Volontà

di Nede
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Volontà|Prologo – Primo capitolo ***
Capitolo 2: *** Volontà|Secondo capitolo ***
Capitolo 3: *** Volontà|Terzo capitolo ***
Capitolo 4: *** Volontà|Quarto capitolo ***
Capitolo 5: *** Volontà|Quinto capitolo ***
Capitolo 6: *** Volontà|Sesto capitolo ***
Capitolo 7: *** Volontà|Settimo capitolo ***
Capitolo 8: *** Volontà| Ottavo e ultimo capitolo ***



Capitolo 1
*** Volontà|Prologo – Primo capitolo ***





 

 

| Prologo | Primo capitolo |

 

 


 

 

 

«Perché Bulma? Perché mi hai fatto questo? Rispondimi! Ho sempre “lasciato andare” quando pretendevi ciò che era mio, definendolo solo tuo. Adesso non posso. Non lascerò che vada tutto in questo modo, non ti permetto di prenderti gioco di me. Sono tua sorella, Bulma!
Sembra che solo io provi rispetto verso di te. Tu non rispetti me, e in verità, non mi hai mai considerato. Fa la tua strada, ma sappi che stavolta lotteremo. E farò di tutto per vincere.»
La donna dai lunghi capelli biondi diede le spalle a Bulma e fece per incamminarsi, quando la turchina – con un solo lenzuolo a coprirle il corpo – agguantò il braccio di Ivy per fermarla.
«Ivy...aspetta, lasciami spiegare, non è come credi. Io...»
«Tu? Non puoi capire, e non potrai mai capire, che io ...»
Non continuarono a parlare, perché entrambe sapevano cosa stavano per dire.
Ivy si liberò dalla presa di Bulma e andò via.
Bulma rimase lì, immobile, senza sapere cosa fare.
Entrambe amavano follemente lo stesso uomo.
Quel saiyan che Bulma invitò a soggiornare e che adesso le stava portando a lottare.
Non si era mai comportata bene con sua sorella, ma lei – a differenza di quello che credeva – le voleva bene.

 

 

****



 

 

Era da un anno che il principe dei saiyan, per allenarsi ed essere in grado di sconfiggere i cyborg, viveva alla Capsule Corporation.
Lì aveva tutto quello che gli serviva.
Una stanza dove allenarsi, del cibo e una camera per dormire.
Ed in più doveva sopportare una terrestre linguacciuta e una terrestre fin troppo zuccherosa.
L'unica che Vegeta non considerava “una stupida terrestre petulante” era Ivy.
La sorella minore di Bulma.
Una donna dai lunghi capelli biondi, con due grandi occhi azzurri e scarsa predisposizione per circuiti e tecnologia.
Ivy non era un genio come Bulma.
Ivy non era mai stata come Bulma.
Ivy non era mai stata bella come Bulma.
Ivy non era mai stata orgogliosa come Bulma.
Ivy era una semplice ragazza, con un carattere molto simile al padre, che non aveva ancora deciso cosa fare nella sua vita.
Non era come Bulma.
Bulma sapeva sempre quello che voleva e l'otteneva, in un modo o nell'altro, perché lei era un genio.




 

****



 

Ivy stava pulendo e riordinando il salotto di tutto punto.
Aveva disattivato i malefici robot che invece di levare la polvere la nascondevano da qualche parte nel giardino.
E sua sorella era troppo impegnata a non far nulla per aggiustarli.
«Ivy, ma che stai facendo? Perché diamine hai disattivato i miei robot! Puliscono più velocemente, e poi...» disse riattivando i due robot e avvicinandosi alla sorella «...dovresti darti una sistemata. Sei impresentabile, sorellina.»
Forse aveva i capelli arruffati, i jeans troppo schiariti e una maglietta tre volte più grande.
Ma a lei piaceva così.
La donna guardò la turchina con un sopracciglio inarcato, pregando di trovare la forza e la pazienza di spiegare la stessa cosa per la millesima volta, sospirando rassegnata.
«Bulma, quante volte ti ho detto che a me piace vestirmi così! E poi tu, invece di attivare i robot, perché non mi aiuti? Non ti farebbe male!»
«Che cosa? Io non ho tempo per fare la donna delle pulizie, devo aiutare papà a completare tutti i suoi progetti e aiutarlo nei nuovi. Ma che te lo dico a fare, tu non capisci, non hai nemmeno un lavoro
Bulma uscì dal salotto, Ivy si sedette sul divano – mordendosi il labbro inferiore – sapendo bene che aveva ragione.
«Reagisci, non farti trattare come una nullità
Alzò il viso e sulla soglia vi era Vegeta.
Ivy gli sorrise riconoscente, senza parlare, e il principe se ne andò.
Tra loro non c'era bisogno di alcuna chiacchiera.
Bastava guardarsi negli occhi.

 

 

 

 

 












 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



















 

Salve a tutti!
Questa doveva essere una Long, con capitoli molto più lunghi, ma ho deciso di trasformarla in una Mini-Long.
È inutile andare contro al proprio stile :)
Inoltre questa Mini-Long è dedicata alle mie guide.
A quelle autrici che non frequentano/e frequentano il fandom.
Che mi hanno fatta crescere, maturare e che mi hanno insegnato cosa sia scrivere e saper scrivere.
Sono Phantasia, Luna_07, Silene Nocturna e Lirin.
La seconda è stata la mia Beta Reader, a cui devo MOLTISSIMO, e che non ringrazierò mai abbastanza.
Le altre sono coloro che mi hanno criticata, aiutata e incoraggiata.
Ed anche a loro devo tutto.
Le critiche negative aiutano a crescere ed io sono cresciuta grazie a loro.
Quindi è dedicata a loro, indipendentemente se la leggano o meno, perché voglio dire “Grazie per esserci state e per aver avuto la pazienza di sostenermi ed aiutarmi sino in fondo."
Non scrivo benissimo, faccio ancora errori, ma sono sempre pronta a migliorare.
E questo dovrebbe essere il “motto” di chi – ancora – non capisce che ricevere recensioni negative con aiuto/supporto/critica è un aiuto prezioso.
Poi vorrei dedicarla a 9dolina0, perché anche lei mi ha aiutata moltissimo e mi ha sopportata coi miei scleri(?)/paure.
Sostenendomi davvero molto.
Grazie di cuore, carissima :,)

Detto questo, passo a spiegarvi qualcosa di questa mini-long.
Allora...
Il banner è fatto da me e, come potete vedere, quella bionda con gli occhi azzurri (?) è Ivy sorella minore di Bulma.
Entrambe, penso come avrete ben capito, sono innamorate di Vegeta.
Ma egli si troverà davanti ad una scelta, perché entrambe si riveleranno indispensabili per il principe.
Cercherò in tutti i modi di rendere Vegeta e Bulma IC, ma penso proprio che per i primi capitoli avranno un leggero tocco di OOC.
Inoltre spero di riuscire a farvi apprezzare Ivy tanto quanto Yua ;)
Penso di aver detto tutto * e di aver scritto un angolo autrice più lungo del primo capitolo* XD
Non ho altro da dire ;)
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

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Capitolo 2
*** Volontà|Secondo capitolo ***





 

 

| Secondo capitolo | Vegeta/Nuovo Personaggio - Vegeta/Bulma |

 





 

«Non puoi continuare così, devi scegliere, Vegeta.»
Quella donna era fondamentale.
Quella donna non era una qualunque.
Ma quale delle due era davvero importante?
«Io sono il principe dei saiyan, e quello che faccio non sono affari che ti riguardano.»
Bulma si avvicinò a lui, specchiandosi nei suoi occhi neri come la notte, cercando in quelle perle buie la verità.
«Devi decidere.»
Vegeta guardò i suoi occhi azzurri come il cielo e non poté far a meno di baciarla.
Tutto dettato dall'istinto di riavere quelle labbra imprigionate alle sue.
Un bacio passionale che pareva non avere fine.
Ivy, affacciandosi dal balcone della sua stanza, li vide.
Non aveva la forza di muoversi.
Non aveva il coraggio di parlare.
Non aveva mai sofferto così.
Lei lo amava.
Lo amava, tanto quanto Bulma.
Una lacrima scese dal suo viso, sussurrò il nome del principe e fu tutto buio.

