Il senza anima

di The_Dark_Wolf_09
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Esorcisti ***
Capitolo 3: *** Caccia ***
Capitolo 4: *** Lussuria ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Francia /ore 6:07/ anno 1798

Gli alberi erano enormi, con chiome maestose.
Si sentiva il forte odore di rugiada accompagnato dal cinguettio degli uccelli.
Una figura camminava tranquillo fra le giovani e vecchie betulle.
Indossava un mantello nero, ormai invecchiato nel tempo.Sotto di esso si poteva veder uscire una grossa 
elsa.
Il cappuccio copriva il suo volto.
Camminava li, senza nessuna preoccupazione finchè...
-Agata...quanto tempo-
Seduto su un ramo dell'albero di fronte alla figura incappucciata vi era un ragazzo.
Dimostrava come minimo venticinque anni.
Aveva dei capelli color oro pettinati all'indietro che gli arrivavano fino alle spalle.
Era a petto nudo, una giacchetta aperta gli copriva appena le spalle e aveva un paio di calzoni neri.
Un bel ragazzo non c'è che dire...se non fosse che i suoi occhi erano rossi.
-Non chiamarmi così- ringhiò la figura incappucciata.
Il ragazzo si mise in piedi -Giusto Agata, ora tu vuoi che io ti chiami con quel nuovo nome che ti hanno
dato gli umani- si gratto il mento -Come che era...a giusto, Raven!-
Raven lo scrutò -Cosa vuoi Feu?-
-Principe Feu! Ricordatelo bene- si mise una mano tra i capelli -E comunque sono qui per ordini di mio
padre, sai...ti vuole morto-
A Raven scappo un sorriso -Come sempre-
-Sai però a me non mi va di sporcarmi le mani, perciò ti lascio. Ma in buona compagnia- 
Del fuoco cominciò a circondarlo e sparì in una nuvola di fumo.
Prima di andare però urlò -Addio Agata-
-Sbruffone- disse mordendosi il labbro Raven.
Quattro figure erano comparse dal nulla.
La loro pelle era di un rosso sangue, tale al colore dei loro occhi.
Un paio di corna ricurve all'indietro spuntavano dal loro cranio pelati.
Le loro gambe non erano umane ma più simile a quella di una capra, le loro mani erano provviste di
enormi artigli neri.
-Mi lasci con questi dilettanti-
Raven afferrò l'elsa della spada che portava sotto al mantello.
La sfoderò tenendola con una sola mano.
La lama era completamente nera con venature argentate, aveva solo il filo da una parte.
L'elsa era coperta da una pelle rossa.
Aveva sopra un incisione: "devourer"
Per certi versi poteva sembrare un coltello da cucina gigante.
I mostri si avventarono su di lui.
Il primo fù tagliato in due dalla enorme lama.
Il suo sangue nero  schizzò ovunque.
Con un movimento fluido taglio di netto il braccio al secondo che cadde a terra per il dolore.
Con un calcio gli frantumò la testa.
Gli ultimi due rimasti sussurrarono parole incomprensibili per Raven.
Dal del fuoco accanto a loro spuntarono due spadoni che impugnarono.
-Demoni spadaccini, interessante-
I due con le spade in pugno si lanciarono su Raven.
Le spade scozzavano tra di loro, producendo scintille.
Tutti muovevano quelle enorme spade a velocità inumana.
Però Raven era più veloce.
Tranciò di netto le due mani del demone più vicino e lo trapassò con la spada.
Esso cadde a terra con un tonfo.
L'ultimo stava sudando freddo.
Tentò il tutto per tutto.
Impugnando la spada con due mani si lanciò su Raven.
In pochi secondi si ritrovò a terra con la spada distrutta e una ferita a un fianco.
Raven si avvicinò mettendogli un piede sullo sterno e puntandogli la spada alla gola.
-Ti prego non uccidermi-
La spada ricadde con forza nella sua trachea, sporcando di sangue tutto i terreno circostante.
Il demone prima di morire vide Raven che si toglieva il cappuccio, e due occhi di colore diverso fissarlo
con disgusto.
-Riposa in pace...demone-


