Ricominciare.

di Vale Milkovich
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6/ Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


Hermione Granger ha 18 anni. Con i suoi amici ha salvato l'intero mondo magico da un potentissimo mago oscuro ma il prezzo è stato quello di aver perso i suoi genitori. Harry Potter ha 18 anni.Con i suoi amici ha salvato l'intero mondo magico d aun potente mago oscuro che aveva reso la sua vita un inferno. Gli aveva ucciso genitori, padrini e amici. In cambio Harry l'aveva ucciso. Ronal Weasley ha contribuito alla salvezza del mondo magico pagando il prezzo della sua stessa vita. Aveva 18 anni. Severus Piton ha 38 anni. Ha fatto la spia presso i mangiamorte dando così grandi informazioni all'ordine della Fenice. Insomma, tutti quelli che hanno combatutto Voldemort hanno perso qualcosa. Ma adesso la guerra è finita. Bisogna raccogliere i cocci e cercare di ricominciare. Andare avanti. Fare i patti col proprio cuore e le proprie perdite. Non sentirsi in colpa. Eliminare i pregiudizi. Insomma, continuare a vivere. La scuola è da riparare. Le persone sono ammacate, tristi, felici, distrutte, integre, ferite, bisognose di aiuto, che danno aiuto, vive e morte. Le persone sono tante. Il lavoro è tanto. Ma insieme ce la faranno. Giugno 1998. E' passato un mese dalla guerra. Hermione è stata reclutata in infermeria per aiutare Madama Chips con i molti malati. Harry aiuta tutti gli altri insegnanti per riparare i muri e il castello in generale. Severus è ricoverato in gravi condizioni al San Mungo. Hermione va a fargli visita ogni giorno. Lo ha salvato. Non può credere che stia morendo. Ce la può fare. Ce la deve fare. Ha quasi prosciugato la sua vita per salvare la sua. Non può credere che sia quasi morta per nulla. Passa del tempo lì, gli parla e legge, non sta quasi mai zitta come se dovesse riempire anche il silenzio di quel corpo inconsciente. Poco tempo dopo il professore si sveglia. Apre gli occhi. La guarda. Lei si zittisce. Lo guarda. All'improvviso.... -Finalmente, signorina Granger, pensavo non la smettesse mai di parlare.- -oh! Professor Piton si è svegliato.- Non è una domanda o un esclamazione. E' una constatazione. Lo dice, lei, con calma. -Sì, Granger. Ma lei cosa ci fa quì?- All'improvviso lei parve imbarazzata. -Ehm, ecco, professore, io ero quì con lei.. sa per farle compagnia.- -Oh! Che animo altruista! Ma, mi dica, non ha niente da fare che importunare a me?- Sarcastico come sempre. Odioso come sempre. -Sì, beh mi scusi tanto se l'ho disturbata!- ribattè piccata.-Ora vado-. Sono un paio di giorni che Hermione non passa a trovarlo. Ma oggi è davvero sconvolta. E' stanca, è sola. Ha bisogno di sfogarsi con qualcuno. E così, senza rendersi conto di come ci è arrivata, si ritrova davanti alla porta di Severus Piton. Entra, piano, e lo vede, addormentato. Con una lieve ruga tra le sopraciglia ma tutto sommato calmo, pacifico. Sta lì, a guardarlo. Poi lui apre gli occhi, si gira e la vede. Sembra sorpreso, ma non dice niente. Si guardano, stanno in silenzio. Poi, lei si alza e se ne va. Tutto senza proferire parola. I lavori procedono, dopo aver passato parte della giornata al castello Hermione va a trovare Severus in ospedale. Stanno lì, insieme. Leggono, scrivono, fanno altro, ma non parlano mai. Poi d'un tratto, lei raccoglie le sue cose e se ne va. Piano piano diventa la loro routine ed entrambi non vedono l'ora che arrivino le 5 così per potersi vedere, guardare. Hermione è andata a trovare Severus ogni giorno da quando si è svegliato. Ma oggi proprio non può andare. Va però, il giorno dopo. Hermione bussa ed entra. Si siede e inizia a leggere un romanzo. E poi... -Non sei venuta ieri.- -Già, non potevo- Sono sorpresi, entrambi. E' la prima volta che parlano dopo settimane. Dopo quella volta ogni giorno si scambiano qualche parola. Sono passate altre due settimane da quando hanno parlato la prima volta. -Domani mi dimettono.- -Ah.- -Suppongo che questa sia l'ultima volta che ci vedremo allora.- -Sì, già.- Pochi minuti dopo, lei si alza e se ne va. A Severus però non sfuggono gli occhi. Tristi, spenti, senza nessuna luce.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Severus Piton è stato dimesso. Hermione non lo vede da una settimana. Le manca. Severus non la vede da una settimana. Gli manca. Il castello è a buon punto. Devono solo restaurare gli ultimi due piani. Hermione è irascibile questi ultimi giorni.
-Herm! Hermione!- la chiamò Harry sconcertato.
-Harry? Sì? Dimmi!-
-E' Piton! E' giù. Vuole aiutare. Ma non so. Non lo so. Insomma, la scuola inizia tra 3 settimane e lui riprenderà a insegnare.-
-Esattamente cosa mi stai chiedendo?- domandò la ragazza.
-Vai giù. Spiegagli cos'è successo alle sue stanze.-
-Mmh, okay, Harry. Ma non sarà felice. Non lo sarà affatto.-
-E' temporaneo Hermione! Finchè non avremo capito come eliminare la maledizione.- rispose piccato Harry.
-Già, sì, mmh, okay, vado.- cocluse alla fine Hermione.

