WILD SPIRITS

di stardust94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** le coppie del destino ***
Capitolo 2: *** Ululati di lupo, tra stelle cadenti ***
Capitolo 3: *** le due principesse ***
Capitolo 4: *** il demone e il tempo congelato ***
Capitolo 5: *** lacrime, sangue e, vendetta ***
Capitolo 6: *** il sogno ***
Capitolo 7: *** una nuova via per Isaac ***
Capitolo 8: *** l'eco di una voce lontana ***
Capitolo 9: *** verso il preludio del mondo. ***
Capitolo 10: *** le tre prove del destino ***



Capitolo 1
*** le coppie del destino ***


Cap 1
Le coppie del destino

Kain guardò fuori dalla finestra. I suoi occhi chiari, erano disturbati dalla luce del sole che filtrava dalla finestra. I capelli neri erano ancora umidi per la doccia appena fatta. 
Sospirò un po seccato, mentre scorreva con lo sguardo la casa dove viveva.

Un piccolo appartamento, 65 metri quadri. Insomma piccolo e leggermente scomodo.

Sospirò un po seccato, mentre un piccolo felino si avvicinava, il pelo soffice dalla tonalità fulvo-dorata era incredibilmente morbido al tatto.

Slanciato, snello e aggraziato con arti sottili ma muscolosi, che terminano in piedi piccoli e ovali.  Occhi ovali e obliqui, verdi su un capo a cuneo. Piedi piccoli, ovali e, coda lunga e affusolata.

L'abissino, l'antenato dell'antico gatto egizio il più selvatico di tutti i gatti.

Agile, desideroso d'attenzioni, il gattino o meglio la gattina saltò sulle gambe del moro, provocandogli un leggero dolore grazie alle unghie lunghe ed estremamente affilate.

Il giovane trattenne un grido soffocato. 
Estraendo le unghie, dal pantalone scuro, cercando suo malgrado di evitare un attacco di follia omicida, sollevò la gattina.

Che naturalmente non la finiva un attimo di miagolare.

- Ma ti stai zitta! - si lamentò il ragazzo

La gattina che rispondeva al nome di Neko, si dimenava mentre Il ragazzo che l' aveva presa per un lembo di pelo sbuffava seccato.

Non le piaceva affatto essere sollevata dalle mani del suo padrone, e non perse occasione per ricordarglielo graffiandolo di colpo sul naso.

Kain gridò leggermente per il dolore, sfiorandosi la ferita sanguinante, fulminò la gattina che sembrava ridere sotto i lunghi baffi bianchi.

- Scommetto che l'hai fatto apposta stronza! -

Il ragazzo si massaggiò il naso sbuffando mentre la gattina si puliva il pelo.
Improvvisamente quest'ultima si trasformò, illuminata da una luce dorata.

Ora al posto della gattina timida e indifesa, vi era una ragazza dai lunghi capelli fulvo-dorati con le punte più scure.
Gli occhi, erano scintillanti smeraldi lucenti leggermente obliqui, come quelli della sua forma felina.

Indossava un abito a balze bianco con un paio di leghins neri e, al collo portava un ciondolo a forma di cuore di cristallo nero.

Tra i capelli, svettavano un paio di orecchie color sabbia. E dietro spuntava la coda, soffice e affusolata.

La ragazza che aveva si e no 16 anni, sorrise alzando di poco il capo e, incontrò gli occhi quasi ghiaccio del suo padrone, che sorrise freddo.

-Stanno arrivando.. - sussurrò la gattina
- Si. lo so - rispose il ragazzo
Poi, sospirò e prese un paio di pistole nere dal bordo rosso fiammeggiante.
Le portò alla bocca soffiando sul foro dal quale uscivano i proiettili e sorrise freddo.

-Ti preoccupi per niente Neko. Vedrai sarò al altezza. -
La ragazza-gatto, di fronte a tutta quella spavalderia, sorrise appena annuendo.

 
***

Dal' altra parte della città, un ragazzo osservava in silenzio nel buio, di quella nottata quasi invernale.

Isaac questo il nome del ragazzo aveva capelli corti biondi e occhi azzurro cielo.
Indossava una semplice tunica, la metà destra nera mentre quella sinistra bianca, sulla cintura, il simbolo cinese dello Yin e dello Yang.

Accanto a lui il suo inseparabile partner Felix, in forma animale
Un grande lupo nero, con le zanne bianche, affilate e lucenti, gli occhi giallognoli e un aria abbastanza simpatica. 
-Isaac che dici saremo al' altezza degli altri? - fu la domanda del lupo

Il ragazzo sorrise accarezzandolo dietro le orecchie poi annui gelido, guardando la città piena di grattaceli.

- No. Noi saremo meglio degli altri. Andiamo Felix-
Il lupo, alzò lo sguardo e annuì seguendo il padrone nel' ombra.
 
***
 
Nel' frattempo, una ragazza sorvola il cielo sulla groppa del suo drago.

Lily era albina dai capelli bianchi e, lisci come neve candida. 
Gli occhi erano rossi, non molto alta, la ragazza era sdraiata sul dorso di Frost il suo maestoso e bellissimo partner.
Un drago cinese azzurro ghiaccio dagli occhi rossi. 
La ragazza guardò in basso desiderosa di atterrare.


La battaglia stava per cominciare...
Solo uno dei sette avrebbe vinto....

Solo una coppia, avrebbe trionfato in questo terribile gioco mortale.

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Capitolo 2
*** Ululati di lupo, tra stelle cadenti ***


cap 2
Ululati di lupo, tra stelle cadenti


Si rialzo, aveva il corpo coperto da ferite, una spalla lussata e parecchie contusioni. 
Tuttavia non voleva arrendersi.
Gemette per il dolore. 
Ma riuscì a recuperare la posizione di partenza, il pelo nero come la notte, era sporco di sangue, così come i denti del suo assalitore, un grosso mastino marrone dagli occhi scuri.

Il lupo serrò le zampe, ben piantate in terra, tremava ma il suo sguardo era comunque forte e fiero.
Sapeva benissimo che da quel'combattimento, solo uno dei due sarebbe uscito.

Al vincitore glorie e onori, allo sconfitto...
Non voleva neanche pensarci. 
Strinse i denti pronto a difendersi dal prossimo attacco.

 
***

Isaac era di fronte al magazzino abbandonato, la porta da lui scassinata cigolò aprendosi.
L'odore di sangue, che perpetrava l' aria era insopportabile.
Tutto' intorno, cadaveri di cani fatti a pezzi. 
Guardandoli il biondo giovane, si chiedeva quale bestia fosse capace di tanta violenza e ferocia.

Improvvisamente qualcosa saettò nel suo campo visivo, riuscì a distinguere solo due occhi gialli.
E il pelo di quello che un tempo, prima di essere sottoposto alle peggiori torture, poteva essere stato un grosso e agile lupo, dal mantello nero come le tenebre.

Girò diverse volte lo sguardo seguendo i movimenti dell' animale poi sospirò e, fece alcuni passi in avanti verso la bestia.
Percepiva chiaramente l'odore del sangue, quel' bellissimo animale era ferito e molto più spaventato di lui.

Lasciò la sacca e la spada a terra, poi si avvicinò al animale che nel frattempo, si era accasciato a pochi passi da lui.

Il biondo sussurrava piano, in modo da non spaventarlo, aveva un tono di voce calmo e gentile.
Quando fu abbastanza vicino sfiorò la spalla del lupo che gemette sofferente.

fu un attimo. 
La sua testa scattò al' indietro mentre i canini chiedevano senza pochi problemi, accesso alla pelle del giovane lacerandola al altezza del polso.

Il ragazzo trattene un grido soffocato e, socchiuse un occhio 
Non si mosse restò immobile resistendo al dolore mentre dal' polso colava il sangue.
Alzò semplicemente la mano libera e, la posò sulla testa del lupo per poi accarezzarlo con calma.

- Calmo. Non voglio farti del male...Shh ok? buono bello. -
Lo guardò con dolcezza, il lupo che percepì subito i sentimenti dell' ragazzo, staccò i denti dal' suo braccio e chiuse la bocca sporca di sangue tremando.

Isaac sorrise e prese delle bende fasciandogli piano la spalla.
- buono...Ho quasi fatto...Ecco cosi dovrebbe andare. -

L'animale si rialzò anche se con un po di fatica poi dopo aver zoppicato accanto al giovane, gli leccò la ferita che lui stesso gli aveva procurato.

Il ragazzo sorrise e gli carezzò le orecchie con dolcezza, improvvisamente udì una voce che sembrava parlare direttamente al suo cuore.

"Tu che sei dotato di nobiltà d'animo...Tu che metti al primo posto i desideri degli altri sarai il primo dei sette."

Una luce calda e abbagliante li avvolse entrambi, durò poco il tempo sufficiente a chiudere e riaprire gli occhi.
-Ma che?...Che è successo?! - si domandò il ragazzo, leggermente frastornato

- Se non lo sai tu. Figurati io... -

Udendo una voce, molto vicina a se. Il ragazzo si guardò intorno spaventato.
Probabilmente pensò di aver immaginato quella voce dal tono maschile, ma quando udì nuovamente la suddetta voce a pochi passi dietro di lui si voltò di colpo.

- Guarda che sono qui.-

era scioccato a parlare era stato proprio lui! 
Il lupo nero in persona.

- Ehi non vorrai svenire sul più bello andiamooo! -
- Ma che?! come cavolo fai a parlare?! - domandò il biondo

L'animale, sembrò sorpreso dalla sua domanda si limitò a scrollare il corpo e, a sedersi sbadigliando come fosse annoiato.
- Muovo la bocca. Come fai tu del resto...Piccolo umano -
- è impossibile e che cavoli gli animali non parlano! -
- Preconcetto, di voi esseri umani anche se non ci sentite non significa che non parliamo. semplicemente non parliamo con voi. -

Isaac sbatte le palpebre stupito, fece un profondo respiro e, chiuse per un istante gli occhi.
Il lupo divertito da quel'piccolo umano strano, rise osservandolo.
- Posso sapere che fai? - domandò
- Chiudo gli occhi. Sono certo che è solo un brutto sogno. - rispose il ragazzo
- Guarda che io sono ancora qui...EHI! prontooo! -
- No tu non esisti! sei solo un allucinazione uditiva non sei reale! probabilmente ho mangiato qualcosa di andato a male! - disse Isaac portando la testa tra le mani

L'animale si avvicinò mordendogli la giacca, lui per tutta risposta aprì gli occhi di colpo, ritrovandosi il lupo a mezzo centimetro dal' braccio ferito.
- Se vuoi ti do un altro morso? così capisci che sono reale. -

Il biondo sbuffò facendo una finta risatina.
Ora la sua allucinazione lo prendeva anche in giro?

Si sedette a terra sbuffando di nuovo.

- No grazie. Mi è bastato quello di prima di morso. Comunque sono Isaac...dì ce l'hai un nome tu? -

- Certo! mi chiamo Felix - disse il lupo ghignando

Il ragazzo sorrise al suo nuovo amico, che ricambiò leccandogli la ferita.
- Scusa, ma faceva un male cane - ridacchiò appena questo
- Fa niente... - tentò di tranquillizzarlo Isaac

Gli accarezzò la schiena sorridendo, mentre Felix, si sdraiò a pancia in su guardandolo con gli occhi gialli e simpatici.

- Noo! la pancia, voglio che mi gratti la pancia! - esordì tirando fuori la lingua
Il ragazzo, scoppiò a ridere e cominciò a coccolare Felix che si addormentò profondamente.

 
***

Isaac guardava dalla penombra, si era nascosto poco lontano dal suo bersaglio una ragazza.

Capelli lunghi di colore verde acqua che variavano dall'azzurro fino al blu.
Occhi viola, uno più chiaro e uno scuro. 
Pallida come un cadavere. 
Svettava al suo fianco un grosso animale che Iisaac riconobbe subito.

Una tigre del bengala dal' insolito colore.
bianco e, stranamente - grigio con grandi occhi arancioni. 
Grande quasi il doppio di lei, sembrava intimorito dalle luci della città di fatti, stava sempre accanto alla ragazza.

Lei, portava una balestra sulla schiena, era abituata a combattere da lontano.
Tutto l'opposto di Isaac che si serviva di una spada e, prediligeva il combattimento ravvicinato.

