Maybe you can save me

di Heya Naya Rivera
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***
Capitolo 3: *** Capitolo II ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Era una mattina come le altre, di un giorno particolarmente caldo di quell'estate quasi al termine, il sole splendeva in alto nel cielo, una leggere brezza spostava le chiome degli alberi, e il mare era calmo e piatto come una tavola. Il silenzio era padrone di tutto in quel momento, solo il dolce fruscio del vento e il primo cantare degli uccelli accompagnavano quell'assoluta quiete.

Santana era seduta sul terrazzo che si affacciava proprio sulla spiaggia, fissava le persone che passavano sotto di lei, saltando, giocando, ridendo, tenendosi per mano, e gli guardava estasiata e perfino invidiosa. Loro avevano una vita, lei no.

Si era presa un mese di ferie dopo anni che non aveva mai smesso di lavorare. Aveva compiuto con successo la sua ultima missione ed aveva deciso che era il momento di lasciarsi il dovere alle spalle e di rilassarsi un po', anche se non era stato per niente facile. I pensieri erano troppi e non l'abbandonavano mai, anche nel sonno la tormentavano.

Bip Bip.......Bip Bip.....

La ragazza allungò il braccio e afferrò il suo cerca persone, e lesse

La informiamo che domani mattina è richiesta la sua presenza in ufficio per un incontro col direttore

La vacanza è finita” disse a voce alta, ridendo quasi soddisfatta da quella notizia.

Nessuno più di lei era allergica alle vacanze. Non sopportava l'idea di non fare niente per un lasso di tempo indeterminato. Si le andavano bene quel giorno o due all'anno, ma già dopo una settimana non ne poteva più. Diciamo che il suo capo l'aveva costretta ad andarsene, visto che era da quando aveva iniziato a lavorare per loro che non aveva mai staccato.

Si diresse nella sua stanza d'albergo, e prese le valige da sotto il letto le chiuse rapidamente e uscì. Non le aveva nemmeno disfatte. Aveva tirato fuori lo stretto necessario per la vacanza e tutte lo volte lo lavava e lo rimetteva al suo posto.

Era maniacale, e poteva sembrare pazza, ma era così. Nessuno conosceva niente del suo passato, e nessuno aveva mai osato indagare oltre. Aveva amici, o almeno così si potevano definire che conoscevano qualcosa di più, ma non era solita parlare con nessuno di quello che le era successo.



Puntuale come sempre vedo. Nemmeno la vacanza ti tiene lontano da noi” una voce irruppe nella stanza deserta dove solo Santana era presente, seduta al 3 posto sulla destra del capotavola. Era una di quelle sale immense con un tavolo altrettanto immenso.

Soprattutto quella Puckerman” si voltò lei verso il ragazzo appena entrato. Era un ragazzo alto ben messo, di bell'aspetto con una strana cresta sul capo, della quale ne andava molto fiero.

Mi domando cosa ce ne facciamo di questo immenso tavolo se poi siamo seduti in non più di quattro persone”

La risposta è semplice. Visto che siamo in un edificio pubblico e storico dove pensano che si tengono riunioni di tutto il personale, hanno fornito il massimo del confort”

I due ragazzi si alzarono a quella voce e accompagnarono il loro saluto con un segno di rispetto della testa

Buongiono Capo”

La ragazza appena entrata rise di gusto

Quante formalità Agenti. Non credevo di avere tutto questo rispetto da parte vostra” disse per poi andarli ad abbracciare entrambi

Dopo qualche minuto di convenevole andò verso una piccola fessura in fondo alla sala. Digitò un codice e si aprì una fantastica porta di un materiale al mondo sconosciuto. Posò la sua mano su di essa e questa si aprì.

Forza è il momento di mettersi all'opera”

I due ragazzi annuirono e seguirono l'altra dietro la porta. Delle scale a chiocciola portavano al piano di sotto. Il laboratorio, o almeno quello che ne rimaneva era a dir poco sensazionale, e estremamente grande.

Mi era mancato questo posto” disse Santana andando a toccare tutti i macchinari della stanza via via che avanzava verso la porta che si situava in fondo sulla destra.

Come sei sadica Lopez. A me per niente, stavo così bene senza vedervi”

Come no Noah. Senza le tue donne saresti perso” lo riprese la donna di colore, Mercedes.

Si forse hai ragione, ma non per questo dico che mi sia mancato questo posto” ribattè lui. Al contrario di Santana, lui amava stare a riposo e a oziare tutto il giorno. Non capiva come la ragazza non potesse sentire un minimo di fatica, eppure il loro lavoro ne comportava parecchio.

Arrivarono nella stanza in fondo, e presero posizione sulle uniche tre sedie che vi erano.

Poi Mercedes prese la parola

Ragazzi abbiamo un nuovo incarico”

Grazie Cedes per avercelo detto, pensavamo che fossimo qui per decidere cosa mangiare a cena” si intromise Santana.

Mercedes ignorò il commento e continuò senza darle soddisfazione.

Siamo stati contattati dall'azienda, dobbiamo proteggere un individuo, senza che nessuno capisca che lo stiamo proteggendo. Siamo i migliori in questo campo. Dovremmo mescolarci a loro, senza dare nell'occhio, e entrando a contatto con il cliente in modo che questo si fidi di noi, anche se a questo giro sarà molto difficile.”

Eh quando mai ci capita una cosa facile a noi?” sospirò Santana “ di chi si tratta a questo giro?”

Mercedes si girò verso lo schermo dietro di lei e lo accese. Digitò tre password e finalmente apparve un'immagine.

No, questa volta mi rifiuto. Ho accettato per i divi del cinema, cantanti famosi, vecchietti di tutti i tipi. Ma Broadway no”

San sai che non possiamo rifiutare. È il nostro destino, almeno per un altro paio d'anni” si intromise Puck

Io spero anche di più” disse Mercedes

Comunque le notizie non sono finite qui” continuò attirando l'attenzione totale degli altri due “lei sarà il nostro bersaglio principale ma dovendo proteggere i suoi affetti in lista abbiamo una certa Brittany Susan Pierce, Quinn Lucy Fabray,Finn Hudson e Kurt Hummel, purtroppo però di loro non possiamo avere immagini di loro, quindi ci accontenteremo dei nomi”

Moicano troppe informazioni tutte insieme?” lo schernì Santana vedendolo immobile, bianco con una faccia sconvolta

Ehi Noah” si avvicinò Mercedes delicatamente “tutto bene?”

Quinn Fabray” ripetè il ragazzo in uno stato di trance

SI cervellone c'è anche quel nome sulla lista”

Quinn..” lo disse un'altra volta.

Le due ragazze si guardavano non capendo la situazione. Forse era meglio lasciarlo solo, o comunque aspettare che parlasse. Avevano capito che aveva a che fare con una di queste, e forse la cosa avrebbe complicato ancora di più la missione.

Dopo svariati minuti di silenzio, Mercedes riprese la parola

Puck ci sei?” chiese prima al ragazzo che nel mentre si era andato a prendere una camomilla, per stendere i nervi. Lui annui alla domanda e tornò serio

Allora prima di tutto. Saremo limitati. Loro non hanno nessuno qui, quindi dovremmo avere un approccio diretto. I loro parenti abitano a Lima Ohio. Non sappiamo con che gente abbiamo a che fare. Quindi intraprendere un approccio sarà durissimo, ma..”

Scusa se ti interrompo. Ma penso che questo sia fondamentale per la missione, e per l'approccio” Noah prese la parola “avete presente che vi dissi di una ragazza al mare 8 anni fa?” le due ragazze annuirono

Ecco beh.. ecco..”

Oddio” intervenne Santana “ è colei dove hai infilato il piccolo Puckerman?”

Lui abbassò il capo colpevole

SI” sussurrò.

Questo peggiora tutto, oppure potrebbe migliorarlo. Come è continuata la cosa?” chiese Mercedes

L'ho seguita di nascosto fino al parto, e quando ha voluto mandarla in adozione allora, abbiamo perso i contatti. Non so se lei la abbia vista o no, ma io sono entrato in contatto con la sua famiglia adottiva, e ogni tanto la vado a trovare” disse il ragazzo alzando lo sguardo verso le altre due ragazze un po' imbarazzato dalla confessione appena fatto

Oh com'è..”

Lopez non ti azzardare a fare nessun commento sarcastico” intervenì Mercedes non appena Santana aveva aperto bocca. Si portò le braccia al petto e le incrociò sbuffando.

Perfetto quindi può risvoltarsi tutto a nostro favore” continuo il capo.

Almeno per lui, così Puckzilla può rinfilarsi nelle sue mutandine” commentò alla fine Santana lasciando gli altri due senza parole. Ormai erano abituati ai commenti dell'altra, e avevano imparato a non considerarli più per vedere se la smetteva non ricevendo soddisfazione.

Ora dobbiamo solo occuparci di arrivare al momento giusto, e fare in modo che Noah si incontri con la ragazza”

Sperando che non lo ammazzi”

Sennò troveremo un altro approccio” disse infine lui

Idee?”

No nessuna. Io posso incontrare lei, usando nostra figlia intraprendere una sorta di riunione, ma voi due? Dopotutto non è lei il nostro compito principale”

Ci penseremo sul momento. Siamo più bravi ad improvvisare. Intanto ci hanno regalato questi” e mostrò tre biglietti “ è la prima del suo nuovo spettacolo a cui andremo. Senza obiezioni” disse guardandoli entrambi, che non erano così entusiasti alla notizia.

Sarà una vera tortura”

Si alzarono tutti e tre. Si erano dati appuntamento per il giorno dopo, a casa di Mercedes che distava poco dal teatro in cui sarebbero dovuti andare a vedere lo spettacolo.



Finalmente a casa” disse Santana a voce alta buttandosi sul letto esausta.

Si massaggiò le tempie con calma e devozione, e poi decise che era arrivato il momento di un bel bagno caldo per rilassarsi. Andò in bagno accese l'acqua e iniziò a spogliarsi. La prima cosa che vide quando si levò la maglia fu lo strano simbolo che aveva inciso su l'ombelico. Sospirò. Lo fissò per un istante e poi continuò al suo da farsi. Si buttò in vasca non appena l'acqua aveva raggiunto la giusta quantità e temperatura. Poggio la testa al bordo della vasca e rimase così immobile per ore fino a quando l'acqua non divenne fredda.

Fece uno spuntino, e poi si diresse in mansarda. La porta era di un legno massiccio, anche rinforzato. Poggiò la mano sul pomello e la porta dopo un paio di secondi si aprì.

Odiava entrare in quella stanza piena di ricordi, piena di sofferenza, piena di tutto quello che erano state le sue vite passate. Vide foto della sua famiglia, di lei da bambina, di tutto quello che poi era stata la sua vita la sua prima vita, suo marito prima, poi i momenti di fuga, e poi la scuola negli anni a venire. Il liceo, il college, fino a quell'età che ormai l'accompagnava da tempo, da troppo tempo.

E infondo quella pergamena distesa sul tavolo, con quel simbolo che tutti i giorni la tormentava. E quella fatidica frase che forse un giorno avrebbe spezzato quella sofferenza.

Solo il vero amore può far sciogliere un cuore ghiacciato

Non ci era mai riuscita negli ultimi 100 anni. Eppure aveva amato, aveva sofferto e aveva riamato, ma non era servito a niente. Forse solo a peggiorare la questione.

Era stata maledetta. Maledetta dalla sua stessa famiglia. Era stata crudele, aveva commesso i suoi crimini e ora stava pagando la punizione.

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Capitolo 2
*** Capitolo I ***


Ditemi che non è veramente così” sbuffò Puck guardando il cartellone appeso all'ingresso.

Santana, Mercedes e Puck erano davanti all'immenso teatro di Broadway, dove era infisso proprio all'entrata il cartellone dello spettacolo che si sarebbe svolto: Fanny Brice

Invece ti tocca moiacano” disse Santana tirando una pacca sulla spalla a il ragazzo alla sua sinistra.

