 
Ilaria la guardava e non credeva possibile che, in un momento delicato come quello, Dalila facesse certi pensieri.
 
<< Da, lascia stare la parte maliziosa che è in te e lascia perdere i boxer di Harry! Prendi ‘sto dvd e andiamo via!>> la sgridò Ilaria.
 
<< Si si!>> la bionda la scacciò con un mano e con l’altra continuò a cercare. Pochi secondi dopo la ragazza si bloccò e sorrise contenta.
 
Ilaria la guardò e la vide estrarre dal cassetto la custodia di “Love Actually”; Dalila l’aprì e quando vide che all’interno non c’era il dvd, bensì un cd senza scritto nulla sopra, sorrise trionfante.
 
<< Filiamocela!>> sussurrò per poi correre dietro la rossa.
 
 
 
Le due ragazze arrivarono nella loro camera e vi si chiusero dentro.
 
<< Allora tu metti il dvd che io resto alla porta, okay? – ordinò Dalila – se dovesse arrivare qualcuno toglilo e nascondilo, capito?>>
 
<< Si, si, lasciami fare>> le rispose la più piccola accendendo la televisione e inserendo il cd.
 
<< Togli il volume, tanto ci serve vedere non sentire!>>
 
<< D’accordo – annuì la rossa – ecco..>>
 
Dalila fece per avvicinarsi allo schermo ma una strana sensazione la fece voltare verso la porta. Quella sensazione l’aveva già sentita un paio di volte. Le veniva ogni volta che…
 
<< Ila! Toglilo! ADESSO!>> sbraitò all’improvviso la bionda.
 
Ilaria non perse tempo e si fiondò verso l’aggeggio elettronico, prese il dvd, lo ripose nella custodia e lo mise dietro la schiena.
 
<< Si può sap... – Ilaria si voltò verso l’amica e rimase senza parole – Zayn!>> disse fingendosi tranquilla.
 
Dalila, che dava le spalle alla porta, chiuse gli occhi e pregò che il ragazzo non avesse visto nulla.
 
Ilaria guardò prima il ragazzo e poi l’amica davanti a sé che sussurrava qualcosa tipo “ti prego” dieci mila volte al secondo.
 
<< Tutto okay?>> chiese sospettoso il pakistano.
 
Dalila tornò a respirare regolarmente e, ripreso il controllo dell’intero corpo, si voltò verso Zayn sapendo perfettamente cosa fare.
 
Prima di voltarsi verso il ragazzo, però, fece cenno ad Ilaria di lasciar fare a lei, se la sarebbe vista lei con il pakistano. Ilaria annuì e le lasciò campo libero.
 
<< Allora?>> chiese Zayn guardandole con sospetto.
 
C’era qualcosa che non andava tra quelle due. Come se avessero combinato qualcosa o stessero parlando di qualcosa di segreto.
 
<< Ehy Malik, che ci fai qua?>> chiese Dalila sorridendogli.
 
Sapeva che così facendo Zayn si sarebbe insospettito ma il suo piano era quello di spostare l’attenzione del pakistano su di sé, come se fosse lei ad aver fatto un guaio, e lasciar campo libero alla rossa per andare a mettere a posto il dvd.
 
<< Che hai combinato?>> andò dritto al sodo il ragazzo.
 
<< Ehy! Io non ho fatto nulla!>> gli rispose la bionda fingendosi offesa e guardandolo male.
 
<< Bionda non mi convinci, lo so che hai fatto qualcosa>> Zayn fece un passo in avanti ed entrò in camera squadrandone ogni centimetro quadrato.
 
<< Allora?>> chiese fissandola.
 
<< La pianti? Non ho fatto nulla!>> continuò la bionda.
 
<< Avanti, lo sai che sei come un libro aperto per me... – Zayn si avvicinò ancora di più – che hai fatto?>> le chiese fissandola dritto negli occhi. Era chiaro come il sole che l’aveva interrotta in una delle sue idee strampalate.
 
<< Io non ho fat…>> all’improvviso Dalila smise di parlare, Ilaria arrossì violentemente e tutto ciò che si sentì fu un leggero fischiettio.
 
Zayn guardò prima Ilaria e poi Dalila che, davanti a sé, aveva un’espressione che lo mandò in bestia. Chi diavolo stava guardando con quell’aria da maniaca?
 
Il pakistano prese un bel respiro e si voltò rimanendo anche lui senza parole. Per pochi secondi in casa non si sentì nulla se non uno strano silenzio; poi sembrò che tutti ripresero vita, Zayn per primo. Si mise davanti alla bionda impedendole la vista e fulminò con lo sguardo la persona davanti a sé.
 
<< E’ successo qualcosa?>> chiese Harry tranquillo.
 
Non capiva perché tutti lo guardassero in modo strano. Ilaria aveva la faccia dello stesso colore dei capelli e si teneva il viso coperto con una mano; Dalila, da dietro la schiena di Zayn, lo guardava con aria incredula e maliziosa; e in fine Zayn, che fece un passo avanti verso di lui.
 
<< Harry>> lo chiamò il pakistano con una strana calma.
 
<< Si?>> rispose il riccio sempre più confuso.
 
Il maggiore di tutti fece per rispondere quando sentì qualcuno mormorare strane parole.
 
<< Cadi, cadi, cadi…>> sussurrò Dalila guardando il pezzo di stoffa che Harry usava come asciugamano introno alla sua vita.
 
Zayn si voltò a guardarla e, anche se stava parlando in un’altra lingua, non fu difficile capire cosa stesse pensando la bionda, soprattutto perché la rossa dietro di lei le tirò un leggero calcio sulla gamba come per rimproverarla.
 
Furioso come non mai si voltò di scatto verso Harry e, con un solo sguardo, gli fece capire di sparire da lì. Il ricciolo, vedendo l’amico in quello stato, si fiondò in camera sua.
 
Dopo la scomparsa di Harry il pakistano diede le spalle alle due ragazze ancora per un po’, si doveva decisamente calmare.
 
Dalila ne approfittò per voltarsi verso Ilaria e dirle, con un solo sguardo, di andarsene non appena Zayn avrebbe iniziato ad adirarsi con lei.
 
Di nuovo era sicura di sé e sapeva che il ragazzo che in quel momento le dava le spalle era furioso come non mai. Lo capiva dalla schiena rigida e la mani strette in pugno; appena si sarebbe voltato sarebbe stato il momento adatto per la rossa di scappare e andare a posare il dvd.
 
Ilaria capì e annuì all’amica, il piano era abbastanza semplice. 
 
Dalila prese un bel respiro e, dipintasi un sorrisino malizioso sul viso, andò a sedersi sul letto. Ilaria la guardò incredula e fece per parlare ma fu interrotta da Zayn che, finalmente, sembrò aver ripreso vita.
 
<< Ma che diamine ti è preso?>> sbottò all’improvviso il pakistano verso la ragazza seduta sul letto.
 
Non credeva possibile che avesse guardato Harry in quel modo. Lui era lì ma non le era importato nulla, aveva squadrato il castano come se nulla fosse.
 
<< Che c’è?>> chiese Dalila facendo finta di non capire.
 
<< “Che c’è”? Mi stai davvero chiedendo cosa c’è?>> chiese incredulo e furioso il ragazzo.
 
Ilaria intanto se ne stava lì a guardare anche lei senza parole per vari motivi. Primo di tutti il modo in cui Dalila si stava cacciando nei guai da sola; in secondo luogo il modo in cui Zayn le gridava contro, non lo credeva possibile di alzare la voce; ed in fine il fatto che il pakistano fosse geloso in tale modo. Era tutto così… incredibile.
 
Ilaria sembrò tornare tra i presenti e capì che quello era il momento adatto per darsela a gambe: Zayn era talmente preso dalla bionda che non si sarebbe nemmeno accorto della sua mancanza. Così zitta zitta, infilò il dvd sotto la maglia e se ne andò, lasciando l’amica nelle sue stesse mani.
 
“Speriamo che tutto vada per il meglio…” pensò la rossa uscendo dalla porta.
 
 
 
Arrivò in corridoio e vide la figura del riccio nell’esatto momento in cui sparì nella sua camera. Con passo silenzioso arrivò alla sua porta e notò che l’aveva lasciata aperta.
 
Appiattì la schiena contro il muro che separava la sua stanza dal corridoio e a modi investigatore privato si sporse appena sulla porta per vedere dove fosse il ragazzo.
Lo sentì canticchiare e capì che era entrato nel suo bagno: campo libero.
 
Nel modo più silenzioso possibile s’intrufolò nella stanza, dirigendosi immediatamente verso il posto dove avevano trovato quel fatidico video.
 
Non fece nemmeno in tempo a poggiare le mani sui pomelli del cassetto del comò che Harry uscì dal bagno fischiettando, per poi bloccarsi non appena vide la figura della ragazza davanti a sé.
 
<< Che ci fai qui?>> le domandò Harry perplesso.
 
<< Io?>> rispose ingenuamente la rossa mettendosi subito dritta di fronte a lui per non fargli notare cos’avesse dietro la schiena sotto la maglia; l’aveva presa in contropiede.
 
<< Mi pare ci sia solo tu in questa stanza oltre me>> disse ovviamente il ragazzo.
 
Ilaria arrossì leggermente, cercando velocemente qualcosa da dire.
 
<< Io... – distolse lo sguardo dal riccio e guardò verso il basso, come se ci fosse una risposta adatta a quella situazione imbarazzante scritta da qualche parte – i-io sono venuta qui perché... perché nella mia camera ci sono Dalila e Zayn che stanno parlando e ho voluto lasciarli soli>> disse sorridendo soddisfatta della risposta.
 
<< E perché sei venuta proprio qui?>> chiese Harry assottigliando gli occhi. Quella ragazza non gliela raccontava giusta.
 
La rossa non seppe proprio cosa dire, così decise di rigirargli la domanda.
 
<< Non mi vuoi? – domandò furbamente – se vuoi me ne vado>> lo stuzzicò.
 
<< No no, ci mancherebbe>> rispose Harry sorridendo.
 
Ci furono degli attimi di silenzio nei quali nessuno dei due seppe che dire. Ilaria guardò il ragazzo davanti a lei e vide che era ancora nella stessa asciugamano striminzita di qualche minuto prima. Lo squadrò per bene, arrossendo per la troppa poca distanza che c’era tra lei e quel corpo troppo scoperto per rimanerne indifferenti.
 
Harry si accorse del suo cambio di espressione e si rese conto di com’era conciato.
 
<< Ehm... – il riccio ruppe il silenzio – ero andato a vestirmi ma mi sono dimenticato i boxer>> spiegò brevemente, voltandosi verso il comò e facendo per aprire il cassetto.
 
<< No fermo!>> esclamò la rossa mettendosi davanti a lui e bloccando con la schiena il cassetto. Lo guardò con occhi spalancati, sorpresa per la reazione inconsapevole che aveva avuto.
 
<< Cosa c’è?>> chiese più confuso che mai il ragazzo.
 
Ilaria lo guardò immobile, di nuovo cercando una scusa da accampare all’ultimo momento. Stava cominciando a sudare, e non perché Harry fosse praticamente nudo a pochi centimetri da lei.
 
<< Non metterli>> disse la rossa senza pensare, pentendosene subito dopo.
Le sue guance si tinsero di rosso in un attimo ed Harry spalancò gli occhi incredulo.
 
<< Come scusa?>> chiese esterrefatto. Che razza di richiesta era quella?
 
La situazione le stava sfuggendo letteralmente di mano: la visione di lui in quello stato davanti a lei la mandava su un altro pianeta; in più stava nascondendo qualcosa di molto grosso: se Harry avesse scoperto che le due ragazze avevano cercato di vedere il video non sapeva davvero quello che sarebbe successo.
 
<< Io volevo dire... – cominciò a balbettare leggermente – volevo dire, non metterli prima di esserti tamponato un po’ i capelli con l’asciugamano>> fece nel modo più convincente possibile, toccandogli un ciuffo di capelli cadutogli davanti alla fronte per il peso dell’acqua.
 
L’espressione di Harry continuò ad essere confusa. Che le prendeva quel giorno?
 
<< Sei seria?>> chiese il riccioluto.
 
<< Certo – rispose prontamente – non vorrai mica prendere freddo intanto che ti vesti>>
Harry si fermò a guardarla, sembrava crederci nelle parole che stava dicendo e questo lo confondeva ancora di più.
 
<< È tutto a posto?>> domandò poggiando una mano sul bordo del comò di fianco al corpo della rossa. Ilaria seguì attentamente con lo sguardo i movimenti del cantante.
 
<< Si, certo>> gli rispose poi, sorridente.
 
<< Mmm...>> mormorò lui in disappunto; decise in ogni caso di lasciar perdere.
 
<< Torno subito>> disse Harry scostandosi da Ilaria e dirigendosi verso il bagno, non staccando lo sguardo da lei. La ragazza fece lo stesso, di modo che la sua schiena non gli fosse mai visibile.
 
Appena il ragazzo scomparve in bagno, l’italiana nel modo più silenzioso possibile si affrettò ad aprire il cassetto ed infilare il dvd sotto i boxer, nell’esatta posizione in cui era quando l’avevano preso.
 
Richiuse il cassetto e si appoggiò con la schiena contro, tirando un respiro di sollievo e tranquillizzandosi.
 
Nello stesso tempo però mandò tutte le maledizioni possibili all’amica, che in quel momento se la stava vedendo con il pakistano.
 
 
Nella stanza delle due ragazze Dalila e Zayn continuavano a fissarsi senza dire nulla. Lui ancora incredulo per il comportamento di lei, e lei che cercava di capire perché lui si stesse arrabbiando in quel modo. In fondo non sapeva nulla del video, perché scaldarsi tanto?
 
<< Dannazione! – disse all’improvviso il cantante – si può sapere che ti è preso?>>
 
<< Si può sapere che è preso a te! – sbottò la ragazza stufa di sentirsi gridare contro – perché sei arrabbiato?>>
 
<< E me lo chiedi?! Ti sei vista?>> davvero non si era resa conto della faccia che aveva fatto?
 
<< Perché invece di gridarmi contro non mi dici chiaro e tondo quale è il problema?>> okay, forse anche lei stava esagerando e, forse, aveva capito quale fosse il problema; voleva solo che lui, per una volta, le dicesse tutto quello che gli passava per la testa. Molto probabilmente il problema fu la sua reazione un po’ esagerata alla vista di Harry in quello stato ma… qual era il problema del pakistano? Perché prendersela tanto?
 
<< Allora, Zayn?>> lo sfidò la bionda.
 
Il ragazzo la guardò e, strette la mani a modi pugno, le diede le spalle uscendo dalla camera.
 
<< Cosa? – urlò la bionda alzandosi dal letto e seguendolo – è così che risolvi i tuoi problemi, eh?>>
 
Zayn continuò a ignorarla e, cercando di mantenere la calma, si ritrovò in cucina. Come poteva dirle che il modo in cui aveva guardato Harry l’aveva mandato in bestia? Che si sentiva geloso in una maniera che mai aveva provato in vita sua?
 
<< Mi vuoi rispondere?>> Dalila, ferma sulla soglia della porta, lo guardava arrabbiata e confusa.
 
<< Davvero non ci arrivi?!>> le chiese Zayn guardandola finalmente in faccia.
 
La bionda rimase senza parole, Zayn era… arrossito? Vederlo in quello stato furioso e rosso dalla vergogna in volto le fece capire che forse le sue teorie, per l’ennesima volta, erano giuste.
 
<< E’ per via di… Harry?>> chiese la bionda non andando a specificare.
 
Zayn per tutta risposta abbassò lo sguardo e arrossì ancora un po’, non voleva che lei capisse che fosse geloso, infondo non avrebbe dovuto nemmeno esserlo.
 
Lei non le piaceva nemmeno.
 
A quel pensiero alzò di scatto il viso e rimase senza parole.
 
“E’ così, a me non piace” si ripeté da solo.
 
“Giusto?” tutta la sicurezza dei secondi precedenti sparì e lasciò il ragazzo nella più totale confusione.
 
Dalila, ancora ferma davanti a lui, si stupì di vederlo in quello stato; sembrava non sapesse nemmeno chi fosse.
 
<< Zayn?>> lo chiamò piano; aveva deciso di far pace e lasciar perdere tutto. In fondo nessuno aveva scoperto del dvd e poi non voleva litigare con lui. Per la prima volta avrebbe gettato la spugna e chiesto scusa per prima.
 
<< Cosa?>> rispose in un sussurro il pakistano dandole le spalle e sedendosi sul tavolo.
Dalila sospirò e, sorridendo debolmente, gli si avvicinò fino a sfiorargli la mano che, stretta, afferrava il bordo del tavolo. Nel sentire il tocco delle dita chiare di lei la presa rallentò e pian piano anche lui si calmò.
 
<< Facciamo pace?>> sussurrò la ragazza con lo sguardo basso verso il pavimento. Zayn la guardò con la coda dell’occhio e sorrise intenerito; era difficile tenere il muso davanti quell’espressione da bambina. Lentamente la prese per mano e la fece mettere tra le sue gambe.
 
Dalila alzò lo sguardo verso quello del pakistano e, gettandogli le braccia al collo, lo strinse.
Zayn fece per ricambiare la stretta quando l’italiana si staccò.
 
<< Senti – cominciò a dire giocando con le mani del cantante – mi dispiace per stam..>>
 
All’improvviso si bloccò non capendo perché l’avesse allontanata in quel modo. Fece per chiedergli spiegazioni quando lo vide darle un’ultima occhiata e andare verso le scale.
Dalila rimase senza parole. Che gli prendeva? Non ebbe il tempo di dire nulla che subito se lo ritrovò davanti con una felpa in mano. La stessa che le aveva dato il giorno prima, quella tutta nera ed enorme.
 
Zayn gliela porse e le fece cenno di prenderla.
 
<< Ma non ho freddo>> disse Dalila.
 
Zayn non le rispose ma inarcò di nuovo il sopracciglio e il suo sguardo si posò sul petto della ragazza.
 
<< Vuoi che ti dica anche di che marca è o lo facciamo fare ad uno dei ragazzi?>> chiese Zayn.
 
Dalila si guardò e capì il problema. Okay, la maglia era leggermente trasparente ma che bisogno c’era di indossare la felpa?
 
Zayn la guardò con la felpa ancora in mano.
 
<< Allora?>> le disse. Non gli andava proprio che stesse in quel modo.
 
<< Okay>> disse Dalila prendendo la felpa e mettendosela, era meglio evitare di insistere o sarebbe scoppiata l’ennesima lite.
 
<< Dicevi?>> chiese il ragazzo tranquillo rimettendosi seduto sul tavolo.
 
<< Stavo dicendo che – riprese la bionda guardandolo negli occhi – che mi dispiace per come sono sparita stamattina, stavi dormendo così tranquillo che non ho voluto svegliarti>> si spiegò in fretta.
 
<< Ehy, tranquilla – le sorrise il pakistano accarezzandole una guancia – va tutto bene>> con calma avvicinò la testa della bionda verso di se e le lasciò un leggero bacio sulla fronte.
 
Dalila gli sorrise con quel modo da bambina che tanto gli piaceva e poi si allontanò.
 
<< Zayn, ho una cosa da chiederti>> disse seria.
 
<< Spara>> disse il pakistano.
 
<< Ti prego, ti prego mi fai provare gli occhiali?>> chiese saltellando sul posto.
 
<< Hai problemi alla vista?>> chiese lui premuroso.
 
<< No, ci vedo perfettamente>> rispose la bionda fiera.
 
<< Ti fa male però..>>
 
<< Lo so che non fa bene ma solo una volta! Dai!>> lo supplicò unendo le mani e saltellando sul posto. Il cantante scosse il capo e cedette alla richiesta, per una volta non sarebbe successo nulla.
 
<< Una sola volta, okay?>> disse Zayn togliendoseli e dandoli alla ragazza.
 
Dalila li prese e rimase senza parole.
 
<< Non ci credo!>> disse guardando prima gli occhiali e poi il ragazzo.
 
<< Che c’è?>>
 
<< Ma questi.. questi sono gli occhiali della sexy segretaria!>> disse Dalila scoppiando a ridere. << Eh?>> disse il ragazzo non capendo cosa stesse dicendo.
 
<< Sono gli occhiali che si vedono anche in “This Is Us”, vero?>> disse su di giri l’italiana. Non credeva possibile che quegli occhiali fossero tra le sue mani.
 
<< Si, sono quelli>> le rispose ridendo Zayn, era incredibile come si eccitasse per così poco. Quelli che per lui erano dei semplici occhiali per lei sembrava fossero un gran tesoro. Ogni tanto si dimenticava che quella ragazza fosse una sua fan.
 
<< Oh mio dio!>> rispose estasiata la bionda che contenta se li provò.
 
<< Come sto?>> chiese la bionda sorridendo.
 
Zayn non perse tempo ed impugnò il cellulare.
 
<< Sorridi>> le disse.
 
Dalila gli fece una linguaccia e il ragazzo scattò. Senza che lei glielo chiedesse le porse il cellulare e le fece vedere la foto appena scattata.
 
<< Carina!>> disse la bionda togliendosi gli occhiali e mettendoli al ragazzo.  
 
“Carina?” si chiese il ragazzo mentre fissava incantato la foto. Esprimeva ciò che amava di più di lei: il suo modo da fare da bambina piena di vita. Sorrise e la guardò mentre si tirava su le maniche della felpa.
 
Quel piccolo gesto lo fece tornare in se e cercò di capire cosa stesse per fare.
 
<< Senti un po’>> disse la ragazza aprendo il frigorifero.
 
<< Dimmi>> rispose pronto il pakistano.
 
<< Sai se Liam ha già preparato il pranzo?>> chiese presa a studiare gli ingredienti che quella scatola fredda le offriva.
 
<< No, stamattina l’ho sentito dire che si sarebbe improvvisato qualcosa per il pranzo. Perché?>> chiese curioso il cantante.
 
<< Bene – rispose lei tirando fuori qualcosa dal frigo – allora, pronto?>> gli chiese sorridendogli complice.
 
<< Per fare cosa?>> non riusciva a seguirla.
 
<< E’ quasi ora di pranzo quindi, caro il mio pakistano, cuciniamo io e te, okay?>> chiese contenta la bionda.
 
Zayn sospirò e, fingendosi indifferente, annuì scendendo dalla tavola e andando verso la nuova cuoca.
 
<< Allora che ci mangiamo?>> chiese curioso.
 
Dalila ricambiò il sorriso ma prima di rispondere gli schioccò un bacio sulla guancia.
 
<< Pasta, panna e salmone!>> disse indicando gli ingredienti.
 
<< Pasta e che?!>> chiese Zayn un po’ confuso per vari motivi. Possibile che con un semplice bacio sulla guancia lo mandasse in confusione?
 
<< Vedrai ti piacerà ma.. – disse la ragazza guardandolo maliziosa – mi serve un aiuto cuoco>> disse sorridendo.
 
<< Che devo fare?>> chiese Zayn sorridendo a sua volta.
 
<< Allora, la cosa non è difficile..>> cominciò la bionda.
 
 
<< Contenta?>> chiese Harry uscendo dal bagno, rivolgendosi alla ragazza seduta sul letto.
 
<< Molto meglio>> rispose lei più rilassata.
 
<< Posso vestirmi adesso?>> fece lui aprendo il fatidico cassetto dei boxer.
 
<< Certo>> disse lei, contenta di essere uscita da quella situazione molto scomoda.
 
<< Grazie per la gentile concessione>> ironizzò Harry richiudendolo per poi infilarsi di nuovo in bagno, lasciando uno spiraglio aperto.
 
<< Cos’è successo prima?>> domandò il riccio. Ilaria si rimise sugli attenti.
 
<< Quando?>> fece lei cominciando di nuovo ad agitarsi.
 
<< Mentre ero in doccia>> chiarì Harry. La ragazza si mise l’unghia dell’indice tra i denti, ritardando di qualche secondo la sua risposta.
 
<< Nulla, cosa doveva succedere?>> gli rigirò la domanda; non poteva aver visto qualcosa, lui era in bagno.
 
<< Non so, ho visto Zayn un po’ strano quando sono arrivato nella vostra camera>> spiegò il cantante.
 
<< Davvero?>> chiese per prendere tempo.
 
<< Si, come...arrabbiato>>
 
All’italiana scappò una risata.
 
<< Harry, ti sei presentato davanti a noi solo con un asciugamano indosso>> spiegò lei.
 
<< Quindi?>> domandò lui non capendo il punto; o meglio, facendo finta di non comprenderlo.
 
<< Lascia perdere, non cambierai mai>> liquidò la conversazione lei.
 
<< Guarda che io non ho fatto proprio nulla>> aggiunse Harry uscendo dal bagno; solo dei pantaloncini sportivi bianco latte coprivano il suo corpo.
 
Una vampata di calore salì fino alle guance della ragazza alla vista di ciò che le si presentava davanti; il riccio, voltato verso il comò, se ne accorse, guardando il riflesso di lei nello specchio.
 
<< E perché li hai lasciati da soli?>> domandò, cambiando direzione al discorso.
 
<< Dovevano parlare>> rispose semplicemente la ragazza.
 
<< Di cosa?>> insistette lui.
 
“Quante domande che fa...” pensò Ilaria, sperando con tutta sé stessa che non uscisse fuori nulla riguardo ciò che avevano fatto lei e l’amica.
 
<< Non so, Dalila ne avrà combinata un’altra delle sue>> rispose l’italiana sorridendo appena; in effetti era proprio quello che era successo.
 
<< Certo che quella ragazza è incredibile>> commentò Harry voltandosi verso di lei e poggiando la schiena al bordo del mobile.
 
<< In che senso?>> domandò lei non capendo.
 
<< È davvero una peste>> fece lui sorridendo.
 
<< Quello che hai visto ieri non è nulla – disse lei alzando un sopracciglio – in più si è anche alleata con Louis che ha dato il meglio di sé>>
 
<< Anche Lou è capace di peggio>> la informò Harry incrociando le braccia al petto.
Ilaria lo guardò in viso.
 
<< Non ci starai mica pensando di nuovo>> disse lei sorridente, vedendolo con un’espressione quasi seria.
 
<< No, no – il cantante avanzò lentamente verso di lei, fino a quando non le fu davanti in tutta la sua altezza – sto pensando piuttosto che n’è valsa la pena subire tutto questo, ora devo solo godermi ciò che mi è stato promesso>> rispose alludendo al patto fatto con la rossa.
 
In un secondo il sorriso sulla bocca di lei sparì piano piano e gli occhi andarono a fissare il pavimento, non riuscendo a sostenere lo sguardo del ragazzo per paura che potesse leggere le sue emozioni.
 
Ma il riccioluto capì subito cosa le stesse passando per la testa, tuttavia decise di non farglielo pesare e di fare finta di nulla.
 
<< Dai non preoccuparti, non sei costretta a farmi le coccole – le afferrò una ciocca di capelli e se la passò tra le dita fino alle punte, lasciandola poi andare – non adesso per lo meno>> sorrise.
 
La ragazza si sforzò in un sorriso, abbassando leggermente il viso.
 
<< Pensavi mi fossi dimenticato del patto?>> domandò lui sempre in modo scherzoso.
 
<< Lo speravo>> rispose invece lei in modo piuttosto serio per i suoi gusti.
 
Harry perse la giocosità del momento e cominciò a capire che non si trattava di uno scherzo, non quella volta.
 
<< Sul serio?>> chiese quasi stupito. Non pensava che quel patto rappresentasse un problema così grande per lei.
 
Ilaria si mise una ciocca di capelli dietro l’orecchio, poi cominciò a giocherellare con le mani, non rispondendo al cantante.
 
<< Ehy... – il ragazzo si mise in ginocchio, abbassandosi al livello di Ilaria – che succede?>>
 
La rossa lo guardò per un attimo in faccia, poi abbassò di nuovo gli occhi senza rispondere.
 
<< Senti, facciamo così – Harry poggiò una mano su quelle della ragazza che in quel momento stava torturando per il nervoso che l’aveva invasa – io non ti obbligo se non vuoi, aspetterò quando sarai pronta, okay?>> le disse sorridente.
 
L’italiana annuì appena, poi il riccio le lasciò un bacio sulla fronte e dopo averle sussurrato uno “sta tranquilla”, si diresse verso l’armadio per prendere una maglia.
 
Ilaria alzò lo sguardo e puntò gli occhi sul cantante voltato di spalle; non riuscì a controllare né le sue parole né le sue emozioni.
 
<< Il fatto è che sono molto insicura>> buttò fuori all’improvviso.
 
Harry si bloccò e si voltò verso di lei, rimanendo interdetto; non disse niente e la fece parlare.
 
<< Fin da quando ero piccola cantavo ad ogni ora del giorno – cominciò a spiegare lei, continuando a torturarsi le mani – quest’abitudine l’ho sempre avuta, anche adesso che sono cresciuta, ma i miei genitori mi hanno sempre frenata in un certo senso, soprattutto mio padre>>
 
Harry si avvicinò ad Ilaria, continuando ad ascoltarla attentamente senza fiatare.
 
<< Vedi, lui non conosce molto le buone maniere e fin quando non ho cominciato a studiare canto non ha mai voluto sentirmi cantare. Quando lo facevo dopo un po’ mi urlava di smetterla ed io ho sempre pensato che lo dicesse perché non fossi brava>>
 
Il ragazzo si sedette sul letto di fianco a lei e le poggiò una mano sulla gamba.
 
<< Però poi ti ha iscritto al corso di canto>> obiettò il riccio.
 
<< Si, certo, ma solo perché ho insistito con mia mamma. Poi lui ha cominciato a vantarsi con amici e parenti dicendo che io studiavo canto, ma in realtà non mi ha mai incoraggiata a farlo, sono stata io a volerlo>> spiegò lei.
 
<< E questo ti fa onore, hai seguito la tua vocazione nonostante gli ostacoli>> disse Harry.
Ilaria lo guardò: era vero ciò che stava dicendo.
 
<< Il punto è che adesso ho paura ad esibirmi, ho paura a cantare davanti a qualcuno che non sono io. Se avesse creduto in me anche solo un po’, probabilmente a quest’ora non sarei a questo punto>> fece lei leggermente arrabbiata.
 
<< No, ehy, calma – il riccio le afferrò una mano – ascolta, per quanto io voglia, non posso cambiare il tuo passato – a quelle parole Ilaria abbassò lo sguardo – ma – Harry le alzò il viso con un dito di modo che lo guardasse – posso aiutarti a superare questo tuo blocco. Lo faremo insieme, io sono sicuro che ce la farai. Devi solo lasciarti guidare dalla musica, è l’unica cosa che guarisce tutto>>
 
La ragazza lo guardò, catturata dalle sue parole. Il modo in cui credeva in ciò che faceva per lavoro ma che in realtà era quello per cui stava dando la vita era incredibile.
 
<< Va bene entrare in un mondo parallelo quando canti da sola, ma la sensazione che hai quando ti abbandoni ad una canzone davanti ad altra gente è indescrivibile. Hai la capacità di farla emozionare e ti senti di poter morire da un momento all’altro perché la prima ad emozionarti sei tu. Ti garantisco che una volta che lo farai non vorrai più smetterla, ciò che provi su un palco non lo trovi da nessun’altra parte>>
 
La rossa non riuscì a dire nulla, troppo intenta a scalfire quelle parole nella sua mente in modo da ricordarle per sempre, ogni volta che ce ne sarebbe stato bisogno.
 
<< Comincia a lasciarti andare con me, vedrai che poi ti sembrerà più facile>> la incitò Harry.
 
Ilaria lo fissò per qualche istante, poi annuì debolmente.
 
<< Ti va di cantare qualche verso di una canzone con me?>> azzardò il ragazzo sorridendole in modo incoraggiante.
 
<< Ora?>> chiese spiazzata lei.
 
<< Si, giusto un minuto, la cantiamo insieme>> disse Harry.
 
L’italiana ci pensò un attimo, ma le sue parole ed i suoi occhi che esprimevano perfettamente ciò che le aveva detto la convinsero; la voleva aiutare, non poteva deluderlo.
 
Annuì ed Harry sorrise contento.
 
<< But don’t burn out, even if you scream and shout, it will come back to you, and I’ll be here for you>>
 
Harry cominciò a cantare ed Ilaria per quei pochi secondi rimase completamente incantata e paralizzata. Stava davvero cantando di nuovo davanti a lei? Ma soprattutto...stava davvero cantando per lei? Per aiutarla?
 
Il riccio le sorrise incoraggiante e con un solo sguardo la incitò ad unirsi a lui.
 
<< Oh I would carry you over fire and water for your love>>
 
Cantarono insieme, la voce di lei inizialmente più debole, per poi lascarsi andare e fare come Harry le aveva detto: farsi trasportare dalla musica.
 
<< And I will hold you closer, hope your heart is strong enough>>
 
Cantarono insieme, una sensazione infinitamente stupenda li invadeva.
 
<< When the night is coming down on you, we will find a way through the dark>>
 
Conclusero, in perfetta intonazione.
 
Rimasero interdetti entrambi: lei perché non poteva credere di aver cantato davanti ad Harry e con Harry; lui perché non aveva mai sentito nulla di più in sintonia in vita sua.
La mente di lei era offuscata da mille pensieri e le emozioni che le aveva suscitato ciò che avevano appena fatto non la fecero pensare ed agì d’impulso.
 
Si avvicinò di scatto ad Harry, lasciandogli un bacio leggero all’angolo della bocca ed allontanandosi poi lentamente.
 
Lo guardò e lo trovò sorpreso per quel gesto; realizzò cosa aveva fatto ed arrossì.
La musica le faceva crollare ogni difesa e forse quella era la cosa più bella che avesse mai fatto.
 
<< Grazie>> sussurrò lei abbassando lo sguardo.
 
<< Quando vuoi>> le rispose lui sorridendole.
 
Ilaria puntò gli occhi sul suo volto e notò che aveva ancora i capelli bagnati, più o meno.
 
<< Ti conviene asciugarti i capelli o ti verrà un raffreddore>> gli suggerì lei toccandogli i ricci mosci.
 
<< Ormai son già quasi asciutti – disse Harry alzandosi ed andando verso lo specchio – e sono orribili>> aggiunse guardandosi e toccandoseli.
 
<< Lascia fare a me, te li farò tornare ricci>> fece la rossa alzandosi dal letto ed uscendo dalla stanza. Tornò due minuti dopo munita di phon, spazzola, e tutti i prodotti che le sarebbero potuti servire per rinvigorire i suoi ricci che asciugandosi all’aria non erano come sempre.
 
<< Cosa devi fare con tutte quelle cose?>> chiese il cantante impaurito.
 
<< Fidati di me, sarai irresistibile dopo>> disse lei mettendolo a sedere sul letto ed infilando la spina del phon nella presa.
 
<< Ehy, io lo sono sempre – obiettò Harry – anche adesso>> fece, toccandosi i capelli.
 
<< Leva queste mani e lasciami fare, Mr. Irresistibile>> lo zittì la ragazza cominciando a fare il suo lavoro.
 

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Capitolo 50
*** Before The Storm (Parte III) ***


9th July 2014, Monday
 
 
 
 
<< Zayn! Allontanati da quel povero salmone!>> lo fermò giusto in tempo Dalila.
 
Aveva ricevuto una chiamata e aveva lasciato al ragazzo il compito di tagliare a piccoli pezzi il salmone.
 
<< Perché?>> chiese il pakistano lasciando il coltello e guardando la ragazza.
 
<< Primo: il coltello è sbagliato – disse mettendo nel lavandino il coltello appena utilizzato dal moro e prendendone un altro – e poi non devi tagliarlo così ma cosi, guarda>> disse affettando con clama e precisione il salmone.
 
<< Wow, non te la cavi niente male>> disse il ragazzo sorpreso.
 
<< A casa mia quando c’è qualcosa da tagliare ci penso sempre io. Mi è sempre piaciuto!>> rispose la bionda continuando il suo lavoro.
 
<< Okay, questo la fai tu e io? Che faccio?>> chiese Zayn lavandosi le mani per poi voltarsi verso il capo della situazione.
 
<< Facciamo che prepari la tavola? Cosi non fai danni!>> disse Dalila ridendo.
 
<< Pff, comandato da una nana bionda>> mormorò il pakistano prendendola in giro.
 
<< Ti ricordo che “la nana bionda” ha nelle mani un bel coltello liscio>> lo minacciò.
 
<< Ehy ehy! Scherzo!>> disse il maggiore dei due alzando le braccia in aria.
 
<< Dai muoviti>> disse Dalila scoppiando a ridere.
 
Nei minuti successivi mentre Dalila preparava il tutto per la pasta Zayn preparò la tavola canticchiando.
 
La bionda, immersa in quella voce dolce e rassicurante, si perse tra mille pensieri. Ancora non poteva credere che fosse nella cucina dei One Direction e che stesse preparando il pranzo con Zayn che, per concludere in bellezza, canticchiava. Avere quella voce tutta per se era uno dei sogni più profondi della bionda.
 
Quando finì il tutto si appoggiò al ripiano della cucina e ammirò il ragazzo che con calma e precisione sistemava piatti, bicchieri  e posate sul tavolo, immerso in una canzone che lei conosceva bene.
 
<< Fine China di Chris Brown?>> disse quando il pakistano finì di cantare.
 
<< Si, la conosci?>> chiese sorpreso.
 
Dalila annuì e lo guardò cedendo a tutte le sue tentazioni, era stata anche fin troppo brava.
 
<< Sono stato bravo?>> chiese Zayn malizioso.
 
<< Favoloso>> rispose la bionda prendendolo per mano e avvicinandolo a se.
 
<< Se questo è il premio preparerò ogni giorno>> le sussurrò Zayn.
 
Dalila si mise comoda e, aperte le gambe, fece mettere Zayn tra di esse. I due si guardarono e la bionda non resistette. Lo prese per la maglia e lo avvicinò a se posando le sue labbra sulla mascella del cantante.
 
<< Harry e Ilaria sono di sopra..>> mormorò piano Zayn.
 
<< E allora?>> chiese Dalila continuando ad “esplorare” il collo del ragazzo.
 
Zayn provò a ribattere ma appena Dalila gli morse il lobo dell’orecchio, non riuscì più a fare niente se non farsi coccolare dalla bionda.
 
<< E’ colpa tua>> sussurrò la bionda.
 
<< Che ho fatto?>> chiese Zayn, sempre in un sussurro.
 
Dalila non gli rispose e, con la mano destra, gli scompigliò i capelli.
 
<< Perché?>> chiese Zayn preso in contro piede.
 
<< Decidi o gli occhiali o i capelli tirati all’indietro. Entrambe le cose non le posso reggere>> ammise la ragazza.
 
Zayn sorrise. Un sorriso malizioso, intenerito e compiaciuto.
 
<< Okay..>> rispose il ragazzo facendole alzare la testa bionda per fiondarsi sul suo collo.
 
All’improvviso qualcuno aprì la porta d’ingresso.
 
<< Siamo a casa!>> urlò Louis entrando.
 
I due ragazzi in cucina si separarono e fecero finta di niente.
 
<< Buongiorno!>> disse Liam entrando in cucina.
 
<< Liam!>> urlò Dalila scendendo dal piano della cucina e correndogli incontro.
 
Liam ricambiò l’abbraccio, le diede un bacio sulla guancia e, scompigliati un po’ i capelli, guardò Zayn.
 
<< ‘Giorno>> lo salutò.
 
<< Buongiorno>> rispose sorridente Zayn.
 
<< Ila ed Harry?>> chiese Louis entrando in cucina seguito da Niall.
 
<< In camera>> rispose Zayn.
 
In cucina calò il silenzio totale e tutti e cinque i ragazzi si guardarono.
 
<< Da quanto sono lì?>> chiese Louis.
 
<< Più o meno da… troppo>> rispose l’unica ragazza sbiancando.
 
Di nuovo Dalila e i cinque cantanti si guardarono. Chi sarebbe andato a chiamarli?
 
<< Ehm.. – disse Niall interrompendo il silenzio – qualcuno li deve andare a chiamare>> disse guardando l’unica ragazza della stanza che stava calando la pasta.
 
