A lovely mistake

di Itjustkindofhappened
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Strong ***
Capitolo 2: *** Up all night ***
Capitolo 3: *** Over Again ***
Capitolo 4: *** Little Things ***
Capitolo 5: *** Let me kiss you ***
Capitolo 6: *** A lovely mistake ***
Capitolo 7: *** Again ***
Capitolo 8: *** I dare you ***
Capitolo 9: *** It is what it is ***
Capitolo 10: *** Choices ***
Capitolo 11: *** Ready to run ***
Capitolo 12: *** Afire love ***



Capitolo 1
*** Strong ***


CAPITOLO 1

Strong

HARRY

Era accaduto tutto così in fretta. Ormai le cose ultimamente succedevano più velocemente da quando ero diventato famoso. Mai avrei pensato a questo, eppure eccomi lì: nell'ufficio della Modest con cui avevo un contratto buono, ottimo direi ma che mi stava rendendo meno “me”. Louis era alla mia destra. Era preoccupato, distrutto per descriverlo meglio. Avrei voluto abbracciarlo, ma non solo avrei peggiorato la nostra situazione, ma anche quella degli One Direction. Dopo ieri sera la Modest aveva voluto convocarci qui, insomma chi poteva biasimarli? Ricordavo i fatti come se fossero appena accaduti.

flashback

TOC TOC TOC “Haaaaryyyyy”

Louis che ci fai qui?... non dovresti lo sai.” era ubriaco si sentiva dall'odore, ma anche in quello stato era dannatamente bello.

Dio Harry, ma proprio non capisci? È da quando ho conosciuto Eleanor che sto così. Mi sento strano con te. Quando ti sfioro... non lo faccio solo perché ti voglio bene Harry, lo faccio perché sono innamorato di te!” ora sembrava meno ubriaco e più disperato, ma che diamine stava dicendo?

Louis non dire sciocchezze su! Sei ubriaco va in camera tua!”cominciò a boccheggiare e sudare. Effetti dell'alcool. Non lo reggeva molto, non era abituato a bere.

no no no! Ho cercato di amarla, Eleanor dico. Ci sono pure andato a letto pensando che l'attrazione per te fosse solo un'assurda follia. Ma non è stato così. E mi sono odiato. Per avere fatto male a Eleanor, per aver fatto del male a me!”

Louis..sei ubriaco”

No! Sono stanco Harry di vergognarmi di me. Di quello che provo cazzo! Ogni volta che fai le battute sulle donne che frequenti, tutte le volte che ti danno del playboy ci sto male! E quella ragazza con cui me la sono presa su twitter... mi dispiace ma non volevo ammettere che aveva ragione. Ti amo Harry. E se tutte quelle carezze durante le interviste, tutte le volte che mi sono seduto vicino a te chiamandoti anche amore o altro erano false per te guardami negli occhi e dimmi di andarmene. Starò con Eleanor e non ti bacerò in questo preciso istante. Dimmi che non mi ami e non sarò un problema per te”.

*Harry no. Non puoi rovinerai tutto se lo ammetti. Guardalo negli occhi e digli di andarsene anche perché è ubriaco e di sicuro mente* alzando i miei occhi verdi nei suoi azzurri ho visto un ragazzo di cui ero follemente innamorato da anni. Un ragazzo bellissimo con quei tatuaggi e quella barba che non lo invecchiava per niente, anzi, lo rendeva giovane e sexy.

Louis...” il mio cuore batteva, ma doveva aprirgli la porta e dirgli di andarsene. Così mi diressi verso l'uscita e senza dire nulla l'aprì. Dietro la porta però c'era quel deficiente della Modest che aveva sentito tutto e ci aveva chiamato per un riunione “speciale”.

 

Ed ora eravamo qui.

Conclusione: eravamo nei guai, avevo ferito Louis e ne ero ancora profondamente innamorato.

 

LOUIS

 

Solo una parola mi viene in mente. Che totale idiota sono stato ieri sera. Non ho pensato neanche per un secondo ai guai che avrei creato. Anche perché avevo bevuto un po' troppo. Dovevo rimediare e per farlo avrei accettato tutti i termini della Modest. Ero certo che a Harry non importava nulla del mio sentimento. Ancora mi ricordo la sua faccia ieri sera...

 

flashback

... per te guardami negli occhi e dimmi di andarmene. Starò con Eleanor e non ti bacerò in questo preciso istante. Dimmi che non mi ami e non sarò un problema per te.”

L'attesa era snervante. Harry era lì davanti a me più bello che mai. T-shirt bianca e pantaloni neri del pigiama. I riccioli come sempre gli ricadevano disordinati sulla fronte, ma riuscivo a scorgere benissimo i suoi splendidi occhi verdi che per me in quel momento erano indecifrabili. Il mio cuore batteva forte e sarei scoppiato a piangere se poi non l'avessi visto dare segni di vita. Confesso che avevo la vista leggermente annebbiata, troppa birra. Finalmente si mosse e senza dire una parola mi sorpassò ed aprì la porta, probabilmente per lasciarmi uscire. Pensavo davvero che mi avrebbe detto sì? Louis sei solo un ragazzino idiota. Avrei voluto che il pavimento mi risucchiasse per poi rinchiudermi per sempre. Ma purtroppo per me il peggio doveva arrivare: Edward coso o come diamine si chiamava era dietro quella porta pronto a riferire tutto al suo capo che il giorno dopo ci avrebbe incontrato nel suo ufficio.

 

Stavo giusto guardando Harry quando quel tizio ha cominciato a parlare

“ dunque.. Marco” ah ecco come si chiamava quello stalker “ mi ha riferito la vostra conversazione di ieri sera. Il WWA sta giusto per cominciare, partirete tra pochi giorni. Non vorrete mica distruggere il vostro sogno? E neanche quello di Zayn, Niall e Liam spero. Quindi vorrei che quella storia, che sicuramente è una falsità vero Louis? Finisse ancor prima di cominciare. Ora vi dico esattamente cosa succederà: voi partirete, farete un gran successo, come fate sempre, poi finito il Tour tu, Louis, ritornerai dalla tua bellissima Eleanor e tu, Harry, tornerai da tutte le tue ammiratrici. Infine ci rideremo tutti sopra. Vero? “

“si” l'ho sentito rispondere. In seguito mi è venuta chiesta la stessa domanda. E risposi a malincuore, ovviamente, ma sapendo che era la cosa giusta da fare.

 

HARRY

“si...”. Avevo sentito la sua voce in modo quasi impercettibile e mi venne ancora più voglia di prendere a pugni quello scemo della Modest e baciare Louis. Ma mi sono trattenuto. Dio quanto posso essere stronzo a volte. Il tizio malefico ci ha fatto uscire dopo il suo discorso inquietante e mi sono ritrovato solo con lui. *Cavolo dobbiamo fare un tour insieme non puoi non parlarci *. Cosi mi sono girato e * oh accidenti * Louis era davanti a me ed era distrutto cadeva a pezzi lo si leggeva negli occhi, ma comunque sorrise e io pensai * Dio se è bello *.

“Allora... - cominciò- dimentichiamo ieri sera. Come ha detto quel tizio è tutta una falsità, colpa dell'alcool sappiamo tutti e due che non lo reggo bene. Ahah “

“Louis io credo che..”

“ Lascia stare Harry. Ieri sera è stato un grande errore e voglio solo dimenticare. Siamo una band e stiamo avendo molto successo..Ieri sera è stato solo uno sbaglio, ho alzato troppo il gomito. Ora vado.. ciao Haz”

“C...” non feci in tempo che corse via. Era davvero una falsità a causa dell'alcool? * Devo andare da Louis e... no Harry *. Non rovinare tutto facciamo questo benedetto tour e dimentichiamoci di ieri sera come ha detto lui * è tutta una falsità, colpa dell'alcool*. Se era davvero così, quello nei casini ero io perché non avevo nessun alcool da accusare.

ANGOLO AUTRICE Salve a tutte/i :). Questo è il primo capitolo della mia prima ff e spero che vi piaccia soprattutto perché ero molto insicura sul pubblicarla ( sono stata convinta dalla mia amica a distanza te se amaaa). Se vi va recensite sia in modo positivo che negativo, i vostri pareri sono i benvenuti. Detto questo grazie mille per aver letto il primo capitolo :) ci "vediamo" la settimana prossima con il secondo capitolo, un bacio.

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Capitolo 2
*** Up all night ***


CAPITOLO 2

Up all night

 

LOUIS

la partenza per il WWA tour sarebbe stata l'indomani e oggi dovevamo partecipare a una noiosissima intervista a cui tanto avrebbero fatto sempre le solite domande. E in più se avessero toccato il tasto Larry (così venivamo chiamati dalle fan) sarei crollato di sicuro. Il bodyguard mi mandò nel posto accanto a Harry. Per fortuna dall'altro lato c'era Niall e potevo benissimo parlare con lui.

“ehi LouLou pronto? Ah mi sono dimenticato di chiedervi che voleva il direttore stamattina”

E adesso che mi invento? “umh... niente di che solo delle raccomandazioni che di certo non seguiremo ahah” se la sarà bevuta?

“ahah probabilmente hai ragione Lou” disse abbracciandomi e dandomi un finto bacio appassionato sui capelli.

Sentii la voce scocciata di Harry “la smettete voi due? Si comincia, fate i seri.”

“ uh oggi qualcuno è nervosetto” si intromise Liam.

Prima che Harry potesse controbattere iniziò la valangata di domande della giornalista. Assunsi il solito sguardo da distaccato visto che tutte le domande erano quasi sempre rivolte a Harry. Anche se stranamente oggi era diverso. Dava risposte secche e acide così la giornalista pensò di fare a me la domanda “ Louis emozionato per il tour?”

“si molto”

“non ti mancherà la tua bella Eleanor?”

“ molto probabilmente si. Spero ovviamente di incontrarla al più presto” mentii. Volevo bene a Eleanor, ma... non l'amavo. Di certo non come amavo Harry.

“state insieme da molto. Non pensi al fidanzamento?” in quel momento gli occhi smeraldo di Harry si fissarono su di me.

“ emh.. “

“ dai Louis pensi di fidanzarti presto?” si intromise acido Harry. Quell'atteggiamento non mi piaceva proprio * che diamine aveva oggi?*

“forse si, cioè prima o poi mmmm. Siamo giovani adesso e un matrimonio durante la nostra carriera così impegnativa sarebbe triste. Però ovviamente prima o poi dovrà succedere”.

La giornalista soddisfatta spostò l'attenzione su Zayn, il cui matrimonio era ormai prossimo.

“ non mi avevi detto che pensavi di sposarti” mi sentii bisbigliare alla mia destra. Harry mi fissava leggermente agitato.

“Harry c'è qualche problema? La risposta non era di tuo genio?”

“ Beh potevi avvisarmi visto che credevo di essere il tuo migliore amico. Penso che ora invece lo sia Niall, vero?”

“ per l'abbraccio di prima? Ma sei stupido o cosa?”

“lascia perdere Louis”

“ ti stai comportando da vero idiota”.

Per fortuna l'intervista era finita e corsi via. Avevo fatto come la Modest voleva... come lui voleva visto che aveva negato i sentimenti che avevo sperato ci fossero.

 

HARRY

Non ho più parlato con Louis dopo l'intervista. E mi sono sentito tremendamente in colpa. Come ho potuto dire quelle cose. In fondo era quello che tutti volevano... il matrimonio tra Louis e Eleanor che tra l'altro stava salutando Louis prima di partire. Guardali là... che si baciano e io che vorrei essere al suo posto... perchè perchè non la smettono di baciarsi davanti a me? * Ahhh ora li fermo*.

“ehi El” mi buttai in mezzo a loro. Louis era visibilmente arrabbiato.
“ omh Haz, come va? Prenditi cura di Louis mi raccomando” Eleanor non solo era una bella ragazza ma anche intelligente, simpatica e gentile. Le aveva tutte insomma, sicuramente Louis l'amava e l'altra sera aveva detto una cavolata.

“ non ce n'è bisogno me la cavo benissimo da solo. Ciao El “ rispose al posto mio, Louis e un altro bacio.

“Su l'aereo parte vai. Ci vediamo presto, ti amo. Ciao Haz”.

Salimmo così sull'aereo e non ebbi di nuovo l'occasione per parlare con Louis perché si sedette di fianco a Niall. Andavo giusto verso loro per intromettermi quando venni bloccato e messo a sedere da Liam.

“Harry che combini si può sapere? Sembri parecchio agitato e scocciato da quando sei andato a parlare con il direttore e non ho potuto fare a meno di notare che hai litigato perfino con Louis. Che succede?” Liam era sempre piuttosto diretto e anche quello più bravo a dare consigli. Così decisi in buona fede di raccontargli la verità. O perlomeno mezza.

“umh. Niente sono nervoso per il tour e ho avuto un battibecco con Louis, ma voglio rimediare, solo che c'è sempre Niall di mezzo. Te ne puoi occupare?”

“So che non mi dici tutta la verità, ma voglio che tu e Louis facciate pace perciò... NIALL VEDIAMO SE RIUSCIAMO A CONVINCERE IL PILOTA A FARCI STARE IN SALA CON LUI “. E i due si precipitarono verso la sala del comandante. Di Zayn non dovevo preoccuparmi perchè già dormiva quindi....

“Louis.. mi spiace per l'intervista sono stato davvero un idiota e... mi dispiace davvero”

“ Va bene Harry dimentichiamo tutto. Amici come prima?”

Dovevo crederci? Mi aveva detto che mi amava. Era tutto falso? * Digli che lo ami. Diglielo! *

“ amici come prima” e mi sorrise.

Il suo sorriso di certo era la cosa più bella che avessi mai visto. Mi sedetti e cominciammo a ridere come ai vecchi tempi.

 

ANGOLO AUTRICE

eccoci qui con il secondo capitolo:) 

Se vi va lasciate una recensione, mi interessa ciò che pensate. un bacio alla prossima settimana :)

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Capitolo 3
*** Over Again ***


CAPITOLO 3

Over Again

 

LOUIS

“ragazzi sono sfi-ni-to non so voi” venni raggiunto da Harry sul divano. Ero felice che le cose non fossero cambiate. La scusa dell'alcool aveva retto alla grande.

“anche io, Louis. Sta sera che si fa, si esce? Abbiamo finito le tappe in America Latina” propose Harry tutto sorridente.

“No ragazzi. Ho promesso a Perrie che l'avrei chiamata e staremo al telefono per ore” rispose Zayn arrossendo leggermente. *Che dolci che erano... io non ero così con El.... *

“ ohwn Zay che uomo dolce lui. Ma comunque io vado a dormire ragazzi quindi non ci sono” rispose Niall e Liam si unì a lui. Poco dopo, tutti e tre andarono nelle rispettive camere. Nella stanzetta rimanemmo io ed Harry, seduti vicini sul divano. La tensione si poteva tagliare con un coltello e mangiare come se fosse stata l'ultima fetta di una torta.

“ Allora... io andrei...” mi accinsi a rispondere rompendo il silenzio che stava diventando imbarazzante.

“ Dai Louis!!! Ti propongo tè e film, ti va?” mi chiese il riccio.

Era troppo stramaledettamente bello per dirgli di no.

“ dammi cinque minuti “ sorrisi. Dio se volevo stare solo con lui. Che sarebbe potuto accadere? Film e poi a nanna, lo avevamo sempre fatto, tutti sapevano che vivevamo insieme. Raggiunta la mia camera misi su il tè e mi preparai: decisi di indossare la mia maglietta preferita, quella di Superman, e pantaloni della tuta grigi dopo mi lavai i denti e mi spruzzai un po' di profumo, che non fa mai male.

Cinque minuti dopo presi coraggio e raggiunsi la camera del riccio con due tazze fumanti in mano. La porta era aperta perciò entrai senza neanche bussare. Lo vidi mentre si cambiava maglia; quant'era sexy. Mi sporsi meglio dato che era dentro la cabina- armadio. Vedevo benissimo le due rondini e la farfalla tatuata leggermente più in basso. Ero lì a guardarlo quando una goccia di tè bollente mi cadde sulla mano ed imprecai. Si voltò di scatto e subito si coprì* Mannaggia al tè * . Uscì dalla stanzetta e mi disse

“ scusa Louis mi sono fatto una doccia e non so perché ci ho messo così tanto” mi sorrise tutto fossette *Okay così però mi rendi tutto più difficile*.

“Tranquillo” dissi di rimando cercando di non sembrare sconvolto alla vista della tartaruga di Harry.

 

Ci buttammo entrambi nel letto e partì un film. Non mi capii neanche il nome e non perché stessi parlando con Harry, ma perché pensavo a non fare niente di equivoco. Mi irrigidii e al minimo contatto farfugliavo un “scusa”; con la coda dell'occhio continuavo a guardarlo e osservavo i suoi movimenti. Sentivo che appena si muoveva per cambiare posizione mi allontanavo manco avesse la peste. Avevo paura che se lo avessi anche solo sfiorato, mi sarei sciolto come un cubetto di ghiaccio sotto il Sole d'Agosto. E due amici non si comportano così.

“Louis tutto bene?” mi accorsi della lontana voce di Harry nonostante lui fosse vicinissimo a me. *Molto vicino * ora che ci pensavo.

“s-si. Non fa un po' caldo qui?” risposi nervosamente mentendo. Avevo i brividi e non sapevo il perché... Anzi lo sapevo benissimo il motivo.

Mi guardò incerto sul da farsi. “So cosa ti ci vuole. È tutto stress Lou. Ti faccio un massaggio su, voltati” mi sorrise.

“ CHE?!!” strabuzzai gli occhi.

“ per il massaggio BooBear “ ridacchiò. E prima che me ne potessi accorgere le sue dita erano sulle mie spalle. Oddio pessima, pessima idea eppure... le sue mani toccavano dolcemente le mie scapole scendendo poi sapientemente e lentamente su tutta la spina dorsale. Sentivo i suoi pollici mentre facevano movimenti regolari fino all'inizio del mio sedere. Arrivate in quel punto le sue dita massaggiarono lungo il bordo dei miei miseri pantaloni del pigiama. Devo ammettere che era rilassante. Mi lasciai cadere la testa indietro trovando la spalla di Harry. Le sue mani risalirono e ritornarono sulle spalle. Lì lui passò le dita sulle mie clavicole. Lui mi sfiorò l'orecchio con le labbra e mi sussurrò “Meglio Louis?”

La cosa era talmente rilassante che riuscii solo a dire “mmmm”. Continuava ad andare su e giù, su e giù. Mi immaginai quelle mani su un altro posto e mi immaginai anche le mie mani sul suo corpo perfetto. Le immagini cominciarono a slittarmi nella mentre: io che lo baciavo e gli passavo le mani fra i suoi ricci perfetti. Ad un tratto sentii calore, molto calore nel basso ventre. A causa del calore il respiro cominciò a diventare pesante e accelerare. Che stava succedendo? Abbassai lo sguardo e... *ODDIO ti stai eccitando, Louis!!? * Dovevo uscire subito.