Guarda che devi entrare anche te eh” rispose lui massaggiandosi la spalla per la botta, non poco delicata, appena ricevuta.

Si, ma io non essendo tra le prime file, al contrario tuo posso mettermi l'ipod e non ascoltare niente di tutto ciò”

Ebbene si. Puck aveva il biglietto a qualche posto da Quinn Fabray e doveva vedere di riuscire ad entrare in contatto con lei, così il primo aggancio ci sarebbe stato.

Ora smettetela voi due” disse infine Mercedes prendendo i due restanti per un braccio e trascinandoli dentro il teatro “abbiamo un lavoro da fare”

Una volta dentro, i tre presero le loro posizioni, ovviamente l'uno distante dall'altro. Puck in terza fila, Santana in una delle ultime, e Mercedes in una fila centrale spostata leggermente verso la sinistra del palcoscenico.

Il teatro si riempì in pochissimo tempo, dovevano aver fatto davvero una bella pubblicità per avere il tutto esaurito, oppure lei doveva essere veramente bravissima.

Il sipario si aprì e da li a poco iniziò lo spettacolo.

Santana come aveva preannunciato si era inserita la musica, dopo un paio di canzoni cantate da Rachel Berry, Mercedes stava invece osservando come questo mondo da lei criticato aveva un certo suo fascino, e doveva ammettere che quella li sapeva il fatto suo. Insomma era bassa, mingherlina, ma aveva una voce spettacolare.

E infine Puck, che stava sudando freddo. Non appena si era seduto, aveva visto avvicinarsi di fianco a lui due ragazze bionde. Si girò per un momento e in quel momento la riconobbe. Gli si mozzò il fiato in gola, era ancora più bella di quanto si ricordasse, ed ora era veramente una donna. Con lei c'era un'altra biondina, più alta sempre bionda, che aveva notato poco, ma a vederla doveva essere l'altra sulla lista: Brittany S. Pierce.

Sperò con tutto se stesso che Quinn non si accorgesse di lui, o almeno non così presto. Sennò non sapeva esattamente cosa avrebbe dovuto fare. In realtà non lo sapeva affatto.

Era così concentrato sulla sua agitazione, che non si era accorto che erano già ai saluti speciali. Quindi voleva dire solo una cosa: lo spettacolo era finito ed ora doveva entrare lui stesso in azione.

Noah mi senti?”

Si ti sento!” rispose lui sussurrando

Santana?”

Avrà le cuffie e si sarà levata l'auricolare”

Guarda che non sono così scema come credi Puckerman. Quello sei tu”

Ma..” provo a difendersi il ragazzo ma fu interrotto nuovamente

Noah non è il momento. Hai visualizzato il bersaglio?”

Si.. è qui ad due posti di distanza da me” aveva un tono un po' preoccupato

Oh che tenero. Il nostro ragazzone se la sta facendo sotto”

Santana” disse poi Mercedes stufa dei suoi continui interventi inutili in quel momento

E va bene scusate” si ritrasse l'altra ragazza

Vai mi raccomando. Sappiamo che non andrà a buon fine, e se la prenderà troppo male interverrà San”

La connessione si interruppe e il ragazzo prese un profondo respiro. Vide le due ragazze alzarsi mentre ancora gli attori stavano salutando e decise di seguirle.

Aveva capito che stavano andando dietro le quinte, quindi accelerando un po' il passo e trovando la scorciatoia, che avevano studiato dalla piantina del teatro, fece in modo di andare ad urtare lievemente una delle due ragazze.

Scusami davvero” disse con la voce più mortificata che riuscisse ad avere in quel momento fatto solo di tensione.

La ragazza lo guardò un secondo imbambolata.

Noah?!” disse poi titubante e confusa.

Beh” il ragazzo davanti a lei mi porto una mano a toccarsi i capelli segno che era molto agitato “ciao Quinn” disse infine abbozzando mezzo sorriso.

La ragazza indietreggiò di un passo da lui, aveva un'espressione mista tra l'incredulo, il sorpreso, e forse anche l'odio. Alla fine però non poteva avercela con quel ragazzo. Si l'aveva messa incinta, però le era rimasto affianco per tutti i nove mesi seguenti e poi era lei che aveva posto fine ai loro rapporti.

Quinn che sta succedendo?” chiese poi l'altra ragazza avvicinandosi all'amica “chi è questo ragazzo?”

Piacere sono Noah Puckerman” prese l'iniziativa porgendole la mano vedendo che Quinn non si azzardava a rispondere. Non sapeva chi era l'altra ragazza per lei, e da quanto la conoscesse e se sapeva che aveva una figlia.

Brittany Pierce” strinse la mano del ragazzo cercando di risultare il più normale possibile, poi la sua concentrazione tornò sulla ragazza affianco a lei che sembrava tutt'ora sconvolta.

Quinn..” provò ad iniziare Puck, pronunciare quel nome gli faceva uno strano effetto, non in senso negativo però “possiamo parlare?” chiese poi lui facendosi coraggio. Poteva dire tantissime cose prima di quello, magari chiederle come stava, o che ci faceva li, oppure che gli dispiaceva averla urtata, ma gli venne solo quella domanda. La bionda lo guardò per la prima volta meno sconvolta

Scusa ma adesso proprio non posso” disse con un tono un po' incerto

Ti prego” insistette lui. Doveva andare bene, quella era l'unica possibilità che aveva e che avevano per entrare in contatto con loro

Penso che andrò in bagno” Brittany parlò sottovoce e si allontanò velocemente vedendo che la situazione non era sicuramente delle migliori.

Britt..” provò a chiamare Quinn ma senza successo. Ora erano li davanti l'uno a l'altro senza sapere che fare.

E va bene” disse infine lei, dopo un lungo silenzio.

Noah sorrise inaspettatamente, sembrava che quel peso che gli opprimeva il petto se ne fosse andato. Era soddisfatto. Anzi forse era contento.

Grazie, davvero Quinn non te ne pentirai.. cioè insomma” balbettò lui imbarazzato

Ci vediamo tra un'ora al bar qui all'angolo”

Puck non fece in tempo a rispondere che Quinn era già scomparsa dietro la porta riservata solo agli addetti di scena.

Ce l'aveva fatta. O almeno in parte, ma ci era riuscito. E adesso non doveva rovinare tutto.




Ehi Quinn ti vedo pensierosa. Non ti è piaciuto lo spettacolo?” Rachel guardava la sua amica seduta vicino a lei nel suo camerino mentre si stava struccando, e cambiando.

No Rach. Lo sai che se ci sei te non può non piacermi” sorrise la bionda cercando di sembrare il più normale possibile. Ma sapeva che alla sua amica non le sfuggiva nulla.

Per quanto mi lusinghi sentirti dire queste cose su di me, e per quanto mi piaccia essere al centro dell'attenzione, sputa il rospo”

Quinn sospirò. Sapeva che non poteva farla franca, anche perché poi avrebbe dovuto spiegare la sua assenza all'abbuffata rituale subito dopo lo spettacolo. Che poi abbuffata, l'unica che mangiava senza sosta era Brittany.

Ti ricordi il secondo anno di liceo?”

Preferirei non ricordarmelo visto tutti i brutti momenti che mi hai fatto passare ma si” disse Rachel cercando di smorzare la tensione che si era creata. Doveva essere una cosa di cui mai aveva parlato.

Beh ti ricordi anche che ho lasciato la scuola un mese e mezzo prima?”

Rachel annui

E che avevo lascito i Cheerios?”

Si Quinn mi ricordo tutto. I tuoi ti avevano mandato in una scuola speciale, per i supercervelloni come te in Europa. E per i Cheerios non ricordo molto bene il perché abbandonassi la squadra” disse pensierosa la star cercando di ricordare che era successo

Beh era tutto una balla” disse di un fiato poi la bionda lasciando l'altra di stucco

C..C..Come?!” balbettò

Non c'è stata nessuna scuola, nessuna vacanza in Europa, ma ero a Philadelphia lontano da tutti voi, perché ero in cinta”

Incinta?!” chiese ancora più sconvolta Rachel. L'altra ragazza abbassò la testa imbarazzata. Non aveva mai rivelato niente a nessuno dei suoi amici, che ora poteva considerare come la sua famiglia.

Come mai non ce ne hai mai parlato?” chiese poi la mora avvicinandosi all'altra e stringendola a se

Sai, non è che avessi molti amici a quel tempo, e avevo paura di essere giudicata. L'unica che lo sapeva era la coach ed è per questo che mi aveva cacciata dalla squadra, o almeno lo aveva recitato”

Giusto, ora ricordo. Ad una lezione del Glee, venne impazzita e caccio te e Brittany dalla squadra, disse perché eravate nel Glee”

Già” disse sconsolata

E come mai hai deciso di dircelo solo ora?”

Ecco la cosa più strana del mondo. Giù ho incontrato il padre”

Lo stronzo! Scommetto che..”

No no! Lui è stato così gentile. Quella notte eravamo ubriachi. Mi aveva detto che non aveva la protezione, ma io volli comunque farlo, insomma non pensavo di poter rimanere incinta la prima volta. E invece accadde. Quando glielo ho detto, lui era sorpreso ma mi disse che mi sarebbe stato vicino, se io lo avessi voluto. Quindi veniva con me alle visite, passavamo giornate insieme, e stette con me quei cinque mesi a Philadelphia. Dopo avuto la bambina, lui avrebbe voluto tenerla, ma io no. Litigammo per quello, ma accettò la mia decisione di darla in adozione. Però poi sciolsi tutti i contatti con lui, anche se mi continuava a cercare io non rispondevo mai, fino a che non lo fece più”

Finito il racconto si voltò verso l'amica che le teneva la mano e aveva i lucciconi agli occhi. Era sempre così emotiva.

Quindi sei te la stronza?” chiese poi con un espressione contrariata

Beh diciamo che... si. Cioè mi piaceva, era un così bravo ragazzo. Ma i miei non lo volevano a giro e io non ho potuto farci niente” ammise la bionda in fin dei conti “Già non mi parlavano perché avevo avuto un figlio, se avessi fomentato le loro ragioni di odio mi avrebbero cacciato di casa”

Quindi non è stata una tua decisione?”

No”

le due ragazze si abbracciarono per un po'. Brittany era sparita, non si era fatta vedere e nemmeno Kurt. Magari le stavano aspettando di sotto. Rachel si cambiò velocemente e prendendo la sua amica per mano uscirono dal teatro.

Come previsto trovarono gli altri due all'entrata a parlare con una ragazza mai vista.


Ehi moicano sei pronto?” Puck sbuffò. Era seduto al tavolo del Bar all'angolo di cui non si ricordava il nome, e aveva già ordinato il quarto caffè

Si, eppoi la devi smettere con questo soprannome!” qualche persona si girò verso il ragazzo che aveva parlato a voce troppo alta, ma non aveva nessuno al suo tavolo e nemmeno un telefono

E vedi di non fare troppi casini, come al tuo solito

Dov'è Mercedes?” sussurrò poi cercando di non dare soddisfazione alla ragazza

Penso che sia riuscita ad entrare in contatto con il ragazzo altamente Gay”

Kurt, si chiama Kurt” disse esasperato Puck. Santana era il migliore agente sulla terra ma quando ci si metteva era davvero insopportabile.

E te?”

Io sono appostata giusto giusto per vedere te e quel culone di Aretha.. e a proposito la tua biondina si sta avvicinando”

Grazie. Allora chiudo”

La tensione stava salendo vertiginosamente. Tutto intorno a lui sembrava immobile. Il cameriere che per l'ennesima volta aveva portato via la sua tazzina. Un tavolo di ragazzi che urlava, e commentava il culo di una cameriera. E lui era li immobile a fissare l'ingresso. E non appena la porta si aprì aveva il cuore in gola. Si disse che doveva darsi una calmata. Era il suo lavoro era abituato a queste situazioni. Ma questa ragazza era incredibile. Era bella come non mai. Ed era proprio davanti a lui.

