Chain of Memories

di Destyno
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ricordi di un fantoccio ***
Capitolo 2: *** Ricordi di una strega ***
Capitolo 3: *** Ricordi di una Luce perduta ***
Capitolo 4: *** Ricordi di un amico ***
Capitolo 5: *** Ricordi di una casa ***
Capitolo 6: *** Ricordi della Ninfa Selvaggia ***
Capitolo 7: *** Ricordi di un amore potente, tanto potente da superare i confini del Tempo e dello Spazio. ***
Capitolo 8: *** Ricordi di un Maestro, un Maestro che stava per commettere uno stupido errore ***



Capitolo 1
*** Ricordi di un fantoccio ***


Chiedo venia! Ho dimenticato le note di speigazione all' inizio!
Allora, questo primo capitolo è in POV. Roxas, posta cronologicamente dopo l' abbandono dell' Organizzazione XIII e prima dello scontro con Riku.
Il Numero XIII parla dei ricordi che aveva di lei, ricordi che stanno svanendo, ricordi della persona amata, ma che non era nulla più che un fantoccio.
Buona lettura!


Mi è sempre stato detto che i Nessuno non possono provare emozioni.
 
Bugia.
 
Se fossi davvero senza un cuore come dicevano, allora non avrei sentito nulla dopo la tua scomparsa.
Ma non è stato così.
Ho pianto. E piango anche adesso, guardandoti nella mia memoria, mentre sbiadisci poco a poco.
Axel aveva detto che eri solo un guscio vuoto, uno specchio creato per duplicare i miei poteri, e come tale non potevi avere un’ anima.
 
Un’ altra bugia.
 
Come si può essere amici di un pupazzo?
Come si può amare un pupazzo?
 
Amavo tutto di te.
I tuoi capelli neri come l’ ebano.
I tuoi occhi blu come l’ oceano più profondo.
La tua pelle, diafana e delicata come porcellana.
Il tuo nome, che per me aveva lo stesso suono delle onde sulla risacca.
Ma sopra ad ogni cosa amavo il tuo sorriso, che faceva impallidire anche il tramonto più bello.
 
Non era per Kingdom Hearts che restavo nell’ Organizzazione.
Ci restavo perché c’ eri tu.
Un cuore non mi serviva e non mi sarebbe mai servito, se tu fossi stata accanto a me.
 
Ma ti hanno portata via.
Tutto per colpa di questo stupido Keyblade.
Lo butterei via senza pensarci due volte, se questo ti potesse riportare indietro.
 
Stai continuando a sbiadire, poco a poco, dalla mia memoria.
Sono cose piccole, di cui non mi accorgo finché non ci sono più.
Cose come il tocco delle tue dita, o come indossavi le scarpe.
Ma alcune cose, come la tua risata o il tuo sorriso, non le dimenticherò mai.
 
Continuo ad andare avanti solo perché ti sei sacrificata per me, perché hai scelto di morire per mano del tuo migliore amico.
 
Ieri ho dimenticato qualcosa.
Non so precisamente cosa, ma so che era importante.
Qualcosa che aveva a che fare con il Castello della Bestia ed il tuo Keyblade.
Forse è stato l’ istante in cui mi sono innamorato di te.
 
Sono giorni che mi nascondo in un ricordo fittizio, in una città dove tutto mi parla di te, ma tu non ci sei.
Ogni giorno mi siedo sulla torre dell’ orologio, a mangiare un gelato, facendo finta che siamo ancora tutti insieme.
 
Ti avevo promesso che saremmo andati alla spiaggia insieme.
Perdonami …
Non sono riuscito a mantenere questa piccola promessa.
 
A volte non posso fare a meno di chiedermi come sarebbero andate le cose se avessimo avuto un cuore.
Io non sarei stato il N. XIII e tu non saresti stata il N. XIV ma saremmo state persone vere.
Magari saremmo potuti diventare più che migliori amici.
Ma ormai è troppo tardi per i “se”.
 
Ho deciso.
Andrò al Mondo Che Non Esiste, e libererò Kingdom Hearts.
Ti riporterò indietro, e potremo mangiare di nuovo il gelato tutti insieme.
 
Ma forse non farò in tempo.
 
Faccio fatica a ricordare il tuo nome, e il tuo volto è ormai sbiadito come un ritratto immerso troppo a lungo nell’ acqua.
 
 
Aspetta solo un altro po’.
Sto arrivando …
 
Xion.

