Again. di _Natalie_ (/viewuser.php?uid=224568)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo I see you ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1- Family- parte 1.. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2- Family..parte2.. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3- It's for you. ***
Capitolo 1 *** Prologo I see you ***
Prologo
-Again-
Prologo "I see you"
"Ciao,
che ci fai qui? Dai puoi rispondermi!" il viso di George
O'Malley era li davanti a lei, che rimaneva immobile a vedere quella
figura.
Rimaneva li ferma, in mezzo alla sua stanza.
"Rispondi dai Geroge!" disse Izzie
Stevens osservando il suo migliore amico.
Geroge non rispose, si avvicinò a lei, per poi abbracciarla.
"Non sono un po' troppo reale Izzie?"
disse dandole un bacio sulla guancia, per poi far sparire il suo dolce
sorriso dietro un aria preoccupata.
"Non ancora, ti prego Geroge, non dirmi per forza
questo! E' un sogno, sto sognando il mio migliore amico morto
no?" Izzie si rese conto della cazzata detto solo
pronunciandola, non poteva accetare ancora il fatto del cancro, del
tumore che aveva già sconfitto.
Geroge la guardò, per poi mettersi nel letto di fianco a lei
"Forse, ne era rimasta una piccola parte, e si
è riprodotto.." disse Geroge prendendole la
mano, stupida allucinazione pensò Izzie.
"Perchè sei voluto morire
Geroge?" disse Izzie con le lacrime agli occhi
"Sono frutto della tua immaginazione Izzie, non posso
darti una vera e propria risposta" disse prendendogli
nuovamente la mano, a lei sembrava reale, così fottutamente
reale, voleva credere che fosse reale, quando invece sapeva
benissimo che non lo era.
"Cosa faccio?"disse guardando George
negli occhi, che sorrise leggermente per poi rispondere
"Conosci già la risposta, Sheperd ti ha
operato un volta, dovresti tornare da lui?" disse tutto
d'un fiato quando Izzie s bloccò a vedere la pareta bianca
di frronte a lei.
"Sono passati così tanti anni, sono cambiate
così tante cose, non posso tornare a Settle!"
George abbassò lo sguardo per poi riguardare la sua migliroe
amica "Se non vuoi morire, devi tornarci".
Izzie si girò verso Geroge "E se io volessi
morire?".
"Non dire cazzate Izzie, non vuoi morire, credi di
volerlo perchè tutti intorno a te sono morti! Ma questo deve
darti il coraggio di andare avanti, hai già mollato la
carriera di medico, dedicandoti a essere una stupida modella, non puoi
lasciarti morire, quindi ora porta il tuo culo a Settle, e smettila di
dire così" disse George per poi scomparire
dal nulla.
Izzie si guardò per terra, pre poi decidere di fare le
valigie.
Prese il suo telefono e avvisò che per il prossimo mese non
sarebbe stata reperibile, poi vide infondo alla stanza la sua valigia,
la prese e iniziò a prepararla, ci mise dentro l'essenziale,
poi prese il telefono e digitò il numero di Meredith.
Dopo pochi squilli sentì un umile "Pronto?" Izzie rimase
immobile, per poi pronunciare poche parole e riattacare.
"Ho il cancro, credo di averlo perchè ho v
isto George a casa mia che mi parlava, Mer sto arrivando sperarando che
Derek possa fare qualcosa, ah si sono Izzie".
*****
Meredith Grey cercò di pronunciare una parola, ma la ragazza
aveva già riattacato.
Rimase immobile, quando vide il volto di Derek apparire dietro alla
porta "Chi era al telefono Meredith?"
disse guardando sua moglie negli occhi, i due avevano discusso, per poi
aver chiarito, Derek aveva deciso di restare, per la sua famiglia.
"Era Izzie!" disse velocemente per poi
sedersi sul letto "Mi ha detto che ha di nuovo delle
allucinazioni.." abbassò lo sguardo, quando
Derek le prese la mano e le diede un leggeero bacio sulle labbra.
"Sta venendo qua vero? Si vede che il cancro si
è rigenerato e che una piccola parte si er depositata e che
io non l'abbia tolto del tutto, penso di poter risolvere, o almeno
spero" disse Derek con molta tranquillità, quando
Meredith ripronunciò il suo nome "Izzie sta
venendo qua, capisci? Devo dirlo ad Alex" disse dando
nuovamente la mano a Derek.
"Non ancora, puoi sempre fare finta di niente Mer,
oppure dirglielo devi scegliere tu, da quando lei se n'è
andata sono cambiate così tante cose, Alex è
felice con Jo, non dovremmo creargli problemi.." disse
Derek, Meredith abbassò lo sguardo "Lo
dirò alla Baily e poi vedremo che fare, grazie
Derek".
****
"Sto andando contento George?"
disse salendo sull'aereo, quando George la salutò
con la mano come se fosse un bambino, Izzie aveva un aereo privato,
grazie ai soldi guadagnati facendo la modella, George era seduto al suo
fianco sorseggiando della birra, poi le sorrise "Rimani
comunque bellissima!" disse prendedogli la mano.
