Everything about you.

di xdemisacute
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo.

"Simon, sbrigati. Non dobbiamo fare tardi anche oggi" Disse la bionda al telefono sbuffando. 
Iniziò a picchiettare il piede per terra aspettando sotto il grande palazzo l'arrivo del suo migliore amico. Era impaziente. 
Uno dei pochi difetti di Anne era l'impazienza. Odiava aspettare. 
In cinque minuti arrivò il castano ancora mezzo assonnato. 
"Non ho fatto colazione solo per non arrivare in ritardo!" disse fiero di se stesso. La ragazza ridacchiò leggermente e prese a camminare seguita a ruota da Simon. 
"Ma ehi, cosa hai fatto ai capelli?" chiese indicando le punte dei capelli colorate di fucsia. 
"Volevo cambiare" rispose la giovane facendo spallucce. 
Voleva cambiare, voleva sentirsi libera di fare ciò che più le piaceva senza dare troppo peso al giudizio degli altri. In risposta l'amico fece una piccola smorfia. 
Lei non rispose al gesto e continuarono a camminare tranquillamente. 
Il vento le provocava brividi alla schiena nonostante fosse abbastanza coperta. 
L'inverno si sta avvicinando e Anne non vedeva l'ora. Amava l'inverno, amava le pesanti coperte e le cioccolate calde. 
"Cazzo! le chiavi di casa" disse allarmato Simon. La ragazza lo guardò con fare interrogativo e lui si mise a correre verso casa. Il solito. Doveva sempre dimenticare qualcosa. 
La ragazza continuò a camminare. Di certo non lo avrebbe aspettato. Ci teneva molto alla scuola lei. 


Appena arrivata entrò nel grande edificio. Passò il lungo corridoio senza problemi ma una persona aveva lo sguardo fisso su di lei come ogni mattina. Ashton Irwin, o spesso chiamato lo 'sfigato' della scuola. Ad Anne poco importava di Ashton, forse nemmeno sapeva della sua esistenza. Lei viveva per conto suo senza rompere troppo  agli altri. 
-Chi ha bisogno di una vita sociale quando hai i Nirvana, i Coldplay e gli Imagine Dragons?- diceva sempre. 
Ma il problema è che Ashton era follemente innamorato di lei da tre anni. E non poteva fare a meno di guardarla ogni mattina attraversare  il grande corridoio. Era così affascinante ogni dannatissimo giorno. I suoi capelli scompigliati leggermente, le occhiaie sotto i suoi occhi azzurri meravigliosi e il suo viso rigorosamente non truccato. Lei odiava il trucco, odiava mettersi in mostra e odiava anche le borse. In poche parole non era molto femminile ed è per questo che piaceva ad Ashton. Perché a lei non interessava seguire la massa, lei era se stessa. 
Vide entrare anche Simon di corsa. Ridacchiò alla vista del ragazzo che correva per arrivare in tempo. 
"Ehi Ashton!" Alla fine qualcuno lo calcolava, e quel qualcuno era Simon Clarck. Lui ricambiò il saluto con un cenno e chiuse l'armadietto per poi dirigersi verso l'aula di matematica. 



Spazio autrice : 

Hola! 
Ed ecco qui la mia nuova storia. È solo il prologo e succederanno veramente tante, troppe cose lol. 
Ci saranno dei colpi di scena e dei personaggi compariranno durante la storia (inutile che vi dica chi lol) 
Okay, non spoilero. Penso che oggi pubblicherò pure il primo capitolo, yeee🎉
Quello ovviamente sarà molto più lungo. 
Basta, non vi rompo più le palle. 
Lasciate una recensione se vi va :( vi regalo un biscotto🍪
Ciao ciao❤️

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


Capitolo 1. 

"Ma come fa a piacerti Lana Del Rey?" chiese Simon facendo una smorfia. La ragazza roteò gli occhi e continuò a frugare tra gli scaffali in cerca del cd di una delle sue cantanti preferite. 
"A volte mi chiedo perché siamo migliori amici" disse continuando a cercare il cd. Lui ridacchiò e scrollò le spalle. 
Trovo lo scaffale giusto e iniziò a passare il dito sopra tutti i cd finché non trovò quello che cercava. Sorrise compiaciuta e si diresse verso la cassa seguita dal suo migliore amico. 
"Ma ciao Ashton" il povero ragazzo spalancò gli occhi quando  vide Anne davanti a lei intenta a cercare il portafogli. Quando lo trovò alzò lo sguardo e sorrise ad Ashton che era ancora in trance.
"Tutto bene?" chiese la ragazza mezza divertita. Dopo tre anni gli aveva parlato, non voleva crederci. Non gli aveva detto niente di che ma per lui quelle due parole significavano tanto. Finalmente l'aveva 'notato'. 
"Si si" rispose annuendo e sistemandosi la bandana che aveva in testa. Lavorava in quel negozio da poco. Ha dovuto trovarsi un lavoro per guadagnare qualche soldo da portare a casa per aiutare sua madre. Insomma, la loro situazione non era una delle migliori. Il minimo che poteva fare era questo. 
"Il cd costa 12,90 £" continuò sorridendo. Ora sapeva un'altra cosa su di lei, le piaceva Lana Del Rey. La bionda pagò velocemente e sorrise al riccio. 
"Grazie mille, ciao" lo salutò sorridendo e uscì dal negozio con 'Born To Die The Paradise Edition' tra le mani. 
"Ciao Ashton" disse Simon. Sapeva che lui non aveva molti amici e infatti voleva conoscerlo meglio. Magari sarebbero diventati amici. 
In risposta il ragazzo -ancora a disagio- sorrise leggermente. 
"Ah, se vuoi un giorno puoi uscire con noi" continuò sistemandosi gli occhiali. Ashton in quel momento stava scoppiando dalla felicità. Nessuno lo aveva mai invitato per uscire, solo il suo amico Michael forse. E l'idea di farsi nuovi amici lo eccitava in un certo senso. Soprattuto sarebbe diventato un amico della ragazza che ha sempre desiderato. Ma la timidezza lo fregava. In quel momento riusciva solo a sorridere, non gli usciva nemmeno una sillaba dalla bocca. 
"Ci penserò" rispose. Dopodiché Simon uscì facendo un cenno di capo per salutarlo. 
"Finalmente!" disse Anne alzando le braccia. 
Molte persone scambiavano i due amici per fidanzati, stavano sempre insieme. Anne voleva un mondo di bene a Simon, anche se non lo diceva spesso. Infondo lui lo sapeva. Non c'è mai stato niente oltre all'amicizia tra i due giovani. Anche perché Simon era gay e Anne lo sapeva benissimo. Lei era l'unica a saperlo forse. 
"Non dimenticarti di venire a casa mia domani alle 19:00" disse la ragazza prima di prendere un'altra strada. Ogni sabato sera guardavano un film ingozzandosi di patatine e pop corn. È così che si divertivano. Tutti e due erano dei ragazzi semplici che odiavano le feste. 
"Ovvio, come potrei dimenticarlo?" chiese ridacchiando per poi salutarla con un abbraccio. 

