Petali

di Nami93_Calypso
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Matrimonio ***
Capitolo 2: *** Generosità ***
Capitolo 3: *** Autunno ***
Capitolo 4: *** Gola ***
Capitolo 5: *** Arance ***
Capitolo 6: *** Onore ***



Capitolo 1
*** Matrimonio ***




Matrimonio


Sono qui a guardare fuori dalla finestra, con i gomiti appoggiati al davanzale e il viso tra le mani.
In strada è pieno di persone che festeggiano contenti. Sembrano molto felici mentre ballano, cantano, mangiano tutti insieme.
Soldato-san mi ha spiegato che quelle due persone vestite in modo così elegante oggi si sono sposate. Ha detto che quando un uomo e una donna si amano molto decidono di passare insieme il resto della loro vita, di crearsi una famiglia e avere dei bambini: questa cosa si chiama matrimonio.
Però c’è qualcosa che non capisco. A Dressrosa ci sono bambini che hanno una mamma e un papà, mentre alcuni hanno solo la mamma o solo il papà. Questa differenza mi lascia un po’ perplessa, non so da cosa dipenda.
A me non sembra che la mia mamma si sia mai sposata.

Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti!! 
Rebecca è un personaggio che mi piace davvero molto, non mi dispiacerebbe se fosse lei la decima mugiwara! Ma temo che le probabilità non siano molto alte...
Il titolo "Petali" è un riferimento al fatto che Soldato faceva cadere un petalo di un fiore dentro la casa della bambina per farle sapere che era lì :)
Mi sono accorta che Soldato non c'è tra i personaggi di EFP!

 

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Capitolo 2
*** Generosità ***


Generosità

Ma dov’è finita? Perché non è in casa? Che le sia successo qualcosa? Dove potrei cercarla? Vediamo. Magari al fiume, o al prato, o…
“Soldato-san!!”
Sollevato nel sentire la sua voce mi volto a guardarla. Corre verso di me con il suo gioioso sorriso agitando una mano per salutarmi.
“Rebecca, dove sei stata?”
Ora che mi ha raggiunto mi guarda con aria furbetta senza rispondermi tenendo le mani nascoste dietro la schiena.
“Ti ho fatto un regalo”
Mi mostra ciò che teneva celato: è una sciarpa di lana gialla.
“Visto che tu lavori sempre fuori fino a tardi e la sera fa più freddo ho pensato di farti una sciarpa, così non ti ammali” mi dice un po’ vergognosa.
Rimango davvero commosso nel vedere il suo dono. È una bambina molto dolce e generosa. Lei non sa che io, con questo corpo, non sento il freddo. Ma questo non ha nessuna importanza. Prendo la sciarpa dalle sue mani e me la metto intorno al collo.
“Grazie Rebecca, ne avevo proprio bisogno!”
La mia bambina si apre di nuovo in un caldo sorriso, evidentemente contenta che il suo dono sia stato gradito.

Angolo dell'autore:
Ho deciso di variare un po' il punto di vista della narrazione 
Il fatto che Rebecca sia generosa si vede quando offre il pasto a Rufy :)

 

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Capitolo 3
*** Autunno ***


Autunno

La mia stagione preferita in assoluto è la primavera, con i suoi fiori, colori e profumi. Ma ormai è lontana, oggi inizia l’autunno. Ma anche questa mi piace molto, perché alla fine è una specie di primavera, però un po’ più fredda. Anche lei è piena di colori e aromi.
Passeggiando per i viali alberati posso vedere tutte le foglie rosse, gialle, arancioni, marroni. Alcune sono ancora sui rami mentre altre sono già a terra.
Se poi si alza una folata di vento molte foglie si staccano tutte insieme e io mi diverto moltissimo a rincorrerle e seguirle.
 
