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di onedirections smile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1.( Natie) ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2( Natie) ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3( Niall) ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ( Natie) ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ( Niall) ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6( Natie) ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7( Natie) ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ( Natie) ***
Capitolo 11: *** Capitolo 9 ( Natie) ***
Capitolo 12: *** Capitolo 10 ( Natie) ***
Capitolo 13: *** Capitolo 11 (Natie) ***
Capitolo 14: *** Capitolo 12(Niall) ***
Capitolo 15: *** Capitolo 13(Natie) ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 (Niall) ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ( Natie) ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16( Natie) ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ( Natie) ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 (Natie) ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19( Natie) ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20 ( Niall) ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ( Natie) ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22(Natie) ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23 (Natie) ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24 (Natie) ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25 (Liam) ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26 ( Natie) ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27 (Natie) ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28(Natie) ***
Capitolo 30: *** Capitolo 29 ( Niall) ***
Capitolo 31: *** Capitolo 30 ( Niall) ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32 ( Niall) ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33(Niall) ***
Capitolo 34: *** Capitolo 34 ( Niall) ***
Capitolo 35: *** capitolo 35 (Natie) ***
Capitolo 36: *** capitolo 36 (Natie) ***
Capitolo 37: *** capitolo 37 ( Natie) ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Da quando seppi che ero rimasta incinta della piccola Allison, tutti si dimenticarono di me, a partire dal padre. I miei genitori si dimenticarono della mia esistenza, la mia migliore amica Emy anche, le uniche che rimasero furono mia zia e mia cugina. Ma purtroppo dopo il parto, loro tornarono a Los Angeles, e così rieccomi nuovamente sola, a badare ad una bambina di un anno e mezzo. Quando rimasi incinta, ebbi 18 anni, successe tutto in una notte, in un Hotel di Londra. Con me quella sera era presente la mia migliore amica, e quella sera fu l'ultima in cui lei lo fosse. 
Adesso ho vent'anni, che ho compiuto qualche giorno fa e lavoro come nail artist, in uno studio insieme alla mia amica Denise. Lei è felicemente sposata con Greg, ed hanno un bambino di quasi 4 anni di nome Theo. Mandavo la mia piccola all'asilo nido mentre lavoravo, ammetto che lasciarla andare è stato piu' un trama per me che per lei.. Avevo paura che suo padre, la venisse a prendere e la portasse via da me, per questo ogni volta che sapevo del suo ritorno a Mullingar, cercavo di uscire il meno possibile. Era lo stesso incubo che ormai facevo quasi ogni notte. Mi alzavo puntualmente durante la notte, ed andavo a controllare che la mia bambina stesse bene, che lui non me l'avesse portata via. Ormai era fin troppo evidente il fatto che assomigliasse a lui, e speravo che nè Denise nè Greg, se ne accorgessero. Allison ha dei lunghi capelli biondi e lisci, e gli occhi azzurri, azzurri come il cielo, come il mare, l'oceano... Come quelli del ragazzo di cui mi ero follemente innamorata anni prima, di lui e dei suoi quattro amici.. Non ho mai smesso di amare la sua band, odio solamente lui. Solo una cosa buona ha fatto nella mia vita, farmi diventare mamma di un piccolo angioletto, che riempe le mie giornate con le sue coccole e i suoi sorrisi. Perchè per il resto lo riconosco solamente come colui che mi ha rovinato la reputazione, che mi ha fatto allontanare dai miei affetti, che ha fatto finta di non conoscermi quando gli ho detto che fossi incinta, il mio incubo peggiore: Niall James Horan.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1.( Natie) ***


Mi alzai di soprassalto, con il viso tutto sudato ed il respiro affannato. Non so precisamente che ora fosse della notte, so solo che avevo rifatto quell'incubo, quell'incubo che mi tormentava tutte le notti, e disturbava il mio sonno. Come ogni volta mi alzai dal letto, ed andai nella camera della mia bambina. Era li, che dormiva beatamente, abbracciata al suo orsacchiotto, che le regalai quando era nata. Le accarezzai il viso, e le diedi un bacetto, per poi uscire da camera sua di soppiatto. Decisi di andare in bagno a darmi una rinfrescata, per tranquillizzarmi ulteriolmente. Questa notte sognai che Niall, era tornato dal tour, per la sua breve pausa, e che avendo incontrato Allison, insieme a suo nipote Theo, che teoricamente dovrebbe essere anche il mio, si accorgeva di quanto le somigliasse. Tutto questo è straziante, perchè sono impotente. Se lui scoprisse che Allison è sua figlia, e magari gli verrebbe l'improvvisa voglia di assumersi le sue responsabilità, potrebbe portarmela via. Da lui posso aspettarmi di tutto, visto l'enorme quantità di soldi che possiede, potrei anche provare ad oppormi, ma so che farebbe carte false, pur di averla. Ormai lui è un incubo, una minaccia, un mostro. Apro velocemente il cellulare, per controllare attraverso qualche Updates, dove sono i ragazzi, magari saranno dall'altra parte dell'oceano e non ho nulla da temere... Almeno per ora. Purtroppo per me, sono in una breve pausa prima di ricominciare il tour.. Spero che Niall se ne stia a Londra, e non venga qui... Inizio a già ad agitarmi, visto che sta iniziando ad andare tutto secondo il mio incubo. Cerco di andare a letto, per provare ad addormentarmi, e stranamente ci riesco, visto che l'indomani la mia piccola Allison verrà a svegliarmi. << Mamma.. Svegliati..>> Disse scuotendomi, e non appena aprii gli occhi, la vidi davanti a me, abbracciata al suo pupazzo, e con in mano un vestitino che le era stato regalato da Denise, e che lei amava tantissimo. Che poi Denise sarebbe sua zia, ma non è prudente dirglielo, finirebbe per pensare che io sia una pazza, come tutti. Bè a me poco importa, perchè tanto è vero, io e Niall siamo stati insieme, e lui, non appena gli dissi che fossi incinta, mi scaricò come se nulla fosse. Quindi io ho la coscienza pulita, e spero che i sensi di colpa lo divorino, così almeno lontanamente capirebbe il male che mi, anzi ci ha fatto. Sorge un altro problema, non vorrei che mia figlia e Theo, finissero per fare i fidanzatini, e in ogni caso, come faccio a farle capire che è suo cugino? Troppi problemi e nessuna soluzione accettabile, sento di essere nei guai fino al collo. Decido di abbandonare quei pensieri, per iniziare la mia giornata. Vesto velocemente Allison e me, e vado a preparare la colazione, mentre lei aspetta giocherellando con qualche giocattolo. Ultimata la colazione, Allison andò a prendere lo zainetto, mentre io andai ad aprire la porta. Presumibilmente era Greg, venuto a prendere la piccola, per poi portarla all'asilo. Apro la porta, e non è Greg che mi ritrovo davanti, ma è Niall. Una coltellata in pieno petto, cosa voleva lui qui, da me e mia figlia? Perchè è venuto lui e non Greg? Perchè non mi ha avvisato? Instintivamente chiudo la porta in faccia a Niall, ma lui continua a suonare. << Alli, puoi ancora giocare per un po', stai su.>> Le urlai, per evitare che lei scendesse ed incontrasse gli occhi di suo padre, quel padre che non l'aveva mai accettata. Aprii nuovamente la porta, e iniziò a parlare: << Sono lo zio di Theo, Greg ha avuto un impegno, e sono venuto io a prendere la piccola, non avrei voluto spaventarti.>> Spaventarmi? Diciamo che mi da altamente fastidio che tu torni dopo tutto questo tempo, ma è meglio che mi trattenga per non combinare qualche casino. << Allison, scendi che c'è lo zio di Theo, e ti sta aspettando in macchina.>> Dissi, un lato positivo c'era, Niall non mi aveva riconosciuto, quindi forse c'è una piccola speranza che io possa vivere tranquilla con la mia bambina. In men che non si dica Allison è scesa dalle scale, e si aggrappò alla mia gamba, forse si era spaventata per chi avessi davanti, era una bimba timida. Però come biasimarla? Anche a me fa paura quell'essere. << Ciao piccola, io sono Niall, lo zio di Theo, e tu come ti chiami?>> Chiese sorridendo, era ripugnante. Avrei voluto dargli uno schiaffo, ed urlargli in faccia che lei fosse sua figlia, ma anche stavolta era meglio tacere. << Ciao sono Allison, Theo?>> Chiese la mia piccola, per poi cercare Theo ed andargli incontro. << Bè, io li porto all'asilo, anche se Allison va all'asilo nido, stanno nello stesso edificio, giusto?>> Mi chiese Niall, sempre col suo sorrisetto, quel sorriso che anni fa mi aveva fatto innamorare, ma che ora non mi incanta più. << Si, lei va al piano terra.>> Spiegai tranquillamente. << Va bene, te la riporto io, a dopo Na.>> Disse, per poi allontanarsi. Cosa? Na? Era il nomigliolo che mi diede quando ci conoscemmo. Perchè capita tutto a me? Mi aveva riconosciuta. L'unica speranza e che non si ricordasse dei miei messaggi. Adesso ho paura, prego che Niall non si soffermi molto a guardare Allison, per capire quanto siano simili. Non vedo l'ora che mi riporti la bambina a casa...

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Capitolo 3
*** Capitolo 2( Natie) ***


Andai a lavoro più preoccupata, ed angosciata che mai. Non riuscii nemmeno a concentrarmi sul mio lavoro, e Denise se ne accorse.
<< Natie ma cos'hai? È tutto il giorno che sei preoccupata, è successo qualcosa?>> Mi chiese, e ora che le avrei risposto? Non di certo con la verità. Cercai immediatamente la prima scusa plausibile e la dissi, ovvero: << No, è che ho dormito male stanotte.>> Nemmeno dirle che ho avuto un incubo sarebbe stato prudente, avrebbe di certo connesso Niall come il padre di Allison. Volevo solo andare a prendere la mia bambina e portarla via, ma avrei dovuto aspettare la fine del turno. Ci voleva ancora troppo tempo, e quest'ultimo scorreva troppo lentamente. Che dire oggi è tutto contro di me. 
<< Mmm va bene.. Approposito Niall prenderà i bambini alla fine dell'asilo, e starà un po' con loro, penso che poi Greg li raggiungerà. Quindi tranquilla mangeranno insieme.>> Mi disse, oh Dio qui andiamo di male in peggio. Troppo tempo insieme, e se Greg prendesse Theo, e Niall Allison? Nel senso che Greg magari va da una parte, e Allison è troppo stanca per stare con loro? E Niall restasse a casa con lei, facendola addormentare per poi portarla via, lontana da me? Sento di non poter più reggermi in piedi, e mi siedo, con il respiro affannato e lo sguardo perso nel vuoto, sono distrutta.
<< Ehi, vedi che di mio cognato puoi fidarti, poi c'è anche Greg, è in buone mani la piccola Alli.>> Continuò a dirmi, cercando di tranquillizzarmi. La più grande stronzata del secolo, poteva anche avere mille qualità Niall, ma la fedeltà, quella proprio no. Di lui non ci si può fidare, ne ora ne mai. E di certo io non riesco a fidarmi del padre di mia figlia, risbucato così dal nulla senza un perchè. Il mio cuore e la mia mente, mi dettano che la mia unica ragione di vita è in pericolo. Devo trovare un diversivo, qualcosa per evadere dal lavoro che amo tantissimo, ma che adesso mi sembra un carcere senza via di fuga.
<< No, è che ho dimenticato di dare le vitamine ad Allison, e quindi mi assenterò per qualche minuto per portargliele.>> Che scusa pessima ho appena detto. Non aveva mai preso le vitamine, cosa avrei detto a Niall quando le sarei spuntata a casa? Presi velocemente la giacca, con le chiavi della macchina e mi diressi verso di essa. Denise mi consiglio' di controllare, se avessi un po' di febbre, visto il mio colorito pallido. E questo era ottimo. Avrei potuto usare questo diversivo, per non tornare più a lavoro e passare il tempo insieme a mia figlia. Mi diressi a casa, prendendo una giacchetta per Allison, in caso sentisse freddo, e questo avrei detto a Niall, poi mi diressi a casa del papà di Niall, bussando alla porta.
Niall fu li ad aprirmi, con Allison in braccio. Non ci fu sensazione peggiore di quella. Mi si spezzo il cuore vedendoli insieme, vedendo il mio sogno di avere una famiglia felice, realizzarsi. Ma questo sarebbe mai potuto accadere? Ovviamente no, non era lo stesso Niall di cui ero innamorata qualche anno prima. Era però dolcissimo il modo in cui Allison era abbracciata a Niall, e questo era un segnale preoccupante, perchè significa che si trovavano bene assieme, e che avevano un affinità stupenda.
<< Ciao Na, come mai qui? Denise non ti ha detto  che i bimbi, sarebbero stati con me e Greg?>> Mi chiese, ecco questo suo atto di prepotenza, se così possiamo chiamarlo, non mi piaceva affatto. Forse che gli ho rovinato i piani? Bè allora è stata un'idea magnifica venire qui.
<< No, è che volevo portare la giacca ad Allison, visto che il tempo sembra stia cambiando, disturbo?>>  Chiesi, studiando attentamente il suo sguardo, per capire se mi stesse dicendo la verità o meno.
<< No, tranquilla. Se vuoi puoi entrare.>> Rispose sorridente, e sembrava sincero.. Forse. Entrata in casa, salutai Greg, e il piccolo Theo, ed infine il signor Bobby. Non sapevo come mai la loro madre non fosse in casa. Forse lavorava, bo. Chiesi ad Allison di stare un po' insieme, ma lei voleva stare solo con Niall. Pensai immediatamente ad una cosa, ovvero che Niall avesse capito che Allison fosse sua figlia, e glielo avesse spifferato.
<< È incredibile come già siano diventati amici..>> Disse Greg. Ma perchè è tutto così difficile?
<< È vero, è fantastico. Davvero Na, hai una bimba fantastica, quando ci farai conoscere il padre?>> Disse Niall. Boom cadde il silenzio in camera. Ero alquanto scioccata, mi stava prendendo in giro? Avrei voluto tirargli un pugno in pieno viso, per fargli levare quel sorrisetto beffardo che si ritrovava. Sono super felice di come Allison le rispose. Le disse che non conosceva il padre, perchè non gli era mai interessato di lei. Mi piacque la risposta, non solo perchè fosse la verità, ma perchè spero che l'abbia ferito nel profondo.  Deve capire che razza di persona è, totalmente senza cuore e cattiva. 
<< Bè, piccola proverò a cercarlo e vediamo perchè non ti vuole, tu vorresti conoscerlo, no?>> Continuo' a dire, ma perchè cavolo non la smetteva? Allora questo era il momento adatto per farci capire, perchè non ha mai voluto sapere nulla di lei. La mia piccola bimba, fece di si con la testa, guardandomi. Tutto questo era assurdo, perchè adesso so che Niall si ricorda sicuramente che Allison è sua figlia. Cosa vuole da me? Da mia figlia? A che gioco sta giocando? 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3( Niall) ***


Ammetto di essere stato abbastanza provocatorio, in questi giorni con Natie. Ero tornato dalla pausa dal tour, ed avendo scoperto e viste le foto di Natie, con Denise, Theo, Allison, e Greg, capii che abitassero in Irlanda. E a lei questa situazione non piaceva minimamente. Lo capii sin dal primo momento in cui la rincontrai, era così terrorizzata e sconvolta. Ma io ero venuto con le migliori intenzioni, ovvero capire se effettivamente Allison fosse mia figlia. Forse era un pensiero davvero orrendo quello che avevo pensato in questi anni, ovvero che Allison non fosse mia figlia, forse era davvero vero. Avevo preso un piccola ciocca di capelli, dai suoi bellissimi capelli biondi, e la mandai ad analizzare, per farle il test del DNA. Non appena Natie lo saprà, se lo scoprirà, andrà su tutte le furie. La mia posizione non è delle migliori, ho avuto le mie ragioni di pensare che lei non fosse mia figlia, ammesso che lo sia. Molte fan si inventano storie simili, e cercano di incastrarti. A maggior ragione nel suo caso, pensai che fosse andata a letto con qualcun'altro, e avesse scaricato a ma la paternità. Ricordo quando ci incontrammo, ci siamo frequentati circa una settimana, prima di passare ai fatti compiuti. Quella notte ci trovavamo nella discoteca dell'hotel, dove pernottavamo insieme ai ragazzi. Qualche giorno prima lei e la sua amica, se non erro si chiama Emy, si vestirono da cameriere, solo per incontrarci. Bè molto spesso capitano episodi simili, e noi non eravamo scioccati, anzi io ero più che contento che lo avessero fatto. Da quella sera abbiamo iniziato ad uscire, di nascosto, e da li sentii che fosse scattato qualcosa. Poco importava della distanza, l'avrei portata con me, in tour. Avremmo vissuto nascosti, o almeno per un bel po' di tempo. Sono un tipo molto timido, insieme alla ragazza giusta. E in questi due anni, non sono stato con nessuno, non con quel sentimento che tutti chiamano Amore. Erano stati rapporti più carnali che altro, ed ormai vivevo alla giornata. Non sono, nè mi definisco donnaiolo, perchè non lo sono, ma mi godo solamente i miei anni di giovinezza, perchè se non lo faccio adesso, quando dovrei? Ad ottant'anni? Però neanche il miglior alcool del mondo, riuscirà a farmi dimenticare di quella fantastica notte che passai con Na. Amavo e amo chiamarla Na, e non come tutti gli altri Natie, perchè è un qualcosa di mio, personale. Ricordo anche che la portai a guardare le stelle, una volta, oltre che farle vedere il più bel posto dell'Irlanda. Chissà se lei ancora si ricorda di tutto ciò, se si ricorda di quella notte. Le promisi che ci saremmo sentiti, e rivisti, ma fu la più vana delle promesse che avessi mai fatto. Inutile dire che non l'avessi mantenuta, per via del tour, dei troppi impegni. Poi lei un mese e mezzo dopo, mi scrisse che fosse incinta, e li il mondo mi crollò addosso. Non ero forse abbastanza pronto per fare il padre, ma comunque fui abbastanza scettico e non le risposi mai. Si, esattamente ero stato un codardo. Cercai di cancellare tutto questo, ma la mia mente non ne volle sapere nulla, anzi si riempii di sensi di colpa, e di voglia di conoscere questa piccola creaturina. Era vero, mi assomigliava, e mi stupii che ancora non se ne fossero accorti, ma anche se avevamo passato qualche giorno insieme, volevo strabene a quella piccola bimba. Era dolcissima, e teneressima, una bimba davvero amichevole. Ammetto che sua madre l'aveva cresciuta nel migliore dei modi, e sono contento di questo, sono contento anche che lei l'abbia tenuta, nonostante fosse sola. Sono in attesa di prendere i risultati, e dovrei essere il prossimo. È un reparto trafficato a quanto vedo. Aspetto altri cinque minuti, ed ecco è il mio turno. Prendo quel foglio tra le mani, e vedo che la compatibilità è del 99,9%, segno che io sia il padre. Non so come sentirmi adesso, ho avuto la conferma di cio' che sapevo, e mi sentivo tremendamente in colpa per quanto avessi pensato. Però ammetto di esser felicissimo, per essere il padre di Allison, questo mi permetterà, forse di avvicinarmi nuovamente a sua madre, se me lo permetterà. Adesso ho voglia di vederle entrambe, anche se una sarà felice e l'altra no. Cammino verso casa loro, leggendo e rileggendo quel foglio, che ha cambiato radicalmente la mia giornata. Ma distratti per com'ero andai incontro ad una persona, sbattendoci involontariamente e facendo volare il foglio dalle mie mani.
<< Scusa, non volevo.>> Dissi, ma la ragazza, lesse il foglio e si girò verso di me, uccidendomi praticamente con lo sguardo. Era Na, ed era abbastanza arrabbiata. Realizzo adesso di essere realmente nei casini..

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ( Natie) ***


Senza troppa esitazione, do uno schiaffo violento e forte in faccia a Niall, credo di aver le pupille infuocate, oltre che fuori dagli occhi. È incredibile che lui abbia dubitato sulla paternità di Allison, o abbia pensato sul serio che io l'avessi incastrato, caricandolo di una paternità non sua. A volte mi chiedo se abbia davvero ventiquattro anni, o è solo un numero che indichi quanti anni debba effettivamente avere, ma che non dimostra. Mentre Niall si porta una mano sulla guancia dolorante e rossa, io cerco di mantenere la calma, che in questo momento proprio non riesco ad avere. Con quale permesso ha levato un capello a mia, anzi devo dire nostra, figlia senza il mio consenso? Visto che comunque la sua tutrice sono io, e non lui visto che non si interessò mai di lei. Una cosa è certa, ovvero quella che Allison non deve sapere nulla di questa storia. Ovviamente nemmeno Niall deve accennarle qualcosa, non credo sia il momento adatto per dirglielo, almeno non tutto in una volta. Non può arrivare così repentinamente, e scombussolarle la vita da un momento all'altro, ma onestamente non voglio che neppure la veda in questi giorni. Sono talmente offesa da questo suo gesto, che preferirei non vaverlo tra i piedi per un bel po'. 
<< In effetti me lo sono meritato.. Ma scusami, ho avuto le mie buone ragioni.>> Disse, continuando a massaggiarsi la parte dolorante della guancia sinistra. O bè ha avuto delle ragioni? Non mi importano minimamente, può essere la miglior motivazione al mondo, ma non aveva diritto di fare tutto questo. In un mese e mezzo aveva scombussolato completamente la mia vita, in peggio. Anche se Allison con lui sembrava felice, e questo mi rallegrava il cuore. Li ho visti molte volte giocare insieme, o li ho visti giocare al parco insieme a Theo e Greg. Insieme  i due fratelli erano troppo carini, anche se Niall è riuscito, fortunatamente a tener ben nascosta la sua identità. Non avrei mai voluto esporre la mia piccola bambina, alle critiche troppo severe di alcune fan, o gettarla in pasto ai Media. Non volevo che fosse neppure oggetto di scandalo, o che non potesse più vivere la normale vita che continuava a vivere. Perchè infondo per suo padre, nè io nè lei fummo qualcosa di importante, qualcosa per cui andare fieri. Chi lo sa, magari Niall mi odia, perchè sono stata solamente l'avventura di una notte, ma da quell'avventura ci siamo legati insieme a vita. Magari voleva essere libero, vivere appieno la sua giovinezza, ma anche io l'avrei tanto voluto fare, se mi fosse stato possibile.
<< Sai, a me delle tue ragioni non importa un accidente. Non avresti mai dovuto fare tutto questo, avresti potuto parlane con me. Inoltre,  sono schifata del fatto che tu riesca a pensare che io avessi mai imbrogliato su una così seria. Ah dimenticavo, tu Allison non la vedi più.>> Risposi acida, quasi urlandogli contro, e lui mi guardò con uno sguardo provocatorio, che mi fece rabbrividire. << Ah no?>> Disse semplicemente, e allora nella mia mente tornò il solito flash, riguardante quell'incubo che facevo ogni sera. Allora pensai che forse era meglio che lui vedesse Allison, avrei sopportato anche questo.. Anche perchè dal suo tono di voce, era molto probabile che l'avesse vista comunque. Era come se io fossi sottomessa, in un certo senso a lui, come se fossi la sua servetta e lui può fare ciò che vuole nella mia famiglia. Ma io voglio il meglio per Allison, quindi se devo sopportare Niall, lo farò. 
<< Okay, sta calmo. Potrai vederla, ma non dirle che sei suo padre. Dobbiamo prepararla alla cosa, e vorrei che glielo dicessimo insieme. Perfavore, almeno rispetta questa mia decisione.>> Chiesi, quasi supplicandolo. Mi ero trasformata, metaforicamente parlando, da una leonessa in cerca di uccidere la sua preda, in docile agnellino. Niall sorrise, e mi accarezzò la guancia, io feci immediatamente un passo indietro. Voler dire insieme a lui che Allison fosse sua figlia, non significava che io volessi stare con lui. Io voglio stare da sola, non ho bisogno di un uomo che mi complichi solamente la vita, anzi meglio dire non voglio lui. Non voglio starci assieme per poi rilasciarmi, come due anni e mezzo fa. Adesso c'è una bambina di mezzo, e saremmo in due a soffrire. 
<< Tranquilla, non le farò nulla, nè le dirò nulla. Voglio solo passare più tempo con lei, e magari fare ciò che un padre fa con i propri figli. Sai che stare con lei mi rende felice.>> Rispose, oh che carino però, questo mi rende felice, se penso a quanto  anche possa essere contenta Allison, nel sapere che Niall si trovi bene con lei. In un attimo però, gli splendidi occhi azzurri di Niall, diventarono rossi, e le lacrime si fecero spazio  al posto del suo sorriso, e un po' mi intenerii a quella scena.
<< Davvero, scusami per tutto quello che ti ho fatto passare.. Sia a te che alla piccola.. Vorrei solo un'altra opportunità per rimediare..>> Continuò a dirmi, singhiozzando. Wey hey con Allison può avere un'altra possibilità, io non mi sento minimamente di dargliela. Non è un gesto di cattiveria il mio, solo che ho paura. Anche se ho visto completamente un Niall diverso oggi, forse si era veramente pentito di quanto fosse accaduto, di come si era comportato. Sono combattuta, devo dargli una seconda chance o no?

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ( Niall) ***


Ero contento di aver avuto da Na una seconda possibilità, e dovevo riuscire a meritare la sua fiducia. Era tanta la tentazione di dire alla mia piccola Allison, che fossi suo padre, ma era anche giusto prepararla al fatto. Avrei voluto passare più tempo possibile con lei, così da dimostrare a sua madre che fossi cambiato, che sono una persona migliore adesso. Avrei dovuto anche lavorare sul mio rapporto con Na, avrei voluto avere la mia famiglia, quella che ho rifiutato due anni fa, e che adesso voglio più di qualsiasi altra cosa al mondo. Però ovviamente ci sarebbe voluto molto tempo, e io tra due settimane devo partire per il tour. Ho pensato che onestamente non ho nessunissima voglia di lasciare la mia famiglia qui, e quindi avrei voluto chiedere a Na, se vorrebbe venire con me in tour. Certo credo anche che entro due settimane, Allison avrebbe scoperto che io sia suo padre e mi sarei dovuto preparare al meglio. Innanzitutto oggi porto la mia piccola bimba all'hotel dove albergano i ragazzi, visto che stasera terremo un concerto a Dublino, e inizierò a parlagli di Allison e gli dirò che è mia figlia.. Di certo non mi crederenno, mi prenderanno per pazzo, o diranno magari che io stia scherzando. Sono fiero di dover ammettere che è tutto il contrario. Non avrei mai potuto desiderare una bimba più dolce e tenera di Allison. Anzi, mi sono appena ricordato che le ho promesso di portarla al negozio di giocattoli, e le avrei preso qualche bambola e la casetta della bambole, che recentemente ha distrutto. Risi per come l'aveva distrutta, amavo il modo in cui lo raccontava sua madre, scommetto di essere diventato rosso in viso.. Pensandoci, non mi conveniva dire ai ragazzi che comunque Na mi piacesse, e che lei non mi fila, perchè se no, mi avrebbero preso in giro tutto il tempo. Altro che avventura di una notte! Na, si era rivelata l'avventura di una vita, solo che esporre lei e la bambina al mondo, nonchè a tutte le fan, paparazzi, Media.. Le avrebbe devastate, ed io non volevo che vivessero o meglio, convivessero con tutti gli insulti che giornalmente le avrebbero gettato contro... Vedo questa situazione tutti i giorni con mio nipote, mio fratello e mia cognata, e non fa altro che dispiacermi, quindi non sopporterei neppure io quegli insulti nei loro confronti. È meglio che il motto "vivi nascosto"diventi il nostro modello di vita, per adesso almeno. Devo ricordarmi di chiedere a Na, chi avesse detto quel "vivi nascosto", due anni fa me l'aveva accenato, e io magari ero perso nel suo sorriso, piuttosto che ascoltare ciò che dicesse. Ecco che busso a casa di Na, e viene la mia piccola bimba ad aprirmi, seguita dalla madre.