<< No! Io non vado!>> disse Dalila sconvolta. Non le andava di beccare Harry e Ilaria in un momento.. intimo!
 
<< Ma è la tua migliore amica>> disse Zayn guardandola.
 
<< Vi devo ricordare che l’altro è il vostro migliore amico?>> gli rispose Dalila a tono.
 
<< Touché>> ammise Zayn.
 
<< Louis>> disse all’improvviso Liam.
 
<< Cosa io?!>> chiese il maggiore.
 
<< Vai tu, tanto non ti scandalizzi di niente>> gli rispose Liam facendo ridere tutti.
 
Louis sbuffò e si voltò pronto per salire le scale.
 
<< Ehy Lou!>> disse Ilaria correndogli incontro sulle scale.
 
<< Grazie al cielo!>> disse Louis abbracciando la ragazza.
 
I ragazzi in cucina scoppiarono a ridere.
 
<< Salve a tutti!>> salutò la rossa entrando in cucina.
 
<< Quanta gente>> disse stupito Harry andando a prendere una fetta di pane dal cestino in vimini sulla tavola.
 
<< Harry, che hai fatto ai capelli?>> chiese Liam osservandogli il cespuglio riccio.
 
<< Belli vero? Glieli ho fatti io>> rispose Ilaria sorridendo ed ammirando nuovamente la sua opera.
 
<< Sono più...sistemati>> disse Zayn guardandolo con occhio da intenditore.
 
<< Già, stai meglio così>> aggiunse Niall affiancando Dalila ed osservando a che punto fosse la preparazione del pranzo.
 
<< Mah, sono come sempre>> fece Harry con nonchalance mettendosi un pezzo di pane in bocca.
 
<< Ingrato>> gli rispose Ilaria scacciandolo con la mano. Il riccio le si avvicinò e le scompigliò i capelli.
 
<< Ragazzi dieci minuti e la pasta è pronta – disse Dalila guardando tutti – quindi andate a fare quel che dovete e lavatevi le mani>> disse.
 
<< Agli ordini mamma!>> urlarono Niall e Louis che corsero in bagno.
 
Liam le sorrise e, dopo averle fatto un occhiolino, sparì anche lui. Harry prese Ilaria per mano e la trascinò su per le scale.
 
<< Harry!>> urlò la ragazza presa in contro piede.
 
<< Ci dobbiamo lavare le mani anche noi>> le spiegò Harry.
 
<< E c’è bisogno di andare nel tuo di bagno?>> chiese Ilaria per le scale.
 
<< Gli altri sono tutti occupati!>> sentirono il riccio risponderle.
 
Dalila e Zayn rimasti soli in cucina sorrisero, quei due erano inseparabili ed Harry era un gran pervertito.
 
Dalila si voltò verso il fuoco e cominciò a girare la pasta, così Zayn ne approfittò. Le arrivò da dietro e, presa per i fianchi, la fece appoggiare a se.
 
<< Che vuoi?>> chiese la biondina.
 
<< Secondo te?>> le sussurrò malizioso Zayn.
 
Dalila stava per rispondergli quando sentì qualcuno scendere.
 
<< Niente, perché stanno arrivando>> disse allontanandolo.
 
Zayn sbuffò e si spostò.
 
<< Allora, che si mangia?>> chiese Niall a capo di tutta la ciurma.
 
Dalila prese la pentola e la mise sul tavolo.
 
<< Pasta, panna e salmone!>> disse sorridendo a tutti specialmente a Niall.
 
<< Okay, sono pronto per assaggiare!>> disse Niall contento come non mai.
 
 

<< E’ stato fantastico!>> disse Niall gettandosi, pieno come un uovo, sulla sedia.
 
Dalila e Ilaria si alzarono e presero tutti i piatti.
 
<< Contenta che ti sia piaciuta!>> disse Dalila sorridendogli.
 
<< In effetti non era male>> disse Louis.
 
<< Bene, adesso gelato!>> annunciò Dalila.
 
<< SI!>> urlarono contenti i maschietti.
 
Dalila e Ilaria si guardarono senza parole, erano incredibili.
 
<< Ma.. – disse Ilaria attirando l’attenzione di tutti – andate in giardino, lo mangiamo lì. C’è una bellissima giornata>> disse.
 
<< Andiamo!>> urlò Louis precipitandosi fuori.
 
Tutti i ragazzi lo seguirono, tranne Zayn che si fermò davanti alla bionda.
 
<< E adesso che vuoi?>> gli chiese fingendosi indifferente.
 
<< Avevi ragione.. – le disse alzando una mano verso la biondina – mi è piaciuta>> e, dopo averle scompigliato i capelli, se ne andò.
 
<< Ehy!>> lo sgridò Dalila.
 
Ilaria, con già tutto l’occorrente, affiancò la ragazza e le sorrise.
 
<< Siete così teneri>> la prese in giro e se ne andò.
 
<< In questa casa non c’è più rispetto!>> urlò la bionda fingendosi offesa e uscendo anche lei.
 
 
 
Dopo una bella scorpacciata di gelato, Louis e Zayn si ritirarono in camera, Niall ed Harry si chiusero nella stanza del riccio e chiamarono Josh per gli ultimi preparativi della sua festa di compleanno e Liam si andò a fare una doccia.
 
Ilaria, rimasta sola in giardino, ne approfittò per stendersi sulla sedia a sdraio e rilassarsi all’aria aperta nel silenzio della periferia londinese.
 
 
 
Il ragazzo si guardò un’ultima volta allo specchio, giusto per assicurarsi che tutto fosse apposto. Prese l’orologio sul mobile e se lo mise al polso, afferrò le chiavi e il portafogli e se li infilò in tasca e, in fine, fece per prendere il telefono che si illuminò.
 
Un nuovo messaggio.
Confuso lo aprì e lo lesse uscendo con tutta calma dalla sua stanza.
 
“Ho avuto un piccolo problemino e sono in ritardo. Tra mezz’ora da me, okay? :D ti amo x”
 
“Sempre la solita” pensò il ragazzo avviandosi verso le scale e rimettendo in tasca il telefono.
 
Mise un piede sul primo scalino e solo all’ora si rese conto della tranquillità che regnava in casa, nonostante fosse abitata da tante e chiassose persone.
 
Una melodia a lui molto familiare spezzava quella quiete; il cantante si avviò verso la sala curioso più che mai di sapere chi stesse guardando quel video.
 
Era quasi arrivato alla porta quando sentì la musica interrompersi e qualcuno sospirare. Zitto zitto spiò chi ci fosse in quella stanza.
 
La ragazza se ne stava seduta sul divano con le gambe al petto e il mento appoggiato sulle ginocchia; guardava la televisione che però non emetteva nessun suono. Il cantante alzò lo sguardo verso il grande schermo e non credette ai suoi occhi.
 
Il video di “Midnight Memories” era stato messo in pausa. Ovviamente non fu quello a sorprenderlo bensì il momento in cui fu stoppato.
 
<< Ehm..>> mormorò.
 
Nei secondi successivi non si capì più nulla. la ragazza sul divano si spaventò e, nel tentativo di acchiappare il telecomando e rifar partire il video, cadde dal divano.
 
Il ragazzo, preoccupato, si precipitò verso la ragazza che fino a pochi secondi prima era sul divano e adesso se ne stava sdraiata sul tappeto.
 
<< Tutto okay?>> chiese il cantate cercando di trattenere le risate.
 
<< Più o meno>> rispose l’italiana mettendosi su due gambe e scoppiando a ridere.
 
Le sue risate diedero vita anche a quelle del cantante davanti a lei che si sedette sul divano e le fece cenno di affiancarlo.
 
<< Mi hai fatto spaventare!>> lo sgridò lei colpendolo al braccio.
 
<< Scusa ma.. non ho resistito! Ti mancava solo la bava alla bocca!>> continuò a ridere il maggiore dei due.
 
<< Liam!>> lo colpì di nuovo Dalila rossa come un pomodoro.
 
<< Ringrazia il cielo che sia stato io a beccarti mentre fissavi Zayn su uno schermo di 50 pollici!>> la prese in giro il castano.
 
<< ZITTO!>> urlò la ragazza saltandogli addosso e chiedendogli la bocca con una mano.
 
<< Mi soffochi>> cercò di mormorare il ragazzo.
 
Dalila si calmò ma non tolse la mano dalle labbra del ragazzo e lo guardò seria.
 
<< Se tolgo la mano mi prometti di non dire nulla riguardo ciò che hai appena visto?>> gli chiese la bionda arrossendo leggermente.
 
Liam annuì e, con un semplice sguardo, le promise di non dire nulla. Dalila tolse la mano e, con lo sguardo basso, si sedette composta ed evitò palesemente lo sguardo dell’amico.
 
<< Ehy, va tutto bene>> le disse il ragazzo accarezzandole la testa dolcemente.
 
La ragazza a quelle parole arrossì ancora di più e quella semplice azione portò il ragazzo ad abbracciarla.
 
<< Posso farti una domanda?>> chiese Liam curioso.
 
<< Finche si tratta di te sì, chiedi pure>> rispose la bionda sciogliendo l’abbraccio e guardando l’amico dagli occhi castani. Sapeva che ciò che le avrebbe chiesto si riferiva a ciò che era appena accaduto ma, si fidava di Liam.
 
<< Perché quella scena?>> chiese il cantante abbassando la voce.
 
<< Mi.. – la ragazza arrossì di nuovo e poi trovò il coraggio per parlare – mi piace un sacco il modo in cui ride in quei due secondi>>
 
Liam la guardò e, senza parlare, le chiese di spiegarsi meglio.
 
<< Bè il modo in cui ride, con gli occhi leggermente socchiusi e quello sguardo di chi sa che la sta facendo grossa>>
 
La ragazza parlava e Liam non poteva credere quanto amore ci mettesse quella piccola bionda nel parlare di uno dei suoi migliori amici.
 
<< Alla faccia del “farla grossa”! Mi ha annaffiato con un estintore!>> le rispose il ragazzo scoppiando a ridere.
 
<< Ed è proprio quello il bello… non saprei come spiegartelo, Liam>> gli rispose con semplicità la bionda. Non si aspettava che l’amico capisse, in fondo nessuno poteva capire ciò che lei provava per il pakistano. Era a dir poco impossibile spiegarlo a parole.
 
All’improvviso il ragazzo sospirò e buttò all’indietro la testa poggiandola sulla spalliera del divano.
 
<< Come mai questo sospiro?>> chiese la bionda.
 
<< Niente, niente – Liam alzò lo sguardo e sorridendole le accarezzò la testa – sono contento che tra voi due stia andando tutto bene>> ammise contento.
 
<< Bè se per bene intendi che litighiamo ma poi finiamo per fare pace, allora sì va tutto bene>> rispose la bionda appoggiando la testa sulla spalla dell’amico.
 
<< Lo sai che era da un po’ che io e te non ce ne stavamo un po’ soli?>> disse il castano guardando con la coda dell’occhio la ragazza.
 
<< Già, mi sei mancato sai?>> disse lei abbracciandolo.
 
<< Ma se sono stato a casa con te tutti i giorni>>
 
<< Si ma… non è la stessa cosa. Quando siamo io e te è diverso>> ammise l’italiana sorridendogli.
 
<< Già, capisco cosa vuoi dire. Vorrà dire che appena siamo liberi entrambi andiamo a farci un giro solo noi due, okay?>> propose il maggiore.
 
<< Andata!>> gli rispose lei stringendogli la mano a mo’ di patto.
 
Liam prese il telefono e guardò l’ora; doveva proprio andare.
 
<< Devi andare da qualche parte?>> chiese la bionda.
 
<< Si – disse il ragazzo alzandosi – Danielle era in ritardo e ha spostato l’appuntamento di mezz’ora. Chissà che avrà combinato>> disse il ragazzo sorridendo felice.
 
<< Bè caro il mio Romeo va a vedere!>> gli rispose la bionda facendogli l’occhiolino.
 
<< D’accordo, ci vediamo stasera okay?>> la saluto baciandole una guancia.
 
<< A stasera!>> lo salutò lei sorridendogli.
 
Appena il ragazzo uscì dal soggiorno incrociò lo sguardo della rossa che sostava sull’ultimo gradino delle scale.
 
<< Ciao, buona serata>> disse Ilaria sorridendogli mentre Liam afferrò le chiavi della macchina.
 
<< Grazie, a più tardi>> la salutò lui lasciandole un veloce bacio sulla guancia ed uscendo dalla porta d’ingresso.
 
Non appena il castano sparì, il sorriso sul volto della ragazza si affievolì improvvisamente e subito si diresse verso la sala; con molta calma andò verso l’amica che, seduta sul divano, le sorrise appena la vide entrare.
 
<< Ehy Ila>> la salutò la bionda.
 
L’amica non rispose e in maniera molto tranquilla si sedette di fianco a Dalila. Aveva un sorriso sadico.
 
<< Ila, tutto bene?>> chiese la ragazza leggermente preoccupata.
 
<< NO! – le urlò contro, facendola saltare dal divano – cos’è che avevi detto? “Il piano è perfetto”?! Certo! Perfetto per mettermi nei guai!>>
 
<< Ila, cosa...>>
 
<< Si perché TU vuoi fare le cose e poi IO me la devo vedere da sola e mettere tutto a posto! Peccato che non avevi previsto proprio tutto!>> continuò ad urlare Ilaria, avvicinandosi sempre di più all’amica ad ogni frase pronunciata.
 
<< Calmati un attimo e dimmi co...>>
 
<< Calmarmi? Calmarmi?! Mi hai fatto fare una figura di merda! Volevo sparire! E tutto perché tu non riesci a controllare la tua curiosità!>> gridò la rossa.
 
<< Di che figura parli? Guarda che con Zayn è tutto a posto, ci ho pensato io a lui>> disse la bionda leggermente maliziosa.
 
<< Ah bene, quindi tu eri lì a spassartela con Malik e intanto io ero nell’altra stanza a dire ad Harry di non...>> s’interruppe improvvisamente nel bel mezzo della sfuriata, accorgendosi forse troppo tardi che quella era una cosa che non avrebbe dovuto dire.
 
<< Di non?>> chiese Dalila assottigliando gli occhi.
 
<< Niente!>> rispose Ilaria continuando con lo stesso tono arrabbiato.
 
<< Che hai combinato con Styles?>> continuò l’amica, stuzzicandola.
 
<< Nulla, lascia perdere!>> disse la rossa in difficoltà a mantenere un’espressione seria; si alzò dal divano prima che le scoppiasse a ridere in faccia ripensando a ciò che era successo.
 
<< Dai dai dai, dimmelo!>> insistette Dalila seguendola.
 
La ragazza la guardò e pensò che se avesse continuato a nasconderglielo non se la sarebbe più scrollata di dosso, vista la curiosità senza limiti che Dalila aveva sempre avuto. Tanto vale dirglielo e farla finita.
 
<< Di non mettere i boxer>> sussurrò Ilaria abbassando il volto per non far vedere il rossore sulle sue guance.
 
Un risolino strozzato scappò dalla bocca dell’amica.
 
<< Che cosa gli hai detto?>> le chiese di nuovo; forse non aveva sentito bene.
 
<< Gli ho detto di non mettere i boxer!>> urlò l’altra, rossa fin sopra i capelli.
 
Ciò che si sentì dopo furono tante e tante risate da parte di Dalila, che non fecero altro che alimentare l’arrabbiatura di Ilaria.
 
<< Smettila di ridere! È tutta colpa tua!>> fece lei, incrociando le braccia al petto.
 
<< Avrei voluto – s’interruppe per le troppe risate – avrei voluto vedere la scena>> continuò a ridere.
 
<< Sono stata costretta! Harry stava per scoprire che il dvd non c’era più!>> si difese la rossa.
 
L’amica sembrò non volersi fermare più, probabilmente perché davanti ai suoi occhi continuava ad apparire la probabile faccia del riccio alle parole di Ilaria.
 
<< La prossima volta te la scordi una cosa del genere!>> esclamò la più piccola delle due, uscendo dalla stanza e lasciando che l’amica si calmasse da sola.
 
 
 
Ilaria salì nuovamente le scale e non appena arrivò al piano superiore, vide una figura con braccia incrociate al petto poggiata allo stipite della porta di una stanza dall’altra parte del corridoio.
 
Gli rivolse lo sguardo e gli sorrise, lui fece lo stesso e dopo poco diede un piccolo calcio alla porta; questa si aprì maggiormente ed il ragazzo le fece cenno con la testa di entrare.
 
La rossa quindi gli andò incontro e passandogli davanti, entrò in camera.
 
<< Non fare caso al disordine, Niall lascia sempre tutto in giro>> disse Louis chiudendo la porta.
 
<< Tranquillo, se devo essere sincera nemmeno io sono una tipa molto ordinata>> fece Ilaria sedendosi sul letto del cantante.
 
<< Allora ti troverai bene in questa casa>> commentò il ragazzo sedendosi sulla moquette di fronte a lei. La rossa semplicemente gli sorrise, annuendo.
 
Si guardò intorno, osservando bene quella che era la camera di Louis: non era ancora entrata lì dentro. Di base era strutturata come quella degli altri, in più aveva quel tocco alla Tomlinson che la contrassegnava, come i colori sobri e qualche trofeo di calcio sulle mensole.
 
<< Che hai combinato?>> chiese il ragazzo rompendo il silenzio.
 
Ilaria lasciò perdere la stanza e lo guardò con espressione confusa.
 
<< Che intendi?>> domandò lei non capendo.
 
<< Oh andiamo, lo so che hai combinato qualcosa stamattina>> spiegò il cantante con un sorrisetto.
 
Ilaria, presa in contropiede, cominciò a guardare ovunque tranne che lui, non sapendo che dire o fare. Louis, intanto, continuava a fissarla in attesa di una risposta.
 
<< Non è stata una mia idea>> disse infine lei, guardandolo; alla fine, lo sapeva benissimo anche il cantante che era nato tutto da Dalila.
 
<< È riuscita a convincerti però a quanto pare>> commentò il maggiore sorridendo.
 
<< Già – ammise lei – le ho giusto detto che non accadrà più>>
 
Il ragazzo continuò a guardarla senza dire nulla; solo un sorrisetto era protagonista sul suo volto.
 
<< Mah, forse una parte di me era d’accordo con lei>> ammise lei, più come un pensiero ad alta voce che come una confessione.
 
I loro sguardi si incontrarono, Louis la guardò alzando un sopracciglio.
 
<< E va bene! Forse anche io volevo vedere quel maledetto video!>> disse infine la rossa, buttandosi all’indietro sul materasso.
 
Il sorriso del cantante si allargò, fiero di essere riuscito a tirarle fuori le parole di bocca senza dire nulla.
 
E forse quei due in quel preciso momento avevano scoperto una cosa nuova, un nuovo rapporto: se la intendevano, ma non nello stesso modo con il quale se la intendevano lui e Dalila.
 
<< Io credo che tu sia l’unica a non aver bisogno di guardare quel video>> si azzardò a dire il ragazzo, fuori dai denti, così come solo lui sapeva fare.
 
<< Lou!>> esclamò lei alzandosi sui gomiti di modo da poterlo vedere.
 
<< Scusa, ma è vero>> ripeté lui.
 
<< Io non ne sarei così sicura>> fece lei ridendo.
 
<< Io si>> disse il maggiore guardandola serio.
 
Il sorriso di Ilaria si spense alla vista dell’espressione del ragazzo; lo guardò, seria anche lei.
 
<< Harry non è più come un tempo>> disse Louis.
 
La ragazza rimase in silenzio per alcuni secondi,alzandosi in posizione seduta.
 
<< Mi ha accennato qualcosa ieri>> affermò la rossa ricordando.
 
<< Negli ultimi tempi la carriera lo ha cambiato, ma deve ancora trovare un equilibrio>> spiegò il maggiore dei cantanti; Ilaria intanto lo ascoltava rapita.
 
<< Tu potresti essere quell’equilibrio che cerca>>
 
A quella frase gli occhi della rossa si spalancarono e la bocca si schiuse leggermente.
 
<< Io non credo – disse qualche secondo più tardi, dopo aver compreso ciò che Louis le aveva detto – anche la mia vita è un po’ un casino, anche io sono una persona scombinata – ammise, abbassando lo sguardo – come il mio disordine>> fece, alludendo a ciò che si erano detti poco prima.
 
<< Non significa nulla. Non importa se nella tua vita ci sono problemi, forse per lui non lo sono, non importa se non è tutto come vorresti, forse per lui lo è – disse Louis più serio che mai – e magari chi lo sa, anche lui può essere il tuo equilibrio>>
 
Ilaria rimase interdetta, non si aspettava certe parole: Louis era la persona più affidabile per quanto riguardava Harry, lo capiva meglio di chiunque altro e la ragazza prendeva davvero sul serio ciò che diceva sul più piccolo dei cantanti.
 
<< Non lo so, è tutto da vedere>> sospirò la rossa, non sapendo davvero che dire o pensare. Le sarebbe servito un po’ di tempo per capire cosa davvero il ragazzo volesse dire.
 
<< Andiamo a vedere cosa stanno combinando gli altri>> disse Ilaria dopo qualche secondo di silenzio nei quali cominciò a pensare a quelle parole.
 
Decise però di metterle da parte per quel pomeriggio e si ripromise che ci avrebbe pensato su in un secondo momento, quando se la sarebbe sentita.
 
La ragazza si alzò dal letto e Louis fece lo stesso.
 
<< Ila>> la chiamò il cantante prima che uscisse dalla porta. La rossa si voltò.
 
<< Che vuol dire che la tua vita è un casino?>> chiese Louis.
 
<< È una lunga storia, magari un giorno te la racconterò>> rispose lei, prendendolo poi a braccetto e conducendolo fuori dalla stanza.
 
 
 
Intanto, Dalila in cucina si guardava intorno.
 
“Che faccio?” si chiese. Si stava annoiando non c’era nulla da fare.
 
Si accorse di non sapere dove fosse il suo cantante preferito così si diresse verso le scale.
Arrivò davanti alla porta della sua camera e bussò.
 
<< Av..Fatto! Avanti>> rispose il ragazzo.
 
Dalila, curiosa di sapere che stesse facendo, aprì la porta ed entrò.
 
<< Che fai?>> chiese chiudendo la porta e sorridendo.
 
Zayn, davanti allo specchio, si toccava l’orecchio sinistro. Dalila piegò la testa di lato, non riusciva a capire che stava combinando.
 
<< Niente, mi sono messo l’orecchino>> rispose Zayn guardandosi un’ultima volta e voltandosi verso di lei.
 
Dalila guardò il lobo del ragazzo ma non vide nulla. Zayn la capì e indicò la parte alta dell’orecchio con il dito.
 
<< Ah… >> disse la ragazza.
 
“ Siccome sei poco sexy ti ci voleva quell’orecchino..” pensò la ragazza fulminandolo mentalmente.
 
<< Devo metterlo ogni tanto sennò mi si chiude il buco>> rispose Zayn toccandosi il brillantino.
 
<< Capisco…>> mormorò Dalila sedendosi sul letto del ragazzo e guardandolo dallo specchio.
 
Tra i due calò il silenzio. Dalila, gambe al petto, fissava il ragazzo e quest’ultimo la sbirciava ogni tanto mentre si sistemava meglio l’orecchino.
 
<< Come mai sei qui?>> le chiese Zayn sedendosi sul letto di fianco a lei.
 
<< Harry e Niall sono al telefono con Josh, Liam è con Danielle, Lou è in camera sua, Ila credo sia con Harry ed io non so che fare, così sono venuta qui>> gli rispose la ragazza guardando dritta davanti a se.
 
Zayn si alzò dal letto e si avviò, sotto lo sguardo curioso della ragazza, verso l’armadio.
 
Arrivò davanti al mobile, l’apri e cominciò a togliersi la felpa rimanendo a petto nudo.
Il cantante, con tutta la calma del mondo, posò la felpa per bene, prese una maglia bianca a maniche corte e la indossò.
 
<< Meglio>> mormorò chiudendo l’armadio.
 
<< Caldo?>> chiese la bionda tirandosi le maniche della sua felpa.
 
Zayn annuì e si sedette sulla poltrona davanti al letto, di fronte alla ragazza.
 
I due si guardarono e non dissero nulla. Zayn guardava la ragazza davanti a se e notò che aveva ancora la sua felpa.
 
<< Hai intenzione di darmela prima o poi?>> chiese.
 
<< Cosa?!>> chiese Dalila scioccata e confusa. Molto confusa.
 
<< Ma che pervertita! Parlavo della felpa>> le rispose Zayn scoppiando a riedere.

<< Ehy, di questi tempi è meglio specificare! – gli rispose la bionda arrossendo – e comunque no, dopo tutto il casino che hai fatto prima! E poi mi piace>> concluse.
 
<< Come no?>> chiese Zayn.
 
Dalila non gli rispose ma lo guardò facendogli gli occhioni.
Zayn la guardò e le fece segno di avvicinarsi a lui.
Dalila si alzò dal letto e si mise davanti a lui.
 
<< Abbassati>> le disse.
 
Dalila portò il suo volto a livello di quello del pakistano.
 
<< E’ mia!>> gli disse Zayn a due centimetri dal suo viso.
 
Dalila scattò all’indietro e lo guardò a bocca aperta.
 
<< Sei cattivo!>> gli disse Dalila incrociando le braccia al petto e facendogli una linguaccia.
 
Zayn scoppiò a ridere mentre la ragazza, ancora arrabbiata, si appoggiò allo stipite del balcone guardando fuori. Zayn smise di ridere e la guardò.
 
“Dannata tentatrice!” l’ammonì il ragazzo. Con semplici gesti, come sorridere o solamente stare in quella posizione in cui era, riusciva a mandare a quel paese la ragione del ragazzo e farlo reagire d’impulso. Sempre ogni singola volta. Persino in quel momento. Il cantante si alzò in silenzio e le arrivò alle spalle. Dalila, grazie al riflesso del vetro, lo vide e fece per spostarsi ma il ragazzo fu più veloce e la bloccò per un polso.
 
<< Dove vai?>> le chiese portando le sue labbra al livello del suo orecchio.
 
Dalila non gli rispose ma cercò di liberarsi dalla presa. Zayn lasciò il suo polso ma, in meno di un secondo, le sue mani si fiondarono sui fianchi della ragazza e la strinsero a se.
Dalila cercò di nuovo di liberarsi e Zayn la strinse ancora di più.
 
<< Puoi tenerla>> le disse.
 
Dalila sorrise soddisfatta anche se sapeva che sarebbe andata in quel modo. Quando il pakistano capì che la ragazza non voleva più scappare allentò la presa.
 
<< Aspetta..>> disse la bionda staccandosi.
 
<< Che c’è?>> chiese Zayn spiazzato. Non era successo niente.
 
Dalila gli sorrise per calmare l’agitazione del ragazzo e si tolse la felpa.
 
<< La puoi ten..>> disse Zayn ma la bionda lo fermò.
 
Dalila mise la felpa sul letto del ragazzo e, aggiustatasi la maglia, tornò dal ragazzo.
 
<< Non fa poi così freddo..>> mormorò la ragazza maliziosa.
 
Zayn la guardò e sollevò un sopracciglio compiaciuto.
 
Dalila si rimise davanti a lui, dandogli la schiena, e le mani del ragazzo si posizionarono sui fianchi dell’italiana ma, a differenza di prima, le sue mani finirono proprio sui fianchi della ragazza e non sul tessuto della maglia.
 
Quando le mani del ragazzo toccarono la pelle nuda della ragazza entrambe le ragioni e il buon senso dei ragazzi si allontanarono un po’. Un bel po’.
 
Zayn portò le sue mani fino all’inizio dei jeans della ragazza e afferrò uno dei due passanti con l’indice della mano destra mentre, con la sinistra, l’allontanò un po’. Con un colpo di polso la ragazza si ritrovò faccia a faccia con il cantante. Zayn le sorrise e, riacchiappati i due passanti, l’avvicinò a se.
 
I due si sorrisero e Dalila non perse tempo e accorciò la distanza tra i due, gli mise le mani intorno al collo e si avvicinò. Zayn portò le sue mani dietro la schiena della ragazza. L’italiana, conoscendo il ragazzo, cominciò ad accarezzare, lentamente, il collo del ragazzo proprio lungo il tatuaggio del cantante.
 
Le mani del pakistano cominciarono a scendere sempre di più fino ad arrivare ai jeans. Zayn guardò la ragazza e cercò nel suo sguardo un segno di rimprovero che però non arrivò. Così continuò a scendere finche le mani del ragazzo non finirono nelle tasche posteriori dei jeans della bionda. Dalila sorrise al ragazzo leggermente arrossita.
 
Stranamente a ciò che si aspettava si sentiva tranquilla e a suo agio ma staccò le mani dal collo di lui e, scesa lungo tutte le braccia, arrivò alle mani di Zayn e le tolse dalle sue tasche per intrecciarle alle sue.
 
<< Gioco finito>> gli disse la bionda.
 
<< Non penso…>> sussurrò Zayn facendo rabbrividire la ragazza.
 
Ogni volta che Zayn le parlava con quel tono di voce basso e profondo l’italiana si sentiva… come poteva spiegarlo se nemmeno lei lo sapeva con esattezza?
 
Zayn le si avvicinò e posò le sue labbra sulla guancia della ragazza e, lentamente, scese verso il collo lasciando una scia di baci piccoli e leggeri, quasi impercettibili. Dalila si lasciò andare e, inclinando leggermente il capo, diede campo libero al ragazzo. Zayn, senza staccare le sue labbra dal collo della ragazza, le spostò i capelli dietro la schiena. La mano sinistra di Zayn finì sulla parte destra del collo della ragazza mentre la destra si posizione sul fianco sinistro dell’italiana. Dalila era pienamente sotto il controllo di Zayn. Il cantante continuò a percorrere di bacio il collo della ragazza fino a che non incontrò il collo della maglia così, con la stessa lentezza, percorse la strada al contrario. Dalila capì di star cedendo, non poteva lasciarsi andare così, se avesse continuato alla risposta ambigua di prima la risposta sarebbe stata un “Sì, adesso”.
 
<< Zayn..>> cercò di chiamarlo Dalila quando sentì le sue labbra dietro al suo orecchio, era da troppo tempo lì. Se la sera precedente non le aveva lasciato nessun segno questa volta la probabilità era abbastanza alta.
 
<< Si?>> le chiese Zayn sussurrando, se non fosse stato che le sue labbra fossero lì non l’avrebbe mai sentito.
 
Dalila cercò di allontanarlo, non voleva arrivare fino a quel punto.
Quando Zayn sentì la ragazza irrigidirsi, capì quale fosse il problema.
 
<< Tranquilla, non ho intenzione di toglierti nemmeno un indumento>> le rispose tranquillo.
 
<< Se vai avanti così non potrò dire la stessa cosa di me..>> disse Dalila cercando di rimanere lucida.
 
Zayn, labbra sulla guancia della ragazza, sorrise e le schioccò un bacio lasciandola poi andare.
 
I due ragazzi si separarono e Dalila evitò di guardare Zayn, non sapeva bene come comportarsi. Zayn capì lo stato d’animo della ragazza e decise di lasciarla stare un attimo.
 
Andò a sedersi sul letto e la guardò da dietro. La ragazza, lontana della sua più grande distrazione, cominciò a respirare normalmente e a tornare in se. Chiuse gli occhi e cercò di rilassarsi. Prese il codino che teneva sempre al polso e si raccolse i capelli in una lunga coda di cavallo. Andò davanti allo specchiò e si guardò, non le sembrava di vedere niente.
 
Zayn la guardò e, dal sospiro di sollievo, capì che non si era guardata bene. Proprio dietro l’orecchio il segno delle sue labbra era ben evidente ma decise di non dirle niente, almeno fino a quando sarebbero rimasti loro due.
 
Dalila si voltò verso Zayn e lo trovò seduto sul letto, gambe aperte e mani dietro la schiena.
 
<< Scendiamo?>> chiese la bionda.
 
<< No>> rispose semplicemente Zayn.
 
Dalila lo guardò senza parole, che altro voleva? Non aveva messo a dura prova il suo autocontrollo per quel giorno?
 
Dalila capì che il ragazzo non scherzava così salì sul letto a carponi ed andò a sedersi appoggiandosi contro lo schienale e portandosi le ginocchia al petto. Zayn la guardò dallo specchio e le sorrise.
 
<< Che vuoi?>> gli chiese Dalila.
 
Zayn non le rispose ma, anche lui a carponi, cominciò ad avvicinarsi. Dalila mollò le sue ginocchia e stese le gambe, cercando di bloccare l’avanzata del pakistano.
 
Zayn le sorrise e, preso un piede della ragazza, le aprì le gambe e si avvicinò.
 
<< Posso sapere che vuoi?>> gli chiese fingendosi scocciata.
 
<< Se ti do fastidio me ne posso anche andare…>> mormorò il ragazzo davanti a lei.
 
La ragazza fece finta di pensarci.
 
<< Allora?>> chiese il cantante.
 
<< Okay, puoi restare>> gli rispose la bionda dandogli un bacio sulla guancia.
 
<< Grazie>> rispose Zayn sedendosi di fianco a lei.
 
<< Ma solo per questa volta, okay?>> disse Dalila facendo ridere il ragazzo.
 
I due si guardarono. Non un semplice sguardo. Quello sguardo. Quello che si scambiavano ogni volta che i loro visi si avvicinavano con un unico obbiettivo.
 
All’improvviso sentirono qualcuno ridere e si allontanarono.
 
<< Fine dei giochi>> disse Dalila alzandosi e andando alla porta.
 
<< Aspetta>> la fermò Zayn alzandosi e andandole alle spalle.
 
<< Che c’è?>> chiese Dalila. Perché era così agitato?
 
Zayn le prese l’elastico e le sciolse i capelli.
 
<< Forse è meglio che questo – disse Zayn toccandole un punto dietro l’orecchio – non lo vedano tutti>> concluse.
 
Dalila lo guardò scioccata. E lei che si era vista prima allo specchio?!
 
<< Dannazione!>> sussurrò.
 
<< Tranquilla non si vede se tieni i capelli sciolti>> la tranquillizzò  lui.
 
<< Sicuro?>> chiese la ragazza.
 
Zayn annuì e si infilò l’elastico della ragazza al suo polso.
 
<< Forse è meglio se mi metto la felpa, con il cappuccio sto più tranquilla>> disse Dalila prendendola dal letto e mettendosela.
 
<< Sta tranquilla, lì dov’è non è facile da vedere>> disse Zayn uscendo dalla stanza.
 
Dalila andò allo specchio e si guardò il collo e lo vide.
 
<< Carino..>> sussurrò.
 
<< Eccoti!>> disse Ilaria entrando.
 
Dalila si spaventò e nascose il tutto.
 
<< Mi cercavi?>> chiese la bionda cercando di non far capire niente.
 
<< Si, ho bisogno di una mano>> le rispose la rossa.
 
<< Cioè?>> chiese Dalila avvicinandosi.
 
<< I ragazzi vogliono fare la pizza in casa>> le rispose.
 
<< Bene! Andiamo>> disse la bionda oltrepassando l’amica.
 
<< Wow!>> disse Ilaria all’improvviso.
 
Dalila la guardò.
 
<< Odori di lui>> le disse in italiano.
 
<< Scusa?>> chiese Dalila.
 
<< Hai capito. Quel suo odore particolare misto all’odore di fumo>> le rispose Ilaria guardandola maliziosa.
 
<< E’ la felpa>> cercò di difendersi la bionda.
 
<< Si, certo! Andiamo a fare ste pizze che forse è meglio>> disse Ilaria dirigendosi verso la cucina. Alla ragazza bionda non rimase che toccarsi lì dove erano stampate le labbra del pakistano e seguire l’amica.
 

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Capitolo 51
*** Before The Storm (Parte IV) ***


9th July 2014, Monday
 
 
 
 
<< Okay, io e Dalila impasteremo, Louis, Liam e Niall inizierete a tagliare tutto ciò che serve per il condimento delle pizze e Zayn e Harry...voi ci passerete gli ingredienti>> disse la rossa.
 
Ilaria e Dalila erano in piedi vicino al tavolo, la prima affiancata dal ricciolo e la seconda dal pakistano. Gli altri tre ragazzi di fronte a loro osservavano la preparazione.
 
<< Harry mi prendi le uova dal frigo?>> chiese Ilaria. Il riccio aprì il frigo ed afferrò la confezione di uova.
 
<< Attenta a non farle cadere>> le sussurrò consegnandogliele. Ilaria lo guardò e gli sorrise, al ricordo del guaio che le aveva fatto combinare giorni prima durante la preparazione della carbonara.
 
<< Okay, ora un po’ di sale...>> disse Dalila voltandosi verso la cucina.
 
<< Lo prendo io, tranquilla>> Zayn la precedette e si affrettò a prendere il sale dal mobile pensile.
 
<< Ecco a te>> mormorò a bassa voce Zayn.
 
<< Grazie mille>> fece Dalila. Ilaria li osservò con la coda dell’occhio e sorrise.
 
“ Che carini...” pensò continuando ad impastare. Dalila si avvicinò alla rossa e le passò il sale. Quando Ilaria alzò lo sguardo per afferrarlo la bionda vide l’espressione che aveva in volto.
 
<< Non ti sfugge proprio niente>> le disse Dalila in italiano. Entrambe sorrisero e andarono avanti a preparare la pizza.
 
<< Perché non continuate voi?>> fece Ilaria allontanandosi dal tavolo e lasciando il posto ad Harry. Dalila fece lo stesso, così Zayn la sostituì.
 
<< Va bene>> disse Harry. Il ragazzo frugò prima in un cassetto, in cerca di qualcosa.
 
<< Trovato!>> urlò attirando l’attenzione di tutti.
 
<< Harry non dirmi che...>> iniziò Louis che aveva già intuito.
 
<< Oh no>> fecero Niall e Liam.
 
Dalila e Ilaria avevano una faccia perplessa. Cosa aveva intenzione di fare?
 
Harry richiuse il cassetto e, voltato di spalle, si infilò qualcosa che sembrava un grembiule. Si girò e le due italiane scoppiarono in una fragorosa risata.
 
<< Cos’è quello?!>> chiese Dalila sconvolta continuando a ridere.
 
<< Harry sei sempre il solito!>> disse Ilaria tra le risate.
 
Il riccioluto indossava un grembiule con scritto “Sono sexy anche in cucina”. Liam scosse la testa e Zayn aveva una mano sulla faccia.
 
<< Che c’è? È così carino>> disse Harry guardandosi.
 
<< Dai, muoviti e impasta>> fece Ilaria ancora tra le ultime risate.
 
<< Agli ordini capo!>> rispose lui.
 
Harry e Zayn misero le mani nella farina ed iniziarono a mescolare il tutto. Louis tagliava la mozzarella, Liam e Niall tutto ciò che volevano mettere sulla pizza.
 
Ilaria affiancò Harry e Dalila si trovava vicino a Zayn per vedere come se la cavavano.
 
<< Ehy, sei sporca qui di farina>> fece ad un tratto Harry voltandosi verso la rossa e guardando la sua guancia.
 
Il riccioluto avvicinò la mano al suo viso per far finta di pulirla, invece le spiaccicò per bene una delle due mani sporche a palmo aperto sulla guancia, poi scoppiò a ridere.
 
<< Ehy! – urlò Ilaria sentendosi la farina in faccia – prendi questo, Styles!>> disse immergendo una mano nel pacco di farina e lanciandogliene un pugno addosso.
 
 Harry smise di impastare, si abbassò, afferrò Ilaria dalle gambe e la prese a modi sacco di patate.
 
<< Zayn, pensaci tu>> fece Harry voltandosi di schiena, di modo da posizionare la rossa di fronte al pakistano.
 
<< Non ci provare nemmeno, Malik>> cercò di fermarlo Ilaria.
 
<< Ehy Louis, dammi una mano>> Zayn, ancora con le mani sporche di pasta della pizza, guardò Ilaria sorridente.
 
 Louis prese una manciata di farina e i due ragazzi, uno alla guancia sinistra e uno alla guancia destra, le infarinarono per bene il viso.
 
