Beyond Madness... di Madhog (/viewuser.php?uid=53926)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 ***
Capitolo 4: *** Chapter 4 ***
Capitolo 5: *** Chapter 5 ***
Capitolo 6: *** Chapter 6 ***
Capitolo 7: *** Chapter 7 ***
Capitolo 8: *** Final Chapter ***
Capitolo 1 *** Chapter 1 ***
Cruelty
BEYOND MADNESS…
1
…There’s Cruelty
Ancora.
“Io non… Non posso farlo! E’ ovvio che non posso.”
Stesso luogo. Stessa situazione.
“Non era… Non era una promessa? Tu avevi promesso… AVEVI PROMESSO!”
Ancora una volta, io sono impotente.
“Avevi promesso che saresti venuta a vivere con noi… Con me, sul nostro pianeta! DANNAZIONE!”
Cosa mi succede. Io piango? No… Non ho mai pianto in vita mia,
tranne quando fingevo… Quando interpretavo quel ruolo.
Io… Sto realmente versando lacrime, sto realmente
soffrendo… PER LEI!?
“Io, io so che devo farlo, non ho altra scelta.”
Non posso certo permettere che la galassia venga distrutta… Altrimenti come potrei conquistarla?Devo farlo! Per il MIO ideale, per lo scopo di tutta una vita! Devo ucciderla!
“Io… Io…”
Ma Ancora.
“IO.”
Ancora una volta… Esito.
“TI AMO, COSMO!!!”
Ed era vero. La amavo, la amavo veramente. Ancora una volta… Lo uccisa.
“Maestro. Maestro si svegli.”
“Uh? Oh!”
“Dalla sua espressione devo dedurre che ha avuto ancora lo stesso incubo?”
“Ancora… Grrr, sto cominciando ad odiare quella parola.
Prendi nota Mechatron, da questo momento in poi la parola
“Ancora” sarà sostituita da “Tortura!”
“Ma… Maestro, come che cosa useremo per definire la vera Tortura, allora?”
“Semplice… La chiameremo, “Sessione di Interrogatorio Non ufficiale” o S.I.N.”
“Ogni vostro desiderio è legge, o Supremo.”
“Già… Essere l’Imperatore di un pianeta da
questi vantaggi. A proposito, che cosa abbiamo in programma oggi?”
“Colazione a base di coniglio in salsa agrodolce, sessione di
allenamento virtuale, pranzo / meeting con i suoi capi di stato
maggiori e infine…” Il robot fu un po’ timido al
riguardo. “Incontro con… “Lei.”
“Lei… Già. Mi domando se sia tortura (si, mi piace come suona) di cattivo umore, oggi.
O be, tortura una volta, diamoci una mossa.”
“Si, Master Prower.”
Miles Prower I, formalmente noto come Tails, aveva tutto ciò che
un essere vivente ragionevole potesse desiderare, una schiera infinita
di schiavi e servitori robotici e non, denaro, potere e la
consapevolezza che uno schiocco della sue dita sarebbe potuto
corrispondere alla distruzione immediata di una nazione… Miles
Prower aveva letteralmente il mondo ai suoi piedi.
Erano gia trascorsi due anni dalla resa incondizionata di tutte le
nazioni della Terra e alla loro sottomissione al cosiddetto Prower
Empire e le cose non erano molto cambiate: tutti gli abitanti del
pianeta temevano e rispettavano il suo nome e dovevano ubbidire
incondizionatamente alle sue leggi, le quali non avevano molto da
aggiungere a quelle preesistenti, includevano solamente la cessione
immediata di ogni forma di religione o ideale politico che sia mai
stato concepito dall’uomo, eccezion fatta il Buddismo,
l’Ateismo, la Poligamia, o il suo personale culto, il Prowerismo,
il quale esigeva frequenti sacrifici umani e costose festività a
base di concorsi scientifici e gare di videogiochi. Tra le altre cose,
Miles divise il suo vasto impero in quattro parti ognuna controllata da
un governatore scelto personalmente da lui (ma di questo parleremo
più tardi), ognuna di queste regioni doveva destinare il 10% del
loro prodotto interno lordo alle risorse militari e scientifiche
dell’impero ogni anno, il che, considerando che le suddette
regioni corrispondevano a tutti i continenti del globo, non erano certo
quattro soldi.
I fondi vennero abilmente utilizzati dall’imperatore per creare
una avanzatissima flotta spaziale completamente meccanizzata, una
gigantesca barriera protettiva attorno alla Terra attraverso una
schiera di versioni rivedute e corrette del famoso Death Egg, una base
missilistica lunare e delle pratiche bombe nucleari in pillole adatte a
qualsiasi occasione, non ci sarebbe stata un'altra Black Comet, poco ma
sicuro. Con i soldi restanti, destinati alla ricerca scientifica, il
Prower Empire fu in grado di trovare una cura a pressoché ogni
malattia esistente in natura (tranne l’imbattibile raffreddore),
aumentando le aspettative di vita del 50% in tutto il mondo, una cosa
che, paradossalmente, non sarebbe stata possibile in un mondo
cosiddetto “libero”. In generale, le cose sono andate
piuttosto bene si dalla proclamazione del dittatura anche se ci sono
stati dei fuochi di ribellione di quando in quando, come ad esempio la
sanguinosa ribellione anglo sassone dopo che Miles aveva abolito lo
sport nazionale della caccia alla volpe o la rivolta degli stilisti di
moda, i quali furono costretti a lavorare con odiosi capi sintetici
visto che le pellicce di animali erano state vietate… Poi, quei
tassidermisti e fu un vero e proprio bagno di sangue, infatti, come
punizione per la loro rivoluzione subirono un alquanto appropriata e
banalmente ironica punizione, furono imbalsamati e esposti nei musei.
Altra gente si ribellò qui e li, ma vennero tutti uccisi e/o
trasformati in schiavi robotici privi di volontà.
Per farla breve, Miles Prower I aveva ottenuto successo dove tutti gli
altri conquistatori o presunti tali (da Alessandro Magno fino ad
Eggman) avevano miseramente fallito: aveva creato un utopia di perfetto
ordine e controllo, si può quasi dire che abbia sconfitto il
Chaos che governava l’esistenza stessa dando finalmente un senso
alle cose, la vita era più semplice in un certo senso,
l’unica cosa di cui un terrestre medio doveva preoccuparsi era
lavorare dalla mattina alla sera e venerare un ragazzino di 12 anni che
poteva liberamente decidere se lasciarti vivere o meno… Si, la
vita era più semplice, priva di libertà di pensiero, ma,
in qualche modo assai contorto… Migliore.
In un ampia tavolata, in un altrettanto grande sala all’interno
della Space Colony Ark, prontamente ribattezzata FoxStar, il volpino a
due code si stava gustando un delizioso pasto a base di coniglio in
agrodolce in compagnia della sua cameriera / concubina personale che,
per una volutamente sadica e feroce ironia, era un coniglio. Cream the
Rabbit era stata costretta, assieme al resto della gang di Sonic, a
diventare una schiava nelle mani del Kitsune, infatti, era stata
proprio lei a servire al suo padrone con quell’arrosto di
roditore che lui si stava ingordamente spolpando e, ovviamente, lei
sarebbe dovuta rimanere a guardare finchè la colazione non fosse
finita. Gli occhi di Cream erano languidi e sul punto di piangere, la
sua espressione facciale era tutto un programma, finalmente Miles smise
per un attimo di mangiare e le rivolse la parola:
“Per caso ne vuoi un po’ Cream?”
E Cream passò i successivi 30 minuti della sua vita a vomitare l’anima in un bagno nelle vicinanze.
“E quando hai finito non scordarti di pulire… Tortura una volta. HA HA HA HA HA HA HA!!!”
La giornata dell’imperatore era cominciata.
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Capitolo 2 *** Chapter 2 ***
Ambition
2.
… There’s Ambition
Tortura.
“Arrenditi Knuckles, non hai speranza di vittoria.”
“Non avrai mai il Master Emerald, Tails!”
“Quante volte devo dirtelo? IO SONO MILES PROWER I!!!”
“Quello che è!”
L’echidna rosso si lanciò. Il Kitsune lo evitò.
Era gia finita.
Tortura… Troppo facile.
“Ottimo lavoro, Maestro.” Disse Mechatron.
“Tsk. Questo allenamento virtuale ha gia raggiunto il suo limite. Mi servono VERI avversari.”
“Con tutto il dovuto rispetto, Master Prower, non vedo il bisogno
di tutti questi allenamenti, non c’è nessuno che possa
competere con lei… Nessuno oserebbe comunque.”
“Per mantenere il Controllo bisogna essere costantemente pronti
ad affrontare il Chaos, Mechatron, è questa la chiave di una
solida istituzione.”
“Capisco… Farò costruire dei nuovi robot adatti alle sue esigenze.”
“Molto bene.”
Miles uscì dalla stanza per la realtà virtuale e si fece
una doccia, si asciugò ed indossò il suo mantello nero e
i suoi guanti elettrificati, la cura del proprio look è
fondamentale per ogni villain che si rispetti.
“I suoi capi di stato maggiore la stanno attendendo nella sala grande, o supremo.”
“Sarò li tra poco.”
“Non possiamo andare avanti così. La morte è preferibile a tutto ciò.”
“Ma cosa possiamo fare? Non abbiamo una sola possibilità
contro di lui è… Troppo forte e non ha punti
deboli!”
“Tutti hanno le loro debolezze, anche lui. Tu dovresti saperlo bene…”
“…..”
“…Vedo che hai capito di cosa sto parlando.”
“Vorresti forse dire che…”
“Esattamente.”
“Tu… Ne sei sicuro? Credi che sia possibile?”
“La vera domanda è: siamo abbastanza disperati per farlo?”
“… Guardami. La mia esistenza è un susseguirsi di
sofferenza e umiliazione, il mio corpo è per metà
robotico e quel che è peggio… Ne sono perfettamente
cosciente. Questo risponde alla tua domanda?”
“Bene, allora. Facciamolo.”
Nella sala grande della FoxStar, i quattro governatori del Prower
Empire attendevano con pazienza l’arrivo del loro leader seduti
ad un tavolo rotondo stile War Room. La Tavola era imbandita con ogni
sorta di vettovaglie anche se, metà di loro, non aveva bisogno
di mangiare. Come detto in precedenza, l’impero era stato diviso
in quattro zone per facilitarne la gestione:
Underland Zone, la regione più piccola, comprendente
l’Australia e le isole vicine, con capitale Sidney, in seguito
ribattezzata Kitney;
Metal Heart Zone, ossia il continente africano, capitale Il Cairo, chiamato ora Mechalopolis;
New Wave Zone, le due americhe, capitale Central City, rinominata Prower City;
E Olde Zone, la regione più grande, composta dall’Europa e
l’Asia insieme, con capitale Prowercan, ossia l’ex
Città del Vaticano.
Tutti i gestori di queste fette di terra avevano un limitato controllo
sulle loro regioni e prima di prendere importanti decisioni politiche /
sociali / economiche, dovevano consultarsi con l’imperatore. E
questo era esattamente il motivo di questo meeting, una crisi stava
attraversando il cuore della New Wave Zone. La città di
Westopolis, uno dei centri urbani più grandi di tutto il pianeta
(la sua estensione era quattro volte quella di New York City e occupava
lo spazio di 3 stati degli ex U.S.A.) stava avendo un forte problema di
criminalità, le forze dell’ordine locali erano state
sopraffatte e l’esercito era riuscito a malapena a isolare la
megalopoli dal resto del paese… Ma non sarebbe durato a lungo.
Miles Prower I, entrò nella sala e si accomodò sulla sua
sedia / trono da pranzo. Com’era costume fare, il Kitsune
salutò i suoi ospiti secondo la nuova etichetta stabilita dalla
legge “GatesGate”, secondo cui le popolari terminologie di
Internet sarebbero state dichiarate un linguaggio a se stante.
“How are you, gentlemen? All your base are belong to us!” Disse Miles.
“What you say?” Risposero i suoi ospiti.
“Un caloroso benvenuto a tutti voi.”
“Yo! Che si dice capo?” Disse, nel suo tono tipicamente colorito, Fang the Sniper, dittatore di Underland Zone.
“iniziare sessione saluti: ossequi vivissimi, o supremo.” Disse la voce monotona di E-123 Omega, dittatore della Metal Heart Zone.
“Imperatore Prower, come sempre sono onorato della sua
presenza.” La voce adulante di Ivo Julian Robotnik alias Eggman,
dittatore della New Wave Zone.
“Master Prower…” Il dittatore di Olde Zone, ovvero la più grande creazione di Miles Prower.
“Aaaah, il mio sottoposto preferito, Shadow!”
“Lei mi onora, supremo.”