“Ciao Rebecca! Ci vediamo domani”
“Ciao Marc!” saluto il bambino della casa accanto con cui ho giocato tutto il pomeriggio prima di rientrare in casa. La luce è accesa.
“Ciao Soldato-san! Sono tornata!” lo saluto gioiosa chiudendo la porta. Ma lui mi guarda in modo strano, non dice una parola.
“Cosa c’è?” gli chiedo, un po’ preoccupata di aver fatto qualcosa di sbagliato.
“Rebecca, cos’hai in testa?” mi chiede, ancora impassibile.
Cosa avrò mai in testa? Mi avvicino allo specchio per capire a cosa si riferisce
I miei capelli rosa sono pieni di foglie variopinte. Ho un aspetto davvero buffo. Non me ne ero accorta mentre giocavo.
Mi volto a guardarlo con aria furba.
“Che c’è, non ti piacciono?”


Angolo dell'autore:
Dato che qui Rebecca è una bambina cerco di immedesimarmi, nella narrazione, nel punto di vista di una bambina. Non so se mi stia riuscendo molto bene però...

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Capitolo 4
*** Gola ***


Gola

Oggi è il compleanno della mia bambina. Cosa potrei prenderle? Magari un vestito nuovo, o dei pastelli per colorare.
Passeggiando per le vie del centro, però, una vetrina in particolare cattura la mia attenzione. Sollevo lo sguardo sull’insegna del negozio: Candy. È una pasticceria. Ma certo!! Lei ama i dolci!! È sempre stata una golosona.
Risoluto entro nella bottega facendo tintinnare i campanellini posti sopra l’entrata e un commesso mi saluta cordiale. Inizio a vagare tra i vari scaffali alla ricerca del dolce perfetto per Rebecca. Eccolo, finalmente l’ho trovato!
“Mi scusi, vorrei prendere questa” dico voltandomi verso il negoziante.
 
Torno a casa e, senza farmi scoprire, sistemo la torta fuori dalla porta su una cassa di legno. Posiziono le sette candeline e le accendo prima di entrare in casa.
“Auguri Rebecca!!!!!!!” esclamo contento entrando dalla porta. La mia bambina mi corre incontro e mi abbraccia, felice di vedermi.
“Qui fuori c’è una sorpresa per te, ma devi chiudere gli occhi”
Euforica per il nuovo gioco mette le mani davanti agli occhi per coprili.
“Mi raccomando, non sbirciare!” con questa ultima raccomandazione la prendo per le spalle e la guido fuori dalla casa fino a portarla davanti alla torta.
“Ta-dan!!” alla mia esclamazione Rebecca sposta le mani dal volto e rimane affascinata davanti alla mia sorpresa. È la sua torta preferita: panna, fragole e scaglie di cioccolato.
I suoi occhi si illuminano e la sua bocca si spalanca per lo stupore.
“Posso mangiarla tutta??” mi domanda ancora incapace di distogliere lo sguardo.
“Ahah certo! Ma non tutta in una volta altrimenti starai male! Intanto devi spegnere le candeline e esprimere un desiderio”
Rebecca si porta un dito sulle labbra con aria pensierosa. Dopo qualche secondo di riflessione sorride e soffia sulle sette fiammelle.
Buon compleanno, piccola mia.


 

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Capitolo 5
*** Arance ***


Arance

“Dai Rebecca muoviti!”
“Avanti, fifona!!”
“Rebecca! So che puoi farcela!!”
È Marc a incitarmi. Tende le braccia verso di me sorridendo.
Maledetta me e il momento in cui mi sono fatta trascinare in questo gioco. Non sarò mai in grado di farcela! Loro ci sono riusciti facilmente, come se fosse una cosa da nulla, e ora mi aspettano impazienti sull’altra tetto.
Ma a me il divario tra le due case sembra immenso. Cadrò sicuramente.
“Scommetto che non ce la fai, femminuccia!”
Stringo i pugni. Non sopporto Carl e i suoi modi da capetto, come se si credesse superiore a tutti. Anche se ho paura non posso dargli soddisfazioni.
Guardo Marc con un misto di determinazione e terrore negli occhi.
“Mi aiuterai?” gli chiedo, quasi sussurrando.
“Certo” accompagna la sua risposta allungando ancor di più il braccio verso di me.
Mi allontano dal bordo per prendere un po’ di rincorsa. Chiudo gli occhi e respiro profondamente.
Li riapro e con decisione comincio a correre. Raggiungo il bordo. Mi do lo slancio con il piede destro. Vedo Marc dall’altra parte e allungo la mano per prendere la sua.
Ma qualcosa non va. Le punte delle nostre dita si sfiorano appena prima che io precipiti verso il suolo.
Sono stata una stupida, non avrei mai potuto farcela. Mi dispiace, Soldato-san.
 