<< Non è giusto! Voi siete in maggioranza!>> osservò Ilaria bloccata dalla presa di Harry.
 
Dalila, mentre Zayn era intento a sporcare la rossa, ne aveva approfittato per raccogliere un po’ di farina dal tavolo.
 
<< Ce la possiamo fare, Ila!>> urlò lei sbucando alle spalle del pakistano e infarinandogli la faccia.
 
<< Ben fatto, Da!>> disse Ilaria ancora tra le braccia di Harry.
 
<< Tu zitta, ora ci penso io a te>> fece Harry prendendo dell’altra farina e buttandogliela nei capelli.
 
<< Ehy mostriciattolo! Lascia stare Malik!>> Liam raccolse della farina e la lanciò addosso alla bionda.
 
<< Payne, non ti conviene>> disse Dalila rispondendo al fuoco.
 
Ilaria, nonostante Harry la tenesse bloccata, riuscì ad afferrare un po’ di farina dal tavolo e a buttargliela tra i suoi ricci perfetti.
 
<< Niall dammi una mano con queste due scalmanate!>> gli disse Louis, coinvolgendolo nella battaglia.
 
<< Molto volentieri amico!>> rispose l’irlandese buttandosi nella mischia.
 
In pochi minuti in cucina non si capì più niente: farina che volava a destra e a manca, mobili e pavimenti imbiancati e i sette ragazzi totalmente sporchi dalla testa ai piedi.
 
<< Okay basta ragazzi, abbiamo sporcato abbastanza>> fece notare Liam guardandosi intorno e fermando la lotta.
 
<< Quindi...vi arrendete?>> chiese Ilaria con sguardo di sfida affiancata da Dalila, tutte e due tenevano un pugno di farina in mano.
 
<< Mai!>> sentirono urlare da un angolo della cucina.
 
Tutti si girarono verso la fonte della voce e videro Harry correre verso le due ragazze. Poi videro delle gambe volare in aria, sentirono un tonfo e poi più niente.
 
I sei ragazzi scoppiarono a ridere alla vista di Harry che, correndo sulla farina, era scivolato per terra. Niall ci mancava poco che non respirasse più, Louis scoppiò nella sua solita risata fragorosa, Dalila e Ilaria si piegarono dalle risate e Zayn e Liam ridevano anche loro come matti.
 
Harry si rialzò quasi subito, scrollandosi la farina di dosso e sistemandosi il grembiule come se nulla fosse successo.
 
<< Sto bene>> annunciò, andando poi vicino ad Ilaria.
 
<< Che caduta che hai fatto>> disse lei ancora ridendo.
 
<< E che botta che ho preso>> le rispose lui a bassa voce. Alla rossa scappò una risata trattenuta.
 
<< È stato divertente però>> disse la ragazza al suo fianco.
 
<< Non penso che il mio didietro sia della stessa opinione>> fece lui toccandosi con una mano il sedere.
 
Di nuovo l’italiana scoppiò a ridere.
 
<< Povero cucciolo>> Ilaria gli diede un bacio sulla guancia e insieme si rimisero al lavoro con le pizze.
 
<< Niall non la stendere così tanto o verrà enorme!>> disse Dalila osservando la pizza dell’irlandese.
 
<< È quello che voglio fare>> Niall guardò soddisfatto il disco gigante di pasta davanti a lui.
 
<< Okay ora ci rimane solo da condirle con quello che preferiamo ed infornarle>> fece Ilaria vedendo che tutti i ragazzi avevano steso abbastanza bene la loro pizza.
 
Fecero lo strato di base, pomodoro e mozzarella, poi ognuno ci mise ciò che gli piaceva di più.
 
<< Bene, le pizze sono pronte!>> disse Dalila guardandole tutte finite.
 
<< Sono proprio belle>> commentò Niall osservandole una ad una.
 
<< Qualcuno mi da una mano ad infornarle?>> chiese Ilaria.
 
<< Ti aiuto io>> rispose Louis avvicinandosi al forno con una delle pizze.
 
<< Ora però dobbiamo pulire questo disastro>> osservò Liam. Tutti lo guardarono con facce contrariate.
 
<< Ragazzi andate pure sul divano, ci pensiamo io e Ila qui>> disse Dalila ai cinque ragazzi che si vedeva che non avevano la minima voglia di ripulire.
 
<< Sicure?>> chiese Liam.
 
<< Certo – Ilaria si guardò intorno – tanto qui basta solo una spazzata e una pulita sul tavolo>>
 
<< Siete fantastiche!>> Harry diede un bacio sulla guancia ad Ilaria.
 
<< Non abbiamo delle coinquiline eccezionali?>> fece Louis mettendo un braccio sulle spalle alla bionda e alla rossa. Le due sorrisero.
 
Appena i cinque cantanti furono fuori dalla cucina Ilaria si mise a sciacquare le pentole, scodelle e cose varie per poi infilarle in lavastoviglie, mentre Dalila prese uno strofinaccio e iniziò a pulire il tavolo.
 
La bionda si accorse dello strano silenzio che regnava in cucina, così si avvicinò ad Ilaria e la guardò in viso.
 
<< Tutto bene?>> chiese notando un espressione un po’ pensierosa sul volto dell’amica.
 
<< Si tranquilla>> rispose sorridendo.
 
<< Sicura?>> insistette Dalila. Ilaria lasciò perdere le pentole e si voltò verso di lei.
 
<< Secondo te come se la stanno passando quei due da soli?>> domandò la rossa.
 
<< Mancano anche a te, vero?>> chiese retoricamente la bionda. Ilaria abbassò lo sguardo.
 
<< Lo so, anche io sento la loro mancanza – Dalila cercò di consolarla – sta tranquilla, vedrai che li rivedremo più presto di quanto pensi>> continuò sorridendo e con un’espressione rassicurante.
 
<< Che vuoi dire?>> domandò Ilaria confusa.
 
<< Non so, è una sensazione. Tu comunque goditi questi momenti e non pensarci. Insomma...viviamo a casa Direction! Tutto questo solo poche settimane fa era un sogno!>> disse  Dalila in modo rassicurante.
 
Era vero, da un lato le mancavano tantissimo Angelo e Domenico, ma dall’altro stava vivendo il suo sogno più grande e non poteva chiedere di meglio. Era arrivato il momento di pensare a sé stessa e al suo futuro.
 
La rossa le sorrise, sentendosi subito meglio.
 
<< Posso abbracciarti?>> domandò Ilaria allargando le braccia.
 
La bionda la guardò contrariata, poi cedette; Dalila non era una ragazza da smancerie, ed era sempre bene chiederglielo prima di manifestare affetto nei suoi confronti.
 
<< Bene, qui abbiamo finito. Direi di raggiungere gli altri sul divano>> disse Ilaria togliendosi il grembiule e mettendolo al suo posto. La ragazza si avviò verso la porta.
 
<< Non vieni?>> chiese alla bionda ancora ferma lì.
 
<< Si arrivo, tolgo il grembiule>> rispose Dalila mettendo una mano dietro la schiena e slacciandosi il fiocco. Ilaria uscì dalla porta e Dalila sorrise contenta.
 
<< Wow che facce! E tutto questo solo perché avete fatto le pizze?>> disse Ilaria entrando in sala e andandosi a buttare sul divano di fianco ad Harry. Quest’ultimo le mise un braccio sulle spalle.
 
<< Che ci vuoi fare, sono senza speranze>> Dalila andò a sedersi di fianco a Zayn.
Il pakistano fece come il riccio, ma poggiò il braccio sullo schienale del divano, proprio sopra le spalle della bionda.
 
<< Non so voi ma io mi sento pieno di farina>> fece Liam toccandosi i capelli.
 
<< Già anche io. Prima di andare alla festa mi farò una doccia>> concordò Louis guardandosi la maglietta piena di chiazze di un bianco scolorito.
 
<< A proposito, dov’è la festa di Josh stasera?>> chiese Ilaria voltandosi verso Louis che sedeva al fianco di Harry.
 
<< Al Funky Buddha>> rispose il riccioluto.
 
<< Il night club?>> domandò la rossa un po’ meno tranquilla. Harry annuì.
 
Ilaria accavallò le gambe e iniziò a far ciondolare quella poggiata sopra in modo quasi nervoso.
Il ricciolo se ne accorse, stava per dire qualcosa ma fu fermato dalla ragazza al suo fianco che parlò.
 
<< Vado a vedere se sono cotte le pizze, così metto le altre in forno>> Ilaria si alzò dal divano e si diresse in cucina.
 
<< Ila>> la chiamò Harry.
 
<< Si?>> si voltò lei.
 
<< Mi prenderesti dell’acqua?>> chiese il cantante.
 
<< Si>> la ragazza si dileguò in cucina.
 
Nel frattempo fuori casa Direction qualcuno arrivò.
 
<< Ammazza che casa>> disse quello più alto guardando la villa mentre il tassista scaricava le loro valigie.
 
<< Beh, se non ce li hanno loro i soldi >> fece l’altro notando la piscina e l’enorme giardino.
 
<< Hai capito a quelle due>> continuò quello scuro di capelli fissando la casa.
 
<< Già, si trattano proprio bene>> disse l’altro.
 
Intanto che l’amica controllava la cottura della cena, Dalila guardò l’orologio: erano le 7.10.
“Ci siamo quasi...” pensò, mentre sul volto le spuntò un leggero sorriso.
 
<< Ho infornato le ultime pizze quindi cinque minuti e saranno pronte – disse Ilaria entrando in sala con un bicchiere d’acqua in mano – ecco a te>> glielo consegnò.
 
<< Grazie>> rispose il cantante sorridendole.
 
<< Busso?>> chiese quello alto. Il ragazzo appena dietro di lui annuì.
 
Ilaria fece per andarsi a sedere di nuovo vicino al suo riccio preferito, ma un suono la bloccò. Dalila immediatamente puntò gli occhi all’orologio e sorrise, era arrivato il momento.
 
<< Ila, visto che sei in piedi, apri tu?>> chiese Dalila. La rossa si guardò intono e vide le facce sfinite dei ragazzi che non avevano la minima voglia di alzarsi.
 
<< Manco aveste fatto una guerra>> disse lei allontanandosi dal divano.
 
<< Beh in effetti è quello che abbiamo fatto>> fece Zayn al fianco di Dalila.
 
<< Eh già, siamo delle avversarie proprio toste>> rispose la bionda.
 
 Ilaria intanto si stava avviando all’ingresso, ma aveva seguito il discorso e rise. Arrivò davanti alla porta e mise la mano sulla maniglia.
 
La aprì e si girò per vedere chi fosse.
 
<< Hai ragione Da, li abbiamo proprio...>> si bloccò improvvisamente.
 
La sua frase interrotta attirò l’attenzione di tutti che videro la faccia della ragazza, ma non videro le persone fuori alla porta.
La rossa rimase pietrificata per qualche secondo. Dalila già rideva e Zayn la guardò.
 
<< Ila che succede?>> chiese Harry preoccupato e sorseggiando la sua acqua.
 
<< Angelo!!>> Ilaria urlò più forte che mai e gli si buttò letteralmente addosso.
 
Harry nel sentire quel nome sputò tutto d’un colpo l’acqua che aveva in bocca.
 
<< Ma perché sempre mentre sto bevendo?!>> chiese il cantante asciugandosi. Dalila scoppiò a ridere.
 
<< Avete intenzione di farmi rimanere qui sulla porta voi due?>> fece Domenico superando i due ragazzi abbracciati ed entrando in sala.
 
Nello scorgere la figura di Domenico Zayn si irrigidì improvvisamente.
“E questo adesso che ci fa qui?” pensò il pakistano. Sentendo il nome di Angelo intuì che l’altro ragazzo doveva essere proprio “Dome”. Improvvisamente il ragazzo si sentì invadere da una strana sensazione: non sapeva bene cosa fosse, non lo sapeva descrivere, però sapeva che non era nulla di buono, e che era arrivata insieme al ragazzo italiano.
 
<< Ciao a tutti>> fece Domenico guardandosi intorno. I cinque ragazzi lo salutarono.
 
<< Ehy bionda>> guardò la ragazza ancora seduta sul divano: non si era mossa minimamente.
 
<< Ehy Dome>> rispose lei tranquillamente facendogli solamente cenno con la testa.
 
<< Che fai, non mi saluti?>> chiese lui allargando le braccia. La ragazza rimase ferma lì per qualche istante, poi scoppiò in un sorriso e gli andò incontro, abbracciandolo.
 
Anche i due ragazzi  fuori alla porta entrarono in sala, trascinando all’interno le valigie; Ilaria salutò Domenico e Dalila Angelo.
 
<< Ma siete arrivati proprio in questo momento?>> chiese la rossa mettendosi a braccetto con il moro.
 
<< Si, veniamo direttamente dall’aeroporto, non vedevamo l’ora di farti questa sorpresa>> disse Angelo guardando la ragazza. Ilaria gli sorrise, poi realizzò quello che aveva appena detto.
 
<< Che vuol dire “farmi”?>> la rossa aveva notato una certa tranquillità e naturalezza da parte di Dalila, ma sapeva che lei non era per gli abbracci e le smancerie, così non ci diede peso.
 
Dalila la guardò e le sorrise.
 
<< Non dirmi che... – Ilaria guardò l’amica con occhi spalancati – tu sapevi tutto!>> urlò alla fine. Dalila si mise una mano dietro la testa e la guardò innocente.
 
<< Volevamo farti una sorpresa>> ripeté la bionda.
 
<< E che sorpresa>> fece Ilaria guardando i due amici. Angelo poggiò un braccio sulla spalla della ragazza.
 
Harry si alzò di scatto dal divano << ma ditemi, dove andrete a dormire?>> chiese guardando il moro. Zayn fissò Angelo aspettando una risposta.
 
<< Prenderemo il posto di Dalila e Ilaria in albergo, visto che è già prenotata la stanza>> rispose.
 
Harry sorrise sollevato e Zayn esteriormente sembrava inespressivo, ma interiormente anche lui tirò un piccolo sospiro di sollievo. Il riccioluto, una volta che Ilaria si staccò da Angelo, la tirò a sé mettendole un braccio sulle spalle.
 
<< Hai pensato proprio a tutto>> commentò Ilaria riferendosi alla bionda.
 
<< Eh già>> disse fiera lei.
 
<< Cos’è questo rumore?>> chiese Domenico nel sentire un suono lungo ed acuto.
 
<< Le pizze!>> urlò Ilaria correndo in cucina.
 
<< Ila, sta calma!>> esclamò Dalila seguendola.
 
In sala rimasero i cinque One Direction con i due italiani ed in un attimo calò il silenzio.
 
<< Beh ragazzi, accomodatevi>> disse Liam rompendo quel silenzio imbarazzante ed indicandogli il divano del salotto.
 
<< Grazie>> il castano prese posto ed il moro vicino a lui.
 
<< Quindi... voi siete...>> cominciò a dire Louis, facendo intendere tutt’altro. Immaginava non fossero i loro ragazzi, ma voleva esserne sicuro; e poi, situazioni imbarazzanti e facili da fraintendere erano il suo campo.
 
<< Oh no, noi siamo solo dei loro amici>> disse Angelo sorridendo.
 
<< Si, eravamo compagni di classe fino al mese scorso, ci siamo diplomati tutti quest’anno>> spiegò Domenico.
 
<< Però ci conosciamo da prima, siamo vicini di casa>> continuò il più alto tra i due.
 
<< Che coincidenza...>> disse Harry sedendosi di fianco ai due ragazzi.
 
<< Già, praticamente ci vediamo sempre>> commentò il moro sorridente.
 
<< Ma dai...>> fece il riccio alzando un sopracciglio. Angelo lo guardò stranito e confuso, mentre Louis sorrideva sotto i baffi.
 
<< Ragazzi, le pizze sono pronte>> disse Dalila entrando in soggiorno seguita da Ilaria.
 
<< Okay, allora io proporrei di mangiare>> disse Niall dirigendosi verso la cucina.
 
<< Ci siamo. Niall è quello che mangia di più, sento che vi troverete bene insieme>> fece Dalila guardando i due amici italiani.
 
Tutti seguirono l’irlandese in cucina, ma Harry non tolse gli occhi di dosso all’italiano nemmeno per un attimo.
 
Ilaria e Dalila si occuparono di tagliare le pizze, mentre gli One Direction apparecchiarono la tavola. Servita la cena i ragazzi presero posto.
Come da copione, i quattro ragazzi italiani si sedettero vicini. Fu una cosa non fatta apposta, ma per abitudine non se ne accorsero, così Angelo si mise vicino ad Ilaria, al fianco dell’italiano Dalila seguita da Domenico.
Ad Harry e Zayn, che di solito si trovavano vicino alla rossa e alla bionda, non rimase altro che sedersi di fronte a loro, Liam al fianco del pakistano e Louis e Niall ai due capotavola.
 
<< Chi ha il coraggio di provarle?>> chiese Louis sarcastico.
 
<< Io!>> urlò Niall che stava morendo di fame.
 
<< Louis potrei anche offendermi sai>> ribatté Ilaria, la quale aveva seguito la ricetta di sua madre per l’impasto.
 
<< Lou dovresti provarla. Seriamente, questa pizza è fantastica!>> farfugliò Niall con la bocca piena.
 
<< Niall ha ragione, complimenti alle cuoche>> disse Liam assaggiandone un pezzo e facendo l’occhiolino a Dalila di fronte a lui.
 
<< Cuoche? Ma se l’ultima volta che io e te abbiamo fatto i biscotti hai combinato un macello!>> sbottò Angelo rivolgendosi ad Ilaria.
 
<< Ehy, il macello lo hai combinato tu, non io! Ricordi in che modo hai messo la pasta nel vassoio? – Ilaria prese un pezzo di pizza – tra l’altro mi hai fatto anche aggiungere ingredienti a caso>> ne mise in bocca un morso.
 
<< Però alla fine erano buoni, dai>> Angelo, mentre aveva in mano un pezzo di pizza, urtò volontariamente il braccio di Ilaria con il gomito.
 
<< Infatti, il fine giustifica i mezzi>> disse la rossa sorridendogli e facendogli l’occhiolino.
 
Harry fissava quei due. Più li guardava e più riusciva a mettere a fuoco il tipo di rapporto che avevano e quella cosa davvero non riusciva a farsela andare giù.
 
<< Ila, mi passeresti l’acqua?>> chiese Dalila. La bionda si girò verso la rossa che si trovava dal suo stesso lato del tavolo, ma le due erano separate da Angelo.
 
<< Certo>> fece Ilaria passandole la bottiglia. Dalila la afferrò e fece per versare.
 
<< Ehy, ma io avevo un pezzo di pizza nel piatto! – strepitò la ragazza – Niall, tirala fuori>> disse accusando il biondino.
 
<< Io non l’ho presa!>> l’irlandese alzò le mani in aria. Poi l’attenzione della bionda venne attirata dal ragazzo seduto vicino a lei, che silenziosamente rideva e addentava una pizza, forse non la sua.
 
<< Ma quella era mia!>> indicò ciò che aveva in mano Domenico.
 
<< Era, hai detto bene>> il ragazzo sorrise e diede un altro morso.
 
<< Non mi sei mancato per niente, sai Dome?>> disse lei.
 
<< No infatti, neanche tu>> rispose lui. Entrambi risero.
 
Zayn guardò i due ragazzi di fronte a lui. Ma che aveva? Sentiva quella strana sensazione di poco prima crescere man mano, ma ancora non capiva bene cosa fosse. Che facesse parte di quei sentimenti che Ilaria gli disse che doveva capire? Poteva essere.
 
<< Io devo complimentarmi con le nostre due fantastiche nuove coinquiline per la pizza che hanno fatto, anzi, che abbiamo fatto e che spero faremo ancora>> disse Niall interrompendo sia i pensieri del pakistano che quelli del riccioluto, facendo una specie di brindisi.
 
<< Grazie!>> dissero le due ragazze.
 
<< Le rifaremo ancora, non preoccuparti>> lo rassicurò la rossa.
 
<< Ragazzi sono le 8.30, dovremmo andare a prepararci se vogliamo arrivare in tempo alla festa>> disse Liam guardando l’orologio appeso al muro.
 
<< Andate pure, ci pensiamo noi a sparecchiare>> Dalila si alzò ed iniziò a raccogliere i piatti.
 
<< Scusate se vi stiamo facendo lavorare, vi promettiamo che domani recupereremo>> Louis diede un bacio sulla guancia alle due ragazze e, seguito da Liam e Niall, uscì dalla cucina per dirigersi verso il piano di sopra. Zayn senza dire una parola e serio più che mai si alzò dalla sedia e sparì.
 
Harry si avviò verso la porta, poi si fermò e si voltò. Vide i quattro ragazzi ridere e scherzare come se non si vedessero da anni, ma lui doveva parlarle: così decise di prendere due piccioni con una fava.
 
<< Ila>> la chiamò. La rossa lo guardò.
 
<< Dimmi>> rispose lei.
 
<< Mi aiuteresti a scegliere i vestiti?>> le domandò il riccio sorridente.
 
<< Non ce la fai da solo?>> disse la rossa; voleva stare un po’ con i suoi amici.
 
<< Non ho la più pallida idea di cosa mettermi. Dai, dammi una mano>> il riccio cercò di convincerla, sapeva di poterci riuscire. Infatti Ilaria non riuscì a resistere alle suppliche del ragazzo e alla fine cedette.
 
<< Va bene, arrivo – Ilaria lasciò i piatti che aveva in mano – scusate ragazzi, torno subito>> disse prima di uscire.
 
<< Mi sono perso qualcosa?>> chiese Domenico alla bionda appena Ilaria lasciò la stanza.
 
<< Avrai tempo per capire tutto – rispose lei semplicemente – voi piuttosto, mi sono persa qualcosa?>> chiese curiosa.
 
 
 
<< Io direi di mettere questi pantaloni con questa camicia e converse bianche>> disse Ilaria tirandogli i vestiti fuori dall’armadio mentre Harry era seduto sul letto dietro di lei che la guardava.
 
<< Ila>> la chiamò lui per far sì che si girasse.
 
<< Anzi no, metti questa di camicia, mi piace di più>> continuò lei poggiando sul letto quella blu.
 
<< Ila>> la richiamò di nuovo.
 
<< Vuoi anche un blazer?>> Ilaria voleva sbrigarsela in fretta, aveva così tanto da dire ad Angelo e Domenico. Perché l’aveva voluta per forza in camera? Con una scusa così banale poi.
 
<< Ila>> questa volta Harry si alzò dal letto, le andò incontro e le mise una mano sul braccio per fermarla.
 
<< Che c’è?>> chiese lei guardandolo; erano uno di fronte all’altro. Harry portò le mani dietro la schiena di lei e guardò in basso, cercando le parole giuste.
 
<< Ascolta, per quanto riguarda la storia del night club...>>
 
<< No – lo fermò lei, prima che potesse dire qualcos’altro – lascia stare, puoi fare quello che vuoi>>
 
<< No aspetta, ci tengo a dirtelo – fece il riccio trattenendola – ho visto come hai reagito prima in soggiorno>>
 
Ilaria abbassò lo sguardo: pensava che la sua reazione di poco prima fosse passata inosservata, invece era stata sgamata.
 
<< Di che hai paura?>> domandò il cantante abbassando il volto al livello del suo. La guardò, incoraggiandola a parlare.
 
<< Io sono solo preoccupata che tu o gli altri possiate bere molto. Non è la prima volta che alzi un po’ troppo il gomito>> spiegò lei, voltandosi di nuovo verso l’armadio e dando le spalle al riccioluto. Quest’ultimo sorrise. Che ci fosse anche della gelosia dietro tutto questo?
 
<< Ti prometto che starò attento – Harry la abbracciò da dietro all’altezza delle spalle – non succederà niente>> le sussurrò.
 
“Harry non è più come un tempo...”
 
Le parole di Louis le tornarono alla mente. Furono come una sorta di conforto, qualcosa alla quale aggrapparsi per riuscire a credere alle parole del riccio, riuscire a credere che davvero Harry aveva chiuso con la sua vecchia vita.
 
Si sforzò in un sorriso e si voltò verso il ragazzo, ricambiando l’abbraccio.
 
<< Bene, se non hai più bisogno di me io torno giù>> disse la rossa staccandosi dal ragazzo.
 
<< E il blazer? Non ti ho detto che non lo volevo>> fece Harry cercando di farla rimanere con lui ancora un po’.
 
<< Harry andiamo, so che non indossi un blazer per andare in un locale ad una festa di compleanno>> rispose lei sorridendo e uscendo, chiudendo la porta alle sue spalle.
 
“Lo strano potere delle nostre fan” pensò, ricordandosi che anche Ilaria era una di loro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ed eccoci arrivati al capitolo 50!
 
Wow, che esperienza! È incredibile che siamo riuscite ad arrivare fin qui, è incredibile che così tanta gente legga i nostri capitoli e che condivida le sue emozioni con noi. È tutto merito vostro, se nessuno si fosse interessato alla nostra storia molto probabilmente avremmo lasciato perdere e non saremmo più andate avanti... o meglio, saremmo andate avanti ma l’avremmo tenuta per noi, perché dovete sapere che questa storia è nata prima come un nostro passatempo, poi abbiamo deciso solo dopo un anno di pubblicare il tutto.
 
Come al solito vi ringraziamo per la vostra infinita pazienza e costanza, vi ringraziamo per il vostro tempo e per ogni volta che avete sopportato i nostri ritardi nella pubblicazione fremendo come matte perché volevate sapere come andava avanti.
 
Questo commento non vuol dire che la ff è finita, è solo che siamo contente di aver raggiunto questo traguardo e vogliamo condividerlo con voi. Di capitoli ce ne saranno ancora molti, forse troppi, ma solo se voi continuerete a seguirci e sostenerci :)
 
Se volete dei chiarimenti, se avete delle domande da farci sui personaggi (visto che adesso ne sono entrati altri due), se avete delle curiosità da chiederci (perché ce ne sarebbero tante da dire) scriveteci al nostro account twitter @1Dalilaria oppure scriveteci una mail a Dalilaria1D@hotmail.it .
 
Grazie a tutti!
Al prossimo capitolo :)
 
Ila&Da
 

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Capitolo 52
*** Before The Storm (Parte V) ***


9th July 2014, Monday
 
 
 
 
<< Beh in questi dieci giorni che non ci siete state non è successo niente, solite cose>> disse Angelo alla bionda.
 
<< Tu Dome tutto bene con Mery?>> chiese Dalila. Il ragazzo annuì.
 
<< Si, purtroppo stanno ancora insieme>> si intromise Angelo. Dalila rise; tutti sapevano sarebbe stato prossimo alla rottura e forse sotto sotto lo sapeva anche Domenico.
 
<< Parla per te, che fino a poco tempo fa te la facevi ancora con quella>> disse il castano ad Angelo.
 
<< L’hai più sentita poi Ilaria?>> chiese Dalila riferendosi alla ex del moro, che guarda caso portava lo stesso nome della sua migliore amica.
 
<< No, da quando è finita la scuola non l’ho più vista né sentita>> rispose il ragazzo.
 
<< Meglio così>> concluse Domenico.
 
<< Eccomi!>> Ilaria entrò in cucina.
 
<< Finito di fare da stilista per Styles?>> chiese Dalila stuzzicandola.
 
<< Si, tutto a posto – disse contenta – allora, che avete fatto di bello in questi giorni, ragazzi?>> fece curiosa.
 
 
 
Intanto gli One Direction al piano di sopra si stavano preparando e la situazione nelle diverse stanze era la seguente.
 
In camera di Louis, il maggiore e Niall si stavano vestendo ed avevano quasi finito.
 
<< Ehy Niall hai visto le mie scarpe?>> Louis le stava già cercando da un quarto d’ora.
 
<< Le ho messe fuori al balcone>> Niall era davanti allo specchio ad aggiustarsi i capelli di quel biondo così perfetto.
 
<< Come fuori?!>> sbottò Louis precipitandosi sul balcone.
 
<< Scusa Lou, ma puzzavano. Non è colpa mia se per te i calzini sono un optional>> si giustificò l’irlandese.
 
<< Okay ma se si rovinano me le ricompri tutte>> Louis prese un paio tra le sue scarpe e si sedette sul letto per infilarsele.
 
 
 
Liam nella sua stanza mentre si stava preparando parlava al telefono con la sua dolce metà.
 
<< Tra – guardò l’orologio al suo polso – venti minuti spero che siano tutti pronti per uscire, quindi fai conto una mezz’oretta e ti passo a prendere, okay? – si infilò la maglietta – si, va bene. Allora a tra poco baby, un bacio>> Liam terminò la chiamata con Danielle e si diede una controllata allo specchio.
 
Perfetto.
 
 
 
Nella camera di Harry, qualcuno non era molto tranquillo come al solito e lottava tra la propria testa e l’istinto.
 
“E io dovrei lasciarla qui da sola con lui?” pensò un po’ nervoso “Potrebbe succedere di tutto, magari presi dalla felicità di essersi rivisti” si infilò i pantaloni e chiuse cerniera e bottone.
 
“No Harry, cosa vai a pensare. Effettivamente hanno un bel rapporto quei due, chi non li conosce può tranquillamente pensare che stiano insieme” si mise la camicia blu suggerita da Ilaria.
 
“E se rimanessi qui? Sarei più tranquillo, ma come glielo spiego?” chiuse uno ad uno i bottoni “Mi sa che stasera il più preoccupato tra i due sarò io” messe anche le converse bianche, si spruzzò un po’ del suo profumo Bleu De Chanel e si scompigliò i capelli alla modi Styles.
 
“Mah, forse dovrei solamente fidarmi” pensò infine guardandosi allo specchio.
 
 
 
Nella stanza affianco Zayn aveva totalmente la testa da un’altra parte. Non aveva ancora deciso cosa mettersi, ma la verità era che non ne aveva proprio voglia di scegliere e forse neanche di andare a quella festa.
 
Seduto sul letto ormai da venti minuti, pensava ai due ragazzi italiani che si erano presentati all’improvviso a casa loro.
 
Di scatto si alzò dal letto e si diresse verso l’armadio. Tirò fuori dei pantaloni scuri, una camicia a quadri sul rosso e se la mise con sotto una maglietta semplice bianca. Aprì il cassetto degli orecchini e gli venne in mente quando Dalila li scelse per lui.
Sorrise al ricordo.
 
Si avvicinò allo specchio con un orecchino in mano e fece per metterselo; infilò il perno nel buco ed afferrò la farfallina per chiudere l’orecchino.
 
In un attimo gli passarono alla mente le immagini di poco prima, rivide la biondina – la sua biondina – ridere e scherzare con il suo amico italiano.
 
<< Ahi>> mormorò Zayn mettendosi il dito in bocca, punto dall’ago dell’orecchino.
 
<< Ehy Zayn, io vado a prendere la macchina. Sbrigati, siamo tutti pronti>> fece Liam sbucando solo con la testa nella camera del pakistano.
 
<< Si arrivo>> rispose in modo distratto e guardando il dito.
 
Si osservò allo specchio e, aggiustato per l’ultima vola il ciuffo, uscì dalla camera.
 
 
 
<< Ragazzi, vi lascio questo mazzo di chiavi nel caso ne aveste bisogno >> disse Liam, parlando ai quattro italiani sul divano e poggiando le chiavi sul tavolino.
 
In salotto erano seduti Ilaria e Angelo, il quale aveva la gamba sinistra accavallata sopra quella destra della rossa e un braccio poggiato sullo schienale dietro le spalle della ragazza.
 
Appena affianco, Dalila era seduta normalmente, mentre Domenico, che aveva l’abitudine di sentirsi subito come se fosse a casa sua, si stese, poggiando la testa sulle gambe della bionda.
 
<< Va bene>> fece Dalila guardando il cantante.
 
Nello stesso momento Zayn stava scendendo le scale. Arrivò alla fine della rampa e guardò verso la sala. Rimase pietrificato.
 
 Guardò l’italiano, quella posizione che aveva assunto e che manteneva tranquillamente come se niente fosse. Poi incontrò gli occhi della bionda. Lei lo guardò con un espressione molto normale perchè per lei era una cosa naturale, tutto ciò che faceva con loro era considerato naturale. Lui ricambiò con uno sguardo che la lasciò letteralmente senza parole: freddo, distaccato, deluso, arrabbiato.
 
Ovviamente nessuno si accorse di questo scambio di sguardi, videro solo Zayn avvicinarsi all’ingresso e uscire, sbattendo la porta.
 
Nessuno disse niente. Ilaria intuì qualcosa, Liam semplicemente guardò la porta un po’ stranito, ma lasciò perdere.
 
<< Harry! Manchi solo tu!>> urlò Louis uscendo dalla cucina con Niall.
 
<< Eccomi, eccomi>> disse il riccio scendendo le scale e aggiustandosi il colletto della camicia.
 
Arrivato in sala alzò lo sguardo e anche lui rimase immobile come il pakistano nel vedere quel bel quadretto di ragazzi seduti sul divano, che più che seduti erano stravaccati.
Harry guardò la rossa ed il moro.
 
“ No, non posso assolutamente lasciarli qui da soli. Basta ho deciso, non vado alla festa” il riccioluto fece per dire qualcosa, ma fu bloccato.
 
<< Okay, possiamo andare. Sbrighiamoci o faremo tardi>> Louis mise una mano dietro alla schiena di Harry e lo spinse leggermente per portarlo fuori casa.
 
<< A più tardi ragazzi>> disse Liam seguendo gli altri.
 
<< Okay, a dopo>> li salutò Dalila.
 
<< Divertitevi>> fece Ilaria.
 
Quando anche i quattro cantanti uscirono di casa Angelo guardò i suoi amici.
 
<< Ragazzi – si voltarono tutti a guardarlo – non so voi, ma io ho fame>> disse il moro mettendosi una mano sulla pancia.
 
<< Ti pareva>> fece Ilaria al suo fianco.
 
<< Sai, stavo pensando la stessa cosa anche io>> concordò Domenico.
 
<< Eccone un altro>> commentò Dalila.
 
<< Se volete è rimasta della pizza>> li informò Ilaria. Angelo la guardò e si illuminò.
 
<< Sono nel forno>> disse la rossa. Angelo continuava a guardarla.
 
<< Non ho voglia di alzarmi>> fece Domenico.
 
<< Va bene, ho capito, vado io>> Ilaria si alzò dal divano per avviarsi in cucina.
 
<< Mi porti un pezzo di quella con il salame?>> chiese il castano.
 
<< Per me anche>> continuò il moro.
 
<< Ila a me potresti portare un bicchiere d’acqua?>> si aggregò la bionda.
 
<< Va bene, basta che dopo mi pagate>> disse la rossa avviandosi in cucina.
 
 
 
Intanto i cinque ragazzi, Eleanor e Danielle giunsero al Funky Buddha. La musica era alta, le luci lampeggianti invadevano il locale e la gente era tanta. Si guardarono un po’ in giro, poi si buttarono nella mischia.
 
<< Ciao ragazzi!>> Josh gli andò incontro.
 
<< Ehy Josh! Auguri, amico!>> Niall lo abbracciò.
 
<< Buon compleanno>> fecero Liam e Louis salutandolo, seguiti da Eleanor e Danielle.
 
<< Bella festa>> disse Harry. I sei ragazzi poi, si buttarono in pista a ballare e a salutare gli altri invitati.
 
Zayn, dopo aver fatto gli auguri a Josh, andò alla ricerca di un posto per sedersi dove potesse stare tranquillo senza che nessuno lo disturbasse. Trovò una poltroncina libera in un angolo del locale, dove la musica si sentiva meno forte. Lì forse lo avrebbero lasciato in pace.
 
 
 
Ilaria, dopo aver portato da mangiare ai due affamati, si era seduta sul tappeto a gambe incrociate di fronte ai suoi amici. Angelo e Domenico finirono di masticare anche l’ultimo boccone di pizza.
 
<< Sapete ragazze, avete fatto proprio un bel lavoro. Queste pizze erano ottime>> disse Domenico dopo essersela gustata.
 
<< Grazie!>> fecero entrambe.
 
<< E ora che si fa?>> chiese la rossa guardando gli altri tre di fronte a lei. Angelo si bloccò e la fissò con un sorrisino stampato sul volto.
 
<< Io avrei un’idea>> il moro prese un cuscino dal divano di fianco a lui e lo tirò in faccia alla rossa.
 
<< Ehy!>> fece lei prendendo il cuscino e stringendoselo in ventre. Angelo ne prese un altro e glielo tirò di nuovo.
 
<< Vuoi la guerra? – Ilaria prese anche l’altro cuscino – e guerra sia!>> con un cuscino in entrambe le mani si alzò dal tappeto e corse per buttarsi addosso al ragazzo, soffocandolo.
 
Angelo finì con lo stendersi sul divano e Ilaria, quasi sopra di lui, gli premeva un cuscino sulla faccia.
 
Domenico si alzò dal divano e mentre la rossa era girata ad occuparsi di Angelo, il castano le arrivò da dietro buttandosi a peso morto su di lei, facendola cadere addosso al moro.
 
<< Dalila vieni anche tu>> disse Domenico. La bionda non ci pensò due volte e si aggiunse alla massa. Angelo, sotto altri tre ragazzi, stava soffocando e con l’aiuto di Ilaria riuscirono a buttare gli altri due per terra.
 
<< Non si arriva così alle spalle>> la rossa prese un cuscino e glielo tirò a Domenico ancora per terra.
 
<< Invece si>> il ragazzo la afferrò per le caviglie, facendola cadere all’indietro sul divano affianco ad Angelo. I due ragazzi si guardarono e il castano fece segno al moro di aiutarlo.
 
Angelo così prese un cuscino e lo bloccò sulla faccia della rossa. La ragazza continuava a lamentarsi e tra i lamenti si percepì anche un “aiutami Dalila”, così la bionda si diede da fare.
 
<< Lascia stare Ila!>> la ragazza iniziò a prendere a cuscinate Domenico, che teneva ancora le gambe della rossa bloccate.
 
<< Ce n’è anche per te, tranquilla>> il ragazzo si staccò dalle caviglie di Ilaria, la lasciò in balia di Angelo e, tolto il cuscino di mano alla bionda, la spinse sul divano, cercando di soffocare anche lei.
 
 
 
Il baccano al Funky Buddha era tanto, troppo.
 
<< Harry, hai visto Zayn per caso?>> chiese Liam che incontrò il riccioluto in giro.
 
<< No, non lo vedo da quando siamo entrati>> rispose lui pensandoci. Effettivamente era un po’ che non lo vedeva. Liam fece un altro giro per il locale, poi lo trovò: era ancora seduto su quella poltroncina.
 
<< Eccoti! Ti ho cercato ovunque! Tra poco portano la torta di Josh, andiamo>> Liam fece segno con il braccio di seguirlo, ma il pakistano rimase fermo dov’era.
 
<< Dai Zayn, andiamo o ti perderai la festa>> insistette il cantante.
 
<< No andate voi, non voglio la torta>> Zayn rispose senza guardarlo in faccia. Liam capì che c’era qualcosa che non andava, così si sedette di fianco a lui.
 
<< Che succede?>> chiese con molta calma e tranquillità.
 
<< Niente, tranquillo>> rispose di nuovo senza guardarlo. In quel momento Harry passò di lì e, vedendo Zayn con una faccia strana e Liam che sembrava cercasse di parlargli, si fermò e assistette alla scena senza farsi notare.
 
<< Non è vero. Si vede che c’è qualcosa che non va>> insistette Liam.
 
<< No Liam, ti ho detto che va tutto bene!>> Zayn iniziava ad irritarsi e Liam aveva avuto la conferma che cercava. Quando reagiva così davvero c’era qualcosa che non andava.
 
<< È per...Domenico, vero?>> Liam toccò un tasto dolente.
 
<< Andava tutto bene – disse piano Zayn, poi si voltò verso l’amico, questa volta lo guardò in faccia – andava tutto così fottutamente bene!>> batté un pugno sul bracciolo della poltroncina in pelle e di scatto si alzò per andarsene chissà dove.
 
Liam rimase seduto per qualche istante lì a pensare, poi venne distratto dalle urla dell’arrivo della torta e raggiunse la massa.
 