<< Ciao bellissima.>> Non finisco in tempo a finire la frase, che Allison si getta tra le mie braccia e io le do un bacetto sulle guance. Non riesco a contenere la gioia che mi ha provocato questo gesto, credo di star sorridendo come un ebete, mentre Na ride e scuote la testa. << Sei pronta a fare una scorpacciata di giocattoli??>> Chiedo, e lei annuisce con la testa, per poi pronunciare un energico "si." E li la prendo in braccio e vado verso il negozio di giocattoli, facendomi aiutare per evitare che qualche paparazzo mi, anzi ci sgami. Successivamente andremo, insieme a Na, all'hotel dei ragazzi e volevo chiederle se stasera le facesse piacere venire al concerto, insieme ai miei genitori e a mio fratello. Spero che accetti, avrei voluto vedere il suo sorriso, e quello della piccola Allison, in mezzo alla folla.. Arrivati al negozio di giocattoli, vedo gli occhi di Allison illuminarsi, come se nei suoi occhi ci fosse un paesaggio, illuminato nel periodo di feste natalizie. Noto che fissa un mega pupazzo di Minnie, e non resisto a non comprarglielo, mi sa che non torneremo solo con la casa delle bambole, e con delle bambole.. Ma con mezzo negozio.. Devi trattermi dai suoi teneri occhioni, o non riusciremo neppure ad entrare in macchina con tutti questi giochi! 

Circa mezz'oretta dopo usciamo dal negozio, solo con due bambole, la casetta, un pupazzo e due bambolotti.. Ci siamo fatti prendere la mano, ma nulla di preoccupante.. Rido solo pensando agli insulti che mi farà sua madre, della serie" entrano tutti questi giochi, ma usciamo noi da casa." Però me lo deve concedere, insomma vorrei fare un po' tutte le cose che avrei dovuto fare prima.. Arrivati a casa di Na, la sua espressione è un misto tra il" ti ammazzo, dimmi tu dove metto tutti questi giochi/ hai fatto un buon lavoro." Rido alla sua esperessione e faccio spallucce, giustificando il mio gesto. 

<< Mammaaaaaaa sono tanto felice.>> Disse Allison, stringendo tra le braccia il suo nuovo pupazzo, e prendendo quello che le aveva regalato Na, per farmelo vedere. << Può essere lui il mio papà?>> Continua a dire, ops.. Mi stava scappando di raccontarle tutta la verità, devo fare più attenzione. 

<< Amore mio... Purtroppo non lo è, lo sai.>> Rispose, ahi, fa male questo.. Perchè le ha detto che non sono suo padre? Non poteva inventarsi un'altra scusa? Così rende tutto ancora più difficile. 

<< Uffa.>> Si limitò a dire Allison, diventando triste in viso, e prendendo i pupazzi per poi entrare in macchina, seguita da sua madre. Adesso sono confuso.. Sua madre vuole che mia figlia sappia che io sia suo padre, o devo fare tutto da solo?

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Capitolo 7
*** Capitolo 6( Natie) ***


Niall si era arrabbiato, per quanto avessi detto alla piccola Allison, riguardo al fatto che lui non fosse suo padre. Non credo di aver sbagliato a dirle così, infondo non avrei avuto altra scelta. Non potevo temporeggiare o dirle altro, perchè siamo rimasti che glielo avremmo detto insieme ed in un paio di giorni. È infondato che io non voglia che lei sappia la verità, perchè so che lei non aspetta altro che avere un padre al suo fianco, ed ho fatto ciò per far rafforzare prima il loro rapporto. Sa che voglio il meglio per la mia piccola, quindi non ha nulla di cui preoccuparsi. 
Siamo finalmente arrivati all'hotel, e non vedo l'ora di incontrare nuovamente i ragazzi, molto probabilmente non si ricorderanno di me, ma io li ricorderò per tutta la vita. Sono felicissima anche per Allison, perchè le ho trasmesso un po' l'amore per il loro gruppo, quindi so che li riconoscerà... Forse. Non aveva riconosciuto Niall come uno di loro, quindi dubito che riconoscerà anche loro. 
<< Ciao..>> Disse Liam, interrogandosi su chi fossimo io ed Allison, io sorrisi e lo salutai, chiamandolo per nome, e questo non fece altro che nutrire i suoi dubbi.
<< Aspetta.. Ci conosciamo?>> Mi chiese, ed io scoppiai a ridere, mentre Allison stava beatamente abbracciandosi con suo padre.
<< Diciamo.. Che ci siamo visti due anni fa..>> Risposi, e allora capii che fossi una fan.. Louis invece si ricordò di chi io fossi, e magari anche di Emy, quella che una volta era la mia migliore amica, ma la stessa che mi ha abbandonato quando ero incinta. Non riesco minimamente a perdonare lei, o i miei genitori, non riuscirò mai a farlo. Loro non avevano motivo di farlo, non dovevano lasciarmi sola, in quello stato, a combattere da sola, a battermi per avere una famiglia che non ebbi. Solo adesso  inizio a costruire la mia famiglia, andandoci però con cautela, non so fino a che punto posso fidarmi di Niall. Purtroppo è cosí quando una persona ti delude una volta, difficilmente tornerai a fidarti di lei come facevi prima. Cercherò almeno con lui di farcela, perchè meritiamo tutti la felicità che ci spetta. Mentre mi presento, e parlo con gli altri, vedo che Louis e Niall si allontanano per andare in una stanza. Creando un diversivo, e affidando per qualche minuto Allison ai ragazzi, vado ad origliare su cosa stessero discutendo.
<< Quella non è l'amica di Emy? Quelle dell'hotel, delle serate passate insieme etc?>> Chiede Louis, presumibilmente sedendosi su una sedia, o una poltroncina, da come viene indicato dal rumore provocato.
<< Si, è lei.>> Rispose semplicemente Niall. Poco bastò affinchè Louis scoprisse chi eravamo io ed Allison.
<< No.. Aspetta.. Lei, tu.. Quella bambina.. Niall, è tua figlia?>> Chiese, e credo che Niall annuii semplicemente.
<< Oddio sul serio? Perchè non ce l'hai mai detto? Perchè non ti sei mai assunto le tue responsabilità? Che sta succendendo? Oh i figli sono una cosa seria eh!>> Continuò a dire, wow. Mi stupii il discorso di Louis, avevo voglia di fargli un mega applauso. Finalmente qualcuno che mi dava ragione c'era..
<< Lo so, ho sbagliato.. Ho avuto paura. Ho pensato che non fosse mio, ero arrabbiato, ci stavamo innamorando e poi ho pensato che avesse fatto un figlio, che so magari con il suo fidanzato.>> Cercò di giustificarsi così Niall.. Ma davvero? Ma perchè ha pensato questo? Io non capisco, e mi sa che non riuscirò mai a farlo. Continuo a trovarlo assurdo quel ragionamento, ma vabbè non posso farci nulla. Decido di entrare nuovamente nella stanza dei ragazzi, dove li vedo tutt'e tre giocare con la piccola Allison. Non posso fare a meno che sorridere, e in quel frangente di tempo, anche Niall e Louis tornarno in camera. Cercando di socializzare tra di noi, Louis fece capire a bassa voce, che io fossi la mamma di Allison, e che il padre era Niall. Che dire erano tutti a dir poco sconvolti, ma d'altronde questa reazione era più che comprensibile. Mi allontanai qualche minuto per lasciarli parlare in pace, mentre io andai a prendere qualcosa al bar dell'hotel. Fidandomi di lasciare la bambina nelle loro mani..
Mentre mi incammino per tornare nella loro camera, in prossimità di essa, sento la mia piccola bimba dire a Niall: << Vorrei tanto che tu diventassi il mio papà..>> Oh piccola mia.. So quanto sta soffrendo per questo, quante volte si è sentita sola all'asilo, mentre gli altri papà prendevano i propri figli, e a prenderla c'ero io o i genitori di Theo.
<< Amore.. Io sono il tuo pap..>> Disse Niall.. Porca miseria ma io mi posso fidare di lui? Cosa le va a dire? Le spiffera tutto? È un idiota. Lo odio. Apro velocemente la porta per evitare che il peggio accada.. Ma è già accaduto. Lancio un'occhiata di fuoco a Niall, mentre la mia piccola Allison.. Mentre lei si rifugia in un abbraccio da suo padre, ed adesso è lei che guarda male me.
<< Sei cattiva. Hai detto che non era papà mio. No ti voglio più.>> Sbam. Anche se era tenero il modo in cui sbagliava a coordinare le parole, mi ha ferito profondamente. Grazie Niall, grazie mille, davvero. Grazie ti sei portato via un'altra delle cose più care che avevo, anzi la più cara. Scappo via di li piangendo, sono nuovamente sola. Anche la mia bambina aveva preferito il padre. Io non sono niente per nessuno. Ho solo voglia di prendere a schiaffi Niall. Gliel'avevo detto che avremmo dovuto dirglielo insieme, e lui? Se lo fa scappare. Perchè è tutto contro di me?

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Capitolo 8
*** Capitolo 7( Natie) ***


Sono seduta sulle scale del retro dell'hotel, piangendo e disperandomi per quanto fosse accaduto poco tempo prima. Il mio odio nei confronti di Niall è aumentato a dismisura, ma la colpa di tutto questo era solo mia. Si, perchè io gli ho dato una seconda possibilità, mi sono fidata... Di chi poi? Di uno che mi aveva già ferita. Inizio a pensare che magari questa è tutta una sua macchinazione, insomma adesso posso pensare tutto di lui. Magari fin dall'inizio voleva solo muovere la mia compassione, per poi agire, e portare via la mia piccola bambina. Magari immaginava che Allison avrebbe reagito così, e poof, ha costruito il suo piano. È un vigliacchio, uno stronzo, potrei continuare gli insulti nei suoi confronti all'infinito, ma non merita neppure che io lo pensi. L'unico pensiero dal quale non riesco a staccarmi, è quello riguardo a mia figlia, a cosa stia facendo adesso, se si troverà bene con suo padre.. In questi giorni ovviamente.. darò a Niall al massimo qualche giorno, e poi rivoglio la mia bambina, e lui deve sparire, almeno dalla mia vita.
Sento qualcuno sedersi vicino a me, e poco basta affinchè io capisca che è quel verme di Niall.
<< Sono venuto a parlarti.>> Disse, sembrava felice, avrei voluto osare dandogli un altro schiaffo, ma magari era meglio contenersi, non si sa mai, se sarebbe spuntata Allison all'improvviso mi avrebbe odiata più di quanto non faccia già.
<< No aspetti. Prima parlo io.>> Risposi decisa, asciugandomi rapidamente le lacrime con un fazzoletto. Ero decisa a dirgli una volta per tutte cosa realmente pensavo di lui. Lui annuii semplicemente, mentre io mi alzai dalla scala, affinché avessi potuto vederlo meglio in faccia.
<< Non so da dove iniziare.. Mmm vediamo.. Ah si, dal fatto che sei un cretino irresponsabile. Ti avevo chiesto un favore e tu? Vai a spifferarle tutto. Grazie, ti sei portato via l'unica persona che mi era rimasta, ma tanto a te che ti frega? Sei ricco sfondato, puoi tutto, puoi portarti a letto chi ti capita, puoi portarti via Allison senza che io possa replicare. Semplicemente fai schifo.>> Dissi acida, non so perchè mi sia venuto spontaneo dire che può portarsi a letto chi vuole, forse è risentimento.. Perchè infondo mi sono illusa che tra noi ci potesse essere qualcosa, quando in realtà l'unica cosa che c'è è puro odio. Escludo che io sia gelosa, perchè andiamo non me ne importa nulla di lui..
Mi accorgo che ha gli occhi lucidi, e fa qualche smorfia con le labbra, oltre che a giocare nervosamente con la maglia, e successivamente abbassare lo sguardo. Mentre tra noi vige un silenzio surreale, abbastanza gelido lo definirei, alzo lo sguardo e trovo Liam nascosto, che mi mima un "wow." Deduco quindi che abbia ascoltato tutto cio' che avessi detto a Niall. Forse ho esagerato, o finalmente sono riuscita a smontare la testa a Niall, visto che ancora non mi ha risposto, e qualche lacrima inizia a bagnare il pavimento. Quasi quasi mi sento in colpa, ma se non l'avessi fatto io, chi l'avrebbe dovuto fare? 
<< Wow.. E.. E io che ero venuto a dirti che avrei portato Allison da te, stasera alle 7.. No davvero grazie per avermi fatto capire che sono un mostro. Ne avevo bisogno, soprattutto da te sai? La piccola la porto, perchè per carità non vorrei che poi mi denunciassi per rapimento, ma fatti dire una cosa.. Sei una grandissima stronza. >> Rispose singhiozzando, e ciò che disse mi fece riflettere in parte. Ero davvero una stronza? Ma per cosa poi? Per avergli sbattuto la verità in faccia? Non ho rimpianti, non mi importa più di nulla. Questo è il risultato per essere stata abbandonata da tutti, quando ti accade una cosa simile, impari com'è la realtà dei fatti, e come comportarti nella vita. Mi ha colpito quando mi ha detto:" soprattutto da te." Perchè chi sono io se non un'altra delle sue "donne di  letto"?
Mentre lui si allontana, decido di andare a casa mia, e rilassarmi,  ne ho abbastanza di drammi per oggi.
Tornata a casa, preparo un bel bagno caldo, mettendo prima un po' apposto i giocattoli di Allison, prima che possa inciamparci sopra.
Mentre mi rilasso nella vasca, il discorso di Niall mi tornò in mente, pensai a quando disse che io avrei potuto denunciarlo.. Forse mi ero sbagliata, lui non voleva una guerra sulla custodia della bambina, o quant'altro, forse lui voleva avere una possibilità di famiglia. Io ho smesso di sperarci però, quindi.. Vengo distratta dall'arrivo di un messaggio sul telefono, da parte di un numero sconosciuto. Escludendo immediatamente che sia Niall, perchè ho il suo numero salvato, lo apro e vedo che è Liam, e dice: " Wow, ho sentito quello che vi siete detti tu e Niall.. E noi ragazzi pensavamo che stesse assieme... Ti va se ci prendiamo un caffè e parliamo un po' ?"
Senza troppa esitazione accettai, Liam mi ispirava un senso di fiducia che nessun altro mi dava. Gli scrissi l'indirizzo e poi mi velocizzai nel finire il mio bagno, per prepararmi al suo arrivo. Nel frattempo che lo aspetto, decido di preparare una piccola valigia per Allison, con dentro i suoi vestiti, e in una busta metto alcuni dei suoi giocattoli. Forse è bene che passi un po' del suo tempo con suo padre, e che anche lui faccia lo stesso, visto che sono la stronza della situazione, no?
Finalmente suona il campanello, e vado ad aprire, era Liam che mi aveva portato qualche pasticcino.
<< Scusami, ho ritardato per questo.>> Disse porgendomeli, già immagino la fila di fan che lo bloccavano da tutte le parti.
<< Tranquillo, allora cosa fanno padre e figlia?>> Chiesi, invitando Liam a sedersi sul divano, e mettendo in moto la macchina del caffè.
<< Il padre direi che è molto scosso.. Allison arrabbiata.. Se ti va, posso sapere com'è iniziata tutta questa storia?>>Rispose, bè speravo che si stessero divertendo insieme.. Decisi di raccontargli tutto dall'inizio, tanto prima o poi sarebbe venuto a saperlo. Senza rendermene conto, sono scoppiata in lacrime e sono tra le braccia di Liam, che sono un ottimo conforto per me in quel momento.
Non ho mai parlato di questa storia con nessuno, se non con mia zia e mia cugina, che l'avevano vista in prima persona. Per una volta ero riuscita a liberarmi di questo peso, mi ero confidata con qualcuno.
Guardo l'orologio e vedo che sono quasi le sette e mezza. Male, molto male, odio i ritardi, sopratutto se quel ritardo implica che Niall avrebbe dovuto portare la mia bambina da me, mezz'ora fa. Liam mi incita a stare calma, ma non posso, magari gli ho dato l'idea di scappare con lei, ed adesso la sta mettendo in atto..
Prendo velocemente la valigia e la busta e salgo in macchina insieme a Liam, che continua a ripetermi di stare tranquilla, e che magari avranno avuto qualche problema.. Finalmente arrivati, incito Liam ad aprire la porta della stanza, visto che ha la copia delle chiavi. Li scorgo entrambi sul divano, addormentati ed abbracciati, e non c'è scena più commovente di quella, mi stringe letteralmente il cuore.
<< Te l'ho detto di stare tranquilla.. >> Sussurrò Liam, e io sorrisi, forse avrei dovuto smetterla di pensare a Niall come una persona cattiva..

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ( Natie) ***


Avevo deciso di dare piena fiducia a Niall, infondo anche Liam mi aveva fatto capire, che avrei dovuto dargli un'occasione. Lo faccio esclusivamente per la piccola Allison, anche se comunque sono ancora irritata per il gesto di Niall, e stasera mi ha invitata a cena per rimediare.. Non so neppure cosa mettermi, e perchè ho accettato, è tutta colpa di Liam che mi ha spinto a farlo. Approposito di Liam, sento che io e lui presto diventeremo dei buoni amici, e non c'è sensazione più bella, lui mi ha davvero aiutato molto in questi giorni. Anche se lui dice di essere dalla parte della felicità mia, di Niall e di Allison, io credo sia palesemente dalla parte del suo amico, e sta cercando di aiutarlo nel riconquistarmi. Bè, fortunatamente mi sono accorta di questa loro intesa, e faccio la difficile, non dico cosa mi piace o cose simili, così ci sarà da divertirsi. Amo le cose semplici, questo si era capito, ma non so se Niall lo abbia intuito, non vorrei neppure avere un discorso di scuse, mi basta solamente un " scusa", ma che quest'ultimo sia sincero. Ancora gli unici a sapere della paternità di Niall, erano i ragazzi, nessuno dei suoi familiari ne era a conoscenza, aspettava il momento adatto per dirglielo. Non so come reagiranno, soprattutto Denise e Greg, alla quale sono legatissima, ho paura che ci rimangano male. Pero' dai, anche loro si sarebbero potuti accorgere della somiglianza tra mia figlia e Niall, o forse il destino aveva scelto di far tornare Niall da noi, e che tutto prendesse una piega diversa. Attualmente sono a lavoro, e l'unica cosa che riesco a pensare è che dopo un paio di giorni, stasera rivedrò la mia piccola bambina; usciremo anche insieme a lei, come una vera famiglia, anche se non so in che posto segreto mi porterà Niall. Di sicuro ne conosce molti, ma spero che non sia niente di estremamente raffinato o quant'altro, come ho detto, amo i posti semplici. 
<< Natie, è mezz'ora che fissi quel quadro, a che pensi?>> Disse Denise riportandomi alla realtà, oddio avevo dei clienti e io mi ero semplicemente assentata mentalmente, di questo passo finiro' tardissimo oggi...
<< No, niente pensavo che oggi rivedrò la mia piccola Alli.. Ha passato qualche giorno con papà.>> Risposi semplicemente, sperando di non essere diventata violacea in viso.
<< Non me l'avevi detto! E allora, com'è il padre? Sempre lo stesso? O più maturo? E poi com'è? Bello?>> Mi chiese, e le si illuminarono gli occhi, insomma era anche lei una mamma, e sa quant'è bello avere il proprio compagno con cui condividere ogni attimo.. Se era bello Niall? Diventava sempre più bello onestamente, e che sia diventato più maturo non lo so per certo, ma sembra di si..
<< Mmmm carino si.. E non so se sia maturato o meno..>> Mi limitai a rispondere, facendo un cenno con la mano, per far entrare la prima cliente.
Qualcuno bussò allo studio, e Denise si allontanò per aprire, mentre Theo e Greg che erano anche loro presenti nello studio, si girarono verso la porta per capire chi fosse.
<< Ehm.. Ciao a tutti.>> Potrei riconoscere la sua voce tra mille, era Niall, e immagino abbia con se Allison.. Mi sa che è giunto il momento..
<< Natieee c'è Allison.>> Urlò Denise, poi si arrestò, credo dopo aver riflettuto su quanto le avessi detto prima. << Ma Allison non era con il padre?>> Continuò a dire Denise, e Niall la bloccò subito, dicendo: << È con il padre..>> Giuro di poter intravedere la faccia stupita di Greg, Denise e Theo, anche se sono tutt'e tre girati di spalle. Decido di andare anche io verso l'ingresso, approfittandone per salutare la mia piccola bambina.
<< Avresti potuto dircelo.>> Disse severamente Greg, e Denise annuii, mentre io abbracciai Alli, che si gettò a capofitto tra le mie braccia, sussurrandomi un " ti voio bene", già solo questo bastò a farmi commuovere, ed a migliorare la mia giornata.
<< Oh andiamo, le possibilità che mi avreste creduto, erano inesistenti.>> Risposi, per poi salutare Niall, Greg annuii a quanto avessi detto, quindi ho avuto ragione nel tacere, per non essere presa per pazza.
Successivamente, chiarito questo disguido, se così vogliamo chiamarlo, cercai di lavorare il più veloce possibile, per di terminare il tutto nell'orario stabilito.
Ancora ero indecisa su cosa mettere, e durante il tragitto verso casa, non feci altro che pensare a cosa avrei potuto indossare. Avrei lasciato i capelli sciolti, e non avrei messo un filo di trucco, come ero solita a fare. Alla fine optai per un vestitino semplice nero, che era stretto nel busto, per poi essere morbido sui fianchi, e indossai anche delle scarpe col tacco dello stesso colore. Mi sedetti sul divano ad aspettare, una, due, quasi tre ore, ma nulla, non c'era traccia nè di Niall, nè di Allison. Provai a chiamare Niall, ma il telefono era sempre staccato. Affamata e impaurita, presi dal freezer una pizza surgelata, con delle patatine e la misi nel forno, nello stesso istante, qualcuno suonò alla porta, e sperai fosse Niall.
Fortunatamente era lui, ed aveva in braccio la piccola Allison, che si era addormentata.
<< Ti prego scusami, c'era la festa del paese, e ho beccato la processione in pieno! Ero bloccato, non sono riuscito a liberarmi... Poi oltretutto il cellulare si è scaricato, e Allison si è addormentata.. Fortunatamente avevo il latte con i biscotti, anche se era freddo e non le è piaciuto molto.. Insomma scusami.>> Disse col fiato corto, immagino avesse corso dal vialetto per arrivare da me. Sorrisi, perchè era semplicemente dolce, con i capelli tutti arruffati, così come i vestiti che si erano sgualciti. Lo invitai ad entrare, e mentre lui mise a letto Allison, io misi in forno un'altra pizza, e apparecchiai la tavola.
<< Rieccomi.. Davvero scusami per questa sera.>> Disse, avvicinandosi al tavolo.
<< Tranquillo, non è stata colpa tua.. Ah ti ho messo il cellulare in carica.>> Dissi sedendomi, aspettando che le pizze fossero pronte.
<< Grazie mille. Allora.. Volevo chiederti scusa. Ho sbagliato, lo so, è imperdonabile quello che ho fatto pochi giorni fa, e specialmente quello che ho fatto due anni fa. Ma ti prego, perdonami, dammi l'ennesima possibilità, non solo con la bambina, ma anche con te.>> Mi disse, fissandomi con i suoi meravigliosi occhioni azzurri. Bè non era necessario questo discorso, ma lo amai particolarmente, perchè era sincero. Mi limitai a sorridere, e a prendere le pizze dal forno, per poi portarle a tavola e mangiare.
<< Non devi rispondermi subito.. Ma comunque vorrei anche che tu e Allison veniste con me in tour, partiamo la prossima settimana.>> Continuò a dirmi, e io per poco non mi affogai con la pizza. Cioè, me lo sta chiedendo davvero? È quello che avrei voluto sentire due anni fa, e solo adesso si sta realizzando. Voglio partire, certo! Allison sarà felicissima, e questa è l'occasione buona per vivere felicemente. Senza troppa esitazione risposi: << Certo che veniamo! Se non è un problema.>> E lui sorrise e scosse la testa. Decisi di andare a prendere qualche album fotografico, per fargli vedere le foto di Allison quand'era più piccola, credo che si meritasse di vederle. Ma il tempo di andarle a prendere e a tornare, e lo vidi sul divano, addormentato. Sorrisi, e lo ammirai in tutta la sua bellezza, per poi chiedermi: Sarà questa la volta buona in cui potremmo dire e realizzare pienamente di essere realmente una famiglia??