-Vorrei proprio sapere perchè mi state proebendo di andare nelle mie stanze.- disse Severus Piton.
-Ehm, professore? Professor Piton?- attirò la sua attenzione, Hermione.
L'uomo, si gira, la guarda.
E poi chiede: - Mi vorresti spiegare?- brusco.
-Sì, sa ehm, come Dolohov ha saputo che stava tradendo Voldemort ha lanciato una maledizione. Quando qualcuno entra nelle sue stanze, viene immediatamente colpito da un Sectumsempra.- spiegò calma la giovane.
-Ah. Quindi, di grazia, dove dovrei alloggiare?- chiese piccato.
-Beh, ehm, avremo pensato che magari potesse usare la sala comune.. Grifondoro visto che per ora è l'unica con delle stanze libere, visto che Corvonero e Serpeverde sono già utilizzate.- spiegò.
-No.-
-Ma s-
-No.-
-Professore, se lei mi ascoltass-
-Ho detto NO Miss Granger. Prenderò una camera ai Tre Manici di Scopa. - consluse il professore.
-Ehm, sono piene....-
-Hermione, cara!- la chiamò allora la McGranitt.
Severus le vide parlare un poco insieme e alla fine tornò da lui.
-Professore, abbiamo liberato una stanza nei dormitori Serpeverde.-
-Oh, bene, benissimo.- concluse avviandosi verso i dormitori.

I lavori finirono e giunse presto il 1 settembre.
Hermione continuò a studiare in quanto voleva finire la scuola mentre Harry andò a fare il corso di Auror.
Durante quest'ultimo mese Hermione Granger e Severus Piton si trovarono molto spesso a scambiare qualche parola.
Infatti un giorno...
 -Professore! La smetta. Ormai è guarito!- disse la giovane.
-No, Granger. Non mi rassegnerò. So che dovrei essere morto, vorrei essere morto.-
-E' per lei, vero? Per la madre di Harry? Lily? Per lei vorresti morire? Invece secondo me dovresti vivere, vivere anche per lei che non c'è più! E per ultimo, dovresti anche ringraziarmi per averti raccolto da quella lurida stanza, morente-
-No, non ti ringrazierò.- e con questo andò via.

Ma anche con alcuni battibecchi continuarono a cercarsi, a chiamarsi per ogni cosa.
La scuola iniziò e loro continuavano a vedersi qualche giorno alla settimana nell'ufficio del professore.
Lei faceva i compiti e lui coreggeva le verifiche. In silenzio, tranne che per qualche chiarimento voluto da lei o talvolta lui quando non capiva cosa ci fosse scritto.
Era proprio una di queste sere quando le arrivò un gufo.

 Carissima Hermione, come stai? Mi avevi chiesto di rintracciare i tuoi genitori. Sì, gli ho trovati, mi dispiace, non sono più in vita. Vorrei tanto essere lì con te per consolarti e abbracciarti come so che avrai bisogno. Ti va di vederci il prossimo finesettimana a Hogesmade? Ti voglio tantissimo bene, Harry.

