Nel nome del mondo

di Sachi93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il suo più grande orgoglio (Finlandia) ***
Capitolo 2: *** La straordinaria coincidenza... (Russia) ***
Capitolo 3: *** Alba (Scozia) ***
Capitolo 4: *** Il divenire assoluto negli occhi (Germania) ***
Capitolo 5: *** Il fiore guerriero... (Spagna) ***
Capitolo 6: *** Il dono (Francia) ***
Capitolo 7: *** L' aurora (Norvegia) ***
Capitolo 8: *** Un ricordo annidato dai colori dei secoli (Inghilterra) ***
Capitolo 9: *** Ed ero felice (Polonia) ***



Capitolo 1
*** Il suo più grande orgoglio (Finlandia) ***


Salve miei cari lettori,

Spero che vi ricordiate ancora di me, se non è così, io sono la scrittrice di 'Coloro che ci resero grandi'.

Quella che state per leggere è un piccolo esperimento, che avevo intenzione di fare da tempo.

Tutti noi sappiamo che le nostre care nazioni hanno dei nomi e dei cognomi, ma le domande che di frequente spuntano sono: da dove proviene il loro nome/ cognome?

Lo hanno scelto loro o gli viene donato da qualcuno?

Bhe, in questa piccola fic, io insieme a voi cercheremo di scoprirlo.

Ad ogni pubblicazione vi proporrò 5 nazioni, sarete voi con i vostri commenti o e-mail a scegliere tra le nominate, quale sarà la protagonista del capitolo da postare. Attenzione solo la nazione con il maggior numero di voti potrà essere scelta per la raccolta, la storia infatti sarà di pochi capitoli, tra i 10 e i 15, così da non risultare pesante e noiosa.

 

Questa qui sotto è il capitolo di prova, che avevo già postato nella mia precedente raccolta, ecco a voi: Finlandia!

 


Il suo più grande orgoglio


"Tutti noi abbiamo un nome, qualcosa che è veramente nostro."
Tino gli rimboccò le coperte.
"Quello che mi chiedo è se siamo noi a sceglierlo..."
Gli accarezzò dolcemente i biondi capelli.
"Oppure se ce ne viene fatto dono."
Guardò gli occhi speranzosi di Peter, così pieni di curiosità infantile, quella che aveva dimenticato da un paio di secoli.
Cosa dire...
Mentire...
Narrare la realtà...
Narrare una leggenda, questo sarebbe più adatto, soprattutto ad un bambino come lui.
Perché questa è la verità, la loro storia, i loro miti erano avvolti nella leggenda.
Tutti loro, tutti i nordici. 
Quasi come se volessero mantenere quell'alone di mistero che tanto li caratterizza.

Era così che aveva scelto il suo nome.
Väinämöinen.
C'era chi diceva che fosse un antico saggio, uno sciamano dagli straordinari poteri, infiniti, quanto gli dei.
Forse vissuto nel periodo più glorioso per la storia vichinga.
Quando anche lui era un guerriero, coperto da un elmo di puro ferro come molti.
E quel forse, non era un errore.
Perché vedete, nella sua millenaria esistenza, Tino non era sicuro che quel saggio, quel mago fosse mai esistito veramente.
Ciò di cui era veramente sicuro era ritrovare per caso la storia di un uomo, una leggenda  in un poema epico della sua terra.*
Il motivo per cui aveva scelto quel nome, era perchè non ne aveva mai avuto uno.
Non glielo avevano mai donato, non come avrebbe fatto una madre con il figlio.
Questa era stata un po' la condanna di tutti loro.
Conosciuti soltanto come una denominazione geografica fin dai tempi più antichi.

Peter guardava con curiosità quegli occhi un po' appannati dai ricordi.
Tino si voltò con un sorriso mesto verso il bambino, gli accarezzò una guancia e accese la lucetta all' angolo, quasi a scacciar antichi mostri, ora polvere in quello stesso angolo.
''Un giorno te lo dirò..."
In quella sera, Finlandia sapeva che quel giorno sarebbe arrivato presto.
Tuttavia solo in quel determinato momento, era sicuro che avrebbe visto nel bambino uno sguardo fremente di pura ammirazione.
Avrebbe raccontato le sue strane leggende, che forse lo avrebbero affascinato.


Perchè c'è una cosa che dovete sapere cari lettori, l'orgoglio più grande che aveva avuto Finlandia era quella di scegliersi il proprio nome, il proprio onore.
E questa era una storia che valeva più di mille anni.