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Capitolo 11
*** Capitolo 9 ( Natie) ***


La mattina seguente, mi alzai presto poichè dovevo andare a lavorare, mentre Allison sarebbe dovuta andare all'asilo nido, sempre se Niall non ha deciso di passare la giornata con lei. Approposito di Niall, sta ancora dormendo sul divano, e non so minimamente cosa preparargli per la colazione. Non so se beve caffè o altro, se mangia qualcosa o no, o se fa la tipica colazione americana. Decido di mandare un messaggio a Liam, per capire qualcosa di più sui gusti di Niall, in fatto di colazione. La risposta arriva quasi subito, e mi dice che un caffè e una brioche vanno più che bene, oltre a chiedermi come mai Niall si trova con me, e iniziando a fare le più svariate ipotesi. Risi, perchè so come Liam sperasse che andasse la serata, ma fortunatamente non è andata così. L'ho detto, non posso più provare nulla, per uno che mi ha fatto soffrire, come ha fatto lui. Detto questo, mi alzai dal letto ed andai prima a svegliare la piccola, e poi mi diressi in cucina per preparare la colazione. Niall era ancora li, che dormiva beatamente, anche se credo stesse morendo di caldo. Quando iniziai a bere il mio caffè, un tonfo mi fece sobbalzare, credetti che Allison fosse caduta, ma invece era Niall, che si trovava con la faccia spiaccicata sul pavimento. Mormorò qualcosa di incomprensibile, mentre io risi come una pazza, finchè non si rialzò dal pavimento.
<< Che... Che è successo? Come mai sono qui?>> Mi chiese, con la voce impastata dal sonno, e io cercai di ricompormi, smettendola di ridere.
<< Ieri, avrei voluto farti vedere le foto di Allison, quand'era più piccola, ma ti sei addormentato li. Adesso ti sei svegliato, e sei caduto dal divano e..>> Dissi, per poi scoppiare nuovamente a ridere, non potei farci nulla, era troppo divertente la sua esperessione!
<< Simpatica tu eh! Comunque buongiorno anche a te. Potrei vederle adesso le foto?>> Chiese dolcemente, ed io annuii semplicemente con la testa, poi aggiunse:<< Se ieri sera con quel vestitino eri bellissima, in pigiama lo sei ancora di più.>> Fece un sorrisetto malizioso, ed dal canto mio scossi la testa, ci stava provando, era evidente, e lo zampino di Liam lo era pure..
<< Grazie.. Qui c'è la colazione.>> Mi limitai a dire, per poi andare a prendere nuovamente gli album fotografici. Dovevo resistergli, anzi devo restistergli, oggi e sempre. Sono determinata in questo. Presi velocemente gli album e inziai a vestirmi, indossando dei fuseaux e un vestitino, misi le ballerine e poi mi diressi nuovamente in camera di Allison, visto che si era riaddormentata. Credo che passi la giornata con suo padre, allora decido di  non svegliarla e di darle un bacetto sulla guancia per salutarla, e vado in cucina porgendo gli album a Niall.
<< Già vai via?>> Chiese, prendendo gli album e iniziando a sfogliarli, io annuii con la testa, ma forse avrei potuto aspettare qualche altro minutino, per vedere che reazione avrebbe avuto nel guardare le foto.
Niall guardò le foto, ed ad ogni foto gli spuntò un sorriso, quello vero e sincero che solo in poche occasioni sfoggiava. Se penso che a quest'ora anche lui, poteva comparire in queste foto, mi viene una fitta al cuore, che mi fa impazzire, mi chiedo, perchè questo Niall, non sarebbe potuto esistere due anni fa?
<< Sono bellissime, lei è bellissima, e anche tu lo sei.. Hai avuto una grande forza... Hai qualche video??>> Mi chiese, ed io gli porsi il cellulare, facendogli vedere la cartella, dove avevo ogni sorta di video con lei. Aveva ragione, ho avuto molta forza. Sono rimasta sola, eppure non mi sono scoraggiata e ho mandato avanti la gravidanza, e il risultato è che adesso ho una bambina stupenda. Non potrei desiderare di meglio.
<< No, ma che carina che era il giorno del suo primo compleanno! Mamma mia è tenerissima.. Sono stato uno stupido ad essermene andato.>> Disse, con una punta di tristezza. Non si poteva certo tornare indietro, ma ebbi subito una soluzione. A breve sarà il secondo compleanno di Allison, e credo non ci sia occasione migliore, per renderle questo giorno speciale.
Lo sarà anche se non festeggiassimo, visto che adesso ha ritrovato il suo papà, ma credo che possa essere una gioia per entrambi festeggiarlo. E devo ammettere, che lo è anche per me.
<< Senti, tra poco più di due mesi, sarà il compleanno di Allison, quindi ti va se organizzassimo qualcosa di stupendo per questo giorno? Credo che vi avvicinerebbe di più, e inoltre sarà come il primo compleanno, nel senso è il primo che festeggeremo insieme.>> Dissi, presi un po' di fiato, e continuai il mio discorso: << C-come una famiglia.>> Non mi sembrò neppure vero che lo avessi pronunciato, eppure era quello che stavamo vivendo.
<< Ne sarei davvero felice, non vedo l'ora. Grazie mille.>> Rispose, arrossendo in viso e sorridendo come non mai. Ero felice, di averlo reso felice. Guardai l'ora ed ero sul punto di arrivare in ritardo, quindi andai via di corsa, avrei dovuto cercare qualche tema per il compleanno, e anche un luogo adatto.. Di certo questa volta non saremo solo in quattro, ma almeno il doppio, se non addirittura il triplo delle persone. Stanca della mia giornata lavorativa, mentre la sera stavo tornando a casa, mi fermai in qualche negozio a chiedere delle informazioni. C'erano  tante cose a cui pensare per un compleanno, ed io non vedevo l'ora di tornare a casa, riabbracciare la mia bambina e stendermi sul divano, sfinita.
Ma arrivo a casa, e cosa trovo? Anzi chi trovo? Niall, i ragazzi, Denise, Theo, Greg, e i genitori di Niall. In un primo momento, non capii cosa stesse accadendo, era come se si fossero accerchiati e volevano urlarmi contro, ma poi Niall mi chiarii le idee.
<< Ciao, tranquilla i miei genitori volevano conoscerti.. E io volevo sapere qualcosa di più sui tuoi genitori.>> Mi disse, ed io mi stavo per infuriare. L'argomento "X" della mia vita erano proprio loro, i miei genitori. Perchè Denise e Greg gli avevano accennato, quello che io tempo fa accennai a loro? E soprattutto perchè Niall non si impiccia degli affari suoi?

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Capitolo 12
*** Capitolo 10 ( Natie) ***


Sono indecisa se insultare Niall adesso o più tardi, sono talmente furiosa di questo suo impicciarsi del mio passato, che avrei voglia di fare boxe con il suo viso.
<< Non credo sia un argomento che ti possa interessare, o che possa attirare la mia attenzione.>> Dissi, cercando di mantenere la calma, mi ricordai anche che ci fossero i genitori di Niall, e quindi avrei dovuto dare un buona impressione, no?
<< Ti avevo chiesto, perchè avrei voluto aiutarti. E volevo capire cos'era successo.. Nulla di male tranquilla.>> Rispose, ed io decisi di sedermi, e calmarmi, perchè non appena mi disse:" Avrei voluto aiutarti." Mi ha dato più fastidio di qualunque cosa avesse detto, fino ad adesso. Non ho bisogno di aiuto, non ho nessuna voglia di rievocare il passato, soprattutto se questo riguarda i miei genitori o Emy.
<< Niall, davvero, fatti gli affari tuoi, non è importante.>> Dissi semplicemente, e Liam mi lanciò un'occhiataccia. Distolsi subito lo sguardo, e fissai Allison, che anche lei mi guardava con disappunto. Mi dispiace, non riesco proprio ad essere carina, con qualcuno che mi ricorda chi mi ha fatto male, e continua a farlo. Ricordo perfettamente quando scrissi ai miei genitori, che Allison fosse nata, e loro cosa mi risposero? " Non abbiamo nessuna nipote." Risposta molto dolce, direi. E quando fece un anno? Io li invitai, nonostante tutto, e loro hanno deciso di non venire, arbitrariamente. Se loro non vogliono avere nulla a che fare con me, e con Allison, perchè mi devo preoccupare adesso di riallacciare i rapporti? Non avrebbe assolutamente senso.
<< Pensavo, visto che ora si è sistemato tutto, che avrebbero voluto riallacciare i rapporti. Tutto qui..>> Mi disse, coccolando Allison, che ancora continuava a guardami con disappunto. Voglio solo stare da sola adesso, tutti questi ricordi, portano in me solo tristezza, e voglia di cancellare con una bella gomma, il mio passato. 
<< Ti ho detto che non ne voglio sapere nulla. E non impicciarti più. Grazie mille.>>  Risposi acida, basta ho bisogno di una bella dormita, per sbollentare la rabbia. Ed ecco che suona il campanello. Chi sará mai adesso a rompermi? Ad un primo impatto, penso siano i miei genitori, e se così fosse davvero, non glielo perdonerei mai. Nè a Niall, nè a loro. Mi affretto ad aprire la porta, e trovo quell'idiota di Oliver. Quest'ultimo è il figlio dei proprietari della casa, ed ha circa venticinque anni, è alto, snello, ha i capelli castani, così come i suoi occhi. Ha cercato più, e più volte di portarmi a cena fuori, ma ho sempre rifiutato. È un viscido, sbava dietro a tutte.. E poi a me non piace assolutamente. Sbuffo e gli chiedo cos'è che vuole, abbastanza scocciata.
<< Ehi, sta calma. Ti porti a casa 5 ragazzi, e a me dopo due anni, nemmeno mi consideri. Quindi se qualcuno deve essere arrabbiato, quello dovrei essere io. Comunque sono passato per l'affitto.>> Disse, e Allison si rifugiò subito tra le braccia di Niall, si spaventava di Oliver, credo abbia capito che sia mezzo pazzo, a mio avviso.
<< Senti vedi di finirla. Vado a prenderti i soldi e te ne vai.>> Dissi, e corsi subito in camera a prendere il denaro. Spero se ne vada subito, senza fare storie, perchè non ho voglia di litigare anche con lui.
<< Eccoli qui.>> Dissi porgendoglieli, lui scosse la testa mentre li contò. Impossibile avevo contato perfettamente il denaro, ed erano esatti.
<< Sai, mi devi duecento euro in più.>> Disse, e io lo guardai sconvolta. 800 euro per un buco di casa? Ma è impazzito? << Per tutte le volte che ti ho invitato a cena fuori, e tu hai rifiutato. A meno che non mi inviti alla tua festa, con questi cinque ragazzi.>> Oh mamma, questo ragazzo è veramente un folle. Quale festa con cinque ragazzi? Mi sa che lui ha sbagliato totalmente persona, non sono una di quelle ragazzi facili. Decido di dargli i soldi.. Solo che non credo di averne.. Corro in camera, e cerco, ma nulla. Quando glieli potrò dare? Quello è capace che mi sfratti pure stasera, se non glieli do. Decido di andare a parlargli cordialmente, cercando un compromesso, forse andare a cena con lui non sarebbe stato un male, no? Torno nel salotto, e vedo che non c'è più, allora chiedo che fine abbia fatto, e Niall mi rispose: << Ho pagato io.. Ma vedi di andartene via il prima possibile di qui, è troppo pericoloso, per te e la bambina. E poi ho immaginato,che avresti accettato di uscire con lui.>> Non ci fu analisi più accurata, di quella che aveva appena fatto Niall. Decido di andare in camera, e saluto velocemente tutti, davvero ne ho abbastanza per oggi. Quando tutti se ne andarono, qualcuno entrò in camera, pensai che fosse Allison, ma invece era Niall. 
<< Vorrei sapere dove sbaglio con te, davvero non riesco a capirlo.>> Disse, sedendosi sul letto, dove io attualmente ero sdraiata.
<< Sbagli semplicemente nel fatto che non ti devi impicciare, del mio passato, non ho bisogno di riviverlo. Vorrei solo che tu mi aiutassi ad uscire dal mio passato, e mi faccia vivere il presente.>> Confessai, e qualche lacrima rigò il mio viso, ero troppo nervosa, e piangere era l'unico modo che avessi per sfogarmi. Vidi che lui si avvicinò pericolosamente a me, e cercai di distogliermi, ma era come una calamita, avevo bisogno di resistergli. 
<< Ci proverò, scusami. Comunque in queste ultime sere, prima di partire per il tour, dormirò qui. Non sono tranquillo, sapendo che quel pazzo possa farvi di tutto.>> Sussurrò, avvicinandosi alle mie labbra, ed asciugando le mie lacrime. Dovevo resistergli, Natie? Resistigli. 
<< Va bene.>> Mi limitai a dire, avrebbe dormito sul divano, quindi no problem. Le sue labbra in un attimo furono ad un centimetro dalle mie, cercai invano di divincolarmi, ma era impossibile, vista la poca distanza tra noi.
<< Cavolo, smettila di resistermi.>> Continuò a  sussurrare, oh.. Non riuscii più a resistergli, ed iniziammo a baciarci. Potrei giurare che non è ciò che vorrei fare, ma il sapore dolce delle sue labbra, mi riporta a quelle sere di due anni fa, al pub, quando ci baciammo per la prima volta. Fallito ogni tentativo di resistenza, mi lasciai trascinare da lui, e dalle sue labbra, così sublimi, da farmi dimenticare il resto del mondo...

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Capitolo 13
*** Capitolo 11 (Natie) ***


Mi risvegliai, dopo la bellissima notte passata con Niall, ma mi accorgo di essere sola. Sola come due anni fa. Ho un deja-vu, è tutto esattamente come quando Niall, dopo quella notte bellissima, mi lascio' li, nella camera d'albergo. Temo che questo sia accaduto di nuovo, mi sa che io mi sia nuovamente illusa. Non ho voglia nè di alzarmi, nè di rivestirmi, o meglio di andarmi a fare una doccia, in fin dei conti non ho voglia di fare nulla. Vorrei scrivere un messaggio a Niall, per capire che fine abbia fatto, ma mi rendo conto di non essere sicura di volerlo sapere. Magari adesso è tra le braccia di qualcun'altra, e si mi fa imbestialire tutto cio'. Sono gelosa, ok l'ammetto. Credevo che stavolta sarebbe andato tutto per il meglio, invece.. Perché non posso impedire al mio cuore di innamorarsi di lui? È straziante, così come il mio animo adesso. Spero che almeno venga a trovare Allison, perché lei non merita di soffrire, non ha nessuna colpa. Approposito.. Dov'è Allison?! Strano che non sia venuta a chiedermi di prepararle la colazione.. Magari sta solo dormendo, non devo farmi paranoie.... Sento qualcuno aprire la porta, immediatamente penso sia Oliver, visto che è l'unico ad avere le chiavi.. Sono nei guai, se così realmente fosse. Menomale che Niall avrebbe dovuto proteggerci! 
<< Ehi? È tutto apposto qui?>> Sia ringraziato il cielo, non è Oliver, ma Niall.. Aspettate. Niall? Qui? È tornato? Non mi ha lasciato qui, da sola? Sento le farfalle nel mio stomaco, ballare la samba al momento. Cavolo, Natie é tornato per te, per Allison, per la vostra famiglia. Sono davvero troppo felice adesso. 
<< Ehi??? Ti sei svegliata adesso deduco.. E deduco che tu non abbia neppure letto il mio messaggio.. Ti avevo detto che Allison è con i nonni, e torna a pranzo, mentre io ero andato a registrare un ponte per una canzone.>> Disse, poggiandosi sulla porta. Ops, forse avrei dovuto controllarlo davvero il cellulare.. Non avrei avuto tutte queste grandi preoccupazioni. Feci spalluccie, e lui scosse la testa, e poi torno' a letto. Spero che questa mattinata, sia all'insegna del romanticismo. Dopo due anni, forse me la merito, no? Tra una chiacchera e l'altra, sono stupita da una sua particolare richiesta, ovvero: "Posso vedere le ecografie di Allison? Vorrei vedere com'era.." Non credevo me l'avesse mai chiesto, o che comunque si fosse interessato a quello. Inizio a rendermi conto di quanto sia un tesoro, davvero  prenderei il Niall di adesso, andrei indietro nel tempo, e lo catapulterei al mio fianco, così da vivere insieme tutti quei bei momenti. Presi velocemente l'accapatoio, e lo indossai, poi presi la cartelletta con tutte le informazioni sulla gravidanza. 
<< No, ma tranquilla avresti anche potuto non metterti l'accappatoio.>> Affermo' ridendo, io lo guardai storto, insomma che considerazioni fa? Credo di essere diventata paonazzo in viso, mi sento imbarazzata.. Niall rise, e prese dalle mie mani la carpetta, e inizio' a curiosarci. Decisi di lasciarlo da solo, ed io ne approfittai per andarmi a fare una doccia veloce, pensando anche a cosa avrei potuto cucinare oggi.. Uh potrei cucinare la pasta al sugo, la preferita di Alli, e magari potrei anche fare un dolce, tanto Niall mi potrebbe aiutare.. Finisco di fare la doccia, e torno in camera, fortuna che non ho lavato i capelli, visto che l'avevo fatto il giorno prima. Preferisco stare con Niall, che é immerso nelle sue stesse lacrime. 
<< Ehi.. È successo qualcosa? C'è qualcosa che non va?>> Chiesi, avvicinandomi a Niall, e lui scosse la testa. Oh, si era forse commosso? Era capitato tantissime volte negli ultimi giorni. Alla fine, era un uomo fragile.. Ho sempre l'impeto di chiamarlo "ragazzo", ma ormai non lo è piu', così come io sono una donna.. Gli accarezzai  viso, asciugando con i pollici le lacrime, e poi lasciai che mi abbracciasse. 
<< É, è incredibile come dal suo essere minuscola, sia diventata cosí grande e stupenda.>> Affermò, ed io sorrisi, è vero la mia... Nostra bambina è davvero stupenda. Soprattutto amo il biondo dei capelli, che ha ereditato dalla nonna Maura. Pensando a Maura, forse dovrei scusarmi per come mi sono comportata, avrá  pensato che io sia una mezza pazza.. Chiesi a Niall di poter prendere il cellulare, visto che non possedevo il numero di sua madre, e mi disse che lo aveva lasciato in cucina. Mi catalpultai in cucina, per prendere il telefono, e vidi un messaggio dall'avvocato West. Come facevo a sapere che fosse un avvocato? Semplice, oltre ad averlo memorizzato accanto al suo nome, era anche il mio di avvocato. Lessi tutti i messaggi, ed ero a dir poco scossa. "Riguardo all'ottenere la piena custodia della bambina.." Mi si gelò  il sangue nelle vene leggendolo. Perché Niall si stava comportando così? E siamo nuovamente punto ed accapo, prima mi tratta bene, e poi? Mi pugnala alle spalle. Davvero, non so piu' cosa pensare..

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Capitolo 14
*** Capitolo 12(Niall) ***


Dopo che Na ando' in cucina, per prendere il mio telefono, non tornò nè la sentii più.. Che fosse successo qualcosa? Magari era entrato Oliver e le ha fatto qualcosa? Decisi immediatamente di andare a vedere, ma la vedo a terra, seduta in un angolo, impaurita. Noto che ha anche il mio cellulare in mano.. Bo, non no la più pallida idea di cosa possa essere accaduto.
<< Cos'è successo?>> Chiesi, cercando di avvicinarmi, ma lei si scansò. 
<< Spiegami perchè fai così!>> Urlò, mostrandomi il telefono e con gli occhi iniettati di sangue. Lessi velocemente il contenuto, e vidi che erano i messaggi tra me e il mio avvocato. Cavolo. Ero nei guai.. Davvero giuro che io non centro nulla, con il messaggio che è arrivato poco fa, anzi centravo. Avevo chiesto quella cosa al mio avvocato, quando io e Na l'altro giorno avevamo litigato, e lui ha risposto solo oggi. Davvero non ho quelle intenzioni con Allison! Il problema è spiegarglielo, di certo non mi crederà mai.. Inizio tranquillamente a spiegare cio' che è successo, ma invece che tranquillizzarla, si agita ancora di più. Di li a poco litighiamo nuovamente, ma ero abituato anche a questo, un giorno siamo in pace, quello dopo litighiamo. Spero che venga all'aereoporto stasera,  davvero vorrei lei ed Allison al mio fianco. Perchè mi caccio sempre nei guai? Inizio a rendermi conto che ne combino uno dietro l'altro, e questo non va bene, nè per me, Na, e la stessa Allison. Mentre Na abbandona casa sua, presumibilmente per prendere una boccata d'aria, i miei genitori riportano a casa l'amore della mia vita, ovvero Allison. Spero di riuscire a tutelarla al meglio, senza che i paparazzi, o le stesse fan, le stiano sempre addosso. Prometto che sia lei che sua madre avranno una vita tranquilla, se le prometto questo, Na verrà? Inevitabilmente Allison mi chiese dov'era la madre, e io le mentii dicendo che era andata a fare delle compere, prima della partenza.  Mentre cucino qualcosa per il pranzo, ed Allison sta giocando, penso se mandare o meno un messaggio a Na. Non saprei da dove iniziare, mi potrei scusare all'infinito, ma invece che riavvicinarla, l'allontanerei sempre di più. Forse è meglio chiedere aiuto a Liam.. Finito di cucinare, metto tutto a tavola, prendo Allison, e l'aiuto a mangiare. Anche qui inevitabilmente mi chiese dove fosse la madre, allora capii che era il presupposto adatto per mandarle un messaggio.
Le scrissi: " Hey.. Ad Allison manchi e vorrebbe stare con te.. Anche a me già manchi.. Stasera verrai all'aereoporto, vero?" Ed aspettai la risposta. Passò un bel po' di tempo prima che mi rispondesse, quindi pensai che mi stesse scrivendo un messaggio pieno di insulti, sapete no, come quelli che mi ha detto l'altro giorno. Invece scrisse:" Manca anche a me la mia piccola, comunque si, ci vedremo stasera, ora smettila di stressarmi, ciao." Bè dai era un inizio.. Niente insulti, non mi ha detto che le mancavo o altro.. Ma almeno stasera verrà, segno che mi sta dando un'altra, ennesima possibilità. E non devo assolutamente sprecarla! Passai tutto il pomeriggio con Alli, tra giochi, merende e sonnellini, giornata tipo di un papà, e devo dire che è molto meglio della giornata tipo di un ragazzo.. Amo questo senso di responsabilità che ho adesso, mi fa sentire più maturo. Prima che arrivi in ritardo, e che il jet parta solo, mi affretto a vestire me e la piccola, e a portare le valigie in macchina. Ovviamente ho portato anche quella di Na, che spero proprio di vedere all'aereoporto. Arrivati li, e cercando di non farmi sgamare dalle fan o dai paparazzi, salgo subito sul jet privato, e cerco Na. La trovo seduta e prendo ovviamente posto vicino a lei, Allison le si getta al collo, è così felice nel vederla! Capisco che tra loro si è formato un bellissimo legame, e spero di avere un minimo di questo rapporto anche io con Alli. Il resto della serata, lo passai con i ragazzi che mi presero in giro, ed io che arrossii violentemente, e con le mie due ragazze che dormono. Na, dorme sulla mia spalla, e non che avessimo fatto pace, visto che non c'eravamo scambiati una parola, ma a me stava bene così. Stava bene fino ad un certo punto. Fino a che non ebbe un incubo, che mi fece arrabbiare, lo ammetto. Si alzò spaventata, guardò che Allison fosse li, e stesse bene, e poi mi guardò, impaurita, prima di scappare verso il bagno. Capisco che io per lei sono un mostro, e fa male. Davvero, e dagli occhi di Liam capisco che non è la prima volta che ha quest'incubo, e così riuscii a collegare molti avvenimenti passati. Più che solamente rabbia, c'è anche la delusione. Sono deluso, davvero anche se ho pensato di farlo, non avrei mai portato via Allison. Passammo tutto il resto del viaggio distanti, mentre Allison invece rallegrava tutti. Arrivati a destinazione, andai a prenotare le camere, mentre Na ed Allison erano entrate da una porta secondaria. Presi due camere, per non destare sospetti, ma volevo utilizzarne solo una, volevo dormire con la mia famiglia, dopotutto. Illustrai  il mio piano ai ragazzi e Na, e poi entrai in camera. Ero davvero stanco, e  la giornata era stata pesante. Poco dopo arrivarono anche Na ed Alli, che si era nuovamente addormentata,  e la madre la mise nella culla, poi si mise in pigiama ed entrò sotto le coperte. 
<< Ehm.. Vedi che io non dormo con il pigiama, te lo dico in caso ti dia fastidio.>> Dissi, e poi restai solo in boxer, com'ero solito a fare.
<< Va bene.. Comunque è come se  fossimo in due letti separati.>> Rispose lei, e io aggiunsi immediatamente:<< Esatto, non ho nessuna intenzione di toccarti.>> Oh ma andiamo a chi voglio far ridere? Io la vorrei mia, come ieri notte, come due anni fa, continuo a crederci nell'avere una famiglia, e soprattutto continuo a credere in noi. Si girò e rigirò nel letto mentre io sbuffavo, fino a che non le dissi che se avesse voluto, si sarebbe potuta avvicinare a me, e che forse avevo esagerato. Si avvicinò? Certo! Appoggio' la testa sul mio petto, ed io le accarezzai i capelli. Il mio cuore batteva così forte, che sembrava una melodia, composta solo per lei, e che lei solo avrebbe potuto ascoltare. Dopo qualche secondo sentii il petto bagnato, e capii che lei stesse piangendo.
<< Hey.. Come mai piangi?>> Sussurrai, stringendola più forte a me.
<< Scusa.>> Rispose, mi accorsi che mi stesse guardando, dalla fioca luce che proveniva da un lampione, e vidi inoltre che si asciugò il viso. Una semplice parola che rivoluzionò la mia giornata, e fece calmare il mio animo. Ero contento che me l'avesse detto, credo sia stato esagerato quello che aveva pensato.. Pff perchè innamorarsi e portare avanti questo sentimento è così difficile?