"Ciao George" disse Izzie facendo
scendere una lacrima "Perchè questo
ciao?".
"Non ho mai potuto dirtelo, e mi mancava
dirlo. Ciao George".
Ciao a tutti. Ecco,
questa fan fiction nasce dal mio rewacth ti Grey' s Anataomy, e io
amavo il personaggio di Izzie, sopratutto l'amicizia che aveva con
George, e il suo grande amore con Alex.
Questa fan fiction
è ambientata nel finale della decima stagione, con alcuni
piccoli cambiamenti.
Spero che vi
piaccia, aspetto le vostre recensioni.
Un bacio.
_Natalie_
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 1- Family- parte 1.. ***
Capitolo 1
-Again-
Capitolo 1 - Family-
..parte 1..
"Oggi è il giorno in cui la mia vita comincia. Per tutta la
vita
sono sempre stato solo io, un ragazzino che parla troppo. Oggi divento
un uomo, oggi divento un marito, da oggi dovrò rendere conto
ad
un'altra persona oltre che a me, da oggi divento responsabile di te e
del nostro futuro e di tutte le possibilità che il nostro
matrimonio ha da offrire. Insieme, qualunque cosa accada, io
sarò pronto, per qualsiasi cosa, per tutto, per affrontare
la
vita, per affrontare l'amore, per affrontare le possibilità
e le
responsabilità. Oggi, Izzie Stevens comincia la nostra vita
insieme e ad essere sincero non vedo l'ora".
Vedere Seattle faceva questo effetto, aveva la capicità di
far
ricordare tutte le cose che si erano perse. Sembrava così
stupido invece era proprio così, bastava rivedere le varie
strade che tutto ritornaa in mente, anche dopo anni e anni di
lontananza, e per Izzie la strada verso l'ospedale sembrava
appartanerle.
Camminava e camminava senza fermarsi, come se i suoi piedi si
ricordassero ogni singola via, ogni singolo incrocio, continuava a
camminare, come se non vedesse l'ora di arrivare. Non aveva nemmeno
preso un autobus niente, voleva solo dedicarsi a quella strada, anche
se le gambe le facevano male.
Si sentiva male al solo pensare di rivivere ogni singolo istante.
Si bloccò davanti all'entrata, davanti a quella
panchina
che aveva assistito a tantissime avventure, forse fin troppe.
Girandosi vide il volto di George che le sorrise, per poi farla sedere
al suo fianco.
"Fai finta di niente Izzie, non credo che ti voglia far prendere per
pazza ricordati che io sono qui, sono qui per te" disse per poi
prendergli la mano, per Izzie sembrava reale, sperava fosse reale.
Si incamminò verso l'entrata, quando entrando riconobbe
quell'ospedale, lo conosceva come se fosse una seconda casa, vide un
grupetto di specializzandi parlare con la Torres. Izzie non
vedeva Callie da così tanto tempo, sembrava felice, sembrava
che
tutto le stesse andando per il verso giusto, anche se Izzie aveva letto
sul giornale dell'incidente aereo, di tutto quello che era successo,
della perdita di Lexie, di Mark. Quindi molto probabilmente Callie era
tornata felice dopo tanto dolore.
Izzie le si avvicinò con cautela, come se avesse paura di
quella donna.
"Wilson, in pediatria col dottor Karev, e con questo andate" disse
Callie per poi notare la ragazza bionda che la stava fissando, la
guardò per qualche minuto per poi abbracciarla stretta, non
erano mai state grande amiche, ma eppure quella ragazza le era mancata.
Più o meno.
Callie rimase immobile, notò che aveva i capelli
più
lunghi e un po' mossi, il viso era truccato, e il corpo snello come
sempre, era diventatta sempre più bella. LA
guardò per
poi pronunciare il suo nome.
"Stevens, che cosa fai qui?" disse sorridendole, quando vide lo sguardo
perso di Izzie.
"Ho ancora delle allucinazioni, ho ancora un cancro credo. Sai
dov'è Meredith?" disse tutto d'un fiato, come se non fosse
più un segreto. Come se in questo momento nessuno si
importasse
di Isobel Stevens, quindi non aveva senso tenerlo nascosto, non aveva
senso tenerlo nascosto se nessuno se ne sarebbe preoccupato.
Calli fece un lieve cenno di dispiacere, per poi prenderle la mano "Mi
spiace Izzie" disse quasi come se l'avesse perdonata, come se ormai gli
anni l'avevano resa più perdonabile.
"Dottoressa Torres, scusi ma dove sono le cartele del signor Morrison?
Il dottor Karev mi ha chiesto di prenderle, ma non le trovo, mi ha
detto di chiederle a lei.." disse finchè Callie non la
interruppe "Wilson, calmati, vai a chiedere all'infiermiera qua a
fianco, gliele ho appena consegnate" disse per poi lasciare andare via
quella specializzanda.
Izzie rimase immobile, quado sentì il nome di Karev, come se
fosse un illuminazione.
Callie le sorrise, per poi cercare al chiamare Meredith.
"Aspetta pure qui, Meredith arriverà presto".
