IL NOSTRO DESTINO E' PERFETTO

di luciadom
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le nostre vite stanno per cambiare ***
Capitolo 2: *** Rivelazioni inaspettate. ***
Capitolo 3: *** Promesse, paura e tristezza.... ***
Capitolo 4: *** Di nuovo insieme, contro il male ***
Capitolo 5: *** Rivelazioni al cospetto di Chronos ***
Capitolo 6: *** Tempus e Icarus ***
Capitolo 7: *** Speranza/Venedetta ***
Capitolo 8: *** La battaglia ha inizio! ***
Capitolo 9: *** Un barlume di speranza ***
Capitolo 10: *** Lo scettro della Regina Artemisia ***
Capitolo 11: *** Un sogno rivelatore ***
Capitolo 12: *** L'arrivo di Lady Vypra ***
Capitolo 13: *** La trappola ***
Capitolo 14: *** Sola contro Icarus ***
Capitolo 15: *** Il coraggio di una madre, la forza di un amore ***
Capitolo 16: *** Con la paura nel cuore... ***
Capitolo 17: *** Dolore e sensi di colpa ***
Capitolo 18: *** Nostalgia del passato, paura per il futuro ***
Capitolo 19: *** Nuove strategie d'attacco ***
Capitolo 20: *** Il Terzo Cavaliere Galattico ***
Capitolo 21: *** Nessun altro luogo sicuro ***
Capitolo 22: *** Di nuovo lontana da me ***
Capitolo 23: *** Non voglio dimenticarti amore mio! ***
Capitolo 24: *** Ti prego, torna in te Amore mio! ***
Capitolo 25: *** La triste realtà (Prima parte) ***
Capitolo 26: *** La triste realtà (Seconda parte) ***
Capitolo 27: *** Insieme per la battaglia finale ***
Capitolo 28: *** La fine di tutto ***
Capitolo 29: *** Addi non voluti... ***
Capitolo 30: *** E' nata una stella! ***
Capitolo 31: *** Lunga vita alla Regina Serenity! ***



Capitolo 1
*** Le nostre vite stanno per cambiare ***


Due vite stanno per cambiare…

Ciao a tutte!

Lo so, lo so…

Avevo detto che sarei tornata dopo l’esame, ma non ho resistito e almeno un capitolo ve lo dovevo regalare…

Questo è il seguito di “Dimmi una sola parola”, per tutte voi che mi avete detto che vi è dispiaciuto che la storia sia già finita…

Spero che mi seguirete in tante e fedeli, proprio come avete fatto fino ad ora, e per questo vi ringrazio, e spero di non deludervi…

 

Un ringraziamento speciale va a Silviasilvia, per tutto il sostegno e l’aiuto che mi da sempre…

Grazie per questa stupenda amicizia!

Ti voglio bene!

 

 

Le nostre vite stanno per cambiare…

 

 

In una stanza, avvolta nel buio, una donna si svegliò nel cuore della notte, portandosi una mano sul ventre arrotondato…

Dando uno sguardo alla sveglia sul suo comodino, notò che era quasi l’1.00 h del mattino.

Era ancora notte fonda…

Guardò alla sua sinistra e notò che suo marito dormiva profondamente…

Per un attimo decise di desistere , e tornò a coricarsi, sperando che il sonno le avrebbe fatto passare la voglia improvvisa che le era venuta, ma malgrado i suoi buoni propositi, la tentazione era troppo forte…

Aveva tanta voglia di cioccolato fondente…

 

-Chibiusa! Fai la prepotente già da ora! Sono solo al quarto mese di gestazione… Che vuoi fare durante tutti i mesi che mi restano per terminare la gravidanza? Per non parlare di quando sarai nata! Bambina arrogante, pestifera, cocciuta! Ma incredibilmente… Incredibilmente… Incredibilmente adorabile! Cresci bene piccolina! Io e tuo padre ti stiamo aspettando!-

disse sorridendo e accarezzandosi il ventre, poi tornando a guardare suo marito, sospirò e disse, poggiandogli una mano sulla spalla:

 

-Ehi Marzio…? Marzio svegliati… Dai…!-

-Hmmmmmmm… Bunny… Ma è notte fonda!-

rispose il diretto interessato con voce impastata dal sonno

-Lo so… Però…-

-Uff… Un’altra voglia?-

-Si…-

-Ma non puoi proprio farne a meno?-

-Vuoi che tua figlia nasca con una bella macchia color cioccolato fondente in fronte? Il marrone scuro stonerebbe con la sua pelle candida e i suoi capelli rosa!-

-Ma noi l’abbiamo vista come sarà nostra figlia, e non ha nessuna voglia sulla fronte!-

-Forse perché Endymion si è sempre alzato di notte per soddisfare le voglie di Serenity?-

-Accidenti! E va bene! Mi alzo….-

-Grazie Amore!-

disse Bunny sfoderando uno sguardo dolcissimo a cui Marzio non aveva mai saputo resistere…

-E non fare quegli occhioni che poi non so dire di no….Dai… E smettila!-

Le disse lanciandole il cuscino

-Ma lo so Amore! Ecco perché sfodero il mio sguardo da cucciolotta adorabile! Perché non mi sai mai, mai, mai dire di no!-

-Le “scorte” di cioccolata che avevamo in casa sono finite, devo andare in un bar, sperando di trovarne qualcuno ancora aperto a quest’ora… A tra poco…-

-Ciao Amore!-

 

Erano passati circa due mesi, da quella sera, dalla vigilia di Natale, quando, sulla soglia del loro appartamento, Bunny gli aveva detto d’essere incinta, facendogli il dono di Natale più bello…

In quelle settimane il povero Marzio, di notte, era stato costretto ad alzarsi di continuo per soddisfare le sue voglie…

A volte quasi non ne aveva voglia, era stanco, il lavoro in ospedale era maledettamente estenuante…

Per gli specializzandi è così, perché sono gli ultimi arrivati…

Ma che poteva fare?

Dirle di no?

Conoscendo Bunny, era meglio sopportare, in silenzio…

 

Quella notte Marzio trovò un bar aperto a pochi km da casa.

Era un bar che di solito chiudeva verso le 3.00 del mattino, perché fingeva anche da pub, e quindi, la sua merce poteva soddisfare, nei limiti del possibile, rimanendo nell’ambito di dolci e bevande non alcoliche, le voglie di una gestante molto speciale, anche di notte….

Marzio prese quante più barrette di cioccolato possibile, non badando allo sguardo stralunato del barista, che nel porgergli il sacchetto,

si stava sicuramente chiedendo che cosa ci facesse mai , un uomo, con tutta quella cioccolata, all’1.00 di notte…

 

-So cosa sta pensando…E non mi guardi così!-

disse Marzio interpretando la domanda muta del barista

-Eh? Chi io?-

-Si… Proprio lei… Vede, mia moglie, è incinta, e le vengono le voglie più assurde agli orari più strampalati… Beh stanotte è stata la volta della voglia di cioccolata…La voglia forse non è tanto assurda, ma l’orario si…-

-Ah…- disse solo il barista

-Buona notte…- disse Marzio

-Buona notte anche a lei…-

 

Così dicendo Marzio si avviò verso la sua auto, ma una voce a lui familiare, attirò la sua attenzione:

 

-Principe?-

-Eh…? Sidya! Ma che ci fai per strada a quest’ora? E poi ti ho detto migliaia di volte che qui sulla Terra sono semplicemente Marzio!-

-Non per molto…-

-Eh? Che vuoi dire?-

-Stai tornando a casa dalla Princi… ehm… da Bunny?-

-Si, le è venuta voglia di cioccolata e sono uscito a comprargliela… Ma mi spieghi che sta succedendo?-

Marzio le si avvicinò, forse per l’ora, forse per il sonno, non ci aveva capito molto…

-Quindi è sveglia anche lei? Vi devo parlare…-

Disse la guerriera di Plutone con sguardo serio…

-Si è sveglia, e che dovevi parlarci, l’ho capito, ma che è capitato? Scusa, non puoi venire a casa nostra domani e ne parliamo con calma?-

-No, è importante… Sono stata mandata qui da Chronos in persona…

Se la questione non fosse così delicata non mi sarei mai azzardata a venire da voi a quest’ora…-

-Questione delicata? Chronos? Sidya spiegati meglio…-

-Il momento è arrivato…-

-Per favore, potresti smetterla di parlare per enigmi, e chiarire le cose? Sai, a quest’ora, non connetto!-

-Manca poco all’incoronazione Endymion…-

 

 

Ehilà! Ecco finito il primo capitolo!

Che cosa ne pensate?

Aspetto fiduciosa i vostri commenti…

Purtroppo non posso dirvi quando potrò aggiornare, forse il secondo capitolo arriverà direttamente dopo l’esame…

Spero comunque di non aver deluso nessuna, e di avere tante lettrici gentili e fedeli come è stato per “Dimmi una sola parola”…

Un bacio a tutte!

Luciadom

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Capitolo 2
*** Rivelazioni inaspettate. ***


Rivelazioni inaspettate

  

-Che cosa hai detto?- 

Marzio era incredulo, e lasciò cadere per terra, il sacchetto pieno di barrette di cioccolata che teneva tra le mani…
Il contenuto del sacchetto, si riversò sui suoi piedi, facendolo quasi sussultare, e, di conseguenza, facendolo svegliare da quel momentaneo stato di trance in cui era caduto.
Non poteva credere alle sue orecchie…
Entro breve lui e Bunny sarebbero stati incoronati…
Il momento in cui tutto sulla Terra, a partire dalle loro vite, sarebbe cambiato, era arrivato… 

-E invece è proprio così… Ma c’è un problema…- 

-Pure! E che problema?- 

-Chronos ha rilevato l’apertura di un varco spazio-temporale, dal quale, dopo uno studio attento, abbiamo percepito una forte energia, ma di matrice negativa…- 

-Un’energia negativa? Un nuovo nemico quindi? Ma com’è possibile?
Bunny ha sconfitto Caos… L’origine di tutti i mali… E poi, scusa ma non ti seguo, che ha a che fare con la nostra incoronazione?- 

-Sono molte le cose che dovete sapere… Ma è meglio parlarne tranquillamente a casa tua… E’ vero che all’1.30 del mattino non c’è quasi nessuno per strada, ma è meglio se ci allontaniamo da qua…- 

-Va bene… Sei con la tua macchina?- 

-No, mi sono materializzata. Stasera ero a casa con Heles, Milena ed Ottavia, ed a un certo punto sono stata convocata da Chronos, e dopo avermi parlato comunicandomi questioni della massima importanza, che ora io dovrò comunicare a voi, mi ha fatta materializzare qua…- 

-Qua in mezzo alla strada?- 

-Beh, nascosta in quel vicolo cieco laggiù ovviamente… La prudenza non è mai troppa, e a tal proposito, comparire dal nulla di fronte a Bunny, che è solo in casa, ed è incinta, non sarebbe stato carino… Non credi? Allora Chronos, avendoti visto per strada in cerca di cioccolata, nella sua sfera magica, ha optato per il fatto che forse sarebbe stato meglio se mi fossi materializzata vicino a te…

-Capisco… Vieni, Sali in macchina…- 

 

Il viaggio fu silenzioso, molto silenzioso… Addirittura fastidiosamente silenzioso!
Una volta arrivati, Marzio entrò nell’appartamento silenziosamente, e chiuse  la porta alle spalle una volta che anche Sidya fu entrata. Poi disse:  

-Ehi! Bunny! E’ arrivata la cioccolata!- 

Non poteva di certo dirle subito: 

“Ciao Tesoro mio, sai che ha da dirci Sidya? Che tra poco saremo incoronati Re Endymion e Regina Serenity! Ma non è finita… E no! C’è una nuova minaccia!”- 

Voleva dirglielo nel miglior modo possibile, tenendo conto anche della sua gravidanza, ed era questo che lo preoccupava più di tutto…  Aveva già paura per lei quando combatteva in “condizioni normali”, figurarsi ora… Che sarebbe successo? Come avrebbe reagito? 
Subito, dalla camera da letto, si sentì dire: 

-Eccomi! Solo un attimo che metto la vestaglia!.- 

Dopo pochi istanti, Bunny entrò in salotto, e… 

-Sidya!? Ma che è successo? Come mai sei qui, di notte?- 

-Devo parlarvi di una questione della massima urgenza… Ma prima… Dimmi, come sta la Piccola Lady?-
disse la guerriera di Plutone indicando la pancia di Bunny 

-Beh, questa piccolina fa la birbante già da ora…- Rispose la biondina, portandosi entrambe le mani sul ventre 

-Beh, lo sarà anche nel futuro, vi avverto… Vi darà un bel da fare!-
“Sempre che il futuro non cambi…”, pensò 

-Non avevo dubbi!- rispose Bunny ridendo e interrompendo i pensieri dell’amica. 

Poco dopo, riunitisi in salotto di fronte una tazza di cioccolata calda (così la nuova scorta stava cominciando di nuovo ad esaurirsi), i tre iniziarono a parlare: 

-Mi spiace per l’ora ma è importante… Se così non fosse non sarei piombata qui così all’improvviso… Comunque domani sarà necessaria una riunione con tutte le altre guerriere e i ministri del Regno della Luna: Luna e Artemis…- 

-Beh, io sono già qua!- disse Luna sbucando da sotto il tavolino. 

Sidya le sorrise, e sospirando, finalmente, iniziò a parlare: 

-Bene Luna… Allora…Ricordate il viaggio intrapreso nel futuro ai tempi della Luna Nera?- 

Bunny e Marzio si guardarono increduli e poi annuirono in direzione della guerriera.
Bunny a differenza di Marzio che era già a conoscenza di qualcosa, non sapeva nulla, ma sentiva che Sidya non avrebbe dato loro belle notizie… Almeno non solo. Il suo viso divenne preoccupato e triste, e tremava.
Marzio se ne accorse e le prese teneramente una mano tra le sue, cingendole le spalle con il braccio libero.
Sidya, continuò: 

-Durante quel viaggio, veniste a conoscenza del fatto che sareste diventati i sovrani della Terra e che avreste avuto la Piccola Lady…- 

Appena la donna dai lunghi capelli dai riflessi smeraldo ebbe pronunciato queste parole, Bunny si portò l’altra mano al ventre e l’accarezzò, poi disse: 

-Si… E infatti quella parte del nostro futuro sta per avverarsi… Ma aspetta… Allora, questo vuol dire, che tra poco, saremo incoronati?- 

-Si, ma purtroppo c’è dell’altro…- 

-Purtroppo?- Bunny cominciava ad agitarsi sempre più… 

-Amore… Quando ho incontrato Sidya in strada, mi ha detto che Chronos l’ha convocata non solo per comunicarle dell’incoronazione, ma anche di qualcos’altro…- 

-Marzio che vuoi dire?- 

-Amore non ti agitare… Ecco vedi il fat…- 

-Marzio che succede? Su avanti! Non fare troppi giri di parole, e dimmi come stanno le cose! Sono incinta e quindi potrò essere soggetta a cambiamenti d’umore, ma non sono stupida! Sta per accadere qualcosa di brutto vero? Lo leggo nei tuoi occhi!- 

-Ecco vedi Bunny…- 

Sidya cercò le parole meno dure per non farla agitare ulteriormente, quindi continuò 

-Chronos mi ha detto che c’è stata l’apertura di un varco spazio-temporale, e che…- 

-Fammi indovinare… Un nuovo nemico?- disse la futura Regina della Terra 

-Si- Fu la risposta secca della guerriera del tempo. 

Luna, che fino a quel momento non aveva spiccato una parola, disse:

 
-Ma quando è successo? Noi non abbiamo avvertito nulla qui sulla Terra…- 

-Questo pomeriggio… Ma Chronos, prima di allarmarvi, soprattutto tenendo conto dello stato della Principessa Serenity, ha voluto accertarsene di persona 

-Come faremo adesso?- disse tristemente Bunny fissando il vuoto, poi continuò: 

-Di nuovo… Perché non possiamo mai essere felici?- 

-Mi spiace Bunny credimi… Ma dobbiamo intervenire quanto prima… Appena avremmo notizie più chiare…Vedete, il futuro rischia di essere modificato…Voi dovevate diventare i sovrani della Terra solo tra qualche anno… Secondo i calcoli di Chronos, solo la nascita della Piccola Lady coinciderà con i disegni del Tempo… Ma questa nuova entità maligna, almeno per quel po’ che siamo riusciti a capire, deve aver in qualche modo manovrato il Tempo, accelerando eventuali eventi futuri, come la vostra incoronazione…-

-Ma quali eventi futuri?- disse Marzio 

-L’era glaciale di cui parlava Re Endymion quando andaste nel futuro… L’era glaciale contro cui solo il cristallo d’argento e il cristallo d’oro possono far qualcosa… Ma il fatto è che Bunny è incinta, e che anche se lei e la piccola dovessero uscire illese da questa storia, poi ci sarebbe comunque il nemico da combattere…- 

-E’ terribile! Ma io non le permetterò di usare il cristallo d’argento. Più volte ho rischiato di perderla per sempre quando l’ha usato… Dev’esserci un altro modo!- sbottò Marzio 

-No, purtroppo no…-
 

Bunny e Marzio si guardarono con aria triste.
Bunny avvolse il suo ventre con entrambe le braccia, quasi a proteggere il tesoro che custodiva, e Marzio l’abbracciò forte…

Cosa sarebbe successo ora?
 

Ciao a tutte mie carissime lettrici!
Ecco il secondo capitolo!
Sono felice che la mia sorpresa vi sia piaciuta, e spero continuerete a seguirmi!
 

Ringraziamenti: 

Silviasilvia: Ciao! Sono felice che l’inizio della storia ti intrighi e ti ispiri interesse…
Grazie mille per l’aiuto e i consigli che mi dai sempre, che sono sempre ben accetti da chi ha più esperienza in campo ma specialmente dalle più care amiche! 

ISA1983: Ciao! Piaciuta la sorpresa?! Sono contenta d’averti spiazzata! E si, il povero Marzio deve fare i salti mortali per Bunny, specialmente ora che è incinta! Ma in fondo la ama e per lei farebbe questo ed altro no? Grazie mille! 

Bunnyguida: Ciao Simo! Sono felice che il primo capitolo ti sia piaciuto. Non preoccuparti se non potrai leggere gli aggiornamenti in tempo reale, quando potrai, leggerai! Un bacione amica mia, e grazie! 

Stella93mer: Ciao! Crepi il lupo per quest’esame! Speriamo bene!
Ho paurissima! Comunque, sono felice che il primo capitolo ti sia piaciuto, e quindi ecco il secondo! 

Dinny: Ciao! Beh, prima dell’incoronazione ci sarà un bel da fare…
Ma non ti anticipo nulla! Ti piace questo capitolo? Grazie mille! 

Chichilina: Ciao! Beh la mia mente è molto contorta quindi non tratterò subito dell’incoronazione… a sono comunque felice che questa nuova sorpresa ti sia piaciuta! Grazie per essere sempre una mia fedele lettrice! 

Maryusa: Ciao! Grazie mille per la recensione! Che te ne pare dell’aggiornamento? 

Tappetta: Ciao! Bene, sono contenta che il primo capitolo ti sia piaciuto tanto! Che ne dici di questo? 

Kaoru: Ed eccomi tornata… All’esame mancano pochi giorni ma non riesco a starvi lontana, e allora cerco di aggiornare, ma nei limiti del possibile… Riguardo a Sailor Moon versione combattente col pancione se ne vedranno di tutti i colori ma non ti anticipi niente!!! Grazie mille per seguirmi sempre! 

Luisina: Ciao! Tranquilla! Non fa niente se non hai potuto leggere subito, l’importante e che la storia ti piaccia! Grazie mille per la recensione! 

Romanticgirl: Ciao… E si, molto dolce Bunny che parla a Chibiusa… E povero Marzio! Ma dovranno ancora tribolare i nostri eroi… E si! Grazie mille cara! 

Bellissima90: Ciao! Grazie mille! Sono contenta che l’inizio ti piaccia! Spero di non deluderti con questo capitolo!
 

Grazie infinite a:

silviasilvia, chichilina, Enigma, girovaghi, ISA1983, Kaoru, luisina, mary85, romanticgirl e tappetta per aver inserito la storia nei preferiti.

Grazie ancora a chichilina, ladolcebabi e stella93mer per avermi inserita tra gli autori preferiti.

E in fine, grazie a chi legge anche senza commentare!

A presto!

Luciadom

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Capitolo 3
*** Promesse, paura e tristezza.... ***


Promesse, paura e tristezza…

 

 

 

-Ascolta Bunny, Amore mio, ti prego, adesso non ti agitare… Non fa bene ne a te, ne alla nostra piccina… Domani chiameremo anche le altre, faremo una riunione, e a mente lucida, vedremo che fare… Ora perché non vai a riposare? Nelle tue condizioni, non ti devi affaticare...-

 

Bunny sentì Marzio pronunciare quelle parole mentre cingeva ancora il suo ventre con le braccia.
Tremava, aveva il cuore in gola, gli occhi lucidi…
Una profonda tristezza e una grande paura l’avevano pervasa.
Aveva il capo chino, e i lunghi codini, le ricadevano lungo le braccia, sfiorando le gambe ed arrivando a toccare terra. Per quanto tempo era stata felice? Per tre, quattro mesi?

Quattro mesi durante i quali aveva vissuto serenamente la sua vita con Marzio, specialmente dalla vigilia di Natale, quando aveva scoperto di essere in dolce attesa... E ora, il destino, stava imponendo loro un nuovo ostacolo, per l’ennesima volta. La futura Regina della Terra, guardò Marzio, e mormorò con le lacrime agli occhi e con voce tremante: 

-Non mi devo agitare dici? Ma come faccio a stare tranquilla? Mi chiedo se noi potremo mai essere felici…-

-Bunny, Marzio ha ragione. Ora va a riposare. Vedrai che si sistemerà tutto…- 

Sidya, pronunciando queste parole, le si avvicinò e le poggiò le mani sulle spalle.
Bunny, dal canto suo, aveva di nuovo chinato il capo, ma rispose: 

-Lo spero tanto Sidya… Io non posso rivivere lo stesso inferno. Non posso rivedervi rischiare la vita. Non voglio perdervi di nuovo… Non lo sopporterei…- 

Si asciugò le lacrime, e ritornò in camera, rimettendosi a letto.
Vi si era accucciata in posizione fetale, con le coperte che le  arrivavano fin’oltre la testa.
Aveva sempre fatto così quando era preoccupata o triste, come ai tempi della Luna Nera, quando Marzio l’aveva lasciata per via di quegli incubi procuratogli da Endymion.
Aveva passato ore raggomitolata sul suo letto a piangere.
Anche alla vigilia della partenza di Marzio per l’America aveva passato l’intera notte a piangere stringendo la loro fotografia al petto, e chiedendosi se avrebbe retto un anno intero senza lui.
Anche adesso, che aveva ricevuto questa notizia, se ne stava così, continuando a piangere, raggomitolata:
una mano sotto la sua morbida guancia, l’altra sul ventre. 

-Piccola mia… Ho tanta paura…Come farò adesso? Non posso combattere in queste condizioni… Rischierei di perderti o di arrecarti comunque qualche danno… E io non voglio! Sto piangendo come una bambina… Eppure non dovrei piangere, ma reagire! Io sono la futura Regina della Terra… Devo lottare per il mio Regno… Ma forse, non sono così forte come voglio far credere…-

-Si che lo sei Amore mio!- 

Bunny scostò le coperte dal suo capo e guardò Marzio.
I suoi occhi azzurri, ora gonfi e rossi a causa del pianto, incontrarono i profondi occhi blu di lui, che intanto, si era chinato a bordo del letto e le stava accarezzando i capelli. 

-Non piangere Bunny, mi fa male vederti così… Sistemeremo tutto, come sempre, e vivremo felici la nostra vita, tu, io e la nostra Chibiusa-
 
Lei si sollevò dalla posizione in cui era, facendo leva sul braccio, si sedette al bordo del letto, tenendo le gambe in avanti, poggiate al fianco del materasso e con i piedi che toccavano il caldo pavimento in parquet.
Sempre rispecchiandosi nei suoi occhi, disse: 

-Ti sbagli… Noi non saremo più normali… Saremo incoronati Re e Regina… Non saremo più semplicemente Marzio e Bunny, ma saremo Re Endymion e Regina Serenity!- disse indicando prima lui, e poi se stessa 

-Si. E’ vero. Ma tu sarai sempre la mia Bunny. Resterai sempre la mia adorata Testolina Buffa! E se vuoi sapere una cosa, a me non importa quello che saremo, perché il mio destino, con te e la nostra piccola Chibiusa è perfetto così, con o senza un Regno!-

-E questo nuovo nemico? E’ perfetto anche lui secondo te? Non è la reggenza del nostro futuro Regno che mi preoccupa Marzio, ma questa nuova minaccia!-

-Ma certo che non è perfetto questo nuovo nemico! Ma noi, insieme, lo batteremo, come abbiamo sempre fatto, però…-

-Però?-

-Però devi promettermi una cosa…-

-Sarebbe?-

-Non ricorrere al cristallo d’argento… Ci inventeremo qualcosa, ma non ricorrere al suo potere… Ti prego, giuramelo!-

-Sai bene che è una promessa che non posso mantenere…-

-Bunny, ora che sei incinta, sei ancora più vulnerabile… Non voglio rischiare di perderti ancora, ti prego!-

-Ma nemmeno io voglio perdere te e le mie amiche!-

-Ma Testolina Buffa! Non accadrà!-

-Ora sono io che ti chiedo di promettermelo…-

-Te lo giuro Amore mio…- 

La baciò con tenerezza e amore, stringendola forte tra le braccia, disposto a tutto pur di non perderla…
Mentre si abbracciavano, giurò a se stesso che nessuno gliel’avrebbe portata via, che l’avrebbe protetta fino alla fine, anche a costo della sua stessa vita.
Quando si furono staccati dal loro abbraccio, Bunny, lanciando un occhiata in direzione della porta semiaperta, disse: 

-Ma… Sidya?-

-E’ andata via. Era stanca anche lei… Mi ha detto che domattina appena svegli dovremo contattare le ragazze. Lei penserà a riferirlo ad Ottavia, Heles e Milena. Ci accorderemo per una riunione e inizieremo le indagini… Ora però, cerca di riposare, domani sarà dura…-

-Va bene…- 

Marzio le sorrise, accarezzandole i capelli con una mano, e il viso con l’altra, baciandola ancora.
Quella notte, o meglio, quel che rimaneva della notte, dormirono abbracciati l’uno all’altra.
Lei sul suo petto, cingendogli il torace e il braccio destro, lui cingendo la sua schiena, e poggiando il suo mento, sulla testa dorata di lei. Prima d’addormentarsi, Bunny, lo guardò negli occhi sollevando lievemente il capo, arrossendo, e gli disse: 

-Marzio?-

-Hmm?-

-Prima hai detto che il tuo destino con me e Chibiusa sarebbe stato perfetto anche senza i nostri Regni… Dicevi sul serio?-

-Si!

-Davvero?-

-Certo! Dubiti forse della parola del futuro Re Endymion?-

-Oh no maestà! Perdonatemi!-

-Perdono concesso, ma ad una sola condizione Madame…-

-E quale sarebbe, di grazia, questa condizione, vostra maestà?-

-Che voi accettiate di essere la mia Regina…-

-Come potrei rifiutare Sire… Io sarò vostra oggi e sempre… Sarò per sempre tua Amore mio!-

-Ed io tuo!- 

Si sorrisero, dandosi un altro bacio, e dandosi la buona notte.

Anche se per poche ore, avrebbero dovuto riposare, perché dall’indomani, tutto sarebbe tornato come ai vecchi tempi, Milord e le Guerriere Sailors, sarebbero entrati ancora una volta in azione per proteggere l’umanità.
 

Ma ciao amiche miei! Ed ecco a voi il terzo capitolo…
La nostra Bunny dovrà lottare con il pancione?
La nostra Chibiusa, l’aiuterà già dal suo grembo?
E’ tutto da scoprire! 

Ringraziamenti:

Silviasilvia: Ciao Sì! Sei troppo buona nel dire che sono la migliore!
Devo ancora perfezionarmi, e molto, per descrivere bene la psiche di ogni personaggio ma faccio del mio meglio…
Gli esami di psicologia mi serviranno a qualcosa no?!
Grazie mille per tutto!
 

Sailorgiola: Si! La voglio anche la mucca della  Milka! Hi hi hi!
Grazie mille per questo simpaticissimo commento! 

ISA1983: Ciao! Eh si, il cattivone in “Dimmi una sola parola” non c’era… C’era un fetentone, e abbiamo capito di chi parliamo no? Quell’antipatico di Seiya… Comunque, siccome nella storia precedente cattivoni non ce ne sono stati, perché non aggiungerne qualcuno qui? Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!  Grazie!

Stella93mer: Ciao! Grazie mille! Ok, cercherò di continuare su questa linea e di non deluderti! 

Jaj984: Ciao! E no! Proprio non li facciamo stare tranquilli quei poverini, ma d’altronde una vita normale non ci si addice no?Riguardo alla gravidanza di Bunny… Beh, ci saranno delle sorprese! 

Romantigirl: Ciao!!! Eh si, poverini, tornano a lottare… Ma tanto ci hanno fatto l’abitudine! Lotteranno per proteggere l’umanità anche per la loro stessa felicità! Spero di non averti delusa col terzo capitolo! Ciao e grazie mille! 

Maryusa: Ciao! Non posso ancora anticiparti nulla riguardo a Sailor Moon che lotta col pancione, ma ti posso dire che ci sarà una bella sorpresina! Grazie mille per la tua recensione! 

Bunnyguida: Simo sei un tesoro! Grazie mille! Sono davvero felice che il capitolo ti sia piaciuto… Che ne dici di questo?

Tappetta: Ciao! Mi spiace averti delusa, saresti stata più felice se sarebbe tornato quell’imbecille di Seiya? Spero di non deluderti con gli altri capitoli! Comunque grazie mille!

 Luisina: Ciao! E si… Mai un attimo di pace… Poverini! Ma il loro amore è immenso e insieme supereranno ogni difficoltà, te lo prometto! Grazie! 

Dinny: Ciao! Noto con piacere che anche te piaceva “Streghe”! Io l’amavo, peccato sia finito… Va beh… dopo otto serie!
La nostra Bunny dovrà lottare incinta? Mi sa di si! Ma tranquilla! Non vi deluderò! Promesso!
Grazie mille! 

LAS: Ciao! Spero di soddisfare presto e al meglio la tua curiosità!
Mi fa piacere che il modo in cui ho descritto la vita coniugale di Bunny ti sia piaciuto… Forse tutte la vorremmo così! 

Kaoru: Ciao! Povera Sidya! Dai non è colpa sua! Riguardo a Marzio… Il mio ragazzo ideale dovrebbe essere come lui… Mi sa che di questo passo rimango zitella! Quindi non sei la sola ad aver conosciuto certi soggetti in raggiungibili! Grazie mille per la recensione! 

Chichilina: Ciao! Grazie mille per la recensione! Il nuovo nemico? Farà un po’ tribolare i nostri eroi…
Che ne dici di questo capitolo? 

Grazie a: 

Bunnyguida, Ilary e stella93mer per aver inserito la storia tra i preferiti! 

Grazie infinita anche a chi mi segue soltanto senza lasciare recensioni. 

A presto
Luciadom

 

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Capitolo 4
*** Di nuovo insieme, contro il male ***


Di nuovo insieme, contro il male

Di nuovo insieme, contro il male

 

 

 

Marzio, quella mattina, fu il primo a svegliarsi tra i due.

Anche se per poche ore, entrambi erano riusciti a prendere sonno.

Per un po’ rimase ancora a letto, abbracciando l’angelo biondo che dormiva sul suo petto, quell’angelo senza cui la sua vita non avrebbe avuto alcun senso.

Con una rapida occhiata alla sveglia sul comodino, si rese conto che erano appena le h 06.00.

Sospirò, e chiuse gli occhi, quasi a volersi riaddormentare, per poi avere un risveglio ben diverso…

Per un attimo, aveva sperato che si fosse trattato solo di un sogno,

che non ci fosse stata nessuna modificazione del corso degli eventi, che non ci fosse nessuna minaccia…

Ma purtroppo non era così…

La minaccia c’era, e sembrava essere anche grave.

Guardò Bunny e sorrise, accarezzandole i capelli, e giocando con delle ciocche ribelli che erano fuoriuscite dai suoi codini, sussurrando:

 

-Dolce Amore mio… Ti prometto che ti difenderò sempre… Nessuno mai farà del male ne a te ne alla nostra piccola principessa, che porti ancora in grembo, e per la quale provi già tanto timore, in vista di questa nuova battaglia… Ti giuro che finché avrò vita io voi sarete al sicuro… Povera la mia Testolina Buffa… Quanto dovrai soffrire ancora?-

 

Scostò delicatamente la ragazza dal suo petto, adagiandola sul materasso, e coprendola con le coperte, perché non prendesse freddo.

Bunny non si era accorta di nulla, infatti continuò a dormire tranquillamente, come se non fosse stata toccata:

 

-Dovevi essere molto stanca Amore mio…-  

 

Il giovane si alzò e si portò verso il balcone.

Scostando le tende, diede una rapida occhiata alla città:

l’aria fredda di quella mattina di febbraio, aveva fatto appannare i vetri, ma dandogli una rapida pulitina con la manica del pigiama, poté scorgere ciò che era al di fuori della sua abitazione.

La città, che si stava appena svegliando, appariva tranquilla, calma.

Entro breve i rumori del traffico avrebbero infranto quel silenzio e quella solitudine mattutini.

I ragazzi sarebbero andati a scuola, gli adulti a lavoro…

Le casalinghe sarebbero rimaste a casa a rassettare e a cucinare e poi sarebbero uscite a fare la spesa…

Un altro giorno sarebbe iniziato.

Ognuno avrebbe vissuto la sua giornata tipo come sempre, senza preoccuparsi minimamente della minaccia che entro breve avrebbe colpito la Terra, in fondo, non ne erano a conoscenza…

Marzio si recò in cucina, e iniziò a preparare la colazione:

cioccolata calda e fumante, caffè, spremuta d’arancia, dei croissants…

Mise a scaldare del latte anche per Luna, che dormiva appollaiata sul divano in salotto, ma che si svegliò subito, sentendo i rumori provenire dalla cucina.

Raggiunse il ragazzo e gli disse:

 

-Buongiorno Marzio, anche se per poco, sei riuscito a riposare un pò?-

-Oh, buongiorno anche a te Luna… Beh, diciamo che ho avuto notti migliori, e che quando prima mi sono svegliato, avrei preferito che tutto quanto accaduto questa notte fosse stato solo un sogno…-

-Credo che tu non sia l’unico… Bunny dorme ancora?-

-Si…Tieni, il tuo latte è pronto…-

-Grazie… Poverina, doveva essere esausta… Nelle sue condizioni non può fare sforzi… Come faremo ora?-

-Non lo so Luna… Ma di una cosa sono certo: la proteggerò sempre. Ora le porto la colazione, poi contatteremo le altre…-

-Si!-

 

Sistemò tutto su di un vassoio con una rosa rossa a stelo lungo e tornò in camera da letto.

Posò il vassoio su un comodino e si avvicinò alla sua bella addormentata, per svegliarla, dandole un leggero bacio sulla fronte.

 

-Bunny? Tesoro… Su, svegliati…-

-Hmm?-

-Amore, so che sei stanca, ma dobbiamo far presto, dopo la colazione dobbiamo chiamare le altre ragazze…-

 

Bunny, ancora non del tutto sveglia, si sedette al centro del letto stiracchiandosi:

 

-Hmm… Buongiorno Amore…-

-Buongiorno anche te Angelo mio… Sei riuscita a riposare un pò?-

-Non divinamente, ma almeno ho dormito… E tu?-

-Si, anche io sono riuscito a prendere un po’ di sonno… Ti ho portato la colazione! Spero sia tutto di suo gradimento mia Regina… Le signore in dolce attesa devono nutrirsi bene!-

 

Così dicendo, prese il vassoio e glielo pose, poggiandolo sul materasso.

 

-La colazione a letto? Guarda quante cose buone… E questa rosa è stupenda! Grazie Amore, come farei senza di te? Ma non vorrai mica viziarmi? Guarda che mi ci potrei anche abituare!-

-E’ proprio quello che voglio!-

-Sei un amore!-

-Eh si lo so… Ecco perché nessuna donna può resistere al mio fascino!-

 

Non appena il ragazzo ebbe finito di pronunciare queste parole, un cuscino lo colpì in pieno viso:

 

-Ma tu guarda! Prendi questo Casanova!-

-Ma dai! Stavo scherzando! Lo sai che per me ci sei solo tu!-

 

Così dicendo le accarezzo il viso, e la baciò con tenerezza, poi continuò:

 

-Su, non vorremo mica sprecare tutto questo ben di Dio?-

-No no! Per carità!-

 

I due giovani consumarono la loro colazione cercando d’esser più tranquilli e spensierati possibile, anche se la cosa, risultava loro troppo difficile.

Appena ebbero finito di mangiare, Bunny pensò a rassettare velocemente la camera da letto, e Marzio si occupò della cucina…

Quella mattina non c’era tempo per le grandi pulizie, infatti poco dopo, dopo una doccia calda, si vestirono velocemente e iniziarono a telefonare le altre, dandosi appuntamento al Tempio, per l’ora dopo.

Dopo qualche telefonata, e relativi passaparola, si avviarono verso il luogo prefissato con Luna al seguito.

Il viaggio in auto, se non fosse stato per Marzio e Luna, sarebbe stato molto silenzioso. Il ragazzo e la gattina infatti cercavano di destare il quanto più possibile la ragazza dalle sue preoccupazioni, anche se per pochi minuti, ma sembravano proprio non riuscirci:

 

-Ehi? Su, Testolina buffa… Quell’aria così triste non si addice al tuo viso. Perché non mi fai un bel sorriso?-

 

Marzio cercò di sfoderare un tono il quanto più cordiale possibile, ma non ebbe risposta, allora incalzò Luna:

 

-Bunny, ti prego. Permettici d’aiutarti. Non fare così…-

-…-

 

Ancora nessuna risposta… Marzio riprese a parlare:

 

-Amore non ti abbattere già da ora! Dove sono finiti il tuo spirito combattivo,e la tua vitalità? Nemmeno la tua tristezza fa bene a Chibiusa. Sai bene che lei può percepire il tuo malessere più di qualunque altro bimbo può farlo con qualunque altra madre!-

-Oh, mi scusi tanto se non ho proprio niente per cui festeggiare e gioire Dottor Chiba!-

-Bunny ti scongiuro… E’ vero, la situazione non è per niente piacevole, ma abbiamo sempre affrontato le nostre precedenti battaglie a testa alta, e alla fine, abbiamo sempre vinto. Andrà bene anche questa volta, e se in fine, ci sarà anche la nostra incoronazione, beh ben venga… Sarai un’ottima Regina, così come sei stata un’ottima Principessa, e così come sei una valorosa guerriera…-

-Si Bunny, Marzio ha ragione…-

-Oh Marzio… Luna…Vorrei tanto avere la vostra sicurezza…-

-Ma già ce l’hai Amore, devi solo guardare dentro te…-

-Dentro me Marzio? Vuoi sapere che c’è dentro me? Una vita. Una vita che ho paura possa spezzarsi! Una vita che non potrebbe mai iniziare se questa lotta doves…-

-Questa lotta la vinceremo noi. Ora ti prego, fidati di me… Andrà bene… Ecco, siamo arrivati. Alle ragazze per telefono non abbiamo accennato nulla di preciso, vuoi che sia io a parlare se tu non te la senti?-

-Si, credo sia meglio…-

 

Arrivati nel cortile del Tempio, trovarono già tutti ad aspettarli.

C’erano anche Artemis, Yaten e Taiki oltre le ragazze.

Rea aveva avuto un bel da fare a convincere Yuri e suo nonno a lasciare il Tempio quella mattina, pensando a mille scuse plausibili;

non aveva ancora rivelato loro di essere Sailor Mars, prima o poi, avrebbe voluto farlo, ma doveva trovare il momento giusto…

Moran era andato a trovare con sua sorella Ursula alcuni parenti fuori Tokyo, e Morea, non li aveva potuti accompagnare per via del suo ristorante.

Quella mattina però, i suoi clienti più golosi, furono costretti a dirigersi altrove, trovando una targhetta vicino alla porta d’ingresso con su scritto:

“Chiuso”

 

-Bene! Eccovi! Sidya ci ha già detto tutto mentre vi aspettavamo…-

 

Disse Rea andando in contro ai suoi amici

 

-Allora sapete già quanto la situazione è seria…-

 

A parlare, fu Marzio: Bunny guardava tutti con aria triste senza dire nulla.

 

-Dobbiamo elaborare un piano…- disse Heles

-Si ma quale?- disse Marta accarezzando il morbido pelo d’Artemis.

-Innanzi tutto dobbiamo lottare insieme per proteggere il Principe e la Principessa!- disse Ottavia

-Si!- risposero tutti in coro, con forza e determinazione.

 

Sidya, osservando tutti i presenti, disse:

 

-Dobbiamo presentarci al cospetto di Chronos…-

 

-Va bene Sidya… Quando?- Disse Bunny,  rivolta alla guerriera di Plutone

-Subito Bunny! Anche adesso…-

 

Così dicendo, la guerriera di Plutone, invocò la sua sfera granato, e un’intensa luce dello stesso colore avvolse subito tutti i presenti, teletrasportandoli al cospetto del Signore del Tempo, che già li stava attendendo nella sua dimensione…

 

Ed eccomi qua di nuovo…

Ecco a voi il quarto capitolo…

Purtroppo però devo dirvi che il quinto arriverà sicuramente dopo l’esame della settimana prossima…

Beh, spero che fino a metà settimana, sentirete la mia mancanza!

Spero di non avervi deluse con questo capitolo!

Ciao a tutte!

 

Ringraziamenti:

 

Silviasilvia: Ciao amica mia! Grazie mille per aver letto in anteprima questi capitoli e per avermi consigliata e incoraggiata…

Caspita… Chi l’avrebbe detto che avrei anche scritto un seguito…

E dire che se non fosse stato per te “Dimmi una sola parola” sarebbe rimasta solo una one short…! Grazie mille davvero!

 

Maryusa: Ciao! Già, poverini… Quei due non possono mai starsene un po’ tranquilli… Chi sarà questo nuovo nemico che non aveva niente di meglio da fare che mettersi a giocare col tempo?

Spero di incuriosirti sempre più! Grazie mille!

 

Chichilina: Ciao! Sempre troppo buona! Carina l’idea di prenderlo a pugni questo misterioso nemico, peccato non credo che basti! E poi i pugni li abbiamo già usati con Seiya in “Dimmi una sola parola”, nel seguito, magari inseriamo qualcosa di diverso…

Seiya forse non si fa vedere e rimane a far danni sul suo pianeta… Vedremo! Grazie di cuore cara!

 

Tappetta: Ciao! Beh “quell'imbecille cerebroleso di Seiya”, come l’hai amorevolmente soprannominato, credo che se ne starà sul suo pianeta, magari fa danni con la fidanzata di qualche alieno… Mah!

Sinceramente non so se inserirlo…Vedrò cosa partorirà la mia mente diabolica! Grazie mille per il commento cara!

 

Romanticgirl: Ciao! Wow! Bene a quanto pare sei una fanfic-dipendente e guarda caso, proprio la mia ti crea dipendenza… Beh, che dire amica mia, è un grande onore! Vedo che ti è piaciuta la scena finale dell’ultimo capitolo… E si… Chi di noi non vorrebbe dormire abbracciata ad uno come Marzio… Ah… Sogniamo!

Grazie mille! Ti piace questo capitolo?

 

Bellissima90: Ciao! Sono contenta che i due precedenti capitoli ti siano piaciuti, così come il mio modo di scrivere… Mi fa davvero davvero piacere! Grazie!

 

Luisina: Ciao! Eh si… Che teneri… Che romantici… Che belli…

Più vado avanti scrivendo questa storia e più mi convinco che voglio un ragazzo come Marzio… Ma di questo passo credo di rimanere veramente zitella! Per quanto riguarda Bunny… Non ti anticipo nulla riguardo al trono… Posso solo dirti che sarà sensazionale!

Grazie mille, come sempre, i tuoi commenti sono sempre graditissimi!

 

Kaninchen: Ciao! Una nuova amica! Ti ringrazio per l’interessamento ma l’esame non l’ho ancora dato… Ma ormai mancano pochi giorni! L’ansia c’è, ed è tanta! Speriamo bene!

A quanto pare, hai letto anche “Dimmi una sola parola”, e se ora ti appresti a leggere e a commentare questa mia terza storia, vuol dire che ti sono piaciuta! Bene, sono davvero contenta! Grazie mille!

Bunny nel suo completino da combattente incinta non ce la vedi a quanto pare… Beh, tranquilla, in un modo o l’altro dovrà pur lottare no? Riguardo a tutte le tue supposizioni non posso dirti nulla, altrimenti rovinerei la sorpresa… Spero di non deluderti e che continuerai a seguirmi… Grazie mille a presto!

 

ISA1983: Ciao! Si! Si! Si! E ancora si! Sono assolutamente d’accordo! Anche io voglio un ragazzo come Marzio… Ma è solo un sogno mi sa! Venendo a noi… Meglio un nuovo nemico che Seiya? Bene, almeno so che non ti deluderò, o almeno spero! Riguardo a Seiya, beh, forse se ne starà sul suo pianeta a far danni, ma credo che starà lontano dalla Terra… Si vedrà! Grazie mille per il tuo commento!

 

Sailorgiola: Ciao! Beh se i nemici non dessero fastidio nei momenti meno opportuni non sarebbero tali no? Però si sa, l’amore vince sempre, su tutto, soprattutto se parliamo di Bunny e Marzio!

Per l’identità del nemico dovrai aspettare un altro capitolo, ma spero di non deluderti perché vedo che anche tu, come tutte, stai fantasticando sul seguito della storia! Grazie per la tua recensione, a presto!

 

Kaoru: Un club per zitellone eh? L’idea non è male perché di questo passo… No! Scherzi a parte! Vedo che il modo in cui Marzio ha rassicurato Bunny ti è piaciuto… Eh si che uomo… Certo che quando si parla di lui si parla di principe azzurro nel vero senso della parola! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto (compresa la colazione a letto con la rosa…!). Grazie per il tuo commento!

 

Dinny: Ciao! Avevo ragione! Anche tu adoravi streghe! Bene!

Per Marzio, si è vero. E’ stato un angelo con la sua Bunny! Che mi dici? Lo è stato altrettanto in questo capitolo? Spero di si!

Comunque lui e le guerriere, te lo assicuro, non lasceranno sola Bunny nemmeno un istante! Mille grazie!

 

Ulteriori ringraziamenti a: Kaninchen, che ha inserito la storia nei preferiti.

 

Grazie infinite anche a chi legge solo senza lasciare commenti!

 

A presto!

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Rivelazioni al cospetto di Chronos ***


In men che non si dica, tutti si ritrovarono in un’altra dimensione, la dimensione del sommo Chronos, Signore del Tempo e dello Spazio, uno dalla grande saggezza

Ed eccomi tornata miei care lettrici!

Devo ringraziarvi per gli in bocca al lupo che mi avete fatto fino all’ultimo, l’esame di questa mattina è andato benissimo,

ho preso un bel 27!

Dedico il mio successo a tutte voi!

Quindi, per ringraziarvi, ecco un nuovo capitolo.

Purtroppo non potrò mantenere subito la promessa della tripla pubblicazione perché gli altri capitoli non sono ancora pronti, ma cercherò di aggiornare subito, anche perché lunedì ripartono i corsi, e ci saranno giorni in cui starò anche tutta la giornata all’università, tuttavia, cercherò di essere il quanto più possibile presente.

Ora vi lascio al quinto capitolo augurandovi buona lettura e abbracciandovi tutte forte forte.

Un bacione!

 

Rivelazioni al cospetto di Chronos

 

 

In men che non si dica, tutti si ritrovarono, nella dimensione del sommo Chronos, Signore del Tempo e dello Spazio.

Nessuno dei presenti, vestiva più i suoi abiti civili:

Marzio e Bunny rivestivano i panni di Endymion e Serenity;

tutte le ragazze indossavano il loro completino da guerriere Sailors;

Luna e Artemis, avevano preso sembianze umane:

Luna era una bellissima ragazza dai lunghissimi capelli neri, lucenti ed ondulati, dalla pelle candida e gli occhi azzurri cielo, ed Artemis, un bel ragazzo dai lunghi capelli argentei e lisci e gli occhi blu notte.

Entrambi, avevano ancora sulla fronte lo spicchio di mezzaluna con le punte all’insù, simbolo tipico della famiglia reale lunare, e dei personaggi più illustri della Luna, nel loro caso, loro erano i Primi Ministri del Regno e primi consiglieri della Corona;

Luna indossava un vestitino midi giallo con delle rifiniture nere e dei sandali con un tacco modico, lucidi, e sempre neri.

Artemis, indossava un completo di camicia e pantaloni bianco, con delle rifiniture azzurre a livello delle maniche e del colletto, e delle scarpe bianche.

Yaten e Taiki, non erano tornati nelle loro sembianze di Sailors StarsLights, ma avevano ancora le loro fattezze maschili, ed indossavano un’armatura argentea, con un lungo mantello nero foderato di rosso, e una lunga e pesante spada simile a quella di Endymion.

Data la funzione che Luna e Artemis rivestivano a corte, nessuno si stupì poi tanto della loro trasformazione, anche se quella era la prima volta che i due si presentavano a tutti nelle loro vere sembianze, ma lo stesso non valse per le trasformazioni dei fratelli Kou.

Tutti infatti, appena resosi conto del cambiamento, guardarono i due ragazzi con aria stupita, specialmente Sailor Mercury e Sailor Venus:

le due guerriere non si aspettavano di certo di trovare i loro fidanzati conciati a quella maniera…

Proprio Sailor Venus, disse:

 

-Ehi! Voi due! Ma che cosa vi è successo? Cos’è? Adesso siete cavalieri o cosa?-

 

Yaten le si avvicinò e le rispose:

 

-Eh si Amore mio, siamo cavalieri… Vedi, sul nostro pianeta, abbiamo preferito rimanere ragazzi, ma ci siamo allenati come cavalieri nel caso ci fosse stato bisogno di lottare di nuovo…Non vi abbiamo detto nulla perché quando mesi fa, siamo arrivati sul vostro pianeta con la scusa della vacanza, abbiamo visto che la Terra viveva in pace, e così anche voi tutti, a partire da Marzio e Bunny che stavano organizzando il loro matrimonio… Non volevamo mettervi in agitazione…-

 

Tutti erano rimasti in silenzio ad ascoltare Yaten quando all’improvviso:

 

-Ma allora portate sfiga! Se non sareste venuti sulla Terra, cinque mesi fa, forse non sarebbe successo nulla! Ricordi che quell’idiota di tuo fratello Seiya per poco non mandava all’aria il matrimonio di Bunny e Marzio? E ora voi ci dite, solo adesso, che vi siete allenati in caso di una nuova guerra? E guarda caso, stiamo proprio per tornare a lottare! Beh si vede che è proprio la famiglia Kou per intero che porta sfiga!-

 

A parlare era stata Sailor Uranus, subito “fulminata”, dallo sguardo di tutti i presenti.

Resosi conto della gaffe appena fatta, disse, celando un po’ di’imbarazzo:

 

-Beh, ecco… Mi spiace, si faceva per sdrammatizzare… E poi sapete bene che i fratelli Kou non mi hanno mai ispirato simpatia, specialmente Seiya!-

-Va bene basta, facciamo come se non fosse accaduto nulla, non siamo qui per discutere di stupidaggini simili!-

 

A parlare, dando voce ai pensieri di tutti, fu Sailor Mercury, riflessiva e razionale, come sempre.

Sailor Pluto, conclusa la discussione, condusse tutti in un’ampia sala, il cui interno, era circondato da un’infinità di colonne in marmo bianco, attorno cui si intrecciavano piante rampicanti sempreverdi, con dei graziosi fiorellini lilla.

In fondo alla sala, vi era un trono, su cui si scorgeva la figura di un uomo molto anziano.

Tutti pian piano vi si avvicinarono, mantenendosi tuttavia ad una certa distanza.

L’anziano saggio, se ne stava seduto sul suo trono, facendo orbitare nella mano destra una sfera magica, mentre con l’altra, si massaggiava la lunga barba bianca…

Gli occhi severi e azzurri a fissare la sfera;

sul viso segnato dalle rughe, vi era un’espressione molto preoccupata.

La lunga tunica bianca, dalla larghe maniche, che indossava, gli lasciava scoperti soltanto un pò i piedi, fasciati con dei semplicissimi calzari in cuoio.

Ad un certo punto, spostò il suo sguardo dalla sfera al gruppo appena arrivato e attese che la sua attendente gli si avvicinasse:

Sailor Pluto infatti, con passo sicuro, vi si avvicinò subito e vi si inginocchiò in segno di rispetto, dicendo:

 

-Vi rendo i miei omaggi Signore del Tempo e dello Spazio. Eccomi qui, al vostro cospetto con la Principessa Serenity, il Principe Endymion, i Ministri del Regno della Luna, Luna ed Artemis, le guerriere Sailors e due nuovi combattenti… Ma temo di non potervi dire altro a riguardo di questi due ragazzi, perché abbiamo appena scoperto questa loro nuova identità e…-

-Sailor Pluto, permettimi di presentarmi al sommo Chronos, e di presentare con me, anche mio fratello…-

 

Taiki, seguito da Yaten, si avvicinò all’anziano saggio e vi si inginocchiò, prendendo la parola:

 

-Sommo Chronos, io sono Taiki Kou, e questo è mio fratello Yaten. Ci presentiamo, siamo i Cavalieri Galattici, al vostro servizio, e al servizio dei futuri sovrani della Terra, per adempiere al nostro compito e debellare le forze del male!-

-Alzatevi cavalieri, e anche tu Guerriera di Plutone… Bene, Benvenuti nella mia dimora…Come avrete capito, io sono Chronos, e vi ho fatti convocare per una questione della massima importanza…Ma prima, Vostre Maestà, permettetemi di rendervi omaggio… Principessa Serenity… Col passare degli anni somigliate sempre più a vostra madre, la grande Regina Selene, e diventate sempre più incantevole…La fama legata alle vostre gesta come guerriera Sailor vi precede… Ditemi, come procede la vostra gravidanza?-

Serenity avvolse di nuovo il ventre con entrambe le braccia, chinando il capo, arrossendo leggermente, e provando quasi soggezione al cospetto di quell’uomo, poi rispose:

 

-Beh… Fin’ora bene…Vi ringrazio…-

 

L’anziano saggio le sorrise, e continuò, rivolto ad Endymion:

 

-Bene, ne sono lieto. Principe Endymion. Ho avuto modo di osservarvi durante tutti questi anni e devo dire che ciò che si dice su di voi è vero, siete intrepido e coraggioso, e non esitate a sacrificare voi stesso per la vostra consorte…-

 

Endymion gli sorrise:

 

-Voi mi lusingate, ma sapete bene che non è così, riguardo al mio coraggio intendo… Per quanto riguarda la mia Serenity, sarò sempre pronto a sacrificarmi per lei, ma forse, non sono poi tanto forte come voi dite…Se mi avete sempre osservato, sapete bene, che contro Galaxia io…-

-Galaxia era troppo potente anche per tutti voi messi assieme… Non dovete farvene una colpa Principe… Galaxia impersonava Caos…-

 

Chronos spostò poi lo sguardo verso le guerriere e i due nuovi cavalieri, tornati al fianco delle loro fidanzate, e disse:

 

-Guerriere Sailors, Cavalieri Galattici, mi raccomando. Conto su

tutti voi… Il vostro coraggio, e la vostra forza, saranno indispensabili, soprattutto ora che la Principessa Serenity, è più vulnerabile essendo in attesa della Piccola Lady. Vi prego di rimanere sempre uniti tutti, indipendentemente da chi possa ispirarvi simpatia o meno…In questo momento abbiamo altre priorità… Chiaro, Sailor Uranus?-

 

La guerriera del vento chinò il capo e rispose:

 

-Si! Perdonatemi per prima. A quanto pare anche se eravamo nell’altra stanza, dovete comunque avermi vista o perlomeno sentita… Vi chiedo perdono. Sono stata impudente e fuori luogo, e non ho avuto rispetto per il silenzio e la tranquillità di questo posto…-

-Non importa adesso… L’importante è aver capito i propri errori e non ripeterli…Adesso ascoltatemi tutti, seguitemi, vi narrerò questioni della massima importanza, anche se Sailor Pluto vi ha già accennato qualcosa…-

 

Chronos condusse tutti in una stanza adiacente a quella del trono, sempre circondata da colonne in marmo bianco con delle piante rampicanti. Al centro della sala, dal soffitto, pendeva un enorme lampadario in cristallo purissimo, e, al centro della stanza, vi era un’ ampia tavola rettangolare con numerose sedie.

Chronos si sedette a capotavola e fece accomodare tutti, poi, facendo apparire la sua sfera, la fece lievitare a mezz’aria.

Subito questa si illuminò proiettando agli occhi di tutti i presenti alcune immagini, prima tra tutte il cosmo, poi iniziò a parlare:

 

-Bene. Come potete vedere, questo è il cosmo… A prima vista tutto sembra perfetto, ma aspettate di vedere le prossime immagini…-

 

Alla vista delle immagini successive, a tutti gelò il sangue nelle vene…

In una galassia vicina alla Via Lattea tutti i corpi celesti erano stati  congelati. Chronos continuò:

 

-Come vedete la situazione è grave. Entro breve la glaciazione raggiungerà anche la Via Lattea. Bisogna intervenire subito, prima preveniamo l’avvento dei ghiacci, prima cerchiamo di sconfiggere il nemico, e meglio sarà per l’umanità…Ma purtroppo, c’è un problema… Come sapete solo il cristallo d’argento e il cristallo d’oro insieme possono far qualcosa, almeno contro i ghiacci…-

 

Endymion assunse un espressione preoccupata, e abbracciando forte Serenity che era seduta accanto a lui, disse:

 

-Ma come “almeno contro i ghiacci”? E contro il nemico come faremo? E poi perdonatemi Chronos, ma sapete benissimo che cosa rischia Serenity se usa il cristallo d’argento, specialmente ora che è incinta…-

-Lo so. Ma non c’è altra soluzione Principe, mi spiace-

-Qualsiasi cosa, ma non voglio che usi il suo cristallo, non ho intenzione di perderla…Possibile che i nostri cristalli siano le uniche armi in grado di fermare questa nuova era glaciale?-

-Principe, vi ho già detto che non c’è altra soluzione…-

-Ma deve esserci!-

 

Endymion  stavolta aveva urlato, sciogliendo Serenity dal suo abbraccio,  alzandosi di scatto e battendo con forza entrambe le mani sul tavolo.

 

-Principe vi prego…La Principessa non sarà l’unica a tener testa alla glaciazione e a questo nuovo nemico, ci sarete anche voi con il cristallo d’oro, le Guerriere e i Cavalieri Galattici… Non sarà sola!-

-Con il dovuto rispetto Chronos, e perdonatemi se ribatto, ma lei non è mai stata sola, noi siamo sempre stati al suo fianco, ma il cristallo d’argento, è indissolubilmente legato al suo cuore, se dovesse infrangersi, la perderei di nuovo! E non voglio! E ripeto, non dimenticate che adesso è incinta! Dev’esserci per forza un’altra soluzione!-

 

Endymion teneva ancora salde le mani sul tavolo, la fronte imperlata di sudore, gli occhi furenti e fissi contro Chronos, i denti stretti, completamente rigido nel corpo…

L’anziano saggio, con tono pacato, cercò di tranquillizzarlo, invitandolo con un gesto della mano a tornare a sedersi:

 

-Principe, vi prego… Calmatevi adesso… Sedetevi. Devo narrarvi ancora molte cose, inclusa la vostra incoronazione con Serenity. Ora però devo parlarvi prima di tutto della nuova minaccia che sta incombendo…-

 

Endymion tornò a sedere, cinse nuovamente con un braccio le spalle di Serenity, e con l’altro il suo ventre, tenendole stretta a se, come si stringe il tesoro più prezioso.

Serenity, in tutta risposta, poggiò il capo sulla sua possente spalla, guardandolo negli occhi con amore e comprensione…

Non gli disse nulla, ma il suo sguardo lasciava intendere ciò che stava pensando:

 

“Calmati Amore mio… Fino a stamattina eri tu ad infondere coraggio a me ricordi? Ora non è il momento di irritarsi, peggioreremmo soltanto le cose, dobbiamo stare tranquilli…Ti prego…

 

I suoi occhi oceanici, così dolci, profondi, limpidi, e sinceri ma allo stesso tempo decisi, gli trasmisero con questa muta preghiera un pò di tranquillità interiore.

La sua dolce Serenity con la sola forza del suo sguardo, era riuscita a placargli momentaneamente l’animo…

Endymion, specchiandosi in quelle iridi così profonde e sincere, la strinse ancora più forte a se, si calmò, e disse in direzione di Chronos:

 

-Ebbene?-

 

Chronos, dopo un attimo di esitazione, continuò:

 

-Mentre vi stavo aspettando tutti la mia sfera ha rilevato altre informazioni a riguardo… Ora sappiamo chi è il nemico, e che cosa vuole da noi, purtroppo. Concretamente i nemici principali sono due, e poi naturalmente ci sono i loro servi e attendenti, e credetemi non vanno sottovalutati…-

-E chi sarebbero questi due nemici? Avete detto “purtroppo”, e che non vanno sottovalutati, siete forse già anche a conoscenza della loro forza Signore?- disse Sailor Pluto

-Si Guerriera… E questo mi addolora moltissimo…-

-Perché? Siate più chiaro per favore…-

 

disse Sailor Mercury che aveva già tra le mani il suo mini-computer per immagazzinarvi i primi dati ricevuti…

Chronos sospirò, il suo sguardo divenne cupo e triste. Si poggiò allo schienale della sua sedia, congiunse le mani in segno di preghiera, poggiando i gomiti sul tavolo, abbassando poi sempre più il capo fino a far si che la rugosa fronte e le nocche delle mani si sfiorassero.

Rimanendo in quella posizione, disse:

 

-Si tratta di mio fratello e di suo figlio…Sono loro i nostri nuovi nemici…-

 

Tutti lo guardarono sconcertati…

Come poteva mai essere possibile una cosa simile?

Che sarebbe successo ora?

 

 

Ringraziamenti:

 

Silviasilvia: Ciao Silvy! Meriti il primo posto perché mi hai sopportata fino a ieri sera via mail e il minimo che possa fare e ringraziarti per prima. Grazie per il sostegno che mi hai dato, e per la fiducia che riponi in me, fiducia, che come dici tu stessa, dovrei avere anche io in me stessa. Grazie anche per leggere i miei capitoli in anteprima e sapermi consigliare sempre! Grazie! Grazie! Grazie!

 

Sailorgiola: Già povera Bunny… E’ molto fortunata ad avere un marito come Marzio, marito che credo vogliano tutte no? Grazie del tuo commento! Che mi dici di questo capitolo?

 

Stella93mer: Ciao! Grazie per gli auguri per l’esame! E’ andata benissimo! Grazie davvero! Ti ringrazio anche per i tuoi commenti sempre positivi, mi fa piacere che la mia storia ti coinvolga. Che mi dici di questo nuovo capitolo?

 

Bellissima90: Ciao! Grazie, sono felice che il precedente capitolo ti sia piaciuto tanto! Povera Bunny… E’ vero, ne passa di tutti i colori! Ma accanto a lei c’è l’uomo perfetto no?

 

Bunnyguida: Ciao Simo! Ed eccomi di nuovo! L’esame è andato alla grande! Grazie per il tuo commento! Ti piace questo capitolo? Non sono stata troppo cattiva nel terminarlo così vero?!

 

Kaoru: Ciao! Mi spiace tanto per il tuo incidente, spero non sia nulla di grave, e ti auguro di guarire presto! L’esame è andato alla grande, finalmente mi sono tolta un altro peso, purtroppo non è l’ultima ma per ora, basta così! Tranquilla, anche se non potrai leggere e commentare in tempo reale, per ora l’importante e che tu stia bene! Aspetterò con ansia il tuo ritorno per sapere che ne pensi dei miei aggiornamenti! Un bacio grande!

 

ISA1983: Ciao! Eccomi con un nuovo aggiornamento… Grazie anche a te per gli auguri per l’esame! Come avrai capito è andato benissimo! E quindi, eccomi ad aggiornare. Sono felice che la storia ti stia appassionando, per Bunny non ti preoccupare, i nostri eroi triboleranno un po’ ma alla fine… Stop! Non ti dico nulla! Ciao e grazie!

 

Romantigirl: Ciao! Grazie mille per le mail sei un tesoro! E’ andato tutto a gonfie vele! Sono felice che il capitolo precedente, anche se triste ti sia piaciuto… E di questo che mi dici? Sono stata troppo cattiva con il finale?

 

Dinny: Ciao! Concordo pienissimamente, Marzio è l’uomo perfetto… Peccato non esistano tipi come lui! E Bunny deve trovare dentro se la forza per lottare, è difficile, perché ha paura per la sua Chibiusa, ma non mollerà ti assicuro! Grazie mille!

 

Maryusa: Seiya? No no! Quell’omuncolo insignificante e buono a nulla rimarrà a far danni sul suo pianeta, promesso, ha fatto già troppi guai in “Dimmi una sola parola”, non potevo farglieli fare anche nel seguito! Sono contenta di stimolare la tua curiosità… Questo capitolo ha avuto lo stesso effetto?

 

Luisina: Ciao! Eccomi col nuovo aggiornamento. Tranquilla, non mi devi chiedere scusa se non leggi in tempo reale, non c’è nessunissimo problema! Grazie per i tuoi commenti sempre belli! Complimentissimi per “Caro Diario”! Mi è piaciuta molto!

 

Tappetta: Eh si mia cara, ci hai preso si preannunciano i colpi di scena come vedi! E non sono finiti! Quel viscido tranquilla, non ho intenzione di inserirlo anche in questo sequel, i danni che ha fatto col matrimonio bastano e avanzano! Grazie per il tuo commento!

 

Kaninchen: Ciao! Grazie per l’in bocca al lupo (o tra le braccia di Seiya il viscido…)! L’esame è andato bene ed eccomi tornata.

E’ vero, avevo detto che non avrei pubblicato fino all’esame, ma non ho resistito! Sono lunatica, lo so! Concordo su ciò che dici su Marzio… E’ l’uomo perfetto! Sogniamo… Per il nuovo nemico, come hai potuto vedere, non è Seiya, non ho intenzione di inserirlo perché odio troppo il ragazzo per riservargli questo onore! Spero di non averti delusa con questo capitolo!

 

Ulteriori ringraziamenti a Kaninchen per avermi inserita tra gli autori preferiti!

 

Grazie mille anche a chi legge senza lasciare commenti

 

Un bacio e ancora grazie a tutte!

 

Luciadom

 

 

 

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Capitolo 6
*** Tempus e Icarus ***


Tempus e Icarus

Tempus e Icarus

 

 

Tutti erano increduli.

La notizia che i nuovi nemici fossero il fratello e il nipote di Chronos aveva sconvolto tutti.

Non erano demoni o guerrieri qualsiasi, ma erano delle divinità…

Come li avrebbero sconfitti?

Tutti se ne stavano in silenzio, fissando Chronos, pensando quasi d’aver capito male, ma purtroppo quella era la cruda realtà dei fatti.

 

-Che cosa avete detto? Ma come sarebbe? Che vuol dire che i nostri nuovi nemici sono vostro fratello e vostro nipote? Come è possibile?-

 

Sailor Uranus diede voce ai pensieri di tutti con la sua impulsività, gridando e alzandosi di scatto, battendo le mani sul tavolo, come aveva fatto Endymion poc’anzi, e facendo cadere la sua sedia.

 

-Quello che ho detto Guerriera di Urano, ma siediti, e impara a controllate la tua impulsività…-

-Perdonatemi, ma è che la notizia mi ha spiazzata, credo che abbia spiazzato tutti… Potreste spiegarvi meglio?-

-Si. Mio fratello e mio nipote sono i nostri nuovi nemici, purtroppo, questa è la realtà… E’ dura da accettare, e soprattutto per me, per ovvie ragioni ma…-

-Ma com’è possibile?- disse Serenity

 

Chronos rispondendole, iniziò il suo lungo racconto:

 

-Ora vi spiego ogni cosa Principessa. Ascoltatemi tutti. Vedete, anni fa, quando si trattò di scegliere il Signore del Tempo e dello Spazio, tra tutti coloro che miravano a questa carica, i candidati migliori eravamo io e mio fratello minore, Tempus.

Fin dalla nascita, nostro padre, ci aveva allevati a tale scopo, sperando che la nostra famiglia sarebbe stata onorata con questa importante nomina un giorno o l’altro, ed ecco anche il perché dei nostri nomi, che vengono dal greco e dal latino antichi, e stanno a significare proprio “Tempo”.

Al momento della nomina, il Gran Consiglio della Galassia scelse me, perché vedeva in mio fratello soltanto un uomo con troppe ambizioni di potere, e non con la responsabilità, la volontà, e il dovere, di controllare il Tempo e modificarlo solo per il bene dell’umanità.

Quando fui nominato io, Tempus giurò di vendicarsi, accusando il Consiglio d’avermi scelto solo per la mia età più matura e il “mio animo buono”, come disse lui stesso.

A quel tempo, mio fratello era sposato, e sua moglie era in attesa del loro unico figlio maschio, Icarus.

Prima della cerimonia per la mia nomina, Tempus e sua moglie partirono subito, e da allora non li vidi più.

Seppi che pochi mesi dopo, Icarus era venuto alla luce, ma che Anja, mia cognata, era morta per gravi complicanze legate al parto.

Seppi che Tempus mi maledisse, accusandomi ancora una volta d’aver preso il suo posto, e sostenendo il fatto che se avesse avuto i miei poteri, sarebbe potuto tornare indietro nel Tempo, per poter intervenire in qualche modo e salvare Anja, che amava moltissimo, sopra ogni cosa. I suoi poteri, allora, non erano sufficienti, era rimasto solo un apprendista avendo perso la carica a cui ambiva. Se è tornato all’attacco, può voler dire solo che ha trovato un modo per rafforzare i suoi poteri, perché se così non fosse non avrebbe potuto causare quello squarcio spazio-temporale modificando il corso degli eventi…Deve aver inculcato il suo odio anche in suo figlio, trasmettendogli i suoi poteri e quelli di sua madre, che era una ninfa dei ghiacci…-

-Ecco quindi spiegato il perché dell’era glaciale!- disse Artemis

-Esatto- rispose il saggio

-Va bene, un altro simpaticone con manie di grandezza da sconfiggere, e questa non è una novità, ma questo cosa ha a che vedere con la nostra incoronazione?-

Disse Endymion

 

Chronos lo guardò mesto e disse:

 

-Ecco Principe, noi credevamo che l’incoronazione fosse vostra e della Principessa Serenity ma purtroppo non è così…-

 

Endymion era incredulo, e riuscì a malapena a dire:

 

-Ch…Che cosa? Che vuol dire?-

 

-Dalle ultime informazioni che ho avuto grazie alla mia sfera, ho capito che Tempus vuole che la Principessa Serenity sposi suo figlio, in modo tale da farla diventare la nuova Regina del male. Era questa l’incoronazione di cui avevamo avuto scarse notizie in principio…Se sposa Serenity, potrebbe usare anche il cristallo d’argento per i suoi loschi scopi. Allora per l’universo sarebbe la fine! La situazione è tragica!-

 

 

A Serenity per poco non mancò il respiro. Iniziò a tremare, gli occhi le si riempirono di lacrime; non avrebbe mai voluto essere, nemmeno indirettamente, la causa della fine dell’universo, e della morte delle persone che amava. Non lo avrebbe mai permesso…

Endymion, si accorse del suo momento di debolezza e la strinse forte tra le sue braccia, baciandole la testa dorata, e sussurrandole:

 

-Tranquilla Amore mio, sarò sempre al tuo fianco, ti difenderò fino alla fine, te lo giuro! Non gli permetterò mai di portarti via…-

 

La ragazza si lasciò stringere, accarezzandosi il ventre, come a difendere il meraviglioso tesoro che conteneva, non riuscendo più a trattenere le lacrime.

Lacrime di rabbia, di disperazione, di paura…

 

-Ma perdonatemi- disse ad un certo punto Yaten, -Perché quando Anja è morta, Tempus non ha chiesto aiuto a voi per tornare indietro nel tempo e provare a salvarla? Forse sapeva già che la vostra risposta al suo appello sarebbe stata negativa?-

-No Cavaliere. Io avrei accettato subito di aiutarlo, così da ricucire il mio rapporto con lui, ma Tempus non venne mai a chiedermi aiuto…-

-Perché? Se amava tanto Anja avrebbe dovuto tentare di tutto per salvarla…- disse Sailor Venus

-Perché mio fratello è troppo orgoglioso Guerriera di Venere, lo è sempre stato. Tempus è troppo orgoglioso e ambizioso per sottomettersi a qualcun altro o per “abbassarsi”, come direbbe lui stesso, a chiedere aiuto, anche se in gioco c’è il suo amore. Comunque credetemi se non lo conoscessi non sarei così allarmato. Sento indistintamente che i suoi poteri sono cresciuti, non riesco a capire come, ma è così. Nel suo cuore, non c’è più amore, ma ora vi dominano solo tenebre e odio. Non è più quello di un tempo, è diventato crudele e spietato. Se non facciamo subito qualcosa, c’è anche il rischio che venga cambiato il futuro, ecco perché è indispensabile l’apporto di entrambi i cristalli! Sono armi potentissime e sono la nostra unica speranza!-

 

Endymion, ebbe un nuovo scatto d’ira. Non riuscì a trattenersi e ricominciò a gridare, cingendo sempre le spalle di Serenity con un braccio, ma sferrando con l’altro un pugno sul tavolo in marmo, talmente forte, da arrecarsi delle ferite. Non badando alla mano sanguinante, gridò:

 

-No! Ho detto no! Basta! Non nominate più il cristallo d’argento!  Ho detto che Serenity non ricorrerà al suo potere e non lo farà! Io non lo permetterò! Non permetterò che perda ancora una volta la vita per salvare tutti noi, non lo permetterò, avete capito?-

-Principe Endymion un po’ di contegno! Adesso state esageran…-

 

Endymion continuando ad urlare, non permise a Chronos di continuare:

 

-A si? Starei esagerando? Ma davvero? Ma cosa ne sapete voi? Dite di averci osservati sempre, ma inizio a dubitarne! Saprete sicuramente cosa è successo alla Regina Selene, quando ai tempi del Regno Argentato usò il cristallo d’argento per permetterci di vivere una nuova vita sulla Terra! Sapete che le è successo dopo la battaglia contro il Regno delle Tenebre? Sapete che è successo a Serenity contro Berillia, o contro la pianta Xenia? E’ morta Chronos! Ho rischiato di perderla più di una volta! Con Berillia è stato lo stesso cristallo d’argento, con quel pò di potere che gli era rimasto a farci ritornare tutti in vita, ma con Xenia è stato diverso. Il cristallo d’argento si è infranto, nell’estremo tentativo da parte di Serenity di invertire la rotta di quel pianeta diretto verso la Terra, e quella volta, se non fosse stato per l’aiuto di Fiore, l’avrei persa per sempre! Avrete sicuramente avuto modo di osservare anche la battaglia contro la Luna Nera. Contro il potere del “Supremo Fantasma”, come amava atteggiarsi quello là, Serenity ha usato il cristallo d’argento per ben due volte di fila, e solo per un miracolo non l’ho persa! Se davvero ci avete osservati, in tutti questi anni, sapete benissimo quanto abbiamo sofferto, sapete quello che abbiamo passato, quante volte abbiamo rischiato di perdere tutto, quanto volte abbiamo messo a repentaglio la nostra felicità, il nostro amore… E adesso voi mi dite che sto esagerando? Mi spiace ma credo di avere tutto il diritto di alterarmi!-

 

Endymion continuava a fissare Chronos, di nuovo col pugno serrato, nonostante il dolore causatogli dalle ferite; di nuovo coi denti stretti e col fiatone, per aver urlato a squarciagola per un periodo di tempo incalcolabile, di nuovo con sguardo furente e la fronte imperlata di sudore.

Nessuno aveva fiatato.

Tutti sapevano che aveva ragione.

Tutti avevano sofferto e avevano visto, in quegli anni, il giovane lottare contro tutto e tutti per la regina del suo cuore.

Chronos fissò Endymion con attenzione: quanta tenacia, quanta rabbia, quanto dolore, quanta sofferenza e quanto amore percepiva nell’animo del giovane…

 

-E va bene Principe. Nei limiti del possibile in questo poco tempo che ci rimane cercherò un’altra soluzione, ma non vi assicuro nulla, non fatevi illusioni e non nutrite false speranze. Se non troviamo un altro modo, quella dei cristalli sarà l’unica via da seguire…-

-Allora spero vivamente che questa soluzione venga trovata, e che…-

 

Endymion non continuò la frase, perché all’improvviso sentì un dolce tepore accarezzargli la mano sanguinante.

Accortosi cosa, o meglio, chi ne era l’artefice, si voltò di scatto verso Serenity e la fissò apprensivo, dicendole:

 

-Amore mio! Ma che cosa fai? Non usare il tuo potere, lascia stare! Basteranno del disinfettante e delle garze, a limite metterò il gesso se è rotta!-

 

Lei non gli rispose, almeno non subito.

Si limitò a tenere le mani a cupola su quella di lui, gli occhi chiusi, sorridendo con dolcezza, come solo lei sapeva fare, ed emanando una tenue luce bianca, che poco alla volta guarì completamente le ferite.

 

-Andiamo…Non ti preoccupare… Ho usato solo una piccolissima parte del potere del mio cristallo, non mi nuocerà tranquillo…-

 

Poi, stringendo entrambe le sue mani intorno alla mano ormai illesa di Endymion, lo guardò negli occhi e disse:

 

-Basta Amore mio. Se troveremo un’altra soluzione ben venga, se no, dovremmo usare i nostri cristalli, ma non è detto che andrà male. I nostri poteri sono più forti dopo tutti questi anni…-

 

Specchiandosi in quelle iridi profonde e sincere da fata, il giovane, disse:

 

-Come puoi chiedermelo, dopo quello che è già successo in passato?-

-Andrà tutto bene! E poi dobbiamo sempre far nascere la nostra piccola peste, no? Supereremo anche questa, te lo prometto… Visto? Ora sono io che do coraggio a te!-

 

Gli sorrise di nuovo, cercando di rincuorarlo, ma dentro nutriva una profonda paura, non tanto per se stessa, quanto per la sua piccola Chibiusa.

Voleva dimostrarsi forte e coraggiosa, forse più di quanto non lo era mai stata, in tutti quegli anni, celando il suo timore e il suo dolore.

Chronos se ne accorse.

Percepì le tristi emozioni che stavano attanagliando l’animo della ragazza, e decise, che per il momento, sarebbe stato meglio che tutti riposassero, in occasione dell’imminente battaglia, quindi disse.

 

-Bene, ora è meglio che torniate a casa a riposare. Io inizierò le mie ricerche riguardo ad altre armi da usare in sostituzione dei cristalli e vi convocherò appena avrò notizie. Ora che tornerete nella vostra dimensione, sarà pomeriggio inoltrato, a voi sembrerà strano, a giudicare dalle vostre espressioni, ma qui il tempo scorre diversamente. Mentre qua sembrano essere passate solo un paio d’ore, sulla Terra è trascorsa un’intera giornata. Mi raccomando, tenente alta la guardia, e non lasciate mai da sola la Principessa, per nessuna ragione al mondo.-

 

-Si!- fu la risposta secca e decisa di tutti

 

Così dicendo, Chronos, invocò la sua sfera, che emise subito un’abbagliante luce bianca, la quale circondò tutti, e in men che non si dica, li teletrasportò di nuovo, nel cortile del Tempio di Rea.

Ognuno si diresse verso la propria abitazione per riposare, con la consapevolezza che dall’indomani tutto sarebbe tornato come prima, ritornando a lottare, ma anche nutrendo una profonda speranza di successo in quest’impresa, che si dimostrava già molto ardua.

 

 

Ed eccomi qua!

Grazie a tutte per i complimenti al mio esame!

Ecco finito anche il sesto capitolo.

Che ve ne pare?

Secondo voi che intenzioni avranno questi due nuovi cattivoni, Tempus ed Icarus?

Spero di non avervi deluso

Un bacio

 

 

Ringraziamenti:

 

Bellissima90: Ciao! W l’uomo perfetto! W Marzio! Grazie mille sia per i complimenti alla storia che all’esame.

 

LAS: Ciao! Grazie mille per tutto. Bene sono proprio contenta di averti spiazzata! Le sorprese non finiranno, te l’assicuro!

 

Maryusa: Ciao! Bene! Sono felice d’averti sorpresa! Bene, molto bene!Il meglio deve ancora arrivare! Grazie anche per i complimenti all’esame!

 

Tappetta: “parenti serpenti”! Da noi si dice che i parenti sono come le scarpe, più sono strette più fanno male… Comunque, grazie mille per la tua recensione! Chibiusa? Beh vedremo!

 

Silviasilvia: Ciao! Mi fa piacere farti addirittura quest’effetto! Ma in fondo è bello immaginarsi un mondo così in cui vivere una volta ogni tanto no?Non pensavo di avere la capacità di far “sciogliere” le persone sai? Grazie mille amica mia, ma non dire che ho più talento di te perché non è vero!

 

ISA1983: Ciao! Grazie mille per i complimenti! Eh si, Heles esagera ogni tanto ma c’è che la mette a posto come hai potuto vedere! I nemici sono pericolosi, perché sono divinità, ma non anticipi nulla! Il loro modo d’attaccare Serenity è una sorpresa, lo scoprirete nei prossimi capitoli! Hi hi hi! Grazie!

 

Kaninchen: Ciao! Grazie per i complimenti per l’esame! Sono contenta che questo capitolo ti abbia divertita! Carino il nomignolo “bertucce”! Diciamo che scarico il mio odio solo su un fratello in particolare: Seiya. Il ragazzo non mi ispira simpatia! Mi spiace se hai rischiato le pantofolaie nel ridere, anche per l’interesse di Chronos per la gravidanza! Mi fa piacere che il modo in cui scrivo ti faccia immedesimare, ma in fondo è questo il compito di uno scrittore no? Grazie mille per il tuo “commentino”!

Tranquilla, anche io spesso pubblico poemi invece che recensioni!

 

Romantigirl: Ciao cara! Grazie per i complimenti! Eh si, che tenero Marzio! *.* Questi nuovi nemici daranno molto filo da torcere ma non ti posso anticipare nulla. Mi fa piacere che ti piace il modo in cui scrivo! Grazie! A volte penso di andare un po’ troppo nel dettaglio ma vedo che a voi piace… Meglio così!

 

Jaj984: Ciao! Tranquilla, è vero che sono dei ma è anche vero, come saprai avendo letto “Dimmi una sola parola” che io sono solo per i lieti fine, ma prima le nostre guerriere dovranno… No! Non ti anticipo nulla! Sono perfida! Grazie per la recensione!

 

Chichilina: Ciao amica mia! Grazie per il tuo commento! Sono contenta che la storia ti affascini sempre più! Mi lusinghi nel dire che hai visto la scena con i tuoi occhi, mi fa piacere! Grazie!

 

Luisina: Ciao! Grazie innanzi tutto per avermi fatto notare qualche errore nel precedente capitolo, rimedierò subito! Per “Caro Diario”, è una storia carinissima non c’è alcun bisogno di arricchirla. Grazie per il tuo bellissimo commento. Mi fa piacere come il modo in cui scrivo riesce a farvi avere la scena d’avanti gli occhi! Grazie davvero! Sailor Uranus ibernata? Vedremo, vedremo… Per i fratelli Kou, Taiki e Yaten non centrano ma Seiya si sa che non mi ispira simpatia, quindi l’avrei fatto rimproverare volentieri da chiunque, ma diciamo che in questa fic è rimasto a far danni sul suo pianeta! Grazie ancora!

 

Dinny: Si! Tutto in famiglia! Certo che saprai come va a finire! Se mi seguirai ovviamente! (Scherzo!) Grazie mille!

 

Stella93mer: Ciao! Grazie mille, mi fa piacere che ti piaccia il modo in cui descrivo i sentimenti dei nostri eroi, ne sono lieta! Ecco un nuovo capitolo! Spero possa piacerti come gli altri!

 

Grazie ad ISAHARA per aver inserito la storia tra i preferiti

 

Ancora grazie a tutte!

 

Un bacio

 

Luciadom

 

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Capitolo 7
*** Speranza/Venedetta ***


Quella sera, su Tokyo, si era scatenato un violento temporale, che non accennava a smettere

Speranza/Vendetta

 

 

Quella sera, su Tokyo, si era scatenato un violento temporale, che sembrava proprio non accennare a smettere.

I temporali, a Bunny, non erano mai piaciuti, anzi, lei li aveva sempre temuti, e quella sera, il maltempo, non faceva che aumentare l’angoscia che si portava dentro dalle rivelazioni di Chronos, angoscia, che non era riuscita a celare del tutto, come avrebbe voluto.

Appena arrivati a casa, Marzio si “offrì” di preparare la cena, e costrinse Bunny a starsene seduta e a riposarsi, perché quella sera avrebbe pensato a tutto lui.

La sua non poteva essere considerata un’offerta quindi, ma bensì, un’imposizione mascherata.

Dopo molta insistenza da parte del giovane infatti, Bunny fu costretta a cedere, e mentre Marzio trafficava in cucina, si distese sul divano del soggiorno, ripensando alle rivelazioni di quella giornata.

C’era qualcosa che non la convinceva…

Chronos aveva detto che suo fratello amava tantissimo Anja, ma che non sarebbe stato disposto a “sottomettersi” per chiedergli aiuto per salvarla, perché troppo orgoglioso.

Orgoglio…

Questo non era amore, o per lo meno, non amore puro.

Forse Tempus aveva solo approfittato della morte di Anja per vendicarsi di Chronos, per consumare quella vendetta che si era ripromesso al momento della nomina del fratello maggiore.

Suo figlio Icarus non aveva mai potuto conoscere sua madre, morta quando lui era ancora in fasce, quindi era cresciuto solo con Tempus…

Che Tempus abbia inculcato in lui il suo odio e il suo rancore in tutti quegli anni?

Quest’ipotesi non era da scartare.

Oppure, le cose stavano come aveva detto Chronos.

Tempus amava Anja, ma il dolore per la sua morte, aggiunto alla ferita nell’orgoglio causata dalla nomina mancata, aveva trasformato il cuore di Tempus in una morsa d’odio e vendetta.

Bunny proprio non riusciva a capire.

Sospirò, e alzandosi si diresse in cucina, da cui proveniva un profumino niente male.

Si avvicinò a Marzio, e poggiandogli una mano sulla spalla, si sporse in avanti per curiosare sul piano cottura, dicendogli:

 

-Che cosa mi stai preparando di buono?-

 

-Stasera si mangia all’italiana!-

-Che profumino invitante! Ma che cos’è?-

 

-Pennette alla siciliana con formaggio filante!-

 

Le disse lui togliendo il coperchio dalla padella, e mostrando le pennette, con la mozzarella filante e i cubetti di melanzane.

 

-Hmmm… Amore ma sei grande! Ho già l’acquolina in bocca, e poi sto anche morendo di fame!-

 

-Bene, mi fa piacere, perché è quasi pronto. Perché intanto non si accomoda a tavola Signora Chiba? Ho già apparecchiato!-

 

-Oh, la ringrazio! Non so come farei senza di lei sa?-

 

-Lo so! Non puoi fare a meno di me, cara la mia Testolina buffa!-

 

-Antipatico!-

 

Cos’ dicendo, Bunny gli fece una finta linguaccia, e si diresse verso la tavola imbandita, sedendosi.

Mentre aspettava Marzio, non poté fare a meno di tornare a pensare a quella giornata, trascorsa da Chronos.

Poggiò entrambi i gomiti sul tavolo, e congiunse le mani in segno di preghiera.

Chinò il capo e socchiuse gli occhi, assumendo un’aria preoccupata e sospirando.

Marzio, in quel mentre, l’aveva raggiunta, portando anche la pasta in una graziosa pirofila da portata in porcellana azzurra.

Bunny quasi non si accorse del suo arrivo.

Era di nuovo sovrappensiero e poi si sentiva anche troppo stanca: quella giornata era stata estenuante.

Marzio se ne accorse e:

 

-Ehi? Terra chiama Bunny! La mia Principessa è andata in visita ufficiale sul Regno della Luna?-

 

Le disse agitandogli una mano di fronte il viso per farla destare dai suoi pensieri.

La ragazza si svegliò dallo stato di trance in cui era caduta e:

 

-Eh? Oh, scusa. Ero sovrappensiero. Stavo pensando ad oggi…

 

Il giovane le sorrise e sedendole accanto con una mano ne prese una delle sue, e con l’altra le accarezzò il viso:

 

-Le rivelazioni di Chronos hanno sconvolto tutti, non solo te. Combattere contro delle divinità sarà più difficile, ma ce la faremo. Tuttavia, io sono irremovibile riguardo al cristallo d’argento, non ti permetterò di usarlo…-

 

-Ancora con questa storia! Marzio io non posso esimermi dall’usarlo. Hai sentito anche tu Chronos, non esiste altra soluzione!-

 

-Chronos ha detto anche che avrebbe cercato altri modi per fermare l’era glaciale e i nostri nuovi nemici…-

 

-Ma non ti ha assicurato nulla di preciso, anche perché abbiamo poco tempo a nostra disposizione per pensare ad altre strategie. Ha detto che non devi nutrire false speranze, perché non è sicuro di riuscire a trovare alternative ai cristalli…-

 

-Si, è vero, ma voglio comunque sperare ok?-

 

-Ok, tanto con te è fiato sprecato… Comunque, io stavo pensando anche alla storia che ci ha raccontato Chronos…-

 

-Riguardo al fatto che Tempus vuole darti in sposa ad Icarus? Non temere Amore mio, finché avrò vita non permetterò a nessuno di toccarti, nemmeno con un dito…-

 

-Lo so Amore e ti ringrazio, ma non stavo pensando a quello, almeno non solo…-

 

-E a cosa allora?-

 

Bunny chinò nuovamente il capo e sospirò, poi tornò a guardare Marzio e disse:

 

-Chronos ha detto che Tempus amava tanto Anja, ma che per orgoglio, non gli ha chiesto aiuto per tornare indietro nel tempo e salvarla. Non ti sembra un pò contradditorio? Se l’avesse amata veramente sopra ogni cosa, avrebbe messo da parte l’orgoglio, e avrebbe fatto di tutto per lei, ma invece… E se avesse usato la morte di sua moglie come pretesto per vendicarsi?-

 

-Potrebbe darsi. In fondo avrebbe potuto manipolare anche suo figlio a suo piacimento, inculcandogli odio e crudeltà nei confronti di Chronos dalla nascita. Icarus non ha potuto conoscere sua madre, ed essendo cresciuto solo con Tempus deve anche avere un particolare legame con lui…Soggiogarlo non deve essere stato difficile…-

 

-Oppure Chronos ha ragione. Tempus amava tanto Anja ma il dolore per la sua morte ha aumentato il rancore che già provava dentro e quindi…-

 

-Quindi ora il suo animo è tetro e vendicativo…-

 

-Già…-

 

-Su, ora basta con quel visino triste! Per stasera dimentichiamoci di tutto. Pensiamo solo a noi stessi, a trascorrere questi pochi momenti sereni e tranquilli prima della battaglia. Stasera ci siamo solo io e te…Ehm… No, io, te e la pasta alla siciliana che stai divorando con gli occhi!-

 

Bunny gli rispose con un’occhiataccia della serie “ti fulmino con lo sguardo se non la smetti!”, poi disse:

 

-Ah ah! Spiritoso! Ti ricordo che sono incinta, ed è normale avere fame nelle mie condizioni!-

 

-Dai, stavo scherzando! Volevo solo cercare di farti sorridere un pò!-

 

A queste parole Bunny non poté non regalargli un sorriso dolcissimo e pieno d’amore.

In tutta risposta, il giovane disse:

 

-Bene, così mi piaci! Su ora mangiamo, prima che si freddi, e poi, ho intenzioni di riempirti di coccole!-

 

-Hm… Allettante! Ma i piatti chi li lava?-

 

-Ma è logico! La lavastoviglie! Buon appetito Principessa!-

 

-Anche a te mio Principe!-

 

Dopo cena, entrambi esausti, andarono a letto, addormentandosi  di nuovo abbracciati, l’uno all’altra, come la notte prima, sapendo che quella poteva anche essere l’ultima sera trascorsa “tranquillamente” e “in pace”, prima della battaglia.

                        

                            ********************

 

 

Contemporaneamente, in una dimensione parallela:

 

Un uomo se ne stava seduto sul suo trono in legno e velluto scuri, all’interno di un enorme sala, illuminata qua e la solo da qualche fiaccola.

Il suo viso era celato dall’oscurità.

Teneva le gambe accavallate e poggiava il mento su una mano.

Teneva il gomito poggiato sul bracciolo del trono e l’altro braccio lo teneva sulle gambe.

Un sorriso compiaciuto gli delineava i lineamenti.

All’improvviso, disse:

 

-Bene. A quanto pare il mio caro zietto non ha impiegato molto tempo prima di accorgersi di noi. Mio padre ha ragione, i suoi poteri sono illimitati… Poco male. Se fosse stato debole, sarebbe stato troppo facile sconfiggerlo e avrei corso il rischio di annoiarmi. A quanto pare ha già convocato le guardiane della Principessa. Sono tutte molto potenti, avverto una forte energia da parte loro. E poi c’è Endymion, il Principe terrestre e sposo di Serenity. E’ il custode del cristallo d’oro, ed è un osso duro, ma io so come sbarazzarmi sia di lui che delle Guerriere Sailors. Molto presto anche la Via Lattea sarà attaccata dalla glaciazione. I corpi celesti che ne fanno parte non saranno che inutili masse ghiacciate. Una volta attaccato il pianeta da cui ogni guerriera trae la sua forza, sarà facile eliminarle tutte! Poi, una volta che mi sarò occupato di Endymion e delle Guerriere, potrò occuparmi di Serenity, ed usare il cristallo d’argento per sconfiggere Chronos e diventare il padrone assoluto dell’Universo, vendicando mio padre!-

 

-Icarus!-

 

L’uomo si alzò dal suo trono e si portò al centro della stanza.

A mano a mano la fioca luce delle fiaccole vicine gli illuminò debolmente il volto, mostrando dei lineamenti severi ma belli.

I suoi occhi erano di un profondo azzurro chiaro, quasi a sembrare di cristallo.

I capelli biondi portati lunghi e tenuti in una coda bassa.

I lineamenti marcati, il portamento fiero.

 

-Padre… Mi avete chiamato?-

-Si figliolo. E’ giunto il momento. Tra poco la nostra vendetta sarà compiuta. Chronos la pagherà per avermi tolto la carica a cui ambivo e per avermi voltato le spalle quando gli ho chiesto aiuto per salvare tua madre…-

 

-Farò di tutto padre per consumare la nostra vendetta, te lo giuro sul mio onore.-

 

-Bene, sono fiero di te Icarus.-

 

L’uomo che ebbe pronunciato queste parole si portò in avanti, lasciando che le fiaccole lo illuminassero flebilmente.

Era all’apparenza molto anziano, aveva pochi anni di differenza con suo fratello maggiore, ma grazie alla sua essenza divina, poteva dimostrare al massimo una sessantina d’anni.

Nonostante l’età secolare, i suoi portamenti, i suoi movimenti, erano ancora fieri ed agili.

Indossava un’armatura nera, ma intagliata di qua e di la con rifinizioni argentee.

Il viso incorniciato da una tenue barba bianca.

Gli occhi azzurri, lo sguardo fiero e severo.

Poggiò una mano sulla spalla di suo figlio e disse:

 

-Ho fiducia in te figliolo. Dobbiamo punire chi ha rovinato la nostra famiglia e la nostra vita. Vedrai che troveremo anche il modo di mettere le mani sul cristallo d’argento…-

 

-Si padre ma… La Principessa… Sapete bene anche voi che userebbe mai il suo cristallo a favore del male. Lo utilizza sempre in favore dei buoni…Avete già pensato a come convincerla-

 

-A questo ho già pensato. Tranquillo. La Principessa Serenity è l’unica che può usare il cristallo d’argento. Basterà sottoporla ad un trattamento speciale perché lo utilizzi a nostro piacimento!-

 

A queste parole, seguì una perfida e gelida risata, che risuonò per l’intera sala.

Molto presto, entrambi si sarebbero entrati in azione, diffondendo solo dolore e sofferenza!

 

 

 

Ed eccomi qua!

Anche il settimo capitolo è finito.

Che cosa ne dite?

Tempus ed Icarus stanno per uscire allo scoperto e come avrete capito, o meglio, alcune di voi hanno proprio indovinato, Tempus ha plagiato suo figlio.

Cos’altro accadrà ora?

Spero continuerete a seguirmi!

 

Ringraziamenti:

 

Tappetta: Ciao! “I parenti serpenti” verranno fatti fuori, ma prima ne combineranno! Poi, Endymion… Hai pienamente ragione! Bunny non dovrebbe usare il cristallo d’argento in situazioni normali figuriamoci ora che è incinta! Poverina! Grazie per la recensione e per i complimenti alla storia! A presto cara!

 

Maryusa: Eh si, come hai potuto vedere le cose mano mano si stanno chiarendo. La situazione diverrà molto critica! Grazie per il tuo commento!

 

Jaj984: Ciao! Mi spiace se sono perfida ma se ti rivelo ciò che avverrà in seguito rovinerei la sorprese e abbasserei il livello di suspense…Mi perdoni vero?! Marzio ha ragione, è vero. Chronos li ha sempre osservati e quindi sa cosa hanno passato tutti, ma sa che Serenity, essendo la guerriera più forte è l’unica in grado di fermare i nuovi cattivoni. Riguardo a Marzio, poverino, penso che non sarà mosso solo dalla gelosia, ma una cosa è certa: la sua ira verrà proprio scatenata! Grazie mille!

 

Silviasilvia: Beh sulla modestia, non c’è dubbio, però non credi di essere arrivata persino a superarti, in fondo sono autrice da poco più di un mesetto, e devo ancora migliorare molto, su ogni aspetto. Comunque sono felice di non deluderti e che la mia storia ti piaccia così tanto!

 

Luisina: Allora le cose sono due: o tu sei una veggente, o io sono troppo prevedibile! Mi spieghi come hai fatto ad indovinare il seguito per favore?! Scherzo! Va beh, a parte gli scherzi. Grazie anche per i complimenti alla punteggiatura e al mio modo di scrivere, mi fa piacere che ti piaccia. Per quanto riguarda Endymion e alla domanda “Nel mondo reale esiste un uomo così?”, concordo perfettamente. E’ l’uomo perfetto non c’è niente da fare, può anche essere arrogante ed egocentrico in certe occasioni ma resta comunque il “principe azzurro”! Purtroppo a partire da adesso non sarò più velocissima con gli aggiornamenti, ma spero di non far passare troppo tempo tra una pubblicazione e l’altra, promesso! Grazie mille amica!

 

Bellissima90: Ciao! Grazie per il commento cara. E’ vero, poverina non può usare il suo cristallo, specialmente adesso che è incinta! Che cosa accadrà? E’ una sorpresa! Grazie mille per i complimenti!

 

Chichilina: Ecco il seguito! Ecco il seguito! Ecco il seguito!

A giudicare dalla recensione con la tripla richiesta per la nuova pubblicazione la tua impressione non può che essere positiva giusto? Quindi, di conseguenza, anche il ringraziamento dev’esserlo.

Grazie di cuore amica mia! Spero di non averti delusa! A presto!

 

Kaninchen: Ciao! Wow! Grazie per la bomba di commento! Su Tempus hai ragione è un idiota, ma un idiota con la I maiuscola!

Riguardo alla lettera mi spiace ma non hai indovinato, sorry!

Come si è accennato in questo capitolo, l’Idiota era accecato dall’odio, dal dolore e dalla vendetta, e ha mentito a suo figlio.

Ah, sono contenta che le pantofole di tua mamma siano morbide, meglio così! Riguardo al soprannome che hai dato ai fratelli Kou, è troppo buffo mi fa morire dalle risate! Anche se comunque io odio Seiya in particolare e noi tutte anti-Seiya lo definiamo “tritacastagne”, “omuncolo”, “omino insignificante”… Vuoi unirti a noi? Per quanta riguarda Serenity, non posso anticiparti nulla, se no che sorpresa sarebbe? Hi hi hi! Come sono cattiva! Grazie del tuo commento, mi fai troppo ridere sei mitica!

 

Romantigirl: Ciao cara! Grazie per i complimenti!. E’ vero, non è facile per la nostra Principessa, ma accanto a un Principe stile Marzio Chiba che diciamocelo… Beh si potrebbero dire tante cose su di lui, da dove comincio? Dolce, coccolone, coraggioso, forte, audace, intrepido, bello…Si insomma l’uomo dei sogni…! Troveranno un modo per sconfiggere Tempus ed Icarus senza ricorrere ai cristalli?

E’ una sorpresa! Grazie cara a presto!

 

Stella93mer: Ciao! Eh si che dolce Marzio! Nonostante si sia fatto male continua ad opporsi a Chronos! E Bunny è ancora più dolce visto che usa il suo potere per guarirlo con credi? Grazie per il tuo commento!

 

Sailorgiola: Ciao! Un’alternativa ai cristalli sarà mai possibile?

Ehm… Non so, si vedrà! A quanto pare ti ho sorpresa! Eh si, i nemici sono parenti di Chronos. Sai come diciamo qui da me? Te scrivo la versione italiana, perché il detto sarebbe in dialetto: “I parenti sono come un paio di scarpe: quanto più sono stretti, più fanno male!”

Pensi che si addica alla mia storia questo proverbio? Grazie per il tuo commento! A presto!

 

Dinny: Ciao! Sono felice che le mie prospettive riguardo ad una situazione familiare simile ti sia piaciuta. Mi fa davvero piacere grazie! A presto!

 

Grazie anche a chi legge soltanto!

 

A presto

 

Luciadom

 

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Capitolo 8
*** La battaglia ha inizio! ***


Che la battaglia abbia inizio

La battaglia ha inizio!

 

Il temporale era cessato: verso le ultime ore della notte, fulmini, pioggia e lampi, avevano lasciato il posto ad un cielo stellato e ad una grande luna piena, che aveva illuminato Tokyo,con la sua luce lattea.

Dalla portafinestra della camera da letto, la flebile luce dell’alba, illuminò appena i corpi dei due giovani a letto, che ancora dormivano

abbracciati l’uno all’altra.

Stimolata dalla luce solare, Bunny aprì lentamente gli occhi.

Si mosse delicatamente dal torace scolpito di Marzio e, chinando leggermente la testa sulla spalla destra, lo guardò, e sorrise.

Si avvicinò al suo viso, e sussurrò:

 

-Sei così bello quando dormi! Somigli tanto ad un bambino dolce ed indifeso!-

 

Gli diede un bacio, e gli accarezzò i capelli corvini.

Poi fece per alzarsi, per dirigersi verso la pettiniera e sedervi, per spazzolare i suoi lunghi capelli d’oro, ma una mano la trattenne, afferrandole dolcemente il polso.

 

-Ma davvero? E di un pò… Solo quando dormo? E quando sono sveglio? Non sono altrettanto bello?-

 

-Ehi! Ma tu guarda! Brutto antipatico! Eri sveglio! E hai fatto finta di dormire! Ma adesso te la faccio pagare, caro il mio “bambino indifeso”!-

 

Così dicendo prese a solleticarlo, sapendo quanto lui non lo sopportasse.

Il ragazzo iniziò a ridere e a dimenarsi tra le lenzuola, cercando di proteggere le parti del corpo “attaccate”, ossia ascelle e addome, ma le mani affusolate di Bunny stavano avendo la meglio

 

-Allora? Imparata la lezione, “bambinone”?-

 

-Si, ma basta ti prego! Oddio non ce la faccio più! Eppure lo sai che non lo sopporto! Smettila!-

 

-Va bene, la smetto… Ma solo con il solletico… Non ho ancora finito con la mia tortura!-

 

Intanto Marzio si era seduto tra le lenzuola, con le mani all’altezza dello stomaco, prendendo fiato, e dicendo:

 

-Che cos…?-

 

Un cuscino lo colpì in pieno viso, impedendogli di terminare la frase.

A quella cuscinata ne seguì un’altra, seguita poi dalla risata di lei.

Al suono della sua risata cristallina, spensierata, piena di vita, non poté fare a meno di sorriderle, più innamorato che mai.

Le prese la mano e l’attirò dolcemente a se, abbracciandola forte, ma stando attento a non farle male.

Le accarezzò la testa dorata e le sussurrò dolcemente all’orecchio:

 

-Sai una cosa Testolina Buffa?-

 

-Hm?-

 

-Sarei disposto a farmi torturare fino all’infinito da te…-

 

-Davvero? Guarda che potrei prenderti in parola!-

 

-Bene… Però ora che ne dici di andare a fare colazione? Mi stupisce che tu, non sia ancora corsa in cucina a saccheggiare la cioccolata!-

 

-Antipatico! Vuoi che riprenda a torturarti?-

 

-No, prima mangiamo, e poi forse riprendiamo!-

 

-Va bene, ci sto!-

 

Bunny sorrise di nuovo maliziosa, mordendosi il labbro inferiore e guardandolo con aria di sfida, poi gli disse:

 

-Chi arriva per ultimo pulirà la cucina dopo mangiato!-

 

Le ultime parole furono pronunciate così velocemente che Marzio non ebbe il tempo di captare le intenzioni di sua moglie, infatti, mentre il ragazzo elaborava la situazione, Bunny si era già fiondata in cucina…

Il ragazzo rise ironicamente, scuotendo il capo, e disse:

 

-Fregato!-

 

Scostò le coperte e si diresse verso la cucina, sbadigliando e sfregandosi le mani tra i capelli.

Passò per il salotto e notò che Luna, dormiva ancora, sul divano.

Si diresse in direzione della cucina, e appena entrò, si trovò di fronte uno spettacolo che lo fece ridere di gusto.

Bunny trotterellava dal piano cottura al lavello, dal frigo al tavolo, con le mani super occupate, e i capelli raccolti in una treccia lenta.

Il solito uragano! Ma era comunque fantastica, anche così.

Amava ogni parte di lei…

 

-Ehi! Smettila di fare la trottola! Aspetta che ti do una mano! Come puoi pretendere di tenere tra le mani contemporaneamente le tazze, il latte e il pacco di croissants?-

 

-Ce la faccio, ce la faccio!-

 

Disse lei dirigendosi verso il tavolo e posandovi tutto, poi si diresse verso il piano cottura e prese la moka, portandola a tavola.

Si sedettero ed iniziarono a fare colazione, fino a quando un brivido, percorse in tutta la sua lunghezza, la schiena di Bunny.

La ragazza, lasciò cadere il cucchiaino per terra, assumendo subito un aria preoccupata:

 

-Marzio, sta per accadere qualcosa, lo sento!-

 

Il giovane le si fiondò subito accanto, dicendole:

 

-Che cosa hai avvertito?-

 

-Un brivido, lungo la schiena… Ma ho provato anche come una… Sensazione di smarrimento… Forse è un segnale, forse Tempus ed Icarus stanno per attaccare… Ma come facciamo a sapere dove e quando di preciso? Oh Marzio, ho tanta paura!-

 

-Ma Testolina buffa! Che fai ti contraddici? Ieri eri tu a rassicurare me! Stai tranquilla, andrà bene!-

 

-Non ho paura per me, ma per voi e per Chibiusa…-

 

I suoi occhi si riempirono di lacrime, e con entrambe le braccia cinse il ventre arrotondato, chinando il capo.

Il giovane l’attirò verso il suo petto, stringendola forte e sussurandole:

 

-Non piangere piccolina, vinceremo anche questa battaglia, e faremo nascere la nostra piccola peste!-

 

-Lo spero tanto…-

 

-Non ti preoccupare, su, ora mangiamo, poi magari vediamo di chiamare le altre, e vediamo se loro hanno avvertito qualcosa. Ok?-

 

-Va bene…-

 

Bunny era troppo ansiosa, aveva paura.

Marzio, dal canto suo, sebbene sapesse, quanto Bunny avesse ragione a stare così in ansia, faceva di tutto per sviare il discorso e per distrarla, ma stavolta sembrava proprio non riuscirci.

Optò allora per un punto debole di Bunny, i dolci:

 

-Cosa vuoi nel croissant? Marmellata o nutella?-

 

-Vada per la marmellata, di albicocche va…-

 

-TU, che rifiuti la cioccolata? Sicura di stare bene?-

 

Le disse ironicamente cercando di farla sorridere, senza ottenere però, alcun risultato.

 

-Per favore Marzio smettila… Non è il momento di scherzare…-

 

Marzio la guardò tristemente.

Gli faceva male vederla così: aveva bisogno del suo sorriso, di  quella luce che illuminava anche i suoi giorni più bui.

Fino a poco prima stavano scherzando tra le lenzuola, come se avessero quasi totalmente  dimenticato l’assurdo e incombente pericolo, e adesso, invece, in seguito ad un maledettissimo brivido e ad una brutta sensazione, Bunny aveva cancellato dal suo volto il suo splendido sorriso, lasciando il posto a lacrime e tristezza.

Capì che non c’era bisogno di parole per tranquillizzarla, ma di amore.

Si alzò dalla sua sedia e le si avvicinò, di nuovo.

Bunny, con un cucchiaino, con la mano destra, stava girando il suo

Caffelatte in una graziosa tazza rosa con dei coniglietti bianchi, un regalo delle sue amiche, mentre con l’altra si sosteneva la testa.

Lo sguardo fisso nel vuoto, triste, le labbra dischiuse.

Quando Marzio le fu accanto le prese il viso tra le mani, per farle cambiare inevitabilmente la traiettoria del suo sguardo, e la baciò.

Fu un bacio con il quale poteva dirle tante parole, farle tante rassicurazioni, ed esprimerle il suo amore.

Quando si staccarono da quel bacio, finalmente, la vide sorridere…

 

-E questo, per che cos’era?-

 

-Per dirti che ti amo, e che ti starò sempre accanto. Ed era anche un modo per tranquillizzarti e farti sorridere-

 

-Ma quanto sei dolce Amor…-

 

Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin….. Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin……

 

Lo squillare del telefono, interruppe Bunny, non permettendole di continuare.

Marzio andò a rispondere:

 

-Pronto? Casa Chiba, chi parla?-

 

<<-Marzio? Sono Rea… Buongiorno, scusa, ti ho svegliato?>>

 

-Rea! Ciao, no, stavamo facendo colazione. Dimmi, c’è qualche novità?

 

<<Si, anche se ancora nulla di preciso. Il Fuoco Sacro mi ha comunicato una vicina energia negativa, ma non riesco a captare più nulla! Credo sia meglio parlarne. Ci vediamo al Tempio, oggi pomeriggio. Fortuna vuole che Yuri e mio nonno siano partiti per un seminario. Se terrò il Tempio chiuso al pubblico potremmo discutere la situazione in tutta tranquillità…Ho già avvertito le altre>>

 

-Va bene, a che ora?-

 

-Alle 15.00-

 

-Va bene Rea, a più tardi-

 

 

 

 

Intanto Luna si era svegliata:

 

-Buongiorno Marzio. E’ successo qualcosa?-

 

-Giorno Luna… Rea ha avvertito qualcosa, abbiamo appuntamento da lei alle 15.00, e poco fa anche Bunny ha avvertito una strana sensazione…-

 

-Davvero? Questo vuol dire che i nemici stanno per attaccarci! Ma non si sa ancora nulla di preciso?-

 

-No. Il Fuoco Sacro ha solo captato una minaccia,nient’altro… Evidentemente, la minaccia non riguarda ancora la Terra, altrimenti io l’avrei avvertita…-

 

-Capisco… Bunny è in cucina?-

 

-Si, stavamo facendo colazione… Vieni, ti scaldo un pò di latte.-

 

-Grazie-

 

Così, raggiunsero Bunny in cucina, e le raccontarono della telefonata di Rea, continuando a fare colazione.

La mattina passò molto velocemente, ed arrivò subito l’ora dell’appuntamento.

Una volta riunitisi tutti nella sala del Fuoco Sacro, seduti su dei morbidi e grandi cuscini, formando un cerchio, Rea, prese la parola:

 

-Questa mattina le fiamme del Fuoco Sacro erano molto alte e violente. Sembravano quasi sfiorare il soffitto. Mi hanno trasmesso un grande senso d’ inquietudine. Poi concentrandomi ho captato la vicinanza di un’energia negativa, ma purtroppo non posso dirvi altro…-

 

Bunny, appena Rea ebbe finito di parlare, disse:

 

-Stamattina, a colazione, all’improvviso un brivido mi ha percossa e contemporaneamente ho avvertito una strana sensazione, un brutto presentimento. E’ stato terribile, anche se solo per un istante…-

 

Nel frattempo, Sidya si era alzata e:

 

-Se siete d’accordo, io potrei andare da Chronos e vedere se ci sono novità, anche per quanto riguarda un’alternativa ai crista… Ah!

 

La guerriera di Plutone, non poté continuare, perché cambiò improvvisamente espressione: aveva gli occhi sbarrati e un smorfia di dolore le delineava i contorni del viso.

Fu costretta ad inginocchiarsi, perché un dolore immenso ed improvviso le stava lacerando il petto, all’altezza del cuore.

Si portò una mano sulla parte dolorante e con l’altro braccio tentò di sostenersi, ma una nuova fitta, ancora più dolorosa della precedente, le fece perdere l’equilibrio, e la fece continuare ad urlare per il dolore.

 

-Sidya!- gridarono tutti in preda al panico e avvicinandovisi

 

Sidya era sbiancata, sudava, aveva un forte affanno, gli occhi vitrei.

Continue fitte la stavano affliggendo, e ad ognuna di questa seguivano grida e smorfie di dolore.

Improvvisamente, una luce bianca invase la stanza, ed apparve Chronos.

L’anziano saggio, appena vide la sua attendente in quello stato, lasciò cadere pesantemente sul pavimento, il bastone che teneva nella mano destra, e orbitando, si portò vicino a Sidya.

Inginocchiandosi, disse:

 

-Accidenti! Sono arrivato troppo tardi!-

 

-Che vuol dire!? Che succede?-

Disse Bunny con le lacrime agli occhi

 

Chronos guardò tutti tristemente, e poi di nuovo Sidya.

Poi, continuò:

 

-La mia sfera poco fa, mi ha mostrato nuove immagini della situazione attuale del cosmo. La glaciazione ha raggiunto la Via Lattea. Plutone è stato attaccato ed è quasi completamente congelato! Ecco perché Sailor Pluto sta così male!-

 

-No! No! No! Chronos, voi dovete fare qualcosa!-

Urlò Ottavia in preda alla disperazione.

 

Una flebile ed affannata voce, seppur debole, attirò l’attenzione di tutti, caduti nello sconforto. Era Sidya:

 

-Chronos non può far niente. Nessuno può fare niente se prima la glaciazione non viene fermata e i nemici sconfitti. Io non ne sono più in grado ora, vi prego, state attenti tutti. Se saranno congelati anche i vostri pianeti, morirete. Guerriere Sailors, Cavalieri Galattici, proteggete i nostri Sovrani, lottate fianco a fianco, come avete sempre fatto, solo così l’universo potrà salvarsi…-

 

Furono le ultime parole che riuscì a dire.

Chiuse gli occhi, esalando l’ultimo respiro, facendo scivolare pesantemente un braccio lungo un fianco.

 

-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Non è giusto!-

 

Urlando così Bunny si fiondò ad abbracciare il corpo ormai senza vita di Sidya, piangendo disperatamente.

Chronos, alzandosi, richiamò a se il suo bastone e disse mestamente:

 

-Porto Sailor Pluto nella mia dimensione. La adagerò in una teca di cristallo, dove potrà riposare in attesa del suo risveglio. Perché sarà così, io ho fiducia in voi, so che ce la farete. Combattete anche per la vostra compagna. Mi farò vivo se avrò novità, sperando di non arrivare nuovamente troppo tardi…-

 

Chronos sospirò mestamente e poi si rivolse a Marzio:

 

-Principe, non voglio recarvi altro dolore e nemmeno alla Principessa, ma purtroppo devo darvi una brutta notizia: non ho trovato ancora nessuna alternativa ai cristalli. Se Tempus ed Icarus avanzeranno velocemente come sembra che accadrà, e se non avrò avuto il tempo di cercare altre soluzioni, usare il cristallo d’argento e il cristallo d’oro sarà inevitabile. Sfortunatamente non posso bloccare il tempo, perché Tempus ha acquisito nuovi poteri e quindi può controllarlo quasi quanto me. Torno nella mia dimensione, vi terrò aggiornati, sempre. Nel frattempo state attenti, mi raccomando.-

 

Così dicendo, allungando una mano verso il corpo di Sidya, sparì avvolto da una luce bianca, portando la salma della guerriera con se.

Marzio chinò il capo rassegnato.

Strinse i pugni, digrignò le labbra, stringendo i denti quasi a contenere tutta la sua rabbia.

Quasi sicuramente avrebbero dovuto usare i cristalli…

 

Nella sala, intanto, regnava un profondo silenzio.

Nessuno aveva il coraggio di parlare. Nessuno ne aveva la forza.

Bunny, sfiorando con le dita, sul pavimento, il punto in cui era morta Sidya, continuava a piangere, una mano a coprirsi il viso.

Improvvisamente, le fiamme del Fuoco Sacro, tornarono ad essere alte e violente, attirando l’attenzione di tutti, ma stavolta lasciarono trasparire l’immagine, del volto di un giovane uomo, circa della stessa età di Marzio, che con un ghigno malefico, disse in direzione di Bunny:

 

-Aspettami Principessa, sto arrivando!!! Presto le tue guardiane saranno eliminate, e il Sistema Solare non sarà altro che un’insieme di masse ghiacciate. Rimuoverò ogni ostacolo che mi si parerà d’avanti, compreso te, Endymion, e potrò finalmente mettere le mani su Serenity e sul cristallo d’argento… Una guerriera è già morta! Non potete fare nulla, sono io il più forte! Io sono Icarus, e vendicherò l’offesa arrecata a mio padre e il rifiuto di salvare mia madre! AH AH AH AH AH!

 

L’immagine sparì, lasciando tutti nello sgomento.

Ormai la battaglia era iniziata.

Nessuno ancora aveva parlato, quando all’improvviso, Bunny iniziò a tremare, stava ancora piangendo.

All’improvviso le forze le vennero meno, la testa iniziò a girarle prepotentemente: si accasciò sul pavimento, sui cuscini dove prima erano seduti tutti, perdendo i sensi, senza nemmeno riuscire ad avvertire gli altri di quello che le stava accadendo.

Nel suo stato, lo shock per la perdita di Sidya, e la proiezione di Icarus, avevano dato il colpo di grazia al suo già precario stato

pscico-emotivo.

Marzio, sentendo il rumore causata dalla caduta, provenire dalle sue spalle, si girò di scatto, e gridando il nome della sua amata, le andò in contro, seguito a ruota da tutti.

La prese tra le braccia e iniziò a strattonarla, dicendo agitato:

 

-Bunny! Ti prego rispondi! Apri gli occhi!-

 

Amy, tastandole il polso, disse:

 

-Tranquillo. Sta bene, è solo svenuta. Ha bisogno di riposare, per lei lo shock deve essere stato troppo forte. Grazie a Dio è caduta sul morbido, sui cuscini, quindi non dovrebbero esserci stati danni a Chibiusa, ma credo sia meglio portarla in ospedale, anche solo per un semplice accertamento.-

 

Con sguardo basso, Marzio, la prese in braccio e disse:

 

-La porto al Pronto Soccorso. Vi farò sapere. Se ci sono novità, chiamatemi.-

 

Senza attendere risposta uscì dalla sala, e dal Tempio, per dirigersi verso la sua auto e portare Bunny in ospedale, di nuovo, come era successo pochi mesi prima, dopo il suo incidente.

Si stava dirigendo, verso quello stesso ospedale dove lavorava come specializzando, e dove sperava potessero rassicurarlo, almeno sul suo stato di salute attuale, e su quello di Chibiusa, perché dentro covava una paura ancora più grande, perderla per colpa di un nuovo nemico, in una battaglia.

 

 

Ciao a tutte!

Eccomi tornata con un nuovo capitolo.

Che cosa ne pensate?

Spero di non aver deluso nessuna con la morte di Pluto ma come avrete capito il piano di Icarus è di eliminare tutte le guerriere in modo tale da lasciare Serenity senza protezione. Ci riuscirà?

Chronos, riuscirà a trovare un’alternativa ai cristalli, ora che ha ancora meno tempo a disposizione?

Spero continuerete a seguirmi!

 

Ringraziamenti:

 

Silviasilvia: Ciao Sì! Grazie infinite per i consigli che mi hai dato per questo capitolo, grazie a te mi piace molto!

Grazie infinite anche per la recensione al precedente capitolo. Hai ragione, Bunny e Marzio sono tenerissimi insieme… Mi fa piacere che trovi bella anche la severità di Marzio sulla questione cristallo d’argento. Poverino, ha paura di perdere il suo angelo. Ragà, è inutile girarci intorno, Marzio è l’uomo perfetto, non c’è niente fa fare! Chi non lo vorrebbe uno così? Ah… Sogniamo sogniamo!

Grazie per tutto amica mia!

 

Jaj984: Ciao! Chissà perché ma ho paura che adesso mi odierai… O no? Purtroppo la glaciazione ha già colpito Plutone e quindi ucciso Sailor Pluto. Per Marzio è vero, che dolce, coccola e protegge sempre la sua Bunny! Chronos non ha ancora trovato nulla come alternativa ma ci sta lavorando. E Chibiusa? Beh, per lei è ancora troppo presto entrare in scena ma ci saranno delle sorprese a proposito, promesso! Grazie per il tuo commento!