* Poema epico finlandese Kalevala


Salve ragazzi,
Come potete vedere, la storia è leggermente modificata dall'originale, in quanto è solo un esperimento, per vedere se l'idea vi piace e vi stuzzica.
Väinämöinen è un personaggio molto noto in  Finlandia, protagonista di un famoso poema epico.

Mi piacerebbe sapere se vi piace o meno questo mio capitolo e questa idea, le critiche sono sempre ben accette!
A presto miei carissimi lettori!
Sachi93


P.S

Ecco qui le 5 nazioni. Se l'idea vi è piaciuta, potete tranquillamente partecipare tutti.

Scegliete con giudizio!

 

Russia

Inghilterra

Grecia

Italia del Sud

Prussia

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Capitolo 2
*** La straordinaria coincidenza... (Russia) ***


La straordinaria coincidenza...

 

 

 

Il mio nome fu una coincidenza voluta.

Da chi al di sopra di ogni ragione, sa' ...

Penso soltanto che fu una fra le decisioni, che non resero quei giorni così bui.

Si poteva dire, che in quel momento c'eravamo solo noi, noi due.

Sebbene non sappia, quale battaglia fu, o se in quel momento ve ne fosse stata mai una.

La polvere si alzava con gli zoccoli...

Io con la lancia in mano, lui sul dorso di un cavallo.

Mi aveva appena notato, in quel confuso vorticare di suoni e voci.

Scese, incurante dei suoi consiglieri, avvicinandosi a me con fare sicuro.

Senza un motivo logico, quasi come se raccogliesse dei semplici batuffoli di lana, mi alzò al cielo, preso per le ascelle, come se avesse a che fare con un bambino qualsiasi.

Ed eravamo solo noi, in alto, via dalla nebbia, dalla polvere, dal dolore.

Aveva sussurrato impercettibilmente, eppure lo avevo sentito.

Ivan...

La lancia cadde in un lunga ed incessante discesa, mentre sul mio viso potevo sentire i muscoli tingersi di sorpresa.

Mi lascio così, in ginocchio, le brache sporche di terra, mentre lui saliva sul cavallo.

Il mio nome è una straordinaria coincidenza, un ricordo solamente a me conosciuto.

 

 

Salve miei carissimi lettori,

Chiedo scusa per abnorme ritardo, ma ho appena iniziato il mio terzo anno all'università e mi dovevo organizzare con i corsi.

Dato che non molte persone non hanno partecipato, ho preferito scegliere io con il metodo più semplice del mondo, Ambaravaciccicocco...

E' uscito fuori Russia, ed ecco come secondo me gli venne donato il suo nome.

Siamo sotto il regno di Ivan il terribile intorno alla prima metà del '500, fra varie battaglie incontra Russia, lo riconosce per lo straordinario colore dei suoi occhi, e gli dona il suo nome Ivan.

Spero vivamente che vi sia piaciuta, se volete esprimere la loro opinione, potete tranquillamente recensire e scegliere il personaggio che vi piace di più fra quelli messi sotto in elenco, le regole ovviamente sono le stesse.

A presto con il prossimo capitolo!

Sachi93

 

P.S.

Spagna

Italia del Nord

Germania

Scozia

Svezia

 

Buon fortuna a chi voterà la nazione che gli piace di più :D

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Capitolo 3
*** Alba (Scozia) ***


Alba

 

Allistor...

Allist...

All...

 

La voce acuta del fratello minore riusciva tranquillamente a fargli sbagliare nodo alla cravatta.

Un suono così stridulo, che riusciva a far penetrare il suo nome fin nelle spesse mura del maniero.

 

Allistor...

 

Il nodo ora era ben fatto, un' ultima occhiata allo specchio, poi velocemente prese la valigia in mano e impugnò il pomo d'ottone della porta strettamente.

 

Alba

 

In quell'esatto momento un suono dolce pronunciò il suo nome, inascoltato per secoli, vibrava leggero, al di sopra della voce di Arthur.

Eppure era lì, l'aveva sentito, come se il tempo non lo avesse lenito, ma lasciò dentro un sapore ancora distinto, quasi fragoroso.

C'era quasi da farsi prendere il panico, ma lui non era così

Scozia era uno di quelli che si passano le dita fra i capelli, e sistemati, vanno avanti.

Non oggi...

