TRUNKS E IL LABORATORIO 2 di ladydark94 (/viewuser.php?uid=57638)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 1 *** I ***
Anticipo che questa
storia è quella pubblicata da babydark94, purtroppo
però, dopo essere stata bannata ha deciso di NON ritornare
più a scrivere in questo sito. Ma come ultima
volontà ha voluto che continuassi io la sua storia. Quindi
questa storia NON E' ASSOLUTAMENTE UN CASO DI PLAGIO, lo dico
sopratutto per gli admin. Comunque ho deciso di ripubblicare questa
storia in sue veci. By ladydark94
TRUNKS E IL LABORATORIO
CAPITOLO 1
Erano le 10 di sabato mattina, Trunks (di 8 anni) si era
appena alzato e con malavoglia era sceso in cucina per fare colazione.
A tavola erano seduti suo padre e il nonno che leggeva il giornale e
sorseggiava caffè, mentre la nonna era intenta a lavare i
piatti mentre canticchiava.
-Dov'è la mamma?- chiese il bambino stroppicciandosi gli
occhi.
-In laboratorio.- disse secco suo padre senza guardarlo. La nonna gli
servì una degna colazione da sayan, che il piccolo
spazzolò in un niente.
Bulma era nel suo laboratorio dalle sette del mattino. Si
stiracchiò e uscì dal laboratorio dirigendosi
verso la cucina. Per i corridoi incontrò Vegeta diretto alla
GR, lo salutò con un bacio sulle labbra.
In cucina trovò Trunks che (come il padre) si ingozzava con
la colazione. Salutò anche lui con un bacio.
-Trunks io più tardi devo andare ad un convegno quindi
starai a casa con i nonni e papà.
-Non ci può andare il nonno?- chiese il bambino un po'
dispiaciuto dal fatto che la madre non passasse con lui uno dei pochi
giorni liberi che aveva.
-No, tesoro. Devo andarci io. E tu farai il bravo mentre stai a casa.
Vegeta sapeva già che la moglie sarebbe andata ad un
convegno, quindi aveva intenzione di approfittarne per allenare un po'
il figlio che era da troppo tempo che non rinforzava i muscoli.
Bulma ci mise un'ora e mezza per scegliere cosa mettersi. Alla fine
optò per un taieur blu scuro che risaltava il colore di
capelli e occhi. Quando a mezzogiorno uscì dalla
porta d'ingresso a salutarla c'erano suo figlio (con gli occhi tristi)
e sua madre che la salutava allegramente.
Trunks salutata la madre corse in camera sua, per chiudercisi dentro e
non uscirne prima dell'arrivo della madre.
-Trunks vieni giù!- urlò suo padre ai piedi delle
scale. Trunks non uscì. Vegeta allora andò a
sbattere i pugni sulla porta.
-Ragazzino, vieni fuori se non vuoi che disintegri questa porta!-
Trunks aprì la porta esitante, suo padre, ora, aveva le
braccia incrociate al petto.
-Nella GR. ORA!- intimò l'uomo.
-Ma oggi non è giorno di allenamenti.- disse il bambino con
lo sguardo basso. Non aveva nessuna voglia di allenarsi.
-Niente repliche.- disse l'uomo indicando le scale.
"UFFA!" pensò Trunks alzando gli occhi al cielo. Vegeta
notò il gesto e tirò uno scapellotto dietro alla
nuca del figlio.
-Ahi!- disse il bambino massaggiandosi la parte colpita.
Dopo due ore di stremante allenamento, Trunks tornò in
camera sua, troppo stanco per mangiare, ma non riuscì a
prendere sonno.
Verso le 3 scese a vedere se c'era qualcosa da mangiare, infatti la
nonna gli aveva lasciato una consistente merenda prima di andare a
dedicarsi al suo giardinetto.
Mentre andava in salotto a guardare un po' di TV, Trunks
passò davanti al laboratorio della madre nel quale per il
momento ci lavorava anche il nonno. Si avvicinò alla porta e
sbirciò all'interno.
Sapeva bene che se lo avessero trvato lì dentro avrebbe
passato guai grossi, infatti a lui non era permesso entrare nel
laboratorio. E come ogni divieto, quella stanza suscitava un'enorme
curiosità in Trunks che spesso aveva fatto delle fantasie su
ciò che c'era al suo interno.
In direzione della cucina udì la voce del nonno dire
:-Bunny, torno tra un'ora!- e poi la porta di ingresso aprirsi e
richiudersi.
Trunks fece due più due e arrivò alla conclusione
che il nonno non si fosse ricordato di chiudere il laboratorio. Era la
sua occasione, entrò nel laboratorio e azzerò la
sua aura per evitare che Vegeta capisse ciò che stava
facendo.
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Capitolo 2 *** II ***
CAPITOLO II
Trunks si chiuse la porta alle spalle, se l'avessero
scoperto avrebbe passato guai infiniti e l'avrebbero messo in punizione
a vita.
La stanza era illuminata da enormi neon bianchi attaccati al soffitto.
Tutto era di un colore grigio-azzurro, in alcuni cilindri enormi
c'erano dei liquidi strani, densi. C'erano tavoli ricoperti di carte
con serie infinite di numeri e conti. Oppure ricoperti da fiale,
cilindri di vetro e altre robe del genere.
Ciò che però attirò l'attenzione di
Trunks fu un tavolo, un po' nascosto da alti tubi. Era ricoperto da
piante secche che scaturivano un forte odore di erba. Trunks
osservò i vari oggetti da erborista, c'erano anche diversi
libri, alcuni chiusi e impilati, altri aperti su pagine con pocche
immagini e scritte tremendamente fitte. Trunks passò alle
varie pienate, erano di svariati colori, dal lilla al blu, dal giallo
al rosso e csì via.
-Accidenti quanti colori, sembra un arcobaleno.- disse Trunks a bassa
voce.
Passò in rassegna tutte la varie piantine.
Non aveva ancora toccato niente che potesse far capire ai grandi che
era stato lì, ma all'improvviso notò una strana
scatoletta di legno con dei decori sul coperchio, senza pensarci due
volte la aprì.
-Aargh!- Trunks urlò e saltò all'indietro vedendo
un enorme bruco blu strisciare lungo le pareti della scatoletta e
tentare di morderlo. Corse nuovamente al tavolo da erborista e ci si
sedette sopra, senza badara e fogli e libri che vi erano sopra. Nel
sedersi toccò ( e rischiò di far cadere) una
boccettina con una strana polverina blu. La prese tra le mani
ancora tremanti per lo spavento e notò che aveva strane
sfumature viola.
Scese dal tavolo, con cautela. Ma mentre poggiava i piedi a terra la
boccetta sbattè contro il bordo del tavolo e cadde a terra
frantumandosi in mille pezzi di vetro e la polverina si sparse per
tutto il pavimento lasciando che un fumo azzurro salisse e si
espandesse nell'aria...
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