Pokemon Mystery Dungeon: Le Avventure del Team Electro

di AndreMCPro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1: L'Inizio di Tutto ***
Capitolo 2: *** Cap.2 Le Nuove Reclute ***
Capitolo 3: *** Cap.3 Lo Squarcio - Parte 1 ***
Capitolo 4: *** Cap.4 Lo Squarcio - Parte 2 ***
Capitolo 5: *** Cap.5 La Prima Esplorazione ***
Capitolo 6: *** Cap.6 Il Team Teschio ***
Capitolo 7: *** Cap.7 Un nuovo alleato ***
Capitolo 8: *** Cap.8 Il Mistero del Lago Foschia ***



Capitolo 1
*** Cap.1: L'Inizio di Tutto ***


Pokemon Mystery Dungeon
Le Avventure del Team Electro

Cap.1 L’inizio di tutto
Andrea non riusciva a vedere più niente. Il vento lo assordava. Sentiva un dolore insopportabile alla spalla destra, ma non si ricordava il motivo. Una strana forza lo tirava lontano dal suo amico di sempre, al quale si teneva aggrappato con la mano sinistra… ma come si chiamava? Non ricordava più neanche quello. Questi gli chiese, preoccupato: “Stai.. Stai bene?”
Proprio in quel momento la mano di Andrea perse la presa, e il suo amico lo afferrò per la manica, gridando: “No! Non mollare! Ancora un po’, forza! Devi farcela!”
Andrea sentì la forza intensificarsi, e la manica che iniziava a strapparsi. Terrorizzato, cercò di prendere la mano del compagno. Riuscì ad afferrarla, ma la stretta era così debole che stava per perdere la presa di nuovo. Gridò a sua volta:: “N-n-no! Non ce la… faccio!”
Andrea non riuscì più a resistere, e fu sbalzato contro una specie di barriera. Urlò di dolore, e perse i sensi.
 
Era il tramonto. Uno Squirtle camminava avanti e indietro, davanti ad un tendone rosa a forma di Wigglituff sorridente. Ai lati del tendone c’erano due totem con le facce di vari Pokemon, e il tutto era illuminato da due torce accese ai lati di una strana grata, davanti alla tenda. La struttura era situata sopra ad un promontorio, e l’unico accesso era una scalinata situata di fronte alla tenda. Lo Squirtle era pensieroso. D’un tratto si fermò e disse: “No, non posso continuare a starmene con le mani in mano! Devo fare qualcosa!”
Si mise di fronte al tendone. Inspirò, espirò, e aggiunse: “è il momento! Oggi devo essere coraggioso!” E salì sulla grata.
“Pokemon in arrivo! Pokemon in arrivo!” Gridò una voce. Squitle sobbalzò.
Un’altra voce chiese:”A chi corrisponde la forma della zampa? A chi corrisponde la forma della zampa?”
“è la zampa di Squirtle! È la zampa di Squirtle!” Rispose la prima voce. A quegli urli, il povero Squirtle si allontanò di scatto dalla grata, sospirò di sollievo, e poi disse, mesto: “Non riesco… non riesco a trovare il coraggio di entrare. Pensavo che oggi ce l’avrei fatta, e invece…”
Il Pokemon prese in mano una strana pietra.”Pensavo che avere con me il mio tesoro personale mi avrebbe aiutato ma… proprio non ce la faccio. Sono un tale codardo…”  Ripose l’oggetto, si allontanò dal tendone e scese le scale con aria afflitta, senza accorgersi dei due Pokemon che lo avevano spiato da dietro uno dei totem
“Ehi, Zubat. Hai visto?”
“Certo che ho visto, Koffing.”
“Quella nullità… aveva con sé qualcosa di interessante, vero?”
“Si, aveva decisamente qualcosa. Sembrava una specie di tesoro…”
“Proviamo a vedere dove va?”
“Certo!”
Dopo un cenno di assenso, i due seguirono Squirtle giù per la scalinata.
 
Il Pokemon Tartaghina giunse sulla spiaggia e guardò verso l’orizzonte, con gli occhi che brillavano.
Il sole tramontava in mezzo al mare e si specchiava sulle piccole onde che increspavano la sua superficie. Il cielo era arancione e tendeva leggermente al blu. Ma la cosa più stupefacente erano le bolle d’acqua che volavano sulla spiaggia e che riflettevano la luce del tramonto in tutte le direzioni.
“Wow. Che panorama stupendo!” Disse Squirtle
“Quando è bel tempo, i Krabby escono al tramonto a fare le bollicine. Tutte quelle bolle, che riflettono i raggi del sole… è sempre un panorama magnifico!”
Il Pokemon rimase per un altro po’ad ammirare il tramonto, poi riprese: “Vengo sempre qui quando mi sento giù. Di solito mi fa sentire meglio. Venire qui mi tira sempre su. Ora mi sento davvero bene.”
Quando smise di parlare Squirtle si girò, e vide qualcosa nel bel mezzo della spiaggia.
“Ma cosa… Oh,no! Qualcuno è svenuto sulla sabbia!”
Corse verso l’altro Pokemon e cercò di farlo rinvenire
“Cos’è successo? Stai bene?”
Il Pokemon si rialzò, e Squirtle tirò un respiro di sollievo. “Meno male, hai ripreso i sensi! Ero preoccupatissimo!”
Il Pokemon, uno Shinx, si guardò in torno, visibilmente disorientato. Squirtle riprese: “Ricordi come hai fatto a finire qui in queste condizioni?” Quando vide che lo shinx non rispondeva, decise di presentarsi: “Ad ogni modo, io sono Squirtle. Piacere di conoscerti. E tu chi sei?”
“Io… io sono un essere umano…” Rispose quello, lasciandolo sorpreso e perplesso allo stesso tempo: “Cosa? U-un essere umano? Ma… a me sembri uno Shinx in tutto e per tutto!”
Il felino si guardò spaventato, come se gli avessero detto di avere un insetto sulla spalla. E cosa più strana, sembrava non ricordare nulla di ciò che era accaduto.
“Sei davvero un tipo strano, lo sai?” disse Squirtle. “Non è che mi prendi in giro?”
“No, è vero! Non ti sto mentendo!”
“Mmh, ok… allora... qual è il tuo nome”
“Io… mi chiamo Andrea”
“Andrea? Ok… beh perlomeno non sembri un Pokemon cattivo. Scusa se ho dubitato di te. Ultimamente ci sono molti Pokemon cattivi in circolazione. E tanti altri sono improvvisamente diventati aggressivi, senza un’apparente ragione.”
Appena Squirtle concluse la frase, uno Zubat lo colpì, e la pietra gli cadde a terra.
“Ops, chiedo scusa” disse il suo amico Koffing, come se niente fosse.
“Ehi! Perché lo hai fatto?”
“Eheh! Proprio non ci arrivi? Volevamo azzuffarci un po’ con te! Ma scommetto che non hai il coraggio di affrontarci, vero?”
Il pipistrello distolse lo sguardo da Squirtle, che era rimasto come paralizzato, e lo posò sulla pietra, semisepolta nella sabbia.
“Questo è tuo, giusto?”
“No! Quello.. è…”
“QUESTO ce lo prendiamo noi!” e la raccolse.
“Ooooh! Non provi a riprendertelo? Cosa c’è, troppa fifa?” Lo canzonò Koffing “Non pensavo avresti avuto così tanta paura!”
Poi si rivolse a Zubat, dicendo: “Forza, andiamocene via di qua!”
“Ci vediamo, pusillanime!” E si infilarono in una grotta proprio dietro Andrea.
Squirtle li seguì con lo sguardo e, quando furono spariti dal suo campo visivo, fece un lamento e disse: “Cosa faccio adesso? Quello è il mio tesoro. Significa tutto per me…”
“Se vale così tanto per te, perché non provi a riprendertelo?” lo esortò Andrea
“Hai ragione, non c’è tempo da perdere! Devo recuperarlo assolutamente! E tu, che ne dici? Mi aiuterai?”
“I-io?” chiese Andrea, spiazzato dalla sua richiesta.
“Si, tu! Allora? Mi aiuterai?” ripeté Squirtle.
“Ehm… ok. Ti aiuterò.”
“D-davvero? Grazie! Ora andiamo!”
 E i due corsero all’inseguimento di Koffing e Zubat.
Le pareti della grotta erano fatte di roccia calcarea, ed essa era abitata da Pokemon di tipo acqua e terra. Erano molto deboli, perciò non fecero fatica a sconfiggerli. Poco più avanti, Andrea raccolse uno strano frutto azzurro.
“Che cos’è?” chiese.
“Quella è una baccarancia. Se la mangi vedrai buona parte delle tue ferite svanire quasi istantaneamente. Ora però sbrigati! Abbiamo altro a cui pensare!” E si rimisero in cammino.
Ben presto i due giunsero in una piccola insenatura, nella quale si trovavano Zubat e Koffing.
“Dannazione! È un vicolo cieco!” disse quest’ultimo
“Non ti preoccupare!” gli rispose Zubat. “Quei pivelli non verranno mai a…”
“Ehi voi!”
I due si girarono, e furono molto sorpresi al vedere Squirtle e Andrea proprio dietro di loro
Koffing li prese in giro: “Bene bene… Guarda un po’, è quella schiappa di prima!”
Il Pokemon Tartaghina, fece un passo indietro, pavido. Ma pi riprese posizione e cacciò un urlo: “Ridatemi quello che mi avete rubato! È il mio tesoro! Significa tutto per me!”
I due farabutti non sembrarono intimoriti. Anzi, si interessarono molto a quello che aveva detto Squirtle. Soprattutto all’ultima frase.
“Tesoro, eh?” disse Zubat “Deve valere un bel mucchio di soldi, allora!”
“Ehi, potrebbe valere più di quanto pensiamo!” Aggiunse l’altro. “Chissà, se lo venessimo potremmo ricavare un bel gruzzolo! Ah ah! Un motivo in più per tenercelo!”
“Cosa?” Disse Squirtle, colto sul vivo.
“Se ci tieni così tanto… vieni a prendertelo! Eh-eh-eh!” Lo sfidò Zubat.
Andrea rupe il ghiaccio, colpendo Koffing con Attacco Rapido.
Zubat provò a usare Sanguisuga, ma Azione di Squirtle lo precedette, abbattendolo.
Koffing usò Velenogas sul Pokemon Tartaghina, ma quello evitò l’attacco e lo colpì in pieno, usando di nuovo Azione e mettendolo KO.
Un secondo Attacco Rapido di Andrea e anche Zubat non fu più in grado di lottare.
“Ahiahiahi” Si lamentò Koffing
“Che batosta…” Ammise il Pokemon Pipistrello
Pian piano, i due ladruncoli si rialzarono.
“Maledizione! Come hanno fatto a batterci quelle due nullità?” Commentò il Pokemon Velenuvola
“Bah! Ecco qua! Tienitelo!” Disse l’altro, e lanciò la pietra al suo legittimo proprietario.
“Ahah! Ma non montatevi la testa!” Aggiunse Koffing, prima che Squirtle raccogliesse il suo tesoro. “La vostra vittoria è stata solamente un caso!”
“Sì, vedete di non scordarvelo!” Concluse Zubat, e i due se la diedero a gambe.
“Oh! Il mio Frammento Antico!” Disse Squirtle raggiante, raccogliendo la pietra.
“Sono riuscito a riaverlo! È tutto merito tuo, Andrea! Grazie.”
Usciti dalla grotta, Il Pokemon riprese a ringraziare:”Ti sono davvero riconoscente. Guarda.” E posò la pietra a terra “Questo è il mio Frammento Antico. È ciò che mi avevano rubato. Beh… almeno, io lo chiamo così… Ma questo… questo è il mio tesoro! Vedi… le leggende e le tradizioni mi hanno sempre affascinato. È così emozionante sentire i racconti del passato: Non credi anche tu?”
Squirtle si girò verso il tramonto con gli occhi che brillavano, e riprese a parlare:
“ Forzieri nascosti pieni di tesori… territori inesplorati avvolti nel mistero… e nuove terre che aspettano solo di essere scoperte! Luoghi come questi devono essere pieni di oro e tesori! Anche di storia sai? Non sarebbe fantastico fare scoperte epocali?”
Il Pokemon tornò a guardare Andrea:”Questo è il mio sogno! E un giorno… ho trovato questo. Il Frammento Antico. Sulle prime non sembra niente di speciale, ma dai un’occhiata più da vicino… Vedi? Sulla superficie c’è uno strano disegno…”
Era così: Sulla pietra c’erano incisi due cerchi concentrici, con delle strane linee che partivano da quello più esterno come a formare quattro tentacoli piegati in senso orario.
“Non ho mai visto un disegno del genere…” Disse Andrea
“Vero? Deve avere un significato particolare, ne sono sicuro! Forse è la chiave per raggiungere luoghi leggendari! Pieni di tesori ricchissimi! Me lo sento! Così ho deciso di unirmi ad una squadra di esplorazione. Se questo Frammento è la chiave per risolvere un mistero, io voglio scoprire quale! Così ho cercato di entrare in una squadra come apprendista.”
Squirtle si rabbuiò, come preso dallo sconforto
“Ma poi… ho avuto troppa paura…”
All’improvviso, però, il Pokemon si riscosse, e chiese:”E tu Andrea? Che farai adesso? Hai perso la memoria… e ora sei un Pokemon. Hai un posto dove andare?”
“Io… no, non ne ho la più pallida idea”, rispose.
“Allora, posso chiederti un grande favore? Vuoi formare una squadra di esplorazione insieme a me?”
“Cosa?” Esclamò quello, colto alla sprovvista
“Io e te saremmo una grande Squadra di Esplorazione. Che ne dici?”
“Io… non lo so…”
“Dai, dì di si!”
Andrea rimase a pensarci per qualche secondo, poi disse
“O-ok… va bene”
“D-davvero? Evvai! Insieme saremo una squadra magnifica! Innanzitutto,” e guardò verso il promontorio dove si trovava poco prima “andiamo alla Gilda di Wigglituff e iscriviamoci come apprendisti! Lì potremo allenarci come si deve! Di certo l’allenamento sarà molto duro… ma noi ce la metteremo tutta!”
E si avviarono insieme verso la Gilda di Wigglituff

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Capitolo 2
*** Cap.2 Le Nuove Reclute ***