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Capitolo 15
*** Capitolo 13(Natie) ***


Stavo tranquillamente dormendo, fino a che sentii qualcosa smuovere il lenzuolo, magari era Niall che si era svegliato. Inevitabilmente aprii gli occhi, e vidi che invece era la mia piccola principessa, che si era messa nel mezzo tra me e Niall, mentre quest'ultimo ancora dormiva. I giorni insieme stavano procendo alla grande, anche se parecchie volte litigavamo..  Dopo due mesi e mezzo di tour, eravamo tornati per qualche giorno in Irlanda. Domani sarà il compleanno della piccola Allison, e onestamente non vedo l'ora. Sono curiosa di vedere la sua faccia, quando vedrà che cosa le abbiamo organizzato, e quando finalmente rincontrerà tutti i suoi parenti, ed amichetti.. 
<< Buongiorno amore mio.>> Le sussurrai, mentre lei ancora mezza assonnata mise la testa sul petto di Niall, proprio come stavo facendo io.. Forse era gelosa? Mmm dai direi che c'è abbastanza Niall per entrambe.. Risi mentalmente a quanto avessi appena pensato, e credo proprio che a me l'amore mi stia rincretinendo totalmente.. Ma un minuto.. Se avevo lasciato Allison a dormire nella culla stanotte.. Come ha fatto ad uscire? Devo essermi persa qualche passaggio, e lei che si arrampica per andare via dalla sua culla. Devo assolutamente stare più attenta, o potrebbe farsi male.. Perchè anche se dovrebbe abituarsi a dormire nel letto ormai, quando saremo in tour sicuramente avrà sempre una culla.. Quindi devo, anzi dobbiamo stare attenti, a che lei non esca dalla culla e scappi da qualche parte. Mamma mia, sembra ieri quando è nata e stava tra le mie braccia, e domani già compierà due anni! Avrei tanto voluto riaddormentarmi, ma qualcuno suonò alla porta. Chi mai poteva essere alle otto del mattino? Chi se non mia zia? Cercai di svegliare Niall, ma non ne voleva sapere di alzarsi, invece Allison è prontissima ad accogliere lei e mia cugina. Mi diressi verso la porta, ed accolsi mia zia e mia cugina calorosamente, e lo stesso fece Allison. Poi iniziai a preparare la colazione, e finalmente Niall si decise di alzarsi dal letto. 
Mentre stavo lavando i piatti, venne e mi abbracciò da dietro, appoggiando la testa sulla mia spalla.
<< Buongiorno amore.>> Disse ancora assonnato, ed io lo salutai a mia volta. Poi mi confido' di non sentirsi molto bene, e di aver mal di pancia.. Lo esortai ad andare a letto, e che gli avrei portato la colazione li, ma già stavo entrando nel panico piu' totale.. E se domani sta ancora male e non puo' venire? Speriamo si rimetta presto, vorrei che fosse tutto apposto per domani. Mentre anche gli altri ragazzi sono arrivati a casa, visto che oggi pranzeremo  tutti insieme, mia cugina mi ha detto che vorrebbe parlarmi. Vorrei tanto parlarle anche io, devo raccontarle tutto quello che è successo con Niall. Ma di li a poco la discussione è degenerata.
<< Cioè, fammi capire bene. Tu e lui fate l'amore senza protezioni? No, vorrei capire stai scherzando? Non ti è mai venuto in mente in questi due anni, di prendere la pillola? Non hai imparato nulla dai tuoi errori? E se restassi incinta, e Niall ti lasciasse nuovamente? Poi non venire a lamentarti. Sei una cretina.>> Mi urlò contro. Wow, che gran stronza, non me la ricordavo così. E no, non mi è mai venuto in mente di prendere la pillola, visto che non sono stata con nessun ragazzo. E cosa che mi fa arrabbiare ancora di più, è che ha esplicitamente detto, che mia figlia è un errore. Lei perchè parla poi? Se lei ha avuto due bambini, da un ragazzo che poi l'ha lasciata, perchè non gli importava nulla di lei e i piccoli? È gelosa perchè io sto cercando di essere felice, ci sto riuscendo e lei no? 
<< Scusa, non so come ti chiami, visto che non ci siamo presentati. Comunque visto che urli e ho sentito tutto, ti vorrei dire che Allison non è un errore, ho sbagliato io ad abbandonarle. Bene, mi sono reso conto dei miei sbagli, e di certo se avremmo un altro bambino, non l'abbandono. Poi riguardo al fatto che lo facciamo senza protezioni, non credo siano fatti tuoi, insomma magari potremmo già avere intenzione di avere un altro bambino, tu non sai cosa vogliamo io e lei. >> Intervenne Niall, ed io l'appoggiai.. Mia cugina arrossì violentemente in faccia, ma non perchè si era vergognata, era semplicemente fuori di sè, e già il solo suo sguardo faceva rabbrividire.
<< Si, si che sono fatti miei. Perchè certo tu non ti rendi conto di quello che abbiamo passato, per colpa sua e di quei tranquillanti che assumeva.>> Boom. La voglio uccidere. All'istante. Perchè gliel'ha detto? Lui non sapeva, nè avrebbe mai dovuto saperlo. Grandioso, adesso tutti penseranno che sono una depressa psicopatica. Non è così, c'è una ragione se sono arrivata a tanto. Quando smisi di allattare Allison, e cercai di riallacciare i rapporti con i miei genitori, e loro mi trattarono malissimo, caddi nello sconforto. Mi sentivo sola, senza nessun appoggio, mia zia era lontana, e soprattutto non riuscivo a trovare lavoro. Ho avuto un'attimo di debolezza, e mi imbottivo di quelle pillole. Ok, ma è tutto passato adesso, e io avevo anche rimosso tutto questo dalla mia memoria. Ma grazie a questa stupida, tutto riaffiora e mi distrugge nuovamente. Spiegai velocemente questa storia a Niall, urlando anche io, perchè ormai l'atmosfera era diventata surreale, e poi scappai verso l'esterno. Basta. Ne ho già abbastanza di lei. Mi ha già rovinato a priori la festa di domani.. Mi sedetti sulle scale e sentii qualcuno avvicinarsi a me, per poi sedersi e avvolgere il suo braccio attorno a me.
<< Hey, so quello che stai pensando.. E non credo che tu sia una pazza o quant'altro, è anche colpa mia se è successo. Ti chiedo solamente di non prenderli mai piu', intesi? Se hai bisogno di qualcuno con cui parlare, lo sai, io ci sono. Puoi sempre contare su di me. Mi basta vederti felice, per quanto riguarda la storia del bambino, se ne avremo un altro, ben venga sarei più che felice, e non ti lascerei. Siamo una famiglia ormai, no?>> Chiese Niall, sorrisi per quanto avesse detto prima, ma non appena disse: "Siamo una famiglia ormai, no?" Mi fermai a riflettere.. Siamo veramente una famiglia adesso?

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 (Niall) ***


Stamattina mi sono svegliato abbastanza presto, visto che in casa vige ancora l'assoluto silenzio. Alli ancora dorme, e vorrei svegliarla cantandole la canzone del "Buon Compleanno", sono così contento di essere presente, in un giorno importante come questo. La madre.. Bè la madre dorme anche lei.. E ammetto di essere arrabbiato con lei, forse è meglio dire deluso, o ancora meglio confuso non so. Quando ieri le chiesi:" Siamo una famiglia, no?" Lei non rispose, mi guardava confusa, non proferiva parola, eppure non mi sembra di aver chiesto qualcosa di sbagliato. Liam mi ha detto che ci vuole tempo... Tempo, tempo sempre e solo tempo. Magari mi portasse vantaggio questo "tempo", ma quest'ultimo mentre scorre inesorabilmente, mi provoca più svantaggi di qualsiasi altra cosa. Non so cosa fare, evidentemente nulla, io credevo che dopo questi mesi potevamo considerarci una famiglia, ma per lei non è così. Pensavo che mi avesse perdonato, per tutto quello che era successo in questi anni, ma continuo a sbagliarmi. Io posso ancora darle del tempo, ma sto iniziando a scocciarmi. Come potrò mai prepararmi ad affrontare questa situazione davanti a tutto il mondo, se lei mi odia? Perchè di questo si tratta, del fatto che lei continua ad odiarmi imperterrita. Forse non proprio totalmente odio, ma per l'80% si.
Decido che pero' oggi è meglio non pensarci, meglio godersi questa giornata con Alli, e rilassarsi.
Mi alzo dal letto, e vado a svegliarla cantandole la canzoncina, e lei mi sorride, anche se è ancora assonata.
La amo troppo, è troppo bella, dolce, e ha un sorriso bellissimo.. Lo stesso sorriso della madre, che devo ammettere, amo troppo. 
<< Gatie papà.>> Disse, strofinandosi gli occhi e poi abbracciandomi. Decise di voler andare a svegliare la mamma, buttandosi sul letto per poi scuoterla e lei si alzò, facendole anche lei gli auguri. 
Credo che Alli fosse abbastanza felice, e tutto questo rese felice anche me.
Successivamente ando' anche dalla zia e dalla cugina.. Sua cugina che mi stava altamente antipatica, dopo quella sua scena di ieri. La definirei una scenata futile. Non avrebbe dovuto sbandierare ai quattro venti la storia dei tranquillanti, sarebbe stato compito di Na dirmelo, anche se da quanto ho capito lei non aveva nessuna intenzione. Inizialmente non capivo perchè lei non avesse voluto dirmelo, ma poi ho capito che questa situazione, le avrebbe pesato maggiormente, se io avessi pensato che fosse malata o quant'altro. Non lo avrei mai pensato, perchè sono consapevole che la maggior parte della colpa è mia, e a tal proposito vorrei controllare se ancora tiene qualche pillola. Tutto questo ovviamente di nascosto, chissà cosa potrebbe pensare se mi scoprisse... Ma voglio davvero che la smetta, farebbe del male a lei e alla bambina, se mai dovesse vederla mentre prende quelle schifezze.
<< Buongiorno, come stai? Ho deciso che per oggi non voglio pensare a cio' che è successo ieri, cerchiamo di essere uniti per Allison.>> Dissi cordialmente, ora che ci penso, non so se ad Allison faccia piacere che io e Na stiamo insieme, chiederò a Louis di domandarlo alla bimba, sono curioso. Na, annuii con la testa e mi salutò anche lei, bene sembra tutto perfetto oggi no?
<< Senti, visto che per adesso Allison non c'è, volevo dirti che ci stavo solo pensando a quello che mi avevi chiesto, trai sempre conclusioni affrettate e sbagliate.>> Sussurrò, oh bene colpa mia anche in questo no? Non basta quanto già io sia colpevole e mi senta in colpa?
<< Non importa, cioè tu non ci hai mai pensato a noi, hai visto sempre o solo te ed Alli, o me ed Alli, ma mai tutti e tre insieme. Anche se magari a te non sembra, torno a ripeterti che anche io ho dei sentimenti, ti sei chiesta come possa io sentirmi adesso? Mentre io ci ho pensato due anni interi, a pensare a quanto male tu potessi stare per quello che è successo?>> Risposi semplicemente, cavolo sento un peso in meno addosso, adesso.
<< Uh wow, allora se ci hai pensato due anni a come stessi io, perchè non ti sei fatto vivo prima? Niall noi siamo sempre stati una famiglia, ma tu te ne sei sbattuto altamente. Adesso che a te viene lo spirito di avere una famiglia, permetti che anche io possa esitare un attimo? Che non voglia più illudermi? Ci pensi a questo? O pensi solamente che io ti possa odiare a prescindere, per qualunque cosa ti faccia?>> Rispose alzando la voce, bè.. Non.. Non so cosa rispondere. << La smettete voi due di litigare? Almeno oggi, vi prego basta. Quella bambina vive nella speranza di potervi vedere insieme, di avere una famiglia normale, come la maggior parte dei suo amichetti. Fate del male anche a lei!>> Disse Zayn, il buon vecchio saggio Zayn.. Ha ragione anche lui, e Na mi ha smontato un'altra volta. Non posso mettermi contro lei, troverà sempre il modo di venirmi contro e di avere ragione. 
<< Neeeeeeveee>> Urla Allison per tutta la casa, lei, l'unica che non mi viene contro.. Controllai fuori dalla finestra, e vidi che il paesaggio era tutto imbiancato, ottimo pretesto per uscire a fare un bel pupazzo di neve con la piccola!
Passata tutta la mattinata e gran parte del pomeriggio come una "famiglia", era giunto il momento della festa. Sará un posto magnifico, ci saranno giochi gonfiabili, una torta bellissima, e poi degli animatori, ed alcuni di loro saranno Minnie, Topolino e tutti gli altri, i personaggi che Alli ama di più, ma anche il piccolo Theo è abbastanza fissato con questi cartoni..
Faremo felici un paio di bambini insomma, e devo dire di essere contento.
Allison ad una prima impressione, è rimasta molto contenta, quindi possiamo dire che la nostra missione  sia compiuta.. Stiamo tranquillamente festeggiando, fino a che qualcuno di molto familiare arriva alla festa, ed io giuro di non centrare nulla in tutto questo.
<< Buonasera a tutti.. E tanti auguri Allison.. Ti abbiamo portato questo.>> Dissero all'unisono. Na, avendo capito di chi si trattasse, non esitò neppure un minuto a prendere il cappotto, ed ad uscire velocemente dalla sala. È un duro colpo rivedere quei genitori, che ti hanno chiuso la porta in faccia nel momento del bisogno, e che tornano quando gli fa comodo. Ecco, forse ho capito. Na mi vede così, come loro, come se la mia fosse tutta apparenza, e che in meno di cinque minuti possa risparire. Certo questa non è una situazione facile, e do la piena ragione a Na, loro hanno sbagliato... Mi sbrigo a seguirla per cercare di farla rientrare, visto che Allison vorrebbe accanto la mamma..
<< Aaaaaalli, la mamma è diventata un pupazzo di neve.>> Urlai, cercando di strappare un sorriso a Na, ecco era giunto il momento di fare nuovamente pace. Vidi che già i genitori di Na, se n'erano andati.. Scossi la testa deluso, loro continuano sempre a fare il solito sbaglio, ma io no, è questa la differenza tra me e loro. Abbracciai Na che stava piangendo, levandole anche la neve, che in poco tempo le aveva imbiancato il cappuccio, e poi le asciugai le lacrime. Non era giusto che lei continuasse a soffire. Forse ho un idea per farla rilassare...

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ( Natie) ***


Sono contenta che il compleanno di Allison sia passato, almeno per lei è stata una bella festa. Non so chi cavolo abbia detto ai miei genitori dove io abitassi, e non voglio sapere perchè sono ritornati adesso. Mi da solamente fastidio. So che Niall o i ragazzi non centrano nulla, quindi o è stata mia zia, o mia cugina. È abbastanza chiara la risposta, visto che mia cugina è venuta qui con l'intento di rompere, non vedo l'ora che riparta.
È una mattinata innevata questo venerdì, sono certa che non appena Allison si sveglierà, la prima cosa che farà, sarà andare a giocare con la neve. Una volta amavo anche io giocare con la neve, quelle rare volte in cui nevicava, non che ora non mi piaccia più, ma non riesco a trovare il tempo per stare con Alli. Mi dispiace, anche perché vorrei avere più tempo per lei, ma attualmente questa casa è un caos, per via del nostro trasferimento. Mentre avevo già completato la cameretta di Allison, quella mia e di Niall era un completo disastro. Ancora non ero riuscita a sistemare tutti i vestiti, e come se non bastasse ogni giorno c'è sempre qualcosa da fare in casa. Per quello che possono i ragazzi mi aiutano, ma anche il loro tempo è veramente poco. Stavo piegando le camicie di Niall, quando qualcuno bussò alla porta della camera. Credevo fosse Niall, invece era Zayn, in poco tempo tra noi si era creata una fantastica intesa. 
<< Buongiorno, ho una proposta da farti.>> Mi chiese con voce rauca e strofinandosi gli occhi, uh che proposta? Quella che mi aiuteranno a pulire tutta la casa? O meglio, che faranno tutto loro e io mi rilasserò tutto il tempo? 
<< Abbiamo pensato, che tu e Niall potreste andare questo weekend a rilassarvi, e la piccola la teniamo noi... Così potreste fare pace, e magari anche smetterla di litigare sempre..>> Propose Zayn, mmm non male come idea, insomma vorrei anche io riconciliarmi con Niall. Capisco che sia offeso perchè ho deluso le sue aspettative, ma volevo aspettare prima di definirci una famiglia. 
<< Non sarebbe male come idea, credo sia giusto fare pace.>> Risposi semplicemente, continuando a piegare i vestiti e sistemandoli.
<< Perfetto direi! L'idea è stata di Niall, il posto in cui andrete l'ho pagato io. Ci tengo a voi due...>> Rispose, e io gli andai incontro per abbracciarlo. Spero che questa piccola fuga funzioni, e spero che la mia piccola Allison si trovi bene con questi quattro idioti. Sono idioti, semplicemente perchè in quattro non riescono a tenere una bambina, finiscono sempre per impazzire. Però sono anche bravissimi, perchè le evitano di farsi male, che lei possa scappare etc.. Riescono a rendere in pochi secondi la casa a prova di bambino.
Presi un piccolo borsone, e misi dentro qualche vestito sia per me che per Niall, e tutto il necessario per stare via due giorni. C'era un problema, se tutti conoscono Niall, come si "travestirà"? Nel giro di pochi minuti,Niall venne in camera, vestito tutto di verde, con la barba lunga e rossa. Tipico dei leprechaun, il folletto irlandese. Non potei non ridere, era davvero buffo, e credo che travestimento migliore non avrebbe potuto trovarlo. Risi talmente tanto, che mi gettai sul letto sfinita, e Niall mi disse che oltre ad essere un travestimento, serviva per la nostra gita. Deduco quindi che mi farà visitare qualche posto tradizionale, e questo mi piace, amo le cose tradizionali. Sfinita dalle risate che mi ero fatta fino a qualche minuto prima, mi alzai dal letto e andai a salutare la piccola Alli, visto che si era alzata e non appena vide anche lei il padre, non riuscii a smettere di ridere. 
Dai, davvero come si era conciato? È impossibile non ridere! Finiti i saluti, ci avviammo verso la nostra destinazione, in un agriturismo. 
<< Questa barba mi prude! Mi da fastidio...>> Disse Niall, iniziando a guidare, facendo delle smorfie, ed aggiungendo al tutto gli occhiali da sole. Io continuavo a ridere come se niente fosse, avrebbe potuto benissimo levarsela la barba! E poi, vorrei tanto sapere perché porta gli occhiali da sole, se sta nevicando e non c'è nemmeno la minima traccia di sole!
<< Speravo di far ridere solo Allison, non anche te.. Sono così tanto ridicolo?>>Aggiunse, e io scossi la testa. Era tutto, ma non ridicolo!
<< No dai non sei ridicolo, solo che sei buffo...>> Dissi, cercando di non ridere più, cosa alquanto impossibile, fino a che sarebbe rimasto con questo costume.
<< Eppure così stai offendendo noi Irlandesi..>> Rispose, porca miseria! È vero! Devo controllarmi dal ridere, o qualcuno mi potrebbe arrestare oggi.
<< Oh.. Vero.. Cercherò di essere seria.. Comunque ti manca la cosa piu' importante, la pentola d'oro!>> Dissi, cercando di vedere se davvero l'avesse con se, perché davvero credo di non 
poter reggere se realmente ce l'ha! 
<< È inutile che la cerchi, il mio tesoro sei tu.>> Rispose, cercando di levarsi la barba. Io rimasi qualche minuto ad osservarlo, ero rimasta incantata dalle sue parole. Lui fermò la macchina nel primo parcheggio che trovò e mi guardò. 
<< Senti, se non posso farti nessun complimento o qualsiasi altra cosa, vista la reazione che hai appena avuto, dimmelo così sto zitto.>> Disse, arrabbiato. Oh per una volta che ero solamente felice, per quello che mi avesse detto, lui la deve interpretare male?
<< Ero solamente rimasta incantata per la bellissima cosa che mi hai detto, tranquillo non sono arrabbiata con te o cose simili. Voglio solamente fare pace e vivere serenamente, come una famiglia.>> L'ho detto? Gliel'ho detto davvero? Non dovevo farlo.. Lo stavo ancora mettendo alla prova, non fargli capire che non appena faremo pace sarà tutto apposto. Voglio che prima che si comporti bene con me, lo faccia soprattutto con Allison, non deve far soffrire quella povera bimba.
Ancor prima che Niall potesse rispondere, Harry mi scrisse un messaggio, con su scritto: " Ti prego, dimmi che ti posso chiamare, é successo un casino con Allison..." Che avevo detto io? Non è passata nemmeno un'ora da quando siamo partiti, e già hanno problemi con la piccola... Spero nulla di grave, se no stacco la testa ai quei quattro incompetenti.. Arriva subito un altro messaggio, sempre da Harry, e stavolta ha scritto:" Vi prego, ci sta per uccidere tutti... Avete voi il suo orsetto preferito?"
Ops.. Mi ero scordata di ridarglielo stamattina, quando lo aveva appoggiato nel borsone ancora aperto.. Ci tocca tornare indietro, ma non capisco perchè Niall sembra arrabbiato, onestamente non credo che questa vacanza ci farà bene, andrà a finire che litigheremo come sempre...
Siamo finalmente tornati, dopo quei minuti di viaggio silenziossimi, e siamo sul vialetto di casa. Mi slegai la cintura, e presi immediatamente il borsone per vedere se effettivamente il pupazzo di Allison fosse li. Come avevo dedotto, lo avevo lasciato nel borsone, dimenticandomi di restituirglielo. Aprii velocemente la porta di casa, ed andai incontro ad Allison per darle il pupazzo.
<< Grazie mille, ora potete ripartire.. Scusate.>> Disse Liam, prendendo in braccio la piccola, ed io annuii con la testa.
<< E se restassimo a casa?>> Chiese Niall, e li calò il silenzio. Mi sta prendendo in giro, o sta mettendo alla prova la mia pazienza? Perchè fa così? Volevo andarci. Basta, mi sono rotta di lui.
<< E se te ne andassi a quel paese?>> Risposi, per poi sbattere la porta di camera mia. Famiglia? Ma quale famiglia vuole avere se si comporta così? 


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Scusate, lo so che avrei dovuto aggiornare ieri, ma ho avuto di problemi che tutt'ora ho, anche se di meno rispetto a ieri. Domani cercherò di postare il prologo e il primo capitolo di "Save Me". Buonanotte, Natie♥️

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Capitolo 17
*** Capitolo 16( Natie) ***


Onestamente non riesco a capire cosa abbia fatto a Niall, per meritarmi un trattamento simile. Eppure oggi volevo fare di tutto con lui, tranne che litigare. Ero così felice di poter partire per due giorni, da soli io e lui e poter sistemare tutto, che non riuscivo a pensare ad altro, se non a ciò che avremmo potuto fare di bello insieme. Per una volta, dico una volta in cui non ero sul piede di guerra con lui, che fa? Si arrabbia ingiustificatamente ed ingiustamente.
<< Non me la sentivo di partire, sono sicuro che avremmo litigato come sempre.>> Irruppe Niall in stanza, con questa stronzata da premio Oscar. Se io gli dessi uno schiaffo e scaricassi tutta la tensione? Si offende qualcuno?
<< Tu non capisci, io oggi avevo le migliori intenzioni, volevo fare pace, parlare, rilassarmi.. Ma stavolta hai rovinato tu tutto. E poi non capisco perchè, non ti ho fatto nulla oggi!>> Gli urlai contro, posizionandomi davanti a lui. È possibile che io e lui litighiamo e basta? Ormai anche i muri sono stanchi delle nostre urla. Io da un momento all'altro abbandono tutto, è troppo per me.
<< Ma se ti faccio un complimento, e nemmeno mi rispondi, come se ti avessi detto il peggiore degli insulti... Cosa credi che io possa pensare? So farli anche io i complimenti.>> Questa volta urlò lui, oh bè i complimenti in questi anni li ha fatti a parecchie ragazze, da quanto so. Soprattutto a letto, eh bravo Niall! Sono sicura che l'80% delle cose sdolcinate che mi ha detto, le avrà riciclate dopo averle dette a qualche sgualdrina di turno.
<< Soprattutto a letto li .fai i complimenti.>> Sputai acida, battendogli le mani, mentre lui scosse la testa sedendosi sul letto e stringendo i pugni. Uh colpiscimi Niall, scarica la tua tensione e facciamola finita una volta per tutte, ti ho smascherato.
<< Fatti due domande se io e te andiamo d'accordo solo quando andiamo a letto, io e te siamo solo ses-..>> Dissi, ma non conclusi la mia frase, perchè mi interruppe dicendomi: << No, non lo devi dire. Io e te non siamo sesso. Io e te siamo amore, sin dal primo istante. E queste cose non le ho dette a nessuno, se non a te. Quindi basta pensare che io riciclo le frasi dalle altre, che ormai sono acqua passata.>> Tornò ad urlare, oh tranquillo i tuoi discorsi commoventi e poco convincenti, li hanno sentiti anche i muri.
"Ammetti che sei solo gelosa", è la frase che rimbomba nel mio cervello da qualche minuto e non mi da tregua. Ok, si sono gelosa. Lo riammetto per l'ennesima volta. Ho passato due anni a pensare a lui, e lui se la spassava, e questo fa male. 
<< Va bene, sono gelosa che tu possa aver detto queste cose ad un'altra ragazza.. Fammene una colpa, adesso.>> Risposi, e nello stesso istante entrò Allison piangendo, e supplicandoci di smetterla di litigare. Vedendola piangere, condizionò anche me, facendo si che qualche lacrima rigasse il mio volto. Stavo fallendo come madre, perché avevo perso di vista la cosa più importante, ovvero la sua felicità. La presi in braccio, e andai nella sua cameretta, adagiando me e lei sul letto.
Lei pensava che fosse per colpa sua l'origine dell'ennesima litigata tra me e suo padre, ma non centrava nulla. Se fossimo tornati o meno, questa discussione sarebbe venuta lo stesso a galla. Però da un lato ero sollevata di avergli detto la verità, sentivo di essermi svuotata, di essermi confidata con lui, certo non nel migliore dei modi, ma lo avevo fatto. A quest'ora un anno e mezzo fa, mi sarei rifugiata in quei tranquillanti di cui mi imbottivo.
Fortunatamente Allison si era tranquillizzata, quindi optai per farle fare un riposino, così nel frattempo io e Niall avremmo chiarito civilmente, e al suo risveglio  tutto si sarà sistemato.
Qualche minuto dopo aver fatto addormentare la piccola, entrò Niall.
<< Dorme?>> Chiese, ed io annuii continuando ad accarezzarle i capelli. << Se ti prepari e se ti va, ti porto un po' in giro, mangiamo qualcosina e poi torniamo.. La piccola la tengono i ragazzi..>> Propose, certo non era come la nostra piccola fuga, saltata qualche ora prima, ma era comunque un ottimo modo per parlare. 
Sistemai meglio nel letto Allison, e sistemai solo i capelli, che si erano arraffuti ed aspettai che Niall finisse di cambiarsi.
<< Andiamo?>> Chiese, prendendo le chiavi della macchina, ed io annuii seguendolo, per poi salire sull'auto. Era ancora arrabbiato con me? Non riuscivo a capirlo, giuro capire il suo stato d'animo oggi è una cosa impossibile.
<< Non credevo tu fossi gelosa..>> Ruppe così il silenzio Niall, mentre la mia attenzione che era rivolta al paesaggio fuori dal finestrino, si spostò a lui. Feci spallucce, giocherellando con l'orlo del vestitino che indossavo. Fu come se con quella dichiarazione, mi fossi denudata davanti ai suoi occhi.
<< Anche io ero geloso, credevo che tu avevi avuto qualche storia con qualcuno, che altre persone si fossero avvicinate alla piccola. Poi mi hai detto che non hai avuto nessuno e mi sono tranquillizzato...>> Continuò a dirmi, picchiettando le dita sul volante.
<< Non avrei mai fatto una cosa simile ad Allison, non le avrei messo in testa più confusione di quanta giá ne avesse riguardo a suo padre. Comunque grazie.. Se tu oggi non ci fossi stato, probabilmente mi sarei rifugiata nuovamente nei tranquillanti, grazie.>> Dissi semplicemente, sorridendo e vidi che anche lui sorrise.
<< Almeno servo a qualcosa, non solo a portarti guai.>> Affermò, per poi fermare la macchina e slacciarmi la cintura. Non capisco cosa stia facendo, visto che siamo in un posto sperduto, ma ancor prima ch'io possa chiedergli qualcosa, mi disse solamente "Shhh", e mi prese in braccio, per poi adagiarmi sulle sue gambe. Tesoro, non per male ma il volante nella schiena fa un po' male...
<< Smettiamo di litigare?>> Mi sussurrò in un orecchio, facendomi avvicinare a lui, così che stessi più comoda. Io annuii semplicemente e poi mi lasciai cullare dalle sue braccia. Per quanto possa adesso io fidarmi di Niall, adesso ho una paura più grande, ovvero quando Domenica sera partiremo per l'America..
So di dover stare molto attenta, li è pieno di pub e tentazioni.. E questa sarà indirettamente un'altra prova per Niall..

