Landline

di Steff Gleek Weasley
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L.O.V.E. ***
Capitolo 2: *** Vecchie amicizie ***
Capitolo 3: *** Stanza A2. Reparto B. ***



Capitolo 1
*** L.O.V.E. ***


Mercedes quella sera stava guardando un vecchio telefilm poliziesco alla TV sulla sua nuova poltrona di pelle nel suo appartamento a New York. Quella era una delle solite sere in cui non aveva nulla da fare e il gelato in frigo era finito, quindi nessun modo con cui sfogare i suoi dispiaceri. Era a New York da tre anni ormai e niente era cambiato da quando viveva con i suoi genitori a Lima, in Ohio. Nessun progresso in campo lavorativo, nessun nuovo amico oltre Kurt e Rachel che vivevano in un palazzo vicino al suo, e nessun ragazzo.. ma per quello Mercedes aveva perso le speranze. Aveva trovato subito lavoro come cameriera in un vecchio bar vicino casa, uno di quelli con l'insegna logora e vecchia che urla "Ehi, non entrare! Abbiamo le stesse patatine dai famosi anni 70!!", cosa che contribuiva al basso numero di clienti che lo frequentava quindi anche al basso stipendio che Mercedes riceveva. Kurt e Rachel frequentavano la NYADA quindi sapevano come occupare le loro giornate e la sera avevano sempre da studiare quindi Mercedes passava le sue serate a casa da sola. Da quando era a New York si era ripromessa di raggiungere alcuni obiettivi ma per il momento non ne aveva raggiunto nemmeno uno, a partire dalla dieta; voleva dimagrire una ventina di chili perché era da un po' che si sentiva troppo enorme, ma a parte i dieci chili che aveva perso i primi mesi e che tra l'altro aveva anche ripreso i mesi successivi, era rimasta uguale. Quella sera il commissario Gordon stava indagando su una ragazzina morta a causa della troppa coca cola bevuta; Mercedes aveva già visto quell'episodio ma non aveva qualcos'altro di meglio da fare. Gordon aveva quasi capito chi era il vero assassino quando all'improvviso Mercedes sentì degli strani rumori provenire da fuori la sua finestra, nel cuore di Brooklyn. 
"L is for the way you look at me , O is for the only one I seeeee,V is very, very extraordinary,
E is even more than anyone that you adooooore can... Dai Mary scendi!!"
Giu in strada c'era un ragazzo biondo, e molto probabilmente ubriaco per quello che poteva vedere visto che in quel momento non portava le lenti a contatto, che cantava a squarciagola la famosa canzone di Joss Stone; sbandava avanti e indietro e sembrava stesse piangendo mentre cantava, ma forse era solo l'effetto dell'alcool.
"LOOOVEE....Maryyy scusaaa!!"
Mercedes non sapeva chi fosse questa Mary ma o non era in casa o evidentemente non voleva più saperne di questo tipo. 
"Io rimango qui fino a quando non ti affacci! Hai capito?? Non scherzo io, eh!" e così dicendo si sedette sui gradini del palazzo e continuo' a cantare. 
Tutto quello che stava succedendo sotto il palazzo, non era affar di Mercedes, così chiuse la finestra e continuo' a guardare la fine della puntata. 
Lei non aveva mai ricevuto una serenata, e forse non l'avrebbe mai ricevuta. Era una cosa così banale e sciocca.. Che le importava se non l'avrebbe mai ricevuta? Era una fortuna invece... Esatto, era fortunata a non avere un ragazzo, poi avrebbe dovuto subirsi tutte quelle sciocchezze.. Meglio così. 
....
Ma chi voleva prendere in giro??