“Lo so, lo so. E so anche qual è il problema… Non
preoccuparti Eggman, il tuo piccolo grattacapo sta per SCOMPARIRE dalla
faccia della Terra.”
Tutti gli ospiti non artificiali presenti nella sala (vale a dire Fang
e Robotnik) deglutirono… Sapevano perfettamente cosa il loro
leader intendeva dire con questa affermazione.
“La riunione è finita, ci aggiorniamo.”
Il bello dei meeting dell’imperatore era il fatto che non
duravano molto, non ne avevano motivo, la soluzione per ogni problema
era sempre la stessa… Qualcosa doveva sparire. I governatori
tornarono tutti alle corrispettive navi spaziali per rientrare nei loro
territori, tranne Shadow, o per essere precisi la copia esatta
dell’Essere Definitivo, il quale utilizzò il Chaos Control
con uno smeraldo fasullo per tornare nella sua zona. Il Kitsune
terminò il pranzo e si diresse verso la sua War Room. Era giunto
il momento di incontrare “Lei”.
“Ne è sicuro, Maestro?” Mechatron è sempre
stato un robot fedele, il suo aspetto esteriore era stato ispirato a
quello del famoso androide di Star Wars, R2-D2, ma con un pizzico di
Roboto (il robot del Pianeta Proibito) e la sua A.I. è stata
progettata in modo che non provasse emozioni come la paura o il
dubbio… Ma quando si trattava di “Lei”, lo stesso
Mechatron si ritrovava a non avere certezze, poiché ella
rappresentava un potere al di là della comprensione umana. Tale
potere era stato al centro dell’attenzione di Miles e della sua
ricerca di potere, della sua sfrenata ambizione, se vogliamo. Nel corso
della storia, gli umani hanno sempre cercato di metterci le mani nella
vana speranza di controllarlo ed hanno sempre fallito.
Miles, tuttavia, non era umano.
“Io sono sempre sicuro, Mechatron.”
L’oscuro supremo del Prower Empire entrò nella stanza.
“Splendido, come sempre.”
Su di un altare perfettamente ricostruito, al centro esatto della
camera, il Master Emerald stava brillando in maniera insolita, come se
fosse stato in qualche modo scosso dalla presenza del volpino. Attorno
allo smeraldo, disposti a cerchio, i 7 Chaos Emerald erano altrettanto
luminosi seguendo la reazione del Master Emerald.
Prower sorrise, si avvicinò al immenso gioiello, poso la mano su di esso e la invocò:
“Vieni fuori, Tikal.”
Lo spirito di una giovane echidna arancione di non più di 14
anni, si materializzò vicino allo smeraldo. Tikal, la
sacerdotessa e custode originale del potere del Chaos, parlò.
“Cosa vuoi ancora da me?”
“Prima di tutto, non si dice “ancora” ma
“tortura”, è una nuova legge. E poi, ti sembra
questo il modo di rivolgerti al guardiano del Master Emerald?”
“Tu non sei il guardiano, Knuckles lo è!”
“Non più ormai… La lobotomia ha questo effetto sulle persone.”
“Sei solo un folle. Un folle che ambisce ad ottenere un potere
troppo grande e che finirà col distruggere qualsiasi cosa!”
“Certo…”
“In tanti hanno tentato, con l’unico risultato di aver creato distruzione e sofferenza!”
“Come il tuo popolo, Tikal?”
“……”
“Le echidna non erano esattamente la “Razza
Illuminata” e anche gli umani non erano da meno… Ma tu
dovresti saperlo meglio di chiunque altro che io sono diverso da
loro.”
“Si. Sei più malato e deviato.”
“SONO PIU’ AMBIZIOSO! SONO PIU’ MOTIVATO! MALEDIZIONE, TIKAL, IO SONO MIGLIORE!!!”
“Stai cercando di convincere me o te stesso?”
“Io ho portato Ordine in un mondo in cui regnava il Chaos, nessuno c’era mai riuscito.”
“La tua è un illusione, Miles! L’esistenza stessa
non può prescindere le incontrollabili forze che ne causano
l’andamento, ogni singolo evento, dal Big Bang alla morte di una
zanzara, può creare infinite possibilità e conseguenze di
cui non è possibile prevederne l’esito sicuro o ottenerne
il controllo! In altre parole, nulla è per sempre controllabile,
neanche il tuo impero!”
“Ooooh, ma io lo so, mia cara, lo so. Per questo mi serve il
potere del Master Emerald, per rompere questo schema di
casualità in cui siamo costretti a vivere… Per fare si
che le cose siano di nuovo semplici.”
“Nessun essere nell’universo può sperare di controllare il Chaos, neanche un…”
“…UN DIO, TIKAL!?”
“…. Tu…”
“Ora capisci, sacerdotessa? Capisci a cosa ambisco?”
“N-non puoi essere serio!”
“Osserva.”
I 7 Chaos Emerald iniziarono a brillare come matti mentre Miles ne
assorbiva avidamente il potere. Il suo pelo si eresse e divenne di un
colore misto tra il giallo dorato e il nero, la sua aura assunse i
diversi colori dell’arcobaleno e i suoi occhi, da un profondo blu
zaffiro divennero rossi come rubini.
“Lo percepisci, Tikal? Non mi sono limitato ad assorbire solo
l’energia negativa degli emerald ma anche quella positiva, ammira
la mia Iper Forma!”
“Non è possibile… La tua unione con
l’elemento del Chaos è più forte di quella di
chiunque altro abbia mai visto! Sei vicino al..”
“Al controllo assoluto? Ad essere un Dio? Puoi dirlo se vuoi.”
“Se sei gia così potente, a cosa ti serve il Master Emerald? Nessuno potrà mai batterti!”
“Semplice… Non mi basta avere il controllo parziale di
questo potere, io voglio dominarlo! VOGLIO POTER DECIDERE DEL FATO
DELL’UNIVERSO STESSO!”
“Ma… Ma questa è follia pura! Ci distruggerai tutti! Non te lo permetterò mai!”
“Prima o poi dovrai cooperare Tikal. Senza un guardiano il Master
Emerald è destinato a morire, rilasciando la sua immensa energia
caotica, creando ancora più distruzione e sofferenza di quanto
potrei mai crearne io… E tu lo sai.”
“…..”
“Non hai altra scelta. Quando i tempi saranno maturi, lo smeraldo
dovrà per forza condividere il suo potere con i Chaos Emerald e
quando questo succederà… I Super Emerald rinasceranno e
io sarò inarrestabile!”
“E dopo avere ottenuto tutto questo… Che cosa farai?”
“Be… Conquisterò l’universo, no? HA HA HA HA HA HA!!!”
La sacerdotessa si ritrovò con le spalle al muro, mai nella sua
immortale esistenza aveva incontrato qualcuno di così
profondamente malvagio e motivato al tempo stesso… La sua
volontà era irremovibile e spiazzante, le sue convinzioni
solide, non aveva dubbi o rimorsi nella sua anima…. Eccetto, per
una cosa. Una cosa che aveva seppellito nel profondo
dell’inconscio ma che l’avrebbe tormentato per sempre,
era…
Amore? Per qualcuno? Lui… Amava qualcuno, ma chi? Tormento,
sofferenza, senso di perdita, rabbia e frustrazione… Si, lo
percepisco chiaramente ora. Cosmo. Il suo nome era Cosmo e lui…
L’HA UCCISA! Questa è la mia unica speranza di
batterlo… Devo farlo, per quanto mi disgusti, devo farlo. Non ho
altra scelta!
“Che cosa ne penserebbe lei?” Disse l’echidna.
“Cosa?”
“Lei! Che cosa ne penserebbe di te se vedesse cosa sei diventato.”
“Diventato? Io sono sempre stato me stesso!”
“Non sempre, Miles… Cosmo, è così che si chiamava, vero?”
In un attimo lo sguardo di Miles Prower cambiò da spavaldo e
motivato a qualcosa di completamente diverso… E la sua Iper
Forma svanì in un attimo.
Avevo ragione… Il suo atteggiamento è mutato e ha anche
perso la concentrazione. Ora lo vedo chiaramente… Vedo il
bambino vulnerabile e impaurito che c’è dentro di lui, per
quanto possa sforzarsi non se ne libererà mai. Devo insistere,
devo farlo crollare!
“Gia… Cosmo, l’ultima della sua specie, i Seedrian
se non sbaglio. Mi chiedo cosa ne è stato di lei?”
“Stai zitta.”
“Oh, vedo. Ha usato i suoi poteri per paralizzare Dark Oak, capo
dei Metarex, quando si trasformò e minacciò di
distruggere la galassia e poi… Tu l’hai uccisa!”
“NON DIRLO!”
“Ma è vero, Miles. L’hai uccisa con il tuo Super
Sonic Cannon, alimentato tra l’altro dal Master Emerald, che
deliziosa ironia.”
“Non avevo altra scelta, non volevo farlo, mi ha detto lei di farlo, MI HA PREGATO DI FARLO!”
“In fondo era quello che volevi, la sua morte. Era l’unica
cosa che tu avessi mai amato e l’hai distrutta perché ti
faceva sentire debole, non è vero Miles? O dovrei dire…
Tails?”
“Non chiamarmi in quel modo! Tails era un debole! Tails non è mai esistito!”
“Lo sto guardando in questo momento… Così solo e
spaventato. Così desideroso di amore. E tu vorresti dominare
l’universo? HA! Sei semplicemente patetico!”
“…… Si. Tails era davvero patetico ma una volta che
avrò ottenuto il vero potere sarò finalmente in grado di
distruggerlo una volta e per sempre.”
“Eh?”
“Credevi davvero di potermi piegare? Di potermi far disperare e
pentire delle mie azioni? HA! Chi è patetico ora?”
“…Vedo.”
C’ero vicina. C’ero quasi riuscita. Maledizione… Ma
è comunque un inizio, con un po’ di fortuna, la sua
coscienza farà il resto.
“Non ti azzardare MAI PIU’ a leggere nel mio inconscio!
Questa conversazione è terminata! Ora se non ti spiace,
c’è una piccola faccenda di cui mi devo occupare.”
“Mmmh?”
“Puoi osservare se lo desideri.”
L’imperatore Miles Prower I, si avvio al quadro comandi, premette
un paio di pulsanti e osservò la Terra dall’immensa
finestra che stava in quella stanza. Di colpo, si udì una forte
vibrazione e per un attimo la FoxStar tremò. Il Master Emerald
brillò nuovamente, stavolta perché parte della sua
immensa energia stava alimentando dei complessi meccanismi. Tikal,
guardò con orrore in direzione del Kitsune… Sapeva
perfettamente che cosa sarebbe successo.
“Dimmi, Tikal, se dovessi scegliere una locazione per andare in vacanza, quale sceglieresti?”
“Io… Non saprei.”
“Be… Io so dove NON vorrei essere adesso.”
E l’Eclipse Cannon, la stessa micidiale arma che distrusse
metà della Luna e la Black Comet, sparò un colpo in
direzione sulla Terra.
E Westopolis non esisteva più. Milioni di vite, cancellate in pochi secondi. Ordine ristabilito.
Le fiamme erano ancora visibili dalla stazione spaziale e nei
successivi 5 minuti l’unica cosa che si sarebbe sentita a bordo
erano le risate isteriche di un diabolico genocida… E i
singhiozzi di una giovane donna.
Un'altra giornata proficua.
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Capitolo 3 *** Chapter 3 ***
Innocence
3.
… There’s Innocence
Questo luogo… Si. Lo riconosco.
“Tails. Grazie.”
“Cosmo…”
Il luogo dove la vidi per l’ultima volta. Il luogo dell’addio. Il vuoto.
“Per i tutti i guai che ti ho causato, mi dispiace.”
“Cosa stai dicendo? Sono stato sempre felice accanto a te.”
Felice… Felicità… No.
“Addio Tails. Ti amerò per sempre.”
NO! Quello non sono io! Io non sono Tails!
“Chi ha parlato?”
Io non sono te…
“Chi sei?”
Debole.
“Cosa?”
Sei solo un debole! IO TI RIPUDIO!!!
“Tu… Sei me?”
TI DISTRUGGERO’ TAILS!!
“AAAAAAARRRRRRGH!!! Anf… Anf… Che tu sia maledetta, Tikal!”
“Master Prower? Che succede?”
“NULLA! SPARISCI DALLA MIA VISTA!”
“Obbedisco.”
La giornata dell’imperatore non era cominciata nel migliore dei
modi. Lui tortura non lo sapeva ma, di li a poco, lo Chaos che si era
prefissato di annichilire gli avrebbe riservato una inaspettata
sorpresa. Miles si recò in salone per fare colazione, solo latte
e pancake stavolta.
Io non… Posso andare avanti così. Non posso e non voglio.