 

 





 

****



 

 

 

 

 

 

«Maledetta azienda elettrica! Accidenti a loro!»
Bulma imprecava per la mancanza di corrente elettrica.
Quel pomeriggio avrebbe dovuto lavorare a due progetti importanti, e lei non avrebbe potuto completarli.
E poi, senza essa, non avrebbe potuto cucinare allo scimmione regale che aveva genialmente invitato a soggiornare.
Uscì dal laboratorio, andò in cucina e rimase a bocca aperta.
La tavola era imbandita di tutto punto e c'era tanto cibo da sfamare tutte le famiglie residenti alla Città dell'Ovest.
Bulma sgranò gli occhi azzurri nel vedere il principe già a tavola – mentre si abbuffava – mangiando, o meglio dire, divorando un coscia di pollo ...con le mani.
Lo guardò disgustata e schifata dalla “ poca finezza” di quel saiyan che tanto vantava il titolo di principe.
«Sei disgustoso! Non ti hanno mai insegnato le buone maniere? Sul tuo pianeta le posate erano un optional? E tu, Ivy, perché ti sei disturbata a cucinare per questo rozzo saiyan? E poi come hai fatto, se il forno non funziona, senza elettricità?»
Vegeta guardò curioso la donna, inarcò un sopracciglio e bevve un sorso d'acqua.
«Taci donna! Io mangio come voglio.»
Ivy tentava disperatamente di trattenersi dal ridere.
«Ho cucinato con i fornelli, perché io non preparo pasti pronti da mettere nel forno. E poi penso proprio che sul Pianeta Vegeta non conoscessero nemmeno la parola forchetta, figuriamoci averne una.»
Pronunciò, infine, pensierosa guardando il principe di sottecchi.
Vegeta aveva ignorato entrambe, ma aveva ascoltato solo la difesa di Ivy.
Lui non aveva bisogno di giustificarsi, ma trovava interessante quella donna dai capelli biondi.
«Saputella! Sei una saputella, Ivy.»
La donna sospirò rassegnata, sorridendo alla sorella.
«Invece di dire che non c'è corrente, prova ad attivare il serbatoio elettrico che hai inventato tu.»
Bulma, constatando che Ivy aveva ragione, le fece la linguaccia e se andò irritata.
«Finalmente, la sua voce mi stava facendo togliere l'appetito.»
Pronunciò Vegeta, mordendo l'ottava coscia di pollo.
Ivy si sedette di fronte a lui e cominciò a mangiare.
Il principe la fissò per vari secondi, ma poi pensò bene di ignorare le stranezze terrestri.
«Che c'è? Ho fame anch'io, è ora di pranzo. E poi così imparerai a usare le posate
Gli fece l'occhiolino e continuò a mangiare.
Sapeva bene, dal grugnito infastidito, che non gli sarebbe mai importato di imparare ad usarle.
Però lui, senza ammetterlo, era bravo ad assimilare informazioni.
Lo avrebbe aiutato, in fondo non era colpa sua.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 






















 

 


Salve a tutti!
Eccomi qui con il secondo capitolo, perdonate il ritardo.
Ho dovuto sostenere tre esami e, quindi, tempo ne ho avuto pochissimo.
Ricordo poi che questa  Mini-Long è dedicata alle mie guide che sono: Phantasia, Luna_07, Silene Nocturna e Lirin.
Quindi è dedicata a loro, indipendentemente se la leggano o meno, perché voglio dire “Grazie per esserci state e per aver avuto la pazienza di sostenermi ed aiutarmi sino in fondo."
Poi è dedicata anche a 9dolina0, perché anche lei mi ha aiutata moltissimo e mi ha sopportata coi miei scleri(?)/paure.
Sostenendomi davvero molto.
Grazie di cuore, carissima :,)


Ripetendo ciò, passo a spiegarvi qualcosa.
Allora...
Ho cercato in tutti i modi di rendere Vegeta e Bulma IC.
Spero di esserci riuscita.
Vi informo che è un capitolo di transito, volto a farvi conoscere il carattere della sorella di Bulma e ad farvi conoscere i modi di fare di Vegeta con Bulma e Ivy.
Inoltre le parti in corsivo sono il futuro, quello che accadrà nei prossimi capitoli, un piccolo assaggio necessario.
Non ho altro da dire ;)
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.

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Capitolo 3
*** Volontà|Terzo capitolo ***





 


| Terzo Capitolo | Vegeta/Nuovo Personaggio | Vegeta/Bulma |

 

 

 

 

 




Tra le braccia del saiyan si sentiva protetta.
E il bacio che le aveva donato le tolse il respiro.
Ivy non poteva credere a quello che stava accadendo.
La distese sul letto, sovrastandola con la sua mole e continuando a baciarla con sempre più foga.
Voleva inebriarsi del profumo della sua pelle, vederla bramare le sue labbra e sentirla sua.
All'improvviso fermò di scatto quella danza selvaggia.
Voleva guardarla dritto negli occhi.
Il buio senza uno spiraglio di luce si specchiava nell'azzurro luminoso del mare.
«Perché ti sei spinta così oltre?»
La donna lo guardò intensamente e lo baciò sulle labbra.
«Perché voglio lottare per raggiungerti, per essere alla tua altezza e per farti capire cosa provo.»
«Se io non provo nulla per nessuno, perché dovrei provare “qualcosa” per te?»
Pronunciò mentre con una mano le sfiorava il ventre piatto, sino a salire.
«Se non provassi “ quel qualcosa “, di cui parli, io ora non sarei qui...a unirmi a te.»
Pronunciò decisa, arrossendo lievemente.
«Ti unirai a me, perché sono io a volerlo...Ivy