 

Luisina: Ciao cara! Innanzi tutto grazie mille per avermi fatto notare gli errori di punteggiatura, grazie della critica amica!

Ti ringrazio tanto, non mi sono offesa, anche perché non l’hai fatto con presunzione ma solo per farmi migliorare.

Gli amici servono anche a questo, ad aiutarsi tra loro, no?

Tornando alla storia: bene. Come hai detto tu, Tempus ha girato la frittata a modo suo e ha potuto manipolare i pensieri e i sentimenti di suo figlio a suo piacimento.

Ma vedi, Icarus non ha mai indagato a fondo, perché essendo cresciuto con suo padre, solo, dalla nascita, ha instaurato con lui un rapporto speciale, molto profondo. Un rapporto figlio-padre molto stabile. Si fida ciecamente di Tempus (povero illuso!), ma presto o tardi si ricrederà!

Ciao e grazie mille!

 

Tappetta: Wow! Ma guarda un pò il caso! Non sapevo che le pennette alla siciliana, facessero parte della tua tradizione! Io lo confesso, è il mio piatto preferito! Anche a me è venuta un pò d’ acquolina in bocca mentre scrivevo! Per quanto riguarda il capitolo precedente, hai ragione, Tempus è senza speranza, ma per Icarus, chissà!

Sono contenta che la mia storia ti appassioni sempre di più, grazie!

 

Romantigirl: Ciao Rò! Si, ripetiamocelo pure fino alla pazzia Marzio è Marzio. Altro che quell’omuncolo, tritacastagne, omino insignificante di Seiya! (Il ragazzo non mi ispira nemmeno l’1% di simpatia). Tra loro due c’è un abisso, non c’è proprio paragone!

Purtroppo Chronos non ha ancora trovato un’alternativa ai cristalli. Ce la farà secondo te? Grazie mille cara!

 

Kiavatella: Una nuova amica! Ciao! Perché dici che non sei in grado di recensire? Mi hai anche fatto un bel complimento! Grazie mille per la tua recensione, già il fatto che tu aspetti ansiosa il seguito è già bello, quindi non dire di non esserne in grado. Grazie mille, spero di non averti delusa con questo capitolo!

 

ISA1983: Ciao! Si, che dolce Marzio! Anche o vorrei avere un cuoco così ce traffica nella mia cucina… Tu no?

Contro Tempus ed Icarus le cose saranno dure, come avrai capito, ma i nostri eroi due grandi eroi non possono deluderci di certo! No?

Grazie per il tuo commento cara a presto!

 

Maryusa: Ciao cara! Beh, per ora è ancora presto per uno scontro diretto tra quei due psicopatici e la nostra Serenity, ma non ti preoccupare, non ho intenzione di farla sposare con quell’Icarus!

Marzio è fantastico ha preparare le pennette alla siciliana a quella golosona si Bunny! Uffa! Al suo posto vorrei esserci io! Grazie mille per il commento cara!

 

Stella93mer: Ciao! Grazie, sono contenta che anche il settimo capitolo ti sia piaciuto tanto, quindi ecco il seguito… E che seguito!

Spero di non averti delusa cominciando a far stragi già da adesso!

Per Bunny hai ragione, anche lei è dolcissima ad usare il suo potere per Marzio, nonostante tutto. Ciao, grazie mille!

 

Kaoru: Ciao! Ben tornata! Grazie mille per i complimenti al mio esame. Alla fine è andata bene! Sono contenta che con la gamba vada meglio, spero tu possa guarire presto definitivamente!

Grazie per aver letto e commentato tutti i singoli aggiornamenti.

Sono contenta che la storia ti intrighi e spero di non averti delusa con questo capitolo.

Secondo te sono stata magnifica? Troppo buona cara!

Grazie e a presto!

 

Grazie anche a chi legge senza commentare!

 

Un bacio e a presto

 

Luciadom

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Capitolo 9
*** Un barlume di speranza ***


Un barlume di speranza

Un barlume di speranza

 

 

Marzio entrò in Pronto Soccorso, ancora in preda all’agitazione, tenendo ben stretta, tra le sue braccia, e contro il suo possente torace, una Bunny ancora priva di conoscenza.

Una giovane infermeria di passaggio, una bella donna sulla trentina, magra, slanciata, e castana, riconoscendolo, gli andò subito incontro:

 

-Dottor Chiba! Ma che cosa è successo? Ma questa ragazza non è sua moglie?-

 

-Si Infermiera Iole. La prego, mi porti subito una barella, è svenuta ed è caduta. Aspettiamo una bambina, Bunny è al quarto mese, e voglio farle degli accertamenti per essere sicuro che tutto proceda bene! La prego, faccia presto!-

 

-Si! Subito Dottore!-

 

La donna scattò veloce dalla sua posizione, sparendo in un corridoio vicino, e tornando immediatamente dopo, spingendo una barella in direzione di Marzio.

Il giovane, adagiò piano Bunny sulla lettiga, e accompagnato dall’infermiera, spinse la barella verso l’ascensore, per poter raggiungere il piano superiore, ed andare dal medico di guardia.

Forse a causa della confusione tipica di un Pronto Soccorso, o forse per gli strattoni dati alla barella, Bunny, finalmente, si svegliò.

Aprì debolmente gli occhi, portandosi una mano sulla fronte.

Le girava ancora forte la testa, e non riusciva a capire dove si trovasse.

Intravedendo, seppur ancora in maniera sfocata, Marzio vicino la barella in movimento, mormorò:

 

-Ma…Marzio…-

 

Mentre chiamava il giovane, tentò di alzarsi, facendosi leva sulle braccia, ma lui, accortosi del suo risveglio, la bloccò prontamente, ma con dolcezza, afferrandole delicatamente le spalle, e costringendola a stendersi di nuovo, dicendo:

 

-No no no!  Sdraiati, non affaticarti…Ti prego…-

 

Realizzando finalmente dove si trovava, Bunny si allarmò.

Subito portò entrambe le mani al ventre, e disse, con voce rotta da un pianto improvviso:

 

-Oh no! No Chibiusa! La mia bambina! Oh Marzio ti prego, dimmi che sta bene, ti prego, dimmi che la nostra Chibiusa sta bene!-

 

Ormai erano in ascensore.

I rumori e il vociare del Pronto Soccorso erano stati sostituiti dal solo rumore dello stesso ascensore in movimento.

Marzio le incorniciò il viso con le mani, baciandole la fronte, tentando di rassicurarla, dicendole:

 

-Tranquilla Amore mio, va tutto bene, ti ho portata qui in ospedale, solo per qualche accertamento. All’improvviso, mentre eravamo ancora da Rea, sei svenuta… Ci hai fatto spaventare tutti sai? Vedrai che la nostra piccolina sta bene… Svenendo, sei caduta sul morbido, sui cuscini. Ora non ti agitare però, altrimenti sarà peggio, ok?-

 

-Ma io ho paura! Marzio, Chibiusa è la nostra bambina! Non posso perderla, capisci, non posso! NON VOGLIO!!!-

 

Portò le mani dal ventre al viso, continuando a piangere disperatamente.

Aveva l’affanno. Il respiro era irregolare ed era interrotto a causa dei continui singhiozzi. Aveva le guance umide, gli occhi gonfi e arrossati, le labbra tremanti.

Marzio le tolse dolcemente le mani dal viso, adagiandogliele lungo i fianchi, e le baciò le lacrime.

Poi, accarezzandole le guance ancora umide, avvicinandosi al suo viso, sussurrò:

 

-Non piangere Amore mio, ti prego. Andrà tutto bene, non ti devi agitare. Vedrai che Chibiusa sta bene…-

 

Le diede un bacio a fior di labbra, e le asciugò le lacrime con i pollici.

Le porte dell’ascensore si aprirono, e si avviarono verso lo studio del medico, percorrendo il lungo corridoio.

Arrivati a destinazione, l’infermiera bussò ad una porta, su cui vi era una targhetta con su scritto: “Dottor Watanabe”.

Sentendo una voce maschile acconsentire ad entrare, la donna aprì la porta ed entrò, e Marzio spingendo la barella, la seguì.

Lo studio non era eccessivamente grande, ma in compenso, era molto luminoso ed accogliente.

Le pareti, di un giallo chiaro, erano tappezzate da attestati e riconoscimenti incorniciati.

Sulla scrivania c’erano un telefono, una lampada, un PC portatile, una stampante, qualche portafotografie, scartoffie varie, un portapenne, ed un’agenda.

Tutto era ordinatissimo.

Dietro la scrivania, vi era una libreria in legno d’acero con numerosissimi libri di medicina, altri portafoto raffiguranti una donna e dei bambini, senza dubbio, la Signora Watanabe e i figli, e sul lato opposto alla porta d’ingresso, vi era una grande portafinestra che dava sul balcone, chiusa, e coperta da una tenda bianco panna.

Vicino la tenda, vi era una pianta, un piccolo ficus.

Di fronte la scrivania, vi era, poggiato alla parete, un mobile, sempre in legno d’acero, con le ante chiuse, e sulla cui superficie vi erano un portafiori in cristallo con rose rosse e gissofile, altri libri, e uno svuota tasche in legno.

Al lato destro della porta, c’era un lettino in pelle grigia.

Su di una poltrona in pelle nera, dietro la scrivania, era seduto un uomo di circa quarant’anni, di bella presenza: era brizzolato, e perfettamente rasato.

Nonostante avesse un portamento serio e distaccato, tipico di ogni dottore, aveva uno sguardo quasi paterno e molto rassicurante.

Di sotto il camice bianco, indossava una camicia grigio perla con una cravatta nera, e dei pantaloni neri.

Si voltò verso i nuovi arrivati e disse:

 

-Infermiera Iole, salve! Mi dica pure, che c’è?-

 

La giovane infermiera, disse:

 

-Salve Dottor Watanabe, qui ci sono il Dottor Chiba, uno degli specializzandi in neurologia del Dottor Tanaka, e sua moglie. La Signora Chiba è incinta e ha avuto un malore…Il Dottor Chiba ha ritenuto opportuno portarla a visitare.-

 

-Capisco, prego, venga Dottor Chiba, aiuti sua moglie a stendersi sul lettino, la visito subito.-

 

Marzio annuì, prese Bunny in braccio, e la adagiò sul lettino, come gli era stato detto di fare.

Subito Watanabe, prese a tastare il ventre di Bunny, facendo delle leggere pressioni in vari punti, poi, col suo stetoscopio, sentì prima il suo battito, e poi il battito della piccola Chibiusa.

Marzio, se ne stava dietro al lettino, in corrispondenza della parte superiore, dove i pazienti di solito poggiano la testa.

Teneva ben stretta la mano sinistra di Bunny in una delle sue, e poggiava l’altra sulla spalla destra della ragazza.

Il medico, continuando a visitarla, disse:

 

-A che mese è Signora Chiba?-

 

-Sto per terminare il quarto…-

 

-Ha già avuto questi malori da quanto è incinta Signora?-

 

-No, mai… E’ la prima volta… Accuso solo nausea mattutina, anche se non sempre, e stanchezza… Non sono mai svenuta da quando ho iniziato la gravidanza… Oh Dio Dottore, è forse un cattivo segno questo?-

 

Gli occhi le si riempirono di nuovo di lacrime, strinse forte la sua mano in quella di Marzio, e guardò il medico con aria supplichevole, sperando di ricevere buone notizie.

Anche Marzio, guardando il suo superiore con aria apprensiva, gli disse con voce strozzata:

 

-Dottore la prego… La nostra bambina sta bene, vero?-

 

-Ecco vede Dottor Chiba, secondo una prima analisi sembra tutto a posto, il battito della bambina è regolare, solo quello di sua moglie è leggermente accelerato, ma credo sia dovuto anche alla tensione del momento. Tuttavia, io vi consiglio di fare degli esami più approfonditi. Quando deve fare la prossima ecografia Signora Chiba?-

 

-Beh vediamo, oggi è il 10 febbraio… Tra due settimane, il 24… Ma perché? -

 

-Glielo chiedevo, per sapere entro quanto tempo avrebbe comunque dovuto controllare l’evolversi della sua gravidanza. Dato il suo malore, prima di allora faccia gli esami del sangue, e non si affatichi. Conduca una buona alimentazione e prenda dell’acido folico se non ne fa già uso. Il malore che ha accusato potrebbe anche essere solo causa dello stress, o un normalissimo malore dovuto alla gravidanza, ma le consiglio di approfondire la situazione. Porti gli esami al suo ginecologo, e gli parli del suo malore. Conoscendo meglio il suo caso, saprà consigliarla meglio di me, nel caso abbia bisogno di un trattamento farmaceutico, anche se solo a scopo ricostituente.-

 

-Si, va bene. Grazie Dottore.-

 

-Non si preoccupi Signora Chiba. Se mi ha detto che i primi quattro mesi sono trascorsi tranquillamente, vuol dire che la vostra piccola non vuole darvi problemi e vuole nascere a tutti i costi. Stia tranquilla, ma soprattutto sia serena. L’agitazione non fa bene ne a lei ne alla sua bambina, e poi i bimbi, anche già all’interno del grembo materno, riescono a percepire lo stato pscico-emotivo delle loro madri, e ne risentono, quindi si riguardi…-

 

-Va bene…- disse lei mestamente, ma pensò:

 

“Devo stare tranquilla e serena? Non devo affaticarmi? Ma si, in fondo non ho nulla di cui preoccuparmi! In fondo, poco fa, è solo morta una delle mie più care amiche! Poi, tutte le mie guerriere e il mio Marzio, rischiano di morire a causa della glaciazione che ha attaccato la nostra Galassia; se Chronos non trova nessun’altra arma efficace contro i ghiacci e contro i nostri nuovi nemici dovremo usare i nostri cristalli, e ciliegina sulla torta, uno psicopatico succube del padre mi vuole sposare, facendomi diventare la Regina del male e usare il mio cristallo per dominare l’Universo… Ma no! Va tutto bene! Non ho proprio nulla di cui preoccuparmi!

 

Il medico si rivolse poi alla giovane infermiera che era rimasta con loro e disse:

 

-Signorina Iole, accompagni il Dottor Chiba e sua moglie in ambulatorio per il prelievo, e appena preso un campione di sangue, lo mandi subito in laboratorio, prima viene analizzato, e meglio è.-

 

-Subito Dottore!-

 

Marzio aiutò Bunny a scendere dal lettino.

Sebbene adesso lei stesse un pò meglio, il ragazzo provava comunque molta apprensione per lei, perché entrambi sapevano bene che cosa aveva causato il suo malore.

Si congedarono e seguirono l’infermiera in ambulatorio, dove Bunny fu sottoposta subito ad un prelievo.

Prelevato il campioncino di sangue sufficiente per fare le analisi, Marzio e Bunny tornarono a casa.

Appena arrivati, Marzio disse, con un tono che non ammetteva contraddizioni:

 

-Bene, eccoci arrivati. Amore, credo che sia meglio se tu vada a stenderti, penso io ad avvertire gli altri…-

 

-Tranquillo… Ora è tutto a posto, sto bene, non ho bisogno di nulla…-

 

-Si ma tu va comunque a stenderti. E’ stata una giornata terribile per tutti ma tu sei rimasta scossa più di tutti, e poi non dimenticare che ti ha detto Watanabe…-

 

-E va bene!-

 

All’improvviso, una luce bianca inondò l’appartamento dei due giovani, e al suo diradarsi, comparve, per la seconda volta in quella giornata, Chronos.

L’anziano saggio, con sguardo serio, disse:

 

-Vostre Maestà… Vi prego di perdonarmi se irrompo così in casa vostra, ma devo parlarvi urgentemente.-

 

Bunny si avvicinò a Marzio e gli prese una mano, stringendogliela forte, quasi a chiedergli un pò di coraggio.

Aveva paura di ricevere un’altra tremenda notizia, di aver perso un’altra guerriera, un’altra amica.

Poi, rivolta a Chronos, disse:

 

-Che… Che cosa è successo? No, vi prego! Chronos non mi dite che un’altra guerriera è…-

 

-No Principessa. Sono venuto qui perché ho svolto delle ricerche e forse ho trovato un’alternativa ai vostri cristalli: forse, abbiamo un barlume di speranza.-

 

 

Ciao a tutte!

Eccoci giunte anche alla fine del nono capitolo!

Che cosa ve ne pare?

Che cosa sarà  mai secondo voi, l’alternativa ai cristalli che forse Chronos dopo tante ricerche ha trovato?

Spero continuerete a seguirmi in tante e fedeli come avete fatto fin’ora!

 

Ringraziamenti:

 

Silviasilvia: Ciao Sì! Beh in casi come questi non da fastidio essere ripetitive! (hi hi hi hi! Scherzo!). Tuttavia non devi dire che il merito è solo mio, i tuoi consigli sono stati molto preziosi! Per la gravidanza di Bunny tranquilla, non ci saranno rischi, almeno per ora… Povero Marzio! Hai ragione senza i suoi angeli sarebbe perduto…Grazie di tutto amica mia!

 

Kaoru: Ciao! Bene, sono contenta di non averti delusa con la morte di Pluto, e sono ancora più felice del fatto che per te, la mia fic, diventi sempre più emozionante! Ammetto che la tua recensione è un po’ contorta ma ho capito quello che vuoi dire e non posso fare altro che ringraziarti! Grazie davvero di cuore!

 

Luisina: Ciao cara! Sono contenta che anche il precedente capitolo ti sia piaciuto, spero anche questo! Per Sailor Pluto hai ragione, poverina… Vivrà di nuovo, questo è certo, io sono per i lieti fini!

Ma dovrai aspettare e soffrire ancora un pochino… Si si!

Grazie mille!

 

Jaj984: Ciao! Hai ragione, Icarus è un po’ come Diamond che pure aveva manie su Bunny ma alla fine è rimasto a mani vuote… Rimarrà a mani vuote pure Icarus? E le guerriere secondo te? Cosa accadrà ora che forse Chronos ha trovato un’alternativa ai cristalli? Grazie del tuo commento!

 

Romantigirl: Ciao! Ed ecco la soluzione! Cioè, sarà nel prossimo capitolo ma forse i nostri eroi non dovranno usare i cristalli.

Bunny e Chibiusa stanno bene… Per Sailor Pluto mi spiace ma la glaciazione partendo da Plutone per attaccare la Via Lattea doveva per forza provocare la sua morte! Grazie per il tuo commento e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!

 

Kaninchen: Ciao! Non ti preoccupare se non hai potuto commentare, non fa niente! Certo che ti perdono! Hi hi hi! Mi fa piacere che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Marzio è perfetto inutile stancarsi di ripeterlo perché vero, così come è vero che gli uomini non sono come lui… Piango! Icarus è un infame! Ma non ti preoccupare, ho in mente un trattamento speciale per lui! Per quanto riguarda “tritacastagne”, non l’ho coniato io, ma è stata un’idea di Kaoru e a ma fa troppo ridere! Così come mi piacciono troppo le tue recensioni, ma possibili che fai sul serio? Sei troppo simpatica! Grazie, un bacio!

 

Maryusa: Ciao! Oh che bello! Mi fa piacere che tu riponga in me la tua fiducia! Beh, come hai visto Bunny e Chibiusa stanno bene, e per Sailor Pluto ci vorrà un pochino più tempo. Sono contenta di non averti delusa col precedente capitolo, spero che anche questo ti sia piaciuto! Ciao!

 

Nami Akimoto: Ciao! Una nuova amica! Grazie per aver letto e commentato tutta la mia storia anche se l’hai scoperta un po’ tardi, mi ha fatto molto piacere! Hai ragione, sono tutti cattivoni, Tempus, Icarus… Ma non ti preoccupare! Per ora,  come hai notato avranno un po’ di vantaggio ma alla fine la nostra paladina… Spero continuerai a seguirmi! Grazie!

 

Sailorgiola: Ciao! Non ti preoccupare, non fa niente se non hai potuto commentare, però ora l’hai fatto no? Quindi non hai nulla di cui farti perdonare! Per quanto riguarda Marzio mi spiace se sto descrivendo un uomo troppo irreale, scusa non volevo deluderti! Cercherò di rimediare nei limiti del possibile! Però hai ragione, gli uomini nella realtà sono… Meglio non parlarne!

Grazie!

 

Grazie anche a chi non recensisce.

Grazie a

 

 1 - bunnyguida
2 - chichilina
3 - Enigma
4 - ilary
5 - ISA1983
6 - ISAHARA
7 - Kaninchen
8 - Kaoru
9 - luisina
10 - mary85
11 - miyabi
12 - Nami Akimoto
13 - romanticgirl
14 - silviasilvia
15 - stella93mer
16 - tappetta

Per aver inserito la mia storia nei preferiti

Grazia a tutte!

Un bacio e a presto!

Luciadom

 

 

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Capitolo 10
*** Lo scettro della Regina Artemisia ***


Marzio sbarrò gli occhi, strinse forte la mano di Bunny e disse tutto d’un fiato:

Lo scettro della Regina Artemisia

 

 

Marzio sbarrò gli occhi, strinse forte la mano di Bunny nella sua e, speranzoso, disse tutto d’un fiato:

 

-Davvero? Ci state dicendo, che abbiamo la possibilità di combattere senza ricorrere al cristallo d’argento e al cristallo d’oro?-

 

-Devo essere sincero con voi Altezza. Non sono sicuro che possa funzionare Principe Endymion, ma è un tentativo, e come tale, va fatto…-

 

-Quindi non ci assicurate che possa andare a buon fine?-

 

-Purtroppo no Principessa. Si tratta di un arma leggendaria, che nessuno vede ne tocca da millenni…-

 

Capendo che la cosa sarebbe andata per le lunghe, i tre si accomodarono in salotto:

Bunny e Marzio si sedettero vicini sul divano, mano nella mano, e Chronos su di una poltrona.

Quando si furono ben sistemati, l’anziano disse:

 

-Bene. Poco dopo essere tornato nella mia dimensione, e aver deposto il corpo di Sailor Pluto in una teca di cristallo, non potendo fare altro per lei, mi sono rimesso alla ricerca di qualcosa che potesse sostituire i vostri cristalli, e finalmente ho trovato questo antico manoscritto lunare…-

 

Chronos, smettendo momentaneamente di parlare, fece apparire tra le sue mani, un enorme, quanto antichissimo libro.

Il frontespizio, era interamente ricoperto in oro e in argento, con numerose rifiniture e una scritta intagliata in latino:

 

“Magnae Reginae Lunae” 

 -Le grandi Regine della Luna-

 

Anche se il libro era chiuso, vi si potevano scorgere le pagine ingiallite, e la maggior parte di esse, sembravano essere anche strappate alle estremità.

Il libro iniziò a volteggiare e all’improvviso si aprì a metà, in corrispondenza di una pagina, che aveva, come segnalibro, uno spesso cordoncino in velluto nero, con fili in oro e in argento, minuziosamente intrecciati tra loro.

Facendolo orbitare in direzione di Bunny e Marzio, Chronos mostrò loro la raffigurazione di una donna giovane e bellissima, dai lunghi capelli argentei, raccolti in una massiccia treccia che le ricadeva sulla spalla destra, e che era arricchita, da un cordoncino luccicante, intrecciato assieme ai capelli.

La donna raffigurata, aveva una pelle lattea, sulla fronte il simbolo della famiglia lunare, lo spicchio di Luna dorato con le punte all’insù,  due occhi blu come la profondità dell’oceano, e un sorriso etereo.

Indossava un lungo e delicato abito bianco, leggermente scollato, forse in seta a giudicare dalla morbidezza con cui gli modellava il corpo, con dei ricami argentei sul petto, e con le maniche, anch’esse minuziosamente rifinite, che le arrivavano fino ai gomiti.

Sulla testa, portava un piccolo diadema in oro bianco, con al centro incastonato un cristallo: il cristallo d’argento.

Era la prima regina della Luna: la Regina Artemisia.

La regina, stringeva tra le mani uno scettro in cristallo, alla cui sommità, vi era uno spicchio di luna in oro.

Bunny, disse:

 

-Ma io… Credo di conoscere questa donna. Che sia una mia antenata? Non ho ricordi chiari a riguardo ma…Mi sembra… Ma certo! Lei è la Regina Artemisia! La prima leggendaria Regina della Luna!-

 

Chronos annuì, e disse:

 

-Si Principessa, proprio così.-

 

Marzio, sebbene conoscesse bene il Regno Argentato, e la sua storia, non ricordava d’aver mai sentito parlare della Regina Artemisia, e disse:

 

-La prima Regina della Luna? Io in quanto assiduo frequentatore del Palazzo Lunare e promesso sposo della Principessa, conoscevo bene il Regno Argentato, ma non ricordo che a corte si sia mai parlato della Regina Artemisia… -

 

Chronos allora continuò:

 

-Ora vi spiego Principe, cosicché io possa aiutare anche la Principessa e recuperare alcuni ricordi ancora sepolti nella sua memoria. Quella donna che vedete raffigurata è la Regina Artemisia, la prima Regina del Regno Argentato, figlia della Dea Artemide.

Quello tra le sue mani è il primo Scettro Lunare. Da quando la Regina Artemisia, lo usò contro un nemico oscuro molto potente, Tarabas, forse forte quanto Caos, che voleva impossessarsi del suo Regno, una volta sconfitto l’oscuro nemico, lo scettro lunare, scomparve all’interno della stessa Luna.

La leggenda vuole che da allora, ogni Regina della Luna, vi incarni il suo spirito dopo la morte, per poterlo potenziare sempre più, fino a quando non si presenti la necessità di usarlo nuovamente. Dalla lotta contro Tarabas però, nessuno l’ha mai più visto. Ormai sono trascorsi millenni da allora, e tutti, me compreso, credevamo che si trattasse solo di una leggenda, che veniva narrata sul Regno della Luna…La leggenda, dice anche, che solo una lunare di sangue reale può usare lo scettro, e che questo compare solo se estremamente necessario. Evidentemente, fin’ora, le armi che avete usato contro tutti i nemici che avete affrontato, Principessa, sono state sempre efficaci di per se.-

 

-Si… Ora ricordo! I miei ricordi si fanno più chiari! Mia madre, la Regina Selene, mi diceva sempre che questo scettro leggendario diviene via via più potente, assorbendo dal luogo in cui si trova nascosto, le anime delle Regine decedute… Incorporando le loro anime, incorpora anche i loro poteri. Nello spicchio di Luna in oro alla sua sommità, sono conservate le anime delle Regine, da invocare in aiuto qual’ora lo scettro dovesse essere usato contro il Male…-

 

Chronos, facendo sparire il libro, disse:

 

-Esatto Principessa, proprio così. Credo sia opportuno avvertire anche tutti gli altri no?-

 

Marzio, che era stato in silenzio ad ascoltare tutto il racconto della leggenda, si alzò e disse:

 

-Si. Dovevo già chiamarli per parlar loro degli accertamenti di Bunny, ed ora avranno una notizia in più…-

 

-Di che parlate Principe? Quali accertamenti?-

 

-Dopo che voi siete tornato nella vostra dimensione, le Fiamme del Fuoco Sacro ci hanno mostrato una proiezione di Icarus. Quel simpaticone di vostro nipote, ha detto che presto avrebbe abbattuto tutti gli ostacoli che si sarebbero posti sulla sua strada, quindi le Guerriere Sailors, i Cavalieri Galattici, me… E ha detto anche che presto avrebbe messo le mani sul cristallo d’argento e sulla mia Principessa… A quel punto per Bunny, lo shock deve essere troppo forte… Aveva appena perso un’amica e poi arriva l’apparizione di Icarus… E’ svenuta, ma svenendo è caduta sui cuscini, sul morbido. L’ho portata in ospedale per accertarmi che sia lei che la nostra Chibiusa stessero bene e per fortuna sembra essere stato solo un mancamento, anche se il medico che l’ha visitata, mi ha consigliato di farle delle analisi più approfondite…-

 

-Capisco. Ora come vi sentite Principessa?-

 

-Meglio, grazie-

 

-Bene. Allora Vostre Maestà, propongo di andare al Tempio di Sailor Mars, dove credo siano ancora riuniti tutti, per comunicare loro le ultime novità…Avvicinatemi a me, orbitando arriveremo subito…-

 

Bunny, che se ne stava ancora seduta sul sofà, disse:

 

-Ehm… Perdonate Chronos, ma credo sia meglio andare in auto…-

 

Chronos la guardò stranito:

 

-Auto, Principessa?-

 

Marzio incalzò ironicamente:

 

-Si, auto. Avete presente quell’affare solitamente grande, con un motore, a quattro ruote, di cui vi sono un’infinità di modelli e colori, che cammina a benzina o a diesel, e che permette ai comuni terrestri di muoversi in giro per le strade del mondo? Beh, quell’affare si chiama auto!-

 

-Si Principe, ho capito, ma non credete sia meglio muoverci col teletrasporto?-

 

Bunny ridacchiò divertita, e disse:

 

-Perdonate Chronos, il teletrasporto è senz’altro più veloce, ma credetemi, è meglio se andiamo con l’auto. Il Tempio di Rea non dista molto da casa nostra, e poi…-

 

La ragazza non continuò, cercando mentalmente le parole meno offensive e più rispettose possibili, per dire al saggio ciò che stava pensando. Non ebbe il tempo di pensarci, perché Marzio intervenne sempre più ironico, cercando di non far pesare troppo a Bunny quella stramaledetta brutta situazione, cercando di farla ridere, ma cercando anche di non essere troppo offensivo nei confronti dell’anziano saggio, dicendo:

 

-E poi se continuate a comparire e a sparire come un fantasma in casa della gente all’improvviso, prima o poi farete venire un infarto a qualcuno!-

 

-Marzio!-

 

Bunny lo rimproverò alzandosi di scatto dal sofà, ma a giudicare dal suo sguardo, si poteva capire benissimo quanto quell’affermazione l’aveva divertita.

Chronos, dal canto suo, prima guardò male il giovane, ma poi sorrise e disse:

 

-Va bene Principe, perdonatemi se non ho l’abitudine di usare le porte. Vorrà dire che almeno quando sarò sul vostro pianeta rispetterò le usanze terrestri…-

 

-Bene, cosi andiamo d’accordo… Seguitemi, vedrete che anche il viaggio in auto sarà confortevole anche se non potrà essere veloce quanto il vostro teletrasporto…!-

 

Tutti e tre si avviarono in strada e montarono in auto.

Durante il tragitto continuarono a parlare dello scettro, della Regina Artemisia, e della Regina Selene.

Bunny, o meglio, Serenity, in quanto erede al trono della Luna, conosceva bene le leggende del suo Regno, ed ora, a poco a poco, stava recuperando anche i suoi ultimi ricordi, grazie a Chronos.

La notizia che lo scettro della Regina Artemisia avrebbe potuto sostituire i cristalli, l’aveva tranquillizzata un po’, ma sapeva bene che nel caso l’avesse utilizzato, poiché, in quanto lunare, era l’unica in grado di usarlo, e non poteva essere aiutata nemmeno da Marzio e le sue guerriere, avrebbe dovuto dar fondo a molte energie.

Aveva paura per la sua bambina.

Si massaggiò il ventre con dolcezza, con amore, e guardò pensierosa fuori dal finestrino.

Erano passate poche ore dalla morte di Sidya, era stata in ospedale ed ora stavano tornando al Tempio per parlare a tutti gli altri dello scettro.

Era stanca, esausta.

Voleva solo riposare, sperando ancora, magari, che stesse solo vivendo un incubo.

Eppure, da poco meno di una settimana ormai, l’incubo era reale.

All’improvviso e nella maniera più brusca aveva dovuto dire addio alla sua felicità e alla sua vita “normale”.

Un’ennesima lacrima sfiorò la sua guancia.

Fingendo di sfregarsi gli occhi per la stanchezza, l’asciugò prontamente, senza che ne Chronos, ne Marzio, se ne accorgessero.

La voce di Marzio interruppe il flusso dei suoi pensieri:

 

-Eccoci, siamo arrivati.-

 

Scesero dall’auto, e si apprestarono a salire la lunga rampa di gradini che portava al grande cortile del Tempio, per incontrare i loro amici e parlar loro di quella che speravano essere, la soluzione a tutti i loro problemi.

 

                               *******************

 

Intanto, in una dimensione parallela…

 

-Maledizione! Mio fratello ha trovato un’arma capace di eguagliare il potere dei cristalli. Non è certo che possa funzionare, ma se il suo potere dovesse bastare, saremmo sfacciati! Quello scettro incarna i poteri e gli spiriti di tutte le Regine della Luna a partire da Artemisia fino a Selene!-

 

Tempus batté un pugno sul bracciolo del trono.

Stava spiando tutti dall’inizio della battaglia e ciò che aveva appena visto non gli era piaciuto per niente.

Icarus, disse:

 

-State tranquillo padre. Non dimenticate che grazie ai vostri poteri telepatici, in tutti questi anni, siete riuscito a mettervi in contatto con tutti gli avversari e i nemici delle Sailors. Mettendovi in contatto con loro, avete assorbito i loro poteri, prima che essi fossero sconfitti. Con tutta l’energia e il potere nero che avete accumulato in tutti questi anni, le vostre capacità sono aumentate. Siete potentissimo, non avreste potuto aprire quel varco spazio-temporale altrimenti. Non temete, sono sicuro che i nostri piani si realizzeranno, anzi, pensavo… Dato che dovrei aspettare ancora qualche settimana prima che la glaciazione distrugga l’intera Via Lattea, perché non mandare qualche nostro servo sulla Terra ad uccidere le guerriere ed Endymion?-

 

-Hai troppa fretta Icarus. Ora le guerriere in seguito alla morte di Sailor Pluto staranno sempre attente e all’erta. Hai ragione però sul fatto che il Sistema Solare sarà completamente congelato solo entro un paio di settimane. Potremmo mandare qualche nostro mostro ma solo a scopo di indebolire chi protegge la Principessa, e poi i ghiacci penseranno a dar loro il colpo di grazia!-

 

-Come voi volete padre…-

 

-Un’altra cosa…-

 

-Sia?-

 

-Potresti fare in modo che la glaciazione risparmi momentaneamente la Terra, e attacchi direttamente Venere, e poi Mercurio e il Sole?-

 

-Si, potrei creare una barriera in grado di proteggere solo il Pianeta Terra… Ma padre, posso chiedervi di sapere il motivo per cui dovrei farlo, se mi è concesso?-

 

-Certo. Voglio che Endymion sopravviva e veda come noi ci impossessiamo della sua Serenity e del cristallo d’argento, e poi gira voce che sia un intrepido e coraggioso cavaliere… Voglio avere il piacere di misurare il suo coraggio di persona, e ridere di gusto, quando l’avrò ucciso con le mie stesse mani… Ma ci pensi? L’intrepido e coraggioso Principe Endymion, l’erede al Trono della Terra, ucciso da un Dio! AH AH AH AH AH!-

 

-Capisco padre. Sarà come voi desiderate… Quando la glaciazione avrà raggiunto e attaccato Marte, farò in modo che salti la Terra e attacchi i pianeti successivi e il Sole.-

 

-Bene Icarus. Sono fiero di te. Dopo che tutti i nostri avversari saranno sterminati, non ci saranno più ostacoli affinché tu possa assoggettare Serenity e usare il suo cristallo!-

 

A queste parole, seguì un’altra gelida risata, che risuonò ed echeggiò per tutta la sala, e che come un alito di vento gelido, spense le poche candele che donavo una fioca luce all’enorme e fredda sala del trono.

                     

                             *******************

 

Nel frattempo, al Tempio scintoista…

 

Come aveva previsto Chronos, erano ancora tutti riuniti nella Sala del Fuoco Sacro.

 

Rea era assorta nella sua meditazione.

Marta, stava accarezzando, per rilassarsi, ormai da un’ora, il pelo di Artemis, come faceva sempre quando era nervosa.

Yaten giocava con alcune sue ciocche bionde con una mano, mentre teneva la mano libera sulla spalla destra della ragazza, come a infonderle coraggio.

Ami, Luna e Yaten stavano armeggiando già da un po’ col mini-computer della ragazza cercando di far progressi con le indagini ma senza risultato.

Morea, disegnava con le dita disegni immaginari sul pavimento in parquet;

Ottavia, se ne stava in silenzio, con la testa tra le ginocchia, le braccia a cingere le gambe.

Stava ancora piangendo, in silenzio.

Era sempre stata molto legata a Sidya, e vederla morire era stato orribile, e come se non bastasse, ora anche la sua Principessa stava male.

Milena stava pensando a come fermare la glaciazione.

Se non fossero riusciti a fermare i ghiacci, il prossimi pianeti sarebbero stati Nettuno e Urano, e ciò sarebbe significato la morte sua e di Heles.

Non poteva permetterlo.

Doveva resistere per proteggere la sua Principessa e per aiutare le sue compagne, per aiutare lei, Heles, alla quale era profondamente legata.

Gli stessi pensieri, più o meno, affollavano la mente della dura Heles, che seppur sempre fredda e distaccata all’apparenza, dentro stava soffrendo terribilmente per ciò che stava accadendo.

Ad un certo punto, la guerriera di Venere, disse:

 

-Ehi ragazzi… Non credete che sia opportuno chiamare Marzio per sapere come sta la nostra Bunny?-

 

-Non ti preoccupare Marta, ora sto bene…-

 

Tutti si voltarono di scatto verso la provenienza di quella voce, e videro Marzio e Bunny vicini, l’uno a cingere la schiena dell’altra, in un abbraccio dolce quanto protettivo, e al loro fianco, Chronos.

La ragazza dai lunghi codini biondi disse:

 

-Abbiamo delle novità amici… Forse abbiamo un’alternativa ai cristalli…-

 

 

Ciao a tutte!

Ed ecco il decimo capitolo…

Che ve ne pare di questa soluzione?

Chronos ha detto che non è sicura, ma che un tentativo va comunque fatto

Voi che cosa ne pensate?

Riuscirà Bunny a sconfiggere Tempus ed Icarus con lo scettro della Regina Artemisia?

Come saranno mai questi mostri che Tempus vuole inviare sulla Terra, per indebolire le guerriere e annientarle poi definitivamente congelando ogni pianeta?

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!

 

Ringraziamenti:

 

Silviasilvia: Ciao amica mia! Grazie per aver letto in anteprima in privato, questo capitolo e per avermi consigliato di pubblicare, (o meglio, insistito!) anche se non mi convinceva tanto! Grazie mille per tutto!

 

Kaninchen: Ciao! E si mia cara, le tue recensioni mi piacciono! Tu dici di fare sul serio ma forse non te ne rendi neanche conto… Sei troppo simpatica! Sono felice che il nono capitolo ti sia piaciuto e spero di non averti delusa con questo. Come vedi hai indovinato! La soluzione di cui parla Chronos è un’arma lunare! Per il fatto che Bunny disperata che a te fa ridere, o che quando sta morendo tutti le chiedono urlando di non lasciarla che pure ti diverte, beh si, ho pensato che sei pazza…! No dai, scherzo! Non penserei mai una cosa simile. Per quanto riguarda Chronos, d’ora in poi sulla Terra userà le porte, così non interromperà niente! Hi hi hi Tuttavia la tua recensione mi ha colpita molto. Vedi, anche io ho passato moltissimo tempo in ospedale, e la cosa non è finita. Ho dei problemi di salute e giro molti ospedali da quando sono nata in pratica, quindi posso capirti benissimo! Conduco una vita normalissima, anche se ho tanti piccoli problemi, vivo come gli altri. Ti ringrazio tanto per questa recensione, e sono contenta che riponi la tua fiducia in me! Grazie davvero!

 

Tappetta: Ciao cara! Non preoccuparti se non hai potuto recensire in tempo reale gli ultimi aggiornamenti, anzi spero che ora con il tuo PC vada tutto bene. Grazie mille per il tuo commento, sono contenta che gli ultimi capitolo ti siano piaciuti, grazie!

 

ISA1983: Ciao! Tranquilla, non è problema se non hai potuto pubblicare, ora l’hai fatto no? Sono contenta che la storia ti piaccia sempre, e scusa non volevo farti spaventare con lo svenimento di Bunny! Però, per ora, lei e Chibiusa stanno bene no? Per Chronos, è vero, dovrebbe usare le porte, e Marzio glie l’ha fatto notare… hi hi hi! Che ne pensi della sua soluzione? Grazie per il tuo commento!

 

Stella93mer: Ciao! Non ti preoccupare, anche io ora che sono ricominciati i corsi all’università non ho più molto tempo per stare al PC. Tutto il giorno sembro una trottola! Eh, la vita universitaria è frenetica...! Ti ringrazio tanto per la recensione, spero che la soluzione ti sia piaciuta!

 

Kaoru: Ciao! Non ti preoccupare, non mi stressi affatto e non era mia intenzione offenderti riguardo alla recensione. Se ho detto qualcosa di sbagliato mi dispiace, scusami. Ti ringrazio per il tuo commento! Come vedi Bunny e la piccola Lady stanno bene per il momento e la soluzione di cui parlava Chronos è un arma lunare. Che cosa ne pensi? Grazie mille!

 

Romantigirl: Ciao cara! Ed ecco l’alternativa ai cristalli di Bunny e Marzio: il primo scettro lunare, lo scettro della prima regina del Regno Argentato. Ti è piaciuta l’idea? Grazie mille per il tuo commento amica mia!

 

Chichilina: Ma ciao! La tua recensione mi ha fatto sorridere! In effetti Chronos dovrebbe usare le porte quando si trova sulla Terra. Carina l’idea della disponibilità! Hi hi hi! Se non fosse stato per Marzio il nostro simpatico vecchietto avrebbe continuato a materializzarsi di qua e di la indisturbato, rischiando veramente di far venire un colpo a qualcuno o di capitare in momenti meno opportuni…! Beh, però per ora lo perdoniamo no? In fondo ha portato una buona notizia! Grazie mille per il tuo commento!

 

Nami Akimoto: Ciao! Grazie! Sono contenta che la mia storia ti stia affascinando sempre più! Bunny e Chibiusa, come hai potuto vedere stanno bene il barlume di speranza cui accennava Chronos è il primo scettro lunare. Per Marzio hai ragione, nella realtà ci sono solo ragazzi innominabili! Grazie mille per il tuo commento!

 

Luisina: Ciao cara! Innanzi tutto complimenti per il tuo aggiornamento, mi è piaciuto molto! Per Chronos hai ragione, tempismo perfetto! Anche io, per ragioni personali ODIO gli ospedali, ma non volevo descrivere un dottore burbero, antipatico o troppo severo, la povera Bunny già sta ansiosissima! Sono contenta che ti stia simpatico il nostro Watanabe, ho raggiunto il mio scopo! Spero di aver soddisfatto anche la tua ultra curiosità riguardo la soluzione per sostituire i cristalli. Grazie mille!

 

Jaj984: Ciao! Mi spiace ma Tempus non accelerato la gravidanza, per ora l’era glaciale basta e avanza! Per fortuna Bunny e Chibiusa stanno bene e come vedi in alternativa ai cristalli c’è questo scettro leggendario. A quanto ho capito, non vedi l’ora che Chibiusa nasca per essere coccolata dalle ragazze… Beh ci vorrà un po’ di tempo in fondo Bunny è solo al quarto mese di gravidanza… Spero che fino a quel momento continuerai comunque a seguirmi! Grazie mille cara!

 

Sailorgiola: Ciao! Non ti ho delusa, meglio così. Hai ragione, nella realtà ci sono XXX quindi è bello (molto bello) sognare! Sono contenta che il nono capitolo ti sia piaciuto, grazie mille!

 

Grazie ad anninachan per aver inserito la storia tra i preferiti e grazie mille a chi legge soltanto.

 

A presto!

 

Baci baci baci!

 

Luciadom

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Capitolo 11
*** Un sogno rivelatore ***


Bunny, ancora abbracciata a Marzio, guardava tutti sorridendo dolcemente, quasi come una madre sorride ai suoi figli, per tranquillizzarli riguardo le loro paure o i loro incubi

Un sogno rivelatore

 

 

Bunny, ancora abbracciata a Marzio, guardava tutti sorridendo dolcemente, quasi come una madre sorride ai suoi figli, per tranquillizzarli riguardo le loro paure o i loro incubi.

Ciò che aveva appena detto, aveva lasciato tutti stupiti, ma allo stesso tempo, li aveva anche un pò tranquillizzati.

Tutti sapevano che cosa avrebbe rischiato Bunny, se avesse usato il cristallo d’argento in battaglia, e aver saputo che forse era stata finalmente trovata un’alternativa ai cristalli, aveva alleggerito un pò l’angoscia che tutti provavano.

Lei, che a prima vista poteva sembrava così fragile, indifesa, vulnerabile, era in realtà la Guerriera più potente, che grazie ad un cristallo, era sempre stata in grado di proteggere e salvare l’intera umanità dal male, anche a costo della sua stessa vita.

Le volevano tutti un bene dell’anima, era molto importante per loro:

anche se era sempre stata un pò pasticciona e sbadata, era una grande amica, sempre piena di vita e pronta ad aiutare gli altri.

Era la loro Principessa e futura Regina, era la loro guida.

Nessuno di loro, sarebbe stato più lo stesso, senza la sua vitalità, le sue allegre risa, i suoi sorrisi, la sua dolcezza, il suo altruismo.

E pensare che anche pochi mesi prima, avevano avuto lo stesso timore di perderla, a causa di quel maledettissimo incidente…

Le erano stati sempre accanto, e durante il coma, avevano cercato di stimolarla in tutti i modi possibili pur di risvegliarla, pur di farla ritornare tra loro…

Allora si era risvegliata, ce l’aveva fatta, ma adesso?

 

Bunny e Marzio, seguiti da Chronos, si avvicinarono al gruppo al centro della sala, e nell’atto di sedersi, Bunny stava per iniziare il suo racconto, quando vide piombarsi addosso tutte le sue amiche.

Marta, nel correre in contro alla ragazza, aveva quasi buttato a terra il povero Artemis, che riuscì a malapena ad atterrare sulle quattro zampine senza farsi male, data la “delicatezza” con cui la sua padroncina l’aveva lasciato andare:

 

-Ehi! Attenta! Non sono mica un micio di pezza!-

 

Con quest’affermazione, il povero gattino malcapitato, cercò di lamentarsi con la sua padrona, ma non ricevette alcuna risposta, perché Marta, era troppo impegnata a dedicarsi a Bunny, infatti, abbracciando forte la sua amica, disse con le lacrime agli occhi:

 

 

-Oh! Grazie al cielo stai bene! Oh amica mia! Tu non sai che spavento ci hai fatto prendere quando sei svenuta! Anche Chibiusa sta bene vero? Non ci sono stati danni in seguito alla caduta?-

 

Amy, sorridendole dolcemente, continuò:

 

-Eravamo in pensiero sia per te che per la piccola Chibiusa, che cosa ti hanno detto in ospedale?-

 

-Lo so io che le hanno detto! Che ha la pelle dura, e che anche la Piccola Lady non ha intenzione di dar problemi, e che vuole nascere a tutti i costi!... Non è vero?-

 

Heles, con quelle parole, aveva cercato di sdrammatizzare, per allentare un pò la tensione.

 

-Sto bene amiche mie, non vi dovete preoccupare per me. Più o meno è andata come ha detto Heles. La gravidanza procede bene, conoscete tutti Chibiusa, farebbe di tutto pur di venire al mondo! Non dimenticate che anche lei è una Guerriera Sailor, è Sailor Chibiusa! Tuttavia, il dottore mi ha consigliato di fare degli esami del sangue, e quando andrò dal ginecologo per la prossima ecografia, tra due settimane, dovrò portargli i risultasti delle analisi, e parlargli del mio mancamento. Il Dottor Watanabe mi ha consigliato anche di prendere dell’acido folico. Io fin’ora non ne ho fatto uso, perché sono stata sempre piuttosto bene, a parte un pò di nausea e un pò di stanchezza, ed è stato tutto merito del cristallo d’argento credo…-

 

-Bene! Due buone notizie allora! Un’ eventuale alternativa ai cristalli, e tu, e la nostra Principessina, state bene…Meno male!-

 

disse Marta accarezzando il ventre dell’amica, poi, sorridendo maliziosa e rivolgendosi a Chronos, disse:

 

 -E in più stavolta, voi Chronos, non siete apparso dal nulla e all’improvviso, rischiando di farci venire un infarto, almeno non qui da Rea ma a casa di Bunny… Avete viaggiato in auto con Marzio e Bunny? Comodi i mezzi terrestri?-

 

Marta aveva esordito con una delle sue gaffe, quella ragazza non sarebbe mai cambiata!

In cambio ricevette un’occhiataccia da tutti, Chronos compreso, che disse sospirando sommessamente:

 

-Non sei l’unica che me lo ha fatto notare oggi, Guerriera di Venere… Tranquilla, sulla Terra userò le porte per entrare, come voi…-

 

Resosi conto della gaffe fatta, Marta arrossì tutta, e abbassò lo sguardo colpevole, balbettando:

 

-Per.. Perdonatemi, io non… Non volevo oltraggiarvi, io…-

 

-Non importa Sailor Venus, lasciamo correre… Ora come ora, siamo qui per parlare di questa soluzione alternativa ai cristalli, credo che sia più importante parlare di questo, e non del mio modo di apparire, no?-

 

-Si…-

 

Rea, seria, disse:

 

-Di che si tratta?-

 

A questo punto, la conversazione coinvolse tutti i presenti.

Tutti si avvicinarono di più ai nuovi arrivati, disponendosi in maniera tale da formare un cerchio, e quando Bunny ritenne giusto parlare, chiese a Chronos di far apparire l’antico manoscritto lunare.

L’anziano, fece subito come gli era stato chiesto di fare, e disse:

 

-Questo che vedete è un antichissimo manoscritto lunare, che tratta come dice il suo titolo in latino, “Magnae Reginae Lunae”, di tutte le grandi Regine del Regno Argentato…-

 

Stavolta, quando Chronos aprì il libro alla pagina segnata dal cordoncino, lo poggiò sul pavimento, al centro del cerchio, per fare in modo che tutti potessero vedere di cosa si stava parlando.

Tutti videro ammirati la raffigurazione di quella donna bellissima ed eterea, dallo sguardo così profondo, il portamento regale, un sorriso così dolce da scaldare il cuore… Somigliava tanto a Serenity…

Chronos, continuò:

 

-Questa donna, è un’antenata della Principessa, è la prima leggendaria Regina della Luna, la Regina Artemisia. Quello che vedete stretto tra le sue mani, è il primo scettro lunare. Si tratta di un’arma leggendaria, c’è chi dubita persino della sua esistenza. Si narra che la Regina Artemisia, lo usò per sconfiggere un nemico molto potente, Tarabas, intenzionato ad impossessarsi del Regno Argentato. Dopo averlo sconfitto, sembra che lo scettro si sia incarnato nel suolo della Luna, e da allora non è stato più ne visto ne toccato da nessuno…Lo scettro può essere utilizzato solo da una lunare di stirpe reale, e la leggenda dice anche, che dalla lotta contro Tarabas, lo scettro assorbe le anime e i poteri di tutte le Regine dopo la loro morte, potenziandosi sempre più…-

 

Ami, che come tutti aveva seguito il racconto affascinata, disse:

 

-Ma perdonatemi. Come mai, lo scettro, non si è mai rivelato alla Principessa fino ad oggi? E come faremo a trovarlo quando ci servirà contro Tempus ed Icarus?-

 

Chronos fece sparire il manoscritto e disse:

 

-Lo scettro si rivela solo se estremamente necessario. Se fin’ora non ne avete avuto notizia è perché primo, tutti pensavamo si trattasse solo di una leggenda, secondo, perché le armi che avete utilizzato per tutti questi anni, evidentemente, sono bastate contro gli avversari che avete affrontato, e quindi non ce n’è stato bisogno…-

 

Milena portò una mano al mento pensierosa, e disse:

 

-Uno scettro leggendario… Ma apparirà di sicuro di per sé o la Principessa dovrà dirigersi sulla Luna?-

 

-Purtroppo questo non lo so Sailor Nettuno. Come vi ho detto, appare solo in casi di estrema necessità… Vedete, il fatto è che non sono sicuro che lo scettro possa funzionare… Inoltre, il manoscritto, in parte è rovinato e non mi dice altro, quindi può anche darsi che per invocare lo scettro, bisogni pronunciare qualche antica formula, così da procurarcelo in qualsiasi evenienza, o qualcosa di simile… Purtroppo non posso dirvi altro, mi spiace.-

 

Morea, fissandolo, disse con le braccia conserte:

 

-Non potete tornare in dietro nel tempo, per avere maggiori informazioni a riguardo?-

 

-Potrei Sailor Juppiter, ma è rischioso. Ora che mio fratello ha aperto quel varco spazio-temporale, ha alterato gli equilibri del cosmo, dello spazio e del tempo, e l’apertura di un nuovo varco, anche se da parte mia, potrebbe degenerare le cose. La situazione è già critica così, ed è meglio non rischiare di creare ulteriori danni…-

 

Heles, si alzò in piedi, decisa, e stringendo i pugni, disse rivolta a tutti:

 

-Comunque ora dobbiamo stare sempre all’erta, non dobbiamo mai abbassare la guardia. Dobbiamo proteggere la nostra Principessa da quell’energumeno psicopatico di Tempus e da suo figlio!-

 

-Si!-

 

Tutti risposero in maniera secca e decisa, con, dopo la notizia dello scettro della Regina Artemisia, una nuova speranza nel cuore.

 

Intanto, fuori, si era fatto buio.

Era ormai sera e su consiglio di Chronos, ognuno tornò a casa propria per riposare.

Ormai, erano in battaglia, e anche se sarebbero dovuti stare sempre all’erta, non sarebbero stati abbastanza efficienti se esausti.

A mano a mano, tutti si congedarono facendo ritorno alle loro case, fino a quando, al Tempo con Rea, rimasero solo Bunny e Marzio.

Prima di tornare nella sua dimensione, Chronos fece materializzare tra

le sue mani, un medaglione in oro bianco, non eccessivamente grande, finemente decorato con delle rifiniture, pendente ad una catenina dalla maglia intrecciata, sempre in oro bianco, con all’interno un orologio.

Consegnandolo a Bunny, disse:

 

-Tenete Principessa, portatelo sempre con voi. Il medaglione si illuminerà quando dovrò materializzarmi sulla Terra, in modo tale da trovarvi… Come dire, preparati… Ora andate a casa, voi più di chiunque altri non potete affaticarvi, se vi siete anche sentita male, e meglio che andiate a riposare…-

 

-Va bene, vi ringrazio…-

 

-Principe Endymion, vi ringrazio per il passaggio in… Come si chiama? Ah si auto! A presto Vostre Maestà!-

 

Così dicendo, l’anziano Dio del Tempo sparì in una luce bianca.

 

Quando furono a casa, Bunny e Marzio andarono direttamente a letto.

Erano esausti, era stata una giornata difficile, e sarebbe stata purtroppo, solo la prima di una serie di giornate dure e sofferte.

L’indomani Marzio avrebbe avuto il turno di mattina in ospedale, e si era accordato con le ragazze, affinché qualcuna facesse compagnia a Bunny, per proteggerla qualora ce ne fosse stato bisogno, almeno fino a quando lui, non si sarebbe precipitato sul posto.

I due giovani, abbracciati a letto, prima di cedere a Morfeo, si ritrovarono a discutere di nuovo dello scettro di Artemisia.

Bunny, disegnando qualcosa di immaginario sul petto di Marzio, con la punta delle dita, disse:

 

-Credi che funzionerà?-

 

Marzio, giocherellando col ciondolo di Chronos, che Bunny aveva appeso al collo, disse ironicamente:

 

-Che cosa Testolina buffa? Lo scettro leggendario o il ciondolo di Chronos per avvertirci del suo arrivo e non capitare in momenti sbagliati?-

 

-Stupido!-

 

-Ma dai Tesoro mio, scherzavo… So benissimo che ti stavi riferendo allo scettro!-

 

-Si si, ci credo… Ma credi che funzionerà si o no?-

 

-Lo spero tanto Amore mio…-

 

Le baciò i capelli color del grano e le accarezzò la schiena, poi le sussurrò dolcemente all’orecchio:

 

-Buona notte Principessa Serenity, sogni d’oro Amore mio!-

 

-Sogni d’oro anche a te adorato Principino mio!-

 

Si sorrisero, e si baciarono teneramente, dopodiché, entrambi crollarono tra le braccia di Morfeo.

 

 

Qualche ora dopo…

 

Bunny si trovava sulla Luna.

Guardandosi attorno poteva vedere i resti del Regno Argentato…

Quel poco che ne rimaneva, era riuscito a sopravvivere, in tutti quei secoli, per due ragioni:

primo, perché sulla Luna, non essendoci atmosfera, non c’è rischio di corrosione o quant’altro, e secondo, grazie al cristallo d’argento.

Era stato lo stesso cristallo d’argentato ad aver celato, in tutti quegli anni, i resti del palazzo lunare, agli astronauti e agli studiosi terrestri.

Bunny si era accorta di indossare le vesti di Serenity, e tuttavia, continuava a guardarsi intorno stupita, chiedendosi:

 

-Ma come sono finita sulla Luna? Tra le macerie del mio Regno?-

 

-Ti stavo aspettando Principessa Serenity! Ben tornata sul tuo Satellite!-

 

Serenity, leggermente spaventata, si voltò in direzione di quella voce e vide delinearsi a poco a poco, una sagoma, forse di una donna, circondata da un aurea di luce e purezza.

Si tranquillizzò.

Percepiva bontà e amore provenire da quella sagoma non ancora perfettamente definita, e quando poté capire di chi si trattava, sorrise e abbassò lo sguardo, inchinandosi poi in segno di devozione:

 

-Regina Artemisia… Sono onorata di trovarmi al vostro cospetto. Ditemi, vi sto parlando in un sogno?-

 

-Si Principessa…Alzati pure…-

 

Serenity, alzandosi, la guardò negli occhi:

erano così profondi, penetranti, ma al contempo erano dolci, materni…

Notò che quella donna, dal vivo, era ancora più bella.

La sua pelle, era così chiara, che sembrava riflettere la luce, quasi come fa un cristallo.

Il lungo abito bianco, in seta, le fasciava un corpo bellissimo e perfetto.

Artemisia, rivolgendosi in tono quasi materno a Serenity, le disse:

 

-Ti ho osservata in tutto questo tempo. Sei una grande Guerriera, e tua madre, la Regina Selene, è fiera di te. Il suo Regno, una volta ricostruito, non potrebbe avere una Regina migliore di te: sei fiera, orgogliosa, bellissima, dolce, altruista, coraggiosa…Sarai anche una madre perfetta, premurosa, severa quanto basterà per mantenere la tua bimba sempre sulla buona strada…Nessuna più di te, può governare i Regni della Terra e della Luna, Serenity…-

 

-Voi mi lusingate… Ma ditemi, mi avete convocata in questa dimensione onirica per parlarmi del vostro scettro? Quello di cui sono a conoscenza, è leggenda o verità?-

 

-Ti ho convocata proprio per questo Serenity… La leggenda dice il vero. Solo i reali lunari possono usare lo scettro di cristallo e solo se necessario. Quando sconfissi Tarabas, lo scettro venne assorbito dalla Luna, e da allora assorbe anche gli spiriti e i poteri di tutte noi Regine, dopo la nostra morte, come già sai…Ma questa volta lo scettro deve essere invocato, non c’è tempo da perdere! Non possiamo aspettare che la Luna lo liberi e che appaia di per sé…-

 

-Che cosa devo fare?-

 

-Invocalo con questa formula: “Mihi, Sceptrum crystallinum!” E’ latino e vuol dire “A me, Scettro di cristallo!”. Invocalo quando ne avrai bisogno, ma bada, solo se ne avrai veramente bisogno… Quando dovrai usarlo, dovrai dire: “Robur Sceptri crystallinum“! Che vuol dire: “Potere dello scettro di cristallo!”-

 

-Si, capisco… Ma funzionerà mia Regina?-

 

-Questo dipende solo dalla grandezza del tuo coraggio, e dalla purezza del tuo cuore Serenity…-

 

-Il mio coraggio e il mio cuore? Basteranno ad infondere maggiore potere allo scettro?-

 

-Si mia cara. So che ne sari all’altezza. Devi stare molto attenta però. Il suo potere è quasi uguale a quello del cristallo d’argento. Devi essere molto cauta, per te e per la Piccola Lady-

 

-Lo so Maestà… E’ per la mia bambina che ho maggiormente paura, non per me…-

 

-Ce la farai mia cara… Ora devo andare, il mio Tempo a disposizione per te è scaduto… Ti rendo gli omaggi di tua madre. Mi ha detto di riferirti che sarà sempre con te, e che ti ama più di ogni altra cosa… Anche lei, come me, sa che ce la farai, come sempre… Tieni a mente le formule e invoca lo scettro solo se necessario… Abbiamo fiducia in te Serenity, sappiamo che non ci deluderai e che salverai ancora una volta l’universo… Addio dolce Principessa!-

 

-No! Un momento! Non potete andarvene così! Aspettate! ASPETTATE!-

 

Bunny si svegliò di soprassalto, urlando.

Era sudata, aveva l’affanno…

Marzio, svegliatosi di colpo anche lui, disse apprensivo poggiandole le mani sulle spalle e scuotendola leggermente:

 

-Bunny! Che c’è? Stai male, che è successo?-

                                                       

Dopo aver respirato a fondo, con una mano sul petto e un’altra sul ventre, Bunny lo guardò e disse:

 

-La Regina Artemisia mi è apparsa in sogno… Ora so come invocare lo scettro leggendario…-            

 

 

 

Ciao a tutte mie cara lettrici!

Ed eccoci giunte alla fine dell’undicesimo capitolo.

Grazie a tutte per i complimenti!

Mi ha fatto molto piacere sapere che l’idea dello scettro vi è piaciuta.

E ditemi: che cosa ve ne pare dell’uso del latino?

Spero vi sia piaciuto anche questo nuovo aggiornamento, e spero di  non aver deluso nessuna di voi.

Comunque, avete ragione:

Chronos deve imparare ad usare le porte!

Non può apparire e scomparire come se niente fosse!

Potrebbe, non solo far venire un infarto del miocardio a qualcuno, ma anche, come avete detto tutte, interrompere, ehm… “momenti di coccole”!

Tuttavia, a poco a poco, sta imparando no?

Hi hi hi!

 

Ringraziamenti:

 

Stella93mer: Ciao cara! Sono proprio contenta di averti incuriosita!

Volevo trovare un’idea nuova, un qualcosa che non fosse già stato pensato, nemmeno nello stesso Anime e a giudicare dai commenti di tutte voi, ci sono riuscita! Meglio così! Marzio e Bunny sono sempre dolcissimi, è vero… Ah, l’amore! Grazie per la tua recensione!

 

Maryusa: Ciao! Ebbene, ecco come trovare lo scettro! Grazie per il commento, e sei molto gentile a dire che la mia storia ti intriga sempre più, grazie davvero!

 

Kaoru: Ciao! Come va la gamba? Spero meglio. Nel rispondere alla tua recensione, volevo dirti: meno male, non ti ho offesa, che sollievo! Sai, ogni tanto non collego la spina del cervello! Però forse avevi ragione con la tua frase sullo stress: con l’università sto leggermente impazzendo! Comunque, come sempre, le tue recensioni sono bellissime! Sono contenta di averti affascinata con la storia dello scettro! Staremo a vedere se funziona! Poi… Simpatico Chronos in auto eh? Come hai detto tu stessa ho voluto sdrammatizzare. Il mio obbiettivo era appunto questo, per non rendere la storia troppo deprimente.

Spero d’esserci riuscita anche in questo capitolo.

Grazie mille cara!

 

ISA1983: Ciao! Il tuo annuncio è stato letto dalla stessa Regina Artemisia a quanto pare! Ora Bunny sa come invocare lo scettro, ma deve farlo solo se estremamente necessario… Chronos deve imparare a ad usare le porte, o quanto meno ad avvertire, ed è anche per questo che ha ideato quel ciondolo… Che dici, magari possiamo fargli un auto personale per quando deve stare sulla Terra? Hi hi hi! Grazie mille per la tua recensione cara!

 

Nami Akimoto: Ciao! Ebbene hai indovinato! La leggenda dice il vero! Chissà, può darsi che lo scettro sia davvero la soluzione a tutti i problemi dei nostri eroi! Sono contenta che questo capitolo ti sia piaciuto, grazie mille cara!

 

Chichilina: Ciao! Beh, grazie mille per i complimenti alla mia fantasia! Mi fa piacere che sia l’idea dello scettro sia l’idea di Chronos in giro in auto ti sia piaciuta! Grazie amica mia!!!!

 

Anninachan: Ciao! Grazie. Anche se questa è la tua prima recensione mi ha fatto piacere, così come mi ha fatto molto piacere il fatto che segui già da tanto la mia storia e che l’hai inserita nei preferiti! Grazie davvero! Sono contenta che il mio modo di scrivere ti coinvolga e ti appassioni a tal punto! E dato che muori di curiosità ecco un nuovo capitolo! Spero ti sia piaciuto! Grazie mille!

 

Jaj984: Ciao! Hai ragione, Chronos deve usare le porte e glielo stanno facendo notare proprio tutti! Marzio, Bunny, Marta… Hi hi hi! Marzio e Bunny non “si stavano scambiando coccole”, ma effettivamente arrivare in “quel momento” sarebbe stato imbarazzante per tutti! Grazie per il simpaticissimo commento!

 

Dinny: Ciao! Ecco, non ti ho fatto attendere. Eccomi con un nuovo capitolo, con qualche informazioni in più sullo scettro. Sono contenta che il precedente ti sia piaciuto, spero di averti colpita anche con quest’ultimo aggiornamento! Ciao e grazie!!!

 

Tappetta: Ciao cara! Grazie, mi rallegra sapere che ti incuriosisce la potenza dello scettro. La nostra povera Bunny purtroppo dovrà soffrire ancora, ma chissà che lo scettro non l’aiuti! E Chibiusa potrebbe aiutarla dici? Beh vedremo… Grazie per la tua recensione carissima! Ciao!

 

Romantigirl: Cara amica mia! Che dolce che sei! Sapere che adori persino il mio modo di scrivere per me è un estremo piacere, mi sproni ad andare avanti! Sono contenta che ti piaccia l’idea dello scettro ma lo sono ancora di più se riesco veramente a farti sentire sulla pelle ciò che sentono i personaggi… A dire il vero, ho sempre paura di non dare alle mie storie abbastanza spessore psicologico! Cercherò tuttavia di migliorare sempre più, ed è anche grazie a tutti i vostri incoraggiamenti che non mollo. Grazie amica mia!

 

Luisina: Ciao carissima! Per non farti morire di curiosità ecco un altro aggiornamento. Mi perdoni se non riesco ad essere sempre velocissima? Tempus ed Icarus ti stanno antipatici eh? Beh non devi scusarti in fondo sono i cattivoni della situazione! Nemmeno a me sta tanto simpatico il tuo Randis, anzi adesso c’è anche la madre che vorrei fare a pezzettini! Magari faccio lei a cubetti e Randis a fettine… Mi dai il permesso? Ti prego!

A quanto pare ti sta simpatico Chronos (anche il suo tempismo!). Beh, almeno un fratello doveva essere buono no? Grazie mille del tuo commento cara, spero che anche questo commento ti sia piaciuto. Grazie amica!

 

Silviasilvia: Ciao Sì! Grazie per i tuoi complimenti! Hai ragione, Chronos è un soggettone, e quella di comparire dove, come e quando vuole è una brutta abitudine che va corretta. E gliel’abbiamo fatto notare no? Almeno gli infarti provocati dalle sue apparizioni, preveniamoli! I nostri eroi hanno già troppi guai! Grazie per il sostegno e i consigli che mi dai sempre!

Scusami se sono ripetitiva ma non mi stancherò mai di dirtelo:  grazie grazie grazie!

 

Sailor Uranus: Ciao cara, scusami se ti ringrazio tardi ma ho visto solo ora il tuo commento! Grazie per lasciare qualche commento qua e la anche se hai scoperto la storia in ritardo e non sei ancora arrivata alla fine. Mi fa piacere sapere che ti interessa sempre più e spero continuerai a seguirmi!

Però non farmi avere la responsabilità che poi la notte non dormi! Scherzo! Grazie mille!

 

Ringrazio tanto anche chi legge soltanto senza lasciare commenti.

 

Grazie a tutte!

 

Un abbraccio

 

Luciadom

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** L'arrivo di Lady Vypra ***


L’arrivo di Lady Vypra

Ciao a tutte!

Perdonatemi se mi sono fatta attendere per questo aggiornamento, ma come alcune di voi sapranno, questo per me è un periodo un pò particolare, e ne è testimonianza la One shot che ho pubblicato pochi giorni  fa, “Io non sono sola!”

Ringrazio: Dreaming, ISA1983, Kaoru, Silviasilvia, Kaoru, Dinny, Jordy Klein, Maryusa, Bunnyguida e Luisina, che l’ hanno letta e commentata, e in particolare, Silviasilvia e Kaoru, che l’hanno anche aggiunta tra i preferiti.

Devo dirvi anche, che d’ora in avanti, gli aggiornamenti saranno un pò più dilazionati nel tempo, perché mi sono stati aggiunti atri due corsi all’università e quindi ora mi ritrovo impegnata a tempo pieno, tutti i giorni, mattina e pomeriggio, avendo così di conseguenza, un pò di tempo libero da dedicare alle fanfic, solo nel week-end.

Cercherò comunque di aggiornare almeno una volta alla settimana.

Nonostante ciò, spero che continuerete comunque a seguirmi in tante e fedeli, come avete fatto fino ad ora.

Grazie di tutto!

Vi auguro ora una buona lettura, sperando di non deludervi.

 

 

L’arrivo di Lady Vypra

 

 

Marzio, seduto ad un tavolino del Bar vicino al Pronto Soccorso, con sguardo cupo, stava girando e rigirando il suo caffè ristretto, ormai da dieci minuti, ripensando a quanto accaduto il giorno prima:

la morte improvvisa di Sidya, la proiezione di Icarus attraverso il Fuoco Sacro, il malore di Bunny, la corsa in ospedale, l’apparizione di Chronos una volta tornati a casa, e la successiva scoperta dello scettro di cristallo, e infine l’apparizione a Bunny, durante la notte, in sogno, della Regina Artemisia.

Era stata davvero una giornata estenuante…

Durante la notte, Bunny si era svegliata urlando, sudata, con un forte affanno, e quando finalmente si era calmata, gli aveva detto di aver avuto in sogno, altre informazioni riguardanti lo scettro.

La Regina Artemisia, aveva confermato quanto detto dalla leggenda e le aveva rivelato antiche formule in latino per invocarlo, ma le aveva detto anche di usarlo solo se estremamente necessario.

Quanto ancora avrebbero dovuto attendere allora?

Inoltre La Regina Artemisia, aveva detto a Bunny, che lo scettro di cristallo ha un potere quasi pari a quello del cristallo d’argento.

E allora qual’ era il vantaggio d’usarlo?

Che forse lo scettro non si sarebbe infranto?

O che, per lo meno, se anche ciò sarebbe successo, non essendo lo scettro strettamente legato al cuore di Bunny, lei non avrebbe rischiato di morire istantaneamente?

Incarnando gli spiriti di tutte le Regine, doveva essere un’arma molto potente, ma aveva comunque paura che Bunny usandolo, dando fondo a troppe energie, avrebbe ugualmente rischiato di perdere la vita.

I profondi occhi blu notte del ragazzo, fissavano il liquido scuro all’interno della tazzina, quasi a ricercarvi la soluzione a tutti i suoi problemi.

Tanti pensieri affollavano la sua mente, tante preoccupazioni…

Prima che lui uscisse per recarsi in ospedale e cominciare il suo turno, aveva atteso che arrivassero a casa sua Heles, Ottavia e Milena.

Le ragazze avrebbero fatto compagnia a Bunny, dandole una mano in casa per non farla affaticare, e contemporaneamente, l’avrebbero difesa, come accordato il giorno prima, in caso di pericolo.

Con le ragazze al fianco della sua Bunny, poteva stare tranquillo.

Le Guerriere del Sistema Solare Esterno erano sempre state più potenti delle altre, sapeva che Bunny era in buone mani, ma al solo pensiero che quel maledetto di Icarus, avrebbe potuto toccare, anche solo con un dito il suo angelo, o torcerle anche un solo capello, gli ribolliva il sangue nelle vene.

Socchiuse i denti, si morse il labbro inferiore e serrò le dita attorno al manico della tazzina, quasi a contenere così tutta la sua rabbia.

 

“Maledetto… Non ti permetterò di farle del male… Dovrai passare sul mio cadavere prima di poterla toccare, ma non credere di essere tanto potente da riuscirci Icarus!”

 

Il flusso dei suoi pensieri, venne interrotto da un suo collega:

 

-Marzio? Ehi Marzio! Ci sei? Il tuo caffè a quest’ora sarà diventato freddo e disgustoso!-

 

-Eh? Cosa? Scusa, hai detto qualcosa Mark?-

 

-Si, ho detto che il tuo caffè si è freddato. E’ da un quarto d’ora che siamo al bar, e che stai con la testa fra le nuvole girando e rigirando il caffè in quella tazzina. Stavo parlando con te di un paziente, ma a quanto pare non mi stavi ascoltando. C’è forse qualcosa che ti preoccupa?-

 

-No, cioè, si…Scusami Mark. Stavo pensando a mia moglie... Ecco, forse lo sai già… Ieri si è sentita male e siccome è incinta sono in pensiero per lei. Non vedo l’ora di finire il turno così corro subito a casa da lei…-

 

-No, non lo sapevo. Mi dispiace… Che cosa le è successo? Ora come sta?-

 

-All’improvviso mentre eravamo a casa di una nostra amica è svenuta, ma ora sta meglio. Tuttavia, siccome svenendo è caduta, l’ho subito portata qui in ospedale. L’ha visitata il Dottor Watanabe, che ci ha consigliato di fare degli esami più approfonditi e le ha fatto fare un prelievo. Tra due settimane, Bunny ha la prossima ecografia. Dovremo parlare al ginecologo del suo malore e portargli i risultati delle analisi, in modo tale da farci consigliare bene. A casa con lei adesso ci sono le sue amiche, quindi nel caso avesse bisogno d’aiuto non è sola, però… Beh… Si insomma sono in pensiero!-

 

Che cosa doveva dirgli? Che uno pazzo, un dio maligno voleva rapire la sua Bunny e governare l’Universo col cristallo d’argento? Perché no? Se voleva farsi ridere in faccia e passare per un pazzo visionario era una buona idea!

Il collega, dandogli una pacca sulla spalla, disse:

 

-Non ti preoccupare, vedrai che andrà bene. Aspettate una bambina o un bambino?-

 

-Una femminuccia, la chiameremo Chibiusa.-

 

-Su tranquillo amico mio! Vedrai che andrà bene. Io mi avvio in reparto, vieni anche tu con me?-

 

-Si eccomi, tanto questo caffè non si può più bere…-

 

Pagato il conto, i due medici si avviarono verso il reparto di neurologia:

durante il tragitto, Mark parlava a Marzio di chissà che cosa, di nuovo…

Le sue parole però, andavano al vento anche stavolta, perché Marzio non riusciva proprio a non pensare al giorno prima e a quello che sarebbe potuto essere il destino dell’umanità, se loro avessero fallito, se Bunny fosse stata rapita e il cristallo d’argento fosse finito in mani sbagliate...

No, non poteva permettere che ciò accadesse, non voleva!

Appena arrivati, il Dottore che si occupava della loro specializzazione, il Dottor Tanaka, lo stesso di turno mesi prima che aveva operato Bunny dopo l’incidente, andò subito incontro a Marzio, dicendo:

 

-Chiba! Ho saputo che tua moglie è stata male ieri, ora come sta?-

 

-Ora è tutto a posto Dottor Tanaka, la ringrazio per l’interessamento. Abbiamo fatto un prelievo per approfondire la situazione ma il Dottor Watanabe non ci ha allarmati. Evidentemente Bunny ha solo bisogno di un pò di tranquillità e di riposo, nel suo stato, bisogna stare attenti…-

 

“Come no! Che riposo! E che tranquillità! In fondo che cosa abbiamo di cui preoccuparci? Siamo solo in guerra contro delle divinità malvagie! Corro solo il rischio che Tempus ed Icarus la rapiscano…Di che mi preoccupo!?- pensò poi ironicamente tra se e se.

 

-Bene, meglio così… Ascolta, è arrivato un bambino che deve fare dei controlli di routine e poi deve fare la risonanza magnetica. Te la senti di seguirlo tu?-

 

-Si, certo Dottore.-

 

                                         *******************

 

Intanto, a casa Chiba

 

Le quattro ragazze erano sedute in salotto.

Bunny, aveva raccontato ad Heles, Milena ed Ottavia delle rivelazioni in sogno, avute quella notte.

Le guerriere del Sistema Solare Esterno avevano ascoltato in silenzio e con attenzione, ma allo stesso tempo preoccupate.

Ottavia disse:

 

-Ma se lo scettro deve essere invocato solo se necessario e ha un potere pari quasi quanto quello del tuo cristallo Principessa, qual è il vantaggio di usarlo? E’ stata la stessa Regina Artemisia a dire che non c’è tempo da perdere…-

 

-Non lo so Ottavia. Se la Regina, ha voluto convocarmi per rivelarmi le formule d’invocazione, raccomandandosi di invocare lo scettro solo se ne avrò assoluto bisogno, ci sarà un motivo. Forse perché è molto potente, infatti mi ha detto di essere cauta, e di stare attenta anche alla mia bambina. E’ strano lo so, ma se possiamo considerarla come un’ alternativa al cristallo d’argento, non ci resta che seguire le istruzioni della Regina…-

 

Milena, alzandosi, si avvicinò a Bunny e vi si inginocchiò di fronte, poggiandole le mani sulle spalle.

Le sorrise, e le disse con voce colma di dolcezza e rassicurazione, ma allo stesso tempo piena di determinazione:

 

-Vuol dire che fino a quando non se ne presenterà la necessità, tu non dovrai preoccuparti di nulla Bunny. Noi staremo sempre all’erta e conteremo solo sui nostri poteri. Purtroppo non possiamo sapere con certezza, quando ci sarà il prossimo attacco, e quindi non possiamo nemmeno organizzare per bene dei turni per stare accanto a te e per allenarci, ma non molleremo, questo è certo…-

 

-Oh Milena! Ma come fai ad essere così tranquilla? Ti rendi conto che se la glaciazione avanza senza ostacoli, il prossimo pianeta ad essere attaccato sarà il tuo? Ti rendi conto del fatto che se Nettuno viene completamente congelato, anche tu come Sidya…-

 

-Non ti preoccupare. La missione di noi guerriere è quella di proteggere te e il Principe, ad ogni costo. Vinceremo anche questa battaglia Bunny, non ti devi preoccupare…-

 

-Io non voglio perdervi! Non posso vedervi morire per l’ennesima volta per me, non posso! NON VOGLIO! Già Sidya non…-

 

Le lacrime improvvise non le permisero di continuare.

Si coprì il viso con le mani e pianse sommessamente.

Il dolore per la perdita della Guerriera di Plutone, la più saggia del gruppo, ma non la meno affezionata come amica, era ancora troppo forte.

 

Ottavia, dolcissima e tenera come sempre, le si avvicinò, anche lei con le lacrime agli occhi e l’abbracciò forte, dicendo:

 

-Si Principessa non ti preoccupare. Andrà bene. Non permetteremo ai nostri nemici di farti del male e ti prometto che staremo attente nel svolgere la nostra missione di difenderti.-

 

Chi l’avrebbe mai detto?

Quella ragazzina ancora minorenne,

all’apparenza così gracile, dolce, premurosa, persino cagionevole di salute, in realtà era Sailor Saturn, la guerriera della distruzione e della rinascita.

La sua potenza era seconda solo al potere di Serenity.

Una sua parola, un suo cenno, e un’intera galassia sarebbe andata distrutta.

Bunny si era sempre chiesta, come facesse Ottavia, a portare un peso così grande sulle spalle e nel cuore.

La futura Regina della Terra, sciolse l’abbraccio e guardò la ragazzina negli occhi, sorridendo malinconicamente, riuscendo solo a sussurrare:

 

-Grazie Ottavia…-

 

Non appena la ragazza ebbe pronunziato questa parola, un’improvvisa quanto violenta scossa di terremoto, sorprese le guerriere, che guardandosi l’una con l’altra, avevano già inteso cosa stava per accadere.

La scossa non durò che pochi secondi, al termine dei quali, Milena, prese subito tra le mani il suo specchio, per cercare di capire cosa stava accadendo.

Tutte le si avvicinarono serie:

lo specchio di Nettuno, illuminando la sua superficie riflettente, mostrò alla sua padrona, una donna dai lunghi capelli lisci e neri come la pece, raccolti in una coda alta.

Vestiva con un completino in pelle nera attillato e molto corto, e portava degli stivali sempre in pelle nera, che le arrivavano fino alle ginocchia, con la punta e con un vertiginoso tacco a spillo.

Dalla schiena, le partivano due lunghe ali da pipistrello, sempre nere.

Le mani, o meglio, le braccia, erano ricoperte da lunghi guanti neri, che le arrivavano fino a i gomiti.

Il colore del suo vestiario quasi stonava con la sua carnagione lattea.

Aveva gli occhi grandi e così chiari da sembrare quasi di ghiaccio;

sul viso, marchiato da una cicatrice che le percorreva in tutta la sua lunghezza la guancia destra, un’ espressione di compiacimento.

Dalle labbra si vedevano spuntare ai due lati, due denti aguzzi.

Un trucco molto pesante, costituito da un rossetto rosso rubino, e un ombretto viola, sfumato col nero, completava il tutto.

In una mano, stringeva un lungo scettro in pietra lavica, finemente rifinito nei minimi particolari.

Lo scettro era costituito da una lunga asta centrale, attorno la quale vi era una spirale, a alla cui sommità c’era un cristallo violaceo.

La donna in questione, sorrise malignamente e guardando dritto davanti a se, disse:

 

-Bene Guerriere Sailor! Io sono Lady Vypra. Vedo che lo specchio di Nettuno mi ha già localizzata! Grazie ai poteri telepatici che il mio padrone, Tempus, mi ha trasmesso, sono in grado di mettermi in contatto con voi, sempre, ma a quanto pare, voi non siete da meno…Ammetto che vi avevo sottovalutate… Perché visto che mi state osservando attraverso quello specchio, non provate ad allargare un pò la visuale del suo riflesso, per vedere dove sono e con chi?-

 

Stringendo i denti, Milena fece come le era stato chiesto di fare, e lo specchio mostrò loro il luogo dove Lady Vypra si trovava: una cava.

Con lei c’era un gruppo di persone: uomini, donne e bambini, terrorizzati, imploranti aiuto, intrappolati in una sfera di energia nera.

 

-Ho un messaggio per la Principessa Serenity! Se non vuole che questi insulsi terrestri muoiano per mano mia, le consiglio di presentarsi subito al mio cospetto, cosicché io possa portarla dal mio padrone al quale lei consegnerà senza esitazioni, il cristallo d’argento, a meno che lei non voglia avere il peso di altre morti sull’anima! Come si chiamava la Guerriera morta ieri? Ah si! Sailor Pluto! Ah ah ah ah ah!-

 

Così dicendo, allungando una mano verso i suoi prigionieri, vi lanciò contro dei raggi neri che aumentarono la potenza distruttrice della sfera d’energia, dopodiché, interruppe il collegamento telepatico dopo un’altra maligna e gelida risata.

Bunny era rimasta allibita.

Tremava, continuava a fissare la superficie dello specchio, vedendovi ora, solo il riflesso del suo volto.

Vide le lacrime rigarle il viso e si sentì stringere il cuore in una morsa.

Si alzò di scatto dal divano e disse poi con decisione rivolta alle guerriere:

 

-Forza guerriere, è giunto il momento di tornare in azione! Io chiamo Marzio, mentre voi avvertite le altre con i vostri sailorofoni!-

 

Ottavia, le si avvicinò e disse:

 

-No Principessa! E’ pericoloso! Andremo noi! Avvertiamo le altre guerriere e qualcuna rimarrà qua per difenderti, ma tu non puoi venire con noi, non devi!-

 

-Invece si Ottavia! Prendilo come un ordine!-

 

-Mi spiace ma credo che dovremmo disobbedirti! Tu di qui, non ti muovi!-

 

-Heles…-

 

Bunny non continuò: Heles batté un pugno sul tavolino da the, urlando furiosamente:

 

-Maledizione, Bunny non devi venire anche tu!-

 

-Ma Heles… Hai visto anche tu che…-

 

-Andremo noi e la sconfiggeremo! Avvertiamo Marzio e le altre guerriere, qualcuna resterà con te, ma tu NON devi venire con noi Bunny, hai capito?-

 

-Ma…-

 

-Niente ma!-

 

Bunny non disse altro.

Era inutile contraddire Heles, era troppo cocciuta, in questo caso però, la sua testardaggine non poteva essere biasimata.

Bunny si rimise a sedere, poggiò i gomiti sulle ginocchia congiungendo le mani in segno di preghiera, e poggiandovi la fronte disse:

 

-E va bene… Ma promettetemi che starete attente! Milena, Ottavia, restate voi con me. Heles, avverti le altre, io chiamerò Marzio e gli dirò di raggiungervi… Mi raccomando, fate attenzione…-

 

-Si! Mi raccomando però: Milena, Ottavia, fate in modo che la nostra Principessa non si muova di qui, e che non metta nemmeno la punta del naso fuori casa!-

 

-Si, va bene Heles!-

 

-Ok, a proteggere la Principessa ci pensiamo noi…-

 

Conclusa la conversazione, Heles si precipitò subito fuori dall’appartamento, avvertendo le altre con il suo sailorofono.

La guerriera di Urano, fiancheggiata a mano a mano da tutte le altre guerriere, correva per le vie di Tokyo, per andare incontro la loro nuova nemica, per iniziare un’ennesima quanto pericolosa e difficile battaglia.

 

 

Bene,

anche il dodicesimo capitolo è completato.

Grazie a tutte, anche per i complimenti al mio latino!

Spero di non aver deluso nessuna, e di aggiornare, impegni universitari permettendo, quanto prima.

Un bacio a tutte!

 

Ringraziamenti:

 

Romantigirl: Ciao Roxy! Grazie, sono contenta che anche l’undicesimo capitolo ti sia piaciuto e spero di non averti delusa con questo. Hai ragione nel dire che Bunny sarà una grande Regina e vedremo come userà lo scettro della Regina Artemisia… Grazie mille per il tuo commento!

 

Tappetta: Ciao! Credi che da solo lo scettro non basti? Hmmm… Vedremo cosa partorirà la mia mente contorta! Su una cosa hai ragione però: il potere più grande di cui Bunny può usufruire è proprio quello dell’amore e dell’amicizia! Grazie mille cara!

 

ISA1983: Ciao! Chronos su una decappottabile rosso fiammante? Hi hi hi! L’idea è davvero divertente, perché no! Complimenti per la fantasia! Per Marta non ci sono speranze, solo lei fa di queste figure, e povero Artemis hai visto che volo che gli ho fatto fare? Hi hi hi! Per lo scettro, si vedrà. La Regina Artemisia ha detto di usarlo solo se necessario,  quindi chissà che gli eventi non prendano una piega ancora più brutta… Chissà… Grazie mille per il tuo commento!

 

Luisina: Ciao amica mia. Come saprai, da oggi in poi non sarò più “la donna più veloce negli aggiornamenti”… Mi perdoni?

Mi spiace se non potrò più essere solidale con la tua curiosità, chiedile scusa da parte mia…

Sono contenta che la scena del sogno ti sia piaciuta, e anche l’idea del latino… Beh, a quanto pare 5 anni di latino al liceo non sono stati proprio una perdita di tempo!

Chronos ti sta più simpatico? Meglio così in fondo gli antipatici della situazione sono Tempus ed Icarus no?

Hi hi hi! Grazie per la recensione amica mia!

 

Kaninchen: Ciao! Non potrei mai rinunciare a leggere i tuoi commenti! Il modo in cui scrivi mi sta troppo simpatico non posso farci nulla! Se sto giù di morale leggendo le recensioni che mi lasci almeno una risatina mi scappa inevitabilmente… Quindi prendo i tuoi commenti come una terapia!

Chronos ha finalmente usato la porta e ha ideato il ciondolo…

Meglio, così non interrompe nessun tipo di… coccole per intenderci!

Marta è Marta. Non si può definire quella tipa! Povero Artemis!

Sono contenta che la mia idea ti sia piaciuta.

Da dove ho tirato fuori l’idea dello scettro?

Beh la mia mente è molto contorta!

Mi spiace però averti delusa con la descrizione di Artemisia.

La mia intenzione era proprio quella di non riprodurre i soliti codini di sempre… (No come l’hai chiamati tu? Codini da coniglio e palle di cannone? Sei unica!).

Come vedi il momento della battaglia si avvicina…

Che succederà? Grazie mille per il tuo commento cara!

 

Stella93mer: Ciao! Beh d’ora in poi non sarò più così veloce, l’università mi impegnerà molto di più… Così saremo in due! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, grazie mille!

 

Maryusa: Ciao! Eh si, ecco come invocare lo scettro… Per la moria di guerriere, beh non posso dirti nulla, ma ti prometto che cercherò di dare alla storia sempre quel pò di azione e di romanticismo tali da non renderle ne troppo deprimente ne troppo ovvia…

Vedrò cosa concepirà la mia mente contorta… Grazie mille!

 

Anninachan: Ciao! Grazie! Mi fa piacere che il precedente capitolo e la storia del sogno ti siano piaciuti! Lo scettro funziona più o meno come il cristallo d’argento è vero, ma Bunny dovrà usarlo solo in caso di necessità… Contenendo gli spiriti delle antenate di Bunny è molto potente… Ma vedrai che la nostra Serenity sarà fantastica come sempre…! Grazie mille!

 

Dinny: Ciao! Ecco soddisfatta la tua curiosità! La Regina si è fatta viva, ma adesso si è fatta viva anche una cattivona, Lady Vypra! Grazie mille per il tuo commento!

 

Nami Akimoto: Ciao! Ops… Tu volevi che non accadesse nulla mentre Marzio era a lavoro? Mi spiace se ti ho deluso!

Ma come tu stessa hai detto Tempus deve attaccare quanto Serenity è più vulnerabile.

Grazie per i complimenti al latino!

Cinque anni al liceo di latino non li ho sprecati a quanto pare, e a parte che per l’università mi sta tornando utile anche per le mie storie! Grazie mille!

 

Silviasilvia: Ciao Sì! Grazie, sono contenta che il capitolo modificato ti sia piaciuta amica mia. Come al solito sei troppo gentile cara! Grazie mille amica!

 

Kaoru: Ciao Manu! Grazie, sono contenta che ti sia piaciuta la parte del sogno! Sei  troppo buona nel definire i miei capitoli “gemme”!

Comunque si, lo ammetto, ero una fan di Tarabas! Siamo in due a quanto pare! Sono contenta che la tua gamba sia completamente guarita, mi fa piacere. Grazie mille di tutto!

 

Chichilina: Ciao cara! Beh in questi casi la ripetitività non è difetto, non da fastidio, anzi, direi che è il contrario… Lusinga! Spero che valga anche per questo capitolo quindi! Grazie mille cara!

 

Lagadema: Ciao! Grazie mille per aver commentato! Anche se questa è la prima volta che recensisci a giudicare da quanto mi hai scritto, devi aver letto tutte le mie storie per dire che “sn tutte molto belle”!

Beh, non posso che ringraziarti in maniera globale quindi! Sono felice di aver alimentato la tua curiosità! Grazie mille!

 

Ringraziamenti particolari a:

 

 

1 - bunnyguida
2 - chichilina
3 - giufalab
4 - ISA1983
5 - Kaninchen
6 - ladolcebabi
7 - luisina
8 - romanticgirl
9 - silviasilvia
10 - stella93mer
11 - tappetta

 

Che mi hanno inserita tra gli autori preferiti, e a

 

1 - anninachan
2 - aquizziana
3 - bunnyguida
4 - chichilina
5 - Enigma
6 - feferica
7 - ilary
8 - ISA1983
9 - ISAHARA
10 - Kaninchen
11 - Kaoru
12 - luisina
13 - mary85
14 - miyabi
15 - Nami Akimoto
16 - romanticgirl
17 - silviasilvia
18 - stella93mer
19 - tappetta

 

Che hanno aggiunto la mia storia tra i preferiti.

 

Infine, grazie mille a chi legge solamente.

 

A presto!

 

Luciadom

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Capitolo 13
*** La trappola ***


Lady Vypra, teneva le braccia conserte e batteva nervosamente la pianta dello stivale destro a terra

 

Ciao a tutte!

 

Finalmente, sono riuscita ad ultimare e pubblicare anche questo nuovo capitolo!

A giudicare dalle recensioni ricevute al capitolo precedente, ho dedotto che questa nuova nemica, Lady Vypra, non v’ispira molta simpatia…

Beh, però, se non fosse abbastanza cattiva, antipatica, maligna

(ecc. ecc. ecc.), non sarebbe una degna nemica per i nostri eroi non credete? ^.^

Prima di lasciarvi alla lettura di questo capitolo, devo fare un ringraziamento particolare a Silviasilvia, per i consigli che mi ha dato personalmente durante la stesura.

Grazie mille amica mia!

Beh, ora vi lascio alla lettura e spero che questo nuovo capitolo non vi deluda…

 

Buona lettura a tutte!

 

 

 

La trappola

 

 

In una dimensione parallela a quella terrestre, due voci, nell’ombra…

 

-Allora? Come procede il tuo piano Icarus? Credi che Lady Vypra sarà all’altezza della situazione?-

 

-Certamente… Conosce bene tutte le mosse delle Guerriere Sailor padre, e per questo è perfettamente in grado di prevenirle… Non ci deluderà!-

 

-Bene…Il momento che abbiamo tanto atteso è arrivato!-

 

                                   

                                 **********************

 

Lady Vypra, teneva le braccia conserte al livello del petto e batteva nervosamente la pianta dello stivale destro a terra.

I suoi occhi di ghiaccio, fissavano attentamente l’orizzonte, e la donna, sbuffando di continuo, continuava a chiedersi quando le Guerriere Sailor, sarebbero finalmente arrivate.

All’improvviso, vide in lontananza, sette figure in movimento, che avanzavano veloci in sua direzione, avvicinandovisi sempre più.

Sorrise compiaciuta:

la battaglia concreta stava finalmente per iniziare.

 

                      

                            ********************

 

 

Intanto, a casa Chiba…

 

Bunny, appena Heles se ne fu andata, si alzò dal divano e si recò presso un mobiletto dove teneva il telefono, compose il numero di cellulare di Marzio, e attese in linea:

 

-Informazione gratuita, il cliente da lei chiamato, non è al momento raggiun…-

 

Posò la cornetta con rabbia, dicendo:

 

-Oh no! Accidenti, questa non ci voleva! Marzio ha il cellulare staccato! Adesso provo a telefonare in reparto, sperando di trovarlo…-

 

Sospirando, compose un altro numero e attese in linea:

 

Tu tu…

 

Tu tu…

 

Tu tu…

 

-Pronto? Neurologia neonatale!-

 

-Oh buongiorno signorina, sono Bunny Chiba, la moglie del Dottor Chiba. E’lì in reparto? Ho bisogno di parlare con mio marito urgentemente. Ha il cellulare staccato e…-

 

-Il Dottor Chiba ha appena accompagnato, su richiesta del Dottor Tanaka, un piccolo paziente a fare la risonanza magnetica, ecco perché ha il cellulare staccato. Se vuole, quando torna, posso lasciarle un messaggio da parte sua e…-

 

-NO! Mi scusi, ma è un’emergenza… E’…Un’emergenza di famiglia! La prego, cerchi di mettersi in contatto con lui e gli dica di chiamarmi subito!-

 

-Va bene Signora Chiba. Manderò un’infermiera a farlo chiamare, e la farò ricontattare…-

 

-La ringrazio, la prego, faccia presto!-

 

-Si, non si preoccupi, provvedo subito. Buona giornata Signora Chiba.-

 

-Anche a lei. Grazie!-

 

Posò la cornetta e sospirò di nuovo, rumorosamente.

Con una mano si massaggiò la nuca, e con le dita dell’altra tamburellò nervosamente sul piano del mobiletto.

Poi, rivolta alle sue amiche, che la fissavano serie, disse:

 

-Purtroppo Marzio non è reperibile al momento. L’infermiera ha detto che ha accompagnato un bambino a fare una risonanza magnetica, ecco perché ha il cellulare staccato. Ho chiesto alla caposala, di rintracciarlo e di farmi richiamare quanto prima, anche se credo, e spero, che Marzio, grazie alla sua empatia con la Terra, avrà già avvertito il pericolo…-

 

Tornò a sedersi, poggiando le braccia sulle gambe accavallate e si poggiò allo schienale del divano, dicendo poi:

 

-Adesso, possiamo solo aspettare…-

 

                               ***********************

 

 

Intanto Heles, i Cavalieri Galattici, e i gatti, e le altre guerriere,

erano giunte dinanzi al nemico, e quando Lady Vypra li vide, disse:

 

-Bene. Finalmente siete arrivati… Poco fa ho detto di avervi sottovalutato, ma forse mi sbagliavo… Non credevo foste tanto ingenui da lasciare la vostra Principessa da sola…-

 

Sailor Uranus, con tono di sfida, disse:

 

-Sta zitta! Lei non è sola. E’ con due potenti Guerriere che la proteggeranno in caso di pericolo, ed è ciò che andremo a fare anche noi appena ti avremo tolta di mezzo!-

 

Con tono provocatorio,e un ghigno malefico, Lady Vypra disse:

 

-Beh, se non cominciamo a combattere, non scopriremo mai chi tra noi è più forte, ma lasciate che vi dica prima una cosa: io sono solo un diversivo per distrarvi, così come lo sono questi insulsi umani che ho imprigionato per attirarvi qui! Che sciocchi siete stati!-

 

-Eh? Tu? Un diversivo? Che vuoi dire?-

 

-Esatto Guerriera di Marte! Siete caduti nella mia trappola! Il mio Padrone tra poco farà visita alla vostra Principessina, e allora né le Guerriere che sono con lei, né il vostro Principe Endymion, neanche se riuscisse ad arrivare in tempo, potranno fare niente per lei!-

 

-Come fai a conoscere i nostri pianeti di appartenenza?-

 

-Io so tutto di voi, Sailor Mercury! Il mio signore mi ha fornito tutte le informazioni necessarie. Conosco ogni vostra mossa Guerriere! Siamo noi i più forti! Rassegnatevi! Arrendetevi, inginocchiatevi e chiedetemi pietà, e forse vi risparmierò!-

 

-Scordatelo! Bomba di Urano… Azione!-

 

Sailor Uranus caricò il suo colpo e lo lanciò con forza contro la malefica donna, che sogghignando, sparì nel nulla un attimo prima che il colpo potesse raggiungerla.

Il potente colpo di Sailor Uranus, andò a infrangersi contro una parete rocciosa, e subito dopo, Lady Vypra riapparve, illesa e sempre più sicura di se:

 

-Mancata! Perché non riprovate? Magari avrete più fortuna!-

 

Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Juppiter e Sailor Venus, indignate,  non se lo fecero certo ripetere due volte, e subito intervennero:

 

-Rapsodia di Mercurio…-

 

-Freccia di Marte…-

 

-Rivoluzione di Giove…-

 

-Catena dei cuori di Venere….-

 

-AZIONE!!!-

 

I quattro colpi, combinati insieme, seppur potenti, furono disintegrati da Lady Vypra, grazie ad una barriera di energia che quest’ultima eresse prontamente.

La donna, sorridendo con compiacimento, disse:

 

-Ma come? Non avevo torto allora! Non siete poi chi sa quanto potenti… E’ tutto qui quello che sapete fare? Beh, ora tocca a me! SCARICA FATALE AZIONE!!!-

 

La donna portò entrambe le mani di fronte a se, allungando le braccia, e

lanciando contro Luna ed Artemis, i Cavalieri Galattici e le Guerriere, potenti scariche d’energia, scaraventandoli tutti a terra.

 

-Allora? Vi arrendete?-

 

 

                          

                          *******************

 

Ospedale centrale di Tokyo…

 

In ospedale, la scossa di terremoto, non era stata avvertita.

Lady Vypra, aveva fatto in modo che la zona attorno alla struttura sanitaria fosse “protetta”, per evitare che Marzio, si rendesse conto in qualche modo di cosa stava accedendo, ma per fortuna, le cose non andarono proprio come aveva sperato.

 

Marzio era in ascensore:

tra le mani teneva la cartella clinica del suo piccolo paziente, che se ne stava vicino a lui, giocando tranquillamente con un modellino di robot.

All’improvviso, il ragazzo, ebbe una visione, e sentì un brivido percorrergli la schiena, in tutta la sua lunghezza.

Vide una donna completamente vestita di nero, con un trucco molto pesante, e con lunghi capelli neri raccolti in una coda di cavallo alta, che torturava con raggi di energia nera degli innocenti, e che invocava il nome di Serenity, intimandole di presentarsi al suo cospetto…

 

-Bu…Bunny!-

 

Marzio fu costretto a poggiarsi alla parete dell’ascensore per sostenersi.

Stava per accadere qualcosa, lo sentiva indistintamente, stava per accadere qualcosa a Bunny…

Respirò a fondo, portandosi una mano sul petto, lasciando cadere la cartella clinica che fino a poco tempo prima teneva tra le mani.

Con lui e il bambino, c’era anche l’infermiera venutogli in soccorso il giorno prima, Iole, che subito gli fu accanto:

 

-Dottor Chiba! Che ha? Si sente male?-

 

-Beh, si…Ehm… In effetti non mi sento proprio in forma… Stanotte non ho dormito molto, ho preferito vegliare su mia moglie per essere sicuro che stesse bene, ieri mi ha fatto spaventare così tanto quando è svenuta… Non le era mai successo prima…-

 

-Perché non si fa sostituire o chiede qualche giorno di ferie? Anche quando è accorso qui ieri con sua moglie, aveva un’aria stanca oltre che stravolta… Sta svolgendo un lavoro impeccabile qui in ospedale, e non si è mai tirato indietro di fronte improvvisi turni straordinari o sostituzioni di colleghi. Sono certa che se chiederà qualche giorno di permesso o di ferie anticipate le saranno concessi…-

 

-Si… Forse ha ragione…-

 

Si portò una mano alla fronte, socchiudendo gli occhi e sospirando, poi, pensò:

 

“Accidenti! Devo subito andarmene via da qui! Bunny è in pericolo, lo sento! La mia Bunny ha bisogno di me! Devo trovare una scusa valida per andare via senza destare sospetti, e alla svelta anche!”

 

Le porte dell’ascensore si aprirono.

Marzio stava per fiondarsi fuori e telefonare a Bunny ma si bloccò di scatto, appena in tempo, vedendo un’infermiera di fronte a lui che avrebbe rischiato di essere letteralmente investita dalla sua furia.

L’infermiera, aveva preso un altro ascensore, per arrivare prima o contemporaneamente a Marzio, e avvertirlo subito riguardo alla telefonata di Bunny.

La donna, guardandolo stupita, disse, dopo un attimo di esitazione:

 

-Dottor Chiba… Cercavo proprio lei. Poco fa, ha chiamato sua moglie in reparto. Sembrava piuttosto agitata. Non è riuscita a mettersi in contatto con lei sul cellulare e ha deciso di telefonare qui in ospedale. Ha detto di telefonarle subito, perché sembra che siano sorti dei problemi familiari molto seri…-

 

-Grazie! Le telefono subito! Ma credo anche di dover tornare subito a casa. Mia moglie non mi chiama mai a lavoro se non è veramente importante! Conosce bene i miei orari e mi telefona o viene a trovarmi solo durante la mia pausa o alla fine del turno…-

 

-Mi auguro che lei e sua moglie, non abbiate problemi gravi Dottore…-

 

-Beh ecco… Veramente è un pò che abbiamo questi “problemi”, e speravo anche io che non si aggravassero, ma purtroppo…Beh… Scappo. Quanto prima tornerò in ospedale. Se le cose in famiglia si sono evolute male, come sospetto, avrò bisogno di qualche giorno di permesso, e dovrò parlarne col Dottor Tanaka. Ma ora devo andare!-

 

Si voltò verso l’altra infermiera e il piccolo paziente, che avevano assistito alla scena muti e immobili, e disse prima rivolto alla donna e poi al bambino:

 

-Infermiera Iole, non posso accompagnarvi più. La prego, badi lei al piccolo… Ehi campione! Mi raccomando, sii buono. Ricorda che quanto più immobile riesci a stare dentro la macchina, dove adesso ti accompagnerà la Signorina Iole, prima finirai e potrai tornare in reparto dalla tua mamma per continuare il tuo day hospital, ok?-

 

-Va bene Dottore sarò bravissimo!-

 

-Bene!-

 

Il ragazzo corse fuori dalla struttura come una furia.

Non badò nemmeno a togliersi il camice, non ce n’era di certo il tempo materiale.

L’aria fredda di febbraio lo investì in pieno, facendolo rabbrividire.

Era uscito col camicie, senza cappotto e sciarpa, ma non badò nemmeno a questo, continuando a correre in direzione del parcheggio, quanto più velocemente possibile e con una tremenda paura nel cuore che cresceva sempre più.

Riuscendo ad arrivare al parcheggio,e alla sua auto, estrasse il cellulare dalla tasca, lo riaccese e compose velocemente il suo numero di casa:

 

Tu tu…

 

Tu tu…

 

Tu tu…

 

-Accidenti, Bunny rispondimi!-

 

Finalmente, all’altro capo del telefono:

 

-PRONTO?!-

 

-Bunny! Sono io! Sono in auto, sto venendo da te! Ho avuto una visione mentre ero in ascensore, e quando sono uscito, un’infermiera mi ha detto che mi hai cercato in preda all’agitazione! Siete forse state già contattate dalla nostra nuova nemica?-

 

-Marzio finalmente! Sì, si è messa in contatto con noi attraverso lo specchio di Milena! Si chiama Lady Vypra e sta torturando in una cava dei poveri innocenti! Le ragazze sono subito cors…-

 

-Che cooooosa? Non sarai per caso rimasta da sola a casa?-

 

-Ma no! Come puoi pensarlo? Ci sono Ottavia e Milena qui!

 Marzio non preoccuparti per me! Aiuta le mie amiche! Ti prego, raggiungi le ragaz…Oh mio Dio!  AIUTO! MARZIO AIUT…-

 

Tu tu tu tu tu……

 

Improvvisamente si sentì un tonfo, e cadde la linea.

Mentre Bunny stava supplicando Marzio di raggiungere le Guerriere, qualcosa l’aveva bloccata e subito dopo aveva urlato disperatamente.

Che cosa era successo?

Marzio, in preda al panico:

 

-Bunny! Bunny cos’hai, che è successo? Rispondimi! BUNNY!-

 

Nulla.

Il nulla.

Marzio dovette fare appello a tutte le sue forze per non perdere quel pò di autocontrollo che gli era rimasto.

Quando l’aveva sentita urlare, e quando era caduta la linea, subito l’avevano pervaso ancora di più, l’ansia e il timore che le stesse per accadere qualcosa di grave.

Doveva correre da lei, adesso non poteva pensare ad aiutare gli altri.

 

                                    ********************

 

Bunny spaventata lasciò cadere la cornetta.

All’improvviso, di fronte a lei, apparve Icarus.

Aveva mantenuto la sua parola, era arrivato.

Immediatamente, Milena ed Ottavia, entrarono in azione:

 

-Potere di Saturno, vieni a me!-

 

-Potere di Nettuno, vieni a me!-

 

Sailor Saturn e Sailor Nettuno, assumendo le loro posizioni di combattimento, fronteggiarono subito il nuovo venuto, pronte ad intervenire subito.

 

-Fermati! Non ti permetteremo di far del male alla nostra Principessa! Io sono Sailor Saturn, Saturno è il mio guardiano, e sono la Guerriera della distruzione e della rinascita, con questo potere lotterò, in nome della Famiglia Reale Lunare!-

 

-Io sono Sailor Nettuno, regina degli oceani. Nettuno è il mio guardiano e vincerò con la grazia!-

 

Icarus, emise una sonora quanto gelida risata, dicendo poi:

 

-Ma bene! Altre due Guerriere Sailor. Se non volete perire come la vostra amica di ieri, prima ancora che la glaciazione raggiunga i vostri pianeti guardiani, vi consiglio di togliervi di mezzo, e subito! Lasciatemi passare!-

 

-Mai! Noi non te lo permetteremo! Maremoto di Nettuno, azione!-

 

Il colpo lanciato con estrema potenza da Sailor Nettuno, fu prontamente parato e rinviato indietro con potenza maggiore da Icarus, con un solo gesto della mano.

Questo andò subito a colpire in pieno sia Sailor Saturn, che non ebbe nemmeno il tempo di attivare lo scudo di Saturno, sia Sailor Nettuno, scaraventandole contro la portafinestra del salotto, che a causa della forte spinta, si aprì, facendo cadere le ragazze all’indietro, scagliandole con impeto, fuori, sul balcone.

 

-OH NOOOOO! Milena, Ottavia! Amiche mie!-

 

Bunny, in preda al panico e con le lacrime agli occhi, fece per correre in direzione delle sue guardiane e soccorrerle, ma una mano la bloccò per il polso, stringendoglielo con forza, fino al punto di recarle lividi e dolore.

 

-TU! Che cosa hai fatto alle mie Guardiane? Guarda come le hai ridotte! E lasciami, mi fai male!-

 

-Mi spiace Principessa, ma credo che le tue Guerriere dovranno fare a meno di te, anche perché tra poco la glaciazione attaccherà completamente anche Nettuno, per poi proseguire verso gli altri pianeti, quindi non puoi comunque fare nulla per loro! Ah ah ah ah ah!-

 

La presa intorno al polso era sempre più forte.

Pur dimenandosi di continuo Bunny, non riusciva a liberarsi. All’improvviso, sentì il suo corpo immobilizzarsi, non riusciva più a muoversi, gli occhi le divennero via via sempre più pesanti fino a chiudersi del tutto.

Sentì in lontananza la voce di Sailor Saturn che le intimava di restare sveglia e di non lasciarsi sopraffare dal potere ipnotico di Icarus, ma ormai era troppo tardi: prima di perdere i sensi definitivamente, le parve di sentire, seppur confusamente, dei passi pesanti e veloci avanzare dall’esterno in direzione del suo appartamento, ma non ebbe il tempo di accertarsene: cedette, svenendo.

Icarus sparì, portandola via con sé, facendo riecheggiare nella stanza la sua risata malefica.

In quel momento, la porta d’ingresso sbatté, e un trafelato Marzio si fiondò in casa in preda all’agitazione:

 

-BUNNY!-

 

Il ragazzo si guardò intorno disorientato:

metà del salone era in disordine.

I vetri della portafinestra si erano rotti, e adesso per terra c’erano decine di cocci, sparsi qua e là.

Un divanetto era stato ribaltato, una pianta era stata rovesciata per terra, spargendo la terra e i cocci del vaso di creta andato in pezzi.

Il tavolino da tè era stato capovolto, e lo scaffale con lo stereo e i libri di medicina e neurologia sfasciato.

Il giovane, vide in fondo al salotto, la portafinestra spalancata, e riverse fuori al balcone, Sailor Nettuno e Sailor Saturn, ancora a terra, e gravemente ferite.

Sailor Nettuno era svenuta, ma Sailor Saturn era ancora semi-cosciente.

Subito gli si fiondò incontro, e sostenendo Ottavia tra le braccia, disse ormai in preda all’agitazione e al panico più totali:

 

-Ottavia! Che è successo qui? Dov’è Bunny?-

 

-Principe… Non siamo state in grado di difenderla… Perdonateci…Lui  è arrivato all’improvviso, e prima di quanto pensassimo… L’ha… L’ha portata via…E’ riuscito a portarla via…-

 

Un tremendo dubbio si fece strada nell’animo del giovane, ma non poteva credere che fosse la realtà, non voleva:

 

-CHI? Ottavia ti prego dimmelo! CHI E’STATO? Chi me l’ha portata via?-

 

Gli occhi della ragazzina si riempirono di lacrime.

Le ferite riportate in seguito al colpo infertole da Icarus, sanguinavano e le facevano tremendamente male.

Prima di perdere conoscenza, guardò Marzio negli occhi e riuscì solo a mormorare:

 

-E’… è stato Icarus…-

 

 

Bene!

Eccoci giunte alla fine del tredicesimo capitolo.

Che ve ne pare del finale?

Spero di non avervi deluso!

 

Ringraziamenti:

 

Kaoru: Ciao cara! Lo so, sono sparita dalla circolazione, o meglio, dalla rete, ma credimi ho veramente pochissimo tempo…

Ma tu mi perdono vero?

Comunque…

Eccoci giunti alla battaglia concreta.

Sono contenta che ti piaccia la descrizione della “scagnozza”!

Mi fa piacere specialmente sapere, che secondo il tuo punto vista, ne ho fatto una descrizione molto realistica.

Ottavia è dolcissima, è vero, mentre per quanto riguarda Heles…

Beh, è Heles!

Grazie mille per il tuo commento cara, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!

 

Luisina: Ciao amica! Allora… Riguardo a Marzio non esageri per niente, anzi, forse gli aggettivi che hai elencato, sono troppo pochi, e non bastano a descriverlo!

 Appena l’incontro, (magari s’incontrasse uno così nella vita!), gli riferisco il tuo messaggio e la tua proposta di aiuto in combattimento! (Ribadisco: magari ci fossero tipi così, sarei pronta a combattere all’istante!).

Ottavia è dolcissima, e a quanto pare anche tu condividi i miei pensieri (e quelli di Bunny), riguardo ai suoi poteri.

Lady Vypra è antipatica, fetente, cattivona, una delinquente, maligna… ecc ecc…, ma bisognava trovare nemici cattivi almeno quanto sono buoni e coraggiosi i nostri eroi no?

E quindi sono partita da una donna…

Chissà poi che mi verrà in mente! Hi hi hi!

Per Heles, sorpresa, non posso dirti niente!

Prometto, università permettendo, di aggiornare quanto prima.

Grazie mille amica mia!

 

Tappetta: Ciao! E sì, la battaglia è iniziata concretamente, e sembra anche molto dura! Bunny è molto preoccupata, (immaginarsi ora che è stata rapita), ma Marzio lo è molto di più, perché come hai detto tu stessa è sempre dolcissimo!

Grazie mille cara!

 

Maryusa: Ciao! Ed eccomi qua, di nuovo in ritardo visto?

Mi sa che la sola professionista in questo campo non sei solo tu cara! Hi hi hi hi hi!

Comunque, grazie mille per il tuo commento, sono contenta che anche questo capitolo ti sia piaciuto.

A presto!

 

Jaj984: Ciao! Non preoccuparti, non fa niente.

Anche a me capita di non riuscire a commentare o di farlo tardi, quindi non ci sono problemi, continui comunque sempre a seguirmi, ed è questa la cosa più importante e che mi fa più piacere.

Il mostro è arrivato, e sembra anche dare del filo da torcere alle Guerriere e ai Cavalieri Galattici!

Per lo scettro, beh, non ti posso rivelare niente, altrimenti rovinerei la sorpresa, ma spero non mi odierai per questo! Ehm…

Vero che non mi odierai? Per quanto riguarda Milena e Ottavia, le ho fatte rimanere volutamente con Bunny.

Se ci fossero state Guerriere ancora “fuori pericolo glaciazione”, e quindi nel pieno delle loro facoltà, non avrei potuto inscenare l’ingresso “vittorioso”  di Icarus no? Tuttavia non preoccuparti: se ho finito così questo capitolo,  c’è un motivo ben preciso! Grazie per il tuo commento, spero che continuerai a seguirmi!

 

Lagadema: Ciao! Grazie per i tuoi incoraggiamenti, sei stata molto gentile.

Ora come ora le cose mi vanno un po’ meglio…

Poco alla volta dovrà pure passare questo periodaccio.

Grazie per aver letto le altre mie storie, e sono felice di sapere che hai intuito il mio stato d’animo.

Il mio scopo quando scrivo è proprio quello di sfogare le mie preoccupazioni. Grazie davvero.

Per quanto riguarda la tua recensione al capitolo, beh, hai ragione, Marzio geloso, devo ammetterlo, piace anche a me.

Si vede quanto ama la sua Bunny!

Per quanto riguarda la nuova cattivona sono contenta che ti sia piaciuta!

Grazie mille per tutto!

 

Stella93mer: Ciao cara, eccomi qua. Grazie per il tuo commento e i tuoi pensieri riguardo al periodo che sto passando, i giorni bui capitano a tutti nella vita, ma stringendo i denti si superano…

Scrivere mi aiuta molto, e “fatiche universitarie” permettendo cerco sempre di aggiornare!

Grazie per il tuo commento cara!

 

Romantigirl: Ciao Roxy! Scusami, forse ti ho deluso.

Tu speravi tanto che Sailor Uranus riuscisse a tenere testa a Lady Vypra…

Mi perdoni vero? Tuttavia, la battaglia non è ancora finita, e continuerà nel prossimo capitolo…

Spero dunque di non deluderti! Grazie per la recensione!

 

Chichilina: Perdonata! Perdonata! Perdonata!

Va beh, ma non devi scusarti!

La vita di noi povere studentesse universitarie è molto impegnativa… La cultura pesa! Hi hi hi!

Comunque, tu mi segui sempre ed è questo l’importante!

Grazie mille per la tua recensione, sono contenta che la mia storia ti piaccia sempre!

 

Silviasilvia: Ciao amica mia! Innanzitutto grazie mille per i consigli che mi dai sempre, e specialmente per i consigli che mi hai dato per questo capitolo.

Come sempre, sei stata molto cara e gentile e mi hai aiutato laddove ho avuto difficoltà. Sei troppo buona nel dire che il mio capitolo è addirittura “divino”!

Mi lusinghi cara! Sono felice che il finale ti abbia spiazzato con i pensieri del dolcissimo Marzio e la determinata Heles, che disobbedisce agli ordini di Bunny!

Spero che questo finale ti abbia spiazzato altrettanto! Grazie mille amica mia!

 

Anninachan: Ciao! Eh si! Lo fanno proprio a posta!

 I nostri cattivoni hanno attaccato di proposito Bunny mentre Marzio è in ospedale!

Se così non fosse stato, che cattivoni sarebbero?

Sono contenta che anche il precedente capitolo ti sia piaciuto, spero che questo non sia da meno! Grazie grazie grazie!

 

ISA1983: Ciao! Grazie cara, sempre gentilissima!

Hai ragione, Marzio è troppo dolce! Vallo a trovare un ragazzo così!

Sono contenta di sapere che Lady Vypra non t’ispira simpatia, vuol dire che sono stata brava a descrivere anche l’indole dei cattivi! Grazie mille per seguirmi sempre!

 

Nami Akimoto: Ciao cara! Non ti preoccupare se non riesci a leggere e a commentare in tempo reale!

Hai ragione, l’università tiene molto impegnati e a volte quasi non lascia respiro!

Comunque, a quanto pare hai indovinato!

Quella di mandare l’antipatica e smorfiosa Lady Vypra, come l’hai giustamente definita tu, è stata proprio una mossa calcolata da quell’infamone di Tempus, che a quanto pare, è riuscito nel suo intento…

Povera Bunny! E povero Marzio!

Grazie  mille, sono felice che la mia storia ti piaccia sempre più!

 

Giufalab: Ciao! Ma grazie mille davvero! Sono contenta che la mia storia e le mie idee ti piacciano, tanto addirittura da non farti staccare dal PC! Mi fa piacere sapere che un dio come nemico ispira la tua curiosità! Grazie mille, soprattutto per aver letto la storia tutta d’un fiato, anche se l’hai scoperta un po’ tardi! Grazie!

 

 

Grazie a giufalab per aver inserito la mia storia tra i preferiti e

grazie anche a chi continua a leggere solamente.

 

Al prossimo aggiornamento!

 

Un bacio a tutte

 

Luciadom

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** Sola contro Icarus ***


-Finalmente sei qui Principessa Serenity… Come sei bella…-

Ciao mie care lettrici!

Sono riuscita ad aggiornare prima di quanto credessi!

Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia e non vi deluda, e che vi piaccia una piccola sorpresa che ho inserito ad un certo punto del testo: un link.

Prometto solennemente che cercherò di aggiornare presto, università permettendo.

Grazie infinite a Silviasilvia per aver letto questo capitolo in anteprima e per i consigli che mi ha dato per migliorarlo.

 

Buona lettura a tutte!

 

 

Sola contro Icarus

 

 

Marzio era sconvolto: Icarus gliel’aveva portata via.

Era stato furbo. Aveva aspettato che lui andasse a lavoro e che le Guerriere cadessero nella trappola di Lady Vypra. 

Nonostante Bunny non fosse rimasta da sola a casa, Icarus aveva avuto la meglio, aveva battuto Sailor Saturn  e Sailor Nettuno senza problemi, e aveva mantenuto la sua parola, quella maledetta promessa fatta attraverso il Fuoco Sacro, lanciata come una sfida, come una proclamazione anticipata di vittoria.

Nessuno si aspettava di vederlo così presto, tutti erano stati colti impreparati, la proiezione attraverso il Fuoco Sacro era avvenuta solo il giorno prima.

Marzio adagiò piano Ottavia a terra, ormai le trasformazioni si erano sciolte, e in uno scatto di rabbia iniziò a battere nervosamente i pugni sul pavimento, maledicendo Icarus, ma inveendo anche contro se stesso, per non essere riuscito a salvare la sua Bunny, per non essere riuscito ad arrivare in tempo.

Se fosse arrivato anche solo pochi istanti prima, forse lei adesso sarebbe ancora lì, con lui, a sorridergli dolcemente e con amore, come solo lei sapeva fare.

