Stralci di vita per Fitz e Simmons

di Edmond Dantes
(/viewuser.php?uid=403812)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Zucchero ***
Capitolo 2: *** Battaglia di foglie ***
Capitolo 3: *** Première di mezzanotte ***
Capitolo 4: *** Zucchero filato ***
Capitolo 5: *** Ombrello ***
Capitolo 6: *** Biscotti ***
Capitolo 7: *** Decorazioni ***
Capitolo 8: *** Zucca di Halloween ***
Capitolo 9: *** Divano ***
Capitolo 10: *** 10. Nipotini ***
Capitolo 11: *** Primo appuntamento ***



Capitolo 1
*** Zucchero ***


C a t's  corner: Bonjour! O meglio, bonsoir! Se siete incappati in questa storia, vorrei avvisarvi di due cose: NON TENGO CONTO DEGLI AVVENIMENTI DOPO LA 01x17. Per me l'associazione conosciuta col nome "H.Y.D.RA." è stata sconfitta durante la seconda guerra mondiale, e quindi tutto il casino (Grant cattivo, Skye rapita, Garrett, i due cucciolotti lanciati giù dall'aereo, etc.) non è mai accaduto. Secondo, questa storia si chiama "STRALCI di vita per Fitz e Simmons": racconta di loro due, ma, essendo stralci, non potrò parlare di tutti. AVVERTIMENTO NUMERO TRE: saranno intorno ai 50 capitoli. Corti, ma 50.
Se dopo aver letto ciò avrete ancora voglia di andare avanti... be', buona fortuna!

_.-._.-._

Stralci di vita per Fitz e Simmons

zUCCHERO


Il campanello situato sopra la porta suonò quando entrarono nel locale, e la vecchietta dietro al bancone sorrise a Fitz come se lo conoscesse da una vita.

« Vado a ordinare, tu intanto cerca un posto per sedersi. »

Fin troppo facile, pensò Simmons mentre prendeva posto vicino alla grande finestra che dava sulla strada. Fitz continuava a chiacchierare con l'anziana signora, totalmente dimentico del suo compito, e Simmons, per far passare il tempo, osservò i passanti: uomini in completi da lavoro che si premevano il telefono sulle orecchie, gruppi di ragazzine che facevano shopping, bambini che cercavano di attirare l'attenzione delle madri per comprare questo o quel pasticcino, coppiette di innamorati che si tenevano per mano e si scambiavano sguardi teneri.

« Ehi, bella addormentata, il tuo caffè è pronto. »

Jemma guardò all'interno della tazza, alzando un sopracciglio. « Caffè amaro co- »

« ...con sei zollette di zucchero » terminò Leo per lei. « Anche se non ho ancora capito perché vuoi il caffè amaro e poi ci metti un tale quantità di zucchero! »

La ragazza lo guardò perplessa, come confusa dalle parole che aveva appena pronunciato. « Come hai fatto a ricordartelo? »

« Oh, be'... sono stato attento, suppongo. » rispose lui, per poi dedicarsi di nuovo alla sua fetta di torta al cioccolato.

*

« Lavori ancora? »

Simmons si sedette di fronte al ragazzo, poggiando una tazza di bollente caffè nero sul tavolo.

« Sì, e penso che ne avrò per molto » rispose Fitz senza sollevare lo sguardo dal pc.

« Ti ho preparato il caffè » disse, spingendo la tazza verso di lui. « Due zollette di zucchero e un pizzico di cannella. »

« Te lo sei ricordata? » Leo alzò gli occhi dal pc e li fissò in quelli nocciola della ragazza.

« Oh, be'... sono stata attenta, suppongo. »

_.-._.-._

Credits: banner di Emma K. Cumberston e prompt forniti dal blog "Imagine your OTP...", una vera manna durante i periodi di blocco.


Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Battaglia di foglie ***


Battaglia di foglie


« Grazie al cielo ci sei tu, Jemma, altrimenti avrei dovuto raccogliere tutte queste foglie da solo! »

Il ragazzo posò il rastrello al muro e si asciugò la fronte con una manica: faceva tremendamente caldo per essere in ottobre, e soprattutto faceva tremendamente caldo per essere in ottobre a Londra!