Harry, che aveva visto tutto, con un drink in mano si spostò e seguì Zayn.
Lo trovò al bancone che sorseggiava un drink. Si avvicinò e lo affiancò.
 
<< Ti prego, non chiedermi anche tu se va tutto bene>> disse Zayn senza neanche guardare chi fosse.
 
<< Tranquillo amico, se non l’hai notato anche io sono sulla tua stessa barca>> rispose il ricciolo. Zayn lo osservò: aveva ragione.
 
<< Ti porto a casa?>> Harry lo guardò e con quello sguardo si capirono al volo, dietro a quella domanda c’era un “andiamo a casa a vedere che stanno combinando”.
 
Zayn annuì e, salutato il festeggiato ed avvisati gli altri, uscirono dal locale.
 
 
 
<< Dai che se siamo fortunati le facciamo fuori tutte  e due stasera>> disse Domenico voltato verso Angelo, con una mano che teneva il cuscino sulla faccia della bionda.
 
Distratto da quella frase, Angelo allentò la presa quel poco che bastò ad Ilaria per liberarsi e la situazione si ribaltò. Ilaria, che prima era stesa con Angelo seduto al suo fianco, si alzò di scatto e spinse il ragazzo all’indietro, facendolo mettere in posizione supina. Gli afferrò i polsi e gli bloccò le braccia in alto, di fianco al suo viso. Lei era sopra di lui a cavalcioni, e lo teneva fermo.
 
<< Aiuto Dome!>> urlò Angelo, ma il castano non poteva dargli una mano o Dalila si sarebbe liberata. Così con una mano prese un cuscino e lo tirò alla rossa, invano.  Quel tiro però bastò a rovinare il ragazzo. Avendo le mani occupate, la rossa non poté afferrare il cuscino tirato, che finì in un piatto sporco della pizza che si trovava sul tavolino.
 
<< Ops>> disse Domenico andando a raccogliere il cuscino.
 
<< Si è sporcato?>> chiese la rossa.
 
<< C’è una bella macchia di pomodoro qui>> continuò, guardando la federa sporca. Dalila intanto ne approfittò per liberarsi.
Mentre il ragazzo era impegnato a guardare la macchia, la bionda gli arrivò alle spalle e gli saltò addosso da dietro.
 
 
 
Nel frattempo una macchina avanzava abbastanza frettolosamente verso quella casa. Più Harry pensava che i quattro ragazzi si trovavano da soli, più il suo piede premeva con maggiore forza sull’acceleratore.
 
Non conosceva quei due e non sapeva che rapporto avessero con le ragazze, ma di certo non si trattava di semplici conoscenti.
 
Negli ultimi giorni quei due nomi erano stati pronunciati molte volte, ma la cosa che più faceva pensare era che da quando il moro aveva messo piede in casa loro quello stesso pomeriggio, la rossa si era letteralmente illuminata; la vedeva più felice, spensierata, come forse solo una volta l’aveva vista.
Quando quel giorno non molto lontano Ilaria si accorse che quel ragazzo con cappello ed occhiali che si aggirava nel parco era proprio Harry, le comparve una luce particolare negli occhi, la stessa che da poche ore la stava accompagnando ininterrottamente.
 
Nella testa del pakistano di fianco al riccioluto non vagavano pensieri molto differenti: il semplice arrivo di quell’individuo aveva incupito il cantante e come lui era solito fare, si era ormai chiuso in un guscio di ferro più grande e forte di lui e non ne sarebbe uscito fin quando non sarebbe tornato tutto perfetto.
 
Ma il problema era proprio quello: sarebbe mai stato tutto perfetto?
 
 
 
Era ormai tardi, la luna era alta nel cielo ed i quattro ragazzi dopo il piccolo spuntino si calmarono.
 
Angelo, dopo aver annunciato di essere stanco non solo per l’orario ma anche per il viaggio, si distese sul divano dov’era seduta anche la rossa, poggiando la testa sulle gambe di quest’ultima.
 
Domenico e Dalila invece, si sedettero sul tappeto l’uno vicino all’altro poggiando la schiena contro il divano vuoto.
 
Cercando di non fare troppo rumore, cominciarono a parlare del più e del meno, perché per un rapporto come quello anche dieci giorni lontani sembravano una vita.
 
 Nonostante il viaggio il castano era abbastanza sveglio, proprio come lo era sempre stato, mentre il più piccolo tra i due cominciava a sentire le palpebre pesanti e soprattutto in quella posizione gli risultava difficile tenerle aperte.
 
 
 
Intanto una macchina parcheggiò fuori casa. Harry spense il motore, per tutto il tragitto nessuno aveva detto niente.
Scesero dalla macchina e si avviarono verso la porta d’ingresso.
 
<< Le luci sono ancora accese – disse Harry guardando la finestra della sala che affacciava sul giardino – meglio usare le chiavi comunque>> il riccio infilò la chiave nella serratura e girò, poi aprì la porta ed entrarono.
 
 Subito guardarono verso la sala e rimasero immobilizzati.
La situazione che trovarono fu abbastanza soggetta a fraintendimenti: Harry rimase pietrificato a fissare i due sul divano, mentre Angelo si alzò lentamente dalle gambe della rossa giusto quel poco che serviva per vedere chi fosse; Zayn fossilizzò il suo sguardo sulla bionda per terra, rimanendo impassibile esteriormente ma morendo un pezzettino di più all’interno.
 
<< Ciao ragazzi!>> disse Ilaria buttando la testa all’indietro sullo schienale del divano per guardarli; una delle sue mani giocava con i capelli del moro. Harry scosse la testa e, interrotti tutti i pensieri che in un attimo gli erano frullati per la mente, posò le chiavi sul tavolino.
 
<< Vi aspettavamo più tardi>> fece la bionda.
 
Zayn fissava entrambi serio: espressioni sorridenti, un braccio di Domenico che poggiandosi lungo la seduta del divano passava dietro il collo della bionda, e la voglia irrefrenabile di sparire da quella stanza in un tempo molto breve.
 
D’impulso infatti, senza salutare nessuno né dire niente, di scatto si girò verso le scale e corse al piano di sopra. Tutti lo guardarono, poi Ilaria parlò ed attirò l’attenzione di Harry.
 
<< Siete tornati solo voi due?>> chiese guardando il riccioluto, ma l’attenzione di entrambi si spostò sulla bionda che senza dire una parola si avvicinò alle scale e le salì abbastanza in fretta.
 Tutti la guardarono, ma solo Ilaria e Harry potevano intuire quello che stava succedendo.
 
In sala per qualche istante calò il silenzio, Harry guardava Ilaria e Ilaria guardava Harry. Il ricciolo voleva parlare, ma non davanti a loro.
 
<< Ehm... – Domenico interruppe quella situazione imbarazzante – Angy, accompagnami a prendere una boccata d’aria fuori>> il castano fece cenno all’amico con la testa di andare e quest’ultimo, seppur un po’ addormentato, capita la situazione lo seguì senza esitare.
 
 
Al piano superiore Dalila entrò nella camera del pakistano e lo trovò seduto sul letto di spalle alla porta, con i gomiti poggiati sulle gambe e la testa fra le mani.
 
<< Perché>> fu l’unica parola che uscì dalla bocca del ragazzo che subito capì chi si trovava dietro di lui.
 
<< Perché cosa?>> Dalila non capiva.
 
<< Perché hai dovuto rovinare tutto?>> continuò lui sempre senza voltarsi. Parlava in modo molto cauto.
 
<< Rovinare? Ma io...non ho fatto niente>> la bionda si sentiva accusata ingiustamente.
 
<< Vuoi dirmi che ha fatto tutto lui?>> rimase lì immobile, forse non aveva il coraggio di guardarla in faccia.
 
<< Lui?>> Dalila ancora non capiva.
 
“Davvero non ci arriva?” pensò Zayn non ricevendo alcuna risposta. La ragazza però non voleva litigare, non quel giorno. Salì sul letto e si avvicinò a lui. Si mise sulle ginocchia e lentamente lo abbracciò da dietro.
 
<< Zayn, ti prego...>> gli sussurrò lei nell’orecchio stringendolo. Il pakistano ripensò alla scena che vide poco prima e, per quanto desiderasse quel contatto, non resistette.
 
<< No>> la interruppe lui liberandosi dalla presa di lei ed alzandosi di scatto. Dalila, ancora in ginocchio sul letto, rimase immobile per il comportamento del ragazzo. Perché aveva reagito in quel modo? Perché la stava trattando così? Davvero stavano litigando per un motivo che forse nemmeno lui sapeva?
 
<< Zayn io non ti capisco>> fece lei scendendo dal letto ed avviandosi verso l’uscita della stanza.
 
<< Quello che sta rovinando tutto qui sei tu>> concluse sulla soglia della porta, poi uscì sbattendola appena. Zayn guardò la porta per qualche istante, poi, arrabbiato, prese un cuscino dal letto e lo buttò per terra con forza.
 
<< Dannazione>> fu ciò che disse prima di buttarsi sul letto.
 
 
 
Spariti i due ragazzi la rossa guardò il cantante: non riusciva a decifrare la sua espressione né a capire cosa stesse pensando. Si schiarì la voce, rompendo quel silenzio imbarazzante.
 
<< Come mai siete tornati solo tu e Zayn?>> chiese di nuovo.
 
<< Vi abbiamo interrotti?>> domandò in risposta Harry, un’espressione indecifrabile e quasi dura sul suo viso.
 
L’italiana aggrottò le sopracciglia, non capendo dove volesse arrivare. Che strana aria tirava? Zayn che era fuggito al piano di sopra, Dalila che lo aveva seguito più veloce della luce, Angelo e Domenico che erano spariti per la situazione troppo strana che si era venuta a creare ed Harry che le parlava in modo così ostile. In meno di cinque minuti la situazione si era ribaltata, e non sapeva nemmeno come era potuto accadere.
 
<< Harry...>> cominciò a dire lei, ma fu interrotta.
 
<< Forse prima in camera eri tu che dovevi rassicurare me, non il contrario>> disse lui sempre rimanendo in piedi vicino alla porta.
 
Ilaria rimase in silenzio, non credendo alle sue orecchie. Le stava davvero rimproverando di aver passato la serata con i suoi amici?
 
<< Harry ma cosa stai dicendo>> rispose lei seria.
 
<< Sto dicendo che sono io ad aver bisogno di certezze, viste le circostanze>> disse il riccio indicando nella direzione del giardino, luogo nel quale si trovavano i due italiani.
 
La rossa lo fissò, esaminandone l’espressione.
 
<< Tu sei...>>
 
<< A quanto pare si>> rispose prontamente il ragazzo, prima che lei potesse pronunciare quella parola. Il riccioluto si avvicinò all’italiana, mentre a quest’ultima spuntò un sorriso sul viso.
 
<< Perché ridi?>> domandò lui quasi arrabbiato. Lui le stava parlando di una cosa seria e lei rideva?
 
<< Perché sei un cretino>> fece lei mentre il cantante si sedette sul divano al suo fianco.
 
<< Ehy>> protestò lui aggrottando le sopracciglia.
 
<< Ascolta – Ilaria incrociò le gambe e si sistemò in modo da avere il ragazzo di fronte a sé – Angelo è solo un amico>> cominciò lei.
 
<< Un amico un po’ speciale>> obiettò il riccio.
 
<< È il mio migliore amico>> lo informò lei.
Harry la guardò sospetto.
 
<< Lo so che può sembrare tutt’altro, non sei il primo a farmelo notare, ma il nostro rapporto è così e... si, mi ritengo anche molto fortunata ad averlo>> spiegò la rossa.
 
Il ragazzo la osservò e capì tante cose: non poteva fargliene una colpa se con Angelo stava bene, si vedeva che era importante per lei e che gli voleva bene; Harry non era un mostro e di certo non avrebbe cercato di dividerli, soprattutto perché altrimenti avrebbe allontanato anche Ilaria da se stesso. Doveva solo fidarsi di lei, probabilmente la vita lo aveva messo alla prova in quel momento, proprio come aveva fatto già troppe volte in passato. Ma quella volta non sarebbe finita come tutte le altre, quella volta avrebbe dato tutto purché funzionasse.
 
Il cantante sospirò.
 
<< Quindi dovrò dividerti con lui?>> domandò un po’ più tranquillo e sereno, ma rassegnato.
 
<< Diciamo di si – disse lei, mentre il riccioluto spostò lo sguardo altrove – però – Ilaria gli sfiorò una mano – il tempo che passerò con te sarà sempre più speciale>> gli sorrise.
 
<< Questo è sicuro>> le rispose il ragazzo, accogliendola poi in un abbraccio.
 
Nello stesso momento scese la bionda dal piano di sopra.
 
<< Ehy Da, tutto bene?>> chiese Ilaria.
 
<< Si, tranquilla – Dalila cercò di evitare il discorso – Angelo e Domenico?>> chiese, non trovandoli in sala dove li aveva lasciati.
 
<< In giardino>> rispose la rossa ancora abbracciata ad Harry.
 
<< Bene...>> disse guardando i due ragazzi in quella posizione ed uscendo poi dal soggiorno. Subito dopo però si bloccò, sentendo la porta d’ingresso aprirsi.
 
<< Siamo a casa>> disse Liam entrando.
 
<< Ciao ragazzi>> disse Dalila andandogli incontro.
 
<< Buonasera>> li salutò Ilaria non appena entrarono in sala.
 
<< Ecco perché sei tornato così presto>> fece Louis guardando il riccio e la rossa sul divano. I due ragazzi si sorrisero, arrossendo leggermente.
 
<< Allora com’era la festa? Vi siete divertiti?>> chiese la ragazza cambiando discorso.
 
<< Certo! Davvero una bella festa. Peccato che vi siate persi la torta tu e Zayn>> rispose Niall rivolgendosi al riccioluto.
 
<< Qualcuno ha detto torta?>> disse Angelo entrando in casa seguito da Domenico.
 
<< Ma tu non stavi dormendo?>> ribatté il castano scatenando le risate di tutti.
 
Dalila ed Ilaria si guardarono ed entrambe scossero la testa.
 
<< Era davvero buona>> commentò Niall guardando il moro.
 
<< Sai, mi hai fatto venire fame>> disse Angelo all’irlandese.
 
<< Ma hai appena mangiato la pizza!>> commentò Ilaria sconvolta.
 
<< Io ho sempre fame – l’italiano gli fece una smorfia – come se non mi conoscessi>>
 
<< Questo ragazzo mi piace>> disse Niall guardando la rossa.
 
<< Non avevamo dubbi>> fece Dalila ridendo.
 
<< Qualcosa mi dice che tra poco li troveremo entrambi in cucina – Louis sbadigliò – io invece sono distrutto, vado a dormire>> annunciò.
 
<< Penso che mi aggregherò anche io Lou, è abbastanza tardi>> osservò Liam.
 
<< Scusate – Ilaria attirò l’attenzione di tutti – so ch siete tutti stanchi, ma... chi accompagna Angelo e Domenico in albergo?>> chiese piano, sperando di non scatenare un putiferio.
 
Nessuno parlò: Louis e Liam si misero una mano in fronte, Niall rimase immobile e spostava gli occhi su ogni persona presente in sala mentre Dalila sorrise guardando le reazioni di tutti.
 
Se ne erano dimenticati.
 
<< Scusateci, è che non siamo abituati ad avere troppa gente in casa, di solito sono sempre i soliti uno o due amici>> spiegò Liam.
 
<< Non vi preoccupate, non...>>
 
<< Li accompagno io, non c’è problema>> si offrì Harry, interrompendo ciò che stava dicendo Domenico.
 
<< Scusate, ma non potrebbero rimanere qua per stanotte? È tardi ed hanno ancora i bagagli qui; penso sia più comodo anche per loro, no?>> azzardò il biondino che ormai già se la intendeva con Angelo.
 
<< Ma no ragazzi, non vorremmo disturbare...>> disse il moro.
 
<< Beh effettivamente Niall ha ragione, se vi accompagnassimo domani mattina in albergo andreste con più calma e potreste disfare i bagagli tranquillamente>> commentò Liam appoggiando l’irlandese.
 
<< Angy tu sei stanco, stavi dormendo fino a due secondi fa>> fece Ilaria.
 
<< Qui il posto c’è, non fatevi problemi>> disse il maggiore dei cantanti.
 
<< Allora, che fate?>> chiese Niall mettendo un braccio sulle spalle del moro.
 
Angelo e Domenico si guardarono, poi voltarono lo sguardo verso le due italiane, le quali gli sorrisero.
 
<< Beh se proprio insistete...>> fece Angelo guardando l’irlandese.
 
<< Per noi va bene – concluse Domenico – però dormiamo qui sul divano, non vogliamo farvi cambiare di camera>> disse guardando tutti.
 
<< Oh il divano è comodissimo, a volte mi addormento qui dopo le partite di calcio in tv>> spiegò Niall.
 
<< Va bene, allora vi serviranno delle coperte e dei cuscini>> fece Liam già pronto per andare a recuperarle da qualche parte.
 
<< Ci pensiamo noi a loro, non preoccupatevi. Andate a riposare>> disse Dalila sorridente.
 
<< Sicura?>> chiese Liam, mentre la ragazza annuiva.
 
<< Allora noi andiamo a dormire – disse il cantante a tutti i presenti in sala – se venite su vi do ciò che serve per loro>> fece alle due ragazze, invitandole a seguirlo.
 
<< Buonanotte allora>> augurarono i due italiani ai quattro membri degli One Direction, i quali risposero lo stesso.
 
Mentre Louis, Liam, Niall, Dalila ed Ilaria stavano salendo le scale, Harry rimase esattamente al suo posto, in salotto. La rossa così, saliti i primi due o tre gradini, allungò una mano verso di lui, invitandolo a seguirla. Un po’ scettico e contrariato accettò e la raggiunse al piano di sopra.
 
<< Ecco>> disse Liam porgendo alle due ragazze coperte e cuscini.
 
<< Grazie, disponibile come sempre>> rispose Dalila dandogli un bacio sulla guancia.
 
<< ‘Notte ragazzi>> disse Ilaria andando verso le scale con l’occorrente per i due italiani in mano.
 
<< Buonanotte>> le risposero.
 
Si fermò poi davanti alla camera di Harry; il cantante sostava sulla porta.
 
<< Vengo a salutarti dopo>> gli disse la rossa, lasciandogli un bacio sulla guancia.
 
<< A dopo>> rispose il riccio, socchiudendo poi la porta.
 
Louis e Niall si ritirarono nella stanza del maggiore, Liam e Dalila rimasero soli in corridoio.
 
<< Ehy è successo qualcosa con Zayn?>> chiese il ragazzo.
 
<< Lascia stare, non so cos’abbia stasera>> rispose la bionda.
 
Liam lo sapeva, dalle poche parole che si erano scambiati al locale aveva capito qual’era il problema, ma non disse niente, se la dovevano vedere loro due.
 
<< Okay – Liam indietreggiò di un passo – allora buonanotte>> la salutò. La bionda rispose con un sorriso ed il cantante sparì nella sua stanza; dopo di che anche la ragazza raggiunse l’amica al piano di sotto.
 

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Capitolo 53
*** Before The Storm (Parte VI) ***


9th July 2014, Monday
 
 
 
 
<< Si ma devi dormirci tu, te ne sarei grata se almeno mi dessi una mano>> la bionda sentì il tono di rimprovero della rossa mentre scendeva le scale.
 
<< Sei tu la ragazza, quindi datti da fare>> rispose invece il moro.
 
<< Sei proprio un maschilista>> disse Ilaria buttandogli la coperta in faccia.
 
Il ragazzo così prese il pezzo di stoffa ed incappucciò l’amica, coprendola fino alle ginocchia.
 
<< Ehy!>> sentirono una protesta ovattata uscire dalla sua bocca.
 
<< Non farla gridare, è tardi>> disse Dalila entrando in sala ed assistendo alla scena.
 
Per quanto Ilaria facesse sempre da “mamma” alla bionda, in quei momenti in cui stava con Angelo tirava fuori la parte da bambina che c’era in lei ed i ruoli si invertivano improvvisamente.
 
La ragazza cominciò a dimenarsi mentre il moro la teneva stretta per fare in modo che non si liberasse dalla trappola. Entrambi però inciamparono ed Angelo si buttò sul divano, trascinando con sé la rossa, la quale riuscì a portare la testa fuori dalla coperta e a prendere finalmente una boccata d’aria.
 
<< Ma che ti passa per la testa>> fece lei cominciando a picchiarlo.
 
<< Come non detto>> commentò Dalila guardandoli, affiancata da Domenico che intanto rideva.
 
<< Dai sistemiamo questi divani>> disse il castano afferrando un angolo di coperta; la bionda fece lo stesso e la tirarono verso di loro, facendo cadere per terra i due ragazzi ormai aggrovigliati nella stoffa.
 
Cominciarono a ridere tutti e quattro come non gli succedeva da giorni, troppi per i loro standard.
 
Una volta sistemati i divani per far si che i due ragazzi potessero dormire, i quattro italiani presero posto, cominciando a parlare.
 
<< Ragazzi, io comunque non scherzavo quando dicevo che il biondo mi ha fatto venire fame – disse Angelo alzandosi – vieni con me, aiutami a scegliere cosa mangiare>> prese per una mano la rossa e la trascinò in cucina.
 
<< Ancora?! – esclamò la ragazza – e comunque per la cronaca il biondo si chiama Niall>> precisò, mentre veniva portata non tanto gentilmente nella stanza affianco.
 
<< Sono incredibili quei due>> commentò la bionda non appena i due ragazzi sparirono.
 
<< Ora si che Angy sta bene>> osservò Domenico.
 
<< Già, anche per Ila è lo stesso – concordò la ragazza – ci voleva proprio>> disse infine, guardando il ragazzo al suo fianco. I due si sorrisero, dopo di che Dalila poggiò la testa sulla spalla del castano.
 
Nel frattempo qualcuno scese dal piano superiore e, sentendo delle voci provenire dal soggiorno, si accostò alla porta, sbirciando all’interno.
 
<< È il primo anno che decidiamo di non passare un’intera estate insieme>> disse Dalila pensierosa.
 
<< Già – annuì il più grande tra i due – ma non gli abbiamo nemmeno dato il tempo di realizzarsi che subito abbiamo cambiato le cose>> obiettò.
 
Anche se non lo davano a vedere come Ilaria ed Angelo, quei due si volevano bene ed anche loro ora stavano meglio sapendo l’altro al proprio fianco.
 
<< Hai ragione, non riusciamo a stare un attimo da soli>> continuò la bionda.
 
<< Che palle, sempre insieme>> disse ironicamente il ragazzo. Dalila girò leggermente la testa sulla spalla del castano per guardarlo ed entrambi risero.
 
Una testa riccia appostata dietro il muro osservò loro e la loro posizione, non riuscendo però a capire cosa stessero dicendo.
 
Guardava i due ragazzi e la sua espressione divenne pensierosa: che anche Ilaria ed Angelo erano così? Si, sicuramente si comportavano nello stesso modo, glielo aveva confermato anche la rossa.
 
“Però mi ha detto che sono solo migliori amici” pensò Harry “e poi... a proposito, ma dove sono?” si chiese, cominciando ad allarmarsi.
 
<< Harry>> disse Ilaria arrivandogli alle spalle affiancata da Angelo; entrambi con dei piatti in mano.
 
Il cantante si voltò improvvisamente verso i due ragazzi con espressione seria.
 
<< Ragazzi... mi avete spaventato>> disse il riccioluto preso in contropiede.
 
<< Che facevi?>> domandò la rossa entrando in sala con il moro.
 
<< Abbiamo preso un pezzo di pizza anche a te Dome>> disse intanto Angelo porgendogli un piatto.
 
<< Tu si che mi conosci>> esclamò il ragazzo afferrandolo.
 
<< N-niente – rispose Harry seguendola all’interno della stanza – ero venuto a dirti che sto andando a dormire>> spiegò.
 
La rossa così gli andò incontro e preso il ragazzo per mano, lo condusse fuori dalla stanza.
 
<< Eccomi>> disse Ilaria posizionando Harry contro la ringhiera delle scale e mettendosi davanti a lui.
Il ragazzo increspò le labbra e la guardò contrariato.
 
<< Cosa c’è?>> chiese lei.
 
<< Pensavo ad una buonanotte migliore>> rispose lui guardandola malizioso.
 
La rossa sorrise.
 
<< Guarda che ti ho capito>> gli disse puntandogli un dito al petto.
 
<< Ah si?>> domandò lui facendo finta di niente.
 
<< Vuoi che venga su in camera tua perché sai che poi non ne esco più>> fece lei con espressione fiera.
 
<< Acuta osservazione>> la prese in giro lui.
 
La ragazza gli diede un colpetto sulla spalla.
 
<< Va bene si, hai ragione tu>> ammise Harry alzando le mani.
 
<< Lo so – gli disse sorridente – però io sto ancora un po’ qui, cinque minuti poi vado a dormire anche io>>
 
<< Sicura?>> chiese lui, nella speranza che dicesse di no; la ragazza invece annuì.
 
<< Dovrai farti perdonare per questo>> disse Harry dopo un sospiro.
 
<< Lo farò>> gli sorrise lei.
 
<< Hai parecchi debiti con me>> le ricordò lui.
 
<< Li riscuoterò tutti>> rispose la rossa sicura.
 
<< In questo caso... – Harry le accarezzò la schiena – non resta che arrendermi>> disse rassegnato mentre Ilaria annuiva.
 
<< Ci vediamo domani mattina>> fece lei lasciandogli un bacio sulla guancia.
 
<< Buonanotte principessa>> le sussurrò lui all’orecchio con una dolcezza infinita.
 
Immobilizzata, paralizzata, come se le fosse stato appena iniettato un sedativo.
Quella parola... ogni volta che il riccio la pronunciava le ricordava il loro primo appuntamento e tutto ciò che ne era seguito.
 
<< Buonanotte>> gli rispose lei; dopodiché il riccio cominciò a salire le scale e le loro mani si separarono.
 
 
 
<< Aveva bisogno del bacio della buonanotte?>> disse Dalila appena l’amica entrò in soggiorno. La rossa la scacciò con la mano ed andò a sedersi vicino ad Angelo.
 
<< Ila, mi sa che hai tante cose da raccontarci>> osservò il moro.
 
<< Già, ma ora non è il momento. Sono davvero stanca>> Ilaria si lasciò andare, accasciandosi sul divano a peso morto.
 
<< Beh non c’è molto da dire. Basta sapere che si sono limonati tre o quattro volte>> fece Dalila.
 
<< Ehy!>> la rossa afferrò un cuscino da dietro la schiena e glielo lanciò in faccia.
 
<< Complimenti!>> urlò Domenico.
 
<< Vuoi dirmi che non è vero?>> si difese Dalila.
 
<< Senti te l’ho già detto, è meglio per te che io non parli>> ribatté l’amica.
 
<< Dalila, che ci nascondi?>> chiese il moro curioso.
 
<< Niente>> fece lei innocente.
 
<< Diciamo che non è tanto diversa da me>> rispose Ilaria al posto della bionda rivolgendosi ai due amici.
 
<< Ehy, almeno IO non ho fatto niente con nessuno>> disse Dalila, marcando il soggetto della frase.
 
<< Non ancora>> ribatté la rossa portandosi le mani dietro la testa.
 
<< Insomma, manchiamo per nemmeno dieci giorni e vi ritroviamo accoppiate>> commentò Domenico, facendo scoppiare a ridere tutti.
 
<< Suona male detto così>> osservò la bionda continuando a ridere insieme agli altri tre ragazzi.
 
 
 
Intanto, Harry aveva raggiunto il piano superiore e, andando dritto verso la sua stanza, fu attirato dalla porta semiaperta della camera del pakistano.
Si fermò davanti e spiò all’interno: il ragazzo era seduto alla fine del letto con i gomiti poggiati sulle ginocchia.
 
“Che faccio, glielo dico?” si domandò il cantante sostando con espressione indecisa fuori la camera dell’amico.
 
“Ho bisogno di parlare con qualcuno, lui può capirmi...” si auto convinse il riccio.
 
Alla fine, seppur combattuto, decise di entrare in quella stanza, senza sapere come ne sarebbe uscito.
Spinse la porta quel poco che bastava per aprirla di più e far passare la sua figura e, una volta sorpassata la soglia, la socchiuse.
 
<< Posso?>> chiese Harry stando fermo lì dov’era.
 
Zayn si girò a mala pena per vedere chi fosse, per poi voltarsi di nuovo, dando le spalle all’entrata.
 
<< Oramai sei entrato>> rispose il pakistano con voce atona.
 
<< Già>> sussurrò tra sé e sé il minore dei due, passandosi una mano tra i capelli.
 
Il riccioluto si morse il labbro inferiore, non sicuro di quello che stava facendo, e si diresse verso il letto, sedendosi di fianco al pakistano con estrema cautela.
Non gli erano mai piaciute situazioni del genere, quando Zayn era in quello stato bisognava stare attenti a come parlare e a come muoversi: era una bomba ad orologeria.
 
I minuti seguenti furono di assoluto silenzio: il pakistano si comportava come se fosse da solo in camera, mentre Harry cercava disperatamente un modo per cominciare il discorso che non fosse troppo indelicato e che non gli facesse scattare la molla, ovvero il suo meccanismo di autodifesa.
 
<< Come va?>> domandò il riccioluto sforzandosi in un sorriso. Zayn lo guardò, chiedendosi se davvero Harry era lì per chiedergli come gli andavano le cose. Dove voleva arrivare?
 
<< Così>> rispose lui pazientemente. Perché stavano avendo quella strana conversazione?
Harry annuì abbassando lo sguardo; forse era meglio dirglielo in fretta ed uscire subito da quella stanza. Almeno poi l’avrebbe lasciato in pace.
 
<< Ascolta, prima ero giù, e...>> il riccioluto cominciò a dire, bloccandosi subito dopo non trovando le parole.
 
Zayn continuava a fissare un punto fisso nel vuoto davanti a sé, senza guardarlo in faccia nemmeno una volta, se non quando era entrato in quella camera.
 
<< Si, insomma, quei quattro... – Harry si guardò le mani – non so, ma a me non la raccontano giusta>> guardò l’amico, per vedere la sua reazione.
 
Nulla.
Nessuna reazione verbale da parte sua, ma qualcosa nella sua espressione stava cambiando.
 
<< Dalila e Domenico – a quei due nomi accostati l’uno all’altro il riccio vide la mandibola di Zayn irrigidirsi improvvisamente – sembrano molto...affiatati>> disse, temendo per ciò che poteva succedere.
 
Il pakistano a quelle parole strinse i pugni, cercando di trattenere la sua voglia di spaccare il mondo intero.
 
<< Sono solo buono amici, per carità – mise le mani avanti, cercando di rimediare e allo stesso tempo di spiegarsi in modo chiaro – però io lo so che la pensi come me>>
 
Zayn si alzò dal letto improvvisamente, camminando davanti a sé fino ad arrivare al comò; appoggiò le mani sul mobile, guardando verso il basso e sospirando impercettibilmente.
La sua mandibola era ancora irrigidita mentre il ragazzo dietro di lui cominciava a preoccuparsi per quello che sarebbe potuto succedere di lì ai cinque minuti seguenti.
 
Harry si passò nuovamente una mano tra i capelli, mentre in quella stanza regnava il silenzio.
Il riccio poi decise di sbloccare la situazione, offrendo un aiuto a chi si trovava sulla sua stessa barca.
 
<< Amico, possiamo aiutarci a vicenda, possiamo cercare di cambiare le cose insieme>>
 
 Zayn socchiuse gli occhi, mentre i muscoli della sua schiena si contrassero. Respirò profondamente per cercare di non far scattare quella famosa molla; sapeva di essere vicino.
 
<< Okay, saremo comunque in minoranza, però è già qualcosa se...>>
 
<< Non mi interessa>> rispose Zayn bloccando la sua frase ma senza voltarsi verso di lui.
Harry lo guardò, confuso e spiazzato allo stesso tempo.
 
<< Che... – il riccioluto aggrottò le sopracciglia – che significa?>> domandò non capendo il comportamento dell’amico.
 
<< Significa che non so perché tu sia qui a dirmi queste cose>> rispose il pakistano rimanendo nella stessa posizione ma girando solo di poco la testa. Harry poté notare così il profilo duro che aveva assunto il suo viso.
 
<< Beh io pensavo che anche tu avessi bisogno di una mano per risolvere questo problema>> disse Harry con voce pacata, mentre la paura di qualche scatto improvviso di quella molla scorreva nelle sue vene.
 
<< Quale problema?! – sbottò Zayn improvvisamente – io non ho nessun problema!>> urlò voltandosi definitivamente verso il minore dei due ed avvicinandosi di qualche passo.
Harry sobbalzò sul materasso per la reazione dell’amico, nonostante immaginava sarebbe successo.
 
<< Il problema è solo tuo, Harry – lo fermò prima che il riccio potesse dire altro – io non voglio saperne nulla>> disse in modo quasi aggressivo.
 
I due si guardarono in faccia per qualche secondo, Zayn con espressione dura ed impenetrabile, Harry incredulo che fosse così egoista ed in un certo senso sfacciato nell’evitare un problema che invece ai suoi occhi era molto chiaro.
 
Il riccio lo guardò immobile, ma conosceva bene quelle reazioni di Zayn e sapeva bene o male come gestirle; doveva solo aprire gli occhi e capire davvero cosa gli stava succedendo, invece di vivere i suoi giorni come se nulla fosse. Doveva ammetterlo: la loro vita stava cambiando.
 
<< Il problema non è solo mio, Zayn – disse Harry serio ma tranquillo, alzandosi in piedi – non lo è>> ripeté, sperando di imprimerglielo nella mente.
 
Detto ciò si voltò ed uscì dalla stanza, consapevole che a quel punto con il pakistano era impossibile parlare, e che l’unica cosa da fare era metterlo nelle condizioni di pensare a ciò che stava accadendo.
 
Dopo l’uscita di scena del minore dei due, Zayn rimase perfettamente immobile nella sua posizione, fissando il vuoto e morendo un altro pezzettino.
 
 
 
<< Beh ragazzi, è molto tardi, vi lasciamo dormire>> disse Dalila alzandosi dal divano.
 
<< Già, è stata una lunga giornata anche per noi>> fece Ilaria imitando l’amica mentre i due ragazzi si misero in posizione eretta.
 
<< Grazie per la sorpresa ragazzi, non sapete quanto mi abbia fatto piacere>> disse la rossa prendendo a braccetto Angelo e toccando con una mano la spalla di Domenico.
 
<< Anche a noi, ne avevamo bisogno>> rispose il castano sorridendole.
 
<< Ah, non ve l’ho ancora chiesto – Ilaria si mise una mano sul viso – ma quanto tempo vi fermate?>> domandò curiosa.
 
<< Una decina di giorni, abbiamo il biglietto di ritorno il 20 Luglio>> rispose Angelo contento.
 
<< Allora sfrutteremo al massimo questi giorni, non ce ne perderemo uno>> esclamò entusiasta la più piccola di tutti.
 
<< Ci puoi giurare>> concordò il moro facendole l’occhiolino.
 
<< Bene, allora buonanotte>> disse Ilaria dando un bacio sulla guancia ad Angelo mentre Dalila salutò Domenico.
 
<< ‘Notte, a domani>> fece il moro salutando la bionda ed il castano la rossa.
 
Le due ragazze salirono la rampa di scale che le separava dal piano superiore mentre i due amici si distesero ognuno su un divano e solo dopo una mezz’oretta di chiacchiere, presero sonno.
 
Nel frattempo le due ragazze erano andate in stanza ed una volta lì trovarono finalmente un po’ di tempo solo per loro, cosa che negli ultimi giorni scarseggiava fortemente.
 
<< Ah, che stanchezza>> disse Dalila buttandosi sul letto a peso morto.
 
<< Già>> fece Ilaria chiudendo la porta della loro stanza a maniglia.
 
Non appena la rossa si distese al fianco dell’amica, questa chiuse gli occhi.
Ilaria la guardò.
 
<< Da>> la chiamò.
 
La bionda rispose con un mugolio indecifrabile, senza aprire gli occhi.
 
<< Senti ma... – si voltò a guardare il soffitto – tutto bene con Zayn?>> domandò incerta. La sua reazione di quella sera quando era corsa su dal pakistano le era rimasta in mente tutto il tempo ed avrebbe voluto saperne di più.
 
Dalila aprì improvvisamente le palpebre, fissando anche lei verso l’alto.
 
<< Non lo so>> disse dopo un po’, perché davvero lei non lo sapeva.
 
Non si spinse oltre, e ciò che ne seguì fu un silenzio relativamente breve durante il quale la bionda richiuse di nuovo gli occhi.
 
<< Da>> la chiamò di nuovo lei, che senza nemmeno guardarla sapeva che era già sulla buona strada per addormentarsi.
 
La ragazza rispose nuovamente con un mugolio, questa volta leggermente più forte.
 
<< So che hai detto niente dettagli, però... – Ilaria si voltò verso Dalila e ne guardò il profilo – se hai bisogno, se hai problemi, io ci sono>>
 
La bionda aprì gli occhi e si girò verso di lei.
 
<< Lo so>> rispose sorridendole.
 
Per quanto Dalila non volesse parlarne, Ilaria sapeva capire se c’era qualcosa che non andava e senza nemmeno aprire bocca era sempre la prima a saperlo.
 
Dopo pochi secondi la rossa non riuscì a trattenere uno sbadiglio.
 
<< Vado in bagno>> avvisò, alzandosi dal letto.
 
<< Okay>> rispose Dalila mentre l’amica prendeva il pigiama.
 
<< Sta tranquilla, non ci metterò molto>> le sorrise Ilaria, uscendo poi dalla camera.
“Si, come no...” pensò la bionda roteando gli occhi e sistemandosi un cuscino dietro la testa.
 
La ragazza rimasta da sola in camera aprì gli occhi; sembrava che quel veloce dialogo con la rossa le avesse fatto sparire ogni traccia di sonno dal corpo.
 
Dalila sbruffò sonoramente e si alzò dal letto dirigendosi verso l'armadio. Con la testa piena di domande e confusione generale prese quello che per lei era il suo pigiama: pantaloni della tuta e una canottiera. Si cambiò più veloce della luce e mise i vestiti appena tolti sulla poltrona della camera. Si stiracchiò e, afferrato l'elastico al polso, raccolse i capelli in una treccia improvvisata.
 
La confusione nella sua testa era talmente opprimente che la ragazza riprese i vestiti sulla poltrona e li piegò perfettamente uno alla volta; aveva bisogno di distrarsi e non pensare. Rimessi nell'armadio i vestiti e scelti quelli per il giorno dopo si guardò in torno; non trovando nulla da fare decise di arrendersi e si mise supina sul letto.
 
Non riusciva a fare a meno di pensare a lui, al modo in cui si era comportato quella sera ma, soprattutto, non riusciva a cancellare quell'orribile sensazione di vuoto che aveva provato quando il pakistano l'aveva respinta. Perché l'aveva cacciata in quel modo? Perché si era comportato in quel modo? Dopo tutto quello che era successo il pomeriggio tra i due.
 
Lo sguardo della bionda si posò sulla felpa nera ai piedi del letto; era stata l'unica cosa che non aveva messo via. Non resistette e l'afferrò, portando il tessuto davanti al viso. Fu più forte di lei e annusò quel pezzo di stoffa; odorava di lui e non c'era niente di più buono. Dalle labbra della ragazza uscì un sospiro, si sdraiò su un fianco e, messa la felpa del cantante al suo fianco, prese il telefono dal comodino.
 
Senza pensarci cominciò a navigare tra le pagine di Twitter; sperava che stando sul social network il pensiero di quel ragazzo si allontanasse almeno un po'.
Passarono i minuti ma niente, era ancora lì ben stampato nella sua mente; una figura indelebile.
 
<< Quel ragazzo è impossibile da decifrare..>> mormorò la ragazza che bloccò il telefono e si allungò verso il comodino per posarlo quando le vibrò tra le mani.
 