#       #      #

Il giorno dopo Mercedes si svegliò sul divano con un pacco di patatine quasi vuoto tra le braccia. Aveva passato tutta la nottata a vedere serie TV, leggere Fan Fiction e a mangiare schifezze: il suo hobby preferito. Erano le 7 del mattino e tra due ore sarebbe dovuta andare a lavoro, ma quel giorno non ne aveva proprio voglia. Si alzò, andò in bagno a sciacquarsi la faccia ancora stravolta dal sonno e poi andò in cucina per farsi un panino. Quella casa le metteva tristezza; era un piccolo appartamento con mobili antichi che dovevano essere appartenuti ad una coppia di vecchietti anni e anni prima, con un tappeto al centro del salotto che puzzava di acari e muffa da quando era arrivata e dei quadri di vecchi personaggi storici su tutte le pareti. Qualche anno prima non avrebbe mai immaginato così il suo futuro: si vedeva già nella sua casa di Londra, con un suo CD già in commercio, un Labrador di nome "Cory" e un fidanzato che si sarebbe preso cura di lei con cui in futuro avrebbe avuto dei bambini e che avrebbe sposato. "Sogna ancora Mercedes Jones. E intanto sei ancora qui, nella tua squallida cucina mentre ti prepari un panino al burro d'arachidi e marmellata."
Si alzò dalla sedia e si avvicinò alla finestra con la sua tazza calda di latte e cacao e si mise ad osservare i passanti, aspettando che arrivasse l'ora per uscire di casa.
Le piaceva osservare le persone per strada; le guardava e immaginava le loro vite, le loro preoccupazioni, si inventava una storia per ognuno di loro e come sarebbe andata a finire la loro giornata. Ecco come passava le mattinate Mercedes Jones.
Mentre stava osservando un passante con sei tazze di Starbucks in mano e un'espressione preoccupatissima in volto e stava già per creare una storia sulla sua giornata da assistente sottomesso, notò che vicino il suo portone c'era ancora quel ragazzo biondo della sera prima che dormiva sulle scale con la chitarra che gli faceva da cuscino. Non sapeva di preciso il perché, ma a Mercedes fece una tenerezza enorme, così prese il suo panino appena fatto, si mise una vecchia vestaglia che le aveva regalato sua madre, e uscì di casa in pantofole. 
Uscì dal portone e vide il ragazzo sui gradini del palazzo; da vicino riusciva a vederlo meglio. Era davvero un bel ragazzo, di quelli che si vedono sulla copertina delle riviste di moda.. Alto, biondo, con una bocca un po' più grande del normale (che in quel momento era anche ricoperta di bava), con una maglietta rossa con sopra stampata un'immagine di Spiderman e Gwen Stacy. 
"Ehi scusa.. Ehi, ragazzo romantico!"
Il ragazzo aprì gli occhi dolcemente e si aggrappò alle gambe di Mercedes.
"Mary... Sei venuta alla fine. Sono rimasto tutta la notte qui hai visto? Ti ho aspettato.."
"Si ho notato, solo che io non sono la tua Mary..."
Il ragazzo si staccò di colpo dalla ragazza e cercò di riprendersi del tutto. Si asciugò la bava dalla bocca e si stropicciò gli occhi. 
"Scusa.. Pensavo fossi la mia ragazza. Cioè la mia ex ragazza da quel che ho capito. Mi ha lasciato qui tutta la notte."
"Mi dispiace.. Ti ho portato un panino per colazione. Mi sa che ti serve, ieri eri stravolto. Mi sa che avevi bevuto un po' troppo.."
"Grazie, sei gentilissima. Mi sa anche a me.. Anche perché questo non è il palazzo in cui abita la mia ragazza" disse il ragazzo guardando meglio il portone.
"Ah bene.. Quindi hai dormito su delle scale nel bel mezzo di Brooklyn inutilmente?"
"Mi sa proprio di si" disse sorridendo. Era ancora più bello ora che lo guardava meglio da vicino, senza gli effetti dell'alcool. "Ah, comunque io sono Sam.. Sam Evans."
"Mercedes.. Mercedes Jones. Piacere di conoscerti Sam Evans."

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Capitolo 2
*** Vecchie amicizie ***


“Jones porta questi due muffins al tavolo 2!”
“Muffins al tavolo due. Okay.”
“Poi torna qui che ti devo parlare.”
 