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ( Natie) ***


"U-S-A, U-S-A" le urla delle delle fan all'aeroporto mi ricordarono che il duro viaggio è terminato, che dopo tutto questo tempo in volo finalmente tocchiamo terra e soprattutto che è l'ora di camuffare Allison. Credo che prenderò una strada secondaria, di me in un modo o nell'altro il mondo sapeva, ma di Allison, o meglio della sua vera identità nessuno. Le misi il cappotto e lei cominciò quasi subito a sbuffare, fino a che non le misi una sciarpa che le copriva la bocca, e il cappuccio. Dovevo proteggerla dai paparazzi si, ma c'era un gelo invernale, dovevo anche tutelarla dal freddo, se no avrebbe preso un malanno. Ero pronta per andare all'hotel, salutai velocemente i ragazzi, e imboccai la strada per giungere all'auto, dove all'interno c'era uno degli autisti dei ragazzi. 
<< Uffa mamma!>> Sbuffò Allison, so che questa situazione inizia a pesarle, che vorrebbe sempre stare con il suo papà, sono cose che vorrei anche io. 
<< Ti prometto che domani parlerò con papà, e vedremo il da farsi..>> Le dissi, entrando in auto e lei annuii semplicemente. Nemmeno il tempo di salire in macchina e metterla sul seggiolino, che già si era levata sia la sciarpa che il cappotto, fortuna che la macchina ha i vetri oscurati.. 
Finalmente mi sentivo in pace, con me stessa e con il mondo. Sentivo che finalmente io e Niall eravamo sulla giusta strada, eravamo una coppia.. Fa strano dire "fidanzati", insomma io e lui eravamo qualcosa di più dell'essere amici, ma non avevamo mai considerato quel sentimento vero e proprio "amore"; forse solo io non lo consideravo amore, perché Niall si è subito mostrato molto amorevole e dolce nei miei confronti, mentre io ero totalmente l'opposto. Sono stati per me dei mesi di riflessione, ho sempre messo sott'esame Niall, molte volte é riuscito a superali, ma altrettante volte no. Credo che questa prova, che considero importante ed anche ultima, sia quella più difficile per lui. Locali esclusivi a gogo, divertimento a non finire, fiumi di alcool, ecco il tallone d'Achille di Niall. Attenzione però, io voglio che lui si diverta, è un suo diritto, non lo costringerei mai a restare chiuso tutto la vita in casa, ma voglio che la sua priorità sia Allison, dovrebbe metterla al primo posto.  Finalmente siamo arrivati all' hotel, e con gli accorgimenti che ero solita a fare, giungemmo nella nostra camera. Non appena ruotai il pomello della porta, la prima cosa che notai fu il letto. L'unico posto in cui volessi stare in quel momento, soprattutto la mia schiena. Portai la valigia dentro, mentre la piccola Allison cercò di arrampicarsi sul letto, l'aiutai sperando che anche lei volesse rilassarsi.. Ma invece l'unica cosa che voleva fare era giocare, si muoveva da una parte all'altra, rotolava, faceva di tutto. Giunsi ad un compromesso con lei allora: se mi avesse lasciato riposare per un po' e lei lo avrebbe fatto con me, avremmo giocato per tutto il tempo che avesse voluto. Ma nello stesso istante entrò Niall, finalmente era arrivato anche lui.
<< Papà!>> Esclamò entusiasta la piccola Allison, e Niall si avvicinò subito al letto affermando: << Ecco gli amori della mia vita, finalmente un po' di pace.>> Mentre io e Niall ci baciammo, Allison tese le braccia per farsi prendere in braccio. Oh ma grazie piccolina, vedo che hai parecchia voglia di stare con mamma... 
<< Andiamo un po' di la? Stiamo nel salottino che c'è in camera di Louis e ci rilassiamo un po'.>> Chiese Niall, prendendo in braccio la piccola, io annui almeno avrei passato un po' di tempo con i ragazzi, prima del loro concerto stasera. Non nascondo che avrei voluto riposare un po', erano solamente le due di pomeriggio, ma per me era come se fosse mezzanotte. Mi alzai un po' di malavoglia, mentre già nella camera di Louis, erano tutti riuniti. I ragazzi erano sul divano, Allison si coccolava con papà, mentre una poltrona era occupata dalla parrucchiera Lou e la figlia Lux, ed un'altra era occupata da un gioco di quest'ultima. Con molta tranquillità mi avvicinai alla poltrona, ma mentre stavo spostando il gioco di Lux, neppure il tempo di farlo che già madre e figlia mi urlarono contro di lasciar stare tutto com'era. Non era il caso di ricominciare a litigare soprattuto per queste sciocchezze, quindi decisi di tornare in camera e riposare. Si sa, non si può piacere a tutti, alcune persone ti stanno antipatiche a priori.. Ma davvero non capisco perché non mi sopportino, vabbè non importa sono stanca di dover sforzarmi di starle simpatica, non le sto simpatica, quindi é meglio metterci una pietra sopra. 
Credo proprio che dormirò per qualche ora, per dimenticarmi quest'altro episodio sconveniente. 
<< Eccoci, vogliamo stare anche con te.. Non capisco perché non reagisci, insomma non deve trattarti così, non lasciare che gli altri ti mettano i piedi in testa, ti prego.>> La voce di Niall mi fece sobbalzare, mentre lo seguii con gli occhi mentre mise nella culla la piccola e successivamente si sdraiò accanto a me. Avrei voglia di spaccare il mondo se potessi, ma la verità è che non mi interessa più nulla, voglio solo rilassarmi adesso, so i miei limiti e se non mi calmo temo di ricadere nuovamente in depressione. Non posso, e non voglio permettere che ciò accada, spiegai le mie ragioni a Niall, e lui sembrò capire, e mi ripeté  che non avrei dovuto aver paura, e che lui era li sempre. Parole che custodisco nel mio cuore, è il primo a dirmelo a promettermi che ci sarà sempre, nonostante tutto e non c'è promessa più bella che una persona possa farti, se non questa. Il bello è però che Niall oltre ad avermelo detto, l'ha dimostrato. Era sempre li, nonostante io fossi sempre piena di dubbi, anche se lui ogni tanto si era arrabbiato con me, aspettava solo che io mi avvicinassi a lui e gli parlassi di qualsiasi cosa mi passasse per la mente.
Poi ci addormentammo, almeno fino a che Niall e la piccola si svegliarono, era già ora di andare a lavorare per Niall, le fan aspettano lui e i ragazzi da un paio d'ore ormai..
<< Stasera appena finisco il concerto, ti porto a mangiare qualcosina va bene? Fai la brava e fai riposare mamma che è stanca.. Ci vediamo dopo piccola.>> Sussurrò Niall ed Allison rispose con un "va bene", poi mi lasciò un bacio sulla fronte ed uscii, e la mia bimba si mise accanto a me. Niall era veramente cambiato, e me lo dimostrava ogni giorno di più. 
<< Papà dov'è?>> chiese continuamente Allison, ogni volta che uno dei ragazzi entrava, prima Zayn, poi Louis ed infine Liam. Mancavano all'appello solamente Harry e Niall. Chiesi dov'erano e Liam disse che sarebbero arrivati a momenti, visto che si erano fermati ad un bar per bere qualcosa..
Passarono una, poi due ore ed era già tardi per aspettare Niall alzati, Allison crollò sfinita tra le mie braccia, triste perché alla fine il padre non mantenne la sua promessa. Era cambiato? Ho preso nuovamente un'abbaglio, perché il vecchio Niall è tornato. Ma non gli dirò nulla, aspetterò le sue spiegazioni, prima di andare di matto. Può trascurare me non Allison. Siamo sempre punto e d'accapo, e la delusione è sempre la stessa...


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Capitolo 19
*** Capitolo 18 (Natie) ***


Era una nuova mattina a Las Vegas e mi ero alzata da qualche minuto per preparare la colazione. Non so se alla fine Niall ed Harry siano rientrati dalla sera prima, credo che se sia così stiano dormendo sul divano in camera di Louis. Io ho dormito con Allison ed in camera non è entrato nessuno, quindi presumo sia così. Ho deciso di non rivolgere la parola a Niall stamattina, sono stanca di dover riprendere tutto quello che fa di sbagliato, deve capirlo da solo ormai. Certo starò zitta fino a che lui non mi costringerà a dirgli di tutto, possibilmente senza la bambina che ci possa sentire, visto la promessa del "non litigare". Sentii dalla stanza di Louis, quest'ultimo urlare: << Buongiorno! Vi siete divertiti ieri sera eh!>> Bene bene bene, Mr. Sbronzo è tornato e nel frattempo anche Allison si è svegliata, arrabbiata nera col padre. Che non mi venga a dire che le metto contro la figlia, perché  lui ci mette proprio impegno a farsi odiare. Visto che devo uscire per comprare degli strumenti per il mio lavoro, poichè domani alcune amiche di zia vogliono essere fatte le unghie, farò un po' di spesa per le cose che servono alla piccola. Lei resterà con lo zio Liam, che volontariamente si è offerto di starci insieme e giocarci, nel breve tempo in cui starò fuori. La presi in braccio e bussai alla camera di Louis, condivisa con Liam.
<< Ecco la principessina, come stai piccola?>> Chiese Liam, aprendoci la porta ed invitandoci ad entrare. Anche Louis, Harry e Niall salutarono, ma io ricambiai solo il saluto ad Harry e Louis, così fece anche Allison, provocando una reazione di disappunto e confusione in Niall.
<< Che vi ho fatto stavolta? Non mi ricordo nulla.>> Chiese Niall, strofinandosi gli occhi e parlando a bassa voce. Oh beh se non ti fossi sbronzato allegramente la scorsa notte, adesso lo sapresti no?
Decisi di continuare a non calcolare Niall, per restare calma, e salutai la piccola e i ragazzi prima di uscire per fare le compere. Arrivata nel parcheggio ed aspettando il taxi, sentii qualcuno stringermi il polso. Mi girai di scatto e vidi che era Niall, ma si può sapere che vuole stamattina? Cavolo rifletti, non devo imboccarti tutti gli sbagli che fai. 
<< Che ho fatto? Vorrei saperlo.>> Chiese, facendomi avvicinare a lui cosicché i nostri corpi fossero attaccati, come per un abbraccio. Le sue intenzioni erano diverse, visto che portò le sue mani sul mio collo, ed avvicinò le  sue labbra alle mie. Eh no, stavolta non te la cavi con un bacio, anche se il mio cuore iniziò a correre una maratona.
<< Ma sei impazzito? Potrebbero scoprirci, cavolo. E comunque ricorda quello che hai detto a tua figlia, così capirai perché io sono delusa e lei è arrabbiata.>> Dissi semplicemente scostandomi, ma lui mi fece riavvicinare. Lo capisce o no che potrebbero fotografarci da un momento all'altro, o i residui della sbronza non lo fanno ragionare?
<< Smettila.>> Risposi severa, salendo sul taxi che era appena arrivato. A mia grande sorpresa, Niall salì sul taxi con me, perché gioca con la mia pazienza? Ha deciso che oggi il mondo deve sapere di noi due? 
<< Tranquilla, mi travesto subito devo fare la spesa anche io.>> Disse, mettendosi semplicemente un cappellino in testa. Risi, perchè questo lui lo considera un travestimento, quando in realtà non lo è. Non era prudente parlare sul taxi, visto che non potevamo assolutamente fidarci dell'autista, decisi allora di mandargli un messaggio.
" Punto primo: se ci scoprono, oggi sarà la tua fine. Punto secondo: avevi promesso a tua figlia, che ieri sera l'avresti portata a mangiare fuori. E che hai fatto? Ti sei andato a sbronzare, ma complimenti Mr. Delusione." Scrissi, poi aspettai di vedere la reazione di Niall, che arrivò prestissimo: era come inorridito. Oh no Niall, non sto mentendo, sei talmente verme fino a quel punto.
Arrivati al negozio andai subito a cercare ciò che mi serviva, iniziando dagli smalti e tenni sott'occhio Niall, che era intento a fare foto con le fans. Da un lato mi dispiace per quello che è successo, non ha agito in malafede la scorsa notte, ma dall'altro vorrei che fosse più responsabile.
Mentre compivo il mio shopping, Liam mi mandava dei messaggi vocali dove la piccola parlava, fortunatamente lei va d'accordo con tutti. 
Avrei voluto che Niall le dicesse qualcosa, ma non se la sentiva, preferiva aspettare di rivederla.. Posso solo dirgli "Buona fortuna", l'ultima volta che si è arrabbiata con me, non mi ha rivolto parola per una settimana.  Fortunatamente adesso siamo in un luogo isolati e difficile da raggiungere da chiunque. << Ho sbagliato.. Ma dai per una sera potevo divertirmi eh!>> Disse, scocciato. Non ci siamo capiti, per me lui può fare quello che vuole, ma almeno non promettere cose che non vuoi, o non puoi mantenere.
<< E cosa vuoi adesso da me? Dipende da te, dal tuo grado di maturità stabilire cosa fare o meno. Non ti ho costretto né a prometterle di uscire, né di sbronzarti. E fidati, hai la maturità di un ragazzino.>> Risposi, avevo promesso di non intromettermi, ma il tono in cui si è rivolto prima, mi ha dato ai nervi. Come posso lasciarmi intenerire da uno così? Non è il re del mondo, questo ancora non l'ha capito, o meglio non vuole capirlo. 
<< Sempre ad offendermi tu eh! Non hai mai perso l'abitudine.. Comunque è tutto inutile, sei sempre la stessa stronza di sempre, la stessa che diceva di non conoscermi, invece..>> Rispose, chiundendo i pugni. Oh no, di nuovo la discussione di tre anni fa, non la può tirare fuori. Ho "sbagliato" ok, ma ci avevamo messo una pietra sopra, ma visto che non ha pretesti per litigare, tanto vale farlo. Gli chiesi cordialmente di spiegarmi che cappero centrasse quella storia, con quella di cui stiamo discutendo adesso e la risposta tagliente, non tardò ad arrivare: << Centra, centra eccome. Se tu mi avresti detto sin dal primo momento che sapevi chi fossi, visto che eri una fan, magari  non avrei avuto i dubbi sulla paternità>>. È come se il mondo mi fosse crollato addosso, comprimendomi al suolo. Uno schiaffo morale di quelli che non avevo mai ricevuto.
<< Niall, sai benissimo che se io ti avessi detto che conoscevo te e i ragazzi, io e te non saremmo mai stati insieme, la bambina non sarebbe mai nata. Saresti rimasto con me solo una notte. Avrei voluto dirtelo la sera stessa, ma poi ci siamo piaciuti e ho esitato per non rovinare tutto.>> Dissi, cercando di trattenere le lacrime, ma sedendomi per terra visto che le gambe iniziarono a cedermi. 
<< Io e te dovevamo essere solo una notte passata in hotel. Come ho sempre fatto. Anzi noi eravamo quello.>> Boom. Mi ha sparato in pieno petto vero? Sento il cuore sanguinarmi internamente, sento le forze abbandonarmi e l'istinto omicida salire alle stelle. Lo guardai come stordita, come se la mia mente si ostinasse a non aver capito, o ad aver capito male ciò che mi avesse detto. Cercai di raccogliere le forze, ed andarmene via di lì, per me lui non esiste più e possiamo anche chiamare gli avvocati per la custodia della bambina, non voglio avere più niente a che fare con lui.
Mi bloccò nuovamente il braccio, ed io cercai velocemente di divincolarmi, con scarsi risultati.
<< Ho tirato troppo la corda? Scusa. Non è vero che eri solo questo, ero già preso da te. Ti ho detto quello che volevi sentire, ma che non è vero. Credimi, ti ho sempre detto la verità, tu sei sempre stata di più.>> Mormorò, toccandosi i capelli. Va bene, gli credo se no non sarebbe ancora qui, giusto? Ma io sono al limite. Rivoglio i miei traquillanti, subito..

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Capitolo 20
*** Capitolo 19( Natie) ***


Finalmente dopo tutto questo tempo avevo riacquistato quei maledettissimi tranquillanti, che di certo non avrebbero fatto bene ma pian piano mi avrebbero portato alla distruzione, nuovamente. Beh poco mi importa questa volta, ho bisogno di calmarmi, dopo tutto ciò che è successo in questi giorni, soprattutto dopo la grande affermazione che Niall mi fece. Si, stava scherzando è vero, ma chi mi garantisce che almeno una piccola parte di verità si era racchiusa  in ciò che mi ha detto? Non so, una piccola parte di me mi spinge a pensarci, a darmi ragione in questo caso. Io e Niall non avevamo più ripreso questo discorso, c'eravamo solamente un po' allontanati, silenziosamente. Ormai per me un giorno equivaleva ad un altro, era come se fossi un robot che viveva giorno dopo giorno senza neppure accorgersi del mondo che correva ed andava avanti. La location dove ci trovavamo era sempre l'America, ma saremmo presto tornati a casa per la pausa Natalizia. Non vedo l'ora che arrivino questi giorni, prima il compleanno di Louis nella vigilia di Natale e poi il Capodanno, che spero porti un po' di fortuna stavolta. Sono circa le dieci del mattino e ho da poco preso un tranquillante, che ha subito fatto effetto riportandomi ad uno stato di quiete. Devo nasconderli per bene per far si che nè i ragazzi nè la piccola possano accorgersene, ma l'unico posto che mi viene in mente è la mia borsa, posto abbastanza precario e soggetto all'attenzione di tutti, specialmente della piccola. Approposito di lei, sentii che stesse disperatamente piangendo ed accorsi subito a vedere cosa fosse accaduto. Era da sola e non aveva rotto nulla, o si era fatta male, quindi in un primo momento non riuscii a capire cosa le stesse accadendo, allora le chiesi cosa ci fosse che non andava. Probabilmente le mancavano i nonni, o Theo con gli zii, o semplicemente il padre che non so che fine abbia fatto, so solo che è uscito stamattina. Nulla di tutto questo, stava solamente male e questo mi rattristò. Preferivo soffrire io che lei, vederla triste era come se il sole si spegnesse, non c'era allegria. Le controllai la temperatura e vidi che era intorno al 39, allora controllai immediatamente nel beauty-case per prenderle qualche medicina adatta per abbassarle la febbre, avrei chiamato qualche pediatra ovviamente, ma prima era meglio che la piccola si calmasse un po'. La presi in braccio e la portai in camera, dandole una medicina e successivamente sdraiandomi e facendola sdraiare accanto a me nel lettone, dove sicuramente saremo rimaste tutto il giorno. Provai inutilmente a chiamare Niall, così mi avrebbe consigliato un dottore e sarebbe tornato a casa visto che Allison aveva tantissima voglia di stare con lui, ma inizialmente chiuse la chiamata e poi la segreteria iniziava a parlare automaticamente, facendomi solamente innervosire. Gli scrissi qualche messaggio ma non rispose nemmeno a quelli, dovetti quindi dire alla piccola che non avrebbe visto il padre e che si sarebbe dovuta accontentare solo di avere me. Non ho parole per esprimere il comportamento di Niall e benedissi mentalmente i tranquillanti, perché finalmente non mi importava di litigare con lui, ero tranquilla. Aprii il televisore, sintonizzandolo su un canale dove venivano trasmessi i cartoni, mentre feci sdraiare la piccola sul mio petto, che cercava di addormentarsi ed io al mio solito le accarezzavo i capelli, cercando di aiutarla ad addormentarsi. 
<< Hey, l'ho sentita piangere mentre ero sotto la doccia.. È successo qualcosa?>> Chiese Liam spuntando dalla porta della camera, che avevo lasciato socchiusa. Il mio migliore amico, almeno lui era presente. La dolcezza fatta persona, la prima persona che avrei sicuramente deluso con la storia dei tranquillanti, perché alla fine nessuno capirà questa specie di mio bisogno.
<< Ha la febbre.. E Niall non so che fine abbia fatto, neppure risponde.>> Risposi schietta, continuando a coccolare la mia bambina e lasciandole un bacio sulla fronte. Speriamo che Niall si accorga del mio vano tentativo di contattarlo, voglio che torni per la piccola, voglio che sia felice. Liam guardò con disappunto, ma purtroppo non posso farci nulla, non saprei neppure chi chiamare per contattarlo. La piccola molto teneramente gli chiese: << Stai con me ?>> e lui senza farselo ripetere due volte, si sdraiò accanto a noi ed io misi la piccola tra me e lui. Se a lei stava bene avere anche Liam accanto, a me stava più che bene. Nel frattempo, dopo tanto, lei riuscii ad addormentarsi ed io e Liam scambiammo quattro chiacchere, come eravamo soliti a fare. Con solo pochi gesti riusciva a farmi cambiare umore, a calmarmi ed a farmi divertire. Sarei tentata di dirgli della mia ricaduta, ma credo sia meglio frenarmi e stare zitta, meglio non rischiare che Allison si svegli e scopra tutto. Passò tutto il pomeriggio e di Niall nessuna traccia, era sparito nel nulla. Io e Liam ci eravamo addormentati e la piccola continuò a dormire beatamente. Era quasi giunta ora di sera e mentre Liam chiamò un dottore, io scesi nel ristorante dell' hotel per chiedere se gentilmente avrebbero potuto farmi un po' do pastina, che avrei fatto mangiare alla piccola. Non appena rientrai in camera trovai Niall, finalmente si era ricordato la via di casa, ma mi salutò velocemente e riuscii nuovamente. Bah, chi lo capisce è bravo. Chiesi a Liam cosa fosse successo e lui fece spallucce, aveva solo riferito a Niall che la piccola stesse male ed è scappato. Bo, vabbè magari avrà dimenticato qualcosa in macchina. Mentre il dottore, che nel frattempo era arrivato, visitò la piccola, io andai a prendere la pastina e vidi Niall con un' enorme pacco e delle rose salire nella direzione di camera nostra. Lo seguii e finalmente ci trovammo tutti nella nostra camera. Momento di assoluto terrore per i ragazzi, temettero di dover assistere nuovamente ad una delle nostre litigate, ma nulla. Come ho già detto sono molto calma e non ho nessuna voglia di litigare, voglio solo sapere che fine avesse fatto. Era solamente andato a giocare a golf ed il cellulare gli si era scaricato, va bene non fa nulla.. L'importante è che adesso sia qui. 
Liam era furioso questa volta ed andò nella camera accanto con Niall, involontariamente ascoltammo la conversazione, visto che Liam gli urlò contro dicendogli: << Anche se lei non ti ha insultato ed è davvero un caso strano, Niall vedi di darti una svegliata, come cavolo ti permetti di scherzare su quella sera di anni fa? Davvero Niall finiscila perché se lei ti lascia io non ti aiuterò mai più>>. Dopo queste parole taglienti, tornarono in camera e gli altri uscirono fuori. Senza farmi sgamare presi altri tranquillanti ed aspettai che gli altri uscissero per mettermi a letto. Uno degli effetti immediati che mi fanno questi tranquillanti è una grande sonnolenza, quindi decisi di infilarmi il pigiama e poi di mettermi sotto le coperte, alla fine Allison sarebbe rimasta un po' con il papà e cercai di addormentarmi. Sentii però nel frattempo la discussione tra padre e figlia, Niall si scusò con lei per non esserci stato e le diede un regalo. Lei era a dir poco entusiasta, visto che le regalò un'enorme scatola di colori e non appena sarebbe stata meglio, sono sicura che avrebbe disegnato di tutto. Poi le chiese se fosse arrabbiata con lui e lei rispose di no. Era tutto apposto alla fine, almeno per loro. 
<< E la mamma è arrabbiata con me?>> Chiese Niall, ed la piccola rispose che non lo fossi ma che ero strana... Forse che senza rendermene conto stavo ingurgitando tranquillanti come se fossero caramelle? Devo darmi una calmata, ma non riuscirò da sola, mi sa che sono ricaduta nella spirale di anni fa... 


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Capitolo 21
*** Capitolo 20 ( Niall) ***


 Sarò sincero. Il fatto che ieri Na non mi avesse urlato contro mi insospettì, ed anche molto e se n'era accorta anche la piccola Allison. Da un lato penso che lei si sia stufata di dover sempre riprendermi per ogni stupidaggine che io faccia, dall'altra penso che non le importi più nulla di me proprio come conseguenza della prima ipotesi che ho fatto. Ho afferrato il suo concetto, ovvero quello del divertirsi ma senza esagerare. Il problema è che dopo che io inizio a bere qualche bicchierino, mi è quasi impossibile smettere. Amo bere, è la mia natura, insomma da perfetto Irlandese. Impazzisco per la birra e non cambierò di certo questa mia abitudine, ma dovrei frenarla un po'.. Sarei, più di quanto non lo sia adesso, un cattivo esempio per mia figlia. Quello che inoltre mi preoccupa è Liam e la sua reazione di ieri. Si, ha ragione come tutti i ragazzi quando mi dicono che devo migliorare, che ho una famiglia da mandare avanti, ma vedo che ultimamente si sta interessando troppo a Na. Ieri stavano anche dormendo insieme, quando la piccola aveva la febbre. Si, è colpa mia visto che ci sarei dovuto essere io al sul posto, ma qualcosa mi spinge a pensare che Liam provi qualcosa per lei. E qui divento io geloso, perchè tra loro c'è una bellissima intesa, quella che lei non ha con me, con lui riesce a confidarsi, è un ottimo amico, lo é anche con me, ma vorrei che lei parlasse con me. La maggior parte delle volte avrei potuto aiutarla io in alcune situazioni. Forse sono io che non riesco a capirla, a rendermi affidabile o non so, qualcosa la sbaglio, come quasi tutto ormai. Forse questo mio crescere e maturare improvvisamente mi sta impaurendo, facendo si che io sia abbastanza tentennante nel compiere qualsiasi azione. Mi pento di non esserci stato prima per la mia famiglia, sarei potuto crescere insieme a loro e non adesso, da solo senza qualcuno con cui condividere queste mie esperienze. Certo é inutile rimuginare il passato, ma inevitabilmente ogni giorno che passa mi pento sempre di più di non esserci stato. Mentre penso a questo coccolo la mia piccola bambina che sta dormendo beatamente accanto a me, mentre Na è in giro a fare delle compere non so neppure cosa ordinare per cena, vorrei chiedere ad entrambe cosa vorrebbero. Non vedo l'ora di tornare in pausa, solo perché a casa avrò meno tentazioni e posso tranquillamente stare con la mia famiglia, senza che i paparazzi possano fotografarci in qualsiasi momento. Certo, credo sia anche ora di dire a tutti la verità, tutti devono conoscere questa mia vera vita, senza che ci siano stupidi rumors, ma solo certezze. Il problema è come e quando dirlo, insomma non posso uscire una sera con loro due e far intendere al mondo tutto il contrario di ciò che siamo, ovvero amici.
Ne vorrei parlare con Na, non appena rientrerà..
Ad interrompere il flusso dei miei pensieri è quello stress di Liam, che mi urla dall'altra camera , dicendomi: << Niall, vieni immediatamente qua>>. Onestamente ha stufato sono due giorni che mi insulta ininterrottamente, ho capito la lezione, ho capito di aver sbagliato, ma adesso basta. 
<< Liam, arrivo ma basta con i tuoi insulti>>. Dissi, alzandomi dal letto ed andando da lui, giuro che si rifà lo stesso discorso, non risponderò di me.
<< No, tranquillo, guarda qui che ha trovato Harry stamattina, caduti dalla borsa di Natie..>> Esaminai il contenuto del contenitore mezzo vuoto che Liam teneva saldamente in mano. Ci volle mezzo secondo per capire cosa fossero, erano quei stramaledettissimi tranquillanti. No, non di nuovo. Mi sento uno schifo, perchè sono consapevole di esserne il colpevole, lei me lo aveva detto di smetterla di litigare, che fosse arrivata al limite.. Ed io? Le faccio uno scherzo su quella sera di tre anni fa, dicendole che era solo l'avventura di una notte e lei avrà pensato che ci fosse un fondo di verità, quando in realtà non c'è. Ecco ho trovato il mio problema: sono un emerito cretino. Sono un idiota, davvero adesso il mio pensiero ricade sulla piccola Allison e la mia paura più grande: se malauguratamente la cugina di Na, scoprisse che lei ha ripreso dei tranquillanti, non vorrei che lo raccontasse agli assistenti sociali e lei potrebbe perdere la custodia della piccola. È importantissimo allora, che questa storia rimanga segretissima per evitare ulteriori danni.
Devo buttare questa porcheria il più lontano possibile e senza farmi accorgere da nessuno.. Mi coprii leggermente in viso con una sciarpa e la felpa del cappuccio ed andai a buttarli nel cassonetto lontano qualche metro dall'hotel, mentre la piccola era controllata da Harry.
Considero questa un'ennesima occasione per me, per dimostrarle che io ci sono, che sono qui pronto ad aiutarla. Non appena tornerà a casa ed inizierà a cercare i tranquillanti, le dirò tutto e spero che lei mi racconti quello che le passa per la testa. In tutto questo sono anche un fallito, lei mi aveva solamente chiesto di aiutarla a cancellare il passato, per vivere un presente e futuro migliore.. Ed io? Le ho fatto rivivere solo il passato e basta.
Non appena tornai all'hotel, mi rimisi a letto, vicino alla piccola che fortunatamente ancora dormiva beatamente.
<< Ciao amori miei>>.. Finalmente Na era tornata e questa sua dolcezza mi mancherà, anche tanto. Neanche il tempo di salutarci, che già stava cercando quei tranquillanti, disperatamente. Credo siamo proprio ad un livello abbastanza negativo se li cerca così..
<< Che cerchi?>> Chiesi con molta disinvoltura, mentre lei stava mettendo a soqquadro la stanza.
<< Nulla, tranquillo>>, rispose, ed allora io intervenii dicendole: << Li abbiamo già buttati.. Mi chiedo perché di nuovo?>> Lei mi guardo stranita, un po' a disagio e si portò una mano alla testa, accarezzandosi i capelli, iniziando a piangere per poi sedersi sul letto. È giunto il momento che lei la smetta definitivamente con i tranquillanti e viva una vita serena, quella che le spetta, che non ci faccia più affidamento, ed io sono qui pronto ad aiutarla per rimarginare tutte le sue ferite..


