An Evil Queen can be happy... with her Pirate!

di Evil_Sah
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV Trust Me ***



Capitolo 1
*** I ***


OOOOOOOOOOOOOK, piccola premessa. E' la prima HookedQueen che scrivo, quindi siate clementi xD 
Beh, che dire se andate sul mio 'profilo' noterete che paraticamente shippo Regina con tutti (solo che su alcuni non ho scritto e.e)
Spero vi piaccia!! (scusate eventuali errori di battitura!)



Tutto era freddo, gli occhi le bruciavano e la testa sembrava sul punto di scoppiare.

Greg Mendel aveva messo al massimo il livello di elettricità. La scossa che le attraversò il corpo fu talmente forte ed intensa che la fece svenire. L’ultima cosa che ricordava era Hook.

Il pirata era complice di Greg e Tamara, che a loro volta erano complici di qualche pazzo che voleva eliminare la magia.

Aveva sperato che l’uomo dagli occhi azzurri l’aiutasse a scappare. E invece…

“Quando avrete intenzione di uccidere il coccodrillo e non di torturare la Regina… Sapete dove trovarmi” queste erano le ultime parole che ricordava.

Non capiva dove si trovasse.

Era un luogo buio e freddo, gli unici rumori che si sentivano erano gli scricchiolii delle travi in legno.

Provò ad alzarsi, ma la testa le girava e le faceva davvero troppo male. Fu costretta a stendersi nuovamente su quella che sembrava essere un brandina.

Passarono le ore, forse erano solo minuti, ma il dolore che provava era decisamente troppo forte perché si preoccupasse dello scorrere del tempo.

Sentì dei passi, ma non si girò, rimase col viso girato verso il muro e fece finta di dormire. Aveva paura di scoprire chi l’avesse portata al sicuro.

L’uomo appoggiò la lanterna su uno scrittoio posto lì vicino.

Quando sentì un tocco delicato accarezzarle il viso, si girò e lentamente aprì gli occhi.

Quando riconobbe l’azzurro degli occhi di Killian Jones, meglio conosciuto come ‘Hook’ o ‘Uncino’, il suo cuore mancò di un colpo.

“Ben sveglia maestà!” disse l’uomo in tono dolce e cordiale.

Regina provò ad alzarsi, ma la mano che poco prima le accarezzava il viso la spinse contro il cuscino.

“Cosa…cosa è- è successo?” chiese era debole, e perfino pronunciare quelle poche parole le aveva fatto venire il fiatone.

“Non preoccupatevi, adesso va tutto bene…Avete solo bisogno di riposarvi!” il capitano della Jolly Roger le sorrise in modo inaspettatamente dolce.

“Greg e Tamara vi hanno sottoposto ad un elettroshock. Così mi ha detto Swan!”

“Io…” provò a deglutire, ma la gola era talmente secca che si fece male.

“Ho bisogno d’acqua…” si alzò, doveva mostrarsi forte, non poteva farsi vedere debole e senza forza. Sarebbe stata troppo vulnerabile, ed era l’ultima
cosa che desiderasse.

Hook porse un bicchiere con dell’acqua alla donna. L’aiutò a bere.

Si, era un comportamento piuttosto strano per un pirata… Ma ormai Killian si era rassegnato ai sentimenti che provava per la donna che aveva
davanti.

Rimasero per qualche minuto nel silenzio più totale. Il capitano si era perso negli occhi della Regina e viceversa. Fu proprio la donna a rompere il
silenzio.

“Io… devo tornare a casa!” disse provando ad alzarsi. Hook la bloccò di nuovo.

“Temo che non sarà possibile!” disse dopo averla fatta stendere nuovamente.

La donna lo guardò confusa e perplessa.

“Non riuscite nemmeno a reggervi sulle vostre gambe. Dubito sia il caso di lasciarvi da sola.”

“Se mi dessi la possibilità… ci proverei a reggermi sulle mie gambe!” disse acidamente, la donna.

L’uomo, dopo essersi alzato e aver scostato la sedia, allargò il braccio sinistro, quello con l’uncino, per far alzare la donna.