 
****









Quella mattina Bulma aveva il compito, affidatole da Ivy, di preparare la colazione a Vegeta.
La turchina era rimasta sbigottita.
Sua sorella si premurava troppo per lui.
Gli cucinava ogni volta che, sua maestà, era affamato.
Gli stirava le tute, anche se non ne avevano bisogno.
Gli rifaceva il letto e gli puliva la stanza.
E ...ogni suo desiderio per Ivy era un ordine.
Non gli piaceva che sua sorella si comportasse in quel modo.
Le dava fastidio.
Si prendeva certe libertà con quella sua aria timida, e Vegeta non le diceva mai nulla.
Non la insultava.
Non le lanciava frecciatine.
Non la faceva infuriare.
Non la contraddiceva mai.
E invece con lei?
I battibecchi e i litigi erano all'ordine del giorno.
Cosa cambiava tra lei e Ivy?
Bulma, immersa nei suoi pensieri, teneva stretto il piatto che Vegeta avrebbe voluto strapparle dalle mani.
«Donna! Accidenti, vuoi darmi quel maledettissimo piatto o devo farti saltare in aria?»
La donna risvegliata, dalle urla furiose del principe, gli diede il suo piatto e glielo posò davanti.
«Sei proprio un cafone, mio caro! Stavo pensando, a cose molto importanti, potevi prendertela da sola la tua colazione. Ero impegnata.»
«Tsk! Modera le parole, sai bene con chi stai parlando. Quindi evita di farmi innervosire di prima mattina.»
Bulma lo guardò truce e gli posò un altro piatto davanti «Insultami e offendimi ancora e non ti preparo più da mangiare e puoi sognarti le modifiche alla Gravity Room.»
Vegeta la guardò negli occhi e rise ghignando.
«Hai davvero coraggio, ma...» si alzò di scatto prendendole il mento tra le mani e avvicinandola a sé «...sei una stupida, donna. Non mi serve la tua schifosissima cucina, c'è chi cucina meglio di te, e ti conviene applicare le modifiche alla tua bella invenzione o tra due anni il tuo bel faccino sarà vaporizzato dai cyborg.»
La lasciò andare bruscamente, quando i due sentirono la voce di Ivy.
La sorella minore di Bulma fece il suo ingresso e notò Bulma rossa dalla rabbia.
Vegeta si alzò dalla tavola, guardò Ivy negli occhi, e si diresse in giardino per cominciare l'allenamento mattutino.
«Ivy voglio un pranzo abbondante, non deludermi.»
«Sì, ma perché? Cos...»
Ivy non capì il comportamento dei due.
«Che è successo?»
Pronunciò posando lo guardo su Bulma.
Ora aveva capito cosa provava.
Ora aveva capito tutti i comportamenti di Vegeta per Ivy e di Ivy per Vegeta.
Ivy era innamorata di Vegeta.
Vegeta era innamorato di sua sorella?
E, stranamente, a lei non andava bene.
Non andava bene per nulla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



 

Salve a tutti!
Eccomi con un nuovo capitolo di questa Mini-Long dedicata a: Phantasia, Luna_07, Silene Nocturna, Lirin e 9dolina0.
La dedico a loro indipendentemente se leggano o meno, o se siano non attivi/attivi e non presenti.
In ogni capitolo non smetterò di ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me.
La parte in corsivo sono avvenimenti/accenni futuri che devono, ancora, accadere.
Passando a questo capitolo ho voluto mostrarvi la differenza di atteggiamento di Vegeta sia con Ivy che con Bulma.
Non vi nascondo che Vegeta, all'inizio, è innamorato/s'innamorerà di Ivy e successivamente...lo scoprirete ;)
Spero di averlo fatto intendere bene, ma qui Bulma non ha cominciato a capire/ e non ha capito che prova un'immensa gelosia per Ivy.
Che, ancora, non riesce a comprendere del tutto.
Nei prossimi capitoli questa gelosia crescerà ancora di più ;)
Non aggiungo altro e non voglio spoilerare XD
Ne approfitto per ringraziare infinitamente gli autori/lettori che hanno inserito la Mini-Long fra le seguite/ricordate ♥
Grazie di tutto.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto.
NedeLaScrittricediTerzaClasse
♥ 

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Capitolo 4
*** Volontà|Quarto capitolo ***





 


| Quarto Capitolo | Vegeta/Nuovo Personaggio | Vegeta/Bulma |

 

 

 

 

 


«Perché sei stato a letto con lei, dimmelo!»
Bulma era entrata, come una furia, all'interno della Gravity Room.
Adesso si trovava faccia a faccia con il principe dei saiyan.
Quell'uomo misterioso che l'aveva presa in giro e usata come un giocattolo.
Lui aveva baciato lei.
Lui le aveva fatto credere di volere lei.
Bulma aveva spiato, da dietro la porta, il loro momento di passione.
Si era scansata di scatto, come scottata, guardando ad occhi sgranati un punto fisso.
Senza riuscire a pronunciare una sola parola.
«ESCI SUBITO, DONNA! Non m'interessano i tuoi stupidi piagnistei. SPARISCI!»
Aveva pronunciato Vegeta, irritato, al massimo della sopportazione.
Non sapeva nemmeno lui perché avesse ceduto.
Ivy gli somigliava molto.
Ivy capiva la sua solitudine.
Ivy capiva il suo orgoglio.
Ivy era piena di sentimenti e di dolcezza.
Ivy era una donna bellissima, bella tanto quanto Bulma.
Aveva ceduto anche con quella pazza che aveva davanti.
Bulma non gli somigliava per niente, tranne per orgoglio e cocciutaggine.
Bulma era passione. Bulma era la passione.
Bulma non era dolce, non aveva nulla della dolcezza della sorella.
Bulma era bellissima.
E lui – come un idiota – aveva ceduto a futili istinti con quelle due donne.
Ma come si era ridotto?
«NO! BRUTTO SCIMMIONE, NO CHE NON ME NE VADO. Voglio una risposta.»
«Io non devo risposte a NESSUNO. E poi...Cos'è vuoi proteggere tua sorella da me o vuoi batterti con lei?»
Bulma si zittì di colpo, non seppe cosa dire.
Vegeta aveva ragione?





 

****






Vegeta era innamorato di sua sorella?
E, stranamente, a lei non andava bene.
Non andava bene per nulla.
«Ivy, cosa c'è tra te e quel saiyan?»
Bulma era andata dritta al punto, senza farsi scrupoli.
Ivy aveva sgranato gli occhi incredula, e aveva cercato in qualche modo di nascondere la sorpresa.
«Cosa vuoi che ci sia?! Nulla! E poi, anche se fosse, tu hai Yamcha. No?»
Pronunciò guardando Bulma, con coraggio negli occhi.
La turchina restò sorpresa.
Ivy non era mai stata così decisa.
«Qui non c'entriamo io e Yamcha. Non cambiare discorso, Ivy.»
«Invece sì, perché a te non dovrebbe importare. Tu sei fidanzata. E se ti dà fastidio che Vegeta ti risponda male, mia cara sorellina, cerca di essere più educata con lui. Non è cattivo, anche se ha fatto quel che ha fatto, soffre come un qualsiasi uomo a questo mondo.»
Pronunciò con amarezza ed un sorriso triste.
Bulma restò sbigottita, tutti i suoi dubbi erano stati confermati.
Ivy amava Vegeta.
«Si vede da un chilometro che sei gelosa, Bulma. E non mi spiego il perché, anzi mi spaventa.»
Bulma si morse il labbro inferiore, in preda alla collera.
«Gelosa, io? Ivy, sei fuori strada! Quello scimmione senza grazia poteva piacere solo ad una come te. Fra traditori vi capite benissimo.»
Ivy la guardò negli occhi.
Era sicura che Bulma fosse gelosa.
Gelosa del suo Vegeta.
Perché quei due erano simili.
Bulma era passione e Vegeta era passione.
Lei, invece, era l'amore ed i sentimenti più puri.
Ad Ivy, però, non importava.
«Bulma, il tuo ragazzo, Yamcha, ti sta aspettando fuori.»
«Evita dell'ironia, cara sorellina.»
«Non è ironia. Voi due che vi tradite a vicenda, siete una coppia meravigliosa.»
Ed entrambe capirono che era iniziata una battaglia, e solo una sarebbe stata la vincitrice.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



 

Salve a tutti!
Eccomi con un nuovo capitolo di questa Mini-Long dedicata a: Phantasia, Luna_07, Silene Nocturna, Lirin e 9dolina0.
La dedico a loro indipendentemente se leggano o meno, o se siano non attivi/attivi e non presenti.
In ogni capitolo non smetterò di ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me.
La parte in corsivo sono avvenimenti/accenni futuri che devono, ancora, accadere.