*Il mattino dopo* 


Quel mattino Ashton era già davanti a scuola alle 7:30. Amava arrivare sempre qualche minuto prima per restare da solo. Infatti a quell'ora non c'era mai nessuno. 
In quei pochi minuti apriva il suo quaderno e disegnava qualcosa alla cavolo. Amava disegnare, era la sua passione. 
Ma quella mattina stava pensando a come 'conquistare' la ragazza che amava. Lui era molto timido, perciò non ce l'avrebbe fatta da solo sicuramente. Perciò chiamò l'unico suo amico, Michael Clifford. Di sicuro lui se ne intendeva meglio di Ashton. 
Prese velocemente il cellulare e gli inviò un messaggio : 

A : Michael 

Ho bisogno del tuo aiuto, ne parliamo dopo. 

La risposta non tardò ad arrivare poiché il ragazzo dai capelli colorati era sempre sul cellulare. 

Da : Michael 

Va bene, a dopo. 

Rimise il telefono in tasca e si godette i suoi ultimi minuti da solo in quel grande cortile. 

A pranzo Ashton e Michael si incontrarono per parlare. 
"Cosa devi dirmi amico?" chiese sedendosi davanti a lui. Michael era davvero un ragazzo affascinante. Era diverso dagli altri ragazzi. 
"Devi aiutarmi a conquistare una ragazza" rispose il riccio in imbarazzo. Non era il tipo di ragazzo che ci provava con tutte le ragazze della scuola. 
"Aww, Ashton innamorato. Ovvio che ti aiuto!" disse divertito il ragazzo dai capelli verdi. Ogni mese cambiava colore dei capelli e a quanto lare il giorno prima si era tinto i capelli di verde. 
"Grazie mille!" quasi urlò dalla gioia. Per lui significava molto.
"Chi è la fortunata?" chiese con un sorriso malizioso in volto. 
"Anne Smith"



SPAZIO AUTRICE : 

Come promesso eccomi qui con il primo capitolo👯
Beh, spero vi piaccia il capitolo. 
Lasciate una recensione se vi va c: 
Alla prossima! 
-Bea.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***


Capitolo 2. 

"Quell'asociale?" chiese Michael tossicchiando leggermente. Il riccio annuì lentamente per poi abbassare lo sguardo. Il ragazzo dai capelli verdi sospirò profondamente. Sapeva che quella ragazza era davvero una tipa difficile da capire. Non gliene fregava molto di quella ragazza. Infatti l'avrà vista due volte, massimo tre. 
"Scegli le più difficili, eh" disse Michael ridacchiando. "Ci sto, ti aiuto" continuò dopo pochi secondi. 
Amava le sfide. E Anne era una di quelle. Non poteva arrendersi, doveva aiutare il suo amico.
Ashton ci teneva molto a far colpo su di lei. Sapeva che non sarebbe stato facile avvicinarsi ad Anne. Ma voleva provarci a tutti i costi. 
"Il suo amico mi ha invitato per uscire con loro due. Ma mi vergogno troppo" ammise il riccio scrollando le spalle. Era troppo timido. Odiava la sua timidezza, gli impediva di fare tante cose. Forse è per questo che non aveva amici. 
"Uh, vacci dai. Al massimo ti accompagno" L'idea di iniziare a frequentare gente come Simon e Anne non lo entusiasmava molto.
Ma doveva accompagnare il suo amico per aiutarlo. 
Ashton annuì e prese a giocare con le sue dita. 
"Dopo ne parlo con Simon allora" disse alzandosi dal tavolino in cui si erano seduti pochi minuti prima per parlare. Decise che alla fine della scuola avrebbe parlato con l'amico di Anne. 
"Poi mi fai sapere. A dopo" Michael salutò il riccio per poi scomparire tra la gente che camminava frettolosamente da una parte all'altra della mensa. 