Pokemon Mystery Dungeon
Le Avventure del Team Electro

Cap.2 Le Nuove Reclute
“Eccoci arrivati. Questa è la Gilda di Wigglituff”
Andrea era a bocca aperta: il tendone rosa sembrava un Pokemon, e l’ingresso era sbarrato da un robusto cancello di ferro.
“Per formare una squadra di esplorazione, bisogna registrarsi qui. Poi bisogna allenarsi, fino a diventare un’ottima squadra”
Passò qualche secondo, poi Squirtle inghiottì rumorosamente, e disse: “Questo posto mi fa ancora un po’ paura… No! Stavolta c’è Andrea con me! Devo essere coraggioso!” E salì sulla grata davanti alla tenda.
“Pokemon in arrivo! Pokemon in arrivo!” Gridò una voce.
Qualcun altro chiese:”A chi corrisponde la forma della zampa? A chi corrisponde la forma della zampa?”
“È la zampa di Squirtle! È la zampa di Squirtle!” Rispose la prima voce. Squirtle, nonostante fosse spaventato, riuscì a non muoversi. “N-no! Devo farmi coraggio…”
La seconda voce urlò: “Puoi ENTRARE!”
Poi però riprese: “C’è qualcuno con TE! Devi dire al Pokemon straniero di mettersi LÌ!”
Squirtle si tolse da sopra la grata e disse ad Andrea: “Credo stiano parlando di te… Dicono che devi metterti lì”
Andrea fissò la grata per qualche secondo, poi la voce tuonò, di nuovo:”Ehi tu! Pokemon straniero! Vai sulla GRATA!”
Quello obbedì, e subito al scena si ripetè:
“Pokemon in arrivo! Pokemon in arrivo!”
“A chi corrisponde la forma della zampa? A chi corrisponde la forma della zampa?”
Stavolta la prima voce sembrò un po’ confusa: “È la zampa di… è la zampa.. d-di… ehm…”
“Cosa succede? Sentinella? SENTINELLA? Cosa c’è, sentinella Diglett?”
“Uhm… è.. l-la zampa… di… Forse è di Shinx! Forse è di Shinx!”
“COSA? Come sarebbe a dire FORSE? “
“M-ma… è una z-zampa che si vede d-di rado… da queste parti…”
“Ugh… Molto DELUDENTE! Controllare le zampe dei Pokemon che vengono qui è il tuo lavoro! NON È VERO DIGLETT?”
“Si, ma… se non lo so non lo so…”
“Ma cosa… Stanno litigando?” Chiese Squirtle. I due erano sconcertati. La voce che ancora non conoscevano riprese a parlare: “Spiacente per l’ATTESA! Beh, è VERO che non si vedono molti Shinx da queste parti... ma non SEMBRI un Pokemon cattivo. Ok basta così! ENTRATE!” E il cancello si aprì. Squirtle sussultò.
“Sono così nervoso… ho i brividi. Ma sono felice: adesso finalmente posso entrare. Ok.. andiamo!”
I due entrarono nel tendone, e videro una scala a pioli che portava sottoterra. In effetti, era strano che un intera Gilda potesse starci in quella piccola struttura. Ora si spiegava tutto. Scesero, e si ritrovarono in una grande stanza piena di Pokemon di ogni specie. Ai lati della scala c’erano due bacheche, con molti fogli spillati sopra. Alcuni dei presenti, probabilmente membri di Squadre d’Esplorazione, ne staccavano uno, o anche di più, a volte. Andrea era senza parole per lo stupore
“Wow” Fece Squirtle meravigliato. “Quindi è questa… la Gilda di Wigglituff! Ci sono un sacco di Pokemon qui! Fanno tutti parte di squadre d’esplorazione?”
“Chiedo scusa” disse qualcuno alle loro spalle. Si girarono di scatto, e videro un Pokemon molto simile a un pappagallo che li guardava. “Voi siete i due Pokemon appena entrati, giusto?”
“S-si” Rispose Squirtle
“Io sono Chatot! Sono il Pokemon che iene d’occhio le cose, qui, nonché il braccio destro del Capitano Wigglituff!”
Finita la frase iniziò a agitare le ali, cercando di cacciarli in malo modo “Adesso sciò! Andatevene! Non abbiamo tempo per venditori e rappresentanti! Andate via, per favore!”
Squirtle lo afferrò per un'ala, gliela abbassò, e disse: ”N-no! Non siamo qui per quello!”
Il Pokemon si fermò, attento. Squirtle spiegò: “Vogliamo formare una squadra d’esplorazione. Per questo siamo venuti in questa Gilda.”
“COSA? Volete formare una squadra d’esplorazione?” Chatot era esterrefatto, si girò e cominciò a parlare tra sé e sé, a bassa voce, ma non abbastanza per impedire ai due di sentire cosa diceva.
“È raro vedere un Pokemon così giovane che vuole diventare un’apprendista alla Gilda. Soprattutto se consideriamo quanto è duro il nostro allenamento! Il gran numero di Pokemon che rinunciano dovrebbe essere una prova sufficiente!”
Squirtle rimase perplesso, e chiese: “Scusami… l’addestramento è davvero così difficile?”
Chatot si girò di scatto e iniziò ad agitare le ali, preso alla sprovvista. “C-certo che no! Non è affatto vero! Il nostro programma di addestramento è alla portata di tutti! Eheh... eheheh…”
I due amici lo guardarono con sospetto, ma lui riprese, agitando la coda:”Bene bene bene! Potevate dire subito che volevate formare una squadra! Eh-eeeeh! B-bene! Procediamo! Per l’iscrizione, venite da questa parte. “
E scese un’altra rampa di scale. Andrea e Squirtle ubbidirono e, quando furono scesi, Chatot parlò di nuovo: “Questo è il Piano Inferiore della Gilda 2! E qui che di solito lavorano gli apprendisti. E… vedete quella porta?” e indicò loro una porta di legno con uno strano simbolo rosso dipinto sopra. “Quella è la stanza del Capitano. Per nessun motivo… ripeto, per NESSUN MOTIVO dovrete essere scortesi nei confronti del nostro Capitano. Sono stato chiaro?”
I due annuirono. Chatot si girò verso la porta e iniziò ad aprirla
“Capitano! Sono Chatot! Sto entrando!”
I tre Pokemon varcarono la soglia. La stanza era piena di tende ed arazzi. C’erano due fiaccole spente ai lati di un tappeto rosa e, addossati alle pareti laterali, due forzieri stracolmi di sfere di tutti i colori. Sul tappeto c’era un Pokemon, sicuramente Wuigglituff, ed era girato di spalle.
Chatot gli parlò: “Capitano, le presento due Pokemon che desiderano unirsi alla nostra Gilda come apprendisti.”
Nessuna risposta.
“Capitano? Eh-ehm… Capitano?”
“Ullallà”
Wigglituff si era girato di scatto, facendo letteralmente saltare i presenti.
“Mi chiamo Wigglituff. Sono il Capitano della Gilda! Volete fomare una squadra d’esplorazione? Beh, cosa stiamo aspettando, allora? Come prima cosa, bisogna registrare il nome della squadra!”
“Il… nome della squadra?” Chiese Andrea, perplesso.
“Esatto. Qual è il nome?”
“Oh no! Preso dall’emozione non ci ho nemmeno pensato!” Disse Squirtle a bassa voce. Disperato, si rivolse al compagno
“Andrea… hai qualche idea, tu?”
“Fammi pensare… fammi pensare…” passò qualche secondo, poi disse “Che ne dici di… Electro?”
“Mmh… si… è può andar bene. Mi piace! Team Electro!” Disse poi a Wigglituff.
“Molto bene! Quindi è stabilito! Vi registrerò come Team Electro!” Annunciò il Capitano, tirando fuori un foglio e scrivendoci sopra.
Quando smise di scrivere fece: “Fatto! BADABUM!” E, tra lo spavento generale per quella reazione, lanciò in aria il foglio, facendolo finire con immensa precisione in uno dei forzieri.
“Congratulazioni! Ora siete ufficialmente una squadra d’esplorazione! In ricordo di questo evento… vi dono questo!” E posò davanti a loro una piccola teca.
“Questo è un kit per esploratori! Ogni squadra d’esplorazione deve averne uno! Forza, apritela!” Li esortò Wigglituff.
I due ubbidirono, e al suo interno trovarono una piccola targhetta, una mappa e una grossa sacca. Il Capitano iniziò ad illustrare i vari oggetti: “Questa è una Targhetta dell’Esploratore. È il documento di riconoscimento ufficiale della vostra squadra. Poi c’è la Mappa delle Meraviglie, un oggetto utilissimo! E infine, la Sacca dei Tesori, che vi permetterà di trasportare gli strumenti che troverete nei dungeon. In seguito ai vostri successi, lo spazio nella Sacca aumenterà sempre di più! È davvero meravigliosa! Date un’occhiata al suo interno!”
Andrea aprì la sacca: vide un foulard bianco a pois grigi e uno strano fiocco totalmente bianco. Quando lui toccò quest’ultimo, l’oggetto si riempì di una strana energia mistica e subito divenne di un blu mare elegante.
“Allora? Cosa c’è lì dentro, Andrea?” chiese Sqirtle
Lo Shinx tirò fuori il foulard e lo porse al compagno. Poi mostrò agli altri il fiocco.
“Che cos’è?” chiese “Prima era bianco, poi quando l’ho toccato…”
Chatot prese la parola: “Ah, quello è un Fiocco Aura! Si dice che prenda il colore dell’aura del primo Pokemon che lo tocca, e da allora in poi aumenta di un po’ la forza di colui che lo indossa, se questo ha un’aura di colore simile. Ora che lo hai toccato, si è trasformato in Fioccobalto!”
“Wow… incredibile!”
“Sono due strumenti davvero speciali, che vi aiuteranno nelle vostre avventure!” Disse il Capitano.
“Grazie… Fremo del nostro meglio!” Promise Squirtle.
“Si, ma per il momento voi siete solo degli apprendisti! Quindi mi aspetto che facciate del vostro meglio… in allenamento!”
“Lo faremo! Grazie!” disse Squirtle. Poi si rivolse ad Andrea: “Mettiamocela tutta!”
“Bene!” li interruppe Chatot. “Ora seguitemi! Vi accompagno nelle vostre stanze!”
I due seguirono il Pokemon fuori dalle stanze del Capitano e si infilò in un corridoio a est.
Giunti alla stanza alla fine del corridoio, arredata appena con due letti di paglia, Chatot si fermò: “Fino a quando lavorerete per noi, questa sarà la vostra stanza! Da domani non avrete molto tempo libero, perciò alzatevi presto e iniziate a vivere secondo le nostre regole! E mi raccomando: non andate a letto tardi! Stanotte dovrete riposarvi il più possibile! È tutto!” E se ne andò.
I due amici non se lo fecero dire due volte e si sdraiarono sui letti. Tuttavia, dormire fu molto difficile, viste tutte le emozioni che avevano vissuto quel giorno. Squirtle, soprattutto, non riusciva proprio a chiudere occhio.
“Ehi Andrea… sei ancora sveglio?”
Lui rispose con un leggero verso.
“Oggi… oggi ci sono stati tanti momenti emozionanti per me… Ma sono felice di aver finalmente trovato il coraggio di venire qui. Pensavo che Wigglituff fosse più spaventoso, invece sembra davero molto gentile. E anche se domani dovessimo affrontare delle nuove sfide, non ho affatto paura! Anzi, non vedo l’ora di scoprire… quali avventure ci… attendono…”
Squirtle si addormentò proprio mentre parlava. Andrea invece rimase sveglio ancora per un po’, ripensando agli avvenimenti della giornata. Ora che sono apprendista alla Gilda… devo ammettere che è molto emozionante far parte di una squadra d’esplorazione! Ed è bello essere amico di Squirtle… ma devo ancora trovare risposta alle mie domande… Chi sono? Come sono diventato un Pokemon? E come sono finito su quella spiaggia? Beh… pensarci non serve a niente ora. Per il momento cercherò di impegnarmi qui alla Gilda… E chissà… magari le risposte verranno fuori da sole, in qualche modo. Andrò a fondo della questione… quando… sarà il momento…
Il sonno alla fine vinse anche lui. Dopo quelli che parvero attimi, anche se in realtà era già l’alba, una voce potentissima gli frastornò le orecchie:
“EHI VOI! È ORA DI ALZARSI!”
L’urlo li stordì a tal punto che i due non riuscirono neanche ad alzarsi di soprassalto. Loro malgrado, la voce continuò, sempre allo stesso volume: “Cosa ci fate ancora A LETTO? SVEGLIA! Forza! In PIEDI!”
Il Pokemon ebbe anche la gentilezza di presentarsi, senza però abbassare minimamente la voce. Anzi, se possibile, la alzò ancora di più:
“Mi chiamo Loudred! Sono anch’io un’apprendista! Se arrivate in RITARDO alla riunione mattutina, saranno GUAI! Quindi DATEVI UNA MOSSA! Il Capitano Wigglituff ha un CARATTERACCIO! Se perde le staffe…” Rabbrividì pensando a cosa sarebbe potuto succedere, ma poi riprese: “Beh IN OGNI CASO… Non ho alcuna intenzione di finire nei guai perché voi avete dormito TROPPO! Quindi DATEVI UNA MOSSA!” E se ne andò.
Dopo quegli urli, Solo Squirtle riuscì a trovare la forza per parlare, anche se non pensava ancora lucidamente: “Ugh… che male… le mie orecchie… Cos’ha detto? Dobbiamo prepararci?”
D’improvviso si riscosse, si alzò di scatto e disse, preoccupato: “Oh,no! Abbiamo dormito troppo! Sbrighiamoci!” E si fiondò fuori dalla stanza, seguito da Andrea.

Appena sbucarono nella sala principale, i due trovarono gli altri apprendisti schierati di fronte a Chatot, il quale aveva la stanza del Capitano esattamente alle sue spalle. Loudred sbraitò, mentre quelli prendevano posto nello schieramento: “Siete in RITARDO, reclute!”
“Shhh! Non c’è bisogno di urlare!” Lo richiamò Chatot
“Bah”
“ Sembra che ci siate tutti! Benissimo! È il momento del discorso mattutino!” e si fece da parte.
“Capitano! La Gilda è presente al completo!”
Subito la porta della stanza si aprì, e Wigglituff entrò nella sala. “Bene Capitano! Può rivolgersi ai membri”
Chiunque avesse visto il Pokemon appena di sfuggita avrebbe giurato che fosse perfettamente sveglio, e invece…
“Zzzz… Ronf… Zzzz…”
Subito ci fu un gran bisbigliare tra gli apprendisti:
“Wow… il Capitano non finisce mai di stupirmi…”
“Già, guarda: sembra sveglio! Eppure…”
“Wow… sta dormendo! E con gli occhi aperti! Incredibile!”
Squirtle si tappava la bocca con le mani, cercando di non ridere. Anche Andrea aveva le guance rosse per l’immane sforzo di trattenere una fragorosa risata.
Chatot proseguì, come se niente fosse: “Grazie, Capitano. Apprezziamo tutti le sue… ehm… sagge parole”
A questo punto i due rischiarono seriamente di scoppiare a ridere, ma per loro fortuna riuscirono a trattenersi.
“Bene, facciamo nostre le sagge parole del Capitano! E non dimentichiamo il nostro motto mattutino! Forza! Tutti insieme! E UNO, DUE, TRE!”
La Gilda rispose in coro: “UNO! Lavorare non fa male! DUE! A chi scappa niente pappa! TRE! Ogni sorriso va condiviso!”
“Ok, Pokemon! È ora di lavorare!”
“SIIIIII!”
E mentre tutti si apprestavano ad assolvere le proprie mansioni, Andrea intravide il Capitano che, ancora addormentato, tornava nella sua stanza. Suo malfgrado, gli scappò un risolino, ma per fortuna nessuno lo sentì.
I due non ebbero il tempo di fare un passo che Chatot disse loro: “Ehi! Non dovreste stare qui con le mani in mano! Forza, venite con me!” Ed essi lo seguirono al piano superiore.
Il Pokemon si fermò davanti alla bacheca di sinistra e riprese: “Voi siete dei principianti! Per iniziare, vi assegnerò un compito!” Si spostò un po’ e mostrò loro la bacheca
“Questa è la bacheca delle missioni. Qui i Pokemon della regione appendono le loro richieste. Sapete che ultimamente ci sono sempre più Pokemon cattivi in circolazione, vero?”
I due annuirono, e Squirtle rispose:”Dipende dal fatto che il flusso del tempo è disturbato. Sta causando un bel po’ di danni, vero? Per questo tanti Pokemon diventano aggressivi!”
Il flusso del tempo è… disturbato? Pensò Andrea, perplesso Ma… in che senso? Vuol dire che qui c’è qualcosa che non va con il  tempo? E questo sta causando la comparsa di tanti Pokemon cattivi? Ma che sta succedendo qui?
“Esattamente! Questo dsturbo del tempo ha causatol’epidemia di pokemon cattivi. Probabilmente è per questo che negli ultimi tempi è aumentato anche il numero di missioni. Inoltre, e non siamo sicuri che il tempo ne sia la causa… sono aumentati anche… i Dungeon Misteriosi”
“I.. Dungeon Misteriosi?” Chiese Andrea, sempre più confuso
“Esatto” Gli disse Squirtle “Ti ricordi dove siamo andati per recuperare il mio frammento antico, ieri? Quel luogo era un Dungeon Misterioso.”
“E cos’ha di tanto speciale?”
“Devi sapere che un Dungeon Misterioso è un luogo molto strano, i cui aspetto e forma variano ogni volta che ci si entra. Inoltre, anche gli strumenti che ci si trovano cambiano di volta in volta! Se vai KO, ti ritroverai all’entrata del Dungeon, perderai metà dei tuoi soldi e metà degli strumenti, o anche di più!”
“Beh, vedo che sai parecchie cose!” Intervenne Chatot “Mi rende più facile spiegare il resto! Tutte le missioni si svolgono all’interno dei Dungeon. E ora vediamo di sceglierne una per voi…”
Iniziò a leggere le varie lettere affisse sulla bacheca, e al’improvviso ne staccò una: “Questa dovrebbe andar bene!”
Porse il foglio al Team, ed essi lessero:
Ciao. Mi chiamo Spoink.
Un ricercato è scappato con la cosa più preziosa che ho: la mia perla!
Quella perla è tutta la mia vita! Non riesco proprio a stare tranquillo senza averla sulla testa! Ma ho sentito dire che qualcuno l’ha vista. Dovrebbe trovarsi in un luogo paludoso. Ma a quanto ho sentito si tratta anche di un luogo pericoloso! Io sono troppo debole per andare in un posto così!
Cari lettori, vi prego! Cercate la mia perla!
Spoink
 