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Ehilà:) ridico ciò che ho detto stanotte: visto che ho avuto diversi impegni in questi giorni, sono un po' in ritardo con gli aggiornamenti. Perdonatemi quindi se non rispondo ai messaggi, non leggo le storie e/o le commento. Cercherò di farlo il prima possibile o stasera, quando aggiornerò Save Me, o direttamente domani, scusate ancora, un bacio.Natie♥️

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ( Natie) ***


Avrei dovuto saperlo che la borsa non era un ottimo nascondiglio per i miei tranquillanti, avrei anche dovuto sapere sicuramente li avrebbe trovati qualcuno, prima o poi. Certo, è meglio che sia stato a trovarli uno dei ragazzi e non la piccola, se no sarebbe stato peggio. Non credo di essermi sentita più in imbarazzo come poco fa, quando Niall mi ha confessato di aver buttato i tranquillanti. È stupendo ed ammiro molto il fatto che lui mi dimostra di esserci, di starmi vicina, di preoccuparsi per me. Ma ignora il fatto che lui sia allo stesso tempo causa del mio dolore  e della mia salvezza. Ormai ci avevo fatto l'abitudine, in realtà non so nemmeno se mai smetterà di essere fonte di dispiacere, per me. Dopo aver fatto quella pessima figura, mi aveva invitato a cena fuori, per parlare un po' intimamente, come non facevamo da parecchio tempo, e ogniqualvolta che vi era del dialogo tra noi era solo per litigare, urlarci contro. Mi chiedo quando e se mai impareremo a smetterla di litigare continuamente, per vivere intensamente ogni istante della nostra vita. Accettai l'invito, proprio perchè voglio, per l'ennesima volta, ricominciare tutto d'accapo, come se tutti questi litigi non si siano mai verificati. Mentre la mia mente era tutto un susseguirsi di pensieri su di me e Niall, indosso quello che sarà il mio outifit stasera: un vestito lungo rosa pastello, che cade morbido sui fianchi e con lo scollo a cuore. Il tutto completato con una borsa e delle scarpe col tacco nere. I capelli, come al solito, li lascerò sciolti, ma questa volta mi truccherò. Un evento abbastanza raro, così com'è raro che io abbia qualche trucco. Preso velocemente il beauty-case dove avevo riposto tutti i trucchi che possedevo, iniziai a truccarmi mettendo un po' di ombretto, di matita e di mascara ed infine misi un gloss rosato sulle labbra.  Per chiudere in bellezza spruzzai anche un po' del mio profumo preferito alla vaniglia. Mi guardai allo specchio e decisi di essere pronta per la serata, l'unica cosa che mancava era il mio accompagnatore, che era nell'altra stanza a prepararsi. 
<< Niall, ma ti sei bevuto il cervello? Ti sembra di essere elegante indossando dei pantaloni, una camicia sbottonata ed un cappello? Vatti a mettere immediatamente lo smoking!>> Urlò Zayn dall'altra stanza ed io risi, forse che sono troppo elegante per questa occasione? Attraversai velocemente il corridoio per poi giungere fino alla camera dove si trovavano i ragazzi. Bussai, fino a che Harry mi aprii la porta e mi invitò ad entrare.
<< Forse mi sono vestita in modo troppo elegante? Se è così mi cambio subito>>, dissi, cercando di capire dall'espressione dei presenti se fossi adatta all'occasione o meno. C'era anche la mia piccola bimba che giocava con la giacca del papà, non appena quest'ultima mi vide fece l'occhiolino e mi disse che fossi bella. 
Dal canto suo Harry mi prese la mano e mi fece girare su me stessa, facendomi leggermente arrossire in viso.
<< Sei stupenda, visto Niall? Eccoti un motivo in più per vestirti in modo elegante, stasera>>. Ammiccò Harry, ottenuta la loro approvazione, mi sedetti sul letto prendendo in braccio la piccola ed aspettando che Niall finisse di vestirsi. Non appena terminò di vestirsi, ci avviammo verso il ristorante. Sono abbastanza fiduciosa su questa serata anzi devo ammettere che con Niall accanto mi sento sicura, sono felice ecco.
<< Sei davvero stupenda stasera, magnifica.>> Disse Niall, rompendo il silenzio che c'era in auto. Mi limitai a rispondergli semplicemente con un "grazie", per poi appoggiare la testa sulla sua spalla. In circa venti minuti arrivammo a destinazione, per arrivare in quello che sarebbe stato il luogo che ci avrebbe ospitato per la cena. Un luogo a dir poco delizioso, con le tovaglie e i copri sedia tutti bianchi, le pareti erano bianche con dei deliziosi fiori dorati, un luogo abbastanza tranquillo, un luogo che aveva già acquistato la mia stima. Ci sedemmo ad un tavolo vicino ad una finestra dalla quale si poteva ammirare un panorama fantastico. È tutto fantastico, adesso. 
<< Allora ti piace qui? Tranquilla siamo al sicuro da tutto e tutti>>. Sussurrò Niall, accennando un sorriso e prendendomi la mano. So che adesso ci sarà il mio interrogatorio riguardo ai tranquillanti, vorrei evitarlo ma il motivo della cena è principalmente questo, non so come sfuggirne.. Annuii alla domanda che mi aveva fatto Niall poco prima e volsi il mio sguardo al panorama, vorrei tanto stare tra le sue braccia in questo momento. Andrebbe contro il decoro pubblico certo, ma preferisco avere questo momento adesso, con lui che dolcemente mi sussurra " Ci sono io con te, andrà tutto bene".
<< Forse... Forse ne vorrai parlare con Liam o non so.. Ma vorrei sapere perché hai ricominciato a prendere i tranquillanti. Anche se la colpa è mia, ti prego confidati con me.>> Mi disse, sembrava più una supplica da parte sua. Mi è sembrato come se ci fosse rivalità tra lui e Liam. Forse è geloso del fatto che io riesca a passare più tempo con Liam che con  lui, cercherò di capirlo. Con molta calma, gli spiegai tutto quello che mi passava per la mente in quel periodo, cosa mi aveva fatto ricadere nel prendere quelle pillole, semplicemente mi ero sbloccata ed ero riuscita a confidargli tutto. Ero riuscita anche a commuoverlo, a farmi promettere che avrebbe fatto di tutto per cambiare. Anche se avevamo mangiato a malapena il primo, decidemmo di andarcene, volevamo passare un po' di tempo in tranquillità, senza occhi indiscreti. Preso l'ascensore, ci vollero pochi istanti per trasformare un momento perfetto in un perfetto incubo. L'ascensore si era bloccato e Niall, che soffre di claustrofobia era già entrato nel panico più totale. Grandioso, che faccio adesso? Non so gestire queste situazione, soprattutto con una persona in pieno panico e claustrofobica. 
<< Fateci uscire, vi prego. Chiama qualcuno, oddio non riesco a respirare>>. Urlò Niall, dando dei pugni sulle pareti dell'ascensore e continuando continuamente a premere il pulsante d'allarme, mentre io cercavo di chiamare qualcuno. 
<< Ti prego, sta tranquillo, vuoi l'inalatore?>> Chiesi, cercando di tranquillizzarlo e tirando fuori dalla borsetta quell'aggeggio, che fortunatamente era entrato nella mia borsa.
<< Anche tu sei claustrofobica?>> Chiese Niall, lasciandosi scivolare sul pavimento ed usando l'inalatore, per poi urlare nuovamente di liberarci.
<< No, non sono claustrofobica. Lo porto sempre dietro quando usciamo insieme, non so mai se ti possa venire l'asma o meno e nella paura di non poterti aiutare, lo porto sempre>>. Era vero, l'ho sempre portato da quando ci eravamo rimessi insieme, sarebbe potuto accadere di tutto e non volevo rischiare di perderlo.
<< Allora non è proprio vero che non ti importa di me.>> Sorrise, levandosi la giacca e la cravatta e sbottonandosi qualche bottone della camicia, io invece mi sedetti accanto a lui, sul pavimento.
<< No, mi importa eccome. Sai perchè ogni volta che usciamo insieme succede qualcosa di strano? Credo perchè è l'unico modo in cui riusciamo a riappacificarci, a capire quanto siamo importanti l'uno per l' altra>>. Dissi, facendogli appoggiare la testa sulla mia spalla ed accarezzandogli il viso e con l'altra gli tenevo la mano. Ho fatto un breve ragionamento, ho pensato di usare la stessa tecnica che uso ogni volta che Allison ha paura e sembra funzionare. Dio solo sa quanto lo amo, quanto per me sia importante. Non riesco a dimostrarglielo è vero, ma ogni volta che penso a lui, che ci sto insieme è impossibile frenare la maratona che il mio cuore fa, con i suoi battiti. Ed adesso non ha alcuna importanza se quando ci tireranno fuori di qui ci troveranno mano nella mano, sono pronta a dire al mondo di amarlo, di stare insieme a lui e di avere una famiglia. Sono pronta ad amarlo, alla luce del sole.

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Capitolo 23
*** Capitolo 22(Natie) ***


Dopo l'episodio che era accaduto nell'ascensore, Niall dovette sopportare le prese in giro dei ragazzi. A volte ridevo anche io e lui rideva adesso, ma li mancava veramente poco a che si mettesse a piangere. Ho avuto paura anche io, paura di non riuscire a gestire la situazione e diciamocelo, stavo per avere una crisi di panico anch'io. Però alla fine è bastato tranquillizzarlo, proprio come facevo con Allison e si è calmato. "Siete proprio padre e figlia", la battutina che Harry disse a bruciapelo, per stuzzicare Niall. Fortuna che questa battutina non l'ho fatta io, perchè se l'avessi fatta, non sarebbe stata una vera e propria battuta. Però è anche vero che io e Niall eravamo di nuovo in tregua, il che implicava che io volessi godermi al massimo ogni minuto con lui. Avevamo tante cose su cui discutere, a partire dal fatto che era giusto uscire allo scoperto, come una famiglia. 
Era il momento adatto per parlarne, visto che la piccola stava giocando con Lux ed io e lui eravamo sdraiati sul letto, sotto le coperte ed io avevo la testa appoggiata al suo petto. Un modo perfetto per passare il pomeriggio. 
<< Sai a cosa stavo pensando? Credo di essere pronta per dire a tutti di noi, della piccola..>> Affermai, alzando lo sguardo per poterlo meglio guardare negli occhi. Dovevamo anche attuare un piano per preparare la piccola a questa cosa.. Si che sarà più che felice, di non doversi più coprire per uscire in giro, però avere tutti gli occhi puntati addosso , così come i continui flash.. Non credo siano tanto meglio.
<< Sicura di essere pronta? Io non so.. Cioè si lo sono, ma non per tutti i commenti negativi che ne susseguiranno>> Rispose, in effetti è vero non si è mai pronti ad ricevere dei commenti negativi, si pensa sempre che tutto il mondo ti veda positivamente, ma non è così purtroppo. 
<< Su questo neanche io.. Ma dobbiamo affrontarli.. Credo sia giunto il momento>>, dissi, ed era quello che avremmo fatto. Andare contro tutto e tutti, pur di garantire la nostra felicità familiare.
<< Va bene attueremo un piano.. Ma adesso..>> Non finì nemmeno frase che prese il cuscino ed iniziò la nostra lotta con i cuscini. Sembravamo dei ragazzini spensierati ed io amavo questa sensazione, davvero è terribile  quando ci litighiamo, odio quando non c'è gioia ma solo rancore. 
<< Da oggi in poi, potete essere trecentosessanta cinque giorni all'anno così felici?>> Urlò Louis, che era entrato in camera nostra, senza che ce ne accorgessimo.
<< Rompi sempre nei momenti meno opportuni!>> Scherzò Niall, per poi mettersi a ridere. Amo la loro amicizia, spero di poterne avere anche io una così. 
<< Ero solo venuto a dirvi, che per me va bene se festeggiamo il mio compleanno a casa vostra! Sarà divertente e poi dopo se vogliamo possiamo andare in qualche pub o non so...>>Propose Louis ed io lo fulminai con lo sguardo. Io? Pub? Ma dove? Non se ne parla, non lascio la mia piccola a qualcun'altro, però se Niall vuole ovviamente può andare.
<< Dai si grandioso! Io vengo sicuramente!>> Affermò Niall, mentre io già mi stavo scervellando per trovare un regalo adatto per Louis. Cosa mai posso regalargli, se possiede tutto? Ho una mezza idea, potrei prendergli l'ultimo gioco Fifa, sempre che non già non gliel'hanno regalato.
Dopo che Louis uscì dalla stanza, io e Niall tornammo alle nostre coccole, mi ero seduta a cavalcioni su di lui, ma lui mi esortò a spostarmi, che era meglio per me se l'avessi fatto. Risi spudoratamente a questa sua affermazione e poi chiesi: << Perchè? Scusa ad Allison la fai sedere sulle tue gambe!>>
<< Si, ma Allison è la mia piccola, se tu ti metti così non credo che io riesca a controllarmi>>, ammiccò ridendo, e dandomi una pacca sul sedere. Continuai a ridere, ma davvero si può essere così scemi come il mio ragazzo?
Continuavammo a scherzare e ridere, fino a che sentimmo un tonfo seguito da un pianto. Entrambi esclamammo:<< Alli!>> 
Era caduta, speriamo che non si sia fatta nulla di grave. Sia io che Niall ci alzammo dal letto e ci precipitammo nella camera dove Allison e Lux stavano giocando. La vidi a terra, a faccia in giù e con il braccio sinistro sotto il peso del suo corpicino. Menomale che Lux le voleva bene eh! L'aveva fatta cadere apposta, da come si poteva percepire dalla sua risatina, dal gioco in cui poverina Alli era inciampata e dalla versione dei fatti che cercò di raccontarci la piccola, seppur con la voce rotta dal pianto. Inutile dire che sia io che Niall eravamo più che arrabbiati, ma senza perdere altro tempo ci avviammo presto all'ospedale. Presi la piccola in braccio, cercando di tenerle fermo il più possibile il braccio, che sicuramente si era rotto.
<< Amore dalle della camomilla, almeno si calma un po' e magari si addormenta, con Theo funzionava>>. Disse Niall, ed io seguii il suo consiglio. Presi una bottiglietta di camomilla e la feci bere ad Allison, una volta che eravamo saliti in macchina.
Aveva ragione Niall, si era calmata e si stava quasi per addormentare, almeno avrebbe tenuto il braccio fermo e non avrebbe sentito alcun dolore. Non capisco perché se la prendono con la mia bambina, non fa nulla di male, è dolce, solare, vuole solo giocare. Mica rompe i giochi a Lux o altro, le ho viste giocare altre volte e non mi sembrava che Lux la "odiasse" così tanto.
<< Mi dispiace..>> Sussurrò Niall, toccandosi il mento e continuando a guidare.
<< Non devi dispiacerti, non è colpa tua, davvero. Solo che adesso aspetteremo fino a che la piccola guarisca, per dire a tutti di noi>>. Risposi semplicemente, voltandomi verso il sedile posteriore per vedere se Allison dormiva ancora.
<< Certo, senz'altro.. Pensavo la sera del ventiquattro, posso travestirmi da babbo Natale, credo che le piacerà>>, ottima idea Niall, oggi sei pieno di idee brillanti vedo. Le piacerà sicuramente e almeno la faremo un po' rilassare.
Stavo però pensando ad un'altra cosa.. Ovvero che stasera io e la piccola dobbiamo assolutamente tornare a casa. Non possiamo restare altri giorni e rischiare che accada altro con Lux. Tanto tra pochi giorni torneranno anche i ragazzi per la pausa. Arrivati all'ospedale ed aspettando che ci facessero entrare dal medico, io e Niall parlammo di quanto avessi deciso, del fatto che era meglio andarsene. Non la prese bene, onestamente neanche a me andava bene, non adesso che eravamo così felici tutti insieme. Mentre discutevamo di questo, mi arrivò un messaggio, con una foto di me e Niall mentre ci abbracciavamo all'ospedale, da parte di Liam. Qualcuno già aveva diffuso l'idea che tra me e Niall ci fosse qualcosa, porca miseria non si può mai stare in pace. Adesso toccherà anche inventarci qualche scusa per far si che non pensino che stiamo insieme, se ne occuperà Niall ovviamente, non è ancora giunto il momento di dirlo a tutti...

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Capitolo 24
*** Capitolo 23 (Natie) ***


 Finalmente oggi, dopo i giorni passati a casa da sole, tornerà Niall. E mi era mancato, più di quanto potessi immaginare. Anche se a volte era un rompiscatole assurdo insieme ai ragazzi, era triste essere senza di loro. C'era solo vuoto e ammettiamolo pure, molta tranquillità ma era come se Niall fosse rimasto con noi in un certo senso. La mattina, il pomeriggio e la sera, prima di andare a dormire, era obbligatoria la video chiamata, come avevano stipulato in un patto padre e figlia. Era questo che Alli aspettava costantemente e se Niall tardava di qualche minuto, la piccola iniziava a pensare che il padre si fosse dimenticata di lei. Certo non era colpa di Niall se aveva qualche impegno con il gruppo, allora io la rassicuravo fino a che Niall non chiamava. Fortunatamente non è mai mancato al suo impegno ed ha rispettato il patto, cosa che mi rese più che felice ed aumentò il mio senso di fiducia nei suoi confronti. Cosa più difficile da spiegare alla piccola, fu il perchè Lux abbia compiuto quel gesto. C'era rimasta male, pensava fosse sua amica, ma credo che il gesto sia stato di pura gelosia. Questo fu quello che le spiegai, infatti secondo me era abbastanza plausibile che Lux prima era la più coccolata dai ragazzi, ma da quando Niall si è ricordato di avere una figlia e ci ha presentate al gruppo, tutto è cambiato e le attenzioni si sono spostate ad Allison. Sono bambini, sono cose che capitano, seppur quest'ultime siano gravi. Certo, ringrazio il cielo di essermi frenata in tempo, perchè se no avrei detto alla piccola di stare attenta a tutte quelle stronze di ragazze, che se fingono tue amiche e poi nel momento del bisogno ti lasciano lì, da sola. Mi è quasi impossibile non rimuginare il passato e rievocare le parole taglienti della mia migliore amica, spero davvero che le nostre strade non si rincrocino mai più. Adesso basta pensare a queste cose negative, oggi torna l'amore della mia vita ed è pure il compleanno di Louis, ed io ancora non ho fatto nulla. Sono a zero e stasera avremmo in casa un sacco di persone.  Di questo passo non finirò mai, nè di pulire, nè di cucinare. Beh spero che Niall si sia ricordato di prendere il vestito di babbo Natale, se no non rientrerà mai da quella porta, e non sto scherzando.
<< Mamma, papà è ui?>> Ed ecco che la mia piccola si era svegliata, ancora non parla come noi grandi e Theo mi chiedeva constantemente perchè non parlasse completando bene le parole, allora dovetti spiegargli che è del tutto normale, e che quando crescerà parlerà benissimo. Allora lui, si è subito adoperato per insegnarle qualche parolina. Un amore di bambino anche lui, giuro che se non fossero stati cugini, avrei anche pensato che fossero fidanzati, ma sono riuscita a svelargli la verità in tempo. 
<< Amore mio, ancora no.. Credo che arrivi tra poco..>> Le risposi, prendendola in braccio e preparandola per la giornata. Le lasciai i capelli sciolti, e le misi un maglionicino rosso con una gonnellina e la portai in cucina, facendola sedere sul divano e preparandole il latte, con dei biscotti. Mentre stavo preparando la colazione, qualcuno girò le chiavi nella serratura e successivamente il pomello ed Allison si catapultò alla porta, urlando: << Papà >> finalmente era tornato, non vedevo l'ora!
<< Eccomi amori miei! Finalmente! Come stai piccolina? E il braccio?>> Chiese Niall, prendendo la piccola in braccio e dandole e facendosi dare tanti bacetti. Lasciai ciò che stessi facendo ed andai a salutarlo anche io, aiutandolo a portare dentro la valigia.
<< Amore, ma ti senti bene? Sei bianchissima>>. Affermò Niall, ed io annuii. Credo di aver avuto un abbassamento di pressione, anche perchè io ancora non avevo nemmeno fatto colazione. Dissi a Niall di avere mal di testa, senza troppa esitazione lui mi esortò a sedermi e mi disse che avrebbe fatto tutto lui in casa. Oh beh perfetto, posso riposarmi un pochino mentre lo vedo sgobbare. Apparte gli scherzi, sarà divertente vederlo fare tutte le mansioni di casa, almeno lui riesce a divertirsi mentre le fa, io no. 
<< Però prima devo far vedere una cosa ad Alli, guarda qui che ti ha portato papà!>> Disse Niall, porgendo un pacco alla bambina, l'aiutammo a scartarlo, e con sua grandissima sorpresa, vide che era una scatola di colori. Ne era più che felicissima e subito andò nella sua cameretta a provarli, però prima facendo colazione.
Dopo essermi ripresa, nel pomeriggio aiutai Niall a sistemare tutto, mentre la piccola si riposava. Certo un po' di romanticismo tra me e Niall non gustava.. Alla fine abbiamo passato una buona parte del tempo, sul divano a coccolarci. Gli chiesi se avesse portato il costume da babbo natale e mi confermò di averlo fatto. Perfetto, questa serata sarà stupenda. Quasi senza rendercene conto, si era fatta sera e stavano per arrivare tutti gli invitati, ovvero i ragazzi e la famiglia di Niall.
Andai in camera mia e misi un vestitino rosso, con delle calze coprenti nere e delle scarpe col tacco dello stesso colore, amo il rosso, quindi questa festività è perfetta per me. 

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Avevamo passato una serata stupenda, ed era giunto il momento della sorpresa per Alli, che in questa serata non si era voluta allontanare dai ragazzi. Si era fatta decorare sapientemente il gesso da Zayn e davvero disegna molto bene.
<< Oh oh oh, buon natale>> Entrò così Niall dalla porta principale e non potei fare a meno che girarmi dall'altro lato e ridere come una pazza. Davvero inguardabile e tenero allo stesso momento, dovevo smetterla di ridere o la bambina avrebbe scoperto tutto.
La piccola inevitabilmente chiese che fine avesse fatto il padre, ed io le dissi che era in bagno, visto che si sentiva poco bene. Anche a Theo si illuminarono gli occhi, non appena vide babbo Natale. Direi proprio che con questo suo piano, Niall si è guadagnato moltissima stima da parte mia. Qualche minuto dopo, Allison mi invitò a cambiare stanza, o meglio mi cacciò letteralemente perchè non voleva che io sapessi cosa voleva da babbo Natale. Mi nascosi dietro la porta della cucina, per sapere cosa gli stesse dicendo, mi dispiace ma non posso dir di no alla mia infinita curiosità.
Le sue richieste furono tre, semplici e dritte al punto. Riassumendole furono: "Vorrei che mamma e papà non litigassero più, che si sposassero e che facessero un fratellino."
Wow. Ehm.. Sono molto imbarazzata, sono incerta, non credo che la richiesta del fratellino sia partita dalla bambina, ma da Louis.. Me la paga, quel "vecchio" stronzo. Ha ragione Liam a chiamarlo così. Guardai Niall mentre Allison confidò queste cose, e lui essendosi accorto che li stavo osservando, mi fece l'occhiolino ed accentuò un sorriso. Che significa tutto questo? Che lui è davvero pronto per tutto questo?