Un urlo disperato riecheggiò per tutta la stanza:

                              

-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!-

 

Il ragazzo, in preda alla disperazione, continuava a battere i pugni sul pavimento, per sfogare la sua rabbia e il suo dolore.

Poi, alzando il capo verso l’alto, continuò a gridare:

 

-Icarus! MALEDETTO BASTARDO! Se la tocchi anche solo con un dito, se le torci anche un solo capello, te la farò pagare cara! Ti troverò e riporterò la mia Bunny con me, non ti permetterò di farle del male! Se grazie ai tuoi maledetti poteri puoi sentirmi adesso, tieni bene a mente queste parole: ti ucciderò con le mie stesse mani se sarà necessario, ma non avrai mai Bunny, non avrai mai la mia Serenity! Hai capito Icarus? Mai! Fosse l’ultima cosa che faccio, la difenderò fino alla fine!-

 

Lanciò una nuova occhiata alla stanza:

tutto riversava in un tremendo caos, ma cosa gliene importava adesso?

La sua attenzione si fermò poi su qualcosa di piccolo, sul pavimento, che si illuminava a intermittenza: era il ciondolo d Bunny, datele da Chronos la sera prima.

Evidentemente, il ciondolo, doveva esserle caduto durante l’inutile tentativo di contrastare Icarus.

Si avvicinò, e lo prese tra le mani: l’istinto gli suggerì d’aprirlo.

Non appena lo ebbe fatto, le lancette all’interno del medaglione cominciarono a girare vorticosamente, fino a fermarsi sulle ore 12.00.

Una luce bianca, si sprigionò dal ciondolo, e andò ad invadere tutta la stanza: quando si fu diradata, apparve Chronos.

Non appena il ragazzo lo vide, fu invaso da un’immensa rabbia, e di nuovo, per l’ennesima volta, gridò:

 

-VOI! Siete arrivato troppo tardi! Anche questa volta! Non siete riuscito a prevedere tutto questo? Non siete riuscito a prevedere il fatto che me l’avrebbe portata via, OGGI? Icarus ci ha ingannati tutti! Perché mi apparite solo adesso! Perché non avete fatto nulla per evitare che me la portasse via? PERCHE’?-

 

-Principe Endymion non siate impulsivo. Tempus ha bloccato anche i miei poteri. Anche se per poco tempo, è bastato per adempiere al suo scopo. Quando sono riuscito a contrastarlo telepaticamente e riacquistare i miei poteri percettivi, era troppo tardi. Credete che non sarei intervenuto per salvare la Principessa se ne avessi avuto la possibilità?-

 

-Fatto sta che adesso lei è nelle loro luride mani…. Sola, incinta! E mi dite di non essere impulsivo?-

 

-Principe Endymion la troveremo, state tranquillo, se vi lasciate prendere dal panico, non risolveremo nulla! So come agire per le ricerche: possiamo seguire le tracce della Principessa seguendo le vibrazioni del cristallo d’argento. Ora convoco gli altri con i miei poteri telepatici, e per quanto mi è possibile, provo a curare Sailor Nettuno e Sailor Saturn. Non appena saremo tutti riuniti partiremo per la dimensione di Tempus, non abbiamo tempo da perdere!-

 

 

                                     *********************

 

Contemporaneamente, alla cava, la battaglia continuava, più cruenta che mai.

Nonostante le Guerriere e i Cavalieri facessero appello a tutte le loro forze per contrastare Lady Vypra, era quest’ultima a risultare sempre più forte.

 

-Fendente Galattico!-

 

Yaten si fiondò contro la donna, col suo fendente di luce tra le mani, intento a colpire la sua nemica, ma in cambio ricevette  l’ennesima offensiva a base di scariche di energia nera che lo scaraventarono a metri di distanza.

 

-YATEN!-

 

Sailor Venus corse incontro al ragazzo per soccorrerlo, quando una voce maschile proveniente dall’alto, catturò l’attenzione sua e di tutti gli altri:

sospeso a mezz’aria apparve Icarus, che teneva tra le braccia, una Bunny ancora priva di conoscenza.

Sorridendo maleficamente, disse:

 

-Basta così Lady Vypra! Hai fatto un ottimo lavoro, sono fiero di te. Alle Guerriere Sailor e ai Cavalieri Galattici, compreso il Principe Endymion, penseremo in un secondo momento, anche se credo che i ghiacci basteranno a mettere tutti fuori combattimento, visto che ho accelerato la glaciazione! Torniamo nella mia dimensione Lady Vypra! Il mio obiettivo è raggiunto: la Principessa Serenity è nelle mie mani! Ah ah ah ah ah!-

 

-BUNNY!-

 

Fu il grido disperato e sorpreso di tutti i presenti, tranne ovviamente Lady Vypra, alla vista della loro Principessa, inerme, tra le grinfie del nemico.

 

-Buona agonia Guerriere Sailor!-

 

La voce di Lady Vypra non fece che aumentare l’angoscia che tutti stavano provando alla vista di quella scena.

La donna, spiccando un salto, si portò accanto al suo Padrone, e con questi disparve, lasciando tutti nello sgomento più totale.

 

                                ********************

 

Dopo qualche ora…

 

Bunny si risvegliò in un enorme letto bianco, con lenzuola morbide e delicate, bianche, e con numerose rifiniture dorate e argentate.

La stanza in cui si trovava era immensa:

le quattro pareti erano interamente affrescate, e gli affreschi raffiguravano scene di vita mitologiche, partendo da raffigurazioni della vita quotidiana, fino ad arrivare a lotte tra cavalieri.

Il soffitto era bianco e non affrescato, e da quest’ultimo partiva un enorme lampadario in oro e cristallo purissimi, che riflettevano la luce, creando un gioco di colori spettacolare.

Il pavimento era in marmo anch’esso bianco

Guardandosi attorno poté notare un grande specchio, montato su un comò in ebano, finemente intagliato.

Un armadio e due comodini, dello stesso stile del comò, completavano l’arredamento.

Si portò a sedere al centro del letto:

indossava un lungo abito in seta e pizzo, bianco, decorato con dei nastrini di velluto a livello del petto, e che lasciava scoperti le braccia e la schiena.

Si portò una mano alla fronte: aveva un tremendo mal di testa.

Chiuse gli occhi e respirò a fondo, poi ricordò tutto:

la telefonata di Marzio, l’arrivo improvviso di Icarus, l’attacco a Milena ed Ottavia, la sua aggressione, e poi, il nulla.

Si guardò il polso: erano pieno di lividi e le faceva ancora male.

Una nuova, quanto grande paura, l’aveva pervasa.

Non era la prima volta che le accadeva qualcosa di simile, anche ai tempi della lotta contro la Famiglia della Luna Nera, era stata rapita, allora da Diamond, e portata in una stanza elegante e regale, la stanza più bella che la Famiglia di Diamond possedeva.

Bunny, istintivamente si portò le mani al ventre, e invocò il nome della sua bambina: adesso non le importava dove fosse, il suo unico pensiero era la salute dell’angelo che portava in grembo.

 

-Chibiusa! Oh piccola mia! Che cosa darei per sapere come stai! Angelo mio, non voglio perder…-

 

-Tranquilla, la tua bambina sta bene, mi serve per adempiere al mio scopo e non le nuocerò, così come mi servi tu…-

 

Bunny si voltò di scatto verso il provenire di quella voce, che aveva subito riconosciuto.

Sulla soglia dell’immensa sala, apparve Icarus, che continuò:

 

-Finalmente sei qui Principessa Serenity… Come sei bella…Spero che la stanza che ho fatto preparare appositamente per te ti piaccia… Questa sarà la tua nuova prigione dorata…Ti ci dovrai abituare…-

 

Le si avvicinò di più, arrivandole accanto, e sedutosi sul letto, le sussurrò all’orecchio:

 

-Finalmente… Mia tanto agognata vittoria, mio ambito trofeo… Ora sei mia Serenity, non puoi più scappare…-

 

Inorridita da quelle parole, Bunny ritrovò la forza di reagire, e allontanandosi dall’uomo di scatto, sempre tenendosi le mani sul ventre, disse con voce carica di ribrezzo:

 

-Io non sono una vittoria! E nemmeno un trofeo… Non sarò mai tua! Il mio cuore appartiene soltanto ad Endymion, e sarò soltanto sua o della morte!

 

-Ah ah ah ah ah! Non ci sarà alcun bisogno di morire mia cara… Tu, regnerai con me, sarai la nuova Regina del Male, grazie al tuo cristallo saremo i padroni dell’Universo! L’idea non ti sembra allettante?-

 

-Non toccherai ne me, ne tantomeno la mia bambina! E non farai nemmeno nulla a discapito della Terra e dell’Universo! Non ti permetterò mai di distruggere il mio mondo! Io sono la prescelta per difendere l’Universo dal male, e lo farò anche contro di te, fino alla morte!-

 

-No mia cara, tu non morirai, e poi dentro di te cresce una creatura ancora più forte. Tua figlia sarà in grado di usare sia il cristallo d’oro che il cristallo d’argento. Potrebbe tornare molto utile alla mia causa. Usando entrambi i cristalli sarò imbattibile! Abolirò ogni ostacolo che mi si parerà d’avanti, sconfiggerò il mio patetico zietto, e la vendetta di mio padre sarà compiuta!-

 

-MAI! Non ti permetterò di adempiere ai tuoi sporchi piani! E non toccherai mai mia figlia hai capito? Mai!-

 

Un sorriso compiaciuto si designò sul viso dell’uomo, che continuò:

 

-Ciò che ho sentito e visto in tutti questi anni su di te è vero… La tua fama come Guerriera non mente! Sei audace, determinata, coraggiosa… Tutte virtù indispensabili per una Regina del Bene, ma anche del Male…-

 

Così dicendo, allungò una mano per sfiorarle la pelle candida e delicata di un braccio.

Al solo minimo contatto con quella mano, Bunny si allontanò da lui, con un nuovo scatto, dimenandosi tra le lenzuola, nel tentativo di allontanarsi il più possibile da quell’uomo che le provocava tanto ribrezzo solo a guardarlo.

 

-Non toccarmi!-

 

Icarus sorrise avidamente.

Si alzò dal letto e fece per andarsene, ma prima di varcare la soglia della sala le disse con tono minaccioso:

 

-Dovrai imparare a controllarti mia cara, se non vuoi che cambi idea e faccia in modo che la creatura che cresce dentro di te non nasca mai! Rassegnati, siamo noi i più forti, voi state capitolando! Presto la glaciazione sterminerà tutte le tue Guardiane, sconfiggeremo anche quei due ridicoli Cavalieri e per quanto riguarda il tuo Endymion… Beh, per lui mio padre ha in serbo un trattamento speciale…-

 

Si voltò, facendo volteggiare il suo lungo mantello con un gesto del braccio e uscendo dalla stanza accompagnato dall’ennesima gelida e malefica risata.

Calde e abbondanti lacrime rigarono il viso subito di Bunny, che ne se stava adesso immobile tra le lenzuola, con lo sguardo fisso nel vuoto.

Doveva fare qualcosa o tutte le persone che amava, Marzio e Chibiusa compresi, ne avrebbero subito le conseguenze.

Ma che cosa avrebbe potuto fare contro due divinità?

Era sola… Adesso era completamente sola e poteva contare solo sulle proprie forze, ma al momento, si sentiva  la ragazza più fragile e indifesa che fosse mai esistita sulla Terra.

Una ragazza che da quando era diventata una Guerriera, a soli quattordici anni, non aveva più saputo cosa voleva dire vivere una vita normale, felice e spensierata.

Aveva sempre combattuto dando tutta se sesta, sacrificandosi per gli altri, ma adesso in lei non c’era traccia di quell’energica e combattiva guerriera della luna!

 

(NdA: Link video: http://it.youtube.com/watch?v=wuBE1PpljvU)

 

Per un attimo desiderò che tutto ciò che le stesse accadendo, non fosse la realtà, desiderò di risvegliarsi altrove, a casa sua, nel suo letto, accanto all’uomo della sua vita, del suo destino, e di vivere semplicemente come una coppia in attesa di una bambina stupenda.

Purtroppo però quell’incubo era realtà, era l’incubo che aveva scombussolato nell’arco di poco meno di una settimana quel pò di serenità familiare, che era riuscita finalmente a costruirsi.

Dal giorno del suo matrimonio, aveva sempre saputo in fondo, che sarebbe arrivato per lei e per Marzio, prima o poi, il momento della loro incoronazione, ma non immaginava che sarebbe accaduto tutto così in fretta e con tutti questi eventi negativi.

Si raggomitolò a letto, in posizione fetale, abbracciandosi il ventre, e piangendo in silenzio, nella sua solitudine.

 

                               *********************

 

Le Guerriere, i gatti e i Cavalieri Galattici, dopo quanto accaduto sotto i loro occhi increduli, erano intanto tornati da Marzio, prima ancora che Chronos li contattasse telepaticamente.

Ora erano tutti riuniti nel salone del ragazzo:

L’anziano saggio, con i suoi poteri, aveva messo in ordine in pochi istanti il soggiorno, per fare in modo che anche se fosse arrivato qualcuno d’estraneo all’improvviso, non avrebbe sospettato nulla.

Era riuscito a curare Ottavia, ma le ferite di Milena non accennavano a rimarginarsi: la Guerriera degli Oceani aveva ripreso conoscenza, ma era sempre più debole, segno che Nettuno stava per essere completamente congelato.

C’era silenzio… Assoluto silenzio…

Nessuno aveva la forza di parlare, di reagire, di trovare una soluzione a quella stramaledetta situazione.

Marzio se ne stava seduto su un divano, con i gomiti poggiati sulle ginocchia, le mani tra i capelli, il capo chino.

Non diceva una parola, ma l’espressione del suo viso, il suo sguardo, lasciavano intendere ciò che mille parole non avrebbero potuto spiegare: dolore, tristezza, apprensione, ansia…

Quella stessa mattina, al Bar, si era ripromesso che non avrebbe mai permesso ad Icarus di far del male alla sua Principessa, e adesso, si sentiva unitile, si sentiva un vigliacco per non essere stato capace di fare niente. Altro che Principe valoroso, si sentiva una nullità.

La voce di Chronos, richiamò la sua attenzione:

 

-Accidenti! Le ferite di Sailor Nettuno non accennano a rimarginarsi! Icarus ha accelerato la glaciazione, quindi Nettuno tra poco non sarà altro che una massa di ghiaccio! Accidenti! Non posso fare niente. Se solo la Principessa fosse qui potremmo…-

 

Un nuovo grido disperato, venne cavato dal più profondo dell’addome del ragazzo, che oramai non riusciva più a controllare le sue azioni:

 

-SE fosse qui! GIA’! Potremmo, potremmo… Ma potremmo cosa Chronos? Lei non è qui! E nelle mani di quell’infame di vostro nipote!-

 

-Marzio…-

 

Marta, con sguardo triste, si avvicinò al ragazzo, poggiandogli una mano sulla spalla, tentando di rassicurarlo, ma non riusciva a trovare le parole adatte.

Dopo avergli accennato un sorriso triste, gli disse soltanto:

 

-La troveremo…-

 

Una flebile voce, attirò l’attenzione di tutti:

 

-Partite, ora… Non pensate a me, adesso è Bunny la nostra priorità…Solo lei…-

 

-Milena!-

 

Heles le si fiondò accanto e le prese la mano:

nei suoi occhi c’era una grande paura, paura di perdere una persona preziosa, amata, sommata alla paura di perdere Bunny, la guida e la luce di tutti loro.

Milena, la guardò tristemente.

Sentiva di non farcela, sapeva che entro breve le sarebbe toccato lo stesso destino di Sidya: il suo respiro si faceva sempre più corto, al dolore delle ferite si stavano aggiungendo tremende fitte al cuore.

Il viso angelico e delicato era perlato di sudore e pallido.

Per quanto le forze glielo permisero, strinse la sua mano in quella di Heles e sussurrò:

 

-Mi sto addormentando, ma non sarà per sempre. So che ce la farete, so che la nostra Principessa ce la farà. Mi raccomando…-

 

-Non parlare, non affaticarti Milena, non…-

 

-Non servirebbe a nulla Heles… Ho fiducia in tutti voi…Il mio Pianeta Guardiano è totalmente congelato, lo sento dentro, sento come un vuoto dentro me… Salvate la nostra Principessa… Prima la troverete, prima lei potrà usare lo scettro della Regina Artemisia… Buona Fortuna Guerriere Sailors…-

 

Detto questo la valorosa guerriera di Nettuno, chiuse gli occhi, spirando.

 

Tutti erano increduli.

La situazione stava precipitando.

Tutti gli eventi si stavano susseguendo con troppa velocità.

Dovevano fare qualcosa, e subito, o sarebbe stata la fine.

La tristezza e il dolore si fecero più pesanti nel cuore di tutti, il rancore nei confronti del nemico cresceva sempre più, nuove lacrime bagnarono i loro visi.

L’urlo disperato di Heles riecheggiò per tutta la stanza, dando libero sfogo al suo immenso dolore, dolore condiviso da tutti.

 

-MILEEEEEEEEEENA!-

 

Strinse forte a se il corpo ormai senza vita dell’amata compagna, quando si sentì poggiare una mano sulla spalla. Era Chronos.

L’anziano saggio, mestamente, con aria colpevole e dispiaciuta, disse:

 

-Sailor Uranus… Lascia che porti Sailor Nettuno nella mia dimensione…La adagerò in una teca, così come ho fatto ieri con Sailor Pluto, e tornerò subito, cosicché potremo partire tutti insieme verso la dimensione di Tempus…-

 

Heles non si oppose.

Si limitò a scostarsi, e a lasciare che Chronos si prendesse cura di Milena. Non era da lei arrendersi così, ma adesso non aveva altra scelta.

Chronos allungo un braccio verso il corpo di Milena, e prima di sparire in una luce bianca, disse:

 

-A tra poco-

 

Nella stanza, cadde nuovamente un profondo silenzio, un silenzio triste, opprimente, che attanagliava i cuori di tutti, un silenzio, che era l’esplicazione dei sentimenti di impotenza e tristezza, che tutti provavano.

Tra poco sarebbero partiti per salvare colei che era fonte di luce per ogni cuore, colei che sarebbe stata in grado di riportare speranza nell’animo delle persone, colei che non avrebbe mai permesso che il mondo finisse in mani sbagliate.

Marzio era pronto, era in prima linea.

Un’unica cosa gli interessava adesso.

 

“Aspettami amore mio! Sto arrivando! Tu non sei sola! Ti chiedo solo di non arrenderti e di vegliare su nostra figlia! Proteggila, come io tra poco proteggerò te! Non Temere Serenity, tra poco saremo di nuovo insieme “

 

 

Ciao a tutte!

Che cosa ve ne pare? E del link?

Spero di non avervi deluso.

 

Ringraziamenti:

 

Giufalab: Ciao! Sono contenta di sapere che il capitolo precedente abbia suscitato in te tante emozioni.

Spero che questo non sia stato da meno!

Grazie!

 

Tappetta: Ciao! Si! Prendiamo a calci nel sederino Tempus ed Icarus! Se vuoi ti do una mano io! Così impararono a trattare così una ragazza buona, dolce e incinta, come Bunny!

Grazie, sono contenta di sapere che creo suspense!

Grazie di cuore!

 

Luisina: Ciao Lusy! Purtroppo si, la nuova vittima della glaciazione è stata proprio Milena…

Ma anche se il verde acqua è il tuo colore preferito, mi perdoni lo stesso… Vero?

Non ti preoccupare, quando questa storia giungerà al termine mi farò perdonare… Ok?

Grazie per seguirmi sempre amica, un bacio!

 

Romantigirl: Ciao Roxy! Bene, meglio così, sono contenta di non averti deluso, e di emozionarti sempre con i miei aggiornamenti!

Grazie davvero di cuore amica mia!

 

Kaoru: Ciao Manu… Ehm… Scusa, spero che i posti in cardiologia non scarseggino perché se sei debole di cuore e  poi devi rimanere stecchita leggendo i miei capitoli mi spiace!!!!! Hi hi hi! Scherzo!

Come avevi previsto tu, Milena è stata la nuova vittima della glaciazione e Marzio deve trovare la forza e la lucidità necessarie a salvare la sua Bunny…

So che ho lasciato in ballo una questione troppo importante ma non preoccuparti, cercherò di aggiornare presto!

Grazie mille!

 

Stella93mer: Ciao! Come vedi per ora Icarus non ha fatto del male a Bunny, per ora…

Ti prometto che cercherò di aggiornare presto!

Grazie mille per la tua recensione!

 

Nami Akimoto: Ciao cara! Beh, hai indovinato! Sono al secondo anno e gli esami cominciano proprio a dicembre!

Tuttavia, studio permettendo, cerco sempre di dedicare un po’ di tempo ad EFP e alla mia storia, perché mi fa stare bene scrivere.

Come hai avrai potuto leggere, Milena non ce l’ha fatta, e le Guerriere, hanno potuto vedere con i loro occhi cosa quella “pazza” di Lady Vypra e quel “vigliacco” di Icarus hanno architettato.

Grazie, sono contenta di sapere che il precedente capitolo, ti sia sembrato pieno di adrenalina e azione e soprattutto mi fa piacere sapere che non ti deludo.

Grazie di tutto!

 

Nanami_chan: Ciao cara! Benvenuta!  Grazie di cuore! Mi ha detto una cosa molto bella, sapere che ti faccio vivere in prima persona i sentimenti dei personaggi ma ha riempita di gioia, soprattutto quando mi hai detto che questa è una qualità fondamentale per un autore.

Grazie infinitamente!

 

Jaj984: Ciao! Molto forte la tua recensione! Breve ma intensa, non c’è che dire…

Hai indovinato, Icarus ha accelerato la glaciazione e così facendo ha accelerato la morte di Milena…

Spero di non averti delusa

Grazie

 

ISA1983: Ciao! Si! Ammazziamo Icarus! Ti do una mano anche io se vuoi! Lady Vypra per ora se ne è andata, e Chronos “ha mosso il sederino!”.

Purtroppo Milena non ce l’ha fatta, perché quel simpaticone di Icarus ha accelerato la glaciazione e Marzio, è disperato per la sua Bunny…

Ma come vedi, è pronto a tutto per lei!

Grazie mille per il tuo commento!

 

Maryusa: Ciao! Non preoccuparti, prima o poi Icarus avrà quel che si merita, promesso!

Grazie per il tuo commento, un bacio!

 

Chichilina: Ciao! Non preoccuparti cara, so che mi segui sempre, nonostante tutto ed è per questo che ti ringrazio con tutto il cuore.

Grazie mille amica!

 

Silviasilvia: Ciao Sì! Grazie per i consigli e per l’aiuto che mi dai sempre…

Sono contenta di sapere che con il capitolo precedente ti ho persino “ipnotizzata”, e grazie mille anche per l’aiuto che mi hai dato con questo.

Grazie per tutte le volte che definisci i miei capitoli “celestiali, divini e paradisiaci!”

Grazie per tutto!

 

Dinny: Ciao! Chronos è ricomparso, finalmente… Tardi, di nuovo, però almeno si è degnato di ricomparire no?

Hai ragione nel dire che Tempus ed Icarus sono potenti, troppo potenti, ma non ti preoccupare, i cattivoni vengono sempre sconfitti!

Grazie per il tuo commento!

 

Ora grazie a:

 

1 - anninachan
2 - aquizziana
3 - bunnyguida
4 - chichilina
5 - Enigma
6 - feferica
7 - Finleyna 4 Ever
8 - giufalab
9 - ilary
10 - ISA1983
11 - ISAHARA
12 - Kaninchen
13 - Kaoru
14 - luisina
15 - mary85
16 - miyabi
17 - Nami Akimoto
18 - romanticgirl
19 - silviasilvia
20 - stella93mer
21 - tappetta
22 - witch4ever

 

Per aver inserito la mia storia tra i preferiti e a chi mi ha annoverata tra gli autori preferiti, ossia:

 

1 - bunnyguida
2 - chichilina
3 - giufalab
4 - ISA1983
5 - Kaninchen
6 - ladolcebabi
7 - luisina
8 - romanticgirl
9 - silviasilvia
10 - stella93mer
11 - tappetta

 

 

Grazie anche a chi legge solamente.

 

E come dice la mia cara amica Kaoru:

 

Ciao popolo!

 

A presto!

 

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Capitolo 15
*** Il coraggio di una madre, la forza di un amore ***


Chronos, tornò in casa di Marzio quasi subito:

Ciao popolo di EFP!

 

Sono tornata!

Innanzi tutto devo chiedere scusa a Chichilina e Maryusa:

quando ho pubblicato il precedente capitolo, ho dimenticato di menzionarvi nei ringraziamenti, e vi ho aggiunte non appena mi sono accorta del mio errore.

Scusatemi se vi ho dimenticate.

 

Mie care lettrici,

perdonatemi se vi ho fatto attendere, ma ho avuto molto da fare con l’università in queste settimane,

e ho avuto poco da tempo da dedicare alla mia storia.

Grazie mille per gli auguri e per gli in bocca al lupo per l’università!

Facciamolo crepare questo lupo!!!

 

Comunque, eccomi con un nuovo aggiornamento, che spero non vi deluderà, e vi prometto che durante le vacanze di Natale, mi impegnerò per regalarvi almeno un altro aggiornamento.

Vi auguro una buona lettura amiche!

 

 

Il coraggio di una madre, la forza di un amore

 

Chronos tornò in casa di Marzio quasi subito:
tutti erano ancora riuniti in salotto, sempre in silenzio.
Appena percepita la presenza del nuovo venuto, tutti si limitarono a girarsi verso la sua direzione, muti, perché non avevano la forza di parlare, di reagire.
Giorno per giorno stavano perdendo alcune tra le persone che più amavano, la loro Principessa era nelle mani di una divinità maligna, l´universo era minacciato da una terribile glaciazione...
Lo sconforto si stava facendo padrone dei cuori di tutti ormai, e stavolta, anche

Sailor Uranus, la più dura e fredda tra tutte le Guerriere, aveva gli occhi velati dalle lacrime e il cuore a pezzi.
L´anziano saggio guardò tutti mestamente, e poi disse:

-Siete tutti pronti?-

Ci fu qualche triste ma deciso segno d´assenso, ci fu qualche sospiro, e poi, la voce di

Marzio, irruppe prepotentemente, rompendo finalmente quel silenzio divenuto ormai troppo opprimente per tutti:

-Si! Forza! Riportiamo Bunny a casa ragazzi!-

Quella frase autoritaria e perentoria, decisa, forte e ferma, ma in fondo anche carica di tristezza, riaccese in tutti lo spirito del combattimento, il coraggio, la forza, la determinazione, la speranza...
Nell´animo di Marzio, due sentimenti erano ora in contrasto:

da un lato la paura:

aveva tremendamente paura di perdere la sua Principessa;
dall´altro, la volontà di salvarla a tutti i costi, alimentava la sua forza e il suo coraggio come non mai.
Chiuse gli occhi per un istante e inspirò profondamente, concentrandosi a fondo, raccogliendo tutte le sue energie, tutte le sue forze, pensando soltanto a lei, alla sua ragione di vita.
In un secondo, gli abiti civili e il camice che ancora indossava sparirono, lasciando il posto alla lucente armatura e al lungo mantello, propri di Endymion.
Riaprì i meravigliosi occhi blu cobalto e fissò Chronos, che interpretando il suo ordine muto, disse:

-Bene, adesso siamo tutti pronti... Avvicinatevi e prendetevi per mano, formando un cerchio intorno a me, chiudete gli occhi e concentrate le vostre forze sul nostro obiettivo: salvare la nostra Principessa... Al resto penserò io.-

Tutti fecero com’era stato detto loro di fare.
Si presero per mano ed attorniarono Chronos, e Luna e Artemis si aggrapparono rispettivamente alla spalla destra di Endymion l´una, e a quella sinistra di Sailor Venus l´altro.
Una nuova luce inondò la stanza, partendo dalla sommità del bastone che il sommo Dio del Tempo portava sempre con sé.
La luce avvolse tutti, e in un attimo, il salone, tornò di nuovo vuoto e silenzioso.

********************

Si ritrovarono a viaggiare attraverso una dimensione surreale, nuova, a tratti piena di luce, e ad altri buia e tetra.
Si trovavano in una sfera di luce, creata appositamente da Chronos per difendersi da eventuali attacchi esterni, anche da eventuali pericoli da parte di varchi spazio-temporali, che ormai, da quando erano arrivati Tempus e suo figlio a scombussolare tutto, Chronos non riusciva più a controllare perfettamente come un tempo.
Stavano viaggiando molto velocemente, ma tutti, tranne l´anziano saggio naturalmente, non riuscivano a rendersi conto da quanto stessero viaggiando, e quanto mancasse al raggiungimento della loro meta.
Ad un certo punto, infatti, Endymion disse con apprensione:

-Chronos quanto manca ancora? Tra quanto tempo arriveremo? Non riesco a sentire la mia Bunny... Non riesco ancora a percepire la sua vicinanza... Io... Non riesco a sentirla!-

-Principe state tranquillo. Vi ho già detto che non dovete lasciarvi prendere dal panico. Voi siete terrestre, e non siete abituato ne a questa dimensione ne e a questi ritmi. Inoltre la vostra empatia è più debole ora che siamo lontani dalla Terra, ma rientrerà quasi nel pieno della sua potenza quando saremo più vicini alla Principessa e al cristallo d´argento...-

I tentavi di rassicurazione da parte dell´anziano saggio erano però vani:

Endymion cominciava a perdere di nuovo la pazienza e il controllo delle sue azioni.
Anche se non riusciva ancora a percepire l´aura di Bunny, si sentiva comunque inquieto, e aveva brutti presentimenti, brutte sensazioni.
Ora non gli importava dei fattori che influenzavano la potenza della sua empatia o la forza dei suoi poteri, gli importava solo di trovare presto il suo angelo e di portarla via con sé.
Ormai in preda alla disperazione e all´ira più profonde, alzando il tono della voce, quasi fino al punto di urlare, continuò:

-Non avete risposto a pieno alla mia domanda! Ho detto, quanto manca ancora affinché possa trovarmi faccia a faccia con quel bastardo che ha rapito la mia Serenity?-

-Stiamo viaggiando alla velocità della luce Principe... A voi tutti sembrerà che siamo in viaggio solo da pochi minuti, e invece sono passate già diverse ore...-

-ORE?-

Risposero tutti in coro stupiti e stralunati.
Chronos continuò:

-Si esatto. Sulla Terra sono passati pochi minuti, ma qui sono passate ore. Il Tempo qui scorre in maniera molto diversa. Non come nella mia dimensione, dove cioè è tutto più lento rispetto alla Terra, ma il contrario. Stiamo viaggiando attraverso una dimensione instabile, e quindi il flusso del Tempo cambia di continuo. Manca poco Principe, abbiate un pò di pazienza. Ora inizio a sentire, a poco a poco, le vibrazioni del cristallo d´argento. Per voi è ancora presto, ma vedrete che a mano a mano che ci avvicineremo sempre più, la vostra empatia si rafforzerà, e sarete anche voi in grado di percepire la presenza della Principessa Serenity... Anche se saremo lontani dal vostro Pianeta Guardiano, sarà la forza del vostro amore ad alimentare le vostre capacità percettive e di combattimento...Ve lo ripeto: se ora non potete ancora sentirla, è perché non siete abituato a questi ritmi, e soprattutto perché siete accecato dalla rabbia e dall´odio, e non riuscite a controllare le vostre azioni e i vostri istin...-

-SI! Sono accecato dall´ira Chronos, è proprio così! Come potrei comportarmi se non in questa maniera secondo voi? La donna che amo è nelle mani di un pazzo! E´ sola, incinta! Io non riesco a sentire ancora la sua aura... Non so come sta, se è ferita, se ha bisogno di me, sto impazzando! Se voi potete sentirla, vi prego, ditemi come sta... Sta bene? DITEMI ORA COME STA!-

-Principe, se sono percepibili le vibrazioni del suo cristallo, vuol dire che è ancora viva... E´ scossa, provata, angosciata, ma è viva, avverto sempre di più la sua presenza...-

 

 

All´improvviso, anche Endymion cominciò a percepire qualcosa:

a poco a poco riusciva a percepire indistintamente l´aura di Serenity...
A mano a mano che si avvicinavano alla meta, sentiva sempre più il suo dolore, e i suoi pianti:

sentiva nel suo cuore, l´angoscia che la ragazza stava provando.
Immaginarla sola, rinchiusa chissà dove, indifesa, in lacrime, fu come ricevere un duro colpo al cuore per lui.


********************

In una stanza illuminata da un´infinità di fiaccole, poste lungo tutte le pareti, un uomo, seduto sul suo trono, fissava il suo riflesso attraverso la superficie liscia, sottile e bombata, di un calice in cristallo, con all’interno del vino rosso.
Con la mano libera tamburellava sul bracciolo del trono e sorrideva compiaciuto per quello che stava accadendo.
Ad un certo punto, disse tra sé e sé:

-Caro fratello... Goditi questi ultimi momenti che ti restano come dio... La Principessa Serenity è nelle nostre mani, e una volta che saremo riusciti a persuaderla ad usare il suo cristallo per i nostri piani , io, Tempus, con Icarus, mio figlio e successore, saremo i padroni assoluti dell´Universo, e la mia vendetta sarà finalmente compiuta! Ah ah ah ah ah!-

Una voce maschile più giovane, interruppe quella gelida risata:

-Padre?-

-Icarus! Allora? La nostra ospite si è svegliata? Gradisce la stanza che le abbiamo fatto preparare?-

 

-La Principessa Serenity sembra non voler collaborare... Le ho semplicemente detto che se non fa come diciamo noi, la piccola creatura che porta in grembo, potrebbe non venire mai alla luce, e che tutte le persone che ama, avranno una morte lenta e dolorosa... Ho accelerato la glaciazione e due Guerriere sono già morte... Dobbiamo solo trovare il modo per persuaderla a nostro vantaggio...-

-Una cosa alla volta figliolo... Per ora dobbiamo solo fare in modo che la  dolce Principessina non usi il suo potere contro di noi... Quando sarà il momento giusto, saprò io come convincerla! Per quanto riguarda le Guerriere, la glaciazione sta dando i suoi frutti, e ad Endymion... Beh, a lui, ho già detto che penserò io!-

Un´altra risata, sempre gelida e maligna, risuonò per tutta la sala, facendo spegnere, come un alito di vento, tutte le fiaccole che l´avevano fino ad allora illuminata.

********************

Bunny aveva continuato a piangere in silenzio, raggomitolata tra quelle lenzuola, non staccando mai le mani dal suo ventre, quasi come se quell´abbraccio fosse in quel momento, l´unica arma capace di proteggere la sua bambina.
Da quante ore, era rinchiusa in quella stanza?
Aveva perso la cognizione del Tempo ormai, e non riusciva più a rendersi conto di nulla.
Le lacrime bagnavano abbondantemente le sue guance rosee, e le sue labbra tremavano a causa dei continui singhiozzi, al ritmo dei quali, si scuoteva di continuo il suo esile corpo.
I suoi occhi cristallini erano gonfi e arrossati, e il suo cuore, era una morsa di dolore.
Aveva paura, dannatamente paura.
Paura di quello che Icarus le aveva poc´anzi detto minacciandola.
Se non si sarebbe concessa a lui, se non avesse usato il cristallo d’argento per lui, tutte le persone cui teneva ne avrebbero fatto le spese:

tutte le sue amiche, Yaten e Taiki, Luna e Artemis, Marzio, e poi Chibiusa, quel piccolo dolce essere che sentiva crescere a poco a poco dentro di sé, e che forse, se lei non avesse deciso per il meglio, non sarebbe mai nato.

 

Al solo pensiero di quello che sarebbe potuto loro succedere, le si strinse il cuore.
Si asciugò le lacrime con il palmo della mano e si portò a sedere al centro del letto.

-Devo fare qualcosa...-

Si accarezzò il ventre, e sussurrò:

-Sta tranquilla Piccolina...Troverò il modo di uscire di qui e di tornare a casa, te lo prometto bambina mia! Non permetterò a nessuno di farti del male, a nessuno!-

Non staccando mai le mani dal suo ventre, invocò mentalmente il potere del suo cristallo:

"Ti prego... Ti prego cristallo d´argento... Proteggi la mia bambina, ti supplico..."

Scese dal letto e si incamminò verso la soglia della sua prigione.
Non appena ebbe sfiorato la maniglia in oro finemente intagliata della porta però, una scossa le fece allontanare la mano di scatto, facendola sussultare e indietreggiare.
Dal punto in cui era partita la scossa, si propagò una potente barriera d´energia, che andò ad espandersi per tutta la sala: era stata segregata.
In preda all’ira, si morse il labbro inferiore, strinse forte i pugni, talmente forte, che le nocche sbiancarono, e sentì le unghie premere con foga sulla sua pelle delicata.

Strinse i denti, e i suoi occhi brillarono di rabbia, poi gridò alla sala vuota, alzando il capo verso l´alto e allargando le braccia:

-Maledetto! Hai calcolato tutto, ogni cosa, eh Icarus?-

Sospirò sommessamente, ma non certo con rassegnazione.
Si massaggiò la testa, quasi a volersi riordinare le idee, e poi, l´illuminazione:

-Lo scettro! Ma certo! Posso usare lo scettro della Regina Artemisia... Ne ho assolutamente bisogno in questo momento!-

"Invocalo quando ne avrai bisogno, ma bada, solo se ne avrai veramente bisogno Serenity..."

Bunny rammentò le parole della Regina Artemisia e per un attimo esitò, ma poi si rese conto che lo scettro era la sua unica speranza, oltre al cristallo d’argento.

Invocandolo, e non attendendo la sua apparizione spontanea, forse sarebbe riuscita ad abbattere la barriera e a mettersi in salvo.

Chiuse gli occhi, concentrandosi a fondo, sentendo indistintamente il suo potere fluire nelle sue vene.

L’abito bianco che si era trovata ad indossare dopo il suo risveglio, lasciò il posto all’abito candido e finemente decorato in oro di Serenity, e lo spicchio di Luna, simbolo della Famiglia Reale Lunare, brillò sulla sua fronte come una luce nelle tenebre.

Riaprì gli occhi e con decisione, urlò:

 

-Mihi, Sceptrum crystallinum!-


In un attimo, un´immensa luce argentata inondò l´intera stanza, e una volta che si fu diradata, comparve, volteggiando dinnanzi i suoi occhi, il leggendario primo scettro lunare.
Serenity lo prese tra le mani, e ne accarezzò la superficie, liscia e trasparente, in cristallo purissimo.
Fissò attentamente l´oggetto appena apparso, e poi il suo sguardo si spostò in particolare, sullo spicchio di luna in oro alla sua sommità, la falce di luna, che custodiva gli spiriti e i poteri di tutte le Regine della Luna, dalla prima regina, Artemisia, all´ultima, nonché sua madre, la Regina Selene.
Sospir
ò e accarezzò la luna d´oro, poi, portandosi lo scettro al petto, al livello del cuore, chinò il capo, chiuse ancora gli occhi e sussurrò, come in una preghiera:

-Auguste Regine della Luna, mie Sagge Antenate, dolce madre mia... Datemi la forza necessaria per andare via di qui, aiutatemi a sconfiggere i nemici e a mettere fine a quest´incubo, vi prego...-

Riaprì gli occhi con decisione, e fece per pronunciare la formula che avrebbe sprigionato il potere dello scettro, ma non appena aprì la bocca per parlare, la barriera che la teneva prigioniera, e che avrebbe voluto abbattere con la sua nuova arma, si dissolse da sé, e Serenity poté vedere la maniglia della porta muoversi.
Ebbe appena il tempo di pregare mentalmente perché lo scettro sparisse momentaneamente, prima che la porta si potesse aprire.
Lo scettro sparì immediatamente, obbedendo alla preghiera della sua nuova padrona, in una luce argentata, che sfortunatamente però, non sfuggì agli occhi del nuovo venuto: Icarus.
L´uomo, con un ghigno malefico e un´espressione adirata, gridò:

-Sciocca ragazzina! Credevi che sarebbe stato tanto facile andare via di qui? Credevi di imbrogliarmi e di usare il tuo potere contro il mio? Sei riuscita a fermarti in tempo, ma che cosa avresti fatto se fossi apparso dal nulla invece che usare la porta, come fate voi sul vostro insulso Pianeta? Povera illusa! Io ti avevo avvisata... Ma a quanto pare verbalmente con te non si ottiene nulla... Bene, non mi lasci altra scelta allora... Vediamo un pò se cambi idea con un piccolo avvertimento concreto...-

Così facendo, allungò un braccio in sua direzione, contorcendo la mano.
All´improvviso fitte terribili pervasero il ventre di Serenity, che immediatamente si accasciò a terra, abbracciandosi la parte interessata come forse non aveva mai fatto prima, e dimenandosi e urlando in preda al dolore.
Si sentiva bruciare dentro, si sentiva morire, non riusciva nemmeno più a respirare, a pensare.
Aveva invocato troppo tardi il potere del cristallo d´argento, forse se l´avesse fatto prima, adesso il suo potere avrebbe avuto maggiore influsso sulla protezione di Chibiusa.
Urlando e piangendo a causa delle continue fitte, maledì se stessa per non essere riuscita a proteggere la sua bambina, e le sue grida disperate, erano coperte dalle malefiche risate di Icarus, che si godeva la scena continuando a contorcere la sua mano, aumentando così sempre di più l´intensità del dolore.

Serenity stava provando sulla propria pelle ciò che avevano già provato Sidya e Milena, morendo a causa della glaciazione il giorno prima l’una e, ancora a sua insaputa, quella stessa mattina l’altra.

 

*******************

 

-SERENITY! OH NO! AMORE MIO CHE TI STANNO FACENDO?-

 

Endymion, ancora all’ interno della sfera, all’improvviso lanciò un urlo disperato.

Sentiva, sentiva cosa stava accadendo alla sua amata, poteva percepirlo indistintamente.

 

-Endymion che hai? Che è successo? Hai avvertito qualcosa?-

 

Disse Sailor Mars, preoccupata, dando voce al timore di tutti.

 

A rispondere per lui, prima che Endymion potesse parlare, fu Chronos, che disse, a denti stretti:

 

-Questa è opera di mio nipote! Non può essere altri che lui. La sua aura è differente da quella di mio fratello, anche se è comunque molto potente. Sta usando il suo potere sulla Principessa. Forza! Presto, dobbiamo sbrigarci! Dobbiamo arrivare lì prima che sia troppo tardi, la Principessa è in grave pericolo! Ho bisogno dell’apporto di tutti i vostri poteri: chiudete tutti gli occhi adesso e raccogliete tutto il vostro coraggio, i vostri poteri, e la vostra forza dal profondo del vostro cuore e al mio segnale, liberateli con potenza… ORA!-

 

Tutti obbedirono all´ordine di Chronos, invocando mentalmente i propri poteri in nome di Serenity.
La sfera di luce in cui erano rinchiusi, si attorniò di nuove luci colorate, un colore per ogni potere, un potere per ogni Guerriera o Cavaliere.
Tutti erano in preda al panico dopo quanto percepito dall’anziano saggio e dal loro Principe, ma più di tutti lo era Endymion:

il giovane si sentiva morire, era come se provasse sulla propria pelle quello che stava provando Serenity.

Il suo cuore cominciò a battere all´impazzata, il timore di perdere sia lei che la Piccola Lady venne sopraffatto dall´intenzione di salvarle anche al costo della vita, una lacrima rigò il suo volto, e in mente aveva solo una preghiera:

“Povero Amore della mia vita... Non temere, sto arrivando! Posso sentirti adesso, sento quanto stai soffrendo... Tieni duro, non mollare! Devi resistere dolce Amore mio, ti prego... Devi resistere anche per Chibiusa!

 

La sfera di luce acquistò, dopo questa triste preghiera, maggiore potenza e velocità, sfrecciando ora, attraverso lo spazio dimensionale, più veloce anche della luce stessa.

*******************

 

Intanto, Icarus sembrava avere la meglio: Serenity continuava a dimenarsi in preda a dolori atroci.

-Allora Serenity? Vuoi salvare la vita di tua figlia? Sai bene cosa dovrai fare per far nascere la tua creatura... Ti concederai a me? Userai il tuo cristallo per i miei scopi malefici?-

-Ma...Mai! A...Anche a costo di morire! N… Non avrai mai ne me ne mia figlia vigliacco, mai! AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!-

Le fitte aumentavano sempre più, il respiro cominciava a farsi via via più corto, sia per il dolore, sia per lo sfogo di un pianto disperato.

Perle di freddo sudore solcavano il suo viso, la vista, già offuscata a causa delle nuove lacrime versate, cominciava ad appannarsi, e le forze a venirle meno.

Sopraffatta dai dolori e dalle atroci sofferenze che stava patendo, prima di svenire, Serenity riuscì solo a mormorare:

 

-Bambina mia perdonami! Non sono riuscita a mantenere la mia promessa... Per non farti cadere in mani sbagliate ho preferito morire, ma così morirai anche tu... Piccolina, ti prego, perdonami se puoi... PERDONAMI BAMBINA MIA!-

Non riuscendo più a resistere, perse i sensi definitivamente, scorgendo appena una luce dorata, che allora incominciava ad inondare la stanza.
Perdendo conoscenza, non ebbe né la forza, né il tempo, di vedere chi aveva portato con sé quella luce, ma in fondo al cuore, aveva sperato potesse essere la sua ultima possibilità di salvezza.

 

 

Bene, bene, bene…

Eccoci giunte alla conclusione anche di questo quindicesimo capitolo…

Che cosa ve n’è parso?

Spero di non avervi deluso, e se qualcuna sta pensando di linciarmi per come ho fatto comportare

Icarus con Serenity, le prometto che prima o poi il cattivone avrà quel che si merita, e che la dolce Principessa non soffrirà più…

Quest’anticipazione su quello che sarà il finale vi basta a farvi desistere dall’uccidermi?

Hi hi hi!

Va beh, a parte gli scherzi, tranquille, io sono per i lieto fini, e poi, mi sto affezionando a questa storia e quindi nemmeno io sopporterei mai di farla terminare male!

 

Ringraziamenti:

 

Silviasilvia: Ciao! Grazie amica mia, mi lusinghi nel definire la mia storia addirittura un capolavoro, ma in fondo è anche grazie ai tuoi consigli che posso migliorare i miei capitoli!

Hai ragione, Marzio e Bunny sono molto determinati, e la determinazione di Marzio, e il suo amore, si rispecchiano perfettamente nelle urla disperate di Marzio rivolte ad Icarus.

Grazie per farmi sempre splendidi complimenti e per consigliarmi sempre.

 

Tappetta: Ciao! Grazie per la tua recensione. Beh, tra poco Marzio arriverà per salvare la sua bella, e farà di tutto “per spaccare il muso a quei due esseri inutili”!

Grazie anche per i complimenti al mio video, sono contenta che ti sia piaciuto tutto e di averti fatta commuovere.

Comunque sì, con l’università stiamo proprio incasinate a quanto pare!

 

Romantigirl: Ciao Roxy! Grazie mille per i complimenti! Sono contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto, spero che anche questo ne sia all’altezza!

Secondo te di chi ha portato con sé la luce? Hi hi hi!

Grazie per seguirmi sempre amica mia, un bacio

 

Luisina: Ciao! Wow! Che bello, grazie per aver letto il mio aggiornamento dal cellulare, in viaggio! Non preoccuparti se non hai potuto subito inserire la tua bellissima recensione, anzi, ti ringrazio doppiamente per aver provveduto ad inserirla appena hai potuto.

Sono contenta che ti sia piaciuta l’apparizione di Chronos dal ciondolo.

Quello era il ciondolo che l’anziano saggio aveva dato a Bunny per fare in modo che, quando questo si sarebbe illuminato, Marzio e Bunny si sarebbero resi conto che “l’allegro vecchietto” stava per arrivare e si sarebbero fatti trovare… “Preparati!”.

Per Marzio hai ragione. Ha tutte le ragioni del mondo per arrabbiarsi, Chronos non è stato di molto aiuto fin’ora, ma non preoccuparti… Ho in mente grandi cose!

Marta che soccorre Yaten è dolcissima e Icarus è come hai detto tu, un bel cretino, (o un fetente)!

Per il cretino in questione hai ragione, Icarus ricorda proprio Diamond, e devo ammettere che il ragazzo, anche se era un  pò perfido, piaceva un pochino anche a me… Ma mai quanto Marzio però! Eh! (Sclero eh?).

Per Milena… Scuuuuuuuuuuuuuuuuusa! Mi spiace averti deluso, ma ti prometto che alla fine saranno i cattivoni a pagare per tutto quello che hanno combinato…

Intanto mi perdoni?

Grazie per avermi fatto notare l’errore, e grazie infinite per la tua recensione che anche se chilometrica, come dici tu, a me fa sempre piacere…

Ora sono io che ho scritto un ringraziamento chilometrico però!

A presto amica mia, grazie di tutto!

 

Dinny: Ciao, e si, anche Nettuni è stato completante congelato e quindi anche la dolce Milena ci ha lasciati…

La povera Serenity non ha sofferto (non ancora) per la morte di Milena, ma come hai visto, sono stata molto cattiva in questo capitolo e l’ho fatta soffrire comunque…

In questo capitolo non è stata capace di tener testa ad Icarus e si è maledetta per non aver mantenuto la promessa fatta alla sua piccina….

Però la storia non è ancora finita, quindi non disperiamo!

Grazie mille cara a presto!

 

Nami Akimoto: Ciao! Aja aja aja… Hai indovinato a quanto pare. Avevii ragione a non fidarti della parola di quel bruto e vigliacco di Icarus.

Hai indovinato anche per lo scettro…

Sono così prevedibile? Hi hi hi

Sono contenta di sapere che il mio capitolo ti è piaciuto così tanto fino al punto di farti quasi piangere. (Per carità, non perché voglio che tu pianga, è solo che mi fa piacere suscitare in voi emozioni così forti con le miei righe).

 

Stella93mer: Ciao! Già… Povera Bunny! Riuscirà il prode Endymion a salvare la sua bella? Hi hi hi! Lo scoprirete solo leggendo! Hi hi hi! Grazie mille del bel complimento!

 

Jaj984: Ciao! No! Ti prego, ammazzarmi di botte Marzio no! Scusa se lo massacriamo noi, poi Icarus che fa? Oppure, se lo massacriamo sempre noi, chi salva “Kaori”? Hi hi hi! Non devi scusarti se hai sbagliato a scrivere, avevo capito che ti riferivi a “City Hunter”, mi piace molto anche quell’Anime anche se preferisco i nomi italiani, ma tranquilla, avevo capito che ti eri confusa, capita.

Comunque mi sa che adesso farai accadere il finimondo per ciò che è accaduto a Bunny vero? Ehm… Non stai tramando di uccidermi nell’ombra vero?

Grazie mille per la tua doppia recensione!

 

Lagadema: Ciao! Eh sì, in effetti sarebbe proprio bello vedere uno scontro Icarus - Endymion… Hi hi hi!

Staremo a vedere! Grazie mille per la tua recensione!

 

Kaoru: Ciao Manu! Io sto meglio grazie mille e tu?

Purtroppo sì, abbiamo perso anche Milena: la mia storia sta diventando una tragedia greco-romana!

Tuttavia sono felicissima di sapere che adori sempre di più la mia storia nonostante la tragicità…

Renderò giustizia a tutte le martiri prima o poi, promesso!

Grazie mille amica mia!

 

ISA1983: Ciao! Eh, sì, mi sa che già mi hai chiesto il permesso, di fare a pezzettini (o forse era a fettine come il prosciutto?), quel simpaticone di Icarus!

Ricorda molto il caro e vecchio Diamond, ma in fondo lui anche era un cattivone amava Bunny no?

Icarus invece è prorpio fetentone!!!

Vedremo che gli farà Marzio!

Hi hi hi!

Grazie mille cara!

 

Nanami_chan: Ciao! Eccomi qua a soddisfare la tua curiosità! Grazie mille per i complimenti, e sta tranquilla, non appena scriverai anche tu, una storia su Sailor Moon, prometto di essere tua fedele lettrice, anzi, già non vedo l’ora di leggerla!

Grazie mille!

 

Anninachan: Ciao! Non preoccuparti se non hai recensito due capitoli fa.

Sono contenta che gli ultimi due capitoli ti siano piaciuti.

Mi fai felice, scrivendomi, che ho descritto bene la disperazione di Marzio, e la sua paura per Bunny e Chibiusa.

Sono felice però anche di averti spiazzata!

Anche tu però hai indovinato riguardo allo scettro, anche se come primo tentativo non è andato a buon fine.

A quanto pare poi abbiamo una cosa in comune:

la passione per la coppia Bunny- Marzio (soprattutto Marzio)!

Anche io amo le scene struggenti ma gli epiloghi catastrofici non fanno per me, quindi prometto di essere brava col finale, perché ho in mente grandi cose!

Grazie mille per la tua recensione.

 

Chichilina: Ciao amica mia. Scusami tanto se nel capitolo precedente ho dimenticato in un primo momento

di inserirti tra i preferiti, mi dispiace tanto.

Ti ho inserita in un secondo momento, ripubblicando il capitolo corretto.

Non accadrà più, promesso, grazie mille per seguire sempre la mia storia.

 

Maryusa: Ciao, chiedo umilmente scusa anche a te, rinnovando quanto già scritto a Chichilina.

Mi dispiace di essermi dimenticata di voi, ho rimediato non appena me ne sono accorta e starò bene attenta a non dimenticare più ne te, ne Chichilina ne nessun’altra.

Grazie per seguirmi sempre.

 

Cleo92: Una nuova amica! Ciao! Grazie mille! Sono felice che la mia storia ti abbia appassionata subito durante la lettura.

Ecco un nuovo aggiornamento per soddisfare la tua ansia di sapere cosa accadrà, grazie mille!

 

 

Particolari ringraziamenti vanno a:

 

1 - anninachan

2 - aquizziana
3 - bellissima90  
4 - bunnyguida
5 - chichilina
6 - Enigma
7 - feferica
8 - Finleyna 4 Ever
9 - giufalab
10 - ilary
11 - ISA1983
12 - ISAHARA
13 - Kaninchen
14 - Kaoru
15 - kiavatella
16 - luisina
17 - mary85
18 - miyabi
19 - Nami Akimoto
20 - romanticgirl
21 - silviasilvia
22 - stella93mer
23 - tappetta
24 -witch4ever

 

Per aver aggiunto la mia storia tra i preferiti, e grazia a:

 

1 - bellissima90  
2 - bunnyguida 
3 - chichilina
4 - giufalab
5 - ISA1983
6 - jaj984
7 - Kaninchen 
8 - ladolcebabi
9 - luisina
10 - romanticgirl 
11 - silviasilvia 
12 - stella93mer 
13 - tappetta

 

Per avermi inserita tra i loro autori preferiti.

 

Grazie infinite anche a chi mi segue solamente senza lasciare commenti.

 

A presto

 

Luciadom

 

 

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Capitolo 16
*** Con la paura nel cuore... ***


Con la paura nel cuore…

Ciao a tutte!

 

Innanzi tutto grazie mille per gli in bocca al lupo che mi avete fatto!

L’esame è andato benissimo!

Ora, i prossimi esami, arriveranno, uno dopo l’altro, a partire da metà gennaio,

ma vi avevo promesso che durante le vacanze di Natale avrei fatto del mio meglio per aggiornare, e quindi ecco il primo aggiornamento!

Spero possa piacervi, e che gradiate un piccolo link che ho inserito alla fine, dopo i ringraziamenti individuali, un mio piccolo augurio per Natale.

 

Auguro a tutte voi un Felicissimo Natale, che possa potarvi pace, gioia e serenità, e nel caso non riuscissi ad aggiornare entro il 2009, vi faccio anche i miei più sinceri auguri per un Felice Anno Nuovo!

Buon 2009!

 

Ora vi lascio alla lettura di questo nuovo capitolo, e alle sorprese che contiene, rinnovandovi i miei auguri e i miei saluti.

Vi farò poi  gli auguri individualmente alla fine del capitolo, nei ringraziamenti.

 

Buona lettura a tutte!

 

 

 

Con la paura nel cuore…

 

 

La nuova luce era accecante:

 

-Ma che cosa sta succedendo?-

 

Icarus interruppe di colpo la sua tortura per coprirsi gli occhi, abbagliato da quell’improvvisa luce, che a poco a poco si diradò, lasciando trasparire ai suoi occhi

i nuovi arrivati.

Non appena Endymion scorse Serenity riversa per terra, priva di conoscenza, con sul viso un´espressione sofferta, le braccia a cingersi il ventre, come in un abbraccio disperato, le guance umide a causa delle tante lacrime versate, un polso gonfio e cosparso di lividi, le si precipitò incontro col cuore in gola, incurante del resto, desideroso al momento solo di stingerla tra le sue braccia per accertarsi che stesse bene, che non l’avesse lasciato, che fosse ancora viva.

-SERENITY! Amore mio!-

 

Non appena Icarus vide il ragazzo slanciarsi verso la sua amata, fece per fermarlo,

e allungò entrambe le braccia in sua direzione, formando tra le mani una sfera di energia.

 

-Dove credi di andare Terrestre?-


Quando ebbe caricato bene il suo colpo, fece per lanciarglielo contro, ma qualcosa, o meglio, qualcuno, lo bloccò: Chronos.

 

-Levati di mezzo vecchio!-

 

Indignato, Icarus, cercò di liberarsi, ma invano.

Era immobilizzato, bloccato, e per quanto si sforzasse anche a livello telepatico di liberarsi non vi riusciva.

Chronos, in silenzio, teneva allungato un braccio in sua direzione, tenendo aperta la mano, facendo bella mostra del suo palmo rugoso ma detentore di un grande potere:

la sua mano era rigida, ferma, sicura.

 

Grazie all’intervento dell’anziano saggio, Endymion così riuscì a raggiungere la sua Serenity senza intralci.

Con una tremenda paura nel cuore, le s’inginocchiò accanto e l’abbracciò, iniziò a scuoterla e invocò a gran voce il suo nome, i suoi nomi:

 

-SERENITY! Sono qui! Bunny Amore mio ti prego rispondimi! Ti scongiuro, apri gli occhi! Coraggio! SVEGLIATI BUNNY!-

 

La strinse forte contro il suo possente petto, scosso a causa dei singhiozzi di un pianto che non era riuscito a franare, che forse, non aveva voluto frenare.

Strinse i denti, quasi a trattenere la rabbia che provava, e poggiò il mento sulla testa dorata del suo dolce angelo.

Le accarezzò una guancia dolcemente:

la sua mano, grande, forte, scivolò sul suo viso diafano come un leggero battito d’ali di farfalla.

Le baciò delicatamente la fronte, a livello dello spicchio di Luna, non smettendo di piangere, sfogando in quell’abbraccio tutte le emozioni che stava provando:

amore, paura, rabbia…

Poi, continuando a sostenerla con un braccio, le accarezzò con l’altra mano il ventre arrotondato, mentre dai suoi occhi blu notte, scesero abbondantemente lacrime amare, lacrime piene di paura , paura di aver perso anche lei, il loro piccolo angioletto, la loro principessina, il frutto del loro amore: la loro Piccola Lady.

 

Icarus non era ancora riuscito a liberarsi dalla morsa di Chronos, mentre le Guerriere Sailors e i Cavalieri Galattici, erano pronti nelle loro posizioni d’attacco per intervenire, seppur con un peso insostenibile sui loro cuori:

l’ansia per lo stato attuale di Serenity.

Sicuramente tutti, appena arrivati in quel luogo, avrebbero avuto la stessa reazione di Endymion se avessero potuto, se lì non ci fosse stato nessun nemico cui tener testa, se in quella stanza ci fosse stata solo lei.

Ora se ne stavano tutti lì, nelle loro posizioni, a guardare prima Chronos ed Icarus, e poi quel giovane disperato, a poca distanza da loro, che stringeva a sé la più dolce e pura tra le creature.

 

Endymion alzò il capo da quello di Serenity, e lo volse in direzione di Icarus, di quell’uomo, di quel dio, che aveva osato far del male al suo angelo, verso colui dal quale non era riuscito a proteggere la Regina del suo cuore, del suo futuro, e madre della sua bambina.

Continuando a stringere forte a sé Serenity, col cuore colmo di rabbia, paura e dolore, urlò contro Icarus con tutto il fiato che aveva in corpo:

 

-TU! SEI UN BASTARDO! CHE COSA LE HAI FATTO? MALEDETTO, ME LA PAGHERAI CARA! NON MI SPAVENTA LA TUA ESSENZA DIVINA! TI FARO’ PENTIRE PER AVER FATTO DEL MALE ALLA MIA SERENITY! MI HAI CAPITO ICARUS? -

 

Uno sguardo deciso e furente, la fronte imperlata di sudore, i denti stretti, un urlo disperato, quella tremenda paura che cresceva nel suo cuore sempre di più, attimo dopo attimo, la paura di perdere lei, il suo raggio della speranza, il suo futuro, la sua vita, paura di perdere quel piccolo angelo che tanto le somigliava, facevano di Endymion, in quel momento, ma come sempre d'altronde, l’uomo più deciso e temerario, pronto a tutto, anche a lottare contro degli dei, anche a sacrificare la vita, in cambio di quella dei suoi due angeli.

 

Icarus, sempre immobilizzato, era in grado al momento solo di parlare:

stavolta era stato lui ad essere stato bloccato, a differenza di come aveva fatto suo padre, quella stessa mattina con Chronos, per rapire facilmente Serenity, ingannando tutti con l’aiuto di Lady Vypra.

La rabbia che gli rodeva l’animo però, poteva far diventare le parole molto più taglianti e dolorose di qualsiasi altro attacco.

Non era riuscito ad assoggettare Serenity, ed ora si trovava sottomesso al potere di Chronos.

La ferita all’orgoglio, causata dal suo fallimento però, non fece altro che aumentare la sicurezza di sé stesso e l’odio verso tutti.

Per niente intimorito dalle minacce di Endymion, sorridendo avidamente, con aria di sfida, disse in sua direzione:

 

-Tranquillo stupido Principe Terrestre! La tua dolce Principessina è viva, così come la creatura che porta in grembo. Sono vive e si riprenderanno, prima o poi… Non avevo e non ho ancora nessuna intenzione di ucciderle, perché andrebbe contro i miei piani. Per diventare il padrone assoluto dell’universo, ho bisogno sia del cristallo d’argento sia del cristallo d’oro, e la tua Serenity e la bambina che cresce in lei ne sono le detentrici. Inoltre tua figlia potrà usare sia il cristallo d’oro che quello d’argento, quindi perché mai dovrei farmi scappare un’occasione così… Come dite voi sulla Terra? Occasione “d’oro”!  Una volta ottenuti i due cristalli sarò invincibile! Ah ah ah aha ah!-

 

Endymion continuava a fissare Icarus con rabbia e odio, a denti stretti,

non sciogliendo mai Serenity, ancora incosciente, dal suo abbraccio protettivo.

Un nuovo urlo, un nuovo slancio di rabbia, e di nuovo cavò tutto il fiato che aveva nel profondo del suo addome, per inveire contro il tanto odiato rivale:

 

-TI SBAGLI! Sei un illuso se credi di riuscire a farla franca! Non avrai mai né Serenity né tantomeno Chibiusa, MIA FIGLIA! Capito? Ti ucciderò con le mie stesse mani se sarà necessario, sono pronto anche a morire, finché avrò vita non ti permetterò di far loro altro male, capito bastardo?-

 

Seppur ancora immobile, Icarus con un ghigno malefico, continuò, con tono provocatorio:

 

-Chibiusa? E’ così che si chiamerà quella creaturina quando e se nascerà? Ah ah ah ah ah! Che nome stupido! E poi, queste parole che mi hai urlato contro… Sono le stesse che ha detto prima la tua Serenity, quando ha pensato di imbrogliarmi e di usare il suo potere contro di me… Che sciocca, credeva di riuscire a fuggire dal mio palazzo e dalla mia dimensione… Beh, se l’è cercata! Se mi avesse dato ascolto e avrebbe accettato di concedersi a me, non solo per quanto riguarda il cristallo d’argento, e si sarebbe arresa ai miei avvertimenti verbali, non avrei usato le maniere forti e concrete con lei!-

 

Endymion non riuscì più a controllarsi e a trattenere i suoi istinti:

già al solo pensiero di quello che Icarus aveva fatto alla sua amata, gli ribolliva il sangue nelle vene, le continue provocazioni di quel dio, di certo non lenivano i sentimenti di rabbia, odio e vendetta che provava, e adesso, l’essere venuto a sapere anche che lei, usando i suoi poteri, aveva provato a tener testa da sola a quel vigliacco, seppur le avesse fatto promettere di non usare il cristallo d’argento, fu la scintilla che fece scatenare in lui una furia incontrollabile.

Adagiò piano Serenity sul freddo pavimento in marmo, e si alzò con decisione:

aveva i pugni fortemente serrati, quasi al punto di farne sbiancare le nocche, lo sguardo fiero e deciso, e i denti stretti.

Senza esitare, estrasse la lucente ed affilata spada dal fodero e si fiondò contro Icarus urlando, non fermandosi, quando un tratto, la voce di Chronos lo bloccò appena in tempo, prima che potesse colpire Icarus, arrivatogli ormai vicino:

 

-NO! Principe fermatevi!-

 

Endymion voltò di scatto il capo verso il saggio.

Era incredulo, non capiva.

Perché l’aveva fermato? Che cosa aveva intenzione di fare?

 

-PERCHE’? Questo bastardo ha fatto del male alla mia Serenity, deve pagare! Perché mi avete fermato?-

 

Chronos se ne stava sempre fermo, deciso, stabile e sicuro nella sua posizione, sempre con la mano protesa verso Icarus, sempre serio e determinato.

Icarus, beffardo, continuava a sorridere malignamente, sicuro di sé, senza parlare.

Anche se era impossibilitato a muoversi, si stava pregustando lo spettacolo con oscuro piacere, compiaciuto e soddisfatto come uno spettatore contento di aver assistito ad un grande spettacolo, ad una grande rappresentazione.

Proprio questo era per lui quella scena:

uno spettacolo, una rappresentazione quasi ironica e patetica della vita terrestre, che lui tanto odiava.

Sorrideva crudelmente al dolore di Endymion, come se fosse la cosa più ironica ed esilarante mai esistita, come se fosse la scena più ridicola cui si abbia mai potuto assistere.

Chronos, notando l’espressione di suo nipote, lo guardò con aria severa, e voltò poi

il capo verso Endymion, il quale era ancora furente, ancora con le braccia verso l’alto, e le mani ad impugnare l’elsa della sua pesante spada, pronto a colpire da un momento all’altro, e gli disse:

 

-Ve lo spiego subito Principe. Perché il vostro sarebbe un suicidio! Un sacrificio inutile! Non potete contrastare da solo Icarus, è troppo forte per voi che siete di natura terrestre, i suoi poteri sono pari ai miei! Senza l’apporto del cristallo d’argento e dello scettro della Regina Artemisia, il vostro cristallo individualmente ha un potere quasi nullo contro delle divinità. La Principessa può farlo perché anche lei ha essenza divina, discende dalla Dea Artemide, ma voi solo non potete…-

 

Endymion stava facendo uno sforzo immane a trattenersi, sempre fermo nella sua posizione, disse a denti stretti:

 

-Ma come potete chiedermi di non fare niente, di starmene con le mani in mano e non tentare nemmeno di usare il mio cristallo, da solo? Come potete? Non state facendo altro che ripetermi di controllarmi, di padroneggiare i miei istinti, di non lasciarmi prendere dal panico…Vi rendete conto di cosa mi chiedete? Provate anche solo minimamente a mettermi nei miei panni, che cosa avreste fatto voi in una situazione simile? Avreste prima calcolato quali sarebbero potute essere le conseguenze a vostro svantaggio e poi avreste valutato se agire o meno? O avreste agito e basta, senza esitare, senza pensare, avendo solo un obbiettivo: salvare la persona cui tenete di più al mondo? Ascoltate Chronos: non mi importa quali potrebbero essere le conseguenze a mio danno. So che ci saranno dei rischi, ma non credete che per salvare la donna che amo debba tentare di tutto?-

 

Tolse una mano dall’impugnatura della spada, abbassandola con l’altra, fino al punto di toccare terra con la punta della lama, e con l’altro braccio indicò a Chronos, il punto in cui aveva adagiato Serenity, poi continuò:

 

-Guardatela… GUARDATELA! Guardate cosa le ha fatto! Guardate come me l’ha ridotta! Guardate in che condizioni è! Siete ancora convinto che non debba neanche tentare? LO SIETE ANCORA CHRONOS?-

 

Nessuno fiatò, nemmeno Chronos.

Tutti sapevano bene quanto grande fosse l’amore che legava Endymion e Serenity, quanto forte, profondo e incondizionato, fosse il loro legame.

Sapevano che entrambi erano sempre stati pronti a tutto per difendere il loro amore,

e sapevano bene, che anche quando uno solo tra i due, si era trovato in pericolo, l’altro (o l’altra), non aveva esitato a fare appello a tutte le proprie forze, al proprio coraggio, e al proprio istinto pur di evitare il peggio.

 

Chronos non rispose subito.

Che poteva dirgli?

Era inutile tentare di tranquillizzarlo, cercare di convincerlo ad agire non secondo istinti e pulsioni ma secondo ragione.

La ragione in questi casi deve cedere il passo all’impulsività, alle emozioni, agli istinti, alla vera fonte dell’agire umano, mero e puro.

L’amore è più forte della ragione, e l’amore di Endymion era la sua forza.

 

-Principe…-

 

All’improvviso l’anziano saggio, fu costretto a scostare il suo sguardo da Endymion a suo nipote, e a non completare la frase che aveva iniziato.

Con suo grande disappunto, iniziò a percepire un abbassamento dei suoi poteri e della sua influenza su Icarus.

Questi, sorridendo compiaciuto e malignamente, aveva approfittato della momentanea distrazione di Chronos per concentrarsi sui suoi poteri, che iniziava ad riacquistare poco alla volta.

 

-Accidenti!-

 

-Ah ah ah ah ah ah! Che ti prende vecchio? Deluso dal fatto che poco alla volta sto riprendendo il possesso dei miei poteri? Ti sei distratto, anche se per poco, ma mi è bastato! Potrai tenermi al guinzaglio ancora per poco tempo!  Hai detto tu stesso che i nostri poteri sono sullo stesso livello, quindi non credere di riuscire a tenermi bloccato ancora a lungo!-

 

Chronos, indignato, strinse i denti, e tornato a concentrarsi su Icarus,

tentò di aumentare su di lui l’influsso dei suoi poteri, ma purtroppo stavolta, l’impresa si stava dimostrando più ardua di quanto avesse creduto.

Sapeva che entro breve Icarus avrebbe riacquistato totalmente la padronanza dei suoi poteri, ma sapeva bene anche che una volta accaduto ciò, tenergli testa senza l’apporto di Serenity, nonostante ci fosse lui, il Supremo dio del Tempo, sarebbe stato troppo difficile e rischioso.

A mano a mano sentì il suo controllo diminuire, e la rabbia causata dall’imminente fallimento crescergli dentro, quando all’improvviso, una nuova luce argentata invasa la sala.

Tutti si ritrovarono a doversi coprire gli occhi con le braccia per non rimanerne accecati, tutti tranne Chronos, che non avvertiva nessun fastidio, essendo un dio, ed essendo la luce di matrice positiva, dolce, buona e rassicurante, ed Icarus,

che nonostante la sua rapida ripresa, non potendo ancora muoversi del tutto e liberamente, dovette limitarsi a chiudere gli occhi, e a tenere le palpebre quanto più serrate possibile.

La luce si diradò, e comparve, di fronte ad Endymion e ai due dei, il leggendario scettro lunare, lo scettro della Regina Artemisia, invocato solo poco prima e subito fatto sparire da Serenity.

Tutti d’istinto si voltarono in direzione di Serenity, seppur non avessero sentito la sua voce invocare l’arma leggendaria, e rimasero stupiti nel vederla ancora priva di conoscenza.

Non era stata lei ad invocarlo, ed essendo l’unica in grado di farlo, non c’era altra spiegazione se non quella dell’apparizione spontanea, secondo quanto narrato dall’antico manoscritto di Chronos.

Lo scettro non aveva atteso un altro richiamo della sua Signora, ma era apparso da sé, nel momento di estremo bisogno.

Nessuno si era ancora ripreso dallo stupore, quando all’improvviso lo spicchio di Luna in oro alla sua sommità s’illuminò, emettendo un raggio di luce accecante che andò a colpire in pieno Icarus, scaraventandolo contro una parete.

 

-Ma…Maledizione!-

 

Non ci fu il tempo di far altro:

né da parte di Icarus di riprendersi e intervenire, né da parte di tutti gli altri.

Lo scettro avvolse di nuovo l’interno della stanza con la sua luce pura e argentata, racchiudendo tutti, in una grande sfera di cristallo, al cui centro andò poi a collocarvisi, per poi scomparire con tutti, lasciando, nell’immensa sala,

uno sdegnato Icarus, pronto a vendicarsi per l’affronto subito, e a meditare su una nuova strategia di attacco.

 

Bene, bene, bene.

Eccici giunti al termine del sedicesimo capitolo.

Spero vi sia piaciuto!

 

Ringraziamenti:

 

Tappetta: Ciao! Si dai, facciamo un gruppo di anti-Icarus e aiutiamo Marzio a salvare la sua Bunny!!! Facciamo a pezzettini tritati Icarus!

 Mi fa piacere sapere che sarai molto terribile perché quel fetentone di Icarus lo merita! Cattivo!

Grazie mille per i complimenti e complimenti anche a te per la tua storia,

 sono subito andata a leggerla!

Ti auguro di trascorrere un felice Natale e un meraviglioso 2009.

Grazie mille per seguirmi sempre!

 

Silviasilvia: Ciao amica mia!

Grazie per non uccidermi…

Se lo avresti fatto poi chi avrebbe scritto i capitoli successivi? Hi hi hi!

Grazie mille, sapere che ti sembra addirittura di provare sulla tua pelle ciò che provano i personaggi mi gratifica, e molto anche.

Come sai, spesso non sono soddisfatta dei miei capitoli, ma tu mi dai sempre lo slancio per andare avanti e di questo ti ringrazio infinitamente.

Grazie di tutto e ti auguro di trascorrere queste festività serenamente e con gioia.

Ti voglio bene amica mia!

 

Jaj984: Ciao! Bene, grazie anche a te per non volermi uccidere.

Ti va di unirti a noi nel club anti-Icarus? Insieme potremmo farlo prima a fettine, poi a cubetti, poi a pezzettini…

Come sono simpatica eh? Il ragazzo non ispira simpatia a nessuna!

Per quanto riguarda City Hunter, un po’ hai ragione, le censure rovinano proprio tutto, però a me, anche se non ho visto tutte le serie, quell’Anime piace con i nomi italiani…

Vogliamo chiedere a Creta/ Kaori qualcuno dei suoi martelloni per fare una frittatina di Icarus? Hi hi hi!

Grazie mille per il tuo commento e tantissimi auguri per un buon Natale e un Felice Anno Nuovo!

 

Luisina: Ciao amica mia!!!

Non ti preoccupare se recensisci tardi, io in questo, sono una maestra!

Sono contenta che il viaggio ti abbia affascinata, anche per quanto riguarda il flusso del Tempo!

Poi.. Aja!  

Mi dispiace di averti fatto persino credere che Bunny fosse morta! Noooooooooooo! Le cose sono due: o sono troppo tragica, oppure ho descritto talmente bene la scena da farla sembrare una morte vera e propria…

Tu che preferisci tra le due opzioni?

Io la seconda! Hi hi hi! Scherzo!

Poi… Endymion che avverte la sofferenza di Serenity, hai ragione…

Che romantico!!!

Per quanto riguarda il terminare i capitoli sul più bello, beh questa non è una cosa che accomuna solo me e Silviasilvia, o sbaglio?

Hi hi hi! Ma dai!

Facciamo bene così creiamo suspense no?

Mi hai scritto che avevi un’ideuzza riguardo questo nuovo capitolo… Sono curiosa! Qual’era?

Grazie mille per i tuoi commenti, che seppur chilometrici, sono sempre fantastici e graditi!

Ti voglio bene amica mia e spero tu possa trascorrere un Natale e un Capodanno gioiosi e speciali!

 

Kaninchen: Ciao! Sei tornata! Sentivo la mancanza dei tuoi commenti sai? Menomale che ci sei! Sai, quando ho letto la tua recensione, il giorno dopo la pubblicazione del capitolo precedente, ero triste e in ansia.

Il giorno dopo avevo un esame all’università, e avevo avuto tensioni, sempre all’università con alcuni amici (che purtroppo non ho ancora risolto del tutto),

e il tuo commento mi ha fatto tornare un po’ di buon umore! Grazie davvero!

Per la ferraglia, ti capisco, anche a me ogni tanto da i numeri!

Forte l’idea dell’alieno! E anche quella del cricetino viola.

Per non parlare di “Mister Codino Coda da Scimmiottino!”

E’ inutile! Per quanto tu possa scrivermi e dire che queste cose ti escono naturali, per me sei troppo simpatica, davvero, mi fai stare bene!

Sono contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto.

Icarus è più educato, però come hai detto tu, è pure diabolico e pervertito!

Per la luce dorata, l’hai azzeccata! Sono arrivati Marzio & Co!

Come hai visto però Endymion sta schlerando pesante!

Grazie mille per il tuo fantastico commento e tantissimi auguri!

 

Stella93mer: Ciao! Grazie, come vedi è arrivato Endymion!

Sono contenta che la mia storia ti piaccia sempre più, e anche io non vedo l’ora di leggere la tua!

Grazie mille per seguirmi sempre e per i tuoi commenti!

 Buon Natale cara, e Felice Anno Nuovo!

 

Chichilina: Ciao amica mia!!! Grazie per aver capito per la storia dei ringraziamenti, ma mi dispiace comunque di averti dimenticata, anche perché sei tra le lettrici più affezionate.

D’oggi in poi, anche a costo di leggere e rileggere tutto cento volte prima di pubblicare, non ti dimenticherò più! Promesso!

Grazie mille anche per le parole che mi hai scritto! La mia storia, una probabile sesta serie! Che bello! Che onore! Grazie mille per tutto!

Ti voglio bene. Trascorri un felice Natale e uno stupendo 2009!

 

Cleo92: Ciao! Grazie mille per i complimenti! Spero che anche questo aggiornamento ti sia piaciuto! Ti auguro con tutte il cuore di trascorrere queste Feste in tutta serenità! Grazie mille!

 

Nami Akimoto: Ciao! Hai ragione, purtroppo la vita non è sempre come vogliamo noi, e quindi è giusto sognare, ed immaginare l’esistenza di un mondo perfetto dove tutto ha un lieto fine e non ci sono sofferenze, di nessun genere.

Grazie per i tuoi auguri, come hai visto sono riuscita ad aggiornare prima di Natale e quindi ora, rinnovo io i miei auguri a te, con tutto il cuore!

Grazie mille!

 

Nanami_chan: Ciao! Grazie, mi gratifichi dicendo che hai provato la sofferenza di Serenity, grazie mille davvero!

Sono contenta che la mia storia ti rilassi dopo le fatiche della scuola, specialmente dopo la 5^ liceo! Parlo da ex liceale, reduce da un liceo linguistico, in cui ho studiato la bellezza di quattro lingue, quindi posso capirti benissimo!

Grazie mille per seguirmi sempre e tanti carissimi auguri!

 

ISA1983: Ciao! L’invito per il club anti-Icarus è valido anche per te se vuoi!

A quanto pare abbiamo tutte in mente belle torture per il simpaticone!

Le metteremo ai voti e vedremo quale sarà la più adatta!

Grazie mille per il tuo bel commento e tanti tanti tanti auguri!

 

Romanticgirl: Ciao Roxy! Si! Uccidiamo Icarus! Se vuoi vorrei fondare un club anti-Icarus… Ti piace l’idea?

Sono contenta che i miei capitoli non ti deludono mai!

Grazie mille per tutto amica mia e ti auguro con tutto il cuore di trovare presto la serenità e di trascorrere queste feste con gioia! Augurissimi amica mia.

Ti voglio bene!

 

Anninachan: Ciao! Scusami! Non è mia intenzione far morire di crepacuore le mie lettrici, (o forse si? Hi hi hi), ma mi piace creare suspense…

Lo so, sono cattiva, ma cattiva cattiva!!! Vero? Grazie per i tuoi auguri, Augurissimi sinceri anche a te!

Grazie mille!

 

 

Adesso, ringraziamenti particolari a:

 

1 - anninachan
2 - aquizziana
3 - bellissima90
4 - bunnyguida
5 - chichilina
6 - Enigma
7 - feferica
8 - Finleyna 4 Ever
9 - giufalab
10 - ilary
11 - ISA1983
12 - ISAHARA
13 - Kaninchen
14 - Kaoru
15 - kiavatella
16 - luisina
17 - mary85
18 - miyabi
19 - Nami Akimoto
20 - Robiz
21 - romanticgirl
22 - silviasilvia
23 - stella93mer
24 - tappetta
25 - Usagi_84
26 - witch4ever

 

Per aver inserito la mia storia tra i preferiti, e a:

 

1 - aquizziana
2 - bellissima90
3 - bunnyguida
4 - chichilina
5 - giufalab 
6 - ISA1983 
7 - jaj984
8 - Kaninchen
9 - ladolcebabi
10 - luisina
11 - romanticgirl
12 - silviasilvia
13 - stella93mer
14 - tappetta
15 - WingsHP

 

Per avermi annoverata tra gli autori preferiti.

 

Grazie mille anche a tutti coloro che leggono senza commentare.

 

E ora, la sorpresa di Natale! Spero vi piaccia!

 

Link: http://it.youtube.com/watch?v=Q5BmOaiF3k4

 

Ancora auguri a tutti e a presto!

 

Luciadom

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Capitolo 17
*** Dolore e sensi di colpa ***


Il grande cuore di una madre

BUON NATALE A TUTTE!

 

Incredibile ma vero, ho mantenuto la mia promessa, ed ecco a voi un nuovo capitolo, pubblicato dopo appena cinque giorni dalla pubblicazione del sedicesimo…

A dire il vero pensavo di pubblicarlo a partire da domani, ma poi non ho resistito, e ho pensato di pubblicarlo come mio regalo per Natale.

Vi ringrazio tanto per gli auguri e spero di non deludervi, augurandomi che anche questo capitolo possa piacervi.

Spero di potervi regalare almeno un altro capitolo prima che terminino le vacanze natalizie, ma credo che il prossimo arriverà dopo Capodanno, e quindi…

 

BUON ANNO A TUTTE!

FELICE 2009!

 

Ora vi lascio al mio regalo di Natale, sperando possa piacervi!

Buona lettura a tutte!

 

 

Dolore e sensi di colpa

 

Appena rinchiusi nella sfera, prima di lasciare la dimensione di Icarus, Endymion aveva ripreso a stringere Serenity tra le sue braccia, fatta orbitare dallo scettro accanto a lui, come aveva fatto con tutti.

Ora il giovane se ne stava lì, ad abbracciarla, non smettendo mai di guardarla, misurando il suo respiro, tastandole il polso per controllarne la frequenza dei battiti, accarezzando il suo viso e poi il suo ventre, pregando mentalmente perché si svegliasse, perché lei e la loro bambina stessero davvero bene, e perché lei, riaprendo i suoi meravigliosi occhi azzurri, che erano il suo piccolo angolo di cielo, tornasse a sorridergli con amore e dolcezza.

 

La sfera di cristallo si materializzò nella dimensione di Chronos, nella grande sala del Trono:

il viaggio era in realtà stato un vero e proprio teletrasporto, non era durato che pochi istanti, durante i quali tutti erano rimasti in silenzio,

a fissare ancora meravigliati quella luce tanto forte quanto dolce e rassicurante, provenire dallo spicchio di Luna alla sommità del  leggendario oggetto in oro e cristallo, posizionato al centro dell’involucro cristallino che proteggeva tutti.

Lo spicchio di Luna alla sommità dello scettro brillò di nuovo, facendo dissolvere la sfera, liberando così tutti.

Tutti, tranne l’anziano saggio, si guardarono intorno per capire dove si trovassero, e tirarono un sospiro di sollievo quando si resero conto che anche se non erano a casa, ora tutti loro, ma specialmente Serenity, erano al sicuro.

 

Lo spicchio di Luna continuava a brillare, e lo scettro si portò sopra Endymion e Serenity, volteggiando dolcemente, in quella luce dolce e soave, forte ma gentile, rassicurante e protettiva, e in men che non si dica, la luce, avvolse Serenity.

La ragazza, sempre incosciente, iniziò a lievitare, avvolta dalla luce dello scettro, sotto gli occhi increduli di tutti i presenti, e questa volta, di Chronos compreso.

Durò tutto pochi istanti, pochi secondi, e Serenity tornò a terra, accanto ad un Endymion stupito e senza parole.

Lo scettro disparve, accompagnato dalla sua luce pura, andando a fondersi nel petto di Serenity, nel suo cuore, dove sarebbe rimasto in custodia fino a quando non si sarebbe di nuovo presentata la necessità di farne uso.

Quando la luce abbandonò finalmente la stanza, un mormorio tra le Guerriere e i Cavalieri stava a rappresentare l’incredulità e la sorpresa di fronte quanto accaduto, come i visi e le espressioni stupite che caratterizzavano tutti loro, ed Endymion, aveva ripreso a guardare e a stringere la sua amata in silenzio, non sapendo più che provare:

paura, dolore, tristezza, meraviglia…

Era certo solo del suo amore e del suo profondo legame con lei, quando d’un tratto, immerso nei suoi tristi pensieri, i suoi occhi, incrociarono quelli di lei:

Serenity aveva riaperto gli occhi, si era risvegliata, e adesso lo fissava, in silenzio, con le labbra che iniziarono a tremarle, la voce che le sembrava morta in gola, lo sguardo triste, dolce, come quello di un cucciolo bastonato, come quello di una bambina indifesa.

Il primo a parlare fu lui, sebbene all’inizio, l’emozione di averla vista finalmente aprire gli occhi, sembrava avergli tolto l’uso della parola:

 

-Amore mio… Ti sei ripresa… Grazie al Cielo sei salva! Lo scettro ti ha salvata, ci ha salvati tutti. Oh Amore mio, sono così felice di poterti riabbracciare!-

 

Con voce flebile, ancora carica di tristezza e stanchezza, lei disse:

 

-Lo scettro?-

 

-Si Amore mio. Quando siamo arrivati nella dimensione di Tempus, tu eri priva di conoscenza e Chronos è riuscito a bloccare Icarus anche se per poco. All’improvviso però, Icarus stava per recuperare velocemente la padronanza dei suoi poteri, ed è allora che è apparso lo scettro della Regina Artemisia, che ci ha portati tutti qui, sani e salvi. Una volta arrivati qui però, lo scettro ti ha avvolto con la sua luce e poi è sparito nel tuo corpo… Icarus ha detto di non averti fatto nulla, che il suo era solo un avvertimento. Se quello che ha detto è vero, lo scettro se non ti ha guarita deve averti per lo meno dato più forza, più energie. E’ successo tutto nell’arco di pochi secondi, ed eravamo tutti increduli… Ma adesso siamo di nuovo insieme Amore mio, tu stai bene, e ti giuro che d’ora in poi nulla ci potrà separare…-

 

Serenity continuava a fissarlo mestamente, senza dire una parola.

Gli occhi le si riempirono nuovamente di lacrime, e dovette chiuderli, per cercare di frenarle, seppur il pianto riuscisse ad avere la meglio sul suo autocontrollo.

Poggiando una mano sulla guancia di Endymion, mormorò:

 

-Perdonami Amore mio… Ti prego… Sono stata un’incapace…-

 

Endymion la strinse più forte a sé, come il tesoro più prezioso, come la cosa più bella, di cui si possa andare fieri ed orgogliosi:

e lui lo era, perché Serenity oltre che la sua vita, che il suo futuro, che la sua Regina, era il suo orgoglio.

Era sempre lei a suscitare in tutti il coraggio e la forza di andare avanti e lottare, in tutti quegli anni non aveva mai esitato a rischiare la sua vita ed anche a sacrificarsi per il bene suo, delle persone a lei care, e per il bene di tutta l’umanità.

Baciandole delicatamente la fronte, le disse:

 

-Ma che cosa dici? No Angelo mio! Tu sei stata forte e coraggiosa come sempre, hai affrontato Icarus a testa alta, da sola, di cosa dovrei perdonarti? Serenity… Bunny, io sono fiero di te! Io…-

 

-Non esserlo… Ho fallito, non sono riuscita a proteggere la nostra bambina…-

 

-Non devi colpevolizzarti di nulla… E poi, la nostra piccolina sta bene, vedrai che è tutto a posto Amore mio, stai tranquilla…-

 

Il giovane non sapeva se rassicurare lei o primo tra tutti se stesso.

Non erano sicuri che Icarus avesse detto la verità, ma nel momento in cui avevano visto Serenity volteggiare avvolta dalla luce pura dello scettro, avevano sperato che l’arma leggendaria la stesse guarendo o quanto meno, stesse rafforzando il potere del cristallo d’argento.

Quando l’aveva vista riaprire gli occhi, la sua speranza era divenuta realtà, era come se il suo cuore avesse ripreso a battere.

 

Intanto, la voce rotta dal pianto, le lacrime irrefrenabili, un profondo senso di vuoto interiore, erano tutto ciò che caratterizzavano attualmente Serenity.

La ragazza si portò entrambe le mani al ventre, accarezzandoselo, abbracciandolo, provando la paure e il dolore più grandi che una madre possa provare: la perdita di un figlio.

 

Continuava a far scivolare le mani affusolate sul suo grembo, tastandolo delicatamente in ogni punto, quando, arrivata all’ombelico lo percepì:

un battito… due battiti… tre battiti…

Col cuore in gola, forse per l’emozione, forse per la gioia, forse per la grande paura provata, prese ad esercitare una lieve pressione sul punto interessato, per accertarsi che non si fosse sbagliata, e allora lo sentì indistintamente:

il cuoricino della Piccola Lady, della sua piccola Chibiusa batteva, batteva forte e chiaro, la sua bambina stava bene.

 

-Lo sento! Amore mio! Lo sento! Sento il cuore di Chibiusa… E’ viva! Amore mio è viva!-

 

Prese una mano di Endymion e se la poggiò sull’ombelico, facendola aderire bene, guardandolo tra le lacrime, ma felice di sapere di non aver fallito come madre, e che la sua piccina stesse bene.

 

Anche Endymion percepì quel dolce battito, quel piccolo bum bum che stava a testimoniare che la loro piccola era illesa, e che non aveva subito conseguenze in seguito all’aggressione di Serenity.

Sorrise, continuando ad accarezzare il ventre della sua dolce Principessa, continuando a sostenerla per le spalle con l’altro braccio, e guardandola con amore, con tenerezza.

Poggiò la sua fronte su quella di lei, e poi le sussurrò:

 

-Visto Amore mio? Non hai fallito, non hai mai fallito…-

 

-Si ma… E’ stato orribile. Mi sono sentita morire e ho avuto paura di aver invocato troppo tardi il potere del cristallo d’argento per difendere Chibiusa. Ho avuto tanta paura, io non…-

 

-Amore, so bene cosa hai provato, l’ho sentito anche io… Ora non pensarci più però, sono qui, sono qui con te, siamo tutti qui, e lotteremo per difenderti da Icarus!-

 

-Ma è troppo potente!-

 

-Non è il primo nemico potente che affrontiamo…-

 

-Lui e Tempus sono divinità!-

 

-E noi ce la faremo…-

 

Le Guerriere vi si avvicinarono, seguiti da Chronos, dai Cavalieri Galattici, da Luna e Artemis:

 

-BUNNY!-

 

-Principessa!-

 

-Bunny amica mia come ti senti?-

 

Disse Luna saltandole in grembo

 

-Oh Luna, amica mia…-

 

-Principessa come ti senti? Stai bene?-

 

-Sailor Saturn… Ottavia stai bene! Sto meglio amici, grazie... Ma non vedo Milena… Dov’è?-

 

Le ultime parole furono pronunciate con voce strozzata.

Aveva intuito qualcosa ma sperò con tutto il cuore di sbagliarsi.

Tuttavia, dopo che ebbe pronunciato queste parole, tutti, che erano a conoscenza della triste realtà, assunsero nuovamente espressioni tristi e sconfitte.

A Serenity non servirono parole.

Il dolore che traspariva dal viso di tutti e la sofferenza che percepiva dai loro cuori le bastò.

Serenity sentiva e conosceva le persone, riusciva a percepire i loro sentimenti, i loro stati d’animo, la purezza dei loro cuori, e in quel momento, percepiva dai suoi amici dolore, profondo dolore.

 

-Se non è con voi… Con noi... Se i vostri visi e i vostri cuori sono così tristi allora vuol dire che… Che la dolce Milena è…-

 

Si portò entrambe le mani dal grembo al viso, coprendolo quasi interamente, iniziando a piangere e ad urlare, scuotendo la testa:

 

-NO, NO! NO! NON PUO’ ESSERE! NO!-

 

Si rifugiò contro il petto di Endymion, aggrappandosi alle sua spalle larghe e forti, continuando a piangere.

Endymion l’accolse nel suo abbraccio caldo e protettivo, cingendole la schiena con le braccia, stringendola forte a sé e baciandole la testa.

 

-Oh Bunny Amore mio…-

 

Le spalle le si scuotevano di continuo a causa dei singhiozzi, gli occhi non smettevano di lacrimare, e lei continuava a rifugiarsi e a piangere in quell’abbraccio, bisognosa di calore, di rassicurazione, di conforto.

 

-Milena… Milena è…-

 

-No Amore mio, no. Si risveglierà, e con lei Sidya. Sconfiggeremo Tempus ed Icarus, e così i loro malefici saranno cancellati, annullati. La glaciazione si arresterà, e le nostre amiche si risveglieranno…-

 

-Ma è tutta colpa mia! E’ colpa mia!-

 

Endymion le prese il viso tra le mani, asciugandole le lacrime con i pollici, e sorridendole tristemente, le disse:

 

-No! No Amore mio ma come puoi dirlo? Nettuno è stato attaccato e congelato. La glaciazione sta avanzando più velocemente perché Icarus l’ha accelerata, come puoi credere che sia stata colpa tua?-

 

Le baciò prima la fronte, sullo spicchio di Luna, e poi delicatamente le baciò le labbra, per poi continuare:

 

-Amore mio tu non hai colpe, capito?-

 

-E invece sì! E’ colpa mia e sai perché? Perché io sono una vigliacca, una codarda! Non sono degna del titolo che mi spetta come Regina, sono una buona a nulla!-

 

Urlando così si scostò bruscamente da lui, scivolando via dal suo abbraccio, chinando il capo, non smettendo mai di piangere, stringendo forte tra le mani la stoffa delicata e leggera del suo candido abito.

 

-Bunny ma che cosa dici?-

 

Endymion le si avvicinò accarezzandole una guancia ma Serenity si scostò di nuovo da lui.

 

-Bunny, che cosa stai dicendo? Sai bene che non è così. Tu sei forte e coraggiosa, tu sei la nostre forza…-

 

Sailor Mars le si avvicinò poggiandole una mano sulla spalla, ma per la terza volta, Serenity si scostò bruscamente, standosene sempre a capo chino, sempre piangendo, sempre stringendo il vestito tra le mani.

Di scatto alzò la testa, mostrando il suo viso rigato dalle lacrime, gli occhi gonfi e arrossati, le labbra tramanti, e urlò:

 

-VOI NON CAPITE! Io sono un’incapace! Se non sono stata nemmeno in grado di difendere la mia bambina, se non sono riuscita a resistere al potere di Icarus, come potete dirmi che sono la vostra forza? Se non fosse stato per il cristallo d’argento, e per lo scettro, adesso non oso nemmeno pensare a cosa sarebbe potuto accadere alla mia piccola. Per poco non rischiavo di perderla, solo perché non sono stata capace di fare niente, e voi mi dite che sono la vostra forza?-

 

-Ma amica mia che cosa dici? Tu sei…-

 

-BASTA Luna non dirlo, voi tutti non ditelo più! Io sono solo un’incapace questa è la verità, e volete saperlo perché? Prima che Icarus mi attaccasse, avevo invocato lo scettro. L’avevo invocato per fuggire, perché ero stata segregata da una barriera d’energia. Quando stavo per invocare anche il suo potere però è arrivato Icarus, e l’ho fatto sparire momentaneamente perché mi spaventava quella che sarebbe potuta essere la sua reazione e come infatti… Ora però credo di aver sbagliato. Se non fossi tirata indietro, se avessi almeno provato, forse adesso non…-

 

-Bunny non è stata colpa tua…-

 

Sailor Uranus le si inginocchiò di fronte, poggiandole le mani sulle spalle.

La guardò mestamente negli occhi, poi continuò:

 

-Bunny non è stata colpa tua. Milena è morta poco dopo il tuo rapimento, ed Endymion ha percepito ciò che ti ha fatto Icarus solo poco prima che arrivassimo per portarti via dalle sue grinfie. Quando Icarus ti ha attaccata, Milena era già… Era già caduta nel sonno dell’oblio. Non avresti potuto fare nulla…-

 

-Ma, ma io…-

 

-Niente ma!-

 

Sailor Venus le si avvicinò di più, e così tutti.

Sorridendole dolcemente, continuò:

 

-Non ti preoccupare. Vinceremo questa battaglia, e tutto tornerà come prima. Ma tu non devi ne colpevolizzarti ne abbatterti. Tutti noi stiamo soffrendo per la perdita delle nostre amiche, ma dobbiamo lottare, anche per loro. Loro non vorrebbero vederci così e ci spronerebbero a lottare! Non possiamo deluderle!-

 

-Oh Sailor Venus…-

 

Serenity si asciugò le ennesime lacrime con il palmo della mano e guardò tutti.

Sailor Venus aveva ragione.

Quello non era il momento di abbattersi: tutti avevano fiducia in lei, non poteva deluderli.

Sorrise, e disse:

 

-Hai ragione Sailor Venus! Non dobbiamo abbatterci!-

 

-Oh finalmente! Così mi piaci Amore mio! E’ prorpio così, dobbiamo farci forza… Ora però non piangere più. I tuoi occhi sono troppo belli per essere offuscati dalle lacrime, e il tuo sorriso troppo dolce e radioso per essere nascosto dietro la tristezza…-

 

Endymion le accarezzò la guancia e la bacio teneramente, sorridendole, felice di averla vista di nuovo sorridere, dopo tante lacrime.

 

-Oh Marzio, Amore mio!-

 

-Ce la faremo Bunny, te lo prometto!-

 

Dopo che Endymion ebbe pronunciato queste parole, fu Chronos a prendere la parola:

 

-Sì Principessa, non temete. Lo scettro è comparso da sé, proprio secondo quanto detto dalla leggenda. Il fatto che sia apparso senza la vostra invocazione sta a significare che è molto potente, e anche se dovrete essere molto cauta nell’usarlo, potrebbe davvero essere un degno sostituto del cristallo d’argento, e forse anche del cristallo d’oro… Ora ascoltatemi tutti. Credo sia meglio se rimaniate tutti nella mia dimensione. Sarete tutti al sicuro, prima tra tutti la Principessa. Qui potrete allenarvi quanto lo riterrete necessario e con i miei poteri e la mia sfera, potremmo sempre cercare di tenere sotto controllo le mosse di Tempus ed Icarus, per quanto ci sarà possibile.-

 

Endymion si alzò, e con lui fece alzare anche Serenity, aiutandola e sostenendola e gli disse:

 

-Si ma… Come faremo? Come giustificheremo ai nostri congiunti, e ai nostri datori di lavoro la nostra assenza?-

 

-A questo ho già pensato Principe. Fermerò il Tempo, da adesso, tutto sulla Terra si fermerà: la vita umana, animale e vegetale, la natura, tutte le specie viventi si fermeranno. Quando tutto sarà finito, porterò tutta alla normalità. Non ci saranno conseguenza né per la Terra né per chi la abita, quando il Tempo ricomincerà a scorrere, tutto riprenderà il prorpio corso abituale, sarà che se fosse trascorso solo un secondo per i terrestri. Grazie ai miei poteri non ci saranno conseguenza negative per gli abitanti della Terra, tutti continueranno a vivere, solo sarebbero immersi in una sorta di “sonno inconscio”. Sono stato sofficemente chiaro?-

 

-Credo di sì…-

 

-Bene. Ora Principessa credo sia opportuno che riposiate, e che il Principe vegli su di voi, avrete una stanza per questo… Guerriere, Cavalieri, se credete sia giusto iniziare subito il vostro addestramento vi mostrerò una sala dove potrete allenarvi, oppure, mostrerò tutti voi delle camere per riposarvi, credo che tutti ne abbiate bisogno…-

 

-Forse è meglio riposare tutti…-

 

Serenity pronunciò quelle parole in modo perentorio, deciso.

Sapeva che tutti dovevano aver sprecato molte energie per arrivare nella dimensione di Icarus, e sapeva, per esperienza, che costui non era un nemico da prendere alla leggera, specialmente se si è sopraffatti dal peso della stanchezza.

Il suo ordine fu seguito da tutti, consapevoli del fatto che per lottare contro delle divinità, la stanchezza di certo non era d’aiuto.

Tutti acconsentirono, e così, Chronos disse:

 

-Bene. Allora venite con me, vi mostro quelle che saranno le vostre stanza per il vostro soggiorno qui.-

 

                                           

                                   ********************

 

Nella dimensione di Icarus…

 

-Sei stato un incapace!-

 

Tempus scaraventò con rabbia il calice col vino che teneva tra le mani per terra, inveendo contro suo figlio con rabbia e rancore.

 

-Padre… Non immaginavo che il Principe Endymion sarebbe riuscito a raggiungere la Principessa. Credo di averlo sottovalutato. E’ vero, con lui c’erano i Cavalieri Galattici e le Guardiane della Principessa, per non parlare di Chronos, ma ho percepito un grande potere da parte di quell’uomo. Tuttavia la cosa che mi rende perplesso è lo scettro di cristallo. E’ apparso dal nulla quando credevo di poter riprendere il controllo della situazione e mi ha scaraventato contro una parete della sala, per poi sparire con tutti a seguito…-

 

-Maledizione! Il leggendario scettro della Regina Artemisia…-

 

-Non accadrà più padre, io accelererò ancora di più la glaciazione se necessario, così la Principe…-

 

-NO! Ho un’idea migliore… Vedi Icarus… In tutti questi anni trascorsi ad osservare le Guerriere Sailor, ho capito una cosa: le Guerriere Sailor del Sistema Solare Esterno sono più potenti delle altre… Fa in modo che la glaciazione uccidi le due che restano… Alle altre so io che trattamento riservare, e lo stesso vale per i futuri Sovrani della Terra!-

 

Una risata gelida e maligna, l’ennesima, risuonò per tutta la sala, facendo spegnere tutte le fiaccole che l’illuminavano, e predicendo nuovi ostacoli e nuove difficoltà che la Regina dell’Eternità, il suo Amore eterno, e i loro amici, avrebbero dovuto affrontare.

 

 

 

Ringraziamenti:

 

Tappetta: Ciao! Buon Natale e grazie mille per i tuoi auguri! Spero che questo capitolo abbia chiarito le tue perplessità riguardo l’apparizione spontanea dello scettro, e che non ti abbia deluso.

Per Marzio hai ragione… Peccato che sotto l’albero non ho trovato un pacco regalo ad altezza d’uomo con su scritto “L’uomo perfetto: Marzio Chiba.”! Sigh sigh…Sarebbe stato un bel regalo non pensi?

Grazie mille per tutto cara! Ancora tanti carissimi auguri!

 

Luisina: Ciao amica mia! Tanti tanti tanti auguri per un felicissimo Natale! Grazie mille per i tuoi commenti, sono sempre bellissimi.

Sono contenta di farti entrare addirittura nella parte, e di farti sentire ciò che provano i miei personaggi. Grazie mille davvero!

Sono contenta di averti spiazzata con lo scettro. In questi capitoli ci sono stati altrettanti colpi di scena interessanti? Hi hi hi! Spero di sì!

Grazie mille cara, per tutto, grazie per quest’amicizia.

Ti voglio bene e ad auguro anche io a te tante buone cose per questo nuovo anno ormai alle porte.

Un bacio amica mia

 

Silviasilvia: Ciao Sì! Tantissimi auguri per un felice Natale! Grazie mille per il tuo commento, sono felice che il capitolo precedente ti sia piaciuto così tanto, al punto da definirti persino cotta della mia storia! Sono contenta di averti spiazzata con lo scettro! Che ne dici dei colpi di scena di questo capitolo? Spero non ti abbiano delusa, e che ti siano piaciuti.

Un bacio amica mia e ancora tanti carissimi auguri!

Ti voglio bene

 

Romantigirl: Ciao Roxy! Grazie per gli auguri e grazia mille per le belle parole che mi hai scritto. Spero davvero con tutto il cuore che questo nuovo anno sia più sereno, e lo auguro con tutto il cuore anche a te.

Grazie mille per i complimenti al precedente capitolo e scusami se ti ho deluso con l’apparizione dello scettro, perché come hai avrai capito leggendo, non è stata opera di Chibiusa… Mi peroni vero?

Grazie mille per tutto amica mia! Ti voglio bene e ancora tantissimi auguri!

 

Lagadema: Ciao! Buon Natale! E sì, Chronos dorme un pò, però dai nel precedente capitolo ha fatto qualcosa di utile no? Per quanto riguarda Endymion contro Icarus…   beh è ancora presto ma tranquilla, ho in mente grandi cose!

Grazie mille cara e ancora auguri!

 

ISA1983: Ciao! Tanti auguri! Grazie per la doppia recensione! Wow! Addirittura le palpitazioni ti ha fatto venire il capitolo precedente?

Beh, spero questo non sia stato da meno! Sono contenta che abbia riuscito ad emozionarti, e grazie mille anche per i complimenti al video!

Auguri!

 

Cleo92: Ciao! Buon Natale anche a te! Grazie mille per gli auguri e per la recensione, spero che anche questo capitolo, che come tu hai sperato ho pubblicato quanto prima ho potuto, non ti abbia delusa.

Tanti auguri di Buon Natale e grazie mille!

 

Grazie mille a chi ha inserito la mia storia tra i preferiti, e cioè:

 

1 - anninachan
2 - aquizziana
3 - bell
4 - bellissima90
5 - bunnyguida
6 - chichilina
7 - Enigma
8 - feferica
9 - Finleyna 4 Ever

 10 - giufalab
11 - ilary
12 - ISA1983
13 - ISAHARA
14 - Kaninchen
15 - Kaoru
16 - kiavatella
17 - luisina
18 - mary85
19 - miyabi
20 - Nami Akimoto
21 - Robiz
22 - romanticgirl
23 - silviasilvia
24 - stella93mer
25 - tappetta
26 - Usagi_84
27 - witch4ever

 

E chi mia ha inserita tra gli autori preferiti:

 

1 - aquizziana 
2 - bellissima90 
3 - bunnyguida 
4 - chichilina
5 - giufalab 
6 - ISA1983 
7 - jaj984
8 - Kaninchen 
9 - ladolcebabi 
10 - luisina 
11 - romanticgirl 
12 - silviasilvia 
13 - stella93mer 
14 - tappetta
15 - WingsHP

 

Grazie mille anche a chi legge solamente, senza commentare.

 

Ancora tanti auguri a tutte, e un felice anno nuovo!

 

Spero di potervi regalare presto un nuovo aggiornamento!

 

Un bacione a tutte!

 

Luciadom

 

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Capitolo 18
*** Nostalgia del passato, paura per il futuro ***


Dal momento in cui, tutti avevano optato per rimanere da Chronos per tutta la durata della battaglia, l’anziano saggio aveva offerto a tutti stanze confortevoli e dotate di ogni comodità:

Nostalgia del passato, paura per il futuro

 

 

Dal momento in cui, tutti avevano optato per rimanere nella dimensione di Chronos per tutta la durata della battaglia, l’anziano saggio aveva offerto loro stanze confortevoli e dotate di ogni comodità:

aveva dato stanze doppie a Serenity ed Endymion, a Sailor Mercury e a Taiki, a Sailor Venus e a Yaten, a Luna ed Artemis, che avevano nel frattempo ripreso le loro fattezze umane, e altre singole a Sailor Saturn, Sailor Uranus, Sailor Juppiter e Sailor Mars.

Tutte le stanze erano comunicanti tra loro, e si affacciavano su un lungo corridoio illuminato da un’infinità di fiaccole.

Avendo stanze comunicanti, ognuno sarebbe potuto accorrere in aiuto degli altri nel caso ci fossero stati problemi o pericoli, anche se tutti ritenevano ormai, che la dimensione di Chronos, fosse un luogo abbastanza sicuro.

 

La stanza di Serenity ed Endymion era enorme:

le pareti erano riccamente decorate e i colori predominanti dell’arredamento erano l'oro, l'argento e il bianco.

Tutto era decorato delicatamente, soavemente, senza esagerazioni.

L'arredamento era a base di un armadio con comò e comodini abbinati bianchi e con delicati stucchi dorati.

La sala era illuminata da un lampadario in oro e in cristallo dall'alto del soffitto, e da due abajours sui comodini, sempre in oro e cristallo.

Gli affreschi sulle pareti raffiguravano meravigliose scene di natura incontaminata, fiumi dall’acqua cristallina, prati, animali.

Immagini serene, tranquille, che potevano donare serenità, tranquillità interiore e armonia a tutti, ma in quel momento non alla povera Serenity, che si trovava col cuore colmo di paura e tristezza, pur sapendo di non doversi, di non potersi arrendere.

Non vi erano finestre ma solo due grandi porte bianche con le maniglie in oro finemente intagliate, posizionate ai due lati opposti della camera.

 

Serenity se ne stava raggomitolata in un grande letto matrimoniale e a baldacchino, con la testa poggiata sulle ginocchia di Endymion, che le accarezzava dolcemente uno dei suoi codini con una mano, e le cingeva la schiena con l’altra.

Lui se ne stava semidisteso, con la schiena poggiata allo schienale in ferro battuto e dorato del letto.

Aveva deposto la spada e il mantello su di una poltroncina accanto al comodino, per fare in modo che lui e Serenity potessero stare più comodi.

La sua Serenity, teneva una mano sotto una guancia, e con l’altra giocherellava col ciondolo datole da Chronos, perduto quella mattina a casa, durante l’aggressione da parte di Icarus, ridatole ora da Endymion, e messo al suo collo.

Nessuno dei due parlava:

nell’immensa stanza che Chronos gli aveva mostrato per riposarsi,

l’ unico rumore percepibile era quello dei loro respiri.

Dolce e regolare quello di lei, leggermente più forte quello di lui.

Se ne stavano così, immobili, cullati dai loro respiri, in silenzio.

Ad un certo punto, fu Endymion, ancora una volta, ad interrompere quel silenzio, dicendole dolcemente in un sussurro:

 

-Ehi Principessa… A che cosa stai pensando?-

 

Serenity sospirò tristemente.

Dal suo viso non trasparivano che emozioni tristi e negative.

Nella mente l’immagine della morte di Sidya, i ricordi di cosa le aveva fatto Icarus, e la notizia della morte di Milena sovrastavano prepotentemente qualsiasi altro pensiero.

Si alzò delicatamente dalle sue ginocchia facendosi leva sui gomiti e lo guardò in viso, tristemente, quasi con rassegnazione, dicendogli:

 

-A come la nostra vita è di nuovo cambiata nell’arco di pochi giorni… Fino ad una settimana fa, vivevamo una vita serena, tranquilla… Vivevamo come una coppia normale, come due persone comuni… Tu un promettente futuro neurologo, io in attesa di una bimba… Siamo sempre stati a conoscenza del nostro futuro, di quello che sarebbe stato il nostro destino, ma fin’ora abbiamo sempre vissuto giorno per giorno la nostra storia, le nostre vite, non ponendoci il problema di quando la nostra vita avrebbe avuto questa svolta. Sapevamo anche di una probabile glaciazione, ma non immaginavamo che ci potessero essere altri nemici da combattere, l’Endymion del futuro non ci aveva parlato di Tempus ed Icarus, ma solo della Famiglia della Luna Nera…-

 

-Forse perché semplicemente non ne era a conoscenza… Il destino può essere modificato Bunny e non sempre in meglio purtroppo… Forse il futuro Endymion non lo sapeva, anche perché se ci rifletti questa minaccia non si era presentata allora. Ricordi che poco meno di una settimana fa, la notte in cui è venuta in casa nostra, Sidya ci ha detto che erano stati cambiati eventuali eventi futuri, come l’incoronazione o l’anticipo della glaciazione?-

 

-Già… Sidya… La mia dolce e saggia Sidya…-

 

Serenity chinò il capo, il suo sguardo divenne ancora più cupo e triste ed una lacrima solitaria rigò il suo volto.

Consapevole di averle fatto ricordare e rivivere la morte di Sidya, e inevitabilmente anche quella di Milena, anche se involontariamente,

e consapevole d’averla fatta rattristare ulteriormente, Endymion le accarezzò delicatamente una guancia, prendendole una mano e baciandogliela, e dicendo:

 

-Perdonami Amore mio, non volevo…-

 

-Non è colpa tua…-

 

Gli prese dolcemente il viso tra le mani, poggiando la sua fronte su quella di lui, sospirando tristemente, e sussurrando:

 

-Non è colpa tua Amore mio, sono io che non riesco ad essere forte.

Soffro ancora tanto per la morte delle ragazze, non riesco a farmene una ragione… Non ce la faccio, io non…-

 

Un pianto improvviso le impedì di completare la frase.

Per quanto si sforzasse di essere forte, di non lasciarsi andare, di non piangere, erano sempre le emozioni e la paura ad avere la meglio.

Endymion l’abbracciò forte, con impeto, stringendola contro il suo torace, ma nello stesso tempo cercando di essere il quanto più delicato possibile, attento a non farle male, come se lei fosse la creatura più fragile e delicata del Creato, come se fosse una delicata bambola di porcellana.

Le baciò la testa dorata e vi poggiò il suo mento, chiudendo gli occhi, quasi a volersi addormentare per poi risvegliarsi con lei, nel suo letto, e vivere una vita normale.

Quante volte aveva desiderato una cosa simile in quegli ultimi giorni?

Purtroppo però, era tutto solo un desiderio, uno stramaledetto desiderio che per il momento sembra irrealizzabile.

Sentiva Serenity scuotersi contro il suo petto a causa dei singhiozzi,

la sentiva stringersi al suo torace bisognosa di calore e protezione,

la sentiva piangere sommessamente.

Se ne stava così, ad abbracciarla tristemente, in silenzio.

Questa volta non erano i loro respiri l’unico rumore percepibile nell’immensa stanza, ma il suo pianto, i suoi singhiozzi.

Continuando a piangere, sempre col viso nascosto nel suo petto, lei gli disse:

 

-Io non ci riesco… Non ce la faccio… Non sono così forte come voglio dare a vedere, o come tutti voi vi ostinate a credere! Non riesco a reagire!-

 

Sciolse l’abbraccio e lo guardò tra le lacrime, col respiro ancora affannato e irregolare a causa del pianto, con le labbra tremanti,

gli occhi gonfi e arrossati, le guance umide, per poi dirgli a denti stretti:

 

-Perché non possiamo avere una vita normale? BASTA! Io sono stanca! Io avevo solo quattordici anni quando sono stata catapultata per la prima volta in questo mondo di lotte con mostri ed esseri sovrannaturali, ero solo una ragazzina! Da allora la mia vita, come la tua e quella dei nostri amici, non è stata più normale e spensierata, come è giusto che sia la vita di ragazzi e ragazze, il cui unico scopo dovrebbe essere solo quello di divertirsi! Io rivoglio la mia vita! Ho nostalgia di quella serenità che eravamo finalmente riusciti a costruirci! Rivoglio le mie amiche, e voglio una vita tranquilla e serena con te! Voglio diventare mamma, voglio stringere tra le braccia la mia Chibiusa, voglio provare la gioia della prima poppata… Io voglio solo una vita così, semplice e serena! Dimmi, chiedo forse troppo? Io non ce la faccio più! Sto per crollare! Ho sempre più paura di quello che potrebbe essere adesso il nostro futuro!-

 

-Oh Piccola, non devi avere paura… Tesoro mio… Tu SEI forte… Ascolta Bunny, hai tutte le ragioni del mondo per star così male, ma non devi lasciarti prendere dallo sconforto. So che è difficile Amore mio, ma devi almeno tentare. Ricordi cosa ti abbiamo detto io e le nostre amiche poco fa? Di ciò che ti hanno detto Heles e Marta? Amore mio ti prego devi reagire! Calmati! Non voglio vederti così, non posso, non posso! Non sopporto di vederti piangere!-

 

-Reagire? Ma per che cosa? Per continuare a vedere le persone che amo morire una dopo l’altra? Sapendo che se la glaciazione avanzerà senza ostacoli sterminerà tutte le mie amiche, e che se raggiunge la Terra anche tu potresti morire? O per tentare di affrontare dei nemici molto più potenti di me, in una lotta in cui non sono sicura di potercela fare? E’ per questo che dovrei reagire? No! Io non ce la faccio! Non ne ho più la forza Marzio! Mi dispiace… So che se mi abbatto non sarò di una grande utilità in questa battaglia, ma è più forte di me…-

 

-Amore purtroppo la battaglia è appena cominciata… E poi non è vero che tu non sei forte. Le divinità possono essere sconfitte solo da altre divinità, e tu hai essenza divina. Nelle tue vene, scorre la discendenza della Dea Artemide… Con il nostro aiuto sconfiggerai Tempus ed Icarus e torneremo alla nostra vita. Tra poco più di cinque mesi avremo Chibiusa e tu sarai una madre meravigliosa! Amore mio non ti abbattere! Dov’è finita la mia dolce Testolina Buffa? Quella ragazza allegra, energica e vitale che ha sempre saputo trovare il sorriso e la forza anche nelle situazioni più difficili? Mi manca Bunny! Mi manca terribilmente quella parte di te!-

 

Serenity continuava a piangere, non riusciva a calmarsi nemmeno con le parole del suo Amore.

Dalle sue labbra tremanti, uscirono poche parole, ma che ferirono profondamente Endymion, che aveva sperato con tutto il cuore di ritrovare in quella creatura tanto fragile che gli stava ora di fronte, la donna che l’aveva fatto innamorare proprio grazie alla sua allegria,

alla sua voglia di vivere, grazie al suo essere semplicemente se stessa.

E proprio lei, sempre tra le lacrime, con voce strozzata, guardandolo tristemente, gli disse in un sussurro:

 

-Non c’è più… Forse quella parte di me è morta, per sempre…-

 

Endymion le prese il viso tra le mani baciandole le lacrime e baciandole poi la fronte, tornando ad abbracciarla, consapevole del fatto che nessuna parola avrebbe potuto consolarla o calmarla.

Solo l’amore, il suo amore puro avrebbe forse potuto fare qualcosa.

Iniziò a dondolare dolcemente, quasi a voler cullare quella creatura così fragile ma al contempo forte, anche se al momento lei stessa non ne era pienamente consapevole, date le circostanze, dato quanto accaduto.

 

-No… Ti prego Amore mio non dire così. Lo sai bene che vederti in questo stato mi fa star male. E’ difficile, lo so. Ma con le lacrime non salveremo le nostre amiche e l’universo. Ascoltami Amore mio, perché adesso non cerchi di riposarti un pò? Farà bene sia a te che a Chibiusa. Ricordati sempre delle tue condizioni…-

 

-Certo che me ne ricordo! Hai dimenticato la grande paura che ho provato di perdere la nostra bambina?-

 

-No Bunny, non l’ho dimenticata, ed è proprio per il bene di nostra figlia che devi riposare e non ti devi affaticare…-

 

-Già… Come se poi potesse servire a qualcosa in una situazione come questa…-

 

-Shhh… Avanti, cerca di dormire almeno un pochino. Ti prego…-

 

Sospirando, asciugandosi le lacrime con le dita e assumendo un’aria rassegnata, lo guardò in viso e gli abbozzò un lieve, ma triste sorriso:

 

-E va bene… E’ inutile contraddirti, vuoi avere sempre l’ultima parola su tutto…-

 

Le sorrise, accarezzandole le guance umide per le tante lacrime versate, dicendole:

 

-Forse, ma in questo caso non puoi darmi torto. Su, coraggio…-

 

L’aiutò a stendersi e le sorrise, sperando di infonderle un pò di coraggio, e un pò di tranquillità, stendendosi al suo fianco e abbracciandola.

La baciò con tenerezza e sussurrò:

 

-Riposa adesso… Ci sono io qua con te, non ti lascio… Non ti lascio…-

 

Piano piano Serenity si tranquillizzò, smise di piangere, il suo respiro si fece poco alla volta sempre più regolare, poggiò la testa sul petto di Endymion e si lasciò cullare dal suo respiro e dal battito del suo cuore: fu così che si addormentò prima di quanto avesse creduto, tra le braccia forti di Endymion, che rimase a guardarla tristemente e in silenzio, stringendola forte a sé come il tesoro più inestimabile.

 

*******************

 

Nel frattempo, le altre Sailors, con i Ministri della Luna e i Cavalieri, avevano indetto una riunione nella camera di Luna ed Artemis per studiare eventuali piani di protezione per Serenity ed eventuali strategie d’attacco al nemico, prima ancora di poterlo battere con lo scettro o con il cristallo d’argento.

La riunione era stata convocata senza metterne al corrente Serenity,

per non darle eventuali preoccupazioni al momento, e per poterla difendere sempre, notte e giorno, anche senza che lei se ne accorgesse.

Avevano pensato di convocare solo Endymion, ma avevano pensato anche che questi avrebbe prima dovuto tranquillizzare Serenity, ancora troppo scossa, e starle vicino per infonderle coraggio e amore, e quindi pensarono di chiamarlo in un secondo momento.

Anche la stanza di Luna ed Artemis era decorata finemente, con colori pastello per gli affreschi alle pareti, con lampadari in cristallo ed oro, con un arredamento elegante ma non troppo, così come tutte le stanze offerte loro da Chronos:

le stanze infatti, non erano solo comunicanti, ma anche piuttosto simili tra loro.