Non lo sopporto più. Tutti i giorni si diverte a tormentarmi, a
umiliarmi, a farmi sentire miserabile… Perché mi fa
questo? Io non gli ho mai fatto niente di male, eravamo amici, amici
intimi… NO! ERA TUTTA UNA BUGIA! Non mi ha mai veramente voluto
bene, mi ha preso in giro, ci ha preso in giro, è solo un
mostro! Ogni giorno della mia vita… Vorrei non essere mai nata.
I-io n-non… C’è l-la f-fac-cio p-più…
Devo farla finita! Adesso, subito!
“Cream? Cos’hai stamattina? Mi sembri… Distante.”
Cream the Rabbit fu molto sorpresa dell’improvviso interesse del suo padrone nei confronti della sua persona.
“N-niente, niente… Sono solo un po’ stanca.”
“Capisco, prenditi una giornata libera allora.”
“Maestro?”
“Dai sparisci, vai a fare shopping sulla Terra o qualcosa del
genere… Oh! E portati Amy con te, darò un giorno libero
anche a lei.”
“G-grazie, Master Prower, io non so davvero cosa dire.”
“Certo, certo… Ora sparisci prima che cambi idea.”
Miles Prower I non poteva immaginarlo ma con questo gesto di
insospettabile gentilezza aveva appena salvato una vita. Le vie del
Chaos sono misteriose… Anche per chi ne ambisce il controllo.
“Urgh. Mi sto rammollendo. Dannazione a Tikal e a questi incubi.
Non devo essere debole, non posso permettere a “Lui” di
avere il sopravvento… Ci sono! Per rifarmi farò una
S.I.N. (Sessione di Interrogatorio Non ufficiale) a qualcuno! Questo
è Karma!”
“Non posso crederci! Ha davvero funzionato!”
“Il controllo del Chaos è molto migliorato rispetto al
passato, inoltre stavolta avevamo tutti gli elementi necessari.”
“Credi che dovremmo…”
“Si. E’ giunto il momento di riunirli.”
“Eh eh eh eh eh… Avrò la mia vendetta! Lo faremo
soffrire come non ha mai sofferto in vita sua! La pagherà per
tutte!”
“Io devo andare ora, non posso farmi scoprire. Voi altri attenetevi al piano e mantenetemi informato.”
“Roger!”
“….. Chi diavolo è Roger?”
“Lascia perdere.”
“UUUUAAAAAAARRRRGH!!!!!”
“HA HA HA HA HA HA HA! URLA! HA HA HA HA HA!!”
“Maestro?”
“HA HA HA… Eh?”
“Il Blue Typhoon è rientrato alla base, signore.”
“Il Blue… Perfetto. Fai pulire questa stanza da tutto il
sangue e porta il prigioniero in infermeria, lo voglio come nuovo per
la prossima S.I.N.”
“Si, o Supremo.”
“E così… Sono tornati. Eh eh eh eh, splendido! Andiamo ad accoglierli.”
Il Blue Typhoon, la prima astronave che il Kitsune abbia mai costruito, era un ricordo prezioso.
Un ricordo di quei giorni, di Metarex e di lei… Ancora oggi,
Miles si chiedeva perché non l’avesse fatta distruggere,
ogni volta che la rivedeva, qualcosa gli scattava dentro e sentiva il
bisogno di urlare ma era sempre riuscito a reprimere la cosa, a non
dargli importanza e anche stavolta sarebbe stato così.
Lo sarebbe stato?
Nell’hangar della FoxStar, il portellone anteriore del Typhoon si
spalancò rivelando all’imperatore i due occupanti della
nave, Sonic the Hedgehog e Knuckles the Echidna.
“Aaaaah, Sonic, Knuckles, che piacere rivedervi.
Com’è stato il vostro viaggio d’avanscoperta,
trovato niente d’interessante?”
Di tutti gli “amici” che il volpino aveva, il riccio e
l’echidna erano i due su qui si era accanito di più.
Tutta la parte destra del corpo di Sonic era metallica (la gamba, il
braccio, l’occhio e persino le spine), lui faceva un enorme
fatica a respirare e il dolore che provava nel farlo era straziante e
continuo, la cosa peggiore era che non poteva suicidarsi visto che un
microchip installato nella sua corteccia cerebrale glie l’avrebbe
impedito. Il solo ed unico scopo della sua esistenza era di servire il
suo Maestro, proprio come aveva giurato di fare due anni e mezzo prima.
Il destino di Knuckles fu diverso: subì una complessa operazione
al cervello e divenne uno schiavo privo di volontà propria o
consapevolezza. Dal punto di vista di Sonic, era stato lui quello
fortunato. Il riccio blu aveva un controllo parziale sull’echidna
cerebro leso e riusciva a dargli degli ordini attraverso dei semplici
comandi.
“Knuckles, saluta!”
Knuckles sbavò sul pavimento.
“Bravo ragazzo. Buongiorno Tail- errr Master Prower. In
verità, abbiamo trovato qualcosa che la interesserà
sicuramente.”
“Che cosa?”
Il riccio blu assunse un espressione seria e, nonostante facesse molto male, prese un lungo respiro.
“Credo sia meglio che venga a vedere di persona.”
“Mmmh?”
Dentro l’astronave.
“Eravamo di pattuglia vicino alla zona in cui… Si, be lo
sa. E l’abbiamo trovata li. Perfettamente ibernata... Non
potevamo crederci.”
Prower la vide e l’urlo che gli lacerava l’anima non si sarebbe più potuto trattenere.
“Co… Co…”
Come detto, le vie del Chaos sono misteriose e infinite, non è
mai veramente possibile prevederne l’andamento. Ogni tanto, in
mezzo all’imperturbabile flusso della vita, si registrano
degli avvenimenti così improbabili e magnifici che la scienza
non è mai stata realmente in grado di spiegare. Tali eventi sono
stati definiti in svariati modi, coincidenze, casualità, ecc.
Ma, agli occhi di chi aveva la fortuna di assistervi, che fosse stato
un credente o meno, questi fenomeni potevano essere chiamati in un solo
modo: Miracoli!
E finalmente, il volpino urlò il nome del suo miracolo.
“COOOOOOOOOOOOSSSSMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!”
Cosmo era li, rinchiusa in una capsula criogenica, serena, tranquilla,
angelica… Perfetta. Il suo aspetto era lo stesso
dell’ultima volta che l’aveva vista, i capelli lunghi e
sinuosi, le rose ai lati della sua testa sbocciate, il suo viso…
Il più puro e innocente che si sia mai visto in tutto il creato,
almeno secondo il punto di vista del Kitsune.
Non c’era stato giorno o notte in cui Miles non avesse desiderato
di rivederla, di riabbracciarla, aveva sempre cercato di reprimere
questa emozione con la scusa che lo rendeva debole ma la verità
era che il suo cuore, a dispetto di ciò che credeva sin dalla
più tenera età, era in grado di amare… Oltre che
di odiare.
Per la prima volta dalla morte di Cosmo, Miles si dimenticò di
essere l’oscuro dittatore genocida di un impero incrollabile, si
dimenticò dei suoi propositi di dominazione del Chaos attraverso
lo smisurato potere del Master Emerald, infatti, per la prima volta da
allora, Miles Prower I lasciò il posto a Tails.
Lacrime di gioia sgorgarono dagli occhi azzurri del Kitsune dodicenne. Le innocenti lacrime di un bambino.
“Possiamo… Svegliarla?”
“Si, Maestro.”
“Grazie…”
Da qualche parte, una giovane echidna arancione tremò di puro orrore.
O no. NO! FERMI NON FATELO! CI DISTRUGGERETE TUTTI!
Chaos ha le sue vie.
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Capitolo 4 *** Chapter 4 ***
Lies
4.
… There are Lies
Dove sono? Cos’è questo posto? Io.. Sento freddo.
Perché? Cos’è successo a tutti gli altri?
Aspetta… Si, ora ricordo.
“COOOOOOOOOOOSSSSSSMOOOOOOOOOOOO!!!!”
Ricordo.
“Addio Tails, ti amerò per sempre.”
Io.. Sono morta. Per loro, per lui, per tutti. Ma perché questo
luogo è così buio? Che sia l’aldilà? Se
questo è il paradiso allora dov’è la mia famiglia?
Dove sono tutti i miei simili? La mia gente… Può darsi,
può darsi che io non meritassi il paradiso? Che il mio
sacrificio sia stato solo un suicidio… O che non sia bastato a
redimermi dai miei peccati? NO! Io non.. Non voglio stare qui. Non
voglio essere sola nell’oscurità. Ho paura… MI
SENTITE!? QUALCUNO PUO’ SENTIRMI!? PER FAVORE, AIUTATEMI!
“…eheheheheheheheheheheheheheheheheheheh…..”
Cos’è stato?
“…eheheheheheheheheheheheheheh….”
Chi sei? Puoi aiutarmi? RISPONDIMI!
“Povera, povera piccina. A quanto pare sei nuovamente sola.”
Tu sei… DARK OAK!? No, non è possibile, tu sei stato distrutto!
“Fino a che tu esisterai… Io ci sarò sempre. Non potrai mai liberarti di me.
NOOOOOO, VAI VIA! LASCIAMI IN PACE!
“HA HA HA HA HA HA HA! Non puoi sfuggirmi. Ovunque andrai io ci sarò. QUESTA E’ LA TUA CONDANNA!!!”
Devo fuggire. Devo scappare il più lontano possibile. Non devo lasciare che mi prenda. Io non…
“Cosmo…”
Aspetta… Questa voce, si! La riconosco!
“Cosmo… Raggiungimi.”
Non credevo che avrei sentito la sua voce ancora. E’ venuto a cercarmi… A prendermi.
“Vedi la Luce, Cosmo? Entra nella Luce!”
La vedo. LA VEDO. STO ARRIVANDO, ASPETTAMI!
“Cosmo…”
TAAAAAIIIILLS!!!
“Cosmo… Sei sveglia.”
“Tails?”
“Si… Si. Sono io. Tails.”
Per lei, lo sarebbe stato.
I due si abbracciarono teneramente e fu come se il tempo cessasse di
esistere. Lacrime di gioia mista a sofferenza sgorgarono dai loro occhi
durante tutto il tempo.
“Tails…”
“Ssssh, non dire nulla. Tu non hai idea… Non hai idea di
quanto ho sognato questo momento. Mi sei mancata, mi sei mancata
tanto.”
“Mi dispiace… Mi dispiace.”
“Non parlare.” La baciò sulla fronte e la
guardò negli occhi, quei suoi bellissimi occhi. Questo sarebbe
stato il loro momento migliore… Prima di ciò che sarebbe
accaduto in seguito.
Dopo il ritrovamento del corpo, Tails aveva impiegato tutte le risorse
scientifiche del Prower Empire nella speranza di risvegliarla dal suo
letargo siderale e nel giro di una settimana, ci riuscì. Per
qualche ragione, la specie di Cosmo era in grado di sopravvivere nello
spazio, infatti, durante lo stadio di ibernazione, tutte le sue
funzioni vitali avevano continuato ad operare anche se a un ritmo molto
lento, in altre parole, Cosmo era in coma, non era ne viva ne morta,
era… Sospesa. Tutto quello che Tails doveva fare era mettere il
corpo dentro un tubo di stasi con del liquido amniotico (in perfetto
stile Sci-Fi) e aspettare… Quando la temperatura corporea
raggiunse il livello desiderato e venne il momento di destarla, il
Kitsune fu colto da un improvvisa paura.
“Che cosa ne penserebbe lei?”
“Cosa?”
“Lei! Che cosa ne penserebbe se sapesse che cosa sei diventato?”
Le parole di Tikal echeggiavano nella mente del ragazzo, torturandolo.
In quel momento, Tails realizzò qualcosa… Se Cosmo avesse
saputo quello che aveva fatto, ciò che era divenuto, lo avrebbe
senz’altro disprezzato, forse addirittura odiato! Se ne sarebbe
andata via, lontana da lui, per sempre… NO! Questo non poteva
permetterlo, non dopo tutto quello che aveva passato… Avrebbe
mentito, si. Avrebbe messo in piedi una gigantesca farsa per
assicurarsi il suo amore incondizionato, la sua purezza d’animo.
Ordinò a Sonic e Knuckles di sparire per un po’ di tempo,
lei non doveva vederli in quelle condizioni, fece chiudere svariate
sezioni della FoxStar (tra cui la War Room, dove c’erano il
Master Emerald, i Chaos Emerald e L’Eclipse Cannon), infine e
soprattutto, gli sarebbe servita una storia plausibile quando le
avrebbe dovuto raccontare gli avvenimenti recenti…
“Sei stato eletto presidente della Terra?”
“Gia! Attraverso libere elezioni ovviamente…”
“Sono così contenta! Finalmente la gente ha cominciato ad apprezzare il tuo genio!”