“Rebecca!! Stai bene???”
Apro gli occhi. Sopra di me vedo i tre ragazzini affacciati dal tetto che mi guardano con aria preoccupata. Ma allora non sono morta.
Cerco di sollevarmi ma mi sento sprofondare. Cos’è questa roba? Cerco di capirlo con le mani e scopro una sostanza molle sotto di me.
Mi guardo intorno. Capisco solo ora che sono caduta in una cassa di arance!! E la metà sono ormai spappolate a causa mia. Sono ricoperta di macchie arancioni, come se avessi fatto un bagno nella spremuta.
Una sensazione di puro sollievo si impadronisce di me. Mi rilascio andare a peso morto sugli agrumi e inizio a ridere in modo incontrollato.
Gli altri mi guardano dall’alto un po’ sconcertati.
 
 
Angolo dell’autore:
Mi sono presa bene con questo Marc o.O
Questa malsana idea mi è venuta in mente da una scena di Soul Eater, che non centra proprio nulla con questa ma c’erano le arance e mi sono illuminata xD

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Capitolo 6
*** Onore ***


Onore

“Riproviamo”
Il tono di Soldato-san è duro, freddo.
Lo guardo ansante, con il sudore che scorre lungo tutto il mio viso.
Sono ore che continuiamo con questo allenamento senza senso. Anzi, sono giorni ormai che lo abbiamo iniziato.
Sollevo il bastone e corro nuovamente verso di lui, con un gesto ormai meccanico. Ogni volta riesce a parare i miei colpi.
Per fortuna. Non vorrei mai fargli del male, anche se dubito che riuscirei a colpirlo anche se mi impegnassi al massimo.
“Rebecca concentrati, non devi avere paura di colpirmi”
Mi fermo.
“Io non voglio farti del male, non voglio fare del male a nessuno! La mamma diceva sempre che è sbagliato”
“Lo so. Ti insegnerò uno stile di combattimento che ti permetterà di battere il tuo avversario senza ferirlo”
Soldato-san si allontana per sedersi su un masso li vicino. Io abbasso il bastone rilassando le spalle.
“Rebecca. È molto importante che tu impari a difenderti. Ci sono molte persone che vorrebbero farti del male”
Un brivido mi corre lungo la schiena.
“è tutto ciò a causa della tua famiglia. Il popolo di Dressrosa crede che tuo nonno fosse cattivo, ma non conosce la verità”
Soldato-san alza il capo per guardarmi dritto negli occhi.
“Tu devi combattere per difendere te stessa e l’onore della tua famiglia!”
Sgrano gli occhi. È la prima volta che mi parla di queste cose. Mi ha sempre detto che sono una persona importante ma non me ne ha mai spiegato il motivo.
Mia madre è morta dopo essere stata costretta alla fuga da Doflamingo. Non so cosa sia successo di preciso o cosa centri mio nonno, ma non permetterò mai a nessuno di infangare il nome di mia madre.
Mi porto davanti a soldato-san e lo guardo con determinazione.
“Ricominciamo” gli dico, sollevando nuovamente la mia arma.


Angolo dell'autore:
Mi scuso profondamente se ci sono incongruenze con la trama, è solo che ci sono ancora alcune cose che non mi sono molto chiare (seguendo l'anime). Non so perchè Scarlet non vivesse a palazzo e se Rebecca, da bambina, sapesse chi era suo nonno.
Ringrazio tutti voi per aver letto e/o recensito la storia :)

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