 

Le stesse sensazioni tristi e nostalgiche avvertite da Serenity ed Endymion, avevano caratterizzato lo stato d’animo di tutti.

A tutti mancava la loro nuova vita.

Dopo la battaglia contro Galaxia e contro Caos, ognuno/a di loro aveva davvero iniziato a vivere una vita normale, e adesso, l’essere tornati a combattere, e in più, l’aver già perso, di nuovo, due compagne,

non faceva che aumentare l’angoscia che ormai albergava nei loro cuori.

 

-Dobbiamo elaborare un piano, e stavolta prima che Icarus possa fare la sua prossima mossa! Non dobbiamo di nuovo farci cogliere impreparati!-

 

Sailor Uranus pronunciò queste parole standosene poggiata ad una parete, in piedi, con le braccia conserte, lo sguardo deciso, fermo.

 

Sailor Saturn, seduta su di un divanetto tra Sailor Mars e Sailor Juppiter, stringendo forte tra le mani la Falce del Silenzio, disse:

 

-Sì Heles, un piano d’attacco è necessario, ma prima dobbiamo pensare alla Principessa! Già oggi ha rischiato troppo! Stamattina a casa sua non sono riuscita ad azionare in tempo lo scudo di Saturno, Icarus è stato molto scaltro! L’abbiamo sottovalutato! Se non avessi fallito forse ora…-

 

-No Ottavia… Non è stata colpa tua…-

 

Sailor Juppiter le poggiò una mano sulla spalla per confortarla, e Sailor Mars le diede man forte, aggiungendo:

 

-Piccola, non ti devi colpevolizzare. Se ci facciamo prendere tutti dallo sconforto e dal senso di colpa è finita! Se Icarus è stato persino più forte di te, siamo tutti noi che ci siamo fatti trovare impreparati. Siamo caduti nella trappola che Tempus ed Icarus ci hanno teso con Lady Vypra…-

 

-Ma sono la Guerriera della Distruzione e della Rinascita! Sono detentrice di un grande potere, e avrei dovuto per lo meno tentare!-

 

-Ma avresti rischiato troppo. Un tuo cenno, e mezza galassia potrebbe andare distrutta. Alla fine avresti finito per dar man forte ai nostri nemici e non alla nostra causa! Basta colpevolizzarsi! L’importante è che abbiamo riportato in salvo Bunny!-

 

Pronunciando queste parole, Luna si alzò dal bordo del letto cui sedeva accanto ad Artemis e si porto versò una parete, raffigurante una cascata e un lago.

Ne accarezzò lievemente la superficie e sospirò, poi voltandosi e guardando tutti continuò:

 

-Ascoltate! Credo che sia arrivato il momento di chiamare anche Marzio, non conviene attendere oltre, bisogna agire subito! Dovremo inventarci una scusa con Bunny perché NON DEVE essere presente a questa riunione, non dobbiamo procurarle altre preoccupazioni. Come hai già detto tu Ottavia, dobbiamo elaborare non solo un piano d’attacco contro i nostri nemici prima ancora che lei possa usare il suo nuovo potere, ma dobbiamo anche pensare a come difenderla sempre, anche senza che lei se ne accorga.-

 

-Sì Luna ma come? Bunny non è una stupida, prima o poi capirà tutto!-

 

-Lo so benissimo Rea, io la conosco molto bene, ma per il momento difenderla è la nostra priorità.-

 

Sailor Mercury sedeva all’altro capo del letto accanto a Taiki, e con lui stava esaminando col suo mini-computer alcuni dati raccolti durante l’ultimo scontro, ma non riusciva a risolvere molto, non riusciva a trovare il punto debole del nemico.

Senza staccare mai lo sguardo dal suo computer, per non perdere la concentrazione, disse:

 

-Sì Luna, ha ragione…-

 

-Potremmo organizzare dei turni per starle vicino come avevamo già deciso di fare sulla Terra… Che cosa ne dite?-

 

A parlare fu Sailor Venus, che se ne stava invece seduta su di una poltroncina in velluto bianco con decorazioni in oro.

Yaten le stava accanto, stando poggiato al bracciolo destro della poltrona.

 

-Si Marta, ma scusa… Non credi che proprio se le stiamo troppo vicini potrebbe accorgersene?-

 

-Beh Yaten, mio caro, ci inventeremo una scusa… In fondo noi conosciamo Bunny molto meglio di quanto non la conosciate tu e Taiki, in un certo senso sapremmo come prenderla...-

 

-Mah! Se lo dici tu…-

 

Artemis, che fino ad allora non aveva aperto bocca, disse:

 

-Io vado a chiamare Marzio. Le nostre stanze sono comunicanti quindi farò subito… Bunny permettendo ovviamente. Una volta che sarà anche lui qui, convocheremo anche Chronos chiedendogli di mantenere questo nostro segreto…-

 

-Va bene, ti aspettiamo qui… Mi raccomando, trova una scusa plausibile con Bunny…-

 

-Si Luna sta tranquilla. Mi inventerò qualcosa…-

 

*******************

 

Qualcuno bussò alla porta:

Endymion decise di andare ad aprire direttamente, non voleva chiedere ad alta voce chi vi fosse al di là, per paura di svegliare il suo angelo.

La scostò delicatamente dal suo petto, coprendola con le lenzuola, scostandole una ciocca di capelli dorati dalla fronte e accarezzandola;

si avviò alla porta, e una volta che l’ebbe raggiunta, disse sottovoce:

 

-Chi è?-

 

-Marzio! Sono Artemis!-

 

Aprendo la porta, il ragazzo moro disse, portandosi l’indice della mano sinistra al naso:

 

-Shhh! Per favore Artemis, parla sottovoce. Bunny si è appena addormentata. Ha avuto un’altra crisi di pianto, era davvero a terra. Sta per crollare, non riesce a sopportare il peso di questa situazione… Sono riuscito a tranquillizzarla ma so bene che nel suo cuore ormai alberga troppa tristezza. Per ora è meglio se riposa, mi capisci? Vieni entra, fa piano ti prego…-

 

Il ragazzo dai lunghi capelli argentei sorrise.

Gli mise una mano sulla spalla con fare fraterno e poi continuò sottovoce:

 

-Si, ti capisco benissimo. Tutti noi non riusciamo a sopportare questa situazione ma è logico che lei sia la più scossa. E’ la creatura più pura dell’universo, è l’unica che sarebbe in grado di piangere anche della sofferenza di qualcuno che non conosce direttamente o che non potrebbe aiutare... E poi con la grande responsabilità dello scettro, la paura per Chibiusa… E’ logico che stia così… Tuttavia è un bene che per ora stia dormendo, perché sono qui per convocarti da noi, da solo…-

 

 -Convocarmi? Da solo? E per che cosa?-

 

-Abbiamo organizzato una riunione, “clandestina”. Bunny non deve venirne a conoscenza, non deve saperne nulla, nemmeno in seguito. Vieni, siamo nella stanza mia e di Luna.-

 

Detto questo il ragazzo fece per avviarsi ma Endymion lo bloccò per un braccio:

 

-No aspetta! Artemis non voglio lasciarla da sola. E se dovesse svegliarsi e dovesse aver bisogno di me?-

 

-Tranquillo. Le nostre camere come vedi sono comunicanti, anche se sono talmente enormi che sentire un rumore, anche piccolissimo, da una stanza all’altra è impossibile, le saremmo comunque vicini. Anche se non potrai udirla, la sentirai con la tua empatia e potrai accorre subito da lei qualora avesse bisogno di te, e così ci accerteremmo anche del fatto che non potrebbe scoprire la nostra riunione.-

 

-E va bene, aspettami però, dammi solo un attimo…-

 

-Certo, quando vuoi…-

 

Si avvicinò al letto e si chinò delicatamente su di lei, posandole un lieve bacio sulla fronte.

 

-Riposati Amore mio, cerca di recuperare le energie e la tua grinta… Ne hai bisogno… Tutti noi ne abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di te!-

 

Le accarezzò una guancia setosa e rosea e poi, raggiunse Artemis alla porta.

I due raggiunsero subito gli altri e trovarono, nella stanza del Ministro della Luna, anche l’anziano Chronos, ma non ne furono molto sorpresi.

O il Supremo dio del Tempo era arrivato lì da sé, e all’improvviso, come suo solito, oppure era stato semplicemente chiamato in attesa di Artemis ed Endymion.

Fatto stava che ora non era questa la priorità di tutti, ed Artemis ed Endymion decisero di lasciar correre.

Quando l’anziano saggio li vide sistemarsi disse:

 

-Bene, ora ci siamo tutti. Possiamo cominciare.-

 

 

 

 

Ciao!

 

Lo so, vi avevo detto che quasi sicuramente il nuovo capitolo sarebbe arrivato dopo Capodanno e invece eccomi a torturarvi di nuovo…

Beh ne approfitto per farvi gli auguri per il nuovo anno no?

Il fatto è che ho completato prima il capitolo e quindi non mi sembrava il caso di aspettare, anche perché gennaio e febbraio saranno mesi d’esami, e quindi sarò meno presente come autrice ma non come lettrice.

Tra libri, libroni, appunti, e corsi ancora da seguire cercherò di essere sempre presente per leggere e commentare le vostre storie, promesso!

Proprio per via dell’università ho scelto di non dilungarmi troppo con la pubblicazione di questo capitolo, per regalarvi forse un ultimo aggiornamento pubblicato a poca distanza dai precedenti, perché per qualche settimana non potrò aggiornare più frequentemente, ma nei limiti del possibile, cercherò comunque di non deludervi e di poter fare almeno un paio d’aggiornamenti al mese.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e non vi abbia deluse.

Auguro a tutte voi un felice anno nuovo!

Che il 2009 possa regalarvi tanta gioia, felicità e tutto ciò che desiderate!

Grazie a tutte per avermi sempre seguita, fin dalla mia prima storia, e grazie per il vostro sostegno.

 

Auguri di tutto cuore!

 

 

Ringraziamenti

 

Luisina: Ciao amica mia!!! Grazie mille!

Sono contenta di averti sorpresa, sia per quanto riguarda Chronos sia ferma il tempo, sia per quanto riguarda lo scettro della Regina Artemisia… Te l’avevo detto che ne avevo in mente di colpi di scena! Hi hi hi! Per la richiesta che mi hai fatto, beh, ora che mi ci fai pensare, effettivamente, fermare il tempo farebbe comodo anche a me!

La mattina arriverei in università in attimo, avrei tutto il tempo per studiare per gli esami, (e di conseguenza anche per aggiornare e leggere le vostre fantastiche storie…), ecc.

Beh, se incontro l’allegro vecchietto, gli chiedo se ci fa questo piacere ok?

Per quanto riguarda le cose che si mettono male…

Diamo tempo al tempo e vedremo!

Grazie mille per la tua recensione mia amica.

Tanti tanti auguri!

Ti voglio bene!

 

Robiz: Ciao! Benvenuta! Grazie mille per aver seguito la mia storia dall’inizio anche senza commentarla, e grazie anche per averla inserita tra i preferiti!

La tua recensione è stato un regalo molto gradito!

Sono felice che ti piaccia il mio modo di scrivere, e del modo in cui ti trasmetto emozioni e suspense.

Grazie mille davvero e tanti carissimi auguri!

 

Tappetta: Ciao! E già, sotto l’albero non c’era l’uomo perfetto! Sigh sigh sigh!

Sono contenta che però il mio capitolo sia stato per te un regalo altrettanto gradito!

Grazie mille anche per gli auguri!

Tanti auguri per un 2009 ricco di felicità!

 

Silviasilvia: Ciao Sì! Grazie mille per i bellissimi commenti che mi lasci sempre!

Mi fa piacere sapere che ti piace la piega che sta prendendo la mia storia, grazie davvero di tutto cuore!

Grazie mille per i consigli che mi hai dato per questo capitolo, spero di averne fatto buon uso!

Ti auguro che questo nuovo anno possa spazzare via tutte le cose brutte e possa donarti tanta serenità, perché lo meriti.

Auguri con tutto il cuore!

 

Stella93mer: Ciao cara! Ti ho lasciato senza parola eh? Beh, grazie mille, mi allieta sapere che faccio questo effetto!

Grazie mille per i tuoi auguri, io li rinnovo a te con affetto!

Tanti tanti auguri!

 

Romantigirl: Ciao Roxy! Grazie, sei dolce e comprensiva come sempre! Sono felice che il capitolo precedente ti sia piaciuto e mi auguro che anche questo non ti abbia deluso.

Grazie mille per tutto e tanti, tantissimi auguri!

 

Cleo92: Ciao! Grazie mille sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto tanto!

Grazie mille per gli auguri, buone feste anche a te!

 

Lagadema: Ciao! Wow! Allora sono proprio curiosa di sapere cosa farà mai il tuo Endymion! Anche il mio farà grandi cose, e sì!

Come Serenity del resto!

Grazie mille per la recensione!

Tanti tanti auguri per un felice anno nuovo!

 

Anninachan: Ciao! Beh, sai, mi sa che in coda per chiedere Endymion in prestito a Serenity siamo già in troppe, non so se c’è posto per te…

No scherzo!

Immagino però che una fila simile sarebbe interminabile! Eh, sì, beata la nostra cara Serenity!

Grazie, sono felice che i capitoli ti piacciano sempre più, e che tu sia sempre più curiosa!

Tanti auguri per un buon Capodanno anche a te!

 

Kaoru: Ciao Manu! Sei tornata! Ma sai che iniziavo quasi a sentire la tua mancanza? E ora finalmente eccoti qua! Che gioia!

Grazie mille per aver commentato singolarmente i miei ultimi tre aggiornamenti, sono contenta che ti siano piaciuti!

Grazie per i complimenti al mio esame, speriamo che anche quelli di gennaio e febbraio vadano bene… Così festeggiamo con un bell’aggiornamento maxi! Che ne dici?

Sono contenta di averti affascinata e di averti trasmesso tante emozioni!

Grazie mille amica mia!

Tanti tanti auguri per un 2009 fantastico e speciale!

 

Nanami_chan: Ciao! Tranquilla, non ti preoccupare! In questi giorni frenetici è giusto anche divertirsi quindi non devi scusarti se leggi e commenti i miei capitoli in ritardo non è mica un problema?

Non lo è per niente pre me, quindi non ti preoccupare!

Grazie mille per i complimenti!

Se mi hai scritto una recensione così bella, vuol dire che sono riuscita a trasmetterti forti emozioni e questo per me è molto importante e gratificante!

Grazie anche per gli auguri e tantissimi auguri anche a te!

 

 

Ulteriori ringraziamenti a Robiz per aver inserito la mia storia nei preferiti.

 

Grazie mille anche a chi legge solamente.

 

Ancora tanti sinceri auguri a tutte voi!

 

Al prossimo aggiornamento!

 

Luciadom

 

 

 

 

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Capitolo 19
*** Nuove strategie d'attacco ***


Nuove strategie

Ciao popolo!

 

Ecco a voi il diciannovesimo capitolo della mia storia!

Spero di non deludere nessuna e spero possa piacervi!

Vi auguro buona lettura amiche!

 

 

 

Nuove strategie d’attacco

 

 

-Bene, ora ci siamo tutti. Possiamo cominciare.-

 

Chronos pronunciò queste parole guardando tutti con la sua solita aria pacata, severa e seria, per poi recarsi verso la stessa parete affrescata della sala, che Luna aveva sfiorato poco prima.

Fissando il grande affresco bucolico raffiguratovi e sfiorandone la fredda superficie con la punta delle dita, disse serio:

 

-Ascoltatemi tutti attentamente: nel caso dovessero esserci nuovi attacchi da parte di Tempus ed Icarus, che credo non tarderanno ad arrivare, la Principessa dovrà rimanere qui… Non temete, non rimarrà sola, perché anche io devo rimanere. Io non posso allontanarmi dalla mia dimensione, se non per pura necessità, perché da qui posso controllare meglio i varchi spazio-temporali destabilizzati da Tempus ed Icarus. Così facendo, nel caso voi tutti non doveste esserci, ci sarei io con lei, ma naturalmente, almeno voi Principe, dovreste rimanere, per non insospettire Serenity... A proposito, dov’è ora la Principessa?-.

 

Endymion fissò l’anziano saggio serio, tenendo le braccia conserte, appoggiato ad una parete.

Era ancora privo del suo mantello e della sua spada:

quando era uscito dalla sua stanza con Artemis, non li aveva portati con sé, non gli sarebbero di certo occorsi durante la riunione.

Non staccando mai gli occhi di dosso Chronos disse:

 

-Sta riposando, prima ha avuto una nuova crisi di pianto… Sono riuscito a tranquillizzarla per fortuna… Chronos lei non riesce più a sopportare questa situazione, sta per crollare. Sta molto male emotivamente e questo di certo non le giova nelle sue condizioni. Questa maledetta battaglia deve finire, e deve finire subito! La mia Bunny non può sopportare oltre!-.

 

Chronos si voltò per guardare Endymion in viso e vide quello che s’aspettava:

dolore, rabbia, profonda rabbia, e paura.

In tutti quegli anni trascorsi ad osservarlo combattere, anche solo nei panni di Milord, non l’aveva mai visto così determinato, ma allo stesso tempo nervoso ed agitato.

Negli ultimi giorni aveva avuto modo di constatare da vicino quanto grande fosse l’amore che legava Serenity ed Endymion, a partire da quando lo stesso Endymion, si era imposto con tutto se stesso quando gli era stato detto che le uniche armi in grado di competere con la glaciazione, e anche forse con i nuovi nemici, erano i loro cristalli.

Aveva alzato la voce, più e più volte, aveva perso il suo solito autocontrollo, era arrivato a battere persino un pugno sul tavolo cui si erano riuniti la prima volta che erano arrivati lì, e a procurarsi delle profonde ferite, e ancora aveva insistito perché si trovasse un’arma alternativa.

Quando erano riusciti a liberare Serenity dalla prigionia di Icarus, prima che lo Scettro apparisse in loro soccorso, quando aveva visto Serenity priva di conoscenza, a terra, aveva sfidato apertamente quel dio, senza timore, e se non fosse stato fermato, l’avrebbe anche attaccato da solo con la sua spada, andando così incontro a morte certa.

Ora nei suoi occhi leggeva coraggio, dolere e paura, ma anche amore profondo e determinazione.

Sospirò, e disse senza smettere mai di guardarlo in viso, senza smettere mai di sostenere quello sguardo così penetrante, che sapeva tanto dolce quanto combattivo:

 

-Principe… Credetemi so quanto la situazione sta pesando a sua Maestà la Principessa Serenity, so quanto lei sta soffrendo, e so quanto questa situazione non le giova… Ma la situazione pesa a tutti noi, soprattutto a me, e per ovvie ragioni. Ricordatevi che Tempus è pur sempre mio fratello minore, e suo figlio è mio nipote. Anche se so benissimo che i loro cuori ormai sono tetri e chiusi alla speranza e alla luce, restano comunque parte della mia famiglia, sono comunque sangue del mio sangue.-.

 

Endymion si scostò dalla parete e portò le braccia lungo i fianchi.

Si avvicinò a Chronos, e quando gli fu vicino, continuò:

 

-Certo, questo non lo metto in dubbio Chronos, ma…-

 

-Non dovete giustificarmi con me Principe, so benissimo come vi sentite. Adesso però è meglio parlare di nuove strategie d’attacco e di difesa da adottare, prima che la Principessa possa svegliarsi e possa accorgersi di qualcosa.-

 

Sailor Mercury e Taiki, ancora seduti a bordo del letto, chiusero il piccolo computer della Guerriera rassegnati.

Era inutile continuare a svolgere ricerche su ricerche, non riuscivano in nessuna maniera a trovare qualcosa che potesse andare a loro favore.

La stessa Sailor Mercury disse:

 

-Sì… Ma ascoltate Chronos… Proprio nel caso in cui noi dovessimo scendere di nuovo in battaglia, che cosa diremmo a Serenity?-

 

-A questo ho già pensato Guerriera. Prima vi ho detto che qui nella mia dimensione avreste potuto anche addestrarvi. Potremmo dirle semplicemente che tutti state conducendo un addestramento speciale altrove, e che non potete essere interrotti. Inoltre potremmo convincerla a non cercarvi, con la scusa di un addestramento speciale anche per lei, per lo Scettro…-.

 

Taiki, portandosi una mano al mento, e fissando un punto imprecisato della sala, come faceva sempre quando pensava, disse:

 

-Beh sì, l’idea non è da scartare… Dobbiamo solo sperare che nessun altro di noi muoia…-

 

Tutti annuirono concordi.

Chronos invocò allora la sua sfera.

La fece lievitare a mezz’aria e questa iniziò ad illuminarsi.

Di nuovo proiettò tutti loro le immagini del Cosmo, di nuovo proiettò loro le immagini di Plutone e Nettuno congelati e degli altri pianeti.

L’anziano saggio disse:

 

-Questo dipende dalla glaciazione Cavaliere. Non ha ancora raggiunto il prossimo pianeta, Urano, ma non posso dire con certezza quando accadrà se Icarus non viene fermato. Potrebbe attaccare il Pianeta dei Venti in qualsiasi momento purtroppo, e di conseguen…-.

 

-Questo ora non ha alcuna importanza!-

 

Tutti si voltarono stupiti verso il provenire di quella voce.

Colei che aveva parlato se ne stava appoggiata allo stipite della grande porta di legno bianca, con le braccia al sen conserte, una gamba incrociata avanti l’altra, lo sguardo sempre fiero, ora se ne stava a fissare il pavimento, come se volesse trovarvi una soluzione ai suoi problemi, il biondo capo chino…

Poi alzò la testa di scatto e continuò:

 

-Questo ora non ha importanza! Non sono io la nostra priorità ma Bunny! E’ logico che prima sconfiggiamo quei bastardi meglio è anche per tutti noi, ma non pensate a me! Dobbiamo agire con calma, calcolare tutto e non dobbiamo sottovalutare Icarus…-.

 

-Ma Heles…-

 

Sailor Saturn ripose momentaneamente la falce del Silenzio per terra, e alzandosi dal divanetto, si avvicinò alla ragazza.

Guardandola negli occhi con un’espressione triste ma anche irata, le disse:

 

-Heles… Come… Come puoi dire una cosa simile?-

 

-Ho detto semplicemente la verità… La nostra missione è di difendere i membri della Famiglie Reali Lunare e Terrestre, anche a costo della nostra stessa vita, ed è quello che faremo! Sempre!-

 

-Ma…-

 

-No Ottavia! Niente ma!-

 

La piccola Sailor Saturn chinò il capo e sospirò:

era inutile contrastare Sailor Uranus.

Tornò a sedersi sul divanetto accanto a Sailor Mars e Sailor Juppiter e riprese a stringere tra le mani la sua falce.

La fissò con attenzione, molta attenzione, quando ebbe un’idea:

scattò di nuovo in piedi e corse verso Chronos, impugnando con fermezza la sua arma, dicendogli una volta raggiuntalo:

 

-Sommo Chronos ascoltate…. E se convogliassimo il potere del cristallo d’argento o dello Scettro nella mia falce? Potrei provare ad usarli io, e la Principessa non correrebbe pericoli… Credete sia possibile?-.

 

La domanda di Sailor Saturn posta all’anziano saggio attirò l’attenzione di tutti.

Ora lo sguardo di tutti era fisso sui due.

Chronos scosse il capo mestamente, socchiudendo gli occhi, facendo intanto sparire la sua sfera in una luce bianca, rispondendole:

 

-No, non è possibile…-

 

-Ma perché? Io sono la Guerriera della Distruzione e della Rinascita.

i miei poteri sono secondi solo a quelli di Serenity… Chronos vi prego, io devo almeno tentare!-.

 

-Ti è stato già detto Sailor Saturn. Rischieresti di distruggere anche la Galassia, e poi solo la Principessa può usare le sue armi… Se mai siete voi, che potete convogliare in lei i vostri poteri ma non viceversa… Mi spiace. O il cristallo d’argento o lo Scettro. Sono queste le uniche armi su cui possiamo fare affidamento, a parte il cristallo d’oro ovviamente e i vostri poteri come ausilio. Solo la Principessa può fermare Tempus ed Icarus. Il vostro compito è di aiutarla e proteggerla, ma non potete fare altro, non ne avete la facoltà…-.

 

Se un piccolo spiraglio di luce e di speranza, si era fatto strada nei cuori di tutti in quegli istanti, le parole di Chronos gettarono di nuovo tutti nello sconforto.

In fondo loro avrebbero giocato solo un ruolo di secondo piano in questa battaglia, tutto sarebbe stato come sempre nelle mani di Bunny. Come sempre, sarebbe stata sempre lei a rischiare.

 

*******************

 

Intanto, nella stanza accanto, Serenity dormiva, dormiva profondamente e stava sognando.

In sogno vedeva se stessa, sola, vestire non i suoi abiti da Principessa della Luna, non la sua divisa da Sailor Moon e non i suoi abiti civili.

ma un lungo abito nero con decorazioni dorate a livello del seno e delle lunghe maniche velate.

Si trovava in un’immensa sala circolare quasi completamente buia, illuminata solo da qualche fiaccola posta qua e là lungo le pareti.

Il pavimento era in marmo nero, e le pareti, per quel che riusciva a vedere, erano grigio scuro.

Rabbrividì: sentiva freddo e si sentiva fredda dentro, si sentiva vuota, come non più capace di provare sentimenti, si sentiva come incapace di amare.

Si sentiva le mani umide e appiccicose:

le guardò, e vide che erano sporche di sangue.

In più vide che all’anulare della mano sinistra non c’erano più la fede nuziale, e l’anello che Marzio le aveva regalato poco meno di un anno prima, quella sera sul balcone di casa sua, sotto le stelle, chiedendole di sposarlo, ma c’era un anello in oro nero, con un grosso diamante di un blu tetro e scuro.

Iniziò a piangere, e a tremare, non riuscendo a capire cosa stesse accadendo, quando udì una voce, gelida, spettrale, crudele, una voce che aveva tristemente memorizzato ormai, e che tanto odiava, che le diceva:

 

“Bene Principessa, finalmente ora sei mia, non c’è più nessuno che può difenderti dolce Serenity, sono morti tutti, le tue restanti Guardiane, i tuoi Primi Ministri, i Cavalieri Galattici, il tuo amato Endymion… Tutti morti! Li hai uccisi tu! AH AH AH AH AH AH AH!”

 

Si voltò a guardare quell’uomo col cuore colmo di dolore, ancora tremante e con le lacrime agli occhi, riuscendo solo ad urlare e a piangere disperatamente, e scuotendo violentemente la testa in segno di negazione, portandosi le mani tra i capelli:

 

-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!-

 

Serenity si svegliò di soprassalto, mettendosi a sedere al centro del letto ed urlando.

Aveva il battito del cuore accelerato, era pallida, tremava, aveva le lacrime agli occhi, respirava a fatica, ed era sudata.

Si guardò le mani:

erano pulite, candide, lisce, e i suoi anelli erano al loro posto.

Cercando di regolarizzare il suo respiro, si portò poi una mano al ventre e una alla fronte, e poggiando la schiena allo schienale del letto, disse:

 

-Oh mio Dio… Ma che cosa voleva dire?-

 

Non sapeva che fare.

Non sapeva se dirlo o no agli altri.

Forse prima avrebbe dovuto capire meglio cosa quell’incubo volesse significare, sì ma come?

Si guardò attorno, e solo allora si rese conto che Endymion non era con lei in quel momento.

Notò sulla poltroncina accanto al comodino la spada e il mantello ripostovi dal ragazzo poco prima, e quindi capì che non poteva essere andato lontano.

Scostò le lenzuola, e fece per scendere dal letto per andarlo a cercare, ma nello stesso momento, la grande porta di sinistra della stanza sbatté, e un trafelato quanto preoccupato Endymion le corse incontro:

 

-BUNNY! Che cosa ti è successo? Stai bene?-

 

Lo guardò disorientata, quasi incredula di vivere la realtà ora, e non un incubo, incapace di fare altro, e mormorò:

 

-Io… Io credo di sì…-

 

Aveva ancora il respiro corto, era ancora tremante, era ancora pallida…

Gli occhi ancora lucidi e il cuore ancora a battere all’impazzata…

In un attimo la grande stanza fu invasa da tutti, ed ora la guardavano preoccupati, in pensiero e in trepidazione, cercando di capire cosa le fosse successo.

Endymion le accarezzò una guancia con una mano e con l’altra la avvicinò piano a sé, continuando:

 

-Ascolta Piccola, di là ti abbiamo sentita urlare e io ho avvertito dolore e pura paura… Hai avuto un incubo?-

 

-…Si…io…-

 

Non continuò. Scoppiò in lacrime e l’abbracciò forte, e poi:

 

-Amore mio, amore mio sei vivo! Stai bene! Sei vivo!-

 

Lui, sorpreso, le prese il viso tra le mani, asciugandole le lacrime con i pollici, e le sussurrò sorridendole:

 

-Certo! Mi vedi? Amore mio sono qui, che ti stringo a me… Bunny mi vuoi spiegare che cosa è successo? Ti prego non farci stare in pena, non farmi stare in pena!-.

 

Serenity in tutta risposta l’abbracciò con tutta la forza di cui disponeva, gli accarezzò il viso, poi i capelli corvini, continuando a piangere, a tremare, e a non riuscire a parlare.

Endymion si scostò momentaneamente da lei per pendere il suo mantello e coprirla, ma il suo non era tremore dovuto al freddo, ma alla paura.

Abbracciandola di nuovo, le alzò il mento con le dita e le sorrise ancora, teneramente:

 

-Per favore, me ne vuoi parlare? Fino a poco fa riposavi tranquilla, e ora ti troviamo in questo stato… Che hai sognato?-.

 

Non aveva ancora deciso se parlagliene o no, se dirgli tutto o mentirgli.

In quel momento non riusciva a pensare, a ragionare, la ragione sembrava averla abbandonata.

Ma in fondo lei aveva sempre pensato e ragionato solo col cuore, non era mai stata razionale.

Lo guardò in viso, asciugandosi le lacrime, optando per non dirgli nulla al momento, e iniziando a dire:

 

-Io, io non…-

 

Non completò la frase.

Endymion interruppe momentaneamente le sue parole con tono perentorio, dicendo:

 

-E attenta a non mentirmi. Tanto ti scoprirei subito, non sei capace di mentire, non a me… Sai, ti conosco da più di mille anni, quindi leggerei la verità nei tuoi occhi…-.

 

Le sorrise, sperando che quel pò d’ironia potesse tranquillizzarla un pò, che potesse farla ameno sorridere, ma non ottenne il risultato sperato, perché lei gli rispose, ancora tra le lacrime:

 

-Stupido!-

 

-Ok, non sono riuscito nel mio intento, volevo farti almeno sorridere. Non importa, dimmi comunque che cosa hai sognato…-.

 

-…-

 

Nessuna risposta, solo lacrime e singhiozzi.

Endymion la strinse ancora più forte a sé, le accarezzò con dolcezza la schiena e i capelli e le sussurrò ad un orecchio:

 

-Allora? Bunny ti prego… Me ne vuoi parlare? Per favore… Permettimi di aiutarti…-

 

Serenity, rassegnata, si scostò lentamente da lui, guardandolo mestamente, spostando poi il suo sguardo su tutti gli altri.

Chiuse gli occhi e inspirò più e più volte, ed iniziò a raccontare:

 

-E va bene… E’ stato un incubo orribile. Sembrava tutto così… Così reale! Io… Ho visto me stessa… Mi trovavo in una strana sala in penombra e indossavo non i miei abiti da Principessa, ma un abito nero e lungo. Una voce gelida e malvagia mi diceva che ora sarei stata sua. Mi diceva che non c’era più nessuno di voi a proteggermi perché eravate tutti morti… Morti per mano mia! Mi sono guardata le mani ed erano sporche di sangue… E poi…-.

 

Si fermò un istante, guardandosi di nuovo le mani e fissando i suoi anelli.

Sailor Uranus, dando voce ai pensieri e alla preoccupazione di tutti, la incitò a continuare:

 

-E poi?-

 

Dopo aver respirato di nuovo a fondo, Serenity continuò:

 

-E poi ho notato che all’anulare della mano sinistra non portavo più l’anello di fidanzamento e la fede nuziale, ma uno strano anello in oro nero con una grande pietra blu scura, un diamante credo…-

 

Luna le si avvicinò, chiedendole:

 

-Hai riconosciuto la voce? Sapresti dirci chi era?-

 

-Si… Temo di si…-

 

Chinò il capo, consapevole di star per rivelare un nome oramai tanto odiato da tutti, e sussurrò:

 

 -Temo che si tratti di Icarus…-

 

-ICARUS?-

 

Tutti rimasero allibiti:

maledissero più e più volte quell’essere malvagio che non si sarebbe fermato di fronte a nulla pur di raggiungere il suo scopo.

Quest’incubo adesso complicava tutto e angosciava tutti.

Endymion, pur provando odio e rancore nei confronti del rivale,

per tutto ciò che Serenity stava patendo a causa sua, soffocando momentaneamente i suoi desideri di vendetta, tentò di riabbracciarla, ma Serenity si scostò bruscamente da lui:

 

-NO! Ti prego allontanati!-

 

-Bunny ma che cosa…-

 

Tentò di nuovo d’abbracciarla ma invano.

 

-Va via Marzio! Andate tutti via! Dovete starmi lontani, vi prego! Sarete in pericolo se mi resterete vicino!-

 

Per la terza volta Endymion le si avvicinò, per stringerla tra le sue braccia.

La strinse così forte a sé che stavolta Serenity non poté opporre resistenza.

Riprendendo ad accarezzarla, le disse:

 

-Amore mio… Ma se sei tu la mia ragione di vita, come puoi pensare anche solo lontanamente di poter rappresentare un pericolo per me? Per noi?-

 

-Fate come vi dico, vi prego, fate co…-

 

Non continuò: Sailor Mars le si avvicinò adirata e iniziò a strattonarla, urlandole contro:

 

-Bunny non dire assurdità come tuo solito! Noi non ti lasceremo mai sola! Ti staremo sempre accanto e Icarus non ti farà proprio niente, né tanto meno tu farai del male a noi! Non ne saresti capace, ti conosciamo bene e ci fidiamo di te! Sappiamo che non ti lascerai mai assoggettare! NOI non glielo permetteremo!-.

 

Serenity cercò di divincolarsi ma l’abbraccio di Endymion glielo impedì.

 

-Vi prego, lotterò da sola!-

 

-Amore mio ragiona! E se quest’incubo fosse una nuova trappola per attirarti da lui e farti altro male?-

 

-Marzio, dovresti sapere bene e per esperienza che è meglio non sottovalutare questo genere di sogni…-

 

-Lo so bene Amore mio, ma tu non ti muovi di qui. Vedrai che non accadrà nulla di ciò che hai sognato…-

 

-Ma Marzio io non…-

 

Un bacio le impedì di finire la frase.

Incurante degli sguardi indiscreti e del vocio alle sue spalle Endymion la baciò con passione e la strinse forte a sé.

Quando si staccarono, la guardò accarezzandole il viso diafano, e disse ancora:

 

-Ti prego, rimani qui. Non puoi ancora affrontare Icarus da sola, devi recuperare le energie e poi riteniamo che un addestramento per lo Scettro possa tornarti utile, così come un addestramento speciale può giovare anche ai nostri di poteri… Dobbiamo rafforzare i nostri poteri… Se loro dovessero di nuovo attaccarci, non dobbiamo farci trovare impreparati!-.

 

Serenity gli sorrise tristemente.

Sospirò e abbassò il capo sconfitta e rassegnata.

Anche stavolta era riuscito a convincerla.

Se lui non riusciva a dirle di no quando gli sfoderava uno sguardo tenero e dolcissimo da cucciolotto, lei si faceva sempre convincere dalla sua testardaggine e dalla sua audacia…

Che coppia!

Tornò a guardalo in viso, sospirò sommessamente e disse rassegnata:

 

-E va bene, come vuoi tu Marzio, resterò qui. Ma promettetemi di fare attenzione. Non so se e come potrebbe accadere, ma se il sogno è vero, siete tutti in pericolo…-

 

-Non ti preoccupare… Abbiamo la pelle dura e poi se veramente dovessi essere tu a farci del male conosciamo i tuoi punti deboli e le tue debolezze, quindi non è detto che saresti tu ad avere la meglio!-

 

Sailor Mars le sorrise strizzandole un occhio.

Si sedette sul letto accanto a lei e l’abbracciò, posando la sua fronte su quella di lei, e sussurrandole:

 

-Resteremo sempre tutti insieme amica mia, non ti libererai di noi tanto facilmente!-

 

-Oh Rea! Va bene, mi avete convinta, ancora una volta… Allora farò come dite voi, presto inizieremo gli allenamenti, prima è, meglio è… Icarus potrebbe attaccarci da un momento all’altro…-

 

Chronos si fece largo tra i presenti e le si avvicinò.

Stavolta l’aria severa e quieta aveva lasciato il posto ad un sorriso quasi paterno.

In lei, che era così fragile, in fondo vedeva la figlia che non aveva mai avuto.

Guardandola con tenerezza, per l’appunto quasi come ad una figlia, le disse:

 

-Si Principessa ma da domani. Vi convocherò tutti io.       Ora dovete riposare, tutti. Non temete per la vostra incolumità e per quella di tutti noi. Ho issato una barriera d’energia attorno alla mia dimensione. Non dovrebbero esserci problemi, anche se temo che ormai, dovremo aspettarci tutto da Tempus ed Icarus. Riposate tranquilla, da domani dovrete spendere molte energie per il vostro addestramento, tutti voi dovrete farlo…-

 

Nessuno osò obbiettare.

Ognuno si ritirò nella propria camera consapevole che dall’indomani avrebbero dovuto dare tutti se stessi negli allenamenti, per poter poi lottare meglio contro i nemici.

 

Ora Serenity ed Endymion se ne stavano di nuovo lì, abbracciati, in quel letto comodo ed enorme.

Serenity aveva poggiato la testa sul petto di lui, tenendo una mano sul ventre, accarezzandoselo, e un’altra sotto la guancia.

Lui aveva ripreso ad accarezzarle i codini, quei buffi codini che le avevano fissato il nomignolo di “Testolina Buffa”, che quando non stavano ancora insieme e non facevano che litigare la faceva andare su tutte le furie, ma che con il tempo e con l’inizio della loro relazione, lei aveva imparato ad adorare.

 

Ora lei aveva paura.

Paura che riaddormentandosi avrebbe di nuovo avuto quell’incubo; paura che quell’incubo potesse diventare realtà, e se ne stava in silenzio, con lo sguardo fisso nel vuoto, non compiendo altro gesto se non le carezze al suo grembo.

Ad un certo punto sentì le carezze di Endymion arrestarsi, e le braccia di lui cingerle braccia e schiena, poi, sentì la sua calda voce solleticarle un orecchio:

 

-Ehi? Tranquilla Principessina, dormi, ci sono io qua con te. Dormi tranquilla, domani ci aspetterà una giornata lunga e dura…-

 

-Ho così tanta paura…-

 

-Non devi averne… Ci sono io con te, non ti lascio, non ti lascerò mai Piccola mia… Ti amo Testolina Buffa… Tanto…-

 

-Lo so Amore mio… Lo so, e anche io ti amo tanto, però…-

 

-E allora basta con quell’aria triste e sorridimi. Non mi stancherò mai di ripetertelo: andrà tutto bene…-

 

Le baciò la testa dorata e la strinse forte a sé, poi poggiò il mento sulla sua testa e rimase così, immobile ad abbracciarla.

 

Rimasero così, l’una tra le braccia dell’altra, con tanto coraggio ma anche tanta paura nel cuore, tutta la “notte”, se notte si può chiamare lo spazio di tempo che impiegarono a dormire, visto che il Tempo sulla Terra era stato fermato, il tempo lì scorreva diversamente, e determinati varco-spazio temporali erano stati destabilizzati.

 

*******************

 

Intanto, nella dimensione di Tempus ed Icarus, nella grande sala del Trono, un uomo, standosene in piedi, con le braccia conserte, e un piede a battere nervosamente sul pavimento di marmo nero, disse in direzione del Trono:

 

-Che intenzioni avete padre? Che vuol dire che devo fare in modo che la glaciazione annienti solo le restanti Guerriere del Sistema Solare Esterno? E tutte le altre? E il Principe Endymion? Avevate detto che dovevo risparmiare solo la Terra perché a lui volevate pensare voi…-

 

Nascosto dalla semioscurità della stanza, specchiandosi sulla superficie bombata di un calice in cristallo contenente del vino rosso, suo padre, Tempus, rispose semplicemente:

 

-Ho altri progetti…-

 

-E quali sarebbero, se mi è concesso?-

 

-Non è detto che dobbiamo essere noi ad uccidere Endymion… Io ti avevo già detto in precedenza che avevo in serbo un trattamento speciale per la Principessa Serenity, ricordi?-

 

Sul viso dell’uomo si disegnò un sorriso malefico, subito imitato anche dal giovane dio, suo figlio, che disse:

 

-Non so cosa abbiate in mente… Ma ho l’impressione che qualsiasi cosa sarà padre, mi piacerà!-

 

-Vedrai figlio mio… Memory’s Devil! Presentati al mio cospetto!-

 

Nell’immensa sala, in una fitta nube di fumo, apparve un uomo alto, con lunghi e lisci capelli neri come la pece tenuti sciolti, la carnagione olivastra, e due occhi neri e penetranti.

Indossava un’armatura nera e un lungo mantello nero foderato di blu.

Al collo portava una catenina d’oro con un ciondolo circolare, con incastonato all’interno una pietra nera, a forma di occhio.

Una spada gli pendeva in un fodero di pelle nera lungo il fianco destro.

Dalla schiena gli partivano due grandi ali piumate, ma nere come la pece anch’esse.

Inchinandosi ai suoi padroni, disse:

 

-Mi avete chiamato Padrone?-

 

-Si… Prepara il tuo attacco, perché molto presto dovrai fare piazza pulita dei ricordi di una persona… Preparati Endymion, goditi questi ultimi momenti con la tua Principessa, perché presto sarà nostra, e stavolta per sempre! AH AH AH AH AH!. Bene Memory’s Devil, per ora puoi andare… Ti dirò io quando agire… Ora inizia a meditare su come attaccare, al resto penserò io… Ti convocherò e ti darò ordini precisi…-

 

-Si Padrone.-

 

L’uomo scomparve in una nube di fumo, così com’era apparso, lasciando i suoi padroni a meditare un imminente attacco e una succulenta vendetta.

 

 

 

Bene, bene, bene…

Che cosa ve ne pare?

Non linciatemi per favore, perché altrimenti poi chi la continua la storia?

A quanto pare, sto diventando sempre più cattiva nel scrivere i nuovi capitoli, giusto?

Ma come vi ho già detto, prometto che riparerò alla fine!

I cattivoni avranno quel che si meritano e i nostri eroi…

Beh, vedrete, vedrete!

Spero che questo capitolo, più lungo del solito, vi sia piaciuto e che vi abbia incuriosito per quello che sarà il prossimo.

Spero di poter aggiornare presto, esami permettendo!

Perdonatemi, ma non ho il tempo di ringraziarvi tutte individualmente.

Prometto che rimedierò!

Grazie a chi mi segue sempre, a chi ha inserito la mia storia tra i preferiti e chi ha inserito me tra gli autori preferiti.

Grazie a chi mi fa sempre gli in bocca al lupo per gli esami…

Che crepi sto lupo!

 

Grazie a tutte!

 

A presto

 

Luciadom

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Capitolo 20
*** Il Terzo Cavaliere Galattico ***


Il terzo cavaliere galattico

Il terzo cavaliere galattico

 

Una mano grande e robusta, dalla carnagione olivastra, faceva roteare a mezz’aria una catenina in oro con alla punta uno strano ciondolo in pietra nera, cercando di farvi defluire il proprio potere.

Due occhi penetranti osservavano quella pietra così profondamente da sembrare quasi volerne scrutare l’interno;

un ghigno malefico disegnò dei lineamenti marcati e freddi…

Memory’s Devil faceva così roteare il suo ciondolo, standosene seduto in un luogo tetro e semibuio, roccioso, illuminato solo da una fiaccola posta ad una parete, alla sua sinistra.

Teneva le gambe divaricate e teneva il braccio libero poggiato su una gamba.

D’improvviso, la pietra, che continuava a roteare, sprigionò una luce violetta, che in un lampo illuminò il luogo in cui il demone si trovava.

Subito dopo, alla luce, seguirono dalla pietra potenti scariche nere, che andarono ad illuminare il suo volto.

L’uomo sorrise compiaciuto:

era pronto, avrebbe dovuto attendere solo il nuovo ordine.

 

**********************

 

La guardava dormire, poggiata al suo torace, dolce ed indifesa come una bambina, pura come un Angelo, lei che era la Guerriera più potente, più dolce, e più coraggiosa, tra le sue braccia adesso, sembrava troppo fragile per la nuova missione che le era stata affidata.

Quell’incubo l’aveva profondamente scossa, e aveva abbattuto quella poca forza che le era rimasta.

Le cingeva le spalle e la schiena così forte da temere quasi di farle male,

e stava attento a non muoversi di un millimetro, per non svegliarla.

Stando in questa posizione, in silenzio, ripensò a quanto gli aveva raccontato riguardo il suo incubo:

 

 

“E’ stato un incubo orribile. Sembrava tutto così… Così reale! Io… Ho visto me stessa… Mi trovavo in una strana sala in penombra e indossavo non i miei abiti da Principessa, ma un abito nero e lungo. Una voce gelida e malvagia mi diceva che ora sarei stata sua. Mi diceva che non c’era più nessuno di voi a proteggermi perché eravate tutti morti… Morti per mano mia! Mi sono guardata le mani ed erano sporche di sangue… E poi...

E poi ho notato che all’anulare della mano sinistra non portavo più l’anello di fidanzamento e la fede nuziale, ma uno strano anello in oro nero con una grande pietra blu scura, un diamante credo…”

 

Serenity, condizionata da quell’incubo, da quella voce, l’aveva bruscamente allontanato da sé, credendo di poter rappresentare un pericolo per lui e per tutti, credendo di poter lottare da sola contro un nemico troppo potente anche per la Guerriera più forte, anche per la leggendaria Sailor Moon.

Continuando a stringerla, Endymion ora ripensava al fatto che la voce di quel maledetto incubo poteva appartenere ad Icarus…

Strinse i denti, per poi mordersi il labbro inferiore, cercando in qualche modo di contenere la sua rabbia.

Aumentò la stretta attorno alle spalle di Serenity e socchiuse gli occhi rabbiosamente, imprecando mentalmente…

 

“Icarus… Maledetto bastardo! Che intenzioni hai adesso? Che quest’incubo sia un sogno premonitore? Vuoi di nuovo mettere le tue luride mani sulla mia Bunny per portarmela di nuovo via? No! Tu non la toccherai più! Non te lo permetterò ancora, non di nuovo!”

 

Il ragazzo sentì Serenity muoversi, ed interruppe il flusso dei suoi pensieri.

Rallentò la stretta, e la vide aprire i suoi meravigliosi occhi azzurri.

Le sorrise, massaggiandole la schiena, e baciandole la testa dorata, sussurrandole:

 

-Ben svegliata Principessa…-

 

-Hmm… Ciao…-

 

Pur sveglia, lei rimase così, coccolata tra le sue braccia e sul suo petto, alzando lievemente solo il capo, per poterlo guardare in viso e per poter ricambiare il suo sorriso, per poi continuare:

 

-Ciao Amore…-

 

-Ciao Testolina Buffa… Hai più avuto quel brutto incubo?-

 

Sbadigliando e stiracchiandosi per quel che l’abbraccio di Endymion le permetteva, strofinandosi gli occhi, lei gli rispose:

 

-No… Anche se comunque non ho dormito poi un granché… E tu? Hai riposato un pò?-

 

-Sì, un pò sono riuscito a prendere sonno…-

 

Mentì.

In realtà era rimasto a vegliare su di lei tutta la notte, per accertarsi che potesse riposare tranquilla, che non si agitasse, che non avesse altri incubi, ma non poteva darglielo a vedere, sapeva che lei non sarebbe stata d’accordo, ecco perché le aveva posto anche quella domanda:

 

                          “Hai più avuto quel brutto incubo?”.

 

doveva farle credere d’aver dormito, almeno un pò.

Tuttavia lei, inarcando un sopracciglio e disegnando sul suo viso un’espressione sospettosa, disse:

 

-Sicuro? Non mi stai mentendo, vero Marzio?-

 

Stavolta fu lui ad inarcare un sopracciglio, facendo però il finto tonto, cercando di placare i suoi sospetti:

 

-Mentire io? Ma no, che dici? Ho dormito, tranquilla!-

 

Fiato sprecato, tentativo non riuscito:

 

-Guarda che anche io ti conosco da più di mille anni, e so quando menti…-

 

-Ah sì?-

 

-Certo che sì!-

 

Le sorrise e sospirò, roteando poi gli occhi, per poi tornare a guardarla, e confessare:

 

-Beccato!-

 

Stavolta Serenity si alzò di scatto, sciogliendo il loro abbraccio, assumendo un’aria più seria:

 

-Non hai chiuso occhio tutta la notte vero?-

 

-No. E allora? Volevo accertarmi che stessi bene…-

 

Ora lo sguardo di Serenity era preoccupato, ma l’espressione che aveva dipinta sul viso, stava a significare che entro pochi istanti sarebbe partita una lunga sfilza di rimproveri e di prediche:

 

-Ma perché? Dovevi riposare anche tu!-

 

-Sto bene…-

 

-No invece! I tuoi occhi sono stanchi, chiunque se ne accorgerebbe! Perché mi hai mentito? Perché non hai riposato almeno un pò?-

 

Endymion si mise a sedere al centro del letto e sospirando la guardò in viso.

Si passò distrattamente una mano tra i capelli corvini, e le disse:

 

-Te l’ho già detto, volevo essere certo che riposassi tranquilla. Non ti preoccupare per me, sto bene. Non è certo la prima volta che passo una notte insonne. Ne ho trascorse tante così in passato, sia per motivi importanti come le nostre battaglie, sia quando dovevo preparare gli esami per l’università, quindi ci ho fatto l’abitudine…-

 

-Ma adesso non…-

 

Le posò un indice sulle labbra sorridendole, per intimarle dolcemente il silenzio, continuando:

 

-Shhh… Sto, bene!-

 

Serenity stava di nuovo per replicare, quando qualcuno bussò alla grande porta di destra.

Istintivamente, risposero entrambi all’unisono:

 

-Chi è?-

 

Una voce maschile arrochita dagli anni, rispose:

 

-Sono Chronos Vostre Maestà… Ehm… Posso entrare?-

 

Percependo la “titubanza” del dio, a Serenity e ad Endymion scappò un sorriso, ma poi, ricomponendosi, la ragazza disse:

 

-Certo!-

 

Scese dal letto ed andò in direzione della porta, seguita da Endymion.

Chronos entrò, sul rugoso viso aveva la sua solita aria pacata.

Guardandoli disse:

 

-Ben svegliati… Prima di cominciare con gli allenamenti, seguitimi nella parte della mia dimensione dedicata ai convivi, poi vi mostrerò delle sorgenti dove potrete rinfrescarvi, e poi potremo iniziare l’addestramento…-

 

Lo guardarono straniti, per poi rispondere prima l’uno e poi l’altra:

 

-Convivi?-

 

-Sorgenti?-

 

Chronos sorrise divertito, ma non mancando loro di rispetto:

 

-Certo! Per allenarvi dovete essere in forma, specialmente voi Principessa, nelle vostre condizioni! Ditemi, da quante ore non consumate un pasto?-

 

Serenity lo guardò ancora leggermente stralunata, ma poi gli sorrise:

 

-Sapete, quasi non me lo ricordo più!-

 

-Appunto! Allora, Vostre Maestà, prego, seguitemi! Anche perché si è aggiunto un nuovo componente alla squadra, e ci sta aspettando!-

 

Lo guardarono di nuovo straniti.

Chronos quella mattina sembrava parlare per enigmi ed essere in vena di scherzi…

Chronos?

No! Non poteva essere!

Il Supremo dio del Tempo non poteva scherzare a quel modo, non in una situazione come quella.

Serenity, tra la curiosità e la meraviglia, disse, dando voce anche ai pensieri di Endymion:

 

-Di chi parlate?-

 

-Lo scoprirete al Convivio Principessa. Venite con me…-

 

I giovani fecero come era stato detto loro di fare.

Seguirono Chronos per un lungo corridoio che in poco minuti li portò in un’ampia sala, illuminata da lampadari in cristallo, con al centro una lunga, lunghissima tavola imbandita, accanto alla quale li stavano già aspettando tutti, più un nuovo arrivo.

Lo sguardo di Serenity e di Endymion cadde subito sul nuovo venuto, che sorrise loro di rimando, pronunciando, forse un pò imbarazzato, poche parole:

 

-Ciao… Sono felice di rivedervi…-

 

-TU?-

 

Serenity ed Endymion pronunciarono quella parola monosillabica all’unisono, sbarrando gli occhi, ancora sorpresi.

 

-Io. Non temete però. Sono qui solo per aiutarvi, non combinerò più guai… Tranquilli, ho imparato la lezione.-

 

-Lo spero!-

 

La voce di Sailor Uranus irruppe spostando su di lei l’attenzione di tutti.

Da quando era arrivato quel ragazzo era diventata ancora più scontrosa, si sapeva, a lei, quel ragazzo, Seiya Kou, non aveva mai ispirato tanta simpatia.

 

Serenity ed Endymion gli si avvicinarono.

Il ragazzo indossava la stessa armatura dei suoi fratelli, lo stesso mantello, la stessa spada.

Portava i lunghi capelli neri legati nel solito codino dietro la nuca e ai lobi non portava più gli orecchini di un tempo.

Non era più un Three Light, ora era un Cavaliere, il Terzo Cavaliere Galattico.

Il ragazzo guardò Serenity sorridente.

Quell’abito bianco, che testimoniava quasi la sua purezza, quello spicchio di Luna, quell’aria non più da ragazzina, persino il ventre arrotondato, la rendevano più bella di quanto ricordasse.

La malinconia velò i suoi occhi.

Abbassò lo sguardo, ricordando a se stesso perché era lì, per lottare,

non per rovinare di nuovo la sua felicità, come accaduto pochi mesi prima.

Ora lei era sposata, con l’uomo della sua vita, e con lui stava per avere una bambina.

Non aveva il diritto di intromettersi nella loro vita e rovinare tutto, non di nuovo.

Alzò lo sguardo e tornò a guardarla.

Ora lei, stretta ad Endymion, gli sorrideva, serena, tranquilla, quasi come se avesse completamente dimenticato quanto accaduto tempo prima,

non riservando rancore nei suoi confronti, il suo sorrise, e il suo saluto, testimoniavano la felicità di aver rivisto un amico, nonostante tutto.

 

-Ciao Seiya!-

 

-Seiya…-

 

Endymion era più serio invece, e forse tutti poterono notare una punta di gelosia nel suo saluto.

 

Seiya si avvicinò ai due giovani e si inchinò:

 

-Principessa Serenity, Principe Endymion… Sono qui in qualità di Cavaliere Galattico, vesto gli stessi panni e le stesse armi dei miei fratelli, per proteggere la futura Regina della Terra e l’intero Universo!-

 

Endymion e Serenity, per l’ennesima volta quel giorno rimasero di stucco.

Serenity si chinò poi di fronte a Seiya e gli disse:

 

-Ehi! Ti ringraziamo per il tuo aiuto, ma noi rimaniamo sempre Bunny e Marzio, ok?-

 

Seiya la guardò in silenzio, incantato.

Come era bella…

Era più matura, e non solo fisicamente.

Quanto aveva sempre desiderato di averla conosciuta tanto tempo prima…

Rimase così, a fissarla, perso nell’oceano dei suoi occhi,

ammaliato dal sorriso, e sarebbe rimasto così chissà per quanto tempo se lei non l’avesse richiamato alla realtà:

 

-Ehi? Capito?-

 

-Ehm… Sì, d’accordo!-

 

Superato il momentaneo imbarazzo, i tre giovani si diressero verso il banchetto, dove finalmente la colazione, poté avere inizio.

Per tutta la durata della colazione non si parlò d’altro che di nuovi addestramenti da seguire e delle nuove strategie da adottare, di come difendere sempre Serenity, e di come affrontare i nemici.

 

Dopo colazione, ognuno si recò presso le sorgenti indicate loro da Chronos, dove poterono rinfrescarsi, e grazie a getti di vapore caldo asciugarsi velocemente.

Rinfrescati e ristorati, si trovarono tutti nella grande sala del Trono, dalla quale, Chronos condusse tutti in un’ampia varie sala, dove ognuno poté finalmente iniziare ad allenarsi:

 

I tre Cavalieri Galattici si esercitavano con i loro fendenti, grandi, pesanti, splendenti;

le guerriere con i loro poteri, dai primi che avevano sviluppato a quelli più potenti, assunti durante le ultime battaglie;

Endymion si esercitava con la sua spada e col cristallo d’oro.

Chronos aveva fornito tutti loro degli automi contro cui lottare, per poter simulare in un certo modo i veri nemici.

Serenity invece, a detta del vecchio saggio, non era ancora pronta per usare concretamente il suo potere.

Doveva meditare bene, per poterlo usare alla perfezione.

Doveva diventare un tutt’uno con lo Scettro, e non solo nel senso fisico,

ma soprattutto in quello spirituale.

La ragazza se ne stava quindi in ginocchio, con gli occhi chiusi, concentrandosi a fondo, con le mani congiunte in segno di preghiera.

Sentiva a poco a poco defluire il potere dello Scettro nelle sue vene,

sentiva il cristallo d’argento rafforzarsi attimo dopo attimo, ma sapeva che non era ancora il momento d’agire, e sapeva anche, che quando il momento sarebbe arrivato, lo avrebbe percepito e sarebbe stata pronta.

 

*******************

 

-Icarus!-

 

Al centro della sala, di fronte un uomo avvolto nell’ombra, Icarus comparve nella sua solita fierezza.

 

-Mi avete chiamato?-

 

-Si! Sono stanco di aspettare! Accelera ancora di più la glaciazione, ora! Oggi anche le ultime due Guerriere del Sistema Solare Esterno dovranno morire… Senza il loro supporto gli altri saranno più deboli, allora potremo agire! Presto scenderò in campo anche io, e potrò sbarazzarmi anche dei Cavalieri Galattici e delle restanti Guerriere… Ho potuto vedere che si è aggiunto un nuovo Cavaliere, il Terzo Cavaliere Galattico, ma mi sbarazzerò anche di lui… Tra poco rimarranno solo Serenity ed Endymion, e il loro destino, è segnato!!!!! AH AH AH AH AH!-

 

-Come volete Padre… A breve anche Sailor Uranus e Sailor Saturn non ci saranno più!-

 

Icarus socchiuse gli occhi concentrandosi, e allargò le braccia.

Una luce azzurrina partì dalle sue mani, nei quali palmi si formarono poi due sfere d’energia accecanti.

Il ragazzo, gridò:

 

-GHIACCIO!-

 

Le sfere si illuminarono, inondando l’intera stanza.

Quando la luce si diradò, sorridendo malignamente, disse:

 

-Detto fatto padre, le nostre care Guerriere del Sistema Solare Esterno stanno vivendo i loro ultimi istanti di vita!-

 

-Bene…-

 

La sala fu di nuovo invasa dalle risa crudeli di entrambi, preannunciando dolore e sofferenza, per i loro nemici.

 

 

*******************

 

Intanto, da Chronos…

 

-Fendente di Urano, AZIONE!-

 

-Freccia di Marte, AZIONE!-

 

-Rapsodia di Mercurio, AZIONE!-

 

-Catena dei Cuori di Venere, AZIONE!-

 

-Rivoluzione di Giove, AZIONE!-

 

-Scudo di Saturno, AZIONE!-

 

Tutti continuavano a lottare contro gli automi procuratogli loro da Chronos, quando a un tratto, due guerriere lasciarono cadere pesantemente le loro armi a terra e si accasciarono al suolo, attirando l’attenzione di tutti.

Gli automi scomparvero, e tutti corsero in direzione delle due ragazze.

 

-Heles! Ottavia!-

 

Serenity prese tra le braccia Ottavia, mentre a soccorrere Heles, fu proprio Seiya, che l’aveva raggiunta per primo.

 

Le due guerriere presentavano gli stessi sintomi presentati da Sidya e Milena al momento del’attacco ai loro pianeti.

 

-ACCIDENTI!-

 

Yaten batté con forza un pugno sul pavimento in marmo.

 

-MALEDIZIONE! Se Heles e Ottavia stanno male contemporaneamente vuol dire che la glaciazione è stata accelerata ancora di più! Accidenti! Icarus ci sta schiacciando come formiche!-

 

-Amiche mie vi prego, reagite, reagite!-

 

Serenity fu di nuovo sul punto di piangere.

Tremava, teneva stretta Ottavia tra le sue braccia, ma tremava.

Il cuore le batteva all’impazzata e la sua mente era come bloccata.

 

-Non…Non de…vi pian…gere Principessa. Devi esse…re forte…-

 

-Ottavia ha ragio…ne… Bunny non de…vi mollare, mai! Non ti arrende…re. Solo tu p…puoi salvare la Ter...ra!-

 

-Amiche mie non morite vi prego, non morite!-

 

Il pallore, le fitte al cuore sempre più forti e ravvicinate, il fiato corto, gli occhi vitrei, stavano a testimoniare la triste realtà, quella realtà che per la Guerriera dei Venti e per la Guerriera della Distruzione e della Rinascita, non sarebbe tardata ad arrivare.

Nessuno infatti controllava più le lacrime, persino Chronos stringeva rabbiosamente i rugosi pugni.

 

-Mi racco…mando… Guerriere… Cavalieri… Proteg…gete Serenity… sempre…-

 

-Si, la nostra Princi…pes…sa  è nelle vost…re mani…-

 

-Ottavia! Heles vi prego non lasciatemi anche voi! VI SUPPLICO!-

 

Le suppliche di Serenity non furono ascoltate.

Anche le ultime due Guerriere del Sistema Solare Esterno erano morte.

Heles aveva la sciato cadere pesantemente un braccio lungo un fianco.

Era rimasta con le labbra dischiuse e gli occhi ancora aperti, vitrei, vuoti.

Ottavia si era spenta poggiando la testa sul petto di Serenity, chiudendo lentamente gli occhi, e tenendo appena una mano della Principessa in una delle sue, quasi a volerla confortare anche in punto di morte, e ora, anche dall’oblio.

 

-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!-

 

Serenity strinse ancora più forte a sé il corpo ormai esamine di Ottavia, piangendo, urlando, scuotendo il capo.

 

-Non è giusto! BASTA! Icarus deve pagarla!-

 

Il dolore si era fatto di nuovo padrone dell’animo di tutti.

Chi stringeva i denti rabbiosamente, chi i pugni, chi non riusciva più a frenare le lacrime.

Serenity adagiò il corpo di Ottavia sul pavimento e si avvicinò piano a quello di Heles, ancora tra le braccia di Seiya.

Le chiuse delicatamente gli occhi con il pollice e l’indice della mano destra e con la sinistra le accarezzò un braccio, poi sussurrò tra le lacrime:

 

-Vi vendicherò… Vi vendicherò tutte lo giuro… Sarò forte, sconfiggerò Tempus ed Icarus e tornerete tutte… Ora so quello che devo fare…-

 

Chronos le si avvicinò e le poggiò lievemente una mano sulla spalla:

 

-Principessa… Devo deporre anche i loro corpi nelle teche…-

 

Con lo sguardo basso e il capo chino, Serenity si limitò ad annuire.

Si alzò e mostrando a tutti i suoi occhi arrossati e gonfi e il viso rigato dalle lacrime, corse ad abbracciare Endymion, che l’accolse tra le sue braccia, piangendo anche lui, stringendola, non trovando parole per rassicurarla, consolarla, perché non ce n’erano.

Chronos sparì momentaneamente con i corpi delle guerriere in una luce bianca, lasciando per pochi istanti tutti a disperarsi, e a non sapere, forse, che le sofferenze non sarebbero finite.

 

 

Evviva!

Finalmente sono riuscita a finire anche questo capitolo!

Scusatemi se ultimamente sto aggiornando un pò sporadicamente, ma l’università non lascia respirare!

Bene bene…

Sto diventando perfida vero?

Spero di non avervi deluse con due morti, ma i nostri cattivoni hanno cambiato strategia e hanno deciso di “eliminare” le restanti Guerriere e i Cavalieri in maniere diversa…

Spero di poter aggiornare presto amiche perché la storia è bella e finita in testa, quello che mi manca, è il tempo!

Ora, come promesso, vi ringrazio individualmente come meritate, sia per il diciottesimo che per il diciannovesimo capitolo, perché nel capitolo precedente non ho potuto.

 

Ringraziamenti:

 

Nanami_chan:  Ciao! Grazie mille! Sono davvero contenta di regalarti sempre tante emozioni, sia belle e vere come la paura di Serenity, sia più divertenti come quando appunto Endymion dice a Serenity la conosce da 1000 anni e sa quando gli  mente!

Grazie per farmi sempre tanti complimenti!

Sono felice di incuriosirti a appassionarti sempre più, grazie davvero!

 

Nami Akimoto: Ciao! Tranquilla, non preoccuparti se non puoi recensire subito e in tempo reale!

L’università è massacrante, e lo so bene anche io, quindi siamo nella stessa situazione!

Tempus e Icarus hanno in mente cose veramente brutte ma sta tranquilla che poi avranno quell0 che si meritano!

Grazie, mi fa piacere sapere che ti piace il modo in cui descrivo le sensazioni dei miei personaggi!

In bocca al lupo anche a te per gli esami e grazie per tutto!

 

Lagadema: Ciao! Beh, proprio horror non credo, ma diciamo che i prossimi capitoli saranno un po’ movimentati… Molto movimentati!

Per quanto riguarda la figata dello stare da Chronos, beh ne succederanno delle belle, (oddio non proprio belle, pero!
)…

Grazie per il tuo commento cara!

 

Chichilina: Ciao amica mia! Beh, ecco un altro aggiornamento per il tuo cuore corroso dalla curiosità! Purtroppo ora non so quando potrò aggiornare, gli esami si avvicinano, ma ti prometto che farò del mio meglio! Grazie per seguirmi sempre e per le belle recensioni che mi lasci ogni volta!

 

ISA1983: Ciao! Grazie, sono contenta che i miei ultimi capitoli ti siano piaciuti tanto!

Per quanto riguarda Memory’s Devil, a quanto pare hai già capito qual è il suo compito, e quindi avrai capito anche che sarò ancora più cattiva! Tuttavia come ti ho già detto in separata sede, ti prometto che i cattivoni avranno quello che si meritano!

Grazie mille!

 

Romanticgirl: Ciao Roxy! Grazie mille per seguirmi sempre e per leggere le mie storie in tempo reale!

Grazie per aver già letto questo capitolo in separata sede e per avermi già fatto i complimenti…

Endymion… Beh è inutile dire che è perfetto, bellissimo e adorabilissimo no?

Ciao! Grazie mille amica mia!

 

Robiz: Ciao! Bene, sono contenta che gli ultimi capitoli ti siano piaciuti e sono contenta che l’ultimo, più lungo non ti abbia annoiata! Per Bunny hai ragione, sta soffrendo molto ma come vedi, ora è determinata, ora sa cosa deve fare! Ce la farà?

Lo scoprirai solo leggendo!

Hi hi hi!

Grazie mille!

 

Tappetta: Ciao! Grazie mille per gli in bocca al lupo! Crepi, in bocca al lupo anche a te!

Grazie mille anche per i complimenti, grazie davvero!

 

Kaoru: Ciao Manu! A giudicare dai tuoi commenti devo averti lasciata proprio di stucco! Carina l’idea di chiamare Memory’s Devil “succhiaricordi”! Sei proprio grande! E che te ne pare del ritorno del “tritacastagne”?

Wow! Ti ho addirittura fatto gelare il sangue nelle vene con la descrizione del sogno!

Grazie per la tua doppia recensione, la tua citazione “Ciao popolo” è mitica, e me ne sono appropriata!

Grazie, sei troppo buona!

 

Silviasilvia: Ciao Sì! Grazie mille!

Wow, dare addirittura 30 e lode alla mia storia?Addirittura?

Sei sempre troppo buona, dolce e gentile! Grazie per aver letto in privato questo capitolo prima della pubblicazione, e per avermi fatto sapere che ti è piaciuto, e per avermi consigliato.

Grazie mille per tutto, davvero!

 

Luisina: Ciao Lucy! Grazie mille! Devo ammettere che avevo paura di annoiare con un capitolo tanto lungo, ma a quanto pare (per fortuna, hi hi), mi sbagliavo!

Grazie! La mia storia è interessante e coinvolgente dici?

Grazie davvero, e dire che non sono mai sicura dei miei capitoli, ho sempre paura di sbagliare o di deludere!

Grazie per le belle parole che mi scrivi sempre, anche riguardo i dettagli che descrivo.

Per Serenity hai ragione, ne sta passando di tutti i colori, e una Testolina Buffa dolce e fragile (insomma), non è capace (o forse sì?), di affrontare una situazione simile.

Sono contenta che ti sia piaciuta la scena del 18esimo capitolo, quando Artemis va a chiamare Endymion e questi copre Serenity col lenzuolo e le sfiora la fronte!

L’incubo di Serenity intanto preannuncia ciò che accadrà nei prossimi capitoli! Sorprese, sorprese e ancora sorprese!

Sono contenta che ti sia piaciuto l’intervento di Sailor Mars e sono contenta che tu ti sia rispecchiata molto in lei!

Infatti ha un carattere molto forte e una grande personalità, ma come tu sai, io adoro Sailor Pluto!

Heles è (era), molto determinata ed Endymion oltre che determinato è perfetto, adorabile, amatissimo, dolcissimo…

Vabbè ormai lo ripetiamo da capitoli e capitoli!

Memory’s Devil dove uscito fuori mi chiedi? Ma dalla mia mente pazza è ovvio!

Hi hi hi!

Presto scoprirai cosa ha i n mente e cosa hanno in mente due personaggi che ti stanno molto simpatici: Tempus ed Icarus!

Infine Chronos… Ambiguo dici?

No! Dai almeno un fratello facciamolo stare totalmente dalla parte dei buoni!

Che altro dire?

Grazie infinitamente per tutto!

 

Cleo92: Ciao! Tranquilla, non c’è fretta per commentare le storie. Tutte noi abbiamo tanti impegni, me compresa e quindi non pretendo che le mie storie vengano subito lette e commentate perché posso capire benissimo tutte voi, quindi tranquilla!

Grazie mille per aver commentato!

Bunny è allo stremo, ne ha passate troppe, ma con lei c’è sempre Marzio no?

Grazie mille cara!

 

Anninachan: Ciao! Grazie per l’in bocca per gli esami! Crepi! In bocca al lupo anche a te!

Marzio e Bunny sono dolcissimi, hai ragione, e per lei superare questo momento non è facile per niente, ma ce la farà!!!

 

Grazie a chi ha inserito la mia storia tra i preferiti, e cioè:

 

1 - anninachan
2 - aquizziana
3 - bell
4 - bellissima90
5 - bunnyguida
6 - chichilina
7 - Enigma
8 - feferica
9 - Finleyna 4 Ever
10 - giufalab
11 - ilary
12 - ISA1983
13 - ISAHARA
14 - Kaninchen
15 - Kaoru
16 - kiavatella
17 - lagadema
18 - luisina
19 - mary85
20 - miyabi
21 - Nami Akimoto
22 - Ojousama
23 - Robiz
24 - romanticgirl
25 - silviasilvia
26 - stella93mer
27 - tappetta
28 - Usagi_84

29 - witch4ever

 

E chi mi ha inserita tra gli autori preferiti, e quindi a:

 

1 - aquizziana 
2 - bellissima90
3 - bunnyguida
4 - chichilina
5 - giufalab
6 - ISA1983
7 - jaj984
8 - Kaninchen 
9 - ladolcebabi 
10 - luisina
11 - Peppefp
12 - romanticgirl
13 - silviasilvia
14 - stella93mer
15 - tappetta
16 - WingsHP

 

Spero di non aver dimenticato nessuna, se è così, perdonatemi vi prego!!!

Grazie mille anche a chi mi segue senza commentare.

Spero di poter aggiornare presto, esami permettendo!

 

Un bacio e grazie di cuore a tutte!

 

A presto

 

Luciadom

 

 

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Capitolo 21
*** Nessun altro luogo sicuro ***


Nella sala degli allenamenti tutti se ne stavano ancora in silenzio, ognuno chiuso nel proprio dolore

Nessun altro luogo sicuro

 

 

Nella sala degli allenamenti tutti se ne stavano ancora in silenzio, ognuno chiuso nel proprio dolore.

Gli allenamenti erano stati sospesi, perché nessuno aveva più la forza di fare nulla.

Serenity ora non piangeva nemmeno più, sembrava aver esaurito tutte le sue lacrime.

Se ne stava stretta ad Endymion in silenzio, con la testa sul suo petto.

Le braccia forti e protettive del suo Amore erano in quel momento l’unica cosa di cui avesse bisogno.

Non voleva parole, rassicurazioni, raccomandazioni…

Sarebbero state solo frasi vuote, vane, senza senso forse.

Quella situazione stava diventando assurda, stava vivendo una tragedia.

Il suo sogno, quello di una famiglia, e il suo destino, il suo “destino perfetto”, rischiavano di andare in mille pezzi…

Endymion si limitava ad abbracciarla, consapevole del fatto che lei adesso aveva bisogno solo del suo amore e della sua protezione.

 

Una luce bianca che invase la stanza improvvisamente e la ricomparsa di Chronos, catturò l’attenzione di tutti.

L’anziano saggio stava facendo orbitare la sua sfera in una mano, mentre con l’altra manteneva il suo bastone.

Sospirò, e disse con voce più seria del solito:

 

-Ci sono delle novità importanti. Temo che mio fratello abbia cambiato i suoi piani.-

 

Sailor Juppiter si asciugò un’ennesima lacrima che prepotente era sfuggita al suo autocontrollo, e dando voce ai pensieri di tutti, disse:

 

-Che intendete? Che novità?-

 

Chronos sospirò di nuovo.

Per un attimo guardò la sua sfera, poi spostò lo sguardo su tutti i suoi interlocutori, dicendo:

 

-Appena ho deposto nelle teche di cristallo i corpi di Sailor Uranus e Sailor Saturn, la mia sfera mi è apparsa all’improvviso illuminandosi e mostrandomi nuove immagini del cosmo… Mi ha mostrato che…-

 

-Che cosa? Che la glaciazione è stata accelerata ancora più  di quanto credessimo? Ce ne siamo accorti! Con tutto il dovuto rispetto Chronos, ma non c’è bisogno che ce lo dite voi, abbiamo potuto constatare bene quanto la situazione sia peggiorata!-

 

-Principe vi prego… Lasciatemi parlare…-

 

-E va bene, che sia, parlate dunque! Che altro è accaduto?-

 

-La glaciazione è stata arrestata!-

 

-CHE COSAAAAAAAA???-

 

-Proprio così. L’ondata di ghiaccio che ha provocato l’ibernamento dei quattro pianeti attaccati si è fermata a Saturno, non sta procedendo verso Giove.-

 

Chronos pronunciò queste parole mostrando tutti loro le nuove immagini della Via Lattea.

Plutone, Nettuno, Urano e Saturno erano completamente congelati, masse di ghiaccio senza più vita propria.

Gli altri corpi celesti invece erano integri, e non c’erano minacce visibili in agguato.

Questo poteva voler dire solo una cosa:

i piani di Tempus ed Icarus erano cambiati.

 

-Ma allora, cosa accadrà adesso?-

 

-Non vorrei allarmarvi Sailor Venus, ma credo che… Non so, forse il loro nuovo piano, ha a che fare con l’incubo che la Principessa ha avuto ieri…-

 

Serenity sentì un durò colpo al cuore, e un brivido percorrerle la schiena in tutta la sua lunghezza.

Se l’incubo fosse divenuto realtà, lei sarebbe stata la causa della morte di chi amava.

Ricominciò a tremare.

Era impallidita, le parole sembravano esserle morte in gola, il respiro divenne irregolare, e gli occhi accennavano a voler piangere di nuovo.

Dovette fare uno sforzo immane per ricacciare indietro le lacrime.

Sentì due braccia abbracciarla da dietro, cingere il suo esile corpo, attente a non farle male, e un mento posarsi sulla sua testa.

Sentì un respiro irregolare e un battito cardiaco accelerato.

Percepì angoscia e paura.

Posò una mano su uno delle braccia che la stringevano, stringendolo a sua volta, e l’altra mano sul capo corvino di Endymion,

accarezzandoglielo.

Aveva intuito il dolore e la paura di Endymion, adesso anche lui non sopportava più quella situazione.

Sentiva la sua paura, e sapeva che era nutrita per lei e per Chibiusa, non per se stesso.

Strinse i denti, in cuor suo, aveva deciso cosa fare.

Sapeva di rischiare, sapeva a cosa andava incontro, e aveva paura,

ma sapeva anche, che era l’unica in grado di mettere la parola fine a quella storia, durata già troppo per la sua gravidanza, per la sua pazienza, e per le sue emozioni.

 

Endymion l’abbracciò ancora più forte:

 

-Tranquilla Amore mio, noi saremo sempre con te…-

 

-No. Ora basta…-

 

-Cosa? Bunny ma che cosa dici? Non ci dirai che sei ancora del parere che…-

 

Sailor Mercury non continuò, Serenity la interruppe:

 

-E’ arrivato il momento di chiudere questa faccenda. Gliela farò pagare! Gliela farò pagare molto cara!-

 

-No Principessa. Non dovete affrontare nessuno da sola. Icarus non aspetta altro, fareste il suo gioco, e sareste in pericolo…-

 

-Devo rischiare. Devo impedire che l’incubo si avveri… Userò lo scettro, e se non dovesse bastare, ricorrerò al mio cristallo. E’ arrivato il momento di giocare tutto! Quest…-

 

Non completò la frase.

Endymion sciolse bruscamente il loro abbraccio e afferrandola per le spalle la costrinse a girarsi, per fare in modo che entrambi potessero

vedere negli occhi dell’altro le emozioni provate in quel momento.

La presa alle spalle era forte, Endymion aveva i denti stretti, lo sguardo di fuoco, una rigidità ferrea nel corpo, la fronte imperlata di sudore.

Per un attimo spaventò Serenity:

non si era mai comportato così in tutti quegli anni, non l’aveva mia toccata così.

 

- NON DEVI FARE DI TESTA TUA! TU NON LO FARAI, NON TE LO PERMETTERO’! NON USERAI IL CRISTALLO D’ARGENTO, NE ADESSO NE MAI! SONO STATA CHIARO?-

 

Serenity rimase interdetta, non si aspettava una reazione simile.

Endymion non l’aveva di certo aiutata comportandosi così.

 

-Marzio… Mi stai facendo male…-

 

Pentito Endymion allentò la stretta, per poi “liberare” totalmente Serenity.

Chinò il capo colpevole: aveva esagerato.

Si era lasciato trascinare dall’ira, dalla paura, dall’ansia, e non aveva più agito con lucidità e con ragione.

Si morse il labbro inferiore con così tanta rabbia da tagliarsi;

alzò il capo di scatto, facendo rimanere tutti di stucco:

piangeva, e il labbro inferiore gli sanguinava.

 

-Ma perche sei così testarda? Ogni volta che hai usato il cristallo d’argento hai rischiato troppo, una volta sei persino morta! Non posso permetterti di usarlo, non voglio perderti di nuovo! Io non posso, non voglio rischiare che tu muoia mi capisci Bunny? Ne morirei…-

 

Ora le lacrime bagnavano abbondantemente e con prepotenza le guance di entrambi.

Né Serenity, né Endymion le controllavano più.

La ragazza gli prese il viso tra le mani, sorridendogli tristemente:

 

-Dolce Amore mio… Non posso esimermi, e lo sai…-

 

-Bunny, dammi ascolto ti prego… Non voglio perderti e non ti perderò! Non di nuovo…-

 

Endymion, continuando a guardarla, le prese una mano e gliela portò sul ventre:

 

-Non pensi a lei?-

 

-E’ protetta dal cristallo d’argento… Non le accadrà nulla.-

 

-Ma se capita qualcosa a te si però!-

 

-Ma non è detto che accadrà! I miei poteri sono più forti ora, non è detto che morirò!-

 

Mentì.

Dopo quanto accaduto, dopo aver visto la potenza del nemico, in fondo sapeva che anche lo Scettro forse non sarebbe bastato da solo.

Sapeva che se avesse usato il suo cristallo, non sarebbe stato facile sopravvivere.

Si alzò sulle punte e incorniciandogli il viso con le mani lo baciò.

Dal loro bacio partì una tenue luce bianca, calda, confortevole, dolce.

Quando si furono staccati, la piccola ferita alle labbra di Endymion era completamente guarita.

 

-Ti prometto che starò attenta, io…-

 

-ADESSO BASTA!!!-

 

Serenity fu interrotta dalle urla di una Sailor Mars alquanto inferocita e al limite della pazienza.

La Guerriera di Marte, teneva le braccia conserte e batteva molto nervosamente la punta del suo decolté rosso fuoco sul pavimento in marmo.

 

-Smettila di comportarti come una ragazzina testarda, e ascoltaci una buona volta!-

 

-Ma Rea, io…-

 

-Sailor Mars ha ragione. Principessa ora non siete in grado di affrontare da sola nemici simili, siete troppo scossa per tutto quello che è successo. Non state agendo secondo ragione, ma vi state facendo trasportare dalla rabbia e dall’angoscia. Non sareste mai nel pieno delle vostre facoltà in un momento come questo, e vi esporreste ad un rischio inutile ed estremo…Non ci stancheremo mai di ripetervelo.-

 

Serenity iniziò ad urlare.

Odiava essere considerata da tutti come una bambola di cristallo,

come una specie di delicato soprammobile da custodire con cautela.

Va bene difenderla, ma si riteneva perfettamente in grado di badare a se stessa, in fondo lei era Sailor Moon:

 

-Chronos ma vi rendete conto di cosa state dicendo? Ma che cosa dobbiamo aspettare ancora? Che vi uccidano tutti?

O meglio, che IO vi faccia del male anche contro la mia volontà? Dobbiamo agire e ADESSO!-

 

-No Bunny, ora no…-

 

-Amy non contraddirmi, nessuno di voi deve farlo. Sono la vostra Principessa no? Allora perché non seguite anche i miei ordini

invece che trattarmi come una bambina che non sa difendersi?-

 

-Bunny per favore. Noi lotteremo per difenderti sempre, e proprio per questo che non possiamo permetterti di esporti ad un tale rischio.-

 

A Serenity non fu lasciato il tempo di replicare.

A turno parlarono tutti prima che lei potesse aprir bocca, infatti, Seiya continuò:

 

-Esatto Testolina Buffa! Non crederai mica che sia venuto fin qui per starmene con le mani in mano, e far prendere tutto il merito della nostra missione a te?-

 

-Taiki, Seiya…-

 

-Fidati di noi amica mia…-

 

-Proteggerti è il nostro ruolo di Guardiane…-

 

-E di Cavalieri! Non ti lasceremo esporti ad un pericolo simile!-

 

-Morea… Marta… Yaten…-

 

-BENE! Ora che hai finito di fare l’appello e chiamarci tutti, uno per uno, ti sei convinta o devo passare alle mie manieri forti per farti cambiare idea?-

 

Sailor Mars adesso aveva portato le mani sui fianchi e continuava a battere il piede per terra.

Aveva dipinto sul viso un’espressione imbronciata e spazientita,

ma i suoi occhi erano pieni di tristezza e comprensione.

La Guerriera del Sacro Fuoco sapeva quanto la sua migliore amica stesse soffrendo, sapeva ciò che provava, ma sentiva che stava per accadere qualcos’altro di spiacevole, qualcos’altro che poteva riguardare proprio Serenity, e per questo doveva proteggerla, dovevano proteggerla.

 

Serenity lasciò momentaneamente correre.

Di certo non poteva litigare anche con loro.

 

Chronos fece tornare tutti nelle loro stanze, di nuovo.

Preferiva rimanere solo per concentrarsi sulla sua sfera, sui suoi poteri telepatici, anche perché sapeva bene che purtroppo Tempus ed Icarus avevano la possibilità di bloccarglieli, quindi finché poteva, doveva usufruirne.

 

Tutti tranne Serenity ed Endymion si riunirono di nuovo nella stanza di Luna ed Artemis, per parlare e discutere sul da farsi.

 

Serenity ed Endymion invece si recarono nella loro stanza.

Il ragazzo si lasciò cadere pesantemente sul letto.

Cercava di non darlo a vedere ma era esausto, erano ore che non chiudeva occhio, ma cercava di resistere ogni secondo che passava, temendo il peggio se si fosse distratto anche solo per un attimo.

Serenity si era invece seduta su di una poltroncina vicino il comodino di destra, e teneva le gambe stese in avanti, sul poggiapiedi.

Teneva le mani sul ventre e lo sguardo triste rivolto ad Endymion,

che teneva una mano sotto la nuca e l’altro braccio sugli occhi, quasi a volerli coprire.

Il ragazzo emise un grosso sospirone.

Non aveva parlato, almeno non ancora, ma quel sospirone la diceva lunga, e Serenity lo sapeva bene, e infatti, prima che suo marito potesse ricominciare con le prediche e con le raccomandazioni, decise di rompere il silenzio:

 

-Perché non cerchi di riposare un pò? Sei stanco.-

 

-Sto benissimo, tranquilla.-

 

-E invece no! Si vede lontano un miglio che sei stanco. Non vuoi darlo a vedere, ma sei esausto. Cerca di dormire e non fare storie! Sarei io quella testarda poi? O credi che se t’addormenti potrei sparire? Tranquillo, sono braccata. Chronos e i nostri amici mi tengono d’occhio, quindi pur volendo non potrei scappare.-

 

Un altro sospiro, ed Endymion si tolse il braccio dal viso per tornare a guardarla.

Prima la guardò serio, poi le sorrise, allungandole una mano affinché lei l’afferrasse e andasse a stendersi accanto a lui:

 

-Su, vieni qui, sai che non mi piace discutere con te…-

 

-Neanche a me con te…-

 

Gli prese la mano e fu attirata dolcemente sul letto.

Endymion la portò verso il suo petto, e le cinse spalle e schiena con un abbraccio protettivo e colmo d’amore.

 

-Scusami per prima Testolina Buffa. Non volevo essere così. Ho alzato la voce, ho esagerato e ti ho fatto anche male. Non avrei mai voluto perdere la pazienza a quella maniera, non con te, ma il fatto è che... Al solo pensiero di poterti perdere io…-

 

Gli posò un indice sulle labbra per interromperlo dolcemente:

 

-Non correrei un simile rischio se non fosse necessario. C’è solo un modo per fermare Tempus ed Icarus, e sappiamo tutti qual’ è… Persino il tuo potente cristallo può essermi solo d’appoggio, ma non di più… Mi avete convinta ad aspettare, e a lottare assieme a voi, ma sai bene che alla fine userò il mio cristallo, sai che non…-

 

-Shhh… Basta adesso. Basta così. Qui siamo al sicuro, sei al sicuro. Almeno per ora non dobbiamo preoccuparci. Dobbiamo conservare la concentrazione e le energie per quando attaccheranno di nuovo. Potrebbe accadere da un momento all’altro, quindi godiamoci questo breve momento. Resta qui con me, magari con il mio angelo tra le braccia riposerò meglio, e così la mia Principessa non avrà più nulla da obiettare dopo…-

 

-Va bene Amore, resto qua con te…-

 

Ne seguì un bacio, ne seguirono dei sospiri, ne seguì una stretta più forte, e poi silenzio.

Ancora una volta l’unico rumore percepibile nella loro stanza furono solo i loro respiri.

 

Pochi minuti dopo…

 

Come volevasi dimostrare, Endymion era crollato.

Il sonno aveva avuto la meglio e aveva battuto il suo autocontrollo.

Serenity era rimasta sveglia ed immobile tra le sue braccia.

Si era lasciata cullare dal suo respiro, dai battiti del suo cuore, ma era rimasta in silenzio.

Alzò lievemente il capo per controllare che fosse realmente addormentato.

Scivolò piano dal suo abbraccio per non svegliarlo, e sempre molto lentamente scese dal letto, e in punta di piedi si avviò verso la porta.

Aveva bisogno di starsene un pò sola a riflettere, a pensare.

Per qualche minuto non avrebbe voluto il fiato di tutti sul collo.

Prima di uscire e chiudersi la porta alle spalle, si voltò un’ultima volta in direzione di Endymion.

Lui dormiva, non si era accorto di nulla.

 

Serenity iniziò ad avventurarsi senza meta tra corridoi, sale, passaggi bui e segreti.

Immersa nei suoi pensieri non si rese conto di essere arrivata,

chissà come, in un’ampia sala, che le dava un senso di macabro e di tristezza allo stesso tempo.

La sala era enorme ed era illuminata da un’infinità di candele bianche che profumavano d’incenso;

le candele erano di varie misure e volteggiavano dolcemente creando giochi di luce, riflettendosi con i pendenti del lampadario in cristallo, che partiva dal centro del soffitto.

Solo quando spostò lo sguardo al centro della sala si rese realmente conto di dov’era.

Ebbe un colpo al cuore:

al centro della sala c’erano quattro teche in cristallo, con intagliati dei nomi, i nomi della Guerriere uccise fino ad allora dalla glaciazione.

Di nuovo tristi e tremende emozioni la pervasero.

Calde lacrime scivolarono dai suoi occhi, il cuore accelerò il suo battito e Serenity ricominciò a tremare.

Si avvicinò alle teche e ne sfiorò la superficie, una ad una, fino ad arrivare a quella di Sailor Saturn.

 

-La Saggia Sidya… La dolce Milena… La testarda Heles…. E la piccola Ottavia… Oh amiche mie…-

 

La superficie trasparente del cristallo, lasciava vedere chiaramente i corpi delle ragazze, coperti da un velo bianco, trasparente anch’esso.

 

-Sembra quasi che stiate dormendo… Ma purtroppo non è così… NON E’ COSI’!!!!!!-

 

Continuando a piangere e a urlare, batté con tutte le sue forze i pugni sulla teca di Ottavia, frantumandola, e ferendosi mani e braccia.

Il corpo di Sailor Saturn rimase intatto.

Il sangue delle sue ferite schizzò ovunque intorno a sé, sporcandole anche il vestito candido, il viso e i capelli.

Cadde in ginocchio, a capo chino.

Incurante del dolore alle braccia e alle mani, incurante delle emorragie, sì abbandonò ad un pianto disperato, come aveva fatto già troppe volte negli ultimi giorni, ma stavolta non era tra le braccia di Endymion,

non con i suoi consiglieri, non con le sue amiche, stavolta era sola.

 

Endymion si svegliò di soprassalto, guardò al suo fianco e si spaventò:

Serenity non era più con lui.

 

-Bunny! Bunny dove sei?-

 

Un dubbio tremendo si fece largo nella sua anima:

che avesse fatto davvero di testa sua e fosse andata via?

No, no non poteva essere, e poi lei stessa era consapevole del fatto che non sarebbe riuscita a lasciare la dimensione di Chronos da sola,

era braccata, controllata da tutti.

Si mise a sedere al centro del letto e si passò una mano tra i capelli, quasi a volersi riordinare le idee, poi la percepì:

la sua energia, lei era vicina, era ancora in quella dimensione.

Tirò un sospiro di sollievo, ma la sua tranquillità durò poco:

qualcosa non andava.

Si fiondò fuori dalla stanza, e corse per i lunghi corridoi guidato dalla sua empatia, fino a quando non si trovò in quella sala e la vide,

inginocchiata a terra, di spalle, col capo chino, piangeva…

Vide un lembo del vestito sporco di sangue e subito, allarmato, si precipitò da lei:

 

-Bunny! NO! Amore mio ma che cosa hai fatto?-

 

Non gli rispose.

Teneva ancora il capo chino, stava ancora piangendo.

Le braccia sanguinanti cingevano forte il suo grembo, il respiro era affannato e lei continuava a tremare.

Endymion l’attirò a sé e la strinse forte:

 

-Oh Piccola... Piccolo, Grande Amore mio!-

 

La sua voce era mutata.

Endymion in quel momento non era più dolce, rassicurante, temerario, ma in preda al panico, e alla disperazione.

La sua voce era piena di rabbia, di paura, di dolore, camuffata da un pianto senza sfogo.

Continuando ad abbracciarla spostò lo sguardo verso il centro della sala, dove si trovavano le teche, e attirato da quella di Ottavia capì tutto.

Le accarezzò la schiena e le baciò la testa, dondolandosi, quasi come si fa con i bambini:

 

-Shhh… Sono qui Amore mio, sono qui, vicino a te! Fammi vedere queste ferite, permettimi di curarti…-

 

Una voce severa e perentoria lo interruppe:

 

-Che cosa è successo qui? Come ci siete arrivati?-

 

-Chronos…-

 

-La mia sfera mi ha segnalato degli intrusi in quest’ ala della mia dimensione e… PRINCIPESSA! Ma che avete fatto? Siete ferita?-

 

Anche l’anziano saggio, come Endymion poco prima, spostando lo sguardo sulle teche, capì ogni cosa.

 

-Principessa…-

 

-E’ colpa mia! Mi sono addormentato e lei si è allontanata. All’improvviso mi sono svegliato di colpo e…-

 

-No Principe non è colpa vostra, e comunque sia ora dobbiamo pensare a Serenity… Principessa, fatemi vedere le vostre ferite…-

 

-NO! A questo penserò io col mio cristallo. Vi prego voi occupatevi di Sailor Saturn… Per favore!-

 

-Va bene, come volete Principe…-

 

L’anziano saggiò si avvicino alla teca di Sailor Saturn e allungandovi le braccia, emise una luce bianca, iniziando a riparare tutto.

 

Endymion asciugò le lacrime e gli schizzi di sangue, dalle guance arrossate di Serenity col dorso delle mani.

Le baciò la fronte, a livello dello spicchio di Luna, e le infuse tanta energia quanta ne bastò per curare le sue ferire, e cancellare ogni traccia di quel gesto disperato che l’aveva portata a ridursi così.

L’abbracciò forte, e le diede un leggero bacio sulle labbra, continuando apprensivo:

 

-Senti più dolore Amore mio?-

 

Serenity abbassò lo sguardo e scosse solo il capo, senza parlare.

 

-Sicura?-

 

-Anche se fosse, il dolore fisico non sarebbe nulla in confronto a quello che sento dentro.-

 

-Tesoro mio…-

 

L’improvviso apparire e illuminarsi della sfera di Chronos li interruppe.

L’anziano dio aveva appena finito di risistemare Sailor Saturn e allarmato ne scrutò l’interno.

Si morse il labbro inferiore e strinse forte i pugni:

 

-DANNAZIONE!-

 

-Che c’è? Che è successo adesso?-

 

-La mia sfera ha percepito un alito di vento negativo all’interno della mia dimensione. Vi si sono introdotti degli intrusi, malvagi! La mia barriera non ha retto! Se la mia sfera non ha sbagliato, ora per voi, ma soprattutto per la Principessa, non esiste altro luogo sicuro!-

 

-Cosa? Chi… Chi sono questi intrusi?-

 

Chronos lì guardò sconcertato e adirato:

 

-Temo che…-

 

Scrutò di nuovo la sfera:

l’oggetto magico non si era sbagliato:

 

-Icarus e i suoi attendenti sono qua Principessa…-

 

Serenity strinse i pugni, mentre dentro di lei cresceva sempre di più la consapevolezza di ciò che avrebbe dovuto fare, anche contro la volontà di tutti gli altri, per salvare ancora una volta l’universo.

Doveva rischiare, sapeva a cosa andava incontro, cosa l’aspettava, ma doveva rischiare.

Ora, solo una preghiera albergava nella sua mente e nel suo cuore, una preghiera rivolta a colei che assieme ad Endymion, era la sua vita, la sua Chibiusa:

 

“Se non dovessi sopravvivere, se non dovessi farcela, ti prego piccola mia, perdonami…"

 

 

 

 

Et voila!

Anche questo capitolo è finito!

Cosa ve ne pare?

Almeno in questo capitolo, non ho fatto morire nessuno, per ora, ma volevo comunque dare quel po’ d’adrenalina e di tensione tali da non rendere la storia troppo noiosa…

Beh, spero di essere riuscita nel mio intento!

Sono riuscita a scrivere questo capitolo in poco tempo, perché ho avuto subito l’ispirazione, e allora ne ho approfittato immediatamente!

Spero che possa essere lo stesso per il prossimo capitolo, impegni permettendo!

 

Ringraziamenti:

 

Luisina: Ciao amica mia!  Come al solito, anche se i tuoi commenti sono “papiri” sono sempre ben accetti, perché bellissimi!

Mi fa piacere sapere che intreccio differenti stili tra loro, come hai detto tu dal romantico al drammatico, dal magico all’umoristico…

In effetti Chronos che bussa, nella sua dimensione, per non apparire in momenti meno opportuni, fa sorridere persino me… Beh vuol dire che sta imparando ad usare le porte!

Per quanto riguarda il carattere di Serenity, a dire il vero nemmeno io ho letto il Manga, ma sapere che riesco a tracciarlo conforme a quello dell’Anime mi gratifica molto.

Per quanto riguarda le tue reazioni, beh, se entri nella mia fic e Tempus ed Icarus li uccidi tu, poi non potresti avere il piacere di leggere la fine che ho in mente per loro… Specialmente per Icarus!

Hi hi hi hi hi!

Anche se tu, come personaggio della mia fic saresti perfetta, perché sei grande!

Grazie mille amica mia, ti voglio bene!

Prometto, che farò di tutto per aggiornare, università permettendo!

 

Tappetta: Ciao! Eh sì! Facciamolo crepare tutte sto lupo!  L’università più che cattivella mi ha reso, come dire… “Pazza”!

Hi hi hi! Comunque non posso di certo dire che è solo un problema mio, sotto esame è così per tutti noi no? Per quanto riguarda Seiya, tranquilla, non combinerà guai, i nostri eroi ne hanno già abbastanza, e comunque se il nostro simpaticissimo ex cantante non avesse un ruolo da aiutante non lo avrei inserito, perché lo odio anche io! Quindi prometto che non farà danni!

Grazie mille e in bocca al lupo anche a te!

 

Robiz: Ciao! E già, hai capito, le sorprese non sono finite, e ti dirò, che ne ho in serbo ancora tante, fino alla fine!

Grazie mille per i tuoi complimenti.

Sono felice di fare un buon intreccio senza annoiare!

Un bacione a presto!

 

Kaoru: Ciao Manu! E così adesso non mi chiami più Lulù, ma carnefice? Beh, mi piaceva più il primo soprannome che mi hai dato. Piango! Sigh sigh!

Comunque, scherzi a parte, lo so, sto diventando cattiva, ma non lo sarei se non avessi in mente una punizione dieci volte più cattiva (o forse in più), per i nostri cattivoni!

Per quanto riguarda il tritacastagne, l’ho fatto tornare perché deve aiutare Bunny & Co, non farà danni, non stavolta.

Grazie mille per avermi perdonata comunque, e per aver commentato!

 

Romantigirl: Ciao Roxy! Grazie, mi fa piacere d’averti commossa! Sei gentilissima come sempre! Un bacio

 

Lagadema: Ciao! Wow tu stai preparando anche la tesi? Beh, doppio in bocca al lupo allora! A me invece manca ancora parecchio per la tesi, sono al secondo anno!

Per quanto riguarda il consiglio che ti ho dato, mi ha fatto piacere aiutarti, e se dovessi averne ancora bisogno, sai che puoi chiedermelo!

Un bacione amica e grazie mille!

 

Silviasilvia: Ciao Sì! Prima di tutto ti perdono per il tuo “sacrilegio”…

Hi hi hi! Poi, sono felice di averti scioccata, ma tu sei comunque bravissima, e lo sai!

Prometto di trasmetterti tante altre emozioni, promesso!

Un bacio grande grande!

 

ISA1983: Ciao! Tranquilla! Ti prometto che Tempus ed Icarus la pagheranno molto molto cara! So già come fare!

La testa vuota, (io lo detesto quanto te, se non di più), non combinerà guai, deve aiutare i nostri eroi!

Grazie per il tuo commento!

 

Grazie mille anche a chi mi segue senza commentare, siete tantissimi!

Grazie a chi ha inserito la storia tra i preferiti e chi ha inserito me tra gli autori preferiti!

 

A presto

 

Luciadom

 

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Capitolo 22
*** Di nuovo lontana da me ***


Di nuovo lontano da te

Di nuovo lontana da me

 

 

“Se non dovessi sopravvivere, se non dovessi farcela, ti prego piccola mia, perdonami…"

 

All’improvviso, il grido sorpreso e agitato di Endymion risuonò per tutta la sala, interrompendo la triste e muta preghiera, che Serenity stava rivolgendo alla loro bambina:

 

-COOSA? ICARUS E I SUOI ATTENDENTI? Sono qui? Quanti sono?-

 

L’anziano saggio consultò di nuovo la sua sfera, serissimo, fermo.

Lo sguardo severo e freddo sembrava volerla quasi penetrare, sul viso rugoso aveva un’espressione indecifrabile:

rabbia, sorpresa, sgomento, e forse anche consapevolezza di quanto la situazione fosse realmente peggiorata, più di quanto persino lui avrebbe potuto immaginare.

 

-Tre Principe... Sono in tre.  Con Icarus ci sono due demoni, una in fattezze femminili, e l’altro maschili…-

 

All’improvviso Serenity poté sentire i battiti del suo cuore accelerare, l’ansia pervadere il suo animo, contrastando così la sua determinazione e il suo coraggio, ma non poteva mollare, non in quel momento.

 

Endymion era incredulo, adirato, spaventato…

Il terrore di perdere Serenity si stava facendo largo nel suo cuore attimo dopo attimo, e più quella storia andava avanti, più cominciava a perdere fiducia persino in se stesso, ma non poteva arrendersi, non doveva arrendersi, doveva farlo per lei…

Attirò Serenity a sé, e la strinse forte verso il suo torace, così forte e ampio abbastanza da accogliere in caldi abbracci la donna che amava, poi, con tutto il fiato che aveva in corpo, inveì contro Chronos, sfogando tutta la sua rabbia, tutta la sua ansia, e tutto l’odio che nutriva nei confronti del pericoloso nemico:

 

-MA COME HANNO FATTO A PENETRARE NELLA VOSTRA DIMENSIONE? EH? COME? AVEVATE DETTO CHE QUI BUNNY ERA AL SICURO! CHE VUOL DIRE CHE LA VOSTRA BARRIERA NON HA RETTO?-

 

-Principe vi ho già detto che i loro poteri sono pari ai miei, ma non immaginavo che potessero arrivare a tanto. La mia barriera è sempre stata impenetrabile, io non riesco a capire…-

 

-VOI NON RIUSCITE A CAPIRE? MA CHE COSA C’E’ DA CAPIRE? DANNAZIONE!!! VOI MI AVETE MENTITO! MI SONO FIDATO DI VOI, TUTTI NOI L’ABBIAMO FATTO!!! SIAMO RIMASTI QUI PERCHE’ ERAVAMO CONVINTI CHE NON L’AVREBBERO TROVATA, CHE AVREMMO POTUTO PROTEGGERLA! E ADESSO MI DITE CHE SONO ARRIVATI FINO A QUI?-

 

-Principe Endymion vi state lasciando prendere di nuovo dal panico… Non dovete reagire co…-

 

-COOOSA? MA COME DOVREI REAGIRE SECONDO VOI? SONO STUFO DELLA VOSTRA DANNATA PACATEZZA!!! SE HANNO SCOPERTO CHE BUNNY E’ QUI E’ FINITA! NON ABBIAMO NEANCHE AVUTO IL TEMPO DI SEGUIRE I VOSTRI ADDESTRAMENTI SPECIALI, COME CREDETE CHE POSSIAMO SCONFIGGERLI? DOBBIAMO TROVARE UN ALTRO LUOGO DOVE PORTARLA AL SICURO, E DOBBIAMO TROVARLO SUBITO!!!!!-

 

-MARZIO ADESSO BASTA!!!-

 

Le sue urla furono interrotte da quelle di Serenity, e dal brusco scioglimento dell’abbraccio da parte della ragazza.

La vide stringere i pugni, irrigidire quelle candide e delicate braccia, che solo pochi istanti prima le sanguinavano a causa delle ferite ora guaritesi.

Serenity teneva la testa alta, lo sguardo fiero.

Il suo sguardo d’oceano, dolce ma forte e deciso, lo fissava con rabbia e determinazione.

Quegli occhi…

Quella profondità oceanica che l’aveva fatto innamorare…

 

Endymion la guardò interdetto:

davanti a sé non aveva più Bunny, la sua Bunny, quella ragazza dolce e pasticciona, solare e piagnucolona, che tutti conoscevano da sempre, e che adoravano, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti.

Ora si stava specchiando negli occhi di una donna, di una futura Regina, pronta a morire per il suo popolo, e non disposta a trovare alternative.

Solo allora si rese pianamente conto di quanto Bunny fosse maturata in tutti quegli anni.

 

-Bunny…-

 

Serenity lo fissò seria per qualche istante, senza parlare.

Poi, senza smettere mai di guardarlo negli occhi, disse quasi in un sussurro:

 

-Non è colpa sua, e lo sai. Basta urlare, attaccarci gli uni con gli altri, basta!!! Sono qui, va bene, ma loro sono in tre, noi siamo in dodici... Lotteremo… Lotteremo uniti come abbiamo sempre fatto!-

 

Endymion la guardò tra lo stupore e l’ira, con occhi pieni di paura e amore.

Cercò di contestare, di opporsi, ma fu tutto inutile.

Il tono con cui Serenity gli aveva parlato, seppur ridotto a un semplice sussurro, non ammetteva repliche…

 

-Bunny ma che dici? Dobbiamo portarti al sicuro!-

 

-Io SONO al sicuro…-

 

-NO INVECE! Devi scappare! Trovare un altro luogo sicuro, deve essercene un altro, DEVE!-

 

Serenity, in tutta risposta, gli sorrise dolcemente e con amore, gli prese il viso tra le mani e lo baciò delicatamente, poi poggiando la sua fronte su quella di lui, sussurrò:

 

-Amore mio… Io sono già al sicuro e sai perché? Perché il posto più sicuro per me,

è con te…-

 

Endymion stava per replicare, ancora una volta, ma Serenity lo interruppe di nuovo.

La ragazza, continuando a sorridergli, si scostò da lui, fece qualche passo indietro e chiuse gli occhi come a volersi concentrare.

Inspirò ed espirò profondamente, allargò le braccia, e aprendo gli occhi di scatto gridò decisa:

 

-Mihi Sceptrum crystallinum!!!-

 

Un’improvvisa luce accecante invase la sala, persino Endymion fu costretto a coprirsi gli occhi con un braccio, per non rimanerne accecato.

Chronos invece non batté ciglio:

era un dio, un dio buono, e quindi il potere dello scettro e la sua luce non potevano danneggiarlo.

Quando la luce si fu diradata, tra le mani di Serenity apparve il leggendario Scettro di cristallo, che continuava a brillare di luce propria, non provocando ora più fastidio agli occhi di Endymion, che guardava stupito, ma forse al tempo stesso anche fiero, la sua Serenity.

 

-Presto! Andiamo!-

 

Le parole della futura Regina della Terra risuonarono perentorie per la sala.

Al suono di quella voce, Chronos alzò il suo bastone e subito una nuova luce invase la sala in cui si trovavano, racchiudendo tutti e tre in una sfera e scomparendo.

Riapparvero nella stanza di Luna e Artemis, dove tutti stavano discutendo sul da farsi.

La luce che precedette la loro comparsa interruppe tutti, senza sorprendere o spaventare nessuno però, ormai vi erano avvezzi.

Nessuno aveva ancora parlato, ma quando videro Serenity stringere con decisione il suo Scettro, compresero ogni cosa:

 

-Lui è qui…-

 

Sailor Mercury diede voce ai pensieri di tutti.

Bastò un solo cenno di Chronos a confermare tutto.

 

-Accidenti! Dobbiamo decidere come agire e subito! Chronos… Sapete se è solo o se ha portato qualcuno con sé?-

 

Chronos fissò tutti serio, per poi spostare lo sguardo su chi gli aveva posto quella domanda:

 

-Non è solo Sailor Juppiter, sono in tre. Icarus è venuto con due demoni… Una donna e un uomo… Credo che…-

 

Un’improvvisa quanto violenta scossa di terremoto interruppe il Supremo dio del Tempo.

Ognuno dovette aggrapparsi a qualcosa per non cadere:

alle pareti, al letto, ai mobili…

Endymion avvicinò Serenity a sé cingendole la schiena con un baraccio, per evitare che cadesse, mentre con l’altro si aggrappò al letto.

Serenity dal canto suo continuò a stringere tra le mani lo scettro, sicura di non poter cadere stando stretta tra le braccia del suo Principe.

La sfera di Chronos apparve di fronte gli occhi dell’anziano saggio, e illuminandosi proiettò loro un’immagine:

una sala, una grande sala.

Era la sala degli allenamenti.

Al centro tre figure:

Una donna con stivali di pelle neri a punta, con un vertiginoso tacco a spillo,

guanti neri fino ai gomiti, un completino nero e molto attillato, e capelli neri come la pece legati in una coda alta.

Tra le mani stringeva un lungo scettro in pietra lavica, con alla sommità un cristallo violaceo.

Aveva il viso marchiato da una cicatrice sulla guancia destra, e da un trucco molto pesante.

Dalla schiena le partivano due ali da pipistrello.

Accanto a lei un uomo.

I capelli lunghi e neri tenuti sciolti e la carnagione olivastra.

Alto e robusto, indossava un’armatura nera e un lungo mantello nero foderato di blu.

Al collo una catenina in oro con uno strano ciondolo in oro e con una pietra scura.

Dalla schiena gli partivano due grandi ali piumate, ma nere come la pece anch’esse.

In fine un altro uomo, fiero, alto, fermo…

Capelli biondi e lunghi, tenuti legati in una coda basso dietro la nuca, occhi azzurri, fieri e freddi, quasi a sembrare di ghiaccio…

Indossava un’armatura argentea e un mantello nero.

All’improvviso, quest’ultimo alzò il capo verso l’alto e allargò le braccia.

Disegnando sul suo volto un ghigno malefico, urlò:

 

-Salve caro zietto! So che la Principessa Serenity si nasconde qui da te, ti conviene consegnarmela e adesso! Venite tutti pure a combattermi se proprio volete, siamo qui, vi aspettiamo, ma non vincerete!-

 

Tutti rimasero inorriditi…

Dopo un breve silenzio generale, i primi a spiccar parola seppur ancora sotto shock, furono Sailor Mercury e Taiki.

 

-Ma… Ma quella è… è Lady Vypra!!!-

 

-Sì, e l’altro, come avevamo intuito è Icarus… Ma… Ma quello accanto a lui chi diavolo è?-

 

-DANNAZIONE! NON PUO’ ESSERE VERO!!! QUELLO E’…-

 

La sorpresa generale che aveva attanagliato l’animo di tutti aumentò ancor di più a quell’esclamazione.

Lo sguardo di tutti era puntato ora su Chronos, che guardava sconvolto e forse quasi rassegnato una figura in particolare delle tre, l’uomo dalla carnagione olivastra.

 

-Chronos che succede? Voi conoscete quel demone? Sapete chi è?-

 

Seiya urlò sorpreso queste parole, con tutto il fiato che aveva in corpo, captando ciò che Chronos stava per dire.

Gli si avvicinò velocemente e continuò:

 

-Parlate! E’ così vero? Voi lo conoscete?-

 

Chronos abbassò lo sguardo.

Sospirò sommessamente, e prese a massaggiarsi la lunga e folta barba.

Poi rispose:

 

-Si… Si lo conosco, e lo conosco bene anche. E’ figlio di Mimir… Mio fratello Tempus deve averlo in qualche modo corrotto...-

 

-Eh? MIMIR? E chi è?-

 

-Mimir è il dio della memoria Sailor Venus... Quello è suo figlio, Memory’s Angel, ma…-

 

-COOOSAAA?-

 

-Quell’uomo, è l’angelo della memoria, ma come ho detto, essendo a conoscenza del suo grande potere, Tempus deve averlo corrotto per adempiere ai suoi piani, e aver bloccato in qualche maniera i poteri del dio Mimir per poterlo fare…-

 

-Che vuol dire che il suo è un grande potere? Credete che non saremmo in grado di contrastarlo?-

 

-Principe… Ha essenza divina, è figlio di un dio… Memory’s Angel ha il compito di controllare i ricordi e la memoria degli umani. In antichità controllava le menti di ribelli o di chi nutriva propositi di vendetta, mitigando i loro ricordi per evitare inutili stragi… Aveva anche il compito di far ritornare la memoria alle persone, se questi perdevano i loro ricordi in seguito a qualche incidente… Insomma, doveva controllare i ricordi degli umani per servire il Bene Supremo… Era un dio buono, pronto a salvare l’umanità… Ma adesso Tempus e Icarus devono aver preso il controllo della sua mente e…-

 

La voce di Icarus irruppe di nuovo, crudele e irritante: 

 

-Esatto Vecchio! Hai detto tutto quello che c’era da dire riguardo il nostro amico, ma adesso, poiché è sotto il mio controllo, il suo nome è Memory’s Devil, e i suoi poteri sono al servizio del Male!!! -

 

Nell’animo di tutti caddero il gelo, lo sgomento e lo shock…

Poi, in un attimo, a Serenity fu tutto chiaro:

il suo incubo, la memoria, i ricordi…

Un tremendo dubbio si fece largo nel suo cuore, strinse con maggior determinazione il suo scettro, quasi a voler trovare in quella stretta maggiore forza.

Nella stanza calò un improvviso silenzio.

Tutti stavano pensando alla stessa cosa, tutti avevano capito, e dovevano impedirlo.

Pugni stretti, denti serrati, rigidità corporee, sguardi furenti e decisi.

Nessuna parola, ma un unico pensiero:

proteggere Serenity.

Proprio la voce di Serenity tuttavia richiamò l’attenzione di tutti:

 

-Siete tutti pronti?-

 

-Noi sì, ma prima ti prima portiamo al sicuro!-

 

Il tono con cui Endymion aveva parlato sembrava non ammettere repliche, ma quello di Serenity gli giunse alle sue orecchie ancora più perentorio.

 

-Niente affatto. Io vengo con voi!-

 

-Non puoi venire con noi, è pericoloso!-

 

-Sailor Juppiter questo lascialo decidere a me! Oramai loro sono qui… Anche se dovessi nascondermi, non credo che per loro trovarmi sarà difficile, tanto vale scendere in campo e lottare, per sconfiggerli una per sempre… Basta trattarmi come… Come una specie di delicato soprammobile! Non sono più una bambina, e non dimenticate che oltre che la vostra Principessa, anch’io sono una Guerriera Sailor, sono Sailor Moon, e quindi combattere, è il mio dovere!-

 

Pronunciato che ebbe queste parole, sentì la presa attorno alle sue spalle farsi più forte e la mano di Endymion, libera dall’abbraccio, sollevarle dolcemente il viso a livello del mento, poi le parole del suo principe si dimostrarono essere l’ennesimo tentativo di convinzione a scappare:

 

-E’ vero sei una Guerriera, anzi tu sei la Guerriera, sei la più potente tra  tutti noi e questo lo hai dimostrato degnamente in passato, ma adesso è diverso. Adesso sei in pericolo, Icarus vuole te, e non si fermerà di fronte a nulla. Aspetti una bambina, la nostra bambina, ed è per questo che non possiamo esporti a tale rischio, vuoi capirlo una buona volta?-

 

Serenity fissò Endymion intensamente.

In quegli ultimi giorni il loro legame, per paura di perdersi, e per paura di perdere Chibiusa, a causa di quella battaglia che stava incrinando la loro felicità, si era consolidato ancora di più, ma d’altronde si consolidava ogni giorno che passava, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo…

Continuavano a stare stretti l’uno all’altra e a guardarsi, in silenzio.

Endymion stava facendo capo a tutte le sue speranze per convincere Serenity, un’ultima volta, a desistere e a fuggire, a ripararsi, a star quanto più lontana possibile da Icarus, ma invano…

La sua voce, così dolce a volte, ma adesso decisa e ferma, degna di una Regina razionale e determinata, e il suo sguardo non più adolescente ma maturo ormai, fecero crollare le ultime speranze cui il giovane si era aggrappato per convincerla:

 

-Io so quello che faccio, e so che con voi sono al sicuro… So che pur lottando contro di loro starete attenti purché non mi accada nulla, mi fido di voi. Abbiate anche voi fiducia in me e ricordate: noi siamo una squadra!-

 

Endymion chinò il capo sconfitto, rassegnato.

Basta insistere, avrebbe perso solo tempo.

Serenity voltò il capo in direzione di Chronos decisa:

 

- CHRONS, ADESSO!-

 

La ragazza gridò quest’unica parola, questa che per lei era un ordine, fissando il Supremo dio del Tempo, che senza obbiettare, alzò in alto il suo bastone.

Vi partì la solita luce bianca, che invase la stanza, racchiudendo tutti in una sfera.

La luce si diradò, e tutti si ritrovarono nella sala degli allenamenti di fronte i tre nemici.

 

*******************

 

Quando li vide apparire, Icarus sorrise compiaciuto, sogghignando:

 

-Bene, che la battaglia abbia inizio!-

 

-Coraggio allora, che cosa aspettate! Fatevi sotto!-

 

Sailor Mars si portò a capo del gruppo, seguita a ruota da tutti.

Tutti infatti si portarono davanti Serenity per difenderla, Endymion compreso, in posizione d’attacco, pronti a intervenire.

Icarus e i due demoni attaccarono subito:

Lady Vypra attaccò le Guerriere e i Cavalieri, Icarus attaccò Endymion e Chronos, e Serenity si ritrovò a lottare con Luna e Artemis, contro Memory’s Devil.

La ragazza essendo ora a conoscenza della sua storia, non poteva combatterlo, ma  doveva cercare di redimerlo, di risvegliare in lui il bene, l’amore,,.

 

La battaglia sembrava essere cominciata in modo molto cruento.

Nonostante fossero in sette contro una, le Guerriere e i Cavalieri sembravano avere molte difficoltà contro Lady Vypra, che si stava dimostrando molto agile e potente, come durante il loro primo scontro, alla cava.

Sailor Mercury prese a studiare col suo mini-computer le mosse per attaccarla, e gridò in direzione dei suoi compagni:

 

-Accidenti! Così non può andare avanti! Ragazzi, vi prego, copritemi le spalle per poco, giusto il tempo di analizzare le sue mosse col mio computer e studiare un modo per sconfiggerla…-

 

-Va bene Sailor Mercury, faremo il possibile!-

 

-Grazie Sailor Venus!-

 

Sailor Mercury iniziò le sue ricerche.

La prima volta che erano stati attaccati dalla demone, non aveva avuto il tempo di analizzarne le mosse.

L’attacco era stato improvviso, e il gruppo dei Cavalieri e delle Sailors non era al completo.

Purtroppo anche adesso si trovavano nella stessa situazione, avendo subito altre perdite,

ma doveva tentare, tutti dovevano tentare il tutto e per tutto…

Analizzando attentamente ogni minimo particolare, scoprì il punto debole della nemica:

la sommità del scettro, la pietra violacea.

 

-Ho trovato! Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima? Ragazzi, dobbiamo mirare alla pietra violacea, è quello il suo punto debole!-

 

Le Guerriere e i Cavalieri, recepito il messaggio della loro compagna, iniziarono a lanciare i loro attacchi in direzione dello scettro, ma la loro nemica sembrava essere in grado di scansare ogni loro colpo.

 

-Spirale dell’amore di Venere… AZIONE!-

 

Sailor Venus tentò di lanciare la sua catena contro la demone per immobilizzarla.

Purtroppo, Lady Vypra, colpendola con lo scettro, la frantumò, provocando lo sgomento e la rabbia della Guerriera dell’amore, e con lei quello di tutti.

 

Intanto Serenity cercava di far ragionare Memory’s Devil e di riportarlo sulla retta via, ma invano.

L’energia del male era troppo radicata in lui, e per quanto lei si sforzasse di aiutarlo e di redimerlo, i suoi sforzi risultavano sempre vani.

 

-Ragiona! Tu non sei un demone ma un angelo! Hai sempre lottato per il bene e per la pace, torna in te!!!-

 

-Zitta Principessa! Se non vuoi che ti faccia del male, prima di sottoporti al trattamento speciale che mi ha commissionato il mio Signore, ti consiglio di non oppormi resistenza e di fare come ti dico!-

 

-MAI! Ascoltami ti prego, guarda dentro di te, guarda dentro il cuore, ti supplico!-

 

-Cominci a stancarmi con queste idiozie!-

 

-Ti prego!-

 

Stanco di quelle parole, il demone lanciò in direzione di Serenity potenti scariche di energia, che colpirono però Luna e Artemis, paratosi davanti a lei per farle da scudo.

 

-Luna! Artemis! No! No!-

 

Serenity s’inginocchio sul pavimento in marmo e poté accertarsi che entrambi erano solo momentaneamente svenuti, ma avevano portato numerose ferite a causa del colpo.

La Principessa capì che a parole non avrebbe concluso nulla.

Doveva tentare col suo potere.

Continuando a stringere lo scettro tra le mani, inspirò ed espirò a fondo,

concentrandosi, per raccogliere le energie.

Chiuse momentaneamente gli occhi e li riaprì di scatto, decisa, invocando il potere del suo scettro:

 

 -Robur Sceptri crystallinum!!!-

 

Dallo scettro partì un fascio di luce accecante, che partì in direzione di Memory’s Devil.

Il demone non si mosse, sorridendo malignamente.