Regina si alzò, la testa iniziò subito a girarle, ma lei lo ignorò e chiuse un attimo gli occhi. Poggiò le mani sulla brandina e fece forza per alzarsi.
Appena si mise in piedi perse l’equilibrio, ma trovò due forti braccia reggerla per i fianchi.

“Visto, tesoro? Avevo ragione!” disse il pirata sorridendo.

I loro visi erano vicinissimi, tanto vicini da sentire i loro respiri sulla pelle.

Regina si ritrovò a sperare che la penombra della stanza nascondesse il rossore che aveva invaso le sue guance.
Il capitano intrecciò mano e uncino dietro la schiena della donna e lentamente si avvicinò al suo viso…

Bene! Rieccomi! 
Allora... che ve ne pare? Fatemelo sapere con una recensione! Ovviamente se avete consigli su come migliorare il mio modo di scrivere non esitate a dirmelo! 
Spero di aggiornare quanto prima e che vi sia piaciuto come primo capitolo! 
Un bacio! 
    Sarah    

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Capitolo 2
*** II ***


OOOOOK, nuovo capitolo! Non c'è molto da dire. Quindi, beh... spero vi piaccia!! 


Il capitano intrecciò mano e uncino dietro la schiena della donna e lentamente si avvicinò al suo viso. 

 
Lentamente sempre più vicini. Le loro labbra stavano per sfiorarsi, quando un rumore li riportò alla realtà.

Henry scese di corsa le scale che portavano alle stanze. Quando Regina lo vide aveva ancora le guance rosse, cosa che, fortunatamente, Henry non notò.

Il ragazzino le corse in contro e le saltò addosso con gli occhi pieni di lacrime.

L’idea di perdere la sua mamma lo aveva terrorizzato. Appena sentì le braccia della madre stringerlo al suo petto tirò un sospiro di sollievo.

“Mamma…” il ragazzino riuscì a dire solo questo tra i singhiozzi.

La donna gli accarezzò i capelli e lo strinse ancora a se.

“Tranquillo. Va tutto bene…” in realtà Regina si sentiva ancora male, ma ogni volta che Henry era al suo fianco stava bene. Lui era il suo piccolo principe, il suo lieto fine.

Un capogiro la colpì e per poco non cadde a terra, fortunatamente c’era Hook, che anche questa volta la sorresse per fianchi prima che sia Henry che Regina cadessero.

“Mamma, sei sicura di stare bene?!” le chiese Henry.

Regina sorrise debolmente.

“Sono solo un po’ stanca!” Si sedette nuovamente sul letto.

“Ragazzino!” La voce di Emma arrivò dalla porta sulle scale. Emma scese, e quando vide Regina le sorrise tristemente.

“Come stai?” le chiese. Malgrado tutto le due donne stavano diventando amiche. Ed Emma si preoccupava sempre per Regina.

Regina, provò a rispondere. Ma la tesa le faceva talmente male che non riuscì a parlare. Chiuse gli occhi e aprì la bocca, ma nel momento in cui provò a dire qualcosa Hook la interruppe.

“La Regina ha bisogno di riposare…” disse in tono cordiale.

Emma annuì, mise una mano sulla spalla di Regina e la guardò negli occhi.

“Per qualunque cosa chiama!”

Regina le sorrise e annuì.

Henry abbracciò e baciò un’ultima volta la madre, poi seguì Emma.

Regina si girò verso il capitano, i loro sguardi si incontrarono, nessuno dei due parlò. Rimasero così, in silenzio a guardarsi. C’era tensione tra loro, ma nessuno dei due si sentiva a disagio.

Hook sorrise e Regina ricambiò.

Killian si mise di nuovo a sedere di fronte la donna.

Regina rimase rapita dagli occhi del pirata, non aveva mai notato le sfumature grigie, ma soprattutto non aveva notato una cosa, che molti anni prima, aveva notato nei suoi.

La sofferenza.

Entrambi avevano perso il loro amore.

Entrambe le persone che amavano erano morte davanti ai loro occhi, col cuore ridotto in polvere, letteralmente.