Il biondo mosse lo sguardo alla ragazza, doveva avere più o meno 15 anni tuttavia sembrava dimostrarne molti di più.

- Faith d-dobbiamo proprio restare in questa città? voglio andare a casa... - disse il bianco

La ragazza, grattò il tigrotto dietro le orecchie sorridendo appena.
L'animale al tocco gentile della sua padroncina sembrò calmarsi e, ritrovare fiducia in se stesso.
-Stai calmo ok? ci sono io con te. -

Improvvisamente avvertì una presenza.
Era quella di Isaac. Si voltò di colpo incontrando gli occhi blu cielo del ragazzo, che si portò la mano dietro alla spalla ed estrasse la sua katana.
- Chi sei! - domandò l'azzurra

Isaac non rispose si limitò a puntarle la spada contro.
Era in Normal form voleva osservare il sistema di combattimento della ragazza, prima di usare i suoi poteri.
Questa, saltò su un lampione con una velocità impressionante, subito uscendo dal'ombra Felix separò i due piuttosto disorientati.

Faith era caduta a terra a causa del perfetto fendente di Isaac, ma si rialzò subito scoccando una freccia in direzione del lupo che la schivò senza pochi problemi

La ragazza emise un ringhio secco e si porto alla destra dell' suo partner.
- Tysal dobbiamo stare attenti! questi due sono parecchio forti. - disse

La tigre annui.
Sapeva benissimo, che quando ci si metteva la sua padroncina era abbastanza impulsiva.
Aveva anche la brutta abitudine di agire senza pensare e, di provocare inutilmente l'avversario.
Dal canto suo, lui era timido e giocherellone per niente adatto a combattere.

I due si guardarono per un istante dopo di che, andarono in direzioni diverse correndo.
Se non potevano vincere uniti, dovevano provare a separare gli avversari.

Isaac che naturalmente aveva intuito la loro strategia, urlò una parola che usava per trasformarsi.

 
"LIGHT!"
Quando Isaac passava in Light Form, la tunica diventava interamente bianca.
Grazie alla sua nuova velocità, il ragazzo schivava senza problemi i colpi avversari. 

La ragazza che non riusciva minimamente a sfiorarlo rantolò a terra in meno di un secondo.
Lui le si avvicinò aveva uno sguardo stranamente calmo e, rilassato. 
Nonostante in mano brandisse una coppia di Kunai neri.

Fece per colpirla, quando si accorse della presenza che le faceva da scudo.
Era il tigrotto che nonostante tremasse, stava facendo di tutto per proteggere la sua partner.

Il ragazzo sospirò e, sorride gentile rinfoderando l'arma
Accanto a lui con un balzo agilissimo comparve Felix.

- Ti ammiro per il coraggio che dimostri...Combatteremo ancora quando il vostro legame, sarà più forte. -

Dette queste ultime parole, si allontanò con l'intenzione di andarsene, ma la voce della fanciulla ancora in ginocchio lo fece voltare.

- Perché ci risparmi? -
Lo guardò confusa, mentre abbracciava Tysal stringendolo forte a se.
Il ragazzo sospirò e si limitò ad alzare le spalle allontanandosi.

 
***

"MIAOOOOOO!"

Un miagolio disperato proveniva dalla piccola abitazione
Il biondo curioso saltò sul' albero più vicino.

Isaac sospirò, osservando dal'albero accanto alla finestra.

La scena che si trovò davanti fu piuttosto inusuale ma al tempo stesso divertente.
Satoshi che rincorreva Neko in forma felina, con in mano un fumetto fin troppo pieno di graffi.

- Stronza! scommetto che l'hai fatto apposta! ma se ti prendo, ti insegno io a graffiare la mia preziosissima copia di Shonen Jump autografata! -

La gatta, saltò sul tavolo con un agile balzo tanto veloce quanto efficace.
Il suo padrone, sbatte la testa a pochi centimetri da lei.
Ritrovandosi a fissare due smeraldi luminosi.

La gatta rise sotto i baffi e, brandì la zampa facendo comparire le unghie. Poi con uno sguardo sadico negli occhi, assestò una violenta graffiata.

L'urlo di dolore di Satoshi si propagò in quasi tutto il vicinato.

 - Allora combinato qualcosa oggi..? - domandò Felix sbadigliando

Isaac sospirò abbassando il capo e, sospirò di nuovo alzandolo poco dopo.
- No. Litigano come al solito. -

Intanto il moro, era corso a guardarsi allo specchio.
Tre segni di unghiate feline, gli solcavano il bel viso da ventiduenne.
Era indignato o meglio incazzato, uscì dal bagno cercando la gatta con lo sguardo.

- Ups...Colpa mia - ridacchiò divertita. 
Era in forma umana seduta tranquillamente sulla credenza, osservava il padroncino che era scivolato sbattendo il sedere.
- Ora è ufficiale...TI AMMAZZO! -

Il biondo sospirò, mentre Felix in forma umana ridacchiava accoccolandosi al ramo
Aveva l'aspetto di un ragazzo abbastanza alto, capelli lunghi e marroni, gli occhi dello stesso colore giallo intenso.
Vestiva con una maglietta verde, pantaloni grigi e una mantellina blu a coprirgli il braccio destro.

Era cosi da due settimane.
La settima coppia, non aveva fatto alcun progresso 
Ne come guerrieri ne tanto meno come partner.

I due, si limitavano a litigare e a tirarsi occhiate gelide.

Insomma non erano la coppia più affiatata.

Isaac sospirò per l'ennesima volta e, scese dal'albero buttando un occhiata veloce ai due.

Stavano ancora bisticciando. 

Dopo aver sospirato, guardò il compagno che aveva ripreso la forma di lupo.
Il biondo si allontanò con le mani nelle tasche dei pantaloni.

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Capitolo 3
*** le due principesse ***


cap 3
Le due principesse

 

Gli occhi fiammeggianti della ragazza, incontrarono quelli chiusi della fanciulla sul letto.
Aveva dei lunghi capelli rosso fuoco e, occhi del medesimo splendido colore

La fanciulla, mosse una ciocca rossa dietro l'orecchio inginocchiandosi di fronte alla sorella.
Aveva diciassette anni e mezzo come Yui la sua gemella.

La minore delle principesse, aveva dei lunghissimi capelli rossi più chiari di quelli della sorella, si intrecciavano sinuosi con i ricami del lungo abito bianco.
Gli occhi dai riflessi dorati erano chiusi da lungo tempo...
Il viso angelico dalla carnagione sul pesca, era pallido come quello di una bambola di porcellana.

Lya sospirò e si alzò di colpo. 
Aveva un lungo abito nero che si confondeva con i capelli rossi, trattenuti dietro in una lunga treccia. La ragazza sospirò uscendo dalla sala.

I passi velati della fanciulla, si confondeva con il suo sguardo di fuoco.
Camminava spedita lungo la sala del trono, doveva parlare con qualcuno della sua visione.

Un giovane che è tra tenebre e luce...Sette guerrieri e sette animali.
In mezzo un globo di luce, anima della principessa Yui.

Lya sospirò incontrando lo sguardo di un giovane, aveva gli occhi marchiati a fuoco come i suoi i capelli erano dorati con dei riflessi neri.

Era Raikou il consigliere militare del castello. 
Un tipo spregevole e malvagio pronto a tutto per il denaro e il potere.

La ragazza lo superò con decisione, non poteva fermarsi a parlare con lui non ora e, sopratutto non mentre pensava a Yui.

Lo sapeva il potere di Raikou era la lettura del pensiero
Un potere pericoloso che poteva crearle problemi.

Improvvisamente una frase del giovane la fece voltare.

- Come sta la principessina..? -
-Perché dovrei dirtelo che ti importa? - rispose la rossa

Il giovane sorrise gelido sospirando e, la guardò per un istante. 
Poi ridacchiò ed evocò il suo partner un grosso drago nero con gli occhi fiammeggianti.

- Non farmi perdere altro tempo. - sentenziò Lya. 
Fece di nuovo per allontanarsi, quando lo senti ridere e si voltò fulminandolo.
- Forse Yui farebbe bene a non svegliarsi...Mai più.. -

- TACI! - Lya lo ghiaccio con il suo sguardo poi corse via.

Il giovane ridacchiò soddisfatto, di averle fatto saltare i nervi per l'ennesima volta. 
Dopo di che si allontanò sparendo fuori dal castello.

 
***

Isaac e Felix erano in cerca della prossima coppia quando li videro.

Un drago bianco cinese, addormentato.
Gli occhi rossi erano semi chiusi, le scaglie che sembravano fatte di ghiaccio, riflettevano la luce del sole.
Accanto a lui con la testa appoggiata alla sua schiena una fanciulla.
Era un albina 
Occhi di fiamme e, capelli bianchi, lunghi e, leggermente spostati dietro le spalle, dormiva tranquilla.

Non appena il biondo, si avvicinò la ragazza si destò dal suo sonno alzandosi.
Aveva uno sguardo gelido. 
Felix sbuffò odiava il freddo che quel' grosso rettile, emanava e sopratutto detestava lo sguardo gelido che lei mostrava al biondo.
- Chi sei? che cosa vuoi...Da noi? -

Il giovane, sbuffò mettere alla prova un drago?!
Certo era forte, ma sarebbe stato al'altezza del compito?

Alla fine guardò il suo compagno che annui e, riprese il suo consueto coraggio, rivolgendosi alla ragazza e al'enorme drago appena sveglio.

- Voi siete una delle sette coppie? - domandò Isacc

La ragazza annuì mentre il drago si alzava e le faceva da scudo.

Il giovane, sapeva bene che prima o poi si sarebbero dovuti battere, ma in quel' momento proprio non ne aveva voglia.  Si limitò ad abbassare la spada e a fischiare a Felix.
- Andiamo...Non abbiamo più nulla da fare quì -
- Si... -

I due ragazzi, cercarono di allontanarsi, ma una violenta fiammata di ghiaccio, li intrappolò nella radura.
Isaac si voltò di colpo, incontrando gli occhi della albina che sbuffò.

Il ghiaccio era opera loro, ma quando un colpo tento di colpire Felix e l'amico, riducendoli a due cubetti di ghiaccio, i due scomparvero avvolti da una luce misteriosa.

 
***

Si ritrovarono in un luogo misterioso, una vallata verdeggiante circondata da alberi di ciliegio e pesco.
Gli occhi azzurri del biondo, erano feriti dalla luce, quasi abbagliante del sole, che svettava in un cielo terso e privo di nuvole.

Felix era sdraiato poco distante, le sue ferite erano state completamente curate da qualcuno. Improvvisamente davanti a loro compare una bella ragazza.

Occhi del colore delle braci ardenti cosi come i capelli rosso brillanti.
Un corpo longilineo e slanciato, delineato bene dalla figura della giovane. 
Indossava un armatura rossa e nera con un mantello bianco e il simbolo di un unicorno dalle ali di pegaso.

Lya guardò il giovane dagli intensi occhi blu e sospirò leggermente poi si avvicinò 
Anche Isaac era pieno di ferite e di bende.

- Tu chi..? - fece per chiedere lui
La giovane si avvicinò di più al biondo e sorrise leggermente. Lui, abbassò il capo un po seccato dal non aver avuto risposta. 

Finché non senti la voce della ragazza.
- Mi chiamo Lya. - si presentò lei con un leggero inchino
- Sei stata tu a impedirci di fare la fine di surgelati? - domandò il ragazzo

La rossa, annui fredda, continuando a cambiare le bende dell' biondo. 
Non sembrava molto sorpreso, tuttavia Lya lo sapeva.

Per liberare la sorella, vittima della maledizione...Aveva bisogno dei guerrieri più forti.

Per questo aveva creato il gioco. 
E sempre per questo, aveva scelto sette guerrieri che potevano aiutarla...
Tuttavia, non si sarebbe mai aspettata che Yui usando la telepatia scegliesse quel giovane.

- Solo una domanda...Quando vi siete incontrati avete sentito una voce..? - 
Domandò, senza staccare gli occhi dalle bende, con le quali avvolgeva il corpo di Isaac.