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Capitolo 25
*** Capitolo 24 (Natie) ***


Avevo riflettuto per qualche minuto su quanto avesse chiesto Allison a babbo Natale, devo dire che è una riflessione abbastanza difficile. Onestamente non so se voglio davvero queste cose adesso, insomma stiamo così bene io e Niall, che un matrimonio o addirittura l'arrivo di un altro piccolo o piccola che sia, potrebbe stravolgere completamente questa tranquillità tra me e lui. Forse non tanto il matrimonio, ma magari un bambino piccolo.. Non so.. Magari Niall potrebbe abbandonarmi nuovamente, per quanto possa essere cambiato o meno, la ferita di tre anni fa non si è rimarginata, per niente. Stamattina la mia riflessione torna su questo argomento, mi sono svegliata da poco , con accanto la persona migliore che potessi mai potuto desiderare. È così bello quando dorme, amo fargli delle foto, magari quando fa espressioni strane, credetemi è divertente. Soprattutto prenderlo in giro, è la cosa che più mi diverte!
<< Buongiorno, uhm ammettilo che babbo Natale ci sa fare a letto!>> Disse, ammiccando un sorriso e stiracchiandosi, io dal canto mio scossi la testa, è possibile che pensa solamente a queste cose??
<< Pensa a rivestirti, prima che si risvegli nostra figlia.>> Risposi, rivestendomi e porgendo i vestiti a Niall, per poi rimettermi a letto.
<< Devo prendere stanotte come il tuo voler fare un fratellino ad Allison?>> Chiese, beh credevo centrasse Lou in questa storia, non che tutto fosse partito da Niall...
<< Non ne abbiamo ancora parlato..>> Risposi semplicemente, poi gli chiesi se avesse detto lui ad Allison di avere un fratellino, ma mi affermò che era tutti partito da Lou.. C'avrei scommesso, me la pagherà quello stronzo.
<< Che ne pensi invece del matrimonio?>> mi chiese successivamente, beh.. Penso tante cose del matrimonio. Oltre ad essere una promessa di amore eterno, è il consolidare il sogno di avere una famiglia. Con il matrimonio Niall potrà avere la custodia effettiva della bambina, sarebbe un porre fine a tutte queste sofferenze avute fino ad adesso. Però bisogna essere sicuri di questo passo, non esiste, per me, la parola "divorzio", il matrimonio è una promessa eterna ed io non voglio privarmene, se mai dovessimo litigare come nel passato. È vero dovremmo mettere da parte i vecchi rancori, Niall magari già ci è riuscito, ma per me è difficilissimo, è come se fosse il presente.
Poi per fare un matrimonio, passerà circa un anno prima che saremo su quell'altare.. Potrebbe accadere di tutto in quell'anno, questo mi spaventa di più. Niall sembra aver trovato la soluzione: sposarci in segreto adesso e tra un anno fare una cerimonia in grande. Beh non male come idea, potremmo essere una famiglia effettiva adesso e tra un anno sarà come rinnovare le promesse.. Presentarsi al mondo come coppia già sposata, senza che al matrimonio ci siano paparazzi o fans,  è un'idea che mi allieta moltissimo! C'è un problema però,  lui crede di avermi chiesto di sposarlo così indirettamente? Si sbaglia, se non mi fa una proposta decente, non lo sposo. Non chiedo molto, solo una bella proposta. Risi a quanto stessi pensando e mi fermai a riflettere, a come fossimo cambiati io e lui. Se penso a tre anni fa, avevo completamente perso la speranza di avere una famiglia, ma adesso eccoci qui. Mi commuovo pensandoci, non avrei mai creduto di vedere me, Niall ed Allison felici, non credevo che questo momento potesse mai arrivare. La piccola Allison.. Se penso a lei inevitabilmente le lacrime bagnano il mio viso, sta crescendo con me, con noi. Vorrei fermare il tempo e lasciare tutto così com'è. Vorrei fermarlo perchè io e Niall siamo felici, spensierati.. So che magari non molto presto litigheremo di nuovo, cosa che accade spesso nelle coppie, ma non voglio onestamente. Vorrei fermarlo perchè vorrei che Alli restasse piccola, devo tutto a mia figlia. È grazie a lei se io e Niall adesso siamo qui, insieme. In questi anni è stata la mia forza, la mia àncora di salvezza. Mi viene un vuoto di tristezza assurdo, se penso che prima o poi anche lei dovrà affrontare le prime delusioni d'amore, ma anche quelle di altro tipo. Le prometto di essere lì, con lei ad affrontare tutto e tutti, come anche lei inconsapevolmente ha fatto con me. Le devo la mia vita, anzi lei è la mia vita. 
<< Hey, se non sei pronta rimandiamo, non dobbiamo fare tutto subito, non piangere..>> Disse Niall, riportandomi a quella che era la realtà che stavo vivendo in quella stanza, viaggio molto con la mente, dovrei pensare al presente, ma il futuro.. Beh mi spaventa parecchio.
<< No amore, non è per quello... Pensavo che prima o poi Allison crescerà.. Al ciclo della vita insomma.. È grazie a lei se io e te siamo qui e..>> Non riuscii neppure a terminare la frase, la continuò lui per me: << Ed adesso spetta a noi andare avanti, lei ci ha aiutato, noi adesso dobbiamo intraprendere questo cammino con lei, darle una vita felice, riusciremo a farcela, te lo prometto.>> Ha ragione e mi fido di lui, riusciremo a farcela.. Ma onestamente ho ancora qualche dubbio su tutto questo.. Devo assolutamente parlare con qualcuno del matrimonio, di un altro bambino.. Di questi cambiamenti .. Chi se non con Liam?..

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Capitolo 26
*** Capitolo 25 (Liam) ***


È da poco iniziata una nuova giornata ed il mio mantra, come ogni giorno è:" Forza Liam, potrai farcela a sopportare Natie e Niall insieme, anche oggi." 
Porca miseria. Non riesco più a togliermela dalla testa, quel suo sorriso che manda il mio sistema nervoso in vacanza, quel suo carattere che seppur forte è fragile, quel suo essere lei.. Tutto, lei ha completamente preso ogni parte di me. È facile comprendere che per me, ogni qualvolta che Natie e Niall litigano, sia come il giorno di Natale per un bambino: un'occasione unica per dimostrarle che lui non la merita,  che io potrei renderla felice. Cosa che, per carità io già faccio, sostenendola e dandole la forza necessaria per andare avanti, ma vorrei poterlo fare sempre, renderla sempre felice. Come la tratta Niall è davvero assurdo, io non riesco a capire alcuni atteggiamenti. Ha una famiglia stupenda, una bambina che farebbe invidia al mondo, ma lui non riesce a capirlo, non lo comprende. Cosa che mi da ancora più fastidio, non dovrei neanche dirlo, è vero, è quella che ancora non abbiano litigato. Boh è strano, sono in pace da troppo tempo.. Per poi non parlare del fatto che la piccola Allison, abbia chiesto di avere un fratellino e che i suoi genitori si sposassero. È davvero molto carino, ma io non riesco proprio ad essere felice, sono gelossissimo. Ricordo perfettamente il giorno in cui la incontrai, per caso in strada, il giorno più bello che potesse capitarmi.. Quando lei poi mi chiamò per nome, mi stupii. Pensai a come fosse possibile non ricordarmi una ragazza così, di solito ho una buona memoria, poi ho realizzato che ero troppo ubriaco quella sera, per capire chi fosse davvero.. Ne avevo un vago ricordo.. Decisi di alzarmi dal letto, per cominciare presto la giornata, anche se siamo rimasti a dormire a casa di Niall, sarà difficile non incontrarli.. Sto cercando di evitarli, vorrei uscire presto per questo. Mi accorgo troppo tardi che non è fattibile. Natie è dietro la porta, che mi urla: << Liam, sei sveglio? Ti prego è urgente.>> Avrei potuto sperare per un minuto, che avesse litigato nuovamente.. Ma il suo tono di voce, è più che felice, sono io ad essere già arrabbiato.
Le aprii la porta, anche se ero ancora in boxer, visto che ero in procinto di cambiarmi.
<< Liam, mi ha detto Niall che ci sposeremo prestissimo, in segreto e tra un anno in grande.. Capisci? Una famiglia a tutti gli effetti! Ti va i fare il testimone ad entrambi i matrimoni?>> Chiese, saltellando per tutta la camera. Wow uhuh che felicità, davvero. Ma perchè è tutto contro di me? Non riesco a capacitarmi di come faccia sul serio, lo vuole davvero sposare? Perchè? E poi il testimone? Di che cosa? Della sua rovina ? Non se ne parla.
<< No.. Non lo so, non credo.. Dopo tutto quello che ti ha fatto, ci vuole coraggio a sposarlo.>> Urlai, cacciandola dalla camera. Ho bisogno di rimanere da solo, mi dispiace, c'è rimasta male.. Ma il cuore vuole quel che vuole, recita una canzone.. E il mio vuole lei, ma è impossibile.. 

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Scusate se è corto, ma sto poco bene.. Non linciatemi.. 😔 vi voglio bene , Natie xx

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Capitolo 27
*** Capitolo 26 ( Natie) ***


‹‹ Tao papà›› Non c’è risveglio migliore di quello che possa farti tuo figlio, in questo caso la mia bellissima bambina, che è venuta a darmi il buongiorno. Prevedo un giorno a dir poco stupendo, all’insegna dello shopping tra me e lei, tutto dedito alla mamma, che ancora dorme accanto a me. Le andrò a comprare un anello per chiederle di sposarmi, poi farò qualche giro per organizzare il matrimonio.. Dovrà essere sulla spiaggia,  soprattutto nel più breve tempo possibile.. Vorrei organizzare tutto io, con l’aiuto della piccola.. come se fosse una mega sorpresa, dove l’unica risposta accettabile sarà “Sì”. Sempre se tutto questo potrà accadere, insomma è come se comandasse il signor Payne. Temevo che a lui potesse piacere la mia Na ed ho avuto la conferma, ieri. Non l’ha presa bene al matrimonio, visto che ha cacciato brutalmente Na, soprattutto continua ad evitarci. Beh poco mi importa, non ho bisogno della sua benedizione, ho bisogno solo che mi lasci riunire la mia famiglia, quella che ho sfaldato tre anni fa. L’idea del matrimonio a dirla tutta, mi rende abbastanza nervoso. Ancora gli unici a saperlo siamo noi, devo dirlo anche ai miei genitori ed anche a mio fratello Greg, ci tengo molto alla loro presenza. Poi magari Theo ed Allison potrebbero portarci le fedi,  vorrei comunque coinvolgere anche loro nel matrimonio, anzi in entrambi, quello che faremo adesso e quello che faremo tra un anno/anno e mezzo. Adesso è tutto così perfetto, non vorrei per nulla al mondo dover ricominciare tutto da capo per colpa di Liam, proprio no. Poi inizio anche ad essere geloso, cosa vuole adesso?  Crede che con me Na non stia bene? Chi lo dice che potrebbe esserlo con lui? Poi lei nemmeno lo vuole, quindi sarebbero solamente delle inutili speranze infondate. Però non riesco a capire una cosa: perché anche se sono sicuro che lei non vorrebbe stare con Liam,  ho paura che possa accadere qualcosa che l’allontani da me? Mentre penso a cosa potrebbe accadere, perché adesso temo anche di lasciare Na a casa visto che divento sempre più geloso, vesto la piccola, facendole indossare un vestitino di lana, con dei leggins e le sue scarpette preferite. Sicuramente oggi comprerò qualcosa anche a lei, non vorrei ci rimanesse male per tutto quello che vorrei comprare alla mamma…
‹‹ Sei pronta per la nostra missione, piccola?›› le chiesi, facendole indossare il cappottino. Il cappottino che lei tanto odia, ma che serve per tenere nascosta la usa identità. Ormai dovrà resistere solo per qualche altro giorno.
‹‹ Tiiiii›› rispose entusiasta. Lasciai un bigliettino accanto a Na, con una rosa accanto. Preferivo scriverle dei piccoli messaggi cartacei, che avrebbe sicuramente letto, invece che farla allarmare inutilmente come l’altra volta. Presi anche io il mio cappotto e gli occhiali da sole e mi avviai con la piccola fino al taxi, che stava aspettando nel viottolo sotto casa. Spero che nessuno mi riconosca, davvero potrebbe saltare tutto ancor prima che inizi.  La prima fermata sarà la gioielleria, poi vorrei tanto vedere un vestitino per la cerimonia da comprare per Allison, ma sarebbe troppo rischioso. Odio questo essere nascosti, inizia ad infastidire anche me. Davvero non posso più far nulla, senza coprirmi, senza rischiare di essere scoperto. Ho sempre odiato questo aspetto del mia vita, la paura di essere scoperti, ti frena nell’agire. Potrei anche essere giudicato pesantemente per questa storia di Na, della bambina… Ho paura di ricevere così tanti insulti che alla fine sia proprio questo a portarmi all’ennesima rottura con Na..
Siamo arrivati in gioielleria, prima di scendere controllai sapientemente che non ci fosse nessuno che mi avesse riconosciuto, presi la piccola ed entrai nel negozio. Porca miseria e se questo proprietario mi conosce? Potrebbe spifferaretutto al mondo, cavolo. Sembra anziano, non credo sappia chi io sia.. Certo magari se ha qualche nipote,  loro si.. che Dio me la mandi buona..
‹‹ Salve, come posso aiutarla?›› Disse gentilmente il proprietario ed io brevemente gli spiegai cosa volevo. Avrebbe scelto tutto la piccola, credo che lei conosca meglio di me la madre..  Ecco da una semplice scelta capisco di come sia uguale alla madre, un’eterna indecisa. Risi aspettando che lei scegliesse un anello, alla fine optò per il classico solitario.. C’era da immaginarselo.. Improvvisamente mi arrivò un messaggio da parte di Liam, che diceva: “ Ho urgente bisogno di parlare con te, lascia la bambina a Natie ed andiamo a prendere un caffè.” Che rompimento, davvero.  Non posso nemmeno passare una giornata con mia figlia che Liam rompe in continuazione.  Non appena arrivò il taxi, riaccompagnai velocemente la piccola a casa ed andai ad un bar poco distante da casa, insieme a Liam.
‹‹ Allora Liam, cosa devi dirmi di così tanto importante?›› Chiesi, sedendomi su una sedia all’esterno del locale.
‹‹ Semplice Niall. Fai il serio con Natie, perché se lei soffrirà, ti puoi considerare morto.›› Disse, guardandomi con aria di sfida. Beh caro Liam, ammazzami pure, se hai coraggio..
 
 
Scusate il ritardo imperdonabile, chiedo scusa anche a chi non ho risposto né su facebook, né su whatsapp, cercherò di rispondere a tutti, non ho avuto davvero tempo. Baci, Natie <3
 
 

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Capitolo 28
*** Capitolo 27 (Natie) ***


Ci siamo, oggi è il mio gran giorno. Beh proprio grande non direi, visto che al massimo saremo in dieci, ma comunque un grandissimo giorno per me. Io e Niall, il sogno di una vita, il matrimonio: la mia vera famiglia. Non sto nella pelle, in questi giorni cambieranno tante cose e spero davvero che il lungo cammino che io e Niall abbiamo intrapreso per migliorare e migliorarci, non solo continui, ma sia anche duraturo… Non voglio che sia un lavoro vano. Certo questo matrimonio organizzato in meno di due settimane, non mi convince poi così tanto.. Poi il fatto che Liam non parteciperà mi rende abbastanza triste e perplessa, non riesco a capire perché non voglia essere presente. Eppure lui per me era una presenza fondamentale, come se senza di lui mi mancasse la terra sotto i piedi. Avrebbe dovuto esserci lui ad accompagnarmi all’altare, ma farà tutto Zayn. È come se Liam non approvasse completamente quest’unione, una mezza idea mi è venuta vedendo lui e Niall molto distanti in questi giorni. Davvero, spero che non sia a causa mia, non vorrei mai e poi mai essere causa dei loro litigi. È anche vero che dovrei rilassarmi, almeno per oggi, pensare a prepararmi visto che sono in ritardo… Indosserò un semplice abito da cerimonia bianco con lo scollo a cuore, farò qualche boccolo nei capelli e metterò un filo di trucco. Il vestitino che indosserà la mia piccola, l’ha scelto Niall ed è veramente graziosissimo, oltre ad avere una coroncina di fiori, farò anche a lei i boccoli. Tra tutti quella più felice è lei, non sta nella pelle! Oggi spargerà i petali, quandò entrerò dalla “navata” improvvisata da Zayn, e poi insieme a Theo porteranno le fedi. Però boh, sento un vuoto dentro. Ho una dicotomia tra felicità e tristezza, insomma si, mi turba il fatto che Liam non voglia venire. Perché tutte le persone a cui mi affeziono, in poco tempo mi abbandonano? Ecco perché cerco sempre di essere distante da Niall, se io dovessi affezionarmici troppo, mi abbandonerà anche lui, proprio come tre anni fa. Non deve riaccadere, non può. Cerco di eliminare tutti i pensieri negativi pensando che tra pochissimo tempo, riusciremo a coronare il nostro sogno.

‹‹ Sei pronta, piccola?›› Chiesi ad Allison, finendo di sistemarmi i capelli. Fortuna che almeno Denise e Greg saranno presenti, sono come dei fratelli per me, ed onestamente anche i genitori di Niall stanno diventando un po’ come i miei. Un po’ mi manca il fatto che qui, oggi non ci saranno né Emy, né i miei genitori, non riesco a godermi questa gioia pienamente. 

‹‹Dai, dai su siamo in ritardissimo, ci aspettano da quindici minuti!›› urlò Zayn, prendendo la piccola in braccio. Mi era quasi sfuggito che più faremo velocemente, meglio sarà, avremo così meno possibilità di essere scoperti. Ma sono fiduciosa che andrà tutto bene, lo prometto e riprometto a me stessa. Tirai un respiro di sollievo, prima di seguire Zayn in macchina, pensando a quel meraviglioso uomo che tra poco sarà davanti a me, pronto ad accogliermi definitivamente nella sua vita. Percorsi brevemente con la mente tutti i momenti passati con Niall e sono fiera del fatto che dopo tutti quei rimproveri fatti a vicenda, siamo cambiati in meglio, ovviamente. Inizio a sentire un groppo in gola ed è anche come se le farfalle nel mio stomaco, fossero state tutte liberate in un istante. Più ci avviciniamo, più sento l’ebbrezza del vento scompigliami i capelli mentre sto per avvicinarmi a Niall, sento davvero di essere felice con lui e che è tutto ciò di cui ho bisogno. Non nascondo il fatto che l’idea di questo matrimonio super-veloce non mi fosse mai piaciuta tanto, ma non appena arrivata e visto tutto l’impegno e la dedizione che in primis Niall, e poi anche gli altri hanno messo, cambiai idea. L’arco era fatto con dei bellissimi fiori e credo che ci fosse proprio lo zampino di Zayn, il mio artista preferito. Ad un tratto la mia vista si è leggermente offuscata, per via delle lacrime. È tutto così bello, così surreale, così perfetto e poi Niall.. l’ottava meraviglia al mondo. Indossa il classico smoking, ma beh che dire, è comunque stupendo e bellissimo. La ciliegina sulla torta fu proprio il sorrisone di Allison che fece emozionare anche me e Niall. Seguii con lo sguardo le mani di Niall che delicatamente accarezzavano le mie, mentre il vento, proprio come avevo immaginato qualche minuto prima,’giocava’ con i nostri capelli. 

‹‹ Non farlo, ti prego!›› Sentii qualcuno urlare, qual qualcuno che non mi sarei mai aspettato di vedere…

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Capitolo 29
*** Capitolo 28(Natie) ***


Liam. Era lui, era lì e non voleva che io assolutamente sposassi Niall, e mi chiedo perchè. Guardai confusa gli occhi di Niall, per cercare una risposta a tutto questo, una risposta che non riuscivo a recepire. 
Da un lato c'era lui, dall'altro Liam che correva da me, pensai che magari qualcuno si fosse accorto di questa improvvisata, o che magari ci fosse qualche fan che ci avesse scoperto.. Niente di tutto questo, venne da me con un semplice: " non sposarlo". Perchè? Non capisco. Era tutto così perfetto, ed adesso arriva lui a rompere. Sono arrabbiatissima con lui, avevo capito che non avesse nessuna intenzione di venire al matrimonio, ma non mi sembra corretto che lui venga e voglia distruggere la mia famiglia.
<< Non farlo, davvero vuoi sposarlo dopo tutto quello che ha fatto? Pensaci bene, non devi non adesso...>> Disse Liam, o meglio spera di uscirsene solo con questa scusa. C'è dell'altro, ne sono certa. Sento lo sguardo infuocato di Niall addosso, mentre sto guardando dritta negli occhi Liam, ho davvero voglia di urlargli contro di tutto, come il fatto che debba farsi gli affari suoi, almeno oggi. Ma c'è chi mi precede, e non è Niall: è Allison. È scoppiata in lacrime, chiedendo allo 'zio' Liam, perchè ha fatto questo gesto, perchè non ci lascia sposare in pace. E ha ragione lei, è ora che Liam si faccia da parte e mi lasci vivere la mia vita. Non è un errore sposare Niall, lui è diverso, lui è cambiato e io ho voglia di vivere questa vita felice con lui. Me lo merito, lo meritiamo e questo è l'importante. 
Ancora più importante è questo:<< La cerimonia puo' andare avanti>> Dissi, fiera di me, mentre vidi Liam allontanarsi e Niall rasserenarsi. Davvero per nulla al mondo annullerei questa cerimonia così perfetta, questo momento così perfetto, con lui. Finalmente ci siamo, è il momento del ' si, lo voglio', ovvero le parole più dolci e soavi che possano rimbombare nella mia testa in questo momento. Siamo una cosa sola, se così posso dire e non c'è cosa più bella di questa. Io sono felice, lo è anche Niall e la piccola. Solo lui non lo è, Liam. Il mio migliore amico, quello che mi sarebbe dovuto stare accanto, ma che invece sembra proprio che voglia il mio male. Voglio scoprirne di più, voglio capire la vera motivazione che lo ha spinto ad un simile gesto, non è in lui far così, non del Liam che conoscevo. 
 Adesso sono con lui, o meglio sono riuscita a bloccarlo prima che scappasse. Voglio sapere. Ho il diritto di sapere.
<< Liam ma si puo' sapere che diavolo ti passa per la testa?>> Quasi urlai, sbattendo la porta dell'auto in cui si trovava.
<< Ah vieni anche ad urlarmi contro solo perchè ti ho sbattuto in faccia la verità? Ottimo.>> Rispose lui, sbattendo un pugno contro il sedile. Io lo so che c'è altro, lo so me lo sento.
<< Guardami almeno in faccia, e dimmi, dimmi che è solo questo il motivo. Liam sei il mio migliore amico, dovresti essere felice. Perchè mi fai questo?>> Risposi, piangendo, mi aveva fatta innervosire, lo sapeva che Niall fosse cambiato, non ha motivo di odiarlo così.
<< Non piangere ti prego.. È che.. Tu mi piaci, e non volevo che lo sposassi, tutto qui.>> Rispose, lasciandomi li, da sola in macchina. Lui, innamorato di me. Certo, ecco la chiave di tutto, lui litigava per questo con Niall. Niall sapeva tutto, io come al solito mai niente.. Ma non capisco.. Perchè questa notizia mi ha scombussato così tanto?

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Hey:/ super ritardo, ma sono stata malissimo! Spero di aggiornare presto, e scusate se è corto, ma ci saranno tanti colpi di scena ;), un bacione, Natie💓

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Capitolo 30
*** Capitolo 29 ( Niall) ***


Sono sicuro che adesso ho tutto ciò che voglio: Na, la mia bambina, la mia famiglia, insomma sono riuscito a rimettere tutto al proprio posto, nonstante tutto e tutti. O meglio nonostante Liam. Bah, non ho parole per il suo comportamento scorretto ed inadeguato, mi fa solamente ingelosire più del dovuto. Solo al pensiero che adesso Na sa quello che lui prova per lei, fa crescere il timore che tra i due possa nascere qualcosa. Non dovrei pensarlo è vero, o forse dovrei stare in allerta visto la loro bellissima intesa. Non so che pensare, non so che fare.. Non posso nè allontanarmi io, nè far allontanare Na da Liam.. Sto provando in qualche modo a farlo, ma tutto si è concluso con un litigio tra me e lei. A dire il vero questi giorni adesso sono carichi di tensione, o meglio io sono tesissimo, sto cercando un modo per dire al mondo tutta la verità, ma più cerco di farlo, più non ci riesco. Ho troppa paura, so che nessuno o la maggior parte non reagirà bene, ma neanche la piccola Allison sta prendendo bene questo mio temporeggiamento . Alla fine in una sola settimana mi sono ridotto dall'essere felicissimo ed appena sposato, ad essere litigato con due delle donne più importanti della mia vita, oltre mia madre. Ho parlato con i ragazzi, mi hanno esortato a darmi una mossa, a recuperare tutto fino a che fossi stato in tempo.. Il problema è che davvero non so come dire a tutti che ho una figlia, che sono sposato. Stasera abbiamo il primo concerto dopo la pausa e beh non potrò portare la fede nuziale, cosa che a Na giustamente ha dato più che fastidio, ma la porterò comunque in tasca, è sempre parte di me. Louis mi ha detto che così facendo, finirò per perderla ed allora sarò ancora di più nei casini.. Non credo proprio che possa accadermi una cosa simile, insomma ho ancora un certo senso di responsabilità. Liam invece non mi rivolge la parola, o forse sono io che non la rivolgo a lui.. Fatto sta che non ci degnamo quasi più di uno sguardo, nè ci diamo il buongiorno. E sono criticato anche su questo.. Purtroppo ieri sera ho messo alle strette Na, dicendole che avrebbe dovuto scegliere tra me e Liam, e siccome lei era incredula e non aveva nessuna intenzione di scegliere, l'ho cacciata via dalla stanza di hotel. Sono stato un cretino lo so, ma adesso lei nemmeno risponde più al telefono, e la piccola sta con me. Ho provato a scriverle, le ho chiesto scusa in tutte le maniere possibili, ma lei niente risponde solo agli altri, tra cui Liam. Ecco è che ho troppa paura di perderla, che Liam me la possa portare via.. Lui è migliore di me in tutto, l'ha sempre rispettata e trattata bene, invece io non faccio altro che peggiore sempre di più. Una cosa è certa, dopo il concerto andrò a trovarla con un mazzo di rose nell'hotel in cui alloggia, le farò una sorpresa, chiedendole scusa e promettendole che non farò più queste futili scenate. << Niall dai, sei pronto? Dobbiamo salire sul palco, su!>> Urlò Zayn, correndo verso il palco, contento. Se solo ripenso a quando lui aveva abbandonato la band, beh rabbrividisco. Avevamo tutti perso un fratello, un pezzo mancante del puzzle che ci completava. Sono stati giorni difficili eravamo tutti sconcertati, chi lo avrebbe detto che non sarebbe più tornato da quella pausa? Chi lo avrebbe detto che uno di noi avrebbe mollato? Abbiamo avuto il peggior momento della nostra vita come band, ma le nostre fan erano li, più forti di prima a sostenerci. Il nostro progetto, la nostra band non si era sciolta, no. Non poteva finire così era tutto li in ballo, ma le nostre incertezze sono state subito colmate dal grande amore che i fans ci hanno dimostrato. Sapevo che prima o poi Zayn sarebbe tornato, ne eravamo certi nel nostro cuore. Sarò sempre grato ai fans per questo, perchè sono riusciti a non far smettere il sogno, il nostro sogno, ovvero gli One Direction. Sfilai l'anello dal dito per poi riporlo in tasca e presi la piccola in braccio, per poi darle un bacetto ed affidarla a mia madre, che aspettava nel backstage. Era giunto il momento di salire sul palco, ma io era strano, mi sentivo strano, come se fosse successo qualcosa. Quei tipici brutti sentimenti che ti fanno vivere eternamente in angoscia. Decisi di provare a non pensarci e di concentrarmi per offrire ai fans uno dei loro concerti migliori di sempre, accettando anche di scherzare con Liam, come se i malumori dei giorni passati fossero tutti svaniti nel nulla. << Papà dilo chi tono!>> Urlò una voce familiare, spezzata dal pianto. Come non riconoscere chi fosse? Le sole parole pronunciate in modo tenero e sbagliato, così come la sua voce dolcissima alludevano a lei: Allison. Perfetto, sono nei guai. Che posso fare adesso? << Piccolina, ti sei persa?>> Cercò di temporeggiare Liam, grazie amico, grazie davvero. Ma purtroppo questo non servì a nulla, solo a farla innervosire di più. Il pubblico era sconvolto, silenzioso. Mi faceva paura. Non sono mai stati così silenziosi. Allison, piangendo si fiondò tra le mie braccia, ed io le chiesi scusa sussurrandoglielo ad un orecchio. Mi ero solamente concentrato sulle mie paura, non capendo che lei soffriva, soffriva a stare lontana da me, a non vivere tranquilla con i suoi genitori, come dovrebbe fare ogni bambino in questo mondo. Le chiesi inoltre che fine avesse fatto mia madre, e la vidi nascosta dietro un palo che copriva l'entrata, che mi mimò un "scusa". Beh ormai non importa più, adesso sono più tranquillo in un certo senso, presentai la mia piccola al pubblico, prima di essere richiamato all'attenzione di mia madre, che stava dicendomi qualcosa. Aveva il mio telefono in mano, era Na.. Beh magari adesso forse si sistemerà tutto.. No? Risposi subito alla chiamata, ma la voce non era sua e c'era tantissima confusione. Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, fino a che mi fu spiegato.. Ero incredulo, di istinto lasciai cadere il telefono a terra,e sentii gli occhi gonfi, dalle lacrime che minacciavano di uscire all'istante. Harry prese il telefono, continuando la chiamata al mio posto, non capendo il perchè di questo mio gesto. Era anche lui sconvolto, questa è la peggior telefonata della mia vita.. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