Angolo autore
Ed ecco la mia nuovissima storia!!
Spero che vi piaccia, vorrei sapere cosa ne pensate...e se e il caso di continuarla =D
Se posso caricherò un capitolo alla settimana.
Alla prossima
-DarkWolf-

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Capitolo 2
*** Esorcisti ***


USA / New York / ore 19.00 /  4 dicembre 2013

Elise era seduta al centro della enorme stanza.
I suoi capelli biondi erano raccolti in una coda.
Indossava un lungo vestito bianco decorato da lunghi nastri di colore oro che gli arrivava 
fino alle caviglie, sulla manica sinistra era cucita una croce rossa .
Il suo piccolo naso pieno di lentiggini e la sua piccola bocca erano coperti da un velo bianco.
Gli occhi di un color nocciola fissavano il vuoto.
-Elise...-
Un uomo sulla quarantina era entrato nella stanza vuota, indossava una lunga tunica blu.
-Padre-
-Oggi è il giorno, sei pronta?-
Elise fece un lungo respiro per poi esclamare a gran voce -Sono pronta!-
-Allora oggi, giorno del tuo diciottesimo compleanno, di fronte hai tuoi antenati che ti guardano dal 
cielo, ti do il benvenuto nell'ordine-
Elise abbassò lo sguardo, erano anni che aspettava quel momento.
-Con l'autorizzazione del Supremo ti do l'accesso all'ordine. Ordine nato come quello dei Templari.
Ma da secoli tramutato in quello degli Esorcisti-
Fece un respiro profondo -Giuri di servire il credo?-
-Giuro sul signore?-
-Giuri di servire sempre o soltanto il nostro Supremo? Inferiore solo agli angeli e a Dio-
-Giuro sul signore-
-Giuri di dare la tua vita per lo sterminio dei demoni?
-Giuro sul signore-
-Dimostralo-
Dalla manica della sua tunica estrae un piatto d'oro, con sopra lo stemma dell'ordine:
una grossa croce rossa con dietro un leone e un drago intenti a combattere.
Lo poggiò a terra -Procedi-
Elise si avvicinò al piccolo piatto.
Da sotto la gonna sfoderò un pugnale, la lame era lucida e di un bianco pallido.
L'elsa era fatta di puro argento con sopra rilegato lo stemma degli esorcisti.
Con un pò di timore se portò la lama sul palmo della mano.
Non riuscì a trattenere una smorfia quando vide il suo sangue scarlatto uscire dalla sua pelle, per 
ricadere al centro del piattino.
-Elise, ti do il benvenuto nell'ordine! Sono fiera di te- disse il padre con un sorriso.
Abbracciò la figlia e gli sussurrò all'orecchi -Anche tua madre lo sarebbe-
Una lacrima scese sul viso di Elise.