L’ultima volta che il capo di Mercedes le aveva detto che doveva parlarle, le aveva diminuito lo stipendio. Non erano parole che la ragazza amava sentire... “Ti devo parlare”. Ogni volta che qualcuno pronunciava queste parole succedeva sempre qualcosa di tremendo. 
“Ti devo parlare, piccola” e il gattino che aveva a quattro anni era affogato.
“Devo parlare con tua madre, signorina” e ci fu la prima sospensione in prima elementare, con tanto di ramanzina.
“Mercedes, ti devo dire una cosa..” e il ragazzo di cui era innamorata si era rivelato gay fino al midollo.
“Ti devo parlare”...
 
“Sei licenziata.”
“Come licenziata? Che cosa ho fatto? Mi sto comportando benissimo, faccio tutto ciò che mi dici di fare e sorrido e annuisco a tutti i clienti che arrivano, anche se assomigliano a Lord Voldemort nelle sue fasi peggiori.”
“Sono arrivato alla conclusione che il locale non ha abbastanza clienti per colpa tua.”
“Spero di aver capito male.. Lo spero davvero per lei.”
“Jones.. Ho deciso di prendere una cameriera più giovane di lei..”
“Ma io ho diciannove anni! Se ha preso qualcuno più piccolo di me, la denuncerò per sfruttamento del lavoro minorile!”
“Diciamo che ho deciso di prendere a lavorare qualcuno di più bello da vedere, ecco”.
Mercedes si stava trattenendo dal tirargli un pugno su quei denti storti.
“Mi faccia capire... Lei pensa che il locale non abbia abbastanza clienti perché io non sono ‘bella da vedere’?”
“Dico solo che magari con qualcuno bello da vedere, le persone verrebbero più volentieri qui”.
“Be, allora visto che non lavoro più qui, le dico alcune cosette che mi tengo dentro da mesi” prese il grembiule e lo buttò nel cestino della spazzatura. 
“Be', del grembiule non mi importa.. Sarebbe andato largo a chiunque l’avrebbe provato."
“Lei è l’uomo più odioso, vile, viscido, puzzolente e scorbutico che io abbia mai incontrato! Pensa di essere il padrone del mondo ma in realtà è solo il padrone di questo sudicio locale che puzza quasi quanto lei. Si sfoga sugli altri perché è infelice e poi... Le assicuro che non è colpa mia se qui non c’e mai gente.. Forse dovrebbe comprare ingredienti nuovi o addirittura cambiare cuoca perché il cibo qui fa davvero schifo. E ve lo dice una che ama mangiare e se ne intende!”
Così dicendo Mercedes lasciò il locale e si diresse verso casa.. Non si era mai sentita più umiliata, anche se ne aveva passate tante nella sua vita. Essere licenziata perché non era “bella”. Non era giusto. Per niente. Viveva in un mondo in cui l’aspetto fisico era la prima cosa... Si sentiva una ciambella al cioccolato in mezzo a tanti pasticcini alla crema. 
 
“Ehi ma io ti conosco!”
Una ragazza dai capelli biondi, un tacco 12 e un’aria da ‘Vivo nel mondo di GossipGirl xoxo’ si stava avvicinando a Mercedes con un sorriso a 37 denti.
“Mercedes Jones, la voce più bella e potente di tutto l’Ohio”.
“Be quel posto è stato preso da Rachel Berry, ma si, me la cavo una meraviglia con la voce.. E tu sei?” 
“Non dirmi che non ti ricordi di me, cara compagna di banco. Ti avrò messo in testa un centinaio di gomme da masticare alle elementari!”
“Marianne! Oh mamma, che diavolo ci fai qui nella grande mela?”
“Io vivo qui da sette anni ormai. Ci siamo trasferiti quando frequentavo le medie. Papà aveva trovato un lavoro alla grande qui e non poteva rifiutarlo! E tu che mi dici? Chi è questa Rachel Borry?”
“Berry. È una della mie migliori amiche.. Oddio, devo raccontarti un sacco di cose! Ti va un caffè?”
“Oh si certo. Non qui però, c'è solo un vecchio locale puzzolente che fa dei muffin secchi. Andiamo da Starbucks all’angolo.”
“Con molto piacere”.
 