« Grazie al cielo che c'è Jemma che fa tutto il lavoro mentre tu poltrisci all'ombra » sussurrò lei, lanciando poi uno sguardo a Leo estremamente ostile.

Simmons finì di ammucchiare la terza collinetta di foglie, lanciando uno sguardo sconsolato al tappeto croccante e arancione che ricopriva ancora il prato. Stava per ricominciare a raccoglierle quando sentì uno scricchiolio alle spalle, e, facendo come per girarsi, un mucchio di foglie le finì in faccia.

« Fitz! » lo strillo non scosse minimamente il ragazzo, che si stava sbellicando dalle risa.

Jemma, offesa a morte, prese in mano un pugno di foglie e lo lanciò addosso a Leo, che, finalmente, pose fine all'ondata d'ilarità.

« Ehi, così non vale! »

Fitz rispose al fuoco col fuoco, e diedero inizio ad una battaglia di foglie come non si era mai vista prima. Un momento prima Fitz sembrava sul punto di soccombere, pronto alla resa, mentre il momento dopo ripartiva all'attacco, mettendo l'altra con le spalle al muro. Quando fu la volta di Simmons di attaccare, corse incontro al ragazzo, con l'intenzione di vincere una volta per tutte. Peccato che inciampò nelle sue stesse gambe, cadendo addosso a Leo e finendo in un mucchio di foglie, l'unico rimasto ancora intatto.

Si misero a ridere, incuranti della vicinanza tra i loro corpi, e rimasero così a lungo, finché Jemma, dopo essersi guardata intorno, esclamò: « Io questo non lo pulisco! »


C a t's  corner: Bom dia! Capitolo più lungo della norma, ma non abituatevi, sranno pochi così. Volevo scusarmi con chi non legge dal computer, perché la graficca è davvero orrenda: vi assicuro che se la  vedeste dal pc cambiereste idea!


Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Première di mezzanotte ***



P
remière di mezzanotte


« Non sei emozionato? Io quasi non mi reggo in piedi dalla gioia! »

« Jemma, è almeno la dodicesima volta che lo ripeti, e non è passata nemmeno un'ora. Siediti e cerca di riposarti, o ti addormenterai in sala nel bel mezzo del film. »

Fitz si riappoggiò allo schienale della sedia e chiuse gli occhi, sia per tentare di rilassarsi che per evitare di avere la stressante vista della ragazza, che saltellava fuori di sé dalla gioia in mezzo al marciapiede, lontana dallo sguardo.

« Come potrei addormentarmi nel bel mezzo del film? Sono troppo emozionata! »

Lo scienziato maledisse mentalmente il giorno in cui aveva acconsentito di accompagnare Jemma alla première di mezzanotte di chissà quale trasposizione cinematografica di chissà quale libro: quando si entusiasmava così tanto diventava davvero ingestibile.

« Peggio per te. »



Leo lo aveva predetto: gli veniva voglia di svegliare Simmons solo per farle presente che lui gliel'aveva detto. Però, la vista della ragazza, così pacifica e tranquilla, gli aveva impedito di mettere in atto il suo piano di vendetta, e, in un certo senso, il profumo e il calore della testa di Jemma posata sulla sua spalla era piacevole.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Zucchero filato ***


Zucchero filato

« Leo, se non apri la bocca come faccio a farti assaggiare questo coso?! »

« Io non voglio che mi fai assaggiare quel coso, smettila di darmi fastidio. »

Jemma tentò nuovamente di far provare a Fitz la pallina di zucchero filato che teneva in mano, ma lui strinse le labbra e voltò la testa, testardo.

« Fitz! » Simmons si stava spazientendo.

« Io lo so come va a finire: va a finire che manchi la bocca e me lo appiccichi alla faccia. »

Lo scienziato incrociò le braccia al petto e allargò le gambe, guardando dritto negli occhi la ragazza di fronte a lui.

Jemma inarcò un sopracciglio. « Scommettiamo un pranzo che non va a finire così? »

Leo si morse il labbro, combattuto: non riusciva a resistere alle scommesse. « Ci sto. »

Simmons si avvicinò di nuovo a Fitz con lo zucchero filato, mirando alla bocca. Peccato che in quello stesso istante qualcosa solleticò il naso del ragazzo, che voltò velocemente la faccia per starnutire.

