-Despues de la tormenta de lluvia

di escapare
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


La mia camera in quel momento mi apparve così stretta e piccola, come al solito non riuscivo a dormire e mi rigirai più volte nel letto pensando al futuro, a quello che mi stavo creando, a vedere mio padre finalmente felice dopo anni. L'indomani mattina sarei partita per Los Angeles, la città più bella del mondo dicevano tutti, a me non interessava più di tanto amavo   la mia città inglese dove ero vissuta per tutti questi diciotto anni. Inoltre sarei dovuta stare lontana da Douglas, il mio ragazzo, lui era già al terzo anno di college, ma lo frequentava a Londra. Anche se mi sarebbe mancato tantissimo, non potevo e non posso rifiutare la borsa di studio che mi è stata offerta dalla LAU ossia dalla'Los Angeles University'. Non mi reputo perfetta, o altro, sono sempre andata bene a scuola e ho sempre cercato di non deludere mio padre dopo tutto quello che ha fatto per me, e con questa borsa di studio gl sto dimostrando che tengo al mio futuro non come le ragazze della mia età che pensano solo andare alle feste e ad ubriacarsi.Guidata da questi pensieri mi addormento intorno alle quattro di notte, in un sonno tranquillo e privo di sogni.

Mi sembrano cinque minuti che mi sono addormentata e la mia sveglia suona più volte, così mi tiro giù dal letto e mi dirigo in bagno per fare una bella doccia rilassante che mi farà sciogliere tutti i nervi, ovviamente questo non accade, sono agitata per la partenza e per tutto il resto e la doccia non fa che aumentare le mie paura e preoccupazzioni. Di solito la mia doccia dura quasi dieci minuti, ma questa mattina è tutto piuttosto veloce perchè sono molto agitata e non riesco a rillssarmi. Dopo essere uscita dalla doccia ed essermi resa presentabile, scendo nel grande cucina di casa mia e mio  padre Patrick, è al tavolo della cucina che legge il giornale, come tutti i giorni, quell'abitudine non è mai cambiata negli anni. Appena vede che entro in cucina posa il giornale e mi rivolge un sorriso enorme, come è fa sempre quando mi vede agitata e triste. Prendo una brioche e un bicchiere di latte e gli rivolgo un sorriso forzato, mentre lui mi chiede "Skyler buongiorno" mi dice mio padre mentre comincio a fatica mangiare, non riesco a mettere niente sotto i denti così alla fine bevo solo un pò di latte. Mio padre mi prendre la mano e me la stringe, amo questo nostro gesto mi fa senitre più sicura sempre, e mi sento già un pochino meglio. "Skyler lo sai.." comincia mio padre, ma io sorrido e finisco la frase che mi dice sempre per rassicurarmi "tra le nuvole il cielo è sempre azzurro, si lo so papà". Potrà sembrare una frase magari non rassicurante da dire, ma per me è molto importante, e mio padre me lo riepete ogni volta che vede nel mio sguardo qualcosa di strano, lui è l'unico che mi conosce davvero, apparte Douglas, ovvio. Dopo quelli che sembrano minuti, mio padre si  alza e si avvicina a me per darmi un bacio sulla guancia e dirmi "Tesoro, partiamo tra cinque minuti, Douglas sarà qui a momenti e fatti trovare pronta". Lo guardo con aria divertita per poi scuotere la testa, non mi piace sapere che Douglas non ci sarà e non ci vedremo per dei mesi "No papà te l'ho detto, lui è a Londra in questo periodo, ed è molto impegnato, ma gli scriverò un messaggio" Mio padre mi sorride, e conosco quel sorriso, lo fa quando prova dispiacere per una persona, in questo caso sua figlia. Salgo in camera e mi prende la consapevolezza che non starò più in questa casa per dodici mesi, è la prima volta che vado in un posto senza Douglas o senza mio padre ed ogni minuto che passa sento sempre più nostalgia anche se non sono ancora partita. Sono vestita e truccata nel giro di due minuti, ma prima di scendere mi siedo sul letto e mando un messaggio a Douglas, starà ancora dormendo visto che sono solo le sette di mattina, spero di sentirlo presto comunque, mi manca già. E così scendo e faccio un giro per l'ultima volta in sta casa che è sempre stata la mia casa, e mi dirigo in giadino dove mio padre mi aspetta in macchina con le valigie già pronte e caricate sullla macchina. Sento che questo è un passo importante per me, sto dicendo addio alla mia adolescenza e sto per entrare in un mondo che mi spaventa, ma che mi incuoriosisce da morire. Spero solo che la mia compagna di dormitorio sia una persona non tanto fuori dalla norma, come me diciamo. Questi pensieri mi guidano fino all'aeoroporto dove mio padre mi fa compagnia, fino a che non chiamano il mio volo. Questa sarà proprio una bella avventura, ma io sono pronta ad ogni eventualità, e so già che qualunque cosa accada, questa esperienza cambierà la mia vita per sempre, non so se in meglio on in peggio, ma non vedo l'ora di scoprirlo.