Il biondo rimasto sorpreso annui, mentre Felix si avvicinava appoggiando la testa, contro le sue gambe.
- Ricordate cosa vi a detto quella voce..? - domandò ancora
- Qualcosa tipo tu che sei dotato di nobiltà d'animo...Tu che metti al primo posto i desideri degli altri sarai il primo dei sette...Sai che vuol dire? - domandò curioso

La ragazza annui sorridendo gelida e, fece segno di seguirla.

 
***

Camminarono per un breve tratto, su una collina poco distante svettava un bellissimo castello dalle alte torri. s
Sembrava d'argento.

Il biondo restò stupito quando varcando l'ingresso del castello se ne accorse...I muri le piastrelle del pavimento, perfino l'acqua che sgorgava dalle fontane, tutto era argento finissimo.

Sulle piante al posto dei normali frutti, crescevano gemme preziose: Rubini, Zaffiri e Diamanti.
Gli uccelli e gli animali della vallata, avevano piume e manti di cristallo
Era un luogo magico che pareva uscito da un libro di fiabe per bambini.

La rossa, sorrise più rilassata e accompagnò i due giovani in una stanza.
Era un enorme sala dalle pareti color antracite, vi era solo un letto in mezzo alla sala dove riposava una graziosa fanciulla.

Lya fece segno al giovane e al lupo di avvicinarsi uscendo dalla stanza.
I due si avvicinano al letto ancora stupiti.

Isaac sospirò un po emozionato, trovandosi al cospetto di quella ragazza cosi bella.
I suoi occhi azzurri si focalizzarono sul viso angelico della ragazza, seguendo con attenzione la luce che picchiava leggermente da una finestra.

Il ragazzo, appoggiò la mano al bordo della bocca, nascondendo il rossore.
Felix ridacchiò accanto a lui, prendendo forma umana.

- Certo che sembri piuttosto colpito lo sai? - rise il lupo
- N-non dire sciocchezze! è che...è incredibilmente...-
 
Il ragazzo, non ebbe il tempo, per esprimere il suo parere. Perché Lya, alle sue spalle, lo interruppe.
-Bella vero? si chiama Yui. -

Il ragazzo sorrise gelido annuendo appena.  Poi dopo aver alzato lo sguardo si rivolse alla ragazza.
- Come mai dorme? - chiese incontrando lo sguardo della rossa

- è una maledizione. Yui riposa da quando è nata... - disse questa, abbassando il capo socchiudendo gli occhi 

" Chi sei...? "

- Ma che...Che è stato?! - domandò di colpo Isaac guardandosi intorno.

La ragazza, lo guardò per un istante sospirando. Dopo di che gli fece segno di aspettare, ed uscì di nuovo dalla stanza.

- Ho sentito una voce...Non me lo sarò immaginato? - si chiese il ragazzo, decisamente confuso.

Improvvisamente, una risatina echeggiò nella stanza. Anche se era lieve, Isaac poteva sentirla chiaramente, come se fosse intorno a se.

Di nuovo! d-dove sei?! - domandò mentre Felix, lo guardava preoccupato

Di nuovo nulla, la voce che il giovane aveva udito, era femminile dolce e delicata al tempo stesso. Come una pioggia gentile o un soffio di vento.

Isaac, convinto di esserselo immaginato, guardò di colpo Felix che annui. 
Anche lui aveva udito la medesima voce.

Di nuovo, udirono al risata, stavolta come se, l'artefice fosse vicino a loro. furono entrambi a guardarsi intorno, leggermente confusi.

" Io sono qui. Sono di fronte a te...Mi dici come ti chiami?"

Finalmente, il biondo capì.
La voce che lui e il suo compagno stavano sentendo...
Era la voce della principessa Yui!

Il giovane restò in silenzio, quella era la voce di Yui non cerano dubbi.
Alla fine, decise di tentare un contatto e prese un profondo respiro.
- Io mi chiamo Isaac e tu? -

Non udì un suono e, abbassò il capo un po deluso.
Poi senti di nuovo la voce, era molto più chiara e luminosa come se parlasse direttamente al suo cuore.

" Io...Io mi chiamo Yui. "

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Capitolo 4
*** il demone e il tempo congelato ***


cap 4
Il demone e il tempo congelato

Isaac, era rimasto intontito, paralizzato e, felicemente sorpreso.
Camminava, conversando con qualcuno, che dormiva profondamente in una stanza del castello.

- Ma significa che non vi siete mai svegliata prima d'ora? - domandò passandosi una mano tra i capelli

" No...Per quanto ne so dormo da quando sono nata.."

Il giovane, sospirò leggermente sentendo la voce della fanciulla nella testa.
Ormai ci si era abituato senza pochi problemi, lo stesso Felix che stava al suo fianco. 
Il ragazzo rise naturalmente Yui se ne accorse.

Era strano parlare tramite telepatia con quella fanciulla dai capelli rosso fragola.
Era strano per lui, che come amico aveva solo Felix. Ed era strano per lei parlare con quel'ragazzo.

Isaac, svoltò l'angolo e andò a sbattere contro un ragazzo

Capelli rossi come bracieri occhi scuri quasi neri.
Il giovane, che si teneva la testa con la mano era accompagnato da un bellissimo esemplare di lupo bianco dagli occhi verdi.

Serenity guardò con dolcezza il suo partner. Poi sorrise appoggiandogli il muso contro la mano. 
Lui ricambiò le attenzioni della lupa e sorrise a sua volta.
- Scusate tanto...Ahi... -
Isaac, osservò il ragazzo che si allontanava con la lupa.

Aveva un non che di singolare, pur essendo un ragazzino, il biondo sentiva crescere dentro di lui un potere sconosciuto.
Sospirò quando udì di nuovo la voce di Yui.

" Quel' ragazzo...Emana luce.." disse la principessina
- Luce? in che senso? - domandò a quel punto Isaac

Una breve pausa, seguita da un sospiro preoccupato, poi senti di nuovo la voce della fanciulla.

" Non so spiegarlo...Ma sento che ha un cuore luminoso"
Il biondo, sospirò leggermente sorridendo e, annui. Poi insieme al compagno, tornò verso l'ingresso del castello.
***

Lya era in piedi di fronte a quel' essere ancora avvolto da una nebbiolina nera sottile.

Aveva un fisico alto slanciato e decisamente atletico. 
L'uniforma bianca che indossava, lo faceva risaltare in mezzo alle fiamme.
I capelli lunghi, erano legati dietro con una coda di cavallo, che lasciava intravedere sul davanti solo due ciuffi più lunghi.
Erano bianchi come gli occhi di ghiaccio del giovane.
Le orecchie, leggermente a punta e i canini, che mostrò increspando le labbra in un ghigno malefico, erano affilati.

La rossa coperta da graffi e ferite, stringeva il corpo in fin di vita della sorella.
Aveva usato il suo sangue per evocare in un disperato tentativo qualcuno in aiuto.

Ma l'essere che aveva richiamato, era ben lontano dal'essere un angelo.

- Sei stata tu a convocarmi...? -
Il demone le gelò il sangue nelle vene, quando con fare felino, le fece alzare il viso prendendole il mento tra le due dita.
- Lo ripeterò...Sei stata tu piccola mortale, a convocarmi? - domandò con la voce gelida

La ragazza annui appena. 
Ma più tentava di opporsi, più per lei era impossibile distogliere lo sguardo, dal bianco dei suoi capelli e dal ghiaccio dei suoi occhi.
-T...Ti prego aiuta Yui salvala! -

Masaru guardò per un istante la fanciulla tra le braccia della giovane, Subito un ghignò malefico gli si dipinse in viso, seguito da una risata gelida.
- Dipende...Cosa sei disposta a darmi in cambio della vita di questa ragazza? -

La principessa restò immobile. 
La vita di sua sorella? cosa avrebbe potuto dare in cambio per salvarla ne l'oro, ne i gioielli ne tanto meno il suo titolo, valevano quanto la vita di Yui.

- Va bene ti darò ciò che desideri! ma ti prego salva mia sorella! -

Il demone sorrise e, le scoccò un bacio sul collo poi dopo averla gelata con lo sguardo schioccò le dita tre volte.

Il dolore che Lya provò fu terribile, si sentiva come bruciare mentre sul collo, compariva un simbolo a forma di spada con un falco aggrappato sopra.
In un attimo la stanza brillò e Yui comparve su un letto Lya corse subito da lei.

- YUI, YUI, SORELLINA! - gridò la rossa

- è inutile...Con il mio potere ho bloccato il tempo della sua morte. Tuttavia, è necessario usare una forza sette volte pari alla mia perchè si svegli. - disse il demone, con la voce fredda e beffarda.

- Avevi detto che l'avresti salvata!! - disse Lya on le lacrime agli occhi, quasi disperata.

Il demone, le si avvicinò prendendola alle spalle e le baciò il collo, senza che la fanciulla potesse opporsi in alcun modo a quella stretta gelida.
- Che stai facendo?! - si lamentò la ragazza, divincolandosi

- Solo quello che ho detto...In cambio della vita di Yui sei mia...Ora sta zitta. - esordì infine gelido
Più la ragazza tentava di dimenarsi, più il demone la baciava sul collo e sulle labbra. Dopo un po si fermò sorridendo gelido.
- Per salvare tua sorella, la mia forza non basta. Devi trovare, qualcuno di più forte molto più di me -
Detto tutto ciò,il demone scomparve, lasciando la fanciulla sola nella stanza a riflettere.

- Sette volte la potenza di un demone..? - 
Domandò a se stessa, mentre si sedeva sul letto. Restò immobile per alcuni secondi quando le venne un idea.
Radunare sette combattenti provenienti dal mondo umano e, affiancar loro sette animali.
Poi per decidere quale dovesse affrontare Masaru, farli combattere tra di loro.

Era un idea folle, ma di certo avrebbe funzionato.
Lya si alzò da terra guardando la sorella che dormiva nel letto, in mezzo alla stanza.

Dopo di che sospirò e scomparve alla ricerca delle sette coppie.

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Capitolo 5
*** lacrime, sangue e, vendetta ***


cap 5
Lacrime, sangue e, vendetta

Luke gemette soffocando un grido di dolore.
Guardò di fronte a se, il giovane cercava con lo sguardo disperato Serenity la sua compagna.
La vide in un lago di sangue scarlatto. 
Di fronte a lei, un giovane.

Sebastian aveva 17 anni, gli occhi dorati simili a quelli di un maestoso e possente falco.
I capelli castano chiaro lisci.
Il suo compagno appunto, era un bellissimo falco maschio di nome Yukyo.

Gli occhi della lupa dal manto bianco, punteggiata da gocce di sangue, erano feriti.
Erano stati gli artigli del falco a ridurla in quello stato.

Al resto ovvero al povero Luke, aveva pensato Sebastian.

- Mi spiace...Non volevo arrivare a tanto...Credetemi -
- No!...Ti prego! risparmia la mia compagna per favore! -

Il giovane vicinissimo alla lupa sbuffò, era un tipo freddo che calcolava sempre le sue mosse e quelle degli avversari.
Prese la spada e la puntò al petto del animale. 
Poi dopo aver girato appena lo sguardo, incontrò gli occhi sinceri di Luke.
- Mi spiace ragazzino...Questa è una guerra -

Un colpo secco, l'uggiolare della lupa e, il sangue che si diffuse a terra. 
Poi l'urlo disperato di Luke.

Il ragazzino che si precipitò dall'amica e compagna, e cadde a pochi passi dal suo corpo senza vita.
Le lacrime, che bagnano il suo viso da quindicenne erano gelide e terribili.
- No...Ser...Serenity alzati ti prego.. -

Il giovane appoggiò la testa, contro il petto della lupa, sporcandosi i capelli di sangue.
Improvvisamente, cominciò a piovere ma ne le gocce di pioggia, ne i fulmini nel cielo placavano il pianto disperato di Luke.

No...Serenity...Io-io...Te lo prometto...Io ti vendicherò lo giuro! -
Luke strinse la spada.
Il suo sguardo folle e, di puro odio faceva ben intendere, quale fosse il suo nuovo scopo.

Cosi dopo aver costruito una tomba appoggiò dei fiori in ricordo alla compagna e, si allontanò sotto la pioggia.
Lentamente, il suo cuore si stava corrodendo e, la sete di vendetta stava aumentando.