“ oddio Harry emh grazie ma devo uhhh” colpii la lampada, * cazzo * “scusa per la lampada ho un sonno eheheh” mi coprii con le mani e camminai praticamente piegato tanto che inciampai e caddi rovinosamente a terra.

“ Louis tutto bene?” Harry si avvicinò preoccupato, ma così mi avrebbe visto...

“ si Harry non avvicinarti sto emh bene ehehehe vado sono stanco scusa ciaooooo” corsi via e andai in camera. Forse la figura di merda colossale mi aveva fatto passare quella cosa lì. Santo cielo lui e i suoi massaggi. *Fuuuu respira Louis anche se sei frustrata sessualmente datti una calmata. Va a dormire. Sei etero, sei etero* risi tra me e me. Chi volevo prendere in giro?

 

HARRY

Ma che scemo che sono, come mi è venuta l'idea ci mancava poco che... *Harry a cuccia *. Vai a dormire e non ci pensare. Le coperte profumavano di Lou. *Che si fosse messo il profumo? Naaaaah stai fuori Harry*, ma comunque continuavo a sentire il suo odore sotto le coperte e in fretta mi addormentai.

Quella notte lo sognai.

 

“RAGAZZI ANDIAMO IN EUROPAAAAAAAA SVEGLIAAAA! IRLANDA STO ARRIVAAANDO”. Non feci in tempo ad alzarmi che mi sentii un ragazzo addosso e aprendo gli occhi vidi i capelli biondi di Niall.

“oh Niall! Non sono ancora le sette e il volo è alle nove. LIAAAAAAM!!!”

“Harry che c'è ? non strillare che Zayn è al telefono con Perrie, Dio che ansia” arrivò Liam ormai già vestito.

“ togliti Niall AHAHAHAH. Lou dov'è?” chiesi ostentando indifferenza e spingendo Niall per ricambiare il solletico che mi aveva appena fatto.

“ Il signorino dorme ancora. Principino lui. Ora lo vado a svegliare.” disse dirigendosi lentamente verso la porta.

“ No Liam. Occupati di Niall che è euforico per l'Irlanda. Vado io a svegliare Lou” protestai.

“ ci avrei scommesso...” lo sentii bisbigliare e si meritò pienamente una mia occhiataccia.

 

Entrai silenziosamente nella camera di Louis. Era tutto buio per le tapparelle ancora abbassate che permettevano solo a una linea sottile di luce di entrare. Il ragazzo era nel letto e mi sedetti nella poltrona affianco al suo cuscino. Era bello guardarlo dormire. Aveva i capelli leggermente spettinati e appena i peletti della barba che stavano ricrescendo. Adoravo la sua barba. L'unica cosa che mi dispiaceva era di non poter ammirare gli occhi blu; gli stessi occhi che ogni giorno mi facevano innamorare.

“Harry? Sei tu? O sto ancora sognando?” mugugnò. * Ancora sognando? Mi aveva sognato come io avevo fatto con lui?*

“si Louis. C'è qualcosa che vorresti fare?” chiesi avvicinandomi.

“vorrei...” non finì la frase che entrò Zayn urlando:

“ VAS HAPNIN” oh ma insomma! Lo guardai malissimo, ma non notò il mio sguardo perché si era lanciato addosso a Louis.

“oh Zayn!” rispose Louis ridendo. Poi mi notò e tornò serio.

“ buon giorno BooBear” gli dissi con un tono estremamente dolce sfoderando uno dei miei sorrisi tutto fossette.

“ giorno Haz” sorrise ricambiando. Lui si che ci sapeva fare.

 

Subito dopo colazione partimmo e tra dormite e risate atterrammo in Europa. Ad attenderci c'erano le fans e le giornaliste per cui posammo e rispondemmo ad alcune domandine.

Arrivammo stanchi in albergo ore dopo, ma decidemmo comunque di uscire. Niall ci aveva contagiato con la sua euforia irlandese e andammo in un locale a bere birra.

“Ragazzi io con l'alcool ho chiuso” sentenziò Louis.

Io invece per non pensare a quanto volessi ballare con Louis mi feci parecchi bicchieri e nel giro di un'ora io e Niall eravamo ubriachi, eravamo proprio partiti per la tangente. In queste condizioni chiesi a Louis di ballare .

“Non sei troppo ubriaco Harry? Non ti reggi in piedi” mi sorrise.

“sai che ti dico? Vado a ballare da solo. Te ne pentirai” ridacchiai e barcollando mi allontanai. Io e Niall ci buttammo in pista e nonostante le mie pessime mosse da ballerino ubriaco, fui artigliato da una ragazza. Non era male, ma la mia vista non mi aveva permesso di vederla proprio nitidamente.

“ ciao, sono Kendall, tu sei Harry giusto?” mi stava parecchio vicino e *mi stava toccando il sedere?! * ridacchiai brillo

“sei perspicace ragazza, ma io non...“ non volevo baciarla, era una ragazza che schifo. Non ero così sbronzo.

“shhhh dai. Sarà il nostro piccolo segreto” si stava avvicinando al mio viso e non avevo letteralmente la forza per allontanarla.

“ senti bella perché non ritorni al lavoro? I clienti aspettano una battona da portare a casa” sentii Louis di fianco a me. La ragazza indignata ne andò.

“Mi sa che hai esagerato. È l'ora di tornare a casa” mi rimproverò Louis.

“ nooooooo non voglio tornare a casaaaaa” feci con il tono da bambino e gli diedi due pugnetti sul petto..

“Avanti ora vieni a casa con me. LIAM LO RIPORTO IN HOTEL. TIENI D'OCCHIO NIALL DOMANI SERA ABBIAMO UN CONCERTO!” urlò per farsi sentire.

“D'ACCORDO” e Liam si avviò per calmare l'amico scatenato in pista.

 

 

Non so quando di preciso fossi salito in auto; so solo che poco tempo dopo ero in camera mia con Louis.

“ bene lì hai dell'acqua, se hai bisogno chiamami okay? Notte Haz.” disse allontanandosi per uscire dalla stanza.

“ BOOBEARRRR ho bisogno di te sempre rimani a dormire qui?” chiesi con la bocca impastata. Lo stavo dicendo da ubriaco, ma lo volevo veramente.

“Harry..” disse cercando di congedarsi.

“per favoreeeeee Lou” dissi prendendogli la mano e sbattendo i miei occhioni verdi. Lui cedette e si mise nel letto con me.

“Sento che in questo momento potrei chiederti qualsiasi cosa e tu mi diresti la verità” probabilmente era vero

“ Ehi, io ho la bocca sigillata guarda” e sporsi le labbra verso di lui.

“ ahah va bene ho visto Harry” ridacchiò.

“ sei innamorato Lou?” domandai accocolandomi fra le sue braccia. In effetti volevo saperlo.

“ si Haz. E tu?” diventò improvvisamente serio.

“ si Lou, sono innamorato pazzo da anni.”

“ di chi?” chiese curioso. Avvicinai il viso per posarlo sulla mia spalla e caddi addormentato.

 

Mmmm la testa. Dov'ero? Nel mio letto ovviamente... un momento * locale, birra, ragazza, Louis, letto *. aprì di colpo gli occhi e mi ritrovai abbracciato a Louis. Oh mio Dio * … ho bisogno di te sempre rimani a dormire qui? * gli ho chiesto di rimanere a dormire?! * complimenti Harry meriti il premio per miglior deficiente dell'anno *

“ giorno Haz. Stai meglio?” mi sentii dire. Louis era sveglio ed era bellissimo già di prima mattina. Louis Tomlinson di prima mattina è illegale.

“Lou mi dispiace per averti fatto dormire qui... potevi andare via..” dissi abbassando gli occhi, ma senza smettere di stringerlo.

“Dai Haz me lo avevi chiesto per favore... tu avresti fatto lo stesso” e mi sorrise. Okay ero appena sveglio e già non capivo più nulla.

“grazie” riuscì solo a dire e mi sorrise. Rimanemmo lì a fissarci. Non era un silenzio imbarazzante quello; era più un Ti potrei guardare per sempre perché sei incredibilmente bello. Penso che sarei potuto rimanere a guardarlo all'infinito, ma fummo interrotti.

Nella stanza entrò Liam * merda *.

“che ci fate voi due lì?” la sue espressione passò due fasi: la prima quella dell'incredulità, la seconda di ' tanto ci sono abituato'.

“ niente Liam, scusate ora vado emh. Buongiorno!” trillò Louis e passando davanti all'intruso, sgusciò via velocemente.

“ AAAAAAAAAAH esci Liam ho mal di testa!!” dissi protestando tirandogli un cuscino mancandolo di una manciata di centimetri.. Aveva rovinato tutto.

“smettila di fare il bambino e scendi. Stasera abbiamo il concerto” disse Liam ridacchiando.

Quel ragazzo aveva capito tutto della vita.

 

ANGOLO AUTRICE

Salve a tutti. Dato che non lo avevo ancora detto, io mi chiamo Francesca :) Btw eccomi qui con il terzo capitolo, spero chi vi piaccia. Personalmente lo preferisco ai due precedenti, ma ditemi che ne pensate voi :)

Potete scrivermi una recensione qui, oppure dirmi che ne pensate su twitter ( sono @Louismylimit ). Un bacio e alla prossima settimanaaaa :)

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Capitolo 4
*** Little Things ***


CAPITOLO 4

Little Things

LOUIS

Arrivai finalmente nella mia stanza. Allora veramente avevo dormito con lui? Okay lo ammetto stavo benissimo. Sentire le sue braccia e svegliarmi nel cuore della notte vedendo i suoi ricci stupendi sopra il mio petto era una sensazione indescrivibile.. Era innamorato? E di chi? Le domande però erano offuscate dalla miriade di emozioni che mi affollavano la mente. Non pensavo che la prima notte che avrei condiviso il letto con Harry avrei dormito sul serio. * ahahaah sono un pervertito lo so * dopo aver constatato questa verità andai a fare la doccia. Mi ci voleva per riprendermi dalla nottata e sembrare lucido. Entrato nella doccia cominciai a canticchiare Little Things. Mi rilassava molto e magari così sarei riuscito a raffreddare i pensieri e le emozioni della scorsa notte. La mia canzoncina si trasformò in un vero e proprio concerto e cominciai così a muovermi e usare la confezione dello shampoo come microfono. Tutto normale insomma. Quello che non mi aspettavo era di sentire la voce di Harry che si univa alla mia. Mi bloccai di colpo. * che diamine ci faceva lì?* avvampai all'idea di me completamente nudo e bagnato con Harry nell'altra stanza.

“ Haz sei tu?” chiesi. Magari stavo solo immaginando la sua voce, infondo lo speravo.

“ si Lou. Dobbiamo scendere per andare sul posto per le prove generali” mi sentii dire dalla voce che proveniva nella mia camera da letto.

“Ci metto un secondo e arrivo”. Attesi per cinque minuti buoni e quando ormai ero sicuro che il riccio fosse sloggiato uscii dal bagno con un asciugamano per coprirmi i gioielli, ma con mia grande sorpresa era ancora lì.

“LOUUUUUUUUU SEI PRATICAMENTE NUDO” lo sentii urlare divertito e si coprii gli occhi.

“ Harry pensavo che te ne fossi andato! Dio santo. Sei seduto sui miei vestiti passameli!” protestai imbarazzato ero nudo sotto quel misero e zuppo asciugamano. Mi strinsi in quel misero pezzo di stoffa mentre il mio viso diventava sempre più rosso.

“ E se io non mi alzo cosa fai? Mi picchi con..” e spostò lo sguardo verso l'asciugamano divertito. Spalancai la bocca non sapendo cosa rispondergli. * a che gioco sta giocando? *

A causa dei minuti di silenzio si alzò mi sorrise e mi passò i vestiti “ rilassati era una battuta” disse sfoderando le fossette. Decisi di giocare al suo stesso gioco

“ meglio per te perché se ti avessi colpito con... - guardai in basso- ti saresti fatto molto male” sorrisi maliziosamente e lui arrossì.

Ottenuta quella mia piccola vittoria mi voltai e, entrato in bagno, mi vestii in fretta. * pat pat Tomlinson meriti un biscotto *.

 

Lo stadio a Dublino era enorme; ogni volta che vedevo un nuovo posto per esibirmi rimanevo senza fiato. Moltissime persone venivano a sentire noi. Per me questo era molto importante. Sapere che con la mia musica facevo felice la gente era quello che avevo sempre desiderato.

Mi chiamarono e i miei pensieri furono interrotti.

Le prove come al solito andarono bene, ma ero sempre nervoso prima di un esibizione; stavo giusto torturando il mio microfono quando mi passò Liam accanto.

“ Lou nervoso?” mi chiese.

“ come sempre” gli sorrisi.

“con Haz come va? Hai qualcosa da dirmi?” mi stava facendo il terzo grado forse?

“ no Liam grazie lo stesso” sorrisi forzatamente. Le psicoanalisi di Liam non mi servivano. Dietro di lui notai Harry che mi guardava serio. * quel ragazzo non lo capirò mai *. non potevo perdermi in pensieri inutili dato che dovetti salire sul palco e fare quello che amavo di più.

“ BUONASERA DUBLINOOOOOOO” urlai come ero solito a fare e lo spettaccolo cominciò. Oltre alle canzoni i nostri concerti includevano risate e scene stupide. Le fans apprezzavano soprattutto i nostri balletti che tra l'altro sono davvero scabrosi.

Harry cominciò a ballare con Zayn quello che doveva essere un Walzer. Tutti stavano assistendo alla scena ridendo, io sorridevo come quando si fa in un discorso in cui non hai capito nulla, ma non vuoi sembrare scortese. In effetti erano un po' troppo vicini per i miei gusti. * no dico, dovevano proprio ballare? Nessuno glielo aveva chiesto. E poi perchè con Zayn? Poteva chiederlo a me. Ah no per lui come sempre non sono abbastanza* mi offesi. Non avevo nessun diritto di farlo, ma dentro al petto sentivo l'inevitabile blocco che pur cercando in tutti i modi di mandarlo giù, rimaneva lì, sullo stomaco. Come se si divertisse a ricordarmi che Harry faceva quelle cose con tutti, non solo con lui. Lo sapevo che ero geloso, lo ero sempre stato con le mie cose, ma semplicemente Harry non mi apparteneva. Sconsolato mi allontanai dalla dolce scenetta per prendere una bottiglietta d'acqua. Ne approfittò anche Harry che andò a prendere la bottiglietta vicino a me. Non lo degnai di uno sguardo, al che lui mi chiese “ va tutto bene?”.

Per farlo si avvicinò al mio orecchio e sentii il suo alito caldo sul collo. Quel calore mi fece rabbrividire e sapendo che se avessi aperto bocca lo avrei fatto solo per baciarlo, me ne andai. Fanculo Harry.

Lui rimase lì a bere da solo e tornò in fretta. Dopo tutti quei balletti pietosi, ci sedemmo ognuno al proprio posto per cantare little things decisamente la mia parte preferita.

Io ero vicino a Zayn, dalla parte opposta sedeva Liam mentre Niall ed Harry erano su un piccolo corridoio poco più alto delle scale su cui sedevamo io e gli altri. L'atmosfera era completamente cambiata: cinque occhi di bue erano fissi su ognuno di noi, le fans rimasero, più o meno, in silenzio e con questa atmosfera Niall iniziò a suonare la chitarra. Una miriade di emozione mi pervase e ci mancò poco che piangessi durante la mia parte di canzone * perché sono innamorato di Harry? Perché? Sono un ragazzo che ha tutto ma in realtà non ha niente. Sono il ragazzo che ha la persona che ama di più al mondo a due passi e non può toccarla... *. I miei pensieri furono interrotti dall'inizio della parte di Harry. La suo voce profonda e roca riecheggiava in tutto lo stadio e mi procurava i brividi sulla pelle. La sua voce era come una carezza amavo lui e tutte le sue piccole cose. Buffo da dire durante proprio quella canzone.

and I'm in love with Lou..

*come Cristo santo?! * spalancai di netto la bocca e mi girai verso di lui. C'era lì Harry. Illuminato così sembrava un angelo, il MIO angelo. Ci guardavamo e lui mi sorrideva.

and all his little things...” continuò senza smettere di guardarmi ma questa volta era serio.

L'avrei fissato all'infinito se Zayn non mi avesse colpito con il microfono in testa. Ritornai alla realtà e sentii che le fan erano impazzite urlavano come matte. E dentro, anche io ero una di loro che urlava in preda alle emozioni. Se avessi potuto avrei cominciato a saltellare per tutto il palco dicendo * LUI E' MIO E MO LO BACIO* sarei andato da lui e l'avrei baciato come non avevo mai baciato neanche Eleanor. Tuttavia non lo feci e tenetti tutto quel turbine di emozioni dentro, che temevo che mi avrebbe fatto esplodere in mille pezzi. La felicità era come qualcosa che da dentro il mio stomaco minacciava di uscire fuori.

Finì il concerto, salutammo e ci dirigemmo nei rispettivi camerini. Dopo essermi sistemato continuavo a girare nella piccola stanzetta chiedendomi cosa sarebbe stato meglio fare. * Vado? No... Si? Vado? Dai Louis vai. Vado? Vado. Oddio vado sul serio? Si vado * dopo averne discusso con me stesso mi recai presso il camerino di Harry e con coraggio vi entrai.

Dallo scoscio dell'acqua capii che lui era sotto la doccia, così per intrattenermi cominciai a rovistare tra la sua roba.

Lì sulla poltrona c'era la maglietta che indossava mentre cantava little things... la guardai... l'annusai ( si da perfetto maniaco lo feci e anche se non potrebbe sembrare aveva un buon odore) e la nascosi nel mio giubbotto. Lui non se ne sarebbe reso conto e io me la sarei messa crogiolandomi nel ricordo di quella serata perfetta.

Mentre stavo elaborando questo piano stupido, Harry uscì dal bagno. Era vestito per fortuna visto che già con i capelli bagnati era sexy abbastanza. Dai suoi ricci scendevano delle gocce che formavano delle piccole pozze scure sul pavimento. Non era sorpreso di vedermi lì e così tutto di un fiato feci la mia domanda.

 

HARRY

“ il concerto.. little things... perché?” lo sentii dire.

Avevo capito cosa intendesse chiedermi anche se era stata pronunciata in modo davvero ridicolo tanto che per poco non gli scoppiai a ridere in faccia. Era adorabile quando era in imbarazzo. Giocai d'astuzia e fingendo tranquillità gli chiesi

“ come Lou?” avevo riflettuto molto durante quei giorni e avevo pensato a un modo per fargli capire cosa provavo.