 

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Capitolo 2
*** Capitolo due ***


 Arrivai a destinazione la mattina presto del giorno seguente e tutto mi sembrò troppo rumoroso e frenetico. Certo, andavo spesso a Londra con Douglas,ma non era così caotica e sopratutto non ero da sola.La solitudine mi ha sempre fatto paura, odiavo essere sola da bambina e lo odio tuttora,ma non ho mai avuto amiche con cui confidarmi, c'erano le mie compagne del liceo,ma non le posso definire 'amiche',spero che la mia compagna di dormitorio sia simpatica,almeno così conoscerò qualcuno il primo giorno del semestre che inizierà lunedì prossimo. Guidata da questi pensieri,mi dirigo fuori dall'aeroporto e aspetto che arrivi un taxi libero così da prenderlo e raggiungere in giornata il dormitorio. Tutto sembra così diverso dalla normalità: uomini e donne in carriera che corrono per prendere velocemente un taxi, ragazzi e ragazze vestiti in modo così strano, non posso fare altro di chiedermi perché gli americani sono così appariscenti. Ho due ragazzi vicino a me e si stanno baciando in pubblico e la ragazza sembra una cozza. Uhm.. che mancanza di rispetto. Con Douglas non ci baciamo in pubblico di solito,magari una carezza,ma di solito usciamo con i suoi amici e mi sembra una mancanza di rispetto essere avvinghiati come questi due ragazzi vicino a me. Finalmente arriva un taxi libero e mi butto in mezzo alla strada per fermarlo. Caricate le valigie, salgo sulla vettura e istruisco all'autista la via per andare al mio dormitorio, secondo la lettera che mi è arrivata quattro mesi fa non deve essere molto lontano. Guardo fuori dal finestrino e so già che questa città mi piacerà è così diversa, così libera, non vedo l'ora di assaporare la mia libertà. Mio padre mi ha sempre lasciato molta libertà, da quando mamma se ne è andata, bastava che rispettassi le poche regole che mi imponeva e io non mi sarei mai sognata di trasgredirle, non mi sarei mai sognata di deludere mio padre. Tiro fuori il cellulare dalla tasca e lo sblocco per poi mandare un altro messaggio a Douglas, strano non mi ha risposto. 
*Ehy,Douglas, sono appena arrivata a LA, qui è tutto diverso, dovresti venire, ti piacerebbe. Ti amo. *
Quante ne abbiamo passate io e Douglas insieme. Lo conobbi quando ero piccola in realtà, era il mio vicino di casa, all'inizio nemmeno ci volevo parlare,ma poi con il tempo siamo diventanti amici e poi migliori amici. Al terzo anno di liceo, ho cominciato a vederlo in una maniera diversa, e così dopo pochi mesi ci siamo messi insieme, è stata una cosa parecchio casuale mettermi con lui, ci piacciono le stesse cose: i telefilm, i libri classici e la musica,mi piace passare del tempo con lui.
-'Scusi'- l'autista mi distrae dai miei pensieri e guardando fuori dal finestrino noto un edificio grande, con tante piccole case vicino, oh.. deve essere il dormitorio, che modernità! Preferisco le case antiche e classiche,ma andrà bene comunque, deve andare bene. Mi distraggo di nuovo dai miei pensieri, ultimamente penso troppo e mi distraggo.
-'oh si scusi,quant'è ?- domando gentilmente all'autista mentre prendo il portafoglio che tengo nella mia amata borsa Armani. Si,amo la moda, amo vestirmi bene e questa borsa è una delle cose che ho sempre desiderato, mio padre me l'ha regalata per il diploma. 
-'Sono venti dollari, signorina, se vuole posso aiutarla a portare le valigie dentro'- domanda l'autista mentre prende i soldi che gli do.
-Uhm.. No grazie, faccio da sola. Arrivederci- scendo dall'auto mentre l'autista apre il cofano e deposita la mia valigia sul prato.