Un nuovo tweet da Josh Devine.
La ragazza curiosa aprì il messaggio e lo lesse.
 
<< Hai capito..>> sussurrò seduta sul letto; la sua faccia e il suo tono di voce avevano una strana traccia di malizia.
 
 
 
La rossa uscì dal bagno e pregò tutti i santi che l'amica si fosse addormentata; se non fosse stato così allora l'avrebbe dovuta affrontare. Le aveva promesso di essere veloce in bagno in modo da far andare anche lei ma, come succedeva ogni volta, Ilaria ci aveva messo un po' più del dovuto. Era più forte di lei: non riusciva a fare le cose di fretta.
Arrivò davanti alla ex stanza dell'irlandese e, fatto un sospiro, aprì la porta.
 
L'aprì leggermente giusto per sbirciare un po', per vedere se l'amica stesse dormendo o no. Quando la vide seduta sul letto prese coraggio e, aprendo la porta completamente, parlò.
 
<< Scusa! Non volevo metterci...>> le parole della rossa si bloccarono.
 
Perché Dalila se ne stava seduta al centro del letto con il telefono in mano e una faccia a dir poco maliziosa?
 
<< Cosa?>> chiese Ilaria temendo per la risposta.
 
<< Sei sempre la solita>> le rispose la bionda con modi sempre più maliziosi.
 
<< Okay, sono stata in bagno più del dovuto – disse la rossa dirigendosi verso la poltrona e poggiando i vestiti appena tolti sullo schienale – ma perché mi guardi in quel modo?>> chiese confusa ed anche un po’ spaventata.
 
<< Perché fai tanto l’angioletto ma alla fine sotto sotto sei pervertita almeno quanto Styles>> disse la bionda sempre con la stessa espressione.
 
<< Okay Da, non ho la più pallida idea di cosa tu stia dicendo>> ammise la più piccola delle due.
 
<< Oh davvero? – chiese retoricamente Dalila voltando lo schermo del cellulare verso Ilaria – tu non ne sai nulla?>>
 
Ilaria le si avvicinò e lesse il tweet che l'amica le stava mostrando.
 
<< Ma piantala!>> sbottò la rossa allontanando con la mano l'i-phone della bionda.
 
<< Cosa? Mi vuoi dire che tu non centri nulla?>> le chiese la maggiore alzando un sopracciglio.
 
<< Certo che no! – la rossa si voltò a guardarla – te l'ho detto mille volte: tu ti stai facendo un film tutto tuo!>> la riprese Ilaria.
 
<< Oh avanti! Lo sappiamo tutti che hai questo piccolo debole per il batterista>> la prese in giro Dalila.
 
<< Ancora con questa storia?>> chiese esasperata la rossa.
 
Da quando Dalila aveva sentito Ilaria pronunciare parole di apprezzamento verso il batterista dei One Direction ogni volta che lo si nominava la bionda guardava maliziosa l'amica. Eppure Ilaria aveva sempre apprezzato tutti i componenti senza nessuna preferenza, Harry escluso. Ma Dalila si era fissata che lei provasse qualcosa di “speciale” per Josh.
 
<< Ti ricor...>>
 
<< “Grazie a tutti per la serata e... che post serata! E' ora di togliersi tutta questa panna da dosso! Notte”>> la bionda fermò la sua frase leggendo di nuovo il tweet del ragazzo.
 
<< E allora?>> chiese per l'ennesima volta Ilaria.
 
<< Insomma stasera tra Harry, Josh e panna...>> Dalila non concluse la frase ma dal suo tono Ilaria capì dove la bionda volesse andare a parare.
 
<< No, te l'ho sempre detto: sempre e solo Harry. Per tutta la vita>>  rispose solenne la rossa. Lasciò perdere la parte “Josh/panna”, se solo avesse dato corda alla bionda su tale argomento non ne sarebbe uscita viva.
 
<< Oh avanti! Dì la verità! Non c'è nulla di male ad ammettere che anche Josh ti fa un certo effetto!>> la prese in giro la bionda.
 
<< Ti devo ricordare che qui tra le due quella che ha il cuore palpitante per due persone non sono io?>> la sfidò Ilaria.
 
<< Che vuoi dire?>> chiese Dalila facendo finta di non capire.
 
<< Non me la bevo, hai capito eccome! – Ilaria si voltò verso l'altra ragazza e la fissò – Anthony..>> le sussurrò piano.
 
Dalila si zittì ed Ilaria capì subito che stava pensando all'amico d'infanzia di Zayn.
 
<< Cosa centra Anthony adesso?!>> chiese Dalila tornando in sé, più o meno; quel ragazzo le aveva sempre fatto un certo effetto.
 
<< Visto? Qui chi pensa ad un altro non sono io!>> l'accusò la rossa.
 
<< Ehy! In caso di mancanza di uno c'è l'altro!>> si giustificò la maggiore delle due.

<< Ma dai!>> disse sconvolta Ilaria.
 
<< Dovresti pensarci anche tu. Che farai se Harry dovesse andare via per più di un giorno? Almeno c'è Josh!>>
 
<< Ma sei seria? Harry mi basta e mi avanza! Non voglio nessun altro! E dovresti fare lo stesso ragionamento anche tu, mia cara!>>
 
<< Oh eddai! E poi lo sai – la bionda fece una piccola pausa poi riprese –Anthony è Anthony! – disse con tono sognante – e poi è inutile che cerchi di fingere con me! Lo so che tu sotto sotto..>>
 
<< No! La maniaca qui non sono io e anzi – Ilaria si alzò dal letto e fece un passo verso la porta – se non la pianti con questa storia di Josh vado da Malik e gli racconto di questa tua fissa per il suo migliore amico>> la minacciò Ilaria.
 
Dalila si bloccò.
 
<< Cosa?>> chiese Ilaria spiazzata; perché si era spenta così? Non era da lei.
 
La bionda, senza dare nell'occhio, prese ad accarezzare con le punte delle dita la felpa del ragazzo.
 
<< Da?>> la chiamò Ilaria.
 
<< Okay, hai vinto – la bionda guardò l'amica e  le sorrise come se nulla fosse – lo sai che scherzo>> si arrese la bionda.
 
<< Bene, allora piantala>> le rispose la rossa sdraiandosi al fianco dell'amica, la quale la imitò.
 
Tra le due calò il silenzio ed Ilaria spense la luce. Dopo pochi secondi Dalila si mosse e, data la schiena all'amica, parlò.
 
<< Okay, Anthony non è male ma Zayn rimane Zayn>> sussurrò.
 
Ilaria, attirata dal tono di voce della ragazza al suo fianco, non resistette e le fece una domanda.
 
<< Sicura di non volerne parlare?>> chiese la rossa; aveva notato lo strano comportamento dell'amica e, conoscendola alla perfezione, aveva capito che quello che era successo con Zayn l'aveva particolarmente segnata.
 
<< Ila – Dalila si voltò verso di lei – in questo momento vorrei davvero sfogarmi con te, non ho idea di cosa gli sia preso, ma... – si bloccò per prendere aria – non so cosa dirti. Non ho davvero idea di cosa sia successo>> detto ciò la bionda ritornò a dare le spalle all'amica.
 
<< Capisco>> sussurrò la rossa presa in contro piede; non si aspettava una risposta del genere.
 
Si avvicinò a lei e le accarezzò un braccio, non sapendo davvero cosa dire. Era scossa ma non voleva darlo a vedere; voleva un aiuto ma nemmeno lei sapeva da dove cominciare.
 
<< Buonanotte>> fu la risposta di Dalila che, affondato il viso nella felpa del ragazzo in questione, cercò di prendere sonno.
 
 
 
Le parole del minore sembravano ancora riecheggiare in quella stanza come se, poco alla volta, cominciassero a dipingersi sulle pareti.
 
<< Io non ho nessun problema>> mormorò a voce alta il ragazzo, come se così facendo, sentendo e pronunciando quelle parole, si auto convincesse che fossero reali.
 
<< Nessun problema>> si ripeté quelle due parole.
 
Stava cercando un qualsiasi modo che lo aiutasse a calmarsi, quello che era successo poco prima con Harry aveva creato uno spiraglio di uscita a tutta quella rabbia che, dopo l'entrata in scena dell'italiano, stava aumentando a vista d'occhio portando il ragazzo stesso a dubitare nelle sue capacità di controllo.
 
Doveva chiudere quello spiraglio ed evitare di far esplodere la bomba che in quel momento era il suo corpo; se fosse successo non sarebbe mai riuscita a gestirla.
Doveva concentrarsi, proprio come faceva prima di sferrare un colpo negli allenamenti di Thai Boxe.
 
“Inspira, espira, rilassa i muscoli e poi colpisci”
 
Cercò di seguire quelle parole, solo una volta calmatosi avrebbe potuto riflettere sulla sua situazione. Lo sguardo del pakistano si spostò sulle sue mani strette a pugno, segno che la calma era ancora lontana.
 
Ispirò per poi buttare fuori quella che esteriormente sembrava aria ma che lui sapeva bene era rabbia vera e pura.
Cominciò a sentire il corpo che pian piano si rilassava; la mandibola si rilassò così come le spalle e la schiena. Anche la presa delle mani rallentò leggermente.
 
Il ragazzo si voltò verso il comò e vi si appoggiò con le mani e chiuse gli occhi per concentrarsi.
La respirazione del cantante cominciò a regolarizzarsi così fu anche per il battito cardiaco. Sembrava stesse funzionando, anche la sua mente stava cominciando a svuotarsi.
 
All'improvviso quel ricordo riaffiorò: lui e lei, seduti vicini, il braccio di lui sulle sue spalle e quell'espressione di felicità sul viso della ragazza.
Zayn si staccò dal comò e, richiuse le mani a pugno, colpì il mobile davanti a se.
 
<< Era tutto così  fottutamente perfetto!>> sbottò prendendo le sigarette e l'accendino per poi fiondarsi sul balcone.
 
Accese la sigaretta e cominciò a fumare.
 
 
 
La luna era alta in cielo e, vista la tarda ora, Londra era avvolta nella tranquillità più assoluta. 
Tranquillità che non regnava nella mente di quel ragazzo che, in piedi sul suo balcone, accese l'ennesima sigaretta.
 
Erano passate poco più di due ore da quando Harry aveva lasciato la sua camera dando il via a mille domande nella mente del pakistano. Domande che non avrebbe mai e poi mai pensato di porsi e, sopratutto, della quale rifiutava le risposte immergendosi così in un mare di rabbia, tristezza e falsità che non aveva mai provato in vita sua.
 
Un pensiero improvviso sembrò portare un po' di pace nelle mente del cantante.
Chissà se stava dormendo; se in quel preciso momento era rannicchiata sul suo lato destro e, messa una mano sotto il cuscino e l'altra sotto la sua guancia chiara, stava dormendo serenamente. Gli era capitato, ogni volta che avevano dormito insieme, di guardarla dormire e, nel vederla in quella posizione, l'aveva trovata così piccola e tenera.
 
Zayn si voltò e, nel vedere il suo letto vuoto, abbassò lo sguardo. Non avrebbe mai detto che l’avrebbe pensato, ma in quel momento la sua stanza gli appariva troppo grande per una sola persona.
 
Spense la sigaretta e, senza pensarci, si fiondò fuori da quella camera. Sembrava che le ultime ore e tutti quegli strani pensieri e domande fossero sparite tutto un tratto.
Guardò la porta della stanza di Niall dove, per quel periodo, dormivano le due ragazze italiane e fece per poggiare una mano sulla maniglia per poi ritirarla immediatamente.
Cosa voleva fare? Entrate e infilarsi nel letto con la bionda? L'avrebbe anche fatto se lei non avesse condiviso il letto con Ilaria.
 
A testa bassa voltò le spalle a quel pezzo di legno e si diresse verso la sua stanza.
Arrivò davanti alla sua porta quando ne sentì un'altra aprirsi.
Si voltò verso destra e non credette ai suoi occhi.
 
I due ragazzi, entrambi increduli, si fissarono senza dire o fare nulla. La visione improvvisa ed inaspettata l'uno dell'altro li aveva bloccati.
Zayn guardò la ragazza e tutti i pensieri di poco prima riemersero ma quella volta riuscì a placarli. Non aveva risposte alle mille domande, non aveva la più pallida idea di quel che provava anzi, insisteva a essere sicuro di non provare nulla ma, pur non capendo il suo comportamento, svuotò la mente e fece quel che si sentiva di fare.
 
Lentamente si avvicinò alla ragazza e le afferrò un polso per poi trascinarla nella sua stanza.
Una volta dentro richiuse la porta alle loro spalle e Zayn notò che sì quella stanza era troppo  solo per lui.
 
<< Perché mi hai portata qui?>> chiese Dalila con un pizzico di fastidio nella voce; non pensava che si fosse dimenticata di come l'aveva trattata e respinta. A causa sua non aveva chiuso occhio per tutto quel tempo. Era stata sveglia a rigirarsi nel letto e cercando di capire perché mai avesse reagito in quel modo senza, ovviamente, trovare una qualsiasi risposta anche lontanamente logica e con un briciolo di senso.
 
Zayn non le rispose ma, avvicinandosi a lei, portò una mano all'altezza del suo viso e le accarezzò delicatamente una guancia.
 
A quel tocco Dalila si rilassò e si fece accarezzare, le piaceva un sacco quando sfiorava leggermente la sua pelle con la punta delle dita; era così rilassante. Sembrava che di punto in bianco tutta la stanchezza riemerse e sentì gli occhi chiudersi. Si spostò all'improvviso da quello straordinario contatto e si sedette sul letto. Voleva restare lucida e magari riuscire a parlare con Zayn. Voleva sapere che cosa stesse passando nella mente del pakistano, perché si comportava in modo più strano del solito.
 
Zayn la guardò sedersi sul suo letto e sospirare, dalla sua espressione riuscì a capire che qualcosa non andava.
 
<< Allora? Perché mi hai trascinata qui?>> richiese la bionda guardando il ragazzo ancora fermo davanti alla porta.
 
Il cantante la guardò per poi andare a sedersi alla fine del letto. Dalila seguì ogni singolo movimento del pakistano e si chiese perché si fosse allontanato così da lei. Era arrivato al punto di non volerla nemmeno vicino?
 
<< Sono stanco>> disse all'improvviso Zayn interrompendo quello strano silenzio.
 
Dalila si voltò col busto verso di lui, che stava dicendo?
 
<< Di cosa?>> chiese con un sussurro la ragazza e allungando un braccio verso la mano del ragazzo ma si bloccò attirata dal sospiro del moro.
 
<< Tutta questa – fece una pausa, non credeva possibile che stesse per dirlo – questa storia, io..>> nel sentire la ragazza muoversi sul letto si bloccò e aspettò che si sistemasse come volesse. Anche se lui lo sapeva era tutta una scusa per perdere tempo e cercare le parole più adatte. Non si voltò verso la bionda alle sue spalle ma, non sentendo più il materasso muoversi sotto di se, capì di poter riprendere il faticoso discorso.
 
<< Che storia?>> mormorò la ragazza, voleva che andasse avanti. Per la prima volta Zayn voleva parlare, non sarebbe stata di certo lei a fermarlo.
 
<< Questa, io e te – il ragazzo si portò una mano sul viso – la nostra>> mormorò passandosi una mano tra i capelli.
 
<< Prima mi hai chiesto quale fosse il problema ma pensavo fosse più che chiaro. A me quel tipo non piace. Non sopporto ne lui ne quel suo modo che ha di fare, specialmente con te>> senza nemmeno accorgersene Zayn aveva cominciato ad aprirsi con la ragazza, voleva che sapesse tutto quello che in quel preciso momento pensava. Voleva chiarire per poter poi stare con lei senza che quello si mettesse di mezzo.
 
<< Okay, è un tuo amico ma mi sembrate un po' troppo affiatati – le parole di Harry gli tornarono in mente – insomma anche Niall o Louis sono tuoi amici ma non mi pare che ti mettano sempre le mani addosso>> di nuovo si passò una mano tra i capelli, cominciava ad essere meno sicuro di se e sì, anche spaventato dalla reazione che la bionda avrebbe potuto avere. A quel pensiero decise di riprendere il discorso, voleva dirle tutto poi lei avrebbe potuto dire o fare quel che voleva.
 
<< Da quando ha messo piede in questa casa non mi hai ne parlato ne guardato e – un altro sospiro uscì dalle labbra del ragazzo che nervoso si torturava la barba – ne mi hai sfiorato. Me ne sono andato e non mi hai detto nulla, nemmeno un saluto e quando torno vi trovo abbracciati. Pensavo che fossi io quello che abbracci, quello da cui vai per essere coccolata – un'altra pausa e un'altra volta si passò la mano nei capelli – come oggi pomeriggio>> Zayn si bloccò e cercò di calmarsi; sentiva la faccia bollente non pensava di poter mai dire certe cose, specialmente a quella ragazza.
 
<< Okay, può sembrare un discorso egoista ma non mi interessa. Il punto è questo – fece una piccola pausa e poi riprese – Domenico non mi piace e, soprattutto, non voglio che ti stia attaccato in quel modo. Non ho intenzione di condividerti ne con lui ne con nessun altro.. sei la mia biondina>> il ragazzo prese coraggio e si voltò.
 
<< Che?>> disse il ragazzo senza parole. Non era possibile, non poteva essere successo per davvero.
 
Zayn guardò la ragazza che rannicchiata sul lato destro dormiva pacifica e rilassata. Aveva parlato al vento? Non aveva nemmeno sentito nemmeno una dannata parola di quel discorso? Aveva faticato come un dannato per poterle dire tutte quelle cose e lei si era addormentata!
 
<< Merda..>> mormorò sorridendo; come poteva arrabbiarsi? Era lì che dormiva con un piccolissimo sorrisino appena accennato sul viso. Era matematicamente impossibile arrabbiarsi davanti a quella peste.
 
Zayn sospirò e, una volta ripreso da quel che era appena successo, si alzò dal letto.
Delicatamente tirò le lenzuola dalla sua parte per poi avvicinarsi alla ragazza. La prese in braccio e la fece distendere sul letto, tirò il resto delle coperte e poi la coprì. Una volta sistemata si diresse verso l'armadio e prese una maglia pulita; persino lui sentiva l'odore di fumo su quella che stava indossando. Se fosse andato a letto in quel modo la bionda si sarebbe svegliata e l'avrebbe preso a calci. Si tolse la maglia e si mise quella pulita. Andò in bagno per lavarsi i denti e quando ritornò in camera sorrise.
 
Okay aveva fatto un discorso che nessuno aveva sentito ma doveva ammetterlo parlare gli aveva fatto bene, si sentiva stranamente leggero.
 
Si stiracchiò stanco e, una volta sotto le coperte anche lui, si avvicinò alla ragazza. La guardò e non resistette dallo sfiorarle una guancia. A quel contatto la bionda si mosse e Zayn ne approfittò per avvicinarsela e farla appoggiare al suo petto.
 
Il cantante guardò la stanza e finalmente la vide completa al cento per cento. Non mancava nulla, tutto era al proprio posto lui compreso.
 
Cominciò ad accarezzare i lunghi capelli della bionda con una mano mentre con l'altra prese a giocare con le dita della mano destra di Dalila poggiata sul suo stomaco.
Contento e completo le lasciò un piccolo bacio sulla testa per poi chiudere anche lui gli occhi e abbandonarsi nella braccia di Morfeo. 
 
 
 
Con fatica era riuscito finalmente a chiudere occhio.
Dormiva, ma non come avrebbe voluto. Era notte fonda, ma viveva un sonno tormentato e disturbato.
Perché?
 
Aprì gli occhi, nel bel mezzo della notte, senza un motivo preciso. Subito la sua mente fu catapultata nel mondo reale e gli ultimi ricordi affiorarono.
Quei due ragazzi che avevano messo piede in casa loro e l’ignoranza mista a paura di non sapere ciò che sarebbe successo di lì in dieci giorni; la recente discussione abbastanza accesa avuta con il pakistano e la rossa che per quella mezza giornata sembrava aver messo da parte il riccio solo per “il suo migliore amico”.
 
Con Zayn sapeva bene che non sarebbe durata a lungo, erano amici da molto e non c’erano mai stati litigi forti tra i cinque ragazzi, solo cose di poco conto che si risolvevano in massimo un giorno o due; certo, quella non era proprio una cosa di poco conto, ma era sicuro che nessuno di loro due avrebbe portato rancore e che al massimo avrebbero messo da parte la cosa.
 
Per quanto riguardava i due italiani... beh, non poteva fare più di tanto.
Entrambe le ragazze gli erano legate e di certo la soluzione non era metter loro i bastoni tra le ruote; il punto però era che si doveva fare qualcosa: decise che si sarebbe fatto valere, che l’avrebbe tenuta con sé, che avrebbe lottato se ce ne fosse stato il bisogno. Tutto, ma non l’avrebbe mai persa. Non lei, non ora.
 
Rimaneva solo il fattore Ilaria.
A quel pensiero gli scappò un sorriso inconsapevole, perché quello era l’effetto che gli faceva, in qualunque situazione.
 
Si voltò verso destra ed accarezzò il materasso freddo: ed anche quella volta, come tutte le volte, la voglia di averla al suo fianco per la notte diventò irrefrenabile.
 
Dopo l’arrivo di Angelo, quel giorno si ripromise di passare più tempo possibile con  la rossa, e se non ci fosse stata la possibilità durante il giorno, ne avrebbe approfittato durante la notte, senza malizia ovviamente.
 
L’unica cosa da fare quindi era chiara: occupare quel letto matrimoniale.
 
Si alzò di scatto dal materasso ed uscì dalla stanza, lasciando la porta aperta. Arrivò davanti a quel pezzo di legno ed esitò un attimo, non sicuro del gesto che stava per fare: entrare all’improvviso, di notte, nella camera di due ragazze e rapirne una; forse si sarebbero spaventate, forse avrebbe dovuto aspettare che facesse giorno.
Ma forse avrebbe passato una notte in bianco, e forse lui aveva troppo bisogno di lei, sempre.
 
Si decise ed aprì la porta nel modo più silenzioso possibile. Scrutò l’ambiente coperto dal buio e non appena le sue pupille si abituarono all’atmosfera, con l’aiuto della poca luce che entrava dalle fessure della persiana, poté notare un solo corpo disteso sul letto. Si convinse che si trattava di Ilaria non appena vide quei capelli lunghi e ricci sparsi sul cuscino, inconfondibili.
 
Fece per infilare le braccia sotto il corpo della ragazza, ma un pensiero lo bloccò.
Era da sola in quella camera, lui voleva stare da solo con lei, quindi perché sottoporla ad uno spostamento con il rischio anche di svegliarla?
 
Ritirò le braccia a sé e decise di distendersi sul letto al posto dove ci sarebbe dovuta essere Dalila; pensò che probabilmente la bionda si trovava dal pakistano e che alla fine tutto era tornato al suo posto, dove doveva stare, in equilibrio.
 
Si avvicinò maggiormente al corpo di lei, ma prima che lui potesse avvolgerla con le sue braccia lo fece lei, voltandosi verso di lui ed aggrappandosi al ragazzo come se fosse un cuscino.
 
Harry sorrise, abbracciandola come se fosse per l’ultima volta e cadendo in un sonno profondo e finalmente tranquillo.
 

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Capitolo 54
*** Don't Be Scared, I Ain't Going Nowhere (parte I) ***


10th July 2014, Tuesday
 
 
 
 
 
Un timido e pallido raggio di sole colpì il volto della ragazza che nella totale tranquillità dormiva appoggiata al petto del ragazzo. Non passò molto tempo che la ragazza cominciò a muoversi. Aprì piano gli occhi e guardò la fonte di quella immensa luce che l’aveva svegliata.
 
“Zayn deve imparare a chiudere le tapparelle..” pensò la bionda mettendosi seduta e stiracchiandosi. Non fece tanto caso a fare piano: Zayn non si sarebbe mai svegliato; era il ragazzo più dormiglione che conoscesse.
 
Guardò il pakistano al suo fianco e piccoli flash le tornarono in mente, flash della sera precedente. Come ci era finita nel letto del cantante? Cercò di fare mente locale un attimo e poi sembrò tornarle tutto a galla. Si era svegliata nel cuore della notte ed era stata trascinata in camera dal ragazzo che aveva incontrato in corridoio.
 
La ragazza seduta sul letto si portò una mano sulla guancia e se la sfiorò delicatamente, proprio come aveva fatto il pakistano la notte precedente. E poi? Come ci era finita sotto le coperte? E come si era addormentata?
 
Dalila, già confusa di prima mattina, decise di lasciar perdere. Dal sorrisino appena accennato sul volto del ragazzo capì che tutto si era risolto per il meglio; quello era ciò che importava.
 
Si alzò dal letto e il suo sguardo si posò sulla poltrona.
 
<< Ma questi..>> sussurrò prendendo il paio di jeans; li aveva lasciati li giorni prima.
 
Li prese e data un’ultima occhiata al pakistano uscì da quella stanza dirigendosi verso il bagno.
 
Si cambiò e lavò in fretta e furia; sapeva che qualcun altro in quella casa era già sveglio.
Si guardò un’ultima volta allo specchio e poi si precipitò al piano inferiore.
 
Scese le scale e, arrivata all’ultimo gradino, si voltò verso sinistra ed eccolo li.
I due si sorrisero e Dalila fece cenno al ragazzo di seguirlo in cucina.
 
<< Buongiorno>> salutò Domenico chiudendo la porta alle sue spalle; non voleva rischiare di svegliare Angelo che ancora dormiva tranquillo sul divano.
 
<< ‘Giorno>> lo salutò la bionda andandogli incontro e abbracciandolo.
 
<< Come mai già sveglia?>> chiese il castano sorpreso; la bionda non era abituata ad essere così mattiniera.
 
<< Colpa di uno stupido raggio di sole>> tagliò corto lei, non voleva che Domenico scoprisse che aveva dormito con il cantante.
 
<< Capisco..>> rispose l’italiano guardando la ragazza che prendeva tutto il necessario per la colazione.
 
Dalila sentiva lo sguardo del ragazzo addosso e confusa lo guardò.
<< Che c’è, Do?>> chiese lei.
 
<< Mi vuoi dire che con tutti i soldi che hanno, non fanno colazione con pasticcini e brioches?>> chiese il ragazzo leggermente deluso.
 
Dalila si voltò a guardarlo e gli venne in mente un’idea.
 
<< Dome…>> cominciò la ragazza guardandolo dritto negli occhi.
 
<< Okay, andiamo!>> disse il ragazzo alzandosi e dirigendosi verso l’uscita.
 
<< Amo quando mi capisci al volo e mi fai risparmiare fiato>> disse la ragazza seguendolo fuori.
 
I due senza fare nessun tipo di rumore uscirono di casa e si avviarono nelle strade inglesi.
 
 
 
Appena i due italiani furono fuori, nell’ex stanza dell’irlandese la ragazza dai capelli rossi aprì gli occhi. La luce del giorno filtrava dagli spiragli della persiana del balcone e donava alla stanza quell’atmosfera mattutina ed estiva che faceva svegliare di buon umore.
 
Così fece per voltarsi a pancia in su e stiracchiarsi com’era solita fare, ma un braccio sul suo fianco la bloccava. Si immobilizzò, aggrottando le sopracciglia e mettendo in moto il cervello per capire chi fosse.
 
Si guardò intorno: quella di certo era la stanza di Niall ed era più che sicura di essersi addormentata con Dalila al suo fianco la sera prima. Però, era matematicamente impossibile che la bionda l’abbracciasse, nemmeno in uno dei suoi sogni più remoti e forse sarebbe stato più probabile il contrario.
Ma allora di chi era quel braccio?
 
Molto cautamente abbassò lo sguardo verso la sua pancia ed osservò la mano che le penzolava davanti, addormentata come il corpo dietro di lei.
 
Inconfondibile, assolutamente impossibile da attribuire a qualcun altro.
Quella mano era stupenda e solo una persona la possedeva.
 
Sorrise, d’istinto voltandosi verso di lui, ma si fermò subito bloccata da un pensiero.
Come diamine ci era finito lì? E dov’era Dalila? Si erano messi d’accordo o Harry l’aveva sfrattata per prendersi il suo posto?
Quello era un motivo in più per voltarsi e chiederglielo.
 
Così sollevò il braccio di lui dal suo fianco e delicatamente si girò verso il ragazzo, cercando di non svegliarlo; voleva ammirarlo per qualche minuto nel suo stato più innocente, dormiente con un’espressione così felice e tranquilla.
 
Non riuscì a trattenersi dall’accarezzargli i capelli ed il viso, così il riccio si mosse mormorando appena un lamento indecifrabile.
 
<< Buongiorno>> disse lei messa di fianco e poggiando la testa su un gomito.
 
<< Buongiorno principessa>> fece il cantante aprendo gli occhi e sorridendo subito alla vista di lei.
 
La rossa sorrise per quel modo  di fare così tenero che aveva, quella parola non l’avrebbe mai stancata.
Harry girò la testa sul cuscino verso di lei e con gli occhi ancora pieni di sonno cominciò ad osservarla senza dire nulla.
 
Possibile che fosse così bello anche appena sveglio? E quei ricci spettinati, che cosa gli avrebbe fatto in quel momento.
Scacciò quel pensiero dalla sua testa cercando di non far capire nulla ad Harry che la stava guardando.
 
<< Perdona la domanda – disse lei con un sorrisino sul volto – ma una principessa si addormenta e si sveglia con accanto persone diverse di solito?>> chiese sarcasticamente.
 
Il riccio sorrise abbassando lo sguardo, capendo a cosa si stesse riferendo. La guardò con una risposta già pronta nella sua mente.
 
<< Una principessa si addormenta e si sveglia sempre accanto al suo principe>> disse il ragazzo passandosi una mano tra i capelli.
 
Ilaria sorrise alla sua risposta, accorgendosi inaspettatamente in quel momento che probabilmente era proprio ciò che voleva sentirsi dire.
 
<< Ma a volte il principe non c’è>> obiettò la rossa continuando il suo gioco.
 
<< Lo so – rispose Harry – ma vedi, la principessa ha un carattere un po’ complicato e non sempre è così disponibile con il principe>> disse alzandosi su un gomito anche lui.
 
<< Però ho sentito dire che il principe è un tipo molto intraprendente e che spesso fa di testa sua>> fece la ragazza cominciando ad accarezzargli il tatuaggio della rondine sinistra sul petto.
 
<< Questo l’ho sentito dire anche io – disse il cantante annuendo – ma ho sentito dire anche che nonostante tutto, il principe è pazzo di lei>> fece sicuro.
 
La rossa sorrise ed abbassò gli occhi, non riuscendo a sostenere ancora per molto lo sguardo del ragazzo mentre le diceva certe cose. Vide la mano destra di lui poggiata sul materasso e senza pensarci troppo la raggiunse, cominciando ad accarezzare le sue dita lunghe ed affusolate.
 
<< E proprio per questo la principessa sopporta tutti i suoi difetti, e... – alzò lo sguardo e lo osservò – sotto sotto mi sa che anche lei è un po’ pazza di lui>> ammise.
 
<< Davvero?>> domandò lui guardando le loro mani e poi di nuovo lei.
Ilaria annuì.
 
<< Solo un po’ però>> precisò la rossa.
 
<< E non c’è modo di farlo diventare tanto?>> chiese il riccioluto con quel sorriso incorniciato da una sola fossetta.
 
<< Mmm... – fece finta di pensarci – non credo, no>> disse infine.
 
<< Nemmeno se facesse così?>>
 
Harry cominciò a risalire dalla mano di lei al braccio fino alla spalla, toccando con le punte delle dita la sua pelle.
La rossa seguì i suoi movimenti, rabbrividendo sotto il suo tocco così leggero.
 
<< No>> rispose poco decisa.
 
Il ragazzo salì fino al suo viso, accarezzandole una guancia e sfiorandole il lobo dell’orecchio.
Ilaria chiuse gli occhi, cercando di non cedere; Harry stava giocando sporco.
 
<< Nemmeno così?>>
 
La rossa scosse la testa, incapace di pronunciare il “no” mentre il cantante sorrise appena, sicuro che non avrebbe retto ancora per molto.
La ragazza aveva ancora gli occhi chiusi, così lui ne approfittò per avvicinarsi al suo viso.
 
<< E se invece facesse così?>>
 
Ilaria si accorse della voce del riccio troppo vicina a lei, ma non fece nemmeno in tempo ad aprire gli occhi che sentì due dita sotto il suo mento e le labbra morbide di lui poggiarsi sull’angolo sinistro della sua bocca.
 
Quando il contatto finì l’italiana aprì le palpebre e lo guardò, non riuscendo a trattenere un timido sorriso.
 
<< Se il principe facesse così penso che avrebbe qualche possibilità>> gli disse.
 
<< Bene, allora andrò a riferirglielo; sarà contentissimo di saperlo>> rispose Harry sorridendole.
 
Ad un tratto sentirono dei rumori provenienti dal corridoio.
 
<< Mi sa che si sono svegliati i ragazzi>> osservò Ilaria guardando verso la porta.
 
“Niall!” sentirono gridare.
 
Il cantante lasciò cadere la testa in avanti a peso morto e la rossa rise per il solito comportamento di Louis di ogni mattina.
 
<< Staranno litigando per il bagno – ipotizzò Harry – anzi, ora vado nel mio bagno prima che ci vada qualcun altro>> disse lui alzandosi dal letto.
 
<< Perché, lo usano anche gli altri?>> domandò la rossa rimanendo invece allo stesso posto.
 
<< È capitato, si – rispose il cantante alzando gli occhi al cielo – torno subito – le disse, sporgendosi sul materasso e lasciandole un bacio sulla fronte.
 
La rossa annuì e il riccio uscì dalla stanza.
 
Ilaria si lasciò cadere di nuovo sul cuscino e si stiracchiò per bene, cosa che prima non aveva potuto fare.
 
Respirò a fondo e sorrise ripensando a tutto: agli ultimi giorni, a Harry, ai ragazzi, al risveglio appena avuto. Sembrava davvero tutto troppo perfetto.
 
Si alzò dal letto e si diresse verso il balcone, alzando la persiana ed inondando la stanza di luce. Uscì e respirò l’aria londinese, calda ma non troppo; lo smog si sentiva ma non più di tanto, visto che la casa si trovava in periferia.
 
Si chiese che fine avesse fatto Dalila, ma subito si rispose da sola, intuendo in che posto si trovasse in quel preciso momento.
 
Non sapendo che fare, decise di raggiungere Harry in camera per poi scendere insieme al piano di sotto per la colazione in compagnia di tutti gli altri.
 
Rientrò ed attraversò la camera, per poi arrivare in corridoio; si diresse verso l’inizio del corridoio, verso la camera del suo inglese preferito, ma appena alzò il viso – che ancora portava un sorriso – vide qualcuno salire le scale e si bloccò di colpo a pochi passi dalla stanza del riccio.
 
<< Ehy, sembra che tu abbia visto un fantasma>> le disse Angelo vedendo il suo sorriso spegnersi.
 
La rossa scosse la testa, ricordandosi improvvisamente che i due amici italiani erano a Londra, a casa Direction.
 
<< No, scusami, mi dispiace>> fece lei sorridendogli ed andandogli incontro.
 
<< Tutto a posto?>> chiese il moro salendo gli ultimi gradini e guardandola in volto.
 
<< Si, certo. È che devo abituarmi ad avervi qui, mi sembra così strano – rispose la ragazza sorridendogli – come mai sei venuto qui?>> domandò.
 
<< Stavo cercando Dome>> disse il ragazzo.
 
<< Credevo fosse con te>> fece Ilaria aggrottando le sopracciglia.
 
<< No, quando mi sono svegliato non c’era>> informò l’italiano.
 
<< Forse è uscito>> ipotizzò la rossa.
 
<< Possibile; sicuramente è più mattiniero di me>> disse lui, facendo scoppiare a ridere la ragazza.
 
<< In questo caso... che ne dici di continuare il discorso di ieri sera?>> suggerì Angelo a bassa voce.
 
<< Adesso?>> chiese Ilaria cercando di prendere tempo. Era sicura di voler riassumere ad Angelo gli ultimi giorni passati a Londra?
 
<< Si, hai da fare?>> le domandò.
 
La rossa mise in moto il cervello ma non riuscì a pensare a niente; era come se ci fosse solo un enorme vuoto nella sua mente e la domanda “perché no?” rimbombò in quel vuoto.
 
<< No – rispose in fretta accorgendosi che l’amico aspettava una risposta – solo la colazione>> gli sorrise.
 
<< Scenderemo in tempo per quella>> la rassicurò lui.
 
<< Andiamo>> Ilaria lo prese per mano e lo condusse nella ex camera dell’irlandese.
 
Eppure, ne era sicura, dentro di sé si stava dimenticando di qualcosa, o meglio di qualcuno.
Sembrava come se quando ci fosse uno si dimenticasse dell’altro e viceversa, ma il tutto ovviamente non fatto apposta.
 
Che non ci fosse spazio per tutti e due?
Era quello che doveva capire.
 
 
 
<< Allora?>> chiese all’improvviso Domenico. Era strano che la bionda al suo fianco non parlasse. L’aveva osservata da quando erano usciti e le era sembrata un po’ assente.  
 
<< Cosa?>> chiese Dalila avvicinandosi e facendo sfiorare la sua spalla con il braccio del ragazzo.
 
Non c’era nulla da fare l’amico aveva capito che qualcosa non andava in lei; era più forte di se non riusciva a darsi pace su quanto successo la sera prima con Zayn. Era successo qualcosa ma non riusciva a capire cosa. Aveva una strana sensazione, come se si stesse dimenticando di una cosa importante. E poi aveva una parola che continuava a girarle per la testa: “la nostra”.
Cosa era successo poche ore prima?
 
<< Non hai nulla da dirmi?>> chiese Domenico guardando sempre dritto davanti a se.
 
<< Che vuoi dire?>> chiese Dalila guardando il ragazzo al suo fianco e decidendo di lasciar perdere tutti quei strani pensieri.
 
<< Bè potresti, per prima cosa, dirmi dove sei andata qualche giorno fa. Quando hai fatto morire Ila di infarto>> disse Domenico serio e, finalmente, guardandola.
 
<< E’ arrivata fino a lì la notizia?>> rispose la bionda con una smorfia.
 
<< Già. Ila ha chiamato Angy e, siccome l’ha sentita preoccupata, le ha chiesto cosa avesse e..>>
 
<< Siccome quei due si dicono ogni cosa, Ila ha spifferato tutto. Okay, capito>> disse Dalila calciando un sassolino.
 
<< Esatto. Quindi, dove ti ha portata il bel morettino scorbutico?>> chiese Domenico stupendo la ragazza.
 
<< Zayn – disse Dalila sottolineando il nome – niente, siamo stati tutta la giornata a Brighton ma, siccome abbiamo spento i cellulari, nessuno sapeva dove fossimo e si sono preoccupati>> piegò velocemente l’italiana. Sapeva che l’amico non voleva tutti i dettagli.
 
<< Almeno è servito a qualcosa far preoccupare tutti?>> chiese malizioso.
 
<< Piantala!>> gli rispose Dalila colpendolo.
 
<< Dai mi vuoi dire che non è successo nulla?!>> chiese sconvolto il ragazzo.
 
<< Sai, Dome, non gira tutto intorno a quello>> gli fece notare la bionda.
 
<< Bè ma ha un ruolo fondamentale nelle vite degli essere umani!>> le rispose convinto più che mai lui.
 
<< Sei senza speranze>> disse Dalila scuotendo il capo e prendendolo sotto braccio.
 
Domenico sciolse la presa e le mise un braccio intorno alle spalle e l’avvicinò a se. Nessuno disse niente per un po’, ognuno perso nei suoi pensieri.
 
<< Posso farti una domanda?>> chiese il ragazzo dopo quei minuti di silenzio.
 
<< Spara pure>> disse la bionda.
 
<< I tuoi genitori e quelli di Ila non sanno nulla vero?>>
 
Dalila si bloccò e guardò il ragazzo al suo fianco.
 
<< No, non abbiamo detto nulla>> rispose l’italiana.
 