Quando il fascio di luce fu a pochi centimetri da lui, portando entrambe le mani in avanti, issò una potente barriera di energia che fece in modo che il potere di Serenity rimbalzasse, per essere rispedito alla mittente.

Serenity rimase spiazzata, e per qualche secondo immobile, incredula, fissando quel raggio di luce avvicinarsi sempre più, e non riuscendo a reagire.

Il fascio di luce l’avrebbe colpita in pieno, se all’improvviso, qualcuno non l’avrebbe abbracciata e spinta a terra, facendole scudo col proprio corpo: Endymion.

 

-Marzio!-

 

Il ragazzo non riportò ferite gravi, perché il raggio di luce lo colpì solo di striscio.

Si ritrovò col mantello bruciacchiato, e qualche abrasione sulla schiena, protetta dall’armatura.

 

-Bunny stai bene?-

 

-Io si Amore mio ma tu…-

 

-Sto bene Piccola, sta tranquilla.-

 

I due giovani rimasero abbracciati e a guardarsi ancora per qualche istante.

Poi Endymion si alzò, aiutando Serenity ad alzarsi a sua volta.

 

-Sicura di stare bene? Non hai riportato ferite, o…-

 

La voce di Icarus lo interruppe:

 

-Principessa… Forse non hai acquisito ancora abbastanza esperienza per usare il tuo nuovo potere. Forse potresti ricorrere al cristallo d’argento, ma potrebbe anche portarti dei problemi…-

 

-Zitto e lotta contro di me!-

 

Chronos cercò di spostare l’attenzione di suo nipote su di sé.

Da quando i tre nemici si erano divisi a combattere chi con lui ed Endymion,

chi contro Serenity, chi contro Guerriere e Cavalieri, aveva cercato di contrastare il potere di suo nipote con tutte le sue forze, aiutato dal cristallo d’oro di Endymion, sebbene quest’ultimo prestasse molto più della sua attenzione a Serenity che al nemico.

Il Supremo dio del Tempo però, sapeva che forse non avrebbe retto al lungo.

I poteri di Icarus erano pari ai suoi, ma sembrava che il giovane dio stesse mantenendo un netto vantaggio.

 

Le Guerriere e i Cavalieri continuavano a lanciare disperatamente i loro colpi contro Lady Vypra, ma la demone si stava dimostrando davvero troppo agile e riusciva a eludere ogni loro colpo.

 

-Mars! Freccia di Marte… AZIONE!-

 

-Scarica Fatale… AZIONE!-

 

Le scariche elettriche partite dalle braccia della demone colpirono in pieno Sailor Mars che si accasciò a terra, ferita e priva di forze.

 

-SAILOR MARS!!!-

 

-Sto be…bene, tranquilli…-

 

-Adesso basta! Bolle di nebbia… AZIONE!-

 

Il potere di Sailor Mercury creò una nebbiolina che momentaneamente fece distrarre Lady Vypra, intenta adesso a cercare i suoi nemici.

Troppo impegnati a colpire direttamente la fonte del suo potere, per poter correre in aiuto di Serenity ed Endymion, nessuno aveva pensato fino in fondo a come distrarre la nemica, persino Sailor Mercury, sempre scrupolosa e razionale, adesso cominciava a non rispondere più di se stessa e a non agire secondo ragione.

 

-Spirale dell’amore di Venere… AZIONE!-

 

La spirale di Sailor Venus riuscì stavolta ad immobilizzare Lady Vypra, legandole le braccia lungo i fianchi, partendo dal al di sotto del seno.

 

-Mars! Freccia di Marte… AZIONE!!!-

 

-Mercury! Rapsodia Acquatica di Mercurio… AZIONE!!!-

 

-Juppiter! Pressione scintillante… AZIONE!!!-

 

Lady Vypra iniziò a urlare sofferente sotto i colpi delle Guerriere, impossibilitata a muoversi.

Lo scettro le era caduto dalle mani, battendo sul pavimento in marmo.

 

-Ragazzi! Usate i vostri fendenti, noi penseremo allo scettro!-

 

I tre Cavalieri Galattici, obbedendo all’ordine di Sailor Mercury, combinarono assieme i loro fendenti e si fiondarono sulla demone:

 

-Fendenti Galattici… TRIPLA AZIONE!!!-

 

Lady Vypra era ormai allo stremo delle forze.

Intanto le Guerriere avevano raccolto lo scettro ed erano pronte ad annientarne la pietra violacea, fonte del potere della demone.

Sailor Juppiter lo lanciò in aria, e gridò, in direzione di Sailor Mars:

 

-Sailor Mars. La tua freccia infuocata!-

 

-Si subito! Freccia di Marte… AZIONE!!!-

 

La potente saetta di fuoco colpì in pieno la pietra alla sommità dello scettro, frantumandola.

All’improvviso si udì un urlo, Lady Vypra era stata definitivamente sconfitta.

La demone fu attorniata da scariche d’elettricità potentissime, fino a quando, lanciato un ultimo urlo di dolore, il suo corpo esplose, diventando nient’altro che polvere nera.

 

Endymion, dopo quanto accaduto, era rimasto con Serenity, per poterle stare accanto e combattere al suo fianco contro Memory’s Devil.

L’energia del cristallo d’oro sembrava, per il momento, riuscire a tener testa agli attacchi del demone, e il giovane stava facendo appello a tutte le sue forze per non soccombere.

 

Icarus e Chronos continuavamo a competere l’uno contro l’altro.

Le mani di entrambi portate in avanti, i palmi aperti.

Le loro potentissime energie erano alla pari.

 

Sconfitta Lady Vypra, i Cavalieri e le Guerriere corsero in aiuto dei loro amici:

i Cavalieri affiancarono Chronos, convogliando le loro energie, e i poteri dei loro fendenti, nelle mani dell’anziano dio del Tempo per aiutarlo, e le Guerriere corsero a soccorrere Serenity ed Endymion.

I soccorsi però non valsero a nulla, perché all’improvviso, una luce accecante invase la sala, distraendo tutti.

Sospeso a mezz’aria, apparve un uomo, o meglio, un dio.

All’apparenza sembrava essere molto anziano, ma grazie alla sua essenza divina, poteva dimostrare al massimo una sessantina d’anni.

Indossava un’armatura nera, ricca di rifiniture argentee e con un lungo mantello.

Aveva il viso incorniciato da una tenue barba bianca.

Gli occhi azzurri, lo sguardo fiero e severo.

Sul viso, un ghigno.

Chronos lo riconobbe immediatamente:

 

-TU?-

 

-Io. Ci si rivede finalmente…-

 

-E tu chi diavolo sei?-

 

-Sono il grande Tempus e sono venuto qua perché mi sono stufato di aspettare! Adesso la Principessa verrà via, con me!-

 

Endymion si portò immediatamente davanti Serenity per difenderla, sguainando ora anche la sua spada.

 

-Non ti azzardare a toccarla, neanche con un dito!-

 

-Quanta foga Endymion! Sono proprio curioso di vedere se sei tanto coraggioso, quanto decanta la tua fama…-

 

L’uomo, ancora sospeso a mezz’aria, rise perfidamente, sicuro di sé.

Ricompostosi, aprì le braccia, e due potenti sfere d’energie iniziarono a formarsi nelle sue mani ingrandendosi sempre di più.

Quando ritenne che fossero abbastanza potenti, le lanciò entrambe contro Chronos, che riuscì appena in tempo a issare una cupola d’energia protettiva attorno a sé e ai Cavalieri Galattici.

Le sfere d’energia si schiantarono contro la barriera con forza sorprendente, provocando un nuovo accecante bagliore, e una nuova scossa di terremoto, accompagnata da un boato.

Gli unici che non ne risentirono, furono Icarus, Tempus e Memory’s Devil.

La luce accecante stentò a diradarsi, e ciò basto al demone purché riuscisse ad adempiere alla sua missione: rapire Serenity.

Le urla della principessa lunare, e il rumore provocato dallo scettro di cristallo caduto per terra, attirarono l’attenzione di tutti, impegnati a cercare d’orientarsi in quella luce, avendo perso ogni punto di riferimento, o a cercarsi gli uni con gli altri:

 

-OH NO! MARZIO DOVE SEI? AIUTO!!! E TU LASCIAMI!!! AIUTATEMI!-

 

-Bunny! BUNNY!-

 

Anche le urla di Endymion e delle Guerriere apparvero disperate, colme di paura e rabbia, per ciò che sentivano stava per accadere, e che dovevano a tutti i costi evitare.

Quando la luce si fu finalmente diradata, tutti si guardarono intorno in cerca dei nemici e di Serenity, ma non videro nulla.

Endymion alzò istintivamente lo sguardo verso l’altro e li vide apparire:

Tempus, Icarus e Memory’s Devil, erano apparsi sospesi a mezz’aria e guardavano soddisfatti gli spettatori sotto di loro.

Memory’s Devil teneva tra le braccia una Serenity priva di sensi.

 

-Avete sconfitto Lady Vypra ma non me! La Principessa è di nuovo nelle mie mani, riuscirete anche stavolta a salvarla? AH AH AH AH AH!-

 

Icarus scomparve seguito da Memory’s Devil e suo padre, prima che la spada scagliata in sua direzione di un furente Endymion potesse colpirlo.

Tutti rimasero per qualche istante a fissare il punto in cui i tre erano spariti, incapaci di reagire, consapevoli di aver fallito, ancora una volta.

Endymion si lasciò cadere in ginocchio, e iniziò a battere con forza i pugni sul pavimento, incolpandosi di tutto e maledicendo il nemico.

 

-MALEDETTO! MALEDETTO!!!!!!-

 

Teneva i denti stretti e continuava a battere con forza i pugni a terra.

Alzò lo sguardo verso l’alto, e sussurrò, ormai tra le lacrime:

 

-Amore mio, sei di nuovo lontana da me…-

 

 

 

Ciao a tutte!!!

Finalmente sono riuscita a portare al termine questo capitolo!

Perdonatemi per l’attesa, ma sono stata molto impegnata con gli esami nelle ultime tre settimane, e ho avuto poco tempo da dedicare alla mia storia.

Oggi finalmente sono riuscita a completare il nuovo capitolo, che spero non vi abbia deluse, e che essendo un po’ lunghetto, non vi abbia annoiate.

Lo so, a ogni capitolo divento sempre più cattiva, ma credetemi, quando sarà il momento di farla pagare ai  nostri cattivoni lo sarò molto di più.

Grazie a tutte voi che mi avete fatto gli in bocca al lupo per gli esami.

Questo lupo, è crepato alla grande!

Gli esami sono andati bene e quindi dovevo festeggiare con almeno un aggiornamento no?

Grazie di cuore a tutte!

 

Ringraziamenti:

 

Romantigirl: Ciao Roxy! Che te ne pare di questo nuovo capitolo? Spero che sia riuscita a descrivere bene le sensazioni dei personaggi, come tu mi hai detto per il capitolo precedente.

Come ti avevo detto stamattina, il capitolo sarebbe stato un pò da infarto, (ammesso che sia riuscita nel mio scopo, hi!). ti sono bastate le pillole?

Spero di non averti deluso.

Grazie mille amica mia, kiss kiss!

 

Lagadema: Ciao!!! Hai ragione, il nostro “puffolino preferito” è dolcissimo! A quanto pare anche tu hai in serbo una bella sorpresa per i cattivoni…

Beh, anche la mia non è male credimi, ne vedremo delle belle con entrambe le nostre storie allora!

Per quanto riguarda le intenzioni dei miei cattivoni li scoprirai nel prossimo capitolo, anche se il tuo aiuto (con la clava), non sarebbe male, sarebbe una bella sorpresa! Hi hi hi!

Grazie per i tuoi complimenti, un bacione!

 

Tappetta: Ciao! Spero che anche quest’ultimo capitolo sia stato abbastanza ricco di adrenalina come il precedente per te.

Per i cattivoni tranquilla, prima o poi avranno ciò che meritano, ti chiedo dolo un po’ di pazienza!

Un bacione e grazie mille!

 

Kaoru: Ciao Manu! Questo capitolo è stato abbastanza da “cardiopalma”?

Anche in questo capitoli non ci sono stati morti, ma credo di essere stata comunque abbastanza cattiva… (vero?).

Sono contenta che ti siano piaciute molte le descrizioni del capitolo precedente, specialmente di Marzio, Bunny e Rea, grazie mille per i tuoi complimenti!!!

Per quanto riguarda l’incubo di Bunny, mi spiace ma non ha nulla a che fare con la rottura della teca, ma lo scoprirai presto, anche se penso che tutte abbiate già capito no?

Seguiranno altri capitoli al cardiopalma!

Ciao amica, grazie mille baci baci!

 

Robiz: Ciao! Sì la situazione si sblocca sempre più, e sempre più ne vedremo delle belle te l’assicuro!

Spero di non averti delusa con questo capitolo, grazie mille per il tuo commento!

Bacioni!

 

ISA1983: Ciao! Mi fa piacere sapere che il capitolo senza morti del precedente aggiornamento abbia fatto contenta anche te, e mi spiace che ti siano finiti i fazzoletti perché purtroppo dai prossimi capitoli serviranno…

Io personalmente utilizzo il lenzuolo, poi non so voi…  (Hi hi hi)

Grazie per le sensazioni che mi hai detto d’aver provato leggendo alcune scene in particolare.

Ora, spero di aver soddisfatto la tua curiosità riguardo Icarus & Co. E spero di non averti delusa.

Un bacio, grazie mille!

 

Luisina: Ciao Lucy! Tranquilla, non preoccuparti se non puoi sempre recensire la mia storia in tempo reale, io lo so che mi segui sempre!

Grazie per i tuoi complimenti!

Come sempre, sei tanto dolce e gentile!

Hai ragione, Endymion e Edward si somigliano sotto determinati aspetti, sono così dolci, teneri, premurosi, romantici, protettivi, innamorati e… Sono solo un sogno! Piango!

So di avervi fatto aspettare molto più di dieci giorni, ma come sai ha avuto molto da fare.

Spero che questo capitolo non ti abbia delusa e che tu non voglia menarmi!

Un bacione amica mia e grazie di cuore!

 

Silviasilvia: Ciao cara… Beh, se con il capitolo precedente avevi il cuore in gola, e l’infarto ha prevalso su tutto, con questo capitolo mi contatterai dal Paradiso o verrai a casa mia a menarmi, o meglio, organizzerai una spedizione killer e mi ucciderai?

Beh, devo organizzarmi per non farmi trovare (hi hi hi)

Grazie per le belle parole che mi hai scritto, spero di essere stata abbastanza brava anche con questo capitolo!

Grazie mille un bacione!

 

Maryusa: Ciao carissima! Innanzi tutto grazie mille per aver commentato tutti i capitoli dal tredicesimo fino al precedente aggiornamento.

Spero che tu ora stia meglio, e che il trauma che hai subito ti sia passato.

Mi spiace molto per quello che hai passato, e sappi, che se vuoi, ti sono vicina.

Ecco per te un nuovo aggiornamento e spero di non aver tradito la tua fiducia.

Sono felice che le descrizioni di personaggi, sentimenti, ed emozioni varie ti abbiano colpita, e ti prometto che farò in modo di ripagare bene il tuo odio per Tempus ed Icarus!

So già come sbarazzarmi di loro!

Grazie mille un bacione!

 

Sailorgiola: Ciao! Grazie mille anche a te per aver letto tutti i capitoli pubblicati.

Sono felice di sapere che per te ne sia valsa la pena e che la storia t’intrighi e coinvolga sempre più!

Ecco dunque un nuovo capitolo, che spero non ti abbia delusa.

Un bacio grazie mille!

 

4haley4: Ciao! Innanzitutto grazie mille per aver letto e commentato anche “Dimmi solo una parola” e di averla inserita nei preferiti, mi ha fatto molto piacere.

Grazie infinite anche per aver subito letto e commentato questo seguito!

Abbiamo una passione in comune a quanto pare, la passione per Sailor Moon!

Sono contenta di sapere che della mia precedente storia ti siano piaciute in particolare determinate scene, dalle più comiche, alla più romantiche fino ad arrivare a quelle più drammatiche.

Grazie mille anche per i complimenti ai miei video che allego ai capitoli, sono contenta che ti piacciano.

Vedi, diciamo che Sailor Moon è stato un cartone animato molto importante per me quando ero piccola, per motivi personali, e quindi ora poter coltivare di nuovo questa passione con video e ff mi rende felice, prorpio come te quindi!

Mi ha reso tuttavia felicissima il fatto che hai visto a questa mia storia come a una probabile sesta serie… Wooow

Tranquilla per le tue recensioni lunghe, non ci sono problemi, anzi meglio così!

Grazie mille davvero di cuore, anche per aver inserito “IL NOSTRO DESTINO E’ PERFETTO”, e per aver inserito me tra i tuoi autori preferiti.

Grazie mille per tutto e spero di non averti delusa con questo capitolo.

Un bacione e a presto!

 

Ulteriori ringraziamenti a chi ha inserito la mia storia tra i preferiti,e a chi mi ha annoverata tra gli autori preferiti.

 

Grazie mille anche a chi mi segue sempre senza commentare.

 

Spero di poter aggiornare quanto prima.

Un bacione a tutte e grazie mille!

 

Baci

 

Luciadom

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Capitolo 23
*** Non voglio dimenticarti amore mio! ***


Non voglio dimenticarti Amore mio

Non voglio dimenticarti Amore mio!

 

 

-Amore mio, sei di nuovo lontana da me…-

 

Fu un sussurro colmo di dolore quello del giovane Principe Terrestre:

i suoi meravigliosi occhi blu, di un blu profondo come la notte, si rifiutavano di dar freno alle lacrime.

Il viso era ancora rivolto verso l’alto, a fissare quel punto in cui i nemici erano spariti portandogliela via, di nuovo.

Ancora in ginocchio, ancora con i pugni serrati, Endymion se ne stava così, immobile, come un automa, col cuore e la mente

colmi di paura, rabbia, e tristi pensieri, pensieri che erano rivolti solo a lei, pensieri che erano per lei.

Nella sala degli allenamenti, era calato di nuovo il silenzio, e potevano udirsi solo i suoi singhiozzi e il suo respiro irregolare,

a causa del pianto.

Tutti erano ancora sotto shock.

Tutti si stavano colpevolizzando in silenzio, per non essere riusciti a fare nulla, lasciando che la rapissero sotto i loro occhi.

All’improvviso, l’ urlo disperato di Endymion riecheggiò in tutta la sala, attirando l’attenzione di tutti i presenti:

 

-NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! MALDETTO!!! TOCCALA SOLO CON UN DITO E SEI MORTO! MORTO

ICARUS!!! TE LO GIURO!!!-

 

Il giovane aveva urlato con tutto il fiato che aveva in corpo, allargando le braccia e muovendo la testa perpendicolarmente

ad esse.

Abbassando il capo si guardò intorno:

lo Scettro della Regina Artemisia era sparito, evidentemente doveva aver seguito la sua nuova padrona, la sua nuova

guardiana, anche se in quell’occasione non era servito a difenderla e ad evitare quanto era accaduto.

Si alzò lentamente e a capo chino, in silenzio:

teneva le braccia lungo i fianchi e le mani chiuse in pugni stretti, fino al punto di farne sbiancare le nocche.

 

-Principe…-

 

Al suono di quella voce, Endymion alzò la testa di scatto e si voltò verso Chronos, mostrando gli occhi ancora velati

dalle lacrime, e il suo viso stravolto, una maschera di dolore, rabbia e paura.

Prese a camminare a passi lunghi e svelti in direzione dell’anziano saggio, e quando fu a pochi centimetri da lui, in preda

alla rabbia più cieca, riprese ad urlare, come aveva fatto poco tempo prima:

 

-CHE COSA VOLETE DIRMI ADESSO? CHE NON DEVO LASCIARMI PRENDERE DAL PANICO, CHE DEVO

PENSARE E AGIRE LUCIDAMENTE? EH? E’ QUESTO CHE STAVATE PER RIPETERE ANCORA UNA

VOLTA? BEH RISPARMIATE IL FIATO, PERCHE’ NON VOGLIO PIU’ASCOLTARVI!!!-

 

-Avete ragione… Non posso biasimarvi per il vostro comportamento. Perdonatemi… Credevo di essere capace di

tenerli lontani almeno da qui, io non credevo potessero arrivare a quest…-

 

Chronos non poté continuare la frase, perché due mani forti gli strapparono il bastone dalle mani scaraventandolo a

terra, e gli afferrarono poi il collo della tunica, alzandolo a pochi centimetri dal pavimento.

 

-MARZIO FERMATI! MA CHE COSA FAI???-

 

Le urla di tutti non servirono a far desistere il giovane dai suoi propositi, che ormai non rispondeva più di se stesso.

Teneva Chronos sospeso a poca distanza da terra, guardandolo furentemente, con la fronte cosparsa da perle di sudore,

cogli occhi che sembravano quasi di fuoco, coi denti stretti, completamente rigido nel corpo, e lo stava strattonando.

 

-SE LE DOVESSE ACCADERE QUALCOSA, VI RITERRO’ RESPONSABILE DI TUTTO! IO MI ERO FIDATO DI VOI!

NON E’ SERVITO A NIENTE RESTARE QUI!!! A NIENTE!!! MI SONO STANCATO ADESSO! MA CHE

RAZZA DI DIO SIETE??? FINO A CHE PUNTO POTETE SOSTENERE DI ESSERE UNA DIVINITA’ POTENTE

E TEMUTA QUANDO INVECE NON AVETE RACCOLTO CHE FALLIMENTI FIN’ORA? NON CI SIETE STATO

QUASI PER NIENTE D’AIUTO!!! RISPONDETEMI CHRONOS!!!, MALEDIZIONE!!!-

 

Chronos non disse nulla, né mosse un muscolo.

Dopo essere rimasto qualche istante a fissare Endymion, si liberò dalla sua stretta orbitando, e portandosi alle sue spalle.

Endymion si voltò di scatto, e si sarebbe di nuovo avventato su di lui se quattro forti braccia non l’avrebbero fermato

appena in tempo, bloccandolo da dietro.

Yaten e Taiki erano accorsi a bloccarlo e a tentare di farlo ragionare, cercando di resistere ai continui strattoni che il ragazzo

dava loro per potersi liberare.

 

-LASCIATEMI! LASCIATEMI HO DETTO!!!-

 

-Marzio adesso calmati! RAGIONA!-

 

-Così non risolvi nulla lo vuoi capire?-

 

Endymion continuava a divincolarsi e a urlare rabbiosamente: oramai le emozioni l’avevano sopraffatto, totalmente.

Furono le parole di Sailor Mercury a farlo calmare quasi istantaneamente:

 

-Marzio ascoltami…-

 

-CHE COSA C’E’???-

 

-Marzio… Lei non approverebbe questo tuo comportamento adesso!-

 

Endymion si fermò, fissando in silenzio prima la sua interlocutrice, e poi spostando lo sguardo sul pavimento.

La Guerriera dei mari gli si avvicinò lentamente, sorridendogli mesta, anche lei con gli occhi lucidi, anche lei col cuore a farle

male per quella maledetta situazione, come per tutti.

Gli posò lievemente una mano sulla spalla e continuò il quanto più pacatamente possibile, per non alterarlo

o ferirlo ulteriormente:

 

-Ascolta, adesso partiremo di nuovo alla volta della dimensione di Icarus e la riporteremo via con noi, come abbiamo

già fatto, ma non possiamo perdere tempo a incolparci gli uni con gli altri, adesso dobbiamo pensare solo a lei…-

 

Il giovane alzò lo sguardo, sorridendo ironicamente, beffardamente.

Scosse il capo e riprese a parlare, stavolta moderando il tono della voce:

 

-Già, adesso dobbiamo pensare solo a lei… Amy… Tu non… Voi tutti non capite vero?-

 

Strattonandosi, riuscì finalmente a liberarsi dalla stretta ancora ferrea dei Cavalieri.

Si portò al centro della sala, passandosi nervosamente una mano tra i corti capelli corvini, tenendo lo sguardo basso

e sospirando.

Tornò a guardarli tutti, uno per uno, per poi continuare:

 

-Provate anche solo lontanamente ad immaginare ciò che sto provando io ora… La donna che amo è in mano a dei pazzi,

sola! Incinta! Chi… chissà che cosa le staranno facendo adesso… Avete dimenticato come l’abbiamo trovata la prima

volta che l’hanno portato via e che siamo andati a liberarla? Ricordate in che condizioni era? RISPONDETEMI

DANNAZIONE!!!-

 

Sailor Mars gli si avvicinò con disinvoltura e decisione, fino ad arrivare a pochi centimetri da lui.

Gli prese le spalle e lo strattonò per costringerlo a guardarla negli occhi e ad ascoltarla, dicendogli a nome di tutti:

 

-Marzio ma certo che lo ricordiamo! Lo ricordiamo benissimo purtroppo, e sappiano che forse se non fosse stato per lo

Scettro le cose sarebbero potute andare anche peggio, sia per lei che per tutti noi. Sappiamo cosa provi,

lo sappiamo fin troppo bene!!! Cerca di calmarti e di conservare tutta questa rabbia per Icarus, e non per noi…

Per favore… So che stai soffrendo, stiamo soffrendo anche noi, ma lei ci vorrebbe combattivi e non così a demoralizzarci!-

 

Senza dire niente, Endymion si liberò delicatamente dalla presa della Guerriera prendendole le mani e scostandosele

dalle spalle, portandogliele lungo i fianchi.

Sospirò e disse, rivolto a tutti:

 

-Avete ragione, avete tutti ragione… Sto perdendo la testa lo so… Ma cercate di mettervi nei miei panni… E’ vero che

forse Chronos non poteva prevedere che ci avrebbero raggiunti anche qui, ma è pur vero che io dovevo fare di più!

Lei è stata rapita soprattutto per colpa mia, perché non sono stato in grado di difenderla! Non ho tenuto fede alla

mia promessa, sono stato un vigliacco! Le avevo promesso che niente e nessuno ci avrebbe più separati, che le sarei

stato sempre vicino! Se solo… Se solo dovessero farle del male o dovessero cancellare i suoi ricordi, io non me lo perdonerei

mai… Io non…-

 

-No non è colpa tua Marzio, tu lei sei stato sempre accant…-

 

Un nuovo scatto di rabbia da parte del giovane non permise alla Guerriera di Giove di continuare a parlare:

 

-BEH EVIDETENTEMENTE NON E’ BASTATO MOREA! HO FALLITO!!!-

 

Seiya, con lo sguardo triste e i pugni serrati, si schiarì la voce per interrompere quel momento di autocommiserazione:

 

-Ehm… Scusate… Come hanno detto poco fa Amy e Rea, non credete che sia meglio partire invece di continuare a piangerci

addosso? Non voglio fare il saputello, ne voglio biasimarti Marzio, perché provo quello che stai provando anche tu,

e sai il perchè, ma stiamo perdendo solo tempo!-

 

Tutti acconsentirono, persino Endymion si trovò in accordo con lui, in fondo poteva perfettamente capire cosa stava

Provando:

se l’intensità dell’amore di Seiya per Bunny, si avvicinava anche solo lontanamente a quello che provava lui, allora sì,

anche lui stava soffrendo.

Sebbene fossero tutti pronti a partire all’istante, c’era qualcuno tra loro che ancora non lo era:

Chronos.

L’anziano saggio infatti, disse:

 

-Aspettate, prima devo fare una cosa…-

 

-Eh? E adesso che volete fare o tentare di fare?-

 

-Fidatevi Principe…-

 

L’occhiata che Endymion gli lanciò non fu né fiduciosa ne tantomeno amichevole, ma ricordando le parole che Serenity

gli aveva detto nella sala delle teche, al suo ennesimo sfogo,

 

“Non è colpa sua, e lo sai. Basta urlare, attaccarci gli uni con gli altri, basta!!!”,

 

e sapendo che se si sarebbe alterato di nuovo, per l’anziano saggio forse non sarebbe finita tanto bene, decise di aspettare

e provare a fidarsi, di nuovo.

 

-E va bene… Ma vi prego di sbrigarvi o partirò da solo…-

 

-Si Principe, sia che i miei sospetti siano fondati, sia che non, non ci vorrà molto, potete stare tranquillo…-

 

Chronos prese il suo bastone da terra e lo alzò verso l’alto, gridando:

 

-Io ti invoco, Supremo Mimir, dio della memoria, signore dei ricordi, sono Chronos, signore del Tempo! Ti prego di venire

nella mia dimensione, ORA!!!-

 

Attese, ma le cose non andarono però come sperava, anzi, accadde proprio ciò che temeva, e cioè, nulla.

Attese ancora, e nulla.

Mimir non apparve.

Solitamente quando i signori delle sfere celesti si invocavano gli uni con gli altri, apparivano immediatamente, ma adesso

non era andata così.

 

-Le mie previsioni erano esatte… DANNAZIONE!!!-

 

Abbassò il suo bastone sospirando:

 

-I poteri di Mimir sono stati bloccati, non può sentirmi, e ora sento che anche la sua aura e ridotta al minimo…

Non possiamo fare affidamento su di lui… Maledizione!-

 

-VE BENE ADESSO BASTA!!! FAREMO DI TESTA MIA! MUOVIAMOCI!-

 

Endymion aveva urlato di nuovo, impaziente.

Teneva le braccia conserte e batteva nervosamente, molto nervosamente, un piede a terra, sembrava quasi voler sfondare

il pavimento.

 

-Va bene, ora non ci resta che partire allora… Avvicinatevi tutti a me…-

 

Detto fatto.

Endymion e tutti gli altri, si avvicinarono a Chronos, formando un cerchio attorno a lui, prendendosi per mano e chiudendo

gli occhi, concentrandosi sui propri poteri come avevano già fatto in precedenza.

 

-Tutti pronti?-

 

-SI!!!-

 

Senza aggiungere altro, Chronos alzò di nuovo il suo bastone verso l’altro, facendovi partire una luce dorata, che avvolse

tutti in una sfera di luce e scomparendo, pronta a viaggiare attraverso le dimensioni spazio temporali e adempiere alla

missione di riportare Serenity con loro.

 

*******************

 

Serenity si svegliò in un morbido letto, tra fresche lenzuola.

Si portò istintivamente una mano alla fronte a causa di un forte mal di testa, e un’altra al ventre, per accertarsi che la

sua piccola stesse bene, e che il suo cuoricino battesse ancora.

Tastando delicatamente con le dita sul suo grembo, lo percepì, percepì quel piccolo e dolce bum bum, testimonianza che

Chibiusa era ancora viva, grazie al cristallo d’argento.

Sospirò:

se non era riuscito a proteggere lei da Icarus, stava almeno proteggendo bene Chibiusa, ma sapeva che doveva

stare attenta, o la sua bambina ne avrebbe fatto comunque le spese.

Ancora intontita e con gli occhi semichiusi, si portò a sedere al centro del letto.

Sebbene fosse ancora troppo debole, le bastò una rapida occhiata per capire dove si trovava:

quella stanza…

Quegli affreschi, quell’arredamento, quel grosso lampadario in cristallo, quel letto…

Era stata portata nella stessa stanza, in cui si era svegliata la prima volta che Icarus l’aveva rapita.

 

-Oh no… Sono di nuovo qui… Da sola…-

 

-Ben svegliata Principessa…-

 

Serenity sussultò, e voltò il capo di scatto verso il provenire di quella voce.

Nascosto dall’ombra, un uomo la stava osservando da molto tempo, forse da quando era stata portata là.

L’uomo si portò al centro della stanza, esponendosi alla luce dell’enorme lampadario in cristallo, provocando un brivido

di terrore alla sua prigioniera.

 

-Tu… Tu sei… Sei Tempus!!! Che cosa vuoi da me?-

 

-Sì Serenity, sono proprio io, e cosa voglio da te, beh, penso che sia chiaro ormai, oppure devo continuare a ripetertelo?-

 

L’uomo iniziò ad avanzare in direzione del letto avvicinandovisi sempre più.

Arrivatovi al bordo, sorrise malignamente continuando:

 

-Devo ammettere che dal vivo sei ancora più bella di quanto non mostri la mia sfera magica, o di quanto non decanti la

tua fama… Bene… Dovrai abituarti a questo luogo Serenity, stavolta i tuoi amici e il tuo Endymion non riusciranno a

liberarti… Resterai qui per l’eternità. Una volta che ti sarai unita in matrimonio con mio figlio, e una volta che la tua

creatura sarà nata, usando il cristallo d’argento e il cristallo d’oro potrò finalmente regnare incontrastato sul tutto

l’Universo, e la vendetta che io e Icarus desideriamo da tanto sarà finalmente compiuta!-

 

L’uomo scoppiò in una fragorosa quanto gelida e maligna risata, facendo rabbrividire la Principessa lunare.

Calde lacrime le rigarono il volto e iniziò a tremare.

Si cinse il ventre con entrambe le braccia, in un abbraccio caldo, protettivo e colmo d’amore materno, e fissando il suo

carceriere, urlò, ancora tra le lacrime:

 

-MAI! NON SARO’ MAI VOSTRA E NE’ TANTOMENO VI PERMETTERO’ DI TOCCARE MIA FIGLIA!

A COSTO DI MORIRE, NON CADREMO MAI TOTALMENTE IN MANO VOSTRA!!!-

 

L’uomo sorrise di nuovo.

Teneva le braccia conserte, il portamento fiero.

 

-Lo vedremo Serenity, lo vedremo… Memory’s Devil al mio cospetto! ADESSO!-

 

Accanto a Tempus, apparve, in una nube di fumo nera, l’angelo corrotto della memoria.

Stringeva tra le mani, una catenina in oro con alla punta un ciondolo in pietra scura.

Sorrideva freddamente, malignamente.

A breve avrebbe agito, e ciò che stava per accadere a Serenity non sarebbe piaciuto per niente.

La ragazza continuava ad accarezzarsi e ad abbracciarsi il ventre, piangendo, tremando, in preda alla disperazione e alla

paura ormai, e aveva capito che molto probabilmente il suo incubo si sarebbe realizzato.

 

-S… Sta tranquilla piccolina… Non ti faranno del male, te lo giuro. La mamma ti difenderà. Te lo prometto bambina mia…-

 

-AH AH AH AH AH! Ma che cosa dici Serenity? Sei davvero convinta di farcela da sola? Tu sei sola! Adesso qui con te non

c’è nessuno a difenderti! Te lo dico un’ultima volta, ti offro un’ultima possibilità: unisciti a noi spontaneamente o

dovremo usare le maniere forti!-

 

-USALE ALLORA! A QUESTO PUNTO UCCIDIMI PURE SE VUOI! MEGLIO LA MORTE!!! MA NON PASSERO’ MAI

DALLA PARTE DEL MALE! MAI!!!-

 

Tempus in tutta risposta sorrise crudelmente, allargando le braccia, chiudendo gli occhi e scrollando le spalle:

 

-L’hai voluto tu Principessina! Memoria’ s Devil AGISCI!!!-

 

-Si Padrone…-

 

Tempus scomparve ridendo glacialmente, lasciando Serenity sola con il demone.

La ragazza sentì indistintamente i battiti del suo cuore accelerare, era terrorizzata, impaurita.

Per quando si sforzasse di apparire forte e temeraria ai loro occhi, non otteneva che screzi e derisioni.

Lo scettro non era stato in grado di difenderla e di combatterli, orami era in trappola, e in più Tempus aveva ragione, era sola.

Meditò se invocare o meno il cristallo d’argento.

Aveva a disposizione solo pochi istanti per decidere che fare, ma come era tipico di lei, tentò ancora una volta di

redimere il suo interlocutore, e di sciogliere nel suo cuore le tracce di gelo e di energia negativa.

 

-Memory’s Angel…-

 

-ZITTA PRINCIPESSA! Non esiste nessun Memory’s Angel qui!!!

 

-Si invece! Sei tu. TU!!! Ti prego cerca di ricordare…-

 

Socchiuse gli occhi e si portò una mano sul cuore, cercando di sorridergli nonostante la paura la stesse logorando.

Continuando a sorridere gli sussurrò:

 

-Ricorda… Tu sei figlio del Sommo Mimir. Hai il compito di servire il bene Supremo. Proprio tu non puoi averlo

dimenticato, guarda dentro di…-

 

Non continuò.

Una forza invisibile e potentissima la sospese a mezz’aria, immobilizzandola completamente.

Per un attimo non riuscì nemmeno più né a parlare, né a pensare.

Le lacrime continuavano a bagnarle la pelle d’avorio, e il cuore continuava la sua corsa impazzita.

Memory’s Devil si portò di fronte a lei in una frazione di secondo, grazie al teletrasporto, e avvicinò il suo viso a quello di lei.

Serenity rabbrividì.

 

-I miei padroni hanno ragione… Sei davvero bellissima… Sarebbe un vero peccato deturpare un viso così delicato e angelico

come il tuo…-

 

Consapevole dell’impossibilità di Serenity a muoversi e a difendersi, le accarezzò con la punta delle dita il contorno

delle labbra carnose e rosee, e poi passò alla guancia, continuando a sfiorare quella pelle troppo delicata per un tocco così

avido e meschino.

Scostandosi da lei, disegnando un ghigno sul volto, disse:

 

-Bene… Diamo inizio al trattamento!-

 

Gli occhi gli si infuocarono, provocando in Serenity un nuovo brivido di terrore che le percorse tutta la schiena.

La ragazza non riusciva a muoversi, e il non riuscire a difendersi, a difendere Chibiusa, le faceva molto più male

di qualsiasi altra cosa.

 

-Che… Che cosa vuoi farmi… Lasciami! LASCIAMI!!!-

 

-Non sforzarti di opporre resistenza Principessa, e vedrai che impiegherò molto meno tempo del previsto… Per ora

mi spiace, ma dovrai sentire un pò di dolore! Ma prima…-

 

Il demone, prima di compiere qualsiasi altra azione avesse in mente, strappò dal collo di Serenity il ciondolo datole da

Chronos, facendolo sparire nel palmo della sua mano.

 

-Questo non ti servirà più adesso…-

 

Così dicendo, porto a poca distanza degli occhi di Serenity la catenina in oro che stava stringendo dalle mani.

Dal ciondolo in pietra scura, partirono subito potenti scariche violacee che avvolsero Serenity, provocandole tremende

fitte alla testa.

 

-Che… Che cosa mi fai…. AHAHAHAHAHAHA…….!-

 

Serenity iniziò a urlare in preda ad un dolore atroce.

Con uno sforzo immane si portò le mani alla testa, ma di più non riuscì a fare, anche se era riuscita a chiudere gli occhi,

sentiva indistintamente quell’energia potente e negativa arrivarle fino al cervello.

Era totalmente nelle mani nel nemico e non riusciva a contrastarlo, in nessun modo.

La ragazza continuava a urlare, impossibilitata persino a dimenarsi a causa delle fitte provocatele, con le

lacrime agli occhi, e in questo stato abbandonò ormai anche le ultime speranze.

Nella sua mente iniziarono a farsi capo immagini prima confuse, poi via via più chiare.

Immagini orribili, lotte, guerre, terrore, sofferenza, morte, sangue…

Sangue.

Quelle scariche, quelle fitte, erano il risultato dell’energia del male che si stava incanalando in lei.

Solo allora capì davvero tutto, i suoi sospetti e le sue paure, erano fondati:

Tempus, aveva bloccato i poteri di Mimir e portato suo figlio dalla sua parte per cancellare i ricordi di Serenity, perché

solo così lui e Icarus avrebbero potuto mettere le mani sul cristallo d’argento.

 

********************

 

Intanto, la sfera di luce di Chronos, sfrecciava velocemente attraverso lo spazio dimensionale.

Endymion, in preda all’agitazione, non riusciva ancora a percepire l’aura di Serenity, ma all’improvviso lo colse un

tremendo mal di testa, talmente forte, che lo costrinse a lanciare un urlo disperato e a portarsi entrambe le mani alle tempie.

 

-MARZIO!!!-

 

-PRINICIPE!!!-

 

-Bu…Bunny!-

 

-Che succede? Marzio l’hai sentita? Che succede?-

 

La voce di Sailor Juppiter, rotta a causa della paura, diede voce ai pensieri di tutti i presenti, che adesso guardavano

terrorizzati il giovane Principe terrestre.

 

-Non lo so ma… Credo che in questo momento… Anche Bunny stia accusando queste fitte! Presto! Dobbiamo sbrigarci! Vi

prego, aiutatemi con i vostri poteri!-

 

-SI!!!-

 

L’anziano saggio, fece allora subito apparire la sua sfera sulla sommità del suo bastone, dicendo:

 

-Bene, convogliate i vostri poteri nella mia sfera, combinati insieme con i miei, ci faranno acquisire più velocità… ORA!!!-

 

Ognuno, invocò il proprio potere, seguendo subito la richiesta del giovane e l’ordine del dio del tempo, e otto fasci di

luce colorati, partirono dal petto di ognuno in direzione della sfera.

Questa, a ogni fascio ricevuto, ne assunse il colore corrispondente, e quando anche l’ultimo fascio di luce, quello di

Endymion, l’ebbe raggiunta, emanò una luce accecante, che come previsto dal saggio Chronos, accelerò la loro corsa.

La sfera continuò il suo viaggio velocemente, mentre in cuor suo Endymion sperava con tutto se stesso, di arrivare in tempo

per salvare la sua Principessa, e riportarla via con sé.

 

“Bunny, Amore mio ti prego resisti, sto venendo da te!”

 

********************

 

Intanto, Serenity era arrivata al limite della sopportazione.

Aveva capito cosa Memory’s Devil aveva intenzione di farle, ma non riusciva a ribellarsi.

Tentò un’ultima volta di contrattare, portandosi le mani dalla testa al petto, e invocando il suo scettro:

 

-Mihi Sceptrum crys…-

 

Il demone non le permise di continuare, aumentando l’intensità delle scariche.

Essendo di natura divina, era in grado di contrastare altri poteri simili, anche se positivi, e quindi anche l’ultima

speranza cui Serenity poteva aggrapparsi risultò ora vana.

Nella mente della ragazza quelle immagini ritornavano sempre più insistenti, attimo dopo attimo, era come vivere un incubo.

All’improvviso i lunghi codini della ragazza si sciolsero, e i suoi lunghissimi capelli dorati vennero legati in una coda alta,

lasciando qualche ciocca cadere ai lati del viso.

Il candido abito bianco lasciò il posto ad un lungo abito nero, con rifiniture dorate al livello del seno, e due grandi

ali nere le comparvero sulla schiena.

L’anello di fidanzamento e la fede nuziale sparirono, e al loro posto comparve un anello in oro nero con un grosso

diamante scuro.

Sentì a poco a poco spegnersi la luce tipica del suo sguardo e incominciò a sentirsi vuota, e fredda dentro.

Un’ultima lacrima le rigò il volto, e prima di perdere i sensi riuscì solo a mormorare, con quel po’ di lucidità

rimastole:

 

-No… Non voglio dimenticarti amore mio… Per… Perdonami…-

 

La ragazza cadde pesantemente sul letto, rimanendo sempre priva di conoscenza.

Il demone, sorridendo soddisfatto, le si avvicinò e le prese il volto con una mano, a livello del mento, girandolo in sua

direzione.

Disegnando un ghigno sul suo viso, disse amaramente:

 

-Molto bene…Il mio signore sarà fiero di me, ho fatto un ottimo lavoro… Benvenuta tra noi… Dark Serenity!!!-

 

 

 

Ciao a tutte

Ehm…

Qualcosa mi dice che vi stiate alleando in gruppi o che vi stiate organizzando anche singolarmente per venirmi a cercare

e linciare giusto?

Ho indovinato?

Ebbene mi ero preparata a quest’evenienza e quindi già durante la stesura di questo capitolo ho pensato di ingaggiare

Qualche guardia del corpo e una scorta super addestrata per difendermi da eventuali lettrici omicide…

Hi hi hi!

No! A parte gli scherzi.

Lo so, capitolo dopo capitolo divento sempre più perfida, sempre più carnefice e sempre più cattiva.

Ma che volete farci?

La mia mente diabolica e contorta per ora partorisce questi capitoli così ma tanto sta già elaborando

La punizione ai cattivoni, quindi potete stare tranquille.

Lo so, so anche questo.

Sto ripetendo già da un po’ che i cattivoni avranno ciò che meritano, e credetemi accadrà, ma al momento giusto,

e io momento giusto, per ora, non è ancora arrivato.

Inutile dire che spero di non avervi deluse con questo capitolo perché conosco già la risposta assassina,

ma spero che malgrado la mia pazzia, continuerete a seguirmi.

Scusate, se ci siete rimaste male, ma vi prometto che alla fine mi farò perdonare tutto ma proprio tutto, perché

Ci saranno minimo tre cose belle.

E adesso i ringraziamenti:

 

Un ringraziamento particolare va Silviasilvia, che mi ha dato alcuni consigli relativi a determinate scene, che ha letto

In sede privata, facendomi sapere che le sono piaciute.

 

Lagadema: Ciao! Come va? Spero che i tuoi esami siano andati bene! Allora vediamo un pò… Che ruolo vorresti avere

nella mia storia? E sei sempre intenzionata ad usare la clava? Hi hi hi.

Beh, se il tuo puffo sarà un po’ diverso… A quanto pare lo sarà anche la mia puffa!

Io sono rimasta a bocca aperta quando ho letto il tuo capitolo… Povero il mio Marzio! E tu che ne dici del mio?

Il poveraccio per ora ha fatto ancora il fetente, ma vedrai che gli farò fare…

Hi hi hi. Grazie mille!

 

Romantigirl: Ciao Roxy! Di un po’ se il precedente capitolo era al cardiopalma questo com’è? Le tue preoccupazioni

per Bunny erano fondate, sono stata molto cattiva lo so, spero che almeno tu non voglia linciarmi (me l’avevi

promesso in sede privata, ricordi?). hi hi hi!

Prometto a te, e a tutte, che mi farò perdonare! Grazie mille per seguirmi sempre!

 

Tappetta: Ciao! Mi spiace tu stia in lotta con gli esami, spero siano andati bene anche a te.

Ti ringrazio per il commento al capitolo precedente e spero che anche questo capitolo ti sia apparso abbastanza carico

di adrenalina quanto il ventiduesimo.

Per quanto riguarda Bunny, che ne dici del trattamento riservatole?

Ciao a presto!

 

Robiz: Ciao! Sono contenta di non averti delusa. Come vedi, in questo capitolo ho descritto il trattamento speciale cui

Serenity è stata sottoposta.

A quanto pare, i nostri eroi devono affrontare ancora troppe difficoltà prima di avere un po’ di pace e di serenità.

Grazie mille anche a te per i complimenti agli esami!

 

4haley4: Ciao! Wow grazie mille per tutti i tuoi complimenti! Si vede così tanto che Sailor Moon è stata importante

per me? Grazie mille davvero! Sono contenta di averti regalato tante emozioni e spero di aver fatto lo stesso anche con questo

nuovo capitolo.

Come avrai potuto vedere, nel tuo recente commento hai indovinato qual’era la missione di Memory’s Devil, cancellare

i ricordi di Serenity. Spero di non averti delusa per questa, ma sta tranquilla. Non ho di certo intenzione di far finire male

la mia storia, anche perché tra tutte quelle che ho scritto a questa sono affezionata in modo particolare.

Ciò per cui ti ringrazio maggiormente è per la tua tesi sulla sesta serie. Certo che sarebbe bellissimo, non per la mia storia,

ma vedere in TV proprio una sesta serie fatta dall’autrice, così magari ci farebbero vedere il matrimonio tra i nostri

eroi non credi? Magari! Grazie mille un bacione!

 

Kaoru: Ciao Manu! Se il capitolo precedente era fortemente al cardiopalma qui è inutile chiederti che ne pensi,

vero amica mia? Lo so, stai per partire da casa tua e venire qui da me a linciarmi, ma se lo fai, la tua cara amica

carnefice non può finire la storia non credi?

Grazie mille per i complimenti alle descrizioni che ho adoperato e per i complimenti all’esame! A presto amica

 

Maryusa: Ciao! Beh per la fine dei cari (insomma mica tanto), Icarus e Tempus ci vorrà ancora qualche capitolo,

ma ti prometto che ne sarà valsa la pena aspettare.

Spero di non averti delusa con questo capitolo e con il trattamento inferto a Bunny, ma prometto che rimedierò!

Grazie mille un bacio

 

Luisina: Ciao Rei! Dai non dirmi così! Se vieni qua e mi uccidi, chi punirà i miei cattivoni? Riguardo alle tue recensioni,

sai bene che mi fa sempre piacere leggerle, anzi quanto più lunghe sono, meglio è, quindi non potrebbero mai essere

punitive, almeno per me.

Allora, andrò anche io per ordine come tu per me:

-Chronos: lo so che il vecchietto è un pò deficiente e come vedi Endymion non solo glie ne ha contate quattro ma gli ha

anche messo le mani addosso.

-Descrizioni: grazie mille amica mia! Mi fa piacere che le mie descrizioni ti piacciano tanto. Ci tengo molto a descrivere

minuziosamente ogni cosa perché mi piace immaginarmi la scena vederla davanti gli occhi, quasi come alla tv, e sapere

che anche con te ho raggiunto l’obbiettivo mi rende molto felice!

-Attacco simultaneo Sailor: Miiiii! Mi fa piacere che ti sia apparso carico di adrenalina, grazie mille!

-Mimir… Diciamo che Mimir è venuto fuori un pò da lontani ricordi di mitologia al liceo e un po’ dalla mia mente

Pazzoide. T’è piaciuta l’idea eh?

-Tempus: Si finalmente si è fatto vivo e d’ora in poi ci farà compagnia anche lui!

Carissima, grazie mille. Sono felice ti sorprenderti sempre, ma sai bene che anche tu non sei da meno.

Sono contenta anche che l’ultima frase del capitolo precedente, ti sia piaciuta tanto per il fatto che si ricollega al

titolo. E di questa frase finale che mi dici?

Grazie mille Rei un bacione!

 

Chichilina: Ciao Usa! Beh, ecco un nuovo aggiornamento! Grazie mille per i complimenti a quello precedente.

Che ne dici di questo? Spero di non averti delusa. Un bacione Usa!

 

ISA1983: Ciao cara! Ehm… Spero che le lenzuola ti bastino perché da ora si piange.

Sono stata troppo cattiva e ti ho delusa con questo capitolo?

Se si scusami tanto, ma non preoccuparti. Alla fine può darsi che il lenzuolo possa servirti per lacrime di gioia!

(spero) hi hi hi

Grazie mille!

 

Stella93mer: Ciao cara! Grazie mille per la tua recensione! Eh si, i nostri eroi non trovano mai pace, ma tanto

l’amore vince su tutto no? Vedrai che ho in mente! Hi hi hi!

Grazie mille!

 

Ulteriori ringraziamenti a:

 

1-4haley4
2-anninachan
3-aquizziana
4-bell
5-bunnyguida
6-chichilina
7-Enigma
8-feferica
9-Finleyna4Ever
10-frogvale91
11-giufalab
12-ilary
13-ISA1983
14-ISAHARA

15-Kaninchen
16-Kaoru
17-kiavatella
18-lagadema
19-luisina
20-mary85
21-miyabi
22-NamiAkimoto
23-Ojousama

24-Robiz
25-romanticgirl
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Che hanno inserito la mia storia tra i preferiti, e a:

 

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18 - WingsHP

 

 

 

 

Ultima nota: Vi chiedo scusa se il testo non sarà impostato correttamente, ma stasera non riesco a fare di meglio e non so il perché.

Perdonatemi!

Spero la lettura vi diletti comunque

 

 

Grazie mille anche a chi mi segue senza commentare, siete davvero tanti e mi fa piacere!

A presto!

 

Un bacio

 

Luciadom

 

 

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Capitolo 24
*** Ti prego, torna in te Amore mio! ***


Ti prego, torna in te Amore mio

Ti prego, torna in te Amore mio!

 

 

Icarus se ne stava seduto sul suo trono, avvolto nell’ombra, e fissava in un calice in cristallo del vino rosso molto pregiato.

Il suo sguardo pungente e glaciale, era così penetrante, da sembrare quasi voler scrutare le profondità di quel cristallo trasparente e finissimo.

Se ne stava con le gambe accavallate, sorridendo, e con la mano libera si accarezzava il mento, sapendo che a breve avrebbe ricevuto una notizia per lui molto gratificante e soddisfacente.

All’improvviso infatti, al centro della sala in cui si trovava, nella solita nube di fumo scuro, apparve il suo potente attendente: Memory’s Devil.

Icarus spostò lievemente lo sguardo verso il centro della stanza, per poi alzarsi dalla sua postazione.

Posò il calice di vino sul bracciolo del trono, e si portò al centro della stanza:

 

-Allora?-

 

Memory’s Devil s’inchinò in segno di rispetto, e non incrociando lo sguardo del suo padrone, gli rispose:

 

-Ci sono riuscito. Ammetto che ha resistito, e anche tanto, ma alla fine ho portato a termine la mia missione mio signore, ed ecco il suo ciondolo, come mi avevate ordinato.-

 

Il demone porse al suo padrone il ciondolo del Tempo strappato a Serenity, facendolo apparire nel palmo della mano destra, e allungando quest’ultima verso l’alto.

Icarus lo prese sorridendo con soddisfazione.

 

-Bene. A momento debito sarai ricompensato come meriti… Ora lei dov’è?-

 

-La Principessa Serenity, o meglio, Dark Serenity, adesso è nella sua stanza, ma è ancora priva di sensi. Ha opposto troppa resistenza alla conversione, e un pò perché era arrivata allo stremo delle forze, un pò per la magnificenza dei miei poteri, alla fine del trattamento è svenuta.-

 

-Bene. Vorrà dire che andrò da lei, per essere lì quando si risveglierà… Ora va, per ora non ho più bisogno di te.-

 

-Si padrone…-

 

Il demone si alzò, rivolgendo soltanto adesso il capo in direzione del suo padrone, per poi scomparire dispiegando le sue immense ali scure, avvolto da una fitta nube scura.

Sorridendo soddisfatto, Icarus lasciò la sala del trono per raggiungere la stanza in cui si trovava Dark Serenity, sicuro che stavolta, nulla l’avrebbe fermato.

 

*******************

 

Dopo qualche ora…

 

La sfera continuava a viaggiare da ore, attraverso lo spazio-dimensionale alla velocità della luce.

Nonostante fossero ormai vicini, Endymion non riusciva ancora a percepire Serenity, e ciò non gli piaceva per niente.

Il giovane era sempre più inquieto, la sua empatia era come bloccata:

dopo quelle terribili fitte alla testa, fermatesi poi di colpo, non era più riuscito a percepire nulla, e il non riuscire a sentire Serenity, e la mancata consapevolezza di cosa le stesse accadendo, gli stavano logorando l’anima.

 

“Amore mio, perché non riesco a sentirti? Che cosa ti hanno fatto? Non posso credere che tu sia… NO! NO, IO NON VOGLIO CREDERLO!!!”

 

Inavvertitamente aumentò la stretta alla mano destra di Sailor Mars, e a quella sinistra di Seiya.

Stava cercando con tutte le sue forze di contenere la sua rabbia, ma sapeva che entro breve non si sarebbe più controllato, in fondo era già successo con Chronos, poche ore prima, quando l’aveva aggredito fisicamente, perdendo completamente il lume della ragione.

Strinse i denti, e chiuse gli occhi inspirando ed espirando profondamente, liberando una lacrima amara che gli percorse tutta la guancia destra, quando i suoi tristi pensieri vennero interrotti da Chronos:

 

-Preparatevi tutti, siamo quasi arrivati!-

 

Non appena il vecchio saggio ebbe pronunciato queste parole, la sfera emise un bagliore straordinario, e a tutti sembrò quasi che la sfera avesse acquistato ancora più velocità.

Erano pronti:

entro breve sarebbero arrivati nella dimensione di Icarus.

 

*******************

 

 

Il bagliore emesso dalla sfera di Chronos scomparve, rivelando a tutti il luogo in cui la sfera si era fermata:

un’enorme sala tetra e oscura.

L’oggetto magico emise un ultimo bagliore prima di scomparire, e con essa fece scomparire anche la sfera che conteneva tutti.

 

-Eccoci, siamo nella dimensione di Icarus. Questa deve essere un’altra sala, è diversa da quella in cui siamo apparsi la prima volta che siamo stati qui.-

 

A parlare a tutti e per tutti, fu proprio Chronos, afferrando il suo bastone e guardandosi intorno.

Il cerchio attorno a lui si sciolse, e tutti rimanendo sempre vicini, iniziarono a scrutare quella dimensione tanto tetra quanto a loro sconosciuta.

Quel luogo, a qualsiasi altra persona “normale”, sicuramente avrebbe incusso paura, timore, ma non a loro, perché erano lì per lottare, e per salvare la loro Principessa, quindi non potevano cedere alla paura.

Il primo ad allontanarsi dal gruppo fu Endymion.

Il giovane Principe si portò al centro dell’immensa sala oscura in cui si erano ritrovati.

Sguainò la spada con impeto, e rivolgendo il capo verso l’alto, iniziò ad gridare, allargando le braccia:

 

-ICARUS!!! SONO QUI! VERME SCHIFOSO FATTI VEDERE! DOVE TENETE NASCOSTA LA MIA BUNNY? SO CHE PUOI SENTIRMI! AVANTI, VIENI QUI TI STO ASPETTANDO!-

 

Al suono amaro e disperato della sue grida, tutti si girarono in sua direzione, ma qualcun altro attirò la loro attenzione:

 

-AH AH AH AH AH AH! Ma bene, siete già qui, non avete impiegato molto tempo per raggiungermi. Beh, poco male, vorrà dire che il mio divertimento inizierà già da ora!-

 

Tutti si voltarono verso il provenire di quella voce, e videro apparire, sospeso a mezz’aria,

a braccia conserte e con un’espressione soddisfatta e di sfida dipinta in volto, l’odiato nemico: Icarus.

 

-MALEDETTO!!!-

 

Endymion gli inveì subito contro, impugnando con maggior forza la sua spada, e puntandola con entrambe le braccia in sua direzione:

 

-DOV’E’? DOV’E’ LA MIA BUNNY? CHE COSA LE HAI FATTO?-

 

Icarus continuava a sorride beffardamente, guardando Endymion dall’alto con atteggiamento di superiorità.

Rispose con tono di sfida, provocatoriamente, perché sapeva che così facendo avrebbe provocato l’ira del Principe della Terra:

 

-La tua Bunny, Endymion? Ah, stai parlando della tua dolce Serenity... A breve la vedrai! Devi avere un pò di pazienza!-

 

-Dimmi subito dov’è!-

 

Stavolta Icarus scomparve, ricomparendo dopo una frazione di secondo dinnanzi ad Endymion.

Arrivato a pochi passi da lui, continuando a sorridere con quella maledetta ironia, disse fissandolo:

 

-Serenity, la tua Serenity… E’ una fanciulla di incomparabili bellezza e fedeltà, di indomiti coraggio e audacia… Lo ammetto Endymion, la tua Principessa ci ha dato molto filo da torcere, non credevamo potesse resistere così tanto, ma alla fine, ho vinto io! Adesso lei è mia, e tu, stupido terrestre, non puoi fare più nulla per riaverla indietro, rassegnati! AH AH AH AH AH AH AH AH!!!-

 

-CHE COSA LE HAI FATTO???????-

 

Il giovane si avventò urlando su Icarus, pronto a colpirlo, ma questi scomparve poco prima che la lama della spada lo raggiungesse, portandosi alle sue spalle.

Icarus continuava a sorridere malignamente, scuotendo la testa e tenendo le braccia conserte.

Era molto sicuro di stesso.

 

-Endymion… Endymion… Endymion… Quanta foga! Devi amare davvero tanto la tua Principessina se non ti fermi nemmeno di fronte a me, che sono un dio! Ah… L’amore… Che sciocchezza! E’ il potere che conta! Soltanto il potere e la vendetta!!!-

 

Endymion cercò di avventarsi di nuovo su di lui, ma fu interrotto dai suoi compagni, ed esattamente da Yaten e Taiki prima, e da Chronos poi:

 

-NO!!! Fermati Marzio!-

 

-Va a cercare Bunny, a lui pensiamo noi!-

 

-Si Principe, voi dovete trovare la Principessa e portarla in salvo, vi accompagnerò io, i miei poteri potrebbero tornarvi utili!-

 

Endymion si voltò in direzione del sommo Chronos e dei suoi compagni.

Non rispose, ma sapeva bene che al momento contava solo salvare Serenity, e accettare l’aiuto di Chronos, seppur un pò diffidente, e quello dei suoi amici, era l’unica cosa da fare:

annuì, ma non fece in tempo a rispondere anche verbalmente, perché Icarus lo precedette:

 

-Si, va be…-

 

-FATE TUTTI SILENZIO STUPIDI INETTI!!!-

 

Icarus si voltò momentaneamente in loro direzione, e portando entrambe le mani in avanti vi fece partire potentissime scariche di energia, che scaraventarono tutti, Chronos compreso, contro le pareti della sala.

Il giovane dio si voltò poi nuovamente verso Endymion, e gli mostrò il ciondolo del Tempo di Serenity, facendolo apparire nella sua mano, e facendolo pendere dinnanzi i suoi occhi increduli:

 

-Guarda cos’ho qui, stupido Principe terrestre!-

 

A quella vista, Endymion sentì un brivido percorrergli la schiena in tutta la sua lunghezza, e una nuova paura crescergli nel cuore.

 

-Ma… Ma quello è… Il suo ciondolo…-

 

-Lo riconosci?-

 

-…-

 

Endymion, per un attimo, sembrò aver perso l’uso della parola.

Era incredulo, e in lui crescevano sempre più rancore, odio, e paura di perdere Serenity ancora una volta.

Rimase immobile, fissando quel ciondolo penzolante come se fosse stato un atto di condanna a morte.

E se invece lo era? E se la sua Bunny fosse realmente morta?

Non riusciva a sentirla e quindi non poteva essere sicuro del contrario, anche se sperava con tutto se stesso che non fosse così.

Come avrebbe vissuto senza di lei?

Dato il suo mutismo, fu Icarus a riprendere la parola, gettandogli il ciondolo ai piedi:

 

-Hai perso l’uso della parola Endymion? Comunque, questo ciondolo, era al suo collo… Era quello il suo posto, no?-

 

Endymion si chinò con mano tremante per raccoglierlo, stringendolo forte nel palmo della sua mano per riporselo poi all’interno dell’armaura.

Si rialzò, stringendo con forza i pugni e riuscendo finalmente a parlare, bensì fosse ancora scosso per ciò che aveva visto e sentito.

Che cosa mai poteva averle fatto? E perché non percepiva ancora la sua aura pura e angelica?

 

-Che… Che cosa le hai fatto? Dannazione rispondimi, che cosa le hai fatto? PARLA!!! DOV’E’? DOV’E’ LA MIA BUNNY???-

 

Icarus continuando a sorridere compiaciuto e per nulla intimorito da Endymion, scrollò le spalle e socchiuse gli occhi.

Sapeva di essere in vantaggio, e prendersi gioco di lui, con provocazioni ed istigazioni, gli rendeva lo spettacolo ancora più “divertente”.

 

-Quanta fretta! E va bene Endymion, adesso la rivedrai, adesso vedrai la tua Serenity!-

 

Icarus riaprì gli occhi con decisione e allargò le braccia.

Una luce accecante invase la sala, e tutti furono costretti a coprirsi gli occhi per non rimanerne accecati.

Quando la luce si fu diradata, tutti poterono vedere Icarus con le mani portate in avanti,

in direzione di qualcuno circondato da un aura d’energia potente e negativa.

Un terribile sospetto si fece largo nel cuore di tutti, ma non potevano credere che fosse la realtà, non volevano.

L’aura si dissolse, mostrando a tutti cosa, o meglio, chi proteggeva.

Una donna, una bellissima donna bionda, vestita di nero, con gli occhi chiusi, uno spicchio di luna dorata al centro della fronte, unico segno di luce forse, con sulla schiena due grandi ali nere e un ventre arrotondato, apparve dinnanzi i loro occhi.

Quella donna, altri non era che Serenity, ora Dark Serenity.

I sospetti di tutti si rivelarono purtroppo fondati, e allora fu tutto chiaro, a partire dall’incubo di Serenity, a Memory’s Devil, figlio di Mimir e potente divinità della Memoria, e a quella frase pronunciata da Icarus come una sfida:

 

“Serenity, la tua Serenity… E’ una fanciulla di incomparabili bellezza e fedeltà, di indomiti coraggio e audacia… Lo ammetto Endymion, la tua Principessa ci ha dato molto filo da torcere, non credevamo potesse resistere così tanto, ma alla fine, ho vinto io! Adesso lei è mia, e tu, stupido terrestre, non puoi fare più nulla, rassegnati!

 

Endymion sembrò aver perso di nuovo l’uso della parola.

 

-Bu… Bunny… No…-

 

Inerme, lasciò cadere pesantemente la spada a terra, e continuava a fissare quella donna che non riconosceva più come la sua Bunny, come il suo angelo.

No… No, non poteva essere lei.

 

-MALEDETTO! Non… Non può essere lei, ci stai ingannando! MI STAI INGANNANDO! Quella non è la mia Bunny, non è lei! Non sarebbe mai passata dalla vostra parte!!!-

 

Icarus scoppiò in una fragorosa risata.

 

-Invece è proprio lei Endymion! Hai detto bene, non sarebbe mai passata dalla mia parte, non volontariamente, ed è per questo che ho fatto ricorso ai poteri mnestici di Memory’s Devil, per farle il lavaggio del cervello!!! Ora per lei, tu e tutti gli altri siete solo nemici da schiacciare come formiche! Bene, vi presento la mia futura sposa e Regina, Dark Serenity!-

 

Al suono di quella voce, Dark Serenity aprì gli occhi.

Tutto in lei era cambiato:

non solo l’abito candido da Principessa, quasi testimone della purezza del suo cuore, aveva lasciato il posto a quell’abbigliamento così tetro, con quel lungo abito nero, le ali, i capelli tenuti in quella coda alta, l’anello, ma la cosa che più fece male ad Endymion e agli altri furono i suoi occhi e la sua aura.

I suoi occhi, sempre così dolci, sereni, luminosi, ora erano freddi e completamente vuoti, e la sua aura, non emanava più luce pura, ma solo tenebre e oscurità.

 

-Amore mio… No non ci credo… Non può essere…-

 

Endymion era incredulo, perduto, e nuove lacrime iniziarono a rigargli il volto.

Non sapeva cosa credere e né sapeva cosa fare.

Come poteva Bunny, la sua Bunny, colei che aveva sempre lottato contro il male, esserne adesso la sovrana?

Intanto, seppur sotto shock, tutti gli altri si stavano pian piano rialzando, ancora doloranti ed alcuni di loro sanguinati, a causa del colpo di Icarus.

Anche loro erano increduli. Come poteva quella essere la loro Bunny?

Tra loro, più di tutti era forse Seiya colui che poteva comprendere Endymion pienamente, in fondo anche lui l’amava, l’amava ancora dopotutto.

 

-Dark Serenity, mia amata Regina, vieni, avvicinati…-

 

Icarus pronunciò queste parole allungando una mano in direzione di Dark Serenity, guardando Endymion con aria di sfida.

La nuova Regina delle tenebre si avvicinò all’uomo in silenzio e meccanicamente, quasi come un automa, e vi si inginocchiò, baciandogli la mano.

Quella visione per Endymion fu come ricevere una pugnalata in pieno petto, al cuore.

Cadde in ginocchio inerme: non riusciva ancora a credere a ciò che vedeva.

Ora capiva perché non aveva percepito la sua aura, perché era cambiata.

Chinò il capo sconfitto, poggiando le mani a terra quasi in segno di resa, e iniziò a piangere:

non poteva combattere contro di lei, nessuno di loro poteva.

Non volevano farle del male.

 

-Oh Piccola… Che cosa ti hanno fatto?-

 

-AH AH AH AH! Ma che scena patetica Endymion! E tu saresti il valoroso Principe terrestre? L’erede al trono della Terra? Non sai che le lacrime non si addicono al viso di un cavaliere?-

 

-TACI MISERABILE!!!-

 

Seiya si alzò e iniziò a correre in direzione di Icarus, sguainando il suo fendente, pronto a colpirlo.

Anche i suoi fratelli lo seguirono, impugnando a loro volta le loro armi, e tutti e tre ora si stavano avvicinando sempre più velocemente al loro nemico, ma quando furono a pochi passi da lui però, questi issò una potente e invisibile barriera di energia, contro cui i tre ragazzi andarono inevitabilmente a sbattere, colpiti da forti scariche di energia, e cadendo a terra rovinosamente.

 

-RAGAZZI! State bene?-

 

Le Guerriere e i Ministri della Luna corsero in loro direzione, per accertarsi delle condizioni dei loro amici.

Sailor Venus e Sailor Mercury accorsero a soccorrere i loro uomini, mentre Seiya fu soccorso da Sailor Juppiter.

 

-Taiki! Rispondi come stai?-

 

-Forza Yaten! Ti devi riprendere!-

 

-Seiya come ti senti?-

 

Lentamente, i tre ragazzi cercarono di rialzarsi in piedi, non badando alle ferite riportate e rassicurando le ragazze:

 

-Si va tutto bene Marta, sta tranquilla.-

 

-Amy, è tutto a posto…-

 

-Stiamo bene ragazze, forza non perdiamoci d’animo!-

 

-SIII!!!-

 

Tutti si rialzarono in piedi, decisi più che mai a vincere quella battaglia, e far tornare Serenity quella di una volta, quella che loro conoscevano.

Anche Endymion si rialzò, e lanciando un urlo disperato, invocò il suo cristallo:

 

-CRISTALLO D’OROOOOOOO!!!!!!!!!!!-

 

Una luce accecante e calda invase tutta la sala, e in un attimo comparve nel palmo aperto della mano destra del giovane, il potentissimo e luminoso Cristallo d’Oro.

La luce e l’energia emanate dal potente cristallo, provocarono un raggio di luce che andò ad infrangersi contro la barriera con gran forza, ma non appena Endymion si rese conto che Serenity era ancora accanto ad Icarus, urlò disperatamente in preda al timore di ferirla:

 

-BUNNY!!! NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!-

 

Il fascio di luce, quasi in risposta a quell’urlo, si assottigliò, colpendo soltanto Icarus, e scaraventandolo pochi metri più indietro, ferendolo lievemente.

Dark Serenity non si mosse, per un attimo rimase lì, inginocchiata e immobile, poi voltò lentamente il capo prima verso Icarus, e poi verso Endymion.

Si alzò attorniata da un aura negativa, stringendo i pugni, e con gli occhi infuocati, urlando:

 

-Come hai osato? Come hai osato ferire il mio signore? Te la farò pagare! E’ LA TUA FINEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!-

 

Poco lontano da lei Icarus si stava pian piano rialzando, portandosi una mano sull’addome sanguinante, seppur in maniera lieve.

Il dolore causato dalla ferita non gli aveva tolto dal volto quell’odiato sorriso, e adesso se ne stava lì, a godersi lo spettacolo:

 

-Ben detto Dark Serenity, parole sagge! Fagliela pagare! Tutti loro devono essere sconfitti, adesso!-

 

Dark Serenity si voltò totalmente in direzione di Endymion e degli altri, e allargando le braccia fece apparire due potenti sfere di energia in ciascuna delle mani.

A quella vista, Sailor Venus urlò disperata:

 

-Bunny! Ascoltami, ti prego torna in te! Non ci riconosci? Siamo le tue migliori amiche, ed Endymion, è il tuo amore e padre della piccola Chibiusa, la bimba che porti in grembo! Amica mia, torna tra noi!-

 

Le parole di Sailor Venus non valsero a nulla, fu come parlare al vento.

Le sfere di energia racchiuse nelle mani di Serenity acquistavano sempre più potenza e a breve sarebbero state lanciate contro tutti loro.

Fissando la Guerriera dell’Amore, Dark Serenity ancora con gli occhi infuocati e una freddezza mai appartenutale continuò:

 

-Il mio unico amore e padrone, e padre della mia creatura è solo Icarus. Voi non contate proprio niente e siete d’intralcio ai suoi progetti di conquista, per questo dovete essere sconfitti e annientati!

 

-Amore mio ma che cosa dici? Come puoi non riconoscermi? Ti prego, torna in te Bunny, torna in te!-

 

-SILENZIO!!!-

 

Dark Serenity lanciò entrambe le sfere in direzione dei suoi “nuovi nemici”, o meglio, in direzione di chi adesso l’aveva supplicata di ricordare: Endymion.

Il ragazzo non elaborò subito quanto stava per succedere, né tentò di difendersi in alcun modo, era ancora troppo scosso.

Chiuse gli occhi, in attesa d’esser colpito, mentre una lacrima gli rigava il volto in ricordo della sua vera Bunny, quando non avvertì dolore.

Riaprì gli occhi e vide Luna e Artemis che gli si erano parati davanti per fargli da scudo, e che ora, essendo stati feriti, cadevano rovinosamente ai suoi piedi.

 

-NOOO! Luna! Artemis!!!-

 

Endymion si inginocchiò a terra per poterli soccorrere, e lo stesso fecero tutti gli altri.

I due Ministri, già debilitati a causa del colpo ricevuto quando avevano fatto da scudo a Serenity prima che fosse rapita, avevano riportato gravi ferite e stavano perdendo molto sangue.

 

-Vi prego! Vi prego non lasciateci! Dovete resistere!-

 

Sailor Venus iniziò a piangere disperatamente, accompagnata da tutti.

Artemis allungò una mano debolmente in sua direzione per asciugarle le lacrime, sorridendole con fatica:

 

-Ehi padroncina… No… Non piangere. Devi esse…re forte. Tut…ti voi dove…te esser…lo…-

 

-Si… Artemis ha ra…ragione. Non mol…late, Bunny ha bisogno di v…voi per tornare quel…la di pri…ma, non abbandonate…la…-

 

Endymion strinse il suo cristallo tra le mani e al contatto con la sua pelle, il cristallo d’oro emise un bagliore straordinario.

 

-Potrei usare il mio cristallo e guarirvi!-

 

-No Mar…zio, non farlo. Non spre…care potere ed e…nergie per noi… Devi usufruir…re del tuo crist…cristallo per Bunny…-

 

-Ma siete feriti gravemente! Io de…-

 

-Non pensare a noi, ma a Bu…Bunny! Abbiamo fiducia in te…-

 

Furono le ultime parole che Artemis riuscì a mormorare, prendendo la mano di Luna, per poi voltarsi a guardarla con amore e sorriderle, seppur a fatica, esalando l’ultimo respiro.

Luna strinse la mano dell’amato compagno con tutte le poche forze che le erano rimaste e chiuse gli occhi, sussurrando:

 

-Marzio… Riporta Bunny con noi…Solo tu… puoi salvarla… Sei l’un…ico che ha la possi…bilità di farlo…-

 

Come Artemis, anche Luna, stringendo la mano del suo uomo, e rigando il suo viso di lacrime, morì riponendo in Endymion tutta la sua fiducia, ma lasciando nel cuore del ragazzo e di tutti una profonda tristezza.

 

-NOOOOOOOOOOOOOOOOOO! ARTEMIS! LUNA!!!-

 

Sailor Venus iniziò ad urlare e a piangere, come tutti, ma i loro pianti furono duramente coperti dalle risate e dalle provocazioni di Icarus:

 

-AH AH AH AH AH! Ben fatto mia cara! Presto! Adesso passiamo agli altri! Prima eliminiamo tutti gli ostacoli, prima adempieremo al nostro scopo di dominare l’Universo!-

 

-Si…-

 

Dark Serenity allargò nuovamente le braccia, formando nuove sfere d’energia nelle mani, caricandole sempre più.

Le sfere aumentavano sempre più la propria potenza e a breve sarebbero state pronte per essere lanciate.

Nuovamente, ognuno cercò di farle ricordare disperatamente la sua vera identità, la sua vera missione, ma invano:

 

-Bunny ascoltaci! Cerca di ricordare! Non mi riconosci? Sono Amy, Sailor Mercury! Ricordi tutti i pomeriggi che abbiamo trascorso insieme a studiare? Tutte quelle regole d’aritmetica ed algebra che non riuscivi ad imparare? Ricordi la nostra primissima missione insieme, quando ho scoperto di essere una Guerriera, e di come tu mi hai voluto bene, mentre gli altri mi escludevano a scuola? Amica mia ti prego cerca di ricordare!-

 

Dark Serenity rimase impassibile.

A turno le ragazze continuarono:

 

-Bunny! Ricordi i tuoi continui ritardi al Tempio, quando c’erano le nostre riunioni, e di come adoravi bearti del fresco e dell’ombra dei mie alberi? E dei nostri continui battibecchi? Ricordi che stavamo sempre a litigare, ma poi facevamo sempre e subito la pace?-

 

-FATE SILENZIO!-

 

-NO! Bunny ti ricordi di come andavi e vai ancora matta della mia cucina e dei miei dolci? Di quelle volte che venivate tutte a casa mia e cucinavamo sempre insieme? Ti ricordi di quella  volta in cui nella mia cucina, vi narrai della storia della fatina delle tre, che mi raccontava mia madre? E tutte quelle volte che mi hai chiesto aiuto e consigli per cucinare per Marzio?-

 

Lo sguardo della Principessa Lunare non mutò.

I suoi occhi erano sempre vuoti e freddi, non una sola emozione vi traspirava.

 

-Menzogne! Non voglio sentire altro! Siete tutti dei bugiardi!-

 

-NO! No Bunny noi ti vogliamo bene! E’ la verità, siamo sinceri devi crederci! Mi riconosci? Sono Marta, sono colei che tra le tue migliori amiche ti somiglia molto non solo caratterialmente ma anche fisicamente! Non ricordi quante volte ci hanno scambiato per sorelle?-

 

-ADESSO BASTA!!!!!!!!!!-

 

Nelle mani di Dark Serenity, le sfere si moltiplicarono, acquistando via via più energia.

 

-ADESSO MORIRETE TUTTI!!!!!!!-

 

Le sfere furono lanciate e tutte centrarono in pieno il proprio obbiettivo, tranne che per Endymion e Chronos.

Ad uno ad uno, le Guerriere e i Cavalieri caddero esamini, senza che nessuno di loro potesse far nulla per deviare l’attacco o bloccarlo, persa ormai speranza.

 

-Brava! Bravissima Dark Serenity! Adesso non mancano che il Principe Terrestre e quell’insulso vecchiaccio!-

 

-Principessa fermatevi!-

 

-Bunny! Ti prego, torna in te Amore mio!!!-

 

Endymion vi si avvicinò.

Tremava, tremava maledettamente ma cercava di celare la sua paura.

Non poteva darlo a vedere ad Icarus, ma specialmente non poteva darlo a vedere a lei.

Con lei doveva dimostrarsi quello di sempre: forte, coraggioso, audace, temerario, ma allo stesso tempo dolce, sempre tranquillo e pacato, (anche se negli ultimi giorni non lo era stato poi tanto), ma soprattutto innamorato di lei sopra ogni cosa.

La voce di Icarus lo precedette:

 

-Dark Serenity, usa il tuo nuovo cristallo per sbarazzarci quei due restanti inetti!-

 

-Si mio padrone, ho già in mente come fare…-

 

Ad Endymion mancò il respiro.

Il “suo nuovo cristallo”? Questo voleva dire che anche il cristallo d’argento era stato contaminato dall’energia del male e di conseguenza, essendo di poco meno potente, anche lo Scettro.

Poteva mai essere davvero finito tutto? Non riusciva a rassegnarsi a quell’idea, come avrebbe potuto?

 

-BUNNY! Bunny ti supplico torna in te! Ricorda chi sei! Tu sei Sailor Moon, e sei la Principessa Serenity, futura Regina della Terra e della Luna! Ma sei anche Bunny, la mia Testolina Buffa! Ti scongiuro Amore mio reagisci! Cerca di ricordare e cerca di cacciare via dal tuo corpo il potere malefico di Icarus, prima che contamini anche la tua anima! Amore mio guarda dentro di te! So che il bene e la luce sono ancora dentro di te, tu ne sei la Regina, il tuo cuore non è ancora corrotto! Bunny ti prego torna quella di una volta, io rivoglio la mia Bunny!!!!!!! Rivoglio la Bunny che AMO!!!-

 

Endymion aveva urlato queste ultime suppliche, col cuore in gola e le lacrime agli occhi, ma non servirono a nulla.

Dalle mani di Dark Serenity partì un potente lampo di luce argentato, generato dal cristallo d’argento che aveva perso la sua luminosità di sempre, essendo adesso, solo una piccola sfera di vetro scura ed opaca.

Purtroppo né il cristallo d’oro, ne tanto meno Chronos poterono fare nulla.

Endymion ebbe appena il tempo di guardarla un’ultima volta con amore e comprensione, prima della fine.

La stanza fu illuminata da una luce accecante, e un urlo disperato risuonò tristemente.

Al suo diradarsi, ciò che comparve agli occhi di Dark Serenity furono solo morte e distruzione.

Chronos era sparito, esiliato in una dimensione spazio-temporale lontana anni luce ed Endymion, giaceva agonizzante sul freddo pavimento.

Teneva i meravigliosi occhi blu aperti ma vitrei, e con una mano si copriva il petto sanguinante:

prima di cadere nell’oblio, guardando Dark Serenity, riuscì solo a sussurrarle:

 

-Amore mio… Ciò che mi fa più male non è questa ferita, non è ciò che mi hai fatto, ma l’amara consapevolezza di cosa ti ha fatto Icarus, e il sapere che non potrò più vedere il tuo viso, né e baciarti o accarezzarti, tenendoti stretta a me come un tempo… Ti amerò per sempre ricordarlo, ma ti prego, ti supplico, torna in te Amore mio!…-

 

 

Salve gente

So cosa state pensando di fare:

spedizioni killer, attentati, missioni singole li linciaggio…

Beh la mia scorta è sempre all’erta, notte e giorno, capitolo dopo capitolo, così non mi uccidete… (Spero!)

Amiche mie, lo so che volete uccidermi ma credetemi, io le mie promesse le mantengo sempre, e dal prossimo capitolo i toni cambieranno.

Lo so che questo capitolo è stata una tragedia, e lo so che sono stata una vera carnefice come ormai mi definisce la mia cara amica e fedele lettrice Kaoru, ma tranquille, le sorprese inizieranno a partire dal venticinquesimo capitolo, che spero poter pubblicare presto, università permettendo.

 

Ringraziamenti:

 

Tappetta: Ciao! Mi fa piacere che anche i tuoi esami siano andati bene. Passarli bene e con materie difficili o che non ci piacciono è una grande vittoria, lo so bene e ti posso capire. Sono contenta di averti lasciata di stucco, è il compito di noi autrici no? Il fatto della tortura mi piace un pò meno… Devo avere paura? Comunque tranquilla, i colpi di scena NON sono finiti! Grazie mille!

 

ISA1983: Ciao! Anche tu a torturarmi? No ti prego pietà! Purtroppo in questo capitolo le cose non sono andate proprio come dicevi tu, e spero di non averti delusa, ma come ho già detto, le sorprese non sono finite e mi farò perdonare, anche perché non dovrebbe mancare molto all’happy end! Ciao e grazie!

 

Kaoru: Ciao Manu… Ehm si mi sono premunita e dopo questo capitolo ho dovuto rafforzare la scorta perché un primo sicario e sbucato dall’albero di fronte camera mia pronto a colpirmi… Scherzo! Hi hi hi! Grazie mille per i tuoi complimenti, sempre tanto cari e sinceri! Spero di non averti delusa e chissà, forse ti ho spiazzata anche questa volta? Ciao amica mia, grazie!

 

Romantigirl: Ciao Roxy, grazie per non linciarmi! Sono contenta che le mie descrizioni ti siano piaciute.

Eccoti accontenta con questo capitolo, che dovrebbe soddisfare le tue curiosità a proposito! Spero non ti abbia deluso e che tu non cambi idea riguardo al linciaggio! Grazie mille!

 

Luisina: Ciao Rei-chan! Allora parto dicendo che le tue recensioni sono sempre stupende, lunghe o corte che siano!

Grazie mille per i complimenti al mio stile, sapere che sto migliorando mi gratifica tanto, specialmente se detto da una grande amica nonché grande autrice come te, e per quanto riguarda la punteggiatura farò del mio meglio per migliorare, promesso!

Carina l’idea di Endymion pazzoide vero? Hi hi hi! Mentre per quanto riguarda Sailor Mars e Sailor Mercury hai ragione, noi Inners siamo grandi, come d'altronde lo sono le MIE AMICHE Ami e Rei… Hi hi hi! 

Adesso io dovrei dire una cosa a te però: IO SAREI PAZZA? Ho delle degne concorrenti mia cara, tu le conosci per caso? Conosci per caso una certa Luisina, per le amiche Lissy o Rei che l’altro giorno mi stava facendo venire un infarto con la sua storia? Io sì, la conosco ed è pazza almeno quanto me… Questa PAZZA sei tu!

Comunque, molto carina la battuta del RIS mi è troppo piaciuta, che ridere! Sei una tipa troppo mitica!

Comunque hai ragione, con me non si starà mai tranquilla, almeno non fino alla fine o meglio (così state tutte tranquille), fino all’happy end, si perché orami mancano pochi capitoli, e stavolta non mento.

Non so ancora quanti perché dipende da come li strutturerò ma alla prima punizione manca poco.

Solo una cosa Rei: Mimir è buono, non deve essere punito!

Grazie mille amica mia!

 

4haley4: Ciao carissima… Grazie mille anche a te per il mancato linciaggio… Hi hi hi!

Sono contenta che la mia storia ai tuoi occhi sia diventando sempre più avvincente e a quanto pare avevi indovinato quanto sarebbe accaduto alla nostra cara Serenity… Poverina vero?

Grazie mille anche a te per i miglioramenti al mio stile e sono felice che le mie descrizioni vi piacciano sempre più,

permettendovi di immaginare le scene raccontate nei minimi particolari.

Grazie per aver riportato le scene che ti sono piaciute di più nella tua recensione e sì, l’ho capito che ti piacevano.

Sono molto contenta specialmente perché a giudicare da quanto mi hai scritto sono riuscita a descrivere bene l’amore di Serenity ed Endymion, la loro empatia e il loro legame… Sono riuscita pienamente nel mio intento holèè!!!

Mi spiace se ti ho deluso con questo capitolo, perché Serenity non è stata salvata da Marzio e almeno non lo è stata per ora.

Se è così perdonami ma ho i miei buoni motivi per fare la carnefice e verranno tutti giustificati e riscattati nei prossimi capitoli. Grazie mille per i tuoi auguri e per la tua incitazione, ne farò buon uso!

 

Robiz: Ciao! Si lo so sono crudele, diabolica, perfida e carnefice!!! Grazie mille per la tua recensione, spero di aver creato anche in questo capitolo tanta suspense come per i precedenti! Grazie!

 

Lagadema: Ciao, mia cara collega che come me delinea personaggi diversi da come li conosciamo tutti. Ho letto il tuo ultimo capitolo e non posso fare altro che complimentarmi con te, complimenti davvero spettacolare! Mi fa piacere sapere che l’angelo malvagio ti stia simpatico (e sensuale?! Wow che ho inventato hi hi hi!), però le Guerriere sono già tutte impegnate (almeno le Inners), ricordi? Sono felice per i tuoi esami e ti faccio un grosso in bocca al lupo per la tesi.

Riguardo al tuo dialogo di entrata nella storia è proprio simpatico, come chi l’ha proposto!

Ciao cara e grazie di cuore!

 

Maryusa: Ciao carissima! Sono contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto e spero di non averti delusa con questo.

Per Marzio hai ragione, Marzio arrabbiato è ancora più fantastico e perfetto del solito!!! Hi hi hi

Si vede che sono pazza? Hi hi hi! Grazie mille!

 

Silviasilvia: Ciao Ami. Dunque dunque dunque… Innanzi tutto grazie per aver letto e commentato in una serata entrambi i miei ultimi capitoli… Comunque, ricollegandomi alle tue recensioni, mi hai dato tre alternative tra cui scegliere… Ma lo sai che ho l’imbarazzo della scelta? In 5 secondi poi non posso farcela, il tempo è troppo poco! Quindi vorresti venire a Salerno? A casa mia? Va bene parti pure tanto io mi rifugio nel mio bunker anti-autrici/lettrici assassine e in più ricorda che ho la mia scorta! Hi hi hi! Grazie mille per i complimenti alle mie descrizioni , specialmente a quelle della “nuova” Bunny!

Mi ha fatto troppo piacere il fatto che tu abbia detto che la mia storia sembra uno dei quei racconti pubblicati dalle note case editrici! Cioè, Ami mi hai paragonata ad una professionista? Io? Me troppo commossa e felice! Comunque ho appena aumentato i membri della scorta, perché a giudicare dalla seconda recensione sei già in viaggio per Salerno… Aiutoooo! Silviasilvia è partita all’attacco!!!!! Tranquilla per il tuo cuoricino, vedrai che a breve non lo farò soffrire più promesso e anche il nostro Endymion tornerà, sai bene che a me piacciono solo gli happy end e poi sai anche che sono molto affezionata a questa storia, non potrei mettervi la parola FINE terminandola male… Promesso, quindi la mia cara Ami-Chan può  star tranquilla! Un bacio e grazie mille!

 

Grazie mille a chi ha inserito la mia storia tra i preferiti e cioè:

 

 1 - 4haley4

2 - anninachan

3 - aquizziana

4 - bell

5 - bunnyguida

6 - chichilina

7 - Enigma

8 - feferica

9 - frogvale91

10 - giufalab

11 - ilary

12 - ISA1983

13 - ISAHARA

14 - Kaninchen

15 - Kaoru

16 - Karen94

17 - kiavatella

18 - lagadema

19 - luisina

20 - mary85

21 - miyabi

22 - Nami Akimoto

23 - Ojousama

24 - Robiz

25 - romanticgirl

26 - silviasilvia

27 - stella93mer

28 - sumire01

29 - tappetta

30 - Usagi_84

31 - WaterAlch

E chi mi annovera tra gli autori preferiti:

 

1 - 4haley4

2 - aquizziana

3 - bellissima90

4 - bunnyguida

5 - chichilina

6 - giufalab

7 - ISA1983

8 - jaj984

9 - Kaninchen

10 – ladolcebabi

11 - luisina

12 - mary85

13 - Peppefp

14 - romanticgirl

15 - silviasilvia

16 - stella93mer

17 - tappetta

18 - WingsHP

 

 Grazie anche a chi legge solamente, seguendomi senza recensire.

 

Grazie a tutte amiche e spero ancora di non avervi deluse.

 

Al prossimo aggiornamento, o meglio, ai prossimi GRNDI colpi di scena!

 

Vi voglio bene tutti

 

Un bacio

 

Luciadom

 

 

 

 

 

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Capitolo 25
*** La triste realtà (Prima parte) ***


“Amore mio… Ciò che mi fa più male non è questa ferita, non è ciò che mi hai fatto, ma l’amara consapevolezza di cosa ti ha fatto Icarus, e il sapere che non potrò più vedere il tuo viso, né e baciarti o accarezzarti, tenendoti stretta a me come un tempo

Ciao a tutte! Eccomi con un nuovo capitolo partorito dalla mia mente diabolica!

Nel caso il testo non fosse impostato correttamente vi chiedo scusa, ma non so spiegarmi come ciò possa accadere e non sempre riesco a riparare… Boh!

Buona lettura amiche!

                                                               

La triste realtà (Prima parte)

 

“Amore mio… Ciò che mi fa più male non è questa ferita, non è ciò che mi hai fatto, ma l’amara consapevolezza di cosa ti ha fatto Icarus, e il sapere che non potrò più vedere il tuo viso, né baciarti o accarezzarti, tenendoti stretta a me come un tempo… Ti amerò per sempre ricordarlo, ma ti prego, ti supplico, torna in te Amore mio!…

…Ti amerò per sempre ricordalo…

 

…Per sempre…

 

…Sempre…

 

…Torna in te Amore mio!...

 

...Amore mio…

 

Quelle parole risuonavano nella mente “vuota” di Serenity come un triste eco, che non trovava altra risposta se non la risonanza di se stesso.

La ragazza continuava a fissare immobile quei corpi esamini a poca distanza da sé, senza muovere un muscolo e senza far trasparire una sola emozione dal suo viso.

 

…Ti amerò per sempre…

 

Quelle tristi parole continuavano a ritornare nella sua mente come un triste ritornello, senza sosta, con insistenza e con sempre più frequenza, e chissà quante volte ancora lo avrebbero fatto, almeno in quel preciso istante, se la voce di Icarus non l’avesse fatta destare dal momentaneo stato di trance in cui era caduta:

 

-Ottimo mia Regina!-

 

L’uomo le si avvicinò.

La ferita provocatogli dal cristallo d’oro adesso era completamente guarita, poiché in quanto dio, aveva la “fortuna” di vedere le sue ferite subito rimarginate.

Le accarezzò un braccio con una mano, mentre con l’altra le prese il viso a livello del mento, per far si che si voltasse a guardarlo.

 

-Hai fatto proprio un ottimo lavoro Principessa, ora tutti gli ostacoli che si erano parati sul mio cammino sono stati abbattuti, e proprio da te stessa! Sei finalmente mia adesso, e a breve lo sarai totalmente! Tutto sta andando come previsto, ora che nessuno può più intralciarmi, la vendetta che mio padre aspetta da tanto sarà finalmente compiuta, e l’Universo, grazie al tuo cristallo e al cristallo d’oro, di cui la creatura che porti ancora in grembo è detentrice, sarà finalmente ai miei piedi!!!-

 

L’uomo scoppiò a ridere malignamente, attirando improvvisamente e con impeto Dark Serenity a sé, e baciandola con passione.

Le sue labbra sottili premevano con foga contro quelle carnose e delicate di lei, assaporandole voracemente e con impazienza.

La presa attorno alle braccia divenne molto più forte, provocandole un inevitabile lamento di dolore, e lasciando quasi dei segni sulla pelle morbida e delicata.

Entrambe le mani di Icarus si spostarono poi sulle sue spalle, iniziando a far scivolare la stoffa del vestito lungo le braccia,

e lasciando il seno semi-scoperto.

Inizialmente Serenity non oppose resistenza alla foga di quell’uomo, quasi come se quel corpo non fosse il suo,

ma improvvisamente una lacrima calda scivolò lungo tutta la sua guancia destra, arrivando fino al mento e infrangendosi sul pavimento.

Quella sensazione non le era nuova.

Lei… Lei era già stata baciata, ed aveva baciato…

Ma non così forse, non così avidamente…

Cercò, forse inconsapevolmente, di ricordare se in un passato forse nemmeno troppo lontano era stato così.

Baciare ed essere baciata, da lui, da Icarus, con avidità e lussuria…

Non le tornò alla mente nulla:

vuoto e desolazione erano le uniche cose che percepiva e ricordava in quel momento, mentre un dolore lancinante iniziò a farsi strada dentro la sua testa.

Iniziò a tremare e a lamentarsi sempre più, cercando di staccarsi da quella presa tanto forte quanto dolorosa.

Riaprì gli occhi di scatto, e questi pian piano iniziarono a riacquisire la luce e l’azzurro vivo che li aveva sempre caratterizzati.

In un istante la sua mente fu attraversata da tante immagini e da tanti flash-back, e fu allora che nuove lacrime le rigarono il volto, e un nuovo tremore le pervase tutto il corpo.

Vide lotte, battaglie, sofferenza, ma vide anche vittorie, trionfi del bene, della giustizia…

Vide la luce, la speranza, l’amicizia, l’amore…

Amore…

Di nuovo quella parola, di nuovo quella sensazione…

Con una grande forza di volontà si staccò da Icarus, portandosi le mani alla testa, in preda a fitte atroci.

Cadde in ginocchio inerme, ancora in balia di quei ricordi e di quelle sensazioni, quando un’ultima immagine si presentò prepotente e fissa nella sua mente:

una Chiesa,

un altare.

Davanti a lei, il viso di uomo felice, emozionato ed innamorato.

Una promessa, un amore.

Lo scambio di qualcosa di piccolo, d’oro e di forma circolare, ma simbolo di qualcosa di molto più grande, di un valore ancora più inestimabile…

Una promessa di amore eterno, e un bacio…

Un bacio casto, puro, caldo, colmo d’amore e di gioia infinita…

Un bacio…

Un bacio ricevuto da quell’uomo…

Un bacio ricevuto da

 

-MARZIO!-

 

Serenity riaprì gli occhi di scatto gridando il suo nome, guardandosi intorno spaesata, e subito rabbrividì capendo dove si trovasse.

Sentiva freddo e si sentiva fredda dentro, vuota, non più capace di provare sentimenti, incapace di amare.

Piangeva e tremava, non riuscendo a capire che cosa le stesse accadendo, quando udì una voce, gelida, spettrale, una voce che aveva tristemente memorizzato ormai, e che tanto odiava, provenire dalle sue spalle:

 

-Bene Principessa, e così hai riacquistato la memoria? Beh… Non credevo che il potere di Memory’s Devil potesse avere su di te solo durata provvisoria… Poco importa comunque, tanto ora sei mia, non c’è più nessuno che può difenderti dolce Serenity, sono morti tutti: le tue restanti Guardiane, i tuoi Primi Ministri, i Cavalieri Galattici, il tuo amato Endymion… Tutti morti, e l’hai hai uccisi proprio tu! AH AH AH AH AH AH AH!-

 

Si voltò a guardare quell’uomo col cuore colmo di dolore.

Non poteva credere a quello che le diceva, non voleva.

Iniziò solo ad urlare e a piangere sempre più disperatamente e scuotendo la testa in segno di negazione, portandosi le mani prima sul viso e poi tra i capelli:

 

-STAI MENTENDO! NO! NO! NON E’ POSSIBILE!!! NOOO!!!-

 

In un attimo ricordò tutto:

l’arrivo di Icarus nella dimensione di Chronos, il suo rapimento e il lavaggio del cervello impostole da Memory’s Devil…

In un attimo le fu tutto tristemente chiaro.

Ricordò l’espressione con cui l’avevano guardata Endymion e gli altri vedendola così cambiata, ricordò che cosa aveva fatto loro, e ricordò lo sguardo pieno d’amore e di comprensione che Endymion le aveva rivolto in fin di vita, sussurrando quelle parole:

“Amore mio… Ciò che mi fa più male non è questa ferita, non è ciò che mi hai fatto, ma l’amara consapevolezza di cosa ti ha fatto Icarus, e il sapere che non potrò più vedere il tuo viso, né baciarti o accarezzarti, tenendoti stretta a me come un tempo… Ti amerò per sempre ricordarlo, ma ti prego, ti supplico, torna in te Amore mio!…

-NOOOOOOO!- CHE COSA HO FATTO! CHE COSA HO FATTO!!!!

 

Continuava a piangere e ad urlare, con le mani alla testa che continuava a scuotere violentemente.

Icarus le si avvicinò compiaciuto, per poi inchinarsi accanto a lei e prenderle di nuovo il viso tra le mani, ma stavolta con molta più forza, per fare in modo che lei non potesse opporsi:

 

-Che cosa hai fatto? Guardati intorno Serenity, è stata tutta opera tua!-

 

Si scostò per permettere a Serenity di vedere, allungando un braccio in direzione di Endymion e degli altri, riversi senza vita sul freddo pavimento qualche metro più in là.

Serenity non riusciva a credere a cosa vedeva, la sua mente si rifiutava di elaborare ciò che gli occhi avevano visto e il cuore già tristemente compreso.

La consapevolezza di averli uccisi era come un cancro maligno che piano piano mordeva e lacerava la sua anima, la sua coscienza.

Un cancro che di lì a breve l’avrebbe fatta impazzire.

Lei aveva ucciso, ucciso tutte le persone a lei più care, compreso l’amore più grande.

Lei era la responsabile carnefice della fine di tutte le loro vite…

Lei che li amava così tanto

Lei che per loro avrebbe dato anche la propria vita…

Si alzò di scatto correndo in loro direzione.

Durante il tragitto fu più volte sul punto di cadere, inciampando nel lungo abito nero, e più volte riuscì a stento a riprendere l’equilibrio, continuando a correre verso le persone che più amava, e che adesso appartenevano all’oblio.

Arrivata al punto in cui giaceva il corpo di Endymion, cadde in ginocchio inerme, ridando sfogo alle lacrime.

 

-Ma… Marzio… Marzio rispondimi!!! Ti prego apri gli occhi Amore mio, apri gli occhi!!!-

 

Gli prese la testa con una mano per sostenerla, mentre con l’altra gli accarezzò il viso.

Iniziò a scuoterlo, implorando più e più volte il suo nome, ma senza ottenere risposta:

 

-Marzio! Marzio! Ti prego svegliati! Non abbandonarmi, non… Non lasciarmi da sola!!! Senza di te non posso vivere!!!-

 

Si gettò a piangere sul suo petto, stringendo quel corpo orami senz’ anima con tutta la forza di cui disponeva, dando libero sfogo al dolore più atroce:

 

-NO! Marzio!!!... Perdonami… Ti prego Amore mio perdonami! PERDONAMI!!!-

 

Continuava a piangere e ad urlare, incredula di fronte a quanto lei stessa aveva fatto, sconfitta da quella triste realtà.

Alzò lievemente il capo dal petto di Endymion per guardarlo in viso, continuando a stringersi a lui, e socchiudendo gli occhi,

gli baciò lentamente la fronte, le guance, le labbra…

Le labbra…

Erano ancora calde, ciò voleva dire che tutto doveva essere accaduto da poco tempo.

Spostò lievemente lo sguardo in direzione degli altri corpi attorno a lei, continuando a piangere e a tremare.

I suoi occhi gonfi e rossi, sfiorarono il corpo di ognuno come una lieve carezza.

 

-Amici miei… Vi prego… Perdonatemi!-

 

Intanto Icarus la guardava divertito.

Era soddisfatto adesso:

aveva finalmente ottenuto ciò che voleva, lei era ormai sola, la teneva in pugno, e vedendola in quello stato dubitava del fatto che avrebbe potuto resistergli o addirittura combattere contro di lui.

 

-Ora smettila di piangere Serenity! Tu ed io segneremo l’inizio di una nuova era! Tu, volente o nolente diventerai la nuova Regina del male, e il tuo mondo e l’Universo saranno invasi dalle tenebre! AH AH AH AH AH!-

 

Nonostante le provocazioni e le risa dell’uomo fossero dirette a lei, Serenity non si voltò neanche.

Continuava a baciare e ad accarezzare il viso pallido di Endymion, quasi come se lui potesse ancora risponderle.

Due ultime lacrime le rigarono il volto, andando poi ad infrangersi sul viso di Endymion, su una guancia una e sulle labbra l’altra.

Gli fece un’ultima carezza, gli diede un ultimo bacio, e poi staccandosi appena da lui, gli sussurrò un’ultima ma solenne promessa:

 

-E’ tempo di agire… Non vi deluderò di nuovo Amore mio… Te lo giuro…! Lo sconfiggerò e gliela farò pagare… Per tutto…-

 

-Che cosa farfugli Principessa? Non vedi che è morto? Non può sentirti!!!-

 

A quelle parole Serenity si staccò da Endymion alzandosi a capo chino, e stringendo i pugni.

Si voltò lentamente, per poi alzare il capo di scatto e con decisione in direzione di Icarus.

Non piangeva più adesso:

i suoi meravigliosi occhi azzurri, ora gonfi e rossi a causa del pianto, non versavano più lacrime, quasi come se le avesse esaurite.

 

-ME LA PAGHERAI… ME LA PAGHERAI MOLTO CARA, NON TI PERDONERO’!-

 

-Come? E cosa ti fa pensare che io mi faccia battere da te? Ascoltami bene: hai ancora la possibilità di scegliere, o ti schieri con me, o anche tu andrai incontro alla morte, uccidendo anche tua figlia! Avanti Serenity, ti offro un’ultima possibilità! Unisciti a me di tua spontanea volontà e avrai salva la vita, oppure potresti sempre vivere ma… Visto che non vuoi collaborare, vuoi che ricorra di nuovo al lavaggio del cervello per farti totalmente mia?-

 

-Io non sarò mai tua! Tu non mi avrai mai! MAI!!!-

 

Questa volta Serenity aveva urlato.

Aveva i denti stretti, i pugni serrati e la fronte imperlata di sudore.

 

-Lo vedremo Principessina, lo vedre…-

 

Icarus non completò la frase:

di fronte a lui, Serenity lanciò un urlo disperato sprigionando dal suo corpo una luce accecante.

Il giovane dio fu subito costretto a coprirsi gli occhi con un braccio per non rimanerne accecato, rimanendo notevolmente sorpreso per ciò che stava accadendo.

Davanti a lui adesso c’era una Serenity totalmente diversa da quella che lui stesso aveva contribuito a creare:

ora c’era la vera Serenity, attorniata da un’aura di luce potente e pura.

Il suo lungo abito bianco e candido, era tornato a scivolare lungo tutto il suo corpo, mettendo lievemente in evidenza il ventre arrotondato.

I lunghi capelli dorati erano di nuovo legati nei suoi codini, e i suoi occhi brillavano di una luce nuova:

odio e determinazione, rabbia e vendetta, erano ora le uniche emozioni che vi traspiravano.

Lo spicchio di Luna brillò sulla sua fronte intensamente, mentre due immense ali bianche e piumate le comparvero sulla schiena e all’anulare della mano sinistra tornarono a luccicare la fede e l’anello di fidanzamento, spariti dopo la trasformazione in Dark Serenity.

Adesso era di nuovo lei, e sembrava un angelo…

Per una attimo Icarus rimase senza parole e completamente spiazzato, ma subito dopo sorrise di scherno, continuando a provocarla:

 

-Che cosa credi di fare adesso ragazzina? Hai forse dimenticato cosa ti ho fatto l’ultima volta che hai osato sfidarmi?-

 

Serenity non si lasciò intimorire…

 

-Certo che no! E infatti te la farò pagare anche per quello! Pagherai per aver ucciso le mie Guerriere e per avermi fatto commettere azioni tanto crudeli contro chi amavo! Pagherai per aver quasi ucciso la mia bambina! Pagherai per tutto quello che hai fatto! Preparati Icarus, Serenity è tornata!!!-

 

In tutta risposta Icarus allargò le braccia continuando a sorridere beffardamente, e alzando il tono della voce:

 

-Tornata? E credi di riuscire a rimediare a quando accaduto fin’ora? Povera illusa! Sei soltanto una povera illusa Serenity! Non ti rendi conto di cosa rischi se ti metti contro me e mio padre? Ragiona Serenity! Ormai non hai più niente da guadagnare, ma solo da perdere!-

 

Serenity fece qualche passo in avanti avvicinandosi senza timore, senza mai smettere di sostenere il suo sguardo, stavolta più decisa che mai:

 

-E invece ti sbagli!-

 

-Ah si? Ne sei davvero sicura? Guardati alle spalle Serenity! Hai ucciso tutti i tuoi cari, sei rimasta sola, SOLA!!!-

 

Icarus enfatizzò maggiormente l’ultima parola, alzando notevolmente il tono della voce e provocando a Serenity un brivido di terrore e rabbia che le percorse la schiena in tutta la sua lunghezza.

Serenity strinse ancor di più i pugni, fino al punto di farne sbiancare le nocche, e fino al punto di far penetrare le unghie nella carne lasciandovi dei segni rossi, decisa a non farsi né condizionare, e né tantomeno battere:

 

-Ti sbagli ti dico! Io non sono sola! Loro sono sempre con me! Lo sono sempre stati e lo saranno sempre, anche adesso che appartengono all’oblio, loro… Loro sono qui!-

 

Si portò una mano al livello del cuore, battendola più volte sul petto, poi si portò entrambi le mani al ventre, continuando:

 

-E poi c’è ancora lei qui con me, ed è per lei, è per mia figlia che ti combatterò e ti vincerò! Annienterò te e tuo padre Icarus, stanne certo! Finché avrò vita io non vi permetterò mai di dominare sull’Universo, con me la Terra e l’Universo saranno al sicuro, sempre!!!-

 

Stavolta Icarus scoppiò a ridere:

 

-AH AH AH AH AH! E va bene Serenity, l’hai voluta tu! Vuoi davvero lottare contro di me? Bene, sarai accontentata, ma ti avverto: hai appena firmato la tua condanna a morte!-

 

Serenity continuava a sostenere il suo sguardo con decisione: il dolore le aveva dato maggior forza di quanto già non ne avesse.

 

-E chi ti dice che non sia stato tu a firmare la tua invece?-

 

-Serenity andiamo… Io sono figlio di un dio, ho essenza divina, l’hai forse dimenticato?-

 

-Anch’io Icarus! Discendo dalla somma Artemide, dea della Luna, mia protettrice e custode! L’hai dimenticato anche tu?-

 

Icarus scrollò le spalle, continuando in aria di sfida:

 

-Bene, allora vorrà dire che il nostro potrebbe essere un combattimento alla pari, non vedo l’ora di misurarmi con te Principessa!-

 

Entrambi smisero di controbattere, per chiudere gli occhi e inspirare ed espirare profondamente in segno di concentrazione.

Dal canto suo, Serenity era di consapevole di cosa andava incontro, sapeva che non sarebbe stato facile, sapeva che rischiava e che inevitabilmente anche Chibiusa ne avrebbe fatto le spese, ma sapeva anche che ormai era l’unica in grado di far tornare la pace, e di evitare altre inutili sofferenze.

Continuando a tenere gli occhi chiusi, espresse una preghiera muta, mentalmente, sperando di ricevere così tutto l’apporto di cui necessitava:

 

“Augusta dea Artemide, supreme Regine delle Luna, dolce madre mia, vi prego, datemi la forza di cui ho bisogno per sconfiggere il mio nemico e far tornare la pace, per proteggere la mia bambina e… E per ridare la vita a chi l’ha persa per colpa mia…

 

Tenendo sempre gli occhi chiusi, rivide in un attimo i momenti più indimenticabili trascorsi con Marzio e con i suoi amici.

Rivide le gioie e i dolori che avevano condiviso tutti insieme dall’inizio della loro avventura come protettori della Pace…

 

 (NdA: Ho allegato qui una sorpresina per voi, è un mio video e spero che vi piaccia! Link: http://www.youtube.com/watch?v=j4pSgGNO_FU )

 

Mentre una nuova lacrima le stava rigando il volto, riaprì gli occhi decisa, notando che Icarus aveva fatto lo stesso e che adesso la stavo osservando con scherno.

 

-Bene Icarus, sono pronta! Mihi Sceptrum crystallinum!!!-

 

Tra le sue mani, comparve subito in risposta all’ordine della sua padrona, il leggendario Scettro di cristallo.

Il suo potere, prima sopito a causa di Memory’s Devil, era tornato ora all’antico splendore, rafforzandosi anzi, a causa del rancore nutrito dalla sua padrona.

Serenity portò in avanti lo Scettro, puntandolo contro Icarus, mentre questi non mostrò apparentemente nessun segno di attacco o per lo meno di difesa, standosene invece fermo e sicuro di sé, sorridendo in segno di sfida.

 

-Robur Sceptrum…-

 

Serenity invocò l’antica formula che avrebbe azionato il potere del suo Scettro, ma fu improvvisamente interrotta:

 

-NO! Aspetta Principessa non farlo! Per lui forse c’è ancora una speranza di redimersi! Ti prego,non farlo!!!-

 

-Eh? Che cosa?-

 

Serenity si voltò di scatto verso il provenire di quella voce così dolce e soave, e lo stesso fece Icarus.

A poca distanza da loro, comparve una donna bellissima ed eterea, avvolta da un’aura purissima.

Sorrideva con sguardo pacato e sereno, e teneva le mani congiunte in segno di preghiera.

Portava lunghissimi capelli azzurri legati in una treccia e decorati qua e la da piccoli cristalli, e i suoi occhi, dello stesso colore, brillavano di una luce spettacolare, trasmettendo al contempo pace e tranquillità.

Il corpo perfetto e sinuoso, dalla pelle diafana che sembrava quasi riflettere la luce, era fasciato da un candido abito velato e bianco, e decorato a livello del seno e ai bordi,dagli stessi cristalli che le adornavano i capelli.

 

-E tu chi sei?! Come osi interrompermi?-

 

Icarus si preparò a lanciare un suo attacco contro la donna, infastidito per l’interruzione.

Caricò una potente sfera di energia e di cristalli di ghiaccio e la scagliò con violenza contro la nuova venuta, che rimase tranquilla e immobile senza scansarsi.

 

-Ehi! Chiunque tu sia scappa o quella sfera ti ucciderà! Presto!!!-

 

Serenity urlò disperata, vedendo la sfera avvicinarsi sempre più alla donna e sapendo di non poterla fermare.

Era troppo lontana, e comunque pur volendo doveva stare attenta a non consumare troppe energie in vista della battaglia finale…

Chiuse gli occhi, coprendoseli con una mano per non assistere ad un’ altra morte e ad altra sofferenza, ma le urla sorprese di Icarus le fecero capire che la sfera non aveva raggiunto il suo scopo:

 

-COOOSA??? Ma… MA COM’E’ POSSIBILE?-

 

Serenity riaprì gli occhi, e vide quella donna misteriosa tendere una mano in avanti controllando la sfera lanciatole conto.

La donna racchiuse la sfera dentro il palmo della sua mano e la fece poi sparire in una fioca luce, senza avvertire alcun tipo di fastidio, come se per lei controllare quel potere fosse la cosa più naturale che potesse fare.

Icarus era sempre più furioso e spazientito, non poteva credere a ciò che aveva visto.

 

-Ma chi sei? E come hai fatto ad eludere il mio attacco?-

 

La donna gli sorrise, per poi dire:

 

-Il ghiaccio è il mio elemento, e la sfera che mi hai lanciato era a base di ghiaccio ed energia…-

 

-Il tuo elemento?-

 

-Si. Io sono una ninfa del ghiaccio, e sono in missione dai Campi Elisi per mettere fine al terrore che tu e tuo padre Tempus state seminando. Il mio compito adesso, è quello di aiutare la Principessa Serenity a far conoscere a te stesso la bontà del tuo cuore, e a mostrarti la verità che per troppo tempo ti è stata tenuta nascosta… Icarus!-

 

-Co… Come fai a sapere il mio nome, e come mai conosci mio padre? E poi di che verità stai parlando? Si può sapere chi sei? PARLA!!!-

 

Come per Icarus anche Serenity la guardava senza capire, ma poi una strana sensazione si fece largo nel suo cuore, e prese istintivamente ad abbracciarsi il ventre.

Il suo istinto materno le stava suggerendo qualcosa…

Si voltò verso la donna di scatto e con fare sorpreso.

Si portò una mano dal ventre alla bocca d’istinto, e la sua voce, seppur tremula a causa dello stupore, le permise tuttavia di parlare, per esprimere quanto appena intuito.

 

-Ma allora tu… Tu sei…-

 

La donna si voltò leggermente verso di lei, sorridendole e inchinando il capo in segno di devozione, per poi risponderle:

 

-Si Principessa Serenity, e futura Regina dell’Eternità…. Il tuo cuore e il tuo istinto di madre hanno visto giusto… Io sono Anja, sono la madre di Icarus!!!-

 

 

 

Tadadada!

Ed eccoci giunti alla fine della prima parte di questo capitolo…

Che ve ne pare di questa nuova entrata?

E del link inserito più su, durante i ricordi di Serenity?

Spero vi sia piaciuto, così come spero di non avervi deluse con questo nuovo aggiornamento.

Questo comunque lo lascio decidere a voi!

 

Un ringraziamento particolare va a Silviasilvia, alias Ami, per alcuni consigli che mi ha dato e per avermi incoraggiata a pubblicare, in base anche al video visto in anteprima, nonostante la mia solita insicurezza e la mia solita paura di deludere.

 

 

Ringraziamenti individuali:

 

Romanticgirl: Ciao Roxy! Grazie mille per non aver cambiato idea riguardo al linciaggio… Hi hi hi!

Lo so che forse ho tracciato una Serenity un pò”troppo Dark” ma tanto ormai conosci la mia mente folle no?

Alla fine, come hai visto alla conclusione di questo capitolo, è entrata in scena Anja, la madre di Icarus…

Hi hi hi! Che ruolo avrà? E chi lo sa! Grazie mille per seguirmi sempre e per farmi sempre bei complimenti!

 

Maryusa: Ciao cara! E lo so, Bunny è stata davvero molto cattiva o meglio lo sono stata io attraverso di lei.

Sono stata molto perfida lo so, ma come avevo promesso da questo capitolo in poi le cose sarebbero iniziate a cambiare. Ho in mente qualcosa di grandioso (almeno credo) per rimediare e spero di  on deludervi! Grazie mille cara!

 

Kaoru: Ciao Manu! Io non mi sono mai offesa per il fatto che tu mi chiami carnefice, anzi… Mi rendo perfettamente conto di cosa ho combinato cosa credi?! Hi hi hi! Tranquilla, vedrai che piano piano sistemerò tutto, scorte o meno! Mi fa piacere che nonostante la carneficina il capitolo ti sia piaciuto, vedrai cosa in mente! Grazie mille cara a presto!

 

Luisina: Ciao Rei-chan! Grazie mille per i tuoi complimenti, creare suspense riguardo a Dark Serenity e a ciò che ha fatto era proprio il mio obiettivo e sono davvero felice di sapere d’esserci riuscita! Grazie mille! Comunque… Che dire del nuovo nomignolo che mi hai trovato? “Shakespearina”… Beh d'altronde cin quella tragedia che ho fatto era il minimo, e sì, non posso che darti ragione!La fine di Icarus ti sorprenderà. Non sarà lui il primo a soccombere ma sta tranquilla che muore questo è assodato e promesso… La cosa che ti e che vi sorprendere è COME morirà…

Hi hi hi vedrai!Che altro dire? Rei mia tu mi fai sempre tanti bei complimenti! Grazie mille amica mia!

 

Robiz: Ciao! E lo so ho fatto un genocidio ma tranquilla che il lieto fine ci sarà e i cattivoni la pagheranno… Sapessi come… Grazie mille, come sempre anche tu mi fai immancabilmente complimenti bellissimi!

 

Silviasilvia: Ami Ami Ami… Allora innanzi tutto grazie mille per i tuoi consigli, e per il tuo incoraggiamento. Sai bene che forse non avrei pubblicato per via della mia insicurezza riguardo a determinati punti del testo, e quindi è grazie a te se mi sono decisa.Per un’altra cosa non so se posso ringraziarti… E così mi vorresti uccidere eh? Ah no aspetta hai ritrattato, motivo, la nostra storia? Quindi io in teoria avrei salva la vita solo perché dobbiamo finire “IMPREVEDIBILE DESTINO”? Ma bene! E’ tutto qui il bene che mi vuoi? Piangooo… Lacrimeeeee! Hi hi hi… Vabbè a parte gli scherzi, grazie mille. Come sempre sei troppo buona e dolce nel recensire i miei lavori… Io che scrivo un capitolo persino pari a quello di un professionista??? Wow Ami! Me commossa!Grazie mille per tutto, per la recensione, per il commento al video e per i tuoi consigli!!!

 

Tappetta: Ciao! Lo so, lo so… Sono stata una vera carnefice e Serenity purtroppo ha proprio fatto quel che ha fatto… E’ vero, sono tutti morti ma vedrai, non per molto… Grazie mille per i tuoi complimenti e per i tuoi propositi di prendere a calci Icarus!

 

Lagadema: Ciao! I nostri eroi resusciteranno, ma non ancora… Tranquilla, vedrai che presto tutti i misteri si sveleranno, e chissà, forse proprio con delle genialate! Troppo buona a scrivermi queste cose grazie mille!

 

 ISA1983: Ciao Isa! Lo so sono indefinibile per quello che ho scritto e so che state pensando un po’ tutte di linciarmi ma vi prego resistete!!! Grazie per risparmiami la vita, (hi hi hi), vi ripagherò con un bel lieto fine, quando sarà il momento! Grazie mille cara!

 

Stella93mer: Ciao Stella… Wow che effetto che ti ho fatto! Ti sei ripresa? Ok! Grazie per i complimenti al capitolo precedente, vedrai che risolverò tutto! Grazie mille!

 

4haley4: Ciao cara! Grazie, sono felice di non averti delusa, nonostante sia stata “cattivella”, come tu stessa hai detto. Grazie mille per le tue recensioni sempre più simpatiche e minuziose, e per commentare persino ogni singola scena: dalla trasformazione di Serenity in Dark, alla comparsa di fronte ad Endymion e gli altri, dal comportamento di Seiya (sai, anche a me non sta simpatico il ragazzo), alla disperazione di Marzio ecc.

Ma come posso poi no ringraziarti per ciò che dici riguardo la mia storia?

Wow! La mia fic come probabile seguito di Sailor Moon? Vabbè diciamo che rimarrà solo un sogno ok?

Però è un sogno bellissimo quindi grazie mille, grazie mille per tutto!

 

ellephedre: Ciao. Grazie mille per avermi lasciato un tuo parere, anche se non hai letto tutta la mia storia.

Grazie per i pareri positivi riguardo al mio modo di scrivere: alla cura, allo scorrere del capitolo e delle descrizioni, dei fatti, del racconto e del lessico. Grazie anche per le tue critiche e per le tue opinioni a riguardo. Mi ha fatto piacere leggerle e già da adesso e in eventuali prossime storie, cercherò di migliorare tenendone conto, sperando di non deludere. Grazie mille e spero tu possa, nel caso ti faccia piacere, continuare a seguirmi.

Grazie mille

 

Grazie mille anche a Giufalab, che mi ha fatto sapere in privato che mi segue sempre e che la mia storia le piace molto.

 

Grazie a chi legge anche senza recensire, a chi ha inserito la mia storia nei preferiti, e me tra i propri autori preferiti.

 

Spero di poter pubblicare presto la seconda parte di questo capitolo amiche!

 

Grazie mille a tutte!

 

Baci baci baci e a presto

 

Luciadom J

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Capitolo 26
*** La triste realtà (Seconda parte) ***


La triste realtà (Seconda parte)

Care lettrici.

Questo capitolo era pronto già da qualche giorno, e avevo intenzione di pubblicarlo all’inizio della settimana per farvi anche gli auguri di Buona Pasqua, in vista di un prossimo aggiornamento dopo le feste, ma poi ho cambiato idea.