Si alzò di scatto e come un vero cavaliere le spostò la sedia per farla accomodare. Lei le sorrise imbarazzata. Una volta accomodati i due ordinarono altri due caffè. O almeno il primo per Quinn e il quinto per Puck, al quale il cameriere aveva lanciato uno sguardo sconcertato che poteva sembrare preoccupazione.

Scusa per prima” iniziò lei a parlare agitatissima “ ma eri l'ultima persona che pensavo di trovare in un posto del genere e in questa città; sono passati così tanti anni”

Figurati davvero” disse lui finalmente rilassato “anche io sono rimasto molto sorpreso del nostro incontro; insomma chi poteva prevederlo?!” chiese retoricamente

Forse cupido, brutto bugiardo” Puck sobbalzò un secondo dalla sedia toccandosi l'orecchio.

Tutto bene?”

Si...si tranquilla. È solo che delle volte ho delle strane fitte a questo orecchio che mi fanno male” senza farsi vedere si sfilò il piccolo auricolare dal suo orecchio e lo mise in tasca

Capisco, anche io ho avuto dei problemi di otite” le sorrise lei, cercando di non essere rimasta stranita dall'uscita di lui “comunque non penso che siamo qui per parlare di questo”

No, proprio no. Cioè se poi vuoi parlare anche di questo.. a me farebbe piacere.. si insomma”

Lei finalmente rise. In una risata che non aveva mai sentito. Era bellissima e anche contagiosa. Poi così come aveva cominciato era tornata seria.

Mi dispiace di averti tirato fuori dalla mia vita” confessò la bionda colpevole

Posso immaginare il perché tu lo abbia fatto, e non te ne faccio una colpa” Noah conosceva poco i genitori della ragazza ma sapeva perfettamente che tipi erano, e lui non era il ragazzo adatto alla figlia.

Sei così gentile”

E tu sei bellissima” calò un imbarazzo tremendo tra i due “cioè.. si lo sei.. insomma non volevo essere scortese, o..”

Tranquillo va tutto bene. Grazie”

Comunque ti vorrei parlare di nostra figlia. Di Beth” Quinn annui facendo capire che poteva proseguire il suo discorso “sono stato vicino a lei in questi anni, sa che sono suo padre biologico, e vorrebbe conoscere anche sua madre. Ho parlato con i signori Schuester e sono d'accordo con me a farvi incontrare” prese una pausa per osservare gli atteggiamenti della ragazza.

Ovvio sempre se tu lo vuoi” continuò dopo che il silenzio si era fatto pesante

S..Si. Vorrei conoscerla” Quinn alzò lo sguardo con una piccola lacrima che le rigava il viso. Era così contenta, finalmente l'avrebbe potuta vedere. E sapere che anche lei la voleva conoscere la rendeva ancora più felice.

I due ragazzi continuarono per altri cinque minuti a parlare del più e del meno. Puck da cavaliere pagò il conto, anche perché sennò si sarebbero notati i quattro caffè di troppo, e si diedero appuntamento tra due giorni vicino all'entrata di Central Park.



Sei una grande Mercedes” disse un ragazzo alto, fisico perfetto, e vestito di tutto punto.

No Kurt tu lo sei” disse la ragazza dando un colpetto amichevole sulla spalla di Kurt.

I due si erano putacaso incontrati in bagno. Mercedes aveva chiesto come mai un ragazzo fosse nel bagno delle signore e Kurt aveva risposto che quello degli uomini era troppo sudicio, e troppo rumoroso. Così era iniziata una conversazione, sui bagni per poi passare ai vestiti, e ora si parlava di cantanti. Mercedes aveva colto al volo la sua più grande opportunità per entrare in contatto con i suoi testimoni da proteggere, e anche per capire chi è che stava minacciando l'obiettivo principale.

Ragazzi io non sono d'accordo per niente con le vostre idee. Insomma tutta questa musica pop. Broadway..”

Oh Rachel per favore basta sempre con la tua nenia su quanto sia bello, e fantastico il tuo mondo, che noi non capiamo niente ecc..” la interruppe una biondina molto più alta di lei, che si trovava al suo fianco.

Rachel si girò offesa

Certo che è proprio una diva” sussurrò Cedes a Kurt che scoppiò a ridere e annuì in pieno.

Guarda che ti ho sentito. La diva qui ha un grande e potente udito”

Gli altri tre scoppiarono in una potente risata.

E ora che avete da ridere?” chiese ancora più scocciata, fomentando le risate negli altri

Vedo che vi divertite da pazzi”

Oh Quinn finalmente sei arrivata” disse la Berry correndole incontro per abbracciarla “si stanno prendendo gioco di me” disse tutta imbronciata

No cattivi. Perchè non mi avete chiamato sapete che è il mio momento preferito”

La ragazza la guardò sorpresa e stizzita si staccò da lei

Eddai Rach lo sai che stiamo scherzando e che ti vogliamo bene” intervennè Kurt. In cambio ricevette solo una linguaccia, e un mezzo sorriso.

Dopo che anche Quinn si era presentata alla nuova arrivata, i ragazzi avevano deciso che era giusta l'ora di tornarsene a casa a darsi una sistemata e poi andare a festeggiare. Avevano invitato anche Mercedes che aveva chiesto se poteva portare un'amica. “certo più siamo e meglio è” questa era stata la risposta prima che si fossero salutati. Tutto stava andando come previsto, anzi forse anche meglio.



Santana era finalmente tornata a casa. Era stata avvisata da Mercedes che la sera, quindi tra un'ora, sarebbe dovuta andare al party organizzato da Rachel per la prima. Era seduta sul letto davanti al suo armadio pieno di vestiti. Aveva sempre amato comprare abbigliamento, ma soprattutto sfoggiarlo. Amava la moda, e voleva stare al passo con i tempi, e lei di epoche ne aveva passate parecchie. Era stata costretta a girare il mondo, ovviamente non poteva rimanere in un posto più di una decina d'anni, sennò la gente si sarebbe accorta del suo non invecchiare. Ed ora dopo parecchio tempo era tornata nella casa dei suoi genitori, da quattro anni, quando gli era stato proposto di unirsi alla squadra di Mercedes e lavorare in incognito. Non ha mai rivelato la sua età, e con il trucco riesce un po' a mascherarlo.

Svogliata si alzò dal letto e prese il vestito che riteneva semplicemente adatto. Avrebbe fatto la sua figura ma non avrebbe messo in mostra il suo lato migliore., per cui era andata su un abito semplice nero.

Vestita, truccata e pronta per la serata, uscì di casa, passò il giardino e attese Mercedes. Si ricordava benissimo quella via, così cambiata da allora. Non c'erano tutte quelle case, e nemmeno tutti quei lampioni, o macchine parcheggiate, o cartelli stradali. C'era solo una piccola strada sterrata dalla quale se andava bene passavano due macchine in tutto il giorno. L'aria non è più come quella di una volta, e fortunatamente o sfortunatamente nemmeno lei.

Una macchina blu notte si accostò a lei, abbassando il finestrino.

Quanto prende all'ora?”

Dipende cosa vuole” rispose Santana montando in macchina.

Sai che non è carino scambiarmi per una puttana”

Eddai San sai che scherzavo, e poi sul ciglio della strada con questo vestito” disse indicandola “insomma, sei nuda. Ma lo stesso bellissima” Mercedes ammirava molto la bellezza dell'altra. Non era altissima, era latino americana, mulatta, con due occhi neri bellissimi, e i capelli lunghi corvini e un fisico perfetto con delle bellissime forme.

Infatti con questo vestito” disse mostrando il cartellino “quelle non se lo potrebbero nemmeno permettere” sbottò la ragazza, offesa dall'uscita dell'amica.

Scusa davvero” si era accorta forse che aveva esagerato leggermente nel suo commento ma non lo aveva fatto con nessuna cattiveria.

Tranquilla Aretha, non mi offendo per così poco” sorrise la latina “ eppoi mi sono messa questo vestito per fare conquiste, almeno spero che la serata mi passi prima”

Assolutamente no! Siamo li per lavoro, non per rimorchiare nessuno” disse rigida l'altra. Santana sbuffò

Ma così mi levi tutto il divertimento”

Ma infatti non ci deve essere divertimento, solo serietà e astuzia”

Finalmente dopo un estenuante viaggio durato più di mezz'ora le due ragazze erano giunte davanti al portone della casa dove si sarebbe tenuta la festa. Non fecero in tempo a bussare che un già ubriaco Kurt gli spalancò la porta.

Ehila bellezze” disse abbracciando Mercedes e poi stava per fare lo stesso con Santana

Non ti azzardare nemmeno a toccarmi Porcellana” ringhiò la ragazza scansandolo. Lui la guardò sorpresa e poi guardò Mercedes che aveva uno sguardo di scuse.

Non mi avevi detto di quanto fosse gentile questa tua amica” sussurrò Kurt

Tranquillo, non è sempre così. È anche una persona buona, e questo è il suo modo di dare affetto” le spiegò

Guardate che vi sento. Eppoi no. Sono sempre così e non provo affetto. Ora vuoi farci entrare?” chiese lasciando di stucco gli altri due.

Kurt perplesso fece accomodare dentro le due ragazze. Davanti a loro c'era un immensa sala, in fondo a destra delle scale che portavano al piano di sopra. A sinistra invece c'era il bar, e poco più distante il palco per il DJ.

Mi dispiace davvero” sussurrò piano a Kurt Mercedes, mentre Santana camminava davanti a loro, cercando di aggiungere la porta che dava nella sala del guardaroba.

Però devo ammettere che è veramente bellissima” lo disse con occhi sognanti “ e anche tu lo sei, questo vestito ti sta da dio” disse poi sorridendo a lei. Una volta lasciato le giacche Kurt accompagnò le due nuove arrivate a prendere qualcosa al bar. Era stata un impresa arrivare la dal casino di gente che c'era e ballava in mezzo alla sala.

Che prendo per voi ragazze?” chiese il ragazzo dopo essere riuscito a farsi spazio tra la folla.

Per me un Long Island” disse Mercedes, che subito dopo guardò Santana con insistenza.

Per me una Tequila” rispose sbuffando.

Dopo pochi minuti avevano tutti e tre i loro drink in mano. Kurt sempre con fare cavalleresco, le accompagnò dalla “festeggiata” che era in compagnia di altre tre persone.

Ehi Rach. Ti ricordi di Cedes?” disse il ragazzo attirando l'attenzione su di loro.

Si certo” rispose, con un tono che non la faceva sembrare del tutto sana “e questa sarebbe?” continuò poi guardando Santana

Lei beh.. è una sua amica..”

Santana Lopez” intervenne poi la latina bloccando il discorso iniziato dal ragazzo.

Grazie ancora per avermi, averci invitato Rachel” disse cordialmente Mercedes, ricevendo in cambio un sorriso sincero.

Poi anche gli altri si presentarono. Ovviamente c'erano Quinn Fabray e Brittany Pierce, e per finire conobbero anche il fidanzato di Rachel. Finn Hudson da quale la ragazza sembrava non volersi staccare un secondo. Un immagine disgustosa.

Dopo le presentazioni Santana si allontanò dal gruppo mentre Cedes rimase con tutti gli altri. Fece il secondo giro al bar, e anche il terzo e poi si buttò in mezzo alla pista, fino a che per bisogno di aria andò nel giardino del retro della casa. Era tranquillo li, non c'era nessuno. Non era immenso, ma vi era un dondolo, qualche albero sparso e un'amabile fontana. Ma soprattutto silenzio. Nemmeno l'alcol le dava la giusta consolazione, e li non aveva nemmeno trovato una persona interessante. Ma poi qualcosa catturò la sua attenzione. C'era un'ombra dietro l'ultimo albero. Furtiva com'era si avvicinò piano piano, senza fare un minimo di rumore. Ma non appena fu arrivata non vide nulla. Sparita, scomparsa. Guardo per bene intorno a se, per vedere se era caduto qualcosa, ma niente, nessun indizio. Forse era solo frutto della sua immaginazione pensò. Ma no, non poteva essersi sbagliata. Andò verso il muro che circondava il giardino e li calpestò un piccolo pezzo di carta. Lo aprì, era strappato, ma si poteva intravedere un simbolo. Una stella gialla circondata dalle fiamme, e una sola lettera, una “t”.