Ho voluto mostrarvi, in modo più accentuato, la rivalità delle due sorelle per Vegeta.
Entrambe lotteranno davvero per la conquista del principe dei saiyan.
Il problema è che Vegeta si innamorerà di entrambe, ma solo per una capirà che è solo una grossa infatuazione ;)
Ma chi è delle due?
Nel prossimo capitolo la storia prenderà una piega più profonda.
Grazie ai lettori silenziosi ed a chi ha inserito la raccolta tra le tre sezioni.
Grazie davvero :,)

Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto.
NedeLaScrittricediTerzaClasse
♥ 

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Capitolo 5
*** Volontà|Quinto capitolo ***





 


| Quinto Capitolo | Vegeta/Nuovo Personaggio | Vegeta/Bulma |

 




 

Aveva preso tutte le sue cose, le aveva messe dentro enormi valigie – poste all'interno delle capsule che portava con sé – ed adesso stava andando via dalla Capsule Corporation.
Lei aveva vinto.
Lei aveva ottenuto tutto.
Lei aveva avuto ciò che desiderava.
Il suo Vegeta, non era più suo, era di sua sorella.
Lei l'aveva conquistato, ed adesso da stupida stava scappando.
Era incinta.
Incinta del figlio del principe dei saiyan.
E lui non l'avrebbe mai saputo.
Aveva lei al suo fianco.
Aveva ceduto.
Si era convinta di aver trovato l'amore vero nel principe azzurro venuto dallo spazio.
Quello delle sue favole da bambina.
Vide il taxi, arrivato in quell'istante, e accelerò il passo.
Come se scappare potesse risolvere i suoi problemi.
Alzò lo sguardo, puntato in precedenza sulle mattonelle del vialetto, e vide il saiyan poggiato alla corteccia di un albero vicino all'ingresso.
Il suo cuore perse un battito per poi accelerare, mentre gocce di pioggia bagnavano il suo viso.
Mischiandosi con le lacrime.
Lacrime amare che sapevano di sconfitta.
«Cosa vuoi, Vegeta? Vuoi umiliarmi ancora? Di fronte a lei hai già fatto molto. Perché ti sei disturbato a venire qui?»
Pronunciò la donna, abbassando lo sguardo e ricominciando ad avviarsi verso il taxi.
Vegeta non le rispose, si avvicinò a lei e l'agguantò per il polso.
La donna non sapeva cosa fare, rimasta sbalordita dal suo gesto.
«I saiyan sanno chi sarà la loro femmina, per tutta la vita, soltanto quando la loro saliva diventa incandescente e provoca un' ustione che rimarrà per sempre. E tu non ce l'hai. È stato questo che mi ha fatto scegliere, perché era lei sin dal principio ed io non l'ho compreso a causa tua.»






 

****















La donna si era fatta coraggio entrando nella camera di Vegeta e avvicinandosi a lui senza dire parola.
Vegeta l'aveva guardata studiandola, non capendo quella sua strana reazione.
Quante volte aveva intimato a tutti di non entrare nella sua stanza?
«Cosa ci fai qui? Esci subi...»
«Non mandarmi via.»
Pronunciò Ivy senza lasciarlo finire.
Indossava un leggero vestito azzurro che tolse – davanti agli occhi del saiyan – senza preoccuparsi delle conseguenze.
«Cosa credi di fare, o dimostrarmi, con questo tuo inutile gesto? Rimettiti quello straccio e sparisci da questa stanza.»
Ivy non demorse: rimasta in intimo, avanzò verso di lui a due centimetri di distanza.
Tanto vicini da poter sentire ognuno il respiro dell'altro sulla propria pelle.
«Voglio dimostrarti che io ti voglio e che non importa ciò che pensi di me. Ti sembrerò uno stupida sgualdrina che si spoglia solo per avere l'uomo che brama nelle sue grazie, ma non è così. »
Vegeta la guardò nelle sue iridi azzurre, l'avvicinò a sé – in una morsa stretta e dolorosa – e a fior di labbra le intimò di star zitta.
«Tu sei pazza, terrestre. Nessuna miserabile donna ha mai osato tanto con il principe dei saiyan.»
«Questa miserabile donna ha osato e non si spaventava di fronte ai rischi.»
In un gesto deciso le strappò gli ultimi indumenti rimasti.
Ivy tra le braccia del saiyan si sentiva protetta, ed il bacio che le aveva donato le tolse il respiro.
Ivy non poteva credere a quello che stava accadendo.
Vegeta la distese sul letto, sovrastandola con la sua mole e continuando a baciarla con sempre più foga.
Voleva inebriarsi del profumo della sua pelle, vederla bramare le sue labbra e sentirla sua.
All'improvviso fermò di scatto quella danza selvaggia.
Voleva guardarla dritto negli occhi.
Il buio senza uno spiraglio di luce si specchiava nell'azzurro luminoso del mare.
«Perché ti sei spinta così oltre?»
La donna lo guardò intensamente e lo baciò sulle labbra.
«Perché voglio lottare per raggiungerti, per essere alla tua altezza e farti capire cosa provo.»
«Se io non provo nulla per nessuno, perché dovrei provare “qualcosa” per te?»
Pronunciò mentre con una mano le sfiorava il ventre piatto, sino a salire.
«Se non provassi “ quel qualcosa “, di cui parli, io ora non sarei qui...Ad unirmi a te.»
Pronunciò decisa, arrossendo lievemente.
«Ti unirai a me, perché sono io a volerlo...Ivy
Pronunciò per poi baciarla con sempre più foga.
Ivy non aveva mai fatto l'amore.
Non si era mai spinta così oltre, con i ragazzi che aveva avuto per fidanzati, eppure in quel momento non era pentita.
Era felice, perché anche se rude e selvaggio a lei non importava.
Quella era la sua vittoria.
Vegeta aveva scelto lei, per quel gesto tanto intimo e pieno d'amore.
Ivy affondò le mani tra i folti capelli del saiyan, mentre stringeva i denti, e quest'ultimo entrava in lei in un movimento deciso e veloce.
Vegeta ghignò soddisfatto nel vederla digrignare i denti dal dolore e, nello stesso tempo, godere dei suoi movimenti.
Lei aveva scelto lui come primo uomo per quell'esperienza.
Quella Ivy era troppo buona e quella pazza dai capelli turchini avrebbe avuto ciò che si meritava.
Aveva percepito la sua aura, fuori dalla porta, ed all'inizio non ci aveva dato importanza.
Ma Bulma era stata tutto il tempo lì fuori, ed allora aveva ghignato.
Arrivati al culmine del piacere Ivy non riuscì a far uscire nessun suono dalla sua bocca, rimasta stranita da quell'emozione del tutto nuova.
Vegeta fece un grugnito animalesco, per poi accasciarsi sul letto – accanto alla donna – che regolarizzava il respiro.
Il saiyan, dopo un paio di minuti, fece per alzarsi e andare via ma Ivy si avvinghiò a lui non lasciandolo andare.
«Resta con me
Una supplica dettata dal cuore.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



 

Salve a tutti! PERDONATE IL RITARDO ç_ç
Eccomi con un nuovo capitolo di questa Mini-Long dedicata a: Phantasia, Luna_07, Silene Nocturna, Lirin e 9dolina0.
La dedico a loro indipendentemente se leggano o meno, o se siano non attivi/attivi e non presenti.
In ogni capitolo non smetterò di ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me.