-Arrivederci- dice l'autista mentre sale in macchina e riparte facendo retromarcia. 
Mi guardo intorno impaurita, per poi avvicinarmi all'edificio con scritto 'direzione'. Entro dentro spingendo una grande porta a vetri e mi dirigo verso il bancone. A guardarmi dall'altra parte del banco c'è una ragazza che avrà due anni in più di me con un gran sorriso e con due piercing al labbro.
-Salve, sono Martha, come posso esserle utile?- mi domanda la ragazza sorridendomi.Questo sorriso mi fa innervosire,ma mi costringo a rispondere in modo educato.
- Ehm.. Salve sono Skyler Riley e vorrei la chiave per il mio dormitorio- dico semplicemente per poi picchiettare le mie dita sul legno del banco. Martha,intanto, cerca trai i documenti e poi mi passa una chiave.
-Si, Skyler Riley, edificio due, secondo piano. Stanza C45. L'edificio due si trova a fianco di questo, buona permanenza- mi dice la ragazza cordialmente. Prendo la chiave per poi dirigermi con le valigie al secondo edificio ed aprire un altra porta a vetri. Non faccio in tempo ad entrare che un ragazzo biondo mi viene addosso o sono io che vado addosso a lui? In ogni caso caso per terra e lui mi cade addosso. Impreco nella mente, come è possibile che io attiri così i guai? Il ragazzo di cui non so nemmeno il nome si alza e mi offre la sua mano come aiuto, riluttante la afferro e mi alzo.
-Scusa, scusa, scusa. Non ti avevo vista davvero, scusami davvero. Comunque io sono Louis, Louis Tomlinson. Sei nuova vero?- mi chiede il ragazzo per poi staccare la mano dalla mia, avevamo ancora le mani unite. Bhe, questo ragazzo è troppo iperattivo per i miei gusti, se fosse stato più attento a quest'ora starei già nel mio dormitorio. 
-Non importa, stai tranquillo. Io sono Skyler, Skyler Riley. Si, sono nuova e ora a vado nel mio dormitorio, ci si vede- sorrido appena per poi cominciare a salire le scale,manco un ascensore hanno in questi dormitori. Dopo parecchi minuti arrivo al secondo piano e spunto in un corridoio molto lungo, guardo tutte le porte con sopra scritta il numero della camera in oro. Dopo parecchi minuti trovo la mia camera e prendendo la chiave apro la porta. Uhm.. è piccola.. e c'è un altro ragazza bionda che si guarda allo specchio, ma appena chiudo la porta si gira e saltellando si avvicina a me.
- Ehy, io sono Grace, Grace Leicester, tu devi essere Skyler?- sorride per poi abbracciarmi. Oh, qui sono tutti così espansivi e iperattivi, mi devo solo abituare a tutto ciò. Sono sorpresa da questo, ma ricambio l'abbraccio riluttante per poi staccarmi subito dopo.
-Ehm.. si. Scusa la domanda,ma qui siete tutti così iperattivi?- chiedo soffocando una risata per non risultare maleducata. 
Lei dopo avermi guardata scoppia a ridere -Hai già incontrato qualcuno, inglesina? si,qui siamo caldi ed espansivi. Stasera ci farai l'abitudine, vedrai.- sorride Grace mentre apre l'armadio tirando fuori una canotta e degli shorts, davvero molto shorts. 
-In realtà un ragazzo di nome Louis,mi pare, mi è caduto addosso- confesso per poi guardare Grace che prende la borsa dei trucchi per prendere un fondotinta.
-Oh.. Louis.. Si, è un po' così,ma è simpatico- scoppia a ridere la bionda per poi togliersi il vestito bianco che indossava e così rivelando dei tatuaggi che prima non avevo notato.
-Un pó' troppo tatuato no?- la guardo restando ferma sulla porta, non mi piace questa ragazza.