 
#.  #.  #
 
 
“E quindi tu sei qui da poco! Che coincidenza esserci incontrate!”
“Infatti! Questa città è enorme! All’inizio mi sentivo troppo spaesata.. Ero abituata al nostro paesino..”
“New York è una bomba. Troppo forte, ti abituerai presto”.
Marianna non smetteva di messaggiare.. Lei e il suo cellulare sembravano un’unica cosa.
“Be’dai, dimmi qualcosa di te.. Sei fidanzata? Per questo non stacchi gli occhi da quello schermo?”
“Oddio, scusami... No, è la mia best. Mi stava raccontando un gossip troppo forte”
Mercedes stava iniziando a sospettare che fosse davvero una delle protagoniste di GossipGirl.
“Comunque si, sono fidanzata. Cioè boh.. Lo ero fino a una settimana fa. Siamo stati insieme tre anni. Lui era il più figo della mia scuola, era il quarterback della nostra squadra. Io ero la ragazza più carina e quindi sai come vanno queste cose.. Eravamo destinati.”
“E perché è finita?”
“Non voglio sembrare cattiva e insensibile, ma mi ero annoiata. Davvero, facevamo sempre le stesse cose e io sono una di quelle ragazze che deve essere sorpresa ogni giorno”.
“Capisco.. E lui come l’ha presa?”
“Mi sa proprio che non si è arreso... E questa cosa mi piace troppo. Finalmente sta capendo cosa voglio. Ora che ha capito cosa vuol dire stare senza di me, mi sta dimostrando che mi ama davvero.”
“Vabe, allora tornerete insieme sicuramente.”
“Boh, chi lo sa.. E tu Mercedes Jones? Hai conquistato il cuore di qualcuno?”
“Si, se vuoi sapere la verità, cambio un ragazzo al giorno.”
“Dici sul serio?”
“No. Ovviamente no. Sono single. Così come alle elementari, così anche ora.”
“Oh. Vabbè non ti scoraggiare, New York è piena di bei maschioni. Qui troverai sicuramente la tua anima gemella. Per esempio ieri sono uscita con un ragazzaccio stupendo. Sai, quelli tenebrosi, affascinanti, pieno di tatuaggi e piercing. Qui ce ne sono di tutti i tipi.. Troverai quello che cerchi.”
“Parli dei ragazzi come di solito si parla della spesa ahahahah”
“Io la penso così. Poi mi sto un po' svagando dopo tre anni insieme allo stesso ragazzo”.
“Mi sembra giusto. E tu che fai qui? Lavori?”
“Solo la mattina. Lavoro nello studio di papà. Sto alla grande. Tu?”
“Io sono stata appena licenziata.”
“Oh, mi dispiace... Parlerò con papà. Lui sta cercando una segretaria. Gli parlerò di te, lui ti adorava quando eravamo piccole!”
“Davvero lo faresti?” 
“Certo che si, tu eri la mia migliore amica, Mercedes.”
“Grazie!! Sono davvero felice di averti incontrato Mary.”
“Anche io, davvero un botto.”
 
 
16 CHIAMATE PERSE
 
NUOVO MESSAGGIO DA RACHEL       Ore 13.35
 
NON LETTO
 
“Mercedes, ho provato a chiamarti un sacco di volte. Sono in ospedale, quello vicino casa. Un Taxi ha investito Kurt. Appena leggi questo messaggio raggiungimi subito, non ce la faccio a stare qui da sola”.