Era passata un ora dal rituale, ora la ragazza era una esorcista a tutti gli effetti.
Il taglio era stato medicato da un suo compagno di nome Marcus, un uomo sulla trentina.
Era lui che curava i feriti nella villa.
La villa...
Era un enorme edificio che si trovava alla periferia di New York.
Ospitava ben 24 persone, tutti esorcisti o ragazzi che puntavano nel diventarlo.
Naturalmente la villa aveva una copertura, un ritrovo per persone con un determinato talento. 
Così la vedevano le persone normali, non potevano certo rilevarsi per quello che erano...un ritrovo di
esorcisti che combatte demoni in tutta New York.
Molte città avevano un ritrovo simile, per proteggere le persone comuni dal continuo attacco dei 
demoni.
-Elise?- bussarono alla porta della sua stanza.
-Che cosa c'è?-
-Tuo padre ti vuole-
Suo padre...il rappresentante della tenuta. Era lui che dava gli ordini li.
In pochi minuti si preparò.
Si era levata quel lungo vestito bianco, ora al suo posto vi erano un paio di leggins neri e una camicia
bianca. Sulla mano fasciata aveva messo un guanto a mezzedita.
Il pugnale era legato alla vita.
Uscì dalla sua stanza attraversando i lunghi corridoi della villa, ogni tanto incontrava un suo 
compagno che si congratulava con lei per essere entrata nell'ordine.
Raggiunse in poco tempo l'ufficio di suo padre.
Un ragazzo si sarebbe facilmente perso tra i numerosi corridoi della villa ma lei no. Quella era la sua
casa dall'età di 7 anni, ormai la conosceva a memoria.
Bussò alla porta.
-Entra-
Spalancò la porta e fu catapultata nello studio del padre.
I muri erano coperti da enormi librerie che contenevano libri di ogni genere, mentre dove vi era spazio
erano appese enormi spade o asce. Tutte armi che il padre usava.
Lui era seduto lì, al centro della stanza su una comoda poltrona di pelle nera dietro una enorme 
scrivania di legno pregiato.
-Elise, ho un incarico per te-
-Cosa?-
-Hai sentito bene, ti ho addestrato per ben 15 anni. Ormai sei anche una esorcista, sei pronta-
-Ma sono esorcista solo da un'ora!-
-Non preoccuparti, non ti manderò da sola. Senza contare che sono solo Posseduti-
Posseduti, esseri umani che hanno venduto la loro anima al diavolo.
Sono esseri controllati da dei demoni parassita, che per sopravvivere devono nutrirsi di sangue umano.
Un pò come i vampiri.
-Chi mi accompagnerà?-
-Ian-
Per fortuna
Ian era un suo amico d'infanzia. Erano praticamente cresciuti insieme.
Si sentì bussare.
-Ian entra-
Ian entrò, i suoi capelli rossi erano arruffati e i suoi occhi verdi guizzavano dal padre di Elise a lei.
-Cosa ci fa qui Elise?- chiese
-Sarà a tua spalla per questa notte-
-Ma non è esorcista solo da un' ora?-
-Sono pronta- disse Elise con sguardo fiero.
-Se lo dici tu- disse Ian con un sorriso.
Era proprio un bel ragazzo.
"Ma cosa va a pensare" pensò Elise.
-Padre a dopo-
-Buona fortuna-

L'aria quella notte era fredda.
Erano di fronte a una discoteca, luogo in cui secondo gli informatori si trovavano i tre Posseduti.
- Gli informatori dicono che ci sono ben tre Posseduti in quella discoteca- aveva detto Ian un'ora prima
-Il nostro compito è attirarli  nel retro e eliminarli-
-Capito-
-Ma hanno segnalato anche la presenza di un'altro demone- aveva detto Ian serio.
- Di che si tratta?-
-E' un demone non ancora identificato, si nutre di carne umana. Ma attacca solo criminali o assassini, strano
per un demone. Di solito le loro vittime vengono scelte a caso.-
-Dobbiamo eliminare anche lui?-
-No, se lo individuiamo dobbiamo fuggire-
-Cosa?-
-Da solo è riuscito ad eliminare ben quattro tra i migliori esorcisti in un'altra città-
-Wow, è un pezzo grosso. Come è fatto?-
-Ti ho già detto che non è stato identificato.Nessuno è sopravvissuto per raccontarlo, però a un nome...-
-Cioè?-
-E' soprannominato Raven...-



Angolo Autore

Finalmente ho finito *sviene*
Allora ecco a voi dei nuovi personaggi...Elise e Ian. =D
Ringrazio Marty060201 per aver recensito il primo capitolo e messo la storia tra le seguite=)
Ringrazio anche Drachen per aver messo la storia tra le preferite =D
sPero che la storia vi stia piacendo, Alla prossima
-DarkWolf-