Avviso: Nella parte in corsivo non ho specificato chi sia delle due donne ha cambiare casa. Inoltre molti fanwriter hanno sempre scritto che il gesto del saiyan che sceglie la sua donna e il morso al collo - o una parte del corpo - ed io visto che volevo qualcosa di mio ho pensato alla saliva incadescente che ustiona la pelle, facendola diventare rosso fuoco.

La parte in corsivo sono avvenimenti/accenni futuri che devono, ancora, accadere.
Premetto che nelle scene "hot" io sono negata e mi vergogno in modo pazzesco ç\\\\ç.
C'è un motivo ben preciso se Ivy ha fatto quel gesto di spogliarsi davanti al saiyan.
Non era tanto " per quello " , ma solo per strappare Vegeta da Bulma.
Ho voluto mostrarvi Ivy e Vegeta nella loro prima notte(?) * ce ne saranno altre? Bho XD * d'amore e come si sia svolto il tutto.
Nel prossimo capitolo la storia prenderà una piega più profonda.
Grazie ai lettori silenziosi ed a chi ha inserito la raccolta tra le tre sezioni.
Grazie davvero :,)

Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto.
NedeLaScrittricediTerzaClasse
♥ 

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Capitolo 6
*** Volontà|Sesto capitolo ***





 


| Sesto Capitolo | Vegeta/Nuovo Personaggio | Vegeta/Bulma |

 




 







Ed ora?
Aspettava un figlio.
Un figlio dal Principe dei Saiyan.
Piangere, urlare o disperarsi non sarebbe servito a nulla.
In fondo l'avevano fatto entrambi l'amore.
L'aveva voluto lei e l'aveva voluto lui.

Come avrebbe fatto a dirlo a Vegeta?
Come avrebbe reagito Vegeta?
Lei era felice.
Ma lui?
Lo sarebbe stato?
L'avrebbe accettato?
In fondo era sangue del suo sangue.
Lui l'aveva fatta sua.
Se non le avesse dimostrato di amarla non si sarebbe mai abbassato ad andare a letto con lei.
Avrebbe lottato con le unghie e con i denti per proteggere suo figlio; da chiunque fosse stato una minaccia.
Persino dal padre.
Persino dal Principe dei Saiyan.
Persino da Vegeta.
Si sfiorò il ventre con entrambe le mani, mentre guardava allo specchio il suo riflesso.
Il riflesso di una donna determinata.
Un sorriso triste e vittorioso si delineò sul viso della donna.
«Mi dispiace, sorellina... Ho vinto.»








 

****









«Perché sei stato a letto con lei, dimmelo!»
Bulma era entrata, come una furia, all'interno della Gravity Room.
Adesso si trovava faccia a faccia con il principe dei saiyan.
Quell'uomo misterioso che l'aveva presa in giro e usata come un giocattolo.
Lui l'aveva baciata.
Lui le aveva fatto credere di volere lei.


Bulma era stata costretta a cambiare le lenzuola del letto di sua maestà.
Odiava i lavori domestici, già di suo!
Figurarsi fare da baby sitter all'alieno che soggiornava nella sua dimora.
E l'umiliazione di fargli da serva, tra preparargli da mangiare e accontentarlo, non le stava piacendo per nulla.
Ma che diamine le era passato per la testa?
Perché si era rovinata con le sue stesse mani?
«Lo odio! Quel Principe dei Gorilla mi farà venire un esaurimento nervoso. Non ha nulla di buono. Niente! Bé, forse, l'aspetto è piacente. Più che piacente, ma questo non lo giustifica! Bulma Brief non si fa comandare da nessuno, nemmeno dal Principe dei Saiyan. Che poi di principesco non ha nulla, solo un stupido titolo che vale solo per lui. E poi osa chiamarmi “donna”, come se un nome non lo avessi. Non è dei migliori, perché il nome più bello è stato gentilmente regalato alla sorellina dai biondi capelli. Maledetto, Gorilla! Me la pagherà.»
La scienziata, immersa in una discussione con se stessa regalando insulti al saiyan, non si era accorta che “il gorilla” aveva appena fatto il suo ingresso ed era stato tutto il tempo a fissarla.
Avrebbe voluto intimargli di uscire immediatamente dalla sua stanza, visto che doveva vestirsi e l'unica cosa che indossava era un piccolo asciugamano.
Però non lo fece.
Voleva prima gustarsi un succulento battibecco con quella pazza terrestre.
«Il Principe dei Saiyan, secondo la tua misera opinione, sarebbe “piacente” per te?»
Bulma si voltò a guardarlo per rispondergli per le rime, ma fu bloccata alla vista di Vegeta mezzo nudo con solo un pezzo di stoffa stretto in vita.
Rimase un attimo a fissarlo, auto convincendosi che non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di farlo ghignare divertito.
«Altro che piacente! Ora che ti vedo mezzo nudo posso constatare che non sei un granché. Inutile che vanti bellezza, non saranno un paio di muscoli a renderti affascinante ad una donna.»
Pronunciò sorridendo falsamente, per poi sistemare il lenzuolo ed uscire il più in fretta possibile da quella stanza.
Bulma stava attraversando la porta, quando Vegeta l'agguantò per un braccio.
«Donna, quella maledetta lingua che ti ritrovi – prima o poi – ti porterà a fare una brutta fine.»
«E la tua maledetta natura farò lo stesso con te.»
Di certo quella terrestre non si spaventava di lui e nemmeno delle sue minacce.
Pazza, intelligente e dannatamente affascinante.
Gli occhi neri del principe si posarono sulla scollatura della donna e poi sulle sue labbra.
Bulma sentì il cuore perdere un battito.
Stargli vicino era una sensazione strana.
Vegeta, in quell'istante, era il gioiello più bello e costoso che una donna potesse mai desiderare.

Per la scienziata Vegeta non era soltanto un bell'uomo, c'era qualcosa di molto più profondo che la legava a lui.
Avrebbe voluto baciarlo.
Baciare quelle labbra sottili e stringersi a quel corpo muscoloso e virile.
Passione.
Il sentimento che aveva occupato il loro animo e i loro occhi.
E senza pensarci due volte Vegeta la baciò.
In un bacio fatto di passione e desiderio.
Bulma ricambiò all'istante quel bacio passionale.
Mettendo da parte la sua logica e la sua razionalità, seguendo il cuore e la passione.








Bulma aveva spiato, da dietro la porta, lui e sua sorella fare l'amore.
Si era scansata di scatto, come scottata, guardando ad occhi sgranati un punto fisso.
Senza riuscire a pronunciare una sola parola.
«Esci subito, donna! Non m'interessano i tuoi stupidi piagnistei. SPARISCI!»
Aveva pronunciato Vegeta, irritato, al massimo della sopportazione.
Non sapeva nemmeno lui perché avesse ceduto.
Ivy gli somigliava molto.
Ivy capiva la sua solitudine.
Ivy capiva il suo orgoglio.
Ivy era piena di sentimenti e di dolcezza.

Ivy era una donna bellissima, bella tanto quanto Bulma.
Aveva ceduto anche con quella pazza che aveva davanti.
Bulma non gli somigliava per niente, tranne per orgoglio e cocciutaggine.
Bulma era passione.
Bulma era la passione.
Bulma non era dolce, non aveva nulla della dolcezza di Ivy.
Bulma era bellissima.