***

Shira, una ragazza alta e magra con gli occhi ambrati e i capelli argento lunghi fino hai fianchi
Era una tipa timida e insicura costretta a suo modo a partecipare al gioco.

La fanciulla, indossava una maglietta rossa strappata alle maniche e dei pantaloni neri
Girava come sempre scalza  
Byakko un maschio di tigre bianca con gli occhi azzurri.
Aveva un carattere forte e adorava la sua partner. 

Quel giorno i due erano scesi al villaggio per procurarsi delle provviste.
Stavano per cominciare il loro viaggio e, volevano avere tutto sotto controllo.

Shira era nervosa. 
Il viaggio che l'anziano maestro le aveva ordinato di fare era una prova.

Una prova, che lei come futuro capo-villaggio doveva assolutamente superare.

Prese la katana e il ciondolo a forma di stella, che mise subito al collo si divideva in due collane una parte era nera. 
Quella che simboleggiava lo Yan.
L'altra, quella al collo dell' tigrotto era bianca e simboleggiava lo Yin.

Il bene e il male e la loro distinzione.
Una lezione che la ragazza aveva imparato da Miroku l'anziano maestro, una lezione su umiltà e capacità d'attenzione.
Lezione che i due avevano imparato sulla loro pelle.

La ragazza, sospirò mentre il tigrotto dal manto candido, dormiva russando della grossa come sempre del resto. Lei, gli accarezzò il pelo abbassando il capo.

- Sei preoccupata per il niente -
La tigre sbadigliò assonnata, dopo di che sospirò appoggiando la zampa, sulle gambe della sua padroncina.
Shira sospirò cercando di non sembrare preoccupata.
Poi si lasciò cadere con la testa, sulla pancia dell' animale e si addormentò.
***

Luke percorreva il vialetto d'ingresso della sua abitazione, era scosso e terrorizzato dalla morte della sua compagna.
Tuttavia, doveva sopravvivere per lei per vendicare la morte di Serenity.

Entrò in casa trovandosi travolto dal' abbraccio della madre, che vedendolo zuppo per la pioggia si era naturalmente preoccupata.

Il giovane non emise un fiato, si cambiò e poi si sdraiò sul letto affossando il viso segnato dalle lacrime nel cuscino.
In un attimo tutti i ricordi del loro primo incontro cominciarono a riaffiorare prepotentemente.

Il negozio di animali in città vendeva dei bellissimi cuccioli di lupo dal manto scuro.
Lui aveva convinto la madre a prenderne uno.

Ma quando era arrivato, era rimasto completamente affascinato da quella piccola femmina.
Unica della cucciolata ad avere il pelo bianco come la neve.

Era stato il caso o forse il destino a farli incontrare...E l'unica cosa, della quale il ragazzo dai capelli rossi era certo, era che quella lupachiotta dal animo schivo ma gentile e protettivo, non era più con lui.

Strinse i lembi della coperta tremando quando udì una voce maschile e si alzò di colpo.
- Chi sei! - domandò tra le lacrime e la rabbia.

Masaru comparve appoggiato allo stipite della porta.
Aveva il solito sguardo di puro gelo e, lo stesso sorrisetto derisorio stampato in faccia.

 - Povero Luke, la tua compagna è stata uccisa e tu non lai salvata. -
- Che cosa vuoi! -
- Offrirti di tornare sul campo di battaglia e, vendicare la tua amica -

Il ragazzo restò come paralizzato.
Dopo di che facendo un profondo respiro, riprese la calma e guardò il demone.
- Ti ascolto... -

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Capitolo 6
*** il sogno ***


cap 6
Il sogno

Il giovane, si sentiva intontito parecchio intontito. 
Mosse uno sguardo intorno a se, completamente bianco.

Ecco come si presentava quel luogo, non vi era nulla deserto bianco.
Camminava ma più lo faceva, più non sembrava avanzare.
Alla fine, si sedette un po seccato.

- Odio questo posto...Ehi chiunque mi ci abbia portato, mi farebbe il sacro santo piacere, di farmi tornare a casa! -

Neko era accanto a lui in forma umana, gli occhi verdi incontrarono quelli di ghiaccio di Satoshi che sospirò.
- Non sarà opera tua..? - domandò seccato
- No. Io stavolta, non centro nulla - si difese la micia

I due, si fissarono per alcuni minuti, finché non si ritrovarono di nuovo in un altro posto.
Tuttavia, erano trasparenti e potevano passare attraverso il muro, quella non era la casa di Sato e Neko ma bensì la sala di un castello.

Di fronte a loro, una donna e un uomo semi coperti da mantelli d'argento in braccio tenevano due neonate e sembravano felici.

La gatta, si avvicinò per guardare meglio, ma la visione spari come se fosse scoppiata una bolla di sapone.
I due ragazzi si risvegliarono nel letto di Sato, che come del resto Neko si aspettava benissimo, era seccato dalla sua presenza e, la scacciò subito in malo modo, meritandosi un unghiata dalla bella ragazza-gatto.

Il giovane sbuffò realizzando che forse stavolta se l'era cercata. 
Alla fine prese le pistole e, uscì in giardino per allenarsi un po al tiro al bersaglio.

Neko seduta su un albero accanto, lo osservava allenarsi con fare leggermente divertito.
Il ragazzo colpiva ripetutamente i bersagli che consistevano in lattine di birra vuote, mostrando tutta la sua maestria.
Scattava di lato scartando come se stesse evitando un attacco. Poi rotolava di lato e sparava qualche colpo, era molto concentrato.

La gatta applaudì contenta sorridendo. 
Lui, le mostrò un sorriso orgoglioso dopo di che salì sul l'albero e, guardò con lei il tramonto che tingeva di rosso la città.
 -Neko... - sussurrò Sato

Lo guardò per un istante 
Aveva uno sguardo forte e coraggioso ma sopratutto estremamente serio
Si chiedeva come un ragazzo cosi gentile, potesse essere in realtà anche gelido e superficiale.
- Neko...Qual'è il tuo sogno? -
- Sogno? - domandò di rimando, quasi confusa. Abbassò il capo poi con dolcezza sorrise al giovane e gli prese la mano.
Sato restò colpito da quel gesto, la guardò per un istante sorridendole freddo.

Trovava piuttosto strana quella ragazza-gatto. 
Era spontanea, allegra a volte forse fin troppo.
Non vedeva in lui un diverso un emarginato, ma bensì un fedele compagno che voleva aiutarla.

Sorrise e le accarezzò leggermente i capelli, lei appoggiò la testa sulla sua spalla, cullata dalle carezze del giovane e sorrise socchiudendo gli occhi.

- Il mio sogno è che le persone e gli animali, vivano senza doversi odiare senza più differenze -

Il ragazzo rise leggermente poi sorrise e, guardò verso l'orizzonte. 
Il vento di fine estate, gli scompiglio la chioma di capelli neri come piume di corvo.

- è un bel sogno Neko. -
La ragazza sorrise riaprendo gli occhi smeraldo, guardò il suo master addolcendo lo sguardo. 

Per lei, il giovane era il padrone e un compagno al quale avrebbe affidato la sua stessa vita.
Ma era anche un amico su qui la giovane poteva contare, un amico che soffriva in silenzio e che lei quel'giorno d'estate aveva deciso di proteggere.

Come al solito Satoshi, era stato assalito da alcuni coetanei che lo prendevano in giro e che arrivarono addirittura a fargli del male.

La gattina che come lui veniva continuamente bersagliata dagli scherzi crudeli di quegli umani, si gettò in difesa del giovane attaccando i ragazzi con unghiate e morsi.

Questi ultimi scapparono seccati, mentre Sato ripresosi leggermente dalle percosse subite, si era avvicinato alla gattina accarezzandola.
- Ehi sei proprio un bel tipo tu. Ti ringrazio per l'aiuto. -

La gattina coperta da graffi e ferite, aveva miagolato mostrando la sua dolcezza al giovane, con una leccatina sul viso.
Lui sospirando l'aveva messa in una scatola e se l'era portata a casa, senza però sapere che con quel' gesto aveva segnato l'inizio della loro amicizia.

La voce della fanciulla lo distrasse dai suoi ricordi.

- E tu Master? anche tu hai un sogno? - domandò curiosa

Il ragazzo rise socchiudendo gli occhi chiarissimi.
Dopo di che li riaprì e, guardò la gatta sorridendo freddo.

- Io?...Solo essere accettato per come sono. -

Lo sguardo serio, la costrinse ad abbassare il capo
Lui si limitò a continuare ad accarezzarle i capelli quando la senti sospirare.
- Per me sei perfetto cosi come sei Master -

Sato rise e, per la prima e forse ultima volta le sorrise dolcemente.
- Ti ringrazio Neko. -

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Capitolo 7
*** una nuova via per Isaac ***


cap 7
Una nuova via per Isaac

Isaac abbassò il capo varcando la sala delle conferenze. 
Lya era seduta di fronte a lui

Il sorriso appena percepibile, gli occhi di fuoco e lo sguardo di ghiaccio, le davano un impressione gelida e parecchio inavvicinabile.

Il biondo dagli intensi occhi blu come il cielo terso, abbassò il capo inginocchiandosi di fronte a lei.
Anche se non lo avrebbe voluto, lei era una principessa e lui, un semplice ragazzo campato da chi sa dove.
Portarle rispetto era il minimo

Sospirò.
Lya lo fece alzare con un gesto sbrigativo della mano e, sorrise appena.

-Isaac, una delle sette coppie è stata eliminata...Tuttavia uno dei due si è dato alle tenebre il suo cuore si è tinto di oscurità, devi fare presto. Il gioco continua - esordì la rossa

Era cosi Luke e Serenity erano stati sconfitti. 
Tuttavia il ragazzino dai capelli rossi, sarebbe dovuto tornare al castello ma una forza molto potente glielo aveva impedito.

Subito Isaac, volle accertarsi della natura di quella forza. 
Non fece nemmeno in tempo, perchè a denti stretti la ragazza pronunciò un nome.
- Masaru...Ora, mi accerterò che Luke non se ne sia andato di sua spontanea volontà. Al resto pensa tu. - decretò sbrigativa
Il ragazzo rimasto colpito dalle parole di Lya sospirò. 
Mentre la principessa, lo superava, uscendo dalla stanza il giovane si sedette accanto alla finestra.

Improvvisamente la udì
Era la voce gentile e calda della principessa Yui.

" Isaac, sei triste? "

Lui, non rispose e si lasciò sfuggire solo un sospiro tirato.
I suoi occhi blu, erano velati da una leggera tristezza, era stanco di combattere...
Alla fine fu lui, a fare una domanda inaspettata alla fanciulla.

- E...Voi non siete triste? - domandò
" Si lo sono. Non sopporto più, questi spargimenti di sangue.."

La sentì sospirare come se nonostante fosse solo una voce incorporea, il biondo riuscisse a sentire lo smarrimento e la paura della fanciulla.

Sapeva che Yui aveva un cuore gentile l'aveva visto. 
Solo una creatura pura poteva scegliere un dannato come lui a suo paladino.

Il giovane si lasciò sfuggire un sorriso, che Felix il suo compagno, non pote fare a meno di commentare, ridendo sotto i baffi.

- Non esiste un modo per fermare questa carneficina? non so qualcosa che permetta ad un individuo di assorbire i poteri degli altri? - domandò alla principessa

Per un istante, non udì uno solo alito di vento. 
Poi ancora la voce della fanciulla rispondere alla sua domanda.

" Forse...Il libro della foresta pietrificata. è un tomo di magia nera molto potente, si dice che sia custodito nella grotta degli specchi al confine con il regno. Ma nessuno sa se esista veramente"

Il ragazzo sorrise battendo il palmo della mano sul muro.
Yui, sorrise a sua volta, o almeno era quella l'impressione che il ragazzo aveva avuto. 
Ricambiò il sorriso anche se sapeva che lei non poteva vederlo. Poi estrasse dal fodero la katana.

- Va bene. Foresta pietrificata stiamo arrivando! sei con me Felix? -
- Certo...E poi sono curioso di vedere la grotta degli specchi -

" Un-un momento...Aspettate!"