*** 

Anne e Simon stavano camminando tranquillamente tra i corridoi della scuola parlando del più e del meno. I due amici avevano sempre qualcosa da dirsi. 
"Comunque mi piace il maglione che hai addosso" ammise Simon sistemandosi gli occhiali. Di solito disapprovava i vestiti della bionda. Non gli piacevano i suoi jeans e le sue converse bianche rigorosamente sporche. 
La ragazza rise leggermente in risposta e prese il cellulare per poi iniziare a giocare a uno di quei giochini stupidi. 
Il castano sbuffò rumorosamente. Odiava anche quando la sua migliore amica lo ignorava. 
"Un giorno ti brucerò il - " non riuscì a finire la frase che sentì il suo nome da lontano. Qualcuno lo stava chiamando. Sorrise appena vide Ashton avvicinarsi a loro. 
Simon era leggermente attratto dal riccio. Lo riteneva davvero un bel ragazzo. Era 'diverso' dagli altri. Ma mai niente oltre all'attrazione fisica. 
Anche la ragazza alzò lo sguardo dal cellulare per vedere chi stesse cercando il suo amico. Sorrise leggermente e riprese a giocare. 
Dopo pochi secondi Ashton li raggiunse con il fiatone a causa della piccola corsa che aveva fatto. 
"È ancora valido l'invito di ieri?" chiede il ragazzo con un filo di speranza nella voce. Anne guardò curiosa i due. -Di cosa stanno parlando?- pensò. 
In quel momento la curiosità invase Anne. 
"Uh, certo!" rispose Simon annuendo con un sorriso stampato sul volto. Voleva aiutarlo ad uscire dalla bolla che si era creato intorno a lui. Voleva diventare amico di Ashton Irwin. 
"Va bene se viene anche un mio amico?" la ragazza cercava di attirare l'attenzione dei due per capire cosa stesse succedendo. Ma i due continuavano a parlare tra di loro ignorando la povera Anne che non capiva niente. 
"Certo. Ci troviamo stasera al locale in centro, okay?" il ragazzo in risposta annuì per poi salutare i due e andarsene. 
"Cosa succede?" chiese curiosa la bionda. Per un attimo pensò che tra i due ci fosse qualcosa. 
"Stasera ti fai trovare in centro alle 21:00. Usciamo con Ashton e il suo amico" la ragazza spalancò un attimo gli occhi e dopo due secondi si riprese. Lei usciva solo con Simon, non era abituata a queste 'uscite di gruppo'. Poi non conosceva nemmeno Ashton, figuriamoci l'amico. Ma infondo qualcosa la spingeva ad accettare l'invito. Voleva fare nuove esperienze, e chissà magari farsi nuove amicizie! Simon stava iniziando a stancarla. 
"Uhm, okay" disse insicura mentre ripresero a camminare. 


*** 

Erano le 20:50 ed Anne era già fuori di casa. Si era messa un paio di pantaloncini neri, una maglietta leggera e delle All Stars bianche.
Aveva poca voglia di disordinare camera sua solo per vestirsi decentemente. Poi non era nemmeno un evento importante.
Cinque minuti dopo era già davanti il locale. La musica si sentiva anche da fuori talmente era alta. 
Si appoggiò al muro per aspettare gli altri. 
"Ehilà!" la salutò Simon arrivando con gli altri due. Anne si allontanò dal muro facendo un cenno di capo per salutare. 
Appena vide Michael si irrigidì.
-Perché uno dei ragazzi più 'popolari' della scuola vuole uscire con gente come noi?- pensò. 
Non le stava molto simpatico Michael Clifford. Pensava che fosse uno di quei ragazzi puttanieri che si credono chi sa chi. Ma nel profondo lui non era così, aveva un cuore d'oro. 
La ragazza rimase a fissare un attimo i suoi occhi quasi trasparenti per poi spostarsi ai capelli verdi un po' scompigliati. 
"Piacere, Michael" le disse porgendole la mano. Gliela strinse con insicurezza. 
Ashton ridacchiò nervosamente per poi sussurrare un flebile "Entriamo?".
Aveva paura di fare brutte figure e rovinare tutto. Un altro suo problema era l'ansia. 
Gli altri annuirono per poi entrare uno dopo l'altro. 


SPAZIO AUTRICE : 

Allora, mi scuso per la lunghezza del capitolo ma in questo periodo ho poco tempo🙈
Spero vi piaccia! 
Lasciate una recensione c: 

-xdemisacute 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3. ***


Capitolo 3.

La serata stava procedendo dopo tutto. I quattro erano seduti in un tavolino a parlare del più e del meno bevendo qualche drink. Quella volta la bionda si era concessa di bere un paio di birre. Lei reggeva l'alcol perciò non avrebbe avuto problemi. 
Simon si stava divertendo un mondo.
Lui era un tipo più sociale. Amava fare nuove amicizie. Non sapeva nemmeno che Michael Gordon Clifford fosse così simpatico. 
Ashton era il più silenzioso forse. Interveniva quando ce n'era bisogno, il resto del tempo lo usava per ammirare Anne. 
Ma Anne non si stava divertendo molto. Forse perché lei non era abituata. Non è mai andata in un locale. Non amava la musica alta, l'odore di fumo e tutta quella gente che si strusciava. 
"Simon, stai bene?" chiese mezza divertita la giovane vedendolo mezzo scemo. Evidentemente era ubriaco. Aveva bevuto un botto quella sera. 
"Uhm, si si" rispose scoppiando in una fragorosa risata seguito da Michael. Anne scosse la testa ridacchiando per poi bere un altro po' di birra. 
"Usciamo da qui? mi sta scoppiando la testa" disse poi stanca. Erano solo le 23:00 ma non riusciva a reggere tutto quel casino. 
Ashton annuì timidamente. Riusciva solo ad annuire, annuire e basta. 
Anne aiutò Simon ad alzarsi per poi uscire. Finalmente aria aperta. Stava praticamente soffocando lì dentro. Un po' d'aria era proprio quel che ci voleva. 
Dopo un po' uscirono anche gli altri due. Mezzi rimbambiti pure loro. 
Simon intanto rideva come un matto senza avere un motivo. 
Alla fine la scena era pure divertente. Anche Anne stava ridendo. 
"Cosa facciamo ora?" chiese Michael avvicinandosi ai due. 
Anne si sedette su degli scalini per riposarsi un attimo. 
"Simon, devi andare a casa" disse poi. Simon scosse la testa in segno di disapprovazione. Tornare a casa significava subire le urla della madre. Lui è sempre stato un ragazzo perfetto, bravo a scuola e a casa. Se lo avesse visto in quelle condizioni si sarebbe incazzata tantissimo. Lei aveva sempre insegnato al figlio ad essere un bravo ragazzo. Gli diceva sempre di non bere, di non farsi tatuaggi e di non drogarsi. Lui le aveva promesso che non avrebbe mai fatto quelle cose. È come se in quell'istante l'avesse tradita in un certo senso. 
"Dai Simon, andiamo" intervenne Michael prendendolo per un braccio per poi fare l'occhiolino al povero Ashton. Non capiva cosa significasse quell'occhiolino, sapeva solo che in quel momento era insieme alla ragazza dei suoi sogni. Ed erano da soli. 
Iniziò a mordicchiarsi il labbro per l'imbarazzo. 
"Ti sei divertita stasera?" le chiese girandosi i pollici e guardando il cielo stellato.
"Uh, si dai. Tu?" rispose dopo un minuto buono. Non ci trovava niente di male in Ashton. Era un ragazzo tranquillo che si faceva i cazzi suoi senza rompere troppo i coglioni agli altri. Un ragazzo autonomo. Questo era già un punto a suo favore. 
"Non è il mio genere di cose" disse solamente. Sul volto della ragazza si formò un piccolo sorriso. Alla fine erano molto simili i due ragazzi. 
Finalmente Ashton Irwin era riuscito a parlare con la ragazza che gli piaceva. Miracolo. 
"Mi sa che quei due non torneranno più" disse la bionda alzandosi dagli scalini. Era stanca e voleva dormire anche se le avrebbe fatto piacere parlare un altro po' con Ashton. 
Il riccio annuì per poi alzarsi anche lui sorridendo. 
"È stato un piacere, Ashton" disse sorridendo per poi andarsene. 
In quel momento Ashton era il ragazzo più felice sulla terra. 
Non smetteva di sorridere. Erano incredibili i sentimenti che gli faceva provare quella semplice ragazza. 