 

Con la coda dell'occhio vide un ombra riflessa, una sagoma che ben riconosceva.

 

C'erano stati tanti giorni bui, tante lacrime nella loro fanciullezza.

Quelle che vedeva nel fratello alla morte della madre.

E quelle nate dai suoi, quando rinunciarono al loro più grande tesoro.

I loro nomi.

I doni di una madre.

 

Nascosti nella boscaglia, segnarono un patto più grande di loro, i nomi firmati col loro sangue su delle pietre, seppelliti al posto di un corpo che mai ritrovarono.

 

Ora, non c'era Scozia che piangeva, con la fronte appoggiata alla porta, un ghigno per strozzare un urlo profondo, la mano che stringeva il pomello.

Non c'era Inghilterra che si era fermato davanti alla porta del fratello, non osando neanche bussare, perché quel nome, quella voce l'aveva sentita anche lui.

 

La più grande consapevolezza di Scozia era che Alba, 'dalla terra bianca', era il suo passato, così mitico, antico.

Ma Allistor, bhe era il futuro che aveva scelto, nessun rimpianto.

 

 

Salve ragazzi,

Dopo un periodo di alcune arrabbiature e fatti varie vi posto un nuovo capitolo della storia.

Bhe, c'è stata una grande parità, fra Scozia, Germania e Spagna.

Perciò scriverò i capitoli su tutti e tre, saranno postati con la sequenza che vedete sopra e nel capitolo di Spagna ripartirà la votazione, sperando che la prossima volta ci siano più voti.

Il capitolo di oggi è su Scozia, che con grande sorpresa ho scoperto avere due nomi, uno gaelico, l'altro creato dai fan di Hetalia:

http://hetaliafanmadecharacters.wikia.com/wiki/Scotland

http://en.wikipedia.org/wiki/Alba

Quindi ho inserito tutti e due.

Spero vivamente che vi sia piaciuta e mi scuso per il grande ritardo con cui posto.

La prossima sarà su Germania.

A presto

Sachi93

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Il divenire assoluto negli occhi (Germania) ***


Il divenire assoluto negli occhi

 

 

Un divenire assoluto di forme, colori, note.

Davanti al pubblico si mostrava il genio del momento.

Secolarmente immobili stavano, altri invece smaniosamente nascosti in occhi vibranti, si lasciavano coinvolgere dalle armonie del mondo, accarezzate da dita su un pianoforte.

 

Toccavano l'anima.

Strette, penetranti e avvolgenti.

Dolce, amare erano le sensazioni.

Un punto, ricordo insperato.

Un sorriso, ombra persa.

Un ciuffo, forse mai esistito.

Al limite della follia.

Nei suoi occhi chiusi, quella nazione, piccola esile, non sa chi è.

Se non fosse per un fratello che lo chiami sempre West.

E in quella melodia, che, in parte negli occhi chiusi, ora nasconde una leggera inquietudine di un se.

 

Un se che porta a domande, senza risposta.

Ma quella musica le placa, le fa dimenticare, i dubbi non persistono, ma nuovi moti nascono.

 

Passarono ore, il pubblico viene sciolto, ma lui era ancora lì.

L'uomo e il bambino.

La nazione e il musicista.

 

“Come ti chiami?”

Il bambino sussultò a quella voce, svegliato da quel leggero torpore pacificatore.

“Allora... il tuo nome?” Tuonò improvviso, poggiando la mano sul sedile della sua sedia.

La nazione titubò un po', inclinando la testa leggermente.

Poi il piccolo sollevò la testolina bionda, come preso da un lampo rivelatore.

“Ludwig... E' questo il mio nome.” Pronunciò fiero.

La piccola mano tesa davanti a quell'uomo.

Lo sguardo intenso, il blu così deciso.

 

Ecco, il divenire assoluto delle note nei suoi occhi.

 

Sbalordito il musicista strinse la mano a quella impetuosa tempesta di vita.

 

Chi sia stato, sbiadiva da una sincera speranza.

Ora, c'era solo Ludwig.

 

 

Salve a tutti,

Vi chiedo infinitamente scusa per la mia lunga assenza, ma per motivi di studio e soprattutto per motivi di poca ispirazione, non avevo tempo, né idee per aggiornare.