Il capitano notò la che lo sguardo della donna si era rattristito. Aveva iniziato a perdersi nei ricordi. Notò anche uno spesso strato di lacrime nei suoi occhi.

“Maestà!” disse.

Regina scosse la testa per scacciare il ricordo del suo amato accasciato a terra, tra le sue braccia, senza vita. Puntò nuovamente gli occhi in quelli del pirata.

“Avete bisogno di rimettervi in forza, volete qualcosa da mangiare?” chiese in tono cordiale.

Regina alzò l’angolo della bocca, in quello che doveva essere un sorriso.

“Devo prenderlo come un sì?!”

Regina annuì e gli sorrise.

Andarono insieme da Granny’s, la migliore tavola calda della città. Non fecero caso alle occhiate che tutti i clienti del locale gli riservarono.

La magia di Regina era tornata, quindi era riuscita a curarsi i segni che l’elettroschock le avevano causato. Il dolore era passato quasi totalmente, ma la compagnia del pirata le bastava per farla stare meglio.

Era da tempo che Killian non si sentiva così. L’ultima volta era in compagnia di Milah, e di tempo ne era passato, anche tanto.

Se avesse potuto avrebbe parlato con la donna dei sentimenti che provava, non era sicuro che lei ricambiasse, però avrebbe potuto giurare che durante il loro ‘quasi bacio ‘ fosse arrossita.

La riaccompagnò a casa, fino alla porta.

“Beh, vista l’assenza di bestie pericolose, credo di poter tornare alla mia nave!”

Regina abbassò lo sguardo, stava giocherellando con le chiavi. Il pirata, in assenza di risposta, si girò e iniziò a scendere le scale che portavano dal portico alla strada, quando sentì la donna prendergli il polso.

Non ebbe nemmeno il tempo di girarsi che sentì le labbra della donna a contatto con le sue.

Quando si staccarono fu perché entrambe avevano bisogno d’aria.

Killian le sorrise e Regina ricambiò.

“Ti va… ti va di entrare a bere qualcosa?!”

“E me lo chiedi?!” rispose il pirata.

Regina sorrise, lo teneva ancora per mano quando si avviarono verso l’ingresso della grande casa al 108 in Mifflin Street.

“Accomodati!” Disse Regina sorridendogli e avviandosi al mobiletto in cui teneva gli alcolici.

Prese due bicchieri e ci versò il sidro di mele. Uno lo porse al pirata, che guardò il liquido ambrato con aria perplessa.

“Dubito che questo sia Rum!”

“Sidro! Se non ti piace, ti do un bicchiere del tuo amato Rum!” rispose Regina.

Il pirata sorrise e alzò il bicchiere per brindare. Ne bevve un sorso e sorrise.

“Questo non è male, ma preferisco il Rum!”

Regina sorrise e, dopo aver poggiato il bicchiere sul tavolino in vetro, si alzò per prendere il Rum.

Questa volta fu Killian a bloccarle il polso. Regina lo guardò confusa.

“Perché mi hai baciato?” chiese Hook.

Regina abbassò lo sguardo e gli sorrise.

“Perché volevo farlo. E dovresti sapere che quando una regina vuole qualcosa la ottiene sempre!”

L’uomo non ci pensò due volte, mise la mano dietro il collo della donna e la baciò. Questa volta fu un bacio passionale. 

OK, mi scuso per eventuali errori di battitura, ma ho fatto tutto di fretta perchè ho davvero poco tempo, anche l'html è fatto un pò a caso perchè internet va e viene. 
Beh, fatemi sapere cosa ne pensate! <3  
          Sarah         

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Capitolo 3
*** III ***


Capitolo 3! Scusate il ritardo... Spero vi piaccia! 

Il capitano mise una mano sulla nuca della sovrana e la baciò, fu un bacio passionale ma allo stesso tempo dolce.

Regina chiuse la credenza e avvolse le braccia intorno al collo del pirata. Nessuno dei due saprebbe dire quanto durò quel bacio, si staccarono sol un paio di volte per riprendere aria.

Dopo qualche minuto, Killian, cercò di approfondire quel contatto, provando ad abbassarle la zip del vestito, ma Regina lo fermò.

