La guardiana dei Draghi

di frosty lily
(/viewuser.php?uid=654665)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Preparativi ***
Capitolo 2: *** Bentornati draghi! ***
Capitolo 3: *** Argh!!! ***
Capitolo 4: *** La fata ***



Capitolo 1
*** Preparativi ***


-Quindi è sveglio?

-Si. Non abbiamo molta scelta...

-Come lo diciamo ad Aldibah?

-Con un po' di pazienza sistemiamo anche lui.

-Non la prenderà bene...

-Lo so, ma purtroppo è necessario.

 

 

 

 

Lidja si infilò il vestito color prugna. Si rimirò nel grande specchio. Era davvero bellissima.

Per un attimo le parve di vedere il suo grosso neo illuminarsi di rosa. Battè le palpebre. La visione scomparve, lasciando il posto alla malinconia.

Al diavolo!” pensò uscendo dal bagno e sbattendo la porta.

Scese le scale lentamente, con gli occhi bassi per non mostrare la piccola lacrima che le solcava la palpebra.

Ad aspettarla trovò i gemelli MacAlister, vestiti di tutto punto, e Fabio, che se ne stava in un angolino.

Chloe, ignorando palesemente le proteste del suo gemello, gli stava sistemando i capelli rossi, che erano (stranamente) pettinati in soffici riccioli e coprivano le sue orecchie. Appena vide arrivare Lidja, si scansò, facendo l'occhiolino a Ewan.

 

Intanto, la camera di Karl era stata rivoltata come un calzino. Il ragazzino, in mutande e canottiera, stava cercando da più di mezz'ora un certo completo elegante che il prof gli aveva passato un po' di tempo prima. Eh già, Karl era dimagrito parecchio e aveva ormai raggiunto la statura di un adulto.

Fabio aveva sviluppato dei muscoli che attraevano spesso su di lui l'attenzione delle ragazze.

Ewan si era sviluppato parecchio in altezza, ma rimaneva uno stecchino. Nonostante questo, sul torace si era formata la classica “tartaruga”, anche se meno evidente di quella di Fabio.

Quanto alle ragazze, il grasso di Sofia era quasi completamente sparito, ed era riuscita a sistemare definitivamente quella zazzera ribelle. Ora i capelli le scendevano lungo la schiena in ordinati boccoli che curava attentamente, ma non ossessivamente.

Lidja aveva sempre uno splendido fisico da ginnasta. Aveva insistito per fare una meche rossastra, colorando un ciuffo sul lato sinistro del viso.

Chloe non era cambiata molto. Si era lasciata crescere i capelli, che ora le arrivavano al seno, ma erano ugualmente disordinati.

Ormai avevano tutti venti o ventun'anni. Erano cresciuti... ma dentro portavano tutti una ferita profonda, che mai si sarebbe rimarginata.

 

 

 

 

 

 

 

 

* Angolino dell'autrice*

 

Lo so, lo so... avrei dovuto lasciare lì le nuove long, ma questa ce l'avevo n testa da troppo tempo!!!

 

Ecco il link del vestito di Lidja:

http://www.weddressale.com/images/dress/Terrific-Taffeta-Light-Plum-Sleeveless-Natural-Beading-Ruffles-Crystal-Pear-Shaped-Short-cocktail-dresses-SD4203.jpg

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Bentornati draghi! ***


“Buongiorno Sofia!”

La nominata fece un salto sul letto e si portò la mano al cuore. “Prof! Non farlo mai più!!!” protestò.

Solo allora si accorse che fuori era buio. “Ma cosa... perché mi hai svegliata a quest'ora??”

“Ora ricordo tutto!”

“Vuoi dire che... ti ricordi delle nostre battaglie, dei draghi...”

“Si, tutto!! E può voler dire solo una cosa...”

 

Quando tutti furono svegli, il professore prese parola: “Io, Thomas e Gillian ricordiamo tutto, e c'è solo una spiegazione: Nidhoggr è tornato.”

A quelle parole il silenzio scese sulla stanza.

Fu Ewan a riprendere il controllo per primo: “Ma come faremo? Non abbiamo più i nostri poteri...”

