La storia di Esperanza. Il diario dei neogenitori.

di Lellaofgreengables
(/viewuser.php?uid=634396)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La nascita di Esperanza. ***
Capitolo 2: *** Festeggiamenti ***
Capitolo 3: *** La febbre. ***



Capitolo 1
*** La nascita di Esperanza. ***


La neomamma
 
"Dopo l'enorme sforzo, il dolore, la paura... Mia figlia è qui... E sono così felice... Guardo Martin che non la smette di osservare la piccola tra le braccia del medico... Ma non dice assolutamente nulla...
"Non dici niente? È nostra figlia"gli domando. Lui si precipita al mio fianco e mi bacia. Poi insieme guardiamo nostra figlia al colmo della gioia ma... All'improvviso ci accorgiamo che qualcosa no va come dovrebbe."

Il neopapà.
 
"La bambina non ha ancora pianto" La mia mente realizza questa terribile realtà... E anche quella di Maria,  che inizia a disperarsi e a chiedere spiegazioni, a supplicare Aurora di fare qualcosa. Il medico mi spiega che la bambina fatica a respirare... Mi avvicino a Maria e cerco di confortarla insieme a sua madre, quando anche io fatico a mantenermi calmo. So con certezza che amerò quella bimba anche se non dovesse essere mia... E mi sento colpevole per i dubbi che ho confidato a Don Anselmo. Prego solo di avere la possibilità di vederla crescere ed amare... Il medico intanto sta provando a rianimare la piccola e finalmente riesce nel suo intento. La bimba è viva, sta piangendo. E' il suono più bello del mondo... Maria ed io ridiamo e piangiamo sollevati... Aurora depone la bambina tra le braccia di Maria ed io guardo  rapito la nuova arrivata. Mia sorella però osserva la bambina con attenzione e mi chiama indicando un punto sulla spalla della piccola: qualcosa non va in lei? E all'improvviso li vedo: i tre nei di mia madre, miei e di mia sorella. Questo significa che è biologicamente mia figlia e che nessuno potrà mai metterlo in dubbio. Maria è felice ma mi ricorda che ha sempre saputo che era il frutto del nostro amore e non di un abuso. Il medico ci chiede che nome vogliamo dare alla piccola ed io rispondo sicuro. Esperanza... Perché non abbiamo mai perso la speranza e siamo finalmente riusciti a stare tutti e tre insieme. 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Festeggiamenti ***


La neomamma.


 
Il dottore ha suturato tutte le incisioni procurate dal forcipe ed ora mia figlia viene posta tra le braccia del nonno Alfonso. Mio padre è emozionatissimo.  E anche la bisnonna Rosario  Io sono sfinita tra le braccia di Martin ad osservare il tenero quadretto. Aurora mi offre un bicchiere d'acqua e mi ricorda che dovrei riposare... Ma io ancora non desidero separarmi da Martin ed Esperanza. Pochi istanti dopo la piccola è tra le mie braccia mentre i miei genitori si congratulano con Martin. Mia madre lo ringrazia per la nipotina sua e di Pepa.
In seguito siamo solo io e Martin con in braccio Esperanza nella stanza.. Non avrei mai creduto di poter essere tanto felice e nemmeno lui.Per me i tre nei sulla sua spalla sono un dono ulteriore.  Gonzalo mi confessa che avrebbe amato la piccola anche senza i nei ma che nel vederli, il cuore gli è balzato in petto per la felicità.  È sua figlia e nessuno potrà metterlo in dubbio. Gli confesso di aver sempre saputo che Esperanza era figlia dell'amore e di essere certa che Fernando ci aveva nuovamente mentito: non mi aveva narcotizzata per abusare ancora di me... Era una menzogna inventata per farci ancora del male.Ma ora non è il tempo di pensare a questo. Ho un nuovo marito anche se non c'é stata ancora una cerimonia. Ho una nuova famiglia. Giunge Aurora con la mia vecchia culla, che ora per volere di mio padre sarebbe appartenuta ad Esperanza. Mia cugina caccia via Martin perchè io ed Esperanza dobbiamo riposare. Dico a Martin che dovrebbe andare alla locanda a festeggiare l'arrivo della piccola. La tenerezza con cui Martin promette alla bambina che sarà al suo fianco quando aprirà gli occhi, mi fa brillare gli occhi di felicità e commozione.
Il neopapà.


 
Mi reco alla locanda dei miei suoceri felice ed orgoglioso per l'arrivo della mia piccolina. I festeggiamenti dovevano andare avanti da un bel po'. Mio suocero poi aveva evidentemente esagerato con il vino.  Il primo a congratularsi con me è Don Anselmo, che mi stringe in un abbraccio forte. Mi rendo conto però che Dolores e alcune beate stanno sparlando di noi. Si domandano se sia proprio io il padre di Esperanza e non Fernando.
Emilia però mette bene in chiaro le cose:sua figlia e il marito non hanno mai consumato ed  è stato chiesto da Maria l'annullamento delle nozze per questo motivo. Don Anselmo conferma. Quindi aggiunge lei, Esperanza ha un solo padre: me.
Ma Dolores insinua che potrei anche non essere io il padre. Con orgoglio io ed Emilia possiamo annunciare che Esperanza ha i tre nei miei, della nonna Pepa e della zia Aurora. Tutti si convincono che quell'angelo è mia figlia e brindano alla sua salute e a quella dei suoi genitori.  Poco dopo Dolores si sorprende nel sentirmi chiamare Emilia, suocera. Appare evidente che dopo aver ottenuto l'annullamento Maria diventerà mia moglie. Don Anselmo si augura che questo avvenga presto altrimenti lui sarà troppo anziano e toccherà ad un altro sposare me e Maria. Noi però non vorremmo nessun altro.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La febbre. ***


La neomamma.