“Non ti sembra si correre un po’ troppo?” gli chiese, col fiatone.

“Volete che mi fermi?” ribatté Hook con un sorriso.

Lei gli sorrise, un sorriso allo stesso tempo malizioso e dolce. Il pirata non si capacitava di come Regina potesse essere così…così…così Regina! Nemmeno lui sapeva come descriverla.

Il sindaco fece scontrare nuovamente le loro labbra, Killian le abbassò lentamente la cerniera, e altrettanto lentamente spinse Regina verso il divano.
Quando la schiena della donna toccò la stoffa fredda del divano, il pirata si sistemò su di lei.

Era tutto così assurdo e allo stesso tempo perfetto. I loro corpi combaciavano perfettamente, i loro cuori battevano all’unisono. Nessuno dei due si era mai sentito così prima. Non si erano mai sentiti così…in pace con loro stessi. Inizialmente non si sopportavano poi, da un momento all’altro, qualcosa dentro di loro era scattato.

Non si resero conto del tempo che passava.
Non si resero nemmeno conto di essersi spostati sul tappeto.

Si buttarono a terra sfiniti, i cuscini, che inizialmente si trovavano sul divano, erano sparsi intorno a loro e su due avevano appoggiato la testa. Regina aveva fatto comparire un lenzuolo con la quale si coprirono.

Nessuno dei due si accorse del fuoco che ardeva nel camino. Quando Hook lo vide sorrise e poi incatenò gli occhi a quelli di Regina.

“Prima quello non c’era!” disse il capitano mentre con la mano ‘buona’ accarezzava i capelli della donna.

Regina rise e si morse il labbro inferiore. Killian non resistette, chinò il capo e la baciò.

La donna rimase in silenzio ad osservare gli occhi del capitano. Quegli occhi erano meravigliosi, azzurri, cerchiati di nero e con delle sfumature grigie. Non si rese nemmeno conto di sorridere.

Dopo qualche minuto di ‘coccole’ Regina si alzò e si trascinò il lenzuolo. Ebbe giusto il tempo di prendere un paio di vestiti per coprirsi, quando il pirata decise di strattonarlo per farla rimanere praticamente nuda.

In pochi secondi una nuvola di fumo viola l’avvolse e, quando il fumo fu totalmente scomparso, lei ne uscì semplicemente con una maglia troppo grande per il suo corpo minuto. Le arrivava appena sopra il ginocchio.

Regina fece comparire una paio di pantaloni e una maglia, piuttosto aderente, direttamente sul corpo del capitano.
L’uomo si alzò e la raggiunse, l’avvolse da dietro con un abbraccio e le posò un bacio sulla spalla lasciata nuda, la maglia era decisamente troppo larga, ma soprattutto sexy, pensò il pirata.

Regina sorrise e si rigirò nell’abbraccio, avvolse le braccia intorno al suo collo e si perse nuovamente nei suoi occhi.
L’unico rumore che si sentiva era lo scoppiettare le fuoco. Il silenzio fu interrotto dopo qualche minuto da Regina.

“Vuoi qualcosa da mangiare?” gli chiese sciogliendo l’abbraccio.

Il capitano sorrise. “Spero che non abbiate intenzione di avvelenarmi con una delle vostre mele!” rispose ridendo.

Regina rise e gli diede un colpetto sul braccio. “Ah. Ah. Ah. Davvero molto spiritoso capitano!”

Il pirata le rubò un bacio. “Scusate… vostra altezza!”

Regina sorrise. “Potresti anche iniziare a chiamarmi Regina!”

L’uomo ci pensò un po’ su. “A quel punto tu dovresti iniziare a chiamarmi Killian!”

Regina alzò gli occhi al cielo ed arricciò le labbra, ci penso su e poi guardò il pirata.

“Preferisco Capitano!”
disse mentre con un gesto della mano rimetteva in ordine.

L’uomo la seguì fino in cucina, dove bevvero un thè tra carezze e sguardi fugaci.