Mise il foglietto nel suo reggiseno, e si incamminò verso l'entrata. Per bloccarsi subito dopo sorpresa da quello che aveva appena visto.

Non guardatemi così. Se non volevate essere scoperte dovevate ripararvi meglio” disse Santana alle due ragazze che aveva di fronte, che la guardavano spaventate a morte.

Tranquille non dirò assolutamente nulla” sorrise maliziosa.

S..Santana che ci fai qui fuori?” chiese una delle due, non capendo quello che aveva detto la latina. Erano scioccate.

Beh, ero venuta a prendere aria. Non si poteva?”

Il giardino per gli ospiti è quello davanti alla casa, non questo” rispose la stessa

Ma c'era confusione, quindi ho forzato la serratura e sono uscita” disse a tono

Non dirai niente vero?” intervenne poi per la prima volta Rachel riuscendo finalmente a parlare

Tranquilla Hobbit. Il patatone di la non saprà nulla dalla mia bocca. Anche se sono abbastanza sorpresa da voi due” ironizzò la latina, avvicinandosi ad entrambe “soprattutto da te Quinn”

C.. come?” deglutì la bionda.

Santana rise e si allontanò dalle due, rientrando nella casa.

Aspetta...dobbiamo parlare” sentì gridare Quinn in lontananza, ma non si girò.

Ora aveva un asso nella manica per tenersele strette senza fare niente di stupido o imbarazzante. E lo avrebbe usato a suo vantaggio. Si ricordò del biglietto. Chiamò Mercedes dicendole che andava via, e che domani le avrebbe raccontato che cosa aveva visto.




Questo è il secondo capitolo. La storia è in creazione, quindi non so come svilupparla appieno. La base c'è ed è sicuramente Brittana, anche se ancora le due non sono entrate in contatto. Ditemi se vi piace e se vale la pena continuare. Spero che rispondiate. Ringrazio tutti in anticipo:) Alla prossima.


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Capitolo 3
*** Capitolo II ***


Santana si era dileguata alla svelta dal giardino, e a grandi falcate, scansando la gente il meglio che poteva, era finalmente riuscita a raggiungere l'uscita. Aprì il portone, e prendendo aria si scaraventò fuori. Percorse il vialetto e frugò in borsa per trovare le chiavi della macchina.

Dopo qualche minuto e qualche accidenti le aveva finalmente trovate.

Mentre camminava verso la macchina, vide la ragazza bionda, Brittany, intenta a parlare con un ragazzo in sedia a rotelle. Sbuffa fermandosi a pochi passi prima di loro.

Con calma riprese a camminare cercando di non farsi notare.

Ehi” disse poi la voce dietro alle sue spalle ormai “te ne stai già andando?” chiese poi dopo che Santana si era voltata verso l'altra ragazza.

Ehi, si! Mi sono appena ricordata che domani mattina ho un impegno presto” inventò la prima scusa per levarsi di li.

Capisco.. spero che comunque tu ti sia divertita” sorride, un sorriso così puro, così ingenuo, come quello di un bambino.

Si una gran bella festa, molto interessante” disse Santana ricordandosi di Rachel e Quinn.

Ah scusate..” disse poi Brittany imbarazzata “ questo è Artie” indica il ragazzo li seduto che fa un cenno con la mano “e lei è Santana” poi indicò la ragazza che di rimando fece un segno. Beh..

Beh allora vado.. vi lascio parlare” disse poi la mora

Aspe...” partì incerta, poi vedeva che l'altra la fissava con fare interrogativo

Si?!”

So che posso sembrare scortese ma non è che mi potresti accompagnare a casa?”

Santana la guardò esterrefatta. Rimase di sasso. Insomma stava parlando con quello li, aveva appena detto vai GI° via.. e ora mi stava chiedendo un passaggio.

Scusa delle..”
“Va bene! Allora andiamo. Artie” disse poi salutando il ragazzo.

Brittany salutò velocemente Artie, e seguì la mora in macchina. Una Range Rover nera. Bellissima macchina. Sedili in pelle, e ultima tecnologia. Sembrava di essere in una strana navicella spaziale.

Grazie” interruppe poi il silenzio che si era creato dai pochi minuti che erano partite.

Come mai sei venuta via anche te?” chiese l'altra di getto

Beh..” abbassò lo sguardo imbarazzata “ dov..”

Tranquilla non voglio forzati, se sono tuoi affari privati capisco se non me ne vuoi parlare” interruppe Santana vedendo la difficoltà dell'altra.

L'atmosfera era calma, la radio faceva da sottofondo, e ogni tanto si scambiavano un occhiata.

Da quanto conosci Rachel?” chiese poi la latina stanca del silenzio. Doveva sfruttare quella compagnia meglio che poteva.

Diciamo da tutta una vita” rise “ siamo cresciute come vicine di casa, abbiamo frequentato le stesse scuole, e quasi tutti gli stessi Club”

Capisco!” Santana si fece più attenta

Poi Quinn, Kurt, Finn, e Artie gli abbiamo conosciuti al liceo, al Glee Club, e da li siamo rimasti sempre insieme”

E siete tutti molto legati?” chiese poi Santana forse un po' troppo bruscamente

Ti interessa tanto?”

Ah scusa davvero..ero presa dal discorso e io..beh..io” balbettò l'altra rendendosi conto che non stava facendo un interrogatorio, ma stava avendo una semplice conversazione.

Brittany rise, e il suo suono riempì la macchina. Era una risata così bella.

Con Quinn siamo come sorelle, anche se al liceo Rachel e lei si prendevano spesso, si sono rubate a vicenda Finn per 4 anni”

Oddio.. adesso capisco” sussurrò piano

Hai detto qualcosa?” La bionda la guardò, credendo di aver sentito l'altra parlare

Nono.. continua pure”

Qui a destra...” disse indicando la strada “Comunque con Kurt è stato amore dal primo momento, non puoi non amarlo, anche se ha un bel caratterino quando vuole. E poi Artie..”

Anche lui..immagino uno splendido cantante”

Si anche...beh lui è stato il mio fidanzato, e era il nostro ballerino migliore, insieme facevamo delle stupende acrobazie” disse l'ultima frase con tristezza, angoscia.

Santana rimase interdetta, voleva chiedere cosa fosse accaduto ma non le sembrava giusto. Dal tono dell'altra si poteva chiaramente capire che le faceva male questa cosa.

Mi dispiace per Artie” disse semplicemente ricevendo in cambio un sorriso accennato.

Poi abbiamo gli altri componenti, ma che vivono a Los Angeles, e non ci vediamo spesso però ci teniamo in contatto” finì di parlare.

Santana si sentiva leggermente in colpa. La vedeva triste, forse aveva forzato troppo.

E te invece?” chiese d'un tratto Brittany mentre dava le ultime indicazioni.

Beh io..Che vuoi sapere?” Santana era stata presa alla sprovvista. Se lo doveva aspettare, insomma uno fa conversazione, se chiedi poi richiedono.

Quello che vuoi...” disse semplicemente la bionda

Mi piace molto il cioccolato” Si morse la lingua.

Ottimo Lopez un genio sei complimenti pensò. Poi venne distratta dalla risata di Brittany. Rideva davvero di gusto. Santana non capiva cosa ci trovava di così divertente.

Che c'è da ridere?” chiese stizzita l'altra

Scusa.. niente..è che sembri tutta così composta e la prima cosa che vai a dire a qualcuno è che ti piace la cioccolata. Mi ha fatto ridere”

Santana non rispose anche perché erano arrivate a destinazione. Brittany ringraziò e poi scese dalla macchina. Santana poco dopo ripartì verso casa sua.

Arrivata parcheggia la macchina. Nota sul seggiolino del passeggero un portafoglio.

Non ci posso credere” dice a se stessa mentre lo apre “come fa una persona ad essere così sbadata?”

Vede un sacco di foglietti con sopra appuntati vari oggetti. Tutto colorato, sembrava fatto davvero da un bambino delle elementari. Poi trovò una foto. Doveva essere lei da bambina con la sua famiglia. Era così sorridente, felice, perfetta..

Io non ho mai avuto una famiglia così...


(flash back 1903)

Santana stava da sola in camera sua, seduta sul suo letto. Era chiusa li dentro da due settimane, i suoi genitori l'avevano messa in punizione per aver rovesciato l'acqua a tavola.

Erano partiti entrambi lasciando lei e suo fratello. Suo padre era andato a ritirare il premio Nobel per la chimica grazie alla sua teoria sul trasferimento di ioni visti come responsabili del passaggio di elettricità , mentre sua madre a prendere quello per la letteratura. Ebbene si i suoi genitori erano molto famosi e la loro famiglia molto potente e rispettata nel mondo.

Avanti” disse Santana dopo che aveva sentito bussare alla sua porta.

Questa si aprì e vi apparve dietro di lui una grossa signora dall'aria simpatica con un vassoio in mano.

Questa è la vostra cena, padroncina” disse poggiando il vassoio sul tavolo.

Grazie Susan” la ringraziò la bambina con il sorriso più sincero che in quel momento le potesse spuntare.

La domestica la guardò dolcemente. Si avvicinò a lei

Se volete vi faccio compagnia” le disse

Ma..non potete, se i miei lo scoprono passerete dei guai”

Non preoccupatevi. I signori rientreranno domani in giornata, sarà il nostro segreto”

Santana l'abbracciò forte.

Ti voglio bene” le sussurrò

Anche io padroncina” la strinse ancora di più a se.

Così fu. I suoi rientrarono il giorno dopo, ignorando la figlia. E saputo del gesto di Susan la sera prima, da parte di un altro della servitù, la domestica fu cacciata di casa e venduta al mercato.

Santana era disperata, piangeva sempre per quello. Si dava la colpa per ciò che era accaduto a Susan.

Si ricorda le ultime parole di suo padre

Non sei adatta ad essere nostra figlia. Sei debole! Disobbediente! E specialmente una bambina! Dovresti prendere esempio da tuo fratello più grande”


Santana scacciò quel ricordo dalla sua mente il più velocemente possibile. Sapeva che era stata sempre un peso, una delusione, mai all'altezza di niente, sopratutto per portare il nome della sua famiglia. Era il massimo disonore.

Chiuse il portafoglio, e si maledisse per averlo aperto. Scese dalla macchina ed entrò in casa. Ora non aveva voglia di tornare indietro a riportaglielo. Lo posò sul tavolo in cucina e poi si diresse a letto. Altri pensieri la tormentarono.


Flashback(1903)


Erano passati un paio di giorni dalla scomparsa della domestica e Santana stava girovagando per cosa. Arrivò nella soffitta, e per la prima volta trovò la porta che per lei era sempre stata chiusa aperta. Vi si addentrò curiosa fino a che non sentì la voce di sua madre pronunciare qualcosa di strano. Una lingua a lei sconosciuta. Si avvicinò di soppiatto e la vide li davanti a delle strane boccette mescolare e agitare. Continuava a parlare mentre un fumo esplose dalla boccetta che in quel momento temeva in mano.

Vide un qualcosa, sua madre, con un libro che ancora non aveva mai scritto. “Che stava facendo” si domandò. Ma nello spostarsi indietro urtò uno scaffale attirando così l'attenzione della madre che di scattò si voltò verso di lei.

Raccontò dell'accaduto e dopo qualche frustata, decisero di spedirla a lavorare nei cambi da suo zio.

Partì il mese dopo, forse felice di andarsene da loro, ma sapeva che con suo zio non sarebbe stato affatto facile.

Arrivata in campagna, venne accolta da suo cugino che ha un paio di anni in più di lei.

Sebastian!” una voce lo chiamò da dietro “ fa accomodare tua cugina dentro che poi andate a lavorare”

il bambino ubbidì

Vieni” sorrise gentilmente a Santana, e la condusse nella sua stanza.


Dopo qualche ora finalmente riuscì a prendere sonno.