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Capitolo 2
*** Ricordi di una strega ***


Ed ecco qui il secondo capitolo di questa raccolta.
Premetto che l' aggiornerò in modo del tutto casuale, siete avvisati!
Posizionata cronologicamente dopo la fine di tutto, in un futuro dove la Luce ha vinto, Riku guarda da lontano ciò che non potrà mai avere.
E parla, come Roxas, in prima persona, dei ricordi di una piccola Nessuno dai capelli biondi ...


E così, alla fine te ne sei andata.
 
Mi hai lasciato solo, a guardare loro due, che, insieme, sono felici.
 
Tu eri una Nessuno, una creatura dell’ Oscurità, l’ altro lato del cuore di Kairi.
Ma tu non eri Kairi.
 
Tu eri l’ unica persona che avrei mai potuto amare.
 
Sapevo fin dall’ inizio che innamorarmi di te non mi avrebbe fatto altro che male.
Perché tu, che eri parte di Kairi, come tale appartenevi a lui.
 
E, ironia della sorte, ora non posso fare altro che guardarti attraverso i ricordi che tu potevi controllare.
 
Adesso non posso fare altro che guardare te attraverso di lei, chiedendomi se potrò mai rivederti, mia piccola, bellissima strega …
 
Addio …
 
Naminè.

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Capitolo 3
*** Ricordi di una Luce perduta ***


Di questa Flash - fic vi dirò solo che è ambientata in un futuro imprecisato, uno pseudo - KH 3, credo. Il - anzi, LA- protagonista è una sorpresa…
 
Un tempo ero bella.
 
Un tempo ero ammirata.
 
Un tempo Principi e Re si inchinavano davanti a me, davanti alla mia bellezza.
 
Ma quel tempo è ormai passato…
 
L’avresti mai detto?
 
Perché solo adesso, nel momento della mia morte, me ne rendo conto?
 
Sono una stupida.
La mia bellezza mi rese orgogliosa e arrogante.
A poco a poco, il mio cuore, ricolmo di una splendida e luminosa luce, si è tinto di Oscurità…
 
Sono stata sciocca.
La bellezza che la Luce mi aveva donato non mi bastava più.
E ho cercato il potere nell’Oscurità.
 
E adesso, quando mi guardo allo specchio, non vedo una fata dai capelli d’oro e la pelle del colore delle rose, ma una strega dal mantello nero e dalla carnagione verdastra.
 
E quando fui punita con questo aspetto per le mie scelleratezze, il mio cuore si oscurò ancora di più.
 
Cercai la vendetta, cercando prima di uccidere quella ragazza e poi di portare alla rovina tutti i mondi.
 
Un tempo ero una fata.
 
Adesso sono una strega.
 
Un tempo ero Viviana *.
 
Adesso sono Malefica.
 
* nome spudoratamente inventato, non ha niente a che vedere con il film Maleficent.

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Capitolo 4
*** Ricordi di un amico ***


Ambientata tra Kingdom Hearts 358/2 Days e Kingdom Hearts II, parla di Axel e dei ricordi che ha del N. XIII … i ricordi del suo migliore amico.
Attenzione! Per chi vede Akuroku … be’, faccia pure XD
 
E così, alla fine l’ hai fatto sul serio.
Hai tradito l’ Organizzazione, ci hai abbandonato.
 
Mi hai abbandonato.
 
Sono un Nessuno, ma sono triste.
Eh, si vede che sei speciale, se riesci a farmi provare emozioni.
 
Non so cosa darei per tornare indietro, per tornare a mangiare il gelato assieme a voi due … no, assieme a te.
 
Mi hai fatto sentire vivo, dopo anni.
Nemmeno Isa c’ era mai riuscito, da quando siamo entrati nell’ Organizzazione.
 
Ogni tanto mi sembra di rivederti, “arrabbiato” con Xigbar perché ti chiamava “piccoletto”, oppure “infastidito” dal comportamento di Larxene, o anche “contento”, quando arrivavo alla torre e potevamo mangiare il gelato assieme.
Eri così umano, che mi facevi sentire come se avessi avuto ancora un cuore.
 
So che un giorno ci rivedremo, e forse quel giorno potrò ripagarti per tutto quello che hai fatto per me, amico mio.
 
Arrivederci …
 
Roxas.

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Capitolo 5
*** Ricordi di una casa ***


Ricordi di una casa

L'ambientazione è quella del primo KH, e il personagio... non ve lo dico. Un solo indizio: è davvero poco usato.
 
Si risveglia in un luogo vuoto e nero.
Dov’ è?
Come è arrivata qui?
Un momento… dove è finita l’isola?!
E gli altri?!
«Tidus! Wakka! Sora! Riku…»
«Dove siete finiti?» mormora a bassa voce, trattenendo a stento le lacrime.
E lei? Dove è finita?
 Dov’è finita la sua migliore amica?
E poi un orribile pensiero si fa strada nella sua testa.
 