*** 

Il giorno dopo la ragazza andò a scuola senza il suo fidato amico. Era rimasto a casa per la sbornia di ieri sera. Senza di lui si sentiva così sola in quella scuola, ma dopotutto l'ora di pranzo arrivò veloce. Una cosa che amava oltre le bands era il cibo. 
"Il cibo non ti tradisce mai!" diceva sempre allegramente.  
Arrivò in sala mensa, prese il cibo e si sedette nella prima sedia che vide. Era sfinita.
Intanto Ashton e Michael stavano entrando nella grande sala. 
Il riccio aveva raccontato della sera scorsa all'amico. Michael si complimentò con lui. Finalmente era riuscito a parlarle. 
"Uh, guarda chi c'è" disse il ragazzo dai capelli verdi.
Ashton annuì solamente. Era stanchissimo. 
"Andiamo, su!" annunciò prendendo il braccio dell'amico per poi trascinarlo verso il tavolo della bionda. 
Anne li guardò male. Li conosceva a malapena e Michael non le andava a genio. 
"Come va?" chiese Clifford con un sorriso strafottente sul volto. 
Ovviamente a Michael non stava simpatica Anne. Non era il suo tipo. Perciò il sentimento era reciproco. 
"Bene" rispose scrollando le spalle. Non aveva voglia di parlare in quel momento. 
"Che fai bello dopo scuola?" continuò Michael. Non voleva arrendersi. Anne roteò gli occhi. Quel giorno era particolarmente irritata. 
"Niente" disse mangiando un po' di pane. Le era pure passata le fame. 
"Potremmo uscire noi tre" propose alla fine. La ragazza non ne aveva molta voglia perciò scosse la testa in segno di disapprovazione. 
"Sarà per un altro giorno allora" disse facendole occhiolino per poi andarsene seguito da Ashton. 


SPAZIO AUTRICE : 

TADAAN🐨
Eccomi con il terzo capitolo, urlo. 
Appena questo capitolo riceve  7 recensioni inizio a scrivere il quarto😏 
Comunque ripeto : questa storia non è come le altre. Questo è solo l'inizio. Nei prossimi capitoli compariranno anche altri personaggi. Perciò attendete muahahha. 
Ringrazio chi ha recensito la storia💁 
Ringrazio sopratutto Al, Nikz e Vans che hanno recensito tutti i capitoli😌 
E lasciate una recensione, eh! non mordo:( 
Basta, me ne vado. 
Alla prossima! 

-xdemisacute

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Capitolo 5
*** Capitolo 4. ***


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Capitolo 4. 