La pubblicazione posticipata è stata una mia scelta personale, perché non mi sembrava giusto dopo quanto accaduto in Abruzzo, come sapete tutte.

Io personalmente ho preferito anche il “silenzio artistico” in segno di lutto, un piccolo sacrificio a quello che per me è uno svago e una passione, un modo come un altro, a parte le preghiere, gli sms inviati e le riflessioni conseguite, per star vicino a chi soffre, almeno col mio cuore.

Quanto accaduto ha segnato profondamente me come credo anche voi, soprattutto perché io appartengo a quelle regioni

(nel mio caso la Campania), che hanno avvertito la scossa ma che non hanno riportato danni…

So che capirete, e so che anche voi siete rimaste segnate da questa tragedia imprevedibile contro cui non abbiamo potuto far nulla, ma contro la quale possiamo solo sperare e pregare…

Scusate se vi ho rattristato o se vi sono sembrata fuori luogo, ma ho sentito il bisogno di scrivere queste righe, anche perché ci sono persone a me care residenti o studenti nei luoghi colpiti e dintorni, e la paura per loro fa star male.

 

Vi lascio alla lettura della seconda parte di “La triste realtà”, sperando possa piacervi.

 

Buona lettura amiche

 

 

 

La triste realtà (Seconda parte)

 

-Si Principessa Serenity, e futura Regina dell’Eternità…. Il tuo cuore e il tuo istinto di madre hanno visto giusto… Io sono Anja, sono la madre di Icarus!-

A quelle parole, a Serenity per poco non scivolò lo Scettro di mano, rischiando di farlo cadere per terra.

La ragazza riuscì a riafferrarlo appena in tempo prima che cadesse, riprendendolo a stringere tra le mani e portandoselo al petto, e ora guardava quella donna immobile, attonita.

La sorpresa per quanto appreso, sembrò averle tolto l’uso della parola in quel momento, e anche la sua mente era come bloccata, perché di nuovo non riusciva a credere a ciò che vedeva e a ciò che sentiva:

 

“Si Principessa Serenity, e futura Regina dell’Eternità… Il tuo cuore e il tuo istinto di madre hanno visto giusto… Io sono Anja, sono la madre di Icarus!”

 

“Sono la madre di Icarus…”

 

“Futura regina dell’Eternità…“

 

Le parole di quella donna risuonavano nella sua testa confuse e prepotenti, e per quanto cercasse di elaborarne il significato e tentasse d’immaginare ciò che quella donna avrebbe fatto, continuava a starsene ferma lì, a fissarla.

Aprì la bocca per parlare, ma la voce le uscì tremula, insicura, mista a confusione e a sorpresa, ridotta ad un semplice mormorio.

 

-A… Anja?-

 

La donna le sorrise, e quel sorriso sembrò ridarle un pò di tranquillità e di serenità, anche se il cuore di Serenity, per quanto accaduto, sembrava essersi spezzato senza rimedio.

La Principessa della Luna continuava a guardare quella donna sempre più stupita e confusa, e poi paino piano ricordò…

Ricordò quanto Chronos aveva raccontato tutti loro nella sua dimensione, solo pochi giorni prima:

ricordò della storia della competizione per la guida del Tempo, la morte di Anja di parto, il dolore e la rabbia di Tempus,

il suo giuramento di vendetta…

Ricordò anche che Icarus non conosceva la verità, almeno così aveva detto Chronos, asserendo che la versione dei fatti raccontatagli da suo padre Tempus, doveva essere stata molto diversa da quella reale.

Istintivamente prese a camminare verso la donna, continuando a fissarla come incantata, e continuando a stringere forte lo Scettro Lunare tra le mani.

Quando furono vicine, Anja si inginocchiò ai suoi piedi in segno di riverenza, a capo chino.

 

-Ti porto i miei omaggi Principessa…-

 

Di fronte a quell’inchino, dopo un nuovo ma breve momento di titubanza, Serenity si inchinò a sua volta poggiandole una mano sulla spalla, e alzandole il viso in sua direzione con l’altra, poggiando momentaneamente lo Scettro sulle sue ginocchia.

 

-Ti prego, alzati…-

 

Le sorrise tristemente, mentre aiutandola a rialzarsi, quando la voce di Icarus, shockata ed irritata, richiamò l’attenzione di entrambe:

 

-Mi… Mia madre? Ma com’è possibile? No, non può essere!!!-

 

La donna gli sorrise tristemente, voltando leggermente il capo in sua direzione.

Avrebbe voluto abbracciarlo, accarezzarlo, baciarlo, ma era consapevole del fatto che almeno adesso non poteva comportarsi così con lui, non come una madre fa con suo figlio.

Nonostante durante il suo viaggio intradimensionale, avesse giurato a se stessa di non cedere ai sentimenti una volta arrivata lì, nonostante avesse promesso a se stessa di adempiere alla sua missione, adesso il cuore stava prevalendo sulla ragione.

 

-Si… Si sono io bambino mio…-

 

Emettendo quel triste sussurro, una lacrima le rigò il volto delicato e diafano, una lacrima candida, trasparente… Una lacrima di ghiaccio.

 

-Come sei diventato bello… Dall’alto dei Campi Elisi ti ho osservato fin da piccolo, ma non mi è stato mai permesso di avvicinarti, il Gran Consiglio Celeste me l’ha impedito… Nonostante tu stessi crescendo nel male, mi veniva sempre detto che gli eventi dovevano seguire il loro corso… Nulla poteva essere alterato…-

 

Icarus continuava a guardarla sconvolto, mentre Serenity sembrava riacquistare piano piano la lucidità:

sentite le ultime parole, ed intrapreso il loro significato, il suo cuore mancò un battito:

 

-Che… Che vuol dire? Gli eventi dovevano seguire il loro corso? Di che cosa stai parlando?-

 

Anja si voltò verso Serenity.

Ora aveva lo sguardo serio, ma le lacrime negli angoli degli occhi tradivano il dispiacere che cercava di celare:

 

-Era tutto scritto Serenity. Tutto questo doveva accadere… Anche tutto ciò fa parte del tuo destino… Mi dispiace…-

 

Stavolta Serenity non riuscì a trattenersi.

Sentì una tremenda fitta al cuore, lo Scettro le scivolò dalle mani cadendo a terra, e nuove lacrime le rigarono il volto.

Si morse con rabbia il labbro inferiore, serrò i pugni, e iniziò a tremare:

 

-Il… Il mio destino? Mi stai dicendo che tutto questo doveva accadere? MI STAI DICENDO CHE ERA DESTINO CHE IO SAREI STATA LA CAUSA DELLA MORTE DELLE PERSONE CHE AMAVO???-

 

Serenity gridò quelle parole con tutto il fiato che aveva in corpo, dando di nuovo libero sfogo al suo dolore e alla sua rabbia.

 

-Si Serenity, purtroppo sì, ma il tuo destino è anche quello di rimediare e di riportare la pace, e tu ne sei capace…

Tu sei l’unica che ha la possibilità di mettere la parola fine a questa terribile storia. Prima ti ho chiamata Futura Regina dell’Eternità… E’ quello che sarai se sconfiggerai Tempus, ma tu sola puoi farlo, sei l’unica in grado di…-

 

Anja non completò la frase.

Un adirato e quanto sorpreso Icarus, si avventò istintivamente contro di lei, afferrandole le spalle e scuotendola energicamente.

Il giovane dio non sapeva bene che cosa fare, non sapeva come comportarsi con lei…

Da un lato, odiava quella donna perché l’aveva interrotto durante un combattimento che si preannunciavadivertente”, e desiderava fargliela pagare, ma dall’altro…

Dall’altro sentiva che qualcosa lo legava a lei, qualcosa di profondo e inspiegabile…

 

-MIA MADRE E’ MORTA, MORTA!!!-

 

Anja non oppose apparentemente resistenza, né rispose a quelle urla e a quell’ aggressione.

Chiuse gli occhi ed orbitò alle spalle di Icarus, in una scia di ghiaccio e neve, guardando il giovane tristemente.

 

-Si figlio mio è così… Sono morta dandoti alla luce. Non tutte le ninfe sono immortali, ed io appartenevo proprio alle mortali. Quelle che come me, non potevano godere del dono dell’eternità, avevano  comunque il dono della longevità e della salute, ma purtroppo a causa di un evento imprevisto sono stata chiamata a fare una scelta. Durante il parto, dovevo scegliere tra la mia e la tua vita, non ci sarebbe stato concesso di vivere entrambi, anche se tu eri e sei figlio di un dio, eri comunque troppo piccolo, e quindi fragile quasi come gli esseri umani… Fui chiamata ad una scelta, e scelsi di sacrificare la mia vita in cambio della tua…-

 

Anja si fermò.

Le lacrime abbondanti e i singhiozzi di un pianto improvviso la costrinsero ad interrompersi momentaneamente.

Si voltò lentamente verso Serenity, asciugandosi le lacrime con le dita, supplicandola:

 

-Serenity… Ti prego, ho bisogno di te per mostrargli la realtà…-

 

Serenity, rimasta colpita e visibilmente commossa dal racconto della donna, prese lo Scettro da terra, e le si avvicinò silenziosamente e a passi lenti.

Aveva appena saputo che quanto accaduto era scritto, che era destino che sarebbe diventata Dark Serenity e che avrebbe ucciso le persone a lei care;

aveva saputo che il bene avrebbe anche trionfato di nuovo, se lei fosse riuscita a battere Tempus senza che gli eventi mutassero ancora.

Ora, come se tutto quanto accaduto non bastasse, era anche venuta a conoscenza del resto della realtà, della triste verità su Anja ed Icarus che Chronos non era stato capace di raccontarle nella sua interezza.

Quando le fu ormai vicina le prese le mani nelle sue, guardandola dolcemente:

 

-Dimmi… Che cosa devo fare?-

 

-Ho bisogno dell’apporto del tuo cristallo per aprire gli occhi al mio bambino… Ti prego Serenity… I miei poteri possono controllare il ghiaccio, la neve, l’acqua, e ho pochi poteri telepatici, ma non posso fare oltre… Ti supplico… Non ti nuocerà, non ti chiederò troppo, lo prometto, ti chiedo solo di fare in modo che io possa abbracciare il mio Icarus… Ti chiedo di farmi abbracciare per la prima volta il mio bambino…-

 

Serenity non rispose subito.

Adesso piangeva silenziosamente anche lei, non riuscendo più a frenare le lacrime.

Poteva comprendere il dolore di Anja, poteva percepirlo e sentirlo come suo.

Anche lei era una madre e anche lei aveva visto in passato la sua bambina dalla parte del male, ingannata con una falsa realtà.

Allora era riuscita a far tornare indietro Chibiusa, grazie al cristallo d’argento, e grazie al suo amore e a quello di Endymion…

 

Endymion…

 

Ora lui non era con lei, era sola.

Non sarebbe stato esattamente come allora, adesso sembrava tutto così difficile…

Ce l’avrebbe fatta?

Chinando il capo, si portò una mano al ventre accarezzandoselo, e fece sparire momentaneamente lo Scettro con l’altra.

Alzò lo sguardo, tornando a guardare la donna davanti a sé e sospirò:

se per vincere quella battaglia poteva evitare di annientare, e ricorrere alla remissione, almeno per Icarus, allora sì, l’avrebbe fatto, come sempre.

Era tipico di lei, portare tutti sulla via del bene ed evitare la violenza…

L’aveva fatto sempre.

 

-Si… Si Anja, ti aiuterò…-

 

-TU NON FARAI PROPRIO NIENTE SERENITY!!!-

 

La voce di Icarus fece voltare entrambe le donne in sua direzione.

Il giovane dio era rimasto solo inizialmente shockato da quanto Anja aveva raccontato, e seppur nutriva dentro di sé il desiderio di scoprire se quella donna fosse realmente sua madre, sapeva che se Serenity avesse usato il cristallo d’argento i suoi piani sarebbero potuti andare in fumo, quindi doveva assolutamente evitarlo.

Allargò le braccia formando nelle sue mani delle sfere di energia e ghiaccio, caricandole quanto più possibile, e fece per lanciarle velocissimamente contro Serenity, ma le cose non andarono proprio come aveva creduto.

 

-POTERE CRISTALLO D’ARGENTOOO!!!-

 

-Venti freddi e gelidi venite in mio soccorso, ORA!!!-

 

Inaspettatamente, l’urlo pronto e deciso di Serenity invocò il cristallo d’argento, mentre un’Anja pronta ed esperta lanciò contro le sfere una potente ventata d’aria gelida. che le disintegrò all’istante.

 

-Che… Che cosa? Di nuovo?-

 

Mentre il cristallo d’argento prese a materializzarsi nella mani di Serenity in tutta la sua lucentezza, Icarus guardava allibito, per la seconda volta, quella donna venuta da chissà dove ad intralciare con quei poteri a lui così familiari, i suoi piani.

Ancora una volta era riuscita ed eludere un suo attacco, ghiaccio contro ghiaccio…

Che fosse davvero una ninfa dei ghiacci?

Che i suoi poteri derivassero proprio da lei?

 

-Come posso aiutarti Anja?-

 

Serenity si voltò nuovamente verso la ninfa alle sue spalle, pronta ad usare il suo cristallo per dare inizio alla battaglia finale, che forse avrebbe avuto come incipit proprio la remissione del giovane dio.

 

-Cercherò di entrare in contatto telepatico con te Serenity. Non sarà facile, posso farlo solo con i comuni mortali perché i miei principali poteri, come sai, non sono telepatici. Se riuscirò a far rivivere in te i miei ricordi, il tuo cristallo potrebbe trasmetterli anche ad Icarus, non so se ci riusciremo, ma sono sicura che da sola fallirei di sicuro! Io so che tu lo hai già fatto in passato, e anche se ora la situazione è un pò diversa, io ho molta fiducia in te…-

 

Serenity le sorrise

 

-Lo farò… Sono pronta Anja…-

 

Icarus non si era ancora totalmente ripreso dallo shock.

Osservava quella donna con estremo stupore, completamente spiazzato, e sentiva qualcosa di nuovo, strano ed inspiegabile  crescergli dentro.

Amore?

Affetto?

L’attrazione del sangue?

Vide la luce del cristallo d’argento aumentare sempre più, e Anja poggiarsi una mano sul cuore e una sulla fronte di Serenity, che chiuse gli occhi in segno di concentrazione…

Accadde tutto in pochi istanti.

Una luce accecante, ma calda e dolce lo invase in pieno, senza ferirlo, senza provocargli alcun dolore.

Si trovò catapultato in una in dimensione diversa, nuova, che non aveva mai visto e che non conosceva.

Si guardò attorno, e spostando poi lo sguardo dinnanzi a sé, vide una coppia a poca distanza da lui.

Subito sgranò gli occhi quando ne riconobbe i componenti:

suo padre e quella donna, insieme!!!

Vi si avvicinò correndo, e man mano che si avvicinava poteva notare quanto entrambi apparivano più giovani di come lui li conosceva adesso.

 

-Padre! Padre! Che fa quella donna qui?-

 

Arrivatogli vicino cercò di afferrare la donna per le spalle, ma non vi riuscì:

le sue mani le passarono attraverso e nessuno dei due si voltò, questo perché non potevano vederlo.

Indietreggiò, guardando allibito l’uomo e la donna davanti sé con gli occhi sbarrati e la bocca spalancata, e poi  finalmente capì:

era andato in dietro nel tempo, e adesso attraverso il cristallo di Serenity, stava vivendo i ricordi di quella donna.

Vide i due scambiarsi occhiate amorevoli, dolci, sorridersi, baciarsi, starsene abbracciati, e vide la mano di suo padre accarezzare dolcemente il ventre arrotondato di lei…

 

“Ma come è…”

 

Una nuova luce accecante gli impedì per qualche istante di vedere, e quando riaprì gli occhi sicuro di non rimanerne accecato, vide che la scena di fronte i suoi occhi era cambiata.

Vide due uomini, due uomini a lui familiari, suo padre Tempus, e Chronos, inchinati di fronte una schiera di saggi, di fronte il Gran Consiglio Celeste.

Colui che sarebbe stato scelto per la guida del tempo, se ne stava in ginocchio e col capo chino, lo sguardo basso, il portamento umile.

Tempus, seppur inchinato, volgeva lo sguardo verso i saggi con aria fredda, feria e superba, assaporando già una vittoria che non sarebbe stata mai sua.

Icarus vide poi uno di questi anziani saggi alzare all’improvviso un braccio e puntarlo in direzione di Chronos, pronunciando queste parole:

 

“Con il potere di cui disponiamo, noi membri del Gran Consiglio Celeste, eleggiamo te, Chronos, eterno Signore e custode del Tempo. Siamo certi che sarai all’altezza del tuo compito, sempre…  Da oggi in poi, tu sarai il nuovo dio del Tempo…”

 

Chronos rimase a capo chino, in segno di devozione, rispondendo solamente:

 

“Farò il possibile per non deludervi, sarò all’’altezza di questo delicato compito, e porterò questo titolo con onore ed umiltà…”

 

“Che cooosaaaa???

 

L’uomo al suo fianco si alzò di scatto urlando in malo modo.

 

“Com’è possibile che sia lui il prescelto? Io mi sono impegnato tantissimo in questi anni per poter accedere a questa carica! Sono più giovane di lui, sono forte, potente!!! In base a che cosa avete scelto lui? Perché l’avete preferito a me?”

 

Uno dei saggi rispose semplicemente, a nome di tutti:

 

“Per la sua saggezza, per la sua umiltà, per la sua perseveranza rivolta al Bene Supremo… La tua, Tempus, non è devozione al Bene Supremo ma sete di potere, e lo dimostra anche il modo in cui ti presenti al nostro cospetto: mentre Chronos rimane inchinato e non osa alzare lo sguardo se non dopo il nostro permesso, tu ci guardi dal basso verso l’alto con superbia e sfrontatezza… Il tuo sguardo non contiene umiltà, ma solo bramosia di potere… La carica di dio del Tempo non potrà mai essere tua, per servire il Bene Supremo c’è bisogno di uomini giusti ed umili…”

 

Tempus strinse i pugni indispettito.

Quella sconfitta equivaleva per lui ad un’ umiliazione:

 

“E VA BENE!!! Se credete che mio fratello maggiore sia il più adatto a questo compito fate pure! Io lo conosco bene, so che ha dei punti deboli, e quando commetterà uno sbaglio, quando accadrà qualcosa che non sarà in grado di controllare, allora io sarò lì a godermi lo spettacolo, e sarà solo allora che vi renderete conto dell’enorme sbaglio che avete commesso, ma fino ad allora non mi vedrete più! Prenderò la mia sposa con me e partirò per l’esilio volontario, e quando entro pochi mesi mio figlio sarà nato, inizierò ad addestrarlo così come mio padre ha addestrato me fin dalla giovinezza, cosicché saremo pronti per il momento della mia vendetta e della mia gloria!

 

L’uomo sparì, sotto gli occhi di tutti i presenti e sotto gli occhi di un Icarus via via più confuso.

Una nuova luce gli fece di nuovo coprire gli occhi: ormai cominciava a farci l’abitudine…

Riaprendoli iniziò ad assistere ad una nuova scena:

vide una donna sofferente su un letto, urlante e piangente e con entrambe le mani al ventre rigonfio.

La donna era in preda a fitte atroci, e sentiva le forze venirle sempre meno, nonostante chi le stava attorno facesse di tutto per aiutarla.

Icarus strabuzzò gli occhi riconoscendo la donna, e intuendo quanto stava per accadere, rimase nuovamente shockato.

Non gli fu possibile scorgere molto, perché la donna, Anja, era circondata dalle sue ancelle, munite chi di lenzuola pulite, chi d’acqua calda, chi intenta a sorreggerla per le spalle.

 

“Resistete mia signora manca poco!”

 

“Si signora, tra poco sarete mamma di uno splendido bambino! Coraggio!”

 

“No Signora!!! Riprendetevi, non dovete lasciarvi andare, vi prego, vi prego!”

 

“Non posso… Devo resi…stere fino alla na…scita del mio bam…bino, poi sa…rò costret…ta ad andarme…ne… Donerò la mia vita a lui…

 

All’improvviso si udì un pianto, un piccolo e dolce pianto.

Un’ancella prese tra le braccia il nuovo venuto, e avvoltolo in un lenzuolo lo portò accanto al viso della neo-mamma:

la donna, molto stanca e provata, pallida e debole, accennò un lieve sorrise, mentre calde lacrime le rigarono il viso.

Gli accarezzo la testolina con una mano, sussurrando:

 

“Benvenuto picc…colino… Sono la tua mam…ma… Purtroppo no…n credo che potrò vederti cre…sce…re, ma sappi che sa…rò sempre con te…Ti vor..rò per sempre be…ne… Io…”

 

La donna non poté continuare, ma sorrise tristemente, chiudendo gli occhi ed esalando l’ultimo respiro, rimanendo con una mano sulla testolina del suo bambino.

 

“Signora! Signora! Anja vi prego svegliatevi! Nooo!!! Presto chiamate il padrone, chiamate il grande Tempus! La nostra signora è morta!”

 

Icarus non ebbe tempo per vedere altro che l’immagine mutò di nuovo repentinamente.

Vide un uomo tenere in braccio un bambino e cullarlo, riconobbe quell’uomo e riconobbe anche il piccolo:

erano Tempus e se stesso da bambino.

 

“Vendetta… Da oggi in poi preparerò la mia vendetta… Se fossi stato io il dio del Tempo adesso sarei tornato indietro per evitare che la mia Anja morisse, per dare alla luce te… Tu… Tu sarai il mio strumento di vendetta, la morte di tua madre è per me fonte di grande dolore, ma non macchierò mai il mio orgoglio andando a chiedere aiuto a mio fratello! I membri del Gran Consiglio avevano ragione… Io voglio solo potere, potere! Posso vivere benissimo anche senza più amore! L’unica fonte di bene e di amore che avevo dopo l’oltraggio di mio fratello era lei, e ora mi ha lasciato. Era una ninfa mortale,e solo un dio superiore può portarla in vita, ma io non posso chiedere aiuto a nessuno. Mi umilierei e comunque nessuno aiuterebbe uno che ha preferito l’esilio piuttosto che un gradino inferiore nella scala degli dei. Non sono più capace di amare, forse non lo sono più da anni ormai, e forse il mio animo è tetro dal giorno della mia sconfitta… Tu,crescerai sotto la mia supervisione, nell’odio, nella venerazione della forza e della potenza più assolute! Io ti addestrerò ai fini della nostra rivincita! Sei ancora in fasce, e non sarà facile ingannarti su determinate realtà. Presto o tardi la vendetta su Chronos sarà mia, e regnerò con te non solo il Tempo, ma tutto! Chronos e il Gran Consiglio pagheranno l’offesa arrecatami, la pagheranno!!! Pagheranno tutti… Icarus!”

 

Icarus non riusciva a credere ai suoi occhi e alle sue orecchie.

Quello che vedeva era purtroppo la triste realtà, ma si rifiutava ancora di credere che tutto quello cui stava accadendo fosse reale.

Una nuova ed ultima scena si presentò ai suoi occhi:

vide un bimbo biondo, avrà avuto si e no sei anni, e vide suo padre accanto a lui.

Il piccolo guardava Tempus con rispetto, quasi con soggezione, ma sembrava assumere già un portamento fiero e sicuro  nonostante la giovane età.

 

“Icarus… Ripetimi ancora una volta il motivo per cui il tuo addestramento è iniziato già da ora…

 

“Per raggiungere il massimo della potenza e adempiere la vostra vendetta!”

 

“E quale sarebbe la mia vendetta?”

 

“Vendicarvi dell’affronto subito da Chronos e il Gran Consiglio e del rifiuto di costoro a tornare in dietro nel Tempo e salvare mia madre…

 

“Bene figliolo… Ora va…”

 

“Si…”

 

Il bambino si allontanò, lasciando suo padre da solo.

Icarus vide l’uomo sorridere compiaciuto e dire tra sé e sé…

 

“Vendetta… Sì… Icarus, anche se non conosci la verità, anche se non saprai mai che Chronos non mi ha realmente negato il suo aiuto, ma che sono io a non averglielo mai chiesto, tu sarai la mia arma per vendicarmi… Non conoscerai mai la verità… Mai!”

 

Icarus fu avvolto da una nuova luce.

Quando si fu diradata, il giovane dio si accorse di essere tornato nella sua dimensione.

Si lasciò cadere in ginocchio, senza parlare, con gli occhi vitrei, privi di espressione, chinando il capo e poggiando le mani sul pavimento.

Non parlava, sembrava aver perso l’uso della parola in quel momento, mentre Anja e Serenity, finito il viaggio attraverso i ricordi della ninfa, avevano il viso rigato dalle lacrime e il cuore colmo di dolore.

Serenity non si sentiva stanca, debole, spossata.

Anja aveva mantenuto la sua promessa, non le aveva chiesto troppa energia, né troppo potere.

 

-Oh Anja… E’ questa la vostra storia?-

 

Serenity pronunciò questa parole con voce tremante, continuando a piangere e facendo sparire il cristallo d’argento nel suo petto.

Anja si limito ad annuire, guardando tristemente lei prima ed Icarus poi, prendendo a muoversi in sua direzione.

Il giovane se ne stava ancora a capo chino, ancora in ginocchio, ancora in silenzio…

Non aveva la forza di far nulla.

Anja si inginocchiò di fronte a lui, e piano piano, anche se ancora esitante, prese ad accarezzargli la testa, la schiena e a dargli piccoli baci tra i capelli.

 

-Bimbo mio… Bimbo mio finalmente posso abbracciarti…-

 

Lo sentì fremere, e alzandogli il viso con le mani vide delle lacrime:

Icarus stava piangendo.

 

-Icarus…-

 

Il giovane, con la stessa esitazione provata dalla madre poco prima, allungò le mani in sua direzione e prese a sfiorarla, poi pian piano iniziò ad accarezzarla, fino ad abbracciarla.

 

-Ma… Madre… Madre mia… Perdonatemi, perdonatemi!!!-

 

Anja ricambiò il suo abbraccio, continuando a baciarlo e ad accarezzarlo, assaporando la gioia di quei piccoli gesti materni che non aveva mai potuto compiere.

 

-E’ tutto a posto bimbo mio, è tutto a posto…-

 

-No…-

 

Icarus si staccò lievemente dall’abbraccio di sua madre, alzandosi ed aiutando Anja a fare lo stesso, per poi andare in direzione di Serenity.

 

-Perdonami…-

 

La Principessa lo guardò in silenzio, aveva ancora gli occhi pieni di lacrime:

in quel momento stava provando troppo dolore per provare dei risentimenti o dei rancori nei suoi confronti, e poi non era comunque da lei…

Icarus le si inchinò innanzi, tenendo il capo chino e continuando:

 

-Ti prego, perdonami… Non esistono scuse per ciò che ho fatto, so di non meritare la tua pietà, ma devo inchinarmi comunque al tuo cospetto. Grazie per avermi aperto gli occhi, e per avermi fatto luce sulla triste realtà che mi riguarda… Per anni ho vissuto nella menzogna, e ho fatto del male. Ho ucciso e ti ho fatto uccidere… Fai di me quello che vuoi, ma ti chiedo solo di farmi trascorrere del tempo con mia madre, anche se poco, voglio conoscere ed amare la madre che mi è stata negata… Fatto ciò, il mio destino sarà nelle tue mani…-

 

Un groppo alla gola le impedì di rispondergli.

Come era accaduto con sua madre poco prima, Serenity si limitò ad inginocchiarsi vicino a lui, e gli portò le mani sulle spalle:

 

-Avrai tutto il tempo che vuoi per stare con lei, ma prima devo chiederti un favore… Puoi aiutarmi?-

 

Icarus la guardò incredulo.

Non poteva credere a ciò che sentiva:

come poteva quella creatura parlargli così dopo quello che le aveva fatto?

 

-Ma Principessa… Come…-

 

Gli posò una mano sulle labbra per intimargli dolcemente di non continuare, mentre una nuova lacrima scivolò lungo tutta la sua guancia, e poi gli sussurrò:

 

-C’è sempre il modo per farsi perdonare… Sempre… Anche il cuore più tetro può aprirsi alla luce se lo si desidera… E tu l’hai fatto… Dimostramelo anche concretamente… Aiutami…-

 

-A… A fare che cosa?-

 

Gli sorrise tristemente, lasciando che il suo sguardo non celasse richiesta d’aiuto e dolore:

 

-Per far tornare tutto alla normalità dobbiamo sconfiggere Tempus… Dovrai lottare contro tuo padre…-

 

Per un attimo Icarus non le rispose.

Era ancora un pò confuso e shockato.

Aveva scoperto nell’arco di pochi minuti che suo padre gli aveva mentito per tutta la vita, che era cresciuto imparando ad odiare, rilegando i buoni sentimenti in un angolo remoto del suo cuore, e nell’arco di questo stesso lasso di tempo aveva conosciuto sua madre…

 

-Co… Combattere contro mio padre?-

 

Serenity annuì solamente.

Capiva che non sarebbe stato facile per lui, in fondo, anche se adesso aveva scoperto la vera faccia di Tempus, questi per Icarus era stato comunque l’unica figura genitoriale con cui era cresciuto e si era relazionato, per lui era sempre stato anche un punto di riferimento.

No, non sarebbe stato facile.

 

-Non so se ci riuscirò da sola… Tempus è diventato via via più potente in questi anni, non so come ma deve esserci riuscito, e noi dobbiamo evitare che diventi ancora più potente.-

 

Icarus annuì.

Sapeva bene come Tempus aveva accresciuto i suoi poteri in tutto quel tempo, e conosceva bene suo padre, almeno adesso sapeva di conoscere bene solo una parte di lui, quella con cui era cresciuto.

 

-Si Serenity… Io so bene come mio padre sia diventato più forte, specialmente ultimamente. Vedi… E’ sempre entrato telepaticamente in contatto con i nemici che hai sconfitto in passato. Mio padre ha ottimi poteri di questo genere ed è riuscito ad entrare in simbiosi con ogni tuo nemico un attimo prima che morisse, riuscendo ad assorbirne i poteri e assimilandoli… Questo è uno dei suoi segreti, che conosco anche io…-

 

Chinò il capo, per rialzarlo quando avvertì poi una lieve pressione sulla spalla, era Anja.

La donna gli accarezzò una guancia e gli sorrise, per poi dire:

 

-E’ la tua occasione piccolo mio… Dimostraci che il tuo cuore era solo soggiogato da Tempus, riscattati…-

 

Il giovane annuì, voltandosi poi verso Serenity:

 

-Possiamo cominciare anche subito Serenity, d’ora in poi considerami un alleato nella lotta contro Tempus… Non voglio più nemmeno chiamarlo padre, ha manovrato la mia vita, mi ha portato a fare del male quando il mio animo era fondamentalmente buono, mi ha negato l’amore di mia madre e mi ha fatto vivere nell’odio e nelle bugie… Adesso sono io che decanto vendetta!!!-

 

 

Bene ragazze, eccoci giunte anche alla seconda parte.

Con questa pubblicazione si chiude “La triste realtà”:

ho preferito dividere il capitolo in due, visto che una parte riguardava Serenity e una Icarus, così da non rendere il capitolo troppo noioso e confusionario.

So che molte di voi avrebbero voluto fare a fettine Icarus, scioglierlo nell’acido, picchiarlo, spaccargli la faccia (ecc. ecc.), ma credetemi, non è questa la punizione che ho in mente per lui, siamo solo agli inizi!!!

Vedrete!

Prometto che cercherò di aggiornare quanto prima, impegni permettendo J

 

Grazie infinite a Silviasilvia, ovvero, la mia cara amica Ami, che ha letto tutto il capitolo in anteprima aiutandomi con parti che pensavo potessero andar male o deludere…

Grazie mille Ami-Chan, ti voglio bene!

 

 

Ringraziamenti individuali:

 

 

Romantigirl: Ciao Roxy! Grazie per i tuoi complimenti, sono felice di averti sorpresa ed emozionata…

Grazie mille davvero!!!

 

Tappetta: Ciao! Prometto che cercherò di aggiornare quanto prima, nel frattempo spero che questo capitolo ti sia piaciuto e ti abbia ugualmente lasciato col fiato sospeso… Grazie mille, i tuoi commenti sono sempre bellissimi!

 

Kaoru: Ciao Manu, grazie mille per i complimenti e per le scene in particolare che mi hai segnalato, sono contenta che ti siano piaciute, grazie amica mia, mi rendi sempre felice.

 

Giufalab: Ciao cara! Che bello ritrovare un tuo commento, anche se so che mi hai sempre seguita anche senza commentare, trovare una tua recensione mi rende comunque molto felice.

Grazie per i complimenti al “ritorno alla normalità di Serenity” e al video, sono contenta ti siano piaciuti.

Per quanto riguarda Icarus, a quanto pare hai indovinato! Grazie mille cara!

 

Stella93mer: Ciao stellina! Grazie per la tua recensione, mi ha fatto piacere sapere di aver sorpreso anche te, e spero che ti sia piaciuto anche il video! Ciao

 

Robiz: Ciao cara! Grazie per i tuoi complimenti, mi rendi davvero felice! Lo so, non pensavate che Icarus si potesse recuperare, ma tranquille non è questa la fine che ho in mente per lui! Grazie anche per i complimenti al video!

 

Maryusa: Ciao Luna! Grazie mille anche a te! Mi fa piacere che la scena del bacio ad Endymion, e la scena dell’apparizione di Anja vi siano piaciute, come per Serenity che ricorda tutto.

Ammetto di essere stata un pò insicura, ma alla fine a quanto pare mi sbagliavo.

Grazie mille per tutto!!!

 

Luisina: Ciao Rei-chan! Wow! Che onore! Il mio capitolo precedente il più “bello, coinvolgente ed emozionate”?! Grazie! Me commossa e felice!

Lo so, il colpo di scena non te lo aspettavi, ma mi conosci no? Non sarei abbastanza pazza se non ne metterei almeno uno ogni due o tre capitoli! Hi hi hi

A parte gli scherzi, grazie mille Rei, sei dolce e gentile come sempre!

 

4haley4: Ciao Hilary! Grazie mille per le tue recensioni! Sono sempre ricche ed accurate e leggerle è un grande piacere per me! Grazie mille non solo per i tuoi complimenti alla mia storia e ai miei video, ma anche perché sta nascendo una bell’amicizia all’infuori di qui, e leggere le tue mail, o chattare con te, mi fa molto piacere e spero poterlo fare più spesso, impegni permettendo, e sì perché purtroppo l’università mi sta portando via molto tempo…

Comunque, come al solito, la tua idea della sesta serie non può che gratificarmi sempre più e accrescere quello che sappiamo bene, può essere solo un sogno purtroppo…

Pazienza…

Grazie per i collegamenti che hai fatto alle serie di Sailor Moon date in TV, ciò dimostra quanto tu lo conosca bene e quindi quanto tu lo ami, proprio come me, e come noi tutte!

Grazie come sempre per tutto, mi rendi sempre felice!

 

Silviasilvia: Ciao Ami! Innanzi tutto grazie per aver letto questo capitolo in anteprima e quasi interamente per intero, incoraggiandomi a pubblicare, perché come sai, c’erano alcuni punti che non mi convincevano…

Allora, prometto che comprerò un telefono nuova e una segreteria a lunga durata (hi hi hi), così potrai farmi tutte le minacce di morte che vuoi per telefono prima di partire e arrivare a casa mia…

Intanto io me ne scappo! Ok, a parte gli scherzi, grazie per tutto, per i tuoi consigli, per i tuoi complimenti, (per le tue minacce di morte non so se ringraziarti o meno… No no forse per quello no…!)

Per quanto riguarda l’apparizione di Icarus, genialate o meno, dormiente o desta, sono frutto di una mente diabolica, bacata e pazza quale la mia Ami, quindi non sorprenderti!

Per quanto riguarda Endymion… Mi spiace ma non resusciterà PER ORA, prima il trattamento ai cattivoni e poi si ritorna ai buoni… Promesso Ami-Chan!

Grazie mille per tutto amica mia!!!

 

ISA1983: Ciao carissima Isa! Grazie mille anche a te! Non mi aspettavo che la prima parte vi piacesse così tanto, spero di non avervi deluso con la seconda!

Grazie per i complimenti alle descrizioni e per il tuo contributo alla morte di Icarus!!!

Prometto che per lui non finirà così, questa della remissione è solo l’inizio!

Grazie mille Isa!

 

 

Grazie mille anche alle 34 persone che hanno inserito la mia storia tra i preferiti:

 

1 - 4haley4
2 - anninachan
3 - aquizziana
4 - bell
5 - bunnyguida
6 - chichilina
7 - Enigma
8 - feferica
9 - frogvale91
10 - giufalab
11 - ilary
12 - ISA1983
13 - ISAHARA
14 - jacopo25
15 - kamura86
16 - Kaninchen
17 - Kaoru
18 - Karen94
19 - kiavatella
20 - lagadema
21 - Layla_91
22 - luisina
23 - mary85
24 - miyabi
25 - Nami Akimoto
26 - Ojousama
27 - Robiz
28 - romanticgirl
29 - silviasilvia
30 - stella93mer
31 - sumire01
32 - tappetta
33 - Usagi_84
34 - WaterAlch

 

E alle 18 che mi hanno annoverata tra gli autori preferiti:

 

1 - 4haley4
2 - aquizziana 
3 - bellissima90 
4 - bunnyguida
5 - chichilina
6 - giufalab
7 - ISA1983
8 - jaj984
9 - Kaninchen 
10 - ladolcebabi 
11 - luisina
12 - mary85
13 - Peppefp
14 - romanticgirl 
15 - silviasilvia
16 - stella93mer
17 - tappetta
18 - WingsHP

 

Grazie mille anche a vi legge solamente.

 

Care amiche, vi lascio augurandovi una buona Pasqua, nonostante sarà più triste per tutti, ma cerchiamo di viverla con la speranza nel cuore e pregando anche per chi è stato più sfortunato di noi…

 

A presto, vi voglio bene tutte

 

Luciadom

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Capitolo 27
*** Insieme per la battaglia finale ***


Insieme per la battaglia finale

Insieme per la battaglia finale

 

 

 

Tempus se ne stava comodamente seduto sul suo trono, e teneva le gambe accavallate.

Con una mano si sorreggeva il mento, mentre con l’altra sosteneva un calice di vino rosso rispecchiandosi su quella superficie trasparente e finissima in cristallo.

Sorrise, fiero di stesso:

 

-Bene… Tutto sta andando secondo i miei piani… La Principessa Serenity è ormai in mano mia, mi appartiene e a quest’ora avrà già inconsapevolmente sterminato tutti quegli stupidi inetti, compreso il suo Endymion! E’stato tutto fin troppo facile, non c’è stato nemmeno bisogno che scendessi personalmente in campo io e mi sporcassi le mani! Ha fatto tutto quello stupido di Icarus! Povero illuso, è ancora convinto che sua madre non sia tornata in vita per colpa di Chronos… Non immagina minimamente la realtà dei fatti! Oramai la mia vendetta sta per essere compiuta, e a breve sarò il padrone assoluto dell’universo!!! Nessuno potrà fermarmi e se mi sarà d’intralcio, eliminerò anche lui, mio figlio! Finalmente sto per riscattarmi dall’affronto subito e col potere di Serenity, e il potere della creatura che porta in grembo, sarò imbattibile!-

 

Bevve avidamente tutto il vino rimanente nel calice, ne restarono solo poche gocce, e gettandolo poi con forza in un caminetto in pietra lavica poco distante.

Si udì il rumore provocato dai frammenti scagliati contro la pietra e contro la legna, e i residui alcolici rimasti schizzarono ovunque ravvivando il fuoco.

Tempus sorrise alla quella scena con compiacimento, per poi far riecheggiare la sua risata per tutta la sala, sicuro, e forse fin troppo, che questa volta non ci sarebbe stato davvero più nessuno a fermarlo.

 

***

 

Intanto, in una sala poco distante da quella del Trono, un uomo meditava sui suoi errori e su quanto tutta la sua vita fosse stata solo una menzogna.

Gli occhi color del ghiaccio scrutavano il pavimento con rabbia e disperazione, il cuore batteva più velocemente per via dell’agitazione e le mascelle erano fortemente serrate.

Quell’uomo, Icarus, aveva lo sguardo serio, seppur questo fosse ancora velato dalle lacrime e i pugni serrati.

Continuava a tenere il capo chino e si mordeva rabbiosamente il labbro inferiore, quasi a voler contenere con determinazione, il turbino di emozioni che lo aveva travolto nel giro di così poco tempo…

 

Sorpresa per quanto accaduto…

 

Felicità per l’amore materno appena scoperto…

 

Tristezza e senso di vuoto per tutto il tempo perduto…

 

Rabbia nei confronti di chi gli aveva mentito per tutta la vita…

 

Ora il giovane si sentiva vuoto e inutile, come un burattino usato per anni, e in cui erano stati inculcati solo sentimenti negativi:

odio e vendetta, malvagità e sete di potere, e questo solo a discapito di innocenti.

Serenity lo guardava in silenzio e aveva ancora gli occhi lucidi:

la storia cui aveva appena assistito l’aveva rattristata ancora di più, e non aveva fatto altro che appesantire l’angoscia del suo cuore.

Ora per Icarus non provava più odio e disprezzo ma compassione e dolore, iniziava a sentire il dolore del ragazzo come proprio, il suo cuore adesso stava soffrendo anche per lui, insieme a quello di lui…

Tipico di lei…

Si portò entrambe le mani al petto, congiungendole in segno di preghiera a livello del cuore, chiedendosi mentalmente se davvero ce l’avrebbe fatta, se davvero avrebbe vinto anche questa battaglia…

Fu Icarus che la riportò alla realtà urlando e facendola sussultare e interrompendo i suoi pensieri con parole cariche di rancore, rabbia e disprezzo.

 

-Me la pagherà... Me la pagherà molto cara!!!-

 

Serenity gli posò lievemente una mano sulla spalla, mentre con l’altra prese ad accarezzarsi tristemente il ventre, quasi a voler tranquillizzare la sua bambina in vista della battaglia finale.

Gli sorrise dolcemente, ma con un’espressione supplichevole:

il suo sguardo lasciava intendere molte cose, era in cerca di risposte, di qualcosa che potesse aiutarla a battere Tempus e a riportare tutto all’antico splendore…

 

-Icarus… Ti prego dimmi che cosa devo fare…. Ho paura di non farcela da sola… Forse se sarò sola mi sarà impossibile lottare contro tuo padre e sconfiggerlo… Io ho bisogno del tuo aiuto!-

 

In tutta risposta, Icarus alzò lievemente il capo in sua direzione.

Per un attimo rimase in silenzio, a specchiarsi in quelle iridi così profonde e sincere, azzurre come l’oceano, dolci ma al contempo determinate, come quelli di un angelo difensore della libertà.

Sospirò, indietreggiando di qualche passo e scuotendo lievemente il capo, di nuovo con lo sguardo basso:

 

-Non sarà facile Serenity, mio padre à troppo potente, dobbiamo pensare bene a come affrontarlo se non vogliamo soccombere…-

 

-Questo lo sapevo già, ed è per questo che ho bisogno di te… Di voi…-

 

Si voltò verso Anja, guardandola mestamente e con gli occhi lucidi, e poi tornò a parlare ad Icarus con voce tremante.

 

-Ora che tua madre è momentaneamente tornata, sotto l’ordine delle Sfere Celesti e che tu hai capito chi sei io… Ora io ho soltanto voi, non lasciatemi da sola, vi prego!-

 

-No Serenity sta tranquilla, non ti abbandoneremo mai! Ascoltami: ho detto che affrontare mio padre è difficile ma non ho detto che sia impossibile… Forse una delle poche cose che mi ha trasmesso mio padre e di cui vada fiero adesso è la sua determinazione… Tieni bene a mente queste parole Serenity: sono impossibili solo le cose non intraprese… Tu puoi farcela se lo vuoi veramente… Il destino è nelle tue mani!-

 

Anja si avvicinò a Serenity prendendole una mano nelle sue e sorridendole in modo materno, quasi come se fosse anche lei figlia sua.

 

-Si cara, mio figlio ha ragione… Te l’ho detto anche io, sei tu la nostra unica ancora di salvezza. Il tuo futuro e quello dell’umanità rischiano di essere irrimediabilmente cambiati, così come l’universo rischia di essere per sempre assoggettato al potere del male se non interveniamo subito! Ascolta, noi abbiamo fiducia in te e ti daremo tutto l’apporto di cui necessiti…-

 

Serenity strinse forte le mani di Anja, rispecchiandosi nei suoi occhi azzurri.

Quello sguardo e quell’affetto materno le ricordavano tanto sua madre, la Regina Selene.

Le mancava tanto, e infinite volte aveva desiderato d’abbracciarla in quegli ultimi giorni, in cerca di conforto, in cerca di consigli…

 

-Cosa dobbiamo fare? Farò tutto quello che mi consiglierai Icarus, ma ti prego dimmi cosa bisogna fare! Ho affrontato tante battaglie in passato ma questa è quella che mi fa più paura… Io credevo di farcela, credevo di farcela anche stavolta ma adesso… All’improvviso non sono più sicura di niente! Io…-

 

Icarus la interruppe poggiandole delicatamente le mani sulle spalle, parlandole con voce calda.

 

-No Serenity non devi avere paura, non fare così! Siamo nelle tue mani! Tu devi reagire, non ti devi arrendere, devi lottare! Devi farlo per l’Umanità, per tua figlia, per Endymion e i tuoi amici, per mia madre, e… E se tu puoi davvero perdonarmi fino in fondo, devi farlo anche per me…-

 

-Oh Icarus…-

 

Una nuova lacrima sfuggì al suo controllo, seguita da un sospiro.

 

-Hai ragione, io non posso abbattermi proprio adesso! Dimmi cosa dobbiamo fare!-

 

Era incredibile:

Icarus si era convertito solo da poco tempo e già sentiva di doversi affidare a lei e di confortarla, di spronarla a non arrendersi, anche perché adesso si rendeva perfettamente conto di come Serenity potesse sentirsi in quel momento.

Le sorrise soddisfatto, felice di averle dato la grinta necessaria.

 

-Abbiamo bisogno di tutto l’apporto necessario. Dobbiamo richiamare Chronos dalla dimensione parallela e sconosciuta in cui è stata imprigionato, sbloccare i poteri di Mimir e cercare di redimere anche suo figlio Memory’s Devil, per farlo tornare quello di un tempo… Memory’s Angel! Più saremo contro mio padre, più possibilità avremo di tenergli testa! Il tuo Scettro potrebbe aiutarci ma…-

 

-Ma cosa?-

 

Icarus la guardò intensamente, incredibilmente serio con lo sguardo ma curvando poi le labbra in un piccolo sorriso:

 

-Conosco la leggenda Serenity. Anche se sai come invocarlo e come usarlo, lo Scettro di cristallo deve essere usato solo in caso di estrema necessità, e con mio padre potrebbe essere la nostra ultima carta da giocare! Comprende i poteri e gli spiriti di tutte le tue ave e quindi è molto potente, ma dobbiamo essere molto cauti!-

 

Serenity gli sorrise timidamente e con tristezza:

 

-Si lo so, conosco i rischi… I suoi poteri sono più o meno pari a quelli del mio cristallo…-

 

-Infatti, ma lo terremo comunque come ultima speranza cui aggrapparci, anzi credo che anche tu stessa non debba esporti troppo all’inizio…-

 

-Che cosa? E perché mai?-

 

-Fidati di me, ricordati che hai anche un’altra vita da difendere… Devi conservare le energie per la battaglia finale e devi stare attenta anche alla tua bambina, per ora non fare niente…-

 

-Si ma…-

 

Serenity si scansò da loro e volse lo sguardo più in là, verso il centro della sala, dove riversavano ancora i corpi esamini di Endymion e dei suoi amici.

 

-Ci sono anche loro… Icarus Io… Io devo pensare prima a loro…-

 

Nuove lacrime le rigarono il volto in un istante, la voce le tramava, così come tutto il suo corpo.

 

-Icarus… Io devo riportarli indietro, loro sono morti per colpa mia!-

 

Serenity fece per dirigersi in loro direzione, ma Icarus la bloccò afferrandole un polso.

 

-No Serenity, la responsabilità è solo mia, sia per quanto accaduto alle Guerriere del Sistema Solare Esterno, che per tutti gli altri… Tu non c’entri nulla, sai bene che non eri in te…-

 

Serenity fece per liberarsi, cercando di scrollarsi la mano di Icarus dal braccio, ma la presa ferrea del giovane dio glielo impedì.

 

-Serenity ascolta quello che ti dico!-

 

-NO! Non voglio! Lasciami!-

 

-Serenity!-

 

-Lasciami ho detto! Loro hanno il diritto ti tornare a vivere, DEVONO!-

 

-Non adesso, mio padre potrebbe far loro altro male, sarebbe inutile riportarli in vita ora e poi ti ho detto che non devi sprecare energie!-

 

Serenity continuava a piangere, stavolta disperatamente.

Tremava, il suo respiro era diventato irregolare e il cuore le batteva all’impazzata.

Finalmente in uno scatto d’ira riuscì a liberarsi dalla presa di Icarus, e prese a battere violentemente i pugni sul suo torace, urlando a squarciagola.

 

-MALEDIZIONE ICARUS IO SO COSA E’ MEGLIO O NO PER ME!!! LO CAPISCI O NO QUANTO LORO SONO IMPORTARNTI PER ME? EH? LO CAPISCI QUESTO???-

 

Senza parlare, Icarus le prese semplicemente i polsi portandole le braccia lungo i fianchi, e costringendola con quel gesto a calmarsi.

 

-Lo capisco benissimo Serenity, ma dovresti sapere a cosa vai in contro… Non posso permetterti di rischiare, farlo al posto tuo è l’unico modo che ho per espiare le mie colpe!-

 

-Io so benissimo cosa potrebbe aspettarmi se ricorro al mio pote…-

 

Icarus non le permise di continuare:

 

-Serenity potresti non sopravvivere…-

 

Per un attimo Serenity non disse nulla.

Abbassò lo sguardo e si morse le labbra, ammettendo con quel silenzio che Icarus aveva ragione.

Tornò a guardarlo negli occhi, liberando una lacrima lungo tutta la guancia destra e sussurrandogli:

 

-Ti ho già detto che io so perfettamente ciò che rischio, non sarebbe la prima volta, e stavolta ci andrebbe di mezzo anche mia figlia però…-

 

Chinò ancora una volta il capo e si scostò da lui.

Continuava a piangere, stringendo i pugni prima, e abbracciandosi il ventre poi.

Prese ad accarezzarselo con entrambe le mani e con delicatezza, e riprese a parlare quasi in un sussurro, fissando il pavimento in marmo scuro.

 

-Però le persone che amo hanno la priorità su tutto, anche sulla mia stessa vita, anche se ora ho lei da proteggere… Io so che lei sarebbe d’accordo, se in questi anni mi hai davvero sempre osservata come mi hai detto durante i nostri primi incontri, dovresti sapere che anche lei è una Guerriera Sailor, come sua madre…-

 

Icarus sospirò, scrollando le spalle.

Aprì la bocca per dire qualcosa, ma Anja lo precedette avvicinandosi a Serenity e prendendole il viso tra le mani.

 

-Serenity per ora pensa semplicemente ad allontanare i loro corpi da qui… Quando tutto questo sarà finito, penseremo insieme al da farsi…-

 

-Ma… Ma io…-

 

-Ti prego Serenity… Ti aiuterò io con i miei poteri, creeremo delle teche di ghiaccio per difendere i loro corpi e li teletrasporteremo al sicuro, ma adesso non puoi fare nient’altro per loro…-

 

Serenity chinò il capo rassegnata, forse per ora era meglio così.

Anja la prese per mano e insieme si recarono verso il punto della sala in cui giacevano quei corpi esamini, sotto gli occhi di un Icarus paziente e silenzioso, rispettoso del dolore che Serenity stava provando.

Quando furono arrivate, Serenity si chinò nuovamente su Endymion, come accaduto poco prima, baciandogli la fronte con delicatezza e accarezzandogli i capelli corvini.

Si avvicinò alle sue labbra ora fredde e le baciò teneramente, per poi sussurrargli un’altra promessa.

 

-Ancora un pò di pazienza Amore mio… Ancora poco tempo, e ti prometto che vi ridonerò la vita… Te lo giuro Marzio…-

 

Si rialzò, riprendendo una mano di Anja nella sua e invocando il cristallo d’argento, accompagnata dall’invocazione della ninfa dei propri poteri raggelanti.

 

-POTERE DEL CRISTALLO D’ARGENTOOOO!!!-

 

-GHIACCI!!! A ME!!!-

 

Una luce accecante e una folata di vento gelido le avvolse entrambe, e i loro poteri si unirono per adempiere all’impresa che si erano preposte di fare.

Con il potere del cristallo d’argento e i poteri di Anja, ogni corpo fu custodito in una teca di ghiaccio, e ogni corpo significava per Serenity una nuova promessa e nuove lacrime.

Custodite tutte le salme, Serenity chiuse gli occhi concentrandosi sul suo cristallo e pensando all’unico luogo dove credeva le teche potessero stare al sicuro, dato che la battaglia finale si prospettava da combattere proprio nella dimensione di Icarus.

Il luogo a cui pensò, fu la dimensione di Chronos.                                                                      

Durò tutto pochi istanti:

il vento si affievolì, la luce si dissolse, e davanti a loro adesso non c’era più nessuno.

Un’ultima candida lacrima le rigò una guancia, lacrima che non provvide nemmeno ad asciugare:

 

-Forse… Forse almeno per ora nella dimensione di Chronos le teche saranno al sicuro, insieme a quelle delle mie Guardiane che…-

 

Si interruppe momentaneamente, cercando di ricacciare indietro le lacrime e i singhiozzi, e respirò a fondo

 

-…Che sono morte prima di loro per via della glaciazione…-

 

A quelle parole Icarus assunse un’espressione carica di rancore e di risentimento, sapendo che era colpa sua anche per quello e sapendo che Serenity non aveva parlato con l’intenzione di offenderlo o colpevolizzarlo, ma solo mossa dal profondo dolore della sua anima.

Cerco di riprendersi in fretta, prima che le due donne, ancora di spalle, potessero voltarsi e notare il suo turbamento.

Serenity rimase ancora per un attimo a fissare il vuoto dinnanzi a sé, voltandosi solo quando Anja le accarezzò una guancia con fare materno, sorridendole dolcemente:

 

-Dai piccolina non ti preoccupare… Vedrai che andrà tutto bene cara, non piangere, non ora, devi essere forte… Coraggio Serenity, è il momento di entrare in azione!-

 

Serenity annuì, e inspirò ed espirò profondamente, quasi a voler trovare la forza di cui adesso necessitava.

Si abbracciò il grembo, guardandolo tristemente e chiuse poi gli occhi, esprimendo una nuova preghiera alla sua bambina e al suo cristallo perché la proteggesse:

 

“Dolce bimba mia… La battaglia finale sta per iniziare, ed è giunto il momento di rischiare tutto! Piccolina… Ti prometto che farò di tutto per proteggerti e per compiere la mia missione, te lo giuro… So che mi diresti di lottare, indipendentemente dai rischi che corriamo, in fondo anche tu sei e sarai un giorno, se vinceremo anche questa battaglia, una Guerriera, la mia piccola grande Sailor Chibiusa, ma ciò non sminuisce la paura che ho di poterti perdere! Vedrai che con l’aiuto del Cristallo d’Argento e dello Scettro, non permetterò che ti accada nulla… Questa è una promessa piccolo tesoro mio!

 

“Ti prego, ti supplico Cristallo d’Argento! Proteggi la mia bambina, fa che non le accada nulla! Non voglio che sia in qualche modo coinvolta, non voglio perderla!!!

 

-Sei pronta?-

 

Queste parole, sussurratole da Icarus tristemente, la riportarono alla realtà:

Serenity alzò il capo ed annuì decisa, guardando Icarus prima, ed Anja poi.

 

-Ora si Icarus… Dobbiamo prima organizzare quelli che saranno i nostri rinforzi… Da chi cominciamo?-

 

-Chronos! Lui è solo imprigionato a differenza di Mimir e di suo figlio, ma penserò io a loro tre, non impiegherò molto tempo… Tu devi conservare le energie per la battaglia finale…-

 

-Va bene…-

 

Icarus le sorrise:

 

-Bene! Tenetevi pronte! Sto per invocare coloro che ci aiuteranno contro Tempus!-

 

Icarus chiuse gli occhi in segno di concentrazione e allargò le braccia, facendo dei grossi respiri.

Riaprì gli occhi di scatto e gridò con autorità:

 

-CHRONOS! Supremo Signore del Tempo, io ti invoco e ti libero dalla tua prigionia, presentati al nostro cospetto… ADESSO!-

 

Alle parole di Icarus, subito una luce bianca invase la sala, non provocando nessun fastidio agli occhi dei tre e diradandosi dopo pochi istanti.

Dinnanzi ad Icarus, comparve immediatamente Chronos, che iniziò a guardarsi intorno leggermente disorientato e stupito, non ripresosi ancora forse, dallo shock provato nell’aver visto Serenity totalmente cambiata, solo poco prima della sua prigionia.

 

- Ma… Ma che cosa è successo?-

 

Il suo sguardo cadde su Anja, che adesso lo guardava con tristezza e nostalgia, sorridendo melanconicamente, dispiaciuta di rivederlo dopo così tanto tempo e per di più proprio in una situazioni simile.

 

-A… Anja? Tu che ci fai qui? Com’è…?

 

L’anziano saggio si interruppe spalancando gli occhi sorpreso e si voltò di scatto verso Icarus, ma lo sguardo del giovane lo colpì ulteriormente.

Notò che era cambiato, che gli occhi azzurro chiaro come il ghiaccio che comandava, non trasmettevano più odio, superbia, forza e autorità, ma senso di colpa e tanto bisogno di perdono.

Percepì la sua nuova aura e gli bastarono pochi istanti per leggergli dentro:

il suo animo stava intraprendendo la via della purificazione.

Nessuno aveva ancora aperto bocca, nessuno aveva ancora parlato, fino a quando Serenity non ritenne opportuno dargli delle spiegazioni e prima di tutto, porgergli delle scuse:

 

-Chronos…-

 

Gli si avvicinò titubante, consapevole che la colpa di quanto accaduto non era completamente sua, anzi in verità la sua unica colpa forse era quella di non essere riuscita a resistere fino in fondo all’ipnosi, ma sentendo comunque il bisogno di chiedergli scusa.

 

-Chronos io… Vi prego, perdonatemi, io non avrei mai voluto farvi questo, io non…-

 

Non continuò:

Icarus la interruppe parandosi dinnanzi a lei, allargando le braccia e chinando il capo per un istante, per poi rialzarlo e fissare Chronos pentito:

 

-No… Dovete perdonare me, sono io l’unico responsabile di quanto accaduto, lei non c’entra niente, la Principessa Serenity è stata solo una pedina nella mani di mio padre e… E purtroppo anche nelle mie!-

 

Il giovane dio guardava l’anziano saggio di fronte a sé supplichevolmente e provando adesso soggezione e timore.

Si inchinò di fronte a Chronos a capo basso, e continuò a parlargli pacatamente e quasi con voce tremante:

 

-Vi prego… Io non sono degno nemmeno di stare al vostro cospetto per quello che ho fatto ma lei…-

 

Alzò leggermente il capo per guardarlo in viso e allungò un braccio in direzione di Serenity, voltandosi solo un istante per guardarla e incrociare lo sguardo con il suo, e voltandosi di nuovo verso Chronos:

 

-… Lei non ha nessuna colpa… Lei insieme a mia madre mi aiutato a far luce sulla mia vera natura… Mi ha aiutato e perdonato nonostante tutto il male fattole…-

 

Tornò a chinare il capo colpevole, pronto a subire qualsiasi rimprovero, ma l’unica cosa che avvertì, fu una leggera pressione sulla spalla e alzò istintivamente il capo, ancora una volta.

Chronos gli aveva poggiato una mano su una spalla e adesso si era inginocchiato davanti a lui, guardandolo amorevolmente, come un padre giusto fa col figlio che ama.

 

-Lo so, so bene che cose le è successo nipote mio, così come adesso so per certo ciò che è successo a te…-

 

Alzò lo sguardo verso Anja e Serenity sorridendo, per poi tornare a guardare lui:

 

-Ma adesso cambierà tutto! Tu hai scoperto chi sei, hai scoperto la bontà del tuo cuore… Ricorda sempre chi sei nipote mio, sempre! Il fatto che tu adesso voglia lottare contro tuo padre dimostra la tua volontà di rimediare ai tuoi errori, ma non so se basterà, io da solo non posso decidere… Dovrà essere il Gran Consiglio Celeste, quando tutta questa storia sarà finita, a prendere i dovuti provvedimenti, se lo riterranno necessario…-

 

-Accetterò qualsiasi punizione, qualsiasi cosa però vi chiedo solo una cosa…-

 

-Dimmi…-

 

-Quando tutto questo sarà finito, se saremo noi a vincere, dovremo naturalmente ridare la vita a chi l’ha persa per colpa mia e…-

 

Si voltò verso Anja, guardandola con una dolcezza tale che non avrebbe mai immaginato di avere, tra un misto di affetto e nostalgia, sentimenti forse a lui troppo sconosciuti, e tornò a guardarlo ancora, sempre rimanendo inchinato al suo cospetto.

 

-… E di farmi trascorrere almeno un pò di tempo con mia madre, per recuperare almeno in parte tutti questi anni andati perduti…-

 

Chronos gli sorrise, visibilmente commosso, e gli poggiò le mani sulle spalle.

 

-Tutto il tempo che vorrai nipote mio…-

 

Gli tese la mano per aiutarlo ad alzarsi e insieme tornarono in posizione eretta, per congiungersi in fine in un caldo abbraccio.

 

-Non vi deluderò, farò di tutto per rimediare al male fatto da mio padre… Ve lo prometto… Zio!-

 

Icarus pronunciò quella parola diversamente stavolta.

Se le altre volte era stata una provocazione, adesso era richiesta di perdono, dettata con voce colpevole, tramante e… affettuosa.

 

-Si… Si lo so!-

 

Icarus e Chronos si staccarono dal loro abbraccio e furono raggiunti da Anja e Serenity.

 

-Chronos, è passato così tanto tempo… Io sono tornata dai Campi Elisi per…-

 

-Aiutare Serenity a far luce ad Icarus sulla verità celatagli… Ora ho capito… Ti ha convocato il Gran Consiglio?-

 

-Si proprio così-

 

Chronos annuì e d’un tratto il suo sguardo si fece più triste.

 

-Ascolta Anja, riguardo alla tua morte io…-

 

Anja gli poggiò una mano sulla spalla, interrompendolo con fare rispettoso:

 

-Non ti preoccupare non devi giustificarti con me. Tempus non ha mai nemmeno tentato di riportarmi indietro, il suo cuore non era più puro. Dalla tua nomina è cambiato, è diventato via via sempre scontroso, assetato di potere e vendetta. La rabbia e la delusione hanno riempito il suo cuore di odio e adesso lui non è più l’uomo che ho amato e sposato, non sa più che vuol dire amare… Non è colpa di nessuno se io non ho potuto vivere appieno la mia longevità e comunque… Comunque io feci una scelta, lo sai… La Grande Scelta cui noi divinità siamo chiamati a fare se vogliamo salvare chi amiamo… Io scelsi di salvare il mio bambino…-

 

-Già… La scelta… La Grande Scelta di vita per noi di essenza di divina… Chi compie questa scelta poi non può più tornare indietro, salvo se non per il sacrificio di un altro dio…-

 

Anja annuì tristemente:

 

-Si… Come ora sai, io sono qui perché il Gran Consiglio mi ha convocata dai Campi Elisi e mi ha chiesto di venire in soccorso della Principessa Serenity. Quando tutto questo sarà finito, se saremo noi a vincere questa battaglia, dovrò ritornare nella dimora celeste… Ora è quello il posto…-

 

-Si… Capisco…-

 

I loro discorsi furono interrotti da Icarus, che con le sue parole interpretò forse anche i muti pensieri di Serenity, rimasta ad assistere alla scena silenziosamente.

 

-Scusatemi…-

 

Chronos ed Anja si voltarono in sua direzione, e fu proprio lei a rispondere a nome di entrambi:

 

-Si Icarus?-

 

-So che non può sembrare opportuno che io adesso interrompa i vostri discorsi, però non abbiamo tempo da perdere!-

 

-Si Icarus hai ragione. Hai già pensato a come potremmo fare? Mio fratello è molto potente ma anche molto astuto. Dobbiamo elaborare un piano per poterlo prendere alla sprovvista.-

 

-Si zio. Ho intenzione di sbloccare i poteri di Mimir per chiamarlo qui, e di far tornare suo figlio l’angelo che era un tempo. Con loro saremmo in cinque contro Tempus, e poi…-

 

Si voltò verso Serenity, guardandola silenziosamente per qualche istante, per poi tornare a guardare lui.

 

-… E poi avremmo l’aiuto dello Scettro di cristallo, e quindi se da soli non dovessimo farcela la Principessa Serenity, che è l’unica in quanto membro della famiglia reale lunare in grado di utilizzarlo, avrebbe la possibilità di ricorrere ai poteri di tutte le Regine della Luna, quindi forse potremmo avere qualche possibilità in più.-

 

Chronos annuì, approvando il piano del giovane dio.

 

-Si Icarus, ti aiuterò io. Avvicinati a me e fa tutto ciò che ti dico. Poggiami le mani sulle spalle e concentrati il quanto più possibile sui tuoi poteri telepatici… Al mio segnale, invoca insieme a me a e a gran voce Mimir e suo figlio così come hai fatto con me…-

 

-Si…-

 

Icarus obbedì, avvicinandosi allo zio e seguendo le sue istruzioni.

Posò le mani sulle sue spalle, chiuse gli occhi e si concentrò a fondo, fino a quando:

 

-ADESSO!-

 

Il giovane riaprì gli occhi di scatto, incrociando lo sguardo del saggio accanto a lui.

Era il momento:

 

-MIMIR! SIGNORE DELLA MEMORIA, E TU MEMORY’S DEVIL PRESENTATEVI AL NOSTRO COSPETTO, ORA!!!-

 

Dopo queste parole, pronunciate all’unisono, una nuova luce bianca invase la sala.

Diradatasi quest’ultima dopo pochi istanti, comparvero dinnanzi a loro Mimir e Memory’s Devil.

I due si guardarono intorno spaesati, soprattutto Mimir:

il dio dei ricordi, che prima era stato strappato alla sua fonte della memoria di cui era il custode, poi privato dei suoi poteri e di suo figlio, poi portato in una dimensione di un dio traditore delle sfere celesti, non riusciva a capire in quel momento che cos’altro gli stesse accadendo!

Suo figlio, non appena ebbe realizzato dove adesso si trovasse, e non appena ebbe visto Chronos e Serenity di nuovo come prima, e per di più come se niente fosse accanto ad Icarus, il suo padrone, fece per scagliarvisi contro, ma Chronos lo bloccò prontamente con un palmo della mano, facendo capo ad una forza potente ed invisibile.

 

-Chronos? E tu… Tu sei il mio Memory’s Angel… Che cosa ti è successo figlio mio?-

 

Mimir aveva finalmente parlato e ora fissava Chronos e quello che era suo figlio con immenso stupore.

Serenity, l’unica tra loro a non conoscerlo non essendo una divinità, lo guardava silenziosa e con attenzione:

quel portamento fiero, che aveva notato in molti ultimamente, quello sguardo severo, quei capelli argentei e quell’armatura, le comunicavamo un senso di autorità e forza.

L’armatura, completamente in oro, era completa da un mantello rosso che gli partiva dalle spalle e sfiorava di poco le caviglie.

In tutto questo però, ciò che sorprese Serenity e che attirò maggiormente la sua attenzione, fu una borraccia in cuoio legatagli in vita e pendente dal fianco destro.

Che cosa poteva contenere?

 

-Che significa tutto questo?-

 

Mimir si avvicinò a Chronos in cerca di spiegazioni, fissando suo figlio tra lo stupore e il dolore di vederlo così… cambiato.

 

-Chronos, mi spieghi? Che cosa mi è successo? E mio figlio? Ricordo solo che mi è stato portato via e che i miei poteri sono stati bloccati, e io come addormentato… Ora mi ritrovo qui e non riconosco più mio figlio! Perché ho la sensazione che sia accaduto qualcosa di grave e che non si sia ancora risolto tutto?-

 

Chronos sospirò abbassando lo sguardo.

C’erano troppe cose da dire, da spiegare e tenendo conto del fatto che anche lui era coinvolto, bisognava farlo nella maniera più efficiente possibile ma non bisognava nemmeno perdere altro tempo…

Invocò la sua sfera e la fece lievitare a mezz’aria.

Questa subito si illuminò, mostrando a tutti i presenti quanto accaduto sino ad allora, a partire dall’incontro in strada di Sidya e Marzio, la settimana prima.

Mimir vide scorrergli gli eventi sotto gli occhi con lentezza, e ad ogni scena vista il suo viso mutava espressione, stringeva i pugni, si mordeva le labbra…

Alla fine della proiezione era visibilmente provato e si voltò di scatto verso suo figlio, ancora completamente bloccato.

 

Si voltò solo per un attimo a guardare Chronos poggiandogli una mano sulla spalla, e spostando il suo sguardo su tutti i presenti.

 

-Sarò con voi, contate su di me! Prima di tutto però devo riportare mio figlio quello di prima, dopodiché sono sicuro che ci aiuterà anche lui!-

 

-Si Mimir, vai da lui e dimmi quando potrò sbloccarlo…-

 

Mimir fece come Chronos gli aveva detto di fare.

Si avvicinò a suo figlio e sciolse dalla vita il cappio che vi teneva annodata la borraccia.

La aprì e si volto versò Chronos:

 

-Ora! Sbloccagli solo la testa affinché io possa farlo bere!-

 

-Si!-

 

Chronos allungò la mano in loro direzione e seguì la richiesta di Mimir.

Memory’s Devil fu sbloccato solo in parte e Mimir poté fargli bere repentinamente il contenuto della sua borraccia.

Accade tutto in un attimo:

Memory’s Devil spalancò gli occhi, mentre ingeriva quel liquido incantato sotto costrizione, e mentre tutti guardavano speranzosi i movimenti della sua gola atta ad ingoiare.

Subito una luce calda e forte partì dal suo corpo, invadendo l’intera sala e impedendo per qualche istante di vedere:

in quella luce Memory’s Devil stava iniziando a trasformarsi.

Le grandi ali nere e piumate divennero bianche e candide;

la carnagione olivastra si fece più chiara, gli occhi scuri e penetranti tornarono verdi e i capelli neri come la pece si schiarirono fin al punto di diventare castano chiaro, ed essere legati con una sottile fascia in cuoio in una coda bassa, a livello della nuca.

L’armatura e il mantello scuri si dissolsero, lasciando il posto ad una toga dorata, leggera e lunga fino alle ginocchia, e finemente decorata con delle greche color porpora ricamate ai margini del tessuto.

Ai polsi comparvero due bracciali d’oro con uno smeraldo, incastonato al centro di ognuno dei due gioielli, e contenenti parte del suo potere, e in fine i calzari neri della vecchia armatura scomparvero, lasciando i piedi quasi completamente scalzi e avvolti da un paio sandali in cuoio.

Memory’s Devil non esisteva più, era finalmente tornato Memory’s Angel!

 

La luce si dissolse e tutti rimasero sorpresi, ma al contempo sollevati di fronte la scena che si parava dinnanzi i loro occhi, mentre l’Angelo dei ricordi rimase per un attimo in silenzio, sorpreso anche lui e specialmente… pentito.

Con quell’acqua non solo aveva riscoperto chi era, ma era stato messo in qualche modo a corrente di tutto l’accaduto, nonostante in parte lo sapesse già, e di tutti i sotterfugi di Tempus.

Il giovane riuscì a stento a trattenere le lacrime.

 

-Pa… Padre…-

 

Anche la voce era mutata:

non era più dura e fredda, era rimasta sempre virile e forte ma adesso pareva essere quasi più dolce, più calda e affettuosa.

 

Mimir sorrise, ripose la borraccia in vita e attirò suo figlio a sé, sbloccandolo ora completamente e abbracciandolo con tutta la forza di cui disponeva in quel momento.

 

-Ben tornato figlio mio!-

 

-Perdonatemi… Vi prego perdonatemi!-

 

Serenity gli si avvicinò sorridendogli dolcemente, poggiandogli una mano su una spalla e poggiando l’altro su una spalla di Mimir.

 

-Adesso non ha più importanza, non ti devi preoccupare! L’importante è ricominciare partendo dai propri errori per rimediarli, e tu lo stai già facendo!-

 

Memory’s Angel la guardò sorpreso per inchinarsi poi al suo cospetto, in segno di riverenza.

 

-Principessa… E’ proprio vero quanto si dice sul vostro conto… Non solo le voci sulla vostra incomparabile bellezza sono fondate, ma anche quelle che narrano il vostro coraggio e la vostra bontà d’animo… Voi siete davvero ammirabile! Io non merito la vostra clemenza, vi ho fatto troppo male! Voglio rimediare, voglio lottare al vostro fianco per sconfiggere chi ci ha usati tutti e per evitare che faccia altro male! Contate pure su di me, è l’unico modo che ho per rimediare e per farmi almeno in parte perdonare!-

 

Serenity si abbassò e gli poggiò le mani sulle spalle, più tranquilla rispetto a poco prima, quando aveva creduto di non farcela, e quando erano stati Icarus ed Anja a spronarla a non arrendersi.

Continuava a sorridergli, infondendogli coraggio, tranquillità, dolcezza e affetto.

 

-Non ti devi scusare. Non eri in te, come non lo era Icarus, ingannato per tutti questi anni e come purtroppo non lo ero io poco fa… L’unico responsabile di questa storia è Tempus, nessuno di noi è veramente colpevole, siamo stati solo delle pedine nelle sue mani… Io ti chiedo solo di aiutarmi, tutto qui, poter contare su di te e l’unica cosa che ti chiedo… Per il resto ti ho già perdonato…-

 

-Grazie Principessa… Grazie infinite per la vostra clemenza, non lo dimenticherò!-

 

Si alzarono e si avvicinarono al resto del gruppo.

Quando furono tutti vicini, Chronos prese la parola serio e deciso:

 

-Bene… Siete tutti pronti adesso?-

 

Gli risposero tutti all’unisono, altrettanto fermi e decisi.

 

-SI!!!-

 

Chronos sorrise soddisfatto annuendo:

 

-Bene allora! Preparatevi! La battaglia finale ha finalmente inizio!-

 

 

 

 

Ciao amiche lettrici!

Ce l’ho fatta, finalmente sono riuscita a terminare questo capitolo!

Ho impiegato tutto questo tempo un pò per mancanza di tempo, soprattutto a causa di impegni universitari, un pò perché c’erano di continuo punti che non mi convincevano, come ad esempio la trasformazione di Memory’s Angel o la descrizione delle suppliche di Icarus a Chronos, e poi ancora perché in questo periodo mi sento un pò nervosa e al contempo giù di morale, e quindi ho paura di non essere mai efficiente in quello faccio…

Purtroppo questi periodi capitano a tutti, noi ma col tempo passano…

Lasciando da parte le mie paranoie e tornando al capitolo…

Spero vi sia piaciuto e che non vi abbia né deluse, né annoiate, ma come vi ho detto sono stata più volte sul punto di correggere e ricorreggere determinate scene, che adesso mi piacciono un pochino in più rispetto alla prima versione che avevo scritto in partenza.

Andando per ordine:

come avete letto è appena iniziata la battaglia finale, che vedrà schierato Tempus, da solo, contro Serenity e “il suo nuovo gruppo”, ma chissà cosa potrebbe accadere…

Comunico a tutte coloro che stanno progettando ancora di linciarmi che ci sarà un’ultima nota di tristezza, non so ancora se nel prossimo capitolo o se nel 29esimo.

Dopo questa “nota triste”, che naturalmente, prometto che provvederò a riparare e so anche come, tutto evolverà verso il lieto fine.

Vi aspettano nuove sorprese, forse anche a partire dal prossimo capitolo, che spero tanto possano piacervi e possano farmi perdonare per la carneficina descritta qualche capitolo fa.

Credo inoltre di inserire fino alla fine della mia storia qualche altro video…

Detto questo, passo ai ringraziamenti individuali ringraziandovi tutte per le note inserite nelle vostre recensioni, riguardo alla mia decisione di pubblicare il precedente capitolo in ritardo.

Vi ringrazio per la vostra comprensione, sapevo che avreste capito le mie ragioni, le vostre parole mi hanno fatto stare bene, e mi hanno scaldato il cuore.

Siete davvero grandi e vi voglio un gran bene!

 

 

Ringraziamenti individuali:

 

 

Kaoru: Ciao Manu! Wow!!! POESIA il mio capitolo??? Me commossa!!! Sapere che ti ho fatto rivivere persino l’Anime, e quindi la storia originale della nostra eroina mi gratifica tantissimo specialmente perché hai citato una delle mie due serie preferite, compresa una delle puntate più belle! Nel prossimo capitolo inizia la battaglia e quindi anche l’evidente contrapposizione tra Icarus e suo padre. Cercherò di descriverla al meglio per non deludere te e le altre e per rimanere coerente alla storia della nostra paladina della giustizia preferita! Grazie di cuore Manu! Gao Gao!

 

Tappetta: Ciao cara! Eh si qualcosa si sta smuovendo totalmente e per usare le tue stesse parole, che mi hanno fatto sorridere tanto: “finalmente tutti i nodi vengono a pettine...il nostro Icarus si è convertito ed ora si passa a prendere a calci nel sedere Tempus, l'artefice di tutto il male!!!!!”… Si proprio così! Grazie mille per i tuoi complimenti e a proposito di colpi di scena spero che questo di Mimir e suo figlio non ti abbia deluso! Per quanto riguarda le tue speranze su Serenity ti dico solo una cosa: mancano pochi capitoli alla fine, al lieto fine, quindi vedrai che manterrò le mie promesse!

Ciao grazie!

 

Romantigirl: Ciao Roxy!!! Si hai ragione, la nostra Bunny è grandiosa, sensazionale… Non per niente sta con un certo uomo perfetto e principe azzurro di nome Marzio no??? Sono compatibili al massimo no? Hi hi hi!

Grazie mille per le tue parole e grazie mille per i tuoi complimenti, sempre presenti! Ciao amica mia!

 

4haley4: Ciao Hilary! Sono felice per questa amicizia che si sta venendo a creare, grazie mille per le cose belle che mi scrivi, non solo qui ma anche quando chattiamo in sede privata, anche tu sei molto dolce e cara e stare in tua compagnia, anche se virtualmente, mi fa comunque tanto piacere, per me è come se le distanze si annullassero sia con te che con tutte le persone speciali che ho conosciuto qui come sai! Passando alla tua recensione. Si, come hai potuto vedere Icarus è completamente diverso da suo padre, la mia è stata una scelta voluta, Tempus ha avuto poco spazio fino adesso, almeno in prima persona, ma è la decisione è stata mia perché avevo deciso fin dall’inizio di far risaltare sempre Icarus e nei prossimi capitoli capirai il perché, proprio in riferimento alle tue perplessità sul fatto che “la remissione di Icarus è solo l’inizio…”… E si mia cara vedrai che Icarus farà una cosa bellissima per Serenity! Lo scoprirai a momento debito mia cara e spero che la scoperta non ti deluderà! Come hai intuito tu stessa Icarus avrà un ruolo molto importante non tanto Endymion e gli altri ma soprattutto Serenity… Vedrai, basta non ti anticipo nulla, ti voglio proprio fare una sorpresa! 

Serenity ha potuto capire Anja perfettamente perché lei l’ha passato sulla propria pelle con la sua piccola Chibiusa…

Che altro dire, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e non vedo l’ora di leggere una delle tue famose recensioni!

 

Stella93mer: Ciao! Grazie mille cara mi fa molto piacere che la conversione di Icarus ti sia piaciuta, e della conversione di Memory’s Devil in Memory’s Angel che mi dici? Grazie mille!

 

Luisina: Ciao carissima Rei-chan! Sei sempre un tesoro Rei, mi rende felice sapere che il precedente capitolo sia stato commovente e coinvolgente per te… Makoto commossa e felice! So che sei tra tutte coloro che stavano organizzando la campagna assassina contro Icarus e so anche dei vostri progetti:

farlo a  fettine, a pezzettini, scioglierlo nell’acido (ecc… menti perfide! J) ma poi hai detto tu stessa che effettivamente la colpa è solo di quel fetentone del padre, Tempus che nel prossimo capitolo avrà una bella sorpresa quando si ritroverà suo figlio contro… Hi hi hi! Grazie mille tesora spero di sentirti presto anche io e grazie mille!

 

ISA1983: Allora mia cara… Condivido per te l’accrescimento dell’odio contro Tempus per come si è comportato con quella che era la sua famiglia, e per tutto il male che ha fatto… Brutto cattivo!!! Per quanto riguarda Icarus beh sì si è redento e come hai potuto vedere in questo capitolo sta facendo di tutto perché possa rimediare almeno in parte ai suoi errori.

Si è schierato contro suo padre, fiancheggiando Serenity, chiamando i rinforzi e incoraggiando la nostra eroina…

Lo so che vuoi farlo a pezzettini tritati pure tu e ti dico una cosa:

è vero che solo la redenzione non potrà cancellare quanto ha fatto e forse nemmeno lo schierarsi e lottare contro suo padre, ma tranquilla! Come ho detto nel capitolo precedente con lui non ho ancora finito e manterrò le promesse fatte in precedenza.

Sai che sono pazza e perfida quando scrivo e quindi da me bisogna aspettarsi di tutto!

Grazie mille cara Isa!

 

Robiz: Ciao cara! Grazie mille per la tua recensione mi fa piacere farti tenerezza e ispirarti curiosità!

Spero di poter continuare sempre così e di non deluderti mai! Grazie di cuore!

 

Chichilina: Ciao Usa!!! Holèè!!! Che bello trovare una tua recensione e per giunta così caruccia!!! Beh mi fa piacere che “il mio regalo di Pasqua” ti sia piaciuto, mia carissima lettrice appassionata e sono felice di non aver deluso le tue aspettative!

Nonostante il nostro Icarus si sia comportato male la nostra cara e dolce Serenity (una certa carissima amica nostra che si chiama Usagi… Chi sa chi è tu la conosci? Boh! Hi hi hi) l’ha perdonato… Tipico di questa nostra amica… Usagi… Tu!

Grazie mille per i complimenti tesora mi ha fatto molto piacere!

 

Maryusa: Ciao Luna! Holèè! Non odi più Icarus! Anzi adesso ti sta persino simpatico! Wow! Il ragazzotto ha fatto salti di qualità nelle nostre scale per gli indici di gradimento a quanto pare, sta facendo di tutto per riscattarsi e rimediare ai suoi errori come avrai potuto vedere, mentre il padre… Beh lasciamo perdere! Sono contenta di averti sorpresa con questa nuova “brigata”! Tempus si merita una bella lezione hai ragione e ti prometto che spremerò a meglio le meningi per fargliela pagare mooolto cara! Per quanto riguarda Serenity ed Icarus insieme (dal punto di vista e solo dal punto di vista della battaglia finale ovviamente, Endymion non lo sostituisco con nessuno!), vedrai cosa faranno e soprattutto vedrai cosa ho in mente per Icarus… Per la sua fine intendo… Me molto diabolica lo sai! Infine per quanto riguarda il destino della nostra Serenity…

Beh altri capitoli ci attendono e conterranno tante sorprese che non resta che scoprire! Grazie mille Luna!

 

Lagadema: Ciao cara! Grazie mille per i complimenti al mio capitolo fattomi anche in sede in privata mi fa piacere sapere che ti sia piaciuto e che ti piaccia “ballare”! A quanto pare sia mo entrambe della Campania, zona sismica anche la nostra purtroppo e quindi possiamo capire come si sentono adesso quelle persone…

Grazie mille!

 

Suikotsu: Ciao! Grazie mille per aver letto e per ora commentato i primi quattro capitoli della mia storia, mi ha fatto molto piacere trovare un nuovo lettore. Grazie per averli trovati belli, intriganti, interessanti e anche un tantino romantici e grazie anche per l’annotazione riguardo ai nomi. A me piacciono sia i nomi in lingua madre che quelli Mediaset a dire il vero ma per ora scrivo con questi un pò perché è così che ho iniziato, un pò perché sono cresciuta a contatto con la nomenclatura e la terminologia italiana, è come se mi sentissi più legata a questi nomi ma non è detto che non possa scrivere altre storie con i nomi giapponesi! Grazie mille ancora, ciao!

 

Silviasilvia: Ciao Ami-Chan!  Bene bene bene… E così staresti progettando qualche attentato ai danni di una certa autrice dolce dolce come Makoto? Sicura di volerlo fare? Ma soprattutto sicura di riuscirci??? Come dici? Hai chiesto aiuto al Capitano Venturi di RIS? Al MIO Riccardo? E no!!! Riccardo è mio! M-I-O!!! Hi hi hi! Vabbè, pazzie a parte…

Allora… Aspetta che faccio un viaggio nel Sahara e vedo si allaga, vado a chiedere un aiutino all’allegro dio del Tempo se mi accompagna a fare un giretto intradimensionale per andare avanti di quattro mesi, anche solo per poche ore, per vedere se ad agosto nevicherà, e poi quando torno vedo se riesco ad accendere nel mio caminetto il fuoco freddo…

Dopo queste tre imprese eroiche, IO Makoto, mi metterò al PC e farò tornare in vita Mamoru!!! Holèè!!! Hi hi hi!

Così magari scamperò al piano di Riccardino… (Ma che sarà? Makoto curiosa e impaurita!!!)…

Grazie per i tuoi complimenti VIVI Ami, me commossa!!! Dai, sai quanto manca alla resa dei conti quindi tu e il NOSTRO Riccardino state calmi e non progettate nulla a mio danno anche perché potrei.. Fulminarvi!!! Hi hi hi! Me molto pazza lo so!

Grazie mille Ami-Chan sei un tesoro!

 

Grazie ancora a tutte per le vostre belle parole e per avermi capita nel capitolo precedente.

Spero di avervi salutate e ringraziate tutte, se così non fosse non me ne vogliate, se dovessi rendermi conto di aver sbagliato rimedierò, promesso!

 

 

Adesso, grazie mille alle 34 persone che hanno inserito la mia storia tra i preferiti:

 

 

1 - 4haley4
2 - alina 95
3 - anninachan
4 - aquizziana
5 - bell
6 - bunnyguida
7 - chichilina
8 - Enigma
9 - feferica
10 - frogvale91
11 - giufalab
12 - ilary
13 - ISA1983
14 - ISAHARA
15 - jacopo25
16 - kamura86
17 - Kaninchen
18 - Karen94
19 - kiavatella
20 - lagadema
21 - Layla_91
22 - lotti_
23 - luisina
24 - mary85
25 - Nami Akimoto
26 - Ojousama
27 - Robiz
28 - romanticgirl
29 - silviasilvia
30 - stella93mer
31 - sumire01
32 - tappetta
33 - Usagi_84
34 - WaterAlch

 

A chi l’ha aggiunta tra le seguite:

 

1 - kamura86
2 - Kaoru
3 - miyabi

 

Ulteriori ringraziamenti a chi mi ha inserita tra i propri autori preferiti:

 

1 - 4haley4 
2 - alina 95 
3 - aquizziana
4 - bellissima90
5 - bunnyguida
6 - chichilina
7 - giufalab
8 - ISA1983
9 - jaj984
10 - Kaninchen 
11 - ladolcebabi
12 - luisina
13 - mary85
14 - Peppefp
15 - romanticgirl
16 - silviasilvia
17 - stella93mer
18 - tappetta
19 - WingsHP

 

Infine grazie mille anche a chi legge solamente, siete davvero tanti e mi fa piacere!

 

Vi saluto, dandovi appuntamento al prossimo aggiornamento, sperando di non farvi aspettare troppo tempo!

Un bacione a tutte!

Vi voglio bene tutte!

 

 

Luciadom/ Makoto

 

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Capitolo 28
*** La fine di tutto ***


La fine di tutto

La fine di tutto

 

-Bene allora! Preparatevi! La battaglia finale ha finalmente inizio!-

-SI!!!-

 

La voce forte e autoritaria di Chronos diede a tutti la grinta necessaria, spronandoli alla battaglia imminente.

Anja abbracciò subito Serenity da dietro, incoraggiandola in modo dolce e materno, mentre Mimir, Icarus, e Memory’s Angel annuirono decisi, scambiandosi l’un l’altro sguardi d’intesa.

A breve ci sarebbe stata la resa dei conti, ma qualcosa sembrava non andare, sembrava esserci ancora qualche questione da chiarire, e sembrava essere anche piuttosto fondamentale…

Ma di che cosa si trattava?

All’improvviso Serenity, dopo aver guardato tutti silenziosamente, fu come colta da un dubbio:

 

-Aspettate un attimo! C’è una cosa che mi lascia piuttosto perplessa…-

 

Al suono della sua voce, tutti si voltarono in sua direzione.

 

-Cosa, Serenity?-

 

Serenity portò una mano al mento pensierosa, chinando per un attimo il capo e rialzandolo subito dopo, per guardare in viso al suo interlocutore.

 

-Icarus… Ma com’è possibile che tuo padre non si sia accorto di nulla? Possibile che non si sia reso conto di cosa sta accadendo qui, adesso? Non è ancora intervenuto!-

 

Icarus la guardò per un attimo in silenzio…

Il suo sguardo si fece improvvisamente cupo, e strinse forte i pugni, mordendosi le labbra.

 

-Hai ragione Serenity… Ora che mi ci fai riflettere, mi meraviglio molto anche io del fatto che non abbia ancora avvertito nulla…-

 

Tutti iniziarono a meditare in cerca di una qualche risposta, ma non sembrarono trovarne.

Pensarono a qualsiasi cosa possibile, a qualsiasi motivazione potesse giustificare la non ancora avvenuta apparizione del malefico dio, ma nessuno riuscì a pensare a qualcosa di sensato, fino a quando uno solo di loro ebbe l’illuminazione.

 

-E se fosse una trappola?-

 

Memory’s Angel si staccò dal gruppo, avanzando verso il centro della sala, e attirando a sé l’attenzione di tutti.

Si voltò verso i suoi nuovi compagni e rimase un attimo in silenzio a pensare, portando una mano a livello del mento e volgendo lo sguardo verso il vuoto, come ancora in cerca di risposte.

Mimir guardò suo figlio con serietà, e avvicinandovisi diede subito voce ai pensieri di tutti:

 

-Una trappola? Spiegati meglio figliolo…-

 

Memory’s Angel tornò subito a guardarlo, annuendo serio.

 

-Si padre… Una trappola per farci credere di non essersi accorto di nulla, e per attaccarci quanto meno ce l’aspettiamo, per poi prendere con sé la Principessa Serenity! Oramai sappiamo tutti per esperienza personale di che cosa è capace no? Dobbiamo aspettarci qualsiasi cosa da lui, e non abbassare mai la guardia…-

 

Mimir lo guardò perplesso, e lo stesso fecero tutti gli altri ad eccezione di Chronos, che sembrava invece assorto nei propri pensieri.

 

-Effettivamente sì… Hai ragione figlio mio…-

 

-Invece credo che vi sbagliate!-

 

Con quelle poche e semplici parole, Chronos riuscì ad ottenere l’attenzione di tutti, e anche subito.

Il vecchio saggio guardò tutti sorridendo lievemente e con una punta di soddisfazione, e attese la reazione di Serenity e degli altri, che non tardò ad arrivare.

 

-Chronos… Ma che cosa volete dire?-

 

-Ve lo spiego subito Principessa, anche se non ne sono del tutto sicuro… Allora… Se adesso quelli che di voi erano sotto il controllo di Tempus sono cambiati, è maggiormente merito della Principessa, ma se siete riusciti a redimervi fino in fondo e in così breve tempo, allora vuol dire che Tempus ha abbassato la guardia, forse troppo sicuro di vincere, e non ha più esercitato il pieno controllo sulle vostre menti… Se è come dico, evidentemente, una volta intervenuta la forza prorompente del cristallo d’argento, almeno quella parte dei suoi poteri dev’essersi in qualche modo indebolita…-

 

Mimir e suo figlio lo raggiunsero incuriositi.

Non sembravano averci capito molto, così come il resto del gruppo, e le loro espressioni interrogative ne erano la piena testimonianza.

Osservando i loro visi, Chronos capì che evidentemente non si era espresso bene:

 

-Non mi sono spiegato bene forse? Eppure il concetto mi sembra tanto chiaro! A voi no?-

 

-Non molto! Per cui, illuminateci zio…-

 

Chronos sorrise, e riprese la sua spiegazione parlando a tutti, ma rivolgendosi principalmente a Serenity, colei che per prima, aveva espresso il dubbio riguardo Tempus.

 

-Si... In pratica Principessa, ora che voi avete redento Icarus, e che anche sua madre, Mimir e Memory’s Angel vi affiancheranno in questa battaglia, ovviamente anche con me, i suoi poteri sono come diminuiti, anche se in una piccolissima parte… Forse è questo il motivo per cui non si è ancora acco…-

 

>>QUESTO LO DICI TU!!!-

 

All’improvviso una voce fredda e perfida risuonò per tutta la sala, attirando l’attenzione di tutti, e provocando a Serenity un brivido, che le percorse la schiena in tutta la sua lunghezza.

Una violenta scossa di terremoto attraversò la stanza in lungo e in largo, facendo tremare le pareti e il pavimento con movimenti sussultori ed ondulatori, e con un’incredibile potenza.

Tutti riuscirono più o meno a rimanere in piedi, a differenza di Serenity che perse l’equilibrio, e sarebbe caduta a terra se Mimir e Chronos, che erano accanto a lei, non l’avessero prontamente aiutata e sostenuta.

Quando la stanza smise di tremare, si sentì un forte boato e ci fu un lampo di luce accecante, al cui diradarsi, Tempus fece il suo ingresso in sala.

Tutti lo riconobbero all’istante e si pararono subito in posizione di combattimento, mentre Serenity si portò istintivamente le mani al ventre, abbracciandoselo con tanta tenerezza, ma anche con tanta determinazione.

Subito dinnanzi a lei iniziarono a pararsi uno alla volta coloro che formavano la sua nuova squadra, pronti a difenderla.

Prima vi si parò Anja, poi Memory’s Angel, poi Mimir e Chronos, e innanzi a tutti Icarus.

A quella scena Tempus assunse un’espressione molto adirata, e subito inveì contro tutti loro:

 

-Ma bene… A quanto pare la nostra dolce Principessina si è risvegliata dall’ipnosi da potere nero e ha chiamato a sé altri rinforzi… Questo vuol dire che hai già ucciso i tuoi cari Serenity, e che sei rimasta sola! Poco importa, il tuo cristallo sarà comunque nelle mie mani, e la creatura che porti in grembo nascerà e crescerà nella mia dimensione, che tu lo voglia o no,

e grazie anche ai suoi di poteri, nulla potrà fermarmi! Soggiogherò di nuovo te, stavolta in maniera tale da non farti più tornare indietro, e anche lei, così da poter usare i vostri poteri senza nessun problema!!!-

 

Serenity si morse con forza le labbra, cercando di trattenere le lacrime e cercando di non far trapelare quanto ancora stesse soffrendo per ciò che aveva fatto, anche se solo inconsapevolmente.

Il senso di colpa per quanto accaduto la stava logorando poco a poco, e le parole di Tempus non le erano certo utili in quel frangente.

Sentì il sapore acre del sangue in bocca, segno che mordendosi le labbra doveva essersele tagliate, e subito urlò in faccia a Tempus tutto il suo dolore e tutta la sua rabbia, con tutto il fiato che aveva in corpo, forte, decisa.

 

-MAI! Tu non ci avrai mai, capito? MAI!!!-

 

Non avrebbe mai permesso che fosse fatto del male alla sua piccola Chibiusa, l’aveva promesso.

L’aveva promesso a stessa, ad Endymion, e a lei, al suo piccolo angelo.

Per niente intimorito dalle sue parole, Tempus iniziò a lievitare a mezz’aria così da poter meglio scorgere Serenity, e tese subito le mani in sua direzione, come a volerla attirare a sé.

 

-Fermo! Non osare toccarla Tempus, prima dovrai vedertela con noi!-

 

Anja guardò in alto tenendosi sempre parata davanti a Serenity, anche lei aveva lo sguardo deciso e il portamento sicuro, perché adesso non aveva paura di lui, non più.

Non aveva paura per cosa sarebbe potuto capitarle, anche perché era già morta, ma aveva paura per suo figlio, ritrovato da troppo poco tempo per perderlo di nuovo, e poi…

E poi lei aveva amato Tempus, si era rispecchiata mille e mille volte in quegli occhi, in quello sguardo che aveva visto cambiare velocemente dopo l’esilio volontario, diventando freddo, privo di emozioni, e assetato di potere e di vendetta, e suo figlio era la sua unica fonte di forza adesso, la forza che le necessitava per fronteggiare chi un tempo aveva amato più della sua stessa vita.

 

-TU! Anja! Cos’è? Ti ribelli a tuo marito e al tuo padrone? Sei tornata dall’aldilà per sfidarmi, anche tu?-

 

-Si Tempus! Se vuoi avere la Principessa, prima dovrai combattere contro di noi e sconfiggerci, ma non credere che sia facile!-

 

-Ora i nostri poteri non sono più né bloccati né volti al Male, siamo forti quanto te adesso, specialmente perché siamo uniti, siamo una squadra, invece tu sei solo!-

 

Mimir le diede man forte, guardano Tempus con aria di sfida:

 

-Infatti, ricorda che siamo anche noi degli dei!-

 

Al momento Chronos non disse nulla, ma si limitò a fissare suo fratello con un’espressione indecifrabile.

Provò a leggergli dentro, nella lontana e vana speranza di trovare un barlume di bontà in lui, per sperare di poterlo redimere, ma fu tutto inutile:

ormai per lui non si poteva fare più nulla, il suo animo era diventato completamente tetro, e il suo cuore era ormai colmato dal vuoto e dalle tenebre, non c’era più speranza di salvezza e remissione, nemmeno col cristallo d’argento, e questo gli fece male, tremendamente male…

Nonostante tutto erano comunque fratelli, e aveva sperato fino in fondo di poter evitare di combattere contro di lui.

Dal canto suo Tempus guardò tutti furioso, profondamente amareggiato per il tradimento di Icarus e di Memory’s Angel,

e per l’affronto, anche se per il momento solo verbale, rivoltogli contro.

Strinse i pugni, serrò i denti, e socchiuse gli occhi fino al punto di farli diventare due piccole fessure, lanciando un urlo colmo di rabbia e rancore, che ancora una volta, riecheggiò per tutta la sala:

 

-ALLORA E’ COSI’? ANCHE VOI SIETE CONTRO DI ME? ME LA PAGHERETE TUTTI MOLTO CARA!!! NON RISPIARMERO’ NESSUNO DI VOI, PAGHERETE CON LA VITA QUEST’OLTRAGGIO RECATOMI!!! NON SAPETE CHE SONO DISPSOTO A TUTTO PUR DI RAGGIUNGERE IL MIO SCOPO?-

 

-Si, ed è per questo che dobbiamo impedirtelo e dobbiamo farti pagare tutto il male che hai fatto… Padre!-

 

Icarus lo guardò senza timore, determinato, sostenendo il suo sguardo con forza e fierezza, e pronunciando quell’ultima parola con disprezzo.

 

-Tu! Traditore! Come puoi avere ancora il coraggio di chiamarmi padre, ora che sei passato dalla parte del nemico? Morirai anche tu Icarus!-

 

-Infatti tu non meriti nemmeno di essere chiamato per nome, figurarsi se meriti di essere ancora chiamato padre da me! Da adesso in poi considerarmi pure un tuo nemico, ma non mi batterai, né avrai la soddisfazione di vedermi morire come hai già fatto con troppi innocenti! Lotterò fino alla fine se sarà necessario, e ti batterò! Sono un dio, e sono disposto anche a sacrificare la mia essenza divina pur di evitare altri stragi, e pur di rimediare a tutti gli errori che ho commesso per colpa tua!-

 

Non appena Icarus ebbe finito di pronunciare queste parole, Tempus scoppiò a ridere malignamente, guardandolo con aria di superiorità:

 

-AH AH AH AH AH!!! E cosa ti fa pensare che io mi faccia battere da voi Icarus? Anche se siete in cinque, anche se tu e Memory’s Devil mi avete tradito, e anche se tua madre è tornata, non avete comunque speranza contro di me, sono io il più forte e ve lo dimostrerò subito, così forse vi passerà la voglia di sfidarmi!-

 

Così dicendo Tempus portò le braccia verso l’alto, formando nei palmi delle mani una potentissima sfera d’energia, caricandola sempre più.

 

-Ricordate che io sono venuto a contatto con ogni demone sconfitto dalle Guerriere Sailor e il Principe Endymion in questi anni, anche con il più insignificante! Entrando in contatto telepatico con loro, anche solo un secondo prima che questi fossero battuti, ne ho acquisito i poteri e così facendo ho pazientemente accresciuto il mio, sempre di più, giorno dopo giorno, fino ad arrivare ad oggi!!! Arrendetevi, vi offro un’ultima opportunità! Sottomettevi al mio cospetto e forse avrete salva la vita… Adesso!-

 

-MAI!-

 

-Scordatelo!-

 

-No!-

 

Le voci confuse ma unite di tutti fecero scattare Tempus, che si preparò a lanciare il suo potente attacco:

 

-Bene, l’avete voluto voi!-

 

Lanciando un urlo sovraumano caricò in un solo istante la sfera alla massima potenza, e la indirizzò verso i suoi nemici.

Quando questa fu a pochi centimetri dallo colpire Icarus, questi issò mutamente e con la sola forza del pensiero una potente e invisibile barriera d’energia, contro la quale la sfera andò ad infrangersi dissolvendosi, e non provocando feriti.

Tempus ringhiò indispettito:

forse era davvero troppo sicuro di sé stesso, e non si era preparato ad un loro contrattacco così istantaneo.

 

-Maledetti!-

 

-Adesso tocca a noi! Preparati!-

 

Icarus fece per preparare il suo attacco, ma Mimir e Memory’s Angel lo bloccarono, afferrandolo per un braccio:

 

-NO! FERMATI!-

 

-Lascialo a noi, tu conserva energie e poteri per aiutare Serenity se ce ne sarà bisogno! Di tutti noi, con Chronos ovviamente, sei il più forte, e quindi abbiamo bisogno di te solo in casi estremi!-

 

Icarus si voltò a guardarli, e subito annuì, spostandosi e andando a pararsi vicino ad Anja, per difendere meglio Serenity.

Non appena i due dei del ricordo si furono leggermente distaccati da loro, tornò ad issare la barriera d’energia, stavolta anche con l’aiuto di Chronos, per evitare complicazioni a tutti.

 

-Preparati Tempus!-

 

Memory’s Angel si mise in posizione d’attacco, e portò entrambi i polsi di fronte il viso, mostrando i bracciali con al centro gli smeraldi.

Questi si illuminarono subito, ed immediatamente vi partirono due potenti raggi di luce verdi, che andarono dritti dritti contro Tempus.

A mano a mano che questi vi si avvicinavano, la loro potenza sembrava aumentare sempre più, fino ad illuminare l’intera sala con il loro bagliore, ma quando questi furono a poca distanza da Tempus, il feroce dio li rispedì al mittente con un semplice gesto della mano, aumentando persino la potenza del colpo ai massimi livelli.

Mimir e Memory’s Angel furono colpiti in pieno, ed entrambi furono scaraventati contro la parete di destra, dopodiché caddero a terra rovinosamente.

 

-Oh no!-

 

Serenity si portò le mani alla bocca, tremando.

Non immaginava che Tempus li avrebbe messi fuori gioco in così poco tempo e con così tanta facilità, quasi come se per lui compiere quel gesto fosse la cosa più naturale, più facile da fare.

Mimir e suo figlio si rialzarono a fatica, facendosi entrambi leva con le braccia.

 

-Non… Non ci hai ancora sconfitti Tempus…-

 

Memory’s Angel si alzò del tutto e riprese a fissare Tempus con fare temerario.

 

-Come vedi siamo ancora in piedi… Non ci hai ancora sconfitti definitivamente…-

 

Tempus li guardò con aria di sfida, sorridendo malignamente.

Si fece schioccare le ossa delle dita in uno solo colpo e riprese a caricare nelle sue mani un’altra potente sfera d’energia.

 

-Peccato… Stavolta però non sbaglierò, vi annienterò e assorbirò anche i vostri poteri, così come ho fatto fin’ora… ADESSO E’ LA VOSTRA FINE!-

 

Tempus lanciò la sua sfera contro di loro, e questa a mano a mano che si avvicinava al proprio bersaglio, non faceva altro che ingrandirsi sempre più, e aumentare sempre più la sua potenza.

 

-NOOOOOOO! BASTA!!!-

 

Serenity urlò con le lacrime agli occhi, coprendosi il volto con entrambe le mani.

Era perfettamente consapevole del fatto che quella sfera questa volta, non avrebbe sbagliato e doveva fare qualcosa, subito.

Mimir e suo figlio erano gravemente feriti, e sebbene fossero delle divinità, i loro poteri non sembravano aver subito alcun effetto su Tempus.

Osservò le due divinità delle memoria ancora con le lacrime gli occhi, e sebbene la sua vista fosse offuscata a causa del pianto, riuscì a mettere a fuoco le ferite sanguinanti dei due.

Mimir si portò immediatamente dinnanzi a suo figlio, per fargli da scudo e per evitare che venisse colpito.

Chiuse gli occhi e si portò entrambe le mani di fronte al viso, quasi a voler difendere anche sé stesso, e attese che il dardo lanciatogli contro lo colpisse… Ma non ciò accadde.

Riaprì gli occhi e portò le braccia lungo i fianchi, guardando sorpreso la sfera d’energia, ora ferma dinnanzi a sé.

Anche Memory’s Angel adesso guardava stupito la scena e lo stesso Tempus non era da meno.

La sfera si era fermata proprio a pochi centimetri da Mimir, fluttuava dinnanzi il suo viso in tutta la sua luminosità e in tutta la sua potenza, ma non aveva più colpito il suo bersaglio.

Si era fermata… Qualcuno l’aveva fermata

 

-SEI STATA TU!-

 

Tempus si voltò urlando contro Serenity, nonostante lei fosse alle spalle di Chronos, Icarus ed Anja.

Si voltarono tutti in sua direzione, e capirono: Tempus aveva ragione, era lei l’artefice dell’arresto della sfera.

Serenity se ne stava ferma e in silenzio, ma fissava intensamente la sfera d’energia, tenendo una mano tesa in sua direzione, nel cui palmo volteggiava il cristallo d’argento.

Era riuscita ad invocarlo e ad usarlo senza che nessuno potesse accorgersene, evitando la sua invocazione gridata, e la sua luce.

Subito il cristallo sparì in una fioca luce,e così la sfera, sotto gli occhi attoniti di tutti i presenti.

 

-Serenity…-

 

Icarus la guardò allibito, mentre poteva sentire indistintamente suo padre quasi ringhiare dalla rabbia.

Serenity volse leggermente il capo in loro direzione, e guardò Tempus senza timore, sostenendo audacemente il suo sguardo.

 

-Non farai altro male, né a loro, né ad altri…-

 

-Andiamo Serenity! Credi di potermi battere così? Credi che facendo semplicemente sparire i miei colpi avrete salva la vita? Illusa! Sei soltanto una povera sciocca!-

 

-Ti sbagli! Tu non puoi neanche immaginare di cosa io sia capace!-

 

-LO VEDREMO!!!-

 

Con un solo gesto di entrambe le braccia Tempus scaraventò tutti lontano da Serenity, rimasta adesso sola contro di lui.

Anja ed Icarus erano stati violentemente spinti contro la parete sinistra, mentre Chronos era andato a sbattere violentemente contro la stessa parete contro cui erano stati scaraventati Mimir e suo figlio.

Il colpo era stato troppo forte e inaspettato, e adesso nessuno aveva la forza di rialzarsi e di reagire, nonostante fossero ancora tutti coscienti.

Approfittandone, con uno scatto fulmineo Tempus si avvicinò a Serenity minacciosamente, senza neanche darle il tempo di contrattaccare:

 

-Pagherai molto caro l’aver osato sfidarmi stupida Principessa!-

 

Le afferrò il collo con entrambe le mani stringendolo con forza, e la alzò da terra come se non gli pesasse minimamente.

 

-Scegli Serenity! Ti offro un’ultima possibilità! Consegnati a me e avrai salva la vita, oppure perirai seduta stante!-

 

-M… Ma… Mai…-

 

Serenity non riuscì a pronunciare altro.

La stretta attorno al suo collo era eccessivamente forte, e per quanto tentasse di liberarsi, dimenandosi e tentando di allontanare Tempus da lei, non otteneva che scarsi risultati.

Ad un certo punto la presa divenne più forte, e Tempus tolse dal suo collo solo una mano, allungandola alla sua destra e facendovi comparire una spada di cristallo nero.

Subito la portò all’altezza del suo ventre, pronto a colpirla:

 

-L’hai voluto tu! Bene, in questo modo, in un colpo solo, ucciderò madre e figlia!-

 

A queste maledette parole, Serenity liberò una lacrima che le rigò una guancia in tutta la sua lunghezza:

la stretta al collo era troppo forte, anche se stavolta Tempus lo stava stringendo con una mano sola, e già sentiva le forze venirle pian piano sempre meno, e la vista offuscarsi.

Chiuse gli occhi in attesa di quella che credeva fosse ormai la sua fine e la sua sconfitta, volgendo adesso i suoi pensieri a Chibiusa, e maledicendosi per non aver mantenuto la sua promessa.

 

“Questa è la fine… Perdonami piccolina…Perdonatemi tutti…

 

-MUORI!!!-

 

Tempus urlò questa assurda quanto crudele condanna portando il braccio con la spada indietro, quasi a voler fargli acquistare più velocità, ma proprio quando si preparò a sferrare il suo colpo, si ritrovò improvvisamente scaraventato qualche metro più indietro, sprovvisto sia di Serenity tra le grinfie, sia della sua spada.

Serenity cadde sul pavimento esausta, portandosi istintivamente una mano sul ventre e una al collo, tossendo e respirando ancora a fatica.

Alzò lievemente il capo, e mise piano piano a fuoco la figura che adesso si stava avvicinando a lei velocemente per soccorrerla: Icarus.

Provò ad alzarsi con cautela, e solo quando vide Icarus inginocchiarsi al suo fianco e aiutarla a rimettersi in piedi, riuscì finalmente a parlare.

 

-Serenity! Stai bene?-

 

-Icarus… Si… Sto be…ne… Sei… Sei stato tu?

 

Icarus annuì solamente, per poi voltarsi di scatto verso suo padre:

 

-Lurido verme! Non osare toccarla mai più!-

 

La risata perfida e malefica di Tempus risuonò ancora una volta per tutta la sala.

L’uomo si guardò attorno in cerca della sua spada e la trovò accanto a Serenity, rotta in due pezzi:

evidentemente doveva essergli caduta di mano senza che se ne rendesse conto, e doveva essersi infranta all’urto col pavimento.

Il suo sguardo si fermò su Icarus, e il colpo infertogli non aveva per niente sminuito la sicurezza che riponeva in stesso.

 

-Tutto qui quello che sai fare Icarus? Mi deludi, non è così che ti ho allevato!-

 

-TACI! Non sai di cosa sono capace!-

 

Tempus si rialzò immediatamente e attirò la sua spada a sé, riparandola in un battibaleno e senza difficoltà, e tornado ad assumere una posizione di battaglia.

 

-Beh… L’aveva detto anche Serenity e come vedi non è stata nemmeno capace di difendersi da me… Bene, allora se davvero sei tanto sicuro di battermi, dimostramelo… Combatti!-

 

Tempus prese a correre in sua direzione pronto a sferrare il suo colpo.

Icarus lo evitò prontamente, e subito alzando le mani racchiuse Serenity e gli altri in due sfere d’energia positiva, perché non venissero in qualche modo attaccati da Tempus.

Fece comparire nella sua mano destra una spada di ghiaccio, e subito iniziò a rispondere con agilità e prontezza ai colpi di suo padre, ma ad un certo punto, dopo molti affondi sventati, e vari colpi di spada, inciampò e cadde a terra.

Tempus ne approfittò subito, e si avventò su di lui puntandogli la spada alla gola:

 

-Dicevi Icarus? Io so bene ciò che puoi e non puoi fare… Sei mio figlio, io ti ho allevato, e quindi conosco tutti i tuoi punti deboli! Sei potente, e questo non posso negarlo, ma non più forte di me!-

 

-Sono abbastanza forte da ucciderti!-

 

Il ragazzo riuscì a liberarsi scansando suo padre con un calcio e rialzandosi subito.

Anche Tempus si rialzò immediatamente ricominciando senza sosta a lottare.

Padre e figlio continuavano a lottare tra colpi e affondi, tra scansi e pericolosi avvicinamenti, quando Tempus, stufo della monotonia che forse stava acquistando la competizione, decise che era arrivato il momento di cambiare:

 

-ORA BASTA! Sono stanco di giocare, adesso sono io che conduco i giochi! Penserò dopo a te… E a tutti voi! Adesso voglio di occuparmi di due persone in particolare…-

 

Con un gesto della mano sinistra scaraventò di nuovo Icarus lontano da sé, e con un gesto dell’altra fece fuoriuscire dalle sfere protettive Serenity e Chronos, senza che questi potessero opporsi.

Subito dopo lanciò verso Icarus e il resto del gruppo delle potenti scariche d’energia.

 

-Con queste scariche elettriche assorbirò la vostra energia e i vostri poteri, così quando avrò finito con Serenity e il mio stupido fratello, potrò spazzarvi via senza problemi!-

 

Chronos e Serenity furono portati dinnanzi a lui e immobilizzati:

l’unico sostegno e l’unica forza di entrambi provenivano in quel momento solo dai loro sguardi e dalle loro parole, mentre in sottofondo si potevano udire le urla di dolore e imploranti aiuto di Anja, Mimir e dei loro figli.

 

-Chronos aiut… aiutatemi…-

 

-State tranquilla Principessa…-

 

-Fate silenzio! Serenity! Adesso tu perirai e soffrirai, non hai voluto concederti a me e hai scelto la via che hai ritenuto più facile, e tu Chronos! Preparati! E’ arrivato il momento di subire la mia vendetta!-

 

Tempus indietreggiò di qualche passo e portò entrambe le braccia in avanti, facendovi comparire una sfera nera, fonte di tutti i suoi poteri.

Subito da questa partì una luce violacea che andò a propagarsi per tutta la sala, ma all’improvviso, un’altra luce rispose a questa, ma era una luce calda, dolce, rassicurante ed evanescente.

Lo spicchio di Luna sulla fronte di Serenity iniziò a brillare di luce propria, illuminando in parte quel luogo buio e tetro, e attorniandola di una luce calda e pura.

 

-Ma che diavolo sta succedendo?-      

 

Tempus fu costretto a coprirsi gli occhi per non rimanerne accecato, e parve per il momento come immobilizzato, incapace di difendersi o di compiere qualsiasi altro movimento, mentre la luce viola partita dalla sua sfera sparì momentaneamente, liberando anche chi stava soffrendo per via delle scariche elettriche.

Davanti a Serenity e Chronos, era apparso da solo il leggendario Scettro di cristallo, che adesso volteggiava di fronte a lei in attesa che ne facesse uso, e in più, la stessa Serenity notò una differenza rispetto alle altre volte: lo Scettro le parve diverso.

Nell’incavo dello spicchio di Luna vi era adesso incastonato il Cristallo d’Argento, che brillava in tutta la sua magnificenza.

Non appena ne ebbe sfiorato l’impugnatura, l’intero scettro si illuminò:

dal Cristallo d’Argento partì un fascio luminoso che al suo diradarsi mostrò a Serenity un nuovo arrivo, un nuovo aiuto, qualcuno che non si aspettava, ma che fu ben felice di ritrovare, dopo tanto tempo.

 

-Ma… Madre…-

 

La grande Regina Selene era ora di fronte a loro, e sorrideva a sua figlia così dolcemente da poter sciogliere anche il cuore più duro, ma ciò non valeva per Tempus purtroppo.

 

-Piccola mia… Finalmente posso rivederti… Come sei diventata bella…-

 

Serenity le corse incontro piangendo e l’abbracciò forte, cercando in quell’abbraccio tutto l’amore e tutta la forza di cui necessitava.

 

-Mamma!-

 

-Sono qui bambina mia, sono qui…-

 

Selene, visibilmente commossa, rispose al suo abbraccio con la stessa intensità di Serenity, felice per averla finalmente ritrovata.

Le prese il viso tra le mani, per la fonte la fronte, e le accarezzò poi amorevolmente il ventre, rispecchiandosi negli occhi con amore e fierezza.

 

-Oh Serenity… Come cresce… Sarà bella e coraggiosa come te figlia mia, sarà un’ottima principessina, così come tu sarai un’ottima regina…-

 

-Questo solo se sarò io a vincere questa battaglia…-

 

-Tu vincerai Serenity, ed io sono qui per aiutarti… Siamo tutte qui per aiutarti…-

 

Serenity si staccò lievemente dall’abbraccio di sua madre, e la guardò negli occhi senza capire.

 

-Che vuoi dire? Non sei sola?-

 

-No piccolina…-

 

Selene allargò le braccia sorridendole, e subito accanto a lei, in una luce bianca e diffusa, iniziarono a comparire donne bellissime e tutte vestite di bianco.

Tutte avevano gli occhi azzurri, la carnagione diafana, i capelli biondi o argentei, raccolti in trecce, codini, chignons, o semplicemente sciolti, e tutte avevano lo spicchio di Luna crescente al centro della fronte.

Erano tutte le regine che avevano governato la Luna prima di loro due.

Serenity sussultò, quando riconobbe la prima donna accanto a Selene: Artemisia.

Selene iniziò a parlare a nome di tutte:

 

-Noi siamo tutte le Regine che hanno governato la Luna, e con l’aiuto vostro e della nostra grande progenitrice, la grande e augusta dea Artemide, sconfiggeremo il male e schiacceremo il potere delle tenebre!-

 

-Artemide?-

 

Serenity, superato il momentaneo momento di stupore, capì finalmente tutto.

Ricordò la leggenda dello Scettro. Ricordò che conteneva gli spiriti delle sue antenate e si compiacque del fatto che adesso la sua squadra si era notevolmente ingrandita.

Serenity strinse lo Scettro con maggiore determinazione e annuì, sorridendo in direzione di sua madre:

 

-Si! Cominciamo!-

 

>>> Aspetta Principessa, ci sono anche io!-

 

Una voce dolce e soave attirò la sua attenzione, e subito, dinnanzi i suoi occhi, in una nuova luce mista a sabbia lunare, argentea e luccicante, comparve una donna bellissima ed eterea.

Serenity ne rimase affascinata, nonostante adesso ricordasse di averla vista più e più volte sul suo Regno, su manoscritti antichi e preziosi affreschi, che decoravano il Palazzo Lunare Reale in tutta la loro bellezza e maestosità.

Le Regine di fronte a lei sorrisero e chinarono il capo con devozione, mentre Chronos, Anja, Mimir e i figli di questi ultimi sorrisero di rimando, riconoscendo una loro sorella.

La donna apparsa di fronte a Serenity era Artemide, la sua più antica progenitrice, la sua antenata più bella e potente, la sua guardiana, l’essenza della Luna stessa.

La luce che emanava donava a Serenity serenità e calma, e i suoi occhi cerulei mostravano saggezza, dolcezza e regalità.

I suoi lunghissimi ed ondulati capelli biondo platino, ondeggiavano leggeri come mossi da una lieve brezza, e la sua pelle così chiara sembrava rispecchiare la luce, quasi come un alabastro.

Il suo lungo abito di seta, morbido e delicato, bianco e candido, e decorato finemente con cristalli e fili argentati, le modellava il corpo sinuoso perfettamente.

Il calore che emanava era dolce e rassicurante, e lo spicchio di Luna crescente che le brillava sulla fronte, sembrava avere la capacità di illuminare anche le tenebre più profonde.

Serenity non poté non inchinarsi al suo cospetto, chinando anche il capo in segno di riverenza:

 

-Oh grande Dea Artemide io…-

 

Artemide le poggiò dolcemente una mano sulla spalla:

 

-Dolce Serenity… Non inchinarti, alzati pure…-

 

-ADESSO BASTA!!!-

 

La voce dura e malefica di Tempus le interruppe:

il crudele dio era riuscito a liberarsi della sua momentanea prigionia, e adesso la sua rabbia e il suo desiderio di vendetta erano più forti che mai.

 

-Adesso mi avete davvero stufato! Non mi importa in quanti siate! Non mi importa se adesso ci sei anche tu Artemide, vi schiaccerò ugualmente tutti!-

 

Subito si attorniò di una potentissima aura oscura a base di venti impetuosi e scariche d’energia.

Le pupille dei suoi occhi scomparvero, lasciando adesso solo le cornee, e l’espressione che aveva in viso non prometteva nulla di buono.

Aveva assunto una presenza spaventosa, e l’aura che lo circondava acquistava sempre di più potenza, fino al punto di rischiare di spazzare tutti via con la forza impetuosa del vento.

 

-Serenity! Presto impugna lo Scettro, concentrati su di esso e sul Cristallo d’Argento! Tempus sta raccogliendo tutti i suoi poteri, bisogna attaccarlo adesso o dopo sarà ancora più difficile batterlo!-

 

Selene urlò queste parole avvicinandosi a sua figlia, e coprendosi il volto con le braccia per proteggersi.

 

-Presto Artemesia! Mie discendenti! Aiutiamo la Principessa Serenity!-

 

-SI!-

 

Artemide ordinò a sua figlia e a tutte le sue discendenti di avvicinarsi e compiere la loro missione, mentre Serenity impugnò lo Scettro decisa più che mai a mettere la parola fine a quella storia.

