Asking by kisses - Questione di baci

di TheMasterSimo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter I ***
Capitolo 2: *** Chapter II ***



Capitolo 1
*** Chapter I ***


Finalmente ero riuscito a conquistare il cuore di vostra madre. E di certo, ciò fù per me un grande traguardo dato che l'unica persona a riuscire nell'impresa fù il servitore di Crono, Luke Castellan. Morto quella stessa estate per mano mia. "No è morto per mano di Crono, non è colpa tua" Continuavo a ripetermi. Ma mai, mai riuscivo a convincermi. Quel giorno ero come al solito insieme a Grover ad aspettare la mia dolce fidanzata. Non riuscivo a smettere di pensare al fatto che esattamente undici ore prima vostra madre decise di fidanzarsi con me. -Allora com'è andata?- Mi chiese Grover, curioso di sapere l'esatto accaduto della sera prima. -Com'è andata cosa?- Gli dissi, innervosendolo molto. -Avanti sai di che parlo amico, e vedi di rispondermi sinceramente perchè potrei pure chiederlo direttamente a lei. E sai che lo faccio- Mi disse, decisamente innervosito. Allora mi sfilai la scatola dell'anello dalla tasca e l'aprì mostrandone il contenuto a Grover: essa era vuota. -Ce l'hai fatta- Disse meravigliato. -Vi siete fidanzati. Il re del mare colpisce ancora- -Perchè avevi dubbi?- Gli chiesi. -Bé diciamo che in una scala con numero minimo uno e numero massimo dieci ti avrei dato un... quattro virgola cinque- Rispose ironico. -Molto spiritoso- A quel punto la vidi spuntare dalla porta della casa Atenea. -Sta arrivando. Vuoi che vi lasci soli?- Mi chiese Grover, in attesa di una mia decisione. -Ah no resta- Gli risposi. Avrei detto di no ma avrei pagato per vedere la faccia di vostra madre scoprire che Grover lo sapeva. -Buongiorno- Disse lei una volta raggiunti. Avrei salutato ma Grover non mi diede nemmeno il tempo di fiatare che subito la aggredì di domande: -Giorno Annabeth. Come va la vita. Sembri contenta- -Avanti Grover non fare il finto tonto. So che sai tutto. Conosco Percy ero sicura che te lo avrebbe detto quasi istantaneamente- Lo rimproverò lei. -Giorno amore- A quel punto le dissi. -Giorno- Rispose. E sigillammo quelle nostre prime parole con un calorosi bacio. -Grover ti spiace se andiamo a farci una passeggiata?- Dissi al satiro. -No prego andate. Anzi non potete, dovete- -Grazie- Rispose Annabeth. Così ci allontanammo vero il Lago Mezzosangue. I satiri hanno un udito superiore a quello di un normale umano o semidivino quindi dovemmo allontanarci più del normale prima di parlare. -Allora? Programmi per oggi?- Mi chiese vostra madre. -Si, Baciarti, Baciarti, Baciarti, Baciarti- Le risposi io. -Bè, Magari potrebbe andarmi bene- Mi disse un attimo prima di baciarmi. -Ok è ufficiale: devo ancora abituarmici. Magari dovremmo fare un po più di pratica- Le dissi baciandola, stavolta di mia iniziativa. -Alla fine è falso quel che si dice- Confermò lei. -È il caso che io sappia cosa si dice?- Le chiesi curioso.

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Capitolo 2
*** Chapter II ***


-Bè... c'è chi dice che il primo bacio è quello più bello, più appassionato e per caritá è vero, era molto appassionante il bacio di ieri sera e tu sai baciare molto bene. Ma onestamente io ho preferito quest'ultimo bacio, il secondo vero bacio. Il primo è appassionante ma più selvaggio. Il secondo invece è più moderato poichè si ha avuto tutta la notte per riflettere. E a te? Quale preferisci tu?- Mi chiese lei.
-Bé, non posso dirti quale preferisco perchè non ho un bacio preferito. Diciamo che sono una giuria imparziale- Le confermai sorridendole. Poi continuai: -Senti.. sono andato da Chirone stamattina, prima di venire alla mensa e gli ho chiesto se poteva darci la giornata libera-
-E lui cosa ha detto?-
-Assolutamente no- Atteggiamento tipico da parte di Chirone. -Tuttavia ci ha dato il permesso di allenarci insieme-
-E sia. L'importante è stare insieme- Mi disse. Immaginai fosse in attesa di una risposta ma più che una risposta verbale ottenne un bacio quindi immagino che capì che ero d'accordo con lei.
-Bene. Ora devo andare a cambiarmi per l'allenamento. A dopo- Mi disse cercando di trovare una via di fuga dalle mie braccia.
-Sei sicura? Magari potremmo stare un altro poco insieme prima dell'allenamento-
-Non mi tentare Testa d'alghe- Rispose bruscamente.
A quel punto mi avviai verso la Casa di Poseidone. Del resto... dovevo cambiarmi anch'io. Anche se avrei preferito un pic-nic all'aria aperta più tosto che un allenamento.
Ci ritrovammò un paio di minuti dopo direttamente sotto casa sua...  Be tecnicamente io la aspettai lì.
-Allora sei pronta?- Le chiesi appena la vidi.
-Certo! E stai attento, non ti risparmierò fatica solo perchè ora siamo fidanzati- Mi avvertì.
-Ne ero sicuro- Risposi
Non entrerò nei dettagli dell'allenamento dato che non successe nulla di così ammirevole. La parte che vi deve interessare è la sera.
Quella sera, dopo aver mangiato, io e vostra madre andammo, come quasi ogni sera dal giorno precedente in poi, a passeggiare lungo la riva del fiume.
-Certo che è strano- Riflettei.
-Strano cosa? Che ci siamo messi insieme?- Mi chiese lei incuriosita, ma forse anche leggermente nervosa.
-No, cioé si. Voglio dire: pensaci, da che andiamo a uccidere mostri e sbraitare contro titani, a che ci mettiamo insieme. È tutto così... confuso- Le risposi io, speranzoso in una risposta positiva.
-Bé l'amore è confuso, la vita è confusa. la confusione è nella loro natura, nel loro essere. E se hai realmente intenzione di vivere una relazione di coppia... forse dovresti cominciare ad accettarlo- Disse lei saggiamente.
-Ovvio che ho intenzione di avere una relazione con te. E tu lo sai benissimo-
-Allora baciami- Mi disse lei, prima di venirmi incontro per appoggiare le sue labbra sulle mie per dare vita a un lungo e intenso bacio.
Al termine, erano le unidici e trent'otto e lei stanca andò verso casa e lo stessi feci io. Non riuscivo a credere che stesse succedendo davvero ma alla fine verso le due del mattino riuscì ad addormentarmi.
 

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