* flashback *

Liam posso fidarmi di te vero?” chiesi. Non ce la facevo più dovevo dirglielo... era mio amico e al massimo lo avrei perso... ma avevo bisogno di lui non potevo non avere l'aiuto di qualcuno.

ovvio Haz di che si tratta” divenne improvvisamente attento. * perfetto*

sono innamorato di Lou e la Modest ci aveva convocato perchè Lou era venuto in camera mia e mi aveva detto che mi amava. Era ubriaco e quindi ha negato tutto, ma il direttore ci ha avvisato di non far trasparire la cosa. Non so se Lou mi ama, ma io lo amo tanto che devo fare? Ti prego non odiarmi.” dissi in fretta. Diventai viola e Liam per poco non mi scoppiava a ridere in faccia.

Harry. Se ne sono accorti tutti che ti piace Lou. Tranne lui perchè è un pirla” mi disse scherzosamente. Ero indeciso se ridere o piandere così decisi di restare in silenzio con gli occhi sbarrati.

Dio Harry, respira. Allora io ritengo che Lou quella sera dicesse la verità. Ma dovresti cercare di dirgli cosa provi”

ma se lui non ricambia?” dissi abbassando gli occhi.

Sono sicuro ch non è così. Non puoi rimanere in questa situazione oer sempre. Basta bugie. Almeno con lui.”

Hai ragione. Farò qualcosa. Grazie Liam” abbracciai il ragazzo saggio.

 

Little thing non era in programma ma lo avevo fatto per tirare su il morale a Louis. Era uscito come qualcosa di naturle. Volevo davvero dichiararmi.

“Perché hai detto quella cosa nella canzone cioè... la Modest...” cominciò Louis torturandosi le mani.

“Lou era solo una battuta ahah! Fanculo la Modest ti voglio bene e posso farle queste cose se voglio” dissi mentendo.

“ ma perché volevi dirlo?” mi fissò con i suoi confusi occhi blu * mantieni la calma Styles * mi rimproverai mentalmente.

“ perchè ho visto il tuo sguardo quando mi sono avvicinato a bere l'acqua. E pensavo che ti avrei tirato su il morale. Se vuoi ti propongo un altro massaggio” ridacchiai.

Ci stavo provando dai.

Louis spalancò la bocca, ma la richiuse subito. Si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia.

“ se è così allora grazie Harren “ si allontanò mi fece l'occhiolino e uscì con il suo bel didietro. * Oh fanculo Tomlinson *

* * *

pochi giorni dopo facemmo il concerto a Londra. Ovvio era la nostra città. Se mi soffermavo un poco a pensare riuscivo a tornare a circa 3 anni prima. Avevamo girato lì One Thing e sembrava che fosse passata un eternità. * stai davvero vivendo il tuo sogno? È mai possibile avere tutto ma volere lui?* Non averlo purtroppo valeva più di ogni concerto, successo o centesimo. * tutti sognano l'anima gemella no? E ora che l'ho trovata? Harry devi fare qualcosa. Devi provarci lo prometti?* la domanda era retorica. Sorridendo uscì dallo stage e salutai le migliaia di fan davanti a me * le adoro * e cominciammo lo show.

Finito lo spettacolo decidemmo definitivamente di andare a letto. Andai nella mia stanza e mi spogliai. Mi lavai con calma e mi vestii, ma non riusciì a star fermo nel letto e non avevo per niente sonno. *Massì andiamo da Lou* sorrisi all'idea trovandola vagamente tenera. Bussai alla sua porta che si aprii subito dopo * allora neanche lui dormiva eheeh* . Aveva un buonissimo odore e i capelli leggermente bagnati, probabilmente non aveva voglia di asciugarli. Indossava dei calzini con la S di Superman, pantaloni neri della tuta piuttosto aderenti per sottolineare il suo.. i suoi... * oh diamine * e infine portava una t-shirt semplice bianca. Era familiare quella maglia... come se...

“ Louis ma quella maglia è mia!?” lo guardai sconcertato e divertito.

Lo vidi arrossire “umh può darsi” abbassò lo sguardo a terra.

“ Puoi tenerla davvero solo perché l'hai presa?” incrociai le braccia aspettando una sua risposta.

“ … Scusa ma perché sei qui?” mi chiese. Abbassai immediatamente le braccia * che ci facevo lì? Ti amo ecco che ci facevo*

“mmm io non rispondo alla tua domanda e tu non devi rispondere alla mia. Ci stai?” lo vidi annuire e mi fece entrare.

Fece partire Roar di Katy Perry * ah okay * adoravo quella canzone.

Mi girai verso Louis che mi chiese “allora che si fa?” imbarazzato al massimo.

“si balla no?” sorrisi. Così lo presi per un braccio e comincia a muovermi scompostamente perché ra il massimo che potessi fare. Dopo un attimo di esitazione cominciò anche lui a ballare ridendo * amo la sua risata. Ma che dico amo lui*. Ci scatenammo ballando come scemi muovendo il sedere in modo del tutto scoordinato con il resto del corpo e all'ultima strofa della canzone ci buttammo sul letto gridando “ROARRRRRRR” insieme. Avevamo il fiatone e ci tenevamo per mano. Ci guardammo e ridemmo fino alle lacrime. Era questo che volevo: stare così. Dopo Roar partì Give me love e tutti e due diventammo seri. Restammo a fissarci per vari minuti effetto Ed Sheeran.

* su avvicinati e bacialo Styles! Fuori le palle * così per un volta cercai di ascoltare la mia voce interiore e mi avvicinai continuandolo a guardare. Cominciai a respirare veloce e sentire nello stomaco, non farfalle, ma sassi. Grossi massi che minacciavano di uscire fuori dallo stomaco, a ormai cinque centimetri dalla sua faccia, Louis disse tirandosi su velocemente

“meglio che tu vada sarai stanco morto” e andò ad aprirmi la porta. Mi alzai controvoglia e feci come lui mi aveva detto. Interpretai tutto questo come un segno che quel che stavo facendo forse era sbagliato. In quel momento non volevo pensare per non rovinare il bel momento appena passato. * Com'è possibile provare emozioni così belle eppure così sbagliate?*

trovandomi difronte a lui, lo baciai sulla guancia e gli dissi “notte Lou”.  

 

ANGOLO AUTRICE

Eccoci qui con il quarto capitolo. volevo ringraziare le visite che per me contano molto (dato che è la mia prima ff). Fatemi sapere che ne pensate o qui o su twitter (sono @Louismylimit)

Un bacio al prossimo venerdì :)

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Capitolo 5
*** Let me kiss you ***


CAPITOLO 5

Let me kiss you

LOUIS

chiusi lentamente la porta. * okay Lou okay non l'hai baciato*. Dio ma Harry che stava facendo in quei giorni? Se stava tentando di farlo impazzire ci stava riuscendo alla grande... * Dio santo Styles* mi misi sotto le coperte, ma non riuscii a chiudere occhio a causa dei troppi pensieri che Harry mi dava.

 

Mi svegliai presto. Qualcuno aveva bussato così mi diedi un'aria presentabile ed andai ad aprire. Era Niall.

“ehiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii giorno Lou! Che vuoi fare con Harry?” chiese sbattendo i suoi occhi azzurri cielo.

“ c-c-come scusa?” rimasi sbalordito dalla domanda. Erano le sette e avevo dormito poco e male. Non ero un tipo mattiniero soprattutto non ero un tipo mattiniero a cui fare domande troppo complicate.

“ Lou solo perchè sono bello non vuol dire che io sia stupido. Si vede da come lo guardi e poi le Larry mi chiamano 'il capitano' mica per niente ahah” mi disse come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ero sconcertato. Ne parlava come se tutto fosse semplice, come se potessimo davvero vivere felici e contenti cavalcando verso il nostro castello.

“ Niall io... non voglio fare proprio niente..” abbassai gli occhi. Ero stato scoperto ormai. Negare era inutile.

“Perchè? Vi amate!” rispose Niall affranto. * Dio se davvero fosse così semplice*

“ La Modest ci ha messo in guardia Ni... non possiamo... e poi Haz... non prova nulla lo so.” abbassai gli occhi nuovamente. Le mie stesse parole mi ferirono; non solo perchè le avevo pronunciate, ma perchè sapevo che erano stramaledettamente vere.

“La Modest? Ma che cosa orribile fa qualcosa!” si agitò sedendosi sul letto e coccolando un cuscino.

“Niall no. È il nostro sogno. Nessuno ce lo può rovinare soprattutto io. E poi sarebbe inutile Haz...” mi si spezzò la voce e Niall venne verso di me abbracciandomi. Cominciai a piangere silenziosamente * perchè mi sono dovuto innamorare di Harry? Lo odio. Anzi MI odio.. io lo amo*

“ Su Lou, non piangere andrà tutto bene. Fidati te lo dice zio Nello.” a quelle parole risi. Niall aveva la capacità di farmi ridere anche quando avrei volentieri buttato tutto all'aria.

“Grazie Nello er capitano” ridemmo entrambi di gusto. Per un momento non pensai al peggio fin quando non entrò una terza persona.

“Lou dobbiamo... oh Niall. Ragazzi datevi una mossa. Dobbiamo andare per le prove.” Era Harry piuttosto arrabbiato del tono della voce * che avevo fatto adesso?* quando si accorse dei miei occhi lucidi si avvicinò “Lou..?” cominciò.

“ io vado a prepararmi a dopo” Niall sgusciò via e da dietro Harry mimò con le labbra * LARRY IS REAL* adoro quel ragazzo.

“Lou che succede?” mi chiese abbracciandomi. Sentii un tremolio e mi sentii avvolto nelle sue braccia. Come una coperta d'inverno calda piacevole: ti sentivi sicuro perchè, come pesavi da piccolo, se ti nascondevi sotto le coperte nessuno poteva farti del male. Ecco. Gli abbracci di Harry per me erano come coperte. In quel momento tutte le cose brutte erano andate via e dato che ero tra le braccia di Harry non avrebbero mai potuto farmi del male. Finchè stavo lì, tutto andava per il meglio.

“tutto bene Harry... sarà allergia... mmm andiamo allora?” gli sorrisi. Stavo davvero meglio dopo l'abbraccio-coperta.

“Si” disse prendendomi la mano e portandomi fuori. Rimasi incantato per tutto il viaggio. Avevo la mano nella sua. * ahahahahahahahahahahahha ah okay* anche la mia vocina interna non stava molto bene.

* * *

dopo delle prove pessime (perchè ero continuamente distratto) era l'ultima serata a Londra. Ero pronto amavo quella città sentivo le urla delle ragazze. Al solito uscii scatendando le urla delle ragazze e urlai

“BUONASERA LOND... AHHHHHHH” sentii un pizzico sul sedere. Mi girai ed era Harry che rideva come un matto. Sorrisi avendo l'impressione che sarebbe stato un grande concerto.

Passai l'intera serata nelle vesti di Louis passione ragazza innamorata. Harry per tutto lo spettacolo continuava a sussurrarmi cose all'orecchio suscitando brividi sulla mia pelle e sorrisi ammiccanti da parte di Niall.

Su quel palco Harry mi fece dimenticare ancora una volta tutto ciò che era complicato lasciando solamente noi che ci divertivamo come matti. Mentre cantavamo non riuscivo a trattenermi dal guardarlo. Le sue mani occupavano quasi interamente il microfono, e i suoi occhi erano spesso chiusi. Come se quando cominciava a cantare si trasportava in un'altra dimensione. Tutti si fermavano a guardarlo rapito perchè somigliava ad un angelo, oppure ad un bambino. So solo che mi piaceva guardarlo e soprattutto ascoltarlo mentre cantava. I nostri occhi si incontrarono parecchie volte e rimanevamo lì, semplicemente a guardarci tagliando fuori tutto e tutti. Brividi corsero sulla mia spina dorsale e fui costretto ad abbassare lo sguardo.

 

HARRY

in questo momento sentivo l'impellente bisogno di amare Louis e di amarlo di fronte a tutti, non volevo nascondermi. Potevo rischiare? Non me lo potevo permettere in effetti. Avrei perso tutto, no. Avrei perso Louis e forse questo era la cosa peggiore.

Alla fine del concerto facemmo il nostro inchino e andammo a cambiarci in camerino. Avevamo una festa stasera per concludere le tappe a Londra. Mi misi una camicia bianca, pantaloni aderenti neri e stivali neri insomma il mio look classico e uscii. Vidi Louis che era già pronto nell'atrio. Indossava dei Jeans blu scuro abbastanza aderenti per sottolineare il suo lato B * che tanto era magnifico con qualsiasi tipo di pantalone* e maglietta nera come le scarpe. Si era tirato leggermente il ciuffo indietro che tanto sarebbe ritornato ribelle come sempre e avvicinandomi sentii che aveva messo un profumo molto buono.

Prima che potessi proferire parola Zayn venne verso di me e mi chiese”che stai fissando?”

“niente niente” risposi scosso.

“ beh allora andiamo. Prendi Louis siamo tutti in macchina ad aspettarvi” detto questo se ne andò. Ubbidii all'amico e nell'avvicinarmi Louis ebbe un sussulto.

“andiamo Lou gli altri ci aspettano” dissi. Mi guardò sorridendo e insieme ci incamminammo verso l'auto.

 

Arrivammo in fretta sul luogo, ci scattarono le foto ed entrammo. La sala era molto grande: le pareti erano drappeggiate con tende rosse e con i cordini dorati, c'erano molti lampadari che illuminavano ogni angolo della stanza. Lungo le pareti erano disposti i tavoli con il cibo e le bevande mentre al centro non c'erano solo alcune sedie ai lati del centro della pista. Stavo andando a prendere da bere per me e Louis quando sentii una voce familiare dietro di me.

“ ciao Harold” era la voce di una ragazza, era la voce di Taylor.

“ ciao Taylor” le sorrisi. Era bellissima come sempre. Nonostante la mia attrazione per i maschi non potevo negare che Tay fosse una bellissima ragazza; indossava un vestitino mono spalla rosso abbastanza aderente, aveva tacchi alti sul dorato. Poi la guardai in viso. Aveva un rossetto rosso, ciglia folte per via del mascara non esagerato e i suoi adorabili capelli biondi le ricadevano sulle spalle.

“ Beh neanche un abbraccio? Styles!?” sorrise e io l'abbracciai come aveva chiesto.

“come va Tay?” le chiesi dopo l'abbraccio. In seguito alla nostra 'storia' eravamo rimasti amici. 'storia' perchè secondo i nostri manager era tutta questione di farci pubblicità a vicenda e di mascherare la mia ipotetica storia con Louis. Peccato però che la cosa si era spinta troppo avanti e Taylor si era davvero innamorata di me. Giunti a quel punto era più giusto chiudere questa assurda storia.

“Bene, come sta andando il Tour?” mi sorrise.

“Bene Tay molto faticoso” risposi educatamente. Ormai tra noi c'era una sorta di imbarazzo.

“Ciao Swift” si intromise Louis. Tra loro non era mai corso buon sangue e sinceramente non avevo mai capito perchè. Forse per la finta storia che mentiva riguardo la nostra immagine.

“Ciao Tomlinson” disse la bionda di rimando.

“Hai bisogno di pubblicità?” disse sarcastico Louis.

“Oh, ma sbaglio o ti sei abbassato” a quelle parole il castano aprii la bocca indignato.

“Senti perchè non vai a scrivere qualche canzone depressa?”

“Ehi ora basta su” mi intromisi, la cosa stava prendendo una piega davvero ridicola

“Tanto stavo per andarmene. Ciao Hazza” mi diede due baci sulle guance “ Ci sentiamo” e se ne andò non calcolando per nulla il castano.

“Louis tutto bene?” chiesi notando la sua estrema acidità.

“Ci sentiamo” fece in falsetto imitando la voce della bionda.

“E' stata gentile”

“Ci stava provando. Lo sanno tutti che è cotta di te”

“ mmm no siamo amici Lou che ti viene in mente?” risposi cercando di mantenere un briciolo di calma. A parte il fatto che * sono gay quindi lei non ha quello che mi serve *.

“ amici, certo. Capisco” girò i tacchi e se ne andò.

non lo vidi più per tutta la sera. O perlomeno non ci parlai più. Appena cercavo di raggiungerlo o venivo bloccato o lui veniva accerchiato da gente. Dopo quasi un' ora che non lo vedevo più tra la folla mi avvicinai a Niall.

“ Niall hai visto Louis?” chiesi al biondino.

“ Ahahaha Harry! È tornato in hotel da quasi un'ora” disse guardandomi di sottecchi. “perchè lo vuoi sapere?” e mi sorrise con l'aria da finto angioletto.

“ così per sapere, grazie Niall” dissi secco.

“quando vuoi Hazza” mi sorrise maliziosamente.

Benché la tentazione fosse forte non potei tornare a casa. Avrei dimostrato che tornavo solo per Louis, il che era vero, ma non volevo destare sospetti soprattutto a Niall che era strano. Passai una serata tormentando me e gli altri convincendoli a tornare dicendo che avevo un forte mal di testa.

 

Tornammo a casa per l'una. L'hotel era silenzioso e dato che volevo andare in camera di Louis per delle spiegazioni rimasi indietro rispetto agli altri.

“Harry ma che stai facendo lì fermo?”mi chiese Niall.

*ohhhh ma questo è dappertutto* “si ora umh stavo solo... NOTTE!” ed entrai di corsa in camera. Mi cambiai, aspettai 10 minuti per assicurarmi che il corridoio fosse libero e mi diressi nella camera di Louis. Bussai, piano ed una volta sola che subito la porta si aprii.

“Harry?” era completamente sveglio. Dietro di lui vidi la luce del televisore segno che era venuto in hotel non per riposare.

“che succede? Perchè te ne sei andato? Non per dormire di certo” entrai sbuffando.

“ mmmm non avevo voglia di festeggiare” disse con voce fredda abbassando gli occhi.

“Balle Louis eri felice poco prima della festa. Dimmi la verità” con le dita gli alzai il mento per fissare i miei occhi ai suoi.

“Perchè fai così?” lo guardai confuso. “ perchè i massaggi? Perchè le toccatine? Perchè dormire insieme? Che stai facendo Harry?” Mi disse con voce ferma.

“ Louis siamo amici... se non ti va..” mi interruppe

“ SE NON MI VA?! Tra amici hai detto? Allora perchè non lo fai con Tay? Siete rimasti intimi a quanto ho visto stasera” sbottò. Ma se ne pentii subito.

“ Te ne sei andato per questo? Per Tay?” risposi incredulo.

“no solo che dopo tutto quello che hai passato ci sei stato dietro stasera. Allora va! va da lei. È QUELLO CHE VUOI! È quello che vogliono tutti! Che fai qui con me eh? Va da lei!” era arrabbiato.

“ no Louis non vado da Taylor smettila”cercavo di mantenere la calma.

“Stare qui è inutile. Non ti voglio Harry. Vattene!”