« Jemma, cosa ti avevo detto!? »

La ragazza nascose il volto dietro alla mano, ridacchiando in silenzio davanti alla comica scenetta: Leo, rosso in volto, tentava in tutti i modi di staccarsi dalla guancia lo zucchero, che pareva incollato con l'attacca-tutto.

« Mi devi un pranzo, lo sai? »

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Ombrello ***


Ombrello

La strada era ricoperta di pozzanghere e gli stivali di gomma, entrandoci dentro, producevano un suono che Jemma trovava estremamente rilassante. Lei adorava la pioggia: il ticchettio contro i vetri della finestra, l'odore di erba bagnata, gli impermeabili colorati... Sarebbe corsa volentieri a ballare come una pazza sotto l'acqua scrosciante se non fosse stato per il ragazzo al suo fianco, che le stringeva il gomito probabilmente con tutta la forza che aveva.

« Fitz, ti prego, smettila di trattarmi come una bambina di cinque anni e lasciami tenere l'ombrello! »

« Ti ho già detto di no: tu sei più bassa di me, e scommetto che lo faresti dondolare tutto » la risposta di Leo fu categorica.

Simmons puntò i piedi: se voleva qualcosa, doveva per forza ottenerla. Peccato che Fitz, imbranato come pochi, scivolò in avanti, e finì faccia a terra in un pozzanghera. E Jemma, che non era da meno, venne trascinata dal ragazzo nella pozza, bagnandosi completamente. La sua risata raggiunse in poco tempo le orecchie dei passanti, che, sorpresi, si voltavano a fissarla, rossa in volto e sporca di fango.

« Ora posso tenerlo io l'ombrello? »


C a t's corner: oddeo, sono in ritardo spaziale, e non ho scusanti! Ho scritto questo... "coso" in tipo dieci minuti, e vi prego davvero di perdonarmi! Cercherò di essere pù puntuale, d'ora in poi. Besos xxx

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Biscotti ***


Biscotti

Il profumo di limone e pasta frolla aleggiava ancora nella stanza e il calore proveniente dal forno, rimasto acceso, la scaldava piacevolmente.

« Leo, cosa cavolo ti passa per la testa! »

Jemma, stretta in un grembiule rosino e tutta ricoperta di farina, brandiva un mattarello, che agitava pericolosamente sotto il naso di Fitz. Quest'ultimo, con gli angoli della bocca ancora sporchi di briciole, cercava di proteggersi meglio che poteva sotto la teglia di metallo ormai vuota.

« Ci ho messo ore a prepararli, servivano per la cena di stasera! »

Simmons si fece ancora più vicina, rossa in volto, mentre Leo tentava di farsi sempre più piccolo sulla poltrona.

« Volevo assicurarmi che fossero commestibili! » esclamò, stampandosi in faccia un sorriso angelico e abbassando il suo scudo improvvisato, sperando di essere perdonato. La ragazza, però, non era della stessa opinione: una bella mattarellata in testa non gliela toglieva nessuno.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Decorazioni ***


Image and video hosting by TinyPic
Decorazioni

« Dovevi decorare la casa, non cercare di procurare un infarto multiplo a chiunque si avvicini! »

Simmons premette ancora il ghiaccio contro il sopracciglio dell'amico, sbuffando sonorosamente.

« Forse mi sono lasciata un po' prendere la mano, ma devi ammettere che è fantastica! »

Leo prese l'impacco dalle mani di Jemma e le lanciò un'occhiata furiosa. « Non ti sei lasciata prendere un po' la mano, te la sei lasciata prendere del tutto! Hai visto come hai conciato il giardino? E la lama sopra la porta, se dovesse cadere? Per non parlare del pavimento, è un miracolo che cadendo mi sia solo tagliato la fronte! »

La ragazza si alzò offesa, dirigendosi verso l'ingresso. « Le decorazioni sono perfettamente sic- »

Simmons non riuscì a finire la frase che un tonfo coprì le sue parole. Fitz alzò la testa per vedere cosa fosse successo e immediatamente si mise a ridere.