Hermione, leggendo la lettera iniziò a tremare e qualche lacrima rigò le sue guance. Il professore vedendola così si alzò e le andò vicino.
-Tutto bene, Granger? Cos'è successo?-
Lei le passò la lettera.
-Granger, mi dispiace. Mi dispiace ancora di più perchè sono stato io.-
Lei alzò la testa, fulminea.
-COSA?-
-Sì, insomma. Mi dispiace.-
-Ora devo andare, Ginny mi starà aspettando.-
-Granger.....-

Nulla fece sentire Severus più in colpa di quello, a parte aver detto all'Oscuro della profezia del figlio di Lily e James Potter. Quello sarà sempre il suo rimpianto più grande.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Una settimana passò. Severus Piton ed Hermione Granger non si parlarono per 7 lunghi giorni.
Lui si sentiva in colpa. Mancava il coraggio.
Lei non sapeva cosa pensare. Le era grato, però, di averle detto la verità.
Un gufo planò su di lei.

 Ciao Granger, Ti ripeto ancora una volta che mi dispiace molto. Avrei voluto dirtelo prima. Capisco se non mi rivolgerai più la parola e se mi odierai. Ti aspetto nel mio ufficio alle 16, come i giorni scorsi. Se non verrai, capirò.

Hermione alzò gli occhi. Lo guardò. Voleva perdonarlo. Non sapeva se riusciva a farlo. Non sapeva se andarci.
Fu solo alle 15.55 che decise che doveva andare. Voleva sapere se avevano sofferto. Voleva capire.

-Ciao.-
-Sei venuta.-
-Sì-
-Granger, avevo un ordine. O loro o avrebbe fatto una strage a Londra.-
-Hanno sofferto?-
-No, è stato indolore. Veloce. Gli avevo schiantati prima. Non se ne sono accorti.-
-Bene. Meglio così.-
-Sei venuta solo per quello? Per sapere?-
-Non lo so. Posso sedermi?-
-Sì.-
Si erano guardati. In silenzio. Poi lei aveva sorriso e aveva iniziato a fare i compiti.
Ed erano riiniziate le loro serate, insieme.

Passò il tempo e lei si accorse che Severus era la sua roccia. Hermione iniziò a uscire con Chris Evans. Un ragazzo Corvonero del settimo anno. Come lei.
Un giorno, Hermione non andò da Severus per passare del tempo con Chris. E questo fatto inziò ad accadere sempre più spesso. Severus era sempre più deluso, triste.
Ma era specialmente uno il sentimento che gli attanagliava le viscere vedendoli insieme. Gelosia.

Ma il putiferio si scatenò una sera.
Hermione era uscita con Chris. Volevano stare un po' insime così erano dentro una stanza vuota in amabili effusioni d'amore. Tutto procedeva bene finchè non sentirono una voce.
-Ma che carini. Molto molto carini. Peccato per la punizione che beccherete, eh? Evans, meno 50 punti a corvonero e punizione da me per tutta la settimana alle 20. Sparisci.-
Il professore guardò che Evans fosse davvero andato via prima di proseguire.
-Granger! Ma che, sei pazza? Allora è per questo che non vieni più a fare i compiti da me. Meno 50 punti a Grifondoro e punizione per due settimane da me alle 16.-
-Severus, io vengo lo stesso da te alle 16.- disse allora la Granger inarcando un sopraciglio.
-Granger, vuoi aumentare i punti a tuo sfavore? E non chiamarmi col mio nome di battesimo!- rispose furibondo il professore.
-Ma che ti prende, eh? Sei per caso geloso?-
-Non azzardarti mai più. Petulante so tutto io!-
Ma era vero ciò che aveva detto la Granger, lui era geloso, geloso marcio.

La svolta nel loro rapporto si ebbe nel mezzo di un litigio.
La Granger bussò allo studio del professore e quando non ricevette risposta entrò. Non vedendo nessuno e con la porta aperta, s'incamminò nei suoi alloggi dove vide una donna uscire dal bagno con solo un asciugamano addosso.
Sconvolta, si girò ed uscì.