<< Immaginavo..>>
 
<< Perché?>> chiese la bionda; perché quella strana domanda?
 
<< No così – il ragazzo prese un attimo poi rigirò la domanda – perché non avete detto nulla?>> chiese temendo per la risposta.
 
<< E’ difficile da spiegare, non ci crederebbero nemmeno>> mormorò la ragazza celando parte della verità.
 
<< Dalila tu…>>
 
<< Non lo so – lo bloccò la ragazza – non lo so ancora>>
 
<< Lo sapevo – Domenico prese per mano la ragazza – la tua storia è più complicata di quella di Ila, vero?>>
 
<< Non che la sua sia più semplice ma diciamo che lei non è sola. Io non so nemmeno se ho qualcuno con cui condividerla questa storia>> lo sguardo della ragazza si posò su i suoi piedi.
 
<< Mancano ancora un sacco di giorni – il moro strinse la mano della ragazza e la guardò sorridendole – vedrai che quando arriverà quel giorno saprai cosa è giusto fare>> cercò di rincuorarla.
 
<< Sapremo che fare..>> lo corresse lei.
 
<< Lo spero con tutto il cuore>> le rispose lui per poi stringerla tra le sue braccia.  
 
<< Sai – disse all’improvviso Dalila interrompendo l’abbraccio – sono contenta che siate qui. Mi siete mancati un sacco>> ammise guardando dritta negli occhi l’amico.
 
<< Sono contento anche io. Lì senza di voi era una noia ed Angelo non avrebbe resistito per molto. Voleva vedere Ila>> disse Domenico ridendo.
 
<< Si, immagino che anche lei avesse bisogno di Angelo. Per quanto siano perfetti per stare insieme non possono essere che amici. Sono due amici perfetti>> commentò la ragazza.
 
<< Anche perché, mi pare di aver capito, che Ila abbia già trovato la “sua dolce metà”>> disse Domenico mimando le virgolette.
 
<< Vedo che hai capito tutto!>> disse Dalila sorpresa.
 
<< Ehy! La devo prendere come un’offesa?>> chiese fermandosi e guardandola.
 
Dalila gli sorrise e i due scoppiarono a ridere.
 
 
 
 
<< Allora, che mi dici del riccio?>> chiese lui arrivando al fatidico punto.
 
Ilaria lo guardò fisso per qualche secondo senza dire nulla; era così strano che proprio lui le chiedesse cose del genere.
 
<< Che vuoi che ti dica? – disse poi – niente di diverso da quando ci siamo sentiti per telefono tre giorni fa>> rispose in modo sbrigativo.
 
<< Proprio niente di nuovo?>> insistette il moro. Ilaria lo guardò di nuovo e si chiese ancora una volta se parlarne con lui era la cosa giusta da fare.
 
Certo, lui era il suo migliore amico ed era giusto che si interessasse a lei, ma le sembrava tutto così strano, così insensato dopo quello che era successo tra loro tre anni prima.
Era anche vero che quella era acqua passata, e lo dimostrava il fatto che Angelo fosse lì a chiederle come stava, cosa era successo, che lui fosse lì per lei. Come amico.
 
<< Va bene – la rossa cedette – è probabile che nel frattempo ci sia stato un altro bacio, ma…>>
 
<< Aaaahh! Beccata, lo sapevo!>> il ragazzo non la fece nemmeno finire di parlare che subito trasse le conclusioni.
 
<< Dai dimmi tutto, sono curioso>> la incitò a parlare.
 
Ilaria non riuscì a trattenere un sorriso per l’espressione divertente che aveva sul volto: per lui pareva davvero acqua passata, era il solito Angelo di sempre e non gli sembrava affatto strano chiederle certe cose; ma soprattutto, le faceva molto piacere che nonostante tutto la loro amicizia si era mantenuta intatta. O quasi.
 
<< Beh non c’è tanto da dire – Ilaria tirò le gambe al petto – è stato l’altro ieri, siamo andati a fare un picnic e... ed è successo>> concluse senza scendere in particolari, ma arrossendo al solo pensiero.
 
Angelo la guardò in faccia e se ne accorse.
 
 << E ti è piaciuto parecchio!>> esclamò ridendo ed additandola.
 
<< Scemo – lo spinse per una spalla arrossendo ancora di più – come fai a dirlo?>> chiese facendogli una linguaccia.
 
Angelo diventò serio.
 
<< Si vede, dai tuoi occhi. Quando parli di lui hai una luce strana, diversa...una luce che non hai mai avuto>> il ragazzo la guardò ancora per qualche secondo.
 
Ilaria tornò seria, guardandolo: in realtà quella luce l’aveva avuta prima di allora, eccome se l’aveva avuta.
Il punto era che lui non se n’era mai accorto.
 
<< Vedi? Avevo ragione, il mio bagno lo usano sem...>>
 
La porta si aprì improvvisamente e la frase del riccio venne stroncata dalla vista dei due amici seduti sul letto.
L’espressione della rossa cambiò radicalmente e quella luce della quale parlava Angelo si accentuò.
 
Ci furono degli attimi di silenzio.
 
<< Harry>> disse poi lei.
 
<< Ilaria – disse in modo quasi sarcastico – e...Angelo>> spostò lo sguardo su di lui.
 
<< Stavamo facendo due chiacchiere>> fece Ilaria mentre il riccio era pronto per chiudere la porta alle sue spalle e andare a sedersi sul letto con loro.
 
<< Tra cinque minuti veniamo anche noi a fare colazione, non preoccuparti>> disse invece la rossa, bloccando le intenzioni del cantante ancor prima che le attuasse.
 
Il riccioluto rimase ancora qualche istante sulla porta a guardarli, poi liquidò la conversazione con un “va bene” ed uscì di scena.
 
Angelo spostò velocemente lo sguardo sul volto di Ilaria e la analizzò in due secondi.
 
 << Ti piace sul serio, vero?>> le chiese improvvisamente vedendo la sua espressione.
Ilaria lo guardò dritto negli occhi senza dire una parola.
 
Perché le stava chiedendo quelle cose? Perché stava sondando il terreno così in profondità?
Era davvero tutto così strano.
 
E poi, perché aveva colto tutte quelle cose da un solo sguardo, dal solo modo di comportarsi di lei, cose che forse solo Dalila riusciva a capire; perché se n’era accorto adesso, adesso che non serviva più a niente?
 
La rossa abbassò lo sguardo e strinse la presa intorno alle sue gambe senza rendersene conto.
 
<< Che succede? Ho detto qualcosa di sbagliato?>> domandò il moro improvvisamente preoccupato.
 
La ragazza lo guardò con occhi leggermente spalancati; non si era accorta di essere in quello stato, era sovrappensiero.
 
<< No, no>> sorrise in modo forzato per cercare di tranquillizzarlo, poi lo guardò fisso negli occhi.
 
Chi era quella persona che aveva davanti? In quel preciso momento si trattava del suo migliore amico, ma davvero lui stava facendo finta di nulla?
Più di tutto la stupiva il fatto che fosse accaduto tutto così in fretta, senza parlarne, senza stabilire niente. Non le era mai successo di parlare di quelle cose con lui e nemmeno lo credeva possibile; lui non l’aveva mai fatto con lei, non avevano mai parlato della sua ragazza Ilaria e di eventuali problemi o gioie del loro rapporto, né di nessun’altra ragazza per la quale Angelo avesse avuto qualche interesse.
Che lui si fosse buttato tutto alle spalle e l’unica a pensarci ancora era lei?
Ma allora, perché ci pensava ancora?
 
<< È che sono davvero felice che tu sia qui>> rispose, accarezzandogli un braccio.
Il ragazzo sorrise, forse senza accorgersi di ciò che la mente di lei stava pensando.
 
<< Anche io sono felice di essere qui – le prese la mano che era sul suo braccio – con te>>
I due si guardarono ancora per qualche istante, sorridente lui, un po’ meno lei.
 
<< Bene, ora che so che va tutto bene sono più tranquillo – disse lui alzandosi in piedi e tenendo ancora la mano di Ilaria – andiamo a fare colazione>> fece, tirando la ragazza e facendola così alzare dal letto.
 
<< Andiamo>> concordò lei sorridente.
 
In realtà quel pensiero non l’aveva ancora lasciata, ma la risposta a tutte le sue domande arrivò poco dopo, perché la rossa conosceva Angelo troppo bene.
 
Lo conosceva davvero bene, per questo sapeva che era un ragazzo intelligente ed attento; sapeva che si era sempre accorto di tutto, ma sapeva anche che non era abbastanza umile e coraggioso da affrontare le situazioni e parlare con le persone, motivo per cui tendeva sempre a far finta di nulla, mentre invece sapeva molte più cose di quelle che ci si poteva aspettare.
 
 
 
 
Ripresero a camminare e, parlando e parlando, arrivarono alla pasticceria. Presero un sacco di brioches di tutti i tipi e poi decisero di tornare a casa.
 
Quando arrivarono davanti alla villa Dalila notò che tutte le finestre erano aperte. Erano tutti svegli.
I due ragazzi si avvicinarono alla porta e Domenico l’aprì.
 
Quando sentirono la porta chiudersi tutti si precipitarono all’entrata. Dalila, con il braccio di Domenico sulle spalle, guardò dritta davanti a se e rimase senza parole.
 
<< Ma questo odore..>> cominciò Niall.
 
<< Brioches per tutti!>> urlò Domenico mostrandoli.
 
Si alzò un urlo di felicità e tutti contenti seguirono il ragazzo italiano in cucina.
 
<< Mostriciattolo, vieni?>> chiese Liam a Dalila che era rimasta alla porta.
 
Non ricevendo risposta seguì il suo sguardo e cerco di capire cosa l’avesse sconvolta. Che aveva la scala di così sconvolgente?
 
<< Ehy, tutto okay?>> chiese toccandole un braccio.
 
Dalila sembrò riprendersi e, fatto un sorriso tirato a Liam, corse su per le scale.
 
<< No, no.. – mormorò la bionda correndo al piano superiore – ti prego, aspetta!>> disse cercando di fermarlo ma ciò che sentì fu solo il suono di una porta chiudersi.
 
<< Dannazione..>> l’italiana si fece coraggio e si avviò verso la stanza del pakistano.
 
Aprì piano la porta e cercò il ragazzo con lo sguardo.
 
<< Zayn?>> lo chiamò entrando nella stanza e chiudendosi la porta alle spalle.
 
All’improvviso il ragazzo uscì dal bagno e guardò la ragazza ancora ferma all’entrata.
 
<< Cosa vuoi?>> le chiese brusco.
 
Dalila fece un passo indietro sconvolta e, di nuovo, quella strana sensazione di vuoto della sera precedente ritornò. Perché l’allontanava ogni volta?
 
<< Va tutto bene?>> chiese la bionda facendo finta di nulla e avvicinandosi al pakistano.
 
<< Che razza di domanda>> sbottò Zayn dandole le spalle.
 
Come poteva chiedergli se andava tutto bene dopo che l’aveva beccata ancora con quello?
 
<< Zayn..>> mormorò la ragazza presa in contro piede. Perché la stava trattando in quel modo?
 
<< Cosa?!>> il ragazzo si voltò di scatto e la guardò al limite della pazienza.
 
Dalila lo guardò e, messe da parte tutte quelle sensazioni di vuoto e tristezza, cominciò a scaldarsi anche lei. Non sopportava che qualcuno la trattasse in quel modo.
 
<< Si può sapere che cavolo ti sta prendendo?!>> la pazienza della bionda partì definitivamente.
 
<< A me? Lo stai davvero chiedendo a me?>> le rispose alzando la voce Zayn. Lei usciva con quello e lui era quello che aveva qualche problema?
 
<< Si! Si può sapere cos’hai? – la bionda gli si avvicinò – perché mi tratti così?!>> chiese stanca lei.
 
<< Che cos’ho? Lo sapresti se non ti fossi addormentata ieri sera!>>
 
<< Eh?>> cosa stava dicendo?
 
<< Niente, lascia stare. Tanto che importanza ha?>> rispose sarcastico il cantante.
 
<< Zayn piantala di fare così!>> sbottò la bionda che si accorse che così facendo avrebbe solo peggiorato le cose. Si calmò e riprese i discorso.
 
<< Se c’è qualcosa che non va dimmelo – si avvicinò al ragazzo che le dava le spalle – parlami>> lo supplicò prendendolo per mano.
 
Il ragazzo, nel sentire la mano calda di lei sulla sua gelida, ritirò la mano e fece un passo in avanti. Un altro passo, sempre più lontano.
 
<< Zayn>> lo chiamò sconvolta lei. Faceva così male essere allontanata ogni volta e nelle ultime ore era successo già fin troppe volte.  
 
Il pakistano non le rispose e fece finta di nulla; non poteva parlarle in quello stato o le cose sarebbero solo peggiorate.
Dalila abbassò lo sguardo triste e fece per andarsene ma si fermò sulla soglia e poi parlò.
 
<< Appena ritorna lo Zayn che mi piace, digli che mi manca>> e detto ciò aprì leggermente la porta.
 
<< Non sono io quello che ti sta rimpiazzando!>> le urlò Zayn voltandosi.
 
<< Cosa?!>> chiese Dalila sconvolta richiudendo di scatto la porta. Ma che gli prendeva?
 
Zayn non le rispose ma la fissava arrabbiato. Perché non capiva? Cosa pensava che lei non gli mancasse?
 
“Non mi è più possibile avvicinarmi a te! C’è sempre quello in mezzo ai piedi! Mi manchi, ma non lo capisci!” le urlò mentalmente il pakistano. Perché non riusciva a dirle quelle parole? Perché?!
 
<< Stai facendo tutto tu! Sai che ti dico? – disse Dalila aprendo la porta – mi hai stancata!>> e urlato ciò chiuse la porta sbattendola.
 
Mentre la ragazza scendeva in fretta e furia le scale il ragazzo si ritrovò per l’ennesima volta da solo in quella stanza.
 
 
 
 
<< E’ solo un cretino!>> sbottò la ragazza arrivando davanti la porta della cucina.
 
I ragazzi all’interno la guardarono sconvolti; Liam ed Ilaria si alzarono e le andarono in contro.
 
<< Che succede, Da?>> chiese Ilaria preoccupata.
 
<< Niente! Sto facendo tutto io!>> sbottò la bionda furiosa più che mai.
 
Dalila sorpassò i due ragazzi e si fiondò in giardino; aveva bisogno assolutamente di sbollire la rabbia.
 
Liam e Ilaria si guardarono sconvolti e con un solo sguardo si capirono: qualcosa con il pakistano doveva essere andata storta.
 
All’improvviso l’attenzione di tutti si posò su Niall che, presa una brioches, si diresse verso la ragazza che se ne stava seduta su una sdraio in giardino.
 
<< Niall cosa..?>> chiese Harry sorpreso come tutti i presenti nella stanza.
 
<< Ci penso io>> rispose sorridendo e avviandosi verso il giardino.
 
L’irlandese arrivò alle spalle della ragazza e si sedette al suo fianco.
 
<< Tieni>> le disse porgendole la brioches.
 
Dalila alzò lo sguardo e fissò il biondo davanti a lei.
 
<< Mangia>> le ordinò il cantante con un dolce sorrisino sul viso.
 
L’italiana la prese e cominciò a mangiarla; perché dovevano essere tutti carini e gentili con lei tranne quel cretino?
Il pensiero del ragazzo al piano di sopra la innervosì di nuovo.
 
<< Eh no – la fermò Niall mettendo una mano sulla sua – se la mangi con tutta questa rabbia in corpo non sarà mai buona come lo è per davvero>> le disse.
 
Dalila lo guardò e non riuscì a trattenersi dal ridere.
 
<< Visto? Non è più buona adesso?>> le chiese il biondo sorridendole.
 
<< Hai ragione – Dalila si porse verso di lui e gli lasciò un bacio sulla guancia – grazie, Niall>> lo ringraziò.
 
<< E di che? Andiamo dai>> disse aiutandola ad alzarsi.
 
I due ragazzi entrarono in cucina sotto lo sguardo preoccupato di tutti, specialmente quello di Liam e Ilaria. Niall andò a sedersi e la bionda, una volta mostrato un sorriso rilassato a tutti, si sedette al suo fianco.
 
Ilaria riuscì ad incappare nello sguardo dell’amica e cercò di capire che fosse successo. Dalila per tutta risposta abbassò lo sguardo e cominciò a ridere e a scherzare con Louis.
 
<< Allora – disse Harry attirando l’attenzione di tutti – che si fa questa mattina?>> chiese.
Tutti si guardarono e cominciarono a mettere in moto il cervello.
 
<< Io direi – disse Ilaria – di andare a fare un giro così per Londra, niente di impegnativo; pranzare e poi il pomeriggio stare in mansarda. Vi piacerà!>> disse la ragazza guardando Angelo e Domenico. Quella stanza avrebbe conquistato anche loro, ne era più che certa.
 
<< E stasera?>> chiese Domenico.
 
<< Luna Park>> disse Louis.
 
<< Cos’è una specie di rito di passaggio?>> chiese Dalila.
 
<< Perché?>> chiese Angelo.
 
<< Anche noi, la prima sera che siamo usciti tutti insieme siamo andati lì>> spiegò Ilaria sorridendogli.
 
<< Andata!>> disse Louis alzandosi e cominciando a mettere apposto.
 
Dalila e Ilaria si alzarono e lo imitarono ma Niall fermò la rossa mentre Liam fermò la bionda.
 
<< Andate a cambiarvi, qui ci pensiamo noi>> disse Liam guardandole.
 
<< Ma...>> cominciò Ilaria.
 
<< Niente “ma”, avete già fatto abbastanza ieri>> le rispose Liam.
 
<< Se proprio vuoi fare qualcosa, potrai preparare il pranzo oggi!>> le ripose Niall.
Tutti scoppiarono a ridere.
 
<< Andata!>> disse la rossa guadagnandosi un abbraccio dal biondo.
 
Scoppiarono a ridere tutti e Dalila, Domenico, Angelo, Ilaria ed Harry, che prese per mano la ragazza, salirono in camera.
Harry trascinò Ilaria in camera e i due sparirono dietro la porta. 





Salve a tutti!
Scusate per la lunghissima attesa, ma ora siamo invacanza e indovinate? Siamo tornate!
Per l'estate cercheremo di pubblicare un capitolo a settimana, come dovrebbe essere.
Come al solito ringraziamo chi ci segue sempre e comunque, senza dare troppo peso al tempo di attesa tra un capitolo e l'altro. Voi ogni tanto se avete l'occasione scriveteci su twitter (@1Dalilaria) e rompeteci le scatole, magari il capitolo arriva prima ahah.
Scerziamo, siamo state davvero molto occupate nell'ultimo periodo.
Ma ora, salvo vacanze in giro per il mondo, siamo qui a scrivere per tutti voi :)
Quindi... enjoy! ;)
-Ila&Da


PS: questo capitolo "Don't Be Scared, I Ai't Going Nowhere" sarà moooolto lungo, quindi non vi spaventate se ci saranno tante parti :)

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Capitolo 55
*** Don't Be Scared, I Ain't Going Nowhere (parte II) ***


10th July 2014, Tuesday
 
 
 
 
 
Richiusa la porta alle loro spalle, le mani di Harry ed Ilaria si staccarono. Il riccio andò verso l’armadio e l’aprì per scegliere i vestiti da indossare.
 
<< No, prima io>> disse Ilaria in modo giocoso, andando verso di lui e abbracciandolo da dietro. Il ragazzo non rispose né sorrise e continuò a trafficare con i vestiti come se nulla fosse.
 
<< Ehy, tutto bene?>> chiese lei mentre staccava le sue braccia dal corpo di lui.
 
<< Si, sto solo cercando di decidere cosa mettere>> rispose lui con uno strano tono di serietà.
 
 In genere ad Harry piaceva scherzare ed entrambi amavano stuzzicarsi. Ma quella volta era stranamente...freddo?
 
<< No, tu hai qualcosa che non va>> insistette la ragazza guardando il suo profilo duro. Il riccioluto continuava a puntare lo sguardo nell’armadio.
 
<< Harry per favore, mi dici che è successo?>> chiese per l’ennesima volta. A quel punto il ragazzo lasciò perdere i vestiti, si girò e la guardò serio.
 
<< Che ci facevi in camera con Angelo prima?>> Harry faticò un po’ a pronunciare quella domanda.
 
<< Te l’ho detto, facevamo due chiacchiere>> Ilaria lo guardò un po’ confusa: perché quella strana domanda? Aveva notato che c’era qualcosa che non andava quando poco prima aveva fatto irruzione nella stanza di Niall, ma pensava di essersi impressionata; perché avrebbe dovuto avere qualcosa in contrario al fatto che stessero parlando?
 
<< Già, ma...>> mormorò lui.
 
<< Ma?>> lo incitò lei.
 
Il riccio non le rispose; ciò che frullava nella sua testa in quel momento nessuno lo poteva immaginare.
 Solo lui, forse.
 
<< Non dirmi che sei nella stessa situazione di ieri sera>> fece la rossa, temendo per la sua risposta. Ne avevano già parlato il giorno precedente e lei le aveva detto di non preoccuparsi, ma a quanto pareva c’era dell’altro.
 
Harry non sapeva esattamente quello che gli prendeva, non era mai passato per una situazione del genere e persino lui faticava a leggersi dentro.
 
<< Harry>> lo chiamò lei non ricevendo alcuna risposta. Il riccio sostava immobile di fronte a lei con sguardo basso.
 
<< Non lo so – disse lui improvvisamente, ed in quel preciso momento Ilaria capì che non poteva più prenderlo come uno scherzo – non lo so che mi succede, okay?>> sputò fuori lui.
 
La ragazza rimase ferma, guardandolo senza dire una parola.
 
<< Mi ha dato fastidio, non so che farci>> aggiunse poi con tono più calmo, accorgendosi della reazione dell’italiana.
 
La rossa fece un respiro profondo e si avvicinò al ragazzo, senza però toccarlo.
 
<< Ascolta – cominciò – in questo momento Angelo è una delle persone più importanti della mia vita, insieme a Dalila, Domenico, la mia famiglia, i ragazzi e... te>>
 
Gli occhi di Harry in quel momento si ingrandirono per lo stupore e le sue labbra si schiusero. Gli aveva appena dato la conferma di essere una delle persone più importanti della sua vita?
 
<< Non posso cambiare il mio rapporto con Angelo – disse lei guardandolo – e non voglio cambiare quello con te>> si avvicinò al ragazzo, appoggiandosi a lui e portando una mano sulla sua guancia.
 
<< Coloro che si stanno ancora preparando si diano una mossa! Tra dieci minuti vi voglio tutti fuori di casa!>> urlò Louis già pronto al piano di sotto.
 
Ilaria si voltò verso la porta semi aperta attirata da ciò che il cantante stava dicendo, poi si voltò di nuovo a guardare il ragazzo davanti a sé, il quale aveva gli occhi bassi.
 
<< Harry>> sussurrò lei, chiamandolo per farlo voltare verso di sé.
 
Si osservarono, lo sguardo dell’uno puntato in quello dell’altro.
 
<< Ti prego, non complicare le cose>> disse piano, uscendo poi dalla stanza.
 
Harry rimase per qualche istante in piedi esattamente nel punto dove la ragazza lo aveva lasciato: davanti all’armadio.
 
Pensò a mille cose, alle risposte che Ilaria gli aveva dato; tutte cose giuste a suo parere, ma quella sensazione di gelosia non lo lasciava per niente in pace.
 
O forse la parola gelosia non era esattamente quella giusta. Forse il nome più corretto per ciò che provava era paura.
E si, paura di perderla.
 
 
 
“ Okay entro, mi prendo il telefono ed esco. Nemmeno una parola” continuava a ripetersi la bionda mentre saliva le scale diretta nella camera del pakistano. Dopo tutto quello che era successo pochi minuti prima non aveva intenzione di rivolgergli nemmeno una sillaba. Odiava doversi impuntare in quel modo con lui ma visto il comportamento del ragazzo non trovava altre soluzioni. Non voleva spiegarle quale era il problema? Bene, finché non avrebbe avuto un comportamento da persona matura tra i due ci sarebbe stato solo un muro di silenzio.
 
Insomma, perché si comportava in quel modo? E poi, che cosa era successo la sera precedente? Zayn le aveva rinfacciato il fatto di essersi addormentata la sera prima ma per quale motivo? Che fosse successo qualcosa di davvero importante?
 
“Se è così importante come cosa perché non me la ridici, idiota!” pensò la bionda sospirando.
 
Immersa nei pensieri non si accorse di essere davanti alla camera del cantante e, con la mente altrove, aprì la porta.
 
Successe tutto in pochi secondi, si trattava di attimi e il suo povero sedere avrebbe avuto un incontro ravvicinato e doloroso con il pavimento.
All'improvviso si fermò come bloccata in aria.
 
<< Sei un danno..>> mormorò una voce davanti a lei.
 
La ragazza sembrò tornare in sé e si accorse della presa salvatrice sul suo braccio; grazie ad essa il suo sedere era ancora intatto.
 
<< Scusa>> rispose mostrando un sorriso a trentadue denti al ragazzo.
 
Zayn guardò quel sorriso e quello sguardo accesso e si sentì morire: perché non poteva godersi tutto quello splendore? Perché doveva esserci qualcuno tra di loro ad impedirgli tutto ciò?
 
Lui voleva solo poter ammirare quello sguardo da furbetta per un tempo indefinito, poter stare con lei fino all'infinito e, soprattutto, essere lui stesso la causa di quel piccolo paradiso sul volto della bionda.
Voleva essere l'unico.
 
Dalila guardò il ragazzo davanti a sé e poi la mano ancora stretta sul suo braccio. Fece per allontanarsi quando la mano del cantante si spostò sulla testa della bionda e, in meno di due secondi, la strinse a sé chiudendo velocemente la porta.
 
Dalila sentì le spalle stringersi alla presa del ragazzo che la circondava con entrambe le braccia.
La stava tenendo stretta a sé, in modo possente e possessivo; nonostante la natura violenta dell'abbraccio l'italiana si sentì protetta.
 
Era senza parole, non si era ancora abituata ad un contatto così ravvicinato ed improvviso con quel ragazzo; ogni volta il suo cuore perdeva un battito per poi cominciare a battere all'impazzata. Per anni aveva desiderato di poterlo abbracciare anche per pochi secondi, giusto per poter essere felice per un breve attimo.
 
Le sue mani, ancora ferme lungo i fianchi, si spostarono lentamente verso i fianchi di Zayn così da poter colmare quella voglia di completezza che stava prendendo il sopravvento su tutto.
 
All'improvviso Zayn abbassò il suo viso verso l'orecchio della ragazza e ciò bloccò la bionda e le sue intenzioni.
 
<< Ti prego, non di nuovo – le sussurrò debolmente il ragazzo – non ti allontanare di nuovo da me>> la pregò Zayn.
 
Dalila, faccia ancora appoggiata al petto del cantante, spalancò gli occhi e rimase senza parole.
 
Una parte di lei voleva cancellare tutto quello che era successo nelle ore precedenti ma, dall'altra parte, desiderava che le cose si aggiustassero definitivamente e nel modo giusto. Non voleva fare un “facciamo finta di nulla” per poi ricadere di nuovo nell'ennesima lite; voleva che Zayn le parlasse apertamente e che le spiegasse cosa lo portava a reagire così. Una volta fatto avrebbero potuto godersi anche loro quello strano ma adorabile rapporto che si era creato tra i due.
 
Così, col cuore a pezzi, Dalila fece quel che secondo lei era giusto; la cosa giusta per loro.
Le sue mani si mossero lentamente verso il petto del ragazzo e, con tutta la forza che aveva in corpo, l'allontanò.
 
<< No, Zayn. Non è così che si fa>> non poteva pensare di poter tappare ogni volta il buco con un abbraccio.
 
La cosa andava risolta fino alla fine.
Dalila guardò un'ultima volta il pakistano davanti a sé e poi gli diede le spalle; doveva andarsene da lì il prima possibile.
 
<< Dannazione..>> sussurrò il ragazzo rimasto da solo nella stanza.
 
All'improvviso una strana sensazione cominciò ad impadronirsi del suo corpo; una sensazione che già aveva provato pochi giorni prima.
Paura.
Paura di perdere di nuovo qualcuno che stava diventando davvero importante.
Quel pensiero gli fece tornare la lucidità e si fiondò in corridoio; doveva raggiungerla immediatamente.
 
<< Ehy piano!>> borbottò Liam che guardò dietro di sé. Per poco non lo incollava al muro. 
 
<< Scusa>> disse distratto Zayn guardando dietro le spalle dell'amico.
 
<< Che stai cercando?>> chiese il castano seguendo lo sguardo dell'amico.
 
“Dove sei?” pensò il pakistano cercando disperatamente la bionda.
 
<< Zayn? Tutto bene?>> chiese Liam davvero confuso dal comportamento dell'amico.
 
<< Eh?>> chiese il maggiore dei due.
 
<< Za..>>
 
<< Liam, lascia stare. Ti prego>> chiese il moro; non era pronto ad affrontare un discorso del genere con lui, prima di tutto voleva poter parlare con la bionda.
 
<< Okay, lasciamo stare – disse Liam accontentando l'amico – va' a vestirti che tra poco usciamo>>
 
<< Per andare dove?>> chiese l'altro preso in contro piede.
 
<< Dalila non ti ha detto nulla?>> chiese il più piccolo dei due sorpreso.
 
Per tutta risposta Zayn rispose con uno strano verso di dissenso; non avevano proprio avuto una conversazione da tutti i giorni.
 
<< Capito – sbruffò Liam lasciando perdere – usciamo a fare un giro questa mattina>> lo informò.
 
<< Ah..>> rispose Zayn passandosi una mano tra i capelli e voltandosi per entrare nella sua stanza.
 
Senza dire nient'altro si richiuse nella sua camera, lasciando un Liam visibilmente confuso e preoccupato.
 
“ Vuoi vedere che...” i pensieri di Liam vennero interrotti dalla suoneria del suo cellulare; lo prese e visibilmente contento ripose.
 
 
 
 
Dalila arrivò nell'ex stanza di Niall e, richiusa velocemente la porta, vi si appoggiò cercando di trattenere le lacrime. Perché doveva fare così male?
Cercò di darsi una calmata, in quelle condizioni non avrebbe fatto nulla, tanto meno pensare.
 
Ripreso il controllo di mente e corpo andò a sedersi sul letto; stava provando a capire perché Zayn si comportasse in quel modo ma non trovava una risposta.
 
Dopo i primi minuti di silenzio totale capì che così facendo non avrebbe trovato nessun tipo di soluzione e, soprattutto, si sarebbe sentita peggio.
Doveva parlare con qualcuno.
 
Prese il telefono e aprì WhatsApp; doveva solo scrivere un messaggio e la persona più adatta a lei in quel momento sarebbe arrivata. Iniziò a scorrere lungo le conversazioni fino a che non vide quel nome.
 
Nello stesso momento in cui cominciò a digitare le parole di aiuto sullo schermo la porta della camera si aprì.
 
<< Sei qui>> disse Ilaria entrando nella stanza.
 
<< Si, sono qui>> rispose la bionda mettendo via il telefono.
 
<< Tutto okay?>> chiese la rossa dando le spalle all'amica e immergendo la testa nel loro armadio.
 
Dalila guardò Ilaria e ringraziò chiunque le avesse permesso di incontrarle. Chissà come ma Ilaria era arrivata ancora prima che la bionda riuscisse a mandarle il messaggio di SOS. 
 
<< Ila?>> la chiamò la bionda ancora sdraiata sul letto.
 
<< Si?>> non sembrava che Ilaria volesse parlare ma non era così: con Dalila meno ti facevi vedere presa dal discorso più riusciva a parlare, bastava semplicemente non farle un terzo grado.
 
<< Secondo te ho fatto qualcosa di strano?>> chiese la maggiore delle due.
 
<< Da, tu sei strana già di tuo>> le rispose Ilaria guardando rapidamente l'amica sul letto.
 
<< Si, intendo – la ragazza si fermò e le parole del pakistano le tornarono in mente – pensi che io abbia avuto un comportamento particolare con uno dei ragazzi?>> chiese.
 
Come le aveva detto Zayn? Ah, si “non sono io quello che ti sta rimpiazzando!”.
 
<< Escluso Malik?>> chiese Ilaria appoggiata all'armadio e guardando l'amica che, finalmente, si era decisa ad affrontare il discorso.
 
<< Si – Dalila si mise seduta sul letto e guardò dritta negli occhi l'amica – pensi che abbia fatto qualcosa di troppo con gli altri?>> chiese torturandosi le mani.
 
Non voleva dire ad Ilaria le parole esatte che le aveva rivolto Zayn, era una cosa tra lei e lui, ma voleva qualcuno che cercasse di aiutarla.
 
<< Non mi sembra, sei sempre la stessa con tutti>> rispose sincera la più piccola << Perché me lo chiedi?>>
 
<< Uffa! – sbottò la bionda stanca di pensare – non lo so! Da ieri sera Zayn si comporta in modo strano e non ho idea di che gli prende! Non mi parla! Dio santo! Se non mi dici quale è il problema come posso evitare di fare quel che ti innervosisce?!>> la bionda era partita in uno dei suoi famosi monologhi dalla quale Ilaria riusciva, chissà come, a capire il quadro generale della situazione.
 
<< Hai litigato con Zayn?>> chiese la rossa.
 
<< Più o meno>> ripose l'altra abbassando lo sguardo e grattandosi la testa.
 
<< Che vuol dire “più o meno”, scusa?>>
 
<< Diciamo che la lite è ancora aperta perché io ho voluto che continuasse>> ammise la maggiore delle due.
 
<< E perché?>> chiese Ilaria confusa da tale comportamento. Okay, a Dalila piaceva bisticciare con Zayn ma se stava così male perché continuare la lite?
 
<< Lui si comporta sempre in modo strano e poi pensa che basti un abbraccio per far tornare tutto come prima – Dalila si alzò dal letto e fissò l'amica – okay, se si tratta di una stronzata va bene! Ma non mi può trattare in quel modo e pensare che basti così poco per dimenticare tutto. Voglio che la cosa si sistemi definitivamente e...>> le parole della bionda si bloccarono.
 
<< E..?>> cercò di farla andare avanti Ilaria.
 
<< Che mi parli. Non penso di chiedere troppo, no?>> chiese la bionda abbassando lo sguardo verso il pavimento.
 
<< Bé che Zayn sia di poche parole lo sappiamo – cominciò a dire la rossa – ma la cosa mi pare più seria del solito, giusto?>>
 
Dalila annuì e continuò a fissare l'amica; era arrivato il momento che Dalila aspettava. Ilaria avrebbe parlato e detto la sua, magari con qualche rimprovero anche per l'amica, e poi lei avrebbe saputo più o meno cosa fare o, comunque, si sarebbe sentita già meglio.
 
<< Hai provato a dirgli quello che hai detto a me? Che vorresti che ti parlasse? – Dalila annuì e Ilaria riprese il discorso – ma non è cambiato nulla. Quindi il problema è qualcosa che fai tu>> cominciò a ragionare la rossa.
 
<< Ma cosa? – chiese Dalila arrivata all'esasperazione – tu mi conosci meglio di chiunque altro in questa casa, ho fatto qualcosa di diverso dal solito?>>
 
<< No, e se devo essere sincera non capisco cosa abbia Malik – Ilaria andò a sedersi sul letto di fianco alla bionda – mi dispiace>> davvero non sapeva come aiutarla.
 
<< No, tranquilla>> le ripose la bionda sorridendole, aveva fatto più di quel che si immaginava. Era riuscita a farla parlare e, nonostante non si fosse sistemato niente, Dalila si sentiva un pochino meglio.
 
<< Mi sembrava che ieri pomeriggio andaste d'amore e d'accordo>> commentò Ilaria ripensando a quei due durante la preparazioni delle pizze.
 
<< Già, e poi puff! È sparito tutto>> sbruffò Dalila alzandosi e andando a prendere una maglia nell'armadio.
 
Velocemente si tolse quella che indossava e si infilò quella pulita; si guardò allo specchio e, passata una mano nei capelli, si voltò verso l'amica.
 
<< Io vado da Angelo e Dome, ci vediamo giù>> e detto ciò si avvicinò alla porta sotto lo sguardo sorpreso di Ilaria. Possibile che ci mettesse così poco a prepararsi?
 
<< Oih>> la chiamò Ilaria bloccandola alla porta.
 
<< Si?>> chiese Dalila con un piccolo sorriso accennato sul viso.
 
<< Meglio?>> le chiese preoccupata la rossa.
 
<< Si, davvero. Grazie mille!>> le rispose mandandole un bacio e aprendo la porta.
 
<< Figurati>>
 
<< Dai, cambiati che usciamo!>> le ordinò la bionda scoppiando a ridere e lasciando l'amica da sola alle prese con i vestiti.
 
 
 
 
Dalila uscì dalla camera di Niall sorridendo e si diresse verso le scale. Voleva raggiungere i due amici italiani, sentiva le loro risate da lassù.
 
<< Pss>>
 
Dalila, piede destro sul primo scalino, si bloccò. Aveva sentito bene?
 
<< Pss>>
 
Di nuovo quello strano rumore. All'improvviso si girò e non credette ai suoi occhi.
 
<< Ho un nome io. Non sono mica un micio>> disse scoppiando a ridere.
 
<< Scusa, hai ragione – le sorrise Liam fermo sulla soglia di camera sua – puoi venire qui un attimo?>> le chiese.
 
<< Non è stata colpa mia!>> disse la bionda alzando le braccia al cielo.
 
<< A fare cosa?>> chiese Liam sorpreso.
 
<< Qualsiasi cosa sia successa>> rispose la più piccola dei due.
 
<< Di cosa stai parlando?>> chiese Liam scoppiando a ridere.
 
<< Non mi devi sgridare?>> chiese l'italiana a bassa voce.
 
<< Ma no! Ti devo parlare un attimo!>> la rassicurò il castano allungando un braccio verso di lei e incitandola a raggiungerlo.
 
<< Ah okay!>> rispose sollevata la ragazza e raggiungendolo.
 
I due entrarono nella stanza e Liam chiuse la porta alle loro spalle. Da quella brevissima conversazione, se così si poteva chiamare, che aveva avuto con Zayn aveva capito un paio di cose.
 
<< Siediti pure>> le disse Liam indicandole il grande letto.
 
<< Ooookay!>> Dalila si sedette e guardò l'amico, cosa doveva dirle?
 
<< Senti, che sia successo qualcosa con Zayn mi sembra più che ovvio, giusto?>>
 
All'improvviso il sorriso sulle labbra della ragazza svanì e cominciò a guardare con occhi diversi l'amico. Non gli rispose ma annuì leggermente.
 
<< Non voglio sapere cosa è successo e, se non hai bisogno di parlare, non ti costringerò a farlo – Liam si fermò e andò a sedersi al suo fianco – ma voglio che tu sappia una cosa>>
 
<< Cioè?>> mormorò la più piccola torturandosi le mani.
 
<< Prima eri in camera di Zayn?>> chiese il castano.
 
<< Più o meno>> rispose la bionda con un sussurro.
 
<< Te ne sei andata, vero?>> continuò ad indagare Liam.
 
Dalila annuì e guardò Liam: come faceva a saperlo?
 
<< Sai, prima quasi non finivo schiacciato contro il muro del corridoio>> disse ridendo appena il ragazzo.
 
<< E..?>> okay, la ragazza cominciava a non capirci nulla. Perché Liam le stava dicendo certe cose?
 
<< Sai perché?>> chiese il cantante.
 
<< No>>
 
<< Zayn è uscito in fretta e furia da camera sua, sembrava stesse rincorrendo qualcosa>> le disse osservandola con la coda dell'occhio.
 
<< O qualcuno?>> le chiese guardandola dritta in faccia.
 
Che volesse raggiungere lei? Davvero Zayn la stava inseguendo? E perché non è andato da lei allora? E cosa doveva dirle?
Come sempre, mille domande e mai una risposta. Dalila sospirò e, cercando di sembrare il più naturale possibile, parlò.
 