Ma ora eccomi con Germania e Ludwig van Beethoven, è un momento importante, dato che siamo attorno al 1810 e passa il Sacro Romano Impero non esiste più, la corte viennese è in fermento per il grande musicista ed ecco il nostro piccolo Germania che tra mille dubbi di chi è o chi sia stato, trova la forza per avere un nome una nuova identità, grazie all'uomo che lo ispirò il musicista tedesco.

Spero vivamente che vi sia piaciuta, il prossimo capitolo è su Spagna e poi riprendiamo le votazioni.

Se avete delle critiche fatele tranquillamente, non vi mangio.

A presto,

 

Sachi93

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Capitolo 5
*** Il fiore guerriero... (Spagna) ***


Il fiore guerriero...

 

Fate attenzione, qui il significato del nome è variato attraverso i secoli...

 

Il ritmo della luci fra le fronde delle foglie era ipnotico.

Rigirava il rametto fra le sue dita, lo lanciava in aria e poi lo prendeva.

Spagna se ne stava nel bel mezzo della campagna spagnola, così assolata, calda.

Steso, sotto l'unico albero di ulivo.......

Fra le spighe il frinire dei grilli, le risate delle alte rondini nel cielo terso.

Chiuse gli occhi per qualche secondo, cullato dolcemente, ma un mazzo di spighe polverose fu sventolato improvvisamente, davanti al suo naso.

Un poderoso starnuto svegliò Romano da sopra l'albero, che cadde rovinosamente sul terreno.

“Emerito idiota, io ti ammazzo!!!” tuonò la voce della piccola nazione.

Mentre una vocina delicata- delicata gli canzonava: “ Prendimi Fiore, prendimi!”

Quello che apparve negli occhi del buon vecchio Roma fu esilarante e tanto spensierato.

Fin al limitare dei campi, si sentivano solo le risate accorate di Antonio, il dolce squittio di Veneziano e il brontolare incessante di Romano: “ Fermati! Guerriero, se ti prendo sei morto!”

Ma come al solito, finì che tutti e tre erano aggrovigliati, Romano imbronciato e con le braccia incrociate sul piccolo cuore, mentre il piccolo Veneziano girava, cantando, intorno a tutti e due, con un pugno di spighe in mano, come un novello Pan.

E in fondo ad Antonio, seppur sconfitto, ridendo ancora al cielo, non dispiaceva essere per loro il Fiore Guerriero.

Che pace.

 

Salve a tutti ragazzi,

Scusate se ci ho messo tanto tempo a scrivere, ma dato che sono all'ultimo anno, gli esami si fanno più duri e i fantasma della tesi incombe :D

Ora secondo Wikipedia, ( posso avere un amen :D ), http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio , il nome Antonio ha subito variazioni di significato attraverso i secoli: “Dal nome gentilizio e poi personale latino Antonius, di probabile origine etrusca (Anto) e di etimologia incerta. Nel tempo si sono susseguite diverse ipotesi sul suo significato, alcune sono "colui che fronteggia i suoi avversari", "inestimabile". Dal Rinascimento questo nome è stato erroneamente accostato all'etimo greco ánthos (fiore).”

Quindi in poche parole, il significato di Antonio è sia valoroso, quindi associabile con guerriero, sia fiore, ovvero Romano nella sua storica tradizione romana lo chiama Guerriero, mentre Veneziano nella sua futura tradizione rinascimentale, lo chiama Fiore. Tutto sotto gli occhi di Roma che ne è la più profonda radice.

Spero che questo spaccato spensierato della loro infanzia vi sia piaciuto.

ORA RITORNIAMO CON IL SISTEMA DELLE VOTAZIONI: PER IL REGOLAMENTO LEGGETE IL PRIMO CAPITOLO, RICORDATE SI PUO' VOTARE SIA VIA E-MAIL, SIA VIA RECENSIONE :D

 

Le nazioni che ho scelto sono:

- Giappone

- Cina

- America

- Turchia

- Francia

 

Le votazioni chiuderanno martedì 10 febbraio,scegliete con cura, da ora in poi gli aggiornamenti saranno ogni settimana,visto che ho finito la mia sessione :D

A presto,

Sachi93.

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Capitolo 6
*** Il dono (Francia) ***


Il dono

Salve ragazzi, scusate se pubblico solo oggi, ma è stata una settimana frenetica.
Dato che non si è raggiunti una unanimità, e dato che mi è arrivato anche un voto e-mail con il soggetto di oggi, voto anche io e scelgo Francia.
Ecco a voi il significato del nome Francis, tutte le spiegazioni a fine capitolo ;)


Lasciarlo andare fu un grande dolore.
E usare quella parola, pronunciare... fine, era... era, così drastico.