La mattina dopo fu svegliata dal campanello che suonava insistente. Sbuffando si alzò dal letto e scese le scale. Aprì la porta e davanti a se si trovò due facce sorridenti.

Che cazzo avete da ridere?” disse mentre stava chiudendo la porta in faccia agli altri due.

Ehi!” urlò Puck “Ti abbiamo portato la colazione!” la porta si fermò e si riaprì

Venite” disse Santana, lasciando agli altri il passaggio libero. Puck e Mercedes si scambiarono un occhiata complice e soddisfatta.

I tre andarono in cucina e sistemarono la colazione sul tavolo, per poi accomodarsi li intorno. Un buon profumo riempiva la stanza.

Allora?” chiese Santana mordendo il suo cornetto.

I due la guardarono sospirando.

Il biglietto” disse Mercedes con fare ovvio guardando la latina che come risvegliata si alzò di scattò e sparì dalla cucina.

Chissà che le prende”

Non ne ho idea Noah, speriamo che sia tutto apposto” i due presero un sorso del loro caffè, e aspettarono in silenzio il ritorno dell'altra.

Santana aveva messo sottosopra tutta la camera, per cercare quel famoso foglietto trovato la sera prima. Non lo trovava da nessuna parte. Ringhiò incazzata. Poi la sua attenzione ritornò e velocemente scese di nuovo e lo trovò li vicino a dove aveva lasciato il portafoglio di Brittany.

Eccolo qua” rientrò in cucina e lo appoggiò sul tavolo davanti agli altri due.

Se lo rigirarono per un po' tra le mani, ma sembrava tutto così strano.

Una stella gialla circondata da delle strane fiamme”

Puck aveva un'espressione confusa

E una piccola t qui di lato” continuò Cedes osservando ancora il biglietto

Si vede che è stato strappato”

In realtà sembrerebbe tagliato” iniziò Santana “ o comunque strappato di proposito! È troppo preciso” disse indicando il pezzo del foglio che mancava.

Gli altri due annuirono

Ma non sappiamo nulla ancora di questo”

No, però sarà sicuramente un qualcosa che appartiene a Rachel” disse Mercedes “e noi dobbiamo scoprire che significato ha”

E anche velocemente, visto la facilità che ha o hanno di avvicinarsi a lei, senza che nessuno lo sappia”

I tre organizzarono un piano per scoprire il simbolo. Mercedes aveva detto che avrebbe fatto qualche ricerca su internet, per vedere se qualcosa fosse corrisposto, e poi sarebbe andata a parlare con Kurt.

Puck avrebbe dovuto vedere Quinn all'ora di pranzo e insieme sarebbero andati a trovare finalmente la loro figlia.

Santana sarebbe andata da Brittany con la scusa del portafoglio.


Santana aveva parcheggiato la sua macchina leggermente prima della casa della bionda. Era li da una buona mezz'ora indecisa sul da farsi. Non sapeva nemmeno se l'altra fosse stata in casa. Avrebbe avuto un approccio diretto? Oppure no? E se l'avesse cacciata subito?

Smise di farsi tutte queste domande, e sbuffando scese dalla macchina con il portafoglio in mano e si incamminò verso l'entrata di casa.

Bussò. Dopo qualche secondo la porta si aprì mostrando davanti a lei il ragazzo della sera prima sulla sedia a rotelle. Non ricordava assolutamente il nome.

Ehi” la salutò con un sorriso a suo parere anche troppo esagerato.

Ciao. Brittany è in casa?” chiese impassibile

Il ragazzo si voltò e chiamò a gran voce la bionda che apparve dopo qualche minuto.

Ehi Britt c'è Santana” disse Artie non appena la bionda sbucò dal salotto

Ciao Santana” sorrise “come mai da queste parti?” chiese confusa.

Hai dimenticato il portafoglio in macchina mia ieri e sono venuta a portartelo” disse mostrando l'oggetto che teneva nella mano destra.

Grazie mille” disse la bionda saltellando sul posto “Ecco dove lo avevo messo. Credevo di averlo perso”

Santana diede il portafoglio a Brittany che continuava a ringraziarla.

Vabbe pens...” iniziò la latina

Che maleducata! Prego entra, ti offro qualcosa” la interruppe Brittany ricordandosi che erano ancora sull'entrata di casa

Grazie ma non vorrei distur..”

No figurati nessun disturbo” la interruppe di nuovo “ a meno che tu non abbia qualcosa di importante da fare”

....no..” Santana fece finta di pensarci

Era fatta si disse tra se entrando in casa.


Quinn e Puck avevano pranzato insieme, parlando del più e del meno, di quello che avevano fatto in tutti questi anni, del loro lavoro e così via. Aveva scoperto che Quinn era un brillante avvocato, non che si fosse stupito a quella notizia. Lui ovviamente non avrebbe potuto rivelare il suo reale mestiere e come sempre aveva detto che era un importante uno d'affari che lavorava improprio.

Si trovavano davanti a casa DI Shelby, la madre adottiva di Beth.

Quinn gli afferrò la mano, tutta sudata.

Ehi stai tranquilla” le sorrise lui, vedendo chiaramente l'agitazione di Quinn.

Shelby è una persona fantastica, e Beth lei è sensazionale”

Quinn annuì stringendoli sempre di più la mano. Puck era a disagio, non sa perché ma quel contatto gli faceva uno strano effetto.

Aspettò un po' che Quinn si riprendesse e poi suonò il campanello.

La porta si aprì mostrando davanti a loro una bambina in pigiama, bionda, con degli occhi versi bellissimi.

Beth quante volte ti ho detto di non aprir.. oh Puck sei già qui” disse una donna bellissima dai capelli scuri sorridendo al ragazzo

Ehi papone” disse la bambina buttandosi sul ragazzo che la strinse forte

Beth rientra subito dentro che sei in pigiama” disse la donna autoritaria e la bambina rientrò

Ciao Shelby..vorrei presentarti..”

Quinn...” disse poi la donna sorridendo alla bionda che aveva le lacrime agli occhi, ed era rimasta immobile e in silenzio.

C—ciao” balbettò poi.

Prego venite” disse per poi lasciarli entrare dentro.

Si accomodarono in salotto, e mentre Beth continuava a parlare a macchinetta su quello che aveva fatto in queste ultime settimane che Puck non era andato a trovarla, Shelby era andata a preparare un piccola merenda.

Quinn la guardava estasiata. Era così uguale a lei, almeno esteticamente, caratterialmente sembrava molto più simile a Puck.

Ehi Noah chi è questa ragazza qui?” chiese poi ad un certo punto indicando Quinn.

Vedi Beth..”

La merenda è pronta” interruppe Shelby portando un vassoio pieno di biscotti e qualche succo da bere.

Puck la guardò rincuorato, non avrebbe saputo cosa dire alla piccola bambina, se la verità o meno.

Quinn ringraziò la donna e iniziò ad assaggiare tutti i biscotti, facendo complimenti alla cuoca in continuazione.

Una ragazza d'oro” sussurrò la donna a Puck che annuì convinto “e penso che Beth debba sapere chi è realmente per lei” continuò convinta

Puck non sapeva se Quinn volesse ciò, ma Beth continuava a chiedere chi era.

Ehi piccolina. Questa bellissima ragazza qui accanto al tuo papone è.. beh come dire lei è..” Puck era in difficoltà. Come si spiegava ad una bambina di 7 anni chi era quella ragazza.

Mia sorella?” chiese poi la bambina speranzosa. Puck rimase di stucco così come Quinn e Shelby.

Lei è bionda come me, ha gli occhi verdi come me ed è bella come me” disse convinta la bambina facendo ridere gli altri.

No piccola” prese poi la parola Quinn “ non sono tua sorella, io sono la tua mam..” ma le parole le morirono in gola quando due braccia le si avvolsero al collo.

Mamma” disse poi la piccola vocina di Beth che continuava a stringere Quinn tra le sue braccia.



Santana venne fatta accomodare nella grande sala su una poltrona. Artie le si mise davanti con quel suo solito sorriso che la latina avrebbe voluto distruggere molto velocemente. La urtava parecchio, e anche la sua presenza non gli andava molto a genio.

Che ti posso offrire?”

Non saprei quello che vuoi” rispose Santana

Dopo pochi minuti Brittany tornò dalla cucina con una carrellata enorme di cose da mangiare e da bere.

Beh non c'era bisogno del banchetto reale” scherzò Santana facendo arrossire la bionda.

Beh.. io.. ecco non conosco i tuoi gusti quindi ho portato tutto quello che avevo” disse timidamente

Tranquilla. Grazie mille” le sorrise gentilmente la latina

Allora Santana che fai nella vita?” chiese poi il ragazzo guardandola curiosa. Lo odiava, era decisamente così.

Artie!” lo riprese la bionda

Che c'è?” la guardò lui sorpreso

Non mettere in difficoltà la nostra ospite”

Tranquilla va tutto bene! Sono proprietaria di un ristorante” rispose la latina

Ah si? E quale?” insistette il ragazzo

Meglio che tu non lo sappia” disse Santana con un aria di sfida.

E come mai?” rispose il ragazzo a tono

Beh non vorrei mettervi troppo in soggezione” Santana lo guardò con la sua espressione da stronza migliore e aspettò che la risposta di lui che non arrivò a causa del telefono che squillava.

Brittany era rimasta in silenzio per tutto il tempo, o ogni tanto lanciava occhiate ai due che si stavano becchettando.

Devo andare. Mi ha chiamato il capo e mi richiede in ufficio” disse poi a Brittany una volta conclusa la chiamata. Lo accompagnò alla porta, salutò Santana e in pochi minuti era fuori di li. Ora andava meglio per la latina.

Mi dispiace per Artie delle volte proprio non riesce a stare zitto”

Fa niente, mi so difendere” rispose allega Santana guardando la bionda che si accomodava sul divano di fronte a lei.

Un silenzio imbarazzante riempì la stanza. Non sapevano che dire o come comportarsi, dopotutto era un giorno che si conoscevano, o almeno così si poteva dire.

Artie è il tuo fidanzato?” chiese poi Santana dal nulla

Brittany la guardò arrossendo

Scusa non sono affari miei”

No. Non lo è. Siamo stati insieme per un po' ma poi ci siamo lasciati ma ancora lui non demorde” rispose sinceramente la ragazza

Capisco.”

Davvero possiedi un ristorante?”

Santana rise e poi negò con la testa.

Scusa non volevo mentire ma non mi piace parlare del mio lavoro” disse la latina non capendo perché non aveva retto la sua bugia. Ma le era difficile mentire a quegli occhi, così sinceri e puri, e limpidi, ma al tempo stesso così impauriti e soli.

Ma non per questo non posso fare un eccezione per te” le disse poi vedendo la sua espressione triste che subito si trasformò in un sorriso.

Dici davvero?” chiese incredula la bionda. Non sapeva perché ma quella latina la intrigava troppo.

Certo! Allora diciamo che mi occupo di persone..” L'espressione di Brittany si fece più confusa poi aprì la bocca come se avesse ricevuto un'illuminazione

Dottoressa?” chiese poi convinta della sua risposta

Santana disse di no

Mmm...allora vediamo un po'.. avvocato?”

Nope”

Psicologa?” provò ancora la bionda. La sua faccia era contorta in un espressione concentratissima

Ancora no..” Santana si stava divertendo a vedere l'altra provare ad indovinare quello che faceva.

Che genere di persone?” chiese poi

Chiunque abbia bisogno di me”

Brittany spalancò la bocca quasi scioccata.

No..no che hai capito? Non sono una di quelle” rise e contagiò anche la bionda che si scusò imbarazzata per aver pensato ad una cosa del genere

Sono un agente immobiliare” disse poi convinta della sua nuova bugia. Ma almeno così non avrebbe dovuto spiegare nulla di più.

Oh wow..capito” disse contenta l'altra.