Lidja lo interruppe: “A me l'altra sera è parso di sentire Rastaban...”

“Anche a me è successo qualcosa!” esclamò Karl “Stanotte Aldibah mi è apparso in sogno... ma non ci ho dato peso... pensavo fosse la nostalgia...”

“Comunque una cosa è certa” tagliò corto il professore “Abbiamo bisogno dei draghi. E io so come chiamarli.”

 

“M-ma è sicuro?” balbettò Lidja rigirandosi il pugnale tra le mani.

“Si, tranquilla. Basta una goccia.” la rassicurò il professore mentre consegnava a Ewan l'ultima arma.

Fabio fu il primo. Impugnò il pugnale d'oro e si punse leggermente il dito, lasciando cadere una piccola goccia sul medaglione d'argento. Vi erano raffigurati i cinque draghi della guardia, calmi ma in qualche modo trionfanti.

Poi toccò a Lidja e al suo pugnale di rubino, poi a quello di zaffiro di Karl, poi a Sofia e a quello di smeraldo, infine ai gemelli, con quelli di ametista.

A quel punto sei raggi di luce colorata si alzarono dal medaglione e si infilarono nelle fronti dei ragazzi.

Aprirono gli occhi, ma non osarono verificare se davvero i draghi fossero tornati.

“Sof... hai qualcosa nei capelli...” sussurrò Lidja.

Sofia si passò una mano tra i riccioli rossi e trovò qualcosa di lungo e sottile. Quella “cosa” si stava inspessendo, ma Sofia non riusciva a staccarla.

Chloe le porse uno specchietto. Quello che vide la lasciò senza parole. Nei capelli c'era un grosso giglio. Tentò di toglierlo, ma rimaneva là. Non c'era più alcun dubbio: i draghi erano tornati.

 

Ma non fecero in tempo a rallegrarsi o anche solo a riprendersi dallo stupore, perché un sesto raggio, di purissima luce bianca, si levò in aria dal medaglione. Svolazzò etereo nella stanza, per poi schiantarsi con un'esplosione di luce sul mappamondo e rimanere lì, splendente e pura.

 

 

 

 

*Angolino dell'autrice*

Beh, questa è quasi una One-shot! : D

402 PAROLEEE!!!!
Tra un paio di capitoli comparirà la mia OC, e le leggende giapponesi. Mi piacciono troppo!!!!   <3

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Argh!!! ***


Sofia prese un bel respiro e si avvicinò al mappamondo. Lo girò un po' e notò che un punto del Giappone risplendeva.

Lesse il nome: foresta di Aokigahara. Sembrava uno scioglilingua.

Quando lo riferì agli altri, il professore impallidì. “Prof? Stai bene?”

Lui non rispose, ma prese un giornale e lo porse a Fabio, che lo lesse ad alta voce:

 

 

“L'ennesimo suicidio registrato nella foresta di Aokigahara. La vittima si chiamava Tsumi Ghisai, 32 anni.

La ragazza ha percorso un sentiero tranquillo, ha gettato a terra le scarpe e la maglietta, rimanendo con i pantaloni e il reggipetto, e si è impiccata a un albero.

È almeno la centesima vittima che si toglie la vita in questa foresta, e speriamo che sia anche l'ultima.”

Sulla stanza scese un silenzio pesante.

“ Aokigahara detiene il record mondiale di suicidi.” mormorò Karl.

“Si. Ed è la nostra prossima meta.”

La notizia fu accolta da uno sconvolgimento generale.

“Ma Georg... se ha il record di suicidi un motivo ci sarà...” protestò Fabio.

“Il motivo lo hanno le persone che si uccidono, non la foresta. E comunque non abbiamo scelta.”

Vedendo le facce dei ragazzi, si affrettò ad aggiungere: “Prima però vi porto un po' in giro per farmi perdonare.”

 

Sofia si strinse ai braccioli del sedile. La paura dell'aereo non le era mai passata... ma doveva rassegnarsi.

 

“Sveglia Sof!” esclamò una voce, strappandola al mondo dei sogni “Siamo arrivati.”