Quella consapevolezza era arrivata a tutti noi, come un brivido di attesa.
Infine si dissolsero tutti, uno dopo l'altro, piano piano, in sussurri.

E quando quel brivido mi toccò, non ero pronta a lasciarlo andare.
Improvviso e breve
Eppure quella fu una così bella giornata, quasi a voler essere una piccola consolazione.

C'erano le grandi finestre aperte, le tende di lino leggero.
E io ero di fronte a lui.
Con le mani gli lisciavo i biondi capelli, il vestitino blu e le piccole brache bianche.
Raccolsi le sue piccole mani fra le mie.
E ci guardavamo.
Occhi negli occhi.
Il mio sorriso che nasceva con lui.

“Voglio lasciarti un dono, mio dolce figlio.
Un dono speciale,qualcosa che devi custodire con grande onore.”
La testolina bionda annui freneticamente.
“Il tuo nome, mio tesoro.
Il mio dono è questo: Francis.
Un nome tutto tuo.”

In quella profonda inquietudine, c'era una piccola pace.
Gli avevo donato qualcosa che era soltanto mio.
“Ti amo tanto, mio piccolo Uomo Coraggioso.”
Lo strinsi a me forte forte, incapace di controllare le lacrime.

Per Francis fu un grande shock.
Si ritrovò da solo, in quella grande stanza illuminata, stringendo fra le sue braccia solo il vento di una carezza e l'eco di un nome in un singhiozzo.

Salve ragazzi,
Ecco a voi la madre di Francia, Gallia, che vede la sua scomparsa con l'arrivo dei Franchi intorno al IV e V sec d.C. Nella consapevolezza della sua fine,lascia a suo figlio qualcosa che lo renderà grande in futuro, il suo nome Francis.
Infatti secondo le fonti, Francis non significa soltanto, uomo dei Franchi, ma ha un etimologia più profonda, nella lingua di questa popolazione, frakkr significa ("coraggioso") e in lingua germanica, frank significa ("libero"). Quindi per Gallia suo figlio è un piccolo coraggioso ometto.
Ecco il significato del suo nome.
Spero vivamente che vi sia piaciuta.

Ps
Ora come promesso, ripartiamo con le votazioni, VOTERO' ANCHE IO, scrivendo sotto la lista la nazione che sceglierò.
Da oggi vi ripropongo anche le nazioni che non sono state votate nei racconti precedenti.

Inghilterra
Grecia
Prussia
Olanda
Norvegia

Io voto Grecia. Mi raccomando scegliete con giudizio, le modalità di voto sono sempre le stesse e le regole le troverete nel primo capitolo.
A presto.
Sachi93

 

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Capitolo 7
*** L' aurora (Norvegia) ***


Per tutte le perplessità, guardate in fondo alla pagina.

 

L' aurora

 

 

Di notte la tundra era magicamente viva.

Si oscura, letale, ma viva.

Sentiva in lontananza l'ululare dei lupi nella foresta.

Correre alla ricerca di qualcosa.

Lo stridio di un gufo.

In quell'oscurità, solo dei baluginii su un mantello di pelliccia, come lembi di luna, si vedevano.

I passi soffocati dalla neve di un ragazzino.

Stringeva al petto del legname.

Era così vicino a casa, mancava poco.

Poi fu improvviso.

Una scia verde sul terreno, non lontana dalla foresta.

Un altra così vicino a lui.

Lasciò cadere le fascette di legno.

Tremava sbalordito.

Lingue di luce danzavano nel cielo notturno.

Erano spiriti, sì, così fugaci.

L' etereo verde, si smarriva nel blu, che si accendeva di puro rosso, un po' più in là.

Come a dire guardaci, ammiraci, sorridi a noi.

E nel silenzio, sospiri estasiati accompagnavano quei balli.

La sua mano rivolta al cielo seguiva, accompagnava, desiderando disperatamente di raggiungerle.

Ah, quali frastagliate e solitarie anime si dispiegavano nei suoi occhi.

Scemando in un unica direzione.

Un sentiero invisibile, ma che solo a loro era conosciuta.

Volle correre con loro, invano.

Inseguendo l'ultimo spirito che salutò il suo cuore.

Mentre loro continuarono a danzare, lontano.