<< Cosa stai cercando di dirmi, Liam?>> chiese la bionda seria.
 
<< Non voglio tenere la parte a Zayn ma sappi che, nonostante non lo faccia quasi mai, ha provato a fare qualcosa. Non sto dicendo che adesso devi perdonarlo ma – Liam si bloccò e prese per mano la ragazza – sappi che ci sta provando. Sta provando ad aggiustare le cose, okay?>>
 
<< Bé, parliamo pur sempre di Malik, no? È già un passo avanti>> gli rispose la bionda. Liam aveva ragione, ci stava provando e ciò fece guadagnare qualche punto al pakistano. Lei stessa gli aveva detto che il mondo in cui si comportava nel fare pace non era corretto e lui stava cercando, a modo suo, di migliorare.
 
<< Esatto, volevo solo che lo sapessi e che la mia schiena non si rompesse per nulla>> disse Liam accarezzandole la testa dolcemente.
 
<< Oh avanti! Nemmeno fosse 180kg! Tu sei il doppio!>> disse la bionda scoppiando a ridere.
 
<< Ehy, ti dico che sembrava un toro! Non me l'aspettavo nemmeno io!>>
 
I due si guardarono e scoppiarono a ridere. Liam si sentiva decisamente meglio, voleva che Dalila sapesse e, soprattutto, voleva che capisse che Zayn stava cambiando.
Zayn stava cambiando per lei, e lui ne era più che certo.
 
<< Bene>> disse il cantante alzandosi in piedi << detto ciò andiamo!>> allungò una mano verso l'italiana e l'aiutò ad alzarsi.
 
<< Si, andiamo>> mormorò contenta la bionda.
 
 
 
 
Ilaria uscì dal bagno e tornò in camera per posare i vestiti ed aggiungere gli ultimi particolari al suo look. Si mise un paio di orecchini e si bagnò i polsi con uno spruzzo del suo profumo preferito. Si passò le mani tra i capelli ricci ed uscì.
 
Si diresse verso le scale, ma una figura le bloccò il cammino.
 
<< Ti ha mandato Louis?>> domandò la rossa ridendo.
 
<< No, sono venuto di mia spontanea volontà a vedere se eri pronta>> rispose Domenico salendo anche l’ultimo gradino.
 
<< Manco solo io?>> chiese più seria lei indicando il piano di sotto.
 
<< No, manca anche il morettino scorbutico>> disse il ragazzo mettendosi le mani in tasca.
 
<< Zayn – lo corresse Ilaria mentre l’italiano alzò gli occhi al cielo – vado a vedere a che punto è>> fece lei tornando indietro sui suoi passi fino alla camera del pakistano.
 
La porta era aperta, così la rossa ancora sorridente per il solito comportamento dell’amico, sporse la testa nella camera.
 
<< Zayn, sei...>>
 
Tutto ciò che Domenico sentì fu la sua frase interrompersi mentre il sorriso sul viso di lei sparì in un nanosecondo.
Il suo sguardo si posizionò sul ragazzo seduto sul letto con le gambe piegate e la testa bassa. L’attenzione di Zayn si spostò su di lei e guardò con sguardo triste e sconfitto la ragazza ferma sulla soglia.
 
<< Che è successo?>> sussurrò il castano, ma nessuno lo sentì e questo si diresse verso l’amica per capire meglio cosa c’era che non andava.
 
Sbucò anche lui sulla porta e l’espressione del pakistano mutò improvvisamente; ciò che provava dentro iniziò a crescere fino ad alimentare una voglia di urlargli contro irrefrenabile.
Si trattenne.
 
<< Dome, perché non mi aspetti giù? Di agli altri che arriviamo subito>> disse all’amico continuando però a fissare lo sguardo di Zayn; lo stava analizzando.
 
L’italiano guardò prima lei, la quale fissava il pakistano; poi lui, che sembrava voler incenerire con lo sguardo il castano.
 
<< Okay>> si arrese infine, andandosene da quella strana situazione. Scese le scale e gli occhi del ragazzo gli bruciavano ancora addosso.
 
 
 
 
Ilaria chiuse la porta alle sue spalle e si avvicinò a Zayn, sedendosi sul letto di fianco a lui.
Lo guardò.
Zayn fissava un punto davanti a sé. Si sentì osservato e si girò verso la rossa.
 
<< Che c’è?>> le chiese confuso.
 
<< Sto aspettando>> rispose lei tranquilla.
 
<< Cosa?>> domandò ancora più confuso.
 
<< Che ti decidi a parlare una buona volta>> Ilaria sapeva che quello che si erano scambiati prima sulla porta era uno sguardo di richiesta di aiuto; magari era il momento del miracolo, magari voleva parlare.
 
<< Non sono io quello che non parla, è qualcun altro che non ascolta>> disse il pakistano fuori dai denti.
 
<< Zayn per favore, puoi parlare chiaramente?>> fece la rossa che non capiva a cosa si riferisse; possibile che o non parlava o parlava in modo da capirsi solo lui?
 
<< Lascia stare...>> disse lui un po’ infastidito. Non aveva nemmeno voglia di raccontarle cos’era successo la sera prima.
 
<< No io non lascio stare – Ilaria avvicinò il viso a lui, di modo da attirare la sua attenzione e far sì che la guardasse in faccia finalmente – mi spieghi che ti sta succedendo?>> disse, ora infastidita anche lei.
 
<< Lo sai anche tu...>> Zayn sapeva che Ilaria conosceva bene ciò che stava passando.
La rossa sospirò, non c’era davvero modo di fargli fare un discorso.
 
<< Lo sai vero che quello che stai facendo non ha senso?>> chiese lei, sperando che per Zayn fosse una domanda retorica.
 
<< Non ha senso? Lei mi sta rimpiazzando e la mia reazione non ha senso?!>> il ragazzo era ancora abbastanza scosso.
 
<< Per prima cosa calmati perché io non sono Dalila e non c’è bisogno di urlarmi contro – Zayn abbassò lo sguardo – e seconda cosa... – Ilaria abbassò il volto verso quello di lui per attirare di nuovo la sua attenzione – apri gli occhi. Lei non ti sta rimpiazzando per niente, se non l’hai notato stai facendo tutto tu>> concluse.
 
<< Io? Ma...>>
 
<< No – lo interruppe lei prima che partisse di nuovo in quarta – so quello che stai pensando e ti dico che sono tutte paranoie>>
 
Il pakistano non rispose, perso nei suoi pensieri scatenati dalle sue parole.
Ad un tratto la porta si aprì. La ragazza si bloccò sulla soglia e fissò i due seduti sul letto. Poi distolse lo sguardo ed iniziò a cercare con gli occhi quello per il quale era salita.
 
Dalila si avviò al comò e afferrò il cellulare, lo aveva poggiato lì quando si stava truccando.
Zayn non la degnò di uno sguardo, improvvisamente la fantasia del suo copriletto era diventata particolarmente interessante.
 
Dalila per tutta risposta non lo guardò. Prese il cellulare ed uscì con sguardo serio senza salutare nessuno.
Ci fu un momento di silenzio pieno di tensione che ancora fluttuava nell’aria.
 
<< Cos’era quello?>> sbottò Ilaria rompendo quell’atmosfera scomoda.
 
<< Quello cosa?>> chiese Zayn ingenuamente, anche se probabilmente aveva capito a cosa l’amica si riferisse.
 
<< Zayn mi sono venuti i brividi per la tensione che c’era>> disse lei sincera.
 
<< È così da stamattina, da dopo la litigata. Ho provato ad avvicinarmi ma lei mi respinge>> confessò lui.
 
<< Ascolta, ti fidi di me?>> chiese lei all’improvviso.
 
Zayn la guardò interrogativo e dopo qualche istante annuì stentatamente.
 
<< Bene. Allora fidati quando ti dico che per lei niente e nessuno potrà mai rimpiazzarti>> disse lei in modo rassicurante.
 
Zayn la guardò dritta negli occhi e capì che in ciò che aveva detto ci credeva sul serio.
<< La verità è che ho paura>> ammise lui.
 
Ad un tratto ad Ilaria venne un nodo allo stomaco che in pochi secondi le strinse forte in pancia. In quel momento, all’udire le parole di Zayn,lo guardò negli occhi e rivide tutto ciò che Harry poco prima in camera non le aveva detto. Capì le sensazioni del riccio, perché non erano tanto diverse da quelle del pakistano. In fin dei conti si trovavano sulla stessa barca.
 
Un senso di colpa si attorcigliò intorno a quel nodo che le si era formato allo stomaco ed in pochi secondi la divorarono dentro.
 
Bussarono alla porta, di nuovo.
 
La ragazza si girò di scatto verso l’entrata della stanza che in quel momento si stava aprendo.
 
<< Ragazzi, si sta facendo tardi. Se dobbiamo tornare per l’ora di pranzo non ce la faremo a fare niente>> disse Harry che forse con la scusa di andarli a chiamare voleva anche vedere che stavano facendo.
 
Zayn guardò l’amico ma probabilmente non fece nemmeno caso a ciò che aveva detto, troppo preso dai suoi pensieri ed ancora immerso in ciò che l’attimo prima aveva confessato ad Ilaria.
 
La rossa era letteralmente pietrificata; la vista del riccio aumentò il senso di colpa, così rimase immobile senza dire nulla.
 
<< Ragazzi?>> disse Harry cercando di smuovere quelle statue di cera, ma la verità era che anche il minore dei cantanti aveva la testa da un’altra parte.
 
<< Ha-hai ragione>> rispose Ilaria scrollando la testa. Si voltò verso Zayn e vide nel suo sguardo che c’era ancora qualcosa che non andava; in più adesso anche lei aveva bisogno di capire qualcosa.
 
<< Facciamo così...voi iniziate ad andare, io e Zayn vi raggiungiamo tra poco>> fece lei guardando Harry nella speranza che capisse che il pakistano aveva bisogno di aiuto.
Il riccioluto li fissò per qualche secondo prima uno e poi l’altro.
 
<< Okay – rispose piano – a dopo allora>> e detto ciò richiuse la porta.
 
Con un po’ di delusione in volto il riccio tornò al piano di sotto; forse sperava di passare del tempo con lei, di chiarire riguardo la discussione che avevano avuto, di certo le cose da dirsi non mancavano.
Viste le circostanze, avrebbe utilizzato quella mattina per prendersi del tempo e riflettere.
 
 
 
 
<< Allora?>> chiese Louis appena vide Harry scendere.
 
<< Ilaria ha detto di cominciare ad andare, lei e Zayn ci raggiungeranno dopo>> spiegò brevemente Harry.
 
Louis si alzò e seguito da Niall, Angelo e Domenico uscirono di casa. Liam guardò Dalila ancora seduta sul divano.
 
<< Aiutino?>> chiese il castano allungando una mano verso l'amica seduta.
 
Dalila alzò lo sguardo e sorrise al cantante afferrando la sua mano grande e rassicurante.
 
<< Grazie>> rispose la bionda sistemandosi e stiracchiandosi.
 
Cosa stavano facendo quei due lassù? Era entrata talmente in fretta in quella stanza che non era riuscita nemmeno a scambiarsi uno sguardo con l'amica dai capelli rossi.
 
<< BAAAAAAASTA!>> urlò la bionda alzando le braccia al cielo. Liam la guardò sconvolto.
 
<< Che ti prende?>> chiese scoppiando a ridere.
 
<< Nulla, ogni tanto fa bene!>> rispose lei sorridendo; all'apparenza sembrava tutto tornato alla normalità. Liam fece per avvicinarsi a lei ma la vide scrutare qualcosa alle sue spalle.
 
<< Sos riccio>> mormorò la bionda avviandosi verso Harry che, a testa basta, stava per uscire di casa. 
Che gli era successo? L'ultima volta che l'aveva visto così era stata la sera del bowling...
 
<< Bell’imbusto, aspettami!>> urlò Dalila seguendo Harry fuori di casa.

Liam la guardò allontanarsi e rimase da solo nella stanza. 

Che diamine succedeva in quella casa? Possibile che non ci fosse una persona normale? 
“Chissà che l'è preso” pensò il ragazzo uscendo di casa “E chissà che stanno facendo quei due lassù” si chiese chiudendo la porta dando prima un'ultima occhiata alle scale.
 
 
 
 
Dopo che Harry sparì Ilaria abbassò lo sguardo.
 
<< Ehy, tutto bene?>> le chiese Zayn un po’ preoccupato.
 
La rossa scosse la testa e la rialzò sforzandosi in un sorriso.
 
<< Questo dovrei chiederlo io a te. Sbaglio o chi ha bisogno di aiuto qui sei tu?>> scherzò lei ridendo, nascondendo ciò che proprio pochi istanti prima aveva percorso la sua mente.
 
<< Quello che posso dirti è di non combinare casini per niente>> gli consigliò, cercando anche di cambiare discorso. Il ragazzo distolse lo sguardo da quello di lei.
 
<< Sul serio Zayn, cerca di rimediare perché stai rischiando di rovinare tutto senza un motivo>> ribadì lei.
 
Il pakistano la guardò, sembrava stesse iniziando a capire.
 
Ad un tratto sentirono il rumore di una porta chiudersi: i ragazzi erano usciti. Zayn non si mosse, ma interiormente si sentiva sollevato. Anche solo il pensiero di non averlo nella stessa casa lo faceva sentire meglio.
 
 
 



Salve a tutte!
Grande attesa in questi giorni per gli ormai vicinissimi concerti dei 1D, nonchè i protagonisti di questa storia.
E noi come tutte le fan saremo lì a sostenerli, ovviamente.
Per tutte coloro che saranno allo stadio San Siro nei giorni 28 e 29 Giugno, che leggono la nostra ff e che vorrebbero conoscerci, saremo felicissime di incontrarvi proprio nel luogo che tra pochi giorni calpesteranno anche i nostri famigerati idoli.
Per cui se avete questi tre requisiti, assicuratevi di dare un occhio al nostro profilo Twitter (@1Dalilaria) per avere informazioni sulla nostra posizione in quei giorni; rispondeteci se volete incontrarci scrivendoci la vostra posizione e se noi potremo muoverci vi raggiungeremo, se invece saremo già in fila dovrete venire voi da noi se potete (magari quelle che hanno il numerato), mentre per chi non può perchè altrimenti perderà il posto nessun problema, anche noi abbiamo il prato quindi ci incontreremo in fila oppure verrà solo una di noi due a farvi un saluto.
Insomma, per tutte coloro che vorranno vederci, scriveteci e noi vi risponderemo :)
Detto ciò, vi auguriamo buona lettura e buoni preparativi per quella che sarà forse la notte più importante della vostra vita.

-Ila&Da-

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Capitolo 56
*** Don't Be Scared, I Ain't Going Nowhere (parte III) ***


10th July 2014, Tuesday





Liam uscì e, richiusa la porta alle sue spalle, guardò tutti mettendo in moto il cervello. Mancavano due persone all’appello, perse in chissà quale discorso, e non potevano portare i nuovi arrivati in giro per la città senza di loro.
 
“Però possiamo sfruttare questo periodo di tempo..” sapeva esattamente che fare.
 
<< Angelo, Domenico>> chiamò i due avvicinandosi al gruppo.
 
<< Si?>> rispose il castano guardandolo, come tutti gli altri d’altra parte.
 
<< Avete già caricato le valige in macchina vero?>>
 
<< Certo, stamattina>> rispose Domenico.
 
<< Bene, allora tutti in macchina>> disse Liam prendendo le chiavi dalle mani di Louis e così anche il comando di tutto.
 
<< Possiamo sapere che hai in mente?>> chiese il maggiore cedendogli le chiavi.
 
<< Intanto che aspettiamo Ilaria e Zayn andiamo all’albergo, i ragazzi sistemano le loro cose e poi andiamo a fare un giro tutti insieme>> spiegò brevemente.
 
<< Mi sembra perfetto come piano>> mormorò Niall salendo in macchina seguito da Louis e i due italiani.
 
<< Liam – lo chiamò l’unica ragazza presente – guida Harry, vai pure dietro con Lou>>
 
<< D’accordo..>> rispose il castano cedendo le chiavi all’amico.
 
<< Perché io?>> chiese Harry una volta messo al volante.
 
<< Tesoro mio, dobbiamo parlare>> lo informò la bionda allacciandosi la cintura e sorridendo al cantante al suo fianco.
 
 
 
Non passò molto che arrivarono a destinazione.
 
<< Ragazzi – attirò l’attenzione Dalila voltandosi verso il resto del gruppo – cominciate ad andare. Io e Harry andiamo a parcheggiare e vi raggiungiamo okay?>>
 
<< Okay, vi aspettiamo su>> le rispose Domenico facendole un occhiolino.
 
Harry non si perse la scena e non poté non notare come il volto della bionda si illuminò improvvisamente. Non era la stessa luce che aveva notato nella rossa nelle ultime ore ma, nonostante non fosse coinvolto con la bionda, si chiese come Zayn potesse negare ancora tutto. Era chiaro come il sole che quei due se la intendevano fin troppo bene; per quanto ancora avrebbe aspettato il pakistano?
 
Dalila guardò gli amici allontanarsi e, quando divennero dei piccoli puntini all’orizzonte, si voltò verso Harry intento a parcheggiare.
 
<< Allora? – la bionda si slacciò la cintura e si voltò verso l’amico – che succede, Harry?>> gli chiese toccandogli delicatamente la spalla.
 
Harry si voltò leggermente per osservare la ragazza al suo fianco poi la mano di lei che lo stringeva leggermente; sembrava volesse trasmettergli un po’ di forza.
 
<< Ehy, con me puoi parlare lo sai..>> gli disse la bionda stringendo ancora un po’ la presa.
 
<< Non ci sto capendo più nulla>> disse il riccio a bassa voce.
 
Tra i due calò il silenzio e Dalila decise di prendere in mano la situazione.
 
<< Che ne dici se- la ragazza si fermò e lo prese per mano attirando l’attenzione del cantante- se mi racconti tutto dall’inizio?>> cercò di incoraggiarlo.
 
<< Non c’è molto da dire: Angelo non mi piace per niente>> ammise finalmente senza dare un peso alle parole. Ogni volta che ne parlava con la rossa doveva sempre in un certo modo badare alle parole che usava in modo da non scatenare un rissa con lei; adesso poteva sfogarsi come meglio credeva.
 
<< Cosa?>> sbottò incredula la bionda. Era la prima volta che le capitava di sentire una cosa del genere; Angelo era sempre stato simpatico a tutti quelli che lo incontravano. Era una cosa strana da spiegare ma fin da subito dava un’idea positiva di se, al contrario di Domenico che di solito non dava una buona impressione a prima vista. Ma lei lo sapeva, sotto sotto era buono anche lui, bastava solo conoscerlo per bene.
 
<< Si, non mi piace lui, i suoi modi di fare e il suo rapporto con Ilaria>> spiegò il ragazzo stringendo il volante con l’unica mano libera.
 
<< Mi stai dicendo che- Dalila prese l’altra mano e strinse quelle grandi mani tra le sue piccole- che sei geloso, Harry?>> concluse con un piccolo sorriso accennato sulle labbra.
 
<< No, non è vera e propria gelosia è più.. – si fermò e liberate le mani dalla presa dell’italiana si sistemò i capelli – è paura>> ammise abbassando il volto arrossato verso i piedi.
 
<< Paura?>> chiese la bionda confusa. Okay che fosse geloso, ma paura di cosa?
 
<< Si, li ho osservati da quando quello li ha messo piede in casa e il rapporto che c’è tra loro non mi piace nemmeno un po’. Se solo penso a come si comporta con lei..>> le parole vennero interrotte e lasciarono uno strano silenzio nell’auto.
 
<< Harry – lo chiamò la bionda – quello che mi hai appena detto mi fa capire che tu sei geloso di Angelo ma, tu stesso mi hai detto che hai paura. Che vuoi dire?>> chiese l’italiana cercando di capire al cento per cento il problema dell’amico e, soprattutto, sperando di poterlo aiutare.
 
<< D’accordo sarò anche geloso ma quello che mi terrorizza e che... – Harry prese un piccola boccata d’aria poi parlò – che me la possa portare via, non voglio perderla>> ammise.
 
Dalila, presa in contro piede, in primo momento rimase scioccata da quelle parole ma poi sorrise intenerita. Ci teneva davvero tanto alla sua migliore amica.
 
<< Styles, guardami>> gli ordinò con una strana dolcezza nella voce.
 
Harry alzò lo sguardo verso l’amica per poi abbassarlo di nuovo.
 
<< Guardami>> lo rimproverò la ragazza.
 
<< Cosa?>> chiese rosso in viso.
 
<< Posso dirti la mia? Con sincerità però..>> gli propose l’italiana.
 
<< L’hai sempre fatto senza chiedermi il permesso>> le rispose accennando un sorriso.
 
<< Vero>> concordò Dalila ricambiando il sorriso.
 
<< Dai, parla>> la incitò; era curioso di sapere che ne pensasse lei di tutto ciò.
 
<< Sei un cretino! – cominciò la bionda – okay, per chi non conosce Ilaria e Angelo può sembrare che quei due stiano addirittura insieme ma… Dai, ragazzo!>> disse la bionda colpendolo al braccio.
 
<< Ehy!>> mormorò il ragazzo toccandosi dove la bionda l’aveva appena colpito.
 
<< Secondo te Ilaria ti lascerebbe andare adesso, dopo anni e anni che ti ha sognato e seguito dietro un dannatissimo computer?!>> chiese Dalila.
 
Harry fece per risponderle ma la ragazza lo anticipò.
 
<< Cazzata! Secondo te perché siamo qui? Due Directioners che decidono, così a caso, di farsi un mese - il mese in cui i loro idoli sono in pausa - a Londra?>> disse Dalila.
 
<< Mi vuoi dire che..>> cominciò Harry.
 
<< Si, Harry. Siamo qui perché volevamo incontrarvi. Siamo qui per far avverare il nostro sogno. Siamo venute fin qui per vedervi non più dietro uno schermo ma di persona>> disse Dalila sorridendogli.
 
<< Davvero?>> chiese Harry spiazzato. Ogni volta rimaneva scioccato dell’amore e le pazzie che le loro fan facevano pur di incontrarli.
 
<< Ma questo non cambia il fatto che quello si può fregare la mia Ilaria>> disse Harry tornando serio.
 
<< Puoi stare tranquillo! La tua Ilaria non te la tocca nessuno e comunque lei non si allontanerebbe da te nemmeno se glielo chiedessi tu in persona. Figurati che può fare Angelo. Okay, è vero, è il suo migliore amico. Hanno passato anni insieme e si capiscono al volo, sanno esattamente ciò pensano senza dirselo. Sono perfetti insieme ma come amici. Niente più>> disse Dalila.
 
<< Ma l’amicizia delle volte si trasforma in amore..>> disse Harry.
 
<< Fidati se ti dico che tra quei due non potrà mai succedere niente>> rispose Dalila sicura di se.
 
Harry guardò la ragazza davanti a se; la guardava dritta dritta negli occhi e, sì, ci credeva davvero in quelle parole.
 
Dalila sapeva meglio di chiunque altro quello che Ilaria provava per Harry. Lo capiva perfettamente perché erano le stesse emozioni che lei provava per Zayn.
 
<< Sei sicura di quello che dici…>> disse Harry. Non era una domanda, era un’affermazione. La bionda era sicura al mille per mille e si vedeva.
 
<< Si, sono sicura. Ma rimane il fatto che tu sei un idiota!>> lo sgridò Dalila.
 
<< Perché?!>> chiese Harry.
 
<< Perché?! Perché di si! Mi spieghi perché non hai detto a Ilaria queste cose che hai detto a me?>> lo sgridò Dalila.
 
<< Ma io gliel’ho detto>> cercò di giustificarsi Harry.
 
<< No! Ci scommetto quello che vuoi, che tu e Ilaria avete parlato solo della tua gelosia nei confronti di Angelo e non della tua paura di perderla, vero?>> chiese Dalila.
 
<< Touché!>> ammise il ricciolo.
 
<< Idiota!>> gli rispose Dalila.
 
<< Okay, ho capito! Non c’è bisogno che me lo ripeti ogni volta!>> disse Harry.
 
<< Se sei un idiota non è colpa mia. Adesso alza quel bel culo e prendi un taxi>> disse Dalila scendendo dalla macchina e stiracchiandosi.
 
<< Perché?>> chiese Harry seguendola.
 
<< Perché tu adesso fili a casa e vai a chiarire con Ilaria. Lei è convinta che tu sia solo geloso e, conoscendola, non avrà intenzione di cambiare il suo rapporto con Angelo. Anzi, preferirebbe che tu cambiassi atteggiamento e le stessi vicino. Il vero paradiso per lei è averti al suo fianco insieme ai ragazzi, me, Angelo e Domenico>> gli rispose Dalila.
 
Harry cominciò a pensare a ciò che l’amica gli aveva detto. Ilaria gli aveva detto varie volte che per nulla al mondo avrebbe cambiato il suo rapporto con Angelo. 
 
“Dalila ha ragione! Devo andare da Ilaria, adesso!” pensò convinto.
Il riccio guardò Dalila.
 
<< Te ne vuoi andare o no?!>> chiese la bionda stanca di vederlo ancora fermo lì davanti.
 
<< Okay, okay vado!>> disse Harry voltandosi.
 
Il cantante fece qualche passo poi si fermò e tornò indietro verso la bionda.
 
<< Che altro vuoi?>> chiese Dalila fingendosi esasperata della sua presenza.
 
Harry le sorrise e, presa per un polso, l’abbracciò stretta. Era la seconda volta che gli permetteva di sistemare tutto con Ilaria. Era la seconda volta che non gli permetteva di perderla. Stava cominciando a pensare che forse quella strana ragazza era il loro angelo custode. 
 
<< Grazie mille, ti devo un favore!>> disse lasciandola e voltandosi.
 
<< Andremo da Sturbucks e pareggeremo i conti>> gli urlò Dalila sorridendo.
 
<< Ehy, dove sta andando Harry?>> chiese Louis seguito da tutta la ciurma.
 
Dalila si voltò e sorrise.
 
<< Aveva qualcosa da fare. Avete già fatto?>> chiese affiancando, tutta sorridente, Liam e Domenico.
 
 
 
<< Se può farti stare più tranquillo lui è anche fidanzato>> disse improvvisamente Ilaria. Il pakistano si voltò di scatto.
 
<< Perché si comporta così allora?>> chiese lui.
 
<< Si è sempre comportata così>> rispose la rossa in modo molto naturale, poggiando le mani dietro di sé e distendendo la schiena.
 
Zayn la guardava un po’ scioccato. Le cose alle quali riusciva a pensare erano due: o lei era una rovina coppie, oppure lui era il compagno di avventure di Styles.
 
<< Hanno un rapporto particolare – iniziò a spiegare lei vedendo lo sguardo esterrefatto del ragazzo – chi non li conosce potrebbe pensare che non sono semplici amici, ma in realtà è quello che sono. Ammetto che certi atteggiamenti possono sembrare un po’ ambigui, ma ti assicuro che non è niente di tutto ciò. Solo pura amicizia>> disse lei sperando di riuscire a inculcare questa idea nella testa di lui. Probabilmente erano le parole che avrebbe voluto dire ad Harry. O meglio, che gli aveva detto, ma alle quali lui non aveva creduto.
 
<< Però ti do un consiglio... – Ilaria parlò a Zayn come avrebbe parlato al riccio, se in quel momento fosse stato presente in quella stanza – non cercare in nessun modo di separarla da lui, o peggiorerai le cose. Se lo facessi la allontaneresti ancora di più da te e in questo momento non mi sembra il caso>> concluse.
 
Il ragazzo la guardò con sguardo quasi sconfitto.
 
<< Il fatto è che non ci riesco. Quando lui solamente le sta vicino dentro di me scatta qualcosa che mi fa reagire d’impulso e poi...beh quello che succede lo sai>> confessò Zayn.
 
<< Hai provato a parlargliene?>> domandò Ilaria in modo quasi ovvio. Sarebbe stata la prima cosa da fare.
 
<< Certo, ma non mi ha ascoltato>> rispose lui alzando la voce.
 
<< Come non ti ha ascoltato?>> la ragazza era confusa: Dalila non era il tipo da snobbare le persone, soprattutto se si trattava di Zayn. È un ragazzo che parla poco, quindi quelle poche volte che lo fa bisogna ascoltarlo attentamente.
 
<< Si è addormentata!>> urlò arrabbiato ed incredulo.
 
La rossa rimase paralizzata per il tono usato dal ragazzo, poi appena realizzò che cosa aveva detto le uscì una risata trattenuta.
 
<< Non c’è nulla da ridere>> fece serio lui, ma la ragazza non riusciva a smetterla.
 
<< Io le avevo fatto tutto un discorso che non so nemmeno come mi è uscito, e lei si addormenta! Non c’è proprio nulla da ridere!>> continuò lui nel suo tono duro, alzandosi di scatto dal letto ed avvicinandosi ai vetri del balcone.
 
Il sorriso di lei scomparve in un secondo.
 
<< Okay va bene, scusa>> si affrettò a dire Ilaria prima che potesse fare qualcosa, come per esempio uscire a fumare una sigaretta.
 
Zayn chiuse un attimo gli occhi, inspirando a fondo; poi si voltò e guardò la ragazza.
 
<< No, scusami tu – si avvicinò al letto e si sedette di nuovo di fronte a lei – sono solo arrabbiato perché non doveva andare così>> disse.
 
<< E tu fai in modo di cambiare le cose – fece lei mentre il ragazzo puntò lo sguardo su di lei – dille di nuovo tutto, dall’inizio alla fine>> suggerì.
 
<< Non ci riesco, non so nemmeno come ho fatto ieri sera!>> si mise le mani tra i capelli ed urlò di nuovo, ma stavolta con un tono più...disperato.
 
<< Ehy, Zayn... – lei gli afferrò un polso e portò la sua mano a toccare il materasso, scoprendogli il volto – calmati>> gli disse.
 
Il ragazzo strinse in un pugno le coperte, ma fu solo un impulso, dopo di che si rilassò al suono delle parole dell’italiana.
 
<< Lo so che non è semplice, ma provaci – Ilaria gli fece un sorriso che lo fece sentire meglio – ti darò io una mano, te lo prometto, vedrai che non è difficile>> in quel momento il pakistano sentiva la rossa vicino a sé più che mai e mentre pochi istanti prima si trovava solo ed abbandonato nel suo circolo di pensieri dal quale non riusciva più ad uscire, ora sapeva di poter contare su un’altra persona, una persona che pian piano si stava costruendo un posto speciale nella sua vita.
 
<< Grazie>> Zayn le sorrise decisamente più tranquillo ed Ilaria capì che stava molto meglio; la ragazza rispose al sorriso toccandogli con una mano il braccio.
 
<< Okay, ora direi che possiamo anche raggiungere gli altri>> disse la ragazza alzandosi dal letto e dirigendosi verso la porta.
 
<< Aspetta>> la fermò Zayn.
 
<< Che c’è?>> chiese lei voltandosi.
 
<< Ora tocca a te>> rispose lui.
 
<< A fare cosa?>> la rossa era confusa.
 
<< A parlare. Avanti, raccontami che sta succedendo>> Zayn batté la mano sul materasso di fianco a lui per invitarla a risedersi.
 
Ilaria lo guardò un po’ stupita. Come aveva fatto a capire che c’era qualcosa che non andava?
 
Andò di nuovo verso il letto ed una volta seduta, guardò Zayn senza parlare.
 
<< Che ha combinato adesso Styles?>> chiese il pakistano leggendo i pensieri di lei nei suoi occhi.
 
Ancora una volta Ilaria si sorprese: non sapeva che lui sapesse.
 
<< Penso che abbia lo stesso problema che hai tu>> spiegò la ragazza.
 
Zayn improvvisamente tornò con la mente alla sera prima e d’istinto s’irrigidì.
“Io non ho nessun problema!” gli aveva urlato contro. Perché tutti continuavano a dirgli di avere qualche problema?
Lui era convinto di non averne.
 
Ma perché allora stava parlando con Ilaria? Perché aveva sentito il bisogno di confidarsi con qualcuno se di problemi non ce n’erano?
 
<< Mi ha fatto capire di essere geloso di Angelo e del rapporto che ho con lui>> disse la rossa con sguardo basso.
 
Sul volto del pakistano comparve un’espressione di chi gli era sfuggito qualche passaggio.
 
<< Ma scusa, allora perché sembri così...triste? – chiese Zayn che non capiva la sua reazione, mentre la ragazza aggrottò le sopracciglia – insomma...dovrebbe essere lui in questo stato, non tu>> osservò. Lei stessa gli aveva dato il consiglio di parlarne con Dalila e che così si sarebbe risolto tutto, o gran parte. Perché allora se Harry l’aveva fatto, tra di loro non era cambiato nulla?
 
Ilaria abbassò di nuovo lo sguardo, dirigendolo verso le sue mani.
 
<< È che mi sento in colpa>> ammise lei in un sussurro.
 
<< In colpa?>> Zayn continuava a non capire.
 
C’era qualcosa che non tornava in effetti: se la situazione tra Ilaria ed Harry era più o meno la stessa che c’era tra lui e Dalila, perché da una parte solo il pakistano era preoccupato, mentre dall’altra anche la rossa era giù di morale?
 
<< In colpa perché sei stata troppo con Angelo?>> azzardò il pakistano.
 
Ilaria subito scosse la testa in dissenso.
 
<< No, te l’ho detto anche prima per Dalila: non dovete cercare di separarci da loro>> gli ricordò la ragazza.
 
<< Allora non capisco>> ribatté Zayn.
 
<< Prima ne abbiamo parlato – cominciò a spiegare l’italiana – ma io non ho colto il punto principale di ciò che cercava di dirmi>>
 
Zayn era sempre più confuso, ma la lasciò parlare.
 
<< L’ho capito parlando con te adesso – disse guardando il ragazzo di fronte a sé – lui ha paura, proprio come te>> fece infine.
 
<< E ti senti in colpa per...?>>
 
Il ragazzo davvero non capiva dove voleva arrivare.
 
<< Per non esserci arrivata prima, per non averlo capito quando dovevo>> spiegò chiaramente Ilaria.
 
Zayn alzò visibilmente un sopracciglio, guardandola.
 
<< Che c’è?>> gli chiese lei.
 
<< Sei seria?>> fece lui.
 
La ragazza lo guardò stranita. Cosa c’era di sbagliato?
 
<< Secondo me sbagli – disse lui – non sei tu che lo devi capire, è lui che avrebbe dovuto dirtelo>>
 
Ci fu un istante di silenzio.
Improvvisamente Ilaria si rese conto di ciò che stava accadendo: Zayn Malik le stava dando dei consigli; Zayn Malik che prima si confida e poi da consigli. La fine del mondo era davvero vicina.
Forse la ragazza di fronte a lui lo stava aiutando a cambiare. O forse solo con lei riusciva a liberarsi.
 
E poi, che tipo di consigli? Consigli che servivano anche a lui, perché anche lui aveva fatto lo stesso errore di Harry.
Quindi lui...le stava dando dei consigli che lui stesso non aveva seguito?
Ironico, no?
 
Ad un tratto la ragazza scoppiò a ridere davanti a lui, sotto lo sguardo confuso del cantante.
 
<< Che hai da ridere?>> domandò lui.
 
<< Ti sei accorto, vero, che ti sei appena dato un consiglio da solo? Lo stesso che ti ho dato io poco fa?>> disse lei tra le risate.
 
Il pakistano abbassò lo sguardo e sussurrò un “Già”.
Aveva ragione.
 
<< E tu ti sei accorta che stai cercando di farmi capire che è giusto parlare di questo con Dalila, mentre Harry non l’ha fatto?>> disse Zayn rivolgendole la stessa domanda.
 
La rossa sorrise abbassando lo sguardo; anche lui aveva ragione.
 
<< Non c’è motivo di sentirti in colpa>> finì il pakistano prendendole una mano.
 
<< Lo vedi Zayn? Tu lo sai come devi comportarti, in fondo>> gli fece notare lei.
 
<< Già...>> annuì lui con il volto basso.
 
I due si sorrisero, accorgendosi di avere le risposte ai loro problemi già dentro di loro.
 
<< Tutto a posto quindi?>> chiese Zayn.
 
<< Si, tranquillo. Sto meglio anche io adesso>> disse Ilaria sorridendogli.
 
Il pakistano annuì e la rossa pochi secondi dopo si avvicinò a lui per abbracciarlo.
 
<< Grazie>> gli disse, proprio come aveva fatto lui poco prima.
 
Zayn la strinse ricambiando l’abbraccio.
 
Quella mattina i due ragazzi si erano aiutati a vicenda: Zayn doveva parlare con Dalila, o almeno farle capire cosa c’era che non andava, mentre Harry, anche se aveva parlato con la rossa, non le aveva detto il punto saliente della situazione. Ma Ilaria non doveva sentirsi in colpa, perché come Zayn, Harry non le aveva detto cosa gli stava succedendo.
 
D’un tratto l’italiana si alzò ed andò verso la porta, spalancandola e rimanendo ferma in piedi a fissare il ragazzo ancora sul letto.
 
<< E ora che hai?>> chiese Zayn un po’ confuso. Quella ragazza era strana.
 
<< Vai>> Ilaria indicò fuori dalla porta con un cenno della testa.
 
<< Dove?>> lo stava cacciando per caso? Per di più da camera sua?
 
<< Da lei>> gli disse lei sorridente.
 
Il pakistano non rispose. Non  era pronto. Non sapeva cosa fare, cosa dirle.
O meglio, come aveva detto Ilaria lo sapeva eccome, ma...
 
<< Avanti Zayn, non vi voglio più vedere in questa situazione>> lo incitò lei.
 
Ad un tratto sentirono un rumore di chiavi ed una porta aprirsi. Zayn sentì un vuoto in pancia. Erano già tornati? Non sapeva come comportarsi con Dalila e soprattutto non voleva vedere Domenico.
 
Sentirono dei passi che si fecero più intensi lungo le scale.
 
<< Che ci fai qui?>> chiese Ilaria che stava ancora davanti alla porta della camera quando Harry si avvicinò a lei.
 
<< Io...>> il riccio si accorse di Zayn dentro la stanza.
 
<< Bene, io vado>> fece il pakistano. Scese lungo le scale abbastanza in fretta e si diresse alla porta, aprendola e facendo per uscire.
Ilaria lo seguì.
 
<< Zayn>> lo chiamò lei fermandosi a metà rampa. I due si guardarono negli occhi e si capirono al volo.
 
<< Si, va bene>> rispose semplicemente lui, poi uscì di casa.
 
<< È tutto a posto?>> chiese Harry, che aveva seguito Ilaria per le scale, riferendosi al compagno di band.
 
<< Si, deve solo sistemare delle cose>> disse lei mentre la porta d’ingresso si chiuse dietro le spalle del pakistano.
 
<< Allora, come mai sei già tornato?>> domandò curiosa e confusa lei.
 
 
 
“E tu fai in modo di cambiare tutto, dille di nuovo tutto”.
 
Non ce la faceva più, lo sapeva: era arrivato al limite. Se quelle parole non fossero sparite dalla sua mente sarebbe impazzito in meno di un nano secondo. Come poteva ripetere tutto quello che aveva detto? Come poteva rifare un discorso come quello quando lui stesso non sapeva nemmeno come aveva potuto formularlo? Era impossibile e lui lo sapeva bene, Ilaria l’aveva decisamente sopravvalutato. Okay, magari aveva ragione nel dire che forse sapeva come risolvere la situazione ma come poteva lui risistemare tutto con la bionda? A parole poi!
 
“Qui finisce male” non c’era altra soluzione.
Erano dieci minuti buoni che girava per le strade londinesi alla ricerca sì dei suoi amici ma anche di un minimo di coraggio e, perché no? Anche di un po’ di sicurezza in se stesso.
Aveva promesso all’amica dai capelli rossi di andare a cercare la bionda e chiarire, anche lui non amava quella straziante tensione che si era creata tra i due. Odiava trovarsi in quella situazione, soprattutto se con lei.
 