E lui – come un idiota – aveva ceduto a futili istinti con quelle due donne.
Ma come si era ridotto?
«NO! Brutto scimmione, no che non me ne vado. Voglio una risposta.»
«Io non devo risposte a NESSUNO. E poi... Cos'è vuoi proteggere tua sorella da me o vuoi batterti con lei?»
Bulma si zittì di colpo, non seppe cosa dire.
Vegeta aveva ragione?
Per i primi cinque minuti l'idea di correre a chiedergli spiegazioni le era sembrata la più logica, ma adesso – dopo quella risposta – non sapeva cosa dire.
Ammettere di amarlo e volerlo solo per lei o mentire ingoiando il rospo per guardare il suo bel ghigno stampato in faccia?
Poteva davvero confessare cosa provava?
L'aveva baciata ed aveva fatto l'amore con lei.
Aveva fatto l'amore con entrambe.
O per lui erano stati solo degli sfoghi per soddisfare i suoi istinti?
L'unica moneta che aveva da giocare era rispondere alla sua domanda con una domanda.
«Tu invece? I saiyan non hanno un onore da difendere? Sfogano i loro istinti con donne diverse, senza pensare alle conseguenze? Non eri tu che dicevi che i saiyan sceglievano una donna sola per tutta la vita?»
Bulma si era cacciata in un grosso guaio.
Toccare l'orgoglio di Vegeta poteva indurla a smettere di vivere in quell'istante, ma era convinta – quasi sicura – che lui non le avrebbe mai fatto nulla.
Tranne minacce, sguardi truce, strette “ poco gentili “ della sua mano d'acciaio sul polso non avrebbe mosso dito.
Vegeta le si avvicinò lentamente, con uno sguardo poco rassicurante, ed al suo orecchio le sussurrò “Non osare mai più  sfidarmi in questo modo, o la prossima volta non sarò così clemente da lasciarti andare. Ora porta le tue belle gambe fuori da questa stanza.”













 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



 

Salve a tutti! PERDONATE IL RITARDO ç_ç
Eccomi con un nuovo capitolo di questa Mini-Long dedicata a: Phantasia, Luna_07, Silene Nocturna, Lirin e 9dolina0.
La dedico a loro indipendentemente se leggano o meno, o se siano non attivi/attivi e non presenti.
In ogni capitolo non smetterò di ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me.

Avviso: Nella parte in corsivo non ho specificato chi sia delle due donne a scoprire di essere incinta. Lo scoprirete più avanti ;)
Inoltre la parte in grigio scuro (ed in corsivo) è un evento passato, cioè è successo tutto prima del rapporto di Vegeta/Ivy.

La parte in corsivo sono avvenimenti/accenni futuri che devono, ancora, accadere.
Spero davvero che Vegeta e Bulma siano IC, mi sono sorti parecchi dubbi in questo capitolo.
Proprio perché non sapevo se ciò che avevo in mente potesse essere coerente con i personaggi di Bulma e Vegeta.
Non ho altro da aggiungere.
Grazie ai lettori silenziosi ed a chi ha inserito la raccolta tra le tre sezioni.
Grazie davvero :,)

Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto,
Nede

 

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Capitolo 7
*** Volontà|Settimo capitolo ***





 


| Settimo Capitolo

 


 



Vegeta vide sua cognata, al fianco di Yamcha, entrare con un sorriso tirato all'interno della Capsule Corporation.
La sorella della moglie del saiyan si avvicinò a lei sorridente, volendo a tutti i costi prendere in braccio la sua nipotina.
Una bambina di appena tre anni che era la fotocopia della madre.
Erano passati quattro anni da quando la cognata aveva lasciato quella casa.
Capì dal suo sguardo che lei non era felice.
Non era felice di quella vita.
Non era felice dell'uomo che aveva accanto, ma che ancora non aveva voluto sposare.
Quell'uomo che lei diceva essere il padre di sua figlia.
Il padre di Moon.








 

****








«Non puoi continuare così, devi scegliere, Vegeta.»
Quella donna era fondamentale.
Quella donna non era una qualunque.
Ma quale delle due era davvero importante?
«Io sono il principe dei saiyan, e quello che faccio non sono affari che ti riguardano.»
Bulma si avvicinò a lui, specchiandosi nei suoi occhi neri come la notte, cercando in quelle perle buie la verità.
«Devi decidere.»
Vegeta guardò i suoi occhi azzurri come il cielo e non poté far a meno di baciarla.
Tutto dettato dall'istinto di riavere quelle labbra imprigionate alle sue.
Un bacio passionale che pareva non avere fine.
Ivy, affacciandosi dal balcone della sua stanza, li vide.
Non aveva la forza di muoversi.
Non aveva il coraggio di parlare.
Non aveva mai sofferto così.
Lei lo amava.
Lo amava, tanto quanto Bulma.
Una lacrima scese dal suo viso, sussurrò il nome del principe e fu tutto buio.




 

****








Ivy si svegliò si soprassalto, mettendosi di scatto seduta sul letto, con la fronte imperlata dal sudore cercando di regolarizzare il respiro.
Un incubo.
Lo stesso da quando Vegeta le aveva urlato che lei era sola una distrazione per i suoi allenamenti, che non doveva disturbarlo e che l'unica che gli serviva era Bulma.
Sperava ogni secondo, minuto, ora e giorno della sua esistenza che quell'incubo fosse solo il frutto della sua paura più grande: perdere Vegeta.
Non avrebbe sopportato che lei glielo portasse via.
Eppure il suo animo buono le sussurrava che non doveva prendersela con il Principe dei Saiyan, se mai fosse successo.
Al cuore non si comanda.
All'amore non si comanda.
Ai sentimenti non si comanda.

Era una legge della natura.
Si alzò dal letto, uscì dalla stanza e si avviò verso la cucina.
Aveva tremendamente bisogno di bere e cercare di rilassarsi.
Ad un tratto, mentre attraversava il lungo corridoio, si bloccò e non continuò il suo cammino.
Dalla camera di Vegeta sopraggiungevano gemiti, parole sussurrate e respiri irregolari.
«Vegeta»
Sentì sussurrare, riconoscendo la voce di Bulma.
Le lacrime pizzicavano per uscire, ma lei non doveva piangere e – soprattutto – non voleva.
«Hai scelto lei
Pronunciò, cercando di non farsi sentire, con apparente calma per poi avviarsi in cucina.
Erano passate ore, si stava facendo mattina, ed Ivy era rimasta seduta sulla sedia della cucina a contemplare quel bicchiere d'acqua di cui non aveva bevuto nemmeno un sorso.
Perché?
Perché era sempre lei quella a soffrire?
Perché ogni cosa doveva averla Bulma?
Perché lei non poteva avere un briciolo di felicità?
Perché l'unico uomo che avesse mai amato con tutta se stessa, ed a cui aveva ceduto la cosa più importante che aveva, non poteva essere suo?
Forse doveva davvero rinunciare... Mettersi da parte.
Le lacrime copiose scendevano silenziose lungo il suo viso, illuminate dai timidi raggi del sole, ormai stanca di soffrire.