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Capitolo 3
*** Stanza A2. Reparto B. ***


Mercedes non era mai stata peggio. Stava correndo da non so quanto tempo ma non riusciva a trovare la stanza in cui avevano portato Kurt.
Sentiva persone piangere, bambini urlare e una donna stava ridendo proprio dietro di lei. 
A2. Rachel aveva detto stanza A2, reparto B. 
-Mercedes!- Rachel stava correndo verso di lei, con il viso rigato di lacrime. –Non so come sia successo. Io avevo già attraversato la strada quando ho sentito un rumore, mi sono girata e ho visto Kurt a terra... E’ stato bruttissimo...-
-Ora come sta?- Mercedes aveva il cuore che le batteva all’impazzata.
-I dottori dicono che si riprenderà. Hanno rilevato un trauma cranico. Ma dicono che presto si sveglierà.- 
-Non potevi dirmelo subito?- il cuore si era calmato. –Stavo morendo di paura.-
-Anche io fino a qualche minuto fa. Come hai fatto con il lavoro? Gli hai detto che era un’emergenza?-
-No, in realtà stamattina mi sono licenziata..-
-Cosa?? Perché hai fatto una cosa del genere? E ora che farai? L’affitto come lo paghi?-
-Forse ho già trovato un altro lavoro.. Una mia vecchia amica mi ha proposto di fare la segretaria nell’ufficio del padre.-
-Una tua vecchia amica qui? A New York?-
-Si, si è trasferita qualche anno fa. Era dell’Ohio anche lei.-
-Ah bene... Sono contenta per te allora.-
-Ehi voi... Siete amiche di Kurt Hummel?- Un viso conosciuto dalla chioma bionda si era avvicinato alle ragazze.
-Tu! Sei il ragazzo che ha dormito sulle scale del mio palazzo la scorsa notte!-
-Ehi, si è vero... Scusa ancora. La colazione era buonissima a proposito. Tu... Sei amica di questo Hummel?-
-Si perché?- era destino, i film nella testa di Mercedes erano partiti già da un pezzo. CIAK, azione.
-Io faccio tirocinio qui, non sono un medico. Però mi hanno detto di dirvi che il vostro amico si è svegliato.-
-Oh mamma mia, che sollievo...- Rachel si era catapultata sulla sedia più vicina e stava sorridendo come un’ebete.
-Grazie mille...Sam, giusto?-
-Giusto. Tu sei... Mercy?-
-Mercedes.- I film nella testa erano finiti. –Quando possiamo vedere Kurt?-
-Penso ci voglia ancora un po’.. Faranno dei controlli e degli accertamenti e poi potrete entrare... Di solito succede così-
-Grazie mille...- Silenzio imbarazzante tra tre, due, uno...
-Vi va un caffè, ragazze? Di solito mi occupo anche di queste cose...-
-No grazie- Rachel era in ginocchio sulla sedia come per pregare.
-Io si grazie...- Aveva un’altra occasione per parlare con lui, lalalalalaaaa
-Allora vieni con me, Mercedes...- e con uno sguardo ammiccante fece segno di seguirlo.