Passarono i giorni ed Hermione non si fece più vedere.
Severus, stufo di questo comportamento la trattenne alla fine di una lezione.
-Ma si può sapere che ti prende? Sparire così!- iniziò il professore.
-Nulla, e poi non credo che sentissi la mia mancanza.-
-Cos..? cioè? Che intendi dire?-
-Ho visto la donna che usciva dal tuo bagno, giorni fa.- disse piccata la ragazza.
-Mmh, sì e allora?-
-E ALLORA? MA DICO, SCHERZIAMO?-
-Non mi pare avessi l'esclusiva, visto che io non l'ho su di te.-
-E cosa c'entra?-
-Senti ragazzina, tu puoi andare a farti scopare da quell'idiota di Evans e io non posso scopare una donna? Ma scherziamo?-
-Non essere maleducato! E non permetterti! Sei solo geloso!-
-NO, bella mia! Quì la gelosa sei tu visto che mi fai scenate per una donna! Sono un uomo, ho i miei impulsi anch'io!-
-Beh, cerca di trattenerli, animale!-
-Sei solo una..-
-Cafone-
-Petulante-
-Animale-
-Saccente-
-Parli tu!-
-Ragazzina!-
E fu lì che non si sa come la ragazza prese l'impulso e poggiò le sue labbra su quella del professore di pozioni.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


Si staccarono, sorpresi, scottati da quell'improvviso bacio.
-Mi hai baciato.- disse allora Severus.
-Ehm, sì, ma.. cioè scusa, non avrei dovuto farlo. E che eri così vicino...-
-Mmmh, Hermione, non può esserci nulla tra di noi, lo sai, vero?-
-Sìsìsì, tranquillo. Non provo nulla per te in quel senso.-
E non si sa se quella bugia fece più male a lei o a lui.

Studio di Severus Piton, Hogwarts. Poche settimane dopo.
Ormai entrambi si rendevano conto che non era solo amicizia ciò che lo collegava all'altro. Hermione stava ancora con Chris e Severus vedeva ancora 'la donna'.

Studio di Severus Piton, Hogwarts. Poche ore dopo. 2.00 am.
Hermione bussò allo studio di Severus. Lui le aprì, sorpreso.
La ragazza entrò. Lo guardò.
Disse:- Sei solo?-.
-Sì, certo-.
E fu allora che il mare di lacrime iniziò a sgorgare da quegli occhi così caldi, splendenti.
-Grager! Ehi, Granger! Cos'è successo?-
-Mi ha tradita. Mi ha tradita con Lavanda. Ma io dico, con Lavanda! Un'oca così.. così...-
-Starnazzante? Idiota? Pezzente? Scema?- tentò lui con un ghigno.
-Mi sento così usata. Sì non lo amavo, non era proprio il ragazzo perfetto ma...-
-Ragazzina, era un completo idiota. Ammettilo e procediamo a parlare d'altro.-
-Sì, hai ragione. Infondo lo sapevo.-
-Santo Salazar, Granger! Meriti meglio di quello lì o ragazzini come lui!-
-Ah sì? E chi per esempio?-
-Beh, io questo non lo so. Non sta a me sceglierlo...-
-No, eh? Però ti si induriscono i lineamenti quando mi vedevi scherzare con Draco o Chris o qualcun'altro. Ti si contrae la mascella e diventi irritabile tutto il giorno!-
-Te l'ho detto. Noi non possiamo. Sono un tuo insegnante. Ho vent'anni più di te. Devi capire...- disse allora il professore.
-No, tu devi capire, Severus! Tu! Credi che questa situazione è semplice? E' da quel giorno che ti ho baciato per la prima volta che non faccio altro che pensarti. E lo so, lo so che hai vent' anni più di me! Ma a me non importa! Hai sentito? Non m'importa!- sbottò lei. Poi dolcemente: -Ho paura anch'io.-
-Non ti prometto niente ragazzina.-
-Non devi farlo. Ci darai una possibilità?-
-Credo di non avere scelta.-
-Infatti non ce l'hai.- rise lei.
-Dai ora devi andare. Vai, a domani.-
-Me lo prometti, Severus?-
-Sì.-
-Okay, ciao!- rispose stampandogli un bacio nella guancia.
Lui sorrise e poi...
-Granger! Hei ragazzina!-
-sì?-
-Non ti ho dato il permesso di chiamarmi col nome di battesimo!-
-No? Ah, va bene! Buonanotte Severus!- ripetè ridendo lei, sfiorandogli le labbra questa volta.