***
"Alex, eccole tieni" disse Jo, dandogli le cartelle del signor Morrison
in mano "Grazie, un bacio dottoressa" disse per poi spingerla verso di
se'.
I due si baciarono per poi andare verso la stanza del dottor Morrison.
"Alex, prima Callie parlava con una ragazza bionda, credo sia una nuova
specializzanda, almeno credo" disse ingenua di aver appena incontrato
la moglie del suo ragazzo, Alex non diede molto importanza alle parole
di Jo, si fermò solamente a baciarla, per poi entrare nella
sala
del signor Morrison.
***
"Izzie ciao!" disse Meredith Grey, andando incontro all'amica, per poi
darle un bacio sulla guancia "Quanto tempo, sei cambiata!" disse
aspettando la risposta dell'amica.
"Eh si, per far la modella ho dovuto cambiare un po'" disse per poi
sorridere amaramente, Meredith le prese la mano, per poi portarla
all'asilo, quando Izzie si bloccò di scatto "Ecco vedi
quel bambino infondo alla stanza, che gioca con quell bambina?" disse,
guardando Izzie che osservava la stanza "Si si".
"Ecco loro sono i miei figli Izzie" disse, quando Izzie
l'abbracciò stretta, felice che la vita per Meredith fosse
andata esattamente come lei si aspettava, quando dietro di lei apparve
la Baily.
"Allora, dicevano la verità i miei specializzandi che una
bella
ragazz bionda aveva appena varcato le porte del Seattle Grey!" disse
apparendo dietro Izzie, che si girò e sorrise, quando la
Baily
le mostrò l'anello del suo matrimonio, Izzie sorrise e
l'abbracciò nuovamente.
"Wow, vedo che tutti siete andati avanti nella vostra viita" disse con
un tocco amaro di invidia.
La Baily, la portò in mensa mostrandogli i loro nuovi
specializzandi "Guardali, sono uguali a come eravate voi, poveri e
ingenui!" disse per poi cominciare a ridere "Vieni, ti offro qualcosa"
le tre andarono verso la mensa, sedendosi a una tavolo. Rimasero a
palare per qualche secondo quando da lontano Izzie riconobbe il viso di
Alex.
Rimase immobile, fissando quell'uomo, che stava baciando un altra donna.
Ecco, era la dottoressa che prima parlava con la Torres,
pensò
Izzie, quando vide che venivano verso il tavolo dov'era seduta.
Si avvicinarono, quando Alex senza notare la sua presenza si mise
seduto vicino a Meredith.. Quando notò che tutti stavano
completamente in silenzio, e Jo prendendo l'iniziativa
allungò
la mano verso Izzie "Io sono Jo, tu chi sei? Una nuova specializzanda?"
disse guardandola negli occhi.
"No, io sono Isobel Stevens!" disse senza alzare lo sguardo dal suo
piatto.
Alex rimase immobile dopo quella frase, l'unica cosa che gli
riuscì fu di alzare lo sguardo, alzarsi e andare via
lasciando Jo seduta a quel tavolo. Izzie si alzò
immediatamente dopo di lui, per poi andargli incontro fermandolo
proprio dietro la porta della mensa, Alex la prese e la
portò con se' nell'ascensore. Quell'ascensore.
Non seppe nemmeno perchè lo fece realmente, eppure era
l'idea migliore per scappare da Jo.
"Che fai qui? Cazzo Izzie, non puoi tornare così dal nulla,
rimani comunque mia moglie, anche se mi sono fatto una vita nuova senza
te, e tutto sta andando nel verso giusto" disse urlandogli contro,
Izzie lo guardò ancora, per poi sentire le gambe deboli,
così deboli da non reggerla più, i suoi occhi
cominciarono a chiudersi e si lasciò cadere.
Alex riuscì a prenderla, per poi correre appena
aperte le porte dell'ascensero, andò in pronto soccorso, e
cominciò a fare qualche analisi, per poi scoprirlo.
Izzie, la sua Izzie aveva ancora il cancro.
Avrebbe cambiato qualcosa questo nella sua "nuova" vita?
***
"George, tu capisci ha
un altra, lui è andato avanti, non so' più cosa
pensare" disse Izzie velocemente, come se tutto questo le uscisse di
bocca da solo, quando George si avvicinò e la tenne stretta
per qualche minuto, poi le diede un bacoi sulla guancia, e gli
mostrò un giornale per cui lei aveva fatto la modella.
"Perchè?" disse Izzie osservando il suo grande amico "Tu,
hai abbandonato tutto Izzie, hai abbandonato il tuo sogno, e devi
permettere a te stessa di andare avanti, basta pensare a me, basta
pensare a Denny o ad Alex, inizia ad aprire gli occhi, e
cerca degli amici vivi, non cercare conforto in me, io sono morto
Izzie" disse George per poi allontanarsi sempre di più da
lei "Ti prego George, ti prego non andartene ancora, ti prego resta
vicino a me, ti prego. Io sono persa senza di te, sono solo Isobel
Stevens, prima tutto era facile, tu mi aiutavi in qualsiasi scelta, in
qualsiasi momento, tu c'eri anche quando tutti hanno evitato di
parlarmi. Tu eri il mio migliore amico, tu eri il mio tutto" disse
urlando, continuando a corrergli dietro, quando si sentì
prendere dalle spalle, si voltò e vide Denny che le diede un
bacio sula fronte.