La voce di Yui, li fermò prima che potessero uscire dalla stanza. 
I due, si guardarono confusi poi anche se le tremava terribilmente la voce, la fanciulla cominciò di nuovo a parlare.
" Non posso chiedervi di fare una cosa così pericolosa...Non voglio che corriate rischi"

Il ragazzo sospirò e rinfoderò la spada dalla lama affilata e brillante. 
Poi sorrise mostrando uno sguardo fiero e coraggioso.
- Io e Felix siamo forti. Quindi non preoccupatevi principessa. - disse ridacchiando, decisamente sicuro di se.
- Sappiamo cavarcela. Per me e Felix rischio è uguale a divertimento, e questa fantomatica grotta sembra un posto pericoloso. - ghignò deciso

" D'accordo...." sembrò sospirare Yui

Il giovane sorrise e scomparve poco dopo, oltre il portone del castello insieme a Felix.

Il loro obbiettivo si faceva sempre più vicino, Isaac, non vedeva l'ora di mettersi in cammino verso la grotta degli specchi.
***

I due, attraversarono la valle fino al promontorio che serpeggiava lungo l'oceano.
Improvvisamente Isaac, vide qualcosa che svettava al orizzonte 
Era un bellissimo cavallo, o almeno lo sembrava, perchè a parte il manto bianco e luminoso aveva un corno sulla fronte.
Il bellissimo equino li guardò con i suoi occhi azzurri. 
Poi scappò nel bel mezzo della foresta, nascondendosi e scomparendo a poco poco dalla loro vista.

Il ragazzo rimasto stupito, guardò il lupo poi sorrise e corse dietro al cavallo 
Felix lo seguiva poco distante.

Cominciarono ad inoltrarsi nella foresta, lasciandosi il castello alle spalle. 
Improvvisamente udirono il nitrito disperato dell'animale e il suono di uno sparo.

Si precipitarono subito dal cavallo, trovandolo steso in una pozza di sangue.

Di fronte a quello, che una volta era un bellissimo unicorno un giovane. 
I capelli erano rossi come le gocce di sangue che gli sporcavano il viso da quindicenne.
Gli occhi erano neri intensi e a tratti con una strana scintilla oscura.

Il giovane sospirò gelido, guardandosi le mani poi si voltò verso il biondo e il lupo e, li attaccò direttamente con la follia negli occhi.

Isaac, schivò rapido senza fare il minimo sforzo, prese la spada e gridò Darkness trasformandosi nella sua versione oscura.

Aveva uno sguardo gelido e crudele molto diverso da quello del giovane dai capelli color sangue.

Luke brandiva un coltello aveva lasciato la pistola a terra. 
Nonostante volesse colpirlo con tutta la sua potenza, Isaac non ci riusciva. 
Era come se qualcosa risucchiasse la sua forza.

Il biondo finì contro un albero sbattendo la schiena. 
Subito Felix gli fece da scudo, beccandosi un potente calcio che lo fece rotolare poco distante.

Isaac, strinse i denti mentre la risata folle di Luke, si diffondeva nella foresta
Improvvisamente, proprio mentre il nemico stava per colpirlo una voce lo fermò.

" NO! NON FARLO!"

Era la voce di Yui? 
No, sembrava più infantile e leggermente diversa, in un istante apparvero due ragazzi. 
Uno aveva i capelli neri come piume di un grosso corvo selvatico gli occhi erano chiarissimi

Come il ghiaccio.
Aveva un non che di annoiato e sparò un colpo contro la spalla di Luke, che si allontanò sparendo nella direzione opposta.

L'altra era una ragazza.
Occhi verdi come smeraldi luminosi e, una folta chioma castana leggermente ondulata.
Sulla testa svettavano le orecchie da gattina.
Indossava un abito azzurro molto elegante e, aveva una vocina sottile e timorosa.

-M-Master il ragazzo e il lupo sono feriti! -
- Ci ero arrivato anche da solo...Comunque...Serve una mano? -

Sato, sospirò gelando la partner con lo sguardo. 
Poi porse la mano al biondo e sorrise amichevole.

Isaac, ricambiò e afferrò la mano del ragazzo alzandosi da terra. 
Neko curò loro le ferite con un incantesimo e, alla fine seduti a riprendere fiato il biondo pote spiegar loro cosa era successo.

- Quindi siete in viaggio verso questa fantomatica foresta? - domandò Sato, ravvivando il fuoco
- Esattamente. Felix come ti senti? - chiese al suo compagno il ragazzo

Felix sorrise era in forma umana come Neko, che gli stava ancora bendando le ferite con dolcezza. 
Erano conciati male tutti e due come del resto i loro salvatori. Sato aveva diversi tagli e ferite cosi come la gattina.

- Ma voi? siete una coppia no? - domandò Isaac

I due si fissarono per alcuni istanti. 
Neko sorrise avvampando e fece ridacchiare il lupo. 
Sato sospirò sbuffando seccato.

- No. Siamo solo compagni d'armi nient altro..Chiaro ragazzino. -

Il biondo socchiuse gli occhi. 
Era il suo modo per fargli capire, che non era un ragazzino e che aveva capito benissimo l'antifona.

Il moro sbuffò mettendosi seduto in un angolo, con la testa appoggiata ad un albero, la gattina si avvicinò a lui, ma venne scacciata con un occhiataccia.
Si sedette poco distante con lo sguardo basso.

Isaac, stava ancora pensando alla sua sconfitta. 
Cosa avesse trattenuto le sue tenebre era un mistero. Tuttavia qualcosa aveva interferito bloccando i suoi poteri.
Sospirò un po seccato e, si sdraiò accanto a Felix, la sconfitta bruciava ad entrambi tuttavia non potevano fermarsi.

- Felix...Dobbiamo diventare più forti...Molto più forti. -
Il lupo annui, mentre il padrone gli accarezzava le orecchie 

Neko li osservava posando poi lo sguardo su Sato che stava sistemando le pistole.
Il giovane se ne accorse e sospirò.
- Che vuoi...? -

La gattina che aveva alzato il viso, sorrise appena socchiudendo per un istante gli occhi verdi.
- N-niente...-

Il ragazzo, tornò a concentrare la sua completa attenzione sulla pistola, ricaricandola. 
Poi dopo essersi alzato si rivolse al lupo e al suo padrone.
- Noi ce ne andiamo. Vieni...Neko. -

La gattina seguì il padrone, scomparendo poco dopo nella foresta.
***

I due rimasti soli, si scambiarono sguardi d'intesa e cominciarono ad allenarsi.

Isaac, schivava gli attacchi di Felix con molta facilità, ciò nonostante sentiva di essere debole parecchio debole.

Si allenarono fino a notte fonda senza risparmiarsi.
Travolto dalla stanchezza si sdraiò, aveva il fiato corto e si sentiva uno straccio come Felix del resto.
Il ragazzo, osservò le stelle continuando a pensare alla follia e alle tenebre che emanava Luke
Per un istante socchiuse gli occhi blu, pensava a lui e alla ragione di quella forza.

Inoltre pensava a se stesso. 
Forse se avesse perso Felix anche lui si sarebbe trasformato in un demonio, assetato di potere e vendetta.
I suoi pensieri arrivarono al'orecchio di qualcuno a lui molto famigliare.

Una voce gentile, gli sussurrò piano per non svegliare il lupo, che russava della grossa accanto a lui.

" Temi la tua forza Isaac?"

Il ragazzo non rispose restò in silenzio, lasciando fosse la fanciulla ad intuire i suoi pensieri. 
Cosa che a Yui riusciva benissimo.

" In ognuno di noi convive il bene e il male...Non temere te stesso. "

- Io sono un mezzosangue...Sono nato da un demone e un angelo. Ma voi questo lo avevate già intuito vero principessa? - domandò a quel punto

" Si.. è per questo che ti ho scelto. Tu non incarni ne la luce ne le tenebre, allo stesso modo il tuo cuore conosce entrambe."

Il ragazzo sorrise, cercando di nascondere il leggero rossore che gli infiammava il viso.

Da quando era stato suo malgrado coinvolto nel gioco e, l'aveva conosciuta, aveva spesso fantasticato al idea di vederla sul serio.
Di sentire la sua risata e, vedere il suo volto illuminarsi 
Di sentire quel calore che si diffondeva in tutto il corpo, quella sensazione, che la sua voce riusciva a provocargli.

Non aveva mai avuto amici, eccetto Felix che per lui era come un fratello.
Tuttavia Yui lo era. 
Era sua amica e, forse pensò per un istante il biondo, qualcosa di molto più importante. 

Distolse subito quei pensieri, non doveva pensare non doveva nemmeno sfiorare quel'idea.

Lei era lontana anni luce dal suo mondo e, dal suo modo di vivere 
Tuttavia, aveva cominciata sul serio a provare un sentimento forte.

Non sapeva spiegarsene la ragione, tuttavia quella ragazza era molto importante per lui.
Forse, perchè quando si sentiva a terra e il mondo gli crollava sulle spalle. Gli bastava udire quella voce gentile accarezzargli le orecchie con dolcezza, per ritrovare la speranza.

" Isaac...Stai dormendo...?  "

- Ah! n-no scusate mi ero distratto un attimo. - ammise arrossendo

La senti ridere e, sorrise passandosi una mano nei capelli biondi e, luminosi come grano.
- Principessa...Posso farvi una domanda? - prese il coraggio chiedendo

" Certo..."

Il ragazzo prese fiato e sorrise. 
Da quella domanda, sarebbero dipese diverse risposte e sopratutto diverse strade.

- qual'è pensate, sarà la prima cosa che farete una volta che la maledizione sarà rotta? - domandò infine
La ragazza, restò in silenzio poi rispose con la voce limpida, facendolo avvampare nuovamente.

" Vorrei fare una passeggiata con te " ridacchiò

Il ragazzo, rimase felicemente sorpreso e sorrise. 
Non si sarebbe mai aspettato, una risposta simile da parte della principessa.

Sospirò leggermente imbarazzato. 
Poi si rivolse nuovamente a Yui, cercando di controllare il rossore sul suo viso.

- Mi farebbe molto piacere accompagnarvi principessa Yui! - disse felice

" Davvero?! grazie Isaac "

Il ragazzo sorrise e socchiuse gli occhi. 
Era sdraiato sul manto erboso, con le mani dietro al collo a mo di cuscino.
- Ci sono tanti bei posti da vedere...Io ho girato molto e, il mondo è vasto. Voi dove vorreste andare? le domandò guardando le stelle.

" Non ci ho mai pensato...Vorrei vedere un luogo chiamato cascate degli angeli... "  Cominciò la principessa

"Mia sorella, mi raccontava spesso di quel' posto. Diceva che era stupendo e, poi vorrei vedere il posto dove sei cresciuto e..."

Isaac, rise divertito addolcendo la voce e lo sguardo. 
L'entusiasmo della fanciulla era contagioso.
- Calma calma...Una volta sveglia, avrete tutto il tempo per viaggiare. - disse ridendo
" Si "  
Ridacchiò Yui, poi non sentendo più la voce di Isaac, ma solo uno sbaglio sussurrò
" Oh...Buona notte...Isaac."

Il giovane, esausto per l'allenamento si addormentò, cullato da una dolce ninnananna che la giovane cantava dolcemente.
La sua voce, era simile ad una ventata d' aria primaverile.
Ad un fiume dalle acque cristalline...Al suono di un arpa...Insomma pura armonia e poesia.

 
Spiriti a cui la notte appartiene

E che dominate il mondo finché il giorno non viene

I nostri corpi cullate

Sul nostro sonno vegliate

Gli incubi scacciate

E la stanchezza dalle membra allontanate

 
Spirito che vivi nella luce dei tramonti

Danzando nella brezza tranquilla

Guida i nostri sogni con i tuoi racconti

Mentre una magica scintilla

Nei tuoi eterni occhi brilla!!

 

Spirito della notte scura

Custodiscici sotto la tua ala sicura

E in quest'ora dove tutto fa paura

Dei nostri sogni prenditi cura

Con un poco di gioia pura

Per affrontare sorridenti la giornata futura!

 
Spirito che doni la luce alle stelle

E che le fai brillare belle

In quest'ora tenebrosa

Infondi in noi una luce gioiosa

Che ai sogni farà da faro

Per indirizzarli verso ciò che ci è caro!