 

-Presto aiutiamola anche noi!-

 

Chronos fece segno agli altri di avvicinarsi a lei, e di sostenerla con i proprio poteri.

Nell’arco di pochi secondi, Serenity si trovo attorniata da tutte le Regine della Luna, disposte in cerchio e tutte per mano, e con accanto a lei Selene, Artemide ed Anja, mentre Mimir, Chronos, Icarus e Memory’s Angel, anch’essi all’interno del cerchio, circondavano le quattro donne formando a loro volta in piccolo cerchio, sempre tenendosi per mano.

Ora che la formazione era fatta, subito tutti si concentrarono su Serenity, infondendo in lei tutti i loro poteri.

In quel preciso istante Tempus si preparò a lanciare dalla sua sfera e in loro direzione, un enorme raggio nero a base di energia e scariche elettriche, caricato all’ennesima potenza.

 

-Serenity! ORA!-

 

Artemide gridò decisa dando il segnale, e subito Serenity, accompagnata da tutti, invocò finalmente il potere del suo Scettro:

 

-ROBUR SCEPTRUM CRYSTALLINUM!!!-

 

Immediatamente dallo Scettro, esattamente dal Cristallo d’Argento, partì un nuovo fascio di luce, più immenso, più potente, più caldo e luminoso delle altre volte.

I due fasci d’energia si scontrarono a metà strada.

Le loro potenze erano perfettamente uguali e da ambo le parti si avvertirono già difficoltà di sostegno.

Tempus strinse i denti rabbioso, era convinto che nonostante tutto l’apporto cui adesso Serenity stava facendo appello, nulla l’avrebbe contrastato, ma si era sbagliato, e di molto anche.

Aveva trascorso troppo tempo a compiacersi della sua presunta superiorità, e adesso che si trovava in difficoltà, non voleva ammetterlo neanche a stesso.

 

-NO! NON PUO’ ESSERE! SONO IO IL PIU’ FORTE, IOOO!-

 

Portò le mani più in avanti, quasi a voler aumentare la potenza del suo fascio, e ci riuscì:

Serenity fu costretta ad indietreggiare, notando che Tempus inizia ad avere un netto vantaggio.

La Principessa della Luna, sentì le perle di sudore scenderle dalla fronte, e strinse i denti come a contenere lo sforzo, volgendo le sue forze, le sue energie, e i suoi poteri contro Tempus, ma il suo cuore e il suo pensiero verso qualcun’ altro…

 

“Devo riuscirci… L’ho promesso e devo riuscirci ad ogni costo! Non ti permetterò di distruggere la Terra e l’Universo… Non ti permetterò di fare altro male! Marzio… Amore mio… Sono qui, adesso… Sto mantenendo la mia promessa, lo sto combattendo e lo batterò! Lo batterò per te, per i nostri amici, e per la nostra Chibiusa… Si anche per lei! Perché possa nascere e crescere in un mondo sereno, senza più battaglie, senza più sofferenze, in un mondo che sia semplicemente felice… Amore mio ti giuro che lui pagherà, pagherò ogni cosa!”

 

Sentì il viso bagnarsi per via delle lacrime, ma non si perse d’animo.

Senti una lacrima fermarsi sulle labbra, e immaginò che fosse un bacio, un bacio ricevuto da lui, da Endymion, un ultimo bacio

La sua mente acquistò una nuova consapevolezza e il suo cuore mancò un battito:

anche se l’avrebbe battuto, sarebbe sopravvissuta? E cosa ne sarebbe stato di Chibiusa?

 

“Piccolo angelo mio… Chibiusa io…”

 

Interruppe i suoi pensieri avvertendo quasi d’essere schiacciata, e notò con suo grande rammarico, che a Tempus mancava davvero poco per schiacciarli tutti definitivamente.

Non poteva permetterlo.

Si ricordò della sfera nera, da cui Tempus prendeva la maggior parte dei suoi poteri, e da cui doveva partire il raggio che la stava annientando:

 

-Amici! Dobbiamo convogliare tutti i nostri poteri, al centro delle sue mani! Colpiamo la sua sfera, e forse potremmo sconfiggerlo! Dobbiamo colpire l’origine della sua forza! ADESSO!-

 

-SI!-

 

Ed ecco che sentì indistintamente anche i loro poteri scorrere nelle sue vene, si sentì carica e forte, e anche se in cuor sapeva che forse non sarebbe riuscita a reggerli troppo a lungo, doveva approfittarne e usufruirne, adesso o mai più.

Lo spicchio di Luna sulla sua fronte si illuminò, e nell’alto della stanza, al suo grido, si unirono le voci di tutte le regine della Luna:

 

-POTERE DEL CRISTALLO D’ARGENTOOOO!!!-

 

Questa volta la sala fu completamente invasa dalla luce accecante del cristallo, e in pochi istanti un raggio prorompente partì dallo Scettro riuscendo a disintegrare senza problemi quello di Tempus, che non ebbe nemmeno il  tempo di contrattare, perché fu invaso dal potere del cristallo e annientato definitivamente.

La luce si dissolse solo quando ogni piccola molecola del corpo del suo fu disintegrata:

era finita, Tempus non poteva più essere una minaccia.

Serenity cadde a terra priva di forze, ansimando pesantemente e poggiandosi una mano sul ventre:

 

-E’ finita… E’ finalmen…-

 

Serenity non continuò.

La stanza iniziò a crollare, e il pavimento a tremare.

 

-Icarus! Che succede?-

 

-La dimensione sta crollando Serenity! Sconfitto il suo signore, viene sconfitta anche la sua dimora! Presto! Dobbiamo andarcene! Zio! La vostra dimensione! Presto! Teletrasportiamoci tutti nella vostra dimensione!-

 

-SI!-

 

Chronos invocò la sua sfera, e questa subito si illuminò, racchiudendo tutti in una sfera di cristallo e scomparendo, appena un attimo prima che il crollo potesse inghiottirli.

 

***

 

Non passarono che pochi istanti dal teletrasporto:

comparvero nella dimensione di Chronos, proprio nella sala delle teche, dove riposavano tutti coloro che erano caduti in quella battaglia.

Nonostante Serenity fosse esausta e non avesse neanche la forza di camminare, si alzò per andare in contro alla teca di Endymion, ma le forze le mancarono, e cadde sulle ginocchia.

 

-Serenity, figlia mia!-

 

Selene le corse in contro per aiutarla,, ma sua figlia la bloccò con un gesto della mano. Subito iniziò a gattonare per raggiungere la sua meta, e quando ebbe raggiunto la teca, vi si aggrappò per farsi leva ed alzarsi, e vederne il contenuto.

Si sporse, e accarezzò con entrambe le mani la superficie trasparente della bara, facendovi cadere le sue lacrime.

Lui era lì, un corpo senza vita steso in quella teca gelata, dormendo il sonno eterno, il sonno del non ritorno.

 

-Amore mio… E’ finita… L’ho battuto, è tut…to finito…-

 

Le lacrime scendevano abbondantemente dai suoi occhi, e la voce le tremava sia per il pianto, sia per l’estrema stanchezza, mentre da lontano tutti la osservano in silenzio, immobili, col cuore in una morsa di dolore.

Si voltò appena verso di loro, il tempo di guardarli tutti uno ad uno, per poi chiedere loro un favore, una concessione:

 

-Lasciatemi sola per favore…-

 

-Serenity… E’ meglio che tu non stia qui adesso, devi riposare. Sei esausta e troppo debole. Ricorda che devi pensare anche a tua figlia… Ascoltami vieni con…-

 

-No! Icarus, ti supplico… Vi prego tutti… Lasciatemi sola con lui… E con loro…-

 

-Come vuoi bambina mia… Ma mi raccomando…-

 

-Si…-

 

Selene le si avvicinò per baciarle la fronte e stringerla forte contro il suo petto, poi sorridendo, si voltò e uscì dalla stanza, seguita a poco a poco da tutti.

Una nuova lacrima rigò il volto di Serenity, mentre riuscì a mormorare solo una piccola preghiera prima di adempiere a ciò che aveva deciso, solo in cuor suo, in quel momento:

 

-Perdonami mamma… Perdonatemi tutti… Perdonami piccola mia…-

 

Congiunse le mani in segno di preghiera, e subito dinnanzi a lei, obbediente, comparve il suo cristallo, invocato mentalmente.

Lo guardò con gli occhi pieni di lacrime, e con le ultime forze rimastole, sospirando profondamente, poi diede avvio al suo obiettivo:

 

-Ti prego cristallo d’argento… Dà un’altra possibilità al mio Marzio e ai miei amici… Ti supplico… Tutti loro sono morti per colpa mia, ed è giusto che ora io faccia qualcosa per loro… Userò le mie ultime forze e i miei poteri per darli loro in dono, e per far sì che possano vivere, di nuovo, aiutami ti prego! Esaudisci l’ultimo ordine della tua padrona…-

 

Il cristallo obbedì immediatamente, e volteggiando sulle teche le inondò della sua luce e del suo potere.

A mano a mano che i secondi passavano, Serenity sentiva le forze venirle sempre meno, e sentiva i propri poteri spegnersi a poco a poco.

Cadde a terra agonizzante, volgendo lievemente il capo in direzione delle teche e del cristallo, e abbracciandosi il ventre con entrambe le braccia.

Due lacrime le percorsero le guancie fino a morirle sulle labbra, e i suoi occhi iniziarono a perdere la luce che li caratterizzava di solito.

La voce, un tempo dolce e soave, si era ridotta ad un semplice sussurro, un sussurro tutto per i suoi ultimi pensieri.

 

-Marzio… Dolce amore mio… Ti amerò per sempre, oltre l’infinito e oltre l’eternità, come mi dicesti tu quella volta… Amici miei, grazie di tutto, vi vorrò per sempre bene e non dimenticherò mai quello che avete fatto per me…-

 

Cercò di prendere un attimo fiato, ma anche il respiro era ormai corto e irregolare adesso:

 

-…Perdonami piccola mia, alla fine ho fallito, tu non nascerai, e per colpa mia… Perdonami se puoi… Non ho mantenuto la mia promessa nei tuoi confronti, ma questo era l’unico modo per riportare in vita tuo padre e tutti i nostri amici… So che mi capirai, perché tu sei come me… Chibiusa, piccola mia… Sappi che ti ho sempre amata…-

 

Chiuse gli occhi, aspettando che il cristallo usasse anche le ultime energie restatogli, per morire insieme a lui, ma fu costretta a riaprirli a causa di un urlo:

 

>>> SERENITY!!! NO!!! CHE COSA HAI FATTO?-

 

Icarus si fiondò accanto a lei e la prese tra le braccia.

Dall’altra sala aveva avvertito qualcosa, era stato il solo ad avvertirlo, ma aveva sperato con tutto se stesso di essersi sbagliato.

Serenity aveva invocato e usato il suo cristallo nuovamente in silenzio, di nascosto, senza farsene accorgere, e per quanto ancora riuscisse a percepire ciò che le accadeva attorno, le sembrò strano che Icarus era stato il solo a sentirla, e soprattutto le sembrò strano il fatto che fosse stato proprio lui a farlo, ma poi, forse capì:

Icarus era stato l’ultimo che era stato redento direttamente da lei grazia al potere del cristallo, e quindi adesso si era venuta a creare una sorta di empatia, di legame tra loro, sebbene non forte quanto quello che la legava ad Endymion.

 

-Ma perché l’hai fatto? Avresti potuto chiedere aiuto a noi! Perché Serenity?-

 

Gli sorrise lievemente, raccogliendo le ultime forze rimastole per potergli rispondere:

 

-Non sarebbe stata giusto… Ora avete la pos…sibilità di rifarvi una vita… Di cominciare tut…ti da capo… E’ la vo…stra occasione per esse..re finalmente felici…Dovete usare le vostre energie so… lo per voi stessi…-

 

-Ma che cosa dici? NO! Non puoi morire così! Non adesso! Lui ha bisogno di te! Tutti abbiamo bisogno di te!-

 

Icarus era disperato.

Non poteva credere che per lei sarebbe tutto finito così, l’aveva salvato da stesso e non accettava che la fine di tutto fosse stata questa.

Stringeva quel corpo tra le braccia con dolore e rabbia, e non riusciva ad accettare ciò che stava accadendo, non voleva farlo.

Lei gli aveva insegnato ad amare, e proprio adesso che le si stava affezionando, che iniziava a provare una sorta di affetto fraterno per lei, veramente sincero, lei stava morendo, e per di più tra le sue  braccia.

 

-Icarus… Ho bisogno di un fa… vore… Quando… Quando lui si risveglierà… Ti supplico… Digli che lo amo tanto… E che lo amerò per sempre…-

 

Icarus aveva iniziato a piangere. Non tentava minimamente di frenare o nascondere le sue lacrime, perché sapeva che se anche se ci avrebbe provato, non avrebbe avuto buoni risultati.

 

-Serenity no! Sarai tu a dirglielo perché vivrai! Resisti non te ne puoi andare così! TI SUPPLICO RESISTI!!!-

 

-Ti prego… Conto su di te…-

 

Serenity liberò un’ultima lacrima, prima di chiudere gli occhi, e abbandonarsi in un istante a tutti i suoi ricordi, quei ricordi che l’accompagnavano da quando era diventata una Guerriera, e che a volte erano stato il suo conforto se felice, e la sua sofferenza se tristi.

 

(NdA Link video allegato: http://www.youtube.com/watch?v=iRWZzcHwaqI&feature=channel_page)

 

Abbandonò il capo su una spalla, ed esalò l’ultimo respiro, proprio nello stesso momento in cui il cristallo smise di brillare, compiuto il suo dovere, e ridotto ora ad un semplice pezzo di vetro senza più vita, sparì in una luce fioca, così come era spirata lei, donando la sua vita per ridarla a chi amava.

 

 

 

NdA: Ed eccomi qua…

Innanzi tutto amiche, scusatemi se vi ho fatto aspettare un mese prima di aggiornare, nonostante vi abbia promesso di farlo prima, ma non ho potuto fare diversamente.

Nelle ultime settimane, un pò per alcuni problemi personali, (per fortuna ora risolti), un pò perché ormai mancano poche settimane ai primi esami della sessione estiva, ho avuto poco tempo da dedicare alla mia storia.

Il capitolo è molto lungo, e spero che non vi abbia annoiate o quanto meno deluse.

Come avrete potuto capire, la morte di Serenity era l’ultima nota di tristezza di cui vi parlavo nel capitolo precedente, ma non temete, sarà tutto risolto già a partire dal prossimo capitolo, per la cui pubblicazione, preferisco non promettervi una data, sapendo di non riuscirei a rispettarla per via dello studio, perché poi non sarebbe giusto nei vostri confronti.

Come vedete Tempus è stato sconfitto definitivamente, come vi avevo promesso, e con un aiuto molto più grande di quello che la stessa Serenity si sarebbe potuta aspettare.

Come avete visto, ho mantenuto la mia promessa, e questa delle varie Regine della Luna, era la prima punizione che avevo in mente, il resto, lo scriverò dal ventinovesimo capitolo in poi…

Come avete visto, ho inserito un link con un video sad nella scena della morte di Serenity e credo che fino alla fine della storia, ce ne sarà almeno un altro.

Spero possano piacervi.

Detto questo, spero di non aver risvegliato i vostri propositi assassini nei miei confronti e spero che commentate numerose.

Vi lascio ora ai ringraziamenti individuali, dandovi appuntamento al prossimo capitolo, sperando di riuscire a postarlo prima degli esami.

Se non dovessi riuscirci, vi chiedo scusa in anticipo, ma cercherò comunque di essere sempre presente su EFP, anche per le vostre storie.

 

 

Ringraziamenti individuali

 

Romanticgirl: Ciao Roxy! Bene, sono felice che le emozione descritte nel capitolo precedente ti siano piaciute tanto, al punto di leggere tutto d’un fiato! Tempus le ha avute di santa ragione, e come se le ha avute! Finalmente si è tolto dai piedi! La nota triste è la morte di Serenity, ma non ti preoccupare, lo sai che io amo il lieto fine no? Riguardo al tuo umore, mi spiace anche tu sia triste, e spero possa passare tutto presto! Grazie mille per le belle parole sulla mia storia, sono felice di sapere che ti aiuta a distrarti! Grazie mille amica mia!

 

4haley4: Ciao Hilary! Wow! Che onore! Paragoni le emozioni che ti suscito con la mia fic alle stesse che provoca l’Anime! Come sempre sei molto dolce e tenera, e fin troppo gentile! Mi hai detto che eri sicura del fatto, che la descrizione della battaglia finale, ti avrebbe lasciata di stucco e col fiato sospeso… Beh, spero proprio di esserci riuscita!

Sono contenta che la trasformazione di Memory’s Angel ti sia piaciuta, quanto agli alleati che ha avuto Serenity… Beh, come hai potuto vedere in questo capitolo si sono moltiplicati! Quanto alle descrizioni nei minimi particolari, le uso per delineare quanto meglio possibile i personaggi, e sono felice di sapere che tu li apprezzi così tanto, sia per le descrizioni delle trasformazioni, delle lotte, del bicchiere, e sapere che leggi il capitolo più e più volte per cogliere tutto mi gratifica davvero tantissimo! Vuoi sapere come scrivo? Ti rispondo sinceramente. Un pò lo immagino, un pò tutto prende vita da sé. Mi metto davanti al PC, apro Word e inizio a scrivere, liberando la mia fantasia. Ovviamente ci sono momenti in cui l’ispirazione è tanta ed istantanea, altri in cui bisogna rileggere più volte, ma fatto sta che scrivendo libero la mente da tutto, e quindi mi concentro solo sulla scrittura… Sarà questo il mio segreto! Non ringraziarmi per i ringraziamenti… Come potrei non scriverne di belli se mi lasci recensioni sempre così fantastiche? Specialmente quando mi dici sempre che la mia storia per te è come una sesta serie? Anche tu sei molto dolce e cara, e sono davvero felice di averti come lettrice, e come amica…

Grazie di tutto cuore!

 

Kaoru: Ciao Manu! Allora… So cosa stai pensando, so che stai chiamando a te tutti i killer più spietati della Terra per farmi linciare dopo questo capitolo, ma ti prego desisti!!! La mia promessa, che già adesso ho mantenuto con la sconfitta di Tempus, sarà totalmente compiuta nel prossimo… E sì mia cara, il lieto fine si avvicina! Sono felice che il capitolo precedente ti sia piaciuto, sia per la redenzione, sia per il “congelamento” di Endymion e di tutti gli altri. Grazie soprattutto per i complimenti alle descrizioni di Serenity e dell’angelo della memoria… Il succhiaricordi… Come lo chiami tu!

Grazie mille per tutto Manu!

 

Chichilina: Ciao Usa! Ed ecco il capitolo dello scontro finale… Eh sì, mi sa che ti ho combinato un bel pasticcio! Tempus è stato sconfitto definitivamente, ma Serenity alla fine non ce l’ha fatta, e ha sacrificato sé stessa per riportare in vita le persone che ha amato più della vita stessa… La tua preoccupazione come avrai capito non ha motivo di essere tale, perché lei si è sacrificata proprio per salvare Endymion e tutti gli altri. Spero che questo capitolo non ti abbia delusa a mica mia, e ti prometto che cercherò di aggiornare quanto prima, esami permettendo, per avviarci verso il gran finale! Ciao amica mia, grazie!

 

Tappetta: Ciao! Bene! Spero che le scene di Tempus sconfitto non ti abbiano deluso! Che cosa ne pensi? Grazie mille per i tuoi bellissimi complimenti, specialmente per i colpi di scena… Vedrai cara, non sono ancora finiti!!!

Grazie mille!

 

Lagadema: Ciao! Grazie grazie grazie! Il mio capitolo perfetto? Wow! Che gioia! Sono felice di sapere che ti sia piaciuto così tanto, specialmente per quanto riguarda le scene che hai citato! Per quanto riguarda i quattro Generali, non ricordo di una loro apparizione dopo la prima serie, forse capita nel Manga. Io purtroppo non l’ho letto, e quindi non saprei dirti, ma non ricordo che sia capitata una cosa simile nell’Anime… Scusa se non posso esserti utile. Non so perché Naoko Takeuki non li abbia riportati in vita, forse sapeva già come sarebbe proseguita la storia e non li ha ritenuti più utili… Mah!

Comunque grazie mille davvero!

 

Stella93mer: Ciao stellina! Grazie mille anche a te! Per un’autrice, sentirsi dire che il proprio lavoro è addirittura perfetto è una delle cose più belle che potesse desiderare!  Per il ritardo, come vedi, ultimamente sembra caratterizzarmi alla grande, ma purtroppo, per quanto mi impegni, non riesco a ridurre i tempi e mi ritrovo a distanziare sempre più gli aggiornamenti.

Ormai tra poco ci saranno gli esami, e credimi, sono davvero tanti. E spero di riuscire a darne il maggior numero possibile in questi mesi e possibilmente con buoni risultati. Cerco sempre di impegnarmi tanto, è il minimo che io possa fare per ricambiare i sacrifici che i miei genitori fanno per mantenermi gli studi! Grazie per i complimenti e per il sostegno che mi porti sempre, mi rendono davvero felice!

 

Maryusa: Ciao Luna! E si, ecco finita la battaglia finale ed ecco descritto il comportamento di quel simpaticone di Tempus! Grazie per i complimenti alla scena di Serenity che saluta Endymion. Spero che anche le descrizioni analoghe fatte in questo capitolo ti siano altrettanto piaciute, e non ti abbiano delusa o fatto rimanere male, per come ho concluso. La fine della mia fic è ormai vicina, mancano un paio di capitolo ormai, e ci stiamo avvicinando al nostro tanto agognato lieto fine!

Ciao Luna grazie mille!

 

Silviasilvia: Ciao Ami. Allora… Si cara, tutti gli uomini belli sono miei! Riccardino, Endymion… Vogliamo parlare di te? Vogliamo proprio? Edward eh? Guardia del corpo immortale? Ma brava! Che furba! Comunque cara, nel caso tu non lo ricordassi, ti rammento che anche il mio Marziolino bello è immortale! E’ il re dell’eternità! Chi ha fregato chi adesso?  Si ok, sto sclerando e mi sto comportando come i bambini dell’asilo… Meglio! Se mi comporto come loro, quando un giorno sarà educatrice di nido potrà immedesimarmi nei loro comportamenti e lavorare meglio… Hi hi hi! Ok basta, passiamo al ringraziamento vero e proprio che è meglio secondo me… Allora… Tu molto assassina eh? Allora il piano di Riccardo non lo puoi usare, non ti conviene, se lui sta con me non avrebbe senso ti pare? Hi hi hi! Comunque, per la tua gioia, e per la mia salvezza, come già sai, Endymion sta per tornare in vita, quindi metti da parte anche tu i tuoi cattivi propositi, se proprio dici di volermi bene… Hi hi hi! Comunque, grazie mille per tutti i tuoi complimenti cara, anche per la A con un numero indefinito di + J!!! Che dire? Grazie +++++++++ !!!! Grazie mille!

 

ISA1983: Ciao Isa! Ed ecco conclusa la battaglia finale, ed ecco dato a quel fetentone quel che si meritava!!! Come hai potuto vedere gli alleati di Serenity sono aumentati… Piaciuto il colpo di scena? Hi hi hi! Spero di sì! Grazie mille per i bellissimi complimenti alla scena di Serenity che prega per Chibiusa e grazie per le tue belle parole. Mi hanno fatto davvero felice, e mi fa piacere che tu, essendo mamma, possa capire forse più di chiunque altri queste scene, anche se qui sono solo di fantasia. Quanto ad Icarus, dai, dimentichiamo il passato, non era colpa sua, e come vedi, in questo capitolo le è stato molto d’aiuto e… E non ha finito! Vedrai cara! Grazie millissime per tutto!

 

Luisina: Ciao Rei-chan! Bene… Stai rivalutando Icarus? Se nel capitolo precedente il nostro allegro dio (insomma, mica tanto allegro!), ti ha fatto pena, in questo che effetto fa? Grazie anche a te per i complimenti alle scene delle trasformazioni e delle teche. Sapere che è piaciute a tutte mi rallegra davvero tanto, e per me è importante, ma soprattutto grazie mille per i complimenti al mio stile e al mio lessico… Rei-chan! Me tanto commossa e felice! Grazie mille tesora!

 

Violet Nearina: Ciao! Che bello scoprire di avere una nuova lettrice! Grazie mille per aver letto la mia storia tutta d’un fiato, sono contenta che ti abbia appassionato e che ti sia piaciuta così tanto! Spero di non averti delusa con questo capitolo, e che ti sia ugualmente piaciuto! Grazie di cuore!

 

 

Grazie mille a Sam_Rox88 che ha letto una mia precedente storia, e che adesso sta leggendo a poco a poco anche questa, facendomi sapere, sia privatamente, che con le sue recensioni, cosa ne pensa e per i complimenti che mi fa.

 

Grazie mille a:

 

bell, kamura86, Kaoru, miyabi, NEPTUNE 87, e Sam_Rox88

 

per aver inserito la mia storia tra le seguite.

 

Alle trentasette persone che l’hanno inserita tra i preferiti:

 

4haley4, alina 95, Angelina93, anninachan, aquizziana, bunnyguida, chichilina, Enigma, feferica, frogvale91, giufalab, ilary,
ISA1983, ISAHARA, jacopo25, kamura86, Kaninchen, Karen94, kiavatella, lagadema, Layla_91, lotti_ , luisina, mary85, myla_chan, Nami Akimoto, NEPTUNE 87, Ojousama, Robiz, romanticgirl, silviasilvia, stella93mer, sumire01, tappetta, Usagi_84, Violet Nearina, WaterAlch

 

E chi mi ha annoverata tra gli autori preferiti:

 

4haley4, alina 95, aquizziana, azaz, bellissima90, bunnyguida, chichilina, giufalab, ISA1983, jaj984, Kaninchen, ladolcebabi, luisina, mary85, Peppefp, romanticgirl, silviasilvia, stella93mer, tappetta e WingsHP

 

Grazie mille anche a chi legge soltanto

 

Dovrei avervi ringraziate tutte. Se è così, non me ne vogliate, accortami di u eventuale errore rimedierò.

 

Ciao a tutte amiche lettrici, vi do appuntamento al prossimo capitolo!

 

Grazie a tutte

 

Un abbraccio

 

Luciadom

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 29
*** Addi non voluti... ***


Addii non voluti…

Salve gente!!!

Dopo la piccola strage del 28° capitolo, ecco finito il 29°! Volevo aspettare qualche altro giorno per pubblicare, per vari motivi, ma poi ho deciso di postare, anche perché ho paura che il prossimo, salvo cambiamenti, potrebbe arrivare dopo gli esami a partire dalla seconda metà di luglio.

Spero che per ora la lettura di questo non vi deluda, e soprattutto plachi i vostri propositi omicidi nei miei confronti, visto che come promesso, ho risolto tutte le stragi, ed è da questo stesso capitolo che partiranno le sorprese di cui vi parlavo… Capirete quali sono!

Se il testo dovesse essere impostato male vi chiedo scusa, ma Word ogni tanto mi da i numeri!!!

 

Prima del capitolo, devo lasciarvi una comunicazione:

come vi ha già detto la mia cara amica e collega Silviasilvia, la nostra storia, “IMPREBVEDIBILE DESTINO”,  è momentaneamente sospesa, causa impegni più importanti di entrambe. Vi promettiamo che non appena possibile la riprenderemo, anche perché non abbiamo nessuna intenzione di lasciarla così. Crediamo di riprenderla a ripartire da agosto, quindi fino ad allora, ci scusiamo e vi chiediamo di aspettare, e vedrete che continueremo a sorprendervi!

 

E adesso… Buona lettura!

 

Addii non voluti…

 

 

-Serenity! Serenity mi senti? Avanti ti prego rispondimi!!! Non puoi andartene così, non puoi lasciarci! SERENITY!!!-

 

Icarus continuava a scuotere il corpo senza vita di Serenity, sperando di risvegliarla, ma i suoi tentativi erano vani.

Richiamati dalle sue grida, e forse adesso non soltanto più da esse, tutti tornarono in sala con a capo una Selene già in lacrime, che forse in fondo aveva sempre saputo quali fossero le reali intenzioni di sua figlia.

 

-Serenity! Serenity bambina mia no! NOOOO! Che cos’hai fatto piccola mia? Perché?-

 

Si fiondò sul suo corpo, abbandonandosi al dolore più grande che una madre possa provare:

la perdita, nel suo caso ancora una volta, della sua unica figlia.

Tutti assistettero alla scena disperati e impotenti, fino a quando la sfera di Chronos apparse dal nulla iniziando a lievitare e ad illuminarsi, proiettando l’immagine di un uomo anziano, dalla presenza severa, saggia e incontestabile.

Indossava una tunica bianca dai bordi azzurri e dorati, e aveva lunghi capelli bianchi che andavano ad unirsi alla barba,

gli occhi erano grigi, severi e penetranti, e dalla schiena gli partivano due imponenti ali bianche.

La figura dinnanzi i loro occhi iniziò a parlare:

 

-Chronos! Come presidente del Gran Consiglio Celeste, ti ordino di presentarti subito al nostro cospetto portando tutti con te, ad eccezione naturalmente della Principessa Serenity. Tempus è stato sconfitto, ma il verdetto su chi è stato suo complice, anche se redento, deve essere comunque emesso, e questa lotta deve essere annotata nei grandi archivi del Tempo!-

 

Chronos cercò di opporsi. Era consapevole che non poteva partire con Selene in quelle condizioni, e poi lei si era appena sacrificata… Non poteva lasciarla lì, non voleva.

 

-Ora? Dobbiamo partire ora? Avete visto cos’è successo? Serenity è morta! Come potete chiedermi di partire adesso? Selene è ancora lì, che la stringe disperatamente a sé! Abbiate cuore! Non possiamo venire ora, rimandate la sentenza!!!-

 

-CHRONOS! La Principessa si è volontariamente sacrificata! La sua morte è stata una SUA scelta! La responsabilità del suo gesto non è nostra! Al momento non possiamo fare niente per lei, nessuno può fare niente! Ora vieni, non farci aspettare!-

 

Chronos strinse i pugni e serrò i denti, voleva ancora opporsi, ma sapeva che non poteva.

I membri del Consiglio erano da secoli noti per saggezza e autorità, non erano crudeli, erano i massimi esponenti del Bene Supremo, ma il compimento delle missioni andava al di là di tutto per loro, e Chronos fu costretto suo malgrado ad accettare senza altre obbiezioni.

 

-Va bene. Siamo subito da voi…-

 

-Bene Chronos, a tra poco…-

 

L’immagine svanì, lasciando tutti nell’angoscia e nella rabbia più atroci.

 

-Prima dobbiamo fare qualcosa per lei! Lei non può morire zio! NON DEVE! Non lo merita…-

 

Icarus abbassò lo sguardo e strinse i pugni, mordendosi le labbra, per poi correggersi fissando la punta dei suoi piedi:

 

-…Non lo meritava… E’ morta tra le mie braccia e voleva che quando Endymion si sarebbe svegliato, avrei dovuto dirgli che lo ha amato più di qualsiasi altra cosa, e che lo avrebbe amato per sempre… Ma come faccio? Come faccio a dirgli che la donna che ama più di stesso si è sacrificata? Maledizione sarebbe come ucciderlo di nuovo!-

 

-Icarus, so quant’è grande il loro amore, ma non possiamo fare nulla… Dobbiamo presentarci di fronte il Gran Consiglio…-

 

A queste parole di Chronos, pronunciate a denti stretti, nessuno disse più nulla, mentre Artemide si avvicinò a Selene mestamente, e le poggiò le mani sulla schiena, ancora scossa a causa dei continui singhiozzi.

 

-Selene… Ora dobbiamo andare, non abbiamo altra scelta… Dobbiamo lasciarla qui e partire per il Tribunale Celeste…-

 

Selene si voltò a guardare Artemide con gli occhi ancora pieni di lacrime, e fu costretta a fare come le si diceva.

Baciò la fronte di Serenity e le accarezzò una guancia, adagiando il suo corpo a terra, e si avvicinò con Artemide al gruppo.

Prima di partire alla volta del Gran Consiglio, Chronos allungò le braccia in direzione della Principessa lunare, attorniandola di luce e racchiudendo il suo corpo in una teca di cristallo, con iscritto il suo nome, Serenity, su ambo i lati, e lasciando l’estremità superiore aperta, quasi a non voler nascondere colei che si era sacrificata di nuovo per la sua missione.

Prima di sparire, lo sguardo di tutti cadde su quella teca, mentre le loro lacrime non si fermavano, e mentre le regine della Luna, si rassegnavano ad accogliere tra loro anche l’ultimo spirito lunare, il suo.

 

Qualche istante dopo la loro partenza, le teche si schiusero completamente, segno che tutti si stavano per risvegliare.

Destatosi, e messosi in posizione semi-supina, tutti si guardarono intorno un pò disorientati, quasi come se non riuscissero a credere di essere tornati nuovamente in vita.

Scesero ad uno ad uno da quelli che erano stati i loro letti di morte, abbracciandosi e gioendo, ma la loro serenità durò poco, perché subito notarono quella teca, poco distante da loro, e rimasero shockati quando ne lessero l’inscrizione laterale.

 

                                                                  “Serenity”

 

Endymion corse subito in direzione della bara trasparente e vi si inginocchiò accanto, sporgendovisi per guardare il corpo al suo interno, nutrendo dentro di sé un terribile timore, e la vide.

Serenity era immobile, pallida, le labbra dischiuse, le braccia a cingersi il ventre, e sul volto un’espressione sofferta…

In un primo momento di smarrimento, si lasciò cadere a terra senza forze, poggiando la schiena alla teca e portandosi le mani tra i capelli, le braccia sui gomiti, e gli occhi fissi sul pavimento.

Non poteva essere… No, magari stava solo dormendo, e quello era un semplice letto in cristallo, in fondo, l’estremità superiore era aperta, magari doveva permetterle di respirare… Non poteva crederla… morta.

La paura di averla persa stava già battendo la sua ragione, lasciando posto alla follia e alla disperazione.

Si alzò di scatto e prese il suo corpo tra le braccia, portandolo fuori dalla teca, e inginocchiandosi sul pavimento tentò di farla rinvenire, sperando con tutte stesso che stesse davvero solo dormendo.

Le sostenne la testa con una mano, mentre con l’altra le cinse la schiena, invocando tante volte il suo nome, prima sussurrandolo, poi urlando sempre più.

 

-Bunny… Sono qui! Svegliati Amore mio torna da me! Non lasciarmi, non puoi abbandonarmi adesso! Non hai il diritto di farmi questo!!! Coraggio Bunny ti prego rispondimi, apri gli occhi! Ti prego, ti scongiuro svegliati, SVEGLIATI!!!-

 

I suoi meravigliosi occhi blu, profondi come un cielo notturno senza stelle, non trattennero più le lacrime, mentre cominciò a scuoterla energicamente per le spalle, continuando a gridare vanamente.

 

-DANNAZIONE BUNNY TI SUPPLICO!!! APRI GLI OCCHI AMORE MIO, APRI GLI OCCHI!!!-

 

Persa ogni lucidità, continuò a scuoterla nel vano tentativo di risvegliarla, ma solo quando vide il suo capo cadere all’indietro, a peso morto, prese pienamente coscienza della realtà, e in un attimo si ritrovò perso, disorientato, solo.

Le sue ultime, inutili speranze, crollarono definitivamente, ed ebbe la sensazione che il suo cuore si fosse fermato di nuovo, stavolta insieme a quello di lei.

Dietro di lui, tutti assistevano impotenti, con gli occhi pieni di lacrime, con il cuore chiuso in una morsa di dolore,

tutti con un’unica e amara consapevolezza: l’avevano persa.

Endymion la strinse forte contro il suo torace, e alzando il capo verso l’alto, scuotendolo violentemente in segno di negazione, cavò dal profondo dell’addome tutto il fiato di cui necessitava per gridare la sua disperazione:

 

-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!-

 

Nessuno osò avvicinarsi o dire qualcosa, nonostante le lacrime rigassero i loro visi, il dolore attanagliasse i loro cuori,

e tutti fremessero per abbracciarla forte a sé un’ultima volta.

Le parole sembrarono esser loro morte in gola, e la disperazione li aveva bloccati, aveva bloccato mente e corpo di tutti, perché il tempo sembrava essersi fermato, amplificando il dolore provato in quegli istanti.

Non potevano credere che fosse davvero successo, sperarono in un incubo, da cui risvegliarsi al mattino e scoprire che tutta quella maledetta storia, era stata solo un lungo brutto sogno, ma purtroppo non sarebbe stato così.

Tutti si sentirono come se il mondo fosse crollato loro addosso. Come avrebbero fatto senza di lei?

 

 (NdA: Link video: http://www.youtube.com/watch?v=xrU1LLc4Lf8)

 

Endymion piangeva disperatamente, dondolandosi, e cullando con sé quell’esile corpo senza più linfa vitale, baciandone la fronte, le guancie, le mani, le labbra, il grembo...

Affondò il viso nell’incavo del suo collo, continuando a piangere, e poi lo rialzò per guardarla ancora una volta.

 

-Mio povero tesoro… Ti sei sacrificata vero? Ma perché? PERCHE’? Questo non è giusto! Non può finire così! Io non posso dirti addio, non voglio! Noi dovevano vivere insieme il nostro destino ricordi? Io, tu e la nostra piccola Chibiusa... Non hai pensato a lei? Non hai pensato alla sua vita mettendo a rischio la tua? O hai creduto che anche lei lo avrebbe fatto, essendo uguale a te?... Ed io? Che cosa dovrei fare adesso io?... Voi due ve ne siete andate via… Che senso avrà adesso la mia vita senza di voi? Per quale scopo dovrei vivere se non quello d’amarvi? Io… Sono come morto di nuovo, lo capisci?-

 

Alzò il capo verso l’alto, come in cerca di qualcosa, mentre le lacrime continuavano ad uscire senza sosta dai suoi occhi:

 

-Luna… Tu che sei la sua terra, il suo Regno, la sua guardiana e la sua essenza stessa… Non puoi riprendertela così! Non puoi strapparmela via, nessuno può farlo, neanche tu! Ti prego, ti scongiuro, riportala da me!-

 

Dopo questa triste preghiera, accecato dal dolore, frugò nella sua armatura e trovò il suo ciondolo del Tempo, lanciatogli contro da Icarus quando ancora sotto l’influenza di Tempus, gli aveva presentato Serenity soggiogata dal potere nero.

Quel ciondolo in quel momento era l’unica cosa che ancora lo legava a lei. Lo aprì lentamente, e una sua lacrima cadde sul quadrante in cristallo, mentre specchiandovisi osservava le lancette muoversi piano, producendo quel monotono ticchettio.

 

Tic… tic… tic…

 

Ogni secondo che passava era un istante in più senza lei.

Quell’orologio gli ricordava il loro ciondolo, il loro pegno d’amore contenente la loro dolce melodia.

Immaginò di ascoltarla, per sentirsi più vicino a lei, ma le dolci e tristi note immaginarie nella sua testa, non fecero che accrescere l’angoscia del suo cuore.

 

(NdA: Per chi voglia ascoltare la melodia: http://www.youtube.com/watch?v=i3Z08EyRZp4&feature=channel_page)

 

Poggiò il capo di lei sulle sue ginocchia, accarezzandole una guancia, e le riallacciò il ciondolo al collo, per poi urlare:

 

-Chronos! Dove diavolo siete finito adesso che ho più bisogno di voi? Presentatevi immediatamente al mio cospetto, è un ordine, ADESSO!-

 

***

Chronos si trovava di fronte il Gran Consiglio, e alle sue spalle c’erano tutti coloro che aveva portato con sé.

Sosteneva lo sguardo degli anziani con rispetto, ma dentro di sé fremeva per tornare nella sua dimensione,

perché  Endymion e gli altri si erano appena svegliati, si erano accorti di quanto accaduto e lo stavano chiamando.

Aveva sentito indistintamente Endymion, il suo ordine, e il non poterlo raggiungere, lo stava facendo impazzire.

Osirys, il saggio seduto al centro e lo stesso che gli era apparso, prese la parola a nome di tutti.

 

-Chronos… Possiamo leggerti nella mente, i nostri poteri sono illimitati. Sei qui non per avere la testa altrove, ma per partecipare alla sentenza che abbiamo indetto! Ti ho già detto che adesso il verdetto ha la priorità anche sulla Principessa Serenity, quindi fa subito avvicinare Icarus e Memory’s Angel e cerca di non distrarti!-

 

-Si… Osirys…-

 

Chronos si voltò stringendo i pugni e fece segno agli imputati di avvicinarsi.

Icarus e Memory’s Angel si inchinarono subito al cospetto degli anziani, e attesero a capo chino che prendessero la parola. Uno degli anziani accanto a Osirys, Sylentees, lì guardò con attenzione, e diede una rapida occhiata a tutti i suoi compagni, che annuirono tranquilli, quasi ad aver comunicato telepaticamente con lui. Captati i loro pensieri, Osirys sbuffò irritato.

 

-Se siete tutti concordi con Sylentees potete anche parlare ad alta voce! Comunque conoscete le Regole Celesti! Questa sentenza non può essere rinviata, nemmeno se si tratta di colei che sarebbe diventata la Regina dell’Eternità! Siamo tutti addolorati per quanto accaduto alla Principessa Serenity, anche io. Se non volete credermi siete liberi di non farlo, ma è così! Questa sentenza comunque si deve tenere! Chi ha sbagliato deve pagare e bisogna ristabilire tutti gli equilibri alterati!-

 

-Calmati Osirys! Come abbiamo visto tutti Icarus e Memory’s Angel si sono redenti grazie a Serenity, le hanno giurato protezione e fedeltà, aiutandola contro Tempus. Icarus ha affrontato suo padre, l’unica figura “affettiva” cui si è relazionato in questi anni, non lo ritieni già abbastanza? Uccidere Tempus era l’unico modo per batterlo e noi molto tempo fa l’abbiamo sottovalutato! Quanto agli equilibri da sistemare, a quello potrà pensare anche solo Chronos adesso, e quanto al resto Osirys, se davvero dici di seguire alla lettera le Leggi Celesti, dovresti ricordarti che chi si redime, può essere o assolto, o avere uno sconto sulla pena, o scegliere la sua punizione tra quelle preimpostate da noi…-

 

Tutti gli anziani annuirono alle parole di un loro terzo membro, Tyresya.

Osirys sospirò, e senza dire niente fece apparire dal nulla un enorme libro antichissimo, che si aprì e mostrò a tutti delle pagine ingiallite con delle scritte nere, molto raffinate, e perfettamente leggibili.

 

-Visto che sembrate tutti d’accordo non ho altra scelta… Questo è uno dei volumi contenti le nostre leggi e le nostre pene. Icarus, Memory’s Angel… Qui ci sono le pene principali per i reati da voi commessi, leggetele…-

 

Icarus e Memory’s Angel obbedirono, mentre alle loro spalle li osservano tutti in un doveroso silenzio.

Su quelle pagine ingiallite vi erano poche frasi riguardanti quel particolare “reato” da punire, ma molto significative:

 

 “Le pene celesti tra cui l’imputato è chiamato a scegliere per pagare i reati commessi, sono:

 

-La rinuncia definitiva o meno dei propri poteri, e la conseguente vita DA mortale definitiva, o a termine da destinarsi, in base alle condizioni precedenti.

 

-la rinuncia alla propria libertà, e il servigio da prestare alle sfere celesti.

 

-la rinuncia a favore di terzi della propria essenza divina, e se le circostanze lo richiedono, anche della vita stessa, con la conseguente vita da mortale per la prima condizione, e la trasumanazione dal corpo all’anima per la seconda.

 

In caso queste scelte non siano selezionate dall’imputato, costui sarà sottoposto ugualmente al giudizio della corte celeste suprema, e dovrà sottostare alle sue decisioni.

SE L’IMPUTATO, accetta le condizioni suddette, sarà allora chiamato a rispettare la pena scelta fino alla fine, o sarà sottoposto al giudizio della corte.

 

Quando i due giovani ebbero finito, il libro che stava volteggiando dinnanzi a loro si chiuse e sparì, mentre Osirys fece apparire una clessidra in cristallo con all’interno della sabbia dorata, e la posizionò sul banco della corte.

 

-Quando l’ultimo granello di sabbia toccherà la parte inferiore della clessidra, dovrete comunicarci le vostre decisioni. Il vostro tempo parte adesso…-

 

-Io ho già deciso!-

 

-Si anche io!-

 

Entrambi si voltarono indietro, e i loro sguardi caddero su Mimir e su Anja.

I loro visi assunsero espressioni tristi e colpevoli, e i loro genitori fecero lo stesso, quasi ad aver già capito le loro intenzioni.

Una volta tornati a fronteggiare i saggi, Memory’s Angel fu il primo a parlare.

 

-Io rinunzierò alla mia libertà e vi presterò servizio…-

 

-Io compio la Grande Scelta! Rinuncio alla mia essenza divina e alla mia stessa vita, in favore della Principessa Serenity!-

 

-NOOO!!!-

 

Le urla di Mimir ed Anja risuonarono per tutta la sala. Tra i due la ninfa dei ghiacci era la più terrorizzata.

 

-Icarus! Rifletti! Scegli qualcos’altro bambino mio ma non questa! Ti prego!!!-

 

-Devo madre… Ricordate che la Principessa può essere riportata in vita solo da un sacrificio divino… Così facendo lei tornerà a vivere e noi potremo stare insieme in eterno... Il mio spirito vivrà con voi nei Campi Elisi… -

 

Anja annuì piangendo, seppur in disaccordo. Si avvicinò a Selene che stava assistendo alla scena visibilmente commossa da quel gesto, e le poggiò le mani sulle spalle. Nonostante il suo dolore non poteva fare niente contro il Consiglio.

 

-Sai che non sono d’accordo… Sono pur sempre una madre, sua madre… Ma tua figlia lo merita più di chiunque altro…-

 

-Grazie…-

 

Selene riuscì a mormorare solo questo. Era infinitamente grata ad Icarus e capiva cosa Anja stesse provando.

Anche Memory’s Angel tentava di calmare suo padre, anche se la sua pena non prevedeva la morte del corpo.

 

-Padre… Io starò bene! Vi prego… Siate felice della mia scelta… Sapete bene che non possiamo fare altrimenti…-

 

-E sia…-

 

I due imputati abbracciarono i loro genitori calorosamente, mettendo in quell’abbraccio affetto e rammarico.

 

-Avete fatto la scelta giusta! Bene Memory’s Angel! Tu rimarrai qui a tempo indeterminato. Icarus, tu tornerai da Serenity con Selene, Chronos e tua madre, per adempiere al tuo scopo. Una volta portata a termine la missione, tua madre tornerà ad essere uno spirito evanescente, così come te, e insieme raggiungerete i Campi Elisi… Quanto a voi… -

 

Osirys allungò lo sguardo verso le Regine della Luna, Artemide e Mimir, e poi continuò:

 

-Voi dovete tornare da dove siete venuti, in quanto partecipanti attivi alla battaglia finale, dovevate assistere alla sentenza come da regolamento celeste. Ora, tutto accaduto sarà registrato ora nei nostri grandi archivi. La sentenza si chiude qui.-

 

Tutto accadde in pochi attimi. Gli altri anziani fecero apparire delle pergamene evanescenti e vi annotarono l’accaduto con raggi di luce, mentre tutti, ad eccezione di Memory’s Angel, furono fatti subito sparire in un fascio di luce accecante.

 

***

Dopo aver invocato Chronos, Endymion aveva ripreso a dondolare stesso e Serenity, e a piangere.

Non gli importava più di nulla, aveva perso tutto, il suo amore, la madre di sua figlia, le sue speranze, la sua bambina…

Dietro di lui, Sailor Mercury e Sailor Venus avevano cercato inutile conforto tra le braccia di Taiki e Yaten, anch’essi in lacrime, mentre Sailor Mars, Sailor Juppiter, e Sailor Saturn si abbracciavano piangendo.

Sailor Pluto si era lasciata cadere in ginocchio, piangendo e battendo con forza i pugni sul pavimento, mentre Sailor Neptuno e Sailor Uranus si guardavano negli occhi non frenando le lacrime, e sfiorandosi le mani quasi a condividere il loro dolore.

Artemis stringeva forte contro il suo petto una Luna disperata, accarezzandole la schiena e baciandole la testa, ma per quanto cercasse di consolarla non riusciva nel suo intento, perché stava troppo male anche lui.

Un pò più distante, Seiya teneva il capo chino e i pugni serrati, le lacrime gli scendevano lungo le guancie e le labbra gli tremavano. Lui più di tutti era l’unico che poteva comprendere pienamente il dolore di Endymion.

Una luce si propagò per tutta la sala, ma nessuno ci fece caso, fino a quando Seiya, alzato lo sguardo, non iniziò ad urlare.

 

-CHRONOS!!! FINALMENE SIETE ARRIVATO!!! Lui che fa qui, come mai è ancora vivo, non era stato sconfitto? E quella chi è? Adesso saremo noi a spaccargli la faccia, deve pagare per quello che è successo!!!-

 

-Placa la tua ira Cavaliere… Siamo qui per aiutarvi, e per mostrarvi come sono andate le cose… La donna che vedete con noi è Anja, la madre di Icarus…-

 

Chronos fece apparire la sua sfera, ma questa fu colpita in pieno dalla freccia infuocata di Sailor Mars, accecata dalla rabbia e dal dolore, e consapevole che le scene proiettate di lì a poco non avrebbero fatto altro che aumentare la loro angoscia.

 

-Questo era per lei Chronos! Che senso ha farci vedere che è successo? Ce ne siamo resi conto da soli!!! La nostra Principessa è morta! Siete qui per aiutarci? Ma come? Endymion aveva ragione, non siete stato per niente utile in questa battaglia! Che cosa vorreste fare adesso? E lui perché è qui?-

 

Fu Icarus a parlare, prima che lo zio potesse rispondere.

 

-Io mi sono redento, e ho aiutato Serenity contro mio padre… Mi sono redento grazie a Serenity e grazie a mia madre… Io adesso sono qui per aiutarvi, credetemi…-

 

Fece per avvicinarsi ad Endymion, e subito tutti si pararono di fronte a lui per ostacolarlo, ma lui continuò ad avanzare.

Dal suo viso non trapelava nessuna espressione minacciosa o malvagia, ma pentita e colpevole, e a mano a mano che si avvicinava tutti poterono vedere i suoi occhi: aveva pianto.

Qualcosa dentro di loro scattò, mitigando i loro propositi. Non seppero neanche loro come, ma si spostarono per fargli strada verso Endymion, che la pensava ancora diversamente:

 

-No… Avrai convinto tutti loro ma non me! Non ti credo, non ti crederò mai! Sei solo un bugiardo! Come puoi pretendere che ti creda dopo tutto quello che le hai fatto? Che cosa vuoi ancora da noi? Hai ottenuto quello che volevi! Lei è morta! MORTA!!! Adesso chi mi assicura che non ci stai ingannando ancora?-

 

Icarus lo guardò per un attimo in silenzio, e poi si avvicinò completamente a lui, inginocchiandosi.

 

-Io non voglio più nulla da voi… Lei è morta tra le mie braccia Endymion, e mi ha chiesto di dirti che…-

 

-VATTENE PRIMA CHE TI UCCIDA CON LE MIE STESSE MANI! ANCHE SE SEI UN DIO NON MI FERMERO’!!!-

 

-Principe lui ci ha aiutati contro Tempus! Così come Memory’s Devil è tornato quello di prima! Ci hanno aiutato, non hanno fatto nulla a Serenity, anzi, le hanno giurato protezione e fedeltà ma…-

 

-BELLA PROTEZIONE! Anche se fosse vero non credo che abbiano fatto molto. Lo vedete o no che lei non è più con me? E poi si può sapere voi dove eravate finito Chronos? Avete idea di quante volte vi ho chiamato?-

 

-Mio zio non ha colpe… Siamo stati chiamati tutti dal Gran Consiglio. Anche se io e Memory’s Angel ci siamo redenti, ciò non è bastato a cancellare i nostri peccati, ed entrambi dovremo scontare una pena. Memory’s Angel dovrà prestare eterno servigio alle sfere celesti, e io sono qui per…-

 

-NON M’IMPORTA!!! NON M’IMPORTA PIU’ DI NIENTE ORMAI LO VUOI CAPIRE? Io… Voglio solo riportarla indietro… Devo trovare il modo per riportarla da me! Io devo salvarla, anche a costo di perdere di nuovo la vita!-

 

-No, il tuo sarebbe un sacrificio inutile… Endymion se tu mi facessi…-

 

-SILENZIO! Dev’esserci  per forza un modo per salvarla! Forse se combinassi il mio potere a quello dei miei compagni…-

 

-Lei ha fatto la Grande Scelta Endymion… Nessuno la può aiutare se non io… Ti sto dicendo la verità… Lei mi ha salvato da me stesso! Io sono l’unico che può riportarla indietro… Tu da solo non puoi fare niente… Devi credermi! Fallo per lei! So che è difficile, ma devi fidarti di me!-

 

-Hai ragione è molto difficile fidarsi di te, anzi credo sia IMPOSSIBILE!-

 

-Endymion, ascoltaci…-

 

-Se… Selene?-

 

-Icarus ti sta dicendo la verità: si è convertito e ci ha aiutato. Siamo arrivati qui dopo la battaglia perché la dimensione di Tempus stava crollando. Arrivati qua, lei ha chiesto di essere lasciata sola con voi, e ha insistito. Icarus è stato il primo ad accorgersi di quello che aveva fatto, e noi siamo arrivati quando ormai era troppo tardi. Si è sacrificata per voi, ecco perché ora è…-

 

Selene si fermò, e non riuscì a pronunciare quella parola. Vedere la propria figlia morta ancora una volta era stato straziante per lei, specialmente perché non le era stato mai più concesso di starle vicina, ma aveva potuta osservarla solo da lontano da quando lei e gli altri erano rinati sulla terra.

Anche se adesso sapeva che avrebbe potuto riabbracciarla, il suo cuore piangeva ancora la sua perdita.

 

-Ma perché noi non possiamo fare niente? Perché nemmeno il mio cristallo può? SELENE PERCHE’?-

 

-Endymion… Chi compie la Grande Scelta non può essere riportato in vita dai mortali, ma solo da altri dei… Noi di essenza divina, sia di entità superiore o meno, possiamo morire anche di nostra spontanea volontà per salvare gli altri… La storia si ripete: Anja lo fece con Icarus durante il parto, io lo feci con tutti voi mille anni fa sulla Luna, e Serenity l’ha fatto con voi…-

 

Endymion guardò Selene allibito: si fidava di lei, sapeva che non gli avrebbe mai mentito, non su Serenity, e poi i suoi occhi erano così sinceri, ed erano così tremendamente somiglianti a quelli della sua Bunny…

Si voltò verso Icarus e riprese a parlargli, ma più pacatamente, guardandolo con occhi stavolta pieni di speranza…

 

-Quindi è vero? Solo tu puoi… riportarla da me?-

 

Icarus sorrise malinconicamente e annuì, poi riprese a parlare:

 

-In parte sì… Le donerò la mia vita e i mie poteri… E’ questa la mia pena, ed è questo l’unico modo per salvarla. Lei si è sacrificata però non solo donandovi la propria vita, ma anche il proprio amore. I miei poteri basteranno solo se accompagnati da un amore grande quanto il suo… Endymion… Serenity mi ha insegnato che il potere, quanto grande esso possa essere, è relativo… Ora so che è l’amore la forza più grande, quella che ci fa sfidare l’impossibile! Non puoi salvarla da solo con i tuoi poteri perché in quanto terrestre non sono sufficienti, ma puoi farlo col tuo amore… Per riportarla indietro dobbiamo combinare il miei poteri e il tuo amore…-

 

Endymion annuì solamente, guardandolo speranzoso, e continuando a stringere il corpo di Serenity a sé.

Non aveva più la forza di far niente, ma adesso che era stata rassicurato da Selene, sembrava essere più fiducioso.

Capendo che era il momento giusto, Icarus prese una mano di Serenity nelle sue, iniziando ad infondervi il suo potere.

Furono avvolti da una calda e bianca luce, sotto gli occhi estasiati di tutti, che li guardavano impietriti e ammutoliti, increduli di fronte a quanto stava accadendo.

Lo spicchio di Luna sulla fronte di Serenity si illuminò, e la sua carnagione bianca iniziò ad assumere poco alla volta il suo colore originario, mentre Icarus, sempre più debole, iniziava ad avere gli occhi vitrei, la fronte sudata, e l’affanno.

La luce si affievolì pian piano, ed Icarus poggiò la mano di Serenity sul suo grembo, cadendo a terra agonizzante.

 

-ICARUS! ICARUS!-

 

Anja si fiondò su suo figlio, prendendolo tra le braccia. Lui la guardò serenamente, allungandole una mano sulla guancia e accarezzandogliela.

 

-Tra poco saremo per sempre insieme madre… Endymion… Ora tocca a te, sai cosa fare… Riportala indietro, così poi potrà dirtelo lei di persona…-

 

-Dirmi cosa?-

 

-Che ti ha sempre amato, sopra ogni cosa, e che nulla potrà mai cambiare questa realtà… Mi ha chiesto di dirtelo morendo…-

 

Endymion sorrise e allungò una mano in sua direzione, poggiandogliela su un braccio:

 

-Icarus… Non avrei mai creduto di dirtelo ma… Grazie… Non ti sarò mai abbastanza grato per quello che hai fatto… Ti prego, perdonami se ti ho aggredito ma io non riuscivo a crederti… Io credevo che tu fossi ancora…-

 

-Non hai nulla di cui farti perdonare Endymion, io ho sbagliato, e comunque… Anche io non sarò mai abbastanza riconoscente alla tua Serenity per avermi slavato…-

 

Strinse una mano di Anja e chiuse gli occhi, abbandonando il capo sul suo seno, ed esalando l’ultimo respiro.

Tutto era accaduto nell’arco di pochissimo tempo.

Anja chinò il capo sul quello di Icarus e iniziò a piangere silenziosamente: anche se dopo la sentenza sapeva che quella sarebbe stata la sua fine, la morte di un figlio è pur sempre un dolore troppo grande.

Una luce avvolse all’istante madre e figlio: i loro corpo divennero via via più luminosi ed evanescenti, e  poco dopo scomparvero, sotto gli occhi shockati di tutti, e di un Chronos addolorato per la perdita di suo nipote, ritrovato da poco.

Endymion rimase qualche altro istante a guardare il punto in cui erano spariti, e poi spostò lo sguardo su Serenity.

Icarus gli aveva detto che solo un atto d’amore, il suo amore, avrebbe completato l’opera…

Si chinò silenziosamente sul capo di Serenity e la baciò.

Esitò a staccarsi da quel bacio, quasi a temere ancora che una volta rialzato il capo e riaperto gli occhi non sarebbe cambiato nulla, ma all’improvviso, mentre teneva ancora le labbra poggiate sulle sue, sentì un piccolo e delicato respiro.

Si staccò immediatamente da lei, rimanendo a guardarla con occhi pieni di amore e speranza, e allora lo vide.

Vide il suo seno alzarsi e abbassarsi dolcemente al ritmo del suo respiro, e istintivamente prese a tastarle con delicatezza il grembo, avvertendo un piccolo e dolce battito. Sorrise tra le lacrime: coloro che più amava erano di nuovo con lui!

Dopo pochi istanti Serenity aprì lentamente gli occhi, e incontrò quelli pieni d’amore di lui…

 

-Bunny! Bunny Amore mio sei viva! Sei tornata da me!-

 

La strinse forte contro il suo petto, piangendo stavolta dalla felicità e baciandole fugacemente la testa.

La scansò poi delicatamente, tanto da poterla guardare in viso e da potersi specchiare nei suoi occhi, che adesso lo guardavano stupiti e pieni di lacrime.

Lei, ancora incredula, ebbe inizialmente solo la forza di allungare entrambe le mani tramanti in sua direzione per incorniciargli il viso, e per mormorare pochi e semplici parole, ma ricche di significato e di amore.

 

-Sei… Sei vivo…-

 

-Si… Si Amore mio sono qui grazie a te! Siamo tutti vivi grazie a te!-

 

Serenity fece per rialzarsi ma l’abbraccio ferreo di Endymion le consentì di mettersi solo un posizione semisupina:

il giovane non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare!

 

-Sono viva anch’io… Ma com’è possibile? Io…-

 

-Si lo so… Ti sei sacrificata per noi, e Icarus l’ha fatto per te… Ha fatto anche lui la Grande Scelta, lui ti ha riportata da me!-

 

Due lacrime le rigarono improvvisamente il volto, e il suo cuore mancò un battito. Non poteva credere a ciò che aveva sentito. Ora che lui aveva la possibilità di rifarsi una vita e di ricominciare tutto daccapo, si era sacrificato per lei.

 

-…Icarus…-

 

Endymion annuì solamente, sorridendo e asciugandole le lacrime con i pollici.

 

-Adesso è tutto finito… Siamo di nuovo insieme! Tu e Chibiusa state bene e … Possiamo ricominciare tutto daccapo!-

 

Si aspettò un sorriso e un segno d’assenso, ma in risposta ricevette solo un segno di diniego e ancora più lacrime.

 

-Ehi Ma… Bunny… Perché piangi Amore mio? Che cosa c’è?-

 

Serenity sciolse l’abbraccio e lo guardò negli occhi seria, allontanandosi qualche centimetro da lui.

 

-Come puoi ancora parlarmi così, dopo quello che ho fatto? Io… Io vi ho…-

 

Endymion capì subito a cosa voleva alludere e subito l’attirò di nuovo a sé abbracciandola, mentre un pò più in là, tutti li guardavano sempre più sconvolti e ammutoliti.

 

-Non è stata colpa tua, non eri in te, e poi ci sono passato anche io ricordi? E fosti proprio tu a salvarmi! Nessuno più di me può capirti! Amore mio, non hai nulla di cui farti perdonare! Hai sacrificato te stessa per salvare noi, quale dimostrazione d’amore e d’affetto più grande di questa? Bunny, adesso dobbiamo ricominciare a vivere la nostra felicità e il nostro amore! Ascolta Piccola Io… Io ti amo! Credo che nessuno ti abbia mai amata quanto ti amo io, e poi…-

 

Le prese una mano e gliela poggiò sul ventre, sul punto in cui aveva avvertito il cuoricino di Chibiusa battere regolarmente.

 

-…La senti? Sta bene anche lei! E’ tra pochi mesi nascerà per allietare la nostra unione! Amore mio non piangere più ti prego… E’ tutto a posto, l’incubo è finito… Dimentichiamo tutto! Da adesso in poi ci siamo solo noi… Solo noi…-

 

Quelle parole riuscirono a sciogliere anche le ultime tracce di gelo nel cuore di Serenity.

Una nuova ennesima lacrima le rigò il volto, ma questa volta, dopo tanto tempo, era finalmente una lacrima di gioia.

 

-Oh Marzio…-

 

Annuì e si avvicinò ancor di più all’uomo che amava, unendosi a lui in un altro dolce bacio, ma furono subito interrotti:

 

-Ehi tu? EHI? Romeo?-

 

Sailor Uranus faceva capo ad un gruppo di amici e amiche piuttosto imbronciato e spazientito:

teneva le braccia conserte a livello del seno, e batteva la pianta del suo stivaletto a terra con molta insistenza.

 

-Dì un pò amico… Possiamo avere l’onore di salutare la nostra Principessa anche noi, o l’erede al Trono della Terra la vuole tenere tutta per sé?-

 

Endymion arrossì e guardò la guerriera in malo modo, bofonchiando tra i denti frasi e “minacce” che soltanto lui poteva capire, mentre Serenity ridacchiò piano e allargò le braccia, staccandosi da lui quanto bastava per muoversi liberamente:

 

-Beh… Preferirei stare abbracciata al mio adorato Marzio ancora per molto tempo, però… Ma su! Certo che potete abbracciarmi amici! Venite!!! Mi siete mancati tanto sapete? Tutti quanti!-

 

Nessuno se lo fece ripetere due volte, e subito tutti l’attorniarono abbracciandola felici e commossi, solo Selene e Chronos non si erano potuti avvicinare… Serenity era stata letteralmente sommersa!

 

-Ehi! Piano però! Non mi travolgete! Così mi impedite di respirare! E non dimenticate che sono in dolce attesa!-

 

Ridendo e scusandosi, ad uno ad uno si spostarono e le permisero di rialzarsi, e fu allora che Serenity notò anche sua madre e il vecchio saggio, che le sorridevano in attesa di poterla abbracciare.

 

-Mamma!-

 

Si fiondò tra le sue braccia, lasciando che la Regina della Luna le accarezzasse la schiena e le baciasse la testa, in segno di caldo e dolce e affetto materno; si staccò poi da lei e si avvicinò a Chronos, abbracciandolo e schioccandogli un bacio sulla guancia, provocandogli un leggero rossore ma un largo sorriso di serenità, nonostante gli occhi lucidi.

 

-Ma… Pri… Principessa!-

 

-Grazie anche a voi Chronos! Grazie a tutti amici miei, non lo dimenticherò, e perdonatemi…-

 

-Ma sei proprio una testarda, sei sempre la solita! Non devi chiederci perdono!!!-

 

-Rea ha ragione…Te l’ho già detto! Tu non hai assolutamente nulla di cui farti perdonare!-

 

Endymion si alzò e le si avvicinò sorridendo, guardandola amorevolmente.

L’abbracciò stretta a sé, accarezzandole la schiena e baciandole la testa, e sussurrando al suo orecchio talmente piano da poter sentire solo lei.

 

-Giurami che non mi lascerai mai più!-

 

Sorrise, e sussurrò anche lei:

 

-Te lo giuro…

 

-Giuramelo ancora…-

 

-Te lo giuro Amore mio!-

 

Sorridendo felice, lui la sollevò e la fece girare, sotto gli occhi divertiti di tutti e sotto le loro battutine scherzose.

Era finita, ora potevano finalmente vivere la loro vita!

 

-Ti amo Testolina Buffa! Ti amo tantissimo!-

 

-Anch’io Amore mio! Ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo!-

 

 

Ebbene, ecco mantenute le mie promesse, Serenity è tornata!

Scusate se vi ho deluso con il sacrificio di Icarus, ma ho pensato che Endymion e il suo cristallo sarebbero stati troppo scontati, e poi vi ho sempre detto che la mia storia avrebbe avuto tante sorprese!

Alla conclusione della storia, mancano due capitoli. Volevo arrivare ai trenta tondi tondi, ma le cose da raccontare per il finale sono tante e con un solo capitolo rischierei di annoiarvi, quindi mi dovrete sopportare un pò di più!

Come vi ho già detto, sono in piena sessione d’esame, e quindi non so quando riuscirò a pubblicare.

Per ora mi scuso, e passo ai ringraziamenti!

 

Romanticgirl: Ciao Roxy! Ecco che anche Icarus se ne è andato via… Era questa la fine che avevo in mente per lui fin dall’inizio! Come hai visto, hai indovinato solo in parte il modo in cui la nostra eroina si risveglia. Mi dispiace se ti ho delusa, ma come ti ho già detto avevo in mente qualcosa di diverso per risolvere la mia carneficina! Degli esami è meglio non parlare, sono sull’orlo di una crisi di nervi!!! Speriamo di farcela! Grazie mille per i tuoi complimenti!

 

Tappetta: Ciao! Sadica dici? Dai spero di essermi fatta perdonare! Come vedi Bunny è già tornata, come avevo promesso! Quanto alla sua famiglia, beh, manca ancora il capitolo finale no? Ciao cara e grazie per l’in bocca al lupo! Crepi!

 

Stella93mer: Ciao! Grazie, sono contenta che ti sia piaciuta la lotto contro Tempus con le Regine della Luna! Come vedi è morto anche Icarus, ma per salvare Serenity, con l’aggiunta naturalmente del bacio di Marzio! E quindi rieccoli

abbracciati! Grazie mille per la doppia recensione e per i complimenti al video, e grazie per gli auguri per l’esame!

 

Lagadema: Ciao! Ed eccoci qua! E si, morire per dare la vita come hai detto tu è un atto unico, ed è quello che ha fatto Icarus per far tornare Serenity! Hai ben potuto vedere le reazioni di Selene nel vedere sua figlia morta, di Marzio, nel trovare la sua amata così e di tutti gli altri, ma poi si è conclusa bene. Scusa se non ho fatto usare il cristallo d’oro, ma come ho vi ho già detto volevo dare alla mia storia un tocco diverso. Spero di non averti delusa!

 

Violet Nearina: Ciao! Ed ecco che Serenity torna a vivere, le tue speranze non sono state vane, lei non muore definitivamente! Non avrei mai potuto! Sono una patita del lieto fine e quindi la mia storia deve averne per forza uno! Ciao, grazie mille!

 

Maryusa: Ciao Luna! Eh sì! Tempus l’abbiamo definitivamente tolto dai piedi! Come hai visto, a riportare in vita Serenity è stato proprio il caro Icarus, che così facendo ha avuto il perdono per i suoi peccati. Spero ti sia piaciuta questa mia idea! Grazie mille per tutto e anche per gli esami!!! Crepi!

 

Luisina: Ciao Rei-chan! Grazie sei un tesoro!!! Mi rende davvero molto felice il fatto che tu mi veda sempre più migliorare! Comunque… Davvero pensavi che la mia mente folle avrebbe fatto vincere quel fetentone di Tempus? Ma no Rei! Doveva pagarla!!! E l’ha pagata! E infatti poi ti sei anche ricreduta! No dai! Ok, se vuoi fare le valige va bene, ma fatti una bella vacanza senza propositi assassini per favore! Sono contenta che anche a te sia piaciuta l’idea delle Regine della Luna e di Artemide… Serenity è tornata in vita e non solo grazie al bacio di Endymion… Non sei arrabbiata con me vero? Tesora, grazie immensamente, le tue recensioni sono sempre divine! Grazie anche per i complimenti al video! Ti voglio bene Rei!

 

4haley4: Ma ciao! Cara, grazie mille per il tuo appoggio. Si, lo studio mi impegna molto. Gli esami sono molti e sono vicini tra loro, purtroppo le date lasciano a desiderare, ma comunque bisogna darli. Grazie per il tuo sostegno, anche tu sei molto dolce, e credimi averti vicina mi rende davvero molto felice. Le tue mail, i tuoi fantastici disegni, le tue recensioni, hanno sempre il potere di farmi sorridere! Bene, sono contenta che il capitolo precedente ti abbia fatto quell’effetto, per tutto quello che vi ho narrato. Grazie per i complimenti alle descrizioni. Io vi do molta importanza perché sono molto scrupolosa, ma in tutto è così, non solo con questo mio hobby, e quindi mi riesce tutto naturale. La cosa che mi rende comunque sempre più felice, è la tua idea della sesta serie. Certo che sarebbe davvero un bel sogno, un sogno da cui non vorremmo mai svegliarci! Grazie infinite per i complimenti al video… Come vedi in questo capitolo ce ne sono due! Mi piace tormentarvi! Anche i video mi vengono naturali sai, e non sto mentendo ti dico la verità. Sarà perché a volte sono un sfogo, un modo per staccare da tutto e da tutti, ma giuro che non trovo quasi mai difficoltà nel montarli, PC  pazzo a parte! Grazie mille anche per l’osservazione fatta sui vari capitoli a partire da quelli iniziali! Sei un tesoro!

 

Robiz: Ciao! Beh, non se il dottore sia arrivato, però è arrivato un nuovo capitolo con la prima parte del lieto fine no? Anche Serenity è tornata, piano piano mi sto facendo perdonare! Adesso manca la parte finale del lieto fine, questa era solo la prima parte! Ciao, grazie  mille!

 

ISA1983: Ciao Isa! Dai, non dire così, spero che il tuo cuore con questo capitolo abbia trovato un pò di sollievo… Mi sono fatta perdonare? Spero di sì, almeno che tu non ti sia affezionata ad Icarus con il passare dei vari capitoli! Ti ringrazio per i tuoi bellissimi complimenti e grazie mille anche per aver apprezzato il video!

 

Silviasilvia: Ami, Ami, Ami… Hai esaurito le strategie a tua disposizione per linciarmi e adesso ti affidi ai fiorellini? Ad una piccola e tenera margheritina? Povero fiorellino ma che avrà fatto di male per sentenziare la mia condanna a morte? Fortuna che l’ultimo petalo ha deciso la mia assoluzione, meno male!!! Dai, penso di essermela meritata l’assoluzione con questo capitolo… Conoscendo i tuoi propositi assassini non so se auto rispondermi o cosa… Ho riportato in vita Serenity, quindi la mia vita potrebbe vedere altre albe, ma l’ho fatto a discapito di Icarus… Beh, ma in fondo la punizione che avevo in mente per lui era questa, fin dal principio… Hi hi hi… Grazie mille Ami-Chan anch’io ti voglio bene!

 

Sam_Rox88: Ciao carissima! Grazie infinitamente per seguirmi, e per aver letto e commentato capitolo per capitolo le mie storie, ma soprattutto per i complimenti che mi fai anche in privato! Sono contenta che ti siano piaciute, e soprattutto di sapere che anche tu, come tutte noi, sei un anti-Seiya (poverino…), e una Endymion-dipendente! Mi fa piacere che Chronos ti stia simpatico, e che tu abbia odiato dal principio quel cretino di Tempus, che come vedi e “crepato”! Grazie davvero tanto perché mi hai scritto delle parole bellissime per ogni singolo personaggio, (a parte quando hai detto che ti saresti unita alla schiera delle mie presunte assassine… Scherzo!). Sono davvero felice di sapere che le mie storie ti hanno emozionata, e mi hai reso felicissima quando hai definito questa mia fic,” la storia di punta di questa sezione”… Me onorata e commossa! Quanto a quello che scrivo,  lo so che sono una mezza pazzoide, ( non sono l’unica però… hi hi hi),  ma in questo capitolo ho finalmente mantenuto le mie promesse, quindi adesso tocca a te a tutte le altre abbandonare i vostri propositi omicidi! Comunque, a parte questo, le tue recensioni mi fanno sempre sorridere, anzi a volte hanno davvero il potere di tirarmi su il morale se sono triste o depressa, per non parlare di adesso che sono sotto esame…! A parte gli scherzi, seriamente. Anche tu hai spesso il potere di farmi stare bene, sei l’autentica napoletana simpaticissima, e sono davvero contenta di averti conosciuta!!! Grazie, grazie di cuore!

 

Grazie anche a chi legge solamente, a chi ha inserito la storia tra i preferiti, e a chi mi ha annoverata tra i propri autori preferiti. Grazie a simo87,  per essersi aggiunta di recente alle persone che hanno inserito la mia storia tra le seguite e a lillina913  che l’ha inserita tra le preferite.

Credo di aver ringraziato tutte, se ho dimentico qualcuna, scusatemi vi prego!

 

Grazie a tutte per i vostri in bocca al lupo!!! Facciamolo crepare! Vi ringrazio tutte e vi abbraccio!

 

Luciadom/Makoto

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Capitolo 30
*** E' nata una stella! ***


Benvenuta piccolo angelo

NdA: Ciao a tutti! Eccomi tornata! Lo so, sono sparita ultimamente, sia da MSN che da EFP, ma le ultime settimane sono state quasi un inferno e non ho avuto molto tempo… L Comunque, per ora con gli esami ho finito, e mi concedo finalmente un paio di settimane di riposo, durante le quali mi dedicherò al mare, al sole e naturalmente alle fanfic!!!

Ecco infatti il 30esimo capitolo… Spero che non vi deluda, ma è un capitolo che mi ha fatto penare tanto, ma vi posso assicurare che non ci saranno altre scene tali da indurvi ad uccidermi… O forse sì? Beh, questo lo lascio decidere a voi, sperando che questo nuovo prodotto della mia mente folle possa piacervi!

Buona lettura a tutti!

 

E’ nata una stella!

 

Erano passati cinque mesi dal giorno in cui la battaglia contro Tempus era finalmente giunta al termine, e da quando erano tornati tutti in vita grazie alla forza dell’amore e del coraggio.

Durante quei mesi, ognuno si era lasciato quella brutta avventura alle spalle ed aveva ripreso la propria vita da dove l'avevano lasciata, tornando ai propri studi, ai propri mestieri, tornando ai loro amori…

Per ciascuno di loro tutto procedeva bene, e forse questa volta, non ci sarebbe stato nulla ad intaccare la loro felicità…

Rea lavorava al Tempio con il nonno e Yuri; Morea continuava la gestione della sua attività e talvolta i suoi dolci andavano a ruba anche nel locale di Moran e Ursula. Ami aveva ripreso gli studi di medicina, e Marta lavorava come modella rappresentante per una nota catena di boutique. Sidya aveva ricevuto da Chronos il permesso di vivere sulla Terra e lavorava come insegnate, Ottavia frequentava il liceo, Milena aveva ripreso i suoi concerti, ed Heles le sue corse in moto.

Seiya era rimasto sulla Terra, e avevo rifondato con i suoi fratelli il vecchio gruppo dei Three Lights, per la gioia delle fan;

Luna e Artemis avevano ripreso le loro sembianze feline, entrambi vivevano con Marzio e Bunny, e adesso anche loro erano in attesa della loro piccola Diana: Luna era al suo sessantesimo giorno di gestazione, e a breve avrebbe partorito.

Marzio era tornato a lavorare all’ospedale, e in fine Bunny aveva portato avanti la gravidanza, ed eccetto le sue continue voglie, le nausee e tutti i piccoli problemi che l’essere incinta comporta, tutto era sempre nella norma.

 

La sera del 29 giugno, Marzio stava tornando a casa dal lavoro dopo una giornata estenuante, e fermandosi per le strade trafficate della città, voltando il capo verso il marciapiedi alla sua destra, notò un piccolo negozio per bambini e neonati.

Decise subito di visitarlo, ma già solo il vedere uno specifico prodotto in vetrina bastò a fargli decidere di comprarlo, e fu così che dopo pochi minuti uscì dal negozio sorridente e con un pacchetto tra le mani, curioso di vedere la reazione della destinataria del regalo, la sua Bunny.

Arrivato a casa entrò in salotto impaziente di mostrarle il suo regalo, ma quando la vide dormire sul divano non poté non sorridere a quella dolce visione.

Bunny indossava un vestitino pre-maman bianco e largo, aveva poggiato i piedi gonfi su un cuscino, e la testa sul bracciolo del divano. Teneva entrambe le mani sul pancione, e i capelli erano un pò scompigliati per via della posizione, ma ciò che più attrasse subito Marzio furono le sua labbra, quelle labbra che ormai conosceva bene, e che adesso così dischiuse la rendevano dolce e al contempo… sensuale.

Le si avvicinò cauto per non svegliarla, poggiando il pacchetto sul tavolino e prendendo a massaggiarle i piedi, ma a questo tocco lei si svegliò. Si stiracchiò, passandosi una mano sul viso per strofinarsi gli occhi, e gli sorrise.

 

-… Ciao Amore… Sei tornato adesso?-

 

-Ciao Principessa… Si sono appena arrivato e… scusami, non ti volevo svegliare…-

 

-Non ti preoccupare… Anzi scusami tu… Volevo aspettarti sveglia per cena, ma la nostra piccolina, è prepotente! Mi obbliga a dormire anche quando stranamente non voglio! Sono crollata, non ho resistito…-

 

Marzio le si avvicinò di più e le accarezzò il pancione, e poi le baciò la fronte, rimanendo a pochi millimetri dal suo viso.

 

-Beh, dovevi essere molto stanca, ma sai che conviene accontentare i suoi capricci, e poi… ci siamo quasi!-

 

-Già… Non vedo l’ora di coccolarla tra le braccia, e poi… uff, con questo pancione sembro una mongolfiera!!!-

 

-Non è vero e lo sai! Tu sei e sarai sempre bellissima Testolina Buffa!-

 

Le accarezzò il viso guardandola dolcemente e poi riprese a parlarle:

 

-Ti ho preso un regalo! L’ho visto in un negozio in centro e non ho saputo resistere!-

 

Prese il pacchetto e glielo poggiò sul pancione, facendolo rimanere in perfetto equilibrio, e la guardò continuando a sorridere.

 

-…Per me?-

 

-Ma certo! In fondo domani è il tuo compleanno no? Avanti… aprilo!-

 

Bunny si mise in posizione semisupina e si accinse a scartare il suo regalo, e quando lo vide il suo viso si illuminò.

Nel pacchetto c’era un carillon di porcellana, costituito da una base circolare e da una bambolina inginocchiata, con un lungo abito bianco, due ali di tulle e lunghi capelli biondi… Era molto simile a lei e rifinita nei minimi particolari.

 

-Sarebbe uguale a te, se non fosse che tu hai i tuoi simpatici codini e lei ha i capelli sciolti… Aventi, caricalo e vediamo un pò se ti piace la melodia…-

 

Bunny annuì sorridendo e subito lo tirò fuori dalla scatola per poterlo caricare.

Quando la dolce melodia partì, chiuse gli occhi portandosi il carillon all’orecchio, e ciondolò la testa cullata da quelle tenere note, poi lo portò al pancione.

 

-Ehi? Lo senti piccola? Questo tra poco potrà accompagnare il tuo sonno nella culletta! E’ un regalo del tuo papà!-

 

Quando la melodia si arrestò lo ripose nella scatola, ed abbracciò forte Marzio accarezzandogli la schiena e i capelli.

 

-Grazie Amore mio! E’… E’ davvero bellissimo!-

 

-Sono contento che ti sia piaciuto!-

 

Quando sciolsero l’abbraccio, Marzio notò una punta di fatica sul suo viso, e subito cercò d’accertarsi che stesse bene.

 

-Ehi? Hai un’espressione sofferente… Piccola come ti senti? Si insomma… Avverti qualche fastidio? Come stai?-

 

Lei gli sorrise teneramente e  poi sospirò alla sua preoccupazione: era così bello sentirsi sempre amata e protetta da lui!

 

-Si! Dai… Non ti preoccupare! Sto bene! Sono solo… molto molto incinta!!!-

 

Bunny fece per sdrammatizzare ma Marzio le mise le mani sulle spalle per costringerla a guardarlo: era serio e preoccupato.

 

-Bunny non scherzare, guarda che sto dicendo sul serio... Stai male?-

 

Stavolta Bunny gli sorrise dolcemente e gli prese il viso tra le mani avvicinandolo al suo, fino al punto di sfiorare i loro nasi.

 

-Sta tranquillo! Sto bene… Sono solo un pò stanca tutto qui. E’ normale nel mio stato, dovrebbe saperlo Dottor Chiba!-

 

Marzio non sembrava essere molto convinto, ma sapeva bene che era una battaglia persa fin dall’inizio contraddirla, e per il momento lasciò correre.

 

-…Va bene… Però promettimi di non affaticarti… ok?-

 

-Va bene Dottore!-

 

Leggermente rincuorato Marzio le sorrise e la baciò, poi si alzò guardando il suo orologio da polso.

 

-Sono le 21.00 h… Hai fame? Prepariamo qualcosa?-

 

-E’ già pronto! Ti ho preparato un’ insalata di pesce, è in frigo, bisogna solo apparecchiare e metterla in tavola! Provvedo!-

 

Si alzò e a piedi scalzi si avviò in cucina, seguita da un Marzio intenzionato a non farle fare niente.

 

-Aspetta lascia stare,  ci penso io. Tu riposati! Mi hai appena promesso di non stancarti…-

 

-Ehi! Ho dormito fino a cinque minuti fa! Devo solo mettere del cibo in due piatti! Siediti tu! Si vede da lontano che sei stanco morto quando torni a quest’ora, i tuoi turni in ospedale non sono per niente salutari! Dai, faccio subito…-

 

-Sono uno specializzando, è normale. Gli ultimi arrivati hanno sempre i turni più difficili, anche se quello di oggi non è nulla in confronto al turno di notte, però con mia moglie incinta non bado mai alla stanchezza! Dai Bunny per favore… Siediti…-

 

-Tranquillo, ho quasi fatto!-

 

Marzio fu costretto ad arrendersi, limitandosi ad apparecchiare.

Era incredibile quanto lei fosse dannatamente, incredibilmente, amorevolmente troppo testarda!

Quando Bunny ebbe sistemato tutto, portò a tavola un vassoio con l’insalata di pesce e il cestino del pane, e finalmente la cena poté avere inizio.

Trascorsero così più di mezz’ora, mangiando e chiacchierando felici, attenti a non svegliare Luna e Artemis che dormivano appollaiati in una cesta lì in cucina.

 

-Bene! La cena era ottima, diventi sempre più brava! E adesso ai piatti penserà la lavastoviglie, e io mi coccolo mia moglie!-

 

Per quanto la proposta, o meglio, l’ordine mascherato di Marzio fosse invitante, Bunny stette un attimo a guardarlo in silenzio, e poi portò le mani sul pancione, abbassando la testa. Alzò lo sguardo verso Marzio e arrossì leggermente per via l’imbarazzo che stava provando in quel momento.

 

-Oh oh… Conosco quell’espressione, e per me è fonte di guai… Hai di nuovo una voglia improvvisa vero?-

 

Bunny annuì solamente: le dispiaceva costringere Marzio ad arrivare quasi sul punto di impazzire quando si trattava delle sue voglie, però purtroppo proprio non riusciva a farne a meno.

 

-Si…Scusami…-

 

-Di che cosa hai voglia?-

 

-Io… ehm… Mousse… Mousse al cioccolato…-

 

Marzio sospirò sommessamente e si passò rassegnato una mano tra i capelli,mai poi subito le sorrise, e le si avvicinò baciandole la fronte.

 

-Mousse al cioccolato? Va bene! Esco e cerco di fare prima possibile… Te la senti di restare sola o vuoi venire con me?-

 

Bunny scosse il capo:

 

-No, mi sento troppo stanca e poi con questo pancione e questi piedi gonfi camminerei a mò di lumaca… Senti, cerco di resistere ok? Mi dispiace farti uscire di nuovo, sei stanco morto! Dai, non fa niente, non importa… Resta qui con me!-

 

-Tu? Resistere? Che novità! E rischiare poi di far nascere la mia principessina con una bella macchia marrone sulla fronte, o magari sul sederino? Nooo! Dai, tranquilla! Andrei anche in capo al mondo per te, e lo sai… torno subito, ok? A tra poco…-

 

Dopo averla baciata Marzio uscì di nuovo di casa, e Bunny ripose nella lavastoviglie le stoviglie della cena mettendola in funzione, per poi tornare a stendersi sul divano in salotto, accarezzandosi dolcemente il pancione.

 

-Chibiusa… Chibiusa… Non hai mollato fino all’ultimo eh?-

 

>>>Bunny?

 

Artemis e Luna si erano appena svegliati e facevano capolino dalla cucina: Artemis era piuttosto pimpante, ma Luna era un pò affaticata, a causa degli ultimi tempi della gestazione.

 

-Ciao! Vi siete svegliati! Come ti senti Luna?-

 

-….Stanca, ma bene…-

 

Bunny le sorrise dolcemente e una volta che si furono avvicinati le accarezzò piano il pelo scuro e morbido.

 

-Beh, ormai manca poco a te!-

 

-Marzio non è ancora tornato?-

 

-Beh… Lui veramente è tornato, e abbiamo cenato, però è stato costretto ad uscire di nuovo…-

 

-Se quel poveretto esce a quest’ora dopo una giornata estenuante, o c’è un emergenza in reparto, o TU hai una voglia!-

 

Bunny lanciò alla sua micina un’occhiata poco rassicurante e smise di accarezzarla, guardandola in malo modo.

Detestava quando la prendeva in giro così, e se avrebbe potuto forse l’avrebbe fulminata con lo sguardo, ma per fortuna di Luna, pochi istanti dopo ci fu uno scoppio di risa generale, e qualsiasi cattivo proposito ai danni della gattina sparì.

 

-Avete fame, vi do un pò di latte fresco?-

 

I due micini annuirono e Bunny si alzò per riandare in cucina. Versò il latte in due ciotole e le portò in salotto, sul tavolino basso, perché poggiarle sul pavimento sarebbe stato troppo faticoso per lei, e tornò a stendersi sul divano, aspettando…

 

Il tempo passava, fuori aveva preso a piovere, erano le 22.00 h passate e Marzio non era ancora tornato.

L’attesa si stava rivelando troppo lunga e Bunny finì con l’appisolarsi di nuovo, ma dopo pochi minuti fu costretta a svegliarsi di soprassalto, avvertendo una strana sensazione.

Si mise a sedere e osservò il divano, notando che era macchiato da un liquido giallino…

Strabuzzò gli occhi e rimase a contemplare il cuscino inumidito per qualche istante, forse per via del momentaneo smarrimento, e fu Luna a riportarla alla realtà.

 

-Bunny! Ti si sono rotte le acque!!!-

 

-…E… e… già…-

 

Si alzò dal divano e prese a camminare molto lentamente per tentare di andare in bagno:

il liquido versato sul divano era solo una parte del tutto, la macchia non era eccessivamente estesa.

Fece ogni passo con molta cautela, attenta a non scivolare, mantenendosi il pancione con entrambe le mani, respirando profondamente e cercando di mantenere la calma.

 

-Ok… Calma… de… devo stare calma… AAAHHH!!!-

 

-BUNNY!!!-

 

Un dolore improvviso e lancinante la interruppe e la costrinse a fermarsi: era la prima contrazione.

Si  poggiò al muro e continuò a fare dei grossi respiri, mentre Luna e Artemis le corsero incontro per sostenerla.

 

-Coraggio amica mia!!! Respira sempre così! Brava, respira così!!!-

 

-Resiti Bunny!-

 

-Mar…zio… Bisogna chiamare Marzio…-

 

Artemis saltò subito sul mobiletto del telefono, prese il cordless in bocca e glielo porse saltandole su una spalla.

Composto il numero, Bunny sentì squillare qualcosa in cucina e si sentì morire: Marzio aveva scordato il cellulare a casa…

 

-Accidenti! Marzio non ha mai scordato il cellulare a casa!!! Proprio stasera doveva accadere? E adesso che si fa?-

 

Bunny si lasciò scivolare piano a terra, tenendo la schiena poggiata lungo il muro e le braccia sempre a cingersi la pancia.

 

-Nulla Artemis…. Dobbiamo aspet…tare…-

 

-Come aspettare? Stai per partorire! Non possiamo perdere tempo!-

 

-Luna! Per ora dobbiamo… possiamo solo aspettare Marzio, cosa vuoi… cosa vuoi che faccia da… sola?-

 

Bunny aveva risposto irritata, e se ne pentì. Gli ormoni fanno dei brutti scherzi anche durante il travaglio.

Le contrazioni erano forti, riuscì con uno sforzo immane a sfilarsi la biancheria intima inferiore per stare più libera e continuò a respirare molto profondamente, così come aveva imparato ai corsi pre-parto, cercando sempre di non perdere la calma, sebbene dentro nutrisse una profonda paura. Dopo tutto quello che aveva passato, anche dopo quanto accaduto solo pochi mesi prima, quel momento le faceva forse più paura di tutto: forse perché tutte le madri hanno paura di affrontare un parto, o forse perchè lei era così: speciale e semplice allo stesso tempo, forte e fragile.

 

-Chibiusa… Ehi, Piccola capisco che hai fret…ta di uscire però… però devi aspet…tare ancore un pò… Ti prego…-

 

Poggiò la testa al muro, e chiuse gli occhi: stava iniziando a sudare.

 

“Marzio, ti supplico torna da me… ho bisogno di te, adesso!”

 

***

Marzio era in auto che guidava tra le strade ancora trafficate della città, verso casa.

Aveva finalmente trovato la mousse: dopo essere entrato in tre bar, e due pasticcerie in chiusura, una terza pasticceria aperta fino a tardi, perché era anche gelateria, era stata la sua salvezza.

Era tardissimo orami, il temporale non aveva fatto altro che peggiorare la situazione del traffico per le strade, e mancava tanto da casa. Si poggiò meglio allo schienale del sedile e sospirò serio.

C’era qualcosa che non andava, avvertiva una strana sensazione, ma non riusciva a capire di che cosa si potesse trattare.

Tornò a concentrarsi solo sulla strada, anche se non ce n’era molto bisogno data la sua posizione quasi statica, poi pensò di telefonare a casa, per rassicurare Bunny, o forse più per accertarsi che lei stesse davvero bene come voleva fargli credere.

Frugò nelle tasche dei suoi pantaloni, e quando si rese conto di aver lasciato il cellulare a casa, diede un pugno sul volante.

 

-Diamine! Questa non ci voleva!... Ma poi perché c’è tutto questo traffico accidenti!-

 

Era preoccupato, e non vedeva l’ora di rientrare.

Avrebbe fatto volentieri a meno di uscire, ma le voglie di Bunny avevano la priorità, come tutto ciò che riguardava lei.

Strinse i denti irrigidendosi, ma poi cercò di rilassarsi, respirando profondamente:

sapeva che alterandosi e prendendosela con lo sterzo non avrebbe risolto nulla, e di certo non sarebbe tornato a casa prima.

 

***

Bunny continuava a dimenarsi urlando sul pavimento, sbattendo i pugni per terra e tenendo le gambe allargate.

Dall’esterno non l’aveva ancora sentita nessuno: sfortuna volle che più di metà del condominio fosse vuoto per via di alcuni lavori di ristrutturazione, e il suo piano fosse deserto, perché le altre due famiglie erano partite insieme per una vacanza.

Passò così un altro quarto d’ora, durante il quale le contrazioni si erano ravvicinate sempre più, aumentando d’intensità;

fu sul punto di perdere le speranze, ma poi finalmente sentì la porta d’ingresso aprirsi…

 

>>>Bunny? Sei sveglia? Scusa l’attesa ma c’era traffico! Volevo avvisarti ma credo di aver lasciato il cellulare qui!!!-

 

Bunny non ebbe la forza di rispondere e fu Artemis, date le condizioni di Luna, a correre da lui per avvisarlo:

 

-Marzio presto! Bunny è distesa sul pavimento tra il salotto e la cucina, sta male, ha bisogno di te!!!-

 

Marzio si allarmò subito, e la sua brutta sensazione di prima divenne certezza:

 

-Che… che cosa? Cosa le è successo!?-

 

-CORRI!!!-

 

Marzio non se lo fece ripetere due volte. Lasciò cadere il sacchetto con la mousse, non dando peso alle conseguenze, e corse in salotto. Quando la vide lì, ansimante e sofferente, con le gambe divaricate e le braccia al pancione, sbiancò in un attimo.

 

-BUNNY! Hai le doglie?!-

 

-Non me…ne ero ac…corta…!!!-

 

Si inginocchiò velocemente accanto a lei e le prese il viso tra le mani, poi notò il pavimento inumidito:

 

-Ti sembra il momento di fare del sarcasmo? Stai per partorire!!!-

 

-E a te, sembra il mo…mento di fare domande si…mili? Si vede lontano un chilome…tro che ho le do…glie!!!-

 

Si aggrappò alla sua camicia, stavolta supplichevole, impaurita, quasi disperata.

 

-NON FARE DOMANDE E AIUTAMI!!!-

 

Si pentì di essere stata così dura e lo guardò rammaricata, ma Marzio sembrò non dare peso al suo atteggiamento:

in quel momento i problemi erano altri.

 

-Luna, Artemis, quando è iniziato il travaglio?-

 

Fu Luna a rispondere:

 

-Erano circa le 22.15 h… Volevamo chiamarti quando le si sono rotte le acque, ma avevi lasciato il cellulare qui!!!-

 

Marzio esaminò velocemente Bunny e impallidì all’istante.

 

-Accidenti! Ha già una dilatazione di… credo… circa 8-9 cm!!!-

 

-Bisogna portarla subito all’ospedale!!! Marzio, quanto tempo abbiamo?-

 

-Non lo so Artemis… Purtroppo in questi casi è tutto imprevedibile!!!-

 

-IO NON CE LA FACCIO!!!-

 

Bunny aveva urlato di nuovo, continuando a battere i pugni sul pavimento. Fuori intanto continuava a piovere: lampi, fulmini e tuoni continuavano a squarciare il cielo in ogni sua parte. All’improvviso ci furono un incredibile tuono e un forte lampo, gli antifurti delle auto in strada impazzirono, e subito dopo, come se tutto quello che stava accadendo non fosse già abbastanza, andò via anche la luce. Il blackout avrebbe lasciato l’intero appartamento quasi totalmente al buio se non fosse stato per le due luci di emergenza, entrate in funzione l’una in corridoio, abbastanza forte da illuminare anche la cucina e il salotto, e l’altra in camera da letto. Contemporaneamente si sentì il cellulare di Marzio squillare, e delle sirene in lontananza per le vie della città: ambulanze. Artemis corse a prendere il cellulare e glielo portò:

 

-E adesso chi diavolo è?.... PRONTO!?-

 

<<……….>>

 

-Un incidente? No non posso!!! Bunny è in pieno travaglio, sta male! Devo chiamare una delle nostre ambulanze… ORA!!!-

 

<<……….>>

 

-Che cosa….? Accidenti! Mi stai dicendo che sono tutte concentrate lì?-

 

<<……….>>

 

-Mark, Bunny ha una dilatazione di 9 cm!!! Le contrazioni sono troppo vicine! Ha bisogno di me, non posso abbandonarla!-

 

<<……….>>

 

 -Si, si grazie, ne avrò bisogno! Anche a te, fate attenzione! Ciao!-

 

Marzio interruppe la telefonata piuttosto irritato, lanciando il cellulare sul divano e non curandosene minimamente.

 

-Che… che succede? Che ha det…to il tuo collega?-

 

-C’è stato un incidente, sull’autostrada! L’autista di un tir ha perso il controllo e ha invaso la corsia opposta! Le auto coinvolte sono decine, innumerevoli i feriti! Tutti i soccorsi sono concentrati là, Mark ha detto che c’è bisogno anche di me!-

 

-Ma adesso so…no io che ho bi…sogno di te!!!  Marzio, ti pre…go, portami in ospe…dale… Ti suppli…co, ho paura!!!-

 

Marzio la esaminò di nuovo e poi prese ad accarezzarle il viso con entrambe le mani per cercare di calmarla.

 

-Non posso Bunny… Adesso è rischioso uscire così!!! Non si può usare l’ascensore per via del blackout, e con questo tempo e per via dell’incidente, adesso tutte le strade saranno sicuramente intasate! Non c’è scelta, devo intervenire io, ORA!!!-

 

Per un attimo Bunny ebbe come l’impressione che il suo cuore si fosse fermato, e pensò quasi di aver capito male, ma poi, guardando il viso serissimo di Marzio, capì che era tutto vero.

Il giovane la sollevò da terra e la portò nella loro camera, per distenderla sul letto, e i mici lo seguirono.

 

-Qui starai più comoda…-

 

-Co…cosa vuoi fare?-

 

-Far nascere nostra figlia!-

 

-Cosa? Q…qui? Ma cosa dici… No lei non… non può venire al mon… AAAHHHHH!!!!-

 

-E invece si, non abbiamo scelta!!! Luna, Artemis! Rimanete con lei, io vado a prendere degli asciugamani e la mia borsa… Ascolta Bunny! Respira profondamente Amore mio, forza, mantieni la calma, mantieni la calma!!! Torno subito!-

 

Il ragazzo era nervoso, ma non poteva darlo a vedere, non a lei e non in quel momento.

Bunny aveva bisogno di lui, stava male, e vederla così gli lacerava il cuore, ma non poteva permettersi di sbagliare, sebbene non rimanere coinvolto fosse impossibile, visto che questa volta non stava per far nascere un bimbo qualunque, adesso si trattava di sua figlia. Corse fuori dalla camera da letto e tornò con qualche morbida asciugamano e la sua borsa da medico. Bunny continuava ad urlare e a dimenarsi in preda a fitte atroci, stringendo le lenzuola tra le mani, affondando le unghie nella stoffa, rossa in viso e con l’affanno, con le lacrime agli occhi per via del dolore e della paura, completamente sudata. Marzio salì sul letto, le prese il viso tra le mani e la guardò intensamente, serio.

 

-Amore mio guardami! Andrà tutto bene! Ci sono io con te! Ti prometto che andrà tutto bene!... Ti fidi di me?-

 

Lei annuì debolmente:

 

-…Si… Ce… certo che mi fi…do di te…-

 

Marzio annuì guardandola solennemente negli occhi e si mise subito a lavoro, sorridendo per infonderle forza.

Passarono così un’ altra mezz’ora circa, e furono minuti che sembravano interminabili, sia per Marzio per che per Bunny.

 

-Io… basta, non re…sisterò per mol…to!!! Non sopporterò un’altra contrazione!!! MARZIO NON CE LA FACCIO PIU’!!!-

 

-No! Non puoi mollare adesso! Amore mio ci siamo quasi! Forza, alla prossima contrazione spingi più che puoi!!!-

 

Bunny chiuse gli occhi e strinse i denti. La contrazione arrivò e lei fece di tutto per seguire le istruzioni di Marzio, quando lui si accorse di un particolare: mancava davvero poco!

 

-Vedo la testa! Forza Amore, manca poco! Ascoltami! Spingi più che puoi al mio tre!!! Sei pronta? Uno… due… TRE!!!-

 

-AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!-

 

Bunny chiuse gli occhi, lanciò un nuovo urlo, inarcò la testa all’indietro stringendo con maggior forza le lenzuola, usò tutte le forze che le rimanevano per fare come Marzio le aveva detto, e in pochi istanti, il suo urlo fu finalmente sovrastato da un pianto, e dalla voce commossa di lui.

 

-Eccola! La nostra bambina è nata!!! Ho fatto nascere mia figlia...! La mia principessina… Sono padre…! SONO PADRE!!!-

 

Bunny aprì piano gli occhi, cercando di regolarizzare il suo respiro: non aveva più la forza di far nulla, ma quel pianto che sentiva era per lei fonte di ristoro e di calore.

Marzio tagliò il cordone ombelicale con dei ferri chirurgici che portava sempre nella sua borsa per i casi di emergenza, e che sterilizzava prontamente due volte al giorno in ospedale, e poi avvolse la loro bimba in un asciugamano.

Bunny sorrise, allargando debolmente le braccia in sua direzione, mentre lui gliel’ avvicinò, poggiandola sul suo seno.

 

-Ciao piccola stella! Come sei bella… Io… Sono la tua mamma…!-

 

-E’ bellissima Amore mio, proprio come te, e tu sei stata bravissima! Brava Bunny, sono fiero di te!-

 

-E’ nata! La Piccola Lady… è nata!!!-

 

Luna e Artemis esultarono felici, unendosi alla gioia dei neo-genitori, e riuscendo finalmente a spiccar parola.

D’un tratto la corrente tornò, le lampade d’emergenza si spensero e Marzio accese subito la luce per avere più visibilità.

Bunny guardava sua figlia commossa e orgogliosa, con occhi pieni di lacrime, massaggiandole molto cautamente la testa, coperta da pochi capelli rosa confetto.

La piccina continuava a piangere, accucciandosi sul seno materno, l’unico contatto che già sapeva riconoscere, muoveva appena le braccine come in cerca di qualcosa, e serrava quelli che sarebbero diventati i suoi meravigliosi occhioni bordeaux. Marzio si avvicinò di più a lei, stendendovisi accanto e baciandole la fronte sudata, e accarezzando lei e Chibiusa.

Allungò poi il collo verso il comodino alla sua destra e noto l’ora sulla sveglia: le 00.45 h.

 

-…Ehi è il 30 giugno… Buon compleanno Amore mio!!!-

 

Bunny gli rispose con voce flebile. Era troppo stanca e debole, ed ebbe solo la forza di voltarsi e di sorridergli sussurrando:

 

-…Grazie… Ti prego… Scusa se ti ho trattato male prima… Ancora una volta hai dimostrato di essere il mio eroe… Hai fatto nascere nostra figlia! L’hai… l’hai fatta nascere qui stesso, dove è stata…-

 

Si fermò arrossendo, e lui capì subito a cosa stesse alludendo, e cosa stesse per dire:

 

“L’hai fatta nascere qui stesso, dov’è stata concepita…

 

Sorrise e la guardò teneramente: nonostante fosse una donna ormai, nonostante fosse così forte, matura e decisa, alcune cose sembravano ancora imbarazzarla come ad una ragazzina, come ad un piccolo ed innocente angelo, il suo angelo.

Le sorrise ancora e le accarezzò teneramente una guancia. Aveva gli occhi lucidi anche lui, e la voce rotta dall’emozione.

 

-Non ti preoccupare, è normale! Anche se comunque, dopo tutti questi anni insieme mi sono abituato al tuo caratteraccio!!!-

 

Bunny lo fulminò prima con lo sguardo e poi mise un finto broncio, voltando il viso dalla parte opposta e fingendosi offesa.

 

-Stupido!-

 

Marzio ridacchiò piano e poi le fece un buffetto sulla guancia, sorridendole ancora.

 

-Ehi! Scherzavo Amore mio…! Mi perdoni vero?-

 

In tutta risposta lei voltò semplicemente il capo in sua direzione e lo baciò, ma il loro bacio fu interrotto da Artemis.

 

-…Ehm… Dottor Chiba? Non per fare il guastafeste, ma Bunny e la piccola devono essere portate subito in ospedale!-

 

Marzio sorrise in direzione del gattino: effettivamente Artemis aveva ragione!

Le emozioni che aveva provato e che ancora provava, per un attimo avevano sovrastato la sua ben nota ferrea ragione.

Si alzò ed aiutò Bunny a scendere dal letto, che ancora si stringeva al petto la piccina.

 

-Ce la fai?-

 

-Si… Piano piano non ti preoccupare…-

 

Marzio la guardò poco convinto, poi, sapendo che se avrebbe obbiettato avrebbero perso solo tempo, prese la valigia che Bunny aveva preparato qualche settimana prima e la borsa di lei in un angolo della camera, andò a prendere le chiavi e il cellulare, e poi tornò in camera da letto, per aiutare sua moglie col braccio libero dal bagaglio e dalla borsa.

Passo dopo passo uscirono dal condominio e si avviarono verso l’auto, tenendo la valigia lui con una mano, e cingendole la schiena col braccio libero, e tenendo Chibiusa tra le braccia lei.

Luna e Artemis erano dovuti rimanere a casa: in ospedale non si possono portare animali…

I neo genitori salirono in macchina e partirono.

Intanto fuori aveva smesso di piovere, il traffico si stava pian piano moderando, e una timida Luna nascosta ancora un pò dalle nuvole, illuminava le strada lungo cui stava viaggiando una delle sue figlie…

 

***

Erano arrivati in ospedale quasi subito, e madre e figlia erano state separate per rispettivi interventi e controlli post-parto.

Dopo il secondamento*, e dopo aver ricevuto i punti in sala operatoria, Bunny fu portata in una camera della nursery, mentre la piccola fu lavata e sottoposta a vari controlli, e non solo a quelli di routine.

Di questo Bunny non era ancora consapevole, i medici non avevano voluto allarmarla, ma al contrario Marzio ne fu informato, e fu sollevato dal sapere che era solo per precauzione, perchè tutto sommato la piccola stava bene.

 

La mattina seguente, verso le 9.00 h, Bunny aprì gli occhi svegliandosi in una camera singola illuminata dai raggi del sole.

Voltò il capo da un lato e vide un armadio a due ante blu, e al suo fianco un comodino dello stesso colore con un vaso contenente un mazzo di rose rosse, mentre alla parte opposta c’erano una grande finestra, e un tavolo azzurro con tre sedie dello stesso colore.

Sentendo qualcosa sulla sua mano, si voltò e notò Marzio che dormiva sul bordo del letto: indossava il camice, teneva il capo nascosto tra le braccia, e aveva poggiato lo stetoscopio sul letto, per stare forse più comodo.

Bunny lo guardò dolcemente e sorrise, accarezzandogli piano la testa per non svegliarlo, ricordando quanto accaduto solo poche ore prima grazie a lui.

Era diventata madre…

Erano diventati genitori…

Ora poteva stringere tra le braccia Chibiusa… 

La sua Chibiusa…

 

Spaventata strabuzzò improvvisamente gli occhi, e urlò a quel pensiero, e al ricordo del parto:

 

-Chibiusa!-

 

Marzio si svegliò all’istante, guardandola un pò stralunato per via del risveglio leggermente brusco.

 

-Ehi? Amore mio che hai? Stai male?-

 

-Marzio! Chibiusa…! Dov’è Chibiusa?-

 

Sorrise sollevato. Per un attimo aveva creduto che potesse star male.

Si allungò in sua direzione baciandole la fronte, non lasciandole mai la mano, e poi si portò a sedere al bordo del letto.

 

-Non ti preoccupare, sta bene. Dopo i vari controlli l’hanno portata al nido. Presto te la porteranno per la prima poppata…-

 

-Che controlli? Ci sono stati forse dei problemi? Come sta? Marzio dimmi nostra figlia come sta!!!-

 

Scostò le lenzuola per scendere dal letto, in preda alla paura e all’impulsività, ma Marzio la bloccò per le spalle in tempo.

 

-No! Sei ancora debole, non devi sforzarti! Sta calma! Chibiusa sta benissimo! Pesa 3.550 kg ed è lunga 51 cm! E’ stata sottoposta a controlli più approfonditi solo per precauzione! Dato come è andato il parto, i miei colleghi hanno ritenuto giusto sottoporla a qualche controllo in più, ma lei è sana! Bella, forte e sana!!!-

 

Marzio non ebbe nemmeno finito di pronunciare queste parole che all’improvviso si sentì stringere da due braccia forti quanto delicate, senti il viso di lei rifugiarsi nell’incavo del suo collo e la sentì piangere.

 

-…E’ solo grazie a te se sta bene… Marzio… è solo grazie a te…!-

 

Ricambiò l’abbraccio massaggiandole la schiena, e strofinando il mento sulla sua testa, poi si staccò da lei e le asciugò le lacrime con i pollici, provando a pensare a qualcosa per farla sorridere…

 

-Non piangere, è tutto a posto! Ehi…? Sai a che cosa stavo pensando?-

 

Bunny lo guardò in silenzio, e l’espressione interrogativa che gli rivolse lo spinsero a continuare:

 

-Forse se anche la nascita di Chibiusa non sarebbe stata un’avventura, non saremmo stati noi… non ti pare?-

 

Dopo un primo momento di smarrimento lei gli sorrise e gli diede un leggero pugno sul torace, rispondendogli a tono.

 

-…Ma quanto sei scemo?! E io che ti ascoltavo pure interessata!-

 

“Scemo? Forse quanto ti amo…”

 

è questo che avrebbe voluto dirle scherzosamente, ma non ebbe il tempo di rispondere che qualcuno bussò, e al loro permesso di entrare comparì sulla porta una giovane infermiera che spingeva una culletta di vetro in loro direzione.

Il viso di Bunny si illuminò quando vide quella culletta, e i suoi occhi brillarono di una luce nuova.

L’infermiera, teneva lo sguardo basso, quasi provando soggezione di fronte ad un giovane medico e sua moglie.

Marzio sorrise riconoscendola: era Mary Hakkai, un’infermiera entrata in servizio da poche settimane, ma era già molto brava e preparata, e soprattutto molto umile.

 

-Dottor Chiba, Signora Chiba… ecco la vostra piccolina… Questa signorina non fa che piangere in attesa del seno materno!-

 

-Beh, dimostra di avere già un bel caratterino! Quando tornerà a riprenderla?-

 

-Tra una mezz’oretta, ma se vorrete ancora stare con lei, potrà riportarla al nido lei stesso Dottore, fa parte del personale quindi ha libero accesso ai reparti! Bene, ora io vado, vi lascio soli. Auguri!-

 

-Grazie!-

 

Quando l’infermiera se ne fu andata, Marzio aiutò Bunny a sistemarsi meglio, e poi prese Chibiusa tra le braccia.

 

-Ciao Piccolina… adesso andiamo dalla tua mamma!-

 

Bunny scoprì il seno dalla camicia da notte di seta rosa che indossava, e accolse Chibiusa tra le braccia.

Le accarezzò una guancia tonda facendo una leggera pressione, e subito sua figlia si girò verso uno dei suoi seni, poggiandovi di riflesso una delle manine* con tanta naturalezza, come se avesse già compiuto quel gesto altre volte prima d’allora.

Bunny la strinse forte, mentre Marzio si sedette al bordo del letto, stavolta più su, così da poterle abbracciare da dietro, e ammirare la sua piccola famiglia.

 

-Ti amo…-

 

Lei si voltò appena, quanto bastò per sorridergli e poggiare la sua fronte su quella di lui:

 

-…Ti amo anche io!-

 

***

Durante quei giorni la camera di Bunny era stata un via vai di gente, accorsa a congratularsi con lei e ad ammirare la piccola.

Nonostante la maggior parte di loro l’avessero conosciuta la prima volta giunta dal futuro a rivoluzionare come un piccolo uragano le loro vite, ora provavano emozioni indescrivibili a vederla così piccola, indifesa, bisognosa di tutto… Era come vederla per la prima volta! Tutti facevano a gara per tenerla in braccio e per coccolarla, ma la cosa che più fece sorridere tutti, fu che la dolcezza di Chibiusa, era riuscita a far commuovere persino la dura Heles.

In fine poi, in quei giorni ad occuparsi di Luna e Artemis era stata Marta, specialmente dopo la nascita della piccola Diana, un paio di giorni dopo la nascita della sua futura padroncina.

 

***

Dopo qualche giorno, in una calda mattina di luglio, Bunny era stata dimessa, era tornata a casa, e Marzio aveva preso qualche giorno di ferie per stare accanto a lei e a sua figlia.

Arrivati a casa, posati i bagagli e i vari regali ricevuti, si sedettero entrambi sul divano con accanto la carrozzina di Chibiusa, intento a coccolarsi e a stringersi, ma qualcosa attirò la loro attenzione sul tavolino di fronte:

in un posacenere in cristallo c’era un ciondolo in oro che adesso si illuminava ad intermittenza: era proprio quel ciondolo. Rabbrividirono. Se il ciondolo del Tempo lampeggiava voleva dire che Chronos doveva vederli subito…

Bunny lo prese esitante e lo aprì. Le lancette dell’orologio iniziarono a muoversi velocemente, fino a quando non si fermarono sul “XII” , e fu allora che un fascio di luce invase la sala, facendo apparire Chronos al suo diradarsi.

 

-Vostre Maestà… Vi porgo le mie felicitazioni per la nascita della Piccola Lady, e soprattutto per il modo in cui è nata…! Complimenti Principe!-

 

Sorridendo Chronos si avvicinò alla carrozzina, e i suoi lineamenti rugosi delinearono un sorriso ancora più largo quando vide la piccola che dormiva a pancia in giù, succhiandosi un pollice paffuto e tenendo la faccina di lato sul cuscino.

 

-Chronos vi ringraziamo ma… Che… che ci fate qua? Che cosa è successo?-

 

Marzio espresse per entrambi la loro sorpresa, e forse anche il loro timore di qualche brutta notizia vedendolo, ma l’anziano dio del Tempo chiarì subito i loro dubbi, distogliendo lo sguardo da Chibiusa, e guardandoli sempre sorridendo:

 

-No non preoccupatevi, nulla di grave… Semplicemente, Vostre Maestà, è giunto il momento della vostra incoronazione…-

 

 

secondamento: è l’ultima fase del parto, caratterizzata dall’espulsione della placenta e delle membrane annesse. Viene effettuato dopo circa 10 minuti la nascita del feto, quando riprendono le contrazioni uterine.

 

Poggiandovi di riflesso una delle manine: Per tutti i neonati, per capire quando hanno davvero fame, prima della poppata le madri devono fare una piccola pressione sulla loro guancia, oppure adagiare un dito sopra le labbra del piccolo. Se il piccolo si volta verso il seno o succhia il dito, sta inviando il “suo segnale della fame”! E’ un modo per discriminare i vari tipi di pianto del neonato per le mamme alle prime armi.

 

 

NdA:  Ebbene! Di nuovo ciao a tutti!

Sappiate che non ho mai descritto un parto in vita mia, ne tanto meno vi ho assistito, e quindi non so se ho delineato tutto discretamente o se invece ho combinato un disastro!

Quanto alle note che vi ho inserito con l’asterisco, e specialmente quella relativa alla suzione, sono tratte dai miei studi.

Sembra proprio che i bimbi vengano maggiormente stimolati alla suzione quando le madri premono leggermente sulle loro guance, almeno così ho avuto modi di imparare frequentando le lezioni del tirocinio! Hi hi hi hi ^.^

Comunque, il prossimo capitolo è davvero l’ultimo, e come avrete potuto capire, l’allegro dio del Tempo ha dato un comunicato a Marzio e Bunny riguardo il completo compimento del loro futuro…

Come avverrà allora quest’ incoronazione? Per saperlo non vi resta che leggere l’ultimo capitolo di questa folle storia, in cui ci sarà anche un video finale!

 

Grazie per gli in bocca al lupo che mi avete per gli esami… Anche questa sessione è andata!

 

Ringraziamenti:

 

Suikotsu: Ciao! Per ora non sei ancora arrivato alla fine, ma stai commentando capitolo per capitolo e anche molto positivamente, quindi come posso non ringraziarti?! Come mi ha fatto notare uso la nomenclatura italiana, beh… Diciamo che ci sono più affezionata ma nel caso dovessi scrivere un’ altra fic ho già pensato di usare i nomi originali! Grazie mille per le note alle descrizioni, e per paragonare la mia storia ad un film o ad un libro! Wow! Me onorata e felice!

Grazie anche per le annotazioni quanto all’uso del latino!

 

Romantigirl: Ciao Roxy! Bene, sono proprio felice che il sacrificio di Icarus non ti abbia delusa, anzi che ti sia piaciuto tanto… Visto che ti ho sorpresa? E per quanto riguarda Marzio e Bunny sono sempre dolcissimi!!! Ciao Roxy, grazie mille!

 

Silviasilvia: Cara Ami… Non so per quanti motivi tu voglia farmi secca… Per le recensioni, per gli esami, per i capitoli… Tutto qui il bene che mi vuoi? Che ho fatto di male per subirmi i vampiri e i lupi? (Non dimenticare che io ho il re della Terra però!) Comunque… Il “GCC”, (ci capiamo io e te!), non lo puoi appendere al chiodo, perché mi serve ancora! Quanto a te… 2400 cuori? Beh, cara, i miei cuori non sono da meno! Hai idea di quante volte me lo sono spiaccicato sul monitor leggendo i capitoli tuoi? Hmmm… Andiamo avanti, è meglio… La scelta degli imputati è tipica della mia capoccia folle, mentre per quanto riguarda il dolore di Endymion, beh… Valutando le opzioni che mi hai elencato, compreso l’accompagnamento da San Pietro, non direi di avere l’imbarazzo delle scelta, non sembrano invitanti! Per quanto riguarda Icarus, ho visto che ho l’1% di possibilità di salvezza dal Potere di Mercurio… un pò bassina direi no? Permane la domanda: “E’ tutto qui il bene che mi vuoi?”… Vabbè… Ringraziamento serio: Wow Ami! Me troppo commossa!!! Io scrivo da Dio? Sei troppo cara e dolce Ami-Chan! Dici che ti farò morire? Così ammonti a 2401 cuori? Povera Ami… Hi hi hi… Grazie mille cara!

 

Tappetta: Ciao ciao! E si lo, sono stata un pò cattiva a far morire Icarus, anche se adesso “stava facendo il bravo”… Tipico della mia mente folle no?  L’importante però come hai detto tu è che Bunny è tornata… Hi hi hi! Grazie mille!

 

Maryusa: Ciao Luna! E si… Tutti stanno finalmente bene e tutti possono stare tranquilli adesso! A quanto pare hai indovinato molte cose, a partire dal sacrificio di Icarus alla nascita della piccola peste! Spero che il parto non ti abbia delusa, ma non ne ho mai descritto uno in vita mia e quindi è stato un’improvvisazione. Grazie mille!

 

Violet Nearina: Ciao! Beh, sei una delle poche che ha trovato simpatico Icarus! Mi fa piacere sapere che il capitolo ti sia piaciuto tanto e spero che questo non ti abbia delusa! Grazie mille!

 

Lagadema: Ciao! Grazie, sono contenta che i video ti siano piaciuti! Effettivamente hai ragione, i link ipertestuali sono comodi in questo caso, anche io quando leggo fic con video allegati preferisco così! Per il cristallo d’oro sono contenta di non averti delusa, ed effettivamente sì, starsene con la propria madre nei Campi Elisi alla fine non si può nemmeno considerare un sacrificio. Quanto a Tyresya hai indovinato, io mi sento molto affascinata dai miti greci e latini, ma anche da quelli celtici! E tu? Grazie mille per i tuoi complimenti!

 

Stella93mer: Ciao Stella! Beh non sei perfida per niente tranquilla, pensa a quanto sono stata perfida io per tutta la storia… Io sono stata cattiva e diabolica! Comunque a parte la perfidia per quel poveretto di Icarus, che alla fine si è persino sacrificato per scontare le sue pene, ti ringrazio tantissimo per tutto!

 

Luisina: Ciao Rei… ç.ç Grazie amica me commossa! Il capitolo più bello letto? Sono felicissima!!! E si, Icarus è stato coraggioso e alla fine, dopo non poco tempo, anche il nostro caro Endymion se ne reso conto. Anja, sebbene sapesse quale destino attendesse suo figlio ha sofferto comunque, però sì, staranno per sempre insieme nei Campi Elisi! I membri del Gran Consiglio sono stati dei e veri e propri fetentoni ma poi come vedi è andato tutto bene! Quanto alla scena finale di Endymion e Serenity… L’adoro anche io!!! *.* Grazie mille Rei-Chan, davvero per tutto! Tvb!

 

Robiz: Ciao! Bene! Sono contenta di averti procurato un “luuuuuuuuuuungo sospiro di sollievo”!!! Anzi spero di non aver provocato l’effetto contrario con questo nuove folle capitolo! Grazie mille!