"Stai tranquilla Izzie, respira, ecco così".
****
"Ti
prego George, ti prego non andartene ancora, ti prego resta vicino a
me, ti prego. Io sono persa senza di te, sono solo Isobel Stevens,
prima tutto era facile, tu mi aiutavi in qualsiasi scelta, in qualsiasi
momento, tu c'eri anche quando tutti hanno evitato di parlarmi. Tu eri
il mio migliore amico, tu eri il mio tutto" dalla stanza di
Isobel Stevens si sentivano queste urla, queste urla strazianti per
ogni medico di quell'ospedale.
Meredith si avvicinò velocemente, per poi cercare d i
svegliare Izzie, la ragazza non voleva collaborare, qundo ad un certo
punto spalancò gli occhi e rimase immobile a guardare la
parate sopra di lei.
"Izzie, ehi" disse Mer prendendole la mano, per poi stringerla sempre
più forte "Respira, va tutto bene" disse tenendogli la mano
ancora più stretta.
"Tutti voi siete andati avanti, e io? Beh io, ho firmato circa 20
contratti come modella, ah si poi sono andata a letto con qualche uomo,
ho avuto una storia di due settimane, e per ultimo mi hanno ritrovato
un cancro che credevo di aver combatutto, non posso crederci, mi sembra
impossibile!" disse per poi scoppiare a piangere "Se mi torna il
cancro, riperderò i capelli, e prima che cresceranno ci
vorrà di nuovo una vita, e non avrò
più l'età per fare la modella, e cosa mi
resterà? Niente" Meredith le si avvicinò per poi
sdraiarsi d fianco a lei nel lettino di quell'ospedale.
"Izzie, non piangere, non stare male ancora, io sono qui" disse
prendendedole la mano, e dandole un bacio sulla fronte.
Izzie guardò
muovamente l'amica per poi lasciarsi addormentare fra le sue braccia,
lasciò la presa e Meredith andò a cercare Alex.
***
"Meredith cosa vuoi? Non ho molto tempo" disse Alex, sistemando alcuno
cartelle, qunado Meredith le prese e le mise sotto le sue
braccia, poi guardò negli occhi Alex, nei suoi
occhi vedeva il dolore che era sorto dopo aver rivisto Izzie, lo
abbracciò, per poi continuare a fissarlo.
"Smettila, di fissarmi, sto bene!" disse in modo veloce, come se fosse
uno strappo, Mer sorrise "Non ci credo Alex, si vede che fingi, mi
dispiace, non sai fingere!" "E' che non so' come dirlo a Jo, come posso
spiegargli di Izzie? Come posso raccontargli tutto quello che ho
passato con lei? Io l'ho lasciata amandola ancora, capisci? E ora
sapere che ha il cancro mi fa male cazzo!" disse lanciando le cartelle
che gli erano rimaste fra le mani sul tavolo, quando di fianco a
Meredith vide apparire il volto di Jo, che lo gurdò per
qualche secondo poi cominciò ad allontanarsi, Alex la
guardò e cominciò a urlargli contro.
"Cosa vuoi? Non dirmi cazzate, non dirmi che non ami quella stronzetta
bionda di la, ho capito sai chi è? Ci siamo documentati noi
specializzandi su questo ospedale, lei è Isobel Stevens,
è stata fidanzata con te quasi da subito, per poi lasciarti
andare perchè ti eri fatto una dottoressa.
Ah ricordo, che aveva un amico che poi è morto, come si
chiama.." Jo fu bloccata dalla voce di Meredith che prepootente
urlò "George, okay si chiamava George, e sai cosa? Voi
specializzandi non avete una storia, non avete un amicizia come la
nostra, guardatevi, quando è morta la vostra amica non
sapevate che fare, perchè voi non la conoscievate affatto,
noi invece ci siamo costruiti una famiglia, George era parte della
famiglia, Lexie era nella famiglia, pure Mark era nella
nostra famiglia ormai, e lli abbiamo persi uno dopo l'altro. Izzie, lei
era nella famiglia, e lei forse riusciamo a ritrovarla, riusciamo a non
farla morire, quindi no. Non ti permetto di offendere Alex, e non ti
permetto di offendere i miei amici, perchè non sai nemmeno
cosa significa avere degli amici.
Con permesso, Derek mi sta aspettando":
Ciao a tutti,
ringrazio le recensioni ecco il capitolo numero 1.
Spero vi piaccia un
bacione.
_Natalie_
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 2- Family..parte2.. ***
Capitolo 2- Family parte 2
-Again-
Capitolo 2-Family- parte 2
Per i chirurghi
è sempre stato facile operare, era quetione di aprire, operare
per poi ricucire. Eppure quando sul tavolo operatorio c'era un loro
amico, tutto cambiava, non si pensava più al solo tagliare, ma
si pensava alla vita passata con lui. Eraa strano, sul tavolo operatoio
di quell'ospedale c'erano passati tutti.