Bene... vi chiedo ancora scusa per il ritardo e spero che il capitolo vi sia piaciuto! 
Fatemi sapere che ve ne pare! 
Un Bacio!  
         Sarah         

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Capitolo 4
*** IV Trust Me ***



Era passata una settimana dalla loro ‘prima volta’. Avevano continuato a vedersi, di nascosto. Una volta a casa di lei, una volta nella cripta, una volta ancora sulla Jolly Roger.
Per la maggior parte delle volte si ritrovavano senza vestiti e stesi da qualche parte senza fiato, ma era capitato anche che stessero semplicemente seduti a scambiarsi dei baci o a parlare. C’era qualcosa di veramente speciale tra i due.

Quel giorno Regina decise di fare una ‘sorpresa’ al Suo capitano. 
Si smaterializzò sul ponte e andò sotto coperta. Era convinta che il suo cuore avesse mancato un battito quando vide quella scena.

Hook stava ‘baciando’ in modo piuttosto passionale un’altra donna. Regina si sentì mancare, e nell’appoggiarsi al tavolo fece cadere una candela li abbandonata.

Con uno scatto puntò il suo sguardo verso quella candela consumata, si sforzò di trattenere le lacrime. I suoi occhi saettavano dal capitano alla donna, senza sosta.

Accadde tutto in fretta. Quando l’uomo riuscì a sottrarsi dalla presa della ragazza provò a raggiungere Regina, ma lei era già svanita dietro una nuvola di fumo viola. 

Il pirata rimase immobile per qualche momento, dopo di che si girò infuriato verso la ragazza.

“Quante volte te lo devo ripetere?!” le urlò contro.

“Non ti avvicinare mai più!” disse salendo le scale per arrivare sul ponte.                                     

“E ora vattene!” disse uscendo completamente.

Scese dalla nave ed inizio a correre come un forsennato. Doveva spiegare tutto a Regina.
Il porto era molto distante dalla casa della sovrana, ma Storybrooke era piena di scorciatoie e il pirata arrivo alla villa 108 in Mifflin Street in pochi minuti.

Bussò talmente tante volte che la mano gli faceva male e aveva le nocche bianche. Sapeva che Regina era in casa, per arrivare li era passato per il municipio e la macchina non c’era.

La donna si smaterializzò proprio davanti la porta di casa.  Vi si appoggiò e scivolò lentamente verso il pavimento, portò le gambe al petto ed iniziò a piangere.  Non avrebbe dovuto starci così male, si vedevano da appena una settimana, eppure aveva sentito il suo cuore cadere in mille pezzi.

Ogni pugno che l’uomo dava alla porta era un pezzo del suo cuore che cadeva. Non poteva sopportare quel dolore. Si alzò di scatto e con un movimento veloce della mano si pulì il viso dal trucco colato. Gli occhi erano rossi e lucidi, ma per quello non poteva farci nulla.

Aprì la porta e quando vide l’uomo davanti a lei nuove lacrime le bagnarono il viso.
Il petto dell’uomo si muoveva in modo veloce, si alzava e si abbassava ad un ritmo irregolare.

“Regina!” disse

“Cosa diavolo vuoi?!” chiese lei con le guance rigate dalle lacrime e la voce spezzata dal pianto.

“Lasciami spiegare! Non-“ Regina lo interruppe.

“Ti prego… Killian. Ti prego! Non dire ‘Non è come sembra’! Peggioreresti soltanto le cose!” disse piangendo. Ormai non si preoccupava nemmeno di trattenersi. Il fatto che l’avesse chiamato per nome gli fece capire che non ammetteva contraddizioni.

“Ma è così! Quella ragazza mi viene dietro da anni! Ho provato a farle capire in ogni modo che non mi interessava. Oggi è salita sulla nave e… ed è successo quello che hai visto! Io non volevo! Ho fatto di tutto per farla staccare!”

“Ma davvero?! Perché a me sembravi piuttosto consenziente! Devi sapere, capitano, che se c’è una cosa che non sopporto sono le bugie! Soprattutto se a raccontarle sono le persone che amo!” disse quasi urlando, quel ‘capitano’ sputato via con una cattiveria che lei stessa si meraviglio di riscoprire nel suo tono.