“se sei arrabbiato per Tay sappi che la cosa è davvero ridicola. Sai che non provo nulla”

“Che stronzate non ci credo. Sai sempre e solo dare retta a quell'oca bionda”

“Louis ma ti senti?”

“So quanto ti faceva star male mentire, ma tu stasera eri lì che flirtavi”

“Flirtavo Louis, ma che dici per Dio!” stava dicendo cose che non stavano né in cielo né in terra.

“Va da lei dai. So che lo vuoi”

“Smettila di dire cazzate” Louis si stava comportando come un bambino. Era tanto difficile vedere che me di Tay non fregava proprio nulla?

“ perchè no eh? PERCHÈ? Tanto è quello che vuoi!” continuò.

“Non è quello che voglio”

“A no? A me pare di si” il castano era rosso in volto e i suoi occhi erano lucidi. Il celeste era mischiato con la rabbia e con la disperazione. Era esausto, non solo perchè non era un tipo che litigava, ma perchè con me non litigava quasi mai.

“ Louis SMETTILA!”

“ No. Perchè non vai? Come vog..”

“PERCHÈ NON AMO LEI CAZZO! AMO TE! AMO TE DA QUATTRO ANNI! No che non vado da lei sono qui cazzo e ti amo TI AMO LOUIS! Voglio te. Voglio solo te. No Taylor né nessun'altra. Solo te.” urlai. Lui rimase in silenzio a bocca aperta. Con la fronte leggermente aggrottata.

“ Harry...” cominciò.

“no ora mi ascolti. Sono anni che ti amo in silenzio. È dalle audizioni che mi sono innamorato del ragazzo imbranato e sciocco che sei. Ho cercato di dimenticarti. Dio solo sa con quante ragazze sono uscito, che tra l'altro la Modest mi presentava. Ma niente. Poi è arrivata El... e ho dovuto sopportare anni a vedervi insieme ad essere quello che volevo essere io con te. Anni in cui voi eravate esattamente come volevo essere: senza vergogna. Perchè si Louis mi vergogno. Mi fa tanto male Louis. Mi fa male amarti, ma ti continuo ad amare. Giuro che ho provato a dimenticarti. Ma poi vedo i tuoi occhi blu, vedo il tuo sorriso e mi dico 'ehi Harry non c'è niente di male ad amarlo, guardalo è bellissimo' beh è sbagliato. Per tutti. E io volevo evitare tutto questo, ma è successo. E che dovrei fare spiegamelo? Ubriacarmi tutte le notti per dimenticarti? Starti lontano? Dimmi qualsiasi cosa e io la farò. Perchè ti giuro che vorrei smettere di amarti, ma semplicemente, non ci riesco” una lacrima mi rigò il viso. Non ce la facevo più. Non volevo più vivere in una bugia, non volevo vergognarmi.

“ Beh ? Che aspetti a dirmi che ti faccio schifo?” lo guardai. Ormai le lacrime scendevano contro la mia volontà. Lo vidi avvicinarsi lentamente senza dire una parola. Mi appoggiò una mano sulla guancia e con il pollice asciugò le lacrime, sentii la sua mano calda e al contatto con la sua pelle mi tranquillizzai un po'. Mi guardò dritto negli occhi e poi lentamente, mi baciò. La distanza tra noi si era azzerata e sentii le labbra del castano sulle mie, posando poi la mia mano sulla sua guancia per tenerlo più vicino a me. Sentii il cuore che minacciava di uscire dal petto quando le nostre lingue si incontrarono. Cominciammo a muovere le nostre lingue lentamente avanti e indietro per goderci finalmente quello che avevamo aspettato troppo a lungo. Non saprei descrivere che sapore avesse, ma era molto Louis; cioè forte ma dolce. Le nostre lingue cominciarono a muoversi più velocemente e mi procurò un respiro affannato e un cuore che batteva sulle costole chiedendo di uscire. Mi staccai un attimo dalle sue labbra e lo guardai. Le mie labbra chiedevano di posarsi di nuovo sulle sue e non spostarsi mai più; avevo la mente totalmente confusa e una gran voglia di continuare a baciarlo, ma comunque chiesi

“ Lou perchè lo fai?” anche se la risposta era abbastanza ovvia.

“Perchè ti amo, Styles” rispose prima che io potessi baciare di nuovo quelle labbra perfette.

 

ANGOLO AUTRICE

Wow allora, questo capitolo è lungooo  e mi piace questo. Mi è piaciuto scriverlo,  ma vorrei sapere se a voi è piaciuto leggerlo quindi se vi va lasciate delle recensioni :)  per il resto sono su twitter (@Louismylimit)

alla prossima settimana ciau

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Capitolo 6
*** A lovely mistake ***


CAPITOLO 6

A lovely mistake

LOUIS

Mi svegliai e mi girai verso la parte destra del letto. Vidi Harry. Aveva i ricci disordinati sul cuscino, la bocca leggermente aperta e gli occhi chiusi mentre dormiva sereno. Mi piaceva fissarlo, era bellissimo anche quando non sorrideva. I ricordi di ieri sera mi vennero in mente quando mi soffermai sulle sue labbra e sorrisi istintivamente.

*flashback *

Beh che aspetti a dirmi che ti faccio schifo?”a quelle parole alzai lo sguardo su di lui. Pensava davvero che avrei potuto provare disgusto verso i suoi confronti? Evidentemente si visto che stava piangendo. Le lacrime gli scendevano sulle guance formando piccole righe scure sulla sua pelle. * lo amo* pensai. In quel momento mi accorsi che Harry era la cosa più preziosa che avessi. Lo avevo amato per tutti quegli anni di nascosto, per cosa? Per scoprire che inseguivo qualcosa che invece era vicinissimo. Volevo dire molte cose in quel momento, che mi dispiaceva, che era bellissimo, che lo amavo. Le parole però mi rimanevano ancora incastrate in gola. Decisi per una volta di mandare al diavolo le parole e passare ai fatti. Andai verso di lui e senza dire neanche una parola, lo baciai. Un bacio lento, dolce. Come si danno per la prima volta alla ragazza che alle medie ti piaceva un casino. Poi però sentii la sua mano sul fianco e il bacio diventò più caldo. Le nostre lingue si muovevano avanti e indietro in modo quasi disperato come se non fosse la prima volta che ci baciavamo, ma l'ultima. Da troppo tempo volevamo farlo e avevamo paura che staccandoci anche solo per qualche secondo sarebbe successo qualcosa. I baci diventarono sempre più profondi e cominciai a respirare a fatica. Il cuore batteva forte e misi una mano dietro il collo di Harry per sentirlo ancora più vicino a me. Ad un certo punto lui mi chiese il perché e io gli dissi semplicemente che lo amavo. Sorrise e gli stampai un bacio sul suo bellissimo sorriso che da tempo non vedevo così sincero. Sempre baciandoci indietreggiammo verso il mio letto matrimoniale, mi sdraiai sulla schiena ed Harry si mise sopra di me: cominciò a baciarmi il collo per poi scendere più giù lasciandomi piccoli baci umidi sul tatuaggio che andava da spalla a spalla. Chiusi gli occhi e la mia schiena si inarcò a quel dolce contatto, Harry mi guardò sorridendo e istintivamente mi venne da ridere; finalmente ero felice e la risata era liberatoria . Dopo qualche momento di esitazione mi seguì a ruota il riccio, unendo la sua risata alla mia. Finalmente eravamo riusciti a dirci quello che provavamo da anni e ci sentivamo liberi. Continuando a sorridere ci abbracciammo e qualche momento dopo ci addormentammo l'uno tra le braccia dell'altro.

 

“Tomlinson smettila di fissarmi” mi ripresi dai miei pensieri giusto in tempo per vedere un sorriso stampato sulla bocca di Harry. Immediatamente lo vidi aprire gli occhi continuando a sorridermi.

“giorno Haz” e mi chinai per dargli un bacio veloce sulle labbra.

“ Wow non sono abituato ad un risveglio così. Forse se me ne dessi un alto..” e sporse le labbra in modo esagerato verso di me. Così lo accontentai.

“Non mi diventare un bambino viziato però” ridacchiai. Harry spalancò i suoi bellissimi occhi color smeraldo

“ non te lo posso promettere LouLou sai che sono un ragazzo cattivo” mi fece l'occhiolino e sfoderò un sorriso che era davvero la fine del mondo.

“Oh Styles” mi chinai per baciarlo di nuovo, ma entrò Liam e mi gettai all'indietro per allontanarmi da Harry finendo inevitabilmente con il culo per terra.

“Louis stai bene? Pf ahahahaahahahahahahaha” sentii ridere Harry.

“ Questa me la paghi Haz” risposi divertito.

“ Umh tutto bene ? Sono venuto qui per chiamarvi tra poco si parte per Stoccolma” ci sorrise e capendo di essere di troppo, se ne andò.

“ hai riso di me Styles! te la farò pagare ricordalo.”

“ non vedo l'ora” disse malizioso uscendo poi dalla stanza.

 

 

Arrivati a Stoccolma ci aspettava un'intervista. Scesi dall'aero Harry venne verso di me

“pronto per l'intervista?”

“ Sai che io le detesto... fanno sempre domande” e misi il pollice rivolto vero il basso.

Sentii il suo braccio intorno ai fianchi e pensai * va beh dai non sarà così male* .

 

Ci recammo sul luogo dell'intervista e subito venimmo accolti da Frank il giornalista. Ammetto che non ero mai stato un tipo da intervista, ma quel giorno avrei anche potuto fare una piccola eccezione. Prendemmo posto e il giornalista cominciò con la solita sfilza di domande.

“allora Niall come sta andando il tour?” staccai completamente la spina e mi voltai verso Harry. Era bello come sempre.

“Cosa c'è?” sentii che bisbigliava verso di me. Incontrai i suoi occhi color smeraldo.

“bella la maglia, te la toglierei volentieri” risposi del tutto in modo naturale, come se quel genere di battute fosse una cosa quotidiana. Capitemi dovevo recuperare gli anni persi. Harry , a quelle parole, spalancò gli occhi gli occhi e diventò tutto rosso. Le sue guance color granata mi fecero venire voglia di ridere, ma cerci di trattenermi il meglio possibile.

La reazione di Harry non passò inosservata agli occhi del giornalista.

“ Tutto bene Styles? “

“Si certo” sentii balbettare il riccio.

“Parliamo un po' di te ho sentito che sei bravo con le ragazze”

“Emh più che altro sono mie amiche” rispose e mise una mano sulla gamba. Era normale per noi un contatto del genere, ma dopo ieri sera beh il tocco mi procurò numerosi brividi che andarono dritti al cuore,

“Chi sarà la prossima fiamma? Sei innamorato Harry? Stai frequentando qualcuno?”

“ no, non sto frequentando nessuno” mi guardò. Le parole mi colpirono un po', ma di certo non potevo pretendere che dopo questa notte saremmo potuuti andare in giro mano nella mano, cavalcando verso il tramonto.

“Louis ti vedo persieroso. Pensi a Eleanor?” mi guardò, Franck.

Istintivamente guardai Harry e vidi il suo viso rabbuiarsi. Così sperando di non essere visto toccai la gamba di Harry. “ Ahahah Frank, non sono triste. Ho sempre qualcosa da fare e in compagnia degli altri occupo il tempo. Tra concerti e altro di distraggo e non penso alla malinconia” era la risposta più neutra che potessi dare Harry lo capì. Mi sfiorò la gamba come io avevo fatto pochi secondi prima e mi fece capire che era lì con me. Dopo qualche piccola domanda l'intervista era finalmente finita.

Andammo in hotel e ci preparammo per andare fuori a ballare.

 

HARRY

Mi preparai per bene. Prima di uscire fuori dalla mia camera mi soffermai un minuto per guardarmi allo specchio. Avevo un sorriso da ebete stampato in faccia che, anche volendo, non sarei riuscito a togliermi neanche con le pinze. Dopo tanto tempo avevo un motivo per non fingere a me stesso. Mi accettavo e anche Louis mi accettava.

Uscii dalla camera quasi saltellando e raggiunti gli altri, ci dirigemmo al locale.

 

Eravamo troppo felici e cominciammo a bere. Io e Niall questa volta ci contenemmo. Dopo la scorsa sbornia avevo deciso di darci un taglio almeno per ora. Il problema era Louis che continuando a bere finì per prendersi una sbronza colossale e cominciò a dire cose senza senso facendo ridere persino la ragazza che ballava sul cubo (per niente di classe oltretutto).

“Niall eheh ma è vero che sei biondo naturaaale?? sei così luminosooo” biascicò il castano spettinando i capelli del biondino che cominciò a ridere fragorosamente.

“ Ma cche ho detto? Eheheh” continuava a ridacchiare Louis. Continuavo a fissarlo e l'unica cosa che avrei voluto fare in quel momento era baciarlo. Louis notò di essere osservato e venne dritto verso di me avvicinandosi pericolosamente al mio viso.

“Harry sei davvero bello sta sera. Me lo dai un bacio?” soffiò a bassa voce. Il suo alito caldo mi arrivò dritto in faccia e sentii perfettamente il gusto dell'alcool che aveva invaso la bocca di Louis.

“Vieni Lou, adesso andiamo in bagno e ti sciacqui un po' il viso” volevo andarmene da lì, prima che Louis facesse qualcosa di inconsulto.

O prima che io facessi qualcosa.

 

“ Certo Harriet ahaha” si mise a ridere e senza fare troppe storie mi seguì in bagno.

Era un piccolo posto e naturalmente sporco. Le luci al neon traballavano, dando un colore verdastro alle pareti bianche.

Decisi di non dar peso alle scarse condizioni di igiene e aprii il rubinetto dell'acqua. Sentii però Louis da dietro prendermi i fianchi e appoggiare il suo bacino contro il mio. Guardai il suo riflesso nello specchio e nei suoi occhi blu vidi uno sguardo pieno di desiderio. Ormai era da tutta la serata che ci pensavo così, senza troppe cerimonie mi voltai e lo baciai. Spinsi il suo corpo contro la porta del bagno e continuai a baciarlo sempre più profondamente. Sentivo il sapore dell'alcool misto a quello di Louis. Le nostre lingue si muovevano veloci e con una certa urgenza. Mi staccai un momento dalla sua bocca e sentii i passi di qualcuno che stava per entrare. Aprii così in bagno e ci chiudemmo dentro. Lo bloccai contro il muro e cominciai a baciarlo lungo il collo. La sue pelle era calda e presi a succhiarla lentamente, provocando i gemiti del castano.

“Harry” soffiò e mi alzò il viso per incontrare nuovamente la mia bocca. Spingevo la mia lingua nella sua bocca senza tregua. Continuavo ad aver bisogno di lui non di aria. Cominciai a respirare a fatica e il calore nel basso ventre si faceva intenso, segnalando una nascente erezione. Volevo Louis così spinsi ancora più a fondo il mio bacino contro il suo. Lui intanto cominciava a mettermi le mani sotto la maglietta e lo sentii maneggiare la mia cintura.

Mentre cercava di slacciarmela cominciò a baciarmi il collo. Quel contatto era come una scarica di piacere e cominciai a gemere sotto i suoi baci.

“Lou..” mi uscì a stento. Lui mi guardò e tutto ad un tratto mi allontanò bruscamente. Prima che potessi chiedergli qualsiasi spiegazione si piegò e cominciò a vomitare. Ancora frastornato mi chinai anche io per reggergli la fronte.

Morale della serata: ormai la mia erezione si era ritirata a causa della vista del vomito e Louis stava male * No dico Harry, davvero volevi fare sesso in uno squallido locale con Louis ubriaco?* stavo per rispondermi, ma * Non rispondere...* stupida voce interiore.

 

Uscimmo a fatica dal bagno e concordammo tutti che con Louis in queste condizioni era meglio tornare a casa,

“Harry vuoi una mano a portarlo in camera?” mi chiese Liam.

“si certo, grazie” risposi. Adagiammo il ragazzo sul letto e cercai di metterlo meglio possibile. Anche in quelle condizioni era estremamente bello: capelli spettinati e appiccicati sulla fronte umidiccia, occhi chiusi e bocca rilassata. Mentre dormiva sembrava proprio un angioletto.

“ Rimani con lui, Harry?” la voce di Liam mi fece ritornare alla realtà.

“si Liam.” Lo guardai negli occhi. Ormai lui sapeva tutto e ne ero contento.

“se hai bisogno chiamami. Notte Harriet” gli sorrisi per il buffo soprannome che poco prima anche Louis mi aveva dato.

Il castano era ormai crollato in un sonno profondo. Non potei fare a meno di arrossire al pensiero di cosa stava per succedere nel locale, ma poi sedendomi sul letto ho pensato a quanto sarebbe stato perfetto farlo qui.

Mi sdraiai accanto a lui immaginando a quanto sarebbe stato speciale.

Gli presi la mano.

“Ti amo Tomlinson”sussurrai e con queste parole mi addormentai.

 

 

Venni svegliato da un grido che proveniva dal bagno “STYLEEEEEEEEEEEEESSSS”

spalancai gli occhi e per poco non caddi dal letto.

“Gesù, Lou! Ti pare il caso di...” balbettai mezzo addormentato. Il castano senza badare alle mie parole entrò in camera furibondo.

“SEI STATO TU?!!” mi chiese. Era senza maglia ed era in boxer.

“intanto vestiti Lou che sennò non mi concentro” gli dissi. Troppa roba di prima mattina.

Noncurante si indicò il collo. E notai la macchiolina viola e mi ricordai ieri notte. Sorridendo mi avvicinai e chinandomi, baciai il piccolo livido.

“Si” e dopo un altro bacio “sono stato io ahahah e ti è anche piaciuto” dissi maliziosamente.

“Harry questa me la paghi” i soffiò all'orecchio.

“ non vedo l'ora” lo guardai sorridendo e lo tirai verso il letto matrimoniale, baciandolo.

 

ANGOLO AUTRICE 

cavolo ragazze eccomi finalmente qui con il nuovo capitolo. (( vi ho fatto aspettare un po', chiedo venia)), Finalmente eccoci, sto passando un periodo di schifo e purtroppo non ho avuto né tempo né motivazione morale.

 Spero come al solito che il capitolo vi piaccia e non temete se vi ho lasciato l'amaro in bocca, presto ce la faranno a farlo #spoilertime

Come sempre recensite su su voglio sapere che ne pensate, magari che ne so, è meglio se mi do all'ippica. Potete trovarmi anche su twitter @Louakamysun se volete parlarmi o darmi qualche consiglio. 

Alla prossima xx

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Capitolo 7
*** Again ***


 CAPITOLO 7

Again

HARRY

“Ragazzi abbiamo finito i concerti a Parigi. Possiamo partire oggi per Amsterdam o aspettare domani. Che dite? Ci facciamo una gita ? “ propose Zayn entrando nella stanza.

Mi voltai verso Louis che mi sorrise.