Meredith, Cristina, Derek, Mark, George e Izzie, per non parlare dei
vari mariti, padri, tutti sono passati per quel tavolo come se fosse un
rituale.
Ora Izzie doveva tornare su quel tavolo, e sperare di poter
togliere tutto il cancro, Derek ancora non le aveva detto nulla, aveva
solo fatto qualche analisi, Meredith passava i buchi dalle varie
operazioni con Izzie, parlavano di tutto quello che si erano perse, di
tutto quello che era successo.
Non sarebbero mai state come prima, ma come Meredith sosteneva erano una grande famiglia.
Alex rimase impassibile, non reagiva, era diventato una tavola bianca,
come se gli avessero tolto la luce dagli occhi, era ancora fidnzato con
Jo, eppure non riusciva più a sentire quel sentimento dentro di
lui, quel sentimento che lo portava ad amarla.
Callie, anche lei faceva spesso visite a Izzie, forse solo
perchè si sentiva in colpa di aver augurato la morte a quella
ragazza troppe volte. Tutto scorreva come sempre, almeno così
sembrava, o così poteva sembrare.
Meredith finito il giro dei turni, andò verso la stanza di Izzie
per porarle i muffin che aveva comprato alle macchinette "Ehi ciao,
Izzie, pensavo avessi fame, tien" disse consegnandoli il muffin, la
ragazza fece un leggero sorriso, per poi decide di raccontarglii della
sua nuova casa.
Parlarono per un ora, per poi esssere interrote dal cercapersone
di Meredith "Scusa devo andare" disse uscendo di corsa dalla stanza.
Izzie rimase sola a osservar eun muro, poi prese il muffin e
cominciò a mangiarlo "Quelli che facevi tu, erano più
buoni fidati" disse George che era apparso alla sua destra, Izzie si
girò per poi sorridere "Pulisciti, sei sporca di
cioccolato" Izzie allungò la mano verso la bocca per poi pulirsi
il viso.
"Ecco fatto George, contento?" disse sorridendo, George annuì con la testa per poi prenderle la mano.
"Andrà tutto bene, fidati di me. Non puoi morire" disse dandole un bacio sulla fronte.
Izzi abbassò lo sguardo, e senza rispondere mise la faccia sotto
le coperte, pr poi cercare di dormire, anche se le sembrava impossibile.
***
"Meredith come sta?" Disse Alex Karev cercando una risposta dalla sua
amica, che era troppo impegnata con le varie cartelle "Chiedilo a lei
Alex!" disse urlando per poi tornare al suo lavoro, Alex si
spostò per poi notare dietro di lui Jo, che lo prese e lo
baciò.
I due andorono verso lo stanzino, e iniziarono a fare l'amore.
In quel momento Alex capì che il ritorno di Izzie lo aveva segnato, eprchè quel gesto era diventato automatico.
Non provava più la stessa cosa di prima, si sentiva sporco dentro, sentiva di stare tradendo se stesso.
Guardò Jo prima di uscire e senza dire una parola la
baciò, doveva far finta che nulla fosse cambiato, perchè
se qualcuno se ne fosse accorto, lui se ne sarebbe reso conto.
e non voleva rendersene conto.
Era meglio vivere in una bella bugia, che tornar sui propri passi.
Passò davanti alla stanza di Izzie, mentre usciva da quello
stanzino, si appoggiò alla parete, per spiarla, stava leggendo
un giornaletto, quando la riconobbe in comperrtina, notò che i
capelli erano diventati più lunghi e che era bellissima anche
con una veste d'ospedale.
Decise di entrare, infondo non era più un bambino.
Spostò la porta, quando pochi secondi dopo gli occhioni di Izzie
erano puntati su di lui, gli sorrise e mise a posto il giornaletto.
"Come stai?" disse Alex, sedendosi sulla sedia di fianco a lei "Bene,
credo" disse Izzie titubando sulla risposta, per poi riappoggiare la
testa su cuscino "Izzie, come mai hai abbandonato tutto?" si sentiva in
colpa per questo, gli prese la mano, come se fosse un abitudine tenere
la sua mano stretta.
"Non avevo niente per cui lottare, ho perso tutto quello in cui
credevo" disse amaramente per poi tornare a guardare Alex "Mi
hanno visto e mi hanno chiesto di posare per alcune foto, allora ho
deciso di lasciare la medicina e di dedicarmi solamente a fare la
modella" Alex le prese la mano per poi darle un bacio "Terrò
sempre a te Izzie, dai fatti un po più in la" disse
facendola spostare, per poi coricarsi al suo fianco.
"Ci
sono io qui, stai tranquilla, respira Izzie" disse Alex prendogli la
mano, per poi darle un bacio sulla guancia "Non aver paura di
niente, ci siamo noi qua, siamo la tua famigla, qui ti sentirai sempre
a casa a Izzie.
So' che ti manca George, e io non posso nemmeno pensare di paragonarmi
a lui, ma se vuoi possiamo essere amici, posso essere tuo amico" disse
prendegli la mano, Izzie lo guardò per poi distogliere lo
sguardo.