“Errr, si.”
“Ma come mai indossi quel mantello nero e quei guanti? Ti fanno sembrare un imperatore malvagio.”
“Eh? Cosa, questi?”
Merda! Me ne ero dimenticato!
“Sono… L’abbigliamento standard del
presidente!” Rispose con sicurezza il “Presidente”
Prower.
Phew! Miles ragazzo mio, sei davvero un genio!
“Quindiiiiii… Che fai per passare il tempo?” Chiese curiosa la giovane Seedrian.
“Distruggo errrrrrrr…. I record al flipper!”
I record al flipper!? Altro che genio, sei un idiota!
“Uhm, interessante, credo.”
“O be, la verità è che c’è davvero
tanto lavoro da fare, sai, mantenere stabile l’economia di un
pianeta non è una cosa facile.”
“Non ho familiarità con la distribuzione del potere
politico di questo mondo. Quanto potere ha un presidente?”
“ASSOLUTO! Ehm cioè… Ha in mano tutti i poteri, militari, economici, ecc.”
“Sembra davvero una grossa responsabilità.”
“Non ne hai idea.”
“Tails… Dove sono tutti gli altri? Non vedo l’ora di salutarli!”
“Gli altri? Oh! Gli Altri! La vecchia gang, ma certo!”
Maledizione. E adesso che cosa mi invento?
In quel momento, Amy Rose e Cream rientrarono alla base dopo il loro
giorno libero, stavano chiacchierando allegramente quando i loro
sguardi basiti si posarono sulle figure dell’imperatore… E
di Cosmo.
O cazzo… Aspetta! Ma è perfetto!
“CREAM! AMY!” Urlò una gioiosa Cosmo.
Per un attimo, le due ragazze interpellate non seppero cosa fare… Ne cosa dire. Poi il Kitsune parlò.
“Cream, Amy, permettete che vi presenti una nostra cara amica… Cosmo!”
“COSMO!” Le ragazze gridarono all’unisono e corsero ad abbracciare la loro amica creduta morta.
“Ma come è stato possibile?” Chiese Cream.
“Tails mi ha riportato in vita.” Disse Cosmo.
Le due la guardarono in modo strano, come se avesse avuto la scabbia o
qualcosa del genere. Ovviamente Cosmo non sapeva che tutti quelli che
avevano osato chiamarlo con quel nickname erano stati puniti con ore ed
ore di dolorose S.I.N.
“M-Master Prower…?” Spiccicò una Amy tremolante.
“Master Prower? Perché Amy ti ha chiamato così, Tails?” Domandò una Seedrian molto sorpresa.
“Errrrrrrrrrr… Amy, cara, non c’è bisogno di
essere così formali, anche se sono il presidente siamo sempre
amici no? Chiamami Tails, come hai sempre fatto!”
Amy: “P-presidente…?”
Cream: “T-Tails…?”
Assicurandosi di non essere visto da Cosmo, il “presidente”
Tails rifilò una singolare occhiata alle sue
“dipendenti”, il genere di occhiata che diceva: “Se
non mi reggete il gioco vi faccio uccidere, smembrare, imbalsamare ed
esporre in un museo.”
“Oh. OH! Ma certo, che sciocca sono stata e che… Che
siete, SEI diventato una persona così importante che a volte mi
dimentico della nostra…” E qui Amy dovette fare un immenso
sforzo “… Amicizia.”
“Ehm, gia. Proprio così, Master P… TAILS!”
Per un attimo, Cream ebbe paura che la sua testa sarebbe esplosa ma con
sua grande sorpresa… Non successe.
“Siete sicure di stare bene? Mi sembrate un po’ pallide.” Cosmo era molto attenta ai particolari.
“E che…. Che non ci aspettavamo di vederti, voglio dire,
è stato uno shock!” Lo è stato per davvero.
“Si.. Ehi, ragazze, perché non fate un po’ di
compagnia a Cosmo, sono sicuro che avrete tanto da dirvi. Ci sono
ALCUNE cose che VANNO raccontate.” Traduzione: raccontategli la
verità e avrò una personale S.I.N. con ognuna di
voi… Tortura una volta.
“CERTAMENTE!” E Amy tirò fuori quel suo famoso e
immotivato entusiasmo. “Vieni con noi, ti faremo vedere la base e
poi potremo parlare degli ultimi gossip!”
“Potremo farci una manicure o qualcosa del genere…” Aggiunse timidamente Cream.
“Ne sarei felice.” Disse infine Cosmo. “A dopo
Tails.” Diede un bacio sulla sua guancia facendolo arrossire. Era
difficile credere che il Kitsune innamorato era lo stesso tiranno
sadico che aveva sterminato milioni di persone solo una settimana
prima. Tortura, misteri del Chaos.
Le ragazze si allontanarono lasciando il volpino da solo con i suoi pensieri.
Prima o poi lo scoprirà.. Prima o poi mi chiederà di
Sonic e Knuckles e di visitare la Terra. Cosa posso fare, COSSA POSSO
FARE!? Ok, ok calmati Tails… TAILS? Eh eh eh, mi sto rivolgendo
a me stesso con quello stupido soprannome… DANNAZIONE! RIPRENDI
IL CONTROLLO MILES!
Forse non voglio riprendere il controllo… Forse voglio essere quello che lei vuole che io sia…
NO! Sarebbe un ipocrisia! Nulla potrà mai cancellare ciò che ho fatto e di cui non mi pento!
Le sto mentendo, anche questa è un ipocrisia…
Merda! Ho bisogno di distrarmi un attimo… Mi serve una S.I.N. con qualcuno..
Ma non ne ho voglia. Sento che è una cosa sbagliata.
COSA DIAVOLO MI STA SUCCEDENDO!!
Ho perso la mia sicurezza… Ho perso il Controllo e il Chaos sta
poco a poco prendendo il sopravvento. Tikal aveva ragione, nessun
essere può arrogarsi il diritto di dominare forze al di la di
qualunque comprensione.
Ma io non sono un essere normale… IO SONO MILES PROWER I, UN FUTURO DIO!
NO! Io sono Tails… E voglio poter amare ed essere amato.
AAAAAAARRRRRRRRRRRRRGH!!! LA MIA TESTA! FA MALE!!!
E Miles cadde a terra, privo di sensi.
“Eh eh eh eh, è sul punto di crollare. Non credevo che sarebbe stato così facile.
“Dovete fermare questa pazzia!”
“Uh? Chi va la!”
“In questo modo creerete un danno peggiore!”
“MOSTRATI!”
“Eccomi.”
“Tikal… E’ da tanto che non ci si vede. A cosa debbo l’onore della tua presenza.”
“Ti prego, ascoltami. So quello che state cercando di fare e devo pregarvi di abbandonare quest’idea!”
“ABBANDONARE TUTTO!? NEL MOMENTO DEL TRIONFO!? Credo tu ci stia
sottovalutando, Tikal. Abbiamo tutto sotto controllo.”
“Questo è quello che credete voi.”
“Questo è quello che sappiamo! E poi tu, tra tutti, ne
dovresti gioire! Più Tails perde il controllo di se stesso,
più il suo potere diminuisce, ben presto sarà abbastanza
debole e noi potremo sconfiggerlo, ci liberemo di un feroce dittatore e
l’equilibrio del Chaos sarà ristabilito!”
“TI SBAGLI!”
“Che vorresti dire?”
“L’unione di Tails con il Chaos è più forte
rispetto a qualunque essere sia mai vissuto… Anche
dell’Essere Definitivo! Attualmente la sua mente è
instabile, divisa se vogliamo, consumata dal dubbio e il suo controllo
sull’elemento sta scemando. Immagina cosa potrebbe succedere se
non sarà più in grado di comandarlo…”
“…. Perfect Chaos?”
“Qualcosa di simile ma peggiore, visto che non potrà essere fermato.”
“Ma… Ma com’è possibile che LUI abbia tutto
questo potere? Davvero sarebbe stato in grado di controllare il Chaos e
diventare un Dio se la sua mente non fosse instabile?”
“Non so rispondere alla tua domanda ma posso dirti questo…
Tails è in grado di raggiungere la sua Iper Forma solo con i
Chaos Emerald.”
“……”
“Ora capisci perché il vostro è un piano suicida?
Se la sua anima tormentata non troverà equilibrio… Saremo
tutti condannati. Devi porre fine a tutto ciò!”
“… Ho capito. Dannazione! Devo fermare Sonic prima che sia troppo tardi!”
“Grazie ancora per la bella giornata, a domani!” Una
ragazza pianta particolarmente allegra salutò le sue due
migliori amiche e si mise a cercare la stanza del suo amato.
“Mmmmh, mi domando dove si trovi? Questo posto è davvero immenso.”
“E non l’hai neanche visto tutto…”
“Chi ha parlato?”
“Sono io… Come ti va la “vita”, Cosmo?”
“S-S-SONIC!? O mio… Cos’è successo al tuo corpo!?”
“Eh! Questa è una buffa storia. Credo che sia giunto il
momento di avere una chiacchierata intima tra amici, ti va?”
“Errr, certo! Di cosa vogliamo parlare?”
“Ma di Tails, è ovvio!”
E il riccio blu, che più di ogni altra cosa desiderava vendetta, sorrise malignamente.
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Capitolo 5 *** Chapter 5 ***
Angst
5.
… There’s Angst
“Che significa che non riuscite a trovarla!?”
“L’abbiamo cercata dappertutto, è come se si fosse volatilizzata!” Disse una spaventata Amy.
“Non accetto scuse ne da te ne da nessun altro. VOGLIO RISULTATI!
Ricominciate da capo, ribaltate la stazione da cima a fondo se
necessario! MA TROVATELA O VI FARO’ GETTARE NELLO SPAZIO!”
“S-Si Maestro, Tails” Rispose una altrettanto atterrita Cream.
“Come. Mi. hai. Chiamato?”
“I-io, lei, v-voleva che, noi…”
“TU DEVI CHIAMARMI MASTER PROWER! MI HAI SENTITO!”
“S-s-si, M-Master P-P….” A questo punto, la giovane
coniglia non fu più in grado di reggere la pressione. Anni e
anni di soprusi l’avevano resa incredibilmente fragile e la
recente crisi d’identità del suo padrone non aveva certo
facilitato le cose. Cream cadde sulle ginocchia e iniziò a
piangere ancora e ancora e ancora…
Quasi sfidando l’ormai ovvia instabilità
dell’imperatore, Amy si abbassò a consolarla, erano amiche
dopotutto.
Alla vista di ciò, il primo impulso del Kitsune fu quello di
farle fustigare per insubordinazione seduta stante ma quell’altra
parte di se, quella risvegliatasi dopo tanti anni, provò
pietà e tristezza nei loro confronti. Aveva davvero ridotto due
povere ragazze, due amiche tra l’altro, in squallidi surrogati di
esseri viventi? Per non parlare di quello che aveva fatto al resto del
pianeta! Ne era stato veramente capace? Lo sconforto e la frustrazione
erano evidenti nel volto del volpino.
“Piangi… Piangi pure e quando hai finito ricomincia la ricerca.”
Con gli occhi arrossati, Cream guardò il suo padrone. Era un
tono di compassione quello che aveva percepito nella sua voce? Non lo
avrebbe mai saputo.
Miles Prower I, Tails o qualunque altra cosa fosse in quel momento, si incamminò, pensieroso, verso la sua stanza.
Dove può essere finita? Le sarà successo qualcosa? O no,
e se fosse precipitata nello spazio? Ma che dico? Non è
possibile che ciò avvenga, sii razionale Miles, sei un dannato
imperatore! La stabilità e il controllo di se stessi sono le
parole chiave! Stabilità e controllo… Chi voglio prendere
in giro, io non, non, NON SAPREI COSA FARE SE DOVESSI PERDERLA DI
NUOVO! Dove sei Cosmo? Dove sei? Aspetta un attimo. C’è un
posto in cui non ho controllato… O no. Qualunque altro posto ma
non quello!
Colto dalla tremenda realizzazione, Miles si mise a correre in direzione della sua War Room.
“Aspetta solo un attimo. Tu mi stai cercando di dire che dovremo
rinunciare ai nostri piani solo perché uno stupido spettro ti ha
detto che avrebbero, tipo, causato la distruzione dell’universo o
quello che è? Devi essere impazzito!”
“Devi ascoltarmi, Sonic. Se il Chaos dell’anima di Miles
avrà la meglio sulla sua capacità di autocontrollo si
scatenerà una catastrofe peggiore rispetto all’incidente
di Perfect Chaos! E tu sai cosa può significare, tu eri la
quando è successo.”
“E anche se fosse? A questo punto non ha più importanza.”
“Cosa vorresti dire?”