« NON DIRE UNA PAROLA! »


Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Zucca di Halloween ***


Zucca di Halloween


« Non ho mai pensato che fare una zucca di Halloween fosse così difficile! ».

« Non è affato difficile. Guarda, io ho già finto! ».

Fitz ruotò la zucca verso di lei e le mostrò il suo capolavoro, pieno d'orgoglio. Jemma guardò l'operato con espressione scettica, prima di prorompere in una risata divertita.

« Ehi, cosa c'è che non va? ». Leo era visibilmente infastidito dalla reazione dell'amica, tanto che ritrasse la zucca come per proteggerla.

« Cos'ha che non va? Sembra che tu l'abbia sfigurata e poi presa a pugni! ».

Fitz la fulminò con lo sguardo e incrociò le braccia: « Vediamo la tua, criticona ».

La zucca di Jemma era un disastro: Fitz arrivò a sfiorarla con il naso per riuscire a capire cosa fosse cosa.

« Ehi! » urlò dopo un po'. « Hai fatto me! ».

Jemma arrossì, aprendo la bocca per ribattere, ma Leo la anticipò: « A guardarla bene, anche la mia ti somiglia un po' ».

C a t's corner: oddeo, sono assente da troppo tempo, e spero mi perdoniate se mi ripresento con questo obrobrio di capitolo. Sinceramente, non m soddisfa molto, ma ne ho almeno altri cinque già pronti che sono decisamente meglio.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Divano ***


Divano


Stranamente, Skye non sentiva rumori provenire dal salotto. Di solito, quando si incontravano per vedere un film, Fitz e Simmons si lamentavano tutto il tempo di inesattezze scientifiche o storiche. Skye faceva finta di non sentirli, ma quella sera avevano superato il limite, e lei si era trovata costretta ad allontanarsi, altrimenti non avrebbe più risposto di sé. Quindi, con la scusa di prepararsi un'altra ciotola di pop corn, si era ritirata in cucina, beandosi del silenzio. Erano passati quasi quindici minuti, però, quando si accorse che i due non stavano più dicendo una parola. Così, preoccupata, era tornata in soggiorno, e si era sorpresa di trovare entrambi addormentati sul divano, testa contro testa. Fu tentata di svegliarli, ma erano così carini che decise invece di spegnere la televisione, prendere giacca e borsa e andarsene a casa.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** 10. Nipotini ***



Nipotini

La signora Fitz era una forza della natura. Tutti gli amici di Leo – soprattutto Jemma – la adoravano, e quindi, per forza di cose, quando andava a trovare il figlio quest'ultimo cercava di tenerlo il più nascosto possibile.

Inutile specificare che Simmons venne a sapere della visita della donna cinque minuti prima del suo arrivo, e che quando Fitz tornò dall'aeroporto con la donna lei era già lì.

« Allora, Leo, quando deciderai a darti una mossa con lei? » domando la signora Fitz quando Jemma scomparve dietro la porta della cucina.

Leo non alzò gli occhi dal camino, continuando ad attizzare il fuoco. « Con chi? »

« Ma con Jemma, sciocco! ». Fitz si girò di scatto, con il volto in fiamme. « Insomma, sto diventando anziana, voglio dei nipotini! ».

La risata che arrivò dalla cucina giunse chiara alle orecchie del ragazzo, che, se possibile, arrosì ancora di più.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Primo appuntamento ***


Primo appuntamento

« Non posso credere che con tutti i film possibili e immaginabili hai scelto questo per il nostro primo appuntamento! ».

« Stento a crederci pure io, » Fitz rise, un po' a disagio. « Insomma, questi due sono degli idioti! ».

Simmons sorrise, allungando una mano per prendere dei popcorn. « Sì conoscono da sei ore e già dichiarano di amarsi ».

« Scommetto che alla fine ci sarà una corsa all'aeroporto o una cosa del genere ».

« E io scommetto che uno dei due ha un segreto che nessuno conosce, tipo un matrimonio segreto o un passato criminale ».

« E io scommetto che se non fate silenzio, vi cacceranno fuori dalla sala » l'anziana della fila davanti si girò con un sorriso antipatico, zittendoli all'istante.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2816896