Sofia aprì gli occhi, trovando quelli neri di Lidja.

Guardò fuori dal finestrino. Un'altissima montagna si stagliava in lontananza. Il monte Fujii, aveva spiegato Karl.

“Dunque...” ricapitolò Fabio “dobbiamo arrivare fino in cima?”

“Esatto”

“Ma è un vulcano!”

“Non ti preoccupare, prenderemo un sentiero al sicuro dalle colate di lava, se mai ce ne fosse una, ma è mooooolto improbabile che il vulcano erutti.”

“Ricorda con chi abbiamo a che fare.”

“Casomai ci pensa Karl...”

“Ehi!”

 

La camminata fu tranquilla e senza incidenti, se non contiamo tutte le volte che inciamparono da qualche parte.

Finalmente arrivarono sulla cima, dove la vegetazione si diradava. Lì c'era una grotta all'apparenza profonda. Ma quando uno scoiattolo cercò, di entrare, fu respinto da una potente scossa elettrica e scappò a gambe levate.

Lidja si avvicinò intimorita. Toccò la barriera invisibile, preparandosi alla scossa, ma il suo braccio passò attraverso senza problemi. Lo ritirò stupita e riprovò. Stesso risultato. Entrò piano, facendo attenzione a dove metteva i piedi. L'ambiente era illuminato da fiammelle colorate che fluttuavano a mezz'aria. Quando tutti furono entrati camminarono verso il fondo. Lì intravidero qualcuno di spalle. Era sicuramente una ragazza, e aveva lunghissimi capelli biondo- argentei. La ragazza prese qualcosa e imboccò un corridoio laterale.

Improvvisamente Fabio sentì un fiato gelido sul collo.

Si girò, incontrando due occhi grigi gelidi e infuocati al tempo stesso. “Bene bene...” disse una voce femminile “Abbiamo visite, a quanto vedo...”

* Angolino dell'autrice*

 

Salve lettori!!!!

Ed ecco la mia OC!!!

OC misteriosa: Ma era una breve apparizione...

Io: Dettagli... Anyway...

 

472 PAROLEEE!!!!!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** La fata ***


I ragazzi scattarono in posizione di difesa.
Tutti tranne Fabio, che si sentiva quasi impotente sotto quello sguardo di ghiaccio e di fuoco.
La ragazza fece un balzo indietro per riguadagnare distanza.
Mentre i suoi capelli si sollevavano a formare una nuvola, animati da un vento maligno, lei aprì le braccia.
Qualcosa di verdognolo e trasparente uscì dalle sue mani e si lanciò come un'ondata verso i sei Draconiani.
Sofia la riconobbe immediatamente: linfa dell' Albero del Mondo.
Ma cosa credeva di fare con quella linfa?
L'ondata li investì in pieno, restituendo loro le forze spese nella camminata.
La ragazza parve stupita. Fece un passo indietro, terrorizzata.
Poi si riprese e levò davanti a sé una linea di fuoco. Perfettamente inutile. Fabio fece per scattare avanti, ma dal fondo della grotta qualcuno disse: ''Fermo! !!''
Si girarono. Era il professore.
Si avvicinò al cerchio di fuoco. La ragazza si stava preparando a un nuovo attacco.
''Stai lontano! '' gridò lei alzando le fiamme fino a un metro e mezzo.
''Calma.'' rispose Schlafen ''Qual è il tuo nome?''
''Yosei. Mi chiamo Yosei. Ma voi chi siete? Altre spie?'' fece lei, sospettosa.
''Noi siamo Draconiani'' rispose Sofia  ''e poi, cosa intendi per "altre spie"?''
''Yoseei...'' sussurrò qualcuno.

*Angolino dell' autrice*
Chiedo umilmente perdono per la brevità del capitolo.
L'ho scritto al cellulare, in più notti di insonnia...
Liu: Dovute alla creepypasta.
Io: Tieni la bocca chiusa o...
Liu: Me la cuci, lo so, lo so...
Io: No, stavolta ti taglio la lingua.
Liu: *impallidisce* P-provaci e ti mando Jeff.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2767181