Io invece sono la prima ballerina di Broadway, ho girato tanto i primi anni con una compagnia e poi sono fissa qui a fare spettacoli”

Impressionante. Siete tutti artisti allora”

No, solo io e Rach. Quinn è un avvocato, la più brava di tutti, Finn è un dipendente di una azienda, di cui momentaneamente non ricordo il nome, e Kurt lui è uno stilista” Brittany si sforzò tanto per ricordare tutti i vari lavori senza lasciare fuori nessun dettaglio. Pensò che stava facendo la figura della scema ma si sentiva in imbarazzo davanti a lei. E non sapeva nemmeno per quale motivo.

Capisco, beh sono tutti dei buoni lavori comunque. E quel tuo amico Artie?”

Ah già giusto! Beh lui lavora nella stessa azienda di Finn ma non fanno la stessa cosa. Artie è molto bravo con i computer”

Non poteva essere altrimenti, sembra tanto un nerd si disse Santana sempre mantenendo il sorriso verso l'altra.

Te hai amici?” chiese poi la bionda

Non molti, solo un paio, ma sono i migliori amici del mondo” rispose la latina cercando di restare il più vago possibile.

Se vuoi ti mostro elle foto di noi dal liceo”

Sarebbe carino!” Sorrise Santana. Brittany si alzò velocemente e dopo nemmeno pochi secondi ritornò con un grosso album in mano e si buttò vicino a Santana. Non ci fece nemmeno tanto caso ma aveva poggiato la sua mano sulla gamba dell'altra.

Mise l'album sulle sue gambe e iniziò a sfogliarlo. C'era lei il primo giorno di scuola, quello con la divisa da Cheerleader, una di squadra, una di lei e Quinn. Poi si passava al Glee, a loro nel tempo libero, poi tutte le foto singole, di quelli che aveva visto e di gente invece a lei sconosciuta. Poi una cosa attirò la sua attenzione.

Che cos'è?” chiese indicando un adesivo a forma di stella vicino ad una foto di lei e Rachel

Questo è il simbolo di Rach. Lei lo metteva ovunque quando si firmava. Diceva che sarebbe diventata una stella”

Santana si alzò di scatto. Una stella che brucia. Era un messaggio minatorio. Dovevano entrare in azione e parlare con Rachel a tutti i costi.

Ehi tutto bene?” chiese Brittany preoccupata vedendo la reazione dell'altra

Sisi scusa è che mi sono accorta che è molto tardi e devo andare”

Ah” il tono era dispiaciuto “aspetta ti accompagno alla porta” si alzò e insieme si diressero verso l'uscita.

Beh grazie ancora per il portafoglio”

No grazie a te per tutto!” rispose Santana varcando la porta.

Allora ciao” le sorrise Brittany

Ciao” disse la latina allontanandosi

Spero di rivederti presto” Brittany parlò forse un po' troppo piano perché l'altra l'abbia sentita. Sospirando rientrò in casa.



Puck aveva riaccompagnato a casa Quinn. La bionda era rimasta entusiasta da Beth e da Shelby, dall'intelligenza della bambina. Non aveva fatto altro che continuare a parlare del pomeriggio che aveva passato in compagnia della sua “famiglia”.

Rachel la fissava stralunata da tutte quelle parole che le stavano uscendo dalla bocca. Non aveva mai sentito parlare Quinn così tanto forse perché era sempre lei a parlare troppo e non dare mai l'occasione agli altri di dire la propria. Erano sul letto sdraiate l'una nelle braccia dell'altra.

Rachel...Rach mi stai ascoltando?” chiese poi la bionda non sentendo nessuna risposta da parte dell'altra.

Mhmh” mugugnò.

Quinn sospirò e le accarezzò i capelli.

Rach non puoi addormentarti devi tornare a casa, che Finn ti ha preparato la cena ricordi?”

Mmm.. non mi va, non voglio” protestò l'altra stringendosi sempre di più alla bionda

Sai sarebbe tutto più facile se gli dicessi la verità”

Sai che non posso. Ne andrebbe della mia immagine, e poi lui beh.. lui” ma non finì in tempo che Quinn si era già alzata dal letto.

Vai”

Rachel si alzò e lentamente uscì dalla casa senza dire più nemmeno una parola. Era tutto un segreto tra di loro, nessuno sapeva niente, nemmeno Brittany, tranne Santana ovviamente. Ma Rachel non voleva sentire ragione. Aveva paura di come ne avrebbe risentito la sua popolarità.

Stava camminando sul marciapiede distratta da tutti i rumori. Era buio, ma non aveva voglia di prendere un taxi, aveva bisogno di sgranchirsi le gambe.

Una macchina nera si accostò poco più avanti a lei. Nessuno vi era nei dintorni, era un piccolo cunicolo. Una figura nera la afferrò e prontamente le mise una mano davanti alla bocca per non farla urlare. La condusse in macchina, e poi la stordì.

Rachel aprì piano gli occhi. Si guardava intorno ma non capiva dove si trovasse. Era una stanza a lei ignota. Il panico iniziò ad impossessarsi di lei. Si alzò di scatto, non aveva ne corde ne niente, strano pensò.

Puoi rilassarti” disse una voce dietro di lei. SI voltò di scatto e vide un ombra in fondo alla stanza

Chi sei cosa vuoi da me?”

Informazioni” la stessa voce parlò ma non riusciva a distinguere le figure.

Informazioni? Per cosa?”

Su di te” un'altra voce “ma dovrai dirci solo la verità, e noi la diremo a te”

D'accordo, ma vi prego non fatemi del male”

Tranquilla. Vieni accomodati”

Rachel vide le due figure entrare in un'altra stanza e facendosi forza decise di seguirle.



Ecco il terzo capitolo...beh che dire, la storia ha un suo senso anche se apparentemente non sembra. Se avete voglia fatemi sapere che ne pensate, e se avete idee o richieste. Al prossimo e grazie a tutti..

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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


Rachel si accomodò davanti ad una grossa scrivania bianca. L'agitazione stava continuando a salire. Chi erano quei pazzi?! E cosa volevano da lei?! Sembrava tutto così surreale.

Magari è tutto uno stupido scherzo pensò. Ma il pensiero tornò velocemente indietro da dove era arrivato non appena un piccolo pezzo di carta apparve davanti a lei.

Ti dice niente?” una terza voce ruppe il silenzio che fino in quel momento stava regnando nella stanza.

Rachel prese il bigliettino tra le mani. Se lo rigirò parecchie volte. Lo fissava, ma non vedeva ciò che stava guardando.

Allora?” insistette

Rachel alzò lo sguardo e lo puntò la dove le sembrava che provenisse la voce.

Stava in silenzio, aveva le mani umide. Stava sudando, sudando freddo. Non sapeva che dire. Se avesse detto qualcosa di sbagliato, che cosa le sarebbe successo?! La sua mente non reagiva.

N—no” disse poi a fatica deglutendo.

Rachel percepì dei rumori di passi che si stavano avvicinando a lei. Tremò. Stava per iniziare a piangere, lo sentiva. Gli occhi le bucavano.

Sei proprio sicura?”

Sobbalzò. Era così vicino a lei.

La stella. Non ti dice niente?”

Rachel guardò di nuovo il bigliettino. La stella. Non ci aveva prestato poi fin troppa attenzione.

S..si” balbettò lei “la stella ha un significato importante per me. È il mio simbolo, lo mettevo ovunque, e anche ora. È la mia firma” disse tutto di un fiato cercando di trattenere le lacrime. Sperava di averla fatta franca così.

Hai idea se qualcuno ce l'ha con te?”

No..No.. cioè io non lo so! Ma non ho mai fatto del male a nessuno” continuò la cantante confusa dalla domanda.

Per favore ditemi chi siete?” prese poi coraggio.

Niente. Silenzio. Era di nuovo da sola in quella stanza. O forse lo era sempre stata.

Urlò quando la luce invase tutta la camera. Rachel si guardò in torno. Sembrava in un ufficio. Era un luogo pulito, e troppo ben tenuto per dei criminali. Si voltò ancora fino a scorgere un immagine sul ciglio della porta.

Mercedes!!!” disse confusa a bassa voce.

Rachel mi dispiace per tutto questo, ma dovevamo metterti sotto-pressione per costringerti a dirci quello che sai” Mercedes si avvicinò alla cantante e le prese le mani stringendole alle sue.

Rachel si staccò nell'immediato

Perchè parli al plurale? Chi sei in realtà? Cosa vuoi da me?” urlò la mora

Rachel calmati ti prego. Non potevamo svelarci subito. Sarebbe rischioso per te e per noi. Puck, San venite” Si voltò verso l'altra porta da dove entrarono gli altri due.

Santana?!” disse di nuovo Rachel questa volta urlando.

Ci dispiace Hobbit ma è per la tua sicurezza” parlò la latina una volta trovatosi di fianco alla star.

Un momento di silenzio poi Rachel svenne.


Non ci voglio credere”

Noah zitto e lavora” lo riprese Santana. Noah aveva in braccio Rachel e la stavano portando nell'unica sala con un divano. Ovviamente al piano inferiore.

Una volta arrivati il ragazzo la posò con delicatezza.

Speriamo che si svegli presto” Mercedes porse due caffè ai suoi amici e colleghi.

Forse siamo stai un po' esagerati”

No Cedes! Che esagerati. Ci siamo andati molto leggeri. Se questa qui non regge niente non è colpa nostra” intervenne Santana sedendosi su una sedia. La stanza era ristretta. Al alto c'era un divano con un tavolino davanti. E poco di fianco una scrivania con due sedie. Era la vecchia stanza di relax. Ma ora era inutilizzata.

I minuti passarono e finalmente Rachel riaprì gli occhi.

Non era un sogno!!”

Non urlare” dissero in coro gli altri tre mentre si tappavano le orecchie.

Rachel balzò dal divano, ma subito la testa le girò e fu costretta di nuovo a sedersi.

Mercedes la afferrò per le spalle e delicatamente si sedette vicino a lei.

Rach..Rachel..” la chiamò. La cantante fissava il pavimento, senza parlare. Era inerme. Forse davvero avevano esagerato, ma non avevano altra scelta, il tempo stringeva. Dovevano avere la verità, e subito.

La lasciarono riposare un altro po'.

Mi sento in colpa”

Puck e Santana si voltarono verso l'altra ragazza.

Non dire sciocchezze. Non è la prima volta che ci capita, e come diceva San non ci siamo andati giù duri. Ci siamo svelati subito”

E poi è un attrice. Deve recitare la sua parte!” Santana fissò la cantante mentre si rigirava nel divano per l'ennesima volta.

Forse avete ragione”

Finalmente Rachel si svegliò del tutto e sembrava molto più tranquilla. Fissava i tre davanti a se, e ancora non riusciva a crederci. Ma si decise ad ascoltarli. Si disse che se le volevano fare del male lo avrebbero già fatto. Certo non avevano usato dei buoni modi ma era disposta a parlare.

Non era andata come speravano. Nessuna informazione utile. Rachel non aveva idea di chi potesse avercela con lei. Aveva raccontato dei suoi vecchi amici, che erano quasi tutti quelli di oggi, ma mai aveva fatto un torto a nessuno. Aveva acconsentito a farli entrare ufficialmente nella sua vita, facendo finta che fossero delle semplici persone. Aveva acconsentito a far istallare delle telecamere in casa sua per la sicurezza. Sperando che almeno con quelle qualche informazione sarebbe saltata fuori.


Mercedes aveva accompagnato Rachel a casa.

Mi dispiace per i modi un po' bruschi ma non volevamo che omettessi particolari” disse non appena aveva fermato la macchina davanti a casa della cantante.

Non scusarti! Capisco che è il vostro lavoro davvero” era sincera. Era stata terrorizzata per qualche minuto poi però tutto si era svolto per il meglio. Anche se ora doveva guardarsi bene le spalle. Era in pericolo e loro erano la sua salvezza.

Ok! Allora passeremo qui domani mattina per l'istallazione di tutta la sicurezza”

Perfetto! Tanto dalle 10 in poi sono da sola”

Rachel aprì la portiera di poco prima di essere di nuovo fermata dall'altra.