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Capitolo 3
*** Caccia ***


Ian era già entrato nella discoteca.
Avevano deciso di entrare separati.
Ma ora dopo dieci minuti era ora anche per lei di muoversi.
I suo tacchi risuonavano sul cemento del marciapiede e la sua giacchetta di pelle svolazzava per colpa del vento.
La prese e la richiuse subito, sotto di essa erano nascoste due pistole e il suo pugnale. S e qualcuno vedesse
le sue armi si scatenerebbe il panico.
Si mise in fila per entrare, quattro normalissime persone erano davanti a lei. Probabilmente volevano ubriacarsi o cercare roba per "sballarsi".
Ma il primo della fila attirò la sua attenzione.
Era un ragazzo che dimostrava almeno una ventina d'anni.
I suo capelli erano un castano chiaro.
Indossava un paio di jeans blu e una canottiera bianca con una felpa nera.
Non riuscì bene a vederlo in faccia ma vedé che portava un paio di occhiali neri.
Un bel ragazzo...ma non fu quello ad attirare l'attenzione di Elise.
Sulle spalle portava una enorme,ma proprio tanto,custodia per chitarre.
Che razza di strumento suona?
Quel pensiero si perse quando il ragazzo entrò.
Devo concentrarmi sulla missione
Dopo aver pagato il biglietto entrò.
La musica era altissima, assordante.
Al centro della enorme stanza tantissime persone ballavano scatenate, tutte molte vicine.
Infatti la discoteca era enorme ma per la moltissima gente Elise faceva fatica a muoversi.
Si diresse ai lati della stanza, dove vi erano i tavoli.
Li vi era molta meno gente, al massimo qualche gruppo di amici intenti nell'ubriacarsi.
Si sedette per aspettare, i compito di individuare i posseduti era di Ian, lei lo avrebbe dovuto aiutare ad eliminarli.
Devo andare in bagno
Si alzò.
Fece qualche passo e sbatte contro qualcosa di duro.
-Mi scusi- disse.
Si rese conto si era scontrata con il ragazzo di prima.
Gli aveva fatto cadere gli occhiali e rimase a bocca aperta quando vide i suoi occhi.
Un occhio marrone e un occhio verde erano intenti a fissarla.
Notò anche che sul volto del ragazzo vi era una grossa cicatrice, partiva da sopra l'occhio destro per finire dall'altra parte del volto, in una specie di "/".
A tracolla aveva ancora l'enorme custodia per chitarre.
-Non si preoccupi- disse con un sorriso.
Raccolse gli occhiali e si avviò.
Forse è un musicista? E proprio un bel ragazzo
Si mise una mano in fronte. Ma perchè pensava certe cose...in missione per giunta.
Sentì il suo cellulare vibrare in tasca.
-Ian?-
"Elise, ho trovato i tre posseduti."
-Perfetto, dove sei-
"Sono nel retro della discoteca, purtroppo non sono riuscito ad salvare la ragazza che avevano portato con loro..."
-Cazzo...ti raggiungo subito-
In poco tempo raggiunse Ian nel vicolo dietro alla discoteca, era molto grande ma comunque ben nascosto.
Si affiancò ad Ian dietro a un cassonetto.
I tre Posseduti erano davanti a loro, intenti ad nutrirsi della loro preda.
Due chiodi erano conficcati nelle mani della donna e la tenevano inchiodata al muro.
Uno dei suoi occhi  penzolava fuori dall'orbita, attaccato solo da un sottile filo di carne.
Il  torace era stato completamente aperto. Dal suo busto uscivano gli organi interni, tra cui l'intestino che arrivava fino al terreno.
Altri brandelli di fegato e pancreas erano sparsi in giro.
Un conato di vomito risalì a Elise ma lo rimandò giù.
-Sei pronta-
Ian era di fianco a lei, con due pugnali stretti nelle mani.
Elise tirò fuori le pistole cariche -Andiamo-
Ian salì sul cassonetto e con un salto fu sopra a uno dei tre Posseduti, i suo pugnali lo trafissero alla testa e al torace. Il suo sangue nero cominciò a fuoriuscire dal corpo
sporcando di nero le mani del giovane.
Il secondo appena compreso la situazione si lanciò su Ian ma una pallottola gli attraversò il cranio.
Cadde a terra stecchito.
L'ultimo fece per scappare, ma si ritrovò il pugnale di Elise conficcato nella caviglia.
Cadde a terra cercando però di scappare strisciando.
Ian si avvicinò -Verme fino alla fine...-
Il suo pugnale penetrò nella cervella del demone causandone la morte.
-Che ti attenda l'inferno demone- sussurrò Ian.
-Abbiamo finito?-
-Si Elise. E ora sei una esorcista a tutti gli effetti.-
Fece un profondo respiro.
-Sono fiero di t...-
Non riuscì a finire la frase, una lama ricurva usciva dal suo petto.