“Aspetta un attimo…” fece Squirtle, un po’ deluso “Dobbiamo recuperare una cosa che qualcuno ha perso? Non c’è un compito più avventuroso? Vorrei andare alla ricerca di tesori o luoghi sconosciuti! Cose del genere!”
Chatot ribatté furioso:”È importante che i principianti come voi vadano per gradi! Adesso andate! E ricordate che se fallirete tornerete qui con metà soldi e metà strumenti! Ora, al lavoro!”
“Va bene…”
Il Team partì alla volta della vicina Riva Paludosa. Il terreno era argilloso, e le pareti erano formazioni di rocce ricoperte di muschio.
“Bene! Eccoci arrivati!” Disse Squirtle “Dicono che questo posto sia molto pericoloso, quindi facciamo attenzione!”
“Ora sbrighiamoci!” Rispose Andrea “Dobbiamo recuperare quella perla, prima che la prenda qulacun’altro!”
“Giusto! Andiamo!”
I due si misero ognuno il proprio accessorio e si inoltrarono nel Dungeon, stando ben attenti a dove camminavano. Il posto era molto desolato, e non c’erano deviazioni. All’improvviso, però, giunsero in una stanza con tre corridoi, senza contare quello da dove arrivavano.
“Ehm… e ora che facciamo? Ci dividiamo?” Chiese Squirtle
“A-assolutamente no!” Ribatté Andrea. “Hai sentito cos’ha detto Chatot? Se anche solo uno di noi andrà KO, la missione sarà fallita!”
“Ah… è vero! Però… dove andiamo adesso?”
Andrea scrutò le tre entrate, ma vide solo il buio. Stava per scegliere a caso, quando vide a terra una sfera azzurra con un occhio inciso sopra.
“E questo cos’è?”
“Una Lumisfera! È proprio quello che ci voleva! Lanciala a terra!”
“Perché?”
“Rompendola, emanerà luce per qualche minuto.”
“Intanto noi potremo controllare con calma i corridoi! Giusto! Faccio subito! Copriti gli occhi!”
Andrea ruppe la Sfera proprio al centro della stanza, illuminando perfettamente tutti e tre i corridoi. Uno era chiuso, il secondo portava ad una stanza ed il terzo faceva una curva talmente repentina che non riuscivano a vedere dove arrivasse.
“Accidenti. Non abbiamo risolto molto” Si lamentò Squirtle.
“Non proprio” Rispose Andrea “Ora sappiamo che quello lì non porta da nessuna parte.”
“Mmh, vero! Io dico di andare verso la stanza”
“Io invece dico di seguire il corridoio che non conosciamo.”
“Stanza!”
“Corridoio!”
“Stanza!”
“Corridoio!”
Rimasero lì a litigare per qualche minuto, poi Andrea fece una proposta:”Va bene, faremo come dici tu. Ma se hai sbagliato mi prendo metà della tua cena!”
“Affare fatto!” Rispose Squirtle.
Presero subito il corridoio che sfociava nella stanza. appena entrai nel passaggio, la Lumisfera si spense.
“Brutto segno” fece Andrea
“Tsk! Sta a vedere!”
Pessima scelta! Non solo la stanza era chiusa, ma appena misero piede dentro di essa, cinque Shellos infuriati apparvero dal nulla e cercarono di colpirli con Fangosberla.
“Te l’avevo detto!” Disse Andrea, mentre schivava gli attacchi.
“Oh, stai zitto!” Disse Squirtle. Mentre parlava, delle bolle gli uscirono dalla bocca.
“Ehi! Ho imparato Bolla!”
“Fantastico! Perché non la usi per toglierci da questa situazione?”
Bolla!” E sconfisse due avversari con un colpo solo. Andrea abbatté gli altri con tre Attacchi Rapidi in successione.
“Credo che tu mi debba qualcosa sai?” Disse a Squirtle, prendendolo in giro.
“Pensa a camminare!” Fece lui, tornando alla stanza precedente. Era più che chiaro che l’errore gli bruciava.
L’altro corridoio procedette senza altre deviazioni e alla fine il Team Electro giunse in una grande sala piena di muschio.
“Ehi, guarda Andrea!”
“La perla! Ce l’abbiamo fatta!”
“Perfetto! Ora riportiamola alla Gilda!”
 
“Non so come ringraziarvi! Mi è mancata tantissimo!”
Lo Spoink era molto felice! La missione era andata a gonfie vele!
“Non riesco a stare tranquillo se non ho con me la mia perla! A furia di saltare da una parte e dall’altra mi stavo riempiendo di bernoccoli! Ecco! Questi sono per voi!”
E diede alla squadra 2000 Pokè. Squirtle non credeva ai suoi occhi!
“2000 Pokè? Tutti per noi?”
“Certo! Non è niente in confronto al valore della mia perla!”
Quando Spoink spari dalla loro vista, Squirtle scoppiò di gioia “2000 Pokè! Ma ci pensi? Siamo ricchi, Andrea! Ricchi!”
“Ottimo lavoro, squadra!” Si congratulò Chatot. “Ora se non vi dispiace…” E sfilò via i soldi dalle mani di Squirtle.
“Ehi! Che stai facendo?”
“La maggior parte dei proventi delle missioni va al Capitano! Perciò, la quota che vi spetta è…”
E lanciò quattro monetine ai due apprendisti
“Cosa? 200 Pokè? Tutto qui?” Chiesero all’unisono.
Incredibile… dopo tutto quello che avevano fatto a loro spettava solo il 10% di quella somma principesca! In quella Gilda non c’era davvero giustizia!
“Sono spiacente, ma è la regola della Gilda. Dovete accettarla!”
“Uffa…”
Passarono alcuni minuti. Poi Chimecho, una degli apprendisti, agitò la campanella che aveva sulla testa e disse: “Grazie per avere aspettato! La cena è pronta!” E tutti gli apprendisti si fiondarono nella Sala da Pranzo, a ovest rispetto alla sala principale della Gilda.
“Bene! Si mangia! Tre, due uno… Buon appetito!”
Tutti iniziarono a svuotare il proprio piatto con la voracità di un Munchlax. Tutti eccetto il Capitano, che si mise a giocare con una grossa e succulenta mela. Andrea disse subito a Squirtle: “Beh? Non mi devi qualcosa?”
“Cosa?” chiese lui, facendo finta di niente.
“Abbiamo fatto una scommessa!”
“Quale scommessa?” E proprio in quel momento mangiò l’ultima bacca.
“Ehi! Non vale!”
“Pensa a mangiare il tuo piuttosto, sennò mangio anche quello!”
Andrea scattò, coprendo il piatto "E no eh!”
Squirtle rise, e aspettò che finisse chiacchierando con alcuni apprendisti.
Quando tutti ebbero finito di mangiare, i due andarono a letto. Anche stavolta, però, faticarono a prendere sonno, e Squirtle disse: “Oggi è stata una giornata intensa, vero? Sono successe un sacco di cose! Ma sono felice di aver portato a termine la nostra prima missione! Certo, non mi è piaciuto affatto il modo in cui la Gilda si è presa gran parte dei soldi… Ma è il prezzo dell’addestramento. Non possiamo farci niente! L’importante è che abbiamo aiutato Spoink… yawn… che sonno… beh, buonanotte…” e in pochi minuti entrambi si addormentarono.

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Capitolo 3
*** Cap.3 Lo Squarcio - Parte 1 ***


Pokemon Mystery Dungeon
Le Avventure del Team Electro

Cap.3 Lo Squarcio - Parte 1
 
“SVEGLIA! È MATTINA!”
I due apprendisti si alzarono di scatto, e corsero fuori dal dormitorio per il discorso mattutino.
Quando ebbero finito, tutti andarono a dedicarsi ai propri compiti. Andrea e Squirtle, però, reagirono in ritardo, e Chatot li intercettò: “Sempre a gironzolare con lo sguardo perso, voi due… Beh, venite con me”
Di nuovo lo seguirono al piano superiore, ma stavolta si fermò davanti alla bacheca di destra.
“Ma… la missione di ieri l’abbiamo scelta dall’altra bacheca. Che differenza c’è?” Chiese Squirtle, perplesso.
“Osservate” Si limitò a dire Chatot
La bacheca era piena di manifesti con facce di Pokemon di ogni specie.
“Ehi! Quante facce! Sembrano tutti molto interessanti! Sono esploratori famosi o qualcosa del genere?” Chiese Squirtle
“Non credo proprio!” gli disse Andrea “Guarda sotto le immagini!”
“Cosa c’è?”
“Guarda! Ricompense! Questi Pokemon… sono dei ricercati!”
“Cosa?”
“Ah, vedo che sei sveglio, ragazzo!” disse Chatot, compiaciuto.”Si, sono tutti tipi loschi. E sono ricercati perché hanno commesso dei crimini. C’è una taglia su ognuno di loro. Quindi, se ne catturate uno, avrete diritto ad una ricompensa!”
Di cui la gilda si prenderà il 90%, ovviamente! pensò Andrea
“Oggigiorno ci sono così tanti Pokemon cattivi che sta diventando difficile tenerli a bada”
“Aspetta un attimo!” esclamò Squirtle, spaventato “Vuoi che catturiamo dei veri criminali? Stai scherzando? È impossibile!”
“Eheh-eeeeh! Non preoccupatevi” Li rassicurò Chatot “È vero, ci sono alcuni Pokemon davvero pericolosi, cattivi fino al midollo, ma altri sono solo ladruncoli da strapazzo. Ce n’è per tutti i gusti! Quindi non sarà difficile trovare una missione che non richieda la cattura di un Pokemon davvero pericoloso… Ora date un’occhiata a questi annunci e cercate un Pokemon che vi sembra abbastanza innocuo!”
Squirtle, che non era del tutto rincuorato, disse: “Quindi.. alcuni non sono molto forti…. Però sono sempre dei fuorilegge, giusto? Tipi del genere mi fanno paura!”
“Beh, fa parte del vostro addestramento! Sono certo che andrà tutto bene, purché vi prepariate al meglio! Dirò a qualcuno di mostrarvi i vari negozi in città. Ehi, Bidoof! Bidoof?”
Un Pokemon simile a un castoro arrivò trafelato dal piano di sotto.
“Puff-puff… mi hai chiamato?”
“Ah, eccoti, Bidoof! Queste sono due reclute che si sono appena unite alla Gilda. Portale a fare un giro in città”
Il Pokemon sembrò aver preso l’ordine con molto entusiasmo: “Sissignore! Ohibò, lo farò!”
“Questo è Bidoof. È uno degli altri apprendisti. Voglio che facciate attenzione a quanto vi dirà, e che seguiate i suoi ordini. Potete andare.” E si congedò.
“Ohibò, sono stracontento!”
“Come mai?” Chiese Squirtle
“Sono felice che ci siano dei principianti… più principianti di me! Sono così emozionato… sto per piangere dalla gioia! Prima che voi entraste a far parte della Gilda, io ero l’ultimo arrivato!”
Ricacciò indietro le lacrime, e riprese a parlare:
“Beh, sarà meglio che vi mostri un po’ in giro. Venite con me.”
Scese le scale, e indicò una strana struttura, al cui interno c’era un Pokemon somigliante ad una rana.
“Bene, qui c’è Croagunk. Ma in realtà non ho idea di cosa faccia… Sta sempre ad armeggiare con quel suo pentolone, lì dietro…”
Poi indicò loro la mensa, la stanza del capitano ed il dormitorio, come se non sapessero già dove si trovavano.
“Adesso vi mostrerò i posti fuori della Gilda.”
I due lo seguirono fino all’incrocio dove, venendo dalla Gilda, girò a destra, entrando a Borgo Tesoro.
“Ecco. Vi presento Borgo Tesoro”
La città era un gruppo di sette edifici, situati tre da un lato e quattro dall’altro di un piccolo fiume sul quale era stato costruito un ponte.
“Anch’io posso parlarti di Borgo Tesoro!” Intervenne Squirtle, e prese ad indicare alcuni edifici.
“Quella è la Banca Duskull. Serve per depositarci i soldi, così da non perderli in caso di sconfitta in un dungeon. Poi più avanti c’è la Combiteca Electivire, dove si possono ricordare le mosse dimenticate e imparare a combinare più attacchi insieme. Superato il ponte troviamo i magazzini Kecleon, dove si possono comprare e vendere gli strumenti. Infine, il Deposito Kangaskhan, dove si possono mettere al sicuro i propri oggetti così da non perderli in caso di sconfitta. Questi sono i posti fondamentali per le Squadre d’Esplorazione.”
“Oh, vedo che sai un sacco di cose, sissignore! Mi fa piacere saperlo! Bene, voi preparatevi. Quando avrete finito venite da me, e vi aiuterò a scegliere un ricercato. Vi aspetto alla bacheca!” E li lasciò.
“Bene, Andrea! Innanzitutto andiamo ai Magazzini Kecleon e vediamo se possiamo comprare qualcosa. Tra la ricompensa di ieri e i soldi sparsi per i dungeon abbiamo racimolato 437 Pokè. Spero bastino…”
I due si diressero verso il negozio e, appena i due Pokemon mutacolore, di cui uno era cromatico, li videro avvicinarsi, dissero all’unisono: “Benvenuti ai Magazzini Kecleon! In cosa possiamo esservi utili?”
“Mmh… vediamo… Un Elisir Max è d’obbligo, poi una Mela… ah, e ci servirebbero anche un paio di Baccarance. Quanto fa in tutto?”
Il Kecleon cromatico iniziò a parlare come un calcolatore: “Un Elisir Max: 250 Pokè. Una Mela: 25 Pokè. Due Baccarance: 120 Pokè. Totale: 395 Pokè”
“Accidenti!” Esclamò Squirtle mentre pagava “Abbiamo già esaurito i nostri soldi!”
“Ecco a voi!” Disse l’altro Kecleon, porgendo loro gli strumenti richiesti “E buona giornata!”
In quel preciso istante un Azurill e un Marill si avvicinarono al bancone.
“Signori Kecleon!”
“Ah, i piccoli Marill e Azurill! Benvenuti, miei piccoli amici!”
“Buongiorno” salutò Azurill “Vorremmo comprare una Mela”
“Oh sicuro! Ecco a voi”
E porse una mela ai due cuccioli
“Grazie signori Kecleon!”
“Oh, grazie a voi miei piccoli amici! Siete eccezionali!”
Appena i due superarono il ponte, il Kecleon cromatico spiegò a Squirtle:
“Sapete, quei simpatici cuccioli sono fratelli. Qualche tempo fa la loro madre si è ammalata, così loro vengono a fare la spesa per lei.”
“È davvero ammirevole.” Aggiunse l’altro “Anche se sono molto giovani, si sono rimboccati le maniche e si danno un gran da fare!”
I due cuccioli tornarono indietro di corsa, gridando:
“Signori Kecleon!”
“Oh. Come mai tanta fretta? Che è successo?”
“C’era una Mela in più!” Disse Marill “Non l’abbiamo pagata!”
“Oh, si… quello è un regalo da parte mia e di mio fratello. Potete dividervela e gustarvela.”
“Davvero?”
“Grazie, signori Kecleon!” Eslamò Azurill, raggiante.
“Oh, non c’è di che, amici miei. State attenti tornando a casa!”
Mentre i due si allontanavano, Azurill inciampò, e una Mela rotolò verso Andrea, che la raccolse e la porse al piccolo.
“S-scusi per il disturbo. Grazie tante”
E si riprese la Mela, sfiorando appena la zampa di Andrea, che sentì improvvisamente un forte capogiro.
M-ma che… m-mi sta succedendo? È un…
Un forte bagliore attraversò la sua mente, e fu il buio. E nel buio, il Pokemon sentì distintamente una voce, prima di tornare nel mondo reale:
“A-A-Aiuto!”
Cos’è stato? Ho sentito qualcuno chiedere aiuto! I suoi occhi caddero sul piccolo Azurill S-sei stato tu?
“Azurill! Cosa stai facendo? Dobbiamo andare!”
“Sì, ecco! Arrivo!” E il cucciolo si affrettò a seguire il fratello.
“Che simpatici quei due!” Commentò Squirtle. Poi però si accorse che Andrea aveva un’espressione vacua “Ehi, tutto bene?”
“Cosa? Si… Ehi Squirtle! Hai sentito qualcuno chiedere aiuto poco fa?”
“Eh? No, non mi è sembrato di sentire niente…  voi, signori Kecleon?”
“Mmh… no niente di strano.”
“Neanche io”
“Non ha sentito niente nessuno. Devi essertelo immaginato”
Impossibile. Pensò lui Sono certo di averlo sentito! Anzi… quell’urlo… era la voce di Azurill!
“Ehi, Andrea! Ci sei?” disse Squirtle, agitandogli una mano avanti agli occhi. “Dai muoviamoci! Dobbiamo andare da Bidoof, l’hai dimenticato?”
“Cosa? No, no, lo so. Andiamo.”
I due apprendisti si diressero verso la Gilda, ma in piazza incontrarono di nuovo Marill e Azurill, stavolta in compagnia di un altro strano Pokemon. Sentirono Azurill dire: “Oh, davvero? Grazie, signor Drowzee!”
“Non c’è di che!”
“Cosa succede?” Chiese Squirtle, avvicinandosi.
“Oh, salve!” Fece Azurill.
“Qualche tempo fa abbiamo perso uno strumento che ci sta molto a cuore.” spiegò Marill “Lo abbiamo cercato dappertutto, Ma non riuscivamo proprio a trovarlo! Ora però il signor Drowzee ha detto di averlo visto da qualche parte, e si è offerto di aiutarci a cercarlo.”
“Fantastico! È un’ottima notizia per voi!”  Disse Squirtle.
“Grazie signor Drowzee!” Ripetè Azurill
“Non c’è di che… Dovrei essere senza cuore per non aiutare due ragazzi come voi! Forza! Andiamo a cercare il vostro strumento!”
“Si!”
Andrea e Squirtle si fecero indietro per far passare Drowzee e i due piccoli, ma il Pokemon Ipnosi urtò comunque Andrea per errore. “Oh, scusami.” Disse quello, e se ne andò.
Di nuovo lo Shinx sentì quel capogiro, e di nuovo vide tutto nero. Ma stavolta, un’immagine prese forma nel suo cervello, e vide distintamente Azurill e Drowzee in mezzo ad una stanza rocciosa.
“Se non fai quello che ti chiedo…” stava dicendo quest’ultimo “te ne pentirai!”
“A-A-Aiuto!”
E la visione svanì.
Di nuovo? Ma che cosa mi succede?
“Spero che quei ragazzi trovino presto il loro strumento” disse Squirtle. Poi di nuovo notò la strana espressione di Andrea “Ehi? C’è qualcosa che non va?”
Lui gli raccontò subito la sua visione, sperando ardentemente che stavolta il compagno gli credesse.
“Cosa? Hai visto Drowzee minacciare Azurill? È un’emergenza?”
Squirtle si rabbuiò
“Sì, insomma… è vero che sembra un’emergenza ma… Mi sembra davvero improbabile! Non che non mi fidi ma… Drowzee sembrava molto gentile poco fa. E dai, Andrea! Sarà la stanchezza!E in ogni caso, noi siamo delle reclute! Non possiamo prendere l’iniziativa! Dai, andiamo da Bidoof!”
 