 

****












Bulma era sgattaiolata fuori dalla stanza del saiyan per un disperato bisogno di andare in cucina e bere un sorso d'acqua.
Credendo che alle cinque del mattino non ci fosse stato nessuno, non si era premurata nemmeno di mettersi qualcosa, oltre al lenzuolo che le copriva il corpo.
Appena entrata in cucina vide sua sorella e con fare preoccupato le si avvicinò.
«Ivy, perché piangi? È successo qualcosa?»
La donna non le rispose subito, ma alzò i suoi grandi occhi azzurri puntandoli con sguardo severo verso quelli della sorella.
«Ti è piaciuto andare a letto con Vegeta?»
«Tu come lo sai?»
Bulma sgranò gli occhi incredula.
Ora aveva la certezza che Ivy amava lo stesso uomo che amava anche lei.
«Perché Bulma? Perché mi hai fatto questo? Rispondimi! Ho sempre “lasciato andare” quando pretendevi ciò che era mio, definendolo solo tuo. Adesso non posso. Non lascerò che vada tutto in questo modo, non ti permetto di prenderti gioco di me. Sono tua sorella, Bulma! Tu non rispetti me, e in verità, non mi hai mai considerato. Fa la tua strada, ma sappi che stavolta lotteremo. E farò di tutto per vincere.»
La donna dai lunghi capelli biondi diede le spalle a Bulma e fece per incamminarsi, quando la turchina agguantò il braccio di Ivy per fermarla.
«Ivy... Aspetta, lasciami spiegare, non è come credi. Io...»
«Tu? Non puoi capire, e non potrai mai capire, che io...»
Non continuarono a parlare, perché entrambe sapevano cosa stavano per dire.
Ivy si liberò dalla presa di Bulma e andò via.
Bulma rimase lì, immobile, senza sapere cosa fare.
Non si era mai comportata bene con sua sorella, ma lei – a differenza di quello che credeva – le voleva bene.
Ma era evidente che Vegeta aveva scelto chi amare.
Lo aveva fatto sin dalla prima volta che aveva visto quella donna nella sua stanza.
Stava a loro capire chi delle due il saiyan amava.





 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



 

Salve a tutti! PERDONATE IL RITARDO ç_ç
Eccomi con un nuovo capitolo di questa Mini-Long dedicata a: Phantasia, Luna_07, Silene Nocturna, Lirin e 9dolina0.
La dedico a loro indipendentemente se leggano o meno, o se siano non attivi/attivi e non presenti.
In ogni capitolo non smetterò di ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me.

Avviso: Nella parte in corsivo non ho specificato chi sia delle due donne ad essere infelice con Yamcha al proprio fianco.
Lo scoprirete più avanti ;)
Inoltre la parte in grigio scuro (ed in corsivo)  è l'incubo di Ivy.

La parte in corsivo sono avvenimenti/accenni futuri che devono, ancora, accadere.
Con la frase  [...] quella donna nella sua stanza [...] ho voluto lasciarvi con il fiato sospeso e non rivelare chi delle due ama Vegeta.
Può essere che sia Ivy o come può essere Bulma, perché Vegeta ha visto entrambe nella sua stanza ma - ovviamente - non ho specificato se la donna in questione era già presente o è entrata XD
Quindi aspettatevi di tutto ;)
Moon è la figlia di Vegeta e ... una delle due sorelle Brief XD
Non è detto che qui Trunks sia il primogenito di Vegeta/Bulma, come non è detto che sia figlia di Vegeta/Ivy ;)
In fondo poteva benissimo ereditare i capelli biondi anche un figlio di Vegeta/Bulma ;)
Detto questo penso di aver concluso le specificazioni.
Non ho altro da aggiungere.
Grazie ai lettori silenziosi ed a chi ha inserito la raccolta tra le tre sezioni.
Grazie davvero :,)

Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto,
Nede

 

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Capitolo 8
*** Volontà| Ottavo e ultimo capitolo ***



 

 
Buongiorno, Buona Pasqua e Buona Pasquetta a tutti voi!
Da Novembre non ho più aggiornato mie storie sul fandom Dragon Ball, perdonatemi per questo, ma purtroppo non ho più interesse a scrivere su questo fandom.
Non so dirvi il perché, o spiegarvelo, ma non riesce a suscitarmi le stesse emozioni o idee di una volta. Ed ora devo decidermi su cosa scrivere, perché la voglia di scrivere c'é sempre – diciamo che è una parte di me – e ci tengo moltissimo.
Quindi prima o poi mi ritroverete in qualche altro fandom.
Oggi sono qui per questa Mini-Long a cui tengo particolarmente, perché dedicata a coloro che sono riuscite con la loro pazienza a portarmi a scrivere in maniera decisamente migliore dei primi tempi. (Anche se, secondo me, in queste note e in questo capitolo troverete parecchi erroracci (?) da bimba dell'elementare!).
E non volevo lasciarla incompleta, perché mi ero ripromessa di completarla e postare TUTTI i capitoli.
In questo capitolo ho inserito gli ultimi due flash-back che avevo già postato e due finali diversi.
C'era chi tifava la Vegeta/Bulma e chi si era particolarmente affezionata/o alla Vegeta/Ivy; quindi ho pensato... Perché non scrivere due finali e accontentare tutti? Visto che anch'io ero parecchio indecisa sulla “vincitrice” della lotta “Chi vuol vincere il bel principino dei saiyan”?!
Detto questo, e tornando ad essere seria, vi ringrazio di tutto e spero che questi finali non vi deludano.
Non posso dirvi “Alla prossima”, ma vi dirò... Arrivederci, miei cari lettori/e lettrici :*
Grazie, davvero.
 
Nede
 











 


◊ PRIMO FINALE – VEGETA/BULMA ◊

 
 

Ivy aveva preso tutte le sue cose, le aveva messe dentro enormi valigie – poste all'interno delle capsule che portava con sé – ed adesso stava andando via dalla Capsule Corporation.
Era incinta.
Incinta del figlio del principe dei saiyan.
E lui non l'avrebbe mai saputo.
Vide il taxi, arrivato in quell'istante, e accelerò il passo.
Alzò lo sguardo, puntato in precedenza sulle mattonelle del vialetto, e vide il saiyan poggiato alla corteccia di un albero vicino all'ingresso.
Il suo cuore perse un battito per poi accelerare, mentre gocce di pioggia bagnavano il suo viso.
Mischiandosi con le lacrime.
«Cosa vuoi, Vegeta? Vuoi umiliarmi ancora? Di fronte a lei hai già fatto molto. Perché ti sei disturbato a venire qui?»
Pronunciò la donna, abbassando lo sguardo e ricominciando ad avviarsi verso il taxi...






 
◊ ◊ ◊ ◊








Per quanto impossibile potesse essere, in quella sera d'autunno, Vegeta aveva messo in chiaro che entrambe, Bulma e Ivy, dovevano smetterla.
Smetterla di comportarsi come ragazzine isteriche, perché lui aveva capito − intravedendo quella bruciatura sulla pelle diafana di Bulma − che lei sarebbe stata la sua compagna.
Perché come aveva detto la scienziata: i saiyan hanno un onore da difendere e non possono venir meno alla loro natura.
Era andato a letto una notte sola con Ivy senza cedere ad altri tentativi, ma con Bulma era stato diverso.
E dopo quell'arrivederci, e quell'ultimo bacio, Ivy salì sul taxi e se ne andò da sconfitta.
Vegeta non amava Ivy, ma dentro di lui qualcosa lo legava a lei.
Ancor prima di quando avevano fatto l'amore, qualcosa che non sapeva spiegare o comprendere.
In fondo i sentimenti sono estranei ai saiyan.
Dopo la fine del Cell-Game, e la vittoria di Gohan, lui si era deciso a rimanere alla Capsule Corporation.
Superato il periodo della realizzazione di aver perso il suo rivale di sempre per sempre ed aver ritrovato la voglia di combattere, giurò a se stesso che suo figlio, Trunks, una volta cresciuto, lo avrebbe fatto diventare un grande guerriero.
Come quel ragazzo venuto dal futuro.
«Tesoro, sono appena arrivati Yamcha e mia sorella, non fare il solito scorbutico e vieni a salutarli. Ti aspetto giù.»
Pronunciò Bulma andando ad accogliere i suoi ospiti, lasciando il saiyan immobile accanto alla finestra a scrutare il cielo.
In realtà erano giorni che sua moglie tentava di convincere sua sorella a venirla a trovare, perché dopo quella notte non si erano più viste.
Solo qualche telefonata e qualche lungo chilometro di scuse.