Appena Anne arrivò a casa sua si buttò sul divano. Quella giornata era stata noiosa e stancante. 
Prese il telecomando e iniziò a fare zapping in cerca di un programma decente in televisione. Era troppo presa che nemmeno si accorse che la porta di casa si aprì. Erano sua madre e il fratellastro Calum. Non lo vedeva da poco più di un mese. Era andato a Parigi con dei suoi amici. 
Anche Anne voleva allontanarsi un po' dall'Australia. Voleva conoscere nuovi luoghi e arricchire la sua cultura. 
"Ma ciao!" disse Hood sedendosi vicino a sua 'sorella'. Calum non le faceva né caldo né freddo. Lo riteneva un tipo apposto, tutto qua. Non era uno di quei ragazzi che si scopavano tutte le ragazze della scuola. Aveva pure una ragazza da ben due anni e l'amava più di ogni altra cosa. 
"Ciao" borbottò la bionda iniziando a guardarlo con i suoi piccoli occhi azzurri. Anne amava i suoi occhi. Erano di un azzurro limpido e bellissimo.
"Belle le punte rosa" disse Calum ridacchiando leggermente. Lui le voleva bene infondo. Sapeva che era una ragazza simpatica e buona.
"Grazie" disse appena lei, continuando a fissare lo schermo della televisione.
Anche lei, tutto sommato infondo infondo ci teneva al fratello.
"Com'è andata dunque a Parigi?" gli chiese infatti, e Calum sorrise cominciando a raccontargli tutta la vacanza. 
Calum le chiese poi come se la stesse passando li in Australia, e anche lei gli raccontò la monotona vita di tutti i giorni, fin quando qualcuno bussò alla porta. Era Simon, chi altro sennò?
La ragazza andò ad aprire e lo lasciò entrare in casa. Lui era sempre il benvenuto. 
"Ciao Simon" lo salutò per poi risedersi sul divano. Appena Simon vide Calum lo abbracciò. Si erano conosciuti grazie ad Anne e col tempo costruirono un bel rapporto.
"Come mai sei venuto qui?" chiese Anne dopo che i due sciolsero l'abbraccio. 
"Dovevo scappare da mia madre" ammise scrollando le spalle. Evidentemente sua madre non l'aveva presa molto bene. Dalla bocca della bionda scappò una risatina. 
"Io devo andare. Devo incontrare Meredith. A dopo ragazzi" disse Calum per poi scomparire dietro la porta. Il silenzio regnò per poco più di cinque minuti. I due non sapevano cosa dirsi. 
"Uh, sabato sera c'è una festa. Vuoi venire? ci saranno anche Ashton e Michael!" disse eccitato. Stava iniziando ad amare queste cose da giovani ribelli. 
Anne scosse la testa. Odiava le feste.
"Non sono la stessa cosa senza te!" quasi la implorava, ma la bionda rimase impassibile.
"Ce ne andiamo prima se ti annoi, promesso." fece il mignolo, e alla ragazza scappò un'altra risatina.
"Okay.." si arrese infine, a Simon si formò un sorrisone. 
Era insicura sul fatto di andare alla festa. Non le piaceva quella musica alta, le faceva scoppiare la testa. Poi lì c'erano solo puttane, e lei sicuramente non era una di quelle. Anzi lei odiava essere al centro dell'attenzione.

*** 

Il giorno dopo Simon le disse tutti i dettagli della festa e la ragazza non poteva fare altro che annuire. Non era per niente eccitata per questa festa. Era organizzata da un ragazzo di cui nemmeno sapeva il nome. 
Si erano pure incontrati con Michael e Ashton. Simon voleva diventare loro amico ma Anne non li gradiva più di tanto. Sopratutto Michael non le andava a genio. Ma si ripeteva sempre che con il tempo sarebbero diventati amici.
Decise di saltare l'ora di biologia per andare a prendere un po' d'aria nel cortile della scuola. Non aveva mai fatto una cosa del genere, ma in quel momento qualcosa l'aveva spinta. 
Appena uscì vide un muretto e si sedette. Stava guardando i piedi penzolare avanti e indietro fino a quando qualcuno le toccò la spalla. Inizialmente prese un colpo pensando che fosse uno dei professori, ma si calmò quando vide un ammasso di capelli verdi sbiaditi. Era Michael Clifford. 



SPAZIO AUTRICE : 

Hi or hey🌚
Mi scuso per la grandezza del capitolo ma in questi giorni ho veramente poco tempo, lol. 
Ma come ho promesso eccomi qui👭
Mi farò perdonare col prossimo capitolo che sarà decisamente più lungo. 
Allooora. La protagonista l'ho immaginata un po' come la swift nel video di "I Knew You Were Trouble" come potete vedere nel banner. 
Ringrazio onedslaughs per avermi fatto il banner e vi consiglio di leggere le sue fan fiction perché sono davvero belle. 
Sopratutto di leggere 'How I Met You Father' ----> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2761720&i=1
Che trovate anche su wattpad😌
Volevo dire anche che da questo momento in poi aggiornerò una volta a settimana.
Ringrazio tutti quelli che seguono la storia. Lasciate qualche recensione, dai😏
Alla prossima! 

-xdemisacute

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Capitolo 6
*** Capitolo 5. ***


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Capitolo 5. 

Michael Clifford. Il cuore della bionda si gelò al tocco del ragazzo. Strinse i denti e si allontanò leggermente. Michael sorrise beffardo e si sedette vicino alla ragazza. Si divertiva a vedere le sue reazioni.
"Come mai salti le lezioni? fai la bulla ora?" chiese ridacchiando. La bionda abbassò lo sguardo verso le sue Vans nere ormai rovinate. Non voleva avere a che fare con Clifford. Aveva paura. 
"Potrei farti la stessa domanda" rispose solamente. In quel momento voleva essere in classe. Si maledisse mentalmente per aver saltato l'ora di biologia. 
Ma le intenzioni di Michael non erano cattive. Voleva solo conoscerla un po' meglio. 
"Io lo faccio spesso" rispose scrollando le spalle. Prese un pacchetto di sigarette dalla tasca destra per poi estrarne una e accenderla. Anne fece una faccia schifata. Odiava il fumo. 
"Ne vuoi una?" chiese dopo. La bionda ovviamente disse di no. Non aveva mai provato a fumare e non intendeva farlo. Era davvero una brava ragazza lei. Otteneva sempre buoni voti a scuola, beveva raramente ed era ancora vergine. Non aveva mai avuto una relazione seria forse. 
Il giovane fece spallucce per poi aspirare il fumo. Lo rilassava, più di qualunque altra cosa. 
Anne rimase a guardarlo tutto il tempo. Per un momento lo ritenne affascinante. Il suo modo di tenere la sigaretta, il suo sguardo, i suoi occhi. Era dannamente bellissimo in quel momento. 
Il ragazzo se ne accorse e ridacchiò leggermente facendo finta di niente. Non voleva metterla in imbarazzo. 
"Parla un po', dai. Non ti mangio" disse poi. Anne deglutì e lo guardò negli occhi. Quegli occhi quasi trasparenti, così belli. 
Ovviamente era solo attrazione fisica, niente di più. Non lo riteneva un ragazzo simpatico. E poi non si innamorava dalla prima superiore. 
"Cosa devo dire?" rispose ridendo anche lei. Non sapeva che dire. Preferiva stare zitta ad osservarlo attentamente mentre fumava. 
"Uhm, parlami un po' di te" Michael voleva scoprire qualcosa su di lei sopratutto per riferire il tutto ad Ashton. Magari scoprendo qualcosa tutto sarebbe stato più facile. 
"Non è interessante la mia vita" rispose scrollando le spalle. 
In effetti la sua vita non era una delle più movimentate di Sydney. Le piaceva stare a casa ad ascoltare le sue amate bands oppure a leggere un bel libro. 
"Gusti musicali?" chiese Michael eccitato. Amava la musica, proprio come Anne. Forse anche di più. Era ossessionato. 
"Ascolto tante bands rock. Tu?" anche lei era alquanto eccitata ma non lo dava a vedere. Quando iniziava a parlare di musica non la smetteva più. 
"Anch'io! Che bands ti piacciono?" quando iniziavi a parlare di musica con Michael Clifford lui cambiava completamente. 
"Uhm. The Killers, Green Day, Three Days Grace, Nirvana, Red Hot Chilipeppers e tante altre" Rispose molto velocemente. Quel giorno aveva pure la maglietta dei Nirvana addosso. 
"Conosci i Three Days Grace?" chiese sconvolto. Erano una band poco conosciuta. 
"Si" rispose ridendo. Anne li riteneva bravissimi. Forse era la sua band preferita. 
I due rimasero tutto il tempo a parlare di musica. Avevano trovato qualcosa in comune.
"Wow! Penso che noi due saremo degli ottimi amici!" disse trionfante. La bionda arrossì leggermente per poi scendere dal muretto. L'ora seguente stava per iniziare e non voleva saltarla. 
"Beh, io vado. È stato un piacere, Michael" disse con un sorriso imbarazzato sul volto. Il ragazzo ricambiò il saluto e dopodiché la ragazza se ne andò. 