“Oh, bene! Vedo che siete pronti!” esclamò Bidoof, appena i due entrarono nella sala.
“Ora scegliamo un ricercato per voi... Guardate! Avete l’imbarazzo della scelta, sissignore!”
“È vero, sono davvero tanti!” Convenne Squirtle “Quale scegliamo?”
“Che ne dite se lo scelgo io, in qualità di mentore?”
“Basta che non faccia troppa paura!”
“Va bene. Ambarabà…”
All’improvviso partì una sirena e una voce, che sembrava provenire proprio dalla bacheca, gridò: “Allontanatevi! Aggiornamento lista! Allontanatevi! Aggiornamento lista!”
La bacheca, tra lo stupore delle due reclute, si capovolse all’improvviso.
“Ma che sta succedendo?” Chiese Squirtle, esterrefatto
“Dovete sapere che le bacheche sono affisse a dei pannelli rovesciabili. Un Pokemon di nome Dugtrio, che si muove attraverso dei tunnel scavati nella roccia, si occupa di aggiornare i dati capovolgendo le bacheche e inserendo i nuovi annunci. Sono in pochi a sapere di questa sua attività, ma è un compito molto importante! È per questo che Dugtrio va così fiero di ciò che fa!”
“Aggiornamento completato! State lontani! Aggiornamento completato! State lontani!”
Il pannello ruotò di nuovo e i manifesti tornarono ad essere visibili
“Molto bene! Ora che la lista è aggiornata, scegliamo un ricercato!” disse Bidoof.
Squirtle prese a tremare violentemente
“Ehi! Tutto bene? Perché hai iniziato a tremare?”
Nessuna risposta. Bidoof si guardò intorno
“Non fa freddo qui…”
“Andrea! Guarda! In alto a sinistra!”
Il compagno guardò, e vide una faccia che gli sembrò terribilmente familiare.
“È Drowzee! Che ti dicevo? Dobbiamo sbrigarci!”
E si fiondarono fuori dalla Gilda. Come a conferma dei loro sospetti, trovarono un preoccupatissimo Marill all’incrocio.
“Marill! Dove sono Azurill e Drowzee?”
“S-si tratta proprio di loro! Siamo partiti insieme per cercare il nostro strumento. Io sono rimasto indietro quando Azurill e Drowzee sono andati da qualche parte… Li ho chiamati più volte, ma non sono tornati. Mi sono spaventato, così sono tornato per cercare aiuto!”
“Dove sono andati?”
“Di là, verso il Monte Crespo!”
“Monte Crespo? Andrea… è una zona rocciosa, proprio come nel tuo sogno! Devono essere lì! Presto, andiamo!”
E indossati ognuno il proprio accessorio, i due partirono alla volta del Dungeon.

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Capitolo 4
*** Cap.4 Lo Squarcio - Parte 2 ***


Pokemon Mystery Dungeon
Le Avventure del Team Electro

Cap.4 Lo Squarcio – Parte 2

Azurill trotterellava allegro, con Drowzee alle spalle che gli indicava la strada. Erano ormai giunti alla Vetta Crespa. Il piccolo si accorse che la strada terminava in una grossa stanza rocciosa, ma dello strumento che cercava nessuna traccia.
“Scusi, sugnor Drowzee, dov’è lo strumento che ho perso? Le dispiacerebbe indicarmi dove si trova?”
“Mi dispiace piccolo” rispose quello, con una nota minacciosa nella voce “Il tuo strumento? Non è qui, poco ma sicuro!”
Azurill si spaventò “Il mio fratellone… Marill è dietro di noi giusto? Ci raggiungerà presto?”
“No, tuo fratello non verrà. In realtà, questo è stato tutto un trucco. Ti ho ingannato.”
“Eh?”
“Ma non soffermiamoci troppo su questa cosa. Vedi quel buco dietro di te?”
Azurill si voltò, e vide un piccolo foro alla base della parete
“Si dice che dentro ci sia il tesoro di un ladro. Ma come puoi vedere, io sono troppo grande per passarci. Ed è qui che entri in gioco tu. Non preoccuparti. Tu fai come ti dirò e io ti prometto che ti tirerò fuori di lì”
“M-ma…”
Drowzee cominciava a spazientirsi, e si avvicinò con aria sempre più minacciosa “Forza, datti una mossa! Entra in quel buco! E ricordati di portare fuori il tesoro!”
“Voglio mio fratello!”
Il piccolo Azurill scoppiò a piangere e cercò di scappare, ma il criminale lo bloccò “Ehi! Smettila di piagnucolare! Ho detto che ti porterò a casa quando avrai finito! Ma se non fai quello che ti dico, te ne pentirai!”
“A-A-Aiuto!”
“Fermo!” Gridò qualcuno alle spalle di Drowzee “Non te lo permetteremo!”
Il Pokemon si girò e vide Andrea e Squirtle avvicinarsi, pronti ad attaccarlo. Azurill ne approfittò per andare a nascondersi.
“C-come siete arrivati fin qui?”
“Noi siamo una squadra di esplorazione! Siamo il Team Electro!” Gridò Squirtle “Nessun criminale ci può sfuggire!”
Drowzee era piuttosto spaventato “S-squadra d’esplorazione? Siete qui per arrestare…”
Tutt’a un tratto Squirtle prese a tremare
“Cosa… Stai… tremando? A-ah! Dite di essere una squadra d’esplorazione, ma in realtà siete ancora alle prime armi, non è vero? Eh, già. Io sono un ricercato e c’è una taglia sulla mia testa! Ma sarete in grado di catturarmi?”
Il Pokemon Tartaghina ingoiò forte e cercò di smettere di tremare
“Si! Possiamo! Non perderemmo mai contro un fuorilegge come te!” Disse poi, deciso. Il criminale scoppiò a ridere.
“Tante squadre mi hanno dato la caccia… ma nessuna era così ridicola come la vostra! Sarà un gioco da ragazzi! Fatemi vedere cosa sapete fare! Confusione!”
D’improvviso Squirtle sentì un terribile mal di testa, come se stesse per scoppiare. Andrea colpì l’avversario con Azione, e il dolore cessò all’istante.
Bolla!”
Delle grosse bollicine volarono verso il nemico, provocando però pochi danni.
“Ahah! Siete ridicoli! Davvero credete di potermi battere con quelle mosse?”
“Perché no? Noi siamo in due, se non l’hai notato!” Rispose spavaldo Andrea.
“Ah, coraggiosi! Ma il coraggio da solo non basta in una lotta! Inibitore!”
Andrea rimase paralizzato. Non riusciva più a muoversi, e cadde di fianco come un rigido pezzo di legno. Le uniche parti che ancora rispondevano ai suoi comandi erano gli occhi. Era nel panico.
“Botta!”
Drowzee si gettò sullo Shinx con tutto il corpo, facendolo sbalzare indietro di circa mezzo metro.
“Lascialo stare! Bolla!”
Lui scacciò le bolle con un gesto della mano “Ancora? Lo vuoi capire che non serve a niente con me? Botta!”
“Aaah! R-Ritirata!”
Squirtle si richiuse nel guscio e lo scontro con il ricercato sembrò non aver provocato danni.
“Inutile precauzione! Confusione!”
“Aaaaaaah! Basta!”
“Arrenditi! È inutile! Non mi sconfiggerete mai!”
All’improvviso una Azione lo colpì al fianco.
“Ah! Ma cosa…”
Guardò l’avversario: era Andrea che, ripresosi dalla paralisi, lo aveva colpito mentre era distratto.
“Ancora tu? Come hai fatto a liberarti da…”
“Ho usato Sottocarica per assorbire l'elettricità che mi bloccava! Non te l'aspettavi, vero?!”
“Dannazione! Beh, non importa! Ipnosi!”
Andrea chiuse gli occhi appena in tempo, e la mossa non sortì alcun effetto. Quando li riaprì, si avventò con  furia sull’avversario, massacrandolo a colpi di Attacco Rapido finché non fu a malapena in grado di reggersi in piedi. I due compagni gli si avvicinarono e dissero all’unisono: “E questo è per Azurill!”
Due attacchi Azione e Drowzee cadde a terra, KO.
Squirtle rimase a sorvegliare il ricercato, mentre Andrea andò dal cucciolo, tremante e rannicchiato in un angolo della sala.
“Ehi, piccolo! Siamo qui per salvarti. Stai bene? “
“S-si…”
“Dai, andiamo. Tuo fratello ci sta aspettando”
“Ok”
Il Team tornò alla base della montagna, dove trovarono ad aspettarli un Magnezone e due Magnemite, che appena videro Drowzee lo accerchiarono, bloccandogli ogni via di fuga.
“ZZZT. Sono Magnezone. Il Commissario di questa regione! ZZZT. Grazie a voi siamo riusciti a catturare un ricercato! ZZZT. Grazie mille per la vostra colaborazione!”
E alzo le calamite, le cui estremità presero a brillare di rosso e blu a intermittenza.
“ZZZT! Manderemo la ricompensa alla Gilda. Grazie ancora”
Poi, rivolto a Drowzee, disse:
“Adesso vieni con noi”
E lo portarono via.
“Azurill!”
“Marill! Ho avuto tanta paura!”
“Stai bene?”
“Sta bene. Non ha neanche un graffio” Intervenne Squirtle
“Davvero? Meno male! Grazie mille, Andrea, Squirtle. Non dimenticheremo quello che avete fatto per noi. Forza, Azurill. Ringrazia anche tu!”
“Grazie per avermi salvato”
“Di niente, davvero! Ora andiamo a casa.”
“Si” Risposero i due fratelli
 
“Ottimo lavoro!” Disse Chatot, compiaciuto “Ho ricevuto la taglia dal Commissario Magnezone. Ecco la vostra parte. Potete farne quel che volete!”
Porse loro sei monete, equivalenti in tutto a 300 Pokè
“Cosa? Tutto qui? Dopo tutto quel lavoro…”
“Ma certo! Fa parte dell’addestramento! E ci aspettiamo che lavoriate altrettanto duramente anche domani! Eheh-eeeeh!” E se ne andò
“Uff… Beh, sarei più felice se ci dessero qualcosa di più… ma va bene così. Abbiamo salvato Azurill. E tutto grazie al tuo sogno. Se tu non avessi avuto quella visione non sono certo che saremmo arrivati in tempo…”
È vero… quello che ho visto… era una premonizione! Ho previsto il futuro! Ma come è possibile?
Uno strano brontolio distolse Andrea dai suoi pensieri
“Ops, scusa… era la mia pancia!”
Il rumore si ripeté, ma stavolta arrivava da Andrea.
“Ahahahah! Anche la tua! Abbiamo una fame da lupi!”
“Già, eravamo così impegnati a salvare Azurill che non ce ne siamo nemmeno accorti!”
Le pance di entrambi borbottarono contemporaneamente. I due scoppiarono a ridere.
“Ma adesso ho ancora più fame! Andiamo a mangiare, dai!”
I due si fiondarono in mensa. Dopo aver mangiato, andarono nelle loro stanze. Per il terzo giorno di fila, non riuscirono ad addormentarsi subito, ma stavolta fu colpa di un forte temporale che si abbatté su gran parte della regione. Squirtle si era appena avvicinato alla finestra quando una enorme saetta si schiantò a terra.
“F-fulmini! Stanotte non sarà facile prendere sonno! Ehi, Andrea! Ora che ci penso, la notte prima del nostro incontro c’è stato un temporale!”
“Un temporale? Ah, si! Ricordo il vento che fischiava forte…”
“Si, e il giorno dopo eri su quella spiaggia. Ti è tornato in mente qualcosa di come possa essere successo?”
“Mmh… no. Ricordo solo il vento… e poi ho perso i sensi…”
“Ok… non importa. Magari con il tempo ti torneranno in mente altri dettagli. Per oggi però sarà meglio andare a dormire.”
Passò un po’di tempo, ma il temporale non accennava a calmarsi, tenendo svegli i due apprendisti a suon di tuoni e fulmini. Ad un certo punto Squirtle chiese:
“Andrea, sei ancora sveglio? Sai, stavo pensando… Quel sogno che hai fatto… Non potrebbe essere collegato con quello che ti è successo?”
Lo Shinx scattò a sedere “Come? In che senso?”
Il compagno si mise le mani dietro la testa, rimanendo sdraiato.
“Beh, non so… ma non ho mai sentito parlare di uno Shinx che prevede il futuro… Né tantomeno di un umano che si trasforma in Pokemon… così ho pensato che le due cose potessero essere collegate…”
Andrea non rispose. Stava ripensando alla visione che aveva avuto e alle circostanze in cui si era verificata, ma non trovava collegamenti con… il resto. Squirtle continuò:
“Non so come tu fossi prima di diventare un Pokemon… ma penso che non fossi una persona malvagia. Voglio dire… è stato proprio grazie a te che abbiamo arrestato quel ricercato.”
“Sì… è vero… un momento! E se…”
Anche Squirtle si alzò di scatto.
“Uh? Hai ricordato qualcosa?”
“No… ma mi hai fatto ripensare a una cosa: sappiamo che ultimamente ci sono molti criminali in circolazione… e che questo è causato da un problema nel flusso del Tempo…”
“Sì, e quindi? Aspetta un attimo! Tu credi… che il tuo dono sia causato da questo… disturbo del Tempo?”
“Sì, e se la tua supposizione è corretta… anche il mio arrivo qui potrebbe essere in qualche modo collegato a tutto questo!”
Squirtle guardò fuori dalla finestra, pensieroso. Passarono un paio di minuti, poi disse:
“Sai… pian piano la distorsione nel Tempo si sta allargano a tutto il mondo. Nessuno sembra conoscerne il motivo. Tuttavia… si ritiene che c’entrino qualcosa gli Ingranaggi del Tempo.”
“I… cosa?”
“Gli Ingranaggi del Tempo sono degli strani manufatti pieni di energia mistica. Ce ne sono cinque in tutto, sparsi nella regione e situati in luoghi quasi inaccessibili”
“E… a cosa servono?”
“Regolano il flusso del tempo, facendolo scorrere correttamente nella zona circostante.”
“E… e se  qualcuno se ne impossessasse? Voglio dire… se fosse rimosso dal suo luogo di origine… cosa accadrebbe?”
“Beh… non so risponderti con sicurezza… ma credo che il tempo in quella zona si fermerebbe”
“Cosa?”
“Si… è per questo che vengono lasciati dove sono. Tutti i Pokemon sanno che rimuoverli sarebbe disastroso, perciò tutti se ne tengono alla larga ed evitano di manometterli. Anche il più incallito dei criminali sa che è meglio lasciarli in pace”
Ci fu un attimo di silenzio, poi Squirtle disse: “Ah, il temporale si sta spostando a Est. Già non si sentono quasi più i tuoni. Ora dovremmo poter dormire. Buonanotte…”
 
I fulmini squarciavano l’aria. La pioggia cadeva incessante sul suo corpo e sulle fronde degli alberi circostanti, ma non se ne curava. Pensava solo a correre. Aveva una missione da potare a termine, e niente e nessuno l’avrebbe fermato. D’improvviso, il sentiero boschivo che stava seguendo si allargò a formare un’ampia radura. E dall’altra parte della radura, un bagliore verde acqua lo accecava. Socchiuse gli occhi, e riuscì a distinguere la fonte di quella strana luce.
“I miei occhi mi ingannano? Quello è… Sì, è così!”
Si avvicinò con cautela, come se si aspettasse un agguato, ma non accadde nulla. Quando giunse quasi sotto l’oggetto si rilassò, e disse: “Finalmente l’ho trovato! Un Ingranaggio del Tempo! Ma.. è solo il primo…”
Allungò la mano e lo afferrò. La luce si spense a poco a poco, e la pioggia iniziò a rallentare. Il Pokemon corse via. Un Ingranaggio del Tempo era appena stato rubato.