Sono seduta accanto ad Esperanza e la miro con gioia. Nella stanza da letto entrano Martin con la zuppa di mia nonna, la stessa nonna Rosario e una sorpresa: il mio amato nonno Raimundo.
Martin mi informa che il nonno sarebbe voluto venire sin da quando avevo avuto le prime contrazioni ma i miei lo avevano costretto ad occuparsi della locanda. Vuole conoscere la sua bisnipote e noi gliela presentiamo. Raimundo la trova bellissima come tutti noi del resto. Ma la nonna si rende conto che qualcosa non va come dovrebbe. Martin si preoccupa immediatamente e anche io.La bimba è molto pallida per essere appena nata... Afferma la nonna che ha cresciuto quattro figli. E chiede consiglio a mio nonno... Che si rende conto che a poche ore dalla nascita mia figlia ha la febbre. Sta bruciando precisa Rosario.
Martin ed io siamo ancora inesperti. Non ci siamo accorti di nulla. Non possiamo fare altro che toccare la fronte di Esperanza con il cuore colmo di preoccupazione.
La bimba sta sempre peggio e sembra che non abbia alcuna voglia di attaccarsi al mio seno per nutrirsi.





Il neopapà.



 
Entro nella stanza di Maria quando sta ancora tentado di nutrire Esperanza.
Le chiedo se la mia bambina ha mangiato qualcosa.  Emilia entra nella stanza con me...  Ma Maria è sempre più preoccupata: Esperanza non vuole mangiare. Mia suocera prende la piccola tra le braccia e insieme ci rendiamo conto che ha poche forze sia per piangere che per aprire gli occhi. La febbre non se ne va. Per tranquillizzare Maria, Emilia dice che forse la bambina è sfinita per la fatica del parto.  Anche Maria è provata. Consigliamo ad entrambe di riposare mentre io mi occuperò della mia famiglia ed Emilia andrà a cercare il dottor Colmenar.
Maria è sempre più preoccupata e vorrebbe che mia madre fosse qui per aiutarci con i suoi rimedi. Ma io le ricordo che Rosario ha detto che Pepa sta vegliando su di noi. Giunge il medico che ci dice che le condizioni della piccola sono preoccupanti. Ma Aurora tenta di rassicurarci. Poi confabula con il medico.  Ma Maria Emilia ed io non ascoltiamo perchè siamo con Esperanza accanto al letto.
Mia sorella passa la serata su dei volumi alla ricerca di qualche rimedio per mia figlia. Io le porto la cena e mi auguro che tra quelle carte ci sia una cura per la mia bambina.
Mia sorella mi chiede di dare ad Esperanza il primo consiglio da parte sua: non arrendersi mai.
Il giorno dopo sono in soggiorno in preda ai miei tristi pensieri quando mi raggiunge Maria. Mi informa che la bambina ha ancora la febbre anche se è calata di pochissimo. Cerco di farmi forza davanti a Maria e le faccio notare che potrebbe essere un piccolo segno di miglioramento. Ma anche lei non è convinta. La invito a tornare a letto : deve riposare. Ma lei preferisce stare tra le mie braccia. Si siede accanto a me... Le bacio la fronte,  la stringo forte e lei mi ringrazia: ha capito che sto facendo uno sforzo enorme per mostrarmi tranquillo e per non aumentare la sua preoccupazione. Mi dice che non ce ne è bisogno ed io le confesso che al solo pensiero che ad Esperanza possa succedere qualcosa sento una paura mai provata prima. È strano pensare come una creatura così piccola sia riuscita a possedere così tanto i nostri cuori . Daremmo la nostra vita per Esperanza. Maria si chiede perchè  dobbiamo soffrire tanto.
La morte di nostra figlia sarebbe il dolore più grande, non paragonabile ai precedenti. Tento di convincerla del fatto che Esperanza non morirà.
Mariana ed io siamo in camera da letto con Maria ed Esperanza. Maria è preoccupata: pensa che il problema sia il suo latte. Mariana ed io proviamo a consolarla. Mi viene un'idea: far bere acqua e zucchero alla piccola. Sono dei rimedi che ho appreso nella selva. Così la piccola non si disidraterà. Mariana mi confessa che le ricordo Pepa e Maria afferma che grazie a me nostra figlia guarirà e non correrà pericolo. Mi chino sulla culla di Espe con un tessuto bagnato di acqua e zucchero e lei mi guarda con i suoi enormi occhi neri.
In seguito Aurora ed io visitiamo la piccola. Ha ancora la febbre. La famiglia è riunita in soggiorno. Aurora inizia a sentirsi in colpa: per superbia non ha dato retta a Donna Francisca che le aveva proposto di far nascere la bambina in ospedale. La tranquillizzo mentre Maria fa notare che l'unica cosa che conta è che la bambina guarisca. Ora vuole solo vedere la piccola. Qualche tempo dopo mi reco nella stanza di Maria. Strano che dorma ancora visto che è ora di cena. Entro nella stanza e mi incanto ad osservare Esperanza dormire. La piccola è un tesoro, così fragile e dolce. Maria si è svegliata: qualcosa non va in lei. È nervosa, non si sente in forza quando invece dovrebbe occuparsi di sua figlia. Prova ad alzarsi dal letto ma sembra sul punto di svenire.
Preoccupato tocco il suo volto e la sua fronte e mi rendo conto che Maria sta bruciando per l febbre proprio come nostra figlia. Sono preoccupato per le due persone più importanti della mia vita.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2822284