Nei giorni seguenti Severus ed Hermione passarono molto tempo insieme. Leggendo, parlando, ridendo. Ogni momento insieme era una scoperta. Erano sereni, felici.
Hermione era nello studio del professore a fare i compiti quando avendo caldo si tolse il maglioncino rimanendo con solo la camicia sopra.
Il professore trattene il fiato ma non disse niente. Non fece niente.
La ragazza, allora, vista la mancanza di reazione, si tolse anche la cravatta.
Di nuovo, niente.
Sbottonò i primi bottoni della camicia.
Ancora niente.
Andò in bagno e si tolse anche le calze.
Tornando, lo guardò, sorrise e si sedette davanti a lui accavallando le gambe.
Il professore inarcò un sopraciglio.
-Devi continuare ancora per molto?-
-A fare cosa?- rispose innocente.
-A cercare di sedurmi, spogliandoti.-
-Io... non lo sto facendo!-
Lui inarcò un sopraciglio.
-Dai vieni quì ragazzina.-
Lei si alzò, andò vicino a lui e si poggiò alla scrivania. Lui appoggiò una mano sulla gamba nuda di lei ed il desiderio infuocò le sue vene. Cercando di rimanere calmo la fece sedere sulle sue gambe e la baciò.
Fu un bacio che non si erano mai dati prima. Profondo, passionale, libidinoso.
Le mani del professore salirono sempre più su sulle gambe oltre l'orlo della gonna. Continuando a baciarsi lei sbottonò la casacca e la camicia di lui, lasciandolo a torso nudo.
Era muscoloso, definito, cosparso di cicatrici.
Lei lo guardò attentamente. Passò la mano su tutto il petto e sulla schiena, toccando le cicatrici in rilievo.
E quando lui le chiese se ne era davvero sicura, lei gli baciò la cicatrice dove un tempo vi era il Marchio Nero.
Si guardarono, frementi di conoscere il corpo dell'altra e si persero nella passione della loro prima volta insieme.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


Hermione aprì gli occhi. Vide una stanza sconosciuta, dove i colori predominanti erano il verde e il nero.
'Strano' pensò. Quando sentì che una mano calda le si poggiò sulla pancia.
Allarmata, si svegliò del tutto solo per poi riconoscere il viso addormentato di Severus. Calmo, pacifico, rilassato.
Lo guardò.
-Non si fissa la gente, ragazzina-
-Non ti sto fissando, sto solo GUARDANDO.-
Severus aprì un occhio, la guardò e sorrise. Un sorriso caldo, riservato solo a lei.
-Ragazzina, devi andare. La tua amica si chiederà che fine hai fatto.-
-No, dai! Posso restare ancora un po'?-
-Solo un'ora.-
-Grazie Seeeev-
Lo baciò quando sentirono una voce provenire nel camino. Precisamente la voce della preside McGranitt.
-Severus? Severus dove sei? Ti devo parlare!-
-Ehm.. sì un attimo Minerva! Ero sotto la doccia.-
-Oh! Sìsì, ma sento anche un'altra voce.. sei solo?-
-Certo. Che domande idiote- replicò il professore.
– Allora, dimmi.-
-Sono un po' preoccupata. Per una studentessa. La Granger.-
Severus strabuzzò gli occhi e si girò a guardare Hermione che sghignazzava.
-Ehm.. perchè Minerva?-
-Ma Severus! Cosa stai guardando?-
-Niente! Ovviamente-
-Mmh, sarà. Comunque siamo già a maggio e fra un mese lei sarà fuori da questa scuola. E' sola. I genitori non ci sono più. Ronald, non c'è più. Harry, è in missione e tornerà solo fra 6 mesi.-
-E questo, esattamente, come dovrebbe scalfire la mia vita? Me ne dovrebbe forse importare?-
-Beh, credo proprio di sì visto che siete una coppia!- ribattè sorridente e compiaciuta la preside.
-ehm, cosa dici Minerva? Che frottole sono mai queste? Inaudito.-
-Ah, quindi non è Miss Granger quella sdraiata nel tuo letto con SOLO la tua camicia?-
-......
-Salve, preside.- disse allora un'imbarazzatissima Hermione.
-Solo Minerva, cara. Ricomponetevi e venite nel mio ufficio. Vi aspetto. Ah, a proposito, sono così felice per voi, ve lo meritavate proprio! - e con un sorriso chiuse la comunicazione.

