Non c'era fretta

di Lady Moony
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Terzo anno ***
Capitolo 2: *** Quarto anno ***
Capitolo 3: *** Quinto anno ***
Capitolo 4: *** Sesto anno ***
Capitolo 5: *** Settimo anno ***



Capitolo 1
*** Terzo anno ***


Terzo anno

 

 

Rose Weasley stava camminando a passo svelto lungo la banchina della stazione, spingendo il suo carrello pieno di strani libroni coperti di polvere e una gabbia in cui stava tentando di appisolarsi il povero Hugo, scosso dai movimenti bruschi della ragazzina; sì, aveva chiamato il suo gufo come suo fratello, il quale la stava seguendo con uno sguardo eccitato. Come il suo primo e secondo anno, anche quell'anno era in ritardo per la partenza del treno; a quanto le avevano raccontato, era tradizione per i Weasley arrivare in ritardo a qualunque evento importante, non che Rose ritenesse l'inizio dell'anno scolastico di tale importanza. Ed ora era lì, davanti a quel muro; corse verso di esso e serrò gli occhi un secondo prima di attraversarlo. Quando li riaprì vide il bellissimo espresso per Hogwarts che stava riempendosi sempre meno di gente, il che voleva dire che mancavano pochi minuti alla partenza.

«Rose!» la ragazzina si sentì chiamare da una voce maschile ormai inconfondibile. Il suo viso scattò verso essa e vide un ragazzino molto alto, biondo platino, che la stava salutando felice, sporto da una porta del treno ancora aperta. Rose lo salutò di rimando con altrettanta felicità.

«Allora io vado!» disse la ragazzina ai suoi genitori.

«Stiamo davvero per partire!» disse Hugo più emozionato che mai.

«Ahh, sta' zitto»

«Rose!» la riprese Hermione.

«Sì, sì, lo so: "Prenditi cura di lui"»

«Fate buon viaggio» disse Ronald appoggiando una mano sulla spalla di Hugo.

Dopo vari abbracci e raccomandazioni Rose si diresse contenta verso Scorpius Malfoy.

«Ehi Scorpius!»

«Sempre in ritardo, piccola Weasley, eh?»

«Devi smetterla di chiamarmi così, ti ricordo che abbiamo la stessa età!»

«Sarà, ma sei più bassa di un tappo»

«Spostati di qui prima che ti lanci una maledizione senza perdono!»

«Che paura!» disse Scorpius ironico.

I due ragazzini si diressero nel loro vagone da soli, mentre Hugo era andato insieme a Lily e Albus.

Rose si sedette di fronte a Scorpius, parlarono in continuazione di cosa avevano fatto durante l'estate e di cosa avrebbero voluto fare con l'altro se si fossero visti, senza contare che si divorarono quasi tutto il carello di dolci.

Dopo aver fatto il pieno di cioccorane e gelatine tutti i gusti + 1 Scorpius crollò in un sonno profondo. Rose non poté fare a meno d'incantarsi davanti a quel viso così beato e non si rese nemmeno conto di averlo guardato per una misura di tempo troppo prolungata; se ne accorse solo quando Scorpius si svegliò cogliendo Rose a guardarlo, al che la ragazzina distolse immediatamente lo sguardo dopo essere arrossita violentemente. Ma qualcosa che Rose aveva piacevolmente, doveva ammettere, notato, fu il sorriso di Scorpius non appena l'aveva colta sul fatto.

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Capitolo 2
*** Quarto anno ***


Quarto anno

 

 

Era il 18 dicembre ad Hogwarts e in pochi giorni gli studenti sarebbero partiti per le vacanze natalizie, fortunatamente il giorno seguente erano stati autorizzati a fare un giro ad Hogsmeade per gli ultimi acquisti natalizi, che era proprio ciò di cui Scorpius aveva bisogno. Doveva ammettere che l'idea di voler far colpo su Rose l'aveva sfiorato più di una volta e tutte le volte l'aveva rifiutata.