 

E solo Dio sa, quanto avrebbe voluto assomigliare a quelle luci.

 

Una firma veloce all' accordo e ora il lavoro era finito.

In quest'epoca Norvegia conosceva il fenomeno scientifico dietro l'aurora boreale.

Eppure quell' incontro non l'avrebbe mai dimenticato.

Senza loro, non ci sarebbe mai stato uno schizzo di inchiostro in fondo alla pagina.

Perchè era a quelle luci che doveva il suo nome.

 

Lukas Bondevik

 

Lui, che era pura luce invernale.

 

 

Salve ragazzi,

Vi chiedo scusa del ritardo,ma non stavo molto bene,

Vi chiederete perché abbia scritto su Norvegia, il fatto è questo c'è stata parità totale fra Inghilterra e

Norvegia e Grecia, ma è stata sollevata una viva curiosità sulla nazione nordica.

Così ho pensato, di proporvi questa scelta e pubblicare il racconto su Inghilterra fra un paio di giorni. Tranquilli la votazione non è sospesa, infatti scriverò qui sotto la lista e si vota come le altre volte, il regolamento come sapete è nel primo capitolo.

Ora le spiegazioni, il nome Lukas deriva dal latino lux, lucis, ovvero luce, quindi Norvegia sceglie il suo nome osservando le luci danzanti dell'aurora boreale, e le onorerà usando un significato appropriato, cosa che fu possibile, grazie alla diffusione della religione cristiana fra i popoli del nord.

Spero vivamente che vi sia piaciuta e se ci sono critiche potete tranquillamente farle, non vi mangio.

A presto con il capitolo su Inghilterra.

 

P.S.

Ecco la lista:

 

Polonia

Estonia

Ucraina

Austria

Ungheria

 

Le modalità di voto sono le stesse via recensione e via e-mail.

Vi ho messo la lista, così appena posto la storia su Arthur, vi metterò il personaggio vincitore.

 

Io scelgo Polonia.

 

Sachi93

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Capitolo 8
*** Un ricordo annidato dai colori dei secoli (Inghilterra) ***


Un ricordo annidato dai colori dei secoli

 

Arthur... Arthur... Arthur...

 

Era rimasto assorto per tutto il pomeriggio.

Da quando, quella mattina, aveva sentito una vocina sottile sottile lo aveva sconvolto.

No, non era una delle sue fatine, tanto amiche e care, ma un ricordo, annidato dai colori dei secoli.

Era rimasto davanti a quello scaffale per un paio di minuti, poi il coraggio ebbe la meglio.

Prese quel volume, così vecchio e logoro, tanto singolare fra tutti i libri.

Puzzava di muffa, ma il fruscio delle sue pagine aveva un suono così nostalgico, che gli accarezzava il cuore.

 

A quei tempi era così piccolino, coperto da un logoro mantello e li osservava estasiato.

Loro, su possenti cavalli, in fulgide armature.

Il terreno tremava alle esercitazioni, le spade e gli scudi cozzavano, il clangore risuonava fra i rami.

Poi uno fra tanti, il migliore sbaragliò gli altri, disarcionandoli.

Applausi ed incitamenti inneggiavano a quell'uomo, tanto che anche Inghilterra esultava con loro.

Il cavaliere scese dal cavallo e sorprendendo tutti quelli che aveva sconfitto, regalandogli una sonora e benevola pacca dietro le spalle.

Un solo nome risuonava nella valle.

Arthur.

Inghilterra era rimasto folgorato da lui, un cavaliere diverso dagli altri

Un uomo che non irrideva o distruggeva i suoi avversarsi, ma li rispettava.

Rendendoli suoi pari.

 

Degli occhi chiari scrutavano il folto della foresta.

C'era qualcosa di diverso, come una presenza, che li osservava, pacifica, qualcosa o qualcuno che si trovava fra il loro mondo e quello magico, che Merlino tanto decantava.

Un ciuffo biondo spuntò dai cespugli.

Sì, si disse il cavaliere sorridendo, per lui era decisamente qualcuno.

Chissà se mai si sarebbe presentato.

 

Inghilterra non ebbe mai il coraggio di mostrarsi a quel re.

Pensava, che nei suoi vestiti logori potesse vedere solo una persona bisognosa di carità, invece di una piccola ma determinata nazione.

Così decise di adottare il nome di quel cavaliere, la cui forza ancora ruggiva fra le chiome degli alberi, sperando un giorno di poter essere come lui.