“ci sto “ Lo sentii rispondere. Le mie gambe erano sulle sue e prima dell'arrivo di Zayn stavamo ridacchiando mentre lui giocherellava con le mie scarpe.

“Allora che aspettiamo? Andiamo no?” rispose Niall già euforico.

 

Il Tour era estenuante e la maggior parte delle volte non riuscivamo a goderci mai i posti in cui andavamo. Usciti dall'hotel venimmo investiti dall'aria fresca di Parigi.

Per Versailles non c'era tempo ormai, così optammo per andare negli Champs Elysees fino ad arrivare all'arc du Triomphe. Era al centro di una grande piazza e il colore biancastro del monumento era perfettamente abbinato con il cielo grigiastro. Mi guardai poi intorno.

Niall aveva preso in braccio Liam come se fosse la sua sposa e lo portò sotto l'arco, Zayn intanto scattava le foto ai due, che veniono inevitabilmente mosse dato che stava ridendo come un pazzo. Mi girai ancora e vidi Louis che mi stava fissando.

“Dobbiamo farci delle foto” sorrisi e senza asettare una risposta lo presi ed aprii la telecamera interna. Louis con la faccia buffa, Louis che sorrideva; Louis che apriva la bocca e mi indicava (posa che vagamente mi ricordava un pompinaro) e lui che faceva la linguaccia. Io mi ero limitato a non variare faccia facendomi sembrare un deficiente che per tutte le foto guardava il suo ragazzo.

“Harry mi sa che non hai capito il concetto di 'varietà nelle foto'” e rise. Gli diedi un morso sulla guancia.

Saremmo rimasti per ore a guardarci se non fosse arriato un certo irlandese.

“ NIALL CHE CAZZ...” sentii sollevarmi da terra.

“dai Louis aiutami a buttarlo nella fontana!!!” il biondino cominciò a ridere.

“subito” rispose l'altro “se non mi ricordo male te la devo fare pagare Styles” mi fece l'occhiolino.

“TOMLINSON SE LO FAI IO...” non mi diedero il tempo di finire la frase che ero già immerso in acqua. Mi tirai su in fretta e non vedevo niente per i capelli bagnati che mi cadevano sugli occhi. Cominciai a tremae per il freddo. Sentii qualcuno che si avvicinò e mi spostò i capelli. Era Louis

“Su non te la prendere Haz infondo sei sexy tutto bagnato” ridacchiò.

“Ma davvero?” sorrisi e prendendogli il braccio lo tirai con me in acqua.

“Anche a me piace il tuo culo tutto bagnato” risi. Si tirò su e rimase a pochi centimetri da me.

“Ehi, non si può entrare nelle fontane!” sentimmo la voce di un signore e una volta usciti dalla fontana ce la svignammo.

 

“Ho freddo complimenti Harry” mi spintonò.

“Sei stato tu a cominciare, nanetto” risi.

Il sorriso sulla faccia di Louis era completamente sparito e i suoi occhi si erano fissati in un punto in fondo alla stanza. Guardai nella sua direzione e vidi un uomo: abbastanza alto, di corporatura robusta e senza capelli. Era Troy il vero padre di Louis. Avevano tagliato i ponti da quando lui era andato a vederlo ad X-factor.

“Tommy non vieni ad abbracciare il tuo vecchio?” l'uomo aprì le braccia.

“Che vuoi Troy? Ti servono soldi?” rispose Louis scansando le braccia dell'uomo.

“Ma come puoi pensare queste cose? Ho sbagliato in passato LouLou ma... Lui è Harry il tuo amichetto?” Troy si rivolse a me.

“Lui lascialo in pace Troy” disse Louis parandosi davanti a me.

“capisco. Allora non è solo un tuo amichetto immagino. Che dolce il piccolo Tommy che vuole difendere il fidanzatino”. La rabbia mi ribolliva dentro. Finché le mie tempie non hanno cominciato a pulsare e l'ira è uscita tutto di un botto

superai Louis velocemente spinsi Troy verso il muro e lo bloccai con il braccio sinistro la mano destra invece era chiusa in un pugno che avrei tirata sulla faccia dell'omo se Louis non mi avesse toccato il braccio.

“Harry ti prego non farlo. Sei troppo buono per questo. Te ne pentiresti. Ti prego Harry.” mi disse Louis nell'orecchio. Abbassai così il pugno. Aveva ragione me ne sarei sicuramente pentito.

“Ma che carini che siete..” rise beffardo il padre di Louis.

“Sei stato un pessimo padre ed una pessima persona. L'hai lasciato perchè non eri e non sei tutt'ora una persona affidabile. Louis è diventata una persona meravigliosa, ma non grazie a te ubriacone del cazzo. Non ti faccio nero semplicemente perchè non ne vale la pena. Ma giuro su Dio che se ti vedo ancora una volta attorno a Louis ti distruggo. E niente mi fermerebbe. Sono stato chiaro?” mollai la presa e lo stronzo cadde a terra.

“ora ci penso io Harry. Puoi andare ci vediamo dopo” rispose Louis senza guardarmi negli occhi.

“Lou...”

“Và! Ci penso io ora”. Così me ne andai.

 

L'adrenalina era ancora nelle vene e comiciai a camminare per la stanza e solo allora mi accorsi che ero ancora bagnato. Aprii il getto dell'acqua in bagno e mi infilai nella doccia.

* Louis era arrabbiato? Non vedo il motivo... oddio okay avevo esagerato, ma andiamo quello si era comportato da stronzo...*

*È sempre suo padre Harry *

*ho capito ma Louis non se lo merita... *

*si ma hai reagito peggio di un toro alla corrida.*

*Dio hai ragione e ora che posso fare? Louis non dovrebbe essere arrabbiato *

* prova ad aspettarlo qui. Se non è arrabbiato verrà *

concordai con l'idea che tra l'altro mi ero dato da solo in stile ragazza adolescente che si fa i discorsi allo specchio. Mi asciugai i ricci che avevo deciso di far crescere. Mi vestii ed aspettai come avevo prestabilito.

Cominciai a guardare un film, ma non capivo nulla della trama, cercai di leggere, ma le righe mi sembravano tutte uguali. Chiusi anche quello e cominciai a fissare il muro, bianco.

Erano passate delle ore. Non poteva stare ancora a parlare con il padre...

*visto che hai combinato? Proprio ora che andate così bene. Ottimo Styles. Ti meriti un cazzo di applauso *

i sensi di colpa tornarono a stringermi il cuore.

Finalmente sentii il suono che da ore aspettavo, corsi quasi in estasi ad aprire la porta e mi trovai davanti Louis.

Lo presi per un braccio e lo tirai dentro la camera. Non gli diedi il tempo di aprire bocca che comincia a parlare velocemente, facendo uscire le parole che da ore rimuginavo.

“Scusa Louis io non volevo fargli del male solo che siamo circondati da persone come lui tutti giorni. E sono stanco di non fare ma niente. Potevo anche tollerarlo, ma la cosa ha preso il sopravvento perché quel coglione di tuo padre ha cominciato a prenderti in giro e non volevo che tu ti sentissi sminuito, perchè sei una persona bellissima e ti amo e non voglio che uno del genere ti faccia sentire..” lo vidi avvicinarsi verso me, alzarsi sulle punte e baciarmi.

LOUIS

“E' una delle cose più belle che qualcuno abbia mai fatto per me” dissi staccandomi dalle sue labbra quanto bastava per guardarlo negli occhi.

“Quindi non sei arrabbiato?” vidi il sollievo che si faceva largo sul suo viso.

“Ovvio che no, Styles. Ti amo” e lo baciai.

“Dillo ancora” mi chiese a fior di labbra

“Ti amo”

“ Ancora” mi chiese e subito dopo mi baciò.

Lo spinsi verso il letto e ci sdraiammo. Io ero sopra di lui e continuavo a baciarlo.

“Ti amo” e cominciai a baciargli il collo.

“Ti amo anche io” sentii le sue mani risalire sotto il tessuto della maglia e il contatto mi fece curvare istintivamente la schiena. Mi tolse la maglia e io continuai a baciarlo fino ascendere sulle clavicole che sporgevano leggermente. Le mordicchiai.

“Ti amo” continuai a sussurrare. Cercava di togliermi i pantaloni senza grande successo così mi spinse dolcemente e si mise sopra di me per togliermeli e in fretta furono raggiunti anche dall'intimo e dai calzini. Lo misi di nuovo con la schiena contro il letto. Gli tolsi la maglia e cominciai a baciargli le rondini sul suo petto. Scesi continuando a baciarlo fino alla cintura dove indugiai mordicchiando i fianchi. Sentii il suo respiro accelerare e sentii una sua mano fra i miei capelli. Lo guardai negli occhi.

“Lou” sussurrò lui. Gli slacciai i pantaloni e gli tolsi i boxer. Completamente nudi risalii e raggiunsi di nuovo le sue labbra.

“Voglio baciarti Styles” dissi quasi bisbigliando per il respiro che cominciava a mancare.

Lui azzerò la distanza e iniziammo a baciarci.

Con una mano presi il suo volto con l'altra iniziai a toccargli la schiena passando le mie dita lungo la sua spina dorsale. Le nostre lingue venute a contatto cominciarono a muoversi a ritmo dei nostri respiri affannati desiderosi di sentire il sapore l'uno dell'altro. Misi le mani fra i ricci di Harry e mi avvicinai ancora di più. Le nostre erezioni ormai calde cominciarono a scontrarsi e ad ogni tocco ci mancava sempre di più il fiato.

Tornai poi avidamente sulle sue labbra baciandolo con passione con movimenti decisi. Gli succhiai e mordicchiai il labbro inferiore e senti un gemito provenire dalla sua bocca. Ritornai sulle sue labbra per baciarlo nuovamente. La mia lingua entrò con forza e al contatto con la sua cominciò ad andare avanti e indietro lentamente e poi sempre più veloce. Preso dall'eccitazione spostai una mano verso il basso e cominciai a toccare il suo membro che andava ad ingrossarsi sempre di più. Le mie mani cominciarono ad andare su e giù per tutta la sua lunghezza e vidi Harry aprire gli occhi e la bocca e spingere il bacino ancora di più sulla mia mano. Gli baciai il collo e lui mi sussurrò all'orecchio.

“Louis..” sentì la sua erezione premermi sulla coscia. Harry si mise seduto a cavalcioni sulle mie gambe.

Cominciò a baciarmi sempre più eccitato. Il contatto dei suoi baci sulla mia pelle nuda mi fecero eccitare ancora di più e inarcai la schiena piegando la testa indietro.

“Harry non ce la faccio più” dissi senza fiato. Lui annuì.

“ cerca di non urlare troppo Styles” sorrisi. Essendo a cavalcioni si alzò leggermente sulle ginocchia per poi scendere lungo tutta la mia erezione.

Iniziò a gemere fin quando non arrivò fino in fondo. Cominciò a muoversi e lasciai che la testa mi cadesse all'indietro. I movimenti spinti di Harry mi fecero istintivamente muovere il bacino insieme ai suoi movimenti. Gemetti.

“Dì il mio nome” sussurrò Harry. Le sue spinte si fecero più forti e il piacere cominciava a invadermi il petto.

“Harry” sussurrai.

“Più forte” un altro movimento brusco.

“Harry” quasi lo urlai.

“ Tomlison” Lo sentii dire prima di un ultimo movimento, profondo come il primo, che ci fece venire entrambi.

 

Si alzò da me e stremati ci gettammo sul letto, uno fra le braccia dell'altro. Poggiai la testa sul suo petto e sentii il suo cuore battere veloce a ritmo del mio.

“ Ti amo Tommo” sorrisi.

“Anche io” sussurrai prima di addormentarmi.

 

Mi svegliai quando spostai il braccio verso la parte destra del letto e non sentii nessuno accanto a me, non sentii Harry.

Mi guardai attorno: ero solo nella stanza. Mi sdraiai di nuovo. I ricordi della sera precedente si fecero vividi nella mia mente. Con le dita percorsi i luoghi che le labbra del riccio avevano baciato.. sorrisi.

Lo sentii entrare nella stanza, finsi di dormire. Si sedette ai piedi del letto e approfittando del fatto che era girato di schiena, lo abbracciai da dietro.

“Pensavo che stessi dormendo. Ti ho portato la colazione” mi disse senza voltarsi. Gli baciai il collo e lui lasciò cadere la sua testa sulla mia spalla.

“Ho fame infatti” sussurrai al suo orecchio.

“beh qui ci sono le brioches” sussurrò fissandomi malizioso.

“ Ma io non ho fame di brioches” e lo tirai nel letto con me.

Lui rise e mi baciò.


ANGOLO AUTRICE

eccomi di nuovo qui...  premetto che per scrivere quasto capitolo ci ho messo un po' perchè per me contiene una parte molto delicata e volevo che fosse resa al meglio. E' la prima che scrivo e volevo essere sia diretta che delicata, spero che abbiate apprezzato :) come sempre recensite se vi va, anche critiche dato che so di essere inesperta.
spero che vi piaccia al prossimo capitolo :)
@Louakamysun

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Capitolo 8
*** I dare you ***


 

CAPITOLO 8

I dare you

LOUIS

“Ragazzi siamo ad Amsterdaaam” disse Zayn mettendomi un braccio intorno alle spalle.

“A proposito di questo...” cominciò Paul.

Paul era un nostro collaboratore molto simpatico anche perchè non deve essere facile stare con cinque ragazzi totalmente ribelli.

“Questa sera arriverà un superiore della Modest! Per tenervi d'occhio” dato che on eravamo ancora del tutto scemi, sapevo benissimo che la frecciatina era per me e Zayn. Il video sulle canne era stato uno schock per tutti, così avevamo rinunciato abbonandoci alle sigarette normali.

Mi girai verso Harry che abbassò gli occhi. Con la Modest intorno avremmo dovuto avere pochi contatti ed entrambi sapevamo benissimo che aveva preso una scusa qualunque per sorvegliarci.

 

“ Rimarrà con voi per le tappe ad Amsterdam. Vi consiglio di comportarvi bene” detto questo girò i tacchi e se ne andò. Mentre raggiungevamo l'hotel mi avvicinai ad Harry.

“Come facciamo con la Modest?” chiesi al suo orecchio.

“Louis calmo. Sono solo due giorni” mi disse totalmente tranquillo.

“ certo Harry, ma...”

“ su Louis so che non riesci a resistere ma passerà in fretta” mi disse maliziosamente. Sbattei le palpebre incredulo.

“Sei un deficiente” sentenziai.

“ma ho ragione” gli spuntarono le fossette.

“ scommetto che so resistere più di te” dissi quasi offeso.

“ Sono sicuro che saresti il primo a cedere”

“Mi stai sfidando, riccio?”

“No sto dicendo la verità, nanetto” spalancai la bocca.

“Ti sfido” dissi alzando il mento a mo' di rapper duro.

“ accetto Louis. Il primo che bacia l'altro ha perso”

“Andata” ribattei. E mi allontanai. Lo avrei fatto cedere con il mitico fascino Tomlinson.

 

Finito il concerto pregustavo già la mia vittoria e mi era passato completamente dalla mente che avremmo passato tutto il tempo con i fiato sul collo.

“Salve ragazzi io sono Max” riconobbi il volto di quello che all'inizio del Tour aveva raccomandato me ed Harry ed ero sicuro che l'odio che provavamo a vicenda ci avrebbe reso le cose più difficili.

 

“Salve ragazzi , sono qui perchè ad Amsterdam è molto facile perdere la retta via e commettere errori. Non voglio che questo comprometti la vostra carriera. Come Louis sa bene, non permetto a niente di comprometterla” era una frecciatina bella e buona. Incassai e sotto i suoi occhi vigili, lo sfidai e mi misi accanto ad Harry mentre continuava il suo inutile discorso.

“Louis ma ch..”

“Shhhh che Max ci sta guardando” infatti mentre il Max ci stava guardano portai la mano intorno al fianco di Harry sempre guardandolo e sorrisi. Ero in vena di sfide quel giorno.

 

Dopo il piccolo colloquio tornammo tutti alle proprie camere e andai a farmi una doccia. I pensieri mi tormentavano la mente, ma non volevo che Max rovinasse quel momento in cui io finalmente potevo sorridere ed essere felice per davvero. Volevo essere il me migliore per Harry. Sorrisi ed uscii dalla doccia, mi avvolsi un asciugamano intorno alla vita e dato che faceva caldo uscii dal bagno e mi preparai i vestiti per domani. L'unica cosa che mancava era la mia preziose cintura che avevo lasciato da Harry. Sorrisi. Andavo e tornavo, nessuno mi avrebbe visto. Così con il mio asciugamano sgattaiolai dalla mia camera fino ad arrivare silenziosamente a quella di Harry. Bussai.

“Ehi Tomlin uao” disse vedendomi. In effetti ero mezzo nudo.

“Scusa Harry ho dimenticato la cintura ieri sera” entrai senza troppe cerimonie.

Notai che era vicino alla poltrona così la presi e mi avviai verso la porta dove c'era harry che mi asspettava.

“Dove credi di andare?” guardandolo malizioso cercai di aprire la porta senza risultato e mi girai così verso di lui. Avevo la schiena contro la porta e davanti a me avevo Harry.

“in camera mia Styles” dissi, poco sicuro della mia scelta.

“Io non credo proprio” il suo viso era a pochi centimetri dal mio.

“Harry ma c'è Max” dissi bisbigliando assaporando già il contatto con le sue labbra carnose e arrossate.

“Io qui non vedo nessun Max ” la sua voce roca mi provocò un brivido. Lo stavo per baciare quando tutta l'atmosfera venne rotta dalle urla di max oltre la porta.

“Louis esci da quella camera. Adesso!” scoccai un bacio sulla guancia ad Harry ed uscii.

“Rilassati Max ho preso solo la mia cintura” gli dissi.

“Dovevi farlo svestito così?”

“Sai no tra ragazzi non c'è tutto questo pudore” gli feci l'occhiolino.

“ Io vi tengo d'occhio “

“Tremo tutto, sogni d'oro Maxi” sorrisi e chiusi la porta.

 

HARRY

“Ragazzi le tappe ad Amsterdam sono concluse.” ci accolse Max appena scesi dal palco.

Ero stanco di avere sempre attorno quel tizio. Non aver passato la notte con Louis m aveva fatto scoprire gli hobby più strani come per esempio piastrarmi i capelli. Scoprii solo che ero dannatamente bello anche liscio.

“Sarete affamati e dato che è la mia ultima sera con voi ho prenotato in un ristorante. Vi va?”

“Io veramente...” sentii Louis.

“Era una domanda retorica. Forza andate a cambiarvi. Harry ti accompagno” Seguii il vecchio stalker che mi rivolse diretto la sua domanda.

“Tra te e Louis novità?”

“Niente che non ci fosse già prima.” gli risposi entrando nel mio camerino.

“Harry, tu mi dai più ascolto, finitela con questa ragazzata”

“Scusi non la sento” Chiusi a chiave e cominciai a prepararmi.