"Non potremmo mai essere amici Alex, io ti ho amato, ti ho amato
davvero, e ora non puoi chiedermi di essere tuo amico, non poi
assolutamente chiedermi di esserti amica.
Ora hai una ragazza, vivi con lei, stai con lei, non stare con
me, ama lei Alex" disse per poi tornare a guardarlo, poi vide il volto
di Alex cambiare, come se dovesse piangere da un momento all'altro.
"Non posso amarla se tu sei qui in un lettino di ospedale. Non posso
amarla se respiariamo la stessa area. Non posso amarla se so' che tu,
anche per poco, mi ami ancora.
Non posso amarla se tu sei presente Isobel Stevens" Alex abbassò
lo sguardo, poi si alzò delicatamente per poi allontanarsi da
lei, guardò il pavimento, poi uscì dalla
stanza senza darle il tempo di rispondere. Izzie si guardò la
mano, per poi portarsela al petto "Vedi George, mi fa male qui, mi fa
male il cuore, e non per la malattia, ma per Alex, sento un vuoto
dentro da quando lui mi ha lasciato George e ora sentendo questo mi
sento morire George" dise Izzie per poi cominciare a piangere.
George le prese la mano, per poi restare in silenzio di fianco a lei
"Resta qui con me George, resta con me" disse Izzie, quando George le
diede un bacio sulla guanci a "Io resterò vicino a te
finchè tu mi vorrai vicino a te" disse per poi sdrairsi
esattamente nel posto in cui era stata Alex pochi secondi fa.
Solo che George non era reale e lei doveva capirlo.
***
"Quindi Derek riesci a operarla?" disse Meredith guardando il marito
negli occhi ""Dimmi che riesci" Meredith spereva che Derek riuscisse
nuovamente a operarla, che riuscisse a salvarla un altra volta "Non lo
so' Meredith, ho fatto gli esami, e posso toglierlo, ma c'è un
punto che mi sfugge,un punto in cui non riesco ad arrivare, per quello
è tornato" disse dandogli un bacio leggero sulle labbra.
Meredith lo guardò, poi andò verso la dottoressa Kepner
che stava aspettando fuori dalla stanza Jackson "Che fai qui April?"
disse sorridendo "Aspetto Jackson che dopo mi porta a cena fuori, mi
sembra ancora tutto così meraviglioso" disse dandogli un
abbraccio, poi dopo pochi secondi li vide andare via insieme.
Meredith guardò nuovamente la stanza di Izzie, continuava a
passarel i davanti, vedendola parlare conil vuoto, il suo vuoto era
George. Meredith un po' la invidiava perchè avrebbe dato tutto
per poter salutare nuovamente Lexi, anche solo per dirle un ciao.
Gli mancav la sua felicità, ora che anche Cristina se ne era andata a volte si sentiva sola, stranamente sola.
Jo passò di fianco a lei, per poi iniziare a parlarle "Meredith,
scusami, mi sono resa conto solo dopo della cazzate che stavo dicendo,
come sta la tua amica?" diss guardandola, quando Meredith rispose solo
un umile "Si", per poi andarsene quando Jo le prese un braccio e la
fermò nuovamente "Io le stavo parlando Meredith", Mer si
girò e le urlò contro "Dotteressa Grey" disse
correggendola.
"Davvero, ora le parlerò da ragazza di Alex, non come sua
specializzanda, io non so' cosa ha Alex, è diventato cupo,
triste e non reagisce più a nulla, come se l'avessero spento.
Sai qualcosa Mer?" disse cercando una risposta dalla dottoressa che
aveva davanti, lei non rispose, semplicemente si allontanò.
Non doveva interagire con i suoi specializzandi, non doevva più affezzionarsi a nessun'altro.
Per i chiururghi i legami affetivi dovevano restare fuori dalla sala
operatoria, nessun contatto, niente. Invece tutti si erano
legati, tutti erano diventati ua grande famiglia.
A volte si perde qualcuno della famiglia, e molto spesso ci si sente
morire, perchè tenevi a quella persona, però bisogna
lasciarlo andre.
Bisogna andare avanti e romperei ponti col passato.
Solo per evitare di soffire.
Chiudere gli occhi e andare avanti.
Ehi ciao a tutti, graziedelle vostre recensioni! Davvero mi date lo stimolo pe continuare queta storia.
Un bacioneee <3
_Natalie_
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 3- It's for you. ***
Capitolo 2- Family parte 2
-Again-
Capitolo 3-It's for you
Per Izzie. uno dei giorni più brutti della sua vita fu il
giorno
della morte di Danny, anche se in quel momento aveva ancora George,
quindi valutando la sua vita, i giorni felici che ha avuto sono quelli
che ha collezionato con persone che ormai non ci sono più.
Invece con quelle che sono ancora vive le allontana per facilitarsi la
convivenza.
E' sempre stata in bilico tra il rapporto che aveva con Alex e quello
che aveva con George, più di una volta aveva desiderato un
cancro per poter parlare ancora con lui. Ora lo stava facendo e si era
resa conto che non era giusto tenere legato a se' un ricordo.