Per ora sarebbe rimasto sempre al limitare del bosco.

Osando di tanto in tanto affacciarsi alle finestre delle sale, che ospitavano i grandi banchetti.

 

I giorni passavano, i mesi e forse qualche anno.

Camelot era diventato solo un ricordo, delle macerie nascoste fra le collinette.

Così le gesta di un grande uomo erano diventata solo una leggenda.

Arthur continuava a salire su e giù dalle scale.

Entrare ed uscire dall' ufficio sino alla biblioteca.

E di tanto in tanto buttava l'occhio in un angolo, sospirando una felice nostalgia.

Il libro era lì, aperto su un leggio.

Le pagine macchiate dal tempo, l'inchiostro sbiadito e ancora per tutto questo tempo cantava.

Narrava le gesta di un re, Arthur.

E il mesto sorriso di Inghilterra, nato mentre toccava adorante il libro, ci fa capire quanto fosse orgoglioso di aver scelto quel nome, tanto tempo fa.

 

 

Salve a tutti,

Chiedo mille volte scusa per il ritardo di due settimane, ma stavo male e lo studio non mi dava tregua.

PERDONATEMI T.T

Ora come vedete ho postato il fatidico racconto su Inghilterra, sappiamo tutti da dove deriva il nome di questa nazione, da re Artù, (ovviamente è italianizzato), che per tutto il racconto ho lasciato in lingua inglese. Non ho voluto raccontante uno spettacolare incontro, ma semplicemente una ispirazione, il nome che sceglie Inghilterra è dovuto alla profonda ammirazione che prova per re Artù, un uomo saggio, coraggioso, leale. Un vero cavaliere della Tavola Rotonda.

Perciò Arthur vuole essere come lui, adottandone persino il nome, sperando di essere un po' come lui.

Spero vivamente che vi sia piaciuta e mi piacerebbe anche conoscere la vostra opinione anche sul precedente racconto su Norvegia.

 

Per quanto riguarda il voto, la lista si trova nel racconto di Norvegia, perciò scegliete con giudizio, le modalità di voto sono le stesse via voto e via e-mail.

A presto con il prossimo racconto e scusatemi ancora per il ritardo.

Sachi93

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Capitolo 9
*** Ed ero felice (Polonia) ***


Ed ero felice

 

Mi chiamo Feliks.

Il mio può passare inosservato, rispetto ai tanti strani dei miei compagni.

Non potrà essere il migliore, ma è solo mio.

Nessuno me lo ha donato o concesso con grande onore.

Ne per la verità nessun grande evento lo ha ispirato.

In realtà nella mia gioventù pensai spesso a creare un simile tesoro, immaginavo numerosi scenari.

Accadde in realtà un pomeriggio, un pomeriggio di pioggia, su una strada fangosa di campagna.

Un sacco pieno di vettovaglie, l'elmo che copriva a malapena la mia testa, le gocce che cadevano fitte su di esso, le armi in mano.

E sebbene fossi bagnato come un pulcino, imprecando per la mia stupidità, in lontananza, alla luce di un tramonto passato, un caldo bagliore mi salutò.

Dolce, sincero, piccolo, il lumino di una lanterna posta accanto ad una porta.

Ed ero felice, perché tornavo a casa.

 

Salve a tutti,

Spero vi ricorderete di me, mi scuso per il grande ritardo, per il tempo lasciato correre, ma ho avuto dei problemi familiari, e gli esami si sono fatti più difficili, nonché l'arrivo fatidico alla laurea!

Perciò per scusarmi ecco a voi una storia con Polonia, di poche righe e in prima persona, posta in un tempo indeterminato nel suo passato, dove spiega come ha scelto il suo nome. Ho associato Feliks alla parola latina Felix- felicis, che ha il significato di felice. Un sentimento così sincero e spontaneo che accade tutti i giorni, anche in situazioni strane, davanti a qualcuno o qualcosa che ci da una sensazione di pace e rassicurazione, che sia casa, una persona cara o una coperta termica!

Spero che vi sia piaciuta!

Cercherò di essere più presente, ma non posso assicurarvelo.

 

P.s

Partecipate anche voi alla scelta della prossima nazione, come votare lo troverete nel primo capitolo, basta una e mail o una recensione e scegliete con giudizio!

 

Danimarca

Italia del Nord

Prussia

America

Ungheria

 

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