Il giorno dopo Scorpius girò per tutta Hogsmeade senza vedere niente che lo convincesse. Si chiedeva in continuazione perché gli importasse così tanto. Quando stava per arrendersi all'idea di non aver trovato nulla, all'improvviso si rese conto che non c'era bisogno di grandi regali, nel loro rapporto non c'era mai stato nulla di complicato, quindi, perchè pensare in grande?

Quella mattina aveva detto a Rose di vedersi dal loro albero davanti al Lago Nero. E ora la stava aspettando lì e come ogni volta lei era in ritardo.

«Scorpius! Scusa il ritardo! Ci ho messo un po' ad incartare il regalo, anche se non è venuto particolarmente carino... mi è venuto in mente dopo che avrei potuto usare la magia» disse Rose con la sua solita impacciataggine che a Scorpius aveva sempre fatto sorridere.

«Mi hai fatto un regalo?» chiese Scorpius stupito.

«Oh, beh sì, in realtà avrei dovuto dirtelo in un modo più festoso ma mi è sfuggito» disse Rose mostrando il suo pacchetto pieno di scotch.

«Anch'io ho un regalo per te» disse Scorpius una volta che Rose si sedette affianco a lui.

«Davvero?» chiese Rose con un sorriso radioso.

«Certo, non è niente di particolare, ma..»

«Oh, non dire sciocchezze, sarà sicuramente stupendo» disse Rose abbracciandolo di slancio al che Scorpius sentì una vampata di calore al viso e arrossì.

«Apri prima il mio!» disse Rose non appena si distaccò da lui. Dopo aver tolto una gran quantità di scotch, Scorpius stracciò la carta e tirò su un maglione di vari colori con una "S" cucita sopra. «Lo so, è solo un maglione e non l'ho fatto io. L'ha fatto la nonna Molly, mi aveva chiesto se avevo qualche amico a cui regalarne uno, visto che lei ne sforna a centinaia nel periodo di natale e..-»

«È perfetto» disse Scorpius interrompendola e sorridendo sinceramente davanti a quel maglione.

«Oh, menomale! Probabilmente ti starà grande dato che la nonna li fa sempre enormi ma... okay ora apro il tuo» disse Rose accorgendosi di straparlare, cosa che le accadeva spesso. Scorpius le porse il sottile pacchetto incartato alla perfezione e Rose, una volta tolta la carta vide una elegante cornice in cui all'interno c'era una foto con loro due al secondo anno; c'era Rose che lo abbracciava forte, tutta sorridente, e poi Scorpius, a cui erano caduti i libri dalle mani, che scoppiava a ridere.

«È bellissima... grazie» disse Rose fissando la foto con un sorriso illuminato.

Rose guardò Scorpius, si avvicinò al suo viso e gli diede un bacio all'angolo della bocca; quella volta era toccato ad entrambi arrossire.

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Capitolo 3
*** Quinto anno ***


Quinto anno

 

 

Rose si trovava nella sala comune dei Grifondoro da sola seduta al tavolo, cercando in tutti i modi di studiare Rune Antiche; si chiedeva come potesse essere stata la materia preferita di sua madre, ma d'altronde, lei era sempre stata una vera secchiona a scuola, peccato che Rose avesse preso la propensione per la svogliatezza nello studio da suo padre. Sollevò lo sguardo dai mille appunti sparsi sul tavolo e vide entrare un Corvo nella tana dei Grifi.

«Scorpius?» disse Rose un po' perplessa. «Ma come hai..»

«Come ho fatto a sapere la parola d'ordine per entrare? Ho i miei trucchi» disse Scorpius con un sorriso sghembo avvicinandosi al tavolo, prendendo una sedia e posizionandosi di fronte a Rose.

«Non ce la farò mai! Ho provato in tutti i modi a farmi entrare in testa tutta questa terminologia, ma non ci riesco!» disse Rose prendendo un libro e sbattendolo sul tavolo.

«Beh, già l'essere a conoscenza di una parola complicata come "terminologia" non è da sottovalutare» scherzò Scorpius. Rose lo guardò torva. «Ho capito, non sei in vena di scherzare»

«Non direi. Ho voluto seguire questo corso solo per mia madre e adesso sono incastrata in questo disastro!» disse Rose con la voce rotta; si mise le mani tra i capelli arruffatti e abbassò lo sguardo.