Angolo autore

Eccomi con un nuovo capitolo =)
Cercherò di caricare i prossimo il prima possibile...ma con l'inizio della scuola la vedo dura -.-
Comunque volevo ringraziare Elodie90 e Marty060201 per aver recensito il mio ultimo capitolo.
Alla prossima =D
-DarkWolf-

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Capitolo 4
*** Lussuria ***


Il sangue schizzò ovunque quando la lama fu strattonata via dal petto di Ian.
I suoi occhi verdi si incrociarono con quelli di Elise prima di cadere sulle ginocchia.
La spada si abbatte di nuovo sul ragazzo.
La sua testa rotolò hai piedi di Elise mentre il corpo cadeva con un tonfo.
-Ian..- riuscì a dire soltanto.
Fissò il suo corpo ormai decapitato, li dove vi era la testa ora non c'era niente se non qualche brandello
di pelle rimasto attaccato al collo.
La spada di colore viola si conficcò nella schiena di Ian.
-Che spreco, era proprio un bel ragazzo.Peccato che fosse un esorcista-
Elise guardò da dove proveniva la voce.
Ora davanti al cadavere di Ian vi era una donna.
Ma si vedeva che non era umana.
La sua pelle era di un grigio cadaverico, i suoi capelli neri erano sciolti ed arrivavano fino al bacino.
Delle lunghe stoffe nere e rosse la coprivano dalla vita in giù, lasciando scoperto però il suo grande
seno.
Le sue labbra carnose erano colorate di un nero pece ed hai lati della bocca vi erano delle cicatrici
che si ramificavano fin sugli zigomi.
Infine i suoi occhi erano di color oro.
La sua mano destra, munita di unghie affilate come rasoi, era appoggiata sull'elsa della spada viola 
che era conficcata nel cadavere del suo amico.
-Il mio compito era di eliminare un certo corvaccio...ma visto che non si trova ancora da nessuna parte-
tirò fuori la spada -Mi divertirò con te!-
Dal nulla due posseduti apparirono, afferrarono Elise per le braccia e la bloccarono al muro.
Provò ad liberarsi ma quei due avevano una forza enorme.
La donna si avvicinò, fino a quando i loro volti non si sfiorarono.
-Era il tuo ragazzo, povera cara?- disse con un sorrisetto beffardo.
-Sai era proprio un bel umano, se non fosse stato un esorcista lo avrei portato con me.- si leccò le 
labbra  -Gli avrei potuto insegnare due o tre cosette- aggiunse con un tono malizioso.
Elise era furente.
-Sei arrabbiata ragazzina, non ti dovresti arrabbiare.Ti si formano delle brutte rughe sulla fronte sai?-
disse passando lentamente una delle sue unghie sulla guancia della ragazza formando un piccolo 
taglio al suo passaggio.
-Non ti preoccupare per il tuo ragazzo.Lo raggiungerai presto verginella-
Elise provò nuovamente a liberarsi ma come prima per colpa di quei due posseduti fu inutile.
Da sotto le stoffe della donna spuntò fuori una coda nera da serpente che si conficcò nella spalla di 
Elise.
Le labbra di Elise si aprirono in un muto urlo di dolore.
-Credi che ci ucciderò così su due piedi come ho fatto con il ragazzo? Be, ti sbagli di grosso- disse mentre
si avvicinava leccandogli il lobo dell'orecchio.
Immediatamente dopo saltò lontano.
Elise si sentì la presa dei due Posseduti più leggera, fino a quando non la lasciarono del tutto.
Non capì il perchè finchè non vide due coltelli conficcati nelle loro fronti.
-Nefertari, te la prendi con le ragazzine adesso?-
Elise alzò lo sguardo, dalla porta del retro della discoteca era uscito un ragazzo.
Notò subito che era proprio il ragazzo con l'enorme custodia per chitarre che aveva incontrato prima.
-Pensavo che eliminando Cleopatra la Lussuria si sarebbe spenta per sempre...- disse il ragazzo 
passandosi una mano tra i capelli.
-La Lussuria non morirà mai, nessuno dei vizi lo farà. Lui ha scelto me come successore di Cleopatra.