Mi raccomando Rachel. Cerca di comportarti normalmente. E nessuno, ripeto nessuno, deve sapere chi siamo e soprattutto che stiamo facendo. Abbiamo già rischiato grosso a mostrarci a te”

La cantante annui cercando di risultare il più sicura possibile.

Grazie” sussurrò prima di uscire definitivamente e dirigersi in casa sua.

Mercedes aspettò che l'altra sparisse dentro. Poi uscì dalla macchina prese carta e penna e iniziò a fare uno schizzo della casa.

Era una villa più che una casa. Composta da un ampio giardino davanti, ornato da parecchi alberi da frutto e varie piante, specialmente rosi. C'era anche un piccolo laghetto con una fontana sulla destra e accanto un dondolo che non sembrava ormai così nuovo. La casa era composta da tre piani più un piccolo magazzino al lato sinistro.

Per quanto riguarda l'interno Rachel aveva accennato a: una cucina, un bagno, una sala da pranzo, un salotto, e una stanza degli ospiti al primo piano; al secondo due bagni e tre stanze da letto; mentre al terzo piano aveva una stanza-studio insonorizzata dove poteva cantare.

Erano davvero un mucchio di telecamere, pensando anche alle dimensioni di ciascuna stanza.


Santana era tornata subito a casa. Aveva poggiato le sue cose sul primo mobile che le era capitato a tiro e si era rifugiata nella sua stanza da letto. Era stanca, non aveva dormito molto in queste notti. Si buttò sul letto a peso morto e in men che non si dica si addormentò.

FlashBack (1905)

Erano passati due anni da quando Santana aveva lasciato casa sua per andare da suo zio. All'inizio era stato un inferno, si alzava alle 5 doveva pulire gli animali, portarli da mangiare, pulire il recinto. Poi era il momento di zappare il campo, coltivare o raccogliere, a seconda del periodo dell'anno. Lavorava dall'alba al tramonto.

Aveva appena 12 anni, ma ne dimostrava ormai 20. era seria silenziosa, obbediente, proprio come avrebbe voluto suo padre. Non aveva più notizie dei suoi. Si erano liberati di lei, e adesso sicuramente avrebbero vissuto più felicemente. L'unico che gli teneva compagnia era Sebastian. Anche se sapeva che di li a massimo un anno se ne sarebbe andato per andare a fare la leva nei militari. Era il suo sogno e aveva quasi raggiunto l'età. Sarebbe rimasta sola, questa volta per sempre.

Infatti qualche mese dopo lui partì per non tornare mai più indietro. Aveva pianto, in silenzio e di nascosto ma lo aveva fatto.

Fatti forza San” le aveva detto lui prima di partire “vedrai che tra poco potrai andartene anche te, non appena papà ti avrà trovato marito”

Lei aveva sorriso. Ma non sapeva se la prospettiva fosse migliore o peggiore. Ma sperava davvero che per una volta le cose le sarebbero andate per il verso giusto. E con quella speranza visse fino a 16 anni quando finalmente fu data in sposa ad un certo Daniel.


Si svegliò con un magone allo stomaco. Odiava sognare la sua vita passata, anche se lo sognava spesso. Ma quando si trattava di Daniel era tutto diverso.

Scacciò quei pensieri dalla testa non appena sentì il suo telefono squillare.

Mercedes:

Alle 10 a casa di Rachel

Un semplice messaggio. Santana sospirò. Odiava mettere le telecamere fare piantine e cose varie. Lei amava l'azione, spiare essere sempre sul campo. Non osservare dei monitor. Sperava almeno che quella zucca di Puck aveva preso tutto l'occorrente, sennò chi l'avrebbe sentita Cedes. Guardò l'orologio. Erano le 9 20. si doveva sbrigare.

Due minuti prima delle 10 era arrivata davanti a casa della cantante. Era davvero una bellissima casa, imponente. Qualche secondo dopo arrivarono anche Puck e Mercedes.

I tre scaricarono l'occorrente dalla macchina del ragazzo. Non era molto peso visto che le telecamere erano quasi del tutto invisibili per nasconderle dentro vari oggetti. Bussarono alla porta di casa.

Prego entrate” disse Rachel non appena aveva aperto la porta, si spostò e li fece accomodare.

Ok era decisamente una casa che ti metteva in soggezione. Sembrava decorata come uno di quei vecchi palazzi reali.

Rachel mostrò la casa ai tre per filo e per segno. Mercedes via via disegnava la piantina interna alla casa, prendeva le misure della stanza; Puck guardava i vari soprammobili dove avrebbe potuto inserire le telecamere e la loro posizione. Santana si guardava semplicemente in torno, quasi schifata. Ma non perché la casa non fosse bella solo perché sembrava di vivere nell'800 e lei sapeva bene cosa significasse.

Quella mattina era più turbata del solito. Aveva delle strane sensazioni li dentro.

Chi ci abita qui?” chiese poi la latina

I tre davanti a lei la guardarono confusa

Io. Ogni tanto viene Finn, ma non è che abitiamo proprio insieme” rispose Rachel.

E prima di voi?”

Beh. Non saprei. In pratica i miei padri l'avevano completamente fatta ristrutturare, perché era una casa distrutta. Ma chi ci abitasse prima di noi non ne ho proprio idea” spiegò sempre Rachel.

Come mai? È importante?”

Nono, era solo curiosità”

Santana si incupì ma non aveva nessuna idea del motivo. Puck e Meredes si guardarono straniti e al contempo preoccupati.

Due ore dopo era tutto sistemato ai propri posti. Ora non restava che accendere i monitor e il gioco era fatto.

Abbiamo inserito anche un sistema d'allarme”

Va bene”

Il codice e le istruzioni le trovi tutte su questo foglio”

Ok. Grazie.” disse prendendo il foglio dalle mani di Mercedes.

E se ci sono pericoli chiama!” Rachel annuì convinta e gli accompagnò alla porta.

Vi ringrazio di cuore”

Oh non ringraziarci ancora Nana. Sei pur sempre in pericolo, e queste sono solo precauzioni”

Santana!” la ripresero in coro gli altri due.


Usciti da casa Noah e Cedes partirono subito per andare a sistemare i monitor all'ufficio a casa di lei, e pure a casa sua. Sapevano che io non ero mai in casa, quindi avevano evitato anche di propormi di mettergli anche a me.

Era indecisa se fare due passi o meno per vedere se avrebbe capito qualcosa di quella strana sensazione che l'aveva invasa.

Santana?” la latina si girò nella direzione della voce che l'aveva appena chiamata.

Brittany” disse salutandola con un cenno della mano

Buongiorno” si avvicinò alla mora “che ci fai da queste parti?”

Tempismo perfetto pensò e ora che le dico?!

Ero in giro, e mi sono persa nei miei pensieri, quando mi sono ritrovata qui, e ho visto questa casa che me ne ricordava molto un'altra e mi sono fermata a fare due passi” parlò a caso senza sapere bene che dire e non era assolutamente da lei.

Sai che questa casa è della mia amica Rachel?”

Ah davvero?” chiese fintamente sorpresa.

La bionda annuii contenta con un sorriso sincero. Aveva qualcosa di magico in lei e la latina lo aveva percepito.

Si! Ero proprio venuta a farle visita, e a scroccarle il pranzo” Rise e con lei anche Santana.

Beh allora buon appetito”

Ma visto che ho incontrato te se non hai di meglio da fare potremmo andare a mangiare insieme” le sorrise la bionda. Santana per la seconda volta nell'arco di pochi minuti non sapeva che dire. Guardava in basso cercando la calma in se stessa e di scacciare quelle sensazioni che stavano salendo dentro di lei.

Guarda che se dici che non puoi non fa niente” la latina posò il suo sguardo sull'altra “anche se avrei davvero piacere a passare del tempo con te” concluse sincera.

Va bene” disse poi finalmente la mora.

Brittany senza farselo ripetere due volte le aveva preso la mano e iniziò a trascinarla.

Ti porto in questo posto buonissimo dove si spende anche pochissimo. È una catena italiana e ti riempiono di grissini fino a che non scoppi, è carinissimo e le cameriere sono troppo gentili. Poi c'è anche un acquario pieno di pesci tutti colorati ricorda molto quello di “Alla ricerca di Nemo””

Santana la guardava stupefatta. Era strabiliata dall'entusiasmo dell'altra ragazza per un semplice ristorante. Lo stava descrivendo come se fosse la cosa più bella del mondo. Era di una tenerezza allucinante.

Oh scusa” la sua voce si fece più triste. Aveva lasciato la presa dalla mano della mora e si era fermata di botto. Si era accorta che Santana la stava fissando in modo strano e si era subito vergognata di quello che stava dicendo.

Di cosa?”

Di aver straparlato, di averlo fatto come una bambina e poi mi guardavi..insomma.. come se..”

Ehi!” la interruppe la mora “Guardami” le prese il mento e lo portò all'altezza dei suoi occhi.

Si stavi straparlando ma mi piaceva, e ti guardavo così perché eri così felice e così tenera al tempo stesso” si vergognò un po' a dirlo a voce alta. Alla fine l'aveva vista tre volte.

Davvero?” disse con la stessa euforia di poco fa. La latina annuì semplicemente e con un gesto automatico andò ad intrecciare il suo mignolo con quello di Brittany, che le sorrise con un sorriso bellissimo.

Ripresero a camminare, questa volta più piano di prima e in pieno silenzio.

Eccoci” disse fermandosi davanti un enorme ristorante chiamato Breadstix.

Entrarono dentro

Ehi Britt” disse uno dei camerieri vedendo la bionda all'entrata

Ciao Ryder” lo salutò lei

Il solito immagino” le disse lui con aria maliziosa, che non passò inosservata alla latina.

Li fece accomodare in un tavolo piuttosto appartato rispetto agli altri e ovviamente vicino all'acquario di cui Brittany andava molto fiera.

Da quanto mi è sembrato d'intendere ci devi portare molte persone a mangiare qui” parlò Santana ricordandosi della faccia fatta dal ragazzo.

Solo quelle speciali” le rispose a tono l'altra.

E io sarei speciale?”

Beh.. direi di si”

Il dialogo fu interrotto dall'arrivo del cameriere che prese le ordinazioni delle due ragazze.

Ti piace l'Italia?”

Non lo so. Non ci sono mai stata ma mi piacerebbe molto andarci”

Anche me sai! Mi sfonderei di cibo dalla mattina alla sera” disse con aria sognante la bionda.

Beh vedendo quanto hai ordinato non ne sarei per nulla stupita”

Risero entrambe.

Sai dovremmo andarci”

Santana la guardò stupita. Le aveva davvero fatto un invito del genere?!

Cioè non subito.. e sempre se ti va ovviamente”

La latina ancora una volta era incapace di non dire di no a quegli occhi azzurri, anzi celesti, i più belli mai visti.

Ci sto. A patto che non ti debba pagare nessuna cena, o pranzo”

Beh allora puoi restartene a casa” disse offesa incrociando le braccia al petto e mettendo su una delle espressioni più adorabili al mondo.

Eh va bene! Ma non tutte sennò rischio di andare in fallimento”

Affare fatto”

Ci fu qualche minuto di silenzio non appena arrivarono i piatti e Brittany iniziò a mangiare come se non avesse mangiato da una settimana.

Non penso che ti faccia bene abbuffarti in quel modo sai” la riprese

La bionda smise di fissare il suo piatto e rivolse la sua attenzione alla persona davanti a lei. Le sorrise. E Santana non poté fare a meno di sorriderle a sua volta. Prese il fazzoletto dalle sue ginocchia e delicatamente andò a pulire la guancia e la fronte dell'altra. Si era macchiata ovunque.

Grazie” pronunciò poi Brittany imbarazzatissima dalla situazione. Si era comportata nuovamente come una stupida. O almeno era quello l'aggettivo che tutti le avevano riservato. Magari lo pensava anche Santana, ma sperava con tutta se stessa di no. Le piaceva.

E di cosa? Sei estremamente carina” adesso Brittany avvampo' del tutto.