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Capitolo 31
*** Capitolo 30 ( Niall) ***


Sono sconvolto. Io... Io non riesco a crederci. Quella chiamata, tutta colpa mia, mia che l'ho cacciata per una stupidata. Ha.. Ha avuto un incidente, con il mio autista. Ancora tremo e non riesco e pensarci, a capacitarmene. Corsi immediatamente all'ospedale, ma non riuscivo a proferire parola, non riuscivo a chiedere dove si trovasse Natie, di come stesse... Ci pensò Harry al posto mio, ma non davano nessuna informazione, volevano solo qualche parente stretto.
<< Ed io che sono il marito allora cosa sono? Un estraneo?>> Urlai, in preda al panico, lasciando che la mia voce si interrompesse tra una lacrima e l'altra, mentre la dottoressa mi esortava a calmarmi. 
Con molta calma mi spiegò cosa fosse successo e sono allibito, non so cosa pensare, non riesco a ragionare, voglio solo vederla, abbracciarla, baciarla... Ma non è possibile, o meglio lei non ne è cosciente. È in coma e... E hanno scoperto che lei fosse incinta e che molto probabilmente ha perso il bimbo. Faccio schifo, mi faccio schifo. Sono il responsabile di tutto questo, perchè non ci sono io al suo posto? Perchè continuo a farla soffrire, a farle del male? Forse no, è vero. Io non la merito, io devo solo starle lontana.. Le ho causato troppi danni. Adesso.. Ho perso il bambino, ma non posso perdere lei, no. La rivoglio, lei deve vivere, soprattutto per Allison. Bene, adesso cosa racconterò ad Allison? Posso dirle che non vedrà la mamma per un po', che lei sta solo riposando e  cercando di guarire? Non capirebbe e so che Allison mi darà la colpa, non vorrà nemmeno più stare con me. Sto per cedere, sia fisicamente che emotivamente. Sono distrutto dal pianto, dai sensi di colpa, dai troppi pensieri che si accavallano nella mia mente. Posso andare a vedere Natie, parlarle un po' se voglio. Certo che voglio, ma non so che reazione potrei avere, non sono pronto. Vorrei convincermi che questo sia un brutto incubo, magari appena arrivo davanti alla camera lei spunterà da dietro con il suo enorme sorrisone, e mi dirà che sta bene, che è stato solo il peggiore dei miei incubi. Invece no. La vedo, intubata, silenziosa, con dei macchinari intorno che le monitorano tutto. Cedo. Le mie gambe cedono, anche i miei occhi lo fanno. In un attimo ho distrutto tutto, tutta la mia famiglia. Con le poche forze che mi sono rimaste, cerco di rialzarmi, di avere la forza per andare da lei, sedermi e parlarle. Sono riuscito ad entrare e la sto osservando, osservo le ferite coperte da delle garze macchiate di sangue, osservo il piccolo taglio sulla mano sinistra e il graffio nel sopracciglio destro. Vorrei tanto darle un bacio, ma non posso per via del respiratore che ha sulla bocca e sul naso. Posso solo prenderle la mano e stare in silenzio. Questo odioso silenzio surreale e disarmante. Dicono che parlare potrebbe aiutarla, che lei sente comunque quello che le accade attorno. Ma non so cosa dire. Le sussurro da circa cinque minuti 'scusa' sperando in un suo segno, in una sua smorfia ma nulla, il vuoto totale. 
<< Hey>> le dissi, spostando una ciocca dei suoi capelli dietro all'orecchio << Hai sempre combattutto per tutto e tutti. Per te stessa, per la piccola Allison, per me, per la nostra famiglia. Ti prego, non mollare proprio adesso, non puoi andartene. Dobbiamo ancora dare il fratellino ad Allison ricordi? Anche se magari già sai che c'era, ma adesso non più. Non preoccuparti, questione di tempo e ne avremo altri. Hai detto che saresti rimasta con me per sempre.. Allora perchè non ti svegli? Ricominciamo, giuro che non farò più quelle scenate di gelosia, non ti tratterò più male, nè ti caccerò via. Ti prego>> Continuai a dirle, per poi appoggiare la testa sulla sua mano, piangendo. Adesso è tutto così difficile.. Perchè proprio a me? O meglio, perchè proprio a noi? Cosa posso fare adesso?

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Capitolo 32
*** Capitolo 32 ( Niall) ***


Ciao a tutti! ❤️ lo so sono passati quasi tre mesi dagli ultimi aggiornamenti, ma per via della scuola non ho proprio potuto aggiornare. Avevo due capitoli pronti da quasi due settimane, ma volevo scrivere anche un terzo, così avrei aggiornato tutte e tre le storie contemporaneamente.. E così finalmente accade oggi! Vi prometto che per i prossimi aggiornamenti ci vorrà molto meno tempo ;). Passiamo a qualche ringraziamento.. Vi ringrazio dei traguardi importanti raggiunti con le storie, come le visualizzazioni o i voti o anche i commenti. Beh grazie di tutto, davvero ❤️. Se non ho risposto a qualche commento e/o messaggio privato, fatemelo notare così potrò farlo il prima possibile. Vi ricordo le altre due storie che scrivo: " Save me" ed "You & I". Buona lettura e grazie ancora❤️. Baci, Natie.
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Ero confuso, abbastanza sotto shock direi. Ero li, con lei davanti in coma ed io immobile, senza sapere cosa poter fare. Riesco solo a pensare ad Allison che al mille per mille appena saprà che sua madre sta male, me ne dirà di tutti i colori. Riesco solo a pensare che ho perso il mio bambino, il frutto del nostro amore incontaminato, direi. Non posso permettere che accada anche con Na, mi sento un fallito ed è quello che effettivamente sono. Ho bisogno di avere qualcuno accanto a me adesso, ma allo stesso momento vorrei stare da solo. Forse non è nemmeno questo quello che voglio, l'unica cosa che adesso vorrei è Na che si sveglia, mi sorride e mi dice che sono uno stronzo, ma almeno sapere che lei c'è, che è vigile.. insomma che sia tutto apposto. Non riesco a staccare la mia mano dalla sua, ma allo stesso tempo non riesco a guardarla. Sono un contrasto vivente al momento. Se c'è qualcosa che posso fare per farla svegliare, sono disposto a farlo, anche se questo significherebbe allontanarmi per sempre da lei. Ma se lei sta bene, allora è anche giusto che io le stia lontano. 

‹‹ Hey Niall come va? Vuoi fare una pausa e magari resto io qui qualche minuto?›› Chiese Harry sull'uscio della porta, beh si avrei un po' di sete, ma davvero io non me la sento di lasciarla adesso. L'ho lasciata così tante volte, senza motivo, da stronzo. Adesso proprio non me la sento di lasciarla. 

‹‹ No grazie, magari ecco se mi porteresti gentilmente una bottiglietta d'acqua, te ne sarei grato››, dissi fingendo un sorriso. Magari avrei potuto sfruttare il tempo per poter parlare con Natie.

‹‹ Vado subito, hai bisogno d'altro?›› Chiese, ed io scossi semplicemente la testa. 

Mentre Harry andò alla macchinetta per prendermi l'acqua, rimasi con gli occhi fissi su Natie, lasciando che qualche lacrima bagnasse il mio viso.

‹‹ Io davvero non so cosa fare, se non chiederti nuovamente scusa. Le scuse più sincere che io potessi farti. Se potessi, ci starei io al tuo posto, tanto a nessuno importa di me, non come lo sei tu per gli altri. Lo so che me la sono presa ingiustamente per la storia di Liam, tu non centri, ma ho questa folle paura che tu possa lasciarmi per un altro da un momento all'altro. Sembra ironico, visto che io con te lo ha fatto anche tantissime volte ormai, ma davvero sento di aver bisogno di te più di chiunque altro. Anche Allison ha bisogno di te, tanto. Sai non so se riuscirò a sopportare il fatto che lei, sempre a causa mia possa odiarmi, ma lo so che tu ti risveglierai e che tutto tornerà alla normalità, devo solo aspettare, ma ogni minuto che passa è come se fosse un attimo eterno per me›› Dissi, prima di essere interrotto da Harry che era tornato con la bottiglietta d'acqua.

‹‹ Vedo che in questa situazione abbastanza grave, ti stai dimostrando abbastanza maturo e forte. Certo che si risveglierà, il tempo di rimmettersi in sesto e sarà di nuovo con noi, vero Natie? Non preoccuparti per Allison, davvero le faremo capire che per adesso la mamma sta poco bene e che non la può vedere per qualche giorno.. Non sei solo Niall, hai tutti noi con te, me in primis al tuo fianco››, lasciai per qualche minuto la mano di Natie, per correre ad abbracciare Harry, quelle parole di conforto erano tutto ciò di avessi bisogno.

Dopo questa breve parentesi, Harry mi lasciò nuovamente solo con Natie. Giuro che questo silenzio mi sta straziando, è troppo surreale. Sono abituato a sentire sempre le nostre urla, così futili che boh mi disprezzo anche per questo. Avremmo potuto impiegare questo tempo meglio 

‹‹ Senti, stavo pensando che.. forse è meglio se io ti sto lontano. Ti ho causato troppi danni, fino a giungere a questo. Scusa, tolgo il disturbo››. Dissi amaramente, prima che i dottori mi allontanassero, visto che qualche allarme iniziò a suonare. Che succede?

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Capitolo 33
*** Capitolo 33(Niall) ***


Mi risvegliai in una stanza, la testa mi girava.. Ma lei non c'era. Non capivo, avevo solo una grandissima confusione in testa. Mi alzai di scatto, ma mi ritrovai intorno i miei amici. Lei non c'era, non era in stanza con me.
<< Ditemi immediatamente cos'era quel suono e dove sta Natie!>> Urlai, ricordandomi di quel suono che avevo sentito non so quanto tempo fa in camera. Avevo bisogno di avere delle risposte, subito.
<< Niall stai calmo, sei svenuto. Natie stava male e i dottori sono intervenuti d'urgenza.>> Rispose Harry. Male, urgenza, Natie. Cosa? Che succede? Mi sento mancare, nuovamente. Non è possibile tutto questo, ditemi che è un incubo, perfavore.
<< Lei.. Sta bene vero?>> Chiesi, ma vidi tutti abbassare lo sguardo, che sta succedendo? << Niall, si sta bene adesso, tranquillo. Non sta bene la piccola.. Cioè ha scoperto che Natie sta male..>> Disse Harry, ah bene ci mancava solo questa, adesso devo litigare anche con la mia piccola.. Perfetto direi, no? La vidi accanto a Zayn, con le braccia conserte, che mi guardava con uno sguardo agghiacciante. << Starà meglio la mamma, te lo prometto>> riuscii a dire, mentre mi stavo vestendo per andare da Natie, lei si girò dall'altro lato, per salire tra le braccia di Zayn. Spero davvero che Natie si svegli, non ne posso più della sua lontananza, adesso che poi la piccola è arrabbiata con me, non so proprio come andare avanti. Vorrei che tornasse a casa con me stasera, ma la vedo come una cosa impossibile.. Contatterò sicuramente mia madre per sapere se stasera puo' pensarci lei alla piccola, adesso credo sia meglio dirigermi da Natie e sapere dai dottori cosa sia successo e di come stia. Cercai disperatamente di entrare da lei, ma non era possibile. Mi insultai mentalmente per essere svenuto nel peggiore dei momenti, ancora una volta non sono riuscito a starle accanto, bravo Niall, complimenti davvero.
Chiesi ai dottori che cosa fosse accaduto e perchè non mi facessero entrare, e loro hanno detto che sarei potuto entrare domani, che sono riusciti a salvarla nuovamente.. Tutto questo pensandoci è accaduto dopo che le dissi " se tu vorrai sparirò dalla tua vita". Che questo sia un segno??? Bene so cosa fare: devo pensare ad un discorso, che racchiuda tutto quello che lei è per me. Devo farlo, si risveglierà, adesso ne sono piu' convinto e piu' speranzoso che questo accada il prima possibile.


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Salve❤️ scusate se è corto, mi rifarò sicuramente con il prossimo :), è un po' il capitolo di transizione (?).. Haha notte❤️

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Capitolo 34
*** Capitolo 34 ( Niall) ***


È da qualche giorno che provo a parlare con Na, in attesa di un suo minimo movimento, del suo risveglio. Sento che tutto adesso stia andando per il verso giusto, ieri ho ricevuto la più bella tra le notizie che potessi ricevere: per fortuna avevano sbagliato le analisi a Na, quindi il bambino ancora c’è, lo considero il nostro piccolo miracolo. Tutto questo mi da ancora più forza e determinazione nel mettercela tutta per far si che Na si svegli. Le sto provando davvero tutte, ma forse ancora non sono riuscito a dirle tutto quello che provo, ma sono intenzionato a farlo oggi, credo sia arrivato il momento adatto. Con Allison purtroppo le cose peggioravano, ed in parte credo sia proprio colpa mia, del fatto che per quanto accaduto non riesco a concentrarmi su di lei. Lo so, sto sbagliando alla grande, un genitore non dovrebbe farlo, però io proprio non ci riesco. Ho bisogno di Na per riuscirci, grazie a lei io ed Allison ci stavamo riavvicinando, ma è anche per causa sua che adesso ci siamo riallontanati, insomma tutto dipende da lei. Attenzione però, ogni giorno telefono a mia madre per sapere come stia la piccola, se ha mangiato, se chiede di me o della mamma.. Sto sempre aggiornato, perché vorrei che lei fosse qui con me a darmi forza, ma purtroppo tutto questo devo farlo da solo. Non sono nemmeno sicuro di voler dire a Na, una volta che si sarà risvegliata, il fatto che io ed Allison abbiamo litigato, cioè credo che una volta che lei si sarà risvegliata, tornerà tutto come prima, o almeno è quello che spero vivamente. Nel frattempo sono già arrivato in ospedale, pronto per un’altra giornata al fianco di Na, sperando che questa da giornata ordinaria, diventi straordinaria. Però prima di andare nella sua camera, chiedo come sempre al dottore come stiano andando le cose, e lui mi risponde come sempre: “ La situazione è stabile.” Ormai mi sono un po’ abituato a sentire questa frase, perciò non ci faccio nemmeno più tanto caso. Decisi quindi di andare da Na, e come al solito avvicinai la sedia al suo lettino e le diedi un bacio sulla fronte, aggiungendone uno sulla pancia e poi mi sedetti, prendendo la sua mano, per poi stringerla tra le mie.

‹‹ Ehi, non ti sembra di aver dormito abbastanza in questi giorni?›› Dissi in modo scherzoso, baciandole la mano. ‹‹ Sai, è troppo tempo da che non sento la tua voce, da che non vedo il tuo sorriso, insomma mi manchi tanto, così come manchi agli altri, soprattutto ad Allison. Lo sai che lei ha bisogno di te, che vuole stare con te.. ti posso però assicurare che sta bene e sta con mia madre.. io.. io non ce la faccio più, questa situazione sta davvero prendendo il sopravvento dentro di me, ed io non so che fare. Se c’è una parte di me che continua a sperare, a lottare, c’è un’altra parte che invece non riesce a sperare, mi dice di lasciar stare e di lasciarti andare via. Ma non può e non deve prevalere assolutamente quella parte, perché adesso abbiamo anche un altro piccolo da crescere insieme, il nostro piccolo grande miracolo. Un po’ come lo siete state tu ed Allison nella mia vita. Me ne rendo conto di averlo capito solo adesso, all’inizio ero spaventato, lo sai, ma adesso mi prendo tutte le mie responsabilità. Io.. Non so.. non mi lasciare solo davanti a queste cose, che sono più grandi me.. io, io ho bisogno di te, ti prego.›› Dissi tra i singhiozzi, ero davvero esasperato, non sapevo cosa fare, volevo davvero capire cosa ci volesse per farla risvegliare. Con le lacrime agli occhi continuavo a fissarla, ma niente, lei era impassibile. Solo pochi secondi dopo sentii una leggera pressione sulla mano che mi fece sussultare. Molte volte dicono che sia un nostra illusione, ma a me questa sembra la pura realtà. Iniziai a tremare per la gioia e con un tono abbastanza euforico le esclamai: ‹‹ Amore? svegliati ti prego!››, passò qualche minuto, che sembrarono attimi eterni, prima che la pressione sulla mia mano diventasse più forte, e da lì tutto ad un tratto vidi degli occhi incontrare i miei, qualcuno mi aiuti, o qui c’è il rischio che io svenga. Le diedi un bacio sulla fronte, prima di dirle di aspettare, per poi correre dai dottori.. Sarà questa la volta buona in cui tutto andrà bene tra noi?

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Capitolo 35
*** capitolo 35 (Natie) ***


Scusate il ritardo, però purtroppo ho avuto degli avvenimenti abbastanza spiacevoli in questi giorni.. Scusate se è un po’ corto, però alle volte ho paura di farle troppo lunghi ed annoiarvi .. alla prossima! Prometto di aggiornare Domenica sera <3, buona lettura, baci Natie.

 

 

Mi sono svegliata da poco, in questa stanza d’ospedale, piena di tubi, e strani macchinari. Attorno a me ci sono due dottori che parlano di qualcosa di cui non riesco a seguire il filo, mi sembrano parole sconclusionate, che non fanno altro che farmi venire il mal di testa. Non capisco cosa stia accadendo, giuro di aver visto Niall poco fa, di aver sentito la sua voce, ma adesso è sparito. Che gli sia successo qualcosa? E a me? Che succede? L’ultima cosa che ricordo è di esser salita in auto con l’autista di Niall, e poi il vuoto. Mi guardo un po’ intorno e il mio pensiero va alla mia piccola Aliison, chissà dov’è in questo momento, con chi è, quanto tempo è che non la vedo.. Già, quanto tempo sono stata su questo lettino d’ospedale? Ho bisogno di avere delle risposte, ma non riesco a trovarne nessuna. Mi giro verso la porta e sento delle voci, sono davvero troppe per poterne distinguere qualcuna di familiare, cerco di scorgere anche qualche sagoma, ma nulla. I dottori mi fanno qualche visita di controllo dicendo che adesso sto bene e che presto mi trasferiranno in un’altra stanza, però parlano al plurale, come se nel mio corpo fossimo in due. Niente davvero, preferirei andare a dormire per avere le idee più chiare, più parlano, più mi mettono confusione in testa.

‹‹ Ehi bella, ti ricordi di me?›› Disse una voce, che si affacciò alla porta della mia stanza. Ero stupita e alquanto contenta di ritrovare un mio amico, conosciuto l’estate scorsa ad un concerto, era Alessandro ed ero felice che fosse li. Certo mi chiedo come abbia saputo di tutto, però è sempre bello avere un amico al tuo fianco.

‹‹ Come potrei mai dimenticarmi di te?›› dissi, poi sorrisi mentre si stava avvicinando al mio lettino per darmi un abbraccio. All’improvviso è come se il mal di testa fosse sparito, ero contenta di avere qualcuno che mi volesse bene al mio fianco, avrei voluto che ci fosse anche Liam, ma la mia richiesta sembra alquanto impossibile, non sembra sia venuto a farmi visita all'ospedale. Passai gran parte del tempo a parlare con Alessandro, mi raccontò un po’ di tutto quello che fosse successo in questi mesi in cui purtroppo non ci eravamo visti, mi aveva anche raccontato cosa mi fosse successo ed a stento riuscivo a crederci. Sono stata circa una settimana in coma, e fortunatamente mi ero svegliata.. poi mi ha anche detto che non appena mi sono risvegliata, Niall è svenuto e poi mi ha detto la grossa novità, più che altro il piccolo grande miracolo che stava crescendo dentro di me. Sono al settimo cielo, sono contentissima davvero, sento che tutto questa volta possa andare per il verso giusto, sono innamoratissima di Niall e lui lo è di m.. Aspetta. Chi è quella ragazza che sta abbracciando vicino all’ascensore?

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Capitolo 36
*** capitolo 36 (Natie) ***


Ero intenta a capire chi fosse quella stronza tra le braccia di Niall, insomma, ti sei preoccupato così tanto del fatto che io stessi male, in coma.. Adesso mi risveglio, e tu? Stai tra le braccia di un’altra? Io spero sia tutto uno scherzo e che prima o poi qualcuno mi dica che ci sono cascata, perché no, non riesco a reggere tutto questo. Ero traballante davanti la porta della mia stanza, quando sentii qualcuno sorreggermi da dietro, era Alessandro ed io mi strinsi forte a lui, mi sentivo mancare.. Non riuscivo a capire perché Niall mi trattasse così, ma so che fa schifo. ‹‹ Hey, che succede? Tutto apposto? Cos’hai?›› Chiese premurosamente Alessandro ed io semplicemente gli indicai la scena davanti a me, e lui rimase basito. Non ci sono parole, davvero mi fa schifo. ‹‹ Io.. davvero non so che dire.. cioè se vuoi vado li e gli spacco direttamente la faccia.. non ci sono problemi›› Continuò a dire Alessandro, accompagnandomi a letto ed io sorrisi, ma non era male come idea.. ‹‹ No, davvero tranquillo.. tanto ormai ci sono abituata..›› Risposi, e lui senza che io dicessi qualcosa, mi abbracciò forte, tirandomi a sé. ‹‹ Non dovresti esserci abituata invece, sei stata male, e poi.. lui dovrebbe amarti, soprattutto adesso che aspetti un altro bambino.›› Rispose. Già.. un altro bambino.. forse era questo il problema, il solito, quello di sempre: la sua non responsabilità. Il problema che mi viene da pormi è: posso riuscire a gestire tutto da sola?, un’altra volta? Mi sono svegliata dal coma da pochissimo, ma preferirei non averlo mai fatto. Sono ancora troppo debole, mentre cammino traballo parecchio e in più ci si mette in mezzo quello stupido di Niall. Cioè a questo punto davvero non riesco a capire cos’è che realmente voglia da me. Cioè che senso ha questo tira e molla? Che senso ha la mia vita? A che gli serve stare con me? Mi vuole veramente, o c’è un secondo fine? Ecco, il mio mal di testa è tornato, più forte di prima. Perché capita tutto sempre e soltanto a me? Boh. Un’altra domanda alla quale sicuramente non troverò mai risposta. Però una cosa è certa. Vorrei andare davanti a Niall e fargli cadere la faccia a terra. Voglio che si stupisca di trovarmi davanti a lui, mentre agisce indisturbato. Dissi brevemente il piano ad Alessandro, e mi accompagnò, aiutandomi a camminare. E me lo trovai davanti, allibito, mentre io lo guardavo in cagnesco, se così si può dire. ‹‹ No, ma fai pure, poi però torni da me e mi dici le cose dolci… bravo, si›› Dissi, e lui fece una smorfia di disappunto ed aggiunse: ‹‹ Beh, vedo che già ti consoli con l’amichetto italiano.. siamo pari no?›› Siamo che? Pari? Che significa? Che fa lui con questa tizia?

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Capitolo 37
*** capitolo 37 ( Natie) ***


Ero davvero così confusa riguardo questa storia, riguardo a tutto. Provo pena nei confronti di Niall, perchè sì, fa veramente pena, schifo.. Non so potrei attribuirgli i peggiori tra gli insulti esistenti, il problema è che saremo sempre punto e d'accapo. Forse devo semplicemente rassegnarmi all'idea che tra noi due non potrà mai funzionare, o forse il problema è mio, sono io a sbagliare tutto. Non riesco a capire perchè in questo momento mi manchi, soprattutto l'unica cosa che vorrei è che mi stesse accanto, mi parlasse, mi spiegasse cosa ho fatto di sbagliato o cosa c'è che non va..
Vorrei tanto riavere Allison, ho chiesto gentilmente ad Harry se avesse potuto prenderla e portarla qui, affinchè potessi riabbracciarla, anche in vista del fatto che l'orario per le visite sta per terminare.
Ogni volta che vorrei mollare, lasciarmi andare o che penso che sia meglio morire, mi vengono subito in mente loro, i miei bambini.. La mia piccola Allison ed adesso lui/lei che sta crescendo nella mia pancia. Loro sono il mio punto di forza, il mio tutto.
<> Furono le parole che accompagnarono lo bussar alla porta di Harry. Subito vidi spuntare la bionda chioma della mia piccolina, impaurita, forse per paura di vedermi ancora immobile, su un lettino. Ecco, almeno questo Niall poteva evitarlo, poteva non far vedere in che stato fossi ridotta, sono immagini che i bambini non dimenticano tanto facilmente.
<< Mamma!>> Esclamò lei, con le lacrime agli occhi e correndo verso il mio lettino. Feci per prenderla e subito Harry mi diede una mano, essendo che fossi ancora molto debole. Una volta che fu tra le mie braccia e la strinsi forte forte a me, svanirono tutte le mie preoccupazioni.. È come se in un certo senso la mia forza era tornata, mi sentivo decisamente molto meglio.. Fino a che non sentii vibrare il telefono. Era arrivato un messaggio da parte di Niall.. Ed ero molto indecisa se leggerlo o meno.. Alla fine decisi di aprirlo e vi era scritto:" scusami per prima.. È solo un'amica, se ho reagito in quel modo è perchè sono geloso.. Vorrei riparare al mio sbaglio, invitandoti a cena domani sera, dopo che sarai dimessa dall'ospedale.. Che dici?"
Andare o non andare? Questo è il dilemma.. E se fosse solo una montatura? L'ennesima montatura?

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