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Capitolo 5
*** Cap.5 La Prima Esplorazione ***


Pokemon Mystery Dungeon
Le Avventure del Team Electro
Cap.5 La Prima Esplorazione
 
Passò qualche giorno. I due Pokemon si abituarono alla vita della Gilda: si alzavano presto, controllavano le bacheche, facevano un giro a Borgo Tesoro e poi partivano alla volta dei Dungeon.
Quel giorno, però, il discorso mattutino riservò delle terribili sorprese.
“Aehm! Posso avere la vostra attenzione?” Disse Chatot “Devo fare un annuncio importante! A nord-est, molto lontano da qui, c’è un luogo chiamato Foresta Arcana. In questa selva… il tempo sembra essersi fermato!”
“Il tempo… si è fermato?” Chiesero alcuni apprendisti
“Si, è così… Nella Foresta Arcana… il vento non soffia più… le nuvole sono immobili… Le gocce di rugiada non cadono dalle foglie. Alcune… restano perfino sospese in aria… Il tempo lì… si è totalmente fermato…”
Tutti erano scioccati dalla notizia, e iniziarono a parlare tra loro.
“Quindi… il tempo non scorre più!”
“Ma.. com’è potuto succedere? È impensabile!”
“Sì, quello che è accaduto ha dell’incredibile! E cos’è che ha causato tutto questo? Beh, la risposta è piuttosto semplice: l’Ingranaggio del Tempo della Foresta Arcana è stato… rubato!”
Gli apprendisti ripresero a parlare tra loro, increduli.
“L’ingranaggio del Tempo… rubato?”
“Sapevo che era possibile! E ora è successo davvero!”
“Ma perché QUALCUNO dovrebbe rubare l’Ingranaggio del Tempo?”
“Fate silenzio!” Li zittì Chatot “Il Commissario Magnezone ha già iniziato le indagini. Non abbiamo idea del perché l’Ingranaggio del Tempo sia stato sottratto, ma se è accaduto, allora anche gli altri potrebbero essere in pericolo! Il Commissario chiede di essere informato immediatamente se notiamo dei tipi sospetti, quindi avvertiteci se trovate qualcosa. È tutto! Bene gente, prepariamoci ad un’altra intensa giornata di lavoro!”
“URRÀ!”
Tutti andarono a svolgere i propri incarichi, ma Andrea e Squirtle furono immediatamente bloccati da Chatot.
“Ehi, voi due! Venite qui!”
I due ubbidirono. Il Pokemon Musicale riprese a parlare:”Avete fatto dei buoni progressi, e sono rimasto particolarmente impressionato da come avete catturato Drowzee. Davvero ammirevole. Quindi… vi verrà assegnata una missione degna di una vera e propria squadra di esplorazione”
“Davvero?” chiese Squirtle, con gli occhi che brillavano.
“Aprite la vostra Mappa delle Meraviglie”
Andrea prese la Mappa dalla sacca e la dispiegò davanti a Chatot
“Bene… Borgo tesoro è qui” E indicò un punto a ridosso del mare. “Mentre questo è il luogo che vorremmo farvi perlustrare” e spostò la punta dell’ala fino al disegno di una montagna. Sul minuscolo cartiglio c’era scritto Cascata Segreta
“Vedete? Qui c’è una cascata. A prima vista non sembra niente di speciale, ma secondo alcune informazioni essa potrebbe nascondere un segreto. Quindi… vogliamo che voi indaghiate per stabilire se le voci sono vere. Tutto chiaro?”
I due annuirono.
“Ottimo! Ora, vi lascio alla vostra minuziosa ispezione della cascata!”
Squirtle prese a tremare senza apparente ragione
“Eh? C’è qualcosa che non va? Sei sicuro di star bene?” Gli chiese Chatot, preoccupato
“S-si, sto bene. È l’attesa che mi rende nervoso… Questa sarà la nostra prima vera missione come squadra di esplorazione! Sono un po’ emozionato…”
Poi si riscosse, e disse: “Forza, Andrea! Mettiamocela tutta!”
“Questo è lo spirito giusto!” li incoraggiò il Pokemon Musicale “E ora, andate! La cascata vi attende!”
“SIIII!”
I due uscirono dalla Gilda, dirigendosi di gran carriera verso Borgo Tesoro. Andavano così di fretta che per poco non si accorsero dello strano cartello da poco affisso nei pressi del crocevia.
“Aspetta, Squirtle!” Disse Andrea “Guarda! Ieri non c’era! E ci sono anche delle scale qui!”
“È vero! Però sono chiuse. Cosa dice il cartello?”
“C’è scritto… Caffè di Spinda! Luogo di sogni e di speranze. Grosse vincite! Prossima apertura!
“Ah, quindi è un nuovo locale! Ma cosa vorrà dire Luogo di sogni e di speranze?”
“Non lo so. Lo chiederemo direttamente al proprietario al momento dell’apertura.”
Fece per andare verso la città, e vide Squirtle che sbirciava nel buco dove c’erano le scale “Beh? Vuoi restare lì tutto il giorno? Andiamo, dai!”
“Si, eccomi!”
 
Borgo Tesoro era in fermento. La notizia del furto dell’Ingranaggio si era già sparsa per tutta la città, e tutti gli abitanti discutevano, facendo continuamente ipotesi riguardo a chi l’avesse preso e, soprattutto, perché.
Fecero un po’ di fatica perfino ad attirare l’attenzione dei fratelli Keckeon, che di solito erano sempre vigili, pronti ad accogliere i clienti nel migliore dei modi. Anche loro stavano facendo le stesse discussioni del resto della città.
“Ma è assurdo! Perché qualcuno dovrebbe rubare gli Ingranaggi del Tempo?”
“Salve signori Kecleon” Salutò Squirtle, ma i due non lo sentirono.
“Non ne ho idea, ma di certo non a scopo di lucro! Nessun commerciante, nemmeno il più disonesto oserebbe comprarlo!”
“Signori Kecleon!” Grido Andrea. Solo allora quelli si resero conto dei nuovi arrivati
“Oh, il Team Electro! Scusateci, ma la notizia ci ha sconvolti! Voi sapete, immagino, che…”
“Si, lo sappiamo” Tagliò corto Squirtle. “Ma per ora non possiamo farci niente, perciò non abbiamo altra scelta che continuare l’addestramento”
“Oh, giusto, giusto! Ditemi, di cosa avete bisogno?”
“Vediamo… in realtà stavolta ci serve ben poco. Una mela, due Baccarance e.. basta, credo. Quant’è?”
“Una Mela: 25 Pokè. Due Baccarance: 120 Pokè. Totale: 145 Pokè” Disse il Kecleon cromatico
“Ecco a voi” aggiunse l’altro.
“Grazie! Bene Andrea! È il momento di andare!”
“Dove andate di bello?” chiese il commerciante
“Ci è stato assegnato il compito di ispezionare un posto qui vicino. Sarà la nostra prima vera esplorazione, e siamo emozionatissimi!”
“Oh, beh, buona esplorazione, ragazzi!”
“Grazie!” Disse Squirtle mentre si allontanava. I due si fermarono solo alla banca, per depositare i soldi, e poi puntarono dritti alla Cascata Segreta.
 
La cascata era altissima. L’acqua cadeva ad una velocità incredibile, e ai lati era incorniciata dalla grande massa rocciosa della montagna. Uno sperone di pietra, ai cui lati scorreva il fiume formato dalla cascata, permetteva di avvicinarsi ad essa fino a toccarla.
“Quindi questa cascata dovrebbe celare un segreto?” Chiese Squirtle tra sé e sé, mentre allungava la zampa per toccare l’acqua. Appena la senti sulle dita, fu sbalzato immediatamente indietro di qualche metro
“Wow!” Fece poi, rialzandosi “L’acqua scorre davvero impetuosa! Sarà difficile scoprire qualcosa, così!”
Andrea si avvicinò cauto alla cascata e la sfiorò con una zampa. Subito anche lui venne sbalzato indietro.
“È inutile! E anche provare ad attraversarla sarebbe impossibile! Chiunque finirebbe schiacciato sul fondo all’istante!” commentò mesto Squirtle.
Andrea subì un improvviso capogiro, che sembrava quasi voler ribattere a quello che Squirtle aveva appena affermato
Ah, di nuovo... cosa vuole mostrarmi stavolta?
La risposta non si fece attendere. Dopo il consueto squarcio luminoso, vide la cascata, e una sagoma piuttosto familiare saltò attraverso di essa, finendo illesa dentro una grotta dall’altra parte.
“Squirtle!” Chiamò subito quando tornò al mondo reale. “Qui dietro c’è una grotta! L’ho vista!”
“Cosa? Una grotta? Hai avuto un’altra visione?”
“Sì!”
“Mmh… e se invece ci fosse una parete? Finiremmo schiacciati dall’acqua…”
“Ti dico che l‘ho vista! Era una caverna!”
Squirtle rimase un po’ in silenzio. Poi decise:
“Ok… ti credo! Mi fido di te, Andrea!”
I due presero la rincorsa, ma il Pokemon Tartaghina iniziò a tremare. Con un grande sforzo di volontà si fermò e disse, risoluto:
“Ok, devo essere coraggioso adesso! Se mi faccio prendere dal panico e non salto a tutta velocità… rimarrò schiacciato qualunque cosa faccia! Se salto… devo farlo senza la minima esitazione!”
“Sei pronto?” Gli chiese il compagno
“Sì! Andiamo!”
“Tre… due… uno… VAI!”
I due si lanciarono oltre la cascata e ruzzolarono per un po’ su un pavimento roccioso.
“Ahiahiahi… Dove siamo?” Chiese Squirtle. “Un momento… Era come dicevi, la cascata nascondeva un dungeon! Andiamo! Sveliamo i segreti di Grotta della Cascata!”
Il Team partì e si inoltrò nella caverna. Era buia e c’era molta acqua per terra. I riflessi davano l’impressione che la roccia fosse di colore blu. Molti passaggi erano bloccati dall’acqua e a mano a mano che procedevano diventava difficile avanzare. La grotta scendeva sempre di più, e le pozzanghere cominciavano ad essere troppe per i gusti di Andrea: Squirtle sapeva nuotare, ma lui no. Ad un certo punto dovette camminare per un buon quarto d’ora perché il passaggio per scendere era dall’altro lato della stanza da cui era partito, ma diviso dall’entrata del piano dall’ennesima pozza d’acqua.
Dopo aver fatto molta strada, giunsero ad un bivio. Un corridoio a sinistra, uno a destra, Entrambi bui e apparentemente privi di vita. Di nuovo i due litigarono per la direzione da prendere.
“Ti dico che è a destra!”  Diceva Squirtle.
“Io invece dico che dobbiamo andare a sinistra!”
“E dai! Dammi retta! Di la ci sarà di certo l’ennesima pozza!”
“Darti retta? Dopo quello che è successo a Riva Paludosa? No, io dico che il passaggio è di qua!”
“Ancora con quella storia? Non puoi essere infallibile!”
“Fai come ti pare allora! Io vado!”
“Bene! Stai certo che non ti seguirò!”
“Bene!” Rispose Andrea, e si inoltrò nel corridoio a sinistra, lasciando Squirtle tutto da solo. Passò qualche minuto
“Ehm… Andrea? Dove sei?”
Nessuna risposta. Non era di certo andato KO, altrimenti la missione sarebbe fallita, ma cominciò a temere che lo avesse davvero abbandonato lì.
“Andrea! Non è divertente!” Ed entrò nel corridoio. Non vedeva niente, era buio pesto. Sbucò in una stanza, divisa a metà da un fiumiciattolo d’acqua. Dall’altra parte di questo c’era un corridoio che scendeva, e da cui entrava un po’ di luce. Forse era l’uscita. Un altro passaggio si apriva a fianco a quello da cui era uscito lui. Cominciò a tremare di paura.
“Andrea… ci sei?”
“BUH!”
“AAAAAAAH!”
Andrea scoppiò a ridere e, quando vide il compagno inciampare finendo nella pozzanghera, cadde di lato e prese a rotolarsi per terra piangendo dalle risate.
“Non è stato affatto divertente!” Sbottò Squirtle, quando riemerse. Era diventato rosso come un peperone.
“Non per te, forse! Ahahahah! Ma io mi sono divertito un mondo! Ahah!” E si asciugò le lacrime con il Fioccobalto, cercando di rimettersi in piedi.
“Grrr… Se hai finito di ridere pensiamo a come avanzare!”
“Io non posso ahahah… l’acqua… blocca tutti… i passaggi…” Rispose Andrea, che non aveva ancora smesso di ridere
“Mmh… forse c’è un modo…”
“Ovvero?”
“Eheh… guarda lì!”
E indicò uno strano seme azzurro striato di giallo
“Cos’è?”
“Un Semedornita”
“Cosa? E che ce ne facciamo di un Semedormita?”
“Ho detto Semedornita! Con la N! è un similstrumento!”
“Un similcosa?” Andrea era molto confuso
“Un similstrumento è un particolare oggetto, dall’aspetto molto simile al proprio originale, ma con effetti di tipo opposto. Ovvero… se l’originale ha effetti positivi, il simile li avrà negativi.”
“E in questo caso? Dormire risulta come negativo giusto?”
“Esatto. E l’effetto positivo, anche se sembra non c’entrare niente, è poter nuotare.”
“E non potevi dirlo subito?” Lo rimproverò lui, prendendogli il seme dalle mani. Appena lo ingoiò si sentì subito più leggero, e quando provò a nuotare si accorse che galleggiava senza problemi
“Ma è prodigioso!”
“Si ma ora sbrigati ad uscire dall’acqua! L’effetto dura solo un minuto!”
Lo Shinx si sbrigò ad attraversare la pozza. Come sospettavano, il passaggio portò alla fine del dungeon, in una sala con delle enormi aperture ai lati e piena di pietre preziose, incastonate un po’ dappertutto.
“Wow! Guarda, Andrea!”
“Incredibile! Quante gemme!”
“Guarda quella! È gigantesca!”
Vicino alla parete di fondo della stanza c’era un gigantesco cristallo viola che sporgeva quasi tutto dal terreno.
“Rimarranno tutti a bocca aperta quando torneremo con questa!”
Subito Squirtle ci si avventò e cercò di estrarlo. Dopo qualche tentativo, disse.
“Inutile! Non si muove! Vuoi provare tu?”
Andrea afferrò la gemma e tirò con tutta la sua forza. Dopo un po’ si arrese, e disse: “Niente da fare. È proprio incastrata!”
“Aspetta. Voglio fare un ultimo tentativo”
Andrea si spostò e fece provare di nuovo il compagno. Mentre questo tirava, ebbe di nuovo una visione: la stessa sagoma di prima era arrivata nella stanza e aveva spinto la gemma. Questa emise un sonoro click e d’improvviso la stanza si allagò. L’acqua, uscita dalle grosse aperture della parete destra, trascinò via il Pokemon con la forza di un’onda anomala.
“Allontanati da quella pietra!” Gridò quando tornò alla realtà. Troppo tardi: Squirte aveva per sbaglio spinto la gemma e si era sentito chiaramente un click arrivare dal suo incastro. Andrea andò nel panico
“Via di qui, presto!”
Anche stavolta fu troppo tardi. L’acqua li trascinò via con la furia di un uragano e per una decina di secondi rimasero in balia della corrente. Ad un tratto videro una forte luce davanti a loro e pochi istanti dopo furono sbalzati in aria, per poi atterrare, anzi, ammarare, in una piccola pozza d’acqua calda, perdendo i sensi all’impatto.
Quando si ripresero i due si trovarono circondati da alcuni Pokemon.
“Ehi, voi! State bene?” chiese una Teddiursa che era in acqua
“Urgh… si… tutto ok…” rispose Squirtle, alzandosi a fatica.
“Meno male. Da dove venite? Avete spaventato tutti!”
“Dove siamo?” domandò Andrea
“Questa è la Sorgente Termale”
“Cosa? La Sorgente Termale?”
“Esatto! Questa è la Sorgente Termale!” intervenne un Torkoal, che si trovava su un piedistallo asciutto vicino ad una specie di geyser. Andrea pensò che probabilmente era da lì che erano sbucati. Il Pokemon riprese a parlare
“La Sorgente Termale è un vero toccasana per i muscoli affaticati e le giunture scricchiolanti. Molti Pokemon vengono qui per rilassarsi. Ditemi, giovani amici. Avete una mappa?”
“Una mappa? Ah, sì, un attimo…”
Andrea si avvicinò al piedistallo e dispiegò la Mappa delle Meraviglie.
“Ecco. Noi siamo qui” Disse il Torkoal indicando una piccola pozza disegnata sulla mappa. Squirtle notò la distanza di questa da Grotta della Cascata, e ne rimase scioccato.
“Ehi, guarda qui!”
Indicò la cascata e spostò la mano fino alla Sorgente
“L’acqua ci ha trasportati per tutta questa strada!”
“Cielo, è stata l’acqua a portarvi qui?” Chiese Torkoal “Dev’essere stato un viaggio molto lungo! Lasciate che l’acqua della Sorgente vi allevi la stanchezza prima di andare!”
“Ottima idea! Lo faremo. Grazie a tutti voi!”
 