“Regina…ti prego!” continuò Killian.

“No… va bene! Ho sbagliato io! Non dovevo innamorarmi di un pirata! O…almeno non di uno con la fama di ‘sciupa femmine’, ’Don Giovanni’ o che so io! Perché, si Killian! Io mi sono innamorata di te…” il tono si era addolcito e la voce si era abbassata.

Il pirata rimase a bocca aperta, non sapeva cosa fare o dire. Così fece la prima cosa che gli venne in mente.
Si sporse verso Regina e la baciò.


Era un bacio pieno d’amore.
Era un bacio dolce.
Era il primo Vero bacio che si davano.
Era il primo bacio pieno d’amore di una lunga serie.


“Ti amo, Regina. Ti amo più di quanto non abbia mai amato nessun altro! Ti amo più della mia stessa vita! Ti amo così tanto che per te venderei la mia Jolly Roger! Se tu mi ascoltassi ti renderesti conto di quanto io ti ami!” disse il pirata con voce dolce.

Regina aveva smesso di piangere, o meglio, piangeva ancora, ma per la felicità di sentirsi dire quelle parole.
Dopo il bacio si staccò dall’uomo e gli accarezzò il viso, accennò un sorriso triste.

“Giurami…che tu hai fatto di tutto per allontanarla!” aveva ancora gli occhi lucidi, ma le lacrime avevano smesso di cadere.

“Te lo giuro sulla mia stessa vita!” rispose Killian.

Regina gli sorrise.

“Mi fido. Ma se scopro che...che tu hai tradito la mia fiducia…Io credo che non riuscirei più a sopportarlo o…a perdonarti! Quindi, ti prego! Dimmi che sei assolutamente sicuro di ciò che sta accadendo tra noi!”

Killian sorrise, il sorriso che gli arrivava da un orecchio ad un altro.

“Sono assolutamente sicuro di ciò che sta accadendo tra noi! Anzi, sono talmente sicuro che lo urlerei al mondo intero!”

Regina sorrise. Non sapeva se poteva completamente fidarsi di lui. Ma l’amore che provava nei confronti di quell’uomo era troppo per preoccuparsene, almeno per il momento.

Prese la mano del capitano e lo trascinò dentro casa.

Si sedettero sul divano. Si misero a parlare ed ogni tanto si scambiavano qualche bacio o qualche carezza.

“Che ne dici se stasera uscissimo?” chiese il pirata dopo qualche minuto di silenzio.

Regina rimase leggermente stupita da quella proposta. Quindi guardò il pirata per qualche secondo, tentando di capire se fosse serio o meno. Quando constatò che fosse una proposta seria rispose.

“Io…d’accordo! E’ solo che…devo ancora parlarne con Henry e…credo che dovremmo stare attenti!”

“Chiamalo e digli che ti vedi con qualcuno!” disse il capitano in tutta calma.

“Non è così semplice! E…se non accettasse la nostra relazione? E se invece l’accettasse e noi ci lasciassimo?!” Regina si era alzata dal divano e aveva cominciato a camminare avanti e indietro torturandosi le mani.

“Sarebbe terribile se noi ci lasciassimo e lui ci stesse male. Non voglio che stia male!” era diventata una macchinetta, Killian non l’aveva mai vista così agitata, ma gli piaceva vedere che pian piano la donna stesse abbassando ogni muro. 

Il capitano si alzò e la fermò.

“Glielo diremo un’altra volta… non preoccuparti! Basta che stiamo attenti! Andiamo a mangiare qualcosa e poi ti porto in un posto speciale”

Regina mise un piccolo broncio.

“Con ‘speciale’ non intenderai mica la tua nave? No, perché ho ancora i lividi dopo tutte le botte che abbiamo dato l’ultima volta!” disse.

“Regina, l’ultima volta avevamo bevuto un po’ troppo!”

Regina rise e gli rubò un bacio.


Ok! Non ho molto da dire! Se non: AUGURI PepperSnixxHeart!!!  (ancora xD) 
Come sempre spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi lascio un bacio! 

 
          Sarah          

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