«Rose, tu non sei affatto un disastro, è chiaro? Semplicemente questa materia non fa per te. Pensa ad incantesimi, sei molto più brava di me e questo è dire molto, non credi?» Rose sollevò lo sguardo e, anche se con gli occhi lucidi, rise.

«E sentiamo, avresti qualche consiglio da darmi Mr Sono Meno Bravo Di Te Solo A Incantesimi?»

«In verità» Scorpius prese il libro di Rune Antiche in mano. «direi proprio di sì» disse il ragazzo con l'aria da saputello. «Ti aiuto a studiare» disse Scorpius sorridendo e dando un buffetto sulla guancia a Rose, al che la ragazza sorrise. «Ora ti spiegherò argomento per argomento tutto in maniera molto semplice in modo che tu possa capire meglio, okay?»

«Okay, io... grazie»

«Andiamo Rose, sai che farei qualunque cosa per te» quella frase uscì talmente spontanea dalle labbra di Scorpius che nessuno dei due fu in grado di carpirne il reale significato. «Beh... iniziamo?»

«C-certo»

Scorpius aprì il libro e mentre leggeva, Rose si era innamorata... così come ci si addormenta: prima piano piano poi tutto in una volta.

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Capitolo 4
*** Sesto anno ***


Sesto anno

 

 

Scorpius si stava incamminando con Rose alla lezione di Pozioni. Scorpius portava dei libri e alcune pergamene impilate in modo ordinato tra le mani, mantenendo come ogni giorno un portamento elegante; mentre Rose si teneva ben stretti al petto alcuni libri e, al contrario del ragazzo, delle pergamene tutte spiegazzate.

«Chissà cosa studieremo oggi a Pozioni...» disse il ragazzo pensieroso.

«Il tuo interessamento per ogni singola materia mi spaventa sempre di più!» esclamò Rose inorridita.

«Ma piantala!» disse Scorpius scompigliando i capelli già di per sé arruffati di Rose.

«Scorp! Hai una vaga idea di quanto ci voglia la mattina per domare la foresta che ho in testa?!» disse Rose gesticolando nervosamente.

«Sinceramente no, però so che profumano sempre di magnolie»

«Non sapevo neanche che profumassero le magnolie!»

«Oh sì! E i tuoi capelli ne sono sommersi!»

«Adesso sei un esperto anche di fiori?»

«Beh, a Malfoy Manor i prati sono pieni di fiori»

«Oh giusto! Perchè tu abiti in una villona! Prima che inizi ad odorarmi la testa come un cane da tartufo andiamo di corsa in aula»

«Mai sentita una cosa del genere da parte tua, sarà meglio cogliere l'occasione!»

I due ragazzi si avviarono verso l'aula di Pozioni a passo svelto e quando vi entrarono videro l'insegnante intento a finire una pozione apparentemente molto impegnativa.

«Mi scusi, professore, ma che pozione è quell..»

«Shh!» un giovane grifondoro era stato zittito dal professore che sembrava molto concentrato nel finire la sua opera. «Et voilà! Buongiorno a tutti ragazzi, probabilmente vi starete chiedendo che cosa si nasconde in questo calderone fumante! C'è qualcuno che vuole provare ad indovinare?»

A Scorpius bastò una veloce occhiata per capire di che pozione si trattasse e la sua mano si alzò immediata.

«Sì, Malfoy?» lo incitò il professore.

«Si tratta di Amortentia» decretò Scorpius sicuro.

«Ma come fai a saperle sempre tutte?» gli chiese bisbigliando Rose.

«Esatto! Ma... che cos'è l'Amortentia?» chiese nuovamente il professore e la mano di Scorpius scattò di nuovo. «Dica pure, Malfoy»

«È la più potente pozione d'amore al mondo, che ha un odore diverso a seconda di ciò che attrae di più la singola persona»

«Ben detto Malfoy! Dieci punti a Corvonero!»

«Questione di abitudine piccola Weasley» bisbigliò Scorpius all'orecchio di Rose con un ghigno.