 
Spirito della luna piena 

Che la marea comandi sapientemente

Donaci una notte serena

E cullaci con le acque marine teneramente

E i nostri sogni di gioia illumina

Con la bianca e dolce luce della luna


Spirito dai magici occhi di giada

Che ogni notte doni al mondo la rugiada

Con i sogni le nostre menti disseta

E di gioia riempici il cuore

Cullandoci i corpi con morbida seta

E donandoli pace e vigore.

 
Spirito che dolce sussurri

Diffondendo nel vento sogni puri

A te affidiamo le nostre menti

Perché il nostro riposo diventi

Occasione per più chiaro dentro di noi vedere

E qualche problema risolvere

 
Spirito che di notte fai da guardiano

Dal magico fuoco del sole

Guidaci con dolcezza per mano

E cullaci con le tue sagge parole

Fino a quando il cielo scuro infiammerai

E a un nuovo giorno inizio darai

 
A voi spiriti che mi avete ascoltato

I miei cari ho affidato

Custoditeli nel vostro cuore

E cullateci con tanto amore

Affinché la notte trascorra senza affanno

E i bui incubi non possano far danno

 
Cullato dalla melodia della fanciulla, il giovane si addormentò subito...
L'indomani avrebbe continuato il viaggio per raggiungere la foresta di pietra e, con essa la caverna degli specchi.
Chiusi gli occhi blu il ragazzo sognò...

Sognò un angelo che gli cantava la melodia di Yui, un angelo dai lunghi capelli biondi e dagli occhi blu come il cielo stellato.
Quel'angelo era sua madre.
.......

questa è la canzone da ascoltare come sottofondo mentre si legge la parte in rosso.
è una poesia sulla notte. 
https://www.youtube.com/watch?v=MxPPq0cLoz0

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Capitolo 8
*** l'eco di una voce lontana ***


cap 8
L' eco di una voce lontana

 prima di cominciare.
leggenda:


(parti in blu canta Sato

parti in rosso Neko

parti in verde entrambi)


Neko era seduta sul'albero e faceva dondolare le gambe sospirando.
Il vento le aveva scompigliato la chioma castana facendola rabbrividire.

Indossava una mini-gonna rosa a balze e una maglia bianca a maniche lunghe.
I capelli, li aveva lasciati sciolti lungo le spalle, sul capo si intravedevano le orecchie da gatta più scure.

La gatta guardava il cielo, sembrava preoccupata, nei giorni in cui il suo Master andava al lavoro la ragazza restava a casa da sola.
Si annoiava parecchio e, cosi per svagarsi usciva in giardino.


 
Sì, starò per sempre al tuo fianco.. Non importa quale futuro ci metterà alla prova
Ah.. i nostri destini si sono incrociati perchè ho udito il suono della tua voce
Se mi dovessi trovare in difficoltà.. restandoti accanto potrei farcela

- Certo che ne fai di casino...Sei offesa perchè ti o lasciata sola? - domandò la voce maschile

Neko, perse l'equilibrio scivolando e, cadde sul sedere.
Il giovane scoppio a ridere, non curandosi della povera gattina, che si alzò un po ammaccata.

Sato si avvicinò sorridendo e, sbuffò mostrandole il suo miglior ghigno stronzo
Per tutta risposta, Neko sospirò e saettò di nuovo sul' albero incurante delle risate del giovane.

- Potevi anche avvertire Master... -

Il ragazzo ridacchiò, appoggiandosi alla ruvida corteccia con la schiena e, incrociò le braccia al petto.
- Veramente ti ricordo. Che questa è casa mia. -

La gatta, sospirò appoggiando la testa contro l'albero e ricominciò a cantare

 
Nonostante i sentimenti contraddittori e lo spirito battagliero, sento le farfalle nella mia pancia 
Restami accanto.. Voglio proteggerti  
Anche se proveniamo da due mondi molto distanti

Il giovane sbuffò poi prese un profondo respiro e, bazzicò qualche parola della canzone.
La conosceva a memoria, visto che a quanto pare era l'unica melodia che la gatta conosceva.

 
Sì, starò per sempre al tuo fianco..
Qualsiasi futuro sia…cambiamolo per continuare a sperare
Per sempre

Stupita la gatta, sorrise e cominciò a cantare di nuovo insieme al ragazzo.
 

Sì, starò per sempre al tuo fianco.. Non importa quale futuro ci metterà alla prova
Ah.. i nostri destini si sono incrociati perchè ho udito il suono della tua voce
Se mi dovessi trovare in difficoltà.. restandoti accanto potrei farcela

Nonostante i sentimenti contraddittori e lo spirito battagliero, sento le farfalle nella mia pancia 
Restami accanto.. Voglio proteggerti    
Anche se proveniamo da due mondi molto distanti

Smisero di cantare.

Sato, sbuffò bazzicando un sorriso abbastanza tirato, dopo di che si allontanò dal giardino.
Neko rimasta completamente rapita dalla bella voce del moro lo segui.

Poi bloccandolo per un braccio e lo fece voltare.
- Che vuoi? è stato solo un caso. -
- Davvero? io non credo...Eravamo in perfetta armonia è stato...-

Il ragazzo si staccò di colpo, fulminandola con uno sguardo gelido e piuttosto seccato.
- Solo una perdita di tempo. -
- Io non lo penso affatto...Master -

Il giovane, si voltò di colpo fulminandola, poi sbuffò avvicinando il viso a mezzo-centimetro dal su.
Aveva il suo classico sorriso stronzo.

- Io si...Stammi lontana è meglio. -

La ragazza lo guardò allontanarsi, per poi cantare un ultima strofa della canzone.
Quella che lei riteneva più importante.

Restami accanto.. Voglio proteggerti    
Anche se proveniamo da due mondi molto distanti

Sorrise un po triste per poi sedersi di nuovo al suo posto e guardare il cielo.

***

Satoshi aveva bisogno di distrarsi con qualcosa o qualcuno.

Nella mente continuavano a risuonare le parole di quella canzone, che quasi inconsciamente si ritrovò a canticchiare.
Una voce alle sue spalle una risata famigliare fin troppo per i suoi gusti.

- Non sapevo che sapessi cantare. - disse

Si voltò ritrovandosi di fronte...lui!

Un ragazzo dimostrava diciannove ,vent'anni al massimo
Bel viso dai lineamenti freddi ma affascinanti. Fisico allenato ma non troppo muscoloso, occhi color cremisi come le fiamme dell' inferno. 
I capelli erano neri come le piume di un corvo.

Sato balbettò leggermente, quando incontrò il suo sguardo. 
Eon era abituato a cantare figuriamoci a farsi sentire da lui.

Yuro rise un po sorpreso dal suo imbarazzo, si era acceso una sigaretta e la teneva tra i denti respirandone il fumo di tanto in tanto.
- Vuoi una foto non so?.. -

Sato sbuffò avvicinandosi ma rimanendo a debita distanza.
Osservava il viso affascinante del giovane, fissando con insistenza i suoi occhi.

Quest' ultimo accortosi degli sguardi di Sato, sospirò lungamente e spenta la sigaretta con la scarpa si appoggiò al muro.

- Guarda che potresti essere un po più discreto...Non mi va di essere fissato. -

Subito il giovane ventiduenne distolse lo sguardo sbuffando.
Yuro abbassò il capo per un istante per poi dare le spalle a Sato. Improvvisamente, la voce di una fanciulla arrivò al suo orecchio. 

Era una bella ragazza.
Alta e magra gli occhi erano rossi e i capelli una lunga cascata d'angora.

La fanciulla, che si chiamava Lily era accompagnata da un maestoso drago bianco azzurro.

Lily guardò Yuro per un istante appoggiandogli una mano sulla spalla.
Il drago si accucciò accanto alla ragazza che scoccò un occhiata gelida rivolta a Satoshi.

- Yuro...Cosa fai quì? non ce il concerto oggi? - domandò

Il moro sorrise annuendo dopo di che corse verso la scuola.
La ragazza, rimasta sola squadrò per un istante Satoshi, Neko arrivò in tutta fretta. 
Aveva avvertito la presenza di una coppia.

Subito Neko, in posizione venne sbalzata via da un colpo di coda di Frost svegliatosi ad un rapido ordine dell'albina.
La gatta si rialzò dolorante. 
Era coperta di bende che coprivano le ferite alcune parecchio gravi.

Lily sbuffò quando vide che a differenza della sua compagna il ragazzo era in perfetta forma.
Il drago lo fulminò fremendo d'impazienza ma ad un rapido gesto di Lily si fermò di colpo.

La ragazza, si avvicinò sfiorando una guancia a Sato. 
I piedi del moro erano bloccati dal ghiaccio cosi come metà del suo corpo.

- Mi sto chiedendo come tu possa essere cosi crudele..-

Il giovane che cominciava a sentirsi parecchio stanco, sbuffò seccato. 
Neko rialzatasi anche se affaticata saltò subito sulla schiena del drago.

- Mollalo! lascia stare il mio MASTER! .

Il drago seccato sbuffò, spedendo la gattina contro un albero e le fece battere la testa.
- Faresti meglio a scappare. - decretò

La ragazza si rialzò di nuovo. 
Non le importava di se stessa sopportava i continui colpi del drago stringendo i denti.

Sato la guardava abbagliato dal' suo sguardo coraggioso, non poteva fare a meno di dimenarsi cercando di liberarsi dal' ghiaccio.

Era costretto a guardare la sua partner avere la peggio.

Proprio quando una violenta fiammata stava per colpire la gatta, l'urlo del ragazzo generò una potentissima onda d'urto che gli fece distruggere il ghiaccio.

- NEKO! -

Il ragazzo, libero si precipitò di corsa dalla fanciulla stesa in una pozza di sangue.
Appena la raggiunse le prese la testa sollevandola delicatamente.

- NEKO TI PREGO RESISTI! -

La strinse per un istante in preda al panico. Lei aprì gli occhi lentamente e. sorrise sfiorandogli la guancia con la mano.

Sei vivo...Temevo di non riuscire a proteggerti. -

Sato sconvolto dal fatto che la ragazza volesse, continuare ad infischiarsene della sua vita, la strinse a se tenendole la testa contro la spalla.

- STUPIDA!...Per un istante...Solo uno, SMETTILA DI PREOCCUPARTI PER ME CAZZO! -

La ragazza rise stringendo la mano alla sua spalla. Sato non riusciva a realizzare quello che stava succedendo.

Lily e Frost si allontanano lasciandoli soli, alla ragazza sfuggì una lacrima di ghiaccio, mentre si allontanava.

- Sei una stupida..-Neko.. -

Neko sorrise alzando lo sguardo le scendevano le lacrime.
Avvicinò di nuovo il viso sorridendo e sfiorò le labbra del moro con un dolce e caldo bacio.

Sato un po per la tristezza un po perchè sapeva che alla gatta non restava molto da vivere, rispose a quel' bacio con una strana passione che nemmeno lui pensava di avere.

Chiuse gli occhi anche se solo per un istante, ascoltando i battiti del cuore della fanciulla.
Sentiva il sangue cuocente, macchiargli le labbra e quando si staccò vide la fanciulla sorridere.

Al giovane scappò una mezza risata gelida, mentre le accarezzava una guancia, cercando di reprimere le lacrime che avrebbero voluto uscire.

- Avevi detto che saresti stata al mio fianco per sempre. Sei una bugiarda. -

La ragazza annuì appoggiandosi a lui. I suoi occhi sono umidi per le lacrime, tremava mentre il sangue scarlatto scivolava dal bordo della sua bocca.
- Si lo sono...M-ma ti prego Satoshi.. -

alzò di colpo il capo anche se faceva fatica a guardarlo, poi sussurrò con la voce tremante al orecchio del ragazzo.
- Non lasciare...Non lasciare che questa bugia sia inutile...Vivi Sato -
 -NEKO! -

La strinse a se, mentre la vedeva scomparire. 
poi mentre le accarezzava i capelli, le sussurrava qualcosa al' orecchio. 
La gattina sorrise stringendosi a lui.

Il giovane sapeva benissimo che era solo una disperata bugia. 
ma in quel' momento, erano le uniche due parole che gli erano venute in mente.