*** 

Sabato sera arrivò velocemente. Anne si mise dei semplici leggins e una camicia nera. 
Si diresse verso la casa che le indicò Simon e aspettò fuori l'arrivo degli altri. Non voleva entrare da sola, aveva troppa paura di perdersi o di finire nelle mani di qualcuno poco affidabile. 
Quando arrivarono anche gli altri entrarono in quell'enorme villa. Dentro c'era un sacco di gente. La maggior parte delle persone era già ubriaca, Anne non si sorprese. Se le era sempre immaginate così le feste. Piene di gente che balla, beve e si droga. 
Iniziarono a camminare tra la folla ma dopo un po' si persero tutti di vista. Anne imprecò a bassa voce e iniziò a cercare una stanza poco affollata, ma mentre camminava un bicchiere di vodka le finì sulla camicia. 
"Fanculo" sussurrò. Già non ne poteva più di quella festa. E non erano nemmeno passati trenta minuti. 
"Uh, scusa" disse il ragazzo. Anne alzò lo sguardo per vederlo meglio. Era biondo, occhi azzurri bellissimi e aveva un piercing nel labbro. Un figo insomma. 
"Fa niente, fa niente" disse lasciando il ragazzo da solo con un bicchiere vuoto e una faccia leggermente sconvolta. 
Anne intanto cercava una stanza vuota. Aprì una porta ma vide due ragazzi baciarsi sdraiati sul letto. 
-ops, momento sbagliato- pensò tra sé e sé. Tutte le stanze contenevano persone che stavano limonando. Era disperata e voleva tornare a casa. 
Decise di uscire da quella casa per prendere un po' d'aria fresca. Tutto quel chiasso le faceva male. 
Era troppo pericoloso girare da sola alle undici di notte per Sydney. Decise di iniziare a cercare Simon. 
Rientrò nella grande casa e la prima persona che vide fu Ashton. Si diresse verso di lui. Era la sua unica speranza per uscire viva da quella festa. 
"Ashton, puoi accompagnarmi a casa?" gli chiese disperata. Al riccio comparve un sorriso a trentadue denti sul volto. 
"Certo! vieni" disse iniziando a camminare ma Anne lo fermò subito appena vide Simon baciare una ragazza. 
"Quello è Simon?" chiese sconvolta. Non aveva mai baciato una ragazza a vita sua, era sempre stato attratto dagli uomini. 
"Si, c'è qualche problema?" si era dimenticata che Ashton non sapeva che Simon fosse gay. Scosse la testa per poi riprendere a camminare verso l'uscita. Ashton intanto si stava chiedendo se Anne fosse innamorata di Simon vista la sua reazione. In quel momento tutte le sue speranze crollarono. Pensava di iniziare a piacere ad Anne. 
-illuso- pensò. 
I due salirono in macchina e subito dopo partirono. Non si dissero niente durante tutto il viaggio. L'imbarazzo regnava. 
Appena arrivati Anne scese dalla macchina e lasciò un bacio sulla guancia di Ashton. Non dava quasi mai baci. Non facevano per lei. Ma quello era un modo per ringraziarlo. Il ragazzo diventò rosso pomodoro. 
"Grazie ancora, buonanotte" disse con un sorriso stampato in volto per poi poi entrare in casa e lasciare il riccio sconvolto ma allo stesso tempo felice. 
In quel momento dentro il povero Ashton si scatenarono un milione di emozioni. 
-succederà di nuovo una cosa del genere?- si chiese toccandosi la guancia. 


SPAZIO AUTRICE : 

Allooooora. Per farmi perdonare ho scritto subito il quinto capitolo, lol. È abbastanza lungo?:( 
Spero vi piaccia. 
Lasciate qualche recensione pls:( 
Alla prossima settimana! 

-xdemisacute 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6. ***


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Capitolo 6. 