«Adesso, permetterò a tutti voi di darci una veloce... annusata! Ma solo per pochi secondi... non avete idea di quante dispute ha creato in passato!» disse il professore con un'aria furba.

Quando fu la volta di Scorpius di avvicinarsi si sentì subito investito da un'ondata di profumo di carta da libro, ma ciò che lo coprì non appena chiuse gli occhi fu il profumo di magnolia, così forte da inebriarsene. Solo quando si rese conto del secondo odore che aveva sentito riaprì gli occhi scioccato.

«Ehi Scorp! Muoviti! Che profumo hai avvertito?» sentì chiedere da Rose alle sue spalle, al che Scorpius si girò e ancora destabilizzato da ciò che era appena successo disse semplicemente: «Ehm... carta da libro»

 

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Capitolo 5
*** Settimo anno ***


Settimo anno

 

 

Scorpius aveva vagato tutto il giorno per il castello, cercando di evitarla in tutti i modi possibili. Se l'avesse vista non sarebbe più riuscito a trattenersi e c'era qualcosa in lui che voleva che lo facesse.

«Scorpius Malfoy!» la voce di Rose arrivò alle sue spalle potente e arrabbiata.

«Rose!» disse Scorpius girandosi verso di lei. «Che sorpresa! Senti... ora d-devo andare» continuò lui, scattando poi via.

«Ma che diamine..?!» neanche il tempo di girare l'angolo che Rose gli lanciò un incantesimo che lo bloccò al muro. «Sono sempre stata più brava di te a Incantesimi!»

«Oh lo so bene...» disse Scospius massaggiandosi la testa.

«Mi vuoi spiegare che cosa sta succedendo? Oggi mi hai completamente ignorata e sembri così strano!» disse lei avvicinandosi. Scorpius non ce l'avrebbe fatta ancora per molto. «È successo qualcosa di brutto che non puoi dirmi?» chiese lei sinceramente preoccupata. Rose si avvicinò di più a lui e gli posò delicatamente una mano sulla guancia. Scorpius portò la mano a quella di Rose e la accarezzò con cura. Continuava a guardarla come incantato e non si accorse nemmeno di aver azzerato la distanza tra loro prendendole il viso tra le mani e schiudendo le loro labbra con un bacio. Quando realizzò l'errore che aveva commesso annullò immediatamente le vicinanze lasciando una Rose piuttosto confusa.

«Io.. scusa! Non avrei dovuto baciarti! Sono un enorme idiota! Non avrei dovuto...» Scorpius s'interruppe e capì che in realtà non era affatto dispiaciuto di averlo fatto. «Anzi, sai cosa? Non mi scuso!»

«Okay..-» disse Rose cercando di prendere parola.

«Okay! Allora io vorrei tanto dirti che non sopporto più il profumo dei tuoi capelli perchè mi ricorda sempre, ogni santo giorno, di averlo sentito lo scorso anno nell'Amortentia! Non sopporto che quel Lysander ti giri sempre intorno! E più di tutto non sopporto che a causa di questa cosa io sia quasi impazzito!» la dichiarazione di Scorpius non fu esattamente come se l'era immaginata, ma a quanto pareva bastò per far ridere Rose.

«Sai, per essere uno degli studenti con la media più alta di tutta Hogwarts hai ragione, sei un vero idiota»

«Cosa?»

«Anche io ho sentito il tuo profumo nella pozione, Scorpius... peccato che io non ne sia rimasta affatto scioccata, anzi, era solo una conferma di ciò che avevo capito anni prima»

«Quindi tu in realtà..-»

«Aspettavo solo che te ne accorgessi»

«Per una volta sono sembrato io quello pazzo fra i due» disse Scorpius con un sorriso che si allargava sul viso.

«Oh, grazie per il complimento!» commentò Rose ironica.

«Beh, devi ammettere di essere piuttosto fuori dalle righe a volte» Scorpius la attirò a sè e le diede un bacio sul naso, al che lei sorrise.

«Ma non mi sarei innamorato di te se non fossi così, piccola Weasley»

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