Lei alza un sopracciglio per poi prendere la mia valigia e tirarmi per un braccio -Mh. Fammi indovinare, classica inglesina con la puzza sotto il naso che si scandalizza per dei tatuaggi e dei piercing?- risponde la ragazza e io dopo questa affermazione vorrei andarmene, non sa nulla di me, come si permette. Devo stare calma, così mi siedo sul letto libero e decido di cambiare argomento.
-Ehm.. no. Dove posso mettere la mia roba? Sai stasera vorrei prepararmi per il college- sorrido a questa affermazione, per poi guardare Grace che si sta mettendo il mascara.
-Oh, che maleducata, si. Puoi mettere i tuoi vestiti nell'altro armadio e se non ci sta tutto puoi portare alcune tue cose in bagno,ma dovrai aspettare. Mio fratello si sta facendo la doccia- risponde solare la ragazza mentre chiude la borsa del trucco e la ripone nell'armadio.
Uhm, un ragazzo nel nostro dormitorio, spero solo che sia l'unica volta che venga, non vorrei averlo qui intorno mentre mi faccio la doccia. Così disfo la mia valigia e ripongo i vestiti dentro l'armadio, per fortuna ho portato poca roba, così che ci sta tutta qui dentro, per fortuna. Mentre sto mettendo sulla scrivania la mia agenda, la mia compagnia del dormitorio urla - Cazzo,muoviti, Louis e Niall sono già di sotto. Muoviti o faremo tardi- dice mentre si passa la piastra suoi suoi capelli biondi. 
E quel giorno che lo vidi per la prima volta. 
-Oh alla buon ora- esclama Grace,mentre il ragazzo si avvicina a lei e gli da un bacio sulla guancia. 
-Possiamo andare,Grace?- sorride il ragazzo mentre tira fuori una sigaretta dalla tasca. Oh, un ragazzo tatuato che fuma e ha una sorella anche lei tatuata. Ma perché la gente è così strana? Non posso cambiare dormitorio,temo. Ma la ragazza è solare,anche se non è uguale a me, spero che suo fratello non mi infastidisca, odio i tipi come lui. 
Ma mentre penso questo, suo fratello si gira e mi becca a fissarlo, che figura, vorrei sparire, oh dio,ma è così strano. 
-Vuoi una foto?- esclama il ragazzo per poi avvicinarsi alla porta del dormitorio. -Andiamo Grace.-
Stava parlando con me, oh.. Che figura, spero di non vederlo mai più se è così maleducato. 
-Aspettami fuori,arrivo- esclama Grace e dopo pochi secondo il ragazzo è uscito dalla porta, mi sento strana e non so perché.
-Skyler, oggi é sabato, quindi è l'ultimo giorno dove possiamo divertirci prima dell'inizio dei corsi. Charlotte,la sorella di Louis, da una festa nella sua casa, che è molto grande. Dai vieni, almeno conoscerei un po' di gente- dice la ragazza prendendo poi il cellulare e mettendoselo in borsa. 
-Non so.- Dico,ma la mia mente pensa a quel ragazzo,magari potrei rivederlo. Ma cosa penso? Io amo douglas e sto con lui,punto. Poi devo concentrarmi sulle lezioni.
-Skyler dai, ti divertirai, vedrai. Buttati- mi dice la ragazza e arriva alla porta aprendola.
Non so cosa dire vorrei andare,ma la mia mente protesta.Ma si, svagarmi non mi farà male, magari mi faccio qualche amica e magari rivedo quel ragazzo. BASTA SKYLER! 
Prima che Grace esca la blocco con il braccio - Si- dico e lei mi fa un gran sorriso per poi dire - Bene, io arrivo per le otto,Zayn verrà a prenderci verso le nove,a dopo- esce dalla stanza lasciandomi sola con i miei pensieri.
Dopo pranzo, che ho deciso di consumare al McDonald più vicino, decido di farmi un pisolino. I miei sogni oscillano tra occhi marroni e tatuaggi. 

Nota autrice: 
Allora, benvenuti al secondo capitolo di questa storia, stranamente het, wow. Comunque gradirei se mi recensiste la storia, grazie per chi ha letto, comunque. Skyler è  Ashley Benson  Grace è lei: 

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