Forse non sono scomparsi tutti.
 
Forse se ne sono semplicemente andati.
 
Lasciandola lì, come si fa con una scarpa vecchia.
 
Scuote la testa.
No, la sua migliore amica non potrebbe mai farle questo.
 
Ne sei davvero sicura?
 Sussurra maligna una voce.
 
La ragazza grida.
Un urlo vuoto, vano, perché che senso ha gridare se nessuno può sentirti?
 
In quel vuoto oscuro e senza tempo, lei piange.
Lei, la ragazza abbandonata.
 
Selphie.

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Capitolo 6
*** Ricordi della Ninfa Selvaggia ***


Ricordi della Ninfa Selvaggia
 
Ambientata durante Chain of Memories, narra del momento della sua morte. Mi sono preso alcune libertà sul passato di Larxene, ma penso di potermelo permettere, dato che non si sa ancora nulla ^^
P.S.: tra i pensieri di Larxene trapela anche il mio giudizio su Marluxia, che non è del tutto lusinghiero. Perdonatemi, ma lo odio, ecco è_é
 
Lo odiavi, vero?
Anche se tu non potevi provare emozioni, lo odiavi. E tanto anche.
Perché il suo sguardo era semplice e puro, perché anche se aveva ceduto all’Oscurità l’aveva fatto per amore, perché era tornato, perché aveva avuto un’altra possibilità.
Quella che era stata negata a te.
 
“Perché?”
Una sola domanda risuona nella tua mente.
“Perché? Perché lui sì e io no?”
Una domanda vuota, Numero XII.
Priva di significato.
 
Lui è vivo.
Lui esiste.
 
Tu no.
 
Fattene una ragione.
Non puoi cambiare il passato.
 
E mentre la fredda lama della Catena Regale ti trapassa il petto, capisci che il tuo desiderio di potere era solo un vano tentativo di riempire il vuoto che hai al posto del cuore.
 
Per questo odi tanto Sora, vero, Larxene?
 
Perché lui ha un cuore.
Perché lui ama.
 
Perché anche tu amavi, ma non eri ricambiata.
Ma quello che provi per Sora (sebbene tu non possa provare effettivamente nulla) è un odio caldo, pulito, in un certo senso.
 
Ma quello che provi per Naminè non è un odio caldo.
È freddo e gelido.
In fin dei conti, non è nemmeno odio.
Solo disgusto.
 
Disgusto per una ragazzina che si è piegata alle torture di quel finocchio di Marluxia.
Disgusto per una strega che ha acconsentito a diventare la burattinaia di colui che amava (o verso il quale provava comunque qualcosa, essendo il Nessuno di Kairi).
Tu non l’avresti mai fatto, pensi, mentre il disgusto si unisce al dolore sordo portato dalla nostalgia e al rimorso mentre scompari nel nulla.
 
Non avresti mai fatto soffrire l’uomo che amavi.
 
Non è vero?
Larxene?

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Capitolo 7
*** Ricordi di un amore potente, tanto potente da superare i confini del Tempo e dello Spazio. ***


Ricordi di un amore potente, tanto potente da superare i confini del Tempo e dello Spazio.
 
Titolo un po’ lunghetto, stavolta XD
Non so come esattamente mi sia venuta: sicuramente devo ringraziare Lisaralin che con l’ultimo capitolo di “Storytime” mi ha fatto venire voglia di scrivere qualcosa su loro due.
Beh… buona lettura!
 
 
“Quella MALEDETTA STREGA!” Ruggisci dentro di te, calando i tuoi artigli e decretando la fine di un altro Heartless.
“Pagherà per quello che ci ha fatto!”
 
Rabbia.
 
Amore.
 
Paura.
 
Perché la strega ti ha portato via la cosa più preziosa.
 
Lei.
 
Lei, che era riuscita a scrutare oltre le tenebre del tuo cuore, ad incidere una crepa sul muro che tu stesso avevi creato attorno al tuo cuore.
Adesso, lei non c’è più.
La strega l’ha rapita, ma tu la troverai.
Troverai la tua principessa e staccherai la testa dal collo della stolta serva dell’Oscurità che ha osato farti questo.
 
Salti, e salti ancora, e ancora e ancora, scalando a mani nude le rocce della Cascata Inversa.
Pochi metri ti separano da lei.
 
Ma trovi lui.
 