 

Poco dopo eravamo al ristorante, tutti eleganti. Louis stava da Dio ed io ero in astinenza.

“Non ce la fai più eh Harry?” mi disse con un sorriso divertito, guardandomi negli occhi.

“Guarda che ce la faccio benissimo” mentii e prima che max potesse protestare mi sedetti vicino a lui.

“Lo vedremo” e cominciammo ad ordinare.

“Harry, come va con Taylor? Ho saputo che la mia vecchia amica ti ha incontrato poco tempo fa.” mi domandò Max. alzai gli occhi su di lui, finsi un sorriso.

“Beh noi siamo..” mi bloccai. Sentii una mano sulla coscia che saliva sempre più. Mi girai verso Louis che sorrideva tranquillo aspettando come tutti gli altri una mia risposta. Cominciai a sudare. Cercai di riprendere il controllo.

“siamo mmmm” misi una mano sopra quella di Louis che era andata silenziosa a finire nella mia parte più sensibile. Mi bloccai di nuovo, mi manco il fiato. La mano di Louis cominciò a massaggiarmi il pene come se nulla fosse. Continuava a fare movimenti e la mia testa non capiva più nulla. Mi stavo eccitando da morire.

“Harry tutto bene?” mi chiese Zayn “ sei tutto rosso”.bevvi un po' d'acqua ma la mano di Louis era sempre lì.

“Sì Harry tutto bene?” alla parola bene Louis premette sul rigonfiamento causata dalla mia erezione. Aprii la bocca, ma non uscì alcun suono.

“mmm scusate devo..” mi alzai e con il respiro spezzato e il cuore a mille corsi in bagno.

Mi guardai allo specchio mentre la mia erezione si faceva sentire dentro i pantaloni e cominciava a pulsare. Qualcuno bussò.

“Occupato!” urlai. Quello che uscii era più un gridolino.

“Sono io Haz aprimi” disse Louis dall'altra parte della porta.

Corsi ad aprire, lo tirai dentro, richiusi velocemente la porta e lo baciai. Assaporai tutto il suo sapore. Dolce, intenso ma anche elettrico come una scarica di droga iniettata nelle vene. Ti faceva perdere il controllo e cadere in dipendenza. Quando lo baciavo lo spazio e il tempo non c'erano più. Non contava più nulla Max, Eleanor, la Modest nè il Tour. Lo baciavo e basta. Come una droga che creava un rifugio da cui eri completamente dipendente. La mia erezione pulsava e la spinsi contro quella nascente di Louis.

“Hai perso la scommessa Styles” sorrise staccandosi un attimo.

“Voglio fare l'amore con te. Adesso” ringhiai. Lo volevo, avevo il bisogno di stare con lui.

Cominciammo a spogliarci. I nostri movimenti questa volta erano più violenti, più veloci. I pantaloni non ce li togliemmo del tutto. Li abbassammo con i boxer cercando di non inciampare e fare una figuraccia. Si fiondò sul mio collo e lo ricoprì di morsi.

“Ah” urla.

“Shhh” leccò le mie labbra prima di mordermi il labbro inferiore. Le nostre erezioni calde si scontrarono e il caldo aumentava. Mentre Louis ritornò sul mio collo io gli misi una mano fra i capelli. Continuai ad ansimare. La sua linqua percorreva la mia pelle senza sosta e io reclinai la testa per il piacere. Il bisogno diventava sempre più impellente così misi la sua mano sull'erezione che lui mi aveva provocato e che quindi aveva anche il compito di soddisfare.

Mi baciò mentre muoveva su e giù la mano per tutta la mia lunghezza aprii la bocca contro la sua. Gemetti sempre più velocemente.

“No, amore” tolse la mano lasciandomi a metà, stavo per impazzire. L'unica cosa chiara che vedevo erano i suoi occhi blu .

“Girati” ordinò. Ero troppo debole per ribattere. Mi girai e lo sentii mentre entrava in me.

Sussurrò al mio orecchio.

“Dobbiamo venire insieme” e cominciò a spingere. Le spinte erano forti e chiusi gli occhi. Il dolore era misto ad un inesorabile piacere, sentirlo dentro di me era un dolore irresistibile. Mi bruciava dentro, ma avevo una grande voglia di sentire quel fuoco. Gemetti più forte.

“Aspetta” ansimò contro di me. Cominciò a spingere più velocemente.

“Louis” gridai e seguito dal castano, venimmo. Rimanemmo così.

Nel silenzio del bagno a sentire i nostri respiri che via via diventavano più regolari. Mi voltai.

“Louis hai paura?” chiesi.

“Di cosa?”

“Di quello che accadrà tra noi. Di quello che potrebbero farci.... potrebbero dividerci.”

“Non lo permetterò Harry.” rimasi dubbioso in silenzio “Io ti prometto che nessuno ti farà soffrire” .

Vidi nei suoi occhi blu la speranza, la forza. Non avrei potuto amarlo di più, non avrei potuto dire qualcosa di più adatto così semplicemente lo baciai.

 

Dei vestiti dopo, tornammo di là e fumm travolti da mille domande.

“Tutto bene voi? Stavo per andare a chiamare CSI ahaha” rise il biondino e io con lui.

“ Tutto bene Niall ahah” rispose Louis. La cena tracorse tranquilla e dopo essere stato con Louis neanche Max avrebbe rovinato tutto. Almeno lo pensavo.

Dopo cena Max chiamò Louis e purtroppo non potei assistere all'incontro. Mi misi così a parlare con i ragazzi.

 

Finalmente il vecchio se ne andò e potei di nuovo passare la nottata con Louis.

“Che ti ha detto Max?” gli domandai sdraiandomi sul letto.

“Niente di importante. Vieni qui” mi fece appoggiare al suo petto e intanto mi accarezzava i ricci.

“Sicuro?”

“Non ti preoccupare principessa” mi diede un bacio fra i capelli “ dormi. Sorrisi per il nomignolo e obbedii.

“Notte Lou. Ti amo.” dissi accoccolandomi ancora di più tra l'incavo del suo collo.

“Anche io Haz. Ricordalo sempre.”

E tra le sue braccia mi addormentai.

 

ANGOLO AUTRICE

Eccomi con il nuovo capitolo, lungo e di mezzo diciamo. La frase di transizione verso il capitolo 9, che sarà quello critico *spoiler time*. Comunque come sempre spero che vi piaccia e se vi va ditemi cosa ne pesate o qui o su tw. Colgo l'occasione per augurare a tutte buon rientro a scuola ((ansia)) 

Alla prossima x  @Louakamysun 

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Capitolo 9
*** It is what it is ***


 CAPITOLO 9

It is what it is

HARRY

 

Mi svegliai tra le braccia di Louis e lo guardai. Aveva gli occhi aperti e fissava un punto indistinto al fondo della stanza. I suoi occhi azzurri erano velati dalla riflessione; non erano accessi come al solito, non avevano quella profondità di sempre. Erano piatti come se fossero obbligati a fare qualcosa.

“A che pensi Lou?” chiesi prendendogli una mano.

“Harry -sorrise- non pensavo che fossi sveglio” mi diede un bacio sulla fronte.

“ mmm “ mormorai al contatto delle sue labbra sulla mia pelle “sembri preoccupato” velocemente fece un sorriso.

“no Harold. Va tutto bene” non ero per nulla convinto, ma decisi di lasciar perdere.

Sentimmo un rumore di passi che correva verso la nostra camera, ci allontanammo un poco e vedemmo entrare Liam.

“Ehi Liam” Louis si scostò leggermente da me. Era palese che liam sapesse tutto, forse a Louis non andava ancora a genio essere del tutto scoperto.

“Louis posso emh... parlarti?” disse. Passava da un piede all'altro, uno sciocco balletto nervoso sul posto che fece agitare anche me.

“ Si certo”

“Da solo..?” continuò Liam. Louis mi rivolse lo sguardo.

“Harry può ascoltare” mi sorrise e io ricambia.

“ Mmm d'accordo. Louis... questa sera ci sarà una festa organizzata dalla Modest.” la fronte di Louis si corrucciò e così fece anche la mia. Ne avevamo avuto abbastanza.

“Okay Lì,”

“No” Liam era titubante, volevo solo che buttasse tutto fuori al più presto “Ci sarà anche Eleanor” quel nome fu come una sberla in faccia, n pugno nello stomaco. Mi mancò il respiro.

In quella mattina il mondo mi era crollato addosso. El voleva dire vedere Louis stare come volevo che stesse con me. Io volevo solo essere libero, ma non lo sarei mai stato. El c'era e ci sarebbe sempre stata fra di noi. Sapevo che Louis mi amava, ma fino a quanto sarei riuscito a sopportare lui, con un'altra. Spostai lo sguardo verso Louis. I suoi occhi ora erano simili al ghiaccio, freddi, vuoti. Anche il suo viso era pallido e il suo solito sorriso era svanito velocemente com'era nato.

“Vi lascio soli” disse Liam capendo di essere di troppo.

 

Il silenzio era caduto sulla stanza, solo i respiri osavano rompere ritmicamente quella tortura. Presi la mano di Louis e lui parlò.

“Te lo avevo promesso” mi disse.

“Cosa?.”

“Di non farti del male”

“non sono di pezza Louis”

“Ma stai male e non posso permetterlo”

“Non dirai sul serio spero” rimase in silenzio. “pensi che ti lascerei sopportare tutto da solo?”

“Lo preferirei sì”

“Louis smettila una buona volta. Di preoccuparti per gli altri tranne che per te stesso”

“non m'importa di me!”

“A me sì, parli come se non ne soffrissi” fece le spallucce.

“Sei un idiota” tirai via la mano “perché non mi ascolti. Dobbiamo affrontarla insieme questa cosa”

“m..”

“Ma un cazzo Louis, non ti lascerò combattere per me. Scordatelo. Sono forte abbastanza” mi fissò.

“Siamo forti abbastanza” ripetei serio. Lo vidi annuire.

“ti amo” gli pesi il viso fra le mani e lo baciai. Lentamente, dolcemente; le nostre labbra si muovevano insieme e esprimevano il nostro bisogno di essere accanto l'uno all'altro.

“Anche io Haz” mi sussurrò sulle labbra.

 

 

“BUONANOTTE TORINOOO” gridò Louis poco prima di scendere dal palco. Louis era stato normale per tutto il pomeriggio, compreso il concerto. Quando cantava era come vedere una piccola stella. Era felice, era coinvolto. Il Louis che cantava era di gran lunga il Louis che preferivo.

 

“Amore miooo. Sei stato bravissimo” la magia si spezzò, come una piccola parte del mio cuore. Mi voltai.

“Ciao El” rispose Louis guardando verso il basso e avvicinandosi alla ragazza.

“Non mi dai un bacio?” disse mettendogli le braccia intorno al collo. E lui lo fece.

Un bacio normale a stampo.

Le loro labbra erano a contatto proprio come le mie e quelle di Louis questa stessa mattina.

Il suo sapore mi mancava il mio cuore cominciò a fermarsi. Continuavo a guardarli, come per far vedere a me stesso cosa avrei dovuto sopportare. Era come essere in una bolla di vetro: da dentro vedevo tutto ciò che mi stavano portando via. Ma non potevo muovermi.

“Harry vieni via. Andiamo a prepararci” mi prese per un braccio Liam. Solo in quel momento mi accorsi che Louis mi stava guardano preoccupato, ma mi accorsi anche che teneva un braccio sul fianco di Eleanor. Mi voltai e senza troppe cerimonie seguì Liam.

 

LOUIS

 

Avevo visto Harry correre via.

Vedere quegli occhi verdi velati di lacrime, mi aveva fatto passare la voglia di tutto. Mi staccai da El e arrivato in camerino mi maledissi.

Avevo tutto; persone che mi amavano, i soldi, Harry. Harry. Se avevo lui avevo tutto.

Lo stavo distruggedo, per quanto ancora avrei potuto vivere in modo così egoista da pensare al mio amore e non al suo dolore? Dove ci avrebbe portato questa vita? Al nasconderci, sempre. Sapevo che Harry lo avrebbe sopportato, ma non potevo negargli la felicità. Mi misi le mani fra i capelli e scacciai i pensieri.

La serata era appena iniziata.

 

La festa fu un vero strazio. Pieno di fotografi pronti a scattare foto di me ed El. Il sorriso, il bacetto.. stavo soffocando. Tutti che si aspettavano qualcosa, mentre Harry era dall'inizio della serata che era attaccato al tavolo del bar. Approfittai del fatto che Eleanor parlava per andare da Harry.

 

“Stai bene?” chiesi dato che stavo notando che ormai l'alcool era la miglior compagnia per la sua serata.

“Una favola” disse brillo. Si voltò; il suoi occhi erano vuoti e sentii una fitta allo stomaco.

“Louis ti ho cercato dappertutto ” arrivò El attaccandosi al braccio peggio di un polipo Australiano. Roteai gli occhi.

“Propongo un brindisi” sentenziò Harry guardandoci “per la coppia più bella della serata” sorrise.

“Harry..” cercai di fermarlo.

“Ma quale serata no... del mondo” alzò l'ennesimo bicchiere e bevve tutto d'un fiato.

“Sei molto carino Haz ” disse Eleanor, brindando anche lei.

“Eleanor!!” sentii una voce.

“OH Maxii” corse la ragazza abbracciandolo, ma chi aveva invitato quello stronzo?

“sono proprio una gran bella coppia vero?” disse l'uomo rivolgendosi ad Harry

“Fa-vo-lo-sa” e giù un altro drink.

“Sempre simpatico il nostro Maxi” dissi. Sorrise.

“E' meglio tornare a casa. Domani tu torni a casa El e io parto, vieni Harry” e portai immediatamente tutti fuori di lì.

 

Tornati in albergo dissi ad El di aspettarmi in stanza dato che Harry aveva bisogno di aiuto anche solo per reggersi in piedi.

Lo feci sedere sul suo letto.

“La coppia più bella del mondo” la sua voce traballava. Non risposi.

“Snon stato bravo vero Lou?” chiese prendendomi per la giacca.

“Sì” mi si ruppe la voce e gli accarezzai i capelli.

“Ti prego Louis non andare da El”la stretta diventò più forte. Mi baciò disperato.

“ti prego” disse Harry piangendo. Le lacrime gli rigavano le guance.

“Amore mio, non posso” gli passai le dita sulle guance per asciugargliele.

“Resta con me. Lo avevi promesso” alzò il viso. I suoi bellissimi occhi verdi erano arrossati e leggermente gonfi. Le lacrime scendevano sulle guance anch'esse tutte rosse come il suo naso.

“Non posso.. ”

“Si che puoi”

“Niall” chiamai il biondo che arrivò velocemente “Stai con lui finchè non si calma.

“Certo”

“Ti prego Louis non stare con lei. Scegli me Louis!”

“Harry...”

“Scegli me!” lo guardai

“Va Louis” mi intimò Niall e scosso uscii dalla stanza.

Entrai nella mia.

“lou” trillò Eleanor e mi venne incontro. Mi baciò e io inerme la assecondai. “Vieni a letto dai” mi prese una mano. Mi fece sedere e si mise a cavalcioni su di me. Cominciò a baciarmi il collo. Le sue labbra toccarono la mia pelle, ma io stavo per scoppiare a piangere. Teso la lasciai fare, come le lasciai anche alzarmi la maglietta e baciarmi il petto fino all'inizio dei pantaloni. Sentivo i suoi baci umidi sulla pelle, ma riuscivo a pensare solo a quegli occhi verdi ch poco prima mi avevano chiesto di non lasciarli. Sentii che maneggiava con la mia cintura e sentii la testa scoppiarmi e la nausea attorcigliarmi lo stomaco.

“No El”

“Cosa?” la ragazza si fermò.

“N-non sto molto b-bene scusa” mi passai la mano sul volto.

“tranquillo” mi baciò e si accoccolò accanto a me addormentandosi poco dopo. Fissai il soffitto e tutte le parole di Max mi tornarono in testa.

*flashback *

Che cosa pensate di fare ragazzini?”

Max rilassati. Io faccio cosa voglio” risposi.

pensavo che fossi intelligente Louis”

se intelligente vuol dire farsi rovinare la vita da un branco di vecchi omofobi..”

Vai piano con le parole”

A che scopo? Ci state distruggendo”

Siete dove siete solo grazie a noi quindi se fossi in te starei attento”

Rimasi in silenzio. Non potevo espormi troppo anche se questo tizio era come un pesce nella vasca degli squali.

Vi avevo avvisato prima della partenza. Niente giochetti. Voi due state oltrepassando il limite. Non vi permetteremo mai di stare insieme liberamente. Vi chiuderemo le ali in ogni modo possibile e non avrete scelta perchè noi vi abbiamo portati qui e possiamo anche rispedirvi dove eravate. Non vi lasceremo mai stare insieme.” dopo il suo discorso se ne andò.

non potete impedircelo”

Non mettermi alla prova” ghignò.”Renderò la vostra vita un inferno. Tronca la cosa”

Io non tronco proprio nulla!”

O in un modo o nell'altro vi faremo troncare noi”

Rimasi per qualche minuto impietrito. Non ci avrebbero mai permesso di stare insieme ed era vero. Per me ed Harry era tutta in salita.

 

Eleanor era solo l'inizio.... ed Harry non l'aveva presa bene. Lasciarlo lì in camera, ma io che potevo fare? Perchè inevitabilmente gli facevo del male? E poi? Come sarebbe andata avanti la cosa?

Le domande non mi fecero dormire. Avevo solo bisogno di Harry, ma girandomi vidi solo Eleanor. Chiusi gli occhi e feci finta di essere nella stanza accanto. Mi immaginai lui sdraiato accanto a me su un fianco, i suoi ricci adorabili sparsi sul cuscino, la sua bocca carnosa semi aperta, la guancia contro il cuscino, le sue mani grosse che erano aperte e che solitamente tenevo nelle mie, il suo corpo longilineo coperto dal lenzuolo. Sorrisi a quei pensieri e finalmente mi addormentai .

 

“Ciao El fa buon viaggio!” era mattino presto e mi ero alzato solamente per accompagnarla. Intorno a noi c'erano migliaia di fotografi e mi sforzai di sorridere.

“Ciao amore mio” mi diede in veloce bacio sulla bocca e salii sull'aereo. Salii in auto e dissi all'autista di guidare il più veloce possibile.

Salii le scale e entrai nella sua camera, il letto sfatto ma completamente vuoto e freddo.

Andai da Liam.

“Liam! Dov'è Harry?” chiesi agitato.

“Nella sua stanza? Non saprei è successo qualcosa?”

“Io.. non è nella sua stanza” gridai disperato.

“Calma Louis. Se fossi Harry dove andresti?” lo guardai confuso. Mi ricordai quando Harr dise che amava fermarsi in un posto e guardare i paesaggi.