“Semplicemente che ho già provveduto a impiantare il “Seme” della Discordia.”
“COSA HAI FATTO!? IDIOTA! NON ERA ANCORA IL MOMENTO, DOVEVI ASPETTARE ALMENO UN MESE!”
“Dovevo agire al momento più opportuno ed è
esattamente ciò che ho fatto, il nostro beneamato imperatore
è fragile e dopo di questo sarà totalmente sfasciato.
Ooooh si. Posso già pregustare la sua sofferenza, sarà un
tale tormento, he he he he he he. Quasi quanto quello che ho passato
IO!”
“Idiota. Hai lasciato che le tue emozioni personali avessero il
sopravvento. Ti sei dimenticato della nostra missione? Ti sei
dimenticato dei nostri ideali!”
“No che non li ho dimenticati, infatti, ho intenzione di
procedere come avevamo originariamente pianificato, aspettare che si
indebolisca e poi… UCCIDERLO!”
“Mmpfh. Vedi che sei ostinato.”
“Mi conosci.”
“D’accordo, allora. Non cercherò di fermarti, fai
molta attenzione però. Chaos è imprevedibile.”
“E presto… Molto presto… Chaos si prenderà
la vita del mio “fratellino”. HA HA HA HA HA HA HA HA HA
HA!!”
La vista della Terra era davvero uno spettacolo da togliere il fiato.
In passato, la giovane Seedrian non aveva mai avuto l’occasione
di ammirarla in tutto il suo splendore e la sua bellezza…
Eppure, in tale magnificenza c’era qualcosa di profondamente
sbagliato, qualcosa di deviato di… Malvagio. All’inizio
era solo una debole sensazione ma con il passare dei minuti, tale
sensazione divenne un agghiacciante certezza: le urla. Milioni e
milioni di urla di terrore, dolore e disperazione attraversarono
l’anima inquieta della ragazza assieme ad un atroce dubbio che la
stava pian piano consumando.
Era vero?
“No. No. Nonononononononononononono! Quello che dici non può essere vero!”
“Cosmo… Guardami. Guarda attentamente il mio corpo. Non
osare distogliere lo sguardo! Questo è stato il suo personale
divertimento negli ultimi due anni e mezzo!”
“NO! Non lui! Non Tails! Non Il mio Tails!”
“Tails non è mai esistito! E’ stata solo una farsa, una copertura come direbbe lui.”
“Lui mi amava, ha salvato la galassia, lui…”
“… Non ti ha mai amato, solo un’altra bugia, ti ha ucciso, ricordi?”
“Glie l’ho chiesto io!”
“Ha provato piacere nel farlo. In realtà lui ti voleva morta!”
“Ma mi ha riportata in vita, mi ha salvato!”
“Tsk. Un altro personale giocattolo da aggiungere alla sua
collezione. Proprio come Amy, Cream, Knuckles e me. Per non parlare di
tutta l’umanità! Tutti schiavi assoggettati al suo volere
e se ancora non mi credi, be… Perché non vai nella stanza
dell’ala ovest e dai un occhiatina al suo contenuto?”
“Io.. Io non..Ti..”
“Non mi credi? Povera piccola ingenua, lo sai, la mia stessa
esistenza è un tormento continuo ma ora come ora… Non ti
invidio affatto. HA HA HA HA HA HA HA!!!”
“S-Stai lontano da meeeeeeeeeee!!”
“Esatto, brava, fuggi piccola Cosmo, fuggi dalla verità! Ooooh si, che goduria! WHAHAHAHAHAHAHA!!!!”
E adesso era li, la stanza nell’ala ovest, la War Room. Dietro di
lei, il Master Emerald e i 7 Chaos Emerald brillavano come pazzi come
in allerta per l’arrivo di qualcosa di molto pericoloso.
All’improvviso le porte della sala di aprirono e una figura in
guanti e mantello fece il suo ingresso.
“Cosmo!” Chiamò.
Lei si voltò lentamente nella sua direzione.
Il suo primo impulso fu quello di correre tra le sue braccia e, in
lacrime, farsi dire da lui che quelle di Sonic erano tutte bugie, che
non aveva mai conquistato la Terra, torturato i suoi amici in modi
indicibili, ma soprattutto che non aveva MAI ucciso spietatamente tutta
quella gente e/o trasformata in schiavi robot e che non stava cercando
di diventare un Dio.
Questo fu il primo istinto di Cosmo ma lo represse e decise che Tails gli doveva dare alcune risposte.
“Cosmo… Tu non, non dovresti stare qui, è troppo pericoloso e potresti…”
“Come mai il Master Emerald si trova qui Tails? Credevo che Knuckles lo custodisse ad Angel Island.”
“Uuuuh, be ecco, Knuckles ha deciso di ritirarsi
dall’attività e lo ha lasciato a me in custodia. Inoltre
il suo potere rappresenta una fonte d’energia pressoché
illimitata per questa stazione!” Un ottima risposta.
“Capisco. E dimmi, come stanno Knuckles e Sonic? Mi piacerebbe poterli rivedere, mi sono mancati tanto.”
“Oh! Loro, loro sono in missione sulla Terra, sai com’è… Eggman ci prova sempre.”
“Eggman? Sta ancora cercando di conquistare il pianeta?”
“Gia, lo crederesti possibile? Deve essere almeno la trentunesima
volta solo quest’anno.” Le sue risposte si fecero sempre
più convincenti.
“Sai, mi piacerebbe davvero tanto poter visitare la Terra diciamo… Domani?”
“D-D-D-DOMANI!?”
“E’ forse un problema?”
“Si. Cioè no. Cioè… Il fatto è che
domani ho la giornata piena ma ti prometto che ti farò fare un
tour non appena mi libero.”
“Oh… Ok.” Cominciava a convincersi. Ma a ripensare ciò che Sonic le aveva detto…
“Vuoi una prova sicura, Cosmo? Fagli una particolare domanda…”
“Tails?”
“Dimmi?”
“Chiedigli…”
“Cos’è successo a…”
“Si?”
“… Che ne è stato…”
“Che ne è stato…”
“… Di Westopolis!”
“… Di Westopolis?”
L’espressione facciale di Tails mutò radicalmente, impallidì e i suoi occhi sgranarono.
E stavolta, Cosmo, non ebbe più dubbi, lo percepì
chiaramente dalla sua agitazione, dal suo dubbio… Dalla sua
anima. In un attimo, tutto ciò di cui lei aveva più paura
si materializzò davanti ai suoi occhi… Era tutto vero,
tutto quello che Sonic le aveva detto era reale, anche…
“Non ti ha mai amata. Sei solo un giocattolo per lui.”
“Un giocattolo…”
“Un giocattolo..”
“Mai amata…”
“Ti voleva morta…”
“morta…”
“MORTA!”
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!”
“COSMO! CHE COS’HAI!?”
“STAMMI LONTANO! NON TI AVVICINARE!”
“Eh? C-Cosmo?”
“Perché?”
“…..”
“Dimmi perché, Tails? Perché l’hai fatto?
Perché hai tradito… Perché hai ucciso…
Perchè?”
“…. I-io non so di cosa stai parlando.”
“NON OSARE MENTIRMI! Sonic mi ha raccontato tutto.”
“S-Sonic ti ha…”
“… Detto tutto. Ogni persona che hai torturato e
robotizzato, ogni ribellione che hai sedato, ogni tuo delirio di
onnipotenza… TUTTO!”
“………”
“Ora so che diceva la verità, l’ho capito leggendo
nella tua anima… Che ti è successo, Tails? Davvero odiavi
così tanto i tuoi amici, la tua gente… Davvero tutto
ciò che hai sempre voluto era di fondare questo tuo Prower
Empire?”
“Non è così, io, io…”
“Ed è vero che non mi hai mai amata?”
“COSA! NOOO! IO TI HO SEMPRE AMATA, TU SEI TUTTO PER ME!”
“BUGIARDO! ERO SOLO UN ALTRO DEI TUOI PASSATEMPI! NON POSSO
PIU’ CREDERE A QUELLO CHE DICI! IO… IO NON TI CONOSCO! TU
NON SEI LUI!”
“Lascia che io ti…”
“SEI SOLO UN MOSTRO OSSESSIONATO DAL POTERE! SEI COME… COME DARK OAK! E io ti…. Ti odio, Tails.”
In quel momento, qualcosa all’interno del kitsune scattò.
La sua grande paura, quella di essere rifiutato dall’essere che
amava più di ogni altra cosa nell’universo, si era
realizzata. Sentimenti come paura, rabbia, frustrazione, disperazione e
odio risalirono in superficie e presero nuovamente il sopravvento della
sua coscienza. Tails non c’era più.
“Tu… Tu mi odi. TU MI ODI!? DOPO AVERTI ASPETTATO PER ANNI
ED AVERTI RIPORTATO IN VITA E’ COSI’ CHE MI
RINGRAZI!!!!?”
Ora Cosmo lo vide chiaramente… La sua altra personalità,
la seconda faccia della medaglia, l’essere che aveva causato il
genocidio di Westopolis assieme ad altri… Ed ebbe paura.
Ebbe molta paura.
“Come osi paragonarmi a quella feccia di Metarex!? Dark Oak era
solo un pazzo che voleva distruggere la galassia! IO HO CREATO
ORDINE!!”
“Ordine? Tu hai conquistato questo pianeta con la forza e…”
“Esattamente! Ho riunito tutti i popoli sotto un unico Sole, ho
avuto successo dove gli stupidi umani hanno sempre fallito! Io ho il
controllo!”
“Non puoi davvero credere di essere invincibile! La tua smania di
potere ti porterà alla disfatta, così come è stato
per il mio popolo.”
“Per questo mi serve il Master Emerald. Quando avrò
ottenuto il pieno controllo del Chaos, il mio potere sarà
smisurato!”
“Il Chaos ha già preso il sopravvento su di te! Non hai alcun controllo!”
“STAI ZITTA PUTTANA!”
Quest’ultima affermazione scioccò e terrorizzò la
ragazza come non mai… Era veramente lui la persona per cui si
era sacrificata, la persona per cui aveva dato la vita? No. Non lo era,
in qualche modo, il suo Tails era morto. Morto con lei.
“T-Tails…” Era in lacrime…
“Proprio non ci arrivi, vero? Tails non è mai esistito,
è stata solo la mia copertura per tutto il tempo.”
“N-no.”
“IO SONO E SARO’ SEMPRE MILES PROWER I, SUPREMO DITTATORE
DEL PROWER EMPIRE! WHA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA
HA!!!”
“TI ODIO! SEI SOLO UNO PSICOPATICO!”
SCIAF!
Lei era li, a terra, dolorante, disperata… Sola. Lui le aveva
mentito, minacciata e infine questo… Lui l’aveva colpita,
con violenza e precisione. Le aveva messo le mani addosso, le aveva
fatto questo… Era in un incubo, un incubo dal quale non si
sarebbe potuta risvegliare. Per un po’ non si mosse, stette li,
sul pavimento, in posizione fetale, piangendo silenziosamente. Del
sangue le colò dalle labbra ma lei non ci fece caso, il dolore
dell’anima è assai più forte di qualunque dolore
fisico.
Lui la osservò per qualche minuto, sbalordito da ciò che
aveva appena fatto. Aveva picchiato quell’essere puro, quella
creatura di assoluta perfezione e bellezza era… Stata profanata.
Miles Prower sapeva che il danno che aveva fatto non si sarebbe potuto
riparare… Non poteva più tornare indietro, poteva solo
andare avanti.
“MECHATRON!!!” Chiamò.
E Mechatron, ubbidiente e fedele come al solito, accorse dal suo padrone.
“Si, Master Prower?”
“Conduci Cosmo alla sua stanza e chiudila dentro. Non dove uscire per nessun motivo. MI SONO SPIEGATO!?”
“Perfettamente, o Supremo.”
E il robot prese in braccio la giovane Seedrian in posizione da sposa e
la condusse nei suoi alloggi, lasciando un particolarmente instabile
Kitsune di 12 anni da solo.
No, no, no! Che cosa ho fatto? Le ho fatto del male. A lei! Ho fatto del male alla donna che amo! Non sono altro che un mostro!
NO! Se l’era cercata! Ha osato sfidarmi! HA OSATO CONTRARIARMI!
E se avesse ragione, se io non fossi in grado di controllare il Chaos…
STRONZATE! Io avrò sempre il controllo, non importa quello che può succedere! IO SONO INVINCIBILE!
O mio… Sono davvero come lui… Sono davvero come Dark Oak!
Mi nascondo dietro a falsi ideali ma in realtà sono solamente un
megalomane assetato di potere e se continua così…
“Finirai col distruggere l’universo, Miles.”
“Uh? Tikal? Sei tu?”