-Da quanto tempo vivi qui?- il caffè era bollente e Mercedes si era ustionata tutto il labbro inferiore.
-Sono qui da sempre... I miei erano italiani ma si sono trasferiti qui prima che nascessi. Questa è casa mia... Faccio tre lavori, vado all’universita’ e contemporaneamente faccio anche tirocinio qui...-
-Wow.. Sei un ragazzo dalle mille qualità...-
-Non credere che io sia un genio...Anzi.. Diciamo che mio padre mi da una spinta in tutto. Anche se io vorrei fare qualcosa da solo.-
-Non sei costretto a dirmi queste cose...-
-No tranquilla, non mi sento costretto... Te le sto dicendo perché ne ho voglia. E poi tu ormai sai già molto della mia vita privata-
Mercedes scoppio’ a ridere- Ti riferisci all’episodio della serenata? Dai che sei intonato!-
-Certo che sono intonato! Ehi, io facevo parte del Glee Club!-
Ormai erano arrivate le lacrime a furia di ridere- Tu? Nel Glee Club? Il ragazzo perfetto, magari giocatore di football, membro del Glee Club?-
-Si... So che è strano. Ma amo cantare.-
-E’ una bella cosa.. Non è strano... Ma alla fine come è andata con la tua ragazza?-
-Penso mi abbia perdonato... Lei è un po' complicata, a volte non riesco proprio a capirla. Io sono una persona semplice, a cui basta stare seduto sul divano con la persona che amo a farci coccole e guardare film. Amo la semplicità.-
-Mentre lei..?-
-Lei è completamente diversa. Ama i posti lussuosi, i ristoranti costosi, diamanti e vestiti... Ma forse è per questo che ci amiamo tanto. Ci completiamo a vicenda.-
ADDIO SOGNO D’AMORE A NEW YORK.
-Bello.. Sono contenta che abbiate chiarito.-
-E tu, Mercedes? Qualche bel newyorkese interessante?-
-Oltre il mio capo a lavoro, che definirei tutt’altro che interessante, direi di no-
-Ma come? Una ragazza interessante come te sola a New York?-
-Ehi, non sono sola! Ci sono i miei amici...-
-Che si fanno investire dalle macchine e che pregano sulle sedie...-
-...e poi mi fanno compagnia tutti i libri e tutte le serie TV che guardo...Vedi? Non sono sola.-
-Oh, certo... Devi spassartela proprio tanto qui nella grande mela!-
-E’ così!-
-Certo... Le persone in Ohio si divertono di più!!-
-Ehi.. Io vengo dall’Ohio.. Cosa stai insinuando?-
-Oh niente.. Ma ti pongo una domanda... Cosa è cambiato da quando vivevi in Ohio?-
Ok, Mercedes non sapeva rispondere. Era spiazzata: Nessun ragazzo, gli stessi amici, senza lavoro e piena di libri e cofanetti di serieTV.
-Ecco... Non sai rispondere. Ok, cara Mercedes, da oggi la tua vita nella grande mela cambierà. E tutto grazie a me!-
-Ah si? E cosa farà mai il grande Sam Evans per farmi cambiare vita?- Mercedes si era resa conto solo dopo averlo detto che così aveva fatto capire a Sam che ricordava ancora il suo cognome dalla prima volta che si erano visti. 
-Be, ti piacciono le uscite a quattro? Perché ne organizzerò una con la mia ragazza, te e il mio migliore amico:Noah!-
-Ma non pensarci nemmeno! Togliti questa stupida idea dalla testa perché io con te per un’uscita a quattro non ci vengo!-
-Ci verrai, ci verrai.. Ora devo tornare a lavoro. Ma dammi assolutamente il tuo numero di telefono!-

Mercedes non se lo fece ripetere due volte.



#   #   #

-Mi hai fatto preoccupare così tanto!- Rachel era pallidissima in volto.
-Scusate ragazze.. Non ho deciso io di farmi investire...- Kurt aveva la testa fasciata e un taglio profondo gli divideva le labbra a metà. –So solo che ora mi gira moltissimo la testa e che voglio un po’ di cioccolato con panna montata e cannella.-
-Penso che per quella dovrai aspettare un po’, bello mio... E’ possibile che devo insegnarti ad attraversare la strada?- Mercedes sedeva ai piedi del letto dell’amico e osservava lo schermo del suo cellulare con aria impaziente.
-Ehi scusa, ma io sono qui a letto perché stamattina mi hanno investito! Terra chiama Mercedes! Cosa ci nascondi? Perché guardi quel telefono come se dovesse arrivare la chiamata più importante della tua vita?-
-Mercedes ha conquistato il cuore di un certo tirocinante qui all’ospedale.-
Mercedes si era svegliata dall’ipnosi – Macché, quel ragazzo è fidanzato.. E poi sto solo aspettando che mi chiami per sapere quando dovrò andare ad una stupida uscita a quattro...-
-Tra rose e fior, nasce l’amor...-
-Tu sei stato investito, sta zitto!!-

NUOVO MESSAGGIO

“Mercy cara, sono Sam. Questo è il mio numero... Purtroppo non posso darti ancora una data precisa per la nostra uscita a quattro perché devo ancora risolvere alcune cose con la mia ragazza. Però mi farebbe piacere se nel frattempo continuassimo a parlare... Baci. “

Il cuore di Mercedes stava per scoppiare e un sorriso enorme comparve sul suo volto.

-Oh, il tanto aspettato messaggio è arrivato. Guardala Rachel... Ah, l’amour-
-Se non la finisci appena esci ti investo di nuovo!-

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