L'unico ringraziamento per quella fantastica ragazza, che in lui aveva visto molto più del resto del mondo.
- Ti amo...Ti prego non lasciarmi. per favore sei la mia prima vera amica. -

La gattina addolcì il tono della voce alzando un ultima volta il viso.
Lo baciò con dolcezza annuendo mentre cantava.

Sì, starò per sempre al tuo fianco.. Non importa quale futuro ci metterà alla prova


- Anche io...Sato-kun...Anche io ti amo... -

In un istante, illuminata da tante scintille il corpo della ragazza scomparve, lasciando solo un ricordo nella mente del moro che strinse i pugni.

le lacrime che non ne volevano sapere di fermarsi e, il cuore che si ERA spezzato. 
Sato batte il pugno contro il terreno.

- Mi dispiace Neko mi dispiace non volevo...NON VOLEVO CHE ANDASSE A FINIRE COSI MALEDIZIONE! -

Lentamente caddero gocce di pioggia...
Il ragazzo scorse per terra qualcosa di rosso. 
Il collare di Neko.

Lo strinse tremando, strinse gli occhi rossi per le lacrime. 
Rimpianti di tutto quello che avrebbe voluto dirle, di tutto ciò che avrebbe voluto farle vedere di lui.

Il suo cuore ormai spezzato ricordava lentamente...

Ricordi di lei...
Del suo sorriso timido e impacciato, del suo sguardo che si posava su una ciotola di latte o sul suo viso.
Ma sopratutto la voce. 
Il canto e le parole di quella canzone. 
Parole che lui non voleva far diventare una bugia.

Quel' "ti amo" soffocato quella bellissima bugia, che ora lo faceva sentire uno schifo.
Si alzò stringendo nella mano il collare rosso.

Poi dopo aver lasciato, che le gocce di pioggia gli solcassero il viso corrotto dal odio dalla rabbia e, dalla sofferenza, guardò in alto verso le nuvole plumbea.

Un ultima lacrima si confuse con la pioggia, mentre il giovane cominciava a cantare.

Era come se le parole uscissero prive di controllo, come se quel' canto disperato e quasi gelido fosse il suo modo di salutarla.



 
Dove sta andando questo calore? 
Se è per domani ... è sparire ... 
Se ci uniamo il battito dei nostri cuori, 
possiamo cadere nello stesso posto buio.

Io sarò sempre, sempre, sarò accanto a te, 
non importa quanto il tuo cuore è perso.


Mentre alla deriva in questo buio, 
abbiamo raccolto le nostre ali proprio come un piccolo uccello innocente. 
Durante i periodi tristi, si nasconde nel tuo sorriso. 
Quella spada condensata di ghiaccio 
espone questo mio cuore. 

Abbracciami ... 
per sempre ...


Dove vai tutta sola? 
Fa paura guardare indietro ... 
Forma e tristi i colori del mio cuore 
in realtà mi adatto molto bene ...


Sono sicuro che un giorno, con gli occhi transitori, 
ci fissiamo nello stesso posto in cui tornare.


Non importa quanto siamo separati in questa oscurità, 
i nostri cuori chiameranno l'un l'altro con i nostri legami che sono più forti di qualsiasi cosa. 
Anche se sorridi durante il tempo triste, ho capito.
 
Con questo freddo dito pieni di lacrime, 
vuoi darmi calore. 
Sarò qui con te ...


Mentre alla deriva in questo buio, 
abbiamo raccolto le nostre ali proprio come un piccolo uccello innocente. 
Durante i periodi tristi, si nasconde nel tuo sorriso. 
Quella spada condensata di ghiaccio 
espone questo mio cuore. Abbracciami ... 

Sarò qui con te, 
per sempre ...

- Per sempre...Ricordatelo Neko. -

Il ragazzo si passò una mano asciugandosi le lacrime e, si tirò fin sopra la testa il cappuccio della felpa, nascondendo gli occhi chiarissimi poi si allontanò diretto verso casa.

.........

le canzoni sono le seguenti.

http://www.youtube.com/watch?v=dMpQzIe5pcI

http://www.youtube.com/watch?v=7CyK86_rPVY

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Capitolo 9
*** verso il preludio del mondo. ***


cap 9
Verso il preludio del mondo.

Sebastian e Lily entrarono nella sala delle conferenze.

Ad attenderli Luke e Faith.
I ragazzi, avevano deciso di incontrarsi quel' giorno per decidere le loro prossime mosse.

l'albina sbuffò seccata. 
A questo si riduceva il loro gruppo?

Un ragazzino psicopatico. 
Un vanitoso bastardo e una tipa taciturna.

Lei poi cosa centrava con loro? 
Sospirò spostando una ciocca bianca e si voltò verso Sebastian.

- Amici carissimi...è ormai giunta l'ora. Presto le nostre ambizioni saranno realizzate. -

Ambizioni? 
Come poteva parlare di ambizioni quando erano diventati degli assassini?!

La ragazza sbuffò seccata uscendo dalla sala, con lei non cera Frost e ne sentiva la mancanza. 
Si sedette a terra con le gambe incrociate quando udì una voce femminile che la chiamava.

- Hei te ne sei andata un po troppo in fretta - disse Feith

Subito Lily si mise sulla difensiva fulminandola, ma la ragazza non sembrava intenzionata a litigare, sospirò e si sedette a terra accanto a Lily.

- Non ti piace uccidere...Vero? -
- No...A te?-

La ragazza dai lunghi capelli color verde acqua, sospirò scuotendo un poco il capo, aveva uno sguardo triste e freddo. 
Freddo come il ghiaccio che Lily usava per combattere.

La ragazza si alzò e guardò Faith negli occhi aveva un espressione triste.
Subito sembrò distogliere gli occhi rossi, dal viso della compagna e strinse i pugni.

- Non sei obbligata a combattere. -
- Si lo so...Ma Tysal lui vuole battersi un altra volta contro di lui..! -
- Contro Isaac...? -

Feith annui. 
Sembrava sulle sue ma era una brava ragazza. 
Improvvisamente, apparvero Sebastian e Luke. 
Lily storse il naso, non sopportava Luke.

Era remissivo e seguiva Sebastian come se fosse il suo servo fedele, lo preferiva ai tempi di Serenity, quando nonostante fosse impacciato ed ingenuo, non aveva in testa solo la vendetta e l'odio.

Subito gli occhi di sangue della ragazza, si posarono su quelli apatici e freddi del rosso che distolse lo sguardo.

- Ora che si fa...Signor "generale"? -

Sebastian sorrise gelido, per poi prendere una spada e puntarla al collo della ragazza. 
Faith si mise subito in allarme ringhiando appena.

- Tu...Devi chiamarmi "padrone" sono stato abbastanza chiaro? -

La "bianca" ghiaccio la spada con la mano assottigliando gelida lo sguardo, ma Sebastian non si fece affatto impressionare e, scoppiò a ridere dandole le spalle.

- Shira e Byakko sono nel parco antistante la vecchia casa di Luke. -

Guardò verso la ragazza accennando un ghigno gelido e crudele, crudele quanto lo era l'ordine che stava per darle.
- Eliminateli. -

Le due ragazze strinsero i pugni. 
Faith corse via senza nemmeno rispondere, Lily sospirò evitando di congelare i due ragazzi.  
Scomparve lasciandosi dietro solo una nuvoletta di ghiaccio.

 
***

Shira guardò il tigrotto accanto a lei che dormiva ancora. Erano tranquillamente seduti sotto ad un ciliegio in fiore, avevano fatto un lungo viaggio ed erano leggermente stanchi.

Improvvisamente, la ragazza udì la voce del suo compagno dal pelo bianco e gli occhi azzurri.
- Shira...Dici che incontreremo un altra delle coppie prima o poi? -
- Ma ci tieni tanto a combattere? -
- Certo! ma che domande che fai...Non vedo l'ora di azzuffarmi! -

La ragazza sospirò seccata sbuffando e chiuse gli occhi, il suo compagno prese forma umana sedendosi accanto a lei.
I capelli erano neri come la notte, gli occhi sempre color cielo. ma leggermente più grandi e profondi. Nella forma umana indossava una maglietta nera e dei pantaloni bianchi.

Aveva un viso giovane ma affascinante. 
Tanto che quando prendeva forma umana, la ragazza restava senza parole per ovvi motivi.

Quando si era dichiarata al "ragazzo del tempio" aveva pensato fosse umano, ma alla fine il giovane per il quale aveva preso una cotta si era rivelato la tigre del capo villaggio.

Non era certo la sua forma animale a intimorirla, ma bensì le parole che il giovane le aveva detto quel'giorno.

"Sei troppo debole...La donna che starà al mio fianco, dovrà riuscire a battermi"

Era con quelle parole che il giovane tigrotto l'aveva calorosamente rifiutata.
Parole che lei, aveva parzialmente accettato lanciandogli a sua volta una sfida.

Se fosse riuscita a batterlo lui sarebbe diventato il suo ragazzo!

Purtroppo nonostante il giovane avesse accettato, la ragazza da quando era partita dal tempio non era mai riuscita a batterlo, nemmeno una volta.

Il loro cosiddetto rapporto era rimasto in stallo, fino a quando ad entrambi era stata data la missione di diventare una delle sette coppie.

Missione che la tigre, era entusiasta di affrontare assieme alla ragazza.

Shira lasciò scivolare i capelli argento su un lato sospirando, ricordava benissimo la promessa che aveva fatto al capo dell' suo villaggio.

Lei era l'erede della famiglia che da secoli proteggeva il tempio della tigre d'angora, aveva il compito e l'onore di combattere in rappresentanza del villaggio e del suo popolo.

Un onore che credeva di non meritare affatto.

Improvvisamente udì un rumore tra i cespugli. 
Byakko tornò in forma felina ruggendo appena, lei si alzò dirigendosi verso i cespugli.

Prese la spada punzecchiando leggermente le foglie finché non udì il suono di una voce femminile e un conseguente "zitta!" decisamente maschile.

Dai cespugli uscirono due ragazzi. 
Uno era un bel giovane prestante e atletico, occhi ghiaccio chiarissimi, capelli scuri come la notte e le piume di un corvo.

Aveva un aria seccata e irritata, l'altra era una ragazza dai lunghi capelli crema e una ciocca castana a destra aveva gli occhi azzurro-blu intensi e meravigliosi.

La ragazza aveva un paio di orecchie da cane piegate in basso e, una codina da volpino molto simpatica.

 - Bauuu! -

Satoshi la colpì con un buffetto in testa e, la gelò con un espressione fulminante e piuttosto annoiata.

 - Phua...Ci avete scoperto bravi -

Il giovane sbuffò seccando notevolmente il tigrotto, dal canto suo anche la piccola volpina era un po preoccupata. 
Si avvicinò al ragazzo prendendo forma canina.

Pelo color panna occhi rosa, piccolina e decisamente amichevole 
Corse a fare le feste al suo padrone, che sbuffando seccato le diede un leggero calcio allontanandola.

Feith osservava dal'alto di un albero, tutti i muscoli del suo corpo erano in tensione, subito i suoi occhi si posarono sulla ragazza dai capelli argento e su Byakko. 
Accanto a lei Tysal cercava di non miagolare.

La ragazza lo accarezzò dietro le orecchie con dolcezza, sapeva che Tysal non era pronto a combattere un altra volta. 
Sospirò se non se la sentiva lei non lo avrebbe certo costretto.

Il tigrotto, si strusciò contro il viso della fanciulla emettendo il solito riverbero soddisfatto delle coccole.

La ragazza sorrise.

 
***

Isaac, era arrivato nei pressi di una cascata, sorrise sfilandosi la maglia era rimasto a torso nudo e stava facendo il bagno nel' fiume.

Subito i suoi occhi blu come il cielo incontrarono quelli dorati di Felix.
Il lupo dal manto nero era sdraiato poco distante e dormiva tranquillo.

Da quando erano partiti alla ricerca dell' tomo della foresta pietrificata, erano passati cinque giorni. Improvvisamente il giovane udì la voce famigliare della principessa Yui e sorrise.

" Buon giorno Isaac dormito bene?"