E Tikal apparve nuovamente al cospetto dell’imperatore decaduto.
“Se vuoi impedire la catastrofe devi innanzitutto ritrovare
l’equilibrio, non puoi permettere al tuo lato oscuro di prendere
il sopravvento, devi combatterlo… Ma non puoi neanche arrogarti
il diritto di poter controllare l’immenso potere del Chaos,
entrambe le vie condurranno a una sicura distruzione.”
“Ne sei davvero convinta?”
“Mmmh?”
“Se la mia mente fosse stata stabile, priva di dubbi e di
incertezze, davvero non avrei potuto ambire al controllo assoluto?
Davvero non sarei potuto essere… Un Prescelto?”
“Per quanto la tua unione con l’elemento sia forte, Miles,
è ovvio che non sei un Prescelto, ci avresti condannati
tutti.”
“Ma se lo fossi stato… Se la mia mente, il mio cuore e la
mia anima fossero stati compatti, equilibrati e senza
insicurezze… Davvero il mio tentativo di ascensione a Dio
avrebbe causato infinita distruzione?”
“Io… Non lo so. Davvero non lo so. Ma sarebbe meglio non
doverlo scoprire mai, per il bene di tutti… E di Cosmo.”
“Cosmo… Le ho fatto qualcosa di orribile, non mi perdonerà mai.”
“Sai bene di chi è la colpa. Dovrai vivere con il rimorso
ma puoi ancora fare qualcosa di utile per ristabilire il tuo
equilibrio.”
“Mmmmh… Eh!”
“Miles?”
“So cosa stai per dire, che dovrei rinunciare al mio impero, non
è vero? HA! Che idiozia! Non ho bisogno dei tuoi consigli ne di
quelli di nessun altro! Al mio “equilibrio” ci penso
io!”
“No, ascolta!”
“Tortura una volta ci hai provato, Tikal e tortura una volta hai
fallito, io sono ciò che sono, un dittatore sadico e genocida
che è disposto a bruciare intere nazioni pur di mantenere
stabile il suo dominio! HAI PERSO, SACERDOTESSA! SPARISCI DALLA MIA
VISTA!”
“…. Molto bene, se è questo quello che desideri.
Addio Miles Prower I, non ci vedremo mai più, possa Chaos avere
pietà di te, così come di tutti noi.” Detto questo,
Tikal sparì nuovamente all’interno del Master Emerald e il
volpino fu nuovamente solo.
“Che liberazione, ora posso godermi il resto del pomeriggio in
pace. Mmmh, vediamo, a chi non ho ancora fatto una S.I.N. questo mese?
UGH!” E la testa di Miles cominciò a pulsare.
“Aaargh! Non di nuovo, maledizione, lasciami in pace, LASCIAMI IN PACE! IO NON SONO TE! IO TI RIPUDIO! AAAAAAAAAH!”
“Perfetto. Domani sarà il tuo ultimo giorno, piccolo amico. Eh eh eh eh eh eh.”
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Capitolo 6 *** Chapter 6 ***
Rage
6.
… There’s Rage
Un corridoio, un astronave… Si. Mi è familiare.
“Tails? Dove sei?”
“Eh eh eh eh…”
“Tails? Insomma!”
“Prova a prendermi!”
“Oh no, non mi scapperai!”
“Sono troppo veloce, arrenditi!”
“Anf… Ti acchiapperò, fosse anf l’ultima cosa che faccio!”
Siamo nel Blue Typhoon e stiamo giocando. Tails ed io. Insieme. Ridiamo.
“Yu-hu! Sono quiiiiii!”
“Puoi fuggire ma non puoi nasconderti!”
“Non mi sto nascondendo…”
“Si ma… O be, SEI MIO ORA!”
Tutto un sogno. Tails che schiavizza e uccide la sua gente, Sonic
robotizzato, io che muoio e poi rinasco solo per desiderare nuovamente
la morte. Lui che mi insulta, lui che mi colpisce… E’
stato solo un brutto incubo! Ora sono sveglia e sono qui con lui sulla
sua astronave e…. E ci divertiamo! Sono così
felice…
“HA! Ti ho visto!”
… Di sapere che nulla è cambiato, che lui è rimasto e sempre rimarrà…
“Ora ti prendo.”
… Il mio Tails.
“Tails? Che cos’hai? Tails? Ta… TU NON SEI TAILS!”
“WHA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA!!!”
No… No… Non sta succedendo veramente..
“Te l’avevo detto che non ti saresti MAI liberata di me!”
“Dark Oak!”
“Ora sono IO ad averti preso!”
“NOOOO! STAI LONTANO DA MEEEE!”
Mi afferra… Mi atterra… Mi è addosso… Mi..Mi..
“Ora mi divertirò un po’ dopodichè ti ucciderò!”
“AIUTO! AIUTO! TAILS!”
“Lui non ti aiuterà.”
“Tu.. TU NON SEI REALE!”
“Oooooh, si che lo sono. TU MI HAI VISTO! IO SONO REALE COME TE!”
Mi picchia. Mi ferisce. Divento sorda alle mie stesse urla… Mi violenta! Ride!
“HA HA HA HA HA HA HA HA!”
E poi lo vedo. Lo vedo chiaramente in faccia. Non era Dark Oak. Era… Era…
“TAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAIIIIIIIIIILLLLS! NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!”
Nel buio tetro e inospitale del suo alloggio, Cosmo, una giovane
ragazza pianta, poco più di una bambina, desiderò di non
essere mai venuta al mondo.
Pianse. Era l’unica cosa che poteva fare. Non poteva farla finita
in quanto la sua vita non era più nelle sue mani ma in quelle
macchiate di sangue del Kitsune che un tempo amava e che, forse,
malgrado tutto, ancora amava.
Amare è un po’ morire. Chiunque avesse coniato
quest’espressione doveva saperla davvero lunga: Cosmo era gia
morta una volta per Miles e adesso… La Morte si presentava
nuovamente al suo cospetto e la sua falce aveva trafitto la sua anima.
Per dirla in termini più comprensibili, la giovane Seedrian era
morta dentro e per “resuscitare”, stavolta sarebbe servito
un miracolo.
All’interno di un'altra stanza, un tormentato volpino di dodici
anni (nonché imperatore genocida), stava avendo grossi problemi
a letto. E per grossi problemi, intendo dire che la sua testa sembrava
sul punto di esplodere ad ogni istante e stava avendo frequenti
attacchi epilettici… Attorno a lui, si era creata un aura
elettrica, simbolo della sua psiche caotica e instabile, che impediva
ad un ben noto robot maggiordomo di avvicinarsi troppo. Mechatron
espresse la sua preoccupazione.
“Maestro! Cosa vi succede? Devo chiamare un dottore? Master Prower?”
“Uuuurgh, non mi serve nessun fottutissimo dottore! Sparisci dalla mia vista!”
“Ma…”
“No, aspetta, puoi rimanere se vuoi… E chiamami Tails.”
“……”
“NO! Mi chiamo aaaaarrrgh Prower!!”
“Master aaaaarrrgh Prower?” Sapete come sono i robot…
“Ho detto…. FUORI DI QUAAAAAA!!!”
“Nessuno andrà da nessuna parte!” Disse una terza voce.
“Chi va la!” Urlò il robot… Prima che la sua testa venne separata dal resto del corpo.
“M-MECHATRON!?” Miles aveva uno speciale legame con tutto
ciò che costruiva, il fedele Mechatron non faceva eccezione.
“Vedo che stai soffrendo, piccolo amico. Deve fare molto male, vero?”
“S-Sonic?”
“Il solo ed unico e… Indovina un po’? Sto per ucciderti!”
“Grrrr… Avrei dovuto aspettarmi un tuo tradimento, non dovevo lasciarti il libero arbitrio.”
“Gia… Avresti dovuto essere più accorto. Ma basta
rivangare il passato, sai bene che è una cosa che odio. Il che
mi ricorda… Che devo ucciderti!”
“L-L’hai gia detto.”
“Ah si? Chi se ne frega! OH! E non sperare che i tuoi robot da
combattimento vengano a salvarti… Li abbiamo gia tutti
disattivati.”
“Abbiamo? Ugh, non un'altra ribellione!?”
“Temo di si. Era un piano perfetto! Infatti ha funzionato alla perfezione! Eh eh eh eh.”
“D-di cosa stai p-parlando, COUGH! COUGH!” Soffre.
“Ma di Cosmo, ovviamente!”
Tortura una volta, il Chaos è imprevedibile e ciò che
alle volte può apparire come un miracolo, la maggior parte delle
occasioni si rivela essere una fregatura. Questa è una delle
tante tragedie a cui si può incorrere nel caotico schema
dell’esistenza.
L’aura elettrica intorno al corpo del Kitsune si fece meno densa. Non era difficile immaginarne la ragione.
Shock.
Cuore spezzato.
E genuina, inconfondibile paura.
Il diabolico sorriso di Sonic si fece enorme per la soddisfazione. Era giunto il momento delle spiegazioni.
“Ti ricordi di quel seme, Miles?”
“Il… Seme. IL SEME!”
“Mi dispiace Tails… Questo è tutto quello che è rimasto.”
“Un seme!?”
“Il seme di Cosmo, gia! Proprio quello. Tutto ciò che
rimaneva della tua principessina dopo che io e Shadow (o dovrei dire
robo-Shadow) siamo stati usati come proiettili per il tuo Super
quello-che-è Cannon e abbiamo distrutto Dark Oak.”
“Non ti seguo…”
“Come pensi che Cosmo abbia potuto scampare da una simile
esplosione? Semplice! Non lo ha fatto! Lei è morta li, Miles,
l’ho vista con i miei occhi… Il suo fragile corpicino,
fatto a pezzi, dissolto nell’atmosfera come polvere…”
“BASTA! NON TI CREDO, LEI E’ VIVA ED E’…”
“Sei sicuro che sia veramente lei? Nei sei assolutamente
convinto? Per quel che ne sai potrebbe anche essere, che so, UN CLONE,
MILES!? MAGARI NATO PROPRIO DA QUEL SEME!?”
“No.”
“E’ stato piuttosto facile in realtà, abbiamo dovuto
solamente utilizzare quelle complesse apparecchiature da nerd che avevi
nel Blue Typhoon.”
“No.”
“Un pizzico di Chaos Regenaration, tanto sudore e pazienza e il
gioco è fatto. Ovviamente non ci sarei mai riuscito senza un
adeguato aiuto… Ed è qualcuno che conosci molto bene,
piccolo amico.”
“… EGGMAN! TI SEI ALLEATO CON EGGMAN!?”
“Aaaaah, se non è un deja-vù questo? Diciamo solo
che non avrai la soddisfazione di saperlo. Perché ora che la tua
piccola e tragica storia d’amore ha finito di scombussolarti la
testa, sei talmente debole che anche un neonato potrebbe facilmente
sopraffarti…. Ed io ho aspettato questo momento da troppo tempo.
Addio “Tails”, finalmente avrò la mia
vendetta!!” Detto questo, Sonic si lanciò contro il suo ex
migliore amico, ex tiranno aguzzino per chiudere i conti con lui una
volta per tutte.
C’era solo un piccolo problema e il suo nome (neanche a dirlo) era Chaos.
“COSA DIAVOLO!?”
Si dice che dal dolore nasca la forza. Sonic the Hedgehog stava per scoprire perché.
La sua Spin Dash, famosa per essere stata in grado di attraversare
pareti fatte d’acciaio… Era stata bloccata a
mezz’aria… Da una sola mano. Riguadagnandosi la posizione
iniziale, il riccio metallico potette dare una buona occhiata a cosa
gli aveva impedito di avanzare. Ciò che vide lo spaventò
talmente tanto da fargli dimenticare il motivo della sua vendetta.
In piedi, davanti a lui, un essere mostruoso dal pelo nero come la
notte, lo fissava attraverso i suoi occhi privi di pupille in un
espressione di puro odio e rabbia.
“T-T-Tails?”
“Miles Prower I.” Rispose.
“Ah.”
Perfect Chaos.
In una frazione di secondo, Miles Prower I, si tuffò verso
Sonic, il quale, congelato dalla paura, non ebbe il tempo di
reagire… Non che sarebbe servito a molto.
Nel frattempo, nella War Room, l’inquieto spirito di una
sacerdotessa osservava con orrore il cambiamento dei Chaos Emerald.
Adesso erano neri come la pece e ognuno di loro rilasciava delle
scariche elettriche. Ella sapeva che il Master Emerald avrebbe potuto
disattivare l’energia degli smeraldi ma sfortunatamente,
l’unico che poteva utilizzare la gemma era il suo
guardiano… E attualmente, il suo guardiano aveva un danno
cerebrale permanente. I casi della vita.
“Perfect Chaos…” Mormorò. “No… E’ addirittura peggio!”