Sapeva che così facendo - girovagando senza una meta - non avrebbe concluso assolutamente nulla ma che altro poteva fare? Andare dall’italiana e dirle un “Il tuo amichetto mi sta altamente sulle palle, non voglio che ti giri attorno in quel modo e, specialmente, che ti metta le mani addosso”? Non era consigliabile. Ilaria stessa gli aveva specificato di non allontanarla da lui, avrebbe peggiorato solo le cose.
 
“Peggio di così? Ne dubito…” pensò sarcastico il pakistano; non credeva possibile l’esistenza di una situazione peggiore di quella in cui si trovava in quel preciso momento.
 
“Penso che abbia lo stesso problema che hai tu”
 
Ecco un altro nodo da sbrogliare: come potevano lui stesso ed Harry essere sulla medesima barca? Era più che ovvio che tra lui e la bionda non ci fosse lo stesso rapporto che c’era tra Harry e Ilaria. Tra la rossa e il riccio c’era qualcosa, avevano un rapporto e, cosa più che fondamentale, loro stessi sapevano che qualcosa tra loro era nato. Ma tra Dalila e il pakistano? Cosa era nato tra loro?
 
“Liti, rabbia, confusione, grida..” quel pensiero non fece altro che aumentare la convinzione del ragazzo: loro non avevano lo stesso rapporto dei loro due amici. Decisamente.
 
Eppure un parte di lui, una piccolissima parte, insisteva nel crederci. Credeva in loro due come… una coppia.
“Che mi sia davvero in..”
 
<< Okay, Zayn frena la fantasia! Non sei il re del “Fantasy Kingdom”>> mormorò tra se e se.
All’improvviso vide un cartello: sapeva esattamente cosa fare.
 
Prima di poter mantenere la promessa fatta alla rossa doveva cercare di mettere in ordine le idee, capire cosa era davvero importante in quel momento e risolverlo.
Fece inversione e si diresse nel suo piccolo regno: St. James Park.
 
 
 
“BASTA!” pensò esasperata Dalila guardando la coppia, la tredicesima, davanti a se.
Da quando Harry se ne era andato e lei e il resto dei ragazzi avevano cominciato a girare la città aveva visto più coppie che in tutta la sua vita.
 
Doveva assolutamente distrarsi così prese il cellulare. Niente: nessun messaggio o segno di vita da parte sua. Chissà dove era, con chi e cosa stava facendo. Che fosse ancora a casa con Ilaria? E di che stavano parlando?
 
<< Ehy, tutto okay?>> Liam le si avvicinò e le mise un braccio sulle spalle.
 
<< Ehy, tutto okay tranquillo>> Dalila si lasciò cullare da quell’abbraccio e, come spesso capitava, ringraziò chiunque le avesse permesso di avere quel ragazzo al suo fianco.
 
<< Liam, vieni!> urlò Niall a capo del gruppo attirando l’attenzione dell’amico.
 
<< Arrivo!- gridò per poi guardare l’amica dai lunghi capelli chiari- vedrai, sistemerà tutto>> le fece l’occhiolino e si allontanò.
 
<< Cosa?>> chiese spiazzata la ragazza.
 
<< Lascialo fare e andrà tutto bene, fidati>> poi si voltò e cominciò a ridere con Niall e i due italiani.
 
<< Di che stava parlando?>> chiese Louis apparendo al fianco dell’amica.
 
<< LOU! – gridò la ragazza spaventata – mi hai fatto perdere dieci anni di vita!>> mormorò guardandolo male.
 
<< Scusa – le rispose il maggiore ridendo divertito – allora? Che hai?>> le chiese mettendo le mani nelle tasche dei jeans e guardandola con la coda dell’occhio.
 
<< Tante confusione, caro il mio Tomlinson>> rispose lei sospirando.
 
<< Si vede, cara la mia Dalila – la imitò – senti un po’..>> cominciò a mormorare il ragazzo.
 
<< Che c’è, Lou? Devi dirmi qualcosa?>> lo incitò lei; forse aveva una mezza idea di cosa volesse chiederle.
 
<< Che è successo con Harry?>> chiese guardandola dritta in viso.
 
<< Qualche problema di comunicazione con Ilaria, nulla di grave. Aveva solo bisogno di sentirsi dare del cretino un paio di volte e fargli capire un po’ come la pensa Ilaria>> riuscì a riassumergli il tutto in poco tempo.
 
<< Qualcosa che solo tu potevi fare – Louis si fermò e si girò verso l’italiana – grazie, davvero>> le disse sincero.
 
<< Ti preoccupi eh?>> lo prese in giro la bionda dandogli una gomitata amichevole.
 
<< Ehy, non è quello che fai anche tu per Ilaria?>> l’ammonì il castano.
 
<< Touché!>> Dalila gli fece una linguaccia e poi gli fece cenno di raggiungere il resto della ciurma.
 
<< Allora?>> chiese Louis mettendosi al fianco di Liam mentre Dalila si avvicinò ad Angelo.
 
<< Pensavamo di tornare a casa, che ne dite?>> propose Niall.
 
<< Se non avete altro da farci vedere>> rispose Domenico con una semplicissima alzata di spalle.
 
<< Bè di cose ce ne sono ancora ma per il momento direi che è più sufficiente no?>>
 
<< Direi di sì e poi Ila sta preparando il pranzo, penso sia meglio tornare>> rispose Angelo facendo l’occhiolino all’irlandese.
 
<< Dalila – la ragazza si voltò verso Niall e lo guardò – io adoro i tuoi amici!>> disse scoppiando a ridere e, come accadeva ogni volta, tutti lo imitarono. 
 





Salve a tutti!
Siamo ritornate, dopo più di un mese, a continuare questa storia. Ci sembra banale scusarci di nuovo, ma è il minimo che possiamo fare; purtroppo abbiamo avuto un po' da fare e sono successe un po' di cose, questa volta nulla a che fare con la scuola.
Volevamo comunque ringraziarvi per il vostro supporto sempre e comunque.
Per qualsiasi domanda e curiosità contattateci sul nostro Twitter @1Dalilaria e vi risponderemo subito ;)
Da oggi in poi, inoltre, ci sarà una novità: abbamo deciso che aggiorneremo la nostra storia solo quando il capitolo precedente avrà ricevuto un minimo di 5 recensioni, di modo da cercare di aumentare il numero di lettori e la visibilità della storia, anche se già sappiamo che molte di voi stanno facendo un gran lavoro e ci stanno aiutando moltissimo. Ovviamente se raggiungeremo le 5 recensioni in qualche giorno non pubblicheremo prima di minimo una settimana, di modo da avere comunque il tempo di scrivere nuovi capitoli :)
Con questo abbiamo detto tutto, quindi... buona lettura e diteci cosa ne pensate! :D

PS: Questo capitolo lo dedichiamo a @mid_nightx che oggi compie gli anni. Tanti auguri!!

-Ila&Da-

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Capitolo 57
*** Don't Be Scared, I Ain't Going Nowhere (parte IV) ***


10th July 2014, Tuesday
 
 
 
 
<< Parliamo in cucina, devo iniziare a preparare il pranzo>> disse Ilaria scendendo gli ultimi gradini delle scale e dirigendosi verso i fornelli.
 
Harry la seguì e, pensieroso, tirò una sedia e si sedette, con le braccia distese sul tavolo.
“Siamo qui perché volevamo incontrarvi. Siamo qui per far avverare il nostro sogno” le parole di Dalila gli rimbombarono nella testa.
 
Davvero lui era il sogno di Ilaria? Davvero lo aveva desiderato per anni? Più ci pensava e più non riusciva a credere di aver trovato una persona come lei. Proprio per questo aveva paura che qualcuno gliela portasse via. Aveva paura anche di un semplice ragazzo come Angelo.
 
<< Cosa potrei cucinare?>> Ilaria stava frugando nel frigo e nella dispensa alla ricerca di qualche buona idea per il pranzo. Niall puntava tutto su di lei.
 
<< Qualche preferenza?>> chiese con la testa nel mobile.
 
Harry non la stava ascoltando. Era talmente immerso nei suoi pensieri contorti che tutto il resto era come se non esistesse.
 
<< O qualche consiglio?>> Ilaria in pratica parlava da sola.
 
Essendosi resa conto che non era l’unica in quella stanza e non ricevendo nessuna risposta, si voltò verso il riccio per vedere se fosse ancora lì.
 
<< Harry>> lo chiamò. Lo vide seduto  con la testa bassa, intento a fissare la superficie evidentemente interessante del tavolo.
 
<< Harry>> lo chiamò di nuovo, avvicinandosi.
 
Questa volta il riccioluto tornò al mondo reale e posò gli occhi sulla rossa di fronte a lui.
Silenzio.
 
I due si guardarono in volto per un tempo indeterminato.
 
<< Mi dispiace>> disse improvvisamente il ragazzo, guardandola negli occhi con uno sguardo che Ilaria non aveva mai visto prima di quel giorno.
 
<< Di cosa?>> l’espressione della rossa divenne improvvisamente seria.
 
<< Di averti detto quelle cose stamattina e…>> Harry si interruppe, attirato dal movimento di Ilaria, che si sedette di fronte a lui, sospirando profondamente.
 
<< Non dire niente – la ragazza gli prese una mano – so quello che provi, mi dispiace di non averlo capito prima>>
 
<< No... – rispose piano lui – sono io che avrei dovuto parlartene e non pensare solamente alla mia gelosia>> Harry abbassò lo sguardo.
 
Era esattamente ciò che Zayn le aveva detto, ma oramai aveva capito lo stato d’animo del riccio ed era contenta che fosse tornato per dirglielo.
 
<< Harry io so come ti senti, non sono arrabbiata con te. Solo...vorrei che andasse tutto bene>> lo rassicurò lei.
 
Per qualche istante si guardarono negli occhi senza dire una parola.
Era vero si, Harry si era comportato come il pakistano, era partito in quarta e non le aveva detto il vero problema perché – e questo lo aveva capito – erano parole difficili da pronunciare.
 
Ma in quel momento il cantante era proprio lì di fronte a lei a recuperare il danno fatto, era tornato apposta dalla loro mattinata in giro per Londra e la rossa pensò che non c’era cosa più dolce di quella.
 
In quel momento si resero conto di quanto l’uno tenesse all’altro. Nei loro occhi c’era solo tanta voglia di stare insieme senza problemi, e se Harry aveva reagito così era stato solo perché lei era tutto ciò che desiderava e che non avrebbe voluto perdere per niente al mondo.
 
Il solo pensiero di doverla lasciar andare gli faceva male. Era come se si fermasse il cuore, come se qualcuno lo spingesse con forza sott’acqua per lungo tempo senza dargli la possibilità di respirare.
 
<< Vieni qui>> sussurrò Harry facendo cenno vicino a lui con la mano.
 
Ilaria si alzò dalla sedia, fece il giro del tavolo e arrivata, il riccio la fece sedere sulle sue gambe. La ragazza poggiò il braccio destro dietro al collo di lui e il cantante le mise una mano dietro la schiena. Harry abbassò lo sguardo e, vedendo libera la mano sinistra della rossa, intrecciò le sue dita con quelle di lei. L’attenzione di Ilaria fu attirata da quel contatto dolce e caldo, dal quale  non avrebbe mai voluto staccarsi.
 
<< Ora ho tutto quello che desidero>> disse Harry sorridendole.
 
La ragazza posò lo sguardo in quello di lui.
In un attimo nei suoi occhi rivide ciò che aveva passato quella mattina. Capì che si era davvero spaventato e si sentiva di nuovo in colpa. Sapeva che non doveva, anche Zayn glielo aveva detto, ma forse dentro di sé teneva a quel ragazzo più di quanto pensasse.
 
<< Nessuno mi porterà via – Ilaria staccò la mano da quella del riccioluto e gliela poggiò delicatamente sulla guancia destra – ho aspettato troppo tempo per tutto questo>>
Il ragazzo aveva gli occhi lucidi: la liberazione da una tale preoccupazione faceva quest’effetto, ed ora che quelle parole avevano preso il suono della sua voce, si sentiva bene.
 
Finalmente, dopo aver preso tante porte in faccia, la rossa aveva trovato qualcuno davvero speciale: quando Harry si affezionava a qualcuno difficilmente la lasciava andare senza prima aver fatto l’impossibile per farla restare.
E questo era ciò che in passato Ilaria non era mai riuscita ad ottenere da persone alle quali teneva fortemente.
 
<< Sarei una pazza a rinunciarci>> aggiunse lei sorridendo.
Risero.
 
Di nuovo i loro sguardi chiari si incontrarono. Questa vola fu lui a poggiare la mano sulla guancia di lei, ma non solo come semplice carezza.
 
Iniziò ad avvicinare il suo volto, già poco distante da quello della ragazza.
Quello sguardo aveva avuto sempre un effetto ipnotico su Ilaria e la rossa si perse in quegli occhi, che prevalentemente erano verdi, ma dei quali conosceva ormai da tempo ogni singola sfumatura.
 
<< Perché mi guardi così?>> riuscì a chiedere lei in un sussurro, che solo Harry, così vicino, poteva udire.
 
<< Così come?>> Harry continuava ad avvicinarsi sempre di più al volto della ragazza. Sul suo viso si dipinse un leggero sorriso che gli fece spuntare appena le sue fossette.
 
<< Come se volessi...>> la rossa si bloccò, alle fossette non sapeva resistere ed il suo volto era davvero troppo vicino. Sorrise anche lei mentre sentiva il respiro di lui sulle sue labbra e non sapeva dove posare gli occhi. Quel viso era un insieme di meraviglie e ovunque guardasse rischiava di finire su un mondo parallelo dal quale difficilmente sarebbe potuta uscire.
 
<< Come se volessi?>> il riccio iniziò a fissare le labbra di lei con uno dei tanti sguardi irresistibili che riusciva a fare.
 
Ormai davvero pochissimi centimetri li dividevano e presto quei centimetri sarebbero diventati inesistenti.
 
 
 
“Di sicuro non posso dirle le cose come stanno, non di nuovo” pensò esasperato il ragazzo. Era più di mezz’ora che se ne stava sdraiato davanti al lago e aveva trovato solo una delle mille risposte che stava cercando.
 
La conclusione a cui era arrivato era che doveva assolutamente fare pace con Dalila, non avrebbe sopportato un solo attimo ancora lontano da lei. Doveva riaverla a qualsiasi costo.
 
Ma se esisteva una cosa al mondo in cui Zayn non se la sapeva cavare, dopo il nuoto, era proprio “parlare”. Non era bravo con le parole, non sapeva esprimere tutto quello che provava e sentiva. Doveva però trovare il modo di comunicare con lei non poteva permettere al nuovo arrivato di mettersi tra di loro; aveva capito che, qualsiasi cosa ci fosse tra loro, comunque era qualcosa e lui voleva salvare quel loro “qualcosa”.
 
“Uffa!” pensò il ragazzo mettendosi a sedere, non poteva andare avanti in quel modo.
Si guardò in torno e non poté fare a meno di pensare a Dalila; le era piaciuto quel posto quando ce l’aveva portata giorni prima.
 
All’improvviso qualcosa vibrò nella tasca dei jeans. Zayn prese il telefono e lo fissò.
“Ma certo! Posso sempre scriverle!” pensò entusiasta di quella geniale idea; scrivere era un po’ come parlare solo più semplice da fare.
 
Il pakistano aprì la chat e fissò lo schermo del telefono in cerca delle parole più adatte.
“Dai Zayn! Muovi quelle dannate dita! Scrivi tutto quello che le hai detto ieri sera, avanti!” si sgridò mentalmente.
Nulla, zero assoluto.
 
Possibile che non riuscisse nemmeno a scriverle uno stupidissimo messaggio?
Il cantante sbruffò sonoramente e, rassegnato più che mai, chiuse la schermata e per sbaglio aprì la cartella delle foto.
 
Fece per bloccare il telefono quando una foto attirò la sua attenzione. Se n’era completamente dimenticato, dopo averla scattata non l’aveva nemmeno riguardata.
Aprì la foto e osservò quel viso splendente e sorridente; era stata così contenta di indossare quegli occhiali. Appena aveva scoperto di che occhiali si trattava sul suo viso era comparso un piccolo miracolo: non aveva mai visto nessuno sorridere in quel modo. Era splendente.
 
Riguardò la foto e, di nuovo, avvertì il suo battito cardiaco accelerare.
Ogni volta che la guardava sorridere- proprio come aveva fatto poco prima davanti alla sua camera, quando stava per cadere- succedeva qualcosa dentro di lui; come se smuovesse quel grosso peso che aveva proprio all’altezza del petto.
 
Non sapeva bene cosa fosse ma ogni volta che lo provava si sentiva meglio quasi… vivo.
All’improvviso si alzò, non riusciva a capire cosa fosse successo ma quel coraggio che tanto stava cercando per andare dalla bionda, la sua bionda, era arrivato.
 
Sapeva come risolvere tutto quel casino? Certo che no.
Sapeva cosa dirle? Assolutamente no.
Sapeva che sarebbe andato tutto liscio? Quello si, se lo sentiva: tutto sarebbe andato per il meglio.
 
 
 
 
In cucina solo un raggio di sole entrava dal balcone aperto e si rifletteva sul pavimento. In casa regnava il silenzio, nella stanza affianco alla cucina Allie e Noah facevano un pisolino l’uno stretto all’altro.
 
Le labbra degli unici ragazzi in quella casa si sfiorarono, fino a schiudersi ed arrivare in profondità.
Una sensazione indescrivibile.
 
Nessun bacio è uguale all’altro. Nel bacio, se si tratta di quello vero, traspirano tutte le emozioni che l’altro prova.
 
Ilaria riuscì a sentire un miscuglio di cose: la paura di Harry, il suo dispiacere per la discussione di poche ore prima, e poi finalmente la preoccupazione che scompare e l’immensa voglia di stare con lei che la rimpiazza.
 
Il riccio le prese il volto anche con la mano sinistra ed iniziò a baciarla più intensamente.
Cinque secondi.
Dieci secondi.
Quindici secondi.
Quel bacio sembrava essere infinito, Harry aveva bisogno di lei e loro avevano bisogno di essere loro.
 
Le labbra dei due ragazzi si separarono, ma quelle di lui andarono a toccare la guancia di lei, come se, insoddisfatto, ne volesse ancora.
 
Harry iniziò a baciarla in volto, lentamente arrivò vicino all’orecchio, poi cominciò a scendere. Con la mano sinistra cercò quella libera di Ilaria e fece sì che si intrecciassero di nuovo. Il riccioluto continuò a baciarle il collo intensamente e non aveva intenzione di smettere. La rossa era entrata in quel famoso mondo parallelo dal quale fino a quel momento era riuscita, anche se con difficoltà, a starne fuori.
 
Dopo qualche istante capì che la cosa sarebbe potuta degenerare e che doveva fermarlo.
 
<< Harry...>> sussurrò appena. Il ragazzo non si fermò, forse perché non l’aveva sentita o forse perché non voleva farlo. Continuò con i suoi baci e Ilaria gli strinse la mano.
 
<< Harry>> disse un po’ più forte. Al secondo richiamo il riccio smise e staccò le sue labbra dal collo della rossa.
 
Non la guardò, ma subito abbassò il volto.
 
<< Scusa>> sussurrò appena, guardandosi la mano appena tolta dal viso di lei.
 
<< Non fa niente>> disse la rossa sorridendo, ma lui non la poté vedere, perché continuò a guardare verso il basso.
 
<< Ehy...>> sussurrò la ragazza mettendogli entrambe le mani sulle rispettive guance ed alzandogli il volto.
 
I loro occhi si fissarono ed Harry aveva cambiato di nuovo sguardo.
 
<< Tutto bene? – chiese lei, ma lui si limitò a fissarla – guarda che non è successo nulla>> cercò di rassicurarlo.
 
Nella mente del riccio però non andava di certo bene.
Il suo pensiero subito cominciò a volare lontano, senza mete e senza freni.
Si stava comportando come aveva fatto sempre in passato, come quando la sera, dopo una passeggiata per i locali della città, si portava le ragazze a casa e subito arrivavano al dunque, così, per passatempo, per soddisfare un bisogno reciproco, per divertirsi; senza sentimenti, senza emozioni che invece ora stava provando forse per la prima volta.
 
Si era ripromesso di cambiare, ma in quel momento la sua indole uscì di nuovo fuori, incontrollata.
Cosa cercava di fare? Doveva andarci piano, perché nella sua mente il pensiero che Ilaria fosse quella ragazza era ormai quasi una certezza.
 
<< Mi dispiace, davvero>> sussurrò, ora guardandola.
 
La rossa, dal canto suo, non capiva perché Harry si stesse preoccupando tanto per un gesto innocuo come quello.
 
<< Non è nulla – lo rassicurò lei, facendogli una carezza – mi piace quando mi stuzzichi>> ammise, facendogli una smorfia.
 
Al riccio comparve un grande sorriso pieno di stupore.
 
<< Davvero?>> subito si trasformò in malizia: probabilmente aveva ragione Ilaria, stava prendendo la situazione davvero troppo sul serio.
 
La ragazza annuì mentre le sue guance si colorarono leggermente di rosso per la reazione che il cantante aveva avuto.
 
<< Buono a sapersi>> concluse lui, soffiandole sulle labbra.
 
Erano di nuovo poco distanti l’uno dall’altro, e Ilaria, sotto il controllo di un gesto involontario, diede un piccolo bacio a stampo sulle labbra di lui.
 
<< Siamo arrivati!>> urlò Louis entrando in casa per primo e sorpassando Liam che aveva aperto la porta.
 
Ilaria ed Harry, ancora seduti l’una sopra l’altro, si alzarono di scatto ed uscirono dalla cucina.
 
<< Ben tornati!>> salutò Ilaria sorridendo e cercando con lo sguardo Dalila e Zayn.
 
I ragazzi entrarono, salutarono e si fiondarono chi in camera chi in sala; la bionda, l’ultima del gruppo, entrò e appena vide Harry sorrise.
 
<< Ehy idiota!>> lo salutò ridendo leggermente.
 
<< Bionda>> ricambiò lui sorridendole; le doveva un immenso favore, di nuovo gli aveva salvato la vita.
 
Ilaria, sorpresa di vedere quella bella complicità tra il cantante e la bionda, notò però l’assenza del pakistano. Dove diavolo era finito?
Fece per aprir bocca quando Liam l’affiancò.
 
<< Zayn?>> le chiese in un sussurro; preferiva non farsi sentire dalla bionda che, anche se gli dava le spalle, stava ascoltando perfettamente.
 
<< Lo stavo per chiedere io- si voltò a guardarlo- non era con voi?>> chiese Ilaria incredula.
 
<< No, non l’abbiamo visto ne sentito. Perché?>> chiese Liam confuso; dove era finito il moro?
 
<< Gli avevo praticamente ordinato di raggiungervi>> gli confidò la rossa guardando con la coda dell’occhio la bionda.
 
Liam fece per risponderle ma entrambi vennero attirati dal lungo sospiro che uscì dalle labbra della bionda che, a testa bassa, si avviò al piano superiore.
 
<< Dannazione..>> mormorarono entrambi; quando sarebbe finita quella situazione?
 
 
 
 
Al piano di sotto, all’insaputa della ragazza bionda al piano di sopra, qualcuno entrò in casa.
Ilaria si precipitò alla porta e si imbatté con il pakistano.
 
<< Ehm.. Ciao>> disse Zayn preso alla sprovvista.
 
<< Si può sapere dove sei stato?>> lo sgridò a bassa voce la rossa. Gli aveva detto solo una cosa e lui non l’aveva fatta.
 
Liam, seduto sul divano, venne attirato dal suono del campanello e si alzò, spiando i due ragazzi alla porta.
 
<< Io.. Bè avevo…>> non sapeva bene cosa dirle. Poteva confessare di essere un coniglio? Che non aveva trovato il coraggio di andare dalla bionda per chiarire tutto?
 
<< Sei un..>>
 
<< Pss>> lo chiamò Liam appoggiato alla porta della sala.
 
<< Ehy>> lo salutò Zayn con un piccolo cenno del mento.
 
Liam lo guardò e notò con piacere una strana luce nei suoi occhi; lo conosceva abbastanza bene da capire che era pronto per affrontarla.
 
<< E’ in camera>> disse semplicemente facendogli un piccolo cenno con la testa.
 
Zayn, preso coraggio, ringraziò i due ragazzi con un sorriso e si fiondò al piano di sopra.
 
<< Ma che..?>> Ilaria era abbastanza confusa, si era persa qualche battuta?
 
<< Tranquilla, saprà cavarsela>> e detto ciò Liam tornò dagli altri ragazzi in sala.
 
<< Speriamo>> bisbigliò Ilaria dando un ultimo sguardo alle scale per poi rientrare in cucina.
 
 
 
 
Arrivò davanti alla camera di Niall e, preso un lungo respiro, aprì la porta.
 
<< Ehy..>> le parole gli si bloccarono. Zayn si guardò in giro: dove era finita? Liam gli aveva detto che era in camera. Il pakistano, richiusa la porta, cercò di mettere in moto il cervello; dove poteva essere?
 
Immerso nei suoi pensieri arrivò davanti alla porta di camera sua e, come sempre, entrò senza pensarci due volte.
 
<< Oh>> mormorò il cantante incredulo; non stava sognando vero?
 
Dalila, seduta sul letto del ragazzo, non si voltò a guardarlo e strinse il più forte possibile il grande peluche tra le sue braccia. Nel sentire la conversazione tra Liam ed Ilaria il suo umore era precipitato ancora di più se possibile, così si era rifugiata nell’unica stanza in cui la presenza del pakistano era infinita. Aveva bisogno di sentirlo il più vicino possibile e quale miglior posto se non la sua camera avrebbe potuto colmare qual desiderio? Era entrata e si era seduta sul suo letto, immergendo il volto nel grande peluche che odorava di lui.
 
Nella stanza calò uno strano silenzio.
“E adesso? Che devo fare?” pensò il ragazzo leggermente in panico. Tutta quella sicurezza che l’aveva spinto a lasciare il parco e fiondarsi da lei era sparita.
 
Non aveva detto nemmeno una parole, evidentemente non era ancora pronto per chiarire e capire che il suo comportamento non era dei migliori. Dalila decise così di agire ed andare via, non aveva la forza di litigare o respingerlo un’altra volta.
 
Quel movimento della ragazza ruppe quel flusso incasinato di pensieri nella testa del pakistano. La vide alzarsi dal letto e, a testa bassa, si avviò verso la porta ancora aperta.
Zayn la guardò, senza pensarci due volte, diede una piccola spinta alla porta col piede e la chiuse.
 
<< Aspetta – la bloccò afferrandole un polso – per favore, aspetta>> le mormorò a bassa voce.
 
<< Cosa vuoi?>> chiese la bionda senza guardarlo in faccia. Sapeva che se avesse ammirato quegli occhi avrebbe ceduto.
 
<< Possiamo parlare?>> non glielo stava chiedendo, la stava supplicando; nel sentire quel tono di voce la bionda strinse i denti. Era troppo vulnerabile lo sentiva, ma non poteva permettersi cedimenti. Doveva resistere per il loro bene.
                                                                                                                                                                     
Dalila, felice di sentire quelle parole, si irrigidì e ritirò la mano ancora stretta dal pakistano. Doveva continuare a recitare la parte della dura e della cattiva.
“Resisti Da, puoi farcela!” si incoraggiò mentalmente. 
 
<< Devi dirmi qualcosa?>> la bionda si voltò, braccia conserte, ed evitò di guardare in faccia il ragazzo davanti a se.
 
<< Devi essere per forza così dura con me?>> insomma, lui ce la stava mettendo tutta, perché doveva trattarlo così?
 
<< E’ l’unico modo per farti capire le cose>> gli rispose lei, sempre fredda e distante.
 
Zayn, fermo davanti a lei, la fissò e la vide abbassare gli occhi; stava per cedere anche lei. Sapeva che anche lei era arrivata, proprio come lui, al limite. Nessuno dei due avrebbe retto ancora un secondo lontano l’uno dall’altro.
 
<< Dannazione – fece un piccolo passo in avanti – vieni qui>> l’afferrò per una spalla e la strinse a se.
 
<< Mi dispiace, mi dispiace – cominciò a sussurrarle – sono solo un idiota, non avrei dovuto. Non so nemmeno io perché reagisco così, davvero. Io volevo solo stare un po’ con te ma…>> il cantante si bloccò. E adesso? Che doveva dirle?
 
Dalila, faccia appoggiata al petto del ragazzo, era senza parole; non riusciva a credere quello che stava succedendo. Troppe cose nello stesso momento: l’abbraccio, Zayn, quelle parole… troppo, era troppo.
 
“Non pensare Zayn, dì quello che ti passa per la testa. Sii sincero” gli suggerì una voce all’interno; solo così avrebbe potuto superare la sua “paura” delle parole.
 
<< Ma.. – Zayn strinse il corpo della ragazza ancora più forte – da ieri sera mi è davvero difficile avvicinarmi a te. Nonostante tu sia qui sembri così lontana da me… sembra che ci sia qualcuno tra di noi. Mi manchi così tanto… >> concluse stringendola forte e sprofondando il viso tra i lunghi capelli.
 
L’aveva detto.
 
Era riuscito a dirle quello che pensava e provava in quel momento; certo non era entrato nei dettagli ma non gli fregava poi molto. Non era nemmeno paragonabile al discorso della sera precedente ma bastava per farle capire che non ce la faceva più a starle lontano per colpa di quello. In fondo lui voleva solo una cosa: poter stare con lei. Ed era proprio il punto del discorso.
 
Il cuore della ragazza perse un battito, non credeva a quelle parole. Davvero Zayn aveva detto certe cose?
Con la testa pieni di strani pensieri e il cuore sotto sopra, la bionda portò le braccia all’altezza dei fianchi del pakistano e lo strinse.
 
Sentire quelle parole l’aveva mandata in confusione più che mai, non riusciva nemmeno a mettere a fuoco le singole parole appena uscite dalle labbra del ragazzo. Ma aveva capito cosa volesse dirle e lei era più che d’accordo. Nelle ultime ventiquattro ore -anzi, meno di ventiquattro- non aveva capito nulla, l’arrivo di Angelo e Domenico le aveva scombussolato tutto e alla fine si era ritrovata con una strana sensazione: la mancanza di Zayn.
 
Per la prima volta in vita sua non sapeva che dire, non sapeva come rispondere al pakistano, come fargli capire che era d’accordo e che quella stessa mattina anche lei era arrivata alla stessa conclusione. Così usò la stessa tattica del cantante: nessuna parola.
 
Affondò il viso nel petto del pakistano e lo strinse il più forte possibile tra le sue braccia.
Lo strinse forte, come se potesse scappare da un momento all’altro, come se non lo vedesse da anni.
 
Nel sentire quella forte presa Zayn guardò la ragazza tra le sue braccia; che quelle parole avessero fatto centro?
Il ragazzo la guardò dall’alto e, sorridendo sereno, allontanò l’italiana, giusto quel poco che bastava per poterla guardare in faccia.
 
Dalila si staccò e, immediatamente, puntò il suo sguardo su i suoi piedi; non sapeva bene cosa fare e sentiva la faccia in fiamme.
 
<< Guardami..>> le disse dolcemente, voleva guardarla dritta negli occhi. Non vedeva l’ora di poter ammirare quell’oceano azzurro nei suoi occhi.
 
Dalila scosse il capo; non poteva guardarlo in quel momento, non con la faccia dello stesso colore di un pomodoro e gli occhi pieni di lacrime che non avevano intenzione di far marcia indietro.
 
<< Adesso non fai più la dura, eh?>> Zayn sapeva che così facendo avrebbe fatto uscire la parte orgogliosa della ragazza e, sperando non fosse troppo arrabbiata per l’affronto, potevano parlare.
 
<< Ma piantala>> mormorò la bionda torturandosi le mani. Dove era finita la ragazza dura e sicura di se?

“Avanti Da, riprenditi!” si incitò la bionda riuscendo a rimandare indietro le lacrime e regolarizzare il respiro.
 
All’improvviso un strano silenzio calò tra i due ragazzi che, uno davanti all’altro, non sapevano che dire. La situazione cominciava ad essere imbarazzante quando Dalila, riuscita ad avere il controllo dell’intero corpo, parlò.
 
<< Sei un cretino patentato>> sbottò tutto d’un fiato.
 
<< Scusa?>> dopo tutto quello che le aveva detto adesso gli dava del cretino?
 
<< Perché devi fare così?>> e, finalmente, i loro sguardi si incontrarono. Gli occhi scuri e caldi di lui si incrociarono con quelli chiari e gelidi - solo all’apparenza - di lei.
 
<< Così come?>> chiese Zayn facendo un passo verso di lei.
 
<< Perché ti devi comportare così?>> provò a spiegarsi meglio lei facendo un passo indietro; doveva restare lucida non poteva permettersi di perdere lucidità in quel momento.
 
<< Io..>> Zayn si bloccò e, come faceva ogni volta che era nervoso, si morse il labbro inferiore e cominciò a torturarsi il mento ricoperto dalla barba.
 
<< Scusami, hai ragione io..>> come poteva andare avanti? Non sapeva nemmeno lui cosa lo portava a reagire così o, cosa più importante, perché si trovava in quella situazione.
 
Aveva passato l’intera mattina a pensarci e non aveva trovato risposta, come poteva risponderle così su due piedi?
 
<< Tu cosa?>> lo incitò la bionda; adesso che avevano cominciato a parlare avrebbero anche concluso il discorso. Poi un pensiero le passò per la mente, Liam aveva ragione: Zayn stava cambiando.
 
<< Io reagisco così>> ammise il pakistano guardando la ragazza ancora ferma davanti a lui.
 
<< Che razza di risposta…>> borbottò lei alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto. 
 
<< Mi fai finire di parlare?>> le disse accennando un sorriso e avvicinandosi a lei.
Dalila lo guardò avvicinarsi e annuì; non sarebbe stata lei a trattenerlo.
 
<< Reagisco così quando.. – Zayn le si avvicinò e prese una ciocca di capelli tra le dita – quando ho paura>> confessò mettendole la ciocca bionda dietro l’orecchio.
 
<< Paura?>> chiese lei guardando con la coda dell’occhio la mano scura di lui ancora vicina alla sua guancia.
 
“Ma quello che mi terrorizza e che me la possa portare via, non voglio perderla”
All’improvviso le tornarono le parole di Harry che le aveva confidato quella stessa mattina.
 
Il riccio le aveva detto di aver paura che Angelo gli potesse portare via Ilaria da un momento all’altro. Ma Zayn? Che motivo aveva di avere paura? Perché aveva paura? Non era una cosa normale, non stava ne in cielo ne in terra l’idea che Zayn potesse aver paura di perderla! Non era una cosa logica, loro non erano Harry e Ilaria. No, assolutamente. Tra loro non c’era lo stesso rapporto che c’era tra quei due.
 
“No, no e no” il respiro cominciò ad essere più irregolare e il panico cominciava a prendere il controllo della bionda. Zayn non poteva dire sul serio, lei sarebbe partita e…
All’improvviso fece un passo indietro e la sua schiena si scontrò con la porta chiudendola definitivamente.
 
<< Ehy, che ti prende?>> le chiese preoccupato il pakistano; non l’aveva mai vista in quel modo sembrava in preda ad una crisi di panico.
 
<< Blondie?>> la chiamò facendo un passo verso di lei.
 
Blondie..
 
Nel sentire quella parola Dalila guardò il ragazzo davanti a se e Zayn poté notare il suo sguardo colmo di.. paura.
 
Senza nemmeno pensarci le si avvicinò e le prese, delicatamente, il viso tra le sue mani e cominciò ad accarezzarle le guance con i pollici.
Piano piano il panico cominciò a diminuire, la bionda tornò a respirare regolarmente e tutti quei pensieri di poco prima vennero cancellati definitivamente dalla sua mente. Ad ogni carezza del pakistano un pensiero veniva allontanato.
 
<< Tranquilla – le mani del ragazzo si spostarono sulle spalle dell’italiana e, di nuovo, la strinse a se – tranquilla, io sono qui>> le sussurrò mentre le accarezzava la schiena.
 
Dalila si lasciò cullare da quelle braccia che tanto amava, stare lì con il viso appoggiato al suo petto le dava una bellissima sensazione di protezione che mai in vita sua aveva percepito.
 
<< Meglio?>> le chiese dopo un po’ il pakistano baciandole debolmente la testa.
 
La bionda annuì e, una volta calmata al cento per cento, si allontanò leggermente dal corpo del cantante per poterlo ammirare.
 
<< Allontanarmi in quel modo ti è servito a qualcosa?>> sbottò all’improvviso Dalila allontanandosi da lui. Non lo chiese ne arrabbiata ne furiosa, era stanca di quella situazione e il suo tono di voce ne dava la conferma. 
 
<< No, decisamente>>rispose il pakistano, le parole gli uscirono senza che se ne rendesse conto. Zayn allungò un braccio verso di lei aprendo il palmo della mano; voleva sentire la sua pelle morbida sotto le sue dita.
 
<< Zayn, io voglio solo una cosa da te>> Dalila si avvicinò e fece sì che le punta delle dita del ragazzo le accarezzassero la guancia.
 
<< Cosa?>> le dita del pakistano scesero lungo il collo per poi arrivare alla spalla, dritte al polso dell’italiana.
Dalila guardò la mano di Zayn e, senza pensarci, la prese tra le sue.
 
<< Parlami>> lo guardò dritto negli occhi per fargli capire che lo desiderava con tutto il cuore.
 
<< Lo so che non è facile per te – mormorò la bionda – ma se non mi parli, non mi dici quale è il problema come possiamo evitare di litigare in questo modo ogni volta? Zayn, io non ce la faccio più>>
 
<< A chi lo dici – Zayn liberò la mano dalla presa della bionda e portò entrambe le mani dietro la sua schiena – non mi piace starti lontano o alzare la voce con te>>
 
<< Sembra che non facciamo altro..>> Dalila mise le sue mani sul petto del ragazzo e strinse la stoffa della maglia.
 
<< Facciamo pace?>> propose il pakistano guardandola con un piccolo sorriso appena accennato.
 
<< Mi prometti che se ci sarà qualche problema me lo verrai a dire?>> chiese la bionda.
 
<< Ci proverò, promesso>> accettò il ragazzo.
 
I due rimasero a guardarsi per un po’ senza dire nulla, ogni perso nei propri pensieri.
 
<< Penso che – cominciò lui lasciando la ragazza e andando a sedersi sul letto – dovremmo andare d’accordo per un bel po’ di tempo>> le disse sorridendo.
 
<< Perché?>> chiese Dalila raggiungendolo e sedendosi al suo fianco.
 
<< Altrimenti Liam e Ilaria ci uccideranno..>> le rispose ridendo debolmente.
 
Dalila lo guardò ridere e credette di morire. Era così bello mentre rideva: il modo in cui socchiudeva leggermente gli occhi, le labbra che si piegavano verso l’alto facendo accentuare gli zigomi perfetti. E quegli occhi! Era perfetto qualsiasi cosa facesse ma quando rideva… sì, quando rideva era divino.
 
La bionda si voltò leggermente col busto e, poggiate le mani sul materasso, si porse verso la guancia di lui e gli lasciò un piccolo bacio sulla pelle ricoperta dalla barba.
 
<< Sapremo difenderci, tranquillo>> gli sussurrò all’orecchio per poi allontanarsi di nuovo.
 
Lo sguardo di Zayn si posò sulla mano della ragazza poggiata sul letto e, senza nemmeno pensarci un secondo, la strinse tra la sua intrecciando saldamente le loro dita.
 
<< Siamo due teste dure, ci vorrà un po’ per farci fuori>> detto ciò si sdraiò supino e prese a disegnare piccoli cerchi sul dorso della mano di lei.
Dalila lo imitò e, aggrappatasi al suo braccio, si lasciò coccolare dal pakistano.
 
<< Ricorda – disse all’improvviso Zayn interrompendo il silenzio calato nella stanza – nessuno si dovrà intromettere tra noi, chiaro?>>
 
<< Cristallino>> mormorò Dalila chiudendo gli occhi e godendosi quella piccola e piacevole goduria.
 
 
 

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