Lui, il ragazzino.
Che è stato abbandonato.
Dai suoi migliori amici, dalla sua unica arma, da tutto.
 
Ed è caduto.
E adesso non vuole più rialzarsi.
 
«Alzati.»
Non è una richiesta, è un ordine. Sei ancora un principe, dopotutto.
 
«Perché dovrei? Riku mi ha tradito. Paperino e Pippo mi hanno abbandonato. Non ho più un’arma per combattere. A che mi servirebbe rialzarmi? Tanto vale stendersi qui ed aspettare che un Heartless mi strappi il cuore.»
 
Lo prendi per la maglietta, furioso, e gli ringhi contro, mostrandogli i denti.
 
«Che razza di discorsi fai?! Io sono arrivato qui da solo, ho valicato le barriere dei mondi da solo, sono sopravvissuto agli Heartless da solo, lottando letteralmente con le unghie e con i denti per arrivare fino a qui. Non hai un’arma? Hai ancora il tuo cuore che è schierato dalla tua parte. Adesso prenditi quella spada di legno, se non c’è niente di meglio, e inizia a combattere. Le nostre principesse non si faranno salvare da sole.»
 
Qualche rimasuglio della tua coscienza bisbiglia che forse ci sei andato troppo duro, ma la metti a tacere dopo un singolo istante.
La luce che si riaccende in quegli occhi color del cielo, prima spenti e vuoti, ti dà ragione.
 
«… andiamo.»
 
Il ragazzo raccoglie la spada di legno ai suoi piedi.
Quello che era nato come un gesto di derisione da parte del suo amico, adesso sarà la sua arma.
 
Il ragazzo si precipita verso la Fortezza, ma all’improvviso sembra ricordarsi di qualcosa, e si gira di nuovo verso di te.
 
«A proposito, io sono Sora.»
 
 
Sei arrivato lontano.
Sei scampato alla distruzione del tuo mondo, rinnegando l’Oscurità e rifugiandoti nel calore della luce che lei ti aveva lasciato.
Hai combattuto contro l’esercito dell’Oscurità, incaricato di distruggere te ed il tuo cuore.
Sei arrivato alla Fortezza Oscura, ed hai trovato un nuovo, potente alleato.
Hai combattuto contro il ragazzino dell’Oscurità (Riku, sembra che si chiamasse così) ed hai impedito al tuo alleato di fare la sua stessa fine.
Sei stato ingannato, dalla strega che ha fatto in modo da separarvi.
Hai combattuto contro la strega, ed hai provato un perverso piacere nel veder bruciare il drago nero in mezzo alle sue stesse fiamme verde rame.
Sei arrivato alla fine.
 
Ma lì, nella Sala dell’Ultima Serratura, vedi lei.
 
Ed è troppo.
 
Corri da lei, la bella principessa intrappolata nel cristallo.
Non ti curi nemmeno della presenza delle altre donne, hai occhi solamente per lei.
Congelata nel tempo, sembra che dorma.
Ha ancora il vestito da sera, quello che avrebbe dovuto indossare il giorno del ballo.
 
Scagli un pugno contro il cristallo, deviando all’ultimo la traiettoria e colpendo il muro.
Non puoi rischiare di farle del male, giusto?
 
L’amore… che cosa incomprensibile ed affascinante.
Spinge gli uomini a compiere le azioni più turpi o le più onorevoli.
Un sentimento ambiguo e pericoloso, che brucia con la stessa intensità di un falò in voi due…
 
Voi due che siete completamente agli antipodi.
Ma si sa, in natura gli opposti si attraggono.
 
E voi siete gli opposti per eccellenza.
 
La Bella e la Bestia…

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Capitolo 8
*** Ricordi di un Maestro, un Maestro che stava per commettere uno stupido errore ***


Ricordi di un Maestro, un Maestro che stava per commettere uno stupido errore
 
Quanto sono stato stupido.
Come ho fatto a pensare di ucciderlo?
Come?
 
Sto per morire, ma non sono triste. Il mio unico rimpianto è di lasciare questo mondo con l’immagine di un potenziale assassino, nei miei allievi.
Ma non importa. Si sono dimostrati migliori di quanto io avessi mai potuto immaginare.
 
Grazie, sinceramente.
Stavo per commettere l’errore più grande della mia vita, e tu sei riuscito a fermarmi in tempo.
 
Sei la dimostrazione che l’oscurità non è sempre malvagia, come io sono la dimostrazione che la luce non è sempre buona.
Accecato dal mio senso del dovere, stavo per distruggere una vita innocente.
 
Grazie per avermi ucciso…
Terra.

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