Tu sei bellissima invece” questa volta fu il turno di Santana ad arrossire. Dopo quel commento calò un silenzio fin troppo imbarazzante che durò fino alla fine del pranzo. Senza voler sentire storie Brittany pagò il tutto.

Grazie ancora”

Figurati! Io ti ho trascinato fuori a pranzo con me è giusto che te lo offra”

Vuoi che ti porti a casa?” le chiese poi visto che erano quasi arrivate alla macchina della latina.

Se non è un disturbo”

Se lo fosse stato non te lo avrei chiesto” le diede un piccolo buffetto sulla testa solo per strapparle quel sorriso che per lei era diventato bellissimo. La cosa più bella che avesse mai visto in tutti quegli anni.

San” la guardò con la coda dell'occhio cercando di continuare a guardare la strada, ma quel soprannome le aveva fatto venire mille brividi.

Dimmi”

Ti va di fermarti un po' da me? Mi piace parlare di te e mi piacerebbe conoscerti meglio” disse tutto d'un fiato tenendo lo sguardo sulle sue mani poggiate alle ginocchia.

Mi farebbe davvero piacere Britt” lo aveva fatto apposta a usare anche lei un soprannome, o comunque un diminutivo “ma devo lavorare tra poco” le disse realmente sconsolata.

Ah” il tono della bionda sembrava davvero affranto. La latina sospirò tra se e se.

Però se vuoi stasera sono libera” la buttò li, come se nulla fosse.

Davvero?! Beh anche io, ho le prove fino alle 21 ma poi se vuoi possiamo vederci”

Sarebbe grandioso” si girò un secondo e le sorrise. Vide gli occhi brillare di un azzurro ancora più bello se è possibile.

Arrivarono a casa dopo poco, e con un tremendo imbarazzo si salutarono. Santana poi le aveva lasciato anche il suo numero di telefono in modo da mettersi d'accordo per la serata.



Allora hai scoperto qualcosa?”

No! Li novità”

No, niente in movimento per ora.”

Mercedes, Puck e Santana erano seduti sul divano a casa Jones. Santana le aveva raccontato della sua sensazione negativa di quel luogo ma anche su internet non c'era nessuna informazione di chi avesse vissuto li prima dei Berry. Gli aveva raccontato anche dell'incontro con Brittany, certo non di come la faceva sentire, ma solo di come poteva tornarle utile per la missione.

Troppo innocente per essere lei” gli aveva detto

Beh magari è solo apparenza” gli aveva risposto la capa.

No. È così sincera, non penso che riuscirebbe a fare niente di cattivo” forse lo aveva detto troppo sognante perché gli altri due avevano fatto una faccia che la diceva lunga.

San sai vero che è vietato dal regolamento. Potrebbe offuscare il tuo giudizio!”

Certo che lo so, e infatti non è successo niente e non ho intenzione di far succedere nulla.” o forse si?! Pensò subito dopo “Eppoi non so nemmeno i suoi gusti ma penso che siano maschili: quindi non preoccupatevi”

Da come lo dici sembra davvero che ti piaccia..” fece ammiccante Noah.

Zitto tu moicano. O dobbiamo parlare della Febray?”

Lui la sta solo aiutando ad entrare in contatto con la loro figlia”

E questo non è che potrebbe Offuscare il suo giudizio?” riprese le stesse parole usate per lei.

Non hai tutti i torti!”

Ehi” disse indignato il ragazzo “Quinn non farebbe del male a una mosca” la difese.

E io penso lo stesso di Brittany. Dovete fidarvi di me!” gli altri due annuirono.

Va bene. Ma stai comunque attenta” Santana annuì “ e anche tu Puck”

Qui sembra che nessuno dei suoi amici c'entri” aveva detto Mercedes prima di congedarsi dagli altri due.



Quinn daii” dissero in coro Brittany e Rachel. Ebbene si Brittany si era ricordata che la mattina quando aveva incontrato Santana, in realtà sarebbe dovuta andare da Rachel. Glielo aveva anche detto ma poi non l'aveva più avvisata. Quindi una colta che la latina l'aveva lasciata a casa era tornata immediatamente indietro.

Arrivata aveva trovato Quinn e Rachel che si stavano inseguendo per la casa, senza un apparente motivo, anche se secondo lei li gatta ci covava. Però avrebbe preferito che fossero state le sue amiche a dirglielo, e fino a quel momento lei avrebbe fatto finta di nulla.

Adesso dopo una bella merenda, stavano cercando di convincere Quinn a passare il prossimo week-end in questo nuovissimo parco di divertimenti. Ma l'avvocato non amava per nulla quel genere di attrazioni, soffriva di vertigini e aveva un estrema paura di quelle macchine infernali, al contrario di Rachel e Brittany che non avrebbero fatto altro nella loro vita, se non fosse per Broadway, che stare sugli otto-volanti.

La mia risposta è sempre no. Non ho voglia di farmi 4 ore di macchina per venire in un parco in cui non salirei nemmeno su una giostra visto che sono tutti rollercaster, o roba simile” ribatté scocciata Quinn.

Ma faresti compagnia a noi, ci potresti fare le foto, reggere gli zaini, asciugarci il sudore”

Certo vengo a farmi da balia” disse sconcertata la bionda “Scordatevelo!” si voltò e andò a sedersi su una poltrona poco distante.

Eddai Quinnie” Brittany le si buttò addosso completamente soffocandola. “Stavamo scherzando”

Britt..Bri..Mi..so..ffo..chi” riuscì a dire giusto per far spostare la ballerina da sopra di lei.

Comunque rimane sempre no! Non c'è nulla a favore per farmi venire con voi”

Come no?!”

la nostra compagnia ovviamente” si intromise finalmente Rachel

Eppoi magari potremmo pensare di ripagarti in qualche modo” si passò la lingua sul labbro, sapendo che solo Quinn la stava fissando. Questa avvampo'.

Ha ragione Rachel. Potremmo pagarti il pranzo, oppure farti delle commissioni, quello che vuoi”

Quinn aveva ormai smesso di ascoltare quello che stava dicendo l'altra. Sa che era maleducazione ma stava già pensando al premio di Rachel, e non se lo sarebbe mai fatto scappare.

E va bene!” disse alla fine facendo finta di essersi arresa all'evidenza.

Evvai!” arrivò l'urlo di approvazione da parte delle altre due.

E il pranzo mi sembra il minimo visto che te mangi per 4 e ti abbuffi sempre”

Quinn e Rachel scoppiarono a ridere mentre Brittany mutò espressione in una che dimostrasse quanto fosse fintamente offesa.

Anche Santana me lo ha detto, ma non si è lamentata” disse sempre imbronciata. Poi notando che aveva attirato su di se sguardi confusi si morse la lingua. Forse non doveva dire nulla a riguardo.

E da quando Santana ti dice queste cose?”

Beh...ecco” balbettò cercando di trovare una scusa, ma non sapeva mentire e quindi iniziò “oggi mentre stavo venendo qui, l'ho incontrata qui fuori”

Rachel andò in panico per un secondo. Si era fatta beccare. Altro che professionista.

mi aveva detto che era rimasta incantata da questa casa, e che stava facendo un giro”

Rachel a quel punto aveva aggrottato le sopracciglia. Che scusa banale pensò.

Sai Rach quando le ho detto che era casa tua è rimasta così stupita e incredula”

La cantante sorrise e si disse che era così facile farla a Brittany. Magari l'aveva capito pure lei.

Comunque, era qui e era ora di pranzo e le ho chiesto se aveva voglia di venire a mangiare con me”

La faccenda si stava sempre facendo più surreale.

E da quando conosci Santana?” chiese poi Quinn

Beh dalla festa. In realtà mi ha riportato a casa quella sera, poi mi ha riportato il portafogli il giorno dopo, e quindi volevo solo restituirle il favore”

Le altre due avevano sempre uno sguardo più stupito. Solo a lei potevano capitare certe situazioni.

Beh siamo andate a mangiare insieme e mi ha detto carinamente che mi fa male abbuffarmi”

Noi te lo diciamo sempre Carinamente” mise enfasi su quell'aggettivo che aveva usato la bionda.

Si ma detto da lei è tutta un'altra cosa” rispose ovvia.

Oddio Britt. Non dirmi che ti piace?” chiese sconvolta Rachel, e la cosa non passò inosservata.

Che c'è di strano Rach? Lo sappiamo che ormai Britt gioca nell'altra squadra, e detto tra noi Santana è una bellissima ragazza” la riprese Quinn

Io direi la più bella di tutte” aveva un'aria così sognante al solo pensiero di lei.

Si ma..” non sapeva che dire. Le sembrava sempre più strano. Santana era sottocopertura. Non sapeva nulla di lei, se abitava qui, oppure se poi se ne sarebbe andata, quante bugie avrebbe raccontato a Brittany e come poi avrebbe reagito. Magari era solo una trappola per tenerla sotto osservazione, in realtà non le interessava. E sapeva come era Brittany. E giudicando da come ne parlava era già cotta e non andava bene. Assolutamente no. Per quanto Britt fosse strana le voleva tantissimo bene, e non avrebbe permesso a nessuno di ferirla

Come fai a sapere che le piacciono le donne?” disse poi la prima cosa stupida che le era venuta in mente. In realtà pensò che in fondo non era così stupida.

Vide Brittany fare la sua espressione dello Sto pensando non mi disturbate

In realtà non ne ho idea, ma posso pur sempre chiedere e informarmi” rispose sicura.

E va bene. Ma promettimi solo di non starci troppo sotto”

Notò che ormai la ballerina non la stava più considerando ma che stava fissando qualcosa sul telefono.

Terra chiama Britt! Britt rispondete”

La bionda alzò lo sguardo confuso su di lei.

Hai detto qualcosa?”

Rachel sospirò

Che stavi guardando?” intervenne di nuovo Quinn leggendo la preoccupazione negli occhi di Rachel.

Mi ha dato il suo numero, e ero indecisa se scriverle o meno” sorrise di un sorriso che rispecchiava la felicità pura.

Quinn la guardò contenta. Era felice per Britt. Dopo l'ultima delusione non aveva mai più sorriso così per una persona e ora lo stava facendo di nuovo e in pochissimo tempo. Sperava solo che Santana fosse una brava persona. Forse era per questo che Rachel si preoccupava. O forse per altro. Ne avrebbero sicuramente parlato.

Comunque ragazze devo andare agli allenamenti! Ci sentiamo dopo” disse alzandosi dalla poltrona e dirigendosi nell'ingresso.

Va bene Britt!” Rachel l'accompagnò alla porta.

Ciao Britt!” si sentì la voce di Quinn dal salotto “e io le scriverei” concluse.

Grazie Q. Ciao” e uscì.

Rachel tornò piatta in salotto. Aveva un espressione che la diceva lunga ma i pensieri la assalivano. Avrebbe dovuto parlarne con Santana, o forse era meglio con Mercedes prima. Le sembrava più calma, e sicuramente più in confidenza.

Che succede?” la voce di Quinn la interruppe dai suoi pensieri. Posò lo sguardo sull'altra.

Nulla solo che non si sa niente di questa Santana. Sono solo preoccupata per Brittany” rispose sinceramente.

Quinn le fece cenno di sedersi accanto a lei e la mora non se lo fece ripetere e si accomodò sulle sue gambe.

Anche io Rach. Ma penso che non sia il caso di intromettersi. L'ultima volta abbiamo fatto danni.”

Lo so”

Quindi dobbiamo fidarci di lei”

E magari tenerle sotto controllo”

Magari potrebbe venire con noi il prossimo week-end e capire per bene quali sono le sue intenzioni” propose Quinn alla fine.

Rachel annuì, ma sapeva benissimo che non sarebbe mai andata a buon fine questa storia.



Altro capitolo di questa storia. Piano piano verranno a galla tutti i dettagli. Ringrazio sempre tutti quelli che leggono seguono questa storia. Se avete pensieri mi piacerebbe sapere le vostre opinioni o magari anche idee. Nei prossimi ci sarà l'inizio dell'azione. E magari scoprire chi è il cattivo. Ciao a tutti..

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