Poi Tikal si ricordò di qualcosa.
“Quella ragazza… L’unica speranza rimasta. Devo aiutarla!”
Knuckles the Echidna stava pazientemente attendendo il suo amico nel
corridoio, esattamente come gli era stato ordinato dal suddetto riccio,
quando, finalmente arrivò, un pezzo alla volta, ma arrivò.
Tutto ciò che rimaneva dell’un tempo coraggioso eroe
riccio poi bieco essere vendicativo, erano una serie non meglio
identificata di lembi, ossa, pelle e organi interni. Davvero una fine
ingloriosa.
Il destino dell’echidna fu diverso, lui venne tagliato in due
parti. Dal punto di vista di Sonic, è stato quello
fortunato… Un'altra volta.
Stanza di Cosmo.
“CHI SEI TU!?”
“Un amica. Presto, devi fuggire. Ci sono delle capsule di
salvataggio nella stanza del Master Emerald, devi prenderne una
e…”
“P-perché mi dici questo?”
“Sono sicura che lo hai gia percepito, Cosmo.”
“….. O no.”
“Tu… TU NON SEI REALE!”
“Oooooh, si che lo sono. TU MI HAI VISTO! IO SONO REALE QUANTO TE!!!”
“No. Era vero. Era lui il mostro dei miei sogni.”
“Una parte di lui… Quella che attualmente ha preso il
sopravvento scatenando tutto il suo potenziale distruttivo. Dolore e
rabbia sono le uniche cose che lo muovono, devi sbrigarti! Hai ancora
del tempo ora che… Sta…” Tikal esitò.
“… Uccidendo gli altri.”
E Cosmo realizzò.
“CREEEAM! AAAAMYYY!!”
“CORRI! E NON VOLTARTI PER NESSUN MOTIVO!”
Stanza di Amy e Cream.
“P-perché…. Ti ho sempre ubbidito.”
“Peeeeeerrrrcheeeeeeeeè… IO POSSO!”
Il corpo di Amy Rose giaceva a terra in una pozza del suo stesso
sangue. Uccisa per il semplice capriccio di un Dio, no, di un Demone,
rabbioso.
“Mmmmmh, mi sembra che manchi qualcuno all’appello. Chi
potrà mai essere? Ah si! Dov’è la mia schiava
preferita, Cream?”
Era nascosta sotto il letto, tremante e traumatizzata. Non fu molto
difficile da trovare… L’insistente battito del suo cuore
non passò inosservato all’udito sopraffino della volpe
nera.
Adesso il battito era cessato.
Silenzio.
Sangue, lacrime e silenzio. Poi una risata. Poi di nuovo silenzio.
Erano tutti morti. No… Non tutti. C’era rimasta solo lei,
la falsa Cosmo.
“Questo sarà molto divertente, eh eh eh eh eh eh….”
Stava correndo, stava fuggendo, non poteva fare altro. Per qualche
ragione, doveva vivere, doveva sopravvivere all’orrore,
doveva…
“Dannazione, un vicolo cieco!”
Poi lo sentì.
“…..eheheheheheheheheheheheheheheheh…….”
E Cosmo sapeva chi era.
“…….eheheheheheheheheheheheheheheh…..”
“N-n-n-no, s-s-s-tai l-lontano…”
“Cooooooooosssssssssmmmmmoooooooo? Oh Cooooooooooossssssssmmmmmoooooooo? Dooooove seeeeeiiiiiiiiiiiiiiiiii?”
“N-non v-venire qui… N-non venire.”
“Taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaannnnnto ti trrrrrroooooooooooooooooooooovooooooooooooo…”
“L-lasciami in pace, LASCIAMI IN PACE!”
“Ti ho sentita, sai? Sto venendo a prenderti… Amore mio.”
“Gasp!”
La ragazza era seduta, accostata alla parete, braccia attorno alle
ginocchia, disperata e terrorizzata, mentre colui che un tempo
l’aveva salvata ora stava giocando con lei una versione deviata e
letale del nascondino. Non poteva finire così, non poteva morire
così, non per mano sua.
Il rumore dei passi echeggiava per tutta l’ormai deserta stazione
spaziale ed erano sempre più vicini, più vicini…
La paura aveva paralizzato il corpo di Cosmo, la quale non riusciva
più neanche a pensare in maniera razionale. Era davvero finita.
Lo era?
“Cosmo? Mi senti?”
“Uh? S-sei t-tu, quell’echidna?”
“Chiamami Tikal. Ascoltami, c’è un condotto
dell’aria proprio sopra di te, entravi. Dovresti riuscire ad
arrivare direttamente nella War Room.”
“G-grazie.”
“MUOVITI!”
Alzò la testa e vide il condotto. Utilizzò la levitazione
per raggiungerlo, lo aprì, si infilò dentro, lo richiuse
e cominciò a strisciare. Dietro di lei, una voce a lei oramai
sconosciuta tuonò.
“Puoi fuggire ma non puoi nasconderti! Tanto ti prendo! Non mi hai mai battuto a questo gioco! HA HA HA HA HA HA HA HA!!!
“C’è una prima volta per tutto.” Disse Cosmo, tra se e se.
“Maledizione! Avrei dovuto impedire a quell’idiota di Sonic
di fare di testa sua! Ormai è troppo tardi per porvi
rimedio…. Mmmmh, c’è solo una cosa che posso
tentare. Devo fermarlo prima che la galassia stessa cada
nell’oblio! Devo rivelarmi!”
Cosmo giunse nella War Room. Le capsule di salvataggio erano vicine al
quadro comandi dell’Eclipse Cannon. Era salva. C’è
l’aveva fatta, c’è l’aveva…
Improvvisamente, una strana luce verde si frappose tra lei e la
salvezza. Quando la luce svanì, la giovane Seedrian potette
vedere chiaramente il volto del suo ospite.
“Tu… Tu sei…”
Occhi rossi e malinconici, sguardo torvo e finto Chaos Emerald in una mano.
“SHADOW!?”
“Cosmo… Ne è passato di tempo.”
“Che ci fai qui?”
“Mmmpfh. Vedo che Sonic non ti ha raccontato esattamente tutto.
Si è “dimenticato” di menzionare me… Il
miglior robot dell’imperatore Miles Prower I.”
“R-robot?”
“Ti devo delle scuse, mia piccola pianta. In tutta questa
vicenda, tu non sei stata altro che una pedina inconsapevole…
Proprio come lo fosti per Metarex.”
“C-Che vuoi dire?”
“Cercherò di essere breve e circonciso. Tu non sei la vera Cosmo.”
“EEEEEH!!?”
“Intendo.. Fisicamente. La tua mente, le tue memorie e anche le
tue emozioni più profonde sono originali… Ma il tuo corpo
non lo è. In un certo senso… Tu sei un clone.”
“…..”
“Il tuo corpo originale finì distrutto assieme a Dark Oak
ma la tua mente è rimasta, diciamo così, intatta,
conservata nel tuo seme. Lo stesso seme che abbiamo utilizzato per
clonarti un altro corpo. In parole semplici… Tu sei Cosmo, in un
altro corpo (o guscio), ma sei sempre te. Percui non angustiarti per
questo. Ricordati di cosa diceva Cartesio: “Cogito Ergo
Sum.”
“Chi?”
“Ehm, non importa. Io e Sonic ti abbiamo fatta
“rinascere” attraverso il Chaos Regeneration con
l’unico scopo di usarti per indebolire Miles.”
“Indebolire?”
“Compromettere la sua stabilità psichica per permettere al
Chaos dentro di lui di avere la meglio, in questo modo il suo potere ne
avrebbe risentito e noi avremmo potuto neutralizzarlo una volta per
tutte e liberare il mondo dalla sua tirannia.”
“Ma.. Ma come avrei potuto IO, causare tutto ciò?”
“Non è ovvio? Lui ti amava. E ti ama tuttora.”
“…….”
“Gli sono stato vicino per tanti anni e posso assicurarti che da
quando ti ha incontrato per la prima volta, qualcosa dentro di lui
è cambiato per sempre… Tu hai un grande potere su di lui,
Cosmo. Tu sei l’unica cosa a cui lui tenga.”
“…. Mi amava veramente?”
“Per tale ragione, abbiamo pensato che se tu gli avessi spezzato il cuore, lui non avrebbe retto lo shock.”
“No…”
“Sfortunatamente per noi, invece di indebolirlo, la sua
disperazione lo ha trasformato in questo demone e con il potere che si
ritrova, finirà senz’altro per distruggere il pianeta, per
non parlare del resto della galassia.”
“Io ho causato tutto questo? Io l’ho fatto soffrire? Io… Perché?”
“Mmmh?”
“Perché la mia semplice esistenza provoca solo morte e
sofferenza? Perché tutte le persone che amo devono pagare per i
miei peccati? Perché sono venuta al mondo!?”
“I misteri del Chaos, Cosmo. Non esiste uno schema prestabilito,
l’esistenza non è altro che una serie infinita di energia
primaria e caotica impossibile tra prevedere o controllare. Chi dovesse
riuscirci diventerebbe un Dio, ed era questo che si era prefissato di
fare il giovane Miles. Voleva ottenere ordine e controllo ma a causa di
questa sua instabilità latente, della sua incompletezza, non vi
sarebbe riuscito… Ed ora i risultati di questa follia sono
evidenti. Miles è un prodotto del Chaos, in tutti i
sensi…”
“Un prodotto del Chaos?”
“Eh eh. Gia.”
“Ma ci deve essere un modo per fermarlo!”
“Un modo ci sarebbe, Cosmo, ma non ti piacerà…”
“Cosa?”
“Perché la sua furia cessi, egli dovrà sperimentare
una disperazione tale da lasciarlo totalmente svuotato. In altre
parole… TU DEVI MORIRE!”
“Eh?”
“Questo è l’unico modo, Seedrian, quando moristi per
la prima volta creasti un vuoto dentro di lui. Per cui, una tua seconda
dipartita provvederà a distruggerlo dall’interno!”
“Ma.. Ma.. Lui vuole gia uccidermi!”
“Se lo farà qualcun altro, si potrà ottenere l’effetto desiderato!”
“No. No, io non… Non voglio morire, voglio vivere!”
“Non hai molta scelta, mia cara.”
Detto questo, Shadow the Hedgehog alzò la sua mano (quella che
non impugnava il Chaos Emerald) e si preparò a colpire una
oltremodo terrorizzata Cosmo, la quale, indietreggiando di qualche
passo, inciampò e cadde a terra.
“Preparati. Posso assicurarti che non soffrirai… Molto.”
Lo sguardo della ragazza pianta si perse nel vuoto, tutta la sua vita
le passò davanti in un flash. Anche ora, istintivamente, la sua
mente urlò la stessa frase…
“Tails… Salvami!”
Shadow si bloccò all’improvviso e si voltò in direzione dell’entrata della stanza.
Lui era li, pelo nero, assenza di pupille e tutto. Furioso.
Cosmo si stupì.
Shadow sorrise.
Miles digrignò i denti.
“Stai….. Lontano…. DA LEI!!!!!”
Chaos, questo sconosciuto.
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Capitolo 7 *** Chapter 7 ***
Will
7.
… There’s Will
“Quand’è stato?”
“Cosa?”
“Quando hai ottenuto il libero arbitrio? Quando sei sfuggito al mio controllo?”
“Quando tu sei cambiato.”
“Io sono Miles Prower, come ti chiami?”
“Cosmo. Piacere di conoscerti Miles.”
“Prego, chiamami pure Tails.”
“Capisco…”
“Non si può controllare qualcun altro quando non si ha
prima il controllo di se stessi ma questo tu gia lo sai, Miles…
Oppure adesso sei Tails?”
Miles Prower I guardò in direzione di Cosmo… O, dal suo punto di vista, della copia perfetta di Cosmo e rispose.
“No… Tails non è più tra noi.”
Lei abbassò lo sguardo.
“Mmmpfh. Allora credo che sia arrivato il momento di chiudere i
conti.” Disse il clone robotico dell’Essere Definitivo.
“Non potrei essere più d’accordo.” E il demone
volpe dal pelo nero assunse una posizione da combattimento.
Poi i 7 Chaos Emerald riacquisirono il loro colore, si levarono in volo
e cominciarono a ruotare attorno al corpo di Shadow sempre più
velocemente, più velocemente, fino a sparire in una fin troppo
familiare luce dorata.
Super Shadow fece la prima mossa.
La battaglia durò circa 15 minuti nel corso dei quali i due
gladiatori lottarono selvaggiamente senza un reale motivo, non per un
ideale o per una fede, solo perché si sentirono costretti a
farlo. Si poteva quasi dire che, idealmente, quello scontro
rappresentava la forma più pura di Chaos… Un concetto che
non mi stancherò mai di ripetere.