"Non sai cosa hai fatto ieri!" disse Anne ridendo come una matta. Ancora non ci poteva credere. Era una cosa un po' assurda. 
"Cosa?" chiese lui sconvolto. Non aveva la minima idea di cosa avesse fatto la sera scorsa con Sharon Miller. 
La bionda in risposta continuò a ridere. Simon stava iniziando a scocciarsi. 
"Dai, dimmelo" insistette. Allora Anne si fermò. Già immaginava la reazione di Simon. 
"Hai baciato una ragazza" appena sentì quelle parole fece una faccia mezza schifata e poi scrollò le spalle. Era ubriaco e non poteva controllare le sue azioni.
"E poi?" chiese curioso. 
"Non lo so. Me ne sono andata" la bionda ridacchiò immaginando quello che successe dopo. Scosse la testa per riprendersi e ridiventò seria.
I due erano seduti in una panchina in mezzo al verde. Amavano la natura. 
"Io vado a casa. Mamma è già troppo incazzata" Anne annuì e dopo di che Simon se ne andò. 
Lei rimase lì a guardare il vuoto. Si godeva il venticello che le scompigliava i capelli. Amava quel senso di pace. Poi aveva davvero bisogno di un po' di tranquillità. Tutte quelle feste e le nuove 'amicizie' l'avevano un po' scombussolata. Stava succedendo tutto così in fretta. Stava iniziando a cambiare. Non era più la tipa chiusa di una volta che parlava a malapena con i suoi genitori e il suo fidato amico Simon. Stava iniziando a guardare il mondo da un altro lato. 
Scrollò le spalle e si alzò per andare verso casa. Tanto non aveva nulla da fare quella domenica di novembre. 
Le strade erano vuote, non c'era anima viva. Era tutto così silenzioso e pacifico. 
Casa sua era abbastanza lontana ma lei continuava a camminare lentamente con le mani in tasca. Si sentiva in paradiso. 
Dopo un po' vide una chioma verde da lontano. Sapeva già chi fosse. Non tutti si tingevano i capelli di colori accesi come il verde. 
Anche il ragazzo la notò e sorrise. Iniziava a starle simpatica. Non era  così male come pensasse.
Ma i due si salutarono a malapena. Come conoscenti e basta. Non si erano fermati a parlare come l'altra volta. Ad Anne non infastidì la cosa, anzi. 
Tra un pensiero e l'altro la ragazza arrivò a casa dopo dieci minuti dall' 'incontro' con Michael.
Intanto Ashton era ancora in trance per il bacio sulla guancia del giorno scorso. Non se lo aspettava per niente. Questo era un passo avanti. Stavano diventando amici piano piano e Ashton non poteva essere più felice. Doveva raccontare tutto a Michael ma non sapeva dove fosse. 
I suoi pensieri furono interrotti dal suono del campanello di casa sua. Chi poteva essere? Riceveva raramente visite. I suoi parenti vivevano lontano lontano e sua madre era sempre fuori di casa. 
Andò ad aprire la porta e si ritrovò un biondo sorridente. Il riccio rimase paralizzato appena lo vide.
Era Luke Hemmings. Lo conosceva benissimo, era un amico d'infanzia. Non si aspettava per niente la sua visita. 
"Ti ricordi di me?" chiese ridendo leggermente. I due non si parlavano dai tempi delle medie. 
"Ovvio" rispose Ashton imbarazzato. Non sapeva cosa dire/fare in certe situazioni. Doveva chiudergli la porta in faccia oppure farlo entrare? insomma, non erano più amici e non sapeva nemmeno le sue intenzioni. Alla fine si scostò per farlo entrare. Era fatto così Ashton, era troppo gentile. Il biondo entrò con ancora il sorriso stampato in faccia. Le sue non erano cattive intenzioni. 
"Come mai qui?" continuò poi Ashton. Doveva per forza esserci un motivo. 
"Ieri ti ho visto alla festa ma non sono riuscito a parlarti, perciò ho deciso di passare per sapere come stai e anche perché non ci sentiamo da anni" rispose tutto d'un fiato. Ashton appena sentì quelle parole sorrise a trentadue denti. Gli faceva piacere il fatto che qualcuno pensava a lui. 
"È un piacere rivederti! Io sto bene e te?" disse continuando a sorridere. 
-magari potremmo diventare di nuovo amici- pensò Ashton eccitato. Anche lui stava iniziando a cambiare, proprio come Anne. 
"Si va avanti, dai" Quel periodo per Luke era un po' difficile ma non voleva rompere le palle a nessuno. Lui è sempre stato ritenuto forte sin da piccolo. 
"Vuoi qualcosa da bere?" il biondo scosse la testa. Intanto il cellulare del riccio vibrò. Lo prese e lesse il messaggio che Michael gli aveva inviato. 

Da : Michael. 

Fra un'oretta usciamo. Mi sono organizzato con Simon e porterà anche la tua amata. 
Fra cinquanta minuti davanti a casa mia. 

Ashton sospirò e mise il telefono in tasca. Luke lo guardò interrogativo. Pensava fosse successo qualcosa di grave. 
Irwin scosse la testa. Gli dispiaceva lasciare il biondo da solo. 
"Ti va di venire con me?" chiese il riccio. Tanto nessuno avrebbe detto niente. Luke sorrise leggermente e annuì anche se non sapeva dove dovessero andare. 
I due continuarono a parlare del più e del meno fino a quando non era arrivata l'ora di andare. 
Si incamminarono verso casa di Michael e quando il ragazzo dai capelli verdi vide Luke, si irrigidì. Anche lui lo conosceva bene. Anche meglio di Ashton. Non pensava che lo avrebbe rivisto un giorno
La reazione del biondo non fu tanto diversa da quella di Michael. Anche lui si ricordava benissimo di quel bambino con cui giocava al parco. Oppure di quel ragazzino con cui usciva tutti i weekend. O di quell'adolescente con cui ha condiviso la prima canna. 
Michael aveva fatto parte dell'adolescenza di Luke. Era una parte importante della vita del biondo. 