“Mmh… vediamo se ho capito bene…” Chatot aveva appena ascoltato il resoconto delle due reclute e stava riassumendo le varie vicende “Dietro la cascata c’è una grotta… in fondo alla grotta c’è una gemma gigante… e quando l’avete spinta la stanza si è allagata e l’acqua vi ha trascinati fino alla Sorgente Termale?”
“Esatto, purtroppo però non siamo riusciti a portare via nemmeno una gemma…” rispose Squirtle con aria avvilita
“Oh, non preoccupatevi, non importa! Anzi, avete fatto una scoperta molto importante!”
“Davvero?” Squirtle era passato dallo sconforto alla felicità in meno di un istante.
“Oh, sì! In fondo, nessuno fino ad ora sapeva nulla di quella grotta!”
“No, credo che qualcuno già lo sapesse” Ribattè Andrea, con fermezza.
“Cosa?” Esclamò il compagno. In effetti, stava pensando Andrea credo anche di sapere chi è… quell’ombra… mi ricorda molto qualcuno… ma certo! Ecco chi era!
“E chi sarebbe, di grazia?” Chiese Chatot.
“Wigglituff! Il Capitano c’è già stato, non è vero?”
“Cosa? Assolutamente no! È impossibile! Squack! Il capitano non vi avrebbe mai mandato ad esplorare la cascata se avesse già saputo cosa si celava dietro di essa!”
“Eppure io dico che c’è già stato. Beh, che aspetti? Chiediglielo, no?”
“Uh, er… V-va bene…” Il Pokemon si girò e, borbottando qualcosa, si diresse verso la stanza del Capitano.
Passò qualche minuto
“Allora?” Chiese Squirtle quando Chatot uscì dalla stanza.
“Quando gliel’ho chiesto, il Capitano si è messo a rimuginare un po’. Poi ha detto: Oh, ricordi! Dolci ricordi! BADABUM!. Poi ha ballato per un po’, e infine ha detto… Sì, sì. A pensarci bene, forse ci sono già stato una volta. Ha detto esattamente così”
“Quindi… In realtà non abbiamo scoperto un nuovo posto…” Squirtle era di nuovo abbattuto “Se solo Wigglituff l’avesse detto subito…”
“Il Capitano può essere… come dire… imprevedibile, a volte. Neppure io riesco a capire cosa pensa. Mi dispiace. In ogni caso, dato che siete riusciti a superare il dungeon senza nemmeno sapere della sua esistenza… credo che possiate considerare compiuta la missione!”
“Se lo dici tu…”
 
Era passata un’oretta buona. I due compagni avevano appena cenato ed erano tornati nelle loro stanze. Squirtle era affacciato alla finesta. All’improvviso, disse: “Accidenti… ne sono successe di cose oggi, vero? Ma sai che ti dico? È stato divertentissimo! È vero… speravo proprio di aver fatto una scoperta… ma in fondo Chatot ha ragione: non sapevamo nulla di quel posto, eppure siamo riusciti a trovare e a superare il dungeon! E poi era la nostra prima esplorazione! Stavo per scoppiare dall’emozione, quando ci ha affidato l’incarico!”
“Sì… ehm… riguardo a come l’abbiamo completato…”
“Sì?” Chiese Squirtle, girandosi verso di lui
“Ecco… Stavo pensando... a quel sogno.”
“Oh.”
“Ti ricordi quando ho visto Azurill e Drowzee? Avevo avuto una visione del futuro, giusto?”
“Una visione del futuro? È vero! Stavolta invece hai visto il passato!”
“Esatto! È proprio questo il punto! E non è finita… ogni volta che ho avuto una di quelle visioni… stavo toccando qualcosa: prima Azurill, poi Drowzee… e oggi la cascata e la gemma!”
“È vero! Ciò vuol dire… che se tocchi qualcosa, potresti avere una visione passata o futura in qualche modo legata a quell’oggetto. È incredibile! E potrebbe tornarci utile in un sacco di modi!”
“Beh certo, sarebbe molto utile se potessi avere visioni a comando, ma non è così. Ed è più che ovvio che non ho una visione per ogni cosa che tocco…”
“Ah, già… hai ragione…”
Andrea guardò la finestra, poi disse: “Si sta facendo tardi, è meglio se…”
“Aehm!”
I due compagni si voltarono subito verso l’origine del rumore: Chatot, che era appena entrato nella stanza, li fissava con particolare intensità.
“Mi dispiace disturbarvi a quest’ora, ma il Capitano vuole vedervi immediatamente!” E uscì. Le due reclute si guardarono per un attimo, poi lo seguirono fino nella stanza del Capitano. Wigglituff, come la prima volta che lo avevano incontrato, era girato di spalle. Chatot disse:”Capitano, le ho portato il Team Electro”
Anche stavolta, nessuna risposta.
“Capitano… Capitano?”
“ULLALLÀ”
Il Pokemon si voltò di scatto e disse subito:”La vostra squadra ha fatto passi da gigante in questa settimana! E si è data molto da fare anche oggi. Molto-molto! Ma non preoccupatevi: sono sempre al corrente delle vostre attività, come quelle del resto della Gilda!”
Fece una pausa. I due compagni si guardarono per un momento, e proprio in quell’istante Wigglituff riprese a parlare: “Immagino vi stiate chiedendo perché vi ho convocati qui stasera. Ebbene… abbiamo intenzione di organizzare una spedizione a breve!”
“Una spedizione?”Chiesero all’unisono i due apprendisti
“Esattamente!” Rispose Chatot “La Gilda andrà ad esplorare qualche luogo lontano. Beh, ovviamente, non tutti. I membri saranno scelti nelle prossime settimane”
“Normalmente non prenderemmo mai in considerazione delle reclute, mai e poi mai!” Riprese il Capitano “Ma voi vi state impegnando così tanto… così abbiamo deciso di includervi nella lista dei candidati”
“Davvero?” Chiese un eccitatissimo Squirtle
“Calma, calma” Intervenne Chatot “Non abbiamo ancora scelto nessuno dei membri! Se non lavorerete duramente nei prossimi giorni, potete anche scordarvela questa spedizione!”
“Beh, vorrà dire che ce la metteremo tutta!” Esclamò Andrea
“Questo è lo spirito giusto! Fate del vostro meglio, Team Electro!”
“SÌÌÌÌ!”
Eccitati com’erano, faticarono ad addormentarsi. Ma quando ci riuscirono, sognarono montagne di tesori, forzieri carichi d’oro e gemme di dimensioni sconfinate. E nei giorni a seguire si impegnarono al massimo, nella speranza di realizzare quel meraviglioso sogno.
 
Note dell’Autore
Mi scuso per la prolungata assenza ma sono stato “leggermente” impegnato in altro. E poi sto progettando delle modifiche alla trama e, come di certo saprete, le idee non crescono sugli alberi. Va beh, d’ora in poi cercherò di recuperare una certa “regolarità”
Andre

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Capitolo 6
*** Cap.6 Il Team Teschio ***


Pokémon Mystery Dungeon
Le Avventure del Team Electro

Cap.6 Il Team Teschio
 
Qualche giorno dopo l’incontro del Team Electro con il Capitano, Chatot diede l’annuncio ufficiale del’imminente spedizione.
“Attenzione, per favore. Devo fare un annuncio importante! Dunque… a est, molto lontano da qui, c’e un luogo, noto come Lago Foschia, che ha ancora molti aspetti per noi del tutto ignoti. Il Capitano ha quindi deciso di organizzare una spedizione con l’obiettivo di svelare questi misteri”
Gli apprendisti presero a parlare tra di loro
“Una spedizione? Che bello, sissignore!”
“È passato un sacco di tempo dall’ultima volta!”
“Ma… questo vuol dire che sceglierete i membri della spedizione tra TUTTI noi, giusto?” Chiese Loudred, con il suo vocione
“Esattamente! Partiremo tra meno di una settimana. Nei prossimi giorni sceglieremo gli apprendisti più meritevoli. I membri scelti formeranno la squadra che parteciperà alla spedizione! Dovrete lavorare sodo, per essere scelti!”
Chatot attese qualche secondo, in cui gli apprendisti commentarono tra loro l’annuncio. Poi li richiamò: “Va bene gente! Tornate al lavoro!”
“URRÀ!”
“Forza, Andrea! Andiamo alle bacheche! Dobbiamo assolutamente partecipare alla spedizione!” Disse Squirtle, più determinato che mai, e subito i due si fiondarono verso la Bacheca delle Missioni. Ma davanti ad essa trovarono due tipi dall’aria terribilmente familiare.
“Eheh! Ehi, Koffing! Guarda chi c’è!”
“Uho-ho-ho! Ma siete proprio voi, le schiappe di qualche settimana fa! Cosa ci fate qui?”
“Questo ve lo chiediamo noi!” Disse Squirtle
“Eheh! Non è ovvio? Controlliamo la bacheca, come tutte le Squadre d’esplorazione!”
“Cosa?”
“Eh, si! Siamo anche noi parte una squadra, come tutti i Pokémon in questa stanza!” Affermò Zubat “Che c’è di strano nel fatto che i membri di un Team controllino la Bacheca delle Missioni?”
“Piuttosto,” Proseguì Koffing “voi come mai siete qui?”
“Siamo apprendisti in questa Gilda! Vogliamo formare una Squadra d’Esplorazione!” Disse Andrea
“Niente male!” Commentò Zubat “E così vorreste formare una nuova squadra, eh?”
I due furfanti si guardarono un attimo, poi afferrarono Squirtle e lo trascinarono in disparte.
“Ora ti daremo un consiglio da amici…” Disse Koffing “Secondo me dovresti lasciar perdere”
“Cosa? Perché?”
“Vedi… non prendere quello che sto per dirti nel modo sbagliato, ma… sei un gran fifone. Non hai molto coraggio, e ti spaventi facilmente”
“In poche parole, non ne hai la stoffa” Concluse Zubat “Una mezza calzetta come te non può fare l’esploratore!”
“Ma come osi!” Ribatté Squirtle, che subito spinse via i due Pokémon e si rimise al fianco di Andrea “È vero che non ho molto coraggio, ma è proprio per questo che mi sto allenando! Voglio superare le mie debolezze! E adesso mi sto dando da fare per partecipare all’imminente spedizione della Gilda!”
“Uh? Hai detto spedizione?” Fece Koffing, molto interessato
“Eheh! Puoi sforzarti quanto vuoi, ma per questo ci vorrebbe davvero un miracolo! Per una cosa del genere si deve semplicemente avere talento! E molto!” Disse il suo compare.
“Ma certo, il talento!” Ribatté Andrea, ironico “Ma in fondo, cosa ne sapete voi del talento? Quando vi abbiamo sfidato non siete riusciti a colpirci neanche una volta! E ora invece parlate come dei duri… proprio con noi! Se c’è qualcuno che non ha talento, qui, siete proprio voi! Mi meraviglio che siate riusciti a formare una squadra!”
“Uho-ho-ho! Che arroganza!” Osservò Koffing “Sì, è vero, ci avete battuti, ma solo perché non c’era il capo!”
“Il capo?”
“Ma certo! La nostra squadra, il Team Teschio, è composta da tre membri!”
Improvvisamente una tremenda puzza invase la stanza. Un istante dopo, uno Skuntank scese le scale, disse “Levati di mezzo!” e lanciò un terribile attacco Velenogas su Andrea, facendolo finire contro la parete opposta.
“Andrea!”
Squirtle si precipitò verso il suo compagno di squadra, e lo aiutò a rialzarsi.
“Capo!” gridò subito Koffing
“Gliel’hai fatta vedere, capo! Sei il migliore!”
“Sì, sì, basta così ora.” Li zittì Skuntank “Avete trovato qualche missione interessante?”
“La bacheca è piena zeppa di missioni da quattro soldi, però…”
“Però?”
“C’è qualcos’altro che può rivelasi promettente: sembra che la Gilda abbia in programma una spedizione”
“Ah! Perfetto! Questo sì che è pane per i miei denti! Ottimo lavoro! Ora andiamocene: dobbiamo inventarci qualcosa. Gambe in spalla, ragazzi!”
“Sì!” gridarono all’unisono i due scagnozzi.
“Alla prossima, schiappe! Ahr Ahr Ahr!” Disse Skuntank ad Andrea e Squirtle prima di uscire, seguito da Koffing e Zubat.
Andrea era ancora provato dall’attacco, e faticava a reggersi in piedi.
“Forza, Andrea! Cerca di rialzarti!”
“Dannazione… è troppo forte…” Si lamentò il compagno. Poi si riscosse, e disse: “Beh, forte o no, non ci interessa. Andiamo, abbiamo perso fin troppo tempo”
“Sì, giusto. Sbrighiamoci a portare a termine qualche missione”
La giornata passò senza altre sorprese, ma la mattina dopo le cose andarono di male in peggio, perché Chatot fece un nuovo annuncio
“Ehi, gente, prima che torniate al lavoro, vorrei presentarvi dei nuovi amici”
E mente gli apprendisti facevano le più assurde ipotesi sull’identità degli “ospiti”, Chatot disse: “Da questa parte prego”
E sotto gli occhi inorriditi di Andrea e Squirtle, fecero la loro comparsa Skutank, Zubat e Koffing. Come se non bastasse, un tanfo insopportabile si diffuse per tutta la sala, mandando in frantumi la motivazione di tutti gli apprendisti. I tre manigoldi si presentarono:
“Salve, io sono Koffing”
“Io sono Zubat”
“E io sono Skuntank, capo del Team Teschio. Vedete di non scordarvelo! Ahr Ahr Ahr! Soprattutto voi due!” Concluse, rivolto al Team Electro. Chatot, incredibilmente non accortosi della nota minacciosa della frase, riprese la parola
“Bene bene, vedo che vi conoscete già! Ottimo! Questo renderà tutto più semplice!”
“Più semplice? Cosa, esattamente?” Chiese Squirtle, quasi nel panico
“Vedi, questa è una Squadra d’Esplorazione che si unirà a noi per la spedizione”
Il terrore si dipinse sul volto dei due amici, che gridarono: “COSA?”
“Perché tanta sorpresa?” Chiese Chatot
“Chatot, signore” Disse Skuntank, facendo di tutto per apparire educato e affidabile, cosa che diede sui nervi ai due compagni “Non è niente, quei Pokémon reagiscono sempre in modo esagerato per qualsiasi cosa. Ahr Ahr Ahr!”
Andrea dovette trattenere Squirtle, che stava per aggredire il Pokémon Moffetta. Fortunatamente, si calmò prima che Wigglituff o Chatot se ne accorgessero. Quest’ultimo annuì, poco convinto, e riprese: “Mmh, va bene… In ogni caso, il Capitano ha già deciso: avere loro tre con noi non può che facilitare le cose durante la spedizione. Tuttavia, coordinare il lavoro di squadra sarebbe impossibile se cominciassimo subito a lavorare insieme. Perciò, abbiamo deciso che staranno qui con noi fino al giorno della spedizione. Anche se resteranno per poco, vi chiedo di essere gentili nei confronti dei nostri ospiti”
Dopo un momento di silenzio concluse: “Bene, gente! Prepariamoci ad un’altra intensa giornata di lavoro!”
Gli apprendisti reagirono senza entusiasmo: “Urrà…”
“Cosa succede? Dov’è la vostra solita grinta?”
“Stai SCHERZANDO?” Rispose Loudred “Con questa PUZZA? Come puoi pretendere che siamo ALLEGRI quando…”
Il Pokémon Vocione lasciò a metà la frase, perché la stanza iniziò improvvisamente a tremare: Wigglituff sembrava pronto ad esplodere da un momento all’altro
“No!” Gridò Chatot “Il Capitano… si sta arrabbiando! Se il Capitano si infuria sarà una tragedia! Gente! Siate allegri, anche se dovrete sforzarvi! Andiamo ad occuparci dei compiti di oggi!”
“URRÀ!”
La stanza smise di vibrare, e tutti andarono alle proprie occupazioni. Andrea e Squirtle, dopo aver controllato le Bacheche, si diressero a Borgo Tesoro.
“C’è sicuramente sotto qualcosa” Disse il Pokémon Tartaghina “Non so cosa stiano tramando, ma di certo dovremo tenere gli occhi aperti!”
“Hai ragione, già non mi piace averli tra i piedi, figuriamoci fare la spedizione con loro! Ogni momento sarebbe buono per metterci i bastoni tra le ruote!”
“Quello che mi chiedo è come abbia potuto il Capitano accettare il loro, chiamiamolo così, aiuto!”
“E chi può dirlo, quando nemmeno Chatot ha la benché minima idea di cosa gli passi per la testa?”
I due andarono verso il crocevia, pronti a partire, ma uno Wynaut e una Wobbuffet li fermarono.
“Oh! Un cliente, vero no?” Chiese il primo. I due si avvicinarono e quello riprese: “Bella notizia, vero no? Il nuovo locale Caffè di Spinda è ufficialmente aperto! Questo posto meraviglioso trabocca di sogni e di speranze, vero no?”
“Sogni e speranze?” Domandò Andrea
“Esatto!” Rispose la Wobbuffet
“Dai, entrate! Non siate timidi!” Li esortò Wynaut, e scese le scale, seguito da Wobbuffet e dai due apprendisti.
Il locale era molto bello e spazioso: Il pavimento e le pareti erano in legno di quercia, decorato con delle spirali leggermente più chiare del suo colore naturale. Due grossi tavoli circolari erano posizionati ai lati dell’entrata, e ce n’erano altri due vicino ai primi e alle pareti laterali. Addossati alla parete di fondo si vedevano due banconi, distanti l’uno dall’altro al massimo un paio di metri. Una gran folla era già all’interno della sala, seduta ai tavoli.
I due amici rimasero senza parole. Quel posto era davvero fantastico!
Un Pokémon andò verso di loro, barcollando lievemente, e disse: “Vi do il benvenuto al Caffè di Spinda! Io sono Spinda, il proprietario! Questo è un caffè per esploratori che amano scoprire nove cose e vogliono sempre mettersi alla prova!”
“Un caffè per esploratori?” Chiesero i due
“Esatto! A chi non piacerebbe prendersi una pausa e bere una deliziosa bevanda dopo una lunga giornata di esplorazione? Ebbene, noi siamo lieti di offrire questo servizio agli esploratori, nella speranza di renderli tutti più felici!”
Spinda fece una piroetta, poi riprese: “Oggi è il giorno della grande inaugurazione! Venite, vi faccio fare un giro!”
I due seguirono il Pokémon Macchipanda fino di fronte al bancone di sinistra, accompagnati da Wynaut e Wobbuffet
“Questo è il Barsucco. Di certo avrete raccolto molte gomme, mele e bacche durante le vostre esplorazioni, non è così? Ebbene, questi strumenti possono essere trasformati in bevande deliziose! Io, Spinda, prenderò i vostri ingredienti e con le mie incredibili capacità vi preparerò con essi una squisita bevanda! E mentre vi gustate la vostra bibita potrete sedervi a parlare con gli altri esploratori delle vostre avventure!”
Dopo qualche secondo, Spinda disse: “Proseguiamo il giro...” e li portò davanti all’altro bancone.
“Questo è il cuore del mio locale: il Centro Riciclo. Di certo, oltre a oggetti utili, durante le vostre esplorazioni avrete trovato anche strumenti che non usate e che quindi tenete nel deposito… e quando non avete più spazio vi capita di doverne buttare qualcuno…”
Wynaut e Wobbuffet inorridirono. Spinda riprese:”Non vi sembra uno spreco? Molto probabilmente nei dungeon ci sono degli esploratori che hanno un disperato bisogno di quegli strumenti! Perciò abbiamo ideato questa struttura: qui potrete scambiare gli strumenti che non vi servono con altri che possono esservi utili. Basta buttare gli strumenti! Diamo un taglio agli sprechi! Questo è il mio obiettivo! E riciclando potreste ottenere anche un Buono Premio!>>
Dopo qualche secondo il Pokémon concluse: < “Wow! Questo locale sembra davvero divertente!” Esclamò Squirtle
“Grazie mille! Desidero con tutto il cuore avere un caffè pieno di sogni e di speranze, dove gli esploratori possano incontrarsi. Speriamo di rivedervi presto al Caffè di Spinda!”
E dopo un inchino, Spinda si mise dietro il suo bancone, mentre Wynaut e Wobbuffet tornarono all’esterno, a caccia di altri clienti. Andrea e Squirtle rimasero per un po’ a chiacchierare con gli altri esploratori, e poi se ne andarono.
Passò un altro giorno. Come sempre, gli apprendisti recitarono il motto della Gilda, ma quando fu il momento di occuparsi dei propri compiti, Chatot bloccò il Team Electro: “Ah, voi due! Oggi il vostro compito sarà fare provvista di cibo!”
“Cibo?” Chiese Squirtle
“Esattamente! Questa mattina, come ogni giorno, ho ispezionato la dispensa. Inspiegabilmente, le scorte della Gilda sono drasticamente diminuite. E quel che è peggio… l’intera riserva delle Mele Perfette… è…”
“Esaurita?” Suggerì Andrea
“Sì!” Rispose Chatot, e cominciò ad camminare avanti e indietro agitando le ali, nel panico più totale “Le Mele Perfette sono il cibo preferito del Capitano! E se scoprisse che non ci sono più sarebbe la fine!”
In meno di un istante il Pokémon Musicale si ricompose e riprese: “Per questo… vi chiedo di recarvi al Giardino dei Meli a raccoglierne altre. Il vostro obiettivo si trova nel cuore della selva, quindi state molto attenti! Si tratta di una questione di vita o di morte!”
“Cosa?” Esclamarono i due
“Avete sentito bene! Non dovete AS-SO-LU-TA-MEN-TE tornate a mani vuote!”
“D’accordo…” Disse Squirtle. “Bene Andrea, mettiamocela tutta!”
I due corsero subito fuori dalla Gilda, ma non si aspettavano che il Team Teschio, che aveva sentito tutto, li avrebbe preceduti.
Arrivati al dungeon, Andrea e Squirtle poterono subito constatare la presenza di molti Pokémon di tipo Erba e Coleottero, nonché un enorme numero di Mele disseminate un po’ovunque. La selva non era molto fitta, anzi, ed era del tutto impossibile perdersi. In breve tempo sbucarono nella radura al centro del bosco, nella quale si ergeva un gigantesco albero carico di Mele altrettanto sproporzionate.
“Dunque, se questo è il cuore del Giardino dei Meli, quelle su quest’albero devono per forza essere le Mele Perfette!” Disse Squirtle.
“Sì, ma come le prendiamo?” Chiese Andrea.
Fu una voce piuttosto familiare a rispondere: “Ahr Ahr Ahr! È molto facile, in realtà”
I due amici si guardarono intorno, spaventati, e videro Skuntank, Zubat e Koffing sopra l’albero. I tre manigoldi risero e saltarono giù, atterrando davanti al Team Electro.
“Voi? Che cosa ci fate qui?” Domandò subito Squirtle
“Ahr Ahr! Team Teschio! Al vostro servizio!” Li canzonò Skuntank
“Eh eh! Ehi, sono le mezze calzette! Perché ci avete messo tanto?” Chiese Zubat
“Abbiamo fatto una tale scorpacciata di Mele Perfette mentre vi aspettavamo…” Disse Koffing
“COSA?” Andrea e Squirtle erano nel panico.
“Calmati, Squirtle. Guarda: ci sono ancora delle Mele sull’albero!” Disse lo Shinx al suo compagno. Poi gridò, rivolto al Team Teschio: “Questa è l’ultima volta che ci mettete i bastoni tra le ruote! Non permetteremo che la nostra missione fallisca per colpa vostra! Forza, Squirtle! Mettiamoli KO e prendiamoci quelle Mele Perfette!”
“Cosa? Metterci KO? E noi che volevamo perfino offrirvi il nostro aiuto! Ahr Ahr Ahr!”
“Come?”
“Vi siete chiesti come prendere le Mele Perfette, giusto? Beh, osservate!”
Il Pokémon Moffetta diede una testata all’albero, facendo cadere a terra cinque succulente Mele Perfette.
“Visto? E adesso forza, raccogliete quelle Mele e tornatevene alla Gilda! Ahr Ahr Ahr!”
I due non si mossero, così Skuntank chiese: “Beh? Che c’è? Non le volete più?”
“Di certo vorrete giocarci qualche altro brutto tiro, non è così? Beh, non ci casco di nuovo!” Disse Squirtle.
“Ahr Ahr Ahr! È un peccato che non ci siate cascati…”
“Lo sapevo!”
“…ma ora cosa vorreste fare? Sfidarci, forse?”
“Naturalmente! Vi sconfiggeremo e porteremo a Chatot le Mele Perfette!”
“Ma quanta spavalderia oggi! E va bene, ve la siete cercata! Koffing!”
Il Pokémon Velenuvola si posizionò al fianco di Skuntank, mentre Zubat si mise in disparte.
“Vediamo se resistete a questo attacco. State per fare i conti con la nostra micidiale combinazione di Velenogas!”
Sul volto dei due amici si dipinse il terrore più profondo. La missione sarebbe fallita. Il Team Teschio l’avrebbe fatta franca anche questa volta.
“Ahr Ahr Ahr! Prendete questo!”