“Grazie Liam” corsi ancora a perdifiato e raggiunsi il tetto. Trovai la porta aperta.

Lo vidi lì. Nella sua t-shirt intento a guardare il paesaggio. Il tempo era sereno e si sentivano tutti i rumori della città. In lontananza si vedeva la punta di quella che doveva essere la Mole Antonelliana.

Mi avvicinai ad Harry.

“Bella Torino eh?” dissi.

Lo sentii deglutire “E' partita?” disse senza guardarmi.

“Si”

“Avete fatto l'amore Louis?” mi chiese sforzandosi di nascondere il tremolio della voce.

“No, Harry”

“Mi sei mancato Tomlinson questa notte” disse guardandomi stavolta. Mi misi sulle punte e lo abbracciai.

“anche tu Styles” e lo baciai dato che volevo farlo da questa mattina.

Ci fu un flash. Ci girammo ed era Niall con il suo Iphone in mano.

“Scusate ma eravate così carini - si schiarì la voce- comunque beh. Stiamo per partire” ridacchiammo.

Presi la mano di Harry e ci avviammo nella direzione di Niall.

 

ANGOLO AUTRICE

Salve, eccomi con il nuovo capitolo. Spero come sempre che vi piaccia. Qui si scopre cosa Max ha detto a Louis e si scopre il lato combattuto di quest'ultimo che lo porterà ad una decisione... Ma shh niente spoiler, ci vediamo al capitolo 10. Ah quasi dimenticavo, ora sono anche sia su twitter (@Louakamysun) sia su ask (Louakamysun) fantasia portami via. Commentate o recensite se vi va:) ci vediamo al prossimo capitolo byeee

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Capitolo 10
*** Choices ***


 

 CAPITOLO 10

Choices

LOUIS

 

Arrivammo a Barcellona. Ero stanco da morire e le parole di ieri di Harry mi lasciavano ancora un po' di tristezza. Avevo fatto di tutto per sorridere durante il viaggio, ma mi sentivo strano. Avevo un peso sul cuore di natura non ben definita; prima ero agitato, poi isterico, poi calmo. Insomma sembravo una donna in menopausa.

Ci demmo una sistemata per l'intervista e ci recammo sul posto. Harry mi portò al suo fianco per fare delle foto. Il flash mi colpiva gli occhi mentre guardavo la moltitudine di giornalisti davanti a noi.

“Dove vuoi sederti?” la voce roca di Harry mi riportò alla realtà.

“ Vicino a te “ abbozzai un sorriso. Mi guardò come quando un genitore guarda il figlio neo-adolescente; senza capirlo. Lasciò perdere per il momento e si girò verso Paul per organizzare i posti a sedere, ma la risposta che ci arrivò non fu quella che ci saremmo aspettati.

“Non potete sedervi vicini”.

Sbiancai e il peso sul cuore si fece ancora più pesante. La testa mi scoppiava e le parola di max si facevano strada nella mia mente, rompendo l'apparente felicità.

“Come vorrebbe dire che non possiamo sederci vicini?” chiese Harry irritato.

“Mi dispiace, ma mi hanno dato l'incarico di non farvi stare vicini.” rimasi in silenzio. Lo guardai e feci per allontanarmi.

“No” disse.

Senza rispondergli, mi allontanai delicatamente, sorridendogli.

Mi estraniai completamente dall'intervista. Erano arrivati al punto di farci stare lontani. Erano passate poche settimane da quando stavo con Harry e ci rendevano già la relazione impossibile. Eleanor era solo l'inizio. Avremmo continuato così? Passare la maggior parte del nostro tempo a preoccuparci dove l'altro fosse o con chi fosse. Avrebbero dato una ragazza ad Harry ed io non sarei mai riuscito a sopportare lui mentre baciava un'altra. Dovevo prendere una decisione. Dovevo fare una scelta e la dovevo farla io. Harry non l'avrebbe mai fatta. Non si poteva vivere così. Non glielo avrei permesso. Si meritava il meglio si meritava una persona dedita solo a lui ed io non corrispondevo al ragazzo perfetto. Non avrei permesso ad Harry di piangere le notti sapendo che io ero con Eleanor, non gli avrei impedito di avere una vita migliore. Una persona non sbagliata con cui era liberissimo di stare insieme e di sedersi vicino. Non volevo che lottasse per me semplicemente perchè era una causa persa. Gli facevo del male e io avevo promesso che non glielo avrei fatto.

Avevo intenzione di mantenere la promessa.

L'intervista finì e prima che potessi parlare con Harry un bodyguard mi prese per un braccio e mi portò fuori.

Ci stavano allontanando fisicamente e il peso sul cuore di aggravò ancora alla vista di Harry che cercava invano di raggiungermi.

Era finita. Non era giusto andare avanti così.

Avevo preso la mia scelta.

 

 

“BUONANOTTE BARCELLONAA” dissi come era mio solito a fine concerto.

Di nuovo la guardia ci divise fino a quando non entrai in albergo e qui la cosa cominciava a farmi saltare i nervi.

“Ora mi ascolti bene, sono stanco di essere seguito e ne ho le palle piene di essere sorvegliato, quindi ora se ci tiene al suo lavoro le consiglio vivamente di lasciarmi passare” anche se era il doppio di me, puntai l'indice sul suo petto ed aggrottai le sopracciglia. Vista da fuori la scena sarebbe sembrata molto comica.

Nonostante ciò, l'uomo mi fece passare senza troppe storie. Avrei gioito se solo non avessi preso quella scelta.

Potevo bussare quella porta, entrare in camera e baciarlo. Passare la notte e la vita con lui. Lottando ogni giorno. Oppure avrei fatto ciò che era giusto, bussare a quella porta e chiudere tutto il dolore prima ancora che cominciasse.

Il cuore batteva forte e si andava a mischiare con il rumore che le mie nocche facevano sul legno della sua porta. Appena mi vide, mi tirò dentro e io mi lasciai spostare. Non avevo la forza di reagire, solo di parlare.

“Che cosa prende a tutti? Continuano a seguirmi dappertutto.” disse Harry abbracciandomi “menomale che sei qui” non ricambia l'abbraccio non so con l'aiuto di quale forza superiore.

“Ecco.... sono venuto a parlarti di questo” dissi scostandolo. Mi guardò confuso.

“Max mi ha avvertito. Faranno di tutto per non farci stare insieme, me lo ha detto l'altra sera” abbassai gli occhi.

“Perché non me lo hai detto?” rimasi in silenzio.

“Cristo Lou, che ti avevo detto? Sono forte abbastanza” disse ma aveva già la voce spezzata.

Non dovevo farlo soffrire.

“Harry questo è solo l'inizio! Tutto questo durerà per sempre. E scommetto che tra poco anche a te troveranno qualcuna” dissi.

“Con questo cosa vorresti dire? Non li lascerai vincere spero!” mi disse. Harry era così: era tutto o bianco o nero. Per lui i giusti vincevano e sconfiggevano i cattivi, ma questa non era la verità.

“Harry penso che dovremmo finirla qui” dissi chiudendo gli occhi per non vedere la sua espressione.

“No!”

“Harry..”

“Avevi promesso Louis! Avevi promesso cazzo non lasciarmi così!”

“Ho promesso di non farti del male. Voglio mantenere quella promessa. Quanto ancora dovrai sopportare me e Eleanor insieme?”

“Non durerà per sempre. Ce la posso fare”

“Parliamo di anni Harry. Cristo sai quanto ci faranno dividere? Quanto cazzo ti faranno del male?” strinsi i pugni.

“So badare a me stesso” le iridi verdi si velarono di lacrime.

“No Harry io impedirò tutto questo. È finita.” dissi stringendo i denti per non lasciare che le lacrime uscissero.

“No no Louis ascoltami.” mi prese il viso fra le mani.

Quel contatto era così piacevole e lo lasciai fare.

“tu hai paura. E ne ho anch'io tanta. Il tempo sarà lungo, ma ehi nessuno ha detto che sarà facile. Ti prego non smettere di lottare” mi disse con gli occhi pieni di lacrime. Stavo per baciarlo ma mi ricordai di quanto tutto questo fosse sbagliato. Lo guardai e gli tolsi le masi dal mio viso.

“Cosa pensi Harry? Di uscire mano nella mano come fanno tutti?”

“No.. ma non m'importa”

“Capisci che non posso sacrificare la tua felicità per la mia?”

“Tu hai paura! Paura di non essere accettato per come sei, ma ci sono io Louis, non sei solo” mi impegnai per non piangere.

“Non possiamo vivere nascosti! Ascoltami e smettila di vivere nel tuo mondo delle favole”

“No..” sussurrò Harry ormai piangeva a dirotto. Il suo naso era diventato tutto rosso e il mio cuore si stava spezzando in tanti pezzi.

“E' finita Harry” dissi andando verso la porta.

“Guardami negli occhi” mi stava pregando. Mi fermai senza voltarmi.

“Dimmelo mentre mi guardi negli occhi” mi urlò.

“E' finita” dissi freddo. Mi girai ed aprii la porta.

Mi raggiunse e cominciai a piangere anche io silenziosamente.

“Non farlo Louis, ti prego non farlo. Io ti amo” mi prese i braccio.

Bruscamente lo scostai e senza guardarlo dissi “L'ho già fatto”

 

HARRY

 

“L'ho già fatto” a quelle parole mi accasciai a terra. Mettendomi il viso fra le mani. Sentii qualcuno che entrava. Era Liam. Si sedette accanto a me.

“Allora Harry che succede?”

“Louis se n'è andato Liam! Come faccio senza lui ora” cominciai a singhiozzare.

“Harry...”

“Fa male, Liam! Mi ha lasciato” urlai.

“Vieni qui” e mi abbracciò. Solo Dio sa quanto piansi sulla sua spalla. Non so se minuti o ore, ma smisi solo quando non ci furono più lacrime e rimase solo un grande vuoto.

“Perchè?” chiesi a Liam con gli occhi gonfi per il pianto.

“A volte le cose si rivelano più complicate di quello che sembrano. Lui non vuole farti del male Harry”

“L'ho ha appena fatto.” dissi.

“Louis è tante cose, ma non è cattivo. Capirà che la sua scelta non è giusta”

“Liam è finita. Lui ha usato queste esatte parole” gli dissi a bassa voce.

“Perché ha la testa dura, ma con il tempo sistemerà le cose” cercò di rassicurarmi.

“vorrei che lui passasse quel tempo con me. Mi ha lasciato combattere da solo” dissi guardando Liam negli occhi. “Che dovrei fare ora?”

Rimase in silenzio. Niente. Non potevo fare nulla. Era di nuovo in quella stramaledetta bolla di vetro. Il mondo davanti a me crollava e io ero chiuso in quella stupida bolla di vetro.

Non potendo fare nulla come sempre. A quanto pare era una moda che le persone decidessero quello che dovevo fare. Mi addormentai lì per terra sulla spalla di Liam che rimase accanto a me tutta la notte.

 

 

Mi svegliai nel mio letto. Allora era stato un brutto sogno. Mi girai; ero solo nel letto.

C'era solo Liam sulla poltrona, ma non c'era il mio angelo castano.

“Come stai Styles?”

“Penso che una parola non servirebbe per descrivere quanto sto male”

 

(quattro giorni dopo)

 

“siamo a Oportoooo dopo questo concerto si torna a casa” disse Zayn, facendo una faccia triste.

Passati quei giorni la mia situazione non era migliorata. Anzi vederlo non era proprio il massimo.

Le prime volte erano state quelle più difficili. Per esempio se lo incontravo nel corridoio rimanevo fermo, aspettando che lui si allontanasse da me. Liam mi aveva impedito due o tre volte di andare in camera di Louis. Quando poi mi ero abituato lo ignoravo, non lo guardavo e semplicemente non rispondevo neanche al suo buongiorno generale che dava a tutti la mattina.

Ed ora eravamo lì nella sala comune, prima della pausa che poi verso settembre avremmo finito.

Era lì che guardava il suo telefono con gli occhi bassi.

Imparare ad ignorarlo non mi aveva fatto passare la voglia di baciarlo.

“Si va ragazzi” ci informò Paul.

Sul palco cominciai a scatenarmi cantando non pensavo alle brutte cose.

Per un momento ero felice. La scarica di adrenalina mi faceva correre e ballare per tutto il palco. Ero isterico e non pensai più a nulla, cantavo. Facevo ciò che avevo sempre sognato e mi rendeva felice. Non pensai più agli ultimi quattro giorni.

Non mi ricordavo più che Louis mi aveva abbracciato.

Così corsi verso lui allungai una mano per toccargli la spalla, ma lui si girò ed incontrò i miei occhi che mi scrutarono interrogativi. Ritrassi immediatamente il braccio e lui tolse lo sguardo.

Non potevo farlo.

Ma mi ero illuso di aver superato la cosa? Pensavo davvero che fuggire da Louis mi avrebbe fatto passare il mio amore per lui? Era finita e dovevo prenderne atto; non fuggire come invece aveva fatto lui.

Il concerto era finito e ognuno l'indomani sarebbe tornato a casa. Forse una pausa mi sarebbe servito.

 

“Harry posso parlati un minuto?” mi chiese Niall ormai tornati in albergo.

“Ovvio Ni. Di che si tratta?”

“Di Louis.”

“Allora non voglio sapere niente” dissi ma mentii. Volevo sapere come stava dato che non ci rivolgevamo la parola neanche per passarci i cereali.

“Ascoltami. Lui ci sta male... lui vuole...” non finì la frase che il castano lo chiamò.

“Niall vieni subito qui”

“Solo un..”

“Adesso” disse abbastanza irritato. Il biondino, pur se esitante, se ne andò.

Mi infilai il più presto sotto le coperte, per dormire e non pensare a quegli occhi blu che mi perseguitavano.

 

* * *

“Allora ciao ragazzi, mi mancherete” sentenziò Liam. Mi abbracciò.

“Grazie di tutto Liam” sussurrai al suo orecchio.

“Figurati” Andai da Zayn.

“Non fare il cattivo ragazzo ZayZay” rise e ci abbracciammo come fanno i veri duri.

Venne il turno di Niall. “Ciao Harry. Stammi bene” disse triste.

“Ci vedremo presto dai”

“Mi dispiace” e io incassai sorridendo.

Poi c'era Louis davanti a me.

Mi fissava. Per rompere l'imbarazzo allungai la mano.

Pensavo che avrei passato con lui questo periodo di vacanza, invece l'avrei passato a mangiare Nutella da far schifo e bere birra.

Mi prese la mano e la strinse non lasciando la presa.

“Beh? Che è sto schifo? Abbracciatevi no?” disse Zayn.

Louis si avvicinò e mi abbracciò.

Non ricambiai avrebbe fatto solo più male. Sentii il suo profumo e chiusi gli occhi. Tornai ai giorni prima dove tra quelle braccia mi svegliavo e mi addormentavo. Sentii il calore della sua pelle e il cuore già cominciava a battere credendo che tutto sarebbe tornato come prima. Strinsi gli occhi. Non volevo piangere.

“Ciao Harry” disse sussurrando. La sua voce mi arrivò fra i capelli e il sussurro caldo mi fece confondere le idee, non facendomi capire nulla. Mi staccai, prima che fosse troppo tardi.

“Ciao Louis” sussurrai.

Volevo solo tornare a casa.

 

ANGOLO AUTRICE

Bene eccomi qui, non ho molto da dire solo che per scrivere questo capitolo ho cercato di esprimere molto i sentimenti dei personaggi. 

Mi dispiace se vi lascio con questo capitolo, ma il peggio deve ancora arrivare #spoilertime. Comunque come sempre lasciatemi un commento per dirmi che ne pensate, alla prossima

- @Louakamysun 

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Capitolo 11
*** Ready to run ***


 CAPITOLO 11

Ready to run

ONLY HARRY'S POV

Passai i primi giorni di vacanza esattamente come un essere insignificante. Andai a salutare i miei eh e feci anche un salto in panetteria. Lì nulla era cambiato. Mi ricordavano ancora come il ragazzino che sorrideva con le sue piccole fossette che guadagnavano sonori pizzicotti.

Mi ero sentito bene, per un momento. Quando poi tornavo a casa le cose diventavano ben diverse.

Passavo i miei giorni in boxer con mia madre che mi portava amorevolmente qualcosa da mangiare.

Come fece esattamente anche quel giorno.

“Harry devi mangiare” mi diceva.

“Non ho fame” protestai sonoramente con la faccia sotto il cuscino.

“E' successo qualcosa con Louis vero?” al suono di quel nomme mi raggomitolai ancora di più sotto le coperte.

“Mamma...”

“Okay angelo, ma ho una sorpresa per te” disse tirandomi via il cuscino dalla faccia.

“Harry Edward Styles” disse una voce familiare.

“Edward Christopher Sheeran!” sorrisi alla vista dei capelli rossi. Mia madre uscì.

Ci abbracciammo. Dio quanto ero felice nel vedere il mio migliore amico.

“Harry puzzi, da quanto non ti fai una doccia” mi staccai da lui.

“Sono stato molto impegnato..” abbassai lo sguardo e mi tirai le coperte sul petto nudo.

“Ora alzi le tue chiappe dal letto ti fai una doccia e ne parliamo davanti a un caffè”

“Non voooglio” dissi con il tono da bambino.

“Muoviti!” mi tirò giù le coperte “o ti butto giù dal letto”

“Okay, rosso” sorrisi ed obbedii.

Una doccia e una preparazione dopo, uscimmo.

 

“Allora Harry che succede” raccontai tutto ad Ed le esatte parole che ormai la mia testa aveva imparato a memoria.

“Bel casino amico” sorseggiò il suo caffè “Ha detto che non ti ama?” ci pensai.

“No ma...” non mi lasciò finire.

“Ti ha detto che ama El?”

“No”

“Ti ha detto che ti lascia perché si è stufato di te?” mi guardò oltre la sua tazza che aveva ripreso a bere.

“No Ed, no. Con questo che vorresti dire?” dissi scocciato dalle domande.

“ Harry Styles, lei si sta arrendendo!” disse puntandomi con l'indice.

Strabuzzai gli occhi “ Ed ma che dici! Lui mi ha detto che è finita” cercai di difendermi.

“Andiamo Harold lo ha fatto perché ha paura della Modest cazzo. Tu lo puoi accettare?”

“No.. “ dissi.

“PIU' FORTE” mi gridò. Comincia a pensare di dover cambiare migliore amico.

“Ed non mi sembra il caso di..” cercai di dissuaderlo dal farmi urlare in un bar pubblico.

“HO DETTO PIU' FORTE!” ormai tutte le persone nel locale si erano girate.

“NO” lo accontentai.

“Tu devi andare da lui e dirgli che insieme potete farcela. Perché l'amore, amico mio, capita una sola volta nella vita, wow forse dovrei scriverci una canzone sulla vostra storia” cominciò a fantasticare. Arrossii.