Perchè George ora era solo un ricordo, niente di
più. Le
mancava in ogni istante,ma sapeva benissimo che non sarebbe potuto
tornare, eppure ora lo vedeva di fronte a lei seduto sulla sedia gialla
che stava di fianco alla porta della sua camera, con il solito sorriso.
Ancora ricordava la frase che lui le aveva dedicato "Perchè
anche quando non ci sei, io mi giro a cercarti", se solo avesse potuto
dire a George che anche lei tutt'ora quando qualcuno faceva una battuta
si girava a cercarlo, ma non lo trovava mai.
"George, perchè è così difficile
affrontare il
passato?" il ragazzo si alzò e le si avvicinò
dandole un
bacio sulla guancia "Sono i ricordi che affioriscono il problema.
Possono disturggerti e lasciarti l'amaro in bocca" disse per poi
tornare a sedersi. Izzie fu interrotta dall'arrivo di Derek Sheperd che
le si avvicinò "D'accordo Izzie, domani ci sarà
l'intervento, sai che ci sono dei rischi.." Izzie prese la mano di
Derek "Non ti preoccupar Derek, sono pronta a tutto, spero di vincere
io la guerra" disse per poi scoppiare a ridere, Derek fece un umile
sorriso per poi uscire frettoloso dalla stanza.
La sorpresa avvenne quando incrociò lo sguardo di Jo fuori
dalla
porta di Izzie, si salutarono con un cenno della testa, Jo prese
coraggio ed entrò nella stanza di Izzie "Ciao" disse
velocemente
come se dovesse scappare da un momento all'altro "Vorrei chiederti una
cosa?" Izzie alzò lo sguardo e incrociò gli occhi
della
ragazza "Dimmi, ti ascolto".
Jo si mise un po' più vicino finchè non
trovò le
parole "Sto con Alex da un po', lo so' che è difficile da
credere la specializzanda con lo strutturato di ghiaccio. Si
perchè io sono difficile da capire, ma Alex lo è
molto
più di me, mi è così difficile entrare
nella sua
testa sai? Tu sei stata sua moglie quindi penso che il rapporto che tu
avevi con Alex era cento volte migliore di quello che lui ha con me.
Però volevo chiederti non tirarlo a te. Perchè se
tu
continui a tirarlo a te lui tornerà da te. Quindi ti prego:
lasciamelo" Izzie rimase bloccate dalle parole di quella ragazza dai
capelli neri. La guardò per qualche istante e si
lasciò
scendere una lacrima "Non volevo venire qua e stravolgere la vita di
Alex, sono venuta qui solo perchè Sheperd è il
miglior
neurochirurgo dell'intera America. Non volevo metterti in discussione
Jo, mi dispiace. E' tutto tuo, ora puoi uscire dalla mia stanza?" Jo
sorrise, per poi lasciare la camera di Izzie alle sue spalle, fuori
dalla porta vide Meredith che la fermò "Cosa facevi qua
dentro?"
disse fermandola per un braccio "Volevo parlare con Izzie e
così
ho fatto " "Domani verrà operata, non mettergli in testa
ulteriori pensieri. Non penso che se lo meriti, ora vai a lavorare!"
disse Mer lasciandole il braccio. Entrò nella stanza con un
cupcake tra le mani "Ecco, penso che ti piacerà, si
è
sempre delle macchinette ma so' che sarà buono" disse
dandole un
bacio sulla guancia "Mer, pensi che ho rovinato tutto venendo qua?"
"No, non hai rovinato nulla. Non ascoltare quella specializzanda
gelosa, lei non può capire la tua importanza. Non le stai
rubando niente, se ti ha parlato di questo. Alex è grande e
maturo penso sappia ragionare con la propria testa" disse guardandola
fissa negli occhi "Non pensavo ad Alex come ragazzo da così
tanto tempo, Mer ti giuro non sono venuta qua per rubargli Alex, anzi,
avevo chiuso quel capitolo della mia vita, anche se non posso negare
l'effetto che mi fa' vederlo...Ma quelli sono problemi miei, non ho
messo in mezzo nessuno" disse cominciando a piangere "Non so' come
aiutarti, non ti sei mai voluta fare aiutare da me, o da Cristina.."
"Lo so', non ho mai voluto molta gente intorno..." disse asciugandosi
una lacrima col camice.
"Io pensavo di aver chiuso con Seattle, capisci? E' così
difficile!" Mer gli prese la mano e sorrise "Tutto si
sistemerà
Iz".
***
"Alex pensi di fermare la tua fidanzata psicopatica o devo
ammazzarla io stessa?" disse Meredith urlando contro ad Alex,
che
si fermò ad osservarla "Non capisco cosa succede?" "Succede
che
ha parlato con Izzie e ora sta piangendo in camera sua, è un
po'
troppo emotiva in questo momento, ma lei è già
emotiva di
suo, mettici che ha appena scoperto di avere di nuovo un cancro!" disse
Meredith per poi guardarlo "Okay, ho capito, so' cosa devo fare,
organizziamole un specie di festa, nella sua camera con tutti quelli
che sono rimasti nell'ospedale che conosce" Alex fece una mezza smorfia
"Intendi me, te e Callie?" Meredith rimase perplessa "Non ci avevo
pensato, però potrebbe servire come ai vecchi tempi. Io e
te"
disse convinta "E io come lo spiego a Jo?" disse con un sorriso da
prendere a schiaffi "Dico, che la convinco io" "E festa sia!"