Pugno. Calcio. Spin Dash. Chaos Spear.
Gli attacchi variarono.
Calcio. Testata. Gomitata. Pugno. Homing Attack
.
Così come i danni.
Sangue. Ferita al braccio. Alla gamba. Costole rotte.
Dopo qualche minuto…
Fatica. Sforzo. Calo di energia.
… L’esito del duello divenne lampante.
Caduta. Colpo di grazia. Sconfitta.
Shadow the Hedgehog non si sarebbe rialzato.
Morte. Ho perso.
“Sapeva di non avere speranze ma ha voluto provarci lo
stesso… La mia più grande creazione… Mio
fratello…” La tristezza e l’amarezza erano
percepibili nella voce di Miles.
“Miles…” La prima parola di Cosmo dopo 15 minuti.
“Lui era la seconda cosa più importante per me… Tu eri la prima.”
Poi lo sguardo del volpino si fece nuovamente rabbioso.
“E adesso morirai.”
“No, Miles… Per favore.”
“E’ del tutto inutile che mi preghi, lo sai! Tu non sei
neanche la vera Cosmo dopotutto. NON HAI IL DIRITTO DI IMPLORARE
PIETA’!”
“Ma io lo sono. Lo sono per davvero! Il mio corpo è stato
ricreato ma la mente è la stessa. IO SONO COSMO!”
“BUGIARDA! LA VERA COSMO MI AMAVA! Anche dopo tutto quello che ho
fatto, lei mi avrebbe amato comunque! Non si può cambiare
ciò che ho fatto… Perché le mie azioni
rappresentano ciò che sono!”
“……”
“Per questo motivo, perché io non abbia più legami
con Tails e possa di nuovo essere completo… Tu devi
morire.”
“Ne sei davvero convinto, Miles? Credi veramente che la mia morte
ti salverà dal dolore? Io invece sono convinta che il dolore ti
consumerà fino a distruggerti. Perché, in verità,
per quanto tu lo possa nascondere, tu mi ami ancora.”
“…. Non è vero. Tu non sei lei. Non mi importa nulla di te. Mi importa solo di farti sparire.”
“Io sono Cosmo e tu lo sai.”
“…….”
“Devo dirti una cosa Miles. In questo poco tempo in cui siamo
stati insieme mi sono resa conto di una cosa… Io non ti ho mai
veramente conosciuto. In passato ho incontrato una parte di te, si
chiamava Tails, e me ne sono innamorata perdutamente, ho sacrificato la
mia vita per lui e lo rifarei ancora se necessario. Poi ho conosciuto
quest’altro tuo lato, un lato oscuro, malvagio, mosso da rabbia e
odio… E allora ho realizzato. Ho realizzato che le persone sono
complesse, non sono mai semplici da capire, soprattutto, non si possono
giudicare dalla prima impressione. Ho finalmente capito che nella Vita,
tutto è relativo e caotico e non si può prescindere da
questo Chaos che ci colpisce dall’interno…”
“………..”
“Tu, tuttavia, hai cercato di combattere il Chaos, di creare un
ordine, di rendere le cose più semplici… Io non so se
questo possa essere considerato coraggio, idealismo oppure semplice
follia… Come ho gia detto, non sono in grado di capirlo. Ma una
certezza c’è l’ho anch’io ed è quella
che mi ha permesso di andare avanti, di vivere! Vuoi sapere
qual’è?”
Miles Prower I fece cenno di si con la testa. Cosmo proseguì.
“La mia sola sicurezza. Anche se hai ucciso milioni di persone,
hai schiavizzato un intero pianeta e hai fatto cose indicibile a delle
persone innocenti, io…. Io… Per quanto tu possa essere
deviato o folle o qualunque altra cosa… Continuerò ad
amarti… PER SEMPRE!”
I sentimenti, questi sconosciuti. Qualcosa che può prevaricare
qualunque confine… Anche quello della pazzia. La pazzia di un
giovane imperatore dodicenne genocida e innamorato, in questo caso.
E poi… Accadde.
“Grazie… Cosmo.”
I Chaos Emerald cominciarono senza preavviso ad assorbire il potere del
Master Emerald finchè lo stesso non scomparve definitivamente.
In seguito, i rinati Super Emerald si fusero con il corpo del volpino,
il tutto seguito da una luce abbagliante.
La Seedrian dovette coprirsi gli occhi per evitare di rimanere accecata.
Il bagliore cessò. Nel punto in cui una volta si trovava un
Kitsune, c’era ora un essere completamente diverso… Il suo
manto era di un bianco puro, i suoi occhi erano di un colore rosso
rubino, era leggermente più alto di statura (10 centimetri
almeno), infine, le sue code non erano più due… Erano ben
nove!
“C-chi sei tu?” Chiese tremante Cosmo. “Sei Miles oppure Tails?”
Il Kyùbi si voltò in direzione della giovane e con un
tono di voce profondo e al tempo stesso confidente, le rispose.
“Non sono ne l’uno ne l’altro. IO SONO MILES “TAILS” PROWER, L’ESSERE COMPLETO!”
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Capitolo 8 *** Final Chapter ***
Love
8.
Da qualche parte, in una dimensione sconosciuta all’uomo, lo spirito di Tikal stava osservando tutto.
“Non…. Non è possibile. C’è riuscito,
c’è riuscito veramente. Ha ottenuto l’assoluto
controllo del Chaos… E’ diventato un, un… UN
DIO!!!”
L’echidna abbassò la testa in segno di sconfitta.
“Devo proprio ammetterlo… Eri davvero IL Prescelto, Miles
“Tails” Prower. Eh eh eh eh, chissà cosa
succederà ora che il destino dell’universo è in
mano a un solo essere…”
“Sei… Sei…”
“Un Dio? Gia… Credo proprio di esserlo. Cosmo!”
“C-cosa?”
“Adesso ti racconterò la verità sulla mia nascita,
per cui ho bisogno che tu mi ascolti molto attentamente. Sei
pronta?”
“Si.” Determinazione era udibile nella sua voce.
“Io non sono nato in modo, per così dire, naturale… Si potrebbe quasi dire che non nato affatto.”
“Cosa?”
“Per favore, non interrompermi, lasciami dire.”
Lei non lo interruppe più.
“Io non ho mai avuto dei genitori, questo perché non sono
mai stato partorito. Io sono stato nato dal Master Emerald, Cosmo. Io
sono puro Chaos concentrato.”
Definire una simile rivelazione come shockante, agli esterrefatti occhi
della giovane pianta, sarebbe stato un eufemismo. Il Kiùbi
continuò.
“Eh eh… Non è ironico? Colui che voleva ottenere il
controllo sul Chaos è nato dalla stessa energia primaria. Mmmh,
più appropriato che ironico. Per i primi 4 anni della mia vita
venni allevato dagli allora guardiani del Master Emerald, su Angel
Island. Indovina un po’, erano i genitori di Knuckles. Ci sarebbe
da dire che l’allora piccolo futuro guardiano dello smeraldo
gigante non mi ha mai veramente apprezzato, se così si
può dire. Infatti una sera decise di gettarmi fuori
dall’isola mentre “mamma” e “papà”
dormivano… Per fortuna scoprii di saper volare e fuggii, poi
incontrai Sonic e il resto è storia. Ci sono domande?”
“……… Knuckles ti ha davvero fatto una cosa
così terribile? Perché? E poi cos’è successo
quando vi siete rincontrati?”
“Perché, mi dici? Per lo stesso motivo per cui molta altra
gente ha tentato di picchiarmi, torturarmi, darmi fuoco od
altro… Ero diverso. Avevo due code.” Si guardò alle
spalle. “Gia… AVEVO, è la parola giusta. Per quanto
riguarda il nostro secondo incontro durante i nostri primi scontri con
Eggman… Lui se n’era semplicemente dimenticato. Come ho
gia detto, non ero importante per lui.”
“Come ha potuto dimenticarsene!?”
“La risposta la conosci: Chaos! Ciò che governa le nostre
vite, l’esistenza dell’universo stesso è dominata da
queste forze imprevedibili. Concetti come razzismo e intolleranza non
sono altro che prodotti di questa condizione. Ma io, come essere
composto da questo elemento, avevo la possibilità di cambiare
tutto, sapevo di essere un prescelto ed ora… Ho finalmente
ottenuto il controllo, perché ho realizzato una cosa
importante.”
“Che cosa?”
“Che tale controllo non era possibile da ottenere per un normale
essere senziente, proprio a causa dei dubbi, incertezze, paure che
attanagliano la sua anima… Non si può sperare di dominare
il Chaos dell’esistenza se non si riesce prima ad avere il
controllo del proprio Chaos interiore. Per questo motivo io non vi
sarei potuto riuscire, a causa di quei dubbi che l’esperienza di
una vita mi aveva lasciato. Ma tu, da sola, sei stata in grado di
salvarmi da me stesso e per questo non potrò mai ringraziarti
abbastanza.”
“…….”
“Ti dirò, dunque, chi sono veramente. Io sono un
imperatore genocida ma anche un Dio. Sono la causa di milioni di morti
ma anche il creatore di un Ordine perfetto. Sono colui che può
decidere della vita degli altri e che farà di tutti pur di
mantenere il controllo… Anche distruggere interi pianeti, se
necessario. Infine e soprattutto, sono follemente innamorato di te, non
c’è nulla che possa farci e non ho rimpianti. Percui, la
domanda è: mi accetterai per quello che sono, Cosmo?”
“Io… Io…”
“La mia unica sicurezza…”
“IO..”
“La mia ragione di vita…”
“IO…”
“Non importa tutto il resto…”
“Io ti accetto.”
“… L’unica cosa importante è che io stia con lui... Per sempre.”
“Io ti amo, Miles “Tails” Prower!”
“Prego, chiamami pure Tails.”
Si abbracciarono e il tempo cessò di esistere.
Tortura una volta.
Conclusione.
Our world is under a spell
Even the excitment of our love is sealed in our tears
Boy, let’s go together to find that charm,
To the land of where forbidden dreams may come true.
La Terra. Davvero uno spettacolo magnifico. Le esplosioni resero il
tutto più romantico. L’ordine era stato compromesso, a
causa degli ultimi fuochi di ribellione instaurati da Shadow, e doveva
essere ristabilito. Laddove un tempo sorgevano intere città, ora
c’erano solo crateri. Tutti i morti erano solo danni collaterali
nel nome di un bene più grande. Anche stavolta, il controllo
avrebbe regnato sul Chaos. Uno spettacolo così mostruoso, eppure
così bello… Cosmo pianse, non per tristezza ma per
commozione, poiché, alla fine, l’unica cosa che veramente
importava era che lui era a li… A proteggerla, ad amarla. Erano
entrambi mano nella mano, la testa di lei appoggiata sulla spalla
destra di lui… Era come un sogno. Un sogno divenuto una dolce
realtà.
Alone, tomorrow, let’s secretely meet
Up on the hill where small birds are buried
Some day, when I hold your hand in the cold morning mist
And the seal of the Shining Road will be broken
Forever
La loro storia era appena cominciata, avevano letteralmente tutta
l’eternità davanti a loro. Uno dei pregi di essere un Dio
o la compagna di un Dio era la vita eterna. Nessuno di loro avrebbe mai
sofferto la solitudine, nessuno di loro avrebbe più sofferto la
solitudine.
I didn’t wish to get heartbroken so I hid my feelings
I was happy, for you gave that smile.
Boy, give me the courage
To make everything that happened zero
Per un attimo, oscuri ricordi invasero la testa del Kyùbi,
memorie di quando fu costretto a ucciderla per salvare la galassia, di
quando, per la prima volta, si sentì debole e impotente
perché non era stato capace di proteggerla, di salvarla…
Il suo sguardo si posò su quello di lei. Gli sorrise dolcemente
e lui contraccambio. Ora ne aveva la certezza… Avrebbe fatto di
tutto per proteggerla, anche distruggere intere galassie se necessario.
Tutto ciò che era stato prima di quel momento, ormai non aveva
più alcuna importanza. Era un nuovo inizio.
Let’s kiss quietly in secret
Like an old picture book we’re unable to read
When the wind blows in the morning dew
The Shining Road will strech on forever
Always
Si guardarono nuovamente negli occhi, si scrutarono, si lessero nelle rispettive menti.
“I tuoi occhi li preferivo blu.” Disse lei. Lui rise.
Si baciarono.
Callin’ you
Callin’ out your name in a sad night
That will be the key to break the enchantment of the world
"The Shining Road”, Hiraku Michi,
tema conclusivo di “Sonic X”, versione giapponese.
“E’ stato davvero bello.”
“Meglio di una S.I.N. questo è poco ma sicuro.”
“Cosa?”
“Niente.”
Beyond Madness…There’s Love.
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