Severus ed Hermione bussarono ed entrarono nello studio della preside.
-Salve, buongiorno cara, buongiorno Severus.- celiò allegramente la donna.
-Ciao-
-Salve.-
-Allora! Ti ho chiamato stamattina, Severus, per dirti che la signorina Granger non ha una casa e perciò finchè non avrà trovata un'altra sistemazione-se vorrà- andrà a vivere nella tua casa a Spinner's End. Ora andate! Buona giornata cari!-

E l'ultimo mese passò così. Hermione che studiava durante il giorno insieme a Severus e dopo cena tornava al suo dormitorio tranne che per venerdì e il sabato notte che dormiva con Severus.  
Solo Minerva, Ginevra e Draco sapevano della loro relazione e nessun'altro.

-Finito, Sev! Ho finito! Non sei più un mio professore!- disse entrando nello studio la ragazza.
-E brava la mia ragazzina! In pozioni sei anche andata discretamente.-
-Sono stata perfetta! Non puoi mettermi solo una O questa volta!-
-Ah, no? E chi lo dice?-
-Uff, sei sempre il solito.-
-Dai, prepara il baule, domani parti, lo sai. -
-Okay. Vieni a prendermi verso le 18.30? Tanto il treno arriva alle 18.00.-
-Okay, ragazzina.-

L'estate passò felicemente tra gite per tutto il mondo, spuntini di mezzanotte, libri, nottate di passione, cene, pranzi.

-Ragazzina, io la settimana prossima parto per Hogwarts. Tu naturalmente puoi rimanere quì. Studi sempre, vero?-
-Certo, Sev. Te l'ho detto, dovrei entrare a lavorare verso settembre.-
-Trasfigurazione e Difesa vero?-
-Sì.-
-Okay, Granger.-
-Mi chiamerai mai per nome?- sorrise.
-Mai, Hermione.- rise.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6/ Epilogo. ***


-Ciao ragazzina. Vieni a trovarmi qualche volta. Ora devo andare. Ti amo, saccente So-Tutto-Io.
-Ti amo anch'io.
Severus uscì di casa pensando a quanto gli sarebbe mancata la sua petulante Hermione. Perchè sì, era davvero davvero petulante e saccente, però era sua e bastava.

Arrivato ad Hogwarts, passò a salutare Minerva e si avviò subito verso i suoi alloggi.
Tutto sembrava normale ma Severus sentiva che c'era un dettaglio che stonava, non era perfettamente tranquillo. Accantonò questo pensiero entrando nella sua camera. Aprì l'armadio quando lo vide pieno di vesti da strega.
'Che abbia sbagliato alloggi?' pensò. 'Ma no, questi sono proprio i miei alloggi'.
E iniziò a spostare quelle vesti.
-Ehm ehm, dove crede di spostare la mia roba, professore?-
Inizialmente Severus pensò che stesse impazzendo. Non aveva potuto sentire la SUA voce. Ma quando si girò e la vide, si dovette ricredere. Hermione.
-Cosa ci fai quì? E cosa ci fa la tua roba quì?- chiese con il cuore che batteva all'impazzata.
-Sai, quando Minerva mi ha chiesto se volevo insegnare alle classi del 6 e 7 anno non potevo proprio dirle di no. Ti pare? Sarei stata molto maleducata.- rispose ridendo.
-Sarai quì? Vivrai quì? Con me?- chiese allora lui.
-Beh, sì. Ma se ti scoccia posso farmi assegn-
-NO! Vieni quì ragazzina. Ti amo.-
-Ti amo anch'io Sev.

Qualche ora dopo.
-Grazie.-
-Lo farei altre mille volte se potessi. Lo farei sempre, Sev.-
Sapeva a cosa si riferiva. Ma lei era sincera. Avrebbe combatutto per loro mille altre volte ancora. Avrebbe combatutto sempre.

Non sapevano se sarebbe durata in eterno, non sapevano se si sarebbero lasciati domani, fra un anno o mai. Ma avevano il presente e questo bastava.



Alla fine Hermione e Severus si amarono tutta la vita. Continuarono ad amarsi fino all'ultimo respiro di Hermione che morì lasciandolo con una figlia di 21 e due di 24.
Ma lui continuò ad amarla anche se non c'era più. E quando un figlio chiamò sua figlia col nome di 'Hermione', Severus seppe che aveva fatto la scelta giusta dandosi una possibilità con lei.
Perchè Hermione era stata amore, litigi, passione, dolcezza ma sopratutto Hermione gli aveva regalato tre splendidi figli: Albus, Ronald e Gabrielle.

Severus Piton morì davanti al camino acceso con in mano una foto in mano di Hermione Granger. In volto aveva un' espressione abbastanza serena. Stava tornando. Tornava da lei.

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