 

Kaninchen: Ma ciao!!! Eccoti tornata! Sentivo la tua mancanza sai? Che bello rivedere una tua recensione! Bene… Sono contenta che l’idea del tribunale ti sia piaciuta, anche se i suoi membri sono stati a dir poco cattivi e anche maleducati, non conoscendo, come hai detto tu, una certa cosa chiamata privacy…! Volevi più drammaticità? Beh, sai se avrei protese i capitoli negativi e rimandato il lieto fine per chissà quanto altro tempo, avrei rischiato il linciaggio!!! In questo capitolo però, come avrai potuto leggere, i nostri eroi non sono stati comunque tranquilli… Comunque sì, io sono per i lieto fine, e quanto a Memory’s Angel e Seiya… Beh, sono contenta di averti sorpresa! Ciao, grazie mille!

 

4haley4: Ma ciao tesoro!!! Tranquilla, non mi stancherò mai dei vostri complimenti, anzi, le vostre recensioni riescono sempre a mettermi il buon umore! Tu, ringrazi me? Me commossa! Scrivere è una passione che diventa sempre più forte per me, così come il montare video, ma sono io che devo ringraziare tutti voi, per seguirmi sempre, e soprattutto per pazientare quando gli aggiornamenti si fanno via via sempre più dilazionati nel tempo. Eh sì, per Icarus avevi indovinato e sono felice di averti sorpresa quanto a come il sacrificio è avvenuto! Non posso non ringraziarti per lo splendido paragone che hai fatto con il pianto di Anja per Icarus, e di Selene con Serenity con  La Pietà” del Michelangelo!!! Questo è stato il punto più bello della recensione per me! Paragonare la mia fantasia all’arte di un grande artista del nostro Paese e del nostro Passato, e per di più ad un significato profondo come quello che la scultura rappresenta, mi ha resa felicissima! Hai ragione, quest’opera trasmette emozioni fortissime e io, che sono molto credente, le sento davvero nel profondo del mio cuore. Grazie mille davvero, mi hai commossa, e non mento! Quanto alla melodia, sai, a volte se sono triste la ascolto spesso, adoro quelle dolci note, le sento fin nel profondo! Come avrai potuto vedere, almeno questo non è stato un epilogo, anzi tutt’altro, e spero di non averti delusa, ma chissà cosa celerà il capitolo finale, oltre l’incoronazione… Diciamo che però un pò hai indovinato, ma non ti accenno altro! Grazie mille di cuore, grazie perché credo che questa sia stata la tua recensione più bella lasciatomi fin’ora, e non per disprezzare le altre, ma credimi questa mi ha davvero scaldato il cuore! Grazie mille davvero amica mia!

 

ISA1983: Ciao Isa!!! Eh si… Povero Icarus… E’ vero, l’hai giudicato un pò male, però dai non è colpa tua, è lui che ha fatto il fetentone, anche se non lo sapeva… Adesso però grazie al suo coraggio e al suo sacrificio, Serenity è tornata! Lo so che mi avete odiata tutti per la faccenda del Tribunale, e la mia famosa scorta è sempre pronta a difendermi, però dai, mi sono fatta perdonare no? A quanto pare hai indovinato anche tu! In questo capitolo è nata una piccola stella, anche se sono stata cattivella vero? Tranquilla se non riesci a recensire in tempo reale, a me basta sapere che ci sei sempre e le tue belle parole ne sono sempre la conferma! Grazie di cuore! Ciao!

 

Minerva_89: Ciao! Che bello scoprire sempre nuovi lettori, anche quando la storia sta per giungere al termine! Grazie mille! Sono felice di sapere che la mia storia ti piace davvero tanto, e scusa se per una attimo ti ho fatto temere il peggio, però come hai visto sto facendo convolare tutto verso la felicità! Grazie mille!

 

Sam_Rox88: Ed eccola la mia Sammuccia!!! Eccoti giunta all’ultimo aggiornamento, commentando capitolo per capitolo!!!

Sono ancora piegata in due dalle risate, per me sei troppo simpatica, “e nun ci pozz fa niend!!!” (tu capisci!) . Me onorata e felice per le tue parole! Capitolo splendido? Il mio? *.* Me imbarazzata…! Lo so, quelli del consiglio sono stati proprio fetentoni e cattivoni! Lo so, la scena di Endymion e Serenity è troppo commovente… Me piange pure io!!! Mi fa piacere che anche i video ti siano piaciuti, specialmente quello del carillon… Io amo quella melodia, che dooolce!!! Sylentees… E lo so, chissà chi ti ricorda! Icarus ti sconvolge? Ma dai, povero! Si è sacrificato per Serenity… Poveretto dai, ho capito che ti stava antipatico però ha rimediato ai suoi peccati… No? Endymion ti stava innervosendo? Ma dai, povero pure lui! Gli è morta la moglie incinta, è normale che non si fida dell’ex fetentone, e poi quando Serenity si è risvegliata era troppo contento, non avrà connesso il cervello e ha sparato qualche cavolata! A quanto pare ci stiamo troppo simpatiche a vicenda io e te! E le recensione lo dimostrano! Endymion dipendente ed anti-Seiya, sì! Fino alla morte anche io!!! Bene, sono felice di sapere che non vuoi più farmi fuori… Io invece ancora sì! Sai cosa devi fare se non vuoi morire ancora nel fiore degli anni e comunque, anche tu sei grande! Grazie per belle parole, e soprattutto per definire la mia fic “La storia di punta della sezione”.

 

Kaoru: Ciao Manu! Allora, ho cercato di mantenere il più possibile la mia promessa, però come vedi sono troppo pazza per scrivere tante cose in poco spazio e poi tante pagine sono dedicate anche ai vostri ringraziamenti!!! Bene, con questo capitolo ho risolto la tua curiosità? Ho risolto tutto anche qui in modo magistrale? Me molto folle lo so… Manu, grazie di cuore! Ti voglio bene!

 

Grazie a chi ha inserito la mia storia tra le preferite: 4haley4, alina 95, Angelina93, anninachan, aquizziana, Bibina_88, bunnyguida, chichilina, Enigma, feferica, frogvale91, giufalab, ilary, ISA1983, ISAHARA, jacopo25, kamura86, Kaninchen, Karen94, kiavatella, lagadema, Layla_91, lillina913, lotti_ , luisina,  luna86, mary85, Minerva_89, myla_chan, Nami Akimoto, NEPTUNE 87, Ojousama, Robiz, romanticgirl, silviasilvia, sonyx1992, stella93mer, Suikotsu, sumire01, tappetta, Usagi_84, Violet Nearina, WaterAlch.

 

e a chi h inserito la storia tra le seguite: 4haley4, bell , excel sana , kamura86, Kaoru, miyabi, NEPTUNE 87, noe_princi89, Sam_Rox88, simo87, sonyx1992, Suikotsu.

 

Grazie a chi mi ha annoverata tra gli autori preferiti: 4haley4, alina 95, aquizziana, azaz, bellissima90, bunnyguida, chichilina, giufalab, ISA1983, jaj984, Kaninchen, ladolcebabi, luisina, mary85, NEPTUNE 87, Peppefp, romanticgirl, Sam_Rox88, silviasilvia, sonyx1992, stella93mer, tappetta, WingsHP.

 

Grazie infine anche a chi legge solamente!

 

Bene, con questo dovrebbe essere tutto…

 

Al prossimo ed ultimo aggiornamento!

Un bacio

 

Luciadom

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Capitolo 31
*** Lunga vita alla Regina Serenity! ***


NdA:

 

NdA:

Ed eccomi tornata…

Lo so, lo so, sono in un ritardo pazzesco, e sicuramente se non fosse stato per le mie recensioni, mi avreste data per dispersa vero?

Avevo promesso che avrei aggiornato presto, e invece eccomi qui, dopo quasi due mesi!

Scusatemi tutti vi prego, ma credetemi in queste settimane ne sono successe di tutti i colori, e mi è stato tolto parte del tempo che avrei dovuto dedicare a questo finale.

Sono stata molto impegnata e gli esami sono di nuovo alle porte, inoltre ci sono stati giorni in cui non sapevo bene come scrivere determinate scene, nonostante ce l’avessi stampate in testa da sempre, e giorni in cui si può dire che avessi tanta ispirazione e impossibilità di stare al PC… Insomma, non ho mantenuto la ma promessa, e vi ho fatto aspettare tutto questo tempo per leggere dopo quasi un anno da quando questa storia è nata, la tanto sospirata incoronazione… Sapete, nei momenti in cui ho potuto dedicare tempo e dedizione a quest’ultimo capitolo mi sono impegnata molto, credo di aver scritto, cancellato e riscritto ogni scena non so quante volte alla ricerca del più piccolo errore, della più piccola imprecisione, cercando sempre di non tralasciare nulla, e spero davvero che la mia versione dell’incoronazione vi piaccia e non vi deluda.

Ho cercato di tracciare tutto il quanto più inerente possibile alla storia del Cartone Animato, (non ho letto il Manga), e ho dedicato particolare attenzione a Serenity ed Endymion, a lei specialmente, attraverso i suoi discorsi, attraverso le descrizioni, e per mezzo degli altri personaggi.

All’interno del testo troverete il link video di cui vi parlavo in precedenza e delle “pazze sorprese”, (capirete leggendo quali), che sinceramente non so nemmeno io come possano essermi venute in mente, e vi assicuro che mi sono stupita da sola…

Colpa della follia di Luciadom / Makoto, direte voi, e come darvi torto…?!

Anche per il video, sebbene l’abbia postato su YouTube già da un pò, ho cercato di utilizzare più materiale possibile, cercando di adattarlo a quello che sapevo sarebbe stato il contenuto di questo capitolo, e di una determinata scena in particolare.

Spero possa piacervi!

Il capitolo è un pò lunghetto, merito dello spazio dedicato a determinate conversazioni e alle descrizioni, ma non posso escludere i vostri meritatissimi ringraziamenti, specialmente per quanto riguarda le recensioni al capitolo precedente!

Prima del capitolo ho inserito un estratto da un romanzo che ho letto un paio di anni fa: “L’onda perfetta”, di Sergio Bambarén. Non so se qualcuno di voi lo conosce o l’ha letto, ma vi assicuro che è molto bello e ve lo consiglio.

Mi fu regalato in un periodo molto brutto e difficile per me, e dopo averlo letto, ho imparato da quel giorno a guardare alla vita e a determinate situazioni in maniera diversa, e credendo di più in me stessa.

Sfogliando le pagine di questo libro ho trovato una delle frasi che più mi rimasero impresse, e ho pensato che potesse essere adatta a determinate scene di questo capitolo, così come forse l’intero romanzo.

Bene, non mi dilungo più, rischierei di deprimervi, e poi vi ho fatto aspettare troppo, quindi è giusto che ora passiate al capitolo. Rimando i saluti finali e ringraziamenti alla fine.

Spero che vi piaccia tutto, e soprattutto spero di aver corretto tutti gli errori… evitando figuracce!

Buona lettura!

 

 

 

Lunga vita alla Regina Serenity!

 

 

                   <<…Credi alla forza dei tuoi sogni, e loro diventeranno realtà…>>

                           (dal romanzo “L’onda perfetta”, di Sergio Bambarén)

 

                                                                                                                                           

 

-No non preoccupatevi, nulla di grave… Semplicemente, Vostre Maestà, è giunto il momento della vostra incoronazione…-

 

…Silenzio…

 

Tra l’affermazione di Chronos, e una loro prima risposta, passarono interminabili istanti di assoluto silenzio.

Il momento era arrivato… Il momento in cui sarebbe cambiato tutto, a partire dalle loro vite, era arrivato adesso...

Questa volta si trattava davvero della loro incoronazione, o si stava prospettando di nuovo qualcos’altro per loro?

I due giovani, come colpiti da un improvviso déjà-vu, non poterono non ricordare cosa era accaduto mesi prima, quando Sidya aveva fermato Marzio in strada, di notte, dicendogli la stessa cosa. Allora la situazione vera e propria era stata ben diversa, l’incoronazione annunciata era in realtà l’arrivo di un nuovo nemico, ma adesso invece?

A rompere il silenzio fu Marzio:

                           

-…In…coronazione…?-

 

-Si Principe…-

 

Marzio e Bunny strabuzzarono gli occhi ancora più di come non avessero già fatto.

Quando avevano visto il ciondolo del Tempo illuminarsi avevano sospettato che l’arrivo in casa loro di Chronos non doveva essere del tutto casuale, ma non avevano immaginato che il motivo della sua visita fosse stato quello, forse ancora troppo presi dalla gioia di essere diventati genitori.

Erano perfettamente consapevoli del loro destino, e avevano sempre saputo che prima o poi, sarebbe arrivato il momento in cui il presente avrebbe incontrato il futuro, ma dopo l’ultima battaglia si erano finalmente abituati a rivivere come una coppia normale, felice e spensierata. Avevano vissuto giorno per giorno le loro vite, coltivando sogni e passioni da sempre sperate e condivise:

il lavoro, una famiglia, una vita felice…

Nonostante tutto però, la notizia arrivata così di punto in bianco equivalse per loro ad una doccia gelata in pieno inverno.

Per qualche secondo ci fu di nuovo silenzio, e ancora una volta fu Marzio a riprendere la parola, dopo non poca stasi.

 

-…Chronos… si tratta davvero della nostra incoronazione questa volta? Non si tratta di un’altra ennesima battaglia iniziata col pretesto dell’incoronazione, come quella di qualche mese fa?-

 

La voce gli uscì inizialmente ancora tremula per via della sorpresa, ma poi tese a riacquistare via via la solita fierezza, enfatizzando particolarmente le ultime parole, e ricordando inevitabilmente quanto accaduto poco tempo prima con Tempus.

 

-Questa volta sì… Dopo la glaciazione e la lotta contro mio fratello, la nascita della Piccola Lady era l’ultima tappa da affrontare prima della vostra ascesa… Ciò che non potevamo prevedere, erano i tempi in cui ciò sarebbe dovuto accadere… Vedete… Osirys mi ha convocato con estrema urgenza e devo dire che ha sorpreso anche me, non potevo prevedere che tutto ciò sarebbe accaduto così all’improvviso, nonostante i miei poteri… Il Presidente del Gran Consiglio, mi ha comunicato che secondo i disegni celesti la vostra incoronazione avverrà tra… beh… tra tre giorni… Maestà, non c’è tempo da perdere, bisogna preparare tutto immediatamente, organizzarci e…-

 

Chronos non poté finire perché fu interrotto di colpo:

 

-CHE COSA? TRE GIORNI???-

 

Marzio e Bunny avevano gridato all’unisono, sbalorditi e completamente spiazzati, forse anche più di prima, e provocando con le loro urla il risveglio piuttosto brusco di Chibiusa. La piccola iniziò a piangere e ad agitarsi nella carrozzina, forse per via dello spavento, ma si acquietò subito quando Bunny si alzò per prenderla in braccio per cullarla teneramente.

 

-Shhh… Non piangere piccolina, la mamma è qui con te… Scusaci, io e papà non volevamo spaventarti, va tutto bene… Non piangere più tesoro, è tutto a posto…-

 

La cullò dolcemente, cantandole il motivo della melodia del carillon regalatole qualche sera prima, e a mano a mano la piccola si calmò, tornando anche a riaddormentarsi; dopo averla di nuovo posta delicatamente nella carrozzina, e aver attivato e poggiato il carillon sul cuscino per conciliarle il sonno, Bunny tornò a sedersi e a fissare Chronos preoccupata.

In cuor suo non era sicura di essere già pronta a prendere tra le mani un potere tanto grande, almeno non in quel momento, e tre giorni per abituarsi a tutto erano sicuramente troppo pochi per loro, per lei, specialmente dopo quello che era successo nell’ultima settimana. Una donna normale avrebbe forse ancora risentito del parto, specialmente se avvenuto in circostanze simili a quello di Chibiusa, ma nel suo caso il Cristallo d’Argento aveva influito molto sulla sua salute e sul parto stesso, anche se non poteva sembrare date le circostanze in cui questo era avvenuto, ma seppur rimessa in fretta, era ancora un pò scombussolata.

Certo, ora lo era ancora di più indubbiamente, sarebbe diventata Regina, e nonostante sapesse da tempo quale sarebbe stato il suo futuro, adesso sentiva comunque di doversi abituare alla cosa… Ma il fatto era che doveva abituarvisi in tre giorni…

 

-…No… no non è possibile, come dovremmo fare…? Chronos io non sono sicura di essere pronta per diventare ora la Regina Serenity, e comunque tre giorni sono troppo pochi per…-

 

Bunny s’interruppe ma fu Marzio a continuare per lei:

 

-…per unificare tutti i popoli della Terra sotto il nostro dominio… senza che ci siano problemi burocratici e governativi, se non addirittura una guerra a livello mondiale...-

 

Dal canto suo, Chronos continuava a parlar loro molto pacatamente, come suo solito, con una tranquillità e una sicurezza innate, da fare davvero invidia a chiunque.

Sapeva di averli sorpresi, ma era sicuro che tre giorni sarebbero stati più che sufficienti ad entrambi per abituarsi a tutto, e per far fronte a questa nuova avventura.

 

-Vostre Maestà… Adesso vi sentite insicuri perché vi ho comunicato tutto all’improvviso… Mi dispiace ma non è dipeso da me, sapete bene e per esperienza che Osirys è un mio superiore, e non posso oppormi ai suoi ordini, ma nonostante tutto so che vi abituerete subito al cambiamento che vi sta interessando, senza troppe difficoltà. Sarete degli ottimi sovrani, con voi la Terra andrà finalmente in contro ad un lungo e duraturo periodo di pace e splendore… Non dovete avere paura di nulla, né dubitare delle vostre capacità, perchè in cuor vostro siete già pronti… Serenity, Endymion… ascoltatemi: non dovete temere, io sarò con voi, tutti noi lo saremo, come sempre! Non crederete che vi lasceremo soli in un momento così solenne!?-

 

-E ci mancherebbe altro!-

 

-…Marzio!!!-

 

Marzio rispose ironicamente, sorridendo nervoso e sbuffando, e Bunny lo rimproverò, ma Chronos riprese a parlare tranquillamente, come se nulla fosse stato:

 

-Vi prego… Endymion… Capisco la mia improvvisazione, così come capisco che per voi tre giorni possono sembrare pochi. Ma prima di tutto nella dimensione in cui soggiornerete prima dell’incoronazione il tempo scorre molto più lentamente, e secondo faremo in modo che i giorni a vostra disposizione saranno più che sufficienti… Non dovete temere nulla… noi… io… vi sarò accanto e vi aiuterò…-

 

Pronunciò le ultime parole quasi in tono paterno, con una punta di comprensione e affetto.

Da quando li aveva conosciuti non li aveva mai chiamati per nome, ma sempre con i rispettivi titoli, e adesso usare un tono meno formale poteva forse servire a tranquillizzarli, e a non farli sentire soli per un passo così importante, ma non sembrò aver ottenuto i risultati sperati. Marzio infatti batté più volte le mani sulle ginocchia, scosse energicamente il capo e si alzò, iniziando a camminare su e giù per il salone con fare sempre più nervoso.

Fermandosi poi proprio dinnanzi a lui, portò le mani in vita e riprese a parlare:

 

-Ma in tre giorni dovremo imparare a… a governare, e ad esercitare sul popolo mondiale quel carisma tale da conquistare fiducia e consenso! Gli ordinamenti di ogni Stato cambieranno, le Costituzioni, la loro Storia, le loro abitudini e tradizioni… Niente, niente sarà più come prima capite? Vi rendete anche solo minimamente conto, che tre giorni sono troppo pochi per sottoporre il Mondo intero e noi stessi ad un cambiamento così radicale??? Possibile che non ci sia stato modo di prevedere prima tutto questo? Volete davvero farci credere che non esisteva altro modo per prepararci meglio e prima alla cosa? Io… io dati i trascorsi non so se credervi, e prima che lo facciate voi, vi dico una cosa Chronos, tanto ormai vi conosco, e so che sicuramente lo avreste fatto prima o poi: non ricominciate a ripetermi di stare calmo e di controllare i miei istinti anche adesso, perché nonostante tutta la mia buona volontà, non esplodere con voi non è facile, lo sapete questo?-

 

Stavolta non fu né interrotto ne rimproverato, non si poteva dire che avesse torto, specialmente in rapporto agli eventi contro Tempus, ma nonostante il suo sfogo Chronos non si scompose, piuttosto si limitò ad alzarsi per poter guardare meglio Marzio, e sorridergli appena, scrollando le spalle e assumendo lo sguardo di chi vuole esprimere l’ovvietà di qualcosa.

Scuotendo piano la testa e sospirando leggermente, riprese a parlare, sperando di calmare le acque con un secondo tentativo:

 

-Principe… So che la mia pacatezza non vi è mai andata a genio, cinque mesi fa siete stato più volte sul punto di farmelo capire non solo verbalmente, e avevate anche ragione, ma adesso più che mai non dovete innervosirvi o sarà peggio… Per quanto riguarda l’imparare a governare vi sbagliate… Entrambi conoscete la vita di Corte, il protocollo, i convenevoli regali, entrambi avete già esperienze governative, sebbene in minima parte… Pensate alle vostre vite precedenti, ai Regni della Terra e della Luna… Ascoltate… Non saranno soltanto le vostre conoscenze politiche a far di voi dei grandi sovrani, ma ciò che vi ha guidati durante tutte le vostre battaglie. La vostra forza, il vostro coraggio, e il vostro amore, saranno gli strumenti più potenti ed efficaci cui potrete ricorrere… Tenete ben presente questo, e prendete in considerazione anche le vostre indoli: Endymion… voi siete deciso, fermo e severo, ma sempre giusto, mentre la Principessa è dolce, buona e materna. Il vostro governo si baserà anche su questo. Sarete ligi alle regole, ma sempre e comunque giusti e pacifici come si conviene. Credetemi, non sarà un problema per voi, abbiate fiducia in voi stessi... io so che non ci deluderete!-

 

Bunny, che fino a quel momento se ne era stata seduta e quasi totalmente in silenzio, ad ascoltare la conversazione in atto fissando i due interlocutori, si alzò a sua volta affiancando Marzio e incrociando le braccia al petto:

 

-Ma… da dove cominciamo? Che cosa dobbiamo fare…?-

 

-Beh, per prima cosa Principessa dobbiamo avvertire le Guerriere Sailor e i Cavalieri, loro avranno il compito di difendere comunque Crystal City, poi vi mostrerò come tutto dovrà accadere, a partire dalla costruzione della nuova città stessa.…-

 

Bunny annuì e sospirò.

 

-…Quindi fra tre giorni sarò… la Neoincoronata Regina Serenity…-

 

-Si Principessa, la grande Regina Serenity… Ascoltate, nonostante ci sia ancora tutto da preparare, posso già dirvi chi vi eleggerà tale durante la cerimonia, se questo può servire a tranquillizzarvi già da ora…-

 

-Chi???-

 

Per poco non gridò di nuovo a quell’affermazione, rischiando di risvegliare Chibiusa.

A questo non aveva ancora pensato al momento. Con tutte le cose che le erano venute in mente e cui avrebbe dovuto sottostare per l’incoronazione, un pò per via della confusione, un pò per la sorpresa, le era sfuggito quello che doveva essere invece un particolare di fondamentale importanza. Sperò con tutto il cuore di essere davvero rassicurata, e quindi attese la risposta dell’anziano saggio molto trepidamente:

 

-…Sarà… la prima Regina della Luna Maestà… sarà la Regina Artemisia a consegnarvi Scettro e Corona regali…-

 

Bunny si lasciò scappare un sospiro di sollievo e sorrise, imitata da Marzio:

saperla così vicina ad entrambi in quel momento li aveva aiutati ad alleggerire un pò l’atmosfera, diventata troppo pesante. Bunny non avrebbe potuto desiderare nessun altro, oltre Selene naturalmente, ma essere incornata da chi le era stata vicina fin dall’inizio mesi prima, erano una gioia e un sollievo indescrivibili.

Chronos riprese subito a parlare:

 

-Vi verranno consegnati Corona e Scettro lunari. Lo scettro sarà proprio il primo leggendario Scettro Lunare, lo Sceptrum Crystallinum… Non incarnerà più gli spiriti delle Regine precedenti, che saranno adesso accolte nei Campi Elisi, ma diverrà il simbolo del vostro potere…-

 

Stavolta sui loro visi torno un pò di incredulità, specialmente su quello di Bunny:

 

-…Sarà quello il mio Scettro? Mia madre non l’ha mai usato come simbolo del suo potere sulla Luna… In realtà non sapevo ancora nemmeno della sua reale esistenza fino a cinque mesi fa, siete voi che avete risvegliato i miei ricordi a proposito… Come mai lo Scettro non rimarrà nel suo luogo segreto, sulla Luna? Perché mi sarà consegnato proprio quello usato contro nemici del calibro di Tempus e Tarabas?-

 

-Perché voi Principessa siete l’ultima discendente del Regno della Luna ad averlo usato di recente, per salvare la Terra. Come avete detto voi stessa, lo Scettro di Cristallo non è mai stato usato come simbolo del potere regale, ma vedete, proprio perché ha avuto un ruolo fondamentale per voi si è deciso così…-

 

-Chi ha deciso così?-

 

-Endymion non posso dirvi tutto ora, devo informare anche tutti gli altri! Voi sarete i Sovrani, ma bisogna chiamare anche i futuri funzionari del vostro Regno!-

 

Bunny annuì, leggermente più sollevata.

 

-Avete ragione, effettivamente dobbiamo avvertire anche tutti gli altri… Provvedo subito! Marzio, mentre sono di controlla se Chibiusa si sveglia…-

 

Le sorrise e annuì sereno. Chibiusa sarebbe stata in quei giorni forse l’unica ad incitarli a non demordere, ed affrontare la loro prova più difficile.

 

-Certo… Vai pure tranquilla…!-

 

Bunny si staccò così da loro sorridendo e fece per andare ad avvertire gli altri dell’imminente riunione cui avrebbero dovuto partecipare, ma poi un’idea le balenò la mente, un pensiero che sebbene Chronos avesse detto loro che avrebbe continuato dopo con tutti, non poté tenere per sé. Si voltò di scatto seria e diede voce ai suoi pensieri:

 

-…ma… prima che tutto avvenga, ovviamente a livello mondiale, come verrà comunicata la notizia della nostra incoronazione a tutto il genere umano?-

 

Marzio inarcò un sopracciglio pensieroso, portandosi una mano al mento e fissando un punto imprecisato davanti a sé:

 

-…si infatti hai ragione… Chronos che si fa?-

 

-Vi parlerò anche di questo alla riunione, non preoccupatevi. Avvertiamo tutti adesso: i Cavalieri, le Guerriere e i Ministri del Regno della Luna devono essere quanto prima contattati. Prima chiameremo tutti e prima ci incontreremo… loro avranno il compito di difendere Crystal City e di affiancarvi sempre... ma... a proposito…!-

 

Si interruppe guardandosi intorno, come se solo in quel momento avesse notato qualcosa di importante, poi tornò a guardare Bunny con aria perplessa e interrogativa:

 

-Ma Principessa… dove sono i Consiglieri del Regno Argentato?-

 

-Oh! Luna e Artemis? Beh se ne sta prendendo cura Marta… Luna ha partorito qualche giorno fa, e non potendo io prendermi cura di lei e della piccola Diana durante la mia degenza in ospedale, ci ha pensato lei al posto mio, in fondo come me adora i gatti, e ci sa fare…-

 

Chronos sorrise compiaciuto:

 

-Già, è nata anche la futura dama di compagnia della Principessina… Come vedete Maestà, è tutto pronto per la vostra ascesa!-

 

Sorrisero entrambi a quelle parole: sapevano quanto Chibiusa fosse legata alla “sua micina”, e saperla persino la sua futura dama di compagnia, non poteva non rallegrarli, dando loro un pò di serenità in più per affrontare tutto, in più Chronos aveva detto anche che ogni cosa li stava portando verso l’incoronazione. Strani scherzi che fa il destino…

Bunny tornò quasi subito alla realtà, accingendosi finalmente a chiamare tutti:

 

-Già… Allora inizio a chiamare Rea. Magari possiamo vederci da lei come sempre… Ah no… Sicuramente ci sono Yuri e il nonno… Forse è meglio se facciamo venire tutti qui. Saremo un pò strettini tutti quanti ma non...-

 

-Perdonatemi se vi interrompo Principessa ma il Tempio di Sailor Mars è l’ideale. Chiamatela pure, fidatevi, vedrete che non ci saranno problemi riguardo ai due esseri umani che vivono con lei… La riunione potrà tenersi come sempre…-

 

Chronos le sorrise e la incitò a chiamare Rea con un cenno del capo e uno strano sguardo, come a voler nascondere qualcosa. Dopo averlo guardato poco convinta Bunny annuì, controllò che Chibiusa dormisse tranquilla e poi andò in camera da letto, chiudendosi la porta alle spalle. Una volta sedutasi sul letto, stette un attimo a riflettere su come contattare le altre: dopo l’ultima battaglia avevano messo da parte tutte i loro sailorofoni e i loro piccoli scettri per la trasformazione, consapevoli che non sarebbero più servite per un pò.

In tutti quei mesi si erano visti e sentiti tutti come comuni esseri umani, ma adesso la situazione era un pò particolare. Aprì un cassetto del suo comodino e spostando la biancheria prese un portagioie in argento dove teneva riposti il suo sailorofono e la sua ultima spilla. I suoi occhi si velarono per un attimo di nostalgia, e prese la spilla accarezzandone la superficie con la punta delle dita, ripercorrendo in un attimo alcuni dei suoi tanti ricordi.

Ricordò tutti gli ostacoli che aveva dovuto affrontare prima di poter coronare quello che era stato il suo sogno fin dai quattordici anni, tutti i nemici che aveva sconfitto, che uno dopo l’altro si erano dimostrati via via sempre più potenti, le perdite subite delle persone che amava, anche più di una volta, la scoperta di una figlia futura, e del Regno che a breve avrebbe governato…

Ricordò ogni singolo scontro, fino ad arrivare a Galaxia, e poi a Tempus… Erano ricordi tristi e felici insieme, che erano parte di sé stessa e che mai avrebbe dimenticato… I giorni sereni si sovrapponevano nella sua mente a quelli tristi e viceversa, e non poté frenare le lacrime quando le venne in mente un’altra scena, forse quella più terribile, e vissuta ben due volte, sebbene su due opposti fronti: il combattimento contro Endymion, ai tempi del Regno delle Tenebre prima, e con Tempus poi.

 

(NdA: ecco il link video allegato, spero vi piaccia: http://www.youtube.com/watch?v=cwPxEndxffU)

 

Sospirò e cacciò dalla mente quel pensiero, chiudendo gli occhi e scuotendo la testa, cercando di ricomporsi e di contattare Rea, ma per quanto si impegnasse, i ricordi continuavano a riaffiorarle alla mente uno dopo l’altro…

Quante volte le era capitato di lasciarsi trascinare da quanto accaduto in passato, specialmente durante i giorni trascorsi a combattere, ma mai come in quel momento i ricordi le sembrarono… diversi, dotati forse di ancora più significato di quanto non possano averne avuti in passato.

Sospirò e posò la spilla. Contattare le altre col sailorofono sarebbe stato inutile: ognuna di loro, pur sapendo dove questo era stata riposto, avrebbe forse impiegato troppo tempo a rispondere, non avendolo più a portata di mano, quindi optò per una telefonata e per un passaparola generale. Fece svelta il giro del letto e vi si sedette al bordo, prese il telefono dal comodino di Marzio e compose il numero di Rea. La telefonata durò poco, Bunny non aveva avuto bisogno di dilungarsi troppo. Le aveva detto immediatamente il motivo del loro incontro, e dopo la sorpresa iniziale, Rea le aveva detto di essere sola, perchè anche quella volta fortuna aveva voluto che suo nonno e Yuri non ci fossero, per un nuovo seminario. Gli accordi furono presi velocemente, e quando Bunny posò la cornetta sorrise pensierosa: l’assenza dei due uomini al Santuario non le sembrò una coincidenza.

Pensò a quello che le aveva detto Chronos e le sue labbra si incurvarono in un sorriso ancora più largo, capendo a cosa il Saggio si fosse riferito… Era stato lui… Sospirò serena, continuando a sorridere: non poteva negare che nonostante i suoi arrivi improvvisi, e qualche difetto, era sempre lì, pronto ad aiutarla in ogni modo possibile.

 

 

Un’ora dopo, tutti tra la sorpresa e l’incredulità, erano da Rea, nella sala del Fuoco Sacro, riuniti in un ampio cerchio al cui centro era seduto Chronos, mentre Luna, Artemis e Diana, se ne stavano in un cesto accanto a Marta, e Chibiusa dormiva serena nel porte-enfant al fianco della sua mamma.

Gli sguardi di tutti erano fissi sul dio del Tempo, che quando ritenne di poter parlare, iniziò a far lievitare la sua sfera come aveva già fatto tante altre volte in passato. Questa si illuminò immediatamente, proiettando loro quella che entro tre giorni sarebbe diventata Crystal City, capitale del Mondo.

Tutti vi assistettero estasiati e in silenzio, completamente rapiti dalla scena, e anche Chibiusa si svegliò all’improvviso, come attratta da quella proiezione, ridacchiando e muovendo braccine e gambine come in risposta a ciò cui tutti stavano assistendo.

Per un attimo l’attenzione di tutti si concentrò su di lei, e nuovi sorrisi e tenere espressioni si disegnarono su ogni volto, ma Chronos dovette richiamarli tutti, suo malgrado:

 

-Ascoltate! Prima di tutto bisogna fare in modo che il mondo intero venga a conoscenza di cosa accadrà a breve… Questa notte, a partire da mezzanotte esatta, ogni singolo abitante della Terra vedrà apparire in sogno, ognuno nella propria lingua madre ovviamente, un’immagine nota a tutti… da lì, partirà tutto la “spiegazione onirica” cui…-

 

-Chiedo scusa… Quale immagine?-

 

Heles interruppe Chronos dando voce al dubbio proprio e altrui, guardandolo con sempre più curiosità.

 

                                  Un immagine nota a tutti…

 

Cosa poteva mai essere? Di certo qualcosa che avrebbe immediatamente attirato a sé consenso e fiducia, qualcosa in grado di non spaventare nessuno di fronte l’evento del secolo…

Qualcosa o qualcuno che tutti dovevano conoscere bene e in cui dovevano riporre già molta fiducia…

Ma che cosa poteva mai essere? O meglio, chi?

Inizialmente Chronos non rispose, si limitò ad abbozzare un sorriso increspando appena gli angoli rugosi delle sue labbra sottili, e poi spostò lo sguardo su Bunny, indicandola con un dito per spostare l’attenzione di tutti su di lei:

 

-Voi, Principessa… O meglio, Sailor Moon…-

 

-…I…io…?-

 

-Proprio così. Apparirete loro in sogno prima nelle vesti di Sailor Moon, poi nelle vostre vesti terrestri perchè è giunto anche il momento di rivelare al Mondo le identità di tutti voi, e infine nelle vesti che porterete sempre come Regina. La vostra immagine sarà accompagnata da tutte le vostre gesta come Guerriera Sailor, perché è così che vi ha conosciuto e amato questo Mondo. Il sogno si protrarrà fino all’ultima battaglia combattuta, e quindi a mano a mano coinvolgerà tutti, in primis il Principe, poi a seguire le Guerriere e i Cavalieri… In pratica tutti rivivranno di persona la vostra storia, e alla fine, verrà loro comunicata la notizia… Inoltre dovete sapere, che tutti dormiranno per almeno un giorno intero, e contemporaneamente io bloccherò il tempo per almeno ventiquattro ore, quarantotto o più se sarà necessario, così da poterci organizzare alla meglio, anche se come vi ho già detto nel vostro appartamento Principessa, la dimensione che vi ospiterà tutti vanta uno scorrere del tempo estremamente lento. Per chi non dormirà, specialmente per i paesi dall’altro capo del Mondo, con fusi orari totalmente diversi dal vostro, il sogno inizierà già da ora, o da quando andranno a dormire. Anche loro naturalmente dormiranno quanto tutti gli altri, e si sveglieranno quando si sveglieranno loro… Non temete, non dovrebbero esserci problemi, anche perchè questo secondo Osirys, è il modo più efficace e meno traumatico di comunicare a tutti ciò che sta per accadere alla Terra, perché Sailor Moon, avendo conquistato da subito la fiducia di tutti per il suo coraggio, è l’unica, accompagnata poi da tutti voi, in grado di non traumatizzare nessuno…-

 

Si fermò un istante e spostò lo sguardo su tutti gli altri: tutti lo guardavano ammutoliti e allibiti, senza sapere né che dire né che fare al momento. La prima a riprendere la parola fu Milena:

 

-Adesso che facciamo? E appena mezzogiorno… Cosa faremo in queste dodici ore?-

 

-Per il momento vi parlerò di come Crystal City dovrà essere. Vi mostrerò quelli che saranno i vostri ruoli e le vostre competenze, il futuro politico del mondo, la struttura del castello e la costruzione della città di cristallo… Inizio dalle questioni burocratiche e governative, che a quanto ho avuto modo di capire a casa del Principe e della Principessa, sono quelle che forse temono di più. Dovete sapere tutti, che ogni Stato non cambierà le proprie istituzioni e tutto ciò che ha fatto la sua Storia. Ogni Stato continuerà a vivere come sempre, le politiche interne proprie non cambieranno. Sia che si tratti di monarchie, o repubbliche, o di qualsiasi altra forma di governo, tutto rimarrà come prima. Ciò accadrà proprio per evitare guerre, ribellioni e ulteriori disordini che potrebbero in qualche modo minacciare questo periodo di pace. Semplicemente, al di sopra di tutto e tutti ci sarà il governo regale di Endymion e Serenity, le cui uniche leggi saranno quelle di pace, solidarietà e amore. Il nuovo assetto mondiale si presenterà più o meno su modello dello Stato Moderno, risalente a pochi secoli fa sulla Terra, a partire dal XVII secolo circa… Vedete, tutti gli Stati del Mondo in pratica, saranno come degli apparati burocratici che eserciteranno il vostro potere a livello locale, e al loro interno l’apparato amministrativo e burocratico rimarrà invariato… E come se l’organizzazione burocratica interna di ogni stato, venisse riprodotta su vasca scala con la vostra autorità, il vostro governo sarebbe una macroriproduzione dei ogni piccolo Stato… Immaginate che la vostra reggenza sia un macrocosmo, e che inglobi in se, concedendo ampia autonomia, tutti gli Stai del Modo, che sarebbero come tanti microcosmi… Detto in parole semplici, alla fine ci sarà solo una burocrazia più articolata… Ehm… Capite quello che sto cercando di dirvi…vero…?-

 

Ci fu qualche mormorio e qualche segno d’assenso, qualche viso stralunato e qualche espressione indecifrabile, ma dopo l’incertezza iniziale, il concetto sembrò essere piuttosto chiaro a tutti, nonostante la sua apparente complessità, persino a Bunny.

 

-Bene, adesso vi mostrerò anche concretamente come cambierà la vostra città…-

 

Così dicendo fece lievitare la sua sfera, e questa si illuminò immediatamente creando sulla sua sommità una nuova grande sfera d’energia trasparente che avvolse tutti, facendoli sparire e comparire in cielo, a centinaia di piedi da terra, e in corrispondenza del centro della città. La grande sfera invisibile sovrastava la città di Tokyo, offrendo ai “suoi ospiti”, un vasto quanto spettacolare panorama,  tanto che all’interno dell’involucro si alzarono degli “oooooohhhhhhh…”, o degli “woooooow” di meraviglia e stupore. Chronos riprese subito a parlare:

 

-Proprio sotto di noi nascerà il Palazzo di Cristallo, il centro delle futura capitale del Mondo, Crystal City. Intorno vi saranno le varie fortificazioni, colonne, torri, giardini, fontane, labirinti, e tutto ciò che sarà annesso al Palazzo Reale. Lunghe ed ampie fortificazioni circonderanno la sua intera area, e la pianta della nuova Tokyo assumerà la sagoma di una stella a cinque punte. Tutto intorno le abitazioni che vedete adesso, partendo dal centro fino alle estremità dell’attuale città, non subiranno nessun cambiamento interno se non per un semplice rivestimento in cristallo esteriormente, che servirà anche come difesa. Per quanto riguarda la stella, in corrispondenza di ogni sua punta ci sarà un’abitazione, ossia la postazione di chi di voi sarà adibito alla protezione di quella determinata zona. Le Guerriere Sailor del Sistema Solare Esterno occuperanno quattro punte, una ciascuna. Sailor Pluto e Sailor Saturn verranno collocate nelle due punte laterali, e Sailor Uranus e Sailor Nettuno in quelle inferiori, invece in quella superiore verrà collocato un Cavaliere Galattico, Seiya. Le Guerriere del Sistema Solare Interno e i restanti due Cavalieri invece, saranno adibiti alla protezione interna al palazzo: a loro saranno assegnati degli appartamenti all’interno della reggia, tutti strettamente legati all’appartamento reale. Dovete sapere che il palazzo reale sarà noto per essere l’esempio di uno dei più grandi ingegni architettonici che il Mondo potrà mia conoscere, essendo ricco di passaggi segreti e cunicoli che permetteranno l’accesso e l’arrivo quasi immediato di tutte le Guerriere e i Cavalieri in caso di bisogno, in qualsiasi punto o momento si voglia. Le mansioni principali di voi Guerriere e Cavalieri saranno quelle di protezione della famiglia reale, mentre i due Ministri del Regno Argentato, Luna e Artemis, riprenderanno le loro sembianze umane, e affiancheranno i Sovrani in ogni decisione pubblica e politica. Anche la piccola Diana abbandonerà il suo stato felino, e crescerà come una bimba normale, educata ed istruita dalle istitutrici di corte, al fine di diventare la dama di compagnia della Piccola Lady… Quanto al Palazzo, come sapete, sarà costituito da torri e colonne di cristallo che si staglieranno prorompenti verso l’alto. La punta centrale, quella più alta, sarà la sala del trono e centro di comando, mentre tutte le altre colonne e gli altri elementi architettonici che lo caratterizzeranno, costituiranno il resto della reggia… Il personale di palazzo, oltre a tutti voi, sarà costituito dai vecchi servitori di Endymion e Serenity, quindi sia del Regno della Terra che della Luna. Osirys ha ritenuto giusto che a servirvi saranno loro, così da avere con la servitù il rapporto che avete mantenuto nelle vostre vite precedenti, e soprattutto per evitare ulteriori sottomissioni al genere umano. Lo stesso Osirys farà tornare in vita tutti a momento debito, quindi sarete comunque affiancati da persone di fiducia… L’incoronazione avverrà nella punta più alta del Palazzo di Cristallo, nella futura sala del trono e ad opera della Regina Artemisia. La madrina della cerimonia, colei che aprirà la procedura reale, sarà la dea Artemide, colei che ha scelto anche il nuovo Scettro reale, in memoria dell’ultima battaglia combattuta, mentre a presiederla saranno i membri del Gran Consiglio. Saranno presenti tutte le Regine della Luna, Mimir, Anja, e i loro rispettivi figli. La Regina Artemisia consegnerà a Serenity lo Scettro di Cristallo, che apparirà da sé a momento debito, e la Corona reale, e poi incoronerà Endymion. La Principessa sarà la prima ad essere incoronata proprio per la sua diretta discendenza da Artemisia, e per la sua origine divina… Dopo, secondo il protocollo, i nuovi Sovrani dovranno annunciarsi ufficialmente al mondo intero, e sempre ufficialmente mostreranno ai propri sudditi le Guerriere, i Cavalieri e i Ministri… -

 

Chronos si interruppe per un istante, e alzando lo sguardo si trovò fissato da tante paia di occhi increduli e sbalorditi.

Sorrise leggermente e cercò di alleggerire un pò la tensione tra tutti, sviando momentaneamente il discorso:

 

-… Beh… per ora mi fermo qui. Continueremo più tardi, meglio non opprimervi troppo e subito, o rischieremmo di agitarci tutti ulteriormente, anche se vi ho detto più o meno quasi tutto quello che dovevate sapere… diciamo che dopo bisognerà solo approfondire qualche punto. Ora dobbiamo presentarci al cospetto di Osirys, lui vi ospiterà tutti frattanto che arriverà il momento di fare il grande passo, verrete messi al corrente di ciò che non vi ho ancora detto, e farete anche delle simulazioni prima dell’incoronazione. Preparatevi, ci aspettano giorni molto impegnativi!-

 

La sua sfera, posta alla sommità del suo bastone, al centro del cerchio che tutti stavano ancora formando, si illuminò nuovamente, per teletrasportarli al cospetto del Gran Consiglio Celeste.

Durante il viaggio intradimensionale nessuno disse nulla.

Ognuno era immerso nei propri pensieri e nelle proprie riflessioni, con lo sguardo verso il vuoto e mille domande da porre. Nonostante la riunione da Rea, e le spiegazioni di Chronos su Tokyo, tutti non avevano ancora digerito del tutto la notizia, e in più adesso il doversi presentare di fronte colui che non aveva voluto sentire obiezioni dopo la morte di Serenity, e aveva comunque indetto la sentenza contro Icarus e Memory’s Angel, non sembrava entusiasmarli, ma irritarli!

Tutti dovettero far capo a tutto il proprio autocontrollo per cercare di non farsi influenzare da quel ricordo, per mantenere un atteggiamento umile e composto di fronte il Gran Consiglio, ma non tutti sembrarono riuscirci:

tra loro c’era qualcuno che non dava per niente l’impressione di volersi controllare… Ma chi tra i tanti?

All’improvviso, un rallentamento della sfera fece presupporre a tutti che la meta non doveva essere lontana, e in effetti in pochi istanti una nuova luce avvolse tutti trasferendoli nella sala centrale del palazzo di Osirys.

 

 

Quando la sfera creata da Chronos per viaggiare attraverso il Tempo e lo Spazio si dissolse, tutti si accorsero di aver perso magicamente le loro vesti civili: dopo tutti quei mesi, erano ritornati per la prima volta a vestire automaticamente le vesti di Endymion e Serenity per quanto riguardava Marzio e Bunny, di Guerriere e Cavalieri le ragazze e i ragazzi, e Luna e Artemis erano tornati esseri umani. Il porte-enfant era diventato un cesto in vimini argentato con ricchi merletti e preziosi nastrini rosa, intrecciati al legno e alla stoffa con estrema maestria, e con un ciondolo in oro, a forma di mezza luna, sulla sommità.

La bimba che vi dormiva all’interno, vestita adesso anche lei di merletti, teneva una piccola cuffietta sulla testa, e sulla fronte mostrava un piccolo simbolo lunare dorato.

Diana era diventata una neonata piccola e paffutella, bruna e con la pelle d’alabastro, e il simbolo lunare sulla sua fronte quasi stonava con la sua pelle. Anche lei, come la piccola Chibiusa, era deposta in un cesto decorato con pizzo e nastrini candidi.

 

-Siamo arrivati…-

 

Chronos poggiò la parte inferiore del suo bastone per terra e fece sparire la sua sfera, guardandosi intorno serio.

 

-Già, siamo proprio arrivati! Dov’è questo presidente del Consiglio? Com’è che si chiama…? Osirys… non viene nemmeno ad accoglierci?-

 

Sailor Uranus sbottò indispettita, battendo la pianta del suo stivaletto a terra e perdendo appunto, il suo autocontrollo, o quello che aveva cercato invano di controllare fino ad allora, e se non fosse stata interrorra dalla sua compagna avrebbe aggiunto anche qualcos’altro al repertorio.

 

-Allora? Stiamo aspet…-

 

-Ehi! Sailor Uranus calmati su!!! Avanti non farti riconoscere anche qui, sei sempre la solita!-

 

Sailor Nettuno le diede un leggero pugno sulla spalla destra, con l’intento di rimproverarla per una delle sue solite uscite, ma a zittire la Guerriera di Urano fu di nuovo Chronos:

 

-Sailor Uranus! Possibile che ti si debba sempre richiamare? Ricorda dove ci troviamo, per quanto tu non possa provare simpatia per Osirys, devi sempre ricordare che non bisogna in nessun modo oltraggiarlo o contraddirlo!-

 

Sailor Uranus alzò gli occhi al cielo e portò le braccia incrociate dietro la testa, sbuffando rumorosamente.

 

-Si si va bene scusate… Non c’è bisogno di scaldarsi tanto, in fono ho solo detto quello che pensavo!-

 

-Appunto Heles, non cambierai mai tu, sei e sarai semp…-

 

Una voce proveniente dalle sue spalle, interruppe Sailor Mars, attirando l’attenzione sua e di tutti gli altri:

 

-Benvenuti. Il Supremo Osirys vi sta aspettando nella sala accanto, è più grande e confortevole e crede che sia adatta a tutte le vostre esigenze, almeno quelle attuali. Dopo una breve pausa, perché crede che il viaggio debba essere stato faticoso per voi, o almeno, una parte di voi, daremo inizio alle “simulazioni”…-

 

Nonostante chi ebbe pronunciato queste parole fosse in ginocchio in segno di riverenza verso Chronos e la futura Famiglia Reale, e con il capo basso, Serenity e il dio del Tempo non faticarono a riconoscerlo.

Quelle lunghe ali dietro la schiena, quell’abbigliamento, quel corpo scultoreo, quella voce da ragazzo giovane e maturo insieme…

Sì, l’avevano riconosciuto… Era proprio lui… Per gli altri non fu la stessa cosa invece:

 

-E tu chi sei?-

 

Sailor Juppiter diede spontaneamente voce ai dubbi di quasi tutti, e a risponderle fu Chronos per primo.

 

-E’ Memory’s Angel. Ricordate il secondo attendente di Tempus cinque mesi fa, dopo Lady Vypra?-

 

A rispondergli fu Sailor Mercury, iniziando forse ad intuire qualcosa, aggrappandosi anche a particolari ricordi recenti:

 

-Si, era Memory’s Devil… ma… no, non è possibile, non sembra lui è… è… totalmente diverso! Ma non mi direte che…-

 

-Esatto Sailor Mercury, è proprio lui. Ricordate tutti la sua remissione e la sua pena? Ve ne parlammo quando tornati da questa dimensione nella mia, vi trovammo che stavate cercando un modo per riportare la Principessa indietro, quando lei era…-

 

“morta…”

 

Si interruppe, ma tutti capirono a cosa stesse alludendo.

A quella frase non terminata infatti, Endymion annuì e abbassò il capo, tornando con la mente ancora una volta al giorno in cui aveva creduto di aver perso tutto, nel momento stesso in cui aveva ripreso a vivere:

 

-Già, ora ricordo… Me lo disse anche Icarus prima di… prima di aiutarmi a riportare la mia Bunny da me, quando temevo di averla persa per sempre…-

 

-Si Principe… adesso però la Principessa è con voi. Per lei si risolse tutto per il meglio, grazie alla quarta Grande Scelta, ad opera quella volta di Icarus…-

 

Si interruppe un istante, consapevole di che cosa aveva revocato, e memore anch’egli di quel tremendo giorno.

Riprese comunque a parlare subito, sperando di spazzare via quei ricordi, almeno per il momento, e di richiamarli allo scopo per cui erano lì:

 

-Su, ora andiamo! Non possiamo abbandonarci ai ricordi adesso, e perdonatemi se vi metto fretta, ma qui non possiamo fare diversamente…-

 

-SI!-

 

Dopo l’assenso generale, tutti seguirono finalmente l’ex angelo della Memoria nella sala da lui indicata, e tutti rimasero affascinati dalla sua magnificenza.

Le pareti e il pavimento in marmo riflettevano la luce delle fiaccole creando spettacolari giochi di luce e colori, l’arredamento scarno ma elegante dava alla stanza un tocco di estrema classe, e l’enorme tavola in marmo al centro della sala, con a capo il Supremo Osirys, occupava gran parte del centro della camerata.

Quando questi li sentì entrare, alzò il capo e invitò tutti ad avvicinarsi:

 

-Bene… Siete tutti qui… Io sono Osirys, come già sapete, Presidente del Gran Consiglio Celeste… Al momento devo solo completare ciò che Chronos non vi ha detto, poi dovrò presiedere ai preparativi e alle simulazioni per la cerimonia… il mio impegno nei vostri confronti  come capirete, è più rivolto alla pratica… Avanti, venite pure a sedervi…!-

 

Tutti fecero come era stato detto loro di fare: si avvicinarono accomodandosi al tavolo, rimanendo in doveroso silenzio e aspettando che Osirys riprendesse la parola.

Il Saggio prese a parlare quasi immediatamente:

 

-Benvenuti nella mia dimensione… Prima di dirvi qualsiasi cosa, vorrei spiegarvi il motivo di questi “tre giorni”. Era mia intenzione mettervi alla prova, per constatare un’ultima volta se sareste stati tutti degni del vostro ruolo, e sono fiero di vedere che avete superato le mie aspettative. Nonostante lo stupore iniziale non vi siete tirati indietro, e quindi non posso che appoggiare Chronos nel dire che con voi, la Terra è in buone mani, e che non c’è nulla da temere…-

 

Si interruppe per via del mormorio che si era lievemente alzato, poi quando questo si acquietò, quasi subito, riprese a parlare:

 

-Dovete sapere che la trasformazione di Tokyo avverrà ad opera di Artemisia alla vigilia dell’incoronazione, durante la notte, così che il giorno prestabilito sarà davvero tutto pronto per voi… Io invece tra poco riporterò in vita tutti coloro che faranno parte del personale del palazzo, vi aiuteranno già da ora nei preparativi, e come vi ha detto Chronos, questa scelta è stata fatta per degli scopi ben precisi… Tuttavia, c’è una cosa che Chronos non vi ha detto, o che meglio, vi ha riferito in parte… Come ora sapete, alla cerimonia sarà presente anche Icarus, ma ciò di cui non siete stati ancora informati è che sotto nostra recente decisione, mia e degli altri membri del Consiglio, lui tornerà in vita ed entrerà a far parte dell’esercito reale in qualità di Vicecomandante… Il primo Comandante delle truppe sarà ovviamente il Re, Endymion…-

 

-CHE COOOOOSAAA???-

 

Il coro stupito di tutti fu inevitabile. Ormai tutti si stavano abituando al fatto che forse le sorprese non sarebbero ancora finite, sebbene ne avessero avute già abbastanza… Come avevano ragione nell’aspettarsi di tutto!

In pochi istanti si alzarono di nuovo mormori e sguardi meravigliati, ognuno parlava con chi aveva accanto, cercando di confermare ciò che aveva udito, credendo di aver capito male, e gli unici ad avere delle espressioni diverse erano Endymion e Serenity. Guardavano ora l’anziano saggio a capotavola, ora i propri compagni, ora stessi, specchiandosi l’una negli occhi dell’altro, senza dire una parola.

Dopo lunghi istanti di silenzio sorrisero e annuirono, pensando alla stessa cosa: Icarus sarebbe tornato in vita e sarebbe stato un funzionario di alto rango a Palazzo, al loro servizio…

La sua redenzione e il suo sacrificio per salvare Serenity avevano fatto completamente cambiare a tutti l’opinione fattasi su di lui, e questo valeva per Endymion in particolare, che aveva giurato a stesso che non avrebbe mai smesso di essergli riconoscente per quello che aveva fatto per lei, per lui…

Per entrambi, sapere che la sua pena era stata finalmente scontata fino all’ultimo fu un sollievo, e saperlo vivo, con loro, e con una carica così importante, non poteva non riempirli di gioia e di fiducia in lui.

Questa sarebbe stata l’occasione per cominciare davvero da capo tutto, come essere umano.

Osirys, senza scomporsi mai, mantenendo sempre la sua presenza severa e fredda, riprese a parlare pacatamente, e nemmeno i suoi occhi accennarono ad un sorriso, nonostante la notizia che stava per raccontare, e che di lì a poco avrebbe di nuovo sorpreso tutti:

 

-Un’altra cosa, e poi credo che potremmo passare direttamente alla pratica… C’è chi mi ha chiesto il permesso di assistere in maniera del tutto eccezionale alla vostra incoronazione… Non si sarebbe potuto fare, ma alla fine, nonostante la mia autorità e nonostante mi riteniate tutti fin troppo severo, ho deciso di chiudere un occhio e acconsentire… per questa volta…-

 

Stavolta tutti ebbero l’impressione che sotto la lunga barba bianca del Saggio le labbra si fossero finalmente increspate in un sorriso appena appena pronunciato. Peccato che non ne ebbero la certezza…

 

-…Perdonatemi ma… Di chi parlate?-

 

Serenity si sarebbe pentita presto di avergli posto quella domanda… O forse no?

Osirys si alzò e allargò un braccio alla sua destra, e senza dire niente vi fece partire una piccola colonna di luce bianca, non eccessivamente abbagliante, che si diradò a poco a poco, mostrando ai loro occhi due ragazze, una “sconosciuta”, e un’altra che non vedevano da un pò di tempo… beh, insomma… non proprio!

Serenity spalancò bocca e occhi, e lo stessero fecero tutti gli altri, dimenticando per un attimo il dovuto contegno.

 

-Chi…Chibiusa?! Tu qui… Così…? E chi è quella ragazza vicino a te?-

 

Serenity aveva dato voce alle domande mute di tutti in quel momento, mentre tra tutti loro, Luna e Artemis sembravano essere particolarmente interessati alla ragazzina che accompagnava la Principessa. Si sentivano inspiegabilmente… legati a lei...

La ragazza “sconosciuta” non disse nulla, come da protocollo: secondo le regole cui era stata sempre abituata durante la sua educazione, se non si è personalmente interpellati da qualcuno di sangue reale non si deve parlare.

A nome suo parlò la futura Principessa di Crystal City, che guardò tutti sorridendo raggiante.

Indossava lo stesso abito di Serenity, anche se in misura più piccola, e sulla sua fronte faceva bella mostra di sé il simbolo a forma di luna crescente. Accanto a lei, quella ragazzina poteva avere più o meno la sua età. Aveva su per giù la sua stessa statura, e corporatura, ed era molto elegante. Indossava un abitino midi argentato, con delle rifiniture azzurre, e portava lunghi capelli neri, morbidi ed ondulati, tenuti sciolti lungo la schiena, e aveva la pelle d’alabastro. Tutti furono attirati da un particolare evidente:

sulla fronte spiccava il noto simbolo lunare.

Agli occhi di tutti loro non era ancora nessuno, ma per chi la conosceva, era la dama di compagnia della Principessa, Diana.

 

Chibiusa si inchinò leggermente, portando il piede destro avanti e piegando appena la gamba sinistra indietro, curvando la schiena in avanti e abbassando per un attimo il capo, tenendo alzati i lembi del suo vestito. Poi, il suo saluto:

 

-Ciao! Siamo tornate momentaneamente dal futuro per farvi compagnia anche per quest’occasione… Spero non vi dispiaccia!-

 

Osirys riprese di nuovo a parlare:

 

-Ho concesso alla Principessa di essere presente all’incoronazione dei… suoi genitori, solo perché è un membro della Famiglia Reale, e perché ad accompagnarla è Diana, sua dama di compagnia, a condizione che poi torneranno subito nel loro tempo…-

 

Una nuova moltitudine di occhi stupiti ma felici si ritrovarono puntati prima su Osirys e poi sulle due nuove arrivate, a turno.

Eh sì, le sorprese non volevano proprio arrestarsi quel giorno, persino Chronos sembrò scomporsi, anche se minimamente.

Osirys si voltò verso Chibiusa e Diana, che aspettavano un suo cenno per correre ad abbracciare i loro amici, e annuì solamente.

Subito la futura Principessa e la sua amica presero a correre verso di loro, dimenticando anche il protocollo, e saltando letteralmente tra le braccia di Serenity ed Endymion l’una, e di Luna e Artemis l’altra, alzatosi nel frattanto e pronti ad accoglierle.

Il Presidente del Consiglio scosse leggermente il capo e tornò a sedersi, concedendo a tutti quel breve attimo di tranquillità, ben sapendo a cosa sarebbero andati incontro nei giorni a venire.

Dall’altro capo della tavola, tutti attorniavano intanto Chibiusa e Diana, sereni e ancora un pò sorpresi, abbracciandole a turno e tempestandole di domande:

 

-Che bella sorpresa rivedervi! Non ci aspettavamo una cosa del genere!-

 

-Eh no infatti! Chronos ci ha riempito la testa di informazioni ma questa… questa l’ha omessa! Non ci ha detto che la mia bambina sarebbe venuta a trovarci anche adesso!-

 

-Semplicemente non lo sapevo Principe! Era una delle cose che Osirys non mi ha detto... Comunque è stata una bella sorpresa no?

 

-Si, siete state davvero bravissime, e come siete cresciute, siete due Signorine ormai, in relazione naturalmente alle vostre voi stesse… ehm… neonate! Tuttavia, siamo felicissimi di rivedervi! E’ una bellissima sorpresa soprattutto vedere anche te Diana! Ditemi un pò… Tutto apposto nel futuro?-

 

Le due ragazzine sorrisero, e annuirono insieme. Tra amici e in famiglia, potevano essere stesse per qualche minuto.

 

-Che bello! Adesso sì che siamo tutti al completo! Ma tu Chibiusa, dimmi come stai? Novità felici dal futuro? Il tuo Helios?-

 

La cascata di braccia a tale domanda fu generale, e Chibiusa arrossì all’istante guardando Sailor Venus non molto simpaticamente.

 

-MARTA!!! Sei sempre la solita delicata, non cambierai mai!-

 

La Guerriera di Venere si guardò intorno con aria innocente e prese ad agitare le mani in aria infantilmente:

 

-Che c’è? Perché quelle facce? E tu dai Chibiusa non guardarmi con quegli occhi così minacciosi! Sono o no la Guerriera dell’Amore? E’ logico che abbia di questi interessi… no?-

 

Stavolta, dopo qualche altro secondo di imbarazzante silenzio, ci fu uno scoppio di risa che coinvolse tutti, o quasi.

Dopo aver ripreso fiato la Principessa si voltò poi verso i suoi genitori, e il suo sorriso non poté che diventare più bello e radioso:

 

-Sono tornata quasi un anno fa per il vostro matrimonio, non potevo mancare anche adesso… Ho portato compagnia stavolta, ma sarò comunque sempre con voi, non vi libererete mai di me! A dire il vero volevo tornare qualche giorno prima, ma… non mi è stato possibile causa nuovi arrivi!-

 

Indicò con un dito il ventre ora di nuovo piatto di Serenity e poi si voltò a guardare Osirys. Poi continuò tornando a guardare loro:

 

-Lui mi ha detto che se sarei arrivata al momento della mia… nascita, avrei causato qualche guaio temporale, e a dire il vero anche durante l’ultima battaglia che avete combattuto non mi è stato permesso aiutarvi… Voi stessi del futuro me lo avete impedito… Brutti cattivi! Avete dimenticato che anche io sono una Guerriera, Sailor Chibiusa?-

 

Finì la frase con un finto broncio, ma quando sentì la mano di Endymion accarezzarle la testa,

alzò lo sguardo su di lui e Serenity e sorrise,incontrando i loro sguardi.

 

-Piccola, come potremmo dimenticarci della nostra piccola grande Guerriera? Se ti è stato imposto di rimanere nel tuo tempo sicuramente non si voleva farti correre dei rischi, perché come avrai avuto modo di sapere è stata una lotta molto dura per tutti, e comunque… Tu eri già con noi!-

 

Lo guardò un attimo senza parlare e poi annuì vigorosamente, capendo di essere già stata concepita da qualche mese a quei tempi.

 

-Già è vero!!! Ma a proposito… Dove sono? O meglio, dov’è la mia me stessa neonata?-

 

Dopo un nuovo scoppio di risa Serenity si allontanò appena da loro per prendere il cesto della Principessina, e si avviò al gruppo.

 

-Eccola… O meglio… eccoti...! Visto come sei cicciottella e carina? Sei un amore!-

 

-Ooooohhh, è vero…! Ma guarda come sono buffa con queste guanciotte e questa cuffietta!  Caspita sono… sono proprio io? E’ incredibile… Posso…-

 

Si interruppe arrossendo, non avendo il coraggio di completare la frase, ma sua madre sembrò leggere nei suoi pensieri. Dopo un breve risolino, prese la piccola dal cesto e gliela porse delicatamente tra le braccia, istintivamente tese al suo gesto. Chibiusa prese stessa tra le braccia estasiata, sorridente e col cuore in gola dall’emozione:

 

-Che strana sensazione… In pratica… Mi sto tenendo in braccio da sola!-

 

Dopo un nuovo scoppio di risa, tutti ripresero finalmente consapevolezza del motivo per cui erano lì, e rivolsero lo sguardo a Osirys che annuì solamente, e che poi si alzò avvicinandosi al gruppo:

 

-Bene, diamo inizio ai preparativi!-

 

I due giorni successivi furono davvero molto impegnativi, così come Chronos aveva predetto, e per Endymion, Serenity e tutti gli altri, i momenti in cui potevano riprender fiato e riposarsi erano davvero pochi.

L’unica che poteva usufruire di un pò più di pace era Serenity, ma solo ogni tre o quattro ore, dovendo allattare la piccola. Quei brevi attimi di riposo, che trascorreva quasi sempre da sola, costituivano l’unico lasso di tempo in cui poteva essere quasi sempre sé stessa, in cui poteva gettare per un pò la maschera e tornare la semplice ragazza che era, provando sempre un pò di timore e perplessità per quello che le stava accadendo.

Tutto questo non doveva darlo a vedere a nessuno, nemmeno ad Endymion, tutti avevano bisogno di lei e non poteva deluderli.

Intanto Osirys aveva riportato in vita i vecchi servitori dei due Regni, e anche Icarus naturalmente, e dopo le successive reazioni e conseguenze che era facile aspettarsi, aveva potuto finalmente dare inizio alla fase pre-incoronazione.

Esercizi di protocollo, convenevoli, balli, inchini, discorsi, burocrazia, simulazioni per l’incoronazione vera e propria, lotte tra Cavalieri e Guerriere per esercitarsi alla protezione dei Sovrani…Tutti rischiavano di arrivare alla fine del trattamento stremati, e di questo passo non avrebbero affrontato la situazione per bene.

Il Tempo sulla Terra era stato fermato, e gli esseri umani avevano fatto il sogno che avrebbe loro cambiato la visione di molte cose.

Per la loro reazione era presto, il tempo era stato fermato e da quando avevano sognato, come previsto non si erano più svegliati.

 

Il pomeriggio inoltrato dell’ultimo giorno di preparativi, Osirys convocò tutti nella sua Sala del Consiglio e spiegò un’ultima volta come le cose si sarebbero svolte.

Tutti erano ora riuniti al grande tavolo e lo ascoltavano attenti ma esausti, in trepidazione per quello che sarebbe finalmente accaduto il giorno dopo.

Nello stesso momento in cui tutti si erano riuniti, l’intero genere umano si stava destando dal sogno rivelatore, e lo stesso Osirys provvide a mostrare tutti loro la conseguente reazione dei terrestri.

Con grande meraviglia e compiacimento di tutti, non ci furono reazioni violente o negative.

Sulla grande tavolata cui erano seduti tutti, erano state posizionate numerose sfere di cristallo, che all’ordine di Osirys si illuminarono proiettando loro qualche immagine a proposito.

Assistettero a visi stupiti e conversazioni meravigliate, alcune attonite, altre affascinate, ma i più increduli furono i loro parenti, i loro amici, e tutti i loro conoscenti, che da quella sera avrebbero davvero visto tutti sotto una luce diversa. Dopo un lungo silenzio Serenity trovò il coraggio di fare a nome di tutti, la domanda che stava martellando i loro cervelli:

 

-…Perdonatemi ma…-

 

Si interruppe un attimo, come a cercare le parole migliori, ma non ne ebbe bisogno perché Osirys captò subito i suoi pensieri.

Poter leggere la mente poteva tornare utile in certi casi…

 

-Principessa se vi riferite ai vostri cari, e ai congiunti dei vostri compagni, per loro saranno riservati degli appartamenti a palazzo, se accetteranno di vivere con voi… sarà concesso loro di starvi più vicino se vorranno… sono comunque una parte di voi tutti… Non temete per la loro reazione, sono sorpresi, anche perché avete tutti tenuto nascosto loro le vostre identità per tutto questo tempo, ma non provano rancore nei confronti di tutto voi, ne diffidenza… Dovranno solo abituarsi all’idea che d’ora in poi ricoprirete ruoli ben diversi, anche nei loro confronti, ma vi assicuro che il sogno è stato strutturato in maniera tale da esporre tutto senza problemi. Non si tratta di suggestioni o ipnosi. Ogni abitante della Terra è rimasto stesso, in tutto e per tutto, ma avendo assistito a tutte le vostre gesta, ha acquistato piena fiducia in tutti voi, sia chi vi conosceva come semplici terrestri che chi non vi conosceva affatto. Non preoccupatevi di nulla, i vostri rapporti con i vostri cari saranno sempre gli stessi, vi assicuro che per loro non cambierà nulla, anzi vi ameranno forse più di prima!-

 

Tutti tirarono un sospiro di sollievo, rassicurati subito, contrariamente a quanto loro stessi avevano immaginato.

Era accaduto tutto troppo presto, e in quei mesi le ragazze non avevano ancora svelato la propria identità ai loro cari, non immaginando minimamente nulla, e vivendo vite normali. Osirys sospirò e riprese a parlare, allargando le braccia:

 

 

-Bene… Tornate nelle vostre stanze adesso, e cercate di riposare almeno un pò… domani è il gran giorno!-

 

Tutti fecero come detto e si alzarono dirigendosi verso i loro temporanei alloggi, i quali sarebbero stati solo testimoni della loro ansia e della loro eccitazione: quella notte sarebbe stata passata insonne da tutti.

Endymion e Serenity non si erano ancora mossi dal tavolo. In una piccola pausa durante gli addestramenti quella mattina avevano avuto modo di parlare, da soli prima, e con Chibiusa “grande” poi, e adesso desideravano rendere partecipe anche Osirys di ciò cui si erano detti:

 

-Osirys… possiamo parlarvi?-

 

Il Saggio li guardò per un istante, poi capì e annui facendo loro segno di restare:

 

-Si, ditemi pure…-

 

A prendere la parola per entrambi, dopo un lungo sospiro, fu Endymion, mentre Serenity era intenta a cullare ancora “la piccola“ Chibiusa, addormentatasi da poco.

 

-Ecco vedete… Noi dovremmo ritrovarci tutti domani mattina all’alba nella Piazza di quello che sarà il nostro Palazzo giusto?-

 

-Si, esatto…-

 

-Ecco noi volevamo chiedervi se per caso… ci sarebbe permesso per questa notte di tornare nel nostro appartamento, sarà l’ultima notte che trascorreremo come due essere umani qualsiasi e in cui Tokyo sarà… normale… A partire da domani non abiteremmo più lì e allora noi…-

 

Osirys stette ancora qualche istante in silenzio e poi sorrise visibilmente, annuendo.

 

-Certo Endymion, comprendo pienamente. Non temete, andate pure. Questa notte il tempo verrà di nuovo bloccato, e gli esseri umani si riaddormenteranno e risveglieranno domani mattina, per assistere a ciò cui sono stati preparati in sogno, per cui avremmo tutto il tempo per organizzare le ultime cose. Stanotte la Regina Artemisia utilizzerà lo Scettro per trasformare Tokyo in Crystal City, quindi assistereste alla sua trasformazione… Capisco il vostro stato d’animo e avete tutto il mio appoggio. Andate pure, domattina manderò Chronos a prelevarvi…-

 

Entrambi dovettero ricredersi su di lui: in fondo per certi versi non era tanto male, almeno in confronto a cinque mesi prima…

Gli sorrisero entrambi riconoscenti, e stavolta fu Serenity a parlare:

 

-Grazie! Grazie davvero Osirys…!-

 

-Di nulla! …Devo chiamare anche la Principessa “del futuro”? Volete portarla con voi?-

 

Fu Endymion a parlare a nome di entrambi:

 

-No non preoccupatevi. Le abbiamo parlato stamattina e ha scelto di restare qui da voi, con le Guerriere, abbiamo insistito ma ci ha detto espressamente di volerci lasciare un pò soli, e non abbiamo potuto controbattere… è molto testarda!-

 

-Hmm… chissà da chi lo avrà ereditato questo…!-

 

Principe e Principessa si scambiarono un paio di occhiate molto eloquenti, e poi si voltarono verso Osirys, pronti a partire. Il Presidente del Gran Consiglio stavolta rispose solo con un sorriso, poi allungò entrambe le mani in loro direzioni e li fece sparire, teletrasportandoli a casa loro.

 

Quando si ritrovarono nel loro appartamento, in salotto, si resero conto di indossare di nuovo gli abiti con cui erano partiti due giorni prima, e che il cesto con Chibiusa era tornato ad essere il porte-enfant originario.

La piccola dormiva beatamente, e non appena Bunny si fu accertata delle sue condizioni la portò nella sua culletta.

Tornò piano in salotto, dove Marzio la stava aspettando in silenzio, e si avvicinò cauta a lui, prendendogli una mano nelle sue.

Si guardarono intorno un pò melanconicamente, sapendo che a partire dall’indomani, avrebbero vissuto in un luogo ben diverso.

Il loro silenzio valeva in quell’istante più di mille parole, più di qualsiasi pensiero o gesto.

Entrambi non riuscivano a credere di doversi staccare per sempre da quell’appartamento, era stato testimone della nascita della loro storia, vi erano stati ambientati litigi, rappacificamenti, gioie, dolori, la loro vita da fidanzati prima, e da sposati poi, c’erano stati pomeriggi di studio con le ragazze, aveva accolto più volte Bunny e Chibiusa nei momenti di difficoltà…

Era una parte di loro, il loro piccolo mondo, un piccolo paradiso forse, e adesso stava per essere lasciato vuoto...

Bunny sospirò, rompendo per prima il silenzio divenuto ormai troppo pesante e poggiandosi al petto di Marzio, cingendogli la schiena con tutta la forza che possedeva. Lui rispose al suo abbraccio altrettanto forte, ma attento a non farle male e baciandole piano la testa, affondando letteralmente, si sarebbe potuto dire, il viso in quel fiume dorato che erano i suoi capelli.

Ora erano soli, non c’era nessuno a controllarli, e sotto nessuna supervisione potevano finalmente essere sé stessi, due semplici ragazzi.

 

-…Io… io l’ho tenuto nascosto per tutto questo tempo a tutti però…-

 

Bunny si interruppe per un istante sospirando, non avendo quasi il coraggio di continuare, quando sentì una mano di lui lasciarle la vita e alzarle il mento:

 

-Che c’è? Che vuoi dirmi?-

 

-Che ho paura! Osirys ha detto che abbiamo superato la sua messa alla prova, ma io in fondo ho sempre un pò paura di non farcela… Io sono sempre Bunny, quella pasticciona, golosa ragazzina che non è riuscita a maturare in pieno nemmeno adesso, io sarò sempre così, è nella mia natura, e sono certa che in tre giorni non sarò mai potuta diventare una grande Regina come mi chiamate tutti! Voi… siete davvero sicuri che non vi deluderò?-

 

-E’ vero… sei sempre Bunny, lo sarai sempre, soprattutto per me. E’ per questo che so che non ci deluderai, ne sono sicuro! Io sono fiero di te, tu sei la mia roccia Amore mio, lo sei di tutti noi… Non potresti mai deluderci…-

 

-…Grazie Amore mio…-

 

Non riuscì a dire altro che lui le prese il viso tra le mani sorridendole e la baciò.

Quando si staccarono la prese per mano e la condusse sul balcone della loro camera da letto, illuminato da una grande e luminosa luna piena. Uno sguardo alla strada fece loro comprendere che il tempo era già stato fermato.

Non c’era praticamente nessuno in giro e in più notarono una cosa: proprio di fronte a loro, a poca distanza su un palo della luce, un uccellino aveva spiegato le ali in procinto di volare, per tornare magari nel suo nido, ma se ne stava fermo lì, immobile da un bel pò… Eh sì… Osirys aveva già bloccato il tempo!

Rimasero lì per ore, a contemplare la loro vecchia Tokyo, la loro imminente Crystal City, ad ammirare la sede della loro vecchia vita, sia durante lunghi silenzi, sia durante revoche di ricordi a voce alta, consapevoli che quella sarebbe stata una notte insonne.

 

Se ne stavano ancora abbracciati, quando alle loro spalle sentirono materializzarsi qualcuno in una luce bianca.

Si voltarono di scatto e corsero in camera da letto, e quando videro la figura seduta vicina alla culletta di Chibiusa, con un sorriso dolce e materno disegnato in volto, dopo la sorpresa iniziale non poterono che sorridere a loro volta:

 

-Regina Artemisia!!! Voi qui!-

 

La Regina interpellata si voltò appena, sorridendo ancora.

Si alzò poi con grazia e si avvicinò ai due, guardandoli con uno sguardo che Bunny avrebbe potuto definire… fiero.

 

-Ci rivediamo Serenity… Endymion… Immagino sappiate già tutto riguardo a domani vero?-

 

Bunny e Marzio annuirono.

 

-… Quindi sapete anche che sarò io a trasformare la vostra città con lo Sceptrum Crystallinum e che già da domattina, ancor prima della vostra incoronazione, Tokyo sarà completamente cambiata, dando vita a Crystal City?-

 

Bunny e Marzio annuirono ancora.

 

-Beh… Inutile ripetere tutto quello che già sapete, questi giorni sono stati molto faticosi e pieni per voi, quindi parliamo d’altro… Ecco che to per portare a termine il mio primo compito per voi… Avrei dovuto agire partendo dal centro della città, ma ho letto nei vostri cuori e ho creduto giusto venire qui… Serenity, non avere paura, tu hai già vinto la tua battaglia, questa è la tua vittoria! So che te lo hanno già detto in tanti, ma sono molto affezionata a te, come ad una figlia… Cancella quell’espressione triste dal tuo viso, i tuoi occhi sono fatti per sorridere al Mondo, al tuo Mondo piccola mia!-

 

-Grazie, grazie dal più profondo del mio cuore Regina, sappiate che per me è un onore essere incornata da voi…!-

 

-E per me è un onore farlo… Nessuna più di te sarà degna dello Sceptrum Crystallinum, il solo modo in cui l’hai usato per battere Tempus ne è la testimonianza…!-

 

Le due donne si strinsero istintivamente in un forte abbraccio, quello di cui Bunny necessitava, e quando si furono staccati, Artemisia fece per dirigersi verso il balcone invocando lo Scettro:

 

-Mihi Sceptrum Crystallinum!-

 

Per la prima volta lo Scettro sarebbe stato invocato per uno scopo diverso dalla battaglia, e al suo ordine le comparve tra le mani, in una luce bianca e calda, dolce e confortevole.

 

-Robur Sceptrum Crystallinum!-

 

Dalla mezza luna incastonata sullo Scettro fuoriuscirono dei raggi di luce che partirono veloci verso la città, stagliandosi verso l’alto e congiungendosi in un solo punto. Ivi la luce si diradò ovunque, mista ad una pioggia di cristalli che inondò Tokyo.

Tutto avvenne nell’arco di poco tempo, e alla fine, quando la luce si fu diradata, Tokyo apparve totalmente coperta di cristallo. Bunny e Marzio erano rimasti dentro, per non ostacolare la concentrazione di Artemisia, assistendo a tutto affascinati.

Quando tutto fu finito, lo Scettro sparì tra le mani di Artemisia, che si voltò verso di nuovo verso i futuri Sovrani.

 

-Ecco Crystal City… Serenity, Endymion… Ora devo andare, per adesso non ho altro tempo purtroppo, ma domani, o meglio tra poche ore, vi sarò accanto per tutto il tempo… ovviamente! Adesso forse è meglio se proviate a riposare almeno un pò, domani sarà una giornata faticosa…-

 

Abbracciò un ultima volta entrambi, mandò un bacio a Chibiusa con la mano, e sorrise, sparendo nella stessa luce con cui era arrivata, e lasciando Marzio e Bunny in attesa del loro gran giorno.

 

 

Il gran giorno arrivò…

All’alba del giorno prestabilito Tokyo si risvegliò sotto un lucente rivestimento in cristallo, e al centro della città sorgeva ora il Palazzo reale.

La gente uscì in strada ad ammirarlo e contemplarlo, qualcuno ancora incredulo riguardo a ciò che sarebbe accaduto di lì a poco, altri completamente rapiti da tanta magnificenza.

La piazza sottostante il Palazzo era già gremita di gente in attesa dell’evento del secolo, e le più grandi emittenti e troupes televisive del paese, erano già pronte a trasmettere l’evento a livello internazionale.

Tutto era pronto, e tutti lo erano altrettanto all’interno del palazzo:

Chronos aveva trasportato tutti già da ore al suo interno, e tutti si stavano accingendo agli ultimi preparativi.

 

Nessuno vestiva più le vesti da terrestri ormai, e avevano preso quelle che da adesso li avrebbe caratterizzati sempre.

Le Guerriere e i Cavalieri avevano già in dosso i loro costumi e attendevano nella sala del trono, con Chibiusa e Diana “grandi”, che badavano a stesse da “piccole”, essendo i loro genitori leggermente impegnati.

 

Artemis stava aiutando Endymion a prepararsi e Luna stava facendo lo stesso con Serenity, in un’altra stanza.

 

Chronos e i Membri del Gran Consiglio erano già al proprio posto, così come le Regine della Luna e tutti coloro che avrebbero assistito alla cerimonia da vicino.

 

Solo Icarus era in cortile, a capo dell’esercito, tentando di tenere a bada i curiosi che volevano sovrastare i limiti della Piazza…

 

Per cominciare mancavano solo loro due…

 

Serenity era in quelle che erano da poco le sue stanze private, allo specchio.

Era praticamente pronta per andare, ma aveva chiesto a Luna di lasciarla qualche minuto da sola, per preparasi psicologicamente.

Guardò il suo volto riflesso, più maturo dopo tutti quegli anni, immaginando di riflettere ancora quella ragazzina sbadata e pasticciona che era stata tempo prima, e sentiva sempre d’essere ancora, in fondo.

Vide lo spicchio di luna sulla sua fronte, il viso leggermente truccato, i capelli legati in quei suoi simpatici codini, le ciocche ondulate liberate a livello delle orecchie.

Guardò i suoi occhi. Detestava quanto riuscissero a riflettere il suo stato d’animo, e in quel momento lasciavano trasparire emozione e… titubanza.

Li chiuse e sospirò, basta tentennare! Stava per diventare Regina! Riprese a specchiarsi e assunse un espressione più decisa e serena. Sì, ce l’avrebbe fatta…

Qualcuno bussò alla porta, interrompendo i suoi pensieri, ed entrò una giovane cameriera:

 

-Maestà… è il momento… Sua Maestà il Principe Endymion vi aspetta nella sala accanto…-

 

-Sì Dora arrivo… grazie…-

 

Si alzò elegantemente e raggiunse la cameriera, seguendola nella sala adiacente a quella in cui era stata sino ad allora. Entrò e vide suo marito, solo: Artemis doveva essere andato via.

Quando Endymion la vide le sorrise prendendola per mano, rimanendo quasi senza fiato vedendola.

Quel lungo abito in seta bianco, con le spalle scoperte e quel preciso intreccio di perle e cerchi dorati sul seno, quelle ali regali, come quelle di un angelo, quel viso in fondo ancora da bambina…

A volte aveva l’impressione di guardarla sempre per la prima volta, e di scoprire sempre un nuovo particolare della sua bellezza.

Lui indossava invece un completo grigio perlato, il cravattino, il gilè e la camicia erano bianchi, le scarpe dello stesso colore, il mantello di un grigio leggermente più scuro, e gli occhi erano coperti da una mascherina bianca semitrasparente, simile a quella indossata tante volte come Milord.

Serenity ebbe la stessa reazione avuta da lui quando l’aveva vista… Incantata… Lui così era… un sogno.

Finalmente sembrarono riacquistare l’uso della parola:

 

-…Sei bellissima… sei pronta?-

 

-Si… andiamo…-

 

Percorsero il lungo corridoio a passo sostenuto, deciso. Le loro mani erano intrecciate e la loro stretta era forse l’unico modo per infondersi forza a vicenda, senza far trapelare la loro agitazione agli occhi degli altri.

Arrivati nell’anticamera alla sala del Trono, si fermarono entrambi per un istante e si concessero un istante che fosse solo per loro. Si specchiarono l’una negli dell’altro in silenzio, e poi si baciarono per un breve istante, che a loro parve un’eternità…

Si staccarono e finalmente annuirono, voltandosi verso una cameriera poco distante e facendole un cenno col capo.

La cameriera capì, sparì dietro una tenda, e dopo poco dall’esterno si udirono le voci di… Artemide e Osirys:

 

-Che la cerimonia abbia inizio!-

 

-Popoli della Terra… funzionari di Corte… Regine della Luna, ospiti d’onore… Cittadini di Crystal City… in qualità di Presidente delle Sfere Celesti e del Consiglio che presiederà a quest’incoronazione, vi presento coloro che a breve diventeranno i vostri Sovrani… Ecco a voi, la Principessa Serenity e il Principe Endymion…-

 

-…E’ ora…-

 

-…Sì…-

 

Fecero un lungo e profondo sospiro, si presero sotto braccio, ed entrarono piano ed elegantemente, sorridendo.

La sala del Trono era gremita di gente, che si inchinò tutta alla loro entrata.

Ai lati del loro passaggio erano schierati in prima fila le Guerriere e i Cavalieri da una parte, e le Regine della Luna, i Ministri, e gli ospiti d’onore dall’altra.

Tutti li guardavano sereni e fieri:

Selene, prima tra le Regine, guardò sua figlia tra un misto di commozione e orgoglio. Fremeva dalla voglia di abbracciarla, di farle sentire ancora una volta quanto l’adorasse, ma adesso poteva farlo solo attraverso il suo sguardo.

Lo stesso valeva per le altre Regine.

Anja e Icarus la guardavano riconoscenti: se non fosse stato per lei, sarebbero ancora divisi, e lui forse, ancora sotto il dominio di Tempus. Di fianco a loro lo stesso riconoscimento era mostrato da Mimir e suo figlio, ora di nuovo libero, e infine Luna e Artemis potevano essere annoverati tra i più orgogliosi. L’avevano seguita fin dall’inizio, da quando era solo una ragazzina inesperta e impaurita, e adesso, stava per diventare Regina.

Dall’altra parte profondi sentimenti d’amicizia, onore, rispetto e gratitudine, riempivano i cuori delle Guerriere e dei Cavalieri.

Tutti non poterono non pensare che i tempi dei concerti, dei pomeriggi insieme, delle rimpatriate stile pomeriggio studio insieme non sarebbero più tornati, e che d’ora in avanti colei che non li aveva fatti sentire soli, sarebbe stata la loro Signora…

Ma non sarebbe stato totalmente così, lei non sarebbe cambiata, non per loro, mai…

Sotto gli occhi di tutti, Serenity ed Endymion percorsero la lunga navata centrale sul tappeto in velluto rosso, fino ad arrivare al cospetto di Artemisia, alle cui spalle, in dei banchi ad ambo i lati del Trono, se ne stavano Chronos, Artemide e tutti i Membri del Gran Consiglio Celeste.

Arrivati a destinazione si inchinarono come da procedura, tenendo le mani sulle ginocchia e il capo basso.

Nella sala calò immediatamente un rispettoso silenzio, non potevano percepirsi nemmeno le lacrime e i respiri…

Ed ecco che tutto ebbe inizio…

La Regina prese la Corona da un cuscino in velluto e seta, postole da una cameriera, e la alzò verso l’altro.

Era la stessa che tutti avevano avuto modo di vedere quando erano andati nel futuro, ai tempi della Luna Nera, in oro e con incastonati cristalli e pietre preziose, la più grande delle quali era al centro del diadema, ed era a forma di cuore.

 

-Con i poteri conferitomi dalla dinastia lunare, io Artemisia, prima Regina della nostra amata Luna, e figlia di Artemide, nomino te, Serenity, erede al Trono lunare, Regina della Terra e della Luna, per volontà divina e del tuo Popolo… Che tu possa portare questo titolo con orgoglio, gloria e perseveranza per tutti i giorni a venire…-

 

Le adagiò la corona sulla testa e poi fece un passo indietro, sapendo cosa sarebbe accaduto subito.

Non appena si fu allontanata di qualche centimetro infatti, una luce bianca invase l’intera sala, calda ed abbagliante, ma fastidiosa agli occhi di nessuno, e al suo diradarsi, ecco che ricomparve lo Sceptrum Crystallinum in tutta la sua magnificenza.

Artemisia lo impugnò e lo porse a Serenity, ancora in ginocchio, tenendolo sui palmi delle mani aperte:

 

-Regina Serenity… Che questo Scettro possa rappresentare il tuo potere e portare la pace. Usalo come hai saputo già fare e solo se ci saranno delle minacce al tuo Regno, fa che sia il simbolo di un Regno di pace e gioia, senza macchia e senza guerre…-

 

Serenity lo prese tra le mani e lo portò al petto.

 

-Sì Maestà, sia come volete voi, e come vuole il nostro Popolo…. Sia di noi come è stato profetizzato…-

 

Rimase ancora lì, inginocchiata, stringendo lo Scettro al petto e tenendo il capo rivolto verso il basso.

Non poteva far altro finché non sarebbe stato incoronato anche Endymion, finché Artemisia non avrebbe proclamato anche lui Re.

La prima Regina della Luna si scostò da lei e prese da un altro cuscino due medaglie in oro poste all’estremità inferiore di un nastro largo e in velluto blu, uno ciascuno.

Le appuntò sul petto di Endymion, a destra, abbassandosi così da poter raggiungere la posizione di lui, e poi si alzò nuovamente, facendo apparire tra le sue mani un lungo bastone d’argento, con sulla parte superiore due piccole aste verticali, unite alla sommità da un’altra piccola orizzontale, al cui centro vi era un piccolo cristallo dorato.

Glielo porse tra le mani così come aveva fatto prima con Serenity con lo Scettro, e poi riprese a pronunciare la stessa formula:

 

-Endymion… Con i poteri conferitomi dalla dinastia lunare, io Artemisia, prima Regina della nostra amata Luna, e figlia di Artemide, nomino te ultimo erede al trono terrestre, Re della Terra e della Luna per volontà divina e del tuo Popolo… Che tu possa portare questo titolo con orgoglio, gloria e perseveranza per tutti i giorni a venire…-

 

Endymion alzò il capo e rispose come Serenity, secondo la procedura:

 

-Sì Maestà, sia come volete voi, e come vuole il nostro Popolo…. Sia di noi come è stato profetizzato…-

 

Artemisia sorrise e annuì, guardando entrambi, poi allargò le braccia e li lodò:

 

-Lode a voi, Regina Serenity e Re Endymion!!!-

 

I nuovi Sovrani poterono finalmente alzarsi, e voltarsi verso i presenti della Sala, e verso il Mondo.

La cerimonia era stata proiettata a tutti anche all’esterno del Palazzo, tramite i poteri dello stesso Osirys, e da lì contemporaneamente in tutto il Mondo, tramite le emittenti radiotelevisive.

 

Osirys si alzò e si portò accanto a loro, pronto per l’annuncio ufficiale. Allargò le braccia a guardò alla Sala con fierezza:

 

-Popolo della Terra, ecco a voi i vostri Sovrani: Serenity ed Endymion, coloro che guideranno finalmente la Terra verso un periodo si pace e splendore eterni, accogliete la vostra Regina e il vostro Re! Rendetegli gloria, oggi e sempre!-

 

Alle parole del Presidente del Gran Consiglio Celeste, si alzarono grida di gioia e riconoscenza, gratificazione e riconoscimento, applausi, e tanti “lunga vita”.

Il rumore provocato dagli applausi si alzò sempre di più nella Sala, le Orchestre suonarono a festa, e a mano a mano si videro persone inchinarsi al passaggio dei propri Signori.

I nuovi Sovrani percorsero nuovamente la lunga navata centrale della Sala, salutando con un cenno del capo o delle mani ogni singolo ospite, sorridendo sereni ma sempre mantenendo il “loro contegno regale”.

Coloro con cui si fermarono di più durante i saluti, furono naturalmente tutti i loro cari, i loro amici, i loro compagni di avventura, uno ad uno, Guerriere, Cavalieri, Ministri, e le poche parole che riuscirono a scambiarsi in quella confusione però, valsero più di qualsiasi altra cosa per loro.

Arrivati vicino alle Regine, Selene abbracciò sua figlia e posò una mano sulla spalla di Endymion, sorridendo ad entrambi in modo materno, e parlando a nome di tutte le sue antenate:

 

-Sono fiera di voi… So che porterete avanti la nostra dinastia e che governerete solo nel giusto… Sii felice bambina mia, e sii sempre saggia… Endymion, a te dico lo stesso e in più… proteggila sempre…-

 

-…Si Madre…-

 

-Si Selene, non ti deluderò…-

 

Anche Luna e Artemis si avvicinarono e li abbracciarono, per poi poter lasciare momentaneamente i Sovrani ai loro amici:

 

-Non ho più nulla da insegnarti adesso, amica mia… ora sei una donna, il mio compito è finito…-

 

La commozione era palese nelle sue parole, e anche i suoi occhi ne erano la testimonianza. Lo stesse valse per Serenity:

 

-Luna, amica mia… io avrò sempre qualcosa da imparare, sia da te, che da tutti gli altri, e adesso più che mai ho bisogno che tu mi stia sempre vicina…-

 

La consigliera annuì, abbracciandola ancora, e lasciando poi che entrambi potessero finire i loro saluti, e tutto ciò di ufficiale previsto per il post-incoronazione.

Il confronto con le ragazze i ragazzi fu forse quello più difficile per tutti.

Adesso non potevano più considerarsi sullo stesso piano, giovani ragazzi con tanti sogni e tanta voglia di vivere… no.

Adesso avrebbero dovuto rispettare un ordine gerarchico, almeno in pubblico…

Gli impegni previsti permisero loro di parlare davvero troppo poco, i minuti concessi sarebbero stati troppo pochi per tutte quelle cose che desideravano dirsi tutti, ma l’intensità dei loro abbracci era una promessa, la parola data che prima o poi, avrebbero recuperato tutto, insieme.

 

Le ore che seguirono furono dedicate ai festeggiamenti:

banchetti, danze, e valzer chiusero la cerimonia che aveva appena segnato l’inizio di una nuova era, e tutto durò fino a notte inoltrata, gioendo con spensieratezza, e godendosi finalmente senza più timore, il risultato di tutto ciò per cui avevano lottato.

Quando i festeggiamenti finirono, dopo ore e ore, tutti esausti ma sereni raggiunsero i proprio appartamenti privati.

 

 

Una volta nelle sue stanze, Endymion si era spogliato del mantello, aveva poggiato la mascherina e il suo lungo bastone su un tavolo dell’enorme camera, ed era uscito sull’ampio balcone.

La fresca brezza estiva e un cielo stellato facevano da sfondo al terrazzo in marmo bianco, adornato di colonne e statue cui si intrecciavano maestose buganvillee.

Sospirò, poggiando le mani su di una colonna e osservando il cielo…

Qualcosa sulla Terra era cambiato… Ma la Luna… Chissà se sarebbe stata la stessa ancora da allora in poi...

Un dolce canto proveniente dall’interno lo fece ridestare dai suoi pensieri.

Entrò e vide Serenity cullare la piccola Chibiusa, seduta su di una sedia a dondolo.

I loro sguardi si incontrarono e dall’espressione di lei, capì che La Piccola Lady non era appena appena in procinto di addormentarsi, e molto probabilmente se avesse sentito anche il più piccolo rumore si sarebbe riaddormentata difficilmente.

Per quella sera Serenity aveva gentilmente rifiutato l’aiuto delle nutrici, volendosi godere il suo angelo prima che gli impegni di corte glielo potessero impedire.

Un piccolo pianto fece capire ad Endymion che la piccola non si era ancora addormentata, e lo sguardo di Serenity lo confermò. Annuì, e decise di dare il bacio della buona notte a sua figlia in maniera diversa.

Si diresse verso una porta che dava in una stanza adiacente, dove la Chibiusa del futuro avrebbe riposato quella notte, per poi tornare nel suo Tempo l’indomani. Diana era invece con i suoi genitori.

Aprì piano la portò ed entrò con cautela, e sporgendosi un pò sul letto notò che anche lei stava dormendo.

Si sedette sul bordo del letto e le accarezzò piano la fronte, chinandosi su di lei e baciandogliela.

Sorrise, rimettendosi seduto, mentre un pensiero gli balenò la mente, facendogli acquisire un’improvvisa consapevolezza. Baciò di nuovo sua figlia, le sistemò le lenzuola e si rialzò, tornando nell’altra sala.

Vi trovò Serenity vicino la culla adornata di veli e merletti di Chibiusa, intenta ad accarezzare una guancia paffutella della Principessina, finalmente addormentata, con aria piuttosto… assente.

Si avvicinò piano e l’abbracciò da dietro, spostando poi lo sguardo su loro figlia:

 

-…Pensierosa?-

 

Si voltò a guardarlo, specchiando i suoi occhi azzurri in quelli blu notte di lui, ancora una volta sentì il bisogno di sfogarsi con lui.

Era nella sua natura spensierata ed infantile, ma al contempo testarda e ferma: lo stesso pensiero continuava a tormentarla.

 

-Sai bene a cosa sto pensando … E’ cambiato tutto… non siamo più Marzio e Bunny, una neo mamma e un giovane medico, siamo… Re Endymion e Regina Serenity…! Le nostre vite, i nostri sogni, tutto, tutto è sparito in un baleno! Io… ho accettato tutto, e cercherò di svolgere il mio ruolo nel miglior modo possibile ma… dentro di me sarò sempre Bunny, non cambierò, non posso farlo! Nel nostro passato ci sono stati anche tanti momenti felici, non posso cancellarli solo perché adesso ho responsabilità maggiori di quelle avute fin’ora… non voglio! Sono parte di me… di noi…-

 

Le accarezzò una guancia e le sorrise, scuotendo lievemente il capo:

 

-Ma tu non devi farlo, sono questi momenti che ci hanno portato fino a qui! Nessuno di noi potrà mai dimenticarli!-

 

Si staccò da lui e si avvicinò alla specchiera, riflettendo la sua immagine per intero. Sì, era vero…

Aveva indossato sempre la divisa di Sailor Moon per difendere un futuro in cui avrebbe indossato le vesti di una Regina. Aveva sacrificato tutto per il compito che le era stato assegnato, e adesso che finalmente ogni guerra era finita, sembrava mancarle quello che in fondo aveva sempre sognato: una vita normale, ciò che non avrebbe mai avuto.

 

-Già… Ma alla fine, anche se ogni guerra è finita, i nostri sogni sono comunque stati spazzati via, anche per qualcosa di così sereno e importante come la nostra incoronazione. E’ il nostro destino… Mettere noi stessi in secondo piano per gli altri e…-

 

Non le fu possibile terminare la frase perché in un attimo lui le fu vicino, prendendole una mano in una delle sue e posandole l’indice della mano libera sulle labbra:

 

-Uno: se ti riferisci al mio sogno di diventare medico puoi star tranquilla, è vero, ci tenevo molto, ma adesso abbiamo responsabilità ben più grandi, e poi non è detto che la mia esperienza in quel campo non possa tornarci utile nel lungo futuro che ci attende. Due: è vero, siamo Re Endymion e Regina Serenity adesso, ma io ti ho già detto altre volte che per me resterai sempre la mia Testolina Buffa, la mia dolce Bunny, sarai colei che difenderò sempre, la donna che mi ha fatto innamorare e che ho sposato… questo non cambierà, non cambierà mai! Tre: I sogni non muoiono mai, sono il motore dell’umanità, e sei sempre stata tu a dircelo, non avrai cambiato idea proprio adesso! Ricordi cosa ci dicevi sempre? Credi alla forza dei tuoi sogni e loro diventeranno realtà… Credimi, per me non c’è niente di più vero!-

 

-…Ah sì?-

 

-Certo che sì!-

 

Enfatizzò particolarmente quelle parole, quasi volesse farle intendere qualcosa, e in tutta risposta lei gli sorrise annuendo.

 

-Ti amo… Endymion…-

 

-Ti amo anch’io Serenity…-

 

Lei si alzò sulle punte e intrecciò le mani dietro la sua nuca, allungandosi per baciarlo con tutto l’amore che possedeva.

Quando si staccarono, lui riprese a parlare:

 

-I nostri sogni si sono già realizzati… siamo insieme, abbiamo una figlia bellissima, possiamo finalmente vivere sereni senza più l’ansia di lottare e la paura di fallire… abbiamo già tutto quello che ci serve per nostro il futuro… A me non serve essere Re per essere felice, perché lo sarei in qualsiasi altro status se con te… Ricordalo sempre: ovunque andremo, qualsiasi cosa faremo o chiunque saremo, io sono felice del mio futuro, perché con te e Chibiusa, in mio... il nostro destinoè perfetto!-

 

Si sorrisero e si baciarono di nuovo, come a suggellare quanto appena detto, come a confermare la concretezza del loro vero sogno, che avrebbe dato vita ad un lungo e duraturo futuro insieme, felici, e per sempre.

 

 

                                                             FINE

 

 

 

NdA:

Ebbene… E adesso è davvero arrivato il momento di chiudere…

Il capitolo è finito, e se siete arrivati fino ai ringraziamenti, credo voglia dire che non dev’essere stato da suicidio, (o da omicidio dell’autrice), e si è lasciato leggere… Ehm… Ho ragione vero? :D

Allora… Adesso che ho mantenuto a pieno la mia promessa, volete ancora uccidermi? Mi sono fatta perdonare?

Lo so che vi ho fatto penare trentuno capitoli, ma io vi ho sempre detto che prima o poi si sarebbe risolto tutto per il meglio… E così, anche “IL NOSTRO DESTINO E’ PERFETTO” è finita… ç.ç  Me triste!!!

Non posso credere che questa storia sia davvero giunta al termine, mi ci ero affezionata molto, e mi spiace mettervi la parola fine, soprattutto ora che avrebbe compiuto un anno, il 29 di questo stesso mese!

Chiedo scusa comunque a tutti voi. Questa storia doveva essere il sequel di “Dimmi solo una parola”, (che adesso, a distanza di un anno, mi sembra orribile, e credo che la sottoporrò a restyling completo), e alla fine è risultato evolversi tutto diversamente, ma il fatto è che man mano che la storia andava avanti risultava piacermi sempre più, e non me la sono sentita di cambiare.

Ho deciso infatti di considerare le due storie staccate, e siccome credo che revisionerò anche questa, farò in maniera tale da riparare a questa “gaffe” che ha combinato la mia mente diabolica.

Probabilmente revisionerò anche la mia prima one shoot, mentre credo di continuare, o per lo meno di lasciare intatto, il capitolo attualmente unico di “Io non sono sola”. Non lo so ancora, dipende da come mi sentirò di fare, ma comunque chi di voi ha letto quest’ultima one shoot, o mi conosce, potrà capire a pieno la mia decisione.

Qualcuno di voi, come la simpaticissima Kaninchen, mi ha sempre chiesto se ci fosse stato un sequel di “IL NOSTRO DESTINO E’ PERFETTO”... Beh, rispondo che non lo so in verità!

A dire il vero, non so nemmeno se pubblicherò subito nuove storie, dipende dalla mia follia, che come sapete, è molto illimitata! Non so nemmeno se mi dedicherò subito al restyling, nonostante qualche nuova idea mi stia già frullando in testa, e abbia intenzione di usare magari la nomenclatura e la terminologia originali, sebbene sia molto legata a quelli italiani… Non ho in mente nulla di preciso, è solo un’idea venuta così, all’improvviso, pian piano ci fantasticherò su e vedrò che fare. Per ora continuerò a leggere le vostre storie, e a stilare naturalmente la storia con la mia cara collega Ami (Silviasilvia).

Bene ragazzi, adesso vi lascio ai vostri ringraziamenti, vi ho assillato già troppo!

Vi ringrazio tantissimo, davvero, non avrei mai immaginato di superare di gran lunga le 400 recensioni un anno fa, e l’aver raggiunto questo traguardo, grazie a voi, non può che riempirmi di gioia e gratitudine.

Grazie per avermi seguita fino alla fine, a chi l’ha fatto dall’inizio, e a chi si è aggiunto poi, a chi ha commentato sempre, e a chi mi ha lasciato qualche commento sporadico, ma soprattutto grazie per le splendide amicizie che sono nate man mano!

Sono davvero molto felice del rapporto che ne è nato, siete delle persone splendide e speciali, e vi voglio un mondo di bene!

Ora vi lascio ai vostri ringraziamenti individuali, mandando a tutti voi un immenso abbraccio!

 

 

Ringraziamenti individuali:

 

 

sonyx1992: Ciao! Grazie infinite! E’ sempre bello trovare nuove persone, anche se alla fine. Mi fa piacere di averti sorpresa per la nascita di Diana e Chibiusa. Come hai detto tu, sarebbe stato effettivamente troppo scontato. Grazie anche per la scena del parto! Onestamente ho davvero ancora poco esperienza in quel campo, nonostante sia comunque un settore neonatale, ma le mie conoscenze, che come ho detto si basano sui miei studi, per ora riguardano i bambini in età scolare o in età di nido, quindi per me descrivere un parto è stata un bella avventura, che sono felice sia andata a buon fine! Grazie mille, sono felice che la mia storia ti sia piaciuta!

 

Tappetta: Ciao! Spero che le tue vacanze al mare siano trascorse nel miglior modo possibile, e che tu ti sia divertita! Grazie infinite per il tuo immancabile commento, e per scrivermi sempre tante cose positive! Grazie, grazie, grazie!

 

Violet Nearina: Ciao! Oh che onore! Il mio capitolo un bel modo di iniziare la giornata dici? Hmmm… Me onorata e felice! Icarus ti sta sempre più simpatico dici? Beh, in questo capitolo sono stata brava con lui visto? Hi hi hi! Grazie mille!

 

Chichilina: Usa, amica mia!!! Sei sempre tanto cara e gentile! Eh sì, chi più di te non potrebbe gioire e rimanere coinvolta per la nascita di Chibiusa? Spero che l’incoronazione ti sia piaciuta, e abbia placato la tua curiosità mostratomi in chat! Sai, non vedo l’ora di poter davvero chiacchierare più spesso con te, e come sai, l’autunno è quasi alle porte, e le nostre conversazioni collettive in chat sempre più vicine! Grazie di cuore per le splendide parole amica mia, me tanto commossa e felice!!!

 

Robiz: Ma ciao! Sì che tenera famigliola eh? Grazie per il complimento ai dettagli, effettivamente devo ammettere che lo studio mi sta tornando utile anche per il diletto! Meglio così no? Grazie mille!

 

Sam_Rox88: Cara Sammuccia… E sì, il capitolo precedente era interamente Marzio & Bunny, mentre qui ho avuto più volte l’impressione che non si capisse un “h”! Dici che ti ho fatto ridere? Beh, la scena del parto non doveva essere proprio del tutto divertente, ma almeno ho l’impressione di essere stata antidepressiva! Grazie di tutto cuore per la fatica che hai fatto per metterti in pari con le miei storie, soprattutto recensendo magistralmente capitolo per capitolo. Ammetto che anche le tue recensioni mi fanno sbellicare, “che ci pozz fa”! Sei davvero una grande! Non so se il finale che ho creato corrisponde a “quel qualcosa di grande che intendevi tu”, ma spero comunque di non aver deluso le tue aspettative! Che dire… Grazie davvero, anche perché mi sei davvero molto simpatica, ormai si è capito!

 

Romanticgirl: Ciao Roxy! Eh sì, hai ragione. Un padre che fa nascere sua figlia deve provare un turbino di emozioni indescrivibili, sensazioni speciali e bellissime che non possono essere spiegate, ma solo provate sulla propria pelle per poterle capire! Bene, il parto è stato un pò fuori dall’ordinario, (appena un pò…), ma alla fine tutto si è risolto per il meglio! Grazie mille amica mia, spero di sentirti presto in chat!

 

Kaninchen: Ciao carissima! Ma come linciare? E perché dovrei scusa? Certo che mi sei mancata, le tue recensioni sono tra le più belle e divertenti! Mi fa piacere che tu abbia trovato la scena del parto “stupefacente”, ma mi spiace deluderti, il temporale non l’ha causato Bunny, ma è un stato un “cataclisma naturale di passaggio…”, è stata la “nuvoletta di Fantozzi”, come ha detto la cara Isa!!! Non preoccuparti per la tua mente… contorta!!! Se la tua è così, allora la mia è senza speranza!  Luna e Artemis… Ma poveri! “Ma porca di una puzzola in calore!” Due palle di pelo? Ma dai che sono simpatici, e poi hai detto tu stessa che se fosse stato per Artemis Marzio si sarebbe dimenticato di andare in ospedale… Però dai… giustifichiamolo il nostro eroe, in fondo era appena diventato papà! Per la poppata sì, è vero. Lo scorso giugno ho frequentato la prima lezione del tirocinio, e abbiamo trattato proprio dei primi giorni di vita dei bambini. L’infermiera ci disse proprio che facendo quella leggera pressione sulla guancia se il bimbo ha fame si gira subito verso il seno della mamma… Molto dolce vero? Comunque, grazie di tutto cuore, non so se farò un seguito, tutto può essere, ma dipende… Grazie grazie grazie!

 

NEPTUNE 87: Mina!!! Ecco anche una tua recensione!!! Grazie mille perché mi hai fatto sempre sapere in chat cosa pensavi della mia storia, anche se hai recensito solo il capitolo precedente, ma a me basta sapere che ti è piaciuta! Come dici? E’ il tuo avvocato a scrivere per te? Perché dici di essere ufficialmente morta giusto? Beh sì, effettivamente io sono in vena di fulmini e saette, quindi prima o poi, mi sa che ti stecchisco per davvero…! Tu sai perché! Veeeerooo? Per la mousse al cioccolato… Già, peccato! Cosa dici, devo scappare? Io le valige le ho fatte per precauzione… Hi hi hi! Grazie mille tesora!!!

 

neo_princi89:  Ciao! Grazie mille per la recensione e per i complimenti, mi fa piacere sapere che la descrizione del parto non ti ha delusa, come ho detto è stato il primo che ho descritto, e avevo paura di sbagliare qualcosa. Grazie mille!!!

 

Maryusa: Ciao Luna! E sì, infatti, con tutte le volte che avrebbe potuto scordarlo Marzio/Mamoru se l’è scordato proprio in quel momento! E poi hai visto Mark? Che tempismo eh!? E tutte le sciagure seguite? Sì, riconosco di essere un pò tragica, ma sai, il parto di Chibiusa doveva lasciare il segno! E adesso l’incoronazione… così tutto è giunto al termine… o forse no? Chissà!

Ciao Luna, grazie di tutto cuore!

 

Stella93mer: Ciao Stellina! Beh, anche io sto così di fronte al mio computer… O.O Me troppo onorata e felice per le tue parole! Bene, a quanto pare tu sei una delle poche che mi ha aspettato senza propositi omicidi, (vero?), nonostante tutte le sofferenze che ho fatto patire ai miei personaggi e a voi mie lettrici... Grazie per le tue parole, fanno sempre piacere! Grazie mille, di tutto cuore!

 

Lagadema: Ciao! Eh sì, hai ragione. I libri di mitologia sono fantastici, anche io ne ho qualcuno, ricevuti in regalo o acquistati per la scuola. Credimi, se non conosci il latino o il greco, non ti perdi nulla! Io ho studiato latino per cinque anni, e per carità, è una materia molto interessante, ma al contempo molto impegnativa, e richiede attenzione e costanza. Tuttavia devo ammettere che mi è tornato utile, non posso considerarlo proprio una lingua morta, me lo sto ritrovando spesso all’università, e poi lo usato anche nella mia storia! XD Comunque, parlando seriamente. Grazie a te per i complimenti alla scena del parto. Mi sono documentata e ho fatto capo alle mie conoscenze in fatto di bimbi, e ho “partorito” quel capitolo così… Sono contenta che ti sia piaciuto!

 

Kaoru: Ciao Manu. Lo so, sono imperdonabile, ma credimi, ho fatto davvero di tutto per non dilungarmi troppo, ma non sono riuscita a fare di meglio. Mi dispiace davvero tanto e spero di non averti creato problemi per la lettura. Mi perdoni?

Grazie infinite per i tuoi complimenti, mi hai seguita sempre con costanza, con commenti bellissimi, e questo mi riempie di gioia! Ciao Manu, grazie davvero di cuore!

 

mary94: Ciao! Grazie infinite! Il tuo commento mi ha davvero lusingata, sapere che per te questa storia è tra le più belle su altre decine e decine di fic su Sailor Moon per me è un onore! Mi fa piacere che in particolar modo ti abbia colpito la nascita di Chibiusa, effettivamente è uno degli eventi più importanti e a cui ho dedicato molto lavoro! Ciao e grazie mille!!!

 

ellephedre: Ciao. Ebbene eccoci finalmente giunte all’incoronazione.

Grazie per aver letto anche il capitolo sulla nascita di Chibiusa, mi ha fatto piacere trovare il tuo commento, e vorrei rispondere a quanto mi hai scritto. Sai, è vero, come hai detto tu, che le donne affrontano travagli molto più lunghi di quello che ho descritto io, specialmente se alla prima gravidanza, ma credimi, mi sono documentata e casi come questi esistono, anche se radi.

Un travaglio così breve si chiama proprio “improvviso”, perché inizia direttamente con le contrazioni forti, senza rispettare nessuna gradazione.

Tuttavia ammetto di aver scritto quella scena folle perché tenevo sempre presente che stavano per diventare genitori due persone “speciali”, così mi sono sbizzarrita con gli inconvenienti scenici.

Mi spiace aver deluso quelle che forse erano le tue aspettative, anche per come ho descritto Marzio e Bunny, (o Mamoru e Usagi come preferisci, ma vedi io sono molto legata ai nomi italiani :D )… Sono contenta che tu abbia apprezzato la partecipazione di Marzio/Mamoru alla nascita di sua figlia, e l’adattamento della gravidanza di Luna a quella della sua padroncina.

Come hai visto dall’evolversi di questo capitolo, era voluto per via del finale.

Grazie mille per avermi lasciato una tua nuova opinione, fa comunque piacere riceverne da autrici brave come te!

 

4haley4: Tesoro!!! Ma ciao! Grazie mille per i complimenti agli esami cara, ma adesso quelli della sessione estiva sono solo un ricordo… Adesso ci sono quelli della sessione autunnale! Me molto nervosa e impaurita… Lo so, lo so… Vi ho fatto penare e non poco, ma tu conosci quella massa indefinibile che nella testa e che dovrebbe essere il mio cervello no? Beh, è capace di tutto e ha deciso che dovevate soffrire fino all’ultimo… Si vede anche da questo capitolo no? Come sempre le tue recensioni sono fantastiche! Ricche, dolci, e simpatiche! Hai ragione riguardo all’Anime. Effettivamente sarebbe stato davvero bello assistere al matrimonio dei nostri eroi, alla nascita di Chibiusa, e all’incoronazione…

Ammetto che quando ho visto la prima volta la fine della quinta serie di Sailor Moon, e quindi la fine dell’Anime, ci sono rimasta un pò male. Noi possiamo solo dare sfogo ala nostra passione e alla nostra fantasia, con disegni, (i miei non eguaglieranno mai i tuoi, sei davvero un’artista!), video e storie, ma ti confesso che è un’attività che non fa che piacermi sempre più, nonostante sia solo finzione, e so che non potrò mai eguagliare la grande Naoko. Spero che anche il video ti sia piaciuto, l’ho strutturato in maniera diversa perché solo ogni tanto il PC mi fa usare filmati senza andare in TILT, e quindi penso che così fatto sia migliore degli altri pubblicati fino ad ora, montati solo con gif animate e immagini.

Comunque cara, le cose che ti ho scritto nell’ultima mail che ti ho inviato sono vere. Sei davvero di una dolcezza indescrivibile e riesci sempre a farmi sorridere, con ogni cosa che fai! E poi, paragonare la scena di Endymion che piange la morte di Serenity, (e lo stesso vale per Selene), a “La Pietà”, credo sia stato il culmine per me! Mi hai reso felicissima con quella recensione!

Non smetterò mai di ringraziarti per tutto!

 

Suikotsu: Ciao! Eh sì, la stellina (o piccola peste?) è finalmente venuta al mondo! Nonostante sia un piccolo uragano hai ragione, è un amore, come tutti i bambini del resto… Heles da fotografare… Sì, vederla intenerita è un evento storico infatti! Anche il parto è stato un avventura… Tipico di loro! Grazie mille per esserti messo in pari con questa storia, nonostante tu l’abbia letta tardi rispetto agli altri, grazie per aver commentato capitolo per capitolo e sempre positivamente!

 

Luisina: Ciao Rei-Chan! Eh sì… Anche io mi immedesimo nelle vostre fic, specialmente quando le mie amiche Inners interrompono i capitoli sul più bello… Allora io altro che nodo allo stomaco… Mi si scatena l’istinto omicida!!! Assassina!!! Ok… Aspetta torno seria… Vuoi Marzio dici? E mi spiace ma fa parte della mia scorta, poi come mi rianima quando mi vengono gli infarti per colpa di… (per colpa di chi?)… Però dai, per le amiche questo ed altro, te lo presto volentieri…

Ok, volevo tornare seria e invece continuo a sclerare vedi? Che dire, grazie mille tesora! Come sempre sei sempre carinissima! Grazie di tutto cuore!

 

ISA1983: Ciao Isa! Sì lo so… Sono stata cattivella anche con l’ultimo capitolo… Ma che ci posso fare?

Se non creo suspense e terrore non sono io!!! (esagero…). E’ vero che adesso non ci sono stati spargimenti di sangue e che non è morto nessuno, anzi il contrario, ma se mi conosci sai che non mi sarei accontentata di descrivere un parto facile o normale… Ci voleva per forza la nuvoletta di Fantozzi! Grazie anche per le note relative al parto e alla suzione dei bimbi… Chi meglio di te può saperle certe cose!!! Grazie mille Isa!

 

Silviasilvia: Ami Ami Ami… Ma cara dolce, simpatica e pazza collega… TU dici di volermi bene? Ma davveeeerooo? Beh non credo… Uccidi il GCC, che ti ho detto che mi sarebbe servito per ovvie ragioni, mi mandi dietro Angel, Jacob ed Edward, ho zero possibilità di salvezza da Mercurio, mi provochi gli infarti sai tu come… Ma tu questo lo chiami voler bene? Mah! Tanto non mi uccidi cara, ho “IMPREVEDIBILE DESTINO” come scusa, e sto progettando l’omicidio (chissà di chi), per determinati motivi di cui sei sicuramente a conoscenza… Allora chi la spunta? Questo come risposta a cosa mi hai detto in chat riguardo alla tua ff.… Paura? Risate? Fuga? Spedizione Killer? 2450 cuori ammontati? Qualche altra reazione diversa dalle cinque appena elencate…?

Adesso passiamo al ringraziamento serio e smettiamola di fare le bimbe di tre anni, che ne ho appena diciotto in più…  Ami-Chan! Grazie mille! Hai ragione sai? Chi non metterebbe la firma a fare un parto in un’ora?

Davvero spettacolare! Bene, ed ecco l’ultimo capitolo di questa fic, che ti ha fatto ingaggiare quei tre simpaticoni per farmi le penne… Dai sono perdonata? Ricorda sempre chi ho io nella scorta, e quella certa storia che scriviamo insieme… Hai presente? Grazie mille per le volte in cui ho sclerato e mi hai dato preziosi consigli, permettendomi di continuare a scrivere nonostante la mia insicurezza! Grazie per avermi messa su questa strada.

Grazie davvero Ami!!!

 

Minerva_89: Ciao! Wow che bello! Sono felice di averti ricordato un evento così bello con il capitolo! Hai ragione sai, la nascita di un bimbo è un evento indescrivibile, dona tanta gioia e commozione a tutti, e a mio avviso è un qualcosa che completa la donna, e la coppia in particolare… E’ una cosa bellissima! Grazie mille per questo tuo bel commento!

 

pulcinae87: Ciao! Eh sì, adesso hai un account tutto tuo! Grazie mille per il commento immediato, e per le mail che mi hai scritto, ma specialmente grazie mille per i complimenti alla mia storia!!! Sono davvero contenta che ti piaccia! A presto!

 

 

Grazie infinite alle 61 persone che tra preferiti:

 

4haley4, alina 95, Angelina93, anninachan, aquizziana, Bibina_88, bunnyguida, chichilina, Enigma, Fairy84, feferica, frogvale91, giufalab, ilary, ISA1983, ISAHARA, jacopo25, kamura86, Kaninchen, Karen94, kiavatella, lagadema, lillina913, lotti_ , luisina, luna86, mary85, mary94, Minerva_89, myla_chan, Nami Akimoto, NEPTUNE 87, Ojousama, QeenSerenity83, Robiz, romanticgirl, Sam_Rox88, silviasilvia, sonyx1992, stella93mer, Suikotsu, sumire01, tappetta, Usagi_84, Violet Nearina, WaterAlch ,_Ale_truzza4ever_

 

e seguite

 

4haley4, bell, dreamer_93, excel sana, kamura86, Kaoru, miyabi, NEPTUNE 87, noe_princi89, Sam_Rox88, simo87, sonyx1992, Suikotsu,

 

mi hanno riservato un posto, a mio avviso speciale, nel proprio account, e infine grazie a chi mi ha inserita tra gli autori preferiti:

 

4haley4, alina 95, aquizziana, azaz, bellissima90, bunnyguida, chichilina, giufalab, ISA1983, jaj984, Kaninchen, ladolcebabi, luisina, mary85, NEPTUNE 87, Peppefp, romanticgirl, Sam_Rox88, silviasilvia, sonyx1992, stella93mer, tappetta, WingsHP.

 

Infine grazie anche a chi ha letto senza commentare, siete davvero tantissimi e questo mi riempite di gioia, a chi ha mi ha fatto avere le sue opinioni anche in privato, e a chi si approccerà a questa storia in futuro.

 

Bene. Ora è davvero tutto.

Dovrei aver ringraziato tutti quanti e spero proprio di non essermi rimbambita e aver dimenticato qualcuno per strada…

La mia follia mi giustificherebbe? :P

Ok… Ora è arrivato il momento di salutarsi… Ancora tanti tanti tanti grazie!

Vi voglio bene

 

Luciadom / Mako-Chan

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