Scelse me, che ero la sua più grande servitrice-
-Fammi indovinare...ora cerchi vendetta perchè ho ucciso la tua padrona-
-Sei perspicace Raven. Ma il mio ordine è di eliminarti- disse stringendo con più forza la spada.
Elise sgranò gli occhi, quello era Raven? 
Il demone che non il quale non dovevano mai confrontarsi?
Nefertari si lanciò su Raven puntandogli la spada contro.
Esso la parò coprendosi con l'enorme custodia che si lacerò sotto il peso della lama viola.
Raven fece un salto indietro.
Con velocità aprì la sua custodia tirandone fuori il contenuto.
Ora in mano aveva una enorme spada completamente nera con strisciature argentate con sopra
 l' incisione: "devourer".
-La famosa "devourer", dovrei recuperare anche quella spada. Ma per ora mi concentrerò su di te!-
Ripartì all'attacco.
Le loro spade si scontravano di continuo, creando una danza mortale.
Nefertari afferrò con la sua coda la caviglia di Raven e con uno strattone lo fece cadere a terra.
Cercò di calare spada su di lui ma il lui con una capriola verso sinistra evitò il colpo mortale.
Afferrando la spada con due mani cercò di colpire la sua avversaria, ferendola a un fianco.
Nefertati si portò la mano dove ora vi era un grosso taglio da cui sgorgava del sangue nero.
-Credi di avermi sconfitta così facilmente?-
Con una velocità disumana fu di nuovo di fronte a Raven che non potette fare niente per parare il 
colpo.
Il suo braccio volò lontano spargendo i suo sangue scarlatto ovunque.
Nefertari puntò la mano nella direzione dell'arto, distrungendolo con delle fiamme color viola.
Raven fece un salto indietro per allontanarsi dall'avversaria.
-Ti ho sottovalutata, di sicuro sei molto più potente della tua precedente-
Le labbra di Nefertari si piegarono in una smorfia di rabbia -Non parlare di lei!-
La sua lama cercò il collo di Raven, ma lui si abbassò in tempo e tranciò di netto la mano che teneva l'arma.
Lei cadde sulle ginocchia urlando di dolore alla vista del suo moncherino insanguinato.
Raven alzò la spada per finirla ma una nebbiolina viola lo circondò.
Il suo colpo si blocco a mezz'aria prima abbassare la sua arma.
-Credi che sia solo una brava spadaccina?- disse alzandosi in piedi e avvicinandosi a Raven -La mia
lussuria ti corromperà, sarai il mio schiavo. L'ennesimo schiavo incantato dal potere della mia Lussuria, 
alla quale nessun uomo o demone può resistere...-
Baciò Raven, continuò finchè non emise un gemito.
Si accorse che ora l'enorme spada dell'avversario era conficcata nel suo ventre fino ad uscire dalla 
schiena.
Un rivolo di sangue le uscì dalla bocca - N-Non è possibile...nessuno umano o demone era mai resistito alla mia
Lussuria-
-Lasci che ti rilevi un segreto- gli disse Raven all'orecchio - Io non sono un demone, ne  un 
umano..-
Con uno strattone ritirò la sua spada lasciando cadere Nefertari che al contatto con il terreno si ridusse in
cenere.
Elise era rimasta seduto in un angolo, impotente di fare qualunque cosa.
Raven si avvicinò ad lei fino a quando non le fu accanto -Credo che dovresti tornare a casa, i tuoi cari 
probabilmente sono in pericolo...- 



AnGoLo AUTorE

Ho scritto per due ore filate...ma ne e valsa la pena :)
Lo so che come capitolo non è un granchè...e che come finale fa schifo..ma sopportatemi
E non prendetermi per un pervertito per le allusoni sessuali -.- era un demone della lussuria....dovevo darle una caraterizzazione del genere...se non ora tanto l'avrei messa in futuro
Il nome di Nefertari è un nome egiziano, fu una delle più grandi faraone .
Alla prossima =D
-DarkWolf-

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