“Ed che devo fare?” lui non vuole vedermi!!” dissi riportandolo alla realtà.

“Ti ama Harry. Ti ascolterà” sorrisi, aveva ragione.

Nella foga del momento baciai Ed sulla bocca e lasciai il bar urlando

“TI DEVO UN FAVORE ROSSO!!”

“NON BACIARMI MAI PIU'! TI VOGLIO BENE SCRIVIMI BOCCOLI D'ORO!”

Decisamente non dovevo cambiare migliore amico.

 

La mattina dopo andai a Doncaster, se avessi avuto fortuna l'avrei trovato lì.

“Harry!!!” mi disse Jay. Mi abbracciò. Per me era come una seconda madre; andavamo molto d'accordo.

“Entra caro. Come sono felice di vederti” disse stampandomi un bacio sulla guancia.

“Jay anche io sono felice di vederti” arrossii.

“Purtroppo Louis non c'è. È passato ieri, ma vieni ti offro una tazza di tè” benché deluso, decisi di entrare.

“Louis... è successo qualcosa durante il tour?” mi chiese mentre preparava il tè. Mi strozzai con la mia stessa saliva per l'inaspettata domanda.

“No, perchè?” mentii. Di certo Jay non sapeva nulla.

“Harry vorrei tanto che tu mi dicessi la verità. È mio figlio sai – sorrise- io lo conosco” abbassai gli occhi.

“Lui non me ne parla molto, ma io ho capito sai?” sorrise “so che tu lo rendi felice”

Rimasi in silenzio mentre lei mi porgeva la tazza di tè.

“Dovremmo parlare... sai dov'è?”

“Vorrei dirtelo Harry credimi, ma non lo so... oh ora che ci penso è andato da Zayn” la guardai. Avrei voluto correre ed andare, ma sembrava scortese.

“Harry che aspetti?! Và!” disse Jay con l'aria divertita. Corsi fuori dalla cucina, mi fermai. Tornai indietro e le diedi un bacio sulla guancia.

“Grazie, grazie mille Jay”

“Va bene Harry ora vai” disse spingendomi delicatamente verso la porta.

 

Durante il viaggio in macchina non facevo altro che pensare alle parole di Jay e di Ed. i pensieri mi tormentavano e torturavo il volante con le unghie.

Arrivai da Zayn.

“Ciao Zay” dissi mentre entravo in casa.

“Oh Harry che bella sorpresa ieri Louis, oggi te” corse abbracciandomi. Zayn poteva sembrare il tipo tosto tutto fumo, giacche di pelle e moto, in verità quello era solo un lato di Zayn. Sapeva essere davvero buono a dare consigli.

“ È un piacere vederti.” dissi ricambiando l'abbraccio.

“Vieni usciamo a fare due passi” lo accontentai. Mentre parlava si accese una sigaretta e cominciò a prendere lunghe boccate di fumo.

“come va?” chiesi. Non volevo che pensasse che fossi lì solo per Louis.

“Louis è distrutto” disse guardando distrattamente la strada. Lo guardai interrogativo.

“Sul serio?”

“sicuro, amico” disse prendendo un'altra boccata di fumo. “Avete litigato vero, piccioncini?” disse ridacchiando.

“Lo sai?” arrossii.

“La domanda giusta è: chi non lo sa.” abbassai la testa. Ero troppo antisgamo.

“Noi vi vogliamo bene. Non potete continuare così”

“Voglio risolvere le cose Zay. Ma non so dov'è”

Mi guardò stupefatto buttando la sigaretta per terra e pestandola.

“Non lo sai?”

“Cosa non so?” dissi allarmato.

“pensavo che Niall te lo avesse detto”

“Cosa Zayn!” mi ritrovai ad urlare.

“È... è da El.” Zayn si avvicinò a me prima di proseguire la frase.

“ Vuole chiederle di sposarlo Harry, pensavo che lo sapessi. Ieri mi ha detto che oggi le avrebbe fatto la proposta” sbiancai.

“Harry devi correre” mi scosse. Ubbidii.

Raggiunsi l'auto e misi in moto imprecando.

Salii in auto e mentre guidavo i pensieri continuavano a torturarmi. Cercavo di andare il più veloce possibile premendo l'acceleratore e non rispettando nessun semaforo rosso.

Ero lì e mi sembrava che il tempo e lo spazio ce l'avessero con me. Più correvo più mi sembrava che il tempo si accorciasse e lo spazio di allungasse. Mi sembrava di essere così lontano da Louis, mi sentivo impotente come se lui avesse già deciso.

Non potevo rimanere nella mia bolla di vetro. Questa volta l'avrei rotta.

Questa volta ero io a decidere cos'era meglio fare. Nessun altro. Non la Modest, non Max, non Louis ma io. Le tempie mi pulsavano e le mani si aggrappavano al manubrio.

Dovevo arrivare in tempo sperando che non fosse già troppo tardi.

 

L'ansia cominciava a farsi strada nella mia testa e le mani sul volante cominciavano a tremare.

Arrivai finalmente davanti alla casa di Eleanor. Parcheggiai e scesi dall'auto. Salii i gradini del porticato inciampando sugli ultimi scalini.

Cadendo notai un'altra auto sul vialetto.

Quella di Louis.

Non bussai, ma entrai senza troppe cerimonie. Silenziosamente controllai il salotto ma era vuoto. Sentii una voce che proveniva dal piano di sopra. Era lontana, ma nonostante questo sentii ogni singola parola.

“Eleanor vuoi sposarmi?”

 

ANGOLO AUTRICE

Allour, siamo quasi alla fine della ff e un po' mi spiace maaaaaaaa non piangete ho appena iniziato un'altra storia chiamata My Stockholm Syndrome di un genere moooolto diverso  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2996122&i=1 e vi consiglio di leggerla e di dirmi che ne pensate :)

Questo capitolo è finito di merda AHAHAHAH vi lascio con l'ansia, come al solito ditemi che ne pensate.

Ho amato scrivere il personaggio di Ed e come se avessi messo una me nella storia haha

alla prossima @Louakamysun x

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Capitolo 12
*** Afire love ***


 CAPITOLO 12

Afire Love

LOUIS

 

Quel pomeriggio dovevo andare da Eleanor, ci avevo pensato su e il matrimonio era la cosa migliore che potessi fare. Ero vincolato e la Modest ci avrebbe lasciato stare. Avrei visto El in abito bianco, saremmo andati in chiesa e poi dopo pochi anni avremmo avuto dei bambini. La vita che tutti vorrebbero no? In questa vita mancava qualcosa però, o meglio, qualcuno. Harry mancava. Vederlo con un'altra forse mi avrebbe fatto passare quello che provavo. Ma chi diamine vuoi prendere in giro? Non ti sarebbe mai passata e tu lo sai Tomlinson .

Mi intristii, a causa del mio stesso crudele pensiero. Chiusi gli occhi cercando di scacciare la tristezza pesando alla cose più bella a cui tenessi di più. Inutile dire che la persona a cui rivolsi i miei pensieri non fu del tutto d'aiuto. Uscii dall'auto e mi accesi una sigaretta.

Mi sarei inginocchiato, l'avrei guardata negli occhi e le avrei giurato amore eterno.

Scacciai le lacrime e presi una boccata di fumo. Avrei dovuto abbracciare quella triste fine, insomma, non potevo dannarmi per sempre.

Il fumo si faceva strada nei miei polmoni, facendomeli bruciare leggermente. Un dolore che dovevo sopportare.

Harry si sarebbe accorto che non ero nulla di speciale. Buono solo a fare casini. Chiusi le mani a pugno concordando sul fatto che Harry si meritava tutta la felicità di questo schifo di mondo.

La sigaretta era ormai al limite, ma attesi finchè quella non arrivò a bruciarmi le dita. La verità era che avrei finito tutto il pacchetto pur di non entrare in quella casa, salire in auto e guidare da Harry, ma dovevo fare l'uomo.

“Sei forte, Lou” sussurrai per farmi coraggio. Guardai le punte delle mie Vans nere fino a quando Eleanor non mi venne in contro.

“Louissssssssss” arrivò saltandomi in braccio.

“Ciao Elly” mi sforzai di sorridere chiusi gli occhi. Li riaprii e vidi i ricci di Harry. Sbattei gli occhi confusi ritrovandomi abbracciato a lui. Lo baciai sul collo

“Oddio, sei davvero qui” sussurrai chiudendo gli occhi per risentire il suo sapore.

Quando aprii gli occhi vidi solo El.

“oh Lou, vieni dentro” mi sorrise. Ero arrivato perfino ad immaginarmi Harry. Strizzai gli occhi per eliminare ogni ricordo del riccio.

“Oh Louis mi sei mancato sai” i suoi occhi marroni non potevano competere con il verde smeraldo.

Entrammo in casa.

“vuoi un tè” avevo fretta, prima lo facevo e meglio era. Sentivo il metallo dell'anello nella tasca, bruciare. Purtroppo ero troppo poco ubriaco per questo.

“Qualcosa di più forte?” sorrisi forzato. Sorrise e ubbidiente mi portò dello scotch. Lo bevvi e l'alcool mi bruciò tutta la gola, ma almeno la mia mente era abbastanza confusa.

“Vieni andiamo di sopra in camera” dissi.

Saliti in camera prese a baciarmi il collo. Ridacchiai inebriato dall'alcool e dal ricordo di Harry che mi baciava (decisamente meglio) lo stesso lembo di pelle.

“E-El un momento solo” dissi cercando di scolarmela di dosso.

“Mmm Louis” mugolò

“Solo un attimo tesoro” lei acconsentì.

“bene, oggi sono qui perchè..” perchè ero lì? Mi veniva da piangere. Torturavo i lembi della maglia. La gol bruciava come l'anello nella mia tasca.

“Va tu-”

“Sh, aspetta” la zittii. Mi tremò la voce, vidi davanti a me Harry che mi pregava di non farlo, non lo ascoltai.

Le tempie scoppiavano, caddi in ginocchio.

“Aspetta non è entrato qualcuno?” disse lei sentendo un rumore.

“El vuoi sposarmi?” chiesi tirando fuori dalla tasca l'anello.

Fissai i miei occhi nei suoi e vidi che era piacevolmente sorpresa.

Avrebbe detto si per entrambi.

“NOOOO!”

Un grido squarciò il silenzio e il mio cuore si fermò nel petto sentendo che il grido non era di Eleanor.

Harry arrivò nella stanza con il fiatone. Con il suo adorabile trench nero e i suoi stivaletti sempre abbinati. Portava un maglione color crema che gli avrei rubato volentieri per mettermelo davanti al camino il giorno di natale. I ricci erano in disordine strano che non si fosse messo una bandana. Gli occhi verdi erano spalancati e la bocca era rossa come le guance. Chiusi gli occhi.

“No Louis” lasciai le mani cadermi sui fianchi.

“Haz io non capisco” disse Eleanor totalmente confusa.

“ Non farlo Louis è un enorme sbaglio” si avvicinò a me.

“Non sai che cosa stai dicendo Harry. Và via” lo spinsi. La verità è che il calore del suo corpo mi era mancato come l'aria.

“Tu non vuoi farlo veramente. Perchè non ci dai una possibilità? Possiamo farcela.” mi prese la mano. La strattonai via e la portai fra i miei capelli. La mia testa era diventata improvvisamente pesante.

“Harry và via”

“Lo so che hai paura. Ce l'ho anche io, ma ti prego darci una possibilità.” sentii sussurrargli.

“Harry smettila..”

“Guardami per l'amor di Dio” ubbidii “Insieme ce la possiamo fare. Io sono forte.” riuscii a vedere per la prima volta quegli occhi verdi, straordinariamente vivi. Che bruciavano.

Bruciavano di vita, di amore, di forza. E potevo giurare che in quella stanza i miei azzurri stavano cadendo a pezzi, dato che quel fuoco li stava sciogliendo.

In quel momento capii che la scelta non la stavo facendo per Harry, ma per me.

Io lo sapevo che non ce l'avrei fatta. Sarei crollato, perchè avevo troppa paura e avevo paura di nno bastare.

“Tu sei forte Harry! Non io!” urlai piangendo “ tu ce la puoi fare tu sei forte. Ma io no. Mi vedi, non sono forte, Harry, tu lo sei cazzo” lo spinsi via. Mi prese le mani che stavolta non tolsi.

“Ce la faremo insieme, okay?” me le baciò “Ma ti prego non sposarla”

“ Harry come faccio a sapere che andrà tutto bene?” dissi torturandomi le mani. L'anello bruciava nella mia mano.

“Non lo puoi sapere, ma ci sarò io. Io ti amo Louis. Non farci questo. Saresti triste per sempre.”

“Io devo fare ciò che è giusto.”

“Chi ti dice che vivere nelle bugie sia giusto? Vivere con l'amore è giusto. E tu sei l'amore e ti giuro che non ti lascerò andare facilmente” singhiozzai.

“non ce la faccio” piansi.

“Ti prego amore mio” si avvicinò lentamente. Come un uomo si avvicina ad un cerbiatto per salvarlo.

A quel punto mi girai verso Eleanor.

“Louis io...” cominciò a piangere. Cercai di avvicinarmi.

“Non ti avvicinare. Io... sto bene” corse via. Tremai.

“Lou, ti prego” Harry mi guardò.

Uscii dalla stanza e andai da Eleanor.

Fuggii per l'ultima volta.

 

HARRY

Stavano parlando.

Okay è andata lì per consolarla.

Avrei accettato volentieri di essere il suo testimone, infondo non ero male in smoking. Una risata amara mi scappò durante quegli stupidi pensieri. Col cazzo che sarei stato il loro testimone.

Con le lacrime che cadevano sulle mie guance scesi le scale, lentamente dato che la mia vista era pesantemente annebbiata dalle lacrime.

Non mi impegnai neanche a fermarle. Non avevo nessuna forza per farlo. Andai verso la porta e l'apri. L'aria fredda mi colpi il viso e le lacrime calde a contatto con l'aria fredda bruciarono un po'. Ma poco importava. Niente importava a questo punto.

Mi sarei dovuto scordare di quegli occhi blu, di quel sorriso che illuminava le mie giornate, di quei capelli morbidi, di quelle braccia che mi stringevano, di quella risata cristallina che sarei rimasto ora ad ascoltare, di quella barba che cresceva sul suo mento. Di tutto. Mi sarei dovuto dimenticare di tutto

Con qualche difficoltà aprì la porta dell'auto nera e mi sedetti sul sedile da guidatore. Misi le mani sul manubrio, ma non avevo la forza di accendere il veicolo.

Misi la fronte sul manubrio e piansi. Senza nessun tipo di ritegno.

Piansi lacrime che avevo tenuto per tutti i quattro anni passati senza Louis, perchè la verità è che quando si comincia a fare qualcosa non si può smettere più: era successo così con il canto. Avevo cominciato a cantare e non smettevo più, avevo cominciato ad amare Louis e non ho più smesso, ho cominciato a piangere ed ora non riesco più a smettere.

Di certo Louis sarebbe stato felice. Con Eleanor avrebbe potuto avere una fantastica famiglia: matrimonio, bambini. Bambini. Io adoravo i bambini. Ma per noi sarebbe stato difficili averli.

Sentii qualcuno salire in auto.

“Harry” era Louis.

“Senti non c'è bisogno del rifiuto numero due” dissi senza alzare il volto dal mio amico manubrio.

“Guardami” ordinò

“No”

“Guardami ho detto.” mi alzò la testa con forza.

“Lo sai che ci faranno stare lontani se stiamo insieme?” cominciò.

“Lo so”

“Sai che potrebbero trovarti una ragazza?”

“So anche questo”

“saresti pronto a vivere di nascosto per stare con me?” chiese.

“Si”

“La mattina presto, saresti disposto a farmi il caffè?”

“Louis, si” lo implorai.

“Quindi mi ami”

“Scendi dall'auto” gli intimai, ne avevo abbastanza.

“Ho bisogno di te, Harry. Dovrai essere forte per due” stabilì.

“Come scusa?”

“Anche io vivrei di nascosto se la notte ci sei tu ad aspettarmi. Vivrei di nascosto se ogni volta che cado, ci sarai tu a salvarmi. Vivrei di nascosto di giorno se la notte ci sei tu ne mio letto. Vivrei di nascosto se questo vuol dire stare con te. Sono disposto a correre rischi per te. Sei ci sei tu io non ho paura”.

Ascoltai tutto in silenzio.

“Ti amo Harry”.

“Ma Elenor?”

“Ha detto che vuole mollarmi. Sono ufficialmente stato scaricato”

“Ma la Modest...”

“Sta zitto e baciami Harry” disse venendo verso di me. Ci baciammo dopo un tempo che per me si avvicinava ad un eternità. Eccolo invece. Era tornato per me. Niente casini niente cose complicate eravamo io e lui. Dentro la mia auto nera. Lì non c'erano problemi. Mi perdevo tra quello che era il suo sapore estremamente dolce, assaporavo quelle labbra che mai più avrei permesso di lasciarmi sfuggire. Quel bacio per me era la migliore promessa di sempre. Prometteva un per sempre nell'insicurezza del futuro. Il nostro.

Ci guardammo negli occhi e ridemmo. Niente più lacrime ora. Louis mise Sing e partimmo. Diretti dove? Non molto lontano per ora.

Arrivammo soltanto alle rive del Tamigi. Il fiume scorreva silenzioso. Andò verso la riva e si sedette per ascoltare in pace il dolce rumore dell'acqua, che noncurante faceva il suo corso.

“Tu non vieni?” mi chiese.

Cosa sarebbe successo dopo? Non dopo quella giornata. Ma dopo tutto. Cosa sarebbe successo? Questo non potevo saperlo non avevo la palla di cristallo né poteri sovrannaturali. Potevo solamente lasciarmi trasportare. E non avevo paura.

Cosa sarebbe successo? Cosa avrei fatto?

Lo raggiunsi e mi sedetti accanto a lui.

 

 

Sinceramente se c'era Louis non mi importava proprio di nulla.

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Ragazze, oddio, ultimo capitolo. vorrei fare un discorso serio più o meno.

Volevo dire che per me questo è stato un passo importante, scrivere e pubblicare mi ha fatto capire che allora anche io riesco a fare qualcosa di nuovo. Questo capitolo è una bomba e ho messo me stessa nei completi panni di Louis. Che sembra forte, ma in verità ha sempre bisogno di sicurezze. Questa secondo me è come sono successe le cose fra loro e ci ho messo tutto l'impegno possibile per trasmettervi qualcosa, e spero di esserci riuscita. Grazie a chi ha letto la storia dal primo (pessimo anche) capitolo, per chi ha lasciato recensioni motivandomi ad andare avanti.

Non è un addio perchè, come magari avete già visto ho cominciato a pubblicare un' altra storia My Stockholm Syndrome.

Un bacio a tutte x

@Louakamysun  (  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2996122&i=1 link della mia storia lol)

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