Il ragazzo, sorrise passandosi una mano nei capelli biondi umidi per l'acqua.
Era felice di poter udire una voce cosi soave appena sveglio e, felice che la fanciulla anche se non fisicamente lo avesse seguito.
- Si principessa. Ormai non dovrebbe mancare molto. -

Prese la maglia indossandola e sbadigliò, poi fischiando chiamò il suo compagno che gli si avvicinò sorridendo.
- La caverna degli specchi, dovrebbe essere dopo questo tratto giusto? -

" Si...Mi raccomando siate prudenti"

Isaac rise. 
Era strano che qualcuno di diverso dal suo compagno, si preoccupasse per lui.
Strano ma piacevole, soffocò la risata con un colpo di tosse si era accorto di aver arrossito e subito aveva cercato di dissimulare il suo imbarazzo.
- Meglio rimetterci in marcia. -
" Si.."

Continuarono a camminare per quasi due ore finché non la videro.

Illuminata dalla luce del sole, una piccola caverna sul fianco di una montagna, l'ingresso emanava una luce dei sette colori dell' iride. 
Subito anche se con un po di stupore, il giovane si chiese se fossero finalmente arrivati.

A rispondere alla sua domanda, ci pensò la principessa che entusiasta esclamò felice

" Si finalmente! eccola Isaac Felix! quella è la caverna degli specchi! "

I due si guardarono sorridendo. 
Finalmente avevano raggiunto il loro obbiettivo, il biondo prese un profondo respiro per poi guardare con sicurezza l'ingresso e varcarlo con il suo compagno al seguito.

Ora che erano finalmente ad un passo dal tomo della foresta pietrificata, Isaac si sentiva ribollire il sangue.
Quali avventure li avrebbero attesi al' interno della caverna?

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Capitolo 10
*** le tre prove del destino ***


cap 10
Le tre prove del destino

Isaac, era meravigliato dalla bellezza dell' interno della caverna. 
I suoi occhi color del cielo, ammiravano i cristalli dai sette colori dell' iride.

Camminavano per i corridoi leggermente sbalorditi, improvvisamente Felix scorse una luce facendo segno al biondo di avanzare verso di essa.

I due si ritrovarono in una sala meravigliosa piena di gemme di colore e, dimensioni sempre diverse, la voce della principessa Yui, sembrava calma, anche se lasciava spazio ad una certa incertezza.

" Questa è una delle prove...Mente, corpo e anima...Esistono tre prove da superare per raggiungere il libro."

Isaac, sorrise annuendo e cominciò a guardarsi intorno.

Subito scorse tre pilastri e seguito a ruota dal lupo, si avvicinò 
Ogni pilastro aveva un diverso disegno. 
Li osservò cercando di capire a cosa servissero.

Sul primo vi era una fiamma rossa sul secondo, una goccia celeste e sul terzo, un fulmine dorato. 
Il ragazzo poggiò la mano sulle scanalature dei simboli ancora indeciso sul da farsi.

- è chiaro che questi pilastri, sono collegati alla prova ma in che modo..? -

Felix cominciò a girare per la sala, osservando le gemme 
Rosso, verde, blu...Finché i suoi occhi non scorsero una pietra.

Era una piccola sfera piena di buchi, non aveva un colore ed era trasparente, quasi insignificante rispetto alle altre gemme.

Il lupo chiamò il suo compagno subito incuriosito dalla scoperta di Felix Isaac osservò la pietra.

- Forse..? -

Il giovane ancora parecchio indeciso, socchiuse gli occhi facendo un respiro profondo. 
Dopo di che abbandonando ogni esitazione, prese con la mano la gemma trasparente.

Dove vi erano i tre pilastri ne comparve un quarto, con un simbolo simile ad un quadrato di cristallo.

Subito il biondo posò la gemma sul pilastro che si illuminò, svelando una porta bianca che si aprì di colpo.

- Si! ottimo lavoro Felix. -
- Io non o fatto niente di che - ridacchiò

La risata dolce della principessa echeggiò nel aria cosi come la sua voce melodiosa.

" Siete stati bravissimi...Ora possiamo procedere verso la prossima prova che bello!"

Il ragazzo sorrise poi varcò la porta bianca, cosi fece Felix che lo seguiva poco distante. 
Camminarono per un breve tratto finché non raggiunsero una altra zona della caverna.

La porta era in fondo ad una sorta di ponte di pietra sospeso nel vuoto. 
Subito testando le rocce il ragazzo poggiò un piede finendo suo malgrado col dover indietreggiare. Sbuffò un po seccato.
- Fantastico...E ora? -
- Questa è la prova del corpo Isaac -

Il biondo, sospirò annuendo dopo di che prese fiato e guardò il compagno.
Per poi dirigere la sua attenzione al ponte di roccia.

- Ok. Se non salto senza esitazione, cadrò comunque nel vuoto -

- Bene...Vado prima io. -
Con uno scatto repentino, il lupo cominciò a saltare le rocce.
Appoggiava la zampa sulla roccia in sequenza 
Mentre passava da l'una al altra quelle che superava, si sgretolavano tornando al loro posto alcuni secondi dopo.

Un ultimo salto e Felix fu in salvo. 
Subito guardò il biondo ancora incerto.

Isaac, sospirò chiudendo per un istante gli occhi. 
Poi cominciò a correre e a saltare
Uno, due e tre, ogni volta che saltava la scena era sempre la stessa.

Le rocce si frantumavano tornando poi al loro posto.
Il ragazzo biondo saltò l'ultima roccia, atterrando proprio davanti alla porta che si aprì di scatto.

- Bel lavoro partner! -

Il ragazzo rise leggermente orgoglioso della sua performance. 
Restava solo la prova dell' anima ma in cosa consisteva? 
Per i due giovani era ancora un mistero.

Varcarono la porta venendo avvolti da una luce dorata e, svanirono dietro al portale luminoso.

 
***

Il biondo si ritrovò solo seduto su un prato dal' erba smeraldina, subito la voce di una fanciulla attirò l' attenzione di Isaac.

Era una bellissima ragazza dai lunghi capelli azzurri chiarissimi e, gli occhi quasi bianchi. 
Il giovane sorrise quando la ragazza lo travolse in un dolce abbraccio.
- Isaac! -
Lui, la strinse sorridendo lei gli accarezzò i capelli.

 
***

Felix era a terra coperto di sangue e assisteva alla scena senza potersi muovere.

Un grosso serpente di cristallo avvolgeva Isaac, che sembrava in trance come se non si rendesse conto di ciò che vedeva

Più il lupo lo chiamava disperatamente, più il serpente avvicinava il muso al viso e al collo del biondo che sembrava sotto un potente maleficio.



Yana e Isaac, passeggiavano per il giardino mano nella mano.

La fanciulla tanto bella quanto misteriosa, aveva raccontato al giovane di averlo trovato privo di sensi sulla spiaggia che costellava il suo castello e, di essersi presa cura delle sue ferite.

Il giovane aveva sorriso credendo alle sue parole e l'aveva seguita senza chiedere nulla, non ricordava nulla al infuori del suo nome e della vuoto che provava.

Come se avesse dimenticato...Come se nel suo cuore mancasse qualcosa o qualcuno di importante.

Alla fine aveva lasciato scivolare quel' dubbio seguendo la principessa.

Yana era bellissima e lo attraeva parecchio 
Erano sdraiati sul' erba dell'giardino.

Lei gli accarezzava i capelli baciandolo sul collo con dolcezza, lui era come avvolto da un torpore e restava immobile.

Aveva gli occhi sognanti e continuava, a restare li ancorato allo sguardo della fanciulla che gli sussurrava piano al'orecchio.

- Stai tranquillo...Se resti con me andrà tutto bene...Devi solo dimenticare -
- N-no io non voglio...Cosa devo dimenticare? -

Yana sorrise baciandolo sulle labbra, per un istante il suo sguardo si fece quasi cattivo ma il biondo era troppo stanco per pensarci.

Riusciva a stento a tenere gli occhi aperti, quando sentì una voce da prima flebile poi più chiara...
La voce di qualcuno che lo chiamava.

" I-Isaac! svegliati!"

Il biondo aprì di colpo gli occhi, ritrovandosi davanti non più il bel viso di Yana ma bensì il muso di un grosso serpente.

Ripreso il controllo sui suoi sensi, trafisse il muso dell'rettile con la spada liberandosi dalla sua presa.

- Ma che..?! -

Subito sentì la voce di Felix, era a terra ma nonostante alcune ferite e il sangue che gli bagnava il pelo sembrava stare bene.

- Destra! -gridò il lupo

Il biondo, scartò di colpo evitando l'attacco del serpente. Poi con grande maestria, lo colpì ferendogli l'occhio destro e invocò il suo potere.

- DARKNESS! -

In un istante il ragazzo prese la sua forma oscura, in una mano la leggendaria katana Masamune nel' altra la Muramasa.

Scartò di nuovo con una velocità impressionante. Poi cominciò a lanciare potenti fendenti, contro il serpente.

L'ultimo che lo colpì lo dissolse quasi completamente.
Il ragazzo tornò alla sua forma normale avvicinandosi al compagno, che zoppicava a causa delle ferite.
- Felix... -

Il lupo sorrise appoggiandosi al amico. 
Era rassicurato nel vedere che il biondo stava meglio. Isaac, strinse i pugni quando una voce gli arrivò chiara al orecchio.

" Isaac...Felix...State bene?"

Il giovane annui asciugandosi un rivolo di sangue, che gli macchiava l'occhio poi accarezzò il pelo del lupo socchiudendo gli occhi.

- Si...Grazie a voi principessa...La voce che avevo sentito era la vostra vero?

" Oh. Non è nulla, io ti ho solo chiamato perchè non volevo morissi."

Il giovane arrossì sorridendo poi con un colpo di tosse rise leggermente
Le doveva la vita e chiaramente sorpreso da tutto ciò, non sapeva come ringraziarla
Si limitò a sorridere di cuore.

- Comunque sia è merito vostro. Grazie principessa Yui. -

" D-di nulla...Isaac"

L'ultima porta si aprì davanti ai loro occhi svelando un altare. 
Sopra un tomo fatto completamente di cristallo. 
Subito sia Isaac che Felix si avvicinano.

Non appena il giovane lo sfiorò con la mano, il libro diventò cartaceo
Era, un grosso volume rilegato in cuoio bianco

Il ragazzo lo sfogliò stando attento a non rovinarlo.
- è scritto in codice. Va bene meglio tornare al castello. -

" Isaac, conosci qualcuno in grado di decifrarlo?"

Il giovane annuì e si cacciò il libro nello zaino, dopo di che Uscì dalla caverna con il suo amico Felix.

- Forse un mio vecchio amico...è un inventore e sicuramente, conosce le scritture antiche -

" Fantastico! non vedo l'ora di incontrarlo"

L' avventura nella caverna degli specchi era, terminata con il recupero dell' tomo della foresta pietrificata.

I due ragazzi dovevano fare ritorno al castello.
Ma ad attenderli...

 
***

- Sempre in ritardo vero? -

Un ragazzo si avvicinò alla finestra della stanza di Lya, aveva capelli scuri come la notte decisamente scompigliati.
Gli occhi rossi, come gocce cremisi di sangue incontrarono quelli leggermente più chiari della principessa.

Chistopher Parker Indossava una felpa rossa su una maglietta nera, pantaloni rossi e guanti neri alle mani, sorrise abbracciando la fanciulla e addolcì lo sguardo.

- Non vedo l'ora di rivederlo. -

La fanciulla si strinse a sua volta, annuendo e alzò il viso dolce ma freddo, lui per tutta risposta le accarezzò una guancia baciandola con dolcezza.
- Baka. -
Chris, rise stringendola con dolcezza, ma anche con forza poi sorrise.

La ragazza si lasciò sfuggire un sorrisetto che lui notò subito. 
Le carezzò i capelli appoggiando il mento sulla sua testa, tenerla stretta a se dopo dieci anni di lontananza lo rendeva al settimo cielo.

Tanto che non era per niente concentrato sulla sua missione, era troppo preso dal' incantevole Lylian che lui dolcemente chiamava Lya.

Sorrise baciandola di nuovo, prima di tornare in laboratorio. 
Lei gli prese la mano sorridendo a sua volta e addolcì lo sguardo.

- Ti avverto appena tornano ok..? -
Il moro annui sorridendo e, lasciò la stanza della principessa.

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