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Capitolo 7
*** Cap.7 Un nuovo alleato ***


Pokémon Mystery Dungeon
Le Avventure del Team Electro

Cap.7 Un nuovo alleato
 
 “Vediamo se resistete a questo attacco. State per fare i conti con la nostra micidiale combinazione di Velenogas!”
Sul volto dei due amici si dipinse il terrore più profondo. La missione sarebbe fallita. Il Team Teschio l’avrebbe fatta franca anche questa volta.
“Ahr Ahr Ahr! Prendete questo!”
Appena il Pokémon ebbe finito di parlare, una lucente sfera azzurra lo colpì in pieno volto, e Koffing, spaventato, corse a rannicchiarsi vicino a Zubat. Skuntank aveva accusato il colpo, ma sembrava ancora in discrete condizioni.
“Chi ha osato attaccarmi? Fatti vedere, così che io possa farti a pezzi!”
Un istante dopo il terreno sotto di lui cedette, intrappolandolo in una Fossa profonda quasi due metri. Un Riolu sbucò fuori dal terreno e, ancora in aria, colpì Zubat e Koffing contemporaneamente con due Palmoforza. Il contraccolpo delle mosse lo portò sopra Skuntank il quale fu messo fuori combattimento da Forzasfera. Quando atterrò, il Pokémon Emanazione fissò i due amici, fece loro un cenno e sparì tra gli alberi.
Andrea e Squirtle erano come paralizzati, e ci volle un po’ perché capissero cosa era appena successo. Quando si resero conto che il Team Teschio era davanti a loro, KO e totalmente innocuo, presero le Mele Perfette, le misero nella Sacca dei Tesori e se ne andarono.
 
Quando i due giunsero alla Gilda trovarono Chatot che camminava in circolo davanti alle scale. Appena quello li vide, si gettò verso di loro, disperato, e per poco non scoppiò in lacrime mentre diceva: “Vi prego, ditemi che avete trovato quelle Mele Perfette! Anche solo una, vi scongiuro!”
“Ce le abbiamo” Lo rassicurò Squirtle
“Davvero? Quante?”
“Cinque. Ma è meglio di niente, no?”
“Fantastico!” Il Pokémon Musicale si ricompose in meno di un istante, presele Mele e disse: “Ottimo lavoro! Sarete premiati per questo! Ma soprattutto, farò in modo che la vostra candidatura per la spedizione sia presa in seria considerazione! E ora scusate, ma devo portare le Mele Perfette nella dispensa, prima che il Capitano si accorga della loro scomparsa!”
E appena un istante prima che Chatot corresse in cucina, un malconcio Team Teschio fece il suo goffo ingresso nella stanza. “Cielo, cosa vi è successo?” chiese il Pokémon
“Ahr Ahr! Non è niente, non si preoccupi! Abbiamo solo scelto una missione un po’ al di fuori della nostra portata” Rispose Skuntank
D’improvviso, si sentì Diglett gridare dal Posto di Guardia: “Pokémon in arrivo! Pokémon in arrivo!”
“A chi corrisponde la forma della zampa? A chi corrisponde la forma della zampa?” Rispose Loudred
“È la zampa di Riolu! È la zampa di Riolu!”
“È la zampa di Riolu?” Chiesero in coro Andrea e Squirtle.
“R-Riolu?” Domandò Skuntank con un filo di voce, per poi gridare “VIA!” e correre a nascondersi nella cucina insieme ai suoi scagnozzi.
“Come?” Fece Diglett “Se ci sono uno Shinx e uno Squirtle in questa Gilda? Sì, perché?”
Passarono alcuni interminabili secondi, poi Loudred tuono: “Ehi! Team ELECTRO! Avete una VISITA!”
Ma i due amici stavano già salendo la seconda rampa di scale, per andare incontro al Pokémon. Appena arrivarono davanti a lui, Squirtle chiese: “Sei proprio tu? Quello che abbiamo incontrato al Giardino dei Meli?”
“Sì” Rispose Riolu in modo molto neutro.
“Noi… ti ringraziamo per prima. Senza il tuo intervento la nostra missione sarebbe fallita”
“Di nulla. Sentite… voi siete una Squadra d’Esplorazione, vero?”
“Sì, perché?”
“Io mi sto allenando per diventare più forte. Ma ho capito che l’unico modo per farlo è esplorare, mettendomi alla prova con quanti più Pokémon possibile. Perciò… posso entrare a far parte della vostra squadra?”
“Cosa? D-davvero?” Chiese Squirtle, stupefatto.
“Ma certo!” Disse Andrea “Anzi, te l’avemmo chiesto noi se tu non fossi andato subito!”
“Grazie! Non vi deluderò”
 
Passarono i giorni. I due compagni fecero amicizia con il nuovo arrivato, gli spiegarono in cosa consisteva l’addestramento e lo informarono dell’imminente spedizione. Dal canto suo, Riolu fu fondamentale in svariate delle missioni che fecero e, come promesso, non li deluse nemmeno una volta. Andrea aveva capito che la motivazione che il Pokémon aveva dato loro per entrare nella squadra non era tutta la verità, ma notò anche che era un tipo di poche parole. E poi, in fondo, si era dimostrato pienamente degno di fiducia. Perciò evitò di fare domande sull’argomento. Non allora, almeno.
Un giorno, Chatot fece il tanto agognato annuncio in merito alla spedizione:
“Aehm! Bene! Signore e signori, so che in queste ultime settimane vi siete impegnati non poco per partecipare alla spedizione della Gilda. Ebbene, ecco a voi la lista dei partecipanti!”
E alzò l’ala, mostrando agli apprendisti un foglio di carta con delle scritte dalla curiosa calligrafia
“Ora leggerò i nomi dei partecipanti! Chi chiamerò è pregato di fare un passo avanti! Allora, il primo è…”
E Chatot si fermò per qualche secondo. La tensione era al massimo. Nessuno parlava. Tutti gli sguardi erano fissi sul foglio di carta, e lì rimasero finché…
“Loudred!”
“SÌ! CE L’HO FATTA!” Gridò il Pokémon Vocione, e si mise vicino a Chatot “Ma in fondo, la cosa era abbastanza OVVIA!”
Certo, come no. Sbruffone come sempre! Pensò Andrea
“Il prossimo… uh? E questo cos’è? Ma tu guarda! Il prossimo è Bidoff!”
“Cosa? I-io?” Chiese incredulo il Pokemon
Passò qualche secondo, ma Bidoof non si mosse
“Beh? Che aspetti? Fai un passo avanti!”
“Ohibò, vorrei d-davvero farlo ma… non riesco a muovere le zampe per l’emozione!” L’ultima frase uscì dalla sua bocca come un fiume in piena
“Mmh… va bene, andiamo avanti…” Tagliò corto Chatot “Poi ci sono… ah, Andrea, Squirtle e Riolu! E per finire, Sunflora!”
“Anche io? Shock! Sono così felice!”
I quattro si accostarono al Pokémon Musicale, il quale concluse: “Bene. E questo è tutto per quanto riguarda i partecipanti alla… uh? Cosa…”
Chatot avvicinò il becco al foglio fino quasi a bucarlo. Chiaramente faceva fatica a leggere. Gli apprendisti che non erano stati scelti stavano con il fiato sospeso.
“Sembra… sì, ci sono altri nomi scritti a margine del foglio… Vediamo… Chimecho, Corphish, Dugtrio, Diglett… e anche Croagunk. Molto bene, questi sono i partecipanti alla spedizione”
Ma appena alzò il becco dal foglio, vide che non c’era nessuno davanti al lui. Nessuno tranne Bidoff, ancora paralizzato al suo posto. Per Chatot quella vista fu qualcosa di terribilmente scioccante.
“Un momento! COSA? Ma… Capitano! Questa lista include… tutti i membri della Gilda!”
“Già! Proprio così!” Rispose semplicemente Wigglituff
“Beh, a quanto sembra il processo di selezione è stato del tutto inutile! E poi, chi resterà alla Gilda? È sicuro che sia una scelta saggia andarcene senza lasciare nessuno di guardia?”
“Non ti preoccupare! Chiuderemo tutto a doppia mandata!”
Chatot era del tutto sotto shock. La faciloneria del Capitano era impressionante!
“Capitano, io sono d’accordo con Chatot” disse Skuntank, nel chiaro tentativo di far escludere il Team Electro dalla spedizione “Non ci sono troppi Pokémon per una spedizione di questo tipo? Voglio dire… qualcuno deve pur restare qui! Che senso ha che tutti partecipino?”
“Come? Ma certo che ha un senso! Ed è… Se andiamo tutti, sarà più divertente!”
“COSA?” Skuntank era senza parole. Quel tipo era davvero molto strano.
“Faremo baldoria e ci divertiremo un sacco! Ci ho pensato e non ho più dormito per l’emozione!”
“Cosa…” Ripeté il Pokémon Moffetta con un filo di voce. Prima che gli venisse in mente qualcos’altro da dire, Wigglituff riprese: “Questo è quanto, gente! Parteciperemo tutti alla spedizione e sarà divertentissimo! Facciamo del nostro meglio!”
“URRÀ!”
“B-bene. Allora è deciso…” Disse Chatot “Ok. Ecco la tabella di marcia: partiremo domani, perciò la giornata di oggi sarà dedicata ES-CLU-SI-VA-MEN-TE alla preparazione! Mi raccomando: la spedizione sarà molto faticosa, quindi dovrete equipaggiarvi al meglio! È tutto! Buona giornata!”
Gli apprendisti corsero subito a Borgo Tesoro per comprare strumenti e rilassarsi un po’ al Caffè di Spinda. E quando ebbero finito, cenarono e andarono a dormire.
Il giorno dopo, Chatot diede le ultime disposizioni prima della partenza: “Molto bene! Ora lasciate che vi spieghi i dettagli di questa spedizione. In primo luogo, l’obiettivo: l’esplorazione del Lago Foschia! Il lago si trova ad est, molto lontano da qui. Tuttavia, è avvolto perennemente da una fitta nebbia, e la sua esistenza non è mai stata confermata. Ma non è finita… Si dice che il lago nasconda un tesoro di una bellezza senza pari!”
“Un tesoro? Andiamo a caccia di tesori?” Chiese Squirtle
“Già! Sarà divertentissimo!” Annuì il Capitano
“Gente! Aprite le vostre Mappe delle Meraviglie, per favore!”
Il Pokémon Musicale iniziò a girare tra gli apprendisti indicando un punto molto a est, tanto che da lì in poi sulla Mappa non c’era più niente.
“Si dice che il Lago Foschia si trovi qui. Dal momento che quest’area è inesplorata, sulla mappa non è segnato nulla oltre questo punto. Borgo Tesoro, invece, è qui” E indicò un punto vicino al mare “Come potete vedere, il nostro obiettivo è molto distante dalla Gilda, perciò ci accamperemo qui, ai piedi di questo altipiano” E indicò una foresta nei pressi del lago “Tuttavia, se viaggiassimo in un unico gruppo verso il Campo Base, la nostra mobilità ne risentirebbe. Perciò, ci divideremo in più squadre. Dunque… il primo gruppo è composto da Sunflora, Loudred, Diglett e Croagunk. Il secondo è formato da Dugtrio, Chimecho, Corphish e Bidoof. Il Team Electro e il Team Teschio formeranno due gruppi indipendenti. Infine, io e il Capitano viaggeremo in coppia”
Chatot si girò a testa bassa verso Wigglituff e chiese: “Va bene… vero?”
“Aww… Mi tocca andare con Chatot? Che noia!” Piagnucolò il Capitano
“Non faccia il difficile…” Rispose il Pokémon Musicale “Si tratta di un elemento chiave della nostra strategia!”
Wigglituff sbuffò ma non disse più nulla. Chatot riprese: “Questo è tutto gente! Mettiamoci in moto!”
Tutti gli apprendisti si diressero al crocevia, dove si divisero nei gruppi prestabiliti e si misero in marcia, seguendo ognuno un percorso diverso. La spedizione era cominciata! Destinazione: il Lago Foschia!