***
La sera arrivò presto a Seattle, quando Meredith prese Alex
sotto braccio ed andò verso la stanza di Izzie. La trovarono
appoggiata da un lato ad osservare un muro. O a parlare con qualcuno ai
loro occhi invisibile.
"Ehi, serata come ai vecchi tempi? Okay non siamo tutti,
perchè
ci siamo un po' persi....ma eccoci, i rimasti" disse Meredith dandole
un bacio sulla fronte, per poi lasciare spazio ad Alex "Ah, io non so'
fare un fottuttissimo discorso quindi, eccoci, volevamo farti sentire a
casa" disse avvicinandosi, come se fosse imbarazzato dalla donna che
prima lo consoceva benissimo.
"Grazie" Izzie rispose così seccamente, come se tutto questo
non
le servisse, invece sapeva benissimo che ne aveva bisogno, ma era
più facile ammettere che non aveva bisogno di nessuno,
così non avrebbe più sofferto "Raccontaci della
tua vita
da modella?" disse Mer ccercando di rompere il ghiaccio "Oh, niente di
che. Mi hanno visto e hanno deciso che avrei potuto posare per qualche
giornale, accettai e dopo quel giorno diventai carne fresca per i
medici" disse velocemente, come la sua vita non fosse importante.
Cosa potevano fare Alex e Mer se la ragazza che avevano di fronte non
era più la Izzie che loro conoscevano.
"Com'è successo con Jo, Alex?" disse Izzie voltandosi verso
di lui, osservando i suoi grandi
occhi da cerbiatto che si facevano sempre p iù piccoli per
l'imbarazzo provocato da quella domanda "E' successo tutto
dìimprovisso, nessuno ci avrebbe scommesso un dollare,
invece ora siamo felici" disse liquidando così quella
domanda.
Non sarebbero mai potuti essere come prima, era impossibili.
Erano tutti cresciuti, non erano più i poveri specializzandi
che dovevano dare retta alla Nazzista.
Erano diventati persone nuove.
Mer si avvicinò a Izzie lasciandogli un leggero bacio sulla
guancia "Ti saluta Cristina, mi ha chiamato ieri e mi ha detto di dirti
che sei bellissima sulla copertina di Cosmopolitan" Izzie emise una
leggere risata, per poi tornare a guardare Meredith "E tu come stai? La
tua bambina?" Mer sorrise e iniziò a raccontare alcuni
aneddoti su la sua piccola Zola, così passarono quasi
metà serata a lasciare parlare Mer.
Forse non erano più gli stessi, però potevano
imparare a consocersi.
Di nuovo.
***
Jo, passò con Steph davanti alla stanza di Izzie, gli
raccontò della loro conversazione nel pomeriggio, poi si
girò verso di lei "E' ancora li, non viene mai a casa,
rimane quasi tutte le sere in ospedale con Mer e Derek per capire come
operarla, ultimamente la sua vita sta girando intorno a lei" disse con
tono triste, per una volta stava capendo che non era Izzie a tenere
Alex legato a lei, ma che era Alex stsso a tenersi legato a lei.
Prese Steph e la portò fino a dei lettini per poi sedersi
"E' come se il mio mondo, mi stesse crollando addosso, cazzo" disse
appoggiandosi al muro dietro di lei "Vedi con Alex andava
tutto bene, non avevamo problemi in quest'ultimo
periodo finchè non è arrivata lei, con i lunghi
capelli biondi e negli occhi un ricordo di un Alex che ora non
c'è più" disse per poi tornare a respirare
regolarmente "Parliamoci chiaro Steph, io non sarò mai lei,
non abbiamo passato le stesse cose,
non abbiamo passato nulla a confronto, ma io lo amo e non voglio
perderlo" disse, quando Steph la guardo negli occhi "Non so' cosa dirti
Jo, non dovresti parlarne con me, ricordi cosa mi ha fatto Jackson? Non
sono proprio la persona migliore a cui chiedere consigli d'amore. Ma
continuo a pensare che se parlassi con lui tutto si risolverebbe e
tutti i tuoi dubbi saranno massi da parte" disse quando l'amica si
alzò e sorrise "Speriamo".
***
"In bocca al lupo Iz" disse George dandole un bacio sulla guancia "Ci
riuscirai, lo sai Derek è il migliore" disse facendole
l'occhiolino, sentiva in lontananza le voci dei dottori, la voce di
Derek era pressente e riusciva a tenerla calma, non sapeva se ne valeva
la pensa salvarsi, eppure non poteva fare altrimenti: la morte le
faceva più paura.
"Se lo faccio è per te, George" disse per poi crollare in un sonno profondo provacato dall'anestesia.
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