*flashback* 

"Davvero tu vuoi farti una canna?" chiese Luke ridendo. La cosa lo divertiva parecchio. Insomma, non si era mai fatto una canna e il fatto che se ne stava per fare una con il suo migliore amico seduti sul loro muretto -non che loro punto di incontro- lo eccitava parecchio. 
Michael annuì in risposta. Stava già preparando lo spinello. 
Aveva a malapena quindici anni e in quel momento si sentiva così grande. Appena Michael finì il tutto porse a Luke uno spinello e dopodiché accese il suo. Il biondo rimase a fissarlo senza accendere la sua. Gli piaceva osservare i movimenti dell'amico. Il fumo che gli fuoriusciva dalla bocca, le pupille dilatate, i movimenti della testa. Era tutto così tremendamente affascinante ai suoi occhi. 
Dopo un po' decise di accendere il suo spinello. 
-ora o mai più- pensò tra sé e sé. Se lo portò alla bocca per poi accenderlo. Il fumo invase la sua bocca per poi raggiungere la gola, la quale iniziò a bruciare fortemente. In quel momento la sua testa era da un'altra parte. Non pensava a niente. Si sentiva benissimo e non voleva tornare alla 'normalità'. 

*fine flashback* 

Ne avevano passate tante insieme, ma come ogni storia triste i due dopo un po' non si parlarono più. Nemmeno per salutarsi. 
Causa : gelosia. Brutta bestia la gelosia. Rovina le amicizie più belle e forti. 
Michael era diventato geloso nel tempo. Luke iniziava a farsi nuovi amici e Michael aveva paura. Non voleva che qualcuno gli 'rubasse' l'amico. Anche perché una piccola cotta per lui ce l'aveva. Ebbene sì, Michael era bisex. Luke sapeva pure della cotta di Michael. Era il loro piccolo segreto in un certo senso. Il biondo gli aveva promesso che non l'avrebbe detto a nessuno, e così fu. Nessuno venne a saperlo. Luke era un buon amico, potevi dirgli qualunque cosa e lui aveva sempre un consiglio da darti. 
Ma con il tempo la cotta di Michael sparì insieme alla loro amicizia. Un po' triste come storia, ma è la verità. È brutto amare qualcuno che non ricambia. Lui era il suo tutto, ma lui lo riteneva solo un semplice amico. 
Dopo questa storia iniziò a farsi una ragazza dietro l'altra. Diventò una specie di 'cattivo ragazzo'. Ma in fondo era ancora quel dolce ragazzo in cerca di qualcuno da amare e Ashton lo sapeva benissimo. 
"Che ci fa lui qui?" chiese dopo 5 minuti buoni Michael. Erano rimasti in silenzio per tutto quel tempo. Ashton non sapeva tutta la storia nei dettagli perciò non pensava che Michael avrebbe reagito così. 
Il biondo si mordicchiò il piercing che aveva al lato del labbro inferiore. Tutte le ragazze impazzivano per quel piercing. Lo ritenevano affascinante. 
Poi lui era il classico australiano figo. Capelli biondi e occhi azzurri. Quei maledettissimi occhi così belli e profondi.
Erano quelli che fregavano, erano quelli che avevano fregato Michael. 
"Era passato a casa mia e non volevo lasciarlo da solo" disse tranquillamente Ashton. Intanto Michael si sentiva terribilmente a disagio, proprio come Luke. 
Annuì solamente. Di certo non poteva cacciarlo. Era troppo educato per farlo. Doveva solo ignorarlo. Non si sarebbe rovinato la giornata solo per lui. 
I tre iniziarono a camminare verso il punto d'incontro stabilito con Simon. Il silenzio regnava. Si sentivano solo i respiri dei tre giovani. Era tutto così imbarazzante. 
Intanto Simon e Anne li stavano aspettando. Anne continuava a domandarsi perché aveva accettato. Il suo programma era restare a casa a guardare il suo film preferito e riposarsi dalla festa di ieri. Invece era lì per l'ennesima volta con Simon ad aspettare i loro nuovi 'amici'. Erano pure in ritardo. 
Si chiedeva pure perché frequentava solo maschi. 
-devo farmi delle amiche- continuava a pensare. A quello ci avrebbe lavorato più in là. Doveva accontentarsi di questi tre amici che aveva. 
Dopo un paio di minuti arrivarono Michael e Ashton accompagnati da Luke. La bionda appena vide il nuovo ragazzo fece una faccia strana. Lo aveva già visto da qualche parte. Era quello che le aveva versato accidentalmente il bicchiere di vodka sulla sua maglietta la sera scorsa. 
-Un altro maschio? Basta, vi prego- pensò sbuffando rumorosamente. 
"Qualcuno non è di buon umore oggi a quanto pare" disse Michael arrivando seguito a ruota dagli altri due. Una risatina scappò dalla bocca della bionda. 
"E tu" disse Anne indicando il biondo. "Devi offrirmi qualcosa. Ieri mi hai rovinato la maglietta" continuò con noncholance. Prima in una situazione come questa non avrebbe mai avuto il coraggio di parlare ad una persona in questo modo, la nuova Anne stava uscendo dal guscio. 
Il biondo sorrise, anche lui si ricordava della ragazza. 
"Lo conosci?" chiese Ashton poi. Il riccio stava iniziando ad aprirsi piano piano e questa era una buona cosa! 
"Non proprio" rispose la bionda per poi porgere la mano al ragazzo. 
"Anne Smith" disse. 
"Luke Hemmings" rispose stringendole la mano.

SPAZIO AUTRICE : 

HI OR HEY. ECCOMI QUI (anche se in ritardo di qualche giorno) 
In questo periodo non avevo voglia e tempo, rido. 
Comunque eccomi qui💁
Questo capitolo è più lungo rispetto agli altri. Ci tenevo a dirvi che da ora i capitoli saranno molto più lunghi anche perché il mio pc funziona di nuovo🎉
Questo è uno dei capitoli che preferisco di più, aw. Idk.
Cosa succederà nel prossimo capitolo?😏
Lasciate qualche recensione e alla prossima! 

-xdemisacute

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