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Capitolo 8
*** Cap.8 Il Mistero del Lago Foschia ***


Pokémon Mystery Dungeon
Le Avventure del Team Electro
Cap.8 Il Mistero del Lago Foschia
 
Il Team Electro viaggiò per tutta la giornata seguendo la costa, e attraversarono un dungeon di nome Dirupo Costiero. Questo, però, li riportò all’interno del continente e al il tramonto giunsero ai piedi di una montagna che, secondo la Mappa delle Meraviglie, si chiamava Monte Aguzzo.
“Ok, siamo a buon punto!” Disse Squirtle, guardando la Mappa. Riolu sbirciò da dietro il Pokémon e commentò “Ah, sì. Siamo a meta strada! Però non credo sia una buona idea continuare oggi”
Andrea guardò il sole e annuì: “Hai ragione. Se entrassimo ora nel dungeon, arriveremmo al Campo Base a notte fonda. Sarà meglio fermarci qui stanotte”
Lo Shinx si sedette e tirò fuori tre Mele, ne lanciò due ai compagni e disse: “Buon appetito!”
I tre mangiarono con gusto. Quando il sole calò del tutto, Andrea e Squirte accesero il fuoco e si apprestarono ad andare a dormire, ma Riolu insistette per fare dei turni di guardia. Dopo qualche minuto i due cedettero, a patto che lui facesse il primo turno. Mentre stava sdraiato, Andrea ripensò a ciò che Riolu aveva detto loro per motivare la sua richiesta di entrare nel Team: “Io mi sto allenando per diventare più forte. Ma ho capito che l’unico modo per farlo è esplorare, mettendomi alla prova con quanti più Pokémon possibile” Non dubitava certo che fosse la verità… ma perché voleva diventare più forte? Qual’era la ragione ultima che lo aveva spinto ad entrare nella Gilda? Cercò di lasciar perdere e di dormire, ma la curiosità lo chiuse nella sua implacabile morsa, impedendogli di addormentarsi. Si alzò, e iniziò a camminare avanti e indietro, cercando di non farsi vedere. Riolu però se ne accorse, così gli chiese, a bassa voce: “Tutto bene?”
“Sì, sì, solo non riesco a dormire” Rispose lui.
“Troppa emozione?”
Lo Shinx ridacchiò: “Non quanta ne ha Squirtle, ma a quanto pare a lui fa l’effetto contrario” E proprio in quel momento sentirono il loro compagno russare molto forte.
“Sì, l’ho notato…” Rispose Riolu, sorridendo.
“Senti Riolu… vorrei farti una domanda…”
“Dimmi pure”
“Come mai sei entrato nella nostra squadra?”
“Ve l’ho detto: Mi sto allenando…”
“Sì, sì, per diventare più forte, lo so. Ma perché? Per quale motivo ti stai allenando? Devi diventare più forte per fare cosa?”
“Per essere il più forte di tutti! Non è ovvio?” Sbottò lui, rischiando di svegliare Squirtle. Andrea lo guardò in tralice: stavolta era più che chiaro che stava mentendo. Rimasero così per qualche secondo, poi Riolu si arrese e si mise a sedere.
“E va bene… ti racconterò tutto”
Il Pokémon fissò il fuoco e dopo qualche istante iniziò a parlare: “Io provengo da un regno molto lontano, noto come Regno di Lucario. Mio padre era il re di quella regione, e io sono l’erede al trono. Mio padre morì quando ero ancora molto giovane, e io mi ritrovai addosso una responsabilità troppo grande per un Pokémon di quell’età. Il Consiglio degli Anziani mi aiutò il più possibile per amministrare il Regno nel modo più giusto, ma un giorno…”
Riolu sospirò, chiuse gli occhi e riprese: “Un potente tiranno di nome Hydreigon mise gli occhi sulla regione. Io non ero pronto per affrontare una guerra… non ne avevo le capacità: ero inesperto sia in campo militare che in fatto di combattimento. L’unica mossa potente che ero in grado di usare era Fozasfera, la mossa che avevo ereditato da mio padre. Ma non basta avere le mosse migliori per vincere: bisogna sapere quando e come fare per usarle al meglio. Hydreigon, giunto nella sala del trono, mi sconfisse e mi prese la corona. E mi esiliò… mi allontanò dalla mia casa… dal mio regno… dalla… mia patria…”
Il Pokémon aveva iniziato a piangere. Andrea si pentì per avergli fatto quella domanda: rivivere quei momenti doveva essere molto doloroso per lui. Dopo alcuni interminabili secondi Riolu si asciugò le lacrime e, a fatica, riprese a raccontare: “Io… Io giurai vendetta. Giurai che sarei tornato a prendermi il mio trono, e che avrei salvato i miei sudditi dalla tirannia di quel pazzo. Per questo mi sto allenando. Voglio diventare più forte del mio nemico, sconfiggerlo e salvare il mio Regno”
Calò il silenzio, rotto solo dagli scoppiettii del fuoco morente. Dopo circa un minuto Riolu alzò gli occhi al cielo disse: “Il mio turno è finito. Tocca a te ora. Buonanotte”
“Buonanotte” Rispose Andrea. Attese finche il Pokémon non si fu sdraiato, e poi lo chiamò: “Riolu…”
Quello si limitò a girarsi e a fissarlo.
“Grazie per avermi raccontato la tua storia”
“Un giorno mi dovrai raccontare la tua” Disse Riolu.
“Contaci”
 
La giornata successiva iniziò davvero molto bene: subito all’entrata del monte c’era un bivio e, come sempre in questi casi, Andrea e Squirtle si misero a litigare riguardo alla direzione da prendere.
“Il sentiero di destra scende. È più facile. Io dico di andare di là” Diceva Squirtle.
“E quello a sinistra? Solo perché sale lo scarti a priori? Spesso è la strada più difficile ad essere quella giusta!”
“Appunto! Spesso, non sempre! No, andiamo a destra!”
“No, a sinistra!”
“Destra!”
“Sinistra!”
“Destra!”
“Ma con voi due è sempre così?” Chiese spazientito Riolu.
“SÌ!” Gridarono i due contemporaneamente. Il Pokémon Emanazione si ritrovò spiazzato per un momento, poi disse: “Sentite, noi siamo in una zona montuosa… e il dungeon che dobbiamo superare si chiama Monte Aguzzo, giusto?”
“Sì, e quindi?” Chiese Squirtle, che non aveva ancora capito dove voleva arrivare.
“Quindi, se ci sono due sentieri di cui uno sale e l’altro scende… vuol dire che quello che sale è quello giusto! Siamo o no su una montagna?”
“Va bene, facciamo come dite voi!” Sbottò Squirtle.
Il trio si avventurò nel percorso di sinistra, e iniziarono la scalata della montagna. Arrivati quasi in cima, il sentiero prese a scendere sul versante opposto. In men che non si dica il gruppo si ritrovò al limitare di una foresta coperta di nebbia, vicino alla cui entrata c’erano un sacco di tende vagamente somiglianti a un Wigglytuff. E lì, in mezzo al Campo Base, Chatot li stava aspettando.
“Siete in ritardo!” Disse furioso “Tutti gli altri sono già arrivati da un pezzo! Ora andate a posare le vostre cose e tornate subito qui!”
“Sissignore!” Risposero Squirtle e Riolu, e si apprestarono a seguire il Pokémon Musicale. Andrea però si era fermato: Perché ho questa strana sensazione? Io… questo posto… Ma io lo conosco! Sono già stato qui! Eppure non ricordo nient’altro… Che abbia a che fare con me? Prima che perdessi la memoria?
“Forza! Non abbiamo tutto il giorno!” Lo richiamò Chatot “Vai a posare le tue cose!”
“Oh, sì, subito!” E si affrettò a raggiungere i suoi compagni. Pochi minuti dopo, tutti gli apprendisti si schierarono davanti a Chatot, che aveva alle spalle l’entrata della foresta.
“Molto bene!” Esordì il Pokémon Musicale. “Sembra che tutti abbiano raggiunto il Campo Base sani e salvi! Ciò vuol dire che possiamo iniziare la ricerca del Lago Foschia! Come potete vedere” Allargò le ali per indicare intorno a sé “Siamo circondati da una fitta foresta. Stando alle nostre informazioni, il Lago si trova all’interno di questa selva. Tuttavia, forse anche a causa della fitta nebbia che ricopre questa foresta, nessuno l’ha mai trovato”
“Ehm, posso?” Tutti si girarono in direzione della flebile voce: era stata Chimecho a parlare, e ora aveva alzato una piccola mano e attendeva di ricevere il permesso di parlare.
“Ma certo!” Accordò Chatot.
“Mentre eravamo in viaggio, ho sentito una leggenda”
“Una leggenda? Riguardante il Lago Foschia?”
“Si. A quanto si dice, presso Lago vive un Pokémon di nome Uxie. Secondo la leggenda, questo Pokémon sarebbe in grado di cancellare la memoria a chiunque incroci il suo sguardo”
Cosa? Si chiese Andrea, sconcertato forse è questo… forse è stato Uxie a cancellare la mia memoria! Quindi io mi ricordo questo posto perché l’ho incontrato? Però… questo non spiega come mi sono trasformato e sono finito su quella spiaggia…
Ma prima che potesse fare altre ipotesi, Chimecho interruppe il filo dei suoi pensieri: “Per questo, anche se qualche esploratore riuscisse a trovare il Lago Foschia, Uxie ne cancellerebbe la memoria, impedendogli di rivelare l’ubicazione del lago”
Molti degli apprendisti furono visibilmente turbati all’idea di perdere i propri ricordi, mentre Andrea era più determinato che mai a raggiungere il lago di Uxie.
“Beh, è normale che in posti come questi si sviluppino storie o leggende” Intervenne Chatot “In ogni caso, finora la nostra Gilda ha superato sfide e ostacoli di ogni tipo, portando sempre a termine le sue esplorazioni!”
“Non preoccupatevi, andrà tutto bene!” Li rassicurò Wigglytuff “C’è un motivo se la nostra Gilda è considerata una delle migliori! Dobbiamo confidare nel successo di questa avventura! Proviamo! Proviamo!”
“Aehm! Dicevo…” Li richiamò Chatot “La nebbia rende molto difficile l’esplorazione di questa zona. Perciò, mentre io e il Capitano resteremo al Campo Base per raccogliere le informazioni, voi vi dividerete in squadre ed esplorerete la foresta. Dato che probabilmente il Lago non è stato ancora trovato proprio a causa di questa nebbia, forse esiste anche il modo di diradarla. Perciò questa esplorazione avrà in tutto due obiettivi; primo: trovare il Lago Foschia, e secondo: trovare il modo di diradare la nebbia! Chiunque orti a termine uno di questi obiettivi torni immediatamente a farmi rapporto. È tutto! Forza, gente! Facciamo del nostro meglio!”
“URRÀ!”
Tutti gli apprendisti si affollarono immediatamente all’entrata della foresta, seguiti dal Team Teschio. Andrea, però, camminava lentamente, costringendo il team Electro ad entrare per ultimo.
Secondo la leggenda, Uxie è in grado di cancella re la memoria di altri Pokémon. In più, ho la sensazione di conoscere questo posto. D’altra parte, anche se Uxie avesse effettivamente rimosso i miei ricordi, ciò non spiega come ma sono diventato un Pokémon… Possibile che sia so una coincidenza?
Una mano blu gli passò davanti agli occhi, distraendolo. Solo quando alzò lo sguardo lo Shinx si rese conto di essere già entrato nella foresta.
“Ehi, Andrea! Tutto bene?” Gli chiese Squirtle.
“Come? Sì, sì.”
“È da quando siamo entrati in questo posto che continui a distrarti. Si può sapere cos’hai?” Insistette Riolu.
“Ehm… niente, niente. Andiamo”
Ma appena ripresero a camminare, Andrea si immerse di nuovo nei suoi pensieri: Non riesco a liberami da questa sensazione… no, non può essere un caso. Di certo la chiave per recuperare i miei ricordi si trova qui… E poi… anche se non fosse stato lui a cancellarmi la memoria, forse Uxie sa cosa mi è successo. Tentar non nuoce.
“Aspetta, Squirtle! Andrea! Venite a vedere!”
Andrea si riscosse e raggiunse Riolu. Era accovacciato davanti ad una lucente pietra color rosso sangue. A prima vista sembrava un normale rubino, ma c’era qualcosa di strano: sembrava quasi brillare di luce propria.
“Che cos’è?” Chiese Squirtle
“Non lo so, ma sembra una gemma” Allungò la mano e la prese “Un momento! Questa pietra è calda!”
“Davvero? Che strano… Che ne dite se la portiamo con noi? Potrebbe essere rara!”
“Per me va bene” Disse Andrea.
“Ok” Annuì Riolu, e la mise nella Sacca dei Tesori.
“Ora andiamo, o gli altri troveranno il lago prima di noi!” Li esortò Squirtle
“Sì!” Gridarono in risposta i due compagni, e il Team si inoltrò entusiasta nel dungeon.
 
 
Note dell’autore
A causa della… ehm… carenza di originalità… la storia si concluderà qui. Normalmente non avrei preso la briga di scrivere questo “finale”, ma ci tenevo a rispondere all’interrogativo che ho sollevato nel precedente capitolo. Sappiate che a breve pubblicherò il prologo della mia prossima storia.
Alla prossima fic!
Andre
 
P.S: Mi scuso per avervi fatto aspettare così tanto tempo prima di pubblicare di nuovo :/

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