 

...Vegeta non le rispose, si avvicinò a lei e l'agguantò per il polso.
«I saiyan sanno chi sarà la loro femmina, per tutta la vita, soltanto quando la loro saliva diventa incandescente e provoca un' ustione che rimarrà per sempre. E tu non ce l'hai. È stato questo che mi ha fatto scegliere, era lei sin dal principio ed io non l'ho compreso a causa tua, Ivy»

La donna sorrise tristemente, mentre le lacrime solcavano il suo viso, e senza dire nulla si avvicinò a Vegeta donandogli un ultimo bacio.
Un bacio di sconfitta, dolore e amore.
Un gesto che Vegeta le consentì, non riuscendo a scansarla e vedendola salire sul taxi e andare via.


Vegeta – dopo minuti di indecisione – scese al piano inferiore e vide sua cognata, al fianco di Yamcha, entrare con un sorriso tirato all'interno della Capsule Corporation.
La sorella della moglie del saiyan si avvicinò a lei sorridente, volendo a tutti i costi prendere in braccio la sua nipotina.
Una bambina di appena tre anni che era la fotocopia della madre.
Erano passati quattro anni da quando la cognata aveva lasciato quella casa.
Capì dal suo sguardo che lei non era felice.
Non era felice di quella vita.
Non era felice dell'uomo che aveva accanto, ma che ancora non aveva voluto sposare.
Quell'uomo che lei diceva essere il padre di sua figlia.
Il padre di Moon.
Eppure più guardava quella bambina negli occhi più un dubbio gli ronzava in testa.
Il taglio dei suoi occhi, la forma del viso e lo sguardo era... familiare.
Non era quello della zia, della madre o del presunto padre.
No.
Era quello di qualcuno che conosceva più di chiunque altro.
Ivy non ebbe il coraggio di dirglielo, celando quel segreto, ma lui sapeva benissimo che Moon era sua figlia.






 




 








 

 
SECONDO FINALE  – VEGETA/IVY






Ivy aveva preso tutte le sue cose, le aveva messe dentro enormi valigie – poste all'interno delle capsule che portava con sé – ed adesso stava andando via dalla Capsule Corporation.
Lei aveva vinto.
Lei aveva ottenuto tutto.
Lei aveva avuto ciò che desiderava.
Il suo Vegeta, non era più suo, era di sua sorella.
Lei l'aveva conquistato, ed adesso da stupida stava scappando.
Era incinta.
Incinta del figlio del principe dei saiyan.
E lui non l'avrebbe mai saputo.
Aveva lei al suo fianco.
Aveva ceduto.
Si era convinta di aver trovato l'amore vero nel principe azzurro venuto dallo spazio. 
Quello delle sue favole da bambina.
Vide il taxi, arrivato in quell'istante, e accelerò il passo.

Come se scappare potesse risolvere i suoi problemi.
Alzò lo sguardo, puntato in precedenza sulle mattonelle del vialetto, e vide il saiyan poggiato alla corteccia di un albero vicino all'ingresso.
Il suo cuore perse un battito per poi accelerare, mentre gocce di pioggia bagnavano il suo viso.
Mischiandosi con le lacrime.
Lacrime amare che sapevano di sconfitta.
«Cosa vuoi, Vegeta? Vuoi umiliarmi ancora? Di fronte a lei hai già fatto molto. Perché ti sei disturbato a venire qui?»
Pronunciò la donna, abbassando lo sguardo e ricominciando ad avviarsi verso il taxi.
Vegeta non le rispose, si avvicinò a lei e l'agguantò per il polso.
La donna non sapeva cosa fare, rimasta sbalordita dal suo gesto.
«I saiyan sanno chi sarà la loro femmina, per tutta la vita, soltanto quando la loro saliva diventa incandescente e provoca un' ustione che rimarrà per sempre. E tu ce l'hai sul collo. È stato questo che mi ha fatto scegliere... te. Tu non puoi andartene.»

Ivy spalancò i suoi grandi occhi azzurri, le lacrime di felicità solcavano il suo viso, mentre si gettava al collo di Vegeta.
Quest'ultimo rimase immobile.
«Ricordati: I vigliacchi scappano, tu non rientri in quella categoria. Quindi perché stavi scappando?»
Vegeta guardava in direzione dell'ingresso della Capsule Corporation, mentre una Bulma con gli occhi umidi guardava le mattonelle del vialetto.
Vegeta aveva scelto Ivy.
E lei sapeva che al cuor non si comanda.
«Perché sono incinta e perché credevo che amassi lei.»
Rispose sciogliendosi in un sorriso, ma Vegeta sapeva che era incinta.
«Tsk, stupida!»
Pronunciò per poi sollevarsi in volo e andare via dalla Capsule Corporation.
Bulma rientrò in casa e chiuse la porta.
«Buona luna di miele... sorellina.»
Pronunciò ironicamente, mentre le lacrime bagnavano il suo viso.



 
◊ ◊ ◊ ◊






Bulma sposò un uomo d'affari, conosciuto in uno dei convegni organizzati.
Il principe azzurro che Bulma sognava.
Yamcha più volte le aveva detto di amarla, che lui c'era, ma lei non volle sapere ragioni.
Sposò Hake che al primo sguardo le ricordò il suo Vegeta, colui che avrebbe sempre amato.
Tutto ciò era egoistico, ma non le importava.
Il bambino suo e di Vegeta l'aveva perso: lo tradusse come un segnale del destino.
Lei non lo avrebbe mai avuto accanto a sé.

Ed ora la donna più geniale della Terra, in una delle riunioni del gruppo Z, guardava Ivy, Vegeta e la sua nipotina Moon.
Ivy sorrideva, un sorriso che non le aveva mai visto sul viso.
Vegeta fingeva di fare lo scontroso con lei, ma un leggerissimo sorriso increspava le sue labbra.
Moon aveva lunghi capelli biondi, gli occhi azzurri ed i lineamenti del sayan.
Loro erano una famiglia felice.
Ma lei non era felice.
Ed il bambino che portava in grembo si sarebbe chiamato Trunks – come quello che aveva deciso per il bambino suo e di Vegeta – non avrebbe avuto sangue saiyan nelle vene, ma sperava solo che gli somigliasse almeno un po'.

























 
 Volontà Facoltà di volere, capacità di decidere e
agire in modo da raggiungere il proprio scopo: avere una grande forza d'animo.



 
Fine 


 

 
 

Mini-Long dedicata a: Phantasia, Luna_07, Silene Nocturna, Lirin e 9dolina0.
La dedico a loro indipendentemente se leggano o meno, o se siano non attivi/attivi e non presenti.
Non smetterò di ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me










 

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